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Anno XXIV, numero 05 (657) - 9/22 marzo 2019 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

dEPRESSO E AbbANdONATO Grido d’allarme da Alliste

“Grazie ai lavori socialmente utili riesco a far sopravvere la mia famiglia per 15 giorni poi devo cominciare ad elemosinare. Non ce la faccio più...”

TRICASE: NOVITà IN OSPEdALE 19 MARzO - I RITI dI SAN GIUSEPPE Tema parcheggi: la posizione del “Panico” L’antica tradizione nel cuore del Salento Per gli utenti ed i visitatori l’accesso principale diventerà quello dei poliambulatori di via Giovanni XXII. Cogenerazione: lavori in corso per per produrre energia nel rispetto dell’ambiente 6

Tavole e Sagre tra Giurdignano, Uggiano e Casamassella, Minervino e Cocumola, Palmariggi Cerfignano, Giuggianello, San Cassiano, Ugento e Nociglia 10-13

PECORA MOSCIA E PECORINO MAGLIESE 3

Tipicità a rischio

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In via di estinzione. La pecora autoctona rischia di scomparire. Così come prodotti d’eccellenza come il pecorino tradizionale del Salento, in particolare della zona di Maglie, Otranto e Poggiardo

Al lavoro nella Masseria Caseificio Pallanzano

TROVA I GALLETTI

E telefona in redazione lunedì 11 marzo: in palio i biglietti per i cinema e tanti altri premi. Regolamento a pagina 23

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INTERVISTA IN ESCLUSIVA

“Amo il Salento”

Il giornalista, conduttore televisivo, divulgatore scientifico e accademico Alessandro Cecchi Paone si è sempre detto innamorato del Salento: “Non un albergo, una masseria o un luogo ma tutto un territorio, dal Capoluogo alla provincia, dalle marine all’entroterra, che offre sempre la stessa qualità e la stessa linea di attenzione profonda al paesaggio, ai colori, ai materiali e alla ristrutturazione di qualità: tutto pare coordinato, offre una totale armonia e, ovunque, si sta bene”.


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Paesaggi costieri: 1,279 milioni per Tricase Porto finanziamenti

Per la rigenerazione. In particolare delle zone di Borgo Pescatori e Punta Cannone. Altri 200mila euro per il Distretto Urbano del Commercio

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certo: Tricase si é aggiudicato il bando dei paesaggi costieri e accederà ad 1 milione e 279 mila euro per il progetto di riqualificazione di Tricase Porto. Verranno rigenerate in particolare le zone di “Borgo Pescatori” e “Punta Cannone”: un progetto che darà a Tricase Porto un nuovo look e nuova linfa. Dalla propria pagina facebook il sindaco Carlo Chiuri ha comunicato con un post che, “grazie al progetto presentato dal DUC (Distretto Urbano del Commercio) in sede di partecipazione ad un

bando regionale, Tricase ha ottenuto un finanziamento di 200mila euro volto alla riqualificazione di un’importante area coperta dal nostro Distretto”.

“Ciò consentirà non solo di potenziare l’area del commercio interessata”, continua il primo cittadino, “ma di portare avanti un’efficace attività di promozione e marketing del DUC di Tricase. Sarà nostra cura”, conclude il suo post Chiuri, “informarvi sull’avanzamento del progetto”. Questi soldi saranno adoperati soprattutto per la riqualificazione degli spazi e interventi di arredo urbano. Il progetto esecutivo dell’intervento sarà messo a punto previo coinvolgimento delle categorie interessate.

Acquedotto Pugliese: 11,2 milioni per Salve Appalto. Per il completamento delle reti idriche e fognarie

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ppalti per oltre 26 milioni di euro deliberati dal Consiglio di Amministrazione di Acquedotto Pugliese. Tra le voci più significative, il completamento delle reti idriche e fognarie nel comune di Salve. “Abbiamo varato una serie di iniziative”, spiega il presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia, “specialmente nel settore della depurazione, che produrranno effetti sostanziali dal punto di vista economico e della salvaguardia dell’ambiente. È nostro dovere seguire la strada della sostenibilità e porre come obiettivo primario il benessere delle comunità”. Con riferimento a progettazione e realizzazione di nuove

reti idriche e fognarie nel territorio di Salve, l’appalto ammonta a 11,2 milioni di euro. Un intervento che si tradurrà in benefici effettivi per gli utenti del Servizio Idrico Integrato del territorio. “Gli investimenti sulla depurazione varati dal CdA”, ha dichiarato l’amministratore delegato Nicola De Sanctis, “sono finalizzati a garantire un servizio sempre più efficiente e rispettoso dell’ambiente. Acquedotto Pugliese opera attivamente in questo settore e ne sono la riprova l’avvio di un impianto di cogenerazione a Lecce per la produzione di energia elettrica dalla lavorazione dei fanghi e la ricerca delle migliori tecnologie per la riduzione dei fanghi. Perseguiamo, altresì, opportunità di incremento del servizio integrato grazie al potenziamento delle reti idriche e fognarie del territorio”.

L’INCAzzOMETRO

“Senso unico inutile e costoso” Scrivici la tua incazzatura ad info@ilgallo.it

TRICASE PORTO d’INVERNO o su whatsapp (371/3737310)

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Lettera aperta al sindaco di Tricase

ono una cittadina residente da più di 25 anni a Tricase Porto e precisamente al numero 8 del Lungomare Cristoforo Colombo. Poco da eccepire fino al 31 agosto 2018 ma, ahimé, oltre ai danni subiti a causa del tornado del 25 novembre che abbiamo affrontato, si vive ancora una situazione non poco gravosa: il senso unico di circolazione, vigente dal 1 luglio 2018 e chissà fino a quando. Si fa presente che in data 12 ottobre 2018 è stata presentata al sindaco di Tricase la richiesta (datata 9 ottobre 2018), condivisa e sotto firmata da oltre 50 tra residenti e villeggianti, finalizzata al ripristino del doppio senso di circolazione, in quanto questo dato di fatto danneggia tutti, sia per la perdita di tempo sia per lo spreco di carburante. Oltretutto, all’infuori dei giorni festivi, in inverno il traffico è quasi inesistente. Il senso unico potrebbe essere necessario durante il periodo estivo, anche perché favorirebbe il parcheggio lungo le banchine (anche se queste risultano sempre infestate da erbacce e arbusti) ma durante i mesi invernali non ha alcun senso di esistere. Bianca Grazia Cortese


ora parlo io

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Disperato S.O.S. da Alliste

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storie al limite

La lettera. “Soffro di depressione agitata e disturbo ossessivo di personalità. Percepisco un sussidio mensile di 580 euro, riesco a far sopravvivere la mia famiglia circa 15 giorni e poi devo cominciare ad elemosinare, con le umiliazioni che ne conseguono”

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na storia al limite quella raccontataci da S.D.L. di Alliste, una storia, però, come ce ne sono tante altre, magari con sfaccettature diverse ma sempre segnate dall’indigenza e dalla solitudine a cui le istituzioni non riescono a dare sollievo. Ovviamente quanto pubblichiamo di seguito è la versione di chi scrive e saremo, come sempre, pronti ad accogliere eventuali, ulteriori testimonianze al merito, anche e soprattutto da chi è stato direttamente tirato in ballo per il ruolo istituzionale che ricopre. Ci auguriamo che chi può aiuti quell’uomo e la sua famiglia e che S.D.L. non metta mai in atto il proposito enunciato più volte nella lettera di “mettere la parola fine a questa vita”. Anzi, invitiamo i servizi sociali di Alliste a verificare la situazione e fare quanto nelle loro possibilità per evitare che ciò accada.

lla redazione de “il Gallo”, provo a scrivere questa lettera con tanta amarezza nel cuore. Faccio fatica ha mettere insieme le parole, perché c’è tanta confusione nella mia mente; per questo mi scuso anticipatamente se, nello scrivere questa missiva, commetterò degli errori. Ho 55 anni. La vita finora è stata dura con me. La definisco una “vita sbagliata”. Da giovane avevo dei sogni: amavo la radio, il giornalismo, ecc. Per qualche anno ho fatto lo speaker radiofonico presso varie emittenti locali. Poi tutto è svanito nel nulla, perché il “male dell’anima” si è impossessato della mia persona, rovinandomi l’esistenza. La mia vita si è interrotta 32 anni fa e, da allora, non mi sono più ripreso. Dal ‘92 sono in cura presso il Centro Igiene Mentale di Ugento. La mia patologia si chiama depressione agitata e disturbo ossessivo di personalità. Da oltre venti anni sono iscritto nelle liste speciali degli invalidi civili presso l’ufficio di collocamento di Casarano. Non percepisco

l’assegno di invalidità civile, nonostante avessi presentato la domanda. tre volte. La commissione medica ha valutato la mia situazione clinica solo del 55%. Dal ‘97 sono impegnato nei lavori socialmente utili, un progetto della Provincia di Lecce. Sperando, un giorno, nella stabilizzazione, che non arriva mai. Percepisco un sussidio mensile di 580 euro. Con questo denaro riesco a far “sopravvivere” la mia famiglia circa 15 giorni e poi devo cominciare ad “elemosinare”, con le umiliazioni che ne conseguono. Nella mia casa le bollette da pagare si stanno accumulando. Dal 2012 non riesco più a pagare la Tari, un importo annuale di 260 euro. Il Comune di Alliste continua a starmi col fiato sul callo. Più volte ho parlato con il sindaco Renato Rizzo, sperando di trovare una soluzione al problema. Purtroppo l’unica soluzione prospettatami è stata la rateizzazione del debito. Come se non bastasse, la mia casa cade a pezzi. Da

anni ha bisogno di manutenzione. Ci sono crepe ovunque. Quando piove ci sono infiltrazioni d’acqua ed io non posso permettermi di fare niente date le mie precarie condizioni economiche. Tutte queste preoccupazioni hanno aggravato ulteriormente il mio stato di salute. Da tre anni ho problemi cardiaci e, dal mese di luglio, anche polmonari. Per una pleurite ho subito un intervento di toracentesi, per asportarmi il liquido che si era formato nel polmone destro. Dopo tredici giorni di ricovero in ospedale, quando sono stato dimesso, le raccomandazioni dei medici sono state di non sudare, vivere in un ambiente salubre, evitare gli sbalzi termici, ecc. Tutto questo, purtroppo, non posso permettermelo. Abito lontano dal paese. Ogni mattina devo percorrere dieci chilometri per raggiungere i1 posto di lavoro. Quando non piove vado in bicicletta, quando piove a piedi, con l’ombrello. La mia vecchia auto non posso

usarla, perché ha bisogno di diverse riparazioni. Poi ci sarebbero vari bolli da pagare e sono in attesa del fermo amministrativo. Nella mia casa tutto quello che sì rompe non si ripara. Ci sono anche alcune finestre prive di vetri e vi lascio immaginare quello che accade quando piove. A volte vorrei mettere la parola “fine” a questa vita. Non so fino a quando la mia psiche sopporterà tutto questo. Se quel giorno dovesse arrivare, non sarà un bello spettacolo, e qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Ultimamente ho preso una decisione: se per lo Stato è un lusso possedere una casa, ho deciso di demolirla. La butterò giù personalmente. La mia famiglia userà 1’abitacolo della mia vecchia auto per dormire. Per non farmi mancare niente, il 31 dicembre di ogni anno, scade il contratto di lavoro per il progetto della Provincia di Lecce. Ci vogliono tre mesi di attesa per sapere se sarà rinnovato. Da gennaio a marzo come farò a sopravvivere? Indebitandomi ulteriormente? Sarebbe meglio morire… S.D.L.


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dai Comuni

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9/22 marzo 2019

“Wi-Fi gratuito per tutti!” attualità

Piazza Wifi Italia. Il progetto del Ministero dello Sviluppo Economico un’occasione, in particolare per i Comuni con meno di 2mila abitanti, per superare l’isolamento digitale e fermare lo spopolamento BAGNOLO

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CANNOLE

GIUGGIANELLO PATÙ GIURDIGNANO MARTIGNANO PALMARIGGI

SANARICA

SECLÌ

SURANO

preso il via il progetto Piazza Wifi Italia del Ministero dello Sviluppo Economico: un’occasione unica per tutti i Comuni italiani, in particolare quelli con popolazione inferiore a 2mila abitanti (in provincia di Lecce: Bagnolo del Salento, Cannole, Giuggianello, Giurdignano, Martignano, Palmariggi, Patù, Sanarica, Seclì, Surano), per superare l’isolamento digitale e fer-

mare lo spopolamento. Per il progetto sono stati stanziati 45 milioni di euro che permetteranno di realizzare aree wi-fi gratuite su tutto il territorio nazionale. I Comuni potranno fare richiesta di punti wifi direttamente online, registrandosi sulla nuova piattaforma web accessibile dal sito wifi.italia.it. “Connettività gratuita per tutti i cittadini, per i turisti e per le im-

prese”, ha dichiarato il portavoce alla camera dei deputati del Movimento 5 Stelle, “significa più informazioni, più libertà, più democrazia. E significa dare la possibilità a territori in difficoltà, come ad esempio quelli colpiti dal sisma del 2016, di rinascere. Continuiamo a sostenere la crescita e lo sviluppo tecnologico in ogni area del Paese, nell’ottica della creazione di una vera Smart Nation”.

Galatina: ecco il mercatino dell’artigianato

Nei weekend di primavera. L’assessore Nico Mauro: “Miriamo a una migliore fruizione del centro storico, alla valorizzazione delle attività artigianali e all’incremento dell’attrattiva e dell’interesse turistico”

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terrà, a partire da sabato 9 e domenica 10 marzo in piazza San Pietro a Galatina, il mercatino dell’artigianato. La manifestazione avrà luogo dalle ore 14 alle ore 21 del sabato e dalle ore 10 alle ore 21 della domenica e si ripeterà, in via sperimentale, nei mesi di aprile, maggio e giugno durante il secondo weekend di ogni mese. “La proposta è stata fatta propria dall’amministrazione comunale su proposta del DUC (Distretto Urbano del Com-

mercio)”, ha spiegato assessore alle attività produttive Nico Mauro, “con l’obiettivo di offrire una vetrina all’opera dell’ingegno e dell’artigianato degli operatori locali, ma anche provenienti da zone diverse. Il mercatino”, ha aggiunto l’assesore “permetterà di Mauro, esporre prodotti in vetro, ceramica, rame, cucito creativo, ferro e ogni materiale che possa dare vita a opere di abilità artigianale, nonché, ma in misura limitata e senza somministrazione, prodotti enogastronomici tipici”.

Sarà possibile assumere informazioni in relazione al regolamento e alle condizioni di esposizione contattando l’ufficio SUAP del comune di Galatina, segreteria del DUC, in via Principe di Piemonte 40 o telefonando allo 0836/633401. Per la partecipazione alla prima manifestazione sarà necessario definire le condizioni entro le ore 12 di giovedì 7 marzo. “Il progetto”, conclude Nico Mauro, “tende a una migliore fruizione e rivalutazione del centro storico, alla valorizzazione delle attività

artigianali e all’incremento dell’attrattiva e dell’interesse turistico, ponendosi l’obiettivo, qualora il riscontro fosse positivo, di diventare un appuntamento stabile”. Sempre nell’ottica della rivitalizzazione del centro storico, il consueto mercatino dell’antiquariato che si tiene la terza domenica di ogni mese si snoderà, a partire da marzo e fino a giugno, da Piazza San Pietro verso Via Principe di Piemonte e verrà effettuato anche il sabato precedente in Piazza San Pietro, dimensionato in funzione delle adesioni.


dai Comuni

9/22 marzo 2019

attualità

Aurora Pia e Francesca, l’Europa a passo di danza

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ue piccole grandi ballerine agoniste del Cuban Puglia di Poggiardo parteciperanno al Campionato Europeo di Danza Sportiva, Federazione IDO, che si svolgerà dal 15 al 17 marzo in Polonia, nella disciplina Latin Show: Aurora Pia Erriquez, 9 anni, di Nociglia e Francesca Contino, 12 anni, di Poggiardo, atlete già semifinaliste al Campionato del Mondo e prime classificate in numerose competizioni nazionali. Due ragazzine con la passione della danza sportiva. Una passione che le porta a svolgere allenamenti quotidiani, stage e formazione continua con i maestri Chiara Potenza, Alessandro Toffoletto e con l’istruttrice Desirée Martella. Anche il primo cittadino di Nociglia, Massimo Martella, intende porgere un personale augurio alla sua piccola concittadina Aurora Pia: “Sono certo che il talento salentino si farà conoscere anche in Europa. La Polonia ti aspetta e tu risponderai con impegno, grinta e determinazione, per tagliare un nuovo importante traguardo, con lo sguardo coraggioso di chi crede nelle proprie capacità e cerca di superare sempre nuovi limiti. Avanti tutta, piccola atleta: tifiamo per te!”. Un grosso e sportivo “ in bocca al lupo” ad Aurora e Francesca!

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Galatina: stop alla plastica nelle mense delle scuole

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Rifiuti zero. Solo piatti, posate e bicchieri biodegradabili, che possono essere smaltiti insieme all’umido. La soddisfazione dell’assessore Cristina Dettù

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partire dallo scorso 7 marzo, in tutti gli istituti comprensivi di Galatina, Collemeto e Noha una grande novità: piatti, posate e bicchieri esclusivamente biodegradabili, che possono quindi essere smaltiti insieme alla frazione umida dei rifiuti. Una scelta adottata dall’A.T.I. Turigest/La Cascina, società che gestisce in appalto il servizio di refezione scolastica, e che si pone in linea con la strategia “Rifiuti zero” adottata dall’amministrazione Amante in consiglio comunale. Una scelta, tra l’altro, che segue le indicazioni stabilite dall’Unione europea, che dal 2021 vieterà l’utilizzo di una serie di oggetti usa e getta non degradabili tra cui piatti, posate e buste. La plastica che produciamo e che im-

mettiamo nell’ambiente è davvero troppa e rischia di creare danni irreparabili per il pianeta, non essendo il riciclo da solo in grado di invertire la rotta. “Siamo molto soddisfatti della scelta adottata da Turigest”, afferma l’assessore alla pubblica istruzione e all’ambiente Cristina Dettù, “in stretta connessione con la politica ambientale

dell’amministrazione volta alla sensibilizzazione verso una corretta raccolta differenziata e un riciclo proficuo. Se da un lato ciò rappresenta uno strumento di educazione ambientale dei nostri piccoli sin dalla tenera età, dall’altro lato pone anche l’attenzione sulla sensibilità degli adulti verso una tematica importante e da non sottovalutare. È un ulteriore passo significativo che l’amministrazione comunale, assieme a Turigest, realizza nel settore della refezione scolastica non solo, e con maggiore evidenza”, conclude la Dettù, “in termini di qualità (“controlli continui sui pasti, istituzione della commissione mensa”) sia in termini di servizi (“prossima attivazione della prenotazione pasti tramite applicazione sullo smartphone”)”.

Il trionfo del Circofollia al Carnevale di Aradeo

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carnevale di Aradeo si conferma uno degli appuntamenti più attesi dagli aradeini e non solo. Dopo il grande successo del 3 marzo, con la presenza del Gruppo Norba per la diretta TV della sfilata che ha fatto registrare la presenza di diverse migliaia di spettatori, anche la sfilata del 5 marzo, conclusasi poi con una grande festa in piazza San Nicola ha avuto un’affluenza significativa. La presentazione di carri e gruppi mascherati, è stata affidata alla bravura e

l’esperienza degli speakers di Radio RNS: Maria Neve Arcuti, Mariasole Giuri, Donato Arcuti ed Andrea Seterino assieme agli anchorman d’annata: Cesko e Michele Bovino. La XXXI edizione del Carnevale Aradeino si è conclusa con la premiazione dei vincitori: il gruppo Cartapestarte con il carro Circofollia; al 2° posto Quelli del sabato sera con “In un mare di social; terzo STF Group con il carro, “Danzando oltre il mare”. Roberto Meli


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dai Comuni

9/22 marzo 2019

Tricase: ospedale, parcheggi e cogenerazione “Cardinale Panico”

Il direttore sanitario. A breve, nelle ore diurne, per gli utenti ambulatoriali e per i visitatori, accesso principale dai Poliambulatori di via Giovanni XXIII. Auspichiamo sempre migliore fruibilità dei parcheggi ed ai costi più bassi”

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opo la petizione online lanciata dal Comitato “parcheggio libero ospedale di Tricase” e che ha già raccolto oltre 1.200 sottoscrizioni, abbiamo chiesto alla direzione della Pia Fondazione “Card. Panico” quale sia la sua posizione in merito a questo argomento. “L’Ospedale “Card. G. Panico” di Tricase è da sempre (cinquant’anni di attività) il nosocomio di riferimento di tutto il basso Salento e non solo”, premette il direttore sanitario Pierluigi Errico, “è sempre più frequente registrare positivi commenti di cittadini, provenienti anche dalle province di Brindisi, Bari e Taranto che, rivoltisi per gravi problemi di salute ad importanti centri ospedalieri fuori regione, vengono reindirizzati a Tricase per le avanzate prestazioni sanitarie disponibili in diversi campi: oncologico, chirurgico, urologico, ematologico, materno-infantile, cardiovascolare, neurologico e neurochirurgico, oculistico, ecc. incluse le cure palliative e la riabilitazione. L’accessibilità dei cittadini”, arriva al punto, “è quindi di grande importanza. Il vantaggio di avere l’Ospedale integrato nel contesto urbano va conciliato con la moderna gestione del traffico veicolare e delle aree di parcheggio. La Direzione Ospedaliera ha da sempre sollecitato le diverse amministrazioni comunali che si sono succedute ad ampliare la disponibilità di sosta e a razionalizzare le vie di accesso”. Qualche suggerimento? “È di molto migliorabile, per esempio, il percorso di canalizzazione veicolare per l’urgenza-emergenza: il varco di accesso da Piazza “Card. G. Panico” è un quadrivio che potrebbe vedere una più sicura riorganizzazione permettendo la svolta obbligata a senso unico in uscita dal portone principale e una corsia dedicata in ingresso al Pronto Soccorso predisposta già dalla rotatoria della Piazza. L’accesso principale per gli utenti ambulatoriali e per i visitatori, nelle ore diurne”, annuncia Errico, “diventerà a breve quello dei Poliambulatori da via Giovanni XXIII.

“PROdUCIAMO ENERGIA PULITA”

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Due ascensori attualmente consentono di raggiungere tutti i reparti Ospedalieri. Nella ristrutturazione in fase di realizzazione, il nuovo CUP centralizzato avrà l’accesso principale proprio da quella strada. Tra l’altro, il nuovo snodo di ingressi avvicinerà quello di Casa Betania (Hospice, Lungodegenza, Centro Regionale per le Malattie Neurodegenerative e Ambulatori libero professionali)”. Resta il problema dei parcheggi… “L’Ente Ospedaliero ha già realizzato un parcheggio a proprie spese per il personale dipendente, anche per alleggerire la pressione sulle aree di sosta pubbliche. Le aree interne al recinto dell’Ospedale sono state destinate prevalentemente ai dializzandi, ai donatori di sangue e agli automobilisti diversamente abili che giungono da soli in Ospedale. Ovviamente sono garantiti gli spazi vitali alle ambulanze, agli automezzi per il trasporto merci e rifornimenti. La crescente richiesta di prestazioni sanitarie che registriamo”, conclude Errico, “la crescente richiesta di prestazioni sanitarie che registriamo richiede comunque il continuo aggiornamento dei sistemi di parcheggio pubblici. Ovviamente auspichiamo la sempre migliore fruibilità di detti parcheggi ed ai costi più bassi possibili”. Giuseppe Cerfeda

olti avranno notato al confine est del recinto dell’ospedale “Panico”, una strana struttura che ha messo sul piede d’allarme i più disfattisti. Non è un anacronistico inceneritore né altro che possa provocare danni all’ambiente e alle persone. A fare chiarezza è l’ingegnere ed ex sindaco di Tricase, Antonio Coppola. “La cogenerazione, ossia la produzione congiunta di elettricità e calore mediante un unico sistema”, spiega, “consente la produzione contemporanea di energia elettrica e energia termica pregiata, con rendimenti molto alti, anche superiori all’85%. La cogenerazione permette di ridurre i costi dell’energia elettrica e consente un forte risparmio per la produzione di calore (sia per il riscaldamento e la refrigerazione degli ambienti che per il calore necessario al funzionamento degli impianti come lavanderia e cucine). Il principio su cui si basa la cogenerazione”, continua l’ex sindaco, “è quello di recuperare il calore sviluppato dalle macchine per produrre energia elettrica e riutilizzarlo per produrre energia termica. Normalmente il calore prodotto dai motori viene disperso in atmosfera. Con la cogenerazione consente invece il recupero del calore dei fumi di scarico del motore. Produrre energia elettrica e termica nel luogo di utilizzo”, aggiunge Coppola, “consente di ridurre la perdita della potenza per dispersione elettrica nella distribuzione e nel trasporto sulla rete nazionale. Nelle condizioni attuali, per ogni kWh consumato dal-

l’utente finale, circa 0,2 kWh vanno persi prima di arrivare alle utenze. Tutto ciò va a vantaggio della bolletta energetica e dell’impatto ambientale, grazie ad un bilancio delle emissioni di CO2 inferiore rispetto allo schema classico, che prevede l’approvvigionamento dell’energia elettrica dalla rete e la produzione in loco della sola energia termica”. In parole povere cosa cambierà per il nosocomio tricasino? “Il nuovo impianto consentirà all’ospedale di Tricase di abbandonare i vecchi impianti di riscaldamento a gasolio, molto più inquinanti. Si è passati a produrre energia elettrica, caldo e freddo, con impianti a metano che sono, in assoluto, i meno inquinanti. Il grosso complesso realizzato con tecniche all’avanguardia”, conclude l’ing. Coppola, “ha un sistema di filtri e di controllo delle emissioni in atmosfera e di abbattimento del rumore, che è stato approvato da tutti gli enti preposti al controllo, con grande soddisfazione per la qualità delle tecnologie e per i grandi benefici per l’ambiente”. g.c.


attualità

9/22 marzo 2019

Nociglia risponde al bullismo con l'amore

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appuntamenti

Mi stai a cuore. Sabato 9 marzo incontro educativo-ricreativo che coinvolgerà tutti i bambini e ragazzi alunni dell'istituto comprensivo di Nociglia, Botrugno, San Cassiano e Supersano e le loro famiglie

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ell’ambito del progetto Rete Territoriale per la Prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, il Gruppo Operativo Spazio Nociglia , ha organizzato un incontro educativo-ricreativo che coinvolgerà tutti i bambini e ragazzi dell’istituto comprensivo di Nociglia, Botrugno, San Cassiano e Supersano, interessando tutti gli alunni, dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria, e le loro famiglie. Si tratta di una manifestazione da vivere tutti insieme: un momento di sensibilizzazione al tema del bullismo, dell’esclusione, dell’amicizia, ma sarà anche un’occasione di divertimento e coinvolgimento, all’insegna delle emozioni e del rispetto reciproco. Gli ospiti invitati porteranno la loro testimonianza diretta, di vita, vissuta appunto sulla propria pelle, per poter essere da esempio sia per chi vive queste situazioni di disagio, sia per chi vi assiste in silenzio, avallando comportamenti sbagliati, sia per fornire

campanelli da allarme per le famiglie per poter riconoscere condizioni di difficoltà dei propri figli. Interverranno i volontari della Croce Rossa Italiana, comitato di Lecce , Stefania Doronzo, testimonial “Al Samsara non si discrimina”, David Cicchella titolare dello stabilimento Samsara Beach, Antonietta Martignano dell’Associazione ArcheoClub Terra d’Arneo, il Giovanni Scarascia, guerriero di pace, psicologo clinico e consulente in risoluzione pacifica del conflitto. Vi saranno diversi momenti musicali e gran divertimento per tutti. Per pubblicizzare maggiormente l’evento è stato decorato, con degli stickers a tema, anche lo scuolabus comunale, con il logo della manifestazione, per richiamare alla mente il “vecchio” camper di Stranamore. Il simbolo dell’evento sono, infatti, due cuori: uno rosso che richiama tradizionalmente l’amore e uno blu, il colore simbolo della lotta al bullismo.

Libri e cucina, torna il Premio Iolanda

Premio nazionale. Nato da un’idea di Vera Slepoj e Davide Paolini, insieme alla famiglia Giaccari

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sua passione per la cucina è cresciuta in lei dall’età di sette anni, da quando ha cominciato a cucinare nelle feste e per le famiglie del Salento. Una passione che sa dei sapori mediterranei della sua terra, come le sagne incannulate’ e le pittule con verdure e la tradizionale paparina. Una passione che si è tramandata di generazione in generazione, fino a diventare ispirazione a chi della cucina ha fatto la sua ragione di vita diventandone musa. È la storia di Iolanda Ferramosca, un’autentica autorità della tradizione culinaria salentina ancora attiva tra i fornelli all’età di 84 anni, a cui è stato dedicato un premio letterario che porta il suo nome. Si tratta del Premio Iolanda, il primo concorso letterario dedicato esclusivamente ai libri di cucina e di ricette arrivato quest’anno alla seconda edizione. Ideato da Vera Slepoj e Davide Paolini, presidenti del Premio, insieme alla famiglia Giaccari, il premio vuole essere un attestato di merito rivolto agli scrittori ed a tutti coloro che, attraverso la pubblicazione di un libro, si impegnano a promuovere i valori legati al mondo ed alla tradizione della cucina

italiana, un’eccellenza del made in Italy a livello internazionale e che tutto il mondo ci invidia. “Il Premio lolanda”, afferma Vera Slepoj, presidente del Premio e della giuria, “vuole essere un tributo alla signora Iolanda ed un modo per valorizzare la grande tradizione della cucina italiana e celebrare quelle ricette che sono un tesoro inalienabile della storia di ogni famiglia, tramandate e custodite gelosamente di generazione in generazione. Un tesoro culturale da preservare e celebrare con orgoglio”. “In Italia si pubblicano ogni anno centinaia di libri di cucina”, dichiara il gastronauta e copresidente del Premio e della giuria Davide Paolini, “e abbiamo ritenuto quindi doveroso pensare ad un riconoscimento che rendesse omaggio a questa fetta di letteratura ed in generale alla grande tradizione italiana di scrittori di libri di cucina e di ricette. Dopo il successo dell’anno scorso abbiamo voluto continuare il progetto, certi che la cucina è tra le fonte inesauribili di creatività e fantasia, tra i fornelli come sulle pagine di un libro”.

Possono concorrere al Premio Iolanda tutte le case editrici italiane inviando un’opera ed un autore pubblicata tra il 1° gennaio 2018 e il 30 aprile 2019 (info su premioiolanda.it) . A giudicare le opere letterarie saranno personalità ed eccellenze italiane legate al mondo della cultura e della cucina italiana come Carlo Cambi, Gianarturo Ferrari, Stefano Zecchi, Marina Valensise, Catena Fiorello, Silvio Perrella, Cettina Fazio Bonina, Helmut Failoni, Benedetto Cavalieri, Giuseppe Da Re, Laurent Chaniac, Bruno De Moura Cossio, Giuseppe Serracca Guerrieri, Alessandra Tedesco e Francesco Giaccari. Il premio consiste in un’opera bronzea realizzata per l’occasione dal maestro Gianni Cudin. La cerimonia di premiazione è prevista il 13 luglio al Palazzo Gallone di Tricase. La famiglia Giaccari ha da sempre avuto una particolare attenzione per il mondo letterario, tanto da dedicare parte della propria attività alla ristrutturazione del parco di Palazzo Comi a Lucugnano, dove viveva il poeta Girolamo Comi, poeta ed esoterista italiano del XX secolo.


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parola ai candidati

l’intervista

9/22 marzo 2019

ELEzIONI COMUNALI - MINERVINO dI LECCE

Ettore Caroppo A volte ritornano

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inervino di Lecce ha già il suo primo candidato sindaco in vista delle prossime elezioni comunali in programma domenica 26 maggio. In realtà si tratta di un volto già noto, quello di Ettore Caroppo, già sindaco dal 2004 al 2014. Un’assemblea aperta l’ha designata candidato sindaco: il sindaco-gladiatore di Minervino, insomma, torna nell’arena? “Da tempo molti concittadini manifestano il loro gradimento verso la mia persona, che viene da un passato amministrativo che Minervino non ha mai dimenticato. Abbiamo provato per diversi mesi ad individuare candidature alternative ma il 21 febbraio, durante una delle tante riunioni, sono stato acclamato dalla base del mio movimento. Avevo assicurato la mia disponibilità, sottolineando però come fossimo aperti ad altre candidature, se coinvolti, e soprattutto a tenere eventuali primarie. Ci dispiace che altre forze si siano chiuse in se stesse mettendo veti e vincoli. Spero prevalga la volontà di unire, più che di dividere”. In un primo momento ha accettato con riserva. Ha sciolto poi questa riserva? “Sì, sarò il candidato sindaco il prossimo 26 maggio. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per convincermi dicendosi sicuri delle mie capacità per far fronte non solo all’impegno amministrativo, appunto, ma anche e soprattutto all’incarico che oggi mi vede in prima linea quale responsabile della filiale della Società di Somministrazione Lavoro, che mi onoro di dirigere con risultati entusiasmanti”. Quali sono i motivi che l’hanno portata a dire per la quarta volta di sì, e dove trova il coraggio per affrontare questa ennesima sfida? “In primis la stima di tutti coloro che, nonostante siano passati molti anni, sono ancora affettuosamente legati alla mia persona e che, dietro mia specifica domanda, mi hanno fatto capire quanto io sia importante per loro, e quanto loro lo siano per me. Ho rivisto l’entusiasmo in un gruppo che rappresento da anni, costituito non solo da vecchi amici ma anche da tantissimi giovani e tantissime donne. Mi hanno “caricato” di una responsabilità, quella di rappresentarli e servirli al meglio. Responsabilità, di cui non riesco a sottrarmi”. Rimpianti? “Be’, vedere persone con cui ho condiviso le scelte politico -amministrative della mia precedente esperienza da sindaco, e non solo, accanirsi contro di me, arrivando a rifiutare qualsiasi proposta d’incontro nell’interesse esclusivo di Minervino, mi ha fatto molto pensare… Siamo tutti grandi e vaccinati, e se vorranno continuare così saranno gli elettori a penalizzarli. Francamente dubito che chi si presenta alle elezioni con il chiaro intento di far perdere qualcun altro possa poi riuscire a trovare i candidati necessari per formare una lista”. Ha già la sua squadra? La lista ha già un nome? “Inizieremo a discutere nei prossimi in-

Già sindaco dal 2004 al 2014. Di nuovo candidato: “La parola d’ordine è riprendere il discorso da dove lo abbiamo lasciato”

contri del programma e del nome del nuovo gruppo che amministrerà Minervino di Lecce. Quello che garantisco è che sarà un gruppo capace almeno quanto il gruppo di assessori e consiglieri che ci hanno visti protagonisti dal 2004 al 2014. Persone competenti, preparate, giovani, ma soprattutto determinate a fare quanto necessario per ben amministrare i prossimi 10 anni con assoluta dedizione, partecipazione e concretezza”. Si sente già vincitore ed in carica per 10 anni: non le pare una risposta un po’ arrogante? “Chi mi conosce sa che non è così. La determinazione non va confusa con l’arroganza, così come la sana ambizione di procedere per obiettivi successivi non va confusa con la falsa modestia. Qualcuno ha detto che è difficile essere modesti quando si è i migliori. Se si è convinti dei propri mezzi, e tutti noi lo siamo, sta agli altri dimostrare che ci sbagliamo. Da oggi la parola d’ordine è riprendere il discorso da dove lo abbiamo lasciato. Siamo disponibili a parlare e ad accordarci con tutti coloro che condivideranno il nostro programma e i nostri obiettivi”. Per cosa pensa che i suoi concittadini la sceglieranno ancora? “La presenza. Il poter rappresentare al meglio gli interessi di Minervino, Cocumola e Specchia Gallone. L’aver saputo circondarmi in passato di professionalità che ci hanno consentito di avere milioni di euro di finanziamenti. La capacità di fare rete con altri Comuni. Condividere le scelte e decidere, assumendomi la responsabilità così come ogni buon amministratore dovrebbe sempre fare. La coerenza e l’amore con cui ho presieduto al mio ruolo di sindaco, tanto da non essere stato dimenticato né dentro né fuori del nostro Comune”. Qual è il suo giudizio sull’amministrazione De Giuseppe? “Non sono io che devo dare giudizi, credo di essere l’ultima persona a doverlo fare. Se devo esprimere dei giudizi o delle critiche non lo faccio con ciò che resta di questa maggioranza, che pare persino di non essere in grado di fare una lista, ma con gli amici dell’opposizione, riuscita a far sopravvivere una maggioranza agonizzante e oggi divisa e priva di leader-

ship, al contrario di quanto accadde nel 2004. Sì, direi che l’opposizione è mancata addirittura più della maggioranza”. Come intende rilanciare il territorio di Minervino? “Ci proveremo, ma tutti sanno che sarà molto difficile riprendere da dove avevamo lasciato. Potremo puntare su collaboratori/dipendenti altamente capaci e preparati, senza i quali non si può fare nulla. Ripartiremo da loro e con loro. Tornare ad essere presenti su tutti i tavoli è prioritario. Negli anni in cui rappresentavo in Anci i comuni pugliesi mi era stata assegnata un’importante delega. Quell’esperienza è stata utilissima. Riavere quel ruolo e quella delega ci darebbe nuove chance”. Ci può anticipare qualche punto del suo programma? “Conti permettendo, ho un paio di idee che da subito permetteranno di sviluppare nuovi investimenti. Alla base di tutto però ci dev’essere il ritorno del cittadino alla partecipazione attiva. Il segreto è tutto lì. È la vicinanza della gente a infondere la giusta energia e ad alimentare la nostra voglia di dare il meglio, ottenendo i risultati che domani come ieri saranno sotto gli occhi di tutti”. Cosa ha fatto in questi cinque anni di assenza dalla cosa pubblica? “Ho accettato un nuovo lavoro sul quale

mi sono concentrato nel settore della somministrazione di lavoro. Un settore in grande crescita, che consente maggiore flessibilità e l’ottimizzazione del costo del lavoro e che garantisce soprattutto i lavoratori. Oggi sono responsabile per il Sud Italia della filiale di Lecce, che vede la presenza di dieci collaboratori. Questo non mi ha permesso di essere presente con la stessa intensità di quando ero sindaco, ma non mi ha impedito di… continuare a prendere il caffè con gli amici di Cocumola così come avviene da oltre vent’anni, al contrario di quanto qualcuno malignamente paventava”. Nei dieci anni da sindaco ha molto insistito su energia, cultura, turismo e rifiuti è il suo impegno è stato riconosciuto da vari riconoscimenti. Questi temi che peso avranno nel suo programma? “La lotta ai cambiamenti climatici resta la priorità. Negli anni della nostra precedente amministrazione abbiamo privilegiato queste tematiche e questa sensibilità non cambierà, perché oltre alla ragione lo richiede l’Europa. La coscienza civica deve essere sollecitata a partire dalle istituzioni periferiche se vogliamo essere cittadini sempre più attenti e solidali verso il pianeta. Il futuro dei nostri figli dipenderà solo ed esclusivamente da quanto sapremo fare sui temi della sostenibilità”.


dai Comuni

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la proposta

Cervelli in fuga: un’associazione per ritrovarli

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RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO

gregio Direttore, chiedo cortese ospitalità per proporre, tramite “Il Gallo”, a quanti dovessero essere eventualmente interessati, senza eslcudere alcuno e per nessun motivo, una valutazione obbiettiva e spassionata di un’idea e della sua eventuale attuazione. Spero solo che avvengano in tempi non molto lontani, per vederne almeno il concreto impegno per la realizzazione (data la mia situazione personale!....). Un’idea non nuova - come qualcuno ricorderà e come dirò pubblicamente se mi si darà l’occasione - che è ritornata alla mente dopo aver letto su “Il Volantino” dell’assegnazione di un premio provinciale allo stesso periodico, come riconoscimento alla stampa locale, ed aver saputo della nomina, con delibere regionale e della ASL LE 1, di un mio ex allievo di cui conosco, fin dai tempi del Liceo Scientifico, vita e miracoli non solo professionali. Si tratta del dott. Vincenzo Chiuri, consigliere comunale, ed ora componente regionale del gruppo interdisciplinare per la ricerca, lo studio e l’approfondimento delle malattie nel settore dell’urooncologia. Un meritato riconoscimento ad un altro figlio della nostra terra e dei nostri Istituti scolastici, che si aggiunge alle

sue credenziali professionali, oltre che umane: frutto della partecipazione a riunioni e convegni, con ampie relazioni specialistiche tenute in Germania, Svizzera, USA etc.. Potrei citare altri nomi di ragazze e ragazzi (di una volta!) con incarichi e posizioni di rilievo nei settori professionali specifici in Italia e all’estero, come Vincenzo Chiuri, da me conosciute/i personalmente e delle/dei quali la nostra comunità locale e nazionale ne fa volentieri a meno e non si comprende (ma...solo in apparenza) il motivo. Intelligenze, capacità ed esperienze giovanissime che la comunità locale e nazionale regala, dopo aver investito risorse finanziarie, non solo familiari: a Singapore (prof. Dino Accoto di Andrano), all’Australia (prof. Martella di Depressa), agli USA (dott.ssa Ada Scupola, di Specchia: una delle laureate nella prima sessione di laurea in informatica costituitasi all’Università di Bari). Potrei citare altri nomi; ma torniamo ai fatti. Poiché anche “il Gallo” è parte integrante della comunità e della stampa locale a pieno titolo, riterrei funzionale proporre, tramite esso, l’idea di un’associazione, senza fini di lucro, che si assuma l’impegno di ritrovare tutte/i le/gli ex allieve/i del Liceo Sientifico- Classico

Tricase. “Cerchiamo tutti gli ex allievi dello Scientifico e del Classico di Tricase con incarichi e posizioni di rilievo in Italia e all’estero dei quali la nostra comunità, senza motivo, fa volentieri a meno...”

e, successivamente, nel caso di reale e concreto interesse ed impegno, anche degli altri Istituti Superiori della nostra Comunità. E visto che la speranza è l’ultima a morire e credere e sperare non costano nulla, si spera di non avere ulteriori cocenti delusioni (...veramente, molti di noi sono stati abituati già in precedenza!...) in ogni senso: soprattutto nel settore socio-culturale e, quindi, politico. E non temo smentite! Con alcuni ne ho già parlato ed hanno dimostrato interesse e disponibilità: tanto che un ex allievo del Liceo Scientifico, il vulcanico Alfredo De Giuseppe, ha predisposto una bozza di statuto su cui iniziare a discutere. Ci si riuscirà? Pur con i dubbi del caso, la speranza non sarebbe vana se solo si comprendesse anche la relativa positività pratica di una tale associazione. Per quelli veramente interessati e convinti, e anche preparati all’eventuale delusione, metto a disposizione la mia email personale: ccerfeda@hotmail.com. Assolutamente inutili e, di conseguenza,totalmente ignorati tentativi di contatti tramite facebook e/o altri strumenti a- e anti-socievoli: li lascio ai politicanti di questi tempi con i risultati che tutti indistintamente vedono. Carlo A. Cerfeda

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Specchia, pittrice e donna in rinascita

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pittrice specchiese Laura Petracca è presente con l’opera “Paesaggio” (foto in alto) a PassepARTout Unconventional Gallery vuole rendere omaggio alla Donna con un concorso internazionale che vede protagoniste tutte quelle donne che hanno lottato per superare le avversità a cui la vita le ha sottoposte. Il Concorso “Donne in rinascita”, sarà dedicato a tutte quelle donne che, con la propria forza, hanno migliorato il mondo, siano esse madri, mogli, sorelle, figlie, esponenti della medicina, della cultura o semplici passanti. PassepARTout vuole celebrare la Donna e la sua incessante voglia di vivere. Oggi più che mai è importante e meritevole fare memoria dell’esempio e del messaggio che queste donne ci hanno lasciato. Un messaggio coraggioso, di indipendenza, emancipazione e amore per la vita e per il prossimo. Questo evento, dunque, rappresenta un’occasione importante per riflettere su figure eccezionali, capaci di prendere le distanze e di rivoluzionare i contesti culturali nei quali sono vissute. La sede espositiva è Unahotels Expo Fiera, prestigioso business hotel di lusso del gruppo Unahotels, è il più importante centro congressuale milanese, sorto nelle immediate vicinanze di Fiera Milano International con oltre 3mila metri quadri espositivi. Unahotels Expo Fiera (dove PassepARTout ha sede espositiva permanente) é il fondamentale punto di riferimento per tutti coloro che visitano la città di Milano e il quartiere fieristico e offre una reale e concreta opportunità espositiva per gli artisti.


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19 marzo

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Si rinnova l’antica tradizione

San Giuseppe

venIte A gIUrdIgnAno Per dIventAre SAntI

L’

origine della Tavola di San Giuseppe si perde nel tempo e risulta impossibile fissarne una vera e propria data di nascita. La tradizione, comune a molti paesi della provincia, potrebbe aver visto i suoi albori nel periodo medioevale quando lu patrunu, il signorotto di turno, una volta l’anno, offriva da mangiare ai poveri. Altra ipotesi è quella che l’usanza sia stata introdotta da profughi albanesi rifugiatisi in Puglia nei secoli scorsi in seguito alla pressione dei Turchi. In alcuni paesi dell’Albania salentina, infatti, esisteva fino a poco tempo fa l’usanza di preparare in molte case, la sera del 18 marzo, delle tavole imbandite con numerose varietà di cibi: le cosiddette “tavolate”. Davanti al quadro del Santo, posto a capotavola tra le lampade accese, i devoti, anche forestieri, ammiravano le pietanze e recitavano lodi. Il giorno dopo le pietanze venivano distribuite. Le tavolate vengono distinte in cotte e crude. I preparativi durano alcuni giorni e tutta la notte precedente il giorno di San Giuseppe. Sulle tavole si collocano grossi pani a forma di ciambella (il cui peso si aggira intorno ai 3 - 5 kg) con al centro un grosso arancio e finocchio. I piatti consistono in minestre vegetali, paste fresche, ortaggi cotti, fritture di pesce, stoccafisso, dolci rituali e ottimo vino che va bevuto solo sulle pietanze salate e soprattutto si alterna alle pietanze stesse. Le pietanze sono: pampasciuni, massa, vermiceddhri cu ‘llu mele, ciciri, rape, stoccapesce, pesce fritto, pittule, fritti vari. Il giorno di San Giuseppe il parroco benedice le tavole cotte, mentre quelle crude vengono benedette la vigilia. A capo tavola siede San Giuseppe. Il suo posto è contrassegnato da un bastone foderato di carta e recente un mazzo di fiori con nastro azzurro. Dà inizio al pranzo, battendo un colpo di bastone sul tavolo o sul pavimento.

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enite nel Salento per diventare Santi: non è solo il progetto del Comune ma la carta di identità degli abitanti di Giurdignano capaci come pochi di ospitalità ed accoglienza. Anche per turisti e viaggiatori, che restano a bocca aperta davanti e maestosi altare al residence dedicato al Santo Falegname. Il Comune quest’anno ha coinvolto giornalisti italiani tedeschi e personalità impegnate nella promozione del turismo culturale e nella valorizzazione del patrimo-

nio; li ha invitati a prendere posto alla tavola che la Pro Loco Santarcangelo De Casulis ha allestito in piazza Municipio e che prenderà

vita lunedì 18 marzo all’ora di pranzo. Contemporaneamente i privati apriranno le loro case ai visitatori. Nel tardo pomeriggio invece si terrà la tradizionale distribuzione delle pietanze tipiche. Martedì 19, allora di pranzo, come da tradizione San Giuseppe busserà col suo bastone sul tavolo per dare il via al banchetto. Con la tradizione della “Grande Tavola di San Giuseppe”, Giurdignano co ntinua la sua testimonianza di fede e riconoscenza verso il santo, per le grazie

ricevute e per il legame protettivo a cui la comunità ha stretto la sua esistenza. Come ogni anno, il popolo giurdignanese ha iniziato i preparativi già nelle settimane precedenti la festa con la preparazione di pietanze e doni, in un rito che unisce e rafforza i vincoli della famiglia e promuove i sapori tipici ed unici della tradizione. Cotte o crudi che siano, i piatti vengono esposti nelle abitazioni dei devoti e poi offerti ai più bisognosi ed agli ospiti, in un percorso silenzioso e di raccoglimento.

Le 80 tAvoLe dI UggIAno e CASAMASSeLLA

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uest’anno saranno circa 80 le tavole preparate in forma privata dalle famiglie di Uggiano la Chiesa e Casamassella. San Giuseppe siede a capotavola in un posto contrassegnato da un bastone, ornato da un mazzolino di fiori freschi e legato da un nastro azzurro: scandisce i tempi di inizio e fine del pranzo. L’elemento principale della tavola è il pane. Oltre alle pucce, il pane a forma di ciambella da tre/cinque chili l’uno (tanti quanti il numero dei santi) con al centro un’arancia e un finocchio e un simbolo sopra indicante il Santo a cui deve essere consegnato: una verga fiorita per San Giuseppe, un bastone per tutti i santi maschi, un rosario per le sante, una corona per la Madonna, tre Pagnonine (simbolo del mondo e della divina Trinità) per Gesù Bambino. Numerosi sono i significati che vengono rappresentati con gli alimenti e i colori: il bianco e giallo della pasta con i ceci

rappresentano il narciso, fiore tipico della primavera; il cavolfiore ricorda la verga fiorita di San Giuseppe; il pesce fritto rappresenta il Cristo stesso. le cartellate fritte le fasce di Gesù Bambino, i pampasciuni il passaggio dall’inverno alla primavera. Secondo la tradizione, chi riceve la puccia ringrazia

con la frase: “San Giuseppe te l’uggia ‘nsettu” (San Giuseppe te ne renda grazie). Lunedì 18 apriranno fino a sera le case per chi vorrà visitare le tavole. In ognuna della 80 tavole, martedì 19, a mezzogiorno, il San Giuseppe di turno inviterà tutti a sedere intorno al desco sia nelle case dei privati che in quella pubblica, allestita presso il capannone Santi Medici dal Comitato Santi Medici e dall’associazione “Il Tappeto Volante”. Il prologo al rito delle Tavole nella frazione di Casamassella, sabato 9 marzo, con laXXVI edizione della Sagra di San Giuseppe. Verrà allestita presso la villa comunale di via Marconi. Gli astanti potranno mangiare i 13 piatti della tradizione, simboli di devozione: si dispenseranno ciambelle di pane biscottato, pesce fritto, lampascioni sotto aceto e vermicelli fatti in casa, generose porzioni di pittule, pagnottelle benedette e ovviamente il buon vino locale.


riti & folclore

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della Tavola di San Giuseppe MINERVINO

Tavola internazionale

“La

tavola di San Giuseppe” a Minervino raggiunge quest’anno la sua XIII edizione. L’antica passione e la tradizione tornano a riempire le case, inebriandole della bellezza delle tavole addobbate e dei profumi dei piatti di una volta. Lunedì 18, dopo la processione delle ore 17, i banchetti diventano un’occasione non solo per onorare il santo ma anche per incontrarsi: i fedeli, infatti, si spostano in visita per le abitazioni del paese ad ammirare le tavole imbandite ed apparecchiate per il pranzo di San Giuseppe. Dopo la benedizione del parroco le Tavole resteranno allestite per l’intera nottata. Il giorno della ricorrenza, sabato 19, è il giorno in cui, a mezzogiorno, le tavole imbandite in tutte le case attendono il segnale di colui che impersonifica il santo, per aprire il pranzo. I tradizionali pani che rappresentano la Sacra Famiglia, attendono i commensali tanto nelle case private quanto nelle due Tavole di Piazza IV Novembre sia quella della Pro Loco che quella che il Comune avvalendosi del prezioso contributo dell’Istituto Alberghiero di Santa Cesarea Terme. A mezzogiorno San Giuseppe batterà il bastone ed inaugurerà il banchetto al quale parteciperanno anche giornalisti del Canada, della Grecia, della Serbia, della Russia e degli Stati Uniti. Gradita presenza dovuta al progetto “Un posto alla Tavola di San Giuseppe” promosso dal Comune e che ha coinvolto numerose personalità operanti nel settore del turismo culturale nella preparazione del cibo e delle tavolate.

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tAvoLAtA In PIAzzA A CoCUMoLA

Cocumola (frazione di Minervino di Lecce) lunedì 18 marzo si terranno i festeggiamenti civili e religiosi in onore di San Giuseppe, con la caratteristica Tavolata in piazza. Come d’uso da sempre a Cocumola i figuranti che impersonano i santi sono del posto mentre le mani d’oro di chi ha preparato le succulente pietanze sono quelle delle signore di Cocumola, indaffarate da giorni per preparare tutto, dalla pasta fatta in casa al pesce, dai ai lampascioni. Lunedì 18, dunque, subito dopo la processione delle 17, che parte dalla chiesa di San Nicola e si snoda per gran parte delle stra-

dine della frazione, si terrà la benedizione delle tavole dei privati. Poi il ritorno in piazza per l’apertura ufficiale della tavolata come sempre sancita da San Giuseppe con il suo bastone. Appendice alla festa la Sagra di sabato 23 sempre intitolata al santo falegname, giunta alla trentaduesima edizione e sempre organizzata dalla sezione locale della Fratres. In piazza San Nicola saranno distribuiti gratuitamente i piatti della festa: i vermicelli fatti in casa, il pesce fritto, i lampascioni, i frittini dolci e salati ecc. il tutto innaffiato dall’ottimo vino del posto.

PALMArIggI: LA trAdIzIone tornA A SCUoLA

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ome sempre rispetto agli altri paesi, Palmariggi prepara per giovedì 14 marzo la Tavolata di San Giuseppe, presso la Scuola dell’infanzia. E proprio i banchi di scuola sono l’ideale perché la tradizione non venga mai perduta. Le maestre con la collaborazione dei genitori, delle nonne e degli altri testimoni del significato profondo del rito della Tavola di San Giuseppe, infatti, con i ragazzi svolgono uno studio religioso ma anche ludico e pedagogico sulle abitudini culinarie, le tradizioni e

la simbologia della tavola. In parallelo si studiano anche le testimonianze, i canti e le preghiere devozionali. Giovedì 14, dunque, appuntamento con l’VIII edizione della Tavola di San Giuseppe, allestita come sempre grazie anche al prezioso lavoro della Pro Loco Montevergine: in mattinata la tavola è allestita per i ragazzi della scuola; la sera, a partire dalle 19, invece, la Tavolata aperta la pubblico con la ormai tradizionale distribuzione della massa a cura della Pro Loco Montevergine.


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le Tavole di San Giuseppe

Cerfignano: a tavola siedono i bambini

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Cerfignano (Santa Cesarea Terme) le Tavole possono essere ammirate sin dalla serata di lunedì 18, mentre martedì 19 godranno della benedizione del parroco. Infine una nota a margine: si racconta che la chiesa di San Giuseppe e quella di Santa Loya siano state costruite per voto fatto da un fratello e una sorella miracolosamente scampati ad un naufragio. Toccata, infatti, terra in agro di Cerfignano, il fratello costruì la cappella di San Giuseppe, sulla strada per Santa Cesarea, la sorella invece, edificò quella di Santa Loya sulla strada per Uggiano. Come accade da dodici anni, oltre alle tavole delle famiglie ci sarà quella della Proloco che sarà allestita nei pressi della chiesetta di San Giuseppe ed godrà dell’apporto di figuranti d’eccezione: saranno infatti i bambini della quinta elementare che impersoneranno i Santi. A mezzogiorno del giorno di festa il “piccolo” San Giuseppe busserà con il bastone e darà inizio al rito della Tavola.

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Giuggianello va prima a... cavallo

rima ancora del 19 marzo, Giuggianello attende, domenica 10, la tradizionale Fiera del Bestiame. Evento ricorrente in cui tutta la cittadinanza si ritrova tra le bancarelle di via Mazzini, nella zona del campo sportivo. E mentre si acquistano utensili, oggetti e matefoto da facebook riale utile tanto per l’agricoltura quanto per l’allevamento, è possibile ammirare i veri protagonisti della giornata di festa: gli animali da traino. La Fiera, giunta alla 38ª edizione, è organizzata dall’associazione culturale Lu Vecchiu Trainu, aprirà i battenti di prima mattina e durerà fino alle dell’alba alle 13. È uno strumento per la riscoperta delle origini agricole del Salento e di quel rapporto unico che vi era tra uomo e cavallo, indispensabile strumento di lavoro e fedele amico. Nei pressi del campo sportivo, dopo la sfilata saranno premiati eleganza, forza,abilità e talento e le coccarde decoreranno cavalli e carretti più belli. Spazio, poi, ai giochi di una volta e prove di forza come la gara di tiro tra cavalli, il cui vincitore si aggiudicherà un sacco di biada. Martedì 19, giorno della ricorrenza di San Giuseppe, dalla mattina, si svolgerà la Sagra della Massa. Le scolaresche si recheranno in visita all’oratorio, dove sarà allestita la Tavola di San Giuseppe; in serata, in piazza degli Eroi avrà inizio la tradizionale distribuzione della massa di Giuggianello, preparata con broccoli e ceci. Sarà possibile degustare anche pittule, lampasciuni, pesce fritto e pane benedetto.

riti e folclore

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Sagra di San Giuseppe: a S

Le feste del Parco Paduli. Un evento culturale legato alla festa e c Cibo di qualità. Nuovi percorsi basati sull’agricoltura sostenibile,

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festa di San a Giuseppe, San Cassiano, è un evento culturale costruito grazie al sapiente lavoro dell’intera comunità. Nell’ambito del progetto “Ruralia”, nato per sostenere l’identità rurale delle feste popolari dei Comuni del Parco Paduli, l’evento diventa occasione per rafforzare il tema del cibo di qualità e sperimentare nuovi percorsi basati sull’agricoltura sostenibile a sostegno dell’autoproduzione, sull’ecologia per abbassare il carico inquinante della festa, sulla valorizzazione dei beni con attività legate all’arte pubblica e alla mobilità lenta. La manifestazione è il risultato di un lungo e metodico lavoro che inizia già dai mesi precedenti, in un affascinante connubio tra religiosità, devozione popolare e amore per la terra. Il 2 marzo si è tenuta la tradizionale questua per raccogliere casa per casa i doni della comunità: il grano, l’olio, il vino e tutti i prodotti necessari alla preparazione delle tredici

pietanze presenti sulle tradizionali “tavolate”. È un atto di pura generosità, nello spirito della festa che vede il cibo come dono. Il paese partecipa così a un rito collettivo, che rafforza i legami e il senso di comunità, nel nome della devozione per il Santo. Nel rispetto di questo spirito di condivisione, sabato 9 marzo, a tutti gli abitanti del paese saranno offerti grano stumpato e il Pane di San Giuseppe. Venerdì 15 è il giorno del preludio della sagra: nel pomeriggio un incontro pubblico sarà dedicato ai temi dell’agricoltura sostenibile e del cibo di qualità; a seguire si terranno le iniziative di arte pubblica come l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea “AISH Pane e Vita. Le sculture di pane di Matteo Lucca” presso il museo Miab, con la degustazione delle opere d’arte, e la performance teatrale “Il cibo nell’anima” di e con Stefania Semeraro presso la chiesa rupestre “Madonna della Consolazione”.

venerdì 15 marzo

PRELUdIO ALLA FESTA

L’agricoltura sostenibile, il cibo di qualità, l’arte pubblica, il territorio

Alle 17, presso la sala consiliare, incontro pubblico su“Quando una festa rurale diventa modello di autoproduzione e sostenibilità agroalimentare di qualità”. Alle 18, presso il museo Miab, Mercatino agricolo. Alle 18,30, museo Miab, esposizione di arte contemporanea “AISH Pane e Vita. Le sculture di pane di Matteo Lucca” (inaugurazione e degustazione delle opere). Alle 19,30, chiesa rupestre “Madonna della Consolazione”, Performance teatrale “Il cibo nell’anima” di e con Stefania Semeraro - “Tela, la casa del teatro”.

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LA

Il rito, la fes l’agricoltura

Alle 16, pre reografia d di Oria, Rio raduno pres “Madonna per la visita i beni cultur (Info 377/ chiesa di S Messa e pro zione della s chiesa di San alle 22, a Museo icon bizantina, c zione di a “AISH Pane di pane di M


19 marzo

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San Cassiano è “Ruralia”

costruito grazie al sapiente lavoro dell’intera comunità sancassianese sull’ecologia, sulla valorizzazione dei beni e sulla mobilità lenta

ato 16 marzo

A FESTA

ta, la mobilità lenta, a sostenibile...

esso piazza Cito, codegli Sbandieratori ne Lama. Alle 16,30, sso la chiesa rupestre della Consolazione” guidata “A piedi tra rali di San Cassiano” /5341053). Alle 18, an Giuseppe, Santa ocessione con traslastatua del Santo alla n Leonardo. Dalle 18 apertura del Miab, nografico dell’arte che ospiterà l’esposirte contemporanea e e Vita. Le sculture Matteo Lucca”.

Sempre dalle 18 alle 22, presso il Miab, Mercatino agricolo. Alle 19, presso la chiesa rupestre della Madonna della Consolazione, Benedizione della Tavola di San Giuseppe. Alle 20, in via Monticelli, Benedizione e accensione della Focara; spettacolo pirotecnico e Sbandieratori di Oria; apertura stand gastronomici con le pietanze della Tavola (ipane, massa, grano stumpato e zeppole, tutti prodotti da farine di grani autoctoni: Saragolla, Senatore Cappelli e Maiorca” coltivati sostenibilmente e moliti a pietra). Alle 21, ancora in via Monticelli, la tradizione si legherà allo spettacolo musicale con Frakatame, Marco Abati e DJ Nico Montedure, Antonio Castrignanò feat Sud Sound System.

Il culmine si raggiungerà sabato 16 con la 43esima sagra di San Giuseppe quando l’accensione della focara darà il via all’apertura degli stand gastronomici per degustare le pietanze della tradizione mentre la festa si animerà con lo spettacolo di Antonio Castrignanò feat Sud Sound System. Tra le novità di quest’anno, con il coinvolgimento di abitanti, maestri fornai e pasticcieri, l’innalzamento della qualità del cibo. L’intento è quello di valorizzare i prodotti agroalimentari locali per la realizzazione delle pietanze. Si sono predilette farine da grani antichi coltivati nelle vicine campagne e moliti a pietra nel Mulino di Comunità dalla cooperativa Casa delle Agriculture di Castiglione d’Otranto. Saragolla, Senatore Cappelli e Maiorca sono le varietà scelte per preparare alcuni piatti della sagra, rispettivamente la “massa” e il “pane di San Giuseppe”, il “grano stumpato” e le “zeppole”. Questa scelta sostiene un’agricoltura sana e la sovranità alimentare. Fino a pochi decenni fa, infatti, questi frumenti erano prodotti anche nel Salento,

prima di essere sostituiti da nuove cultivar, come il Creso, dalla resa maggiore ma più impattanti dal punto di vista ambientale e con minori proprietà nutrizionali. Al tempo stesso, nel mese di dicembre si è proceduto alla semina di un ettaro di terra messo a disposizione dagli abitanti di San Cassiano per autoprodurre i grani che nel prossimo anno saranno utilizzati durante la manifestazione. Nella gestione della festa si è rivolta un’attenzione particolare all’ambiente. Si è ridotto l’uso di plastica in favore di vettovaglie compostabili. Le bioplastiche, prodotte da risorse rinnovabili di origine agricola, dopo il loro utilizzo si degradano senza rilasciare sostanze inquinanti. Questo significa produrre meno emissioni di gas ad effetto serra, meno consumo di energia e di rinon rinnovabili. sorse L’obiettivo è quello di abbassare l’impronta inquidell’evento e nante innalzarne la qualità ecologica. È un importante passo in avanti, nato all’interno di una riflessione pubblica sulla sostenibilità anche in termine di produzione di rifiuti.

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Ad Ugento arde la focareddha

Tradizionale Focareddha in occasione della festa di San Giuseppe e della festa del papà. Una serata da passare in compagnia con del buon vino e panini caldi. Senza farsi mancare le deliziose pittule, le pagnottelle calde o le prelibate zeppole di San Giuseppe. Per chi lo gradisce del buon vino nostrano e musica e karaoke per divertirsi tutti insieme. Appuntamento martedì 19 marzo nel quartiere Mennule, piazzale dedicato a Don Tonino Bello, nei pressi della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, dopo la messa delle 18. Si accumuleranno le fascine per poi appiccare il fuoco ed assistere allo spettacolo della focareddha.

Sagra e festa a Nociglia

Di

Nociglia, San Giuseppe è il compatrono insieme a Sant’Antonio. I festeggiamenti sono organizzati dalla Pro Loco Farnese. Grande movimento già dal giorno della vigilia con la distribuzione domicilio del pane benedetto. Con grandi rispetto e discrezione si bussa anche a casa di chi è malato, per portare in dono le pietanze della tradizione. Nella mattinata di martedì 19 si allestisce la grande tavolata in piazza Ruggeri, nei pressi del Palazzo Baronale. Nel pomeriggio, invece, dopo la messa, benedizione della tavola e processione per le vie del paese. Al ritorno in piazza, San Giuseppe darà il via al banchetto. Parallelamente lo start alla Sagra di San Giuseppe, allestita dalla Proloco, sempre in piazza Ruggieri: si potranno degustare degustare le pietanze tipiche della festa: la massa, che a Nociglia viene preparata col baccalà e la mollica di pane; il pesce fritto; i lampascioni; lu brudinu di peperoni, specialità di casa; pittue; finocchi fresci, ecc. Senza farsi mancare un buon bicchiere di vino salentino.


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in esclusiva

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9/22 marzo 2019

Cecchi Paone: “Il Salento, dove regna l’armonia” di Giuseppe Cerfeda

l’intervista

Unicum. “Dal Capoluogo alla provincia, dalle marine all’entroterra, offre sempre la stessa qualità e la stessa linea di attenzione profonda al paesaggio, ai colori, ai materiali e alla ristrutturazione di qualità”

C

ecchi Paone si è sempre detto innamorato del Salento e appena può vi fa un salto.

Cos’è che l’affascina di questa terra? “I primi contatti con la Puglia sono avvenuti per lavoro, per “La Macchina del Tempo”, quindi parliamo della fine degli anni ’90 e, anche se “giravo” tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, in tutte le occasioni ho scelto di dormire e trascorrere il mio tempo libero nel Salento. Me ne sono innamorato perché ho colto una visione complessiva per la quale in ogni posto trovi la stessa estetica, la stessa cura, la stessa modernità perfettamente coordinate con la storia dei materiali, dei luoghi, dei colori, legati alla tradizione architettonica ed anche estetica ma riadattate in termini di comodità e di design. Quello che mi ha colpito è il fatto che tutto il Salento sia così: non un albergo, una masseria o un luogo ma tutto un territorio, dal Capoluogo alla provincia, dalle marine all’entroterra, che offre sempre la stessa qualità e la stessa linea di attenzione profonda al paesaggio, ai colori, ai materiali e alla ristrutturazione di qualità: tutto pare coordinato, offre una totale armonia e, ovunque, si sta bene”.

Qualche luogo in particolare le è entrato nel cuore? “In realtà ogni volta che vengo mi innamoro del posto dove mi portano. Non ero mai stato a Maglie, ad esempio, e l’ultima volta che son venuto sono rimasto affascinato dalla sua dimensione agricola – campagnola. Direi che dove caschi, caschi bene. Personalmente ho un grande rapporto con Otranto. Dovevo finire un libro, fare la stesura finale di “Scienza e Pace”, scritto a quattro mani con il prof. Umberto Veronesi. Ero in un’antica casa patrizia trasformata in un albergo delizioso proprio davanti al porto. Ricordo ancora che al tramonto mi andavo a rilassare facendo il bagno proprio dentro al porto: una cosa che si può fare solo alle vostre latitudini, grazie alla pulizia, la bellezza e la cura con cui viene tenuto tutto”. Cosa ordina a tavola quando è giù da noi? “Ero già un grande appassionato di pesce crudo nella versione orientale, dal Sushi al Sashimi; da voi ho imparato che il pesce crudo nostrano, col limone, l’arancio o qualche spezia, è ancora più buono”.

E il vino? Preferisce il Negroamaro o il Primitivo? “Di inverno, il Negroamaro: ti mette in pace col mondo! Non disdegno, però, il Primitivo. Quando fa particolarmente caldo gradisco ancor di più il vino bianco e devo dire che sto scoprendo dei buoni bianchi made in Salento, anche se hanno meno tradizione. L’unico problema è che, col caldo che fa laggiù, rischiano di diventare un po’ troppo zuccherini ed alcolici”.

Da osservatore esterno, invece, ha individuato qualche aspetto nel quale dovremmo ancora fare il salto di qualità? “Sia per lavoro che per vacanza, il Salento è un luogo dove si passa troppo tempo in automobile, forse perché i posti sono lontani l’uno dall’altro. Fatto sta che, quando sono in auto, mi sembra di perdere tempo con le tante cose belle che ci sono da vedere e da godere. Ecco perché sono rimasto così affezionato ad Otranto: potevo lavorare, scendere al mare a piedi, andare dappertutto senza dover utilizzare l’auto e godere di una dimensione davvero a misura d’uomo”.

Alessandro Cecchi Paone (Roma, 16 settembre 1961), giornalista, conduttore televisivo, divulgatore scientifico e accademico. Per molto tempo attivo soprattutto nella divulgazione scientifica e culturale, negli ultimi anni ha lavorato anche in trasmissioni di intrattenimento. È stato direttore del canale culturale Marcopolo, in onda prima sulla piattaforma Sky, poi sul digitale terrestre e sulla piattaforma Tivùsat. Dal 4 aprile 2016 a luglio dello stesso anno, è stato anchorman e vice direttore del TG4. Nel 2018 ha partecipato come concorrente al Grande Fartello Vip.

Coppie dello stesso sesso: “Città che vai...”

Ha

dichiarato che da quando ha fatto coming out è più sereno. Quanto in Italia è ancora difficile accettare ciò che si ritiene, a torto, diverso? A che punto siamo?

“Stiamo molto meglio di 14 anni fa, quando l’ho fatto io. Voglio credere che quel mio gesto, vista non solo la mia popolarità ma anche il profilo culturale, la credibilità e la fiducia che la gente ha sempre riposto nei miei confronti, sia stato molto utile. Oggi, che finalmente esiste la legge dell’unione civile per cui ho tanto combattuto, moltissime coppie maschili e femminili, che finalmente possono regolarizzare il loro sogno d’amore, mi chiamano per celebrare o per fare loro da testimone, riconoscendo che senza di me, forse, non ci saremmo arrivati. C’è voluto tanto tempo ma ce l’abbiamo fatta. Ci sono differenze a secondo del posto dove si vive: in luoghi come Milano o anche Catania, spira un vento di modernità, contemporaneità di società e mentalità aperta e quindi,

Ha confessato alla mamma di essere gay e lei le ha risposto: cosa vuoi che sia? Sei come Cecchi Paone!”.

come deve essere, la cosa non fa più notizia, non è più un fatto particolare, né strano, né diverso. In altri luoghi del Paese, anche in città grandi, come Verona al nord o Palermo al sud, ci sono ancora dei retaggi culturali, politici, ideologici, soprattutto religiosi, per cui si fa ancora fatica e, stupidamente, maledettamente, ingiustamente, troppe persone devono soffrire semplicemente perché la natura o Dio, per chi ci crede, li ha voluti così: fatti per dare e ricevere amore da una persona dello stesso sesso. Di tutte le milioni di lettere, mail, contatti, cose dette in questi 14 anni la cosa che mi sta più a cuore è la lettera di un ragazzino ventenne che all’epoca dei fatti era minorenne: mi ha raccontato che era disperato, terrorizzato dal dovere e volere condividere questo suo segreto con la madre. Dopo mesi di conflitti interiori, in lacrime ha confessato alla mamma di essere gay e lei le ha risposto: cosa vuoi che sia? Sei come Cecchi Paone!”...

Ci

ha sempre messo la faccia in prima persona, anche in politica. Cosa ne pensa di chi oggi è al governo? “Viviamo in una situazione assolutamente paradossale. L’Italia è il Paese della commedia dell’arte dove accadono le cose più inaspettate, il bianco diventa nero ed il nero diventa bianco... Siamo governati da due parti che non hanno nulla in comune, ognuna va per la sua strada, solitamente opposta a quella dell’altra e, inevitabilmente, il risultato è disastroso. La cosa più grave di tutte e che poi porta tutto il resto alla deriva, è che siamo piombati di nuovo in una recessione, in una crisi economica che pagheremo nel giro di pochi mesi. Un Paese che non cresce, che è totalmente bloccato, non crea posti di lavoro, non risolve i problemi, in particolare quelli dei giovani: considero uno scandalo che il 55% dei ragazzi e delle ragazze da Roma in giù non abbia mai lavorato! E, se le cose non cambieranno in fretta, non lavorerà mai. Di chi è al governo penso tutto il male possibile, un’unione innaturale che provoca solo disastri, che non permette neanche di essere serenamente a favore o contro quel partito o quel governo, perché sono così diversi che non si capisce che ci facciano insieme, provocando danni quotidiani a tutto il Paese. Sono un europeista della prima ora, facevo già parte del gruppo giovanile del movimento federalista europeo quando ero al liceo, negli anni ’70: sono convinto che, senza l’Europa, l’Italia non ce la possa fare: soccomberebbe in breve tempo perché non siamo più in grado di produrre ricchezza né posti di lavoro, né di dare la possibilità ai singoli o alle coppie di costruire una famiglia e farsi una casa. Se non ci sono i soldi, se non c’è lavoro… Uscire dall’Europa sarebbe come inserire la retromarcia”.

Di chi è al governo penso tutto il male possibile: sono così diversi che non si capisce che ci facciano insieme, provocando danni quotidiani a tutto il Paese. è uno scandalo che il 55% dei ragazzi e delle ragazze del sud non abbia mai lavorato”

A

“I miei avi, Garibaldi e la massoneria”

lessandro Cecchi Paone è anche un massone: “È una cosa di famiglia, nel senso che i miei avi hanno introdotto il “rito scozzese” negli anni ’40 dell’Ottocento e poi hanno fondato la vera e propria istituzione nazionale nel 1862 con Garibaldi primo Gran Maestro. Un legame, quello con la massoneria, che affonda le origini nella nostra vicinanza diretta con l’Eroe dei due Mondi e con Mazzini, considerato che due miei avi hanno fatto parte della spedizione dei Mille seguendo “Peppino” e indossando la camicia rossa”. Quando tornerà nel Salento? “Prestissimo! Mi hanno chiamato per degli eventi in programma prossimamente. Ai miei collaboratori ripeto sempre: se mi propongono lavori da altre parti chiedete a me, se ve li propongono dal Salento accettate e poi ditemelo”.


9/22 marzo 2019

lavoro

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Nuova vita per la Zona industriale di Casarano? l’opportunità

18,6 milioni per il Pit 9. Dal 29 marzo prossimo, 60 giorni di tempo per presentare progetti imprenditoriali ad esclusivo interesse di industrie tessili, confezioni di abbigliamento, articoli di pelle e pelliccia

Le

chiamano ghost town, città fantasma diremmo noi, sono quei borghi abbandonati che non è difficile trovare nella nostra bella Italia. Anche a Casarano, un po’ di tempo fa, ne descrivemmo una: spaziosa, dall’architettura moderna, piena di potenzialità ma, inesorabilmente fantasma o, tutt’al più, abitata da pionieri temerari: la zona industriale. Questo però era vero fino a, più o meno, un lustro fa perché, in questi anni, qualcosa sta cambiando. Il merito principale va, come spesso accade in Italia, all’iniziativa dei privati: i classico imprenditori che, nonostante le prefiche tipiche soprattutto del sud, pensano positivo e decidono di rischiare il proprio capitale.

teLeCAMere dI SorvegLIAnzA  Contro I FUrtI

Grazie a loro quindi, la seconda zona industriale del Salento, ha ricominciato pian piano a rianimarsi e a brulicare di lavoratori. Che l’attività produttiva sia ripresa e che meriti quindi attenzione, lo capiamo da un paio di fattori: il primo è senza dubbio rappresentato dai ladri. Sono infatti andati via via aumentando gli episodi di furto di beni e materie prime dai capannoni della zona industriale, agevolati dalla scarsa presenza di controllo e vigilanza durante le ore notturne ed i weekend. A cercare di arginare questo deplorevole fenomeno ci penseranno però gli occhi elettronici di un sistema di video sorveglianza che è stato annunciato

LA SPERANzA dI TUTTI

Che non vada perduta la ghiotta occasione per seminare bene ed attivare un circolo virtuoso in grado di generare ricchezza ed ovviamente nuovi posti di lavoro dal sindaco Gianni Stefáno; una sorta di grande fratello intelligente (a differenza di quello televisivo) che sarà in grado di captare e filmare i movimenti sospetti di uomini e mezzi e di avvisare tempestivamente una centrale operativa in grado di intervenire nel giro di pochissimo tempo. Il sistema, afferma il sindaco, sarà ultimato il prossimo anno. Ancorché necessarie e sicuramente efficaci, non basteranno certo quattro telecamere a

rendere nuovamente importante la zona industriale di Casarano. Il secondo elemento infatti che ci dà conferma della rinascita industriale Casaranese, è l’intervento delle istituzioni. È ancora una volta un acronimo di tre lettere ed un numero a cercare di dare ossigeno alle aziende che hanno in mente dei bei progetti ma che non hanno tutti i soldi per realizzarli: il Pit9 (ancora tu?).

Protagonista, nel bene e nel male, alcuni anni fa, di una campagna di investimenti e quindi di una pioggia di danaro che (forse anche un po’ a sproposito) investì il territorio del sud Salento, questo strumento torna a riaccendere le speranze degli imprenditori che si occupano di calzature ed affini. Dal 29 marzo, ci saranno 60 giorni di tempo per presentare progetti imprenditoriali ad esclusivo interesse di industrie tessili, confezioni di abbigliamento, articoli di pelle e pelliccia; le spese ammissibili per ogni progetto (che saranno finanziate al 50%) non dovranno essere inferiori ad un 1,5 milioni di euro e non dovranno superare i tre milioni. I progetti così presentati saranno valutati ed inseriti in una prima graduatoria che ammetterà ad una successiva fase istruttoria. 18,6 milioni in totale a disposizione del comprensorio industriale Pit9 di cui Casarano è sempre il capofila. Una ghiotta occasione per seminare bene ed attivare un circolo virtuoso in grado di generare ricchezza ed ovviamente nuovi posti di lavoro… magari un po’ più di quanto, sempre con il Pit9, si riuscì a fare in passato. Antonio Memmi


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cronaca

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9/22 marzo 2019

Tricase: sbanda con l’auto e finisce contro il negozio Una tranquilla serata di inverno ha rischiato di trasformarsi in una serata da incubo. La paura è comunque stata tanta quando titolare e clienti del negozio Just, in via Cadorna, hanno visto arrivarsi addosso… un’automobile! Una Ford Focus è andata infatti a schiantarsi contro la vetrina della boutique mandandola in frantumi, dopo aver sbandato nei

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Botte ai genitori per la droga

Colpo gobbo al poliambulatorio di Tricase I soliti ignoti, dopo aver danneggiato alcune telecamere di videosorveglianza, si sono introdotti nella notte tra il 5 ed il 6 marzo nel poliambulatorio di via Giuseppe Sergi a Tricase ed hanno rubato tre pc e la cassaforte. Hanno forzato una porta sul retro e, una volta dentro la stanzetta dell’archivio, hanno letteralmente sradicato dal muro la cassaforte (foto in alto) con 1.450 euro in contanti. Altri 100 euro li hanno prelevati dall’interno del cassetto dei servizi ticket. Dall’ambulatorio di cardiologia hanno invece portato via tre computer che custodivano i referti medici di oltre duemila pazienti. Il furto è stato svelato la mattina, all’orario di riapertura degli uffici con l’arrivo degli impiegati che hanno subito allertato i carabinieri. I militari dell’Arma ora indagano sull’accaduto e sperano di poter ricavare qualche indizio dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza.

Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione continuata è finito in manette Vadim Castelli, 29 anni di Taviano. L’arresto operato dai carabinieri che sono intervenuti presso l’abitazione dei Castelli, dove il 29enne poco prima aveva strattonato e minacciato i propri genitori: voleva denaro contante per l’acquisto degli stupefacenti. Alle vittime, visitate dai sanitari dell’ospedale “F. Ferrari” di Casarano sono state riscontrate lesioni

guaribili in alcuni giorni. L’approfondimento investigativo ha consentito ai carabinieri di verificare come quello non fosse l’unico episodio di violenza domestica messo in atto da Vadim Castelli nei confronti dei genitori. Così, per l’arrestato, si sono aperte le porte del carcere di Lecce.

Scorrano: arrestato pusher Nelle prime ore del mattino del 5 marzo, a Scorrano, i carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza per detenzione e spaccio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali: Luigi Negro, 22 anni, già noto alle forze dell’ordine. In una via di Scorrano, i militari dell’Arma hanno effettuato il controllo di un’autovettura condotta da Negro, il quale, alla vista dei Carabinieri, ha tentato la fuga prima in auto e poi a piedi: è stato raggiunto e bloccato dopo una breve colluttazione. Era in possesso di 9 dosi di

cocaina (8 grammi), 150 euro in contanti ed un smartphone presumibilmente utilizzato per l’attività di spaccio. Il tutto è stato sottoposto a sequestro mentre il giovane, dopo le formalità connesse all’arresto, è stato condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari. A seguito della colluttazione i militari sono dovuti ricorrere a cure mediche presso il pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano poiché hanno riportato traumi contusivi e ferite lacero contuse con prognosi di 10 e 15 giorni.

Spaccio in discoteca, (ri)arrestato tricasino. Il legale: “Innocente!” Il 2 settembre scorso era stato fermato dai carabinieri in una nota discoteca di Santa Cesarea insieme ad altre due persone con l’accusa di spacciare cocaina ed mdma. Venne sottoposto ai domiciliari ma successivamente il Gip annullò la misura cautelare e ne dispose la scarcerazione. A distanza di sei mesi, in seguito anche ai risultati delle investigazioni dei carabinieri di Poggiardo, quel provvedimento è stato a sua volta revocato: il Tribunale ha accolto il ricorso del Pm e ne ha ordinato l’arresto. Così Duilio Cazzato, 41 anni, di Tricase, è stato nuovamente

arrestato e sottoposto ai domiciliari. In una nota l’avv. Gianluca Ciardo, il legale che cura gli interessi di Cazzato, sostiene che “Cazzato non è stato fermato mentre spacciava ma mentre era intento a parlare con i due coindagati (“due turisti romani conosciuti solo quella sera all’interno del locale”), trovati poi – solo loro – in possesso di sostanza stupefacente e denaro. Negativa invece è risultata la perquisizione eseguita sulla persona e nell’auto di Cazzato che, tuttavia, è stato fermato e sottoposto agli arresti domiciliari poiché ritenuto, erroneamente, complice dei due turisti in una

Tricasina in Svizzera: abusata dal nonno, ammazzata dall’amico

Una storia difficile da raccontare e ancor di più difficile da mandare giù. Quel che è certo è che la breve vita della povera Samantha Morciano non è certo stata fortunata. La ragazza, figlia di un uomo genovese e di una donna tricasina e che trascorreva le sue vacanze estive proprio a Tricase, è morta a 19 anni, ammazzata da quello che riteneva essere il suo migliore amico. Le indagini degli inquirenti però oltre a condurre all’assassino (che alla fine ha confessato di averla uccisa colpendola alla testa con un oggetto contundente e poi ne ha abbandonato il corpo senza vita sulle sponde del Lago di Neuchâtel nei pressi di Cheyres-Châbles, nel Canton Friburgo) ha fatto emergere una triste storia di abusi che la ragazza avrebbe subito dal nonno tricasino ,oggi 88enne. D.M., queste le sue iniziali, è tra gli imputati del processo e, secondo

pressi dell’incrocio semaforizzato vicino piazza dei Cappuccini. Fortunatamente nessuno si è fatto male: solo tanta paura per chi era nel negozio, per i passanti che all’esterno hanno assistito attoniti alla scena ed anche per l’uomo alla guida della Ford Focus. Quest’ultimo, un foggiano, dopo l’intervento dei carabinieri, è stato sottoposto all’alcol test, risultato negativo.

Il luogo, vicino al Lago di Neuchâtel dove Samantha è stata assassinata

l’accusa, tra il 2005 e il 2009, avrebbe abusato ripetutamente della ragazza, allora una bambina sia in terra elvetica che nel Salento durante le estati trascorse a Tricase, paese d’origine. In più occasione l’uomo, approfittando delle uscite della nonna avrebbe costretto la ragazzina ad avere con lui rapporti completi bloc-

candole le mani e minacciandola che, se si fosse ribellata, o avesse raccontato a qualcuno quel che era accaduto, non gli avrebbe più fatto rivedere la mamma o avrebbe ucciso la nonna. La denuncia degli abusi nel Salento era avvenuta ad opera della stessa ragazza nel 2013; il rinvio a giudizio dell’anziano è arrivato solo ora, un anno dopo la morte della povera ragazza. In Svizzera, però, il processo a carico dell’uomo di origini tricasine era già in corso da tempo e i giudici avrebbero anche nelle mani delle lettere che sarebbero una sorta di confessione da parte dell’uomo fatta alla moglie. Mentre il legale della difesa ha richiesto una perizia psichiatrica per chiedere, evidentemente, l’infermità mentale, sia la mamma che la nonna della povera Samantha si sono costituite parte civile.

presunta attività di spaccio. Non a caso, dopo due giorni, il GIP ha revocato gli arresti domiciliari, disponendone la scarcerazione. Si è arrivati così allo scorso 4 marzo, data in cui i Carabinieri di Poggiardo, dovendo dare esecuzione a quanto disposto dal Tribunale del Riesame di Lecce che ha accolto il ricorso del Pm avverso la scarcerazione, hanno notificato il provvedimento con cui è stata nuovamente applicata nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua residenza dove dovrà dovrà rimanere in attesa di essere giudicato”.

Abuso edilizio in riva al mare

In qualità di proprietario del terreno aveva realizzato opere edili senza permesso a Patù, in località Macchia Romano. Per questo C.C., 70 anni, di Morciano di Leuca, è stato denunciato dai carabinieri della Forestale di Tricase. Aveva eretto murature di recinzione, scalinata e murature interne, in assenza di valido permesso di costruire e in difformità da autorizzazione paesaggistica in zona dichiarata bene paesaggistico come area di notevole interesse pubblico e territorio costiero. Opere non conformi tra l’altro per altezza, materiali impiegati come l’uso di malta cementizia e tecniche costruttive non aventi caratteristiche di reversibilità, come invece previsto dalla normativa a tutela della conservazione e fruibilità anche visiva del paesaggio.


Agricoltura & SALENTO

Moscia leccese e pecorino magliese a rischio scomparsa Inserto “il Gallo”, numero 04 (656) - 23 feb/8 mar 2019 - www.ilgallo.it - info@ilgallo.it

Allevatori salentini. “Un po’ tutti ormai allevano la pecore sarde o bergamasche che sono decisamente più produttive, così la pecora ed il formaggio tipici salentini finiranno per scomparire del tutto”

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li operatori del settore sono sul piede di guerra per il prezzo del latte e la salvaguardia della produzione casearia. Perché il latte di pecora dovrebbe costare di più di quello vaccino? Il latte di pecora un alimento pregiato di grande valore nutritivo ma dei costi di raccolta superiori perché metodi e tecnologie utilizzate sono differenti da quelle che si applicano per il latte vaccino. Dunque la battaglia per il prezzo è una vera e propria battaglia per la sopravvivenza di pastori di tutta Italia. Siamo stati in alcune masserie del Salento laddove vengono allevate pecore e prodotti latte e formaggio.

Gregge di Moscia Leccese nella masseria Pascarito di Maglie

La signora Domenica Longo della Masseria Pascarito di Maglie (è sulla via provinciale per Otranto) ammette: “I problemi che affrontiamo in provincia di Lecce sono gli stessi di quelli per cui protestano i pastori sardi e

penso che siano comuni a tutti gli allevatori dello Stivale”. La Moscia Leccese, la tipica pecora delle nostre zone sta scomparendo così come diventa sempre più difficile trovare il formaggio chiamato Pecorino Ma-

gliese. “Credo nella nostra zona siamo gli unici a produrre ancora il pecorino magliese così come in tutto il Salento siamo rimasti davvero in pochi. Un po’ tutti ormai allevano la pecore sarde o bergamasche che sono decisamente più produttive della pecora nostrana. Così la Moscia Leccese ed il Pecorino Magliese finiranno per scomparire del tutto”. Qualche chilometro più a sud, nella zona di Botrugno, l’allevatore Gino Conigiu, di chiare origini sarde ci tiene subito precisare che “per far nascere la mia azienda ho sottoscritto un mutuo personale e mai ho goduto di alcun tipo di finanziamento

istituzionale. Oggi produco il latte dalle mie pecore e mucche, lo trasformo in formaggio che rivendo autonomamente”. Conigiu sin dall’inizio ha “allevato pecore sarde e bergamasche” e conferma che “della Moscia Leccese si stanno perdendo le tracce”. Riguardo alla protesta dei suoi colleghi conterranei l’allevatore di orgini sarde ha qualche dubbio: “Credo che il prezzo del latte oggi qui da noi sia equo. Ritengo invece eccessiva la richiesta di venderlo ad un euro al litro. A cascata tutto sarebbe più caro, la filiera salterebbe e il formaggio avrebbe un costo esagerato”.


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agricoltura

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9/22 marzo 2019

Anche nel Salento pastori... imbufaliti sigilli della biodiversità contadina

Pecorino Day. Nel Mercato di Campagna Amica Lecce tra degustazioni di formaggi e ospiti vip A rischio la “moscia leccese”, la razza di pecora autoctona, e il pecorino magliese

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anta gente nel Mercato di Campagna Amica Lecce in piazza Bottazzi per la seconda giornata di Sos pastori: “Pecorino day”, la mobilitazione organizzata da Coldiretti a sostegno della battaglia per il prezzo del latte di pecora e la difesa del settore ovicaprino italiano. Dopo il successo del primo appuntamento del 17 febbraio, in piazza Ariosto, sette giorni dopo il bis di degustazioni di formaggi pecorini e altri prodotti a base di latte di pecora. “Un presidio per dare forza e sostegno ai pastori italiani”, hanno sottolineato da Coldiretti, “e per dire basta alla contrazione degli allevamenti, anche in Puglia, dove negli ultimi 15 anni si sono persi 30mila ovicaprini”. In provincia di Lecce la razza di pecora autoctona, la “moscia leccese”, rischia, infatti, di scomparire. Nella piazza del Mercato di Campagna Amica è stata anche l’occasione per festeggiare il Carnevale. E tra i tanti clienti, anche un ospite vip: la scrittrice Barbara Alberti che ha chiacchierato con i coltivatori ed ha fatto la spesa a km zero con i prodotti genuini delle campagne salentine. A tutti i visitatori del farmer market sono state offerte gustose chiacchiere a “km zero”

fritte con olio extravergine d’oliva made in Salento e altre bontà. Coriandoli, stelle filanti e simpatiche maschere hanno reso ancora più piacevole la domenica di shopping a km zero tra gli stand gialli. Tanta solidarietà e un gradimento crescente dei consumatori verso i prodotti di Campagna Amica. “Peccato che questa solidarietà dimostrata ampiamente nei due giorni del Pecorino Day, e questa bella e virtuosa socializzazione alimentare”, hanno commentato il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, e il direttore Francesco Manzari, “non vengano premiate dai ritardi che la burocrazia offre quotidianamente alle imprese agricole sia per la Xylella che per il Psr”. Tornando al Pecorino Day il pre-

sidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele considera “giuste le dimissioni del presidente del Consorzio pecorino romano Dop, Salvatore Palitta, nel segno della trasparenza e della responsabilità ma resta ancora aperta la battaglia per far avere

al latte di pecora il giusto prezzo, che non può essere al di sotto dell’euro”. “Il latte di pecora è un alimento pregiato e di grande valore nutritivo”, aggiunge il direttore di Coldiretti Lecce, Manzari, “ma ha dei costi di raccolta superiori perché metodi e tecnologie utilizzate sono differenti da quelle che si applicano per il latte vaccino. Dunque la battaglia per il prezzo è una vera e propria battaglia per la sopravvivenza dei pastori di tutta Italia, anche di quelli salentini”.

Il pecorino prodotto nelle province di Lecce, Bari e Foggia, baluardo eroico di un lavoro che comporta grande sacrificio ed enorme dedizione

barbara Alberti (al centro) al mercato di Campagna Amica a Lecce

“Gli allevamenti condotti da questi custodi del territorio e delle ricchezze agroalimentari che producono sono il fiore all’occhiello della Puglia”, spiega ancora in una nota il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, “sono i Sigilli della biodiversità contadina, come la moscia leccese, i prodotti d’eccellenza quale il canestrato pugliese , il pecorino di Maglie, prodotto caseario tradizionale del Salento, in particolare dei territori di Maglie, Otranto e Poggiardo a rischio di estinzione e il pecorino prodotto nelle province di Lecce, Bari e Foggia, baluardi eroici di un lavoro che comporta grande sacrificio ed enorme dedizione”. “I nostri allevatori ogni giorno portano le pecore al pascolo e integrano l’alimentazione degli animali con fieno autoprodotto, rigorosamente bio. Sono i custodi di razze in via di estinzione e di prodotti eroici che vanno salvaguardati. Per questo”, conclude Cantele, presidente di Coldiretti Lecce, “è nata la raccolta dei “Sigilli” di Campagna Amica, i prodotti della biodiversità agricola che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione, indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione”.


l’inserto

9/22 marzo 2019

LOTTA AGLI SPREChI ALIMENTARI

Buttiamo via tutto

Si

è tenuto al Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo il Tavolo per la lotta agli sprechi e l’assistenza alimentare, al quale partecipano tutti gli attori della filiera agroalimentare, le Istituzioni competenti e gli enti caritativi. Per l’occasione è stata presentata la prima ricerca dell’Osservatorio nazionale sulle eccedenze, sui recuperi e sullo spreco di cibo, voluto dal Tavolo e incardinato nel CREA. Si tratta di un primo bilancio della situazione in Italia, con particolare attenzione ai consumi domestici. La ricerca ha evidenziato che nel nostro Paese si sprecano in media 370 grammi di cibo a famiglia, a settimana, meno ri-

In Italia. Si sprecano in media 370 grammi di cibo a famiglia, a settimana, meno rispetto ad altri Paesi europei. Si gettano soprattutto alimenti freschi come frutta e verdura, pane, latte e yogurt

spetto ad altri Paesi europei; soprattutto alimenti freschi come frutta e verdura, pane, latte e yogurt. “Questi primi dati”, commenta il Ministro Gian Marco Centinaio, “dimostrano un’attenzione crescente da parte dei cittadini nei confronti della tematica. Un rispetto per il cibo e per il lavoro che c’è dietro. Avere dei dati attendibili contro gli sprechi è un impor-

tante passo in avanti nella lotta a questo fenomeno, anche dal punto di vista sociale. Per questo il nostro impegno prosegue attraverso campagne di comunicazione che sono in programma per sensibilizzare il maggior numero di persone”. Il Tavolo ha proseguito la discussione con la presentazione dei risultati dei bandi ministeriali per il finanziamento di progetti legati al recupero, alla prevenzione e alla lotta allo spreco. La partecipazione a questa iniziativa ha visto il coinvolgimento di Università, Centri di ricerca, Enti caritativi, Imprese. Premiati 14 progetti innovativi che spaziano dal recupero al miglioramento della shelf life, al riutilizzo dei prodotti alimentari.

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“vince il Made in Italy” pprovato in Senato l’emendaA mento al decreto legge Semplificazioni che prevede l’obbligo di

etichettatura di origine per tutti i prodotti alimentari. Il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio ha commentato: “Vince il Made in Italy, vincono i produttori onesti e i consumatori che ora potranno scegliere in totale trasparenza. Niente più informazioni ingannevoli né falsi sulle nostre tavole. Lo avevamo promesso e ora portiamo a casa questo importante risultato. Ce lo avevano chiesto i cittadini, le associazioni di categoria e le nostre aziende che ogni giorno, con il loro lavoro e le eccellenze agroalimentari prodotte, portano in alto il nome del nostro Paese nel mondo. Noi siamo dalla loro parte”.

Fondo agrumicolo: 10 mln

pprovato in Conferenza Stato Regioni lo schema di decreto per l’avvio del Fondo naA zionale agrumicolo. Disponibili 10 milioni di

euro (6 milioni 2019 e 4 milioni 2020). “Abbiamo mantenuto l’impegno preso con tutta la filiera al tavolo agrumicolo”, ha commentato il Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo con delega all’ortofrutta, Alessandra Pesce, “e siamo pronti a far partire le azioni del Fondo nazionale per il settore. Diamo sostegno agli investimenti degli agrumicoltori attraverso il rinnovo varietale. Abbiamo stanziato 8 milioni per l’avvio di questa azione che andrà ulteriormente rafforzata. Poi agiamo sul fronte dei consumi con campagne di comunicazione istituzionale mirate, anche per valorizzare le produzioni agrumicole di eccellenza Dop e Igp. Azioni che si sommano all’autorizzazione di poche settimane fa con la Cina per la spedizione aerea delle nostre arance e che apre possibilità interessanti. Passi concreti per dare risposte a un settore prezioso per il sistema agroalimentare nazionale”. La norma prevede tre aree di azione: 8 milioni di euro per la concessione di contributi per il sostegno al ricambio varietale delle aziende agrumicole danneggiate dal virus tristeza e del mal secco; 1,5 milioni di euro per il finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e promozione rivolte ai consumatori ; 0,5 milioni di euro per la concessione di contributi per la conoscenza, salvaguardia e sviluppo degli prodotti agrumicoli DOP/IGP. L’Italia è il terzo Paese del Mediterraneo per produzioni di agrumi e il 12° a livello mondiale. Nonostante le superfici coltivate calino, si registra una crescita della produzione, trainata soprattutto da Sicilia e Calabria a cui seguono Puglia (193mila tonnellate).


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ilgallo.it

Xylella, il Salento scende in piazza

l’inserto

agricoltura

Mobilitazione il 9 marzo. Costituito tavolo istituzionale: “Il mondo agricolo salentino è compatto nel condannare una politica regionale che non decide”

Le

Organizzazioni agricole Coldiretti Lecce, Coldiretti Brindisi, Coldiretti Taranto, Confagricoltura Lecce, Confagricoltura Brindisi, Confagricoltura Taranto e Confcooperative Lecce hanno costituito un tavolo istituzionale di crisi sulla Xylella Fastidiosa. Preannunciano forme di lotta che partiranno da una prima manifestazione che si terrà a Lecce sabato 9 marzo prossimo venturo, a cui saranno chiamate ad aderire le altre organizzazioni anche non agricole e le comunità territoriali, in quanto il problema è ormai di distruzione dell’intero territorio. “Il mondo agricolo salentino è compatto nel condannare una politica regionale”, si legge nel documento, “ che non decide sulla grave pandemia per cui l’Unione Europea pretende delle azioni concrete tese ad attuare una politica di

contenimento; la Regione Puglia non mette fine alle ambiguità, continuando a strizzare l’occhio a chi nega ancora l’evidenza della ufficialità dei dati di una positività prossima al 100% nella zona delimitata come infetta; si susseguono provvedimenti legislativi e amministrativi tanto generici quanto inconcludenti ai danni dei territori delle province di Lecce, Brindisi e Taranto”. Nel documento sottoscritto dai presidenti, le Organizzazioni ritengono di dover intervenire con forza estrema per ottenere una attenzione delle istituzioni pubbliche sulla distruzione del ter-

ritorio e dell’economia non solo agricola del Salento operata dalla malattia. Per questo hanno dichiarato lo stato di agitazione della intera categoria dei territori salentini colpiti dalla pandemia Xylella Fastidiosa, stigmatizzando il ritardo negli interventi da parte della Unione Europea, del Governo italiano e soprattutto della Regione Puglia. Il tavolo istituzionale di crisi si occuperà della comunicazione esterna, della organizzazione delle iniziativa di lotta e della redazione della piattaforma rivendicativa.

9/22 marzo 2019

Uso più sostenibile dei fitofarmaci

Mozione approvata alla Camera. Per innalzare il livello di sostenibilità della produzione agricola e garantire elevati standard di qualità ai consumatori

C

ol voto unanime di tutti i 453 deputati presenti, Montecitorio ha approvato la mozione che impegna il Governo ad aumentare i controlli e ad un uso più sostenibile dei fitofarmaci in agricoltura. Diverse le misure previste: dal potenziamento del sistema di controlli sulla contaminazione e sull’uso corretto dei fitofarmaci, anche rispetto ai prodotti agroalimentari importanti dai Paesi terzi, tutelando la filiera produttiva italiana e garantendo standard di qualità al favorire pratiche agricole che determinano effetti positivi sull’ambiente e sul contrasto ai cambiamenti climatici, valorizzando e promuovendo l’agricoltura biologica e riducendo l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi negli ecosistemi. Inoltre, si chiede di superare il divieto, causato dal recepimento errato della direttiva comunitaria Habitat, sulle eventuali introduzioni di antagonisti naturali, indispensabili per la lotta biologica e l’agricoltura integrata e di vigilare sul livello di contaminazione delle acque. Infine, si chiede al Governo di assumere iniziative in relazione ai trattamenti antiparassitari, con prodotti fitosanitari tossici per le api, al fine di salvaguardarne l’azione pronuba non solo durante il periodo di fioritura ma anche in quello di melata. “Il voto unanime testimonia la volontà di tutte le forze politiche di innalzare il livello di sostenibilità della produzione agricole e garantire elevati standard di

qualità”, hanno dichiarato i deputati pugliesi Giuseppe L’Abbate e Gianpaolo Cassese, componenti M5S della Commissione Agricoltura di Montecitorio, “dobbiamo promuovere sempre più un utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari, coinvolgendo tutte le parti interessate dal mondo scientifico alle associazioni dei consumatori e agricole, come quelle dell’agricoltura biologica. Il Parlamento richiede maggiori controlli sulle importazioni, il monitoraggio delle acque, la diffusione delle buone pratiche agricole, la revisione del piano d’azione nazionale sull’uso sostenibile dei fitofarmaci, con una maggiore attenzione alle distanze di sicurezza, il rafforzamento della ricerca, la tutela delle api, lo sviluppo del sistema di qualità nazionale di produzione integrata. Tutte misure”, concludono i due parlamentari, “accolte dal Governo con piena condivisione degli obiettivi e delle ricadute positive per produttori e consumatori”.


dai Comuni

9/22 marzo 2019

sport

Rally del Salento 2019: start e arrivo a Gallipoli

L’

appuntamento è per venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno per una manifestazione che dopo più di sessant’anni (nel 1957 si corse la prima edizione) si conferma un appuntamento di primissimo rilievo nel mondo dell’automobilismo sportivo, ma anche un’occasione di divertimento e di scoperta di angoli nascosti e prospettive inconsuete del Salento. L’edizione 2019 del rally pugliese per eccellenza che come sempre porta la firma dell’Automobile Club Lecce e che gode del prezioso supporto di Acisport e Automobile Club d’Italia, pur ricalcando il format proposto lo scorso anno, cambia ancora una volta look proponendo un percorso legato alla tradizione che coinvolgerà, come già accaduto in passato, soltanto la parte più meridionale della provincia di Lecce. La manifestazione vedrà lo spostamento del proprio baricentro verso ponente e troverà una nuova sede di partenza e arrivo presso l’area portuale di Gallipoli che già 13 anni fa ospitò nella medesima location, l’atto conclusivo della manifestazione. Nell’edizione 2019 momenti esaltanti verranno offerti dal reinserimento di prove speciali, che in passato hanno contribuito a scrivere intere e gloriose pagine di storia del rallysmo tricolore, accantonate anche per esigenze di logistica negli ultimi anni e riproposte quest’anno con qualche ritocco e aggiornamento. Spazio quindi alle ps di “Palombara” che manca dal 2016, del “Ciolo”, il cui ultimo inserimento risale all’anno precedente e di “Specchia”, che resta l’unica conferma rispetto all’edizione passata. Tutte saranno ripetute tre volte al sabato e saranno precedute dalla Super Prova Speciale in programma nella serata di venerdì presso il Circuito Internazionale Karting Pista Salentina di Torre San Giovanni, che sarà completamente ridisegnata rispetto all’edizione andata in scena nel 2015. La stessa struttura ugentina farà da epicentro logistico, ospitando le verifiche tecnico-sportive, tutti i riordinamenti del sabato, il parco assistenza e il centro direzionale. Infine confermata la linea di accorpamento con il Rally Storico, tenuto a battesimo lo scorso anno e con la terza edizione del Raduno Storico del Salento.

ilgallo.it

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Maratona della Grecìa salentina

Gara podistica nazionale. Gli atleti partiranno da Calimera, dove ci sarà anche il traguardo, e attraverseranno Martano, Carpignano, Castrignano e Melpignano

P

resentata la prima edizione della Maratona della Grecìa Salentina, ideata e organizzata dall’Asd La Mandra di Calimera, in collaborazione con i Comuni di Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci e Melpignano, e con il patrocinio di Provincia, Regione, Unione dei Comuni della Grecìa salentina, Università del Salento, Scuola di Cavalleria, Coni e Fidal. Ad illustrare i dettagli e le finalità della manifestazione sportiva nazionale sono intervenuti Massimiliano Romano, vice presidente della Provincia, Francesca De Vito, sindaco di Calimera, Fabio Tarantino, vice presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa salentina e sindaco di Martano, Paolo Fiorillo, sindaco di Carpignano Salentino, Roberto Casaluci, sindaco di Castrignano dei Greci, Cristian Bergamo, presidente dell’Asd La Mandra, Sergio Perchia, presidente provinciale Fidal, Gigi Renis, consigliere regionale Fidal, Andrea Morrone, responsabile della comunicazione della Maratona. La gara podistica si svolgerà domenica 17 marzo, lungo un percorso di 42 chilometri e 195 metri, nel cuore della Grecìa salentina, rappresentata da cinque dei dodici Comuni che la compongono. Gli atleti partiranno da Calimera, in piazza del Sole, dove ci sarà anche il traguardo ad attenderli, e attraverseranno Martano, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci e Melpignano.

“È un’occasione importante per valorizzare le nostre bellezze e promuovere come meta turistica un’area del Salento già tanto apprezzata, qual è la Grecìa salentina, e con essa tutto il nostro territorio”, ha evidenziato il vice presidente della Provincia di Lecce Massimiliano Romano. Tutti i Comuni della Grecìa salentina coinvolti nella maratona, infatti, sono caratterizzati dall’affascinante lingua grika e da centri storici ricchi di chiese del XV e XVI secolo, corti, palazzi seicenteschi, monumenti, castelli di origine medievale e paesaggi rurali con dolmen e menhir. Al vincitore e alla vincitrice della gara andrà una targa realizzata per l’occasione, mentre tutti coloro che concluderanno il percorso riceveranno una speciale medaglia color oro, con l’effige del maratoneta. L’Università del Salento, inoltre,

premierà il primo studente universitario e la prima studentessa universitaria giunti al traguardo con un premio speciale, “Il Sigillo di UniSalento”, realizzato in allumina (una lega speciale creato nei laboratori dell’Ateneo salentino) e materiale con il logo dell’Università. Durante la gara podistica i tempi nei quali gli atleti completeranno il percorso saranno indicati dai “Volontari del sorriso” dell’Asd Pacers gli originali, assistenti dello sport volontari che hanno scelto di correre per la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, per far conoscere la onlus e sensibilizzare sull’importanza del sostegno alla ricerca. L’Asd La Mandra di Calimera, promotrice della maratona, è attiva da cinque anni e ha promosso e curato l’organizzazione di numerosi eventi sportivi, anche a scopo benefico.

Samsung Innovation Camp: : gli studenti di Unisalento vincitori

P

resentati i gruppi di studenti dell’Università del Salento vincitori dell’edizione salentina del “Samsung Innovation camp”, un’iniziativa sviluppata da Samsung Electronics Italia in collaborazione con Randstad per “accompagnare” gli studenti di una rete di università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione. Due i progetti selezionati tra quelli presentati da 1.039 studenti e neo-laureati UniSalento, analizzati sulla base della qualità della proposta sviluppata in risposta a business case commissionati dalle aziende Hoist Finance e Solar Fertigation System srl. Erano presenti, per l’Università del Salento, il prorettore vicario Domenico Fazio, i docenti Luana Rizzo (referente scientifica del progetto), Igor Agostini e Nadia Bray, e il capo Area Post Laurea Gianni Scognamillo; Anastasia Buda, Corporate Citizenship Manager di Samsung Electronics Italia; Vincenzo Spano, Head of People Italy, e Daniele Carlone, Group Communication Officer di Hoist Finance, oltre a Sergio Strazzella, CEO di SF System srl. Il principale obiettivo di “Samsung Innovation Camp” (www.innovationcamp.it) è stato quello di trasferire agli studenti competenze complementari a quelle fornite nei percorsi accademici attraverso lo studio delle possibilità offerte dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione, grazie anche al contatto diretto con imprese del territorio. Sono state 18 le università pubbliche coinvolte, e ricca la piattaforma di elearning predisposta, con lezioni e contenuti di approfondimento multimediali divisi in 8 moduli da fruire online. Gli argomenti del corso hanno toccato i temi più interessanti dello scenario digitale contemporaneo, dal business al digital marketing, passando per tecnologie, analytics e cyber-education, e sono stati integrati da testimonianze di professionisti e da casi di successo. I migliori 60 studenti di ogni Ateneo, classificati in base al punteggio ottenuto nei test al termine

degli 8 moduli, hanno avuto accesso alla seconda fase di formazione in aula. Durante le lezioni, le aziende coinvolte nel progetto hanno assegnato un project work sul tema dell’innovazione nel proprio settore di operatività. Gli studenti hanno avuto la possibilità di svolgere il project work riuniti in gruppi multidisciplinari, al fine di favorire il lavoro di squadra e la collaborazione tra profili con competenze complementari.

I PROGETTI VINCITORI

Project work per Hoist Finance a cura del gruppo “Tech’nCoffee”: Giovanna Colella, Sara Corpus, Maria Angela Fanciullo, Antonio Vergari Hoist Finance, gruppo pan-europeo leader nella ristrutturazione del debito per banche e istituzioni finanziare internazionali, ha chiesto agli studenti di Innovation Camp di sviluppare un progetto che miri a ottimizzare la user experience del sito internet del gruppo e a lanciare una piattaforma di Self Service Payment tramite una campagna Google. Il gruppo “Tech’nCoffee” ha risposto individuando varie proposte per migliorare la user experience del sito web e proponendo la digitalizzazione dei sistemi di pagamento attraverso l’utilizzo di una app dedicata e di un nuovo sistema che permette, grazie all’uso dei QR Code, di utilizzare i modelli

MAV/RAV al posto delle tradizionali cambiali. Project Work di Solar Fertigation System srl a cura del gruppo “Purple Cows”: Antonio Infante, Luciana Paladini,Esmeralda Palma, Pierpaolo Palma, Stefania Rizzo,Martino Scarcia Solar Fertigation System, start up Innovativa nata nel 2017 come Corporate Start Up di Asepa Energy srl, ha chiesto agli studenti di definire un piano di marketing indirizzato ai tre principali target del loro prodotto, un innovativo sistema di fertirrigazione basato su IoT: privati e attività con piccoli centri di giardinaggio, agricoltori professionisti e organizzazioni non governative impegnate in programmi di aiuto umanitario). Il gruppo “Purple Cows”, dopo aver svolto un’indagine sui tre target di riferimento, ha individuato quattro personas e definito una strategia di comunicazione per ognuna di esse, prendendo in considerazione sia i touchpoint digitali che quelli tradizionali, come gli eventi e le fiere di settore. “UniSalento è stato il primo Ateneo in Puglia e il terzo in Italia per numero di partecipanti”, sottolinea la professoressa Luana Rizzo, “il progetto si è quindi rivelato molto proficuo e di grande interesse per i nostri studenti, che hanno saputo cogliere quest’opportunità in modo trasversale ai settori di studio. Siamo certi che quest’esperienza possa rappresentare un valore aggiunto per il futuro professionale degli studenti dell’Ateneo salentino. Nel prossimo anno accademico rilanceremo l’iniziativa”. “Partecipiamo attivamente a tutte le iniziative che avvicinano i ragazzi al mondo del lavoro, soprattutto a quelle promosse dall’Università del Salento. La collaborazione con l’Ateneo salentino si è intensificata negli ultimi due anni con l’inserimento di diversi laureati nel nostro team ai quali abbiamo offerto contratti stabili e prospettive di crescita. Possiamo essere considerati un’eccellenza nel sud Italia e siamo orgogliosi

della certificazione di Great Place to Work, che attesta e riconosce Hoist Finance in Italia una delle migliori aziende italiane in cui lavorare”, dice Vincenzo Spano, Head of People Italy di Hoist Finance. “SolarFertigation è un progetto nato nel 2015 anche grazie al contributo di tre giovani laureandi dell’Università del Salento, che collaborando con la Società Asepa Energy ha dato corpo all’idea vincendo anche il premio nazionale Mimprendo 2015; il progetto è poi andato avanti costituendo SF System, la nuova Start up innovativa con una mission ambiziosa: contribuire a vincere una delle sfide del millennio, ovvero eradicare fame e povertà estrema con l’aiuto delle nuove tecnologie a servizio dell’agricoltura. Questa mission così ambiziosa non poteva che essere affrontata da persone capaci di trasformare sogni in progetti e in quest’ottica che l’azienda ha raccolto la sfida di Samsung considerando i giovani come i candidati più titolati. I risultati sono stati come sempre incoragcommenta Sergio Strazzella, gianti», Amministratore di SF System. ”Da oltre 26 anni Samsung si impegna per lo sviluppo del digitale e la diffusione della cultura dell’innovazione in Italia. E, in qualità di digital enabler, cerchiamo di offrire ai più giovani utili strumenti e competenze per affrontare al meglio il mondo del lavoro, sempre più permeato dalla tecnologia. Grazie all’alto livello di partecipazione alla seconda edizione di Samsung Innovation Camp, che stiamo riscontrando da parte degli studenti universitari in tutta Italia, comprendiamo che ci stiamo muovendo nella giusta direzione, e che siamo stati in grado di costruire, insieme a nostri partner, un solido ecosistema formativo in ambito digitale, che aiuterà i ragazzi a diventare professionisti ancora più qualificati e competitivi”, commenta Mario Levratto, head of marketing & external relations di Samsung Electronics Italia.


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terzultima

ilgallo.it

9/22 marzo 2019

Suck my Blues, altra perla made in Salento appuntamenti

“Madness”. Rock venato di blues ed elettronica: è uscito il video del nuovo singolo della band, estratto dall’album “Rebirth” e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming

È

online “Madness” il videoclip del nuovo singolo dei Suck my Blues, estratto dall’album “Rebirth”, disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Il video, diretto da Davide Micocci e realizzato da Ientu Film, ha come protagonisti i componenti della band: Cafiero (all’anagrafe Salvatore Cafiero; leccese, voce e chitarra), Tonio Longo (tricasino ma vive a Corsano, basso), Filippo Longo (Tricase, batteria) e Michele D’Elia (Tricase, elettronica). Nella cornice di una scenografia minimale, composta essenzialmente da un gioco di luci, i Suck my Blues danno vita ad una performance travolgente come la loro musica. La bellezza del suono si veste di colori che, attraverso le immagini, raccontano le diverse sfumature dei musicisti. “‘Madness’ è un brano particolare, scritto in col-

laborazione con Gianni Montanaro”, racconta Cafiero, leader del gruppo, “musicalmente mi ha subito ispirato sonorità hendrixiane in un mix con elettronica e soluzioni armoniche alla Prince. Il testo parla di pazzia nell’amore in quanto è un sentimento spesso folle che non può essere controllato e in cui si cade per volare”. Ritmo incalzante e robusto, maniacale e coinvolgente, rock venato di blues ed elettronica, “Madness” si impone, fin dal primo ascolto, come un tormentone. Un brano accattivante, come l’intero lavoro discografico, diretto e suggestivo. “Rebirth” è un inno alla speranza, un invito a vivere pienamente la vita. Dieci tracce compongono un progetto musicale universale, frutto di un percorso evolutivo evidente, contraddistinto da una grande verve compositiva e da melodie morbide che si uniscono magistralmente a riff robusti e vibranti.

La Sandrelli al Festival del Cinema Europeo Icône du cinéma italien. Un omaggio alla grande diva e Signora del nostro cinema che inaugurerà la XX edizione del Festival (Lecce 8 - 13 aprile). Anche una mostra fotografica a lei dedicata

S

arà Stefania Sandrelli a inaugurare la XX edizione del Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, che si terrà a Lecce dall’8 al 13 aprile 2019. Un omaggio alla grande diva e Signora del nostro cinema che nella sua lunga carriera ha lavorato e lavora con i più importanti registi, contribuendo con un suo umano e unico stile recitativo ad arricchire le pellicole di cui è interprete. Alla Sandrelli, oltre alla retrospettiva di alcuni suoi film, sarà dedicata una Mostra fotografica dal titolo “Stefania Sandrelli, icône du cinéma italien” con le immagini dell’archivio del Centro Cinema Città di Cesena e curata da Antonio Maraldi “che ripercorre il lungo e celebrato cammino, evidenziando sia i ruoli più significativi (Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli), sia le collaborazioni con autori importanti (Bernardo Bertolucci e Ettore Scola, tra gli altri), sia le partecipazioni da protagonista in opere più marginali (Il diavolo nel cervello di Sergio Sollima ed Evelina e i suoi figli di Livia Giampalmo), ma non per questo meno interessanti per il suo lavoro di attrice”, come sottolinea il curatore. “Siamo molto contenti che Stefania Sandrelli abbia accettato il nostro invito e che sia proprio lei, indiscussa icona del grande cinema, a inaugurare la XX edizione del Festival”, dichiara il direttore artistico Alberto La Monica, “per la manifestazione, e sono sicuro ne sarebbe felice anche Cristina Soldano, festeggiare il traguardo dei vent’anni con un’artista come la Sandrelli, segna un momento di un’ulteriore crescita, costruita anno dopo anno, cercando di portare al pubblico di Lecce i grandi interpreti del cinema italiano ed europeo”.

Stefania Sandrelli

Alberto La Monica, Laura delli Colli, Loredana Capone, Carlo Verdone e Marcello Foti

“Per festeggiare al meglio un importante anniversario come il ventennale, il Festival del Cinema Europeo non poteva scegliere meglio di un’attrice come Stefania Sandrelli, splendida protagonista della storia del cinema di casa nostra da oltre mezzo secolo”, sottolinea l’assessore regionale Loredana Capone, “diva popolare, dotata di una leggerezza e di un’ironia che la fanno apprezzare dal pubblico femminile e maschile, è stata ed è un’interprete poliedrica e una donna coraggiosa e combattiva che ha voluto e saputo sfidare le convenzioni sociali in anni di chiusura e arretratezza. Le sue inconfutabili doti professionali e umane le hanno fatto meritare importanti riconoscimenti: numerosi David di Donatello e Nastri d’Argento e il Leone d’Oro alla carriera nel 2005 a Venezia”. “La presenza di Stefania Sandrelli al Festival del Cinema Europeo ci riempie di gioia. Considero un grande privilegio avere come madrina del festival una donna che ha saputo incarnare tutta la forza e la magia del mondo femminile”, conclude Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission, “ricordo l’ammirazione che ho provato per lei quando ho scoperto un suo film sulla figura meravigliosa di Cristine De Pizan, una donna di lettere vissuta fra Italia e Francia nel XV secolo, che ha scritto il bellis-

simo libro “La cité des femmes”. In un momento delicato come quello che stiamo vivendo occorre essere consapevoli ed avvertiti sul fatto che la presenza delle donne in qualsiasi campo o ambito, rappresenta sempre e comunque un contributo alla costruzione della democrazia. Mi congratulo quindi con la direzione artistica del festival per questa scelta!”. Doppio anniversario quest’anno per il Festival del Cinema Europeo di Lecce (8-13 aprile 2019) diretto da Alberto La Monica. Venti edizioni all’insegna di una costante crescita sia di pubblico sia di critica e dieci anni del Premio Mario Verdone di cui si annunciano i 12 autori in concorso: Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi per Si muore tutti Democristiani; Alessandro Capitani per In viaggio con Adele; Ciro D’Emilio per Un giorno all’improvviso; Damiano e Fabio D’Innocenzo per La terra dell’abbastanza; Margherita Ferri per Zen sul ghiaccio sottile; Letizia Lamartire per Saremo giovani e bellissimi; Matteo Martinez per Tonno spiaggiato; Francesca Mazzoleni per Succede; Daniele Misischia per The End? L’inferno fuori; Fulvio Risuleo per Guarda in alto, Antonio Pisu per Nobili bugie; Emanuele Scaringi per La pro-

fezia dell’Armadillo. La X edizione del Premio Mario Verdone consegnato dai fratelli Carlo, Luca e Silvia Verdone durante il Festival. Il Premio dedicato a Mario Verdone, istituito da dieci anni dal Festival del Cinema Europeo di Lecce in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e in accordo con la famiglia Verdone, è rivolto a giovani autori italiani che si siano particolarmente contraddistinti nell’ultima stagione cinematografica per la propria opera prima. Come ogni anno saranno Carlo, Luca e Silvia Verdone a scegliere il vincitore. “Il Festival del Cinema Europeo a Lecce”, sottolineano i fratelli Verdone, “si sta imponendo, anno dopo anno, come un appuntamento di consolidata qualità per quel che riguarda un’ampia visione non solo del nuovo cinema italiano, ma anche di autori stranieri che vi partecipano sempre più numerosi. All’interno del Festival acquista sempre più prestigio il Premio Mario Verdone che, giungendo alla sua decima edizione, continua a mantenere, con rigore, scelte di assoluta qualità riguardanti i nuovi autori del cinema italiano. Quest’anno saranno ben dodici le pellicole da esaminare e il compito di noi fratelli Verdone non

sarà affatto semplice. Cercheremo con grande attenzione di giungere ad una terna meritevole. L’abbondanza di ottime pellicole spesso sfuggite al grande pubblico, renderà il nostro compito assai delicato e probabilmente tormentato. Abbiamo spesso anticipato nel giudizio le scelte dei David di Donatello e questo deve far comprendere con quanta passione e sensibilità svolgiamo questo compito nel ricordo di nostro padre”. Le precedenti edizioni sono state vinte da: Susanna Nicchiarelli per Cosmonauta, Aureliano Amadei per 20 sigarette, Andrea Segre per Io sono Li, Claudio Giovannesi per Alì ha gli occhi azzurri, Matteo Oleotto per Zoran, il mio nipote scemo, Sebastiano Riso per Più buio di mezzanotte, Duccio Chiarini per Short skin, da Marco Danieli per La ragazza del mondo e, l’anno scorso, da Roberto De Paolis per Cuori Puri. Il Festival del Cinema Europeo, ideato e organizzato dall’Associazione Culturale “Art Promotion”, è realizzato dalla Fondazione Apulia Film Commission e dalla Regione Puglia con risorse del Patto per la Puglia (FSC). Si avvale inoltre del sostegno del Comune di Lecce e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del TurismoDirezione Generale Cinema. Il Festival del Cinema Europeo, riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo “manifestazione d’interesse nazionale”, è membro dell’Associazione Festival Italiani di Cinema, si pregia del Patrocinio del Parlamento Europeo e della collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, del S.N.G.C.I., della FIPRESCI, del S.N.C.C.I., del Centro Nazionale del Cortometraggio, dell’Agiscuola.


tempo libero

9/22 marzo 2019

in programmazione al cinema

LECCE - MULTISALA MASSIMO TEL. 0832/307433

SURBO - THE SPACE CINEMA TEL. 0832/812111

Sala 1

18,30 - 20,20 - 22,10

Sala 1

16 - 19 - 22

Sala 2

18,45 - 21

Sala 2

16,50 - 19,35 - 22,25

Sala 3

18,45 - 21

Sala 3

16,30 - 18,50 - 21,55

Sala 4

19 - 21,15

Sala 4

18,30 - 21,15

Sala 5

18,30 - 20,20

non sposate le mie figlie 2 Captain Marvel green book i villeggianti croce e delizia

Captain Marvel

green book

Captain Marvel Sala 5

croce e delizia

17,30 - 19,45 - 22

Sala 3

18 - 20 - 22

19,40

Sala 6

17,20 - 22,15

Sala 7

22,35

Sala 8

19,15

Sala 9

17,10 - 19,50 - 22,30

Dragon Ball super broly

10 giorni senza mamma

chiusa

Sala 2

GALATINA - CINEMA TARTARO TEL. 0836/568653 (CHIUSO LUNEDÌ) 17,15: Dragon Ball super broly 19,15 - 21,30: Captain Marvel

CASARANO - CINEMA MANZONI TEL. 0833/505270

Captain Marvel

c’è tempo

ancora auguri per la tua morte

non sposate le mie figlie 2

17 (sab/dom) - 19 - 21

domani è un altro giorno

TRICASE - CINEMA MODERNO TEL. 0833/545855

GALLIPOLI - CINEMA ITALIA TEL. 0833/568653

Sala 1/16 (dom) - 18 - 20,15 - 22,30

17,15 - 19,30 - 21,45 (merc/sab/dom)

Capitan Marvel

Captain Marvel

Sala 3/16,30 (dom) - 18,30- 20,15 - 22,30

17,30: croce e delizia 19,30 - 21,30: Dragon Ball

TRICASE - CINEMA AURORA TEL. 0833/545855

Sala 2 16,30 - 18,30: Asterix 20,30 - 22,30: croce e delizia

non sposate le mie figlie 2

TRICASE - CINEMA PARADISO 0833/545386 (CHIUSO LUNEDÌ)

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA TEL. 0833/568653

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TEL.

NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

17,30: Asterix / 19,30: green book

16,30 (dom) - 18,30: Dragon Ball 20,30-22,30: domani è un altro giorno

Telefona lunedì 11 marzo dalle ore 9,30

21,30: ancora auguri per la tua morte

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INFORMAZIONE DEL

REDAZIONE TRICASE

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SALENTO A ssoc ia ti

Unione Stampa Periodici Italiani TESSERA N. 14582

dal 9 al 22 marzo

Gemelli 6,5

Contrattempi e malintesi vi porteranno all’esasperazione. Venere e Acquario però favoriranno l’amicizia e gli scambi intellettuali. Siate pazienti

Sagittario

8

Amici, colleghi e conoscenti vi troveranno affascinanti. Se siete ancora single, che sia questo è il momento giusto per trovare la vostra anima gemella?

Direttore Responsabile L UIGI Z ITO _ liz@ilgallo.it

Coordinatore di Redazione G IUSEPPE C ERFEDA _ gicer@ilgallo.it In Redazione D ANIELA C RUDO amministrazioneilgallo@gmail.com

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371/37 37 310

Cancro 7+

Le stelle saranno irrequiete ma promettenti anche se esigeranno lavoro e responsabilità. Sarà anche un periodo costruttivo per i vostri legami emozionali.

Capricorno

9

Andrete molto d’accordo con gli altri e il vostro istinto vi aiuterà. Avrete l’opportunità di un nuovo inizio, interessarvi di altre faccende e vivere una storia focosa e passionale.

CORRISPONDENTI Gianluca Eremita Vito Lecci Valerio Martella Antonio Memmi Carlo Quaranta Donatella Valente Stefano Verri Lorenzo Zito

Leone 7,5

Vergine

8+

Si apre un periodo gratificante nel corso del quale potrete riacquistare il controllo sulle questioni in ballo, dandovi una mossa, e prendendovi delle responsabilità.

Una serie di avvenimenti esterni aiuteranno a dare una svolta alla vostra vita. Venere nel Pesci, ravviverà la vostra storia in amore colorandovi di rosa la vita.

9

Pesci 9+

Acquario

Venere vi dona fascino ed eloquenza e risalterà le vostre qualità. È il momento per uscire, invitare gente a casa, incontravi con persone nuove: datevi da fare.

La collaborazione sotto qualsiasi forma è Gratuita. La Direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzione. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Riproduzione vietata. Stampa: SE.STA. srl via delle Magnolie 23 Zona Industriale - Bari

Iscritto al N° 648 Registro Nazionale Stampa Autorizzazione Tribunale Lecce del 9.12.1996

Le stelle brillano: gli affetti fioriranno all’improvviso, le vostre fantasie si concretizzeranno e vi catapulteranno in un’atmosfera molto piacevole e romantica .

distribuzione gratuita porta a porta in tutta la provincia di Lecce

il

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9/22 marzo 2019


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