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LA PAGINA DI CAMPALTO Anno VIII Numero 103 MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITA’ Gennaio 2012 a Campalto - Favaro - Tessera - Dese

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distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali


ASSOCIAZIONI

NON SOLO CENTRO INTERNET Sono trascorsi poco più di 6 mesi dall’apertura del Centro Internet P3@ presso il Centro Polifunzionale Pascoli a Campalto: abbiamo raccolto l’opinione su questa esperienza di qualcuno dei “tutors”, volontari dell’Associazione Blog Territori e Paradossi, che prestano assistenza informatica agli utenti. Chiara “Mi sono detta: Flora, non puoi restare fuori da tutto questo, devi imparare!”. Una cascata di ricci, sorridente ed esplosiva, ma soprattutto, determinata a scoprire cosa macina in quella scatola che chiamiamo pc! “Signorina a me iuta un attimo? Come fasso scaricar e foto de me nevoda sul computer? Posso stamparle a colori? A ga‟ visto che bea a me piccenina?” Effettivamente la foto che si apre davanti a me e‟ cosi tenera, dolce e piccolina! Il tesoro della sua nonna, che per vederla e stamparla alle sue sorelle, mi chiede aiuto. Da quando il centro P3@Campalto e‟ operativo, ho dato la mia disponibilita‟ come tutor con un po‟ di timore. Chi usufruisce di questo servizio in realta‟ e‟ davvero molto preparato ed in alcuni casi l‟assistenza dovrebbero farla a me! Merito di chi tiene i corsi di informatica ed internet! Trovo questo spazio molto utile, sia per l‟aspetto tecnico che offre che, e aggiungerei soprattutto, per quello sociale. E che sia a Campalto e‟ davvero prezioso! Spesso chi viene al centro non e‟ solo per controllare la posta elettronica o per sistemarsi le foto digitali. Viene piuttosto per l‟ambiente familiare che trova, per lo scambio di parole, di chiacchere, di idee, e Anche per la consulenza tecnica su come allegare un file o creare una tabella. Ma il principale motivo resta appunto, quello della compagnia. E non necessariamente solo i “nonni” ne hanno bisogno! Anche per i piu‟ giovani sarebbe una buona occasione di ritrovo… piuttosto del bar e delle slot machines… Le porte sono aperte a qualsiasi eta‟! Approfittiamone, sfruttiamo le iniziative di questo tipo che ci offre la nostra citta‟! Giuliano E‟ stato davvero piacevole accompagnare persone, che mai si erano avvicinate ad un PC, a diventare autosufficienti nel gestire la propria casella di posta elettronica od a scaricarsi le foto dalla macchina digitale! Ed è stato sorprendente vedere come tra brontolamenti, attimi di panico, momenti di scoramento all‟improvviso scattava “la luce” ad illuminare la mente e cogliere il nocciolo del problema. Esiste una muraglia invisibile che esclude molte persone “over” 60, ma non solo, dall‟uso delle nuove tecnologìe, e ciò le priva di uno strumento oramai non più solo dedicato agli addetti ai lavori, ma divenuto di comune uso quotidiano per l‟informazione, per la cultura, per la socializzazione.Il centro P3@ di Campalto, oltre ad essere un punto di riferimento per chi ha necessità di consultare internet, sta tentando ed incuriosendo gli “esclusi”, aprendo loro un mondo al quale pensavano di non poter oramai più accedere. Elena Mi ricordo quelle signore che alle prime lezioni erano intimorite da quella scatola che sembrava avere vita propria e che adesso sono diventate delle internaute autonome. Gli sono stati dati gli strumenti per accedere a nuovi canali di informazione e hanno imparato a leggere i giornali in formato elettronico, a cercare località, a guardare foto e video. Piccole grandi conquiste che aiutano a comprendere l'era digitale senza subirla passivamente. Sicuramente un importante servizio per la comunità. Alessandro E' bello poter dedicare del proprio tempo a coloro che hanno voglia e sete di imparare. Per assurdo ci sono giovani, studiati, anche miei coetanei di 25-26 anni, che non conoscono nemmeno le basi per potersi approcciare al mondo di internet, punto chiave dei giorni nostri. Vedere degli over 50 con la voglia di apprendere, imparare, sperimentare, mi riempie di gioia e speranza. Per mettersi in gioco, ogni età è buona, basta volerlo! Un grazie anche tutti gli altri tutors che si alternano presso il centro P3@: Gianfranco, Carlo, Luciana, Annamaria, Gianni, Luciano e Marzio.

Corso di “introduzione alla fotografia digitale” E‟ terminato a fine novembre il corso “Introduzione alla fotografia digitale” giunto oramai alla sesta edizione: vi hanno partecipato 13 persone che nel mese di febbraio esporranno presso il Centro Polifunzionale Pascoli loro opere realizzate sviluppando un tema riguardante la città di Venezia. L‟apprezzata particolarità di questo corso riguarda il programma didattico, che non si limita ad affrontare i principi fondamentali della tecnica fotografica e della tecnologia digitale, ma suggerisce e indaga le straordinarie possibilità espressive dell‟arte in fotografia. Viste le ulteriori richieste di partecipazione pervenute, l‟Associazione Blog Territori e Paradossi ha programmato per gennaio 2012 l‟inizio della settima edizione. Per informazioni e prenotazioni inviare un‟email all‟indirizzo info@territorieparadossi.it oppure contattare Giuliano al numero 3669414416.

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ASSOCIAZIONI

SOCIAL NETWORKS: ISTRUZIONI PER L'USO Se anche Sanremo apre un pagina Facebook allora il 2012 è proprio l'anno della svolta. Ma cosa significa Social Network? In italiano possiamo tradurlo in rete sociale e consiste di un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari. Facebook, Twitter e Linkedin sono solo alcuni dei siti “social” gratuiti in cui milioni di utenti in tutto il mondo interagiscono per mettere in rete la propria vita, la propria professione, le proprie passioni. Essere in rete è diventato ormai un must (un dovere), in quanti più social network sei presente, tanta più considerazione avrai come “persona al passo con i tempi”. Considerando che in Italia rispettivamente il 78% degli internauti naviga quotidianamente mentre solo il 58% vede tutti i giorni la TV possiamo dire di essere entrati nell'era digitale a tutti gli effetti. Quella che vi propongo è una panoramica delle piattaforme più conosciute, per introdurre nella grande famiglia dei social network chi magari ne ha sentito parlare solo da figli e nipoti e per svelare piccole curiosità ai più aggiornati. FACEBOOK Il grande fratello. Nato da un'intuizione di Mark Zuckerberg, un diciannovenne americano che nel 2004 ha messo in rete i libri universitari con le foto degli studenti, il fenomeno ha cominciato ad uscire dai circuiti universitari e scolastici nel 2006 per arrivare a 750 milioni di utenti nel 2011. Con Facebook (in cui tutti vedono e tutti sanno) puoi riallacciare contatti con gli amici che non vedevi da tempo e che magari abitano dall'altra parte del mondo, puoi inserire contenuti, suggerire articoli, canzoni, video, pubblicare foto e chattare con gli amici collegati in quel momento. TWITTER Il fratello minore di Facebook. Twitter è un servizio che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri. Il nome deriva dal verbo inglese to tweet che significa "cinguettare". Piccoli cinguettii che rendono semplice e immediato diffondere notizie. Il principio è semplice: ogni utente può seguire o farsi seguire da altri utenti, aggiornandosi reciprocamente sui messaggi pubblicati. LINKEDIN Il fratello serio. LinkedIn è un servizio di social networking in rete impiegato principalmente per la rete professionale. Lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati il mantenimento di una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo. L'uso che si può fare del programma è molteplice: ottenere di essere presentati a qualcuno che si desidera conoscere attraverso un contatto mutuo e affidabile; trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business con il supporto di qualcuno presente all'interno della propria lista di contatti; pubblicare offerte e ricercare potenziali candidati per una posizione lavorativa. Questa breve presentazione, tutt'altro che esaustiva, è solo un assaggio delle potenzialità che questi siti hanno. Non perdetevi d'animo se la prima volta non ci capirete un acca, è normale! Basta solo prendere un po' la mano e poi vi chiederete come avete fatto a farne a meno per tutto questo tempo, ma attenzione, la dipendenza da social network è dietro l'angolo! Anche la Pagina di Campalto è on line! Cercaci su Facebook! Elena Brugnerotto

LA PAGINA DI CAMPALTO: SIAMO ON LINE! Da gennaio 2011 “La pagina di Campalto” è consultabile in Internet all‟indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto E da gennaio 2012 anche su FACEBOOK iscrivendosi al sito è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti. A tutti buona lettura e buona navigazione! Potete inviare domande e commenti anche a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com .

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RIFLESSIONI

IL DUBBIO DI ESSERE UN QUALUNQUISTA Da un articolo di Ernesto Galli Della Loggia (il Corriere 30/12/2010) Basta che ci guardiamo intorno per scorgere un panorama sconfortante: abbiamo un sistema d'istruzione dal rendimento assai basso; una burocrazia sia centrale che locale pletorica e inefficientissima; una giustizia tardigrada e approssimativa; una delinquenza organizzata che altrove non ha eguali; le nostre grandi città, con le periferie tra le più brutte del mondo, sono largamente invivibili e quasi sempre prive di trasporti urbani moderni (metropolitane); la rete stradale e autostradale è largamente inadeguata e quella ferroviaria, appena ci si allontana dall'Alta velocità, è da Terzo mondo; la rete degli acquedotti è un colabrodo; il nostro paesaggio è sconvolto da frane e alluvioni rovinose ad ogni pioggia intensa, mentre musei, siti archeologici e biblioteche versano in condizioni semplicemente penose. Per finire, tutto ciò che è pubblico, dai concorsi agli appalti, è preda di una corruzione capillare e indomabile. C'è poi la nostra condizione economica: abbiamo contemporaneamente le tasse e l'evasione fiscale fra le più alte d'Europa, mentre gli operai italiani ricevono salari ben più bassi della media dell'area-euro; il nostro sistema pensionistico è fra i più costosi d'Europa malgrado le numerose riforme già fatte e siamo strangolati da un debito pubblico il pagamento dei cui interessi c'impedisce d'intraprendere qualunque politica di sviluppo. Ancora: nessuno dall'estero viene a fare nuovi investimenti in Italia, ma gruppi stranieri mettono gli occhi (e sempre più spesso le mani) su quanto resta di meglio del nostro apparato economico-produttivo; nel frattempo il processo di deindustrializzazione non si arresta e la disoccupazione, specie giovanile, resta assai alta. Dall‟enciclopedia on-line Wikipedia. “Con il termine qualunquismo si indica un atteggiamento vagamente ispirato dalle azioni del movimento dell'Uomo qualunque, e che rinnega o almeno intenzionalmente ignora l'aspetto politico del vivere associato. Comparve in Italia nell'immediato dopoguerra.È caratterizzato da una generica sfiducia nelle istituzioni, nei partiti, nei vari soggetti della politica, veduti come distanti, perniciosi o comunque di disturbo, di intralcio, nell'autonomo perseguimento delle soggettive scelte individuali. Questo atteggiamento è in genere considerato negativamente dagli individui politicamente attenti, che ne sottolineano i rischi connessi al rifiuto della partecipazione in un sistema democratico. Spesso l'attributo "qualunquista" è usato con senso spregiativo nel dibattito politico.”

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Dal sito satirico Nonciclopedia. Primo postulato(statico): Il mondo va male. Con questo postulato il qualunquista sintetizza brillantemente tutta la situazione geo-socio-economico-culturale-politica contemporanea, che lui naturalmente conosce alla perfezione. Il significato preciso del predicato "andare male" non è stato specificato con esattezza, anche perché il qualunquista si confonde ogni qualvolta gli viene richiesto di specificare meglio. Questo però non fa vacillare la sua fede nell'"andaremalezza" della società e del mondo. Secondo postulato (dinamico): il mondo va sempre peggio. Generalizzazione del precedente. Con questi due postulati il qualunquista spiega tutto il mondo e la storia senza sapere una benché minima mazza né dell'uno né dell'altra. Questo enorme risparmio di risorse intellettive ha decretato il successo della religione qualunquista in molte parti del globo. Inoltre ne deriva che: Si stava meglio quando si stava peggio; Anche perché i ggiovani d'oggi non hanno più i valori di una volta; E non esistono più le mezze stagioni; Forse perché le avrà rubate il governo ladro; Non c'è più religione; L'avranno rubata gli immigrati .

Ma se io vedo che la mia pensione od il mio stipendio calano e che i prezzi volano; che quel politico trombato, che non ha mai fatto un lavoro come lo intendo io, fa parte di uno sconosciuto ma importantissimo consiglio di amministrazione e porta a casa 100.000 euro l‟anno; che ogni giorno si legge e si sente di tangenti ed imbrogli che coinvolgono il mondo politico; che spesso al pronto soccorso dell‟ospedale se non sei moribondo devi aspettare fino a che non lo diventi; che l‟appuntamento per una risonanza non a pagamento lo devi aspettare 9 mesi , che sono normali “benefit” e “rimborsi” insensati e fuori controllo per i consiglieri dei vari consigli territoriali; che la lotta all‟evasione fiscale non viene presa seriamente in considerazione…

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RIFLESSIONI Ma se io vedo, o credo di vedere, tutte queste cose e lo faccio notare , sono qualunquista? E se affermo che in massima parte la colpa di questo strazio è da addossare alle forze politiche che, in modo consapevole o meno, hanno “governato” male per il Paese e bene per i propri tornaconti, sono un qualunquista e devo vergognarmene? Dati i tempi, con la consapevolezza che io e molti milioni di italiani stiamo vivendo un momento di grande difficoltà, mi conviene rilassarmi e dare comunque serenamente incondizionata fiducia a questa politica, mi conviene gridare la mia preoccupazione ed il mio dissenso qualunquista, o mettermi guardingo, spalle al muro, e stringere le chiappe? Giuliano Brandoli

Il Primo Giorno dell'Anno ( P ablo Neruda )

Lo distinguiamo dagli altri come se fosse un cavallino diverso da tutti i cavalli. Gli adorniamo la fronte con un nastro, gli posiamo sul collo sonagli colorati, e a mezzanotte

FRASI

lo andiamo a ricevere

La nostra democrazia è minata. E i nostri rappresentanti mi fanno l‟effetto di minatori incoscienti che si mettono a fumare sigarette in una miniera piena di grisou. (Norberto Bobbio, filosofo) Strano paese il nostro. Colpisce i venditori abusivi di sigarette e premia i venditori di fumo. (Indro Montanelli, giornalista)

come se fosse un esploratore che scende da una stella. Come il pane assomiglia al pane di ieri, come un anello a tutti gli anelli... La terra accoglierà questo giorno dorato, grigio, celeste, lo dispiegherà in colline lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia e poi lo avvolgerà nell ’ ombra. Eppure piccola porta della speranza, nuovo giorno dell ’ anno, sebbene tu sia uguale agli altri come i pani a ogni altro pane, ci prepariamo a viverti in altro modo, ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare.

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L’ERBA DI CASA NOSTRA

Ringraziamento all’occhio “vigile” del grande fratello che sorveglia l’incrocio di Campalto. In questi giorni il postino di zona ha il suo bel da fare per consegnare centinaia di multe a noi abitanti di Campalto, tutti colpevoli di avere passato l‟incrocio con il semaforo rosso (forse i daltonici non sono cosi pochi come si crede) o di esserci fermati pericolosamente 10 centimetri oltre la linea bianca dello stop. Per non parlare dell‟autovelox posto all‟ingresso del paese, altro occhio “vigile” che ha immortalato altrettante centinaia di automobilisti indisciplinati, colpevoli di superare i limiti di velocita‟ transitando alla folle corsa di km/h 56 e oltre. Grazie al nostro comune che ha a cuore la sicurezza stradale e l‟incolumita‟ dei propri cittadini. Era ora che un occhio spietato, intransigente, incorruttibile, incontestabile, sorvegliante attento e “vigile” a tutte le ore del giorno e della notte, con qualsiasi tempo, pizzicasse migliaia di automobilisti pericolosi e indisciplinati. Peccato! Che non distingua un pirata della strada da un onesto forse frettoloso cittadino. Peccato! Che i cittadini sappiano distinguere il modo di fare sicurezza da quello di fare cassa, Peccato! Che un vigile in carne ed ossa a Campalto non si veda da anni, nonostante la pericolosita‟ di una strada con due asili e una scuola materna!

passare con il rosso, dare le precedenza a chi ce l’ha, ecc.), altra cosa è, come successo con le nuove telecamere, “uccellare” tranquilli ed ignari cittadini per aver sorpassato la riga dello stop, a volte per pochi cm. Soprattutto se la nuova segnaletica, pur conforme ad un articolo del codice stradale, sia stata introdotta come in questo caso senza alcuna informativa ai cittadini sull’effettiva “precisione” del sistema di sorveglianza installato. Un paio di giornate di presenza di un vigile che avesse invitato a retrocedere chi sorpassava la famigerata linea bianca, o una capillare informativa, molto probabilmente avrebbe evitato questa “caterva” di multe inutili (ma, come dice l’amico Roberto, i vigili a Campalto non sono previsti…) e la netta sensazione che l’”uccellagione” fosse stata programmata. Nello stesso incrocio tanta tecnologìa trascura una situazione di pericolo di cui, speriamo, i “tecnici” si rendano conto al più presto e vi pongano rimedio: quando il semaforo è verde per chi proviene da via Passo e da via Gobbi, quasi sempre i veicoli provenienti da via Gobbi e che devono voltare a sinistra verso Tessera, dovendo dare la precedenza a quelli che provengono da via Passo, si trovano fermi in mezzo all’incrocio finchè non scatta il verde per i pedoni;in quel momento le auto riescono a muoversi rischiando di investire i pedoni che, giustamente, stanno attraversando la strada davanti all’edicola. Tanto per essere preparati, in caso di incidente chi avrebbe torto: l’auto, il pedone o chi ha stabilito i tempi del semaforo? Giuliano Brandoli

Noi campaltini siamo gente seria, onesta, che lavora e paga, paga e paga!! Non siamo ne‟ pirati della strada ne‟ polli da spennare. Abbiamo la sola colpa di vivere in un paese che amiamo, dimenticato da tutti, che per piazza ha un incrocio ed e‟ attraversato da una dannata strada assassina, che ci e‟ costata negli anni 100 vite! Una strada che taglia in due il nostro centro con tutti i pericoli che ne conseguono. Questo e‟ il vero problema che non si e‟ saputo o voluto risolvere e che continua a gravare sulla pelle di noi cittadini e delle nostre tasche! Grazie! Ce ne ricorderemo…. Roberto Foffano Credo che sia giusto, anzi doveroso, adottare tutte le misure possibili per rendere più sicure le strade e più disciplinati gli automobilisti; credo anche che l’autovelox di via Orlanda, ora spento e che anche a me ha rifilato una multa per essere passato a 57 km/h, debba essere riattivato. Una cosa è il rispetto delle regole più elementari del codice della strada (non superere i limiti di velocità, non

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L’ERBA DI CASA NOSTRA

DELICATI EQUILIBRI: il rischio idraulico nel nostro territorio Alcuni mesi fa pubblicammo un articolo sulla “marcia anfibia”, un vivace corteo in cui le persone sfilavano munite di maschera e pinne per manifestare contro il Quadrante di Tessera, contro una speculazione edilizia che amplificherebbe le criticità di un territorio già assoggettato ad un perenne rischio idraulico. Beh, sappiate che salvagenti e pinne che i manifestanti portavano non erano che la faccia scherzosa di un problema di ben altra dimensione e gravità.Le famiglie sfollate, le case distrutte e i negozi spazzati via dall'alluvione del '66 forse sono immagini nella memoria di pochi, ma tutti abbiamo ben presente cosa è successo solo qualche anno fa, seppur con esiti meno devastanti, quando nel 2007 scantinati, edifici al piano terra, garage e strade sono stati inesorabilmente inghiottiti da un'acqua che “inspiegabilmente” non è stata ricevuta dai canali di scolo ma è stata rigettata indietro da tombini colmi e da fiumi che si affacciavano minacciosi alle loro rive.Dal 2007, quasi con cadenza annuale si è ripetuto lo stesso dramma, cantine allagate, strade impercorribili, considerevoli zone del nostro comune interamente sommerse. Quello che ci dovrebbe far riflettere, ma che troppo spesso dimentichiamo dando la colpa ad una stagione eccessivamente piovosa o alla sfortuna, è che dire che gli allagamenti sul nostro territorio sono “inspiegabili” non è del tutto vero... Allagamenti e esondazioni sono il risultato da una parte dell'urbanizzazione selvaggia degli ultimi decenni che con chilometri e chilometri di cemento ha interrotto la naturale venatura idrica sotterranea e dall'altra parte dal sacrificio dei corsi d'acqua di superficie costretti in alvei sempre più stretti o perfino interrati attraverso interventi di dubbia liceità.Ma non solo, il sistema fognario del comune, che vede lo smaltimento delle acque piovane insieme a quelle reflue, è fatto di tubazioni lunghissime e nella maggior parti dei casi obsolete e non più impermeabili, inadeguate quindi a contenere l'innumerevole quantità di acqua immessa bruscamente nel caso di piogge consistenti. In entrambi i casi la colpa ricade nell'uomo che non ha saputo prevedere le conseguenze di uno sviluppo frettoloso e poco lungimirante su un territorio già compromesso da un posizionamento che in alcune zone si trova ad essere anche qualche metro sotto il livello del mare. Ma se queste considerazioni possono valere per gran parte del territorio comunale, dobbiamo fare una piccola parentesi sulla nostra municipalità. Abbiamo parlato con Giancarlo Pellizzer in quanto “persona informata sui fatti” visto che da anni cerca di sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla questione. Ci racconta di come la questione nella nostra municipalità sia tutt'altro che semplice in quanto capolinea di tutti i condotti di smaltimento. A Tessera è infatti posizionata una delle due idrovore (l'altra è a Fusina) che smaltisce le acque di tutti i condotti che dall'entroterra, dopo un viaggio in un labirinto di tubi, si tuffano in laguna. Ed oltre al problema degli allagamenti, delle condutture tappate, dei condotti che non reggono, a volte succede che il canale scarichi direttamente in laguna senza passare dai depuratori.Ma com'è possibile? Se consideriamo che circa il 17% della popolazione del territorio della municipalità non è allacciato alla rete fognaria e quindi scarica in fossi e condotti che a loro volta confluiscono in canali che sfociano direttamente in laguna, l'arcano è facilmente svelato... Ma che progetti ci sono in cantiere di Comune e Municipalità per evitare che un altro evento di pioggia eccezionale ci allaghi nuovamente? Su quanto è stato fatto e si sta facendo per porre rimedio a questo problematica situazione abbiamo parlato con Angelo Lerede, vicepresidente del Consiglio della Municipalità di Favaro con delega ai lavori pubblici, che ringraziamo per la disponibilità. Dopo l‟alluvione del 2007 con una pompa aggiuntiva è stata aumentata di molto la capacità dell‟idrovora di Tessera che scarica in laguna le acque dell‟entroterra. Un altro importante intervento è stato realizzato nell‟attraversamento di via Orlanda all‟altezza di via Cimitero, aumentando di molto la portata della tubatura sotterranea che convoglia verso la laguna le acque provenienti dall‟interno. A cura del Consorzio Acque Risorgive E‟ stato svuotato dai fanghi che lo riempivano il bacino di Campalto a ridosso del depuratore , aumentandone la di molto la capacità. A cura del Magistrato alle Acque è stata poi risanata la riva dell‟Osellino a partire dal ponte di via Passo. A maggio 2012 Veritas inizierà i lavori, già finanziati, per il rifacimento delle fognature (separazione delle acque bianche e delle acque nere) in 4 strade laterali di via Passo, con rifacimento anche del manto stradale. C‟era poi in progetto la copertura del canale scolmatore, ma esso è stato “riqualificato”: sarà rivisto il progetto e non si sa come andrà a finire. Mentre non ci sono previsioni per l‟allacciamento alle fognature delle abitazioni che ne sono sprovviste: i fondi ipotizzati per questi lavori sono stati impegnati per altri interventi urgenti nel Comune di Venezia. Il 20 gennaio 2012 a Favaro ci sarà un incontro, al quale sono invitati i cittadini, per dibattere il problema degli allagamenti: all‟incontro parteciperanno anche il responsabile della Protezione Civile Callegaro e l‟ing. Benedetti di Veritas

Elena Brugnerotto

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QUADERNI DI VIAGGIO

Buon Natale e Buon Anno dalla gente di Betlemme. (...Noi, “assenti” sulla nostra terra...) Riceviamo mensilmente il periodico on-line “Bocche scucite” (www.bocchescucite.org ) che ci parla, nel silenzio di quasi tutto il mondo, di cosa sta succedendo da anni e anni al popolo palestinese. Popolo che secondo il governo israeliano “è frutto di un’invenzione”, “è una cosa che non esiste”! Chissà se la Storia dovrà ancora raccontare di pulizia etnica! Buon anno anche a te, popolo Palestinese! Può forse esistere al mondo un posto in cui sia proibito agli abitanti di quella terra di... abitarla, vivendoci e lavorandoci, e per di più chiamandoli: “presenti/assenti”? Sì, diciamo noi, contadini e proprietari terrieri di Betlemme. Sulla nostra terra sta accadendo proprio questo. I nostri terreni ci vengono continuamente rubati dallo stato d'Israele contro tutti i principi del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali. (...) Noi proprietari terrieri siamo stati informati ufficialmente che Israele d'ora in poi ci considererà come “assenti”. Le nostre terre infatti sono state poste sotto l'autorità del Guardiano delle Proprietà degli Assenti in Israele. E questa situazione noi sappiamo che è a un passo dalla confisca formale. (...) (...) Vogliamo darvi queste informazioni perché possiate far pressione, con tutte le persone di buona volontà, sui vostri governi, perché Israele fermi la sua politica di aggressione e di apartheid contro il popolo di Betlemme. Le presenti e le future generazioni non potranno dire di aver chiuso un occhio senza aver visto questo ripetuto orribile crimine commesso da Israele contro la gente di Betlemme, la città della pace e dell'amore. Si avvicina il Natale e vogliamo ringraziarvi di cuore per tutto quello che continuate a fare per la terra di Palestina, per il vostro prendervi cura della città e della terra santa. Vi auguriamo un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo.

BAMBINI Ahmed è un bambino fortunato. I suoi genitori sono riusciti a ricoverarlo al Caritas Baby Hospital di Betlemme prima che fosse troppo tardi ed ora sta meglio. Dovrebbe essere operato al cuore, però non vi sono reparti di chirurgia pediatrica nel West Bank. Bisogna passare il Muro ed entrare in Israele, ma non è detto che Ahmed e i suoi famigliari ottengano il permesso, e non è detto che quando l‟ambulanza arriverà al check poit il soldato di guardia terrà per buono quel permesso … I bambini delle abitazioni che stanno attorno al villaggio di At -Tuwani restano chiusi in casa o, al massimo, possono gironzolare lì intorno. E‟ sempre rischioso andare da una casa all‟altra, andare alla scuola del villaggio, pascolare le pecore in collina, perchè d‟improvviso possono fischiare sassate o piombare su di loro i coloni armati di bastoni. Ma anche la casa non è sicura, di notte la porta può essere spalancata dal calcio di un militare che entra urlando „per fare un controllo‟ …. Rana vive nel campo dei beduini nomadi, pochi chilometri ad est di Gerusalemme. Il suo grande desiderio è di andare a scuola, la bella scuola di pneumatici e terra costruita dagli italiani, dove ci sono tutti i suoi amici più grandicelli. Ma su quella scuola gravano ben quattro ordini di demolizione, perchè anche Israele ha un suo progetto, quello di portare tutti i beduini in una riserva molto, molto lontano da Gerusalemme …

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LA PAGINA DELLA PROVINCIA

Presentato Sirio, il sistema informativo delle risorse idriche dell'Aato Laguna di Venezia Venerdì 16 dicembre all‟auditorium della Provincia a Mestre è stato presentato Sirio, Sistema Informativo delle Risorse Idriche con funzioni di osservatorio. Sirio è uno strumento di supporto alle attività di pianificazione e controllo dell‟Aato Autorità d‟Ambito Territoriale Ottimale “Laguna di Venezia”; costituito da una piattaforma informativa in cui il dato geografico territoriale, ottenuto da diversi database in continuo aggiornamento è riferito a un modello del territorio in 3D. Sirio serve al monitoraggio del territorio, alla localizzazione degli eventi e al raggiungimento degli obiettivi del Piano d'Ambito. Le conoscenze prodotte consentiranno di conoscere e prevenire le criticità legate al territorio stesso e ai rischi a esso connessi, non ultimo quello idrogeologico. Gli utenti non saranno solo i professionisti, le istituzioni e le aziende ma, potenzialmente, anche i cittadini che potranno chiedere o inserire informazioni utili all‟accrescimento delle conoscenze del territorio. A presentare il sistema Sirio, insieme a due pubblicazioni correlate, sono intervenuti l‟assessore all‟Ambiente Paolo Dalla Vecchia e l’assessore all’Informatizzazione Claudio Tessari. Con loro il Presidente delegato Aato Laguna di Venezia, un rappresentante dell‟Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, tecnici universitari dello Iuav e dell‟Aato. Ha presieduto il convegno Bernardo De Bernardinis presidente dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). E’ quindi seguita una tavola rotonda a cui hanno preso parte rappresentanti dell’Aato, dell‟Anci e delle categorie di professionisti come geologi, architetti e ingegneri. Assessore Paolo Dalla Vecchia: «Sirio è un esempio di trasparenza della pubblica amministrazione. Le alluvioni degli ultimi anni, si pensi a quella nella nostra provincia nel settembre 2007, ci hanno imposto di dover ragionare sia sulla difesa dalle acque che sulla difesa delle acque. Nella primavera scorsa, a Treviso, Preganziol e Quinto di Treviso, c‟è stato un fatto molto grave che ha interessato le nostre preziose e vitali riserve d‟acqua, con il ritrovamento di tracce di mercurio nell‟ottava falda, a oltre 200 metri di profondità, interessando molti pozzi privati. Ebbene, in quella fase di emergenza, con gli studi fatti in precedenza da Aato, siamo riusciti a offrire delle informazioni molto preziose, non solo sulla morfologia del sottosuolo, ma anche sulla velocità di migrazione dell‟acqua e sulla direzione. In questo modo, abbiamo circoscritto l‟inquinamento e previsto la sua evoluzione». Assessore Claudio Tessari: «La Provincia di Venezia ha avviato un progetto di ristrutturazione del proprio Sistema Informativo Territoriale mirato ad agevolare l‟interscambio dei dati al proprio interno e verso i soggetti con cui si relaziona, innanzitutto i Comuni ma anche i professionisti. Internet si sposa bene con i Sistemi Territoriali che costituiscono un filo conduttore tra territorio e processi amministrativi». Bernardo De Bernardinis: «Questi strumenti sono un elemento imprescindibile per la gestione e il governo del territorio, e come elemento di conoscenza per la popolazione. Hanno avuto un percorso lunghissimo, ma oggi siamo finalmente in grado di avere elementi sia per la prevenzione che per la gestione dei servizi».

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GREEN PAGE

Cosa c'è sotto i nostri piedi? Le serrette in rotonda a San Giuliano. di Daniele Conte e Francesca Rismondo Avete mai notato quelle “serre” che da un po' di tempo popolano la rotonda di San Giuliano? Chissà quante volte ci siete passati e vi siete domandati cosa fossero, oppure non ci avete nemmeno fatto caso. Sono lì da circa 1 anno e mezzo, ordinati tettucci verdi sorretti da pali di legno, quasi sotto il ponte pedonale che porta al parco. Osservandole, mi sembravano delle piccole serre, ma il mio primo pensiero è stato: come si fa a coltivare qualcosa in mezzo a una rotonda? Captando alcuni discorsi in autobus, qualche fantasioso proponeva che fossero delle “tendine” già pronte per il prossimo Heineken Jammin Festival. Fortunatamente, ogni tanto, l'Università può dare anche delle risposte alle domande quotidiane che ci si pone. Un giorno a lezione ci hanno spiegato che sono effettivamente delle serre che proteggono delle particolari piante le cui radici riescono a catturare certi tipi di sostanze, nel nostro caso sono delle particolari Felci che hanno la peculiarità di assorbire, e quindi “sequestrare”, arsenico.

Se assunto con la dieta sopra certi quantitativi (nell'acqua potabile o nel cibo) o in caso di lungo contatto con i derivati, può provocare varie patologie, tra cui una delle più gravi è il cancro alla pelle. E' dannoso per le api, che sono estremamente suscettibili nel caso si posino su fiori di piante contaminate. I prodotti della pesca contengono le maggiori quantità di arsenico, che risulta prevalentemente nella forma poco tossica. Tornando al nostro caso, si è riscontrato che nel suolo della rotonda di S. Giuliano vi erano concentrazioni superiori ai limiti previsti dalle normative. Il suolo risulta quindi mediamente inquinato (non è una novità, se si pensa ad alcune zone interdette per vari motivi intorno al parco). Si è avviato perciò un intervento sperimentale di bonifica in cui si utilizza questo tipo di Felce (Pteris vittata), di origini orientali, che assorbe arsenico in quantità molto superiori alle altre piante, sottraendolo al terreno. Successivamente vengono falciate le fronde, in cui si accumula il metalloide, e si eliminano con vari sistemi. Questo processo fitodepurativo (cioè di depurazione attraverso le piante) è lungo, e richiede vari cicli per poter diminuire la concentrazione di arsenico, ma sicuramente è meno impattante rispetto la escavazione e il trattamento o messa in discarica del terreno inquinato. Anche perché il mondo ormai è pieno di discariche e la natura è oggi sempre più sacrificata.

Fonti: appunti di lezione; http://www.unipr.it/arpa/ L'arsenico è un semimetallo, senza odore né sapore, utilizzato in tempi remoti come veleno (per chi si ricorda, si ri- facvet...; http://dspace.unive.it; http:// trova anche in un film passato: “Arsenico e vecchi merlet- consiglio.comune.venezia.it ti”). E' presente nell'ambiente a causa di attività antropiche o naturali, in varie forme organiche e inorganiche. L'arseniLe “serrette” alla rotonda di S.Giuliano co inorganico, il più tossico, è stato classificato come cancerogeno dall'International Agency for Research on Cancer (Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro). L'arsenico è normalmente presente nella crosta terrestre e nel terreno è distribuito in modo variabile; è rilevabile in molte acque ed in quasi tutti i tessuti animali e vegetali. Una certa quantità di questa sostanza, in varie forme chimiche ed in vari stati di ossidazione, può trovarsi nell'ambiente sia per effetto dei processi di erosione del suolo che per le attività produttive umane, ad esempio da certi detergenti o concimi. E' stato molto usato in passato dall'uomo, nell'industria chimicafarmaceutica o in prodotti per l'agricoltura.

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LA SAI L’ULTIMA? IN FILA AL SUPERMERCATO (ovvero, libertà e responsabilità...) Alla cassa di un supermercato, una signora con bimbo al seguito svuota due carrelli stracolmi. La cassiera cerca affannosamente di registrare il gran numero di prodotti acquistati, mentre il bambino le indirizza commenti acidi: "sbrigati, scema! Non vedi quanto sei lenta?" La cassiera non risponde, la madre finge di non sentire. "Sei proprio brutta e antipatica!" "Mamma, ma dovevamo proprio venire a questa cassa, da questa cretina?" Al che la cassiera guarda la madre e fa: "scusi, non dice niente a suo figlio?" E la signora, imperturbabile: "io e mio marito abbiamo deciso di dare a nostro figlio un'educazione libera e senza tabù, lasciando che egli stesso, crescendo, decida a quali norme morali attenersi." Al che un'altra signora, che seguiva in fila, apre un vasetto di yogurt e lo rovescia in testa alla madre. E poiché questa la guarda con gli occhi sgranati, aggiunge: "Quando ero piccola, i miei genitori mi hanno dato un'educazione libera e senza tabù, lasciando che io stessa, crescendo, decidessi a quali norme morali attenermi!" E dal fondo della fila un signore esclama: "Io sono andato a scuola dai Gesuiti... ma il vasetto della signora lo pago io!!!"

PER CHI SI ESALTA... Adamo va dal Signore: "Signore, Posso farti una domanda?" Dio: "Dimmi pure, figliuolo." Adamo: "Perché hai fatto Eva così bella?" Dio: "Perché tu la potessi amare." Adamo: "E allora perché l'hai fatta così stupida?" Dio: "Perché lei amasse te!"

LE DONNE COSTANO Un papà entra in un centro commerciale, si fionda nel negozio di giocattoli e chiede al direttore del negozio: "Quanto costa quella nuova Barbie in vetrina?" Il responsabile risponde: -"Quale delle Barbie? Abbiamo: "Barbie in palestra" da EUR 19.95, "Barbie al ballo" da EUR 19.95, "Barbie fa shopping" da EUR 19.95, "Barbie in spiaggia" da EUR 19.95, "Barbie al Night Club" da EUR 19.95 e "Barbie Divorziata" da EUR 375.00. - "Ma perché "Barbie Divorziata" costa EUR 375.00, mentre tutte le altre costano EUR 19.95?" - "Perché "Barbie Divorziata" comprende la macchina di Ken, la casa di Ken, la barca di Ken, il cane di Ken, i mobili di Ken..."

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Circolo Ricreativo Culturale

AUSER “IL GABBIANO” I NOSTRI SERVIZI Consulenza legale gratuita per i soci AUSER: si riceve su appuntamento il SABATO dalle 10.00 alle 12.30 ed il LUNEDI’ dalle 16.00 alle 18.30 “Ausilio” spese a domicilio: con il servizio Sociale della Municipalità e la COOP Adriatica il ns. Circolo ha aderito al servizio al progetto “Ausilio” per la consegna gratuita della spesa a domicilio alle persone anziane, non autosufficienti, portatori di Handicap o con problemi motori temporanei che non possono recarsi personalmente presso i negozi.

I NOSTRI CORSI Corso di musica: sono aperte le iscrizioni per il corso di musica dedicato a bambini ed adulti. Con i nostri soci musicisti sarà possibile imparare a suonare la chitarra in maniera semplice.

Ed inoltre… Scuola di Canto Corsi di informatica per i “meno giovani” Compilazione gratuita mod.730 (previo appuntamento) Per informazioni ed appuntamenti telefonare al numero 041.903525 dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 12.30; il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 ________________________________________________________________________________________________________ A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it - Editore Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile : Giorgio Marcoleoni . Redazione a cura BLOG Territori e Paradossi Associazione Culturale Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini Redazione: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 e-mail : lapaginadi campalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie—Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 _________________________________________________________________________________________________________


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