Coppa d'oro

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La Mercedes 300SL “Ala di gabbiano” guidata da Loris Beghetto, che ci ha ospitato a bordo, durante un passaggio suggestivo della gara. Mercedes 300SL “Gullwing” driven by Loris Reghetto who hosted us for a ride along a spectacular stretch of the race

cortina magazine a bordo di un’auto storica Siamo andati a scoprire come charme e passione muovano uno degli eventi sportivo-mondani più suggestivi delle Dolomiti di Lalla Facco

“Sulla strade per eccellere non ci sono limiti di velocità” - Ralph Waldo Emerson

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a Coppa d’Oro delle Dolomiti è sinonimo non solo di bellezza ed esclusività ma anche di grande organizzazione che grazie ad Automobile Club Belluno, Soltel e Alte Sfere con il supporto del servizio ACI Soccorso Stradale 803116 fornito da ACI Global, partner tecnico della manifestazione per il quinto anno consecutivo, ha consentito uno svolgimento sicuro e godibilissimo del magnifico percorso di gara. Le 35 prove cronometrate, i 34

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controlli orari e timbro hanno esaltato la passione degli equipaggi per i loro rombanti gioielli. Loris Beghetto, industriale veneto, collezionista d’auto ed abilissimo conduttore, ci introduce nel mondo della regolarità classica autostoriche ospitandoci a bordo della sua Mercedes 300SL “Ala di gabbiano” del 1955. Il road book, versione cartacea e molto più romantica dei disumani navigatori satellitari, e un computer utilissimo per impostare i tempi delle prove e calcolare gli orari delle tappe, sono gli strumenti che usa il navigatore per non incorrere in penalità. La tabella di marcia

verifica il rispetto del “tuo minuto di partenza” scandito dall’orologio dei giudici di gara. I passaggi sui famigerati pressostati, tubi d’aria compressa posti a terra che segnano IN e OUT delle prove cronometrate, richiedono perizia ed astuzia nel far coincidere il rotolamento delle ruote anteriore dell’auto con lo scoccare esatto del tempo della prova in uscita ed entrata: vera sfida in cui gli equipaggi si misurano. La prima tappa di quasi 189km porta la Coppa sui passi Falzarego, Pordoi, Sella, Gardena, Furcia fra pioggia nebbiosa e lievi scivolate sui numerosi tornanti ma anche sole e asfalto asciutto su cui scatenare l’ardore di 124 dame che lo charme dell’età rende irresistibili. Nell’abitacolo si è concentrati sulla gara, ma durante i coffe e lunch breaks di Corvara e Sappada si ritrovano gli amici, si fanno pronostici, si lanciano sfide con cameratismo sportivo. Il secondo giorno il tempo tiene e la tappa è di 169km. I bravissimi organizzatori regalano ai concorrenti della Coppa d’Oro un percorso attraverso paesaggi dolomitici fantastici. Tocchiamo il Comelico, Sappada, Auronzo sempre per strade panoramiche e sconosciute. Le nubi si squarciano e si spalancano scenari mozzafiato e a volte, senza rallentare, ci estasiamo davanti alle montagne che tentiamo di riconoscere. Le auto si dipanano lungo il percorso per poi ritrovarsi all’arrivo a Cortina, come tradizione, in Corso Italia che accoglie splendidamente la Coppa d’Oro fra un’ala di folla curiosa e divertita. La sera di sabato al Galà al PalaLexus Dario Ballantini anima la festa con i suoi famosi personaggi ed insieme a Renato Pozzetto sono ospiti d’onore della casa automobilistica main sponsor Škoda. La domenica alla Conchiglia la premiazione è ricchissima di coppe e doni offerti dall’organizzazione e dai qualificati sponsor. Paolo Stragà, Presidente dell’ACI di Belluno che da dieci anni segue la manifestazione fondata nel 1947, dichiara orgoglioso e soddisfatto: “Finalmente gli sponsor hanno capito l’importanza dell’immagine della Coppa e la sua attenzione all’internazionalità. Quest’anno i concorrenti stranieri, canadesi, inglesi, israeliani, giapponesi, svizzeri oltre ai numerosi tedeschi, insieme agli equipaggi italiani, hanno dimostrato apprezzamento per l’organizzazione e questo ci spinge a guardare con ottimismo alle prossime edizioni che tenderanno a portare la Coppa d’Oro sempre più a livello mondiale garantendo ad auto ed equipaggi perfetta

organizzazione e certezza di gareggiare tra scenari indimenticabili”. Chi ha vinto sono la passione e l’amore per la storia che ognuna delle vetture ha testimoniato partecipando alla Coppa. Info: www.coppadorodelledolomiti.org

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he Coppa d’Oro delle Dolomiti is a spectacular vintage car race, whose first edition dates back from 1947. Its title is highly evocative of exclusive beauty, yet it is also synonym for the perfect organization catered for by Belluno’s Automobile Club, Soltel, and Alte Sfere with the support of the ACI Breakdown Service 803116 provided by ACI Global, official partner to the event for five years now, to ensure road safety. Thirty-five time trials, timed checks and stamping have enhanced the enthusiastic passion of the crews for their roaring motor jewels. Loris Beghetto is a collector of vintage cars and a very skilful driver. The Industrialist hosted us in his Mercedes 300SL “Gullwing” from 1955 and introduced us to the world of vintage cars and classic reliability trials. A paSopra a sinistra: il Presidente dell’ACI Belluno Paolo Stragà. Above, left: Paolo Stragà, President of Belluno’s Automobile Club. Sotto: la partenza della gara dal Corso Italia. Below: the race start along Corso Italia.


per version of the road book – much more romantic than inhuman satellite navigation systems – and a computer to set trial times and calculate stops are the only tools of the co-pilot to avoid penalties. Keeping to the schedule means starting within your “start minute” beaten by race judges. The notorious manostats – pipes of compressed air laid across the start and finish passages to mark the INS and OUTS of time trials – are a veritable challenge and pilots compete with great skill and astuteness to time

the rolling of their fore tyres exactly with the striking of the trial time. The first stage covers nearly 189 km over five mountain passes – Falzarego, Pordoi, Sella, Gardena, Furcia – through foggy rain and slippery winding roads but also sunny weather and dry asphalt where the 124 passionate ladies, that the charm of age makes irresistible, could run wild. In the cockpit, all our attention is focused on the race, but during coffee and lunch breaks at Corvara and Sap-

Sopra: Porche 356-1500 Roadster del 1955 con equipaggio Stefano Consoli e Alberto Fontana nel magnifico scenario di gara. Above: Porche 356-1500 Roadster from 1955, with Stefano Consoli and Alberto Fontana in the splendid scenery of the race. Sotto: a sinistra la maestosa Cadillac Eldorado De Ville del 1953 dell’equipaggio israeliano Arie Yon-Tov e Eran Friedman; a destra la Skoda Tudor 1101 del 1948 guidata da Giuliano Canè e con a bordo come copilota la bravissima e simpaticissima Flavia Cusinato. Below: left majestic Cadillac Eldorado De Ville from 1953 of the Isreaeli crew Arie Yon-Tov and Eran Friedman; right Skoda Tudor 1101 from 1948 driven by Giuliano Canè and his excellent co-pilot, amiable Flavia Cusinato.

Sopra: in primo piano la Fiat Barchetta del 1949 guidata da Gianni Marconato e copilota Luigi Bellon, dietro la Jaguar XK-120-OTS del 1950 di Giancarlo Giacomello. Above: on the foreground, FIAT Barchetta, 1949, driven by Gianni Marconato and co-pilot Luigi Bellon, behind Jaguar XK-120-OTS from 1950 entered by Giancarlo Giacomello. Sotto: l’equipaggio nipponico Yoshihiro Sekiguchi e Yuko Noguchi, alla guida della loro Triumph TR3 A del 1958: sul parabrezza la mascotte portata direttamente dal Giappone. Below: Japanese crew Yoshihiro Sekiguchi and Yuko Noguchi, at the wheel of their Triumph TR3 A from 1958: on the windshield the mascot they brought from Japan.

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pada, we meet friends, make forecasts and challenge fellow competitors. The weather is better on the second day and the excellent organizers give the Coppa d’Oro competitors a 169 km long route through wonderful Dolomite sceneries. Clouds break and reveal breathtaking views. At times, along the scenic routes we feel entranced before the mountains that we try to recognize. All the cars come together for the traditional arrival in Cortina, along Corso Italia where an enthusiastic crowd is ready to welcome the teams. On Saturday night, at the Gala dinner, Dario Ballantini with his famous characters and Renato Pozzetto are

special guests of main sponsor Skoda. On Sunday, during the prizegiving, Paolo Stragà, President of the Belluno’s Automobile Club, proudly states that the Sponsors have eventually understood the importance of the Coppa d’Oro in the international field of vintage car races. Foreign competitors from Canada, the U.K., Isreael, Japan, Switzerland, and in great numbers from Austria and Germany, together with the Italian teams have appreciated the organization. This prompts to look forward to the next editions of the Coppa d’Oro as international events which guarantee excellent organization and unforgettable sceneries to the competitors.

la scuderia di moda Voluta fortemente dalla famiglia Ciocca, è nata la scuderia “Drumohr Racing” (nella foto a destra) che ha come filosofia di vita uno stile orientato all’eleganza, al gusto e all’aspetto conviviale, al piacere di stare insieme. Alla Coppa d’Oro è stato sponsor unico della “Coupe d’Elegance”che ha premiato la vettura più elegante della manifestazione: ogni equipaggio Drumohr ha indossato il gilet con la fantasia “biscottino”, emblema di riconoscimento assoluto caro all’aristocrazia europea e alle importanti dinastie industriali, del passato e del presente. Quest’anno la scelta cromatica è caduta sulla tinta “Blu Francia” di grande raffinatezza ed unicità. Born from the enterprising spirit of the Ciocca family, the “Drumohr Racing” stable (photo on the right) shares the same philosophy of life: a style driven by elegance, good taste, and convivial pleasures. At the Coppa d’Oro event, Drumohr was unique sponsor for

the “Coupe d’Elegance” which was awarded to the most elegant car of the contest. All the Drumohr team crews wore the vest with the popular herringbone pattern, a design which has enchanted generations of connoisseurs and has become a symbol of the European aristocracy. This year the chromatic choice fell upon “Royal Blue” for its uniqueness and refinement.

Sotto: Mercedes Benz 190 SL del 1959 di Alberto e Giuseppe Agnelli, in un indimenticabile passaggio nell’anfiteatro dolomitico. Below: Mercedes Benz 190 SL from 1959 of Alberto and Giuseppe Agnelli along an unforgettable stretch of the Dolomite amphitheatre.

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