Ad Quartum Leonem - Marzo 2014

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fo n d a z i o n e d o m i n ato l e o n e n s e

Dieci anni con la Fondazione

Un anno insieme per celebrare l’importante traguardo di Daniela Iazzi |

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daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

orreva l’anno 2004 quando - terminata la campagna di scavi archeologici nel parco di Villa Badia di Leno, che ha portato alla luce i resti dell’antica Abbazia benedettina fondata nel 758 dal re longobardo Desiderio - Cassa Padana decide di costituire una fondazione culturale senza scopo di lucro. L’obiettivo è quello di portare avanti le ricerche e gli studi sulla storia dell’antico monastero lenese “Ad Leones”, che per oltre mille anni aveva esteso il suo dominio religioso, economico e culturale su gran parte del nord Italia. Nasce così ufficialmente la Fondazione Dominato Leo-

nense, che trova la propria sede in Villa Badia. La sfida è ambiziosa: cercare di essere voce per il territorio; recuperare e far conoscere l’immenso patrimonio culturale del cenobio benedettino; essere luogo d’incontro per chiunque ami la storia e la cultura. Dieci anni dopo, Villa Badia ha ritrovato lo splendore di un tempo. La Fondazione Dominato Leonense ha realizzato numerose attività. Ha sviluppato gli studi e promosso ulteriori campagne di scavo per approfondire la conoscenza del grande monastero e organizzato visite guidate per scolaresche e adulti, coinvolgendo migliaia di giovani. E ha fatto sì che Villa Badia diventasse un polo culturale attivo, un luogo dove poter vivere la cultura, accessibile a tutta la comunità. Ha organizzato mostre d’arte con opere provenienti da tutto il mondo. Ha fondato una Libera Università (la Lubes) e una scuola di teatro; ha promosso il recupero di una pieve altomedievale. È voce delle associazioni che sul territorio operano, con un occhio costantemente puntato sui valori benedettini che sono ancora oggi il motore di ogni attività della Fondazione. Dieci anni sono passati, ma il fermento e l’entusiasmo che anima la Fondazione Dominato Leonense è rimasto intatto. Molte sono le proposte per il 2014: continuate a seguirci e festeggiate con noi. ●

InfO www.fondazionedominatoleonense.it 9


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Ermoaldo alla primavera del FAI Mille chilometri a piedi, da Leno a Montecassino. Ci misi un mese o poco più nella primavera del 2003. Resi preziosa quella lunga avventura con incontri, paesaggi, storia. Ripercorsi una leggenda, dopo 1200 anni, viaggiando e vivendo come un viandante in un lungo cammino ricco di emozioni, calore umano, fatica, solitudine. Era quindi necessario che, per festeggiare i dieci anni della Fondazione Dominato Leonense, il pellegrino Ermoaldo ed io ritornassimo a narrare il nostro cammino.

di Valerio Gardoni |

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valerio.gardoni@popolis.it

u richiesta del re longobardo Desiderio all’abate Ottato, intorno al 758 da Montecassino partì un drappello di undici monaci guidati dall’abate Ermoaldo. Erano diretti a Leno, nella Bassa Bresciana. Fu un viaggio lungo e quando alla fine arrivano a destinazione, fon-

darono il primo nucleo di un monastero benedettino destinato a diventare potente e a stringere feconde alleanze con Montecassino. L’Abbazia, così tanto voluta da Desiderio, sorse sul luogo dove lo stesso re longobardo aveva fondato una chiesa dedicata al Salvatore, alla Vergine e all’Arcangelo Michele. Molti secoli dopo, nella primavera 2003, mentre Cassa Padana stava riportando

alla luce l’Abbazia benedettina e pochi mesi prima dalla costituzione della Fondazione Dominato Leonense, come moderno pellegrino ripercorsi quell’antico sentiero. Feci mille chilometri a piedi, da Leno a Montecassino, quando il viaggio silenzioso e lento non era ancora di moda. Ci misi un mese o poco più, rendendo preziosi quei mille chilometri


Luoghi della Carità

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questo il tema conduttore della XXII edizione della Giornata di Primavera FAI, in calendario per il 22 e 23 marzo. Nel bresciano, l’evento accompagna i visitatori alla scoperta dei luoghi dai quali si è propagata l’azione caritatevole di enti laici e religiosi, aperti per l’ occasione. Nella Bassa Bresciana, i “Luoghi della Carità” ruotano attorno alla storia della badia benedettina di San Benedetto di Leno, il com-

con incontri, paesaggi, storia. Ripercorsi in qualche modo una leggenda, dopo 1200 anni, viaggiando e vivendo come un viandante in un lungo cammino ricco di emozioni, calore umano, fatica, solitudine. Le 28 tappe furono affidate a un diario di viaggio su web, ricco di parole, ma anche di immagini. Era quindi necessario che, per festeggiare i dieci anni della Fondazione Dominato Leonense, il pellegrino Ermoaldo ed io ritornassimo a narrare il nostro cammino. Lo faremo in una giornata speciale, domenica 23 marzo, giornata Fai di Primavera. Ci inoltreremo assieme a tanti altri viandanti tra storia e leggenda della grande Abbazia, con un itinerario da percorrere a piedi o in bicicletta da Milzano a Regona di Seniga, lungo il viottolo campestre che porta alla pieve di Santa Maria Annunciata di Comella, oratorio del XIII secolo legato ai monaci benedettini di Leno. Alla fine del percorso, che insegue le anse del fiume Mella, “in caput Mella”, ecco Comella con la sua chiesa romanica in cotto eretta dai benedettini di Leno. Lì il viaggio di Ermoaldo tornerà con imma-

gini e parole. Tornerà in quella pieve di Comella che, 11 anni fa, fu il primo dei tanti tramonti lungo il cammino verso Montecassino. Il percorso da Milzano a Regona di Seniga è una semplice passeggiata di 5 chilometri. Due le partenze previste da piazza Roma a Milzano, alle 9.30 e alle 14. Lungo il percorso ci fermeremo alla stazione ornitologica di cattura-inanellamento uccelli migratori, allestita per l’occasione. Chi vorrà potrà visitare anche il museo contadino di Milzano. L’affascinante viaggio di Ermoaldo potrà essere ripercorso anche dopo il 23 marzo. Lo faremo in Villa Badia di Leno, nel sito archeologico del monastero di San Benedetto. È qui che la Fondazione Dominato Leonense organizzerà incontri con le scuole per approfondire

plesso monastico che nei mille anni di Dominato Leonense lasciò un’impronta fondamentale nel territorio. “Augusto e Brixia” è il secondo tema delle Giornate di Primavera 2014, condiviso con molte altre delegazioni italiane che hanno accolto l’invito a unificare sul territorio nazionale la proposta FAI celebrativa del bimillenario della morte di Augusto.

Info www.giornatefai.it

la conoscenza di questo luogo storico, oggetto in questi ultimi mesi di interessanti novità. Una storia che merita di essere conosciuta e studiata, una storia a cui si aggiungono periodicamente nuovi piccoli tasselli. Fra pochi mesi sarà infatti avviata una campagna di scavo archeologico estensivo, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, volta a indagare l’area limitrofa all’antica Abbazia. Un cantiere che potrà essere visitato e seguito giorno per giorno, scoperta dopo scoperta. ●

Info www.popolis.it/ermoaldo www.fondazionedominatoleonense.it www.popolis.it/abbazia

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Nuovi progetti per il Fondo Luisito Bianchi di Daniela Iazzi |

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daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

asceva un anno fa, grazie alla volontà della famiglia e degli amici, il Fondo Luisito Bianchi, prete e scrittore carismatico che, anche dopo la sua scomparsa, continua a far parlare di sé e del suo pensiero grazie ai suoi scritti. Il momento che ne ha sancito la costituzione è stata la donazione alla Fondazione Dominato Leonense della sua casa natia di Vescovato, nel cremonese: luogo dove è nato, è cresciuto e dove si rifugiava per pensare e scrivere. In questo primo anno di attività il Fondo ha promosso la pubblicazione di due libri inediti: “Il seminarista” e “Lettera all’amico vescovo”. È stato, inoltre, avviato il progetto di recupero dell’edificio vescovativo, luogo dove lo stesso Luisito desiderava fosse aperto un centro culturale in sua memoria. Fondazione Dominato Leonense e Cassa Padana hanno perciò steso un progetto per la realizzazione di una biblioteca, con annesse sale incontri e uffici. I lavori, una volta ricevute le autorizzazioni, inizieranno entro la fine di quest’anno. ●

La parola di Luisito rivive in due nuovi romanzi di Marco Sacchi |

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marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

ono già trascorsi due anni dalla scomparsa del sacerdote cremonese Luisito Bianchi, eppure i valori che egli ha testimoniato durante la sua esistenza sono più vivi che mai. Lo scorso anno, grazie ai numerosi scritti che ha lasciato, sono stati pubblicati due romanzi postumi di grande interesse: “Il seminarista”, edito da Sironi Editore, e “Lettera all’amico Vescovo”, Edizioni Dehoniane. Il seminarista, “dono inatteso e prezioso”, come ha scritto Roberto Carnero il 30 giugno 2013 sul Domenicale de Il Sole 24 ore, racconta la storia della maturazione di un uomo, dalla spensieratezza della sua infanzia passando per i dubbi della gioventù, nel periodo che va dall’inizio

della guerra fino alla Resistenza. Protagonista un giovane seminarista, proveniente da un’umile famiglia di campagna, che deve fare i conti con la propria volontà: seguire l’amore per Dio e rimanere fedele alla propria vocazione, “estraniandosi” così dalla difficile realtà della guerra, oppure partecipare alla Resistenza, insieme a chi lotta per tenere vivi gli ideali della giustizia. Nella “Lettera all’amico vescovo”, Luisito torna invece su un tema molto caro e più volte affrontato: la gratuità del ministero sacerdotale. È un’ideale lettera che egli invia all’amico vescovo, per ricordare quanto il desiderio di annunciare il Vangelo sia dono di grazia e non oggetto di un contratto.

Fai parte della Fondazione Dominato Leonense! Avrai diritto a sconti e agevolazioni sulle iniziative culturali da noi organizzate e in altri siti culturali del territorio

Quota socio privato: 100 euro all’adesione e 10 euro annui 12Quota socio istituzionale: 1.000 euro all’adesione e 100 euro annui


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