L'Alpone numero 3 2014

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l ’alpone

Autorizzazione del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 28 - Nr. 4 - Dicembre 2013 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane

Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 Luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50 % - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 29 - N. 3 - SETTEMBRE 2014 - Recapito a cura dell’ Ente Poste Italiane

www.ilarione.it

Saluto del Presidente Dopo il periodo estivo, molestato da un

tempo a dir poco bizzarro, che ha messo in crisi più di una manifestazione, rovinando serate e sagre che erano state preparate da mesi, ci avviamo ad affrontare l’autunno, che per noi ha nella Sagra delle Castagne il momento certamente più importante e caratterizzante. Vorrei fin d’ora dire un grazie sincero a quanti fra associazioni, gruppi di volontari e privati cittadini collaboreranno per la sua realizzazione, perché se il maltempo facesse ancora le bizze, come è accaduto nella prima parte di quest’anno, il nostro giudizio sul loro operato non cambierebbe di una virgola, perché sostenuto dalle migliori intenzioni. Ringrazio anche coloro che continuano a sostenere L’Alpone con le loro offerte, che diventano sempre più preziose per la sopravvivenza del giornale. Stiamo studiando alcune iniziative per rendere questo sostegno più efficace e concreto, ma è nostra intenzione prima di tutto far sì che L’Alpone sia e rimanga il giornale di tutti gli ilarionesi, e in questa direzione sta lavorando anche la redazione, che naturalmente ringrazio a nome vostro. Un invito, infine, a partecipare alle manifestazioni che vengono svolte in paese, che siano della Pro Loco o di altre associazioni: è il modo migliore per dire grazie a chi si dà da fare per il bene del proprio paese. Il Presidente della Pro Loco Franco Cavazzola

79° SAGRA DELLE CASTAGNE Giovedì 9 ottobre 2014 ore 21.00 - presso il Teatro Parrocchiale convegno sul tema "Prospettive Future sull'Agricoltura" Venerì 10 ottobre 2014 ore 21.00 - Piazza della Chiesa serata disco con NIGHTLIFE Radio Show Dj Alberto Ruffo e Dj Steven Smith Sabato 11 ottobre 2014 ore 16.00 - Ricevimento delle Autorità presso la sede municipale e sfilata con la banda G. Verdi ore 16.30 -visita agli stands della Mostra Artigianale in Piazza A. Moro ore 21.00 - Piazza della Chiesa Val d'Alpone in Movimento "Repino Dj/voice Sama/Gino Tambara" Domenica 12 ottobre 2014 ore 15.00 - Intrattenimento per bambini Radio Criceto - Battitura delle castagne nel castagneto con degustazione di "Polenta e Scopeton" ore 17.30 - Happy Hour con ricco buffet Ronketto DJ ore 21.00 - 3° San Giovanni in mostra Lunedì 13 ottobre 2014 ore 10.00 - Piazza A. Moro Dimostrazione pratica della lavorazione del formaggio ore 21.00 - Piazza della Chiesa Tour Stargate sotto le stelle Dj Morgan

Pro Loco | San Giovanni Ilarione

Anno 29 Nr. 3

Settembre 2014

L'ESTATE MORÌ PRESTO QUELL'ANNO Settanta anni fa, la guerra in casa

Si susseguono da quest’anno gli anniver- Un manifesto affisso nel comune di San le undici bare furono allineate una accanto sari legati alla Grande Guerra (100 anni fa l’inizio), ma anche, più sommessi, quelli legati al tragico 1944 (70 anni fa) che vide la recrudescenza della lotta civile fra partigiani da una parte e nazifascisti dall’altra. Agli inizi del 1943, ricorda don Antoniol parroco di Santa Caterina, “anche i nostri bravi soldati cominciano a tentennare. Solo i fascisti sono convinti della vittoria”. E così dopo la sconfitta in Russia, con la conseguente ritirata, eroica ma pur sempre ritirata, la guerra toccava direttamente l’Italia con lo sbarco alleato in Sicilia per arrivare al 25 luglio 1943 con la caduta di Mussolini, il governo Badoglio, la fuga del re e del governo al Sud e la costituzione della Repubblica di Salò. L’armistizio dell’8 settembre rivelava la debolezza e la divisione del Paese, che al Nord e al Centro diventava, come precisa il maresciallo Kesserling, “zona di guerra” e di conseguenza erano emanati “bandi” di presentazione alle armi per migliaia di giovani. In questo clima cominciano ad organizzarsi i primi gruppi di “ribelli“, poi partigiani, anche sui monti Lessini, uno dei quali, guidato da Marozin, detto Vero, si forma con sede nella zona di Bolca, in contrada Cracchi. La divisione Pasubio richiama molti giovani che non accettano di presentarsi e molti soldati ritornati dai vari fronti. Marozin e compagni perseguono il fine della liberazione dai nazifascisti, attaccando municipi dove distruggono gli elenchi dei possibili richiamati e, con un procedere abbastanza autonomo e temerario, sono autori di numerosi attacchi. Il giudizio sull’operato di Marozin è contraddittorio: da una parte gli si riconosce coraggio e spavalderia, dall’altra con la sua temerarietà e col suo non allineamento, almeno per i primi tempi, con i movimenti nazionali, gli si addebita gran parte delle ritorsioni che la Valle e dintorni dovettero soffrire da parte dei nazifascisti: cioè rastrellamenti, deportazioni, uccisioni, incendi di case e di stalle, soprattutto nel comune di Vestenanova.

Giovanni Ilarione il 29 giugno 1944, in occasione dello stanziamento di un reparto germanico nel paese, ammoniva che “saranno passati per le armi, per un raggio di tre chilometri dal luogo ove è avvenuto il fatto (anche il semplice ferimento di un soldato), tutti gli abitanti della zona e le abitazioni saranno tutte incendiate”. Leggi inumane, per questo dette leggi di guerra, che il comando nazifascista ha cercato di mettere in pratica nella calda estate del 1944. Gli attacchi e le rappresaglie si sono rincorsi in quei mesi. Nella primavera del 1944 si stanziano soldati nazifascisti in varie località con l’intento di ricercare i “disertori” e, attraverso numerosi rastrellamenti, non permettere il formarsi di bande ribelli. “I rastrellamenti - lasciò scritto don Luigi Caliaro prete di Durlo – finivano col prendere la forma di caccia all’uomo. Si ricercavano i renitenti alla leva, gli operai restii ad arruolarsi per il lavoro in Germania, si sparava senza alcun riguardo su ognuno che per paura accennasse a fuggire. Le popolazioni, inerme e indifese, erano spaventate, preoccupate per la sorte dei loro uomini e delle loro cose”. Se ai primi di giugno il gruppo di Marozin mise a segno alcuni colpi a Illasi, Chiampo, Crespadoro, Vestenanova con uccisioni e fucilazione di parecchi militi, lo scontro al Zovo del 9 e 13 giugno vide come conseguenza l’incendio della contrada e di quella di Brusaferri. Uno scontro, quello del Zovo, definito da Marozin, come “una delle pagine più belle del Partigianato italiano”. Nel luglio seguì un grande rastrellamento nelle valli d’Illasi, dell’Alpone e del Chiampo, con l’incendio delle chiese di Crespadoro e di San Pietro Mussolino e l’uccisione del parroco don Luigi Bevilacqua. Anche molte contrade di Vestenanova subirono la stessa sorte. “Io credo – scrive don Benetti parroco – che Vestenanova nella sua lunga storia non abbia mai visto passare per le sue strade convogli siffatti. Il locale della Casa del Fascio si tramutò in camera ardente e

all’altra”. Dopo i mesi terribili di giugno e luglio, il mese di agosto è ricordato per alcuni incontri fra le parti in lotta e per la ricerca di un accordo di tregua che fu raggiunto verso la fine del mese. Una tregua che si dimostrò precaria e breve, tanto che alcuni giorni dopo, in seguito ad un incontro-scontro fra tre partigiani e alcuni tedeschi sul ponte Facchin, il centro di Montecchia fu incendiato. La rappresaglia scattò domenica 3 settembre: “Ci fu un fuggi fuggi generale. Nel silenzio della notte si udivano spari di moschetto, di mitragliate, di bombe e di mortai che diffondevano intorno, un senso di terrore, una vicina lontana, infinita terribilità di morte!”: 35 case bruciate e alcune persone uccise. L’operazione Pauke (Timpano) scattata il 9 settembre, che prevedeva un vasto rastrellamento nei monti del Vicentino e del Veronese, produsse lo sbandamento e la dispersione della divisione Pasubio. L’inverno susseguente 1944-45, molto freddo, costrinse i partigiani a vivere nascosti nei boschi o a lavorare presso la Todt, in attesa che l’ultimo inverno, dopo il proclama di Alexander, passasse e lasciasse il posto, finalmente, alla primavera liberatrice. Se le ferite della guerra dal punto di vista economico furono in gran parte superate, grazie agli aiuti internazionali, all’intenso lavoro, alle entrate degli emigranti tanto che si arrivò a parlare di “miracolo italiano”, quelle più interne dell’uomo, cioè gli odi e le divisioni, accompagnarono il cammino della gente per lungo tempo. Lodevole è quindi ricordare questi anniversari che sembrano lontani nel tempo soprattutto per i più giovani, senza retorica, ribadendo come i valori di libertà, di giustizia, di tolleranza e di solidarietà siano alla base della democrazia, conquistata con duri sacrifici, in modo da esorcizzare la catastrofe di un ritorno a quel passato. Mario Gecchele

1944 - 2014: Il doloroso sentiero della memoria a Vestenanova Nel 70° anniversario delle rappresaglie

dei nazifascisti, Vestenanova ha ricordato i suoi morti e il sacrificio di tante famiglie distrutte dagli incendi delle loro case, delle stalle, del bestiame, dei loro risparmi e ricordi di una vita. Quel funesto 1944 presentava un bilancio terribile di morte e distruzione: 15 vittime civili e 5 contrade bruciate il 10 luglio, 4 vittime e 24 contrade incendiate il 12 e il 14 settembre, 3 vittime il 18 novembre. 22 morti innocenti e un paese distrutto nel 1944, altri 13 morti nel 1945 hanno fatto sì che a Vestenanova venisse conferita la medaglia di bronzo al valor militare, unico comune della provincia di Verona ad ottenere questo riconoscimento, oltre la medaglia

d’oro della città di Verona. Nel comune di Vestenanova e soprattutto nella zona di Cracchi erano presenti delle formazioni partigiane guidate dal comandante Giuseppe Marozin e la popolazione era sospettata di proteggere ed aiutare gli uomini nascosti nei boschi, che talora facevano delle incursioni e delle azioni di disturbo nel territorio. Ad ogni intervento partigiano faceva seguito una rappresaglia nazifascista contro la popolazione. Il parroco del tempo, Don Attilio Benetti, ha lasciato una straordinaria cronistoria degli eventi di cui è stato diretto testimone nel suo libro “Vestenanova nell’uragano”, [continua a pag. 2]

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33° RADUNO NAZIONALE DEI FANTI

gente vicentina che si era assiepata sui marciapiedi e applaudiva spontaneamente e vigorosamente, come a sottolineare il contributo la Fanteria ha portato alla storia Quest'anno il 33° Raduno Nazionale dei Fanti si è svolto L’Amministrazione Comunale diche Vestenanova della nostra Nazione e i valori che ancora persegue. quasi a casa! L'appuntamento eracon fissato a Vicenza, per il Gruppo Alpini, L’Associazione Fante, l’Associazione Arma Aeronautica e l’Associazione Nazionale Carabinieri domenica 1 giugno 2014. La sezione Fanti di S. Giov. Il. ha La giornata è proseguita col pranzo consumato nei colli risposto "Presente!", con un discreto numero di associati, Berici e si è conclusa a San Giovanni con uno spuntino e la alcuni accompagnati dalle proprie consorti. Il gruppo ha consueta bicchierata fatta in compagnia, perchè stare inraggiunto la città, addobbata a festa, in pullman. La sfilata sieme in armonia infonde sempre energia e voglia di fare! per le vie di Vicenza è stata veramente emozionante per la VESTENANOVA - Sabato19 luglio 2014 Il Direttivo numerosa e sentita partecipazione e per il sostegno della

ricorda

anniversario dal barbaro eccidio del 1944

Sentiero della Memoria Seconda Guerra Mondiale 1940/1945 - Vestenanova [Continuazione articolo-"1944-2014: Il doloroso sentiero della memoria a Vestenanova]

Lettera aperta ai lettori

BOLCA

MONTANARI

Con grande rammarico si prende atto che nessuno ha risposto all’invito di segnalare ini-

ziative che possano essere oggetto di interviste da parte dei componenti il gruppo redazionale del nostro giornale. Da circa venti anni la rubrica “L’intervista” è sempre stata collocata in seconda pagina e affidata, tranne poche eccezioni, allo scrivente con la seguente tematica di fondo: dimostrare che a San Giovanni Ilarione risulta ben radicata nei figli la scelta di seguire l’esempio dei loro padri nell’attività lavorativa. Con la nuova proposta si vorrebbe, invece, puntare sulla “qualità” allo scopo di individuare delle “eccellenze” sia sul piano operativo che su quello dell’approfondimento e della ricerca. Allo scopo di facilitare l’individuazione di “situazioni interessanti” sulla base delle quali impostare le interviste, viene ripubblicato anche parte del materiale già contenuto nel precedente numero del nostro giornale. Le categorie lavorative interessate saranno, in linea di massima, le seguenti: • Il mondo contadino: uva e vino… ciliegie e frutta…castagne e marroni… allevamenti… attività florovivaistica… • Attività produttive, esercenti e commercianti: industria e artigianato…negozi e botteghe… bar e ristoranti… agriturismo… • La voce della scuola… • Strutture e attività parrocchiali…scuola dell’infanzia paritaria, formazione catechistica… A.C.R., campi scuola… • Volontariato e impegno nel “sociale”…gruppo Alpini…servizio ambulanza… attività sportive giovanili… iniziative culturali…biblioteca comunale… • Gestione della “responsabilità sociale”… l’Amministrazione comunale e i servizi di competenza… • Ordine pubblico… carabinieri… polizia locale… • Protezione civile… • Racconti di vita... interessanti

LUISI

BRUSAFERRI

Cave del Manfrin

Monte Castellaro

PEZZATI

VESTENANOVA

dove scriveva “Bel sistema! I partigiani uccidono i tedeschi, e i tedeschi bruciano le case dei poveri innocenti”. Ore 15,30 E questo accadde il 10 luglio nella zona più ad est del paese, vicina al territorio diOreChi16,15 ampo, dove era stato ucciso un tedesco e lo stesso successe il 12 settembre nel centro Ore 17,00 della Villa di Vestenanova, quando furono bruciati il municipio, la scuola, l’ufficio Ore 18,00 postale e tutte le abitazioni e il 14 settembre con l’incendio di ben 22 contrade. Vestena in fiamme è un’immagine che rimane nel ricordo di molti abitanti della Vallata e soprattutto delle numerose persone di Veste-

in un’atmosfera di commozione e di rispet-

Programma: toso ossequio per gli innocenti trucidati.

Nellanella contrada Pezzati, cheaha Ritrovo contrada Luisi e partenza piedivisto per ben 8 ilmorti, SENTIERO MEMORIA. diDELLA cui tre ragazzi di 15 e 16 anni, il sindaco Edo Dalla Verde haescoperto Arrivo alla contrada Pezzati, scoprimento benedizione una lapide in ricordo delle vittime, fra le quali della lapide in ricordo degli otto morti. anche il nonno Mansueto Dalla Verde, Percorso lungo la cava del “Manfrin” e detto “Canova” per la sua bravura di scalle contrade Montanari e Brusaferri. pellino, che tanto ha lasciato della sua arte Arrivo alla contrada Luisi, celebrazione della S. Messa nella chiesa, nel campanile e nel paese di presieduta da Don Rino Massella, Cappellano Ass. Naz. Vestenanova. Una ha suonato il siAlpini VR e animata dal Corotromba “El Moreto”. lenzio, le note del coro “El Moreto” hanno Ricordo delle vittime civili dell’anno 1944 accompagnato le parole di Don Rino MasRinfresco finale con le associazioni organizzatrici. sella, Cappellano degli Alpini di Verona e

Tutta la popolazione è invitata a partecipare. Munirsi di attrezzature adeguate al territorio da percorrere fra prati e boschi. L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni procurati a persone o cose durante la manifestazione.

In caso di pioggia la S. Messa e la cerimonia commemorativa avranno luogo nella piazza Pieropan di Vestenanova alle ore 17,00 sotto il tendone.

Allo scopo di predisporre un adeguato programma di lavoro si fa appello ai nostri lettori ai quali si chiede di segnalare eventuali ulteriori ambiti di ricerca, in aggiunta a quelli precedentemente elencati, facendo pervenire al giornale la scheda che segue, debitamente compilata, consegnandola ad uno dei membri della redazione del giornale. Sarà cura del direttore responsabile affidare ai singoli componenti l’incarico della predisposizione delle interviste. Si confida nella disponibilità e nella collaborazione dei nostri lettori. Si ringrazia per la collaborazione. Delio Vicentini

Scheda di segnalazione della disponibilità Nome e cognome del responsabile ___________________________________ Ragione sociale della struttura operativa (Srl, Spa, Ditta individuale, Coop., Associazione...) ____________________________________________________________ Attività prevalente ______________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ Tel. fisso: _____________________ Nr. cellulare: __________________ E-mail: ______________________________________________________

nanova che hanno vissuto quei giorni terribili. Con l’aiuto di questi preziosi testimoni è stato possibile ricostruire gli avvenimenti di quell’anno e ripercorrere le vicende umane delle 22 vittime innocenti del 1944. I ricordi sono stati raccolti in un libretto intitolato “Il doloroso sentiero della memoria. 1944 – 2014”, di Giancarla Gugole, pubblicato e presentato il 19 luglio 2014. Nella stessa giornata è stato organizzato un evento straordinario per ricordare le 22 vittime: una camminata attraverso le contrade martiri del 10 luglio scorso(Luisi, Pezzati, Montanari, Brusaferri), con la presenza dei gagliardetti di Alpini, Fanti, Carabinieri in congedo e con la partecipazione di centinaia di persone. Attraverso prati, boschi e valli una lunga e composta processione di gente ha camminato per 3 ore in una splendida giornata di sole, soffermandosi presso le contrade che erano state bruciate, presso le lapidi o croci che ricordano i luoghi delle uccisioni e ascoltando la narrazione di Bruno Menaspà e dei figli e nipoti delle vittime,

tutti i gagliardetti hanno fatto corona alla cerimonia: gli otto nomi sono stati chiamati uno ad uno e tutta la gente ha risposto “presente!”. Dopo la lunga camminata, vicino alla contrada Luisi è stata celebrata la Messa da Don Rino: vi partecipavano il Maggiore degli Alpini Ivan Cornale, l’on. Gastone Savio (che avevano seguito tutto il percorso del sentiero della memoria), i diretti testimoni dei fatti accaduti e i parenti delle vittime, che hanno ricevuto dal Sindaco il libretto scritto in ricordo dei loro cari. Grande la soddisfazione degli ideatori e organizzatori dell’evento, Juri Pandolfo e Roberto Faccio, per la numerosa partecipazione e per il buon esito della manifestazione e soprattutto per la consapevolezza di aver degnamente ricordato tutte le vittime e di aver suscitato anche nei numerosi giovani presenti dei sentimenti di rispetto e di doverosa memoria di coloro che sono stati sacrificati con una morte ingiusta e crudele. Giancarla Gugole

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Giovanni Ilarione San e Vestenanova avis-vestena@libero.it avis-sgiovanni@libero.it www.avisveneto.it/san_giovanni_ilarione_vestenanova


ANTONIO GALIOTTO L'Amore per il proprio paese Antonio Galiotto, classe 1933, non ha di certo l’età anagrafica per poter essere annoverato fra gli anziani del paese, vista la sua carta di identità, la sua vitalità e la sua mente sveglia. Attraverso la storia di Antonio vogliamo accostare la storia di tutti coloro che hanno dovuto, loro malgrado, lasciare il proprio paese per poter sopravvivere. Nasce ai Salgaroli nel 1933, in una famiglia ove il proverbio “ Fioi e nissoi non i è mai massa” trova la sua piena applicazione. Papà Luigi, classe 1893, è contadino, uno spirito pratico ed irriducibile, non ha paura di cimentarsi con le difficoltà, affrontare le fatiche. Non ha avuto paura neanche quando, chiamato in guerra nel 1915, per tre anni e mezzo ha compiuto il proprio dovere con l’elmetto in testa e il moschetto mod. 91 in mano. In seguito, passati i pericoli del fronte, deve combattere un’altra guerra, forse più ostinata, per tirare su una “ strepolà de fioi”, ben 12 messi al mondo assieme alla moglie Rosa Bevilacqua, di 17 anni più giovane. Antonio, il primo a sgambettare in casa, cresce alla scuola della vita e ricorda ancora con grande nostalgia il clima di amore e collaborazione che si viveva. Poi arriva la scuola. Cinque anni a piedi per recarsi nel maestoso edificio “Stefani”, da una decina d’anni funzionante in paese. Antonio è affascinato dallo studio, affronta le difficoltà con tenacia ed impegno. Della scuola ha un nitido e lusinghiero ricordo e questo viene comprovato dai voti riportati sulle pagelle che ancora gelosamente conserva, tanti “lodevole” intercalati da qualche “buono”. Con la scuola si vivono anche gli anni della guerra. Terribili sono gli ultimi due. La maestra Tibaldi Armelina (Rina) arriva puntuale ogni giorno da Soave con il trenino, non manca mai. Per prima cosa, dopo la preghiera per il Duce, informa i ragazzini, e tramite loro le famiglie, sulla situazione bellica sui vari fronti. Si imparano le nozioni basilari e necessarie per essere inseriti nel tessuto sociale, si impara anche il senso di onestà e di condivisione. Antonio è attento, curioso ed impressiona la maestra che consiglia la mamma di darsi da fare per indirizzare agli studi il figliolo. Non ci sono mezzi e a troncare ogni dubbio o difficoltà è la nonna Maria Marcazzan che ritiene assolutamente indispensabile il lavoro e l’aiuto in famiglia. Bisogna procurare il pane, o meglio la polenta, per tante bocche da sfamare. Oltre al mestiere di contadino, papà arrotonda con il mestiere di carrettiere e trasporta a Vicenza, alle Ta-

vernelle materiale vario. Antonio allora va a “opra” presso altri contadini o sostituisce il papà nei lavori dei campi. Tutti i generi alimentari sono razionati e non si trova quasi nulla al mercato. In più le brigate nere e i Tedeschi , con la scusa di controllare se ci sono partigiani, requisiscono nelle abitazioni private animali, il granoturco, il frumento, i salami e i formaggi, addirittura la lana di pecora, lasciando le famiglie nella desolazione. Il presidio tedesco si è installato nella scuola elementare , che la gente umoristicamente battezza “Forte Makallè, il comando nella locale canonica. Sul campanile di Castello c’è poi l’osservatorio per

controllare ogni movimento in valle, con tanto di mitragliatrici e ad ogni movimento sospetto le pallottole fischiano… Finalmente a fine aprile 1945 la liberazione. Passato il pericolo, bisogna rimboccarsi le maniche e ripartire. Il giovane Antonio, cresciuto alla scuola della vita, aiuta il papà nel trasporto di sassi da Chiampo e dal "l' Albaromatto” alla fornace di Nogarotto per la successiva trasformazione in "calcina". E’ la volta poi da passare come apprendista alle dipendenze della filanda Sperotti. La sorella Pia, che lo segue in età, fa da seconda mamma ai numerosi fratelli e sorelle. La filanda sembra una sistemazione sicura, ma dopo alcuni anni, con l’immissione sui mercati dei prodotti sintetici, inizia la lenta ed inesorabile crisi della seta. Allora cerca lavoro nell’edilizia, dopo aver frequentato un corso a Verona, vicino a Santa Teresa. La guerra è appena finita e molti Francesi non perdonano ancora la vile aggressione da parte dell’Italia. Antonio però tiene duro, vuole migliorarsi , compie ogni sforzo per ambientarsi e ne ha tutte le qualità, si rende conto che la Francia può offrire ciò che l’Italia non ha e comincia a considerarla una seconda patria. Nel 1957 poi incontra una dolce ragazza spagnola, Maria Carmen Massino, anche lei emigrata con la famiglia in cerca di lavoro. E’ una ragazza che condivide gli stessi principi e i medesimi progetti e che Antonio porterà all’altare nel 1960. La Francia sarà la nuova patria. Il viaggio

di nozze è a San Giovanni Ilarione, a far conoscere alla mamma la giovane nuora, che subito si accaparra l’amore e l’affetto della suocera, e la nuova famiglia viene allietata da quattro meravigliosi figli: Jean Luigi, i gemelli Sergio e Fabrizio ed infine Patrizio. La vita ora scorre tranquilla, i figli crescono e studiano ( anche la lingua italiana), impiegandosi nel mondo del lavoro. Si sposano e lo rendono nonno felice di tre femmine e tre maschi. Sembra troppo bello per essere vero, perché anche il dolore fa la sua comparsa; una terribile malattia si porta via la moglie nel 2007, lasciando Antonio nella solitudine e nel dolore, ma egli ha imparato fin da piccolo che non bisogna arrendersi, fermarsi e compiangersi. Legge con avidità il giornale “l’Alpone”, ripercorre le tappe della sua vita attraverso le notizie riportate. E così , in occasione del suo 80° compleanno ha voluto riunire tutti i suoi famigliari e tutti i parenti aggiunti, quasi cento persone, intorno ad una grande tavolata al ristorante. Nella voce e negli scritti di Antonio è intenso il rimpianto e l’amore verso la propria terra, verso la propria contrada; è l’amore e l’attaccamento di chi avrebbe voluto fermarsi e crescere all’ombra della propria chiesa e fra le voci amiche della propria gente, ma che le vicissitudini della vita non hanno permesso, è l’amore verso le proprie radici. Tranquillo, Antonio, eri, sei e sarai sempre uno dei nostri, uno di San Giovanni Ilarione. Un saluto ed un abbraccio da parte del giornale. Gianni Sartori

1944

In occasione della festa della classe 1944, un coscritto ha voluto celebrare i primi 70 anni della loro vita con una poesia, in cui si ripercorrono significativamente le stagioni della loro non sempre facile esistenza.

NOI GIOVANI DEL ‘44 Nessuno ricorda il viaggio con forza e coraggio, iniziato tanto tempo fa dall'amore di mamma e papà. Con la fine della guerra poco il pane che dava la terra, la nuova vita nella culla il futuro non prometteva nulla. A riscaldar la notte fredda d'inverno le storie inventate nella stalla, con la neve e la tormenta corto il vestito, ogni sera polenta ! Ogni primavera, porta nuovi fiori nel cuore nascono gli amori la nuova casa, ancora una stanza migliora ogni cosa, è abbondanza. La valle vestita è una meraviglia le dolci colline dì ciliegi e vigne, l'amore dell'uomo l'ha ricamata carica di doni l'estate è tornata. Siamo i fiori, d'autunno mille colori il sapore di vita vissuta, nell'oasi di questo paradiso sperando nell'altro con un sorriso. Ora fin qui arrivati noi siam fortunati, ogni albero dona i suoi frutti AUGURI di ogni bene... a tutti ! Mario Fochesato

25 aprile 2014: i coscritti della classe 1944 in gita con i loro familiari a Castell’Arquato (Piacenza)

Per fortuna ci sono loro, quelli che all’occorrenza rompono le scatole e fanno presente quello che non va: “Assessore, stanotte sulla strada vicino alla mia contrada è venuto giù un pezzo di campo…” “Sindaco, il cassonetto delle immondizie di via taldeitali è rotto in due parti…”. Uno di questi “rompi”, giorni fa, si è sentito così rimproverare: “Ma sempre tu devi essere quello che telefona, chi credi di essere, il sindaco della contrà!?” Un sindaco per ogni contrada..: ma sapete che è proprio una bella idea! Una persona attenta a quello che gli succede attorno, qualcuno che si prende la briga di rappresentare le esigenze di quello spicchio di popolazione che gli vive vicino, magari uno che gode dell’appoggio dei contradaioli o di quelli della stessa via, magari un giovane, magari… Eppure si scopre l’acqua calda: si chiama senso civico e dovrebbe essere la normalità, in un paese in cui i cittadini (tutti) si sentono responsabili del proprio territorio e dei propri simili, un paese di 5.158 sindaci, bambini e anziani compresi, tutti con i loro diritti e i loro doveri da rispettare. Che paese strano!: stavolta ci mettono sul giornale… D.B.

DODICIRIGHE

COSCRITTI

Serata in Arena con il regista Zeffirelli

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LA CROCE DEI BERTINI

In ricordo di

Padre ANGELO RAMPONI

Segno di devozione e di incontro Primo sabato del mese di agosto, puntual- età, dalla carrozzina del bimbetto alla sedia mente ormai da quasi 25 anni, si svolge la festa alla croce dei Bertini, una ridente località del paese che dalla sua felice posizione abbraccia l’intera vallata. Meticolosamente organizzata dal gruppo dei residenti, ha avuto momenti di profonda intensità e di partecipazione. Più di cento persone si sono strette ai piedi della bella croce monumentale, voluta espressamente dagli abitanti della zona come segno di devozione e di appartenenza, come atto di fede tangibile e di partecipazione. Alla Santa Messa, celebrata dal compaesano padre don Gino Dal Fitto, missionario scalabriniano in Francia e per qualche tempo “in ferie” al paese natio, hanno assistito devote e partecipi persone di tutte le

LIBRETTO SAGRA DELLE CASTAGNE 2014 E’ in uscita il Libretto della Sagra delle Castagne 2014, che quest’anno mette a fuoco alcuni momenti della vita del nostro paese: eventi tragici come la fucilazione dei partigiani in quella che poi sarebbe diventata Piazza dei Martiri, o di semplice cronaca come il breve ma intenso fenomeno alluvionale nell’agosto del 1945 e l’abbattimento del vecchio municipio negli anni ’70, dello sport (l’impresa del San Giovanni calcio che approda in Promozione), dello spettacolo (due nostri concittadini su Rai1 in prima serata e il concerto dei Nomadi a Castello), del mondo dell’informazione (la prima e finora unica TV locale attiva a San Giovanni Ilarione). Otto avvenimenti in cui il paese ha vissuto momenti speciali, fuori dall’ordinario e per questo destinati a rimanere nella memoria dei protagonisti se non anche in quelli di gran parte della popolazione dell’epoca. Otto argomenti che rischiano, come tante altre occasioni, di essere dimenticate e che invece rivivono nella testimonianza di chi li ha vissuti e ha avuto il coraggio di raccontarli, a distanza di tanti anni. Dario Bruni

a rotelle dell’anziano, dal ragazzo studente alla più che novantenne. Tutti hanno voluto stare vicini, per partecipare a questo momento di fede e di amicizia. Il celebrante ha fatto presente l’importanza e la necessità, in questo mondo di corsa affannosa, di fermarci, interrogarci chi siamo e verso quali traguardi ci dirigiamo, di riscoprire ancora la vera essenza dell’uomo alla ricerca della autentica felicità nel proprio Creatore, a condividere l’amicizia e la solidarietà con tutti. Il coro “El Biron”, in formato ridotto, ha animato la funzione, con canti della messa. Poi, rimosso l’altare da campo, tutti insieme a godere di quello che viene chiamato “rinfresco”, ma che nulla ha da invidiare ad una abbondante cena. Inizia allora

Un frate ricco in povertà il momento degli incontri,dei saluti, dello scambio di opinioni, delle congratulazioni verso il comitato organizzatore,dei ripetuti brindisi, intervallati dai canti di montagna che il coro presente non fa mancare. Sono lontane le preoccupazioni, le ansie quotidiane, ognuno ritrova se stesso e vive un attimo di spensieratezza e serenità. Al momento del commiato un saluto ed un grazie a un Rappresentante organizzatore per l’accoglienza e per l’abbondanza.” Qua dai Bertini, caro mio, nessun va via con fame e con sete!!!”. E’ proprio vero, ma tutti sono tornati alle proprie case anche arricchiti dei valori dell’amicizia e della solidarietà. Grazie ,Bertini. Gianni Sartori

Vent'anni di memorial

"DOMENICO ROSSETTO"

Il torneo di calcetto di Castello divenuto ormai un classico dell'estate

Edizione particolare quella di quest’anno, visto la significativa presenza della famiglia per il torneo estivo di calcetto che ha luogo solitamente a Castello nel mese di luglio. La manifestazione, che in verità si ripete da non si sa quanti anni (c’è chi azzarda addirittura siano vicini i 50 anni) è intitolata da vent’anni a questa parte alla memoria di Domenico Rossetto, un giovane del posto tragicamente scomparso nel 1994, che faceva parte del gruppo che si occupava delle sagre e delle altre iniziative in atto a Castello. La manifestazione, sebbene condizionata nelle varie serate dal tempo capriccioso di questa strana estate, ha avuto il suo partecipatissimo epilogo nella serata finale, da cui è uscita la squadra vincitrice dal nome alquanto programmatico “Magno, beo e fo el torneo”, che nella partita conclusiva ha battuto il Castello. Le premiazioni hanno

di Domenico Rossetto, quasi a sottolineare ancor più quel legame d’affetto che da sempre la lega alla manifestazione, sintetizzato a nome di tutta la famiglia dalle semplici ma commosse parole di una sorella, anche lei attiva collaboratrice del gruppo degli organizzatori. A seguire, ecco l’immancabile cenone all’aperto, con oltre 130 partecipanti, in un clima di amicizia e simpatia, accompagnata fino a notte fonda dalla musica. Il torneo estivo di Castello ha quindi confermato la sua vocazione ad essere qualcosa di “altro” da una semplice competizione sportiva, per diventare un’occasione di incontro e di relax, e perfino di dialogo fra le persone che possono così ritrovare il gusto dello stare insieme, anche solo qualche ora serale. D.B.

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Era il 30 Giugno del 1920 quando a Bolca,

frazione di Vestenanova, nasceva Benvenuto Ramponi chiamato poi in seguito Padre Angelo Ramponi. Raccontare la vita di un povero frate non è per niente semplice anche perché non si conoscono molte informazioni riguardo la sua storia ma soltanto alcuni aneddoti della sua infanzia e molti appunti che lui ha lasciato scritto su qualche foglio di carta che ha chiamato lui stesso "spunti per la meditazione". Ciò che di frate Angelo si può raccontare è uno dei fatti che ha cambiato la sua vita ovvero la cosiddetta chiamata al Signore che lui ha descritto con queste precise parole : “per tutta la vita mi resterà profondamente impresso il punto esatto in cui un pomeriggio del 1931, seduto sull’erba a due passi da casa mia, l’ho sentito avvicinarsi alle mie spalle e sussurrarmi dolcemente ma chiaramente : “Lascia lì tutto e vieni via con me!.” È ciò che ho subito fatto. Sono rientrato in casa e ho detto a mamma : “Voglio andare frate!”. Nei giorni seguenti, all’età di 11 anni, Benvenuto lasciava San Giovanni Ilarione, terra adottiva da qualche tempo, e accompagnato da mamma e papà raggiungeva Chiampo per iniziare ciò che il Signore gli aveva raccomandato. Nella località Rocolo, sua madre ritornò indietro suggerendogli di tornare in famiglia qualora non gli conferissero le arie dei frati. Ma il 4 Giugno del ’44 Benvenuto viene nominato sacerdote e inizia così a viaggiare portando la Parola di Dio nei vari Paesi: Portogallo, Cina, Giappone sono soltanto alcuni esempi, per poi fermarsi definitivamente all’isola di Madonna di Barbana dove ci ha lasciati il 14 Aprile del 2009. Oggi riposa nel cimitero di San Giovanni Ilarione. Questo è quello che della vita di Padre Angelo Ramponi sappiamo ma siamo anche a conoscenza di alcune notazioni che lui stesso ha scritto riguardo la vita e il modo di viverla per non poter mai sprecare nemmeno un minuto prezioso del tempo che abbiamo, infatti così ha lasciato scritto : “La vita più breve e più tormentata è di coloro che dimenticano il passato, trascurano il presente e temono il futuro; quando giungono alla fine s’accorgono troppo tardi d’essersi impegnati per tanto tempo a non far nulla”. La sua vita seppur non molto lunga è stata comunque intensa, dedicata pienamente al bene verso il prossimo qualunque fosse il colore della pelle, la lingua o la nazionalità; ciò che lui infatti ha scritto di proprio pugno prima di lasciare questo mondo è :”il rumore non fa bene, il bene non fa rumore” Sebbene Padre Benvenuto Angelo Ramponi sia vissuto nella povertà, causata anche dalla guerra vissuta in prima persona, ha fatto in modo di trasmettere a tutti noi a distanza di quasi un secolo dalla sua nascita, degli insegnamenti importanti che si possono mettere in pratica oggi, domani ma anche tra altri cent’anni. Tezza Claudio


DI PADRE IN FIGLIO...

"LA GOCCIA" di Dalla Fina

vince il premio alla Bocconi «La goccia» di Giustina Dalla Fina, poetessa

Non è l’immagine di una grande impresa plicano i prezzi serviti direttamente dal gecon alle dipendenze numerosa manodopera, è la sintesi di un lavoro tenace e silenzioso quello che ha portato al cambio della guardia alla pompa di carburanti fra Cesare Gazzo ed il figlio Roberto. E’ un cambio al segno della continuità e del miglioramento. Dopo un passato alle da dipendente privato, Cesare deicide di prendere in gestione una pompa di carburanti proprio in paese, nella piazzetta antistante l’attuale Unicredit a San Giovanni Ilarione. E’ un po’ una scommessa, ma sono gli anni ruggenti dell’economia. In paese cominciano a circolare tante automobili, tuttavia non c’è grande spazio da gestire per portare migliorie, solo l’indispensabile. Qui rimane per ben 25 anni riuscendo a crescere la famiglia in modo sereno e dignitoso. Nel frattempo cresce il figlio Roberto, il quale, dopo il diploma come perito agrotecnico, viene affascinato dal lavoro del padre e lo sostituisce proprio alla pompa di benzina a San Giovanni Ilarione, permettendo a Cesare di trasferirsi presso un analogo impianto nella vallata di Chiampo, ove, dopo sei anni, matura il diritto alla pensione. In centro paese tuttavia La situazione non è delle migliori. Problemi di spazio e di sicurezza ne decretano la chiusura nel 2009. Nel frattempo la ditta Retitalia di Brescia ha acquistato il terreno a nord del paese, appena fuori con l’intenzione di porre in essere un impianto polifunzionale, per soddisfare tutte le esigenze dei clienti. A questo punto scoppia un po’ una guerra burocratica per il rilascio della licenza, ma alla fine tutto si aggiusta, grazie anche all’interessamento delle amministrazioni locali. Nel 2012 entra in funzione il nuovo impianto, gestito da Roberto Gazzo, nel segno della continuità e della passione. Un ampio piazzale accoglie gli utenti, con la più ampia segnaletica bene in vista, con superba possibilità di manovra e di parcheggio. Un bar vicino, compreso nel progetto, assicura pace e momenti sereni. -E’ ben diverso dal distributore precedente in paese, spiega Cesare un po’ emozionato, a fronte di 2 pistole di servizio di allora ora ce ne sono ben 26, con spazi riservati per autotreni; tutte le esigenze della clientela, ben diverse da quelle di 30 anni fa, possono essere tranquillamente esaudite, si ap-

store, senza ombra di incomprensioni. Con un impianto del genere quasi mi viene la voglia di tornare in servizio. -I clienti migliori? Quelli che pagano, sbotta ridendo . E’ solo una battuta. I prezzi più o meno si equivalgono con gli altri del settore, deve invece contraddistinguere l’educazione, lo spirito di servizio, l’amicizia con la gente. Questo è il comportamento che si è sempre tenuto ed è il programma per l’avvenire, aggiunge Roberto. -C’è un buon ritorno economico? C’è di sicuro, ma non si contano le ore, che non sono mai inferiori a 12 giornaliere, anche il sabato pomeriggio, la compilazione dei registri, l’utilizzo della via telematica che ha sostituito quasi in toto la manualità e non dimentichiamo anche il pericolo, anche se attualmente i sistemi di incasso e deposito sono molto più sicuri di un tempo. E’ già pronto l’ impianto, che sarà collaudato il 01 settembre p.v.e con l’inaugurazione ufficiale l’11 ottobre 2014- sabato della sagra delle castagne, per il servizio di erogazione GPL. Si viene così a colmare una grossa lacuna per l’intera vallata, che comporterà un sollievo per i possessori di automobili con tale alimentazione e la naturale conseguenza l’incremento dell’acquisto di automobili alimentate a GPL. E’ previsto per i prossimi mesi anche un modernissimo autolavaggio, servito di giorno e con “fai da te” di notte. Non manca proprio nulla .E’ la prima realizzazione Retitalia sul territorio nazionale, il progetto pilota. E qui è doveroso un grazie alla Brixia finanziaria per la fiducia nel progetto e per l’onere di spesa. Ora se ne contano più di un centinaio. Roberto, con accanto la moglie premurosa ed attenta, mostra il suo sorriso soddisfatto e disarmante, non cambierebbe assolutamente lavoro e pensa a sua volta di trasmetterlo al figlio, perché ormai nelle vene gli scorre più benzina che sangue, perchè è a contatto con la gente, si scambiano opinioni, informazioni, in un rapporto di collaborazione e di condivisione. E noi gli auguriamo un sereno lavoro , sicuri di trovare , al bisogno , un prodotto di altissima qualità, un “prezzo contenuto, il sorriso dell’amicizia. G.S.

di Montecchia di Crosara, conquista il premio della critica al primo Premio nazionale di poesia «Bocconi d'inchiostro». Delle 400 poesie che hanno concorso all'iniziativa promossa dall'associazione studentesca letteraria dell'università Bocconi di Milano, quella della poetessa veronese (non inserita nellA raccolta «Nel cuore della terra madre») ha conquistato il premio speciale per il messaggio: «Ciascuno deve cercare e crearsi la propria vela, cioè la felicità come realizzazione piena di sè». Questo premio segue il terzo piazzamento al Premio Pescaldina con «Sogno d'amore». Questa la poesia premiata alla Bocconi. «Una goccia indifesa cavalca/ l'increspatura surreale, lucente e preziosa corre, si placa/ Cerca altre gocce, altro brillare per coprire/ l'immane solitudine d'intorno/ Sosta sullo scoglio/ rubando luce per l'intricato viaggio/ lungo misteriosi sentieri/ Non è qui la sua dimora/ Invoca il seno del mare/ per un abbraccio e un riposo senza tempo/ I marosi la sfiorano soltanto/ Il cuore profondo dell'azzurro/ palpita in lei e quando s'acquieta,/ l'anima è viva più che in tempesta/ Si aggrappa a una vela/ che annienta la notte, rivive tempeste sedate e aurore lucenti/ Nel suo incontenibile fluire, disegna ora incantevoli sogni/ e s'abbevera a illimitato respiro».P.D.C. da "L'Arena" del 17 giugno 2014

Vanzo Ferdinando: una passione per gli aeroplani La passione per gli aeromodelli risale a oltre 60 anni fa, con la costruzione del primo modellino di un F84, uno dei primi aeroplani militari a reazione. In oltre 61 anni ha realizzato 70 aeroplani, molti dei quali completamente autocostruiti impiegando materiale plastico e spesso metallo (rame ed alluminio). Nella foto è ripreso con l’ultima sua “creatura” che è uno Storm di fabbricazione tedesca. Che riproduce fedelmente il velivolo utilizzato per la liberazione di Mussolini sul Gran Sasso durante la seconda guerra mondiale da parte dei militari tedeschi. Molti di questi aeroplani sarebbero stati in grado di volare, ma si sarebbe corso il rischio di distruggerli subito al primo atterraggio. Alcuni aeroplani sono ospitati nel suo giardino e reggono perfettamente alle intemperie.

Anche Don Francesco alla festa dei coscritti del 1934

Gli ottantenni della classe 1934 hanno ce- A pranzo, ci racconta don Francesco, si è lebrato lo scorso maggio a Cattignano la loro festa, perché a Villa era già programmato in contemporanea un matrimonio. E’ stata una gradevole sorpresa per la popolazione di Cattignano, che ha accolto con entusiasmo questi splendidi ottantenni il suono delle campane! I festeggiamenti hanno avuto inizio appunto con la Santa Messa, celebrata da don Francesco Meneghello, anche lui splendido ottantenne (è nato il 23 aprile 1934), che ha presenziato volentieri a questo importante appuntamento. Durante la Santa Messa, un doveroso ricordo è stato rivolto ai loro coetanei che non ci sono più. La giornata si è poi conclusa con un momento conviviale, quando i partecipanti si sono ritrovati per il pranzo presso l’agriturismo “La frasca”.

parlato molto della pesante situazione economica e di lavoro che il nostro paese sta attraversando in questi ultimi anni. La crisi degli anni del 1968, era sicuramente peggiore di quella attuale, ma egli ricorda che in quegli anni c’è stata una notevole sinergia fra la politica ed i vari gruppi locali, fra i quali ricordano gli ex allievi di Don Bosco. In quegli anni, grazie a loro, il nostro paese si è sviluppato notevolmente: l’esperienza e l’impegno degli attuali ottantenni è servito molto. Don Francesco conclude affermando che queste feste dovrebbero essere fatte con maggiore frequenza e maggiormente valorizzate. Dalla redazione de “L’Alpone” i nostri auguri a questi giovanotti del 1934! A.P.

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L'Amministrazione RIAPERTA LA VIABILITÀ

SULLE RIVE DEL CASTELLO

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opo il crollo del muro di contenimento della strada delle rive, ci sono voluti ben cinque mesi di cantiere, dovuto a degli imprevisti in corso d’opera (acque sotterranee che contribuivano al movimento franoso sottostante, ad ancoraggi a terra alti 10 metri per evitare lo scivolamento della strada e contestualmente barre auto perforanti in orizzontale ed in parte sul muro preesistente) che hanno portato a lievitare i costi della Provincia per la sistemazione della strada a ben 150.000 EU. Altro tratto di strada che ha interessato la provincia riguarda il tratto in località Marcazzani, dove la trincea drenante ai piedi del vigneto pare garantirne la stabilità, anche se necessiterà ancora un po’ di tempo per testarne l’efficacia e quindi l’asfaltatura del tratto di strada sarà conseguente alle verifiche successive.

TORRENTE ALPONE E PROCEDURE D'EMERGENZA L

e piene eccezionali del torrente Alpone avvenute negli ultimi anni hanno causato nel territorio comunale di San Giovanni Ilarione franamenti di difese spondali, crolli di muri arginali e di sostegno della strada provinciale S.P. 17 con grave pericolo per la pubblica incolumità, nonché rilevanti danni ai privati per l’asportazione di ampie aree agricole. In occasione dei suddetti eventi calamitosi il Sindaco ha attivato immediatamente le procedure d’urgenza per la messa in sicurezza del proprio territorio coinvolgendo gli Enti di competenza. In particolare, nell’evento calamitoso avvenuto nel maggio 2013 la piena del torrente Alpone ha causato il crollo per circa 50 metri della difesa spondale in sinistra idraulica, in prossimità del centro sportivo, in fregio alla strada provinciale S.P. 17, nonché lo scalzamento alla base dei muri per circa 200 metri in fregio alla suddetta strada. Il Genio Civile di Verona ha già provveduto a mettere in sicurezza il tratto crollato mediante la realizzazione di un muro in c.a. rivestito in sasso basaltico recuperato in alveo e di una briglia in c.a., sempre rivestita in sasso basaltico, al fine di ridurre la pendenza del fondo alveo, per una spesa complessiva di € 225.000,00 più I.V.A.. Attualmente è in fase di esecu-zione

LA PAROLA ALLA MINORANZA Centro prelievi a San Giovanni Ilarione per pazienti esenti da ticket Da oltre un anno Volontari pronti FNP CISL – ANTEAS ma nessuna risposta concreta da parte dell’Amministrazione Comunale

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pensionati della CISL, unitamente all’associazione volontariato ANTEAS del comune di San Giovanni Ilarione, avevano da tempo colto la richiesta di molti residenti locali e dei residenti nei comuni limitrofi, che manifestavano il loro disagio derivante dalla distanza tra San Giovanni Ilarione e il Polo Ospedaliero di San Bonifacio presso il quale devono costantemente recarsi per le analisi di laboratorio. Questo difficoltà può essere superata con un punto prelievi presso gli spazi del ex. C.E.O.D. in via degli Alpini di San Giovanni Ilarione”, dove ogni giovedì mattina (giorno di mercato) tutti i pazienti esenti ticket, soprattutto anziani, possono presentarsi per eseguire il prelievo del sangue. Il servizio offre l’opportunità, dalle ore 7.00 alle ore 8.30 di effettuare il prelievo e dalle 10.30 alle 12.30 di avere la relativa risposta per i pazienti che soffrono di malattie cardiovascolari (Coumadin), mentre tutti gli altri referti possono essere ritirati ogni lunedì dalle 15.00 alle 18.00 presso lo SVA

“sotto la canonica della parrocchia di San Giovanni Ilarione”. La FNP CILS provinciale e l’ANTEAS locale si sono da parecchio tempo attivate per la realizzazione del servizio che sarà offerto a costo zero, quindi senza alcun onere a carico dell’utente né dell’Amministrazione Comunale e nemmeno dell’ULSS 20. Un primo incontro era avvenuto ancora in data 3 Luglio 2013 con il responsabile del Distretto Sanitario n° 4, il quale aveva fornito la documentazione sui requisiti necessari per poter attivare il nuovo Punto Prelievi di San Giovanni Ilarione. Successivamente si sono svolti altri due incontri con il personale medico, infermieristico e Amministrativo locale che in forma volontaria ha dato la propria disponibilità ad operare nel centro. A questo punto si chiedeva un incontro con il Sindaco del Comune interessato per la presentazione e la realizzazione del progetto. Il sindaco Cavazza però riconosceva un'altra priorità: quella della medicina integrata nello stesso spazio C.E.O.D. Vista la possibilità di effettuare entrambi i servizi all’interno della stessa struttura i volontari ed i cittadini ribadi-scono la richiesta e chiedono una riposta urgente che soddisfi questo bisogno imminente.

LA BUONA VOLONTA’ E L’IMPEGNO SONO UNA RISPOSTA CONCRETA A QUESTA NECESSITA’!

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un tratto a monte di quello suddetto mediante il rifacimento di muri spondali con stessa tipologia di quelli esistenti, finalizzato alla messa in sicurezza della strada provinciale, per una spesa complessiva di € 200.000,00 più I.V.A.. Il Sindaco con la sua Amministrazione ha ottenuto dalla Regione del Veneto un importante finanziamento regionale di € 1.000.000,00 per la realizzazione di lavori di regimazione idraulica nel Capoluogo, i quali verranno eseguiti dal Genio Civile di Verona. Si tratta per ora di un primo stralcio finalizzato alla salvaguardia della pub-

blica incolumità e delle aree private che consiste principalmente nel rifacimento di difese spondali e briglie distrutte dalle piene del corso d’acqua, nella realizzazione di sottomurazioni e recupero dei muri spondali, nel consolidamento delle fondazioni di spalle e pile dei ponti. Il Sindaco è costantemente in contatto con l’Assessore all’Ambiente Maurizio Conte al fine di ottenere ulteriori finanziamenti per proseguire con il completamento dei lavori di sistemazione idraulica a monte del Capoluogo.

RIFACIMENTO DEL SISTEMA FOGNARIO IN VIA VERDI

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ungo via Verdi la rete fognaria era suddivisa in tre “sistemi” distinti ed indipendenti: Procedendo da nord verso sud: I. il sistema separato acque bianche e acque nere dalla lottizzazione “Bertini 1” verso via Verdi; II. il sistema misto della zona mediana di via Verdi verso via Risorgimento; III. il sistema separato acque bianche e acque nere dalla lottizzazione “Martiri delle Foibe”, rispettivamente verso la Roggia Valbrunella e la fognatura mista di via Zamicheli. Il progetto che la Società Acque Veronesi sta realizzando, su sollecitazione dell'Amministrazione Comunale, intende separare definitivamente le linee fognarie su Via Verdi convertendo vari tratti che attualmente fungono da fognatura mista in meteorica e realizzando - ex novo - una linea di fognatura nera di collegamento tra

la lottizzazione “Bertini 1” alla fognatura della lottizzazione “Martiri delle Foibe” (e recapitante nella fognatura mista di via Zamicheli). Le tubazioni per le acque meteoriche saranno in calcestruzzo vibro-compresso con incastro a bicchiere sezione circolare del diametro interno pari a 400 mm. Le tubazioni per acque nere utilizzate saranno tutte di diametro 200 mm in PVC rigido con giunto a bicchiere comprensivo di guarnizione di tenuta. Gli allacciamenti degli scarichi privati al collettore principale, saranno in PVC rigido, del diametro di 160 mm (oppure ø200 per utenze multiple). Gli stessi verranno realizzati fino all'inizio delle proprietà private prospicienti via Verdi. Il costo complessivo dell'opera è di €. 101.000,00 di cui €. 30.000,00 finanziati per il tramite dell'Amministrazione Comunale dalla Regione.

UNIVERSITÀ del tempo libero

Grazie al progetto CER svoltosi nel mese di luglio, dove ci è stato chiesto di fare qualche pomeriggio di giardinaggio assieme ai ragazzi partecipanti, in un pezzetto di terra del giardino delle scuole medie, al posto delle erbacce, nel giro di pochi giorni ha preso forma un giardinetto dove i ragazzi si sono divertiti a tracciare le linee per fare delle aiuole, contornarle con i sassi portati da Susy, e grazie a "Floricoltura Rivato" sono arrivate poi le begonie! E il gioco era fatto. Finito il CER per completare il giardinetto è intervenuta l'Associazione "SoleLuna" che si occupa della salvaguardia e tutela del verde del paese. Con il contributo del negozio "Talisport" si sono potute acquistare altre piante e così anche l'entrata della scuola media ha il suo giardinetto. Grazie di cuore a tutti coloro che ci sostengono con donazioni, Ass. SoleLuna

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on l'autunno si rinnova l'appuntamento con l'Università del Tempo libero, che propone numerosi incontri pomeridiani presso la Sala Civica Comunale dalle ore 15.00 alle ore 16.30. Quest'anno le lezioni si terranno ogni Giovedì con inizio il prossimo 16 Ottobre (al posto del martedì come lo scorso anno) e saranno incontri ricchi di cultura generale, con temi inerenti la Storia dell'Arte, la sicurezza, gli animali domestici, la storia della resistenza, la conoscenza e la riscoperta dei nostri territori attraverso delle gite a tema. Inoltre ricette di cucina, approfondimenti della lingua italiana, poesia, film salute... che interesseranno sicuramente tutti i partecipanti! Vi aspettiamo numerosi dal prossimo 16 Ottobre ogni Giovedì pomeriggio, e come sempre a vostra disposizione ci sarà il servizio di trasporto per chi non ha la possibilità di spostarsi dal luogo di residenza.

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LE ATTIVITÀ DEL COMUNE BLOCCATE DALLO STATO...

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ome anticipato nei mesi invernali, nel corso dell’estate 2014 avevamo in programma di eseguire le asfaltature di alcune strade comunali ed a metà Giugno eravamo ormai pronti con tutti i documenti necessari per eseguire i lavori, quando il governo italiano ha emanato l’ennesima legge “ammazza comuni”. Questa follia governativa, è stata chiamata “legge di semplificazione”, ma in realtà invece di semplificare ha complicato e non poco la vita di tutti i comuni. In sostanza la legge impediva ai comuni non capoluogo di provincia, di poter appaltare in proprio lavori o servizi e anche di poter fare affidamenti diretti, cosa che precedentemente a questa legge era permesso per gli importi inferiori a 40mila €. Questo ha provocato il blocco di tutte le attività in corso e non abbiamo potuto appaltare in tempo per l’estate i lavori di asfaltature delle strade, il servizio di sfal-

cio dell’erba lungo le strade comunali, ecc. Per quest’ultimo servizio, grazie alla collaborazione con il comune di Roncà, che ci ha messo a disposizione il loro trattore siamo riusciti a sfalciare le strade di Cattignano e della Vegnaga, che erano quelle che richiedevano lavori di urgenza. Dopo le varie proteste da parte di molti comuni di cui ne siamo stati i promotori (vedi articoli su L’Arena del 29 giugno e del 16 luglio), il governo resosi conto dell’errore fatto lo scorso 25 agosto ha modificato la legge, dando la possibilità a tutti i comuni di appaltare, e a quelli con più di 10 mila abitanti di poter affidare in forma diretta. Al momento di scrivere gli uffici comunali, si stanno adoperando per riuscire a pubblicare il bando di gara per effettuare la sistemazione delle strade ed altre opere che contiamo di poter eseguire i lavori nel corso dell’autunno, sperando non arrivino altre sorprese da Roma.

CER 2014 IL CORONAMENTO DI DUE ANNI DI PROGETTI E LAVORO

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n’associazione del ns paese che segue per intero e con competenza ed attenzione il progetto estivo ricreativo per i nostri ragazzi. Non che finora non fosse stato fatto un buon lavoro, ma ci tenevamo che questo programma di attività estive fosse realizzato da ragazzi che vivono e conoscono il nostro paese. Questo per farlo conoscere meglio, e riscoprire oltre che investire di più su persone che hanno il desiderio di mettersi al servizio dei ragazzi con la loro competenza, anche hobbistica, ma donata con passione e generosità, per far riscoprire la bellezza delle cose realizzate con manualità, materiali e tecniche diverse, usando fantasia e creatività. Un progetto

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che è partito due anni fà coinvolgendo alcuni ragazzi del ns paese che hanno saputo trarre tesoro dalle esperienze fatte e riproporsi innovando ed implementando quanto fatto in passato. Grazie quindi all’Ass.ne Cartabianca con la quale inizialmente abbiamo condiviso il programma di quest’anno, a tutti gli educatori/animatori che hanno saputo portare gioia e responsabilità e tutti coloro che hanno dato un contributo alla buona riuscita del progetto. Grazie anche alle famiglie e ai tantissimi giovani che si sono iscritti quest’anno. Arrivederci al prossimo CER 2015 !!!

San Giovanni Ilarione entra nella comunità delle

CITTÀ DELLE CILIEGIE

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l Comune di San Giovanni Ilarione nella riunione di Giunta Municipale presieduta dal Sindaco Sig. ra Ellen Cavazza ed alla presenza degli Assessori Marco Beltrame e Claudio Lovato ha deliberato l’adesione all’Associazione Nazionale “Città delle Ciliegie”. L’Associazione Nazionale “Città delle Ciliegie” che compie quest’anno 11 anni dalla fondazione, conta ormai 66 Territori associati, presenti in 12 Regioni cerasicole d’Italia e rappresentativa del 90% della produzione nazionale; una produzione che è leader in Europa e quarta nel mondo riconosciuta come la migliore in assoluto in termini qualitativi. “Città delle Ciliegie” ha ottenuto l’approvazione presso la XIV Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati di una Risoluzione approvata all’unanimità che impegna il governo allo svolgimento di azioni specifiche per la ciliegicoltura nazionale reperendo quelle risorse divenute ormai necessarie al fine di conservare la storica leadership europea sul prodotto a fronte di una continua invasione data dal fenomeno della globalizzazione che vede le ciliegie spagnole e turche in primo luogo ad invadere nel primissimo periodo e successivamente a fine stagione, i nostri mercati. Anche il nostro paese ha così partecipato per la prima volta al 17° Concorso Nazionale "Ciliegie d'Italia" tenutosi quest’anno a Napoli (in concomitanza alla nostra

mostra delle ciliegie di Castello), con la nostra classica “Mora” in collaborazione con la Coldiretti del ns paese e dell’azienda Agricola del Sig. Franco Pozza, che ringraziamo per le ciliegie che ci ha fornito. Alla premiazione finale la nostra ciliegia si è classificata come la seconda "Ciliegia più Buona d'Italia 2014" con la varietà autoctona “Mora di Cazzano” ed al 4° posto in graduatoria come valutazione globale (vedi: http://www.cittadelleciliegie.it) e questo la dice lunga sulla qualità del nostro prodotto. Al primo posto una ciliegia di Vignola della varietà “Cristallina” veramente notevole come dimensioni ed altre caratteristiche. Il nostro paese è quindi il primo della provincia di Verona che partecipa a questo evento ed associazione e la nostra ciliegia è stata riportata in diverse riviste e siti di settore tipo ITALIA FRUIT NEWS, RESTIPICA, ecc. A questa manifestazione abbiamo avuto modo inoltre di confrontarci con altre realtà italiane dove la cerasicoltura è un elemento distintivo, di pregio, di passione e di opportunità di guadagno per molti agricoltori, che per far fronte al calo dei prezzi, si sono associati e sono costantemente alla ricerca di mercati e clienti che possano dare più valore al prodotto. Verrà prossimamente applicata una tabella in entrata al ns paese con il logo “CITTA’ DELLE CILIEGIE” e speriamo che il prossimo anno sia proficuo per qualità, quantità e valore delle nostre perle rosse.

L’Amministrazione Comunale

CREA, EDUCA E RISCOPRI

i è tenuto nel mese di luglio di quest'anno il Cetro Estivo Ricreativo per bambini e ragazzi organizzato dall'associazione culturale Cartabianca in collaborazione con il Comune di San Giovanni Ilarione. Le finalità del Centro sono state quelle di impegnare in maniera costruttiva e divertente il periodo estivo dei ragazzi, obiettivi che sono stati felicemente raggiunti grazie all'impegno e la professionalità di educatori e volontari. Sono state per noi quattro settimane intense ma molto appaganti, dove la manualità, la creatività e la voglia di stare in gruppo hanno preso forma nei diversi laboratori (dal decoupage al teatro), nelle passeggiate nel nostro territorio e nelle gite in piscina e al parco delle cascate di Molina. Non posso che esprimere un sentito grazie a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del C.E.R.: l'Assessore alla Cultura Claudio Lovato e l'Istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione; gli educatori che hanno organizzato e attuato le attivi-

tà (Alessandro, Enrica, Alessia, Giulia, Annalisa, Erica); la meravigliosa crew di ragazzi volontari (più di venti!) tra i 15 e i 22 anni, che hanno messo a disposizione le loro energie e il loro tempo per divertirsi con i partecipanti; l'associazione artistica Animal House Factory di San Bonifacio che ha guidato i ragazzi nella realizzazione del graffito in Via Torino e -ultimi ma non per importanza- Alessandro, Santina, Luciana, Vincenzo, Beppino e Antonietta che hanno trasmesso la rispettiva passione per l'arte, il decoupage, la danza, il giardinaggio e l'escursionismo a tutti noi. In chiusura vorrei esprimere un caloroso ringraziamento ai genitori che hanno dato fiducia alle capacità della nostra giovanissima associazione la quale, ci auguriamo, possa ripetere l'avvincente esperienza del C.E.R. anche il prossimo anno! Giulia Magnabosco

CINEMA E TEATRO SOTTO LE STELLE

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nche quest’anno ampia partecipazione per gli eventi estivi proposti nelle piazze e nei cortili del nostro paese. Nonostante la pazza estate con il tempo sempre incerto e piovoso, le stelle non sono mancate ad illuminare le manifestazioni. Ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita, la compagnia Sale & Pepe, Cartabianca, la fam. Marcazzan, fam. Pe-razzolo, fam. Vandin, La Scuola Materma Papa Giovanni, il Ristorante da Claudio, Simone Burato per aver sponsorizzato il cinema all’aperto.

Nella foto: un momento della creazione del graffito in Via Torino.

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Dai Zamicheli al Cengio... Bruno Zamichele, di 79 anni compiuti, è

nato in San Giovanni Ilarione ai Zamicheli al Cengio il 31 maggio 1935 ed è il settimo di otto fratelli (4 femmine e 4 maschi). La vita di questo nostro concittadino è stata sicuramente molto attiva ed avventurosa, e cercheremo di raccontarla almeno nei momenti più importanti. Frequentate le scuole elementari durante il secondo conflitto mondiale ed a 14 anni comincia a lavorare come calzolaio alle dipendenze di “Gino Sgancia” in località Leasi, che però dopo soli 6 mesi chiude l’attività. Non essendoci altri lavori, si trasferisce a Chiampo e lavora presso Munaretti e Santacà come riparazione e creazione artigianale di scarpe. Ci ricorda che per i primi 15 giorni di lavoro, ha percorso a piedi, mattino e sera, la strada da San Giovanni Ilarione a Chiampo. Trova poi ospitalità presso un’anziana signora di Chiampo per i 3 anni che svolgerà questo lavoro, cioè fino a quando la madre lo convince a licenziarsi perché a suo dire il salario è troppo basso. Continua a svolgere saltuari lavori come calzolaio presso le famiglie del luogo; ma c’è il grosso problema di riuscire ad incassare quanto dovutogli per le sue prestazioni. Per un anno poi, lavora come dipendente di “Romanin” Vandin a San Giovanni Ilarione, per un salario di 400 lire al giorno. Guido Santacà, il suo primo datore di lavoro, lo torna a cercare a casa e gli fa una proposta allettante che Bruno non può rifiutare: 700 lire al giorno, pranzo gratis a mezzogiorno e alloggio presso la solita signora. Intanto raggiunge i 21 anni, ed arriva anche la cartolina di precetto, ma senza l’avviso di partenza. Si licenzia nuovamente, ma non parte militare e rimane nuovamente disoccupato. Decide quindi di andare a coltivare barbabietole in Francia e ritorna a casa il novembre successivo, trascorrendo l’inverno a casa sempre come disoccupato. I suoi tre fratelli nel frattempo sono in “mina” in Belgio, ed essendo già in possesso del passaporto si organizza per seguirli. Tre giorni prima della sua partenza, prevista per il lunedì 11 agosto 1956, accade il tragico incidente alla miniera di Marcinelle, e Bruno non può partire perché il governo italiano chiude immediatamente la fron-

tiera agli emigranti verso il Belgio. Si prospetta ora la possibilità di emigrare in Francia con tre paesani a fare il manovale edile, ma questa volta, qualche giorno prima della partenza, il Distretto militare di Verona gli comunica che è stato esonerato dal servizio militare: il motivo non lo ha mai conosciuto. E’ l’anno 1958, e dopo tutte queste peripezie, Bruno decide ora di mettersi in proprio e con l’aiuto del Santacà, suo vecchio datore di lavoro di Chiampo, trova un piccolo locale di 16 metri quadrati a Montebello vicentino: davanti c’era il laboratorio e dietro il letto e la “cucina”. Rileva dal precedente proprietario anche il materiale da calzolaio (banco, macchina da cucire ed altro) per il prezzo di 100.000 lire. Una domenica mattina fa il trasloco a bordo della moto Morini del suo amico “Nani” Marcazzan: tutto ciò che aveva era contenuto in una valigetta. Il giorno dopo, accompagnato dal Santacà, va ad acquistare il materiale necessario ed inizia a lavorare. A mezzogiorno pranza sempre al bar ed alla sera cucina in casa. Dopo qualche mese riceve la visita di Gino Micheletto dalle Lore che, vedendo le precarie condizioni in cui alloggiava, lo invita ad andare a dormire da lui, offrendogli l’alloggio gratis ed anche qualche genere di conforto; approfitta di questa opportunità per 7 mesi. Ora succede un episodio che darà una svolta alla vita di Bruno: il negozio di colui che lo aveva invitato a trasferirsi a Montebello chiude, ed è Santacà che ancora una volta lo incoraggia a rilevare l’attività e garantisce per la sua solvibilità. Si incammina ora in questa nuova avventu-

...a Montebello ra, aiutato gratis dalla sorella Gina nella gestione del negozio. La nuova attività funziona bene, ed ingrandisce così il negozio trasferendosi a dormire con la sorella in un’altra famiglia sempre a titolo gratuito. Ma presto Gina si fidanza e manifesta l’intenzione di sposarsi; quasi contemporaneamente anche Bruno incontra la sua anima gemella, Maria Assunta Bonin classe 1937 che sposa il 12 febbraio 1962. Ci racconta che in viaggio di nozze sono andati a Venezia (due notti in una camera fredda) con 70.000 lire in tasca, ma dovevano ritornare con almeno 35.000 lire per pagare le “tratte” che scadevano il giovedì… Sono stati anni molto duri dal punto di vista economico, e tutti gli utili erano reinvestiti nell’attività; di giorno lavoravano entrambi nel negozio e di sera fino a tardi mentre lui riparava le scarpe, la moglie si dedicava alle faccende di casa. Nel 1961 si trasferisce in un nuovo negozio con annesso appartamento, ed cominciano ad arrivare i figli: Mauro nel 1963, seguito da Nadia nel 1968 e Diego nel 1971. La situazione economica è ora migliorata e nel 1970 si cominciano a raccogliere i frutti di tutti i sacrifici fatti. Nel 2000 è infine arrivata la pensione, ed è il figlio Diego che continua la sua attività sempre a Montebello in un moderno ed ampio negozio che ora comprende, oltre alle calzature, anche la vendita di materiale in pelle ed abbigliamento. Due anni fa hanno festeggiato le nozze d’oro con i tre figli ed i due nipoti che sono ormai grandi ed entrambi laureati in agraria. Ribadisce ancora una volta di avere sempre trovato sulla sua strada molte persone che lo hanno aiutato; fra tutte ricorda in modo speciale Santacà che gli è sempre stato vicino e lo ha sempre aiutato soprattutto nei momenti difficili e le due sorelle da sposare che lo hanno ospitato nei momenti più difficili. E’ molto lieto di raccontarci la sua storia vissuta con molta intensità e tanti sacrifici ma che ha dato a Bruno molte soddisfazioni professionali ed umane. A.P.

Buon Compleanno, Loreta! Domenica 17 agosto abbiamo fatto una grande festa in contrada Coltrini per festeggiare il compleanno di nostra sorella, Loreta Ambrosi, che quest’anno ha compiuto la bellezza di cinquant’anni. Loreta era all’oscuro della festicciola organizzata tutta per lei e per la quale abbiamo invitato i suoi zii, i suoi nipoti, i cognati e le cognate, i padrini Silvia e Piero e molti vicini della contrada. Li ringraziamo tutti di cuore per aver condiviso questo momento di gioia. Eravamo in cinquanta persone, sedute su un’unica, lunga tavolata all’aperto e con noi c’era anche il sole, ultimamente un po’ nascosto, ma che non ha voluto mancare alla festa di nostra sorella. Crediamo sia stata una grande emozione non solo per Loreta ma anche per nostra mamma Margherita, che da cinquanta anni, senza soste, si occupa di sua figlia: abbiamo tenuto anch’ella all’oscuro di tutto fino al giorno, anzi fino all’ora della festa. Sante – Maria Grazia – Lucia - Lorenzo

A Beltrame Agostino (28.05.1924) Tanti auguri per i tuoi primi novant'anni, ti vogliamo bene. La tua Famiglia

CINEMA E TEATRO SOTTO LE STELLE

Per il secondo anno consecutivo alcuni fantastico "Stardust". dei luoghi più suggestivi di San Giovanni Ilarione hanno fatto da cornice a due iniziative culturali estive: la prima è l'ormai atteso "Cinema sotto le stelle" organizzato dall'associazione culturale Cartabianca in collaborazione con l'assessorato alla Cultura, realizzato grazie all'aiuto di Burato Simone impianti elettrici, Paolo Pozza Chef At Home, la famiglia Perazzolo e la Compagnia Sale&Pepe. A partire dal 31 luglio per cinque giovedì consecutivi sono state proiettate in piazza del Costo a Castello altrettante pellicole cinematografiche, dal genere più avventuroso come "Vita di Pi" al

Il secondo ciclo di eventi ha visto protagonista lo spettacolo dal vivo: il "Teatro sotto le stelle", organizzato dalla compagnia Sale&Pepe e dall'Assessorato alla Cultura e realizzato grazie alla parrocchia di Santa Caterina in Villa, alla famiglia dott. Marcazzan, a Flavio e Paolo Vandin.. Ad aprire il cartellone la compagnia Sale&Pepe che il 19 luglio ha recitato a Cattignano il suo ultimo spettacolo, "L'amore del Secolo". L'appuntamento successivo si è tenuto il 2 agosto nel cortile di Villa Tanara- Marcazzan dove le giullari Odilla e Silvana, accompagnate dall'organettista Andreina hanno

intrattenuto gli spettatori con storie e cante folkloristiche. La rassegna si è conclusa sabato 30 agosto con la compagnia "I Teatranti de Vestena" che nel cortile dell'Ex Consorzio hanno portato in scena "Lo voi anca mi", commedia popolare di Claudia Rossi adattata da Maria Assunta Fanton con la regia di Tiziano Panato. Entrambi i cartelloni, diversi per tipologia di spettacolo ma ugali nella volontà di restituire al luogo aperto la giusta magia e fruibilità, hanno avuto un'ottima risposta da parte degli ilarionesi; ci auguriamo quindi che anche il prossimo anno entrambe possano continuare ad majora semper. G.M.

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“SUGGESTIONE 2000” - Un complesso di casa nostra nei favolosi anni ‘70 Il fascino di suonare uno strumento musi- minavano a notte fonda con osservazioni e talvolta anche i Nuovi Angeli), ma anche mantovano, a Castiglione delle Stiviere. Per cale e trovare attorno persone ed amici che condividono questa tua passione è e rimane uno degli elementi più interessanti dei giovani di tutti i tempi. Non fa eccezione il paese di San Giovanni Ilarione, che dagli ultimi anni ’60 in poi ha visto fiorire un numero non indifferente di complessi e band, che animarono le serate di molti ragazzi di quei tempi ormai lontani. L’argomento è stato trattato in un Libretto della Sagra delle Castagna di alcuni anni fa, ma era inevitabile che qualche elemento rimanesse fuori, vista la vivacità del panorama musicale del tempo, anche a livello di paese. Eccoci allora a parlare di quattro giovani che, fra il ’70 e il ’75, ebbero modo di mettersi in mostra nei locali della vallata e, in alcune occasioni, di esibirsi anche in sale da ballo e discoteche di un certo prestigio, in provincia e fuori provincia: Luigino Cengia (chitarra solista e voce), Lino Confente (basso e seconda voce), Giovanni Pasqualini (batteria) e Candido Panarotto (tastiere) insieme diedero vita al complesso “Suggestione 2000”. A dar avvio al tutto fu Luigino Cengia, che dopo i primi rudimenti musicali appresi da Cesare Panarotto all’età di 14 anni, cominciò ad interessare gli altri: Lino Confente, Giovanni Pasqualini e, inizialmente, Mariano Lovatin, poi sostituito da Candido Panarotto; era prazzi a quel tempo che i giovani che volevano imparare musica frequentassero il maestro Franco Bignotto di San Bonifacio e così capitò anche per i nostri aspiranti musicisti. Una volta costituito il gruppo, si dovette pensare alla sede, che venne individuata in una vecchia abitazione di contrada Confenti, una casa adiacente a quella di Lino, dove il gruppo si riuniva una o due volte la settimana per le prove, che abitualmente ter-

discussioni varie, con la presenza di amici e sostenitori. Non raramente, in quelle occasioni, si tirava tardi, talvolta fino alle 4 o le 5 del mattino, cosicché capitava che ci fosse appena il tempo di tornare a casa, dormire un’oretta prima di andare a lavorare in fabbrica, in manovia… Le lunghe serate di prove procuravano qualche (per la verità non esagerata) rimostranza da parte dei vicini, ma tutto sommato non si ebbero mai grossi inconvenienti, solo in un’occasione

San Giovanni Ilarione, anno 1970 Giovanni Pasqualini (batteria), Luigino Cengia (chitarra solista e voce), Candido Panarotto (tastiere), Lino Confente (basso e seconda voce)

intervennero, in modo bonario, i carabinieri nella figura del maresciallo Pitoni, che fissò il limite delle 23.00 quale orario oltre il quale non si poteva suonare, anche se regolarmente poi si andò oltre… I mezzi a disposizione erano pochi, ma ci si arrangiava con un po’ di fantasia e con l’aiuto di parenti e conoscenti: la stanza in cui si facevano le prove era addobbata con manifesti di cantanti famosi e all’occasione si trasformava in locale per feste fra amici, compleanni e altri motivi di aggregazione, in cui spesso avvenivano i primi approcci fra giovani e le prime tenere relazioni. Si suonavano brani dei gruppi musicali allora in voga, non solo italiani (Nomadi, Pooh,

SCUOLA PRIMARIA A. STEFANI 4 giugno 2014 : La scuola sta per finire, ma non le attività per le quinte della primaria A.Stefani. Ore 8.00: i ragazzi si preparano ad andare in visita al Calzaturificio Sartori. Tra di loro c’è qualcuno di molto emozionato , è Mariaelena, figlia di Debora Veratti, che tra poco accompagnerà i suoi compagni a vedere il luogo dove lavorano la sua mamma, i suoi zii e che non ha mai esplorato fino in fondo come farà oggi. Ore 8.40:La compagnia di ragazzi arriva davanti allo stabilimento ed è accolta con gioia da Debora che è entusiasta e non vede l’ora di far conoscere loro l’azienda di famiglia che sta seguendo con molto impegno insieme ai suoi fratelli Edoardo e Matteo . Ci guida attraverso gli uffici , i magazzini, la fabbrica, spiegando in modo semplice e chiaro come si realizza una calzatura ,dal progetto al modello , alla produzione nella manovia …. La scolaresca è attenta e incuriosita. Qualche alunno, mentre attraversa

stranieri, come i Creedence Clearwater Revival. Spesso non si avevano a disposizione né gli spartiti delle canzoni né i testi, così ci si doveva arrangiare ascoltando e riascoltando i singoli pezzi: Rudi Creasi, ad esempio, prestò un 33 giri dei Creedence e da quello si ricavarono “a orecchio” note e parole. La prima uscita vera e propria avvenne in occasione della Sagra delle Castagne del 1972 o ’73: si doveva suonare il sabato sera,

i vari ambienti, saluta divertito un parente o un amico che sta lavorando e sembra che tutti siano felici di vedere l’allegra combriccola di alunni. Ore 10.00: La visita finisce con un dolce ghiacciolo offerto dalla ditta e una buona merenda!!! Un grazie sincero a Debora e ai suoi fratelli per averci dato la possibilità di visitare il loro calzaturificio. Gli alunni e le insegnanti

all’aperto, ma per il cattivo funzionamento dell’impianto audio degli organizzatori si rinviò il tutto al lunedì, però all’interno del cinema parrocchiale. Presentatori ufficiali della serata furono Fiorenzo Pinali e Rudi Creasi. Fu anche il primo cachet ricevuto dal gruppo: L. 40.000. Col tempo ci fu occasione di fare delle uscite in paesi vicini: sempre nel ’73 il complesso suonò l’ultimo dell’anno alla Baita di Bolca e a stipulare il contratto, in veste di manager, ci pensò Bortolo Cengia, che portò alle casse del gruppo la bella somma di 160.000 lire, che per quel tempo era una cifra di un certo rilievo; nel ’75 alcune trasferte portarono i nostri musicisti fino a Peschiera e nel

il trasporto ci si affidava sempre a quello che si aveva “in casa”: a Peschiera li accompagnò Giannino Beltrame con il suo furgone 850, che però a causa della guarnizione della testata bruciata doveva fermarsi ogni 5-10 chilometri per aggiungere acqua; a Mantova li portò ancora Bortolo Cengia con un camioncino scoperto prestato dall’amico Luigi Beschin; a Castiglione invece si offrì di accompagnarli Rino Arvotti, con il furgone della ditta in cui lavorava, ma quando si incrociavano polizia e carabinieri partiva l’ordine perentorio “giù tutti!”, così tutti dovevano abbassarsi per evitare che, a causa del numero eccessivo di occupanti, ci si beccasse una multa salata. I viaggi quindi si trasformavano in vere e proprie avventure, ricordate ancor oggi con nostalgia dai protagonisti. Anche le discoteche del vicinato erano mete abitudinarie del complesso, come il Nevada di Terrossa e altri locali. In alcune occasioni particolari il gruppo si avvalse anche della collaborazione di altri musicisti, fra cui si ricordano Carlo Franchetto e Eddy. L’avventura musicale di “Suggestione 2000” durò all’incirca un quinquennio, poi alcuni smisero di suonare, mentre altri procedettero per conto proprio, come accadde per Luigino Cengia che ebbe modo di diplomarsi in Musica corale e Direzione di Coro al Conservatorio Pollini di Padova. Per tutti comunque quel periodo rimane nella memoria come un momento “magico” della propria giovinezza, difficile da spiegare alle generazioni di oggi: un periodo in cui la carenza di mezzi e di possibilità di cui si disponeva non impedivano di tentare di costruire qualcosa “in proprio”, obbedendo alla richiamo della musica e alla passione di esprimere con i propri strumenti e la propria voce quello che solo la musica riesce, oggi come ieri, a dare. D.B.

SAGRA CATTIGNANO 2014

Ben 550 giovani hanno partecipato agli sport acquatici, altri 100 gli iscritti alla marcia Stra Cattignano, molti collaboratori coinvolti... che dire? Gran bel traguardo per la Sagra a Cattignano 2014 nonostante il tempo non sia stato dei migliori! Gli organizzatori ringraziano Don Elio per la sua preziosa collaborazione.

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Gruppo Alpini San Giovanni Ilarione

"Per non dimenticare"

Ricorrendo quest' anno l' inizio del Cente- Meta principale pertanto è stata la visita nario della Grande Guerra il Direttivo del Gruppo ha voluto far coincidere l' annuale gita sociale con il Pellegrinaggio Nazionale all' Ortigara del 13 luglio scorso, con la partecipazione di circa 60 persone tra soci, famigliari ed amici e del Sindaco Cavazza Ellen. Ma vista l'ora di arrivo solamente qualcuno, approfittando anche della tregua concessa da “Giove pluvio”, ha affrontato nel breve tempo a disposizione la salita e la discesa alla Colonna Mozza.

dei manufatti ripristinati vicino al monte Lozze, nelle adiacenze del rifugio Cecchin e della Chiesetta, ove è stata officiata la S. Messa da Don Bruno Fasani. Al termine della stessa e della cerimonia ufficiale, i partecipanti sono tornati ad Asiago per il pranzo e per la successiva visita al Sacrario Militare sul colle del Leiten e al centro della cittadina. Nella foto: Il gruppo con alle spalle il Sacrario di Asiago Guido Gecchele

Il Gruppo Alpini di San Giovanni Ilarione all'interno della Associazione Nazionale si sta facendo molto onore: infatti alcuni tra i suoi soci ricoprono importanti cariche. Senza dubbio la più prestigiosa è ricoperta da PANDOLFO ANGELO, Consigliere Nazionale e già Segretario del Comitato di Presidenza: dal 14 giugno scorso è stato nominato Vice Presidente Nazionale; Inoltre l'attuale Capogruppo ELIO MAURIZIO MARCHESINI, in occasione della annuale Assemblea Sezionale di Verona, lo scorso 02 marzo è stato eletto Consigliere Sezionale; e, per finire, GECCHELE GUIDO è stato nominato dall'Assemblea dei Capigruppo della Zona Val d' Alpone, che comprende i Gruppi di Belfiore, Bolca, Brognoligo, Caldiero, Castelcerino-Fittà, Cazzano di Tramigna, Costalunga, Montecchia di Crosara, Monteforte d' Alpone, Prova, Roncà, San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, Soave, Terrossa e Vestenanova, Capo Zona.

Gli intramontabili si vedono a Tonezza del Cimone 27 luglio – 10 agosto 2014 L'ALPONE, glorioso trimestrale di informazione e cultura della Valle dell’Alpone, a ogni edizione, ricca di pagine informative e culturali di grande risonanza, intelligentemente dà ampio spazio anche alla cronaca di grandi o piccole vicende paesane, fra le quali ha la pretesa di essere gentilmente accolta, almeno in una “finestrella”, quella qui raccontata in poche righe. Chi sono costoro che vogliono affacciarsi alla “finestrella” dell’Alpone? Da dove provengono? Che hanno fatto? Di certo tutti sono stati veri protagonisti, nonostante l’anagrafico variare di età, partendo, naturalmente, dagli anni “anta” fino agli ultranovantenni. Intramontabili!. Ma chi ci avrebbe creduto a questi protagonisti “anta” sentendoli cantare in chiesa o nel salone dell’albergo Belvedere a Tonezza del Cimone? Con i loro canti, molti dei

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quali avevano l’età dei cantori, sostenuti dalla fisarmonica di P. Luciano Baron, gli Intramontabili sono riusciti a prevalere sulla sofisticata strumentazione della “sala da ballo” dell’abergo, trasformata, solo per ragioni di età, unicamente in sala “canora”. E proprio in quella sala, l’intraprendente “eterna” Renata è riuscita – cosa vuol dire l’amore per le Missioni! – a organizzare la fantasiosa lotteria a beneficio delle Missioni francescane venete, in particolare del lebbrosario di Cumura in Guinea-Bissau nell’Africa occidentale. Da dove provenivano questi incredibili “Intramontabili”? Prevalentemente dalla Valle dell’Alpone e in buona parte dall’ambivalente S. Giovanni Ilarione, veronese per “tasse”, vicentino per “indulgenze”. Chi fu l’abile organizzatrice di questo incantevole soggiorno alpino tonezzano? Una cittadina di S. Giovanni Ilarione, che il 31 luglio ha festeggiato il primo anno oltre gli “anta”. Segreta la prima cifra degli “anta”. Il suo volto lo si può individuare nella foto. È il volto più sorridente e la chioma più bionda. E se ci fosse anche il sonoro, si sentirebbe la voce più squillante fra tutti gli “Intramontabili”. La “finestrella” si sta chiudendo. Arrivederci al prossimo anno. L’assistente, pure lui “intramontabile”, p. Fabio Longo.

Fra' Narciso Cavazzola

San Giovanni Ilarione,6 luglio 2014

Il 21 giugno 1964 io venivo ordinato sacerdote a San Bernardino a Verona con altri 17 compagni da monsignor Giuseppe Carraro. Da allora sono passati 50anni. Sono grato a don Elio e a tutta la comunità di Santa Caterina per avermi dato l’occasione di celebrare insieme questo gioioso evento. Nella nostra vita sono poche le pietre miliari a cui è doveroso soffermarsi. Tra queste certamente è la nascita. Con il salmista ( ps 138) mi rivolgo a Dio e prego: “Sei Tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio, sono stupende le Tue opere!” Io ti sono riconoscente per la vita che mi hai dato e sono riconoscente a mio padre e mia madre che hanno cooperato a darmi la vita e a vivere da uomo onesto. Mio padre e mia madre erano arrivati solo fino alla quinta elementare, ma la loro fede in Dio e nella sua Provvidenza è sempre stata per me forza e coraggio per superare tanti muri, per sopportare tante incomprensioni, per vivere una vita dignitosa “poveri sì ma onesti”. Ed ancora “salutare tutti anche quelli che ti hanno fatto del male” era il ritornello che mia madre e mio padre mi ripetevano quasi ogni giorno. Mia madre diceva “è Dio che vi ha affidato ame, non temete Egli penserà a proteggervi e aver cura di voi”. Era una fede vissuta, non imparata sui libri di teologia. Posso dire senza sbagliarmi che se oggi sono qui a ringraziare Dio per 50 annidi sacerdozio lo devo alla fede e alle preghiere dei miei genitori. Ogni vocazione sacerdotale può essere spiegata con le parole di San Paolo nella Lettera agli Ebrei: “Ogni sommo sacerdote infatti è scelto fra gli uomini e per gli uomini, viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio per offrire doni e sacrifici per i peccati. Egli è in grado di sentire giusta comprensione per

quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso e per il popolo. Nessuno attribuisce questo onore, se non chi è chiamato da Dio” (Eb.5:1-6) Non sto qui a raccontare la storia di questa chiamata. Posso dire che solo Dio è stato con me per questi 50 anni. Quando comunicai la mia decisione di andare in missione, mia madre si turbò ma mi disse “che Dio ti accompagni, noi pregheremo per te”. Ogni domenica veniva una telefonata da casa: “come stai? Ti comporti bene?” e questo fino alla sua morte. Dietro ogni sacerdote sono certo che c’è la fede di una madre e di un padre cristiani. Di questi 50 anni potrei parlarvi di gioie, dolori, prove, dubbi, tentazioni, ma non penso sia necessario. Sono le stesse che provate voi ogni giorno nella vostra famiglia a crescerei figli, a lavorare per mantenerli. Ma oggi sono sicuro che tutte queste prove, dolori, sono stati occasione di ricevere tante grazie e occasione di lenire le sofferenze di altre persone. Niente è stato vano, tutto è stato Grazia. Ancora col salmista vorrei dire “Signore Tu mi scruti e mi conosci, Ti sono note tutte le mie vie, alle spalle e di fronte le circondi e poni su di me la Tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta ed io non la comprendo. Se salgo in cielo, là Tu sei; se prendo le ali dell’aurora per abitare le estremità del mare, anche là mi guida la Tua mano e mi afferra la Tua destra”. (ps 138) Lodiamo oggi il Signore per le meravigliose opere che ha compiuto in me, in questa comunità dove sono stato battezzato, ho ricevuto il Sacramento della Cresima e tante volte ho ricevuto il Sacramento della Confessione. Vorrei terminare queste poche parole con la preghiera di san Francesco: “Dio mio e mio tutto, tutto viene da Dio e tutto ritorna a Lui. A Lui sia gloria” PS: sono riconoscente alla Curia vescovile di Vicenza, specialmente don Arrigo della Segreteria delle Missioni per mandarmi immancabilmente “Chiesa Viva” e per la comprensione e l’aiuto che molto generosamente mi da.

CORSI DI ORIENTAMENTO MUSICALE - BANDA G. VERDI Anche quest'anno la Banda G. Verdi organizza corsi di orientamento musicale per percussioni e strumenti a fiato che inizieranno giovedì 09 ottobre 2014 dalle ore 15:00 alle ore 21:00 e si terranno ogni giovedì fino al termine dell'anno scolastico presso le scuole di Montecchia di Crosara. Per chiunque fosse interessato o per chi volesse informazioni si terrà una riunione illustrativa martedì 7 ottobre 2014 presso la sede della Banda (Piazza Castello 54 - Montecchia di Crosara). Per ulteriori informazioni contattare via sms (sarete poi richiamati) il numero 3403980279 oppure via mail all'indirizzo fabriziocasa1983@gmail.com.


TORTA ALLA ZUCCA CON CREMA DI MARRONI

Ingredienti per la torta: 500 grammi di zucca cotta al forno; 200 grammi di farina; 100 grammi di fecola di patata; 3 uova; 150 grammi di zucchero; un cucchiaino di cannella; due cucchiaini di lievito; un cucchiaino di bicarbonato; ottanta grammi di burro sciolto a bagnomaria; una presa di sale.

CONSIGLI DI LETTURA Oscar Wilde, IL PRINCIPE FELICE E ALTRE NOVELLE (Hoepli) Questa raccolta si sofferma su una delle parti meno note della produzione di Oscar Wilde: le fiabe. Non si troveranno qui motti di spirito corrosivi, brillanti paradossi ma un mondo incantato fuori dal tempo, dove la vecchia Inghilterra si mescola a un Oriente di fantasia e al mondo di principi e re. Oltre alle celebri “Il principe felice” e “L'usignolo e la rosa” sono da apprezzare gioielli meno conosciuti come “Il pescatore e la sua anima”, “Il gigante egoista” e “Il compleanno dell’infanta”. Età di lettura: dai 6 anni. Daniel Pennac, IL PARADISO DEGLI ORCHI (Feltrinelli) Un eroe, Malaussène, che come lavoro fa il “capro espiatorio”. Una famiglia disneyana, senza mamme e babbi, con fratellini geniali, sorelle sensitive, una “zia” maschio protettrice di vecchietti, ladri e travestiti brasiliani, una “zia” femmina super-sexy, ritratto irresistibile del giornalismo alla “Actuel”, una misteriosa guardia notturna serba, un cane epilettico. Questa esilarante banda di personaggi indaga su una serie di oscuri attentati, sull’orrore nascosto nel Tempio del benessere, un Grande Magazzino dove scoppiano bombe tra i giocattoli e un Babbo Natale assassino aspetta la prossima vittima. Un’altalena tra divertimento e suspense, tra una Parigi da “Misteri” di Sue e una Parigi post-moderna dove proliferano i piccoli e grandi “orchi” che qualcuno crede estinti. Jonas Jonasson, IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE (Bompiani) Allan Karlsson compie cento anni e per l’occasione la casa di riposo dove vive intende festeggiare la ricorrenza in pompa magna, con tutte le autorità. Allan, però, è di un’altra idea. Così decide, di punto in bianco, di darsela a gambe. Con le pantofole ai piedi scavalca la finestra e si dirige alla stazione degli autobus, per allontanarsi anche se non sa bene verso dove. Nell’attesa del primo pullman in partenza, Allan si imbatte in un ceffo strano, giovane, biondo, che con una certa scortesia chiede ad Allan di vigilare all’ingombrante valigia cui si accompagna, mentre entra nella piccola cabina della toilet pubblica. Ma la corriera per-non-so-dove sta partendo, e Allan non può perderla se vuole seminare la megera direttrice della casa di riposo, e così vi sale, naturalmente portando con sé quella grossa, misteriosa valigia. E non sa ancora che quel biondino scialbo è un feroce criminale pronto a tutto per riprendersi la sua valigia e fare fuori l’arzillo vecchietto. Sandro Penna, POESIE (Garzanti) Il volume ospita le raccolte poetiche pubblicate da Sandro Penna, forse il solo poeta italiano del Novecento che abbia parlato a gola spiegata, dicendo chiaramente chi era e che cosa voleva. In bilico tra un’espressione panica e solare dell’io e una regressione nell’infelicità e nel mistero, Penna trascrive direttamente dal vissuto: la sua gioia misteriosa è la solitudine; è la gioia di sentirsi anonimi, liberi e soli. Forse Charlie Chaplin, e nessun altro, è riuscito a figurare la solitudine e la felicità dell’uomo, nel mondo moderno, con la stessa intensità “anonima” di Sandro Penna.

22 luglio 2014: Giovanni Gecchele, attorniato da parenti ed amici, festeggia i suoi primi settant’anni

Ingredienti per la crema: 200 grammi di crema di marroni o marronata; 40 grammi di burro ammorbidito; 10 grammi di rhum. Procedimento: Preriscaldate il forno a 180 gradi. Affettate la zucca e mettetela a cuocere per 15-20 minuti in forno fino a quando sara' morbida. Schiacciate la zucca utilizzando il passaverdura o lo schiacciapatate. Imburrate ed infarinate la tortiera. Mescolate la farina con la fecola, il lievito , il bicarbonato ed il sale. Sbattete lo zucchero e le uova fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete gradualmente il composto a base di farina alternando con il burro, mescolando dal basso verso l'alto delicatamente. Aggiungete la zucca e mettete l'impasto nello stampo. Fate cuocere in forno per 50 – 60 minuti a 180 gradi. Fate raffreddare. Per la crema lavorate la marronata con il burro ed il rhum. Guarnite il dolce spalmadolo con la crema o utilizzando la tasca per dolci. Luciana Damini

ERITEMA NODOSO

L'eritema nodoso è una lesione che compare sulla pelle ed è quasi sempre conseguenza di altre malattie sistemiche di varia natura. Colpisce a tutte le eta' ma è prevalente nel sesso femminile tra 20 e 30 anni. Compare in forma acuta con malessere, dolori articolari , febbre ed eruzione di noduli arrossati localizzati nella parte inferiore ed interna delle gambe. I noduli possono essere di varie dimensioni: dalla grandezza di un pisello a quella di una noce , da poche unita' ad oltre una decina. Nel giro di 8-15 giorni variano di colorito da rosso acceso a rosso violaceo per evolvere poi verso il colore verdastro e gilallognolo.Scompaiono poi senza lasciare cicatrici. Le singole gittate eruttive subentranti possono prolungare il disturbo per molte settimane. Non è stata riconosciuta una singola causa dell'eritema nodoso. Si pensa si dovuto a reazione allergica a tossine prodotte da alcuni batteri o virus. Le cause alle quali si da attualmente impor-

Comune di SAN GIOVANNI ILARIONE Totali nati: Totali matrimoni: Totali morti:

18 luglio 2014: Gita dei chierichetti di Castello ad Acquasplash

12 7 10

tanza sono le malattie croniche ( tubercolosi , sarcoidosi , colite ulcerosa) , alcune forme virali ( mononuclesi infettiva ) , e l'uso di alcuni farmaci ( sulfamidici, acido acetilsalicilico , pillola contraccettiva ). Spesso l'eritema nodoso accompagna le faringo-tonsilliti da streptococco che si osservano ancora con una certa frequenza. Il decorso della malattia abitualmente è acuto e va verso una risoluzione spontanea nel giro di tre – sei settimane . Esiste tutavia una varieta' della malattia detta " migrante " nella quale l'andamento è subacuto e le singole lesioni possono persistere per diversi mesi- La prognosi tuttavia è sempre buona per l'assenza di interessamento sistemico. Non rimangono nella sede dei noduli cicatrici permanenti ma solo una modesta atrofia del tessuto adiposo. Il trattamento si basa sopratutto nella cura della malattia di base , quando questo è possibile . Utile il riposo a letto la somministrazione di paracetamolo in caso di febbre e dolori. Nei casi più gravi si può somminitrare cortisone , dopo aver escluso come malattia di base una infezione da funghi. Vincenzo Magnabosco

Al 31/07/2014: Totale residenti maschi: Totale residenti femmine: Totale residenti: Totale famiglie:

2.636 2.514 5.150 1.817

Eccoci qua. È solo una foto, davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma, ma dai nostri sorrisi si intuisce quanto siano stati unici e fantastici questi quattro giorni. Quanto sia stato indimenticabile ogni momento e quanto noi giovanissimi abbiamo portato a casa da tutto ciò.

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U.S. CALCIO S. Giov. Ilarione

A.S.D. BASALTI

NUOVA STAGIONE CON L'ENTUSIASMO DI SEMPRE!

FESTA DELLO SPORT 2014

Passato il triste momento post retroces- contribuito a costruire un gruppo affiatato e Puntuale anche quest’anno, nel primo weekend di luglio (5/6 luglio 2014), la polisportiva sione fatto di riflessioni e nuovi propositi la società, nonostante le sempre più marcate difficoltà economiche, dovute al ridursi dei contributi comunali ed alle minori entrate da parte degli sponsor, si è rimboccata le maniche ed ha ripreso subito a lavorare imbastendo una squadra all’altezza di affrontare al meglio la nuova sfida del campionato di 2° Categoria. La ricostruzione è partita riconfermando la guida tecnica, Beltrame Moreno e appoggiandosi allo zoccolo duro degli anni precedenti, costituito dai ragazzi del nostro Paese che negli ultimi campionati , accettando di rinunciare magari a qualche generoso “rimborso” offerto dalle piazze limitrofe, hanno

solido e affiancando a questi , nuovi giovani provenienti dal settore giovanile. Con grande soddisfazione da parte di tutti gli amanti del calcio dilettantistico torna a dare man forte alla squadra Cengia Mirco che negli anni, a suon di goal, si è creato fama di “Bomber” senza tempo. Parallelamente a tutto ciò sono state iscritte e riconfermate tutte le squadre del settore giovanile che sempre più dovrà essere “officina” creatrice di nuovi “talenti”. La società aspetta tutti i tifosi e simpatizzanti a sostenere sempre con il solito calore che li contraddistingue i nostri ragazzi. Luca Rossetto

locale ha organizzato la festa dello sport 2014, un momento di festa per tutta la comunità ilarionese mettendo, sempre e comunque, al centro lo sport. Non si tratta di una manifestazione solo celebrativa che va a coronare un anno di intensa attività ma vuole essere l’affermazione dei tanti valori di cui lo sport stesso è portatore: lealtà, creatività, accettazione e superamento dei propri limiti, tolleranza, spirito di squadra e della dimensione collettiva, espressione di condivisione, di reciprocità, della capacità di rispettare e di valorizzare le individualità e le differenze. Lo sport è tutto questo ma anche allegria e voglia di stare bene insieme e la festa dello sport diventa allora un mix magico di tutti questi elementi. Qualche settimana prima è partito il torneo di calcio che ha visto la partecipazione di 12 squadre e nel fine settimana della festa stessa, diverse discipline sportive hanno animato gli spazi e la vita della nostra comunità. A farla da padrone nella giornata di domenica 6 è stato soprattutto il Green volley con la partecipazione di 16 squadre di giovani che hanno sfidato non solo le squadre avversarie ma anche un sole battente che ha accompagnato l’intera giornata. Ma non da meno è stato il torneo di Tennis nelle categorie del doppio e del singolo che ha dominato i campi da gioco per 2 giornate. C’è stato spazio anche per molti ragazzi che hanno partecipato alla Gimkana, organizzata dalla società “I basalti” il sabato pomeriggio e per la mattinata della domenica il torneo dei ragazzi del calcio, con l’impegno degli allenatori di categoria della società calcio. Per i ragazzi che non erano particolarmente attratti dal fascino dello sport, gli inossidabili “gonfiabili” hanno saputo intrattenere e divertire anche loro. Naturalmente il tutto era supportato dal servizio dei chioschi che hanno alleviato la morsa della fame e della sete dei partecipanti. Le serate sono state animate dalla musica di DJ COFFEE e dal gruppo rock “The FALC”, a dimostrazione che l’apporto della musica è sempre una combinazione vincente che rende l’ambiente più piacevole e armonioso. Trattandosi soprattutto di un avvenimento sportivo sono state premiate, nella serata della domenica, tutte le categorie che hanno partecipato ai vari tornei. Riportiamo, quindi, di seguito i vincenti dell’edizione 2014:

Prima Categoria 2014/2015

A.S.D. BASALTI

NON SOLO GRANFONDO... Dopo il successo della Granfondo del Du-

rello, il Gruppo ciclistico Basalti ha continuato il proprio lavoro mettendo in calendario due gite in bici da corsa. La prima (storica) con partenza da San Giovanni Ilarione ed arrivo a Sottomarina di Chioggia. La seconda,novità del 2014, che ha visto ben 34 amatori percorrere il Sella Ronda, ovvero il percorso che aggira il massiccio del Sella solcando i 4 passi dolomitici (Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi). In entrambe le date il sole è stato dalla nostra parte permettendoci di passare delle bellissime giornate, rese ancor più speciali dalla grande partecipazione degli “Amici dei Basalti” che, pur non avendo la bici, ci accompagnano da tempo in tutte le nostre uscite programmate. Vogliamo inoltre co-

Momento di aggregazione prima di affrontare i 4 passi Trimestrale di informazione e cultura c/c postale n. 15684376 Se vuoi inviare il tuo contributo all'Alpone utilizza c/c postale n. 15684376 intestato a: Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5. Coordinate bancarie Poste Italiane: IBAN IT23 T076 0111 7000 0001 5684 376 - Cod. Bic/Swift: BPPIITRRXXX Direttore responsabile: Delio Vicentini Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Giovanni Sartori, Lucia Burato, Lorenzo Gecchele, Angelo Pandolfo

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GIMKANA Stanghellini Arianna Coltro Nicola Pandian Kevin Angelo Faedo Paolo Confente Vittorio Di Carmine Filippo Bertolini Alex Gazzo Sebastiano Sultafa Enea

CALCIO 1° - I VECI 2° - ATLETICO RISERVE 3° - SARTORI AGRICOLA 4° - I COLCHONEROS Capocannoniere: Davide Cengia (Atletico riserve) Miglior portiere: Alex Roncolato (I veci)

SINGOLO TENNIS 1° - Stanghellini Luca 2° - Gambaretto Enrico

DOPPIO TENNIS Bertagnin Giovanni – Marcazzan Mattia

GREEN VOLLEY 1° - Girone vincenti: MEIO BATERE I PIE' CHE POSTA' A UN PALO 2° - Girone vincenti: PI.TU.PI.TU....PAAAAA 3° - Girone vincenti: RASSA DE FATTI, SCONVOLTI E SVIRGOLAI 1° - Girone perdenti: A NOI UN NOME SIMPATICO NON CI VIENE Premio scopa: TO MAMA LA SCOPA Come sempre, alla fine, sono d’obbligo i ringraziamenti alle molte persone che hanno partecipato alla realizzazione di questa festa, soprattutto ai nostri “sportivi”. Per non dimenticare qualcuno non facciamo nomi, ma siamo coscienti che sono le persone a rendere bella la festa, con la loro allegria, creatività e disponibilità e siamo grati a tutti coloro che in vario modo e in tempi diversi hanno sostenuto la manifestazione, lo sport e i suoi valori.

Basalti e Sella, due rocce a confronto

municare con grande soddisfazione i successi ottenuti nelle competizioni F.C.I. di Valentina Rocca e Martino Marana, i quali hanno conquistato le maglie di Leader di classifica su due importanti circuiti regionali come il 'Lessinia Tour Fir Cup' e la 'Serenissima Coppa Veneto', senza dimenticare la vittoria in solitaria di Nicola Dirupo alla 'Divinus Bike Clivus'. Il Direttivo,fiero di questi risultati, desidera complimentarsi con gli atleti ed augurare loro una stagione 2015 ricca di soddisfazioni. Ricordiamo che da settembre riprenderanno i corsi di spinning presso le aule motorie dell' Istituto M. Marcazzan. Per info ed iscrizioni contattare il: 3494076981 Pia Costantini VI ASPETTIAMO! Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento 3/C - San Giovanni Ilarione (VR) - Cell. 347 2600161 - Email: cavazzola@utenti.ilarione.it Pubblicità: Franco Cavazzola (vedi contatti Recapito) Prestampa e Stampa: Grafica Alpone srl Via del Lavoro, 90 Tel. 045 6550833 - Fax. 045 6550221 E-mail: grafica@graficaalpone.com San Giovanni Ilarione (VR)

Gaiga Stefano Polisportiva Ilarione

OFFERTE per l'Alpone Associazione Fanti Bacco Guerrino Bellaria Albino Bellaria Fabrizio Beltrame Giannino Bertolazzi Andrea Beschin Maria Beschin Paola Bordon Laura Bricca Florindo Casarotto Natale Cavazza Angelina Ciman Giuseppe Colognato Daniela Confente Annalisa Cristofari Antonietta Da Ronco Marisa Damini Luigi Danda Roberta Danese Giuseppe Daniel e Inès Boyaux Sartori De Cristan Pietro Erzonelli Augusto Facchin Angelo Facchin Cesarino Fochesato Mario Fratta Egidio Fusa Augusto Gaiga Andrea Zenone Galiotto Antonio e Pia Galiotto Lorenzo Gambaretto Bruno Gecchele Gabriella Gecchele Giustina Gioco Daniela Gugole Giancarla Leorato Silvano

S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. Montecchia Arsago (VA) S.Giov.Il. S.Giov.Il. Chiampo S.Giov.Il. Albaredo D'Adige Montecchia Montecchia Merano (BZ) S.Giov.Il. Chiampo S.Giov.Il. Francia Monteforte D'Alp. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. Montecchia S.Giov.Il. S.Giov.Il. Francia S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. Gambellara Vestenanova Montecchia

Longo Emilio Lovato Antonio Lovato Elisa Maporti Pietro Marcazzan Bertilla Marcazzan Nello Marcazzan Valentino Marchesini Elio Marchetto Bruno Marchetto Giuseppe Marchetto Stella Marcigaglia Anna Marcolungo Natalina Niero Maria Parise Carlo Pasqualini Gianni Pozza Rosalina Pozza Stefano Pressi Bruno Roncari Remo Mario Rossetto Gelsomino Sabbadoro Patrizia Salgaro Vaccaro Annalisa Salgaro Vaccaro Dorina Sartori Elisa Sartori Mario Soprana Augusto e Teresa Urbani Bruno Vandin Adelia Vanzo Ferdinando Vanzo Luciano Zamichele Bruno Zandonà Assunta Zandonà Italico Zandonà Vincenzo

Poiano (VR) Albaredo D'Adige Albaredo D'Adige S.Giov.Il. Brandizzo (TO) Rubano (PD) S.Giov.Il. Garda (VR) Besozzo (VA) S.Giov.Il. Caldogno (VI) S.Giov.Il. S.Bonifacio S.Giov.Il. Soliera (MO) S.Giov.Il. Vestenanova Longare (VI) S.Giov.Il. Selva di Progno Gambellara Montecchia di Cros. Vestenanova Cattignano Sona (VR) Peschiera del Garda Svizzera Montichiari (BS) Belgio S.Giov.Il. S.Giov.Il. Montebello S.Giov.Il. Milano S.Giov.Il.


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