L'Alpone numero 3 2018

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L’ALPONE - SETTEMBRE 2018

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Saluto del Presidente Con i preparativi della Sagra delle Castagne diamo avvio alle attività autunnali e invernali, che quest’anno si preannunciano quanto mai impegnative. Vi invito fin d’ora ad essere presenti alla bella serata del 20 ottobre, dedicata al nostro compianto Direttore Delio Vicentini, in cui sarà presentato un libro ricco di testimonianze di amici e compagni di tante attività, con la presenza della sua amata Banda “G. Verdi”; una settimana dopo vi aspettiamo alla Sagra delle Castagne (da giovedì 11 a lunedì 15 ottobre, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e con le associazioni del paese, che ringrazio fin d’ora per la preziosa disponibilità sempre offerta; vi segnalo poi alcune iniziative portate avanti dal Comitato del Centenario della Grande Guerra, sostenute anche dalla Pro Loco, fra cui un libro in fase di pubblicazione e, il 17 dicembre, una commedia incentrata sulla Prima guerra mondiale, presso il teatro parrocchiale. Infine un saluto doveroso alla Pro Loco di Vestenanova, che ha festeggiato quest’anno i 50 anni di vita, con un augurio di buon proseguimento per le sue attività, già così ricche di interessanti iniziative.

Sabato 20 ottobre 2018 ore 20.30, presso il teatro parrocchiale di San Giovanni Ilarione

SERATA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO

“CARO DELIO, TI SCRIVO…”

Il Presidente Franco Cavazzola

UN LIBRO PER DELIO...

Voleva essere, e così è stato, un libro pieno di affetto e di gratitudine verso il nostro direttore. Vi invitiamo a leggere queste righe, scritte da chi ha conosciuto e stimato Delio Vicentini, mettendone in risalto aspetti talora poco conosciuti, con semplicità e senza enfasi alcuna. Nella seconda parte, poi, inaspettati ri-compaiono alcuni dei suoi “editoriali” più significativi scritti per L’Alpone, che permettono di apprezzare – se ancora ve ne fosse bisogno – la capacità di Delio di “leggere” gli avvenimenti e i problemi della nostra società negli anni ’90, in alcuni dei momenti più difficili per l’Italia di quel tempo. Un libro contenuto nel formato (poco più di 100 pagine), che certamente non esaurisce tutto quello che si poteva dire su quanto Delio ha fatto in ambito professionale e sociale, ma sufficiente per dare l’idea del mondo di valori e di affetti sul quale si basava tutta la sua esistenza. Sufficiente, almeno per tutti noi de L’Alpone, per dirgli il nostro affettuoso grazie per i 25 anni da lui vissuti alla guida del nostro giornale. La redazione

con la partecipazione della Banda “Giuseppe Verdi” di Montecchia di Crosara e San Giovanni Ilarione – Ingresso libero –

11-12-13-14-15 OTTOBRE 2018

IL LIBRETTO DELLA SAGRA:

Convegno sull’agricoltura

CENTO ANNI FA

Quante cose cambiano in cento anni! Era doveroso quest’anno ricordare quel 1918 che segnò la fine della Prima guerra mondiale, che anche nel nostro paese significò lutti per alcune famiglie di soldati non più ritornati e difficoltà economiche non indifferenti per tutti, con lo spettro dell’emigrazione sempre dietro l’angolo. Il Libretto della sagra ha provato così a delineare la fisionomia di San Giovanni Ilarione proprio in quei primi 20 anni del secolo scorso: un volto ben diverso da quello attuale, riscontrabile nelle foto dell’epoca ma anche nelle modalità di vita legate, allora, ad un’economia di pura sussistenza. Vedere come eravamo non significa certo guardare con nostalgia a ciò che abbiamo perduto (qualcuno magari rimpiange le immagini ormai sbiadite della “canora” e della filanda, del vecchio municipio, del “tunel” delle Boarie…), ma aiuta senz’altro a valutare meglio anche il nostro presente. E a non dimenticare quante fatiche e dolori, ma anche soddisfazioni e momenti di gioia hanno segnato la strada di questi cento, lunghi anni di vita ilarionese. Dario Bruni

Anno 33 Nr. 3 Settembre 2018

PRO LOCO San Giovanni Ilarione

Giovedì 11 ottobre

alle ore 20.30, presso il teatro parrocchiale,

Venerdì 12 ottobre

FESTA del BOLLITO

5-6-7 OTTOBRE 2018 dal 5 al 7 ottobre, alle 19.00 APERTURA STAND ENOGASTRONOMICO con specialità BOLLITO E PEARÀ

ore 21.00, in Piazza della Chiesa, MUSICA RAGGAETON - ELECTRO LATINO

Venerdì 5 ottobre

Sabato 13 ottobre

direttamente dal Parioli: musica, colori e spettacolo con

con MUEVELA

ore 16.00: INAUGURAZIONE NUOVI LAVORI presso la scuola elementare “C. Tonin” di Castello con la banda “G. Verdi” ore 16.30: VISITA AGLI STANDS della Mostra Artigianale e alla nuova disposizione della sagra ore 21.00, in Piazza della Chiesa, FRUITY PARTY

Domenica 14 ottobre

ore 12.30: PRANZANDO IN SAGRA - pranzo con menù fisso (posti limitati. Per prevendita contattare il nr 349 5256 066) ore 15.00: ESIBIZIONE per le vie del paese dell’ ASSOCIAZIONE MAJORETTE di Grezzana e del CORPO BANDISTICO COMUNALE “CARLO MONTANARI” di Lavagno ore 17.30: HAPPY HOUR con DJ BELFO + buffet ore 21.00: DISCO INFERNO

Lunedì 15 ottobre

ore 10.00, in Piazza Aldo Moro, DIMOSTRAZIONE PRATICA della LAVORAZIONE DEL FORMAGGIO da parte del Mastro Casaro Dario Gugole ore 20.30, in Piazza della Chiesa, FRAMMENTI DI SOGNO

ore 21.00

CONTE MAX e CATERINA Sabato 6 ottobre

ore 21.00 Esibizione scuole di danza D.S.A. Evoluzione Danza Sportiva di Marco e Carla con trainer Silvana e Claudio

Libellule Danzanti

con insegnante Antonella

Millepassi

con insegnante Luisa

Domenica 7 ottobre

ore 17.00 esibizione e presentazione dei vari corsi e gruppi della Scuola di danza “Soul Project” di Omar Vanzo e Alice Zanoni ore 18.00 Happy Hour ore 21.00

DJ MEMO

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L’ALPONE - SETTEMBRE 2018

FRANCO MENEGOLO, IL PATRIARCA

Il bel tempo ci fa proprio un gradito regalo quando ci rechiamo alla contra’ Menegoli, per incontrare il nostro protagonista. Un panorama mozzafiato attrae lo sguardo, che spazia dalla catena del Carega giù fino alla pianura, e in questo angolo di paradiso vive Franco Menegolo. Statura alta e slanciata, i capelli che risentono un po’ dell’usura del tempo, una faccia da autentico galantuomo, come quelli di una volta, per i quali la parola data era sacra. Nasce l’11 marzo 1928, figlio di Attilio e Dal Cero Pia, originaria di Montecchia. Papà è contadino, con un bel possedimento di terra, campi molto fertili, in

particolar modo per la vite e il ciliegio. Papà Attilio prende parte alla grande guerra del 1915/18, ma essendo di fisico un po’ gracile, la maggior parte del tempo la passa all’ospedale militare. Al termine della guerra, rientra in famiglia e, visto che i fratelli cominciano già a fare progetti per allungare le mani sulla sua parte di eredità, in appena sei mesi si trova la morosa e si sposa, alla bella età, per allora, di 38 anni, avendo però l’accortezza di scegliere una ragazza di ben 10 anni più giovane, Pia Dal Cero per l’appunto. L’arrivo ai Menegoli, accompagnato dalla giovane moglie è trionfale. Fa in tempo a mettere al mondo ben 5 figli, tre maschi e 2 femmine, Franco, Maria, Giovanni, Giuseppe, Gemma. Una bella famiglia, cresciuta nello spirito cristiano e nella dedizione al lavoro. Il nostro protagonista frequenta la scuola elementare al Motto di Montecchia, fino alla quarta classe, poi i campi, dove dai buoi si passa al trattore, rendendosi conto che questo sarà il futuro. Franco riesce a schivare la seconda guerra mondiale data l’età, ma deve lavorare sotto i Tedeschi nella Todt. Lavora a Santa Margherita e poi a Brenton, a costruire gallerie e fortificazioni, infine sul Cocunico, tra Montecchia e Roncà. Si viene pagati regolarmente, ma queste fortificazioni non servono a nulla, è solo un modo di impedire che i lavoratori si uniscano ai partigiani. Un brutto incidente lo rende quasi immobile, ma deve ugualmente presentarsi al lavoro. C’è grande paura, si vive sempre sul chi va là. I prigionieri inglesi, rinchiusi nel-

la cava dei basalti a Montecchia, dopo l’8 settembre ‘43 scappano e la famiglia di papà procura loro da mangiare. Nel frattempo si pensa al peggio e si scava una galleria ove ci si rifugia durante i rastrellamenti dei Tedeschi e delle camice nere, quest’ultime peggio ancora dei Tedeschi stessi. Per fortuna tutto passa, il pane e il lavoro non mancano. Fattosi giovanotto, Franco non fa il militare, in quanto capo famiglia e con papà invalido ed allora comincia a guardarsi intorno e alla sagra in Calvarina addocchia Maria Pozza, da Cerina di Castello, che ha solo tredici anni, ma un fisico già formato. I due si parlano, si piacciono, si innamorano. Dopo quattro anni di fidanzamento si sposano, 21 anni lui, 17 lei. Il viaggio di nozze si fa a piedi da Castello ai Menegoli. A popolare la casa arrivano nell’ordine Graziella, Rita, Antonio, Maria Teresa, Serenella e Daniela. Nessuno di essi frequenta l’asilo, la scuola elementare è tra il Motto di Montecchia e quando questa chiude, si va a San Giovanni. Le necessità aumentano, ci sono i campi, ma da soli non bastano. La figlia più grande va a servizio a Milano e a Verona, poi in paese cominciano le fabbriche, ed allora tutti in manovia, ad eccezione di Serenella; Daniela, invece, si diploma in Ragioneria. Antonio e la sorella Maria Teresa hanno un po’ il pallino imprenditoriale e mettono in piedi una fabbrica solida e ben avviata. Tutti i figli si sposano, dando vita a splendide famiglie. Danno una mano nei campi quando possono, ma il peso più grande tocca sempre a lui, aiutato dalla moglie. Ai 60 anni per Franco

UN PASSO DOPO L’ALTRO SI DIVENTA AMICI

cominciano gli acciacchi: le ferie forzate arrivano a seguito di una caduta da un pero, con rottura del femore e del bacino. E’ pure appassionato di caccia e durante il rientro da una battuta viene colpito da infarto, fortunatamente la situazione si supera, ma la sfortuna lo perseguita. Spaccando la legna, perde le dita della mano destra. In seguito la patente non viene più rinnovata a causa di problemi cardiaci. Ora non può più lavorare, ma ha tanta nostalgia dei campi, che sono stati suddivisi tra i figli. Alla domanda della cosa più bella che ha avuto nella sua lunga esistenza risponde senza esitazione: Maria, la sua dolce metà, seguita poi dai figli e dai 18 nipoti e 12 pronipoti. Si sono festeggiati 67 anni di matrimonio, ora tutto è bello, sereno, tutto sorride nella vita. Dall’alto della sua età e della sua esperienza questo patriarca osserva il mondo in continuo cambiamento. Non può più frequentare la chiesa e questo lo rattrista, è sempre andato d’accordo con tutti e spesso è stato chiamato a far da paciere in qualche questione delicata, ha sempre tenuto alto il buon nome di San Giovanni Ilarione e continua ad essere il muro portante della sua famiglia allargata. Difetti? Un po’ musone, permaloso, asserisce la moglie, ma si sa, le donne qualcosa la devono pur dire. Ci diamo appuntamento ai cento anni e Franco è assolutamente d’accordo, l’importante è arrivarci con la serenità nel cuore. Auguri, Franco, da parte del giornale L’Alpone. Gianni Sartori

LA CASTAGNA

In questa bella zona collinare nella stagione umida e nebbiosa vi si svolge una sagra rinomata della castagna ch’è da tutti amata. Son frutti sostanziosi assai gustosi che decorano piatti sopraffini, son molto ambiti dagli chef famosi che con queste farciscono i ripieni di carni succulente e selvaggina che, al sol pensarci, viene l’acquolina. Con la farina si fan dolci e budini che son la gioia dei grandi e dei bambini, per non parlare dei marrons glacèes Imparare a relazionarsi con alunni che letterine raccontandoci attività svolfrequentano scuole dello stesso Istituto te a scuola , fatti significativi successi, che al sol gustarli Comprensivo è piacevole e diverten- progetti particolarmente interessanti o ti senti come un re. te: lo abbiamo scoperto noi ragazzi di semplicemente per scambiarci gli auLe si può cucinare in tanti modi, classe quinta di San Giovanni Ilarione, guri di Natale e di Pasqua . Quest’anno mangiare lesse oppure disseccate, Castello e Vestenanova negli ultimi due si sono aperti nuovi orizzonti ed i rapma le più amate son le caldarroste, anni di scuola Primaria. In classe quar- porti si sono intensificati. A settembre ta abbiamo iniziato una corrisponden- ci siamo trovati tra ragazzi di Castello che puoi trovare già belle fumanti za che ci ha permesso di conoscerci un e di San Giovanni Ilarione per la visioda accompagnare po’ anche se non personalmente. Con ne di un film che ha introdotto le stesse Gli alunni della quinta elementare con un buon bicchiere molto entusiasmo ci siamo scritti delle attività di accoglienza dei primi giorni vicino ad un camino scoppiettante. Miei cari amici, amate la castagna, Vi siete accorti come siamo diventati tutti più cattivi? Che si parli di politica, di immigrati, di tasse, di religione un frutto ch’è del tutto naturale (e di mille altre cose futili o importanti della vita) la regola è che bisogna comunque essere “incazzati forte” e e se volete avere vita sana avere qualcuno con cui prendersela, altrimenti non si vale nulla. Oggi va di moda il “cattivismo”. Perfino nello mangiare la castagna è l’ideale. sport (in certi sport..) gli allenatori di nuova generazione predicano una “sana cattiveria” (aggredire l’avversario,

DODICIRIGHE

di scuola. Dopo il film abbiamo avuto modo di giocare un po’ insieme ed è stato molto bello. Nel corso dell’anno siamo rimasti in contatto epistolarmente per poi, alla fine del mese di maggio, incontrarci nuovamente tutti a Vestenanova. Che giornata! Il 25 maggio lo ricorderemo perché siamo stati spettatori di una esibizione teatrale particolare e coinvolgente, realizzata dai nostri coetanei, dal titolo “Un passo dopo l’altro”. Il loro spettacolo è stato significativo ma soprattutto divertente perchè a volte parlavano in dialetto ed intercalavano qualche battuta facendoci ridere. Alla fine gli amici di Castello si sono esibiti in un balletto davvero originale sulle note di una canzone allegra e ritmata. La giornata si è conclusa con un super rinfresco allestito nel cortile della scuola e con giochi vari. Noi della Stefani e di Castello ci ritroveremo l’anno prossimo alla scuola media e cosi siamo avvantaggiati perché ci conosciamo già. Grazie maestre per averci dato questa opportunità!

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non farlo ragionare!) e sul web prevale il tono offensivo contro tutto e tutti… Beh, non esageriamo, non per tutti le cose vanno male. Per gli animali ad esempio, e per i cani in particolare, capita il contrario. Migliorano il cibo (selezionato e vario) e i servizi (anche igienici), l’assistenza sanitaria (antiparassitari e nuovi prodotti per evitare perfino la carie) e le cure socio-psicologiche (è nata, davvero!, la figura dello psicologo per cani e gatti che cura stress, ansia e affaticamento mentale). Da aggiornare anche il vocabolario. Se vi chiedono come va, attenzione a rispondere “Sto da cani”; potreste sentirvi dire: “Il solito fortunato!”. E’ vero che i cani hanno una vita che non supera i 14 anni, ma vuoi mettere!?, fanno una vita da re – che dico? – da cane! D.B.

Anna Maria D’Ambrosio Bogoncello


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PRO LOCO DI VESTENANOVA

MEZZO SECOLO DI STORIA CELEBRATI IN UN LIBRO PREMIATI FONDATORI E PRESIDENTI ALLA 40a FESTA DEL TURISTA

Grandi festeggiamenti a Vestenanova lo scorso agosto alla Festa del Turista per due compleanni d’eccezione: i 50 anni dell’“Associazione Pro Loco di Vestenanova”, istituita nel 1968, e la “Festa del Turista” pensata 10 anni più tardi, nel 1978, giunta alla sua 40^ edizione. Uno storico traguardo per la Pro Loco vestenese che vanta di essere una fra le più antiche della provincia di Verona, costituita dai padri fondatori poco più di vent’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. “Abbiamo pensato che in questa doppia ricorrenza così importante sia innanzitutto doveroso consegnare una pergamena a coloro che furono i lungimiranti fondatori dell’Associazione e ai Presidenti che si sono succeduti e, al contempo, donare alla comunità un segno ben più tangibile – spiega Riccardo Zucchetti attuale presidente della Pro Loco - mettendo nero su bianco la storia di questi 50 anni. Così abbiamo

affidato a Giancarla Gugole, ricercatrice storica del nostro territorio, il compito di realizzare un libro che documenti quanto la nostra associazione ha fatto in mezzo secolo.” Fresco di stampa, giovedì 2 agosto in apertura della Festa del turista, è stato presentato il libro, con foto ed eventi che hanno segnato la storia dell’Associazione Pro Loco del paese, alla cui guida si sono succeduti sei presidenti: Aronne Zavarise per 3 anni (1968 – 1970), Giovanni Menini di Montecchia di Crosara per 12 anni (1971– 1983), Pasquale Calierno per 27 anni (1983 – 2010), Alessandra Camponogara per 3 anni (2010 – 2013), Vittorio Stanghellini per 1 anno (2013 – 2014) e Riccardo Zucchetti in carica dal 2014. Gran parte dei pionieri della Pro Loco non ci sono più, quindi il riconoscimento è stato consegnato ai familiari. “Ho accolto con piacere l’invito a raccontare i 50 anni di storia della Pro Loco di Vestenanova - spiega Giancar-

UNA NUOVA CARROZZINA PER I DISABILI DI VESTENANOVA

la Gugole, che aggiunge - Si è rivelata un’occasione straordinaria per ripercorrere un periodo di vita a cui io stessa ho partecipato e per valorizzare il nostro territorio e le sue tradizioni, oltre che per offrire un bell’esempio di volontariato dai solidi princìpi. La Pro Loco ha saputo realizzare cose importanti per il paese, ora consegnate alle pagine di un libro che fa memoria di coloro che si sono impegnati per la nostra terra.” Un’associazione che dal 1968 al 2018 è sempre stata attiva e intraprendente a fianco delle Amministrazioni Comunali con l’obiettivo di migliorare l’immagine del paese, ed erano tutti presenti i Soci Fondatori, o i familiari, giunti da Verona, dalla Val d’Alpone e da Treviso, ai quali è stato conferito un Attestato di Benemerenza: Aronne Zavarise, farmacista; Agostino Cerato, commerciante; Marcellino Panato, insegnante; Rino da Campo, studente; Pietro Gugole, insegnante; Remo Grolli, falegname; Giuseppina Filipozzi, insegnante; Giovanni Mainente, procuratore legale; Bruno Comencini, geometra. Attestato anche a Marinella Collineri Stanghellini, storica segretaria Pro Loco e a Salvatore Bruno, all’epoca segretario comunale; a Gianni Confente insostituibile supporter e socio dell’associazione dal 1968; un ricordo e applausi per don Giuseppe Bottacini, parroco e vivace animatore della Pro Loco anni ’70. I festeggiamenti si sono conclusi, dopo sei giorni di successo di pubblico, con

una parata notturna (7 agosto) di Fiat 500 d’epoca, con a bordo rappresentanti storici della Pro Loco, portati poi in trionfo, mentre sul grande schermo scorrevano parole di poesia, di memorie, di dedizione al paese, a riprova che la Pro Loco di Vestenanova compie sì 50 anni, ma sembra non averli. Anzi il tempo è stato un ottimo alleato e attualmente nell’associazione c’è un esercito di ragazze e ragazzi con magliette-divisa di vari colori capeggiato da un “gruppo di incoscienti”, come scherzosamente definisce il suo Direttivo il Presidente Riccardo Zucchetti. Emozioni, entusiasmo e tanto divertimento nella serata conclusiva, sulla scia di memorabili parole lanciate sullo schermo … “Senza passato non c’è futuro” mentre il marmoreo campanile si incendiava e i botti infiammavano il cielo sotto le stelle. Mariella Gugole

COSA ACCADEVA 50 ANNI FA A SAN GIOVANNI ILARIONE Notizie apparse su “L’Arena” fra settembre e novembre 1963 Venerdì 6 settembre 1963

Inaugurata la nuova filiale della Banca Mutua Popolare Alla cerimonia erano presenti numerosi esponenti dell’economia e della vita locale. Benedetto dal parroco l’edificio. Ricordato dal cav. Marani le finalità dell’istituto.

Sabato 7 settembre 1963

Morto il vecchio contadino gettato a terra dalla mucca. Si è spento giovedì pomeriggio, alle 18 circa, l’anziano contadino abitante a Cattignano che il 29 agosto era stato vittima di una caduta. C. S., di 72 anni, ritornando alla propria abitazione, verso le 8.30, era stato gettato violentemente a terra da una mucca che egli teneva per la cavezza.

Giovedì 17 ottobre 1963

“E’ stato il coronamento di un sogno!” Con queste parole l’attuale presidente dell’Associazione Anziani di Vestenanova Sig. Antonio Munaretto, ha commentato il graditissimo dono che la Cassa Rurale di Vestenanova ha offerto agli Anziani del Comune nel mese di maggio 2018. Si tratta di un’apparecchiatura speciale, una carrozzina appunto, che consentirà di accogliere in modo adeguato i disabili sulla vettura attrezzata per il trasporto delle persone in difficoltà. Il mezzo mobile era stato acquistato dall’Associazione Anziani “Don Attilio Benetti” qualche anno fa con il contributo di enti e privati ed è dotato di una pedana per far salire le carrozzine. Le difficoltà in questi anni sono state molte, perché le normali carrozzine risultano troppo alte per lo spazio a disposizione del furgone. Questo nuovo ausilio risulta invece “a norma” e consente agevolmente di far salire gli anziani sulla vettura. E’ particolarmente significativo il servizio prestato dall’Associazione Anziani nei confronti delle persone in difficoltà che devono raggiungere i centri ospedalieri e non possono utilizzare i normali mezzi di trasporto: alcuni volontari si rendono disponibili per il servizio ed ora lo possono compiere in modo ottimale. Tutto questo è stato reso possibile dalla Cassa Rurale di Vestenanova in seguito al diretto interessamento del Presidente Edo Dalla Verde e del Direttore Generale Giovanni Iselle. E’ un’ulteriore testimonianza della riconoscenza dovuta ad un’Associazione che svolge molteplici servizi nell’ambito della comunità di Vestenanova. Giancarla Gugole

Circa diecimila visitatori alla “Sagra delle Castagne” La tradizionale manifestazione è stata inaugurata alle 16.00 dalle autorità. Giochi e fuochi d’artificio hanno concluso la festa.

Domenica 10 novembre 1963

Fratelli in Tribunale accusati di resistenza Due fratelli di S. Giovanni Ilarione, L.M. di 26 anni e C.M di 21, sono comparsi davanti al Tribunale di Vicenza accusati di resistenza e il secondo di oltraggio a pubblico ufficiale. […] In tribunale i due fratelli hanno respinto alle accuse ed hanno escluso che la frase “tira dritto” fosse un invito ad investire il vigile. Il Tribunale li ha assolti dall’accusa di resistenza per insufficienza di prove.

Martedì 19 novembre 1963

Vidimazioni licenze Tutti coloro che sono in possesso di licenza di macinazione e di panificazione devono presentarsi presso gli uffici del Comune per regolarizzare la loro posizione per l’anno 1964.

Giovedì 21 novembre 1963

Prima festa del ringraziamento Domenica 24, alle ore 14.20, nella piazza della chiesa, alla presenza delle autorità comunali e provinciali, sarà celebrata la prima festa del ringraziamento, con il seguente programma: ammassamento dei mezzi agricoli alle ore 14 nella piazza del Popolo; sfilata dei mezzi motorizzati alle ore 14.20; benedizione da parte del parroco; offerta dei doni; discorso del parroco; sicorso dell’on. Prearo.

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L’ALPONE - SETTEMBRE 2018

30 ANNI AL SERVIZIO DELL’INFORMAZIONE Il 26 ottobre prossimo compie i suoi primi 30 anni di attività “Damini Elettrocasa”, il negozio di Manuela Rossetto e Luigi Damini, che ha visto le sue origini in Piazza Colonna esattamente il 26 ottobre 1988 con il nome di “l’Edicola”. Nel 1992 l’attività si è trasferita in via Cà Rosse, successivamente e definitivamente nell’attuale sede di Via Roma, 6. Partita inizialmente come edicola, si è successivamente dedicata anche all’attività di vendita ed assistenza di elettrodomestici, casalinghi, computer e telefonia (ADSL, Fisso e Mobile) ed è diventato un vero e proprio “negozio di vicinato”. I tempi cambiano, e se l’informazione

ANGUANA JOANNA A un’inferià me son messa dedrìo e rento a ‘na corte spio. Vedo un toseto, solo soleto, con un marchingegno iluminá, e la siera da desperà. Ghe passo davanti alla faccia, ghe fo parfin ‘na linguaccia, ma i oci allo schermo i è incolá, e da ‘sto mondo separá! Ghe lancio un sasseto, ghe fo un scherseto, ghe indico par strada n’altro toseto: “Ciamalo forte, fate invitare nela so’ corte, a s-cianco zugare o al campanò a saltare”. Niente da fare: l’è sempre immagá, el zervèlo i ghe ga sequestrá, ma anca la gioia e la contentessa, che dei toseti l’è la salvessa! Ma quando riva dal laòro so’ papà oggi el ga na bela novità! “Zò in piassa l’anguana la ga disegnà un bel campanò per saltare tutta l’istà! Mi e la mama ‘sto zugo te lo volemo insegnare, lassèmo a casa el cellulare e tutti insieme in piassa nemo a zugare!”

IGOR LOVATO, la passione per il cane Sembra che il temporale abbia deciso di vendicarsi del sole, nella giornata in cui incontriamo Igor Lovato, Via Vandini. Mai vista tanta pioggia, un’ autentica bomba d’acqua. Igor, un ragazzo alto e magro, serio e riflessivo racconta la sua passione per i cani, per un tipo di cane , una razza tutta particolare. In casa sua i cani da caccia sono sempre stati presenti, essendo il papà un esperto cacciatore, ma al figlio interessa un alto tipo di cane, derivato dai cani da combattimento, una volta permesso legalmente all’estero ed ora messo per fortuna al bando, si tratta dell’ American Stafforoshire Terrier (AMSTAF), un nome un po’ difficile da pronunciarsi, ma la difficoltà decade quando ci si trova davanti ai cinque splendidi esemplari che Igor ci mostra. Egli è un profondo conoscitore della specie, si aggiorna continuamente, approfondisce le sue esperienze, non è mai stanco di imparare. Questa razza di cane si affeziona al proprietario, lo difende fino alla morte, è un cane equilibrato, che riflette il carattere del padrone e che proprio per questo deve selezionarsi il tipo di cane a lui congeniale. Con i suoi amici a quattro zampe partecipa a mostre , con ottimi piazzamenti, con un esemplare sta ottenendo il titolo di campione italiano. Igor fa veramente sul serio. Non ha nulla contro i vari meticci, ma la sua volontà è quella di portare avanti il cane di razza. E per questo dedica la maggior parte del suo tempo libero, e anche parte del suo stipendio, a questo progetto. Non esistono, a suo parere, razze di cani particolarmente pericolose, sono i proprietari che li crescono e li addestrano a farli diventare tali. Riscontri economici, per il momento, non ce ne sono, ma c’è tanta passione, tanto entusiasmo e tante soddisfazioni. Si intuisce subito che Igor è un profondo conoscitore in materia. L’alimentazione ? E’ preferibile nutrire il cane una volta al giorno, con crocchette, mangime completo, carne assolutamente cruda, una dieta equilibrata,

COMITATO CENTENARIO GRANDE GUERRA 1915-1918

AVVISO ALLA CITTADINANZA DI SAN GIOVANNI ILARIONE

con sempre acqua pulita. Ad Igor si è nel frattempo affiancata Erica Dian, una ragazza della vallata che condivide la medesima passione, per un’altra razza però, preferisce il Dogo Argentino, un ammasso di muscoli e di simpatia, Alla domanda se è consigliabile avere un cane, entrambi concordano che lo è assolutamente, il cane ti dà tanto senza chiedere nulla, ti dà affetto, simpatia, aiuto, un sacco di emozioni. Il cane non deve essere assolutamente maltrattato e tanto meno abbandonato, ma deve essere trattato non come un figlio o un bambino, ma “ da cane”, sviluppando il suo istinto, la sua intelligenza, le sue attitudini, non deve essere confinato in appartamento come oggetto decorativo. Igor si augura che molti altri condividano la medesima passione e si mette a disposizione per quanti vogliano approfondire la conoscenza; suo desiderio è quello di riuscire a portare una mostra di esemplari canini proprio a San Giovanni e noi glielo auguriamo, per poter così condividere la passione e la conoscenza con tanti altri, perché lo merita, perché è un autentico, appassionato ed equilibrato estimatore del cane. Gianni Sartori

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Angelo Pandolfo

Cerimonia per il IV Novembre 2018

GOMME INVERNALI E MULTISTAGIONE

Via Alpone 13/1, San Giovanni Ilarione - Vr Tel. 045 6550618

una volta veniva diffusa quasi esclusivamente in forma cartacea, ora esiste Internet, il telefono cellulare, il computer, lo smartphone ed altro; ed i Damini si sono adeguati prontamente alle esigenze del mondo moderno. Nel negozio sta ora lavorando con impegno e professionalità anche la seconda generazione dei Damini: i figli Luca ed Erica che certamente daranno un futuro di continuità all’attività. Luigi e Manuela ringraziano tutta la clientela che permette loro di continuare la loro attività in questi tempi non facili.

Come da volantini che saranno distribuiti, il Comitato per il Centenario della fine della Grande Guerra, nato dalle Associazioni d’Arma del paese, unitamente all’Amministrazione Pubblica, il Coro EL Biron, la Compagnia Teatrale Sale e Pepe ed altri, si è preso l’onere di sistemare la “Sguassola”, scaletta che sale dalla Piazza Martiri alla Chiesa passando sotto il campanile di Villa. La pavimentazione della scaletta sarà riportata all’origine, con ciottoli di pietra e marmi com’era prima. Unica variante sarà l’inserimento di alcune pietre, dette “da inciampo” che saranno chiamate “Pietre della Memoria”, contenenti ognuna cinque nominativi di Caduti durante e per la Guerra del 1915/1919, nostri compaesani. Le “Pietre della Memoria”, del valore cadauna di euro 80,00, saranno poste in “sponsorizzazione”: cioè se qualcuno intende finanziarne la posa di una, dovrà sopportare la spesa di euro 80,00, mentre se qualcuno intende sponsorizzare un solo nominativo sopporterà la spesa di euro 20,00. La “Pietra della Memoria”, in marmo bianco, con scritte incise,protette da un’apposita resina, avranno le sottonotate dimensioni: cm 26x18 ALLEGRI

ANGELO

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Per informazioni e sponsorizzazioni: - Luciano Geom. Marcazzan (sindaco), tel. 348 5542545; - Antonio Dal Zovo (segr. Sez. Comb. e Reduci), tel. 338 9106203.


L’ALPONE - SETTEMBRE 2018

TIZIA, la colonna della notizia!

Carissimi bambini, un saluto da Basal Tino! Questa è un’avventura tutta vostra e da compiersi in pieno giorno! Proprio per questo non possiamo scomodare Tizia, ma non preoccupatevi: abbiamo il suo benestare! Oggi, vorrei portarvi a casa mia…anzi vorrei che ci arrivaste con le vostre gambe! Io sarò all’arrivo ad aspettarvi in Via Panarotti e, chi mi troverà per primo, sarà davvero bravo, perché io farò di tutto per nascondermi!

Suvvia, sono solo pochi minuti di cammino e in un attimo vi troverete catapultati in un’atmosfera davvero magica, come se il tempo si fosse fermato a tanti tanti anni fa. Perché ai Panarotti è proprio così...! La partenza è in via Pietro Niselli , proprio alle pendici della parete rocciosa dove i basalti formano uno stupendo alveare di incastri; l’occorrente un paio di scarpe da ginnastica e tanta curiosi-

CENTENARIO GRANDE GUERRA:

VISITA AL SACRARIO DEL MONTE GRAPPA

tà! Mentre aspettate i vostri amici in Via Pietro Niselli, potete salire un po’ tramite il percorso attrezzato e immaginare quando i vostri avi lavoravano in questa cava per estrarre basalti preziosi per costruire case e lastricare strade. Si calavano proprio con le corde e la montagna arrivava fino ai vostri piedi e ben oltre. Ora avventuratevi verso Nord-Est, ma non lungo la provinciale: imboccate la prima stradina sulla destra appena dopo la rotonda e ...la magia inizia! Sgranate gli occhi e contate tutti i miei amici che incontrerete lungo la strada…quali amici? I basalti ovviamente! Lunghi prismi irregolari a base esagonale di colore nero scuro! In queste zone, ci hanno utilizzati per costruire un sacco di cose! La strada è stretta e un poco dissestata, l’ombra è piacevole, le macchine rade e la vegetazione folta. Le case sono costruite alla “vecchia maniera”, ricche di corti e- con un po’ di fortuna- potrete trovare anche qualche animale domestico. Le regole del gioco sono queste: trovare più basalti possibili, contare i lati della loro base e proseguire ancora verso Nord! Immagino, che più di uno di voi, abbia notato che il muretto alla vostra destra è interamente composto di basalti, che sono molto molto lunghi. Cosa? Avete

già visto il pavone? Molto bene amici miei, ci siete quasi…ora non vi resta che aguzzare la vista e trovarmi! Benvenuti questa è la mia casa, la Riserva Naturale dei basalti di San Giovanni Ilarione! Io vengo da qui, dal monte Diaolo , dalle colate laviche di milioni di anni fa…ma questa è un’altra storia. Alla prossima puntata bambini e complimenti a chi mi ha scovato! Basal Tino

MANIFESTAZIONI in occasione della

COMMEMORAZIONE DELLA FINE DELLA GRANDE GUERRA Sabato

27 ottobre

incontro con gli alunni delle classi terze della scuola media

Venerdì

2 novembre

Era doveroso iniziare le manifestazioni del ricordo della fine della grande guerra , nel suo centenario, con un pellegrinaggio- visita ad un sacrario, scegliendo quello del Monte Grappa e così è stato. Organizzato e gestito dal Comitato per il centenario della Grande guerra, Il 15 luglio u.s. con ben tre pullman, in rappresentanza di tutte le armi e con il Sindaco e Assessori in testa, il paese di San Giovanni Ilarione ha voluto rendere omaggio ai caduti italiani e austroungarici del 1915/18, con la celebrazione della Santa Messa, animata dal coro Ana El Biron, davanti alla cappella della Madonnina del Grappa. Successivamente è seguita la cerimonia ufficiale davanti al sacrario medesimo, con la deposizione di una corona d’alloro, con il ricordo di che cosa è stato e che cosa ha rappresentato per l’Italia il Monte Grappa nella prima guerra mondiale, l’ultimo baluardo in difesa della patria. Nessuna retorica, nessun trionfalismo, ma tanto rispetto e un sincero ricordo per coloro che hanno dato la vita per la propria nazione, lasciandoci però un messaggio di pace e di speranza, per un futuro senza guerre, nella fratellanza e nella condivisione tra i popoli. Gianni Sartori

in sala civica comunale, presentazione del libro sui Caduti ilarionesi nella Grande Guerra

Domenica

4 novembre

resa degli onori ai Caduti e inaugurazione della rinnovata “Sgaussola della Memoria”

Sabato 17

novembre

in teatro Villa, Commedia “Ritorno dal fronte” della compagnia teatrale “La Filigrana” di Arignano, con la partecipazione del coro “El Biron”. Ingresso libero.

Davide 335 121 93 94 - Domenico 335 121 93 87

Via Verona, Caldiero (di fonte a Gonzato Calzature) di Ciman Nicola

tel. 045 7652764 cell. 346 4955284 5


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NOTIZIE IN BREVE:

CINEMA SOTTO LE STELLE A CASTELLO Nel mese di luglio si è svolta la quinta edizione del cinema all’aperto a Castello con tre proiezioni: • Ralph Spaccatutto il 12 luglio; • Una serie di sfortunati eventi il 19 luglio; • Saving Mr. Banks il 26 luglio. Evento, nato dalla collaborazione dell’Ass. “Cartabianca”, l’Ass. “Quelli del lunedì di Castello” e l’amministrazione comunale, che ha registrato una buona presenza di pubblico e ha visto il cambio della “location”: non più Piazza del Costo ma i locali della Parrocchia, lo spazio adiacente il campetto in erba.

LA CORALE CHE PASSIONE! Nella serata di Mercoledì 11 Luglio, presso la chiesa di Castello, si è svolto un concerto di altissimo livello, all’interno della manifestazione della coralità internazionale “Vallata d’Alpone”, festival corale Verona Garda Estate. L’apertura, come consuetudine, è toccata ai padroni di casa, il coro “El Biron”, a seguire le voci meravigliose dei ragazzi della scuola di canto Cantate Domino, di nazionalità belga e per concludere il coro sardo Cantos e Melodias. Nel finale della serata i tre cori uniti, ci hanno fatto vibrare l’anima con l’esecuzione de “ Signore delle cime”, dimostrandoci come il canto sia un elemento culturale che lega tutti i popoli con semplicità.

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BORSE DI STUDIO Il Comune di S. Giovanni Ilarione bandisce un concorso per complessive n. 3 Borse di studio del valore di € 500,00 cadauna da assegnare agli studenti che a conclusione dell’anno scolastico 2017/2018 abbiano riportato una votazione non inferiore a 95/100 agli esami di maturità e proseguono gli studi universitari. Le modalità di assegnazione delle borse di studio, i requisiti e il modulo della domanda da presentare al nostro Comune entro le ore 12.30 del 31/10/2018 sono disponibili sui rispettivi canali social e sull’APP MUNICIPIUM. UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO Anche quest’anno prenderà il via L’Università del Tempo Libero, il giorno 17 ottobre alle ore 15 presso la sala civica Rumor si terrà la giornata di apertura con presentazione del programma. Vi aspettiamo numerosi. PERICOLO SMARTPHONE Nel mese di ottobre si terrà la presentazione del libro “Pericolo smartphone” del Professor Pier Paolo Frigotto con il quale affronteremo questa importante tematica. RESTYLING BIBLIOTECA Grazie alla buona volontà e alla cooperazione di generosi volontari, siamo riusciti in breve tempo a dare un nuovo look alla nostra piccola biblioteca. Abbiamo trascorso venerdì sera a spostare libri ed interi fine settimana a smontare e rimontare scaffalature, così da rinnovare la disposizione della biblioteca per renderla più accogliente e fruibile, riuscendo a creare anche più spazi per i numerosi ragazzi che utilizzano la biblioteca per studiare .

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Un ringraziamento speciale va all’associazione AVIS che ha dato un contributo economico, grazie al quale si sono potuti sistemare tavoli e postazioni studio. Un ultimo ma non meno importante ringraziamento va ai ragazzi della sala studio, Luca Vicentini in primis, che hanno contribuito alla buona riuscita di questo progetto. NUOVE COLTURE: IL NOCCIOLO Come annunciato durante il convegno del 14 Maggio “Nuove Colture: Il Nocciolo”, Giovedì 9 Agosto l’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco e l’azienda florovivaistica Bevilacqua ,con la partecipazione dell’Amministrazione di Vestenanova, hanno organizzato la visita all’Azienda Agricola F.lli Durando, di Portacomaro (ASTI). Azienda specializzata nella coltivazione e trasformazione della nocciola. Alla visita hanno partecipato un folto gruppo di Agricoltori di San Giovanni Ilarione e anche agricoltori dei paesi vicini e delle valli di Chiampo ed Illasi. La visita, oltre che per la competenza dei F.lli Durando, è stata utile per verificare sul campo come avviene la piantumazione, la coltivazione ed anche la trasformazione delle nocciole. Un ringraziamento va anche ai vari sponsor con in primis la Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova, Sartori Agricola, Sipcam Italia, Officina Apone.

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CINGHIALI: PROBLEMA SERIO PER GLI AGRICOLTORI Il 12 luglio si è svolto un convegno sulla problematica dei cinghiali organizzato da Amministrazione e Coldiretti. Si è pensato di mettere in chiaro le regole che devono seguire i due gruppi di cinghialai e dal confronto, anche conflittuale fra cacciatori e agricoltori, è emerso che la questione non è di semplice soluzione. Le molte norme e le dovute attenzioni nell’utilizzo di armi potenti per la caccia comportano che nonostante gli importanti numeri di prelievi fatti (oltre 100 cinghiali), anche quest’anno il problema è in aumento. Purtroppo c’è la consapevolezza che si dovrà abituarsi a convivere e ciò significa anche spendere per difendersi e proteggere le colture. Chiudendo manteniamo l’invito a pensare che Coltivatori e Cacciatori devono seguire lo stesso obiettivo e quindi il dialogo iniziato debba continuare nel pieno rispetto dell’interesse principale della difesa delle produzioni agricole. NUOVA SUPERFICIE AL CAMPO DA TENNIS Da anni il Tennis Club San Giovanni Ilarione chiede di intervenire sulla superficie in cemento del campo n. 1; la stessa superficie è rovinata da crepe e scrostamenti. Ecco perché l’assessore Burato ha valutato e preventivato un intervento di posizionamento di una superficie sintetica polivalente (tennis, volley, calcetto, …) simile a quanto già in uso a Vestenanova. Su questa preventivazione iniziale si è deciso di chiedere l’intervento finanziario del BIM Adige guidato da Franco Rancan: lo stesso ha concesso un contributo di euro 25.000. Siamo quindi fiduciosi che si possa fare l’intervento entro alcuni mesi.

LA PAROLA ALLA MINORANZA

PER LA RINASCITA DEL TUO PAESE - LEGA NORD - CONCRETIZZIAMO

RICHIESTA ALL’AMMINISTRAZIONE:

INTERVENTO DI PREVENZIONE DEI RISCHI ALLUVIONALI Frane e alluvioni rappresentano un rischio sempre più rilevante ed espongono cittadini, beni e comunità ad un serio pericolo. La sicurezza della popolazione ed il risanamento del territorio devono rappresentare una priorità assoluta con opere mirate alla prevenzione del dissesto per scongiurare pericoli e rischi. Ci riferiamo, a tal riguardo, al nostro

torrente “ALPONE” ed alla “VALLE RANFANI” che oggi si trovano in una grave e precaria situazione che , in caso di straripamento, provocherebbe serie conseguenze per San Giovanni Ilarione. Questi corsi, a carattere torrentizio, possono trasformarsi, in breve tempo, in torrenti incontrollabili che potrebbero causare danni enormi, peraltro

già verificatesi. Non dobbiamo dimenticare l’esondazione della Valle Ranfani nell’agosto del 1945 che allagò, con una forza d’urto devastante, una parte del Paese e l’alluvione dell’Alpone nel 1930 e negli anni ’70... I lavori di bonifica fatti negli ultimi anni, volti a filtrare e trattenere l’acqua tramite anse, ostacoli e sostegni con rinforzi de-

gli argini, risultano vani se non si provvede poi periodicamente alla manutenzione con interventi di monitoraggio e mitigazione del rischio. Possiamo tutti verificare come la vegetazione abbia oggi coperto abbondantemente l’alveo di questi corsi con piante altissime e come la presenza di detriti impedisca il regolare deflusso dell’acqua, aumentando il rischio di possibili e pericolose esondazioni. Poiché riteniamo estremamente urgente un intervento al fine di prevenire eventuali eventi calamitosi, chiediamo all’Amministrazione Comunale di farsi portavoce e sollecitare chi di competenza per allontanare l’incubo di inondazioni, causate dal dissesto idrogeologico. A tal fine sarebbe proficua anche la collaborazione con i Comuni limitrofi per la pulizia significativa dell’alveo a monte ed a valle e la pulizia dei vari corsi d’acqua di minor portata, che confluiscono nell’Alpone . Esortiamo pertanto, sin d’ora, gli Amministratori ad attivarsi in tal senso, chiediamo una risposta concreta ed auspichiamo un sollecito e continuo interessamento per evitare situazioni di emergenza anche in futuro. Nadia Bevilacqua Lorenzo Gecchele

Marco Beltrame Davide Giovanni Creasi

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LAVORI ALLA SCUOLA DI CASTELLO

Nella prospettiva di mantenere il più possibile in ordine le nostre strutture scolastiche, come già fatto dalle precedenti amministrazioni, anche quella guidata dal sindaco Marcazzan ha posto in essere lavori di miglioramento delle scuole iniziando dalla “Cirillo Tonin” di Castello. I lavori riguardano in particolare alcune criticità che di seguito si elencano: • Adeguamento alla normativa vigente per il superamento delle barriere architettoniche mediante posizionamento di ascensore esterno; • Adeguamento igienico – sanitario mediante rifacimento completo dei servizi igienici; • Contenimento / risparmio energetico mediante sostituzione degli infissi dei lati Nord ed Ovest di vecchia data; • Rifacimento di tutto il rivestimento interno della mensa; • Sistemazione di vari altri piccoli particolari. L’intervento si è reso possibile grazie al contributo della Regione Veneto con

D.G.R. n. 29/INF del 01.08.2017 che ha stanziato la somma complessiva di € 100.000,00 a sostegno dei lavori pubblici di interesse locale di importo fino ad € 200.000,00 mediante D.G.R. n. 1160 del 11.11.2014 per la tipologia di intervento 3) costruzione, riabilitazione o rinnovo di edifici sociali , sanitari, funerari, educativi, culturali e di impianti sportivi; contributo del Consorzio BIM ADIGE guidato da Franco Rancan, con deliberazione del Consiglio Direttivo n. 63 del 22.11.2017 che ha concesso un contributo di € 25.800,00 per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. La valorizzazione delle nostre strutture e il loro mantenimento è obiettivo primario per garantire che i nostri ragazzi siano in ambienti sani ed in regola con le normative. A tal fine segnaliamo anche che da maggio 2018 la mensa è svolta in due turni per garantire il massimo della funzionalità: di ciò ringraziamo il personale docente e non che si è reso disponibile a tale modifica.

PRIMA TORNATA DI ASFALTI

Come tutti sappiamo gli asfalti del nostro comune non brillano per situazione di manutenzione. Per questo già a partire dal primo bilancio fatto da questa nuova amministrazione si sono stanziate importanti risorse per iniziare un percorso di rinnovamento e manutenzione dei punti più critici e maggiormente trafficati. Si è riusciti a fare un progetto per 172.000 euro individuando diverse strade da cui partire che elenchiamo: • Viale del Lavoro; Viale dell’Industria; Scandolaro – Chiampo (Vignaga); Colombara – Cerina. Piccoli tratti delle strade: Belui-Varizia; Bertini di Sotto;

Faegolo; Zamicheli-Bosco. Le situazioni critiche sono molte altre: una stima molto concreta parla di almeno altri 600 mila euro necessari. Cercheremo di stanziare annualmente risorse per gli asfalti. Inoltre stiamo approntando anche il miglioramento del servizio di chiusura delle buche che quest’anno a causa della primavera molto piovosa e dell’unico stradino che abbiamo non è stato all’altezza delle aspettative: ne siamo consapevoli. Vi chiediamo scusa del disagio e di contribuire a segnalare con l’APP MUNICIPIUM le eventuali nuove buche.

S. GIOV. IL. VERSO LA DIGITALIZZAZIONE Di recente il Comune di San Giovanni Ilarione ha aderito all’A.N.P.R. la banca dati nazionale nella quale confluiranno progressivamente le anagrafi comunali, grazie a questo nuovo servizio i nostri uffici comunali saranno più efficienti ed in comunicazione tra loro, con una forte semplificazione soprattutto per l’Ufficio Tributi; inoltre il nostro comune può ora rilasciare, già da Giugno 2018, le Carte d’identità in formato elettronico come introdotto dal Decreto Legge n. 78/2015. Abbiamo aderito alla Piattaforma SIOPE + , che prevede come indicato nella legge di Bilancio, l’obbligo di effettuare gli ordini degli incassi e dei pagamenti al proprio tesoriere o cassiere esclusivamente attraverso Ordinativi Pagamento e Incasso (OPI) e tramite l’infrastruttura

gestita dalla Banca d’Italia nell’ambito del servizio di tesoreria statale SIOPE+. E’ stata implementata anche la piattaforma PagoPA, che consente ai cittadini di effettuare pagamenti a favore del nostro Comune direttamente da casa. E’ possibile accedere anche ai nuovi servizi del nostro Comune tramite Identità Digitale (SPID) con la possibilità di effettuare richieste al nostro Comune stando seduti comodamente da casa, come ad esempio fare richieste di accesso agli atti, rinnovo documenti, rinnovo della tessera elettorale, richiesta utilizzo sale pubbliche e presentazione di pratiche al nostro comune; tutti servizi aggiuntivi che abbiamo voluto dare ai nostri dipendenti comunali e ad i nostri cittadini che ora saranno maggiormente agevolati.

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UNA RINNOVATA

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SAGRA DELLE CASTAGNE

La manifestazione della sagra delle Castagne del 2018 deve essere rinnovata in seguito all’applicazione di nuove e importanti norme. L’organizzatore “Pro Loco” deve essere l’unico soggetto responsabile dell’evento. C’è l’obbligo di redigere un piano di sicurezza ove saranno individuate e collocate tutte le strutture partecipanti con le relative dichiarazioni e guide di utilizzo e gestione. L’amministrazione comunale ha in carico il piano di sicurezza del Luna Park e ciò comporta una diversa organizzazione degli spazi come fino ad oggi utilizzati. La legge impone, all’interno delle manifestazioni, una serie di misure di security e safety che, fra le altre cose, prevedono: • L’area di installazioni delle strutture sia facilmente raggiungibili dai mezzi di soccorso, attraverso strade e percorsi aventi le seguenti caratteristiche minime • larghezza 3.5 mt; altezza libera 4 mt; raggio di curvatura 13 mt; pendenza non superiore al 10%. • E’ altresì necessario garantire l’accesso ai mezzi di soccorso sanitari, ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine a tutti gli edifici presenti nell’area dell’evento. • Gli impianti elettrici devono essere progettati, realizzati e installati secondo la regola dell’arte e certificati con idoneo “Certificato di regolare esecuzione dell’impianto elettrico secondo la Legge 37/2008”; • Gli impianti di utilizzazione del gas, sia temporanei che fissi di nuova realizzazione, dovranno essere progettati da apposito professionista abilitato (perito industriale od ingegnere iscritto al rispettivo albo), tenendo conto dei requisiti minimi normativi, mentre saranno realizzati, prima dell’inizio della manifestazione, da ditta installatrice che a fine lavori rilascerà la dichiarazione di conformità (art. 7 D.M. 37/08); • Il quantitativo massimo delle bombole in uso di GPL deve essere pari a 4 bombole / 125 Kg; • Durante la manifestazione dovranno essere sempre presenti e accessibili un numero adeguato di presidi di protezione attiva antincendio, quali gli estintori; • Durante la manifestazione devono essere messi a disposizione servizi igie-

nici in numero adeguato; • L’area dovrà essere servita da idonei contenitori per la raccolta dei rifiuti; la raccolta dei rifiuti od il successivo deposito dovrà essere differenziato; • L’attività di somministrazione bevande e alimenti deve essere comunicata al Dipartimento di Prevenzione, a mezzo del Servizio SUAP-tramite SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività); • In tutte le manifestazioni è previsto un servizio interno di vigilanza che dovrà essere effettuato da personale idoneo ed addestrato, ovvero dagli addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze in possesso di attestato, rilasciato dal Comando VV.F. per rischio medio o elevato. A fronte di queste ed altre inderogabili norme, l’amministrazione comunale ha deciso di modificare l’impostazione e distribuzione della Sagra delle Castagne come segue: • Lasciare libero da bancarelle / attrazioni / stand il suolo pubblico stradale in quanto indispensabile per eventuale passaggio di mezzi di soccorso anche di grandi dimensioni come VV.FF.; • Destinazione in esclusiva degli spazi per la manifestazione all’ente organizzatore Pro Loco di San Giovanni Ilarione. Tale organizzatore favorirà l’inserimento delle Associazioni e dei privati, dando spazio prima a quelle/i del paese, nelle piazze a lui destinate. (Questo cambiamento favorirà sicuramente la visibilità e il lavoro di tali soggetti che a loro volta dovranno contribuire alla spesa sostenuta dall’organizzatore Pro Loco). • Per i privati che non volessero partecipare all’interno delle piazze assegnate alla Pro Loco gli stessi potranno richiedere uno spazio pubblico presso il comune, piazza A. Moro; • Si comunica che durante tutto lo svolgimento dell’evento non sarà possibile creare eventi privati nel capoluogo in quanto si verrebbe a creare una criticità per la sicurezza della manifestazione. L’amministrazione comunale si auspica la collaborazione di tutti per la buona riuscita della ottantratreesima edizione della Sagra delle Castagne mettendo al primo posto la sicurezza, le associazioni e le attività produttive del territorio.

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INSIEME SI PUÒ!

QUANDO LA FESTA DIVENTA SOLIDARIETÀ

Don Federico Marcazzan e suor Cornelia Marcazzan hanno festeggiato insieme, il 12 agosto scorso, i cinquant’anni di sacerdozio e di professione religiosa con un’unica S. Messa nella chiesa di Castello. I due cugini svolgono il loro servizio nella Chiesa dal lontano 1968: il primo come sacerdote diocesano in varie parrocchie della diocesi, la seconda come suora della congregazione Apostole del Sacro Cuore di Gesù. La parrocchia li ha omaggiati con una targa ricordo, mentre nel pomeriggio una grande tavolata ai Marcazzani al Motto ha riunito parenti e amici comuni in un pranzo gioioso e partecipato.

PUNTO PRELIEVI A SAN GIOVANNI ILARIONE ANTEAS - Amministrazione Comunale Ospedale Fra Castoro di San Bonifacio Quando il punto prelievi a San Giovanni Ilarione è iniziato (dicembre 2017) ha avuto delle difficoltà organizzative e strategiche, che non dipendevano dai volontari bensì dalla scarsa fiducia che l’iniziativa riscuoteva per la novità che rappresentava. Dopo 8 mesi di attività però siamo fieri di fornire dei dati certi ed esperienze di vita con i pazienti che frequentano il punto prelievi. La media dei prelievi fatti da pazienti esenti ticket ogni giovedì sono 22, che moltiplicati per i giovedì degli 8 mesi ammontano in totale a 704 prelievi. Queste persone non hanno dovuto spostarsi a San Bonifacio, con le relative conseguenze in fatto di comodità, di minor traffico in vallata, di minor coinvolgimento di accompagnatori e di altre persone assistenti. Inoltre, presso il centro hanno avuto un incoraggiamento dai volontari, una battuta spiritosa, un supporto morale, una chiacchierata per sfogarsi della loro malattia e soprattutto sono stati accolti con un sorriso sulle labbra da chi opera come volontario. Dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale per l’appoggio che ci ha dato credendo nel buon esito del progetto. Un grazie va al personale volontario, che alternandosi a turno è sempre presente e ben preparato, e disponibile ogni giovedì mattina a donare un po’ del proprio tempo a chi ne ha più bisogno.

Associazione ANTEAS: NON SOLO ASSISTENZA MA ANCHE DIVERTIMENTO L’Ass. ANTEAS, grazie all’impegno dei propri volontari, propone diverse attività: fra queste una delle più interessanti è sicuramente quella del ballo, che si svolge il sabato sera durante il periodo estivo. E’ riservato ai tesserati, ma con questo termine si vuole comprendere tutti coloro che si impegnano insieme nelle varie attività condividendo l’unico scopo dell’Associazione, che è quello di fare gruppo, di fare le cose insieme. Infatti, durante queste serate oltre che ballare, si parla un po’ di tutto, si condividono opinioni, si parla di fatti di cronaca e di politica, si scambiano le proprie difficoltà giornaliere e tanto altro. Io dico sempre, non è competitività, bensì amicizia, aggregazione, salute e tanto divertimento. Pur non essendo una scuola di ballo, chi vuole imparare a ballare può contattare Claudia al 3356180364, sia ballo liscio che di gruppo: tutto si svolge presso la nostra sede all’interno degli impianti sportivi. Ci sarebbero tante persone da ringraziare, ma ognuno di noi dona il proprio tempo senza chiedere ringraziamenti. Augusto Gambaretto, responsabile ANTEAS

Per il secondo anno consecutivo il 4 agosto scorso si è celebrata a Castello, negli impianti parrocchiali, la serata di solidarietà “Insieme si può”, il cui incasso è andato interamente a favore di tre associazioni operanti nel territorio: “Solidarietà è…” di suor Paola Pellanda, che opera in Brasile a favore dei bambini di strada; “Casa Hogar” di Padre Luciano Costalunga che ospita bambini e ragazzi in difficoltà di Caracas (Venezuela); il Centro Aiuto Vita di San Giovanni Ilarione. Un grazie a tutti i partecipanti, in particolare al gruppo di sommelier “Amici del vino Valdalpone” e ai tanti volontari che si sono adoperati per l’iniziativa. Per l’occasione Mario Fochesato, uno dei tre rappresentanti delle associazioni (gli altri erano Raffaele Beltrame e Daniele Pasquino) ha composto una poesia che sintetizza gli scopi dell’iniziativa.

In un giorno d’estate nel cammino della vita, come eco, da lontano, una voce s’è sentita. Dal sentiero ripido di montagna, vedi l’oceano di sofferenza, sulle nuvole nessuno s’è seduto la tavola d’un pane non dev’essere senza. Più in alto si sale più cammini sulla roccia, scopri un candido fiore che vive di una sola goccia. L’immenso oceano ed il mare è salato: l’uomo che beve l’acqua dolce non s’è mai ubriacato. Questo pianeta è un Paradiso, solo se è condiviso, adesso altro non ho! Insieme si può! Mario Fochesato

ADELINA MARCHETTO, OVVERO L’AMORE PER PADRE IGNAZIO BESCHIN E’ appena scomparsa nel mese di giugno u.s., ma ha voluto lasciare un grande messaggio. Sposata con Augusto Andriolo, dai Potacci, Adelina Marchetto si è sempre proclamata grande devota del venerabile francescano padre Ignazio Beschin, nato proprio in quella contrada nel 1880 ed attualmente in odore di santità. In suo onore è stata la promotrice della festa che ogni anno si svolge il 26 agosto, giorno del compleanno del venerato francescano. Animata da autentico spirito religioso, ha voluto tenere in alto e a portare avanti il ricordo di padre Ignazio, riunendo le famiglie dei Potacci in un gruppo organico, in cui ognuna si divide i compiti per portare avanti in maniera imperitura la memoria dell’illustre personaggio ivi nato. A Lui si è sempre rivolta con fiducia nella preghiera e da lui ha sempre ottenuto ristoro e sollievo, nei momenti bui della

malattia, nei momenti tristi per la morte prematura del marito, nelle difficoltà della famiglia. Anche quest’anno la festa di padre Ignazio Beschin si è svolta in maniera partecipata, sentita, nello spirito che Adelina ha sempre voluto, con una massiccia partecipazione di gente attenta e silenziosa, partecipe di questo momento particolare di grazia. Adelina ha lasciato un’impronta indelebile nella zona, affidando alla famiglia un messaggio di amore, di speranza e di fiducia, alla comunità un ricordo di pace e serenità, a tutti la fiducia nell’avvenire, senza lasciarsi mai abbattere dalle avversità e dalle vicissitudini della vita, perché anche nelle avversità e nella malattia si deve sempre leggere il messaggio di Dio. Nel suo anonimato ha dato tutta se stessa per gli altri. Una grande testimonianza. Grazie Adelina. Gianni Sartori

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RICORDANDO VALENTINO POSENATO

Lunedì 9 Luglio 2018 ci ha lasciati il nostro Valentino Posenato. Nostro perché per noi ex allievi Don Bosco lui era davvero come un familiare. Si è spento pochi giorni prima di compiere 80 anni e se ne è andato in punta di piedi senza fare rumore, come si suol dire, ma Valente, come tutti lo chiamavano, ha lasciato delle grandi impronte dove è passato. Instancabile lavoratore ovunque ha operato; affettuoso e premuroso come marito, come padre e nonno nella sua famiglia. Ma non meno importante è la sua impronta di exallievo che ha tracciato per tutti noi. Egli aveva una vera devozione per San Giovanni Bosco, autentico faro della sua vita di credente. Fino agli ultimi istanti della sua vita terrena infatti ha avuto il pensiero rivolto a lui, al monumento dedicato a Don Bosco dove ha collaborato nella cura e pulizia del parco, e ad ogni ricorrenza dei salesiani e degli ex-allievi. Grazie Valente, il tuo esempio rimarrà per sempre nei ricordi della nostra comunità. Claudio Gambaretto

“LA NONNITÀ. Testimonianze e ricerche” Il libro, curato da Mario Gecchele, indaga sul mondo dei nonni del XXI secolo

“Ma che bello diventare nonni!”: potrebbe essere questo, in sintesi, il messaggio che esce dall’ultima fatica di Mario Gecchele, curatore di una pubblicazione agile e briosa nella lettura che raccoglie, nella prima parte, testimonianze dirette di persone che sono diventate nonne (fra cui, piacevolissima, quella dello stesso curatore), mettendo a disposizione dei lettori la loro esperienza. La seconda parte è invece arricchita dai risultati di due indagini, condotte a distanza di vent’anni l’una dall’altra (1993 e 2012), sulle modalità di approccio alla nonnità e sul rapporto nonni-nipoti rilevate su di un campione di oltre 1.200 nonni e nonne. Ne esce un quadro complessivo di grande interesse anche per i non addetti ai lavori, sia perché reso vivo e coinvolgente dai mille, piccoli “passi” quotidiani che i protagonisti ci offrono, sia perché la lettura “scientifica” dei dati riportati nelle ricerche aiutano a comprendere l’evolversi nel tempo di una figura divenuta, con i tempi che corrono, un supporto sempre più prezioso (se non addirittura indispensabile) per le famiglie odierne. Il testo, edito dalla QuiEdit, è sostenuto dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona ed è disponibile presso tutte le librerie qualificate. Dario Bruni

MEGLIO UNA O PIÙ LINGUE? E’ risaputo che stiamo vivendo nell’era della globalizzazione dove lingue e culture diverse sono mescolate tra loro; talvolta in armonia, talvolta in contrasto. In questa situazione può accadere, quindi, che alcuni bambini nascano esposti a più lingue e di conseguenza cresceranno bilingue o multilingue. Il fenomeno del bilinguismo è più complesso di quanto possa sembrare. Nel secolo scorso e nei primi anni 2000 si credeva che crescere circondati da più di una lingua potesse essere un pericolo e che potesse causare problemi linguistici, deficit mentali e crisi di identità. L’idea generale era quella che crescere bilingue comportasse un ritardo nell’acquisizione del linguaggio, una tendenza alla balbuzie ed effetti negativi sull’intelligenza della persona. Per fortuna, però, la scienza e la tecnologia hanno fatto grandi passi in avanti. Non vi è, infatti, nessuna prova che un bambino bilingue che inserisce parole di una lingua in una frase iniziata in un’altra o che passa velocemente da una lingua all’altra stia imparando le due lingue in maniera errata mescolandole tra loro. Come non vi è nessun riscontro scientifico del fatto che i bambini bilingue inizino sempre a parlare in ritardo rispetto ai monolingue perché si pensa che abbiano un “doppio lavoro” da portare a termine che richiede più tempo. Questi sono solo alcuni degli esempi dei tanti pregiudizi che si sono radicati nel tempo a causa della scarsa informazione. Si tratta prevalentemente di miti che necessitano di essere sfatati. Oggi crescere parlando più di una lingua può piuttosto comportare vantaggi economici, sociali e psicologici. Serena Aldegheri

FRUTTA SECCA E NOCCIOLO: OPPORTUNITÀ DI COLTIVAZIONE! Attorno alle vecchie case coloniche erano sempre presenti e coltivate piante di mandorlo, di noce e di nocciolo che, piacevolmente e grazie ai loro elevati valori nutrizionali, integravano pranzi e cene. L’Italia, peraltro, pur non soddisfacendo totalmente la richiesta, ha sempre vantato buone produzioni di frutta secca, sia al Nord e sia al Sud, con frutteti specializzati e con storiche ed affermate aziende commerciali, come “Besana Group”, “Noberasco”, “Madi Ventura”, “Eurocompany”, “Gruppo Borgnino”, “F.lli Damiano”. In questi ultimi anni, inoltre, i consumi di frutta secca degli italiani sono raddoppiati, avvicinandosi ai tre chilogrammi pro capite all’anno; questo, anche grazie alla diffusione di conoscenze sui benefici di un’alimentazione che includa, giornalmente, una porzione di noci, o nocciole, o mandorle. Un notevole contributo a questo maggior uso l’ha dato “Nucis Italia”, un’Associazione cui aderiscono quattordici tra le maggiori aziende italiane del settore frutta secca che, nel 2015 e nel 2016, ha realizzato due campagne d’informazione centrate sull’abbinamento “Frutta Secca & Dieta Mediterranea” e “Sport & Frutta Secca”, che coinvolse medici e nutrizionisti. Questo piano di comunicazione è stato programmato anche per il 2018 ed è incentrato sul raggiungimento di un consumo giornaliero pro capite di 30 grammi di frutta secca, che è la quantità consigliata dalla letteratura scientifica. Le noci e le nocciole, in effetti, sono ricche di antiossidanti e acidi grassi che fanno bene all’apparato circolatorio ed apportano sali minerali e vitamina E. Le mandorle sono utili per mantenere

forti e sani la pelle, i capelli e le unghie e rafforzano il sistema immunitario. I pistacchi contengono molte fibre, sali minerali ferro e vitamine del gruppo A e del gruppo B, mentre i pinoli sono preziose fonti di zinco, di potassio e di vitamina B12. Da parte di aziende agricole e gruppi industriali è sorta così una riflessione sull’opportunità di offrire maggiori possibilità di sviluppo alle coltivazioni di noci, di mandorle e soprattutto di nocciole, utilizzando le nuove conoscenze agronomiche, fitosanitarie e lo sviluppo della tecnologia, come gli impianti a media-alta densità, la raccolta meccanica e la microirrigazione, così da conseguire rese superiori alle attuali e con più elevati standard qualitativi. La Ferrero Italia, azienda alimentare dolciaria leader in Europa e nel Mondo con i suoi prodotti Nutella, Ferrero Rocher, Tic Tac, Kinder Sorpresa, si è così attivata lanciando il “Progetto nocciola Italia”, che mira a sviluppare una produzione di nocciole 100% italiane da inserire nelle sue linee produttive. Ora la superficie italiana investita alla coltivazione di noccioleti è di circa 70.0000 ettari di terreno, con una produzione media di nocciole in guscio di circa 110.000 tonnellate/anno. Il “Progetto nocciola Italia” si propone di valorizzare i territori agricoli italiani e di raggiungere entro il 2025 un incremento della superficie investita del 30%, superando così i 90.000 ettari e le circa 140.000 tonnellate di prodotto annuo. In Italia la prima regione italiana per produzione di nocciole è il Lazio, seguita da Campania, Piemonte e Sicilia. Abbiamo pure produzioni certificate a DOP e IGP, come la Nocciola Giffoni

IGP in Campania, la Tonda Gentile Romana DOP nel Lazio, la Tonda gentile Trilobata IGP in Piemonte e la nota Siciliana o Nostrale in Sicilia. Al momento l’Italia è il secondo produttore di nocciole a livello mondiale, con una quota di mercato di circa il 12% della produzione globale; prima è la Turchia, che rappresenta il 70% del mercato complessivo. L’Italia, però, ha un notevole potenziale di sviluppo sia al Nord sia al Sud; climi e terreni sono in grado di accogliere coltivazioni di eccellenti varietà di nocciolo, una pianta dal portamento cespuglioso, che appartiene alla famiglia delle Betulacee. I fusti del nocciolo sono alti e sottili ed arrivano ad altezze che vanno dai due ai quattro metri, ma sono in grado di raggiungere anche i sette metri. Il nocciolo, se lasciato allo stato naturale, ramifica dal basso e assume un tipico portamento arbustivo; dalla base poi si sviluppano in numero elevato polloni e succhioni. Come pianta, il nocciolo è generalmente molto rustico e si adatta bene un po’ ovunque, ma mal sopporta i terreni compatti e, peggio ancora, se hanno ristagni di umidità. Il nocciolo è pure sensibile alle brinate primaverili tardive e ai prolungati periodi di siccità, o di scarsità d’acqua: in questi casi si provoca la cascola dei frutti e la perdita delle foglie. Le varietà di nocciolo più diffuse sono: la “Tonda di Giffoni”, “Tonda Romana”; “Tonda Gentile delle Langhe”, cui però si devono abbinare specifici impollinatori. Per un impianto di noccioleto i terreni vanno già predisposti in agosto, eseguendo un’aratura profonda di

circa trenta centimetri e interrandovi una concimazione di fondo di 250-300 q/ha di letame maturo. La messa a dimora delle piante può avvenire tra novembre e marzo, utilizzando astoni di uno o due anni, a radice nuda. I sesti d’impianto più utilizzati sono 6 m x 4 m, con 413 piante /ha; 6 m x 5 m, con 333 piante /ha; 5 m x 5 m, con 400 piante/ha; 5 m x 4 m, con 500 piante /ha. Le piantine vanno inserite nella buca, ma senza interrare il colletto, per evitare la produzione di polloni. Per evitare danni alle giovani piante, non va attuata la concimazione diretta nelle buche. Il nocciolo inizia a produrre frutti dopo circa quattro anni e la mantiene anche per più di quaranta, con una produzione di nocciole che varia da un minimo di 1-2 q.li/ha di prodotto secco con guscio a oltre 20 q.li/ha. La raccolta delle nocciole va eseguita tra agosto e settembre. Il costo d’impianto di un noccioleto si aggira sui settemila Euro a ettaro. Il nocciolo è una delle piante predilette dal tartufo bianco e nero. Enzo Gambin Direttore AIPO

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CROCE DEI BERTINI

Segno di devozione e incontro

Primo sabato del mese di agosto, puntualmente ormai da piùi 25 anni, si svolge la festa alla croce dei Bertini, una ridente località del paese che dalla sua felice posizione abbraccia l’intera vallata. Meticolosamente organizzata dal gruppo dei residenti, ha avuto momenti di profonda intensità e di partecipazione. Più di cento persone si sono strette ai piedi della bella croce monumentale, voluta espressamente dagli abitanti della zona come segno di devozione e di appartenenza, come atto di fede tangibile e di partecipazione. Alla Santa Messa, celebrata dal nostro scoppiettante don Efrem Gobbo,hanno assistito devote e partecipi persone di tutte le età. Tutti hanno voluto esserci, per partecipare a questo momento di fede e di amicizia. Il celebrante ha fatto presente l’importanza e la necessità, in questo mondo di corsa affannosa, di fermarci, interrogarci chi siamo e verso quali traguardi ci dirigiamo, di riscoprire ancora la vera essenza dell’uomo alla ricerca della autentica felicità nel proprio Creatore, a condividere l’amicizia e la solidarietà con tutti. Il coro “El Biron”, in formato ridotto, ha animato la funzione, con canti della messa. Poi, rimosso l’altare da campo, tutti insieme a godere di quello che viene chiamato “rinfresco”, ma che nulla ha da invidiare ad una abbondante cena.. Sono lontane le preoccupazioni, le ansie quotidiane, ognuno ritrova se stesso e vive un attimo di spensieratezza e serenità. Al momento del commiato un saluto ed un grazie a un Rappresentante organizzatore per il clima di amicizia, l’accoglienza e per l’abbondanza. Siamo tornati a casa contenti ed arricchiti dei valori dell’amicizia e della solidarietà. Gianni Sartori

LO SPORT PROTAGONISTA A CASTELLO

Anche quest’anno lo sport è stato protagonista nelle giornate di questa calda estate di Castello con i tornei organizzati dalla parrocchia col patrocinio di AIDO e AVIS. Per la prima volta è stato promosso un torneo di calcio-tennis, sport giocato con rete da tennis, ma con piedi e testa come nel calcio. Domenica 24 giugno, durante la Sagra delle Ciliegie, 10 squadre si sono affrontate, in 2 gironi, con grande entusiasmo sia dei giocatori sia degli spettatori. I MARVEL, squadra di Montecchia, si sono aggiudicati la prima edizione. Domenica 1 luglio protagonista è stato il volley con la 4^ edizione dell’Ariele in Volley, che da due anni si gioca in versione “green” sul campetto d’erba sotto la chiesa. Ben 13 squadre partecipanti, circa 60 atleti, che dalla mattina alla sera, sotto il sole, ma ristorati dalle “ariele” di Castello, si sono contesi la vittoria, arrisa poi a “I SENZA NOME” di Tregnago. Anche quest’anno, inoltre, si è svolto il torneo di calcetto “MEMORIAL DOMENICO ROSSETTO”, arrivato alla sua 24^ edizione. Sul campetto di erba, sotto la chiesa, dal 9 al 28 luglio, 5 squadre si sono scontrate in un unico girone: La vittoria è andata alla squadra di Castelvero gli ONE STAY, 1° premio offerto dall’associazione AIDO. Al termine della finale, giocata il sabato 28 luglio, cena in compagnia per tutti con musica e fantastica lotteria, con il 1° premio offerto dall’associazione AVIS. Lucia Burato

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Teresa Marcazzan, The daughters of St Paul in Africa 1858-2015, Paulines Publications Africa Al già nutrito elenco dei libri scritti da nostri concittadini dobbiamo ultimamente aggiungere quello di suor Teresa Marcazzan, che testimonia quasi sessant’anni di presenza in Africa da parte delle suore di S. Paolo. Il sostanzioso volumetto di 350 pagine, per ora scritto solo in inglese, ripercorre il progressivo espandersi di un’attività di evangelizzazione, svolta soprattutto nel campo dell’editoria, che dall’iniziale presenza in Congo ha interessato successivamente Uganda, Mozambico, Tanzania, Nigeria, Kenya, Madagascar, Zambia, Costa d’Avorio, Angola, Sud Africa, Sud Sudan, Malawi e, nel 2017, il Ghana. Le Edizioni Paoline africane hanno così visto la pubblicazione di circa 1.800 titoli, sia nelle lingue tradizionalmente più parlate nel mondo (inglese, francese, spagnolo ecc.) sia nelle lingue locali, a testimonianza di un impegno costante e competente a servizio del vangelo e per il bene delle popolazioni africane.

IL NOSTRO PAESELLO Caro paesello tra colline ridenti noi siamo bambini davvero contenti perché ti trasformi in ogni stagione colmandoci il cuore di tanta emozione. La montagna è la tua corona la porti sul capo e proprio ti dona, il torrente serpeggia nella tua vallata portando con sé la nostra risata. In primavera rallegri le nostre vite con delicate note fiorite e i nostri occhi rimangono stupiti dai ciliegi di bianco vestiti. L’ estate è un concerto di uccellini, un tripudio di colori nei giardini, un mormorio di ruscelli nei boschi rigogliosi, uno spettacolo di tramonti meravigliosi. Quando l’autunno bussa alla porta con sé tiene una grande sporta piena di frutti, funghi, zucche aranciate e colora i castagni di tinte dorate. In inverno poi la natura stanca, sotto una soffice coltre bianca, in silenzio si mette a dormire per ritrovare le forze e rifiorire. Caro paesello sei la nostra casa accogliente dove vivere in pace con tutta la gente. Classe 5^ Scuola primaria A. Stefani

TERESA E PIETRO FESTEGGIANO A BOLCA IL 50° DI MATRIMONIO Nella chiesa di Bolca nella quale 50 anni fa, precisamente il 17 febbraio 1968, si unirono in matrimonio Pietro Maporti e Teresa Presa, il 18 febbraio scorso hanno festeggiato i primi 50 anni di matrimonio Alla cerimonia religiosa, celebrata dal rev. Parroco di Vestenanova, era presente tutta la famiglia: le figlie Luciana, Laura, Daniela e Lucia con i rispettivi mariti ed i 6 nipoti. Dopo la cerimonia religiosa è seguito un doveroso momento conviviale. La redazione porge agli sposi le sue felicitazioni per l’importante traguardo raggiunto. Angelo Pandolfo

PROGETTO BENESSERE GLOBALE Da Settembre parte in Val d’Alpone il “Progetto Benessere Globale” che è rivolto a tutte le persone di tutte le età. L’idea del Progetto è nata per offrire un servizio completo da parte di Professionisti del territorio per il territorio. Siamo Dott.ssa Lisa Costa e il personal trainer Davide Trevisan e viviamo a Montecchia. Abbiamo ideato il progetto fondendo le nostre conoscenze e professionalità per promuovere benessere e uno stile di vita sano. Collabora con noi al progetto la Dott.ssa Silvia Grasso con cui condividiamo l’amore per il nostro lavoro e la visione di promozione del benessere. Saranno offerti percorsi di attività motoria per ogni esigenza ed età. Ginnastica pre- post parto per accompagnare le future mamme in questo viaggio attraverso il giusto movimento e ascolto del proprio corpo con Silvia e le neo-mamme. Tonificazione con Davide per riprendere in modo graduale l’attività fisica. Per i bambini dai 4 ai 7 anni giochi di movimento e scoperta con Lisa o Davide, per educare i bambini al movimento attraverso il gioco e la scoperta delle proprie capacità in relazione con gli altri e per i bambini dagli 8 ai 12 anni l’avviamento allo sport con Davide per continuare il percorso con attività all’aperto di gioco e moviment. Per gli adulti Lisa propone il suo innovativo metodo Rebalance nei corsi: Rebalance Bruciagrassi, Rebalance Posturale e Rebalance Mentale. Ogni lezione offre un allenamento a 360° ma che nei 3 diversi corsi ha degli obiettivi principali: il riequilibrio della forma fisica, della postura e del rilassamento della mente. Per gli uomini e le donne che cercano invece un allenamento più funzionale e intenso viene proposto da Davide il corso OCR cross training, mentre Silvia proporrà corsi di Ginnastica Posturale dolce e di mantenimento oppure in piccoli gruppi per patologie specifiche, sia per ragazzi che per adulti. Tutti i corsi saranno svolti nei paesi della Val d’Alpone: Montecchia di Crosara, Roncà, S.Giovanni Ilarione e da quest’anno anche a Vestenanova. Durante l’anno saranno inoltre proposti incontri informativi su diverse tematiche come: alimentazione, patologie, postura e altri argomenti relativi ad uno stile di vita sano. Se vuoi conoscere meglio le nostre proposte visita il sito www.benessereglobale.pro/ percorsi oppure se hai delle esigenze particolari, problematiche fisiche o patologie scrivici o chiamaci e troveremo insieme la soluzione migliore per il tuo percorso di benessere. Lisa 3407705932 o Davide 3334129230. D.ssa Lisa Costa


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CONSIGLI DI LETTURA... Don DeLillo, COSMOPOLIS, 2003, Einaudi Aprile 2000. Mattina sull’East River. Il giovane miliardario Eric Packer esce dal suo lussuoso attico a tre piani e sale sulla limousine bianca per andare a tagliarsi i capelli a Hell’s Kitchen. È l’inizio di un viaggio lungo un giorno che lo porterà ad attraversare Manhattan per andare incontro al proprio destino. Durante il tragitto Packer, ossessionato da una folle scommessa finanziaria contro lo yen e da un’oscura «minaccia attendibile» alla sua incolumità, incontra gli uomini e le donne della sua vita sullo sfondo di scenari di volta in volta erotici, tragici, enigmatici. Con un vivace alternarsi di situazioni metafisiche e ironiche, dove il tempo subisce un’accelerazione e il presente finisce per confondersi con il futuro, Don DeLillo dimostra di saper descrivere il mondo contemporaneo con una profondità che sfiora la premonizione. Joël Dicker, LA VERITÀ SUL CASO HARRY QUEBERT, 2012, Bompiani Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazze viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, poco fuori Aurora. Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent’anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo. Zygmunt Bauman, PAURA LIQUIDA, 2006, Laterza Credevamo che nella modernità saremmo riusciti a lasciarci alle spalle le paure che avevano pervaso la vita in passato; credevamo che saremmo stati in grado di prendere il controllo della nostra esistenza. «Noi, uomini e donne che abitiamo la parte “sviluppata” del mondo (la più ricca, la più modernizzata), siamo oggettivamente le persone più al sicuro nella storia dell’umanità». Lo siamo contro le forze della natura, contro la debolezza congenita del nostro corpo, contro le aggressioni esterne. Eppure proprio noi che godiamo di sicurezza e comfort senza precedenti, viviamo in uno stato di costante allarme. Criminalità, stranieri, precarietà del lavoro, guerra al terrorismo: questo libro di Zygmunt Bauman, tra i più noti e influenti intellettuali, è un inventario delle nostre paure. È il tentativo di scoprirne le origini comuni, di esaminare i modi per disinnescarle e aprirci gli occhi sul compito con cui dobbiamo confrontarci se vogliamo che domani i nostri simili riemergano più forti e sicuri di quanto noi siamo mai stati. Julia Donaldson, Axel Scheffler, LA CHIOCCIOLINA E LA BALENA, 2015, Emme Edizioni Così, strisciando tra rocce e telline e guardando le navi sulle banchine, davanti al cielo e al mare profondo la chiocciolina sospira dicendo: “Che bello sarebbe poter navigare nel grande mondo, nel vasto mare!” Età di lettura: da 4 anni.

RIZOARTROSI La rizoartrosi è una malattia che colpisce l’articolazione trapezio-metacarpale localizzata alla base del pollice. Nella fase iniziale la malattia si manifesta con dolore nel punto in cui il pollice si articola con le altre ossa della mano. Il dolore in un primo tempo è lieve e saltuario ma viene accentuato coi movimenti che comportano torsione della mano (girare una chiave, aprire un barattolo ecc,). Con il passare del tempo il dolore aumenta di frequenza e di intensità fino a divenire cronico. Nei casi più gravi l’articolazione può presentare rigonfiamento e deformità. Data l’importanza del pollice nella funzione della mano il disturbo può diventare invalidante. La diagnosi è clinica ma il ricorso all’esame radiologico e a T.A.C. può dare indicazioni per il tipo di terapia da attuare. Nella prima fase la terapia prevede l’applicazione di un tutore statico che immobilizza l’articolazione. Si somministrano anche farmaci antiinfiammatori e si sottopone la mano a terapia fisica (ultrasuoni, roentgen-terapia, tecar-terapia ). In caso di insuccesso si ricorre a terapia chirurgica che prevede vari tipi di intervento: artroplastica ,artrodesi o artroprotesi . L’artroplastica comporta la ricostruzione dell’articolazione utilizzando tessuti del paziente prelevati in un altro punto del corpo. L’artrodesi (poco utilizzata) comporta il blocco totale dell’articolazione mediante l’inserimento di viti. La protesi si esegue sostituendo le due superfici dell’articolazione con materiale in metallo. Segue un periodo di riabilitazione di quaranta-ottanta giorni. Dott. Vincenzo Magnabosco

POLPETTONE di carne bianca INGREDIENTI per 6/8 persone ◆ Carne macinata di petto di pollo o tacchino gr 800 ◆ Ricotta 400 gr. ◆ 1 Uovo ◆ 3 cucchiai di formaggio grana grattugiato ◆ Pane grattugiato q.b. ◆ Prezzemolo tritato ◆ 1 cucchiaio di farina ◆ 3 Carote ◆ 3 Zucchine ◆ Sale ◆ Pancetta affumicata 150 gr. ◆ Olio di oliva q.b. PROCEDIMENTO Lavate e tagliate in piccoli quadrati le carote e le zucchine. Saltatele in una padella antiaderente con un filo d’olio per qualche minuto e lasciatele raffreddare. In una ciotola unite la carne macinata, la ricotta, il sale e l’uovo. Amalgamate un po’. Aggiungete il formaggio, il prezzemolo, la farina e le verdure saltate. Lavorate bene tutti gli ingredienti e formate due polpettoni dando loro una forma cilindrica, passateli nel pangrattato, avvolgeteli con la pancetta e legateli con lo spago. In un tegame scaldate l’olio e adagiate i polpettoni,rosolateli in tutti i lati rigirandoli delicatamente per evitare di romperli. Sfumateli con vino bianco o brodo, girateli e metteteli a cuocere in forno a 160 gradi per un’ora. Lasciateli raffreddare e tagliateli freddi. E’ un secondo piatto gustoso e delicato che può essere preparato con un giorno di anticipo. Ottimo tiepido ma anche servito freddo. In commercio troviamo vari “roll” già belli e pronti con la differenza che in questo sappiamo di sicuro cosa c’è dentro. Io l’ho preparato con carote e zucchine che potete sostituire con patate, piselli, fagiolini, pistacchi. Buon appetito! Luciana Damini

MARCIA TRA I CILIEGI – PRECISAZIONE

Nel numero di giugno 2018 è stato erroneamente riportato quanto segue: “Un ringraziamento, in particolare, va all’associazione Avis-Aido che assegna il «Trofeo Federico» in memoria di Federico Bellaria,” Va precisato che da 17 anni il trofeo “Federico”, istituito in memoria di Federico Bellaria, morto tragicamente in un incidente stradale, è offerto da Albino e Fabrizio Bellaria, rispettivamente papà e fratello di Federico. Ci scusiamo con i lettori e con i sig.ri Bellaria per l’errore.

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SCI CLUB e C.A.I.

IN CLASSE SULLA NEVE

PROGETTO SCI: OLTRE LA NEVE

SOTTO I RAGGI DEL SOLE

Quando il momento che si sta vivendo porta con sé gioia e mette ognuno nella condizione di sentirsi bene, nasce il desiderio che possa durare il più a lungo possibile. Nei genitori che hanno partecipato all’ultima giornata del progetto “SCI” questo sentimento si è manifestato con la proposta “dai che stasera ci troviamo a mangiare la pizza insieme!”. Si voleva che un momento così speciale non avesse termine e ci vuol coraggio dopo una giornata spesa con quasi 110 bambini da portare su e giù dalle piste o usata ad arrostire costine, salsicce e quant’altro per un numero di genitori difficile da contare. E’ la magia che crea il progetto SCI, che coinvolge ormai da 17 anni l’intera Scuola Primaria di Castello e che insegnanti e genitori non vogliono che sia intaccato per la validità che porta in sé. Ma andiamo con ordine. “In classe sulla neve” fa parte della progettualità della scuola media dell’Istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione da più di 30 anni e che, alcune insegnanti della scuola elementare, con un pizzico di azzardo, successivamente l’hanno proposto dapprima agli alunni di quinta e dopo qualche anno a tutto il plesso di Castello. Molti sono i valori che si vivono concretamente con questa esperienza, di carattere trasversale, che vanno ben oltre gli aspetti disciplinari e didattici della pratica scolastica quotidiana: l’autonomia; l’aiuto, il sostegno e l’incoraggiamento che i bambini sanno donarsi l’uno con l’altro; l’inclusione di tutti nel profondo rispetto di ognuno; la responsabilità e la cura nei confronti del proprio materiale e di quello noleggiato; il potenziamento dell’autostima e della fiducia in se stessi. Sono valori che si maturano anche con la vita di classe, ma con lo SCI hanno l’opportunità di essere sviluppati con una velocità strabiliante e soprattutto possono essere vissuti concretamente ad un livello elevato e sorprendente. Al ritorno ai ritmi della normalità, soprattutto negli alunni più fragili, è possibile constatare la ricaduta positiva sull’atteggiamento nei confronti della scuola. Importantissimo è l’apporto dei genitori che, alunni di 20/30 anni fa che hanno imparato a sciare a scuola, ora sono di aiuto ai loro figli, oltre che un efficace supporto all’intera organizzazione. E’ preziosissima la loro collaborazione, come pure quella degli esperti dello Sci Club. I bambini vengono accompagnati sulle piste, imparano ad utilizzare gli impianti di risalita, superano le prime difficoltà. Gli accompagnatori, con la loro grande attenzione e la pazienza, danno a tutti un’enorme sicurezza. I ragazzi hanno molta ammirazione verso le loro guide che magari conoscono nella vita di tutti i giorni, ma sulle piste, con loro hanno la possibilità di creare un rapporto del tutto particolare e significativo. Ci sono gli addetti alla festa dell’ultimo giorno: hanno un ruolo di aggregazione molto elevato. Sono organizzatissimi: si procurano griglie, salamelle e carni varie da cucinare alla piastra, inondando le piste con un profumo che fa invidia e stimola l’appetito di chiunque. Lavorano come matti, accolgono sempre tutti con il sorriso, non chiedono nulla, portano una ventata di gioia e, alla fine, raccolgono anche una cospicua somma da assegnare alla scuola. Ultimi, ma non per importanza, ci sono i genitori che si recano a vedere le conquiste dei loro figli, chiedendo permessi lavorativi o giornate di ferie: alcuni sbalorditi per i risultati raggiunti dai propri ragazzi, altri decisamente emozionati, tutti contenti. Quando la scuola si fa promotrice di un progetto, che via via affonda le radici nel territorio facendosi partecipazione, motivo di aggregazione, occasione per instaurare relazioni umane e sociali significative, ha raggiunto l’apice del suo compito e diventata parte integrante di una comunità educante.

Due grandi giornate per i ragazzi e gli accompagnatori dello Sci Club di San Giovanni Ilarione, due giornate bagnate dal sole e da immagini che resteranno sicuramente legate alla memoria di chi le ha vissute. Dapprima la funivia del Grostè, con un lungo e piacevole viaggio a sfiorare prati e boschi del Campiglio, ci ha accompagnato in quota, in un grande piazzale detritico, da dove partono molti degli itinerari più conosciuti del gruppo di Brenta, le dolomiti più occidentali. Una lunga fila di alpinisti in “erba” si è incamminata quindi lungo il dolce sentiero che, in un continuo saliscendi mai faticoso, accompagna al rifugio Tuckett, entrando in questo modo a diretto contatto con le verticali pareti che formano la parte settentrionale del gruppo. Ogni sguardo rappresenta una immagine diversa, dalle valli in basso, di un verde acceso e distese verso sud, alle aguzze vette che puntano dirette verso il cielo: particolari che solo le dolomiti sanno offrire cosi bene. L’arrivo al rifugio è stato salutato con grande gioia da tutti; fuori una cintura di montagne fanno da corona al rifugio, e come sfondo la evidente forcella innevata risponde al nome di bocchetta di Tuckett. Questo è il momento di accertare se lo zaino è stato fatto con attenzione, e come risposta alla domanda ecco uscire dai sacchi panini di ogni forma e tipo, uniti a bibite che assicurano risposta alla sete, che fatica e quota hanno procurato. Una dovuta pausa per gustare l’ambiente, e poi la discesa verso valle, a raggiungere lungo vari sentieri il parcheggio di Vallesinella. Alla sera grande accoglienza da parte della Famiglia Alpinistica, sottosezione del CAI di Verona, che con le loro strutture di campeggio da anni fa conoscere il vivere in montagna nel giusto equilibrio tra ambiente e natura ai tanti alpinisti che ne vogliano far esperienza. A tutto questo vanno doverosamente aggiunte la disponibilità e cortesia dei volontari, oltre alla tolleranza per la naturale esuberanza dei nostri ragazzi. Il giorno successivo la val di Genova, sempre in una giornata con meteo stupendo, si fa ammirare in tutto il suo splendore, tra boschi fitti e cascate molto estetiche, segno evidente della grande ricchezza d’acqua in questa zona. I ragazzi che fanno parte dell’attività estiva dello sci Club sono originari per buona parte del paese di San Giovanni, un numero consistente proviene da Monteforte d’Alpone e paesi limitrofi, segno evidente che l’interesse per la montagna non ha di certo confini. A tal proposito ritengo che per noi accompagnatori, nonostante vada considerato l’impegno costante, c’è motivo di grande soddisfazione, quando tra un raggio di sole, la costante parola di incoraggiamento e lo scorrere veloce delle nuvole, si guardano sorridere con piacere questi giovani possibili alpinisti del futuro. Mario Brighente

COMUNE DI SAN GIOVANNI ILARIONE - al 30/04/2018: Totale nati: Totale matrimoni: Totale morti:

12 3 11

Totale residenti maschi: Totale residenti femmine: Totale residenti: Totale famiglie:

2590 2478 5068 1865

Trimestrale di informazione e cultura. Se vuoi inviare il tuo contributo a L’Alpone utilizza c/c postale n. 15684376 intestato a: Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5. Coordinate bancarie Poste Italiane: IBAN: IT23 T076 0111 7000 0001 5684 376 Cod. BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco Via Risorgimento 3/C - San Giovanni Ilarione (VR) 347 2600161 - cavazzola@utenti.ilarione.it

Direttore responsabile: Emilio Garon Redazione: Dario Bruni, Lucia Burato, Luciana Damini, Lorenzo Gecchele, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, Giovanni Sartori, Alessandro Spadiliero.

Prestampa e stampa: Grafica Alpone srl Viale Del Lavoro, 90 - S. Giov. Ilarione (VR) tel. 045 6550833 - fax 045 6550221 grafica@graficaalpone.com

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Pubblicità: Franco Cavazzola (vedi contatti recapito)

POLISPORTIVA

Il giorno 2 agosto la Polisportiva Ilarione ha chiuso l’attività. Affiancherà fino a dicembre l’Assessore allo Sport nell’organizzazione delle attività sportive nelle palestre. Nel ringraziare i volontari che in questi anni si sono succeduti e impegnati per tenere vivo lo sport , ci auguriamo che nei prossimi anni la volontà di “fare qualcosa” per il bene del paese porti forze e volti nuovi a mettersi in gioco per dar vita ad una nuova Polisportiva. La redazione OFFERTE PER L’ALPONE Bar da Claudio S.Giov.Il. Castello Bar Trattoria Albaromatto Vestenanova Bellaria Albino e Fabrizio S.Giov.Il. Bellinato Ivana Vestenanova Beltrame Giannino S.Giov.Il. Bricca Florido S.Giov.Il. Cengia Luigina Montecchia di C. Cerato Elvira Vestenanova Cerato Giuseppina S.Giov.Il. Ciman Angelo Rita Sorgà Ciman Luigia San Bonifacio Coffele Giovanni S.Giov.Il. Cristofari Antonietta Montecchia di C. Da Ronco Maria Luisa Bolzano

Eleonora Di Wischek S.Giov.Il. Filipozzi Giuseppina Vestenanova Gaiga Luca S.Giov.Il. Galiotto Antonio Francia Governo Giovanna S.Giov.Il. Grolli Felice Vestenanova Gromeneda Palmina S.Giov.Il. Gugole Giancarla Vestenanova Lovatin Olga S.Giov.Il. Lovato Adelina Verona Lovato Agostino Carpi Mainente Benedetto Cattignano Marcazzan Giuseppe S.Giov.Il. Marcazzan Giuseppe S.Giov.Il. (Boarie)

Marcazzan Lidovina S.Giov.Il. Marcazzan Teresa Montecchia di C. Marchetto Franco S.Giov.Il. Marcigaglia Anna S.Giov.Il. Micheletto Vittorio S.Giov.Il. Panato Bruna S.Giov.Il. Pandian Maria S.Giov.Il. Perazzolo Lino Dolcè VR Pernigotto Laurent Francia Pozza Franco S.Giov.Il. Pozza Gino Montecchio Maggiore Rampo Angelina-Smutz Svizzera Rampo Mario S.Giov.Il. Rampo Rosetta-Votravers Svizzera

Ramponi Rita S.Giov.Il. Salgaro Vaccaro Annalisa Vestenanova Salgarolo Severina Roncà Sartori Antonietta Torino Sartori Cipriano Desenzano D.Garda Sartori Ines B. Francia Soprana Teresa Svizzera Sperotti Ermanno Trento Sperotti Giancarla S.Bonifacio Suman Giuseppe Padova Vanzo Luciano S.Giov.Il. Zanchi Luigi S.Giov.Il. Zandonà Silvio S.Giov.Il.


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