L'Alpone numero 2 2013

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l ’alpone

Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 Luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50 % - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 28 - N. 2 - Giugno 2013 - Recapito a cura dell’ Ente Poste Italiane

Pro Loco . San Giovanni Ilarione

www.ilarione.it

Anno 28 - N. 2 Giugno 2013

20 anni con noi: don Elio Nizzero

Saluto del Presidente

Parroco a Santa Caterina di San Giovanni Ilarione

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omenica 22 Settembre, la nostra comunità si riunirà attorno alla mensa eucaristica per lodare Dio della presenza costante ed edificante di don Elio Nizzero nella nostra parrocchia per ben 20 anni. Era infatti il 14 Settembre 1993 quando si celebrava l'ingresso del "nuovo" parroco, ed ora, a distanza di un ventennio, ci si ritrova a festeggiare colui che è diventato il "nostro" parroco. Insieme abbiamo cominciato un nuovo cammino coscienti che i sacerdoti non appartengono nemmeno a sé stessi ma sono fedeli alle strade tracciate dal Signore, e con questo spirito don Elio presto ha preso carico anche della parrocchia di S. Benedetto, succedendo a don Ottorino. Non è facile ripercorrere 20 anni di ministero sacerdotale, ma i frutti del suo umile e dignitoso servizio, dimostrano uno smisurato attaccamento alla gente, vivendo la liturgia nella quotidianità della vita. Era alquanto inusuale per noi vedere il parroco al bar, in pizzeria o al mercato, confondendosi tra le persone senza la classica veste, abituandoci così ad un conseguente rinnovamento culturale e sociale. Don Elio ha visto nascere, crescere e maturare tanti di noi; ha battezzato i nostri figli, seguiti nella prima comunione e nella cresima, li ha educati all'amore e alla fratellanza, se-

condo gli insegnamenti del Vangelo. Ha visto sbocciare e maturare la fede di Don Paolo, accompagnandolo, passo dopo passo, nel lun-

Don Elio Nizzero parroco a Santa Caterina in Villa

go percorso che lo ha portato ad abbracciare la vita ecclesiastica. Nel silenzio ha aiutato tante persone che si

sono trovate nella difficoltà e nel bisogno, ha allietato tanti ammalati e sofferenti con visite a casa e in ospedale. Ha sostenuto con partecipazione sentita coloro che hanno perso i propri cari; ha reso ogni celebrazione eucaristica un momento di raccoglimento, di preghiera intensa ma anche di festa e gioia. Don Elio, anche nel difficile periodo della sua malattia, ci ha insegnato a pregare, ad avere una fede matura, ad istaurare un dialogo intimo e diretto con Gesù; ci ha pure insegnato con tatto e delicatezza, che nulla ha valore se non c'è fede nel Signore. Ogni attività era, ed è, svolta sotto il suo occhio vigile e solerte: le attività di catechesi, le adorazioni e gli incontri formativi, i vari cori, l'incontro con i ragazzi dell'a.c.r. e dei gruppi giovanili, l'intensa attività pastorale e vicariale. Non dimenticando la cura per le chiese e le opere strutturali, essendo un attento gestore delle attività di recupero, salvaguardia e valorizzazione dei beni artistici e storici della nostra comunità; ricordiamo, ad esempio, i lavori di restauro della chiesa di S. Benedetto, il rifacimento del tetto e l'impianto di illuminazione in S. Caterina. Ma se dobbiamo sottolineare un particolare aspetto del nostro parroco, credo che potremmo essere tutti concordi nel dire che molte delContinua a pag. 2 le sue energie sono

Biblioteca "O. Bonafin" - Rassegna culturale

"un libro, un autore"

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ullula di scrittori, la nostra vallata! E noi della Biblioteca cerchiamo di non farcene sfuggire nessuno. Durante la rassegna culturale “Un libro, un autore”, svoltasi nei mesi di aprile e maggio, ne abbiamo presentati ben quattro. Chi da San Gio-

vanni, chi dai comuni limitrofi, ogni due settimane il risultato è stato sempre lo stesso: libri interessanti, serate piacevoli, una buona affluenza di pubblico. Abbiamo spaziato in tanti generi, e ogni incontro si è rivelato, per noi e per il pubblico, una sco-

perta, un’occasione per conoscere e apprezzare nuove storie, racconti di vita autentica, frammenti del nostro passato remoto. Con il volume “I Maltraversi nelle terre del Durello”, il prof. Dario Bruni (cui rivolgiamo un sincero ringraziamento per

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20 anni con noi: don Elio Nizzero spese per il suo fiore all'occhiello: i ragazzi… pranzando in maniera del tutto informale nei tavoli della scuola del'infanzia; seguendo il corposo gruppo di chierichetti che durante le celebrazioni dipingono di bianco il nostro altare, come tanti Segue da pag. 1

fiori di ciliegio; visitando le rumorose classi del catechismo e l'immancabile saluto ai tanti ragazzi del lunedì sera, che per lui sono giusto motivo di orgoglio. È bello vedere i suoi occhi illuminarsi e il cuore inorgoglirsi per due parole scambiate con qualche ragazzo, che semplicemente

era stato uno dei suoi... Ora le parrocchie di S. Caterina e S. Benedetto si uniscono in un unico coro per dire un grazie sincero e commosso a don Elio, il "nostro" parroco. La Comunità

Antico pellegrinaggio al Monte Summano, 1 maggio 2013

Qualità e sviluppo in agricoltura per combattere la crisi I figli che continuano l’attività dei padri tanto nei momenti più impegnativi. Tutti sono “appassionati “ al nel lavoro dei campi, il più delle volte non si limitano alla lavoro e, soprattutto, responsabili. Con le piante bisogna stare semplice conservazione dell’azienda paterna ma, impeattenti alle varietà, ai cloni, ai portainnesti. Sbagliare si fa pregnandosi nel rinnovamento delle strutture mettendo a sto, ma le conseguenze possono essere molto serie! frutto la personale creatività, ne migliorano l’efficienza allo Vogliamo parlare di mercato…da dove vengono i vostri scopo di aumentarne la produttività. È sicuramente queclienti? sto il caso dell’azienda dei fratelli Bevilacqua che hanno Noi vendiamo principalmente all’agricoltore finale soprattutereditato da papà Armando, vittima di un incidente sul lato in zona e in Veneto. In questi ultimi anni ci siamo allargati voro, il piacere di lavorare la terra. servendoci di rappresentanti e di rivenditori in Lombardia e in Condotta a livello famigliare oggi è una delle aziende più Friuli. Consegnamo le nostre piante in vaso fino ai confini con dinamiche di San Giovanni e della stessa vallata dell’Alla Slovenia. Abbiamo, inoltre, interessanti rapporti commerciali pone. anche con Francia e Spagna. Ultimamente stiamo attivando Alle domande risponde, con grande disponibilità, il contatti con i paesi dell’Est Europa. maggiore dei quattro fratelli, Giampaolo che mi accoglie Quali sono le prospettive future? nel suo piccolo ufficio aziendale. Qualificare sempre di più le nostre produzioni, offrendo alla Vogliamo cominciare dagli inizi? clientela piante sempre più sane e sicure, migliorando il nostro La storia dell’azienda inizia nei primi anni ottanta con la servizio e assicurando soprattutto la nostra assistenza tecnica. passione trasmessa da papà per tutto ciò che sapeva di Molto dovremo ancora investire nelle strutture, allo scopo di innovativo. Egli credeva profondamente in tutto ciò che lavorare più comodamente abbassando i costi e i possibili ripoteva diversificare la tipologia delle coltivazioni per mischi… ma l’investimento principale saranno le nostre figlie (tre La famiglia Bevilacqua (2 generazioni di florovivaisti), nei loro capannoni gliorare l’economia, per incentivare la crescita, per favofratelli sposati e padri di quattro figlie… per il momento) alle rire lo sviluppo generale garantendo un maggior reddito. quali dovremo trasmettere la passione del nostro lavoro e assiProprio in quegli anni – anni 80/90 - si cominciava a spericurare loro lo spazio - se lo vorranno - per realizzarsi. Personalmente mi occupo della gestione generale, mentare l’impianto di nuove varietà di ciliegio e di altri piccoli frutti Finora abbiamo parlato di tre dei quattro fratelli… ma il dell’amministrazione e della programmazione; curo, in (albicocche, prugne…). quarto? particolare, i contatti con la clientela e soprattutto la parA quando la svolta determinante? Ermanno ha preferito, da sempre, fare il falegname… ma ora te “burocratica” dell’azienda. A me non chiedere quante Sicuramente quando, terminati gli studi di agraria, assecondato sta riscoprendo anche lui il fascino del lavoro dei campi. Lo diciliegie ci sono sulle piante… chiedimi piuttosto quanto con entusiasmo da tutta la famiglia, cominciai a sperimentare le mostra il fatto che spesso passa il suo tempo libero “al monte”, costa produrle, raccoglierle, assicurarle. Al resto ci penprime coltivazioni di fiori e di piante. Da allora l’azienda ha intrain una nostra casetta in mezzo ai vigneti lavorando nei boschi sa Emanuele, il secondo asse portante dell’azienda. A lui preso un ritmo di crescita interessante, ingrandendosi con grao, magari, occupandosi di gustose …grigliate! Quando serve, compete la gestione dei lavori nei campi, nei frutteti e nei dualità, specializzandosi e facendosi apprezzare sempre di più tuttavia, sa darci anche preziosi suggerimenti. vivai, aiutato qualche volta da me (quando ho tempo) ma dalle aziende agricole di tutto il territorio. Da allora la clientela si è Abbiamo iniziato questa intervista con un riferimento a spesso da operai stagionali oppure da altri agricoltori vicini abituata a trovare “…dai Bevilacqua” di San Giovanni tutto quello papà Armando…cosa direbbe se potesse rivedere, oggi, la quando hanno tempo. che si può cercare in un vivaio di piante da frutto, in primo luogo vostra azienda? Poi c’è “la Maria”! Così chiamano tutti la mamma che, le barbatelle di vite. Ne saremmo tutti entusiasti ma penso che non la riconosceda sempre, aiuta tutti in tutto. Il suo ruolo, anche se non Il quadro attuale della situazione? rebbe e, soprattutto, non avrebbe mai immaginato una trasforben definito, è forse il più prestigioso perché sa mantenere A distanza di tanti anni stiamo quotidianamente dimostrando, mazione tanto radicale. unita la famiglia! con intelligenza e dedizione, che cosa significa lavorare la terra E, per chiudere, cosa ne pensi della crisi in atto? Un ruolo importante spetta ad Elisabetta, mia moglie, traendone soddisfacenti opportunità di reddito e, addirittura, creFinora l’agricoltura è sempre vissuta in uno “stato” di crisi. che si occupa, insieme alla “Maria” delle produzioni floriando nuovi posti di lavoro. Sicuramente eloquenti sono alcuni nuBasti pensare che, fino a qualche anno fa, vendevamo l’uva a cole stagionali. Cura soprattutto la clientela femminile del meri: 17 ettari coltivati a vigneto e frutteto, 2.000 mq di serre per 15 centesimi! Ancor oggi può capitarci di vendere le ciliegie a nostro vivaio con preziosi consigli su come arredare aiuole la coltivazione di fiori stagionali, in vaso e recisi, 8 ettari di vivai 40 centesimi al chilo. Senza contare il rischio di vederci portare e balconi, conoscendone molto spesso i gusti e le esigencon una coltivazione di circa 90.000 piante da frutto e 350.000 via l’intero raccolto dalla grandine… siamo abituati a tutto! Coze! barbatelle di vite, ecc. L’attività copre la durata dell’intero anno, munque, in questi ultimi anni le aziende agricole sono cambiate Mauro, l’altro fratello invece è il Jolly, richiesto da tutinteressando le quattro stagioni, sia pure con momenti di maggior molto, hanno profondamente diversificato gli ambiti produttivi ti. Sempre disponibile e in grado di sorvegliare ogni cosa. impegno. e questo aiuta molto. I giovani che stanno subentrando nelle Quando si cerca qualcosa si deve, per forza, far riferimenCome avete fatto a realizzare tutto ciò e, soprattutto, come aziende sono molto più preparati e le possibilità economiche to a lui. fate a gestire il tutto? che si possono presentare sono ancora tantissime. Una cosa è Questo per quanto riguarda la famiglia… ma gli opeCi vuole innanzitutto tanta passione e poi, altrettanto fondacerta: in agricoltura ci vuole tempo e pazienza. rai? Delio Vicentini mentale, si rivela una idonea preparazione tecnica. Un imprenditoGli “operai” e i “collaboratori”, tutti della zona, in parte re agricolo oggi deve possedere conoscenze a 360° e saper gestivengono assunti per un periodo più lungo mentre altri solre documenti, contabilità, amministrazione, economia… Deve saper riflettere fissando l’interlocutore dritto negli occhi, magari con un sorriso sulle labbra. E poi ci vuole anche un mix di coraggio, di fortuna, di salute… Fondamentale si rivela l’impegno solidale di tutti gli operatori impegnati: dal primo della famiglia all’ultimo l 13 aprile scorso gli ottantenni di San Giovanni hanno festeggiato i sedici lustri di età, essendo nati del 1933. L’appuntamendei dipendenti. Tutti devono sentirsi ugualmente responsabili del to era fissato per le 10.30 nella chiesa di Santa Caterina. La Santa Messa, celebrata da don Cesare Ciman, collaboratore di proprio ruolo. don Elio, nostro parroco, è stata A proposito di ruoli, vogliamo sinteticamente descriverli? l’occasione per ringraziare Dio

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Ottantenni in festa

del dono della vita, per chiedere di mantenerci aperti alla buona novella, per poter raccomandare a figli e nipoti il grande dono della preghiera. In particolare abbiamo chiesto la grazia di essere sostenuti dalla preziosa presenza amorosa del Signore nei momenti dell’amara solitudine, della malattia, dello sconforto e degli affanni che l’età, ormai avanzata, ci procura. I coscritti, contenti e felici, al termine della piacevole giornata si sono lasciati con l’augurio di ritrovarsi ancora negli anni a venire. Silvia Lovatin


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Biblioteca "O. Bonafin" Rassegna culturale Segue da pag. 1

il suo aiuto e supporto durante l’intera durata della rassegna), ha ripercorso le vicende di una tra le più importanti famiglie che hanno caratterizzato la storia veneta fra il secolo X e il XV, in particolar modo nel territorio fra Vicenza e Verona. Si presenta invece sottoforma di romanzo, ma racconta una storia altrettanto vera, “L’armonica di Pascal” di Edoardo Casotto, in cui l’autore rielabora e narra le vicende di una vita segnata spesso, e sin dall’infanzia, dalla sofferenza, ma che l’ironia del protagonista e il suo

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amore per la musica (l’armonica, appunto, vero filo conduttore di tutta la storia) riuscirà a spingere verso un possibile riscatto esistenziale. E una biografia autentica è pure l’argomento di “Due figli e un dinosauro”, in cui il nostro compaesano Giovanni Todesco, ricordando e raccontando gli eventi che lo portarono ad effettuare una delle più grandi scoperte paleontologiche del secolo, coglie l’occasione per presentarci la storia della sua vita e della sua famiglia, intrecciando passione scientifica ed emotività degli affetti. La rassegna si è infine conclusa

con la presentazione del libro “Andare a piedi” di Osvaldo Benetti, sorta di diario in cui il protagonista descrive i lunghi viaggi effettuati con la moglie e intrapresi rigorosamente a piedi, che li hanno portati da Vicenza a Strasburgo, a Monaco di Baviera, a Praga, fino a calpestare il suolo di ben dieci paesi europei. Tutte le serate, inoltre, sono state arricchite dal contributo di vari artisti, dal gruppo musicale "Quintana Ensemble", che ha eseguito brani medievali su strumenti originali, ai cori "Tre Monti" e "Biron", al Maestro Luigi Paganotto e la cantante Raffaella Benetti, fino alle letture

eseguite dalla compagnia teatrale "Sale & Pepe". La rassegna si è anche rivelata una splendida occasione per collaborare con i ragazzi di terza media dell’Istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione e la prof.ssa Annamaria Bevilacqua: prendendo spunto dai temi dei quattro libri e da quello più generico del valore della lettura, gli studenti hanno realizzato degli efficaci manifesti promozionali, che sono stati esposti durante tutte le serate della rassegna. Pur se i libri presentati si differenziavano considerevolmente in termini di genere e contenuto, la

manifestazione da poco conclusasi è forse riuscita a fornire quattro esempi di scrittura profondamente ancorata alla realtà, al vissuto delle persone. Che si trattasse di una biografia, di un romanzo o di una ricostruzione storica, ognuno di questi testi ha dimostrato come un libro, pur annoverando la fantasia e l’invenzione fra i suoi componenti fondamentali, tragga la sua linfa vitale dalle reali vicissitudini degli uomini, dall’autentica e straordinaria quotidianità delle loro vite. Gruppo Biblioteca “O. Bonafin”

Comunale di San Giovanni Ilarione e Vestenanova

l 9 febbraio scorso è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo dell’Avis di San Giovanni Ilarione e Vestenanova, che rimarrà in carica per il quadriennio 2013/2016. Tutto il “vecchio “ Direttivo si è ricandidato in blocco senza nessuna defezione. Ciò fa orgogliosamente ritenere che negli anni è stato creato un gruppo di lavoro coeso con l’obiettivo comune dei valori fondanti dell’associazione: la gratuità del dono, l’anonimato del gesto, l’attenzione ad uno stile di vita sano e positivo, l’aggregazione e la socializzazione, la fiducia e la reciprocità, la cittadinanza solidale, il volontariato come esperienza che forma ed arricchisce. Obiettivi finalizzati alla crescita dell’associazione per fornire tutto il sangue possibile per il bene dell’ammalato. Inoltre, essendo il nostro gruppo distribuito su due comuni, significa che gli interventi promozionali posti in essere sono sempre stati equanimemente distribuiti con le finalità sopra esposte. A questo già collaudato Consiglio Direttivo si sono aggiunti alcuni giovani che sicuramente daranno ulteriore energia e sprone affinché nuove idee e nuovi progetti caratterizzino il nostro percorso. Chi meglio di loro può dare una svolta decisiva, magari anche cambiando il modo di pensare e agendo secondo gli stili con cui pensano e credono i ragazzi di oggi. L’Avis può essere una proposta interessante per i giovani che scelgono l’impegno verso gli altri e sono convinto che, per le nuove generazioni, sia un’opportunità per costruire qualcosa, per stare insieme, per crescere. Sicuramente l’associazione può dare la possibilità di mettere in campo e di attivare le proprie capacità per costruire un mondo di solidarietà e di generosità d’animo verso l’altro. Il nuovo Consiglio Direttivo risulta così composto: Pandolfo Luigi – Presidente Santi Vittorio e Damini Giovanni – Vice Presidenti Pandolfo Erika – Segretaria Simoncello Tecla – Tesoriere Calierno Massimiliano – Commissione Giovani Camponogara Giuliano e Sartori Stefano – Rapporti con le Amministrazioni Comunali, le Scuole e le Associazioni rispettivamente di Vestenanova e di San Giovanni Ilarione Camponogara Dario, Confente Maurizio, Gecchele Giorgio, Panato Bernardo, Regazzin Luca, Rigoni Pietro, Sabbadoro Paola, Sartori Alberto, Vanzo Patrizia e Zandonà Eros – Consiglieri Dal Zovo Giovanni – Presidente Revisori dei conti Damini Silvano e Rossetto Francesco – Revisori dei conti. Questo ringiovanito Consiglio Direttivo sono certo saprà mettere in atto nuove iniziative e nuove strategie per fidelizzare sempre di più i giovani verso L’Avis. Altro nostro impegno sarà usare ogni mezzo per promuovere la donazione del Midollo Osseo e del Cordone Ombelicale. Due tipi di donazione aventi la particolarità di essere a volte l’unico mezzo per guarire e salvare delle persone malate di leucemia o altre malattie del sangue che in qualche ospedale sperano solo ci sia il Donatore compatibile per ritornare a vivere una vita normale. Nel quadro delle serate culturali e promozionali organizzate a Vestenanova, quella del 05/04/2013 è stata particolarmen-

te apprezzata. E’ intervenuta Valeria Favorito, la ragazza che nel 2000, all’età di 11 anni, malata di leucemia mieloide acuta, ha ricevuto il Midollo Osseo dal noto conduttore televisivo Fabrizio Frizzi. Valeria, ora guarita, è stata tra di noi per portare la sua particolare esperienza. La forza e il gesto d’amore di un donatore speciale come Fabrizio le hanno salvato la vita e oggi, ormai venticinquenne, Valeria ha voluto raccontare in maniera particolarmente toccante e coinvolgente tutta la sua vicenda: dalla diagnosi della malattia, al trapianto del midollo osseo e quindi alla guarigione. Nella nostra associazione già cinque persone hanno donato il Midollo Osseo. È un dono meraviglioso che hanno fatto, altrettanto prezioso per chi ha ricevuto. Per tutti la soddisfazione di aver acquisito dei fratelli di sangue che per tutta la loro futura esistenza ricorderanno e ringrazieranno. Ma la cosa più importante che ci hanno donato è l’esempio; hanno indicato a tutti coloro che sono in buona salute ed idonei a seguire il loro gesto, donando quel soffio di vita a chi nel mondo la sta perdendo. Ma l’appello più accorato lo faccio ai giovani, ai quali non mi stancherò mai di rivolgermi. Ragazzi! Negli ospedali ci sono bambini ed adulti in attesa di trapianto di organi, vittime di incidenti o affetti da gravi malattie che hanno bisogno di sangue. Diamo speranza a chi vede che la vita si va pian piano affievolendo. Pochi millilitri di sangue e pochi minuti di tempo a te non costano nulla! …a qualcuno la vita! Luigi pandolfo

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L'asilo infantile di Castello Nel lontano 1965, l’Arciprete don Damiano Andriolo chiese alla popolazione di Castello di poter istituire un asilo infantile per dare a tanti bambini, anche a quelli lontani dal centro, la gioia di stare insieme e crescere imparando ad amarsi e a volersi bene. La bella iniziativa fu accettata dalla nostra gente e, in una semplice stanza vicina alla canonica, fu istituita una struttura destinata ad accogliere bambini di tre, quattro e cinque anni. Il personale – una educatrice e una cuoca chiamato a seguire i bambini non era in possesso di specifici titoli di studio ma, sicuramente, era dotato di tanta buona volontà e tanta voglia di stare con i bambini per aiutarli a crescere insieme attraverso il gioco e la preghiera.

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La presenza dei sacerdoti don Luigi Schiavo e don Damiano Andriolo era assidua e qualificante sia sotto il profilo ecclesiale che culturale. I bambini iscritti e frequentanti furono molti, fin dall’inizio. A mezzogiorno qualcuno mangiava anche una doppia razione di pasta asciutta o minestrone. Terminata l’attività, verso metà pomeriggio, i bambini venivano riportati a casa con il pulmino. Allo scopo di favorire l’attività ludica nel cortile della Casa canonica erano stati sistemati alcuni giochi, delle altalene, uno scivolo e una piccola giostra. L’esperienza si protrasse per due anni. Marsilia Cavazzola

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Frammenti di sogno Si è svolta sabato 18 maggio la seconda edizione di "Frammenti di sogno" presso il teatro parrocchiale di Santa Caterina in Villa. Un'atmosfera accogliente e partecipata, ricca di intrattenimenti e di divertimento, come si avvertiva chiaramente tra il pubblico e tra i ragazzi protagonisti, che già si sono dati appuntamento per l’edizione 2014 dell’evento.

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Sagra San Giovanni Battista 35a Mostra Provinciale delle ciliegie Sabato 23 giugno ore 20.00 Apertura giochi con maxigonfiabili per bambini e ragazzi. ore 20.30 Esibizione della Scuola di Danza “ENERGY STUDIO” di Federico Gallo e Omar Vanzo ore 22.00 Discoteca con Val d'Alpone in Movimento Repino Dj voice Sama Domenica 24 giugno ore 10.00 Santa Messa Solenne ore 11.00-14.00 Consegna ciliegie per la Mostra ore 14.00 Corsa caretini a sfere 2a tappa del Campionato Valdalpone ore 16.00 Apertura giochi con maxigonfiabili per bambini e ragazzi. ore 17.00 Apertura al pubblico della 35a Mostra provinciale delle ciliegie ore 18.00 Esibizione della Banda “G. Verdi” di Montecchia di Crosara e San Giovanni Ilarione ore 19.00 Premiazione della 35a Mostra delle ciliegie e della Corsa caretini a sfere ore 20.00 Serata di musica anni ‘60-‘70-‘80 con Dj Roberto Stoppa Durante la manifestazione funzioneranno fornitissimi chioschi enogastronomici. Pesca di Beneficenza

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uelli della Pro Loco, con l’autrice Angelina Beschin, anche quest'anno sono riusciti a sviluppare uno degli spettacoli più seguiti nel teatro di San Giovanni Ilarione. Un pubblico caloroso ha potuto veder sfilare sul palco ben 13 ragazzi, esibire i propri talenti, nel canto, nel ballo, nella recita e, per gli amanti della comicità, nelle barzellette. I ragazzi che hanno cantato – testimoniano i due insegnanti Stefano Gaiga e Giuseppina Vanzo - hanno dimostrato vere capacità sia nella voce che nell'apprendimento. Infatti si sono trovati in più occasioni a studiare le canzoni, cercando di migliorare la tonalità, la postura e quant’altro ancora. Erika Marcazzan, Ilaria Dusi, Davide Sartori, Giada Vanzo, Agata Beltrame, Enrico Gecchele, Corrine Zanchi, Daniele Dusi, Perazzolo Sofia, Anna Ciman, Nicole Bonora, Greta Lovato e Arianna Stanghellini, durante una serata di prove, si sono sottoposti perfino a qualche domanda curiosa, del tipo "se tu fossi il Presidente della Repubblica cosa faresti?”. Spiritose ma anche pronte le risposte: “Abolirei la scuola obbligatoria il sabato mattina”; oppure “costruirei una scuola superiore a San Giovanni Ilarione”; e se fossi il il sindaco? “Starei vicino alla gente del mio paese”. Per non dire cosa farebbero da grandi: chi la stilista, chi il capitano di nave (che non sia la Concordia), chi l'infermiere... Ad accompagnare i ragazzi nel corso delle varie canzoni c’erano anche le scuole elementari del paese, la scuola di danza "Energy Studio" con le

Dal GRUPPO ALPINI

ome avviene regolarmente da ormai 86 anni, gli alpini del nostro gruppo anno partecipato numerosi e bene organizzati all’imponente Adunata nazionale di Piacenza dello scorso 12 maggio; un’adunata che ha visto la presenza di circa 400.000 alpini in una città di poco più di 100.000 abitanti. Tutto è filato liscio, senza particolari problemi; gli alpini hanno fraternizzato con i piacentini lasciando alla città un bellissimo ricordo a tanta allegria. Un altro appuntamento molto importane per la nostra associazione si è avuto il 19 maggio scorso a Milano, dove si è registrato il cambio al vertice dell’Associazione. Dopo 33 anni al trive-

neto, che rappresenta quasi il 45% degli alpini d’Italia, è stato aggiudicato il nuovo presidente nazionale: è stato eletto alla massima carica associativa Sebastiano Favero della sezione “Monte Grappa” di Bassano del Grappa, di professione ingegnere ora in pensione, un personaggio di prestigio e di grande spirito alpino! Favero era stato uno stimato compagno di corso di chi scrive, ed aveva frequentato il 74° corso Allievi Ufficiali presso la Scuola militare alpina di Aosta nel 1974. Il suo impegno nell’ambiente associativo ANA è iniziato subito all’indomani del congedo, con la collaborazione nella progettazione e realizzazione dell’Asilo di Rossosch (di cui a settembre andremo a celebrare il ventennale della sua inaugurazione), e poi ancora gli interventi al rifugio Contrin, a Costalovara, alla realizzazione del villaggio di Fossa in Abruzzo, ed altro. Il primo giugno scorso è stata inaugurata la scuola materna di Casumaro di Cento (Ferrara), costruita in una zona fra le più colpite dal sisma dello scorso anno che ha colpito l’Emilia Romagna, realizzata con il contributo di circa un milione di euro raccolti dall’ANA e con la collaborazione di molti volontari della nostra associazione. In questa occasione la sezione di Verona si è particolarmente distinta elargendo a questo scopo oltre

60.000 euro; un contribuito in modo sostanzioso raccolto fra i soci ed i gruppi, fra i quali anche San Giovanni Ilarione si è distinto per la sua generosità. Su delibera del Consiglio direttivo nazionale ANA, la scuola è stata dedicata alla Medaglia d’oro al Valore Militare monsignor Enelio Franzoni, sacerdote bolognese non alpino, classe 1913, deceduto nel 2007. Ordinato sacerdote nel 1936, nel 1941 partì per la Russia, al seguito del CSIR come cappellano militare in servizio presso il 79º Reggimento Fanteria della Divisione Pasubio. Il 16 dicembre 1942 fu fatto prigioniero e nel 1946 venne rilasciato assieme ai reduci prigionieri. Dopo il rimpatrio continuò la sua attività pastorale come parroco. Ecco la motivazione della concessione della medaglia: «Cappellano addetto al Comando di una grande unità, durante accaniti combattimenti, recava volontariamente il conforto religioso ai reparti in linea. In caposaldo impegnato in strenua difesa contro schiaccianti forze nemiche, invitato dal comandante ad allontanarsi finché ne aveva la possibilità, rifiutava decisamente e, allorché i superstiti riuscirono a rompere il cerchio avversario, restava in posto, con sublime altruismo, per prodigare l’assistenza spirituale ai feriti intrasportabili. Caduto prigioniero e sottoposto a logorio fisico prodotto da fatiche e da privazioni, noncurante di se stesso, con sovrumana forza d’animo, si prodigava per assolvere il suo apostolato. Con eroico sacrificio rifiutava

per ben due volte il rimpatrio onde continuare tra le indicibili sofferenze dei campi di prigionia la sua opera che gli guadagnò stima, affetto, riconoscenza ed ammirazione da tutti. Animo eccelso votato al cosciente sacrificio per il bene altrui.» - Fronte russo, dicembre 1942 - Campo di prigionia, 1942-1946. Per quanto riguarda le attività previste per la prossima estate, sono parecchi gli impegni associativi ai quali gli alpini non dovrebbero mai mancare: il Raduno del triveneto a Schio, i pellegrinaggi al Contrin, Costabella, Ortigara, Passo Fittanze, Scalorbi, Pasubio, Adamello ed i raduni sezionali che quest’anno sono a Ronco all’Adige ed a Brognoligo. Le date delle manifestazioni sono riportate in dettaglio sui due periodici dell’associazione che vengono recapitati a tutti i soci: “L’Alpino” a cadenza mensile, e “Il Montebaldo” a cadenza bimestrale. Carissimi alpini, siete tutti attesi alle nostre manifestazioni! Una delle attività peculiari dell’ANA è la Protezione civile, che è dovuta intervenire recentemente con 420 volontari in soccorso delle zone del Veneto colpite dall’alluvione dello scorso maggio quando nella nostra zona i torrenti Alpone, Aldegà, Tramigna ed Illasi hanno creato seri problemi ed esondazioni. Il gruppo alpini di San Giovanni Ilarione fa parte della Zona Valdalpone; ha al suo interno una squadra di Protezione civile ANA

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sue due ballerine Greta Ferro e Beatrice Ferrari, e gli immancabili amici della compagnia teatrale "Sale & Pepe" nella parte iniziale dello spettacolo. Quest'anno ad accompagnare i ragazzi nel canto due splendide ragazze, Valentina e Martina Rossetto. Un grazie a tutti i collaboratori, alla regista, Mariangela Grolli e a quanti hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo. Lorenzo Gecchele

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con base a Monteforte d’Alpone. Attraverso la Sezione ANA di Verona fa parte della Colonna mobile nazionale dell’ANA. Anche il nostro Comune, inoltre, ha in essere una convenzione con la Protezione civile della Sezione di Verona che è in grado di intervenire sul nostro territorio su richiesta. La colonna mobile ANA annovera al suo interno quasi tutte le specializzazioni, ed interviene sempre e solo se richiesta dal Dipartimento di Protezione civile; gli interventi “fai da te” non coordinati sono di scarsa utilità e quasi sempre creano solo problemi ai soccorritori che stanno operando coordinati. Al fine di potenziare ulteriormente la nostra Protezione civile, il fiore all’occhiello della nostra Associazione, sento il dovere di rivolgere un nuovo invito a tutte le persone di buona volontà: entrate a fare parte della Protezione Civile ANA! Angelo Pandolfo


5 L’ ALPONE

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Il cinghiale, problema o risorsa?

acce imbronciate, atteggiamenti non certo tranquilli, sguardi delusi e impotenti, questa è la situazione di molti agricoltori del nostro paese e di quelli confinanti circa i danni provocati dall’insaziabile voracità dei cinghiali, nuovi inquilini del territorio. Chi lamenta la distruzione del mais, chi il saccheggio dei prati e delle piante da frutto, chi infine la completa distruzione delle patate da semina, rendendo nulla la stagione della raccolta. È vero, tutto questo è successo e continua a succedere. Tuttavia si deve ricordare che questo ungulato, cugino diretto del maiale domestico, fin dall’antichità, ha sempre popolato le nostre regioni, in un habitat del tutto naturale, cacciato dai nobili in galanti compagnie e frutto proibito dei contadini e dei villani. A partire dal 1500 trova vita molto difficile, fino alla sua completa scomparsa, a causa del metodico e continuo disboscamento ordinato dalla Repubblica di Venezia, per far fronte alle necessità di mantenimento del proprio arsenale mercantile e militare. Il cinghiale (sus scropha), originario dell’Eurasia e dell’Africa, rappresentava già presso gli antichi Romani una preda ambita ed una portata in tavola molto ghiotta. Nella nostra valle fa la sua apparizione circa 20/25 anni fa. Da dove proviene? Notizie sicure non ci sono; in alta valle Squaranto esisteva una riserva recintata con la presenza di questi ungulati e da questa riserva sembra siano fuoriusciti alcuni esemplari

che hanno poi colonizzato la nostra valle. Non è da accantonare pure l’ipotesi della migrazione dalla ex Jugoslavia, durante la guerra civile, verso il Friuli e da qui nel Veneto. Il nostro cinghiale è un ibrido, frutto di precedenti incroci con il maiale domestico. Lo si deduce dal peso che può raggiungere un adulto e dal numero della filiazione delle femmine. Un cinghiale “puro”, infatti, difficilmente supera i 70/80 Kg e le femmine adulte partoriscono al massimo 7 piccoli, mentre gli ibridi possono superare i 200 kg di peso e parti da 12 piccoli. L’habitat ideale è il sottobosco sporco, abbandonato, folto di rovi e non frequentato dall’uomo, ricco di acque e di rifugi naturali. La sua alimentazione è molto varia. È onnivoro. Si nutre principalmente di materiale vegetale, come ghiande, castagne, frutti, bacche, tuberi, radici e funghi, tuttavia non disdegna di integrare di tanto in tanto la propria dieta con materiale di origine animale, come insetti ed altri invertebrati, uova e talvolta carne e pesce, provenienti da carcasse dissotterrate o trovate nei pressi dell’acqua. A volte, in caso di necessità, il cinghiale caccia pure attivamente, scegliendo come proprie vittime piccoli animali, tipo rane o serpenti, ma anche prede di una certa dimensione, come cuccioli di volpe, cerbiatti o agnelli. Sono stati osservati pure casi di cannibalismo; di regola i cinghiali non mangiano patate crude. Allora la domanda corrente: “Perché tanti danni ultimamente?” Le risposte possono essere molteplici, tuttavia le più verosimili si ritiene siano:

1 – malattia delle piante di castagno negli ultimi due anni, con perdita assoluta di un prodotto alla base della nutrizione del cinghiale; 2 - Marcata siccità nel 2012, con la conseguenza dell’annullamento della produzione di ghiande e dei frutti di sottobosco; 3 – Forte innevamento, nell’ultimo inverno, che ha portato alla trasmigrazione degli ungulati in parola dalla montagna alla collina, in cerca di cibo, portando le conseguenze che tutti conoscono. Da una stima plausibile si può affermare che sul territorio di San Giovanni Ilarione siano presenti 50 cinghiali stanziali e che altri 150 vengano a mangiare per poi spostarsi al di fuori dei confini. In una notte possono percorrere dai 30 ai 40 km. La presenza del cinghiale dal punto di vista ambientalistico è un fatto positivo, perché dimostra che il territorio è tornato vivibile, anche se le conseguenze negative della sua troppo nutrita presenza sono davanti agli occhi di tutti. Rame basse dei ciliegi, uva, ultimamente le patate crude, appena immesse nel terreno per la successiva raccolta sono state preda di questo insaziabile onnivoro. La coltura del mais, appena la pianta produce il liquido lattiginoso, per il cinghiale rappresenta poi una goduria. Come difendersi? Il cinghiale non ha in pratica nemici naturali, salvo l’uomo. L’apertura della caccia, nei suoi confronti,è operativa dal 1°novembre al 31 gennaio compreso, previo il conseguimento di un patentino abilitante

Quando… l'unione fa la forza!

N

on giorni, nè settimane, ma mesi caratterizzati da un clima alquanto instabile. Ha mostrato a tutti che non è l'uomo a comandare le condizioni meteorologiche; soprattutto in questi giorni di maggio, che dovrebbe regalarci le splendide giornate primaverili. Le continue acque di quest'ultimo periodo stanno mettendo

a dura prova, e in ginocchio, un po' tutti si ogni fronte. Ciò che preoccupa in primis è il terreno, ormai sazio di tanta pioggia! Infatti, si sta ribellando, o meglio, segue le conseguenze forse inevitabili. Alluvioni, cedimenti e frane hanno preso piede, portando noi tutti il ricordo al novembre 2010 a ciò che invase Monteforte d'Alpone e paesi limitrofi. Anche a San Giovanni Ilarione si contano un po' di danni per quanto riguarda il terreno in movimento. Fortunatamente nulla di straordinariamente grave, ma comunque importanti e bisognosi di intervento. Sono tante le frane che si con-

tano, ma i nostri concittadini non si disperano, anzi si rimboccano le maniche fin da subito per dare una mano alle autorità del paese già all'opera in altri punti e versanti. Nell'immediato, hanno liberato la strada per arrivare nelle proprie abitazioni (località Bellieri) resa impraticabile da una significativa frana. Fango, sassi e piante avevano invaso totalmente la carreggiata. Per secondo, hanno messo in sicurezza un altro punto della stessa strada, in località Beltrami, resa pericolante a causa di un'ulteriore frana. Muniti di ruspa, trattori, pale e motoseghe si son messi d'accordo e hanno cominciato i lavori. Era un'emozione e un orgoglio vederli lavorare, sostenersi a vicenda proprio come una vera e affiatata squadra all'opera per la

a seguito di un corso organizzato dalla Provincia di Verona, quando purtroppo ormai i danni sono fatti. I cacciatori locali, abilitati, la loro parte l’hanno fatta in maniera brillante, con l’abbattimento, nell’ultima annata venatoria, di ben 23 cinghiali nella zona compresa tra Monteforte e Vestenanova. Nell’intera provincia di Verona gli abbattimenti ufficiali nell’annata venatoria 2011/12 sono stati 129, passando a 499 in quella appena trascorsa. È un tentativo di tener sotto controllo la specie, anche se tutti gli esperti ben sanno che è quasi impossibile, vista la sua capacità di riproduzione del 200/100. Poi ben si sa che la specie non è selezionata da nemici naturali. Gli unici suggerimenti per gli agricoltori sono quelli di recintare i terreni destinati ai raccolti con materiale rumoroso; il visivo serve a ben poco, in quanto il cinghiale non riconosce i colori. Sortisce qualche effetto la recinzione metallica o elettrica. L’attuale gruppo cacciatori ha sottoscritto un memoriale da sottoporre alla Provincia di Verona nel quale si rendono disponibili a qualsiasi tipo di intervento, con i mezzi che la Provincia stessa dovrà fornire o indicare, per la cattura e il necessario abbattimento degli esuberi,

i più violenti, cioè i maschi adulti. In caso di abbattimento metà delle prede dovrebbe andare, a parziale compensazione dei danni, agli agricoltori e l’altra metà per i cacciatori impegnati. Tuttavia il cinghiale, che ormai ha preso stabile dimora nel nostro territorio, non deve essere demonizzato. È un animale, da sempre presente, che ha sempre convissuto con l’uomo, addomesticabile; necessario è tenerne sotto controllo il numero. Nella maggior parte dei casi è stato l’uomo ad invadere e stravolgere il suo habitat naturale, con il disboscamento selvaggio, con la mancanza di regole. Di norma è un animale schivo, che fugge al minimo rumore. Attenzione, però, alle femmine con i piccoli striati, di due o tre mesi, che nessuno pensi di avvicinarsi o cercare di toccare i cuccioli. L’importante è imparare a convivere con questo nuovo inquilino ed un sicuro apporto potrà essere garantito dalla collaborazione e dal sodalizio tra agricoltori e cacciatori, le uniche categorie che, alla prova dei fatti, tentano e auspicano un ambiente sempre meglio vivibile, nell’interesse di tutti.

propria e altrui sicurezza. Una piccola parte, niente di straordinario, ma gesti per far sentire che anche loro sono presenti e disponibili in momenti come questi. Bravi Ragazzi!!! Speriamo che qualcun'altro segua il vostro esempio, perché è in codesti tempi che l'unione fa la forza! Tutti uniti con un obiettivo comune. Migliorare e salvaguardare il nostro amato paese, San Giovanni Ilarione. Ci riuniamo attorno al nostro Sindaco, Cavazza Ellen, e nello

stesso tempo rivolgiamo dei ringraziamenti a lei e all'Amministrazione tutta per la prontezza avuta nel permettere l'agire immediato di questo gruppo e di esserci stati con i dovuti sopralluoghi. Dunque, morale della favola… l'UNIONE FA LA FORZA!… Monte Magro c'è! Avanti tutta! Valentina Cavazzola e Ketty Marchesini

Gianni Sartori

Sull'argomento si veda anche l'articolo a pag. 6 "maggio 2013, un mese 'acqua e frane".


L’ ALPONE 6

L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA intervento di ristrutturazione ed ammodernamento scuola "aristide stefani"

A

lla Scuola Primaria "Aristide Stefani", dal prossimo 10 Giugno, inizieranno importanti lavori di ristrutturazione ed ammodernamento per un valore complessivo di 243.000 € L’intervento, atto a garantire il contenimento energetico, l’adeguamento alle norme di sicurezza ed un maggior comfort ambientale ed estetico, riguarderà il primo e secondo piano e comporterà l’eliminazione dei vecchi termosifoni in ghisa (pericolosi per gli spigoli presenti e poco efficienti) grazie alla realizzazione di un riscaldamento a pavimento a basso consumo energetico con un miglior comfort, ed all’applicazione di valvole termostatiche, una in ogni aula, che garantiranno una temperatura costante ed uniforme. Verrà conseguentemente rifatta anche la pavimentazione di aule e corridoi, sostituite le ormai vetuste porte interne e portato il riscaldamento anche ai bagni (ora sprovvisti) e corridoi, oltre che un abbassamento del soffitto

per contenere i consumi. Si eseguirà inoltre anche il rifacimento e messa a norma dell’impianto elettrico. Attraverso un altro piano poi, stiamo progettando la sostituzione di tutti i serramenti esterni e porte e finestre del piano interrato. A tutti i bambini ed a tutti gli operatori scolastici, inviamo fin d’ora gli auguri di un buon anno scolastico 2013-2014, in una scuola più decorosa, energeticamente più efficiente e confortevole.

n Maggio così piovoso non se lo ricordano neppure i nostri anziani. Giovedì 16 Maggio 2013, a seguito precipitazioni piovose di eccezionale intensità, il nostro territorio comunale è stato interessato da movimenti franosi ed allagamenti. Parecchi

sono stati i luoghi del nostro comune interessati da tali fenomeni, ma tutto sommato possiamo dire che i danni non sono stati ingenti come in un primo momento si temeva. Nella maggior parte dei casi si è trattato di smottamenti di terreno che staccandosi dalla scarpata posta a monte della carreggiata finiva sulla stessa, quindi una volta tagliate le piante, si è proceduto con la pulizia della strada usando i mezzi meccanici. Il danno più grosso che abbiamo avuto, riguarda il cedimento che ha subito la strada comunale in località Governi, dove una parte di strada e della scarpata sottostante è ceduta, obbligandoci a restringere la carreggiata. Altro restringimento di carreggiata è stato posto sulla strada che dal capoluogo porta a Cattignano e precisamente nel tratto che va tra le contrade Moccia ai Confenti. In totale, solo per le emergenze il comune

Dal 1 al 27 Luglio 2013

e novità principali di quest’anno per il prossimo CER 2013 promosso dall’Amministrazione Comunale riguardano attività rivolte alla riscoperta del nostro territorio grazie alla collaborazione con l’associazione SoleLuna ed il CAI con Giuseppe Spadiliero, profondo conoscitore del nostro territorio ed amante della natura, che condurrà i nostri ragazzi ogni venerdì dalle 9:00 alle 17:00, ad esplorare i sentieri della nostra valle e le sue bellezze naturali. Inoltre verranno realizzate dai ragazzi stessi delle tabelle da applicare lungo i percorsi per segnare i sentieri altrimenti

- Rilascio-proroga carte d'identità - Rilascio certificati anagrafici (stato famiglia, residenza, residenza storica ecc...) - Rilascio stati famiglia originari - Rilascio attestazioni di regolarità di soggiorno per cittadini UE - Rilascio attestazioni permanenti per cittadini Ue - Autentiche di foto e di firma - Autentica di firma su atti di alienazioni di beni mobili - Documentazione per passaporto con prenotazioni in Questura

- Pratiche iscrizioni anagrafiche - Pratiche variazioni anagrafiche - Pratiche cancellazioni anagrafiche - Rilascio certificati di stato civile di nascita, matrimonio, morte, cittadinanza - Rilascio certificati di stato civile su modelli plurilingue - Pubblicazioni di matrimonio - Ricevimento denunce nascita - Visione/concessioni cimiteriali - Consegna licenze porto d'armi - Rilascio certificazioni cittadini AIRE

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Tutti assieme alla scoperta del ns. territorio… senza dimenticare i compiti ed il divertimento

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In particolare il Sabato è possibile effettuare:

Un occhio sempre puntato sulla piazzetta ecologica di Castello

Maggio 2013, un mese d’acqua e frane…

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Per rendervi un migliore servizio vi informiamo che gli uffici comunali, anagrafe e protocollo, sono aperti il Sabato dalle ore 9:00 alle 12:00.

sconosciuti. Grazie al gruppo Biblioteca inoltre, per due mattine alla settimana, il martedì ed il giovedì, si potrà trovare un valido aiuto per lo svolgimento dei compiti (perché fare i compiti assieme è più facile e bello!), per dei laboratori creativi, incentivando la lettura ed esperimenti scientifici. Si cercherà di formare due gruppi di animazione divisi per fasce di età, in modo da incontrare meglio le aspettative di piccoli (scuole primarie) e grandi (scuole medie). Il CER 2013 si terrà presso la Scuola Media Marcazzan in quanto alla scuola primaria "Stefani" inizieranno importanti lavori di ristrutturazione ed ammodernamento. A chiusura del CER 2013 faremo tutti assieme con i genitori una passeggiata lungo uno di questi percorsi con un picnic all’aperto. Vi aspettiamo Numerosi !!! BUON DIVERTIMENTO e… TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI !!!

inalmente dopo mesi di lavoro, di rinvii, di continui solleciti (non abbiamo mollato !!!) degni del libro di Luigi Furin “Volevo solo vendere la pizza” (chiedetelo in biblioteca!) è operativa una telecamera presso la piazzetta ecologica di Castello che ci auspichiamo possa aiutare a bloccare l’indecenza di chi la considera una discarica. Si tratta di una telecamera ad alta definizione con visione diurna e notturna ed alimentata da una batteria a ricarica solare. Memorizza ed invia continuamente le immagini ad un pc fisso e portatile. Questo controllo permetterà di individuare eventuali comportamenti inopportuni con conseguente salata multa per i

trasgressori, in modo da mantenere il decoro in una delle nostre tante belle località da valorizzare.

ha dovuto sostenere una spesa di € 3152,50 + iva. A questo primo intervento purtroppo ne seguiranno molti altri per la sistemazione dei danni e questo comporterà ulteriori spese. Le considerazioni conseguenti a questo evento, dopo i sopralluoghi effettuati ed i colloqui avuti con i tecnici della Provincia e del Genio Civile, ci confermano che molto è dovuto non solo all’eccezionalità dell’evento atmosferico, ma soprattutto all’incuria del territorio; incuria della pulizia dei fossati di scolo e anche per la mancata manutenzione dei boschi, in quanto, lasciando crescere le piante a dismisura, queste con il proprio peso ed il vento si piegano e si portano via il terreno. Auspichiamo una maggior attenzione da parte di tutti a queste attività di manutenzione, per poter conservare e mantenere il nostro territorio per le prossime generazioni, evitando ulteriori danni per la comunità.

Un tocco floreale… D

esideriamo ringraziare le Signore ed a chi dona loro un fiore, per quanto stanno realizzando per il solo piacere di abbellire lo spazio attorno al nostro Municipio ed

il nostro Paese, con un tocco floreale di sicuro effetto !!! Quando le piccole cose fanno una grande differenza. Grazie 1000 !!!

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i è concluso il ciclo di 6 incontri della Scuola Genitori che quest’anno si è particolarmente dedicata all’aspetto Social Network, oltre che a tematiche inerenti l’alimentazione, il valore del rapporto con i nonni e l’importanza dei compiti e di come vengono proposti ai nostri figli (non devono essere una punizione !!!). Per i social Network siamo stati resi più consapevoli circa l’utilizzo di queste nuove tecnologie di comunicazione, delle loro utilità e potenzialità ma anche dei pericoli nascosti. Le copie delle presentazioni dei relatori od un riassunto delle stesse si possono richiedere gratis presso la Biblioteca Comunale. Grazie a tutti i genitori che hanno partecipato a questi incontri ed in particolar modo alle mamme più attente ed interessate a questi importanti argomenti. Arrivederci ai prossimi incontri quando proveremo a coinvolgere di più anche i Papà, perché genitori non si nasce ma si diventa.

6 - 20 Luglio: Val d’Alpone in Coro Festival Internazionale della Coralità

romosso dall’Amministrazione Comunale Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Coro EL BIRON e gruppo ALPINI di San Giovanni Ilarione Sabato 6 luglio ORE 20:30 Chiesa di Santa Caterina Coro El Biron, S. Giovanni Ilarione Direttore Giovanni Todesco Lahden Gospelkuoro, Finlandia Direttore Marjaana Turunen The choir La Cigale, Belgio Direttore Alain Willems Sabato 20 luglio ORE 20:30 Chiesa di S. Giov. Battista loc. Castello

Coro El Biron, S. Giovanni Ilarione Direttore Giovanni Todesco Chanteurs Montagnards Arielès, Francia Direttore Isabelle Quessette Lirica, Belgio Direttore Jos Venken Société Chorale des EauxVives, Svizzera Direttore Franz Josefovsky


7 L’ ALPONE Anche tu puoi salvare una vita!!!

Università del tempo libero

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otevole successo e partecipazione all’Università del Tempo libero organizzata dall’Amministrazione Comunale. Gli incontri tenutisi ogni mercoledì pomeriggio dalle 15:30 alle 17:00 da Gennaio ad Aprile hanno toccato diversi temi ed argomenti: dalla storia, alla musica, all’evoluzione del vivere, la fede, l’arte, il cinema, il nostro territorio, la musica, ecc. Un pulmino è stato inoltre messo a disposizione gratuitamente per i cittadini che avevano difficoltà di trasporto e per questo molto apprezzato. Il programma si è concluso con una gita presso le Ville Venete Trevigiane e casa di Papa Pio X con pranzo rigorosamente in Villa. Un Grazie a tutti coloro che hanno partecipato ed ai relatori che hanno contribuito a rendere questi pomeriggi un momento di cultura ed incontro, ed un arrivederci ad Ottobre per un nuovo ed interessante ciclo su cui vi anticipiamo stiamo già lavorando.

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Sei una mamma con figli dai 0 ai 13 anni?

otrebbe esserti utile sapere che il Comune di san Giovanni Ilarione ha ottenuto un contributo spese dalla Regione del Veneto, a favore delle mamme che prossimamente dovessero avere la necessità del servizio tagesmutter. Tale figura professionale potrà occuparsi di tuo/a figlio/a, in un determinato orario, e per un determinato periodo. Se desideri ulteriori informazioni, contatta l’ufficio segreteria/protocollo comunale – telefono n. 045/6550444 - al fine di meglio comprendere se il servizio di Tagesmutter, gestito dall’Associazione Sociale Onlus LA TATA (http://www.tagesmutterlatata.org/), possa essere la giusta risposta alle tue esigenze di mamma.

GF del Durello è colombiana l'11a edizione Leo Paez conquista il 5° trofeo AVIS San Giovanni Ilarione (VR) – Undicesima edizione della Granfondo del Durello baciata dal sole: domenica scorsa 28 aprile l’intera Val d’Alpone ha potuto godere dei benefici del meteo.

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ono stati 600 bikers a rendere onore al “gioiello off road” predisposto dall’Asd Basalti. Che hanno potuto percorrere i 44 chilometri previsti dall’itinerario di gara, sebbene con qualche difficoltà tecnica legata al fondo fangoso. Se la giornata non ha visto nemmeno una goccia d’acqua, le insistenti piogge di sabato 27 aprile non hanno risparmiato il terreno argilloso che contraddistingue il territorio collinare attorno a San Giovanni Ilarione. Ad ogni modo, nonostante l’arrivo che ha visto bikers perfettamente infangati, non sono mancati i sorrisi e la soddisfazione da parte dei partecipanti. Così come l’intera comunità residente e l’amministrazione comunale hanno accolto con favore e partecipazione la manifestazione sportiva. Sport è agonismo. E allora come non ricordare la cavalcata vincente dell’Hero colombiano Leonardo

Paez (Team Tx Active Bianchi). È lui il vincitore indiscusso dell’undicesima Granfondo del Durello. A contendersi la seconda e la terza posizione sono stati il fortissimo ciclocrossista Enrico Franzoi (Elettroventa Corratec) ed il Campione del Mondo Ilias Periklis (Team Protek). Emozionante la volata finale che ha visto il portacolori dell’Elettroveneta Corratec precedere di un solo centesimo di secondo l’iridato greco del team Protek Al femminile la dominatrice indiscussa è stata l’esile scalatrice Anna Ferrari (Adventure & Bike) davvero brava a “tenere la strada” in mezzo al fango. Come un plauso va al secondo e terzo gradino del podio occupati rispettivamente da Lorenza Menapace (Titici LGL Pro Team) e Simona Mazzucottelli (GS Massì Supermercati) Decisamente festoso il contesto che ha ospitato l' undicesima edizione del Granfondo del Durello. A partire dall’evento “Durello Night Party” del sabato sera, che ha visto circa 400 partecipanti locali ed ospiti nonostante la pioggia battente. Grande emozione al mattino con il via ufficiale decretato alle 9.30 in punto. Il giro di lancio per il centro storico di San Giovanni Ilarione ha dato modo alla già affezionata comunità di essere vicina alla propria gara. Nuovo passaggio sulla linea di partenza, e via ufficiale con i Trombini. Insomma, in termini di emozioni non è mancato davvero nulla!! Ed anche per quanto riguarda la logistica: docce calde vicine alla partenza, pasta party ben nutrito con primo piatto al ragù e ricottina prodotta da Ricotteria Elda, pacco gara una pregiatissima bottiglia di vino Durello di produzione della Cantina di Soave una bottiglia di olio extravergine d’oliva dell’Antico frantoio Dalla Fina, un pacco di biscotti Bonomi,una birra Cimbra offerta da Fulvio's Drink ed atri prodotti alimentari della Lessinia.

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m p o rtante evento organizzato dall’Amministrazione Comunale Assessore alla Cultura Claudio Lovato in collaborazione con il comitato Fiasp Sig. Gianluigi Pasetto e il CRI di San Bonifacio Sig. Riccardo Regazzin, dedicato a promuovere le pratiche di primo soccorso. Grande emozione e partecipazione grazie alla presenza di Claudio Ongaro tornato a San Giovanni Ilarione dopo l’ischemia cardiaca che lo colpì alla “Marcia tra i ciliegi in fiore” e rianimato dall’infermiera Antonella De Grandis (podista di Castagnaro) e Gianni Abriani (podista di Veronella) e poi aiutati dai nostri Volontari della Croce Rossa, Paolo, Agostino, Simone, Fabrizio, mandati sul posto dal SUEM 118. Sono intervenuti al convegno anche il Dott. Alberto Schoensberg, direttore del Suem 118, che ha confermato: “Solo il 15% dei cittadini europei sanno fare il massaggio cardiaco. Eppure così si ossigena il cervello e lo si mantiene vivo”, ed il Dott. Antonio Vitolo, cardiologo all' ospedale «Fracastoro»

di San Bonifacio “L'80% degli arresti cardiaci avviene fuori dagli ospedali ma con l'impiego di manovre corrette, il 25% delle persone potrebbe essere salvato”, Riccardo Regazzin : “Per salvare una vita, però, serve soprattutto una cosa: la disponibilità di imparare a farlo”. Ci faremo promotori assieme alla CRI di altri corsi per queste pratiche salvavita, che francamente sarebbero da rendere obbligatori a partire dai 18 anni di età. In occasione di questo evento inoltre informiamo che il Defibrillatore è stato posizionato presso l’entrata della palestra delle scuole Medie Marcazzan e protetto da una telecamera. A tutti coloro che sono stati abilitati all’uso attraverso il corso di formazione, è stato consegnato un numero come combinazione per l’apertura del lucchetto del box che lo contiene. Questo apparecchio salva la vita se in mano a persone che hanno partecipato al corso di formazione e quindi più siamo meglio è per tutti !!! Speriamo comunque di non dover mai averne bisogno. Foto e parte dell’articolo per gentile concessione del quotidiano l’Arena.

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i informiamo che è disponibile il pulmino per tutte le persone anziane o con difficoltà di trasporto, che hanno la necessità di fare visite mediche od analisi. Grazie infatti alla preziosa collaborazione di alcuni volontari ed al pulmino messo a disposizione dall’amministrazione Comunale, gli interessati saranno accompagnati presso gli enti competenti. Per prenotare il servizio, basta chiamare il Tel. 366 1738976 dalle ore 14:00 alle ore 20:00 dal Lunedi al Venerdì. Il servizio è gratuito per gli invalidi al 100%. Incontro informativo del 14 mar zo 2013

Nella serata del 14 marzo 2013 il CO.DI.P.A. - Consorzio Difesa delle

Dopo il meritato rinfresco finale, le ricchissime premiazioni che ancora una volta hanno fatto emergere il team Basalti per la splendida generosità nei confronti degli amici bikers. Il comitato organizzatore dell’Asd Basalti vuole ringraziare tutti coloro che hanno supportato la gara: dagli sponsor alla vicinanza istituzionale, senza scordare tutte le associazioni locali di volontariato che hanno contributo alla riuscita della manifestazione. Ecco il commento finale per voce di Davide Creasi: “In primis voglio fare i complimenti a tutti i bikers che domenica 28 aprile hanno deciso di schierarsi in griglia, pur sapendo di andare incontro ad un percorso impegnativo reso ancora più duro dall’incessante pioggia dell'ultima settimana. Tengo anche a sottolineare che l’Asd Basalti ha lavorato duramente per realizzare questa edizione della Granfondo del Durello ed ha saputo gestire la gara in modo impeccabile. Voglio ringraziare Claudio Prando, Osvaldo Fusa e tutto il direttivo per la fiducia che hanno dimostrato nei miei confronti. Infine la parte più importante: un arrivederci al 2014 da tutto il Gruppo Basalti con la dodicesima edizione Della Granfondo Del Durello!!!”. Fonti-Comunicato Stampa -PianetaMTB-

Produzioni Agricole, ha organizzato, con la preziosa collaborazione dell’Amministrazione del Comune di San Giovanni Ilarione, in particolare del Consigliere Marco Beltrame, un incontro informativo che si è tenuto nella sala Civica Mariano Rumor. Durante l’incontro sono stati trattati argomenti relativi ai Rischi Atmosferici in agricoltura, alle polizze agricole agevolate dal contributo pubblico ed ai cambiamenti del relativo Piano Assicurativo Agricolo Nazionale 2013. Sono stati inoltre illustrati ai presenti i principali servizi che il Consorzio CO.DI.P.A. offre ai propri soci che ogni anno scelgono di assicurare le loro produzioni contro i danni provocati dalle avversità atmosferiche. L’incontro, aperto anche alle Aziende agricole non iscritte al CO.DI.P.A., ha avuto un riscontro molto positivo da parte degli Agricoltori che sono affluiti molto numerosi e che hanno manifestato particolare interesse all’argomento trattato ponendo domande specifiche e tecniche al Direttore del Consorzio, Sig. Lucio Fedrigo, che in qualità di relatore ha fornito informazioni in merito alla nuova normativa nazionale. Si auspica che questa possa rappresentare la prima di una serie di iniziative similari a favore degli Agricoltori.

Angolo bimbi

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a nostra mascotte Petunia, una magica gufetta che ha costruito il suo nido tra i libri, vi presenta il nuovissimo Angolo Bimbi, per tutti i bambini da 1 a 7 anni, dove troverete tanti libri, colori per disegnare e giochi ed esperimenti per divertirsi con la scienza. Vi aspettiamo!

Domenica 7 aprile la nostra parrocchia ha festeggiato gli anniversari di matrimonio. Molte coppie (ben 26) si sono ritrovate alla celebrazione della S.Messa ,emozionate per l’importante traguardo dei 25-40-45-50 anni di vita insieme ed alcune hanno poi continuato a condividere questo importante momento al ristorante “Bice” in compagnia anche del parroco Don Elio e del sindaco Ellen Cavazza. L’augurio agli sposi… giovani e meno giovani… è che il sentimento possa essere sempre fresco e tenero come una rosa appena sbocciata. Grazie a Don Elio per l’inaspettato pensiero!


L’ ALPONE 8

IX Congresso FNP CISL

Rinnovato il Consiglio Direttivo di: San Giovanni Ilarione – Vestenanova - Montecchia di Crosara – Roncà

sede San Giov. Ilarione Ex baita degli Alpini

Ogni quattro anni la CISL, partendo dalla base, rinnova gli organismi direttivi ad ogni livello. Il Congresso celebrato a San Giovanni Ilarione nel mese di febbraio 2013 ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo Intercomunale in rappresentanza dei 969 iscritti di : San Giovanni Ilarione – Vestenanova Montecchia di Crosara – Roncà. Il nuovo Direttivo rimarrà in carica per i prossimi quattro anni. Sono stati eletti: Gambaretto Augusto – Bevilacqua Livio – Frigo Luciano – Colognato Ferruccio – Gagliotto Maria – Lunardi Giorgio – Gagliotto Pia – Panarotto Erminia – Zordan Adriano. Al termine del Congresso il Consiglio neoeletto si è riunito per eleggere il Segretario. Con il massimo dei consensi è stato eletto Augusto Gambaretto. La Segreteria Provinciale nel complimentarsi con i nuovi eletti augura al nuovo Segretario Augusto Gambaretto e a tutto il Consiglio Direttivo un proficuo lavoro che dia risposte ai crescenti problemi dei Pensionati, degli anziani e di tutti i cittadini della zona. Un ringraziamento va al Consiglio Direttivo uscente e al suo Segretario Mario Felzani.

Montecchia di Crosara Sala Civica Municipio Roncà c/o Sala Comunale Monteforte d'Alpone V. Dante Alighieri, 62 T. 045/8053082 Soave V. Tiro a Segno, 9 T. 045/6190578 Cazzano di Tramigna Sala Civica San Bonifacio P.zza Dalli Cani T. 045/6102600

Lunedì

Martedì

Mercoledì

9.00 - 12.00 FNP

17.00 - 19.00 FEMCA

1° e 3° 15.00 - 18.30 INAS

Giovedì

Venerdì

Sabato

15.00 - 18.00 FNP 9.00 - 12.00 FNP

10.30 - 12.00 FNP 9.00 - 12.00 FNP

16.00 - 19.00 FNP

9.00 - 12.00 FNP

1° e 3° 15.00 - 18.30 INAS 9.00 - 12.00 15.00 - 18.00 FNP

9.00 - 12.00 FNP

9.00 - 12.00 15.00 - 18.00 FNP

Tutti gli iscritti e i cittadini possono rivolgersi presso queste sedi per avere informazioni ed assistenza per i seguenti servizi gratuiti: pensioni di vecchiaia; anzianità; ai superstiti; Assegni sociali; Infortuni; Malattie professionali; Invalidità civile; Indennità di accompagnamento; Modello ISEE; Modello RED; Modelli Icric – Iclav – Accas/Ps. Inoltre servizi fiscali (730 e Modello Unico –IMU– Contenzioso) – Servizio casa – Successioni – Colf – Adiconsum – SAF. Presso la sede centrale di Verona l’ge Galtarossa 22/D tel. allo 045 8096928, si possono fissare appuntamenti per i seguenti servizi gratuiti: Amministratore di Sostegno, Consulenza Notarile e Legale FNP CISL Lungadige Galtarossa 22/d - 37133 Verona- Tel. 045 8096928 email fnp.verona@cisl.it FNP CISL San Bonifacio P.zza Dalli Cani tel 045/6102909/600

Notizie dal C.A.V. di San Giovanni Ilarione

È

passato del tempo dalla XXXV Giornata per la vita tenutasi domenica 3 febbraio u.s., ma sono certa che è vivo in molti cuori il ricordo di quel giorno. Fu preceduto da un magnifico spettacolo nel patronato parrocchiale: danze, musica, cori, recitazione e luci hanno espresso la meravigliosa bellezza della vita con una gamma di attori tutti giovani e giovanissimi. Calorosi gli applausi del numeroso pubblico e generose le of-

Q

ferte raccolte per le famiglie assistite dal Centro di AIUTO ALLA VITA. Furono anche proiettate alcune immagini e didascalie per spiegare la campagna europea “UNO DI NOI” per la raccolta di 1 milione di firme da inviare al Consiglio europeo a Bruxelles onde far riconoscere il diritto alla vita del figlio concepito e non ancora nato. Questa raccolta durerà ancora fino alla fine di ottobre 2013. Sempre gradito il saluto del Parroco, don Elio, del Sindaco e della presidente che ha ricordato i 15 anni di attività dell'associazione grazie alla generosa collaborazione della ns. comunità, a sostegno delle numerose famiglie in difficoltà. Un grande grazie a tutti. Molto partecipata la celebrazione della S.Messa con le famiglie dei bambini battezzati nel 2012. Il Parroco spiegò ai fedeli, tra il “cinguettio” dei piccolini, il vangelo e la lettera dei Vescovi dal titolo “Generare la vita vince la crisi”. Io credo sia sempre necessario agire con fede, speranza e carità, specialmente quando è più difficile. La vendita delle primule, con un tiepido sole, ci ha confortati

perché sappiamo che da queste offerte giunge al C.A.V. il maggior sostegno economico dell'anno. Il 4 aprile si è tenuta l'assemblea annuale con esposizione dell'attività svolta nel 2012, programmazione per il 2013, lettura e approvazione del bilancio consuntivo 2012 e preventivo 2013. Invariato il direttivo. Abbiamo partecipato, per il secondo anno, ad un progetto “Rete CAV” che ha visto collaborare tutti i CAV della provincia di Verona. Il progetto ha portato anche a noi alcuni materiali: sito internet, volantini, gazebo, cartelloni, pubblicità e collaborazione. Attualmente l'Associazione comprende 8 socie attive e 30 soci sostenitori. Inutile dire quanto sia necessario l'arrivo di forze nuove e giovani poiché al CAV la richiesta di aiuto è in continuo aumento. A luglio si riproporrà il doposcuola per bambini in difficoltà extracomunitari e italiani. Speriamo di avere anche quest'anno numerosi studenti e mamme che svolgeranno questo prezioso lavoro di volontariato per la ns. comunità. Ringrazio ancora vivamente ed auguro a tutti Buona ESTATE. Gabriella Zarattini

Grazie suor Domizia, grazie suor Maria Rita!

uante volte abbiamo sentito ripetere lo slogan: “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”! Forse per tanti aspetti abbiamo riscontrato la verità di questo detto, ma ci sono situazioni in cui il tempo che passa rafforza la convinzione che il cammino fatto insieme si è trasformato in vita vissuta, esperienze forti che ci hanno trasformato il cuore e hanno ridato senso ed emozione alla quotidianità. E così, riappaiono sull’orizzonte della nostra esistenza momenti in cui si riscopre la bellezza dello stare insieme e si rispolverano quelle relazioni che fino a qualche tempo fa sono state così importanti per ciascuno di noi. È questa la sensazione che si leggeva negli occhi di coloro che domenica 10 marzo 2013 hanno deciso di ritornare a trovare le “nostre suore” che per tanti anni hanno condiviso con noi la straordinaria avventura di far crescere i nostri bambini alla scuola dell’infanzia, regalandoci gioie ed emozioni grandi. In quella domenica tiepida, alle porte di una primavera che stentava ad arrivare, siamo partiti piuttosto presto perché l’appuntamento a Carvico (Bergamo) da suor Domizia coincideva con la celebrazione Eucaristica della comunità parrocchiale alle ore 9.00. Gli occhi ancora socchiusi di qualcuno e gli sguardi un po’ sonnolenti si sono all’improvviso risvegliati quando la corriera si è riempita delle note e delle voci dei canti con i quali avremmo animato la Messa. Poter vivere insieme il momento dell’Eucarestia che, tante volte, abbiamo celebrato insieme a San Giovanni ci sembrava potesse esprimere in modo più pieno e intenso la bellezza

dell’incontro, il rinnovare in modo più vero quel senso di amicizia che ci lega e ci fa sentire bene insieme. Suor Domizia e il parroco di Carvico ci stavano aspettando sulla piazza antistante la chiesa e ci hanno accolto con il sorriso e il calore di sempre. Dopo un abbraccio frettoloso ci siamo recati subito in chiesa e, giusto il tempo di prepararci, ci siamo ritrovati a pregare e a cantare insieme. Dopo l’Eucarestia ci siamo recati nella scuola dell’infanzia, teatro dei giochi e del divertimento dei nostri bambini e di noi adulti. Tra un karaoke e un panino, un canto e un bicchiere di vino abbiamo trascorso la mattinata e parte del primo pomeriggio. A turno si cercava lo spazio anche di condividere una chiacchierata, quello che ciascuno di noi aveva nel cuore, quelle emozioni che quei momenti depositavano dentro di noi. Non c’erano limiti per sorrisi, abbracci e ricordi. Dopo una foto ricordo su quella piazza che ci ha visto arrivare siamo partiti verso Izano (Crema) dove ci aspettava suor Maria Rita, nel suo piccolo Santuario della Pallavicina. Il tempo non era molto e, soprattutto in queste occasioni, non è mai abbastanza. Anche con suor Maria Rita, dopo i primi saluti veloci, un passaggio importante è stato all’interno del Santuario, per ricordarci nella pre-

ghiera, in quella forma a lei tanto cara di portare ciascuno di noi nel cuore e nella memoria. Insieme abbiamo condiviso il tempo, i ricordi e perché no … anche la merenda. Una costante di tutta la giornata, nei due incontri che abbiamo atteso e vissuto, è stata la sensazione di rallentare in qualche modo i minuti che sfuggivano, quasi per poter gustare più a lungo il piacere della compagnia con queste persone che hanno lasciato una traccia indelebile dentro di noi. E il semplice fatto di ritrovarci, di tanto in tanto, vuol dire riaffermare, in modo sempre nuovo, la gratitudine per tutto ciò che la loro presenza a San Giovanni ha significato, con la consapevolezza che non tutto muore con la distanza ma ciascuno di noi esprime e dona ciò di cui il cuore è ricolmo. Alcuni genitori


9 L’ ALPONE

Luigia Sartori, una lunga storia di sacrifici

"M

i ghe conto tutto, ma el varda de scrivere solo le robe importanti”, così debutta e ci accoglie Luigia Sartori, nell’abitazione in Viale De Gasperi in San Giovanni Ilarione. Molto curata nel vestire e misurata nel parlare ed attorniata in casa da un arredamento che si intona alla persona, esprime ancora la sua vivacità e la sua voglia di raccontare, prezioso testimone di una storia che sta per scomparire. Nasce a San Giovanni Ilarione, via Cambioli il 18/01/1926, figlia di Augusto, stradino comunale e di Ilaria Pernini, pure di San Giovanni. In famiglia non si patisce la fame, ma quasi. Papà, insieme alla moglie, deve provvedere a “tirar su”, la famigliola formata dai figli Gaetano (el Talian), Angelo (Angi Fufa), Rosa, Luigia. A tutti questi vanno aggiunti altri tre figli, morti prematuramente. Papà, oltre al lavoro di stradino, si arrabatta a fare altri lavori, per arrotondare le magre entrate. Luigia cresce vispa e a contatto con la natura. L’asilo delle suore lo frequenta solo per qualche mese, per poi passare alla scuola dell’obbligo a Castello, fino alla quarta elementare. Rimane impressa la figura della maestra Focchiati, moglie di Toni Casteleto, impiegato della filiale della Banca Popolare di Verona, per la sua dedizione e per la sua bontà. La classe Va esiste solo a San Giovanni Ilarione, nella nuova scuola “Stefani” e proprio qui la piccola Luigia assolve l’obbligo scolastico. Come per tante coetanee, anche per Luigia si apre la porta della Filanda Sperotti. Sono momenti duri, a contatto con l’acqua bollente e le “galete” di seta. Nel frattempo il fratello Gaetano diviene un ottimo falegname e costruisce anche per lei “on armaro” in ciliegio, dono per le future nozze prima di partire, per lavoro, per le colonie italiane in Africa orientale nel 1934. Tornerà solo nel 1947. Angelo, invece, ha un po’ il pallino dell’industria. Prima diventa “scarparo”, aggiusta scarpe in via Allegri, vicino a “Pauleto”, poi apre una bottega in via IV novembre, ove, oltre alla riparazione, si confezionano scarpe da vendere al pubblico. È un vero successo. Ha così inizio la prima fabbrica calzaturiera a San Giovanni Ilarione. Ha necessità di un aiuto femminile in famiglia ed ottiene l’apporto della sorella Luigia, licenziatasi contro voglia da Sperotti, per sbrigare le mansioni domestiche. Si lavora quasi senza re-

tribuzione, con la promessa della dote matrimoniale. Luigia cresce lavorando sodo, diventa un’ammirata signorina ed incontra l’anima gemella in Giuseppe Righetto, operaio dipendente dal fratello, povero di soldi, ma ricco di valori. È un amore a prima vista. Nel frattempo la guerra, tanto temuta, inizia a portare le sue terribili conseguenze anche in paese. Luigia continua ad operare in casa del fratello, che dopo il 1943 ha continui contatti di lavoro con i Tedeschi. Sono momenti bui. Il fidanzato Giuseppe, l’8 settembre, è in Jugoslavia, fugge a piedi, poi in treno, saltando dallo stesso mentre rallenta vicino ad una stazione e viene raccolto e salvato da una donna. Arriva a San Bonifacio e da qui, in bicicletta fornita da uno zio, rientra a San Giovanni. Entra nella formazione partigiana, divisione Pasubio. Luigia diviene pure staffetta partigiana e, senza muoversi dal paese, riesce ad estorcere informazioni vitali sulle future operazioni di rappresaglia pianificate da tedeschi e brigata nera. Dette informazioni vengono puntualmente passate ai partigiani. Dopo l’ultimo rastrellamento e la distruzione della divisione Pasubio (operazione Pauche), Giusepe si nasconde in una galleria, in località Veschi. Viene poi catturato e portato a San Bonifacio e solo grazie all’intervento del futuro cognato Angelo, che reclama in servizio la sua abilità come “scarparo”, viene liberato e può tornare a San Giovanni Ilarione. Luigia, nel frattempo, dalla privilegiata posizione della casa del fratello, può osservare tutti gli avvenimenti che avvengono sulla piazza e assiste impietrita alle fucilazioni del 1944, avvenuti senza permettere al sacerdote di poter assolvere e portare i conforti religiosi ai condannati. Aberrante vedere, dal balcone semi chiuso, le signorine del paese che se la facevano con i tedeschi e fascisti, battere le mani e gridare in segno di approvazione, fare la spia ad ogni piccolo movimento o segnalazione, salvo poi scandalizzarsi e chiedere giustizia contro il trattamento ricevuto, a fine guerra, con il taglio dei capelli. Bestialità umane, da dimenticare. Si ha più paura dei fascisti che dei tedeschi. Anche Luigia vede intimarsi l’alt dai fascisti e minacciata mentre si reca dalla mamma ammalata. Con la guerra finisce l’odio e la paura. Giuseppe ottiene il posto di bidello presso la scuola elementare di San Giovanni Ilarione, con annesso alloggio. Sono solo tre stanze, ma sembra una reggia. Proprio qui i due giovani vanno ad abitare dopo il matrimonio celebrato nella chiesa di Castello ed officiato da don Giuseppe Dal Molin, un parroco tanto benvoluto e rimpianto. Qui nascono tutti i figli, Ferruccio, Antonio, Mariano, Anna Maria e i gemelli Dino e Aldo. La paga è molto scarsa. Nel frattempo Giuseppe torna a alle dipendenze del cognato Angelo, poi lavora per 7 anni come guardia notturna a San Bonifacio, infine va in pensione, beneficiando dei sette anni di abbuono

come partigiano. Luigia diviene la bidella ufficiale e per ben 22 anni rimane alle dipendenze del Comune, non vedendosi riconosciuto il dovuto trattamento economico, poi passa alle dirette dipendenze dello Stato, sempre nel medesimo ruolo. Qui la musica cambia. Lo stipendio è adeguato, come pure le mansioni. Si cambia casa, si va ad abitare in via Salita Santa Caterina, in affitto da Bruni, per 10 anni. I figli intanto crescono, lavorano tutti nel settore calzaturiero, particolarmente florido in paese, si sposano e rimangono in zona. Dopo due anni di servizio a Roncà, si arriva alla scuola media di San Giovanni ed infine, nel 1983, si va in pensione, grazie anche all’abbuono dei sette anni come partigiana. Dopo si trasloca in via IV novembre, da Bilancini, per tre anni, infine in viale De Gasperi. Qui finisce la lunga corsa di Luigia. Nella sua vita non ci sono solo corse o sacrifici, sono presenti pure i dolori con la perdita del figlio Aldo, nel 1989 e del marito nel 1995. Il suo carattere estroverso l’aiuta a superare il tutto, supportata dai figli e dai nipoti. Ora vive serena, confortata dalla quotidiana presenza della figlia Anna Maria, frequenta la chiesa ed assiduamente il centro Anziani in paese, ove porta la sua disponibilità e la sua esperienza. “Torneresti indietro?” – Non tornerei indietro “par passare quel che go passà” neanche per tutto l’oro del mondo e mi auguro che le future generazioni possano avere un futuro più sereno e vivibile Ce lo auguriamo anche noi, se lo augurano tutti. Un grazie a Luigia per la sua testimonianza, per la sua disponibilità e un saluto da parte di tutti. Gianni Sartori

S cuola

primaria

- T eatrando …

N

con

oi alunni di quarta della scuola primaria A. Stefani abbiamo partecipato anche quest’anno al progetto “Teatrando” con l’intervento di Luciana Damini e Maria Lovato. Luciana e Maria, due signore simpatiche e piene di fantasia della compagnia teatrale Sale e Pepe, ci hanno insegnato a diventare attori e attrici sul palcoscenico ed ogni venerdì ci facevano divertire con sorprese e attività diverse. Abbiamo fatto un sacco di giochi come: il mago e i maghetti, il re e il buffone,l’angelo custode,il gioco dei numeri,la scultura … e ci siamo esercitati a usare il corpo,i gesti, la voce per recitare. In certe lezioni giocavamo a trasformare gli oggetti come un bastone, la caffettiera, il pallone nelle cose più disparate. Abbiamo usato anche un lenzuolo magico: si andava dietro e quando uscivamo dovevamo essere veramente degli attori e diventare personaggi diversi… chi si trasformava in un supereroe,chi in una fatina, chi diventava un calciatore famoso, chi una maschera di Carnevale… insomma davamo libero sfogo alla nostra fantasia! Durante le attività eravamo felicissimi e mentre nelle prime lezioni avevamo un po’ di paura a recitare di fronte ai compagni, poi, questo non succedeva più, ci sentivamo tranquilli e non vedevamo l’ora di esibirci. L’ultimo incontro è stato bellissimo! Per quel giorno avevamo preparato delle maschere meravigliose, le avevamo indossate sul viso e stavamo facendo il gioco dei numeri, quando all’improvviso è entrata in

“A. S tefani ”

"S ale & P epe " -

palestra Colombina, sì era proprio lei, Colombina da Venezia, che cercava disperatamente il suo fidanzato Arlecchino. Aveva un vestito lungo e stretto alla vita di color azzurro, delle scarpe chiare con un tacco né troppo alto né troppo basso,aveva i capelli raccolti in uno chignon e sul viso una maschera marrone e bianca. Per prima cosa ci ha salutati, poi ha fatto un elegante inchino e si è seduta su una sedia, disponibile ad un’intervista. Le abbiamo chiesto quanti anni aveva e lei ci ha risposto che non ha età, di chi era innamorata e lei con un po’ di timidezza ci ha detto di Arlecchino e tante altre cose. Poi, divisi in gruppi, abbiamo rappresentato insieme a lei delle situazioni buffe che avvenivano tra i ponti e i canali di Venezia: c’erano ladri e poliziotti alle prese con una buccia di banana, c’era Colombina che si voleva buttare giù dal campanile di Piazza San Marco, o che aveva alzato un po’ troppo il gomito e non era più capace di tornare a casa,… è stato “stratopico”!!! Il progetto Teatrando è stata un’esperienza stupenda, peccato che sia finita proprio nel momento in cui non eravamo più timorosi di salire sul palcoscenico a recitare davanti ai compagni. Speriamo di poterla ripetere anche l’anno prossimo. Ringraziamo Luciana e Maria per averci insegnato a fare gli attori, grazie anche alle maestre che ci hanno accompagnato in questa attività. Gli alunni di quarta La cosa che mi è piaciuta di più è stata l’attività con Colombina e quando c’erano i ragazzi dell’altra sezione a lavorare insieme a noi. È stata un’esperienza meravigliosa e non vedo l’ora che arrivi l’anno prossimo per rifarla. Ci siamo divertiti a lavorare in gruppo perché potevamo farci coraggio e aiutarci l’un l’altro. L’esperienza è stata bellissima, abbiamo persino fatto la foto con Colombina e recitato con lei.

Complimenti vivissimi da parte della redazione a: federica marchetto, laurea in Fisioterapia, presso l’Università degli Studi di Verona il 22 marzo 2013. luca pasqualini, laurea in Ingegneria Meccanica e Meccatronica, presso l’Università degli Studi di Padova il 26 marzo 2013. alessia aldegheri, laurea in discipline artistiche e archeologiche, presso l’Università degli studi di Verona nel marzo 2013. sabrina marcazzan, laurea in lingue e culture per il turismo, presso l’Università degli Studi di Verona nel marzo 2013. anna caminiti, laurea in lingue e letteratura per l'editoria, presso l’Università degli Studi di Verona nel marzo 2013.

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Vite Malvasia a La nza rote

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ono tornato, da poco, da un viaggio a Fuerteventura e Lanzarote allo scopo di fotografare e studiare alcune piante endemiche di Fuerteventura e visitare le coltivazioni di cactaceae per eventuale spostamento di una parte della nostra produzione. Avevo visto in rete, una foto di coltivazione di vite in buche di lapillo nero, nell'isola di Lanzarote. Questa particolare forma di coltivazione della vite da vino mi aveva colpito molto e per questo, sono andato a cercarla. Trovare i vigneti non fu difficile e trovarci i viticoltori, intenti alla manutenzione fu fortuna. I quattro agricoltori si mostrarono subito molto cordiali e disponibili a rispondere a tutte le mie domande, anche divertiti. In poche parole, coltivano in puro lapillo nero, in buche profonde circa 120 cm, con solo 30 cm di lapillo disponibile, in profondità, per le radici. Più in profondità la lava nera è dura e compatta e non la rompono, perché altrimenti, la vite avrebbe troppa umidità… Le buche sono poi protette da un muretto a secco di pietre laviche, dal forte vento, che sempre spira, in quei luoghi. Il lapillo nero di Lanzarote è fertilissimo e non necessita di apporti di sali chimici. La vite come fusto la lasciano crescere circa 30 cm, poi i tralci poggiano sul lapillo, che per i primi cm è sempre asciutto, caldo ed arieggiato. Anche i grappoli, rimangono appoggiati a "terra". Al contrario di ciò che avviene da noi, sono le viti giovani a dare la miglior resa. Così, quando raggiungono un diametro di 7-8 cm, sono sostituite da nuove. Il terreno non necessita di disinfezione, perché tirando la pianta, esce dal lapillo con tutte le sue radici. Il lapillo durissimo (usato anche da me per la coltivazione delle mie piante), non cementa mai, essendo anche privo di polvere o sabbia. La vite non è innestata su vite americana ma coltivata facendo radicare direttamente dei giovani tralci. La filossera è sconosciuta. Tornando ai miei simpatici nuovi amici, guarda caso, avevano una bottiglia di vino con loro. Prontamente si offersero di farcelo assaggiare. Io che in passato, ho frequentato i corsi di assaggiatore, mi aspettavo un vino liquoroso, tipo marsala, ebbene, niente di più sbagliato. Non riesco a trovare le parole per rendere giustizia alla moltitudine di aromi inebrianti che questo nettare ti lascia in bocca e nel naso ma anche nel cuore e nel cervello. Non riesco a paragonarlo a niente, di quanto assaggiato fino a quel momento. Soprattutto, non mi spiego, come una uva, coltivata sotto il sole tropicale, in luoghi aridissimi, dove non piove quasi mai, potesse dare un vino così sciolto e scorrevole. Immaginavo che una vite in quelle condizioni, desse pochi e piccoli grappoli. Niente di più sbagliato. Mi spiegano che la produzione media è di 30 kg per pianta ma hanno avuto piante che hanno anche prodotto 50 kg di uva e che un grappolo può pesare fino a 10 kg, tanto da doverlo dividere per riuscire a portarlo fuori dalla buca. Incredibile! A questo punto, arriviamo alla commercializzazione. Anche qui le cose non sono come io ho immaginato. La produzione, tolta la parte che serve per il loro fabbisogno, viene assorbita tutta dal turismo in loco. Lungo le "strade del vino" ci sono vari punti vendita. Le mie figlie si sono portate in Italia, un paio di bottiglie. Personalmente ero già fuori peso con l'attrezzatura fotografica. Incredibilmente, il vino è commercializzato ad un prezzo molto basso, almeno se paragonato al prezzo dei nostri vini. Peccato che questo prodotto non sia pubblicizzato come meriterebbe e non sia più conosciuto fuori dal territorio spagnolo. D'altra parte, si tratta di una produzione di nicchia, molto limitata. Così solo i pochi fortunati che possono recarsi a Lanzarote, possono degustare questo "nettare degli dei"! A breve, con altre meraviglie. Paolo Panarotto

Oidite cronica o malattia di hasimoto L

a tiroide è una ghiandola posta alla base del collo che produce e manda nel sangue particolari sostanze chimiche (ormoni tiroidei) che hanno il compito di regolare nell'organismo molte funzioni vitali. L'attività di questa ghiandola è sottoposta al controllo di una seconda ghiandola detta “ipofisi”, posta alla base del cervello, che regola in più o in meno il lavoro della tiroide attraverso la produzione ed immissione in in circolo dell'ormone trireostimolante (TSH ). Si calcola che almeno il 4% della popolazione soffra di tiroidite cronica e l'80% è rappresentato da donne in età giovane-adulta. La malattia consiste in una infiammazione cronica della tiroide che nella fase iniziale può anche non dare alcun sintomo. Per cause non ancora chiarite, ad un certo punto, la ghiandola viene considerata come un corpo estraneo e bombardata di anticorpi. La conseguenza di questa in-

fiammazione cronica è una lenta e progressiva perdita delle cellule che producono gli ormoni. L'ipofisi fino ad un certo punto compensa la perdita stimolando la tiroide con aumento di produzione di TSH ma nella fase più avanzata della malattia l'equilibrio si spezza e si va incontro all'ipotiroidismo. Tutte le funzioni vitali sono compromesse con un progressivo rallentamento di tutte le attività corporee. Il malato ipotiroideo si presenta stanco, sonnolento, apatico, parla lentamente e con voce roca, ha il battito cardiaco rallentato, presenta edemi diffusi e stipsi. Se non curato adeguatamente l'ipotiroidismo è cronico, progressivo e potenzialmente letale. La malattia può essere facilmente individuata anche nella fase preclinica, quando non da alcun sintomo, con il dosaggio nel sangue degli ormoni tiroidei (FT3 e FT4), dell'ormone ipofisario (TSH) e degli anticorpi an-

titiroide. Posta la diagnosi di tiroidite, abitualmente, non si cerca di bloccare l'infiammazione che richiede somministrazione di antiinfiammatori e cortisone portando ad effetti collaterali più dannosi della malattia stessa. Si controlla periodicamente la struttura e la funzione della tiroide con esami ecografici e dosaggio nel sangue degli ormoni tiroidei (FT3 – FT4). Ai primi segni di ipotiroidismo si mette in atto la terapia sostitutiva con tiroxina regolando il dosaggio del farmaco in base alla quantità di ormoni presenti nel sangue. Ovviamente la cura va continuata per tutta la vita, controllando periodicamente il livello nel siero di FT3 e FT4. Si segnala che la tiroidite cronica viene considerata dal nostro sistema sanitario “malattia sociale” e chi ne è affetto viene esentato dalla compartecipazione alla spesa per la cura e il controllo della malattia. Vincenzo Magnabosco

La compagnia teatrale "Sale & Pepe" in collaborazione con l'Amministrazione comunale presenta

"San Giovanni Ilarione e la sua storia - Novant'anni di provincia veronese"

In occasione del novantesimo anniversario dell'entrata in provincia veronese, Sale&Pepe e l'amministrazione comunale organizzano tre serate con attori e cantastorie per raccontare gli usi, i costumi e gli avvenimenti che hanno segnato il nostro paese in quest'arco di tempo. Sabato 14 settembre 2013, ore 21.00, corte di Villa Tanara Chi viene, chi va, chi resta. Storie di immigrazione ed emigrazione di G. Magnabosco e A. Spadiliero Spettacolo teatrale sulle esperienze di tutti coloro che dal paese sono immigrati ed emigrati, chi per scelta, chi per amore, chi per scelta forzata. Sabato 28 settembre 2013, ore 21.00, Cortile dell'ex consorzio (via IV novembre 51) Come al filò... di Otello Perazzoli Cante, storie e fole dei personaggi che hanno animato i campi e le stalle dei filò. Giovedì 10 ottobre 2013, ore 21.00, Teatro Parrocchiale Villa Dalla palmeta al palmare di G. Magnabosco e A. Spadiliero Spettacolo dedicato all'amore vissuto dai giovani di ieri e di oggi, tra tradizioni e nuove tecnologie.

Ingresso libero. In caso di maltempo gli spettacoli del 14 e del 28 settembre si svolgeranno presso il teatro parrocchiale

ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI

Sezione di San Giovanni Ilarione Nucleo Volontario e Protezione Civile

Un presidente al terzo mandato

I Carabinieri in Congedo rieleggono Mario Rossetto per il terzo mandato consecutivo. Un carattere semplice unito ad una naturale tranquillità d’animo: è questa la chiave per comprendere la capacità di presiedere una delle sezioni provinciali del territorio veronese più unite e a “carattere famigliare”.

C

on alle spalle una carriera da carabiniere ausiliare per la leva obbligatoria, Mario Rossetto, 49 anni, dopo il corso a Fossano, ha proseguito il servizio nella stazione di Chiampo. Terminato il periodo obbligatorio e tornato in paese, è entrato come dipendente nel Calzaturificio Sartori, dove lavora tuttora. La sua bontà e professionalità lo hanno portato ad essere presidente della sezione carabinieri in congedo di San Giovanni Ilarione nel 2002 e, dopo 10 anni di mandato, lo scorso 2 dicembre 2012, mediante regolare votazione come da protocollo, viene rieletto per il terzo mandato 2012-2017. Un gruppo, racconta Mario, molto preparato, che abbraccia anche il comune di Vestenanova dove opera il vice presidente Leonardo Cerato in rappresentanza dell'Alta Valle; ma il gruppo è aperto, come testimonia la presenza di alcuni soci di Montecchia di Crosara. I neo consiglieri sono Antonio Dal Zovo, Claudio Confente,

Lorenzo Galiotto, Giovanni Pandolfo, Giuseppe Spadigliero, Olivo Cambiolo, Sergio Crotone e segretario sezionale Ermanno Lovato. Il gruppo oggi è presente nel comune con ben 140 soci di varie età, con compiti ben specifici: il coordinamento dei vari raduni, organizzazione delle manifestazioni di sezione, gite e quant’altro ancora, ma in modo particolare nella valorizzazione della Festa dell'Arma (5 Giugno) e della Virgo Fidelis (21 Novembre), a cui si aggiungono le rappresentanze negli eventi di comuni limitrofi. La sezione di San Giovanni Ilarione è composta da due altri sottogruppi: Nucleo Volontariato e Protezione Civile, con un proprio presidente, Antonio Dal Zovo. Del tutto autonome le Benemerite, sorte nel 2001 e composto dalle mogli dei carabinieri in congedo, con attuale presidente Giuseppina Tirapelle. Tutti però fanno parte di un’unica

grande famiglia, come ha sottolineato più volte il Presidente. Un particolare evento, che ha avuto la sua importanza in questi anni, si è avuto nel 2009: il Raduno Provinciale per i 60 anni della locale Sezione (1949-2009), avvenuto proprio a San Giovanni Ilarione. In quel giorno sono state inaugurate la via intitolata a Salvo D'Acquisto, la targa dedicata ad Antonio Gambaretto, e in particolare, la nuova sede di sezione via Ca' Rosse n. 3, dove oggi si tengono incontri, riunioni, momenti di confronto, il cui costo di gestione è interamente a carico della sezione stessa. L'augurio del "neo" Presidente Mario Rossetto va ai consiglieri e a tutti i soci ed è quello di rimanere uniti e compatti, come la sezione è stata fino ad oggi, nello spirito che da sempre anima l’Arma dei Carabinieri. Buon lavoro a tutti! Lorenzo Gecchele


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Questo gesto è stato molto ap-

M

Giornata della solidarietà

attinata all’insegna della solidarietà quella vissuta dai bambini della scuola primaria “A. Stefani” di San Giovanni Ilarione, sabato 16 febbraio 2013. Tra le pareti della nuova sala-cinema gli alunni hanno respirato i valori della solidarietà e dell’umanità trasmessi dai volontari delle associazioni AIDO e FANTI presenti nel nostro territorio.Testimonianze e storie di vita toccanti si sono susseguite nel corso dell’ incontro, in un’atmosfera di coinvolgimento emotivo davvero unica. I disegni realizzati dai bambini hanno contribuito a rendere il momento più colorato e appassionato. Tra gli slogan ideati ne spicca uno in particolare “ Come goccia su goccia si fa il mare, tappo su tappo c’è

qualcuno da aiutare” che esprime l’operosità degli alunni e delle famiglie nella raccolta dei tappi promossa dall’associazione AIDO i cui proventi vengono utilizzati per aiutare i bambini affetti da spina bifida. La sconfinata sensibilità delle associazioni si è soffermata anche sul mondo della scuola locale. L’associazione FANTI ha donato vocabolari per gli alunni, guide didattiche per gli insegnanti e DVD tematici.

È

andato avanti, Mario Gecchele, confortato dalla fede in Dio e circondato dall’amore dei suoi cari. Padre esemplare e stimato lavoratore impegnato nel sociale, ha trascorso la sua esistenza nel Collegio di don Bosco, ove ha imparato ad amare le montagne, 10 anni come emigrante in Svizzera, ove ha conosciuto la moglie, seguito dal lavoro in paese continuando la professione di idraulico.

L’ angolo del goloso

Gnocchetti di patate con pesto alla genovese e fagiolini INGREDIENTI Per il pesto: • 100 gr di basilico (40 foglie circa) • 30 gr di pinoli • 150 gr di olio d'oliva extravergine • 1 spicchio d'aglio • 3 cucchiai di formaggio grana grattuggiato • 3 cucchiai di pecorino grattuggiato • sale q. b. Per gli gnocchi: • 1 kg di patate • 300 gr di farina bianca • 1 uovo • 1 cucchiaino raso di sale fino • 200 gr di fagiolini PROCEDIMENTO Per preparare il pesto: la tradizione vuole che il pesto venga pestato sul mortaio, ma per praticità useremo il frullatore. Lavate le foglie di basilico e asciugatele delicatamente con un canovaccio. Mettete nel frullatore l'aglio sbucciato e tagliato a fettine con i pinoli e frullate il tutto. Unite le foglie di basilico spezzettate con le mani e una presa di sale e frullate nuovamente; versate l'olio a filo e frullate ancora fino ad ottenere una salsa morbida. Mescolate al composto il formaggio grana e il pecorino grattuggiati. Versate il pesto ottenuto in una ciotola e tenetelo da parte.

prezzato dall’intera comunità scolastica che ringrazia di cuore per la generosità dimostrata. Alunni e insegnanti

Spirito aperto ed impegnato, amava lo sport, lo sci, la neve. Forte la sua passione per il canto; è stato socio fondatore e membro del coro alpino "El Biron", ove si distingueva per il suo forte e nitido timbro di voce. Ora lo immaginiamo con il suo sorriso aperto in paradiso, a cantare per il suo Signore e a salire sulle alte vette celesti. Gianni Sartori

Per gli gnocchi: lessate le patate con la buccia, sbucciatele, passatele allo schiacciapatate e spolveratele con il sale. Aggiungete la farina e l'uovo ed iniziate a impastare velocemente il tutto ancora tiepido. La pasta deve risultare morbida ma asciutta e non appiccicosa. Cospargete il piano di lavoro con un po' di farina. Dividete la pasta in tanti pezzi grossi come un arance, facendoli scorrere sotto le due mani sulla tavola infarinata. Fatene dei bastoncini cilindrici del diametro di 1 cm circa. Tagliate i bastoni in pezzettini lunghi 1,5 cm e fate scorrere ogni pezzetto sul rovescio della gratuggia o lungo i rebbi di una forchetta.

Famiglia Galiotto, la gioia di ritrovarsi insieme

T

re lunghi tavoli hanno faticato a raccogliere tutti i familiari ed affiliati della famiglia Antonio Galiotto, originario dell’omonima contra’ in San Giovanni Ilarione, emigrato e residente in Francia. Facce tutte allegre, soddisfatte, felici, un’autentica tribù di quasi 90 persone . Antonio, classe 1933 ed il più anziano di 12 tra fratelli e sorelle, in occasione del suo rientro in Italia ha voluto radunare tutta la parentela diretta ed aggiunta attorno ad un unico tavolo, per vedersi,conoscersi, reincontrarsi. E’ una persona di media statura,

sveglio, ricco di esperienza, occhiali da sole e vestito alla moda, la classica smentita ai registri anagrafici. E’ lui stesso a tracciarci i punti fondamentali della sua impegnata esistenza. Dopo la scuola dell’obbligo, essendo il fratello maggiore, si coltivano i campi, si fa qualche lavoretto saltuario, ma garanzie o sicurezze per il futuro proprio nulla. Dopo la tragedia della guerra il paese di San Giovanni e l’Italia tutta non hanno niente da offrire ed allora si prende la dolorosa e naturale decisione di espatriare , in cerca di lavoro in Francia. Superata la me-

ticolosa visita medica a Milano si passa la frontiera, in cerca di fortuna. E’ il 1952. La gente emigrante non ha paura del sacrificio, si butta nel lavoro non badando al clima o a orari impossibili, si ha fede e speranza nel futuro, qualche cosa deve pur cambiare. Si risparmia, si aiuta la famiglia lontana, si piange a volte per la nostalgia. Con la sua tenacia e il suo desiderio di emergere,Antonio riesce ad ambientarsi molto bene in Francia , sposandosi e mettendo su famiglia proprio nella nuova patria. Ha 4 figli meravigliosi che si sono tutti affermati e che lo hanno reso nonno felice, anche se sul volto un’ ombra di tristezza ricorda la moglie scomparsa da qualche anno. Ha sempre mantenuto i contatti con il paese d’origine e con la famiglia ed ora, in meritata pensione e per ricordare i suoi primi 80 anni, ha voluto coinvolgere tutti nella festa. E che festa! I bambini lo guardavano stupiti e meravigliati, quasi come davanti ad un grande personaggio ed Antonio, senza nulla togliere agli altri, è stato veramente un personaggio. Nella grande tragedia nazionale dell’Italia di allora ha messo da parte recriminazioni o pessimismo, si è rimboccato le maniche ed è divenuto artefice e protagonista del proprio destino e del proprio fu-

Cottura: portate ad ebollizione l'acqua salata. Aggiungete i fagiolini lavati e tagliati a pezzetti e cucinateli per dieci minuti. Gettate gli gnocchi e, quando vengono a galla, scolate il tutto con un mestolo forato. Metteteli nella zuppiera e conditeli. Mescolateli delicatamente; non conditeli tutti assieme, ma a strati, man mano che li estrarrete dalla pentola. Aggiungete un po' di grana. Per un tocco in più, tostate due cucchiai di pinoli e cospargeteli sopra gli gnocchi conditi. Nota bene: gli gnocchi non devono mai bollire, altrimenti si disfano. Sono ottimi anche conditi con salsa di pomodoro o gorgonzola o burro, zucchero e cannella. BUON APPETTITO

Luciana Damini

turo. Tutta la sua lunga esperienza la vorrebbe affidare alle pagine di un libro, da stendere con l’ausilio di qualcuno e chissà che questo desiderio non si possa realizzare. Non è retorica o esibizionismo, sono pagine di autentica storia che parlano di vita tribolata e vissuta, di sentimenti e di sogni, di speranze e passioni. L’esempio della sua vita calza a meraviglia per la gioventù di adesso, che sta vivendo momenti simili

di mancanza di lavoro, di assenza di ideali e proiezioni per il futuro, ma che di Antonio e di tutti quelli della sua generazione devono anche far propri la tenacia, il non arrendersi mai, non recriminare ed avere grande speranza e fiducia nel futuro, perché il proprio futuro ognuno se lo crea da se stesso. Un a bientot a Toni e alla sua famiglia, un augurio e un applauso a lui e a tutti i Galiotto. Gianni Sartori

MATRIMONI: 8

NATI: 8 MORTI: 8

Totale residenti maschi al 30. 4. 2013: 2.643 Totale residenti femmine al 30. 4. 2013: 2.511

Totale residenti al 30. 4. 2013: 5.154 Totale famiglie al 30. 4. 2013: 1.793

CONTRIBUTI PER L’ALPONE Agresti Giuseppe Allegri Augusto Apostole S.Cuore Arvotti Giuseppe Avis Bacco Guerrino Bar Daniela Bazzoli Chiara Beltrame Fausto Beltrame Paolo Bertoldo Maria Mauro Beschin Maria Beschin Maria Beschin Teresa Biondaro Sabrina Bon Franca Bordon Laura Bricca Sante Carmen Casarotto Natale Casarotto Rino Catazzo Giuseppina Cavazza Bertilla Cavazza Gino Cengia Lorenzo Cengia Luigina Cengia Mario Cerato Elvira Ciman Bruno e Maria Ciman Carlo Ciman Domenico Ciman Guido Ciman Luigina Ciman Olimpio Ciman Paolina Coffele Luigina Colognato Aurora Confente Agostino Confente Annamaria Confente Marino Costalunga Teresa Creasi Gabriella Creasi Ivonne

Vimercate MB Zini S.Giov.Il. Bergamo Oratorio Don Bosco (VE) S.Giov.Il. Vestenanova S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. Sabbadori S.Giov.Il. S.Giov.Il. San Bonifacio S.Giov.Il. Goito (MN) S.Giov.Il. Arsago Seprio (VA) S.Giov.Il. San Donà di Piave VE S.Giov.Il. S.Giov.Il. Salò Brescia Chiampo (VI) Chiampo (VI) Cattignano S.Giov.Il. Montecchia di Crosara S.Giov.Il. Vestenanova Sabbadori S.Giov.Il. S.Giov.Il. Varese Sabbadori S.Giov.Il. S.Bonifacio Ozzano (AL) Chiampo A. De Gasperi S.Giov.Il. S.Giov.Il. Trento Fort Lee NJ USA Monfalcone S.Giov.Il. Milano Chiampo Soave

Creasi Laura Creasi Marisa Creasi Rodolfo Creasi Tiziano Cristofari Antonietta Cristofari Marco Evangelista Da Ronco Maria Luisa Danese Giuseppe Dadida Roberta Dal Cortivo Riccardo Dal Fitto Antonio Dal Grande Pietro Dal Zovo Norino Dalla Verde Flavia Damini Aristide Damini Claudio De Cristan Pietro Dirupo Luigi Erbetti Antonio Eriani Antonio Erzonelli Augusto Ferroni Giovanni Filipozzi Giuseppina Fratta Claudia Gaiga Andrea Gaiga Zenone Galiotto Bruno Galiotto Giovanni Galiotto Olga Gallo Gianpaolo Gambaretto Alessandro Gambaretto Bruno Gambaretto Elisa Gambaretto Liliana Gambaretto Mariano Gazzo Luigina Gazzo Spedito Gecchele Clelia Grolli Felice Gugole Giancarla Incontro Giorgio Issalca Icampoli Leorato Silvano

Cellore d'Illasi Prova di S. Bonifacio Via Mangano S.Giov. Il. Soave Montecchia di Crosara S.Giov.Il. Merano (BZ) S.Giov.Il. Chiampo (VI) Minerbe P.zza Caduti e Disp. S.Giov. Ilar Chiampo (VI) S.Giov.Il. S.Giov.Il. Azzano Decimo (PN) Colà di Lazise Monteforte D'Alpone S.Giov.Il. S.Giov.Il. Cassano Magnago VA Via Caucia S.Giov.Il. Via Livigno (MI) Vestenanova Rue Siberie (BE) Vestenanova S.Giov.Il. Schio (VI) S.Giov.Il. S.Giov.Il. Cereghini S.Giov.Il. S.Giov.Il. Roncà (VR) Montecchia (VR) P.zza Caduti e Disp. S.Giov. Ilar Marmirolo MN S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. Vestenanova Vestenanova Gazzolo D'Arcole 4 Novembre S.Giov.Il. Montecchia (VR)

Longo Emilia Lovato Adelina Lovato Alessandro e Pia Lovato Anna Lovato Antonio Lovato Benedetto Lovato Elisa Lovato Giovanni Mainente Letizia Mainente Marcello Marana Antonio Marcazzan Anna Marcazzan Antonio Marcazzan Benvenuto Marcazzan Delina Marcazzan Elio Marcazzan Giovanna Marcazzan Giuseppe Marcazzan Teresa Marchesini Elio Marchetto Bruno Marchetto Giuseppe Marchetto Liliana Marchi Lino Marcigaglia Attilio Mazzasette Bertilla Mazzasette Giorgio Massasette Giuseppe Mazzasette Paola Micheletto Pietro Monchelato Maria Munaretti Ottavio Niero Maria Olmari Roberto Panarotto Bertilla Panarotto Gabriella Panarotto Luigi Panarotto Luigia Panarotto Mario Panarotto Mario Panato Bernardo Pandolfo Angelina Pegoraro Claudia

Poiana (VR) Verona S.Giov.Il. Fittà Soave Albaredo D'Adige Belui S.Giov.Il. Albaredo D'Agige Camadi S.Giov.Il. Varese Albaromatto Vestenanova Bodi S.Giov.Il. Castelnuovo d.Garda S.Giov.Il. Boarie S.Giov.Il. San Bonifacio Ca' Rosse S.Giov.Il. Alte Ceccato (VI) V.le Industria S.Giov.Il. Montecchia di Crosara Garda (VR) Besozzo (VA) Marchetti S.Giov.Il. Villimpenta (MN) Beinasco (TO) S.Giov.Il. Albaredo D'Adige Via Mazzasetti S. Giov. Il. Vicenza S.Giov.Il. Lore S.Giov.Il. Montecchia di Crosara Via Damasceni S.Giov.Il. Tanara S.Giov.Il. S.Giov.Il. Arzignano Monteforte (VR) Macherio (MB) Austis (NU) Ranchetti S.Giov.Il. Belieri S.Giov.Il. S.Giov.Il. Belui S.Giov.Il. S.Giov.Il.

Pegoraro Domenico Perazzolo Angelo Perazzolo Teresina Perazzolo Valeria Pernigotto Alberto Pertile Francesco Pizzeria Ruota Posenato Matilde Pozza Dora Pozza Giuseppe Regazzin Danilo Righetto Antonio Rivato Ferdinando Rossetto Augusta Sabbadoro Giovanni Sabbadoro Lino Sac.Giuseppe Rossetto Salgaro Vaccaro Santi Sulpizia Sartori Antonietta Sartori Elisa Sartori Emanuele Sartori Giacinta Sartori Giuseppe Sartori Mario Sartori Ruggero Scuola Maria Bambina Simoncello Giovanni Soprana Renzo Todesco Giovanni Urbani Bruno Vandin Pierantonio Vanzo Gina Vanzo Luciano Vanzo Maria Venturini Maria Vicentini Marco Voster Adriana Zandonà Agnese Zandonà Ernesto Zandonà Mario Zandonà Silvio

Vicenza S.Giov.Il. S.Giov.Il. P.zza Caduti e Disp. S.Giov. Ila San Bonifacio S.Giov.Il. S.Giov.Il. Lovati S.Giov.Il. Chiampo Cerina S.Giov.Il. Via Cotto S.Giov. Il. Umberto I S.Giov.Il. S.Giov.Il. Limidi (MO) Sabbadori S.Giov.Il. S.Giov.Il. Torino Vestenanova S.Giov.Il. Torino Sona (VR) S.Giov.Il. S.Bertilla Brendola B.Acquar (VR) Peschiera d.Garda S.Giov.Il. Carvico Bergamo S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il. Montichiari (BS) S.Giov.Il. S.Giov.Il. Mangano S.Giov.Il. S.Giov.Il. Montecchia di Crosara Montecchia di Crosara Brandizzo Vestenanova Cattignano S.Giov.Il. S.Giov.Il. S.Giov.Il.


L’ ALPONE 12

NI O I Z A I C SSO DALLE A

SPORT

M

Gioca, impara e cresci

inibasket: è uno sport di movimento, energia, attività fisica, con il rispetto delle regole, l'educazione ai valori e, non per ultimo, l'incontro con gli altri, la conoscenza e il confronto. Le nostre due "squadre": si ritrovano al mercoledì con i bambini dai 6 agli 8 anni e il venerdì con i bambini dai 9 agli 11 anni. Vi aspettiamo numerosi il prossimo anno!!!!

Primo maggio gialloblù al Trofeo AGSM di San Giovanni Ilarione

u.s. calcio san giovanni:

la prima categoria è ancora tua!!!

marcia tra i ciliegi

XIIa edizione

trofeo federico

D

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oppio successo delle gialloblù nella giornata del calcio femminile allo Stadio Comunale di San Giovanni Ilarione in Valdalpone nell’ambito del Trofeo AGSM dedicato alle squadre Primavera. Come prologo del triangolare in una mattinata del primo maggio baciata dal sole sono scese in campo per un match esibizione le ragazze della prima squadra del Verona opposte ad una rappresentativa di Amministratori veronesi ed atleti locali (presenti, tra gli amministratori sangiovannesi, Marco Beltrame ed Ercole Storti) Le scaligere si sono imposte agevolmente per cinque reti ad una. In gol Zorri, Krista, Mason e capitan Gabbiadini con una doppietta per l’Hellas, Cengia per la rappresentativa. Successo tutto gialloblù anche nel Triangolare AGSM riservato alle squadre primavera: le giovani scaligere si sono imposte nel primo match contro il Vicenza per tre reti ad una, con i gol di Brugnoli, Baldo e Battocchio, mentre per le biancorosse vicentine è andata a segno Menon. Nella seconda partita il Vicenza ha avuto la meglio sul Sudtirol grazie alla rete di Calandra. Al Verona sarebbe bastato anche un pareggio nella terza partita contro il Sudtirol per aggiudicarsi il triangolare, ma le gialloblù nonostante la giornata improvvisamente calda hanno sciorinato una prestazione impeccabile vincendo per cinque reti ad una. I gol portano le firme di Gelmetti, autrice di una tripletta, Dal Bianco e Baldo. Per le altoatesine è andata a segno Sarnataro. Al termine i riconoscimenti per le giovani squadre partecipanti sono stati consegnati dalle ragazze di serie A del Verona Gabbiadini, Mason, Girelli e Capelloni. Martina Gelmetti si è aggiundicata il premio come miglior atleta AGSM ed il Vicenza ha ricevuto il premio fair-play. La manifestazione sportiva si è conclusa con un pasta party per atlete, dirigenti e simpatizzanti offerto dall’Amministrazione Comunale di San Giovanni Ilarione in collaborazione con la società calcistica locale. Presenti alla bella giornata di sport anche il responsabile regionale del Veneto per il calcio femminile Paolo Tosetto e il Presidente di AGSM Paolo Paternoster, oltre a sindaci e assessori di vari comuni dell’est veronese. Vanno ringraziati, per l’organizzazione dell’evento, oltre all’AGSM e l'Amministrazione Comunale, anche le varie associazioni che hanno dato una mano per la riuscita dell’evento (AS Basalti, Gruppo Alpini, US Calcio San Giovanni Ilarione). TRATTAMENTI PER LA CURA E LA SALUTE DEI CAPELLI CONSULENZA GRATUITA

esperinza e professionalità

orario di apertura

Esclusivista di zona

mart./merc. 09:00 - 12:00 15:00 - 19:00 giovedì 08:30 - 14:30 ven./sab.08:30 - 17:30 chiuso il lunedì è gradito l’appuntamento

Tel. 045 6540220 - P.zza Umberto I°, 54 - Montecchia di Crosara (Verona)

i certo molti hanno aspettato l’ultimo momento per iscriversi, ma grazie al tempo che ha concesso una tregua, in una primavera che tardava ad arrivare, in un lunedì di Pasquetta freddo ma senza pioggia, più di 1000 podisti sono arrivati sulla piazza e hanno affrontato la ormai classica Marcia tra i ciliegi, giunta alla 12a edizione, con i suoi tre percorsi di 7-13-21 Km che si snodano tra le colline della splendida vallata di San Giovanni Ilarione. Sui 30 gruppi iscritti, il premio per il più numeroso è andato anche quest’anno al G.S.VALDALPONE DE MEGNI. Per il gruppo locale più numeroso, il riconoscimento è andato al gruppo Scuole. Ottimi anche i ristori grazie ai volontari delle Associazioni del territorio che, oltre ad un sorriso e una “chiacchiera”, offrivano anche prodotti tipici. Prodotti tipici protagonisti anche in piazza all’arrivo dove i podisti potevano assaggiare ed acquistare, portandosi a casa non solo le immagini ma anche il sapore della vallata. Quest’anno un grazie particolare va ai volontari della Croce Rossa per il tempestivo intervento sul percorso ad un podista vittima di un arresto cardiaco, un intervento che, grazie anche ai primi soccorsi prestati da due podisti sopraggiunti, gli ha salvato la vita. L’appuntamento è all’anno prossimo, sempre il lunedì di Pasquetta, confidando in una primavera più calda e soleggiata. Burato Lucia

mansoldo luca & C. S.A.S. Tel. 045 6175025 - Cell. 347 9551231 Via Pergola, 9 - Località Costalunga 37030 Montecchia di Crosara (VR) E-mail: mansoldo.luca@libero.it

L

’obiettivo stagionale per la nostra formazione era mantenere la categoria, ovvero rimanere in Prima categoria. Questo era ritenuto dai più una vera e propria scommessa vista la giovane età della rosa e la mancanza di esperienza della maggior parte dei nostri calciatori, provenienti prevalentemente dal settore giovanile, fatta eccezione per pochi ragazzi che facevano parte della squadra già da anni. Si è partiti cosi in Agosto con la preparazione, sapendo i propri limiti ma facendo leva da subito sullo spirito di squadra, sulla volontà di far parte di un gruppo di giocatori che rappresenta il proprio paese, ma soprattutto, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, si è creato un gruppo di amici! Questa è stata la forza della nostra squadra, infatti, il campionato è stato difficile, altalenante, ma i nostri ragazzi, a partire da Mister Beltrame, non si sono mai lasciati prendere dallo sconforto anche quando la sfortuna sembrava accanirsi come i tanti infortuni o partite perse meritando sicuramente ben altro risultato. Si è arrivati a fine stagione con la possibilità di disputare i play out, ovvero uno spareggio (andata-ritorno) per decidere la squadra che sarebbe rimasta in 1a categoria. Il Tregnago è stato il nostro avversario. La prima partita giocata in casa si è risolta con un 2 a 0 a nostro favore, lasciandoci buone speranze per il ritorno della domenica successiva in quel di Tregnago. E cosi è stato, visto che, nonostante la sconfitta per uno a zero, la permanenza in categoria è stata assicurata!!! Al triplice fischio finale, dopo 90 minuti (anzi 97, non voleva più fischiare la fine della gara l’arbitro) di sofferenza, da parte dei giocatori, dirigenti e tanti, davvero tanti tifosi, è scoppiata la festa, per una salvezza meritata, conquistata con i denti e lottando fino alla fine su ogni pallone! Di questo successo va dato merito in primis ai calciatori, a Mister Moreno, al vice Valentino Cerato, alla dirigenza e anche ai ragazzi della “Curva del Sangio” che in casa e in trasferta non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno e vicinanza, anche quando il freddo e la pioggia (quasi ogni domenica) consigliava di star a casa, al caldo. Un GRAZIE davvero a tutti, l’obiettivo è stato raggiunto, il nostro scudetto è stato vinto.. un altro anno in Prima Categoria ci aspetta!!! GRAZIE RAGAZZI E SEMPRE FORZA SANGIO!!!!!!!!!!!!!!! Luca Rossetto Trimestrale di informazione e Cultura c/c postale n. 15684376 Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n°15684376 intestato a: Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5 Coordinate bancarie Poste Italiane: Codice IBAN IT23 T076 0111 7000 0001 5684 376 - Codice Bic/Swift: BPPIITRRXXX Direttore responsabile: Delio Vicentini Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Giovanni Sartori, Lucia Burato, Lorenzo Gecchele, Angelo Pandolfo Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C S.Giovanni Ilarione (VR) Cell.347 2600161 - E-mail:cavazzola@utenti.ilarione.it Pubblicità: Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 San Giovanni Ilarione (VR) Prestampa: Contro Edizioni & Grafica Snc - Tel.e Fax 0444 432670 Via Carlo Ridolfi, 4/A - 36045 Lonigo (VI) E-mail: studio@controedizioniegrafica.it Stampa: Grafica Alpone srl - Via Del Lavoro,90 Tel. 045 6550833 - Fax: 045 6550221 E-mail: grafica@graficaalpone.com - San Giovanni Ilarione (VR)


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