2013 - 07 | La Piazza della Provincia

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SAN CLEMENTE BIANCHERIA - TENDAGGI ARREDAMENTO ALBERGHIERO

Luglio 2013

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Finito il restauro delle Mura Malatestiane. Il borgo è bello quanto sconosciuto

Agli antichi splendori - San Clemente adesso è più bella. I lavori di restauro delle antiche mura sono terminati ed il piccolo castello dei Malatesta è di nuovo a disposizione di chi abbia voglia di viverlo. E così viene messa la parola fine (quasi) ad un opera di restauro e recupero iniziata dall’amministrazione Guiducci ed in particolare grazie al lavoro dell’allora assessore Luca Cerri che, partendo dalla necessaria messa in sicurezza della torre civica, ebbe l’idea di allargare il recupero a tutta la cinta muraria. Venne quindi avviato uno studio scientifico con l’Università di Ferrara e successivamente vi fu l’assegnazione di uno studio particolareggiato affidato all’Architetto Andrea Ugolini che divenne successivamente la base per ogni ulteriore intervento e, soprattutto, il progetto attraverso il quale accedere alla concessione di fondi. Il castello di San Clemente viene menzionato per la prima volta nella seconda metà del XIV secolo. Posto in posizione strategica il suo consolidamento è fatto risalire a Sigismondo Pandolfo

Taglio del nastro lo scorso 2 giugno. I lavori sono costati un milione di euro GENIUS LOCI

di Claudio Casadei

Malatesta, diventando un esempio della rete di fortificazioni con cui i Malatesta presidiavano i loro territori: un castello dalle alte mura dotate di scarpa e caratterizzate a ponente da una rocchetta. Con il declino della signoria riminese il castello perde d’importanza e passa prima nei possedimenti dei veneziani e poi allo stato pontificio. Cambia la sua storia: da fortificazione a borgo agricolo periodi-

camente colpito da eventi sismici. Quel che il tempo, i terremoti e le guerre avevano lasciato è stata la base di un recupero apprezzabile. Un lato dopo l‘altro, mattone dopo mattone, ogni angolo della cinta muraria è stato recuperato, ripulito, fortificato. Durante i lavori sono stati recuperate numerose testimonianze L’ultimo, il lato che guarda al mare, è stato inaugurato al “calar del sole” dello scorso 2 giugno in una suggestiva cerimonia che ha riaperto lo storico scalone che da quella che è ora la piazza dedicata a don Oreste Benzi porta in piazza Mazzini. Gradevole il percorso che costeggia le mura accompagnato da una suggestiva illuminazione che consente di apprezzare stralci di alcune opere del Villa realizzate in delicate piastrelle di ceramica incastonate in lastre di ferro pantografato trattato. I lavori hanno messo in evidenza la costruzione a setti tipica del periodo medioevale in questa regione, sono stati recuperati la

Da sinistra: l'assessore Mariano Guiducci, lo scultore Umberto Corsucci e il sindaco Christian D'Andrea neviera e il mattatoio e sono state rese visibili, proprio nella piazzetta Don Masi, i resti di un torrione poligonale di epoca malatestiana e ampi tratti della cinta muraria quattrocentesca nascosta da costruzioni successive. I lavori hanno comportato lo spostamento del monumento di Umberto Corsucci dedicato a Giustiniano Villa in un luogo anonimo e fuori dal percorso delle mura, e la soppressione degli stupendi alberi nel parcheggio di piazza Masi

vecchi di decine d’anni e che speriamo possano essere sostituiti da numerose piante dello stesso tipo in luoghi e parchi diversi. Il dottor Mariano Guiducci che ha preso particolarmente a cuore la realizzazione di questo progetto è felice per la sua conclusione. “Dobbiamo ancora realizzare altre cose per poter dire che l’operazione mura sia completata, ma il risultato raggiunto è già di ampia soddisfazione. Ringrazio davvero tutti quelli che in qualche modo hanno contribuito.

Tecnici, maestranze, cittadini, amministratori e consiglio comunale per avere dato, ognuno per la propria competenza, il massimo appoggio. Adesso San Clemente è più bella e speriamo che ciò sia motivo di interessi economici che possano rivitalizzare il paese e essere occasione di sviluppo sociale.” Il costo di tutti i lavori è di circa di un milione di euro in quindici anni di cui solo la metà a carico del Comune di San Clemente.


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