Arkas - Un topo nella mia zuppa!

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Cuoco, ci sono due scarafaggi nel mio piatto!!!


Vedi?! Il carcere ha anche i suoI VANTAGGI!

Cioè? Arkas Un topo nella mia zuppa! Montecristo n.2

isbn 978-88-89312-27-8

L a v i e r i e d i t o re

via IV Novembre, 19 - 81020 - S. Angelo in Formis (CE)

________________________ Titolo originale

Ο ΙΣΟΒΊΤΗΣ - EΝΑ ΠΟΝΤΊΚΙ ΣΤΗ ΣΟΎΠΑ ΜΟΥ

© 1989 by Arkas, Greece ________________________ Traduzione di Priscilla Maddaloni Postfazione di Alberto Gedda Adattamento: Marcello Buonomo, Priscilla Maddaloni Grazie a: Ingrid Behrmann, Francesco Sirano © 2007 by Ipermedium Comunicazione e Servizi s.a.s. ________________________ www.arkas.gr www.lavieri.it / info@lavieri.it


Un topo nella mia zuppa! Traduzione di Priscilla Maddaloni Postfazione di Alberto Gedda


In carcere non mangi mai da solo!


Dio mio, Ma sei insaziabile! Chiamami Montecristo.

Ergastolano dimmi per quale motivo sei dentro! Te l’ho detto: Per un errore giudiziario!

stronzate! Chissà quanti ne hai fatti fuori e ora fai l’innocente! Ma che dici?! Guardami bene! Ti sembro un criminale?

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ti pare che io possa uccidere un uomo? No, per niente! Questo è vero...

...immagina la sorpresa quando li hai uccisi!


Quello che più mi infastidisce in carcere è che vedo solo un piccolo pezzetto di cielo!

...lo so, ma l’idea di non poter vedere il cielo intero mi soffoca!

E allora? Il resto è sempre uguale!

Quando sei in carcere ti mancano cose alle quali, quando eri libero, non davi importanza! per esempio a me manca una vecchia poltrona sulla quale sedevo e leggevo...

...mentre altre cose che ritenevo importanti, come le donne o il divertimento, non mi mancano affatto!

Se ci pensi non c’è cosa peggiore: non ti fanno vedere il cielo!

Cioè la tua poltrona ti manca più delle donne? Sì! Non lo trovi strano?

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Nel tuo caso la cosa peggiore è che non ti fanno vedere uno psichiatra.

Per niente! Io sono di LARGHE vedute per quanto riguarda il sesso.


Che fai ergastolano?

Leggo le scritte dei detenuti sui muri...

Non c’è neanche una parola corretta tra queste scritte! Non ho mai visto tanti errori tutti insieme...

È deprimente, ci sono solo insulti e parolacce. E cosa vuoi che scrivano? Poesie? Sono uomini indignati.

...per questo c’è tanta criminalità! Perché lasciano crescere gli uomini nell’ignoranza e nella barbarie!

Ma scrivendo schifezze non ottengono niente! Potrebbero esprimere la loro indignazione in maniera più efficace! Non è così?

Ecco un intellettuale! Neanche un errore ortografico... Davvero? Cosa scrive?

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E come credi che ci siano finiti in carcere?

“Grrrr”


per come si è ridotto il mondo, il carcere è il posto migliore in cui vivere...

No! Io i miei giorni migliori li ho trascorsi in gabbia! cibo, ozio, sicurezza!

Lo dici perché sei libera.

Clementina mi dice che il mondo fuori va di male in peggio. Dice che sono fortunato a stare in prigione! Certo! il carcere è il posto migliore! Te lo dico io che qui dentro ci sono nato e cresciuto!

sei stata in gabbia? ...strano ...i passeri non li mettono in gabbia...

Alla fine, ovunque ti trovi, è sempre la stessa storia! sfruttamento, oppressione, ingiustizia...

...e visto che stavi così bene, perchè sei scappata?

Non sono scappata. mi sono scolorita e mi hanno cacciato...

Sì, mi ero dipinta di giallo perché mi prendessero per un canarino.

scolorita?

Sai ergastolano, per me il carcere è il mondo intero, mentre per te il mondo intero è il carcere!

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Fottuto Genio!

Ma dove le trovo?!


Cuoco, i detenuti vogliono la ricetta del pranzo di oggi.

Cuoco, hai saputo che stanno preparando una rivolta? Una rivolta? per quale motivo?

La ricetta? Gli è piaciuto così tanto?

Per il rancio! E sarà la seconda rivolta in un anno!

No, ma devono dire al medico cosa hanno mangiato di preciso.

...devi ammettere che non sei più quello di una volta... La verità è che ultimamente sto perdendo il mio tocco!

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...in passato provocavo una rivolta al mese!



Mai pagare l’avvocato in anticipo!

Vuoi fumare condannato a morte? No, grazie! Voglio smettere! Ah ah ah!

...non è forte che faccia ironia in un momento del genere?

Posso avere quella sigaretta?

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Allora Clementina, che novità ci porti da fuori? Uno schifo! disoccupazione, Povertà, inquinamento! I ricchi si arricchiscono e i poveri soffrono!

Ehi, lo sai che stai mangiando il mio cibo? Me lo ha dato il detenuto.

È colpa del governo! al potere Devono andarci i giovani! Sì! certo, come no...

...I due terzi dei politici sono corrotti!

E il resto?

Te lo dà perché lo hai fatto fesso! Vieni qui ogni giorno e lo rimbambisci con le tue sciocchezze! Non sono sciocchezze, pezzente! Sono notizie dal mondo di fuori! Io sono una sorta di giornalista con le ali!

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Anche il resto è corrotto, ma almeno sono una minoranza.

E sai quanto è facile diventare una sorta di giornalista con le patate?


Succedono tante di quelle cose fuori e noi non abbiamo neanche un giornale! Che ce ne facciamo del giornale se ogni settimana ci danno la carta igienica?

Tutti dobbiamo interessarci alla politica, Montecristo, perché fa parte della nostra vita!

e lo dici a me? io mi occupo di politica! e credo in una precisa teoria politica...

e Credi che il giornale serva solo a questo?

No di certo! Puoi metterlo tra i vestiti quando hai freddo, o stenderlo sul pavimento quando dipingi le pareti.

Davvero? e Che teoria è? Non so come si chiama, ma si riassume in questo: “pensa agli affari tuoi e lascia che gli altri si scannino fra loro”.

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Puoi anche leggerlo, idiota!

Ma questo è bestiale individualismo!

Ogni giorno se ne impara una nuova...

Mi piace! Lo sapevo che aveva un nome impressionante!


hai saputo? Un detenuto ha sentito alla televisione che ci sarà un’amnistia generale in occasione delle elezioni!

Davvero?!

Ma è meraviglioso! Sono di nuovo libero! Libero!!!

Sai una cosa condannato a morte? Ora che vengono le elezioni è possibile che ti diano la grazia.

Davvero?!

...e dimmi, dove ha trovato un televisore questo detenuto?

Credi che sia possibile, Montecristo? Dimmi, ci credi?

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L’ha disegnato lui stesso sul muro della cella.

No! Solo che volevo vedere se hai denti d’oro, per fare in tempo a prenderli dopo l’esecuzione.


Cos’è tutta questa roba?

Dico ai detenuti che gli è stata concessa la grazia per le elezioni, così impazziscono e mi regalano tutte le loro cose!

Signor secondino mi può dire chi ha vinto le elezioni? Devo sapere chi ci governa.

Ma non ti vergogni?! Perché? prima delle elezioni Gli uomini diventano tutti creduloni! Dobbiamo sfruttare questo fatto!

Bravo! Bella filosofia!

...quando uscirai di prigione saprai chi ci governa. Ma io sono un ergastolano!

le conversazioni politiche Sono vietate, detenuto...

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Lo so! Se fossi un po’ più fotogenico potrei diventare primo ministro!

Beato te!


Le andrebbe, mia cara, di continuare la nostra conversazione sul ponte? La luna stasera è magnetica! Di nuovo lo scemo con le sue fantasie!

Sono su un aeroplano in viaggio verso il Brasile! Sono ricco e libero, il mondo è mio!

Dove ti trovi stavolta, detenuto? Ai caraIbi, su una lussuosa nave da crociera! Ho appena finito una fantastica cena ed ora sono affacciato SUl MARE con un bicchiere di whiskey...

Fra poco atterriamo a Rio. Fumo un costoso sigaro e penso alla fantastica vita che mi attende...

...l’orchestra suona un pezzo romantico e la bionda con l’abito provocante sta flirtando con me! La notte si prevede avvincente!

Spegni il sigaro idiota! Chi ha parlato?

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Perché a me non succede mai?

L’assistente di volo!

?!


Tutti alle scialuppe! Che succede detenuto? Fantastichi ancora di viaggiare in nave?

Sì, ma il mare è in tempesta! Affondiamo!

È PROPRIO matto!

Mi voglio abbronzare un po’! Non sopporto più questo colore biancastro di prigione.

Girati, FATTI VEDERE!

Aaaah! aaaahhh! haR! haR! haR!!!

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Che c’è da ridere?


In preparazione: una serie bestiale... Tira fuori l’animale ! che è in te nt!

sgru

Per due o più giocatori

tornerà nel prossimo volume... Montecristo n. 3

Dottore, ho come un peso sullo stomaco...

I volumi di Arkas già disponibili

Voli radenti n. 1 - Guarda Papà, sto volando! Voli radenti n. 2 - Passero sarai tu! Voli radenti n. 3 - Onora il padre...

Voli radenti n. 4 - Le gioie della paternità Voli radenti n. 5 - Prendilo al volo papà! Montecristo n. 1 - Cattive compagnie


Robe da pantegana

di Alberto Gedda

Diciamo subito la verità: detesto i topi. Soprattutto i grossi topacci pelosi schifosi di fogna, le pantegane che però possono diventare simpatiche quando sono disegnate. Finte. Come il nostro (la nostra? Mah!) Montecristo. Battezzato così da un detenuto che lo credeva reincarnazione di “un” conte. Del famoso conte creato da Dumas. Una bestiaccia immondamente divertente. Pantegana gollum che ha eletto il carcere a sua dimora: un regno in cui, attraverso la sua lucida cattiveria – diciamo sarcasmo? Ironia? Oppure poetico quanto smisurato senso del vero? – “sostiene”, si fa per dire, uomini disperati caduti nell’abisso carcerario in cui sono costretti a vivere. Credo che il suo autore, Arkas, sia un personaggio interessante, un filosofo che guarda al mondo attraverso caricature di animali – dal gallo ‘O Kokkoras ai passeri di Voli radenti, passando per il topaccio Montecristo – per raccontarci

come siamo e come stiamo. Idea non nuova, certamente, ma che Arkas sviluppa in modo personalissimo utilizzando un obiettivo che non deforma ma incide, quasi fosse un bisturi nell’anima, come ad inserire una sonda per rimandare ombre e luci dell’intimo. Chissà, forse questo dipende dal sentire mediterraneo, greco, insulare, alimentato da yogurt e feta? Montecristo non è sicuramente da yogurt, fors’anche da formaggio feta, ma certamente ama piatti più robusti che danno sostanza alla sua acidità. Del tipo: “Se ci pensi non c’è cosa peggiore: non ti fanno vedere il cielo”, confida amaro il detenuto disperato, ed è un buon pensiero perché apre molte riflessioni. Ma Montecristo è lapidario: “Nel tuo caso la cosa peggiore è che non ti lasciano vedere uno psichiatra”. Definitivo. Che roba ‘sta pantegana!!!




La prigione ha i suoi vantaggi dopotutto. C’è il cuoco con le sue lezioni di alta filosofia, e c’è chi, come Clementina, apocalittico e depresso passero in visita, ti aggiorna sugli ultimi avvenimenti dal mondo per convincerti che in carcere, in fondo, sei in salvo dall’inquinamento, dai politici corrotti e da un parlamento di ultrasettantenni. C’è anche chi, come il vecchio detenuto suicida, ti incoraggia a cercare sempre il lato positivo della vita. E per finire c’è Montecristo, il quale è sempre lì a ricordarti che non sarai mai solo... soprattutto all’ora di pranzo. In questo secondo volume della serie più spietata di Arkas, il povero ergastolano si ritrova a lottare contro la sua infelicità. Inutile chiedere chi sta vincendo! Inconfondibile, cattivo, divertente, tragico, poetico... Tutto ciò è Arkas.

ISBN 978-88-89312-27-8

€ 7,00 i.i.

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