Ad Quartum Leonem - Aprile2013

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La Biblioteca Richeriana si apre al territorio Prosegue la collaborazione con Villa Giuseppina di Gottolengo di Marco Sacchi |

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marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

rosegue la collaborazione tra la Biblioteca Richeriana del Dominato Leonense e la Comunità residenziale per anziani Villa Giuseppina di Gottolengo, bassa bresciana. Dopo le presentazioni, nel dicembre 2012, del libro di poesie “Voi endré èl ciàncol” di Emilio Gadaldi e del romanzo “Rosetta e le ciambelle” di Anna Maria Boselli Santoni, lo scorso febbraio, viene ora proposto il laboratorio di poesia “Il volo del calabrone”. Il corso, che si è già tenuto con successo in Villa Badia a Leno nei mesi scorsi, si rivolge sia agli ospiti di Villa Giuseppina che agli esterni. Da venerdì 5 aprile a venerdì 28 giugno, per 7 incontri bisettimanali dalle 10 alle 11.15, il laboratorio cercherà di offrire un viaggio meraviglioso alla scoperta di tutte quelle immagini antiche e future che l’animo di ognuno custodisce. L’intento è infatti quello di spronare i partecipanti a prendere conoscenza e confidenza con il proprio mondo interiore e con i propri sogni. La conduzione del laboratorio è affidata a Maria Alloisio,

vincitrice di numerosi concorsi poetici nazionali e internazionali, autrice del libro di poesie “Libertà di pelle” e insegnante di corsi di poesia nelle scuole medie e superiori del bresciano. Il corso sarà proposto settimanalmente anche alla Biblioteca Richeriana in Villa Badia a Leno, da mercoledì 3 aprile a mercoledì 22 maggio, dalle 20.45 alle 22.00. Il costo di iscrizione è di 30 euro. Grazie a questa collaborazione, sta diventando realtà l’obiettivo di contribuire a far diventare Villa Giuseppina un luogo di crescita, nel quale vengono stimolati percorsi culturali e formativi che valorizzano in modo diretto le potenzialità della persona. Alla Biblioteca Richeriana di Leno continuano, anche ad aprile, gli appuntamenti culturali del pomeriggio. Segnaliamo l’incontro di giovedì 11 aprile, alle 15, con Luciano Anelli che presenta il suo libro “Una notte nella Medina. Incursioni sulla costa punica da Tunisi a Zarzis”. Il racconto di un viaggio, vissuto dallo stesso autore, lungo le coste del Mediterraneo tunisino: pagine indirizzate a chi desidera conoscere il Paese in un modo un po’ meno superficiale e a chi abbia voglia di calarsi nei panni del viaggiatore. L’ingresso è libero.

Info Biblioteca Richeriana, Tel. 030-9038463 11


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Villa Badia: la storia torna a risplendere Già luogo colmo di fascino, dopo il restauro, l’antica dimora di Leno è tornata a essere un piccolo scrigno di rafin dalla sua origine, la Fondazione Dominato Leonenfinatezza e di gusto, con una facciata prestigiosa se ha sede nella prestigiosa Villa Badia, edificio ottoe molte sale affrescate.

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di Daniela Iazzi | 12

daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

centesco che sorge al centro del paese di Leno, Brescia. In questi anni si è parlato molto di ciò che è stato scoperto durante gli scavi archeologici: i resti del monastero fondato nel 758 dal re longobardo Desiderio. Un’abbazia che, per secoli, è stata seconda solo a quella, ancora oggi celebre,


di Montecassino. Poche, invece, sono le notizie in merito a Villa Badia, che sorge proprio sulle rovine del monastero benedettino, soppresso e demolito alla fine del 1700. Qui i fratelli Alessandro e Giovanni Dossi di Brescia, all’inizio dell’800, vi costruirono la residenza di campagna per la famiglia, come testimonia una lapide muraria posizionata su un lato dell’edificio. Della costruzione di questa villa sono pochi i documenti giunti fino a noi. È certo che i fratelli Dossi dovettero far costruire una residenza adatta al proprio rango, collocata in una posizione privilegiata e al centro del paese. Alla fine del secolo, in seguito a diversi passaggi ereditari, la villa subì una profonda ristrutturazione, cambiando radicalmente il suo aspetto. Lo testimonia un’annotazione degli anni ’50 del ‘900: “ Oggi non rimane che la località Badia, dove sorse, alla fine del sec. XVIII la villa dei fratelli Dossi sostituita poi (dopo la demolizione di quest’ultima avvenuta nel 1873) dall’attuale villa di proprietà Peri. (…) Davanti ad essa si estende un vasto terreno tenuto a prato che a dire del proprietario, sotto un sottile strato di terra vegetale, è intersecato da grosse muraglie e dove si trovano molto spesso ossa umane.” Verso la metà del 1900 la villa viene frazionata in più parti e passa a diversi proprietari per via testamentaria o per acquisto. Oggi l’intero edificio, di proprietà di Cassa Padana, è stato concesso in comodato alla Fondazione Dominato Leonense che ne ha fatto la propria sede. Al momento dell’acquisto, l’intero immobile si presentava in grave stato di abbandono e di degrado. Nel 2005 è stato ristrutturato il rustico, adibendolo a sala espositiva e sala convegni. Per quanto riguarda la parte centrale della villa, quella più antica che presentava elementi decorativi di grande pregio, l’intervento è

iniziato nel 2010, con la collaborazione della Libera Accademia delle Belle Arti di Brescia. Il corpo principale è infatti diventato un cantiere-scuola utile ai ragazzi per imparare l’arte del restauro. Come da accordi con la Soprintendenza, è stato avviato inizialmente il restauro delle facciate esterne, del colonnato e del portico che, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e al malfunzionamento delle grondaie, era in stato di forte deterioramento. È proseguito successivamente alle stanze affrescate del piano terra. E infine alle stanze decorate del primo piano. Anche qui il degrado era evidente, soprattutto nelle stanze superiori. L’edificio presentava infatti seri problemi strutturali: erano visibili crepe di grandi entità e crolli di soffitti affrescati. Si è quindi deciso, prima di restaurare gli affreschi ottocenteschi, di intervenire al risanamento e alla messa in sicurezza delle solette e delle volte, inserendo nella muratura catene di rinforzo. Villa Badia, già luogo colmo di fascino, oggi si presenta come un piccolo scrigno di raffinatezza e di gusto: una facciata prestigiosa, un ingresso accattivante e molte sale affrescate. Invitiamo tutti a venire a trovarci in occasione dei prossimi eventi, durante i quali la villa sarà aperta al pubblico in tutte le sue parti. In Villa Badia si trovano le sedi di Fondazione Dominato Leonense, Biblioteca Richeriana, la Libera Accademia delle Belle Arti di Brescia (in questa sede distaccata è stato avviato 4 anni fa il corso di laurea triennale in Graphic Design e Multimedia), la scuola teatrale “Il teatro di Desiderio”, la Lubes-Libera Università dei Santi Benedetto e Scolastica, il patronato ACLI di Leno. ●

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Dietro la maschera comincia il mistero Laboratorio teatrale con Silvio Castiglioni di Daniela Iazzi | daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

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e per alcuni recitare vuol dire togliersi idealmente una maschera, c’è chi invece sul palco la vuole indossare per raggiungere livelli di espressione diversi. Silvio Castiglioni, attore e ricercatore teatrale, tra i fondatori del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, condurrà un laboratorio intensivo di 4 giorni a Leno, nella sede del Teatro di Desiderio, durante il quale approfondirà l’analisi e la decostruzione dei comportamenti per ottenere un buon controllo in scena assieme alla consapevolezza del luogo e dello spazio e a un soddisfacente atteggiamento neutro. Seguirà lo studio di alcune forme espressive con la maschera, partendo dalle culture e dalle tradizioni teatrali più vive, vicine e lontane: dalla commedia dell’arte, al teatro-danza orientale, alle suggestioni del cinema e della video-arte. Scene dal teatro greco antico e da autori contemporanei. Durante il corso saranno utilizzate maschere in cuoio di Donato Sartori e Stefano Perocco di Meduna, e maschere artigianali di legno e cartapesta. ●

Il lavoro teatrale con la maschera 11-14 aprile 2013 Villa Badia, Leno (Brescia) Costo: 140 euro

info tel. 030 9038463

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a Fondazione Dominato Leonense, fin dalla sua costituzione nel 2004, ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di attività di carattere culturale, artistico, sociale, educativo e turistico, al fine di promuovere e diffondere la cultura in tutte le sue forme. È storicamente legata al territorio in cui opera e alle sue tradizioni; porta avanti, stringendo collaborazioni con enti e associazioni, iniziative volte a valorizzare e far conoscere la storia del passato che ci rappresenta. Per fare tutto questo, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Essere socio della Fondazione Dominato Leonense rappresenta quindi una valida occasione per sostenere il mondo della cultura, fondamentale per la vita di una comunità. Per diventare socio basta poco. La campagna soci 2013 prevede un’agevolazione per chi ha

compiuto i 60 anni. Infatti: se hai più di 60 anni: quota di 50 euro al momento dell’iscrizione più un contributo annuale di 10 euro. Se hai meno di 60 anni, sei un’associazione o una ditta: quota di 100 euro al momento dell’iscrizione più un contributo annuale di 10 euro. Associandoti alla Fondazione riceverai la newsletter con notizie e anticipazioni sulle attività; avrai diritto a ingressi gratuiti e agevolazioni alle iniziative della Fondazione, sconti per l’ingresso a musei e iniziative organizzate da enti partner della Fondazione. Ma soprattutto diventerai parte integrante della Fondazione Dominato Leonense.

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