L'Alpone numero 2 2011

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l’alpone

Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 26 - N. 2 - Giugno 2011 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane

www.ilarione.it

Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)

Anno 26 - N. 2 Giugno 2011

PER NON DIMENTICARLE Saluto del Presidente Dopo gli impegni di inizio stagione, tutte le associazioni si stanno preparando per un’altra estate che, come sempre, sarà piena di iniziative e manifestazioni. L’auspicio più sincero è che le tante persone che si danno da fare trovino collaborazione e buona accoglienza: il mio invito stavolta è rivolto alla gente comune e ai tanti visitatori che potranno godere, magari anche solo per una serata o per una festa particolare, del lavoro del tutto gratuito che gli abitanti di quel paese o anche di una semplice contrada mettono a disposizione. Il modo migliore per ringraziare queste persone è quello di partecipare, di frequentare le manifestazioni e le feste, e magari di incoraggiare soprattutto i giovani a continuare. Talvolta una pacca di simpatia sulla spalla vale più di tante parole o discorsi ufficiali. Buona estate, quindi, con i tanti motivi di incontro e di ritrovo che i nostri paesi, e le Pro Loco in particolare, offrono!

Addio alle Suore

E alla fine il triste momento è arrivato anche per la nostra comunità di San Giovanni Ilarione. Era ormai qualche anno che sapevamo della chiusura per mancanza di vocazioni rispetto ai posti disponibili delle varie case delle nostre carissime suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù sparse per il nord d’Italia. La speranza era ovviamente che qualche “miracolo” consentisse di evitare tale destino anche alla nostra Gomunità. E invece ... La sensazione che provo, e che probabilmente provano la maggior parte degli abitanti di San Giovanni è simile a quella che credo provi un neonato quando si sente staccare il cordone ombelicale che lo tiene unito alla mamma: ti senti solo tutto di un tratto ed un po’ impaurito per dover affrontare senza di lei l’immediato futuro. Continua nell’inserto speciale

Buon compleanno Italia saluto del maestro Sergio Torsani, originario di Sant’Arcangelo di Romagna ed ora residente a Cinisello Balsamo, che proprio 50 anni fa, insegnava a Belloca. Alla fine, il suggestivo lancio dei palloncini tricolori che ogni ragazzo

Codice IBAN: IT23 T076 0111 7000 0001 5684 376 Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

La cerimonia dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, in Piazza. In occasione del centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia, l’Istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione, l’Amministrazione comunale e le varie Associazioni d’arma e di volontariato, sabato 16 aprile scorso hanno voluto festeggiare con una significativa cerimonia questo importante compleanno. La cerimonia ha avuto inizio alle ore 10 alle scuole medie “Mario Marcazzan”, dove i ragazzi divisi in tre blocchi contraddistinti dai colori delle maglie – verde, bianco e rosso – ed accompagna-

ti dai componenti delle varie associazioni d’arma, sono partiti alla volta delle scuole elementari dove al corteo si sono uniti i bambini delle elementari ed assieme hanno raggiunto la piazza della chiesa e si sono disposti all’interno della grande Italia disegnata sulla piazza. Dopo il saluto del sindaco Dal Cero, è seguito l’alza bandiera con il canto dell’Inno Nazionale. Hanno fatto seguito i discorsi del dirigente scolastico prof. Ugo Carnevali, del sindaco Dal Cero, del prof. Delio Vicentini ed il

33ª SAGRA DI SAN GIOVANNI BATTISTA 2011 Mostra provinciale delle Ciliegie Venerdì 24 Giugno 2011 Serata con DJ YANO la musica. Afro sotto le stelle Specialità della serata: PIZZA AL FORNO

NON GETTARE IL TUO BAMBINO:

TELEFONA !!

Sabato 25 Giugno 2011 Grande serata musicale Discoteca con gruppi Domenica 26 Giugno 2011 ore 10.00 ore 12.00-14,00 ore 18.00 ore 19.30 ore 21.00

Sede S.O.S. di San Giovanni: Piazza Martiri, 1

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FESTA PROVINCIALE DEI FANTI

FRANCO CAVAZZOLA

Per le vostre offerte dall’astero: coordinate bancarie Poste Italiane

portava con sé: una nuvola tricolore che si è innalzata nel cielo. Al termine della cerimonia i ragazzi sono tornati alle loro scuole, ad esclusione di quelli di terza media che hanno

ore 23.00

Santa Messa per il patrono della Parrocchia Consegna dei plotò per la Mostra delle Ciliegie Banda “G. VERDI” di Montecchia di Crosara e S. Giovanni Il. PREMIAZIONE MOSTRA DELLE CILIEGIE Serata Orchestra Liscio con latino americano e animazione con Gli Zeta Spettacolare manifestazione pirotecnica!

Tre date simboliche campeggiavano dispiegate dal campanile per ricordare alla gente avvenimenti importantissimi per la storia del paese e dell’intera nazione il 16 e 17 aprile 2011:150 dell’Unità d’Italia, 35 anni della festa della

Pace, in concomitanza con la festa provinciale della fanteria, che quest’anno ha voluto si celebrasse a San Giovanni llarione, in occasione dei 25 anni della Continua a pag. 3

36ª SAGRA A CATTIGNANO • 9-10 LUGLIO 2011 Sabato 9 Luglio ore 19.00 ore 21.00

Apertura chioschi DISCO MUSIC

Domenica 10 Luglio ARRIVO DELL’ELICOTTERO e possibilità di giri turistici 10.00 10.30 Santa Messa cantata dalla Corale di S. Giovanni Ilarione 11.30 1° Lancio paracadutisti sez. Val d’Alpone 12.00 Possibilità di pranzare tutti in compagnia 15.00 Gara su pista dei BOLIDI radio comandati 18.00 2° Lancio paracadutisti sez. Val d’Alpone 20.00 Serata danzante con l’orchestra CORI SAX 23.00 GRANDIOSO SPETTACOLO PIROTECNICO

ore ore ore ore ore ore ore ore

PER

TUTTA LA MANIFESTAZIOEN FUNZIONERANNO STAND GONFIABILI, PESCA DI BENEFICENZA

ENOGASTRONOMICI,


L’ALPONE 2

ISTA V R E T N I L’

Ilio Tirapelle ... la “Botega”

Ilio Tirapelle, 80 anni ben portati, tre figli e otto nipoti. A completare il bel quadretto di famiglia manca soltanto Maria, sua moglie, venuta a mancare il 28 agosto 2004 all’età di 62 anni, ma ben presente nel ricordo di tutti per la sua determinazione, per la disponibilità al dialogo, per la sua intraprendenza nella “bottega” a stretta conduzione famigliare. A San Giovanni la conoscono tutti perché costituisce un punto di riferimento importante per la struttura produttiva del paese. La nostra intervista si svolge a Terrossa alla presenza dei figli di Ilio, Stefano e Nicola, che gestisce un’azienda agricola d’avanguardia. Caro Ilio, vogliamo cominciare a raccontarci? Le mie origini mi riportano a Terrossa, una frazione di Roncà, dove mio padre conduceva una modesta azienda agricola. Sono nato contadino ma sentivo che quella non poteva essere la strada per la mia vita. A tempo perso, mi Segue da pag. 1

Buon compleanno Italia invece partecipato all’inaugurazione della mostra fotografica allestita per la circostanza in via Cà Rosse, nella quale erano esposte riproduzioni in grande formato di fotografie riguardanti le celebrazioni di cinquanta anni prima. I festeggiamenti sono continuati la sera presso il teatro parrocchiale, dove alla presenza delle autorità, si sono esibiti i ragazzi delle scuole medie, il coro “El Biron” e la banda “Giuseppe Verdi” di Montecchia e San Giovanni Ilarione. Una manifestazione analoga si era tenuta cinquanta anni prima, esattamente in piazza della chiesa, dove anche allora era stata disegnata una grande Italia sull'asfalto e gli alunni delle scuole elementari di allora (non esistevano ancora le scuole medie) avevano animato una bellissima rievocazione del centesimo anniversario dell’unità d’Italia. ANGELO PANDOLFO

piaceva fare il cameriere presso diversi ristoranti della zona, in particolare presso il ristorante “Fattori”, vicinissimo a casa mia. Questo particolare mi ha indotto a tentare, appena possibile, la gestione in proprio di un pubblico esercizio prendendo in affitto un bar a Chiampo. L’approdo a San Giovanni? Avvenne il 20 febbraio 1963. In quel periodo si era reso disponibile il bar di proprietà di Aristide Sartori (Bulgaro) ma, cosa ben più importante, avevo già incontrato e felicemente sposato Maria, mia vicina di casa, che mi incoraggiò

nell’impresa senza il minimo indugio. Ben presto la bottega cominciava a prendere forma perché nell’agosto di quello stesso anno riuscimmo ad aprire anche la tabaccheria. E a quel tempo tutti – soprattutto gli uomini – fumavano! Nel 1965 aggiungemmo la cartoleria e gli articoli da regalo ..., una bottega in cui si vendeva un po’ di tutto. E l’espansione della famiglia? Il nucleo famigliare non tardò molto a svilupparsi. Giuseppina, la figlia maggiore nacque nel 1964; quattro anni dopo fu la volta di Stefano e nel 1971 arrivò Nicola. Un po’ alla volta anche i figli si sono sposati ... sono arrivati i nipotini: Giuseppina con 2 femmine e un maschio, Stefano con due femmine e Nicola con tre maschi. Totale ... quattro maschi e quattro femmine. Mi sembra decisamente una bella famiglia. La perdita di Maria, dopo quarant’ anni di serena convivenza, ha creato un vuoto incolmabile; figli e nipoti sono stati, e continuano ad essere la mia forza. A proposito di forza ... quale delle attività citate ne richiedeva di più? Sicuramente il bar! È sufficiente pensare all’orario di apertura. Si apriva

Buon compleanno Italia ... dal Dirigente Scolastico In occasione del 150° anniversario dell’Unità di Italia il nostro Istituto ha progettato iniziative per celebrare con i bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie questa importante ricorrenza. L’obiettivo è stato sia di ricordare agli allievi le principali tappe storiche percorse dalla nostra nazione, dalla Sua fondazione come Regno d’Italia fino al successivo passaggio a Repubblica parlamentare, sia di riflettere su alcuni valori e principi legati al tema più generale della “Cittadinanza e Costituzione”. Alla realizzazione del progetto hanno concorso docenti dei due ordini di scuola con il coordinamento della prof.ssa Bevilacqua Anna Maria, che ha avuto la felicissima idea di riproporre una iniziativa realizzata in occasione della ricorrenza del centesimo anniversario: il disegno di una grande Italia riprodotto sulle

piazze sia a Vestenanova sia a San Giovanni Ilarione all’interno della quale sono stati posizionati gli alunni con palloncini e magliette colorate, riproducenti i colori della bandiera nazionale. È stata una proposta che lo scrivente Dirigente ha accolto positivamente e senza riserva alcuna, pur con qualche timore che l’idea di realizzare un grande disegno sulle piazze non fosse di facile realizzazione. Tuttavia, sia l’entusiasmo dei docenti sia quello dei ragazzi più grandi, che hanno collaborato al dipinto, sono stati un motore formidabile che ha consentito di tagliare un traguardo importante: quello di celebrare l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia in una cornice di colori, persone e di partecipazione popolare. Devo dare atto ai docenti che hanno collaborato in modo più attivo al proget-

Buon compleanno Italia ... nei pensieri dei ragazzi Fin dall’inizio di quest’anno scolastico, si sapeva che un compito non facile attendeva la “Commissione Territorio”, cioé coloro che in collaborazione con Amministrazione e Associazioni locali attuano progetti culturali finalizzati alla crescita dei ragazzi: celebrare i centocinquant’anni dell’Italia unita. Per coinvolgere gli alunni negli eventi è necessario sempre farli partecipare in prima persona, con azioni concrete che li facciano sentire protagonisti attivi di ciò che vivono e apprendono. Ecco allora l’idea di ripetere l’esperienza provata nel 1961 dai giovani di allora che ancora ne conservano il ricordo. Oltre al disegno della grande Italia, sono stati previsti gli addobbi tricolori nei vari plessi scolastici e una serata di musica e brani attraverso i quali i ragazzi potessero rivivere azioni, emozioni e sentimenti che hanno accompagnato la costruzione del nostro Paese nelle varie epoche. A tutti questi momenti gli studenti hanno collaborato con entusiasmo crescente, culminato nella serata in teatro che ha riunito autorità, famiglie e cittadini, coin-

alle sei per chiudere a mezzanotte ... e anche dopo. A San Giovanni gli anni settanta/ottanta furono caratterizzati da un considerevole incremento del lavoro dovuto soprattutto allo sviluppo dell’attività calzaturiera. La gente lavorava e guadagnava e, di conseguenza, era anche disponibile a spendere. Si consumavano preferibilmente vino e liquori, molto caffè, quasi sempre corretto con abbondante aggiunta di grappa. Rispetto ad allora, cosa è cambiato? Sicuramente l’orario d’apertura. Si apre alle sette e si chiude alle 20. Sono, tuttavia, cambiate anche le abitudini degli avventori. Si va al bar non solo per prendere un caffè dopo mangiato. I superalcolici sono ridotti al minimo anche perché non si possono vendere a coloro che non abbiano compiuto diciotto anni. E giustamente! Oggi al bar si può giocare al Lotto o al “Gratta e vinci”, vi si possono effettuare pagamenti vari come il canone per la televisione, la tassa di circolazione per le automobili. Per non parlare delle ricariche telefoniche ... Qualche ricordo particolare ...? Ricordo con molta nostalgia i giochi

delle bocce che attiravano persone da tutta la vallata dell’Alpone. Purtroppo, quando la bottega ha coinvolto altri settori commerciali (profumi, giocattoli ...) qualcosa si è dovuto sacrificare. Personalmente ricordo l’ottimo rapporto con gli avventori, la stima che nutrivano nei miei confronti, il rispetto per mia moglie. Ma ricordo, purtroppo, anche i due furti subiti e l’improvvisa morte di un cliente mentre stava seduto al tavolino. Con il suo pensionamento, chi è subentrato nella conduzione della “botega”? Mio figlio Stefano aiutato dalla moglie, in qualità di collaboratrice, e da una commessa. Insieme costituiscono un’équipe formidabile e io ne sono fiero perché mi rendo conto che la “bottega” che ho creato è stata messa in buone mani. Io guardo, osservo e consiglio cercando di non diventare pedante. Una valvola di sicurezza ce l’ho: finché mi sarà concesso guidare l’automobile andrò nella mia Terrossa dove l’altro mio figlio Nicola, ereditando la passione che fu soprattutto del nonno, gestisce un’azienda agricola modello interamente coltivata a vigneto con vinificazione in proprio e punto vendita. Io ci vado quasi tutti i giorni, mi guardo intorno e qualche volta sogno la mia gioventù e rivivo il mio primo incontro con Maria. DELIO VICENTINI

volti in un’atmosfera di grande e struggente partecipazione emotiva, come dimostrano le testimonianze di seguito riportate, raccolte dalle riflessioni scritte dai ragazzi. “Buon Compleanno Italia” è stato l’augurio che gli alunni della scuola primaria hanno voluto rivolgere alla Nazione in occasione del 150° anniversario dell’Unità. C’era aria di festa e grande emozione. Gli alunni, accompagnati dai loro insegnanti, hanno cantato l’Inno Nazionale, hanno letto e recitato poesie, hanno ascoltato con attenzione i discorsi delle autorità. Il lancio dei palloncini ha concluso il momento celebrativo ed è stato un’esplosione di gioia condivisa con tutta la popolazione presente. Ecco alcune considerazioni ed emozioni espresse dagli alunni della Scuola Primaria dopo questa importante giornata: • Sabato 16 aprile abbiamo festeggiato i 150 anni dell’Unità d’Italia e il Sindaco ha ricordato quando l’Italia era in guerra e soffriva perché non c’era la pace. • Mi è piaciuto quando tutti insieme abbiamo cantato l’inno Nazionale. E stata una giornata di festa e di emozio-

Anniversario di matrimonio: 40 anni.

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ne. A me è piaciuta tutta la festa ma soprattutto quando i palloncini, in cielo stavano per formare la sagoma dell’ Italia. È stato bello stare tutti insieme, far festa e lanciare i palloncini. Non vedevo l’ora di lanciare il mio palloncino con questo messaggio: “È bello stare insieme!” spero che arrivi a qualche bambino. La parte più bella è stata quando ho visto i due militari che indossavano le divise di una volta. Il discorso del Sindaco mi ha fatto riflettere: “Bisogna essere uniti e volersi bene. È stata una bella festa, mi sembrava di visitare tutta l’Italia; io mi trovavo in Sicilia. È stata un’esperienza emozionante quando ho visto volare i palloncini con i colori della bandiera Italiana. Ho espresso tre desideri. Il momento più particolare è stato quello dell’alzabandiera preceduto da tre squilli di tromba. Che bella la piazza con tante bandiere e colorata di verde bianco e rosso!

Dai lavori degli alunni della Scuola Media sulla celebrazione: ... È stata un’esperienza indimenticabile che porterò nei miei ricordi ... Rachael Achiaa Sono stati giorni molto belli e sono proprio orgogliosa di essere italiana e di vivere in questo splendido Paese ... Sabina Allegri La partecipazione ai festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia mi ha fatto conoscere in modo divertente cose nuove del nostro meraviglioso paese. Andrea Camponogara ... Per la prima volta ho avuto la possibilità di riflettere sul senso dell’amore di Patria e di rendermi conto che, per questo amore, sono morte migliaia di persone che lo hanno fatto anche per noi. Riccardo Casarotto ... È stato un giorno intenso, un giorno

to, di una formidabile capacità operativo ed alla prof.ssa Bevilacqua Anna Maria di aver saputo coordinare il tutto in modo efficace. Nella mia veste di Dirigente scolastico non ho fatto altro che autorizzare tutto quanto mi veniva proposto, cercando di mettere a disposizione alcune risorse di carattere finanziario compatibili con il bilancio della scuola e mantenendo i rapporti con gli Enti locali per alcuni dettagli di carattere organizzativo. Questa ricorrenza è stata un positivo esempio di relazione tra scuola e territorio, vista la stretta collaborazione avuta con gli Enti locali e le varie associazioni. Un ringraziamento particolare è doveroso farlo ai Comuni per aver reperito le risorse necessarie ed ai vari sponsor che hanno consentito l’acquisto dei vari materiali. Nell’ambito delle iniziative di celebrazione è stata promossa sabato 16

aprile, presso il teatro parrocchiale di San Giovanni Ilarione, una bellissima e commovente serata che ha vista nel ruolo di protagonisti i ragazzi della scuola secondaria “Mario Marcazzan” che hanno riproposto, attraverso l’esecuzione di brani musicali e la lettura di testi letterari, i momenti storici più significativi della stria di Italia Credo che in questa occasione la nostra scuola abbia dato un felice esempio di “educazione alla Cittadinanza” con l’obiettivo di educare i ragazzi a crescere con lo spirito di cittadini attivi e consapevoli di appartenere ad una Nazione con una Storia importante, con leggi che ne governano la vita democratica e nella quale devono essere sempre mantenuti vivi gli ideali di Unità nazionale. UGO CORNEVALI - DIRIGENTE SCOLASTICO -

* * * che ricorderò con grande nostalgia. Quando si festeggeranno i 200 anni dell’Unità d’Italia, noi ragazzi saremo forse presenti per applaudire i nostri nipoti; i ricordi torneranno ad oggi e potrò dire: “c’ero anch’io”. Auguri, Italia! Debora Cavazzola Guardandoci riempire l’Italia con magliette bianche, rosse e verdi ho capito che noi siamo il futuro, che noi decidiamo il domani. Enrico Cerato È stata una manifestazione piena di ricordi, ricca di sorprese e densa di significati: non la dimenticherò! Matilde Confente ... Momenti magici, sotto il sole primaverile di una mattina intitolata alla pace,

all’uguaglianza e all’unità, per rendere omaggio alla nostra Casa e a chi ha contribuito ad erigerla e a renderla come un faro per chi non sa dove andare. Erica Da Ronco ... Mentre la mia compagna di 1ª leggeva “La spigolatrice di Sapri”, un brivido ha percorso il mio corpo perché riuscivo ad immaginare la sofferenza ed il sacrificio di quei giovani patrioti ... Martina Danese Mi ritengo fortunata di aver potuto celebrare un anniversario così importante e di averlo fatto partecipando concretamente ... Rachele Dusi Continua a pag. 3

Un altro fiore ... per la storia di San Giovanni Ilarione

Presentazione ufficiale del volume de “L’Alpone” a scuola, a cura della Pro Loco, un’opera che raccoglie, attraverso le sue pagine, la storia del nostro paese. Rilegata in maniera pregevole, rappresenta per la Pro Loco motivo di orgoglio e fonte di ricerca per tutti. Edito in copie molto limitate, ne è stato fatto dono a: Comune di S. Giovanni Ilarione, Istituto comprensivo di S. Giovanni Ilarione, Parrocchia di Castello, Parrocchia di S. Caterina in Villa, Biblioteca civica di S. Giovanni Ilarione, Pro Loco di S. Giovanni Ilarione. Due copie sono state riservate al dott. Colalto, il cui contributo finanziario è stato determinante per la realizzazione dell’opera stessa. G. S.


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Lettere AL DIRETTORE Pensieri sulla festa di S. Giovanni Ilarione Gli amici di San Giovanni Ilarione mi hanno rintracciato dopo 50 anni di silenzio per invitarmi a partecipare al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Con entusiasmo ho accettato di partecipare all’evento, anche per la curiosità di rivedere i luoghi e le persone che avevo conosciuto tanto tempo fa. La manifestazione, partecipata dalle scuole elementari e e medie, ha ripetuto lo schema progettuale di quanto avevamo realizzato nel lontano 1960-61. È stata una giornata di forti emozioni e ricordi. Il paese è radicalmente cambiato e migliorato sia dal punto di vista urbanistico che dei servizi. Ho percorso la stessa strada su cui, ogni settimana, mi incamminavo da Verona per raggiungere San Giovanni Ilarione ed ho rilevato un cambiamento ed un miglioramento incredibili in termini ambientali grazie all’intervento oculato e professionale del Comune. All’entrata del Paese sono evidenti le

Belloca 1961 con il maestro Torsani.

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FESTA PROVINCIALE DEI FANTI fondazione del gruppo Fanti del paese. Questo tris di celebrazioni ha permesso all’intero San Giovanni di vivere momenti di ricordi, di sensazioni, di vive emozioni. Oltre alla scuola e alla parrocchia, protagonista indiscussa è stata la fanteria, soldati in armi e cittadini in congedo con la caratteristica bustina in testa e il foulard al collo, in ricordo dei bei tempi passati in grigioverde. Questi soldati in congedo sono fieri di appartenere alla fanteria, punto di riferimento di tutti gli eserciti. È doveroso ricordare il suo ruolo fondamentale nel processo storico dell’Unità d’Italia. È giusto ricordare, soprassedendo a tanti fatti d’arme: per questi soldati, per quest’arma non servono le parole, ma parlano i fatti. Due episodi del nostro processo di riunificazione nazionale: la battaglia di S. Martino nel 1859 e la muraglia invalicabile dei fanti lungo il Piave nel 1917/18, l’inizio e la fine della nostra Unità, ove la fanteria ha scritto luminose pagine di storia. Mandato allo sbaraglio nella seconda guerra mondiale, privo di mezzi, di supporti logistici, soffrendo spesso la fame, dal gelo delle steppe russe all’arso deserto dell’Africa, il fante ha sempre risposto all’appello. Non ha esitato poi a mantenere la propria dignità, quando, rinchiuso in un campo di concentramento, rinunciava al rientro in patria per continuare a seguire la dittatura, non ha esitato ad arruolarsi nelle formazioni partigiane per combatterla. E adesso, nel nuovo esercito rinato per volontà del popolo sull’eredità democratica riconquistata, la fanteria continua la sua tradizione, i fanti in congedo si sentono ancora legati al loro senso di responsabilità, di solidarietà, e lo si è

ristrutturazioni abitative, ma anche gli interventi di natura industriale ed artigianale che hanno favorito uno sviluppo del benessere e la creazione di valore aggiunto per la comunità locale. Va dato merito alla lungimiranza ed alla bravura delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute nel corso degli anni. La manifestazione del 150° dell’Unità di Italia con la partecipazione di tutta la Comunità di Ilarione e, soprattutto dei giovani allievi delle scuole elementari e medie, sottolinea che ancora permane forte il significato dei valori storici ed umani della popolazione locale. Sono particolarmente emozionato per aver registrato un percorso evolutivo di una Comunità ricca di valori e di sincera solidarietà ed amicizia. Spero che il tempo valorizzi il lavoro e l’impegno di questa gente che mi ha aiutato a percorrere una strada di crescita morale e civile. Ringrazio e rivolgo a tutti un caloroso arrivederci. Sergio Torsani

Segue da pag. 2 Ho suonato con i miei compagni alcuni brani musicali; il mio preferito è “La leggenda del Piave” perché ha un ritmo incalzante e un testo forte che mi hanno trasmesso grande entusiasmo. Dilpreet Kaur Il fatto di essere vestita come i miei compagni, con le magliette tutte uguali, mi ha fatto piacere perché ci ha reso un gruppo unito, come unito deve essere il nostro Paese. Alice Maporti Quando abbiamo lanciato in aria i palloncini che formavano una bellissima nuvola bianca, rossa e verde è stato molto emozionante perché sembrava che una piccola parte di noi fosse volata via nel cielo ... Claudio Marcazzan È stato bello disegnare insieme l’Italia perché abbiamo capito quanto sia importante “collaborare” ... e ancor più entusiasmante è stato urlare tutti insieme “Viva L’Italia unita” lasciando andare i palloncini ... Riccardo Marcazzan Suonare insieme, sul palcoscenico, è sotto molto coinvolgente, ci ha fatto sentire uniti. Amanpreet Singh Nel lavorare per realizzare l’Italia in piazza, mi sono sentito felice e soddisfatto: anche se di origine straniera, penso di aver provato cosa significa essere italiano. Manpreet Singh Durante la sfilata di domenica, ho ammirato in particolare i fanti; riuscivano a suonare marciando a distanza regolare uno dall’altro: bravissimi! Amin Sraidi Penso che ricorderò per sempre il 17 marzo 2011 e lo racconterò ai miei figli e nipotini ... Luca Zanchi Le due seconde si sono radunare in piazza, armate di pennello, e hanno “realizzato” l’idea della grande Italia ... Matteo Zerbato Essere su quel palco la sera di sabato, è stato molto emozionante; è stata la mia prima esibizione e mi sono sentito molto onorato di farlo in una ricorrenza importante come questa! Luca Zordan Il giorno in cui abbiamo ricordato l’anniversario dell’Unità d’Italia è stato un giorno speciale, allegro ed emozionante ... Tamara Bogosavljevic Per urlare “Viva l’Italia unita” ho tirato fuori tutta la voce che avevo! Amedeo Dal Cortivo Mi sono sentito forte e coraggioso: ho portato la bandiera del mio Paese durante la sfilata ed ero onorato di farlo. Gabriele Fochesato

Buon compleanno Italia ... ancora i pensieri dei ragazzi Durante la serata in teatro mi sono emozionata quando la mia compagna Sophie ha letto “La spigolatrice di Sapri”: l’avevo sentita diverse volte in classe, una ogni volta era come la prima ... Anastasia Galiotto In teatro mi ha emozionato il coro “El Bi- L’Italia tricolore: i ragazzi con i palloncini. ron”: insieme ai Il teatro era pieno di spettatori: non veragazzi ha creato un’atmosfera particolare, devo l’ora di sentire la nostra compagna che dolce e struggente. Matteo Gecchele raccontava la vicenda di Sapri con sensibiÈ stata un’esperienza bella e significatilità e partecipazione. Hind Marouch va: non abbiamo studiato la storia, l’abbiaSi parte! Tutti abbiamo un palloncino mo vissuta, l’abbiamo fatta noi! Michela verde allacciato al polso; si accodano a noi Leaso anche i bambini delle elementari, tutti infiMolti sono stati i momenti significativi, la per andare in piazza, l’emozione sale e ma a me ne sono piaciuti due in particolare; tutti stanno a guardarci. Forniamo un’unica il primo è stato quando eravamo tutti “dencosa, tutti insieme: siamo l’Italia. Sophie tro” all’Italia perché ci sentivamo tutti uniti, Perazzolo il secondo quando tutti insieme abbiamo Spero che il nostro Paese resti sempre gridato “Viva l’Italia unita”, lasciando volaunito come siamo stati uniti noi in quere nel cielo i palloncini con i clori della banst’occasione speciale ... Alberto Zanchi diera. Matteo Lovato Ero molto contento di essere stato sor... Quando piano piano noi ragazzi teggiato per stare in prima fila, anche se siamo entrati nell’Italia dipinta in piazza mi provavo contemporaneamente una forte sembrava di essere un soldato che otteneva emozione e un grosso senso di responsabiciò per cui aveva combattuto ... Andrea lità: dovevamo guidare tutti gli altri e non potevano sbagliare! Nicola Zannone Italia, / paese d’uguaglianza, / di gioia e di speranza; / Italia, / paese di valori, / tutti dentro i nostri cuori. / Italia, / penisola sincera, / come in estate o primavera. / Italia, / in un mondo tanto strano, / che non sa prendersi per mano, / che non vuol andar lontano, / tu starai sempre con noi, / o Italia, / con i tuoi Eroi. Mirian L’Italia è uno dei paesi più giovani, ma tutto l’impegno che le persone hanno messo per preparare la festa, per i suoi 150 anni, fa credere in un arrivederci. Sara La Bellissima manifestazione ci ha I palloncini in cielo. dimostrato quanti sacrifici sono stati fatti per ottenere l’unità d’Italia, Marcazzan un’Italia libera dove ognuno può esprimere La celebrazione è stata molto significale proprie idee e un’Italia che merita di tiva: ha permesso anche a noi ragazzi di essere amata. Jessica provare los tesso entusiasmo vissuto dalla Stando seduto sull’Italia disegnata in piazza e guardando il tricolore dei palloncigente in quel lontano 17 marzo 1861. Erica ni che coloravano il cielo era bello pensare Marcazzan che erano come i colori che 150 anni fa Questo è stato uno di quegli anni che hanno scritto la storia del nostro paese. non si potranno dimenticare ... Ricorderò Mario per sempre i palloncini bianchi, rossi e ver17 marzo 1861. Data storica dove tutto è di che fluttuano nell’aria mentre tutti insiecominciato, dove un popolo sempre diviso me intoniamo l’Inno di Mameli ... Michele si è sentito per la prima volta unito. Quando Marcazzan abbiamo cantato l’Inno d’Italia, mi sono La sera, in teatro, ho ammirato i miei sentita davvero italiana perché credo sia compagni che leggevano poesie e brani qualcosa che lega ogni persona al proprio senza paura ... o almeno non la facevano paese. Celebrare i centocinquant’anni delvedere, come tanti che hanno combattuto l’Unità significa diverse cose: significa per l'Unità ... Denis Marchetto Continua a pag. 7

una corona al monumento ai caduti, una visto nelle situazioni di calamità naturacorona in piazza della pesa davanti alla li che hanno purtroppo colpito l’Italia. lapide che ricorda i caduti per la libertà. Fondato come gruppo a San GioPoi il concerto della banda “Giuseppe vanni da un’équipe di volonterosi nel Verdi” e la banda dei bersaglieri. Bello 1985, con Renzo Allegri come presiapplaudire questi fanti piumati suonare dente, coadiuvato da Lino Rossetto, Ivo al passo di corsa, da brivido osservare il Tisato, Agostino Ciman, Costantino piumino gonfiarsi al vento... Zanconato e Raffaele Sartori, è sempre Il tempo dei commenti, dei ricordi, cresciuto, aprendo anche alle mogli dei degli incontri ha trovato spazio a tavola tesserati, le “Padronesse”, e le stesse in un noto ristorante della zona, ove si sono orgogliose di versare la quota per sono ritrovati in più di 300. Si sono rila tessera. Al primo presidente è succetrovati tutti amici, si sono rispolverati duto Francesco Marcazzan per arrivare quei valori autentici, a volte forse un all’attuale, Mariano Panarotto. po’ soffocati dall’ansia, dalla corsa giorObiettivi del gruppo: stare insieme, naliera, dagli interessi, dalla voglia di collaborare con le parrocchie, l’Ente protagonismo ad ogni costo. È stata una locale, gli altri gruppi ed associazioni, magnifica festa, che rimarrà nel ricordo promuovere la riscoperta dei valori fondi tutti i partecipanti. Attraverso il presidanti la società, quali la solidarietà, la dente, l’intero gruppo desidera ringradisponibilità, l’impegno nella vita, il ziare tutti per la simpatia, l’amicizia e senso dell’amicizia. E che questo grupl’accoglienza, e tutta la popolazione rinpo sia compatto e operativo lo ha dimograzia il gruppo fanti per la loro dispostrato nelle giornate del 16 e 17 aprile nibilità e allegria. u.s. ospitando la festa provinciale dei fanti. La presenza del presidente nazioI ragazzi a teatro. GIANNI SARTORI nale cav. Antonio Baretta, da Bergamo, con il medagliere e la bandiera nazionale del fante, Agenzia Immobiliare Studio di Consulenza e del presidente provinciale Umberto Tamellini ha reso più significativa la giornata. Dopo il successo della serata del 16 aprile, nella quale il gruppo ha partecipato in maniera attiva, offrendo, al termine, a tutti un sostanzioso rinfresco a base di prodotti locali, la mattina successiva si sono ritrovati in piazza “Aldo Moro” per l’ammassamento e hanno mediatore professionista ruolo 2155, perito ed esperto ruolo 423 sfilato per le vie del C OMPRAVENDITE, STIME E VALUTAZIONI IMMOBILIARI, DIVISIONI. paese, sostando per la Via Alpone, 13 - 37030 MONTECCHIA DI CROSARA (VR) benedizione delle palme, con S. Messa sul sagrato, Via Alpone 13/1 (sopra Soft Discount), San Giovanni Ilarione Vr Tel. 045 674 500 10 - Fax 045 65 44 140 seguita dai discorsi uffie-mail: info@pasiarredamenti.com - www.pasiarredamenti.com Tel. 045 6550618 ciali, dalla deposizione di

Marcazzan geom. Luciano


L’ALPONE 4

PRO LOCO: quattro anni di intenso impegno a servizio del paese A luglio le elezioni del nuovo consiglio direttivo 2011-2015 a cura di Lorenzo Gecchele, Luca Nardi, Franco Cavazzola Quattro anni tra cultura, attività, manifestazioni, divertimento, creatività ... insomma Pro Loco: siamo dunque arrivati a tirare le somme al mandato del consiglio direttivo. Voglio iniziare ringraziando veramente di cuore tutte le persone che, in questi quattro anni, hanno contribuito e collaborato alle tante attività della Pro Loco, anche coloro che ci hanno aiutato per brevi periodi e che abbiamo dimenticato di ringraziare

Tutela del vino Soave, o come l’aggiornamento e la ristampa della Rubrica Telefonica, le serate di cultura organizzate nel centro storico del paese e nelle frazioni (Castello, Cattignano e Boarie). Ancora più importante è risultata la pubblicazione del trimestrale l’Alpone, il nostro cavallo di battaglia, che ci ha impegnato non poco non solo a livello di redazione ma anche economicamente. Non è sem-

Sopra: dopo la battitura delle castagne. A destra: due momenti della gara con le rane.

insieme perché i progetti messi in cantiere venissero portati a termine. Nel mese di luglio si faranno le elezioni del nuovo direttivo. L’auspicio è che il prossimo con-

I Concerti ......

per il loro semplice ma importante lavoro. Ma in particolare modo voglio ringraziare, lo dico con convinzione, il consiglio direttivo. Un gruppo formato da giovani e da veterani, che si sono impegnati, ognuno per il proprio settore, a coordinare al meglio le attività del nostro paese. Abbiamo cercato, nel nostro piccolo, di superare le tante difficoltà economiche che anche la Pro Loco ha dovuto affrontare per il generale stato di crisi, ma ciò non ci ha impedito di investire sia nelle attività di una certa dimensione, come la Sagra delle Castagne o il Carnevale, sia nella cultura, come la ristampa di alcuni libri antichi in collaborazione con il consorzio di

plice infatti far bilanciare i conti con la stampa e la spedizione di oltre 3000 copie ogni tre mesi, ma grazie al sostentamento dei contribuenti e all’impegno nella ricerca di pubblicità, ancora oggi possiamo vantare di avere un giornale che parla di San Giovanni Ilarione e dei suoi abitanti, e che giunge puntuale nelle nostre case e nelle case degli amici che si trovano all’estero. Come poi accade in tutte le associazioni, in questi quattro anni abbiamo anche affrontato e superato, grazie alla professionalità e al reciproco aiuto di ciascuno, momenti di difficoltà e di incomprensione anche all’interno del consiglio: non è mai venuto però a mancare il rispetto reciproco e soprattutto la fiducia nel collaborare

siglio dimostri le stesse motivazioni e la stessa capacità messe in campo dai consiglieri del consiglio attuale; ci si augura di vedere nuovi volti, nuove idee, di vedere un consiglio che sia attento alle esigenze del paese e soprattutto pronto alle sfide culturali dei prossimi quattro anni.

In alto: la battitura delle castagne. A sinistra: gruppo di giovani al festivalbar di qualche anno fa. Un gruppo numeroso e spensierato! La scalata del campanile.

Sopra in alto e a sinistra: Festeggiamenti durante la sagra delle castagne.

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L’ALPONE 5

DAL GRUPPO ALPINI I nostri alpini sono appena tornati da Torino dove si è tenuta la loro annuale Adunata Nazionale. Questa adunata è stata organizzata anche per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia proprio nella città che ha visto la nascita dell’Italia; è stata un’adunata dall'alto valore simbolico, molto partecipata, ordinata, vissuta. Anche il nostro gruppo, come sempre, era presente numeroso. Inserito nella Sezione di Verona ha sfilato per le vie di una Torino imbandierata e festante. Per il prossimo anno l’appuntamento è a Bolzano; sarà un ritorno a casa per molti nostri alpini che in provincia di Bolzano, nella disciolta brigata Tridentina, hanno svolto il loro servizio militare.

Il gruppo degli alpini veronesi ritratti a Torino prima della sfilata.

INA MEDIC

Il dolore alla spalla

Un tempo la malattia veniva definita come “periartrite scapolo-omerale”. Attualmente si tende a definirla come “sindrome della spalla dolorosa”. Il disturbo è molto frequente nell’età adulta e si può presentare in molti modi; talvolta in forma acuta con un intenso dolore alla spalla ed al braccio che impedisce qualunque movimento dell’arto. È la forma meno frequente e, forse la più facile da curare, in altri casi il dolore è meno intenso e permette di svolgere tutte le abituali attività ma dà problemi durante la notte ostacolando il riposo notturno. La spalla è una complessa struttura formata da tre ossa (clavicola, scapola, omero), da un gruppo di tendini e muscoli definito come cuffia dei rotatori, e dalla inserzione dei muscoli del braccio. Secondo i fisiologi l’arto superiore, quando l’uomo era quadrupede, avrebbe avuto semplicemente il compito di sostenere il corpo. Poi l’uomo si è

evoluto ed è diventato bipede ed allo stesso arto ha affidato un carico di lavoro di gran lunga superiore soprattutto nello svolgimento di alcune attività sportive. Il protrarsi di questa situazione associato a traumi anche non importanti per la spalla porta a squilibri della struttura articolare e sarebbe alla base del processo infiammatorio. Si parla in questo caso di conflitto articolare. Si fronte alla spalla dolorosa la visita medica deve innanzitutto escludere altre cause del dolore che possono essere di origine cardiaca (angina o infarto) polmonare (pleuriti o polmoniti) o nervose (radicoliti). In secondo luogo va chiarito se si tratta di semplice infiammazione o se sono presenti lesioni ossee o muscolo tendinee. Di prima battuta si fa eseguire una radiografia accompagnata da un semplice esame ecografico che quasi sempre sono esaurienti. Nei casi più complessi si ricorre alla tomografia as-

La banda “G. Verdi” compie quarant’anni

Quando si dice quarant’anni ... ben portati! La dimostrazione, per la banda “G. Verdi” di Montecchia e San Giovanni, viene dall’anagrafe. Dei suoi 45 elementi in organico soltanto tre hanno più di quarant’anni e sono stati giustamente premiati in occasione della festa organizzata ... per loro e per la stessa banda, la cui ricostituzione come complesso strumentale intercomunale risale ai primi anni settanta del secolo scorso mentre le origini remote dei due gruppi bandistici – Montecchia di Crosara e Castello di San Giovanni Ilarione – storicamente si fanno risalire in epoca antecedente la nascita del Regno d’Italia di cui si festeggia quest’anno il 150° anniversasiale computerizzata o alla risonanza magnetica nucleare a seconda che il problema sia a livello osseo o muscolo-tendineo. In presenza di lesioni anatomiche il paziente va senz’altro indirizzato al chirurgo ortopedico. Una volta esclusa la necessita di intervento chirurgico, scopo della terapia è di togliere il dolore e mantenere la completa funzione della articolazione. Il semplice uso di farmaci antinfiammatori, l’applicazione di ghiaccio e la fisioterapia possono portare a guarigione. Nelle forme croniche con calcificazioni articolari è indicata l’applicazione di onde d’urto che, attualmente in fase sperimentale, ha dato risultati promettenti. Talvolta tuttavia è necessario l’intervento ricostruttivo che con le moderne tecniche è sempre meno traumatizzante. È molto importante, sia nei casi trattati con cure non invasive sia nel post-intervento un adeguato ciclo di terapia fisica riabilitativa. VINCENZO MAGNABOSCO

A PASQUA Gesù risorge per tutti Da qualche anno a questa parte, in occasione del Natale, i ragazzi dell’ACR si rendono più che mai cittadini attivi nella nostra comunità andando a trovare tre bambini disabili del paese portando loro un piccolo dono. Un’importante esperienza sia per i ragazzi che per noi educatori, un modo per far toccare con mano le varie realtà che esistono. Sempre per questo motivo abbiamo pensato di riproporre un’attività

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simile anche per Pasqua, ma rivolta alle persone anziane disagiate costrette all’infermità. Durante gli incontri del sabato all’ACR i nostri giovani hanno confezionato dei ramoscelli d’ulivo, i quali sono stati successivamente benedetti durante la Messa domenicale del 27 marzo dal parroco don Elio. Con l’aiuto del comune che ha messo a disposizione il pulmino e di qualche autista volontario, nel periodo quaresimale e nella settimana santa, i ragazzi delle medie con gli animatori hanno distribuito questo piccolo pensierino assieme a un timido sorriso. Ai nostri ragazzi, questi anziani hanno fatto tenerezza e per qualcuno è stato come ritornare un po’ bambino con il ricordo dei nonni che li hanno coccolati e cresciuti. Per qualche anziano queste visite inaspettate, nonostante la difficoltà iniziale e l’incertezza, sono state fonti di forti emozioni ma anche un momento per festeggiare la Resurrezione di Cristo in maniera diversa. L’ANIMATRICE ANNA

rio. Nell’ambito dei suoi Corsi di Orientamento Musicale, puntualmente organizzati ogni anno, si sono formati centinaia di giovani strumentisti molti dei quali diplomati in vari conservatori. Basta un dato per tutti. Il primo maestro, Gilmo Cavazza, un autentico “genio musicale”, alla sua morte ha lasciato in eredità la banda a Enrico Reffato, suo allievo e diplomato in tromba. Attualmente il complesso è diretto da Daniele Casarotti, allievo del maestro Enrico Reffato e, a sua volta, diplomato in tromba presso il Conservatorio “Dall’Abaco” di Verona. Presente in tutte le manifestazioni patriottiche, civili e religiose, la banda è

RI GLI ALLO

stata, ed è tuttora, per le due comunità, una tangibile proposta culturale in grado di tenere uniti tanti giovani appartenenti ad ambienti diversi. Ad essi vengono offerte preziose occasioni di crescita culturale, sociale e morale. La presidenza del complesso è, attualmente, affidata a Danilo Azzolini che nell’organico figura anche come primo clarino in Si bemolle. I festeggiamenti per gli otto lustri (40 anni) di attività hanno preso l’avvio venerdì 29 e sabato 30 aprile con due serate di discoteca presso il mercato cerasicolo di Montecchia di Crosara. La manifestazione è proseguita domenica primo maggio alle 14.30 con una rassegna bandistica che ha visto presenti, oltre la banda “G. Verdi”, anche il gruppo bandistico di Peschiera del Garda e un complesso strumentale di Collepardo in provincia di Frosinone. Dopo la sfilata iniziale i tre complessi, partiti da altrettanti punti del paese si sono ordinatamente schierati nella piazza antistante il municipio per il suono dell’Inno nazionale. Sono quindi seguiti i concerti delle singole bande e, il concertone finale. Dopo l’immancabile scambio dei gagliardetti e dei prodotti locali, a ricordo della simpatica manifestazione e, in attesa di concretizzare gli scambi successivi, sono stati premiati i tre “magnifici” ultraquarantenni Vincenzo Magnabosco, Alessandro Gambaretto, Graziano Dal Cero. A giudicare dal pubblico presente che non ha lesinato applausi e incoraggiamenti, si è trattato di un bel pomeriggio musicale. L’appuntamento futuro? Ovviamente il mezzo secolo di vita! DELIO VICENTINI

Complimenti vivissimi da parte della redazione a: Federico Caminiti, Dottore in Lingue e Culture per il Commercio Internazionale presso l’Università degli studi di Verona, il 19 aprile 2011. Arianna Dusi, Dottoressa in Economia Aziendale presso l’Università degli studi di Verona, il 20 aprile 2011. Roberta Rivato, Dottoressa in Lingue e Culture per il Turismo presso l’Università degli studi di Verona, il 19 aprile 2011.

Un disegno per il Beato Giovanni Paolo II note con una tromba per ricordare Cari amici un’antica tradizione della città che venieccomi qua, vincitore del concorso di va così allertata in caso di attacco nemidisegno indetto dalla 36ª Montefortiana co. di Monteforte d’Alpone. Sono Jacopo Il giorno dopo ci siamo recati alle Zanchi e, come promesso, vorrei racconminiere di sale di Wieliczka. Sono patritarvi la bellissima esperienza che ho vismonio dell’UNESCO e visitandole ho suto qualche mese fa. capito il perché. Ci sono oltre 300 Km di Era il 14 aprile 2011 e, insieme ad gallerie che si snodano tra cave sotterraaltre undici persone, ho intrapreso un nee di salgemma. Ci sono laghi e grotte viaggio, durato cinque giorni, che mi ha oltre che a una Cappella scolpita nel salportato in Polonia e precisamente a gemma e decorata con sculture realizzaCracovia. Il tragitto in pullman è stato piuttosto lungo. È durato 15 ore, ma ho fatto subito amicizia con tutti i componenti della comitiva e con loro ho trascorso delle belle giornate. Arrivati a Cracovia, era notte fonda e così, dopo aver cenato siamo andati subito a letto. Eravamo stanchi, ma anche eccitati per quello che avremo visto nei giorni successivi. Infatti Il cardinale Stanislao Dziwisz con Jacopo. il mattino seguente siamo te con lo stesso materiale. stati ricevuti dal vicesindaco della città Nei giorni seguenti abbiamo visitato all’interno del palazzo municipale e poi il Santuario di Czestochowa, conosciuto dal Cardinale Stanislao Dziwisz, segreanche come il Santuario della Madonna tario personale di Papa Giovanni Paolo Nera. È uno dei più importanti centri di II. Non vi dico la grande emozione che culto cattolico in Polonia e in quei giorho provato salendo le scale dell’Arciveni era frequentato da numerosissimi stuscovado. Il pensiero che stavo percorrendenti che pregavano per avere un aiuto do i luoghi che erano stati del Santo dalla Madonna nel sostenere gli esami di Padre mi faceva accapponare la pelle. maturità che avrebbero avuto nei mesi Nello stesso tempo però, ogni stanza successivi. Poi abbiamo visitato il castelemanava pace e tranquillità, ti sembrava lo di Wawel che fu la residenza reale di quasi di essere a casa. Siamo stati accolSigismondo I. Gli interni sono magnifiti con grande familiarità e semplicità e ci e ottimamente conservati, sono ricchi solo dopo, ripensandoci, mi sono reso di arazzi, decorazioni e mobili risalenti conto a quale grande persona eravamo ai vari periodi storici di occupazione del stati vicini. castello. Poi il nostro programma è proseguito Infine l’ultimo giorno abbiamo visie, accompagnati da una guida polacca tato il Santuario di Santa Faustina Kowache però parlava molto bene la nostra ska che fu beatificata da Giovanni Paolo lingua, abbiamo visitato la città di II e Wadowice, il paese natale di Papa Cracovia. È un centro molto grande, ha Wojtyla. Purtroppo come tutte le belle una piazza immensa (grande quanto le cose, il nostro viaggio è terminato. Ho tre piazze del nostro paese messe insietrascorso giorni bellissimi e ho provato me), è circondata da bellissimi edifici e emozioni che sicuramente mi accompada un’ alta torre dove a ogni ora del dì e gneranno per tutta la vita. della notte una persona, rivolta verso i JACOPO quattro punti cardinali, suona alcune


L’ALPONE 6

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA dal Consiglio comunale

PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2011/2013

Bilancio annuale di previsione 2011 Entrate Titolo

Spese

Descrizione

Competenza

Titolo

Descrizione

Competenza

I

Entrate tributarie

€ 1.030.767,00

I

Spese correnti

€ 2.463.834,00

II

Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione Entrate extratributarie

€ 920.877,00

II

Conto in conto capitale

€ 6.853.600,00

Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti Totale entrate finali

€ 6.280.680,00

Entrate derivanti da accensione di prestiti

€ 616.000,00

Entrate da servizi per conto di terzi

€ 450.082,00

TOTALE

€ 10.103.648,00

III IV

V VI

testi a cura di DELIO VICENTINI

Quadro delle risorse disponibili Arco temporale di validità del programma

€ 784.554,00

TIPOLOGIE RISORSE

€ 9.037.566,00 III IV

Disponibilità Finanziaria Primo anno

Disponibilità Finanziaria Secondo Anno

Disponibilità Finanziaria Terzo Anno

Importo Totale

500.920,00

350.000,00

350.000,00

1.200.920,00

216.000,00

0,00

0,00

216.000,00

4.065.000,00

0,00

0,00

4.065.000,00

Entrate aventi destinazione vincolata per legge

Totale spese finali

€ 9.317.434,00

Spese per rimborso di prestiti

€ 693.052,00

Spese per servizi per conto di terzi

€ 450.082,00

Trasferimento di immobili ex art. 19, c. 5-ter L. n. 109/94

TOTALE

€ 10.460.568,00

Stanziamenti di bilancio

Entrate acquisite mediante contrazione di mutuo Entrate acquisite mediante apporti di capitali privati

0,00

0,00

0,00

0,00

500.000,00

600.000,00

500.000,00

1.600.000,00

Avanzo di amministrazione

€ 356.920,00

Disavanzo di amministrazione

Altro

0,00

0,00

0,00

0,00

TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE

€ 10.460.568,00

TOTALE COMPLESSIVO SPESE

€ 10.460.568,00

Totali

5.281.920,00

950.000,00

850.000,00

7.081.920,00

ed i relativi risultati differenziali: Competenza

RISULTATI DIFFERENZIALI

Articolazione della copertura finanziaria

NOTE SUGLI EQUILIBRI

A) Equilibrio economico-finanziario € 2.756.886,00

Entrate titolo I-II-III (+) Spese correnti (-) Differenza

€ 2.463.834,00 N. progr. (1)

€ 293.052,00

Quote di capitali di amm.to mutui (-) Differenza

CODICE ISTAT

Cod. Int. Amm.ne (2)

Reg.

€ 293.052,00

=========

Prov. Com.

Tipologia (3)

Categoria (3)

1

005

023

070

09

A04 39

2

005

023

070

08

A06 90

3

005

023

070

01

A03 06

dalla Giunta comunale

4

005

023

070

01

A03 16

5

005

023

070

01

A03 16

Contenimento della spesa

6

005

023

070

01

A03 99

7

005

023

070

07

A05 09

8

005

023

070

01

A03 16

€ 0,00

Allo scopo di contenere determinate tipologie di spesa rispetto all’esercizio finanziario 2009 sono state praticate le riduzioni percentuali risultanti dal prospetto sotto riportato:

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Cessione immobili

STIMA DEI COSTI DI PROGRAMMA Primo Anno

Zona Industriale ed Artigianale Loc. Boarie 500.000,00 Allargamento Ponte Mangano 360.000,00 Campo fotovoltaico 2.200.000,00 Loc. Belui Impianti fotovoltaici 480.000,00 Edifici comunali Impianti fotovoltaici 740.000,00 Impianti sportivi Illuminazione contrade 220.000,00 Manutenzione e ampliamento cimiteri comunali Impianti fotovoltaici 425.000,00 Edifici scolastici

Secondo

Terzo Anno

Totale

500.000,00

500.00,00

1.500.000,00

N

0,00

360.000,00

N

0,00

2.200.000,00

N

2.200.000,00

99

480.000,00

N

480.000,00

99

740.000,00

N

740.000,00

99

220.000,00

N

220.000,00

99

100.000,00

N

0,00

425.000,00

N

425.000,00

100.000,00

9

005

023

070

08

A01 01

Arredo Urbano

150.000,00

S/N (4)

Apporto di capitale privato Tipologia Importo (5)

150.000,00

300.000,00

N

0,00

Art. 6 c.

Disponibilità Finanziaria Primo anno

Importo 2009

% di riduzione

Limite 2011 e succ.

Risparmio

10

005

023

070

07

A05 08

Edilizia scolastica

100.000,00

100.000,00

200.000,00

N

0,0

7

Studi e incarichi di consulenza

0

80%

0

0

11

005

023

070

07

A01 01

Bitumature varie

100.000,00

100.000,00

200.000,00

N.

0,00

8

Relazioni pubbliche, mostre, pubblicità e rappresentanza

874,30

80%

174,86

0

14

005

023

070

07

A01 01

Sistemazione frane

356.920,00

356.920,00

N.

Totale

5.281.920,00

950.000,00

850.000,00

Bookman Bookman Bookman Bookman Bookman 9

Sponsorizzazioni

0

100%

0

0

12

Missioni

1.790,28

50%

895,14

895,14

13

Formazione

0

50%

0

0

14

Acquisto di autovettura

0

20%

0

0

14

Acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi

Bookman

TOTALE

6.569,21

20%

3.123,70 4.193,70

780,93 2.375,51

(Delibera n. 13 del 25.03.2011)

Codice unico intervento CUI (2)

_ _ _

Attività ecologiche Da alcuni anni si sono consolidate, anche con l’apporto finanziario della Provincia, varie iniziative ecologiche – raccolta differenziata dei rifiuti, corretto uso dell’energia e dei materiali, conoscenza dei processi fondamentali di mantenimento della vita come i cicli dell’acqua e dell’aria, rispetto degli equilibri degli ambienti naturali – aventi come obiettivo di fondo l’educazione della popolazione e, in particolare, delle giovani generazioni. Un concreto aiuto è stato riconosciuto a favore del locale Istituto comprensivo che ha organizzato alcune specifiche

iniziative didattiche volte alla sensibilizzazione degli alunni verso le problematiche inerenti il tema dell’ecologia. Per facilitare il compito ogni famiglia dovrà fare uso di un apposito “riciclometro” fornito gratuitamente a cura dell’amministrazione comunale. La provincia, da parte sua, ha già segnalato la propria disponibilità a contribuire fino al 90% della spesa sostenuta dalle amministrazioni comunali e fino ad una concorrenza massima di 0,52 euro per abitante. (Delibera n. 25 del 3 marzo 2011)

Conferma tariffe servizi Allo scopo di contribuire al contenimento della spesa vengono confermate, per l’esercizio finanziario 201 i le seguenti tariffe per servizi a domanda individuale gestiti dal comune: a) servizio di trasporto scolastico: • € 260,00= per un figlio; • € 500,00= per due figli; • esenzione per terzo figlio; b) contributi a fondo perduto per gli allacci al metanodotto: • utenze domestiche: € 1.000,00= • utenze commerciali, artigianali: € 1.500,00=

0,00 4.065.000,00

Elenco annuale Cod. Int. Amm.ne (1)

3.904,63

99

_ _

_ _ _

Descrizione intervento

Zona Industriale ed Artigianale Loc. Boarie Allargamento Ponte Loc. Mangano Campo fotovoltaico Loc. Belui Impianti fotovoltaici Edifici comunali Impianti Fotovoltaici Impianti sportivi Illuminazione Contrade Impianti fotovoltaici edifici Scolastici Sistemazione Frane

Responsabile del procedimento Nome

Cognome

Importo annualità

Importo totale intervento

Maurizio

Bacco

500.000,00

Maurizio

Bacco

360.000,00

360.000,00

Maurizio

Bacco

Maurizio

Finalità (3)

Stato progettazione approvata (5)

Priorità (4)

Trim/Anno inizio lavori

Trim/Anno fine lavori

S

S

3

SC

4°/2011

2°/2013

CPA

S

S

1

PD

1°/2011

3°/2011

2.200.000,00

2.200.000,00 AMB

S

S

1

PP

1°/2011

3°/2011

Bacco

480.000,00

480.000,00

AMB

S

S

1

PP

1°/2011

2°/2011

Maurizio

Bacco

740.000,00

740.000,00

AMB

S

S

1

SF

1°/2011

3°/2011

Maurizio

Bacco

220.000,00

220.000,00

AMB

S

S

1

SF

2°/2011

3°/2011

425.000,00

425.000,00

N

N

Bacco

356.920,00

356.920,00

S

S

1

SF

2°/2011

3°/2011

TOTALE

5.281.920,00

Maurizio

1.500.000,00 COP

Conformità Urb Amb (S/N) (S/N)

CPA

(Delibera n. 13 del 25.03.2011) • utenze industriali: € 2.500,00= d) illuminazione votiva: Abbonamenti: 1 luce € 15,00 2 luci 25,00 3 luci 36,00 ogni luce in più € 12,00 tombe famiglia o gentilizie € 20,00 Allacciamenti: 1 luce € 23,00 2 luci 38,00 3 luci 50,00 ogni luce in più € 17,00 tombe famiglia o gentilizie € 38,00 (Delibera n. 21 del 24 febbraio 2011)

€ € di

ESTATE ILARIONESE - presso corte Boarie -

€ € di

VENERDÌ 26 ORE 21.00

“Le Fontanelle”

“Gli Ilarionesi raccontano la loro Storia”

DOMENICA 28 ORE 21.00

SABATO 27 ORE 21.00

Serata danzante con l’orchestra “La casa del Sole”

Serata di canti e balli con il coro


L’ALPONE 7

Nuova sede per la protezione civile La nuova sede per la Protezione civile è ormai in dirittura di arrivo con una spesa globale di 570.000 euro, dei quali 420.000 per l’acquisto di un immobile preesistente - da finanziare mediante mutuo contratto con un istituto di credito e 150.000 euro per lavori di ristrutturazione a carico della Regione Veneto. Per il dettaglio delle spese si rinvia al prospetto sotto riportato. A) Importo Lavori a base d’asta € 117.594,35 Al) Importo dei lavori non soggetto a ribasso € 3.738,87 A2) Importo dei lavori soggetto a ribasso d’asta € 113.855,48 B) Somme a disposizione Bl) I.V.A. 10 % su importo a base d’asta € 11.759,43 B2) I.V.A. 20 % su spese tecniche € 3.349,40 B3) Spese progettazione, coord. sicurezza, € 15.080,00 direzione e contabilità B4) Oneri di collaudo opere strutturali € 1.666,60 B4) Somme di cui all’ art. 92 D.Lgs. 16312006 € 459,09 B5) Spese per acquisto immobile € 420.000,00 B8) Imprevisti ed arrotondamenti € 91,13 Totale somme a disposizione € 452.405,65 TOTALE COMPLESSIVO € 570.000.00 (Delibera n. 28 del 10 marzo 2011)

Segue da pag. 3

Buon compleanno Italia ... ancora i ragazzi sapere da dove veniamo, ma anche dove siamo e dove andremo. Gloria Tezza Il giorno 16 aprile ci siamo riuniti in piazza a festeggiare la gloriosa storia del nostro paese iniziata in un giorno di marzo. Mi si è stretto il cuore quando ho visto tutti noi ragazzi “dentro l’Italia” disegnata dalla professoressa Bevilacqua. Le poesie che sono state recitate dai ragazzi delle elementari sono state molto intense e mi hanno fatto capire che l’Italia è stata costruita da persone che non hanno esitato a sacrificare la loro vita per essa. Un’altra cosa che ho imparato è che in Italia non ci devono essere differenze e si devono accogliere le persone che vengono nel nostro paese perché dobbiamo ricordarci che anche noi Italiani siamo stati emigranti. Diego Maporti La giornata si è aperta con la festa al mattino, quando tutti i giovani scolari di San Giovanni Ilarione hanno riempito l’Italia disegnata sul piazzale della Chiesa. Noi ragazzi delle Medie, colorati di verde, abbiamo donato un pezzo di noi stessi per formare una piccola parte della bandiera nazionale che da sempre ci tiene uniti. Durante la festa, svoltasi alla sera, ero un po’ timido quando toccava a me suonare il flauto o cantare, però, nello stesso tempo, mi sentivo orgoglioso di essere Italiano, perché era come se festeggiassi il mio centocinquantesimo compleanno! Nicola Agresti Alla sera, abbiamo commemorato i centocinquant’anni di storia italiana, ripercorrendone le tappe più importanti. Io dovevo presentare ed è stato un vero onore perché era come se dovessi narrare la storia di ognuno di noi, la nostra storia, quella che come popolo italiano abbiamo vissuto e che rivivremo sempre. Beatrice Vanzo Il momento più significativo è stato quando abbiamo lasciato andare in cielo i palloncini in aria, i tre colori si sono amalgamati come nella bandiera. Alla sera, mi hanno colpito tutti i brani perché i ragazzi li leggevano con molta espressione e certi mi hanno commosso perché erano veramente forti. Nicole Mainente Secondo me, la celebrazione dell’Unità d’Italia è stata un evento bellissimo perché in questo modo tutti noi Italiani ci siamo sentiti ancora più uniti e pieni di gioia. Ambrosi Paolo La mattina del 16 aprile sono arrivata a scuola, come al solito, ma c’era qualcosa di diverso nell’aria. Tutti i ragazzi parlavano, ridevano ... e tutta la scuola era colorata di verde, bianco e rosso. Sì, c’erano solo quei tre semplici colori con dietro una grande storia. In quel giorno, abbiamo occupato tutta l’Italia con orgoglio e felicità, e quando i nostri palloncini hanno toccato il cielo è partito un applauso. In quel breve momento, ho capito quanto sia bello essere italiana! Jessica Confente Un giorno speciale, un giorno memorabile! Come si fa a dimenticare quelle centinaia di palloncini che ognuno di noi ha lanciato per festeggiare l’unità! Paolo Arvotti Al grido d’amore rivolto all’Italia, abbiamo liberato tanti palloncini verdi, bianchi e rossi che hanno colorato il cielo azzurro rendendolo partecipe della gioia sulla Terra. In quel momento, mi sono sentita davvero italiana, come se fossimo tornati indietro nel tempo quando la patria era sacra. Ho avvertito il dovere di festeggiare il mio paese che era, è e sarà sempre un luogo dove il passare del tempo non cancellerà mai le origini. Ilenia Sartori Era bellissimo, c’era quasi tutto il mio paese riunito assieme che era molto felice. Ad un certo punto il sindaco ha fatto un bel

discorso su cosa significa stare uniti sotto un’unica bandiera. Marta Bevilacqua Ero molto agitato all’idea di salire sul palco, ma quando sono salita mi sono rilassato e ho cominciato a suonare prima “Mamma mia dammi cento lire”, poi “O bella ciao” e “La bandiera dei tre colori”. La gente ci applaudiva ed io capivo che era andato tutto bene e che non avevamo fatto errori con le note. Alberto Bevilacqua In quella mattinata del 16 aprile mi sono divertita a stare in compagnia ed ero felice di festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia assieme alle persone del mio paese che rare volte si trovano davanti alle telecamere della TV, ma per questo evento ne è valsa la pena. Giorgia Camponogara Il momento più bello della mattinata è stato l’alzabandiera e la frase: “per onorare l’Italia tutti in piedi a cantare l’inno nazionale”. Poi tutta la folla, compresi i bambini cantavano orgogliosi “Fratelli d’Italia” scritto da Mameli. Subito dopo l’inno tutti i palloncini rossi, bianchi e verdi volarono sopra il nitido cielo azzurro di quella mattina. Uno spettacolo meraviglioso, anzi unico! Silvia Ramazzin Quando ho visto tutti i palloncini nel cielo mi ha cominciato a battere il cuore dall’emozione perché l’Unità d’Italia si festeggia solo dopo cinquant’anni. Andrea Santacà È stata una giornata davvero da ricordare. Una giornata importante perché penso che pochi paesi in tutta Italia abbiano celebrato una cerimonia così. Alla mattina è perfino venuta la TV di Telenuovo. Simone Fusa È stato molto speciale entrare “nell’Italia” della piazza della Chiesa e credo che in quel momento ogni ragazzo o bambino si sia sentito un pezzo del nostro Paese ... Alla sera ci siamo trovati in teatro per fare tutti assieme un tuffo nella storia. È stato molto bello sapere come lavoravano una volta attraverso poesie e canzoni. Francesca Fusa Questa giornata non me la dimenticherò mai perché è stata un’esperienza molto bella che fa ricordare a tutti che la storia del nostro paese è molto lunga. Simone Pozza L’Unità d’Italia: 21 marzo 1861. Una data importante perché ha segnato l'inizio di una nuova era per gli italiani. Infatti noi abbiamo imparato a vivere pacificamente gli uni con gli altri e a combattere nemici comuni oppure ad aiutare il nostro vicino o lontano che sia a crescere ... L’Italia è la nostra casa, dobbiamo proteggerla e aiutarla, per aumentare il suo prestigio in tutti i campi. Perciò il 16 aprile 2011, 150 anni dopo in molti ci siamo riuniti e abbiamo festeggiato. Un’esperienza unica vista con gli occhi di un ragazzo che forse rimane immutata anche attraverso gli occhi di un adulto o di un vecchio ... Una mattinata

Servizi e concessioni cimiteriali Le tariffe dei servizi cimiteriali per l’anno 2011 risultano dalla seguente tabella. Per ulteriori dettagli i cittadini interessati si possono rivolgere agli uffici competenti. Loculi Cimiteriali (deliberazione G.C. n. 55 del 6.05.2008 – Deliberazione G.C. 5 del 27.01.2009 – Deliberazione G.C. n. 40 del 8.04.2010): a) Piano terra e piano primo Capoluogo e Cattignano: 1ª Fila € 2.196,50 2ª Fila € 2.316,10 3ª Fila € 2.196,50 4ª Fila € 1.781,35 5ª Fila € 1.484,65 b) Piano interrato Capoluogo: 1ª Fila € 1.033,00 2ª Fila € 1.136,00 3ª Fila € 1.033,00 Piano interrato Cattignano: 1ª Fila € 620,00 2ª Fila € 723,00 Cellette Ossario: a) Cimitero Capoluogo: Loculo con 4 posti ossario € 20,66 Tombe di Famiglia (deliberazione G.C. n. 6 del 14.1.2003): a) Cimitero Capoluogo: € 11.362,05 Tombe Terranee (deliberazione C. C. n. 312 del 29.9.1989): a) Cimiteri Capoluogo e Cattignano: (mt. 1,00x2,5 oppure mt. 2x2,5): 1ª Fila al mq € 103,29 2ª Fila al mq € 77,47 Area per Tombe Gentilizie (deliberazione C. C. n. 312 del 29.9.1989): a) Cimitero Capoluogo: al mq € 258,23 b) Cimitero Cattignano: al mq € 206,58

SERVIZI CIMITERIALI (deliberazioni G. C. n. 55 del 6.5.2008 e n. 23.09.2008)

SERVIZI

TARIFFE

TRASPORTI FUNEBRI trasporti nell’ambito del comune trasporti provenienti da altri comuni trasporti per altri comuni

€ 45,00 € 15,00 € 10,00

SERVIZI CIMITERIALI RICHIESTI DAI PRIVATI inumazione salma ordinaria dispersione delle ceneri nel cinerario comune deposito delle ossa in ossario comune tumulazione feretro in loculo individuale (compresa chiusura del loculo) tumulazione feretro in tomba di famiglia esclusa chiusura del singolo loculo tumulazione feretro in tomba di famiglia con chisura del singolo loculo

€ 150,00 gratuita gratuita € 70,00 € 100,00 € 160,00

LOCULO COMUNALE (PER OGNI SALMA, A SEMESTRE O FRAZIONE DI SEMESTRE)

€ 60,00

TUMULAZIONE PROVVISORIA DI CASSETTE OSSARIO O € 10,00 URNE OSSARIO O URNE CINERARIE IN TOMBA, LOCULO, CELLA OSSARIO O NICCHIA CINERARIA COMUNALE (PER OGNUNA, A SEMESTRE O FRAZIONE DI SEMESTRE) APERTURA DI LOCULO PER ISPEZIONE

€ 120,00

APERTURA TOMBA DI FAMIGLIA PER ISPEZIONE

€ 120,00

APERTURA DI CELLE OSSARIO O NICCHIA CINERARIA PER ISPEZIONE

€ 50,00

POSA LAPIDE PER ADULTI

€ 100,00

POSA LAPIDE PER BAMBINI (di età superiore a 14 anni)

€ 20,00

TARIFFA ORARIA DEL PERSONALE COMUNALE PER SERVIZI DIVERSI DA QUELLI SOPRA INDICATI

€ 25,00

(Delibera n. 12 del 24 febbraio 2011)

Tariffa rifiuti anno 2011 CLASSE

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

COEFFICIENTI

DESCRIZIONE Utenze Domestiche 1 componente Utenze Domestiche 2 componenti Utenze Domestiche 3 componenti Utenze Domestiche 4 componenti Utenze Domestiche 5 componenti Utenze Domestiche 6 componenti Musei, biblioteche, scuole, associazioni, palestre, luoghi di culto Cinematografi e teatri Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta Campeggi, distributori, impianti sportivi Stabilimenti balneari Esposizioni, autosaloni Alberghi con ristorante Alberghi senza ristorante Case di cura e di riposo Ospedali Uffici, agenzie, studi professionali, ambulatori medici, dentisti Banche e istituti di credito Negozi di abbigliamento, calzature, libreria, cartolerie, ferramenta, ecc. Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze Negozi particolari qual filatelia, tende e tessuti, tappeti, antiquariato Banchi di mercato beni durevoli Attività artigianali tipo botteghe: parrucchieri, barbieri, estetiste Attività artigianali tipo botteghe: falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti Carrozzerie, autofficine, elettrauto Attività industriali con capannoni di produzione Attività artigianali di produzione beni specifici Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub Mense, birrerie, amburgherie Bar, caffé, pasticcerie Supermercati, generi alimentari, macellerie, salumi e formaggi Plurilicenze alimentari e/o miste Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio Ipermercati di generi misti Banchi di mercato generi alimentari Discoteche, night club

KA

KB

0,80 0,94 1,05 1,14 1,23 1,30

0,60 1,40 1,80 2,20 2,90 3,40

KC

0,40 0,30 0,51 0,76 0,38 0,34 1,20 0,95 1,00 1,07 1,07 0,55 0,99 1,11 0,60 1,09 1,09 0,82 1,09 0,38 0,55 5,57 4,85 3,96 2,02 1,54 7,17 1,56 3,50 1,04

TARIFFA KD

PARTE FISSA AL MQ.

PARTE VARIABILE A FAMIGLIA

3,28 2,50 4,20 6,25 3,10 2,82 9,85 7,76 8,20 8,81 8,78 4,50 8,15 9,08 4,92 8,90 8,95 6,76 8,95 3,13 4,50 45,67 39,78 32,44 16,55 12,60 58,76 12,82 28,70 8,56

€ 0,102 € 0,119 € 0,133 € 0,145 € 0,155 € 0,165 € 0,117 € 0,088 € 0,151 € 0,224 € 0,113 € 0,100 € 0,354 € 0,281 € 0,295 € 0,314 € 0,314 € 0,162 € 0,292 € 0,327 € 0,177 € 0,370 € 0,321 € 0,241 € 0,321 € 0,113 € 0,162 € 1,643 € 1,430 € 1,167 € 0,595 € 0,454 € 2,115 € 0,461 € 1,032 € 0,307

€ 34,638 € 80,817 € 103,901 € 126,997 € 167,411 € 196,272 € 0,561 € 0,427 € 0,718 € 1,070 € 0,529 € 0,483 € 1,683 € 1,326 € 1,402 € 1,507 € 1,502 € 0,769 € 1,393 € 1,552 € 0,841 € 1,473 € 1,530 € 1,155 € 1,530 € 0,534 € 0,769 € 7,806 € 6,800 € 5,545 € 2,829 € 2,153 € 10,043 € 2,191 € 4,906 € 1,463

TOT. TARIFFA al mq.

€ 0,678 € 0,515 € 0,869 € 1,294 € 0,642 € 0,583 € 2,037 € 1,607 € 1,697 € 1,821 € 1,816 € 0,931 € 1,685 € 1,879 € 1,018 € 1,843 € 1,851 € 1,396 € 1,851 € 0,647 € 0,931 € 9,449 € 8,230 € 6,712 € 3,424 € 2,607 € 12,158 € 2,652 € 5,938 € 1,770

(Allegato alla Delibera n. 135 del 25.03.2011)

straordinaria all’insegna dei ricordi collettivi tramandati dai nostri precedessori e fatto anche per fare onore a chi ha saputo donare la propria vita con lo scopo di aiutare lo stato italiano a sentirsi unito e sempre più forte sotto un’unica bandiera. Enrico Sartori Alla fine abbiamo lanciato in aria i palloncini e proprio in quel momento ho sentito ed ho visto quante persone eravamo. Chiara Dusi Tutto iniziò con molta calma e tutti erano in silenzio perché volevamo sentire i discorsi. Poi noi giovani ci siamo alIl gruppo dei “pittori” con la prof. A. Bevilacqua.

zati per cantare l’inno nazionale italiano; avevo il cuore in gola però poi tutto passò. La frase che vorrei dire è “W l’Italia”, lo stato più bello che c’è però non ho mai il coraggio di dirlo perché sono timida. Giada Beltrame Il giorno dell’Unità d’italia è stato memorabile perché l’Italia era da 150 anni unita. Guerra, povertà, carestie non sono riuscite a dividerla, siamo stati sempre uniti ... Feste, regali tutti formati dal verde, bianco e rosso, i colori della nostra bandiera tricolore; questo ed altro per farci ricordare questi momenti della storia perché non si dimenticheranno e non lo vorremmo perché questa è la vera storia del nostro paese e dovremo ricordarla. Unita oggi, unita per sempre. Aurora Colognato Nella mattinata abbiamo ascoltato molti discorsi patriottici sull’Italia, ma i bambini della scuola elementare hanno recitato delle poesie scritte da loro che hanno fatto capire che sono i bambini il futuro dell’Italia. Poi abbiamo intonato l’inno nazionale. Questo momento è stato molto bello perché si è potuto cantare assieme ai compaesani e ho capito come un paese può stare unito con un

canto popolare. Quindi un inno può far tenere assieme anche una nazione, l’Italia, che ha modi di pensare diversi ma che può cercare di convivere pacificamente. Ilaria Sartori Tutti assieme siamo partiti dalla scuola media per arrivare davanti alla chiesa dove ci accoglieva un’italia tricolore disegnata sul piazzale. Che emozione quando l’ho vista. Era proprio bellissima ... in quel momento mi sono tremate le gambe perché mi sono venute in mente tutte quelle persone che hanno combattuto per ottenere l’unità. Dopo il momento dei discorsi delle autorità, è arrivata l’ora dell’inno cantato da tutti gli alunni. Che brividi! Non ho mai vissuto un momento del genere. C’è stato un attimo in cui ho sentito nel cuore la vicinanza di tutte le persone che erano lì a ricordare i 150 anni. Pensavo che dopo tutto questo le emozioni fossero finite. Invece, con l’inaugurazione della mostra dedicata alla festa, io e i miei compagni ci siamo veramente sentiti importanti: a noi delle terze è stato affidato il compito di tagliare il nastro che ha rappresentato per me la fine della divisione dell’Italia. Sofia Confente


L’ALPONE 8

DAL CENTRO AIUTO VITA È di Vibo Valentina la mamma adottata ad aprile dal CAV con un nuovo Progetto Gemma, grazie alle offerte raccolte nella XXXIII Giornata per la vita nelle parrocchie del vicariato di Montecchia e a Vestenanova. Un sentito grazie va alle persone che a febbraio hanno acquistato le primule ed hanno permesso a questa mamma di “tenere” il proprio figlio. Il consiglio di amministrazione del Banco Alimentare del veneto ha accolto la nostra domanda e da aprile, con l’automezzo del Comune di S. Giovanni Ilarione, Ermanno Lovato, responsabile della consegna e Vittorio Colognato autista, si recano ogni secondo giovedì del mese in via Torricelli a Verona a ritirare quanto il banco Alimentare ci ha destinato. Sono parecchi quintali di generi alimentari provenienti dalla U.E. e dalle

Collette e che per il centro costituiscono una vera provvidenza. Ancora grazie ad Ermanno e a Vittorio, collaboratori molto generosi. Dagli indumenti usati raccolti a maggio nella casa Trevisan si sono realizzati fondi che serviranno a finanziare piccoli progetti sostegno per le famiglie bisognose che ci chiedono aiuto. A luglio, come già da alcuni anni, nella Casa della Dottrina di Santa Caterina in Villa, ci sarà il doposcuola gratuito per i bambini della scuola primaria, tenuto da studenti di 3ª media e delle superiori. Le iscrizioni si prendono nella sede del centro, da giugno, il martedì dalle 9 alle 11. Infine, c’è continua richiesta di lettini; chi ne avesse e non li usasse più al centro sono sempre bene accetti.

MILAN CLUB IN FESTA Grandi festeggiamenti al Milan Club "Franco Baresi" di San Giovanni Ilarione lo scorso 23 maggio, quando ha celebrato il ventennale della sua fondazione che corrisponde anche con la conquista del diciottesimo scudetto. Per l'occasione i tifosi rossoneri hanno avuto il privilegio di ospitare a San Giovanni Ilarione proprio Franco Baresi, uomo simbolo del Milan al quale appunto 20 anni fa è stato intitolato il sodalizio, accompagnato nell'occasione da altri tre ex calciatori del Milan: Angelo Colombo, Angelo Anquilletti e Giorgio Biasiolo. Accolti con grande entusiasmo in piazza del Popolo, si sono poi recati tutti in un ristorante del luogo per una grande festa conviviale, durante la quale hanno rilasciato qualche migliaio di autografi. Prima di andarsene ci hanno fatto la promessa che ritorneranno ancora a farci visita!

Franco Baresi attorniato dai soci del locale “Milan Club”.

OMAR VANZO, un 20enne di oggi ... Omar Vanzo è figlio di Raffaele e Bertilla, abita a San Giovanni Ilarione da sempre, anche se da qualche anno è spesso in giro per palestre, scuole e teatri italiani dove si esibisce in quella che e’ diventata la sua più grande passione: la danza. Ha iniziato nel 2003, alternando alle partite di calcio le lezioni presso la scuola Energy Studio dove ha studiato danza moderna e hip hop. Partecipa in seguito a vari stages specializzandosi in house,poppin, lockin e modem dance

con maestri di fama internazionale quali Kris (docente di danza presso “Amici” su Canale 5), Aziz, Dominique Lesdema, Bruno Collinet, Gus Bembery e molti altri. Entrato nella compagnia di hip hop “Black Devils” partecipa a vari concorsi in tutto il territorio italiano e inizia lo studio dellà break dance; nel 2010 porta gli allievi dell’Energy Studio che frequentano i suoi corsi ad esibirsi alla ras-

GRUPPO SPELEOLOGICO MONTECCHIA ne di Roverè Veronese, unica grotta GSM, acronimo di Gruppo Speleoturistica del Veronese. logico Montecchia, sconosciuto a molti Non posso infine non citare la ma attivo dal 1972, fondato da amici che famosa, la celeberrima ed impressiovolevano scoprire le meraviglie delle nante Spluga della Preta, grotta che si cavità sotterranee. Il Gruppo negli anni apre sul Corno d’Aquilio profonda si è ingrandito, ha accolto nuovi soci, 875 m, il cui pozzo iniziale a forma di donne e uomini, giovani e meno giovani, campana misura 13l m! Nell’ultima ma in tutti si accomuna lo spirito di apfoto propongo una immagine del partenere ad un Gruppo, dove quello che primo pozzo scattata durante una conta è divertirsi in armonia. discesa in Preta nel 2009. La luce Il GSM ha come scopo la promulgabianca e intensa che si vede in alto zione dell’attività speleologica in geneAllievi e istruttori in palestra ai Montanella foto è quella del sole che penetra rale, sia essa di carattere culturale sia di nari, Vestenanova. all’interno, mentre la luce rossa altro carattere tecnico-sportivo. A questo proposito il GSM propone ogni anno un corda gli allievi durante i primi allenaCorso di speleologia di 1° livello rivolto menti, accompagnati dagli istruttori, a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al presso la palestra ai Montanari, ricavata mondo sotterraneo. Lo scopo del Corso da una ex cava di marmo che fornì tra non è quello di formare degli speleologi l’altro il materiale per la costruzione provetti, figure che del resto non esistodella chiesa di Vestenanova. no, bensì di far capire a chi volesse dare Dopo l’attività propedeutica in paleun’occhiata sottoterra, che bisogna ustra si va finalmente in grotta! sare i materiali adatti e seguire procedimenti rigorosi e consolidati dalla pratica per poter visitare le grotte piacevolmente e con la massima sicurezza. Il corso comprende Due speleologi durante la discesa 5 lezioni teoriche i cui argomenti del primo pozzo nella Spluga principali sono: geologia e carsidella Preta. smo, nodi e progressione in grotta, non è che il riflesso delle lampade a cartenuta meccanica dei materiali speburo sulle pareti bagnate della grotta. leo-alpinistici, rilievo e fotografia Concludo riportando un’impressione in grotta, primo intervento e socdi Luca, uno degli allievi di questo corso: corso in grotta, biospeleologia. Si «Speleo x caso, sì perché mai avrei detto aggiungono due uscite pratiche in o pensato di riuscire, un giorno, ad infipalestra all’aperto e tre uscite in larmi in certi posti nascosti conosciuti grotta. come Grotte. La Grotta, una stanza sotAnche quest’anno si è svolto il terranea, nascosta agli occhi degli uominostro 21° corso di primo livello ni per milioni di anni. Alla mia prima con 5 allievi, tre maschi e due femescursione mi sono detto “perché mai mine. Gli allievi sono seguiti in non conoscevo l’esistenza di gruppi ogni uscita da un Istruttore di come il G.S.M che ti insegnano con pasTecnica speleologica riconosciuto e sione le tecniche adatte per riuscire a iscritto alla SSI (Società Speleolovedere tale spettacolo?”. Un’esperienza gica Italiana). Durante le prime In alto: allievi e istruttori nella sala finale che consiglio caldamente a chi cerca un uscite in palestra vengono spiegate alla Noé, Trieste. po’ di adrenalina, perché andare in quele tecniche di progressione in grotRitratto di gruppo in una sala della grotste grotte non è solo camminare o, strita con utilizzo delle corde speleo e ta di Lesi, Verona. sciare tra le rocce a metri e metri sottodei rispettivi strumenti. Qualche terra, ma é anche appendersi ad una speleo senior ricorderà sicuramente Nella Foto 2 si vedono gli allievi e gli corda a 60 metri nel vuoto ... Infine mi la propria diffidenza mostrata verso le istruttori durante una uscita di quest’ansono divertito un mondo grazie anche, prime corde speleo, apparse intono al no nella grotta Noé nel Carso Triestino. anzi soprattutto, alla grande compagnia 1978, ma che da lì a poco avrebbero sopLa Foto 3 è stata scattata durante il corso e amicizia di questo gruppo di speleo un piantato e sepolto le mitiche, ma pesanti 2009 nella grotta di Lesi a Bosco po’ pazzo quale è il G.S.M.». scomode e alquanto pericolose scalette a Chiesanuova (Vr). Ed un’altra bella frase di Manuel, il pioli in acciaio e alluminio!! Oggi i maNella foto 4 si vedono tre allievi in basso quale mi dice: «una delle teriali sempre più performanti permettocircondati da splendide colonne alte belle cose che ho sentito no di percorrere grandi profondità con 6 metri, e sopra nel corso èche nella vita un peso molto contenuto e in massima alle loro teste un speleologica la fretta non sicurezza. istruttore; la grotserve e la puntualità non Tornando al corso diciamo che alta è la Nemez e si sa da fare, perché si sa l’allievo, pagando una quota di iscriziotrova sul Carso quando si parte ma non si ne iniziale, viene fornita tutta la struTriestino. sa quando si torna, si sa mentazione necessaria per svolgere l’atMa le grotte solo dove si va, e non si tività in piena sicurezza e gli viene data non si trovano sovede l’ora di arrivare». la possibilità di usufruime durante l’anlo a Trieste! AnSpero, caro lettore, no del corso. L’allievo è assicurato, trache nella nostra di non averti annoiato mite l’assicurazione SSI (Società Spes p l e n d i d a con le mie parole ma al leologica Italiana) obbligatoria per tutti Lessinia si trovano contrario di aver stimoche è compresa nella quota di iscrizione. numerose cavità Allievi del 21° lato in te la curiosità di Ecco alcune foto significative e rappremolto interessanti. corso 2011 circondati da splen- scoprire il mondo spesentative delle attività che si svolgono Ricordo fra tutte la dide colonne e stalattiti nella leologico. durante il corso. grotta di Monte grotta Nemez, Trieste. EMANUELE POZZA Nella Foto 1 si vedono appesi in Capriolo, in comu-

step by step segna veronese “I colori della danza” nella splendida cornice del Teatro Romano. Ultima grande soddisfazione essere entrato nella prestigiosa compagnia “Oxigen” del coreografo Vladimir lbragimov con il quale il 5 Maggio ha debuttato al Teatro Nuovo di Verona nello spettacolo “I Dream” dove ha riscosso notevole successo personale. Debora Ferrato, coreografa e insegnante di danza moderna e classica, ex assistente di Mauro Astolfi, lo ha preso da qualche mese nella sua scuola per dargli una preparazione completa e permettergli di crescere artisticamente al fine di entrare al più presto nel mondo della danza come professionista. Auguriamo a questo giovane di poter realizzare i suoi sogni restando il ragazzo semplice che tutti noi conosciamo.

Anche quest’anno l’Associazione Sportiva Dilettantistica Energy Studio, di San Giovanni Ilarione, ha organizzato uno spettacolo di danza che avrà luogo sabato 18 Giugno alle ore 21.00 presso la Sala della Comunità di Montecchia di Crosara, con il patrocinio del Comune, Assessorato allo Sport e Pro Loco. L’evento è a favore di Action Aid, una delle principali associazioni per le adozioni a distanza e gli aiuti umanitari

ai popoli che lottano contro la povertà, le carestie e le malattie in tutto il mondo. L’ingresso alla serata è gratuito; i posti numerati verranno garantiti con gli inviti che ognuno potrà ritirare presso Energy Studio, in Via degli Alpini n. 7/9 a San Giovanni Ilarione, nei giorni: mercoledi 15 Giugno ore 10.30/13.00 e ore 16.30/19.30 e giovedì 16 Giugno ore 10.00/13.00. Negli stessi orari verranno raccolte le offerte libere per l’adozione a distanza di due bambini: Nowad, 8 anni, dello Zambia e Lara, 10 anni, di Bahia, Brasile. Lo spettacolo vedrà l’esibizione degli allievi dei corsi di danza moderna, hip hop e musical tenuti dai maestri Federico Gallo, Omar Vanzo ed Enzo Forleo con la partecipazione di graditi ospiti. ENERGY STUDIO

Una nuova croce per il “Monte Croseta”.


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NON ASPETTARE ... DIVENTA DONATORE DI MIDOLLO OSSEO Ciao a tutti sono la cugina di Claudio Dalla Benetta; purtroppo quando si sente parlare di una malattia grave come la leucemia, si pensa sempre che questa non possa colpire te o le persone che ami ... Spesso nella vita ti trovi ad affrontare situazioni che non ti aspetteresti mai di dover vivere ... perdere qualcuno a cui voi bene. Certo, poi la vita va avanti ma non è più quella di prima, ti porti dentro un vuoto che, non poi colmare con niente. Lavorando in ospedale ti rendi conto di quanti, bambini, giovani e adulti si ammalano ogni anno di leucemia e di altre malattie del sangue. Queste malattie che fino pochi anni fa portavano generalmente alla morte, oggi possono essere curate e anche completamente guarite con il trapianto di midollo osseo. Ma ogni anno in Italia circa 1000 pazienti non possono essere trapiantati perché non dispongono di un donatore idoneo. Quanti malati devono ancora morire perché il loro 1 su 100.000 non si è ancora iscritto? Il mio compito è quello di spiegarvi in cosa consiste diventare donatori di midollo, affinché ognuno possa fare una scelta consapevole e responsabile, in quanto una volta chiamati a rispondere della propria disponibilità, si deve avere la consapevolezza di poter contribuire al tentativo di salvare la vita

di un individuo ben preciso, spesso di un bambino. Quello che vi riporto è tratto dal volantino pubblicato dall’ADMO (associazione donatori di midollo osseo) Perché bisogna donare il midollo osseo? Il trapianto di midollo osseo, e delle cellule staminali che esso contiene, rende possibile la guarigione di gravi forme di leucemia, thalassemia, immunodeficienze congenite e, più recentemente, anche alcuni casi di tumore solido. La compatibilità tra paziente e donatore si verifica 1 volta su 4 nell’ambito famigliare (fratelli e sorelle), ma diventa molto rara, circa 1 su 100.000, tra individui non con sanguigni. Proprio su questo ultimo punto voglio fare una riflessione, che si basa sulla teoria della probabilità. Più persone diventano donatori di midollo, più quella persona ammalata ha la probabilità di trovare qualcuno di compatibile e quindi una speranza di guarire. Chi può candidarsi come donatore di midollo? Qualunque individuo di età compresa tra i 18 anni e preferibilmente i 35-40 anni che abbia un peso corporeo superiore ai 50 kg, purchè non sia affetto da malattie del sangue o da altre forme infettive (Aids, epatite, ecc). La disponibi-

AVIS S. Giovanni Il. e Vestenanova

Il posto di ristoro Avis alla marcia tra i ciliegi del 25 aprile 2011. La nostra Avis Comunale continua incessantemente la sua campagna per la promozione e sensibilizzazione al dono del sangue. Dalla sua nascita avvenuta il 29 febbraio di 43 anni fa, seguendo l’esempio di quel primo gruppo di lungimiranti donatori, ha saputo crescere e maturare tanto che, da quel primo sparuto ma eroico gruppo di pochi donatori, ora siamo in quasi 500 che hanno saputo superare le 1000 donazioni. Un traguardo certamente importante ottenuto grazie all’impegno di persone animate da grande spirito di solidarietà, persone che hanno la voglia di donare e dedicare parte del proprio tempo e di se stessi a favore degli “altri”. Il fabbisogno di sangue è in costante crescita: molte cure non sarebbero possibili senza la disponibilità di sangue, di plasma ed emoderivati. Basti pensare ai servizi di primo soccorso, alle attività di alta specializzazione come la chirurgia e i tra-

pianti di organo, alla cura di malattie oncologiche. Donare il sangue è una scelta di solidarietà e civiltà: la disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno. Ma l’attività dell’Avis non si ferma a promuovere puramente il dono del sangue. Un altro genere di donazione parimenti importante e vitale per gli ammalati di leucemia o altre malattie del sangue come l’aplasia midollare o la talassemia, è quella del midollo osseo o sangue midollare. Questa forma di amore verso chi soffre la si raccomanda particolarmente ai giovani donatori. Il midollo osseo si trova all’interno delle ossa (es. ossa piatte del bacino) ed è responsabile della produzione delle cellule del sangue, cioè dei globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. È costituito da cellule progenitrici dette cellule staminali che

lità del donatore resta valida fino al raggiungimento dei 55 anni. Più giovani si iscrivono al Registro, più vite si possono salvare. Come si fa a diventare donatori di midollo? Per iscriversi al Registro si deve compilare il modulo di “consenso informato” e sottoporsi un prelievo di sangue (come una normale analisi), detto “tipizzazione”. In caso di una prima compatibilità con un paziente, il donatore sarà chiamato a ulteriori prelievi di sangue, per analisi più dettagliate al fine di stabilire i successivi livelli di compatibilità. Tutte le prestazioni per l’iscrizione nel Registro sono gratuite, in quanto a carico del Servizio sanitario nazionale. Cosa succede al donatore che risulta compatibile? La donazione di midollo osseo può avvenire secondo due diverse modalità. La prima modalità è la donazione di cellule staminali con prelievo da sangue periferico, la procedura molto simile all’aferesi dei donatori di plasma e piastrine, dopo la somministrazione di un farmaco chiamato “fattore di crescita” ha la proprietà di rendere più rapida la crescita delle cellule staminali e di facilitarne il passaggio dalle ossa al sangue periferico. La seconda modalità di donazione è quella più “antica” consistente cioè nel prelievo di midollo osseo che non è assolutamente quello spinale, ma dalle creste iliache posteriori. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in 7-10 giorni ed il prelievo non comporta alcun rischio

per la salute. Con entrambe le modalità di raccolta di cellule staminali emopoietiche il donatore non subisce, quindi, nessuna menomazione. Tutela del donatore Nel 2001 è stata approvata la legge n. 52 per il riconoscimento del Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR). La legge prevede permessi retribuiti per l’espletamento di tutti gli esami concernenti la donazione e tutela la figura del donatore in tutti i suoi aspetti. Spero che dopo aver letto questo articolo non diciate: “Ci penserò” e lo riponiate nel cestino. Perché magari dietro l’angolo c’è qualcuno che aspetta proprio voi. Perché tutti dovrebbero avere la possibilità di poter vivere la propria vita!!! Un nostro così piccolo sacrificio, non è niente in confronto a tutto quello, che devono sopportare questi malati. Non

vengono definite totipotenti e che hanno la capacità, sia di differenziarsi ossia di dare origine a globuli bianchi, globuli rossi e piastrine, sia di replicarsi, cioè di mantenere invariato il loro numero complessivo per tutta la vita. Tali cellule possono essere raccolte o dal midollo osseo, o, dopo stimolazione con farmaci detti fattori di crescita, dal sangue periferico. Ogni persona sana può diventare donatore di midollo osseo e candidarsi a compiere un grande gesto di solidarietà umana, indispensabile per salvare una vita. Chi dona il midollo non subisce alcuna conseguenza. Il sangue midollare prelevato, infatti, si riforma spontaneamente. Tanto che il dono può essere ripetuto. Per diventare donatore è necessario avere tra i 18 e i 35 anni di età, sottoporsi ad un semplice prelievo di sangue, detto “tipizzazione”, quindi si viene iscritti al Registro Nazionale Italiano Donatori di Midollo Osseo, noto a livello internazionale come IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry) con sede a Genova presso il laboratorio di Istocompatibilità dell’E.O “Ospedali Galliera”, la cui attività è stata istituzionalmente riconosciuta con la Legge n. 52 del marzo 2001. La consultazione di questo registro permette di procurare ai pazienti ematologici in attesa di trapianto, un volontario con caratteristiche immunogenetiche tali da consentire l’atto terapeutico con elevate probabilità di successo. Tutte le prestazioni per l’iscrizione nel Registro sono gratuite, in quanto a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Quando per salvare una vita si rende necessario un trapianto di midollo e non si trova un familiare compatibile, allora è possibile fare ricorso al Registro dei donatori di midollo. Presente in oltre 30 Paesi del mondo in collegamento tra di loro, è uno stupefacente sos per la vita, senza frontiere. La ricerca avviene utilizzando le moderne tecniche informatiche. La tipizzazione HLA del malato viene paragonata a quella di tutti i donatori disponibili. Se si riscontrano delle somiglianze significative si passa agli approfondimenti e al donato-

re saranno richiesti ulteriori prelievi di sangue. Solo nel caso di adeguata compatibilità si chiede al donatore di prepararsi, se ancora lo vuole, al prelievo di midollo per rendere possibile il successivo trapianto. Le cellule donate vengono infuse nel ricevente per via endovenosa, di solito attraverso un catetere venoso centrale, e trovano da sole la strada per andare a collocarsi in modo giusto nel corpo, per iniziare la propria benefica opera di riproduzione. I requisiti del donatore devono rientrare nelle caratteristiche richieste dalla legge trasfusionale italiana (legge 4 maggio 1990 N° 107) e relativi decreti. Per questo l’Avis ritiene che essere donatori periodici di sangue sia un prerequisito importante per la donazione di midollo osseo. Io penso che il donatore di midollo osseo sia una persona generosa ed attenta agli altri. Ognuno è libero di fare le sue scelte, nessuno ci costringe a farlo se non si vuole. Ma ricordiamoci che nessuno di noi è sicuro di non averne mai bisogno … Sembra un terribile ricatto morale, ma purtroppo è la verità. Andiamo quindi con il cuore in mano, potremmo un giorno salvare la vita a qualcuno … E non è poco! Migliaia di ammalati di leucemia aspetta-

possiamo pretendere, che un domani, troveremo un donatore se, noi per primi, per delle infondate paure non ci siamo messi a disposizione per gli altri!!! Vi chiedo quindi: Non vale forse la pena di sottoporsi a procedure che possono far tanto timore ma che sono fondamentalmente innocue per provare a salvare una vita? Io la mia risposta a questa domanda l’ho già data e sono diventata donatrice di midollo osseo ... e voi? Per iscriversi contattate la sede ADMO più vicina: è possibile trovare il numero di telefono e l’indirizzo delle sedi di tutta Italia al sito ufficiale http:\\www.admo.it o rivolgersi al centro trasfusionale del proprio ospedale. Montaigne scriveva: “Il merito della vita non sta nella quantità dei giorni, ma nell’uso che ne facciamo di essi”. Vi ringrazio tutti per l’attenzione. CRACCO MARIA

Anniversario di matrimonio: 25-40-50-55 anni.

no un piccolo gesto di generosità che può cambiare il loro destino. Ma i donatori sono sempre troppo pochi: Per paura. Ignoranza. Indifferenza. Eppure basta un semplice prelievo, poco doloroso e senza rischi, per cambiare la sorte di una persona condannata. Non è facile reperire un donatore identico: le probabilità che esista una compatibilità tra non consanguinei è di 1 a 100.000; è quindi necessario disporre di un alto numero di donatori per assicurare alla maggior parte dei pazienti l'opportunità di un trapianto. Chi desidera diventare donatore di midollo osseo o ricevere qualsiasi altra informazione relativa a questo tipo di donazione può rivolgersi al Centro Trasfusionale di San Bonifacio tel. 045 6138466. Donare il proprio sangue o il midollo osseo, è un’opera di grande solidarietà verso il prossimo. Non vi viene un sorriso a pensare che con il vostro gesto potreste aver salvato la vita di una persona? AVVISO: Apertura domenicale del Centro Trasfusionale di San Bonifacio – 31 luglio 2011 dalle ore 7,30 alle 11,00. LUIGI PANDOLFO

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ANZE I N O M TESTI

TULLIA DAL CERO,

una vita sempre in salita

Non è originaria di San Giovanni Ilarione, anche se ora stabilmente ne respira l’aria, in via Rossetti, in casa della figlia Amalia, sposata a Renzo Allegri. Occhiali con montatura in metallo, sguardo vivo e sincero, bocca sempre in movimento, a testimoniare tutte le sue sensazioni ed emozioni, udito fine. Non pare assolutamente vero di trovarsi davanti ad una persona di 91 anni suonati, ma l’anagrafe purtroppo non si può corrompere.Nasce a Montecchia il 7 marzo 1920, figlia di Gaetano e Angela Dal Zovo. Papà è fresco dalla guerra, quando in casa, in via Danesi, sgambetta la piccola Tullia, seguita poi da Antonio e da Maria, entrambi ora scomparsi. Il piccolo podere garantisce una dignitosa sopravvivenza della famigliola, grazie anche ad alcuni campi presi in affitto. Dalla guerra papà ha imparato a non scoraggiarsi mai davanti alle vicissitudini della vita e questo coraggio lo trasmette anche ai figli. La nostra Tullia cresce vispa ed allegra e frequenta la scuola elementare a Montecchia di Crosara, ma solo fino alla terza elementare. Questo non per volontà o per “evasione scolastica”, come la chiameremmo oggi, bensì perché quando la nostra protagonista ha solo 8 anni la mamma muore, a seguito di paralisi invalidante. Lo sconforto in famiglia si tocca con mano. Tullia, ancora bambina, deve fare da mamma ai fratellini. Con l’aiuto di papa assolve i lavori domestici con molto giudizio ed impegno. Ma la situazione non può durare. Dopo tre anni papà si risposa e porta in casa Massimina Venco, da Montecchia. Essa sostituisce

in maniera ideale la vera mamma. È buona, comprensiva, caritatevole, soprattutto vuole un bene immenso ai tre bambini, riversando tutto il suo amore sui figli acquisiti. Il nuovo matrimonio non è allettato da figli. Tullia intanto cresce, impara l’arte della coltivazione dei campi, fa la stagionale durante la stagione delle “galete” (bozzoli di seta) alla filanda di Montecchia. Rinuncia ai messaggi amorosi di uno spasimante che affidava i propri sentimenti alle lettere, per seguire le serie proposte di Mario Burato, Via Trestini e che la porterà all’altare nel 1946. La guerra non porta particolari vessazioni, anche se Montecchia subisce la ferocia del Nazifascismo, con le conseguenze che tutti conosciamo. Anche Mario tuttavia provvede a scavarsi un tunnel dentro una “Muraia” per nascondersi in caso di necessità. Per fortuna non serve, ma l’eco degli spari, i morti, il fumo dell’incendio del paese non si possono cancellare dalla mente. La guerra passa, lasciando lutti in seno alla comunità; per fortuna vince ancora la voglia di vivere, di continuare, di dimenticare. Memorabile il viaggio di nozze: a piedi dai Danesi alla chiesa, il fatidico SI poi di nuovo a piedi nella nuova casa. A portare allegria ci pensano i nuovi “arrivi”, Antonio nel 1946, seguito da Angelina nel 1948 e da Amalia nel 1954. Nel 1949 una “ bruta spina’, on spin de cassia” le toglie la vista dell’occhio sinistro e per questo incidente percepisce una piccola pensione. I campi garantiscono una vita decorosa, le ciliegie si vendono al mercato del paese, in piazza frutti.

Il 4 maggio 2011, la compagnia Sale e Pepe ricrea l'atmosfera di un tempo al centralissimo Hotel Carlton Baglioni di Milano, accompagnando il Consorzio per la tutela del vino "LESSINI DURELLO D.O.C." durante la presentazione dei nostri squisiti prodotti locali. Ospite d'eccezione il Sig. Giovanni Rana.

Tutto sembra sorridere, i figli crescono sani, vanno a scuola con profitto, si prospetta un futuro sereno. Nel 1957 purtroppo il marito, già sofferente di cuore, all’età di 38 anni muore, lasciando la famiglia nella desolazione. Sembra che tutto congiuri contro questa famiglia e in seguito a questo Tullia viene colta da uno stato di depressione, superato grazie anche alla cognata rimasta in casa che dà una mano in maniera determinante. Intanto Antonio cresce, dimostra buona volontà e all’età di 14 anni inizia a lavorare alla ditta Aquatex, portando a casa i primi soldi, determinanti per tenere in piedi la famiglia. Angelina è invece uno spirito libero, non sì adatta al lavoro dipendente, preferisce coltivare i campi paterni, mentre per Amalia il primo approccio con il lavoro è ai frutti a Monteforte da Mastella, per poi trasferirsi a San Giovanni Ilarione alle dipendenze di un calzaturificio. Finalmente qualche cosa che va per il verso giusto. Tullia naturalmente non rimane con le mani ferme, va a vendemmiare da altri contadini, i quali ricompensano con l’espletare i lavori più pesanti nei suoi campi. Nel 1968 Antonio si sposa, seguito da Angelina nel 1974; Amalia invece preferisce aspettare, ma nel 1975 non riesce a sottrarsi al fascino di Renzo Allegri di San Giovanni Ilarione e, sposa felice, si trasferisce in Via Rossetti. Adesso sì che è vita! Tullia continua felice nei suoi lavori, frequenta la chiesa, aiuta nella crescita dei nipotini, è orgogliosa di vedere la sua famiglia allargata continuare, ma si vede che la felicità non è di questo mondo. Il figlio Antonio, appena andato in pensione, muore. È una terribile botta per la famiglia e per la mamma, come una fucilata in pieno petto. Tuttavia la sostengono la fede, l’amore delle figlie e dei numerosi nipoti, abbandonandosi nella totale fiducia in Dio. “Cuor di Gesù, pensaci Tu” è la sua ricorrente preghiera. Dopo la scomparsa del figlio subito rimane in casa, poi alterna la sua permanenza fra la casa della figlia Angelina e quella di Amalia ed è proprio qui che la incontriamo, serena, rispettata e felice; non sogna di tornare nei campi, ha sudato troppo per lavorarli, anche se il lavoro era condito dal canto di lode al Signore. Memorabile la festa dei 90 anni, circondata dalle figlie, nipoti, morose dei nipoti, pronipoti ..., il vedere tutta la famiglia riunita le ha fatto rivivere un momento di autentica emozione, una gioia indescrivibile. Ora, tentando un bilancio della sua lunga esistenza, la sua vita si può riassumere in: fede, coraggio, lavoro indefesso e fiducia nel prossimo. È mai stata tentata di risposarsi, visto che è rimasta vedova così giovane?, chiediamo scherzando, – No, no par carità, Omeni basta! Sono sempre stata fedele al ricordo di Mario, lo sento sempre vivo e presente anche adesso nella mia vita”. Ora passa le giornate pregando, guardando la TV, giocando a briscola, o a “Vecia” con la consuocera e nel gioco a volte imbroglia, pur di vincere. Ora è tutto bello, si vive nella quiete e nella contemplazione della vita che continua, nell’abbandono felice a “Cuor di Gesù, pensaci Tu”. GIANNI SARTORI

1948, passaggio della processione della “Madonna pellegrina” Siamo in zona “Mella di S. Giovanni Ilarione”, ora via Niselli, le abitazioni si affacciano lungo la strada provinciale, l’unica allora che collegava il paese con la zona nord. L’attuale strada provinciale risale solo ai primi anni ‘80. Si distinguono nitidamente il parroco di Castello don Giuseppe Dal Molin, con il tricorno in testa, seguito dallo studente in teologia don Antonio Grolli (sarà ordinato sacerdote nel 1950), a destra in primo piano, il cappellano di Castello (succederà come parroco a Castello a don Dal Molin nel 1957), don Damiano Andriolo, con a fianco l’appuntato dei carabinieri Pasquale Messuti. La Madonna delle Grazie viene portata sul baldacchino d’onore. Preceduta e seguita dalle ragazze vestite di bianco e dai cantori, percorre le vie del paese, con un seguito di grande folla. Al suo passaggio le donne stendevano alle finestre delle case le loro coperte più belle, in segno di gioia e di devozione alla Vergine. G. S.

8ª GIORNATA ECOLOGICA Non prometteva nulla di buono il tempo, la mattina del 13 marzo, una domenica uggiosa, ma che non ha scoraggiato la “banda” di volonterosi che hanno voluto cimentarsi in prima persona nella pulizia delle varie zone del paese. Minuziosamente pianificata da parte dell’assessore responsabile, Sig. Claudio Gambaretto, ha preso il via l’8ª giornata ecologica organizzata dal Comune di San Giovanni Ilarione. All’appello, esteso a tutta la popolazione ed in particolare a tutte le Associazioni presenti nel territorio comunale, hanno risposto i cacciatori, i carabinieri, la protezione civile, la Pro Loco proponendo la parte migliore di sé. Per la prima volta si è registrata la presenza due donne, una giovincella e una signora adulta, le quali non si sono fatte intimorire dal tempo e dalla fatica. Primo fra tutti ad impugnare il badile il Sindaco Domenico Dal Cero, dando un esempio emblematico per tutta la cittadinanza. Puntuali alle ore 7.00 in piazza Aldo Moro, con il caratteristico cappellino in testa, si sono formate le squadre e si è cercato di intervenire nelle zone di maggior uso e aventi maggiore necessità. Un

Tutti insieme appassionatamente.

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gruppo di cacciatori ha proweduto alla pulizia e al taglio di rovi ed erbacce in zona Monte del Diavolo-Panarotti, ricca di basalti e rinomata per l’interesse geologico-naturalistico. Un altro gruppo, sempre di cacciatori, si è diretto a Castello, ove ha operato una radicale pulizia della piazzetta punto di raccolta dei rifiuti, decisamente in disordine e in uno stato di degrado. Qui per ore, con lavoro di badili e scope, alla fine la zona ha cambiato decisamente aspetto. Con il materiale raccolto si è caricato un intero automezzo della

società Valpalpone, la quale ha messo a disposizione di San Giovanni tutti i suoi mezzi disponibili. “Ma non è solo Castello ad afferire a questa piazzetta, c’è gente dagli altri comuni vicini che qui scaricano i loro materiali e non si preoccupano del rispetto delle regole”. È vero, di questo si è a conoscenza e si stanno studiando misure atte a dissuadere tali comportamenti. Si sono puliti gli argini delle strade principali, si sono svuotati e disinfettati tutti i cassonetti lungo il tragitto, si è cercato di far capire che il problema dell’ecologia non è insignificante e che il rispetto delle regole contraddistingue il cittadino serio e coscienzioso dalla persona distratta e trasandata. Al termine della raccolta, la protezione civile ha provveduto a lavare e a disinfettare i vari contenitori, a rendere il tutto sempre più a misura d’uomo. È stato un lavoro serio, disinteressato da parte di tutti, un lavoro di civiltà di tante persone per far fronte all’inciviltà di tante altre. Il tutto non sarebbe stato possibile senza l’intervento in massa della società Valdalpone servizi, in giorno festivo, con tutti i suoi uomini e mezzi disponibili, con tutta la sua operatività. È stato inviato un eloquente messaggio a

tutta la popolazione, utilizzando il linguaggio dei fatti, del mettersi in prima fila quando viene chiesta la propria disponibilità a favore di tutti. Alla fine tutti sorridenti in baita degli Alpini, ove un consistente piatto di fumanti spaghetti ha calmato le giuste esigenze dello stomaco. L’assessore Gambaretto ha colto l’occasione per chiarire le prospettive e gli intendimenti futuri dell’Amministrazione comunale. Sarà probabile nel prossimo futuro una raccolta porta a porta, che può far paura all’inizio, ma che poi certamente produrrà ottimi risultati. È un progetto che dovrebbe entrare in funzione a fine anno, un progetto condiviso e generalizzato dell’intera Vallata, un progetto per far vivere sempre meglio la gente e dare una splendida immagine del nostro paese. Un grazie alla società Valdalpone e a tutti quelli che hanno operato. G. S.


L’ALPONE 11

LA SCUOLA DI LORE, un bellissimo ricordo

Struggente il ricordo passato sui banchi di scuola elementare a Lore( plesso

ormai chiuso da più di trent’anni) da parte di Mirella Beltrame, che ha voluto

organizzare una nutrita rimpatriata di quanti hanno frequentato tale scuola e condividono i medesimi sentimenti. Telefono alla mano e un passa parola fitto ed intrecci ato, questi bambini di allora ed adesso equilibrati e coscienziosi padri o madri di famiglia, hanno voluto ritrovarsi, rievocare la beata gioventù trascorsa, gli anni spensierati della scuola. Eccoli, sorridenti e felici, attorno ad una tavola imbandita, stringersi con affetto alle loro due fra le ultime insegnanti che hanno prestato servizio a Lore, Maria Danda da S. Bortolo e Emma Dal Cero da Montecchia. I loro occhi raccontano l’innocenza del passato ... Bellissima iniziativa, nutrita la partecipazione, e noi vogliamo aggiungere che questa non resti “Una Tantum”, ma che periodicamente si rinnovi, magari sempre con più aderenti, perché ritornare alla propria fanciullezza è ritrovare se stessi e valorizzare sempre più la vita e il ricordo. GIANNI SARTORI

Secondo torneo di Bocce dei Boce di campione. volta, di apprezzare e voler sostenere le Il proseguo manifestazioni sportive. della giornata ha Sono state premiate anche la squadra visto disputare la che esibiva il più stravagante abbigliafinalina e poi, mento e la squadra che si è classificata finalmente, l’atteultima con nessuna vittoria; sa finale. Una maglietta ricordo e una bottiglia Le due squadre di Soave “Vicario” della cantina di si sono affrontate Monteforte d’Alpone sono state invece a viso aperto, ma distribuite a tutti i partecipanti come la superiorità della premio per la sportività e la voglia di coppia Cengiamettersi in gioco. Panarotto non ha Durante la giornata DJ Coffee ha allietato le pause fra le partite e la festa Il sindaco indossa la maglia del torneo e posa con gli dato scampo ai Cugini di Campafinale con la sua musica che faceva da organizzatori. gna e la squadra contorno al ricco buffet messo a dispoSi è concluso domenica 29 maggio il del “Tin Tun Tan tri lieuri e un faian” si sizione di tutti i presenti. secondo “Torneo di bocce dei boce” che è aggiudicata la seconda edizione del Anche quest’anno quindi si è conclusi disputava anche quest’anno nel pala“Torneo di bocce dei boce”. sa quella che era nata come un’idea pazbocce di Cattignano messo a disposizioA premiare le prime tre classificate zerella l’anno scorso, ma che ha dato ne dal bar Confente; quest’anno con il con i trofei offerti da vari sponsor, sono parecchie soddisfazioni agli organizzapatrocinio della Polisportiva Ilarione. stati il primo cittadino Domenico Dal tori e a tutti i partecipanti. Il torneo si è disputato durante tutto Cero assieme al Presidente della PoliAppuntamento quindi all’anno prosil mese di maggio dove ben 20 squadre, sportiva Ilarione, Lucia Burato, che con simo per la 3ª edizione. suddivise in quattro gironi, che si sono la loro presenza dimostrano, ancora una SEBASTIANO MARANA (BODI) affrontate in sfide sensazionali. Alcuni giocando per la prima volta ed altri per riscattarsi dall’anno precedente. Le prime squadre classificate di ogni girone hanno disputato le fasi finali la domenica. Il tempo per fortuna quest’anno è stato magnanimo per tutto il mese e la giornata finale è iniziata nel migliore dei modi. Le quattro squadre hanno disputato le due partite delle semifinali in contemporanea sui due campi. Partite tesissime ed emozionanti che hanno visto prevalere le squadre del Tin Tun Tan e dei Cugini della Campagna La squadra vincitrice del torneo premiata dal sindaco. che si sono sfidate quindi per lo scettro

Chi è Enrico Filipozzi categoria sul percorso corto. Enrico frequenta il quarto anno dell’ITIS “Dal Cero” di San Bonifacio, ed è il terzo anno che partecipa alla locale Granfondo, riportando sempre dei risultati di assoluto prestigio; l'anno scorso, sempre sul tracciato corto, si è classificato primo nella categoria mino-

Enrico Filipozzi, classe 1993, è una nuova promessa della mountain bike di San Giovanni Ilarione, un giovane atleta che si sta facendo apprezzare su tutti i circuiti dove va a gareggiare. Quest'anno nella “Granfondo del Durello” disputatasi sulle collina di San Giovanni Ilarione lo scorso 3 aprile, ha tagliato per primo assoluto il traguardo della sua

renni, primo della sua categoria e primo del gruppo ciclistico “Basalti”; piuttosto bene come inizio di carriera! Da qualche anno partecipa anche a importanti gare ciclistiche in provincia, ed ha raccolto sempre ottimi risultati. Dalle pagine del nostro giornale Enrico ringrazia la società A.S. Basalti per averlo sempre aiutato e sostenuto. Anche noi gli auguriamo un futuro ricco di tanti successi e soddisfazioni.

Foto di gruppo del saggio della Scuola “Rossini A.S.” 2010-2011.

L’Angolo del goloso Panzanella estiva Ingredienti: 400 gr. di pane casereccio bianco raffermo, toscano o pugliese • radicchio a piacere • 1 cetriolo (facoltativo) • 4 pomodori medi sodi • 2/3 cucchiai di aceto • 5 foglie di basilico • 2 cipollotti • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva • sale • pepe Procedimento: Affettate il pane, sistematelo in una ciotola e mettetelo a bagno per 15 minuti in acqua fredda. Spuntate il cetriolo, raschiatelo leggermente e affettatelo; lavate il radicchio, centrifugatelo e tagliatelo a listarelle. Mondate i cipollotti e affettateli a rondelle sottili; lavate i pomodori e tagliateli a spicchi. Preparate le foglie di basilico lavate e tamponate. Scolate il pane e strizzatelo bene con le mani per eliminare l'acqua in eccesso, spezzettatelo e collocatelo in un’insalatiera, quindi aggiungete il radicchio, il cetriolo, il pomodoro, i cipollotti e il basilico. Salate, pepate e condite con 3 cucchiai di olio d'oliva. Mescolate delicatamente, coprite con un foglio di pellicola e mettetela a riposare in frigo per almeno 30 minuti. Estraetela e condite con l’aceto e con l’olio d’oliva rimasto. Guarnite con foglie di basilico; è un piatto fresco, economico che va servito come antipasto o contorno. Buon appettito. LUCIANA DAMINI

Il 30 aprile si è svolta con grande successo e in allegria la quinta festa del pensionato.

Presso il FOTOGRAFO CORRADINI è in vendita il DVD e il CD di sabato 16 aprile 2011, 150 anni dell’Unità d’Italia

Il nuovo numero della GUARDIA MEDICA: 045 7614565 MATRIMONI: 5

NATI: 7 MORTI: 8

Totale residenti maschi al 30.04.2011: 2.672 Totale residenti femmine al 30.04.2011: 2.506

Totale residenti: 5.178 TOTALE FAMIGLIE: 1.802

CONTRIBUTI PER L’ALPONE Allegri Lino, Roncà (VR) Bacco Guerrino, S. G. I. (VR) Bacco Maurizio, Vestenanova (VR) Bazzoni Chiara, S. G. I. (VR) Beltrame Diego, S. G. I. (VR) Beltrame Franca, S. Bonifacio (VR) Beltrame Paolo, S. G. I. (VR) Bertoni Liliana, Strépy-Bracquegnies - BELGIO Beschin Gino, Varese Beschin Teresa, S. G. I. (VR) Bevilacqua Maria, S. G. I. (VR) Bilancini Gabriella, Chiampo (VI) Bordon Giuseppe, S. G. I. (VR) Boyaux-Sartori, Francia Bruni Anna Bevilacqua, Verona Cacciero Silvano, S. G. I. (VR) Caru Giuseppe, Gallarate (VA) Casarotto Rino, S. G. I. (VR) Cavazzola Santo, Caldogno (VI) Cengia Lorenzo, Cattignano - S. G. I. (VR) Ciman Olimpio, Ozzano Monferrato (AL) Coffele Rosina, Cairate (VA) Confente Cristiano, S. G. I. (VR) Confente Giovanni, S. G. I. (VR) Confente Rino, S. G. I. (VR) Coscritti Classe 1935, S. G. I. (VR) Da Ronco Daria, San Bortolo (VR) Da Ronco Pietro, S. G. I. (VR) Dal Cero Claudio, S. G. I. (VR) Dal Cero Doriana, Montecchia (VR) Dal Fitto Angelo, S. G. I. (VR) Dal Zovo Antonio, S. G. I. (VR) Eriani Antonio, Varese

Erzonelli Augusto, S. G. I. (VR) Fattori Beschin Maria, S. G. I. (VR) Fattori Dina Neri, S. G. I. (VR) Fattori Zini Rita, Milano Ferroni Giovanni, Livigno (MI) Filipozzi Enrico, S. G. I. (VR) Gaiga Zenone, S. Caterina - S. G. I. (VR) Galiotto Bruno, Schio (VI) Galiotto Pia, S. G. I. (VR) Gallo Gianpaolo, Cereghini - S. G. I. (VR) Gambaretto Alessandro, S. G. I. (VR) Gambaretto Almerina, S. Bonifacio (VR) Gambaretto Elisa, Montecchia (VR) Gambaretto Silvino, Villafranca (VR) Gambaretto Teresa, Vestenanova (VR) Gasparello Alfredo, Montecchia (VR) Gazzo Luigina, Cereghini - S. G. I. (VR) Giacobbo Roberto, S. G. I. (VR) Giuspoli Bezzan Maria, Montecchia (VR) Gugole Giancarla, Vestenanova (VR) Lovato Luigi, S. G. I. (VR) Lovato Rosario, S. G. I. (VR) Mainente Letizia, Varese Mainente Nadia, Vignola (MO) Marcazzan Anna, Castel Nuovo Del Garda (VR) Marcazzan Aristide, Roncà (VR) Marcazzan Benvenuto, S. G. I. (VR) Marcazzan F.lli Cesare Luigi, S. G.

I. (VR) Marcazzan Nello, Rubano (PD) Marchesini Elio, Garda (VR) Marchetto Giuseppe, S. G. I. (VR) Marchi Lino, Beinasco (TO) Panarotto Fabrizio, Roncà (VR) Panarotto Mario, S. G. I. (VR) Panarotto Mario, S. G. I. (VR) Panarotto Pio, Castello - S. G. I. (VR) Panarotto Sergio, S. G. I. (VR) Panarotto Stefano, S. G. I. (VR) Panato Bernardo, S. G. I. (VR) Panato Rino, S. G. I. (VR) Pandian Maria, S. G. I. (VR) Perazzolo Assunta, Povegliano (VR) Perazzolo Lino, Volargne Dolcè (VR) Pettena Sivia, S. G. I. (VR) Piccinin Agnese, Rue de Chatelet BELGIO Sabbadoro Ilva, Costabissara (VI) Sartori Alida, Gazzolo D'Arcole (VR) Sartori Bruno, Grezzana Verona Sartori Mario, Peschiera d. Garda (VR) Sartori Rosalina, S. G. I. (VR) Sgaggio Giuseppe, Vestenanova (VR) Soprana Romano, Gragnano Trebbiense (PC) Suor Agnese Panarotto, Roma Vister Carlo, Laminoirs Thionville FRANCIA Zanchi Giovan Battista, S. G. I. (VR) Zandonà Assunta, S. G. I. (VR) Zandonà Ernesto, S. G. I. (VR) Zandonà Mario, S. G. I. (VR) Zandonà Silvio, S. G. I. (VR)


L’ALPONE 12

ZIONI A I C O S S DALLE A

SPORT

FESTA DELLO SPORT 2011 La Polisportiva Ilarione e l’Assessorato allo Sport organizzano la Festa dello Sport che si svolgerà nei giorni 1-2-3 luglio presso gli impianti sportivi di Via Torino. Tre giorni di sport, musica e divertimento.

PROGRAMMA VENERDI’ 2 LUGLIO 2011 Ore 21 Live music A seguire – Disco music 360° SABATO 3 LUGLIO 2011 Ore 9.00 Torneo di Tennis per ragazzi Ore 16 Gimkana con le bici per ragazzi Esibizioni sportive Dalle 20 alle 22 Dalle 22 Live music A seguire — Disco music 3600 DOMENICA 4 LUGLIO 2011 Dalle ore 9.00 “B&B VOLLEY: ‘NA BOTTA E VIA” per tutto il giorno: torneo di volley all’aperto Ore 9.00 Tennis – campi aperti per tutti Finale 3°-4° posto Torneo di calcio a 6 Ore 18 Finale 1°-2° posto Torneo di calcio a 6 Ore 19.30 A seguire – Live Music

GRAN FONDO DEL DURELLO: E SONO 9 Archiviata la nona edizione, l’AS Basalti punta all’importante traguardo dei dieci anni Domenica 3 aprile si è svolta la nona edizione della Gran Fondo del Durello, gara di mountain bike tra le più celebri del territorio veronese che richiama ogni anno a San Giovanni Ilarione sempre più ciclisti e pubblico. Quest’anno i partenti erano quasi mille, tetto che l’organizzazione dell’associazione Sportiva Basalti si augura di infrangere il prossimo anno, quando ricorrerà l’importante traguardo del decennale della gara. Franco Pegoraro, Presidente dell’associazione, si dice soddisfatto di quest’ultima edizione e ha rinnovato l’impegno dei suoi nell’organizzare una manifestazione che non è solo una festa del ciclismo su fuoristrada, ma un appuntamento che

Durante la serata sì svolgeranno le premiazioni dei tornei

25 Agosto 2011

SAGRA ALLE BOARIE

MARCIA TRA I CILIEGI Xª EDIZIONE TROFEO FEDERICO Dieci anni di Polisportiva. Dieci anni di marcia. L’edizione 2011, quella che incorona il decennio di attività della Polisportiva Ilarione, ha visto la partecipazione di oltre 1500 iscritti e 22 gruppi. Il premio per il gruppo locale più numeroso è andato alle scuole di San Giovanni Ilarione con 111 iscritti che hanno invaso festosanilente le vie del paese, mentre il premio del gruppo podistico più numeroso se lo è aggiudicato il G.S.D. Valdalpone De Megni di Monteforte d’Alpone con 65 iscritti. Anche se la fioritura dei ciliegi aveva già lasciato i rami, complice il sole che ha scaldato per l’intera manifestazione, i marciatori hanno potuto godere degli emozionanti paesaggi del nostro territorio. “Si può sicuramente parlare di sfida

Punto ristoro alle Boarie. vinta visto il numero di persone che hanno scelto comunque di passare la loro pasquetta con noi – commenta il Presidente della Polisportiva Lucia Burato – quest’anno il calendario giocava leggermente a nostro sfavore dal momento che la Pasqua alta coincideva con le festività del 25 aprile”. Parlando poi dell’aspetto non solo sportivo aggiunge: “Da qualche anno le manifestazioni sportive della Vallata

Il podio della 42 km.

d’Alpone sono divenute punto di forza di promozione del territorio e dei suoi prodotti, basti pensare alla Montefortiana, alla Gran Fondo del Durello e alla Divinum Bike. E non meno la Marcia tra i Ciliegi che porta ogni anno sul territorio marciatori provenienti da tutta la provincia e non solo: abbiamo avuto presenze anche di Vicenza, Padova e Rovigo” e conclude con un ringraziamento particolare ai collaboratori “Voglio ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la riuscita della manifestazione: al Consiglio della Polisportiva, alle associazioni sportive affiliate, alle associazioni presenti sul territorio, all’Amministrazione Comunale, in particolar modo all’Assessore allo Sport dott. Thomas Pandian, alle aziende e ai singoli. La marcia è la prova che la collaborazione tra gruppi e associazioni dà buoni frutti: da anni percorriamo questa strada e i risultati ci danno ragione”. Appuntamento quindi al 9 aprile 2012 per l’XIª edizione della Marcia tra i Ciliegi. EMANUEL RIGHETTO

SERATA IN ARENA

con “Il Barbiere di Siviglia”

GIOVEDÌ 14 LUGLIO 2011 Per info contattare: GAMBARETTO AUGUSTO cell. 348 7490305 La premiazione del GSD “Val d’Alpone – De Megni”.

promuove la città di San Giovanni Ilarione e il suo territorio, la splendida Val D’Alpone che il 3 aprile ha accolto i ciclisti con i suoi ciliegi in fiore. Come consuetudine i partenti si sono radunati di primo mattino nel centro di San Giovanni Ilarione, tra i tanti appassionati che si sono preparati alla gara anche alcuni nomi noti del ciclismo come Mirco Celestino e Massimo de Bertolis, oltre ai fratelli Medvedev. È stato proprio Alexei, il maggiore dei due, a prendere il largo fin dalla prima lunga salita e a conquistare, con un incredibile tempo di 1 ora e 31 minuti, la vittoria. Domina dall’inizio alla fine i 42 chilometri del percorso, caratterizzato quest’anno da un dislivello complessivo di ben 1300 metri. Dietro di lui tagliano il traguardo il giovanissimo Luca Braidot, lo stesso Massimo de Bertolis e Giacomo Antonello, raggruppati a 1 ora e 34 primi. Analogo il dominio di Anna Ferrari nella classifica femminile, che conclude con un’ora e 58 minuti, seguita da Lorena Zocca e Romina Cipriani.

Il nostro atleta Enrico Filipozzi.

Nel giro corto di 20 km ancora una volta si mette in evidenzia un atleta del gruppo Basalti Enrico Filipozzi che con un tempo strepitoso di 57 minuti e 7 secondi taglia il traguardo vincendo tra gli applausi. Non meno degno di menzione dei gesti atletici, è il calore della popolazione ilarionese che si è stretta attorno ai ciclisti per quella che si conferma di anno in anno una vera e propria festa in nome dello sport.

Tempo di bilanci per l’U.S. Calcio di San Giovanni Ilarione Siamo arrivati anche quest’anno alla fine della stagione calcistica e come per tutte le attività anche per l’U.s. Calcio San Giovanni Ilarione è tempo di bilanci. Ne parliamo con il Direttore sportivo Rossetto Omar il quale non può altro che ritenersi ampiamente soddisfatto dei risultati raggiunti sia nel settore giovanile che dalla Prima squadra:” Tutte le nostre squadre,dai più piccoli ai più grandi hanno ampiamente rispettato gli obiettivi sportivi e non prefissati ad inizio stagione. La prima squadra, soffrendo, forse un po’ più del previsto, visto l’ottimo girone d’andata, è riuscita a salvarsi ed a mantenere la permanenza in Prima categoria; gli Juniores provinciali hanno combattuto sino al termine del campionato per le prime posizioni nel girone concludendo poi brillantemente al secondo posto con ottime prospettive per il prossimo anno viste le giovani leve che si stanno formando dal settore giovanile dove varie squadre si sono

fatte notare per buone individualità e buon spirito di gruppo. Per quanto riguarda la Prima squadra siamo molto felici di essere riusciti a mantenere la categoria con una rosa fatta principalmente di ragazzi del nostro paese cresciuti calcisticamente nel nostro settore giovanile. Questi buoni risultati ci fanno guardare positivamente al futuro in quanto stiamo già lavorando per preparare le basi per la prossima stagione dove vogliamo proseguire nel portare avanti il progetto di coinvolgere e far diventare sempre più protagonisti i ragazzi del nostro vivaio mai come ora così florido e pieno d’entusiasmo. Colgo l’occasione per ringraziare attraverso le Vostre pagine tutti gli allenatori, i dirigenti e quanti sacrificando il proprio tempo libero s’impegnano per far crescere una bella e sana passione fatta di sacrificio ma anche di tanto divertimento.” ROSSETTO LUCA

Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376 Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n° 15684376 intestato a: Pro Loco di San Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5 Direttore responsabile: Delio Vicentini Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Giovanni Sartori, Lucia Burato, Lorenzo Gecchele, Angelo Pandolfo Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465727 Pubblicità Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 - San Giovanni Ilarione (VR) Prestampa: Iter - Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - iter.vr@tiscali.it - Colognola ai Colli (VR) Stampa: Grafiche Alpone - Tel. 045 6550221 - 045 6550480 - S. Giovanni Ilarione (VR)

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Grazie ... e ancora grazie C

arissimi bambini, genitori e tutti voi che fate parte della comunità di San Giovanni Ilarione, come potete ben immaginare, stiamo vivendo un momento molto importante, intenso, soprattutto da un punto di vista emotivo. Dopo anni di servizio in mezzo a voi ci troviamo a lasciare questa comunità per altre destinazioni. Ci piange il cuore! Ci troviamo di fronte ad una decisione impegnativa che porterà le nostre strade altrove. Da quando abbiamo saputo di questa scelta, sembra che qualcosa nella nostra vita sia all’improvviso cambiato: la concezione del tempo, gli incontri con le persone, l’abbraccio dei bambini, il sorriso di tante mamme e papà . . Da un punto di vista umano, sembra quasi che sia entrata in noi la voglia di appropriarci di tutto quello che fino ad oggi è stato per noi questo ambiente per rubare frammenti di vita, di cielo, di natura, di persone. Sembra che tutto abbia un sapore ed un valore diverso: gli scorci del paesaggio meraviglioso che ci circonda; i bambini che per anni hanno riempito le nostre giornate e che sono stati oggetto delle nostre attenzioni e cure; i genitori che con noi hanno condiviso molto, nella scuola e fuori di essa . . tutte le persone che ci hanno voluto bene e che, in qualsiasi modo, ci

Apostole del Sacro Cuore di Gesù 91 ANNI DI PRESENZA A SAN GIOVANNI ILARIONE

Da sinistra: suor Pierina, suor Domizia, suor Maria Rita.

sono state vicine con la loro amicizia e simpatia. Insomma, per noi tutte, siete stati la nostra famiglia. Con voi siamo cresciute nella fede e nella vita. Quanta nostalgia avremo di tutti voi, ma questa ci aiuterà ad alimentare il vostro ricordo! Ma la nostra vita è anche questa: una chiamata per andare altrove, per essere in qualsiasi luogo testimoni dell’amore e della misericordia di Dio Padre, proprio come gli apostoli. Questa è la nostra missione e la missione è soprattutto un appuntamento . . con Cristo innanzitutto, ma anche con tutti gli uomini e le donne dovunque Lui ci chiama ad essere. E allora, conservando tutte queste emozioni, relazioni, tutti i volti delle persone, gli abbracci e i baci dei bambini

nello scrigno del nostro cuore, vogliamo che il nostro Grazie si faccia preghiera per ciascuno di voi. Una preghiera calorosa, amorevole, intensa, come calorosi, amorevoli ed intensi sono stati i giorni passati con voi. Grazie per averci accolto, per essere stati compagni di viaggio sui sentieri di questa valle, per aver pregato, gioito e sofferto con noi. Che il Signore faccia dono a ciascuno di voi del suo sorriso, della forza vitale del suo amore e della sua infinita tenerezza. Pur fisicamente lontani ci sentiremo sempre parte di voi nel ricordo, nella preghiera . . nel cuore. Con gratitudine, stima ed amicizia le vostre suore. Sr. Pierina, Sr. Maria Rita, Sr. Domizia

L’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù è una congregazione internazionale di religiose, fondata a Viareggio nel 1894 dalla Serva di Dio Madre Clelia Merloni. Madre Clelia nasce a Forlì, il 10 marzo 1861. Cresciuta in una famiglia benestante, Clelia ha il privilegio di una istruzione degna del suo rango sociale. L’aspirazione del padre era quella di vederla un giorno affermata nell’alta società. Rimasta orfana di madre a soli 3 anni, Clelia vive con la matrigna Giovanna, seconda moglie del padre, e proprio questa svelerà al marito ciò che la figlia sentiva nel cuore. Già da qualche tempo Clelia si sentiva chiamata a seguire il Maestro e, finalmente, entra in convento e decide di offrire la sua vita a Dio e ai più bisognosi. Nella sua vita di consacrata sente di dover rispondere in modo più adeguato al Vangelo e si mette, umilmente, in ascolto delle parole del Maestro, ma soprattutto sceglie di stare alla scuola del Cuore di Cristo.

Sopra: Babbo Natale. Il collegio dei docenti ... natalizio! A sinistra: “Emozioni e immagini”.

A Viareggio (Lucca), il 30 maggio 1894, fonda un nuovo Istituto, nel quale investì tutte le sue energie e il ricco patrimonio di famiglia, ma non senza essere passata per durissime prove e profonde umiliazioni ma, come capita spesso, quando c’è il marchio della croce significa che in quest’opera c’è la mano di Dio. In questi anni, nella preghiera e

nella dedizione della propria vita agli altri, affina le colonne portanti di quello che sarà il carisma suo e dell’Istituto stesso. Sull’esempio degli Apostoli, le suore si propongono di seguire, in maniera radicale, Cristo, che è venuto nel mondo per riparare il peccato dell’uomo e ricondurre l’umanità al Padre, che lei sintetizza sapientemente in tre espressioni: Apostole come gli Apostoli, Apostole dell’Amore, Apostole della riparazione. Si spense a Roma, nella Casa Generalizia, il 21 novembre 1930. Recentemente è stato riconosciuto il miracolo che dà avvio al processo di canonizzazione e tutti noi, ci auguriamo che sia di buon auspicio per vederla presto elevata alla gloria degli altari. Le Apostole attualmente svolgono il loro apostolato al servizio della Chiesa nell’educazione, nell’assistenza sanitaria, nella pastorale parrocchiale e nelle attività missionarie. Esse sono presenti in Italia, Svizzera, Brasile, Argentina, Cile, Uruguay, Stati Uniti, Mozambico,

Benin, Albania, Taiwan e Filippine. Nella grande storia di Madre Clelia e del suo istituto, ha una parte rilevante anche San Giovanni Ilarione, non solo perché è stato un terreno molto fertile che ha donato ben 37 vocazioni (una parte delle quali hanno pure ricoperto ruoli di responsabilità di primissimo piano nella guida dell’Istituto stesso) Segue a pag. II

– PER NON DIMENTICARLE – Segue dalla prima pagina de “L’Alpone”

La domanda che invece mi pongo è: “Potevamo fare di più perché ciò non accadesse?”. La risposta è: «Forse sì. Forse potevamo “desiderare” di più che ciò non accadesse». Quanti di noi ad esempio, genitori d’oggi, hanno mai immaginato con gioia per i propri figli un futuro da suora o da sacerdote? Quanti di noi laici hanno mai immaginato cosa significhi trovare un giorno una comunità senza suore e parroco? Forse non molti. Forse dovremmo incominciare a “desiderare meglio”. Sono profondamente riconoscente alle nostre Suore, non solo come genitore di bimbi che hanno potuto usufruire dell’enorme dono di averle come insegnanti presso la Scuola dell’infanzia, ma anche come uomo e come cattolico. Da loro ho imparato cosa significano “umiltà”, “solidarietà”, “speranza”, “fede”. Ci hanno educato ad una vita più gioiosa, più colorata, più sincera, più .. vera! Sono però sicuro che il loro esempio di vita abbia lasciato un segno, un seme nella comunità intera di San Giovanni Ilarione. Sta a noi quindi, a chi rimane, farlo crescere! Grazie di cuore preziosissime Suore del Sacro Cuore di Gesù! DANIELE PASQUINO PRESIDENTE SCUOLA INFANZIA “PAPA LUCIANI” DI S. GIOVANNI ILARIONE I


Segue da pag. I

COME GLI APOSTOLI ... APOSTOLE

Apostole del Sacro Cuore di Gesù ma anche perché, da quel lontano 1921 ad oggi, la nostra comunità ha potuto godere della presenza e del servizio di tante suore che esprimevano il loro Amore per Cristo e per la Chiesa attraverso una speciale attenzione verso le persone e, soprattutto, i bambini. Le suore, infatti, arrivano nella comunità di San Giovanni Ilarione nel 1921 e, oltre ad un servizio pastorale in parrocchia, si dedicano subito all’educazione dei bambini, aprendo e dando vita alla prima opera per l’infanzia nella vecchia canonica (oggi sede della Casa della Dottrina Cristiana). Il parroco di allora, don Augusto Zorzi, iniziata la ristrutturazione ben 2 anni prima, aspetta l’arrivo provvidenziale delle suore per inaugurare l’Asilo infantile. In questa sede resteranno fino al 1947, anno in cui viene acquistata la vecchia sede del Comune in Piazza Colonna, viste le condizioni disastrose della scuola. Nel 1948 il parroco don Antonio Antoniol inaugura la nuova sede che nel 1953/54 viene ampliato con l’aggiunta di una seconda ala. Sarà proprio il vescovo Zinato ad inaugurare il nuovo asilo. Nel dopoguerra anche San Giovanni vive la miseria e la povertà che il conflitto ha seminato ovunque ma il fatto di riuscire a ricostruirsi, a partire dall’infanzia, e quindi dai bambini, sembra essere un segnale di speranza per tutta la comunità. Gli anni 70, inoltre, segnano una svolta nell’ambiente socio-economico di San Giovanni. Le suore sono state e continuano ad essere, una presenza qualificata ed importante nel campo educativo e pasto-

Suor Pierina al lavoro.

rale. La scuola dell’Infanzia cresce a tal punto che la sede di Piazza Colonna si dimostra insufficiente e non c’è possibilità per un ulteriore ampliamento. Nel 1977 la grande decisione. Il parroco don Francesco Meneghello, in accordo con il vescovo e con tutta la gente del paese decide di costruire una nuova scuola. L’entusiasmo della gente e la necessità di dare una nuova sede alla scuola dell’Infanzia, per permettere ad altri bambini di iscriversi, fanno sì che l’8 settembre 1979 venga inaugurato il nuovo edificio, l’attuale sede, dedicata a Papa Luciani. L’unità e la generosità degli ilarionesi hanno realizzato questo sogno, un sogno che ancora oggi si rinnova di anno in anno e diventa sempre più bello. La vita della scuola continua con la presenza e la cura pastorale di don Elio, sempre molto attento e solerte, soprattutto quando i soggetti in causa sono i bambini, ma questa è storia recente che tutti conosciamo. S. G.

In questi ultimi anni la scuola dell’Infanzia non è stata semplicemente il luogo dell’educazione dei nostri bambini ma un centro di aggregazione per tutti i genitori, sia per quelli i cui bambini frequentavano la scuola, sia per coloro che, una volta usciti i bambini, rimanevano legati all’ambiente per piccoli servizi o semplicemente per il gusto di ritrovarsi, di tanto in tanto, a pregare insieme alle suore, o perché legati al cammino della Grande Famiglia del Sacro Cuore. Questo dice il rapporto speciale e straordinario che tutti quanti hanno coltivato e conservato con le suore, sempre accoglienti, disponibili, pronte a tenere aperta la porta a tutti quanti. Grazie a loro e alla collaborazione delle maestre e di tanti genitori, ogni anno la scuola si trasformava e dal niente nascevano cose straordinarie: angoli colorati, pannelli attrezzati con il fascino della fantasia, quadri, finestre luminose, fontane di luci e colori, frammenti di fiabe che sembravano prendere vita non appena dei piccoli protagonisti oltrepassavano la soglia della scuola. Fiaba e realtà, presente e passato, sogno e fantasia costituivano un intreccio di fascino e stupore che, come per magia, faceva rivivere ogni piccolo spazio, ogni briciola di tempo di questo universo di vita, di tenerezza e di amore. Questa è stata la scuola ed il sen-

papà, sparsi qua e là, impegnati in tanti piccoli servizi pratici, preziosi per le maestre. A volte dislocati in diversi luoghi per preparare presepi, carnevale, incontri di vario genere, momenti di festa .... e, non raramente, mentre suor Domizia seguiva il cantiere, suor Maria Rita, come la chioccia con i suoi pulcini, faceva divertire anche i bambini. Credo che per tutti noi, la scuola dell’Infanzia non sia stata solo un’istituzione pubblica, ma è stata una casa, una famiglia che ci ha accolto, coinvolto ... educato. Insieme abbiamo lavorato, abbiamo pregato, ci siamo divertiti, abbiamo condiviso gioie e fatiche della vita, sentendoci comunità ... famiglia. E allora, pensando che tra qualche settimana queste amiche e com-

i fiori ci ha aiutato a guardare i nostri bimbi come il fiore più bello del nostro giardino. Grazie suor Maria Rita perché il tuo essere piccola rivelava una grande passione per Gesù e per le persone ma soprattutto per i bambini. Grazie suor Domizia per il tuo essere frizzante, attento, entusiasta di Dio e della vita, disponibile sempre. Credo sia bello salutarvi, ancora, con un pensiero di Madre Clelia: “Nostalgia è l’amore che rimane! Ricordare è ritornare al cuore!” per dirvi che il segno che la vostra presenza lascerà in tanti di noi che vi hanno conosciuto in questi anni è proprio questo: l’Amore. Quando si vivono esperienze belle, importanti, quelle che costruiscono l’esistenza, spesso il cuore è investito da pro-

so della presenza delle suore per i nostri bimbi e per i tanti genitori che si sono coinvolti nelle molteplici attività proposte per mantenere bella, viva e colorata la scuola. In certi momenti la scuola dell’infanzia sembrava davvero un cantiere in piena attività: mamme e

pagne di cammino prenderanno altri sentieri che le porteranno altrove, ci sentiamo di dire un grazie infinito. Grazie suor Pierina che per noi sei stata come una nonna, silenziosa ma presente sempre. Grazie anche a suor Luisa, che ha anticipato la sua partenza, perché la sua passione per

fonda nostalgia e, proprio il cuore ci aiuta a ricordare che, a volte, ci sono delle persone che lasciano nel nostro cammino un segno indelebile che non ci abbandonerà mai, perché si trasformano in frammenti di vita. Buon Viaggio ancora. Stefano Gaiga

completo ritiro di tutte le suore dalla nostra comunità”. Si sa che per soddisfare le necessità di portare avanti le cinque sezioni di cui è composta la scuola materna, le suore già da anni sono affiancate da maestre laiche e con la partenza delle suore, dal prossimo anno servirà un’altra maestra. Il nostro “Asilo” come affettuosamente ci piace chiamarlo, continuerà lo stesso a svolgere la sua importante funzione pubblica – ci rassicura don Elio – e lo farà con l’ausilio del comitato genitori che

potrà contare certamente sulla concreta collaborazione della Civica Amministrazione che, nonostante le ristrettezze economiche in cui sta navigando, siamo certi continuerà a fare la sua parte per mantenere attivo questo servizio indispensabile per la nostra comunità. “Ma la vita va avanti lo stesso” ci rassicura don Elio, “la scuola materna parrocchiale” dovrà continuare la propria attività anche senza le suore, perché il servizio che essa svolge non sarà sostituito da una scuola materna statale”. E conclude dicendoci: “Mi mancheranno le suore; le vedo sempre in chiesa alla Santa Messa, sempre al loro posto; pensare che i banchi che occupavano loro rimarranno vuoti della loro presenza mi lascia già adesso una grande tristezza; ma purtroppo dovremo abituarci tutti a questa nuova realtà”. Angelo Pandolfo

LE SUORE LASCIANO LA NOSTRA PARROCCHIA - Il pensiero di don Elio Ormai è ufficiale: alla fine di quest’anno scolastico le suore che da sempre animano la nostra parrocchia e che vivono ed operano nella locale scuola materna, lasceranno definitivamente la nostra comunità. Non hanno dato buoni frutti le molte pressioni fatte a Milano presso la Casa madre delle suore Apostole del Sacro Cuore: le suore sono poche ed in età non proprio giovane, le vocazioni sono poche e mancano i rincalzi.

Ci dice don Elio: “Le suore attualmente presenti nella comunità di San Giovanni Ilarione sono tre: la madre Superiora Suor Domizia, suor Maria Rita che è l’unica che svolge attività didattica presso la scuola materna e suor Pierina, la decana delle tre, ormai avanti con l’età. Un segnale poco rassicurante era arrivato lo scorso anno, quando è andata via senza essere sostituita suor Luisa; questo per me è stato il primo segnale di una situazione che inesorabilmente avrebbe portato al

“Natale Insieme”. II


ADDIO ALLE APOSTOLE DEL SACRO CUORE

Ha lasciato sgomento l’intero paese la notizia del ritiro delle Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù, dalla nostra scuola materna dalla quale tutti, anziani o giovani, direttamente o indirettamente hanno attinto insegnamenti di vita, consigli, aiuti, preghiere, buone indicazioni. Pur comprendendo le valide argomentazioni o motivazioni delle Superiori dell’ordine per giungere a tale decisione, non possiamo non sottolineare che si determina per San Giovanni Ilarione un grave impoverimento ed una ferita insanabile nel campo dell’insegnamento che le nostre Suore, e continuo a nome dell’intero paese a chiamarle “nostre”, hanno elargito da più di 90 anni e continuano ad elargire alle nostre giovani generazioni e che appare, in special

modo in questo momento di crisi di valori spirituali, assolutamente irrinunciabile ed insostituibile, perché vissuto come magistero di vita. Allora intingo idealmene la penna nel cuore per esprimere un ringraziamento accorato e sincero alle Apostole del sacro Cuore di Gesù, da parte di tutti i cittadini che come Sindaco rappresento, per il loro servizio, la loro dedizione, il loro amore. Esse sono state sempre in prima linea nella vita e nella storia del paese e della comunità civile, nei momenti lieti e in quelli tristi, hanno rappresentato per tutti figure sicure con le quali confidarsi, riferimento per aiuto e consiglio, oasi per cercare la pace e la serenità. Domenico Dal Cero – Sindaco –

Ci avete insegnato tanto! Testimonio di persona un’esperienza di positiva e fruttuosa attività educativa con le nostre Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù. Si tratta di un cammino di tredici anni, fatto insieme, ricco di avvenimenti, denso di attività e di esperienze che mi hanno arricchita come insegnante ma soprattutto come persona. Posso dire che la nostra scuola dell’infanzia finora può vantare di aver avuto una marcia in più, proprio grazie a questa preziosa collaborazione tra la componente laica e quella religiosa... il risultato è un clima positivo, un’aria di festa percepita da bambini e genitori. Grazie suore per quello che siete state, i momenti profondi vissuti insieme rimarranno scolpiti nel cuore per sempre. Il nostro impegno sarà quello di portare avanti l’opera educativa come una missione d’Amore così come ci avete insegnato. Maestra Michela Care suore Vi auguro che possiate continuare a donare tanto quanto avete saputo fare qui a San Giovanni. Voi siete state per me un grande punto di riferimento e mi avete trasmesso dei valori che sicuramente saranno quelli che non verranno mai meno... Vorrei inoltre ringraziarvi per l’appoggio datomi fin da subito e per l’estrema fiducia con-

Il collegio dei docenti ... in divisa da lavoro.

cessami, sempre accompagnata da una parola di consiglio e talvolta conforto. Terrò cari i vostri insegnamenti sperando di metterli a frutto nel migliore dei modi. Maestra Alessandra Care suore, vi ringrazio per il vostro esempio; in questi anni ho potuto contare molto sulla vostra esperienza davvero indispensabile anche per me, come insegnante. Siete portatrici di valori veri come l’accoglienza, l’ascolto e la sincerità. In voi tutte ammiro la capacità di spronare e tirare fuori il meglio da ognuno. Sapete coniugare la preghiera con il lavoro quotidiano coltivando quella componente spirituale che tanto spesso manca nella nostra vita. Con grande riconoscimento, Maestra Lina Vi siete donate completamente alla scuola con gioia e spirito di sacrificio. Il nostro rapporto è stato di reciproca fiducia e disponibilità... sentiremo la vostra mancanza... Maestra Federica Ho iniziato a lavorare in questa scuola dell’infanzia da poco tempo, ma ciò nonostante posso dire che già dal primo giorno sono stata accolta dalle Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù a “braccia aperte”, maturando nei giorni un rapporto di fiducia e disponibilità reciproca. Tutte le nostre suore mi sono state vicine facendomi crescere come insegnante e come persona e di certo non dimenticherò i momenti belli vissuti insieme e cercherò nel mio lavoro di “seminare” i valori importanti che voi suore mi avete trasmesso. Maestra Katia

Le testimonianze dei genitori UN SALUTO CHE SI FA GRAZIE Non possiamo pensare di essere private di un bene così grande e prezioso con la partenza delle nostre suore. E per questa circostanza voglio esprimere il mio grazie alle suore per essere state in mezzo a noi una presenza vivace e significativa: avete saputo, con il vostro entusiasmo e con la vostra carica interiore, entrare nei nostri cuori e portare una ventata di freschezza nella nostra impareggiabile scuola dell’infanzia, nella vita dei nostri bambini e nel cuore delle nostre famiglie. Grazie anche per le belle esperienze vissute insieme nel nostro grande laboratorio che ci ha fatto incontrare, gioire, ridere e vivere momenti di spensieratezza alleggerendo così il fardello delle nostre fatiche, facendoci vivere momenti di festa che non dimenticheremo mai. Ci avete aiutati e sostenuti nei momenti difficili attraverso la vostra parola fatta di fede, avvicinandoci alla preghiera e all’amore di Cristo. Ci mancherete tanto! Sappiate che vi porteremo sempre nei nostri cuori dovunque. Con grande affetto ed amicizia. Cristina Prando e famiglia Eppure in cuor nostro sappiamo che tutto questo non è una fine, ma solo un nuovo inizio ... però è bello abbandonarsi ai ricordi. Tutto è cominciato quando con garbo ci è stato chiesto di collaborare e noi abbiamo detto sì. Un sì, lo

abbiamo scoperto dopo, che impegnava buona parte del nostro tempo libero. Abbiamo insieme gioito, discusso, creato, inventato, ci siamo anche confrontati e a volte sopportati. Ricorderemo con nostalgia i caffè bevuti a sera tardi, dopo aver fatto, disfatto e rifatto per tutta la sera, le varie scenografie di turno. E certamente ripenseremo con un sorriso ai begli anni della scuola dell’infanzia, dove sono nate delle belle e solide amicizie. Racconteremo ai nostri figli l’orgoglio di aver fatto parte di questa bella famiglia. Grazie quindi per le porte sempre aperte, grazie per aver dato responsabilità e fiducia ad ognuno di noi, grazie per averci accolto nel vostro

lavoro e coinvolti nel vostro progetto di fede. Grazie perché questa esperienza di vita ha maturato in noi una certezza: che questo nostro stare insieme è quel seminare che Dio vuole da noi. Maria e Barbara Un sincero grazie alle nostre Suore che con la loro umiltà ci hanno permesso di capire che Dio è amicizia, perdono, amore, e si trova in mezzo a noi. Grazie per aver fatto sentire ciascuno di noi unico e speciale, per aver permesso ai nostri bimbi di vivere in un ambiente in cui l’ amore e la serenità si respirano, l’ allegria e l’entusiasmo sono di casa. Grazie per aver condiviso con noi i momenti belli fatti di risate, di gioia, di collaborazione...

e quelli un po’ più difficili, nei quali non sono mancate le lacrime. Grazie a voi abbiamo imparato che la vita è meravigliosa, basta guardarla attraverso gli occhi dei nostri bambini, vivendola nell’ amore di Gesù e nella fiducia verso il prossimo. Ci avete fatto riscoprire la bellezza delle cose autentiche, genuine, quelle che vengono dal cuore. Certi che saremo sempre vicini in Cristo, vi salutiamo con l’ impegno che quanto avete fin qui seminato, germoglierà nei nostri cuori e darà frutto. Vi vogliamo bene. Ciao. Loretta Ringraziamo le nostre Suore per l’impegno ed il lavoro svolto come educatrici, ed il costante ascolto verso i bambini e le loro famiglie. Con gratitudine, Famiglia Vicentini In questi anni che insieme ai nostri figli, abbiamo frequentato la scuola dell’ infanzia, abbiamo imparato a conoscere, amare, ma sopratutto considerare le nostre Suore come amiche. Cominciare la giornata accolte da un sorriso ed un abbraccio è una gioia unica, che riempie il cuore e ti aiuta ad affrontare con uno spirito “diverso” tutto il resto della giornata. È stato molto importante in un momento difficile, trovare da loro parole di sostegno, incoraggiamento anche attraverso la loro preghiera. Hanno saputo “tirare fuori” il meglio da ognu-


Segue da pag. III

Le testimonianze dei genitori no di noi. Abbiamo trovato un aiuto nell’educare i nostri figli, non solo dal punto di vista cristiano, ma anche nel crescere insieme agli altri e a maturarli individualmente. Il vivere con i nostri bambini le feste principali ci ha aiutato a riscoprire la nostra fede. Grazie, sarete sempre nel nostro cuore. Famiglia Ambrosi Sono una mamma di due bambine: una di 10 e una di 6 anni. Quest’ anno è la mia ultima esperienza alla scuola materna. Ho passato sei anni indimenticabili, un’ esperienza veramente bella, e questo grazie alle Nostre Suore ... A suor Domizia che ogni anno, un semplice programma, lo fa diventare qualcosa di incredibile e con i suoi “inviti calorosi”, a cui non si poteva dire di no, nemmeno se la stanchezza si faceva sentire, ci ha unito come gruppo genitori, ci ha fatto lavorare perché i nostri bimbi siano accolti in un grande abbraccio fatto dalle nostre piccole cose di volontariato. A suor Pierina vero pilastro della nostra scuola, che con “ciao bellessa!” ci accoglie ogni mattina, ci consola quando qualche lacrima non è riuscita ad essere trattenuta nel vedere i nostri piccoli crescere e ci commuove nel vedere quanto amore riesce a donare a loro. A suor Maria Rita, che con il suo dolce sor-

Il coro delle mamme.

riso, riesce a trasformare, una giornata storta in una giornata piena di vita e di colore. Riesce ad insegnare ai “suoi tesorini” a stupirsi di tutte le cose che Dio ha creato. Infonde a loro e a noi genitori coraggio, forza e c’invita ad abbandonarci nell’ abbraccio che Dio ci fa ogni giorno. Il nodo alla gola non riesce a farmi dire quanto ancora vorrei scrivere su questi tre tesori. Posso solo ringraziare il Signore per il dono che ci ha fatto in questi anni e un grazie di cuore a loro per tutto quello che hanno fatto per i nostri bambini e per noi. Non vi dimenticheremo mai e vi porteremo per sempre nei nostri cuori. Katia Panarotto Sono la mamma di una bambina che frequenta la scuola dell’infanzia “Papa Luciani”, inserita nella classe di una delle Suore rimaste nell’istituto (l’unica che ancora insegnava). Quando ho iscritto mia figlia in questa scuola cattolica mi trovavo a vivere all’estero, in un contesto sociale individualista e impersonale, in cui i rapporti quotidiani erano di pura convenienza. Al nostro ritorno in Italia desideravo, per mia di figlia, che fosse inserita in una classe presenziata da una religiosa, senza nulla togliere alla competenza delle insegnanti laiche verso le quali nutro stima e ammirazione (io stessa ho lavorato per un certo periodo come insegnante di ragazzini portatori di handicap). Questa mia speranza, di trovare una suora come insegnante, nasceva dall’idea che avevo in testa e nel cuore rispetto alla figura religiosa e cioè ritenevo che una suora rappresentasse un binomio tra autorità educativa e amore e bontà cristiana verso i bambini. Con mia infinita sorpresa e piacere mia figlia Viola è stata inserita nella classe degli scoiattoli gestita appunto da una suora, la nostra amata Suor Maria Rita. Sono passati ormai due anni da quel momento e le mie convinzioni sull’importanza della figura delle suore come guardiane delle regole e come sorelle di noi tutti che donano emozioni sane, positive ai nostri bambini e anche a noi genitori hanno trovato ancora mag-

Ancelle del Signore Eccole, pronte a calzare i sandali e a partire. Ancora. Apostole di Cristo fino in fondo. Dopo anni di affetto dato e ricevuto, le nostre suore devono chiudere il cuore a noi ed aprirlo ad altri. Madre Clelia Merloni, sapeva quanto fosse faticoso questo momento e per questo, ha chiesto loro un impegno ancora più grande nel nome di Cristo: “Vivere tutto, testimoniando la gioia di essere suore”. Avanti nella gioia, dunque. Sempre. Anche quando la sofferenza umana si presenta nella loro vita come in quella di ogni uomo. Le nostre suore, perché questo sono e questo rimarranno, lasciano in noi tutti un vuoto pari al pieno che ci hanno trasmesso. Senza la loro serena presenza, la scuola non sarà più casa, giardino, focolare. Durante la loro permanenza, hanno accolto tutti in ogni momento di ogni giorno dell’anno. Fatiche e sorrisi, condivisione e amicizia Regalati a noi genitori con amore puro, gratuito e disinteressato. Tutta una vita data con serenità e speranza. Sempre. Per noi che vi amiamo care sr. Domizia, sr. Maria Rita, sr. Pierina, Non c’é una motivazione sufficiente a darci pace per questa partenza. Viviamo questo momento sbigottiti e ancora increduli, faticando anche a scrivere un saluto. Mancherà tutto di voi, ma oltre ogni cosa, la verità dei vostri occhi che parlando di Cristo testimonia una fede autentica. Era questo a darci forza. Trovare LUI in voi. Niente festa d’addio dunque. L’addio in Gesù, non esiste. Il nostro cuore, vi augura di camminare ancora nel mondo, senza bisaccia né bastone, certo che chi avrà la fortuna d’incontrarvi, non sarà un lupo distratto e indifferente e saprà riconoscere l’Amore di Dio. Come ogni giorno. Sempre. G Germana ermana

Suor Domizia colora le mani ai bambini.

pedagogisti. Non è facile come educatori e come genitori trovare il giusto compromesso tra l’autorità nelle regole e l’amore (nelle più svariate forme) verso i propri figli/bambini; le nostre suore sanno, forse meglio di noi genitori d’oggi come dosare il bastone e la carota al momento opportuno. Mi auguro di aver imparato qualcosa da loro e di saperlo trasmettere anche ai miei figli e agli altri. Grazie quindi suor Maria Rita e grazie a voi Suore. Sonia Rossetto Quand’ero piccola, trent’anni fa, le suore della scuola materna “Papa Luciani” sono state per me dei punti di riferimento, caldi rifugi di braccia grandi e gonne lunghe, esempi di amore e di impegno. Oggi, nella frenesia della quotidianità, questa stessa scuola, animata dalla loro presenza, ha rappresentato per noi grandi e piccoli una calorosa parentesi di serenità,

un viaggio ben attrezzato per l’anima, uno spazio dove lo stare insieme è ancora gioia e stupore. GRAZIE!! Un genitore

In alto: Arriva santa Lucia. Sopra: Il personale non docente.

giore conferma e avallo. Per quello che possa valere la mia testimonianza devo davvero paragonare la suora di mia figlia all’Angelo Custode, che sa essere fermo nelle decisioni ma con dolcezza. La carica religiosa che la anima le fa’ fare cose straordinarie quali tenere la disciplina, il rispetto e l’ordine in una classe di bambini che, sappiamo, non sono sempre facili da gestire, e tutto questo le risulta così naturale da far invidia anche ai più affermati

Noi genitori della scuola dell’infanzia “ Papa Luciani “ vogliamo ringraziare le nostre suore per l’ affetto, le cure e gli insegnamenti che hanno saputo dare ai nostri piccoli, in questi lunghi anni della loro permanenza a San Giovanni Ilarione. Vogliamo anche esprimere l’amarezza e il dispiacere che sono rimasti in noi per il loro traIV

sferimento. Ci consoliamo però nel sapere che porteranno il loro prezioso aiuto e amore ad altre persone bisognose. Le ricorderemo insieme ai nostri figli, conservando il loro ricordo nei nostri cuori. GRAZIE. Alcuni genitori Vuoi entrare nella grande Famiglia del Sacro Cuore? E cos’è il Sacro Cuore? Ora in molti l’abbiamo incontrato e compreso. Grazie carissime suore per aver portato nelle nostre famiglie una presenza così viva, tangibile, concreta e rassicurante quale è quella del Sacro Cuore di Gesù. Dalla sua luce abbiamo tratto tanta forza, coraggio e consolazione e, grazie a voi, abbiamo aperto gli occhi dinanzi alla bellezza e alla gioia di vivere, alle meraviglie del creato e all’infinito amore di Gesù per noi. Ci avete insegnato a non perdere mai di vista i veri valori, a non aver paura di dimostrare il nostro affetto o di dire “Ti voglio bene”. Tanti auguri a tutte; la vostra voglia di vivere con il vostro splendido sorriso possano giungere ancora a tanti altri che avranno - così come abbiamo avuto noi - il privilegio di incontrarvi. Un abbraccio. Loretta Le suore ... ricordo quando, bimba di 4 anni, ho varcato per la prima volta la porta della scuola materna e ho trovato ad accogliermi suor Lorenza, una suora piccolina, ma piena di grinta e di amore che ha saputo fin da subito trovare le parole e i modi per farmi trascorrere in modo piacevole gli anni della scuola materna. Oggi sono una mamma e anche i miei bambini, quando hanno iniziato la scuola dell’infanzia, hanno avuto la fortuna di trovare le suore che li hanno accolti, incoraggiati e li hanno aiutati a crescere. Le suore in questi anni hanno creato dei progetti educativi significativi, nei quali i bambini hanno potuto sperimentare e quindi interiorizzare i valori che sono alla base della vita di una persona: l’amicizia, la collaborazione, la solidarietà, l’esempio di vita cristiana, senza però tralasciare l’aspetto didattico. Tutto ciò è stato significativo non solo per i bambini, ma anche per noi genitori che siamo sempre stati chiamati ad essere parte attiva nei progetti educativi: ognuno dava il proprio contributo, offriva ciò che sapeva fare ... Alle suore il merito di averci convinto a “metterci in gioco”, a trovare il tempo per dare una mano e di averci coordinato in modo esemplare. Penso che i nostri bambini non dimenticheranno mai il carro costruito dal loro papà, le scenografie fatte dai genitori o la loro mamma che cantava nel coro! Grazie suore, per tutte le esperienze che avete fatto vivere a nostri bambini e per l’esempio che ci avete trasmesso! Monica Rivato


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