Il Periodico News - AGOSTO 2021 N°166

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casteggio

AGOSTO 2021

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«Vigo ha fatto bene la sua parte, il massimo rispetto» Giuliana La Cognata non bisogno di troppe presentazioni, nota al mondo della politica locale dove da 7 anni siede tra i banchi dell’opposizione, conosciutissima ambulante in diverse piazze dell’Oltrepò dove da 5 generazioni propone frutta e verdura di qualità, tanto che la sua azienda di produzione di verdure tipicamente siciliane si è guadagnata il riconoscimento di Eccellenza Italiana, ma anche scrittrice e mamma impegnata di 4 Figli. Una chiacchierata tra un cliente e l’altro, sempre con il sorriso e la cordialità che la contraddistinguono. La Cognata lei siede tra i banchi dell’opposizione qui a Casteggio dal 2014, 5 anni di amministrazione Callegari ed ora dal 2019 con Lorenzo Vigo sindaco. Qual è la sua opinione sull’attuale sindaco? «Oggi, in un momento così difficile per il nostro paese non mi sento di muovere critiche nei confronti del sindaco Vigo che a mio giudizio ha fatto bene la sua parte, fare il sindaco in periodo di pandemia è difficile per cui da parte mia massimo rispetto». Uno dei compiti dell’opposizione è quello di evidenziare le criticità dell’amministrazione. Quali sono a suo giudizio “le cose” che proprio non vanno a Casteggio? «Le strade sono in senso assoluto l’annoso problema di questo Comune e dell’Oltrepò in generale, in particolar modo per quanto riguarda la nostra città i marciapiedi versano in condizioni vergognose, basta passare davanti alla scuola materna per rendersi conto della trascuratezza, in quel tratto passano bambini spesso accompagnati dai nonni ed io temo che un giorno o l’altro succeda che qualcuno si faccia male». Lei già più di un anno fa aveva presentato un’interpellanza per sottolineare l’emergenza legata alla mancanza di medici di base, la situazione è ora cambiata? «Vorrei poterle dire di sì, invece la situazione si è ulteriormente aggravata ed in modo oramai insostenibile, nel mese di settembre è previsto l’insediamento di due medici di base, per cui confido che ATS faccia fede a quanto detto. Quella della carenza o assenza oserei dire dei medici di base non è però l’unica problematica riscontrata. Anche la nostra Croce Rossa si è trovata a fare i conti con la carenza di personale, infatti delle 3 persone previste – come da protocollo – che operano all’interno di un’ambulanza, ne sono a disposizione solo 2 in quanto una è stata richiamata da Ats per coprire altri incarichi in altra sede». Tema sicurezza: bivacchi, schiamazzi,

degrado, sono diverse le situazioni che in alcuni quartieri della città stanno esasperando i residenti. Lei come minoranza ha “fatto un giro” tra la gente? Quali sono a suo giudizio gli interventi che il Comune dovrebbe fare per arginare il problema? «La situazione non è solo limitata a Casteggio, leggo di tante situazioni simili in altrettanti Comuni oltrepadani, quindi devo dire che è difficile arginare un problema sociale così largamente diffuso. Personalmente cercherei un dialogo seppur difficile e là dove impossibile avvertirei le Forze dell’Ordine e darei precise disposizioni per multare chi non rispetta le regole. Le regole ci sono, non dobbiamo inventarci nulla ma è necessario farle rispettare multando. Credo che dopo la prima, la seconda o la terza multa possa passare la voglia di non rispettare le regole». Lei è anche una nota commerciante di Casteggio e non solo. La sua categoria certamente è stata una delle più colpite nell’era Covid. C’è stato , secondo il suo punto di vista, un aiuto adeguato da parte dell’amministrazione comunale per voi commercianti? «Non sta nei compiti e nei doveri dell’amministrazione comunale aiutarci, i ristori per le categorie previste arrivano da Roma, così come la decisione – a mio giudizio errata – di sospendere le attività dei mercati in periodo di pandemia. Secondo me è stato un grave errore in quanto non avendo a disposizione il mercato – che ricordiamo si svolge all’aperto e quindi con minor pericolo di diffusione del virus – le persone si sono riversate nei supermercati creando code e sovraffollamenti e mettendo maggiormente a rischio la propria salute e quella altrui. Sospendere i mercati è stata una scelta scellerata e irrispettosa, tant’è che dopo poco tempo il mercato dei generi alimentari è stato ripristinato. Per quel che mi riguarda, quindi io ho sempre lavorato ma per tanti colleghi operanti in settori diversi dall’alimentare è stata una catastrofe». Lei che oltre i banchi dell’opposizione vive la piazza, quali sono i malcontenti maggiori lamentati dai casteggiani ? «Oggi il casteggiano non si lamenta, abbiamo vissuto e stiamo vivendo un periodo particolare di forte stress emotivo dove non ci interessa – io per prima – “fare le pulci”, abbiamo altri pensieri ed altri timori per la testa». Parlando sempre di piazza, il mercato di Casteggio ha una tradizione secolare e attira da sempre molti visitatori, è ancora così oppure ha assistito negli anni ad un graduale declino? «Tiene botta assolutamente considerando anche e sempre il momento che stiamo vi-

Giuliana La Cognata

vendo, dove di “normale” c’è ben poco. Il mercato di Casteggio rimane intramontabile e sempre di grande appeal in quanto è un mercato di qualità, dove si trovano prodotti alimentari e non, di prima scelta». La sua azienda ha da poco ottenuto il riconoscimento di Eccellenza Italiana, una bella soddisfazione «Assolutamente sì, un riconoscimento giusto frutto del duro lavoro che portiamo avanti oramai da 5 generazioni. Non siamo “solo” ambulanti ma anche produttori di verdure tipicamente siciliane che coltiviamo qui a Casteggio. Mio padre ebbe l’idea di portare le colture tipiche della Sicilia al nord e devo dire che è stata un’idea vincente. Da noi si trovano produzioni uniche quali ad esempio il tenerone, in Sicilia considerato una vera e propria medicina che con il suo sapore dolce ha conquistato anche il palato di chi siciliano non è. Ci siamo distinti per la qualità di ciò che produciamo e vendiamo, solo prodotti italiani ad esclusione di banane e pompelmi». Nei suoi progetti come candidato sindaco nell’ultima tornata elettorale, parlava di un ripristino della Fiera dei Vini che purtroppo Casteggio “ha perso”. La ritiene oggi un’idea attuabile? «Rimane il mio sogno più ambito quello di far rivivere la Fiera dei Vini, convinta che sia fondamentale per il nostro territorio e per ridare slancio al comparto vitivinicolo che in questi ultimi anni è stato “massacrato”». Intanto è “saltata” anche la Notte Bianca… La ritiene una scelta giusta? «Trovo inutile in questo momento organizzare feste e incentivare assembramenti. Concordo con la scelta dell’amministra-

zione di non metterla in scena. Ci sarà tempo». A Casteggio scarseggia l’acqua. Si parla di un guasto alla rete idrica per cui lei aveva mosso un’interpellanza. Che risposte ha ottenuto? «Nell’interpellanza presentata a suo tempo avevo specificavo che la rete idrica di Casteggio è piena di falle con una grande dispersione di acqua. Va rifatta totalmente, oggi più che mai visto che, con l’aggiornamento e l’allineamento delle quote, Casteggio si è ritrova con un pesante aumento dei costi per il consumo di acqua». Tornando a questioni più, diciamo, politiche, nell’ultimo consiglio comunale si è discusso sulla risoluzione del contenzioso che il Comune ha ormai da diversi anni con la ditta costruttrice riguardante il complesso di via Montebello. Qual è la sua posizione sull’intera vicenda? «Ottima scelta da parte del sindaco di risolvere il contenzioso e finalmente utilizzare la struttura per creare un polo che a Casteggio serviva davvero». Nella sua vita fatta di mille impegni si è dedicata anche alla scrittura. Coltiva ancora questa passione? «Assolutamente sì, durante la mia degenza in ospedale ho messo nero su bianco la mia esperienza legata al Covid, con ricordi della mia infanzia ed dei miei genitori. Questi pensieri diventeranno molto probabilmente un libro, ma solo quando tutto questo – intendo l’emergenza sanitaria – sarà solo un brutto ricordo, temo per il momento che non sia purtroppo finita». di Silvia Colombini


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