From History to Cuisine: Sant'Orsola

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SANT’ORSOLA DALLA STORIA ALLA CUCINA

Intervento di riqualificazione in contesto storicizzato


SOMMARIO


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Sant’Orsola

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Oggi per Firenze

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Reference

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Sei Lati

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Accademia Culinaria

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ContinuitĂ urbana

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La Corte

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Leggerezza

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Mattone > segno

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Gabbia strutturale

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Tavole di progetto

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Bibliografia


SANT’ ORSOLA

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DESCRIZIONE Il

Complesso

Ex

Convento

di

Il Complesso ha l’accesso principale,

struttura portante autonoma in acciaio.

Sant’Orsola – Ex Manifattura Tabacchi

pedonale e carrabile(comprese le

La consistenza attuale del complesso,

occupa quasi interamente l’isolato

rampe per i piani interrati) da via

espressa in superficie utile lorda come

compreso tra Via Sant’Orsola, Via

Panicale,

definita dal Regolamento edilizio del

Guelfa, Via Panicale e Via Taddea, ed

vicinanze della Piazza del mercato di

è situato nel quartiere di San Lorenzo,

San Lorenzo. Inoltre presenta altri due

in posizione pressoché baricentrica tra

accessi carrabili sul lato prospiciente

la Stazione Ferroviaria di Santa Maria

via Guelfa oltre ad altri due accessi

-piano secondo sottosuolo SU.L. mq

Novella, Piazza del Duomo e Piazza

pedonali

1.177,10,

Indipendenza.

Sant’Orsola e da via Taddea.

immediatamente

rispettivamente

Altimetricamente

viene

nelle

da

via

Comune di Firenze, è la seguente:

-piano primo sottosuolo S.U.L. mq distribuito

1.171,30,

Il fabbricato si articola sostanzialmente

da diversi corpi scala, tutti di nuova

- seminterrato S.U.L.. mq 1.802,65,

intorno a tre cortili più grandi e due più

realizzazione, in corrispondenza degli

- piano terreno S.U.L. mq 3.683,85,

piccoli e si sviluppa su quattro piani

accessi oppure interni alla costruzione .

- piano ammezzato S.U.L. mq 211,40, -

fuori terra oltre al seminterrato e due

In alcune porzioni di fabbricato sono

piano primo S.U.L. mq 3.665,15,

sottosuoli.

stati realizzati nuovi solai con una

- piano secondo S.U.L. mq 3.665,15.

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Le cinque corti interne hanno una

Nel Regolamento urbanistico vigente

- attività educative: centri per bambini e

superficie utile complessiva pari a mq

del Comune di Firenze il Complesso

genitori, centri gioco educativi;

2.316,19.

ricade all’interno della Zona Omogenea

- attività connesse alla formazione

Il complesso immobiliare di Sant’Orsola

“A” Centro Storico Entro le Mura con

(attività

risulta formato da oltre 260 locali o

classificazione di edifici di calsse “O”

foresteria);

ambienti di varia dimensione distribuiti

( art. 17 NTA). Inoltre è inserito in Zona

- attività fieristiche e congressuali;

su 8 livelli per la seguente consistenza

“F2p” Attrezzature servizi pubblici di

- attività sportive e ricreative;

geometrica:

progetto (Art. 52 NTA)

- formazione artistica;

- Area occupata mq. 5.248

con i seguenti simboli:

- punto di ristoro/bar (funzionale alle

- Superficie coperta : mq 3.680

commerciali,

artigianali

e

varie attività da insediare nel complesso.

- Volumetria totale (v.p.p.): mc. 60.807

- attrezzatura culturale/museo

Il complesso dell’Ex Convento di

- Superficie utile netta totale : mq.

- attrezzature sociali e socio-sanitarie

Sant’Orsola

17.563

- attrezzatura pubblica amministrativa

proprietà alla Provincia di Firenze

L’altezza massima sottogronda rispetto

-scuola dell’obbligo /materna /asilo

dal Ministero dell’Economia e delle

al piano di riferimento stradale è di mt.

nido

Finanze, con atto di permuta di immobili

14,00.

- scuola superiore all’obbligo

rep. 439/2009 ai rogiti dell’ufficiale

La profondità massima raggiunta con il

- università

rogante dell’Agenzia del Demanio di

2° interrato è di mt. 9,50.

- attrezzatura militare e di polizia.

Firenze, “per soddisfare , tra l’altro, le

L’altezza antincendio è di circa mt.

In base a quanto previsto dalle NTA nel

finalità sociali e di carattere didattico-

10,00.

Complesso immobiliare Ex Convento di

formativo, con la destinazione del

L’immobile è facilmente servito dalla

Sant’Orsola, via Sant’Orsola, via Guelfa,

compendio a immobile di interesse

rete idrica acquedotto comunale, dalla

via Panicale e via Taddea (F2p) sono

pubblico” e con le seguenti prescrizioni:

rete fognaria, dalla rete elettrica, dalla

ammesse anche le seguenti

rete del gas metano.

funzioni:

è

stato

trasferito

in

“Ciò che manca molto spesso nell’architettura contemporanea è un legame con la storia e con la geografia.” Jean Nouvel

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- i progetti di qualunque genere che si intendano eseguire S.U.L. l’immobile dovranno essere preventivamente autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato ai sensi dell’art. 21 comma 4 del D.Lgs.n. 42/2004 e ss.mm.ii. -l’immobile al fine di soddisfare le finalità sociali di carattere didattico-formativo tramite la destinazione del compendio ad immobile di interesse pubblico, non dovrà comunque essere destinato ad usi, on compatibili con il suo carattere storico.

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STORIA Il complesso di Sant’Orsola è il

studenti universitari. Il progetto non fu

risultato di una serie di interventi

realizzato e l’Università nel 1982 restituì

edilizi succedutesi nei secoli dei quali

l’immobile al Demanio.

il più determinante è individuabile

Il Demanio decise allora di allocarvi

in

una

quello

Ottocentesco

che

ha

caserma

della

Guardia

di

consentito

l’insediamento

nelle

Finanza e nel 1985 iniziano i lavori di

architetture

conventuali

della

ristrutturazione

abbandonati

poco

Manifattura Tabacchi: la destinazione

dopo. Gli interventi maggiormente

industriale ha comportato una radicale

invasivi hanno riguardato soprattutto

trasformazione degli spazi finalizzata

la “corte dell’Orologio”, in cui sono

prevalentemente

realizzazione

stati realizzati tre piani interrati per

di ambienti di grandi dimensioni

alla

una profondità complessiva di scavo

funzionali alle attività lavorative.

di circa 9,50 ml rispetto alla quota di campagna, esclusa la fondazione. Il

A seguito del trasferimento della

volume, suddiviso in tre piani carrabili

Manifattura Tabacchi in Piazza Puccini

collegati da una rampa di accesso,

nel 1940, divenne ricovero per sfrattati.

doveva ospitare un parcheggio interrato

Nel 1975 il complesso demaniale venne

di servizio alla caserma.

consegnato all’Opera Universitaria che

Le preesistenti strutture murarie su

predispose un progetto per realizzare

via Panicale, ad esclusione di parte

una struttura polivalente funzionale

della facciata, vennero demolite per

allo studio e al tempo libero degli

far posto ad un nuovo fabbricato

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realizzato con intelaiatura metallica

l’intercettazione della falda causando

ed orizzontamenti in lamiera grecata. I

l’allagamento dell’ultimo livello interrato

restanti corpi di fabbrica del complesso,

e pregiudicandone l’attuale agibilità.

per ogni singolo piano, furono oggetto

La Provincia di Firenze, pur nella scarsità

di pesanti interventi di consolidamento

di risorse, ha effettuato una serie di

delle coperture, di gran parte dei solai

interventi a garanzia della sicurezza e

esistenti e delle partizioni murarie

dell’incolumità pubblica, ha proceduto

interne, interessate dalla indiscriminata

a lavori obbligatori e prescritti, ma

stesura di intonaco strutturale, con

oggi si può a ragione affermare

inserimento ex novo dei collegamenti

che gli interventi operati negli anni

verticali

realizzati

ottanta hanno snaturato in maniera

integralmente con strutture in cemento

significativa le condizioni del fabbricato,

armato.

pervenuto alla Amministrazioni in uno

Ognuna delle coperture dei corpi edilizi

stato di grave degrado.

interpiano,

risulta ancor oggi priva del manto di copertura, mentre le porzioni non interessate dagli interventi di recupero degli anni ’80, a causa dello stato di forte degrado, sono crollate o pericolanti. Le

operazioni

realizzazione sotterraneo

di

scavo

del hanno

per

la

parcheggio causato

“Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c’è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo.” Renzo Piano

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Elaborati Rilievo

PIANTA PIANO INTERRATO

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stato attuale


PIANTA PIANO SEMINTERRATO

stato attuale

PIANTA PIANO TERRENO

stato attuale

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15

PIANTA PIANO PRIMO

stato attuale

PIANTA PIANO SECONDO

stato attuale


PIANTA PIANO TERZO

stato attuale

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SEZIONE A-A B-B

stato attuale

SEZIONE C-C D-D

stato attuale


PROSPETTI VIA PANICALE VIA SANT’ORSOLA

stato attuale

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OGGI per Firenze

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NON LUOGO “L’ex convento di Sant’Orsola non è un luogo abbandonato” “Quando si individuò nello stabile l’origine della diffusione di roditori, Sant’Orsola venne derattizzato, anche se si scoprì che i topi non provenivano da li ma dalle fogne. Certo, il cantiere è fermo, ma non è ne sporco ne abbandonato. La provincia di Firenze lo ha messo in sicurezza. Almeno

due

mattine

a

settimana

vengono compiute visite nell’immobile ed è previsto un calendario di eventi.”

Questo è quello che da anni viene ripetuto ai cittadini fiorentini riguardo la situazione dell’immobile, la verità è che non basta che poche associazioni si muovano per cercare di ridurre al minimo i danni, l’azione che da svolgere deve essere più drastica ed immediata.

ISOLATO CHIUSO Nella situazione attuale la priorità per quanto riguarda Sant’Orsola non è tanto quello che si riuscirebbe ad ottenere da una eventuale riqualificazione, cosa che sembra tanto interessare la provincia, ma la decisione di rivalutare il complesso porterebbe rinnovato splendore ad un intero isolato fiorentino che ha la fortuna di essere ubicato nei pressi della Basilica di San Lorenzo, di Santa Maria del Fiore e del Mercato Centrale.

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REFERENCE Villa MediterranĂŠe, Boeri Studio Pilastri/albero Pozzo di luce -

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6 LATI Il concetto simbolo del progetto si riassume in parte in una figura esagonale, avente la caratteristica di potersi duplicare ed unire in modo da creare tassellazioni più o meno complesse; “le cellette del favo di un alveare sono esagonali, stante l’uso efficiente di spazio e di materiali da costruzione che tale forma consente.” L’introduzione di questo oggetto architettonico in Sant’Orsola è dovuto prevalentemente al tipo di destinazione scelto per il complesso di edifici; è vero infatti che la relazione scientifica tra prodotto culinario e legame chimico esagonale si sposa alla perfezione con le carenze di unità e continuità dell’ex convento. Rimane da dire che concettualmente il simbolo in esame è stato selezionato in fase di progettazione in contraddizione alla forma ottagonale attualmente presente al centro della “corte dell’orologio” che identifica il pozzo di luce sul parcheggio interrato.

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ACCADEMIA CULINARIA La cucina racconta chi siamo, riscopre le nostre radici, si evolve con noi, ci rappresenta al di là dei confini. La cultura della cucina è anche una delle forme espressive dell’ambiente che ci circonda, insieme al paesaggio, all’arte, a tutto ciò che crea partecipazione della persona in un contesto. È cultura attiva, frutto della tradizione e dell’innovazione e, per questo, da salvaguardare e da tramandare. Salvaguardare il gusto, quindi, diventa un elemento essenziale per la difesa non solo della civiltà della tavola, ma dell’identità stessa di un popolo. L’esperienza culinaria italiana oltre ad affermarsi per le sue solide radici storiche conoscuite in tutto il mondo, con l’avvento delle più comode ed evulute tecnologie di trasporti e di comunicazione web, riesce ad arrivare in qualsiasi luogo e diventa in qualche modo irrinunciabile per il consumatore che decide di perseguire una strada di salute e qualità. A Firenze dopo l’apertura di Eataly e con l’ampliamento del livello superiore del Mercato Centrale, a pochi passi, prosegue una storia di cucina fatta di prodotti biologici a km 0 e preparati con cura nel rispetto della tradizione.

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Corsi professionali Chef - Argomenti di base - Gli Antipasti - La Pianificazione - I Primi Piatti

SCUOLA

- I Secondi Piatti - I Dessert

Per quanto riguarda l’accademia il metodo di insegnamento e svolgimento delle attività scelto è inerente alle linee guida poste dall’Italian Chef Academy con sede a Roma; questo comprende 3 cicli di studio

con vari livelli di

preparazione in relazione alle capacità dell’allievo.

- Innovazione in cucina - Esame Finale

Corsi professionali Pasticceria - Le basi di Pasticceria - Le Farce - I Dolci della Prima colazione - Biscotteria tradizionale da te’ - I Dolci della tradizione -Pasticceria Minion e FingerFood Dolci - Torte: tra Tradizione ed Evoluzione - Semifreddi - Mousse - Bavaresi - Dessert al piatto nella tradizione

L’obiettivo è quello, non solo di istruire teoricamente gli chef, ma

moderna

anche di prepararli ad un lavoro

- Tecniche di decorazione

pratico sul campo usufruendo della

- Esame Finale

partecipazione di maestri esperti in materia di ristorazione. Il percorso didattico è il seguente:

“La cucina è di per sé scienza. Sta al cuoco farla divenire arte.” Gualtiero Marchesi

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Master in Arti Culinarie - sicurezza alimentare HACCP - pratica di laboratorio - tecniche di cucina e pasticceria - organizzazione della cucina - merceologia - analisi sensoriale - enologia: tecniche di degustazione e studio degli abbinamenti - nutrizione e corretta alimentazione Sono inoltre previste: - visite esterne di approfondimento - incontri con produttori qualificati - demo in aula - tirocinio professionale - Esame Finale

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MASTERCHEF

Masterchef è uno spettacolo di cucina nato per onorare persone che amano cucinare cibo buono. E ‘noto per essere unico nel suo genere ad avere concorsi gastronomici che hanno molte versioni e serie in tutto il mondo. E ‘iniziato nel Regno Unito e trasmette attualmente in India, Australia,Italia e America con lo stesso nome. Questo spettacolo è fondamentalmente destinato a cuochi dilettanti che non hanno alcuna esperienza in cucina, loro devono destreggiarsi nelle arti culinarie, impressionare i giudici con le loro ricette e lottare per il titolo di Masterchef, il più grande cuoco del paese. Le ricette di Masterchef non sono le ricette ordinarie; sono mix di diverse culture e stili di cucina; il livello gastronomico a cui si riferisce è molto alto, nella maggior parte dei casi oltre ad un premio monetario finale i concorrenti sono chiamati a lavorare in un ristorante famoso e rinomato nel luogo. Quasi tutte le versioni dello show hanno battuto i record di audience ed hanno riscosso un successo inaspettato. Dal 2001, Masterchef è stato valutato come uno dei programma più visti nella televisione australiana.

”Sì, mi rendo conto: della “prevalenza dello chef”, del rispetto per lo “stellato” e del meccanismo inesorabile che sottende alla fortuna della trasmissione televisiva Masterchef. La volta in cui l’ho guardata, sospinto da segnalazioni multiple variegate, mi sono chiesto: «Perché?». Non: perché ha successo? Quello è semplicissimo: è il primo reality in cui a) devi saper fare qualcosa e non solo esistere di fronte a telecamere; b) devi saper fare qualcosa di utile e ripetibile come cucinare. Chi guarda Masterchef coniuga due verbi decisivi nella comunicazione e nello spettacolo: impara e si diverte.” (Gabriele Romagnoli)

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POSTAZIONE DI LAVORO

Il progetto culinario non può dirsi completato senza la creazione della workstation tipica di Masterchef, il suo impiego non è riservato solamente ad i partecipanti al programma, ma riguarda la totalità delle attività culinarie all’interno dell’accademia. Questa

particolare

ed alla possibilità di essere installata in qualsiasi luogo. Le dimensioni sono 80x225 cm in un metro di altezza ed è composta da: - piastre ad induzione a quattro fuochi

caratteristica

è resa possibile dalla modalità di assemblaggio, volta alla compattezza

- lavello a due buche - piano di lavoro in marmo - corpo e sportelli di alluminio graffiato - forno a cottura tradizionale

- un boiler esterno Per aumentare la qualità del lavoro tutte le postazioni sono dotate di: - tagliere in legno - coltelliera - dosatori - corredo di pentole - planetaria - mixer

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ContinuitĂ urbana

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PIAZZA COPERTA Il problema più grande da affrontare

prospetto, inoltre non identifica un vero

in un punto di agglomerazione per

per quanto riguarda la riqualificazione

e proprio ingresso al complesso.

avventori, ma anche per chi vive

di Sant’Orsola è l’accessibilità; gli stretti

quotidianamente la città.

vicoli fiorentini tipici dei centri storici,

L’entrata progettata è un segno netto e

fanno si che i punti di sosta, come

pungente verso il panorama fiorentino,

La scelta materica per l’ampliamento è

piazze o slarghi, siano ridotti al minimo.

è rappresentata da uno sbalzo di 17

dettata dalla voglia di portare rinnovato

In particolare nella zona limitrofa al

metri che si slancia e fa da tettoia ad

vigore architettonico al tradizionale

lotto studiato, la carreggiata misura un

una piazza nella zona sottostante.

e lineare centro di Firenze, le lastre di

massimo di 5 metri e non è presente un

corten che lo compongono fanno da

vero e proprio marciapiede nei due lati;

Il tipo di soluzione combacia con

collegamento con la carterizzazione

questo porta ad una percezione dello

la mancanza di aree libere nelle vie

delle finestre lungo tutto il perimetro,

spazio molto più verticale, problematica

circostanti e trasforma l’ex fabbricato

voluto simbolo di continuità urbana.

da risolvere nella comunicazione del

chiuso, voluto dalla Guardia di Finanza,

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LA CORTE 33


RELAZIONI URBANE La corte viene considerata nell’Umanesimo come il luogo intorno alla quale si radunano principi con i suoi sudditi; diventa uno spazio completamente chiuso in cui il popolo rimane isolato. All’interno della corte vivono filosofi, letterari, artisti che contribuiti svolgevano il loro lavoro, sottostando però ai gusti dei loro padroni, in ogni caso diventa un luogo ideale. Con questo sistema gli scultori, i pittori, acquistarono fama perché chiamati ad abbellirle, così la loro considerazione ed il loro prestigio aumenta fino a che non vengono trattati più come manovali, ma da veri e propri artisti. Il concetto della corte storica rimane molto presente nel progetto, data la già grande importanza che aveva all’epoca in cui l’immobile era convento; nel caso specifico il limite murario ospita attività legate alla cucina ed al gusto, lo spazio si trasforma in un luogo di passaggio in cui ci si può immergere a pieno non solo nell’acquisto di primizie gastronomiche ma anche dove possiamo ammirare il lavoro dei mastri chef, visibile dai laboratori che si affacciano verso il suo centro. La corte rimane il luogo di aggregazione per eccellenza, riesce a mettere in comunicazione gli edifici storici con l’ampliamento ex novo, ed accoglie sia i turisti in cerca di mete culinarie che studenti vogliosi di apprendimento e conoscenza.

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LEGGEREZZA “Utilizzare le strutture leggere significa offrire una possibilità in più alla filosofia costruttiva che privilegia lo spazio flessibile, modificabile e reversibile, significa insomma intervenire in un modo soft nel contesto ambientale. Proporre strutture leggere indica un atteggiamento progettuale che intende la costruzione come un atto di trasformazione continuamente definibile e non come un atto certo e immutabile” C. Soddu, E. Colabella, articolo tratto dalla rivista DEMETRA, N°. 5 Dicembre 1993, Editrice Alloro La tettoia che s’innalza nelle due corti principali in Sant’Orsola è simbolo di leggerezza e continuità in quanto, in primo luogo cerca di creare un legame visivo atto ad unificare tutto il complesso di edifici, in secondo il tipo di pilastri esili che vanno a rastremarsi verso la cima slanciano la struttura favorendo l’impressione di trovarsi in un cortile alberato. Un altro fattore importante è la porosità, di fatti l’intera copertura è forata con motivi esagonali in modo da permettere la penetrazione della luce solare e quindi di rendere la corte sottostante un luogo aggregazione e passaggio funzionale.

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PAROLE CHIAVE · Porosità · Flessibilità · Struttura ·Esagono · Continuità

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mattone > SEGNO “L’architettura sta alla muratura come la poesia sta alla letteratura; in altre parole essa si distingue per il suo drammatico entusiasmo verso l’arte” Ledoux, ,L’Architecture considérée sous le rapport de l’Art, des Moeurs et de la Législation,(1804)

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RESTAURO E CONSERVAZIONE Le pareti murarie dell’edificio storico sono formate da diversi tipi di lavorazioni susseguitesi negli anni, per salvaguardare e proteggere l’ambiente interno da agenti atmosferici devono essere eseguiti, nello stato attuale, interventi di restauro e mantenimento. Il maggior problema per le murature di questo tipo è rappresentato dalle infiltrazioni da acque meteoriche che, penetrando dal tetto nello strato di riempimento, ne provoca rapidamente il degrado per dilavamento del legante, normalmente rappresentato da malta di calce molto magra se non addirittura da argilla mescolata con inerti di vario tipo ma molto scadenti. Una volta iniziato questo fenomeno se non preso in tempo porta con una rapidità estrema alla separazione delle due pareti in laterizio con conseguente distacco e crollo prima della parete esterna (priva di intonaco che ad elevati spessori svolge una limitata funzione strutturale) e successivamente di quella interna con collasso dei solai (con inizio dal tetto) situazione quasi irreversibile se non affrontata per tempo e con costi notevoli.

SCOPRIRE LA MURATURA Nonostante le molteplici operazioni

dell’intonaco volto a scoprire il mattone

l’amaro ricordo di quello che è stato

necessarie per il risanamento delle

che lo ha sorretto per anni.

quell’isolato chiuso in se stesso negli

murature, la progettazione prevede

La presenza parziale del rivestimento

ultimi duecento anni.

un intervento di rimozione localizzata

antico lascia comunque alla città

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GABBIA STRUTTURALE Il processo creativo attraverso il quale le opere architettoniche vengono concepite è indubbiamente complesso, articolato e soprattutto non facile da codificare essendo spesso basato sull’intuizione e sull’esperienza acquisita. Nell’ambito di tale iter metodologico la forma di una costruzione e la sua struttura portante sono intimamente e continuamente connesse: talvolta la struttura costituisce da sola l’intera opera oppure, se lasciata in vista, è chiamata ad esplicare una funzione estetica. Vero è che l’orditura portante è solitamente mascherata ma, anche in questo caso, è raro che il valore estetico dell’opera visibile non risenta della forma e delle dimensioni della struttura di sostegno. È in tale spirito che si può allora parlare di “architettura strutturale”, intesa come attitudine a combinare felicemente tra loro forme e strutture, realizzando opere scaturite direttamente dall’immaginazione e attribuendo valore estetico alle ossature portanti di una costruzione.

L’architettura non deve essere come la scultura. Deve essere scultura. Frederick Kiesler

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Non mancano oggigiorno esempi significativi di “architettura strutturale” in tutti i principali settori delle costruzioni civili ed industriali. Per quanto riguardo lo sbalzo pensato per Sant’Orsola, la struttura, è indubbiamente parte del panorama estetico del locale; la sua funzione statica si mescola con il concetto funzionale di luogo aperto; le reticolari centrali scandiscono delle “navate” pronte ad ospitare eventi temporanei adatti sia alla cucina che ad ogni tipo di altra attività legata alla città. Inoltre l’apertura vetrata al culmine dello sbalzo risulta leggermente arretrata in un lato in modo da consentire la visione, oltre che dei tetti fiorentini, anche del lembo di piazza sottostante che fa da ingresso all’edificio.

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PROVOCAZIONE NELLA TRADIZIONE La costruzione come stupore, potere e grandiosità ha affascinato l’uomo fin dall’antichità con grandi opere su cui ancora ipotizziamo soluzioni che ne svelino il know-how. Questa propensione verso l’ingegneria estrema è oggi ancor più intrigante perché i software parametrici consentono di abbandonare i collaudati archetipi e di calcolare qualsiasi tipo di struttura. Non ci sono più limiti alla fantasia, come dimostra la fantascienza di forme che ridisegnano lo skyline delle città dei nuovi Mercati che lasciano l’Europa sconcertata, relegata al ruolo di osservatrice di giochi che sembrano oramai avvenire altrove. E’ infatti il significato che lega il gesto tecnologico alla sua comunicazione a dare valore alla sperimentazione ed all’innovazione. Da un punto di vista strutturale, la mensola è considerata la terza tipologia costruttiva dopo l’appoggio trave-pilastro e l’arco. E’ anche la più recente perché ha richiesto il potenziamento dell’acciaio che entra a far parte della consueta prassi dal XIX secolo. E’ infatti la collaborazione tra calcestruzzo ed acciaio che consente di realizzare solidali strutture in aggetto. La poetica della costruzione, per parafrasare Kenneth Frampton, risiede nella giusta armonia tra la logica delle forze e quella dello spazio.

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Esempio di struttura reticolare (Villa Mediterranée, Boeri Studio) che mostra la particolarità di questo tipo di dimensionamenti, l’accortezza avuta nel progetto per quanto riguarda la statica della struttura è quella di aver ridotto ad 8 metri le luci tra le mensole aggettanti. Volendo imitare la struttura sopra detta, dove per sostenere lo sbalzo medio di 17 metri i pilastri nella parte opposta del momento più grande lavoreranno a trazione, ovviamente aiutati e sostenuti da delle fondazioni molto pesanti al di sotto del piano interrato, i profili utilizzati per l’ampliamento di Sant’Orsola sono metallici.

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Tavole di progetto

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BIBLIOGRAFIA

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-

Analisi di un contenitore e metaprogetto di una funzione urbana: materiali preliminari per la elaborazione di un progetto di ristrutturazione del complesso di S. Orsola allo scopo di realizzare un centro di servizi e di attrezzature culturali e ricreative per l’Università e la città, Firenze, Clusf, 1978

- Una proposta per il recupero di funzioni urbane nel centro storico: progetto di ristrutturazione del complesso di S. Orsola per la realizzazione di un centro di servizi e di attrezzature culturali e ricreative per l’Università e la città, Firenze, Clusf, 1979. - Fanelli, Firenze Architettura e città, Ed. Mandragora, Firenze, 2002, pag. 378 - C. Soddu, E. Colabella, articolo tratto dalla rivista DEMETRA, N°. 5, Editrice Alloro, Dicembre 1993, - http://www.provincia.fi.it/bandi-gare-concorsi/procedure-di-gara/avviso-di-concessionesantorsola/index.html?L=rdbpwsggynythuq - http://www.federica.unina.it/architettura/laboratorio-di-tecnica-delle-costruzioni/architetturastrutturale-costruire/Seaximilis - www.italianchefacademy.it - www.wikipedia.it - www.masterchef.com - http://modulo.net/it-it/approfondimenti/sbalzi-strutturali

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