Angri 80 - Gennaio 2011

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Euro 1,00 - Mensile indipendente a cura del centro iniziative culturali - anno XXIX - Nº 1 - 20 Gennaio 2011

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Angri è la stella polare di ANGRI ‘80 Qualche domenica fa, passando davanti alla nostra sede, un ex professore, nostro vecchio e attento lettore, ci ha contestato un recente abbassamento del livello qualitativo del nostro mensile e la mancanza di una chiara ed evidente linea (politica). Lì per lì, sorpresi ed esterrefatti, siamo rimasti senza parole; dopo, ci siamo posti la solita domanda: perché proprio le persone di cultura, le quali dovrebbero più facilmente comprendere le difficoltà di un impegno come il nostro, articolato, tra l’altro, su vari fronti (ANGRI ’80, libri, teatro…), cercano pretestuose motivazioni per delegittimarlo e sminuirlo, invece di apprezzarne la determinazione e la costanza? Senza dimenticare che la nostra missione “promuovere la crescita culturale e sociale degli Angresi” si svolge “in terra infedelium”, in una realtà così difficile e poco dinamica, dove, tra l’altro, manca in modo quasi assoluto l’impegno civile e sociale della classe media , in particolare, degli intellettuali e delle persone di cultura in genere (pantofolai e criticoni impenitenti, ma sempre pronti a cogliere i vantaggi del proprio status privilegiato per sé e per i propri familiari). Ma che cosa dobbiamo dire ancora dopo 27 anni di lavoro e di sacrifici, compiuti da noi e, molto spesso, anche dalle nostre famiglie, rischiando ogni mese di dire troppo, mai troppo poco! Forse, vale la pena, a questo punto, di riferire l’attestato di stima che, pubblicamente, ci ha rivolto alcune settimane fa il dottor Salvatore Campitiello, dirigente regionale e nazionale dell’Ordine dei Giornalisti: «Vi posso garantire che esperienze simili ed allo stesso livello di ANGRI ‘80 non ne esistono in tutta la Campania ed anche oltre la Campania». Continua a pag. 9

Intervista con Ferdinando Elefante, direttore di Professione Casa in Campania

«Angri è ferma da trent’anni e ciò non fa per nulla bene alla nostra economia»

A proposito dell’annullamento del bando per il reclutamento di un Comandante della Polizia Locale

Lettera aperta di Luigi

L’epoca delle industrie cittadine è ormai tramontata e bisogna iniziare a creare nuove opportunità di lavoro, incentrandole sul terziario e sull’incremento abitativo.

D’Antuono

Caro Sindaco, ti scrivo…

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Intervista di Carmen Mariagloria Chirico a pag. 3

Intervista con l’attore di cabaret Vincenzo D’Andretta dopo lo show di fine anno in Piazza Annunziata

«GRAZIE A BIAGIO IZZO E AGLI ANGRESI» Intervista di Vincenzo Ruggiero Perrino a pagina 4

LISTE NOZZE

A pag. 7

Dossier Annata FATTI E PERSONE CHE HANNO CARATTERIZZATO IL 2010 A cura di Antonio D’Andretta alle pagine 10 - 11 - 12

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A fine dicembre l’Amministrazione comunale ha discusso e votato il bilancio di previsione per il 2011

L’OBLò Mauri: questo bilancio è volto ad ordinare i conti di

Pi ppo Della Corte

e a rilanciare la vita sociale e l’economia cittadina Squillante, centrodestra, critico sui debiti fuori bilancio (mere transazioni con alcuni legali) e sui troppi soldi impegnati per le “festicciole di paese”.

Nuovo Piano Urbanistico: Questo Sconosciuto Egregio direttore, questo secondo decennio del secondo millennio speriamo porti alla città buone notizie, nuove opportunità di sviluppo, garanzie per un futuro più roseo di quanto non sia avvenuto negli utlimi quindici anni: tre lustri caratterizzati sostanzialmente da occasioni mancate. Mi riferisco in particolare alle speranze riposte nelle future scelte urbanistiche. E’ inutile perder tempo in speculazioni filosofiche, oppure sociologiche: lo sviluppo non solo economcio passa dal nuovo PUC. Torno quindi e volentieri a parlare di quanto potrebbe/dovrebbe avvenire all’interno delle cosiddette aree industriali dismesse tasformabili, grazie ad un provvedimento regionale di qualche anno fa, in potenziali fonti di specaulazione e guadagno. Il P.C.C. (Partito Costruttori Cittadini) è alla finestra e attende, i proprietari dei suoli vogliosi di riconvertirli per fare case e soldi pure, i cittadini piacevolemnte e coscientemente distratti da saltimbanchi, mangiafuoco e bancarelle altrettanto. Il quarto attore in gioco, la politica, nicchia. I partiti, ridotti a piccoli comitati d’affari dal sapore insipido e dal colore sbiadito, in questi mesi di nuova amministrazione non hanno prodotto nulla: nè un convegno, nè una proposta, nè una iniziativa in merito alla importante questione. Angri ha superato ormai i terntunomila abitanti. E’ bene chiarire che l’idea di “paese” nei fatti non esiste più, sebbene e per fortuna permangono ancora tradizioni e riti pagani che ci ricordano da dove siamo venuti. Il rischio è che con una eventuale e probabile (ri)cementificazione selvaggia certi sentimenti vengano smarriti per confluire in un più ampio anonimato perifericho a ridosso dell’affascinante, ma satanica metropoli napoletana. Risulta utile citare qualche cifra (fonte ISTAT): dal 2001 ad oggi la popolazione è passata dai 29761 abitanti ai 31700, con un incremento di duemila abitanti; gli stranieri residenti e quindi regolarmente censiti sono 745, dei clandestini ovviamente non si sa nulla; le abitazioni censite sono 9685, ma sappiamo che a queste si aggiungono 2000 “case fantasma”; l’86 per cento della popolazione ha una età compresa tra gli zero ed i 64 anni. I numeri dicono che questa città è in crescita, che sta vivendo una fase di espansione demografica, ma dove però servizi e infrastrutture sono fermi agli anni settanta. La responsabilità, non mi spiace affatto affermarlo, è stata ed è della politica chiacchierona ed inconcludente. I ritardi da colmare sono numerosi. Servono parcheggi, aree verdi, parchi gioco, strutture di intrattenimento, strade. C’è da lavorare sodo e bene per elaborare un Piano Urbanistico che tenga conto soprattutto delle rinnovate esigenze dei cittadini, partendo da quello che già c’è (il centro storico) per andare avanti verso un futuro che mi auguro possa essere sempre più europeo.

S

i è tenuto nella Casa del Cittadino, il settimo consiglio comunale dell’era Mauri, ultimo del 2010. Ventidue i punti all’ordine del giorno presentati per questa seduta. Dopo la consueta ratifica dei verbali delle precedenti sedute, si è aperto il dibattito sui debiti fuori bilancio, derivanti da incarichi legali conferiti agli avv. Villano, Falcone, Longobardi e D’Antonio. Il Consigliere Antonio Squillante ha, sin da subito, inasprito il dibattito affermando che tali oneri non erano da considerare debiti fuori bilancio (trattandosi di transazioni) e ha chiesto più volte la lettura dei fascicoli interessati. Dopo l’intervento del Sindaco e di alcuni consiglieri della maggioranza, che hanno difeso la corretteza della procedura adottata, sono stati riconosciuti tali oneri, ad eccezione di quelli a favore dell’avv. Longobardo; il relativo punto, difatti, è stato ritirato dall’amministrazione comunale, non esistendo agli atti del Comune alcun contratto d’incarico, a fronte dei rimborsi richiesti, tra l’avvocato e l’ente. Approvato subito dopo anche il Piano generale di sviluppo, prima di passare alla questione più importante all’ordine del giorno del Consiglio: il bilancio di previsione 2011. C’è stato un dibattito molto serrato sull’aliquota TARSU perché, sebbene la legge che prevede la proroga dell’affido di tali servizi alle province non sia stata ancora approvata al Senato, l’amministrazione comunale ha deciso comunque di inserire in bilancio i relativi introiti nonché gli oneri a carico dell’ente. Il PdL ha abbandonato l’aula più volte nel corso delle votazioni, dichiarando di non poter votare il bilancio perché “privo di scelte condivisibili”, mentre la consigliera Recussi, area PD, ha dichiarato di non votare a favore del bilancio perché non rispondente alle proposte del Centrosinistra, e ha sottolineato come non sia stata accolta la richiesta di riduzione dell’aliquota dell’addizionale Irpef allo 0,4% presentata dal suo partito. Squillante, capogruppo PdL, unico della minoranza a discutere sul bilancio di previsione, ha controbattuto più volte

Nel corso del Consiglio comunale dedicato al bilancio di previsione, nei banchi dell’opposizione è stato presente solo Antonio Squillante, Centrodestra, poi a discussione avanzata è arrivata la consigliera Carmelina Recussi, Centrosinistra. Anche la Recussi ha votato contro il bilancio di previsione, in quanto non sono state accolte le proposte avanzate dal proprio gruppo, in particolare quella relativa alla riduzione dell’addizionale comunale sull’Irpef. affermando che sono stati destinati che avendo quattro – cinque bammolti, forse troppi, fondi alle “febini piccoli vedranno ridursi questi sticciole di paese” anziché a servizi tipi di spese. di pubblica utilità, come i servizi Dopodiché si è passato all’esame sociali. Critiche respintebox, dall’Amdella cave, proposta alberghi, del Centrodestra saAppartamenti, garage, terministrazione che ha ribattuto che lernitano per la formazione di una con tali e iniziative sociale il di patrimonio nuova regione: della il “Principato di Sareni ville:laèvita questo camorAngri può rinascere e far riprendelerno”. Punto, questa volta, approalla Prefettura di Salerno e, in il rera fiatoora ancheaffidato al commercio provato vato all’unanimità; ora si attende dalla crisi. raggiungimento della prevista soglia parte, gestito Comuni ed associazioni Sono state, inoltre, ridotteda le tarifdelle adesioni da parte di altri comufe per l’utilizzo di palestre pubblini che consenta l’avvio delle proceche, quelle per la mensa scolastica, dure per la creazione della nuova e sono elevate le fasce di reddito regione, che nascerà appunto solo (ISEE) per la definizione delle retdopo un referendum popolare, atteso te per la frequenza dell’asilo nido e per settembre 2011. della sezione primavera. Una bocApprovato anche il nuovo regolacata d’ossigeno per quelle famiglie mento del Forum dei Giovani, che

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darà finalmente il via ad un movimento in cui i giovani angresi potranno dire la propria e confrontarsi direttamente con l’Amministrazione comunale sulle problematiche giovanili e sulle questioni cittadine. Anche su questo punto il PdL, unico partito d’opposizione rimasto in aula, ha votato contro. Sono seguite le votazioni per la creazione di due commissioni consiliari. La prima è una commissione d’indagine creata per verificare il bilancio degli ultimi cinque anni della azienda speciale Angri Ecoservizi (azienda il cui bilancio è di fatto sostenuto dal Comune) “Angri EcoServizi”; su tale punto il PdL ha chiesto che non fossero nominati componenti appartenenti al proprio gruppo, al fine di evitare conflitti d’interesse. Sono poi stati prese in esame le richieste di ampliamenti di attività industriali, quella dell’opificio FEIO e quella della ditta Orlando, comportanti una variante dello strumento urbanistico di competenza del Consiglio comunale. Ultimo punto all’ordine del giorno è stato quello che prevede la creazione e il coordinamento di una Polizia municipale dell’Agro; provvedimento ritenuto necessario perché con il nuovo Patto di stabilità e a causa dei minori trasferimenti provenienti dal governo centrale, le amministrazioni comunali potrebbero trovarsi in difficoltà per garantire un efficiente servizio di polizia municipale. Con una Polizia dell’Agro, invece, sarà ancora possibile garantire un buono servizio standard, andatosi a consolidare in questi anni, ai cittadini. Guido Milanese

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Gennaio 2011

Intervista con Ferdinando Elefante , direttore di Professione Casa in Campania Abbiamo incontrato Ferdinando Elefante, imprenditore immobiliare sul territorio dell’Agro da ben 17 anni, un’esperienza di tutto lustro nel settore immobiliare, ben 400 immobili compravenduti, un migliaio di fitti. Un successo professionale e personale di notevole importanza: manager nel 2008, direttore per la Campania di Professione Casa dal gennaio 2009. Ben tre punti vendita “Professione casa” nell’Agro, un ufficio al Centro direzionale di Napoli come direttore, una società finanziaria ad Angri, Rexfin. Una brillante carriera di un self made man con idee chiare e regole di vita precise. Dopo anni di attività immobiliare sul territorio angrese e nell’Agro, abbiamo chiesto a Ferdinando Elefante il suo punto di vista sull’edilizia nuova che verrà realizzata. Data la sua esperienza nel settore immobiliare sul territorio angrese, si sarà fatto un’idea personale sull’edilizia cittadina e se veramente ci sia bisogno di costruire case? Per l’esperienza che ho ritengo che troppi immobili in un territorio come quello angrese potrebbero far pensare che ci sia poca richiesta e non si sappia a chi venderli. Se analizziamo attentamente la condizione di tutte le fabbriche dismesse che abbiamo sotto i nostri occhi, notiamo che non danno alla città una bella immagine, anzi la impoveriscono. Mi spiego - continua Elefante - se facciamo un’attenta analisi del territorio e proviamo a mettere in campo progetti di edilizia abitativa fatti con standard di qualità, impatto ambientale zero, verde pubblico, parcheggi, video sorveglianza, insomma parchi residenziali, possiamo spianare la strada per l’Angri del futuro. L’idea di quartieri residenziali di buona qualità e dall’aspetto estetico gradevole sono fonte di arricchimento per il nostro futuro cittadino. Dobbiamo immaginare di creare appeal all’interno e dall’esterno nella nostra città con un restyling che passa anche attraverso l’immagine urbana. Una bella edilizia fa in modo che la gente, che abita in palazzi non

«Angri è ferma da trent’anni e ciò non fa per nulla bene alla nostra economia» L’epoca delle industrie cittadine è ormai tramontata e bisogna iniziare a creare nuove opportunità di lavoro, incentrandole sul terziario e sull’incremento abitativo.

più nuovissimi e ne abbia la possibilità, sia spinta ad acquistare nuove abitazioni, che persone di comuni limitrofi vengano attratti sia per la buona posizione logistica di Angri sia per l’aspetto gradevole che vi si riscontra. Di conseguenza le indagini di mercato porteranno nuove attività commerciali ad Angri, nuovi franchising, che rispondano ad altrettante nuove domande di mercato. Così immagino la Angri del futuro. Basti pensare a comuni come Nocera Inferiore, Pagani, Scafati, città che conosco benissimo per interessi imprenditoriali, e costatare come si sono evolute negli ultimi anni, Angri è rimasta quella che era il paese di venti o trent’anni fa, e questo non fa per nulla bene all’economia locale. La mancata evoluzione di Angri secondo lei è data dall’edilizia non moderna? Per edilizia, intendo anche strutture di altro interesse, non solo quelle abitative. Ad Angri non abbiamo strutture sportive polifunzionali, un palazzetto dello sport, una piscina comunale. Mi sono occupato in passato di sport ad Angri e so che abbiamo delle grandi carenze. Avere più possibilità di creare attrazione per chi abita a Sant’Egidio del Monte Albino, San Marzano, Sant’Antonio Abate, Sarno, lasciando da parte comuni come Scafati, Pompei, Cava, che hanno un discorso a sé stante, il commercio migliorerebbe notevolmente trainando con sé l’indotto commerciale sportivo e non solo, in oltre la percentuale di abitanti aumenterebbe, dal momento che ad Angri vi fossero servizi apprezzabili. L’epoca delle industrie qui ad Angri è ormai tramontata e bisogna iniziare a creare nuove opportunità di lavoro, incentrandole sul terziario e sull’incremento abitativo. L’ unica arma che abbiamo è quella di attrarre i nuovi cittadini, creando isole pedonali,verde pubblico, parcheggi, cinema, bella edilizia. Non dimentichiamo che Angri si trova a 25 minuti da Napoli, 20 da Salerno, 40 da Ravello. Adesso notiamo il nuovo svincolo Angri sud Angri nord. Abbiamo tutte le condizioni

strategiche favorevoli, che altri comuni non hanno, per migliorare gli standard di qualità

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di vita, del commercio e della popolazione. Abbiamo bellezze architettoniche notevoli, il castello nel cuore della città, l’arte catalana di cui sono piene le stradine del centro, la montagna. Abbiamo tantissimi elementi a nostro vantaggio, tutti da valorizzare nel giusto modo. Proviamo ad immaginare Angri in un prossimo futuro con 40mila abitanti. Necessitiamo a tutti gli effetti degli spazi verdi, parcheggi, servizi sportivi di ogni genere, migliori trasporti urbani. Di conseguenza il commercio verrebbe incrementato, i negozi d’èlite aumenterebbero a fronte dei quattro che abbiamo solo oggi e la gente non andrebbe più a fare compere altrove, allora sì che l’economia inizierebbe a rifiorire. Anche il comune beneficerebbe di un aumento demografico, mediante la riscossione delle imposte Ici e Tarsu. Secondo lei le persone di Angri hanno bisogno di case nuove? Perché no. Persone che hanno abitato tanti anni al settimo piano di un palazzo senza ascensore potrebbero avere interesse ad acquistare una nuova abitazione e vendere la loro prima casa a chi invece stava in affitto. Ad Angri si ha l’idea che ci siano più case che persone. In realtà il piano di edilizia cooperativa è stato fatto in un posto troppo distante dal centro. Lì sarebbe stato meglio un centro sportivo e le abitazioni magari farle nell’area del campo sportivo. Da agente immobiliare e da operatore del settore dico che abbiamo tante richieste di immobili su Angri di un certo pregio, da parte di gente di Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Castellammare di Stabia. Parecchie persone negli ultimi tempi vengono qui ad abitare perché trovano la casa nuova, un parco nuovo, non una casa vecchia da ristrutturare, prezzi più accessibili e qualità di vita migliore. è pur vero che andranno a lavorare altrove, ma i figli cresceranno qui e diventeranno angresi a tutti gli effetti. Dobbiamo guardare avanti, senza aver paura del futuro. Nuove costruzioni fatte in

un certo modo, secondo standard ambientali di qualità e legalità sono una contropartita favorevole per la collettività. Inoltre una fusione tra capitale pubblico e privato potrebbe essere un’ipotesi da prendere in seria considerazione, senza fare i conti in tasca agli imprenditori che rischiano con i loro capitali e il loro lavoro. Dobbiamo essere consapevoli che il pubblico non riesce più a fare grandi interventi per la collettività, il privato da solo nemmeno ce la può fare, è da valutare la scelta di accordi pubblico-privato mediante le numerose formule economico finanziarie che la legge ci propone; tipo società in house, operazioni di project financing, joint venturs. C’è un pericolo di infiltrazione camorristica sul nostro territorio in merito alle costruzioni edili future? Sono convinto che sul territorio angrese che conosco bene e su cui opero da molto non ci saranno ingerenze camorristiche. È un territorio sano, tranquillo. Dobbiamo essere bravi a non cadere in tentazione, in facili guadagni loschi. L’agguato infiltrazione nel settore edilizio è dietro la porta in tutta l’Italia, da nord a sud senza distinzione, sta a noi non farci trarre in inganno. Che consiglio si sente di dare ai giovani in questo incerto periodo lavorativo? Pensare positivo prima di tutto, sperare che domani sia un giorno migliore. L’epoca del posto fisso è ormai finita. Bisogna mettersi in discussione ogni volta e di continuo, senza stare lì ad aspettare che il lavoro arrivi da solo. “Appasionatevi alle cose” è il mio motto. Oggi il terziario e i servizi sono settori dove ognuno può trovare spazio. Spesso suggerisco ai miei collaboratori, ben 18 persone, che lavorano con me ogni giorno: “Non c’è cosa più semplice di copiare le abitudini di successo di chi ha avuto successo”. Carmen Mariagloria Chirico.


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Attualità

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Intervista con l’attore di cabaret Vincenzo D’Andretta dopo lo show di fine anno in Piazza Annunziata

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l nostro concittadino Vincenzo D’Andretta, 33 anni compiuti da poco, laureato in Lettere con indirizzo Discipline dello spettacolo con una tesi su Annibale Ruccello, si sta affermando, dopo una lunga gavetta, come uno dei più apprezzati e richiesti attori di cabaret. Un grande riconoscimento di amicizia e di stima per le sue qualità comiche è arrivato dal famoso attore napoletano Biagio Izzo, che, nel suo recente show di fine anno in piazza Annunziata, lo ha chiamato sul palco per un breve intervento. Abbiamo incontrato Vincenzo, per farci raccontare i suoi esordi, le sue esperienze e i suoi progetti. Come hai iniziato la tua carriera nel mondo del cabaret? Il mio esordio teatrale è avvenuto quando avevo dieci anni: ho iniziato con mio padre nella compagnia “Noi e Voi”, partecipando ad uno spettacolo intitolato La città di tutti. Successivamente, ho recitato in alcune rappresentazioni teatrali con gli scout. Poi, a metà degli anni Novanta, insieme con Alfonso Sessa demmo vita al duo di cabaret “I Folletti”. Cosa ricordi di quel periodo? La particolarità del nostro lavoro, rispetto a quello di altri gruppi di cabaret, consisteva nel fatto che io e Alfonso eravamo anche autori dei pezzi che recitavamo. Logicamente si trattava di cose ancora acerbe, ispirate agli sketches di Massimo Troisi con “La Smorfia”. Ne ricordo uno che raccontava una specie di “ultima cena” prima dell’imminente esplosione del Vesuvio: organizzavamo una tavolata enorme a Corso Italia, con tutti gli amici e conoscenti, e ognuno avrebbe portato qualcosa. Era divertente ed era anche un modo per coinvolgere il pubblico, chiedendo ad ognuno «Tu che porti? Il primo o il secondo?». Finita l’esperienza de “I Folletti”, come è proseguita la tua carriera? Mentre Alfonso ha preso la strada di un teatro più impegnato, io ho intrapreso l’esperienza dell’animazione nei villaggi turistici, continuando con il cabaret. È stata, ed è tuttora, un’esperienza che mi ha dato modo di affinare la mia comicità, sia come attore che come autore. Infatti, ho scritto due spettacoli, Cenerentola Reality e Il gobbo di Poggioreale, che poi ho realizzato insieme con gli ospiti dei villaggi dove lavoro. Proprio lavorando come animatore, conobbi uno degli autori de “La sai l’ultima?”, che mi propose di partecipare al programma. Ci andai due volte, giungendo anche in finale. Oltre a “La sai l’ultima?” hai preso parte anche al programma “Telegaribaldi”, in cui facevi un personaggio che era rimasto “traumatizzato” dai cartoni animati giapponesi. Come ti era venuta l’idea di un personaggio così? Con i miei amici avevo sempre ironizzato su questa cosa dei cartoni animati. Poi, il personaggio è cresciuto nel tentativo di esorcizzare

«GRAZIE A BIAGIO IZZO E AGLI ANGRESI» Una piazza Annunziata gremita da circa 3.000 persone ha accolto con un’ovazione lo show di Biagio Izzo ad Angri. Lo spettacolo, organizzato dall’Amministrazione comunale nell’ambito della rassegna “Natale in Festa 2010”, ha attirato nella piazza cittadina non solo gli Angresi, ma anche tantissimi abitanti dell’Agro nocerino sarnese. Soddisfatto l’Assessore alla Cultura e allo Spettacolo Giuseppe Mascolo: “Il successo dello spettacolo archivia le futili polemiche legate all’organizzazione degli eventi ad Angri. Grazie anche ad una campagna di comunicazione ben progettata, siamo riusciti a portare nella nostra città numerosi abitanti dei comuni limitrofi, che oltre allo spettacolo di Biagio Izzo hanno potuto godere dell’accoglienza e delle bellezze del nostro territorio”. la sua paura della fine del mondo e portando i cartoni animati nella nostra quotidianità: il robot Mazinger che mangiava le braciole, oppure che costringeva il mio personaggio a pagargli la consumazione al bar, perché lui “non aveva le tasche” (e quindi nemmeno i soldi). Quella di “Telegaribaldi” è stata un’esperienza importante, perché anche allora scrivevo i testi che recitavo, cimentandomi con un personaggio che arricchivo di sfumature diverse ad ogni puntata. Poi, quel personaggio non l’ho più ripreso, anche perché era fortemente legato ad una realtà locale e al dialetto napoletano. Nei villaggi non sempre è possibile parlare nel nostro dialetto: il pubblico è troppo eterogeneo e finirebbe per comprendere solo in parte le battute.

preso gli scherzi telefonici che da anni propongo nei villaggi e che sinora mi hanno permesso di coinvolgere personaggi come Yuri Chechi, Cristiano Malgioglio, Giorgio Mastrota, Jean Francois Gillet e Marco Storari (rispettivamente portiere del Bari e della Juventus). Non so quanto l’influenza dei succitati attori-autori sia evidente, ma li apprezzo tantissimo. Talvolta l’influenza deriva anche dalla conoscenza personale e diretta, come nel caso di Massimo Bagnato di “Zelig” con il quale ho fatto qualche serata. Puoi raccontarci qualche curiosità che riguarda un personaggio famoso? Ce n’è una che riguarda Simone Perrotta, il calciatore della Roma. Nel 2009 venne anche lui in vacanza a Simeri e si lasciò simpaticamente

Quali altre esperienze hai fatto? Ho fatto da poco una pubblicità per una pizzeria di Napoli “Pizzaioli veraci”, che si può vedere su Canale 9. Ho partecipato come comico al programma “Tifosi, quelli che parlano”, condotto da Raffaele Auriemma su Canale 34. E, infine, ho fatto una piccola parte (quindi non una semplice comparsa) nel film “Il profumo dei gerani”, del regista cavese Pasquale Falcone, con Biagio Izzo e Maurizio Casagrande, che tra breve sarà nelle sale. Hai fatto sia l’esperienza di recitare per un pubblico dal vivo, che davanti ad una macchina da presa cinematografica. Qual è la differenza? A dire il vero, mi sono trovato più a disagio davanti alla cinepresa che non davanti alle migliaia di persone di piazza Annunziata quando Biagio Izzo mi ha voluto sul palcoscenico con lui. Tanti anni dopo “Telegaribaldi”, avevo perso confidenza con le telecamere, tanto che alla fine credo di non essere riuscito a dare proprio il massimo. In realtà, nel cinema l’attore deve comportarsi come se la cinepresa non ci fosse, mentre in televisione spesso viene chiesto di guardare nella telecamera per catturare meglio l’attenzione dei telespettatori. Tutte queste convenzioni nel cabaret non esistono, poiché il pubblico viene continuamente coinvolto. In ogni caso, come “battesimo” cinematogra-

coinvolgere in una divertente coreografia che ho inventato sulle note de ‘O Sarracino: si tratta di un tormentone che propongo agli ospiti come sigla a fine serata nei villaggi (tra l’altro visibile su youtube). Ebbene, gli strappai la promessa (pena chissà quale sciagura) che se avesse segnato un gol avrebbe dovuto esultare facendo le stesse flessioni di gambe del famoso tormentone. Incredibile, ma vero: Simone segnò contro il CSK Sofia e mantenne la promessa. ‘O Sarracino andò in eurovisione. Torniamo a Biagio Izzo, come lo hai conosciuto? Per poco non ci incontrammo a “Telegaribaldi”, perché lui finì a giugno ed io iniziai a settembre del 2000. I conduttori dell’edizione che ho fatto io erano Alan De Luca, Angelo Di Gennaro e Gianni Simioli. Biagio Izzo l’ho conosciuto in occasione di un suo spettacolo al “Porky’s” (locale di Cava de’ Tirreni, n.d.r.) di cui è proprietario Pasquale Falcone, il regista de Il profumo dei gerani. Ci incrociammo nei bagni, lui mi vide e mi disse: «Ma io ti conosco!» (lui a me!) e io gli risposi che stavo facendo “Telegaribaldi”. Quello fu il primo incontro. Poi, la nostra conoscenza si è approfondita nell’estate del 2009. Infatti, lui venne in vacanza nel villaggio “Valtur” di Simeri, vicino Catanzaro Lido, dove io lavoravo come capo animatore. Nei primi giorni, essendo in vacanza, ritenni opportuno non disturbarlo. Succes-

fico, non posso che essere soddisfatto del risultato ottenuto. Pensi di fare altro nel cinema? Più che pensarlo, lo spero! In ogni caso, Pasquale Falcone sta scrivendo un nuovo copione… Oltre che attore sei anche autore. A quali modelli ti rifai quando scrivi? Intanto, scrivere un monologo comico non è come scrivere una storia. E non è affatto semplice scrivere un monologo comico. Bisogna inventare tante microstorie da concatenare con ritmo incalzante e che siano in grado di far ridere a ripetizione. Non è immaginabile, infatti, concepire un monologo di un’ora che faccia ridere solo alla fine. Sto

anche ultimando due commedie alle quali sto lavorando da tempo. Una si intitola Aspettando l’ascensore; l’altra, ancora senza titolo, è una parodia dell’atmosfera che si vive in una casa nel momento in cui muore un congiunto. Comunque, a parte Troisi, che resta per me una grande fonte di ispirazione, un mio “idolo” è Peppino De Filippo. Poi, con gli anni, lo stile della mia scrittura e della mia recitazione è stato influenzato da vari artisti che, pur avendo una comicità diversa dalla mia, mi hanno comunque insegnato a rapportarmi con il pubblico e con questo lavoro: Peppe Quintale, Enrico Brignano, Simone Schettino, Biagio Izzo, Teo Mammucari. Di quest’ultimo ho ri-

sivamente, però, riuscii a coinvolgere lui e Francesco Procopio (un altro attore di cui sono amico) fino a farli partecipare ad uno spettacolo serale scritto da me, Cenerentola Reality. Entrambi stettero al gioco, e Biagio si fece apprezzare sia per le qualità professionali che umane. Anche la scorsa estate è tornato a Simeri (dove nel frattempo ero diventato responsabile dell’area intrattenimento) e ha avuto modo di rivedermi in azione. Quello che mi ha sempre colpito di Biagio è l’umiltà, la semplicità, la capacità di mettere qualsiasi interlocutore a proprio agio, è senza superbia, non mostra mai fastidio, consapevole di dover essere grato al suo pubblico per la stima che gli tributa. Biagio Izzo ti ha chiamato sul palco il 29 dicembre, per una breve gag. In realtà, avendo saputo che avrebbe fatto lo spettacolo ad Angri, nel mio paese, gli avevo telefonato semplicemente per salutarlo. Ed era ciò che volevo fare quando l’ho raggiunto dietro al palco. Lì, però, mi ha subito proposto di salire sul palco con lui per un intervento di cinque minuti. In realtà, il mio intervento poteva durare anche di più, ma faceva troppo freddo ed era opportuno che lui iniziasse il più presto possibile. In ogni caso, sono contento per l’attestato di fiducia di Biagio (assolutamente ignaro di ciò che avrei detto o fatto) e per essermi esibito davanti a migliaia di miei compaesani. Credo proprio che non dimenticherò mai i dieci minuti trascorsi nel camerino da solo con Biagio poco prima di andare in scena. Solo pochi minuti prima ero con il mio amico Luigi Bonagura, al quale avevo detto che andavo “un attimo” a salutare Biagio Izzo, e poi improvvisamente mi ha visto apparire sul palco! È stata una sorpresa per tutti, anche per i miei genitori che hanno iniziato a correre per strada perché avevano sentito da lontano la mia voce. Parliamo del nostro paese. Tu hai avuto modo di recitare ad Angri? Come vedi la situazione culturale del paese? Ad Angri mi sono esibito in alcuni pub e per alcune feste private – attualmente è la mia principale attività esibirmi in locali e feste –, presentando i miei monologhi comici. Purtroppo, Angri vive problemi atavici: non c’è un teatro, non c’è un cinema. Io spero che si punti sui giovani, che si occupano di qualsiasi forma d’arte, dal teatro alla pittura, dal cinema al cabaret, dalla musica alla danza. Qualcosa si fa, ma ancora non vedo granché. Si potrebbero, per esempio, organizzare delle rassegne. Io spero che gli amministratori si rendano conto che ad Angri c’è fermento e voglia di fare soprattutto tra i giovani, che spesso devono andare fuori per poter proporre le loro cose. Vincenzo Ruggiero Perrino


Lettera aperta di Luigi D’Antuono

CARO SINDACO, TI SCRIVO… /5 Caro Sindaco, ti scrivo per lamentarmi un po’, sia in proprio che per conto terzi; in verità, i lamenti non mi sono mai piaciuti ed, inoltre, ho recentemente appreso (Luca Meldolesi, Milano-Napoli prove di dialogo federalista, Ed.Guida) che la nostra abitudine a lamentarci è un retaggio del sistema feudale (epoca in cui i servi, non avendo alcun diritto e non intravedendo alcuna possibilità di uscire dalla loro subcondizione sociale, avevano solo le “lamentationes” per far sapere al loro signore che erano insoddisfatti). Però, come faccio a non lamentarmi del fatto che tu non hai risposto a nessuna delle mie precedenti lettere? Perché mi snobbi? Speri che, non rispondendo, io mi stanchi? Eppure, scrivi a tutti (Facebook, giornali on line) ed hai fatto del “marketing comunicativo” un pilastro della tua attività amministrativa! Volevo, poi, lamentarmi perché, pur propugnando la partecipazione dei cittadini al Consiglio Comunale, continui a farlo convocare per il tardo pomeriggio, con effettivo inizio un’ora dopo (ore 19.00) ed a mettere una ventina di punti all’ordine del giorno che, di conseguenza, lo fanno protrarre fino a notte inoltrata. Senza dimenticare, poi, che a chi, nonostante tutto, ha avuto la sensibilità di essere presente all’ultimo Consiglio comunale gli hai fatto mettere a rischio e pericolo pure la propria salute, visto il freddo e il gelo presenti nella Casa del Cittadino. Credo che tu sia sincero quando dici di voler favorire la partecipazione; ma per dimostrarlo c’è bisogno, da parte tua, di atti concreti di discontinuità rispetto al passato. A proposito dell’ultimo Consiglio comunale mi debbo, poi, anche lamenta-

re perché non hai, quasi per niente, accolto il mio invito a rispettare l’opposizione ed a moderare i toni. Bene! Bravo, continua così! Ma sappi che indurrai a simpatizzare per Squillante e Ferraioli anche quelli che non li hanno votati e che i tuoi addetti alla comunicazione potranno diffondere anche altre diecimila tue deamicisiane dichiarazioni, ma, per l’opinione pubblica, la tua immagine resterà sempre la stessa: quella che nel passato, più volte, ti ha impedito di vincere le elezioni e di diventare Sindaco prima del 2010. Caro Sindaco, ti dicevo che debbo lamentarmi anche per conto terzi. Devi sapere che le precedenti lettere aperte sono state molto apprezzate dai lettori di ANGRI ’80 e, nonostante che tu non mi abbia mai risposto, alcuni cittadini mi hanno chiesto (vista, forse, anche la latitanza dei partiti) di segnalarti anche qualche loro problema. Doverosamente, la prima lamentela da farti presente è quella di coloro che vivono ancora nei prefabbricati leggeri ed a cui era stato detto che entro l’anno sarebbero stati pronti gli alloggi (139 + quelli IACP). Avevo risposto che forse si trattava di un ritardo di pochi mesi e li avevo tranquillizzati; dall’albo Pretorio, invece, ho poi appreso che, per i 139 alloggi, la tua Giunta, a dicembre, ha approvato una ulteriore variante e che il termine dei lavori è stato spostato al 12/03/2012. Ma è normale che per vedere realizzata un’opera così socialmente rilevante (programmata nel 2002, progettata nel 2003, finanziata nel 2004 e appaltata nel 2007) dovranno aspettare, salvo ulteriori sorprese, fino al 2012? Si sono, poi, lamentati con me anche alcuni abitanti del quartiere Alfano a proposito dei disagi che settimanalmente sono costretti a subire a causa del mercato; essi, in particolare, segnalano due problemi molto gravi: 1) l’impossibilità per l’ambulanza del 118 di poter raggiungere, in caso di emergenza, molte abitazioni della zona; negli ultimi anni è accaduto già tre volte!!!; 2) a causa della mancanza di bagni pubblici, i commercianti sono costretti a fare i propri bisogni in pubblico, nascosti, più o meno ( più meno che più), dietro qualche auto o qualche camioncino. «Sappiamo - mi hanno detto –

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Attualità

Gennaio 2011

Dal 14 dicembre il parcheggio di fondo Caiazzo era semiagibile

Ripulito il parcheggio di fondo caiazzo

Da anni le amministrazioni comunali, compresa l’ultima, autorizzano a far svolgere la tradizionale “Lampa di S. Aniello” nel pubblico spiazzo

che il Sindaco in Consiglio Comunale ha promesso che la nostra zona diventerà, tra qualche mese, come il Paradiso terrestre, ma a noi oggi, per uscire dall’ Inferno settimanale, basterebbe che facesse almeno sistemare meglio i punti vendita e affittasse un certo numero di bagni chimici. Dobbiamo scrivere alla Magistratura per segnalarle che ogni settimana può scapparci il morto e per ricordarle che, senza i gabinetti, il mercato per legge non si può fare?». Caro Pasquale, pardon, caro Sindaco, le mie lamentele puoi anche non leggerle, ma ti prego di non ignorare quelle dei nostri concittadini e di prendere, al più presto, gli opportuni e necessari provvedimenti. Ti ringrazio anticipatamente. Ciao… alla prossima. Luigi D’Antuono P.S. A proposito del mercato settimanale ho letto il manifesto con cui i commercianti del mercato (quasi nessuno angrese) ringraziavano in particolare, per la loro sensibilità e per il loro interessamento, il Consigliere Scoppa e l’Assessore Sorrentino che avevano fatto spostare alla domenica i mercati dei giorni 25 dicembre e 1 gennaio. In un primo momento avevo pensato di scherzarci un po’ su e di scriverti che, se ringraziavano soprattutto loro, significava, indirettamente,che tu nell’occasione ti eri mostrato insensibile e disinteressato e che solo successivamente avevi ceduto. Per puro caso, ho poi saputo che, involontariamente, avevo indovinato e che tu, effettivamente, all’inizio non volevi spostare al giorno dopo i due mercati, a difesa sia dei cittadini consumatori (visto che in assenza della maggior parte dei “mercatari fissi”, impegnati altrove, sicuramente sarebbero arrivati numerosi abusivi occasionali, specializzati nel “vendi e fuggi”) sia dei commercianti angresi (visto che in quei due giorni era prevista l’apertura dei negozi e che tu finalmente eri riuscito a ristabilire buoni rapporti con l’ASCOM, finora legata, come hai detto in Consiglio Comunale, a Squillante). Invece, poi, hai ceduto al pressing dei tuoi amici ed ecco spiegato perché hanno ringraziato in primis Scoppa e Sorrentino e non il Sindaco.

Il materiale legnoso accumulato prima della “Lampa” Caro direttore, Ti scrivo a nome di un gruppo di cittadini, abitanti prevalentemente nella zona Madonna delle Grazie e che utilizzano spesso il parcheggio pubblico di Fondo Caiazzo. Come sai da alcuni anni, al centro del parcheggio, viene accesa il 14 dicembre la “Lampa di Sant’Aniello”. A parte il fatto che immancabilmente viene rovinato il manto stradale (in effetti da alcuni anni non è stato più rifatto - ndr), ogni anno accade che ci vogliono numerosi giorni per eliminare i residui e ripristinare dignitosamente il luogo; quest’anno però gli organizzatori hanno deciso di non portare altrove la legna rimasta e l’hanno ammucchiata in un lato del parcheggio (lato est), rendendo

inutilizzabili diversi posti auto. Al momento in cui scrivo (è passato quasi un mese) la legna è ancora lì! Ma quando si danno le autorizzazioni non si chiede anche il ripristino dei luoghi? Chi deve controllarne il rispetto? Colgo l’occasione per ringraziare ANGRI ’80 per i suoi 27 anni di impegno a favore della nostra cittadina; vi auguro e mi auguro che possa vivere altri cento anni ancora. Auguri anche per il 2011. Lettera firmata La lamentela del nostro lettore, arrivata prima che l’area fosse ripulita, era senz’altro giustificata in quanto il parcheggio in questione, incustodito e del tutto libero (e da tempo senza alcuna manutenzione), a causa della cosiddetta lampa e dei

Lo stato “fangoso” del luogo dopo lo svolgimento della “Lampa”

I residui del materiale legnoso, abbandonati sul posto, che rendono inagibile parte del parcheggio

residui legnosi abbandonati sul posto, negli ultimi giorni, oltre all’evidente degrado e ridimensionamento, era diventato anche “a rischio”, nel senso che, non esistendo più alcuna segnaletica né le aree delimitate per la sosta delle auto, si poteva rimanere imbottigliati ed impossibilitati ad uscire dal parcheggio una volta che vi si fa ritorno e si era costretti ad aspettare che tornassero i proprietari delle altre auto affinché si creasse un varco per uscire. Vista l’annosa carenza cittadina di aree di sosta ed in previsione dell’annunciata sistemazione definitiva del parcheggio, ci auguriamo che l’Amministrazione comunale elimini definitivamente l’utilizzo dell’area in questione come luogo per svolgere “‘A lampa” di S. Aniello

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Attualità

Pubblichiamo la seconda parte dell’intervento del professore universitario Luigi Montella, che ha invitato l’Amministrazione comunale a misurarsi sui problemi strutturali della nostra città. Non si può pensare di lasciare un segno della propria azione amministrativa gestendo l’ordinario: obbligo di ogni Amministrazione degna di tal nome. Alcuni aspetti dell’ordinario, ad esempio, del tutto inevasi, sono i seguenti: 1) impedire che i cittadini restino vittime di allagamenti, quando le piogge arrivano dopo un breve periodo di siccità (come puntualmente avviene in via Ardinghi, piazza don E. Smaldone, via Risi, ecc.), causati dalla sporcizia che impera sulle nostre strade, con tombini completamente occlusi e sui quali spesso cresce perfino l’erba: non si potrebbe ripristinare l’uso di qualche decennio fa, quando le vie del paese venivano pulite nelle ore notturne, una prima volta, e nelle prime ore pomeridiane, una seconda volta? 2) Adottare dei provvedimenti affinché la nostra città stia al passo con i tempi e con la crescita civile e sociale. Far sì che l’organizzazione della raccolta differenziata sia effettiva e non alterata dagli stessi operatori ecologici che mischiano ogni elemento, vanificando lo sforzo dei cittadini attenti e responsabili e contravvenendo alle leggi italiane ed europee in materia di rifiuti: c’è la possibilità di accedere a fondi per costruire un nostro impianto di compostaggio? 3) Eliminare l’impatto nauseante che si riceve quando si passeggia per il paese, imbrattato, sporcato, con rifiuti accumulati negli angoli delle strade, anche del centro cittadino. Basta attraversare P.zza Don Enrico Smaldone il sabato e la domenica, per vederla trasformata in un vero e proprio sversatoio di rifiuti di ogni tipo, così

Gennaio 2011

Considerazioni per pensare ad un’Angri nuova, capace di proiettarsi nella già presente “normalità moderna”, trasformando la nostra città in un luogo dove sia possibile vivere (non solo sopravvivere) e avviare progettualità economiche.

ANGRI TRA “NORMALITÀ” E “MODERNITÀ”(2) come accade tra i palazzi di via Zurlo, l’angolo tra via Zurlo e via Giudici, piazza Annunziata, via Risi, Corso Vittorio Emanuele, P.zza S. Giovanni, etc. 4) Attuare un piano per evitare gli insostenibili blocchi stradali nelle ore di punta, con l’aria che diventa irrespirabile per coloro che abitano o transitano nelle vie a più alto rischio d’inquinamento (resto perplesso quando alcuni rappresentanti politici, insieme all’Ascom, progettano il rilancio delle attività commerciali angresi attraverso il ripristino del passaggio delle auto nelle zone a traffico limitato). 5) Dotare il nostro territorio di strade percorribili senza danni per le auto, così come esistono in tanti paesi della comunità europea di cui facciamo parte (converrebbe ripristinare il basolato in pietra lavica nelle strade del centro cittadino, eliminando il manto d’asfalto che d’estate contribuisce ad aumentare il senso oppressivo del caldo?). 6) Realizzare opere pubbliche che non necessitino di riparazioni continue e permanenti… 7) Dotare Angri di piazze degne di tal nome; elaborare progetti utili per la comunità, come l’esperienza di Salerno insegna; liberare le strade dalle auto in parcheggio perenne, con la costruzione di parcheggi sotterranei. 8) Non permettere che le intelli-

genze e le professionalità esistenti sul territorio restino ai margini dei processi decisionali, così com’è stato testimoniato su questo giornale, a proposito del progetto di piazza Annunziata. 9) Tentare di ricucire il lacerante strappo formatosi nell’ascolto e nella fruizione della musica classica (a Pagani è partita la seconda stagione concertistica, con il tutto esaurito alla prima: 430 posti a sedere tutti venduti) e del teatro di qualità. Non si possono fornire all’utenza angrese, così com’è stata pessima abitudine di questi ultimi

anni, spettacoli di compagnie dilettanti, confondendo la rappresentazione goliardica e associativa - che dovrebbe talvolta svolgersi in circoli o luoghi amatoriali, senza alcun onere per la comunità, né con l’invasione di spazi pubblici -, con gruppi di attori che hanno dedicato la loro vita allo studio della storia del teatro, allo studio della mimica, del movimento sul palcoscenico, e di quanto attiene allo sviluppo di un artista professionista di teatro. Così come andrebbero valorizzati gli studi musicali affrontati in modo serio e rigoroso; in tal caso,

La Provincia ha accolto la richiesta di un nuovo indirizzo: Informatica e Telecomunicazioni

Il Pacinotti di Scafati migliora ancora la propria offerta formativa La giunta provinciale, su iniziativa degli organi d’Istituto dell’I.T.I. Pacinotti di Scafati, ha accolto con delibera del 30 dicembre scorso la richiesta di un nuovo indirizzo, informatica-telecomunicazioni, che va ad aggiungersi ai due già esistenti (meccanica-meccatronica, elettronica ed elettrotecnica), disponendo la favorevole prosecuzione del procedimento, che passerà ora al giudizio del competente assessorato della Regione Campania. Un risultato importante per lo storico Istituto scafatese, che nel 2012 festeggerà i cinquant’anni di vita e che da vari anni si contraddistingue come scuola della innovazione permanente.

Il Pacinotti, pertanto, si pone nella scia del rilancio dell’istruzione tecnica voluta dalla Riforma Gelmini intesa a soddisfare le tante richieste dal mondo del lavoro. Anche l’ing. Antonio Tobia, responsabile dell’ufficio tecnico dell’I.T.I. Pacinotti, sottolinea l’importanza del raccordo tra formazione, impresa e mondo del lavoro. “Già nei decenni scorsi il Pacinotti ha preparato gli alunni all’inserimento nel mondo delle telecomunicazioni, tanto che molti di loro hanno travato lavoro presso ditte specializzate nel settore. Ora con l’aggiunta di informatica, il nostro Istituto vuole mantenere tutto il suo prestigio, cercando di esaltare la sua vocazione all’innovazione”. Giovanni Savarese

incentivando anche performance di nostri validi maestri angresi e di giovani e bravi musicisti, lontane dalle populistiche e salottiere esibizioni (per lo più canore) che hanno, nel tempo, caratterizzato i cosiddetti eventi artistici angresi. In altro modo, le nostre ‘manifestazioni culturali’ si trasformeranno in azioni fortemente diseducative, generatrici di confusione e di aumento della faciloneria, mancando nel compito di lasciare intravedere quel rigore metodologico che dovrebbe stimolare e proiettare le nostre giovani e future generazioni verso l’acquisizione di solide e accertate competenze (pur nell’apprezzamento di alcune recenti iniziative promosse dell’Assessore allo spettacolo). I costumi della vita occidentale sono in forte declino e se n’avverte maggiormente la decadenza in aree, come la nostra, che non hanno mai realizzato sul piano economico e civile un reale stato di emancipazione, vivendo per lo più di speculari riflessi ricavati dalle zone più evolute. Il policentrismo che caratterizza i nostri territori non contribuisce, poi, ad avere punti di riferimento certi, quindi, dovremo restare tutti uniti e impegnati nella creazione di un sistema associativo ed economico in grado di programmare e di regolare le deleghe che arriveranno dall’alto sulle molteplici questioni e materie, in modo che i cosiddetti network di responsabilità possano essere sempre oggetto di discussione comune. Bisognerà, pertanto, concordare una politica d’intesa con gli altri sindaci dell’Agro e della provincia, procedere su progetti condivisi e fuzionali, diventare protagonisti d’iniziative, d’idee e di un’operatività allargata. Molti degli accordi nazionali e internazionali passeranno, infatti, attraverso i governi delle comunità locali e regionali (vd. termovalorizzatori; centrali nucleari, etc.). La modernità richiede velocità decisionale e grande efficienza, derivanti solo da idee chiare e condivise. I tempi della modernità si racchiudono in settimane, al massimo in qualche mese, non sono più immaginabili processi di rinnovamento lunghi e lenti. La sfida si vincerà, quindi, solo se si sarà in grado di rigenerare quello

spirito partecipativo capace d’interrompere il decadimento inizialmente accennato, se si governerà nella capacità di uscire fuori dal Palazzo e rendere partecipi i cittadini tutti, specialmente coloro i quali che, nei diversi settori, potranno contribuire con idee e proposte allo sviluppo di una città nuova, moderna, proiettata nel futuro, oltre ogni logica d’interesse, nella più assoluta trasparenza. Il mondo, ormai, per molti versi, non vive più all’interno delle dinamiche racchiuse nei termini: “sinistra” o “destra”, né in astratte formule d’incontaminato purismo, ma in un approccio alla realtà che si pone oltre gli steccati consueti e tradizionali del ragionamento politico. Non basterà più, quindi, affidarsi ai contatti con i soli partiti tradizionali o con le diverse associazioni dislocate nel paese. Le operazioni d’intervento sul territorio condizioneranno il nostro domani che molto dipenderà da come gli amministratori di oggi intenderanno usare da subito le innovazioni tecnologiche, da come costruiranno le relazioni con le istituzioni superiori, da quanto sapranno fare per mettere a disposizione della collettività le potenzialità delle risorse umane, soprattutto quelle creative… Su questi punti, a mio avviso, andrebbe sviluppata un’immediata azione politica, nel tentativo di avvicinarsi all’agognata normalità prevista. In altro modo, ci sarà precluso ogni progresso futuro e il nostro territorio non solo non riuscirà ad offrire una vita dignitosa e civile alla collettività, ma vedrà la nostra Angri arretrare irrimediabilmente rispetto alle esigenze che i nuovi tempi imporranno. L’allontanamento dalla nostra terra delle energie e delle idee insite nelle forze innovatrici e giovani sarà la conseguenza prima di un tale mancato obiettivo, il degrado sociale inarrestabile l’altro grave effetto, entrambi ci renderanno fantasmi di ciò che potevamo e non siamo stati capaci di essere. Luigi Montella

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aro Sindaco, ti scrivo e, forse, sarà l’ultima volta che lo faccio se non darai spiegazioni esaustive rispetto ad una questione non secondaria e che riguarda, in particolare, la delibera di Giunta n. 268 del 23/12/2010, avente ad oggetto: “Procedura per il reclutamento a tempo pieno e determinato di n. 1 Comandante Responsabile della Polizia locale, D3. Annullamento ed atto di indirizzo”. Come faccio, infatti, a continuare a scriverti amichevolmente, a segnalarti piccole e grandi questioni, a darti consigli e suggerimenti, mentre tu mi sembri porre in essere procedure poco rispettose di norme e regole. Nell’occasione, se ho ben letto gli atti, ho difficoltà a trovare un qualche appiglio per giustificare la tua Amministrazione e, magari, fare come i giornalisti sportivi che, quando una buona difesa prende un gol stupido, sono soliti affermare che i giocatori, per una volta, sono “andati in bambola”; purtroppo, secondo me, la delibera è figlia di un imbambolamento non solo momentaneo, ma anche precedente e successivo. Qualcuno, per giustificarti, sostiene che hanno sbagliato i funzionari, i quali, hanno poi, furbescamente, tentato di lasciare il cerino in mano ai politici (infatti, la proposta di delibera è figlia di N.N. e non è accompagnata da alcun parere): ma, va detto che dirigente e funzionari apicali li hai scelti tu! Qualcun altro per giustificare dirigente e funzionari sostiene che essi hanno dovuto, con difficoltà, reindirizzare la procedura rispetto ad una realtà diversa da quella prefigurata all’inizio. A tua difesa e con qualche corporativa difficoltà (essendo un ex dirigente pubblico), debbo dire, però, che gli errori sono numerosi e, alcuni, meramente tecnici. Caro Sindaco, lo so che stai fremendo e che stai dando segnali di impazienza, perché vuoi conoscere quali sono le contestazioni che rivolgo a

Lettera aperta di Luigi D’Antuono Caro Sindaco, ti scrivo… /6 A proposito dell’annullamento del bando per il reclutamento di un Comandante Responsabile della Polizia Locale

Giuseppe Rivello te ed all’Amministrazione e poter valutare se sono così gravi da meritare la mia “sparata”. Vediamo prima i fatti: 1) Il 26 novembre scorso è stato pubblicato dal Comune di Angri un “Bando per il reclutamento a tempo indeterminato e a tempo pieno di n. 1 Comandante Responsabile della Polizia locale, categoria D3”, mediante la procedura di mobilità volontaria, finalizzata ad evitare l’aggravio di un concorso attraverso l’assunzione di dipendenti che svolgono le stesse mansioni presso altri Enti pubblici. Nel bando è previsto, tra l’altro, all’art. 3 che la graduatoria di merito definitiva debba essere pubblicata il giorno successivo al colloquio, mentre all’art. 4 il Comune “si riserva la facoltà di non dar corso alla procedura di mobilità, qualora nessuno dei richiedenti dovesse corrispondere alle esigenze organizzative di questo Ente”. In che cosa consistano queste “esigenze organizzative” lo spiega il successivo art. 5, il quale le circoscrive ad un’unica e remota ipotesi: l’Ente di provenienza dilazioni la decorrenza del trasferimento ad una data “incompatibile con le predette esigenze organizzative” del Comune di Angri; 2) I colloqui avvengono normalmente ed al termine di essi la Commissione stila la graduatoria di merito per n. 3 candidati ( RIVELLO Giuseppe, ACCARDO Mario, RUGGIERO PERRINO Vincenzo), di cui il primo utilmente collocato. La Commissione, però, invece di doverosamente (ai sensi dell’art. 3 del Bando) pubblicare il giorno dopo la graduatoria, assume la contraddittoria iniziativa di “sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione

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Attualità

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Comunale la circostanza che per i tre candidati non sono stati raccolti elementi di giudizio certi dai quali rilevare esperienze professionali volte alla riorganizzazione di strutture organizzative e di interventi mirati in materia di controllo e sicurezza del territorio”; 3) Il 23 dicembre scorso, con la delibera n. 268, la Giunta decide di annullare la procedura di mobilità e di avviare una nuova procedura di reclutamento, a tempo determinato, di un responsabile della Polizia locale, “da concludersi (con l’assunzione) entro il 31.12.2010, stante l’impossibilità per questo ente di assumere nel corso del 2011”; 4) Nella stessa giornata (che efficienza!) viene pubblicato il nuovo avviso, con scadenza il 28/12 e colloquio il 29/12. Che cosa sia successo in quei giorni non è dato sapere, ma l’esito negativo di questo ulteriore velocissimo avviso si evince dal fatto che: 5) Il 4 gennaio scorso, con il decreto n. 8, tu hai provveduto a rinominare responsabile della polizia locale il dimissionario Rosario CASCONE, a questo punto molto più autorevole e ben saldo alla sua scrivania di Comandante. Caro Sindaco, per chi come te, o come tanti lettori di ANGRI ’80, ha un minimo di

Qui trovi dolcezza e... cortesia

Vincenzo Ruggiero Perrino esperienza e di conoscenze normative potrei anche fermarmi qui; come si dice: i fatti parlano da soli. Ma, ad adiuvandum, mi sembra opportuno evidenziare, nei limiti delle mie modeste possibilità, qualche considerazione utile a dare ulteriori elementi di giudizio: A) Il Bando iniziale è probabilmente sbagliato (la questione è controversa), ma, secondo me, non si può più prevedere la nomina di un Comandante a tempo indeterminato; tale incarico riveste carattere fiduciario, come del resto, tutti gli altri relativi ai funzionari apicali, e, quindi, non può essere dato “usque ad pensionem”; B) La Commissione ha sbagliato tutto o quasi tutto: prima ha approvato una graduatoria di merito dichiarando Giuseppe RIVELLO vincitore, poi, invece di pubblicarla, come suo dovere, il giorno dopo, ha spontaneamente (?) cambiato idea ed ha passato la palla all’Amministrazione sostenendo che nessuno dei tre Comandanti avesse maturato esperienze professionali volte sia alla riorganizzazione di strutture amministrative (goffo tentativo di manipolazione delle “esigenze organizzative” previste dal Bando per interrompere la procedura) sia di interventi in materia di controllo e sicurezza del territorio (questa bella frase se l’è inventata la Com-

missione, di cui, come tu certo sai, non faceva parte alcun ufficiale dei VV.UU., ma la Segretaria Generale e due funzionari amministrativi); C) A prescindere dalla questione tecnica, sul piano umano non so che reazione abbiano avuto i tre Comandanti, di cui due Angresi; io, al posto loro, non avrei fatto certo salti di gioia nel leggere il giudizio negativo espresso dalla Comissione, mi sarei sentito leso nella mia dignità e nella mia professionalità e mi sarei imbufalito al pensiero che i miei concittadini, gli amministratori del Comune dove svolgevo le funzioni di Comandante o i Vigili che lavoravano con me avessero potuto leggere affermazioni così ingiustificatamente e drasticamente negative sulle mie capacità professionali; D) La delibera di Giunta n. 268 del 23 dicembre scorso ingarbuglia ulteriormente e pesantemente la vicenda, a parte il fatto che inaspettatamente (???) e dilettantisticamente ritiene che si possa annullare una procedura e non l’atto che ha dato avvio alla stessa. La delibera è sbagliata già nell’oggetto, in quanto mette insieme l’annullamento di una procedura (incarico di Comandante a tempo indeterminato) e l’indirizzo ad avviarne un’altra (il reclutamento di un Comandante a tempo determinato); secondo me, andavano, eventualmente, approvate due diverse delibere: la prima di revoca (ai sensi dell’art. 21 - quinquies della legge 241/90) della delibera n. 201/2010, con allegato il parere del responsabile dell’Ufficio Personale; la seconda di indirizzo per avviare la nuova procedura, con allegato il parere sia del responsabile dell’Ufficio Personale sia di quello del servi-

zio economico-finanziario; entrambe le delibere dovevano essere precedute da una determina dello stesso ufficio che aveva emanato il citato Bando (v. lettera A), con la quale, ai sensi dell’art. 21- nonies della citata legge n. 241 e col presupposto che l’atto fosse illegittimo, si annullava il Bando per ragioni di interesse pubblico. Riassumendo: il provvedimento giuntale è viziato per violazione di legge, in quanto privo dei necessari pareri, è affetto da incompetenza per materia dell’organo che l’ha assunto (non doveva essere la Giunta, ma l’Ufficio che aveva emesso il Bando) nonché carente di motivazioni (che non possono certo essere date dalle pseudo “ esigenze organizzative”). Caro Pasquale, pardon, Caro Sindaco, penso che adesso hai compreso i motivi della mia “sparata” iniziale, visto il “papocchio” in cui ti sei cacciato o ti hanno cacciato; in verità, debbo dirti che mi sono messo ad approfondire la questione solo dopo essermi arrabbiato con un funzionario che ha difeso in toto i provvedimenti adottati ed ha scaricato tutti gli eventuali errori sulla politica, alias, su di te. In fondo, spero vivamente di aver commesso io qualche errore di ricostruzione; anche perché mi sembra impossibile che una Giunta composta da vecchi politici, da persone esperte, da valenti uomini di legge o tutori della legge e assistita da dirigente, funzionari, consulenti scelti direttamente da te, abbia potuto fare, in una sola volta, così tanti errori. Resto, pertanto, in attesa di un riscontro chiarificatore. Ciao… alla prossima (forse). Luigi D’Antuono

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Attualità

Dieci eventi che hanno segnato l’anno da poco terminato

2010: un anno da dimenticare Un decennio del 3º millennio si è chiuso e ne inizia un altro. Ci auguriamo che il 2011 possa essere ricco di buone novità per il mondo e per gli Angresi.

Un altro anno è terminato, e ci apprestiamo ad assaporare le novità di questo 2011. Un anno che gli oroscopi definiscono fortunato sotto vari aspetti (cosa che viene ripetuta da secoli ad ogni vigilia di capodanno). Il 2010 non è stato di certo un anno da ricordare: se escludiamo gossip e le varie nefandezze politiche, quest’ anno ci sono stati terribili calamità, come alluvioni, terremoti ed eruzioni in ogni angolo del mondo (il terremoto di Haiti e le alluvioni in Cina, Brasile, Messico). Eventi di interesse socio-politico (come la liberazione di Aung San Suu Kyi) e l’elezione a presidente di Dilma Rousseff del Brasile (prima donna brasiliana ad ottenere tale carica). Tra lieti e cattivi eventi, vediamo insieme la classifica dei momenti che hanno segnato il 2010, partendo dalla decima posizione: 10° posto: Inaugurazione del Burj Khalifa a Dubai (4 gennaio) 830 metri di acciaio, cemento e vetro per l’edificio più alto del mondo. Un costo di produzione pari a 20 miliardi di dollari (crepi l’avarizia!). Il più lussuoso edificio del mondo, invidiato anche dai Caesar Palace e il Bellagio di Las Vegas, e forse con i prezzi “più modici”: per chi è interessato, acquistare un appartamento di 80 metri quadri del Khalifa costa 450.000 €. 9° posto: Eruzione del vulcano Eyjafjoll in Islanda (20 marzo) Negli ultimi anni è stata forse la più grande eruzione vulcanica, dopo la devastante esplosione del vulcano Krakatoa del 1883. Situato nella regione del Surland, in Islanda, l’eruzione di questo vulcano ha orginato una gigantesca nube che nel giro di un mese si è estesa tra l’Europa e l’America, bloccando il traffico aereo. 8° posto: Campionato mondiale di calcio in Sud Africa (11 giugno-11 luglio) è stata la prima edizione

della Coppa del mondo giocata nel continente nero. La prima in cui la nazionale campione e la nazionale vice campione in carica vengono eliminate al primo turno. La prima in cui vince una nazionale europea in un altro continente. Insomma… primato assoluto a questo mondiale! 7° posto: 33 minatori salvati in Cile (13 ottobre) Tutto è bene ciò che finisce bene! E’ il caso di dirlo per 33 minatori impiegati in una miniera di Copiapò, in Cile, rimasti bloccati a 700 metri di profondità, a causa del crollo di una galleria, per quasi 2 mesi. Il 13 ottobre sono stati tratti in salvo. 6° posto: Incendi durante l’estate russa (30 luglio) Una serie di incendi ha colpito la Russia provocando oltre 50 vittime. Tra le zone a rischio vi sono stati alcuni territori a confine con l’Ucraina (fra cui la città di Chernobyl). 5° posto: La condanna di Sakineh in Iran (28 settembre) Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata condannata alla pena di morte dopo essere stata accusata dell’omicidio di suo marito. La condanna della donna ha fatto il giro del mondo, dando inizio a manifestazioni di protesta. Le principali organizzazioni per i diritti umani, come Amnesty International e Human Rights Watch hanno chiesto di fermare l’esecuzione. Hillary Clinton, segretario degli USA, ha esortato l’Iran a rispettare le libertà dei propri cittadini e a ritirare la condanna. Personaggi dello spettacolo (fra cui Carla Bruni) hanno firmato una petizione per il rilascio della condanna dal governo iraniano. 4° posto: Lo scandalo Cablegate e l’arresto di Julian Assange (28 novembre) E’ forse lo scandalo informatico mai accaduto nell’ultimo decennio. Sul famoso sito WikiLeaks, creato dal giornalista australiano Julian Assange, furono pubblicati (senza alcuna autorizzazione) 250.000 documenti riservati appartenenti al dipartimento degli Stati Uniti. Fra i tanti files, alcuni contenevano informazioni riguardanti Al Qaeda e l’Arabia Saudita (principale finanziatore dell’organizzazione terroristica). Sul sito furono pubblicate altre notizie riguardanti i rapporti tra il premier Silvio Berlusconi e Vladimir Putin; il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel. Julian Assange, presentatosi spontaneamente agli uffici di Scotland Yard, è stato arrestato il 7 dicembre

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in seguito al mandato di cattura internazionale successivamente allo scoppio dello scandalo di WikiLeaks (denominato cablegate). Adesso saliamo sul podio… 3° posto: Disastro petrolifero nel Golfo del Messico (20 aprile) E’ stato definito il più grande disastro ambientale della storia americana. L’incendio della piattaforma Deepwater Horizon ha causato il riversamento nelle acque di oltre 860 milioni di litri di petrolio (secondo la British Petroleum) provocando la morte di migliaia di specie ittiche. Nonostante il 4 agosto la minaccia sia stata debellata, il danno è rimasto. Possiamo considerare questo evento come il disastro ambientale più drammatico di quest anno. 2° posto: La liberazione di Aung San Suu Kyi in Myanmar (13 novembre) Dopo 15 anni di detenzione, il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi è stata liberata dal governo birmano. 1° posto: Il terremoto di Haiti (12 gennaio) Mi dispiace dover porre un evento del genere sul primo gradino, ma non è forse il più drammatico di quest anno? Stiamo parlando di un terremoto di 7° grado sulla scala Richter che ha provocato quasi 230 mila vittime ed oltre 3 milioni di sfollati, in un paese già segnato dalla povertà. Questo è stato il 2010. Un decennio del nuovo millennio si chiude e ne inizia uno nuovo. E che quest anno possa essere ricco di buone novità per tutti. BUON 2011!!! Fabrizio Sicignano

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Gennaio 2011 Politicamente Scrivendo di Gaetano Mercurio

Promossi e bocciati ad Angri nel 2010

Pasquale Mauri Sindaco voto 4: sono trascorsi quasi nove mesi dal suo insediamento, fino ad ora, gli Angresi hanno assistito solo a feste di piazza “alcune fatte male”, proclami demagogici e inaugurazioni di strutture pubbliche costruite e volute dalle precedenti amministrazioni. Nel contempo, il primo cittadino si prodiga ad effettuare nomine ed organizzare concorsi per titoli e colloqui. Nove mesi di approssimazione amministrativa e pressopochismo politico, creando caos e maldicenza, alcuni esempi su tutti: avvicendamenti di dipendenti comunali tra i vari settori solo per fare dei dispetti politici; nomine di dirigenti esterni all’ente, pagati lautamente con i soldi degli Angresi, assunti per meriti elettorali; recordman di assunzioni al Comune: tanta quantità e poca qualità, tantissimi diplomati alla prima esperienza e pochi laureati; fautore dell’abbattimento di ben 120 pini nel rione Alfano; il primo Sindaco multato dai suoi stessi vigili. Ma il vero capolavoro amministrativo il Sindaco l’ha compiuto con il concorso del comandante della polizia locale. Indetto con determinazione dirigenziale e revocato con deliberazione di giunta. Ovviamente, il tutto avviene dopo lo svolgimento dell’intero concorso sia scritto che orale ed al momento della proclamazione del vincitore, viene “stranamente e inspiegabilmente” revocato. Nel frattempo, intorno alla sua Giunta, la maggioranza che lo sostiene incomincia a mostrare segnali di inquietudine ed un malessere latente. In città, invece, si respira un’aria di insofferenza nei confronti del primo cittadino e di insoddisfazione per l’operato dell’amministrazione. Ancora non si riesce ad interpretare il vero Pasquale Mauri, in campagna elettorale era apparso come un uomo affabile, disponibile, educato e propositivo “dottor Jekyll” ma subito dopo al suo insediamento si è trasformato di nuovo nel vecchio Mauri quel “Mr Hyde”: arrogante, urlatore e prepotente che gli Angresi avevano relegato per anni nei banchi dell’opposizione. Mi fermo qui, per non essere accusato dai fedelissimi del Sindaco di demagogia o rappresaglia politica ed anche per evitare un inutile e strumentale vittimismo da parte di qualche sito di informazione pronto a salvaguardare e giustificare le contestazioni rivolte al primo cittadino. Pasquale Mauri “consigliere provinciale”

voto 3: Annunci, proclami, buone intenzioni, alla fine, silenzio assoluto! Riesce a litigare con il Presidente Cirielli prima ancora che il suo partito di appartenenza l’UDC di Ciriaco De Mita, passi all’opposizione. Che fine ha fatto il Progetto del ponte di via Delle Fontana? Adesso qualcuno mi risponderà che Mauri sta all’opposizione e quindi il Ponte non si farà più!(continua). Gianfranco D’Antonio voto 6 di stima: con la nomina di vice sindaco è scomparso del tutto dal panorama politico. Ha avuto il merito con il suo sostegno elettorale ed umano di far indossare dopo tantissimi anni di opposizione l’agognata fascia tricolore a Pasquale Mauri.

Salvatore Giordano voto 3: nominato assessore al contenzioso dall’ex Sindaco Mazzola con indicazione dell’ex consigliere regionale Pasquale Marrazzo, dimessosi dopo qualche mese per la rottura politica tra Mazzola e Marrazzo. Viene rinominato assessore dopo qualche settimana, grazie alla mediazione politica di Massimiliano Mazzola, contro la volontà dell’ex consigliere regionale Marrazzo e senza il beneplacito del consigliere comunale di riferimento Francesco D’Antuono. E’ rimasto in carica fino alla sfiducia di Gianpaolo Mazzola. L’attuale primo cittadino, dopo aver corteggiato pubblicamente e privatamente Cosimo Ferraioli per un suo coinvolgimento nella giunta come super assessore all’urbanistica e lavori pubblici ed aver ottenuto solamente un no grazie non sono interessato alle poltrone, “magicamente” o secondo i bene informati, con la regia occulta di qualche imprenditore edile angrese nomina, tra lo stupore generale compreso quello dei consiglieri comunali di maggioranza, come assessore al contenzioso con la delega alla pianificazione territoriale l’avvocato Salvatore Giordano. Tra le sue esperienze politiche l’avvocato Giordano annovera anche l’indicazione per un brevissimo periodo di tempo, quale, papabile candidato Sindaco del Centrodestra. Giuseppe Mascolo voto 5: saggio e competente, ha fatto il suo tempo ed è arrivato il momento di deporre le armi. Ci vuole un sussulto di dignità con un atto politico da vero democristiano che è quello di rassegnare le dimissioni! (Continua sul prossimo numero).


Un problema complesso che investe tutto il modello urbanistico e sociale di Angri, nei prossimi cinquant’anni.

I care

di Lello Alfano

In primo luogo la questione riguarda il pacchetto MCM. Dico pacchetto, in quanto il problema è complesso ed investe tutto il modello urbanistico e sociale di Angri, nei prossimi cinquant’anni. E’ dall’ultimo decennio del secolo scorso che sull’area MCM si sono sviluppate dicerie fumose, ipotesi di progetti, proiezioni di speranze. Poi, quando occorre andare ai piani concreti, scende d’improvviso una cortina di silenzio. E’ innegabile, di conseguenza, che anche il più sprovveduto cittadino capisce che sotto l’intera questione vi sono interessi economici diffusi. E comprende anche che la partita è più grossa della semplice riconversione dell’area, in quanto da tale operazione derivano le ristrutturazioni del centro storico, la riqualificazione del sistema viario, il rilancio dei settori dell’edilizia e del commercio, una più vasta azione, infine, di marketing sociale. E allora, le ipotesi di un progetto di edilizia abitativa,

in larga parte, nella zona sembrano essere più un’esca, per confondere le acque, che una vera iniziativa di analisi e soluzione del problema. Ad Angri il mercato abitativo è praticamente saturo e l’ultima idea dell’attuale proprietà privata del suolo dovrebbe essere quella di impelagarsi in una attività edile, con il rischio di lasciare invenduto o sotto venduto, al massimo, le case. Senza dimenticare, aspetto non irrilevante, che una operazione di tal genere altererebbe tutto il mercato delle case ed il relativo valore, scatenando la rabbia dei proprietari, i quali sono maggioranza nel paese. E allora sorge il sospetto che vi sia un patto nascosto tra le lobbies di diversi settori, che voglia impadronirsi della città e del suo intero territorio. Può essere una ipotesi di fanta-politica, ma i cittadini hanno il dirittodovere di conoscere qual è il futuro loro , dei figli dei nipoti. Francesco Fasolino

Angri è la stella polare di ANGRI ‘80 (continuazione dalla 1ª pagina) Per quanto riguarda, poi, il merito delle contestazioni, vogliamo solo ricordare ed evidenziare che: 1) come per il vino, anche per i mensili non tutte le annate sono uguali né abbiamo la presunzione di pensare che il nostro lavoro produca sempre un prodotto soddisfacente, ma sappiamo che, anche nei numeri meno riusciti, abbiamo, comunque, offerto pagine e pagine di informazioni, di analisi, di ricerca nei settori più disparati della vita locale (urbanistica, economia, storia, fasce deboli, politica, associazionismo, istituzioni civili e religiose…), di valorizzazione delle risorse ambientali ed umane presenti sul territorio; 2) manco a farla apposta, già da alcuni numeri hanno cominciato a collaborare con ANGRI ’80 nuovi opinionisti o sono tornati a scrivere vecchie firme ed altre se ne aggiungeranno (i lettori più attenti possono notare qualche nuova presenza anche su questo numero), senza dimenticare che l’attuale gruppo dei giovani collaboratori che si sta delineando è a livello delle migliori annate. 3) come abbiamo già scritto altre volte, è vero ANGRI ’80 è un giornale senza linea, se con questo vogliamo dire che: non ha padroni o amici dei padroni da servire, non ha nemici, né amici dei nemici da combattere, né nemici dei nemici da applaudire; non è né di destra né di sinistra, anche se ha avuto più avversari e denigratori a sinistra che a destra; non sta pregiudizialmente né con chi è al governo del paese né con chi sta all’opposizione, ma cerca di svolgere un ruolo di stimolo positivo per gli uni e per gli altri. Ad ANGRI ’80 la linea la danno Angri ed i suoi abitanti, con i loro bisogni e le loro speranze in un futuro migliore, le parole di quelli che altrimenti resterebbero senza voce, i cittadini che ci chiedono di parlare di questo o di quell’altro problema, i volontari e le associazioni (tutte, nessuna esclusa) di cui puntualmente si pubblicizzano successi e, a volte, insoddisfazioni, l’attualità con gli episodi di cronaca, ma anche con i dibattiti tecnici e politici sulle scelte strategiche che possono determinare in un modo o in un altro il destino degli attuali abitanti e delle future generazioni. Per chi non l’avesse capito, il motivo per cui ANGRI ’80 è riuscito, nonostante tutte le difficoltà e le avversità, a raggiungere e superare i 27 anni di vita sta nel fatto che gli Angresi sono profondamente convinti che i suoi redattori e collaboratori, sia nelle migliori che nelle peggiori annate, sono sempre rimasti fedeli a questa linea.

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E se i nostri figli si sono convinti

Le mani sulla città e sulle… MCM

In genere, quando un’amministrazione comunale s’insedia a metà anno, con il bilancio di previsione (più correttamente piano annuale) già redatto da altri, si limita, nei mesi che conducono alla fine dell’anno e che coincidono con la “luna di miele”, a preparare le proprie politiche di attuazione del programma elettorale ed a gestire in larga parte l’ordinario. Solo dopo l’approvazione del piano economico per il nuovo anno, l’Amministrazione inizia davvero a procedere sulle proprie gambe. Ma, per farlo, deve ancora svolgere un altro passaggio, comunicare al paese, cioè, come ha distribuito le risorse e come intende utilizzarle. I cittadini hanno il diritto di conoscere se sulle grandi scelte le linee del governo locale siano in sintonia con le esigenze, le aspettative ed il mandato conferito dal corpo elettorale. Bene, è giunto il momento di chiarire il programma, i passaggi, le priorità ed i tempi di realizzazione, tutte cose che l’amministrazione comunale deve aver ben calendarizzato nella propria agenda. E ciò appare tanto più doveroso, quanto più voci vaghe e disarticolate prospettano progetti e percorsi ugualmente indefiniti, come quelle voci che sembrano alimentarli e diffonderli.

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Attualità

Gennaio 2011

che fregarsene è meglio? Abbiamo ancora negli occhi le immagini della “monnezza” che invade le strade di Napoli, e solo tre anni dopo la crisi che colpì anche noi: che vergogna. Quella spazzatura, accumulata a mucchi, grandi, ovunque, ci ricorda che potrebbe ricapitare, ancora… anche a noi. Separare i rifiuti in casa serve. Serve a non gettare la spazzatura nelle discariche, che sono sempre di meno e sempre più piene. Serve a preparare dei sottoprodotti utili per il riciclo. Riciclare serve anche a produrre con costi minori semilavorati riutilizzabili, ma soprattutto serve a risparmiare acqua ed energia; se ne consuma sempre di più. Troppa. Sono cose che tutti ormai sanno, più o meno. Eppure… la gente continua essenzialmente a sbarazzarsi della spazzatura. Se differenziare è un modo non troppo complicato per togliersi di casa la “monnezza”, va bene, altrimenti: busta chiusa alla bell’e meglio e via così! La gente si è anche convinta che la “monnezza” è un business per qualcuno: e se non si tratta di malavitosi, si tratta di affaristi o politicanti collusi. Insomma, per la gente lo smaltimento della spazzatura è l’affare di pochi, ai quali paghiamo, anche se indirettamente, una onerosa gabella che ha proprio il sapore di una tangente, ineludibile, alla quale ci si può sottrarre solo in un modo: non pagare, tanto prima poi una soluzione si troverà. Quello che capita con la spazzatura, vale per l’acqua, le tariffe e via dicendo. Ogni qualvolta il cittadino ha a che fare con servizi erogati dagli enti locali o con le sanzioni comminate dal comune (codice della strada, violazioni urbanistiche,…), il cittadino vive come vessazione l’azione della

pubblica amministrazione e trova moralmente giustificato resistere, eludere, evadere, sottrarsi in tutti i modi possibili al controllo e alla disciplina imposta, richiesta o prescritta. In altre parole, il fatto mio viene prima di tutto, quello degli altri viene dopo, ed il comune mi deve difendere dagli altri e mi deve permettere di fare ciò che desidero. Anche queste sono banalità; anche questo è tutto risaputo, trito e ritrito.. Però (sarà forse l’età) da qualche tempo noto che l’atteggiamento dei ragazzi (ed anche delle ragazze) nei confronti della cosa pubblica è peggiorato. La politica è sempre la solita cosa sporca alla quale però si può ricorrere per risolvere un proprio problema o trovare sistemazione. I beni pubblici non sono di nessuno e quindi non ci si pone affatto il problema di usarli con rispetto per consentirne anche ad altri la fruizione. I ragazzi vivono rinchiusi all’interno della propria stretta cerchia, incuranti di ciò che li circonda. Poca o nessuna considerazione delle esigenze altrui, scarsa anche quella per la propria incolumità, visto come guidano scooter ed auto, o come si comportano con alcool, fumo droga. Qualcuno dirà che anche queste son cose già trite e ritrite. È vero, ma oggi nei ragazzi, nei giovani, si è fatta strada una convinzione che si radica sempre più profondamente: fregarsene è la cosa migliore da fare. Non si tratta solo di dire e praticare che bisogna pensare prima a sé stessi: oggi si è affermata un’altra categoria etica e comportamentale. Se mi interesso delle cosa comune (o degli altri) posso avere una qualche fregatura - si può essere fottuti - allora è meglio fregarsene.

Abbiamo partorito una mostruosità! Se i nostri ragazzi pensano così, abbiamo fallito come educatori. Ed il fallimento è ugualmente cocente anche se non tutti i ragazzi si comportano come appena detto. Anche se quelli che fanno come sopra descritto sono una minoranza, perché si tratta di una cospicua minoranza che riesce ad incidere sul tessuto sociale; riesce a condizionare, e pesantemente, il vivere di ogni giorno. Il rimedio? Senz’altro c’è. Forse bisogna recuperare l’insegnamento della scuola di Barbiana: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia”.

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Dossier Annata 2010 GENNAIO

Siamo uomini o Caporale? 5. Presso la Casa del Cittadino, a cura dell’Officina delle Idee, il giornalista Antonello Caporale presenta il suo libro “Peccatori”. Mammone 10. Nella Casa del Cittadino viene presentato il libro “La Grande Mamma”, di Carmine Testa, sul calcio popolare ad Angri tra gli anni ’40 e ’70. Resistere, resistere, Re… nato 12. Presso il Supercinema di Castellammare di Stabia, in occasione del 65° anniversario della morte del capitano Raiola, viene presentato il libro edito dal Centro Iniziative Culturali “Storia del partigiano angrese Renato Raiola” di Luigi e Mariella Orlando. Roberta Smaldone e Francesco Ruocco, della compagnia Anziteatro, presentano il monologo “L’ultima veglia del Comandante Romeo”, di Vincenzo Ruggiero Perrino, e le lettere di Raiola a sua madre. Faber, sei gran…De André 15. Presso l’oratorio-teatro della Congrega di S. Caterina, a cura del Centro Iniziative Culturali, si tiene lo spettacolo “Nel nome del Faber …”, tributo di accordi randagi a Fabrizio De André, con il concerto di Vincenzo Caputo, Antonio Saturno, Rosario Manzo, Edipo’s e l’intervento della compagnia Anziteatro. ‘Mocc’ a me,’mmocc’ a te … 21. Nel salone di S. Caterina, a cura dell’associazione Il Ponte, si tiene l’11^ Cena della Fratellanza, con musiche e premi. S’adda fa’ accussì! 24. Gaetano Saporito, candidato sindaco per la civica Nuova Comunità Locale, promuove un incontro nella Casa del Cittadino e propone a tutti i candidati una sorta di “galateo politico” (impegno a non sfiduciare il Sindaco, costituzione di un organismo di concertazione per la coesione sociale, piano di lavoro per le scuole). Shoah, manco ê cane

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FATTI E PERSONE CHE HANNO CARATTERIZZATO IL 2010

27. Nella sala-teatro della “Galvani”, gli alunni del corso B si confrontano sulla Shoah ricordando la strage di sei milioni di ebrei, uccisi in nome dell’antisemitismo nei forni crematori e nelle camere a gas. auDi Datorium 29. Gerardo Di Dato è il pasticciere ufficiale della manifestazione che inaugura l’auditorium di Ravello, opera dell’arch. brasiliano Oscar Niemeyer. Ho vinto qualche cosa? 30. All’I.C. “Galvani” vengono premiati gli alunni vincitori del “1° Memorial Angelo Giello”, concorso di arte visiva e letteraria. Nomina … al Capone La lista civica “Un’altra Angri” propone il dott. Rosario Capone quale candidato a sindaco. PDL = Poltrona Della Libertà Braccio di ferro nel Pdl tra Antonio Squillante e Gianfranco D’Antonio per la scelta del candidato sindaco. Casa? Piano piano … L’arch. Giuseppe Iovine scrive ad ANGRI ’80 per illustrare il Piano Casa appena varato dalla Regione Campania. Sullo stesso argomento, per iniziativa del consigliere regionale Pasquale Marrazzo si tiene un incontro nell’ex Casa del combattente. Siamo vincoli o sparpagliati? Le associazioni Noi Angri, Alleanza per Angri, Democratici e Socialisti, Sinistra per Angri e Rinascita angrese, sottoscrivono un’intesa per le elezioni amministrative. Emi…grati al pallone Nove giovani calciatori lasciano Angri per approdare a società di livello professionistico (Empoli, Salernitana e Cavese).

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FEBBRAIO MCM: Ma Che Memoria 1. Nella Casa del Cittadino, a cura del Centro Iniziative Culturali, viene presentato il libro “Manifatture Cotoniere Meridionali – Le origini, Stabilimento di Angri (1833-1920) di Carmine Raiola e Carla Mosca. Beato lui 4. Presso la sala “Don Franco Alfano” hanno inizio le celebrazioni per il I Centenario della morte del Beato Alfonso Maria Fusco, fondatore della Congregazione delle Suore Battistine. L’identità dell’arte…rrone 11. Nell’ambito de “I percorsi dell’identità” organizzata dall’AGA, la Casa del Cittadino ospita la presentazione del catalogo “Segni e colori della mia terra” dell’artista Gianni Rossi. Illusi(ndac)oni 14. Oltre 2150 elettori si recano nella Casa del Cittadino per scegliere il candidato sindaco nelle primarie dello schieramento di Centrosinistra: vince l’ing. Cosimo Ferraioli (Pd) con 751 voti, seguono l’avv. Anna Atorino (Noi Angri) con 734 voti, Caterina Barba (Idv) con 397 voti e Alfonso Raiola (Sinistra per Angri) con 262 voti. Lutto 27. Muore don Bellino Di Lieto, parroco della chiesa dell’Annunziata dal 1970. PIP = Progetti Impantanati Perennemente ANGRI ’80 segnala il degrado dell’area PIP, senza strade e servizi a 30 anni dalla progettazione e a 10 dall’insediamento delle imprese. Nuovo conto al ristorante Presso il ristorante da Ciro (Rispo-

li), per iniziativa del Cral “La Doria” si tiene il convegno “Nuovo conto energia” sui vantaggi degli impianti fotovoltaici. Pentacalcio Per iniziativa di Giampaolo Adinolfi nasce “Barcellona Futsal Angriae”, una squadra di calcio a 5 che parteciperà ai campionati FICS, categoria Libero maschile. I magnifici 7 Sono 7 i candidati a sindaco: Cosimo Ferraioli (Centrosinistra), Pasquale Mauri (Udc), Rosario Capone (Un’altra Angri), Gianfranco D’Antonio (Centrodestra), Gaetano Saporito (Sinistra), Marcello Ferrara Udeur) e Antonio Squillante (Centrodestra). E 478 i candidati al Consiglio comunale. MARZO Tornerò (e infatti …) 10. In piazza Annunziata si apre la 7^ edizione del premio “Città di Angri … nell’Agro” con la partecipazione, tra gli altri, di Paolo Caiazzo, I Santo California (che ricevono il premio “Leggenda Angrese”) e Franco Califano. Criminalità padanizzata 20. All’I.C. “Galvani” si celebra la giornata della legalità con la manifestazione “In memoria delle vittime lombarde della mafia”, che vede protagonisti i ragazzi del 3° anno. Tribattito 23. Presso il liceo “La Mura”, nell’ambito del progetto “Incontro con l’autore”, si tiene il dibattito “Scrivere, studiare, Sognare” con la partecipazione di Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati, Enrico De Vivo. ‘O thè,’o cafè e ‘a mnest’ 27. Presso la caffetteria Arthè si

tiene il dibattito sul tema “Diritti Clandestini” promosso da Amnesty International dell’Agro Nocerino. Ballott’aggio ditto?! 29. Pasquale Mauri (Udc) e Antonio Squillante (Centrodestra) vanno al ballottaggio per la scelta del futuro sindaco di Angri. Gli altri candidati: Cosimo Ferraioli 3785 voti (17,88%), Gianfranco D’Antonio 2872 voti (13,57%), Marcello Ferrara 1154 voti (5,45%), Gaetano Saporito 733 voti (3,46%), Rosario Capone 676 voti (3,19%). . APRILE Pasqu…alé 11. Pasquale Mauri (Udc) viene eletto nuovo sindaco di Angri con 9515 voti (55,96%). Antonio Squillante (Centrodestra) è sconfitto con 7487 voti (44,03%). I consiglieri di maggioranza sono Pasquale Russo, Emilio Testa, Giacomo Sorrentino, Nordino Fiorelli, Vincenzo Grimaldi, Daniele Selvino, Giuseppe Galasso, Arturo Sorrentino, Alfonso Scoppa, Alberto Milo, Domenico D’Auria e Marco De Simone. I consiglieri di minoranza sono Cosimo Ferraioli, Antonio Squillante, Carmela Recussi, Gianfranco D’Antonio, Gaetano Longobardi, Gianluca Giordano, Marcello Ferrara, Antonio Mainardi e Bonaventura Manzo (quest’ultimo, però, subentrando a D’Antonio che ha fatto l’accordo con Mauri in fase di ballottaggio, entrerà a far parte della maggioranza amministrativa). Confisca(cco) alla camorra 14. Nel corso di una cerimonia svoltasi nella Casa del Cittadino alla presenza del sindaco Mauri e

del Prefetto Marchionne, il commissario Pezzuto assegna ad alcune associazioni degli immobili confiscati alla camorra. Va’ chiano Nel tratto Scafati-Salerno della A3 Napoli-Salerno viene attivato il nuovo sistema di controllo della velocità Safety Tutor. Teatro terapeutico L’aula magna della chiesa di Costantinopoli ospita un affollato convegno sul tema “Malattia di Parkinson: dalla corsia al teatro”. Per l’occasione, gli attori-pazienti del gruppo teatrale Parkin-zone presentano un emozionante spettacolo. ‘O vvuo’ nu poco? 19. La coalizione di Centrosinistra rifiuta l’offerta di Mauri di entrare in Giunta con due assessori. Ta n t o m ò t o o p o c o mòto? 21. Presso il teatro S. Francesco di Paola, a Scafati, si apre la due-giorni dello spettacolo di danza “Tokyo”, curato da Art&balletto per finanziare un progetto dell’associazione “Insieme per Enzo” a favore di bambini a rischio. Sanremo famosi 24. Gli alunni della 3^ A dell’Opromolla, guidati dalle insegnanti Barbara Guida e Annalisa Tarallo, si aggiudicano il 1° premio al “GEF musica scolastica” svoltosi all’Ariston di Sanremo. Al piccolo batterista Giovanni Squillante va il 2° posto di Sanremo Junior. ‘Anna fa’ carriera tutt’e ddoje 25. Anna Pia Tafuri e Anna Fontanella, allieve della scuola Art&Balletto, si aggiudicano il 3° posto al concorso “International Award Danza Europa 2010” di San Marino. Maledetta primavera A causa dei preavvisi di maltempo, sono appena 350 i partecipanti alla 28^ edizione della pedalata ecologica “Benvenuta Primavera” organizzata dal Ciclo Club Angri. Chi nu’ pava nu’ se lava Il commissario Pezzuto dispone la chiusura di spogliatoi e docce dello stadio “Novi” per il man-


cato pagamento dei canoni da parte dell’U.S. Angri. La società grigiorossa, per protesta, decide di schierare la squadra juniores per le ultime gare. Soddisfazione, invece, per il 4° posto raggiunto dagli Allievi di Rosario Novi. È Giunta la nuova amministrazione Il sindaco (che curerà Lavori pubblici e Personale) vara la nuova Giunta: Gianfranco D’Antonio (vicesindaco con delega all’Ambiente e al Territorio), Giuseppe Mascolo (Cultura, Spettacolo e Formazione), Savino Giordano (Urbanistica e Contenzioso), Giacomo Sorrentino (Bilancio, Patrimonio, Tributi, Commercio e Sport), Caterina Barba (Pubblica Istruzione), Annamaria Russo (Politiche giovanili, Politiche familiari e sociali, Pari opportunità). ‘O Bordel dint’a chiesa A cura dell’associazione Euterpe, nella chiesa dell’Annunziata si tiene il concerto del duo Bordel: Francesco Venga al violino e Duilio Meucci alla chitarra. MAGGIO Festa del Lavoro … Sonoro 1. In occasione del 1° Maggio, il Comune di Angri promuove un convegno nella Casa del Cittadino sul tema “Lavoro, dignità, sicurezza e prevenzione”. In serata, in collaborazione con “Cortile Sonoro”, organizza un concerto in piazza Doria con la partecipazione dei gruppi musicali Panic Clown e Hybrida. Giardini di Villa Do… po la caduta 7. Il sindaco dispone la chiusura della villa comunale dopo la caduta di un leccio che ha causato danni ad una panchina e ad un lampione. Teatro accompagnato Presso il teatro-oratorio di S. Caterina si rappresenta lo spettacolo “Siamo qui per te…atro” offerto dai ragazzi partecipanti al corso di recitazione diretto da Antonio D’Andretta a cura del Centro Iniziative Culturali e della compagnia Anziteatro.

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Dossier Annata 2010

Gennaio 2011

FATTI E PERSONE CHE... Siamo qui per te... atro

‘A città ‘e Pullecamorra

Fumata nera 9. La prima seduta del nuovo Consiglio comunale si chiude col nulla di fatto sull’elezione del presidente. La maggioranza aveva proposto Arturo Sorrentino, il consigliere più votato con 540 voti. Bosco, Fusco e … Vasco? 16. Per favorire l’aggregazione giovanile, in Via Alveo S. Alfonso viene inaugurato l’Oratorio “San Giovanni Bosco - Beato Alfonso Maria Fusco”, affidato alla parrocchia di S. Maria di Costantinopoli e al MASCI. ‘A città ‘e Pullecamorra 21. Nel teatro della Congrega di S. Caterina, la compagnia Anziteatro, diretta da Antonio D’Andretta, presenta l’anteprima de “‘A città ‘e Pullecamorra”, da “La camorra sono io” di Roberto Russo: un adattamento che ricostruisce la tragica vicenda del sindaco di Pagani Marcello Torre, ucciso dalla camorra nel 1980. Alla pièce assistono Lucia De Palma e Annamaria Torre, moglie e figlia del sindaco. Ce steva ‘na vòta … Sul tema “Il riscatto di Zurolo” ha inizio la II edizione della manifestazione “Tra fede e storia, Arte, miti, leggende della Terra d’Angri”, organizzata da I Cavalieri del Giglio e Panacea. Una Pannonata 23. Nella Casa del Cittadino si chiude la mostra fotografica “Angri tra fede, storia ed arte” curata dal prof. Pasquale Pannone per l’Itc “Fortunato” che ha aderito al progetto Fotofamilia. Mi pac(qu)ate tomani 27. La Giunta comunale sospende il pagamento delle bollette dell’acqua relative alle fatturazioni degli anni 2002/03 e parte del 2004. … del figlio e dello sparato santo 28. Nella Casa del Cittadino, a cura del Centro Iniziative Culturali, viene presentato il libro “I preti e i mafiosi”

di Isaia Sales. Teatro rassegnato 30. Con circa 2500 presenze complessive si chiude la 5^ edizione della rassegna “Avanteatro” diretta da Gianluigi Esposito che traccia un bilancio positivo della manifestazione. Non ho l’età e me ne fotto … 31. La Casa del Cittadino ospita un convegno promosso dalle associazioni Officina delle Idee e Noi Angri sul tema “L’educazione sentimentale e sessuale nei giovani d’oggi”. Ma che staff…acendo? Il sindaco Mauri vara, tra le polemiche, il suo staff: Adele Limodio, Mauro Santaniello, Salvatore Del Sorbo, Luigi De Mela, Antonino Morvillo, Antonio Fattoruso, Martino D’Aniello. Porgi l’altra guancia? Daniele Selvino, consigliere comunale e giornalista, viene aggredito con un pugno dal vicepresidente dell’U. S. Angri Aniello Cerchia che gli procura una frattura alla mandibola destra. GIUGNO Gioventù bruciata … dal sole 2. Centinaia di giovani e di scout animano piazza Doria e la Villa comunale (riaperta dopo i lavori di messa in sicurezza) per l’edizione 2010 della Giornata regionale della Gioventù cattolica. Davidù, t’ ‘e ppigli tutte tu? Il nostro concittadino Davide D’Antonio è l’acconciatore esclusivo nelle selezioni provinciali e regionali di Miss Italia svoltesi a Capua e a S. Maria La Carità. Chiste ce fanno ‘o servizio … Il sindaco Mauri nomina il nuovo CdA di Angri Eco Servizi: Ciro Risi, Luigi Mascolo e Hanika Rossi. Diritto …allo studio 3. All’I. C. “Galvani” viene presentato il libro “Diritti” scritto dagli alunni della III B.

I poeti fanno dei versi 4. L’Officina delle Idee organizza e ospita il 3° Recital di poesie con la partecipazione del gruppo Corecorde e della compagnia Anziteatro. Rigurgiti femministi Nella Casa del Cittadino si tiene il convegno “Rompiamo il silenzio, stop alla violenza sulle donne” organizzato dal Circolo Universitario Angrese e dai giovani dell’Azione Cattolica di S. Giovanni Battista. Dall’asilo alla sòla? 7. La Giunta comunale approva i lavori di adeguamento dell’ex asilo nido di Corso Italia che ospiterà uffici comunali (costo 55mila euro). Cca ce stanno 167 prubbleme 8. Presso la chiesa di S. Maria delle Grazie il sindaco Mauri incontra la comunità parrocchiale per discutere dei problemi del quartiere. Ciakkati di tutto il liceo, unitevi! 10. Nell’aula magna del liceo “La Mura”, la prof. Cristina Ferrigno presenta il progetto Cinema con la partecipazione del gruppo di liceali diretti dal giovane regista Daniele Santonicola e uniti nella produzione “Ciakkati e filmati”. Teatro camorrato 11. Il teatro della Congrega di S. Caterina ospita la prima ufficiale di “‘A città ‘e Pullecamorra”, rappresentata dalla compagnia Anziteatro. Mas cultura, mas spettacolo, Mascolo 12. Con il concerto di Peppe Barra in piazza Doria, ha inizio la 1^ edizione del Doria Festival ideato dall’assessore Giuseppe Mascolo. Chillo ‘o santo è niro, niro … 17. Con la Novena nella Collegiata di S. Giovanni Battista, ha inizio il programma religioso in onore del santo Patrono. … niro, niro comme a che … 24. Con il concerto di Antonio Siano in piazza Doria, ha inizio il programma civile in onore di S.

Giovanni Battista. S. Giovanni in progress 25. La Casa del Cittadino ospita per tre giorni la mostra “San Giovanni ieri e oggi” organizzata da InAgro e Sign marketing. Ca…faro del Borgo 28. Elisa Cafaro viene eletta presidente del Borgo Giudici. Vade retro S…everino Si ricostituisce la Confesercenti cittadina che chiama alla presidenza il gioielliere Aldo Severino. L’iniziativa provoca le critiche dell’AscomConfcommercio. A.S.A., A.S.B., A.S.C., A.S…D. L’A.S.D. Angri Pallacanestro conquista la serie D espugnando anche il Palablù di Pozzuoli. LUGLIO Circolare, circolare … 3. Viene istituita la zona a traffico limitato (Ztl) in via Incoronati e in via Amendola. … e pEnzo a te … 4. La squadra #31# si aggiudica la 4^ edizione del Memorial “Enzo Annarumma”, torneo di calcetto organizzato dall’Associazione Sportiva Del Monte. Sembrava che non ci fosse s… campo 9. Scade il termine per l’iscrizione dell’U.S. Angri al campionato di serie D. La partecipazione è annunciata dal presidente Varone “grazie anche all’impegno del sindaco Mauri”. Pedalata per caso 10. Le strade di Angri ospitano la 1^ Critical Mass, una pedalata non organizzata per favorire l’uso della bici e la realizzazione di piste ciclabili. Parcheggiare, parcheggiare … 12. Sollecitato dai commercianti, dopo l’istituzione della Ztl, il Comune dispone l’attivazione di parcheggi gratuiti temporanei in piazza Sorrento e in via Raiola.

Dal nostro inviato 31. Si conclude la 40 a edizione del Giffoni Film Festival, seguita dal giovane Fabrizio Sicignano, inviato del liceo “La Mura”. Consiglieri fuori, come i debiti I consiglieri di maggioranza approvano i debiti fuori bilancio. Quelli di minoranza abbandonano l’aula. Favori in corso Nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Mauri e i suoi assessori fanno il bilancio dei primi cento giorni dell’attività amministrativa, sottolineando l’impegno a favore della vivibilità con l’impulso all’urbanistica e all’economia (sono sei i progetti presentati alla regione per il recupero di aree dismesse al fine di realizzare case e locali commerciali). Sant’Alf…umetto Il fumettista angrese Luigi Giordano pubblica “Sulle orme di un Santo”, una storia a fumetti di Sant’Alfonso, a cura dell’ADL e dei padri redentoristi di Pagani. AGOSTO San Francisco v’ ‘o rrènne. 2. Il convento delle Suore Battistine ospita (dal 31 luglio) circa 80 partecipanti alla 30 a edizione della Marcia Francescana verso Assisi. Lutto 22. Muore l’onorevole Giuseppe Amarante, angrese, figura storica del PCI. Lo giuro! 29. Nella Collegiata di S. Giovanni Battista si svolge il giuramento dei capitani dei Borghi, con la partecipazione del sindaco e di Gennaro Duro, presidente del Palio Storico “Città di Angri”. ‘Sta munnezza qua devi metterla là 30. Scade il bando di gara per l’appalto relativo all’acquisto dei nuovi contenitori per la raccolta differenziata e di 4 veicoli (costo: 300mila euro). Tenkiù Rinnovato successo per la vacanza studio degli studenti dell’English City Camps accolti dalla parrocchia di S. Maria di Costantinopoli.

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12 SETTEMBRE Firma lapidaria 10. Il locale gruppo di Amnesty International organizza in piazza Doria una raccolta di firme in difesa dell’iraniana Sakineh Asthiani, condannata alla lapidazione. Anna VillOnu Inizia la missione di Anna Villani, ex collaboratrice di ANGRI ‘80, al seguito del contingente italiano dell’Onu in Libano. La musica è finita … 13. Con il concerto di Fiorenza Calogero si chiude la 1^ edizione del Doria Festival ideato dall’assessore Giuseppe Mascolo: oltre 20 serate, circa 300 ospiti, quasi 25.000 presenze. Stateve a’ casa 15. Per gli scolari del II Circolo è rinviato l’inizio dell’anno scolastico a causa dei ritardi nei lavori di manutenzione nel plesso di L. da Vinci. Così è se vi p…iano 16. Nella sala degli ex Combattenti, l’amministrazione Mauri presenta il Piano di riqualificazione urbana per Via Cervinia, Corso Italia e Piazza Annunziata, finanziato con fondi regionali ed europei (19 milioni). Critiche dall’opposizione non chiamata al confronto. Vedimmo ch’ammo fa’ 20. Il sindaco Mauri incontra l’assessore regionale all’ambiente per affrontare il problema delle continue esondazioni del Sarno. Non è mai troppo tardi 21. Scade il termine per le domande riservate agli anziani interessati alla vigilanza davanti alle scuole (dieci unità per 7,50 euro al giorno). Pini…’nfarina La Giunta Mauri delibera l’abbattimento di tutti i pini sul territorio comunale. Protesta del WWF e dei partiti di Sinistra. Liscia, gassata o … anticipatèlla? 23. Presso gli sportelli della Gori Spa si ritirano i bollettini per il pagamento delle fatture al netto dell’adeguamento ADAN (l’anticipo sul consumo di acqua). L’iniziativa è frutto della protesta di sindaci e cittadini. Per chi ha già pagato è prevista la compensazione sulle future bollette. Tiempe bell’ ‘e ‘na vòta 26. Nel fossato del Castello Doria si chiude la XX edizione del Palio Storico “Città di Angri” con la giostra cavalleresca “La spada di Zurlo”. La manifestazione ha fatto seguito all’elezione

Dossier Annata 2010

Gennaio 2011

FATTI E PERSONE CHE...

Terremoto 23 novembre 1980

Le religioni e la pace della regina del Palio (il 18), all’assalto al Castello (il 19) e alla disfida degli Arcieri (il 25). Din don Franco Alfano 27. Nell’auditorium della Chiesa di S. Maria delle Grazie, a lui intitolato, il vescovo don Franco Alfano presenta il documento della CEI “Per un Paese solidale, Chiesa italiana e Mezzogiorno”. ‘A salute se ne va 29. La Casa del Cittadino ospita un incontro pubblico promosso da Sinistra per Angri e da Noi Angri per lanciare l’allarme sul rischio trasferimento dei servizi sanitari a Scafati. Il sindaco Mauri si impegna ad evitare lo scippo utilizzando il Centro sociale di via Dei Goti ( Fondo Rosa Rosa). Tirchi e poveri ANGRI ’80 rivela che, secondo recenti statistiche, i poveri ad Angri rappresentano oltre la metà della popolazione, senza tener conto degli immigrati clandestini. Porta a porta ANGRI ’80 presenta il giovanissimo Gianluigi Esposito, figlio di genitori angresi, portiere del Carpi, sotto il placet del Parma Calcio. Bisogna saper vincere La sconfitta con l’Ischia (4-1) frena l’inizio positivo del campionato dell’Angri dopo l’esordio vittorioso al “Novi” (2-0 sul Pisticci). Fra’…(s)tornato La comunità della Chiesa di S. Francesco di via Risi saluta il ritorno di fra’ Damiano Lanzone che affiancherà padre Olimpio Petti dopo l’esperienza ad Angri con padre Terenzio Soldovieri. OTTOBRE Quanno ‘a pummarola è … passata 1. Presso la Stazione Sperimentale delle Conserve si tiene il convegno “I valori di un museo” promosso, tra gli altri, dalla Pro Loco Angri che chiede l’istituzione del Museo del Pomodoro a Palazzo Doria, bocciata dal sindaco Mauri. La migliòre fu 2. Il romanzo “Come il pane nero” di Maria Rossi vince il 1° premio al concorso “Premio letterario città di

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Leonforte” ad Enna. Auto…rizzati 5. Presso la sede comunale di piazza Crocifisso si tiene la cerimonia di consegna di due nuove auto (modello Citroen C3) alla Polizia municipale. Accomodatevi 8. Con la cerimonia di “consegna delle chiavi”, il Castello Doria viene riaperto al pubblico con un sobrio spettacolo di musica e teatro. In nome della legge 9. L’oratorio “don Bosco-don A. M. Fusco” di via Alveo S. Alfonso ospita la 2^ edizione della “Sagra della Legalità”, organizzata dagli scout di “Angri II” e dall’azione cattolica della Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, con la partecipazione di Lucia De Palma, vedova del sindaco di Pagani Marcello Torre. Bis, Ter…lizzi 13. Presso la Galleria Conforti di via Margutta (Roma) si inaugura la personale “Ombre di luce organica” del pittore angrese Ernesto Terlizzi. Terra e Pace Nel corso di un incontro tra amministratori (presente anche il consigliere Cosimo Ferraioli) e gli abitanti del rione Madonna della Pace, viene avanzata la proposta di espropriare terreni nelle adiacenze della Stazione Sperimentale per creare una piazza e parcheggi. Ce ne jammo 14. L’U.S. Angri è senza guida societaria: il presidente Nicola Varone ed il Consiglio direttivo hanno rassegnato le dimissioni. Per il sangue versato 24. Il sindaco Mauri è ad Anzio per festeggiare i 10 anni di attività dell’AVIS, presieduta dalla nostra concittadina Linda Galasso. Cartellino nero L’aggressione al nostro capitano Cacace (20 giorni di prognosi) durante l’invasione del campo della Battipagliese (dove l’Angri perde 4-1), ad opera di una quindicina di tifosi grigiorossi, comporta due giornate di squalifica del “Novi” e 1500 euro di multa. In nome dei Padri … 30. Il salone della Collegiata di S. Giovanni Battista ospita il seminario “Le religioni e la pace”, organizzato

dal Centro per il Dialogo Ecumenico Interreligioso-Interculturale. Le rotelle non ci mancano Ha inizio a Montalto di Castro (VT) l’avventura delle 10 atlete dell’Accademia del Pattinaggio Artistico (APA) convocate per i Campionati Nazionali di Livello 2010 UISP. Cca nun se jetta maje niente Presso la galleria di arte contemporanea Pagea si inaugura la personale dell’artista abatese Raffaele Amato, che utilizza materiali semplici riusati. Chi cagna ‘a via vecchia p’ ‘a nova … In merito al Piano di riqualificazione di corso Italia, via Cervinia e piazza Annunziata ANGRI ’80 sollecita i pareri dell’ing. Cosimo Ferraioli del PD (“non risponde ai bisogni dei cittadini”), dell’arch. Vincenzo Russo del PD (“era necessario un concorso di idee”), del presidente dell’AscomConfcommercio Alberto Calò (“urgono i parcheggi”), del presidente della Confesercenti Aldo Severino (“occorre un’informazione più completa”), del sindaco Pasquale Mauri (“migliorerà la qualità di vita degli Angresi”) e dei cittadini residenti in via Colombo (“bocciamo l’idea di una nuova strada in questo rione”). PDL = Partito Donne Lusingate Il PDL Donna angrese si presenta alla città con un incontro pubblico sulle Pari Opportunità promosso dalla coordinatrice Amalia Scoppa e con la partecipazione di Anna Terrazzano, vicepresidente della Provincia. Angri Ecco i Servizi Il Consiglio comunale approva il riconoscimento di oltre 400mila euro all’azienda Angri Eco Servizi per debiti risalenti all’emergenza rifiuti del 2008 (contrario Antonio Squillante, del Pdl, unico presente dell’opposizione). Ride bene chi Risi primo Il Borgo Risi si aggiudica la vittoria (la terza) nella XX edizione del Palio Storico “Città di Angri”. NOVEMBRE Mostra e mostruosità 4. Presso l’ “Officina delle idee” si apre una mostra sulla Grande Guerra. Tutti giù per terra Nel rione Alfano ha inizio l’opera di abbattimento dei 156 pini, ritenuti causa di disagi e pericolo. acCIAKkati di tutto il Globo unitevi! 19. A Palazzo Doria si chiude la VI edizione di Cort’O Globo Film Festival, diretta da Andrea Recussi. La giuria tecnica, presieduta da Claudio Gubitosi, premia “Usù” (di Mimmo Mancino) e “Se ci dobbiamo andare, andiamoci” (di Vito Palmieri). Terremot(iv)ati 23. Presso Palazzo Doria, in occasione del 30° anniversario del terremoto, si inaugura il ciclo di manifestazioni “Trent’anni dopo” a cura dell’Officina delle idee. Balla coi pupi 24. Il piccolo Mattia Tortora, allievo della scuola di danza “Real Teatro San Carlo” di Napoli, partecipa alla

trasmissione di Antonella Clerici “Ti lascio una canzone”, esibendosi con amici in un ballo sulle musiche dedicate al mondo Disney. Pari Opportunità: occhio per occhio … A Palazzo Doria si tiene il convegno “Una nuova cultura della legalità e del rispetto della dignità: riflessioni ed esperienze”, promosso dal Comune e dalla Commissione Pari Opportunità nell’ambito della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Dalla lettera di Paola agli studenti 26. La kermesse degli spettacoli natalizi si inaugura con un’esibizione di Paola Gassman al Castello Doria. L’attrice incontra anche gli studenti del liceo “La Mura”. Pini, che pena 28. In Via Michelangelo Buonarroti, rione Alfano, cadono due pini mentre infuria la polemica innescata dall’amministrazione comunale intenzionata ad abbatterli tutti. Mani tese Sono diverse le associazioni che ricevono contribuiti dal Comune (19mila euro) per le loro iniziative. Su tutte la Sign Onlus, alla quale vanno 10mila euro per il “Magic Cartoon’s Award” svoltosi nel fossato del Castello. Il buco c’è ma non si vede Nel corso di un incontro tra Giunta comunale e c.d.a. di Angri Eco Servizi, emerge il disavanzo di un milione di euro, non evidenziato formalmente da alcun bilancio. S’ode a destra uno Squill…ante L’ass. provinciale Antonio Squillante assume una nuova delega: quella alla Gestione delle azioni e Partecipazioni societarie. Tras(ap)parenza Il Comune di Angri istituisce un nuovo sito web per la pubblicazione delle delibere di Giunta e del Consiglio comunale. Hê fa’ ‘e mmane comm’ ‘e piere Il campione angrese di thai-boxe Gaetano Verziere conquista una nuova medaglia d’oro a Baku per la categoria “pesi leggeri”. Tre punti … e a capo Con l’ingresso in società dell’imprenditore Giovanni Orlando e del nuovo allenatore Giampiero Nocera, l’U. S. Angri inverte la rotta e (dopo 7 sconfitte) batte la capolista Arzanese (3-2). DICEMBRE PDL = Pomodoro Della Libertà 2. Presso il 2° e il 3° Circolo Didattico si svolge l’incontro di educazione alimentare “La pasta al pomodoro: aspetti pedagogici e nutrizionali”, promosso dal Movimento “Angri Donna PDL” coordinato da Amalia Scoppa. Mangiare meno, mangiare tutto Ha inizio la manifestazione “Star bene a tavola”, una tre giorni sulla bontà della dieta mediterranea organizzata dall’ass. “Noi Angri” (presieduta da Anna Atorino) e patrocinata dal Comune di Angri, con la partecipazione del Comune di Pollica e del gruppo musicale “L’Accolita dei

Naufragati”. No diabetici, no party! 3. Grande successo di pubblico per la 1^ edizione della manifestazione “Dolci e Golosi”, una tregiorni organizzata a Palazzo Doria dalla Confesercenti, in collaborazione col Comune e con la partecipazione di note pasticcerie, non solo di Angri. Pe’ cient’anne 4. Nell’oratorio di S. Caterina, la compagnia Anziteatro presenta “Se 27 anni vi sembran pochi …”, spettacolo a sostegno di ANGRI ’80 che festeggia i suoi primi 27 anni di vita, con la partecipazione di alcuni ospiti (con replica il 12). Siamo a cavallo 5. L’ass. “I Cavalieri di S. Giuda Taddeo” organizza “Il Giorno del cavallo” con una sfilata per le vie cittadine e la partecipazione del gruppo “I Pulcinella”. Si magna e si fatica per la panza e per la … 8. A cura dell’ass. “Il Centro” si tiene la prima di quattro serate promosse per animare il centro cittadino con stand, gastronomia e musica. L’ass. “Corso Italia” organizza nell’omonima strada la IV edizione del “Gusta Natale”, con prodotti tipici e gruppi musicali. Impegno civile, anzi… teatro 9. Presso il Circolo Unione di Pagani, la compagnia Anziteatro rappresenta “ ‘A città ‘e Pullecamorra” in occasione della 30^ edizione del Premio Nazionale per l’Impegno Civile Marcello Torre. Bianco e nero In Via Giudici si inaugura la sede del club juventino “Andrea Fortunato”, presieduto da Marco Mascolo. Ospite Candido Fortunato che presenta il dvd “Stella cometa”. Cara monnezza … 15. La Regione Campania assegna 300mila euro al Comune di Angri per l’attuazione del piano relativo alla raccolta differenziata. E pe’ sciampagna ce sta ll’acqua ‘e mare … 16. Presso l’oratorio della Collegiata di S. Giovanni Battista, il Centro Iniziative Culturali presenta il suo 41° libro: Le ricette del mare…sciallo. All’incontro partecipa l’autore, Angelo Iannone. ‘O zappatore nun s’ ‘a scorda ‘a panza Nel salone della Chiesa di Costantinopoli si tiene il convegno “Agricoltura e filiera agroalimentare” promosso dall’associazione “Il Gabbiano”, in collaborazione con l’IPAA di Angri. In genito signo vinces Il giornalista Agostino Ingenito, con il suo primo articolo per ANGRI ’80, inaugura la rubrica “Ago e filo”. Nicola Ingenito, appassionato di scrittura, dà alle stampe il suo primo racconto nel libro collettivo: Babbo Natale è strunz. Andata grigia! Ritorno rosso? Al termine del girone di andata l’U. S. Angri 1927 ha solo 11 punti, nonostante l’innesto di tre nuovi giocatori. Mister Pastore ritiene che la salvezza sia possibile e si appella ai tifosi. A cura di Antonio D’Andretta


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Attualità

Gennaio 2011 A fine dicembre sono partiti i lavori di sistemazione

Macchiaironia Rio Sguazzatoio sarà dragato La realtà immaginata, per eliminare le esondazioni la realtà descritta D’Auria: Finalmente possiamo mettere fine a questo problema! Nell’ultima decade del mese di dicembre a Rio Sguazzatoio sono finalmente partiti i lavori, che sono diretti principalmente a dare sollievo agli abitanti della zona che, ad ogni pioggia, temono possibili allagamenti. I lavori di cui si tratta restituiranno di nuovo la funzionalità idraulica al canale, in buona sostanza si tratta del preambolo di quello che sarà il definitivo dragaggio. Il Sindaco sta già predisponendo un ulteriore tavolo di concertazione per risolvere completamente l’annoso problema. “L’impegno dell’amministrazione comunale di Angri produce gli effetti sperati! L’Assessore Regionale Cosenza – dichiara il Sindaco di Angri Pasquale Mauri – ha mantenuto il primo impegno, che è quello di pulire completamente quel fiume di tutti quei detriti che lo hanno intasato per vari anni. Siamo poi in attesa del prossimo passo che è quello del dragaggio del fiume, quindi avremo l’opera completa rispetto alla quale tutti i cittadini della zona si sentiranno soddisfatti, e con essi sarà soddisfatto anche il Sindaco di Angri”. Gli abitanti della zona sono stati stretti in una morsa da questo problema per un periodo di tempo molto lungo, per interventi risolutivi è opportuno muoversi di concerto con gli altri Sindaci dei paesi che vivono simili problematiche. A tal proposito così continua Pasquale Mauri, “in considerazione del fatto che le periferie sono abbandonate a se stesse, io, il Sindaco di Scafati, ed il Sindaco di Sant’Antonio Abate abbiamo avviato un

tavolo di concertazione per marciare insieme sui temi comuni. Abbiamo già stilato un verbale con il Comune di Sant’Antonio Abate, stabilendo quali saranno le opere che porterà avanti il Comune di Angri e quali invece saranno portate avanti dal Comune di Sant’Antonio Abate.” Il Sindaco Mauri inoltre sottolinea che il suo impegno così come l’impegno dell’Assessore regionale Cosenza per risolvere il problema a Rio Sguazzatoio è soltanto un primo passo per collaborazioni future all’insegna del benessere della cittadinanza. “Le istituzioni devono dialogare, - precisa il Sindaco Pasquale Mauri - perché solo così è possibile cancellare quel solco che attualmente separa la politica dai cittadini. Anche con il Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli

D’Auria

ho instaurato un ottimo rapporto di collaborazione istituzionale, dopo aver recuperato anche i rapporti personali.” “Oggi Angri ha un Sindaco e un’amministrazione che lavorano, - conclude pasquale Mauri - i frutti si iniziano a vedere, e tantissimi altri frutti si vedranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.” Il Consigliere comunale Domenico D’Auria dopo essersi complimentato con il Sindaco, con la Giunta, e con tutta la maggioranza per l’impegno profuso, ha anche evidenziato che nel periodo di forti piogge l’amministrazione Mauri ha fatto il possibile per poter supportare gli abitanti della zona. “è noto a tutti che c’è stata una situazione di calamità naturale che ha coinvolto tutta la Provincia di Salerno, - ha detto il consigliere D’Auria - per questo motivo la Protezione Civile ha operato soprattutto nella Valle del Sele dove ci sono stati danni superiori a quelli della nostra zona. Noi ci siamo messi a disposizioni degli abitanti di Rio Sguazzatoio sotto vari punti di vista, sia per un supporto morale, che materiale, ovvero per la pulizia di strade, di abitazioni, per la disinfestazione. Inoltre abbiamo sollecitato affinchè i lavori cominciassero il prima possibile. Finalmente possiamo assistere all’inizio della fine di questo problema!” Maria Paola Iovino

Chiarissimo direttore, ho letto l’articolo che hai pubblicato. Il mio. Sto ancora ridendo. Pubblichi tutto, senza pudore. Complimenti. Dovrei frequentarti meno: mi induci in tentazione. Tanto che ho deciso di non interrompere la nostra corrispondenza epistolare. Vado. Ho ascoltato Biagio Izzo e letto l’intervento del professore Montella. Hanno ragione. Il primo ha descritto la realtà. Il secondo l’ha immaginata. Nella descrizione di Izzo ciascuno può riconoscere ciò che ha sempre visto. E magari non è stato in grado di fissare in un testo. L’immaginazione del professore è, invece, l’immaginazione del professore. Solo questo. Non è poco: è un cattedratico. Mi spiego. Ciascuno è pronto a riconoscere ad Izzo l’abilità di raccontargli cosa gli è accaduto la notte di Natale, in una chiesa gremita da mariti ronfanti e pellicce farcite di mogli al gusto di frittura. Al cospetto dell’immaginazione del professore l’indulgenza potrebbe svanire. Credi che tra i nostri concittadini ci sia qualcuno pronto ad ascoltare l’idea di paese proposta dal suo vicino? Siamo portatori sani di angritudine. È una malattia strana. Si manifesta con la lapidazione del prossimo. Montella dice, più o meno, le stesse cose di mio padre. Papà sostituisce le auto elettriche con via Ardinghi e via Ten. Fontanella libere dalle auto in sosta. Non perché immagini, in memoria del nonno, un ritorno al calesse. È convinto che tra i veicoli in sosta e quelli in coda non sia possibile camminare. Montella, a proposito di piazza Annunziata, dice le stesse cose di Giovanni Amarante, cognato del primo cittadino. Amarante sogna anche di ripristinare la fontana. Sergio Russo. A momenti lo dimenticavo. Fatta eccezione per le auto elettriche e l’agricoltura, sostiene le stesse cose del professore Montella. Ti risparmio il pensiero di altri due autorevoli professori: Emilio Vanacore e Bernardo Spera.

Il problema non è cosa fare. Ma mettere d’accordo due o più persone. Papà, Amarante, Vanacore e Spera non ne hanno più voglia. Poi ad una certa età si diventa meno tolleranti. A loro si può chiedere solo di immaginare il futuro possibile. Dal compagno Sergio Russo e dal compagno professore Montella ci si aspetta di più: magari la determinazione delle condizioni per l’allestimento di un laboratorio che sia fertile terreno di germinazione di idee condivise. Di idee condivise. Condivise. Il mio sogno? Sergio ed il professore seduti allo stesso tavolo, nell’Officina delle idee, mentre lavorano alla rinascita della sinistra cittadina e disegnano l’Angri dei nostri nipoti. Il mio incubo? Te lo racconto il mese prossimo. Mi sono ripromesso di intervistare l’architetto Salvatore Orlando per farmi ricordare come immaginava Angri venti anni fa. E come la sinistra si oppose. Precipitandoci in questa realtà. Vado avanti. Rosario ce l’ha fatta. È duro a morire. Sono contento. Gli sono affezionato. Organizzò i primi soccorsi a Sarno. Di notte sogno ancora le persone aggrappate all’elicottero, prima che lui decidesse di intervenire. Rosario Cascone. Non so se sia un buon comandante. So che è una persona perbene, per me motivo d’orgoglio in quei tragici giorni. È timido, riservato, discreto. Alle prime luci dell’alba mi chiese di intercedere con il sindaco Postiglione per convincerlo a non inviare generi alimentari ma bare. Ma questa è un’altra storia. Abbiamo rischiato grosso. Ormai il comando dei caschi bianchi è diventato un covo di comunisti: Caterina Barba, Salvatore Dionisio, Enrico De Vivo. E mi fermo qua. Grazie al cielo abbiamo saltato a piè pari il concorso. Non chiedermi perché. Non l’ho capito e non lo voglio sapere. Mi accontento di non aver visto, per ora, il compagno Vincenzo Ruggiero Perrino al posto di Rosario. Mi è suf-

ficiente saperlo ancora a Veroli. Lì si mangia benissimo. Gli ho scroccato due pranzi. Una goduria. Gli vogliono un gran bene. La titolare del bar in piazza ne è entusiasta: l’ho sentita affermare che è bello. Un’esagerazione. Ha altre virtù. È un dotto. Siamo diventati avvocati insieme. Ma lui è anche ricercatore universitario e molte altre cose. Ma non è bello. E poi è comunista. Non è adatto. Ci vuole Rosario, un moderato. O, magari, uno di destra: uno sceriffo; uno che vada in giro come i detective di Criminal minds. Il rigo di gesso, le scarpe lucide, abbronzato tutto l’anno, i capelli sempre in ordine e la bella figliola accanto. Come nei film. Di questo abbiamo bisogno per bilanciare l’invasione rossa. L’altro giorno mi dissero che ad Angri non ce ne sono così: dovremmo reclutarlo da fuori. Ed immediatamente ricordai una riflessione che ascoltai nei giorni in cui l’amministrazione Postiglione stava immaginando di farlo. Il dibattito fu estenuante. Se ne parlò per settimane. Dentro e fuori i partiti. In piazza, nei bar. Nel Circolo sociale e negli studi tecnici. Nel congedarmi te la propongo. Era più o meno questa: «Quanto spenderesti per acquistare un appartamento a tuo figlio? Duecento, trecentomila euro? Quanto ti costerebbe una mansarda sul tuo lastrico? Settanta, ottanta. Non puoi delegare ad un estraneo la scelta su una questione tanto seria». Alla prossima. Eugenio Macchia


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Attualità Gli auspici del comandante Costantino Scudieri per il 2011, tra promesse mancate e nuovi propositi

“Buon anno, ma le tasse aumentano, il lavoro diminuisce e, intanto...” Buon anno; felice, sereno, gio ioso anno nuovo. Potremmo continuare all’infinito con gli aggettivi che vengono profusi o addirittura inventati per augurare un bene per il prossimo anno, particolarmente in occasione di Natale e Capo d’Anno. Anche noi, come ogni anno, sentiamo il dovere di esprimere gli auspici più sentiti a tutti gli Angresi, facendo osservare agli immemori che nello scorso mese di ottobre, ANGRI ‘80 ha doppiato il 27º anno di vita. Non può mancare un saluto speciale al direttore Antonio Lombardi e ai suoi diretti collaboratori: se lo meritano! Credo di non essere il solo a domandarsi se effettivamente questi voti augurali servono o no a qualcosa. Purtroppo, 1’esperienza personale m’insegna che a volte questi vaticini sono solo di facciata; quasi come ad adempiere ad un obbligo che ci è stato tramandato dalla tradizione e che noi continuiamo a rispettarlo. Specialmente da parte di chi di questi sentimenti demagogicamente si nutre. Altrimenti, come si può spiegare che persone di potere, mentre ti trasmettono queste speranze, si dimenticano delle promesse che ti hanno espresso in tante occasioni e che non hanno mai mantenuto. Oggi, per esempio, va di moda il risparmio. Chi deve risparmiare? Intanto a te aumentano le tasse dimenticandosi che ti hanno promesso ripetute volte che mai e poi mai ti avrebbero messe le mani in tasca. Ti aumentano il costo di tutti i servizi: acqua, luce, gas, raccolta rifiuti, mezzi di trasporto; ti fanno pagare ticket su tutti i medicinali e hanno pure preannunciato che tutti questi aumenti assommano a 11001200 euro a famiglia. E noi che facciamo? Continuiamo a subire, come sempre, senza alcun cenno, non dico di ribellione, ma nemmeno di lamentela. Nello stesso tempo, essi, sempre loro, continuano ad esternarti, nelle varie conferenze stampe a tutti i livelli, gli auguri di un Santo Natale e di un felice anno nuovo. Nelle fabbriche i padroni o i da-

tori di lavoro, vedete voi come li volete chiamare, ti avvertono senza mezzi termini che per la fabbrica, per farla continuare a produrre, devi rinunciare a dei diritti che ti credevi intoccabili, anzi devi cedere anche qualcosa dalla busta paga; in Serbia la mano d’opera costa molto di meno, perciò ti devi adeguare, se no portano la fabbrica in Romania. Le direttive del dottor Marchionne della FIAT vanno assecondate. Ti stanno dicendo che la crisi in atto è più grave di quella del 1929 - si sono dimenticati di ricordare che già nel 2009 ti avevano assicurato che oramai la crisi economica era alle nostre spalle – per cui bisogna stringere la cinghia. Loro, invece, per il tuo bene, la cinghia la allargano. I loro vari stipendi da consiglieri, da assessori, da presidenti, da deputati, non si toccano, anzi ti propongono 1’istituzione di un’altra Regione, perché, dicono, che Napoli si frega i soldi destinati a Salerno. In risposta a questo abuso bisogna istituire un altro Consiglio regionale, un’altra giunta e naturalmente un altro presidente. Alla faccia della politica del risparmio; dimentichi, costoro, che fino all’anno scorso, durante le varie campagne elettorali promettevano che una delle prime cose da fare, dopo la loro vittoria, era quelle di eliminare tutte le Amministrazioni Provinciali. Com’è piccolo il mondo: i partiti che rappresentano gli attuali proponenti di una nuova Regione del Salernitano, erano gli stessi che si batterono aspramente contro 1’inserimento del sistema regionale nella Costituzione Repubblicana. Che cosa non si fa per mangiare; oggi si accetta finanche Bossi che

ha già delineato i confini per la divisione dell’Italia. “La pazienza della Padania ha un limite!” L’ultima delle minacce bossiane. Voglio aggiungere, tanto per restare nel tema dell’irriconoscenza paesana, che non mi stancherò mai di ricordare, a quelli che volutamente non vogliono ricordarlo, che Angri, è stato uno dei comuni, se non l’unico, dell’Agro nocerino sarnese, a non essere stato sciolto per infiltrazioni camorristiche! Non perché “le pressioni camorristiche le abbiamo evitate”, ma perché vi fu un “qualcuno” che quelle “pressioni” le impedì sin dall’inizio. A questo riconoscimento vi doveva provvedere un certo on. Zamberletti, Commissario Straordinario del Governo per le regioni terremotate, il quale durante una sua visita ad Angri, dopo aver elogiato tutto il Consiglio Comunale per la rettitudine con cui era affrontata l’emergenza, volle pure congratularsi con chi scrive “ … per aver sventato sul nascere qualsiasi intromissione camorristica”. E noi, nel trentennale del tragico evento, abbiamo continuato ad ignorarlo. lo non so se ci sarà qualche “disperso” che si prenderà la briga di leggere queste note; tuttavia, vorrei dire all’eventuale “sbandato” che se oggi siamo arrivati a questo è perché ci hanno talmente abituati, che qualunque cosa ci viene propinata, noi la crediamo: non riusciamo più a distinguere il vero dal falso. Basti assistere al terrificante spettacolo giornaliero del servizio postale di piazza Annunziata, dove per pagare una bolletta o per riscuotere una pensione, ci devi passare tre quarti di giornata, per avere la certezza di trovarti di fronte a un popolo diventato fatalista. “È il fato che lo ha stabilito”, come raccontava il vecchio Omero. Tutto affrontiamo con fatalità. Anche quando prendi per oro colato tutte quelle fandonie che ti promettono, quelle assicurazioni che quotidianamente ti sono offerte, col convincente sorriso a 64 denti dall’imbonitore di turno. Sono anche convinto che se non ci fosse questa indifferenza non ci sarebbero questi imbonitori, non ci sarebbero i camorristi, né tanto meno i novelli rifondatori di Regioni e Province, e i secessionisti della Lega Nord. Solo per citare un po’ di attualità italo-paesana. In ogni modo gli auguri tradotti in tutti gli aggettivi possibili sono assicurati in qualsiasi circostanza, proprio per farti sentire la loro continua vicinanza. Buon anno! Costantino Scudieri

Gennaio 2011 NOTIZIARIO

G E N N A I O 2011

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NATALE 2 0 1 0 Chiarimenti e Riflessioni

Dopo le molteplici iniziative che hanno arricchito le festività natalizie del 2010 è d’obbligo fare un riepilogo degli avvenimenti, dando uno sguardo fugace al recente passato per controbattere le continue e palesi distorsioni della verità da parte dei rappresentanti della delegazione Confesercenti di Angri. Costoro, pur di farsi facile propaganda verso commercianti disinformati, continuano imperterriti a delegittimare i meriti altrui e ad appropriarsi di idee altrui. Per dovere di cronaca, ricordiamo che, grazie all’organizzazione istituita dall’Amministrazione Mazzola, dall’Ascom-Confcommercio, dalle Associazioni di strada e dalle Associazioni dei Borghi, il Natale del 2008 è stato per la prima volta ad Angri pieno di luci con una massiccia partecipazione di cittadini perché vivacizzato da molteplici eventi, fra cui anche il 1° concorso per la “vetrina più bella”. L’iniziativa delle luminarie ebbe grande importanza per i commercianti perché attuata, per la prima volta, a completa spesa da parte del Comune, la cui Amministrazione aveva accolta la tesi, sostenuta dall’Ascom per ben 35 anni, che le luminarie sono di ornamento principalmente alla città e poi ai negozi. All’assemblea annuale della Confcommercio, tenutasi il 9 giugno del 2010, con la partecipazione del Sindaco Mauri e dell’Assessore Mascolo, i rappresentanti dell’Ascom Calò e Ghilardi anticiparono al Sindaco la richiesta dei commercianti di continuare nell’attuazione delle festività natalizie con un’organizzazione ottimale per le luminarie, per gli eventi e per le animazioni. Richiesta accolta e poi realizzata fattivamente nel mese scorso con pregevoli manifestazioni, numerose animazioni, varie sfilate e molteplici eventi musicali. Qualche lamentela, purtroppo, si è avuta per la “poca luminosità” delle luminarie al centro e per la mancanza delle luminarie in periferia. Incompletezze che, ci auguriamo, non si ripeteranno in futuro perché ci attiveremo a tal fine presso l’Amministrazione comunale. Possiamo, comunque, affermare che gli obiettivi prefissati dagli Amministratori comunali, dai rappresentanti dei commercianti e dai responsabili delle varie associazioni si sono realizzati in modo più che soddisfacente, tenendo presente le modeste disponibilità del Comune. All’appello del Sindaco Mauri, rivolto alle Associazioni di categoria, per un contributo efficace al fine di portare miglioramenti alla realizzazione degli eventi natalizi, l’Ascom-Confcommercio, nell’interesse di tutti i commercianti, ha dato risposta fattiva impegnandosi con propri fondi a pubblicizzare gli eventi tramite media con una efficace campagna di comunicazione ed informazione nei paesi limitrofi. A tuttora ci risulta che la nostra Associazione è l’unica ad aver coadiuvato economicamente al buon esito delle festività senza avere beneficiato di alcun contributo.

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Attualità

Gennaio 2011

Il Mº Barbara Guida riflette sugli eventi natalizi e sulla manifestazione “Natale con Il Centro”

Credere in un progetto significa “dargli l’anima”

Opinioni e riflessioni sul vivere comune di Agostino Ingenito

Coinvolgere le potenzialità locali non dovrebbe significare “voler risparmiare” ma dare loro la possibilità di esprimersi nel luogo in cui si vive. Quando si crede fortemente in quello che si fa si scatena un meccanismo mentale come di una esplosione continua di idee che si materializzano nella mente, prendono forma e ti piacciono già prima di dargli vita. è un processo continuo e irrefrenabile... Le idee sgorgano dalla mente come un fiume in piena. Si è propositivi, ti viene voglia di dire che tutto andrà bene, che tutto funzionerà, sei disposto a sorridere, ad essere gentile, a cantare, a ballare... Forse vi sembrerà esagerato cominciare così una verifica di un lavoro svolto, ma è proprio così che ho vissuto tutti i preparativi del progetto “Natale con Il Centro” realizzato con/e per l’associazione Il Centro di Angri. Questo progetto che ha visto protagonisti circa 150 persone, tra cui artigiani, musicisti, animatori, pittori esperti è nato dall’amore per il mio paese. L’idea di poter realizzare un evento per gli Angresi, con gli Angresi, mi faceva pensare di partire con il piede giusto. E così è stato. Ben vengano gli artisti rinomati, nel nostro paese, i grandi eventi pagati fior di quattrini dalle nostre amministrazioni purché abbiano un ritorno per lo stesso paese, di tipo commerciale, culturale,di arricchimento, di confronto e di scambio. Vogliamo i grandi artisti non solo per pagare loro cachet da capogiro ma perchè attraverso la loro popolarità aiutino il nostro paese, già prestigioso e affascinante, a

diventare una culla della bellezza e dell’interesse artistico. Coinvolgere le potenzialità locali non dovrebbe significare “voler risparmiare” ma dare loro la possibilità di esprimersi nel luogo in cui si vive, per la gente con cui si vive, essere fermento per gli stessi concittadini, modello di positività e di coraggio. Quando ho presentato il mio

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progetto “Natale con... Il Centro” ho riscontrato grande entusiasmo da parte dei commercianti, persone che, nonostante la difficile situazione che sta vivendo il settore, non smette di credere in nuove strade in un modo originale di riproporre la classica passeggiata per il paese. Certo, non sono mancate le difficoltà. Alcuni commercianti sono

rimasti delusi e scontenti ma questo solo perché, secondo me, sono stati scettici dall’inizio e quando si sono ricreduti, era un po troppo tardi! L’organizzazione è una macchina complicata che non si può modificare in corso d’opera, altrimenti rischia di saltare! Ringrazio tutto quelli che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto. Ringrazio i commercianti del centro per aver provato con rispetto di “cambiare le mentalità”. Chiedo scusa a chi non ha avuto ciò che si aspettava: è accaduto non perché non ho “voluto” ma perché non ho “potuto” e chiedo loro di essere ottimisti e di aprirsi preventivamente alle iniziative, con coraggio e fiducia e credere che non sempre chi si propone ad organizzare è spinto esclusivamente da un tornaconto economico che pur ci deve essere! Impariamo a guardare le persone con occhi diversi, senza giudicare da quello che si vede dall’esterno che, troppo spesso, non corrisponde a quello che realmente si è. Vogliamoci più bene. M° Barbara Guida

Onoreficienza della Provincia per i 50anni di attività

Aquila di Diamante al cav. Gerardo Palumbo Lo scorso 5 dicembre, nella sala Bottiglieri della sede dell’Amministrazione Provinciale di Salerno, in occasione della manifestazione per la consegna dell’onoreficenza “Maestri del Commercio”, dedicata alla memoria di Renato Cavaliere, promossa dall’associazione “50 & PIù”, il nostro concittadino Gerardo Palumbo ha ricevuto l’onoreficenza “Aquila di diamante” per i 50 e più anni svolti nella propria attività. Congratulazioni dalla redazione di ANGRI ‘80

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G I O R N A L E

La via

smarrita dei giovani angresi Tra emigrazione ed apatia. Senso di appartenenza ed identità Intendo avviare da questo primo numero di ANGRI ‘80 targato 2011, un percorso seppur non esaustivo sulla realtà sociale della nostra cittadina. Angri si trova ad affrontare una sfida difficile che non ha scelto ma che subisce a causa dei contraccolpi di una relativizzazione selvaggia, con una crisi di identità e del senso di appartenenza che mai è stata cosi profonda come in questo periodo. Osservo due fenomeni preoccupanti che riguardano le nostre giovani generazioni. Alla silente ma massiccia emigrazione di questi ultimi anni con la fuga di molto giovani, si affianca, di contro, un’apatia di coetanei incapaci di guardare oltre il proprio naso e di determinare una reale crescita non solo individuale ma collettiva. Attenzione lungi da me il generalizzare o colpevolizzare ma da cronista sono abituato a fotografare l’esistente. È indubbio, infatti, che l’emigrazione giovanile non si è mai fermata, ma negli ultimi tempi è ripresa con vigore; lo confermano i dati anagrafici e non solo. Quarant’anni fa si partiva in cerca di lavoro, con la consapevolezza che quel Nord produttivo avrebbe offerto sicurezza economica, oggi i giovani angresi partono non già e solo per esigenze economiche, la gran parte dei primi arrivati nelle città del Nord ed estero firma contratti atipici ma anche per garantirsi una migliore qualità della vita, preferendo rinunciare a quell’identità territoriale che nel corso del tempo sembra svilita e ormai piegata su stessa, per garantirsi servizi e sentirsi cittadini. Sono cose che tutti sanno, sono i problemi insoluti del nostro territorio che nessuno ha mai saputo o voluto o potuto risolvere. La cosa che piuttosto mi fa riflettere è: se il capitale umano più importante, la ricchezza maggiore, quella dei giovani appunto, se ne va per non tornare, cosa succede nel luogo da cui quei giovani sono partiti? Non c’è biasimo in questa riflessione, stimo quanti prendono e partono per impegnarsi, sia che lo facciano per scelta, sia che lo facciano per necessità. Ma quale sarà, mi chiedo, l’impatto che queste partenze senza ritorno avranno per la nostra cittadina, svuotata di cervelli, di giovani, di famiglie in potenza, di futuro? Un Comune che non riesce a risolvere questo problema, che costringe o anche solo spinge i giovani a non tornare alle loro terre per vivere, costruire, faticare, amare e morire, dove può andare? Quali gli effetti della nostra emigrazione, se queste sono le premesse? Davvero viene da chiedersi quanto spazio ci sia per i giovani in questo paese, quante le opportunità, che cosa all’orizzonte. L’emigrazione, oggi, mi appare come un travaso mal riuscito, che riempie troppo un bicchiere e lascia vuoto l’altro. Tutto a scapito dei giovani, che saranno i primi a rimetterci se le loro terre resteranno terre desolate, per dirla con Eliot. L’alternativa? Uscire fuori da preconcetti schemi e posizioni di comodo di chi ormai da tempo pur detenendo ruoli decisivi resta a guardare e attivare strumenti e soprattutto azioni collettive per non disperdere il senso di appartenenza di un territorio che generazioni di angresi hanno tutelato e trasferito.

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Q

Premio Città

uesto mese mi soffermo piacevolmente con Berardino Giacomaniello, definito “l’Enciclopedia Umana della Storia di Angri”… Sono semplicemente un angrese di 57 anni, infermiere professionale, laureato in Infermieristica presso l’università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, docente universitario presso il polo didattico-Università Federico II di Napoli. Sono coniugato con tre figli, vivo da sempre ad Angri ed ho l’hobby della scrittura, grazie al quale ho pubblicato, ad oggi, tre libri. Partiamo proprio da Terra Mia, la tua ultima esperienza letteraria… Terra Mia è un’opera varia e composita che può essere sostanzialmente suddivisa in quattro parti: Le feste, Amarcord, Come eravamo, Care figure. Il primo capitolo è una rassegna delle varie ricorrenze a cui tutti gli Angresi sono particolarmente legati, in primis quella del grande Patrono, San Giovanni Battista. Amarcord (Amo ricordare) prende spunto, invece, dal capolavoro di felliliana memoria e si presenta come un susseguirsi, a volte malinconico a volte con sprazzi allegri, di vecchi ricordi dell’adolescenza volata via. Come eravamo narra un po’ della storia della più importante industria del Paese, la M.C.M. ormai fallita e che noi Angresi non abbiamo saputo difendere dalla scelta decretata dall’ENI. Infine, Care figure è una rassegna dei personaggi più coloriti e caratteristici di Angri. L’opera è scaturita dall’esigenza sempre più forte in me di recuperare, mediante frammenti di memoria, la ricca tradizione della nostra terra. Prima, invece, hai pubblicato “Vita… in punta di piedi” e “Da Buchenwald a Dora- Testimonianze dai lager”: due titoli molto significativi.. Vita...in punta di piedi narra, con sincero e appas-

di

Angri

Gennaio 2011

Continua la collaborazione tra Angri ‘80”e l’organizzazione del “Premio Città di Angri” che consiste nell’intervistare gli “Ambasciatori Angresi” : tutti quei personaggi che dal 2003 ad oggi hanno ricevuto l’ambito riconoscimento per meriti artistici, professionali, culturali, sociali... Questo mese incontro Gaetano Verziere, pluri-premiato e pluri-campione di kick boxing - k1.

“Gli Angresi sono migliori di chi li rappresenta” sionato amore filiale, l’esperienza biografica di un piccolo grande uomo che non finirò mai di ringraziare e di rimpiangere, mio padre. L’altro libro, invece, è un testo sui lager nazisti di Buchenwald e Dora. Anche quello ha rappresentato per me un atto dovuto alla memoria di mio padre che, nel corso della sua lunga vita, si è trovato a vivere, purtroppo come molti suoi contemporanei, l’amara e drammatica esperienza della prigionia in un campo di concentramento tedesco durante l’epoca nazifascista. Qual è il filo conduttore che lega queste tre fatiche letterarie? Il filo di Arianna delle tre opere è sostanzialmente la memoria: è proprio partendo dai ricordi personali più lontani, che ho cercato di ricostruire un po’ la storia del nostro paese. Nonostante fosse stato bistrattato nel corso degli anni, Angri rimane sempre una terra affascinante perché ricca di tradizioni le cui origini si perdono ormai nella notte dei tempi. Esse non costituiscono, infatti, solo folklore paesano ma sfociano per lo più in una memoria storica che nessuno ha mai costruito pazientemente, con spirito di sacrificio e rispetto per il passato. Che tipo di difficoltà hai potuto riscontare nel corso delle tue ricerche? Sinceramente, non ho riscontrato grossi ostacoli nella ricerca del materiale, anzi ho trovato spesso molta collaborazione da parte degli enti a cui mi sono rivolto. Purtroppo, la difficoltà maggiore per chi vuole scrivere e pubblicare un’opera, oggi, è rappresentata dalla totale assenza di sensibilità letteraria, di indifferenza verso questo tipo di cultura, ragion per cui il potenziale autore è sempre più spesso costretto a pubblicare il proprio lavoro praticamente a sue spese, oppure ricorrendo all’imbarazzante questua tra amici e conoscenti. Questo è realmente un grande problema. Come proporresti di

risolverlo ad Angri? Personalmente proporrei agli amministratori cittadini ed in particolare all’Assessore alla Cultura di riservare, almeno una piccola parte del budget disponibile per il finanziamento delle pubblicazioni che hanno per oggetto la storia, le tradizioni, gli usi e i costumi di Angri. Bella idea! Ma come è nata in te questa passione per la scrittura? Devo dire che, effettivamente, scrivo da diversi anni, tenendo un diario giornaliero in cui raccolgo tutte le cose che vale la pena ricordare, quindi i fatti, gli aneddoti e i racconti che di sovente vengono travasati nei miei lavori. È così che ho, di volta in volta, coltivato e nutrito la mia passione per la scrittura autobiografica e non. E non fai leggere mai a nessuno questo diario? Sinceramente sono molto geloso di questi scritti e, anche se in casa il diario è a portata di mano di tutta la famiglia, posso garantirti che nessuno ha mai letto una riga di esso. Tornando a “Terra mia”, in questo libro racconti gli usi, i costumi

e le tradizioni dell’Agro: perché quest’esigenza di fissare per iscritto un patrimonio finora trasmesso oralmente da generazione in generazione? Si tratta sicuramente della necessità di ribadire che tutti i fatti, i personaggi e le tradizioni dei popoli, ormai frutto della ricerca storica, meritano di essere trascritti e tramandati ai posteri. Come immagini questi posteri, cioè le nuove generazioni, soprattutto dal punto di vista storico, culturale e letterario? Purtroppo, i posteri, in cui ripongo tante speranze e fiducia, li immagino con colori un po’ sbiaditi soprattutto dal punto di vista culturale e storicoletterario in particolare e questo per diversi motivi. Innanzitutto perché, ormai con l’avvento del Web, le nuove generazioni sono eccessivamente dipendenti da Internet, per non parlare della TV spazzatura con banali reality, finti talk show e quanto altro che rischiano di far perdere ai nostri giovani il senso della realtà e ahimé anche tanti ideali e valori

fondamentali. L’Angri della tua infanzia era molto diversa dell’Angri attuale? Angri della mia infanzia era innanzitutto vivibile, non vorrei sembrare troppo categorico ma, con nostalgia, ricordo che si trascorreva la maggior parte del tempo per le strade, i vicoli e le piazze. Nei cortili dove abitavamo, tutti conoscevano tutti, con l’inevitabile conseguenza e disagio di non avere privacy, ma con molta più umanità, solidarietà e piacere di vivere in mezzo agli altri. Da ragazzo Angri significava per me amicizie, interminabili partite di calcio nella polverosa Piazza Annunziata degli anni’60, il cinema Minerva e la sala Roma, il cosiddetto “struscio”della domenica sera, le uscite nella vecchia 500 con le ragazze sopra al “pagliarone”. Oggi, purtroppo, non è più così… Com’è oggi, a tuo avviso, la situazione culturale cittadina? Nonostante la latitanza delle istituzioni la situazione culturale cittadina, a mio parere, è in continuo fermento sia per quanto concerne il campo

artistico sia quello letterale. Vedo nascere periodicamente un gran numero di iniziative di vario genere e spessore, nuovi scrittori si cimentano nella difficile arte letteraria, pittori e scultori emergenti espongono le loro opere con ritmo abbastanza costante, nonostante le innumerevoli difficoltà, del resto tipiche della provinciae, soprattutto nel Sud Italia. Ci sono molte associazioni culturali che si impegnano con rappresentazioni storiche e teatrali, e poi ad Angri, oggi, c’è il tuo premio che è senza ombra di dubbio un’ottima occasione per rivitalizzare l’interesse artistico e culturale degli Angresi, nonché un modo per far rifiorire il turismo e le altre attività locali ad esso connesse. Questo lo dico perché sono dell’idea che manifestazioni di così alto livello sono indispensabili per vincere l’apatia culturale della città. Insomma i cittadini del nostro paese, dal mio punto di vista, sono migliori di chi li rappresenta. Iniziative in cantiere per il futuro? Ti anticipo che, a breve, uscirà il mio ultimo lavoro sulle edicole votive di Angri. Giuseppe Novi

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Attualità

Gennaio 2011

Intervista con la band angrese ‘E Sarracin e con Joe Amoruso

A

nove mesi e 18 giorni di distanza, ‘E Sarracin [Antonello Valoroso – Voce/Chitarra; Giuseppe Esposito – Tromba/ Filocorno; Camillo Mascolo – Batteria; Bruno Caiazzo – Basso; Biagio Coppola – Percussioni] hanno riconfermato il successo ottenuto con “S’è scetat o sound”, album che vede la speciale collaborazione di Joe Amoruso, pianista napoletano noto per aver preso parte al progetto Vai mò con Pino Daniele, Tullio De Piscopo, James Senese, Tony Esposito, Rino Zuzolo e soprattutto per le svariate collaborazioni nazionali e internazionali (PFM, Zucchero Fornaciari, Billy Cobham, Mike Stern…). Lo scorso 7 dicembre 2010, infatti, la band rithm & blues angrese con Joe Amoruso ha tenuto un incalzante e frizzante live nel locale “The Queen Pub Birreria” di Vicolo Rodi e hanno simpaticamente accettato di rispondere ad alcune nostre domande. Da quanto tempo ognuno di voi suona e da quanto tempo suonate insieme? In linea generale - risponde Giuseppe - tutti abbiamo iniziato a suonare più o meno da piccoli. Io personalmente ho iniziato a suonare a 13 anni e ho intrapreso la strada del Conservatorio. E tu, Joe, a che età hai iniziato? Io ho messo le dita sui tasti prestissimo, a 10 anni! Ma ho cominciato a studiate a 13-14 anni. Infatti ti hanno definito l’ “enfant-prodige napoletano”… Sì, perché sono diventato professionista a 16-17 anni! Si parla del periodo…? Anni ottanta. Suonando con Tullio De Piscopo e Tony Esposito, che sono della generazione precedente, si pensa sempre che sia loro coetaneo. Invece ero un giovanetto degli anni 80! Giuseppe, perché il nome “ ‘E Sarracin” ? È nato da una cover di “ ‘O Sarracin”. Joe: Molto originale questo nome (si ride)! Giuseppe: Avevamo poca fantasia coi nomi (si ride)! Joe: Comunque «‘E Sarracin» sta per saraceno, per cui si connette con il discorso del recupero delle tradizioni, perché si sente molto questo aspetto nel gruppo. Giuseppe: …se ti dico i nostri primi nomi, riderai ancora di più: i “Semafori Rossi”, “Le Comete”! Quindi tra i tre “mali” abbiamo scelto il “male” minore che è appunto “

“Proviamo a risvegliare l’Agro al ritmo del nostro sound” Riconfermato il successo con “S’è scetat o sound”, album in speciale collaborazione con il pianista napoletano Joe Amoruso

‘E Sarracin”. Nel vostro MySpace… Giuseppe: pochissimo aggiornato (si ride)! …scrivete che siete un gruppo “di cantina”… Giuseppe, facendo ridere: Si inizia così, anzi stiamo ancora così! Suoniamo ancora “dint o vasc’ ra cantina”! Camillo: Abbiamo ancora l’odore di umidità addosso (si ride)! Joe: Si stanno ancora formando! Non hanno fretta (ancora riso)! Giuseppe: Infatti non abbiamo fretta! Di solito nella cantina c’è il vino buono, e quindi noi pensiamo di tenerlo conservato per quando qualche “ubriacone” vorrà bere il nostro “vino”! Come si è evoluta la band dalla nascita a oggi? Giuseppe: In realtà la figura del bassista è stata quella più incerta durante questi anni: abbiamo cambiato più di 8 bassisti! Il problema non erano i bassisti, il problema è uno e si chiama Antonello Valoroso [risata], che è il cantante/chitarrista, che è un po’ particolare [risata], quindi stargli dietro è complicato! Dico sempre che formare una band è come sposarsi: è difficile che porti all’altare la donna dei tuoi sogni, e io ho deciso di “sposare” lui, anche se non è “la donna dei miei sogni”! [risata] Scherzi a parte, la formazione completa ha subito recenti cambiamenti: sono 4 mesi che abbiamo Camillo Mascolo alla batteria, mentre prima avevamo Nello Mainardi, che

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voglio citare perché è un carissimo amico. Siamo davvero soddisfatti e orgogliosi che l’amico Camillo abbia voluto suonare con noi, divertirsi insieme a noi! È un’amicizia che ci lega da quando eravamo bambini, abbiamo iniziato a suonare i rispettivi strumenti nello stesso periodo e dopo anni ci siamo ritrovati anche musicalmente! Ascoltandovi mi sono fatta un idea precisa di voi: siete un gruppo, oltre che musicale, di persone molto alla mano, molto umili e direi con un grande affiatamento.

Siete sulla stessa lunghezza d’onda. Sul palco vi lasciate andare, vi divertite e ciò fa divertire chi vi ascolta, avete una sicurezza per niente arrogante che trasmette tranquillità, siete autoironici, di conseguenza autocritici… e non vi prendete troppo sul serio! [risata] Giuseppe: Non possiamo fare altrimenti! [risata] Che noi abbiamo sicurezza sul palco è una bugia! [risata] Molte volte l’apparenza inganna! Prima dell’esibizione, in ognuno di noi c’è una tensione da paura! E soprattutto avere a fianco un’artista affermato come Joe Amoruso ci intimorisce, ma allo stesso tempo ci sprona! La sicurezza che c’è tra noi è una sicurezza di amicizia! Joe: Infatti, la collaborazione è nata fondamentalmente sulla base di un’amicizia. Giuseppe: …Joe ha voluto sposare il nostro progetto proprio perché, come tu stessa hai detto, siamo autoironici, simpatici, sempre però con semplicità… Joe: Quello che di più mi è piaciuto di loro è la loro autenticità e genuinità, sia musicale che personale. Io sono con loro per cercare di dare non solo uno stimolo, ma anche qualche spunto dalla mia esperienza, dalla mia amicizia, e penso che questo sia anche la cosa più bella, in quanto libera dagli schemi. Avete presentato il vostro ultimo album “S’è scetat ‘o sound” il 19 febbraio di quest’anno, e anche all’ora Joe vi ha accompagnati… Giuseppe: Sì, infatti lui ci ha dato una mano, ha collaborato alla realizzazione di 2 brani, “Vivo” e “Ultras”, i quali, secondo il nostro parere, sono riusciti meglio proprio grazie al suo tocco, senza però sottovalutare gli altri. Per me e per tutti noi, siamo riusciti

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a realizzare un sogno nel cassetto quando abbiamo collaborato con Joe, in quanto cresciuti con la musica di Pino Daniele, James Senese e Joe! Joe, hai mai pensato di realizzare un’antologia di tutta la tua produzione di questi 30 anni, magari con l’aggiunta di qualche prodotto inedito o di un live o di un photobook della tua storia di musicista? Joe: Come no! Il problema però è che io ho dato molto tempo agli altri, come arrangiatore, produttore, collaboratore. Purtroppo di produzione tutta mia c’è molto poco, me ne rendo conto. Chi mi conosce sa che ho tanti desideri chiusi nel cassetto che non ho tirato fuori. È mia intenzione sicuramente cominciare a lavorare per me. Io dico sempre “lo farò l’anno prossimo”, anche questa volta dico “l’anno prossimo” e speriamo finalmente che questo sia l’anno buono! Sempre sul Myspace (poco aggiornato) dite di essere nati nell’entroterra campano… Pertanto conoscete l’evoluzione del territorio in questi ultimi anni e se avete notato c’è un clima generale di sfiducia e di insoddisfazione… Giuseppe: Ma si parla di politica? [risata] Insoddisfazioni circa cosa? …nell’ambito culturale e musicale… Ormai si è così presi dal lamentarsi di tutto ciò che la nostra piccola zona non ci sa offrire che non si nota quello che invece già abbiamo e che non sappiamo sfruttare… Giuseppe: Parlando dell’Agro, siamo fondamentalmente così, siamo abituati a lamentarci e alla fine sono pochi quelli che si sbracciano e dicono “vediamo cosa c’è da fare”. E’ una questione di mentalità. Proprio il vostro album si intitola “S’è scetat o sound”, ok, il sound si è risvegliato e ora di cosa c’è bisogno per risvegliare la nostra zona? Giuseppe: Il problema è che anche chi propone, non propone con lo spirito giusto per far sì che poi le persone vengano attratte da quella cosa. È come fare il rappresentante di un prodotto: l’interesse della gente dipende da come proponi il prodotto. Non so se noi siamo capaci di proporre il nostro in modo giusto, ma comunque ci proviamo! Anna Grazia Longobardi

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attualità

Inaugurato a dicembre il Centro per disabili in via L. da Vinci

Assessore Russo: “Un primo passo, ma si può fare di più!” Il centro però ha aperto i battenti soltanto nella seconda settimana di gennaio, dopo qualche polemica da parte di familiari di disabili che si sono sentiti discriminati.

“Stiamo lavorando in silenzio, privilegiando i risultati, frutto di un lavoro quotidiano!”. è con queste parole che il sindaco di Angri Pasquale Mauri è intervenuto all’inaugurazione del nuovo Centro Polifunzionale per disabili, situato in via Leonardo da Vinci. Il primo cittadino, armato di forbici per l’usuale taglio del nastro, ha consegnato una confortevole struttura alla comunità disabile angrese che potrà usufruire in questa sede di numerosi servizi: laboratori di ceramica, di musica, di pittura, una sala informatica, una relax e infine attrezzature da palestra. Gli operatori assisteranno i ragazzi, rigorosamente maggiorenni, nelle loro attività dal mattino fino alle prime ore del pomeriggio, l’orario continuato è garantito dal servizio mensa. Eppure, dopo la formale inaugurazione tenutasi il 20 dello scorso mese, il centro ha aperto i battenti soltanto nella seconda settimana di gennaio. Per cui i tempi sono brevi per poter verificare quanto i fruitori siano soddisfatti delle prestazioni ricevute. Di certo la politica sociale attuata finora dall’assessore Annamaria Russo non ha riscontrato molto favore fra le famiglie che sostengono parenti con disabilità più o meno gravi. Il polverone di polemiche è cominciato a sollevarsi il 5 dello stesso mese di dicembre, quando le modalità

con cui si svolge per gli Angresi la Giornata Internazionale dei disabili ha messo in seria discussione la credibilità dell’operato congiunto di Sindaco e assessore, criticati per aver distinto corsie preferenziali tra i disagiati. Primo fra tutti a palesare il diffuso malcontento, Carmine Desiderio con una lettera inviata proprio al nostro giornale e pubblicata nel numero di dicembre. Sono in molti a chiedersi se l’assessore Russo sia veramente al corrente della realtà in cui versano le fasce deboli della popolazione angrese. Con coscienza lo stesso assessore confessa: “Ammetto che sia stato stabilito un numero rappresentativo di disabili partecipanti alle precedenti attività per motivi logistici, ma questo è solo il primo passo, la macchina istituzionale può e deve fare di più!”. Numerosi, infatti, i progetti in cantiere, uno fra tanti l’apertura di un Centro per i minori a rischio e ancora l’abbattimento delle barriere architettoniche che gravano ulteriormente sui soggetti in questione, affinché non sia loro preclusa la vita cittadina, rendendo accessibile anche a loro la Casa degli Ex Combattenti, per esempio. In conclusione l’assessore ci tiene a sottolineare che l’esito po-

sitivo dei suoi interventi è un punto segnato a favore del paese. Qualcuno chiosa che la parola “disabilità” racchiuda un mondo fatto di porte chiuse. Quante porte le istituzioni apposite sono disposte a schiudere? Trarre ora delle conclusioni risulterebbe per i più affrettato, per cui lasciamo che decorrano le fasi burocratiche perché si possano ben valutare meriti e demeriti dell’Assessorato alle Politiche Sociali. Valeria Lo Schiavo

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Gennaio 2011 Michele Iovino, primario del reparto di Endocrinologia dell’Ospedale di Eboli, ha moderato e relazionato sul tema

Congresso dell’AME “L’Endocrinologo e il cuore”

Il Primario del Reparto di Endocrinologia dell’Ospedale di Eboli ha moderato il congresso patrocinato dall’AME “L’endocrinologo e il cuore” ed ha relazionato in tema di assistenza endocrinologica al paziente diabetico ricoverato in UTIC. Lo scorso mese di dicembre l’Associazione dei Medici Endocrinologi Ospedalieri Italiani ha patrocinato un importante congresso cui ha preso parte il dottore Michele Iovino, Primario del Reparto di Endocrinologia dell’Ospedale di Eboli. Il congresso, organizzato dalla Clinica Endocrinologica dell’Università degli Studi di Bari, si è svolto nella Città di Bari il 17 ed il 18 dicembre. Tra i vari relatori convenuti da diverse Regioni d’Italia, il dottore Michele Iovino, Primario del Reparto di Endocrinologia dell’Ospedale di Eboli, non solo ha relazionato in tema di assistenza endocrinologica al paziente diabetico

ricoverato in UTIC, ma ha anche moderato il simposio sui piani assistenziali di coordinamento tra medici ed infermieri sui pazienti diabetici cardiopatici ricoverati nei Reparti di Cardiologia. “Questo congresso ha analizzato tutte quelle patologie endocrine – ha

dichiarato il dottore Michele Iovino - che possono rappresentare un rischio cardiovascolare. Pertanto una significativa attenzione è stata rivolta sia ai più noti fattori di rischio come l’obesità ed il diabete, che a patologie forse meno note, ma che comunque rappresentano un rischio cardiovascolare come il deficit di GH nell’adulto e l’acromegalia, il deficit di androgeni e la menopausa, l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo, la tireotossicosi indotta dall’amiodarone, gli aspetti endocrinologici dello scompenso cardiaco e l’ipertensione arteriosa di origine endocrina”.

Dopo le polemiche per l’abbattimento dei decennali pini

Nuove aiuole: primo passo per la riqualificazione del rione Alfano Per la stagione primaverile il Rione Alfano diventerà il salotto di Angri. Questa la promessa del Sindaco Pasquale Mauri che sta seguendo personalmente i lavori che disegneranno un nuovo volto per un’importante e popolata zona angrese. All’indomani dell’abbattimento dei pini, infatti, è iniziata l’opera di riqualificazione del quartiere Alfano. Si parte, infatti, dando nuova vita alle aiuole, con la piantumazione di nuove piante e nuove specie arboree, per cominciare a dare un nuovo volto al Rione Alfano, che in questi anni, a detta di Mauri, è stato considerato soltanto quale bacino elettorale. Riqualificazione per il primo cittadino non vuol dire soltanto verde pubblico.

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Infatti risale a dicembre l’inaugurazione del centro polifunzionale per disabili (inaugurato ma non avviato ndr), e a breve verrà tagliato il nastro del centro per i minori a rischio. “Credo – ha aggiunto il consigliere di maggioranza Vincenzo Grimaldi - che prevedere la creazione di nuove e importanti strutture proprio nel quartiere Alfano sia un segnale importante per la città: un’area molto ampia, ben servita da parcheggi, e con una buona viabilità. La nostra priorità è realizzare una coesione sociale, non vogliamo più sentir parlare di cittadini di serie A e di serie B, le periferie meritano di avere più servizi e maggiore attenzione. Angri deve tornare a splendere, ma tutta!”. Tuttavia Grimaldi evidenzia che

il vero traguardo dell’attuale Amministrazione comunale sarà poter consegnare alla cittadinanza un centro polifunzionale, che ospiterà un auditorium, un cinema, e un teatro. L’Amministrazione comunale, per la realizzazione di questo grande progetto, promesso tra l’altro anche in campagna elettorale, sta già valutando una serie di ipotesi per il finanziamento. “L’Amministrazione Mauri, oltre a risolvere il problema di Rio Sguazzatoio - ha aggiunto Domenico D’Auria, altro consigliere di maggioranza - lavora affinché le periferie angresi siano una priorità quotidiana con la programmazione di una serie di interventi. A breve infatti in via Nazionale partiranno i lavori per il rifacimento del manto

stradale, dei marciapiedi e della pubblica illuminazione”. D’Auria inoltre ha fatto presente l’impegno dell’amministrazione comunale volto a raggiungere un accordo con il Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici per migliorare il servizio di trasporto urbano sul territorio angrese, soprattutto in vista dell’intenzione di allargare la zona a traffico limitato del centro urbano, non appena saranno realizzati i parcheggi”. Maria Paola Iovino

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Presso la Libreria Bibli di Roma, Alfonso sessa ha presentato la sua prima opera narrativa

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Attualità

Gennaio 2011

Premiati dall’assessore comunale Giacomo Sorrentino, dall’assessore provinciale Antonio Squillante e dal presidente Confesercenti Provinciale Enrico Bottiglieri i negozianti che hanno allestito le vetrine di Natale più belle.

Intervista presidente Varone 1° «Peppe ‘O Piezzo», 2° «Day Dream Scrivo cosa non dici quando parli Abbigliamento» e 3° «Pucci Elettrodomestici». Racconti scritti tra il 2006 ed il 2009 Lo scorso 11 dicembre, presso la Libreria Bibli di Roma, Alfonso Sessa ha presentato la sua prima opera narrativa dal titolo “Scrivo cosa non dici quando parli”: una serie di racconti scritti tra il 2006 ed il 2009, pubblicati da Polìmata, con consulenza di Simone Ungaro e commento di Giuseppe Matteo Gagliardi. A condurre la serata, con l’autore, è stata Rossella Battisti (critico de L’Unità) che ha coinvolto il pubblico nella lettura di qualche racconto, con il commento musicale di Marcello Appignani che ha eseguito al pianoforte alcuni suoi brani, a conferma del fatto che la Libreria Bibli (nata nel 1995) è un luogo eclettico, un crocevia di iniziative culturali italiane e straniere, uno spazio aperto al pensiero e al dialogo. Non a caso, sono state oltre 900 le manifestazioni ospitate alla Bibli (anche Caffetteria e Centro Internet), alcune delle quali animate da artisti come Abraham Yehoshua, Ian McEwan, Carmelo Bene, Moni Ovadia, Ettore Scola, Mario Martone. Alfonso Sessa, nostro concittadino, laureato in Lettere moderne e laureando in Filosofia, è autore e attore di teatro. Lo spettacolo “Vita Morte e Miracoli del 1799”, di cui è autore e interprete, per la regia di Duccio Camerini, è stato in scena a Roma per tre anni consecutivi. Ha tenuto laboratori di scrittura drammaturgica in scuole statali di ogni ordine e grado. Lo scorso 18 gennaio ha debuttato al Supercinema di Castellammare di Stabia con “Il venditore di caldarroste”, di e con Duccio Camerini e Alfonso Sessa. Lo spettacolo sarà replicato il 15, 16 e 17 febbraio, al Teatro Cometa Off di Roma.

Un corso per vetrinisti riservato agli operatori commerciali angresi, la proposta è stata esposta da Enrico Bottiglieri, presidente provinciale della Confesercenti. L’ occasione: la cerimonia organizzata domenica 9 gennaio dall’associazione cittadina per premiare le vetrine più belle votate dai cittadini ed utenti in occasione delle festività natalizie. “Ritengo che un corso di alta specializzazione consentirà ai commercianti di acquisire quelle conoscenze fondamentali per proporre al meglio la presentazione di prodotti e servizi” ha dichiarato Bottiglieri nell’annunciare anche la partecipazione dell’iniziativa della Camera di Commercio. Entusiasti i commercianti presenti durante la manifestazione, sono intervenuti anche l’assessore al commercio Giacomo Sorrentino e l’assessore provinciale al Bilancio Antonio Squillante. Diversi i temi nel dibattito tenuto presso la Casa del Cittadino. Dall’innovativo Suap, lo sportello unico delle attività produttive intrapreso dall’amministrazione comunale, alle considerazioni espresse in materia di siad e piano commerciale alla necessità di maggiori infrastrutture e servizi per i commercianti. Per l’assessore provinciale necessario un raccordo con la filiera istituzionale per garantire il miglior utilizzo delle esigue risorse messe a disposizione per il settore. “Siamo soddisfatti di quanto intrapreso in questi pochi mesi dalla costituzione dell’associazione – dichiara il presidente Aldo Severino - Il successo riscontrato con l’evento

Dolci & Golosi, l’avvio del confronto con l’amministrazione comunale e i colleghi commercianti ci motivano a perseguire gli obiettivi intrapresi”.

Conferiti i riconoscimenti ai primi tre negozianti che hanno ricevuto il maggior numero di voti per la loro vetrina natalizia.

Al terzo posto si è classificata la vetrina del negozio di elettrodomestici Pucci, mentre al secondo Abbigliamento Day Dream, al primo posto il negozio di calzature Peppe O Piezz. Agli altri commercianti votati è stato consegnato un attestato di partecipazione. Dall’associazione confermano che nelle prossime settimane sarà inaugurato lo sportello Impresa coordinato con la Camera di Commercio di Salerno, mentre previsto già dalla prossima settimana un incontro con l’amministrazione comunale per avviare serrata discussione su piano commerciale e incentivi all’occupazione.

I laureati in giurisprudenza potranno svolgere la pratica forense presso il Comune di Angri Lo prevede la delibera di Giunta n.248. Il termine per presentare le domande scade il 28 febbraio 2011.

I laureati in giurisprudenza che intendono intraprendere la carriera forense e quindi si accingono a frequentare i due anni di praticantato presso uno studio legale, potranno svolgere tale periodo presso il settore Avvocatura del Comune di Angri , L’importante iniziativa è stata varata dalla Giunta Comunale con delibera n.248 del 9 dicembre scorso, su proposta dell’assessore al contenzioso avv. Salvatore Giordano (nella foto). I giovani praticanti - all’inizio saranno in numero di due - diventeranno a tutti gli effetti dei collaboratori del responsabile del settore Avvocatura del Comune di Angri avv. Antonio Pentangelo, che fungerà da “dominus”. Gli stessi potranno quindi formarsi professionalmente nelle materie legali legate all’attività amministrativa dell’Ente di Piazza Crocifisso. Nella delibera giuntale e nell’avviso, pubblicati sul sito web del Comune, è specificato che il periodo di praticantato sarà a titolo gratuito e non costituirà titolo di preferenza per l’accesso alla Pubblica Amministrazione. Le domande dovranno essere presentate al protocollo dell’Ente entro il 28 febbraio 2011. Per le altre notizie riguardanti le modalità di selezione e l’inoltro delle domande, connettersi al link seguente http://www.comune.angri.sa.it/files/albo/settore-avvocatura-1.pdf

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Attualità

In cantiere già le iniziative per il nuovo anno

Confersercenti ed Ascom: bilancio positivo del “Natale ad Angri”

A poca distanza dalla fine del Natale, riposti in soffitta fili argentati e pastorelli, i commercianti angresi salutano il nuovo anno tirando le somme delle passate festività. Si è parlato di “Natale condiviso”, visto che da qualche anno l’Amministrazione comunale e gli esercizi commerciali si sono fatti promotori di piccole e grandi iniziative, che possano dare alla cittadina angrese una certa visibilità, nella speranza di una rinascita sia agli occhi dei cittadini, sia, soprattutto, a quelli dei paesi limitrofi. Considerando la giovane vita del progetto, è ancora da considerarsi un esperimento, e come tale, può dirsi ben riuscito. Aldo Severino, rappresentante della Confesercenti angrese esprime la propria soddisfazione: “Per la prima volta anche gli habitué delle uscite fuori porta hanno preferito, quest’anno, prendere parte alla festa”. La cittadinanza stessa ha manifestato apprezzamento e vivo interesse per talune iniziative, quali ad esempio “Dolci & Golosi”, tenutasi i primi di dicembre all’interno del Castello Doria, a riprova del tentativo da parte dell’Amministrazione comunale di ridare lustro ai patrimoni storico-culturali di Angri. Non tradendo, così, le aspettative di quanti hanno partecipato alla realizzazione della manifestazione. Difatti i rappresentanti delle associazioni commerciali hanno contribuito finanziando la sponsorizzazione dell’evento tramite reti private e web. Nonostante ciò, parte della popolazione si è dichiarata all’oscuro di determinati eventi. Alberto Calò, rappresentante dell’Ascom Confcommercio, in risposta a tale affermazione, precisa la volontà di promuovere l’intera locandina e non i singoli eventi. Neo dell’iniziativa, secondo alcuni, è stata la scarsa presenza di luminarie nel centro e la totale assenza nella periferia del paese. Inoltre, se un riscontro positivo vi è stato nel vedere la nostra cittadina accogliere un tale numero di persone e le nostre strade così gremite, lo stesso riscontro non c’è stato, invece, sul versante economico, in quanto, stante la poca incentivazione, forse la crisi, non si è registrato un significativo incremento delle vendite, salvo, prevedibilmente, per i pubblici esercizi. A riprova della volontà di Amministrazione comunale ed associazioni commerciali, si sta già pensando ai nuovi progetti culturali 2011, con la fiducia in una migliore riuscita delle manifestazioni, capaci anche interfacciarsi a livello interregionale. Ruggiero Angela Giordano Assunta

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Gennaio 2011

è cavese, ma da otto anni risiede ad Angri

Valeria, una promessa della musica leggera “Non gioco più” è il suo primo singolo a livello nazionale

Valeria, giovane cantante di origine cavese, ma residente da otto anni ad Angri, ha pubblicato un singolo dal titolo “Non gioco più”, distribuito dall’etichetta Zimbalam sui maggiori digital stores musicali. Il suddetto singolo ha già registrato un grande successo e nel frattempo, Valeria sta incidendo i brani per l’album d’esordio, che sicuramente la proietterà nell’olimpo nazionale della musica leggera. Abbiamo incontrato Valeria e le abbiamo rivolto alcune domande. Quando hai iniziato la tua carriera nel mondo della musica? La passione per la musica è stata sempre forte in me, fin da bambina. All’età di 11 anni, ho iniziato a studiare musica classica; successivamente ho studiato anche musica moderna, abbracciando altri generi musicali. Non gioco più è il tuo primo singolo. Come e quando è stato realizzato? Non gioco più [un breve estratto si può ascoltare sul sito ufficiale di Valeria, www. valerialive.it, n.d.r.] brano dalle sonorità pop, con accenni di rock melodico, è uscito il 21 giugno 2010 sui più grandi digital stores musicali, quali Amazon, iTunes e Nokia Music Store, riscuotendo, peraltro, un immediato successo. Infatti, è stato “downlodato” da moltissimi utenti, finanche in Canada, ed è stato ottavo nella classifica redatta dall’etichetta Zimbalam. Ho registrato il singolo a Milano, presso il “Didde Studio” del chitarrista di Max Pezzali, Marco Guarnerio. Il testo della canzone è a firma di Andrea Vetralla degli Studio 3, mentre la musica è stata composta da Massimo Caso, già collaboratore del grande Vasco Rossi, nonché chitarrista dei Santo California, nota band angrese. Voglio sottolineare che questo singolo è il mio primo lavoro a livello nazionale, ma avevo già inciso nel 1999 un primo “demo” e l’anno seguente avevo pubblicato una raccolta, Questa nostra età difficile, scritta assieme a mio marito, il tastierista Peppe Borrelli.

Spagna. Hai in programma dei concerti dal vivo? Al momento è in cantiere il progetto del disco, ma sicuramente a breve stilerò la lista delle città per promuovere la mia musica. Recentemente, durante le feste natalizie, sono stata ospite a Pagani, all’Auditorium, per una serata di beneficenza organizzata dal p.r. Dino Della Porta e Rosario Azzeo, entrambi speaker di “Radio Base”. Chi desideri ringraziare per il tuo successo? In primis me stessa, per la caparbietà che ho messo nell’inseguire il mio sogno. Inoltre, desidero ringraziare mio marito e la mia famiglia, perché mi hanno supportato nelle scelte, soprattutto nei momenti più difficili. Sergio Ruggiero Perrino

Quali sono i tuoi cantanti di riferimento nel panorama italiano ed internazionale? Ascolto un po’ di tutto, ma gli autori che, in particolare, preferisco sono il napoletano Pino Daniele e l’indimenticata rockstar Michael Jackson. Cosa ne pensi dei giovani cantanti che lanciano la propria musica nei talent show televisivi, come “X-Factor”? Quella che viene fatti nei talent show la reputo una gavetta sbagliata e, in certi casi, controproducente. Inoltre, non mi danno alcuna carica i cantanti che fanno questo tipo di trafila. Non hanno lo spessore artistico di colleghi che anni addietro calcavano il palco dell’Ariston per la kermesse del Festival di Sanremo. Consiglio, per chi vuole abbracciare il mondo della musica e quello della discografia, la gavetta classica: quella dei live e dei pianobar. Infatti, io, da oltre 15 anni giro tutta Italia, suonando e cantando nei pub, nelle piazze e nelle feste private. Ho anche aperto concerti di grandi popstar italiane, come Ivana

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Ha perso ogni fascino, mistero e suggestione quello che anni fa è stato considerato un luogo sacro e potenziale stimolatore di miracoli ed eventi straordinari.

Quando la madonna piangeva A vedere come sono ridotte la stanzetta ed il portone, si ha la sensazione non solo di degrado, ma addirittura di totale desolazione

Nel dedalo stretto, dietro la Chiesa dell’Annunziata, c’è ancora la casa della Madonnina delle lacrime. A vedere come sono ridotte la stanzetta ed il portone, ove il quadro della Madonna, intorno agli anni ’50, avrebbe versato lacrime, si ha la sensazione non solo di degrado, ma addirittura di totale desolazione. È come se, d’improvviso, fosse stato abbandonato di corsa il posto per una ragione misteriosa e avesse perso ogni fascino, mistero e suggestione quello che era stato considerato un luogo sacro e potenziale stimolatore di miracoli ed eventi straordinari. Strano modo di intendere la religione, strano modo davvero di rispettare un luogo, considerato, per un periodo abbastanza lungo, miracolato dal pianto della Vergine. Era la stagione in cui, da Siracusa in su, le Madonne piangevano, un miracolo, come quello economico di quel periodo, che accompagnava e spingeva una parte anche rilevante della nostra società, non solo meridionale. Certo erano venuti in molti, in quegli anni, ad Angri, a vedere il quadro, dal quale scorrevano lacrime ed a pregare e chiedere miracoli. I pullman sostavano in Piazza Annunziata, mentre i pellegrini percorrevano a piedi pochi metri, in una stradina stretta, che non riusciva a vedere la luce del sole, per entrare in una stanza a piano terra, malamente addobbata a chiesa improvvisata, accanto al convento storico delle Battistine. Civiltà del “basso” e luoghi di culto sembravano coniugarsi in modo perfetto. Ne sono giunte di persone! Erano anni particolari. Mentre Don Enrico Smaldone dava anima e corpo alla città dei ragazzi, nella piazza faceva capolino qualche timida bancarella

di immaginette religiose e souvenir, quasi a voler riproporre, a pochi chilometri di distanza, una nuova, sorprendente Pompei. Di tanto in tanto qualcuno gridava di veder scorrere lacrime dal quadro o si aveva notizia di qualche miracolo. Poi, d’improvviso il calo delle visioni ed i miracoli che divenivano sempre meno importanti ed impegnativi. Infine, nel breve volgere di qualche mese, tutto si è ridimensionato, la Chiesa ha formulato la propria relazione negativa sulla vicenda, la casa è stata abbandonata e si è degradata. Altra Angri, altre stagioni di miracoli inventati o no e di popoli disposti a credere. Il tempo della speranza e della ripresa, dopo la funesta storia del secondo conflitto mondiale, era accompagnato da queste vicende, ma era destinato in breve a scomparire, quasi travolto dai drammi e dai problemi di un mondo, che non consentiva più indulgenze alle illusioni ed alle alienazioni.

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Attualità

Gennaio 2011

Ma di quella Angri, con la sua umile e contadina devozione, cosa sopravvive oggi? Come quella stanzetta meta di fedeli ed oggetto di culto, divenuta poi immobile e buia spettatrice di cumuli di rifiuti deposti dinanzi oltraggiosamente, così il paese è stato abbandonato all’incuria, al degrado ed alla illusa speranza dei miracoli si sono sostituiti la indifferenza rassegnata e l’oblio. Quella cultura, però, oggi non esiste più. Il mondo contadino, facile alle suggestioni ed ai miraggi anche per una sua intima esigenza, viene sostituito da una società “liquida”, senza identità e contorni precisi, che sempre più è incline allo scetticismo ed all’agnosticismo religioso. È anche la crisi della Chiesa e della religiosità. In questo mondo anche i pianti delle Madonne non basterebbero più a risolvere le depressioni individuali e collettive. Michele Fasolino

Francamente di Antonino Pastore

LA BUONANIMA DEL NONNO DICEVA…

G

li eventi atmosferici del 25 novembre, giorno dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, al 90% si ripeteranno il 25 dicembre, Natale di Nostro Signore. Infatti “la buonanima” del nonno ripeteva sempre questo detto: “Comme Catarina catarinea, accussi Natale natalea”. A conferma quest’anno abbiamo avuto un Natale freddo e piovoso, proprio come la giornata del 25 novembre. Un Natale con continui turbamenti atmosferici ma ancora peggio con una crisi economica in atto che ha finito di colpire ancora più le famiglie, naturalmente quelle degli operai in cassa integrazione, quelle dei docenti precari, quelle dei lavoratori con contratto a termine. Una crisi che ha visto soffrire molte persone nel mentre qualche alta carica dello Stato, dava uno schiaffo alla miseria, regalando alle sue colleghe parlamentari un

Promossa a palazzo Doria dall’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spetta-

Mostra dei costumi di Atmo Teatro

Abiti spettacolari realizzati a mano, maschere di animali ispirati a leggende della mitologia greca, corone di fiori variopinte, teschi poggiati su lunghi mantelli bianchi e neri, trampoli di tutte le altezze e strutture di scena bizzarre e imponenti hanno riempito le stanze del Castello. Un pubblico numeroso, incuriosito dalla singolare esposizione, ha osservato con stupore e ammirazione i costumi utilizzati dalla compagnia teatrale nelle tante e diverse esibizioni di strada di cui è protagonista. La serata è continuata in Piazza Doria con “Notte di Natale”, la performance scenografica realizzata da Atmo Teatro in cui attori eccellenti e abili hanno danzato su trampoli, in sincrono con musiche coinvolgenti e magie pirotecniche. Lo spettacolo è stato annoverato anche in “Contrasti. Lo Spirito del Natale”, il programma culturale ideato

dall’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno. “Sono particolarmente soddisfatto di questa due giorni dedicata al teatro – ha dichiarato l’Assessore al Turismo Giuseppe Mascolo - la mostra dei costumi e le performances sempre emozionanti di Atmo Teatro hanno attratto un pubblico folto ed eterogeneo, angrese e non, grazie anche alla collaborazione con l’E.P.T. che ha condotto in città ospiti di tutto il Salernitano. E’ motivo di grande orgoglio per l’Amministrazione Mauri che sta lavorando con impegno e determinazione per promuovere eventi culturali di un certo spessore, e per spingere Angri in circuiti intellettuali sempre più prestigiosi”.

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anello del valore di 1400 euro; somma che sarebbe stata sufficiente per una delle anzidette famiglie nell’affrontare in modo più sereno le festività natalizie. Un lungo periodo di vacanze terminate con l’Epifania, comunemente detta “festa della Befana”. Una festa dedicata ai bambini ed agli adulti delle famiglie ricche che in questo giorno hanno ricevuto dai loro genitori, i più piccoli regali costosissimi come i più avanzati strumenti dell’elettronica, mentre i più grandi moto, automobili, crociere e vacanze da sogno. Uno spreco di denaro mentre nel Paese la disoccupazione dei giovani è salita al 25% e nel Meridione addirittura al 35%. Come se non bastasse, tutti quelli che si trovano in situazione di potere, invece di impegnarsi nel risolvere la piaga della disoccupazione, intrallazzano o si affannano nel sistemare parenti ed amici occupandoli nei migliori posti statali. Ecco perché ogni anno ed in ogni finanziaria si leggono le cifre della vergogna: l’Italia fanalino di coda in tutti i comparti decisivi di investimento sul futuro. Un esempio per tutti la riforma della Scuola e dell’Università nella quale il Governo non ha stanziato fondi sufficienti per dare uno slancio nella ricerca.

C’è troppa difficoltà di vita quotidiana nelle diverse sfere sociali e troppo malessere tra i giovani. Speriamo che la politica cambi rotta assicurando risorse adeguate alla ricerca scientifica e alle innovazioni produttive. Solo così si potrà evitare il peso della crisi globale alle future generazioni.


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Sport

Nelle prime tre gare, due lontano dal Novi, i Grigiorossi hanno raccolto sette punti.

I Grigiorossi cambiano marcia Un ruolino di marcia da prima della classe per la formazione grigiorossa che ha cominciato il girone di ritorno con uno spirito diverso, ma soprattutto con un rendimento agli antipodi rispetto al cammino registrato prima del giro di boa. Nelle prime tre gare, due lontano dal Novi, i Grigiorossi hanno raccolto sette punti. Due vittorie maturate a seguito di incredibili rimonte (Nardò e Pisticci) e un pari sull’ostico campo di Ischia. Una nuova quadratura del cerchio è stata trovata dal neo tecnico Matteo Pastore. L’allenatore grigiorosso non cela la soddisfazione per le prestazioni sciorinate dall’undici grigiorosso nelle ultime due gare. “Stiamo applicando nel migliore dei modi le indicazioni che sto fornendo alla squadra – commenta il trainer salernitano – il lavoro svolto durante la pausa natalizia sta producendo i suoi frutti, ma la strada è ancora irta e piena di insidie. Non bisogna adagiarsi sui risultati, né tantomeno lasciarsi prendere dai facili entusiasmi perché non abbiamo fatto ancora nulla di importante. Alla squadra ho chiesto di profondere il massimo impegno giocando ogni gara con la massima determinazione ma soprattutto mettendo in campo quella cattiveria necessaria che occorre ad una squadra impegnata a risalire la china”. Soddisfatto anche il massimo dirigente Giovanni Orlando. “Nulla è stato compiuto ma siamo sulla buona strada. Abbiamo un gruppo fatto di bravi calciatori ma soprattutto di uomini che sono attaccati alla maglia

Andare in bici è come dipingere un mondo migliore!

Giovanni Orlando dell’Angri e questo rappresenta una buona base di partenza per cercare di arrivare all’obiettivo salvezza”. L’Angri in pochi giorni è riuscita a risollevarsi dalla sabbie mobili, ma la classifica non rende

merito al valore della squadra che ha perso terreno prezioso nel corso del girone di andata. “Purtroppo – commenta Orlando – ci sono state troppe vicissitudini che hanno penalizzato la squadra, ora abbiamo una certa solidità e un gruppo di calciatori che vuole compiere un grande miracolo, noi ci crediamo e l’Angri vista nelle ultime gare ha le necessarie credenziali per potersela giocare contro ogni avversario”. Luigi d’antuono j

Gennaio 2011 I vertici della CSTP hanno promosso un aumento delle corse dall’inizio del 2011

Migliorano i collegamenti con l’Università di Fisciano Sono cosa nota ai più i disagi e la mancanza di servizi che ogni giorno accompagnano i pendolari che utilizzano mezzi del trasporto pubblico. I mezzi sono soggetti a continui guasti, sono sempre molto affollati e, soprattutto nei giorni di pioggia, sono impraticabili a causa di continui allagamenti delle strade dove transitano. La risoluzione di tutte queste problematiche, nate da anni di noncuranza e di mala gestione, richiederebbe un notevole lasso di tempo e soprattutto un’ingente spesa da parte del Consorzio. Le continue lamentele degli utenti hanno però spinto il Consorzio a prendere dei provvedimenti per migliorare alquanto la qualità del servizio di trasporto; una delle migliorie è stata quella di incrementare le corse

Pedalata in bici di fine 2010 organizzata dal gruppo “Amici in bici - Angri e Agro”

Il maltempo rovina la festa Prossima primavera: pedalata Angri - Pietrelcina e ritorno II 26 dicembre si è svolta la pedalata di fine anno, organizzata dal gruppo “Amici in biciAngri e dell’Agro”. Date le condizioni atmosferiche, la manifestazione non ha avuto un’adesione massiccia come le altre volte, ma il presidente Luciano Montella non demorde: ha dichiarato che ci saranno altre occasioni per stare insieme e che, soprattutto, il gruppo si propone di stimolare 1’uso della bici principalmente fra i giovani. In tal modo si potrà snellire il traffico e migliorare, pertanto, la viabilità e, cosa più importante, educare al rispetto dell’ambiente, evitando in questo caso 1’inquinamento. I partecipanti sono stati consolati, per dir così, dalle prelibatezze della pasticceria di Gerardo

Di Dato, di Vittorio Scoppa e de “La zeppola d’oro”, a cui vanno i ringraziamenti del presidente e di tutto il gruppo. L’appuntamento è rinviato alla

prossima primavera con la pedalata Angri - Pietrelcina e ritorno. Per info e maggiori dettagli si può consultare la pagina face book del gruppo.

delle linee più utilizzate in modo da evitare sovraffollamenti. L’intervento di potenziamento delle corse ha interessato lo scorso ottobre la linea 50 (Celere Pompei – Salerno) e dal 1° gennaio di quest’anno la tratta 83 che collega i paesi di Scafati e Angri all’università di Fisciano; questo intervento va incontro alle esigenze dei tanti utenti (soprattutto studenti) che ogni giorno usufruiscono del servizio, migliorando la velocità e la comodità del trasporto. Chiaramente il lavoro dell’azienda non può limitarsi a questo; sono necessari interventi di manutenzione a molti dei mezzi utilizzati quotidiana-

mente e ci sarebbe bisogno di una riorganizzazione del servizio, evitando corse inutili e ottimizzando le poche risorse disponibili. In questo modo l’azienda può salvaguardare meglio le esigenze dei pendolari evitando loro inconvenienti fastidiosi e lunghissime attese; bisogna però prendere atto dell’impegno con il quale negli ultimi mesi il consorzio sta lavorando per soddisfare le richieste degli utenti. Paolo Giordano

Mostra di Raffaele Sorrentino alla Galleria “Ferdinando IV” di Castellammare di Stabia

Dal 4 dicembre al 5 gennaio scorso, presso la Galleria “Ferdinando IV” di Castellammare di Stabia, il nostro concittadino Raffaele Sorrentino, ha esposto una selezione antologica di sculture e dipinti della sua più recente produzione. La personale, intitolata Terra e Fuoco, ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico. Nel passato, recente e non, abbiamo avuto modo, in diverse occasioni, di confrontarci con il percorso estetico e la sensibilità poetica di Raffaele Sorrentino. Il quale, in queste opere della sua ultima produzione, si conferma come una delle presenze più significative ed interessanti del panorama artistico nostrano. Diciamo subito in questi lavori viene ulteriormente proseguita la ricerca sull’immagine, sulla forma e sulla materia. Siamo di fronte ad un consolidamento di uno stile ricco di suggestioni visive e cromatiche: gli umori della terra (rappresentati da un sapiente polimaterismo) si intrecciano ad esplosioni di colore, che sembrano gridare la loro luminosa forza, in una fantasmagoria di linee e forme. Sorrentino trasferisce sulla tela e nella materia delle sue sculture immagini ricche di suggestioni simboliche, superando i sentieri, già percorsi in passato, della semplice pittura informale, approdando anzi ad una sorta di naturalismo ricco di fermenti. Non a caso, per stessa ammissione dell’artista, la pittura è diventata più umorale, quasi una pittura con forti accenti sociali, impegnata com’è a restituire i sapori della terra mediterranea, ricca di suggestioni e sputi dolci ed amari al tempo stesso. Naturalmente, il recupero di un certo tipo di naturalismo non significa il ritorno ad un’immagine oleografica o descrittiva, bensì a metafore che si addensano attraverso i segni, le linee e il non banale uso di una serie di materie, distribuite in forme libere da schemi precostituiti. Nei dipinti di Raffaele Sorrentino, accanto ai sanguigni umori della nostra terra, si respira una profonda libertà, quella che autorizza lo spettatore a perdersi nella contemplazione di queste opere, come rapito in un viaggio mentale alla ricerca di emozioni antiche e sempre nuove. Vincenzo Ruggiero Perrino


Numeri

di

pubblica utilità Comune Servizio Acquedotto Centralino 081-5168111 Associazione Castello 081-947603 Biblioteca Comunale 081 -5132089 Carabinieri 081-948383 Centro Igiene Mentale 081-946399 Croce Rossa Italiana 081-5131626 Distretto Sanitario A.S.L. SA/1 081-946450 Enel: 081-5176533 Enel guasti: 800-111927 Pronto Enel: 800-202364 Ferrovie dello Stato 081-948548 Gas: 167-096085 Gas guasti 800-016086 Guardia Medica Via Badia 081-9368176 Onoranze Funebri “Palumbo” 081-940822 Onoranze Funebri “Savarese” 081-949426 Municipio piazza Crocefisso Centralino: 081-5168111 Polizia Municipale 081-5168227 Polizia Stradale 081-949666 Protezione Civile 081-5168266 Vigilanza Doria - via Badia 6 081.949536 - 368590841 Soccorso ACI 081-946707 Ufficio Postale P.za Annunziata 081-948612 Vigili del Fuoco 081-5177222 Banche Deutsche Bank s.p.a. Corso Italia, n. 65 081-5135288 Monte Dei Paschi di Siena Via Murelle, n. 21 081-946377 Banca Antonveneta Via R. De Pascale 081-5135722 Banca Della Campania Via Giudici, n. 5 081-940031 Popolare di Napoli Corso V. Emanuele, n. 126 081-5131440

LEGGI ANGRI ‘80

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Notizie Utili e Liete

Gennaio 2011

COMPLEANNO

farmacie GENNAIO Sabato 22 Gallucci - Comunale 1 Domenica 23 Comunale 1 Sabato 29 Comunale 1 - D’Antonio Domenica 30 D’Antonio FEBBRAIO Sabato 05 D’Antonio - Polini Domenica 06 Polini Sabato 12 Nazionale - Polini Domenica 13 Nazionale Sabato 19 Conte - Nazionale Domenica 20 Conte N.B.: Calendario turni non ancora ufficiale. Si consiglia di telefonare per accertarsi. Comunale 1 è aperta tutti i sabato - Conte è aperta tutte le domeniche Nazionale, Conte, via Dei Goti, 10 - Tel. 081.946188 via Nazionale, 144 -Tel. 081.949016 D’Antonio, p.zza Sorrento Comunale I Tel. 081.948570 Gallucci, via Roma, 15 -Tel. 081948513 viale Europa 45 - Tel. 081.5138774 Comunale II Polini p.zza S.Giovanni via Dei Goti, 139 - Tel. 081.946759 - Tel. 081.946131 Croce Rossa Italiana - 081.5131626 - E m e r g enza sanitaria Tel. 118

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23 20 12 03 18 23 20

calendario donazioni 2011 C.I.T. OSPEDALE DI NOCERA INFERIORE

in collaborazione con

FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO

20 20 10 15 12

LUGLIO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

10 11 16 13 11

Via Madonna delle Grazie, 40 Tel./Fax 081.5131693 - Cell. 339.1882525

COMPLEANNO

Lo scorso 25 dicembre, Gianparide Nappi (al centro nella foto con Anziteatro) ha festeggiato il suo 21º compleanno insieme agli amici della compagnia teatrale Anziteatro e a quelli della parrocchia di S. Maria delle Grazie. A Gianparide, ora a Potenza per completare il postulandato per entrare nell’ordine francescano, gli auguri degli amici e della redazione di ANGRI ‘80.

Via Papa Giovanni XXIII -Tel. 081/5131667

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Lo scorso 31 dicembre, Luigi Ceglia ha festeggiato 39 anni. Auguri dalla mamma, dai fratelli, dai cognati, dai nipoti e dalla redazione di ANGRI ‘80

NOZZE D’ORO Angelo e Carmela Pisacane hanno festeggiato i 50 anni di matrimonio. “Ad una mamma ed un papà che festeggiano un anniversario davvero d’oro, auguri e grazie per averci insegnato, in tanti anni, cosa significa volersi bene”. I vostri figli Teresa, Luigi e Gabriella. Auguri anche dalla redazione di ANGRI ‘80

LAUREA Il giovane Marco De Conte, presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, si è laureato in Ingegneria navale con 110 e lode, discutendo una tesi su “Progetto di massima di uno yacht di 35 metri”, sviluppata con il chiarissimo professore ingegniere Claudio Pensa. Auguri di una brillante carriera professionale dalla famiglia e dai nonni Cav. Amato D’Antuono e Maria D’Antuono

Redazione: v. Don Minzoni, 1 ANGRI - Tel. 081.8509939 - Fax 081.949499 E-mail: lombardi.antonio@virgilio.it angrial80@hotmail.com - lmbntn@libero.it Reg. del Tribunale di Salerno n. 591 del 17.11.1983 Abbonamento annuo ordinario ... € 10,00 sostenitore, minimo ... € 20,00

Versare l’importo sul C/C/P n. 10928844 intestato a: Coop. Centro Iniziative Culturali 84012 ANGRI (SA) Ed.: Cooperativa Centro Iniziative Culturali s.r.l.

Direttore responsabile Antonio Lombardi

Responsabile trattamento dati personali (L.n.196/2003): Luigi D’Antuono Foto: Paolo Novi e archivio C.I.C. GRAFICHE MERCURIO s.r.l.

vIA aMENDOLA, 20 Tel. 081.5135480

Via S. Maria area P.I.P. - Angri (SA) Sped.in A. P. 45% comma 20/B art. 2 legge 662/96 Filiale Salerno


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Momenti Lieti

lieto evento

Battesimo

Un piccolo attore angrese. Andrea Novi, nato lo scorso 14 settembre, nel presepe vivente di Sant’Egidio, ha infatti interpretato Gesù Bambino. Nella realtà è il figlio della dottoressa Giovanna Abate e del nostro fotoreporter Paolo Novi. Il piccolo Andrea ha partecipato alla Santa processione di mezzanotte della vigilia di Natale e nell’occasione è stato anche battezzato.

Gennaio 2011

Battesimo Lo scorso 31 ottobre il piccolo Bernard Coppola ha ricevuto il sacramento del battesimo. Auguri al papà Giuseppe, alla mamma Lidia Amodio dalla nonna Anna Mascolo e dalla redazione di ANGRI ‘80

PRIMA COMUNIONE

Battesimo

Lo scorso 12 settembre Alessandro Ferrara, nella Chiesa della Madonna del Carmime, ha ricevuto il sacramento della 1ª comunione. Auguri dalla redazione di ANGRI ‘80

Nella famiglia D’Auria, per la gioia di papà Pietro e di mamma Teresa, è arrivato il piccolo Giuseppe. Ai genitori e al nonno Giuseppe, gli auguri della redazione di ANGRI ’80.

LEGGI ANGRI ‘80

L’8 dicembre scorso, nella Chiesa di Costantinopoli, il piccolo Salvatore Rocco Monterosso ha ricevuto il sacramento del battesimo. Auguri a Salvatore Rocco, al papà Giuseppe e alla mamma Mafalda Di Sieno, dallo zio padrino Tonino Pecoraro, dalla zia Lina, e dai cuginetti Gennaro e Raffaele Pecoraro e dalla redazione di ANGRI ‘80.

Foto Lello Mosca

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