Angri 80 - Novembre 2010

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Euro 0,80 - Mensile indipendente a cura del centro iniziative culturali - anno XXVIII - Nº 10 - 20 Novembre 2010

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Una riflessione sulla nostra comunità, un appello per ANGRI ‘80

Luci ed ombre angresi Anche se, come in tutti i paesi di provincia, la vita ad Angri sembra trascorrere sempre uguale, non mancano periodicamente eventi e ricorrenze che ci spingono a fare qualche riflessione. Ad ottobre scorso c’è stata, ad esempio, la riapertura, dopo alcuni anni di lavori, di Palazzo Doria, che non solo rappresenta il simbolo laico della nostra cittadina, ma è da considerarsi un monumento quasi unico nel suo genere: quanti sono, infatti, in Italia i castelli ugualmente imponenti e posti al centro del Paese? Una volta deciso che gli uffici non vi ritorneranno più, potrebbe cominciare una nuova era per Palazzo Doria e per Angri, ma sapremo scegliere (l’Amministrazione e la città) le soluzioni migliori? Il dibattito è iniziato e conta già qualche ferito… Il 23 novembre, invece, ci ricorda che sono passati 30 anni da quella sera maledetta, che tanti lutti e tante gravi conseguenze ha prodotto sul nostro tessuto socioeconomico ed urbanistico; guai a pensare, però, che il post-terremoto riguardi il passato: le famiglie ancora nei prefabbricati leggeri (le abitazioni per loro sono ormai quasi pronte e speriamo che siano assegnate/consegnate al più presto) ed il dibattito sulla destinazione delle relative aree che si libereranno, già avviato, ma non decollato, stanno lì a dimostrarne, invece, l’estrema e rilevante attualità. Domenica 24 ottobre c’è stata l’ennesima invasione di campo (a Battipaglia) da parte di alcuni nostri pseudotifosi con annesse “mazzate” per i giocatori grigiorossi, tra l’altro, gli unici a non avere colpe per la drammatica situazione in cui versa la società. Continua a pag. 3

23 novembre 1980 - 23 novembre 2010

La mala notte di trent’anni fa

Nelle interviste al Sindaco Pasquale Mauri, ai consiglieri Antonio Squillante (Centrodestra) e Cosimo Ferraioli (Centrosinsitra) il punto sull’uscita definitiva dall’emergenza dopo terremoto e sul destino urbanistico delle aree ancora occupate dai prefabbricati leggeri

Intervista con Bartolo D’Antonio, sindaco dal doposisma all’’85, sugli anni critici della ricostruzione

«Abbiamo operato nella legalità, condividendo dall’inizio scelte e decisioni con l’opposizione».

Che cosa ha significato il terremoto per Angri? Un momento drammatico. A quell’epoca e in quei momenti, ma subito dopo vi è stata una grossa partecipazione, unità di intenti da parte di tutte le forze politiche locali. Si creò un comitato permanente dell’emergenza per affrontare i problemi per i quali non avevamo esperienza. Però dovevano essere affrontati con il massimo della coesione sociale. Subito dopo, la sera stessa del terremoto ci fu questa partecipazione indipendentemente dalle appartenenze politiche. Vi fu la costituzione di un comitato presieduto dall’allora sindaco Mario Abate, io ero vicesindaco. Il primo fatto positivo è che tutti di fronte all’emergenza hanno abbassato le asce di guerra e si sono messi a lavorare per cercare di alleviare e affrontare quei drammatici momenti che nessuno di noi aveva visto prima. Cosa significò affrontare l’emergenza? Affrontare l’emergenza significò sicuramente placare l’allarme della popolazione. C’erano danni al patrimonio edilizio, c’era gente fuori casa, ci sono stati morti soprattutto quelli a Piazza Annunziata (davanti alla Chiesa del Carmine). C’è stato un momento drammatico e bisognava affrontare quei momenti senza che la preoccupazione e la paura della gente sfociasse in una protesta. Abbiamo dovuto fron-

teggiare la paura della famiglie di tornare in casa, molti occuparono gli edifici pubblici, le scuole, per trovare la prima sistemazione, c’era chi dormiva in auto. Poi con l’aiuto della protezione civile e la nomina di Zamberletti a commissario della Protezione Civile sono arrivati i sacchi a pelo, poi le roulottes, poi i containers. C’è stata tutta la fase in cui abbiamo cercato di dare una sistemazione, avevamo il dramma delle scuole occupate, delle famiglie fuori casa. Sono stati adottati i vari provvedimenti invitando i cittadini a trovare sistemazione in alloggi che non avevano subito danni. Chi ospitava sfollati riceveva un contributo dal comune. Il fatto importante è che in un momento di difficoltà le forze politiche si sono

riunite intorno all’Amministrazione comunale per dare un contributo per affrontare la situazione. È stato fatto qualche errore all’epoca? In ogni circostanza, dopo, è possibile fare meglio. Nei primi giorni c’era un problema serio da gestire, sacchi a pelo, roulottes ovunque anche nel campo sportivo, containers lungo viale C. Colombo, poi i prefabbricati leggeri. All’epoca valutammo che non c’era bisogno di troppi prefabbricati leggeri. Significava acquisire aree, fare scelte che da provvisorie potevano diventare definitive, per questo eravamo preoccupati. La vicenda dei prefabbricati leggeri è stata la più drammatica di tutte, che ha colpito tutte le amministrazioni locali, anche quelle dei comuni vicini. Ricordo che arrivarono i primi contributi di 8 miliardi di lire per gli interventi di prima urgenza. Furono dati a tutti i cittadini che ne avevano fatto richiesta. Poi c’era il problema di periziare le case danneggiate. Il comune aveva una struttura per la normalità. Il lavoro è stato duro e pesante. Il sindaco Abate si era dimesso e sono subentrato io come sindaco continuando il suo lavoro. Abbiamo dovuto dare innanzitutto un segnale di legalità alla città. Non potevamo lasciare le scuole, né gli edifici di edilizia economica e popolare occupati. (Continua a pag. 3)

Interviste di Carmen Mariagloria Chirico e Gerardo Del Sorbo alle pagine 3 - 4 - 5

LISTE NOZZE

ANGRI ‘80 festeggia con i suoi lettori, sostenitori e collaboratori

Se 27 anni vi sembran pochi ...

Lo scorso mese di ottobre ANGRI ‘80 ha compiuto 27 anni. Un traguardo che ben pochi periodici possono vantare, non solo nella nostra regione. “Costruire un’Angri civile e democratica” (come scrivevamo in occasione del ventennale) resta il nostro primario obiettivo, perseguito coniugando passione civile e impegno culturale, assicurando ai lettori un’informazione puntuale e costante, facendo di ANGRI ‘80 uno strumento di dibattito e di analisi di temi sociali, politici, culturali e religiosi. La peculiarità della nostra impresa editoriale non passa inosservata, e già nel 1989 è indicata tra le motivazioni del Premio Nazionale alla Cultura assegnato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla nostra cooperativa, il Centro Iniziative Culturali (CIC). ANGRI ’80 è oggetto di attenzione da parte della RAI e della stampa nazionale (da segnalare i nostri articoli rilanciati dal settimanale “Avvenimenti”), ma anche di tanti giovani angresi che, proprio grazie alla collaborazione col nostro mensile, sono diventati giornalisti pubblicisti. ANGRI ’80 rappresenta l’esperienza più significativa di un’intensa e articolata attività editoriale che ha visto la pubblicazione di oltre 40 libri editi dal CIC per valorizzare il patrimonio storico e artistico del nostro comprensorio, per capire il nostro territorio e far crescere la nostra comunità. Dalla metà degli anni Novanta, ANGRI ’80 supporta e promuove anche le attività del laboratorio teatrale del CIC e della compagnia amatoriale Anziteatro. Continua a pag. 2

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Attualità

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Novembre 2010

Rassegne, inaugurazioni e feste cittadine di fine estate - inizio autunno

L’OBLò di

Pi ppo Della Corte

Il Comune rimane il maggiore sponsor degli eventi cittadini Nonostante le non floride condizioni finanziarie comunali, l’Amministrazione Mauri non lesina contributi, ma ha creato più di una perplessità la somma concessa al “Magic Cartoons Award”.

Spesa pubblica

Il Municipio non è un bancomat Egregio direttore, da anni ci viene riferito che le casse comunali versano in difficoltà finanziarie e che a pesare è la scarsa presenza di liquidità. Un aspetto con cui purtroppo gli amministratori devono obbligatoriamente confrontarsi. Le entrate accertate sono pari a diversi milioni di euro, la capacità di recuperarle però non è tale da far dormire sonni tranquilli. È da dire che l’evasione delle imposte cittadine è elevato e che gli Enti locali non sono attrezzati per stanare gli evasori recuperando il dovuto. Il nostro Comune contabilmente va avanti grazie all’esistenza dei residui attivi, cioè grazie ai crediti che vanta nei confronti dei propri debitori, cittadini in testa. In sostanza ci si basa su quello che virtualmente si possiede, non su quello che realmente si ha. Questa situazione, ormai a tutti nota, dovrebbe però indurre l’Amministrazione comunale a stringere i cordoni della borsa nel tentativo di evitare flussi di spesa non essenziali, anche se questo comporta un irrigidimento rispetto a pressanti richieste. In particolare, mi riferisco alla necessità di programmare con oculatezza le uscite evitando di spendere più di quanto si è realmente capaci di incassare. Una sana abitudine a cui tutti dovremmo uniformarci. Una frase attribuita a Massimo d’Azeglio recita: “La prima delle cose necessarie è di non spendere quello che non si ha”. Noto però con disappunto che la politica difficilmente riesce ad avere un atteggiamento fermo e rigoroso. È anche vero che la mentalità questuante di tante associazioni impegnate in diversi settori è ormai molto radicata e dura a morire. Molti pensano che il Comune, cioè “pantalone”, debba finanziare tutto, patrocinare ogni cosa, elargire sempre. Insomma, le casse comunali sono considerate alla stregua di una scoietà finanziaria pubblica a tasso zero dalla quale si può attingere allegramente. No. Prorpio non ci siamo. Il Comune non è un bancomat e questo dovrebbe essere compreso anche dagli assessori e dai consiglieri comunali che pur di accontentare i propri elettori sono disposti ad alimentare clientele di piccolo cabotaggio. Per quanto mi riguarda, vorrei un Comune impegnato nell’offrire servizi e nel realizzare infrastrutture, piuttosto che interessato ad assumere il ruolo di impresario di attori, cantanti, cabarettisti, clown e mangiafuoco. Bisogna stringere i cordoni della borsa e indirizzare il denaro spendibile in opere durature ed al servizio della collettività. Nel romanzo David Copperfield, del 1850 Charles Dickens ha scritto: “Entrate annue, venti sterline; spese annue, diciannove sterline e mezza. Risultato: felicità. Entrate annue, venti sterline; spese annue, venti sterline e mezza. Risultato: miseria”. Un monito da tener presente.

Ad ottobre esborso record per le casse comunali: circa 19mila euro. Denaro elargito dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Mauri a favore di diversi soggetti per iniziative organizzate a vario titolo. Circa 38 milioni di vecchie lire che si sono aggiunti ai 70mila euro impegnati per la manifestazione estiva “Doria Festival”, gestita dall’assessore allo spettacolo Peppe Mascolo. Sono diverse le associazioni che, per l’organizzazione di eventi, “bussano” alle porte del Municipio. L’evento che è costato di più ai contribuenti è stato il “Magic Cartoon’s Award”: il Comune ha erogato a favore dell’associazione Sign Onlus di Rosario Corrado Mancino editore di “Inagro” un contributo di 10mila euro. La manifestazione si è svolta all’interno della Castello Doria. L’evento “Prove d’Autore” svoltasi in occasione della riconsegna del castello a seguito dell’ultimazione dei lavori di ristrutturazione è costata invece 6mila e 100 euro. L’obiettivo era quello di rimarcare l’importanza della riconsegna alla cittá dell’antico maniero. Da qui l’organizzazione di una manifestazione per “dare

di San Francesco d’Assisi per i festeggiamenti in onore del santo. Un altro contributo di 350 euro è stato dato all’associazione Spettacolando rappresentata da Raffaella Pizzo che ha organizzato la “Serata per Halloween”. Infine, 500 euro sono stati assegnati all’associazione sportiva Accademia del Pattinaggio, rappresentata da Anna Bove, per partecipare al campionato nazionale tenutosi a Montalto di Castro (VT). Insomma, sarebbe dura a morire la mentalità di chiedere denaro al Comune per iniziative private. Una questua che dura da anni in maniera ininterrotta. Pippo Della Corte

lustro e dignitá al monumento più 600 euro sono andati al Gruppo rappresentativo della cittá”. Scout Angri 2, rappresentato da Mille euro sono andati invece Francesco Iaccarino, per la “Sagra all’associazione “Il Gabbiano” della legalitá”, e 250 al Convento di Vincenzo Stucchio che ha organizzato a piazza Annunziata E meno la decima edizione del “Paese dei balocchi” per “valorizzare il mondo male che non ci sono fondi. dell’infanzia con la promozione di 10.000,00 euro per una festicciola attivitá ludico ricreative in favore dei bambini” e perchè tra gli “obiettivi al fossato!? di questa amministrazione vi è il riconoscimento di consolidati eventi culturali finalizzati alla valorizzazione delle tradizioni e cultura locale”. Appartamenti, box, garage, cave, alberghi, ter-

giù

reni e ville: è questo il patrimonio della camorra ora affidato alla Prefettura di Salerno e, in parte, gestito da Comuni ed associazioni

Se 27 anni... Continua dalla 1ª pagina

E sarà proprio la compagnia Anziteatro, insieme ai ragazzi del laboratorio e a numerosi amici che hanno aderito all’iniziativa, ad animare la festa a sostegno di ANGRI ’80 programmata per il prossimo 4 dicembre nell’oratorio della Confraternita di S. Caterina, con musica, teatro e cabaret. Per l’occasione è annunciata la partecipazione di Carolina Avitabile, Mario Avosso, Alfredo Benincasa, Eleonora Benincasa, Giuseppe Calabrese, Vincenzo Campanile, Ivano Cavaliere, Francesco Colasanto, Annibale Damiano, Giuseppe D’Angelo, Silvana Dangelo, Vincenzo De Vivo, Stefania Esposito, Maria Teresa Falcone, Teresa Francese, Giuseppe Gargano, Antonio Lombardi, Chiara Lo Schiavo, Gorizia Montella, Siriah Montella, Margherita Monticelli, Lorenzo Nicastro, Giovanni Panella, Gaetano Pepe, Sergio Ruggiero Perrino, Redi Qela, Maria Rossi, Francesco Ruocco, Maria Russo, Rachele Sorrentino, Rosa Stanzione. L’assistenza tecnica sarà assicurata da Teresa Francese, Francesco Desiderio, Gianluca Granatino e Lorenzo Nicastro. La presentazione dello spettacolo (dal titolo “Se 27 anni vi sembran pochi”) è affidata a Roberta Smaldone, la regia è di Antonio D’Andretta. Alla serata parteciperà anche un noto personaggio angrese che preferisce restare anonimo (almeno per ora) perché intende sorprendere il pubblico con una sua performance. Insomma, al pubblico che ci onorerà della sua presenza assicuriamo una serata all’insegna del buon umore, con qualche spunto di riflessione. Quella riflessione che ANGRI ’80 non disdegna. Da 27 anni.

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A N G R I

‘80


Intervista con Bartolo D’Antonio, sindaco dal doposisma all’85, sugli anni critici della ricostruzione

«Abbiamo operato nella legalità, condividendo dall’inizio scelte e decisioni con l’opposizione» (continua dalla 1ª pag.) La criminalità organizzata ha fatto sentire la sua presenza sulla gestione post terremoto. A Pagani ha ucciso il sindaco Torre. Ad Angri cosa è successo? Le pressioni camorristiche ad Angri le abbiamo evitate. Abbiamo cercato di attrezzarci per evitare i pericoli. In città arrivarono 21 miliardi di vecchie lire per i prefabbricati leggeri, oltre tutti gli interventi da fare per acquisire le aree, per cui c’era molta attenzione da parte di “un mondo particolare” rispetto a questo trasferimento di denaro che doveva essere gestito dal Comune. Bloccammo le “cattive intenzioni” seguendo procedure di massima trasparenza per la realizzazione dei prefabbricati leggeri, con una gara limitata alle imprese certificate e selezionate dallo stesso Zamberletti secondo criteri qualità/costi. In questo modo le imprese di fatto non le scegliemmo noi e questo preservò da eventi drammatici l’amministrazione comunale. All’epoca c’era un mercato occulto molto evidente e noi seguimmo la procedura più trasparente possibile. Abbiamo ottenuto risultati positivi, infatti non ci sono state condanne penali, arresti per nessun membro dell’amministrazione, né scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, come invece è accaduto in molti comuni vicini. Le indagini della magistratura hanno confermato la nostra trasparenza amministrativa. Come ha gestito le fasi successive? Quando furono pronti i prefabbricati pesanti in via Michelangelo, dei veri alloggi, adottammo la disposizione che, senza la consegna delle chiavi dei leggeri da parte degli occupanti, non sarebbero stati assegnati ad essi quelli pesanti. Per cui sulla disponibilità di 120 “pesanti” avemmo appena 127 domande. Il Comune creò una squadra

Alloggi in costruzione a fondo Messina

tecnica per smantellare i prefabbricati leggeri subito dopo la consegna delle chiavi e togliere gli impianti elettrici e idrici. Alla fine della mia amministrazione su 450 prefabbricati ne rimasero 200. Io sostenevo che quelli lasciati dovevano essere smantellati nel più breve tempo possibile, perché potevano diventare illecito oggetto di compravendita, punti di aggregazione per gente, anche di malaffare, che veniva da tutte le parti. E le amministrazioni comunali successive alla mia purtroppo deliberarono delle sanatorie nei confronti di occupanti abusivi dei “leggeri”. Tale fenomeno infatti, sancito che per partecipare all’assegnazione di alloggi popolari in bandi pubblici occorreva essere legittimi assegnatari di un prefabbricato leggero, causò notevoli pressioni, da parte di chi non lo era, sulle amministrazioni comunali che in molti casi sanarono gli abusivi. In sintesi, posso dire che abbiamo superato le difficoltà nel migliore dei modi: assegnato i “pesanti”, ridotti a 200 i “leggeri”, sgomberato per primi le scuole occupate dai terremotati, fatto il Piano regolatore generale, non abbiamo fatto pagare l’acqua fino al 1998. costruito nuove scuole, sistemato le strade, grazie al fatto che con me c’era un’amministrazione coesa e un’opposizione comunista disponibile e dialogante. Comportamento che contribuì a farci rinunciare ai poteri straordinari concessi da Zamberletti ai sindaci e alle Giunte di prendere decisioni senza l’avallo del Consiglio comunale. Per cui sono andato sempre in Consiglio comunale per coinvolgere tutti. Come valuta l’attualità politica? Faccio una valutazione negativa. I partiti non ci sono più, non c’è formazione politica, né una scuola che formi gli amministratori pub-

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Trentennale Terremoto

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blici. La legge 81 (elezione diretta del sindaco) è un’ottima legge per favorire la stabilità amministrativa, ma questo non ha evitato purtroppo che ad Angri si avvicendassero ben tre commissari prefettizi. C’è una classe politica incapace, insufficien-

te, impreparata, che non ha a cuore i problemi della città, ma solo quelli propri. C’è stato un lungo periodo di sfaldamento amministrativo che mi auguro sia terminato. Chi governa oggi la città lo deve fare con coscienza e consapevolezza, prendendo ad esempio anche esperienze precedenti, facendo tutto il possibile per informare la città sul proprio operato. Come mai, mi chiedo, un nuovo Piano regolatore non è stato ancora approntato e redatto? Quando sindaci, assessori, consiglieri sono portatori di interessi collettivi non sorgono problemi, quando invece prevalgono interessi privati, anche legittimi, sorgono problemi e soprattutto se gli amministratori danno un cattivo esempio. Gli amministratori comunali, invece, devono dare per primi l’esempio, lanciare un messaggio chiaro alla città, dire gli indirizzi del PUC e quale sviluppo si vuole per la città. Carmen Mariagloria Chirico

Luci ed ombre...

(Continua dalla 1ª pagina) Così, grazie a questi violenti personaggi (che nei loro proclami non mancano mai di professare il loro infinito amore per Angri e per i colori grigiorossi) la nostra cittadina è tornata agli onori della cronaca nera, regionale e non solo, con grave danno per la sua immagine e per tutti i suoi abitanti. Una domenica di ottobre di 27 anni fa, invece, nasceva ANGRI ’80, un mensile nato e cresciuto con l’obiettivo di essere la voce degli Angresi e di voler contribuire alla loro crescita socioculturale. Pochi allora ebbero fiducia in noi e ci diedero una mano (fra questi ci piace, ancora una volta, ricordare il mai troppo compianto prof. Gaetano Marra), molti ci diedero pochi mesi di vita nella convinzione che Angri non fosse un paese in grado di avere un suo giornale e che il gruppo redazionale non avesse i mezzi e la costanza di reggere ad un impegno così gravoso sia dal punto di vista culturale sia, soprattutto, da quello finanziario. Invece, eccoci qui a festeggiare il nostro 27° compleanno, avendo tra le mani un mensile di cui non vi sono eguali, per anzianità, qualità e radicamento territoriale, né in Campania né altrove, specie al Sud. Grazie ai nostri abbonati, presenti in quasi tutte le Regioni, nonché ai nostri redattori ed ai nostri amici, ANGRI ’80 ha tanti estimatori dappertutto, i quali immancabilmente ci chiedono come fa Angri ad avere un giornale così interessante e come facciamo a mantenerlo economicamente. La nostra risposta è questa: con la stima e l’affetto che ci siamo conquistati in tanti anni di lavoro e di sacrifici per il nostro paese. Oggi, però, in un momento storico così difficile dal punto di vista culturale, sociale ed economico, un rischio per ANGRI ’80 c’è: l’assuefazione! Pensare, cioè, che la sua luce possa comunque e sempre splendere, dimenticando che il nostro mensile (per conservare la sua libertà) non chiede alcun contributo a Comune, Provincia e Regione e che i miracoli economici non durano all’infinito. Se volete, invece, cari concittadini, che, prima o poi, di ANGRI ’80 non resti neppure l’ombra e che una delle poche esperienze che tiene alto il nome di Angri sopravviva, sostenete in tutti i modi possibili (acquistandolo, abbonandovi, regalando abbonamenti, facendo inserzioni pubblicitarie, parlandone con orgoglio, …) il vostro e nostro giornale.

XXX Premio Nazionale per l’impegno civile Marcello Torre Per il trentennale della morte di Marcello Torre, l’organizzazione del Premio Nazionale per l’Impegno Civile ha previsto quattro giornate di approfondimento, di riflessione e di iniziative in memoria del sindaco ucciso. Giovedì 9 /12/2010 Mattinata e primo pomeriggio Arrivo della delegazione di partecipanti al Primo Raduno Nazionale dei Giovani di Libera. Ore 17.30 - Momento di incontro e di discussione con La Fondazione Pol.i.s. - Presentazione del libro “Al di là della notte” dello scrittore Raffaele Sardo. Ore 19.00 - Rappresentazione teatrale «’A città ‘e Pullecamorra» della Compagnia Anziteatro Venerdì 10/12/2010 Ore 9.00 – 13.00 - I giovani provenienti da altre regioni incontrano, presso le istituzioni scolastiche individuate, i giovani di Pagani. Ore 17.00 – Circolo Unione Pagani Convegno – dibattito sul tema: Nel nome di Marcello: 30 anni di impegno civile. Analisi e prospettive. Sabato 11/12/2010 Ore 9.30 – Aula Magna Liceo Scientifico “Bartolomeo Mangino” - XXX Premio Nazionale per l’Impegno Civile Marcello Torre. Cerimonia di

Conferimento del Premio a Emergency. Partecipano Luigi Ciotti e Nando Dalla Chiesa. Premiazione del VI Concorso Scolastico Marcello Torre. Ore 13.00 - Posa di una corona di alloro in loco delicti; Ore 16.30, Santa Messa in suffragio di Marcello Torre presso la Basilica di Sant’Alfonso Maria de Liguori Domenica 12/12/2010 Ore 10.30 – Il Comune di Pagani ricorda Marcello Torre - Intitolazione di Piazza Corpo di Cristo a Marcello Torre Ore 12.30 – L’omaggio della moglie e dei figli. Cerimonia di scoprimento del busto realizzato dal Maestro Stefano Rossi presso il Cimitero di Pagani

‘A città ‘e Pullecamorra

Il prossimo 9 dicembre alle ore 19.00, nell’ambito del XXX Premio Nazionale Marcello Torre, presso il Circolo Unione di Pagani, via Mangiaverri 8, la compagnia Anziteatro del Centro Iniziative Culturali rappresenta «‘A città ‘e Pullecamorra». “ ‘A città ‘e Pullecamorra” è uno spettacolo che nasce dal libero adattamento de “La camorra sono io”, un testo teatrale firmato da Roberto Russo. L’adattamento ha consentito di attingere al pensiero e all’impegno civile di Roberto Saviano, don Luigi Ciotti, Mario Gelardi, Corrado Alvaro, don Tonino Palmese, ma soprattutto ha permesso di creare le condizioni per rievocare la tragica vicenda di Marcello Torre (il sindaco di Pagani ucciso dalla camorra nel 1980), ricostruita attraverso la testimonianza della figlia Annamaria (tratta dal libro “Lotta civile” di Antonella Mascali), l’intervista alla moglie Lucia De Palma (rilasciata nel novembre del ’90 alla trasmissione televisiva Samarcanda e rilanciata dal mensile L’Osservatore dell’Agro) e il resoconto dell’iter giudiziario a dieci anni dall’assassinio (pubblicato dallo stesso mensile, edito dal C.I.C. di Angri). Il titolo della pièce non vuole essere solo la banale parafrasi di una notissima canzone, ma vuole indicare una chiara propensione per la tesi che attribuisce alla maschera napoletana (simbolicamente presente in scena) connotati fortemente ambigui. La rappresentazione è stata concepita, strutturata e realizzata allo scopo di contribuire a tenere vivi l’esempio di chi ha sacrificato la vita per la legalità (che non può essere ridotta ad un optional) e la speranza nella possibilità di un recupero generale di dignità per un riscatto civile.

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Trentennale Terremoto

Novembre 2010

Il punto con il Sindaco Pasquale Mauri sulla realizzazione delle case per i senzatetto

«I 139 alloggi saranno ultimati e assegnati l’anno prossimo»

Questo mese ricorre il trentesimo anniversario del terremoto del 1980, che ad Angri causò nove morti soprattutto per la caduta del frontespizio della chiesa della Madonna del Carmine. L’ e m e r g e n z a dopo terremoto è tuttora testimoniata in città dalla presenza dei prefabbricati leggeri, che ospitano ancora numerose famiglie a fondo Badia, a fondo Caiazzo e a fondo Rosa Rosa. Quando saranno ultimati e consegnati agli aventi diritto i 139 alloggi che sono in fase di realizzazione avanzata a fondo Messina? Io, i consiglieri di maggioranza e i rappresentanti delegati dai fondi Badia, Caiazzo e Rosa Rosa abbiamo fatto dei sopraluoghi e abbiamo verificato lo stato di avanzamento dei lavori. Io, che vivo il territorio 24 ore su 24, conosco bene il disagio che vivono quelle famiglie in attesa delle case. È per questo che io e la mia amministrazione ci impegniamo senza sosta per completare tutte le procedure. I 139 alloggi saranno terminati e assegnati agli aventi diritto per il prossimo anno. Come si procederà per l’assegnazione delle case? Le case saranno conferite alle persone che sono posizionate nella graduatoria di merito predisposta dall’I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari) di Salerno. Il numero delle abitazioni sarà uguale a quello degli aventi diritto? Il numero delle abitazioni sarà superiore di poche unità

Gli alloggi in fase di realizzazione in località fondo Messina

Una volta liberati i fondi dai prefabbricati leggeri, per fondo Badia sarà bandito un concorso di idee per destinarlo a strutture sportive; a fondo Caiazzo sarà costruito un parcheggio; mentre la destinazione di fondo Rosa Rosa sarà decisa con il P.U.C. (Piano Urbano Comunale).

a quello degli aventi diritto. Una volta che si libereranno dai prefabbricati leggeri anche i fondi Badia, Caiazzo e Rosa Rosa, come saranno utilizzate le relative aree

di proprietà del comune? Sarà bandito un concorso di idee per destinare fondo Badia a strutture sportive. Sarà costruito un parcheggio a fondo Caiazzo. La destinazione

di fondo Rosa Rosa sarà valutata con una consulta di tutte le associazioni per la redazione del P.U.C. (Piano Urbano Comunale). Gerardo Del Sorbo

Quadro economico della gestione post-terremoto dal 1980 ad oggi Questo il rendiconto fornitoci in sintesi dall’Ufficio contabilità del Comune.

Subito dopo il sisma sono stati stanziati dei fondi (circa 8 miliardi di lire) “prima emergenza” da parte dello Stato destinati ad affrontare i problemi e le difficoltà più impellenti dell’immediato dopo sisma. Dopo alcuni mesi dal terremoto, sono stati realizzati i prefabbricati leggeri (21 miliardi di lire) sotto il Commissariato straordinario per la ricostruzione post-terremoto, affidato all’onorevole Zamberletti. Alloggi destinati ad ospitare temporaneamente le famiglie sfollate. Ci sono stati interventi più consistenti nel 1982. In tale anno infatti al comune di Angri furono affidati l’incarico ed i fondi per realizzare i cosiddetti “prefabbricati pesanti”, destinati alle famiglie che

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Fondo Caiazzo oggi avevano perso la propria abitazione. Alloggi edificati in via Michelangelo (zona 167). Al Comune furono assegnati 9 miliardi e 300 milioni di lire, pari oggi a circa 4 milioni e 800mila euro. Poi partì la gestione per l’assegnazione alle famiglie dei contributi finalizzati alla riparazione delle proprie case danneggiate dal terremoto (Legge 219 e successive norme). I relativi fondi finora assegnati al Comune oggi ammontano a circa

28 milioni di euro. Dal 1980 fino ad oggi sono stati erogati 24 milioni e 500mila euro. Nella Banca d’Italia giacciono ancora 3 milioni e 500mila euro per contributi ancora da assegnare. In fine sono in fase di costruzione avanzata i 139 alloggi di fondo Messina destinati alle famiglie assegnatarie dei prefabbricati leggeri. Il loro finanziamento è avvenuto con i fondi che la Regione Campania ha messo a disposizione del Comune di Angri appunto per smantellare i prefabbricati leggeri. Il costo complessiva per la costruzione dei 139 alloggi è di 9 milioni e 500mila euro. Otto milioni e 200mila euro sono a carico della Regione Campania e un milione e 300mila euro a carico del nostro comune. Fino ad oggi sono stati impegnati 4 milioni di euro. G.D.S.

Angri, ferita, continuò a logorarsi, a frantumarsi Nella luce irreale e nel silenzio della tarda serata del 23 novembre ‘80, il palazzo di via Starza, rimasto in piedi come un gigante mutilato e senza più equilibrio, dava la misura del disastro che aveva colpito Angri e lasciava immaginare cosa era avvenuto nei paesi progressivamente più vicini all’epicentro del sisma. Per un lungo periodo è stato il simbolo del 23 novembre, con mezza camera da pranzo che penzolava quasi da un appartamento sventrato ed un orologio a muro, sulla parete di un altro al piano superiore, fermo alle ore 19,27, quando la terra tremò per un tempo interminabile. Immagini che escono fuori dalla retorica convenzionale e fissano, in maniera drammaticamente spietata, un momento dell’esistenza, che appartiene alla storia, ormai. Esse alimentano, inesorabilmente, il mondo delle tante paure, inconsce e collettive, che scandiscono la vita o le molte fasi di vita di un popolo. Come per l’improvvisa scomparsa del sindaco Giovanni Alfano poco tempo prima, il sisma fu considerato come il segno della fine di un’età serena. Ed in verità quell’evento chiuderà per sempre una stagione particolare di questa terra, quella cioè di un’architettura desolata e problematica, rappresentata dalla civiltà dei grandi palazzi. Le decine di edifici, costruiti sull’onda degli effimeri entusiasmi pilotati da gruppi di potere negli anni ’70, ricevettero danni rilevantissimi e rivelarono la loro assoluta fragilità. Quel modello non aveva più futuro, ma avrebbe comunque in seguito continuato a condizionare la vita del paese. L’altro aspetto che emergeva, in quel lungo periodo del dopo terremoto, era la certezza che nessuno poteva contare sulla propria “privacy”. Attraverso le crepe, nelle mura e nelle pareti degli edifici, era possibile vedere quasi in ogni casa gli oggetti più personali, le suppellettili e gli arredi gelosamente custoditi, come se un demone ponesse dinanzi alla vista di chiunque, senza schermo, gli affetti più nascosti di ogni casa. In queste circostanze, come in tutte le grandi tragedie, il tempo rimane sospeso in un presente, che non possiede più passato e non guarda al futuro. Vi sono eventi che colpiscono solo una parte del territorio, ve ne sono altri che travolgono tutto e tutti. Colera, eruzioni e terremoti non risparmiano alcuna parte. In quei giorni, appunto, il paese vide che dalle periferie, dalla campagna al centro il disastro aveva toccato tutti e che aveva provocato una rete di tragedia o meglio una tragedia in rete. Questi eventi, come la morte rendono uguali tutti, potenti e umili. Poteva nascere una lezione. Vennero, invece, i mali dei particolarismi, della violenza, degli egoismi. La città ferita continuò a logorarsi e frantumarsi. Francesco Fasolino

Trent’anni dopo

Nel trentesimo anniversario del terremoto, l’Associazione di Corso Italia OFFICINA DELLE IDEE, dal 23 al 27 novembre organizza “Trent’anni dopo”: incontri, proiezioni, dibattiti e mostre per tenere viva la memoria dei tragici eventi del 1980. Nel corso della settimana sarà allestita e riproposta, a cura di Ernesto Terlizzi e Gianfranco Duro, la mostra di mailing art del 1981 “Linguaggi Altrui”, immagini realtà e documenti raccolti da tutto il mondo per ricordare il terremoto, un anno dopo, e dedicata a Laviano, che fu rasa completamente al suolo. Le iniziative, a cui parteciperanno anche tecnici e politici, locali e regionali, si svolgeranno fra la Casa del Cittadino ed i locali terranei del Castello Doria. Gli ingressi e la partecipazione agli incontri sono liberi ed aperti al contributo di tutti i cittadini.


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Trentennale Terremoto

Novembre 2010

Intervista con Antonio Squillante, capogruppo consiliare dell’opposizione di centrodestra

Intervista con Cosimo Ferraioli, capogruppo consiliare dell’opposizione di centrosinistra

«Penso che a primavera sarà «Sulla destinazione dei fondi pronta parte degli alloggi» finora non c’è stato confronto»

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trent’anni dal terremoto l’attuale amministrazione comunale ha ereditato l’emergenza nonché il disagio post-terremoto del nostro paese. È evidente agli occhi di tutti lo stato di abbandono in cui versano le zone dove insistono i prefabbricati leggeri: fondo Badia, fondo Rosa Rosa, fondo Messina, fondo Caiazzo. Su come sarà affrontata l’assegnazione degli alloggi destinati ai senza tetto che ancora vivono nei prefabbricati leggeri, in costruzione a fondo Messina, su quando ci sarà l’ultimazione di questi alloggi, e per capire quali propositi l’Amministrazione comunale e l’opposizione, nonché la classe dirigente tutta, hanno meditato per la riqualificazione delle zone suddette, abbiamo intervistato il consigliere d’opposizione Antonio Squillante. Dopo trent’anni dal terremoto ci sono famiglie di terremotati che hanno ormai lasciato i prefabbricati, e vi sono famiglie che vi abitano ma non hanno subito il terremoto, come spiega questo fenomeno? Questa è una criticità che va affrontata sicuramente; perché il principio è quello di dare una casa a coloro che se la sono vista danneggiata o distrutta dal terremoto. Purtroppo il malcostume che si è sviluppato negli anni è stato appunto quello di trasmettere quasi in eredità il prefabbricato. Questi ulteriori elementi vanno presi in particolare considerazione perché è chiaro che se c’è un’occupazione abusiva del pre-fabbricato è evidente che quella famiglia non ha diritto a danno di altri a ricevere l’abitazione. La cosa certa, vergognosa e inaccettabile per un paese civile, è che a trent’anni dal terremoto ci sono ancora delle aree occupate dai prefabbricati. Con quali criteri verrà organizzata la graduatoria per l’assegnazione dei

fondo Badia 139 alloggi in costruzione? Purtroppo ci troviamo dopo trent’anni di fronte ad un problema vivo e irrisolto dalle precedenti amministrazioni che si sono susseguite nel tempo. Questo ne dimostra tutta l’incapacità rispetto alla risoluzione del post-terremoto. Per quanto riguarda la graduatoria per l’assegnazione alloggi, questa è di competenza di una commissione provinciale. I criteri di assegnazione degli stessi, a mio avviso vanno stilati sia per coloro che hanno avuto danni evidenti all’abitazione, sia per la condizione reddituale di coloro che hanno subito danni o crollo totale dell’abitazione, nonché bisogna valutare la condizione reddituale che ha l’intero nucleo familiare. Quali sono i tempi per l’ultimazione degli alloggi? A mio avviso è già sorta una polemica sulla tempistica di ultimazione. Gli amministratori attuali utilizzando il solito sistema di promettere cose non vere, avevano detto che entro la fine del 2010 gli alloggi sarebbero stati terminati, ciò non si è verificato. Molto probabilmente ritengo che una prima tranche si potrebbe ultimare entro la prossima primavera. Quali sono gli orientamenti dell’opposizione per la questione alloggi? Deve essere chiaro che la realizzazione degli alloggi è di competenza esclusivamente comunale quindi se le opere vengono fatte in ritardo o nei tempi non previsti dobbiamo essere tutti certi che è colpa di chi amministra l’ente. Per quanto riguarda la scelta di coloro che dovranno entrare negli alloggi la competenza è della commissione provinciale nelle cui fila ci sono anche dei soggetti nominati dall’ente, che chiaramente avrà dei propri

rappresentanti nella commissione che dovrà selezionare in base ai criteri utilizzati nel bando. Al momento come esponente dell’opposizione sono fiducioso perché è un organismo sovracomunale, va preso in considerazione che possa essere terzo rispetto alle scelte. Dopo la questione alloggi c’è da affrontare il tema della riqualificazione della aree di Fondo Badia, Fondo Caiazzo, Fondo Rosa Rosa, Fondo Messina, quali sono le idee dell’opposizione? Il compito di decidere la destinazione finale di queste aree una volta risolto il problema abitativo, è responsabilità dell’Amministrazione comunale. Noi come opposizione possiamo rappresentare la nostra idea di riqualificazione. Ad esempio per quanto riguarda il fondo nei pressi del campo sportivo avevamo immaginato di realizzare un complesso sportivo con campi di basket e tennis, dato che c’era già lo stadio comunale, inoltre sempre in quell’area realizzare un parcheggio fruibile per il centro urbano. Per l’area di Fondo Badia si era inteso riqualificare l’area dando una destinazione terziaria, insediando piccole attività produttive in modo da poter dare ai piccoli artigiani un posto dove allocarsi e concentrare la propria attività. La zona antistante al Liceo Scientifico, vista la densità abitativa che verte in quell’area, credo che debba essere destinata tutta a servizi per le abitazioni come una piazza, una sede di piccole attività sportive, per fare in modo che vi vive in quell’area non ci vada solo a dormire, bensì viva il quartiere. Per l’area di fondo Caiazzo c’è necessità assoluta di un parcheggio per il paese. Carmen Mariagloria Chirico

fondo Rosa Rosa

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trent’anni dal terremoto ad Angri ci sono ancora i fondi occupati dai prefabbricati leggeri. L’Amministrazione comunale in carica sta affrontando il problema, ma anche l’opposizione avrà il suo ruolo in merito. Quali sono le proposte dell’opposizione per riqualificare le aree di fondo Badia, fondo Caiazzo, fondo Messina, fondo Rosa Rosa? Al di là delle eventuali azioni che sono state intraprese dalla Amministrazione comunale o da quelle precedenti amministrazioni, un intervento puntuale su queste aree che potrebbero essere utili per lo sviluppo della città, bisognerebbe comunque considerarlo. Più che sulla destinazione, che è abbastanza chiara, io mi preoccuperei dello strumento da utilizzare per valorizzare queste aree. Cioè per la riqualificazione urbana che comprende l’intervento su queste aree, potrebbe essere agevole l’utilizzo di società di trasformazione urbana miste pubblico-private, strumenti che la legge consente di utilizzare, per modificare l’assetto urbanistico. Come funzionano queste società? Visto che le zone occupate dai prefabbricati sono aree espropriate ed acquisite al patrimonio comunale, l’Amministrazione comunale, se intende realizzarvi interventi specifici, può costituire delle società miste pubblico-private, appunto per valorizzare tali aree. Queste società miste potrebbero avere per oggetto l‘acquisizione delle aree, la demolizione di quello che c’è, la progettazione di nuovi interventi, la realizzazione degli stessi e la loro commercializzazione.

In questo modo l’Amministrazione comunale avrebbe un partner con le competenze e i fondi disponibili per poter riqualificare queste aree degradate della città, con la possibilità di ricorrere a progettazioni esterne, a concorsi di idee; e questo potrebbe essere un modo snello e veloce che prescinde da eventuali strumenti di pianificazione urbanistica. E non si dovrebbe così aspettare il Piano urbano comunale per fare un azione di riqualificazione che interessa una parte consistente della città. Come vedrebbe utilizzate queste aree? Naturalmente penso che la domanda di residenza in questa città vada analizzata e vagliata per bene, per verificare se c’è ancora bisogno di case, e soprattutto per capire quali fasce sociali hanno bisogno di alloggi e solo dopo decidere sugli interventi da realizzare. Se c’è un significativo bisogno di case per fasce sociali deboli, allora si deve puntare a realizzare alloggi di edilizia residenziale sociale e mi pare che l’Amministrazione in carica si è già mossa in questa direzione. Se poi c’è necessità di altre attività, come quelle terziarie e commerciali, o meglio di un nuovo parco pubblico (la villa comunale ormai non basta più per l’attuale cittadinanza), io penso ad un parco come quello del Mercatello a Salerno, cioè a qualche migliaio di metri di superficie da destinare al verde urbano. In questa città infatti manca soprattutto il verde. Per cui vanno bene i parcheggi, va bene fare un parco urbano che funzioni da cerniera tra le diverse aree della città, con società miste che potrebbero gestire

attività ricreative,culturali e sportive in questi spazi verdi, creado anche posti di lavoro. La città non ha tanto bisogno di nuove residenze e questa situazione ce l’abbiamo sotto gli occhi. Come si procederà per l’assegnazione degli alloggi realizzati a fondo Messina? In primo luogo un’attività di controllo deve essere svolta dall’Amministrazione comunale. Ovviamente anche l’opposizione deve svolgere un controllo, puravendo una funzione marginale, attento e fermo per evitare speculazioni. Dopo l’entrata in vigore del Piano casa, legge regionale 19 del 2009, sono venuto a conoscenza del fatto che l’Amministrazione comunale aveva presentato progetti per la realizzazione di edilizia residenziale e sociale nelle zone di fondo Badia e fondo Caiazzo, anche se in quest’ultimo l’intenzione è quella di fare parcheggi. Il confronto in merito però finora non c’è stato perché nessuno ce l’ha chiesto. La partecipazione dell’opposizione alla vita amministrativa avviene in questo modo, ma se la proposta progettuale è stata già concretizzata, è evidente che il confronto non ha più ragione di esistere. Penso invece che, dal momento che c’è la necessità di riqualificare questa ampia porzione di città, ognuno debba esporre la propria idea attorno ad un tavolo di concertazione, in modo che si possa scegliere la migliore e realizzarla. Tutto questo per ora non c’è stato ancora. Si vuole la partecipazione dell’opposizione alla vita della città, senza chiarire su quali basi avviare tale confronto. C.M.C.

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Attualità

Novembre 2010

Sostegno alla raccolta dei rifiuti, la Regione ha bloccato la borsa dei fondi

Azienda Speciale per la raccolta differenziata

Il provvedimento ha colpito 78 comuni, di cui 30 salernitani

evidenziato formalmente da alcun bilancio

Giunta Mauri: fare chiarezza Angri non avrà più le risorse per sulla gestione di Angri Eco Servizi Emerge la presenza di un disavanzo di un milione migliorare la raccolta differenziata di euro confermato dal direttore generale, ma non

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beneficiari del decreto regionale 1169 del 2008, quello che finanziava i piani comunali di raccolta differenziata, non avranno più le risorse assegnate. La scure del Patto di stabilità è calata anche sulla necessità di spingere i Comuni a proseguire nella direzione di una raccolta differenziata sempre più convinta, per ridurre innanzitutto i rifiuti. Stop, pertanto a campagne di sensibilizzazione per far comprendere ai cittadini, alle famiglie, l’importanza di differenziare il più possibile, come farlo, per cui anche campagne presso le scuole e ovunque sia possibile. E stop anche alle richieste da parte dei Comuni di essere attrezzati per fare la raccolta, per riuscire a sostenerla, realizzando isole ecologiche o campagne di sensibilizzazione o semplicemente acquistando i necessari presidi, come buste o bidoni da consegnare agli utenti. Un programma che la Regione aveva lanciato, finanziandolo con un decreto, nel 2008; e che i Comuni avevano sposato, richiedendo le risorse disponibili. Giorni fa invece il settore Programmazione e Gestione Rifiuti della Regione, in una lettera inviata a 78 comuni della Campania (di cui 30 salernitani), ha revocato i fondi assegnati. Il Patto di stabilità sforato, che da mesi ormai decide il bene ed il male di tutti i fondi regionali, detta legge anche sui rifiuti. Da una parte, se non si fa la raccolta differenziata, c’è il rischio del commissariamento, dall’altra c’è lo stop ai fondi per sostenerla. Non rientrerebbero tra quelli concedibili per stare nel Patto di stabilità. Secondo la missiva dell’Ufficio regionale, infatti, con linguaggio burocratese, per gli atti che «non rive-

stono carattere di obbligatorietà… occorre adottare provvedimenti di revoca in autotutela». L’invito della Regione è quello di «sospendere le attività inerenti la gestione dei finanziamenti» assegnati. Ed i Comuni, pur pressati dalla necessità di differenziare, restano a secco, ed i fondi, preziosissimi per sostenere i piani comunali di raccolta differenziata, sono stati congelati, con un ulteriore problema da risolvere. «Questo dà il senso di quell’abbandono a cui i Comuni sono lasciati in ogni settore, compreso quello dei rifiuti, che pure dovrebbe essere una priorità, insieme a sanità, lavoro, disoccupazione», lamentano gli amministratori dei comuni colpiti e denunciano che «gli impegni si mantengono, invece ci si ritrova con una Regione che non fa nulla per supportare la raccolta differenziata, non ha costruito ancora quella necessaria filiera dei rifiuti, deve rivedere la legge sugli ambiti provinciali, deve attuare siti di compostaggio, realizzare il termovalorizzatore, deve sostenere la spesa dei Comuni; invece taglia, taglia ed ora blocca anche fondi per migliorare la differenziata». E tra i comuni che restano senza risorse per i propri piani c’è

purtroppo anche Angri insieme ad altri comuni dell’Agro (Scafati, Pagani, Sarno, Castel San Giorgio) e del salernitano (Pellezzano, San Mango Piemonte, Roccadaspide, Montecorvino Pugliano, Postiglione, Serre, Baronissi, Palomonte, Salerno, Salvitelle, Teggiano, Valva, Eboli, Albanella, Campagna, Torre Orsaia, Atena Lucana, Buccino, S. Cipriano, San Rufo, Giffoni Valle Piana, Ottati, Monte San Giacomo, Moio della Civitella, Casalvelino).

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ncora al centro del dibattito la società comunale Angri Eco Servizi. Disavanzo da un milione di euro, mancata approvazione dei bilanci, scadenza della convenzione con il Comune e contratti di consulenza per trenta mila euro a professionisti esterni per la tenuta dei libri contabili e per l’elaborazione delle paghe: questi gli argomenti principali emersi durante una riunione di Giunta monotematica. L’Amministrazione intenderebbe fare chiarezza in merito alla gestione dell’azienda speciale anche in vista della provincializzazione della gestione del ciclo dei rifiuti. L’incontro, allargato ai componenti del consiglio di amministrazione, al direttore generale e a tre dirigenti comunali, avrebbe fatto emergere episodi preoccupanti. Ecco i presenti: il sindaco Pasquale Mauri, gli assessori Gianfranco D’Antonio, Salvatore Giordano, Giuseppe Mascolo, Annamaria Russo, Giacomo Sorrentino, Caterina Barba, il segretario comunale Lucia Celotto, il presidente del c.d.a di AES Ciro Risi, i consiglieri del c.d.a. Luigi Mascolo e Hanika Rossi, il direttore generale Domenico Novi. Presenti in qualità di responsabili

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tecnici delle materie trattate Vincenzo Ferraioli, capo settore ambiente e territorio, Giuseppe Bonino, capo settore programmazione e risorse e Mauro Santaniello, capo settore comunicazione, in qualità di verbalizzante. L’Amministrazione comunale intenderebbe acquisire una serie di documenti per chiarire questioni spinose ancora aperte. Ad emergere la presenza di un disavanzo di un milione di euro confermato dal direttore generale, dato che non emergerebbe formalmente da alcun bilancio sebbene nel verbale è riportato che: “Già dal bilancio 2007 il dato risulta e che la situazione debitoria si è realizzata innanzitutto perchè il canone relativo all’anno di costituzione dell’azienda (dicembre 2001) era risicato e che dal terzo anno in poi i lavoratori socialmente utili non hanno più potuto godere degli sgravi contibutivi”. Poi ancora: “L’effetto della mancanza di liquidità si è protratto per tutto il 2006 anno in cui si è aggiunto un altro problema: il Comune non è riuscito più a pagare i canoni periodici determinando un debito verso l’azienda di oltre 900 mila euro”. Poi un passaggio preoccupante: “In tale periodo temporale si sopperiva alla mancanza di liquidità omettendo il versamento dei contributi obbligatori. Nel 2008 poi si è cominciato a rimettere a posto la situazione, infatti sono

stati riversati all’azienda i canoni precedenti e correnti”. Ancora rispetto all’anno 2007: “Il bilancio di previsione del 2007 (ultimo previsionale approvato) è stato approvato nel 2008 con l’esclusione dell’incremento del canone, sancendo di fatti la chiusura in perdita dell’azienda”. Il bilancio consuntivo 2008 “è ancora nelle mani del cda di AES”, sebbene sia quasi terminato il 2010 mancando all’appello, quindi, le due ultime annualità. Il sindaco ha poi chiesto di ottenere: la situazione analitica debitoria dell’azienda e quella del TFR dei lavoratori, manifestando anche la volontà di avvicendare i commercialisti attualmente incaricati dall’azienda, manifestando la volontà di affiadare l’incarico al ragioniere Lorenzo Apuzzo. Infine, il Comune ha emanato un bando per un incarico di collaborazione di alta specializzazione per la durata di 18 mesi. L’incaricato dovrà coordinare le attività in materia di sviluppo economico e politiche attive per l’ occupazione.

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Attualità

Novembre 2010

Organizzato dal Centro per il Dialogo Ecumenico Interreligioso-Interculturale

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o scorso 30 ottobre, presso il Salone della Chiesa di San Giovanni Battista, si è svolto un seminario dal titolo “Le religioni e la pace”, organizzato dal Centro per il Dialogo Ecumenico InterreligiosoInterculturale. Tale Centro è stato creato dalla Diocesi di NoceraSarno, dalla Provincia salernitano-lucana OFM, dalle Chiese ortodosse e dalle Chiese evangeliche. Il Centro ha voluto ricalcare le orme della Giornata del dialogo interreligioso organizzata da Giovanni Paolo II il 27 ottobre del 1986, quando il Papa invitò ad Assisi 62 capi religiosi, rappresentanti delle più grandi religioni del mondo, che pregarono assieme per la pace. Pertanto è dall’importante esempio di Assisi che il Centro Ecumenico ha preso lo spunto per organizzare tale incontro di riflessione, di testimonianza e di preghiera. La serata si è aperta con i saluti e i ringraziamenti del moderatore padre Damiano Lanzone, frate minore francescano della Chiesa di San Francesco di via Risi, che ha ribadito l’importanza di uno scambio di esperienze e di riflessioni tra i rappresentanti e i fedeli delle diverse confessioni religiose per dialogare e pregare, tutti insieme, per l’avvento di un nuovo mondo di pace e di fratellanza. Ha, altresì, annunciato che il Papa Benedetto XVI ed il Consiglio Ecumenico delle Chiese organizzeranno una Convocazione Internazionale Ecumenica sulla pace che si terrà a Kingston in Giamaica dal 17 al 25 maggio 2011. Padre Damiano ha successivamente introdotto il primo ospite, Franco Milito, esponente induista. Milito ha detto che “l’induismo, oltre che religione, è anche una galassia culturale e sociale. Nei Veda, antichissima raccolta di testi sacri in sanscrito, c’è scritto che un induista deve rispettare ogni persona e che la tolleranza verso i fedeli di altre confessioni religiose è la base per costruire un mondo di pace. Ed è per questo che noi induisti abbiamo fatto una

Incontro tra credi religiosi per costruire un mondo di pace Il Centro è stato creato dalla Diocesi di Nocera-Sarno, dalla Provincia salernitano-lucana OFM, dalle Chiese ortodosse e dalle Chiese evangeliche lunga e sentita veglia di preghiera, alle sorgenti del Gange, fiume del subcontinente indiano, quando morì il Papa Giovanni Paolo II. Il Santo Padre è stato un esempio di virtù e di amore, ed ha consacrato la propria vita al rispetto verso le altre religioni”. Successivamente, ha preso la parola Oualid Chtourou, imam musulmano. Chtourou ha sostenuto che “non bisogna separare la tematica della pace sociale da quella religiosa. Esse sono correlate. La pace, che è sinonimo di dialogo, deve essere costruita sia politicamente che religiosamente. Ma noi tutti, anche secondo i dogmi dettati dalla nostra dottrina, abbiamo un atteggiamento probo, onesto e responsabile? Oggi viviamo immersi in tanta banalità e superficialità, come quelle prodotte dalla tv. C’è un colpevole silenzio in tutti noi. Diceva Maometto: chi sa la verità e non la diffonde, è egli stesso un diavolo”. In seguito è intervenuto Giovanni Giacquinta, esponente del Centro culturale buddista “Soka Gakkai

condividere la nostra conoscenza con le altre persone, soprattutto con chi la pensa diversamente da noi. È sicuramente questa la base della filosofia

I giovani delle parrocchie angresi si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid La Giornata Mondiale della Gioventù avrà luogo a Madrid il prossimo agosto 2011, ma le parrocchie angresi già si sono messe in “cammino” per prepararsi a tale evento della Chiesa universale. Un cammino spirituale che servirà a chi sarà in Spagna l’anno prossimo per vivere tutte le iniziative previste, ma che sarà di aiuto soprattutto a chi non potendo partecipare alla GMG potrà comunque essere parte di tale incontro religioso. Il “cammino spirituale” è cominciato lo scorso 15 novembre presso la Chiesa del Carmine, dove i giovani angresi credenti si sono riuniti per ascoltare le parole di padre Pasquale Incoronato, responsabile della Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Napoli e Parroco della Parrocchia di S. Maria del Pilar ad Ercolano (www.padrepasquale.com). Il sacerdote napoletano ha approfondito alcuni temi tratti dal messaggio che papa Benedetto XVI ha diffuso in vista della GMG di Madrid e aiuterà i giovani nella propria riflessione personale, grazie anche alle sue formidabili doti comunicative frutto di anni di esperienza a stretto contatto con ragazzi e bambini dell’hinterland napoletano. Il cammino continuerà fino all’agosto del 2011 con vari incontri (formazione, preghiera e festa) nelle varie parrocchie di Angri e soprattutto nella Casa del Padre delle Suore Battistine, dove i giovani angresi possono recarsi per pregare nella cappella del Beato Alfonso Maria Fusco. Il percorso è stato realizzato grazie alla partecipazione dei giovani di tutte le parrocchie di Angri che in questo modo cercano di dare un messaggio di unità a tutta la comunità angrese.

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Italiana” di Salerno, ente religioso dal 1998. Giacquinta ha sottolineato che “dobbiamo, innanzitutto, riappropriarci di noi stessi e in seguito

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darietà anche verso chi non la pensa come noi”. Subito dopo è intervenuta, Pia Veneziano, cattolica, nonché focolarina di Pagani. La Veneziano ha invitato “tutti a sentirsi uniti e fratelli. L’uomo è creato a somiglianza di Dio ed è una piccola cellula tra tante cellule di un organismo. Nostro compito è di pregare affinché ci siano tante altre serate di condivisione e di pace, come questa organizzata dal Centro Ecumenico”. In seguito, è intervenuto l’ultimo ospite, Egidio Annunziata, pastore della Chiesa pentecostale. Annunziata ha ricordato che “ogni persona deve mettere a frutto l’insegnamento di Cristo, creando i presupposti della pace, del dialogo e della giustizia. Dobbiamo rispettare ogni uomo e il creato, ed in particolare pregare, affinché le discordie non minaccino la convivenza dei popoli. Oggi, con tale seminario, abbiamo posto le basi per un dialogo costruttivo e duraturo”. Alla conclusione del seminario, è stata fatta una lunga fiaccolata per la pace, attorno al Castello Doria, e successivamente i pastori delle varie confessioni religiose si sono ritrovati dinanzi alla Chiesa di San Giovanni Battista e assieme, secondo il proprio credo, hanno pregato affinché in tutto il mondo possano regnare la pace e la giustizia. Sergio Ruggiero Perrino

In prima fila alla Giornata Mondiale della Gioventù il prossimo agosto 2011 Il giovane Carmine Giordano ha vinto un concorso internazionale per un posto in prima fila durante la veglia che il Papa presiederà a Madrid in occasione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà il prossimo agosto 2011 a Madrid.


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Attualità L’assessore provinciale Antonio Squillante promuove il progetto di una nuova regione

Novembre 2010 Manifestazione del 4 novembre nella Casa del Cittadino

Ricordo dei caduti di tutte le “Le risorse prelevate a Salerno vanno restituite al nostro territorio” guerre, pensando all’Italia unita

Anto n i o S q u i l l a n t e , assessore provinciale al Bilancio e capogruppo consiliare al Comune, manifesta la sua adesione al progetto politico di costituire una nuova Regione, promosso dall’onorevole Edmondo Cirielli, presidente dell’Amministrazione provinciale. Secondo Squillante, dopo un anno di amministrazione provinciale, è stato constatato che con i “numeri” che ha a disposizione la Provincia di Salerno non si riesce a incidere sul territorio opportunamente, ovvero non si riescono a dare le giuste risposte che aspettano i cittadini. Da un’analisi di quelli che sono i flussi economici del territorio salernitano verso l’ente centrale, ovvero la Regione Campania, l’assessore provinciale al Bilancio ha evidenziato che tali trasferimenti di tipo tributario non tornano pienamente a favore dello stesso territorio provinciale. “Questo è inaccettabile, - ha sostenuto Squillante – perché tutto ciò che riguarda la contribuzione dei cittadini deve per la stragrande mag-

è giusto anche per i cittadini che risiedono in provincia di Salerno e che fortunatamente vivono in un contesto sociale migliore, ma che non possono e non devono essere messi ai margini di quelle che sono le priorità della Regione Campania”. Fatto non irrilevante poi, si fa notare, è che su tale progetto si è trovato unito tutto il partito a livello provinciale. “Fortunatamente, per quanto riguarda il PDL in provincia di Salerno, - ha fatto presente Antonio Squillante - si può affermare che c’è un consolidamento di leadership, che fa riferimento al Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, intorno al quale gioranza ritornare al territorio. Altrisi stanno allineando tutte le anime menti questo dato si traduce in minori politiche, anche perché è sempre più servizi, in minore qualità dell’attività evidente che tutti si stanno rendendo svolta sul territorio, e in minore conto che non si tratta di una lotta manutenzione agli edifici scolastici per le poltrone, ma semplicemente di piuttosto che alla viabilità”. seguire una guida che sia in grado di Inoltre Squillante precisa che oggi affrontare le priorità territoriali e di la Campania soffre di tantissime problematiche anche per la cosiddetta darvi delle risposte”. “Questione Napoli”. “Inoltre penso che in ordine al “Napoli, senza dubbio, è una progetto di costituzione di una nuova città bellissima e importante – ha Regione – ha continuato Squillante argomentato l’assessore Squillante - pian piano tutti gli amministratori – che però ha un substrato sociale locali, chiamati a dare le risposte ai piuttosto complesso e articolato, cittadini, a partire dalle disponibilità che spesso assorbe quelle risorse economiche e finanziarie, sanno bene importanti che provengono dal resto che l’unica strada da seguire è quella delle provincie. Tuttavia questo non di fare in modo che ciò che si preleva dal territorio ritorni al territorio stesso. In estrema sintesi si tratta di investire al meglio quelle risorse che provengono dai cittadini e dai loro sacrifici”. All’assessore provinciale al bilancio Antonio Squillante, oltre alle deleghe alla Maria Paola Programmazione Finanziaria e Negoziata ed al Bilancio, il Presidente Cirielli Iovino ha attribuito anche quella alla Gestione delle azioni e partecipazioni Societarie, per rappresentare la Provincia in Enti quali il Cstp, i Patti Territoriali ed i Piani di Zona. “È una notizia che apprendiamo con soddisfazione ed orgoglio – dichiarano il Presidente del PdL Giuseppe Ferraioli, il coordinatore cittadino Domenico Nasto ed il vicecoordinatore Franco Incoronato - a cui aggiungiamo la certezza che l’attribuzione di questa importante e delicata delega possa costituire la giusta prosecuzione del proficuo solco tracciato dal suo predecessore Bellacosa, di cui Antonio raccoglie il testimone”. “Questa nomina mi carica di ulteriori responsabilità nei confronti del territorio, nell’ottica di un discorso di risanamento della Provincia di Salerno avviato lo scorso anno con l’Amministrazione Cirielli dopo i tanti anni di cattiva gestione del Centrosinistra – è il commento a caldo di Squillante - ma allo stesso tempo sono certo di poter contare sul sostegno e la fiducia di Cirielli e della Giunta e sulla collaborazione dei rappresentanti nelle partecipate indicati dalla Provincia, per far sì che ciascuno contribuisca a rilanciare quei servizi di cui necessita il territorio”.

Gestione delle azioni e partecipazioni Societarie

Altra delega per Squillante

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Lo scorso 4 novembre l’Amministrazione comunale, presente l’assessore al bilancio Giacomo Sorrentino, ha tenuto il corteo pubblico in memoria dei cittadini angresi caduti in tutte le guerre. La manifestazione è iniziata in Piazza San Giovanni, dove è stata celebrata la santa messa alla presenza delle associazioni, degli ex combattenti, dei rappresentanti delle forze armate e delle Scuole. Dopo il corteo che ha percorso le strade cittadine fino a piazza Trivio, dove l’assessore Sorrentino ha depositato la prima corona di fiori ai piedi della lapide dedicata al Tenente Fontanella. La manifestazione è ripartita da piazza Trivio ed è continuata sino a via Da Procida, nel luogo in cui è stata posata la seconda ghirlanda di fiori presso la targa commemorativa del tenente Renato Raiola (morto partigiano nel Norditalia). Da lì, il corteo ha proseguito fino a piazza Doria, dove si è tenuta la commemorazione solenne e la posa della terza ghirlanda di fiori dinanzi al Monumento dei Caduti. La cerimonia si è conclusa nella casa del cittadino dove i delegati e le autorità presenti hanno tenuto i loro discorsi e saluti. Dopo il ringraziamento solenne all’amministrazione municipale, Costantino Scudiero, presidente dell’associazione ex combattenti e reduci, ha ricordato le varie tappe percorse dalle Forze Armate per raggiungere la proclamata unità del regno d’Italia. Scudiero ha anche sottolineato l’importanza della partecipazione dei tre circoli didattici. Segno del sentire il proprio amore patrio anche nell’istituzione scolastica. “È proprio l’obiettivo finale di noi ve-

terani – ha dichiarato Scudiero – di tramandare ai posteri, attraverso l’ultima generazione, l’affetto per il proprio paese”. Scudiero ha concluso affermando che il corteo pubblico in memoria dei cittadini angresi caduti in guerra, è una manifestazione alla quale non bisogna mai mancare per tenere alto il valore del bene per la propria nazione. Poi si sono succeduti l’intervento di Alfonso Attanasio, alunno del secondo circolo e le letture di poesie degli alunni del terzo circolo, che hanno testimoniato entrambi il proprio amore patriottico. Alla fine del convegno è intervenuto l’assessore

Sorrentino che ha letto un messaggio del Sindaco Pasquale Mauri, assente per motivi familiari. Il pensiero si riferiva alla valorizzazione della Festa delle Forze Armate. Il comunicato presentava un percorso storico dell’impegno delle Forze Armate che andava dall’unità del regno d’Italia fino alle missioni di pace in Afghanistan e in Iraq. Gerardo Del Sorbo

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Novembre 2010 CARO SINDACO, TI SCRIVO... 2

Giunta a perdere oppure Giunta delle perdite Lettera aperta di Luigi D’Antuono, ex vicesindaco nella Giunta “La Mura”

L’edificio di Pozzo De’ Goti dove potrebbero essere accorpati i servizi dell’Asl, per evitare il trasferimento a Scafati. Caro Sindaco, ti scrivo perché mi sembra che la tua Giunta sia diventata una specie di “Giunta a perdere” o, per meglio dire, la “Giunta delle perdite”, a volte volute, a volte subite, a volte ancora immanenti, ma a forte rischio di concretizzazione. La prima perdita che mi viene in mente è quella relativa all’Ufficio della GORI ad Angri che, dopo anni di presenza nella nostra città (mi sembra che fosse stato ottenuto in via pregiudiziale dal Sindaco Postiglione) improvvisamente ha chiuso i battenti e se n’è andato a Scafati, per cui per tutti gli adempimenti burocratici i nostri concittadini (anziani e non, fasce deboli e non, motorizzati e non …) debbono ora recarsi, spero non bestemmiando, nella città attraversata dal fiume Sarno. Come al solito, quasi nessuno ha compreso la gravità della decisione e dello schiaffo appioppato agli Angresi ed alla Amministrazione comunale; a quei pochi che hanno protestato hai promesso di farti sentire e di ottenere un dietrofront dalla GORI. Ad oggi, tutto come prima; ma sono sicuro, conoscendoti, che, grazie alla tua determinazione ed al tuo impegno, riuscirai a far ritornare ad Angri l’Ufficio della GORI. Un’altra perdita che abbiamo, di recente, subito è quella relativa al finanziamento per la predisposizione del “Piano comunale per la raccolta differenziata”, concesso dalla Regione nel 2008 ed ora sostanzialmente revocato a quei Comuni che non hanno, nel frattempo, assunto impegni giuridicamente vincolanti. Certo la decisione della Regione, motivata col solito ritornello del Patto di stabilità, è politicamente assurda ed incomprensibile (vista la nuova drammatica crisi che sta attanagliando il sistema di smaltimento dei rifiuti in Campania), ma è anche vero che, se ad Angri qualcuno si fosse preoccupato di avviare la procedura, anche al nostro Comune, come a Salerno, Baronissi, Serre, Atena Lucana e qualche altro, non avrebbero sospeso il finanziamento. Caro Sindaco, una perdita che hai voluto direttamente tu è, invece, quella che riguarda la dott. ssa Paola Pucci, angrese e segretaria comunale negli ultimi 12 anni, un periodo molto delicato e particolare della nostra storia, che ha visto alternarsi ben 3 Sindaci e altrettanti Commissari prefettizi. So già quello che vorresti rispondermi: «La norma mi dava la possibilità di scegliere il segretario generale del Comune ed io l’ho utilizzata!». Sono d’accordo con te, ma io al posto tuo avrei deciso diversamente, sapendo che solo lei poteva garantirmi (al di là dei pregi e dei difetti che ognuno ha) professionalità e, nello stesso tempo, completa conoscenza delle problematiche pregresse. Spero, nel tuo interesse e, soprattutto, nell’interesse di Angri, che il tempo ti dia ragione! Però, se permetti, colgo l’occasione per darti un modesto suggerimento: quando tra 5 anni sarai di nuovo eletto Sindaco, qualora tu avessi di nuovo intenzione di cambiare il Segretario generale non comunicarglielo l’ultimo giorno utile, perché, visto il meccanismo vigente, gli faresti un gravissimo danno, in quanto troverebbe le sedi migliori disponibili già occupate nel frattempo. Caro Sindaco, voglio, infine, ricordarti l’impegno che hai ufficialmente assunto di evitare che quella che per il momento è una “quasi perdita” diventi, prima o poi, una perdita effettiva: mi riferisco al paventato trasferimento a Scafati di quello che resta ad Angri dei servizi del Distretto sanitario della ex ASL SA1. Non sta a me spiegare ad un ex dirigente del servizio sanitario, nonché politico di lungo corso, l’importanza che riveste per i nostri concittadini la presenza di tali uffici; anche dal punto di vista psicologico, poi, sarebbe per loro un duro colpo, in quanto significherebbe perdere l’unica conquista ereditata dalla classe dirigente della prima repubblica e l’ultimo (o quasi) ufficio intercomunale presente sul nostro territorio. Non lasciare, quindi, nulla di intentato (ivi compresa la mobilitazione della cittadinanza) pur di evitare questa ulteriore perdita per Angri. Ciao… alla prossima! Luigi D’Antuono P.S.: Avevo appena finito di scriverti questa mia, quando ho saputo che abbiamo avuto un’altra perdita, che, però, dovrebbe essere provvisoria: grazie, infatti, al nostro distratto ed intempestivo Assessorato ai Servizi Sociali (una volta fiore all’occhiello della nostra Amministrazione) il Piano di zona ha sospeso l’assistenza domiciliare. Gli anziani ed i disabili ringraziano sentitamente la Giunta!

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Attualità Linda Galasso, nostra concittadina, ha voluto accanto a sé il Sindaco Pasquale Mauri per i festeggiamenti del 10º anniversario dell’associazione di volontariato

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10 anni dell’AVIS ad Anzio con un’angrese presidente Lo scorso 24 ottobre il Sindaco Pasquale Mauri e il consigliere comunale Giuseppe Galasso sono stati ospiti della manifestazione organizzata dall’Associazione Volontari Italiani Sangue (A.V.I.S.) di Anzio e Nettuno in provincia di Latina. La manifestazione riguardava i 10 anni di vita di questa realtà associativa nelle due città laziali. E a presiederla c’è una nostra concittadina, Linda Galasso, che da più di 20 anni risiede ad Anzio e che con grande spirito di solidarietà porta avanti quest’impegno. La signora Linda ha voluto la presenza del Sindaco Pasquale Mauri, suo amico, e del cugino consigliere comunale Giuseppe Galasso per evidenziare nella suddetta manifestazione le sue origini e la terra in cui si è formata e cresciuta. É stata una bella cerimonia in cui sono stati premiati i donatori di sangue più assidui, alla presenza delle varie autorità. L’augurio è che, ad Anzio e Nettuno come ad Angri (dove opera un’altrettanto attiva Avis), possa intensificarsi sempre più la platea dei donatori di sangue, perché da questo piccolo gesto possono essere salvate tante vite umane.


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Ambiente

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La sezione angrese del WWF critica l’abbattimento dei pini nel rione Alfano

Abbattere gli alberi è una scelta sbagliata L’assenza di un piano di abbattimento mirato e di un adeguato piano di ripiantumazione non faranno che aggravare le condizioni di degrado del quartiere. Egregio direttore, i Referenti del gruppo attivo WWF Angri, Ing. Fabio D’Antuono e Sig. Ciro Scarpato, ritengono opportuno precisare la posizione dell’Associazione che rappresentano circa il “grande rinnovamento” che l’Amministrazione Mauri ha inteso perseguire attraverso il sacrificio dei pini del rione Alfano e di tutti quelli presenti sul territorio comunale. è da circa quindi cianni che questa Associazione, supportata nelle sue battaglie dai cittadini del quartiere, ha sollevato, con le varie Amministrazioni comunali che si sono succedute, il problema dei pini della 167, promuovendo la discussione sulle possibili soluzioni. Allo stesso modo è stata sollecitata anche la nuova Amministrazione. Difatti, della questione si è cominciato a discutere nello scorso mese di luglio, assieme al Sindaco, il vicesindaco Gianfranco D’Antonio, Michele Grimaldi, (agronomo) e l’arch. Ciro Cinque, dipendenti comunali. La nascente collaborazione si è però inaspettatamente interrotta in maniera unilaterale il 21 settembre 2010, quando il Sindaco ha provveduto a deliberare, assieme alla sua Giunta, l’ab-

N.B.: Ogni albero produce dai venti ai trenta litri di ossigeno al giorno; ogni uomo necessita in media di trecento litri di ossigeno al giorno per vivere; gli alberi ci restituiscono l’ossigeno che l’inquinamento della civiltà moderna ci toglie e per questo non vanno abbattuti. battimento di tutti i pini presenti sul territorio comunale: quartiere 167, via Cervinia e prolungamento Corso Italia (Delibera di Giunta n°134 del 21/09/2010). Il 4 novembre 2010 i lavori di abbattimento sono iniziati con grande pubblicità circa il “taglio al degrado” che quest’azione determina.

Questa Associazione ribadisce, come già fatto in passato, che tutte le problematiche connesse alla coesistenza dei pini con i manufatti e le strutture stradali, hanno soluzioni tecniche praticabili e sostenibili. Inoltre, ritiene che l’assenza di una seria progettualità, di un piano di abbattimento mirato e di un adeguato piano di ripiantumazione (ancora in data 4 novembre 2010, durante una discussione sulla questione, il Sindaco ha invitato questa Associazione a scegliere le essenze da piantumare) non faranno che aggravare le condizioni di degrado del quartiere. Solo sei mesi sono bastati per provocare i danni che sono sotto gli occhi di tutti. Danni sicuramente utili per gli interessi economici di qualcuno e per lenire le frustrazioni professionali di qualcun altro. Resta da chiarire ai cittadini ed ai nostri amministrazione la posizione di questa Associazione per il futuro. Senza un netto ripensamento da parte dell’Amministrazione comunale, dal 4 novembre in poi, nessun intervento che interessi il quartiere Alfano vedrà la collaborazione nostra o il nostro avallo. Ciò perché la stessa Amministrazione ha inteso interrompere tutti i rapporti di col-

laborazione con la suddetta delibera del 21 settembre. Ed anche perché, dinanzi ad un’assenza totale di una seria progettualità, tutto ciò che è stato e verrà realizzato non potrà che compromettere ulteriori scelte condivise e concordate con questa associazione. Per le restanti tematiche ambientali riguardanti la città, se l’Amministrazione avrà la volontà di collaborare con questa associazione, tale onere resterà in capo al solo referente Ciro Scarpato, coadiuvato dal referente Fabio D’Antuono, che però, fin dallo scorso 4 novembre, ha già interrotto qualunque rapporto di stima, personale e professionale con tutte le persone citate. Resta infine da dare risposta alle tante persone che ci chiedono cosa si possa ancora fare. Purtroppo allo stato attuale non si può fare più nulla. Il tutto è nelle mani del Sindaco Mauri. Resta inteso che tutti i cittadini sensibili alla problematica potranno contattare questa Associazione per coordinarsi con le future azioni di lotta previste. I Referenti del WWF Angri, sez. Salerno Ing. Fabio D’Antuono Ciro Scarpato

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Il Centrosinistra critico verso il taglio dei pini

Si cambia davvero o si abbatte davvero!?

Gentili concittadini, non possiamo far a meno di citare come titolo di questo articolo lo slogan che ha utilizzato durante la campagna elettorale l’attuale amministrazione. In particolare, questo slogan si addice benissimo allo scempio ambientale che in questi giorni e in queste ore si sta verificando nel quartiere Alfano. Tutti voi conoscete benissimo i Pini che da ben trenta anni caratterizzano il quartiere. Diverse sono state le amministrazioni angresi, che in questi anni, avevano proposto il loro abbattimento, trovando fortissima opposizione, in tutto il paese e ritornando sui propri passi dopo aver costatato che, c’era l’alternativa all’abbattimento. Nella delibera che ha di fatto sancito la morte di uno dei Polmoni Angresi, si legge che le motivazioni sono la rottura del manto stradale e della rete fognaria delle strade limitrofe ai Pini. Prima di tutto dobbiamo oggettivamente constatare che per Viale Europa, questo problema non esiste affatto essendo i Pini interrati in un aiuola con una distanza notevole dalla rete fognaria. Inoltre per via L. da Vinci e per Viale M. Buonarroti, sarebbe bastato togliere il cemento intorno alle radici delle piante in modo da permettere all’acqua di penetrare nel sottosuolo e far si che le radici delle piante non si radicassero verso l’alto. Vorremmo ricordare che gli alberi contribuiscono in modo attivo a decontaminare l’aria con produzione di Ossigeno e sottrazione di anidride carbonica. Oggi gli scienziati sono concordi nel ritenere che il verde urbano sia uno strumento importante da inserire nelle strategie per il miglioramento e la protezione della qualità dell’ aria. Nella top ten degli alberi anti-smog, ai primi posti la scienziata del Cnr Rita Baraldi, della Sezione di Bologna dell’Istituto di Biometeorologia (IBIMET), mette ‘’ aceri, frassini, pini e betulle’’. è stato accertato, infatti, che queste piante hanno un’ampia superficie fogliare, possono arginare l’inquinamento fungendo da filtro per polveri e gas e rilasciano nell’aria una quantita’ relativamente bassa di sostanze volatili. Moltissimi sono i comuni che in questo momento stanno piantando alberi per migliorare la qualità dell’aria. Le patologie più banali sono le allergie da smog, che colpiscono tanti bambini del territorio angrese. Invece da noi seguendo il famoso slogan , “si cambia davvero ” si abbattono gli alberi e si aumenta ancora di più l’inquinamento atmosferico. Teniamo a sottolineare che la sostituzione degli alberi prevista dalla famosa delibera è come si suole dire, “uno specchietto per le allodole”. Infatti gli alberi che verranno impiantati, impiegheranno più di vent’anni per raggiungere gli attuali livelli di produzione di ossigeno dei pini, sempre che gli alberi impiantati siano di alto fusto. Invece come pensiamo verranno impiantati alberi di bassa statura che daranno un contributo di ossigeno e disinquinamento minimo. Ancora una volta questa amministrazione va ad accentuare i problemi già presenti sul territorio, invece di risolverli. IDV, Partito Democratico, Sinistra per Angri

Dopo il successo dell’apprezzatissimo calendario 2010, i commercianti di via F.S. Caiazzo e Via Cervinia, su idea del dinamico Raffaele Biosa, di nuovo insieme , in vista delle festività natalizie, per promuovere il commercio cittadino.


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Attualità Organizzata dall’Associazione “Euterpe”

Per il romanzo “Come il pane nero”, pubblicato dal Centro Iniziative Culturali

Maria Rossi prima al “Premio Apprezzata serata con letterario Città di Leonforte” la vioncellista e folksinger Susanna Canessa

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eonforte. Nel cuore della Sicilia. Arroccato su una collina dai pendii brulli, al centro di una piana brulicante di mandorli e peschi. Mandorle, come quelle che mi vuol vendere una vecchia alla “Granfonte” “Di unne si’?” mi chiede. E io “di Salerno” per non imbarazzare le sue conoscenze con un nome (Angri, il mio paese) certamente sconosciuto alle rughe del suo volto, bruciato dall’afa estiva e rinsecchito dal vento di solitari inverni. “ E alluri?” Come per dirmi: perché sei così reticente? Non le mangiate le mandorle a Salerno? Non li fate i dolci con la pasta di questo frutto come quelli che qui troverai a centinaia nelle vetrine dei negozi? Non posso spiegarle che il suo sacco è un po’ ingombrante per il mio ridotto bagaglio a mano che l’ hostess dell’Alitalia mi peserà, severa, al check-in a Catania. La lascio lì a guardare tra le finestrelle della Vintiquattru cannola, la fonte del 1600, il sole che si perde nella vasta piana all’orizzonte, con le mani intrecciate dietro la schiena e il fazzoletto nero sul capo. Leonforte. Un nome che solleticò subito il mio desiderio di partecipare al premio che questo Comune indice da ben 32 anni, con una certa fiducia, inspiegabile persino a me stessa. Mi piaceva quel nome: Leonforte, leone (come il mio segno zodiacale) forte come la protagonista del mio romanzo. Ma mi piaceva anche la motivazione esplicitata nel bando. Lo si presentava, infatti, come un premio alternativo, che si proponeva di valorizzare i “contenuti “ e non i “contenenti”, che avrebbe premiato il “bel libro” e non il famoso autore o la rinomata casa editrice. Scadenza prevista per marzo 2010. Compongo il plico e lo spedisco. E me ne scordo. Poi la telefonata del dottor Pippo Litteri, capo del settore cultura del

Comune di Leonforte che mi comunica, con quell’inconfondibile accento siculo, la vittoria e mi invita alla serata di premiazione per il 23 ottobre. Accoglienza a Villa Gussio-Nicoletti, una residenza storica del XVIII secolo, riconosciuta e tutelata come Bene Culturale… Qui, un senso di calda ospitalità aleggia nell’aria: è il segno inconfondibile del gusto dell’antico proprietario della tenuta, il Barone Francesco Gussio, tipico esponente della piccola nobiltà rurale siciliana dell’Ottocento e ultimo rappresentante di quei “gattopardi” isolani consapevoli di essere gli epigoni di un’epoca di splendori ormai destinati al tramonto … ma tutt’oggi vero nume tutelare del luogo! Al Teatro comunale di Leonforte la serata di premiazione. Si premiano le sezioni di poesia edita e inedita, narrativa edita, saggistica, poesia inedita studenti. La serata si apre con il riferimento al panino con divina commedia consigliato dal ministro Tremonti, sottolineato sia dal Sindaco che dal Presidente della giuria prof. Mineo dell’Università di Catania su cui si aprono una serie di considerazioni che contraddistingueranno

tutta la serata e che avranno un epilogo di chiaro spessore culturale. Sarà infatti il prof. Pasquale Guaragnella, preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Bari, premiato per la sezione “saggistica”, a dare la risposta a quel ... “panino”. E lo farà con l’immagine di Primo Levi che, in viaggio verso il campo dove si distribuisce il rancio (a 5 km di distanza dal suo lager), recita ad un compagno di prigionia, francese, che gli chiede di parlare in italiano perché ama quella lingua, il canto di Ulisse della divina commedia. “Lo maggior corno de la fiamma antica cominciò a crollarsi mormorando, pur come quella cui vento affatica...”. Ad un certo punto però la memoria, malnutrita e malvestita, gli gioca un brutto scherzo. Primo Levi si blocca. Non ricorda i versi che seguono. Anni dopo, in “ Se questo è un uomo” scriverà: “Avrei dato volentieri il mio rancio in cambio della ritrovata memoria di quel canto”. Questa la risposta del prof. Guaragnella alla pochezza del ministro e all’impegno artistico del premio letterario che ci aveva entrambi onorati di un primo posto. Sulla scia toccante di quella testimonianza si è inserito il mio intervento col ricordo dei miei personaggi che tanto si riconducevano all’esperienza di Primo Levi: a Savino, a Francesco Cardinali, ai ghiacci di Plauen, allo stalag 1-A di Konigsberg, fino a quella letteratura meridionalista nel cui contesto è stato inserito il mio romanzo, ricca di quel sentimento e quella passionalità che ancora contraddistingue il popolo del Sud. Maria Rossi

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Nella sala dell’Hotel “La Scalinatella”, l’artista ha presentato il suo cd “Nefeli”

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ella sala dell’Hotel “La Scalinatella”, nel borgo storico delle Vie di Mezzo, lo scorso 23 ottobre l’Associazione Culturale e Musicale “Euterpe” (presidente Raffaele Smaldone, direttore artistico Maria Pia Cellerino) ha regalato ai presenti una serata suggestiva ed indimenticabile “tra musica e poesia… tutto al femminile!”, con la violoncellista e folksinger Susanna Canessa, che ha presentato il suo cd “Nefeli”, ed ha letto passi scelti della poetessa Rossella Tempesta dal suo ultimo libro “L’Impaziente”. Folksinger, chitarrista e violoncellista, Susanna Canessa ha collaborato a numerosi spettacoli, anche di sua ideazione, rivolti sia alla musica popolare, proveniente da tutto il mondo, sia alla musica classica. Recentemente, grazie alla Ca’ Bianca Edizioni musicali, l’artista ha inciso il suo primo cd, intitolato “Nefeli”, che rappresenta un viaggio attraverso la musica classica e la musica folk. Unendo il suo essere violoncellista alla passione di folksinger in brani (tutte cover) che raccontano semplici storie d’amore come “North”, “Fenesta vascia”, “Luna rossa” accompagnata dal violino di Francesco De Laurentiis e le percussioni di Gabriele Saurio e Dario Mennella, “Lu Cardillo” (che si avvalgono degli arrangiamenti del fratello chitarrista Brunello Canessa) e “Non potho riposare”; storie di violenza sulle donne come “Caleb Mayer”; amori passionali come “El

preso numero nueve”, appartenente alla tradizione popolare messicana; storie mitologiche come “Il Tango di Nefeli” (frutto del connubio fra la lirica della cantante greca Haris Alexiou e il motivo composto da Loreena McKennitt); “Llego con tres heridas”, canzone contro la guerra, “Un mondo d’amore” di Gianni Morandi, l’inno alla libertà “Donna Donna” ed alla vita con “Gracias a la vida”! di Joan Baez, lo struggente testamento spirituale della cantante e poetessa cilena Violeta Parra, che ha chiuso uno spettacolo talmente gradito da richiedere più di un bis. Francesco Rossi


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Attualità

NATALE CON “IL CENTRO”

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opo settimane di incontri, grazie alla forte sinergia collaborativa che si è instaurata tra i responsabili delle associazioni e l’amministrazione comunale, è stato stilato un ricco calendario di eventi che animeranno le festività natalizie nel nostro paese. Non a caso poniamo l’attenzione su nostro perché quest’anno, in un momento di forte crisi che certo interessa l’economia, ma forse ancora di più gli animi di chi ha investito nel nostro paese,vogliamo riappropriarci di quello che è nostro e che da troppo tempo, anno dopo anno, diventa sempre più un ricordo. Per i grandi passi confidiamo nell’Amministrazione comunale che, nella persona del Sindaco, dottor Pasquale Mauri, con gioia abbiamo scoperto aperta al dialogo.

Novembre 2010

Per i piccoli passi, invece, vogliamo dare un contributo e così con l’entusiasmo che si accende quando nasce un’armonia di intenti, quest’anno il Natale al centro, della nostra una volta ridente cittadina, sarà

davvero nostro. Su questo presupposto si base l’idea su cui la giovane associazione “Il Centro” che rappresenta i commercianti (via Zurlo, via Giudici, via De Pascale), ha lavorato.

La speranza è quella di scaldare anche se solo per qualche giorno il cuore di chi ancora vuole respirare la tradizione. Ma la tradizione non deve essere intesa come staticità, bisogna farla rivivere arricchendola

di una nuova energia. Partendo da questo, abbiamo cercato di dare forma al connubio su cui più di una volta, durante queste lunghe riunioni, il nostro assessore alla Cultura e allo Spettacolo, dottor Giuseppe Ma-

Tutto il programma si svilupperà in quattro serate: 8 - 11 - 12 -19 dicembre. In tutte le serate sono stati previsti più punti di artigianato creativo vario, per chi ama le idee regalo fatte a mano, diversi punti di ristoro con originali delizie natalizie e tanta musica dal vivo. In particolare la serata dell’8 sarà dedicata all’ “Immacolata” e vedrà pittori e musicisti ricercare l’immagine di “Maria” nell’arte e nella tradizione. Quella dell’11 accoglierà giovani musicisti della scuola Media “Opromolla”, vincitori del concorso internazionale GEF presso l’Ariston di Sanremo, mentre il 12 nel rispetto della tradizione popolare ci sarà un concerto del gruppo Corecorde. I bambini avranno l’occasione di partecipare a laboratori natalizi nella casa di Babbo Natale e attraverso la fiaba rivivranno la magia del Natale.

Vi invitiamo a ritirare le cartelle per la tombolata che vede in palio ricchi premi offerti dai negozi di via Zurlo, via Giudice e via De Pascale che aderiscono all’iniziativa.

scolo, ci ha invitati a riflettere: Tradizione ed Innovazione. La nostra idea è stata accolta con entusiasmo dal M° Barbara Guida, un’artista di Angri che tra tutti spicca in genialità e creatività. Grazie alla sua preziosissima capacità organizzativa è riuscita a coinvolgere decine di artisti, musicisti e artigiani angresi; tanti che neanche noi pensavamo di avere, offuscati da anni di “esterofilia”. Grazie al suo lavoro e alla nostra collaborazione, quando si accenderanno le classiche “luminarie di Natale”, sarà come accendere i riflettori su quanto di più importante un paese possa avere: determinazione, capacità, volontà di crescere, senza presunzione ma solo con la voglia di dimostrare quello che Angri può ancora esprimere. L’Associazione “Il Centro”

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Attualità

Novembre 2010

26ª Trofeo Nazionale di Poesia e Narrativa del Ragazzo Sez. Ignazio Silone del CIDAC di Scafati

Daniela Pappalardo, alunna della Galvani, si aggiudica il 2º posto per la poesia Daniela Pappalardo, allieva della classe 2ª B dell’I. C. “Luigi Galvani (ins. Eleonora Giammarino), con la poesia intitolata “La fantasia”, si è aggiudicata il 2° premio del “26° Trofeo Nazionale di Poesia e Narrativa del Ragazzo - Sezione Ignazio Silone”, tenutosi lo scorso 6 novembre presso il Teatro “S. Francesco” di Scafati, a cura del CIDAC.

Non pochi giovani lasciano Angri per cercare lavoro in Italia del Nord e anche all’estero

I nuovi emigranti

LA FANTASIA

Se il mondo ti delude credi nelle favole vaga in castelli incantati cavalca cavalli bianchi corri nei boschi di fate metti le ali alla fantasia e viaggia. Viaggia nei mondi sconosciuti entra nei sogni più nascosti sorridi alla fantasia perché solo lei può darti la magia.

Luminarie natalizie ed erogazione dell’energia elettrica

Il Comune si accollerà nuovamente la spesa

Luminarie natalizie ed erogazione dell’energia elettrica a carico del Comune e più di un mese di spettacoli in occasione delle festività natalizie per dare ossigeno al commercio cittadino. Sono questi i termini della sinergia avviata tra l’Amministrazione comunale ed i commercianti e le associazioni locali, sancita nel corso di una riunione pubblica nella Casa del cittadino, alla presenza di rappresentanti di commercianti ed associazioni. A differenza del recente passato, l’Amministrazione si accollerà per intero le spese per le luminarie e l’energia elettrica necessaria per illuminarle, oltre ad erogare un contributo alle associazioni che presenteranno un proprio progetto. Ha raccolto proseliti l’invito dell’Amministrazione comunale ad “offrire a tutti i soggetti che operano sul territorio la possibilità di intervenire attivamente nell’organizzazione dei festeggiamenti natalizi attraverso idee, suggerimenti e proposte che possano rendere suggestivo e spe-

ciale il primo “Natale insieme”. Hanno risposto all’appello le delegazioni dell’Ascom, presieduta da Alberto Calò, e della Confesercenti, presieduta da Aldo Severino (che, in particolare, si farà carico di coordinare i progetti presentati), dei Borghi del Palio storico “Città di Angri”, delle associazioni di commercianti “Il Centro” (esercenti di via Giudici, via Zurlo e via De Pascale), “Corso Italia” e “Prolungamento Corso Italia”. Presenti invece in rappresentanza del Comune il sindaco Pasquale Mauri, gli assessori Giuseppe Mascolo e Giacomo Sorrentino, il presidente del consiglio Arturo Sorrentino ed il consigliere comunale Domenico D’Auria. L’accordo di massima prevede la realizzazione da parte delle associazioni di attività di animazione a partire già dalla metà di novembre, per le quali il Comune erogherà un contributo. La novità assoluta riguarda invece l’esonero da parte delle attività commerciali delle spese per le luminarie, in quanto già in passato era a carico dell’Amministrazione comunale l’erogazione dell’energia elettrica. Già nei prossimi

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giorni, pertanto, le associazioni potranno presentare proprie proposte che saranno valutate secondo la loro fattibilità e la possibilità di attrarre gente per le strade di Angri, in un momento di crisi economica che ha colpito in modo significativo la vendita al dettaglio anche degli operatori commerciali locali.

Non partono più con le valigie di cartone e lo spago, che le tiene strette alla men peggio. Ma partono lo stesso, in maniera più informale certo, ma in numero maggiore rispetto al passato. Ma chi sono questi nuovi emigranti, ad Angri? I dati Acri-Ipsos sulla condizione economica delle famiglie italiane, confermano tutte le analisi di macro e micro economia, che questo mensile sta svolgendo da alcuni mesi. In sostanza siamo in linea con i dati italiani oppure, se vogliamo con una punta di ironia, il paese conferma i dati angresi sulle difficoltà delle famiglie e dell’universo giovani. Si tratta di elementi che nascondono altre chiavi di lettura ed interpretazioni. Una di queste è rappresentata dalla “fuga di cervelli” dal nostro paese. Le famiglie in crisi non possono permettersi di mantenere i figli per tanti anni, tra studi ed eventuali percorsi di ricerca scientifica o attese di inserimento nel mondo del lavoro. I giovani, d’altro canto, non hanno alcuna intenzione di consumare tappe e stagioni della loro esistenza in inutili, snervanti attese e speranze o nell’inerzia più assoluta. Così vanno via, con difficoltà e disagi ancor più gravi per se stessi e le famiglie. La fuga di questi giovani costituisce il più devastante depauperamento delle risorse e delle possibilità economiche del nostro territorio. Infatti se andiamo ad analizzare le percentuali di nuovi insediamenti piccoli o medio industriali, il rapporto tra micro commercio e micro artigianato, soprattutto di precisione o di più sofisticate espressioni, ci rendiamo conto che una profonda stagnazione avvolge il sistema. Perdiamo una media superiore ai cento giovani post diplomati e laureati, che si trasferiscono altrove, molto probabilmente con l’intenzione di non tornare più. E questa emigrazione, più complessa ed elaborata, ma non meno dolorosa di quelle di anni precedenti, provoca due gravi problemi: la lacerazione profonda del nucleo familiare e costi sempre più insostenibili per la comunità locale. Alla separazione degli affetti ormai le persone si sono abituate. É un dato consolidato. Difficile, al contrario, per la comunità sopportare oneri economici così gravosi. Infatti non solo vengono meno gli investimenti sociali e le iniziative professionali ed imprenditoriali, ma le famiglie non possono avvalersi dell’apporto solidale di questi giovani e si vedono costrette ad un dispiego di risorse economiche, utilizzabili o tesaurizzabili in maniera diversa. Si stima, ma d’altro canto i dati nazionali Istat lo confermano, che questo fenomeno incida fra il 2 ed il 3% del prodotto lordo angrese e contribuisca ad un rilevante incremento della spesa per i servizi sociali. Il problema, naturalmente, è globale, ma anche in questo aspetto le nostre terre sono fortemente penalizzate, rispetto alle regioni del Nord. Michele Fasolino


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Attualità

Dal 29 agosto al 5 settembre hanno studiato con maestri come Etienne (nella foto), ballerino del programma televisivo “I wanna dance” su Boing (canale del digitale terrestre).

Le allieve dell’Associazione

“Progetto Danza” a «Taranto Danza»

L’associazione culturale “Progetto Danza” di Rosa De Angelis collabora con A.n.p.d.e t. (Associazione nazionale per la danza ed il teatro) con protocollo d’intesa con l’Accademia di danza di Roma. Negli anni scorsi sono stati presenti nella scuola, per gli esami degli allievi, Raffaele Paganini, Margherita Parrilla (direttrice dell’A.N.D. di Roma). Stage con personaggi illustri del mondo della danza. Nell’estate 2010, dal 29 agosto al 5 settembre, alcune allieve della scuola hanno partecipato ad una manifestazione internazionale “Taranto Danza”, dove gli allievi hanno studiato 6 ore al giorno con insegnanti di fama internazionale: Mauro Mosconi, Alessandra Celentano, Little Phil, Etienne, Raffaele Paganini, Rafael Mendez, Cristian Ciccone, Margherita Parrilla, Gabriele Manzo, Dora De Panfilis, Fabrizio Monteverde, Josè de la Cruz.

CORT’O GLOBO FILM FESTIVAL 2010 Parte la sesta edizione di Cort’O Globo Film Festival che quest’anno si terrà nella prestigiosa e suggestiva location del Castello Doria, dal 19 al 21 novembre. Nato nel 2004, Cort’O Globo film festival negli anni è diventata una realtà imperdibile per chi ama il Cinema e la Cultura in generale. Oggi Cort’O Globo film Festival con oltre 2.000 cortometraggi in archivio è tra le prime manifestazioni di settore in Campania nell’ambito del circuito indipendente. La sesta edizione ha accolto quasi 300 opere suddivise in cinque categorie (Sguardi d’autore, Nuovi Percorsi, Animazione, Documentaristica, Spazio Scuola). Inoltre sono previsti tanti nuovi spazi tematici con la presentazione di due libri e mostre di pittura e di Foto all’interno del Festival stesso.

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G. Esposito, associazione “Luna Nova”, interviene sulla politica culturale cittadina

«Si deve cambiare mentalità e valorizzare le risorse locali» È impensabile che l’Assessorato alla Cultura possa continuare a fare tutto da solo con evidenti lacune organizzative e scelte artistiche molto discutibili Sul numero di ANGRI ’80 di ottobre è apparsa la notizia della volontà, da parte del Sindaco, di dire no alla realizzazione del museo del pomodoro all’interno di Castello Doria, una posizione, mi sembra, condivisa anche da una parte della minoranza che siede in Consiglio comunale. Personalmente condivido appieno una simile decisione: è impensabile che il Castello possa essere utilizzato per simili cose, mentre sarebbe più opportuno, creare un Museo del Pomodoro e dell’Industria all’interno della Stazione Sperimentale di via Nazionale. L’antico maniero deve rappresentare la rinascita culturale, sociale ed economica della nostra città e insieme con i giardini di Villa Doria, la Casa Del Cittadino, i locali della Casa degli ex Combattenti, la piazza e il centro storico deve diventare un polo di eccellenza a livello regionale e nazionale nel settore della Cultura. Occorre confrontarsi con tutte le parti sociali di questo paese per decidere una volta per tutte che questa città può e deve avere una vocazione turistica. Naturalmente non possiamo pensare ad un turismo archeologico né di carattere religioso, ma possiamo puntare su un turismo culturale di primissimo livello. Siamo alle spalle della Costiera Amalfitana, vicinissimi a Pompei e tra Napoli e Salerno (dove sta avvenendo una grande rivoluzione urbanistica che porterà milioni di turisti. Solo a Natale, per “Le luci d’artista”, sono previsti due milioni di persone e una volta terminata Piazza della Libertà e la Stazione Marittima, si avrà un flusso continuo di turisti in tutto l’arco dell’anno). E anche noi dobbiamo essere pronti a trarre il giusto vantaggio da taleflusso turistico. Immaginiamo il castello Doria come contenitore di grandi eventi culturali, come mostre, pièce teatrali, concerti di importanti ensemble musicali, rievocazioni storiche, momenti legati al cinema internazionale. Immaginiamo anche che la Casa del Cittadino venga liberata da quei mostruosi banchi del Consiglio comunale e da quelle orribili colonne e che venga realizzata al suo interno, una vera e propria sala teatrale con tanto di poltrone, palcoscenico, luci e foyer. Una piccola bomboniera teatrale. Pensiamo ai locali degli Ex Combattenti, perché non mettere insieme l’ufficio Informagiovani e un vero punto di informazione turistico che possa confezionare per i turisti interessanti proposte per visitare la nostra città. Trasformiamo Villa Doria in un luogo dove poter assistere a grandi concerti lirici sinfonici, naturalmente adottando una serie di piccole trasformazioni strutturali e soprattutto chiudendo le strade adiacenti al traffico. Insomma, occorre cambiare mentalità e non credere che lo sviluppo della città passi solo per la realizzazione di opere pubbliche (per le quali occorre comunque puntare sui concorsi di idee, per avere il meglio da un

punto di vista architettonico). Si può credere e volere che il settore della Cultura diventi il volano della crescita anche economica di Angri, come è accaduto per realtà come Giffoni Valle Piana. Naturalmente c’è bisogno di mettere sullo stesso tavolo tutte le parti sane di questa città: uomini di cultura, musicisti, attori, associazioni culturali e quelle dell’artigianato e commercio, gli imprenditori e la classe politica locale. Dobbiamo superare, pur nel rispetto dei ruoli, differenze politiche e attriti personali; l’Amministrazione comunale deve creare, coordinare e fare la sintesi dei vari progetti che vengono fuori da una tale concertazione. È impensabile che l’Assessorato alla Cultura possa continuare a fare tutto da solo con evidenti lacune organizzative, oltre che a scelte artistiche molto discutibili. Abbiamo registrato in questi ultimi mesi un’assenza di strategia, che ha determinato dei momenti davvero imbarazzanti, come la scelta di far pagare un prezzo minimo per gli spettacoli e l’annullamento di simile scelta dopo pochi giorni, così come non ha prodotto rilevanti consensi la scelta di iniziare un ciclo di recite, tra l’entrata della Villa e il pontile del Castello, dedicate alla tragedia greca con la partecipazione di alcune associazioni culturali di altre zone e qualche professionista di rilievo. La mancanza di un vero staff organizzativo ha causato problemi nella comunicazione (uscita di manifesti il giorno stesso degli spettacoli, se non addirittura il giorno dopo); non basta il vecchio metodo del cavalletto con sopra il programma degli eventi, esposto a piazza Doria, per attirare persone o dare notizie strampalate alla stampa come quella che ad Angri siano venute 25.000 persone ad assistere al Doria Festival. Tutti abbiamo visto che, al di là della serata con Peppe Barra e degli eventi del 4 o 5 di settembre che hanno radunato un certo numero di spettatori, gli altri spettacoli hanno avuto

un pubblico alquanto scarso. Oggi i mezzi di comunicazione sono cambiati ed è giusto utilizzarli per ottenere risultati adeguati. Anche la scelta di affidare ad alcuni artisti di paesi limitrofi più di una serata, non ha certo colto l’entusiasmo del pubblico, oltre al disappunto di tanti artisti e associazioni angresi che non sono inferiori a certi nomi presenti nella rassegna estiva. Sia chiaro che la mia non vuole essere una polemica verso l’assessorato retto dal mio vecchio amico Mascolo, ma sinceramente, mi è dispiaciuto assistere all’inaugurazione del Castello con pochissime persone, così come non concepisco l’idea che nessun artista angrese sia stato impegnato, chiamando invece artisti che non richiamano certo folle oceaniche e, forse, nemmeno più bravi di tanti professionisti della nostra città. Ripeto, nessuna polemica interessata da parte mia, anche perché ho dimostrato già che quando ho voluto fare qualcosa per la mia città, ho saputo mettere insieme enti sovracomunali e risorse di privati che hanno creduto nella bontà dei miei progetti e nella loro realizzazione. Il successo costante di Avanteatro è sotto gli occhi di tutti. Credo che se vogliamo davvero che Angri diventi un punto di eccellenza nel settore della Cultura, dobbiamo davvero cambiare la mentalità e non rimanere ancorati ad uno stupido provincialismo effimero e senza identità. Dobbiamo recuperare l’orgoglio di essere Angresi, non possiamo credere che altrove siano sempre più bravi di noi, anche perché di fatto non è vero! Voglio semplicemente dire che se a Giffoni hanno realizzato un Festival del cinema di rilievo mondiale, perché noi non potremmo fare altrettanto, se non di meglio? A tal proposito mi vengono in mente gli ultimi versi di una poesia di Raffaele Viviani che ha per titolo “Campanilismo”: Campanilismo bello, addo’ si ghiuto? Facimmelo nuje pure comme a ll’ate. Si no p’‘a gente ‘e Napule è fernuta, e nun sarrammo mai considerate. Talento ne tenimmo, avimmo ingegno, nu poco sulo ca ce sustenimmo, conquistarrammo chillu posto degno ca pe mullezza nosta nun tenimmo. Quanno na cosa è bona e è nata ccà, nu melione ‘e gente l’hadda di’. E vedarrai po’ Napule addo va, cu tutto ca è ‘o paese d’ ‘o durmì! Gianluigi Esposito


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Attualità

Numerose le novità e i servizi offerti ai cittadini. C’è anche un motore di ricerca ed un miniportale delle autocertificazioni

è on line il nuovo sito web del Comune Il Sindaco Mauri: la pubblicazione delle delibere di Giunta e di Consiglio e la creazione di un nuovo portale istituzionale dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, il nostro impegno nel campo della trasparenza amministrativa. È stato pubblicato nei giorni scorsi il nuovo sito web istituzionale del Comune di Angri. Rinnovato nella grafica, più accessibile e usabile della versione precedente, ricco di contenuti e conforme ai più recenti standard tecnologici, il nuovo sito si propone come un canale di comunicazione bidirezionale tra l’Amministrazione e i cittadini angresi. Il sito è diviso in tre sezioni: la blu (di carattere informativo e istituzionale), la rossa (orientata ai servizi interattivi e alla partecipazione) e la verde (per la promozione del territorio). La sezione blu contiene notizie, avvisi, atti, regolamenti, informazioni sugli organi istituzionali dell’ente (Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale, Commissioni consiliari, ecc.) sull’organizzazione dell’amministrazione e i numeri di telefono dei principali uffici del Comune. La sezione rossa è composta da un albo pretorio online munito di un efficiente motore di ricerca, dal database della modulistica, da un portale per i servizi interattivi che consentiranno di espletare pratiche e avviare procedimenti senza fare la fila agli sportelli, e dai moduli per la partecipazione per comunicare con il Sindaco, per suggerire idee e per segnalare eventi e notizie. La sezione verde contiene tutte le informazioni per promuovere il territorio angrese anche oltre i confini cittadini. Qui sono pubblicate le informazioni sulla storia, la geografia, le tradizioni, gli eventi culturali e i

percorsi turistici della città di Angri. Oltre alle tre sezioni principali, il sito presenta anche una comoda mappa dei contenuti, gli indirizzi di posta elettronica certificata per comunicare con gli uffici attraverso missive che hanno il valore legale di una raccomandata, il calendario della raccolta differenziata, il dizionario della pubblica amministrazione e un mini portale gestito dalla Commissione Pari Opportunità. Fiore all’occhiello del nuovo sito

web del Comune è il mini-portale delle Autocertificazioni. Attraverso un’interfaccia semplice e veloce, è possibile generare documenti in PDF per tutte le autocertificazioni previste dalla legge. Il nuovo sito web del Comune di Angri è conforme alla legge 4 del 2004, in quanto prevede, oltre alla versione grafica, una versione senza stili di formattazione e una versione per ipovedenti. Il sito è stato progettato a costo zero dal dott. Mauro

Santaniello, responsabile dell’Unità Operativa Complessa “Comunicazione, Formazione e Innovazione”. Hanno collaborato i volontari del Servizio Civile Nazionale. In merito alla pubblicazione del nuovo sito Internet il Sindaco di Angri Pasquale Mauri ha dichiarato: “La nostra Amministrazione sta investendo molto in processi di innovazione tecnologica, che da un lato facilitano la vita di cittadini e imprese, dall’altro hanno un forte impatto organizzativo anche all’interno dell’Ente. La nuova Unità Operativa Complessa a cui sono stati affidati questi processi è riuscita a realizzare uno dei migliori siti comunali della provincia di Salerno, ottenendo allo stesso tempo un notevole risparmio economico sui servizi di hosting rispetto al sito precedente. La pubblicazione di tutte le delibere di Giunta e di Consiglio e la creazione di questo nuovo portale istituzionale dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, il nostro impegno nel campo della trasparenza amministrativa. Un impegno che continuerà lungo tutto il mio mandato”.

Manifestazione organizzata dai Cavalieri di S. Giuda Taddeo

Day horse ovvero Giorno del cavallo L’associazione “I Cavalieri di S. Giuda Taddeo”, con sede in via Tora, presieduta da Alfonso D’Ambrosio, per il prossimo 5 dicembre ha organizzato la manifestazione denominata “Day horse ovvero Giorno del cavallo. Il programma prevede, in particolare, con inizio alle ore 10.00: una passeggiata ecologica con i cavalli, preceduti dal gruppo folkloristico “I Pulcinella”, per le strade cittadine e del centro storico; alle ore 11.45 circa: il “battesimo della sella” per piccoli e principianti, supportati da personale esper-

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“Genetica della scoliosi”: L’Università incontra le Famiglie Giovedì, 25 novembre 2010, ore 18.00 Casa del Cittadino, piazza Doria Aderiscono S.M.S. “Opromolla”, S.M.S. “Galvani” e S.M.S. “Don Enrico Smaldone”. PROGRAMMA Ore 18:00, Saluto delle autorità: Pasquale Mauri, Sindaco; Caterina Barba, assessore alla Pubblica Istruzione; prof. F. Rossi, rettore della II Università degli Studi di Napoli; prof. G. Paolisso, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della II Università degli Studi di Napoli. Ore 18:10 Presentazione dell’evento. Ore 18.15 La Scoliosi: epidemiologia e clinica Prof. D. Ronca, Cattedra di Malattie dell’Apparato locomotore, Facoltà di Medicina e Chirurgia di Napoli, II Università degli Studi di Napoli Ore 18.30 La Scoliosi: ruolo della FKT Dott.ssa M.Chierchia, Dott. G. Di Martino Dip.to di Ortopedia e Traumatologia Facoltà di Medicina e Chirurgia II Università degli Studi di Napoli Ore 18.45 La Genetica e le Popolazioni Prof. B. Varriale Cattedra di Biologia e Genetica generale Facoltà di Medicina e Chirurgia di Napoli II Università degli Studi di Napoli Ore 19.00 Scoliosi e trasmissione genetica Dott.ssa T. Esposito Dip.to di Medicina Sperimentale Facoltà di Medicina e Chirurgia di Napoli II Università degli Studi di Napoli Ore 19.15 Discussione e Quesiti del Pubblico La scoliosi è una deformità conosciuta fin dagli albori della civiltà. Le prime testimonianze di curve scoliotiche sono state ritrovate in resti scheletrici dell’uomo preistorico. Nel V secolo a. C., Ippocrate di Cos (460-377 a. C.) descrive la presenza di curve vertebrali anomale in pazienti sani, definisce come scoliosi qualsiasi curvatura della colonna vertebrale e propone un apparecchio per correggere forzatamente le deformità scoliotiche. Più tardi, Galeno di Pergamo (129-200) riporta l’osservazione di colonne vertebrali affette da scoliosi e Paolo di Egina, mille anni dopo Ippocrate, tenta di ridurre le deformità vertebrali fasciando il corpo con stecche. Da allora la scoliosi è stata osservata e studiata da numerosissimi Autori ed ancor oggi, la forma idiopatica rappresenta una deformità dalla evoluzione imprevedibile, della quale non abbiamo conoscenze che consentano un approccio di prevenzione. Lo studio della genetica ad essa correlata può offrire reali possibilità di prevenzione e cura.

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Premio Città

Chi è, nella vita di tutti i giorni, Matteo Manzo, “rivelazione angrese dell’anno” all’ultimo Premio Città di Angri? “Io vanitoso, presuntuoso, esibizionista, borioso, tronfio, io superbo, megalomane, sbruffone, avido e invadente disgustoso, arrogante, prepotente, io, soltanto io, ovunque io” Questa è un bellissimo testo di Giorgio Gaber che non tutti conoscono; tutti però hanno conosciuto te dopo la partecipazione alla fortunata trasmissione TV “ Uomini & Donne”: raccontaci un po’ quest’esperienza. Nata dalla curiosità e dalla voglia di misurarmi con un’esperienza televisiva ho inviato la mia partecipazione, compilando il form di partecipazione presente sul sito ufficiale del programma. Da lì a poche settimane la prima telefonata. Ho affrontato e sostenuto, nel giro di pochi giorni, due provini - il primo, presso gli studi di Cinecittà e un secondo, direttamente negli uffici dell’Agenzia produttrice della trasmissione. Sono state queste le mie primissime fasi di svezzamento del mezzo televisivo. A conclusione del primo provino ero già stato segnalato e invitato ad entrare subito in gioco, corteggiando all’epoca la bella tronista sarda Elga Enardu. Ho preferito aspettare, d’altronde Elga era già indirizzata nella scelta. Il secondo provino è stato un ulteriore conferma per la redazione: ero uno da “U&D”! (leggi Uomini & Donne ndr). Qualche mese dopo la proposta di partecipare ad un appuntamento al buio. Suonava bene, sembrava divertente e ho accettato! Lo staff di Uomini & Donne, professionale e competente, sollecitava nello studio un’atmosfera distesa, rilassata e giocosa, in cui mi sono sentito libero da stress e condizionamenti di immagine. Ho trascorso circa un

di

Angri

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Continua la collaborazione tra “Angri ‘80” e l’organizzazione del “Premio Città di Angri” che consiste nell’intervistare gli “Ambasciatori Angresi”, tutti quei personaggi cioè che dal 2003 ad oggi hanno ricevuto l’ambito riconoscimento per meriti artistici, professionali, culturali, sociali...

Per tanti giovani la strada per affermarsi oggi è apparire in TV mese, nel continuo andirivieni tra Napoli e Roma, registrando nove puntate e devo ammettere di aver colto lo spirito del programma: mi sono divertito. Inoltre, da casa, molte dinamiche in studio non si colgono, soprattutto l’ironia e la simpatia della bravissima “opinionista” Tina Cipollari. Una nota stonata? L’esterna! Mi sarebbe piaciuto, cioè, girare delle immagini esterne con la ragazza che corteggiavo. Devo riconoscere che in quel frangente mi sarebbe servita un po’ più di “cazzimma” per colpire nel segno… In che modo, è cambiata la tua vita dopo quella serie di puntate su canale 5? è una domanda che mi hanno spesso fatto. Molti credono che l’esperienza in TV abbia potuto accrescere e deformare il mio ego, conferendomi quel senso di autorevolezza e diritto di prendere le distanze da chi non ha varcato la soglia della popolarità. Mi ha fatto crescere tanto a livello umano, sia l’esperienza in sé che tutto il post Uomini & Donne, ma è rimasto tutto come prima: la famiglia, gli amici, i conoscenti tutti “tre metri sotto il mio cielo…” Oggi le persone ti riconoscono e ti chiedono autografi, pensi che questo successo possa svanire da un momento all’altro? La gente è davvero molto affettuosa, alcune ragazze timidamente si sono avvicinate, chiedendomi, ma sei tu? Sei quello di Uomini & Donne?! L’imbarazzo c’è e c’è stato da entrambe le parti. Fa piacere, molto e non c’ero certo abituato. A chi non fa piacere poi firmare qualche autografo? A nessuno, ovvio. Ma cosa ti chiede oggi chi ti riconosce per strada? è buffo, ma le domande sono sostanzialmente sempre le stesse: la trasmissione è tutta finta? Vi danno un copione da leggere? La De Filippi com’è dal vivo? è tutto vero, non c’è nulla di preparato o programmato. Basti guardare l’esempio di Laura

Lella, una delle due ragazze sul “mio” trono. Il comportamento di Laura, ambiguo e contraddittorio fin dall’inizio, ha destato sospetti mostrando poco interesse per i corteggiatori e alla fine è stata smascherata e rispedita a casa. Maria De Filippi, invece, è una donna affascinante. è un faro per l’intera trasmissione! Una regista della comunicazione, pronta a leggere ogni singolo sguardo, le frasi dette e non dette, a dare e togliere la parola, al momento opportuno. Matteo quanto conta oggi apparire in Tv? La televisione è il maggior, se non

l’unico, ai giorni nostri, promotore sociale. Abbandonate le aule universitarie, assistiamo sconcertati alle file sterminate per le selezioni a concorsi di bellezza, di veline, di grandi fratelli e di isole dei famosi. I giovani hanno capito, o deciso, che la strada più facile e più comoda per affermarsi oggi è apparire in tv. Pensi che la bellezza fisica ti abbia in qualche modo agevolato in questo percorso televisivo? Non mi sono mai ritenuto particolarmente bello. Piuttosto ho avuto fortuna. Credo tuttavia che a guidare la valutazione e la conseguente scelta della redazione di prendermi sia stata, accanto a una gradevole presenza fisica, la capacità, ad un tempo di compiacere e irritare, con le mie risposte, il rispettivo interlocutore. Sei un brillante laureato in Lingue e Letterature Straniere: qual è il tuo sogno nel cassetto? Il mio percorso formativo mi sta conducendo verso l’insegnamento. Mi piacerebbe molto poter insegnare lingua italiana agli stranieri. In questa direzione, mi appresto ad ottenere il Ditals - una Certificazione di Competenza in Didattica dell’Italiano a Stranieri rilasciata dall’Università per Stranieri di Siena. È chiaro che però continuo a fare provini e lavori per la TV in attesa che arrivi la proposta giusta… Progetti concreti per il futuro?

MUSIC PLANET È stata inaugurata, lo scorso 31 ottobre in via Crocifisso numero 99 ad Angri l’Accademia di arte, musica e spettacolo “Music Planet”. I fondatori sono Antonio Buono e Giandomenico Catapano, che puntano a creare un laboratorio orchestrale e teatrale per diffondere l’educazione alla cultura ed alla pratica musicale, sia a livello divulgativo che specialistico avvicinando il bambino al mondo musicale sin dai suoi primi anni di vita, e gli adulti per far coltivare in loro un hobby piacevole e divertente da condividere con gli altri.

I miei progetti futuri, così come le esperienze lavorative percorrono questo doppio percorso parallelo. Da una parte, l’Università, lo studio e dall’altra lavori legati al mondo delle “apparenze”. Sto valutando la possibilità di poter insegnare italiano all’estero. Dall’India, Russia e Venezuela sono arrivate delle proposte interessanti. Da luoghi lontani, suggestivi e affascinanti. Al contempo mi preparo per l’esame di dottorato di ricerca all’università degli studi di Salerno. Sull’altro fronte, sono in contatto con alcune agenzie di Milano. Nell’immediato sto valutando la possibilità di lavorare ad un programma TV sulla moda, mentre per l’estate prossima, mi auguro di ri-partecipare al Giro d’Italia di ciclismo come volto per lo sponsor ufficiale della maglia rosa, “estathè”. Quindi ti si prospetta comunque un futuro lontano da Angri? Io amo Angri, sono legato a questo paese. La mia famiglia, gli amici, tanti ricordi... tutto è radicato in questa terra ma… diciamo che se dovessi un giorno partire, la porterei sempre nel cuore. Come vive la nostra città l’esperienza di un suo “figlio” in TV? Angri è una città che accoglie bene i grandi eventi e sa coccolare i propri cittadini. Sono stato il primo cittadino ad essere entrato a far parte del cast di Uomini & Donne e ne sono davvero felice. Cosa che ti ha portato a vincere il “Premio Città di Angri”… è stata una sorpresa per me, non

sono così folle da aspettarmi di vincere un premio così importante per aver partecipato ad Uomini & Donne, ma abbastanza folle da chiedermi “perché no?” E poi mi sono divertito davvero tanto! Alla premiazione c’erano tanti ospiti davvero importanti. Non posso che essere totalmente favorevole a questa iniziativa che all’interno della comunità angrese riveste senz’altro un’importanza di rilievo, perché è parte di un progetto socio-culturale, che mira alla valorizzazione della città, attraverso la premiazione dei cittadini più meritevoli e rappresentativi del paese stesso. Mi auguro che nel corso degli anni il premio possa essere istituzionalizzato. Ma sai che s’è creata una leggenda che dice che il “Premio Città di Angri” porta fortuna a chi lo riceve? Sì, l’ho già letto da qualche parte. Che dire? Ti farò sapere…

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Attualità

Novembre 2010

Forum. I Giovani scrivono al Sindaco, che risponde: incontriamoci

Giovani Democratici Egregio Sindaco, All’indomani della sua elezione raccogliemmo, con molto entusiasmo, l’invito alla collaborazione che Lei e i Giovani dell’UDC, eletti e non nell’assise consiliare, ci lanciavate affinché fossero proprio i giovani, indipendentemente dal colore politico, a dare l’esempio aprendo una nuova stagione di dialogo e collaborazione che abbandonasse una volta per tutte il “pantano” nel quale ci aveva trascinati la violenta dialettica politica, per non dire lotta selvaggia, degli ultimi tempi. Ancor di più ci sentimmo onorati in quanto eravamo stati riconosciuti come validi interlocutori per dare vita a questo discorso che, ovviamente, avremmo dovuto allargare a tutti i Giovani angresi. In particolare, ricordo la sintonia che proprio con Lei e l’Assessore Russo trovammo sui modi di costituzione del Forum dei giovani. L’idea che esso dovesse essere un organismo lontano da qualsiasi connotazione politica, senza per questo escludere le organizzazioni giovanili di partito, e che per tanto andasse costruito, attraverso il lavoro di un’assemblea costituita da tutte le associazioni angresi, era finalmente la risposta che aspettavamo (ahimè, già da alcuni anni) dalle istituzioni. Ricordo inoltre la volontà espressa dall’Assessore Russo di voler prima aggiornare l’albo delle associazioni istituito presso il Comune in modo da riuscire ad avere un comitato per la costituzione del regolamento del Forum quanto più vicino alle esigenze della gioventù angrese. Niente di sorprendente, quindi, quando veniamo convocati in data 29/9 dallo staff dell’assessore Russo per una riunione da noi considerata informale, in quanto svoltasi nella sede della sezione dell’UDC di via Amendola: anche se “anomalo”potesse sembrare il fatto che lo staff di un assessore organizzasse una riunione in una sede di partito credevamo , peccando forse di superficialità, non fosse opportuno ravvisare questa “stranezza istituzionale” di fronte a quella che credevamo sarebbe stata la prima tappa di un percorso collaborativo che includesse tutti, in modo tale da evitare gli errori del passato. Capirà bene quindi la sorpresa che ci coglie quando l’assessore ci pone davanti un regolamento già confezionato che ci dice essere immodificabile ed irrevocabile in quanto, come poi ribadirà al mio vice nei giorni a venire, già debitamente protocollato, aggiungendo che lo stesso non poteva non essere diverso da come era stato realizzato in quanto così imponevano le normative regionali. Senza voler discutere sul merito di tale documento (il decreto dirigenziale 67/2008 obbliga soltanto a procedure

Democrazia tra il dire e il fare Lo scorso 14 novembre, nella Casa del Cittadino, sono iniziate le “prove tecniche”per la ricostituzione del Forum dei Giovani. è emersa la volontà delle associazioni presenti di rivedere il regolamento in seno ad una più ampia assemblea costituente formata da tutte le organizzazioni locali che operano attivamente sul territorio, al fine di rendere lo Statuto del Forum più rispondente alle esigenze delle associazioni angresi. Il Sindaco si è riservato di valutare la proposta con i consiglieri della sua maggioranza. La risposta del Sindaco “Premetto che quando un gruppo di giovani chiede di partecipare alla vita democratica della propria città in forma civile ed educata un Sindaco non può fare altro che rallegrarsi e dare una risposta rapida a questa istanza. Sebbene io sia dispiaciuto per alcune incomprensioni, che possono sempre capitare, riscontro con gioia che c’è ad Angri una nuova generazione di appassionati di politica, di sinistra, di centro e di destra, che per amore della propria città non rinuncia al dialogo e non cede mai a quelle bassezze che hanno sporcato la politica angrese negli ultimi anni. Questo è stato, fin dall’inizio, lo spirito con cui io, la mia Giunta, i miei consiglieri e il mio partito ci siamo posti verso standard a cui far rifermento lasciando tuttavia una piena discrezionalità alle amministrazioni sulle modalità di confezione e applicazione del regolamento), la domanda che le poniamo è la seguente: Perché prima ci chiama a collaborare alla redazione del regolamento del Forum e poi ci mette davanti al fatto compiuto? E ancora: Come mai ha abbandonato l’idea della creazione di un comitato per la formazione dello Statuto del Forum comprendente i rappresentanti di tutte le associazioni? Con questa missiva, su cui tanto abbiamo riflettuto, vuol essere assolutamente distante dal clima di veleni e ingiurie che dominano il recente dibattito politico al quale desideriamo rimanere estranei, vogliamo con lei e con i suoi collaboratori dare vita ad un dialogo civile e costruttivo che veda il Forum solo come il primo dei tanti strumenti a disposizione di noi Giovani angresi che da tempo ne sentiamo il bisogno. Sicuri di una sua pronta risposta Cordialmente la saluto. Aniello Atorino, segretario dei Giovani Democratici Angresi Nova Luce e Avanguardia. Chiediamo di cambiare pochissimi dettagli dello statuto. Tra pochissimi giorni in consiglio comunale si discuterà del Forum dei Giovani e si approverà il suo statuto. L’amministrazione del “Si cambia davvero!” si appresta a varare il nuovo strumento, sostenuto e finanziato dall’Unione Europea, per iniziare i giovani angresi a un’attiva vita cittadina politica e sociale. Il buon Pasquale Mauri e i bravi giovani al suo seguito ben ricordano l’esperienza negativa del Forum dei Giovani del 2007, all’epoca da loro tanto criticata. In quell’occasione, infatti, fu evidente il tentativo dell’allora amministrazione Mazzola di ridurre il Forum a un’ appendice del consiglio comunale e ad uno strumento di ricatto per

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le altre realtà politiche di Angri: apertura e collaborazione. Attorno al Forum dei Giovani ci sono sempre state polemiche, generate, come mi hanno spiegato gli stessi giovani, dalla mancanza di regole e dalle intrusioni della politica. Per questo tutti assieme avevamo concordato di redigere un regolamento quanto più neutrale possibile, in grado di favorire la creatività giovanile senza ingabbiarla in ragionamenti di partito. Su quell’indirizzo abbiamo provato a formulare un testo tecnico, contenente le regole di base dell’organismo. Se però esistono ancora dubbi e qualcuno si ritiene insoddisfatto, per la forma o per il numero delle riunioni svolte, sarà mio dovere incontrarlo e discutere. Invito pertanto i Giovani Democratici, che ringrazio per la lettera, a concordare con il mio Staff una riunione urgente”.

qualche partito di maggioranza. Ci duole osservare, però, che il Forum del “Si cambia davvero” non è molto diverso da quel modo di fare, visti i presupposti. Infatti, poche settimane addietro, l’assessore alle politiche giovanili Annamaria Russo convocò alcune associazioni e alcuni movimenti politici giovanili attivi sul territorio angrese nella sede dell’UDC per discutere dello statuto del futuro Forum dei Giovani. Tralasciando le critiche sul fatto di essere stati invitati a un pubblico incontro, promosso dall’assessorato, in una sede di partito e non in un locale di rappresentanza del Comune, ci presentammo convinti di partecipare a una discussione costruttiva. Con gran stupore, invece, ci trovammo di fronte alla presentazione di un regolamento già confezionato che non ammetteva alcuna critica né aperture a qualche modifica. Il nostro disappunto lo illustriamo qui brevemente: è chiarissimo che “l’abito su misura” confezionato per i giovani UDC allontana la moltitudine dei giovani angresi dall’istituzione Forum dei Giovani, costretti, per potervi partecipare, a seguire un iter burocratico troppo farraginoso e poco comprensibile, e addirittura, difficile da illustrare anche da parte dell’amministrazione comunale. Uno statuto che, in sintesi, lede la democraticità di un organo così popolare quale è il Forum. Un primo e timido tentativo di far rinsavire

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il sindaco da parte dei Giovani Democratici ha avuto come risposta un categorico “niet” da parte del primo cittadino dopo aver manifestato la sua disponibilità al dialogo. Questo sindaco è davvero aperto alle istanze di coloro che non fanno parte della sua fazione? O lavora unicamente per i suoi “pretoriani”? Noi non chiediamo, come i Giovani Democratici, di allungare i tempi e di complicare la situazione riscrivendo da zero lo statuto. Siamo sì consapevoli della necessità del confronto tra i giovani garantita dal Forum; vogliamo, anzi, che si accelerino i tempi per la sua attivazione. Ma non tolleriamo che questo Forum sia di nuovo un surrogato della maggioranza di governo, poco accessibile ai più e gestibile solo da chi gravita nell’orbita mauriana. Affinché la partecipazione al Forum sia facilmente accessibile a TUTTI i giovani angresi, chiediamo un confronto col sindaco al fine di modificare pochissimi, ma fondamentali, dettagli dello statuto. Per questo siamo pronti ad utilizzare qualsiasi strumento per scardinare ogni tentativo di estromettere dalla vita politica i giovani angresi di qualsiasi ideale politico essi siano. I Giovani dell’Udc rispondono a Nova Luce ed Avanguardia “Nessuna prevaricazione, vogliamo costruire un organismo con solide basi” Ci vediamo costretti a rispondere alle numerose inesattezze del comunicato stampa rilasciato dai movimenti Nova Luce e Avanguardia. Siamo alle solite!!! Si critica l’amministrazione comunale anche quando non dovrebbe essere chiamata in causa. Per la precisione ci si riferisce alla questione riguardante la riunione tenutasi tra i movimenti giovanili angresi per discutere e confrontarsi sulla costituzione del Forum dei Giovani. La riunione è stata indetta dai Giovani UDC,

che hanno chiesto la presenza dell’assessore alle Politiche sociali e giovanili Annamaria Russo, non solo per la stretta connessione tra il suo ruolo e il tema in questione, ma anche per mostrare la bozza del regolamento e per recepire eventuali istanze da TUTTI i movimenti giovanili presenti. Al termine della riunione, l’unica proposta pervenuta è stata quella di modificare le modalità di votazione. In particolare si richiedeva che la votazione fosse aperta a TUTTI i residenti che rientrassero nella fascia di età prevista dal regolamento (tra i 16 e i 31 anni). Tale norma, presente nel precedente regolamento, portò nel 2007 ad un’elezione farsa, caotica e non controllata, sfociata in atti che non si addicono ad una società civile. La bozza del regolamento prevede l’assoluta libertà di voto a TUTTI coloro che rientrino nella fascia d’età prevista dallo stesso regolamento, previa una semplice manifestazione di volontà, attraverso un’iscrizione gratuita e libera da ogni vincolo, da effettuare presso la sede comunale che sarà preposta a tal compito, che tutto è tranne che, citiamo alla lettera: “… un iter burocratico troppo farraginoso e poco comprensibile…”. Il semplice scopo di questa previsione regolamentare è quello di garantire una maggiore trasparenza e un migliore svolgimento delle operazioni di voto prima, e di quelle di spoglio poi. Il tutto al fine di costituire un Forum su solide basi. Un Forum che sia duraturo grazie al coinvolgimento di giovani volenterosi che lo rendano il mezzo attraverso il quale operare TUTTI insieme per il bene della nostra comunità. Ci fa oltretutto sorridere l’ intestazione del comunicato diffuso per diffamarci. “Cambiano gli uomini, ma non le abitudini…” Frase chiave che rispecchia la confusione totale che regna nei movimenti giovanili che l’hanno formulata. In pratica tentano di screditare l’amministrazione attuale paragonandola, senza poterci mai riuscire, all’amministrazione del 2007, a cui i militanti dei movimenti suddetti erano molto vicini, per non dire che ne erano veri e propri “pretoriani”. Non si capisce, infine, in che modo l’attuale regolamento sarebbe atto a privilegiare i giovani dell’UDC o di altre formazioni politiche, né quali problemi esso ponga alla democrazia. Si coglie oltretutto l’occasione per invitare ed esortare tutti i giovani angresi a partecipare attivamente alla costituzione del Forum che appartiene a tutti i giovani.

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attualità

La Bruscata, all’interno del parco Amore, nasce dalla passione di Amedeo Francese per la cucina

Novembre 2010 ASCOM CONFCOMMERCIO Sezione di Angri

Un punto di riferimento nuovo per giovani e famiglie Da una passione personale per la cucina Amedeo Francese, commerciante angrese da trent’anni, e il suo socio Giuseppe Provenza hanno deciso di dare vita ad una nuova realtà commerciale ad Angri, all’interno del Parco Amore, il locale “La bruscata”, bruschetteria, brasserie, birreria, risotteria. Quali specialità offrite alla vostra clientela? Abbiamo scelto di offrire alla clientela un locale diverso dal solito, con un ambiente soft dove poter gustare specialità genuine, dalla carne, ai risotti, alle bruschette. Abbiamo scelto una cucina sana, priva di additivi tossici, in modo da offrire un buon prodotto alimentare, apprezzabile da giovani e famiglie. Abbiamo particolari vini italiani D.O.P., birre alla spina tedesche per tutti i gusti. Che tipo di clientela affluisce al vostro locale? La nostra clientela fortunatamente abbraccia tutte le fasce d’età. Durante la settimana abbiamo un’affluenza di giovani che si riuniscono per un mordi e fuggi. Nel fine settimana invece abbiamo anche le famiglie che scelgono il nostro locale per la tranquillità, l’accoglienza e il buon cibo di qualità. Nonostante la crisi economica attuale, non ha avuto dubbi sulla scelta di aprire un locale? Nonostante il momento economico non sia dei migliori per le attività commerciali, abbiamo portato tutta la nostra energia al servizio della clientela,

coniugando tre parametri: qualità del prodotto, prezzo, competenza. Abbiamo scelto di coinvolgere tutta la clientela, mantenendo i prezzi moderati e permettendo ai giovani con 10 euro di poter trascorrere una

serata diversa, gustando un panino, una birra, ascoltando buona musica, guardando una partita. Abbiamo mirato a creare un punto di riferimento nuovo per i giovani. Carmen Mariagloria Chirico

Mo che vène Natale Giochi natalizi organizzati in collaborazione con l’Amministrazione comunale. In concomitanza con le festività natalizie, l’Amministrazione comunale di concerto con Peppino Mascolo, assessore allo spettacolo e alla cultura, ha organizzato dei tornei di bocce, tiro con l’arco, ping pong, burraco. L’intento del promotore di questi eventi, Lello Schiavone, che ha raccolto subito l’entusiastica adesione del Sindaco Pasquale Mauri, è stato quello di coinvolgere in questo progetto tutti i cittadini di Angri senza limiti di età. Tutto questo sarà possibile anche

grazie alle varie associazioni di attività sportive e sociali che, pur essendo ben radicate sul territorio con tanti appassionati o tesserati, a volte non ricevono il riconoscimento che meritano. Saranno rese note le strutture ove si svolgeranno e le date di svolgimento di ogni torneo, tramite manifesti affissi per le strade cittadine. Per informazioni su tutti i tornei rivolgersi a Lello Schiavone (Tel. 338.8810956 oppure e-mail lelloschiavone@libero.it Per il torneo di burraco rivolgersi a Gerardo Atipaldi (Cell. 338.1881158 - Tel. 081.940261) L’iscrizione è gratuita. I vincitori saranno premiati con coppe e medaglie.

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Via Arnedi, 25 – tell. 081947612 – 3474993165 e.mail: ascom.angri@libero.it Siamo costretti a chiedere la vostra cortese attenzione per informarvi che c’è giunta una lettera anonima (firma illeggibile) inviata da uno pseudo commerciante (probabilmente di via Amendola o di via Incoronati). Per darvi la possibilità di giudicare questo “encomiabile” collega, vi riportiamo il testo integrale della lettera: «Vorrei essere spiegato quando l’anno prossimo gli iscritti alla Confcommercio di Angri si vedranno sul bollettino INPS o INAIL una sostanziosa quota associativa da pagare senza aver concluso niente come giustificherete la vostra vanagloria. Gli direte che a Salerno e Roma serve denaro fresco dei fessi. Continuate a spennare i colleghi vostri polli, perché la vostra sorte sarà peggiore alla distanza negli anni a venire». Costui, ignorando che gli iscritti all’Ascom di Angri non pagano la quota associativa sui bollettini INPS o INAIL, ma anzi si limitano a pagare una misera quota annuale di 40 euro (3,33 al mese) per le spese necessarie all’organizzazione della sezione di Angri, non solo ci accusa di vanagloria ma anche di spennare i commercianti. È ben evidente ai commercianti che per la vanagloria il mittente della lettera ha sbagliato Associazione perché non abbiamo l’abitudine di vantarci. Ora, però, è opportuno informare che nessun dirigente Ascom dal 1973 ha mai percepito un compenso oppure ha ricavato una gratificazione personale per il tempo profuso, sempre e solo, nell’interesse di tutti i commercianti soci e non soci. I nostri libri contabili sono stati e sono tuttora a disposizione degli associati, com’è di norma in qualsiasi associazione seria. Ogni anno attuiamo l’Assemblea generale dei soci per discutere e deliberare sui bilanci e sugli argomenti posti all’ordine del giorno. Abbiamo una sede sociale con un recapito telefonico a disposizione degli associati (com’è evidenziato sulla suddetta intestazione). All’affermazione gratuita e pretestuosa che l’Ascom “non avrebbe concluso niente” per la ZTL delle vie Amendola e Incoronati rispondiamo che in una controversia fra due litiganti di diversa forza si può solo tentare una mediazione che abbia come finalità il minore danno possibile per il soccombente. Ed è ciò che l’Ascom ha ottenuto con i continui incontri avuti con il Sindaco Mauri. Approfittiamo dell’occasione per ribadire ai commercianti di non fidarsi ciecamente di coloro che millantano capacità superiori a quelle dei dirigenti dell’Ascom e di controllare i bollettini dell’INPS che arriveranno all’inizio del prossimo anno alla dicitura”quote associative sindacali” nella prima pagina, per verificare da chi vengono spennati gli incauti commercianti angresi, senza ottenere concreti vantaggi. L’interessamento dell’Ascom per i problemi che attanagliano la nostra categoria sarà sempre costante

ed efficace in collaborazione con gli Amministratori comunali, com’è sempre stato in trentasette anni di attività sindacale. Vi anticipiamo la lettera che invieremo al Sindaco Mauri e al Responsabile recapito PT con una petizione dei commercianti per ottenere l’eliminazione dei disservizi postali. Disservizi postali Al Signor Sindaco di Angri Al Responsabile recapito PT Napoli Il sottoscritto Alberto Calò, nella qualità di Presidente della Confcommercio di Angri, rende noto alla S.V. che il disservizio delle Poste Italiane è aumentato nella nostra città in modo insopportabile. Il recapito postale è sempre più intermittente, i cittadini e i commercianti sono costretti a recarsi a Scafati nel centro di raccolta della corrispondenza con la speranza di poter ritirare personalmente lettere e giornali con ritardo di settimane. Questa inefficienza produce danni consistenti alle imprese commerciali e alle famiglie per i ritardi negli avvisi, nelle comunicazioni e nel pagamento delle bollette. Confidando in un Vostro fattivo interessamento, invia distinti saluti. Il Presidente Alberto Calò Finanziamenti agevolati Visto il perdurare della crisi finanziaria e costatato che gli enti pubblici si stanno attivando con finanziamenti agevolati o a fondo perduto, abbiamo incaricato il nostro esperto in materia di segnalarci eventuali opportunità per i commercianti. Come prima segnalazione vi informiamo che c’è la possibilità di assumere personale retribuito dalla Regione per un anno, secondo le indicazioni di seguito riportate: Prossima apertura della III finestra temporale Borse lavoro e aiuti per l’assunzione Il programma di interventi integrati consta dei seguenti dispositivi: 1º - svolgimento di esperienze di lavoro, work experience, presso imprese, retribuite mediante un’indennità denominata Borsa di lavoro finanziata dalla Regione Campania di ammontare pari a € 400,00 mensile, elevata a € 500,00 per i laureati; 2° - erogazione di aiuti per l’assunzione con un max di € 12.000,00, destinati alle imprese che al termine del periodo di work experience scelgano di assumere con contratto a tempo indeterminato i destinatari delle work experience stesse. L’avviso è rivolto ad imprese di qualsiasi dimensione. I progetti di work experience dovranno avere una durata massima di 12 mesi. Per una migliore comprensione dell’argomento è consigliabile contattare i dirigenti dell’ASCOM tramite i suindicati numeri telefonici o e-mail.

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Attualità

Novembre 2010

Angri

“Ombre di luce organica”, mostra di Ernesto Terlizzi alla Galleria Conforti a Roma

“Ad Angri la Cultura Intervista presidente Varonenon conta niente!”

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Con Terlizzi, in tale occasione, abbiamo avuto un’interessante chiacchierata sui contenuti della personale, su una prossima esposizione a Salerno e sullo stato della cultura ad Angri

o scorso 13 ottobre, nel centro storico di Roma, presso la Galleria Conforti in via Margutta, è stata inaugurata la mostra “Ombre di luce organica” del nostro concittadino Ernesto Terlizzi. I lavori di quest’ultima personale sono stati tutti realizzati durante il 2010 e sono il frutto più recente della sua ricerca artistica. Ricerca che, pur nella continuità di una matericità post-informale, riesce sorprendentemente a rinnovarsi ad ogni passo, conferendo allo spazio e alle forme, una vitalità e una dinamicità che non possono non suscitare interesse nello spettatore. Partiamo dal titolo: Ombre di luce organica. La ricerca sulle forme della natura sembra ora indirizzata verso un’indagine che vuole risalire ad una sorta di origine della materia e dei segni. Ho sempre subito il fascino del primordiale, specie oggi in un mondo sempre più tecnologico, veloce e globalizzato. Mi attrae del primitivismo il suo mistero, la sua essenzialità, quello spirito segreto racchiuso nella materia della natura che ci riporta all’archetipo quale origine del mondo. Ad esso cerco, nel mio im-

maginario, di dare un volto anche se in chiave astratto/iconica. Rispetto ai lavori immediatamente precedenti – penso, per esempio, a quelli realizzati per la Via Crucis nella nuova chiesa di S. Maria di Costantinopoli – il sentimento che traspare da questi sembra, almeno in apparenza, più quieto, più sereno. Non a caso, accanto ai materiali “duri”, il legno e la pietra, compare anche la piuma, quasi a simboleggiare un’acquisita tranquillità nel confronto con le forme della natura. Non è così, anzi, l’opposto: il lavoro attuale metaforicamente è carico di ombre più che di luci. In queste opere, all’apparenza serene e luminose, serpeggia una certa inquietudine, un malessere latente che accompagna l’uomo contemporaneo nella solitudine del suo quotidiano. L’immagine della “piuma”, come tu rilevi, non è altro che un emblema per sognare, una sorta di mezzo creativo per volare, sollevandoci dalla Terra, alla ricerca di altri lidi. Nella tua arte si coglie un duplice binario. Da un lato è pienamente inscritta nella ricerca contemporanea. D’altro i segni e le forme dei tuoi lavori sembrano portare nel loro DNA tanti riferimenti alle esperienze della storia dell’arte. Quanto conta nel tuo lavoro la conoscenza dell’arte del passato? Tantissimo. Senza riferimenti al passato non si costruisce nulla di nuovo. Sono un pittore contemporaneo, per cui la mia ricerca si nutre di tutto ciò che in arte si è fatto prima di me nel corso del ‘900. Nella mia

due stupende architetture: a Roma il nuovo museo MAXXI per l’arte contemporanea e a Salerno la modernissima Stazione marittima. Da qui l’idea di omaggiarla dedicandole alcune opere in mostra, come una sorta di condivisione per certi valori estetici in comune: la luce, i materiali, la concezione organica e la modernità d’intenti, in una visione immaginaria tra “dentro e fuori”, “sopra e sotto”.

ricerca filtro le cose più vicine al mio mondo interno, e le rielaboro, interpretando i materiali, a mio modo, in chiave minimale con grande naturalità e gusto compositivo. Se guardiamo al tuo percorso, sembra che la tua arte abbia seguito un processo di levigazione e sottrazione, come se man mano che la ricerca procedeva tu abbia sentito il bisogno di rendere sempre più essenziali i tuoi segni espressivi. Con il tempo, lavorando continuamente, si capisce sempre più che un’opera non si risolve aggiungendo segni, colori e materie a proprio piacimento, ma sottraendo. Sottraendo il superfluo per giungere alla sintesi. Questa, più che un bisogno è un risultato. Lo scarno, l’essenziale, il sintetico rappresentano il fascino dell’arte. La stessa mostra il 4 dicembre

verrà inaugurata al “Punto Einaudi” di Salerno; c’è un modo diverso di fruire l’arte da città a città? Sì. Per comprendere l’arte, soprattutto quella di ricerca, occorre una conoscenza di base della storia dell’arte ed anche un discreto bagaglio culturale che, quasi sempre, cambia da città a città. Ogni luogo possiede una propria cultura (tra tradizione e modernità), una propria storia che caratterizza anche le scelte artistiche. In queste due mostre hai dedicato alcune opere all’architetto iraniano Zaha Hadid, vuoi spiegarci perché? Hadid è un architetto organico che ammiro molto per la moderna creatività dei suoi spazi, intriganti e dinamici, costruiti con materiali diversi, un po’ come per le mie opere. Guarda caso, in entrambe le città e nello stesso momento, ha realizzato

Castello Doria è tornato agibile e tutti sembrano concordare nel volerne fare il punto centrale della vita culturale del paese. Sei d’accordo? Purtroppo ad Angri il “non ruolo” della cultura è sotto gli occhi di tutti, da sempre. Per questo il paese non cresce, ibernato nella sua atmosfera da dormitorio. D’accordissimo sull’utilizzo del Castello come spazio centrale per proporre cultura. Ma attenzione, solo quella di “eccellenza”. Ci sono altri spazi adiacenti al Castello per ospitare quelle manifestazioni culturali, altrettanto importanti, ma sicuramente non di primo piano. Esibirsi a Palazzo Doria non deve essere una pretesa ma deve diventare, per tutti, una conquista. Solo così il Castello sarà salvaguardato, da un probabile e clientelare utilizzo che continuerebbe a danneggiare la città, diventando il vero fiore all’occhiello per la rinascita di Angri. Vincenzo Ruggiero Perrino

Sedersi su un prato verde, guardare in alto il cielo azzurro, sentire i cinguettii degli uccelli che felici danzan nel cielo... Andare per le strade, sentire nei vicoletti quel profumo di armonia, i discorsi dei vecchietti. Su per le scale, vederli giocare a carte... I bambini liberi dietro un pallone la voce delle mamme che amorevolmente li chiamano... questo è il mio paese. Sentirsi liberi di giocare, esplorare, correre.. ecco, è tutto ciò! In qualunque posto andrò non troverò mai una città così bella... Alcuni vanno lontano per guardare le “stelle”, ma vi dirò che le vere stelle sono qui! Sono nei vecchietti che, sorridendo ti salutano, nello sguardo di un bambino, nel borgo... Nella voce di una mamma, che canta la ninna nanna, nel ricordo del passato, che qui vive... Per tutti gli Angresi. queste son le vere stelle! Chiunque tu sia, da qualunque parte tu venga, ad Angri ti sentirai sempre a casa. Candida Parlato Liceo La Mura

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Attualità

Novembre 2010 Due sue guardie giurate, Salvatore Canterino e Achille Serra, fermano malintenzionati nell’ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona

Festa per valorizzare storia, aspetti artistici e culturali

Borgo De’ Coronati in “C’era una volta la favola del borgo” Arrivata alla nona edizione, la festa del Borgo De’ Coronati ha cambiato veste mostrando a tutti che si può restare saldamente ancorati alla propria storia, puntando sempre lo sguardo al presente, cercando di allargare i propri orizzonti. Proprio partendo da questo obiettivo la macchina lavorativa e organizzativa dell’associazione ha dato vita ad un evento ricco di piacevoli novità. Svoltasi nell’ultimo week-end di ottobre, la festa ha attirato nelle vie del centro storico tantissime persone che hanno potuto apprezzare le scenografie medioevali e la grandezza della nostra tradizione culinaria, artigianale e musicale. Le strade erano infatti occupate dai banchi degli artigiani intenti a mostrare ai visitatori le varie fasi di produzione della loro “arte”, accompagnati dal profumo della cucina tipica di questa terra e dalla musica dei “Corecorde” gruppo angrese che ripropone la musica napoletana con un repertorio che spazia dal ‘600 barocco fino ai più noti capolavori di inizio ‘900.

La particolarità di questa manifestazione non è stata la splendida ricostruzione del passato ma le iniziative che il borgo ha organizzato nella splendida e sottovalutata ambientazione di Castello Doria. Nelle sale del palazzo l’associazione ha allestito una mostra dal titolo “mediaemostra” in cui esibiva abiti e armamenti del 1400, affiancati a fotografie del nostro concittadino Antonio Novi che ha unito nei suoi scatti le nuove tecniche fotografiche, una grandissi-

ma passione e i soggetti tutti medioevali. Il cortile invece è stato occupato da un itinerario dedicato ai bambini appassionati alla storia dal titolo “fabulae” nel quale i partecipanti hanno non solo potuto comprendere la storia ricchissima del nostro paese, ma hanno assistito alla splendida esibizione di sputa fuochi e giocolieri. A una delle due serate ha partecipato la scrittrice angrese Maria Rossi che ha presentato il suo ultimo romanzo “Come il pane nero” pubblicato dal Centro Iniziative Culturali di Angri nel 2009 e già vincitore di numerosi premi. Il Borgo De’ Coronati è dunque riuscito ancora una volta ad organizzare due serate piacevoli, mettendo in piedi una festa che, come tutte le altre organizzate dai vari borghi, potrebbe favorire lo sviluppo di Angri, valorizzandone la storia e i talenti sconosciuti, e metterne in luce gli aspetti artistici e culturali. Paolo Giordano

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Elogio per la Vigilanza Doria

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l 17 ottobre scorso, due guardie giurate della cooperativa cittadina Vigilanza Doria, Salvatore Canterino e Achille Ferrara, in servizio presso l’Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno, sono riusciti a rintracciare un truffatore, sollecitando l’intervento della Polizia. I due agenti sono stati avvertiti telefonicamente dal personale del Reparto Malattie Infettive dell’ospedale che una persona, un trentacinquenne originario di Civitella del Tronto, spacciatosi per barbiere dell’ospedale, aveva rubato soldi dal comodino di un ammalato e si era dato alla fuga. Infatti, il sedicente barbiere si era intrufolato indisturbato negli ambienti ospedalieri, approfittando dell’assenza del personale medico, nonché infermieristico, ed aveva cominciato a radere la barba ad alcuni ignari degenti. Dopo aver concluso il suo “lavoro”, ha rubato anche dei soldi sul comodino di un ammalato ed è fuggito. Le grida dell’ammalato hanno richiamato l’attenzione di alcuni medici che hanno celermente fatto scattare l’allarme. Le due guardie della Doria si sono messi sulle tracce del ladro e lo hanno scovato presso Torre del Cuore. Oltre questo episodio, come raccontano il Presidente della vigilanza privata Doria, Cosimo Rega e il vice Presidente e Consigliere d’Amministrazione Emanuele Esposito, in estate, il 20 agosto, la guardia Achille Ferrara, sempre in servizio presso i locali del pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno, è riuscito a rintracciare una persona

Achille Ferrara (al centro) in occasione dei 30 anni della Vigilanza Doria

Foto Magia che aveva aggredito un anziano. Il malcapitato era stato minacciato e finanche ferito al volto nei pressi del bar situato nel Reparto Rianimazione. Insanguinato, era riuscito a fuggire e a raccontare l’increscioso episodio alla guardia giurata della Doria. Assieme agli agenti della Polizia, Achille Ferrara è riuscito a rintracciare l’aggressore, un quarantenne salernitano, presso i giardini dell’ospedale, non molto distante dal luogo dell’aggressione. Bloccato

dagli agenti, l’aggressore è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina e aggressione, e portato presso il Comando della Polizia. Un plauso alla società Doria che da 30 anni, vigilando con accortezza e diligenza su beni mobili ed immobili, lavora per la sicurezza e la tutela della legalità nel nostro territorio. Sergio Ruggiero

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Il campione angrese di thai-boxe si afferma anche a Baku nella categoria pesi leggeri

Ancora una medaglia d’oro per Gaetano Verziere “Ancora Verzi...Oro”. E’ questa la gigantografia che campeggia all’interno della palestra Tiger Sporting Club. Il ventisettenne angrese Gaetano Verziere ha infatti conquistato una nuova medaglia d’oro nella categoria pesi leggeri a Baku, dopo l’oro del 2008 in Portogallo e i due bronzi di Serbia e Thailandia del 2007. Risultati di grande prestigio che hanno consacrato Verziere come campione nella thai boxe. L’atleta, che fa parte della nazionale italiana di thai boxing K-1, ha sconfitto lo sfidante di nazionalità bielorusso durante le “Olimpiadi degli sport da combattimento” riservate a quarantotto paesi europei. Verziere si allena da diversi anni presso la Tiger di via Badia sotto la supervisione dei maestri Vittorio Gimondo e Peppe Russo “Apache”.

La thai boxe è uno sport minore sempre in crescita che ha regalato alla città numerose soddisfazioni. Apprezzamento è stato

JUVENTUS CLUB ANGRI “A. FORTUNATO”

Se il bianco e nero ti suscita emozione, se nei tuoi pensieri di ogni giorno c’è una squadra, se una “Vecchia Signora” ancora ti entusiasma, allora come noi sei innamorato della JUVE, e la STORIA DI UN GRANDE AMORE continua. Vieni in Via Giudici al n°38. è iniziata la campagna tesseramento, donne gratis e studenti minimo contributo mensile. Ti aspettiamo presso la nostra sede, tutti i giorni dalle ore 18, domenica e festivi dalle ore 10. Facebook: clubjuventus Angri - email: pasquale.jovane@feger. it - tel. 3406857331 - 3313046798 - 3384554151

espressa da Russo: “Siamo stati i pionieri in questo settore aprendo un ciclo non solo in provincia di Salerno ma in tutta la regione. Gli ottimi risultati raggiunti in questi anni confermano il buon lavoro svolto. Gli sport minori continuano a riservare grandi sorprese sebbene non attirino le attenzioni del grande pubblico e dei facoltosi sponsor. Una sfida ancora più entusiasmante”. Poi ancora: “Sono poche e rare le soddisfazioni economiche a differenza degli sport più popolari, ma in compenso numerose quelle morali: occorre tenacia, grinta, grande spirito di sacrificio per raggiungere importanti risultati. Vogliamo insistere lungo questa strada nonostante le difficoltà quotidiane, l’obiettivo è dimostrare che fare sport in questa città è possibile”. Intanto, il campione angrese continua ad allenarsi per gareggiare in altre competizioni in vista tornei e campionati si a livello nazionale che europeo. Pippo Della Corte

Se ami Angri, ami ANGRI ‘80

Anniversario matrimonio La vostra vita in comune è un esempio per noi, con l’augurio che questo non sia un traguardo, bensì una tappa d’insegnamento per tutti noi e che il cammino sia ancora lungo, colmo di gioia e di serenità! Circondati dall’affetto di figli e nipoti Vincenzo D’Antuono e Anna D’Amaro hanno festeggiato il loro 43° anniversario di matrimonio. Alla coppia gli auguri dei figli Emiliana, Patrizia e Luigi, dei generi Gennaro e Gerardo, dei nipoti Martina, Cesare, Lorenzo e Mariano, nonché della redazione di ANGRI ‘80

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Attualità

Novembre 2010

LAUREA

Lo scorso 22 ottobre, presso l’Università degli Studi di Salerno, Antonio Cozzolino ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, con il massimo dei voti, discutendo una tesi sul “Dolo nel franchising”. Relatore il chiarissimo prof. Giuseppe Fauceglia. Al neodottore gli auguri di papà Carmine e mamma Francesca, nonché della redazione di ANGRI ’80.

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Francamente di Antonino Pastore

LA BUONANIMA DEL NONNO DICEVA…

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el numero precedente di “ANGRI ‘80” sottolineavo l’importanza del detto antico, del proverbio in dialetto napoletano, quasi sempre rispondente alla realtà, non solo per il tempo passato, ma anche per il tempo presente e speriamo anche per il futuro. Un significativo esempio di saggezza dei napoletani ci è dato dal proverbio “Chi vo’ grazia a’ Ddio nun ha dda ji e’ pressa” che vuol significare “Iddio è sempre a concedere grazie, però chi si rivolgere al Signore deve saper attendere con grande fede ed umiltà”. Certo, bisogna aver fede in Dio e pregare col cuore, continuamente, senza stancarsi, perché alla fine, se abbiamo chiesto al Signore cose sante e giuste, Dio esaudirà i nostri desideri. Proprio come nel Vangelo di Luca dove si racconta la continua richiesta al giudice da parte di una vedova, per ottenere giustizia contro il suo avversario; il giudice, continuamente importunato dalla donna, alla fine l’ascoltò e le fece giustizia. L’insegnamento che troviamo nel Vangelo di Luca orienta la nostra riflessione in un aspetto importantissimo, quello di attendere. In effetti rispecchia in modo inequivocabile l’anzidetto proverbio che mette l’accento sulla perseveranza dell’uomo nel chiedere insistentemente una determinata cosa. Molti giovani trascurano questo insegnamento e perciò pretendono tutto e subito, senza aspettare il momento giusto che è fatto di sacrifici e di instancabile impegno: tutto al tempo debito, senza pretendere con largo anticipo ciò a cui si aspira. Mai fare il passo più lungo della gamba perché si può incor-

rere in spiacevoli incidenti. Dobbiamo puntare la nostra attenzione su un determinato obiettivo, indirizzando le nostre forze su di esso, perseverare fino al suo raggiungimento, adoperandoci con ogni mezzo lecito fino alla conquista dell’obiettivo prefissato. È come dire “Chi vo’ Ddio che so’ previa” cioè “Chi vuole emergere in un determinato lavoro e professione deve impegnarsi intensamente per raggiungere la meta agognata”. Non ci sono vie alternative o meglio possono anche esserci ma esse ben presto portano al fallimento, o peggio ancora, nelle aule giudiziarie. Il tempo è galantuomo: prima o poi farà giustizia dei fannulloni e dei disonesti, premiando gli onesti giovani lavoratori.

COMPLEANNO

Lo scorso 3 novembre, Carmen D’Ambrosio ha raggiunto la maggiore età, Auguri di essere felice nella vita, come in questo giorno gioioso, dal papà, dalla mamma, dal fratello, dalla nonna, dagli zii e dai cugini, nonché dalla redazione di ANGRI ‘80


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Sport

Novembre 2010

Con l’ingresso in società dell’imprenditore Giovanni Orlando e la vittoria sulla capolista Arzanese (3 a 2)

Le traversie dell’U.s. Angri aggravate dal tifo violento

hanno rivitalizzato l’ambiente calcistico grigiorosso

Il 15 giugno 1975, la pagina più nera: Settebagni.

Un’altra brutta pagina L’Angri calcio inverte la rotta da dimenticare La vittoria e soprattutto la prestazione convincente

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iovanni Orlando accompagnerà Nicola Varone alla guida della società grigiorossa per l’intera stagione sportiva. L’avvento dell’imprenditore angrese ha portato entusiasmo all’ambiente e linfa vitale alle casse societarie consentendo al cavallino rampante di uscire dalla crisi e guardare al futuro con velato ottimismo. Fiducioso il nuovo co-presidente che fin dal primo incontro con la squadra ha messo le cose in chiaro fugando i dubbi circa la tranquillità economica che garantirà alla squadra. “Con i ragazzi – afferma Orlando – c’è stata subito una buona intesa e abbiamo parlato in maniera chiara e decisa, il potenziale tecnico della squadra è notevole e la classifica non rende onore al valore del collettivo che ha inanellato sette sconfitte di fila, ma alla fine credo che riusciremo a tirarci fuori da questa situazione”. L’andamento negativo della squadra ha prodotto anche l’esonero del tecnico Enzo Criscuolo che al termine del match perso sul neutro di Castrovillari con il Francavilla sul Sinni è stato sollevato dall’incarico.

Nicola Varone “Purtroppo – commenta Nicola Varone – il calcio è così, mi spiace che a pagare sia stato Criscuolo che ormai da anni era legato a doppio filo con la società, però, è stata una scelta sofferta ma indispensabile”. A sostituire Criscuolo è stato chiamato Giampiero Nocera, un tecnico giovane che avrà la possiblità di giocarsi le proprie carte nel massimo torneo dilettantistico cercando di tirare fuori dalla sabbie mobili la compagine del cavallino rampante. In effetti i primi dati della gestione Nocera sono incoraggianti non solo sotto il profilo aritmetico ma anche per quanto concerne le prestazioni. Contro la capolista Arzanese la squadra ha lasciato intravedere se-

gnali confortanti e alla fine la vittoria per tre a due è risultata anche stretta alla formazione grigiorossa che ha riscoperto il cannoniere principe Marco Incoronato, autore di una tripletta. La vittoria dell’Angri, ma soprattutto la prestazione convincente ha rivitalizzato l’ambiente calcistico doriano. Raggiante il co-presidente Giovanni Orlando che ha potuto esternare la gioia per la sua prima vittoria da dirigente dell’Angri. “E’ stata una gara emozionante che ci ha tenuto con il fiato sospeso fino alla fine, ma credo che nessuno possa mettere in discussione la superiorità tecnica dell’Angri che ha dimostrato di poter tenere testa alla prima della classe”. Il co-presidente Orlando a fine gara è entrato negli spogliatoi complimentandosi con la squadra e lo staff tecnico. Inatteso e gradito il “regalo” che Orlando ha voluto riconoscere alla squadra alla quale è stato dato un premio partito per la vittoria ottenuta. “Un regalo che mi sono sentito di fare perché la squadra ha giocato alla grande e anche quando è stata sotto per due a uno ha trovato la forza e il coraggio per reagire e trovare la vittoria”. Il co-presidente, però, non fa voli pindarici. “E’ giusto festeggiare dopo tante delusioni, ma la vittoria deve rappresentare solo il punto di partenza perché l’Angri deve tirarsi fuori da questa imbarazzante situazione di classifica”. Luigi D’Antuono j

I

l tifo angrese ha scritto un’altra pagina buia della sua ultraottantennale storia dei colori grigiorossi. Al deficit di risultati (dopo i 4 punti nelle prime due giornate è seguito un filotto impressionante e senza precedenti di sconfitte), si è aggiunto l’episodio di violenza di Battipaglia, con l’invasione di campo di una quindicina di tifosi che hanno ferito alla spalla ed al polpaccio il capitano Cacace, provocando 20 giorni di prognosi al giocatore e due giornate di squalifica del “Novi” da scontare a porte chiuse con multa di 1500 euro. Nata nel 1927, l’Us Angri ha dovuto incassare nel corso dei decenni diversi, spiacevoli episodi di violenza, che l’hanno spesso portata alla ribalta negativa a livello nazionale. Già il 1º gennaio 1950, l’arbitro Concetto Lo Bello, arbitrando AngriCasertana (0-1 con gol in fuorigioco di Tognoli ed espulsione di D’Antonio), delicatissima sfida per accedere in B, se la vide brutta dopo aver fischiato anzitempo la fine delle ostilità per un lancio di sassi ed una tentata invasione di campo, capeggiata da Carlo D’Aniello (Carluccio sanghe de’ galline), in seguito ad un rigore non accordato ai Grigiorossi. Lo stadio “Novi” allora non aveva tribune, né muri di protezione, ma soltanto le lamiere dell’Elvea sulle quali i tifosi picchiavano i pugni. Lo Bello, rinchiuso negli spogliatoi, uscì solo a notte fonda, vestito da carabiniere, da una piccola porta che

Gianpiero Nocera è il nuovo allenatore dell’Angri L’Unione Sportiva Angri 1927 ha sollevato dall’incarico l’allenatore Enzo Criscuolo. La decisione assunta dalla società è stata motivata dal rendimento della squadra reduce da sette sconfitte consecutive. Tuttavia, la società ha ringraziato Enzo Criscuolo per il proficuo lavoro svolto nel corso di questi anni.

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La dirigenza grigiorossa ha individuato nella persona di Giampiero Nocera il sostituto di Enzo Criscuolo. Il nuovo trainer dei Grigiorossi ha iniziato alla meglio battendo la capolista del campionato, l’Arzanese.

dava in una campagna vicina alla caserma, aiutato dal capitano dei carabinieri Canger. L’Angri se la cavò con una giornata di squalifica ed una multa di tremila lire, ma il “fattaccio” fu ricordato (e gonfiato) in tv dall’arbitro di Siracusa. Più grave quanto accadde nel 1963, in casa con la Viribus Unitis. L’arbitro Viola di Cancello Arnone annullò ad inizio ripresa un gol regolare all’angrese Di Martino in quanto, dopo averlo inizialmente convalidato, il terzino ospite Di Mauro gli fece notare che nella rete c’era un buco, e il pallone era entrato da dietro dopo aver battuto contro il muro di cinta. In seguito l’arbitro annullò anche un’altra rete e non concesse all’Angri un rigore apparso nettissimo, causando l’invasione di campo dei tifosi a fine gara, che malmenarono Viola. L’Angri ebbe il campo squalificato per 6 mesi, poi ridotti a 5 in seguito a ricorso, mentre Viola fu punito con l’esclusione dai ruoli, e non poté più arbitrare. Singolare record nel ’71 con due invasioni di campo in 5 giorni (domenica 4 e giovedì 8 aprile) con Turris ed Ischia, che sarebbero costate la squalifica dello stadio per un anno e mezzo. Il 15 giugno 1975, la pagina più nera: Settebagni. Era una domenica primaverile di elezioni comunali, ed i candidati al consiglio comunale Vaccaro e Falcone, massimi dirigenti angresi, organizzarono ben 8 pullman per Roma, che uniti ai tifosi giunti con auto proprio, arrivarono a 3000 tifosi a Roma. Molti arrivarono già ubriachi

per seguire il ritorno della semifinale di coppa col Banco di Roma (1-0 per l’Angri all’andata); sullo 0 a 3 per i locali e al 60’, dopo un arbitraggio discutibile, ci fu l’invasione di campo, con la fuga negli spogliatoi di arbitro e guardalinee, il parapiglia tra i giocatori, tre tifosi dell’Angri arrestati, oltre ad ingenti danni alla tribuna centrale ed alla rete di recinzione. La Lega decise la radiazione per due anni dell’Angri, cancellata così dall’Italia calcistica, e la squalifica di Cordova fino al ’78. Nel 1999 il derby tra Angri e Paganese al “Novi” veniva sospeso dopo pochi minuti di gioco per incidenti tra le tifoserie. La Lega puniva entrambe le società con la sconfitta a tavolino. Il resto è storia recente. Dal derby giocato per pochi minuti con l’Ebolitana alle invasioni di campo di Sapri ed Eboli, la storia registra diverse squalifiche del “Novi” e multe, a tutto danno dell’immagine della città e dei risultati sportivi. E dopo dieci stagioni di fila in D, l’augurio è che queste due giornate di squalifica non siano state la mazzata definitiva alle già precarie condizioni di classifica dei Grigiorossi. Francesco Rossi


Numeri

di

pubblica utilità Comune Servizio Acquedotto Centralino 081-5168111 Associazione Castello 081-947603 Biblioteca Comunale 081 -5132089 Carabinieri 081-948383 Centro Igiene Mentale 081-946399 Croce Rossa Italiana 081-5131626 Distretto Sanitario A.S.L. SA/1 081-946450 Enel: 081-5176533 Enel guasti: 800-111927 Pronto Enel: 800-202364 Ferrovie dello Stato 081-948548 Gas: 167-096085 Gas guasti 800-016086 Guardia Medica Via Badia 081-9368176 Onoranze Funebri “Palumbo” 081-940822 Onoranze Funebri “Savarese” 081-949426 Municipio piazza Crocefisso Centralino: 081-5168111 Polizia Municipale 081-5168227 Polizia Stradale 081-949666 Protezione Civile 081-5168266 Vigilanza Doria - via Badia 6 081.949536 - 368590841 Soccorso ACI 081-946707 Ufficio Postale P.za Annunziata 081-948612 Vigili del Fuoco 081-5177222 Banche Deutsche Bank s.p.a. Corso Italia, n. 65 081-5135288 Monte Dei Paschi di Siena Via Murelle, n. 21 081-946377 Banca Antonveneta Via R. De Pascale 081-5135722 Banca Della Campania Via Giudici, n. 5 081-940031 Popolare di Napoli Corso V. Emanuele, n. 126 081-5131440

LEGGI ANGRI ‘80

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calendario donazioni 2010

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DICEMBRE

C.I.T. OSPEDALE DI NOCERA INFERIORE

in collaborazione con

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NOVEMBRE

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Via Madonna delle Grazie, 40 Tel./Fax 081.5131693 - Cell. 339.1882525

COMPLEANNO Andare in bici è come dipingere un mondo migliore! Il piccolo Francesco Leo Lamanna, lo scorso 28 ottobre, ha compiuto 2 anni. Tanti auguri dai genitori Michele e Filomena, dai nonni e dagli zii, nonché dalla redazione di ANGRI ‘80.

Via Papa Giovanni XXIII -Tel. 081/5131667

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Notizie Utili e Liete

Novembre 2010

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Emilio D’Ambrosio, figlio di Nicola D’Ambrosio, presidente e tecnico della palestra a.s.d. Erakles Gym D’ambrosio, il 24 settembre ha conseguito la laurea in Ingegneria civile con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Fisciano, Emilio non è nuovo a questo genere di performance: infatti già con la laurea triennale ottenne la votazione di 110 e lode, come pure al diploma di geometra ottenne un 100/100. Nello sport Emilio ha vinto numerose gare a livello nazionale nel power-lifting (settore pesi alzate di potenza) tra cui maggiormente spicca il titolo mondiale della w.d.f.p.f. vinto a Como nel 2003; attualmente con un peso da medio massimo riesce a sollevare più di 170 kg nella distensione su panca (benchpress),come resistenza su panca effettua oltre 30 ripetiz. con kg. 100 e 20 ripet. con kg. 120. Nel frattempo ha superato brillantemente gli esami di istruttore di body building- fitness e powerlifting. Auguri ad Emilio, per il brillante risultato raggiunto, da parte della sua famiglia e da tutta la grande famiglia dell’Erakles gym per una brillante carriera professionale.

COMPLEANNO

Lo scorso 22 ottobre, il signor Annarumma Carlo ha compiuto 92 anni. Tanti auguri a nonno Carlo da tutti i suoi cari, nonché dalla redazione di ANGRI ‘80

NOZZE D’ORO

Lo scorso 3 settembre, i coniugi Raffaele e Rosa Giordano hanno festeggiato, insieme ai figli ed ai nipoti, il loro 50º anniversario di matrimonio. Auguri dagli amici Francesco e Gabriella Russo, nonché dalla redazione di ANGRI ‘80.

Redazione: v. Don Minzoni, 1 ANGRI - Tel. 081.8509939 - Fax 081.949499 E-mail: lombardi.antonio@virgilio.it angrial80@hotmail.com - lmbntn@libero.it Reg. del Tribunale di Salerno n. 591 del 17.11.1983 Abbonamento annuo ordinario ... € 8,00 sostenitore, minimo ... € 16,00

Versare l’importo sul C/C/P n. 10928844 intestato a: Coop. Centro Iniziative Culturali 84012 ANGRI (SA) Ed.: Cooperativa Centro Iniziative Culturali s.r.l.

Direttore responsabile Antonio Lombardi

Responsabile trattamento dati personali (L.n.196/2003): Luigi D’Antuono Foto: Paolo Novi e archivio C.I.C. GRAFICHE MERCURIO s.r.l.

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Via S. Maria area P.I.P. - Angri (SA) Sped.in A. P. 45% comma 20/B art. 2 legge 662/96 Filiale Salerno


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Momenti Lieti

LIETO EVENTO

In quel di Isorella, provincia di Brescia, è nato Iacopo Nappi, figlio di Lello e Patrizia e fratello di Gerardo ed Alessandro. Alla famiglia Nappi vanno gli auguri di tutti i parenti ed in modo particolare di zio Pasquale, zia Maria, di Luigia e Giovanni che sono ansiosi di conoscere l’ultimo arrivato. Auguri dalla redazione di angri ‘80

fiori d’arancio

Lo scorso 22 luglio, nel Santuario della Madonna dei Bagni, si sono felicemente uniti in matrimonio Anna Colomba Viscardi e Vincenzo Pastore. Ad Anna Colomba e a Vincenzo, titolare dell’Outlet Pastore di via De’ Goti e nostro inserzionista, gli auguri di una vita coniugale serena e felice dalla redazione di ANGRI ’80.

1ª Comunione

Novembre 2010

fiori d’arancio

sogno d’amore Anna Caiazzo e Antonio Piscitelli. Tantissimi auguri da Marcello Cascone, da parenti e amici che hanno condiviso con loro questa gioia, nonché dalla redazione di ANGRI ‘80.

Lo scorso 20 settembre, nella collegiata di San Giovanni Battista, hanno coronato il loro

fiori d’arancio Lo scorso 23 ottobre, nella Chiesa della SS. Annunziata si sono uniti in matrimonio Gerardo Ceglia ed Olesea Baragnin. Agli sposi l’augurio di un futuro radioso dal caro amico Francesco Rossi, da Alfonso e Stella e dalla redazione di ANGRI ‘80.

Lo scorso 3 settembre, la piccola Nadia Todisco, nella Chiesa di S. Anna di Lettere, ha ricevuto il sacramento della 1ª comuione. A Nadia, gli auguri del papà Fortunato, della mamma Annalisa, del fratello Simone, nonché della redazione di Angri ‘80

Foto Michele Novi

Foto Lello Mosca

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