Ottobre 2019

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distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese

http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com OTTOBRE 2019 Anno XVI N° 184

MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ

108 La nostra comunità piange una nuova vittima: non è stato un morbo incurabile o un’improvvisa malattia a stroncare la vita di Luciano, ma un’auto che percorreva via Orlanda. Un tempo erano i mezzi pesanti a essere la prima fonte di pericolo, oggi sono quelli da e per l’aeroporto. Ncc e taxi, senza contare il trasporto pubblico, sfrecciano per il centro del paese. L’impatto del Marco Polo ha assunto dimensioni non più sostenibili dalle popolazioni di Tessera e Campalto.

In questo numero: 13 MARZO 2008, 11 OTTOBRE 2019_ANIMARE CAMPALTO_TRA STORIA E ARCHEOLOGIA_CAMPALTO NO_PILLOLE DI MODA_ BLOG T&P NEWS_PROGETTO N.A.VE_CAMPALTO LUOGO DI RIFERIMENTO PER LA DANZA_ RIDE WITH US VERSO BRUXELLES.


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13 MARZO 2008 - 11 OTTOBRE 2019 La foto di copertina ricorda la data del 13 marzo 2008 quando una folla commossa, composta da persone di tutte le età, accompagnava per le strade di Campalto 106 croci bianche, ognuna di esse in ricordo delle persone cadute in via Orlanda per incidente stradale. Pochi mesi prima, la giovane Giulia era stata l’ultima croce; a oggi se ne sono aggiunte altre. Luciano ci ha lasciati giovedì 10 ottobre, falciato sulle strisce pedonali davanti alla materna “Sant’Antonio” dove svolgeva compiti di volontariato. A travolgerlo un pulmino NCC che assieme ai taxi e ai mezzi di trasporto pubblico sfrecciano senza soluzione di continuità a ogni ora del giorno da e per l’aeroporto. Di seguito le parole pronunciate durante la manifestazione di venerdì sera davanti alla chiesa di san Martino e successivamente in san Benedetto.

Buonasera a tutti e benvenuti. Ben-venuti. Mi piace pensare a questa parola composta. Siamo venuti qui, e ci siamo venuti con il cuore scosso, ma siamo usciti dalle nostre case perché, per un motivo od un altro, vogliamo dire qualcosa di positivo e costruttivo. 2

Ieri, a metà giornata, ero al lavoro, quando ho ricevuto un messaggio: con poche parole, ma molte conseguenze. Nella mia mente ho ripercorso gli eventi che hanno segnato questo paese una dozzina di anni fa. Giulia Abbadir, 15 anni, il 15 maggio 2007

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fu investita, proprio all’incrocio, da una betoniera. Lei, è stata la 106esima vittima di via Orlanda. Quindi non la prima, ma neppure l’ultima. Questa sera ricordiamo Ciano, Luciano Trevisan, e con lui anche tutte le vittime della strada, della velocità, della disattenzione, del prevedibile o dell’imprevedibile. Questi tragici accadimenti segnano le persone. Le persone che vanno, le persone che restano. Sono segni indelebili per i famigliari, i parenti, gli amici. Ma possono essere un segno forte anche per molti altri che magari – la vittima – neppure la conoscevano, ma che si sentono partecipi, coinvolti, nell’essere cittadini di uno stesso paese, come tutti noi, che siamo qui, stasera, uniti. E guardiamola quindi! Questa strada che ci passa a fianco. Guardatela! Quante volte l’abbiamo percorsa con ogni mezzo per la sua lunghezza? Quante volte l’abbiamo attraversata per passare da un lato all’altro? È una strada che ha una storia incredibile. Fa coppia con una delle nostre più care perle, l’antica chiesetta di San Martino, costruita proprio qui, lungo la strada. È l’origine. Con essa è nato tutto il paese, e qui, siamo noi. Una strada è un segno sul territorio. Se la vedeste da un alto terrazzo, dal campanile, dall’aereo o da Google Maps, vedreste che concentra le case, ma anche che taglia in due il territorio. // Rieccolo, un segno che

divide. E che se diventa solo un nastro di asfalto su cui sfrecciare per guadagnare minuti, non ci piace più. Questi segni, possono avere anche un altro lato, oltre a quello del dolore e della separazione: possono portare a qualcosa di buono. VOGLIAMO che la nostra strada, i nostri quartieri, il nostro paese, siano luoghi di comunicazione, intesa come relazione. VOGLIAMO che ci sia un centro ben curato e non abbandonato, affinchè sia piacevole girare per negozi e chiacchierare. VOGLIAMO che i nostri parchi siano attraenti e non deludenti, con l’erba tagliata e dei bei giochi per i i nostri figli. VOGLIAMO che si diano soluzioni a montagne cresciute come parole gonfiate, per lavori malfatti ed ancora irrisolti. VOGLIAMO che quando quella nuova strada sarà aperta, alla frammentazione del territorio si compensi con un reale programma di rigenerazione del centro di Campalto e del tessuto urbano-lagunare. VOGLIAMO che il Paesaggio tra terra ed acqua, unico ed inimitabile, venga sempre rispettato e tutelato. VOGLIAMO che le autorità rispondano alle loro responsabilità ed agiscano concretamente, non con interventi spot, ma duraturi ed innovativi. VOGLIAMO che questa strada sia più sicura. Luciano ha dato tanto. Forse ha dato tutto se stesso,

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durante la sua vita: alla famiglia, alla comunità. Il percorso di Luciano ieri, tra l’asilo e la farmacia, si è interrotto. Ora vogliamo continuarlo. Ci prendiamo l’impegno di dedicarci agli altri ed al nostro paese, curandolo, migliorandolo, rendendolo vivo, aperto, accogliente, bello. E’ come una promessa, per Luciano. La luce di una persona buona, mite e umile di cuore, si è – per un attimo – spenta. Ora la riaccendiamo e la portiamo con noi. Verranno distribuite delle candele. Quando sarà il momento, con calma

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e silenzio attraverseremo le strisce e si raccoglieremo dall’altra parte della strada, davanti alla farmacia, per qualche minuto. Questa luce che ieri si è spenta verrà ri-accesa. La luce riaccesa viene distribuita, ci viene consegnata e noi, come un regalo, la doniamo agli altri. Davanti, aprirà il corteo la lanterna, portata da una giovane coppia che ha scelto Campalto per venire ad abitare. Perché Campalto non è morta, ma è viva, ci si vive. Siete tutti invitati a seguirla, ripercorrendo la nostra strada.

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Daniele Conte


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AniMARE CAMPALTO, il percorso di coinvolgimento del nostro territorio e di sperimentazione di pratiche di cittadinanza attiva per migliorare la nostra Campalto, riprende, per provare a costruire idee, proposte, azioni concrete per il nostro paese. Lo facciamo dopo che purtroppo, un tragico evento ha riportato alla luce alcune criticità storiche di Campalto, in particolare il tema della sicurezza stradale e la necessità di ridisegnare il volto urbano della nostra comunità. Per questo vorremmo proporvi alcune azioni concrete su cui impegnarci, raccogliendo la disponibilità di tutti coloro che vogliano dare un contributo, perché l’elemento qualificate di questo percorso è il suo farsi dal basso, come esperienza di democrazia partecipativa che si misura sui problemi concreti del territorio. Questi sono gli ambiti che abbiamo individuato in questo momento: --

La realizzazione di un osservatorio sulla realizzazione del bypass di Campalto, cioè di una verifica costante sui temi di realizzazione dell’opera, di spinta

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alla sua celere conclusione, di garanzie sulla rimessa in pristino delle aree vicine al cantiere; L’avvio di un monitoraggio sui flussi di traffico della via Orlanda nel centro di Campalto per verificare e analizzare come la funzione turistica stia incidendo in maniera rilevante sulla nostra viabilità; La verifica e l’accelerazione sul progetto di riqualificazione ambientale e scavo del Marzenego-Osellino, cardine di una più ampia valorizzazione dell’area di gronda.

Questi ambiti concreti di lavoro serviranno anche a riprendere in mano una riflessione sul disegno complessivo di Campalto, per aggiornare i piani adottati, e renderli aderenti alla realtà di oggi, a partire dalla necessità di rimettere al centro la straordinaria specificità di Campalto, paese di gronda, luogo dell’incontro tra terra a acqua, che non si rassegna ad essere ridotto ad un semplice luogo di transito. Vi chiediamo di aderire, attraverso la mail animarecampalto@gmail. com a questi ambiti di lavoro, a segnalarci altre eventuali necessità che ritenete indispensabili per il nostro territorio, per potere avviare il lavoro entro i primi giorni del mese di novembre.

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Il gruppo di lavoro di AniMARE CAMPALTO 5


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TRA STORIA E ARCHEOLOGIA

Giovedì 3 ottobre la sala parrocchiale di Tessera ha ospitato un’interessante conferenza sul tema dei ritrovamenti archeologici rinvenuti nel nostro territorio. Come noto da tempo, c’è la testimonianza che l’area compresa tra Altino e Mestre era abitata ben prima che si estendesse l’influenza di Roma. Nella prima parre della serata, Paolo Vivian, che da anni studia l’evoluzione storica dei nostri territori, si è soffermato sulla “Via Annia”. Questa strada consolare romana realizzata nel II secolo a.c., da Aquileia, passando per Altino, Mestre, Padova e le sue terre meridionali, raggiungeva Adria per poi probabilmente congiungersi con la via Emilia. Benché il suo tracciato principale sia ancora oggetto di studi, è probabile che percorresse, almeno in parte, l’attuale Via Orlanda. Successivamente ha preso la parola 6

il dott. Alessandro Asta, responsabile per i beni culturali. Dopo aver sinteticamente descritto i metodi di ricerca praticati in occasione dei recenti lavori stradali di ANAS a Tessera e Campalto, ha parlato, con ricchezza di particolari, degli importanti ritrovamenti archeologici emersi. Ci sono tracce di sepolture e di riti votivi oltre a un intreccio di canali che testimoniano la presenza di antiche strade secondarie, forse connesse con la via Annia. Un territorio ricco di storia, il nostro, che molti appassionati, attraverso i loro studi o importanti pubblicazioni, cercano di far conoscere e meglio apprezzare. Per gli amanti dell’archeologia, o semplicemente per i curiosi, segnaliamo il portale del Ministero dei Beni Culturali con la mappa di un grande numero di ritrovamenti dall’antichità più lontana fino a oggi. www.raptor.beniculturali.it

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CAMPALTO NO Le immagini parlano da sole. Sono state riprese in via Morosina, a Campalto, vicino all’incrocio con via Gobbi. Da quando, nei primi anni ‘70. iniziò la costruzione dei condomini che si affacciano sulla strada, nessuna riasfaltatura della strada e dei marciapiedi è stata fatta; si è talvolta provveduto con “taconi” approssimativi che in molti casi non hanno fatto altro che peggiorare l’esistente. Da quando poi sono stati aperti i cantieri del bypass, dei quali non si intravede neppure lontanamente la chiusura, il continuo andirivieni di mezzi di servizio di tutti i generi ha ulteriormente aggravato il quadro. Particolarmente grave è le situazione dei marciapiedi, sconnessi e malandati, che mettono a dura prova l’incolumità dei passanti. Anche le strisce pedonali dell’attraversamento all’immissione di via Gobbi, particolarmente frequentato data la prossimità della fermata ACTV, sono quasi del tutto scomparse. A nulla sono servite le segnalazioni alla pubblica amministrazione né tanto meno le proteste degli abitanti. Non vorremmo assistere ad altre disgrazie a causa dell’inadempienza di chi dovrebbe essere preposto a salvaguardare l’incolumità dei cittadini.

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PILLOLE DI MODA: di Monica Zennaro

LE REGOLE D'ORO DELLE GIOIE E DEI GIOIELLI

Niente riesce a sollevare il morale di una donna triste quanto i gioielli... I gioielli hanno un potere tranquillizzante e sono uno dei modi più semplici per affermare il proprio stile. Le regole sono cambiate negli anni: una volta portare orecchini pendenti di giorno era considerato di cattivo gusto, mentre i brillanti erano ben visti per donne di almeno trenta anni. La semplicità è sempre una parola d'ordine in fatto di gioielli, ma non cadiamo in eccessi minimalisti che frenino l'espressione personale. In altre parole: usate i gioielli come vi sentite, ma senza esagerare. 8

Ma qual’è il limite? Quando iniziate a vestirvi, indossate tranquillamente i vostri gioielli preferiti, poi valutate se tenerli tutti: vi consiglio comunque di evitare di mettere collana, orecchini, spilla e braccialetto; molto meglio usare una serie di bracciali e nulla di più. Oppure solo gli orecchini e una bella spilla (che è tornata di moda). I gioielli devono illuminarvi, ma non catturare tutta l'attenzione. Se ne avete uno che amate particolarmente, non abbiate paura di metterlo sempre, fa parte della vostra personalità; anzi date la giusta importanza ai ricordi di famiglia e ai gioielli che hanno particolare significato per voi, perché sono i vostri talismani, che possono farvi sentire felici e protette. Se le perle della nonna che vi ha regalato vi fanno star bene, mettetele tranquillamente con i jeans e un maglioncino di cashmere. Ricordate che piacere a voi stesse vi fa sentire sicure ed emanerete fascino. E a proposito di perle che ne pensate? Non è forse sinonimo di eleganza? Non importa se sono vere o false, basta che siano montate nel modo giusto, con piccoli nodi tra una perla e l'altra. Se avete perle vere ricordatevi che

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se non le indossate spesso, tendono a perdere la loro lucentezza. Indossare un filo di perle, grandi o piccole, è particolarmente elegante. Potete portare le perle con una canotta di seta oppure con un abito da sera. Molte donne di buon gusto negli anni or sono le portavano ai polsi, come un bracciale a “cascata”, magari mescolato con altri gioielli e gingilli per creare un look molto personale. Non importa come decidete di portarle, ma non dimenticatevi: le perle sono indispensabili. Suggerimenti per la cura delle perle: ---

Conservatele in sacchettini portagioie per evitare che si graffino. Non lavate mai le perle, è

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sufficiente pulirle con un panno morbido dopo averle indossate. Attenzione ai profumi e alle lacche per i capelli metteteli prima di indossarle perché possono renderle opache o danneggiarle.

Amiche mie care, che i gioielli siano pregiati e di valore oppure di una buona bigiotteria, se imparate a portarli saranno un tocco di fascino e di eleganza non discutibile. E intanto vi lascio con una frase di Coco Chanel, lei “regina delle perle” “La semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza” vostra Monica

via Gobbi 259 - Campalto da martedì a sabato orario 8.15 - 17.30 per appuntamento: 3927242100

SUPERMERCATO LA QUALITÀ AL GIUSTO PREZZO piazzale Zendrini - Campalto Villaggio Laguna

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BLOG T&P NEWS Venerdì 18 ottobre si è riunito il consiglio direttivo dell’associazione per delineare il quadro delle attività da proporre al territorio nei prossimi mesi. Come primo punto è stato presentato il rendiconto del progetto “Humans of Venice” dedicato all’integrazione e conclusosi nei giorni scorsi. Il materiale elaborato, circa 20 interviste documentate da brevi video. sarà presentato in un apposito incontro. Continua la colla borazione con le altre associazioni del territorio su un ventaglio di temi che vanno dall’ambiente, alla promozione culturale, ai problemi legati alla sicurezza del territorio e alla valorizzazione delle sue risorse. Assieme ad altre proposte specifiche dedicate agli studenti dell’I.C. Gramsci, continuerà il progetto condiviso con l’associazione “Gli Amici di Oliviero Lessi”. Maggiori dettagli sull’iniziativa nel prossimo notiziario. Come avvenuto negli ultimi anni, durante il periodo che si avvicina al Natale, verrà offerto un evento musicale: sarà senz’altro una sorpresa che per ora non sveliamo.

Dopo la pausa estiva, riprendono le iniziative del gruppo fotografico. Le date degli incontri verranno rese note al più presto. Dopo la conclusione dei lavori, si attende solamente che il centro Pascoli, ora diventato “Centro Culturale Pascoli”, apra nuovamente i battenti. Al momento, da parte né del Comune né della Municipalità, sono giunte indicazioni su quali saranno le modalità di utilizzo della struttura. Nulla si sa in merito al laboratorio di informatica p3@, se verrà riaperto e achi eventualmente sarà dato in gestione e con quali obiettivi. La scarsa comunicazione, se non addiritura la totale mancanza di informazioni alla cittadinanza (non solo su questo argomento) è un “fiore all’occhiello” dei nostri amministratori. Come gli scorsi anni, verrà riproposta la serata poesie dedicata a chi si cimenta in forma amatoriale alla composizione poetica. Invitiamo fin da ora i nostri lettori a partecipare inviando le loro opere all’indirizzo mail: info.blogterritorieparadossi@ gmail.com o a quello della Pagina di Campalto.

Blog Territori e Paradossi info.blogterritorieparadossi@gmail.com blog territori e paradossi

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Il Gabbiano Circolo Ricreativo Culturale Campalto - Villagio Laguna I NOSTRI SERVIZI Consulenza legale gratuita per i soci AUSER - si riceve solo su appuntamento Spesa a domicilio: il ns. Circolo ha il servizio per la consegna gratuita della spesa a domicilio per persone anziane, non autosufficenti, portatori di handicap o con problemi motori temporanei che non possono recarsi personalmnte presso i negozi.

Dopo la pausa di un anno, torna la “nostra festa”, quella di Campalto dedicata a San Martino, suo santo patrono. E lo farà alla grande con una serie di eventi che si estenderanno su tre giornate. Anche quest’anno verrà dedicata particolare attenzione ai più piccoli con iniziative organizzate in collaborazione con le scuole e con i gruppi parrocchiali. Maggiori dettagli nella pubblicazione in distribuzione presso le attività commerciali, nel sito internet di Campalto Viva e nella sua pagina Facebook.

I NOSTRI CORSI Corso di nformatica Attività di lavori a maglia, uncinetto, taglio e cucito Ripetizioni scolastiche per alunni di scuola media e superiore LA BIBLIOTECA “LINO SOFFIATO” La possibilità di avere in prestito libri E inoltre: Scuola di Canto Sportello Ludopatia aperto mercoledì h. 15.00/18.00 Per informazioni e appuntamenti: dal lunedì al giovedì dalle 10,00 alle 12,30 il venerdì dalle 16,00 alle 18,00 tel. 041.903525 bibliotecalinosoffiato@gmail.com Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” Piazzale Zendrini - Villaggio Laguna Venezia - Campalto

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N.A.Ve è l’acronimo di Network Antitratta per il Veneto ovvero un sistema unico e integrato di emersione e assistenza delle vittime di tratta e grave sfruttamento indipendentemente dallo status giuridico, dall’età, dalla nazionalità, dal genere e dal tipo di sfruttamento. Oltre allo sfruttamento sessuale, le vittime sono schiave del lavoro (in agricoltura, nei laboratori manufatturieri, nel lavoro domestico), delle economie illegale forzate (spaccio di stupefacenti e furti), dell’accattonaggio e coinvolte in matrimoni forzati. Il Progetto prevede azioni di contatto, di emersione e di identificazione delle potenziali vittime di tratta e grave sfruttamento e la realizzazione dei programmi di assistenza e inclusione sociale. In tal senso, l’equipe di progetto è composta da esperti del fenomeno della tratta con competenze educative, psicologiche, trans-culturali, socio-pedagogiche, di mediazione linguistica e culturale e in diritti umani. Tra sabato 12 e 19 ottobre, in quasi tutte le province del Veneto, decine e decine di persone hanno inforcato la bici per condividere gli obiettivi del progetto N.A.Ve. Io ho partecipato a quella organizzata a Mestre insieme a Fiab Mestre - Amici della Bicicletta. Un lungo serpentone colorato di arancione partito da M9, dopo aver attraversato la città e Marghera, si è diretto lungo la riviera del Brenta fino a Dolo per far visita all’associazione di promozione sociale “Il Portico” che ospita persone diversamente abili e/o sole che hanno fragilità di diversa natura, 12

con prevalenza di disagio mentale e psichico, determinato da situazioni emarginanti di vario genere. La tappa successiva è stata il vivaio “Bronte” di Mira. Questa azienda nata negli anni ‘70, leader del floro vivaismo anche a livello internazionale, si è caratterizzata come esempio di integrazione sociale avviando al lavoro un notevole numero di persone in difficoltà come i richiedenti asilo. L’agricoltura si è dimostrata infatti un valido aiuto per affrontare questi problemi. È seguita una visita alle serre e alle coltivazioni all’aperto, destinate

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soprattutto alla salvaguardia della biodiversità (possiamo trovare numerose varietà rare di cavoli o di patate per esempio). Poi, dopo un gustoso buffet, siamo rientrati alla base percorrendo gli itinerari ciclabili che si snodano lungo gli argini dei numerosi corsi d’acqua che caratterizzano il nostro territorio. Informazioni e aggiornamenti nel sito internet www.progettonave.it e nell’omonima pagina Facebook Gianfranco Albertini

Campalto, punto di riferimento importante per la danza Eh già, chi l'avrebbe mai detto che un piccolo paesino in pochi anni diventasse un centro importante per la danza. Tutto questo grazie alla passione, dedizione ed impegno della scuola a.s.d. Ricerca & Danza diretta dalla maestra Verena Filippini. In questi 5 anni, nella sede è in via Orlanda 174c, sono state fatte numerosissime esperienze e molti ballerini noti hanno varcato la porta della scuola campaltina, offrendo grandi oppurtunità agli allievi. Costituisce inoltre un centro di formazione per insegnanti, la stessa Filippini tiene numerosi corsi per docenti provenienti da tutta Italia. La stagione 2019 è iniziata alla grande ed i prossimi appuntamenti sono: il 4 novembre stage con il ballerino internazionale e professionista Amilcar Mret Gonzales e il 18 novembre con il ballerino, diplomato alla Scala di Milano, Oliviero Bifulco. Seguiteci sulla nostra pagina Facebook.

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Negli ultimi anni, Ride with us ha già raggiunto, a partire da Venezia, numerose città che hanno ospitato diverse Conferenze delle Parti (COP): Parigi nel 2015, Bonn nel 2017 e Katowice nel 2018. Quest’anno, la COP 25 si svolgerà in Cile dall’11 al 22 novembre. E, va da sè, che sarebbe poco sostenibile volare dall’Italia in Sud America, per poi pedalare verso Santiago del Cile, la sede della COP 2019. Gli organizzatori di Ride with us non si sono fatti certo scoraggiare da questo “impedimento”, anzi lo hanno trasformato in un’occasione per sottolineare come il 2019 rappresenti un anno cruciale per l’Unione europea: a giugno le elezioni ci hanno consegnto un nuovo Parlamento europeo e, successivamente, una nuova Commissione europea. Un passaggio legislativo fondamentale per la vita politica dell’Europa in generale e per le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici in particolare. E allora? Tutti in bicicletta a Bruxelles, attraverso le città che hanno avuto un ruolo decisivo nella nascita dell’Europea come, per esempio, Strasburgo o Maastricht. “Vorremmo che le città ‘simbolo’ dell’Europa divenissero il

‘simbolo’ anche della lotta al riscaldamento del Pianeta. Per sottolineare questo messaggio, lungo tutto il viaggio, ci trasformeremo in postini, raccogliendo lettere di cittadini e sindaci delle città in cui faremo tappa, o comunque interessati all’iniziativa. L’intento è di consegnare personalmente questi messaggi alla futura nuova Commissione europea”. Come in tutti i grandi tour, si comincia dal prologo. Venerdì 25 alle 17.15 la carovana si metterà in marcia in direzione di Marghera. La meta infatti è “Al Vapore” che ospiterà la conferenza “Clima e oceani, quale futuro per Venezia?” con la partecipazione di Georg Umglesser, oceanografo, primo ricercatore CNR ISMAR di Venezia. Il nostro viaggio non poteva che cominciare così: declinando sul territorio gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Vi aspettiamo numerosi, a piazzale Roma ed a Marghera. Continuate a seguirci per scoprire, giorno dopo giorno, tutto il percorso del nostro tour! La descrizzione dell’intero percorso, tappa per tappa, e le impressioni durante il viaggio si potranno seguire nella pagina Facebook. Buon viaggio.

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La Pagina di Campalto è curata dal Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - bibliotecalinosoffiato@gmail.com Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: Blog Territori e Paradossi - Associazione Culturale. E-mail: info.blogterritorieparadossi@gmail.com Stampato in proprio - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile online all’indirizzo: http://issuu.com/lapaginadicampalto È possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com o visitando la nostra pagina facebook.


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