Conferenza 'Stelle e viaggi' 2016_2019/Un'esperienza narrativa in progress

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‘Stelle e viaggi’ 2016-2019 un’esperienza narrativa in progress

Gloria Vallese, Accademia di Belle Arti di Venezia


Assassin’s Creed (videogame, Ubisoft, 2007) : Altair su un minareto di Damasco, anno 1191



Altair, la stella maggiore della costellazione Aquila IAU The International Astronomical Union (IAU) was founded in 1919. Its mission is to promote and safeguard the science of astronomy in all its aspects, including research, communication, education and development


“Vultur Volans”: l’aquila/sparviero mentre si leva Altair dall’arabo ‘‫النسر الطائر‬, an-nasr aṭ-ṭā’ir’, l’aquila mentre si leva Costellazione: Aquila


“Vultur Cadens”: l’aquila/sparviero mentre piomba sulla preda Vega dall’arabo ‘an-nasr al-wāqi’’, l’aquila che discende’ Costellazione: Lyra


Deneb

Altair

Vega


“Sulla soglia del portale principale di San Marco, se alziamo gli occhi a guardare sulla verticale della nostra testa, scorgiamo, ai due lati di un complesso nodo formato da elementi vegetali, le due aquile”

Il gruppo delle ‘Due aquile’ Altair e Vega (a destra) nel portale maggiore di San Marco a Venezia (sec. XIII)


Foto: Pino Usicco



Altre costellazioni in vicinanza delle Due Aquile: (da destra verso sinistra) le Due Orse, Hercules, Cepheus Foto: studenti Riccardo Bortolotti, Stefano Leoni. Docente di riferimento: Gaetano Mainenti


Confrontando con le carte celesti, mi rendo conto che queste costellazioni scolpite sull’arcone sono disposte non a caso, ma in un ordine rigoroso, in modo da formare uno schema riconoscibile della volta celeste. Nella prima metĂ del ‘200? Stupefacente!




Viaggi dei Polo: Niccolò e Maffeo (1260), Nicolò, Maffeo e Marco (1270) Cartina: Pipino da Verona comm, via Wikimedia


Costellazione ‘Taurus’ (il Toro), rappresentata secondo la leggenda beduina


Hyades



Questi due simboli rappresentano i nodi lunari. Da essi si sviluppa la parte lunare del calendario marciano, lungo la ghiera o estradosso dell’arcone




Telamone con serpenti e nodi celesti Drappo funerario della tomba di Dai. Dipinto su seta, epoca degli Han Occidentali (c. 168 BC), part. Hunan (Cina), Museo Nazionale, Tombe di Mawangdui


ATLAS

PLEIONE


Le Pleiadi, come fanciulle e come uccellini




Nell’arcone marciano il Leone, simbolo del Sole, è rappresentato tre volte









http://www.stelleeviaggi.org


120 cm (h. 372 cm)

movable walls

panel board

wall window

wall window

storehouse

2 Mt.

2,96 Mt.

630 cm (h. 372 cm)

4,9 Mt.

e offic

3,78 Mt. wall window

storehouse

wall window

nce entra

390 cm (h. 372 cm)

storehouse

openable wall: 3,78 M movable wall: 2,96 M

4,1 Mt. 36,9 Mt.



Basilica di San Marco, Portale maggiore, sottarco: Altair e Vega • In alto: fotografia ad alta definizione, studenti Riccardo Bortolotti, Stefano Leoni. • In basso: rilievo grafico, studentessa Bruna Barros










Phaenomena installazione interattiva • Progetto degli studenti Shovupa Ainur e John Volpato, 2016 • digital rendering, compositing e animazioni di Terzopaesaggio (studenti Giorgia Berton, Noemi Brolatti, Yfei Fan, Giorgio Lo Faro). Foto: Shovupa Ainur, 2016



Venezia, 4 Aprile 2016: Operatori della ditta Comingtools e studenti dell’ Accademia di Belle Arti di Venezia eseguono la scansione ottica del portale maggiore di San Marco Foto: Gloria Vallese, 2016






Tale of a Night Wanderer installazione audiovisuale. Un pescatore nella sua barca nella laguna: le stelle e costellazioni sopra la sua testa vanno a posarsi sul modello dell’arco trasformandosi nelle figure e nelle storie del bassorilievo della Basilica, per poi trasformarsi di nuovo nel cielo stellato.

Foto: Gloria Vallese, Shovupa Ainur






Fotoriprese del Globo di Coronelli Le fotoriprese del Globo di Coronelli utilizzate nel percorso della mostra e per la realizzazione dell’applicazione interattiva sono state eettuate presso il Museo Storico Navale di Venezia il 15 maggio 2016 dal Professor Carlo Tombola e dalle studentesse Gosia M.Jagiello, Chiara Missaggia, Marta Naturale e Chiara Enzo, cui si devono anche queste immagini di backstage.




Globo di Coronelli

installazione interattiva, studente Andrea Chiarato. Versione virtuale del globo ta tre piedi e mezzo (1693) del celebre cosmografo veneziano Vincenzo Maria Coronelli (1650-1718). L’utente può ruotarlo, e le figure di stelle e costellazionipossono essere ingrandite e interrogate al tocco, per ottenere una descrizione testuale. Foto: Shovupa Ainur, 2016











Secondo archivolto, sottarco: ‘Ciclo dei Mesi’ (seconda metà sec. XIII) Foto: Pino Usicco



La costellazione Andromeda, da: Alexander Jamieson, A celestial atlas, London, 1822


Sovrapposizione del rilievo marciano con una miniatura persiana (sec. XIII) del trattato Kitāb Ṣuwar al-kawākib al-thābitah dell’astronomo arabo Al-Sufi, raffigurante Andromeda (Oxford, Bodleian Library, MS Marsh 144)




In alcune parti, il marmo presenta degli scavi zigrinati che verosimilmente costituivano l’aggrappo di parti metalliche, come si osserva in questi dettagli (zoccoli equini del Sagittario, falcetto di Andromeda)


Altri segni appena visibili sulla superficie del marmo ci portano a credere che la superficie fosse un tempo tutta trattata a capiture alto/ basso, lucido/opaco, atte a suggerire delle stoe





In questa miniatura di un testo arabo o persiano, ma eseguita in India, i corpi dei Gemelli zodiacali si fondono in basso come nel tondo marciano, e le mani delle due braccia intrecciate posano sul ventre Zodiacal Gemini and Leo Zakarīyā ibn Muḥammad al-Qazwīnī:(1203–1283) ‘Ajā’ib al-makhlūqāt wa-gharā’ib almawjūdāt’ (Marvels of Things Created and Miraculous Aspects of Things Existing) ‫كتاب عجائب‬ ‫وجودات‬.‫خلوقات وغرائب ا‬.‫ا‬ Manuscript ca.1537 or 38 a.D. , probably copied and illustrated in Western India Washington, National Library of Medicine, NLM Unique ID:

9409277



Naga

Praya Naga

Radice di loto


“Anche nell’affascinante tondo marciano i Gemelli brandiscono qualcosa, di che si tratta? Sembrano dei tondi forati, appesi a uno stelo o manico. L’insolita iconografia suggerisce prudenza, ma viene da pensare alla radice del fiore di loto, caratteristico cibo che si consuma a partire dall’estate tagliato in fette. Altri dettaglio singolare sono i lunghi capelli sciolti (i naga indiani hanno di solito elaborate acconciature e copricapi; e le code di pesce)”.


Viaggi dei Polo: Niccolò e Maffeo (1260), Nicolò, Maffeo e Marco (1270) Cartina: Pipino da Verona comm, via Wikimedia


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