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MENSILE DEL SUD-EST SARDO - anno III- numero XXV - Aprile 2010 www.lavocedelsarrabus.it

Castiadas Pag. 10 Polemica sui vincoli di bonifica «Penalizzano lo sviluppo»

Muravera Pag. 11 Le informazioni del Comune arrivano via SMS

San Vito Pag. 13 Il sindaco Patrizio Buccelli si ricandida alla Provincia

Villaputzu Pag. 15 Nuovo indirizzo didattico per le superiori del paese

Villasimius Pag. 17 Il bilancio comunale e la trasparenza amministrativa

IL CASO. Rischia di saltare il viaggio d’istruzione delle seconde e terze classi delle medie

In rivolta i genitori di San Vito «No alla gita scolastica coi bulli» Polemica coi dirigenti scolastici: «Penalizzati i meritevoli» L’EVENTO

PAG. 3

DAL 9 ALL’11 APRILE LA XXXVIII EDIZIONE DELLA SAGRA DEGLI AGRUMI

Inchiesta Pag. 5 Traffico e parcheggi, tutti i crucci dei cittadini sarrabesi «Dateci i sensi unici»

Burcei Pag. 21 Quattro liste si sfideranno per le elezioni amministrative di fine maggio

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Storia Pag. 35 Risale al 1912 il primo articolo di Villasimius pubblicato su L’Unione Sarda


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PRIMO PIANO

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SAN VITO Il caso. Il viaggio d’istruzione della scuola media del paese rischia di saltare: il preside non ha escluso gli elementi più turbolenti

No alla gita scolastica con i ‘bulletti’ I genitori: «I nostri figli restano a casa» di Sabina Sestu Niente gita scolastica. Attesa, sognata, sperata sino all’ultimo. Ed invece gli alunni delle terze e delle seconde classi della media di San Vito quest’anno resteranno a casa. Pochi soldi? No. Colpa dei bulli. Questa, perlomeno, la denuncia fatta dai genitori dei ragazzi. Che a causa di “pesti troppo vivaci” che il preside, nonostante le promesse, non avrebbe escluso dalla vacanza di istruzione, hanno deciso di lasciare a casa i figli. «Voglio esprimere la più profonda delusione e amarezza per la decisione presa in merito al viaggio di istruzione – afferma angustiata una mamma di un ragazzo di terza classe delle scuole medie che vuol mantenere l’anonimato - si è, infatti, deciso di far partecipare quei ragazzi che vengono definiti semplicemente “vivaci”, ma che così non si possono valutare». Dovevano partire il 19 aprile in Toscana, il rientro era previsto per il 24. Cinque giorni di gita nella bella Toscana, che tutti i ragazzini della terza e della seconda classe delle medie inferiori di San Vito aspettavano con trepidazione. Ma il viaggio è saltato a causa della decisione di far partecipare anche gli elementi più turbolenti delle ultime classi. Alcuni professori hanno negato la loro disponibilità ad accompagnare i propri alunni in gita, non se la sono sentita di prendersi la responsabilità di alcuni alunni ingovernabili. È l’ultimo atto di un continuo stillicidio di azioni poste in essere da alcuni ragazzi del piccolo centro sarrabese. «Noi genitori ci chiediamo a cosa serve essere rispettosi verso il prossimo quando poi si dà l’opportunità – continua il genitore accorato – a questi elementi di fare ciò che vogliono. Ci si sente feriti e presi in giro. Ma soprattutto i nostri figli non sono sufficientemente tutelati».

In effetti ciò che maggiormente ha colpito in questa triste vicenda è il fatto che, per non discriminare i cosiddetti “bulletti”, si sia deciso di far andare all’aria l’intera gita. Il pensiero ricorrente dei genitori dei ragazzi delle terze e delle seconde classi è che in questo modo si sono premiati gli atti dei teppistelli, piuttosto che i meriti degli alunni più bravi ed educati. «Si, è vero che i ragazzi devono essere capiti ed aiutati - afferma un altro genitore fortemente dispiaciuto – ma qui si sta facendo confusione. Meritano aiuto anche le vittime dei “bulletti” che sono costretti a subire i loro comportamenti sia in classe che nelle vie del paese». Certo la scuola ha il compito di rieducare i ragazzi difficili, di indicare loro la giusta via, e forse è questo che ha spinto ad aggiungerli nell’elenco dei gitanti. Si è forse pensato che ne avrebbero tratto forte beneficio e che ne sarebbero ritornati migliorati. Considerando però il fatto che l’atteggiamento di questi pochi elementi non è migliorato nel corso degli anni, la maggior parte dei genitori pensa che per loro sarebbe solo un’altra occasione per sfidare il prossimo e sentirsi ancora una volta padroni del mondo. Sono stati troppi gli atti di teppismo messi in atto da questi ragazzi, talmente tanti che: «I genitori di questi ragazzi difficili

La protesta «Ci sentiamo presi in giro e i nostri figli non sono abbastanza tutelati»

dovrebbero aprire gli occhi – asserisce un padre preoccupato – e non sottovalutare i comportamenti dei propri figli, atteggiamenti che sono pericolosi per loro ma soprattutto per gli altri». «Per quanto riguarda gli altri ragazzi, quelli che sgobbano dall’inizio dell’anno, a loro che educazione si sta impartendo? – si domanda una madre – I nostri ragazzi hanno sempre avuto un grandissimo rispetto verso tutti, compagni, insegnanti e personale non docente. È una vera ingiustizia e per favore ditemi chi non ha mai pensato che la gita è anche un premio? Comunque le nostre ragioni sono state ascoltate ma non accettate. Si è detto che la scuola non può fare nulla, che tutti hanno diritto all’istruzione. Ok, il discorso è più che giusto, tutti hanno dei diritti, ma i doveri dove stanno? Questa decisione va contro ogni principio morale e con essa sono stati delusi i nostri figli facendo perdere

loro un’esperienza unica e irripetibile e tanto desiderata». Il preside però non ci sta, tant'è che ha deciso di diramare una circolare nella quale invita i genitori a mandare le adesioni dei propri figli per la tanto sospirata gita. E il parere dei genitori? Accantonato, come se non avessero mai aperto bocca, come se le loro denunce e i loro timori fossero entrati da un orecchio del dirigente scolastico e usciti dall'altro. L'idea del preside non è quella di allontanare i bulletti dal viaggio di istruzione ma quella di farli partecipare e i genitori degli altri ragazzi non sembrano particolarmente contenti della sua decisione. Due fazioni divise quindi, da una parte l'idea di non privare nessuno di un'occasione unica come il viaggio di istruzione e dall'altra il timore e forse la troppa apprensione dei genitori. Il tempo stringe, la Toscana si allontana e a rimetterci saranno ancora una volta i ragazzi.

La Voce del S@rrabus Associazione Radio La Voce editrice Presidente Don Emilio Manca DIRETTORE RESPONSABILE MICHELE GARBATO Capo Redattore Gianni Agus Redazione Giancarlo Cuccu, Renzo Cuccu Hanno collaborato Stefania Cauli, Sabina Sestu, Corrado Loi, Antonello Romano, Alessandro Bulla, Ignazio Monni, Mauro Murru, Stefano Galdi Foto Carla Scroccu, Alberto Masala Impaginazione e Grafica Simone Utzeri, Antonio Dentoni (grafico-voce@live.it) Telefono 0709931481 - 3939161711 E-mail lavocedelsarrabus@tiscali.it Internet www.lavocedelsarrabus.it Pubblicità 3479415600 Stampa Unione Editoriale S.p.A. Elmas Tiratura 8.000 copie Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Cagliari al numero 5/1995


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MURAVERA

VILLAPUTZU

Amministrative. Il Pdl sosterrà la lista dei fedelissimi del primo cittadino uscente

Minacce. Presa di mira la società di gestione dello scalo

«Non correrò come sindaco» Pallottole al porto Giorgio Congiu si fa da parte tensione alle stelle Giorgio Congiu non correrà come sindaco alle prossime amministrative di fine maggio. Il farmacista del paese, fino a poco tempo fa uno dei più seri candidati a ricoprire il ruolo di guida di una delle due liste che, con ogni probabilità, si sfideranno per conquistare il Comune, si chiama fuori dalla contesa, anche se non rinuncerà a sostenere la formazione dei “fedelissimi” dell’attuale sindaco in carica, Salvatore Piu. La strada appare spianata per Marco Fanni, considerato da tutti il successore designato di Piu, anche se dovrà vedersela con la concorrenza interna di Marco Falchi. Ad uno di questi due uomini il compito di sfidare l’espertissimo Piero Loddo, attuale vicesindaco, della cui lista, targata Udc e rafforzata da persone provenienti sia di centrodestra che di centrosinistra. Stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbero far parte molti giovani. Ecco i nomi che, secondo radio-paese, potrebbero essere candidati come consiglieri comunali nella lista di Loddo: Tommaso Boi, Alessandro Mattana, infermiere

al San Marcellino, Marianna Aresu, Assuntina Aresu, Giuseppe Zedda, Francesco Loddo, Matteo Plaisant, Carlo Piscedda, Michele Castellano, sottufficiale in pensione dell’Aeronautica Militare. Una contesa che si preannuncia appassionante. Anche il Partito Democratico della zona, intanto si mobilita. In un’affollata assemblea svoltasi di recente, si è parlato dell’apertura di un circolo in paese. E qualche ben informato già parla di una lista di centro-sinistra che

potrebbe correre alle amministrative. Il nome che circola più frequentemente è quello di Fiorella Caredda, medico all’ospedale San Marcellino, anche se nessuna conferma è arrivata dall’interessata. Di certo c’è che il Pdl sarrabese si è schierato compatto o quasi a sostegno della lista dei “fedelissimi” di Salvatore Piu. E proprio a proposito di quest’ultimo, pare confermato che nella prossima tornata elettorale non si candiderà neppure come consigliere comunale.

Rifiuti urbani, l’Unione dei Comuni gestirà impianto di preselezione Sarà l’Unione dei comuni del Sarrabus a gestire l’impianto di preselezione dei rifiuti urbani e la linea di produzione di compost attraverso il trattamento della frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata dei comuni di Muravera, Villasimius, Castiadas, Villaputzu e San Vito. Ciò sarà possibile grazie all’accordo di programma per la “governance” del sistema di trattamento dei rifiuti solidi urbani del Sarrabus, approvato all’unanimità alla fine dell’anno scor-

so dal Consiglio provinciale di Cagliari, che è stato sottoscritto nei giorni scorsi anche dai presidenti della Provincia di Cagliari e dell’Unione dei comuni del Sarrabus, Graziano Milia e Patrizio Buccelli. La Provincia si è impegnata ad assicurare tutta la collaborazione tecnica necessaria e di cedere in condizioni ottimali l’impianto, che passerà sotto il controllo dell’Unione del Sarrabus non appena saranno completate le opere di collaudo. «L’accordo firmato - sottolinea Patrizio

Buccelli, presidente dell’Unione - ci consentirà di spendere i due milioni e 800 mila euro messi a disposizione dalla Regione per il potenziamento della produzione di compost di qualità. Il nuovo impianto consentirà poi ai nostri comuni di ottenere un benefico effetto sulla riduzione dei costi di smaltimento e di trasporto che attualmente sono molto onerosi. Il motivo è presto detto: non saremo più costretti a conferire l’umido a Villacidro». (Stefania Cauli)

«Mi stupisce il fatto che a Villaputzu accadano ancora queste cose. Le minacce alla Marina di Porto Corallo? Mi lasciano perplesso. La società di gestione del nostro porto sta ottenendo risultati lusinghieri, chi può avere interesse a minacciarla?». Parole accorate quelle del primo cittadino di Villaputzu, Gianfranco Piu, che testimoniano della preoccupazione della cittadinanza per quella busta con dentro due o tre proiettili indirizzata alla “Marina di Porto Corallo”, la società che gestisce lo scalo turistico di Villaputzu. Mistero su chi siano i destinatari finali della missiva in puro stile mafioso. La “Marina di Porto Corallo” è presideduta da Francesco Todde, commercialista, mentre Alberto Pili ed Enrico Schiò sono gli altri due membri del Cda: resteranno in carica sino al 2012. Non è la prima volta che episodi del genere si verificano: in passato sono arrivate lettere anonime nelle quali venivano criticate certe iniziative della società. Ma tra le lettere anonime e le pallottole c’è una bella differenza, è la testimonianza che il livello si è decisamente alzato. Dal canto loro, Francesco Todde e Alberto Pili, preferiscono il silenzio e non rilasciano al cronista alcuna dichiarazione. Prudente anche il comandante della Compagnia dei

Carabinieri di San Vito, Federico Loiacono. I militari stanno indagando sulla vicenda con molta discrezione e non sottovalutano assolutamente la faccenda. «Stiamo svolgendo tutti gli accertamenti tecnici» ha dichiarato laconicamente il capitano Loiacono. I Carabinieri stanno valutando ogni pista ma ancora non risulta che ci siano indagati per la vicenda anche se non sono escluse sorprese a breve. Fatto sta che l’episodio è gravissimo. La “Marina di Villaputzu” nasce nel 2006 dalle ceneri della “Marina di Porto Corallo”, partecipata da Insar e Comune e messa in liquidazione qualche mese prima. L'attuale Cda è in carica dall'aprile 2007. Il risultato tangibile di questi anni è il raggiungimento del pareggio di bilancio. Dopo i due licenziamenti di alcuni anni fa, i dipendente stabili sono sei. A questi si aggiungono quelli stagionali.

IN BREVE Luigi Capone è stato confermato presidente dell’associazione onlus il Portale. Eletti anche il vice-presidente (Annalisa Mattana) e il consiglio direttivo. L’associazione conta 70 soci.


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INCHIESTA

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VIABILITÀ Strade invivibili. La situazione si fa drammatica con l’arrivo dei turisti e qualcuno propone i sensi unici nelle strade principali

Alla ricerca del parcheggio perduto i cittadini sarrabesi rassegnati al caos di Sabina Sestu Strade principali più vivibili, con un maggior numero di parcheggi e soprattutto a senso unico. I cittadini dei paesi del Sarrabus non esitano ad esprimere le proprie “lamentazioni” sulla viabilità dei centri in cui vivono. E non si può dar loro torto: la gestione dei posti macchina sulle vie dei piccoli centri sarrabesi è un dilemma degno delle più grandi città d’Italia. Problema importante in tutti i mesi dell’anno che si intensifica in modo infinitesimale durante il periodo estivo. I cinque centri del Sarrabus gestiscono le problematiche legate alla penuria di parcheggi in modi differenti. Strade strette, sensi unici, divieti di sosta, disco orario e parcheggi a pagamento. Quali sono le soluzioni adottate dalle varie amministrazioni? A San Vito vista la mancanza di un organico soddisfacente, in pratica non viene preso in considerazione il problema. Due vigili gestiscono una popolazione di quasi quattromila abitanti, che molto probabilmente raddoppia durante il periodo estivo. «Siamo sotto organico. Secondo dei parametri indicativi ci dovrebbe essere un vigile ogni mille abitanti – afferma uno degli agenti di polizia municipale di San Vito – così da poter effettuare un servizio soddisfacente. Tra i compiti che dobbiamo svolgere c’è anche l’amministrazione, la gestione delle liti e tante altre cose, a discapito del servizio sul territorio. Noi due da soli non riusciamo a gestire il traffico e il problema dei parcheggi». Lo scorso anno sono state notificate circa cento multe, tutte durante il periodo estivo. Fino al 2008 sono stati assunti dei vigili ausiliari che hanno aiutato a gestire l’aumento della viabilità dovuto all’afflusso dei turisti, ma nel 2009 questo non è accaduto. Tanto è vero che i vigili urbani

VILLAPUTZU

«Salviamo la piana di Prosciumini»

di San Vito si devono appoggiare alla protezione civile per poter mantenere un servizio efficiente. La via Nazione di San Vito è una strada statale, troppo stretta per un traffico normale e spesso si intasa per i parcheggi impossibili effettuati dai sanvitesi. Per ovviare al problema si è pensato di creare una bretella per rendere la strada principale a senso unico e aumentare in tal modo il numero dei parcheggi. Diversa la situazione a Villaputzu. Si sono create diverse zone di sosta e il territorio, controllato da sette vigili urbani, è stato reso negli anni sempre più a portata del cittadino. Questo almeno è ciò che pensano i vigili urbani del piccolo centro. Non sono dello stesso avviso i villaputzesi «Villaputzu è un caos, - dichiara una commerciante del luogo – i parcheggi non ci sono e le attività commerciali ne risentono. Diverse persone si sono lamentate anche per le multe. Se effettivamente rendessero la via principale a senso unico si risolverebbero molti dei problemi di cui ora ci lamentiamo». A Muravera

le lamentele dei cittadini si sprecano. Non piacciono i divieti di sosta in Piazza Sant’Antonio e via Marconi, nodi focali per i parcheggi vista la presenza della chiesa e delle scuole (asilo e scuola elementare). Così come anche l’intersezione tra via Speranza e via Marconi, per molti un divieto di sosta incomprensibile. Ma i cittadini prospettano anche delle soluzioni: «Perché non rendere via Cambosu una via di transito alternativa a via Marconi? – si domanda un cittadino stufo dei continui giri per trovare un posto libero in cui posteggiare – Se si rendessero le due strade a senso unico molti dei problemi di parcheggio nel centro storico sarebbero risolti». I vigili urbani di Muravera sono comunque soddisfatti, con la via Roma dotata di disco orario sono sicuri di aver risolto il problema delle soste. Non la pensano allo stesso modo i muraveresi e i turisti che durante il periodo estivo invadono le vie della cittadina. «Proporrei la via Roma a senso unico – asserisce Sandro Paderi in un’intervista in questo

numero del nostro giornale – ne guadagneremmo tutti». A Muravera sono circa cento l’anno i ricorsi presentati contro le multe effettuate dalle forze dell’ordine locale. Multe molto spesso ritenute ingiuste dai malcapitati automobilisti. A Castiadas il problema delle soste è sentito solo durante l’estate e lungo le coste. «Si tratta di una rapina – asserisce Giorgio Melis, consigliere comunale dell’opposizione – ai turisti e ai residenti viene infatti richiesto di sborsare circa 8 euro al giorno per parcheggiare la macchina in uno sterrato e senza custodia. Mancano totalmente i servizi e non capisco come si abbia il coraggio di far pagare per un servizio inesistente. Non si attirano di certo i turisti in questo modo. Senza contare il fatto che si è deciso di fare una guerra ai camper, invece di creare posti specializzati a loro debitamente destinati». Per quanto riguarda Villasimius non sembra che ci siano molte lamentele a riguardo, tranne i normali problemi che si creano durante l’estate.

La Regione si attivi per il riordino fondiario ed il rilancio della piana di Prosciumini, in territorio di Villaputzu, la cui valorizzazione può diventare decisiva per l'intero sud est della Sardegna. Lo chiedono a gran voce gli operatori agricoli della zona. «Servono lavori urgenti alla rete d'irrigazione - spiegano - alla rete viaria e dei canali, la creazione di fasce frangivento, condizioni necessarie per far ripartire l'agricoltura in terreni fertilissimi come quelli di Prosciumini che però oggi come oggi versano in stato di semi-abbandono». Attualmente l'area, irrigata dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale, è sfruttata pochissimo. Le aziende agricole che vi operano si contano sulla punta delle dita e, per giunta, mancano di qualunque coordinamento. Da qui la richiesta degli agricoltori che è stata raccolta anche dal consigliere regionale del Pdl, Eugenio Murgioni. «La Giunta Regionale – ha detto Murgioni – ha da tempo adottato una strategia di rilancio del settore agricolo collegando quest'ultimo al turismo. Ecco perché rilanciare la piana di Prosciumini può diventare una risorsa importante creando opportunità di lavoro e sviluppo». Murgioni, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale ha assicurato che «Chiederò all'amministrazione regionale di intervenire e favorire con incentivi un piano di riordino fondiario concordato con i proprietari di Prosciumini».

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CHIESA

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Parrocchia San Nicola di Bari, Muravera

GIOVEDÌ SANTO

1° Aprile

Ore 18.00: Celebrazione in “Coena Domini” Ore 22.00: Incontro di Preghiera

VENERDÌ SANTO

2 Aprile

Giorno di digiuno e astinenza

PASQUA DI RESURREZIONE Domenica 4 Aprile

Ore 18.00: Solenne “Azione Liturgica” Liturgia della Parola, Preghiera di Intercessione, Adorazione della Croce

“Venite fate Paqua con noi e il Signore vi libererà”

VEGLIA DI PASQUA

Sabato 3 Aprile

Ore 22.00: Benedizione del fuoco (lucernario), Annuncio Pasquale (Esulti...) Liturgia della Parola (storia della salvezza) Promesse Battesimali Battesimi Celebrazione Eucaristica L’intera celebrazione della veglia si svolge di notte: comincia dopo l’inizio della notte e termina prima dell’alba.

Ore 7.30: Santa Messa Ore 9.30: Santa Messa Ore 10.30: Solenne Processione Ore 11.00: Messa Solenne


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MURAVERA La svolta. Lo storico imprenditore dell’abbigliamento è il nuovo presidente del Centro Commerciale Naturale del paese

Paderi alla guida dei commercianti «Subito la via Roma a senso unico» di Gianni Agus Nessuna polemica col passato. Lo mette subito in chiaro Sandro Paderi, neo presidente del centro commerciale naturale di Muravera. Un consorzio che in tre anni ha visto i soci dimezzarsi (e infuriarsi) per una gestione – ad utilizzare le parole più morbide dei negozianti “confusa”. Adesso al timone c’è un pezzo di storia del paese. Perché è lei il nuovo presidente? Sono stato invitato a ricoprire questo incarico dall’assessore comunale al turismo Marco Fanni. Mi ha detto che era arrivato il momento di rilanciare il consorzio dei commercianti. Ho accettato con entusiasmo nonostante il compito non sia facile. Soci dimezzati in meno di tre anni, un fallimento… Non voglio entrare in polemica. A parziale giustificazione del vecchio direttivo potrei dire che forse si è ritrovato davanti una cosa più grande di loro Passiamo al presente. Qual’è il primo passo da fare? Riconquistare i soci, arrivare a quota cento. Adesso siamo rimasti in 60.

Sandro Paderi, nuovo presidente del consorzio commercianti

In che modo? Inaugurando una stagione di dialogo, apertura e trasparenza. Tutti devono essere coinvolti in tutto, questioni amministrative comprese. Tutti pagheranno la stessa quota, piccoli e grandi? Ci sarà una quota base uguale per tutti (100 euro, ndr) poi, a seconda di eventi particolari le attività più rilevanti saranno invitate a contribuire ulteriormente prendendo in considerazione il ritorno economico che quegli

eventi porteranno alle stesse attività commerciali. Se, per esempio, si organizza la sagra delle cozze, i ristoratori saranno invitati e versare una quota suppletiva. L’estate è alle porte. C’è già un programma? L’obiettivo è portare il turista a Muravera. Punteremo sulle cortes e le affideremo a chi in questi anni ha mostrato una grande professionalità, il consigliere Carlo Deidda. Il tutto inserendosi nel programma dell’amministrazione comunale che già ha dato rassicu-

razioni in tal senso. E mi auguro lo faccia anche la prossima amministrazione Basteranno le cortes per portare i turisti? No, certo. Serve un progetto di ampio respiro. Una delle tante cose da fare è quella di migliorare l’aspetto estetico del paese, invitando i cittadini a rifare le facciate, abbellire i cortili, evitare che si vedano tubi e chincaglierie per strada, mettere fiori sui balconi. Proporrei anche la via Roma a senso unico, ne guadagneremo tutti e si potrebbero allargare i marciapiedi dove ora non passano neppure i passeggini. Bus navetta? Dalla passata esperienza mi pare non sia servito a nulla. No, non è in programma. Sono allo studio delle iniziative per far sì che i turisti dei villaggi si riversino in paese. La figura di un manager potrebbe essere utile per rilanciare il centro commerciale naturale? Sì, è una figura auspicabile, Magari potremmo affidare un singolo evento ad un esperto per curarne il programma e la promozione. Ma al momento è prematuro parlarne anche perché non abbiamo fondi a disposizione.

Feraxi, mostra “La Rete Strade provinciali sarrabesi, arriva l’interrogazione ecologica di Muravera” di Murgioni (Pdl) in Regione In occasione della 38ª sagra degli agrumi, Naturalia e il Comune di Muravera proporranno la mostra “La Rete ecologica di Muravera”, che oltre alle proprie collezioni di animali imbalsamati ospita, per l’occasione, la collezione fotografica di Alberto Masala dedicata all’Area naturale protetta

di Colostrai. Il centro, ospitato dalle vecchie scuole elementari in località Feraxi, sarà aperto al pubblico dal 9 al 10 aprile dalle ore 11 alle 13 e dalle 16 alle 18 e l’11 aprile dalle 16 alle 18. L'ingresso è gratuito. Per le visite su appuntamento per le scolaresche chiamare il 347.2444607.

Le strade, in particolare quelle provinciali, necessitano di una manutenzione urgente a causa del manto stradale in pessime condizioni, di un'annosa carenza di segnaletica sia orizzontale che verticale e della mancata manutenzione delle cunette. È quanto sottolinea, con un’interrogazione

rivolta alla Giunta Regionale, il consigliere del Pdl, Eugenio Murgioni, che ha chiesto che la Regione stanzi dei fondi. Con i giusti finanziamenti la Provincia di Cagliari e l'Anas potranno eseguire in tempi brevi i lavori necessari per la messa in sicurezza della rete viaria della zona.

IL DIRETTIVO

Oliviero Cireddu è il vice presidente Il nuovo presidente del centro commerciale naturale di Muravera è Sandro Paderi, 60 anni. Succede a Gianmario Maricca che ha guidato il consorzio nei primi due anni di vita. Una gestione caratterizzata da contrasti e tensioni più che dai risultati raggiunti. Dopo una partenza record, con l’iscrizione al consorzio di 120 attività imprenditoriali, quasi la metà dei soci ha rassegnato le dimissioni in polemica col presidente ed il direttivo. Polemiche su una gestione che sarebbe stata “confusa e poco trasparente” e che, nell’ultimo anno, non ha prodotto iniziative di rilievo. Adesso si volta pagina. Assieme al presidente Sandro Paderi sono stati eletti Oliviero Cireddu come vicepresidente. Cinque i consiglieri: Gianluca Pilloni, Laura Floris, Maria Antonietta Porseo e Carlo Deidda. La squadra è già al lavoro e nei prossimi giorni convocherà la prima assemblea dei soci. Obiettivo: risalire a quota cento iscritti e rilanciare l’immagine turistica del paese. Presto potrebbe essere allestita anche una sede fisica.

26 volontari per la festa di Sant’Agostino Si è messa in moto la macchina organizzativa per l’edizione 2010 della festa di Sant’Agostino a Muravera. Il Comitato ha finora raccolto l’adesione di 26 volontari. Il presidente è Tullio Arba. Il primo giro di questua popolare è previsto per il 12 Aprile. Per raccogliere fondi si pensa anche a lotterie popolari.


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La particolarità. Un’iniziativa per far riscoprire il territorio e le montagne del Sette Fratelli

Dal Comune

Un maneggio ‘in quota’ per il paese

Comune, arriva il registro per le badanti

Cinque cavalli anglo-arabi per gli appassionati dell’ippica di Ignazio Monni Per Burcei, a suo modo, è un piccolo evento. Che aiuta a credere che puntare sul turismo, soprattutto di tipo ambientale, è possibile. Stiamo parlando della recente inaugurazione di un maneggio. Il più alto in quota della provincia di Cagliari e, probabilmente, uno dei più alti di tutta la Sardegna. Incastonato tra le montagne ed immerso in un paesaggio bucolico ed agreste, ha già riscosso il gradimento di tanti visitatori. Un ulteriore conferma che si inserisce in tutta una serie di iniziative nate recentemente in una comunità dove, sino a poco tempo fa, un po’ fatalisticamente nessuno pensava che il paese potesse diventare meta turistica. L’idea di creare questa nuova struttura, a disposizione di tutti gli innamorati di cavalli e non, è venuta ad un giovane appassionato di equitazione, Daniele Deidda. Avvicinatosi al mondo del cavallo all’età di 19 anni, da allora non ha più smesso di operare in questo ambito. Lasciato il proprio lavoro presso un avviato studio commercialistico, si è dedicato anima e cuore al mondo dell’ippica. «Tutto è

Ristorante R istorante

iniziato quando, insieme alla mia famiglia, abbiamo deciso di andare a vivere in campagna, realizzando un sogno comune. Dopo circa sei mesi ho ricevuto in dono un pony. Da allora è iniziata la mia passione per questi animali che, adesso, è diventata un vero e proprio lavoro». L’inaugurazione, avvenuta in una giornata poco favorevole dal punto di vista climatico, ha visto comunque la presenza di tantissime persone, tra cui diversi amministratori comunali. Il maneggio, attualmente, può contare su cinque cavalli anglo arabi e le attività che vi si possono svolgere

sono diverse. Dall’ippoterapia, alle escursioni, alle lezioni personalizzate, gli appassionati del cavallo possono godersi, immersi in un paesaggio naturalistico incantevole, piacevoli momenti di relax. Anche grazie a percorsi studiati apposta per attraversare paesaggi di incomparabile bellezza, con sullo sfondo il mare di Muravera e le vette dei Sette Fratelli. L’intenzione, infatti, è anche quella di utilizzare il cavallo per riscoprire paesaggi, odori e sapori che appartengono ad un tempo andato. «Stiamo studiando la possibilità di creare dei percorsi mirati, con l’opportunità di visita-

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re i tanti scorci suggestivi di cui è ricca la zona. Per chi lo vorrà, inoltre, ci sarà anche la possibilità di stazionare negli ovili dei pastori. Si potranno così vedere da vicino le attività che si svolgono in questi veri e propri ricettacoli di storia, arte e saperi appartenenti alla nostra tradizione». Burcei, dunque, punta sempre più a diventare meta di visitatori ed escursionisti anche attraverso la diversificazione dell’offerta turistica. «La nostra ambizione è quella di permettere ai visitatori di conoscere il mondo del cavallo, che resta la nostra attività ed il nostro interesse principale, inserendoci però in un discorso più ampio, fatto di enogastronomia, ambiente, cultura e tradizione. Per esempio, in collaborazione con un agriturismo ed una fattoria didattica, abbiamo organizzato diverse attività in sinergia, come la possibilità di vedere dal vivo come si faceva il pane in casa, o imparare a conoscere diverse specie endemiche presenti nel territorio». L’avventura è appena agli inizi, dunque. Ma finalmente anche a Burcei si punta in maniera decisa sul turismo ambientale. Ed i primi segnali non lasciano che ben sperare.

Bist Bisteccheria eccheria

Il Comune di Burcei istituirà un registro per le assistenti familiari (badanti). L’Assessorato alle Politiche Sociali, inoltre, ha deciso di organizzare un corso preparatorio a cui si sono già iscritte circa 70 persone residenti in paese. Chi avrà necessità di una badante, quindi, potrà accedere al Registro e verificare quali rispondano meglio alle proprie esigenze. Un modo nuovo per far incontrare domanda ed offerta in un settore dove la richiesta di professionalità adeguate è sempre maggiore. (i.m.)

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Urbanistica. L’amministrazione chiederà un incontro a Cappellacci e all’assessore regionale all’Urbanistica Gabriele Asunis

Vincoli di bonifica, il Comune insorge «Bloccano lo sviluppo del territorio» Si chiamano “vincoli di bonifica”. Sono stati stabiliti dal Piano Paesaggistico Regionale voluto dalla precedente Giunta, e stanno di fatto bloccando lo sviluppo di un intero territorio, quello di Castiadas che fa del turismo la voce principale della sua economia. Una situazione paradossale che sta bloccando la completa attuazione delle norme del Piano Casa voluto dall’attuale esecutivo Regionale guidato da Ugo Cappellacci. La denuncia arriva dal vicesindaco e assessore all’Urbanistica del Comune di Castiadas, Eugenio Murgioni, consigliere regionale del Pdl: «Le interpretazioni sull’estensione dei “vincoli di bonifica – ha spiegato Murgioni – hanno finora impedito, le ristrutturazioni, gli aumenti di volumetria che le norme della L.R numero 4 del 23/10/2009 consentono. In buona sostanza i Comuni, particolarmente interessati quelli del Sarrabus, non sono finora riusciti a chiudere gli iter delle domande presentate dai cittadini per l’espletamento dei

lavori, vanificando così i benefici del dispositivo di legge». A farne le spese è soprattutto Castiadas: «I vincoli di bonifica – ha dichiarato Murgioni – che interessano l'ottanta per cento dell'estensione complessiva del territorio (zone forestate comprese), stanno bloccando interamente il nostro

comune, anche in quelle zone che non sono mai state interessate da bonifiche. Questo è un danno non da poco per un paese come il nostro che vive di una perfetta integrazione fra turismo, agricoltura e territorio. Certo è che questi vincoli sono un ostacolo e contraddicono le nuove strategie regionali

di rilancio del territorio». Nei giorni scorsi Murgioni ha incontrato l’assessore regionale all’Urbanistica, Gabriele Asunis, a cui ha spiegato il problema: «Dall’assessore Asunis – ha precisato l’esponente del Pdl – ho avuto ampie rassicurazioni sul fatto che la presenza dei “vincoli di bonifica”

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non contrastano col Piano Casa e che, quindi, tutti gli iter rimasti in sospeso negli uffici comunali possono riprendere il loro corso. Tutti coloro che continuino ad avere difficoltà possono rivolgersi agli uffici regionali per avere assistenza». La prossima settimana i tecnici dell’assessorato regionale all’Urbanistica saranno nel Sarrabus, per una riunione che sarà convocata per chiarire definitivamente tutti gli aspetti tecnici della questione . Ma l’esponente del Pdl non si ferma qui: «Chiederò un incontro tra l'amministrazione comunale di Castiadas, il presidente Cappellacci e l'assessore Asunis – ha concluso Murgioni – affinché venga rivisto il perimetro su cui gravano i vincoli di bonifica sul nostro territorio e su quello degli altri comuni del Sarrabus. È impensabile mantenere vincoli così estesi che impediscano lo sviluppo e la crescita economica di Castiadas e del Sarrabus così come voluto dalla stessa Regione».


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La notizia. Moduli di domanda disponibili dal 7 aprile

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Comune. Servizio gratuito per sms

Un corso di tecnico turistico Muraveranews per 28 giovani diplomati le info per sms Riservato a personale diplomato residente nel Sarrabus, parte il corso di Tecnico della progettazione, definizione e promozione di piani di sviluppo turistico e promozione del territorio. Qualifica riconosciuta a livello Europeo e dalla Regione Sardegna. Il corso, interamente finanziato dalla Regione Sarda, con contributi del Fondo Sociale Europeo per un importo di 500.000 euro, si terrà per una durata di 950 ore presso il Centro di Formazione Professionale del Comune di Muravera nei locali dell’EX ENAIP e vedrà coinvolti 28 giovani diplomati del territorio, con priorità alle domande pervenute da parte dei ragazzi residenti nei comuni di Muravera, Villaputzu e Castiadas, partners del progetto. Il finanziamento è stato ottenuto dall’Ente Leonardo di Cagliari che ha promosso il progetto per l’azione Green future insieme ai tre comuni, la Banca di Credito Cooperativo di Cagliari, la società Atlantide, il Consorzio di Costa Rei, la fondazione Naturalistica Fomda che gestisce l’ecomuseo

colazione, alle attività di protezione civile. SERVIZI SOCIALI: interventi dedicati al benessere del cittadino. SERVIZI SCOLASTICI. SERVIZI DEMOGRAFICI. Per essere aggiornato su tutto ciò che interessa al cittadino. I servizi offerti dal Comune, le scadenze, gli orari degli uffici. Per attivare il servizio, che sarà presto disponibile, i nuovi utenti dovranno semplicemente registrarsi collegandosi al sito www.comune.muravera.ca.it. Il servizio potrà essere modificato, sospeso, disattivato sia dal Comune che dai cittadini iscritti in qualsiasi momento. Non esiste infatti alcun obbligo reciproco. Per informazioni: Comune di Muravera tel. 07099000313 fax 0709931204 info@comune.muravera.ca.it

zione come Dipendente di strutture o libero professionista. I corsisti avranno diritto all’Indennità di frequenza, all’Indennità di viaggio, al materiale didattico e alla Copertura Assicurativa. Il Modello di domanda potrà essere ritirato a partire dal 7 aprile presso la Sede dei Comuni di Muravera, Villaputzu e Castiadas o essere scaricato dal Sito dell’Agenzia formativa: www.cpeleonardo.it e consegnata, compilato in ogni sua parte alle stesse sedi dei Comuni durante i normali orari d’ufficio.

Filo diretto con il tuo Comune grazie a MURANEWS , il servizio gratuito erogato dal Comune di Muravera che ti permette di ricevere un SMS sul tuo telefonino per tenerti informato sulle più importanti notizie che riguardano la cittadina. Potete selezionare tutte o solo alcune delle informazioni che abbiamo raggruppato nelle seguenti aree tematiche. EVENTI CULTURALI TURISTICI SPORTIVI: per conoscere gli spettacoli e le manifestazioni che si svolgono in Paese. BIBLIOTECA: Per scoprire le opportunità pensate per i ragazzi: le iniziative dello Spazio Giovani, gli scambi europei, i corsi di formazione. PROTEZIONE CIVILE E VIABILITÀ: informazioni relative alla viabilità, all’apertura di cantieri e lavori che possono modificare la cir-

Biblioteca, una sezione per le tesi di laurea

Il Comune attiva lo sportello “Incontra-lavoro”

Archeologia, un nuovo libro su Muravera

Sarà istituita presso la Biblioteca Comunale una sezione dedicata alla raccolta delle Tesi di Laurea dei cittadini muraveresi. Muravera vanta un alto numero di laureati i quali spesso hanno portato avanti interessanti lavori di ricerca e studio relativi alla storia, alla società, alle attività economiche e allo sviluppo di tutto il territorio di Muravera. Opere interessanti e, talvolta prestigiose, molto spesso dimenticate negli scaffali di casa, potranno essere rivalutate in biblioteca e messe a

Il Comune di Muravera ha attivato lo “Sportello Incontra Lavoro”, al fine di creare una banca dati con tutti i curricula dei giovani in cerca di impiego. E’ un’opportunità in più con la quale si cercherà di svolgere un servizio di mediazione fra aziende e coloro che fossero interessati. Lo scopo è facilitare la ricerca di personale qualificato e al tempo stesso abbreviare il periodo tra la conclusione degli studi e l’ingresso nel mondo del lavoro. Chi volesse partecipare può inviare il proprio Curriculum Vitae all’indirizzo info@comune.muravera.ca.it. Una volta raccolto, il materiale verrà pubblicato sul sito http://www.comune.muravera.ca.it in una pagina dedicata. Per informazioni ufficio segreteria del Sindaco del Comune di Muravera. Tel. 07099000313, fax 0709931204 info@comune.muravera.ca.it

La giunta comunale di Muravera ha deliberato di finanziare la realizzazione di un nuovo testo di Archeologia del territorio comunale. Il libro sarà una sorta di guida turistico-archeologica con le cartine e le illustrazioni che renderanno facilmente visitabili i nuraghi e le tombe dei giganti presenti a Muravera. Sarà realizzato con la collaborazione di un archeologa e della Sovrintendenza Archeologica di Cagliari, ma anche con il contributo delle Associazioni Culturali e degli appassionati di Archeologia di Muravera che vorranno dare il

di Feraxi, la Proloco Artù e la CSL di Muravera. Il Tecnico per la pianificazione turistica opera nel settore delle attività di servizi alle imprese connesse al marketing turistico e alla promozione del territorio. Gestisce le fasi operative dell'attività, analizza il mercato, raccoglie dati, interroga banche dati, elabora statistiche per il mercato, ricerca e valuta preventivi relativi ai servizi turistici, progetta piani di sviluppo e promozione locale, fasi, queste, indispensabili per lavorare allo sviluppo e alla promozione turistica del territorio, trova colloca-

disposizione degli utenti. E’ nell’interesse della comunità renderle accessibili. Chi volesse partecipare può inviare il proprio Curriculum Vitae all’indirizzo info@comune.muravera.ca.it . Una volta raccolto, il materiale verrà pubblicato sul sito http://www.comune.muravera.ca .it in una pagina dedicata. Per informazioni ufficio segreteria del Sindaco del Comune di Muravera. Tel. 07099000313 fax 0709931204 info@comune.muravera.ca.it.

loro sostegno con testimonianze ed eventuali ritrovamenti che non sono ancora stati segnalati. L’obiettivo è quello di colmare una lacuna culturale, infatti al momento non esistono testi descrittivi sui siti archeologici Muraveresi, né tanto meno le nuove interpretazioni della Sovrintendenza sui siti già individuati. Un esempio il complesso dei menhir di Costa Rei ritenuto un sito dell’uomo del periodo Eneolitico è invece un paese del periodo punico abitato in seguito anche nel periodo della Roma Imperiale.

Contributi economici per le famiglie a basso reddito Le famiglie che nel 2008 avevano quattro o più figli minori (dai 0 ai 25 anni di età) e un reddito pari o inferiore ai 12.000 euro possono presentare al Comune richiesta di contributo per l’abbattimento o riduzione dei costi riferiti a canoni di locazione, energia elettrica, smaltimento rifiuti

solidi urbani, riscaldamento, gas cucina, consumo d’acqua, frequenza attività sportive). Le domande devono essere presentate all’ufficio protocollo entro il 12.04.2010 servendosi dell’apposito modulo messo a disposizione dal servizio sociale comunale, telefono 070/99000348.


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Politica. Il primo cittadino di San Vito annuncia ufficialmente la sua intenzione di correre per un secondo mandato

Buccelli: «Mi ricandido per la Provincia» «Lotterò affinchè sia riconosciuto alle donne il diritto di partorire nel nostro ospedale» di Stefania Cauli Correrà per un secondo mandato come consigliere provinciale, Patrizio Buccelli, Consigliere Provinciale uscente dell'Udc, di recente nominato nel Consiglio Direttivo Nazionale dell’UPI (Unione delle Province Italiane), Presidente dell’Unione dei Comuni del Sarrabus e Sindaco di San Vito. Il primo cittadino sanvitese è stato il primo ad ufficializzare la sua ricandidatura e, salvo ripensamenti, sarà seguito anche dal suo collega sarrabese, Gianfranco Piu (Pdl). Le elezioni Provinciali sono alle porte, possiamo dire ufficialmente che sarà candidato? Certamente, sarò il candidato dell’UDC nel collegio che comprende i Comuni di San Vito, Muravera, Villaputzu, Castiadas, Villasimius e Burcei. Come giudica questi cinque anni all’opposizione nel Consiglio Provinciale? Io faccio politica per risolvere

i problemi e ho sempre cercato di lavorare in termini positivi. Il cambiamento si può attuare anche stando all’opposizione, se questa è costruttiva e non viene esercitata, solo per dire dei “no” a prescindere. Scusi, ma secondo Lei le Province sono ancora utili? Solo se la Provincia riesce ad assolvere ad un grande compito di responsabilità nei confronti dei cittadini. Quello di dare immediate risposte assumendo quel ruolo di cabina di regia, in grado di coordinare le attività sul territorio, ponendo al centro del ragionamento le persone. Se dovesse fare un bilancio, quali sono state le principali battaglie che ha sostenuto in consiglio provinciale? Il vero bilancio verrà ovviamente fatto da ogni singolo cittadino che è chiamato, giustamente, a giudicare l’opera dei propri amministratori. Non per questo rinuncio a trarre un personale consuntivo dei cinque anni e l’elenco potrebbe essere

lungo. Faccia qualche esempio. La stabilizzazione dei lavoratori precari molti dei quali risiedono nel Sarrabus e sulle nuove assunzioni. La battaglia per la cancellazione delle “cartelle pazze” del Consorzio di Bonifica. Il risarcimento dei danni causati dalla fauna selva-

tica e dai cormorani. Lo sblocco del rilascio dei “patentini verdi”. Mi batterò contro la paventata chiusura di alcune classi degli Istituti Tecnici e sull’istituzione dell’indirizzo enogastronomico-alberghiero nel Sarrabus, contro l’esclusione del territorio dalla rete di distribuzione del metano. Servono interventi urgenti sulla viabilità provinciale che interessa questo territorio. Sul versante della sanità? Il Consiglio Provinciale è stato più volte impegnato a discutere “mozioni e ordini del giorno”, presentate dal sottoscritto, sulla questione della Sanità e in modo particolare sull’Ospedale San Marcellino di Muravera. In concreto cosa chiede per l’Ospedale? Che si riconosca il diritto alle donne che partoriscono e ai bambini che nascono, di poterlo fare, in condizioni di massima sicurezza, in questo Ospedale, senza dover affrontare penalizzanti trasferte Cagliaritane. Sul

futuro dell’Ospedale di Muravera, si deve tener conto della sua importanza strategica e funzionale, non solo per tutti i cittadini del Sarrabus, ma anche per le migliaia di turisti che nel periodo estivo soggiornano in questo territorio. Vanno inoltre potenziati i Servizi di medicina, chirurgia al Pronto Soccorso, e l’istituzione dei nuovi come l’ematologia ma non solo, senza i quali l’Ospedale è destinato ad una lenta chiusura. Un’ultima domanda, l’Unione dei Comuni come procede? Nonostante “le solite” assenze, stiamo procedendo bene, sicuri di interpretare al meglio il volere dei cittadini. Nell’ultima seduta per esempio,abbiamo stanziato 150.000 euro per la predisposizione dei Piani Intercomunali di Protezione Civile - Rischio Idrogeologico e Incendi e, inoltre 250.000 euro per cofinanziare Opere Pubbliche per un valore di 2.500.000 euro nei cinque Comuni.


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Istruzione. Gli studenti potranno forse usufruirne dall’anno scolastico 2011/12

L’appello del sindaco alla Provincia «Indirizzo enogastromico al Dessì» di Stefania Cauli Nel Sarrabus si insiste: nell’Istituto superiore Giuseppe Dessì di Villaputzu è necessario istituire l’indirizzo enogastronomico per dare la possibilità agli studenti della zona di conseguire un diploma capace di garantire lavoro fra gli alberghi e i ristoranti della zona. Gianfranco Piu consigliere provinciale e sindaco di Villaputzu è convinto che il progetto possa essere attuato sin dal prossimo anno scolastico. Rispondendo ad una sua interrogazione, l’assessore alla Pubblica istruzione, Valentina Savona, ha detto che «la Provincia ha presentato alla Regione questa ed altre richieste sui vari indirizzi scolastici. È stata però prospettata anche l’impossibilità di attivarli subito. Ad aprile - ha concluso Savona - ci ritroveremo attorno a un tavolo per rendere concreta la possibilità di promuoverli a partire dall’anno scolastico 2011-2012». Quindi fra

due anni. «Sono convinto - ha aggiunto Piu che segue il problema assieme al presidente dell’Unione dei Comuni del Sarrabus, Patrizio Buccelli - che il nuovo indirizzo di studio possa essere istituito immediatamen-

Il dirigente scolastico «La nostra zona ne trarrebbe vantaggio»

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te. Le condizioni ci sono tutte in un Istituto come il nostro, dove la popolazione scolastica è passata in tre anni da 120 a 400 unità». Cauto il dirigente scolastico Piero Sanna che, con grande impegno, si sta mobilitando per la realizzazione di questo importante progetto per il territorio: «Il sud-est della nostra isola trarrebbe moltissimi vantaggi dall’istituzione di un indirizzo enogastronomico: occupazione, creazione di corsi postdiploma, l’istituzione di una scuola superiore per il turismo. Tuttavia – prosegue il dirigente – è necessario non creare false aspettative per quest’anno scolastico». Infatti per quest’anno Ministero e Regione non istituiranno nuovi indirizzi per le scuole superiori: nell’ultima tabella di confluenza del mese di febbraio il corso di operatore turistico è stato posto in relazione ai servizi commerciali e non all’indirizzo enogastronomico, confluenza naturale per questo territorio. Il

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dirigente Piero Sanna si è mobilitato prendendo contatti con le amministrazioni comunali, provinciali, regionali, Unione dei comuni e famiglie dei giovani studenti e qualcosa di concreto si è realizzato: Unione e Provincia hanno infatti deliberato a favore di questa iniziativa, inoltre sono stati presi contatti con l’assessorato all’edilizia scolastica per creare le basi reali per uno sviluppo futuro grazie ad accordi di programma, investimenti, organizzazioni con imprese locali. «È una carta importante che il Sarrabus deve giocare. La Provincia ha già incluso la nostra proposta nel piano strategico per l’anno prossimo, ma per far sì che ciò si concretizzi sarebbe necessaria una deroga da parte della Regione riguardo alla mancata attivazione di indirizzi per quest’anno. Visti il grande impegno e interesse della zona sono fiducioso che, se non per quest’anno, almeno per il prossimo qualcosa si realizzerà».

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Pagina a cura dell’Amministrazione Comunale

Comune. Un corretto rapporto tra Pubblica Amministrazione e collettività è basato sulla condivisione delle regole

Bilancio comunale senza segreti obiettivo chiarezza per il cittadino Nei rapporti non sempre facili che il cittadino intrattiene con la pubblica amministrazione uno dei procedimenti che determina specifici interrogativi è certamente quello della spesa. Da un lato, infatti, il cittadino contribuisce alle risorse economiche pubbliche con il pagamento di imposte, tasse e tariffe, delle quali intende poter controllare l’utilizzo; d’altro canto, il cittadino stesso può essere creditore nei confronti dell’ente e deve dunque essere reso partecipe dei vari momenti del percorso amministrativo attraverso il quale esercita il diritto di incassare una determinata somma. Il procedimento di spesa comunale è disciplinato con legge dello Stato - il Decreto Legislativo 267 del 18 agosto 2000 - ed è costituito da quattro momenti distinti denominati “impegno”, “liquidazione”, “ordinazione” e “pagamento”. In genere, ha inizio quando si rende necessario programmare e successivamente effettuare un pagamento, che può essere costituito da un contributo, da un rimborso, da uno stipendio ma anche dal debito dovuto per l’acquisto di un bene o di un servizio richiesto dal Comune. A titolo di esempio, ci concentreremo su questi ultimi due casi. La responsabilità di gestione delle risorse finanziarie di bilancio non è degli organi politici - sindaco, giunta, consiglio o singoli consiglieri - ma è invece attribuita ai responsabili dei diversi settori e servizi comunali. Se la spesa è ritenuta legittima e opportuna è dunque il

responsabile di un servizio a dare inizio al procedimento, emanando un proprio atto – una “determinazione” – con la quale assume un “impegno di spesa”. L’”impegno” costituisce un’obbligazione giuridica, in quanto vincola il Comune a versare al creditore quanto dovuto. In un certo senso, con l’impegno di spesa il responsabile del servizio blocca nel bilancio l’importo che prevede di dover pagare e in questo modo rende indisponibile per qualsiasi altro uso la somma impegnata. Dopo che la vendita o la prestazione richieste sono state ricevute dal Comune ha inizio la seconda fase di gestione

della spesa, denominata “liquidazione”. In questa fase l’ufficio che aveva impegnato la somma da pagare si accerta che la documentazione necessaria al pagamento sia regolare. Questo significa, ad esempio, verificare attraverso il DURC la regolarità contributiva del creditore, verificare l’indicazione in fattura del bene o del servizio effettivamente richiesto dal Comune o, ancora, che l’importo non sia superiore a quello in precedenza concordato e impegnato. Nel Comune di Villasimius, al termine di questi controlli il procedimento di spesa è gestito dall’ufficio di contabilità che dovrà produrre un atto,

dunque la terza fase della spesa, denominato “mandato di pagamento” e necessario a saldare il debito con il creditore. Con il “mandato” l’ufficio di contabilità ordina alla banca di mettere a disposizione la somma dovuta. Infine, con il “pagamento” a favore del creditore termina il percorso della spesa pubblica iniziato con l’”impegno”. Va osservato come nella fase della liquidazione sorga talvolta un fraintendimento tra creditori e uffici sul significato di questo termine. L’equivoco nasce dal fatto che nell’uso comune - ossia nella lingua che possiamo pacificamente definire reale - con il

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termine “liquidazione” si intende un versamento di denaro in corso o già effettuato. Invece, come si può ora meglio comprendere, nel linguaggio amministrativo il termine si riferisce solo alla seconda delle quattro fasi della spesa e non necessariamente il servizio finanziario può versare la somma dovuta nel momento in cui riceve l’atto di “liquidazione”. Possono infatti sussistere motivi di intenso carico di lavoro, obblighi di legge per ulteriori controlli fiscali o anche la temporanea mancanza di liquidità nella cassa comunale, che portano a rimandare il pagamento ad un momento successivo. Come in qualunque altra circostanza di dubbio, il Comune di Villasimius consiglia il cittadino di esercitare sempre il diritto alla chiarezza e alla semplificazione, richiedendo alla burocrazia amministrativa di adeguarsi all’esperienza quotidiana ed evitando di affrontare passivamente il disagio causato da un linguaggio che spetta solo ai tecnici interpretare in senso correttamente giuridico. D’altronde gli “istruttori”, ossia i tecnici delle amministrazioni pubbliche, sono essi stessi cittadini prima ancora di essere qualificati come pubblici dipendenti. Sarà allora facile per entrambe le parti ricordare che il corretto rapporto tra la pubblica amministrazione e la collettività, costituito sulla generale condivisione delle regole, è innanzitutto fondato sul normale eppure sempre dovuto reciproco rispetto tra tutte le persone coinvolte.


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La novità. Nuova vita per uno dei simboli storici dell’economia del paese del Gerrei

Rinasce il villaggio minerario di Villasalto Oltre un milione dalla Regione per il recupero Quei fondi sarebbero andati a finire nel pozzo senza fondo del faraonico progetto del Ponte sullo stretto di Messina. Un milione e trecentomila euro che il Comune di Villasalto è invece riuscito a sbloccare all’assessorato al Turismo della Regione Sardegna per riprendere i lavori di recupero del villaggio minerario, uno dei simboli dell’economia del paese. Un’operazione, quella della rinascita del villaggio, che rischiava di sfumare dopo il fallimento dell'impresa "Migliavacca" che curava i lavori: tempo fa altri 400mila euro sono stati persi per inutilizzo, fondi che avrebbero permesso il recupero della ‘piscina’ del villaggio. Con la nuova tornata di lavori, saranno arredate e climatizzate le camere della struttura ricettiva del borgo minerario, sarà realizzata una passeggiata naturalistica e consolidato l’edificio dell’ex fonderia con eventuale copertura finalizzata alla preservazione e fruizione dell’edificio. Sarà sistemata anche la strada borgo-fondiera. Un bel

Pingu no

risultato per un villaggio che può diventare un’importante risorsa in chiave turistica. La miniera di antimonio di Su Suergiu (il sughero, abbondante nel territorio) ha avuto una notevole influenza in tutta l'area dalla fine dell'’800 per circa 80 anni. Essa è ubicata proprio al di sotto dell'altipiano su cui è costruito il paese di Villasalto. Al sito minerario si accede attra-

Il Comune ha corso il rischio di veder sfumare per inutilizzo fondi regionali che sarebbero andati a finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina

verso una strada camionabile che scende dal centro del paese per circa 1,5 chilometri verso il fondo della valle di Riu Sessini. Il villaggio minerario è arroccato su un costone roccioso che domina il paesaggio; ad esso si giunge dopo aver percorso un bel viale di pini, oltre il quale emerge l'edificio ottocentesco della Direzione oltre che i magazzini, la mensa, la sala riu-

nioni e le abitazioni degli operai. All'interno della direzione è stato allestito un museo della miniera, mentre altri edifici all'interno del villaggio minerario sono in attesa di essere riconvertiti in strutture ricettive. La stessa fonderia attende di essere restaurata. Sono comunque presenti reperti di archeologia industriale ed in particolare: un gruppo elettrogeno Caterpillar, un compressore Ingersoll e una vecchia caldaia denominata Cornovaglia. Suggestivo, ma purtroppo poco curato e poco utilizzato è il sentiero dei minatori, utilizzato in passato dagli abitanti di Armungia per raggiungere a piedi i cantieri minerari. Questo sentiero era utilizzato anche dagli abitanti ogliastrini che raggiungevano Villasalto in occasione della festa di Santa Barbara; è lungo 4,5 chilometri ed è a tratti segnalato, ma (come rilevato in una recente escursione) la folta vegetazione ne nasconde gli ultimi chilometri presso il paese di Armungia.

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE

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BURCEI Elezioni. Potrebbero essere quattro le liste in campo per la conquista del Comune, sicura la ricandidatura dell’attuale primo cittadino

La sfida infinita dei due ingegneri forse altri due ‘incomodi’ in campo Due, tre o quattro liste? Mentre ancora non c’è certezza sulla data delle prossime elezioni amministrative, che vedranno anche il rinnovo del consiglio comunale di Burcei, ancora non è chiaro chi e quante saranno le liste in campo. Le uniche certezze riguardano la riproposizione delle liste capeggiate da due ingegneri: l’attuale sindaco Giuseppe Caria e l’ex sindaco Paola Zuncheddu. Una sfida che si ripropone a distanza di cinque anni. Tra i nomi che circolano, inoltre, c’è anche quello di Antonio Monni, consigliere provinciale dei Rosso Mori, che pare anch’egli intenzionato a correre per la poltrona di Sindaco. In paese, inoltre, è nato recentemente anche un altro gruppo, capeggiato dal vice sindaco Giovanni Battista Lobina, che si sta riunendo per verificare la possibilità di concorrere alla guida del municipio. Un gruppo nato poche settimane fa, figlio di contrapposizioni nate all’interno dell’attuale amministrazione e che ha portato ad una divisione che rende ancora più incerto l’esito delle prossime elezioni amministrative. Dopo cinque anni di governo senza grosse frizioni, l’imminente campagna elettorale ha invece determinato una spaccatura che, attualmente, appare insanabile.

Tante liste, insomma, forse troppe per una comunità di circa tremila abitanti. Segno di una forte frammentazione all’interno delle varie anime politiche del paese. Sia centro destra che centro sinistra, in sostanza, non sono riusciti a trovare accordi ed equilibri interni tali da permettere una corsa unitaria. Mistero anche sui nomi dei candidati. Gli unici nomi certi pare siano, per ora, quelli dell’attuale assessore ai lavori pubblici Enzo Monni e di Clotilde Scalas, leader del Partito Sardo d’Azione, che correranno per

un posto in giunta nella lista guidata da Pino Caria. Con Paola Zuncheddu, invece, dovrebbe correre l’ ex vice sindaco Giuseppe Serra. Ancora tutto in alto mare, invece, per quanto riguarda le altre due liste in campo, anche se sembra che Antonio Monni possa ufficializzare la propria candidatura da un momento all’altro. Tanti i nomi che circolano e si rincorrono. Tra conferme e smentite, però, ancora non c’è nessuna certezza. La probabile presenza di quattro liste, a Burcei, rappresenta un piccolo evento. Non era mai suc-

cesso, infatti, che ci fossero tanti aspiranti alla carica di Sindaco. Tutto ciò, però, comporta delle notevoli difficoltà anche per “chiudere” le liste. Fatto più che comprensibile, considerato il numero di abitanti. È probabile, dunque, che se il numero delle liste sarà così elevato, le prossime elezioni comunali possano essere vinte con pochi voti di scarto. Ci sarà battaglia, dunque, per spartirsi i circa 1800 voti (tanti sono, in media, i votanti) che consentiranno di vincere le elezioni. Tante le divisioni, dunque. A parti-

re dal centro sinistra, dove pare si sia lavorato a lungo per cercare di formare una lista unitaria tra le diverse anime. Dopo vari incontri tra Paola Zuncheddu ed Antonio Monni, però, non è stato raggiunto nessun accordo per cui ognuno ha deciso di correre da solo. Diversa la situazione nel centro destra, dove sino a poche settimane fa sembrava che si riuscisse a costruire una lista unitaria, riproponendo la stessa coalizione che ha governato Burcei per cinque anni, allargata però anche all’UDC ed al PSd’Az. Dopo varie riunioni, tuttavia, è nata una frattura che ha portato il vice sindaco Lobina ed altre persone ad abbandonare il tavolo del centro destra e a pensare a soluzioni alternative. Ancora non è chiaro se vogliano correre autonomamente, ma l’ipotesi non è certo da escludere del tutto. Nessuna certezza, inoltre, su chi potrebbe essere il capo lista di questa nuova (possibile) formazione politica. Le ultime elezioni amministrative, tenutesi l’8 ed il 9 maggio del 2005, hanno visto la presenza di due sole liste, capeggiate dall’attuale Sindaco Caria che ebbe la meglio sulla candidata Paola Zuncheddu. Ora la sfida si ripropone. Anche se, stavolta, i contendenti potrebbero essere molti di più.


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L’appuntamento. La manifestazione è diventata ormai un classico nel panorama del folklore isolano

Benvenuti alla Sagra degli Agrumi la tradizione di Muravera trionfa …Sa festa. La Sagra degli Agrumi, giunta alla sua 38a edizione, è una festa che intreccia le tradizioni del territorio muraverese con la sua vocazione turistica. Il calendario degli appuntamenti è variegato. Il visitatore avrà la possibilità di assistere a numerosi eventi e spettacoli a carattere folkloristico, culturale ed enogastronomico. La sfilata è di particolare suggestione per la ricchezza dei costumi tipici, portati con eleganza da gruppi provenienti da tutta l’isola, per i canti e gli strumenti musicali, launeddas, organetti, trunfas e tanti altri, che risuonano nelle vie del paese ed invitano i partecipanti al ballo, per le maschere che eseguono i rituali carnascialeschi con le loro pesanti e rumorose campane, per le specialità gastronomiche, connubio di bontà e bellezza che vengono presentate su ampi cesti dai gruppi che sfilano e nelle corti, e, ovviamente, per gli agrumi, protagonisti della sagra, che vengono lanciati ai visitatori dalle caratteristiche traccas, i quali, per poterle gustare, devono abilmente prenderli al volo.

Ma la sfilata, che si svolge la domenica mattina, è preceduta da altri due giorni densi di appuntamenti culturali e spettacoli. L’atmosfera allegra e spensierata della sagra è un assaggio d’estate e segna l’inizio della stagione turistica. Anche quest’anno la sagra degli agrumi è stata presentata alla BIT di Milano, una delle più importanti fiere del turismo a livello mondiale e inserita in una brochure che è stata distribuita in tutte le maggiori fiere europee. «Intendiamo mantenere alto il livello della manifestazione - afferma il Sindaco del Comune di Muravera, Salvatore Piu - anche a sostegno dell’economia locale in un momento

delicato nel quale è importante dare risalto e sostenere i valori e i prodotti del territorio del Sarrabus. L’evento si inserisce nel nostro progetto di sviluppo locale per un turismo ecosostenibile che ha già dato risultati più che positivi visti gli ultimi dati sui flussi turistici che registrano un ottimo incremento sia negli arrivi (+4,42) che nelle presenze (+3,35). In questi ultimi anni abbiamo incentivato e stimolato la costituzione di consorzi come quello del Centro Commerciale Naturale e abbiamo incentivato le attività e le associazioni che si occupano di promozione come la Proloco e di marketing come il Consorzio Turistico Costa Rei». L’Assessore al Turismo del Comune

di Muravera Marco Fanni dichiara che «la scelta di inserire l’evento Sagra degli Agrumi in una data più favorevole da un punto di vista climatico all’inizio della stagione turistica è dovuta alla volontà di destagionalizzare il turismo legato al mare e orientarlo verso l'interno del territorio in modo da creare delle occasioni di collegamento tra i differenti tipi di interesse turistico. Il turismo a Muravera rappresenta uno degli assetti di sviluppo economico e sociale capace di generare rilevanti ricadute in termini reddituali ed occupazionali in tutto il Sarrabus Gerrei ed allo stesso tempo di offrire considerevoli opportunità di diversificazione e di integrazione della struttura produttiva. Il settore turistico rappresenta inoltre un veicolo per la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale presente nel territorio in un’ottica di sostenibilità dello sviluppo». «La sagra - ribadisce l’Assessore alla promozione del territorio Veronique Aledda - è un importante evento che ha come compito principale non sola-

mente quello di promuovere gli agrumi, ma di far conoscere ai turisti e visitatori il raffinato artigianato della zona, i tipici prodotti, cosi come la cittadina e i dintorni. Dare sostegno allo sviluppo dell’economia locale, quindi, con particolare riferimento alla tipicità». «L’obiettivo di quest’anno, dichiara l’Assessore alla Pubblica Istruzione Marco Marci è stato quello di promuovere la partecipazione dei bambini alla Sagra degli Agrumi che in questo modo sentono maggiormente la festa e si avvicinano alla cultura delle tradizioni popolari. Allo stesso tempo si crea una rete di agenzie sociali ed associazioni culturali che insieme alle scuole e al comune permettono ad ogni bambino di valorizzare i propri interessi e le proprie attitudini come un questo caso le qualità artistiche e musicali». Il programma, infatti, prevede uno spettacolo musicale in piazza Europa, sabato sera, realizzato interamente dagli alunni delle scuole elementari e medie.


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L’appuntamento. Si punta a superare le trentamila presenze degli scorsi anni

Un evento atteso in tutta l’Isola exploit di richieste per i gruppi folk La Sagra rappresenta un appuntamento atteso non solo da tutto il paese, ma da tutta l’isola, come si evince dalle numerose e gradite richieste di partecipazione alla manifestazione, purtroppo non tutte esaudibili, che pervengono al Comune e alla proloco AR.TU. dai paesi sardi vicini e lontani. Per questa 38° edizione c’è stato un boom di domande: centinaia le lettere, le mail e i fax inviati dai gruppi folkloristici di tutta la Sardegna che anche quest’anno faranno da cornice, con i loro variopinti costumi, al ricchissimo programma di una delle manifestazioni che è divenuta, nel corso degli anni, un evento con le sue 30.000 presenze, tra i più importanti ed attesi della nostra regione. Soddisfazione dell’Assessore al Turismo, Marco Fanni: «Questa sarà l’edizione dei record, infatti oltre all’exploit delle richieste dei gruppi folk, abbiamo registrato un grande aumento anche nel numero di iscrizioni per le Etnotraccas, che saranno ben sedici, provenienti anche dal Gerrei e dall’Ogliastra, dei gioghi di buoi e dei cavalieri. Grande fermento anche tra la cittadinanza, grazie al lavoro di coordinameto del gruppo “Amici

LA SFILATA

L’alter nos a cavallo e la diretta in tv

della Sagra”, che, oramai da 10 anni, si occupa dell’organizzazione dei numerosi eventi che faranno da cornice alla festa». La sagra nel mondo Muravera e i suoi agrumi, da sempre famosi per l’alta qualità, hanno conquistato anche le pagine del notiziario di bordo dei velivoli Easyjet. Nel numero del mese di marzo, infatti, nella pagina dedicata a Cagliari, viene consigliato l’acquisto dei famosissimi agrumi di Muravera. «Si tratta di una rivista presente sull’intera flotta Easyjet, circa 175 aeromobili - dichiara Veronique Aledda, assessore alla promo-

zione del territorio - è appunto un ottimo strumento di promozione per i nostri agrumi e per tutto il territorio». L’Amministrazione Comunale è, infatti, impegnata in un'attività di valorizzazione e di promozione territoriale innovativa attraverso la realizzazione di progetti integrati che servano a sviluppare e mettere in risalto le potenzialità, le eccellenze e le identità del sistema territoriale. Ne è un esempio il reportage dedicato a Costa Rei e le sue spiagge, pubblicato nella rivista di bordo Meridiana Fly nel mese di febbraio.

Sarà l’alter nos a cavallo Antonio Cotza, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Muravera, ad aprire la 38° edizione della Sagra degli Agrumi, in rappresentanza della municipalità. A seguire numerosi ed esperti cavalieri. I primi a sfilare i membri dell’Associazione Cavalieri del Sarrabus di Muravera, seguiti dalle associazioni ippiche di Castiadas, San Vito, San Basilio, Mandas, Barisardo, Fonni, Tertenia, Nurallao, Suelli, Tortolì, Lanusei,

Villanova Strisaili, Villasalto, Villa San Pietro e Villaspeciosa. Il corteo avrà inizio Domenica mattina alle ore 10 e sarà coordinato dal direttore artistico Ottavio Nieddu e trasmesso in diretta televisiva su Videolina. La Sagra sarà protagonista anche di altre trasmissioni televisive realizzate dalle due principali emittenti regionali, Sardegna uno e Videolina, che andranno in onda nei giorni precedenti e successivi la manifestazione.

40 gruppi folk sfileranno a Muravera tutta l’isola si raduna nel Sarrabus Saranno oltre 40 i gruppi che, provenienti da ogni parte dell’isola, sfileranno lungo la via Roma con i colori, le fogge e i preziosi tessuti dei caratteristici costumi tradizionali. Accompagnati dalla Banda Musicale “G. Verdi” di Muravera e dal gruppo dei suonatori di launeddas del Sarrabus, sfileranno: Gruppo folk Muraverese; Quartiere Villanova – Cagliari; San Giovanni Battista – Castiadas; Esporlatu; Biddobrà – Villaurbana; Proloco Villaputzu; Gruppo Is Trallalleras di Villaputzu; Citta' di Quarto - Quartu S. Elena; Santa Barbara – Villagrande Strisaili; Santa Barbara - San Vito; Proloco Samugheo; Ittiri Cannedu- Ittiri; San Cristoforo – Villasalto; Is Meurreddus – Iglesias;

Proloco Meana Sardo; Tradizioni Popolari San Vito; Murales – Orgosolo; Santa Lucia – Barrali; Cultura Popolare e Associazione folk di Monserrato; Busachi Bella Mia – Busachi; Sant’Isidoro- Barbusi Carbonia; Città di Assemini; Città di Sassari; Santa Vitalia- Serrenti; Fedora Putzu – Selargius; TiscaliDorgali; Sa Jara- Tuili; OrtobeneNuoro; Flumini MajorFluminimaggiore; Città di Ossi; Rosa Gambella- Sennori; Nuraxi Figus; Guamaggiore; Su CarruzzuGhilarza; San Giorgio Vescovo di Donori, Su Sticcau di Mogoro. Saranno presenti inoltre i Mamutzones di Samugheo, S’Urzu e sos Bardianos di Ula Tirso, Sos Corrajos di Paulilatino e i

Mamuthones di Mamoiada, gruppi di maschere del carnevale tradizionale sardo, che con i loro riti arcaici sfileranno tra i gruppi al passo di danze scandite dai suoni dei campanacci

Vetrine in festa È il concorso che vede tutti i commercianti in gara per l’allestimento della vetrina più bella e originale avente come tema “gli agrumi”. Già dalla serata del sabato, passeggiando lungo le vie del centro si potranno ammirare le creazioni dei vetrinisti.


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La particolarità. Si punta a superare le trentamila presenze degli scorsi anni

Le etnotraccas simbolo di tradizione uno spaccato della vita sarrabese Il giogo di buoi, utile mezzo di trasporto di una vita contadina passata, viene oggi riproposto, adornato con ghirlande di fiori, agrumi e preziosissimi tessuti, a rappresentare i momenti di festa paesana. I gioghi sono adornati dal Sig. Giuseppe Frau di Villasimius, dalla Sig.ra Anna Marongiu di Villaputzu e dal Sig. Luigi Mereu di Sinnai. Le etnotraccas sono ricostruzioni di attività tradizionali e scene di vita quotidiana legate al nostro passato e sono una delle attrazioni principali della Sagra degli Agrumi: gruppi di appassionati lavorano incessantemente da mesi per dar vita a ricostruzioni fedeli e minuziose di antichi mestieri, usi e costumi caratteristici dei nostri paesi, dal lavoro nei campi alla vita familiare. Saranno 16 le etnotraccas che si contenderanno il premio “etnotracca dell’anno 2010”, provenienti non solo da tutto il Sarrabus, ma anche dal Gerrei e dalla vicina Ogliastra. Svariati i temi proposti: “Su Trigu” e “S’Axriola” di Giorgio Mattana da Muravera, hanno come oggetto la riproduzione minuziosa dei lavori della mietitura

del grano e dell’aia; “Sa festa ‘e s’Arangiu” di Usai Tonello & Coop. Agrumicola del SarrabusMuravera, riproduce un carro simile a quelli che venivano allestiti nelle prime edizioni della Sagra; “Su Buttaiu” di Matteo Serpau- Muravera, l’arte del bottaio dedita alla costruzione dei tini e botti per il vino; “Su Beranu” di Corrado SannaMuravera, propone una rivisitazione dei lavori tradizionali che abitualmente si svolgevano durante la primavera (beranu);

“Fendi is candeasa de stiarica” di Marco Pilia- Villaputzu rappresenta la lavorazione della cera d’api per la realizzazione delle candele; “Sa saba de arangiu” di Marco Pilia- Villaputzu mostra la lavorazione delle arance al fine di ottenere la sapa, ingrediente fondamentale per la realizzazione di alcuni dolci tipici; “Trabballendi sa stoia e su giuncu”- Proloco Villaputzu, descrive la lavorazione della tifa (erba lacustre) e del giunco, materiali semplici che sapientemente e

abilmente lavorati, si trasformano in oggetti di uso comune; “Preparendi sa doda”- Proloco Villaputzu, sulla preparazione del corredo della sposa con i preziosi manufatti ricamati e tessuti secondo tradizione; “Fendi is culurgiones e sa coccoi prena” di Marcello Laconi- Jerzu, propone la preparazione di piatti tipici quali i ravioli e il pane ripieno di patate; “Su concia peddisi”- Proloco Castiadas, l’antica arte di conciare le pelli animali per ottenere il cuoio desti-

nato alla creazione di manufatti utili per la vita quotidiana; “La lavorazione della lana” di Anna Marongiu- Villaputzu propone le fasi della lavorazione e trasformazione della lana di pecora; “Su forru’e sa cracina” di Michela Pilia- Muravera, viene eseguita la complessa procedura per l’ottenimento della calce; “Su nassargiu” di Luisa LaiBallao, verrà ricostruito il sistema di pesca alle anguille con le nasse; “Su manixiu de su pastori” di Francesco Lussu- Ballao, il duro lavoro del pastore dalla cura del gregge, alla lavorazione del latte e del formaggio; “Su manixiu de su crabonaiu” de Is Piccioccusu de Murera- Muravera rappresentano il metodo utilizzato per la produzione del carbone. Anche le vecchie cortes delle case padronali rivivono l’antico splendore grazie all’Associazione Culturale La Forgia, che curerà anche quest’anno l’allestimento dei portoni e dei cortili (Is fainas in domu) che si affacciano sulla via Roma attraverso la ricostruzione di laboratori artigiani e l’offerta di degustazione di prodotti tipici.

LE INIZIATIVE

A spasso per i musei e le mostre della Sagra Presso il Museo Comunale “Donna Francesca Sanna Sulis” verrà allestita una mostra sui telai dell’artista Maria Lai. “Fili del cervo in ascolto”, il titolo della mostra, evoca lo strumento principe delle sue opere, il filo, e la fiaba di Salvatore Cambosu, “Il cervo in ascolto”, che narra l’origine mitica della tradizione tessile isolana. Quello del telaio è uno dei temi più cari all’artista. “Arturo Martini”, dice Maria Lai, “mio insegnante all’Accademia di Venezia, in una sua lezione, mise in relazione il telaio e il farsi di un’opera d’arte. Quando lo sguardo di un lettore percorre la superficie di un’opera d’arte visiva o di un tappeto è portato a dire: questo è orizzontale, questo è verticale; questo è pieno, questo è vuoto; questo è chiaro, questo è scuro. Lo sguardo viene così educato a un ritmo, come una

musica che accompagna il passo e il respiro. Il tappeto, quindi non solo riscalda e rende accogliente lo spazio del vivere, ma rende possibile un percorso in cui i pieni, i vuoti e l’alternanza dei colori educano lo sguardo a una lettura che invita alla conquista di un ritmo. L’abilità del filare genera gli orditi e le trame: incontro di opposti che sono indispensabili a generare. Il filo costruisce il tappeto, il cordone ombelicale nutre la gestazione dell’uomo animale destinato a diventare umano. I battiti del telaio accompagnano l’abilità del filare per la nascita del tappeto. Le ninne nanne, il dondolare delle culle educano l’orecchio ai suoni che accompagnano la crescita della coscienza, attraverso la parola, la scrittura, la comunicazione. Il tappeto costruisce segni che suggeriscono immagini di alfabeti, di scrit-

ture, come l’arte, linguaggio universale. La musica, la poesia, l’arte visiva sono nutrimenti indispensabili alla crescita umana”. Una sezione della mostra sarà dedicata ai tessuti della piccola cooperativa tessile “Su Marmuri” che da anni collabora con l’artista di Ulassai. Completeranno l’esposizione le opere video-artistiche del regista multimediale Francesco Casu con le animazioni delle fiabe “cucite” da Maria Lai nei suoi famosi libri: ”Il Dio distratto”, “Il pastorello mattiniero con capretta” e “Curiosape”. E’ un viaggio nei territori magici della creatività, alla scoperta di un mondo interiore espresso attraverso leggende e metafore che interrogano grandi e piccoli sulle tematiche fondamentali per la crescita umana. Il Museo “Casa dei Candelai” ospiterà i laboratori artigianali “Fainas”, proget-

to intercomunale per il recupero e sviluppo degli antichi mestieri artigiani del Sarrabus", finanziato dall’ Assessorato al Turismo della Regione Sardegna. La mostra è l’ultima fase di un programma ben più articolato comprendente corsi di formazione finalizzati all’apprendimento delle tecniche di lavoro artigiano, ricerche etnografiche e laboratori didattici rivolti alle scuole del territorio. Nelle stanze della Casa dei Candelai verranno riprodotte alcune delle dieci botteghe-scuola attivate in seno al progetto Fainas. Maestri artigiani e corsisti esporranno i loro lavori e allestiranno i propri laboratori. Le tradizioni artigianali presenti nel Sarrabus sono numerose, quelle oggetto del recupero sono: la bachicoltura, tecnica di allevamento dei bachi da seta, dalla schiusa delle uova alla formazione

del bozzolo e alla trattura della seta; il macramè, antica tecnica basata sull’intreccio di fili di origine genovese introdotta da secoli nella tradizione sarda, il ricamo, dai diversi tipi di taglio della tela alle varie tecniche di rifinitura (filature, ricami base, ricami di fondo); la tessitura al telaio che comprende sia la preparazione del telaio e l’orditura che le varie tecniche di tessitura con i disegni della tradizione sarrabese; la filatura di lana e lino con tecniche e attrezzature tradizionali; la tintura tessuti con l’utilizzo di pigmenti naturali, l’intreccio cestini, dalla cernita dei materiali costruttivi all’arte dell’ intreccio; la costruzione delle launeddas; la costruzione dei coltelli e la mascalcia, pratica artigianale che comprende la forgiatura dello zoccolo del cavallo e la sua ferratura.


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Taccuino. Un ricco cartellone di appuntamenti caratterizzerà le giornate della festa di aprile

Conferenze, dibattiti e tanta cultura i mille volti della Sagra degli agrumi Oltre alla mostra sui mestieri artigiani, il progetto FAINAS è presente nel programma della sagra degli agrumi con la conferenza “La via della seta: la bachicoltura in Sardegna”. La conferenza si terrà Venerdì 9 Aprile alle ore 17 presso l’aula consiliare del Comune di Muravera. Donna Francesca Sanna Sulis, nobildonna muraverese e straordinario esempio di imprenditoria femminile, diede un notevole impulso allo sviluppo della produzione della seta nel Sarrabus settecentesco e riuscì a far affermare i filati ed i tessuti muraveresi a livello nazionale. La gelsicoltura e la bachicoltura, agevolati dal clima mite del nostro territorio, potrebbero a distanza di secoli far rinascere delle filande e dare avvio ad una produzione di filati di alta qualità, lavorati secondo i dettami della tradizione plurisecolare che il nostro paese conserva. Il progetto, infatti, si propone di trasferire gli antichi saperi artigianali alle nuove generazioni le quali potrebbero dare continuità alle antiche professioni, adattandole alle richieste dei mercati odierni e contribuendo a creare nuove opportunità lavorative. Alla conferenza interverranno il Sindaco del Comune di Muravera, Salvatore Piu; il Presidente dell’Associazione Nazionale Bachicoltori, Luciano Capellozza; il ricercatore della Stazione sperimentale per la seta, Silvio Faragò; l’antropologa e coordinatrice del Progetto Fainas, Noemi Manca; le bachicoltrici Maria Corda e Rosalba Angioi. Una seconda conferenza si terrà, sempre nell’aula consiliare del Comune di Muravera, Sabato 10 Aprile alle ore 10 e incentrata sulla tematica “Aree Rurali - Realtà e Sviluppo”. L’incontro”, afferma l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Muravera Dario Mura, “verterà sulle tematiche del comparto agricolo/ambientale e ittico”. Interverranno esperti dell’ assessorato regionale all’agricoltura. Altre Manifestazioni collaterali Numerose le attività collaterali proposte dalle diverse associazioni nei giorni precedenti la sagra. L’Associazione culturale La Forgia propone per il giorno venerdì 9 aprile, presso l’oratorio parrocchiale, uno spettacolo teatrale dedicato ai bambini dai 3 ai 10 anni, dal titolo “Tutti insieme con Pinocchio”, mentre il giorno sabato 10 aprile dalle ore 20 verrà eseguita una rappresentazione di teatro in lingua sarda dal titolo “Contus de Arrollieddu” nelle vie del centro storico, nei pressi della Casa dei Candelai.

L’associazione sportiva SarcoposArcieri Muravera, organizza sabato 10 alle ore 16, a Feraxi, la manifestazione “Frecce sul mare”, una gara 3D di tiro con l’arco a cui parteciperanno circa ottanta ospiti provvenienti da tutta l’isola. La serata del sabato sarà inoltre allietata dall’associazione Uff… che organizza il concerto “Arance Rock’n’roll” presso la piazza Europa. Associazione culturale “Amici della Fotografia” L'Associazione Culturale "Amici della Fotografia" nasce dall'idea e dalla passione di alcuni fotoamatori, con l'intento di promuovere e divulgare la fotografia e l'immagine in tutti i suoi vari aspetti. Tra le attività principali ci sarà l'organizzazione di corsi di fotografia, dai livelli più semplici a quelli più avanzati, l'organizzazione di workshop fotografici, l'allestimento di mostre e la promozione di concorsi fotografici. È interesse dell'Associazione collaborare con la altre realtà sociali, istituzionali e non, con attività aventi come fine unico l'elevazione culturale. È con tale spirito che, con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale di Muravera, per il debutto dell'Associazione verrà allestita una mostra avente come tema:" Muravera, sagre, tradizioni." nei giorni 10 e 11 aprile in concomitanza con la Sagra degli Agrumi, nei locali gentilmente messi a disposizione dal Circolo di Lettura "Salvatore di Bella", nella centralissima via Roma. In tale occasione sarà anche possibile informarsi sui vari aspetti dell'Associazione ed eventualmente divenire Soci. Aspettando la sagra… In occasione della 38ª edizione della sagra degli agrumi, l’Assessore alla cultura Professor Marco Marci, grazie alla collaborazione con la Proloco AR.TU. ha voluto rendere pro-

tagonisti i bambini delle scuole elementari e medie. Diverse le attività proposte, la realizzazione di un cartone animato in lingua sarda sulla sagra degli agrumi con le classi quarte che verrà proiettato sabato 10 aprile in collaborazione con la Cooperativa Aquilone. Laboratori didattici e artistici proposti dall’associazione culturale Lundras dal titolo “Aspettando la sagra” rivolti ai bambini di età compresa tra i 5 ai 10 anni che si stanno svolgendo presso il Centro di Formazione Permanente del Comune di Muravera (ex Enaip). I bambini realizzeranno, utilizzando materiali di riciclo, delle sculture di grandi dimensioni raffiguranti delle arance le quali verranno utilizzate come arredo urbano in occasione della Sagra degli Agrumi. Gli alunni delle scuole medie hanno, invece, svolto un laboratorio didattico sulla sagra degli agrumi che ha permesso, con ricerche ed interviste, la realizzazione di un libricino che verrà pubblicato in occasione della sagra con un contributo della Regione e del comune. Venerdi 9 aprile presso l’Oratorio Parrocchiale verrà realizzato uno spettacolo Teatrale per bambini dal titolo ”Tutti insieme per Pinocchio” in collaborazione con la Forgia e le insegnanti della scuola materna statale. Sabato 10 Aprile i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie canteranno e suoneranno in Piazza Europa con i docenti Christian Cassinelli, Carolina Durzu, Marco Mura, Elsa Paglietti, Gianluigi Secci e Marco Siddi. I bambini delle classi terze, quarte e quinte della scuola Elementare in compagnia del maestro Luigi Lai suoneranno per la prima volta sul palco con le Launeddas a conclusione di un laboratorio realizzato con la legge 26 che ha riscosso un grande successo di partecipanti giovanissimi.

Gli alunni delle nostre scuole suoneranno in Piazza Europa dalle ore 17 alle 20... andiamo tutti allo spettacolo. Gli Amici della Sagra La sagra degli agrumi è divenuta evento tra i più importanti ed attesi della regione, tutto ciò è potuto accadere grazie al lavoro sinergico di un’amministrazione comunale sempre attenta che ha saputo sapientemente avvalersi della collaborazione di tutte le associazioni presenti nel territorio. E’ dal 2001, infatti, che si è venuto a costituire spontaneamente il comitato “Amici della Sagra”, che coordina e organizza alcuni degli aspetti fondamentali della manifestazione. Vi collaborano: Associazione Culturale La Forgia, Associazione Musicale Giuseppe Verdi, Società Nazionale di Salvamento, Associazione Sportiva Arcieri Sarcopos, Associazione Soft Air Sarrabus, A.Vo.C.C., Associazione Bocciofila Pentaque Sarrabus, Scuola di Tae Kwon Do, AVIS Sarrabus, ANCI Associazione Carabinieri in Congedo, Radio La Voce, Associazione Culturale “Sonos e Coro”, Associazione Protezione Civile Santa Giusta, Associazione Feng Huang Wu Xiao, Polisportiva Olimpia, Associazione Culturale Lundras, Istituto Professionale “G. Dessì” Villaputzu, Istituto Agrario Cettolini Muravera, Cooperativa Agrumicola Sarrabus, Associazione Culturale Aristotele, Associazione Motoclub Sarrabus, Associazione Sportiva Tennistavolo, Associazione Cavalieri del Sarrabus , Centro Commerciale Naturale “Muravera Città del Sole”, Consorzio Operatori Turistici Costa Rei e AR.TU. Proloco Muravera. Bisogna inoltre menzionare il fattivo lavoro delle Forze dell’Ordine e dei numerosi volontari e cittadini che collaborano individualmente.

Teatro, i bambini protagonisti all’oratorio L’Associazione culturale La Forgia propone per il giorno venerdì 9 aprile, presso l’oratorio parrocchiale, uno spettacolo teatrale dedicato ai bambini dai 3 ai 10 anni, dal titolo “Tutti insieme con Pinocchio”, mentre il giorno sabato 10 aprile dalle ore 20 verrà eseguita una rappresentazione di teatro in lingua sarda dal titolo “Contus de Arrollieddu” nelle vie del centro storico, nei pressi della Casa dei Candelai. L’associazione sportiva Sarcopos- Arcieri Muravera, organizza sabato 10 alle ore 16, a Feraxi, la manifestazione “Frecce sul mare”, una gara 3D di tiro con l’arco a cui parteciperanno circa ottanta ospiti provvenienti da tutta l’isola. La serata del sabato sarà inoltre allietata dall’associazione Uff… che organizza il concerto “Arance Rock’n’roll” presso la piazza Europa.


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IL PERSONAGGIO Il ritratto. Ecco chi per tanto tempo si è occupato dei problemi idrici delle borgate del piccolo paese del sud-est dell’Isola

Cicitu Boi, “su funtaneri” di Castiadas Il Sarrabus dei nostri ricordi più dolci Siamo nel 1954, per capirci, anno in cui Sam Philips, proprietario della Sun Records di Memphis al cliente presentatosi per una sessione di prova, chiese: «Sentiamo giovanotto, quando canti a chi ti ispiri, a chi assomigli?». Quel giovane sconosciuto, infastidito rispose: «Io non assomiglio a nessuno», il suo nome era Elvis Aaron Presley. Francesco Boi di Muravera, noto Cicitu, in quegli anni abitava, come tantissimi sardi, a Carbonia. Decise di andare in avanscoperta a Castiadas, per vedere di rimediare qualche lavoretto. La colonia penale era alle sue ultime battute ed una grossa impresa edile di Cagliari, avrebbe di li a poco iniziato a costruire tutte le borgate che dopo circa 30 anni, sarebbero diventate la Castiadas che tutti conoscono. Cercavano un idraulico che si occupasse degli impianti idrici interni. Cicitu, spedì al figlio una lettera con poche righe, «Mario, vieni subito a Castiadas, ti ho trovato lavoro». Mario Boi, classe 1936, scampato per un soffio a due bombe piovute su Carbonia durante la seconda guerra mondiale, iniziò a soli otto anni, ad aiutare il padre alla forgia. La play-station doveva ancora arrivare, ed i bambini si ritrovavano grandi senza accorgersene. Imparò

Mario ‘Cicitu’ Boi

il mestiere aiutando un lattoniere che faceva anche l’idraulico, più mestieri si conoscevano, meno fame si pativa. A Castiadas realizzò gli impianti idrici di tutte le case ad esclusione della borgata di “Masone Pardu”, compenso pattuito 1500 lire a casa. Si portava appresso l’occorrente in bicicletta, cavalletto e filiera legati sulle ver-

in quel periodo era più facile amare il fontaniere, poiché l’acqua aveva un prezzo tale che tutti potevano averne accesso

ghe di tubo che strisciavano a terra, come un “travois indiano”. Nel 1957 venne assunto dall’E.T.F.A.S. per seguire il neonato acquedotto. Alcune borgate come Olia Speciosa, Camisa e L’Annunziata avevano ciascuna un pozzo e un serbatoio pensile, riempito tramite una motopompa a kerosene. Questo finchè non arrivò la corrente elettrica. Altre borgate come Orteduso, Sitò, Masone Murtas e San Pietro, venivano alimentate dall’ottima acqua delle sorgenti di “Stauli Mannu” e “Su bacu e sa figu”, situate nella foresta alle spalle della colonia penale. Nel 1967 l’E.S.A.F., ente di recente formazione, subentrò all’E.T.F.A.S. assorbendo lo stesso fontaniere che vi avrebbe lavorato fino al suo pensionamento (1994). Fare il fontaniere negli anni '70, non era proprio una passeggiata, le riparazioni si eseguivano a mano ed il piccone era un odioso ed inseparabile compagno. Quando un’utente avvisava di essere senz’acqua, doveva essere sempre a disposizione sia nei giorni di festa che col brutto tempo. Era la sua missione, fare in modo che tutti avessero l’acqua. Per questo la riconoscenza dei castiadesi è sempre stata una costante nel tempo, riconoscenza che si esprimeva sotto

forma di ogni tipo di frutto della terra e del regno animale. Certo in quel periodo era più facile amare il fontaniere, poiché l’acqua aveva un prezzo tale che tutti potevano averne accesso, anche i più poveri. In mancanza di un ufficio, i suoi superiori andavano a casa sua per parlare di lavoro e spesso ci andavano con le rispettive famiglie. Tempi lontani, quando ancora l’operaio veniva trattato come un essere umano. Chi l’avrebbe detto che in una manciata di lustri gli operai sarebbero stati trasformati in semplici numeri di matricola, e che le bollette sarebbero state più alte delle pensioni di vecchiaia. Negli anni ‘80 partecipò ad un concorso per diventare assistente, ma la commissione non lo ritenne sufficientemente preparato. Trascorrere l’intera carriera lavorativa da semplice operaio non è poi la fine del mondo. Dopotutto, scalare i gradini gerarchici della società, non sempre è sinonimo di elevazione spirituale ed umana, anzi, a giudicare dalla penosa deriva che stiamo vivendo, si direbbe esattamente il contrario. Ma di sicuro, nella memoria collettiva dei castiadesi, Mario Boi è sempre stato ed è rimasto il Signor Boi, “Su Funtaneri”.

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AMBIENTE

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IL CASO Villasimius. I simpatici pennuti originari del Sud-America sono stati introdotti nella zona vicina all’area marina protetta

L’invasione dei “parrocchetti monaci” pappagallini pericolosi per l’ecosistema? di Luciano Boi Da qualche anno a questa parte, i facoltosi clienti del lussuoso hotel a cinque stelle “Timi Ama” di Villasimius ricevono al loro arrivo, un’insolita accoglienza canora da parte di una piccola colonia di pappagalli. Infatti una ventina di parrocchetti monaci hanno scelto per nidificare, una grande palma situata proprio nel cancello d’ingresso. Inizialmente tenuti in una voliera, questi psittaciformi (questo il loro nome scientifico) hanno conquistato la libertà in maniera fortunosa o, per meglio dire, per volere di qualcuno che se n'è sbarazzato senza farsi troppi problemi. Questi simpatici pennuti originari del Sudamerica, sono completamente verdi con spruzzate di azzurro sulle ali, mentre la gola ed il petto sono color crema. Nutriti con delle granaglie, sono rimasti nella zona e sembra se la cavino bene anche da soli, mangiando tra l’altro i datteri delle numerose palme della zona. Molto intelligenti, se allevati da piccoli diventano dei veri e propri animali da compagnia, rosicchiando però tutto quello che gli capita a portata di becco. Nel

periodo estivo le femmine depongono quattro uova ciascuna. Le ipotetiche dieci femmine della piccola colonia di Villasimius, dovrebbero quindi generare quest’anno 40 pulcini. L’anno successivo le trenta femmine totali ne genereranno 120, che dopo dodici mesi diventeranno 210, e così via. Un tempo erano molto diffusi e dannosissimi in tutti gli Stati Uniti d’America. La domanda sorge spontanea: è giusto introdurre nel nostro ambiente specie animali originarie di paesi lontani? Più di una volta la storia ci ha insegnato che quando l’uomo modifica col suo intervento l’equilibrio naturale delle cose, i risultati non sempre sono idilliaci. Basti pensare alla disastrosa introduzione del coniglio in Australia, dove in mancanza di predatori a due e a quattro zampe, si riprodusse in maniera apocalittica. Si cercò in seguito di ovviare al problema introducendo la peste nelle colonie in modo da decimarne il numero. Barbaro sistema, utilizzato purtroppo non solo con gli animali. Per non andare troppo lontano possiamo citare l’esempio delle Nutrie che oggi infestano i nostri

L’ESPERTO

Le specie ‘aliene’ potrebbero essere un pericolo mortale per la biodiversità del territorio di Mauro Murru

fiumi e le nostre foci. Si è arrivati a questa situazione grazie all’operato di un cittadino che, con intelligenza pari o inferiore a quella di questi grossi roditori (possono pesare otto chili), ha visto bene di disfarsene liberandoli nel Flumendosa. Ci mancano coccodrilli e anaconde nel Picocca, e siamo a cavallo. Ovviamente noi tutti ci auguriamo che i simpatici parrocchetti monaci non debbano diventare in un prossimo futuro, un problema per la Sardegna (ne ha già fin troppi), e non debbano avere con le specie autoctone conflitti razziali. Anche perché, noi esseri umani non saremmo in grado di insegnare loro niente di utile in materia.

L’invasione delle specie alloctone, siano esse vegetali o animali, in Europa è una delle principali cause del declino della biodiversità Il caso italiano più rappresentativo è quello della Nutria, specie sudamericana un tempo allevata per la pelliccia, ora simpatica “pantegana” frequentatrice di ogni corso d’acqua fino in prossimità del mare. Questo roditore oltre a trasmettere ogni genere di batterio imputato ai topi, come la Leptospirosi, scava le sue tane lungo le rive dei corsi d’acqua indebolendoli e facilitando le inondazioni, genera danni ingenti alla vegetazione ripariale e alle coltivazioni, non disdegnando nemmeno le uova dell’avifauna acquatica. Gli allevamenti amatoriali sono le cause più diffuse per la comparsa di specie aliene. La presenza del

Parrocchetto monaco, in un’Area naturale protetta come quella di Villasimius, ne è solo un esempio. La cosa più assurda è che spesso siamo pervasi da un sincero sentimento quando liberiamo, nel laghetto dietro casa, la Tartaruga dalle orecchie rosse che alleviamo da anni nella vaschetta ormai troppo piccola. Il suo rilascio in natura, tuttavia, minaccia seriamente la Testuggine e le altre specie acquatiche sarde. Anche il mondo venatorio ha avuto spesso responsabilità nell’introduzione delle specie invasive, come il tentativo per fortuna fallito, di introdurre il Fagiano nell’isola. Il Colino della Virginia, la Minilepre, il Gobbo della Giamaica, il Cinghiale ungherese invece hanno avuto più successo in altri territori italiani creando non pochi danni alle coltivazioni agricole, competizione e a volte ibridazioni con le specie locali.


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MURAVERA Avis. Iniziativa insieme alle scuole

SOCIALE

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RICERCA

BALLAO

Medicina. Nuove speranze da due ricercatori

Donazioni di sangue Un semplice intervento la prima volta degli per guarire presto studenti delle superiori dalla sclerosi multipla

di Stefano Galdi A marzo 48 studenti del liceo scientifico e dell'istituto tecnico commerciale di Muravera hanno donato per la prima volta il sangue al Centro Prelievi dell'ospedale San Marcellino. E' il risultato della collaborazione fra le scuole cittadine e l'Avis di Muravera. L’iniziativa è stata voluta dall’AVIS sarrabese in collaborazione con quella provinciale, che ha avviato la progettazione inerente un bando volto all’elargizione di una borsa di studio a favore di studenti meritevoli. I ragazzi hanno ben recepito l’iniziativa e hanno partecipato in massa. Durante i mesi di febbraio e marzo, sono state dedicate sei giornate, tre delle quali solo ed esclusivamente ai ragazzi che hanno dato

ampia dimostrazione di collaborazione, ma soprattutto di disciplina, senza minimamente creare disturbo al buon andamento delle donazioni. L’iniziativa si è concretizzata grazie anche all’ottima e continua collaborazione di Anna Rita Simeoni, direttore sanitario del Sodalizio e responsabile del centro prelievi muraverese, che non ha mai negato la sua piena disponibilità anche per quanto concerne le conferenze indette presso gli istituti d’istruzione. «Ai giovani dobbiamo trasmettere i nostri ideali più sobri di vita solidale e sociale – ha detto il presidente dell’AVIS. Sarrabus, Carletto Aledda - quegli stessi ideali che i miei predecessori hanno tenuto saldi per fondare e portare avanti quello che oggi, grazie a loro possiamo fare».

Vi sarebbe una correlazione fra la sclerosi multipla e una malattia dell’apparato venoso, la CCSVI (Insufficienza venosa cronica cerebrospinale), un restringimento delle vene del collo che provoca un reflusso sanguigno verso il cervello o il midollo spinale, infiammandoli. È possibile diagnosticarlo con un semplice ecocolordoppler e porvi rimedio con un intervento non invasivo di angioplastica dilatativa, eseguibile in day-hospital. Tale intervento migliora nettamente lo stile di vita dei soggetti affetti da sclerosi multipla. La scoperta è di due ricercatori italiani, Paolo Zamboni e Fabrizio Salvi. Unica nota dolente: per l’intervento è possibile mettersi in lista solo presso l’U.O. di Neurologia

dell’Ospedale Bellaria di Bologna, telefonando al n. 051-6225735 (il venerdì dalle ore 10 alle ore 14) oppure via e-mail all’indirizzo centroilbene@gmail.com, indicando il proprio nome, cognome, recapito telefonico ed il centro SM o il neurologo da cui ci è seguiti. Proprio a fronte di questa sensazionale scoperta, “Sardegna Sm Onlus”, organizzerà per il prossimo sabato 24 aprile, alle ore 9.30, un convegno che sarà tenuto dal prof. Zamboni, presso l’hotel Il Vialetto di Sassari. (s.g.)

L’operazione, per il momento, è possibile solo a Bologna

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Il lieto evento

Bimbo nasce alla guardia medica grazie ai dottori del 118

Ormai era pronto a nascere e non è riuscito ad attendere che la mamma venisse trasferita in ambulanza verso uno degli ospedali cagliaritani. E così un bimbo di Ballao è venuto alla luce nei locali della Guardia Medica del paese grazie all’opera dei medici del 118, accorsi per soccorrere la sua mamma, e di un’ostetrica del paese. Il nuovo nato si chiama Elia, pesa 3,5 chili è nato alle 10,30 del mattino e, subito dopo la nascita, è stato portato dall’ambulanza medicalizzata all'ospedale civile di Cagliari. Un’intervento che, ancora una volta ha messo in evidenza e la professionalità degli operatori del 118 ma che, per contro, evidenzia la mancanza di una struttura dove far nascere i bambini in zona, dopo la chiusura del reparto ostetricia dell’ospedale di Muravera.

Nuovi Arrivi


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MUSICA L’iniziativa. Prosegue il progetto di interscambio “Sardandendi”” fra l’Isola ed il Sud America

Le launeddas del Sarrabus in Argentina successo e commozione fra gli emigrati L’iniziativa di scambio culturale è patrocinata dalla Provincia di Cagliari

di Roberta Aloisio Sardandendi il progetto di interscambio culturale tra la Sardegna, il Sarrabus e le Ande è arrivato nel nord dell’Argentina, nella provincia di Jujuy. Dopo aver percorso la “Sierra Cordobesa”, accompagnati dal ritmo dei “Tambor”, realizzati con la pianta dell’agave e utilizzati per rituali sciamanici, curativi e di purificazione. Sardandendi ha fatto poi visita alla città di Catamarca, ospite del Vice console Onorario Pablo Vargiu, col quale è stato organizzato un evento sulla Sardegna. È stato proiettato un documentario sugli strumenti musicali realizzato l’anno scorso nell’Isola.

Un successo. Grande la partecipazione da parte della comunità italiana e dei musicisti locali che sono rimasti affascinati dal suono delle Launeddas e dalla magia delle maschere di Mamoiada che regalano al

nostro video suoni e colori incomparabili Lasciata Catamarca, Sardandendi ha seguito il suo cammino per la città di Tucumán, dove lo aspettava Vittorio Vargiu, Presidente del

Circolo dei Sardi che ha aperto le porte di quella che è la sua casa Sarda nella città. L’affetto della famiglia Vargiu testimonia che il tempo non cancella le radici degli emigrati e della tradizionale ospitalità sarda. Dopo un bellissimo pranzo al ristorante da Nonna Petruccia di proprietà della famiglia è stato proiettato il documentario Sardandendi, che attraverso i suoi colori, voci e immagini ha creato un senso di emozione e nostalgia tra gli ospiti, ricordando la terra che hanno lasciato da piccoli o che mai hanno conosciuto, ma che continuano a portarla nel Cuore. L'esito della sera sta negli occhi della Signora Angela, originaria di Ozieri, che abbraccia e ringrazia. La visita a Tucumán, è stata voluta in particolare dalla Provincia di Cagliari e dal Signor Vargiu, Consultore dell’Emigrazione e membro del comitato di Presidenza della Consulta. Tra l’altro Sardandendi è stata ospite della trasmissione Dopo aver percorso le Province di Tucuman, Salta e Jujuy, ci troviamo a Tilcara a 2400 metri di altura, dove la settimana di

Pasqua viene celebrata con un pellegrinaggio di 23 km raggiungendo una quota di 3600 metri dove la Vergine di Copacabana viene accompagnata da 10000 fedeli, tra cui migliaia di suonatori di il sikus, strumento musicale autoctono. Anche Sardandendi farà il suo pellegrinaggio per testimoniare come la fede unita alla passione per la musica genera un evento cosi incantevole. L’altura del passo Corral è dura per la nostra respirazione, masticando foglie di coca e impressionati dal paesaggio attorno iniziamo la salita; con uno sforzo in più ci portiamo in cima una bottiglia di mirto che Sa Bresca Dorada ci ha regalato per dividere i sapori della nostra Isola con gli amici Andini. Sardandendi, sarà di rientro nell’Isola nel periodo estivo per iniziare un circuito itinerante del progetto con la proiezione del documentario Sardegna-Ande sugli strumenti musicali raccontando attraverso i video e le conferenze l’emozione della Pasqua Tilcarense e di tutto il cammino Andino. Sardandendi è un progetto patrocinato dalla Provincia di Cagliari.


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LA PARTICOLARITÀ Stampa d’epoca. Il popolare quotidiano cagliaritano, all’inizio del secolo scorso dedicò un articolo al paese sarrabese

Villasimius paese “sperdutissimo” nel 1912 l’Unione la vedeva così di Angelo Picariello «Lo stradone Cagliari-Villasimius è votato dal nostro Consiglio Provinciale da un bel pezzo e ancora non vi si mette mano». Era il settembre dell’anno 1912. Il dottor Felice Ibba-Serpi, articolista de L’Unione Sarda e sostituto medico condotto di Villasimius, aveva 67 anni e quattro mesi quando sentì il dovere di scrivere quest’ accorata lettera. In quel tempo, la Condotta Medica era retribuita con 2000 lire dal Comune per curare i suoi malati e 1200 lire dal Governo per le visite al fanale di Capo Carbonara e al faro dell’isola dei Cavoli. Ma fra una cosa e l’altra l’incarico fruttava circa cinquemila lire al mese. È passato quasi un secolo ma i problemi del territorio sono rimasti sempre gli stessi: «Fatto lo stradone Cagliari-Villasimius - scribe Ibba-Serpi - Villasimius prenderà uno sviluppo grandissimo per l’esportazione delle sue derrate, diventando località di gite in ogni tempo per parte dei cagliaritani in cerca di cacciagione grossa e minuta, pesci finissimi, frutti di mare a prezzi molto bassi, di vino genuino, di pane squisito, di acqua fresca e pura senza tifo, colera e sanguette». Il dottore, quindi, evidenziava i disagi della viabilità, ma si sentiva affascinato dalla bellezza del luogo. Un amore vero e proprio, quello di Felice Ibba-Serpi per Villasimius, tanto che la scelse per esservi sepolto. Morì all’età di 103 anni. Con un po’ di fantasia si può cercare d’intravedere l’aspetto che il paese aveva nel 1912 leggendo le parole che il 30 settembre 1912, pubblicò L’Unione Sarda: «Con sole tre vie, lunghe, ampie, arenose e pochi vicoli, dove l’aria abbondante, satura d’ossigeno e imbalsamata delle vicine colline e

dei monti non lontani e la marina che la circondano, Villasimius, posta in dolce pensio, nelle strade, nelle case, conosce poca polvere e poco fango, di perenne verzatura inghirlandata, il clima vi è temperato, l’aria salubre, la vita sana e longeva, tant’è che non si vedono individui con ingrossamenti di milza e fegato, con cancri, scrofole, tubercolosi, tumori benigni e maligni, svariati eczemi acuti e cronici e l’eterno generalissimo tracoma se guasta qualche attempato è raro nei bambini e nei giovani». Una popolazione in buone condizioni di salute, dunque, quella che il dottor Ibba-Serpi assiste durante il suo servizio in paese, durato poco più di un mese. Il medico, in servizio alla colonia penale di Castiadas, prestò la sua opera in paese perchè mancava un medico stabile. Scrive Ibba-

Cambiano i tempi ma non i problemi

«Lo stradone Cagliari-Villasimius è votato dal nostro Consiglio Provinciale da un bel pezzo e ancora non vi si mette mano»

Serpi: «Vi dovetti praticare circa 1000 rivaccinazioni e 100 vaccinazioni su 1400 abitanti, medicando pure tutti i malati e poscia vi rimasi quattro giorni fisso alla settimana per un mese e mezzo. Nel totale di 81 giorno morirono soltanto due vecchie donne paralitiche e un bambino di trauma violento». Un ritratto positivo dei cittadini del paese emerge dall’articolo di quasi cent’anni fa: «Tutti gli abitanti sono laboriosi, sani, puliti, svelti, parchi nel mangiar e nel bere: dormono per tempo, ma si levano prestissimo dal letto; hanno tre scuole, posta telegrafo, un molino per grano, tanto benfico alla popolazione, e per cui essa mangia pane ottimo, di vera farina (...) ballano poco, suonano poco, ma molti leggono L’Unione, Il Corriere dell’Isola, La Nuova Sardegna, La Domenica del Corriere, La Tribuna (...)». Nella

Villasimius del 1912 non fanno difetto i servizi: «Non mancano la stazione dei Carabinieri, e i doganieri vigilissimi, e tuttavia cinghiali, caprioli, cervi, pernici, quaglie e simili beni di Dio si assaggiano in tutti i tempi concessi e proibiti, nelle domeniche, e nelle altre feste comandate, senza esame di microscopio, di medici, vigili sanitari, agenti daziari (...)».Peccato che Villasimius sia «il paese più isolato, sperdutissimo, abbandonato, dimenticato da Dio, dalla Madonna, da santi, sante, angeli, d’arcangeli e dagli uomini tutti eccezione fatta dell’esattore e dei suoi commissari volenterosi e fidi (...) con molte delizie materiali e artificiali Villasimius è fuori mondo perchè senza viabilità con alcuna città e villaggio e solo con la galera di Castiadas, da cui il Signore ci liberi vita natural durante».

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L’AVVOCATO RISPONDE

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LITE IN FAMIGLIA Il caso. La nuora rivuole indietro la casa che il marito deceduto concesse alla madre perchè ne godesse fino alla fine dei suoi giorni

Può essere ‘sfrattata’ una madre dalla casa avuta dal figlio defunto? di Davide Pilia * Cari lettori, inauguro oggi una nuova rubrica che si prefigge di dare una risposta a quanti, giĂ numerosi, ci propongono casi della vita quotidiana in cui sia utile conoscere i propri diritti, doveri e le proprie responsabilitĂ . Sono ormai vedova e circa tre anni or sono mio figlio mi ha concesso in godimento un appartamento dicendo che avrei potuto abitarci per il resto dei miei giorni. Mio figlio in quel tempo era sposato e l’appartamento faceva parte della comunione legale. Non ho mai avuto un buon rapporto con mia nuora, la quale non ha visto di buon occhio l'iniziativa del marito, non partecipando ma nemmeno opponendosi all'atto. Qualche mese fa mio figlio è prematuramente deceduto e solo dopo pochi giorni mia nuora si è affrettata a chiedermi la restituzione della casa, dicendo che non ho titolo alcuno per detenerla. Maria Il contratto concluso con suo figlio parrebbe ricondursi alla figu-

ra del comodato previsto e regolato dall’art. 1803 codice civile, contratto essenzialmente gratuito con cui una persona consegna ad un’altra un bene, anche immobile, per un certo termine o per un dato uso. Il rapporto di comodato trova generalmente origine in relazioni di tipo familiare ed amicale ed assume rilevanza per il diritto a seguito della consegna della cosa.

Il rapporto di comodato può continuare a sussistere anche dopo la morte di colui che ha concesso il bene

Proprio tale caratteristica fa propendere verso questa figura contrattuale, la quale, secondo l’opinione prevalente, non richiede il rispetto di oneri formali, anche quando abbia ad oggetto beni immobili o sia di lunga durata. PoichÊ il contratto al nostro esame ha realizzato un atto di disposizione di un bene della comunione legale di rilevante entità , deve

considerarsi atto di straordinaria amministrazione, soggetto quindi alle regole degli artt. 180 - 184 codice civile, per cui la mancanza del consenso della nuora costituirebbe motivo di annullabilitĂ ; ma la mancata impugnazione da parte di quest’ultima entro il breve termine prescrizionale di un anno, ha reso definitivi gli effetti del contratto e deve ritenersi pertanto che anche la nuora abbia assunto, automaticamente e suo malgrado, la posizione di comodante, al pari di suo figlio. Il codice non contempla espressamente l’ipotesi di morte del comodante, ma la giurisprudenza prevalente ritiene che in questo caso rimanga in piedi il rapporto, in virtĂš dell’originario intento del defunto, fino alla scadenza del termine, che deve essere rispettato anche dagli eredi. Ciò posto, ritengo che lei possa continuare ad utilizzare e godere legittimamente dell’appartamento finchĂŠ vorrĂ e respingere le pretese di sua nuora. *avvocato civilista Per i vostri quesiti legali scrivete a: avvlavocedelsarrabus@tiscali.it oppure a avvocato Davide Pilia c/o La voce del Sarrabus, via Marconi n. 107, 09043 Muravera

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SALUTE

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ALIMENTAZIONE La ricerca. I phytochemical sono fondamentali per il mantenimento di una buona salute, una sorta di elisir di lunga vita

Per la salute bastano cinque colori Frutta e verdura contro la comparsa della maggior parte dei tumori di Francesca Dominici Le più recenti indagini e i rilevamenti sui consumi alimentari mostrano quanto sia forte il legame tra alimentazione e benessere, come i consumatori siano sempre più attenti al proprio stato di salute, che si raggiunge con un'alimentazione varia e uno stile di vita corretto. Tutti sanno che mangiare frutta e verdura fa bene, ma non tutti sanno il perchè. Recenti ricerche hanno dimostrato le proprietà benefiche di frutta e verdura, dovute non solo all'elevato apporto di acqua, vitamine, sali minerali, fibre e in particolare a speciali composti, i phytochemicals, fondamentali per la salute, perchè svolgono un'azione protettiva su diversi sistemi e apparati. Ciascun frutto e ortaggio ha una sua caratteristica nutrizionale, per cui mangiando differenti varietà si riesce a fornire al nostro organismo un insieme di sostanze in grado di soddisfare tutte le sue necessità fisiologiche. Per dare al nostro organismo la giusta quantità di fitocompoti quante porzioni al giorno sono raccomandate? Cinque porzioni al giorno di frutta e verdura. Una “porzione “ in linea generale, corrisponde a una spremuta di agrumi, un frutto, una macedonia, un'insalata mista o

un passato di verdura. Potremmo rafforzare il concetto con i colori, fare in modo di scegliere cinque “tinte” differenti: verde, blu-viola, bianco, giallo-arancio e rosso. In tal modo con questo “ventaglio cromatico” si ostacolano la comparsa della gran parte dei tumori: dell'esofago, dello stomaco ,dell'intestino, dell'ovaio e della prostata. Al gruppo rosso appartengono: pomodoro,

ravanello, arancia rossa, barbabietola, ciliegia fragola, anguria. Caratteristica di questi prodotti è l'alto contenuto di due fitocomposti con potente azione antiossidante: il licopene e le antocianine. I pomodori rappresentano la fonte più elevata di licopene e la loro cottura con olio di oliva extravergine rende questo composto più facilmente assorbibile. Il licopene è efficace nella

prevenzione dei tumori al seno e ovaie, mentre nell'uomo del tumore alla prostata. Le antocianine oltre a prevenire varie forme neoplastiche, sono utili nel trattamento delle patologie dei vasi sanguigni, nella prevenzione dell'aterosclerosi indotta da alti livelli di colestrerolo Al gruppo giallo-arancio appartengono: arancia, melone, albicocca, mandarino, pesca, carota, peperone,zucca. Il phytochemical tipico di questo gruppo presenta una potente azione provitaminica ed antiossidante: il beta-carotene.Tale fitocomposto interviene nella crescita, riproduzione, funzione immunitaria e visione. Gli alimenti di questo gruppo sono ottimi alleati della nostra salute, il loro consumo è associato a un minor rischio di sviluppare tumori, patologie cardiovascolari e prevenire l'invecchiamento cellulare.e nel migliorare la funzione visiva. Al gruppo verde appartengono: asparagi, basilico, broccoli, carciofi, cicoria, indivia, lattuga, rucola, spinaci, zucchine e kiwi.Tipico di questo gruppo è la presenza di due phytochemicals con potente azione antiossidante: la clorofilla ed i carotenoidi. Queste sostanze prevengono molti tipi di neoplasie e sono protettive contro le patologie coronariche. Al gruppo bianco apparten-

gono: aglio, cipolla, cavolfiore, finocchio, sedano, mele e pere.Tipico di questo gruppoè un potente antiossidante: la quercitina, sostanza utile nella prevenzione di varie forme tumorali. Gli ortaggi che appartengono alla famiglia delle crucifere (cavoli) sono ricchi di fibra, vitamine, e sali minerali come il potassio, inoltre presentano dei particolare fitocomposti detti : isotiocianati con potente azione anticancerogena. Al gruppo blu-viola appartengono: melanzane, radicchio, fichi, frutti di bosco, prugne e uva nera.Questo gruppo sono caratterizzati da un elevato potere antiossidante: le antocianine, si sono dimostrate utili nel trattamento delle patologie del sangue, della fragilità capillare e nell'inibizione dell'aggregazione piastrinica. I phytochemical rappresentano un vero e proprio scudo protettivo per il nostro organismo, inoltre aiutano a mantenerci in forma senza bisogno dell'utilizzo di integratori vitaminici. Un’alimentazione varia e completa di frutta e verdura non solo nutre in maniera equilibrata, ma anche sana, riduce infatti di un terzo il rischio di sviluppare tumori, patologie cardiache e coronariche e altre malattie altrettanto diffuse. * specialista in scienza dell’alimentazione

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Il Sindaco Salvatore Piu rassicura la popolazione: «Non ci faremo intimidire, e comunque ci rimangono limoni e clementini».

CLAmoroSo, A mUrAverA: rUbAte tUtte Le ArAnCe LA notte primA deLLA SAgrA. Un ALtro CoLpo deLLA bAby gAng? A San Vito, questo pomeriggio, gli agenti hanno fermato un gruppo di ragazzi che spruzzavano gli occhi dei passanti con la buccia delle arance. I controlli effettuati su

alcune "apixedde" appartenenti al gruppo dei balordi, hanno portato al ritrovamento di diverse buste strapiene dei prelibati agrumi, ma gli inquirenti non si sbilanciano ancora sull'esito

delle indagini. Non è da escludere la possibilità di dover fare un salto al mercato ortofrutticolo, allo scopo di consentire il regolare svolgimento della manifestazione.

Sarà identica alla Sagra delle arance

Lo sport alla Sagra con il carro dei calciatori

Al via la prima Sagra del mandarino presente anche la tracca La manifestazione, voluta dai cittadini cinesi residenti nel Sarrabus, si articolerà in diverse fasi, con sfilate in costume, etnotraccas, maschere e gran finale con i balli in Piazza Europa. Gli organizzatori negano tuttavia di essersi ispirati alla Sagra delle

arance e, preso atto della decisione dell'Agrumicola di negare l'uso dei suoi locali per questa manifestazione, nel giro di poche ore hanno costruito un capannone identico proprio di fronte alla stessa Agrumicola.

del muravera Calcio

Sopra c'erano tutti i giocatori della squadra che milita nel campionato di Eccellenza, che si sono esibiti in preziosi palleggi e spettacolari rovesciate. Facilmente riconoscibile perchè era l'unico carro che andava all'indietro.

Prima storica decisione dell'Unione dei Comuni

L'Unione delle Sagre: l'anno prossimo nel Sarrabus si svolgeranno tutte lo stesso giorno L'obiettivo dichiarato è quello di portare in piazza almeno un milione di persone, scegliendo un giorno (Ferragosto?) in cui la Questura sia chiusa per ferie. Pesce, pezza de craba, arance, prazzira, vino, casu marzu, cozze, mirto e tanto altro ancora, da degustare non più separata-

mente ma in un unica esplosione di aromi e sapori. L'imponente manifestazione si terrà, con decisione unanime, nel comune di San Vito per i prossimi 50 anni. Da notare che il Sindaco dello stesso comune, Patrizio Buccelli, era l'unico presente alla riunione.

L'Amministrazione Comunale si è prontamente scusata con i genitori

Stanno meglio i bambini feriti dalle arance lanciate dalla "tracca" del filuferru. Anche i buoi ubriachi? Il gruppo di bambini è stato letteralmente bersagliato da un fitto lancio di "washington" e "nevel" da mezzo kg l'uno proveniente dagli animatori dell'etnotracca che riproduceva le fasi di lavo-

razione del nostro rinomatissimo distillato. Evidentemente, a furia di degustare il liquore, si sono fatti prendere un po' la mano, iniziando un micidiale tiro al bersaglio contro una scolaresca di Tortolì

che assisteva alla sfilata. Il carro procedeva a zig zag da diversi minuti, con i buoi che si fermavano per ripartire solo dopo avere ottenuto un altro goccetto. Divertiti i numerosi turisti stranieri pre-

senti alla Sagra, i quali, forse credendolo un antico rituale, hanno preso a lanciare arance contro chiunque capitasse a tiro, ferendo gravemente almeno cinque Mamuthones.


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CALCIO Eccellenza. Il Porto Torres si aggiudica il torneo con quattro giornate di anticipo sulla fine del campionato

Muravera e Castiadas play-off in vista Villasimius dice addio all’Eccellenza di Renzo Cuccu A due giornate dal termine il campionato di Eccellenza regionale ha giĂ emesso degli importantissimi verdetti: il Porto Torres è stato promosso in serie D con addirittura quattro giornate di anticipo, vincendo le resistenze di un Muravera unico vero avversario per tantissimo tempo. Il Villasimius, invece, torna mestamente in Promozione, dopo un torneo amaro di soddisfazioni e zeppo di errori societari. Per il resto il campionato resta entusiasmante con tante squadre ancora in lotta per un obiettivo che possa coronare degnamente la stagione in corso. Il Muravera sembra aver perso smalto e ciò è costato ai gialloblĂš quel secondo posto che a lungo hanno occupato con merito in questo torneo. Non tutto sembra essere però perduto. LulĂš e compagni restano in corsa per un posto utile per quei play off che possono regalare il passaggio di categoria. Una stagione emozionante, quindi, che emetterĂ i suoi verdetti soltanto al fischio finale dell’ultima giornata. La squadra in alcune circostanze è apparsa stanca, logorata da una stagione lunghissima e molto compressa, per via dei mondiali che partiranno a giugno. Per quella data tutto il calcio italiano dovrĂ aver adempiuto a tutte le formalitĂ dei vari campionati. Il mister LulĂš Oliveira avrĂ ora grazie alla sosta del campionato che durerĂ fino all’11 aprile per gli impegni delle rappresentative regionali, la possibilitĂ di ricaricare le pile e soprattutto di ritrovare l’entusiasmo perduto dopo l’amaro pareggio casalingo contro il Calangianus.

Giocatori del Muravera e del Castiadas prima del derby di ritorno

Del resto la posizione di classifica vede i giallo blu avvantaggiati sul sesto posto di due lunghezze. Un Muravera che, per fortuna, resta padrone del proprio destino, a cominciare giĂ dal prossimo turno che vedrĂ i muraveresi opposti ad una compagine del Medio Campidano, il Samassi. I ragazzi di mister Sergio Fadda si stanno giocando la permanenza nella categoria, con la possibilitĂ di poter addirittura ottenere la salvezza diretta evitando i play out. Una gara difficile, ma il divario tecnico delle due forma-

zioni fa pendere la bilancia in maniera palese dalla parte del Muravera che ha senza dubbio la stessa voglia di provare a giocarsi l’ultima carta disponibile per salire in serie D. In casa Castiadas, Andrea Piccarreta dovrĂ lavorare parecchio soprattutto sotto l’aspetto psicologico sulla sua squadra, che sembra aver smarrito la strada della vittoria. L’ultimo squillo è arrivato nel derby con il Villasimius, poi due pareggi consecutivi con Muravera e Terralba. Come per il Muravera, la matricola terribile di questo

campionato è padrona del suo destino. Il punticino di vantaggio che li separa dai cagliaritani guidati dall’esperto Beppe Martinez, permette ad Onano e compagni di poter arrivare sino in fondo se porteranno a casa i sei punti rimanenti da qui alla fine del campionato. Anche per il Castiadas questa sosta finisce per giungere piĂš che opportuna. L’ultima partita ha visto il mister Piccarreta dover fare a meno di quattro elementi importantissimi nell’economia del gioco bianco verde. Il pieno recupero psicofisico dell’intero

organico potrĂ essere l’arma in piĂš per portare avanti l’obiettivo play-off. Ad inizio stagione si parlava semplicemente di un buon campionato, nella realtĂ il Castiadas non è mai uscito dalle prime cinque posizioni, ed una volta acquisita la certezza della categoria, l’obiettivo si è spostato un gradino piĂš sopra e, considerato il Dna di questa formazione, non ci sarebbe da stupirsi se i castiadesi compissero un nuovo miracolo. La retrocessione del Villasimius, lascia invece l’amaro in bocca per come è arrivata. Una squadra, quella sarrabese, che sulla carta aveva l’opportunitĂ di giocarsi con piĂš convinzione la permanenza nella massima serie regionale dilettantistica. La crisi societaria ha finito per influire pesantemente sul rendimento dei ragazzi che scendevano in campo. Il cambio della guida tecnica, forse tardivo, e la rinuncia a giocatori di categoria, senza i necessari rimpiazzi, hanno finito per fare il resto. L’aspetto positivo sono i diversi giovani che i gialloblu hanno messo in campo. Nel loro bagaglio tecnico ora c’è un importante tassello che permetterĂ loro di poter disputare un campionato di Promozione da protagonisti. La condizione essenziale per non tradire i propri tifosi è un pronto riscatto. Perchè ciò possa avvenire ci deve essere una programmazione seria e attenta, con una societĂ che ritrovi lo slancio che l’ha caratterizzata negli anni addietro, quando il Villasimius seppe mettere in fila le vittorie consecutive che dall’anonimato della terza categoria, l’hanno portata, sino all’Olimpo del calcio dilettentastico regionale.

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PERSONAGGI Intervista. Parla il capitano, allenatore e giocatore del Castiadas, matricola terribile del campionato di Eccellenza regionale

Piccarreta, il Duca in bianco verde «Questa è una stagione straordinaria» Il personaggio del mese di aprile è molto noto ai tifosi di calciosarrabesi e proprio nel Sarrabus ha raggiunto la sua più piena maturazione: Andrea Piccarreta. Nella vita di tutti i giorni presta servizio come carabiniere, presso la compagnia di San Vito. Sposato con Michela, dal matrimonio sono arrivate due figlie, Denise e Chiara, una famiglia che gli trasmette la serenità necessaria per combinare la vita privata a quella di calciatore. Dopo aver girovagato per tanti anni, ha sposato il progetto del suo attuale presidente Saverio Onano, ripartendo dalla prima categoria per arrivare sino all’Eccellenza. Una stagione diversa dalle tante giocate nella tua carriera. Allenatore e giocatore, come si può? Si può grazie alle persone che ti stanno al fianco. Una società così rende sicuramente tutto più semplice, inoltre preparo dei ragazzi intelligenti con buone capacità individuali e soprattutto intelligenti. Andrea Piccarreta in Eccellenza. Cosa ti senti di dire a chi non ti credeva capace di essere un vincente? In questi anni passati ho avuto richieste per fare l’Eccellenza ma

non ho mai potuto accettare per via del mio lavoro. Per chi non credeva nelle mie capacità, dico che magari dovrà ricredersi, almeno lo spero. In ogni caso credo che la risposta più concreta possa passare dai risultati di questi ultimi anni e, perchè no, anche

da questa splendida stagione. Hai avuto modo, seppur raramente, di seguire la tua squadra dalla tribuna e dalla panchina. La valutazione della gara è davvero così diversa? Senza dubbio. Guardando la gara dalla tribuna vedi perfetta-

mente gli eventuali errori che commette la tua squadra e non sei distratto da nientaltro. Viceversa in panchina devi correggere le manchevolezze ma allo stesso tempo devi dare anche la carica, e non hai il distacco che ti offre una posizione come la tribuna. Naturalmente io preferisco il chiasso del campo. Quando pensi di fare il passo decisivo dedicandoti esclusivamente alla panchina? Sicuramente il più tardi possibile. Se Dio vuole e il fisico non mi abbandona sarebbe bello dare ancora il mio contributo per qualche anno, soprattutto in questa categoria. Decisamente non penso di appendere le scarpe al chiodo. Sarai d'accordo nel giudicare la stagione attuale come straordinaria. Non c’è dubbio. La stiamo giocando al meglio e siamo protagonisti del nostro destino questo ritengo sia importante. L’Eccellenza ha un certo fascino, affronti un campionato che ti porta a dover partire il sabato, incontrando squadre blasonate come Torres e Calangianus, insomma un notevole passo in avanti rispetto agli altri campionati.

Quale sarebbe il giudizio di questa stagione se arrivasse una eventuale esclusione dai play off? Per come è andato il campionato sin qui, sarebbe a questo punto una delusione. Magari, tornando indietro, e rivalutando l’obiettivo iniziale potremmo essere soddisfatti ugualmente. Questo obiettivo è nato strada facendo, giornata dopo giornata. È giusto provarci. Torniamo al mese di agosto, cosa non rifaresti se potessi? Tante cose, a partire dalla preparazione che non rifarei assolutamente su un campo di calcio a sette. Poi vieterei assolutamente il taglio dei capelli prima della partita: porta male. Inoltre c’è un ristorante nel quale durante la settimana la cena è assolutamente vietata, ci ha fatto rimediare tre sconfitte, quindi lo taglierei fuori subito. Il Duca, un soprannome che ti mette tra i nobili del calcio nostrano... Un sopranome che mi lusinga. Devo dirti che mi fa particolarmente piacere sentirlo scandire la domenica dal microfono del campo sportivo, vuol dire che il pallone che ho calciato e finito in rete, ti assicuro che si tratta di una bella soddisfazione. (r.c.)

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CALCIO Seconda Categoria. Con tre giornate di anticipo i ragazzi di Enzo Miccuci si aggiudicano il primo posto che vale il salto di categoria

San Vito, promozione che sa di storia il paese impazzisce per i biancocelesti di Renzo Cuccu È un caldo pomeriggio di marzo, caratterizzato da una leggera brezza, quello che accoglie il San Vito al campo comunale di Tertenia. La gara può essere quella decisiva per il salto di categoria. Sul volto dei protagonisti la consapevolezza di essere ad un passo dal vedere materializzato tutto il lavoro svolto in questi mesi. L’allenatore Enzo Miccuci, non nasconde la preoccupazione di dover fare a meno di tanti titolari in un impegno come detto decisivo. Si scende in campo contratti, davanti un avversario che vuole ottenere i punti per chiudere matematicamente il discorso salvezza. Sono proprio i padroni di casa a mantenere il pallino del gioco, senza peraltro impensierire i biancocelesti. Da parte sanvitese solo qualche timido affondo senza ottenere il gol che sbloccherebbe la partita. In panchina si cerca di smorzare la tensione con qualche battuta o incoraggiando i compagni in campo. Il mister è rigorosamente in piedi ad accompagnare con la voce ogni azione dei suoi, uno sguardo ai componenti della panchina

Giocatori del San Vito in trionfo

e un nervoso “inizia a scaldarti”. La partita prosegue sullo stesso binario, la tensione continua a salire sino al doppio fischio del direttore di gara che invita i giocatori negli spogliatoi, dove il classico the caldo aspetta Enzo Miccuci. “Scaldati anche tu, entri subito dopo l’intervallo”. Il direttore sportivo Alberto

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Cronaca della passerella trionfale dei sarrabesi. La squadra del presidente Marteddu raggiunge un traguardo a lungo inseguito

Paderi gongola, telefonino in mano. Ha fatto la sua trentesima telefonata e finalmente è arrivata la notizia tanto attesa: il Girasole perde uno a zero a Jerzu. Sarebbe promozione anticipata. Marco Marteddu, presidente del sodalizio sanvitese sembra il più distaccato, ma in realtà segue la gara passeggian-

do intorno alla panchina senza riuscire a nascondere una evidente tensione. Il massaggiatore Pedro Foti, chiede a gran voce un cambiamento di rotta ai ragazzi a cui cura i muscoli. Inizia il secondo tempo, i cambi danno nuovo vigore al San Vito. Un affondo la palla arriva sul destro esterno di bomber Casarin ed è l’apoteosi. Dura solo qualche istante perchè bisogna mettere al sicuro il risultato. I nervi sono tesi, sembra paradossale ma ora che si è in vantaggio si soffre di più, Alberto Paderi disegna una smorfia sul suo viso, il Girasole ha pareggiato ma il San Vito raddoppia con Cocco e triplica ancora con Alessio Casarin. È fatta, ora l’attenzione è al telefono. Quattro minuti di recupero eterni, ed ecco l’esplosione, la gioia. Il San Vito ha vinto il campionato e per la prima volta nella sua storia giocherà in prima categoria. La corsa verso i fedelissimi attaccati alla rete del comunale di Tertenia, la doccia collettiva, la colonna delle macchine bardate di bianco celeste e la consapevolezza di aver scritto una pagina di storia sportiva che nessuno potrà mai dimenticare.


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IL CASO I cori incriminati. Parla Paolo Malloru, veterano della Burcerese

San Vito. Terza edizione di “Sardegna Sud-Est”

«A Burcei non siamo razzisti» A maggio raduno Squadra e paese si ribellano di fuoristrada di Ignazio Monni I burceresi razzisti? L’accusa è arrivata direttamente dalla FIGC, che ha recentemente condannato la locale squadra di calcio al pagamento di una sanzione di 350 euro a causa di cori razzisti che sarebbero stati indirizzati, in occasione della partita tra Burcerese e Ferrini Quartu, contro due giocatori di colore. Un’accusa grave e vissuta con un profondo senso di ingiustizia da parte di tutta la comunità. La FIGC, per fortuna, ha recentemente annullato il procedimento a carico della società ma la vicende ha lasciato un segno profondo sia nella squadra che in paese. Per capire meglio cosa è successo in quella famigerata partita abbiamo parlato con Paolo Malloru, uno dei veterani della Burcerese. Dopo diversi campionati di alto livello nelle squadre di Castiadas e Villaputzu, l’anno scorso ha deciso di tornare a Burcei, nonostante numerose proposte ricevute da categorie superiori. Per poter dare una mano ad una squadra che, attualmente, sta disputando un ottimo campionato nel girone G della seconda categoria. Cosa è successo di preciso nella gara tra Burcerese e Ferrini? Nulla di particolare. Ci sono state, è vero, delle intolleranze da parte di alcuni tifosi, ma nessuno ha pronunciato frasi offensive. Burcei non è un

paese razzista e questo deve essere chiaro. Giocando a calcio sin da bambino sono stato in numerosi paesi e posso dire che la nostra è una delle tifoserie più corrette. Per questo la sanzione ci sembra ancora più ingiusta. Dal referto arbitrale pare che qualcuno abbia urlato frasi di chiaro tenore razzista... Lo escludo nella maniera più assoluta. Nessuno ha detto o urlato frasi razziste nei confronti di quei due ragazzi. Oltretutto uno dei due è figlio di una burcerese. Nessuno si è mai sognato di offenderli. Tutto si è limitato ad alcune contestazioni che sono state anche chiarite a fine gara tra i giocatori della Ferrini ed alcuni tifosi. Come ha preso la squadra questa decisione? Malissimo. Burcei è famoso per la propria ospitalità. La domenica successiva, ad esempio, un nostro tifoso ha organizzato un rinfresco per la nostra squadra, quella avversaria e l’arbitro. Questo può far capire lo spirito che anima i nostri incontri. Veniamo al calcio giocato. Come mai, nonostante ci siano tantissimi giocatori di Burcei che giocano in categorie superiori, la Burcerese non riesce ancora a fare il salto di qualità? Penso sia dovuto soprattutto ad un fatto di mentalità e di chiusura. Probabilmente sarebbe necessario coinvolgere maggiormente tutto il

paese nelle attività societarie. Questo, oltretutto, porterebbe anche maggiori risorse finanziarie. Forse manca questa volontà. Spesso a Burcei si dice che salire di categoria comporterebbe un aumento di spese difficilmente sostenibile... Assolutamente no. Credo invece che questo permetterebbe ai nostri giovani di acquistare un valore superiore ed alla società di ottenere maggiori attenzioni anche da parte degli sponsor. Non credo che il problema sia legato alle risorse finanziarie. È principalmente un problema di mentalità e di chiusura verso l’esterno. Cosa bisognerebbe fare? Aprirsi al paese e a tutti coloro che vogliono partecipare alle attività della società. Sappiamo tutti che a Burcei vengono organizzate feste a cui la gente, economicamente, contribuisce attivamente. Se riuscissimo a coinvolgere maggiormente i cittadini, le imprese e le istituzioni, credo che le risorse arriverebbero senza problemi. Quali sono i giovani più promettenti nella rosa attuale? Tanti. Non posso fare dei nomi perché rischierei di dimenticarne qualcuno. Burcei, però, ha tanti ragazzi che meriterebbero categorie superiori. Spero possano avere presto questa opportunità qui, perché giocare con la maglia del proprio paese dà sicuramente maggiori soddisfazioni.

Un percorso per intenditori, fra le mulattiere e le stradine più nascoste delle montagne di San Vito per mettere a dura prova mezzi ed equipaggi. La terza edizione di “Sardegna Sud-Est”, manifestazione per fuoristrada voluta da un gruppo di appassionati sarrabesi coadivati dall’associazione “Sardegna fuoristrada”, promette spettacolo e divertimento per gli appassionati di questi mezzi che possono arrampicarsi praticamente dovunque. Si parte il 9 maggio alle 8 dal lungo argine: gli equipaggi ed i loro mezzi si misureranno con un difficile per-

corso di montagna. Non sarà una gara ma un’occasione per scoprire il territorio in maniera decisamente originale. Particolrmente temuta la prova di tiro del verricello, in cui i fuoristradisti si daranno una mano l’un l’altro per superare i punti più delicati. Previsto anche un percorso più semplice per i possessori di Suv che vogliano uscire dal ‘solito’ asfalto per testare le possibilità dei loro mezzi. Sempre il 9 maggio, alle 15, in località Musculla, partirà la prova trial cui potrà assistere anche il pubblico. Uno spettacolo da non perdere.

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