L'Alpone numero 1 2012

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l ’alpone

Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 Luglio 1986 - R:S: 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45 % art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50 % - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 27 - N. 5 - Marzo 2012 - Recapito a cura dell’ Ente Poste Italiane

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Pro Loco . San Giovanni Ilarione (VR)

Anno 27 - N. 5 Marzo 2012

INTITOLATA UNA VIA A “DON DANIELE PARLATO” Saluto del Presidente

Domenica 29 aprile l’Amministrazione comunale inaugurerà la strada che da Castello scende al cimitero

Don Daniele torna a far parlare di sé, a dieci anni dalla morte. Sarà infatti inaugurata il prossimo 29 aprile la via che già da tempo l’Amministrazione comunale aveva deciso di intitolare all’amato parroco di Castello, e che solo ora, trascorsi i canonici dieci anni di attesa previsti per legge, può essere realizzata. La strada conduce dal cimitero a via Garibaldi ed è in forte pendenza, ripida e in salita come in salita è stata tutta la vita di don Daniele Parlato, parroco a Castello negli anni ‘90. Nato a Meledo di Sarego il 7 febbraio 1948, aveva condotto gli studi nel seminario di Vicenza, conclusi il 16 giugno del ’74 con l’ordinazione sacerdotale. Il primo approccio con la realtà pastorale avvenne alle porte di Vicenza, a Bertesinella, dove fu cappellano per due anni. Ma già in quei primi momenti di apostolato maturava in lui l’idea di partire per affrontare una nuova “avventura” in terra straniera: fu così che la sua terra di missione divenne la Germania, immergendosi nel mondo degli emigrati italiani e toccando con mano le mille difficoltà che i nostri connazionali dovevano superare ogni giorno lontano

da casa. Fu un’esperienza che segnò profondamente il giovane sacerdote che, anche nel periodo successivo, mantenne contatti con la realtà dell’emigrazione: questo atteggiamento di accoglienza e di attenzione verso gli ultimi, maturato nel mondo dell’emigrazione, divenne col tempo la cifra caratterizzante la sua vita di prete, sensibile soprattutto verso quelle realtà di difficoltà che sempre esistono nelle parrocchie ma che spesso passano inosservate a chi non sa coglierle e

coltivarle con pazienza e umiltà. Tornato in Italia, fu vicario cooperatore a Olmo di Creazzo, quindi nel 1990 approdò a Castello di San Giovanni Ilarione, dove rimase come parroco (o meglio, “arciprete”, come amava scherzosamente precisare, lui che dei titoli onorifici non sapeva che farsene) fino al ‘99: un novennio caratterizzato da un’attività intensa sia nel campo pastorale sia in quello amministrativo, con interventi anche importanti alle strutture della chiesa e in continuo dialogo con le altre realtà associative e parrocchiali della zona.

Nel 1999 l’ultimo passaggio verso la parrocchia di Rampazzo di Camisano Vicentino, dove rimase fino alla morte, avvenuta il 28 novembre 2001. Al di là del suo breve “curriculum” pastorale (i 25 anni di sacerdozio li festeggiò proprio a Castello nel 1999, poco prima di cambiare destinazione), don Daniele viene ricordato ancor oggi con affetto per quanto ha saputo essere vicino alla “sua” gente nei momenti di festa ma ancor più in quelli di difficoltà (tutti ricordano la profonda partecipazione umana e spirituale in occasione di alcuni tragici eventi che si portarono via giovani vite fra i parrocchiani), riuscendo davvero in alcuni momenti ad incarnare, pur con le debolezze e i difetti tipici di ogni uomo, quella figura di prete e di cristiano che si fa dono agli altri sull’esempio di Cristo. Senza proclami o solennità, ma semplicemente con l’esempio e con un’umanità vera, magari ingombrante in certi momenti ma sempre priva di ipocrisie e perciò fraterna, calata nel concreto e nel quotidiano e per questo ancor più vera, più “nostra”. Dario Bruni

L’Alpone ha bisognio di te!

Con questo numero esce il vaglia postale per contribuire al mantenimento del nostro trimestrale. È un’importante iniziativa, che mira alla valorizzazione del territorio e del nostro bel paese. La redazione si impegna con costanza e attenzione a migliorare di anno in anno, i vari numeri. Chiediamo la Vostra collaborazione per poter continuare a mantenere vive queste pagine.

Il libro «Quarant’anni di CALCIO a San Giovanni Ilarione1971-2011» (273 pagine di storia e foto a colori) Continua a pag. 3

Polisportiva Ilarione A.S.D. e Assessorato allo Sport Da una vita spezzata un’altra vita può risorgere

A

COMITATO PROVINCIALE FIASP VERON

GRUPPO MARCIATORI

®

San Giovanni Ilarione

Gruppo Alpini San Giovanni Ilarione

NON GETTARE IL TUO BAMBINO:

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C H I A M ATA G R AT U I TA

Pro Loco San Giovanni Ilarione

Ass. Naz. Paracadutisti d’Italia Sez. Val d’Alpone

Carabinieri in congedo sezione San Giovanni Ilarione

Aereonautica San Giovanni Ilarione

Sede S.O.S. di San Giovanni: Piazza Martiri, 1

Marcia tra i ciliegi XI° Trofeo Federico Lunedì 09 Aprile 2012 Pasquetta a S. Giovanni Ilarione

Associazione Culturale S. Zeno

A.S. Basalti San Giovanni Ilarione

Protezione Civile San Giovanni Ilarione

Fanti San Giovanni Ilarione

MANIFESTAZIONE PODISTICA NON COMPETITIVA A PASSO LIBERO DI KM. 7-13-21 VALIDA PER I CONCORSI F.I.A.S.P. - I.V.V. - PODISMO ROSA

Manifestazione omologata dal comitato F.I.A.S.P. Di VERONA con nota n.04 del 09-01-2012

Parrocchia di San Giovanni Battista organizza

32 Sagra di San Zeno a

Domenica 15 Aprile 2012

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L’ ALPONE 3

L’ ALPONE 2

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uesta volta la nostra intervista si discosta dal tema di fondo quasi sempre seguito: dimostrare che a San Giovanni molto spesso i figli continuano l’attività dei padri. In questo senso Daniele Piccinin costituisce un’eccezione poiché suo padre fa l’idraulico e il nonno era falegname. La sua scelta di dedicarsi alla viticoltura è maturata poco a poco, fino a diventare un impegno a 360 gradi. Trentadue anni, “single” ma ancora per poco, Daniele ha conseguito il diploma di “Tecnico di attività alberghiere” presso l’istituto professionale di Chievo… E poi? Proviamo a chiederlo a lui! Le prime esperienze lavorative post diploma? Ho lavorato come cuoco presso un ristorante di Chiampo (VI) e altri locali della zona dove ho avuto il mio primo incontro con il vino e i vini. Per me è stato un autentico colpo di fulmine al punto che ho avvertito, impellente, la necessità che approfondire le mie conoscenze in materia. Mi sono iscritto al corso triennale per sommellier a Peschiera conseguendo il relativo diploma che ha costituito un’ interessante svolta per la mia vita. Altre esperienze significative? Ho visitato molte cantine e strutture produttive, in Italia e all’estero, affinando sempre più le mie conoscenze in campo enologico. Molto significativa si è rivelata la scelta di ampliare i miei orizzonti soggiornando per oltre quattro mesi in Scozia e altrettanto tempo in varie località della Francia dove ho

DURELLA… IN PUREZZA

avuto modo di maturare la scelta di fondo per la mia vita. E, cioè? Diventare coltivatore anziché ristoratore. Il colpo di grazia è stato l’incontro con Angiolino Maule di Gambellara, produttore di vino biologico e, da sempre, mio consulente enologico. Da quel momento l’obiettivo della mia vita si è chiarito in modo definitivo: diventare viticoltore naturale… con un grande sogno nel cassetto che avrebbe dovuto chiamarsi “Azienda agricola Daniele Piccinin”. E così è stato. Determinante però è stato l’apporto di tutta la mia famiglia. Sotto tutti i punti di vista! Come furono gli inizi? Durissimi, mancava tutto, a cominciare dai terreni. Infatti l’avventura è cominciata con appena 2.000 metri di terreno agricolo, di proprietà della famiglia Piccinin, in contrada “Muni”località Montemagro. Gradualmente furono acquisiti altri terreni fino ad un totale di 14 ettari circa di cui 3,5 a vigneto, tre a ciliegeto e il resto a seminativo e bosco. La mia prima vendemmia è stata quella del 2006. Quali le caratteristiche principali della tua azienda, oggi? La mia azienda è situata ai piedi della Lessinia nella parte medio-alta della vallata dell’Alpone, a sud-est del monte Cimo, tra i 300 e i 500 metri sul livello del mare. La natura del terreno, argilloso e calcareo, mi ha suggerito l’obiettivo di recuperare una varietà d’uva che sta suscitando tanto interesse: la durella, un vitigno presente in zona da circa un millennio. Un tempo, dalle nostre parti,

era denominata “rabiosa” per la sua tipica acidità. Fin da subito ho scelto di operare nel pieno rispetto di ciò che mi sta intorno e di me stesso producendo vini senza ricorrere all’uso di prodotti chimici, anidride solforosa (bisolfito) compresa. Quali varietà di vino vengono attualmente prodotte nella tua azienda? “Bianco dei Muni 09” (uve Chardonnay 50% e Durella 50% mediante vinificazione separata e con assemblaggio prima dell’imbottigliamento); “Montemagro 09” (uva Durella in purezza); “Rosso dei Muni 09” (uve Cabernet, Sauvignon, Merlot, Corvina, Rondinella e Molinara vinificate tutte insieme); “Pinot nero 09” in purezza. Quale il fiore all’occhiello? Ovviamente il, “Montemagro Durello in purezza”. Il vino prende nome dalla

zona di produzione, il Montemagro appunto che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è la denominazione di un monte, vero e proprio, ma di una località collinare sul versante destro della vallata. La qualificazione di “magro” trova una spiegazione scientifica nel fatto che si tratta di un suolo tutto particolare: roccia calcarea pura con poche argille. La scelta del termine “purezza” denota la mia totale fiducia nella spiccata caratteristica dell’acido malico e il ricorso all’anidride solforosa si rapporta alle capacità di autodifesa contenute nel vino di uva Durella. Ritengo che questo costituisca il suo punto di forza e la sua tipicità. Altro che un difetto, come qualcuno vorrebbe sostenere! Va poi aggiunto che per ottimizzare la produzione vengono scelte le migliori uve della Durella che viene raccolta in due passaggi prima della spremitura diretta. Dopo 24 ore il mosto va pulito con un primo travaso. Fa seguito quindi la fermentazione spontanea che viene monitorata con varie analisi presso un Enocentro specializzato di Verona. Il prodotto, quindi, riposa in botti da 500 litri per 24 mesi. Viene quindi imbottigliato e lasciato riposare in bottiglia per almeno ulteriori sei mesi. Difesa assoluta della naturalezza? Sicuramente massima attenzione al rispetto della naturalezza sia nella fase della coltivazione con utilizzo di fertilizzanti e anticrittogamici naturali (letame, compostaggi…) che nella vinificazione. La garanzia viene offerta dal gruppo “VIN NATUR” di Gambellara (VI) che associa oltre 150

Articolo tratto da L’Arena di Lunedì 9 Gennaio 2012

SOAVE. Mantenuta la promessa dei Coffele: un euro a bottiglia al Centro San Lorenzo Onlus

viticoltori di cui la metà circa italiani e altrettanti provenienti da altri paesi europei (Austria, Serbia, Spagna, Francia…). Presidente della struttura è il già nominato Angiolino Maule, mentre io sono vicepresidente. Il 25, 26 e 27 marzo, presso la Villa Favorita di Sarego il gruppo si presenterà al pubblico degli appassionati con mostra enologica e degustazione di vini tipici naturali. Come avviene la distribuzione del prodotto finito? Prevalentemente mediante il “passaparola” e l’organizzazione di serate “dedicate” a sfondo enologico. Finora tutto ha funzionato nel migliore dei modi. Due ulteriori domande…fuori sacco…la prima: quali difficoltà a fronte della crisi di cui tanto si parla’? Non è per andare contro corrente, ma io credo che uno dei modi per vincere la crisi attuale, nonostante le innegabili difficoltà, sia anche quello di tornare ad amare la terra lavorandola bene e rispettandone le caratteristiche e le peculiarità. …la seconda e ultima domanda riguarda invece le ciliegie, visto che l’Azienda di Daniele Piccinin ne produce di ottima qualità… Ritengo che, pur rispettando le innumerevoli varietà, precoci o tardive, italiane o straniere, tutte di ottima qualità, oggi presenti nei nostri ciliegeti vada posta la massima attenzione per salvare e riproporre ai mercati la mora nostrana, ineguagliabile per sapore e durata. Delio Vicentini

................................................................................................. Sono io l’esperienza più bella del dottor Magnabosco

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ono Paolo Ambrosi e sono nato a San Giovanni Ilarione la notte del 23 marzo 1997. Ero così ansioso di vedere mamma e papà che non gli ho lasciato il tempo di andare all’ospedale, però ho suggerito loro di chiamare la Luciana Damini: lei ci ha indicato di andare subito nell’ambulatorio del Dottor Vincenzo Magnabosco. Neanche il tempo di entrare dalla porta che subito sono nato! È andato tutto benissimo, e cosa poteva mai succedermi con due persone così esperte e premurose?! Sono stato proprio fortunato di essere stato assistito da loro. Grazie Luciana, grazie Dottor Vincenzo. Paolo Ambrosi

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I

primi

iuseppe Urbani, il giorno 17 Febbraio 2012, ha raggiunto il suo primo secolo di vita. I festeggiamenti, in contrada Fusa, sono durati ben tre giorni, con la bellissima e sincera partecipazione di famigliari ed amici, del suo medico Vincenzo Magnabosco (che gli diceva da anni che sarebbe arrivato ai 100 anni), del parroco della Comunità di Castello, Monsignor Coffetti che vi ha celebrato la Santa Messa, del sindaco Domenico Dal Cero, dell’assessore Augusto Gambaretto e del Presidente della Pro Loco, Franco Cavazzola, che hanno donato, a nome della cittadinanza, una targa di augurio al neo centenario. Al terzo giorno di festeggiamenti, Giuseppe accoglie i famigliari e gli amici intervenuti al ristorante, giunti qui anche con un autobus, scendendo dall’auto e camminando fiero verso la sua sedia con l’aiuto di due bastoni. Poi, una volta seduto a tavola, ci tiene a precisare che “Eh, le gambe non sono più quelle di una

100

anni di

volta”, di quando in bicicletta con la sua Santa seduta sulla canna andava giù a Palazzolo di Sona in due ore… Raccontare cento anni in poche righe non è facile. E’ molto più facile sedersi a fianco di Giuseppe ed ascoltare; ascoltare le sue parole che escono pure e senza pause, i suoi bellissimi aneddoti ricchi di dettagli, la sua saggia e moderna visione del mondo, i suoi consigli. Due guerre mondiali, le crisi economiche, le conseguenze dell’emigrazione in “Merica”, ma anche e soprattutto, i suoi figli, le sue bestie nella stalla, i campi, il lavoro, le partite a carte. Prima di chiudere le giornate di festa e di alzarsi dalla sedia del ristorante, con ancora dei palloncini colorati a forma di

Sandro Beltrame, nella foto con i parenti acquisiti venuti dall’Argentina per festeggiare il suo matrimonio con Luciana Carla Angeli, il 18 settembre 2011

G iuseppe U rbani

“100” a fargli da contorno, Giuseppe sintetizza così i suoi cento anni: “Go’ tanto laorà però me son anca goduo, go’ fato delle belle magnade e anche bevu par quela”. Ed inizia a raccontare di quella volta che ha fatto la “graspa de more, che par nar zo la nava zo ma dopo go dovù nare casa e

Nella foto: Giuseppe attorniato dai tre nipoti

go’ fato tuto el pomerigio in leto”. Sarebbe davvero stupendo scrivere la storia d’Italia secondo Giuseppe! Auguri Giuseppe, al prossimo traguardo! P.D.P.

Il Recioto dei «miracoli» diventa vera solidarietà

L’imprenditore è stato seguito per una malattia - Il gruppo userà il fondo ricevuto per la nuova auto

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Il patron Giuseppe e figli Chiara e Alberto hanno voluto ringraziare con 1.500 euro i volontari che hanno offerto un sostegno umano

uanti brindisi attorno a quel Recioto. Ma quello più pregno di significati lo hanno fatto sabato a casa Coffele. Come avevano promesso i suoi figli, Giuseppe Coffele ha trasformato 1500 bottiglie del suo Recioto di Soave Docg «Le Sponde», che vale i Tre bicchieri del Gambero Rosso, in pura solidarietà. Così, con un assegno da 1500 euro, ha voluto dire grazie ai volontari del centro San Lorenzo Onlus (federata Fovoss), del grande aiuto prestatogli quando, circa tre mesi fa, s’è trovato a combattere la sua battaglia personale contro un male che sembrava non volergli dare scampo. Beppino – perché tutti il professore lo chiamiamo così – la sua sfida l’ha vinta ed è singolare che il riconoscimento enologico che inseguiva da una vita alla fine sia arrivato proprio mentre lui era sotto i ferri, a Borgo Trento. Chiara e Alberto, i suoi figli, lessero quel premio come un segno beneaugurale, un apprezzamento da condividere: così promisero che per ogni bottiglia di quel Recioto che sarebbe stata venduta di lì in avanti, un euro sarebbe stato

trasformato in un premio per chi aveva aiutato il padre. «Mi sono chiesto se fosse giusto rendere pubblico tutto ciò», confida Coffele, «perché in casi come questi si rischia di essere fraintesi. La verità è che senza la premura, l’affetto e l’attenzione di queste persone, io non so come sarebbe andata. Sono persone che in quel che fanno ci mettono la voglia di farlo, in modo gratuito e disinteressato; e allora era giusto che avessero la visibilità che meritano: stavolta è toccato a me, ma chissà quante persone stanno passando il mio stesso travaglio che è più sopportabile se al tuo fianco, con la famiglia, hai anche angeli custodi come loro». Era commosso Coffele, mentre Giovanna, la donna che gli è a fianco da oltre 40 anni, sprizzava gioia da tutti i pori. «Le piccole difficoltà, - ha detto il padrone di casa sollevando i calici (ovviamente col dorato Le Sponde, ndr) - non son nulla rispetto alle gioie». Commossi lo erano anche i volontari del Centro San Lorenzo che, con l’assessore al Sociale

Nazarena Resi (pure volontaria), al presidente Alessandro Andrioli e al presidente onorario salvatore Motta, sono intervenuti. Erano una piccola rappresentanza di un gruppo che, nato 13 anni fa, oggi conta su 35 volontari: «Allora eravamo in due o tre», ha ricordato Motta, «ed avevamo messo a disposizione il nostro tempo per gli anziani». Si trattava per lo più di medici (come Motta) ed infermieri appena pensionati, ma si misero da subito a disposizione anche infermieri, come Maurizio Filippi, che ancora lavoravano. Sono le colonne del Centro di oggi. Con la chiusura dell’ospedale, quel gruppo, già collaudato, fu quello che si attivò subito, in collaborazione col Comune ed il distretto, per dar vita ad un centro prelievi che semplificasse la vita ai soavesi sopra ai 65 anni. Ci si aggiunse il controllo della pressione arteriosa, poi quello della glicemia ed oggi il gruppo è la risposta territoriale ad una serie di esigenze della popolazione anziana e non

solo. Da fare ce n’è sempre e sempre di più: i 1500 euro che profumano di Recioto, saranno accantonati in vista del pensionamento della Fiat Multipla che il Gruppo Alpini di Soava donò al gruppo. Parte dal Recioto la colletta,

sempre che, in questi giorni, per i volontari qualcuno (con la possibilità di dedurre oltre il 50 per cento della spesa trattandosi di una Onlus) non ne faccia trovare una nuova. Paola Dalli Cani

Festa del “GRUPPO CALCIO S. GIOVANNI ILARIONE”

I

l 23 dicembre scorso il “Gruppo Calcio S. Giovanni Ilarione” ha festeggiato i suoi 40 anni di attività. E’ stata una serata meravigliosa, organizzata in un capannone del paese addobbato per l’occasione. La serata in veste natalizia ha riscontrato molto successo ed ha visto la partecipazione di quasi 500 persone! (250 tra atleti e dirigenti e altrettanti fra genitori, amici, sportivi e simpatizzanti). Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito in qualche maniera alla realizzazione della manifestazione. La serata è trascorsa gustando risotto all’isolana, spumante e pandoro. Ha contribuito alla festa una ricca lotteria e la partecipazione straordinaria di Babbo Natale! L’occasione è stata propizia per la presentazione del libro: “Quarant’anni di calcio a San Giovanni Ilarione”. Nello stesso è narrata la storia del Gruppo Calcio S. Giovanni Ilarione, in tutte le sue molteplici attività, dall’inizio, fino ai giorni nostri. E’ una storia che avevamo in mente di scrivere da moltissimi anni. Con molta soddisfazione ci siamo finalmente riusciti. I miei primi appunti sono del 2005, ma già prima ogni tanto se ne parlava nel gruppo. Anche il DS settore giovanile Renzo Pasqualini, quando lo interpellavo, mi diceva: - se non lo facciamo noi, un po’ alla volta va tutto dimenticato.Quando nel 2005 ho chiesto una mano ad Ennio, e questo è scritto anche nel libro, la prima cosa che mi ha detto è stato: - ma quando avresti intenzione di realizzarlo?-. Risposi: - se non prima, almeno nel 2011 per il 25° di Fondazione Ufficiale.- Lui replicò: - ah!, ma allora è tardi, chissà dove sarò.- Ed invece il momento è arrivato. Oltre al sottoscritto Gianni Ciman, Vi voglio presentare i co-autori che assieme a me, si sono prodigati per la realizzazione del libro: Canazza Cristian, giornalista sportivo, unico esperto in materia, che ha coordinato l’avanzamento e la progressione cronologica della storia e l’impaginazione, Ennio Regazzin, alias Ebras, cultore della lingua italiana e a volte poeta per diletto, che assieme a me ha scritto la storia e parecchi testi, Nadia Bevilac-

qua, preziosa collaboratrice per quanto riguarda suggerimenti, ricerca di dati e foto, organizzatrice, assieme a Giannino Beltrame, della mega festa di Natale! Nella prima parte degli incontri per la realizzazione del libro hanno collaborato anche Renzo Pasqualini, Gianni Munaretti e Agostino Cambiolo. Come vi dicevo quest’anno l’occasione è stata propizia. Un 2011 tanto difficile per l’economia e per noi tanto ricco di scadenze importanti. Partiamo dalla più lontana. Come potete leggere sul libro è scaduto nel 2011 il 40° di inizio di attività con l’iscrizione al CSI: 18/09/1971. E’ scaduto nel 2011 il 25° di Fondazione Ufficiale e affiliazione alla FIGC: 26/07/1986. Ancora, è scaduto proprio nel 2011 il 20° anno della “Caminada alla Madonna della Corona”, ormai classica di inizio estate, che abbiamo festeggiato a maggio scorso. Un libro che nella nostra mente doveva rappresentare tutta la comunità di S. Giovanni Ilarione e la sua storia sportiva nel corso degli anni. Quindi un libro non di solo calcio, ma che raccontasse tutta l’attività sportiva e la storia del gruppo calcio che, sorto per caso negli anni sessantacinque/ settanta è cresciuto ed ha coinvolto nella sua evoluzione gran parte della popolazione ilarionese. Il “Gruppo Calcio” è sempre stato prodigo di iniziative e quindi sembrava fin troppo facile e scontato scrivere il libro. Invece non è stato né facile, né scontato. Noi del gruppo di redazione, quando ci siamo proposti all’assemblea annuale del giugno scorso, eravamo ignari del “tour de force” che ci sarebbe toccato per arrivare in tempo a Natale con il libro finito e stampato! Abbiamo fatto le ore piccole più di qualche serata per ordinare foto, articoli e storia e, salvo 15 giorni di agosto, ci siamo impegnati qualche ora tutti i giorni!... Credo di aver fatto sudare freddo anche Cristian Canazza con le mie mails! Un grande lavoro di ricerca, di studio della storia, di contatti con le persone, di raccolta delle foto, di aneddoti e scrittura degli articoli. Abbiamo contattato più di 100 persone, sentito parecchie storie, pubblicate quasi 500 foto! Senza contare che, il vulcanico Ebras ha impostato sulla nostra Associazione Sportiva an-

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che il Libro della 76° sagra delle Castagne! Un bel modo quindi di passare il tempo! A grandi linee gli argomenti trattati: la prima squadra: “Juve S. Giovanni” del 1948 (che ci ha fatto perdere un sacco di tempo per ricercarne la foto); il torneo “Sempre Giovani”; la “Storia del CSI”; le “Marce non Competitive”; la “Caminada alla Madonna della Corona”; la lunga “evoluzione dei campi sportivi”; la “Fondazione Ufficiale del 1986” e poi tutti gli anni di “iscrizione alla Federazione Calcio” fino ai giorni nostri. Non voglio raccontarVi altro per non toglierVi la sorpresa, solo ancora dire che il libro è stato fatto da me e dal gruppo con passione e amore per lo sport: ci abbiamo riversato tutto l’impegno possibile...E’ ormai parte della storia del nostro paese. Tutto il ricavato andrà a copertura delle spese ed a sostegno dell’attività dell’Associazione Calcio.

Il libro è disponibile, basta farne richiesta agli autori o presso le cartolibrerie di S. Giovanni Ilarione. Vi auguriamo buon divertimento a leggerlo e guardarlo; soprattutto per coloro che magari si rivedranno più giovani, trenta, quaranta anni indietro! Evviva il SANGIO e lunga vita al GRUPPO CALCIO (almeno 40 anni ancora)! Gianni Ciman

Il libro si può trovare o richiedere a: • Cartolerie di S. Giovanni Ilarione • al seguente numero Cell. 349 5713008 • tramite E-mail: gianni.ciman@calzaturificio sartori.com Nella foto: I Presidenti e gli autori

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“Frammenti Di Sogno” prima edizione di “Io Canto” “V

eramente spettacolare!”: questo il commento dei partecipanti alla serata intitolata “Io Canto”, organizzata dalla Pro Loco lo scorso 21 gennaio presso il Teatro parrocchiale di San Giovanni Ilarione. La manifestazione, caratterizzata da una partecipazione di pubblico eccezionale, superiore alle più rosee previsioni e inaspettata per gli stessi organizzatori, ha visto sfilare sul palco un numero notevole di protagonisti, di tutte le età e accomunati dalla voglia di dimostrare quanto sono capaci di fare nel loro settore di competenza. Sono venute alla luce in questo modo le doti nascoste di giovani e studenti, liberi di dar sfogo al proprio talento in un ambiente che dava loro la possibilità di esprimersi nella danza, nel ballo, nel canto e in tutte quelle attività che difficilmente, negli ambiti quotidiani, trovano lo spazio adeguato per essere valorizzate. La serata è stata scandita in vari momenti, in cui la musica si alternava alla recitazione, in un crescendo di creatività che ha divertito, appassionato, e in qualche occasione perfino commosso il pubblico in sala. Pressoché impossibile enumerare tutti i gruppi

e associazioni coinvolte nel progetto: dai puntuali interventi della Compagnia teatrale Sale e Pepe alle spettacolari coreografie della Scuola Energy Studio di Federico Gallo con l’insegnante Omar Vanzo, per giungere ai forti richiami alla solidarietà delle associazioni di volontariato, come il Centro Aiuto Vita, l’Associazione Missionaria Nel Mondo, l’AIDO. Il lungo e faticoso lavoro di preparazione ha visto in prima fila alcuni insegnanti della scuola, ma anche persone che già da anni lavorano con competenza e serietà nei campi più disparati e che hanno messo a disposizione tempo e qualità per rendere indimenticabile la serata: un grazie sincero quindi agli insegnanti che hanno lavorato con i bambini, affrontando anche il freddo di tante serate: Luisa Refatto, Stefano Gaiga, Marzia Gonzati, Giuseppina Vanzo e Alberto Cerato. Un ringraziamento a chi ha curato la regia: Luca Nardi, Marco Confente e Simone Guarda; un grazie anche alle ditte che hanno collaborato all’iniziativa, come Dalla Gassa Arredamenti per l’allestimento del palcoscenico, Fioreria Giovanna per le composizioni floreali, Bernardette Badouin per il confezionamento dei vestiti. Meritano poi un plauso particolare le insegnanti della scuola

A

elementare per la preparazione accurata dei loro alunni. E un grazie infine all’autrice della serata, Angelina Beschin e alla presentatrice Mariangela Grolli. La buona riuscita della manifestazione si deve perciò al lavoro di tante persone, che hanno

lavorato in perfetta sintonia fra loro, con l’unico scopo di valorizzare le forze vive di un paese che, quando gli viene offerta la possibilità, non finisce mai di stupire. Lorenzo Gecchele

Dicembre con la Pro loco

Carnevale 2012 per le vie del paese, con la partecipazione di mastro Ciliegia, Cristian Dal Bosco e Sora Castagna, Valentina Grolli e la giuria nelle vesti dei rappresentanti delle associazioni presenti nel paese. Una domenica di spettacolo con la partecipazione di Mariangela Grolli e Lorenzo Gecchele.

Capodanno con i Ciupa Boys U

n inizio dell’anno da ricordare nella storia di San Giovanni Ilarione e un successo inaspettato: ci sono voluti la collaborazione fattiva dei giovani, la loro creatività e un pizzico di spensieratezza per dar vita ad una festa riuscitissima. La Pro Loco, che fin da principio ha creduta nell’iniziativa, ha appoggiato convinta gli sforzi di questi giovani che hanno dedicato tempo delle loro vacanze natalizie per organizzare una festa educata e divertente al tempo stesso. Luogo prescelto un capannone mobile collocato nella zona industriale di San Giovanni Ilarione, vicino alla provinciale, alquanto comoda e veloce da raggiungere. E pensare che il tutto è nato quasi per scherzo, quando i consiglieri della pro Loco si sono trovati di fronte alla classica domanda: “L’ultimo dove si va?”. Si avvertiva il bisogno di

fare qualcosa di alternativo, perché si voleva nello stesso tempo valorizzare il territorio e cercare di salvaguardare i giovani dai soliti pericoli che in queste occasioni colpiscono proprio loro: eccessivo uso di alcool con conseguente pericolo nel mettersi in strada, notte da sballo ecc. Ed ecco allora partire il progetto addirittura di fondare un gruppo denominato CIUPA BOYS, un’idea subito ben accolta dalla gente tanto da convincere la Pro Loco a sostenere il gruppo stesso. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: alla serata il numero di partecipanti, tra preiscritti e successive aggiunte, ha raggiunto quota seicento. Tutti si sono divertiti senza creare disagi e senza abusare di alcoolici o di altre sostanze pericolose.. Molti i giovani da ringraziare, in particolar modo Dario Gazzo, Magda Zam-

NATALE 2011

Dicembre è un mese particolare per la Pro Loco di San Giovanni Ilarione, da sempre vicina ai sentimenti della collettività, che fa sentire la sua preziosa presenza con due manifestazioni assai gradite: la Festa dell’Anziano e i Canti sotto l’Albero. La Festa dell’Anziano è diventata ormai un classico visto che è stata istituita, col patrocinio dell’amministrazione Comunale, oltre sei lustri orsono e quindi è più che mai radicata nella popolazione. Anche quest’anno l’otto dicembre, giorno dell’Immacolata, dopo la Santa Messe celebrata alle ore 15 si è consumato il rito dello scambio degli auguri e la consegna dei pandori a tutti gli oltre sessantacinquenni del paese. Ad animare il pomeriggio era presente il gruppo folkloristico “I Taca Banda” che hanno allietato i presenti con le canzoni del loro repertorio, ma la vera gioia la si provava soprattutto guardan-

boni, Edoardo Righetto per essersi impegnati nella promozione della festa e, più tardi, nella vendita dei biglietti; Michele Marcazzan, Diego Vanzo, Roberto Fochesato, Nicolò Lovato , Roberto Pasqualini e Alex Arvotti in quanto coordinato i lavori di sistemazione del capannone. Tra i tanti momenti da ricordare, segnaliamo la notte in cui i nostri migliori Ciupa boys hanno trascorso cercando di dormire all’interno del capannone, per vigilare sui chioschi e sugli impianti, al fine di evitare sgradevoli inconvenienti, ma dovendo fare i conti con il gelo e un po’ di naturale paura. Un grazie a Luca Soprana per la logistica, la tempistica e le soluzioni adottate “al volo” di fronte alle difficoltà, così come al tocco prezioso e competente di Marco Confente per il service. Grazie alla nostra capo Ciupa, Alice Zamboni, e ai solerti collaboratori, fra cui Silvano Beschin e, in qualità di direttore, Luca Nardi. Un sostegno notevole ovviamente è arrivato dai nostri

do i volti radiosi di tutti i presenti. Altra manifestazione che ha raccolto un consenso unanime si è tenuta venerdì 23 dicembre in piazza del monumento con i Canti sotto l’Albero. Alla serata, nonostante il freddo pungente, hanno preso parte numerose persone che hanno dimostrato il loro gradimento per quanto organizzato e applaudito a scena aperta il coro “El Biron” e il gruppo parrocchiale “Le Chitarre” che hanno elevato i loro canti sino a tarda notte. Erano operativi pure degli attrezzatissimi chioschi dove si poteva, di tanto in tanto, rifocillarsi. Poi, una volta sceso il silenzio e giunto il momento di far ritorno alle proprie case, ecco apparir in cielo uno spicchio di Luna e reclinando il capo lo si poteva intendere come un sorriso, segno evidente che anche gli astri del Cosmo avevano gradito la manifestazione. Ennio Regazzin

due DJ, Stiven Smit e Biso. Grazie a tutti i consiglieri che hanno lavorato duramente per la buona riuscita della serata. Dobbiamo ringraziare infine anche il nostro presidente Franco Cavazzola, che ha sostenuto l’iniziativa e ha difeso le idee giovanili man mano che prendevano corpo. Lorenzo Gecchele VENERDI’ 20 APRILE ALLE ORE 20,30 PRESSO IL TEATRO PARROCCHIALE DI SAN GIOVANNI ILARIONE - VILLA SARA’ ORGANIZZATA UNA SERATA IN ONORE DEL MAESTRO GIUSEPPE ZANDONA, NOSTRO ILLUSTRE CONCITTADINO, INSEGNANTE ELEMENTARE, VALENTE PITTORE E MUSICISTA. LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE

Parrocchia di San Giovanni Battista organizza

32 Sagra di San Zeno a

Domenica 15 Aprile 2012 Ore 10.00 Santa Messa Ore 14.00 apertura dei chioschi

Ore 17.30

LA SCUOLA “A. STEFANI” DIVENTA UN MERCATO

nche quest’anno il mercatino di Natale organizzato dalla scuola primaria “Aristide Stefani” che si è tenuto domenica 18 dicembre nei locali della scuola stessa ha avuto una grande affluenza di persone. Grazie alla collaborazione dei genitori, che tanto alacremente si sono prodigati nella realizzazione di splendidi lavoretti natalizi, da affiancare a quelli creati dai bambini, possiamo dire che il successo riscosso dalla vendita è stato ottimo. Questa iniziativa è nata per continuare a garantire ciò che i tagli statali hanno eliminato nella scuola. Il ricavato dello scorso anno è stato utilizzato per il rinnovo dell’aula di informatica. La domenica del mercatino, alla presenza del Dirigente Scolastico, c’ è stata l’inaugurazione del nuovo laboratorio formato da ben 13 computer che per il nostro plesso è motivo d’orgoglio. Noi insegnanti desideriamo, oltre che ringraziare, complimentarci con mamme e nonne per la loro grande creatività e abilità manuale. Gli oggetti esposti nel mercatino erano infatti davvero splendidi e ci hanno dato modo di scoprire quante doti sono presenti tra le persone che ci circondano. Ringraziamo inoltre i papà volenterosi che hanno allestito un bel presepe nel giardino della scuola, la Pro Loco che ha reso ancor più “dolce” la giornata offrendo a tutti i presenti pandoro e cioccolata calda, il coro delle mamme per averci regalato un momento di intensa atmosfera natalizia. Grazie anche al gruppo anziani e ai negozi che ci hanno offerto materiali o oggetti da vendere. Non tutti sanno che al ritorno delle vacanze di Natale una gradita sorpresa ha atteso i bambini: una scuola “rinfrescata” da una tinteggiatura dai “caldi” colori. Eh si… perché l’Amministrazione Comunale, un gruppo di genitori e i collaboratori scolastici si sono adoperati nel dipingere le nostre aule per renderle più accoglienti e idonee dal punto di vista igienico. Abbiamo perciò iniziato il nuovo anno 2012 con più entusiasmo in una scuola che ci è parsa anch’essa più nuova. Grazie mille anche per questo ! Le insegnanti

Un alunno della scuola Primaria di Castello vince il secondo premio al concorso letterario “Mario Tabarrini”

M

atteo Lovato, un alunno di classe 5a della scuola Primaria di Castello, ha vinto il secondo premio dell’edizione 2011 del concorso letterario “Mario Tabarrini, Castel Ritaldi, Paese delle Fiabe”.

spettacolare lancio

dei paracadutisti

Ore 18.00

premiazioni per

il peso del maiale

Per

tutto il giorno sarà

attiva la pesca di beneficenza e

dei

l’intrattenimento

Pagliacci

tra

gonfiabili per bambini

i

vari

Matteo Lovato Riceve il premio del concorso letterario “Mario Tabarrini”

SABATO 14 APRILE ALLE ORE 20,45

PRESSO IL TEATRO PARROCCHIALE

DI SAN GIOVANNI ILARIONE - VILLA -

ULTIMA

RAPPRESENTAZIONE

DELLA RASSEGNA TEATRALE

“INVITO A TEATRO” ORGANIZZATA DALLA

LOCALE

COMPAGNIA

TEATRALE “SALE E PEPE”.

ANDRA’ IN SCENA LA COMMEDIA “CENA DI FAMIGLIA (COGNATE)”

PRESENTATA DALLA COMPAGNIA

“CANTIERE TEATRALE NAUTILUS” DI VICENZA

Lo scorso anno scolastico, con l’insegnante di italiano, tutti gli alunni della classe avevano inviato il loro elaborato al “Paese delle fiabe” concorrendo così alla categoria B, racconti scritti da bambini dai 7 ai 10 anni. Il tema era “Il segreto”. Presso la sede del concorso sono arrivate fiabe scritte da bambini di tutta Italia; nonostante ciò Matteo è riuscito a conquistare la giuria con l’originale racconto intitolato Uno strano incontro virtuale. Per ritirare il premio si è recato a Perugia con tutta la famiglia, domenica 18 settembre 2011. Dopo l’allegro viaggio Matteo e i suoi familiari sono giunti presso la biblioteca di Castel Ritaldi dove sono stati accolti con entusiasmo dagli organizzatori. La premiazione è stata un momento emozionante, Matteo è andato sul palco e ha ricevuto il premio accompagnato da entusiasti applausi. Mamma e papà erano orgogliosi di matteo e con le lacrime agli occhi si sono congratulati con lui.

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Venite a fine inverno, ha da proporvi nuovi modelli con sconti imbattibili

Alunni della scuola “A. Stefani”

Giovanni Todesco, il solito ignoto? Non ha certo necessità di presentazioni Giovanni Todesco, direttore del locale coro “El Biron” e scopritore del famoso dinosauro “Ciro”, perché da tutti conosciuto, stimato ed apprezzato e non nuovo alla ribalta delle cronache. Questa volta però ha letteralmente superato se stesso per la propria impeccabile partecipazione al programma nazionale “I soliti ignoti”, condotto dal simpatico Fabrizio Frizzi. -Sono stato direttamente contattato dalla redazione di Rai1 per partecipare alla puntata, vista soprattutto la fama acquisita per la scoperta di “Ciro” e l’eco internazionale per gli ultimi studi sul primo dinosauro italiano e primo nel mondo per il suo genere. Sorridente e contento Giovanni ha risposto in maniera serena e cordiale nello studio TV alle domande del noto presentatore, si è mosso in modo impeccabile e senza timori, grazie anche all’esperienza di altre cinque partecipazioni per altrettanti programmi TV. Registrata il 02/12/2011 e trasmessa il primo febbraio 2012, la puntata ha tenuto letteralmente incollata alla TV l’intera valle dell’Alpone e a livello nazionale ha raggiunto un ragguardevole share di ascolto. Giovanni è diventato letteralmente una star. Telefonate, chiamate simpatiche, richieste di conferenze da parte delle scuole, addirittura

richieste di autografi, come esperto mondiale nel suo campo. Per il nostro paese, per l’intera vallata e provincia è stata una passerella nazionale, una esposizione in vetrina delle nostre bellezze, delle nostre capacità operative, della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Sicuro sul suo argomento, non conosce timori reverenziali. Portato fin da piccolo alla ricerca, si è sempre trovato a suo agio, grazie all’entusiasmo e alla passione medesima condivisa dalla moglie Giovanna Vanzo. -Non ti stanchi mai di scoprire?-Mai assolutamente. Oltre alle solite mansioni, alle periodiche conferenze nelle scuole, c’è in programma una campagna di scavi con l’associazione paleontologica “Val Nera” di Roncà, seguita da una trasferta in Germania. La ricerca mantiene giovani, ti stimola, ti costringe sempre a confrontarti con te stesso e con gli altri, ti rendi conto della grandezza del creato, dell’evoluzione della terra.-Che cosa si prova ad essere il “papà” di Ciro, un “figlio” di 110 milioni di anni?-A ben pensarci, è una sensazione unica, intensa. Il corpo di SCIPIONYX

BUONA PASQUA 2012

COMPRAVENDITA

BELTRAME COSTRUZIONI

Grazie a tutti per la disponibilità, la collaborazione, l’impegno e la partecipzione.

la redazione augura a tutti una

COSTRUZIONE E

VIENO CASA

È davvero bella la nostra scuola trasformata! La magia del Natale l’ha resa incanatata. Varcata la soglia, non mi par vero, si fa lieto il mio pensiero nel veder addobbi ovunque appesi, stelle e angioletti in aria sospesi, palline, candele e rami di pino, calze rosse da attaccare al camino, ghirlandine e fiocchi dorati, cristalli di neve così delicati… Incontro gente che va e viene e si scambia gli auguri di ogni bene, finché note dolci sul far della sera, diventano un coro la preghiera. E mentre guardo intorno con stupore penso che tutto qui è di valore perché queste cose le han create manine che insieme diventan fatate, mani grandi e operose… Mani e manine meravigliose!

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SAMNITICUS, questo il nome scientifico di Ciro, è come un’enciclopedia mummificata. Al suo interno ci sono i resti degli ultimi pasti consumati, con relativi batteri presenti. È una soddisfazione pregnante, intima per la scoperta, ma una maggior soddisfazione è quella di aver contribuito a mettere a disposizione della scienza universale una scoperta di questa portata.Mentre parla, gli occhi luccicano, come il piccolo esploratore che affronta l’immensità del passato e noi gli auguriamo sempre maggiori soddisfazioni, per lui e per l’intero paese. Gianni Sartori


L’ ALPONE 6

L’ ALPONE 7

L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA dal Consiglio comunale CONVENZIONE CON LA SCUOLA PARITARIA “Papa Luciani” L

a scuola paritaria dell’infanzia “Papa Luciani” assicura a tutti i bambini di età compresa tra tre e sei anni un servizio educativo pubblico, ai sensi della Legge 10 marzo 2000, n. 62. Il progetto educativo che ne caratterizza l’operatività fa riferimento alla concezione cristiana della vita e agli indirizzi proposti dalla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne) che opera nell’ambito del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica. È diretta da un Comitato di gestione composto, a norma di Statuto, da rappresentanti della parrocchia, del comune e dei genitori, democraticamente eletti dall’assemblea generale. Il presidente, in qualità di legale rappresentante, viene designato in seno al Comitato di gestione. Le strutture, i locali e le attrezzature risultano idonei e funzionali alle attività didattiche collegialmente programmate a cura del collegio dei docenti. Il personale docente, non docente e ausiliario viene assunto a norma del Contratto Collettivo di lavoro sottoscritto, a livello nazionale, dalla FISM e dalle rappresentanze sindacati competenti. Ogni insegnante è in possesso del prescritto titolo di studio mentre i non docenti risultano qualificati sulla base delle funzioni svolte nell’ambito della scuola. La responsabilità relativa al coordinamento delle attività educative e didattiche viene affidata, a cura del legale rappresentante, ad una delle insegnanti in servizio. L’assistenza medico-psico-sociale è demandata all’U.S.L. 20 su segnalazione della scuola e previo consenso da parte delle famiglie.

Agli alunni frequentanti vengono assicurati inoltre: • il servizio di refezione sulla base di apposite tabelle dietetiche predisposte a cura del competente settore del Servizio sanitario nazionale; • il servizio di trasporto gratuito Allo scopo di garantire un corretto rapporto tra la scuola e l’Amministrazione comunale è stata istituita un’apposita Commissione di verifica e coordinamento composta dal Sindaco o suo delegato, dal Consigliere comunale membro del Comitato di gestione, dal presidente/legale rappresentante della scuola o da un suo delegato, dal segretario della scuola. Tale organismo si riunisce almeno due volte all’anno nei mesi di maggio e novembre su convocazione del sindaco. In considerazione dei servizi offerti e dell’assoluta insufficienza dei contributi erogati a cura del Ministero della Pubblica Istruzione e della Regione Veneto l’Amministrazione comunale, per il triennio 2012/2014 mette a disposizione le seguenti somme: • per l’esercizio 2012: 60.000,00 euro • per l’esercizio 2013: 70.000,00 euro • per l’esercizio 2014: 80.000’00 euro Le somme verranno annualmente erogate in due rate: 50% entro il 31 marzo e il restante 50% entro il successivo 30 giugno di ogni anno. La Giunta comunale, a fronte di motivate istanze e previo parere della Commissione paritetica, può erogare ulteriori contributi nell’ambito delle proprie competenze. (Del. n. 49 del 22 dicembre 2011)

Ufficio informazioni e accoglienza turistica A

llo scopo di promuovere turisticamente l’area dell’Est Veronese i comuni di Badia Calavena, Cazzano di Tramigna, Colognola ai colli, Illasi, Mezzane di sotto, Monteforte d’Alpone Roncà, San Giovanni Ilarione, Selva di Progno, Soave e Vestenanova si sono associati, mediante apposita convenzione, per istituire e far funzionare un apposito “Ufficio di informazione e accoglienza turistica” con sede a Soave. L’importante operazione è prevista dal D.Lgs n. 267/2000, art. 30, comma 4, che prevede “la possibilità per gli Enti locali di gestire in forma associata funzioni e servizi determinati anche mediante la costituzione di uffici che operano con personale distaccato dagli Enti partecipanti, ai quali affidare l’esercizio delle funzioni pubbliche”. Capofila della struttura è il comune di Soave con il quale le Amministrazioni aderenti, unitamente alla Provincia di Verona, stipulano apposita convenzione la cui scadenza è prevista per il 31/12/2014. La volontà dei comuni aderenti consiste nel dar vita ad un organismo snello di coordinamento e gestione che consenta di favorire la promozione turistica complessiva del territorio sulla base di un progetto organico capace di assicurare un progressivo sviluppo dell’intera area valorizzando le risorse naturali e artistiche di ciascun comune. In particolare, il comune di Soave, operando nell’interesse di tutti i comuni aderenti, è autorizzato: • a sottoscrivere con la Provincia di Verona la convenzione per istituire l’ufficio stagionale di informazione turistica; • a rappresentare i comuni aderenti per l’inoltro a tutti gli Enti competenti istanze di finanziamento per progetti di promozione turistica dell’Est Veronese; • a nominare il responsabile del procedimento del servizio tra i dipendenti

del comune di Soave; • ad istituire punti di informazione turistica territorialmente dislocati; • ad individuare nell’Associazione “La strada del vino Soave” il soggetto gestore dell’Ufficio I.A.T. Le funzioni di indirizzo e di controllo dell’Ufficio vengono attribuite ad un “Comitato di coordinamento” composto dai Sindaci dei comuni associati o da un loro delegato e presieduto dal sindaco del comune di Soave. Alle riunioni possono partecipare il responsabile dell’Ufficio I.A.T. e altre persone espressamente invitate dallo stesso Comitato. L’organismo si riunisce almeno due volte all’anno e ogniqualvolta un quarto dei comuni aderenti ne faccia richiesta. Ad ogni comune viene assegnata una quota di rappresentanza in rapporto al numero degli abitanti. Il Comitato approva gli indirizzi generali per la gestione dei servizi di promozione turistica, approva il Piano intercomunale degli interventi in materia, esprime pareri in ordine ai progetti da attivare, elabora proposte per l’ottimale impiego delle risorse e ne verifica i risultati, determina i criteri di riparto delle spese e delle entrate tra i comuni aderenti. Al fine di evitare eventuali accavallamenti di date ed eventi, di concerto con le Associazioni a sfondo turistico, provvede alla programmazione delle manifestazioni più importanti per fornire agli utenti un servizio ottimale. Entro il 30 settembre di ogni anno viene approvato un Piano intercomunale dei servizi in modo che le varie Amministrazioni possano stanziare nel bilancio di previsione le risorse finanziarie necessarie per garantire la gestione dell’Ufficio e la realizzazione dei progetti di promozione turistica, sulla base di una quota pro capite di 0,50 euro pro capite per ogni abitante: (Delibera n. 48 del 22 dicembre 2011)

Servizi a domanda individuale con DELIBERA n.° 25 del 26 gennaio 2012 la giunta ha confermato, per l’esercizio finanziario 2012, le seguenti tariffe per i sottoindicati servizi

a) servizio di trasporto scolastico: • Euro 260,00= per un figlio; • Euro 500,00= per due figli; • esenzione per terzo figlio; b) contributi a fondo perduto per gli allacci al metanodotto: • utenze domestiche: Euro 1.000,00= • utenze comm., artig.: Euro 1.500,00= • utenze industriali: Euro 2.500,00= c) riduzione diritti di segreteria a euro 0,52 per ogni singolo nominativo, dei diritti di Segreteria sui certificati ed attestati redatti a mano, con ricerca d’archivio rilasciati per la determinazione dell’albero genealogico; d) illuminazione votiva: Abbonamenti: 1 luce Euro 15,00 2 luci Euro 25,00 3 luci Euro 36,00 ogni luce in più Euro 12,00 tombe di famiglia o gentilizie Euro 20,00 Allacciamenti: 1 luce Euro 23,00 2 luci Euro 38,00 3 luci Euro 50,00 ogni luce in più Euro 17,00 tombe di famiglia o gentilizie Euro 38,00 e) servizio soggiorno climatici: come richiesto dal Consorzio Soggiorni Climatici.

OPERE PUBBLICHE… LO STATO DI AVANZAMENTO NUOVO POZZO LOVATO/GIANNINI

Entrata nel vivo l’ultima sperimentazione da parte di “Acque veronesi” sul pozzo Lovati/Giannini. La nuova pompa, installata di recente e messa in funzione correttamente, sta prelevando da giorni ininterrottamente un quantitativo d’acqua stimato in circa 7 litri al secondo. La società veronese fa sapere che non appena sarà terminata la fase sperimentale, che dovrebbe durare una decina di giorni, provvederà ad effettuare gli allacci alle utenze.

ALLARME FRANE

Le nostre frane (al pari degli interventi in altri comuni colpiti dall’alluvione di fine anno 2010) sono ancora in attesa del via libera da parte del Commissario Straordinario per l’alluvione. Il progetto iniziale inoltrato dal Comune, che prevedeva la sistemazione di numerose frane per un importo di circa 1.400.000,00 euro, è stato parzialmente finanziato per un importo pari a circa euro 357.000,00. Il contributo concesso, già nelle casse comunali, potrà essere utilizzato per la sistemazione delle frane, che avranno acquisito la validazione provinciale, solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione regionale di cui sopra (che manca da un anno e mezzo), pena la revoca dello stesso.

CONVENZIONE SERVIZI INTERNET

Approvata la convenzione con la società E4A per il potenziamento dei servizi internet del Municipio. Sarà potenziato il collegamento internet degli

uffici comunali e il servizio internet offerto dalla biblioteca, che diventerà più potente, e completamente gratuito per gli utenti. Inoltre sarà realizzata un’area Wi-Fi free nell’area circostante al municipio (giardini, piazza, etc.) dove i nostri ragazzi potranno collegarsi gratuitamente ad internet anche con il proprio computer o smartphone.

PANNELLI FOTOVOLTAICI

Al via il progetto che prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici su edifici comunali. La scelta “verde” compiuta dall’amministrazione comunale intende sensibilizzare la popolazione all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente. Il progetto prevede anche il posizionamento, in varie località sparse sul territorio comunale, di 75 nuovi punti luce a led, completamente autoalimentati.

AULE MOTORIE PER LO SPORT

Saranno inaugurate a breve le due nuove aule motorie messe a disposizione delle associazioni sportive, situate al piano seminterrato della scuola media, che permetteranno all’Amministrazione Comunale di offrire un servizio migliore ( due aule motorie al posto di una) e di risparmiare circa 11.700 euro/anno per la locazione di locali privati situati sotto il bar Rennies Pub. Nella convenzione stipulata con la scuola media, che regola l’utilizzo delle aule motorie, l’Amministrazione si è impegnata a garantire anche un

maggior contributo economico alla scuola da utilizzare per finanziare progetti didattici e di pubblica utilità.

dei fondi derivanti dagli accordi di programma già predisposti.

RALLENTATORI DI VELICITA’

PIANO INTERVENTI EDILIZI

L’ingresso del nostro paese diventerà più sicuro. Sarà infatti realizzata, entro breve, una nuova rotonda a sud del centro abitato. In questo modo, l’incrocio tra viale dell’Industria e viale A.De Gasperi sarà messo in sicurezza; ciò si è reso necessario, in seguito dei numerosi incidenti verificatisi negli ultimi anni. La rotonda sarà realizzata mediante accordo di programma pubblico/privato, stipulato con un’impresa locale, che sosterrà integralmente le spese di realizzazione della stessa. Nessun onere graverà sulle casse comunali.

SISTEMAZIONE STRADE COMUNALI

Sarà realizzata in questi giorni, vicino al ponte Mangano, una piattaforma riservata all’atterraggio degli elicotteri. Tale piattaforma, realizzata in accordo con la Croce Rossa sez. di san Giovanni Ilarione, servirà a garantire l’atterraggio dell’elicottero di Verona Emergenza. L’Amministrazione Comunale ringrazia le ditte locali che hanno contribuito alla realizzazione per aver offerto gratuitamente il materiale e la manodopera necessarie.

Saranno posizionati tre rallentatori di velocità (dossi), atti a garantire maggior sicurezza per la popolazione residente. Due rallentatori (richiesti direttamente dai residenti) saranno posizionati lungo via Risorgimento, il terzo sarà realizzato di fronte all’entrata della scuola elementare di Castello, al fine di garantire l’attraversamento in sicurezza della strada provinciale per raggiungere il parcheggio in piazza Caduti e Dispersi in Russia. Il Consiglio Comunale ha approvato il Primo Piano degli Interventi consistente nell’allineamento del PAT con il PRG e l’inserimento di alcuni accordi di programma; ciò permetterà ai cittadini che ne hanno fatto richiesta, di poter edificare. Con gli accordi pubblico/privato, previsti dalla L.R. 11/2004, l’Amministrazione Comunale introitetà un corrispettivo economico da reinvestire in opere pubbliche o manutenzioni sul territorio. Partiranno entro l’estate i lavori di sistemazione di alcune strade comunali, che necessitano di manutenzione onde garantire il transito in sicurezza di mezzi e persone. La copertura dei costi sarà garantita mediante l’utilizzo

AL VIA UNA NUOVA ROTONDA

PIATTAFORMA PER ELICOTTERI

PATTO DEI SINDACI

L’Amministrazione Comunale ha aderito al cosiddetto “Patto dei Sindaci” (Convenant of Mayors), iniziativa

L’Imposta Municipale Unica

Testi a cura di Delio Vicentini

promossa dalla Commissione Europea per coinvolgere attivamente le città europee nella strategia verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Il Patto, al quale hanno aderito sinora oltre 3.430 città tra cui 20 capitali europee e numerose città di paesi non membri dell’UE, con una mobilitazione di oltre 154 milioni di cittadini, offre alle amministrazioni locali l’opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta al cambiamento climatico attraverso interventi che modernizzano la gestione amministrativa e influiscono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini. La mobilità pulita, la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati e la sensibilizzazione dei cittadini in tema di consumi energetici rappresentano i principali settori sui quali si concentrano gli interventi delle città firmatarie del Patto. L’obiettivo del Programma europeo è quello di raggiungere per il 2020 gli obiettivi: 20% di risparmio energetico, rispetto al 2005; 20% di riduzione di CO2, rispetto al 2005; 20% di energie rinnovabili, e almeno 10% nei trasporti, rispetto al 2005. Il Patto dei Sindaci per l’energia rappresenta anche un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro ed agendo da traino per lo sviluppo della Green Economy sul proprio territorio.

D

al 1° gennaio 2012 l’IMU ha sostituito l’ICI. La nuova imposta, comporterà una reintroduzione dell’imposizione sulla prima casa nonché un notevole incremento di tassazione per gli altri immobili a causa dell’innalzamento dei moltiplicatori da assumere per il calcolo dell’imposta. La Manovra “Monti“, con l’art. 13 del cosiddetto “decreto salva Italia”, convertito con modificazioni dalla legge n. 214 del 22.12.2011, ha infatti anticipato al 1° gennaio 2012, in via sperimentale e sino al 2014, l’entrata in vigore dell’Imposta Municipale (IMU). L’IMU sostituisce, per la componente immobiliare, l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati e l’imposta comunale sugli immobili. L’imposta municipale, unica o propria, introdotta con il Decreto legislativo 23/2011 in applicazione delle disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale definisce: - il soggetto passivo di imposta nel proprietario di immobili, inclusi i terreni e le aree edificabili, a qualsiasi uso destinati, ivi compresi quelli strumentali o alla cui produzione o scambio è diretta l’attività dell’impresa, ovvero il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi. Nel caso di concessione di aree demaniali, soggetto passivo è il concessionario. Per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria, soggetto passivo è il locatario a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto; - le modalità ed i termini del versamento dell’imposta dovuta al Comune per l’anno in corso in due rate di pari importo, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre. Resta in ogni caso nella facoltà del contribuente di provvedere al versamento dell’imposta complessivamente dovuta in unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno; - l’indeducibilità dell’imposta dalle altre imposte erariali sui redditi e dall’imposta regionale sulle attività produttive e rinvia all’emanazione di uno o più decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’approvazione dei modelli della dichiarazione, dei modelli per il versamento, nonché di trasmissione dei dati di riscossione, ai Comuni e al sistema informativo della fiscalità. Il presupposto dell’imposta municipale propria è il possesso degli immobili di cui all’art. 2 del D.Lgs. 504/1992, ivi compresa l’abitazione principale e le relative pertinenze. Per abitazione principale deve intendersi l’immobile iscritto o iscrivibile

nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un’unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo. Alle rendite dei fabbricati iscritti in Catasto vigenti al 1° gennaio dell’anno di imposizione e rivalutate del 5%, devono essere applicati i moltiplicatori: - 160 per i fabbricati del gruppo catastale A (escluso A/10) e per le categorie C/2, C/6 e C/7; - 140 per i fabbricati del gruppo B e per le categorie C/3, C/4 e C/5; - 80 per i fabbricati A/10 (uffici e studi privati); - 60 per i fabbricati del gruppo D (es. opifici); - 55 per la categoria C/1 (negozi e botteghe). Le aliquote introdotte dalla già citata legge n. 214 del 2011 prevedono: - l’imposta base pari allo 0,76 per cento, e può essere modificata, in aumento o in diminuzione, sino a 0,3 punti percentuali; - per l’abitazione principale e per le relative pertinenze, la misura dello 0,4 per cento dando facoltà ai comuni di modificare, in aumento o in diminuzione, la suddetta aliquota sino a 0,2 punti percentuali; - per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’articolo 9, comma 3-bis, del decreto legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n. 133, nella misura dello 0,2 per cento dando facoltà ai comuni di ridurre la suddetta aliquota fino allo 0,1 per cento. L’aliquota di base dello 0,76% per gli immobili relativi ad imprese commerciali e quelli che costituiscono beni strumentali per l’esercizio di arti e professioni, (immobili non produttivi di reddito fondiario di cui all’art. 43 del TUIR), per gli immobili posseduti da soggetti IRES, nonché per gli immobili locati, può essere ridotta fino allo 0,4%.

adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. Per gli anni 2012 e 2013, la detrazione prevista dal primo periodo è maggiorata di euro 50,00 per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. L’importo complessivo della maggiorazione, al netto della detrazione di base, non può superare l’importo massimo di euro 400,00. I comuni possono disporre l’elevazione dell’importo della detrazione fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio. In tal caso il comune che ha adottato detta deliberazione non può stabilire un’aliquota superiore a quella ordinaria per le unità immobiliari tenute a disposizione. La suddetta detrazione prevista per l’abitazione principale e relative pertinenze si applica anche: a) alle unità immobiliari di cui all’articolo 8, comma 4 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, ovvero alle unità immobiliari, appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, nonché agli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari; b) alle fattispecie di cui all’articolo 6, comma 3-bis, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, vale a dire al “soggetto passivo che, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, non risulta assegnatario della casa coniugale, in proporzione alla quota posseduta, a condizione che il soggetto passivo non sia titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale su un immobile destinato ad abitazione situato nello stesso comune ove è ubicata la casa coniugale”; c) ai soggetti di cui all’art. 3 comma 56 della l. 23.12.1996, n. 662, vale a dire agli anziani o disabili che ac-

Dall’imposta dovuta per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo e per le relative pertinenze, si detraggono, fino a concorrenza del suo ammontare, euro 200,00 rapportati al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione. Qualora l’unità immobiliare sia

Gruppo coscritti Classe 1941 in una gita al Lago di Garda in Località Tenno

quisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che l’abitazione principale non risulti locata. Lo Stato si riserva il 50% dell’aliquota base dello 0,76 per cento dell’Imposta Municipale Propria computata sulla base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell’abitazione principale e delle relative pertinenze, nonché dei fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 9, comma 3 bis, del D.L. 30/12/1993 n. 557, convertito dalla legge 133 del 26/2/1994. L’aliquota di imposta, così calcolata, è versata allo stato contestualmente all’imposta municipale propria. Le detrazioni e le eventuali riduzioni deliberate dai Comuni non vanno conteggiate ai fini della determinazione della quota di imposta riservata allo Stato. Dal 1° gennaio 2012 vengono abrogate le disposizioni vigenti dal comma 14 del citato art. 13, ed in particolare: a. l’articolo 1 del decreto legge 27 maggio 2008, n. 93 (Esenzione abitazione principale), convertito con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126; il comma 3, dell’art. 58 (Detrazione massima per abitazione principale) e il comma 1, dell’art. 59 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, lettere: • (Considerare parti integranti dell’abitazione principale le sue pertinenze, ancorché distintamente iscritte in catasto); • (Considerare abitazioni principali, con conseguente applicazione dell’aliquota ridotta od anche della detrazione per queste previste, quelle concesse in suo gratuito a parenti in linea retta o collaterale, stabilendo il grado di parentela); • (Disciplinare le caratteristiche di fatiscenza sopravvenuta del fabbricato, non superabile con interventi di manutenzione, agli effetti dell’applicazione della riduzione alla metà dell’imposta prevista);

n. 23 (I comuni possono, con deliberazione del consiglio comunale adottata entro il termine per la deliberazione del bilancio di previsione, modificare, in aumento o in diminuzione, sino a 0,3 punti percentuali, l’aliquota fissata dal primo periodo del presente comma, ovvero sino a 0,2 punti percentuali l’aliquota determinata ai sensi del comma 6) e il comma 4 dell’articolo 9 (A far data dal completamento dell’attuazione dei decreti legislativi in materia di adeguamento dei sistemi contabili, e comunque a partire dal 1° gennaio 2015, l’imposta è corrisposta con le modalità stabilite dal comune); c. il comma 1-bis (Esenzione prevista per i fabbricati rurali) dell’art. 23 del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14; d-bis. I commi 2-bis (Variazione categoria catastale in A/6 per immobili rurali ad uso abitativo e in D/10 per gli immobili rurali ad uso strumentale), 2-ter (Entro il 30 giugno 2012, l’Agenzia del Territorio, previa verifica dell’esistenza dei requisiti di ruralità di cui all’art. 9 del decreto legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n. 133, e successive modificazioni, convalida la certificazione di cui al comma 2-bis del presente articolo e riconosce l’attribuzione della categoria catastale richiesta) e 2-quater (Documentazione necessaria ai fini della presentazione della certificazione di cui al comma 2-bis) dell’articolo 7 del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106. Tuttavia, i terreni agricoli ricadenti nel Comune di San Giovanni Ilarione continuano a beneficiare delle esenzioni previste dall’art. 7, comma 1, lett. h) del D.Lgs n. 504/1992, così come individuati ai sensi dell’art. 15 della Legge 27 dicembre 1977, n. 984.

b. l’ultimo periodo del comma 5, art. 8, decreto legislativo 14 marzo 2011,

Livio Avogaro

IL SERVIZIO TAGESMUTTER

Il servizio, sia nido che doposcuola, è attivo a San Giovanni Ilarione, presso VALERIA GECCHELE, Via Abate Rivato 61.

Anche i coscritti del 1946 hanno raggiunto la quota “65” e una parte di loro ha festeggiato l’occasione domenica 4 dicembre 2011.


L’ ALPONE 8

L’ ALPONE 9

Box originale, fatto a mano

Bruno Panarotto,

N

el 1968 in inverno si stava nella stalla per rimanere al caldo; così deecisi di costruire un box per i bambini e lo feci tutto di legno poiché non c’erano i soldi per comperarne uno di moderno. Le gambe erano quattro pali più altri otto in orizzontale per renderlo più robusto e forte; dovetti fare dei buchi con il trapano a mano quando mi accorsi che sarebbero stati utili per mettere assieme i pali. Misi tutto attorno dei “stropuni” in modo che i bambini non potessero scappare e mettere le manine in fuori, ma potessero giocare al sicuro nel box con dei “giocattoli” molto speciali: dei cagnolini. Le mamme erano sicure che i loro figli non si sarebbero fatti male in quel box di “stropuni” e tutto di legno. Mario Rossetto

D

opo la festa del tesseramento dello scorso 15 gennaio, il prossimo grosso impegno sarà l’adunata Nazionale che si terrà quest’anno a Bolzano il 13 maggio prossimo. Sarà un’adunata molto sentita dai nostri alpini, molti dei quali hanno svolto il servizio militare in Alto Adige e volentieri faranno una rimpatriata in quei luoghi dove hanno trascorso un anno della loro gioventù che si porteranno per tutta la vita nel cuore. I timori che da qualche parte sono affiorati di una certa ostilità nei confronti degli alpini di qualche frangia di estremisti altoatesini, non hanno motivo di esistere: andremo a Bolzano per fare la nostra Adunata, per fare la nostra festa, nel rispetto reciproco! Come consuetudine degli ultimi anni, anche quest’anno il locale gruppo alpini ha costruito la capanna

sul sagrato della chiesa di Villa nella quale i componenti della locale compagnia teatrale amatoriale “Sale e Pepe” hanno poi allestito un presepio semplice ma suggestivo. È stata una cooperazione molto appezzata sia dagli alpini che dalla Compagnia teatrale e soprattutto dalla popolazione che ha molto gradito ed apprezzato questa tradizionale realizzazione del presepio ed auspichiamo che si possa ripetere anche il prossimo anno questa collaborazione. All’uscita dalla chiesa non poteva mancare, vicino al presepio la notte di Natale, il tradizionale broulè e la cioccolata Gli alpini e la compagnia “Sale e pepe” augurano e tutti i lettori BUONA PASQUA! Angelo Pandolfo

Nella foto: Bambini battezzati presenti, con le loro famiglie, alla solenne celebrazione della Santa Messa presieduta dal parroco don ELIO NIZZERO nella chiesa di Santa Caterina in Villa nella 34a Giornata per la Vita.

S

traordinaria la partecipazione al Concerto Giovani aperti alla vita, alla S. Messa con i bimbi battezzati in S. Caterina in Villa e al mercatino delle primule per la raccolta di fondi, in un freddo gelido e tra candidi fiocchi di neve! Generosa la collaborazione di molte persone. Tutto ciò sta a significare il valore attribuito alla vita

testimone di guerra

F.N.P. C.I.S.L SAN GIOVANNI ILARIONE: Lunedì 19 dicembre 2011 si è svolto il primo concorso di vino Nerone Novello, con tanta partecipazione di espositori, pensionati e simpatizzanti. La premiazione con coppe è stata un grande successo con la presenza delle autorità.

COOPERAZIONE ALPINI E SALE E PEPE

Nella foto è riprodotto un primo piano della Sacra Famiglia.

34a GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA

e la sua concreta manifestazione. Il Movimento per la Vita - Centro di Aiuto alla Vita - ringrazia vivamente tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita di questa giornata e perché l’amore per la vita vibrasse e riscaldasse, nonostante il gelo, il maggior numero possibile dei nostri cuori. gabriella Zarattini

Vignetta eseguita da Giulia Dal Grande che frequenta l’Accademia di Belle Arti a Venezia. “Principalmente dipingo, ma i miei interessi si spostano anche su altri fronti: grafica informatica, illustrazioni. Vi auguro delle buone risate”.

GRUPPO ANZIANI, GESTO D’AMORE E SOLIDARIETA’

Foto di gruppo: Famiglia di augusto mella al completo, anno 1937 Davanti alla propria abitazione, sotto il “portelo attiguo al molino, posa orgoglioso AUGUSTO MELLA, seduto al centro, attorniato dalla moglie IDA BERTAPELLE e dalla numerosa stirpe, ben 13 figli. Nell’ordine: Olimpia, Angelo, Amelia, Rita, Vittorino, Ida, Giuseppe, Gina, Dirce, Savina, Mario Amelio, Pietro Lino. Una povera tribù. Dal collo delle donne pendono lunghe collane sui vestiti castigati, ma eleganti. Una famiglia che ha dato tanto al paese. Papà gestiva il mulino “Mella”, in Via Niselli; il figlio Mario Amelio, fotografo, sarà il primo sindaco di San Giovanni Ilarione dopo la liberazione; Lino sarà per un breve periodo medico condotto a San Giovanni Ilarione. Gianni Sartori

N

“S t o r i e

el collegarmi agli articoli apparsi sul “nostro” trimestrale, relativi alle carissime Suore che per diversi anni hanno prestato la loro opera in Villa di San Giovanni Ilarione, ed in particolare con quello di settembre 2011 nel quale si riferiva della “volata in Paradiso” di Suor Pierina, dove si pubblicava la foto che ritraeva la stessa con suor Lauretta Damini e suor Edvige Sordato, voglio, raccontare un piccolo aneddoto. Suor Edvige, al secolo Teresina Sordato, figlia di Antonio Sordato “Toni Tasin” da Castello, negli anni 30, partì come novizia nell’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù di Alessandria e dopo aver trascorso moltissimi anni tra ospedali e vari asili o scuole materne, vi ritornò per la meritata “pensione”. Suor Edvige ha preceduto di poco la futura cognata Maria Dal Zovo, avendo la sorella Maddalena Sordato, sposato il fratello Giuseppe Dal Zovo (Bepi della Nina): essa prese a sua volta i voti nello stesso Istituto di Alessandria partendo, appena diventata suora, per gli Stati Uniti d’America, dove insegnò in diversi istituti scolastici primari, fino al 17 ottobre 2011, giorno in cui suor Ercolina, questo il suo nome da suora, morì alla bella età di “centotre” anni. La foto ritrae le due consorelle e cognate, in occasione dell’ultima visita in Italia di Suor Maria Dal Zovo. Il nipote delle due suore Antonio Dal Zovo

di suore”

N

on sembra quasi vero di trovaci di fr‌ onte ad un novantenne, visto il suo portamento ancora eretto, l’occhio lucido e la mente sveglia, ma è egli stesso a ricordarlo, perché nato il 02 dicembre 1922, in via Panarotti, figlio di Michele e di Lavinia Ferrari, da San Pietro Mussolino. Il papà la Ia Guerra Mondiale se la fa proprio tutta, in fanteria, e tornato a casa riprende il lavoro nei pochi campi che possiede, dando vita ad una famiglia di 4 figli, Bruno, Antonia, Massimo e Santina. Subito la vita non si prospetta facile, si vive la crisi come tutte le famiglie, il vicino Alpone offre un po’ di pesce pescato con il “maio”, battendo cioè le pietre con una mazza di ferro. Di asilo non se ne parla e la scuola elementare si frequenta a Castello, con la maestra Focchiati, sposata a Toni “Casteleto”, impiegato della locale banca. Solo fino alla terza elementare perché la vera maestra la deve trovare nella vita, aiutando il papà nei campi, portando al pascolo la mucca vicino al fiume. Sono anni sereni. Bruno Cabalin (così è soprannominata la famiglia e così lo tutti conoscono) sviluppa un fisico da granatiere e trova quasi subito il lavoro presso la locale miniera di carbone “Motto Faggiani”, trasportando il prodotto scavato fino a Nogarotto, da dove altri lo portano alla stazione di San Giovanni. È un lavoro impegnativo. In questa miniera non è mai esistito il pericolo gas, ma l’acqua è la compagna indesiderata che non manca mai. In questa miniera avviene pure l’incidente mortale occorso a Sante Ambrosi, travolto da un crollo. A Bruno tutto sembra sorridere: c’è la gioventù, l’entusiasmo, il lavoro. Purtroppo arriva anche la Guerra. Viene chiamato alle armi il 2 febbraio 1942 nell’8° bersaglieri-divisione Ariete e, dopo tre mesi di addestramento, inviato in Libia, a Tripoli, in prima linea. Il fronte è in ritirata, ma quando entrano in azione i bersaglieri, gli Inglesi si rendono conto di che pasta sono fatti. I nomi dei villaggi di Takruta, Mataur, Mareth diventano familiari per gli scontri all’ultimo sangue con il nemico. Si è privi di mezzi ed

armamenti, mentre impressionante è la potenza di fuoco inglese. Pochissimi carri armati, autentiche scatolette di sardine rispetto ai carri avversari, devono far fronte alla preponderante potenza nemica. Dal cielo, poi la RAF, aviazione inglese, picchia duro e non dà un attimo i respiro. Di giorno il sole brucia e di notte si battono i denti per il freddo, causa l’escursione termica. L’acqua è rarissima, arriva in linea quando si può, di notte. Quante volte si è sognata la fresca fontana dei Panarotti, il torrente Alpone dall’acqua pulita e insieme ad esso tante cose… Quel che rimane del suo reggimento viene circondato e fatto prigioniero in Tunisia, il 21/07/1942. La popolazione locale simpatizzava per gli Italiani, ma odiava i Tedeschi per i loro eccessi. Gli Inglesi non li maltrattano, forse capiscono che il popolo italiano è, contro la volontà, prigioniero di una ideologia che non condivide . Come tutti i prigionieri, anche Bruno viene utilizzato nei lavori da campo, in lavanderia a stirare, con moderne attrezzature che in Italia si sono viste solo negli anni settanta. Dopo alcuni mesi si passa sotto gli americani. Qui non sembra neanche più guerra: acqua in abbondanza, bistecche e pane fresco, burro, marmellata e tante caramelle. Si deve fare manutenzione ai carri armati, sostituendo così i militari americani che vengono inviati al fronte. Ma nonostante questo, Bruno si sente sempre debole, stanco e non per il lavoro. Marca visita e la diagnosi è terribile, un buco in un polmone, la tubercolosi. Viene allora trasferito in un sanatorio ad Orano, in Algeria, e qui incontra tantissimi italiani con il medesimo dramma. Il personale medico è italiano, l’amministrazione americana. Viene curato il pneuma, si soffia cioè aria con un ago nel polmone, in modo da chiudere il buco gonfiando il polmone stesso. Dopo un anno si passa al sanatorio di Napoli, villa Caputi-San Rocco, Capodimonte, bellissimo posto dal punto di vista paesaggistico, ma un autentico inferno da quello sanitario. Bruno è fortunato. All’arrivo si sente chiedere “Ti da dove situ?” “da Verona”, risponde. È un veneziano pure lui ammalato che lo conduce nella sua camerata e gli dà un letto. La maggior parte degli ammalati finisce negli scantinati, ove il freddo, l’umidità e la mancanza di coperte completano l’opera che non avevano fatto le armi nemiche. Si moriva come mosche e si andava a visitare gli amici morti con indifferenza ormai divenuta comune a tutti; morivano soprattutto le donne ricoverate ed aberrante fu una sera vedere alcune ragazze morte, con le quali si era chiacchierato nei giorni precedenti, abbandonate all’aperto, prive di occhi, mangiati dalle civette. Dopo 10 mesi Bruno può tornare a casa, per una settimana

e sulla salita ai Panarotti incontra le sorelle, che non lo riconoscono, tanto è cambiato. La mamma tira il collo a tre galline, “par tirarlo su”. Poi si spalancano le porte del sanatorio di Chievo, per 30 mesi, con il rientro a casa tre volte l’anno. Infine ad Arco di Trento, in mezzo alle pinete per otto mesi, per poi essere restituito alla famiglia con la necessità di una alimentazione che non sempre si riesce a procurare. Ma le tribolazioni non sono finite: ogni 15 giorni deve recarsi a Verona, al dispensario vicino a San Fermo per sottoporsi a pneumotorace e questo fino al 1952. La sua guerra è durata sette anni in più di quella riportata dai libri di storia. Deve tuttavia tribolare fino al 1954 per vedersi assegnare una decorosa pensione che gli permette di vivere onestamente. A casa i campi sono coltivati dai famigliari, Bruno non può sudare, la sua passione diventa la caccia, ma in senso di rispetto della natura. Quante volte lo scrivente, al pascolo con le mucche, lo ha incontrato con il fucile a tracolla, “in tel Sime o su par la Laita”, quante chiacchierate sulla guerra. Si costruisce nel frattempo una casa in paese, ove nel 1975 va ad abitare con al madre dopo la scomparsa del padre che non ha voluto abbandonare i Panarotti. Qui vive sereno e, dopo la morte della mamma, viene seguito dal nipote Flaviano, figlio della sorella Santina, e a lui affida le proprie necessità. Non frequenta più la messa, causa l’età, e vive di ricordi, attorniato dalle fotografie dei ricordi e dagli amici che vanno a trovarlo. Ora desidera salutare tutti, ricordando che la vita, anche se tribolata, merita sempre di essere vissuta e che la guerra e la violenza sono la peggiore cosa che possa accadere. Un saluto a Bruno, da parte nostra e di tutti, perché rappresenta uno degli ultimi tasselli genuini del nostro passato ed un augurio per il futuro. Gianni Sartori

U

n gruppo raccolto ed attivo, idee chiare, programmi ben definiti e tanta volontà di stare insieme, di condividere parte della giornata in comune, di progettare iniziative valide e singolari, che servono a tutti per sentirsi sempre attivi e operosi. Questo è il nostro gruppo anziani “Antea”, che ha la propria sede a lato degli impianti sportivi, in fondo al paese. Con l’approssimarsi delle festività di fine anno 2011, si era già programmato il pranzo di Natale insieme, concordando sul menù e scelto pure il ristorante, quando si viene a conoscenza della sofferta situazione economica di alcune famiglie in paese. Più di 90 famiglie, infatti, in forma anonima e discreta, vivono al di sotto delle accettabili condizioni di vita, vuoi per orgoglio personale, vuoi per dignità o perdita di posto di lavoro. Ad una famiglia in particolare viene addirittura sospesa l’erogazione del metano, in quanto non più in grado di pagare la bolletta. Scatta nel gruppo subito un’idea e da qui una proposta: perché non mettiamo a disposizione la somma raccolta a favore di qualcuno più bisognoso e nell’indigenza? Perché non condividiamo con altri la nostra gioia e la nostra allegria? A volte ci si sacrifica per gli altri, per i lontani, ma è importante soprattutto accorgersi prima degli indigenti davanti alla porta di casa. Subito la decisione

unanime, anche se ostacolata dalla solita burocrazia, che corre il rischio di vanificare un così bel progetto. Viene invitato il parroco don Elio, alla cui porta bussano ogni giorno numerose persone indigenti, e nelle sue mani si depositano i 2.000,00 euro raccolti, per destinarli, secondo la sua lungimiranza, alle persone in stato di necessità. Forse che Gesù doveva chiedere il permesso per venire al mondo, per poter operare? Il buon senso e i buoni propositi superano ogni ostacolo, e questo, per il nostro gruppo anziani, sarà il Natale più bello, vissuto nella gioia e nella condivisione, nel sorriso e nell’amicizia con gli altri. Tranquilli, comunque, questo non toglie ai nostri anziani l’allegria e il desiderio di festeggiare, il pranzo di Natale, verrà sostituito con una sostanziosa cena a base di polenta e baccalà, condita da tanta voglia di stare insieme, da tanta fiducia nella vita, con un mazzo di carte da una parte e la gioia nel cuore. Il giornale desidera inviare un ringraziamento ed un saluto a tutto il meraviglioso gruppo, al suo navigato Presidente Nicola Grassi, a tutto il consiglio direttivo, con l’augurio di continuare il proprio programma e a sentirsi sempre tessuto vivo all’interno del paese. Gianni Sartori

Complimenti vivissimi da parte della redazione a: SILVIA COLALTO, laureata in Farmacia presso l’Università degli studi di Padova, Esame di stato per abilitazione il 06/10/2011. SAMANTA CENGIA, Laurea triennale in Lettere Moderne, presso l’ Università degli studi di Padova il 12/10/2011. NICOLO’ DA RONCO, Laurea in Economia Aziendale, presso l’Università degli studi di Verona il 24/11/2011. SILVIA CAVAZZA, Laurea in Marketing e Comunicazione d’Impresa, presso l’Università degli studi di Verona il 25/11/2011. SARA VANZO, Laurea in Economia Management delle Imprese di Servizi, presso l’Università degli studi di Verona in Novembre 2011. FRANCESCA PETTENA, Laurea in Infermieristica, presso l’Università degli studi di Verona in Dicembre 2011. SILVIA DIRUPO, Laurea magistrale in Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, presso l’Università degli studi di Verona in Dicembre 2011. MICHELA MARIA BIONDARO, Laurea in Ingegneria Chimica, presso l’Università degli studi di Padova il 16/03/2012.

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L’ ALPONE 10 Lettere al giornale San Giovanni Ilarione, 5/11/11 Egregio Direttore, ancora una volta è arrivato puntuale “L’Alpone”. Grazie per la fedeltà e assiduità con cui lo inviate. Purtroppo il carissimo P. Lanfranco Ciman, vostro paesano, al quale lo inviavate è deceduto il 22 Maggio. Era molto affezionato a San Giovanni e, tranne gli ultimissimi anni, ogni anno trascorreva alcuni giorni di riposo. “L’Alpone” lo leggeva dalla prima riga all’ultima e poi, con soddisfazione lo passava a noi. Ci fa un piacere se pubblicherà la foto e l’articolo. Molta gente lo conosceva. Tremino augurando a lei e alla Pro loco i migliori auguri. Padre Marciano Fontana

Nella foto: una recente immagine di Padre Lanfranco Ciman.

L’ ALPONE 11 Lettera di commiato del Sindaco Domenico Dal Cero

Chiarissimo dott.Vicentini, mi permetto di bussare alla porta del giornale “L’Alpone”, da Lei diretto, per chiederLe un piccolo spazio per un saluto ed alcune considerazioni. Sono Domenico Dal Cero, sindaco uscente del Comune di San Giovanni Ilarione, che, dopo due mandati consecutivi e le votazioni del 6/7 maggio p.v., lascerà la guida amministrativa del paese. Approfitto quindi della possibilità di rivolgermi, per l’ultima volta, ai miei concittadini, attraverso le colonne del nostro giornale locale, anima autentica di tutta la popolazione, per indirizzare loro un saluto e alcune riflessioni che hanno caratterizzato questi 10 anni amministrativi. Eletto nel 2002 e riconfermato nel 2007, sono stato a capo di un’amministrazione comunale che ha sempre cercato di tenere in alto l’interesse della gente, ha sempre posto in primo piano l’interesse comune, ha sempre voluto affermare e portare avanti il diritto e la parità di trattamento di tutti e di ciascuno in particolare, senza differenze di sorta. Sono stati anni difficili, durante i quali la crisi a livello planetario ha fatto la parte del leone, sono stati anni nei quali a volte è stato difficile prendere decisioni, senza scontentare o urtare la suscettibilità di qualcuno, ma sono stati anni nei quali io stesso, in prima persona, coadiuvato dall’intera amministrazione, ho profuso il massimo impegno a favore della nostre famiglie, della nostra gente. L’attenzione massima è stata indirizzata nel tentativo di salvaguardare, per quanto possibile, i posti di lavoro preesistenti, nel percorrere vie per trovare industrie alternative che potessero offrire

Alcuni giovani di San Giovanni Ilarione sono stati ospiti di don Paolo Burato nella canonica di Malo. Un’interessante esperienza piena di confronti in una realtà parrocchiale giovane e piena di vita.

P

occupazione, nel cercare di riportare San Giovanni Ilarione ai fasti occupazionali dei primi anni ’80. Purtroppo la bacchetta magica esiste solo nelle favole ed ora il nostro paese sta vivendo una fase di stasi, in attesa tuttavia di ripartire, sempre che le condizioni economiche contingenti mondiali lo permettano, per riprendere quel cammino che lo ha sempre visto in prima fila in quanto impegno, costanza, capacità di sacrificio. In tutti questi lunghi anni posso affermare in tutta coscienza di aver cercato sempre di agire a favore della comunità, di non essermi limitato ad essere un “burocrate”; ho sempre cercato ed avuto il contatto diretto con la gente, senza protocolli od etichette, fermamente convinto di essere uno di loro ed attraverso scambi di idee o richieste, sono venuto molto spesso a conoscenza dei loro problemi e delle loro necessità. Per fare questo spesso ho trascurato a volte i miei interessi di lavoro, ho sacrificato il mio tempo libero e sicuramente dedicato meno tempo alla mia famiglia, ma sono felice di averlo fatto, perché ho contribuito a rasserenare altre famiglie del paese. Il mio principale rammarico è quello di non essere riuscito a far venire a San Giovanni Ilarione qualche nuova azienda, però ho sempre cercato di dare il massimo per le situazioni occupazionali esistenti, nel tentativo di arginare il pessimismo, il senso di impotenza e la sfiducia nelle istituzioni. Mi scuso se con qualcuno ci sono state incomprensioni, se sono state deliberate modifiche o innovazioni che possono avere suscitato il disagio di parte, ma assicuro che tutto è stato fatto per offrire una sempre maggiore opportunità al paese. Ora, dopo le nuove elezioni, sono certo che chi sarà chiamato a reggere le sorti di San Giovanni sarà una persona degna e capace; posso affermare di lasciare il paese in mani sicure in modo che la gente stessa possa vivere momenti e situazioni serene. Da parte mia sono fiero e orgoglioso di aver servito una così bella comunità, impegnata nel lavoro e nel sacrificio, sempre in prima linea per difendere gli autentici valori della vita, della famiglia, della solidarietà, del bene comune. Desidero mandare un saluto anche agli italiani all’estero, ai figli degli emigrati, a quanti si sentono ancora legati a San Giovanni Ilarione e con i quali ho sempre mantenuto un feeling di autentica amicizia e simpatia. Con questo mio saluto di commiato, ricordo che viene meno il mio impe-

ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORGANI, TESSUTI E CELLULE

gno politico, ma non certamente il mio impegno per la gente, la mia gente, alla quale va il mio più sincero saluto e il mio grazie. Domenico Dal Cero

Gruppo Comunale di San Giovanni Ilarione

LE MALATTIE DEL PIEDE

C

ome ogni altro organo, anche il piede può essere sede di numerose patologie. Ne accennerò alcune delle più frequenti.

CALLI E DURONI

Sono rilevatezze giallastre della pelle formate da ispessimento dello strato più superficiale costituito da cellule morte, che ha sostanzialmente funzione protettiva. Calli e duroni crescono nei punti della pelle sottoposti a forti e continue sollecitazioni soprattutto nel palmo delle mani ed ai bordi dei piedi. Abitualmente sono asintomatici ma talvolta nei piedi possono dare qualche fastidio provocando dolore anche spontaneo. La causa è rappresentata dalla abitudine di far uso di calzature non adeguate e di conseguenza il primo rimedio sta nel sostituirle con altre più comode. Possono essere utili anche pediluvi caldi con successiva applicazione di creme emollienti. Molta attenzione va posta nel caso vengano eseguite manovre locali con abrasivi o altri strumenti per il rischio di ferite e successiva infezione. Abitualmente la guarigione è spontanea.

IL”PIEDE D’ATLETA” O MICOSI INTERDIGITALE

Si localizza nelle pieghe interdigitali in seguito a profusa e prolungata sudorazione con scarsa areazione del piede e conseguente macerazione della pelle: Frequente negli sportivi in conseguenza dell’uso prolungato di scarpe scarsamente traspiranti. Consiste nella comparsa di piccole fessure dolorose tra un dito e l’altro del piede dovuto alla colonizzazione di funghi normalmente presenti sulla pelle che prediligono ambienti caldo umidi. I lavaggi ripetuti con acqua tendono a peggiorare la situazione. Attorno alle fessure si può notare un zona di cute biancastra e macerata. La comparsa di ulcerazioni può dare seguito ad infezioni batteriche complicando la situazione. La malattia è infettiva e puo trasmettersi per contatto da una persona all’altra anche attraverso l’uso in comune di oggetti

contaminati (es asciugamani). Il disturbo è benigno e scompare rapidamente con i pediluvi a base acqua con bicarbonato, l’areazione del piede e l’appllicazione di creme antimicotiche a base di econazolo o derivati. È efficace anche l’applicazione di soluzioni disinfettanti (fucsina fenica).

UNGHIA INCARNITA O CRIPTONICOSI

Colpisce abitualmente uno od entrambi gli alluci ed è provocata dalla protrusione della lama ungueale nel solco del letto ungueale. Causa del disturbo è l’abitudine ad un taglio errato del bordo dell’unghia e il succedersi di traumi ripetuti dovuti spesso ad una calzatura stretta. Si manifesta con una tumefazione dolorosa dell’unghia, che nella fase acuta può essere notevole Se l’anomalia non viene corretta si può notare al bordo dell’unghia la crescita di tessuto molle (granuloma che tende a ricoprire l’unghia. Nella fase acuta può essere necessario somministrare antibiotici e calmanti del dolore. Il problema deve tuttavia essere risolto o con un piccolo intervento chirurgico asportando il bordo dell’unghia e applicando una goccia di fenolo per impedire la ricrescita. Attualmente il podologo esegue interventi correttivi sempre meno traumatizzanti e con ottimi risultati anche sul piano estetico.

VERRUCHE PLANTARI

Le verruche sono piccole lesioni tondeggianti alla pianta del piede provocate da un virus (Papillomavirus). Possono essere confuse con i calli, non prediligono i punti di sollecitazione e portano dolore spontaneo accentuato dalla pressione. La deambulazione può diventare difficoltosa. La lesione va trattata o con la escissione chirurgica o con la cauterizzazione per mezzo di sostanze varie: Azoto liquido, Acido acetilsalicilico o Acido nitrico. Questa procedura può richiedere anche più di una seduta ma il trattamento di solito risulta efficace e risolutivo.

Frutti antichi: tesori della Val d’Alpone

asseggiando nei nostri territori si possono ancora osservare vecchissime piante di peri e meli di varietà antiche, da secoli amorosamente coltivate segnando la storia alimentare delle nostre famiglie che vivevano di una economia prevalentemente agricola. Nelle memorie dei nostri paesani più anziani sono ancora scritti i nomi di queste antiche varietà di melo : Pomo Desso, Rosetta, Durello, dell’Oio, Pellissa e di pero: Pero Gnocco, Bianchetto, Scarpa, Spadone, Garzegnuolo. Vec-

chissime varietà che si prestavano alle economie ed agli scambi commerciali di allora: si raccontava che anticamente i peri Garzenuoli e Bianchetti, per la loro caratteristica lunga conservazione, erano destinati assieme al nostro vin Durello ai Dogi di Venezia, che rifornivano di questi prodotti le stive delle proprie navi . Nei ricordi anche più recenti dei Sangiovannesi sicuramente rimangono impressi il profumo e il sapore di una piccola “mela rosetta” raccolta per terra in mezzo alle foglie secche d’autunno oppure tolta calda dal forno della stufa. Quando anche la fame faceva la sua parte si mangiavano a Santa Lucia le pere Spadone cotte al forno: erano un regalo “da Siòri” in quelle case umili e fredde, dove, al lume di una lampada a petrolio, luccicavano gli occhi dei tantissimi bambini. Alcuni esemplari di queste piante sono di una bellezza unica: grandi e imponenti veleggiano ancora in mezzo ai prati delle nostre colline o nei vecchi orti, gelosamente custodite dai nostri anziani agri-

coltori come un patrimonio dal valore inestimabile, da tramandare ai nostri figli che non si rendono ancora conto delle vere ricchezze del nostro territorio, del gusto e della genuinità dei suoi frutti. Da qualche tempo si stanno riscoprendo questi frutti antichi che certamente non possono reggere esteticamente il confronto con le moderne varietà ma che conservano sapori e profumi insuperabili, la loro rusticità e resistenza alle malattie ci possono garantire la massima genuinità nel rispetto dell’ambiente: si possono coltivare facilmente conservando i frutti semplicemente in locali freschi con un po’ di paglia, senza bisogno di frigoriferi, (che consumano molta energia), ma soprattutto senza conservanti chimici, molto pericolosi per la nostra salute e si possono consumare in tantissimi modi scegliendo tra le numerose ricette semplici della nostra cucina oppure appena raccolti da terra dopo essere stati sfregati sulla manica

Vincenzo Magnabosco

del maglione…..questa è la natura!!! È importante non dimenticarci di questi nostri piccoli “tesori” e fare in modo che queste varietà non vadano perse, continuando a riprodurle e coltivarle, cercando di farle conoscere ai consumatori sempre più alla ricerca di prodotti sani e genuini e, quello che una volta era la sussistenza delle nostre umili famiglie, potrebbe sicuramente diventare una interessante opportunità di crescita per i nostri agricoltori. Giampaolo Bevilacqua

I

l Gruppo Aido di San Giovanni Ilarione, ha un nuovo direttivo. Il 24 Febbraio 2012, si è svolta le riunione elettiva per l’assegnazione delle nuove cariche che saranno operative per il quadriennio 2012/2016. Innanzitutto un doveroso ringraziamento deve essere fatto al Presidente uscente Rodolfo Creasi. Per tanti anni e’ stato il punto di riferimento per tutti noi e con grande passione ha contribuito alla crescita del nostro gruppo. Comunque, caro Rudy, avremo ancora mille occasioni di confronto e collaborazione. GRAZIE RUDY!!!! Con orgoglio sottolineo la grande partecipazione alla riunione, tenutasi presso la piccola sala civica del nostro municipio, dove tanti anni fa ha preso vita il nostro gruppo. Ben 32 iscritti hanno partecipato all’evento. La cosa più bella e’ aver visto tanti giovani, che sono anche entrati a far parte del nuovo direttivo. Da più parti si sente dire che i giovani sono il futuro della nostra società, ma ben pochi si fanno da parte per lasciare la strada libera al loro cammino. Noi del gruppo Aido, e grazie anche a Rudy, abbiamo spinto affinché siano proprio i giovani a portare avanti il lavoro

che tanti anni fa e’ stato intrapreso. Pertanto il nuovo direttivo sarà così composto: Presidente: ANTONIO GRASSI Vicepresidente vicario: MICHELE VITULLO Vicepresidente: BIONDARO SILVIA Amministratore: RODOLFO CREASI Segretario: VALENTINA DUSI Consiglieri: EGIDIO ZANCHI, GIANFRANCO GALIOTTO, SIMONE CONFENTE, GABRIELLA MICHELETTO, GIUSEPPE SOPRANA, LUCA NARDI. Revisori dei conti: Presidente: FLAVIO MARCAZZAN Membri effettivi: LORENZO GECCHELE, LINO ZAMBON, SPERANDIO ALESSIO. Personalmente spero di essere all’altezza del compito che mi attende ma sono convinto che, come sempre, con l’aiuto di tutti i risultati non deluderanno. Auguro buon lavoro ed un “in bocca al lupo” a tutti! Antonio Grassi

SAN GIOVANNI ILARIONE E VESTENANOVA

L’

11 febbraio 2012 presso il “Canevon” a Castello di San Giovanni Ilarione si è svolta l’annuale Assemblea dei Soci. In quella di quest’anno sono stati, ancora una volta, messi in evidenza la generosità e l’amore verso chi soffre da parte dei 549 donatori del Gruppo Avis di San Giovanni Ilarione e Vestenanova che con grande costanza e senso civico, hanno fatto sì che, nonostante a livello provinciale la raccolta del sangue abbia subito un sensibile calo, siamo riusciti a superare le 1.101 donazioni dello scorso anno con un aumento di 88 unità portandoci così a quota 1.189. Un buon risultato, non c’è che dire; ma non ci si deve adagiare sugli allori. Il richiamo alla realtà è d’obbligo, anche perché essa non ci pone alternative. La richiesta di sangue continua a crescere ed i risultati di oggi non avrebbero alcun valore senza la garanzia di continuità che i nostri donatori hanno finora saputo mantenere costante. Questi risultati sono il frutto della continua e assidua presenza sul territorio che è evidenziata dalle molte attività promozionali e di sensibilizzazione che il Direttivo pone in atto con grande spirito di volontariato ed abnegazione. Attività che cominciano con gli incontri con le Scuole Elementari e Medie per continuare poi con gli adolescenti e i giovani. Con le Pro loco per la presenza nelle varie sagre paesane con

il gazebo per fornire informazioni e chiarimenti. Collaborazioni con la Polisportiva Alpone alla Festa dello Sport e con il ristoro alla marcia tra i ciliegi. Con l’A.S. Basalti con la quale esiste un sodalizio che dura ormai da anni e si collabora al Granfondo del Durello con la messa in palio del Trofeo Avis per i primi assoluti. Si lavora con altre associazioni di volontariato che collaborano nella propaganda: l’AIDO, la raccolta fondi a favore di TELETHON, la vendita delle colombe pasquali per ADMOR (Associazione Donatori Midollo Osseo e Ricerca) e l’iniziativa dell’adozione a distanza di una bambina albanese tramite le Suore Figlie del Sacro Cuore di Gesù a Shengjin in Albania. A Natale del 2011 in tutte le case sono arrivati i sacchetti del pane con gli auguri dell’Avis e un messaggio per chi vuole diventare Donatore di sangue. Per ultima, ma non ultima, la seconda Domenica di settembre la nostra bella e sentita Festa del Donatore. Come si può vedere la presenza sul territorio c’è e ci s’impegna continuamente con varie iniziative. Una cosa cui teniamo particolarmente è la collaborazione con le altre associazioni di volontariato e sportive. Giacché si lavora tutti per il bene sociale e dei nostri giovani in particolare, riteniamo che queste collaborazioni siano una risorsa per tutti. Lavorando insieme, pur conservando ognuno le proprie peculiarità e la propria autonomia, si può fare molto di più e, con il nostro esempio,

CONTRIBUTI PER L’ALPONE Allegri Augusto Coltrini S.Giovanni Il. Ambrosi Gina Vicentini Coltrini S.Giovanni Il. Ambrosi Lorenzo Pietro Niselli S.Giovanni Il. Ambrosi Sante Coltrini S.Giovanni Il. Andriolo Anna Coltrini S.Giovanni Il. Arvotti Daniela Chiampo (VI) Beltrame Giannino S.Giov.Il. Beltrame Maurizio Beltrami S.Giov.Il. Beltrame Pietro Donai S.Giovanni Il. Bordon Giovanni Aprilia Latina Bricca Sante S.Giov.Il. Cambiolo Mario S.Giov.Il. Ceron Giordano Inzago Milano Cerun Giordano Inzago (MI) Ciman Anna Lia S.Bonifacio (VR) Ciman Laura Cimani S.Giov.Il. Ciman Mariano Cimani S.Giovanni Il. Ciman Pietro San Bonifacio Coffele Luigina S.Giov.Il. Corradini Margherita Coltrini S.Giovanni Il. Cristofari Valerio Gambaretti S.Giov.Il. Creasi Marisa San Bonifacio Creasi Mirella Via Cotto S. Giov. Il. Da Ronco Franco S.Giov.Il. Damini Bruno Coltrini S.Giovanni Il.

si dimostra a chi ci osserva che mettendo da parte ogni individualismo, possiamo contribuire a formare una società migliore che ha a cuore il bene dell’altro; nel nostro caso finalizzato a chi ha bisogno di un po’ del nostro sangue. Per questo servono nuove risorse umane. Chi ha proposte da fare e volontà di collaborazione, si faccia avanti. L’anno prossimo c’è il rinnovo del Consiglio Direttivo, quindi è il momento buono per nuove idee. Speriamo di vedere anche dei volti nuovi. Il terreno dei nostri monti è molto fertile di generosità e senso civico. Cerchiamo tutti insieme di farlo fruttificare nel migliore dei modi impegnandoci e dando la nostra disponibilità per questo piccolo ma grande gesto di solidarietà quale è la Donazione del Sangue, la quale va vissuta come una scelta naturale, volontaria e consapevole. Diamo un po’ di speranza a chi è su quel letto d’ospedale in attesa della nostra sacca di sangue, del nostro gesto d’amore. Avviso: Apertura domenicale del Centro Trasfusionale di San Bonifacio, 06/05/2012 dalle ore 07,30 alle ore 11,00 per tutti. 13/05/2012 dalle ore 07,30 alle 11,00 solo per Aspiranti Donatori. L’AVIS di San Giovanni Ilarione e Vestenanova augura a tutti

L’ angolo del goloso TORTA DI ROSE SALATE

INGREDIENTI per due torte da 12 porzioni ciascuna:

500 gr di farina Manitoba 500 gr di farina “00” 50 gr di lievito di birra 250 gr di latte 100/120 grammi di burro ammorbidito (si ottiene lasciandolo a temperatura ambiente per almeno 2 ore) 3 uova 4 cucchiaini di sale 2 cucchiai di zucchero 1 vasetto di pomodori secchi in olio d’oliva sgocciolati 200 gr di formaggio “Monte veronese” capperi Procedimento: Setacciate le farine e mettetele in una ciotola, aggiungetevi il sale e mescolatelo bene aiutandovi con una forchetta; fate lo stesso con lo zucchero. In un pentolino scaldate il latte e scioglietevi il lievito di birra con un cucchiaino di zucchero. Create una fontana nella farina dove aggiungerete le uova, il burro ammorbidito e il lievito. Lavorate il tutto con le mani mescolando bene tutti gli ingredienti e impastate per circa dieci minuti sino ad ottenere un composto omogeneo e morbido. Copritelo con un canovaccio e lasciatelo riposare per 30 minuti al caldo. Dopo la prima fase di lievitazione lavorate nuovamente la pasta con le mani e rimettetela riposare per 30 minuti. Dividete la pasta in più palle. Sul tavolo infarinato stendete la pasta e formate dei rettangoli di circa 40 x 20 c e spessa mezzo centimetro. Adagiatevi i pomodori, i capperi e il formaggio affettato, quindi avvolgete delicatamente la pasta su se stessa sino ad ottenere un rotolo. Sigillate i bordi nel senso della lunghezza premendo con le dita. Tagliate il rotolo a tronchetti di 3 centimetri in modo da ottenere delle “girelle” regolari. Disponetele in una tortiera foderata con un foglio di carta da forno non troppo vicini tra loro (lievitando aumentano di volume). Coprite il tutto con il canovaccio e lasciate riposare per un’altra ora. Spennellate la superficie con il tuorlo dell’uovo. Scaldate il forno a 180º e infornate la torta. Cuocetela per 15 minuti coperta da un foglio di alluminio, dopodichè togliete il foglio e lasciatela in forno per altri 10 minuti. Ottima come antipasto e/o snack. Consigli: Per il ripieno possiamo sbizzarrirci e farcire la torta con capperi, acciughe e formaggio speck e formaggio pancetta con verdure (zucchine, melanzane cotte e lasciate raffreddare con l’aggiunta di grana grattugiato) prosciutto e formaggio “Monte veronese” meno stagionato (ideale per i bambini!) buon appetito e buone feste!

Luciana Damini

MATRIMONI : 1

Buona Pasqua

Luigi Pandolfo

NATI : 16 MORTI : 13

Totale residenti maschi al 29.02.2012: 2672 Totale residenti femmine al 29.02. 2012: 2520

Damini Cornelio Coltrini S.Giovanni Il. Damini Giovanna e Gambaretto Pia Damini Pierina S.Giov.Il. Danda Roberta Chiampo (VI) De Carli Dino Coillet Belgio Fattori Ermenegilda S.Michele (VR) Filipozzi Pasquina Vestenanova Fusa Augusto Zanchi S.Giov.Il. Gambaretto Agostino Tezze Arzignano (VI) Gambaretto Livio Rizza Alpo (VR) Gambaretto Luigi Gambaretti S.Giov.Il. Gecchele Giuseppe Caduti e Disp. S.Giov. Il. Governo Anna San Bonifacio Governo Lucia Lobia San Bonifacio Grassi Nicola V.Torino S.Giov.Il. Gromeneda Palmina S.Giov.Il. Gruppo AIDO S.Giov.Il. Leorato Ugo Via Gadames Roma Lovato Adelina Via Fr da Levanto Verona Lovato Fiorenzo S.Giov.Il. Lovato Rosario Camadi S.Giov.Il. Mainente Celestina Montecchia (VR) Marcazzan Cesarina Lodi Marcazzan Luigia Boarie S.Giov.Il. Marcazzan Valentino Marchetti S.Giov.Il.

Totale residenti al 29.02.2012: 5192 Totale famiglie al 29.02.2012: 1814

Marchetto Franco Marchetto Graziella Marchetto Stella Albina Mazzasette Mario Mella Dosolina Giuseppe Mella Maria in Fratta Panarotto Augusto Panarotto Bertilla Panarotto Gabriele Pandolfo Gianfranco Pozza Francesco Pozza Gina Prando Luigino R.Rvutravers Rampo Rivato Augustino Rossetto Mario Salgarolo Giancarlo Saurgnani Angelo Schiavo don Luigi Scmuz Rampo Angelina Soprana Renzo Stanghellini Renato Vanzo Agostino

Guarato S.Giov.Il. Gerpinnes Belgio Caldogno (VI) Legnago (VR) Creazzo (VI) San Bonifacio Arzignano (VI) Arzignano (VI) Quinto Verona S.Giov.Il. Montecchio M.(VI) G.Verdi S.Giov.Il. Svizzera Balzi S.Giovanni Il. Chiampo (VI) V.Risorg.S.Giov.Il. Cormano (MI) Montecchio M.(VI) Svizzera Camadi S.Giov.Il. Castello S.Giov.Il. S.Giov.Il.


L’ ALPONE 12 DALLE

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SPORT

Sci Club San Giovanni Ilarione Corsi Sci - Dicembre 2011

F

inite le abbuffate natalizie, indossata la tuta da sci e con gli scarponi ai piedi si parte con destinazione San Giorgio per l’ormai consueto appuntamento con il corso sci dello Sci Club di San Giovanni Ilarione, realizzato durante le vacanze di Natale. L’appuntamento è alle 8.00 nel piazzale della Scuola Media, dove il pullman ci aspetta per la partenza, ma quest’anno ad attenderci c’è una piacevolissima sorpresa, il grande ritorno di una figura storica dello Sci Club. Le voci erano nell’aria, ma nessuna certezza finchè non vediamo arrivare il nostro Professore, Gianni Confente, meglio conosciuto come Paludi, che per motivi personali non era stato presente negli ultimi anni. L’entusiasmo che caratterizza questa attività prende un nuovo slancio e partiamo tutti carichissimi verso le piste e le fatiche del primo giorno sulla neve. I numeri sono, come sempre, importanti: 40 ragazzi dei livelli più avanzati, 11 bambini e ragazzi del primo corso e 6 ragazzi dello snowboard, per un totale di 57 atleti pronti a dare il meglio di se. Il primo giorno è da sempre il più faticoso, per alcuni è l’inizio di una nuova stagione, ma per altri è la primissima volta sugli sci per cui si arriva la sera al pullman con tanta fame e tanta stanchezza. I risultati e i miglioramenti visibili per tutti ci danno comunque la forza di ripartire rigenerati già dal secondo giorno in poi, da quando la fatica inizia a diminuire e il divertimento ad aumentare esponenzialmente. Si trascorrono cinque giorni tutti insieme sulla neve imparando a sciare o migliorando il proprio stile all’insegna dell’allegria. L’obiettivo di questa esperienza, che raccoglie ragazzi di tutta la nostra vallata e ragazzi della vallata d’Illasi è in primis prendere confidenza con lo sci, ma soprattutto divertirsi conoscendo nuovi amici o rafforzando

amicizie già esistenti. L’obiettivo del corso sci è il sorriso di ogni partecipante sulle piste e fuori dalle piste. Tutti i nostri sforzi vengono coronati dalla gara di fine corso, in cui tutti gli atleti si sfidano all’ultimo secondo, curva dopo curva raggiungono il pubblico che li accoglie con applausi e tifo sfegatato. Ma dopo tutta questa fatica ci meritiamo un bel rinfresco, con the, cioccolata calda e i dolci delle nostre gentili mamme. Quest’esperienza si chiude con risultati positivi grazie all’impegno e al contributo di tutte le persone che credono nel corso e offrono la loro piena disponibilità al fine di una sempre migliore organizzazione e realizzazione dello stesso. Per questo non possono mancare i dovuti ringraziamenti in primo luogo ad Ennio, locomotiva del nostro corso, a tutti i ragazzi che da partecipanti ai corsi delle scorse edizioni hanno raggiunto un livello tale da accompagnare i più piccoli nella loro esperienza e a tutti i giovani e meno giovani che accompagnano i ragazzi lungo le piste e badano a loro per tutta la giornata. Un accenno particolare a Dario e Matteo per la loro gestione del gruppo “snowboard”, un gruppo ormai consolidato all’interno del corso e a Magda ed Alice per la “fatica” con il gruppo dei principianti, che resta da sempre la soddisfazione più grande del corso. Un abbraccio a tutti i bimbi e i ragazzi che hanno partecipato al corso ricordando l’appuntamento con la festa di fine corso che si terrà sabato 31 marzo durante la quale avverranno le premiazioni e la proiezione delle foto del corso. Un ringraziamento particolare al nostro special guest Gianni e appuntamento all’anno prossimo! Alice Zamboni

“N

Lo sport formato “figurina”

asce l’album delle figurine raffigurante gli sportivi San Giovanni Ilarione. del paese. E dentro ci sono proprio tutti, nessuno Realizzato da Studio 7, in collaborazione con l’Assessorato escluso. Indubbiamente una scelta che coglie l’interesse da allo Sport e la Polisportiva Ilarione, l’album raccoglie le parte di tutti, grandi e piccini; obiettivo primario è la riscoperta immagini, formato figurina, di tutti gli sportivi di San Giovanni. dell’identità collettiva rappresentata in questo caso dall’attività U.S. CALCIO-PINK VOLLEY-A.S.D. BASALTI-KARATE sportiva, qualunque essa sia, ed il suo valore in termini di SHOTOKAN SHIZENTAL-SKY VOLLEY-A.S.D.N. SEZIONE educazione civica, che si attua a partire dalla conoscenza dei VALDALPONE-TENNIS CLUB-ENERGY STUDIO-JUDO principali protagonisti dello sport di San Giovanni. Si tratta CLUB VALDALPONE-SCI CLUB: queste le società sportive dunque di un album con al suo interno una serie di figurine, che hanno aderito all’iniziativa dando vita ad una raccolta che che andranno a comporre un documento unico e completo comprende 699 figurine, un dato che è prova di un settore in sullo sport a San Giovanni Ilarione. Attraverso il collante dello continua crescita. sport, da sempre un viatico di grande importanza, queste Durante la serata l’Assessore ha consegnato a tutti i figurine avranno un merito indiscutibile. Far avvicinare, presidenti una pergamena come ringraziamento per il lavoro conoscere meglio, bambini, ragazzi, adulti di tante generazioni di promozione dello sport svolto in questi anni con impegno di San Giovanni Ilarione. Le figurine rappresentano da sempre e professionalità. una continuità temporale. Nell’intervallo della merenda Lucia Burato alle scuole elementari e alle medie (un tempo si chiamava “ricreazione”), dopo il dettato, il compito d’aritmetica, la lettura del sillabario, l’evento più bramato era quello dedicato alle figurine. Quello era il gran momento. Lo stesso che un domani si potrebbe ricreare nelle scuole, nelle strade, nei locali del nostro paese. E magari ascoltare, dopo una serie di «Ce l’ho», il fatidico «Manca». Chi sarà a mancare? Un calciatore della prima squadra del San Giovanni Ilarione, un appassionato tennista del circolo tennis, un amatore di qualche altra disciplina? Chissà…intanto…buon divertimento!” Così l’Amministrazione, attraverso il suo Assessore allo Sport Thomas Pandian, sabato 11 febbraio nella palestra della scuola media, ha presentato ufficialmente il risultato del progetto “Noi Sportivi”, l’album delle figurine degli sportivi di Nella foto: L’Assessore Thomas Pandian con i Presidenti delle associazioni.

S

SPORTIVAMENTE NATALE

Un grazie particolare all’Assessore allo Sport Thomas Pani è svolta il 18 dicembre 2012 la 10^ edizione di SPORTIVAMENTE NATALE, un pomeriggio di sport, giochi e dian che ancora una volta ha dimostrato di credere nello sport e nelle Associazioni. musica riservata ai bambini delle elementari. E infine un grazie ai bambini che, con il loro entusiasmo, ci Circa cinquanta bambini hanno aderito all’iniziativa e con hanno fatto rivivere la spensieratezza dell’essere fanciulli. entusiasmo hanno affrontato prove di abilità, hanno ballato, si L. B. sono cimentati nei primi rudimenti del judo, hanno sfidato i loro animatori in percorsi attrezzati. Per circa quattro ore la palestra della scuola media è stata teatro di una sana competizione, senza vincitori né vinti, con bambini che correvano, ballavano, saltavano guidati dai caposquadra che, in testa al gruppo, intonando il grido di battaglia, incitavano i piccoli, seguendoli e incoraggiandoli durante i giochi. Quest’anno ad arricchire la manifestazione la presenza del Mago Archimede che tra un gioco e l’altro è riuscito a catturare l’attenzione con i suoi scherzi e le sue magie. Un successo anche quest’anno e ne è prova l’impegno e la determinazione con cui i piccoli hanno affrontato le prove, l’entusiasmo con cui hanno giocato, la spensieratezza con cui hanno ballato la baby dance. Un grazie a tutti gli animatori che si sono messi a servizio dei bambini, alle associazioni sportive, in particolare al Judo Club Valdalpone e ai genitori che hanno aderito all’iniziativa. Nella foto: il Mago Archimede incanta i bambini con le sue magie.

U.S. Calcio San Giovanni Ilarione…una stagione tra alti e bassi!!!

D

opo un avvio di stagione brillante da parte della nostra 1a squadra è arrivato un momento di appannamento che purtroppo ha portato la squadra agli ultimi posti della classifica del proprio girone. La società ha deciso di cambiare allenatore e di chiamare alla guida della formazione mister Omar Lovato, ottimo conoscente dell’ambiente e dei ragazzi. Il momento è delicato, si sta entrando nel vivo del campionato, la salvezza è

alla portata della nostra squadra ma servirà il massimo impegno da parte di tutti i giocatori e magari un maggior sostegno da parte del nostro pubblico che con il proprio incitamento potrebbe esser l’arma in più per concludere la stagione come si auspicava all’inizio dell’anno. Di tutt’altro genere è lo stato d’animo che accompagna la squadra Juniores allenata da Moreno Beltrame. Infatti la formazione composta da

ragazzi di annata compresa tra il 1991 e il 1994 è arrivata alla dodicesima vittoria consecutiva (quando leggerete questo articolo le vittorie potrebbero essere aumentate ancora) arrivando ai primi posti della classifica e decisa a lottare fino all’ultima giornata per la conquista del campionato. Gli allievi guidati da Riccardo Gambaretto stanno disputando un ottimo campionato, nonostante le difficoltà legate alla ristrettezza della

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rosa. Infatti, in queste ultime giornate l’allenatore non ha avuto problemi di scelta visto che si è trovato ad avere 11 ragazzi, giusti giusti, da mettere in campo. Novità importante da segnalare è il cambio del gestore degli impianti Sportivi; a successione di Antonio Dal Zovo è arrivato Luca Rossetto, un grande ex calciatore del San Giovanni Ilarione, anni 90. Nel prossimo numero dell’Alpone

speriamo di poter annunciare il raggiungimento della salvezza da parte della prima squadra, il che vorrebbe dire un altro anno di partecipazione al campionato di prima categoria. Non ci resta che augurare a tutti un grosso…….. In bocca al lupo ragazzi….. e forza Sangio!!!!!!!!!!!!!!!! Luca Rossetto

Trimestrale di informazione e Cultura c/c postale n. 15684376

Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n°15684376 intestato a : Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5 Coordinate bancarie Poste Italiane: Codice IBAN IT23 T076 0111 7000 0001 5684 376 - Codice Bic/Swift: BPPIITRRXXX

Direttore responsabile: Delio Vicentini Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Giovanni Sartori, Lucia Burato, Lorenzo Gecchele, Angelo Pandolfo Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S.Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465727 Pubblicità: Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 San Giovanni Ilarione (VR) Prestampa: Contro Edizioni & Grafica Snc - Tel.e Fax 0444 432670 Via Carlo Ridolfi, 4/A - 36045 Lonigo (VI) E-mail: studio@controedizioniegrafica.it Stampa: Grafica Alpone srl - Tel. 045 6550833 Fax: 045 6550221 e-mail: grafica.alpone@gmail.com San Giovanni Ilarione (VR)


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