Il Mio Vino Gennaio 2008

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IL MIO

VINO

ALLA SCOPERTA DI GRANDI VINI SCONOSCIUTI

LA GRANDE DELUSIONE ROSSO DI ROSSO 2003 DIESEL FARM

IL VINO DEL MESE FAVÙGNË 2006 TEANUM PAG. 4

PAG. 27

DAVIDE E GOLIA QUATTRO BARBERA A MENO DI 11 EURO CONTRO UNA DA 46

COME NASCE UN GRANDE VINO BAROLO RISERVA VIGNA RIONDA 2001 MASSOLINO

PAG. 11

PAG. 30

IL PRODUTTORE TOLAINI

GUIDA MERCATO 100 VINI DA NON PERDERE

PAG. 66

GENNAIO 2008 - € 4,90

PAG. 81

IL MIO CASTELLO EDITORE MENSILE - SPED. ABB. POST. 45% - ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - Filiale di Milano ANNO 7 - NUMERO 1



Quelli che lo sanno Scrivo questo editoriale alla immediata vigilia di Natale mentre in azienda ci stiamo tutti preparando alla cena che ogni anno riunisce i dipendenti e i collaboratori più stretti. Fra un paio d’ore saremo una quarantina di persone sedute attorno a un grande tavolo allestito in un locale dei nostri nuovi uffici di Milano. Per noi questo è un momento sempre molto importante. La gente della nostra azienda si ritrova per celebrare un anno di lavoro e per scambiarsi gli auguri di Natale e di buon anno nuovo. Di solito arriviamo all’appuntamento davvero esausti perché abbiamo appena chiuso la stagione dell’almanacco che vi assicuro non è una passeggiata. Ci arriviamo come un maratoneta che taglia il suo traguardo. Assolutamente stremato ma felice e pieno di meritatissimo orgoglio per aver portato a termine un’impresa comunque straordinaria, qualunque sia il piazzamento o il tempo impiegato. Ve lo dice uno che di maratone ne ha completate diverse anche se con un miglior tempo nell’ordine delle

tre ore e quaranta minuti, cioè arrivando almeno un ora e mezza dopo il primo. Non riesco nemmeno a immaginare cosa avrei potuto pensare o fare se al termine di una maratona qualcuno mi avesse detto che dovevo ripartire subito e farmi altri 42 chilometri e 195 metri di corsa. Eppure questo è quello che capita nel nostro lavoro. Alla vigilia di Natale ci ritroviamo stremati e già pronti a ricominciare la corsa. Con lo stesso entusiasmo e con la stessa gioia, anno dopo anno. E’ l’entusiasmo di chi ha capito che, come diceva il grande Edoardo de Filippo, “è festa per un anno per quelli che lo sanno”. Noi lo sappiamo bene, così come sappiamo che sono i nostri lettori a renderci il lavoro così piacevole. A voi lettori e a tutta la gente del vino porto gli auguri di tutti noi perché il nuovo anno sia pieno di pace, amore e sane bevute con gli amici più cari. Buon anno a tutti Gaetano Manti



sommario

gennaio 2008

Il mio vino n° 1

in questo numero Il vino del mese: San Severo Doc Rosso “Favùgnë”

Il vino del mese San Severo Doc Rosso “Favùgnë” 2006 Teanum

Davide e Golia Andiamoci anche noi Magia: Falanghina

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La grande delusione: Veneto Igt “Rosso di Rosso”

2003 di Diesel Farm

Il carciofino

Davide e Golia

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4 11 17 18

2006 di Teanum

Quattro Barbera a meno di 11 euro contro una da 46

Come nasce un grande vino: Barolo Docg Riserva “Vigna Rionda” 2001 di Massolino Vitigno per vitigno Vini ai Raggi X: Alto Adige Doc Pinot Nero “Krafuss” 2004 di Alois Lageder I vini da tutti i giorni Andare per Cantine Il produttore: Tolaini Saranno ancora più buoni Stasera mi bevo: Sicilia Igt Grillo “Antiche Vie” 2006 di Azienda Vinicola Puleo Libri Guida Mercato: I vini da comprare Enoteche amiche Nel 2007 abbiamo parlato di... Enoteche online

La Magia VINO ALLA SCOPERTA DI GRANDI VINI SCONOSCIUTI

Direttore Responsabile Gaetano Manti Direttore Editoriale Mietta Capasso Editore Delegato Emanuele Vescovo Realizzazione editoriale Trio S.r.l. Hanno collaborato Adriano Battigelli, Franco Faggiani, Arianna Lucini, Giorgio Rinaldi, Luca Rodolfi, Nicola Taffuri

Grafica e impaginazione Erica Piacentini

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Fotografie Maurizio Brera, Ernesto Dominici, Giuseppe Poli Segreteria Maddalena Baldini mbaldini@trioservice.it Valeria Martinelli vmartinelli@trioservice.it Sara Manelli smanelli@trioservice.it Pubblicità - Agenti di zona Triveneto - Marilena Andreatta mandreatta@ilmiocastello.it cell. 348.9491911 Piemonte e Oltrepo Alessandro Alessandri aalessandri@ilmiocastello.it

cell. 339.8944341 Lombardia - Roberto Polgatti rpolgatti@ilmiocastello.it cell. 340.5414380 Emilia Romagna Marina Pucci mpucci@ilmiocastello.it cell. 348.2700756 Marche e Umbria Morena Benvenuti mbenvenuti@ilmiocastello.it cell. 347.6515254 Lazio e Campania GIanni del Peschio gdelpeschio@ilmiocastello.it cell. 349.0509186 Puglia - Calabria - Basilicata - Abruzzo Giuseppe Leogrande gleogrande@ilmiocastello.it cell.333.3370528

30 36 45 49 53 66 70 74 77 81 92 94 96

Il produttore Tolaini

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Falanghina

IL MIO

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Sicilia Vincenzo Cucurullo vcucurullo@ilmiocastello.it cell. 340.7279242 Sardegna Davide Struglia dstruglia@ilmiocastello.it cell. 347.1850445 Andare per cantine Patrizia Albanese palbanese@ilmiocastello.it tel. 081.6586204 cell. 340.8250254 Editore Il Mio Castello Spa Sede legale via Vincenzo Monti, 7 - 20123 Milano

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il vino del mese

Caldo e asciutto come il vento Un rosso fatto nel Tavoliere della Puglia da uve montepulciano, messo in evidenza nostri esperti per la sua assoluta bontà na bella rosa dei venti stilizzata, con l’ago a metà strada tra il Nord e l’Ovest. E’ marchio sulle etichette delle bottiglie e anche logo aziendale di Teanum, impresa vinicola pugliese che quest’anno festeggia i suoi primi dieci anni di vita. Di vita brillante, andata sempre in crescendo

U

San Severo Doc Rosso “Favùgnë” 2006 Teanum via Salvemini 1 71010 San Paolo di Civitate (Fg) tel. 0882.551056 fax 0882.554014 www.teanum.it 5 euro

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sia come numero di etichette prodotte, fino ad arrivare alle attuali 14, sia come apprezzamento da parte del pubblico, di quello della vicina Foggia come di quello della lontanissima Corea. L’ago della rosa dei venti indica la direzione in cui soffia il Favonio, in dialetto pugliese Favùgnë. Un vento

caldo e secco che dà fastidio agli uomini ma fa gran bene alla natura e alle viti in particolare. Perché fa evaporare in fretta ogni microscopica goccia di umidità, caccia via gli insetti e tiene così lontane le malattie dalle piante e dai grappoli. Dove si trova l’azienda Teanum, una specie di passaggio obbligato


Le belle vigne di Teanum si trovano nel Tavoliere, terra creata dall’Appennino che si stempera nella pianura.

tra il Gargano da una parte e dell’Appennino dall’altra, il Favonio si fa sentire con molta intensità, spazzolando energicamente quello che viene chiamato il Tavoliere della Puglia, regalandogli cieli tersi e orizzonti ben definiti. La campagna è lievemente ondulata, piccole alture che si spingono fino al mare seguendo quasi d’istinto la direzione del vento. Tra queste collinette, non superiori ai 200 metri, ha le sue migliori vigne di montepulciano l’azienda, che prende il nome dall’antica Teanum Apulum, l’attuale San Paolo di Civitate, cittadina che i Romani trovarono appetibile già nel IV secolo avanti Cristo, dandosi molto da fare per conquistarla e poi tenerla a lungo. Per buoni motivi, anche quello dovuto

all’abbondante produzione di vini saporiti, che venivano subito traslocati nelle cantine della capitale. Quando nell’annata 2000 i conduttori dell’azienda, capitanati da Enzo di Matteo e Domenico Demaio, imbottigliarono il primo vino della loro nuova impresa, trovarono del tutto naturale chiamarlo come questo benefico vento locale. Il nome Favonio però poneva problemi di registrazione, così si optò per la versione dialettale, Favùgnë, che lega ancor più saldamente il vino al territorio. “Un nome che, per come è scritto, evoca anche alcuni francesismi, richiama termini d’origine transalpina”, ricorda Adriano Grimaldi, responsabile delle vendite e del marketing dell’azienda pugliese. “La cosa, a dir la verità, ci ha fatto un po’ gioco sui merL’azienda è proprietaria di 120 ettari di filari e acquista uve selezioniate anche da vignaioli di aree vocate.

Un rosso che ai molti pregi gustativi aggiunge quello del prezzo molto basso cati stranieri. Con un nome così esotico e misterioso… era quasi meglio far pensare che fosse francese piuttosto che pugliese. Poi quando spiegavamo la vera origine del vino, rimanevano tutti a bocca aperta”.

Un vino di carattere Oggi il Favùgnë, nella versione in rosso (l’etichetta spetta anche a un bianco e a un rosato), facente parte della Doc San Severo, è arrivato all’annata 2006 ed è prodotto in un numero di pezzi molto consistente, 100mila bottiglie, che hanno tutte le buone intenzioni di crescere. “Merito soprattutto della terra che da sempre

ospita le uve montepulciano”, dice Grimaldi, “il vitigno più coltivato in questa parte del Tavoliere creato dall’Appennino che viene a stemperarsi nella pianura”. Un vitigno che qui è signore assoluto e l’azienda non intende proprio sminuirlo per far posto ad altre razze, locali o internazionali, che fanno comunque parte del patrimonio viticolo aziendale. “In tutto abbiamo 120 ettari di proprietà, appezzamenti cuciti pazientemente insieme a partire dai primi 15 ettari iniziali che Domenico Demaio, enologo, uno dei fondatori, aveva ricevuto in eredità dal padre”, ricorda Grimaldi. L’uva arriva dai } gennaio 2008 Il mio vino

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il vino del mese Nei terreni che si trovano nei dintorni all’azienda il montepulciano si coltiva con successo da tempo.

vigneti di casa ma anche dai filari di diversi conferitori, quelli che alla Teanum hanno fatto voto di qualità. “E’ un cerchio che si può chiudere in fretta”, dice il nostro affabile interlocutore. “Se fai vini di pregio riesci a convincere i vignaioli a fare uve di pregio, anche se questo richiede un maggiore impegno da entrambe le parti”.

Deciso ma facile Insomma anche i piccoli viticoltori vogliono far svanire l’idea di una Puglia viticola dedita solo alla produzione di vini di massa. L’idea chiara, vincente, di una Puglia qualitativa e di un’azienda che guarda avanti, è data proprio dall’assaggio dell’annata 2006, quella in commercio, del Favùgnë rosso. Anche i nostri esperti, pur non lasciandosi ingannare dall’origine del nome, sono rimasti a bocca aperta. Dandogli, al termine di alcune degustazioni susseguitesi più volte in pochi mesi, punteggi e giudizi

L'Azienda

La Teanum, fondata nel 1998 grazie all’interesse e alla passione di un piccolo gruppo di imprenditori agricoli, mosse i suoi primi passi rimettendo in funzione le cantine di una vecchia cooperativa locale. Cantine che ancora sono attive, mentre un secondo nucleo operativo, nuovo si zecca e dotato di tecnologie

sempre molto elevati, quasi da record. Un rosso che ha dalla sua pure un prezzo favorevole per il consumatore, anche lui quasi da primato: appena 5 euro in enoteca. “Troppo poco”, interviene subito sornione Adriano Grimaldi in divisa di responsabile delle vendite, ma poi spiega. “Se il vino è buono, piace e c’è la

modernissime, è stato da poco varato in Agro San Severo. Questo per meglio lavorare le uve, autoctone e internazionali, che danno vita alle 14 etichette prodotte dall’azienda. Vini che piacciono in Italia, dove la rete di distribuzione è capillare, e che sono apprezzati anche all’estero, dove soddisfano il gusto

piccola possibilità di aumentare un po’ la produzione senza incidere neanche un millimetro sulla qualità, va bene venderlo a prezzo contenuto”. Anche qui c’è un cerchio che si chiude in fretta: più vini buoni proponi a prezzi abbordabili, più ne vendi. I nostri esperti non hanno trovato il minimo difetto neanche a far

di molti appassionati. In che modo, visto che il gusto rimane un fatto soggettivo? Facendo vini semplici, non snaturati, capaci di conservare integre le caratteristiche originali dei vitigni di base. Merito dei vigneti scelti con cura e anche del supporto tecnico di Donato Giuliani, un giovane enologo ben dotato di esperienza internazionale, scelto in perfetta sintonia con la direzione aziendale e con i vignaioli distribuiti sul territorio. Capace di amalgamare le esigenze imprenditoriali con le funzioni più utili delle usanze locali. L’azienda si trova a San Paolo Civitate (Foggia), tel. 0822.551056, www.teanum.it. Per arrivarci, bisogna uscire dall’A14 a San Severo e proseguire per San Paolo Civitate, a circa 15 minuti d’auto.

6 Il mio vino gennaio 2008

passare il vino sotto la lente del microscopio. Buono su tutto il fronte e pure bello nel colore, rubino intenso, carico, con sfumature viola. Profumi complessi ma armonici di frutti di bosco e spezie, di cacao e cioccolato. Una piccola gamma ben distinguibile, tanto che i degustatori sono stati per molto tempo con il naso sull’imboccatura del bicchiere, con aria assai beata. In bocca è subito emerso il vero gusto del vino appena spremuto, pieno, polposo, strutturato, ma anche sapido, il che lo ha reso ancor più attraente. Un vino deciso ma, al tempo stesso, non particolarmente alcolico, 13 gradi. Il che favorisce un secondo, un terzo sorso e via di seguito, specie se questo rosso è abbinato a piatti di carni e di primi con sughi sostanziosi, saporiti. Dopo l’ultimo sorso il gusto del cacao e del cioccolato sono rimasti sul palato ancora molto a lungo, mentre dalle ultime gocce restate sul fondo del bicchiere ha continuato a salire il profumo di frutta. Quando un vino ha successo, oltre che dal parere verbale e dalle testimonianze scritte sulle schede dei degustatori, si capisce da quanto ne rimane nelle bottiglie stappate. Queste si sono “seccate” in fretta, e non per merito del ❦ Favonio.



Davide e Golia

Quattro Barbera a meno di 11 euro contro una da 46 La Barbera d’Asti “Ai Suma” 2004 di Braida è un vino abbastanza buono che però costa troppo. Eccone quattro che, tutte insieme, costano meno e non temono confronti n tempo, quando si pensava alla Barbera, veniva in mente un vinello rosso fresco e facile da bere. Il classico vino da tutti i giorni da mettere sulla tavola a mezzogiorno e sera per accompagnare il cibo con un buon bicchiere. Un rosso da bere a tutto pasto, dagli antipasti ai secondi, senza mai correre il rischio che alla fine nella bottiglia ne rimanesse anche solo un dito. La Barbera di cui stiamo parlando era un vino caratterizzato da un bel colore rubino

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intenso, e da profumi fruttati e vinosi, ossia che ricordavano il mosto. Un vino non particolarmente elegante né pretenzioso ma piuttosto apprezzabile per la sua freschezza, dovuta in larga parte all’acidità tipica dell’uva, e per il sapore piacevolmente fruttato. Altra caratteristica fondamentale era la sua scarsa tannicità che appunto rendeva generalmente la Barbera un vino facile da bere. } La barbera si coltiva in diverse regioni d’Italia. Ma è in Piemonte che dà i migliori risultati.

Golia 46 EURO Barbera d’Asti Doc “Ai Suma” 2004 Braida Via Roma 94 14030 Rocchetta Tanaro (At) tel. 0141.644792 fax 0141.644584 www.braida.it Nel bicchiere si presenta di un colore rosso rubino tendente al granato molto vivo. Un bel biglietto da visita. I nostri degustatori l’hanno giudicata buona ma non straordinaria. Anzi, con qualche leggera stonatura. Al naso, ad esempio, questa Barbera ha rivelato profumi molto intensi ma non particolarmente eleganti. Si riconoscono note di frutta stramatura piuttosto evidenti e, soprattutto, un sentore di legno che, non essendo ben integrato con il resto dei profumi, finisce con il sovrastare.

Nel loro complesso i profumi dell’”Ai Suma” sono stati giudicati più potenti che eleganti. In bocca si è rivelata un vino un po’ squilibrato, con le note di legno in evidenza su tutto. Le sensazioni fruttate, tipiche della Barbera, ci sono ma restano in secondo piano e hanno bisogno di parecchi minuti per farsi strada nella fitta trama creata dal legno. È indubbiamente un vino dotato di un’incredibile concentrazione ma tutta questa ricchezza finisce con il renderlo meno piacevole. Dalla sua ha però il fatto di essere un vino ancora molto longevo. È probabile quindi che con il passare degli anni le sensazioni più evidenti di legno tenderanno ad amalgamarsi, permettendo così al vino di esprimersi meglio. Per ora, purtroppo, 46 euro per una bottiglia di questo tipo sono decisamente troppi.

gennaio 2008 Il mio vino

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Davide e Golia In passato la Barbera era considerata un vinello molto popolare, piacevole e facile da bere.

Con il tempo, però, le cose sono cambiate. I produttori di Barbera hanno capito che lavorando le loro uve con tecniche più moderne si poteva ottenere molto di più. Alcuni hanno deciso di introdurre l’uso massiccio di botti e barrique per smussarne gli “spigoli”, rendendo il vino più morbido e vicino al cosiddetto gusto internazionale.

Due filosofie diverse Questo processo evolutivo ha dato vita a due diversi tipi di Barbera. Il primo, più tradizionale, resta un vino semplice e facile da bere. Un rosso fragrante, con una buona acidità e un’ottima freschezza. Il secondo è un vino più strutturato e complesso. Un rosso molto concentrato, spesso ottenuto da uve vendemmiate molto mature. Di questa categoria fanno parte prodotti che possono anche essere molto buoni ma a volte poco “riconoscibili” come Barbera. È il caso del Golia di questo mese. Si tratta della Barbera d’Asti Doc “Ai Suma” 2004 dei Braida, una delle più conosciute cantine piemontesi, famosa per la qualità dei suoi vini e, purtroppo, anche per avere l’abitudine di calcare un po’ la mano

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sui prezzi. Questa Barbera, che rappresenta la punta di diamante della sua cantina, si trova sugli scaffali delle enoteche a 46 euro, una cifra davvero ragguardevole,

specie se confrontata con il prezzo medio delle altre Barbera in commercio. Ma questo, chiaramente, non sarebbe di per sé un problema. Se un vino è davvero buono

non c’è nulla di male a fare, di tanto in tanto, un piccolo investimento per comprarne una bottiglia speciale. Noi però abbiamo deciso di verificare personalmente la qualità di questa “super Barbera” andando in enoteca e acquistandone due bottiglie da mettere in degustazione. Purtroppo il responso dei nostri esperti non è stato positivo come il nome del produttore e il prezzo pagato avrebbero richiesto. La Barbera “Ai Suma” 2004 di Braida, infatti, è risultata un vino buono ma “esagerato”, con qualche squilibrio e, soprattutto, con un forte sentore di legno particolarmente evidente e persistente. Un vino che certamente non merita una stroncatura ma dal quale, considerato anche il prezzo, ci saremmo aspettati davvero qualche cosa di più.

Davide 8 EURO

9 EURO

Barbera d’Asti Doc Superiore “Camparò” 2004 Cascina La Ghersa viale San Giuseppe 19 14050 Moasca (At) tel. 0141.856012 www.laghersa.it

Barbera d’Alba “Nicolon” 2005 Negro Fraz. Sant’Anna 1 12040 Monteu Roero (Cn) tel. 0173.90252 fax 0173.90712 www.negroangelo.it

Nel bicchiere si presenta di un colore rosso granato con riflessi violacei non molto intensi ma vivi. Ha bisogno di alcuni secondi di contatto con l’aria per dare il meglio di sé ma ciò nonostante, fin dalla prima volta che si avvicina il bicchiere al naso, si rileva un piacevole bouquet di profumi che ricordano soprattutto la frutta rossa matura. In bocca conferma le stesse piacevoli note di frutta rossa rilevate in precedenza ed è dotata di una buona la struttura e un perfetto equilibrio. Ha una punta di tannicità un po’ marcata ma è comunque un vino fresco e facile da bere, lungamente persistente che lascia una leggera sensazione amarognola in bocca. Costa quasi sei volte meno del Golia.

Nel bicchiere si presenta di un colore rosso rubino con riflessi violacei. Un vino che colpisce fin da subito per l’intensità dei suoi profumi con note fruttate di grande piacevolezza. Si riconoscono in particolare la ciliegia e l’amarena ben integrate con note più particolari di spezie dolci, come la vaniglia. Con il passare dei minuti, ossigenando bene il vino nel bicchiere, i profumi evolvono ulteriormente, arricchendosi di note ancora più piacevoli di ribes, cioccolato e pepe. In bocca è un vino assolutamente ben fatto, fresco, ricco, armonico e dotato di una buona acidità. Non mancano le note più tipiche di frutta rossa ben matura e una leggera tannicità che non disturba affatto. Il finale è lungo e gradevole.


Le Barbera più moderne spesso sono buoni vini ma rischiano di essere poco “riconoscibili”.

Un bel gruppo di Barbera Parzialmente delusi dal risultato della degustazione, i nostri esperti hanno fatto quello che meglio sanno fare. Hanno individuato un gruppo di Davide, ossia di quattro Barbera in grado non solo di reggere il confronto con l’”Ai Suma” di Braida ma di vantare un rapporto qualità prezzo migliore. Tra loro ci sono due Barbera che appartengono al gruppo di quelle più tradizionali e due invece prodotte con la concezione più moderna. È importante sottolineare questo fatto perché le critiche mosse dai nostri degustatori alla Barbera di Braida non sono legate alla sua filosofia di produzione ma ad alcune caratteristiche proprie del vino. Questo approccio ha permesso ai nostri esperti di mettere a confronto Barbera d’Asti

e Barbera d’Alba, tipologie leggermente diverse ma sostanzialmente simili. Appartiene al gruppo di quelle più tradizionali la Barbera d’Asti Doc Superiore

9,50 EURO

“Camparò” 2004 di Cascina La Ghersa, un vino fresco e facile da bere, che nel bicchiere si presenta con un bel colore con riflessi violacei non molto intensi e vivi. I no-

11 EURO

Barbera d’Asti Doc “Zucchetto” 2006 La Morandina Strada Morandini 11 12053 Castiglione tinella (Cn) tel. 0141.855261 fax 0141.852153 www.lamorandina.com

Barbera d’Asti Doc Superiore “La luna e I Falò” 2004 Terredavino Via Bergesia 6 12060 Barolo (Cn) tel. 0173.564611 www.terredavino.it

Caratterizzata da un colore rosso rubino carico con riflessi porpora, quasi violacei, è la Barbera più giovane del gruppo. Al naso i profumi sono di buona intensità con note di frutta rossa e una sensazione quasi agrodolce. Bastano pochi minuto di ossigenazione nel bicchiere perché compaiano anche piacevoli sensazioni floreali e delle note speziate di buona eleganza che ben si integrano con gli altri profumi. In bocca si rivela un vino rotondo, pieno e corposo, con note fruttate che ricordano l’amarena e la ciliegia. Una Barbera armonica con la giusta acidità e il tannino ben bilanciato. Il finale è balsamico e lascia una piacevole sensazione di freschezza che persiste per parecchi secondi dopo aver bevuto.

Nel bicchiere si presenta di un bel colore rubino con riflessi violacei che tendono lievemente al granato. I profumi sono intensi di frutta rossa matura con delle note di amarene sotto spirito di buona freschezza. Con il passare dei minuti, dopo aver fatto ben ossigenare il vino nel bicchiere, emergono delle note speziate molto piacevoli che contribuiscono a renderne ancora più complesso il bouquet di profumi. Si riconoscono anche delle leggere note di cioccolato. In bocca è giustamente acido, ben strutturato e dotato di un ottimo equilibrio. È lievemente tannico e lascia per alcuni secondi una sensazione di astringenza in bocca. Il finale è abbastanza lungo e piacevolmente dolce.

stri esperti l’hanno descritta come una Barbera caratterizzata da piacevoli profumi di frutta rossa matura, semplici ma eleganti. In bocca ha dimostrato buona struttura ed equilibrio, con una punta di tannicità un po’ marcata. Senza dubbio un bel vino che, oltretutto, ha il vantaggio di costare decisamente meno del Golia. Sugli scaffali delle enoteche si trova a 8 euro, ossia quasi sei volte meno della Barbera di Braida. Una differenza che di sicuro non si giustifica con la qualità percepita nel bicchiere. Il secondo Davide indicato dai nostri esperti è la Barbera d’Alba “Nicolon” 2005 di Angelo Negro. Anche in questo caso un vino che appartiene al gruppo delle Barbera più tradizionali, caratterizzato da un bel colore rubino con riflessi violacei e profumi intensi, con note fruttate di grande piacevolezza. In bocca si rivela un vino assolutamente ben fatto, fresco, ricco, armonico e caratterizzato da una buona acidità. A suo favore gioca anche l’ottimo rapporto qualità prezzo. In enoteca, infatti, questa Barbera costa poco più della precedente: 9 euro. Appartiene invece al gruppo delle Barbera più moderne il terzo Davide individuato} gennaio 2008 Il mio vino

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Davide e Golia

Ma questa non la batte nessuno Ecco la Barbera che è piaciuta di più ai nostri esperti. Ha un prezzo leggermente

superiore ai Davide ma costa molto meno del Golia e nel confronto è imbattibile.

13 EURO Barbera d’Alba “Donatella” 2005 Baudana Fraz. Baudana 43 12050 Serralunga d’Alba (Cn) tel. 0173.613354 fax 0173.613354 Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso rubino con riflessi violacei. I suoi profumi impiegano qualche minuto ad esprimersi al meglio. Inizialmente, infatti, il vino è un po’ chiuso

dai nostri esperti. Si tratta della Barbera d’Asti Doc “Zucchetto” 2006 prodotto da La Morandina. A differenza dei due precedenti vini, infatti, i nostri esperti l’hanno descritta come un vino rotondo, pieno e cor-

e ha bisogno di rimanere a contatto con l’aria per sprigionare il suo elegante bouquet. I suoi profumi sono intensi e puliti, cioè ben distinti gli uni dagli altri. Si mettono in evidenza apprezzabili note di frutta rossa e di ciliegie sotto spirito. Gradevoli le note speziate, di cioccolato e vaniglia, e balsamiche. In bocca questa Barbera è dotata di una buona acidità e di un tannino che si fa sentire ma non è non troppo marcato. In complessouna Barbera piacevolmente equilibrata, con un finale lungo e fresco.

poso. Ciò nonostante sono sempre ben evidenti i tratti tipici della Barbera, con note fresche di frutta rossa, una buona acidità e tannini non troppo marcati. Un vino moderno dunque ma con delle caratteristiche che ri-

Semplice è meglio Nel corso della degustazione, oltre alla Barbera “Ai Suma” i nostri esperti hanno assaggiato anche la “Montebruna” 2005, sempre di Braida. Un vino considerato, nelle intenzioni del produttore, meno rappresentativo del Golia, ma che i nostri esperti hanno apprezzato di più. Di colore rosso granato, ha profumi puliti di media intensità, con note di frutta rossa

14 Il mio vino gennaio 2008

sotto spirito e particolari sensazioni floreali di violetta e rosa. In bocca è abbastanza ricca, dotata di buona acidità e di tannini non troppo marcati. È un vino fresco e piacevole, non troppo corposo ma certamente dotato di buon equilibrio. Pecca solo in persistenza. Costa in enoteca 13 euro: un prezzo un po’ più alto dei Davide ma, come ha sottolineato uno dei nostri degustatori, se vuoi bere un vino di Braida, devi essere preparato a spendere qualche euro in più.

chiamano subito alla sua tipologia d’origine. Anche in questo caso, tra l’altro, il prezzo è decisamente più basso di quello del Golia. In enoteca una bottiglia costa solo 9,50 euro. Chiude il gruppo dei nostri Davide un’altra Barbera d’Asti Doc Superiore del 2004. Si chiama “La luna e i Falò” ed è prodotta da Terredavino. Rispetto alle tre precedenti è leggermente più cara, dal momento che costa 11 euro in enoteca ma in quanto a qualità non ha davvero nulla da invidiare alla Barbera di Braida. Come la precedente, anche questa Barbera appartiene al gruppo delle “innovative”. Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso rubino con riflessi intensi che tendono al granato. Il suo bouquet di profu-

L’evoluzione delle Barbera è iniziata in vigna. Oggi gli impianti sono più moderni e le rese si sono abbassate.

mi è complesso ed elegante, con note fruttate e speziate molto piacevoli. In bocca è giustamente acida, ben strutturata e dotata di un ottimo equilibrio. Insomma un vino che vale davvero tutti i soldi che costa.

Davvero imbattibile Se i quattro Davide possono tranquillamente reggere il confronto con la Barbera “Ai Suma” 2004 di Braida, i nostri esperti ci hanno segnalato anche una quinta etichetta giudicata addirittura “imbattibile”. E’ la Barbera d’Alba “Donatella” 2005 di Baudana, caratterizzata da un bel colore rosso rubino con riflessi violacei e un bouquet davvero elegante. Note di frutta rossa sotto spirito, spezie e cioccolato si fondono in perfetta armonia tra loro. In bocca è equilibrata, con il giusto tannino e la freschezza che deve caratterizzare una buona Barbera. Un vino davvero molto buono che può anche contare su un eccellente rapporto qualità prezzo. Costa 13 euro, poco più dei nostri quattro Davide, e comunque decisamente meno del Golia. Una bottiglia che vale certamente la pena di comprare per conservarla ❦ nella nostra cantina.




Andiamoci anche noi ◆ Dal 24 al 27 gennaio, Firenze

Cioccolato in piazza Gustare un pezzo di squisito cioccolato in una delle piazze più belle del mondo. Questo lo spirito che anima la Fiera del cioccolato artigianale che si terrà a Firenze, in piazza Santa Croce, dal 24 al 27 gennaio. Per l’occasione potremo assaggiare le creazioni dei mastri cioccolatieri che verranno da tutta l’Italia per farci conoscere i deliziosi frutti di un’arte antichissima. Dal Piemonte alla Siclia il nostro Paese ha, infatti, una tradizione unica nel mondo in quanto ad artigiani del cioccolato. Così come

unica è la nostra tradizione vinicola, che le tendenze del gusto tendono a sposare proprio con il cioccolato. Quello tra vino e cioccolato, infatti, può essere un abbinamento assolutamente esaltante, basta saper scegliere il vino adatto. Visto che siamo in Toscana, non possiamo mancare di assaggiare un boccone di cioccolato sorseggiando un calice di dolce Vin Santo. Per avere maggiori informazioni sulla festa possiamo visitare il sito www.fieradelcioccolato.it

◆ Sabato 19 gennaio, Brentonico (Tn)

◆ Domenica 13 gennaio, Montorso Vicentino (Vi)

Sulla pista dei sapori delle malghe

La festa del Recioto

Un’intera giornata a spasso sull’Altopiano Brentonico coperto d’inverno da una spessa coltre di neve, andando di malga in malga ad assaggiare i piatti tipici della cucina trentina di montagna. Questo il succo dell’invitante programma di Golosaneve 2008, evento che si terrà sabato 19 gennaio lungo la pista, percorribile a piedi oppure con gli sci, che collega cinque tra i più accoglienti agriturismi di montagna dell’Altopiano. Dalle 9,30 del mattino gli sciatori potranno incamminarsi lungo la via partendo da uno dei capolinea dell’itinerario di degustazione, a Polsa o a San Valentino. Chi preferisce lasciare a casa gli sci e armarsi invece di “ciaspole”, le racchette da neve, nel piazzale di Polsa troverà una guida alpina che lo accompagnerà in piccoli gruppi lungo il percorso. La quota di iscrizione costa 20 euro e comprende l’assaggio dei menu proposti nelle cinque malghe, in abbinamento con alcuni vini del Trentino, come il bianco aromatico Muller Thurgau e il rosso Marzemino. Per informazioni telefoniamo all’Ufficio Turistico di Brentonico allo 0464.395149 o mandiamo una email all'indirizzo brentonico@aptrovereto.it

Non tutte le uve vengono spremute in autunno, subito dopo la vendemmia. Quelle usate per fare i vini passiti, ad esempio, vengono pigiate dopo alcune settimane, dopo che la diretta esposizione al sole o la graduale evaporazione in ambienti areati hanno fatto loro raggiungere la massima concentrazione degli zuccheri. Le uve bianche della garganega, usate per fare lo squisito Recioto di Gambellara Doc, dopo la vendemmia vengono legate assieme con dello spago e lasciate ad appassire in luoghi ventilati fino ai primi di gennaio. Poi avviene la spremitura delle migliori “recie”, orecchie in dialetto vicentino, da cui la parola “Recioto”. Si tratta delle cosiddette ali laterali del grappolo di gargamega, ovvero quegli ammassi di acini che sono più dolci perchè esterni e meglio esposti al sole. Per assaggiare qualche sorso di Gambellara Doc Recioto direttamente nel suo luogo di produzione, possiamo recarci a Montorso Vicentino dove, nella giornata di domenica 13 gennaio, si tiene la “Spremitura pubblica dei picai del Recioto”. I “picai”, ovvero gli intrecci di questi dolcissimi grappoli, verranno pigiati nella corte della Villa da Porto Barbaran, segnando di fatto la nascita del Recioto di Gambellara 2007, che sarà pronto tra qualche mese. Per informazioni più dettagliate possiamo telefonare allo 0444.320854 oppure visitare il sito www.stradadelrecioto.com

◆ 3 febbraio, Dozza Imolese (Bo)

Pagadebit in mostra A Dozza Imolese c’è la sede dell’Enoteca Emilia Romagna, ente di promozione dei vini regionali. Tra questi c’è il Pagadebit, vino bianco secco da uve bombino bianco, che un tempo veniva usato dai contadini come merce di scambio. Per conoscere questo particolare vino romagnolo possiamo recarci il 3 di febbraio presso il Wine Bar dell’Enoteca Emila Romagna e partecipare a una degustazione speciale dedicata prioprio al Pagadebit. Per informazioni telefoniamo allo 0542.678089.

◆ Gennaio, in tutto il Veneto

Inverno, tempo di radicchio Il radicchio rosso, un tempo chiamato “cicoria rossa”, è il protagonista indiscusso di tante squisite ricette della tradizione gastronomica veneta. Di questa particolare verdura ne esistono diverse varietà, come i rinomati Radicchio Rosso di Treviso, Radicchio Rosso di Dosson, Radicchio Variegato di Castelfranco. Per avere una gustosa dimostrazione di come questo prodotto riesca a valorizzare i piatti più disparati possiamo recarci nelle località che ospitano le varie “Mostre mercato” a lui dedicate. Una di queste si tiene il 13 gennaio a Mirano (Tv), un’altra va in scena a Preganzol (Tv) dal 18 al 20 gennaio, un’altra ancora a Dosson di Casier dal 25 gennaio al 3 febbraio. Per i n for ma zion i possia mo telefona re a llo 0422.486073 oppure mandare un'email a consorzio@ radicchioditreviso.it gennaio 2008 Il mio vino 17


la magia della Falanghina

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Uva dalle origini antichissime, la falanghina è diventata oggi uno dei portabandiera dell’enologia campana e dà vita a vini bianchi secchi, passiti e spumanti 18

Il mio vino gennaio 2008

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n autentico e prezioso gioiello”, così Luigi Veronelli definiva la falanghina, il vitigno autoctono a bacca bianca più diffuso nelle cinque province della Campania. Per anni è stata un’uva tra le tante che costituiscono il ricchissimo patrimonio enologico della regione, un’ancella al seguito delle “più nobili”

fiano e greco, storicamente conosciute e apprezzate anche sui mercati internazionali. Attualmente, invece, la falanghina vive un momento di gloria. È infatti protagonista di una grande riscoperta e rivalutazione, insieme ad altre uve locali. Oggi è utilizzata in purezza o in assemblaggio con altri vitigni per produrre


Nella Doc dei Campi Flegrei si produce sia la Falanghina secca sia la versione spumantizzata.

Dagli Appennini al Golfo

vino nella versione secca, passita o spumantizzata in molte delle 20 denominazioni di origine campane. La più diffusa è comunque quella secca che, nelle sue migliori espressioni, ha profumi delicati, fruttati e floreali, dal gusto sapido, fresco, di buona acidità e struttura, con note fruttate fini e delicate e un retrogusto leggermente amaro

che ricorda il melograno. Per anni si è pensato che in tutto il territorio della regione Campania ci fosse un unico tipo di falanghina, chiamata flegrea, nome che deriva dal greco flégo che significa ardere e che fu dato dagli antichi coloni greci ai Campi Flegrei, una zona della Campania che ricordava loro la penisola vulcanica di Flegra, in

Grecia. Di recente invece, una serie di studi specialistici ha rivelato che ne esiste un’altra varietà, quella beneventana, coltivata nell’omonima provincia. All’occhio dei non addetti ai lavori possono sembrare uve simili, in realtà hanno caratteristiche genetiche diverse e danno vita a vini bianchi che hanno delle differenze di gusto.

La falanghina è un’uva che ha saputo adattarsi con facilità a territori diversi, dal Casertano al Cilento, dal Sannio al Volturno, dalla Valle Caudina ai Campi Flegrei. Proprio l’area dei Campi Flegrei, in provincia di Napoli, è una tra le più vocate per quest’uva nella regione. Si tratta di un territorio che si affaccia sul Golfo di Napoli e comprende anche la zona alle spalle del golfo e verso il casertano. Un’area dalle grandissime ricchezze culturali e paesaggistiche. Sulla costa le vigne sono incastonate come gioielli nel paesaggio mozzafiato delle scogliere di tufo del Monte di Procida e si estendono, poi, alla Solfatara di Pozzuoli. Nell’interno, le colline, coperte da una fitta vegetazione verde brillante, si alternano in un armonioso sali scendi ad antichi crateri ormai spenti. Una serie di rilievi vulcanici che accolgono negli avvallamenti tra gli uni e gli altri suggestivi laghetti come quello d’Averno, di Miseno, di Fusaro e Lucrino. In questo straordinario panorama s’inseriscono i vigneti di falanghina che crescono a ridosso dei crateri, su terre costituite dagli strati di lava fuoriuscita da antiche eruzioni. Il vino fatto da queste uve acquisisce dalle terre ricche di tufi, ceneri e lapilli un profumo e un gusto del tutto originale, carico di note fresche, minerali e balsamiche, con aromi che ricordano la mela e sensazioni speziate che sono caratteristiche del vitigno. Spostandosi verso il casertano, invece, prevale la nota sapida. Nella zona più a nord, dove la provincia di Caserta confina con il Lazio e il Molise, si trova una vasta area collinare che da Sessa Aurunca e dalle pendici del vulcano spento di Roccamonfina si spin- } gennaio 2008 Il mio vino

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la magia Acquisto azzeccato Sannio Doc Falanghina “Opera” 2006 Torre Gaia Dugenta (Bn) tel. 0824.978172 www.torregaia.net 8,50 euro

Taburno Doc Falanghina 2006 Cantine Tora Torrecuso (Bn) tel. 0824.872254 www.cantinetora.it 9 euro

Sannio Doc Falanghina 2006 Taburni Domus Torrecuso (Bn) tel. 0824.876109 www.taburnidomus.com 11 euro

Sannio Doc Falanghina Passito “Porta dell’Olmo” 2001 Corte Normanna Guardia Sanframondi (Bn) tel. 0824.817004 www.cortenormanna.it 14,50 euro

Giallo paglierino intenso con riflessi dorati, ha profumi di media intensità ma di ottima eleganza e finezza con una piacevole sensazione di frutta gialla e di agrumi. In bocca spicca l’acidità supportata da una buona struttura. Un bianco elegante dal finale di gusto decisamente equilibrato.

Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdi. Al naso si colgono profumi di frutta matura a polpa bianca, frutta esotica, banana, sentori agrumati e ananas, il tutto seguito da gradevoli sensazioni di zafferano. In bocca si ritrovano le note di frutta. Un bianco equilibrato, di buona persistenza, rotondo e fresco.

Colore giallo paglierino vivo e brillante. I profumi sono di media intensità con note di frutta gialla leggermente candita e una piacevole sensazione di pietra focaia sul finale. In bocca ha una buona acidità unita a una struttura di media intensità e a una gradevole sensazione aromatica che ricorda gli agrumi.

Colore giallo dorato carico tendente all’ambrato vivo e brillante. I profumi sono molto intensi con evidenti note dolci, non stucchevoli, che ricordano il miele e la frutta secca e una piacevole sensazione fresca di agrumi. In bocca ritornano le note dolci e di frutta secca ben equilibrate dall’acidità. La dolcezza si ritrova, gradevole, anche nel finale.

particolare alla falanghina, il Sannio. Abitata anticamente dal popolo dei Sanniti, questa zona oggi racchiude nei comuni della provincia di Benevento tradizioni enologiche antichissime. Percorrendola in macchina ci si immerge in chilometri e chilometri di vigneti col-

tivati su terreni molto ben esposti e particolarmente adatti alla coltivazione della falanghina, quelli dell’area del beneventano e del Monte Taburno. Caratteristica particolare della Falanghina prodotta nel Sannio è un lieve aroma affumicato. Quella Beneventana ha maggiore

ge fino al monte Massico. Qui si produce una Falanghina dai profumi intensi, con note di frutta, di fiori freschi e di pompelmo. Nel cuore della Campania, in buona parte della provincia di Benevento, si trova un’altra area collinare molto vocata alla viticoltura e in

struttura rispetto a quella di Caserta o Napoli e, per la sua ottima acidità, si presta facilmente alla produzione di vini passiti e spumanti.

Storia, mito, leggenda La storia della falanghina si perde nella notte dei tempi. Una leggenda diffusa nella zona del Massico racconta di un agricoltore vecchio e povero di nome Falerno che, incontrando Bacco, gli diede ospitalità offrendogli tutto quello che aveva, cioè latte, miele e frutta. Per ringraziarlo, Bacco trasformò il latte in vino e poi face sì che alcune aree del monte Massico fossero ricoperte da vigneti rigogliosi. Da qui la grande diffusione della falanghina in Campania. Le origini di questo vitigno sono antiche e nobili ma anche incerte. Probabilmente la falanghina, come molti altri vitigni, è arrivata nel Sud Italia dalla Grecia. Anche sul nome dell’uva La falanghina dà il meglio quando è coltivata in zone collinari e dove il clima è ventilato e asciutto.

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Il mio vino gennaio 2008



la magia Ottimo affare

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Beneventano Igt Falanghina 2006 Colle di San Domenico Chiusano San Domenico (Av) tel. 0825.985423 www.cantinecolledi sandomenico.it 4,80 euro

Roccamonfina Igt Falanghina “Risera” 2006 Porto di Mola Galluccio (Ce) tel. 0823.925907 www.portodimola.it 5,60 euro

Colore giallo paglierino brillante tendente al dorato. Al naso presenta note minerali, vegetali e di frutta gialla come la pesca. In bocca si ritrovano le sensazioni percepite al naso, sostenute da un’acidità marcata e da una sensazione alcolica evidente.

Colore giallo dorato scarico. Al naso presenta profumi dolci di miele d’acacia e frutta surmatura, albicocca secca e confettura, bilanciati da una nota erbacea aromatica come il dragoncello. In bocca è fresco, sapido e persistente.

Taburno Doc Falanghina 2006 Fontanavecchia Torrecuso (Bn) tel. 0824.876275 www.fontanavecchia.info 6 euro

Falanghina Spumante Extra Dry “Astro” Cantine degli Astroni Napoli tel. 081.5884182 www.cantine astroni.com 7,50 euro

Colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso emergono profumi di camomilla, di frutta gialla matura, note dolci e quasi agrumate. In bocca spicca l’acidità che lo rende fresco e il gusto lieve del pompelmo. Il finale è persistente.

Uno Spumante giallo dorato con riflessi brillanti dai piacevoli sentori vegetali e minerali, con lievi note agrumate e di pesca. In bocca ha una buona acidità, è morbido e fresco, con sensazioni di frutta dolce matura. Il finale è persistente.

Guardiolo Doc Falanghina “Selezione” 2006 La Guardiense Guardia Sanframondi (Bn) tel. 0824.864034 www.laguardiense.it 7,50 euro

Campi Flegrei Doc Falanghina “Vigne del Fuoco” 2006 Caputo Carinaro (Ce) tel. 081.5033955 www.caputo.it 7,70 euro

Colore giallo paglierino con riflessi verdi. I profumi ricordano la pesca, il limone e l’arancia. In bocca l’acidità e la morbidezza sono ben bilanciate. Il finale è mediamente persistente, con una nota ammandorlata gradevole.

Colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso presenta note di frutta bianca e di mandarino che rendono fresco il vino. In bocca è strutturato, ha buona acidità e gradevoli sensazioni di frutta matura. Sul finale emerge una nota di mandorla.

Sannio Doc Falanghina 2006 D’Antiche Terre Manocalzati (Av) tel. 0825.675689 www.danticheterre.it 8 euro

Campi Flegrei Doc Falanghina 2006 Cantine Farro Bacoli (Na) tel. 081.8545555 www.cantinefarro.it 8 euro

Colore giallo paglierino con riflessi dorati brillanti. Al naso si colgono la pesca e il mandarino con una lieve nota minerale. In bocca una gradevole nota acida lo rende fresco. Persistente ed equilibrato, chiude sul finale con buone note ammandorlate.

Questa Falanghina ha colore giallo paglierino. Al naso presenta profumi molto tenui, con note floreali e di cedro candito. In bocca si ritrovano le sensazioni percepite al naso, arricchite da qualche sensazione citrina. Buona la persistenza.

Il mio vino gennaio 2008

“falanghina” ci sono diverse ipotesi. Secondo una di queste deriverebbe dai paletti di legno di castagno utilizzati per la coltivazione. I greci, infatti, adottando il sistema ad alberello, lasciavano che i tralci crescessero fino a cadere sul terreno. In Campania, però, la forte umidità del terreno faceva ammuffire l’uva. Quindi la vite venne sollevata da terra con dei paletti di legno. Una soluzione adottata dai Romani che in latino chiamavano i paletti phalangae, dando così il nome all’uva. Secondo un’altra teoria, invece, il nome deriverebbe dalla forma a “falangetta” dell’acino. Da qui la parola grecolatina falange che si è poi trasformata in falanghina. Secondo una terza teoria, il nome proverrebbe dalla falernina, cioè dall’antico vitigno con cui si faceva il Falerno, un vino molto apprezzato dai Romani. Notizie certe su quest’uva risalgono al 1825, quando la falanghina fu citata in un trattato come uno dei migliori vitigni di origine sannitica. Agli inizi del Novecento arrivò l’epidemia di fillossera, un parassita della vite venuto dall’America, che mise in ginocchio la viticoltura europea e, tra le altre, devastò le coltivazioni di falanghina. Da qui partì il declino di quest’uva antichissima. Molti vigneti furono del tutto abbandonati tanto che, negli anni Sessanta, la falanghina era quasi scomparsa dal territorio campano, salvo qualche eccezione in provincia di Caserta e di Napoli. Nei pressi del Lago d’Averno, infatti, pochi ceppi centenari sfuggiti all’attacco della fillossera continuarono ad essere coltivati per far fronte solo alle necessità familiari o per produrre vino “da taglio”, cioè da unire ad altri vini per arricchirne la gradazione alcolica e la struttura. La riscossa venne negli anni Settanta grazie all’iniziativa di un gruppo di viticoltori che si impegnò con caparbietà e lungimiranza nel recupero e nella rivalutazione


Un vino, due vitigni Un studio condotto dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e dall’Università di Portici, coordinato rispettivamente da Michele Manzo e Antonella Monaco, ha classificato due tipi di falanghina, assolutamente diversi, che hanno in comune solo il nome. Si tratta dalla falanghina flegrea e di quella beneventana. La falanghina flegrea è chiamata anche fallanghina, uva falerna, falerno veronese, falanghina verace. È diffusa nella provincia di Napoli e trova il suo habitat naturale nell’isola di Procida, nella zona dei Campi Flegrei e nel Sannio. Una delle sue migliori qualità è che conserva inalterate le sue caratteristiche organolettiche, qualunque

sia la zona dove viene coltivata. Il grappolo della falanghina flegrea ha forma cilindrica, senza ali, l’acino è arrotondato e ha colore grigio giallastro. Quest’uva è presente nei vini delle Doc Campi Flegrei Bianco, Falerno, Capri Bianco, Penisola Sorrentina Bianco, Costa d’Amalfi Bianco e Lacryma Christi del Vesuvio Bianco, oltre che nel Falerno del Massico Bianco e nel Galluccio Bianco. La falanghina beneventana è stata a lungo confusa con quella flegrea. Si distingue per il grappolo a forma piramidale con un’ala e l’acino ellittico e ha la buccia di colore verdegiallo. Quest’uva è alla base delle Doc Guardiolo o Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Sannio, Solopaca e Taburno.

del vitigno. A favorirne la riscoperta anche la legge che nel 1989 istituì la Doc Falerno del Massico Bianco e prescrisse l’uso di uva falanghina “in purezza”, cioè senza aggiunta di altre uve bianche. Negli anni Ottanta e Novanta i primi risultati: il vitigno tornò progressivamente agli antichi splendori, tanto che al momento in Campania ci sono circa 1600 ettari coltivati a falanghina, quasi il triplo del greco e del fiano. Il successo commerciale di quegli anni, dovuto anche al buon rapporto qualità prezzo della Falanghina, fece sì che questo bianco si diffondesse rapidamente anche in zone della Campania in cui non era presente, come l’Irpinia. Oggi, per molti produttori la Falanghina non è più uno dei tanti bianchi in una vasta

gamma di prodotti, bensì un vino di grande versatilità, in grado di valorizzare all’intera produzione di un’azienda.

La produzione Oggi la falanghina si estende su un’area pari al 5% dell’intera superficie vitata regionale. Il vitigno è abbastanza resistente a muffe come la botrite ma piuttosto sensibile a funghi microscopici come la peronospora, che colpisce le foglie, i germogli e i grappoli lasciando delle macchie circolari e che compromette le uve se non è fermata in tempo. Le forme di coltivazione ideali sono quelle che si sviluppano in verticale, come il Guyot, un sistema a } Grazie alla sua buona acidità, la Falanghina è in grado di affrontare qualche anno di invecchiamento.


Vini Top Beneventano Igt Falanghina 2006 Nolae Cimitile (Na) tel. 081.3626224 www.nolaevini.com 4 euro Questa Falanghina dal colore giallo paglierino con riflessi dorati brillanti presenta profumi intensi che ricordano la frutta esotica, come la papaia, uniti a una leggera sensazione dolce di pasticceria. Il finale è carico di aromi. In bocca risulta un bianco di struttura, dalla gradevole sensazione di pompelmo che dona freschezza. Nel finale si percepisce una gradevole nota ammandorlata.

Beneventano Igt Falanghina 2006 Villa Raiano S. Michele di Serino (Av) tel. 0825.595663 www.villaraiano.it 9,50 euro

Questa Falanghina ha un colore giallo paglierino carico con riflessi dorati. I profumi sono intensi ma di buona eleganza e finezza con un richiamo ai fiori e alla frutta gialla come la pesca e l’albicocca. In bocca si sente una piacevole sensazione calda data dall’alcol, accompagnata dalla struttura e dalla buona sensazione di frutta gialla. Sannio Doc Falanghina Vendemmia Tardiva “Alenta” 2005 Nifo Sarrapochiello Ponte (Bn) tel. 0824.876450 12 euro

Una Falanghina fatta con uve surmaturate. Il colore giallo dorato intenso. Al naso emergono profumi che ricordano l’albicocca, l’uvetta sultanina, la frutta esotica. Si percepiscono anche gradevoli note minerali. In bocca è un bianco abbastanza ricco, in cui si ritrovano i sentori fruttati. È morbido, di buona struttura e ha un finale persistente davvero piacevole.

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Il mio vino gennaio 2008

I numeri della falanghina La falanghina è uno dei più importanti vitigni a bacca bianca, con una superficie di 1.559,44 ettari. La superficie coltivata a falanghina per la produzione di vini a denominazione di origine è pari al 37% della superficie complessiva occupata dal vitigno e il 13% della superficie vitata regionale destinata a vini a denominazione di origine. Le Doc e Igt fatte con la falanghina sono più di

spalliera che garantisce una migliore illuminazione delle foglie, ventilazione e potatura perché i tralci e le foglie crescono in verticale lungo fili metallici che corrono da palo a palo. Il vitigno, mediamente produttivo e vigoroso, inizia la fase di piena maturazione nella seconda metà di settembre e viene vendemmiato tra fine settembre e inizio ottobre.

Versatile anche negli abbinamenti Oggi la Falanghina è fatta con notevole qualità da alcuni produttori. A seconda delle zone è prodotta sotto denominazioni Igt e Doc campane diverse. In base a quanto stabilito dai Disciplinari questo bianco può essere fatto con falanghina in purezza o in assemblaggio con altre uve a bacca bianca ed è vinificato sia in acciaio che in botti di legno. Si fa in tre tipologie diverse. La più diffusa è la versione secca base, ma si trova anche quel-

12. In purezza è utilizzata perlopiù nel Falerno del Massico Doc e nel Galluccio Doc. Entra sia in uvaggio, sia in purezza nel Campi Flegrei Doc, nel Guardiolo Doc, nel Penisola Sorrentina Doc, nel Beneventano Igt, nel Sant’Agata dei Goti Doc, nel Solopaca Doc, nel Sannio Doc, nell’Irpinia Doc e nel Taburno Doc. Partecipa in assembalggio con altre uve bianche nel Capri Doc, nel Costa d’Amalfi Doc e nel Vesuvio Doc.

la fatta con uve da vendemmia tardiva. Nella versione secca questo bianco è un perfetto compagno dei piatti della cucina mediterranea e marinara. Quindi, è ottimo con i primi a base di sugo di pesce, di verdure e pomodoro, le minestre di legumi e funghi, oppure con i secondi di pesce in umido o alla griglia, le carni bianche, i formaggi a pasta molle come il caprino non stagionato e la mozzarella di bufala.Oltre a quella secca, c’è anche la versione passita, un eccellente vino da meditazione che non teme l’invecchiamento e accompagna alla perfezione dolci e biscotti senza crema, fatti con la pasta di mandorle. Esiste poi la versione spumantizzata sia con Metodo Charmat sia con Metodo Classico. Un ottimo vino da aperitivo da servire rigorosamente a non più di 10° C, accompagnandolo ad antipasti a base di frutti di mare e crostacei, guarniti da salse dal gusto delicato. ❦




la grande delusione

Rosso, rosso e basta Renzo Rosso, stilista veneto, da qualche tempo fa vini puntando sul marchio Diesel. Però il suo Rosso di Rosso 2003, Veneto Igt, lo ha tradito i sono persone che grazie a ingegno, coraggio e passione, fanno per anni eccellenti prodotti o mestieri. Poi, raggiunti fama e benessere, si mettono a coltivare hobby. Fin qui tutto bene. Il problema nasce quando questi hobby vogliono diventare in fretta griffe, status symbol, modi per apparire, per essere protagonisti. Specie nel mondo del vino, in cui persino il lavoro quotidiano è spesso in balia di fattori esterni, imprevedibili e spesso non subito collegati tra loro. Renzo Rosso è un geniale imprenditore veneto di origini contadine, che ha conquistato e conquista il mondo con i suoi capi d’abbigliamento. Cominciò con un paio di jeans etichettati Diesel e su quelli, grazie alla sua bravura, ha poi rapidamente “cucito” un impero. In tempi recenti s’è messo a fare vino, come altri personaggi della moda. Quello più importante è il “Rosso di Rosso”, fatto con merlot e cabernet, quindi un taglio bordolese, come di-

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cono gli esperti. Il vino ci era stato presentato da un sommelier che lo aveva assaggiato nella cantina del produttore. Noi lo avevamo preso in considerazione per l’articolo sui rossi ottenuti con taglio bordolese, pubblicato nel numero di dicembre 2007. Preso in considerazione e basta, perché quando siamo andati per comprarlo c’è venuto un coccolone: 180 euro a bottiglia! Però, qualche settimana dopo, la curiosità ha avuto il sopravvento sul portafoglio. Anche perché Rosso, imprenditore-vignaiolo, non difetta certo di idee e mezzi quindi, abbiamo immaginato, se decide di lanciarsi in un’avventura mette prima sul tavolo le carte giuste per non sbagliare. Dunque, chissà che vino super è riuscito a fare. Così, dopo aver affrontato gli accidenti della gentile signora del nostro ufficio amministrativo, siamo andati a comprare questo taglio bordolese-veneto, come lo abbiamo ribattezzato. Perché fatto con merlot e cabernet insieme,

Lo scontrino Tutti i vini che alla degustazione ci danno una grande delusione li compriamo presso enoteche di grande fama per essere certi che le bottiglie siano state conservate al meglio. Noi ne compriamo sempre almeno due per essere sicuri che la delusione non dipenda da una singola bottiglia andata a male. Pubblichiamo lo scontrino fiscale relativo al nostro acquisto sia per confermare che il vino è stato acquistato

presso una enoteca nota per la qualità della conservazione, sia per certificare il prezzo pagato, prezzo che è sempre elemento decisivo perché la delusione sia davvero “grande”. È evidente che la enoteca presso la quale noi abbiamo acquistato il vino non ha alcuna responsabilità in merito alla qualità del prodotto venduto. Il solo fatto che abbiamo deciso di comprarlo lì è segno che si tratta di una enoteca di grandissima qualità.

uve che nel Triveneto ben conoscono e coltivano. Beh, volete sapere quale è stata la definizione più simpatica al termine della degustazione? Rozzo di Rosso. Non vuol essere certo offesa personale ma solo definizione per un vino completamente disarmonico, dalle caratteristiche “accatastate” più che amalgamate, quasi estraneo rispetto alle regole di una corretta vinificazione. Un vino rozzo, appunto o, come ha detto qualcun altro, una specie di vino del contadino vecchio stile, fatto in una cantina a dir poco disordinata. Esagerato? Allora entriamo più in dettaglio, premettendo solo che a fine degustazione il vino non ha preso manco per i capelli una sufficienza.

Bel colore pessimo odore Visto che Rosso, Renzo, è attento al fatto estetico, i suoi tecnici di cantina gli hanno messo lì un vino che nel bicchiere è stato una bellezza: rosso brillante, con note porpora evidenti. Al naso subito un contraccolpo schiacciante. Si sono fatte avanti note di frutta stramatura, fino a esprimere sensazioni di ossidazione, di mela grattugiata lasciata lì. Delle note fresche zero, neanche un’avvisaglia, ma solo odori di cose polverose, di caffelatte avanzato con un biscotto, ormai sciolto, dentro. Sul finale, a complicare la faccenda, note di solvente, di idrocarburi. In bocca la situazione non

è migliorata, anzi a dar disturbo si sono aggiunte note acide non in equilibrio e un tannino molto “sabbioso”, di quelli che grattano le gengive e si cercano di mandar via con la punta della lingua. Il finale è stato corto, nel senso che è svanito subito senza lasciare altre tracce se non di note amare. Il che, a quel punto, è stato preso per un invito, da parte del vino stesso, a lasciar perdere. Così come ha fatto la seconda bottiglia del vino che, come sempre, avevamo comprato per avere conferma o smentita del risultato ottenuto dall’assaggio della prima bottiglia. Un vino povero. Come chi ha speso un capitale, convinto di fare un figurone con gli amici o di bere comunque un prodotto di qualità, all’altezza delle altre cose su cui Renzo Rosso mette mani e passioni. Forse per lui è stato un gioco e va pure bene così. Non lo sono però i 180 euro richiesti ❦ per un vino Diesel. gennaio 2008 Il mio vino

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il più bel fior ne colse Quando la degustazione dei vini produce risultati esilaranti Mio nonno era un cultore di libri e in una parete della sua biblioteca aveva una collezione di libri tutti splendidamente rilegati in pelle con il titolo: “Il più bel fior ne colse”. Era una collana che, a cavallo fra il 1800 e il 1900, proponeva una selezione dei più bei brani di prosa e di poesia della letteratura mondiale. Una specie di Selezione del Reader’s Digest del secolo scorso. Ho ancora con me diversi di questi libri e il nome della collana mi è ritornato alla mente quando, occupandomi molto di vino, mi è capitato di leggere più spesso gli scritti di certi Soloni della degustazione moderna. Io che sono un cultore del linguaggio semplice e alla portata di tutti mi sono spesso trovato a chiedermi cosa può mai passare per la testa di chi dichiara e scrive astrusità senza alcun senso nel tentativo di descrivere i sapori che sente quando assaggia un vino. Dal “retrogusto di foglie di pianta di pomodoro” fino a “si avvertono sapori freschi, di erbaceo e una nota dolce di fruttato e floreale”. Io penso che questo modo di parlare del vino faccia del male a tutti, oltre che a coprire di ridicolo chi lo usa. Allora ho deciso con i responsabili della rivista di prendere in prestito il nome della collana di libri collezionati da mio nonno e di offrire ai lettori questa rubrica, intitolata appunto “Il più bel fior ne colse”. Qui ci scambiamo con voi le espressioni più astruse che troviamo nel leggere la descrizione di un vino. Vi assicuro che ci divertiremo un mondo e faremo insieme una montagna di risate. Scopriremo insieme che certe persone hanno proprio il vizio di prendersi troppo sul serio. Vale quindi la pena che siano sommerse da un mare di risate. Iniziamo noi a proporre una selezione ma invitiamo tutti i lettori a mandarci segnalazioni particolarmente risibili. Le pubblicheremo tutte a patto che rispettino la nostra regola fondamentale di dare sempre nome, cognome e indirizzo di tutto ciò di cui parliamo. Quindi le citazioni dovranno essere sempre accompagnate dal nome dell’autore e dalla pubblicazione sulla quale la frase è stata letta. Buon divertimento Gaetano Manti

Il Carciofino In televisione c’è una trasmissione che

da anni consegna il “tapiro d’oro”. Noi ci permettiamo di consegnare simbolicamente “il carciofino”

Uno sciame di apprensione Questo calice pare traversare una fase di flessione. Contrito, intirizzito, sembra aver ritirato parte del suo lato più morbido e fruttato per mostrare adesso i suoi spigoli più accesi. Uno sciame di apprensione. Le linee affusolate, la rigidità espressiva, quell’elevarsi scarno, senza concessioni, senza la giusta polpa. Ha linee e tagli accesi anche al palato, non s’allarga ma ha profondità. Difetta di spessore anche alla chiusura. Spirito di Vino, dicembre2007/gennaio 2008 a proposito del Rosso del Conte 2001 di Tasca d’Almerita.

Naso sussurrato Sfoggia un bel colore oro brillante, ha naso sussurrato, ma personale e complesso, di cera d’api, glicine, incenso, pesca gialla, zucchero grezzo e una curiosa ma piacevole nota di lana umida. Al palato ha oggi un’articolazione chiaramente superiore, energizzante freschezza, travolgente mineralità. Anche in un’annata di medio valore, un vino in grado di emozionare: ancor più se tenuto altri cinque o sei anni in vetro. Bibenda, novembre 2007, a proposito del Vouvray Sec Clos du Bourg 2004.

Falange tannica in guanti di velluto Rubino fitto, quasi impenetrabile. Insolitamente dolce, il varietale di mammole, amarene e visciole, more di rovo, more di gelso e toni vegetali, è nobilitato da spezie fini, tabacco e nuance minerali. Cavalcando alcol e polialcoli, la sensazione di frutta polposa, fresca e speziata, si espande ridondante al palato, per nulla ostacolata da falange tannica in guanti di velluto. 14 mesi in barrique. Faraona al coccio. La guida Duemilavini edizione 2008 a proposito del Saltapicchio 2004 di Boccadigabbia.

Questo mese ha vinto Un turgore, un violaceo ma vivo nerore Il suo frutto cassis ha una profumazione di vis, di linfa, di potenza e di spinta espressiva, un turgore, un violaceo ma vivo nerore che in nessun modo, del frutto nativo, pronuncia una sua qualche anche lievissima ossidazione. Neanche alcun vizio enologico di trasformazione macchia il suo nero cassis nella potenza e nella purezza della sua effusione. Un’onda di polpa dolcemente, mentosamente carnosa, ma di turgore e di definizione, in una parola di dolcezza, veramente abbagliante. Bluastro, mai così nuovo e illibato il suo frutto, il che dà acidità viva al palato, con il tannino fitto ma bilanciato e calibrato. Un gran vino di bordolese suadenza, di mediterranea possanza e potenza, fra i migliori millesimi di sempre vista la virtuosa qualità del suo frutto all’olfatto: un’integrità ossidativa, una nitidezza esecutiva veramente specchiata da gran fuoriclasse di viticole ed enologiche basi. Chapeau. Dall’Annuario dei migliori vini italiani del 2008, di Luca Maroni, a proposito del Solaia 2004 di Antinori. gennaio 2008 Il mio vino 29


come nasce un grande vino

La piccola collina dei capolavori Vigna Rionda è il nome di un dosso tra i colli di Serralunga d’Alba, in Piemonte. Dove i Massolino coltivano nebbiolo per un Barolo Riserva da mettere in prima fila tra gli importanti rossi d’Italia na gobbettina lì in una piccola conca, tra fianchi di colline ripide ridisegnate dai vigneti da cima a fondo. Chi non è del posto, o più precisamente di Serralunga d’Alba, quel rigonfiamento del terreno manco lo nota, abbagliato dall’ampiezza del paesaggio, fatto di creste ondulate, d i ci me innevate, di castelli incombenti su borghi raccolti. Chi invece è di Serralunga e dintorni quel posto, che si ch iama Vigna Rionda, se lo guarda con bramosia, se lo appunta al primo posto nella lista dei desider i, seppur impossibili da realizzare. Impossibili

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perché una zolla di terra libera lì non si trova e, se ci fosse, costerebbe cifre da cardiopalma. Perché del Barolo è una delle zone cru che più cru non si può. Una delle aree migliori in assoluto, in cui il nebbiolo cresce alla perfezione grazie alla natura compiacente: terra, clima, esposizioni, inclinazioni, protezione dai venti. “È il terreno però il vero alchimista”, sottolinea Franco Massol i no, che insieme alla famiglia - padre, zio e fratello - conduce l’azienda che porta il loro c og nom e e che fu fondata a fine ‘800. “Il fondo è marnoso, con prevalenza di calcare compatto. Quando si fanno gli scassi, cioè gli scavi profondi, si tirano su grossi blocchi tufacei di colore quasi blu. Questo tufo,

col tempo e gli elementi atmosferici, si sfalda, si sbriciola e dà la miglior terra da uve possibile”. La sa lunga Massolino su questa collinetta, perché può vantarci ben quattro ettari e mezzo di vigna sui 20 che costituiscono l’intera proprietà, fatta di tanti piccoli appezzamenti sparsi in giro ma tutti nel comune di Serralunga d’Alba, una delle principali capitali enologiche piemontesi. A Vigna Rionda sono piantati dolcetto, barbera e chardonnay ma i due ettari migliori, quelli affacciati a sud, i meglio esposti, spettano quasi di diritto al re, al nebbiolo. Da cui i Massolino ottengono il Barolo Riserva Vigna Rionda, nome in etichetta e nome anche dell’azienda stessa. “Mio bisnonno, quando molti decenni fa riuscì a conquistare una parte della collina barattandola con altre sue vigne posizionate altrove”, racconta il giovane Massolino, “ne fu così entusiasta da dare il nome del terreno e del vigneto anche alla sua impresa agricola”.

Dialogo con le vigne Bisnonno il pioniere, poi il nonno, che allevava anche bestiame ma che già a metà del secolo scorso imbotti-

Barolo Docg Riserva “Vigna Rionda” 2001 Massolino Piazza Cappellano 8 12050 Serralunga d’Alba (Cn) tel. 0173.613138 - fax 0173.613949 www.massolino.it 55 euro


gliava il suo vino. Un signore così fedele al suo lavoro e alla sua terra che a 90 anni si è regalato l’ennesima piccola vigna, continuando a lavorarla da solo fin quasi alla soglia dei 95 anni mentre i due figli, Giovanni e Renato, si occupavano delle cose più moderne dell’azienda: cantine nuove, vasche, commerci. “Poi siamo entrati in campo io e mio fratello Roberto, la quarta generazione”, ricorda Franco Massolino, “anche se mio padre Giovanni e mio zio Renato sono sempre in

pista a dar consigli più che preziosi. La loro esperienza è impagabile, sono persone sempre vissute in vigna, con la quale, ho l’impressione, riescono persino a dialogare. Sai quante volte il loro intervento è ancora determinante per salvare o migliorare un’annata! Poi, grazie al loro lavoro e alla loro lungimiranza, ci siamo trovati in mano un’azienda consolidata e, per questa zona, anche di ottime dimensioni, con ben tre aree cru, Margheria, Parafada e, appunto, Vigna Rionda”. E

i vini? “Abbiamo ampliato la cantina”, sostiene Franco a cui spetta il ruolo di cantiniere, “rimodernato, acquistato tecnologie, botti nuove e tutto quello che serve per assecondare meglio la metamorfosi delle uve in cantina, ma i vini che facevano loro con ben meno mezzi, bevuti a distanza di molti anni, restano ancora imbattibili. Io se fossi sicuro che i vini miei e di mio fratello saranno fra venti anni come sono oggi i vini dei miei familiari fatti vent’anni fa, ci farei non una

firma ma almeno due”. Il pezzo forte dell’azienda è appunto il Vigna Rionda Riserva, un Barolo che, abbiamo scoperto, tutti i nostri esperti vorrebbero avere nella loro cantina privata e chi ce l’ha davvero lo tiene rigorosamente sottochiave. Vino da occasioni speciali. Non tanto per il suo prezzo, 55 euro in enoteca per l’annata 2001, che non è certo poco ma che è molto meno di diversi Barolo che vanno per la maggiore ma di qualità minore. Quanto per il fatto che se ne fanno non più di 10 mila bottiglie, secondo l’andamento della vendemmia e la selezione delle uve. “Abbiamo iniziato a fare il Vigna Rionda nel 1982”, ricorda Franco Massolino “e vuoi la fortuna, vuoi l’annata straordinaria, ne venne fuori subito un Barolo superlativo. Ci gasammo e... facemmo male, perché l’annata successiva, la ‘83, fu un disastro, tanto che il vino non venne proprio fatto, Però, siccome siamo testardi, orgogliosi e soprattutto fiduciosi nelle nostre terre, siamo andati avanti. Altre due annate non sono uscite, la ‘87 e la ‘94, e non uscirà la 2003, perché le uve sono state piuttosto maltrattate dal maltempo”. Dal settembre 2007 è in vendita l’annata 2001, che ha fatto quattro anni in botti grandi, dai 40-50 ettolitri, e due anni in bottiglia. Sei anni nella cantina di Serralunga sono un bel periodo di tempo ma non tanti, secondo lo stesso produttore, per dare assoluta perfezione a questo Barolo. “In merito abbiamo già avviato un progetto: far invecchiare il vino ancora di più. Di ogni annata, a partire dalla 1996, abbiamo tenuto da parte diverse centinaia di bottiglie per farle affinare per altri quattro anni. Il risultato è strepitoso, almeno stando all’assaggio recente proprio della 1996”. Questo perché il Barolo di Serralunga, dopo i quattro Vigna Rionda è la collinetta nel centro della valle dominata dal paese e dal castello di Serralunga. gennaio 2008 Il mio vino

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Tutti quelli che li hanno bevuti, anche esperti e persone estranee alla nostra famiglia, li hanno trovati superlativi”. Dunque l’annata 2001 sarà ancor più buona fra tre anni, ovvero nel 2011? Franco Massolino alza gli occhi al cielo e sorride: “Se le statistiche valgono qualcosa direi di sì. E’ anche vero che giurarlo non potrei, perché anche in cantina, come in vigna, siamo nelle mani divine, tutto può succedere. Il vino è sostanza viva anche quando è lì sdraiato al buio, in bottiglia da anni. L’imprevedibilità non è un rischio, è una cosa che va sempre messa in conto. Gli esempi non ci mancano: prendi l’annata ‘86, considerata forse la migliore in assoluto nella storia del nostro Barolo Vigna Rionda. Per molti fu un disastro, venne giù una grandinata di dimensioni bibliche, in casa ancora se la ricordano con le mani nei capelli. Noi salvammo un frammento di vigna e facemmo il vino più per orgoglio che per dovere. Alla peggio ce lo berremo noi, pensammo. Invece fu una bomba, e ancora oggi clienti di vecchia data ce ne chiedono notizie”. Futuro imprevedibile a parte, noi l’annata 2001 di questo Barolo Riserva ce la beviamo subito. Perchè siamo impazienti, perché ci fidiamo dei nostri esperti, secondo i quali il vino ha già ben espresso le due caratteristiche che sono tipiche dei grandi campioni di Serralunga: potenza ed eleganza.

Corposa armonia L’insegna dell’azienda che si trova proprio sotto la torre medioevale del Castello di Serralunga.

anni di sosta in cantina prevista dal disciplinare (cinque per la Riserva) non esprime al massimo la sua potenzialità. Il territorio circostante, infatti, carica le uve di tannicità e acidità che, se non ben amalgamate anche dal tempo, danno un rosso inizialmente un po’ chiuso,

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scontroso. Sei anni in cantina invece, come hanno sperimentato i Massolino, danno un Barolo migliore. Che sarà super se si hanno risorse, tempo e spazio per tenerlo in affinamento ancora un quadriennio. “A parte quello che stiamo facendo in merito, la convinzione di essere sulla strada giusta viene fuori, come detto, dall’assaggio periodico dei nostri vini di 20 e anche 30 anni fa.

Il vino debutta in grande stile già nel bicchiere con il suo rosso granato intenso arricchito da riflessi violacei. Al naso un campionario intenso e fine di aromi puliti, cioè ben distinguibili, di amarena, frutti di bosco, spezie come il pepe, liquirizia e cioccolato amaro. Sul finale emerge il profumo di una confettura di mirtilli. In bocca il vino regala una buona sensazione calorica. Sul palato è consistente, quasi pastoso, a indicazione del-

la sua intensità complessiva. Al tempo stesso è morbido, con una buona acidità e un tannino armonico. Il finale riporta al gusto la sensazione di spezie, di liquirizia, di frutta rossa. Questo Barolo, per quanto non se ne faccia tanto, è abbastanza facile da trovare nelle enoteche più importanti. “Venderlo bene in Italia ci permette poi di venderlo altrettanto bene anche all’estero”, dice un po’ sibillino Franco Massolino. In che senso? “Sa come fanno gli stranieri? Vengono qui, si fanno un giro per le cittadine intorno o vanno nelle enoteche delle grandi città e vedono se c’è il vino. Se c’è va tutto bene, altrimenti è un problema, perché si dicono: ma se questi produttori non lo vendono dalle loro parti, perché dovremmo comprarlo noi a Tokio o a Boston? Insomma possono pensare che ci sia sotto qualche balla, qualche inghippo”. In cantina al vino che strada viene imposta? “Quella abituale, della tradizione, senza deviazioni. Abbiamo dovuto solo adattare gli spazi alle esigenze, nel senso che noi siamo nel centro storico di Serralunga e quindi non potevamo ampliarci in nessun altro modo se non scavando sottoterra. Insomma, ci sono un po’ di scale da fare ma per il resto usiamo ancora vasche di cemento, che abbiamo però dotato di pannelli di controllo per temperature e rimontaggi, e usiamo botti grandi in legno di Slavonia. Anche la qualità e l’origine del legno hanno la loro importanza, abbiamo sperimentato varie tipologie di botti fino a trovare misura del contenitore e consistenza del legno perfetta per il nebbiolo di Vigna Rionda. Insomma gli strumenti base sono gli stessi di decenni fa, c’è solo maggior organizzazione, miglior razionalizzazione degli spazi, igiene accurata e manutenzione scrupolosa di ogni oggetto. Il resto, il grosso, lo fa la natura che noi cerchiamo semplicemente di assecondare”. ❦



vitigno per vitigno Il perché della scelta Questa rubrica è dedicata ai vini prodotti da monovitigno, cioè fatti con una sola tipologia di uva. Dunque prodotti “in purezza”, oppure realizzati con una netta predominanza di un’unica uva e perciò capaci di conservare quei caratteri ben definiti dati loro proprio dai grappoli che li hanno creati. Ecco tre vini, tra quelli degustati dai nostri esperti, che meglio rappresentano il vitigno.

robabilmente definire il verdicchio “il gioiello delle Marche”, e di Jesi nello specifico, può sembrare fuorviante. In particolar modo perché, pensando ai gioielli, inevitabilmente si associa subito un bel colore giallo oro carico e brillante. Invece gli acini del verdicchio, anche una volta raggiunta la piena maturazione, si presentano con chiare sfumature verdognole che poi si ritrovano anche nel vino. Caratteristica alla quale si deve appunto la provenienza del suo nome. Ma basterebbe soltanto pensare alla diffusione del verdicchio e al prestigio raggiunto dal vino prodotto con questa uva soprattutto nel territorio marchigiano, per rendersi conto di trovarsi davanti ad un vero e proprio tesoro, conosciuto

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Il gioiello delle Marche I nostri esperti ci hanno consigliato due ottimi bianchi e un passito davvero di gran pregio fatti con il verdicchio, vitigno autoctono marchigiano da queste parti fin dall’Ottocento, e oggi celebre in tutto il Paese e anche all’estero. Studi recenti hanno accertato come questo vitigno possa essere considerato a tutti gli effetti un trebbiano di Soave, meglio conosciuto come trebbiano di Lugana. Scoperta che ha portato la diffusione del verdicchio lontano dai colli che circondano Jesi, superando anche i confini della regione stessa. Infatti oltre a fare da protagonista indiscusso nelle Doc marchigiane Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica, appare anche tra i vitigni ammessi nella Doc Esino Bianco. Nelle altre regioni, invece, lo si può trovare in Umbria, nel Lazio e nei dintorni del Lago di Garda, tra Brescia e Verona. Il verdicchio predilige terreni collinari ben ventilati ed esposti al sole, di natura argillo-calcarea. I suoi acini hanno forma sferica, di medie dimensioni, con una buccia sottile e consistente ricoperta di pruina, una cera naturale dell’uva. I grappoli sono di media grandezza con una forma piramidale, piuttosto sporgente sui lati, definendo così quelle che in gergo vengono chiamate ali. Il risultato della vinificazione è un vino generalmente di colore giallo tendente al verdognolo, intensamente profumato, di grande finezza, strutturato, corposo, sapido, di buona acidità e dal finale che piacevolmente ricorda la mandorla amara. Caratteristiche che ne fanno un ottimo bianco fermo piuttosto longevo ma che ben si presta-

no anche alla realizzazione di versioni maggiormente affinate, spumantizzate e persino passite. A questo punto, non ci resta che scoprire quali vini, davvero buoni, i nostri esperti hanno selezionato tra i tanti Verdicchio assaggiati durante le loro degustazioni in redazione e visitando le belle cantine del nostro Paese.

Il “Valle delle Lame” San Paolo di Jesi è un piccolo comune sorto sulle colline marchigiane intorno all’omonimo castello immerso tra le vigne, inutile a dirlo, soprattutto di verdicchio. E proprio su questi dolci pendii, che rientrano nella zona di produzione originaria più antica del Verdicchio, ha sede l’azienda Vignamato. Realtà che da oltre cinquant’anni è impegnata nella produzione di vini di qualità, come ben dimostra questo suo Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico “Valle delle Lame” del 2006, prodotto, dopo aver accuratamente selezionato le uve provenienti dal vigneto adiacente alla via Valle delle Lame, a cui deve il proprio nome. Si presenta con una bel colore giallo paglierino carico dalla tonalità molto brillante. I profumi sono intensi, di Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico “Valle delle Lame” 2006 Vignamato 60038 San Paolo di Jesi (An) tel. - fax 0731.779197 www.vignamato.com 6 euro


Il verdicchio è diffuso in diverse regioni italiane ma trova la sua zona d’elezione sui colli marchigiani.

tica matura, i fiori d’arancio e una fresca nota balsamica. In bocca ritorna tutta la dolcezza della frutta matura ben supportata da una adeguata struttura, da una ricca sapidità e da una piacevole acidità. Note speziate e di frutta secca lasciano nel finale un lungo retrogusto molto piacevole.

Il “Tordiruta”

A dimostrazione del fatto che questo vitigno non teme qualche anno di invecchiamento ma, al contrario, un affinamento un po’ più lungo può arricchirlo di complessità, i nostri esperti hanno individuato come ottimo portabandiera il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “Podium” del 2005 di Garofoli. Una bassa resa per ettaro e una raccolta posticipata solo delle migliori uve, portano in cantina un’ottima materia prima capace di affinarsi tra acciaio e successivo riposo in bottiglia per oltre un anno e mezzo. Questa è la strada intrapresa dalla casa vinicola Garofoli per produrre il “Podium”, un Ver-

A rendere ancora più interessante la versatilità del verdicchio, come abbiamo detto, si possono trovare in commercio diverse tipologie di vino fatte con questa uva. I nostri esperti, a tal proposito, hanno individuato un’eccellente versione passita, prodotta da Moncaro nella cantina di Montecarotto, nel cuore dell’area classica dei Castelli di Jesi. Qui, dei 450 ettari che l’azienda dedica alla coltivazione del verdicchio, solo due sono dedicati alla produzione del passito “Tordiruta”. Un vino molto particolare, frutto di una vendemmia tardiva, seguita da quasi due mesi di appassimento sui graticci. Gli acini vengono volutamente attaccati dalla Botrytis cinerea, meglio conosciuta come “muffa nobile” quando si presenta in forma molto lieve, conferendo così aromi molto particolari. La fermentazione e l’affinamento di circa un anno avvengano quindi in barrique. Poi il “Tordiruta” riposa in bottiglia per un altro anno. Quello del 2004 si presenta di colore giallo dorato carico con riflessi ambrati. I profumi sono intensi con note di frutta gialla matura, di frutta candita,ma anche di zafferano, di miele e di mandorla. In bocca è ricco, vellutato, di buona dolcezza. Tornano gli aromi percepiti all’olfatto, lasciando nel retrogusto piacevoli note speziate.❦

Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “Podium” 2005 Garofoli 60025 Loreto (An) tel. 071.7820162 www.garofolivini.it 11,50 euro

Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Passito “Tordiruta” 2004 Moncaro 60036 Montecarotto (An) tel. 0731.89245 www.moncaro.com 25 euro

buona finezza e complessità. Il bouquet è ricco con note che ricordano la frutta a polpa gialla matura, la pesca gialla e l’albicocca, unite a piacevoli sentori floreali. Già al naso dà una sensazione di pienezza dovuta sia all’intensità degli aromi sia al buon tenore alcolico. Al palato è corposo, strutturato, con un’acidità che ben bilancia la grassezza dell’alcol. Armonico e fresco, lascia nel lungo retrogusto una lieve nota piacevolmente amarognola e una discreta sapidità.

Il “Podium”

dicchio dal colore giallo dorato con tenui riflessi verdognoli. Al naso i profumi giungono eleganti, di buona intensità e ricordano la frutta eso-

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vitigno per vitigno Il perché della scelta Questa rubrica è dedicata ai vini prodotti da monovitigno, cioè fatti con una sola tipologia di uva. Dunque prodotti “in purezza”, oppure realizzati con una netta predominanza di un’unica uva e perciò capaci di conservare quei caratteri ben definiti dati loro proprio dai grappoli che li hanno creati. Ecco tre vini, tra quelli degustati dai nostri esperti, che meglio rappresentano il vitigno.

n una regione come la Toscana, famosa nel mondo in particolar modo per la qualità dei suoi grandi vini rossi, la Vernaccia di San Gimignano ha saputo raggiungere una grande notorietà e alti livelli qualitativi, tanto da essere l’unico bianco toscano ad aver ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita. Questo vitigno non ha nulla a che fare con le varietà di vernaccia che si possono trovare in altre zone del nostro Paese, come ad esempio quella di Oristano coltivata in Sardegna. Sull’origine del suo nome ancora oggi ci si avvale purtroppo solo di ipotesi: chi sostiene che derivi dal termine latino vernaculus, utilizzato per indicare la provenienza proprio da quel luogo ben preciso, evidenziando così l’origine autoctona del vitigno, chi invece attribuisce la paternità del nome a Vernazza, comune ligure delle Cinque Terre. Ben più certa è senza dubbio la sua diffusione che riguarda il territorio circostante il comune di San Gimignano e a cui per l’appunto deve l’altra parte del suo nome. Qui, poco meno di vent’anni fa, occupava già più di 700 ettari, ma la sua presenza in questi territori ha origini ben più

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Vernaccia di San Gimignano Docg 2006 Tenuta Le Calcinaie 53037 San Gimignano (Si) tel. - fax 0577.943007 www.tenutalecalcinaie.com 9 euro

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La signora della Toscana Con la vernaccia di San Gimignano si produce l’unico bianco Docg della regione. Ecco tre validi portabandiera scelti dai nostri esperti antiche risalendo persino agli inizi del 1200, epoca in cui il vino prodotto con questa uva era considerato già di grande pregio e qualità. Esaminandolo da vicino, il grappolo di questa vernaccia ha una forma piramidale piuttosto grossa e allungata, abbastanza compatto e a volte composto anche da una parte laterale più sporgente definita, in gergo tecnico, ala. L’acino ha medie dimensioni, una buccia di modesto spessore ricoperta di pruina, una cera naturale dell’uva, e si presenta di colore verde e giallo tendente all’ambrato nella parte maggiormente esposta al sole. In generale il vino che si ottiene ha colore giallo paglierino. I profumi sono prevalentemente floreali, fruttati, con piacevoli note di frutta secca. Un bianco strutturato, corposo, ricco di estratti, di buon tenore alcolico supportato da una piacevole acidità. Dalle note di degustazione dei nostri esperti è emerso che vale assolutamente la pena di non perdere queste tre Vernaccia di San Gimignano.

Elegante e intensa Su una collina nei pressi di San Gimignano si trova la Tenuta Le Calcinaie, una piccola realtà sorta alla fine degli Vernaccia di San Gimignano Docg “Santa Chiara” 2006 Niccolai Palagetto 53037 San Gimignano (Si) tel. - fax 0577.943090 www.tenuteniccolai.it 9,20 euro


Alla Vernaccia di San Gimignano è stata data nel 1966 la prima Doc italiana, diventata Docg dal 1993.

anni Ottanta e da allora costantemente impegnata nella produzione di vini di qualità. Una decina di ettari di vigneto in tutto dove il giovane Simone Santini, proprietario e bravo vignaiolo, coltiva, sfruttando al meglio le risorse naturali, sangiovese, merlot, cabernet sauvignon, colorino, canaiolo e vernaccia di San Gimignano. E proprio la sua Vernaccia del 2006 è stata giudicata dai nostri esperti davvero eccellente. Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, questo bianco presenta all’olfatto un bouquet floreale e fruttato decisamente elegante e di buona intensità. Profumi molto ricchi grazie a una lunga permanenza del vino sulle “fecce fini”, cioè quei residui meno grossolani prodotti dalla fementazione. Si riconoscono sentori agrumati e di frutta esotica come l’ananas. In bocca si percepisce fin da subito un’ottima acidità che gli dona freschezza e gradevolezza. Il gusto è persistente, fruttato, e nel finale una nota di mandorla lascia un piacevole sentore amarognolo. Davvero lunga la persistenza aromatica. Vernaccia di San Gimignano Docg “Cusona 1933” 2006 Guicciardini Strozzi 53037 San Gimignano (Si) tel. 0577.950028 www.guicciardinistrozzi.it 13,50 euro

La “Santa Chiara”

La “Cusona 1933”

Del le Tenute Niccola i l’azienda Palagetto è quella certamente di maggiore rilievo, sia perché è stata la prima ad essere acquistata e sia perché ancora oggi rappresenta il centro direzionale da dove si organizza interamente il lavoro sotto ogni aspetto, commerciale e anche operativo, cioè di gestione di vigne e cantine. Intorno all’azienda, situata sulle colline di San Gimignano, si trovano i vigneti coltivati a chardonnay, sauvignon, vermentino, vernaccia di San Gimignano, sangiovese, cabernet sauvignon, merlot e syrah. Ma è dal solo utilizzo della vernaccia che nasce “Santa Chiara”, l’ottimo bianco in purezza la cui annata 2006, degustata dai nostri esperti, è stata particola r mente apprezzata. Un bel giallo paglierino carico è il colore che subito rivela questa Vernaccia una volta versata nel bicchiere. Al naso i profumi giungono con intensità e finezza, senza svanire troppo velocemente. Ampia la varietà dei sentori che vanno da quelli floreali, che ricordano la freisa e la camomilla, fino a quelli speziati, di cumino. Aromi che si mettono ben in evidenza anche in bocca e ai quali si aggiungono gradevoli note fruttate. Un vino armonico in cui non prevale l’acidità ma una sensazione morbida, rotonda, piacevolmente vellutata.

La vernaccia di San Gimignano è indiscutibilmente legata alle splendide colline toscane ma non solo. Un altro forte legame lo ha stretto nel corso degli anni con la famiglia Guicciardini Strozzi, nobili toscani da sempre appassionati produttori di vino. Oggi le Tenute Guicciardini Strozzi sono composte da ben cinque aziende, quattro delle quali si trovano in alcune zone della Toscana a più forte vocazione vinicola. Tra queste Villa Cusona, eretta proprio di fronte a San Gimignano, rappresenta l’azienda più storica delle Tenute. Si estende su 525 ettari di terreno dove corrono i filari di vigneti sia autoctoni sia internazionali. Dai grappoli della vernaccia di San Gimignano nasce la “Cusona 1933”, raffinata etichetta ispirata proprio a quella originale del 1933. Vinificata in purezza e in parte affinata in barrique dà un vino dal colore giallo paglierino tendente al dorato. Al naso i profumi arrivano con media intensità, piuttosto eleganti. Sono prevalentemente fruttati, leggermente dolci, con note che ricordano proprio i grappoli d’uva, la frutta esotica, i fiori bianchi e la frutta secca. In bocca è ricco di estratti, di buon corpo, rotondo ma con una buona acidità che bilancia bene il tenore alcolico. Inizialmente ritorna la sensazione dolce percepita al naso. Lunga la persistenza aromatica che lascia nel finale una certa sapidità e piacevoli note di mandorla amara. ❦ gennaio 2008 Il mio vino

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vitigno per vitigno Il perché della scelta Questa rubrica è dedicata ai vini prodotti da monovitigno, cioè fatti con una sola tipologia di uva. Dunque prodotti “in purezza”, oppure realizzati con una netta predominanza di un’unica uva e perciò capaci di conservare quei caratteri ben definiti dati loro proprio dai grappoli che li hanno creati. Ecco tre vini, tra quelli degustati dai nostri esperti, che meglio rappresentano il vitigno.

ebbene le origini del primitivo siano tutt’oggi ancora incerte, nessun dubbio si può sollevare sulla grande diffusione di questo vitigno, tanto da rientrare nei censimenti fatti dall’Istat tra le prime venti varietà di uve da vino per superficie investita in Italia. Ampiamente presente e conosciuto in Puglia fin dal Settecento, nella provincia di Taranto questo vitigno è alla base della Doc Primitivo di Manduria. Poi, nella zona di Gioia del Colle, compare come vitigno principale nella Doc Gioia del Colle Rosso e Gioia del Colle Primitivo e nel Brindisino è facile trovarlo vinificato in purezza come vino a Indicazione Geografica Tipica, senza l’aggiunta di altre uve o mescolato con altri vini. Ma non solo, perché la sua diffusione va ben oltre i confini del nostro Paese, raggiungendo, per esempio, la California, dove è conosciuto con il nome di zinfandel. Inoltre, senza allontanarci troppo da casa nostra, sono stati scoperti stretti legami tra il primitivo e altre varietà coltivate in Dalmazia, seppur sollevando qualche perplessità sull’effettiva direzione della sua diffusione tra i due territori. Tornando più propriamente

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Puglia Igt Primitivo “Livruni” 2006 Vetrère 74100 Taranto tel. - fax 099.5661054 www.vetrere.it 7 euro

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Il mio vino gennaio 2008

Un’uva che brucia le tappe Il primitivo è un vitigno pugliese che matura molto precocemente dando vita a eccellenti vini rossi come i tre selezionati dai nostri esperti all’uva che, già come si può intuire dal nome, matura molto precocemente, questa si presenta con grappoli abbastanza compatti, di medie dimensioni, di forma conica piuttosto allungata, con una o due ali laterali. Gli acini sono sferici, di media grandezza con una buccia di colore blu scuro, ricoperta da abbondante pruina, una cera propria dell’uva. La particolarità di questo vitigno è che circa venti giorni dopo la vendemmia può dare luogo a una seconda produzione molto esigua di frutti che, soprattutto in passato, venivano vinificati per correggere o migliorare i risultati ottenuti con le uve della prima vendemmia, in particolar modo per quanto riguardava l’acidità. Il vino che si ottiene ha generalmente un colore rosso rubino violaceo molto carico. I profumi sono prevalentemente fruttati, di frutti di bosco, con dolci note speziate e di tabacco. In bocca è caratterizzato da una grande concentrazione e da un buon tenore alcolico. Un rosso che non disdegna nemmeno qualche anno di invecchiamento e che si può trovare in commercio anche nelle tipologie dolce naturale e liquoroso, sia dolce che secco. Tra i rossi che vedono il primitivo come vero Salento Igt Primitivo 2005 Marchiopolo 20153 Milano tel. 02.45281744 www.marchiopolo.it 12,60 euro


protagonista i nostri esperti ci hanno consigliato tre etichette che non dovremmo proprio lasciarci scappare.

Il “Livruni” In una regione dove il sole e il buon clima davvero non mancano si trova l’azienda agricola Vetrère. Ptoduce ottimi vini, frutto dell’impegno continuo di una famiglia che oggi vede alla guida le sorelle Annamaria e Francesca Bruni. Poco meno di quaranta ettari sui quali corrono i filari di vitigni sia internazionali che autoctoni, cioè

originari di questa zona. E proprio dall’utilizzo in purezza dell’autoctono primitivo nasce il “Livruni”, il Puglia Igt Primitivo del 2006 molto apprezzato dai nostri esperti. Versato nel bicchiere presenta un brillante colore rosso rubino dai riflessi tendenti al granato. I profumi sono molto eleganti, freschi e di buona intensità. Si mettono subito in evidenza dolci note fruttate, di amarena, di frutti di bosco come le more. Ma è restando col naso sul bicchiere per qualche secondo che si percepiscono anche note speziate di vaniglia e sentori di cocco. In bocca è armonico, corposo, equilibrato e gradevolmente fresco. Si sente fin da subito l’aroma fruttato che rimane in bocca a lungo. Il finale è piacevolmente amarognolo e lascia una sensazione astringente molto delicata, dovuta a tannini piuttosto morbidi.

Un progetto riuscito Ben undici cantine, dislocate dal Nord al Sud del nostro Paese, sono impegnate nella realizzazione del progetto Marchiopolo che, con una semplice ma particolare etichetta lunga e sottile porta sulle nostre tavole svariate tipologie di vino in grado di accontentare davvero ogni sorta di gusto. In concreto, una particolare attenzione alla relazione tra i produttori stessi e i consumatori, attraverso strutture di alto livello e ricerca innovativa, con l’intento di salvaguardare la diversità tra vini anche spesso dimenticati. Una delle undici cantine impegnate nel progetto è la Upal Vini della Valle d’Itria che si trova a Cisternino, in Puglia. Tra i vini prodotti e targati “Marchiopolo” troviamo infatti il Negroamaro, il Primitivo e la Verdeca. Tutti fatti con i vitigni autoctoni omonimi. Come questo Salento Igt Primitivo del 2005 scelto dai Salento Igt Primitivo “Terre d’Uva” 2005 Agricole Rizzello 72020 Cellino San Marco (Br) tel. 0831.617776 www.agricolerizzellospa.com 6 euro

Il primitivo, maturando precocemente, può dare luogo a una seconda, ma esigua, produzione di uva.

nostri esperti perché ottimo esempio della sua tipologia. Affinato parte in acciaio e parte in legno si presenta con un colore rubino decisamente carico. Al naso sprigiona profumi intensi, fruttati, di confettura di ciliegia ben integrati a piacevoli note speziate. Al palato mostra un buon corpo e una buona acidità con un tannino morbido, leggermente astringente, che l’affinamento ha saputo levigare.

Il “Terre d’Uva” Una cosa che ancora non è stata detta sul Primitivo è la possibilità di trovare in commercio vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Dunque, vini destinati non solo alla ristorazione ma anche a un consumo familiare, più “domestico”. Un ottimo esempio, come ci hanno consigliato i nostri esperti, è il Salento Igt Primitivo del 2005 della linea “Terre d’Uva” prodotto dall’azienda Agricole Rizzello. Una realtà che, sorta nel Salento nel 1972, dedica la maggior parte

degli ettari vitati alla coltivazione dei vitigni autoctoni pugliesi. Questo Primitivo, dal colore rubino tendente al granato, sprigiona profumi prevalentemente fruttati, di buona intensità e pulizia. Sentori di mora, lampone, ciliegia, ribes si fondono a lievi note speziate, di vaniglia ma anche di tabacco e cacao. In bocca prevale l’aroma fruttato, inizialmente dolce e di buona freschezza. Un rosso equilibrato e di buona armonia con un finale decisamente lungo e piacevole. ❦ gennaio 2008 Il mio vino

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vitigno per vitigno Il perché della scelta Questa rubrica è dedicata ai vini prodotti da monovitigno, cioè fatti con una sola tipologia di uva. Dunque prodotti “in purezza”, oppure realizzati con una netta predominanza di un’unica uva e perciò capaci di conservare quei caratteri ben definiti dati loro proprio dai grappoli che li hanno creati. Ecco tre vini, tra quelli degustati dai nostri esperti, che meglio rappresentano il vitigno.

uesta volta non si tratta di un vitigno autoctono, cioè nato e cresciuto originariamente in qualche bella zona del nostro Paese. Infatti, il cabernet sauvignon è considerato a tutti gli effetti un vitigno internazionale, largamente diffuso nel mondo e in quasi tutte le regioni del nostro Paese, ma che trova nella vicina Francia la propria culla natia. Più precisamente proviene dalla regione di Bordeaux che si trova nel sud-ovest di questa nazione dove, insieme al merlot e al cabernet franc, partecipa soprattutto alla nascita dei famosi vini di “taglio bordolese” fatti cioè assemblando i vini prodotti dai tre vitigni. Sull’origine del cabenet sauvignon non vi sono notizie certe. Chi lo riconduce al vitigno biturica, chi lega il nome a quello molto simile del cabornet, chi segue la teoria di Plinio che tradusse il nome greco del vitigno kapnios con quello latino vitis carbunica. In Italia è giunto verso l’ini-

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Internazionale fatto in casa Tre ottimi vini fatti col cabernet sauvignon, vitigno diffuso in tutto il mondo, reso famoso soprattutto dai grandi vini francesi di “taglio bordolese” zio dell’Ottocento, dove però molto spesso è stato confuso con altri due vitigni: il carmenère e il cabernet franc. I grappoli del cabernet sauvignon hanno dimensioni abbastanza piccole con una forma cilindrico - piramidale e una sporgenza, o meglio un’ala, ben vistosa. Gli acini, compatti tra loro, sono sferici, di medie dimensioni, con una buccia spessa di colore blu tendente al nero, abbondantemente ricoperta di pruina, una sostanza cerosa naturale dell’uva. Il vino che ne deriva presenta generalmente un bel colore rosso rubino carico e profumi che vanno dalle note vegetali ed erbacee a quelle che ricordano la frutta rossa e la viola. In bocca ha buon corpo e una decisa astringenza dovuta ai tannini e alla ricchezza di acidità. Un vino che si presta a qualche anno di invecchiamento, affinando e ammorbidendo così i suoi “spigoli”. Ci siamo rivolti ancora una volta ai nostri esperti che ci hanno saputo indicare, tra quelli da loro degustati più recentemente, tre ottimi Cabernet Sauvignon che ben rappresentano le caratteristiche di questo vitigno.

Il cabernet del Piave Sulle colline trevigiane che digradano lungo i fiumi Piave e Sille verso il mar Adriatico corrono i filari dei vigneti di una delle più imponenti realtà vitivinicole dell’Italia nord orientale. Si tratta della cooperativa Viticoltori Ponte che, fondata nel 1948, oggi

conta circa 2000 soci produttori per un totale di 2400 ettari vitati. Un clima ideale, con escursioni termiche tra il giorno e la notte, unito ad una adeguata piovosità e a terreni composti da sabbia, ghiaia e limo, creano condizioni decisamente favorevoli alla coltivazione di vitigni capaci di dare una forte identità territoriale e tipicità ai vini prodotti. Come nel caso del Piave Doc Cabernet Sauvignon del 2004 consigliatoci dai nostri esperti. Versato nel bicchiere si presenta di colore rosso rubino tendente al granato, di bella trasparenza. Inizialmente ha profumi un po’ chiusi e richiede qualche minuto per aprirsi al meglio. Normale, per un vino con qualche anno sulle spalle. Emergono così sentori intensi, caratterizzati inizialmente da evidenti note vegetali. Ossigenandosi si rivelano aromi fruttati, di frutta rossa, di spezie come chiodi di garofano e pepe. In bocca è rotondo, abbastanza corposo. L’acidità bilancia bene il tenore alcolico. Ritornano anche al gusto i sentori fruttati e vegetali percepiti precedentemente all’olfatto. Si sente anche una leggera astringenza dovuta ai tannini. Il finale è di buona persistenza e piacevolmente Piave Doc Cabernet Sauvignon 2004 Viticoltori Ponte 31047 Ponte di Piave (Tv) tel. 0422.857650 www.viticoltoriponte.it 6,30 euro


amarognolo. Davvero un ottimo esempio di come questo vitigno sia in grado di dare vita a vini capaci di reggere al passare del tempo e persino di migliorarsi.

Un vino affinato Che dal cabernet sauvignon si possano ottenere vini capaci di migliorarsi attraverso un affinamento in legno e qualche anno “sulle spalle” lo dimostra l’ottimo parere che i nostri esperti hanno dato al “Nexus” del 2004, il Friuli Doc Grave Cabernet Sauvignon prodotto dall’azienda

Il Cabernet Sauvignon ha soprattutto profumi vegetali, erbacei, ma anche di frutta rossa e di viola.

San Simone. Questa bella realtà vitivinicola, situata a Porcia, nel territorio delle Grave del Friuli, dal 1915 vede impegnata la famiglia Brisotto nella produzione di vini di qualità, attraverso un’attenta gestione dei vigneti e una moderna cantina in cui si fondono tecnologia e tradizione. Il “Nexus” fa parte dei vini barricati prodotti dall’azienda, infatti prevede ben 11 mesi di affinamento in piccole botti di legno seguiti da altri 6 mesi di riposo in bottiglia. Questo Cabernet Sauvignon si presenta con un colore rosso granato di bella tonalità accesa. Al naso è inizialmente accattivante e di facile piacevolezza lasciando percepire dolci profumi vanigliati dovuti all’affinamento in legno. Lasciandolo qualche minuto nel bicchiere emergono note soprattutto di frutta rossa, di ciliegia unite a sentori che ricordano il chinotto. Profumi molto invitanti che invogliano a berne subito un sorso. In bocca è molto equilibrato e armonico. Davvero elegante e ancora fresco grazie alla buona acidità che bilancia bene l’alcol. La persistenza degli aromi è lunga, buono il corpo, delicato il tannino poco astringente. Nel finale rimangono piacevolmente le note fruttate. Un vino fatto col cabernet sauvignon in purezza, cioè senza aggiunta di altri vitigni, e sapientemente affinato. Come abbiamo detto in precedenza il cabernet sauvignon è un vitigno molto diffuso in quasi tutte le regioni italiane, perciò non deve meravigliarci il fatto di trovare tra i vini selezionati dai nostri esperti per rappresentare al meglio le ca-

ratteristiche di questo vitigno alcune etichette provenienti anche da zone che si trovano ai punti estremi del nostro Paese. E ben lo dimostra il Sicilia Igt Cabernet Sauvignon della linea “Tre Feudi” prodotto dalla Cantina Sociale dell’Alto Belice. Situata a San Cipriello che si trova nella parte occidentale della Sicilia, a una trentina di chilometri da Palermo, questa cantina deve il proprio nome al fiume Belice che scorre lungo i territori delle province di Agrigento, Palermo e Trapani. Il Cabernet Sauvignon del 2006 scelto dagli esperti si presenta con un bel colore rosso rubino dai riflessi brillanti. I profumi sono puliti, di buona intensità con note inizialmente vegetali che poi lasciano spazio a quelle di frutta rossa fresca e di frutti di bosco, in particolar modo di mora. Ossigenandolo escono anche note di buona complessità che ricordano il cioccolato. In bocca è armonico, di buona acidità che gli conferisce una piacevole freschezza. Vino aromaticamente ricco, fruttato, con un tannino che si fa sentire ma che non è fastidioso. Davvero lunga la persistenza. Un rosso che ben rispecchia le caratteristiche di un Cabernet Sauvignon di giovane età. ❦

Friuli Grave Doc Cabernet Sauvignon “Nexus” 2004 San Simone 33080 Porcia (Pn) tel. 0434.578633 www.sansimone.it 16,50 euro

Sicilia Igt Cabernet Sauvignon “Tre Feudi” 2006 Cant. Soc. dell’Alto Belice 60036 San Cipirello (Pa) tel. 091.8573558 www.cantinasocialealtobelice.it 5 euro

Dall’Alto Belice

gennaio 2008 Il mio vino

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vino ai raggi x

Un altoatesino molto raffinato Un Pinot Nero equilibrato, armonico, fresco, fatto lungo le rive dell’Adige da un produttore che usa la tecnologia per assecondare la natura on è proprio a basso costo. Io l’ho pagato 29 euro a bottiglia e so che in certe enoteche “è stato avvistato” a 31 euro. Per le feste di fine anno ho però allargato un po’ il cordone della borsa. Avevo diversi impegni in calendario e volevo andare a colpo sicuro: far bere bene gli amici a casa mia o portare un vino che mi avrebbe reso gradito ospite alle cene altrui. Tra i rossi ho scelto il Krafuss, che non è un epiteto del lago di Como, lungo le cui rive abito (però suona bene: te se’ propri un bel krafuss, potrebbe dire un nonno al nipote che studia poco), ma il nome di un Pinot Nero altoatesino che già ben conoscevo e di cui sono riuscito a farmene una piccola, troppo piccola, scorta dopo aver assaggiato l’annata 2004. Questo eccellente rosso lo produce a Magrè, sulla destra dell’Adige, Alois Lageder, un personaggio gentile e schivo che vale la pena di conoscere di persona. Possibilmente facendo un giro con lui nelle sue magiche vigne e nelle cantine dove non si respira solo il profumo del mosto ma anche quello dell’arte e della cultura, che ben si fondono con la tecnologia e l’innovazione. A loro volta utilizzate per rispettare al massimo la natura delle uve e asseconda-

N

re la loro trasformazione in vino, non dico senza scosse ma senza nemmeno le più piccole vibrazioni.

Grande eleganza Visto che siamo tornati al vino, prima di entrare nel merito di questa annata ottima vorrei dirvi, con una sola parola, quel che pretendo da un Pinot nero di qualità: eleganza. In ogni momento della sua vita in bottiglia, a prescindere dall’annata e dalle percezioni olfattive, fruttate o floreali, che comunque possono cambiare secondo l’andamento dell’uva in vigna e l’evoluzione del vino in cantina. Il pinot nero, come abbiamo detto e scritto più volte, è un vitigno difficile da tirar su e, quando i grappoli entrano in cantina, anche al più scrupoloso dei produttori gli piglia l’ansia. Perché fare un vino eccellente non è facile, ottenere un vino scadente è facile, avere un vino così così è quasi impossibile. Compromessi zero. Va da sé} Alto Adige Doc Pinot Nero “Krafuss” 2004 Alois Lageder Tòr Lowengang Vicolo Dei Conti 9 39040 Magrè (Bz) tel. 0471.809500 fax 0471.809550 www.lageder.eu 29 euro gennaio 2008 Il mio vino

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Professione Sommelier

vino ai raggi x

Il pinot nero per questo vino si coltiva a Krafuss, piccola area ben esposta sulla collina di Appiano.

che questo Krafuss 2004 mi ha mostrato tutte le carte in regola per essere considerato un eccellente vino, e prima di tutto ha messo sotto i riflettori quella qualità da me desiderata: l’eleganza, appunto. Il vino prende il nome dal vigneto in cui nasce, a 500 metri d’altezza dalle parti di Appiano/Monte, affacciato sulla valle dell’Adige. Il vigneto è ben esposto a sud est e mette radici, dal 1991, su un terreno misto di argilla, roccia e sedimenti calcarei lasciati in eredità da antichi Nelle antiche cantine di Magrè la famiglia Lageder produce vino da cinque generazioni.

46 Il mio vino gennaio 2008

ghiacciai. Lageder è un produttore storico, conosce valli, balze e terrazzamenti e ha saputo scegliere bene il posto. In base all’andamento delle stagioni e allo stato quasi di ogni singola zolla. Alla prima degustazione prenatalizia e casalinga dell’annata 2004 del Krafuss non ero solo, bensì circondato dalla solita pattuglia di amici gaudenti attratti non tanto dal clima lacustre di dicembre quanto, piuttosto, dall’agnello che avevo messo nel forno. A casa mia, in questa stagione, il camino è sempre acceso e la gente si presenta pure con anticipo. Tanto, nell’attesa d’andare a tavola, sa dove sedersi e sa cosa fare: bere. Non l’aperitivino ma un bel bicchiere di rosso. Per dire che le prime due bottiglie di

Il lavoro del sommelier è quello di mettere un vino "ai raggi X", per scoprirne tutti i segreti e le caratteristiche. Ogni mese Giorgio Rinaldi, esperto di tecnica della degustazione, relatore dell'Ais (Associazione Italiana Sommelier) e Master in analisi sensoriale, ci racconta in dettaglio i suoi assaggi, le sue impressioni, i suoi giudizi di esperto.

Krafuss mi hanno lasciato prima che la casseruola con l’agnello uscisse dal forno.

L’equilibrio perfetto Merito dell’ambiente e del cibo, certo, ma soprattutto del vino, invitante già dal profumo lasciato sul tappo appena tolto dalla bottiglia, ancor più accattivante appena sceso nel bicchiere, per il suo color rubino di buona trasparenza. Il naso è stato raggiunto in un baleno da sfumature aromatiche che hanno ricordato le prugne cotte. Dopo un minuto d’ossigenazione gli aromi si sono dirottati verso la frutta rossa, richiamando in particolare le ciliegie sotto spirito, con l’aggiunta di un leggero profumo di chiodi di garofano e, sempre lieve ma ben separato, di cuoio.

La gamma aromatica è stata leggera, pulita, netta, cioè ben distinguibile. Elegante, dunque, senza ostentazione, come si conviene. Anche in bocca gran bel risultato: equilibrio inappuntabile grazie anche a tannini perfetti, presenti, morbidi, mai assalitori. Il tutto sempre accompagnato da note speziate e da sentori fruttati che si sono fatti sentire per tutta la lunga persistenza. Il vino, frutto di una macerazione lunga, 18 giorni, è stato in barrique per un anno poi è rimasto altrettanto tempo in bottiglia nelle ecologiche cantine del produttore, dove tutto funziona a energia solare ed eolica. E’ stato messo in vendita a fine estate e io non ho perso tempo per fare gli acquisti. I miei colleghi che frequentano il bel mondo del vino dicono che il Krafuss, se ben tenuto, riesce ad essere ancora migliore dopo cinque o sei anni. Non potrò mai darvene conferma, almeno per quest’annata. A me, tra inviti e regali, è durato assai meno, ❦ cinque o sei giorni.




i vini da tutti i giorni

Bere bene a meno di 8,50 euro L

gliamo aiutare i lettori a comprare buoni vini “da tutti i giorni”. Noi ne segnaliamo diversi ogni mese. I vini, assaggiati e giudicati dai nostri esperti, vengono divisi in due categorie. Quelli da provare hanno il miglior rapporto qualità-

DA PROVARE

Castel del Monte Doc Rosso “Rupìcolo” 2005 Rivera S. P. 231 km 60.500 70031 Andria (Ba) tel. 0883.569501 - fax 0883.569575 www.rivera.it

prezzo e costano poco per la loro tipologia. I buoni valgono comunque la cifra spesa per acquistarli. Per ogni vino forniamo informazioni utili all'acquisto e alla scelta da parte del lettore, e soprattutto le caratteristiche più significative

Rosso Conero Doc “Barco” 2004 Brunori Viale della Vittoria 103 60035 Jesi (An) tel. 0731.207213 - fax 0731.207213 www.brunori.it

BUONO

7 euro

8,50 euro

Colore rosso granato con rifelssi aranciati. Al naso è particolare, ha profumi inizialmente pungenti che ricordano il pepe. Poi emergono note più complesse come la liquirizia, il cuoio, la frutta sotto spirito e i frutti di bosco. In bocca è equilibrato, il tannino non dà fastidio, ha note fruttate di media persistenza. Buona l'acidità che dona gradevole freschezza.

Colore rosso rubino carico con riflessi brillanti. I profumi sono di buona intensità e complessità Note di frutta matura, di cuoio e di pellame ben si fondono a sentori affumicati e speziati. In bocca presenta una minore complessità rispetto al naso. Un retrogusto di liquirizia prevale sugli aromi fruttati. Leggermente tannico e di buona sapidità.

BUONO

BUONO

Colore rosso rubino tendente al granato. I profumi sono intensi e abbastanza evoluti, con note inizialmente vegetali, poi di ciliegie, di prugna, di frutta sottospirito e di spezie. In bocca ha media intensità ma con una fresca acidità e una buona struttura tannica. Tornano al gusto le note di frutta rossa sottospirito. Lunga la persistenza. Il finale è piacevolmente amaricante.

DA PROVARE

}

DA PROVARE

VINI ROSATI

6 euro

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BUONO

Cantine Bozzo C/da Muraglione 10 87030 Donnici Inferiore (Cs) tel. 0984.780332 - fax 0984.780332 www.cantinebozzo.it

VINI BIANCHI

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Donnici Doc Rosso 2004

VINI ROSSI

Stefano Spezia via G. Matteotti 90 46010 Mariana Mantovana (Mn) tel. 0376. 735012 - fax 0376. 735991

5,90 euro Rosso tendente al grananto con bei riflessi ancora violacei. Al naso i profumi della frutta rossa sono accompagnati da sentori affumicati e di liquirizia. Si percepisce anche una nota piuttosto alcolica. In bocca mostra un buon equilibrio. Gli aromi ricordano i frutti di bosco. Il tannino non infastidisce ma dona una gradevole astringenza.

segnalate dai nostri esperti nelle loro schede durante la ❦ degustazione.

Provincia di Mantova Igt Ancellotta 2003

DA PROVARE

o scopo di questa rivista è presentare ogni mese vini che vale la pena comprarere, tenendo in conto soprattutto il rapposto qualità-prezzo. Ma trovare vini di qualità che costino poco non è facile. Con questa rubrica vo-

gennaio 2008 Il mio vino

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DA PROVARE

Cantina Sociale della Serra Strada Nuova 12 10010 Piverone (To) tel. 0125.72166 - fax 0125.727565 www.cantinadellaserra.it

Lugana Doc 2006 Azienda Agricola Brunello via Zappaglia 8 25010 Pozzolengo (Bs) tel. 030.918570 - fax 030.918570

}

Erbaluce di Caluso Doc 2006

DA PROVARE

i vini da tutti i giorni

BUONO DA PROVARE

Cassarà C.da Fiume S.S. 113 - km 335,300 91011 Alcamo (Tp) tel. 0924.502911 - fax 0924.503912 www.vinicassara.it

Colore giallo dorato piuttosto carico. Al naso è molto intenso, con sentori vegetali, fruttati e una nota burrosa di pasticceria. In bocca l'intensità aromatica è più delicata con una chiara corrispondenza con le note percepite all'olfatto. Buona l’acidità e la sapidità. Il finale è di media persistenza e lascia una nota piacevolmente amarognola.

Colore giallo dorato con riflessi verdognoli. I profumi sono intensi, con note floreali, di frutta gialla matura, di agrumi come il bergamotto e di erbe aromatiche. In bocca è intenso, rotondo, morbido, caratterizzato da note fruttate, sapide e minerali. Un vino che dà soddisfazione più per la ricchezza aromatica che per la freschezza. Lunga la persistenza.

DA PROVARE

Viticoltori Ponte via Verdi 50 31047 Ponte di Piave (Tv) tel. 0422.857650 - fax 0422.857650 www.viticoltoriponte.it

BUONO

7 euro

Sotto una spuma fragrante e soffice questo spumante svela un colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli e un perlage fine. I profumi sono intensi, con note silvestri e di fiori bianchi, di pera, di mela e di agrumi. In bocca l’effervescenza è delicata. La dolcezza è ben bilanciata dall’acidità. Il finale è piacevolmente amaricante.

50 Il mio vino gennaio 2008

Trentino Doc Lagrein Rosato “Castel Firmian” 2006 Mezzacorona via del Teroldego 1 38016 Mezzocorna (Tn) tel. 0461.616399 - fax 0461.605695 www.mezzacorona.it

7 euro

BUONO

5,60 euro

BUONO

Sicilia Igt Catarratto e Chardonnay 2006

5,50 euro

Prosecco e Manzoni Bianco Spumante Dry

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BUONO

Lomazzi & Sarli C.da Partemio S.S. 7 Br-Ta 72022 Latiano (Br) tel. 0831.725898 - fax 0831.725898 www.vinilomazzi.it

Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Al naso si percepiscono note floreali e vegetali di buona intensità e piacevolezza, alle quali si aggiunge un sentore agrumato che lo arricchisce di una gradevole freschezza. In bocca è caratterizzato da una buona struttura, dove si mettono ben in evidenza acidità e sapidità.

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DA PROVARE

Salento Igt Malvasia Bianca “Partemio” 2006

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DA PROVARE

Colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli. Al naso è di media intensità con profumi che ricordano i fiori, la frutta a polpa bianca bianca e a seguire una leggera nota minerale. In bocca mostra un buon equilibrio, piuttosto ricco. Si ritrova la nota minerale. Un bianco di media persistenza dal piacevole finale amaricante.

5 euro

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BUONO

3,60 euro

Colore rosa cerasuolo con riflessi scarichi. Al naso i profumi sono intensi con note che ricordano i fiori appassiti e la frutta rossa ben matura, come l'amarena. Si percepiscono lievi sentori speziati e una buona mineralità. Anche in bocca è intenso, con un buon equilibrio e una buona sapidità. Vino corretto e ben fatto che lascia una piacevole freschezza.




ANDARE PER CANTINE ndare per cantine è uno degli aspetti più piacevoli per chi vuole acquistare il buon vino e al tempo stesso ampliare le proprie conoscenze su questo affascinante e spesso misterioso mondo dove storie e antiche tradizioni si fondono spesso con nuove tecniche produttive. C’è di più: le cantine, nella stragrande maggioranza dei casi, si trovano in bei posti di campagna, in piccoli borghi che altrimenti non visiteremmo mai o in aziende agricole isolate difficili da scovare. Andar per cantine non è, dunque, solo un buon modo per acquistare il vino direttamente dal vignaiolo conoscendo meglio il suo prodotto e risparmiando sulla spesa; è anche una scusa formidabile per uscire di casa, per abbandonare almeno per un giorno le tensioni quotidiane e andare alla scoperta di luoghi sconosciuti e affascinanti, magari sorprendentemente solo a pochi chilometri dal luogo in cui abitiamo o lavoriamo. Il rapporto diretto con il cantiniere non solo ci permette di scoprire il vino che più ci piace e al prezzo che più ci conviene ma ci immerge

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in un ambiente fatto di colori, profumi e sapori che sembravano persi. Nella stessa azienda agricola, spesso, si possono acquistare altri prodotti come grappe, olio, miele, marmellate o altro, si può usufruire dell’ospitalità agrituristica, ci si può far indicare la trattoria della zona dove cibo e vino vanno a braccetto e la cucina locale non mancherà di tirar fuori dalla pentola, come dal cilindro del mago, piatti a dir poco sorprendenti.

Per contribuire a farci trascorrere i fine settimana alla scoperta del vino e del territorio, IL MIO VINO propone ogni mese una serie di itinerari che ci portano nelle aie delle cascine e davanti alla porta delle cantine. Per facilitare la scelta, gli itinerari sono divisi per regione e nella prima parte della scheda sono riportate tutte le indicazioni che servono per contattare il produttore e per arrivare da lui senza incertezze. Nella parte centrale della scheda ci sono le indicazioni sull’azienda, il produttore e qualche cenno su cosa visitare nei dintorni. Lo spazio maggiore è dedicato al vino, con la presentazione dettagliata dei vini che vale la pena assaggiare e comprare. In fatto di etichette possiamo andare sul sicuro: tutti i vini sono stati assaggiati dai nostri esperti. La nostra rivista parla solo dei posti nei quali vale davvero la pena di andare.

I produttori interessati a pubblicare tutte le informazioni per visitare le loro cantine possono telefonare a Patrizia Albanese tel. 081.5527595 - 081.6586204 - cell. 393.4941469 - e-mail: palbanese@ilmiocastello.it gennaio 2008 Il mio vino 53


VENETO

ANDARE PER CANTINE Come arrivarci, dove dormire e mangiare Per visitare l’azienda Apertura: tutto l'anno. La visita va prenotata. Non si accettano le carte di credito. Per arrivarci Dalla A4 Milano-Venezia uscire a San Bonifacio-Soave, oltrepassare Soave e proseguire fino a Cazzano di Tramigna. Da lì seguire i cartelli aziendali.

via Legnaghi Corradini 38 37030 Cazzano di Tramigna (Vr) Tel. 045.7820514 - Fax 045.7820876 bennati@casavinicolabennati.com www.casavinicolabennati.com e Cantine Bennati nascono all'inizio del Novecento a Cazzano di Tramigna, nella parte orientale della provincia di Verona, pochi chilometri a Nord del castello di Soave. La collocazione geografica è particolarmente vocata per la produzione di vini di alta qualità, infatti ci troviamo a cavallo tra le zone Doc Soave e Valpolicella: più nota per vini bianchi da uve garganega la prima, celebre per i suoi grandi rossi veronesi la seconda. Nei primi anni di vita l'azienda si è dedicata soprattutto alla vinificazione dei pregiatissimi vini della Valpolicella, come Amarone e Recioto. Con il passare dei decenni le Cantine Bennati hanno poi esteso il loro interesse anche ai vini del

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Garda veronese, come quelli di Soave, curandone ogni minimo dettaglio qualitativo. Attualmente l’azienda è in grado di offrire alla propria clientela una vasta gamma di vini di elevata qualità, che hanno gia riscontrato consensi e successo in Italia e all’estero. L'azienda è dotata di locali molto caratteristici per l'affinamento in legno. Questi ambienti sono stati realizzati in prossimità del reparto di vinificazione per consentire la razionalizzazione di alcune delicate operazioni di cantina, come ad esempio la fermentazione in barriques di alcuni prodotti, non solo dei vini rossi da invecchiamento ma anche di bianchi particolarmente corposi. L'azienda è aperta alle degustazioni.

Vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Valpolicella Classico Superiore Ripasso Doc "Soraighe" 2005 Giusto per: Bollito misto, carne di maiale alla griglia, coniglio arrosto, Fontina valdostana. Servire a: 18° Amarone della Valpolicella Doc "Bennati Elite" 2004 Giusto per: arrosto di lepre, fagiano o anatra, stracotto di asino, taleggio, Formaggio di fossa. Servire a: 18° Bianchi Lugana Doc "Soraighe" 2006 Giusto per: carpaccio di trota, gamberi lessi, insalata di pesce, lasagne al forno con verdure. Servire a: 10/12°

Come arrivarci, dove dormire e mangiare Per visitare l’azienda Apertura: tutto l'anno. Dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 19. È gradita la prenotazione. Si accettano le carte di credito.

via Sengia 15 37010 Sant'Ambrogio di Valpolicella (Vr) Tel. - Fax 045.7731412 vino@boscainicarlo.it www.boscainicarlo.it

azienda agricola di Carlo Boscaini si trova in una piccola e meravigliosa valle nella zona "Classica" della Valpolicella, quella dove gli storici vini locali sono prodotti da più lungo tempo. La sua magnifica collocazione si può ammirare dalla piazza del famoso paesetto di S.Giorgio Ingannapoltron, conosciuto in tutto il mondo per la sua meravigliosa chiesetta antica, il chiostro e per gli scavi archeologici. L’azienda porta il nome del nonno degli attuali conduttori, Carlo e Mario Boscaini. I loro vigneti si estendono su una superficie di 14 ettari e

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sono coltivati dalla famiglia, utilizzando sistemi integrati che prevedono un uso limitatissimo di prodotti chimici. La potatura e la vendemmia sono fatte a mano e in cantina vengono lavorate esclusivamente le uve di proprietà, avvalendosi dei metodi tradizionali consolidatisi in secoli di esperienza. Quasi tutti i vini vengono venduti quasi esclusivamente ai clienti privati, sia ai "fedelissimi" di lunga data sia a quelli di passaggio. Perchè chi viene in azienda ad assaggiare i suoi vini, dall' Amarone, ai vari Valpolicella fino al dolce Recioto, ci ritorna di sicuro.

Per arrivarci Dalla A22 uscire al casello di Verona Nord. Proseguire sulla tangenziale verso Pescantina-Valpolicella per 10 km. Alla rotonda girare a sinistra verso Sant'Ambrogio. Dopo 4 km, alla rotonda, girare a destra e, dopo 300 metri, alla chiesa girare a destra. Dopo altri 300 metri al capitello girare a sinistra e seguire le indicazioni.

Vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Amarone della Valpolicella Doc Classico "San Giorgio" 2003 19,80 Euro Giusto per: brasati e grigliate, selvaggina, formaggi invecchiati. Servire a: 18°

Valpolicella Doc Classico Superiore "La Preosa" 2005 7,20 Euro Giusto per: pastasciutta con sughi di carne, carni rosse, fegato. Servire a: 18°

Valpolicella Doc Classico "Cà Bussin" 2006 4,20 Euro Giusto per: pizza, primi piatti, carni bianche. Servire a: 16/18°

Valpolicella Doc Classico Superiore "Zane" 2005 10,80 Euro Giusto per: carni alla griglia, formaggi invecchiati. Servire a: 18°

Bianchi Veronese Igt Garganega 2006 - 4,20 Euro Giusto per: primi piatti, minestre, carni bianche. Servire a: 14/16° Speciali Recioto della Valpolicella Doc "La Sengia" 2006 14 Euro Giusto per: dolci secchi. Servire a: 16°

Veneto Igt Passito 10 Euro Giusto per: dolci secchi. Servire a: 16°


VENETO

ANDARE PER CANTINE Come arrivarci, dove dormire e mangiare Per visitare l’azienda Apertura: tutto l'anno. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito. Per arrivarci Dalla A4 Brescia - Padova uscire a Montebello Vicentino e seguire i cartelli per l'azienda.

Contrada Selva 22 36054 Montebello V.no (Vi) Tel. 0444.649166 Fax 0444.440038 info@cavazzawine.com www.cavazzawine.com adicata al proprio territorio e alla sua grande tradizione vitivinicola, l'azienda agricola Cavazza è uno dei produttori di riferimento nella zona di Gambellara, terra di grandi vini bianchi e dolci da uve garganega e di ottimi rossi della Doc Colli Berici. Ogni vigneto è selezionato in funzione della composizione dei terreni, dell'esposizione solare, della tipologia varietale. Le uve rosse nelle zone consone, quelle bianche in aree opportunamente diversificate. Tutto in sintonia con l'habitat. Tutti i vigneti sono di proprietà della famiglia Cavazza e vengono quotidianamente accuditi secondo criteri

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agronomici innovativi, di ricerca e perfezionamento della qualità. Tra i vini prodotti spiccano il Merlot, il Cabernet e il Syrah della linea "Cicogna" e iscritti alla Doc Colli Berici. Ad ogni modo l'azienda è specialista nella lavorazione e vinificazione della garganega, l'uva bianca vicentina che dà vita a grandiosi bianchi secchi, ideali per accompagnare tutta la cucina a base di pesce, ed è alla base anche del delizioso Recioto di Gambellara, dolce vino passito da dessert. Nella cantina razionale, integrata alla perfezione nel paesaggio viticolo di Gambellara, passato e futuro ci attendono per le degustazioni.

Vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Colli Berici Doc Merlot “Cicogna” 2004 19,50 Euro Giusto per: carni in umido, salumi, formaggi, risotti robusti, arrosti leggeri di carne bianca e rossa. Ideale per il capretto allo spiedo. Servire a: 18/20°

Bianchi Gambellara Doc Class. “La Bocara” 2006 7,50 Euro Giusto per: aperitivo, risotti o primi piatti a base di pesce d’acqua dolce e crostacei, zuppe e creme di verdura, risotti con piselli e asparagi. Servire a: 10/12°

Speciali Gambellara Doc Recioto Classico “Capitel Santa Libera” 2004 - 19,50 Euro Giusto per: pasticceria lievitata secca, formaggi stagionati e piccanti con miele o marmellata di fichi. Vino da meditazione. Servire a: 14°

Come arrivarci, dove dormire e mangiare Per visitare l’azienda Apertura: tutto l'anno. Dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 18,30. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito. Per arrivarci Uscire dalla A27 al casello di Conegliano e seguire le indicazioni per Conegliano. Proseguire sulla SS 13 “Pontebbana” per ConeglianoTreviso per circa 5 Km. Svoltare a destra per Pieve di Soligo e proseguire fino a Farra di Soligo. La cantina si trova a Farra di Soligo lungo la SP 32 “dei Colli” al confine con la frazione di Soligo.

via S. Francesco 44 31010 Farra di Soligo (Tv) Tel. 0438.801242 Fax 0438.801504 info@lafarra.it www.lafarra.it ata nel 1997 per continuare la tradizione vitivinicola di Famiglia, l’azienda agricola La Farra si trova nel cuore della zona di produzione del Prosecco DOC, tra Conegliano e Valdobbiadene, in comune di Farra di Soligo, da cui prende nome. Questa particolare collocazione consente di produrre uve di particolare pregio che combinano alla perfezione i profumi floreali tipici dei terreni di Valdobbiadene con la sapidità propria di quelli di Conegliano. L’azienda, a conduzione familiare, possiede 20 ettari di vigneti, coltivati direttamente dalla famiglia Nardi secondo

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criteri finalizzati alla ricerca della qualità delle uve, nel rispetto della tradizione e dell’ambiente. Tutte le fasi della lavorazione dei vigneti avvengono rigorosamente a mano. L’azienda, che utilizza tecniche enologiche tese ad ottenere il miglior livello qualitativo possibile, certifica i propri vini per il basso contenuto di anidride solforosa. Oltre all'autoctono per eccellenza, quell'uva prosecco che dà vita a spumanti di qualità assoluta, l'azienda coltiva anche pinot grigio e chardonnay. Ogni anno dalle sue cantine escono in media 240mila bottiglie di vini con un eccellente rapporto qualità-prezzo.

Vini principali, prezzi e abbinamenti Speciali Valdobbiadene Prosecco Doc Extra Dry 4,60 Euro Giusto per: ottimo aperitivo, perfetto con antipasti di pesce. Buono a fine pasto con pasticceria alla frutta. Servire a: 8°

Valdobbiadene Prosecco Doc Brut 4,60 Euro Giusto per: eccellente con piatti a base di pesce e carni bianche. Servire a: 7/8°

Conegliano e Valdobbiadene Prosecco Doc Frizzante 4,50 Euro Giusto per: aperitivo, base per cocktails alla frutta, perfetto con primi piatti leggeri e formaggi freschi. Servire a: 8°

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TOSCANA

ANDARE PER CANTINE Come arrivarci, dove dormire e mangiare

Via Poggiali 48/b 57020 Bibbona (Li) Tel. - Fax 0586.677140 info@leopoldoprimo.it www.leopoldoprimo.it a Leopoldo I di Toscana nasce nel 1996 con l’acquisto di 31 ettari di terreno nell'immediato entroterra di Bibbona, lungo la Costa degli Etruschi, da parte di Nicola D’Aria. Il nome così altisonante vuole essere un omaggio al Granduca di Toscana il quale, con le riforme agrarie del XVIII secolo, bonificò e rese coltivabili molte terre toscane, comprese quelle dove oggi sorge l’azienda. Dal 1999 questi terreni vengono lavorati e sapientemente livellati calcolando sia la pendenza sia il grado di inclinazione, in modo da permettere un perfetto drenaggio delle acque. Terminati i lavori prelimi-

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nari sono stati messi a dimora in un’unica soluzione 13 ettari vitati con un sesto di impianto di 9.600 ceppi per ettaro, così suddivisi: 5 di merlot, 4 di cabernet franc, 2 di cabernet sauvignon, 1,5 di syrah e mezzo di petit verdot. Grazie a un eccezionale sviluppo sia vegetativo sia qualitativo del vigneto l'azienda è riuscita a vinificare le proprie uve a partire dalla vendemmia 2006. Mantenendo bassissime le rese nei vigneti e operando un’attenta selezione dell’uva sia in campagna sia in cantina sono così venuti alla luce i primi vini. Due sono il frutto di sapienti assemblaggi dal taglio bordolese, il terzo è un Syrah in purezza.

Per visitare l’azienda Apertura: tutto l'anno. Dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17. Per la visita è gradita la prenotazione. Vendita diretta in cantina, si accettano le carte di credito. Per arrivarci Uscire dalla A12 a Rosignano M.mo, proseguire sulla Variante Aurelia SS1 E80 verso Grosseto/Roma, uscire a Cecina Sud e prendere la Sp 39 per Grosseto/Roma per 1 Km. Svoltare a sinistra in via della Camminata verso Bibbona/Volterra/Siena e percorrerla per 2 Km. Giunti all’incrocio svoltare a destra in Via dei Poggiali.

Vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Toscana Igt Rosso "D'Echo" 2006 7,50 Euro Giusto per: minestre asciutte con salse a base di carni rosse o selvaggina da penna in presenza di pomodoro, carne di maiale arrosto. Servire a: 18/20°

Toscana Igt Rosso "D'Aria" 2006 10 Euro Giusto per: piatti della tradizione Toscana, esalta il gusto delle carni alla brace o dei formaggi pecorini mediamente stagionati in grotta. Servire a: 18/20°

Toscana Igt Rosso "D'Unico" 2006 14 Euro Giusto per: caciucco, triglie alla livornese. Servire a: 18/20°

Come arrivarci, dove dormire e mangiare Per visitare l’azienda Apertura: tutto l'anno. Tutti i giorni, dalle 9 alle 17. La visita va prenotata. Non si accettano le carte di credito.

Via Napoli 42 91020 Salaparuta (Tp) Tel. - Fax 0924.71557 info@cantinapergola.com www.cantinapergola.com

antina Pergola nasce dall’amore per la natura, per l'uva e per l'abilità dell'uomo di trasmettere al vino tutto il carattere della meravigliosa terra di Sicilia. L'azienda appartiene alla famiglia Crocchiolo la quale, fin dalla fine dell’ottocento, produce e commercializza vini nella Valle del Belice, anticipando di quasi un secolo il forte sviluppo vitivinicolo che sarebbe in seguito avvenuto in questo territorio. Fu nel 1970, due anni dopo terribile terremoto del Belice, che il sig. Vincenzo Crocchiolo diede vita al primo enopolio in c.da San Vito a Salaparuta. In seguito, dato il successo della sua impresa, volle creare una struttura all’avanguardia che ac-

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cogliesse l’impresa di famiglia. Attualmente i vigneti sono posti nella “fascia del sole“, nella parte occidentale dell'isola e digradano dalla collina alla pianura. Qui l'azienda coltiva vitigni autoctoni e vitigni internazionali che si sono adattati alla grande al clima e al terreno dell'isola. I vigneti godono di un continuo e accurato controllo accurato che ne assicura il benessere e l’integrità. La vendemmia e la vinificazione vengono eseguite associando metodi tradizionali e moderni, per preservare il naturale equilibrio delle uve. Eccellente il rapporto qualità-prezzo dei vini prodotti, tra i quali spiccano i rossi monovarietali da uve nero d'Avola, syrah, merlot e i bianchi come lo Chardonnay e il Viognier.

Per arrivarci Da Palermo: Scorrimento veloce verso Sciacca, uscita Poggioreale– Salaparuta Dall'Aereoporto Falcone-Borsellino: A29 per Mazara del Vallo, uscita Gallitello, SS119 per Palermo-Sciacca, al bivio seguire cartelli aziendali.

Vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Salaparuta Doc Nero d'Avola 2006 12 Euro Giusto per: carni rosse arrosto o alla griglia. Servire a: 18° Salaparuta Doc Rosso 2006 12 Euro Giusto per: piatti a base di carni rosse, formaggi stagionati. Servire a: 18°

Sicilia Igt Merlot “'Ntoni” 2006 6 Euro Giusto per: piatti a base di carni rosse. Servire a: 18° Sicilia Igt Rosso “Nerestano” 2005 18 Euro Giusto per: piatti di carni rosse, anche di selvaggina, formaggi piccanti. Servire a: 18° Bianchi Sicilia Igt Viognier “Zaira” 2007 12 Euro Giusto per: piatti di pesce. Servire a: 8/10° Sicilia Igt Chardonnay “Duchessa di Leyra” 2007 6 Euro Giusto per: piatti di pesce. Servire a: 10°


PIEMONTE

ANDARE PER CANTINE Araldica Vini

Viale Laudano 2 14040 Castel Boglione (At) Tel. 0141.763111 Fax 0141.762433 informazioni@araldicavini. com www.araldicavini.com

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. Tutti i giorni, dalle 10 alle 18,30. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito.

PIEMONTE

Per arrivarci: Dal casello Asti Est seguire Nizza M.to e, 5 km circa dopo Nizza M.to, prendere a dx per Castel Bolglione. Dal casello di Alessandria Sud proseguire per Acqui Terme; all’uscita della città in direzione Savona, prendere per Nizza/ Castel Boglione.

Azienda Agricola Rocca Giovanni

via San Giuseppe loc. Coste 43/a 12065 Monforte d'Alba (Cn) Tel. - Fax 0173.78504 info.rocca@libero.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. È gradita la prenotazione. Non si accettano le carte di credito.

PIEMONTE

Per arrivarci: Dalla A21 Torino-Piacenza uscire ad Asti est e proseguire in direzione Alba. Monforte si trova tra Alba e Dogliani.

gruppo Araldica è una delle realtà di maggiore importanza nella coltivazione, produzione e distribuzione di vino in Piemonte. Grazie alla combinazione di moderne tecniche di vinificazione e marketing, e all’impegno nel produrre vini dall’accento inequivocabilmente Piemontese, il gruppo riscuote un sempre maggiore successo internazionale. Questa moderna cooperativa è forte di 900 ettari di vigneti e 300 famiglie di viticoltori. Al nucleo storico costruito nel 1953 si è affiancata nel 2000 una struttura moderna di 10.000 mq. per l’imbottigliamento e lo stoccaggio in ambiente climatizzato. Recenti acquisizioni sono state il Cascinone (103 ettari accorpati du cui 70 a vigneto) e la Battistina a Novi, storica azienda che produce Gavi.

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azienda di Giovanni Rocca possiede 22 ettari di vigneti nel territorio di Monforte d'Alba, una delle zone delle Langhe a più alta vocazione vitivinicola. Da tre generazioni questi appezzamenti appartengono all'azienda che li gestisce nel più assoluto rispetto delle tradizioni dei propri avi. I cru aziendali sono i vigneti Pian Romualdo, Giudice, Trenta, Mosconi e Bricco Ravera, dove vengono coltivate le uve Barbera, Dolcetto, Nebbiolo e Nebbiolo da Barolo, oltre a una piccola parte di Chardonnay che serve per fare l'omonimo vino bianco, ultimo nato in azienda. Per valorizzare al massimo le grandi qualità delle proprie uve, l'azienda ha ampliato di recente la propria cantina in modo da dare più spazio alle botti di affinamento in rovere di Slavonia e barrique di altri legni pregiati. La cantina è aperta al pubblico per le degustazioni.

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uest’azienda nasce da una passione, maturata durante le vacanze nelle aree vitivinicole della Francia. Una passione che ha portato Marco e Daniela ad acquistare, nel 1999, un piccolo terreno coltivato a vite sulle colline di Mezzomerico. Da allora un semplice hobby è diventato pian piano un’attività che conduce tre ettari di vigneto iscritti alla Denominazione di Origine Controllata Colline Per visitare l’Azienda: Novaresi. Fin dall’inizio la loro Apertura: tutto l'anno. filosofia è basata su “Rese basLa visita va prenotata per se per lavorare sulla qualità”. telefono, al 335.6350692. I vitigni allevati con potatura Non si accettano le carte di Guyot, sono Nebbiolo, Vespocredito. lina, Barbera ed Erbaluce, da Per arrivarci: sempre presenti sulle Colline Autostrada A26 - uscita Novaresi, in grado di dare, graBorgomanero. A8 uscita zie al particolare microclima di Castelletto Ticino. A4 uscita quest’area, vini con una comNovara Est. Dall'aeroporto della plessità di aromi indispensabile Malpensa percorrendo la S.S.52. per una qualità superiore.

Cascina Zoina

Via Ronchetto 5 28047 Oleggio (No) Tel. - Fax 0321.94000 info@cascinazoina.it

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I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Freisa d' Asti Doc 2006 5,20 Euro Giusto per: lardo e salumi in generale, Bagna Caoda. Servire a: 16/18° Dolcetto d'Asti Doc 2007 5,20 Euro Giusto per: salumi, primi piatti, carni bianche. Servire a: 16/18° Barbera d'Asti Doc Superiore “Alasia” 2006 7 Euro Giusto per: ravioli, grigliate di manzo, formaggi semistagionati. Servire a: 16/18°

Nebbiolo d'Alba Doc 2005 - 8,50 Euro Giusto per: arrosti, brasati, formaggi stagionati. Servire a: 16/18° Bianchi Roero Docg Arneis 2007 8,50 Euro Giusto per: asparagi, crostacei, pesci di mare grigliati e al cartoccio. Servire a: 8° Gavi Docg “La Battistina” 2007 7,20 Euro Giusto per: antipasti di frutti di mare, Pesce di mare grigliato. Servire a: 8°

Speciali Brachetto d'Acqui Docg 8 Euro Giusto per: amaretti morbidi, dolci, fragole. Servire a: 6°

Moscato d'Asti Docg 2007 - 6,50 Euro Giusto per: dolci al cucchiaio, macedonie di frutta. Servire a: 6/8°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Barolo Docg “Bricco Ravera” 2003 16 Euro Giusto per: agnello al forno, brasato di manzo, stracotto di asino. Servire a: 18/20°

Barbera d'Alba Doc “Pianromualdo” 2005 8 Euro Giusto per: agnolotti al tartufo, bollito misto, pecorino stagionato. Servire a: 18° Dolcetto d'Alba Doc 2006 5 Euro Giusto per: agnolotti al ragù, risotto di carne, pollo alla cacciatora. Servire a: 16/18° Bianchi Langhe Doc Chardonnay 2006 5 Euro Giusto per: pesce di acqua dolce, formaggi a pasta morbida. Servire a: 10/12°

Nebbiolo d'Alba Doc 2005 8 Euro Giusto per: spezzatino e gulasch, arrosto di tacchino, Fontina e Bitto. Servire a: 18/20°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Colline Novaresi Doc Nebbiolo “Cordero della Zoina” 2004 7,50 Euro Giusto per: spezzatino, lepre, stracotti, fontine. Servire a: 16/18°

Colline Novaresi Doc Nebbiolo “Cordero della Zoina - Mot” 2004 10,50 Euro Giusto per: ravioli d'anatra, agnello, fagiano, faraona, fontina. Servire a: 18°

Colline Novaresi Doc Vespolina “Ricardo della Zoina” 2004 8 Euro Giusto per: ottimo a tutto pasto. Servire a: 16/18°

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PIEMONTE

ANDARE PER CANTINE Ferraris Luca

Via al Castello, 14 14030 Castagnole M.to (At) Tel. 0141.292202 Fax 0141.292935 info@lucaferraris.it www.lucaferraris.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. Tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito.

PIEMONTE

Per arrivarci: Dalla A21 uscire ad Asti Est e seguire per Alessandria. A Quarto d’Asti voltare a sinistra per Castagnole Monferrato. Sempre dritti per circa 8 km passando per Valenzani. La cantina si trova dietro la Chiesa della piazza principale. Dal casello sono circa 11 km.

Rinaldi Vini

via Roma 31 15010 Ricaldone (Al) Tel. 0144.74144 Fax 0144.745856 rinaldi_vini@libero.it www.rinaldivini.com

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. Tutti i giorni, dalle 8 alle 18. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito.

LOMBARDIA

Per arrivarci: Dal casello di Alessandria Sud proseguire sulla strada statale Acqui Savona per circa 15 km. Nel paese di Cassine svoltare a destra per Ricaldone e dopo circa 4 km si raggiunge la ns azienda. Dal casello sono circa 20 km.

Az. Agr. Bertagna Gianfranco

via Madonna della Porta 14 46040 Cavriana (Mn) Tel. - Fax 0376.82211 info@cantinabertagna.it www.cantinabertagna.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutti i giorni, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30. La domenica solo la mattina. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito. Per arrivarci: Dalla A4 uscire a Sirmione, seguire per Pozzolengo (Bs) e da lì per Solferino (Mn). Al bivio con indicazione Bande girare a sinistra e 100 metri dopo la Chiesa a sinistra c'è la cantina. Dal casello sono 7 km.

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ostruita nel 1430, la cantina di Luca Ferraris si trova nel centro storico di Castagnole Monferrato, caratteristico paese dell’Astigiano. Sorge tra le mura del vecchio castello ed è qui che vengono vinificate tutte la uve, con moderne attrezzature ed elevata tecnologia affiancata a tini e botti di rovere. È una azienda a conduzione familiare che possiede 14 ettari disposti su tre diverse colline tra le più vocate dell’astigiano. Fiore all’occhiello dell’azienda è il Ruchè, la cui Doc quest’anno compie vent’anni. Molto bello da visitare è il caratteristico Crotin, tipico di queste zone del Monferrato e considerato uno dei più bei monumenti sotterranei della zona. Si tratta di una galleria in tufo scavata interamente a mano dove si mettono a maturare le bottiglie delle migliori annate.

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azienda agricola vitivinicola dei Rinaldi è a conduzione familiare ed è stata fondata nel 1961 da Oreste Rinaldi, oggi sostituito dal figlio Andrea, l'attuale proprietario. Da oltre quarant'anni i Rinaldi firmano vini ottenuti dai 14 ettari di vigneti di proprietà, con filari situati in posizioni particolarmente vocate da cui, tra l'altro, si godono suggestivi panorami su una natura ancora incontaminata. La cantina destinata alla produzione vinicola, nel rispetto rigoroso delle tradizioni enologiche piemontesi, è dotata di macchinari all'avanguardia. C'è anche una sala degustazione per l'assaggio sul posto dei vini Rinaldi, ambasciatori d'eccezione di un territorio, il Monferrato, che è una delle piccole-grandi patrie dove ogni giorno rivive il mito dell'enologia piemontese.

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ella splendida e suggestiva cornice delle colline moreniche e dei vigneti descritti nelle opere di Virgilio, continua la secolare tradizione vinicola di una delle più antiche famiglie di Bande: i Bertagna. Punto di forza dell'Azienda è la moderna cantina per la vinificazione, frutto dell'impegno e della passione di Gianfranco. Oggi tra le mura di una casa millenaria ha preso vita una seconda cantina adatta, grazie alle sue caratteristiche, a conservare le Barriques di legno in cui vengono affinati i vini più pregiati. Come ogni buona famiglia il ruolo di mamma Giuseppina e della moglie Nadia è fondamentale per la crescita dell'azienda che di anno in anno è in continua espansione. La famiglia Bertagna cura con amore i vigneti da 4 generazioni, forte delle conoscenze tramandate di padre in figlio, dando vita a vini di ottima qualità.

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I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Ruché di Castagnole Monferrato Doc “Bric D'Bianc” 2006 8 Euro Giusto per: bagna cauda, cotechino, agnolotti, fonduta, selvaggina, formaggi a media stagionatura. Servire a: 18/20°

Monferrato Doc Rosso “Il Re” 2005 10 Euro Giusto per: antipasti piemontesi, primi con sughi di carne, grigliate, formaggi stagionati. Servire a: 18/20° Barbera d'Asti Doc Superiore “La Regina” 2005 - 10 Euro Giusto per: selvaggina, fritto misto piemontese, formaggi stagionati. Servire a: 18/20° Grignolino d'Asti Doc “Vigna del Casot” 2006 5 Euro Giusto per: piatti di selvaggina, formaggi freschi e grassi, antipasti. Servire a: 16/18°

Barbera d'Asti Doc “Vigna del Martin” 2006 5 Euro Giusto per: agnolotti al brasato, lasagne, fagiano in casseruola. Servire a: 18/20° Barbera del Monferrato Doc “San Marcellino” 2006 - 5 Euro Giusto per: Bagna cauda, arrosti di carne, bolliti, stufati e cacciagione. Servire a: 18/20° Bianchi Monferrato Doc Bianco “Sensazioni” 2006 8 Euro Giusto per: antipasti e primi di pesce, carni bianche, gorgonzola e noci. Servire a: 12/14°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Barbera d'Asti Doc “La Bricca” 2003 12 Euro Giusto per: cacciagione, piatti di carni rosse, fine pasto, come vino da meditazione. Servire a: 18°

Speciali Brachetto d'Acqui Docg “Bricco Rioglio” 10 Euro Giusto per: torte con frutti di bosco, macedonia di fragole, aperitivo, speck e altri salumi leggermente affumicati. Servire a: 12°

Moscato d'Asti Docg “Bricco Cardogno” 8 Euro Giusto per: torta alle nocciole, macedonia di pesche, formaggi di media stagionatura. Servire a: 12°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Garda Doc Merlot 2006 3 Euro Giusto per: carni in genere, brasati. Servire a: 18°

Provincia di Mantova Igt Rosso “Monte Volpe Rosso” 2003 - 8 Euro Giusto per: selvaggina, brasati, arrosti, grigliate. Servire a: 18°

Garda Doc Cabernet 2006 - 3 Euro Giusto per: carni in genere. Servire a: 18° Garda Doc Merlot “Rosso del Chino” 2002 6 Euro Giusto per: brasati, arrosti piatti di carne in genere. Servire a: 18° Garda Doc Cabernet Sauvignon “Rosso del Barone” 2002 6 Euro Giusto per: brasati, arrosti piatti di carne. Servire a: 18°

Garda Doc Merlot "Rosso del Nando" 2006 5,20 Euro Giusto per: risotti, minestre, carni arrosto. Servire a: 18°

Bianchi Garda Doc Chardonnay “Monte Volpe Bianco” 2006 - 7,80 Euro Giusto per: primi, pesce, formaggi freschi. Servire a: 14°


VENETO

ANDARE PER CANTINE Azienda Agricola Colli Asolani Bedin Via M. Pasubio 31041 Cornuda (Tv) Tel. 0423.83317 Fax 0423.639411 info@colliasolani.it www.colliasolani.it

VENETO

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. Tutti i giorni, dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. La visita va prenotata. Non si accettano le carte di credito. Per arrivarci: Uscire a Treviso Sud - Silea, tangenziale di Treviso verso Feltre (statale Feltrina). Oltrepassare i paesi di Postioma-SignoressaMontebelluna e uscire a Cornuda. Dopo il semaforo nel centro del paese, proseguire diritti per un km. L'azienda è sulla destra.

Azienda Vinicola Follador di Rossi Italia

Via Gravette 42 31010 Col San Martino (Tv) Tel. 0438.898222 Fax 0438.989520 info@folladorspumanti.it www.folladorspumanti.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. Tutti i giorni, dalle 8,30 alle 12 e dalle 14 alle 18,30. Domenica chiuso. La visita va prenotata. Non si accettano le carte di credito. Per arrivarci: Dalla A4 Milano-Venezia uscire a Vicenza Nord, Treviso o Conegliano. Col San Martino è lungo la Provinciale che collega Conegliano a Valdobbiadene, chiamata la “strada del Prosecco“.

azienda agricola Colli Asolani nasce nel 1948 come piccola realtà locale e nel 1990 conosce un potenziamento che la porta a imporre il proprio nome a livello internazionale. Situata sulle colline asolane, l'azienda coltiva i suoi vigneti all'interno della zona Doc Montello e Colli Asolani. Si compone di tre strutture ben distinte, poste ai piedi della famosa “Rocca di Cornuda”. Una è dedicata alla vinificazione e all'imbottigliamento, un'altra al confezionamento, allo stoccaggio e alla spedizione, mentre la terza struttura offre un accogliente ristoro agrituristico aperto dal giovedi alla domenica. Il grande successo dei vini dell'azienda è dovuto agli importanti investimenti che hanno portato all'acquisto dei migliori terreni della zona, alla selezione dei vitigni più adeguati e all'impiego di tecnologie avanzate per la vinificazione.

L’

ondata nel 1970 da Gianfranco Follador, l'azienda è a conduzione famigliare e si trova nel cuore della zona di produzione del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Doc. Sin dall'inizio uno dei suoi obiettivi principali è stato quello di raggiungere l'eccellenza enologica puntando anche sulla massima genuinità dei suoi vini. Tutto questo è stato fatto grazie all'impiego delle tecnologie più moderne che consentono di cogliere il meglio delle uve cresciute su vigneti magnificamente esposti a mezzogiorno e attentamente selezionate in fase di raccolta. Lo stesso processo di spumantizzazione, secondo il metodo Charmat, è costantemente monitorato e avviene a temperatura controllata, per preservare e dare massimo risalto al la grande fragranza, freschezza e tipicità del Prosecco.

F

VENETO

a famiglia Pizzolato da oltre cinque generazioni è inserita nel mondo agricolo convivendo e rispettando Via IV Novembre 12 l’ambiente naturale circostan31050 Villorba (Tv) te. L’azienda ha una superfiTel. 0422.928166 cie totale di 58 ettari, di cui Fax 0422.629343 56 a vigneto e 2 a frutteto. info@lacantinapizzolato.com www.lacantinapizzolato.com Inoltre collabora con altre 5 aziende che conferiscono uva per complessivi altri 48 ettari. La Cantina si trova nella ricca e fiorente campagna a nord di Treviso, dove i vigneti ricamano la linea della pianura e il profilo delle dolci colline. Qui si coltivano diverse varietà di uve Per visitare l’Azienda: Doc: prosecco, pinot grigio, Apertura: tutto l'anno. Tutti i chardonnay, incrocio Manzoni, giorni, dalle 8 alle 12,30 e dalle sauvignon, merlot, cabernet 13,30 alle 17,30. La visita va franc, cabernet sauvignon, prenotata. Non si accettano le pinot nero, raboso. Dal 1985 carte di credito. tutti i vini sono prodotti nel Per arrivarci: rigoroso rispetto dei metodi Dalla A4 uscire a Treviso Nord e dell'agricoltura biologica, gaproseguire per circa 4 km verso ranzia di assoluta genuinità per Villorba. il consumatore.

La Cantina Pizzolato

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I vini principali, prezzi e abbinamenti Speciali Colli Trevigiani Igt Prosecco Frizzante “Spago” 4,80 Euro Giusto per: aperitivi, pesce, formaggi, salumi. Servire a: 7/8° Prosecco Spumante Extra Dry 5,50 Euro Giusto per: aperitivo, pesce, dolci. Servire a: 7/8° Rosati Colli Trevigiani Igt Rosso “Allegro” 4,80 Euro Giusto per: aperitivo, dessert. Servire a: 6/7°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Speciali Prosecco di Valdobbiadene Doc Spumante Extra Dry 5,40 Euro Giusto per: aperitivi, primi piatti a base di pesce. Servire a: 8/9°

Prosecco di Valdobbiadene Doc Spumante Brut - 5,40 Euro Giusto per: antipasti, primi leggeri, formaggi di media stagionatura. Servire a: 8/9°

Prosecco di Valdobbiadene Doc Spumante Dry “Azzurra” 5,40 Euro Giusto per: aperitivo, frutta secca e dessert. Servire a: 8/9°

Prosecco di Valdobbiadene Doc Frizzante “Spago” 4,60 Euro Giusto per: aperitivi, primi e secondi piatti leggeri, pesce e crostacei. Servire a: 8/9°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Speciali Bianco Passito “Alba Chiara” 2006 6,30 Euro Giusto per: pasticceria secca e cioccolato, formaggi erborinati. Vino da meditazione. Servire a: 14° Spumante Brut Rosè “Violette” 4,70 Euro Giusto per: insaccati, pollame, sushi. Dessert a base di frutti rossi. Servire a: 6°

Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Doc Spumante Extra Dry “Stefany” 5,50 Euro Giusto per: crostacei crudi, dolci e panettone. Servire a: 6° Rossi Piave Doc Raboso “Riserva” 2004 5,80 Euro Giusto per: cucina casereccia come pasta e fagioli, oca ripiena alle castagne e brasato. Servire a: 18°

Rosso “Il Barbarossa” 2002 - 13,60 Euro Giusto per: arrosti di carni rosse, brasato e selvaggina. Servire a: 18°

Bianchi Veneto Igt Manzoni Bianco 2007 4,30 Euro Giusto per: aperitivi, antipasti di pesce, primi delicati, zuppe anche piccanti. Servire a: 10°

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FRIULI

ANDARE PER CANTINE Borgo Tintor di G. Bortoluzzi

Via Roma 43 34072 Gradisca d'Isonzo (Go) Tel. 0481.92250 Fax 0481.954364 info@bortoluzziwines.com www.bortoluzziwines.com

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. Dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30. La visita va prenotata solo per i gruppi numerosi. Si accettano le carte di credito.

FRIULI

FRIULI

Per arrivarci: Autostrada A4 uscita casello di Villesse, quindi proseguire lungo il raccordo autostradale in direzione Gorizia ed uscire a Gradisca d’Isonzo. Dal casello di Villesse sono 6 km.

Azienda nasce nel 1982 dalla tenacia di Giovanni Bortoluzzi, enologo formato alla scuola di Conegliano Veneto che, lavorando come consulente tecnico in grandi aziende, aveva maturato l’esperienza indispensabile per crearne una tutta sua. Da quando in un piccolo vigneto l’Azienda Bortoluzzi produceva solo pochi ettolitri di vino, in prevalenza bianco, è stata fatta molta strada per raggiungere quei livelli qualitativi di eccellenza produttiva con cui i suoi vini sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Tra i vini la fanno da padrone i bianchi, come da tradizione di questo territorio, ma anche i rossi della zona dell’Isonzo sono vini generosi e di grande struttura. Dicono che da un vino puoi capire il carattere del suo produttore. In fondo è proprio così: in essi viene trasferita la passione, l’amore e la dedizione di tutta la famiglia.

L’

azienda San Simone si trova a Rondover, in località Porcia, nel cuore della Doc Friuli Grave, ed è il frutto via Prata 30 della lunga tradizione e delle 33080 Porcia (Pn) cultura enologica della famiglia Tel. 0434.578633 Brisotto, vigniaoli da ben quattro Fax 0434.578383 generazioni. Il nome San Simone info@sansimone.it è un omaggio alle origini delwww.sansimone.it l'azienda, la cui sede storica si trovava di fronte alla trecentesca chiesetta votata a San Simone, Per visitare l’Azienda: dove oggi c'è l'abitazione della Apertura: tutto l'anno, chiuso famiglia. Di generazione in genele due settimane centrali di agosto. Tutti i giorni, dalle 8 alle razione, l'azienda ha conosciuto 12 e dalle 14 alle 18. La visita va una continua e costante evoluprenotata. Si accettano le carte zione, commerciale e tecnologica. I vigneti di proprietà si trodi credito. vano nella zona Doc Friuli Grave, Per arrivarci: nei comuni di Porcia e Azzano X, Dal casello di Portogruaro e sono gestiti in modo da tenere proseguire lungo la A28 verso basse le rese per ettaro. La canConegliano e uscire a Porcia. tina è dotata di attrezzature e di Al primo stop svoltare a sinistra, impianti all'avanguardia, per traal secondo stop svoltare di smettere ai vini tutta la bontà e nuovo a sinistra e proseguire tipicità carpite dalle uve a questa per circa 5 km. terra vocata.

Azienda San Simone

Tenuta Villanova

via Contessa Beretta 29 34072 Villanova di Farra (Go) Tel. 0481.889311 Fax 0481.888513 info@tenutavillanova.com www.tenutavillanova.com

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l’anno. Chiuso due settimane in agosto, l’ultima di dicembre e la prima di gennaio. Nov.-Apr.: da lun a ven 9,30/12,30-14,30/18,00. Mag.-Ott.: da lun a ven 10/1315/19. Sabato 10/12. Per arrivarci: A4 uscita Villesse. Sul raccordo per Gorizia, seconda uscita Gradisca d’Isonzo. Proseguire per il centro di Gradisca, al semaforo girare a sn per Gorizia. Dopo un paio di km girare a sinistra per Farra d’Isonzo e seguire i cartelli aziendali.

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L’

al 1931 la proprietà della Tenuta Villanova è della Famiglia Bennati, oggi rappresentata dalla Signora Giuseppina Grossi Bennati. I terreni si estendono per 200 ettari su di un piccolo altipiano del Collio Goriziano, a pochi chilometri dalla Slovenia. Il confine fra le due storiche Doc friulane, Isonzo e Collio, passa attraverso i vigneti aziendali: ecco spiegata l'esistenza di due differenti denominazioni tra i vini Villanova. Storia ed innovazione si esprimono al meglio sia in campagna sia in cantina dando vita ad un prodotto sempre al massimo della qualità. L’azienda, attrezzata con una piccola distilleria a caldaiette discontinue, da molti decenni lavora internamente anche le proprie vinacce riuscendo così a mantenere nelle grappe e nei distillati d’uva tutto l’aroma del vitigno d’origine.

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I vini principali, prezzi e abbinamenti Bianchi Collio Doc Bianco “Gemina” 2006 6,50 Euro Giusto per: secondi a base di pesce come il rombo o la scarpena al forno. Servire a: 12/14° Collio Doc Sauvignon 2006 5,50 Euro Giusto per: risotto con asparagi o con erbe aromatiche, cucina orientale, piatti ricchi di spezie. Servire a: 12/14°

Venezia Giulia Igt Pinot Grigio 2006 5,50 Euro Giusto per: primi piatti di pesce anche crudo, risotti. Servire a: 12/14° Rossi Venezia Giulia Igt Cabernet Sauvignon 2004 5,50 Euro Giusto per: costate, selvaggina da piuma, formaggi stagionati. Servire a: 16/18°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Friuli Grave Doc Refosco “Re Sugano” 2005 - 8 Euro Giusto per: primi saporiti, minestre di legumi, carni di manzo, capretto. Servire a: 18/20° Friuli Grave Doc Merlot “Evante” 2004 14 Euro Giusto per: risotto ai funghi o ai fegatini, carni arrosto o alla griglia. Servire a: 18/20°

Friuli Grave Doc Cabernet Sauvignon “Nexus” 2004 10 Euro Giusto per: arrosti e carni alla griglia, selvaggina, formaggi a pasta dura. Servire a: 18/20° Friuli Grave Doc Cabernet Franc “Sugano” 2005 8 Euro Giusto per: carni fredde, arrosti, selvaggina, formaggi stagionati. Servire a: 18/20°

Bianchi Friuli Grave Doc Pinot Grigio “Prestige” 2006 7 Euro Giusto per: antipasti, minestre asciutte e in brodo, pesce. Servire a: 8°

Speciali Prosecco Spumante Brut “Il Concerto” 7 Euro Giusto per: crostacei, scampi, sogliole, paté di fegato, aperitivo, pasticceria secca. Servire a: 7/9°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Bianchi Friuli Isonzo Doc Malvasia Istriana “Saccoline” 2006 9 Euro Giusto per: ostriche, secondi di pesce anche molto saporiti come il rombo al forno. Servire a: 12°

Rossi Venezia Giulia Igt Rosso “Fraja” 2003 20 Euro Giusto per: carni alla brace, carrè di maiale al forno, oca arrosto. Servire a: 18°

Collio Doc Tocai Friulano 2006 10 Euro Giusto per: crudo di San Daniele, zuppa di pesce, risotto con gli asparagi. Servire a: 12°

Speciali Spumante Brut “Villanova” 13 Euro Giusto per: ottimo come aperitivo ma, data la buona struttura, anche a “tutto pasto”. Servire a: 8/10°


EMILIA ROMAGNA

ANDARE PER CANTINE Azienda Vinicola Mattarelli

Via G. Marconi 35 44049 Vigarano Mainarda (Fe) Tel. 0532.43123 Fax 0532.436264 info@mattarelli-vini.it www.mattarelli-vini.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito.

TOSCANA

Per arrivarci: Dalla A13 Bologna-Padova uscire a Ferrara Nord e seguire per Vigarano Mainarda, il primo paese che si trova dopo il casello.

Agricoltori del Chianti Geografico Via Mulinaccio 10 53013 Gaiole in Chianti (Si) Tel. 0577.749489 Fax 0577.749223 info@chiantigeografico.it www.chiantigeografico.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. Dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. È gradita la prenotazione. Si accettano le carte di credito.

TOSCANA

Per arrivarci: Dalla A1 uscire a Valdarno e proseguire per Via Poggilupi/ SP11 procedendo verso Cavriglia / Loro Ciuffenna / Gaiole in Chianti. Dal casello sono circa 22 km.

Tenuta Il Corno Az. Agricola Agrituristica

via Malafrasca 64 50026 San Casciano Val di Pesa (Fi) Tel. 055.824851 Fax 055.8248035 ilcorno@tenutailcorno.com www.tenutailcorno.com

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l’anno. Tutti i giorni, dalle 9 alle 18. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito. Per arrivarci: A1 uscita Firenze Certosa, prendere il raccordo FirenzeSiena e uscire a Bargino. Proseguire a sinistra verso San Pancrazio, superare il piccolo borgo e girare a sinistra. Dopo 800 metri siete arrivati.

zienda Vinicola Mattarelli rinnova la propria tradizione vinicola da quattro generazioni. Umberto, a cui è dedicata l'enoteca aziendale e pure la linea di distillati, è stato il fondatore dell'azienda, agli inizi degli anni cinquanta. Da una semplice osteria di paese, attraverso una continua crescita, ora l'azienda può contare sulla gestione diretta di 15 ettari di vigna con due distinte aziende per la vinificazione e l'imbottigliamento. La cantina principale, recentemente rinnovata, ospita le attrezzature per l'intera lavorazione del prodotto: presse, vasche per fermentazioni e stoccaggio, per una capacità totale di quasi 3000 hl, e la linea d'imbottigliamento, con una piccola area adibita all'affinamento in barrique, oltre ad una sala per le degustazioni, dedicata a Vittorio Mattarelli, padre dell'attuale titolare.

L’

a “Cooperativa fra Agricoltori del Chianti Geografico” nasce nel 1961, per rivendicare la paternità del nome di un territorio storico e del suo vino più famoso quando ancora non esisteva la relativa Doc, istituita solo sei anni dopo e promossa a Docg nel 1984. Il gruppo dei soci, che all'origine comprendeva 17 vitivinicoltori chiantigiani, nel corso degli anni si è allargato sino a diventare una grande una Cooperativa che raggruppa qualcosa come 200 associati, anche al di fuori del Chianti. Pur mantenendo la propria sede centrale a Gaiole, storico feudo del Chianti, la Cooperativa abbraccia numerosi viticoltori delle zone più vocate della Toscana, dove produce altri pregiatissimi vini, come Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano.

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a Tenuta venne costruita nel XII secolo dall’antica famiglia fiorentina dei “Del Corno“. Nel 1523 la tenuta entra a far parte del patrimonio della ricca famiglia fiorentina degli Strozzi, che ne fanno la loro residenza estiva. Dal 1911 è di proprietà dei Conti Frova Arroni di Arrone che continuano a dedicarsi con passione alla produzione di vino e olio, abbinando con maestria la tradizione con le nuove e moderne tecnologie.Il recupero e la valorizzazione di vitigni autoctoni come il colorino del corno e il sangiovese hanno permesso all'azienda di dare luce a vini di altissima qualità. Tra questi il San Camillo, da uve sangiovese in purezza; il Minna e Moro, metà sangiovese metà colorino; il Colorino del Corno, un grande vino da meditazione da sole uve colorino. Al centro della Tenuta sorge la Villa Il Corno, che ospita uno splendido agriturismo con piscina.

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I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Bosco Eliceo Doc Merlot "Philippo" 2005 7 Euro Giusto per: primi e secondi piatti di carni rosse, formaggio di fossa. Servire a: 18°

Bosco Eliceo Doc Fortana "Baba" 2006 6 Euro Giusto per: cappelletti in brodo, carne di piccione, salumi. Servire a: 16/18°

Bianchi Bosco Eliceo Doc Sauvignon "Palina" 2006 6 Euro Giusto per: tortellini alle erbette, frittata di bietole. Servire a: 10°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Chianti Classico Docg “Geografico” 2005 9 Euro Giusto per: carni rosse, formaggi stagionati. Servire a: 18°

“Castello Tricerchi” Brunello di Montalcino Docg 2002 35 euro Giusto per: selvaggina, arrosti, formaggi stagionati. Servire a: 18°

Morellino di Scansano Doc “Le Preselle” 2006 8 Euro Giusto per: carni rosse, formaggi media stagionatura. Servire a: 18°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Colli della Toscana Centrale Igt “Minna e Moro” 2005 8 Euro Giusto per: sughi di cacciagione, arrosti, cucina tipica toscana. Servire a: 18°

Colli della Toscana Centrale Igt “Colorino del Corno” 2001 18,80 Euro Giusto per: carni rosse, selvaggina da pelo, formaggi stagionati. Servire a: 18° Colli della Toscana Centrale Igt “San Camillo” 2004 6,20 Euro Giusto per: salumi, carni rosse, formaggi mediamente stagionati. Servire a: 18° Chianti Docg Colli Fiorentini 2005 4,65 Euro Giusto per: salumi, minestre asciutte, secondi piatti non troppo impegnativi, formaggi. Servire a: 18°

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MARCHE

MARCHE

ANDARE PER CANTINE azienda Agricola Polini Lugi è nata nell’anno 2000 dopo aver acquistato una piccola proprietà a Carassai, nelle colline che sovrastano la Val Menocchia. Qui è stato costruito un fabbricato mantenendo integra quella che era la struttura dei tipici casolari marchigiani. Luigi Polini ha rinnovato la tradizione e la passione Per visitare l’Azienda: vitivinicola che apparteneva da Apertura: tutto l'anno. tre generazioni alla sua famiglia. La visita va prenotata. Non si L'azienda con i suoi vigneti sono accettano le carte di credito. collocati in una fascia altimetrica Per arrivarci: compresa tra i 200 e i 300 metri Da Sud uscita A14 s.l.m, su colline dolci, con pendii Grottammare, direzione nord, irregolari e distano 15 km dal Mare a Cupramarittima seguire Adriatico e circa 50 km dai Monle indicazioni per Carassai ti Sibillini. La cantina, di recente (circa km15); l’azienda si costruzione, è dotata delle più incontra prima di arrivare in moderne tecnologie enologiche e Paese. Da Nord uscita A14 di una sala sotterranea dove i vini Pedaso, seguire la Valdaso in maturano in grandi botti di rovere direzione Carassai, poi seguire da 500 litri e barriques francesi da l’indicazione Cupramarittima225 litri. Qui possiamo degustare Valmenocchia, l’azienda si trova i grandi vini marchigiani, come a circa 2 km da Carassai. Rosso Piceno e Falerio.

Az. Agr. Polini Luigi via Menocchia 76 63030 Carassai (Ap) Tel. - Fax 0734.930068 polinipita@libero.it

Damiani Pasqualino C.da Case Bruciate 1 63038 Ripatransone (Ap) Tel. 0735.90144 Fax 0735.90503

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l’anno. Tutti i giorni, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19. La visita va prenotata. Non si accettano le carte di credito.

UMBRIA

Per arrivarci: A14 uscita Grottammare, a destra per Offida lungo la SS Valtesino. Dopo circa 8 km girare a sin per Acquaviva Picena, proseguire per altri 5 km poi, giunti all'incrocio, girare a sin per ”agriturismo la contrada”. Proseguire per circa 1 km, sulla dx c'è una strada bianca con indicazione “la cascina dei ciliegi”. La cantina è 300 metri più avanti, sulla sinistra.

Fattoria Colleallodole

Voc. Colle Allodole 228 06031 Bevagna (Pg) Tel. 0742.360371 Fax 0742.361897 info@fattoriacolleallodole. com www.fattoriacolleallodole.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito. Per arrivarci: Dalla Statale Assisi-Spoleto uscire sulla SS316 in direzione Bevagna.

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L’

azienda nasce nei primi anni ottanta grazie alla passione e all’impegno del fondatore Alessandro. Dopo qualche anno con l’inserimento del figlio Pasqualino, oggi titolare dell’azienda, si è avviata una nuova fase di sviluppo e qualificazione. L’azienda si trova proprio nel cuore di produzione delle Doc Rosso Piceno Superiore, Falerio e Offida e si estende su 45 ettari di terreno, 25 dei quali di proprietà. La superficie vitata occupa oltre 15 ettari, con un patrimonio di vitigni autoctoni come Pecorino, Passerina, Montepulciano e Sangiovese, fino alle più note uve internazionali. La produzione annuale media è di circa 1200 ettolitri: tutti i vini prodotti, grazie alle particolari condizioni pedoclimatiche e alle accurate tecniche agronomiche e di cantina, si esprimono ai vertici qualitativi e rispettano la grande tipicità di questo territorio vocato.

L’

attoria Colle Allodole di Milziade Antano è una tipica azienda vitivinicola contadina a conduzione famigliare. Un tempo apparteneva al Cav. Milziade Antano, uno dei produttori “storici” della zona di Montefalco, che la dirigeva personalmente; dopo la sua prematura scomparsa la conduzione è passata ai suoi eredi. Milziade lavorava come mezzadro presso aziende umbre, finché nel 1969 decise di acquistare 30 ettari di terreno, iniziando l’impianto di vigneti e l’allevamento di bestiame di razza chianina. Nel 1975 si ebbe la prima produzione di Montefalco Rosso e di Sagrantino Passito, ai quali poi si aggiunse il Sagrantino Secco e, negli anni ’80, iniziò l’affinamento in bottiglia. Francesco, il giovane figlio di Milziade, continua oggi lungo la via dell'eccellenza tracciata dal padre anni prima.

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I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Rosso Piceno Doc “Rescagnano” 2005 5,50 Euro Giusto per: carni rosse, cacciagione, formaggi stagionati. Servire a: 18°

Bianchi Falerio dei Colli Ascolani Doc “La Fonte” 2006 5 Euro Giusto per: aperitivo, antipasti, primi piatti, pesce, carni bianche. Servire a: 12°

Marche Igt Rosso “Primus” 2003 12,50 Euro Giusto per: carni rosse, cacciagione. Servire a: 18°

Marche Igt Chardonnay “Sabbione” 2006 - 7 Euro Giusto per: primi piatti sapidi, pesce, carni bianche, formaggi. Servire a: 14°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Rosso Piceno Doc Superiore 2005 9 Euro Giusto per: carni sia insaccate e alla griglia. Servire a: 18° Offida Doc Rosso 2003 15 Euro Giusto per: carni alla griglia, selvaggina, formaggi stagionati. Servire a: 18°

Marche Igt Rosso 2006 8 Euro Giusto per: primi di ragù e carni alla griglia, stagionati. Servire a: 18°

Bianchi Offida Doc Pecorino 2006 - 10 Euro Giusto per: frutti di mare, primi piatti leggeri, carni bianche. Servire a: 6/8° Offida Doc Passerina 2006 - 9 Euro Giusto per: piatti a base di pesce, primi piatti leggeri. Servire a: 8°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Montefalco Doc Rosso “Antano” 2005 14 Euro Giusto per: coniglio arrosto, fagianella, faraona, gnocchi al ragù. Servire a: 18° Montefalco Sagrantino Docg “Collellodole” 2004 40 Euro Giusto per: tagliolini al ragú di capriolo, stracotto d'asino, formaggi duri. Servire a: 18/20°

Montefalco Sagrantino Docg “Antano” 2003 22 Euro Giusto per: anatra all'arancia, cappone al forno, cinghiale in salmí stracotto di asino. Servire a: 18/20°

Speciali Montefalco Sagrantino Docg Passito 2004 xx Euro Giusto per: crostate di more selvatiche, formaggi piccanti. Vino da meditazione. Servire a: 16/18° Bianchi Colli Martani Doc Grechetto “Antano” 2006 8 Euro Giusto per: aperitivo. Servire a: 8/10°


ABRUZZO

ANDARE PER CANTINE Azienda Agricola Col del Mondo S.S. contrada Campotino 35/c 65010 Collecorvino (Pe) Tel. - Fax 085.8207831 info@coldelmondo.com www.coldelmondo.com

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. Tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18. La visita va prenotata. Si accettano le carte di credito.

ABRUZZO

Per arrivarci: Dalla A14 uscire al casello di Pescara Nord/Città S.Angelo, prendere a destra la Provinciale Valfino e proseguire per 5 km in direzione Elice. Al quadrivio prendere a sinistra per Collecorvino fino a Congiunti, poi a destra per circa 6 km.

Azienda Agricola Paolucci

Via Petrino 1 66020 Paglieta (Ch) Tel. - Fax 0872.809206 info@azagricolapaolucci.it www.azagricolapaolucci.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. La visita va prenotata. Non si accettano le carte di credito.

CAMPANIA

Per arrivarci: A14 uscita Val di Sangro. Dopo il casello girare a destra, dopo circa 200 m. della fondovalle di nuovo a destra, poi ancora a destra. Dopo circa 1 km si supera un ponte poi di nuovo a destra e, dopo 100 m. circa, seguire la via in salita a sinistra che porta in paese.

Azienda Agricola Macchialupa Via Fontana, fraz. S. Pietro Irpino 83020 Chianche (Av) Tel. - Fax 0825.996396 info@macchialupa.it www.macchialupa.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l’anno. Dal lunedì al sabato, dalle 8,30 alle 18. La visita va prenotata. Non si accettano le carte di credito. Per arrivarci: A16 uscita Benevento. Dopo circa 7 km svoltare per Benevento est/Caserta e seguire le indicazioni per Avellino. Dopo 10 km circa svoltare a sinistra per Bagnara/ S. Pietro Irpino.

a Col del Mondo è nata dalla volontà di tre vignaioli che si sono posti l’obiettivo di valorizzare i vini della collina abruzzese migliorandone la diffusione e l’immagine. Molte risorse vengono dedicate alla ricerca storico-viticola, agli studi del territorio e del suolo e alla riscoperta di vecchi vitigni autoctoni. Ma accanto a questa passione per la storia viticola abruzzese è proseguito l’impegno che ha portato per alcuni anni alla verifica delle caratteristiche dei suoli e dei ceppi di Montepulciano mediante vinificazioni separate di piccole partite e, a partire dalla vendemmia 2001, a vinificare con lo scopo di collocare sul mercato il proprio prodotto. La cantina di vinificazione e affinamento, ben inserita nell’ambiente, è stata recentemente ampliata e ristrutturata ed è condivisa con la preesistente struttura dedita unicamente alla vinificazione.

L

i proprietà della famiglia Paolucci, l'azienda si trova sulle ridenti colline che si affacciano sulla valle del Sangro, nell'antica Frentania, a un'altezza di 250/350 mt slm. I suoi vigneti, tutti di proprietà, si estendono su 20 ettari dislocati tra i comuni limitrofi di Paglieta e Casalbordino,dolci colline che da un lato guardano la Majella e dall'altro l'Adriatico. La proprietà dista pochi chilometri sia dal mare sia dalla montagna e si trova a un'altezza di 200-300 metri sul livello del mare. La posizione ideale dei terreni dell'azienda controbuisce in maniera determinante alla produzione di vini come Montepulciano, Cerasuolo, Trebbiano e Chardonnay che esprimono una tipicità che ha pochi uguali nel territorio. La presenza in azienda dei titolari consente un rapporto diretto con la clientela, professionale e al contempo amichevole.

D

azienda agricola Macchialupa è una delle più giovani all’interno del panorama vitivinicolo dell’Irpinia. La prima vendemmia risale infatti al 2001 ma, guardando alla qualità dei suoi vini, sembra di trovarsi di fronte a un’azienda dalla lunga esperienza vinicola. Questo grazie alla profonda passione e alla grande competenza dei proprietari, Angelo Antonio Valentino e Giuseppe Ferrara, il cui sogno è sempre stato quello di produrre i vini tipici della provincia di Avellino, che siano rispettosi del territorio e ne siano al contempo la fedele espressione. I vigneti si trovano a un’altitudine compresa tra i 350 e i 500 metri s.l.m. e occupano una superficie di 7 ettari, specializzati nella produzione di uve greco di Tufo, fiano di Avellino e aglianico di Taurasi. La produzione annua ha raggiunto una media di 100mila bottiglie. L’azienda è aperta alle degustazioni.

L’

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Montepulciano d'Abruzzo Doc “Sunnae” 2005 4,20 Euro Giusto per: primi piatti, carni bianche e rosse. Servire a: 18/20°

Montepulciano d'Abruzzo Doc “Kerrias” 2003 14 Euro Giusto per: carni rosse e selvaggina. Servire a: 20°

Bianchi Trebbiano d'Abruzzo Doc “Sunnae” 2006 4 Euro Giusto per: primi e secondi di pesce, salumi, formaggi. Servire a: 14/16°

Montepulciano d'Abruzzo Doc “Col del Mondo” 2004 - 7 Euro Giusto per: carni rosse e selvaggina. Servire a: 18/20° Speciali Montepulciano d'Abruzzo Doc Cerasuolo 2006 4,80 Euro Giusto per: secondi di pesce, salumi, formaggi, carni bianche. Servire a: 14/16°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Montepulciano d'Abruzzo Doc 2003 8 Euro Giusto per: primi con pomodoro, carni arrosto e al forno, formaggi. Servire a: 18° Montepulciano d'Abruzzo Doc "Cinos" 2006 5 Euro Giusto per: primi strutturati, cacciagione, brasati e umidi di carne rossa, formaggi. Servire a: 18°

Bianchi Terre di Chieti Igt Chardonnay 2006 6 Euro Giusto per: formaggi anche stagionati, salmone marinato, linguine ai frutti di mare, orata al forno. Servire a: 10/12° Trebbiano d'Abruzzo Doc 2006 6 Euro Giusto per: piatti di pesce, antipasti, crostini, salumi. Servire a: 10°

Speciali Montepulciano d'Abruzzo Doc Cerasuolo 2006 6 Euro Giusto per: vino da tutto pasto che ben si sposa con piatti a base di carne. Servire a: 14/16°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Campania Aglianico 2006 8 Euro Giusto per: pasta al pomodoro, carni alla griglia, formaggi di media stagionatura. Servire a: 16°

Taurasi Docg “Le Surte” 2003 21 Euro Giusto per: carni rosse arrosto, brasati, formaggi stagionati. Servire a: 18°

Bianchi Fiano di Avellino Docg 2006 12 Euro Giusto per: pesce, crostacei. Servire a: 14°

Greco di Tufo Docg 2006 10 Euro Giusto per: pesce marinato, crostacei. Servire a: 14°

gennaio 2008 Il mio vino

63


SICILIA

CALABRIA

CAMPANIA

ANDARE PER CANTINE azienda De Angelis si trova nel cuore della Campania, nota sin dai tempi degli antichi Romani per essere una delle regioni più ricche del mondo allora conosciuto. In queste terre si coltivano la vite, gli ulivi e gli alberi da frutta da tempo ormai immemorabile. Le fertili pendici del Vesuvio e le ricche colline Per visitare l’Azienda: della penisola Sorrentina sono Apertura: tutto l’anno, dal ricoperte di vigneti dove crescolunedì al venerdì dalle 8.30 alle no i vitigni autoctoni falanghina, 18.30, il sabato dalle 8.30 alle 13. È richiesta la prenotazione. greco, coda di volpe, aglianico e Non si accettano carte di credito. piedirosso. Questi custodiscono ancora oggi nel loro Dna i geni dei primi ceppi che gli antichi Per arrivarci: Greci impiantarono migliaia di Dall’autostrada A3 Salernoanni fa. La cantina dell’azienda si Reggio Calabria: prendere trova a Sorrento, dove la famiglia l’uscita “Castellammare” De Angelis risiede da generazioni. e imboccare la SS145 in Facendo tesoro dell’esperienza direzione “Castellammare di Stabia - Sorrento”. Una volta dei propri predecessori, gli attuali membri della famiglia riescono entrati a Sorrento seguire le a produrre un’ampia gamma di indicazioni per il centro vini Doc in grado di soddisfare storico e la stazione della anche i palati più esigenti. Circumvesuviana.

Vinicola De Angelis

Via Marziale 14 80067 Sorrento (Na) Tel. 081.8781648 Fax 081.8785382 vinicoladeangelis@hotmail.it

L’

ntonino Pichilli, Nino per gli amici, è il titolare di questa azienda vitivinicola che si pone l'obiettivo di promuovere i Via Mazzini 45 vini rossi di Palizzi grazie a poche 89038 Palizzi (Rc) etichette ma di eccellente qualità. Cell. 335.354370 Nino fa tutto questo perchè sente Fax 0965.304881 forte dentro di sé le proprie origiinfo@vinipichilli.com ni palizzesi e il legame con questa www.vinipichilli.com parte di "Enotria", nome antico della Calabria, che lo spingono a curarsi con grande passione dell'appezzamento ereditato dai genitori e particolarmente vocato per la coltivazione della vite. Ogni pratica in vigna e la vinificazione avvengono nel rispetto delle Per visitare l’Azienda: antiche tradizioni che risalgono Apertura: tutto l'anno. al periodo in cui il litorale Jonico La visita va prenotata. era una colonia greca. Ciò non Non si accettano le carte di toglie che in cantina le tecnologie credito. più avanzate siano utilizzate con perizia per dare al vino una piacePer arrivarci: Dalla A3 Salerno-Reggio Calabria volezza e un'eleganza sconosciute in passato. I "vini di Nino", inuscire sulla E90 e seguire in somma, sono prodotti prestigiosi direzione Taranto fino ad riservati solo per pochi. arrivare a Palizzi (circa 45 km).

Az. Vitivinicola Pichilli

Enologica Cassarà

C.da Fiume S.S.113 km 335,300 91011 Alcamo (Tp) Tel. 0924.502911 Fax 0924.503912 info@vinicassara.it www.vinicassara.it

Per visitare l’Azienda: Apertura: tutto l'anno. La visita va prenotata. Non si accettano le carte di credito. Per arrivarci: Dalla A29 Palermo-Mazara uscire ad Alcamo ovest direzione Alcamo, percorrere il viadotto e immettersi sulla SS113 in direzione CalatafimiTrapani. Al km 335+300 girare a destra.

64 Il mio vino gennaio 2008

A

ad Alcamo, città di grande tradizione enologica, nota per la produzione del Bianco, che l’azienda Cassarà produce vini siciliani di alta qualità. Nella fascia costiera nord occidentale della Sicilia, a pochi km da Segesta, nelle colline di produzione dell’Alcamo Doc, sono coltivati i vigneti dell’azienda di famiglia. Vitigni autoctoni e internazionali che circondano lo stabilimento in un felice connubio di natura e tecnologia. La cantina, diretta da Antonello Cassarà, agronomo, si avvale di attrezzature e sistemi di vinificazione all’avanguardia. Un équipe di esperti segue la produzione dei vini, coniugando le tecniche di un tempo con i nuovi saperi. I vini sono ottenuti monitorando l’intero ciclo produttivo: la selezione delle uve, la pigiatura, la vinificazione con l’intento finale di preservare la tipicità dei singoli vitigni di Alcamo.

È

I vini principali, prezzi e abbinamenti Lacryma Christi del Vesuvio Doc Bianco 2006 12 Euro Giusto per: primi ai frutti di mare, formaggi freschi. Servire a: 12°

Rossi Aglianico del Taburno Doc “Nero del Tasso” 2002 - 26 Euro Giusto per: carni succulente, formaggi alla scaglia. Servire a: 20° Bianchi Beneventano Igt Bianco “Bianco del Tasso” 2004 20 Euro Giusto per: piatti di mare, crostacei, molluschi. Servire a: 14°

Speciali Lacryma Christi del Vesuvio Doc Rosato 2006 12 Euro Giusto per: crostacei, formaggi delicati. Servire a: 12°

Lacryma Christi del Vesuvio Doc Rosso 2006 12 Euro Giusto per: carni con sughi di pomodoro. Servire a: 14°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Palizzi Igt “Prastico” 2005 7000 bottiglie - 10 Euro Giusto per: piatti di carne di capra cucinata “alla grecanica”, di carne di maiale, di selvaggina. Formaggi stagionati. Servire a: 18°

Palizzi Igt “Kalò” 2006 7000 bottiglie - 6 Euro Giusto per: pietanze a base di carni rosse: stufati, spezzatino, ragù. Stoccafisso e baccalà. Cioccolato fondente. Servire a: 18°

I vini principali, prezzi e abbinamenti Rossi Sicilia Igt Syrah 2006 5,40 Euro Giusto per: risotti, carni rosse, bolliti misti, formaggi stagionati. Servire a: 18° Sicilia Igt Rosso “Kilim” 2006 7,10 Euro Giusto per: carni alla griglia, selvaggina, brasati, formaggi stagionati. Servire a: 18/20°

Alcamo Doc Nero d'Avola “Solcanto” 2006 5,50 Euro Giusto per: carni rosse. Servire a: 18° Bianchi Sicilia Igt Grillo 2006 4,95 Euro Giusto per: primi piatti, pesce, carni bianche. Servire a: 9/10°

Alcamo Doc Bianco “Solcanto” 2006 5 Euro Giusto per: piatti della cucina marinara. Servire a: 12° Sicilia Igt Catarratto “3 Filari” 2006 3,70 Euro Giusto per: antipasti, pesce, minestre. Servire a: 8/10°



il produttore: Tolaini

L

n sogno U ealizzato R

a Garfagnana è bella ma la vita, in questa terra montuosa toscana dal nome arcigno, è dura ancora oggi. Figuriamoci come doveva essere nel 1956, anno in cui Pierluigi Tolaini, sacco in spalla, scese definitivamente lungo sentieri ripidi per andare a cercare miglior sorte in Canada. Con tre pensieri in testa: non mangerò più polenta, non sarò più povero, non berrò più vino cattivo. Scansare la polenta, cibo quasi obbligato per i garfagnini d’allora, in Canada fu relativamente facile. Anche fare fortuna, pur se lavorando per anni 18 ore al giorno e sette giorni su sette. Bere vino buono fu ben più complicato. Tanto che dieci anni fa Pierluigi, da lavamacchine a commendatore, da

66 Il mio vino gennaio 2008

Dopo una vita trascorsa in Canada, un imprenditore toscano è tornato nella sua terra per fare quel vino buono che aveva sognato di bere. Ci è riuscito e lo vende con successo

lavapiatti a imprenditore dell’anno, da operaio nei campi petroliferi a proprietario di una delle compagnie di trasporti più importanti del nord America, ha riportato cuore e piedi in Toscana, con l’intento di mettere in sesto un poderetto, una piccola vigna e il vino buono farselo finalmente da solo: per sé, i propri amici e i suoi migliori clienti. Approdo qua-

si obbligato nel Chianti, per due motivi principali. Primo perché se vuoi fare le cose in grande pur partendo dal piccolo, devi andare a cercare la terra migliore e di maggior tradizione. E poi perché sotto l’aspetto pratico Vallenuova, il posto trovato tra i colli di Castelnuovo Berardenga e con il profilo turrito di Siena a far da sfondo, era allora un buon affare. “Solo che poi

il poderetto m’è scappato di mano”, dice ridendo Pierluigi Tolaini, 70 anni all’anagrafe, 50 all’apparenza. Spirito goliardico e affabile con i suoi operai e tecnici vinicoli. Polso d’acciaio quando si tratta di far girare a pieno carico i suoi mille Tir “canadesi” e di far funzionare una macchina operativa che vede quasi 2mila dipendenti e un numero sterminato di fornitori. Il vino è passione, i trasporti sono business. Il poderetto, tanto per tornare alla campagna senese, è oggi un’azienda di 109 ettari, di cui 50 coltivati a vigne, con i filari ben allineati che scendono ad anfiteatro verso sud. Sempre al sole, ben riparati dal vento, inclinati quanto basta per far scorrere via le piogge in eccesso. Due le concentrazioni


di vigne: una, di 27 ettari, intorno alla villa del 1600 e l’altra, 23 ettari, a pochi minuti di strada sterrata. I filari affondano radici in tre tipi diversi di terreno e i campioni di terra si possono vedere in scatole di cristallo davanti alla cantina: sabbia chiara, argilla e piccoli sassi, pietre grosse che si sfaldano. Variando anche le altezze dei campi, che dalle creste panoramiche scendono a insinuarsi nelle vallette boscose, è chiaro che le uve crescono con caratteri differenti.

No ai vini “pazzi” “Quando presi questa terra”, ricorda Tolaini nel suo piacevole accento anglo-toscano, “qui c’erano filari alternati a strisce di grano e oliveti, secondo la vecchia tradizione. Le vigne a tratti erano miste, uve bianche e rosse insieme, di misteriosa origine. Roba bona per il vino di casa, che non era certo quello che volevo io. Perciò abbiamo tolto tutto e rimesso i vitigni che più si adattavano all’idea del vino che avevo in testa e, prima ancora, al tipo di terreno e ambiente che li doveva ospitare”. Siamo Una delle grandi barricaie che si trovano sotto la villa del 1600, che è stata trasformata in cantina.

nel cuore del Chianti perciò sangiovese a babbo morto come dicono da queste parti? Niente da fare. Il sangiovese c’è ma non è il leader. Gli spettano otto ettari di terreni. Per il resto cabernet sauvignon, che detiene la quota maggiore, 22 ettari, seguito da cabernet franc, merlot, e petit verdot. I vitigni giusti per fare i tagli giusti. Infatti i tre vini prodotti da Tolaini - Al Passo, Picconero e Valdisanti - sono tre Igt, frutto di cuvée dei vini ottenuti dai singoli vitigni. Questo per una serie di motivi. Il primo sta nel piacere di sperimentare nuovi prodotti senza i vincoli dei disciplinari. Il secondo consiste nel fare prodotti con una maggiore flessibilità nei confronti di una annata, dosando i vini secondo i risultati della vendemmia. Il terzo, neanche questo da poco, è ottenere vini che piacciono al padrone di casa, rossi che hanno una grande qualità: si possono bere subito ma sono in grado di campare in grande stile almeno altri dieci anni in cantina. Infine, il quarto motivo per cui si preferisce la cuvée, è fare vini che possono essere ben venduti sui mercati italiani, canadesi e americani, che l’atletico produttore ben conosce. “Il

Grande pregio del suo vino: è buono subito ma rimane in ottima forma per anni mercato nord americano”, spiega Tolaini, “ha già abbandonato l’idea del vino forte, delle grandi Riserve, dei crazy-wines, vini pazzi, costruiti su misura. Si cercano da qualche tempo vini morbidi, rotondi, di carattere ma suadenti. Chi insiste, per esempio, col vecchio Chianti Riserva o ha una nicchia

di estimatori fedeli o va per la strada sbagliata. Bisogna essere creativi, adeguarsi, antenne dritte”. Per essere più sicuri che le cose fossero fatte bene fino in fondo, Tolaini si è costruito pure una sua rete di distribuzione oltreoceano. E i soldi? “Da noi, in nord America, funziona così: i soldi ce li hanno


il produttore in abbondanza le banche, tu devi avere un’idea vincente e la capacità di realizzarla”.

L’invenzione del Rossetto Mentre si parla si va per vigneti e cantine. In cima a una scalinata della bella villa del 1600, dopo aver percorso un vialetto protetto da due leoni candidi a grandezza naturale (“un giorno a Carrara ho sbagliato strada e sono finito nel cortile di un marmista…”), il produttore tira fuori una chiave e apre la porta principale. Ci si aspetterebbe un ingresso sontuoso, arazzi e pezzi d’antiquariato, invece si sbatte la faccia sulle vasche d’acciaio. La villa infatti è stata interamente svuotata di arredi e stanze e adibita a cantina. Punto d’arrivo delle uve, selezionate a mano prima dell’ingresso, non solo Le vigne per il vino "Al Passo". Nel boschetto sostano gli uccelli durante i loro passaggi migratori.

Tre rosse cuvée Tre i vini di casa Tolaini. In commercio c’è, di ognuno, l’annata 2004, la prima rivolta al grande pubblico. Le due annate precedenti, fatte solo quando le nuove vigne avevano raggiunto un buon livello di adattamento ai terreni, non erano riuscite ad arrivare sugli scaffali di enoteche e ristoranti perché fatte in poche migliaia di bottiglie e vendute direttamente in cantina. Attualmente la produzione complessiva è di 50 mila bottiglie ma già quest’anno si andrà al raddoppio, fino ad arrivare, in tre anni, a un tetto massimo di 300mila bottiglie. Il vino Picconero è ottenuto da una cuvée di merlot al 65%, cabernet sauvignon al 30% e petit verdot al 5%. Due anni in barrique e un anno in bottiglia. Costa in enoteca

45 euro. Altro vino Igt firmato Tolaini è Valdisanti, ottenuto mescolando il 75% di cabernet sauvignon, il 20% di merlot e il 5% di cabernet franc. Pure in questo caso, dopo due anni di barrique, in parte nuove e in parte di “secondo passaggio”, il vino sta ancora un anno in bottiglia. Costa 25 euro. Il terzo vino, Al Passo, assomiglia al Chianti per via della sua composizione: 80% sangiovese e 20% merlot. È classificato comunque, come gli altri, Toscana Igt. I due vini fermentano separatamente in barrique (nuove e di secondo passaggio al 50%) per sei mesi. Poi, una volta uniti, stanno nel legno per altri 16 mesi circa, per chiudere con l’anno di affinamento in bottiglia. Costa 15 euro.


Rossetto, il minitrattore inventato dal produttore per rendere più agevole il lavoro dei vignaioli.

grappolo per grappolo ma anche acino per acino (“se trovassi il personale adatto potrei anche diraspare tutto a mano”), vasche e tini dove il pigiato finisce per caduta, poi discesa del vino, sempre in verticale, nella grande barricaia sotterranea. “Qui è roba relativamente semplice”, dice il padrone di casa quasi con un’alzata di spalle, “il combattimento si fa in vigna”. Per rendere la vita più facile ai suoi contadini e al tempo stesso per ottenere un risultato migliore e un risparmio di energie, il vulcanico produttore, l’uomo più amato dalle compagnie aeree che collegano Italia e Canada per quel suo continuo pendolare, s’è inventato il Rossetto. Inventato sta per “pensato, progettato, costruito e brevettato” un microtrattore a cingoli dalla rossa carrozzeria che il contadino guida con le gambe standoci seduto sopra di traverso, con la faccia rivolta al filare. Non deve camminare, portare pesi o, peggio, inchinarsi di continuo. Sta seduto all’altezza dei tralci e ha le

mani libere, così può potare, vendemmiare, diradare, legare. Il Rossetto traina un carrellino costruito a misura di cassette, così quando si vendemmia si mettono subito le uve al loro posto e, quando non ci sono le cassette, nel carrello vengono messi i tralci man mano che vengono tagliati. Così nessuno deve poi ripassare in vigna prendere i grappoli vendemmiati o a raccogliere e portar via rametti, fogliame o altro. Risultato? “Nella vendemmia 2007 abbiamo risparmiato il 50% del tempo e il 40% di mano d’opera senza mai rinunciare alla manualità”, dice con aria soddisfatta mister Tolaini, “abbiamo raccolto meglio e bene e gli uomini sono stati molto contenti”.

Uomini di valore Eccolo lì il punto di attenzione: gli uomini. “Puoi avere soldi e idee ma se non le persone giuste non vai da nessuna parte”, precisa convinto l’imprenditore. Questo fa presumere che la squadra giusta lui ce l’ha. “Ce l’ho,

sicuro. Altrimenti non potrei vivere sereno. Anche se ogni tanto ho preso qualche fregatura. Ho avuto, per esempio, un collaboratore perfetto, molto sicuro di se, convinto di sapere tutto, sempre privo di dubbi. Un danno. Ho imparato a diffidare di quelli che dicono di non avere dubbi, di quelli che sanno tutto… figurati, nel mondo del vino, dove tutto si ribalta in mezza giornata”. L’agronomo è Andrea Paoletti, conosce le zolle della sua Toscana come nessun altro e non fa il sofisticato, si mette gli scarponi e va a lavorare di forbici con gli operai. L’enologo è Michel Rolland, un francese pezzo da novanta. “Quand’è il momento della vendemmia va avanti e indietro per le vigne come una volpe affamata” , racconta Tolaini, “fa quasi impressione. Assaggia le uve in continuazione, riflette da solo, su e giù, giù e su. Lo stesso in cantina, assaggia i vini singolarmente ma ha già in testa l’assemblaggio finale, si ricorda dati e valori come un computer e alla fine la sua sentenza è sempre perfetta”. Oggi è considerato l’enologo più famoso del mondo e quando arriva nelle aziende stendono tappeti rossi e spargono petali. “L’avevo conosciuto in America, da spettatore, a un incontro di esperti del vino. Io ero nessuno e lui un guru. Mi avvicinai e gli dissi: lei in Toscana per chi lavora? Ornellaia mi disse secco. E io: peccato, se avesse lavorato per me sarebbe diventato famoso. Si fece una risata, prendendomi per matto, come mi confessò dopo”. Davanti alla cantina ci sono tre pennoni con altrettante bandiere: una italiana e una canadese, sempre lì a ondeggiare, e una in riferimento al Paese d’origine degli ospiti di turno. Davanti a noi il tricolore francese, segno dunque che Rolland è nei paraggi. “Anche lui viene spesso, nonostante la fama

Dove e come L’azienda Tolaini, caratterizzata da una lettera “t” a forma però di “y” in quanto proveniente dall’alfabeto etrusco, antico popolo chiantigiano, si trova lungo la strada provinciale di Pievasciata, al numero 28, in località Vallenuova. Il comune è quello di Castelnuovo Berardenga, facilmente raggiungibile con indicazioni stradali sia da Siena, poco a ovest, sia da Monte San Savino, a est, su una strada un po’ più lunga ma molto panoramica. Il telefono dell’azienda risponde allo 0577.356972. E il sito è: www.tolaini.it

non è uno che se la tira, lavora sul serio, non si ferma mai e si fa fatica a stargli appresso. Qui non servono consiglieri, servono lavoratori”, dice il giovanotto della Garfagnana, portandoci nella grande cucina di casa sua, una basso edificio in pietra del 1500, su un colle da cui lo sguardo spazia fino alla spina dorsale del monte Amiata, oltre il quale il Chianti diventa Maremma. Domandiamo: com’è mettersi a fare vino per la prima volta a sessant’anni e proprio in un momento definito da qualcuno, un po’ genericamente, di crisi? Tolaini sogghigna, inforchettando una fetta di salame fatto in casa. “A sessant’anni, se sei partito da zero, ti sei fatto una solida esperienza sulle cose del mondo e sugli uomini, sai valutare i rischi. Poi ‘sta storia dei momenti di crisi… La crisi c’è se non sai fare le cose bene, se non sai prendere la realtà di petto, se non sai adeguarti velocemente ai mercati. In due parole: se dormi. Io, quando c’è crisi, non mi chiudo sottocoperta aspettando che passi la tempesta ma sto su e remo. Se sonnecchi, se non fai niente, c’è sempre qualcuno, da qualche parte, che ti frega alla velocità della luce. In inglese c’è un detto che, tradotto. dice: la crisi crea la forza. Quella, appunto, che serve per remare”. ❦ gennaio 2008 Il mio vino

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SARANNO ANCORA PIÙ BUONI

Capaci di migliorare nel gusto e nel valore I nostri esperti ogni mese selezionano alcuni vini che possono essere acquistati a prezzi spesso molto abbordabili e che, se ben tenuti, possono evolversi e anche valere di più a nostra rivista ha il compito di segnalare vini a buon prezzo che vale la pena di comprare e bere, per soddisfare piccoli piaceri quotidiani o per festeggiare particolari occasioni. Se però siamo dotati di pazienza, di curiosità e di un briciolo di coraggio, possiamo anche acquistare alcuni vini che vale la pena di tenere in cantina per qualche tempo. Perché possono anche migliorare, secondo il processo di evoluzione che accompagna ogni prodotto “vivo”. Migliorando possono non solo soddisfare meglio i nostri sensi ma pure acquistare valore. Certo, capire quali vini vale la pena comprare e conservare in una cantina ben organizzata

darvi consigli pratici, utili. Le voci principali, oltre a quella che naturalmente definisce le caratteristiche essenziali del vino, riguardano l’andamento del prodotto nelle annate precedenti, la sua presumibile durata, il momento ottimale per berlo, ovvero quello in cui raggiunge la massima qualità, e, naturalmente il valore di una bottiglia dopo alcuni anni. I dati sul passato e sul presente del vino sono stati controllati, mentre la garanzia per il futuro può essere solo frutto di statistica e di previsione e non una certezza. Perchè il risultato finale è sempre dato da una serie di combinazioni, in cantina e sul mercato, che possono mutare nel tempo.

L

con scaffali solidi e comodi, con temperature, luci e umidità sempre sotto controllo, non è certo facile. Per questo abbiamo chiesto aiuto ai nostri esperti, i quali

Amarone della Valpolicella 2003 "Cà Florian" Tommasi Viticoltori

€ 49

via Ronchetto 2 37020 Pedemonte di Valpolicella (Vr) tel.045.7701266 - fax 045.6834166 info@tommasiwine.it www.tommasiwine.it uello di Tom- lica evidente ma che masi è un Ama- non disturba. In un rone di grande secondo momento si qualità che, riuscendo sentono al naso note a tenere un prezzo di spezie con una sendecoroso, risulta essazione di pepe nero e sere uno dei pochi di cuoio. Amarone accessibili a In bocca si mette in tutti. Il suo colore è un evidenza una sensarosso granato molto zione di frutta rossa intenso con dei legge- matura che ricorda ri accenni aranciati ma l'amarena sotto spirimolto brillante. to. L'equilibrio tra la I profumi sono molto sensazione acida che intensi con delle note lo rende fresco e la di frutta rossa matura struttura garantisce a e una sensazione alco- questo vino una finez-

Q

72 Il mio vino gennaio 2008

dopo un complesso lavoro di ricerca, che li ha portati a prendere in esame annate passate di vini ancora disponibili, hanno redatto schede dettagliate con l’intento di Periodo massimo di invecchiamento

20 anni za che da vini così ricchi e corposi non sempre è facile ottenere. Il finale è decisamente persistente con delle note quasi amaricanti. Va abbinato e piatti saporiti come un brasato al forno o a piatti di formaggi stagionati. Il bicchiere ideale per questo vino è un baloon abbastanza ampio di circa 7 centimetri all'imboccatura in cui si riesce a ossigenarlo bene.

Massima qualità raggiunta

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

€ 80

10 anni

La sua storia degli ultimi anni ANNATA 2003 2001 2000 1998 1997 1995 1993 1990

IL VOTO DI OGGI 90/100 90/100 98/100 91/100 97/100 89/100 85/100 95/100

IL VALORE DI OGGI € 49 € 50 € 60 € 55 € 70 € 60 € 50 € 100


SARANNO ANCORA PIÙ BUONI Alto Adige Lagrein 2005 "Puntay" Erste&Neue

€9

via delle Cantine 5/10 39052 Caldaro (Bz) tel. 0471. 963122 info@erste-neue.it www.erste-neue.it rste&Neue è una riflessi granati di ottidelle numerose ma brillantezza. cantine sociaI profumi sono intensi li che in Alto Adige con delle sensazioni riescono a regalarci fruttate iniziali che spesso vini molto pia- ricordano la ciliegia cevoli e dal rapporto sotto spirito e piccoli qualità-prezzo quasi frutti di bosco. In un imbattibile. In una del- secondo momento si le nostre numerose sentono delle spezie degustazioni abbiamo che ricordano princiassaggiato questo palmente il pepe nero Lagrein, prodotto ape la cannella. I profumi punto con uve lagrein sono più eleganti che in purezza, dal colore intensi, con delle note rosso rubino molto in- balsamiche finali moltenso con dei leggeri to accattivanti.

E

Trentino Pinot Nero 2005 "Ritratti" La Vis e Valle di Cembra

€8

via Carmine 7 38015 Lavis (Tn) tel.0461.440111 cantina@la-vis.com www.la-vis.com a cantina La Vis lore rosso rubino giue Valle di Cembra stamente non molto ha da sempre vini intenso con dei riflessi facili da comperare e vivi e brillanti. I profubere. Negli ultimi anni mi sono intensi con ha deciso però di vadelle piacevoli note riare un po' filosofia e speziate che ricordano puntare anche su al- il pepe nero e, in un cuni vini che possono secondo momento, il durare nel tempo. E' cuoio. La frutta rossa è il caso di questo Pinot ben presente e ricorda Nero della linea Ritratti piacevolmente la ciprodotto con uva piliegia e la fragola con not nero in purezza. una sensazione quaUn vino che subito si si dolce. In bocca ha è presentato nei nostri un'ingresso morbido e bicchieri di un bel codi buona struttura con

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Friuli Grave Sauvignon 2006 "Tentazioni d'Aba" Banear

€7

via Cocul 2 33010 Treppo Grande (Ud) tel. 0432. 968811 banear@banear.it www.banear.it eusto Sauvignon interessante è un bel della Banear è giallo con dei lievi ma la risposta de- brillanti riflessi dorati. cisa a chi pensa che i I profumi sono subibianchi semplici non to molto intensi con possono in alcun caso delle piacevoli note invecchiare. La verità fresche di agrumi e è che ci sono vini che di frutti esotici che lo possono tranquillarendono molto fremente riuscirci e altri sco e gradevole. In un no.Certo, riuscire a ca- secondo momento si pire quali sono non è sentono dei lievi sencosa semplice ma con tori di frutta gialla. In un po di allenamenbocca la caratteristica to e pratica è possi- che ci fa pensare a una bile farlo. Il colore di sua buona durata nel questo bianco molto tempo è sicuramente

Q

Periodo massimo di invecchiamento

8 anni In bocca si sente una buona morbidezza con una sensazione acida che lo bilancia e lo rende un vino molto equilibrato. Il finale è decisamente persistente con una piacevole sensazione amarognola. Ottimo in abbinamento a piatti di carne alla griglia e a formaggi di media stagionatura. Serviamolo in bicchieri di circa 6 centimetri all'imboccatura.

Periodo massimo di invecchiamento

10 anni una sensazione tannica presente ma non invadente. Si sente anche una buona acidità che rende la bocca fresca e di grande pulizia. Il finale è decisamente molto persistente con una lieve nota amaricante .Ottimo in abbinamento a piatti di carne non particolarmente saporiti e a primi a base di ragù. Va versato in bicchieri di circa 6-7 centimetri all'imboccatura.

Periodo massimo di invecchiamento

7 anni l'evidente componente acida che lo rende anche molto fresco. In un secondo momento si sentono delle gradevoli note di salvia e un finale di gusto quasi balsamico.Ottima anche la persistenza. Questo vino, per non disperdere i profumi, va servito in bicchieri non particolarmente ampi, circa 4-5 centimetri all'imboccatura. E' ben abbinato a piatti di pesce alla griglia.

Massima qualità raggiunta

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

€ 20

4 anni

La sua storia degli ultimi anni ANNATA

IL VOTO DI OGGI 90/100 92/100 88/100 85/100 89/100 88/100

2005 2003 2001 2000 1999 1998

Massima qualità raggiunta

IL VALORE DI OGGI € 9 € 10 € 12 € 15 € 15 € 13

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

€ 15

4 anni

La sua storia degli ultimi anni ANNATA

IL VOTO DI OGGI 89/100 90/100 90/100 88/100 90/100 91/100 92/100 89/100 87/100 89/100

2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996

Massima qualità raggiunta

IL VALORE DI OGGI € 8 € 8 € 9 € 9 € 10 € 10 € 12 introvab introvab introvab

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

€ 15

3 anni

La sua storia degli ultimi anni ANNATA 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000

IL VOTO DI OGGI 89/100 87/100 86/100 85/100 88/100 90/100 91/100

IL VALORE DI OGGI € 7 € 7 € 10 € 12 € 13 € 15 introvab

gennaio 2008 Il mio vino

73


SARANNO ANCORA PIÙ BUONI Lugana Doc 2006 "Gran Guardia" Gruppo Montresor

€ 15

via Cà di Cozzi 16 37124 verona (Vr) tel. 045. 913399 info@vinimontresor.it www.vinimontresor.it azienda Mon- profumi sono decisatresor è uno mente molto intensi dei colossi del- con delle piacevol'enologia italiana. La li note floreali e una vastissima gamma di sensazione di agrumi prodotti offerta non che lo rendono fresco deve però far pensae accattivante. In un re a una produzione secondo momento si di massa banale. La sentono delle piaceriprova è questo Lugavoli note dolci quasi na, prodotto con uve di pasticceria con un trebbiano di Lugana, finale di profumi fini dal colore giallo pa- e di ottima eleganza. glierino con riflessi vivi In bocca si avverte iniche tendono al verdo- zialmente una buona lino e che mostra una acidità con una sensaperfetta limpidezza. I zione quasi di limone

L’

Trebbiano d'Abruzzo Doc 2003 "Altare" Marramiero

€ 15

contrada Sant’Andrea 1 65020 Rosciano (Pe) tel. 085. 8505766 marramiero@tin.it www.marramiero.it eusta bella real- che si presenta nel tà abruzzese è bicchiere con un gialsenza dubbio lo paglierino dorato e conosciuta per l'ottiriflessi vivi e brillanti. I ma qualità dei propri profumi sono decisarossi a base monte- mente molto intensi pulciano Nell'azienda e ricordano la frutta pescarese però ven- gialla molto matura, gono prodotti degli con delle note agruottimi vini bianchi mate fresche e piacon delle potenzialicevoli. In un secondo tà d'invecchiamento momento si sentono davvero sorprendenti. delle gradevoli note Il vino che meglio si speziate legate al leesprime è Altare, fatgno che, essendo usato con uve trebbiano to con sapienza, dona d'Abruzzo in purezza, una perfetta armonia.

Q

Montepulciano d'Abruzzo Doc 2004 "Tolos" Terra d'Aligi

€ 25

via Piana la Fara 90 Loc. Piazzano 66041 Atessa (Ch) tel. 0872. 897916 info@terradaligi.it www.terradaligi.it e rr a d ' A l i g i è primo momento, la una nuova realtà grande alcolicità che abruzzese che in però è subito e ottimpochi anni ha prodot- mamente supportata to vini di grandissimo dalla sensazione di livello attingendo alle frutta rossa matura prime vendemmie di e di amarena sotto qualità. Vino prodotto spirito. In un secondo con uve montepulmomento si sentono ciano in purezza, ha le note speziate che un colore rosso rubiricordano il pepe nero no con riflessi granati e i chiodi di garofano deicsamente brillanti unite a una lieve ma di grande impenetra- molto piacevole senbilità. L'insieme dei sazione di vaniglia. In profumi è molto ricbocca si avverte subico e si sente, in un to la grande potenza

T

74 Il mio vino gennaio 2008

Periodo massimo di invecchiamento

7 anni che lo rende anche in bocca, molto fresco. il finale ha una buona nota ammandorlata che gli garantisce una perfetta persistenza e complessità. Vino semplice ma ricco che ci fa ben sperare per gli anni a venire. Servire in bicchieri non molto ampi di circa 6-7 centimetri all'imboccatura. Ottimo in abbinamento a piatti di pesce crudo o a primi con frutti di mare.

Periodo massimo di invecchiamento

15 anni In bocca è subito evidente la sensazione fruttata che ricorda la pesca con una nota di agrumi di ottima freschezza. E' un vino decisamente ricco che riesce comunque a mantenere un sorprendente equilibrio. Si abbina molto bene a piatti di pesce saporito come il pesce azzurro alla griglia e va servito in bicchieri di media ampiezza, di circa 6 cm all'imboccatura.

Periodo massimo di invecchiamento

20 anni e ricchezza del vino con note di frutta rossa stramatura e una grande sensazione di cacao e di spezie. Finale decisamente persistente con una nota di cuoio gradevole. Ottimo in abbinamento a piatti di carne molto saporita come uno stinco al forno o formaggi anche ben stagionati. Va servito in bicchieri ampi, di circa 7 centimetri all'imboccatura.

Massima qualità raggiunta

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

€ 25

4 anni

La sua storia degli ultimi anni ANNATA 2006 2005 2004 2003 2002 2001

IL VOTO DI OGGI 91/100 90/100 87/100 80/100 80/100 89/100

Massima qualità raggiunta

IL VALORE DI OGGI € 15 € 16 € 18 € 15 € 14 € 18

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

€ 30

8 anni

La sua storia degli ultimi anni ANNATA 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994

IL VOTO DI OGGI 93/100 90/100 92/100 89/100 91/100 92/100 90/100 89/100 93/100 91/100

Massima qualità raggiunta

IL VALORE DI OGGI € 00 € 00 € 15 € 15 € 20 € 20 introvab. introvab. introvab. introvab.

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

€ 35

10 anni

La sua storia degli ultimi anni ANNATA 2004 2003 2002 2001 2000

IL VOTO DI OGGI 94/100 94/100 90/100 96/100 92/100

IL VALORE DI OGGI € 25 € 25 € 22 € 25 € 20


SARANNO ANCORA PIÙ BUONI Sicilia Igt rosso 2004 "Tripudium" Carlo Pellegrino

€ 18

via del Fante 39 91025 Marsala (Tp) tel. 0923. 719911 info@carlopellegrino.it www.carlopellegrino.it a Carlo Pellegrino rosso rubino molto è uno dei punti intenso con riflessi di riferimendecisamente brillanti ti enologici sicliani e e vivi.I profumi sono non solo. Da sempre decisamente intensi e specializzata nella pro- ricordano la frutta rosduzioni di vini dolci e sa stramatura con l'agsopratutto Marsala, giunta di una piacevole negli ultimi anni, molti sensazione speziata di sforzi aziendali si sono pepe nero e cannella. concentrati sulla proIn un secondo moduzione di vini rossi mento si avvertono il con ottimi risultati. Il cacao e piacevoli note Tripudium è prodotto di amarena. In bocca con uve nero d'Avola, ha una buona finezza, cabernet sauvignon con delle note acide e syrah. Ha un colore di grande freschezza

L

Spumante Brut Metodo Classico1999"Federico II" Azienda Agricola Milazzo

€ 30

strada Statale 123 km 12+700 92023 Campobello di Licata (Ag) tel. 0922.878207 milazzovini@milazzovini.com www.milazzovini.com Azienda Agrinay dal colore giallo docola Milazzo è rato brillante , spuma una giovane e persistente e di buona dinamica realtà situata finezza.I profumi sono a Campobello di Licata intensi di buona frein provincia di Agrischezza ,soratutto in gento, in una delle più considerazione della belle zone della Sicilia. sua veneranda età,con In un luogo tanto bello delle note di crosta di ma anche fertile, non pane e di frutta gialla potevano non nascere matura. Finale di aromi vini di ottima qualità con delle piacevoli sene longevità. é il caso sazioni di nocciola todi questo spumante stata. In bocca ha una metodo classico pro- buona sensazione frutdotto con uve pinot tata che ricorda la mela nero,inzolia e chardon- e la frutta gialla. in un

L’

Periodo massimo di invecchiamento

Massima qualità raggiunta

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

10 anni

€ 25

5 anni

unite alle componenti "verdi" che ricordano il peperone e l'erba appena tagliata. Il finale mostra una grande persistenza, con una lieve sensazione ammandorlata che lo rende molto strutturato. Si abbina assai bene a piatti di carne rossa alla griglia e a primi piatti a base di sughi di selvaggina. Va servito in bicchieri di media ampiezza, di circa 6 cm all'imboccatura.

Periodo massimo di invecchiamento

La sua storia degli ultimi anni ANNATA

IL VOTO DI OGGI 90/100 88/100 87/100 90/100 88/100

2004 2003 2002 2001 2000

Massima qualità raggiunta

IL VALORE DI OGGI € 18 € 17 € 17 € 20 introvab.

Valore della bottiglia fra 5 anni

fra

20 anni

€ 40

3 anni

secondo momento si sentono lievi ed equilibrate note tostate. Il finale è decisamente di buon equilibrio con una sensazione amaricante molto piacevole. é uno spumante molto complesso che va servito fresco ma non freddo ad una temperatura di circa 8 gradi in bicchieri non molto ampi per non disperdere i profumi. ottimo in abbinamento a pesce azzurro.

La sua storia degli ultimi anni ANNATA 1999 1998 1997 1995 1993

IL VOTO DI OGGI 95/100 88/100 89/100 86/100 85/100

IL VALORE DI OGGI € 30 € 28 € 30 introvab introvab

TRUCCHI E SEGRETI

CONSIGLI PRATICI

PER UNA CORRETTA CONSERVAZIONE

PER UN SERVIZIO PERFETTO

U

n vino che vale la pena tenere per diversi anni va acquistato solo se abbiamo il posto per conservarlo nel modo migliore. Perché scarsa umidità, calore del sole e temperatura non adeguata sono i nemici giurati del vino, capaci di cambiarne colore, aromi e sapori, rendendo vani il nostro investimento e le aspettative. Il posto giusto per conservarlo è la cantina, che non deve necessariamente essere sotterranea, avere i soffitti a volta e le mura spesse. Questo si può “pretendere” da una vecchia casa di campagna, mentre nella maggior parte dei casi può andare bene anche una semplice stanza, purché non ci sia un continuo andirivieni e purché la temperatura e l’umidità non superino deter-

minate soglie. Insomma il vino, come un signore d’una certa età, ha bisogno di star tranquillo, di non subire stress e sbalzi di temperatura. Questa deve essere non superiore ai 20 gradi, l’umidità costante deve essere di circa l’80%. La luce dev’essere quel tanto che basta per individuare le etichette senza rischiare incidenti domestici. Se non abbiamo lo spazio per una cantina usiamo gli armadi climatizzati, di diverse dimensioni, dalle 30 alle 600 bottiglie, nei quali la temperatura e la luce di conservazione sono regolate automaticamente, in base alla luce e alla temperatura esterne. Il vino che va conservato a lungo si deve tenere in posizione orizzontale, sdraiato e va “maneggiato” il meno possibile.

A

prire e servire un vino che ha trascorso molti anni in affinamento è spesso un rito. Per rendere più importante l’occasione, per sottolineare l’eccezionalità del vino, per fare in modo, soprattutto, che non subisca acciacchi proprio nel momento in cui è pronto a dare il meglio di sé. La decisione di stappare e offrire un vino a lungo invecchiato, di solito, non è dell’ultimo momento. Il vino rimasto per molti anni nella bottiglia, costretto a tenere compressi i suoi aromi nel vetro, ha bisogno di qualche tempo per ossigenarsi e fare in modo che questi si liberino e salgano finalmente puliti, cioè ben distinguibili, verso il naso. L’ossigenazione può avvenire in due modi. Aprendo la bottiglia con un paio d’ore di anticipo, oppure

versando lentamente il vino in un decanter. Occasione, quest’ultima che permette anche a eventuali residui di depositarsi sul fondo. Tutto, dal trasporto della bottiglia alla stappatura, dal travaso del vino nel decanter fino al bicchiere, deve essere fatto piano, attenti ai particolari, come non far sbriciolare il tappo con la punta del cavatappi.

gennaio 2008 Il mio vino

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foto


stasera mi bevo

Un autoctono al profumo di Sicilia

Con l’uva grillo, tipica dell'isola, un’azienda siciliana ha prodotto un ottimo bianco morbido e corposo, ideale compagno di piatti a base di pesce e verdure

L

e festività natalizie appena trascorse ci hanno messo alla prova con pranzi e cene all’insegna della tradizione in cui ci siamo sbizzarriti con portate ricche e abbondanti accompagnate dai vini consigliati dai nostri esperti. E non contenti di aver abbinato un vino a ogni portata abbiamo anche sfoderato il colpo di grazia, una bottiglia speciale, un passito o un vino chinato da sorseggiare con amici e parenti nei dopocena. Adesso, dopo il furore delle feste, come la quiete dopo la tempesta arriva Gennaio e ci riporta con i piedi per terra. È il momento per riunire intorno a un buon bicchiere di vino gli amici a cui avevamo promesso un saluto, un aperitivo o una cena pre-natalizia e che invece sono rimasti a bocca asciutta. Nulla di impegnativo, si

capisce. Un pasto leggero e un buon vino che lo accompagni. Anche questa volta ci siamo rivolti ai nostri esperti che ci hanno consigliato il Sicilia Igt Grillo “Antiche Vie” 2006 dell’azienda Vinicola Puleo. Un bianco fatto con uva grillo, da servire con un risotto alle vongole veraci e una torta salata alle verdure.

Non solo Marsala

Le origini del grillo sono pugliesi. Da quella terra fu portato in Sicilia e piantato nella zona di Marsala per ricostituire i vigneti devastati dall’epidemia di fillossera, l’insetto proveniente dall’America che colpì l’Europa alla fine dell’Ottocento. A poco a poco si adattò alle nuove condizioni climatiche e si diffuse in altre zone dell’isola, finché nel 1930

Il bicchiere Questo Grillo dell’annata 2006 ha profumi fini che si apprezzano al meglio con un calice di media ampiezza. L’ideale è un bicchiere che ha la pancia di circa sette centimetri nel punto più largo e l’imboccatura di cinque centimetri. In questo modo i profumi che si liberano a contatto con l’ossigeno salgono verso il naso gradualmente e non si rischia che si disperdano immediatamente nell’aria.

74 Il mio vino gennaio 2008


arrivò a coprire il 60% delle vigne siciliane. La sua coltivazione diminuì progressivamente fino agli anni ‘90 per dare spazio a uve considerate più produttive. Attualmente il grillo copre oltre 6.500 ettari di vigneti ed è coltivato principalmente nella zona tra Marsala e Trapani, dove occupa circa il 3% della superficie vitata. Per la sua caratteristica alcolicità è stato usato storicamente, insieme ad altre uve, per fare il Marsala. Oggi è in corso la sua riscoperta e valorizzazione per la produzione di vini bianchi corposi. È usato, infatti, in uvaggio con altri vitigni per donare profumi intensi e particolari oppure in purezza, esprimendo al massimo le sue caratteristiche note di mughetto e gelsomino. Il grillo è un vitigno che sopporta bene le alte temperature e le intemperie. Il suo grappolo è di media grandezza, gli acini hanno la buccia trasparente ma spessa e segnata dalla pruina, una

sostanza biancastra e cerosa che ricopre i chicchi d’uva. La polpa ha un gusto dolce, caratteristica che viene amplificata dal tradizionale metodo di coltivazione ad alberello con cui il grillo concentra al massimo i suoi zuccheri. Nella fase di vinificazione l’uva non deve restare a contatto con l’ossigeno per evitare l’effetto “marsalato” e passa quindi sotto presse soffici che ne estraggono il mosto che poi fermenta a temperatura controllata. Il vino ottenuto viene filtrato e poi è messo ad affinare in acciaio, in botte o in barrique.

Profumi intensi, abbinamenti delicati

Il Grillo “Antiche Vie” consigliato dai nostri esperti è fatto con uve coltivate dall’azienda Puleo nella zona di Sciacca, in contrada Misilifurmi. Fondata nel 2000 dall’enologo Davide Puleo, oggi ha 15 ettari di proprietà di cui nove dedicati alla vite: oltre al grillo sono coltivati

Sicilia Igt Grillo “Antiche Vie” 2006

Azienda Vinicola Puleo Via B. Nastasi 3/a 92019 Sciacca (Ag) tel. 0925.905304 fax 0925.905304 www.aziendapuleo.it

PreZZO 6,50 euro numero bottiglie 20milanumero bottiglie grado alcolico 13° temperaturA di servizio 10°-12°C zona d'origine Sciacca (Ag) vitigni Grillo

colore Giallo paglierino con riflessi dorati brillanti profumo Sentori di media intensità con note fini di fiori bianchi e di frutta gialla come la pesca. Note floreali che ricordano il mughetto e il gelsomino. Alla fine emerge anche una punta lievemente dolce che non disturba gusto L’ingresso è morbido. Seguono sensazioni quasi dolci ma gradevoli, supportate da un buon livello di acidità. Sul finale si ritrova il gusto di pesca e una nota amaricante che non disturba affatto abbinamento Questo Grillo è un ottimo compagno di primi con sugo di pesce, senza il pomodoro, come per esempio il risotto alle vongole, oppure con secondi semplici a base di pesce o di verdure, come la torta salata, il sushi, oppure con formaggi freschi

anche nero d’Avola, catarratto, chardonnay e syrah. Il produttore ha fatto della rivalutazione dei vitigni autoctoni della Sicilia una filosofia di produzione e da anni porta avanti un lavoro di sperimentazione in vigna e in cantina sulle uve meno note ma non per questo di minor pregio. Un lavoro dal quale è nata la linea “Antiche Vie” completamente dedicata ai vitigni autoctoni da riscoprire. Il vino consigliato dai nostri esperti ha colore giallo paglierino con riflessi dorati brillanti ed è stato affinato solo in acciaio per far apprezzare al meglio le sue caratteristiche. I profumi che emergono dal bicchiere sono di media intensità con note fini di fiori bianchi e di frutta gialla come la pesca. Si aggiungono poi sentori floreali che ricordano il mughetto e il gelsomino e, alla fine, si percepisce anche una lieve punta piacevolmente dolce. In bocca ha un ingresso morbido abbastanza evidente, si ritrova una sensazione dolce e gradevole, che viene sorretta dal buon livello di acidità, caratteristica tipica di questo vitigno. Sul finale ritorna il piacevole gusto di pesca già

Il grillo è un'uva in grado di sopportare le alte temperature estive così come le intemperie.

percepito, accompagnato da una nota amaricante che non disturba. Un vino di buon equilibrio che va servito a una temperatura di 10-12°C in un bicchiere di media ampiezza, cioè largo circa sette centimetri sulla pancia e cinque centimetri all’imboccatura. In questo tipo di calice, infatti, è possibile apprezzare al meglio tutti i suoi profumi. Esalta i primi delicati come il risotto alle vongole oppure secondi a base di verdure come la torta salata che abbiamo deciso di servire nella nostra cena ma è un ottimo compagno anche di secondi di pesce come il sushi oppure con formaggi freschi. I nostri amici l’hanno molto apprezzato, tanto che hanno deciso di acquistarne qualche bottiglia da bere a casa e qualche altra da tenere in cantina, dove può invecchiare anche quattro anni. Oltretutto ha davvero un ottimo rapporto qualità prezzo: costa solo 6,50 euro in enoteca. Davvero un bianco da non perdere. ❦ gennaio 2008 Il mio vino

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Libri di vini Elogio a un’indagine vera ma con qualche bugia Dove metterlo? Sul comodino per potergli dare un’occhiata ogni sera? No, perché preso il via si va subito fino in fondo. Tra i testi di filosofia? No, perché se pure il titolo è filosofico, Elogio dell’invecchiamento, quest’ultima parola non si riferisce al vivere umano ma al buon vino. Certo è che va messo tra i libri da non perdere per chi è appassionato di testi enologici. Scritto dal toscano Andrea Scanzi, 34 anni e un buon curriculum tra libri, articoli e bicchieri di vino fino al diploma di sommelier, il volume, di oltre 300 pagine, è un viaggio tra i trucchi (come diventare sommelier in cento mosse), i prezzi, gli abbinamenti senza valore, i vini veri o presunti e soprattutto i bravi produttori. Un viaggio vero, non a tavolino ma su e giù per l’Italia con la macchina sotto

il sedere e il registratore a portata di mano, per raccogliere impressioni sui luoghi e le testimonianze dirette di produttori importanti. Gran parte dei quali sono stati protagonisti proprio delle pagine del nostro giornale. Il libro è intrigante perché scritto con molta leggerezza e altrettanta ironia, rivaluta e smitizza là dove necessario e soprattutto sempre a ragion veduta. Al tempo stesso non si ferma in superficie ma indaga a fondo, usando la curiosità e la passione come uno scandaglio e quel che trova nell’agitato mare del vino lo racconta senza peli sulla lingua. Un po’ come lo stile della nostra rivista, alla quale, tra l’altro, Andrea Scanzi sembra essersi ispirato. Tanto da citarci più volte nel testo e da annoverarci tra le fonti di maggiore informazione. Impegnativo il lavoro di ricerca e numerosi, come detto, gli incontri che l’autore ha avuto con i produttori, i quali hanno rivelato le loro storie, compresi gli inciampi a volte trovati sul loro cammino. In qualche occasione, però, senza sgombrare la mente dalle nebbie autunnali che rendono scarsa la riesumazione dei ricordi. Per Andrea Scanzi, Elogio dell’invecchiamento Mondadori 15,50 euro

esempio, il marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, “padre” del Sassicaia, dopo aver raccontato della sua creatura diventata mito, ha ammesso che molti esperti stranieri hanno ridimensionato questo vino di Bolgheri e poi è andato di fantasia o di scarsa memoria: “Anche in Italia ogni tanto esce qualcosa contro di noi. Nel primo numero, Il Mio Vino strillò in prima pagina “La caduta degli dèi”, dentro c’era una demolizione del Sassicaia.

La lettera di Gaetano Manti Caro Andrea, arrivato a pagina 281 del suo libro, ho avuto la bella sorpresa di leggere l’affermazione di quel bel galantuomo del marchese Nicolò Incisa della Rocchetta. L’affermazione del marchese è una spudorata menzogna. Noi non gli abbiamo mai chiesto di fare pubblicità sul nostro giornale anche perché questa richiesta sarebbe stata resa impossibile dalle nostre stesse regole, in base alle quali nessuna azienda può fare pubblicità con noi se i vini prodotti non hanno ottenuto il nostro giudizio positivo nel rapporto qualità-prezzo. I nostri esperti, per fortuna in compagnia dei più autorevoli tecnici

Guida spericolata Ogni fine anno escono guide quasi a valanga, sembra quasi di star sotto i canaloni del Monte Bianco. Per colpa di qualcuna, però, non ne recensiamo nessuna. Perché ci è capitato molte volte di riscontrare madornali inesattezze, errori, roba vecchia, costruzioni fittizie, dovute a diversi fattori. Tra i quali spicca, purtroppo, la superficialità. Ne volete un esempio? Eccolo. E’ uscita la “Guida dei ristoranti d’Italia 2008” dell’Espresso e, a stretto

giro di posta, abbiamo ricevuto una lettera pacatamente indignata dei ristoratori genovesi riuniti in una importante associazione. Scrive (noi abbiamo ricevuto la lettera in copia e per questioni di spazio sintetizziamo) direttamente al Gruppo Editoriale Espresso Giorgio Bove, presidente di questa associazione, la Fepag: “Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di ristoratori nostri associati relative al fatto che: nella guida appaiono

Quattro mesi dopo ci chiesero se volevamo fare pubblicità sul loro giornale”. Caro marchese, se lo avessimo fatto, altro che caduta degli dèi. Saremmo caduti noi dal nostro sgabello di lavoro, perchè il nostro editore ci avrebbe preso a calci in culo da Milano a Bolgheri e ritorno. Per la cronaca le riportiamo qui sotto la lettera che lui, il nostro capo, ha spedito all’autore del libro in cui appare, tra virgolette, la sua avventata dichiarazione.

di tutto il mondo, ritengono che ormai da tempo il Sassicaia non vale più i soldi che chiede. Per questo il signor marchese Nicolò non potrà mai fare pubblicità sul nostro giornale, almeno fino a quando si incaponirà a chiedere uno sproposito per il suo vino. Francamente mi sarei aspettato di avere la possibilità di dire la nostra. Per puro dovere di cronaca segnalo, inoltre, che il pezzo sul Sassicaia uscì sul primo numero della nostra rivista “Bere” e non su “Il Mio Vino”. Con il che si conferma lo stato confusionale che il marchese ha sull’argomento. Gaetano Manti

Cocktail ristoranti che non svolgono più attività; nella guida non ci sono ristoranti storici di Genova; in compenso ci sono locali che svolgono attività di ristorazione impropria, tipo focaccerie, farinate eccetera. Desideriamo un incontro con un vostro responsabile…”. Risposte fino ad oggi ricevute dal signor Bove? Nessuna. Probabilmente perché all’Espresso sono già alacremente al lavoro per recensire i ristoranti per l’edizione 2009.

Il vino anche nei cocktail e nelle bevande simili che hanno nomi complicati. Le giuste “ricette”, realizzate da Harry Craddock, del Savoy di Londra, accompagnate da suggerimenti e curiosità. Lo sapevate, per esempio che Cocktail viene da Coctel, figlia di un re messicano? Il tutto lo possiamo trovare in The Savoy Cocktail book pubblicato da Excelsior 1881 e in vendita in libreria a 28,50 euro. Chiaro, curioso, con una bella grafica. gennaio 2008 Il mio vino

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Libri di vini Cattedrali del vino, a volte nel deserto Parla assai poco di vini ma molto di case del vino, case di lusso, ovvero le cantine d’autore, il volume Architettura e vino, realizzato per conto dell’Electa da Francesca Chiorino, manco a dirlo giovane architetto. Un volume corposo, riccamente illustrato, sui progetti più importanti realizzati nel mondo, negli ultimi anni, dalle grandi firme in fatto di progettazione, costruzione, arredi. Per dare corpo solido a quelle che la stessa autrice definisce, nel suo completo testo introduttivo, le Cattedrali del vino. Sono 21 i progetti presentati, sei dei quali si riferiscono a cantine italiane. Belle, importanti, grandi, inevitabilmente costose ma comunque funzionali e decisamente ben inserite nel contesto naturale che le circondano. Resta da vedere - ma questo non era compito dell’autrice in

questo suo lavoro prevalentemente tecnico e di ricerca - quanto poi i costi enormi sostenuti per fare questi edifici-cattedrali si riflettano sul costo di ogni singola bottiglia di vino. Insomma le “nostre” sono le cantine che, pur belle, si mostrano meno, si adagiano di più sulle colline e a volte, come quella di Manincor, lungo la valle dell’Adige, addirittura si infilano sotto le vigne, sparendo alla vista. In certe altri Paesi invece svettano, si mettono in mostra, luccicanti e solitarie, cattedrali sì ma spesso cattedrali nel deserto. In alcuni casi ci sono strutture dove tutto si fa – degustazioni, soggiorni, attività turistiche, mostre, ristorazione – meno che il vino, prodotto da un’altra parte, in posti più comodi. Una spiegazione in fondo c’è. In Italia il visitatore in cantina si ferma poco tempo

perché, in qualsiasi regione, al di là delle mura e dei vigneti ci sono molte altre cose da fare e da vedere. In molte zone vinicole straniere, per esempio l’Australia o il Cile, per centinaia di chilometri intorno alla cantina può non esserci niente: né arte, né tradizioni, né luo-

Un libro, che sorpresa Un libro bello nella veste e divertente nei contenuti quello scritto da Walter Filiputti. giornalista e autore friulano. Il titolo è Una terra, il Collio, un uomo, Marco Felluga, pubblicato da Gustosì di Canale (Cuneo), in vendita a 30 euro. Il titolo la dice già tutta: il legame solido tra un territorio vinicolo importante e un personaggio che a questo ter r itor io

ha saputo dare passionalità, fama e valore. Attraverso i suoi vini, il suo sapere, la sua genialità, il suo vivere quotidiano in una terra difficile e magica. Curiosa la realizzazione del libro, voluto da Alba, la moglie di Marco Felluga, e dai loro tre figli, Roberto, Patrizia e Alessandra. Il tutto all’insaputa del patron Marco, per due motivi: il primo perché lui è assai schivo nel raccontare e quindi un eventualelibro “dichiarato” chissà quando sarebbe stato pubblicato; il secondo, più Walter Filiputti, Una terra, il Collio, un uomo, Marco Felluga Gustosì 30 euro

78 Il mio vino gennaio 2008

affascinante, è che il libro è stato concepito come forma di sorpresa, presentata a Marco Felluga il giorno del suo ottantesimo compleanno, in occasione di una grande festa, a effetto pure questa. Il colpo è riuscito alla perfezione e l’emozione è stata grande. Anche se il buon Filipputti, l’autore, ha dovuto estorcere a Marco finte interviste, ha dovuto far la figura dello smemorato per farsi rinverdire certi ricordi, s’è scodellato viaggi solitari a non finire per scovare persone da cui attingere notizie e curiosità. Per poi assemblare tutto in gran segreto. Gran lavoro ma eccellente risultato. Un libro utile per conoscere a fondo non solo le capacità umane, prima di tutto, di un protagonista che è ancora punto di riferimento dei produttori friulani e non solo, ma anche per viaggiare in una terra dove uomini e ambiente danno risultati eccellenti in tutte le cose che fanno.

Francesca Chiorino Architettura e vino Electa - 50 euro ghi di ospitalità accoglienti. Quindi è il padrone di casa che, se vuole far arrivare gente in cantina, deve offrire non solo ottimo vino ma molto, molto altro.

Curiosità Intrigante il titolo “50 calici di un bevitore curioso”, scritto da Piero Valdiserra per festeggiare il suo 50° compleanno e publicato da Andrea Dal Cero di Bologna. Si tratta di un veloce viaggio - due paginette a testa - tra 50 distillati, di cui l’autore bolognese è non solo esperto per professione ma appassionato per costituzione. Libretto piccolo ma molto ricco di notizie e curiosità, quelle che ci potrebbero far fare brillante figura durante un brindisi o un fine cena davanti a una grappa (inventata a Salerno), a un Sassolino (evidentemente di Sassuolo), al wiskey irlandese da non confondere con il wisky scozzese e via di questo passo. Bel libriccino, peccato sia stato pubblicato a tiratura amatoriale.L’autore tuttavia garantisce la disponibilità del libretto fino a esaurimento. Contattatelo al numero 051.4217811.



LA GUIDA MERCATO

Vini che meritano di essere comprati Questa rubrica ha lo scopo di aiutarci a scegliere e comprare i vini migliori. Andandoli a cercare soprattutto tra i molti vini italiani di qualità ma poco conosciuti. Ogni mese i nostri esperti propongono i vini che hanno acquistato, assaggiato e valutato. Ogni mese presentiamo vini nuovi anche se a volte i produttori possono essere gli stessi. Questo perché ogni produttore può fare anche più vini, diversi per colore, vitigno, caratteristiche, annate.

Dove comprare i vini

Nella grande distribuzione e nelle enoteche. Per maggiore comodità ci conviene telefonare al produttore, per farci indicare il posto più vicino a casa nostra dove vende il proprio vino. Può anche darsi che il produttore stesso possa inviarci il vino direttamente a casa. Cosa opportuna specie quando il vino che vogliamo comprare è prodotto in poche migliaia di bottiglie e non è distribuito in tutt’Italia. Chiediamo dunque sempre: quante bottiglie di vino vengono prodotte, dove si vende quel vino che vogliamo vicino a casa nostra, se è possibile acquistarlo direttamente in cantina, se il prezzo comprende l’Iva, qual è il costo aggiuntivo per la spedizione.

L’etichetta ◆ nome del vino, denominazione È il “titolo” dell’etichetta: il nome del vino è la prima grande attrazione che la bottiglia ci offre. Per far capire meglio la tipologia del vino riportiamo subito anche la sua denominazione. Questa può essere Doc (Denominazione d’origine controllata), Docg (Denominazione d’origine controllata e garantita), Igt (Indicazione geografica tipica) e Vdt (Vino da tavola).

◆ nome proprio, annata Se è presente, il nome proprio indica come il produttore ha voluto chiamare il suo vino. Spesso è un nome di fantasia, a volte prende spunto dal vigneto d’origine. L’anno riportato è quello in cui è stata fatta la vendemmia. ◆ prezzo I prezzi sono quelli che abbiamo pagato acquistando il vino. Possono subire variazioni.

Il mio vino rosso Igt “Il mio castello” 2001 Az. agr. Il Mio Vino

L’azienda ◆ regione e zona di produzione Questa indicazione ci dice in quale regione d’Italia e da quale zona provengono le uve con cui è stato fatto il vino.

◆ produttore Sono indicati numero di telefono, fax ed eventuali indirizzi internet e di posta elettronica del produttore.

25,90 €

Le caratteristiche ◆ vitigni Il vitigno è la varietà di uva usata per produrre il vino. Se si usa un solo tipo di varietà (per esempio, nebbiolo 100%) si ha la vinificazionne “in purezza”. Un vino può essere fatto anche unendo in proporzione variabile diverse varietà di uva (per esempio, sauvignon e chardonnay). ◆ gradazione La gradazione è data dall’alcol etilico che è il risultato della trasformazione degli zuccheri causata dai lieviti presenti nell’uva. Viene misurato in millilitri, alla temperatura di 20 °C.

PIEMONTE - Barolo (Cn) Per esempio, quando un vino riporta in etichetta 11 gradi significa che contiene l’11% di alcol (cioè 110 millilitri di alcol su un litro), uno di 12 gradi contiene il 12% di alcol e così via. ◆ bottiglie prodotte Segnala quante bottiglie del vino indicato sono state prodotte nell’annata. ◆ quando berlo Non tutti i vini possono essere conservati a lungo. L’anno riportato sull’etichetta ci consiglia entro quando sarebbe meglio bere quel vino perché non perda caratteristiche fondamentali.

Tel. 02.61043XX - fax 02.61319XX ilmiovino@ilmiocastello.it www.ilmiovino.it

vitigni: nebbiolo 100 % gradazione alcolica: 13° 10.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gennaio 2008 Il mio vino

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VINI ROSSI che meritano di essere comprati SEGNALAZIONI Segnalateci i vini della vostra zona che vi sono piaciuti, indicandoci anche dove li avete acquistati e quanto li avete pagati. Li faremo assaggiare ai nostri esperti e potrete confrontare il vostro voto con il loro. Potete inviare un fax al numero 02.94195067 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@ilmiovino.it

Veneto Igt Rosso “Mondaresca” 2003 La di Motte

Barbera d'Alba Doc Superiore “La Marchesa” 2005 Cravanzola Bricco del Conte

Garda Doc Classico Groppello “Discobolo” 2006 Azienda Agricola Pratello

Veneto Igt Merlot e Cabernet “Santomío” 2004 Montresor

8,50 €

7,50 €

22 €

PIEMONTE - Castellinaldo (Cn) Tel. 0173.213087 Fax 0173.214928 info@cravanzola.it www.cravanzola.it vitigni: barbera 100%

LOMBARDIA - Padenghe del Garda (Bs) Tel. 030.9907005 Fax 030.9908939 info@pratello.com www.pratello.com vitigni: groppello 100%

gradazione alcolica: 13,5° 7.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

gradazione alcolica: 12,5° 9.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

VENETO - Verona (Vr) Tel. 045.913399 Fax 045.8342456 info@vinimontresor.it www.vinimontresor.it vitigni: cabernet sauvignon, merlot gradazione alcolica: 13,5° 5.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

Colli Euganei Doc Rosso “Scarlatto” 2004 Strazzacappa Vigna Ròda

Teroldego Rotaliano Doc 2006 Gaierhof

12 €

15 €

8€

VENETO - Motta di Livenza (Tv) Tel. 0422.863815 Fax 0422.863815 ladimotte@botter.it www.ladimotte.it vitigni: cabernet sauvignon, merlot gradazione alcolica: 13,5° 8.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

VENETO - Vò Euganeo (Pd) Tel. 049.9940228 Fax 049.9940228 info@vignaroda.com www.vignaroda.com vitigni: cabernet sauvignon, merlot gradazione alcolica: 13° 4.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2011

TRENTINO - Roverè della Luna (Tn) Tel. 0461.658514 Fax 0461.658587 informazioni@gaierhof.com www.gaierhof.com vitigni: teroldego 100%

Alto Adige Doc Pinot Nero “Tolloy” 2005 Mezzacorona

Lago di Caldaro Doc Scelto “Puntay” 2006 Erste & Neue Prima & Nuova Cantina Produttori

IL PREZZO

gradazione alcolica: 12,5° 55.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

II prezzi prezzi di di ogni ogni bottiglia bottiglia di di vino vino sono sono indicativi indicativi e sono segnalati dal produttore produttore o rilevati rilevati dal nelle enoteche. nelle

DOVE TROVARLI Non tutti i vini assaggiati e soprattutto quelli di piccole zone specifiche sono reperibili in enoteca o al supermercato. Vale però sempre la pena di berli. Possiamo allora chiederli telefonando al produttore. Contattando i produttori possiamo chiedere loro anche l’indirizzo del negozio di vini o dell’enoteca più vicini a casa nostra dove eventualmente trovare i loro vini.

Alto Adige Doc Cabernet e Merlot “Feld” 2005 Erste & Neue Prima & Nuova Cantina Produttori

Prezzo 19,30 € 10 €

9,90 €

ALTO ADIGE - Salorno (Bz) Tel. 0461.616399 Fax 0461.605695 info@mezzacorona.it www.mezzacorona.it vitigni: pinot nero 100%

ALTO ADIGE - Caldaro (Bz) Tel. 0471.963122 Fax 0471.964368 info@erste-neue.it www.erste-neue.it vitigni: schiava 100%

gradazione alcolica: 13° 8.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

gradazione alcolica: 12,5° 20.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

82 Il mio vino gennaio 2008

IlIl prezzo dello dello stesso stesso vino potrebbe variare vino variare secondo il punto secondo vendita in cuiin cui il punto vendita lo troveremo. troveremo. lo vini che che presentiamo II vini presentiamo in questa in questa guidaguida mercato mercato sono stati sono stati sempre scelti sempre scelti e comprati da noi e comprati da noi e e assaggiati assaggiati dai nostri esperti. dai nostri esperti.

15 € ALTO ADIGE - Caldaro (Bz) Tel. 0471.963122 Fax 0471.964368 info@erste-neue.it www.erste-neue.it vitigni: cabernet, merlot gradazione alcolica: 13° 20.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2011


VINI ROSSI che meritano di essere comprati IL PREZZO II prezzi prezzi di di ogni ogni bottiglia bottiglia di di vino vino sono sono indicativi indicativi e sono segnalati dal produttore produttore o rilevati rilevati dal nelle enoteche. nelle

Friuli Grave Doc Merlot “Poggio Alto” 2002 Antonutti

Venezia Giulia Igt Merlot “Just Me” 2004 Di Lenardo Vineyards

11 €

18 €

FRIULI VEN. GIULIA - Barbeano di San Tel. 0432.662001 Fax 0432.662002 info@antonuttivini.it www.antonuttivini.it vitigni: merlot 100%

FRIULI VEN. GIULIA - Gonars (Ud) Tel. 0432.928633 Fax 0432.923375 info@dilenardo.it www.dilenardo.it vitigni: merlot 100%

gradazione alcolica: 13° 6.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13,5° 6.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

Friuli Grave Doc Merlot “Borgo Tesis” 2006 Fantinel

Colli Orientali del Friuli Doc Merlot Riserva 2003 Valchiarò

Prezzo 19,30 € IlIl prezzo dello dello stesso stesso vino potrebbe variare vino variare secondo il punto secondo vendita in cuiin cui il punto vendita lo troveremo. troveremo. lo vini che che presentiamo II vini presentiamo in questa in questa guidaguida mercato mercato sono stati sono stati sempre scelti sempre scelti e comprati da noi e comprati da noi e e assaggiati assaggiati dai esperti. dai nostri nostri esperti. Colli Orientali del Friuli Doc Merlot “Rossorosso” 2004 Banear

10 €

10,50 €

13,50 €

FRIULI VEN. GIULIA - Gagliano di Tel. 0432.968811 Fax 0432.963268 banear@banear.it www.banear.it vitigni: merlot 100%

FRIULI VEN. GIULIA - Tauriano di Tel. 0427.591511 Fax 0427.591529 fantinel@fantinel.com www.fantinel.com vitigni: merlot 100%

FRIULI VEN. GIULIA - Torreano (Ud) Tel. 0432.715502 Fax 0432.715735 info@valchiaro.it www.valchiaro.it vitigni: merlot 100%

gradazione alcolica: 13° 100.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13° 40.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13,5° 6.500 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Colli Orientali del Friuli Doc Merlot 2005 Cadibon

Colli Orientali del Friuli Doc Merlot 2006 Girolamo Dorigo

Collio Doc Merlot 2004 Tenuta Villanova

9€

11 €

13 €

FRIULI VEN. GIULIA - Corno di Rosazzo Tel. 0432.759316 Fax 0432.759316 cadibon55@tin.it www.cadibon.com vitigni: merlot 100%

FRIULI VEN. GIULIA - Buttrio (Ud) Tel. 0432.674268 Fax 0432.673373 info@montsclapade.com www.montsclapade.com vitigni: merlot 100%

FRIULI VEN. GIULIA - Gorizia (Go) Tel. 0481.889311 Fax 0481.888513 info@tenutavillanova.com www.tenutavillanova.com vitigni: merlot 100%

gradazione alcolica: 12,5° 3.500 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13,5° 7.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13° 6.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

I TOP Colli Orientali del Friuli Doc Refosco dal Peduncolo Rosso 2006 Cadibon Piccola ma intraprendente azienda nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, la Cadibon produce vini con ottimi risultati dal punto di vista qualitativo. Anche questo Refosco dal peduncolo rosso è un vino molto gradevole dal colore rosso rubino carico con riflessi violacei molto vivi e brillanti. I profumi sono molto intensi ma ugualmente molto eleganti con piacevoli note di frutta rossa sotto spirito e una lieve Cadibon sensazione spezita 10 € che ricorda FRIULI VENEZIA GIULIA i chiodi di garofano. Corno di Rosazzo (Ud) In bocca tel. e fax 0432.759316 si coglie cadibon55@tin.it una buona www.cadibon.com morbidezza vitigni: refosco dal accompeduncolo rosso 100% pagnata gradazione alcolica: 13° dal guto gradevole 10.000 bottiglie prodotte di amarena Da bere entro il 2009 sotto spirito e da una sensazione di tostatura di caffè molto gradevole. Il finale è decisamente persistente con una gradevole nota balsamica. È ottimo in abbinamento a piatti di carne rossa come il filetto di manzo alla piastra. Va servito a circa 18 gradi in bicchieri di 6-7 centimetri all'imboccatura. gennaio 2008 Il mio vino

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VINI ROSSI che meritano di essere comprati Carso Doc Terrano 2004 Škerk

Colli Bolognesi Doc Cabernet Sauvignon “Selezione” 2003 Podere Riosto

Colli Piacentini Doc Bonarda “Al Lädar Selezione Bosco del Sole” 2005 Montesissa

IL PREZZO II prezzi prezzi di di ogni ogni bottiglia bottiglia di di vino vino sono sono indicativi indicativi e sono segnalati dal produttore produttore o rilevati rilevati dal nelle enoteche. nelle

Prezzo 19,30 € 16,20 €

8,40 €

17 €

FRIULI VEN. GIULIA - Prepotto (Ts) Tel. 040.200156 info@skerk.com www.skerk.com vitigni: terrano 100%

EMILIA ROMAGNA - Pianoro (Bo) Tel. 051.777109 Fax 051.6527450 info@podereriosto.it www.podereriosto.it vitigni: cabernet sauvignon 100%

EMILIA ROMAGNA - Castell'Arquato (Pc) Tel. 0523.850123 Fax 0523.852096 vinimontesissa@libero.it www.vinimontesissa.it vitigni: bonarda 100%

gradazione alcolica: 11° 4.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

gradazione alcolica: 13° 4.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

gradazione alcolica: 14,5° 3.200 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

Chianti Classico Docg “Drugo” 2003 Fattoria Santo Stefano

Toscana Igt Rosso “Lui di Luiano” 2003 Fattoria di Luiano

Morellino di Scansano Doc 2006 Morisfarms

IlIl prezzo dello dello stesso stesso vino potrebbe variare vino variare secondo il punto secondo vendita in cuiin cui il punto vendita lo troveremo. troveremo. lo vini che che presentiamo II vini presentiamo in questa in questa guidaguida mercato mercato sono stati sono stati sempre scelti sempre scelti e comprati da noi e comprati da noi e e assaggiati assaggiati dai esperti. dai nostri nostri esperti. Cabernet “Macchion del Lupo” 2005 Marchesi Ginori Lisci

12 €

15 €

9€

12 €

TOSCANA - Greve in Chianti (Fi) Tel. 055.8572298 Fax 055.8572298 info@fattoriasantostefano.it www.fattoriasantostefano.it vitigni: sangiovese 100%

TOSCANA - Mercatale Val di Pesa (Fi) Tel. 055.821039 Fax 055.8218081 info@luiano.it www.luiano.it vitigni: cabernet sauvignon, colorino, merlot gradazione alcolica: 14° 6.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

TOSCANA - Massa Marittima (Gr) Tel. 0566.919135 Fax 0566.919380 morisfarms@morisfarms.it www.morisfarms.it vitigni: merlot, sangiovese, syrah

TOSCANA - Ponteginori (Pi) Tel. 0588.37443 Fax 0588.37443 lmalenchini@marchesiginorilisci.it www.marchesiginorilisci.it vitigni: cabernet sauvignon, sangiovese gradazione alcolica: 13,5° 15.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Maremma Toscana Igt Rosso “Lecceta” 2006 Azienda Agricola Lecceta del Sarto

Toscana Igt Rosso “Mattia - Meraviglie” 2004 Meraviglie

gradazione alcolica: 13,5° da bere adesso fino al 2010

SEGNALAZIONI Segnalateci i vini della vostra zona che vi sono piaciuti, indicandoci anche dove li avete acquistati e quanto li avete pagati. Li faremo assaggiare ai nostri esperti e potrete confrontare il vostro voto con il loro. Potete inviare un fax al numero 02.94195067 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@ilmiovino.it

84 Il mio vino gennaio 2008

gradazione alcolica: 13,5° 250.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Maremma Toscana Igt Merlot e Cabernet 2004 Poggio Ai Lupi

8€

17 €

12 €

TOSCANA - Magliano di Toscana (Gr) Tel. 0564.589638 Fax 0564.589638 info@leccetadelsarto.it www.leccetadelsarto.it vitigni: sangiovese 100%

TOSCANA - Poggibonsi (Si) Tel. 035.711067 Fax 035.714448 info@meraviglie.org www.meraviglie.org vitigni: cabernet sauvignon, merlot, sangiovese gradazione alcolica: 14° 10.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

TOSCANA - Gavorrano (Gr) Tel. 0566.88082 Fax 0566.88082 montecariano@inwind.it

gradazione alcolica: 14° da bere adesso fino al 2009

vitigni: cabernet, merlot gradazione alcolica: 14° da bere adesso fino al 2009


VINI ROSSI che meritano di essere comprati Toscana Igt Rosso “Le Marze” 2003 Azienda Agricola Elisabetta

Toscana Igt Rosso “Fondatore” 2003 Cà del Vispo

Maremma Toscana Igt Rosso “Poggio Bestiale” 2003 Fattoria di Magliano

24 €

15 €

22 €

TOSCANA - Collemezzano (Li) Tel. 0586.661096 Fax 0586.661392 info@agrihotel-elisabetta.it www.agrihotel-elisabetta.it vitigni: cabernet franc, cabernet sauvignon, merlot gradazione alcolica: 14° 6.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2011

TOSCANA - San Gimignano (Si) Tel. 0577.943053 Fax 0577.907563 cadelvispo@libero.it www.cadelvispo.it vitigni: cabernet franc, cabernet sauvignon gradazione alcolica: 13,5° 18.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

TOSCANA - Magliano di Toscana (Gr) Tel. 0564.593040 Fax 0564.593047 info@fattoriadimagliano.it www.fattoriadimagliano.it vitigni: cabernet, merlot

Chianti Classico Docg Riserva “Croce” 2004 Terrabianca

Lazio Igt Rosso “Varrone” 2001 Strade Vigne del Sole

Montepulciano d'Abruzzo Doc “Inferi” 2003 Marramiero

gradazione alcolica: 14° 28.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

20 €

9,30 €

19,50 €

TOSCANA - Radda in Chianti (Si) Tel. 0577.54029 Fax 0577.540214 info@terrabianca.com www.terrabianca.com vitigni: canaiolo, sangiovese

LAZIO - Grottaferrata (Rm) Tel. 06.9387261 Fax 06.9387261 info@stradevignedelsole.com www.stradevignedelsole.com vitigni: sangiovese, tor de' passeri gradazione alcolica: 14° 10.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

ABRUZZO - Rosciano (Pe) Tel. 085.8505766 Fax 085.8505318 marramiero@tin.it www.marramiero.it vitigni: montepulciano 100%

Sannio Doc Aglianico “Elogio” 2004 Torre Gaia

SEGNALAZIONI

gradazione alcolica: 13° 90.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

DOVE TROVARLI Non tutti i vini assaggiati e soprattutto quelli di piccole zone specifiche sono reperibili in enoteca o al supermercato. Vale però sempre la pena di berli. Possiamo allora chiederli telefonando al produttore. Contattando i produttori possiamo chiedere loro anche l’indirizzo del negozio di vini o dell’enoteca più vicini a casa nostra dove eventualmente trovare i loro vini.

9,50 € CAMPANIA - Dugenta (Bn) Tel. 0824.978172 Fax 0824.978337 info@torre-gaia.com www.torregaia.net vitigni: aglianico 100% gradazione alcolica: 13,5° 35.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 14° 80.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

Segnalateci i vini della vostra zona che vi sono piaciuti, indicandoci anche dove li avete acquistati e quanto li avete pagati. Li faremo assaggiare ai nostri esperti e potrete confrontare il vostro voto con il loro. Potete inviare un fax al numero 02.94195067 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@ilmiovino.it

I TOP Valpolicella Doc Classico Superiore “Vigneti di Montegradella” 2005 Sartori Sartori è una cantina a conduzione familiare di lunga tradizione. I suoi vini sono prodotti sia con uve coltivate su terreni di proprietà sia nelle vigne di conferitori ormai storici. Dai vigneti dalla collina di Montegradella, vengono le uve usate per questo Valpolicella Classico Superiore dal colore rosso rubino intenso tendente al granato. I suoi profumi, netti, ben distinguibili, ricordano le more e i lamponi, con note di pepe e cacao. Poi si scoprono aromi nuovi di ciliegia, di rosa e Sartori di viola. In 10 € bocca il vino risulta VENETO fresco, di Negrar di Valpolicella (Vr) buona acitel. 045.6028011 dità e strutfaz 045. 6020134 tura, con un www.sartorinet.com tannino mor- vitigni: corvina veronese, bido. Il finale molinara, rondinella è elegante, gradazione alcolica: 13° armonico, persisten100.000 bottiglie prodotte te, con la Da bere entro il 2011 ciliegia a chiudere le ottime sensazioni gustative e olfattive. Si consiglia di servirlo a una temperatura di 17-18°C in un bicchiere di circa sei centimetri all'imboccatura. Si abbina bene con primi piatti a base di ragù di carne e secondi come la carne alla pizzaiola.

gennaio 2008 Il mio vino

85


VINI ROSSI che meritano di essere comprati Savuto Doc Rosso “Vigna Colle Barabba” 2006 Colacino Wines

Cirò Doc Rosso Classico 2006 Librandi

Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva “Piana delle Fate” 2001 Cantine Enotria

Cirò Doc Rosso Classico 2006 Parrilla

9,50 €

8€

CALABRIA - Rogliano (Cs) Tel. 0984.961034 Fax 0684.961034 vini@colacino.it www.colacino.it vitigni: arvino, greco nero, magliocco canino, nerello gradazione alcolica: 13°

CALABRIA - Cirò Marina (Kr) Tel. 0962.31518 Fax 0962.370542 librandi@librandi.it www.librandi.it vitigni: gaglioppo 100%

CALABRIA - Cirò Marina (Kr) Tel. 0962.371181 Fax 0962.370327 cantinaenotria@infinito.it www.cantinaenotria.com vitigni: gaglioppo 100%

CALABRIA - Cirò Marina (Kr) Tel. 0962.31927 Fax 0962.31927 info@parrillavini.it www.parrillavini.it vitigni: gaglioppo 100%

gradazione alcolica: 13° 600.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 14° 50.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13° 20.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Cirò Doc Rosso Classico “Alceo” 2005 Vinicola Zito

Sicilia Igt Perricone “Sachia Terre di Giumara” 2006 Caruso & Minini

DOVE TROVARLI

Sicilia Igt Nero d'Avola 2006 Fattorie Azzolino

6€

12,90 €

CALABRIA - Cirò Marina (Kr) Tel. 0962.31853 Fax 0962.379096 info@zito.it www.zito.it vitigni: gaglioppo 100%

SICILIA - Marsala (Tp) Tel. 0923.982356 Fax 0923.723356 info@carusoeminini.it www.carusoeminini.it vitigni: perricone 100%

gradazione alcolica: 13° 26.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 14° 3.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Contattando i produttori possiamo chiedere loro anche l’indirizzo del negozio di vini o dell’enoteca più vicini a casa nostra dove eventualmente trovare i loro vini.

SEGNALAZIONI

Terralba Doc “Nabj” 2003 Melis

Colli del Limbara Igt Nebbiolo “Kabaradis” 2004 Cantina Depperu Ruinas

da bere adesso fino al 2009

Segnalateci i vini della vostra zona che vi sono piaciuti, indicandoci anche dove li avete acquistati e quanto li avete pagati. Li faremo assaggiare ai nostri esperti e potrete confrontare il vostro voto con il loro. Potete inviare un fax al numero 02.94195067 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@ilmiovino.it

86 Il mio vino gennaio 2008

18 €

Non tutti i vini assaggiati e soprattutto quelli di piccole zone specifiche sono reperibili in enoteca o al supermercato. Vale però sempre la pena di berli. Possiamo allora chiederli telefonando al produttore.

7€

9€ SICILIA - Camporeale (Pa) Tel. 0924.36123 Fax 0924.37522 info@fattorieazzolino.com www.fattorieazzolino.com vitigni: nero d'avola 100% gradazione alcolica: 13° 12.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

IL PREZZO II prezzi prezzi di di ogni ogni bottiglia bottiglia di vino sono di vino sono indicativi indicativi e sono segnalati dal produttore produttore o rilevati rilevati dal nelle enoteche. nelle

Prezzo 19,30 € 19 €

16 €

SARDEGNA - Terralba (Or) Tel. 0783.851090 Fax 0783.850751 melis.vini@tiscali.it

SARDEGNA - Luras (Ot) Tel. 079.647314 azienda.depperu@tiscali.it

vitigni: bovale sardo, sangiovese

vitigni: nebbiolo 100%

gradazione alcolica: 13° 9.500 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2012

gradazione alcolica: 13,5° 6.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

IlIl prezzo dello dello stesso stesso vino potrebbe variare vino variare secondo il punto secondo vendita in cuiin cui il punto vendita lo troveremo. troveremo. lo vini che che presentiamo II vini presentiamo in questa in questa guidaguida mercato mercato sono stati sono stati sempre scelti sempre scelti e comprati da noi e comprati da noi e e assaggiati assaggiati dai esperti. dai nostri nostri esperti.


VINI BIANCHI che meritano di essere comprati SEGNALAZIONI Segnalateci i vini della vostra zona che vi sono piaciuti, indicandoci anche dove li avete acquistati e quanto li avete pagati. Li faremo assaggiare ai nostri esperti e potrete confrontare il vostro voto con il loro. Potete inviare un fax al numero 02.94195067 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@ilmiovino.it

Garda Doc Classico Bianco “Lagarder” 2006 Azienda Agricola Pratello

Gavi Docg di Gavi “Il Nostro Gavi” 2004 Tenuta La Giustiniana

Garda Doc Classico Bianco 2006 Redaelli de Zinis

16,80 €

8€

PIEMONTE - Gavi (Al) Tel. 0143.682132 Fax 0143.682851 info@lagiustiniana.it www.lagiustiniana.it vitigni: cortese 100% gradazione alcolica: 13° 5.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

LOMBARDIA - Calvagese della Riviera (Bs) Tel. 030.601001 Fax 030.6800840 info@dezinis.it www.dezinis.it vitigni: incrocio manzoni, riesling renano, sauvignon gradazione alcolica: 12° 55.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Trentino Doc Pinot Grigio “Castel Firmian” 2006 Mezzacorona

Trentino Doc Sauvignon “Castel Firmian” 2006 Mezzacorona

6€

8€

7,50 €

LOMBARDIA - Padenghe del Garda (Bs) Tel. 030.9907005 Fax 030.9908939 info@pratello.com www.pratello.com vitigni: riesling, sauvignon blanc, manzoni bianco gradazione alcolica: 12,5°

TRENTINO - Mezzocorona (Tn) Tel. 0461.616399 Fax 0461.605695 info@mezzacorona.it www.mezzacorona.it vitigni: pinot grigio 100%

TRENTINO - Mezzocorona (Tn) Tel. 0461.616399 Fax 0461.605695 info@mezzacorona.it www.mezzacorona.it vitigni: sauvignon 100%

da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 12,5° 110.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

gradazione alcolica: 12,5° 30.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

Carso Doc Malvasia 2005 Kante

Carso Doc Malvasia 2006 Castelvecchio

Colli Bolognesi Doc Pignoletto Superiore “Tatsunori Kano” 2006 San Vito

25 €

9€

8,40 €

FRIULI VEN. GIULIA - Prepotto (Ts) Tel. 040.200255 Fax 040.200255 kante.edi@libero.it www.kante.it vitigni: malvasia 100%

FRIULI VEN. GIULIA - Sagrado (Ts) Tel. 0481.99742 Fax 0481.960736 info@castelvecchio.com www.castelvecchio.com vitigni: malvasia 100%

gradazione alcolica: 13,5° 8.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

gradazione alcolica: 13° 25.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

EMILIA ROMAGNA - Monteveglio (Bo) Tel. 051.964521 Fax 051.964114 info@vignetosanvito.it www.vignetosanvito.it vitigni: chardonnay, pignoletto, riesling, sauvignon gradazione alcolica: 13,5° 1.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

I TOP Colli Orientali del Friuli Doc Ribolla Gialla “Vôs da Vigne” 2006 Tenuta di Angoris Angoris è una bella e affermata realtà friulana che negli ultimi anni è riuscita a regalarci vini di grande piacevolezza e dal buon rapporto qualità prezzo. Ne è un esempio questa Ribolla Gialla del 2006 dal colore giallo paglierino con riflessi brillanti tendenti al dorato. Al naso si percepiscono subito profumi netti e una sensazione di freschezza, insieme a note di frutta bianca matura come la pera e la banana. In un secondo Tenuta momento si sentono di Angoris anche gradevoli sen12 € tori di agruFRIULI VENEZIA GIULIA mi come il Cormons (Go) mandarino. tel. 0481.60923 In bocca fax 0481.60925 questo bianwww.angoris.com co risulta vitigni: ribolla gialla fresco gra100% zie al suo gradazione alcolica: 13,5° buon grado di acidità. 13.000 bottiglie prodotte Al palato si mettono in Da bere entro il 2010 evidenza note di frutta gialla matura che ricordano l'albicocca. Il finale, molto persistente, lascia al palato una gradevole nota ammandorlata. I notri esperti cosigliano di servirlo a una temperatura di 12 gradi in bicchieri ampi circa 5 centimetri all'imboccatura. È ottimo in abbinamento a piatti di pesce alla griglia. gennaio 2008 Il mio vino

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VINI BIANCHI che meritano di essere comprati Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “Verde Ca’ Ruptae” 2006 Moncaro

Colline Pescaresi Igt Chardonnay “Pan” 2005 Bosco Nestore

Biferno Doc Bianco “Gironia” 2006 Borgo di Colloredo

IL PREZZO II prezzi prezzi di di ogni ogni bottiglia bottiglia di di vino vino sono sono indicativi indicativi e sono segnalati dal produttore produttore o rilevati rilevati dal nelle enoteche. nelle

Prezzo 19,30 € 10 €

14 €

9€

MARCHE - Montecarotto (An) Tel. 0731.89245 Fax 0731.89237 terrecortesi@moncaro.com www.moncaro.com vitigni: verdicchio 100%

ABRUZZO - Nocciano (Pe) Tel. 085.847345 Fax 085.847585 info@nestorebosco.com www.nestorebosco.com vitigni: chardonnay 100%

gradazione alcolica: 13,5° 120.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 0

gradazione alcolica: 14° 15.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

MOLISE - Campomarino (Cb) Tel. 0875.57453 Fax 0875.57453 info@borgodicolloredo.com www.borgodicolloredo.com vitigni: bombino bianco, malvasia, trebbiano gradazione alcolica: 13,5° 20.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

Greco di Tufo Docg 2006 Cantine Colle di San Domenico

Greco di Tufo Docg “Gaudioso” 2006 Contrada

Greco di Tufo Docg 2006 Vesevo

Il prezzo dello stesso Il prezzo dello stesso vino vino potrebbe variare potrebbe variare secondo il punto secondo vendita in cuiin cui il punto vendita lo troveremo. I Ivini viniche chepresentiamo presentiamoin questa guida in questa guida mercato mercato sono stati sono stati sempre scelti sempre scelti e comprati da noi e comprati da noi e assaggiati e assaggiati dai nostri esperti. dai nostri esperti. Beneventano Igt Greco 2006 Attanasio

10 €

9,40 €

15,60 €

5€

CAMPANIA - Chiusano di San Domenico (Av) Tel. 0825.985423 Fax 0825.985423 info@cantinecolledisandomenico.it www.cantinecolledisandomenico.it vitigni: greco 100%

CAMPANIA - Candida (Av) Tel. 0825.988434 Fax 0825.988434 info@vinicontrada.it www.vinicontrada.it vitigni: greco 100%

CAMPANIA - Forino (Av) Tel. 085.9067388 farnesevini@tin.it vitigni: greco 100%

CAMPANIA - Benevento (Bn) Tel. 089.9951204 Fax 089.9950762 info@viniattanasio.it www.viniattanasio.it vitigni: fiano, greco

gradazione alcolica: 12,5° 65.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13° 8.500 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

gradazione alcolica: 13,5° 90.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

gradazione alcolica: 12° 10.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

Sannio Doc Greco 2006 Wartalia

Fiano di Avellino Docg “Dedicato a Marianna” 2006 Azienda Vitivinicola Marianna

SEGNALAZIONI

Greco di Tufo Docg “Dedicato a Marianna” 2006 Azienda Vitivinicola Marianna

7€

9€

CAMPANIA - Castelvenere (Bn) Tel. 0824.817839 Fax 0824.817852 info@wartalia.com www.wartalia.com vitigni: greco 100%

CAMPANIA - Grottolella (Av) Tel. 0825.671252 Fax 0825.6710254 info@dedicatoamarianna.it www.dedicatoamarianna.it vitigni: fiano 100%

gradazione alcolica: 12,5° 30.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

gradazione alcolica: 12,5° 15.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

88 Il mio vino gennaio 2008

Segnalateci i vini della vostra zona che vi sono piaciuti, indicandoci anche dove li avete acquistati e quanto li avete pagati. Li faremo assaggiare ai nostri esperti e potrete confrontare il vostro voto con il loro. Potete inviare un fax al numero 02.94195067 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@ilmiovino.it

9€ CAMPANIA - Grottolella (Av) Tel. 0825.671252 Fax 0825.6710254 info@dedicatoamarianna.it www.dedicatoamarianna.it vitigni: greco 100% gradazione alcolica: 12,5° 120.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008


VINI BIANCHI che meritano di essere comprati DOVE TROVARLI Non tutti i vini assaggiati e soprattutto quelli di piccole zone specifiche sono reperibili in enoteca o al supermercato. Vale però sempre la pena di berli. Possiamo allora chiederli telefonando al produttore. Contattando i produttori possiamo chiedere loro anche l’indirizzo del negozio di vini o dell’enoteca più vicini a casa nostra dove eventualmente trovare i loro vini.

Sicilia Igt Catarratto “Shiarà” 2006 Castellucci Miano

Greco di Tufo Docg 2006 Nolae

Sannio Doc Fiano “Gradualis” 2006 Torre Gaia

Esaro Igt Bianco “Balbino” 2005 Farneto del Principe

7,50 €

8,50 €

18 €

CAMPANIA - Tufo (Av) Tel. 081.3626224 Fax 081.3626311 info@nolaevini.com www.nolaevini.com vitigni: greco di tufo 100%

CAMPANIA - Dugenta (Bn) Tel. 0824.978172 Fax 0824.978337 info@torre-gaia.com www.torregaia.net vitigni: fiano 100%

gradazione alcolica: 13° 1.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

gradazione alcolica: 13° 30.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

CALABRIA - Altomonte (Cs) Tel. 0981.946208 Fax 0981.946208 info@farnetodelprincipe.it www.farnetodelprincipe.it vitigni: greco, guarnaccia, malvasia bianca gradazione alcolica: 13° 30.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

Sicilia Igt Catarratto e Chardonnay “Principe di Corleone” 2006 Pollara

Sicilia Igt Chardonnay e Inzolia “Brusìo” 2006 Fazio

Sicilia Igt Bianco “Isula - Terre di Giumara” 2006 Caruso & Minini

14 €

10 €

5€

11,50 €

SICILIA - Valledolmo (Pa) Tel. 0921.542385 Fax 0921.544270 info@castelluccimiano.it www.castelluccimiano.it vitigni: catarratto 100%

SICILIA - Monreale (Pa) Tel. 091.8462922 Fax 091.8463197 pollara@neomedia.it www.principedicorleone.it vitigni: catarratto, chardonnay

SICILIA - Fulgatore (Tp) Tel. 0923.811700 Fax 0923.811654 info@faziowines.it www.faziowines.it vitigni: chardonnay, inzolia

gradazione alcolica: 13,5° 13.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

gradazione alcolica: 13,5° 20.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 12,5° 30.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

SICILIA - Marsala (Tp) Tel. 0923.982356 Fax 0923.723356 info@carusoeminini.it www.carusoeminini.it vitigni: catarratto, chardonnay, inzolia gradazione alcolica: 14° 13.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Sicilia Igt Grillo 2006 Fazio

Sicilia Igt Bianco “Kilim” 2006 Enologica Cassarà

SEGNALAZIONI

7€

10 €

SICILIA - Erice (Tp) Tel. 0923.811700 Fax 0923.811654 info@faziowines.it www.faziowines.it vitigni: grillo 100%

SICILIA - Alcamo (Pa) Tel. 0924.502911 Fax 0924.503912 info@vinicassara.it www.vinicassara.it vitigni: chardonnay

gradazione alcolica: 13,5° 25.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

gradazione alcolica: 13° 11.600 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

Segnalateci i vini della vostra zona che vi sono piaciuti, indicandoci anche dove li avete acquistati e quanto li avete pagati. Li faremo assaggiare ai nostri esperti e potrete confrontare il vostro voto con il loro. Potete inviare un fax al numero 02.94195067 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@ilmiovino.it

Sicilia Igt Catarratto e Incrocio Manzoni “Antiche Vie” 2006 Azienda Vinicola Puleo

6,50 € SICILIA - Sciacca (Ag) Tel. 0925.905304 Fax 0925.905304 info@aziendapuleo.it www.aziendapuleo.it vitigni: catarratto, incrocio manzoni gradazione alcolica: 13° 19.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009 gennaio 2008 Il mio vino

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VINI SPECIALI che meritano di essere comprati DOVE TROVARLI Non tutti i vini assaggiati e soprattutto quelli di piccole zone specifiche sono reperibili in enoteca o al supermercato. Vale però sempre la pena di berli. Possiamo allora chiederli telefonando al produttore. Contattando i produttori possiamo chiedere loro anche l’indirizzo del negozio di vini o dell’enoteca più vicini a casa nostra dove eventualmente trovare i loro vini.

Prosecco di Valdobbiadene Doc Spumante Brut Drusian

Passito “Bagliori” Redaelli de Zinis

Vino Aromatizzato Buttafuoco Chinato “Selezione del Priore” 2000 La Pieve

Recioto della Valpolicella Doc Classico “La Sengia” 2005 Boscaini Carlo

15 €

18,50 €

16 €

LOMBARDIA - Calvagese della Riviera (Bs) Tel. 030.601001 - Fax 030.6800840 info@dezinis.it www.dezinis.it vitigni: sauvignon 100%

LOMBARDIA - Rovescala (Pv) Tel. 0385.75543 - Fax 0385.75543 info@lapieve.com www.lapieve.com

gradazione alcolica: 15° 12.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

gradazione alcolica: 15° 3.800 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

VENETO - S. Ambrogio Valpolicella (Vr) Tel. 045.7731412 - Fax 045.7731412 vino@boscainicarlo.it www.boscainicarlo.it vitigni: corvina, corvinone, rondinella gradazione alcolica: 14° 2.500 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

Colli Euganei Doc Fior d'Arancio Passito 2004 Strazzacappa Gianni Vigna Ròda

Alto Adige Doc Moscato Rosa 2005 Erste & Neue Prima & Nuova Cantina Produttori

vitigni: barbera, croatina

14 €

20 €

26 €

VENETO - Valdobbiadene (Tv) Tel. 0423.982151 - Fax 0423.980000 drusian@drusian.it www.drusian.it vitigni: prosecco 100%

VENETO - Vò Euganeo (Pd) Tel. 049.9940228 - Fax 049.9940228 info@vignaroda.com www.vignaroda.com vitigni: moscato giallo 100%

ALTO ADIGE - Caldaro (Bz) Tel. 0471.963122 - Fax 0471.964368 info@erste-neue.it www.erste-neue.it vitigni: moscato rosa 100%

gradazione alcolica: 11° 40.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13,5° 2.500 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

gradazione alcolica: 14° 2.300 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Emilia Igt Malvasia “Passito” Ariola

Modena Igt Lambrusco “Vecchia Modena” Chiarli 1860

Emilia Igt Lambrusco “Nivola” Chiarli 1860

SEGNALAZIONI Segnalateci i vini della vostra zona che vi sono piaciuti, indicandoci anche dove li avete acquistati e quanto li avete pagati. Li faremo assaggiare ai nostri esperti e potrete confrontare il vostro voto con il loro. Potete inviare un fax al numero 02.94195067 oppure mandare una e-mail all’indirizzo info@ilmiovino.it

Beneventano Igt Bianco Passito “Moscato di Baselice” 2004 Marchiopolo

18 €

5,40 €

4,90 €

53,80 €

EMILIA ROMAGNA - Calicella di Pilastra (Pr) Tel. 0521.637678 - Fax 0521.630411 info@viniariola.it www.viniariola.it vitigni: malvasia di candia aromatica 100% gradazione alcolica: 13° 5.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

EMILIA ROMAGNA - Modena (Mo) Tel. 059.3163311 - Fax 059.313705-310868 info@chiarli.it www.chiarli.it vitigni: lambrusco di sorbara 100% gradazione alcolica: 10,5° 240.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

EMILIA ROMAGNA - Castelvetro (Mo) Tel. 059.3163311 - Fax 059.313705-310868 info@chiarli.it www.chiarli.it vitigni: lambrusco grasparossa di castelvetro, lambrusco salamino gradazione alcolica: 10,5° 60.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008

CAMPANIA - Benevento (Bn) Tel. 02.45281744 - Fax 02.48202850 info@marchiopolo.it www.marchiopolo.it vitigni: moscato 100%

90 Il mio vino gennaio 2008

gradazione alcolica: 12,5° 3.500 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2008


VINI SPECIALI che meritano di essere comprati DOVE TROVARLI Non tutti i vini assaggiati e soprattutto quelli di piccole zone specifiche sono reperibili in enoteca o al supermercato. Vale però sempre la pena di berli. Possiamo allora chiederli telefonando al produttore.

Salento Igt Rosso Aleatico Passito “Serra dei Santi” Santi Dimitri

Puglia Igt Moscato “Stella Tullie” 2006 Michele Calò

18 €

15 €

Contattando i produttori possiamo chiedere loro anche l’indirizzo del negozio di vini o dell’enoteca più vicini a casa nostra dove eventualmente trovare i loro vini.

PUGLIA - Galatina (Le) Tel. 0836.565866 - Fax 0836.565867 info@santidimitri.it www.santidimitri.it vitigni: aleatico 100%

PUGLIA - Tuglie (Le) Tel. 0833.596242 - Fax 0833.381612-596242 info@michelecalo.it www.michelecalo.it vitigni: moscato bianco 100%

gradazione alcolica: 14,5° 2.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13,5° 120.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2011

Greco di Bianco Doc 2003 Vintripodi

Locride Igt Montonico Passito 2003 Vintripodi

Spumante Dolce “Petali” 2006 Fazio

28 €

30 €

CALABRIA - Bianco (Rc) Tel. 0965.48438 - Fax 0965.48438 info@vintripodi.it www.vintripodi.it

CALABRIA - Bianco (Rc) Tel. 0965.48438 - Fax 0965.48438 info@vintripodi.it www.vintripodi.it

vitigni: greco di bianco 100%

vitigni: montonico 100%

SICILIA - Erice (Tp) Tel. 0923.811700 - Fax 0923.811654 info@faziowines.it www.faziowines.it vitigni: moscato 100%

gradazione alcolica: 13° 1.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 14° 2.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

gradazione alcolica: 7° 15.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

Sicilia Igt Nero d'Avola “Nikao” 2003 Tenuta Barone Nicolò La Lumia

Sicilia Igt Moscato Marco De Bartoli

Passito di Pantelleria Doc “Nes Duca di Castelmonte” 2006 Carlo Pellegrino

10,50 €

25 €

12 €

SICILIA - Licata (Ag) Tel. 0922.891709 - Fax 0922.891709 baronelalumia@gmail.com www.baronelalumia.it vitigni: nero d'avola 100%

SICILIA - Pantelleria (Tp) Tel. 0923.962093 - Fax 0923.962910 info@marcodebartoli.com www.marcodebartoli.com vitigni: zibibbo 100%

SICILIA - Pantelleria (Tp) Tel. 0923.719911 - Fax 0923.953542 info@carlopellegrino.it www.carlopellegrino.it vitigni: zibibbo 100%

gradazione alcolica: 13,5° 6.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

gradazione alcolica: 13,5° 7.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2010

gradazione alcolica: 14,5° 25.000 bottiglie prodotte da bere adesso fino al 2009

23,50 €

I TOP Alghero Doc Liquoroso “Anghelu Ruju” 2000 Sella & Mosca Sella & Mosca è una delle aziende più intraprendenti della Sardegna. Da anni sia i bianchi che i rossi sono sulla cresta dell'onda dell'enologia italiana. In questo caso abbiamo preso in considerazione un famoso vino liquoroso di questa azienda storica. L'Anghelu Ruju ha colore rosso granato con riflessi aranciati. Al naso è molto intenso con sentori di frutta matura, di prugna cotta, di datteri, di fichi secchi, di cioccoSella & Mosca lato e una nota di 25 € resina molto SARDEGNA gradevole. Alghero (Ss) Emergono anche aromi tel. 079.997700 fax 079.951279 quasi balwww.sellaemosca.com samici. In vitigni: cannonau 100% bocca inigradazione alcolica: 18° zialmente è morbido, rotondo, 25.000 bottiglie prodotte avvolgente con un Da bere entro il 2011 residuo zuccherino ben bilanciato dalla buona acidità. Poi tornano i sentori percepiti al naso. Buona la persistenza finale che lascia la bocca pulita e asciutta. È ottimo con dolci al cioccolato fondente o anche da solo. Va servito a 16 gradi in bicchieri di media ampiezza, cioè di 7 cm. all'imboccatura.

gennaio 2008 Il mio vino

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enoteche amiche

Il Mio Vino in enoteca La nostra rivista viene venduta non solo in edicola ma anche in alcune enoteche e wine bar. Ogni mese pubblichiamo la lista dei locali che aderiscono a questa iniziativa n Italia ci sono quasi tremila enoteche. Da qualche tempo molti di questi negozi hanno capito che per reggere la concorrenza della grande distribuzione è indispensabile offrire ai clienti qualcosa in più delle semplici bottiglie esposte sugli scaffali. Sono allora iniziati a comparire gli angoli di degustazione dove i clienti possono bere bene e mettere magari anche qualcosa sotto i denti. Purtroppo si deve dire che questi ca mbia menti r iguardano ancora una minoranza dei punti vendita. Ma noi siamo convinti che il futuro di tutte le enoteche italiane sia strettamente legato alla loro voglia e

I

capacità di offrire quanti più servizi ai loro clienti. L’enoteca deve diventare un punto dove gli appassionati si possono incontrare e scambiare opinioni ed esperienze legate al vino. Un posto dove il vino viene vissuto e sperimentato in tutti suoi aspetti. Noi abbiamo deciso di fare la nostra parte mettendo a disposizione delle enoteche il nostro bene più prezioso: la rivista che avete in mano in questo momento e l’Almanacco del vino italiano. Da alcuni mesi, infatti, è in corso un’importante iniziativa che vede un gruppo di enoteche amiche vendere anche il nostro mensile e il nostro Almanacco. Il nostro augurio è che

l’esperimento risulti positivo e che il gruppo di sperimentatori continui ad aumentare. Non possiamo pensare ad ambiente migliore nel quale il nostro lettore può andare ad acquistare la sua rivista di vino preferita e magari aprire discorsi, dibattiti e confronti su quello che la rivista pubblica. Questo senza nulla togliere alle trentamila edicole italiane che da anni fanno uno splendido lavoro per garantire il successo alle nostre pubblicazioni. L’edicolante è stato, e resterà sempre, un nostro partner commerciale insostituibile. Le enoteche vi si affiancheranno e potranno an-

che loro svolgere un ruolo davvero importante. Tutti dobbiamo lavorare insieme per accompagnare al meglio lo splendido lavoro dei produttori di tutta Italia. Lo hanno subito compreso gli enotecari che hanno aderito alla nostra iniziativa. Li elenchiamo in queste pagine suddividendoli per regione. Sono tutte persone stupende che meritano non solo il nostro apprezzamento ma anche quello di tutti i nostri lettori. Ogni mese pubblicheremo sulla rivista l’intera lista delle enoteche amiche che man mano aderiranno alla nostra offerta di vendere il nostro mensile e anche l’Almanacco 2008. ❦

Le enoteche che vendono “Il Mio Vino” LOMBARDIA

Enoteca Rossodisera via Solferino 4 21052 Busto Arsizio (Va) Tel. 0331.670537 rossosera@libero.it Bottega dell’Arte del Vino via Fara 25 20124 Milano Tel. 02.6697119 bottega@arte-del-vino.it Enoteca Maggiolini via Novara 19 20010 Bareggio (Mi) Tel. 02.9013034 info@enoteca-maggiolini.it Vinoceronte via Magenta 21 20017 Rho (Mi) Tel. 02.93922780 info@vinoceronte.it

92 Il mio vino gennaio 2008

Enoteca Bianco & Rosso via Alberelle 70 20089 Rozzano (Mi) Tel. 02.57512851 biancoerosso@fastwebnet.it

Enoteca Cortina via del Mercato 5 32043 Cortina d’Ampezzo (Bl) Tel. 0436.862040

La Torcida via Leopardi 5 20010 Pregnana Milanese (Mi) Tel. 02.93590699 info@latorcida.it www.latorcida.it

Enoteca Trevigiana viale IV Novembre 62 31100 Treviso Tel. 0422.411745 CUST1827@rossimariosrl.191.it

Enoteca Vinovivo via Marconi 93 24020 Ranica (Bg) Tel. 035.4124117 vinovivo@vinovivo.191.it www.enotecavinovivo.com

FRIULI VENEZIA GIULIA

Tombacco via Caboto 22 34147 Trieste Tel. 040.380333 gianluca@tombacco-ts.com

VENETO

Bibendum viale Europa 50/2 36075 Montecchio Maggiore (Vi) Tel. 0444.607403 bibendumsrl@libero.it

Ferronato c.so Vittorio Emanuele 58 33170 Pordenone Tel. 0434.521516

TOSCANA

Bar Gnam via Verdi 30 50039 Vicchio Mugello (Fi) Cell. 349.4183746 gnamegenio@hotmail.it Enoteca Montecervino via Monte Cervino 19 52100 Arezzo Tel. 0575.353328 postmaster@enotecamontecervino.it www.enotecamontecervino.it Enograpperia Fonte al Cerro via Roma 66 59100 Prato (Po) Tel. 0574.401982 fontealcerro@virgilio.it UMBRIA

Il Localino via del Mercato Vecchio 3a 06016 San Giustino (Pg)


Le enoteche che vendono “Il Mio Vino” Tel. 0758.569422 corradobraconi@libero.it www.il-localino.it

Tel. 085.8572111 ilritrovo@tin.it www.ilritrovo.info

LAZIO

Bar Jolly Florence via A. Moro 78 65020 Manoppello (Pe) Tel. 085.8561688

Enoteca La Cantina di Bacco via C. Dobici 33 Viterbo Tel. 0761.340676 cantinadibacco2005@libero.it

CAMPANIA

Enoteca Silvestri c.so Gramsci 108 00045 Genzano di Roma (Rm) Tel. 06.9396284

Enoteca Prassino via Pasquale Tuozzi 1 81037 Sessa Aurunca (Ce) Tel. 0823.1879149 info@enotecaprassino.com

Enoteca Kottabos via Celimontana 32 00184 Roma Tel. 06.77201145 info@kottabos.it

Milleunabotte via G.N. Bosco 224 81100 Caserta Cell. 347.6706586 milleunabotte@gmail.com

Enoteca Peluso via Bevagna 88 00187 Roma Tel. 06.3337505 peluso.enoteca@jumpy.it

La Bottega dei Vini c.so Vittorio Emanuele 147 80121 Napoli Tel. 081.7614727

Enoteca Peluso via Sardegna 36/A 00187 Roma Tel. 06.42818995 peluso.enoteca@jumpy.it Enoteca Casareale via Caio Mario 5 00192 Roma Tel. 06.3200260 enotecacasareale@fastwebnet.it ABRUZZO

Enoteca 58 piazza Plebiscito 1 67031 Castel di Sangro (Aq) Tel. 0864.847173 gfrancesco@hotmail.it Il Ritrovo c.so Umerto I 7/9 65020 Roccamorice (Pe)

Viva Lo Re c.so Resina 261 80056 Ercolano (Na) Tel. 081.7390207 info@vivalore.it Enoteca Dante piazza Dante 18/19 80135 Napoli Tel. 081.5499689 Alla Corte di Bacco via Roma 69 80054 Gragnano (Na) Tel. 081.8012787 info@allacortedibacco.com L’Ebbrezza di Noè vico Vetriera a Chiaia 8b 80132 Napoli Tel. 081.400104 lucavatappi@libero.it www.lebbrezzadinoe.com

Enoprosciutteria via Miliscola 266 80078 Arco Felice (Na) Cell. 349.1757953 raffaelescamardella@email.it www.enoprosciutteria.it

Enoteca Bacchus via Persia sn 73025 Martano (Le) Cell. 339.8531575

Enoteca De Pascale via De Conciliis 80/82 83100 Avellino Tel. 0825.781654 info@depascale.it www.depascale.it

via Napoli 52 85042 Lagonegro (Pz) Tel. 0973.41636 perbaccoenoteca@tin.it

Enoteca La Bottegaia via Matteotti 7 84036 Sala Consilina (Sa) Tel. - Fax 0975.521375 conteugovino@libero.it Enoteca Gargiulo viale G. Amendola 137 84025 Eboli (Sa) Tel. 0828.365338 enoteca.gargiulo@tiscali.it www.enotecagargiulo.com Enoteca Cappuccio via Nazionale 90 84025 Eboli (Sa) Tel. 0828.333138 cappucciobibite@libero.it PUGLIA

Enoteca Vincenzo via Piave 45 70031 Andria (Ba) Tel. 0883.1955437 Enoteca Rosso Vino via G. di Vagno 45 70014 Conversano (Ba) Tel. 080.4952174 rossovinoenoteca@libero.it www.laterradipuglia.it/shop

BASILICATA Enoteca Perbacco

CALABRIA

Enoteca La Buca dei Vini piazza Dei Bruzi 7 87100 Cosenza Tel. 0984.795495 maurochiappetta@tiscali.it Wine Brauhaus Distribution via Trigoni 107 89048 Siderno (Rc) Tel. 0964.385195 SICILIA

Cana Enoteca via Alloro 105 90133 Palermo Tel. 091.6101147 gianfranco.cammarata@neomedia.it La Taverna di Bacco via Garibaldi 316 98121 Messina Tel. 090.345821 L’Ancora degli Antichi Sapori via delle Terme 131 95024 Acireale (Ct) Tel. 095.606588 Fax 095.605441

L’Enogastronomia di Luigi via Provinciale per San Vito 179 72100 Brindisi Tel. 0831.555480 luigiromano@tre.it

Sei il titolare di un’enoteca o di un wine bar? Vuoi vendere anche tu “Il Mio Vino”? Scrivi una mail a enoteche@ilmiocastello.it o chiama i numeri tel. 081.5527595 - 081.6586204 - cell. 393.4941469 gennaio 2008 Il mio vino

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nel 2007 abbiamo parlato di... Il vino del mese Gennaio:

Sicilia Igt Frappato 2005 di Rallo Febbraio: Lugana Doc “Gran Guardia” 2005 di Montresor Marzo: Sicilia Igt Nero d'Avola 2004 di Caruso & Minini Aprile: Sannio Doc Aglianico “Clanius ” 2004 di Caputo Maggio: Oltrepò Pavese Doc Riesling “Apogèo” 2005 di Ca' di Frara Giugno: Primitivo di Manduria Doc “Ognissole” 2005 di Ognissole Luglio: Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Doc Spumante Extra Dry di Vigne Matte Agosto: Trentino Doc Müller Thurgau “Castel Firmian” 2006 di Mezzacorona Settembre: Friuli Grave Doc Sauvignon “Tentazioni d'Aba” di Banear Ottobre: Alto Adige Doc Moscato Giallo Secco “Barleit” 2006 di Erste & Neue Novembre: Montepulciano d'Abruzzo Doc “Dama” 2005 di Marramiero Dicembre: Salento Igt Negroamaro “Teresa Manara” 2004 di Cantele

Davide e Golia Gennaio:

Quattro Passiti contro il “Martingana” 2000 di Salvatore Murana Febbraio: Sei Spumanti italiani contro lo Champagne Cristal Marzo: Cinque vini contro il Trebbiano 2003 di Valentini Aprile: Quattro Barolo contro il “Le Rocche del Falletto” 2000 di Bruno Giacosa Maggio: Cinque Negroamaro contro il “Graticciaia” 2000 di Agricole Vallone Giugno: Quattro Cabernet contro l'“Akronte” 2001 di Boccadigabbia

94 Il mio vino gennaio 2008

Luglio:

Cinque Nero d'Avola contro il “Duca Enrico” 2002 di Duca di Salaparuta Agosto: Sei Refosco contro l'annata 2002 di Ronchi di Cialla Settembre: Cinque Chardonnay contro il “Cervaro della Sala” 2005 di Castello della Sala Antinori Ottobre: Quattro Pinot Nero contro il “Pinonero Damino” 1999 di Rocche dei Manzoni Novembre: Cinque Merlot contro il “Graf de la Tour” 2004 di Villa Russiz Dicembre: Quattro rossi contro il “Giusto di Notri” 2003 di Tua Rita

Magia Gennaio: Barbera d'Asti Febbraio: Montefalco Sagrantino Marzo: Ribolla Gialla Aprile: Cannonau Maggio: Chianti Classico Giugno: Franciacorta Satèn Luglio: Orvieto Agosto: Lambrusco Settembre: Gewürztraminer Ottobre: Soave Dicembre: Cirò Rosso

Grande delusione Gennaio:

Barbaresco 2002 di La Spinetta Febbraio: “Mille e una Notte” 2003 di Donnafugata Marzo: “Galatrona” 2003 di Fattoria di Petrolo Aprile: “I Sodi di S. Niccolò” 1999 di Poderi Castellare Maggio: “Solaia” 2003 di Marchesi Antinori Giugno: “Granbussìa” 2000 di Aldo Conterno Luglio: “Luce” 2003 di Luce della Vite Agosto: “Il Borro” 2004 di Tenuta Il Borro Settembre: “Colore” 2003 di Bibi Graetz Ottobre: “Franchetti” 2005 di Passopisciaro Novembre: “Brunate” 2001 di Roberto Voerzio

Dicembre: Brut Rosato D'Antan Riserva 1995 di La Scolca

Come nasce un grande vino Gennaio:

“Carterìa” 2003 di Fay Febbraio: Syrah “Il Bosco” 2003 di Tenimenti D'Alessandro Marzo: “Marchese di Villamarina” 2000 di Sella & Mosca Aprile: Passito 2005 di Hauner Maggio: “Andritz Rosso” 2003 di Sturm Giugno: Brunello di Montalcino 2001 di La Rasina Luglio: “Oracolo” 2003 di Inama Agosto: “Latour a Civitella” 2005 di Sergio Mottura Settembre: Nero d'Avola “Cent'Are” 2005 di Pellegrino Novembre: “Sassi Neri” 2004 di Fattoria Le Terrazze Dicembre: “Nabj” 2003 di Melis


Vini da non perdere Gennaio: Offida Febbraio: Albana di Romagna Aprile: Lambrusco Mantovano Maggio: Verdicchio di Matelica Giugno: Gattinara Luglio: Lacryma Christi del Vesuvio Agosto: Valcalepio Settembre: Vini della Valle d'Aosta Ottobre: Moscato di Trani Dicembre: Vini del Carso

Raggi X Febbraio: “Arbarei” 2004 di Ceretto Aprile: “I Probi di Papiano” 2002 di Villa Papiano Maggio: “Veste Porpora” 2005 di Tenuta Ronci di Nepi Giugno: Spumante Brut Ribolla Gialla 2002 di Collavini Luglio: “Ronco S. Michele” 2000 di Cantarutti Alfieri Agosto: “Dante Marramiero” 2001 di Marramiero Settembre: Merlot “Linea Elite” 2004 di Fazio Ottobre: Nero d'Avola 2004 di Quignones Novembre: Perricone “Sachia” 2006 di Caruso & Minini

Dicembre: “Verde Ca' Ruptae” 2006 di Moncaro

Vini a confronto Gennaio: Falanghina Febbraio: Dolcetto d'Alba Marzo: Rosso Conero Aprile: Chianti Classico Maggio: Aglianico del Vulture Giugno: Frascati Luglio: Lugana Agosto: Montecucco Sangiovese Settembre: Gavi Valpolicella Ottobre: Barolo Rosso di Montalcino Novembre: Montefalco Sagrantino Pigato Dicembre: Taurasi

Stasera mi bevo Gennaio:

“Nature Ecru” 2001 di Anteo “Brume Rosse” 2001 di Torre Zambra Febbraio: Alicante 2004 di Gambino Marzo: Durello Spumante Brut 2001 di Marcato Aprile: “Kastèlt” 2003 Colterenzio Chiaretto 2006 di Redaelli de Zinis Prosecco “Santo Stefano” di Ruggeri Moscato d'Asti 2006 di Manfredi Maggio: Veltliner 2006 di Cantina Produttori Valle Isarco “Novae” 2005 di Cantina di Cerveteri Giugno: “Riseis di Recastro” 2006 di Agriverde Luglio: “Terre al Monte” 2006 di Rivera Agosto: Nero d'Avola 2004 di Vasari Prosecco “Argento” di Gavioli Settembre: “Tenuta San Leone” 2004 di Seiterre “Solise” 2006 di Lomazzi & Sarli Ottobre: Catarratto e Chardonnay “Principe di Corleone” 2006 di Pollara Teroldego Riserva 2004 di Mezzacorona

Novembre: Garda Classico 2006 di Redaelli de Zinis Novembre: “Rondell” 2006 di Franz Gojer Dicembre: “Volvito” 2003 di Caparra & Siciliani Dicembre: Raboso Spumante Rosato “i Gai” di Villa Almè

Tesori nascosti Pazzie che meritano Gennaio:

Raboso Passito di Villa Sandi Febbraio: Moscato di Scanzo di Biava Marzo: “La Mattana” 2003 di Maria Donata Bianchi Aprile: “Cuvée De Mille” 2005 e “Nus Supérieur” 2005 di Vini Rari Maggio: Vermuth “Ottocento Liberty” di Luigi Spertino Giugno: Ucelut 2003 di Vicentini Orgnani Luglio: “Aquamadre” 2006 di Rallo Ottobre: “Arèle” 1997 di Cavit Novembre: Barbaresco 1999 di Gaja Dicembre: “Torre della Sirena” 2005 di Conti Sertoli Salis

Produttore Gennaio: Torrevento Febbraio: Sette Ponti Marzo: San Osvaldo Aprile: Agriverde Maggio: Caiarossa Giugno: Podere Castorani Luglio: Cantina Valle di Cembra Agosto: Miali Settembre: Majolini Ottobre: Feudi della Medusa Novembre: Marchesi Ginori Lisci Dicembre: La Montina

Cantina regionale Gennaio: Febbraio: Aprile: Maggio: Giugno: Luglio: Agosto: Ottobre: Novembre: Dicembre:

Friuli Venezia Giulia Trentino Puglia Sicilia (Rossi) Liguria Sicilia (Bianchi) Campania Marche Alto Adige Piemonte (Bianchi) gennaio 2008 Il mio vino 95


ENOTECHE ON-LINE Ogni mese la Guidamercato de Il Mio Vino propone molti vini che possiamo comprare o in enoteca, o dal produttore, oppure nei supermercati. Alcuni di questi vini e tanti altri ancora li troviamo su questi siti Internet che, su ordinazione, ce li spediscono direttamente a casa.

www.vinpiu.com

www.geoandwine.com

Questo sito ci dà la possibilità di acquistare con estrema semplicità e assoluta sicurezza i migliori vini italiani e le piu grandi etichette internazionali, portandole a destinazione in sole 24/48 ore. Oltre all’estrema varietà dell’offerta e ai prezzi contenuti, Vinpiu.com ci offre svariate possibilità di pagamento (carta di Credito, postepay, paypal, contrassegno), con la possibilità di effettuare spedizioni in tutto il mondo. Altri punti di forza sono i pagamenti sicuri, la disponibilità del personale, la sicurezza nelle spedizioni grazie a imballaggi in polistirolo, la velocità di consegna.

Geo and Wine nasce dall’esperienza del geologo Marco Orsi che da anni lavora nei territori di Asti, Cuneo e Alessandria. Il rapporto quotidiano con il mondo del vino e con i suoi produttori ha creato un fruttuoso scambio di informazioni sui vini e sul territorio. Il risultato è tutto su questo sito di e-commerce, prezioso strumento per scoprire vini di qualità assoluta. Qui troviamo non una semplice rappresentanza ma solo, come dice il suo gestore, “...i vini che mi piacerebbe offrire ai miei amici”. Vini da tutti i giorni e vini importanti, compresi imperdibili passiti artigianali.

Vinpiu Online S.r.l. via San Polo 180/C - 25134 Brescia tel. 030.2312638 - fax 030.2312638 - cell. 338.6784907

WWW.GEOANDWINE.COM di Geoterm S.S. di Orsi Marco viale Saffi 18 - 15067 Novi Ligure (Al) cell. 348.5835102 - email: info@geoandwine.com

www.wineshop.it

www.enoselezioni.it

Dal 1999 Wineshop.it è leader in Italia nella vendita di vino su Internet e, grazie agli accordi con i propri fornitori, è in grado di garantire i prezzi migliori. Propone centinaia di etichette da tutte le regioni italiane con particolare attenzione ai piccoli produttori di qualità. Il magazzino di proprietà assicura la disponibilità immediata di tutti i prodotti presenti sul sito. Ogni ordine viene spedito il giorno lavorativo successivo all'arrivo. La spedizione è gratuita per ordini superiori a 75 euro. Il sito è certificato Federcomin.

Se il buon vino e l’olio vuoi comprare e non hai tempo e denaro da buttare, prima di metterti in coda al centro commerciale, sul web vienici a trovare, noi la soluzione te la possiamo dare! Enoselezioni.It è il sito specializzato nella promozione e vendita di vini del basso Piemonte e olio toscano di alta qualità. Con il servizio “REGALA ON LINE” potrai scegliere dal nostro catalogo i prodotti desiderati e creare il tuo pacco regalo selezionando tra le diverse tipologie di carta, nastri e biglietti augurali. Anche per i regali aziendali affidati a noi, contattaci per un preventivo gratuito.

Wineshop.it S.r.l. via Michelangelo da Caravaggio 19 - 24010 Ponteranica (Bg) tel. 035.4128290 - fax 035.4729042 - email: info@wineshop.it

Enoselezioni.it di Daniela Previti via Regina Margherita 12 - 15060 Bosio (Al) tel. e fax 0143.685125 - email: info@enoselezioni.it

IL TUO SITO SU QUESTE PAGINE Vendi vino su Internet? Vuoi apparire su queste pagine? Chiama questi numeri:

tel. 081.5527595 - cell. 393.4941469




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