Meeting e Congressi - Mar Apr 2023

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INCENTIVE CONVENTION EVENTI SPECIALE PER AGENZIE E PCO Rivista mensilen° 1 marzo-aprile 2023€ 5,16Poste Italiane SpASped. in abb. post.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02 /04 n.46)Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la rela tiva tassa MICE FROM AMERIKA IL FUTURO DEGLI EVENTI DOPO L'ARRIVO DI CHATGPT E DEGLI ALTRI BOT DESTINAZIONE DEL MESE: SORRENTO GLAMOUR CAMPANO E VOCAZIONE MICE INTERNAZIONALE TEAM BUILDING FOREST BATHING E WALKING PER ATTIVARE LA CREATIVITÀ DI GRUPPO COVER STORY: GRANDI EVENTI QUANTO VALE L'EFFETTO LEGACY SULLE DESTINAZIONI? La deglitecnologiaprotagonista eventi DAL DIGITALE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, ALL’EXTENDED REALITY: LE NOVITÀ PER IL MICE DOSSIER LOCATION CON SPAZI INDOOR E OUTDOOR LO SPECIALE
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Lago Maggiore Lago d’Orta Lago di Mergozzo e Valli dell’Ossola
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Photo credit: Marco Benedetto Cerini, Piero Gatti, Zacchera Hotels, Regina Palace Hotel
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sommario editoriale Una congiuntura imprevedibile 9 HOT TOPICS meeting comment Pinocchio e l’albero degli zecchini d’oro Luca Corsi 10 incentive comment Quando il sistema fa corto circuito Emanuele Nasti 12 destinazione del mese Eventi Sorrento-style 14 cover story: grandi eventi Da Olimpia in poi 20 Voco: alberghi per spiriti liberi 26 MZ Events: impegno continuo 28 Bologna al quadrato 30 (Pala)Riccione al centro 32 Garden Toscana Resort: scappo dalla città 34 under the spotlight Meeting e Congressi compie 50 anni 36 CB Italia: la sostenibilità come valore strategico del Mice 38 NH Hotel Group: Milano e Torino alzano il livello 40 Rinasce il Quark Hotel Milano 42 Il Mice è chiamato all’imbarco al nuovo terminal crociere di Palermo 46 in my opinion Incentive bizarre – Emanuela Giordano 48 Workout – Simona Ciotti 49 Riflessioni… in formazione – Paola Sabbatini 50 Italy docet – Rodolfo Musco 51 cover story: tecnologia Immersi negli eventi 62 On Time: le nuove frontiere del digitale 68 mice from Amerika Il futuro di ChatGpt non è stato previsto 70 14 20 Incontriamoci in giardino 53 Blu Suite Hotel: nel blu, dipinto di blu 60 DOSSIER LOCATION INDOOR E OUTDOOR 53
2023
01 2023 sommario team building Stare al passo 74 out of the box Workation: facciamo il punto 80 focus on Business travel: dati con il segno + 84 highlights 88 SITE INSPECTION destinazioni Distretto dei Laghi: fascino naturale 92 Oman, terra dalle mille esperienze 96 Bordeaux, appeal sostenibile 100 Catalogna on the road 102 hotel Hotel Excelsior Bari: baricentro barese 104 The Nicolaus Hotel: banqueting tra verde e skyline 106 Eventi da Unesco all’Unahotels MH Matera 108 NETWORKING workshop ed exhibition Full Contact Meeting Planner apre la stagione 2023 110 notiziari Federcongressi&eventi 112 indirizzi 114 Lo Speciale Sardegna 115
NOSTRI PROSSIMI EVENTI BUY MICE MILANO 5 ottobre Grand Visconti Palace Hotel, Milano EWORKSHOP AGENZIE & CORPORATE 23-24 giugno UNA Hotels MH Matera FULL CONTACT MEETING PLANNER 2 23-25 novembre Hilton Lake, Como BUY MICE ROMA 3 maggio 2023 Spazio Vittoria, Roma EWORKSHOP MEDICAL PHARMA 14-15 aprile 2023 Grand Hotel Mediterraneo, Firenze medical pharma e - workshop FULL CONTACT PCO 28-30 maggio 2023 Palace Hotel, Milano Marittima agenzie & corporate e - workshop EWORKSHOP CORPORATE & INCENTIVE seconda metà di settembre Location da definire corporate & incentive e - workshop 36 74 62 70
I

LA RIVISTA

DELLA MEETING INDUSTRY

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colophon 6 | 01 2023 | MC
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Roma Convention Center | La Nuvola

L’attuale situazione globale è caratterizzata da fenomeni che hanno cambiato radicalmente gli equilibri socio-economici a livello internazionale. Nel lungo termine arriveranno nuovi equilibri, ma nel frattempo dovremo fare i conti con quanto ci aspetta domani e tenere un atteggiamento “opportunista”, cogliendo “al volo” le occasioni quando si presentano

Una congiuntura imprevedibile…

Apartire circa dalla metà dello scorso anno il fenomeno dell’overtourism congiunto all’inflazione ha provocato non pochi disagi nel mondo congressuale. Se è pur vero che la domanda di eventi, almeno nel nostro Paese, è letteralmente esplosa, il sostenuto aumento dei prezzi – soprattutto da parte delle strutture alberghiere – insieme alla sempre più ridotta disponibilità di spazi, sta rendendo spesso molto arduo ai promotori realizzare i propri progetti aggregativi senza evitare un bagno di sangue.

Stiamo parlando di due fenomeni – la forte crescita della domanda turistica e l’aumento dei prezzi – che come sappiamo sono conseguenze della pandemia che, da una parte, ha compresso come una molla i consumi e i viaggi e, dall’altra, ha modificato le abitudini in maniera ancora non del tutto chiara e prevedibile.

Un’inflazione elevata, poi, è una brutta bestia poiché, mettendo a rischio la pianificazione degli investimenti e destabilizzando la pace sociale, impone alle Banche Centrali di aumentare il costo del denaro che potrebbe portare anche a una recessione se queste misure non avessero successo, come sembra che al momento stia avvenendo (si veda il caso degli Stati Uniti). E su tutto incombe una guerra vicina, la cui soluzione pacifica sembra ancora lontana,

e un convulso rimescolamento degli equilibri internazionali dalle conclusioni ignote.

Non sembra ci sia spazio per stare troppo sereni.

Nel lungo termine, ovviamente, i nuovi equilibri arriveranno, ma nel frattempo dovremo fare i conti con quanto ci aspetta domani. Nessuno oggi se la sente di fare previsioni attendibili: l’eccesso di turismo non sembra dar segni di rallentamento e se prima o poi si affievolirà potrà essere frutto della recessione e tutti ne saranno danneggiati.

Credo che, almeno nel breve termine, sia sano tenere un atteggiamento “opportunista” e cioè cogliere “al volo” le occasioni quando si presentano (certo non vengono da sole, bisogna andare a cercarsele) e sfruttare al meglio tutti i nuovi strumenti che la tecnologia ci sta mettendo a disposizione per ottenere il massimo dai nostri eventi.

Senza dimenticare di tenere sempre alta l’attenzione, fiutando continuamente l’aria, per essere pronti a imboccare la strada giusta quando questa si renderà visibile.

MC | 01 2023 | 9 editoriale

Pinocchio e l’albero degli zecchini d’oro

Loscorso febbraio sono stato invitato dalla Bit, come relatore di un convegno dal titolo “Mice, Italia d’alta gamma”. Tema dell’incontro: le opportunità di sviluppo e le criticità di quel segmento dell’industria turistica italiana che è in grado – o almeno dovrebbe esserlo – “di realizzare esperienze esclusive e inclusive, sostenibili e tailor made che non si esauriscono nell’evento”.

Il mio ruolo – unico buyer nel panel degli stakeholder – era esplicitamente quello del Grillo Parlante di Pinocchio, la coscienza un po’ scomoda, ma saggia, di un comparto che da quando ho memoria se la suona e se la canta da solo, ripetendo all’infinito i soliti cliché della nostra bella “Italia da cartolina”: il clima

temperato anche d’inverno, le bellezze naturali, la storia, il patrimonio artistico, lo stile di vita, l’enogastronomia...

Tutti atout che senza dubbio appartengono al Belpaese “ch’Appennin parte, e ‘l mar circonda e l’Alpe”, ma che non bastano, da soli, a definire “d’alta gamma” l’offerta Mice della nostra Penisola.

I paesaggi, le opere d’arte, il cibo, il lifestyle e chi più ne ha più ne metta, sono “zecchini d’oro” che ci sono stati regalati dalla natura e dai nostri antenati, ma che stiamo sperperando, affidandoli al “campo dei miracoli” – come fece appunto Pinocchio nella celebre favola di Collodi –, anziché considerarli una base d’investimento da mettere a frutto seriamente e con fatica. Perché

la nostra offerta Mice, al di là dei suoi talenti naturali, è deficitaria su tanti, troppi aspetti, indispensabili per competere ed eccellere nel mercato degli eventi. Qualche esempio? Vado in ordine sparso: fatta eccezione per Milano e Roma, mancano collegamenti di linea tra aeroporti e centri congressi; non abbiamo una rete capillare di treni ad alta velocità; i centri congressi sono datati, tanto nell’aspetto quanto nelle dotazioni tecnologiche; le strutture alberghiere non sono all’altezza delle aspettative della clientela Mice, sia per dimensioni sia per qualità dei servizi; la connettività è carente, quando non addirittura assente; l’Iva al 22% è penalizzante; la tassa di soggiorno è vista come un odioso balzello, che non si sa bene che fine faccia (dovrebbe essere destinata a nuovi investimenti per il settore, ma sarà vero?); non abbiamo – e il terremoto Covid ha peggiorato la situazione con il fenomeno della Great Resignation – professionisti dell’ospitalità adeguatamente formati e motivati... e mi fermo qui, ma solo per economicità di spazio. Tutto questo, poi, come se non bastasse, a fronte di prezzi decisamente elevati, che hanno subito un’impennata ingiustificata dopo la pandemia e che non corrispondono proporzionalmente allo standard dei servizi offerti. Anzi, sembra che dalla fine del lockdown la tendenza dei supplier sia, in generale, “minore qualità a un costo maggiore”. È questa l’Italia d’alta gamma che pensiamo di proporre agli stranieri (e non solo)?

La mia impressione è che da troppo tempo il comparto Mice italiano attenda, pigramente, che l’albero degli zecchini d’oro germogli e che renda tutti ricchi, senza sforzi, quasi per miracolo. E invece sarebbe ora di “fare sistema” per davvero. Che vuol dire confrontarsi tra addetti ai lavori, delineare un progetto organico che indichi le aree da sviluppare e gli obiettivi da raggiungere, investire di tasca propria (ché se aspettiamo lo Stato, campa cavallo), fare formazione ai giovani e colmare il gap con i competitor europei prima che sia troppo tardi. Prima cioè, che il Gatto e la Volpe ci portino via quel tesoretto che ancora abbiamo, ma che non durerà per sempre: l’immagine da cartolina di un Paese bellissimo, da scoprire, da ammirare, da assaggiare e da ricordare.

Ma anche da sviluppare, sotto tantissimi aspetti.

10 | 01 2023 | MC MEETING COMMENT hot topics
È innegabile che l’Italia abbia molti atout di grande appeal,

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Tre strutture completamente modulabili, 10 000 metri quadrati, una sinergia di spazi e attrezzature unica e versatile: Bologna Congress Center è la location perfetta per accogliere eventi di ogni tipo e portata in un’atmosfera moderna e raffinata: meeting, convention, congressi, esposizioni, fiere

Grazie alla sua posizione privilegiata, Bologna è da sempre un crocevia naturale per l’Italia e per l’Europa, grazie all’aeroporto internazionale e alla stazione centrale con l’alta Velocità che la collega a Milano e Roma con frequenze elevate e tempi di percorrenza minimi.

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Quando il sistema fa corto circuito

Allorquando,

nel pieno della serrata generale dovuta alle note vicende pandemiche, ci si interrogava sulle contromisure più efficaci per la sopravvivenza del settore congressuale e dei viaggi Incentive, qualcuno si disse convinto dell’ineluttabilità del processo di ottimizzazione e modernizzazione imposto dalle piattaforme di “e-conference”, il cui utilizzo diffuso era stato solo accelerato dalle circostanze. Molti altri, anche da queste pagine, pur sottolineando l’importanza di saper riconoscere e di adeguarsi il più rapidamente possibile al nuovo mondo che ci avrebbe atteso fuori dal tunnel, alimentavano la convinzione e la speranza, che in realtà non fosse proprio così. Quando ancora i brief arrivavano a singhiozzo, imparammo a dare una nuova accezione al termine

“ibrido” e ci confrontammo con i primi eventi in presenza di una platea mista, fisica e virtuale. Nel piattume di richieste che pervenivano alla spicciolata quasi più come esercizio stilistico che come sorgente di business, anche chi come noi si doveva cimentare nel difficile compito di tutelare rapporti commerciali, cominciò a sostituire le ormai inadeguate visite commerciali con webinar sempre più evoluti, realizzando persino vere e proprie site virtuali con tanto di webcam e droni. Mancava però una reale progettualità. Dopo settimane e poi mesi di “andrà tutto bene” che quasi liturgicamente ci ripetevamo, la speranza si affievolì e il mantra cominciò a perdere di significato.

Perché non andava tutto bene proprio per niente. Così, in modo più o meno graduale, complice

anche l’inadeguata risposta del Governo rispetto alle criticità che il nostro settore – più di altri – stava subendo, abbiamo cominciato a perdere i pezzi. Uffici chiusi o ridimensionati, personale iper-qualificato che ha deciso di cambiare mestiere, aziende sanissime che hanno cominciato ad ammalarsi e a licenziare. E così si sono perse competenze costruite in molti anni. In quei mesi drammatici, sono andati in fumo veri e propri asset strategici, a tutti i livelli. Dopodiché, dato che per fortuna aveva ragione chi diceva che una stretta di mano non avrebbe mai potuto essere sostituita da una zoom call e che i benefici e le emozioni di un viaggio incentive in termini di reward, loyalty o team building non avrebbero mai potuto essere sostituiti da altre forme di incentivazione salariale, ci siamo trovati dall’oggi al domani a dover far fronte a una ripresa, anche sostenuta, della domanda, privi però degli asset di cui sopra. Nessuno però è stato risparmiato dalla rivoluzione organizzativa imposta dal contesto eccezionale a cui abbiamo dovuto fra fronte. Tutti sapevamo che ci saremmo trovati prima o poi in questa situazione ma quasi nessuno ha davvero avuto la forza di prepararsi adeguatamente. E dato che il problema coinvolge tutta la filiera, da chi origina la domanda alle strutture ricettive e di servizi, passando per Pco, incentive house e Dmc, il sistema rischia di andare in tilt. La qualità della domanda è infatti notevolmente peggiorata: i brief arrivano copiosi ma, talvolta, incompleti, confusi e privi di costrutto. Manca insomma, un filtro che sarebbe invece indispensabile per consentire a ognuno di lavorare con maggiore profittabilità. Si prova quasi sistematicamente a riversare sulle Dmc l’onere di riordinare i pezzi, fare verifiche sulle fattibilità, costruire

progetti sensati. Ma questo serve solo a generare altro lavoro per produrre le precisazioni e fornire i chiarimenti indispensabili alla lavorazione del brief. È esattamente a questo punto del processo che spesso si produce un corto circuito che blocca tutto. Le Dmc devono quindi scegliere se rifiutare di lavorare un progetto che battezzano come perdita di tempo, oppure investire le proprie risorse per abbozzare una proposta che è destinata comunque a essere oggetto di un continuo rimbalzo di e-mail. A cascata, lo stesso succede nelle relazioni con i fornitori dei servizi in loco, anch’essi spesso orfani di personale numericamente e qualitativamente utile a evadere prontamente tutte le richieste. Il più delle volte, non si arriva a meta. Si potrà rispondere: è il mercato! Vince il più forte. Forse. ma non importa quanto si sia allenati se al momento della gara, manca tutto: il campo di gara, il pallone, l’arbitro. E pure l’avversario. È dunque necessario uno sforzo da parte di tutti affinchè il processo creativo legato al mondo degli eventi torni a essere non solo un affascinante esercizio stilistico ma una complessa e molto tecnica direzione d’orchestra, che fin dalla sua genesi definisca budget, obiettivi e logistica, nonché destinazioni da mettere in gara in modo coerente con quanto sopra. Solo così si creeranno le condizioni affinchè ciascuno possa operare al meglio il suo ruolo nella filiera, nel rispetto delle competenze e del tempo di tutti.

INCENTIVE COMMENT hot topics 12 | 01 2023 | MC
A causa della pandemia si sono perse competenze costruite in molti anni. In quei mesi drammatici, sono andati in fumo veri e propri asset strategici, a tutti i livelli
EMANUELE NASTI General manager Htms International enasti@htmsinternational.com
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Destinazione del mese: Sorrento

EVENTI Sorrento-style

Tra le destinazioni italiane più amate dal jet-set internazionale, la Penisola Sorrentina vanta tre milioni di visitatori l’anno e una richiesta in continua crescita da parte della meeting industry, che ne apprezza i paesaggi, le strutture alberghiere top di gamma e l’atmosfera unica che la avvolge

Scogliere a picco sul mare e lì, sullo sfondo, le visioni suggestive di Ischia, Capri e della Baia di Napoli. Limonaie e sentieri verdi ideali per il trekking, un ricco patrimonio artistico e culturale, la tradizione culinaria che ha portato anche una pioggia di stelle Michelin e un’offerta ricettiva variegata. Benvenuti a Sorrento, città dalla vocazione internazionale, con una cultura dell’ospitalità conosciuta in tutto il mondo e un ricco bouquet di eccellenze che la rendono uno dei fiori all’occhiello dell’intera regione.

VOCAZIONE INTERNAZIONALE

La Penisola Sorrentina, con le sue bellezze naturali e il suo fascino glamour, ha ammaliato da sempre i viaggiatori, tanto che conta ogni anno tre milioni di presenze turistiche, di ogni nazionalità. In termini di mercati di provenienza il Regno Unito si conferma in testa, seguito da Germania, Stati Uniti, Francia, Belgio, Giappone, Cina, Australia, Canada, Austria, Finlandia, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Brasile, Argentina. Non mancano, naturalmente, gli

14 | 01 2023 | MC DESTINAZIONE DEL MESE hot topics
di MARIANGELA TRAFICANTE

italiani, numerosi nell’apprezzare questo angolo prezioso del Belpaese.

«Sorrento, una delle perle della Campania, occupa un posto di leadership nel settore turistico sia nazionale sia regionale. Ha una posizione strategica, baricentrica all’interno del golfo più bello bel mondo, collegata con le isole di Capri, Ischia e Procida, e con siti come Pompei ed Ercolano, senza dimenticare naturalmente Napoli. Abbiamo inoltre la fortuna di avere strutture di primissimo livello sul nostro territorio, che hanno fatto la storia del turismo. Non a caso, alcuni eventi e congressi di portata internazionale si svolgono proprio a Sorrento, dove gli ospiti trovano professionalità, servizi e uno sfondo paesaggistico di impareggiabile bellezza», raccontano dalla città. Destinazioni amate per le vacanze in stile “dolce vita” dai turisti di tutto il mondo, Sorrento e il territorio che la circonda hanno anche tutte le carte in regola per conquistare il mondo Mice: strutture congressuali, paesaggi mozzafiato, diverse proposte per attività di team building e incentive, dall’open air alle tipicità, fanno sì che aziende e meeting planner possano trovare qui terreno fertile per eventi di successo.

A cominciare dall’offerta hospitality. Sono circa quarantamila i posti letto disponibili sul territorio della Penisola Sorrentina, distribuiti tra duecento hotel e tremila strutture extralberghiere. Le opportunità sono tante e alla portata di ogni tasca e di ogni esigenza: dagli alberghi storici ai grandi cinque stelle, dai b&b alle case vacanza. Il tutto all’insegna di una grande cultura dell’ospitalità, che ha reso famosa questa terra nel mondo.

Altrettanto famosa è l’enogastronomia sorrentina, che si basa su due parole d’ordine, tipicità e prodotti a “chilometro zero”, e può vantare ben dieci ristoranti stellati, probabilmente la più alta concentrazione, in relazione alle dimensioni del territorio, di tutta Europa.

PLUS VINCENTI

Sorrento promuove le sue eccellenze puntando su diverse frecce nel suo arco. Innanzitutto la qualità e il comfort delle sue strutture ricettive, ristorative e di balneazione, a cui si accompagna la professionalità degli operatori, forti di grande competenza ma anche di grande cortesia, elementi indispensabili per un’accoglienza al top. A questo si aggiunge la cura dell’ambiente,

MC | 01 2023 | 15
Glamour, natura e stelle Michelin: la Penisola Sorrentina sfodera il suo fascino multiforme per accogliere eventi e ospiti internazionali tra scenari a picco sul mare, patrimonio culturale e servizi di livello
© Raffaele Celentano

Un ricco calendario di eventi –sportivi, teatrali e musicali, ma anche artistici e folkloristici –, sorrentino in ogni stagione

“oro” prezioso dell’offerta che permette sia ai vacanzieri sia ai tur isti corporate di godere di un territorio sfaccettato e che può offrire natura, cultura, intrattenimento e servizi. Il relax di una vacanza di mare, o anche di un break in spiaggia dopo i lavori di un convegno, un’esperienza per rinsaldare il gruppo in maniera active scegliendo tra il diving alla scoperta dei fondali, le escursioni o il trekking tra le colline, e ancora l’incontro con la buona tavola: un territorio, tante anime che possono essere combinate, spaziando dall’esplorazione del paesaggio con i suoi tesori naturali alla conoscenza della storia e delle tradizioni locali, compreso l’artigianato tipico. L’impegno profuso quotidianamente per la tutela del territorio e del mare si traduce anche nello sviluppo di nuove attività che fungono da attrattore, come la pescaturismo, le visite ai restaurati monumenti cittadini, i grandi eventi

legati alla cultura e allo spettacolo. Fattori che, insieme, contribuiscono a soddisfare le attese di un turismo di qualità, compreso il Mice, che può contare sulla presenza di centri congressuali attrezzati, che ogni anno ospitano eventi di livello internazionale.

LA PAROLA AL SINDACO

A sostenere l’importanza del settore è anche il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola: «Il turismo congressuale è un segmento che punta in direzione della destagionalizzazione, un obiettivo importante per far vivere il nostro territorio tutto l’anno. La penisola sorrentina non è solo costa e mare cristallino, ma è anche cultura, con numerosi siti archeologici e storici. È natura, con una rete sentieristica attrezzata. È enogastronomia, con la più alta concentrazione di ristoranti stellati d’Europa. Chi sceglie Sorrento per il proprio

16 | 01 2023 | MC DESTINAZIONE DEL MESE hot topics
© Raffaele Celentano

evento può quindi contare su una vasta offerta di intrattenimento, arricchita anche dalla felice posizione baricentrica rispetto a Napoli, Pompei e alla Costiera Amalfitana. Senza contare il ricco cartellone di appuntamenti e di rassegne che, in ogni mese dell’anno, propongono spettacoli e occasioni di svago».

UN ANNO DI APPUNTAMENTI

Rassegne letterarie, teatro, musica, folclore, enogastronomia: Sorrento può vantare un’agenda fitta di appuntamenti che scandisce sia la stagione invernale sia quella estiva, con manifestazioni che accendono mese per mese i riflettori sulla destinazione e la rendono d’appeal e in grado di richiamare visitatori interessati durante tutto il corso dell’anno.

“Sorrento Incontra”: questo è il nome del contenitore di eventi che da maggio a ot-

tobre arricchisce l’offerta di intrattenimento per i propri ospiti.

Particolarmente rilevante è anche il cartellone natalizio, denominato “M’Illumino d’Inverno”, che mette in scena spettacoli e iniziative, contribuendo ad allungare la stagione turistica e moltiplicando la risonanza mediatica della città, con evidenti ricadute in termini di promozione territoriale.

UN PLAYER DI RILIEVO: FONDAZIONE SORRENTO

Una finalità condivisa sul territorio con la Fondazione Sorrento, un organismo partecipato dal Comune e da tutti gli imprenditori sorrentini, presieduto dal patron di Msc Crociere, Gianluigi Aponte. La Fondazione Sorrento è nata nel 2006 con lo scopo di tutelare, promuovere e valorizzare la cultura, la

DESTINAZIONE DEL MESE hot topics
© Raffaele Celentano © Raffaele Celentano © Raffaele Celentano

FONDAZIONE SORRENTO IL PROGRAMMA 2023

• ANIMA MUNDI / SHOT IN TIME di Koen Lauweart dal 25 marzo al 30 aprile

• SORRENTO CON I CAMPIONI – DUE COSTIERE

nella Penisola Sorrentina

26 marzo 2023

• SORRENTO COAST organizzata dalla Mille Miglia 30 – 31 marzo e 1 – 2 aprile

• Mostra “EDGARDO CURCIO (1881-1923) – UN PROTAGONISTA DELLA SECESSIONE VIENNESE A NAPOLI”, 24 marzo – 28 maggio

• MEDITERRANEO

dal 13 maggio al 3 giugno

• Mostra dedicata ad ANDY WARHOL 10 Giugno – 15 ottobre

• SYART FESTIVAL

10 giugno – 15 ottobre

• TRE GOLFI SAILING WEEK

12 – 21 maggio Napoli e Sorrento

• INCONTRIAMOCI IN VILLA

giugno – settembre

• SORRENTO PARIGI E RITORNO del 1982-1989 di Parigi e dintorni

storia, la natura, le tradizioni del territorio e la sua economia di natura prevalentemente turistica, attraverso gli sforzi e la sinergia dei supporter privati e la collaborazione delle strutture comunali. Si tratta dunque di un ente che si prefigge di promuovere le espressioni della cultura e dell’arte, di valorizzare il patrimonio ambientale e storico-artistico locale, e di promuovere eventi e azioni di marketing territoriale.

A ospitare Fondazione Sorrento è Villa Fiorentino, edificio degli anni Trenta circondato dal verde del giardino con agrumeto, roseto e camelie, che oggi accoglie attività culturali ed artistiche.

TESORI A PORTATA DI MANO

Come si possono dunque sintetizzare i principali attrattori turistici di Sorrento e del territorio circostante?

IN CAMMINO

Sorrento gode inoltre di una posizione privilegiata anche per gli amanti del trekking, che possono organizzare escursioni alla scoperta di località come la Punta della Campanella e la Baia di Ieranto, tutelata dal Fai. Non solo: è stata lanciata anche l’iniziativa “Sorrento Walks”, progetto promosso dal Comune di Sorrento e realizzato da Penisolaverde, grazie al quale sono stati creati 14 itinerari escursionistici, che si snodano tra l’esplorazione urbana e gli scenari naturali e storici circostanti, con percorsi di varia fattezza e durata, attraversando e toccando località come Sant’Agata, Massa Lubrense, Termini, Monticchio, Colli di Fontanelle o Sant’Agnello, dei quali sul sito dedicato (www.sorrentowalks.com) si possono anche scaricare mappe e guide. indirizzi a fine rivista

21 ottobre - 26 novembre

• GARA AUTOMOBILISTICA SORRENTO – S. AGATA

13 novembre

• IL PRESEPE NAPOLETANO dicembre 2023 - gennaio 2024

Tra storia, arte e natura, Sorrento offre una combinazione unica di clima dolce e piacevole, eccellenti opportunità di svago e un panorama di grande bellezza. Sorrento inoltre diventa un’ottima base di partenza per tutta una serie di programmazioni post-congress, di team building e incentive che permettono di approfondire un territorio che non ha bisogno di presentazioni, ricercato dai visitatori di tutto il mondo. Da Sorrento, in pochissimo tempo, si ha l’opportunità di scoprire lo charme delle isole di Capri, Ischia e Procida, come anche la celebre Costiera Amalfitana con i gioielli di Positano e Ravello. Sul fronte delle escursioni e delle attività culturali, si può fare naturalmente rotta su Napoli, organizzare una visita agli scavi di Pompei o alla Reggia di Caserta, entrambi Patrimonio dell’Unesco, e prevedere anche l’esplorazione del Mav ad Ercolano, il Museo archeologico virtuale, che grazie alle tecnologie avanzate permette un viaggio nel tempo fino all’epoca dell’eruzione del 79 d.C..

18 | 01 2023 | MC DESTINAZIONE DEL MESE hot topics
© Raffaele Celentano

TERRA DI GRANDI EVENTI

TRE GOLFI SAILING WEEK, 1221 MAGGIO

GIORNATE INTERNAZIONALI DEL CINEMA, FINE NOVEMBRE INIZI DICEMBRE

indirizzati alle sale

Sorrento è un’ottima base di partenza per tutta una serie di post-congress, team building e incentive che permettono di approfondire un territorio che non ha bisogno di presentazioni

MC | 01 2023 | 19 DESTINAZIONE DEL MESE hot topics
FORUM THE EUROPEAN HOUSE AMBROSE TTI, 19  20 MAGGIO

Da Olimpia in poi

Quanto vale e quanto dura un grande evento? Qual è il suo impatto a lungo termine sulle destinazioni? Domande alle quali diversi metodi di proiezione sono in grado

Igrandi eventi sono sempre esistiti, dai primi Giochi Olimpici del 776 a.C. al più impressionante (per i numeri) pellegrinaggio religioso, il Maha Kumbh Mela che si tiene da secoli ad Allahabad ogni 12 anni e che nel 2013 ha richiamato, secondo fonti diverse, dai sessanta ai cento milioni di persone. Nel tempo i maxi eventi si sono trasformati in un vero e proprio business, ben studiato e monitorato dal momento in cui è diventato evidente il loro valore come strumento di marketing in grado di migliorare l’immagine e il posizionamento di una destinazione, potenziarne la notorietà, generare rilevanti impatti econo-

mici e incrementare i flussi turistici. A occuparsene nello specifico è l’event tourism, una disciplina che studia proprio lo sviluppo e la commercializzazione di eventi a fini turistici e di crescita economica. L’analisi prende in considerazione l’evento da due punti di vista: da una parte la valutazione del valore degli eventi nella promozione della destinazione e il loro posizionamento all’interno del marketing generale (anche per impostare eventualmente co-branding con altre destinazioni, come per esempio le Olimpiadi invernali Milano-Cortina) dall’altra parte l’impostazione della promozione degli

20 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics
di NICOLETTA TOFFANO E ANTONELLA ANDRETTA

eventi stessi puntando a molteplici obiettivi come il contributo al rinnovamento urbano, il miglioramento delle infrastrutture, la promozione di un’immagine positiva, il riposizionamento della destinazione, l’innesco del turismo di ritorno, in poche parole la legacy dell’evento. Una precisazione: il concetto di legacy (letteralmente, l’eredità che l’evento lascia dietro di sé) è molto ampio e fa riferimento a una pluralità di aspetti riconducibili a dimensioni quantitative e qualitative non direttamente paragonabili: non avrebbe senso infatti comparare una convention aziendale, per quanto imponente, a un mega concerto dei Rolling Stones (per inciso, il business globale dei concerti vale la cifra astronomica di 11,7 miliardi di dollari, con un incremento del cinque per cento rispetto al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia: e no, non sono solo canzonette).

Aggiungiamo che solo in Italia ogni anno si svolgono centinaia di grandi progetti che abbracciano le aree tematiche più importanti per le sfide contemporanee: cultura, welfare, innovazione, sostenibilità e turismo, ognuna delle quali porta con sé la sua eredità. Eventi che spaziano dalle mostre ai concerti, dai grandi congressi agli happening inclusivi, fino alle inaugurazioni di palazzi e luoghi riqualificati, lasciti di cui il nostro settore gode in modo particolare, visto che a fine evento potrà disporre di nuove e inedite location. Tra questa moltitudine ne abbiamo scelti alcuni, recenti e prossimi, ognuno dei quali è una case history emblematica in aree diverse, dal turismo sportivo a quello culturale, dall’arte al Mice, sempre in grado di generare legacy.

I GRANDI EVENTI SPORTIVI

Iniziamo dagli eventi sportivi, i cui impatti possono essere economici, sociali e ambientali. Prendiamo come esempio il Campionato del Mondo di Scherma atteso a Milano dal 22 al 30 luglio 2023 presso l’Allianz MiCo Fiera Milano Congressi. Sarà l’ottavo mondiale organizzato in Italia e sarà valido nella corsa ai pass per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’evento durerà nove giorni e le competizioni si svolgeranno tra 1.200 atleti provenienti da 165 Paesi: in città sono dunque attese oltre quattromila persone tra sportivi e tecnici appartenenti alle varie federazioni oltre ai turisti che arriveranno in Italia proprio grazie all’evento. Per stimare la portata di tutto ciò è stato realizzato uno studio, L’impatto economico dei Mondiali di Scherma Milano 2023, realizzato dal Centro di Ricerca Green (Centre for Geography, Resources, Environment, Energy and Networks) – Università Bocconi, con il sostegno della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, presentato da Marco Percoco che di Green è il direttore. Nella ricerca, la stima dell’impatto economico locale è stata definita analizzando i costi operativi per l’organizzazione e la spesa dei visitatori e delle federazioni coinvolte: a fronte di una spesa prevista per la sola organizzazione di circa 5,6

milioni di euro, gli impatti economici attesi sono quantificabili in 24 milioni di euro di produzione aggiuntiva, 11 milioni di euro di valore aggiunto generato e 201 posti di lavoro creati. Afferma infatti Percoco: «Gli eventi sportivi e culturali hanno spesso degli effetti positivi per le economie locali e non stupisce questo risultato per un territorio come quello milanese. La vera sfida è quella di integrare i mondiali in un più ampio percorso di sviluppo urbano, in modo da rendere permanenti tali impatti». In poche parole la legacy non deve limitarsi all’attrattività turistica ma migliorare anche la qualità della vita di chi risiede nel luogo dove l’evento si svolge. E perché sia così, occorre operare non solo su attrezzature o infrastrutture, ma anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini: e proprio a questo scopo per Milano 2023 sono stati ideati una serie di eventi collaterali di piccole dimensioni che generano impatti sociali positivi, tra cui alcuni progetti di sport & inclusione e di sport & sociale indirizzati a trenta scuole per un totale di 2.500 studenti e agli oratori per altri 1.200 ragazzi coinvolti.

A BERGAMO E BRESCIA PER “USCIRE DALLA BOLLA”

Punta moltissimo sull’effetto legacy anche l’iniziativa Capitale della cultura, un evento che in sé non ha più bisogno di essere illustrato, visto che è un’iniziativa che si ripropone dal 2014, ma che a ogni declinazione acquisisce sfumature sempre differenti e proprio per questo estremamente interessanti. Come nel caso di Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura 2023, il cui claim “esci dalla bolla” è un chiaro invito a scegliere le due città per esplorare nuovi territori fuori dalla bolla informativa digitale e dalle solite rotte. Il grande evento, inaugurato il 20 gennaio e che prevede cento grandi progetti e cinquecento iniziative in vari settori, rappresenta un’occasione unica per proseguire la collaborazione già iniziata nel 2020 tra le due città lombarde, come spiega Emilio Del Bono, sindaco di Brescia: «La difficile sta-

«Gli eventi sportivi e culturali hanno spesso

GRANDI EVENTI
MARCO PERCOCO direttore di Green EMILIO DEL BONO sindaco di Brescia

gione della pandemia ha fatto sentire Brescia e Bergamo città sorelle nel momento più duro. Un sentimento che conta ancora oggi: è stato questo a unirci davvero e qui è partita la nostra avventura». Un’avventura che ha l’ambizione di portare cultura in tutto il territorio per “crescere insieme” specifica Giorgio Gori, sindaco di Bergamo: «Abbiamo cercato di far convergere visioni già in corso. La relazione tra città e natura, per esempio, era già iniziata da tempo e ora diventa parte integrante del progetto». Così per il triennio 2021-2023 i due Comuni hanno messo in campo investimenti in conto capitale per complessivi 158 milioni di euro, a vantaggio di interventi infrastrutturali nella direzione di città più accoglienti, coinvolgenti e sostenibili. Sono stati avviati percorsi di collegamento tra Bergamo e Brescia per nuovi modelli di turismo sostenibile e per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, tra cui un percorso pedonale – la “Via delle due sorelle” – e una ciclovia di 75 chilometri che collegherà i siti Unesco presenti nelle due città, ottocento beni di interesse storico-culturale, tre parchi regionali. Un altro risvolto legato al grande evento lo spiega Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo, in prima linea per sostenere le due città: «In questi trent’anni appena compiuti come fondazione, siamo passati dalla salva-

guardia del patrimonio alla cultura come sviluppo per persone e territori con l’obiettivo di incidere sulla qualità del pensiero e fare della cultura un’occasione di coesione per le nostre comunità». Sono infatti stati avviati progetti con il mondo delle istituzioni culturali, delle associazioni e degli istituti di cura per nuove soluzioni di welfare, nella direzione di modelli inclusivi per la fruizione culturale; partnership tra mondo delle imprese, università e Confindustria di Bergamo e Brescia per progetti funzionali allo sviluppo della socialità, delle opportunità di vita per i giovani e di nuove forme di lavoro. Insomma un tutto tondo di iniziative che vanno proprio nella direzione di raggiungere risultati che superano il 2023, come si legge chiaramente nel dossier di presentazione, dove tra gli altri obiettivi si cita: aumentare gli arrivi e le presenze turistiche dei due capoluoghi avvicinandosi al delta tra Matera (Capitale Europea) e Mantova (Capitale Italiana): +20%. Aumentare la permanenza media dei visitatori (benchmark 2019: a Bergamo permanenza media di 1,9 giorni; a Brescia permanenza media di 2,09 giorni) dei due capoluoghi: 2,1 giorni, pari a +10,09% per Bergamo e 2,2 giorni per Brescia, pari a +5,3%. Infine fidelizzare il pubblico ossia convertire una buona percentuale (+10%) delle presenze turistiche 2023 in visitatori di ritorno.

22 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics

QUANDO UNA DESTINAZIONE SI ACCENDE

Spunti interessanti provengono anche dall’analisi di un evento solo apparentemente fuori contesto, e cioè i “festival della luce”, nati nel 1999 a Lione, che consistono in installazioni artistiche luminose, performance di audiovisual 3D mapping, Sound Safari; opere digitali realizzate da importanti light artist che negli anni hanno conquistato l’intera Europa: da Monza a Helsinki, passando per Amsterdam, Londra, Barcellona. Il fenomeno, oltre ad attrarre migliaia di spettatori, è diventato un trend virale anche sui social network, dove l’hashtag #lightfestival ha totalizzato più di trecentomila post su Instagram e oltre 18 milioni di view su TikTok. Dietro questo successo di pubblico si nasconde anche un’importante ricaduta in termini economici per le città ospitanti, come ha svelato una ricerca del Lighting Urban Community International: un’amministrazione, investendo un dollaro nell’organizzazione di un festival della luce, può arrivare a triplicare l’investimento (3,50 dollari) con effetti concreti sullo sviluppo dell’intera economia locale.

Ovviamente anche l’Italia si trova in prima linea nell’organizzazione dei festival della luce afferenti al network Ilo (International Light Festivals Organisation) con i Kernel Festival, la cui prima edizione fu nel 2011. Il Kernel Festi-

val, itinerante nella Penisola e organizzato a cadenza annuale (nel 2022 si è svolto a Monza e ha attratto settantamila visitatori) è un progetto realizzato da Area Odeon, che dal 2005 promuove l’arte come veicolo di coinvolgimento e partecipazione del pubblico e di valorizzazione e riappropriazione del territorio, mentre si chiama Onda lo studio professionale di architettura metafisica che cura e produce il festival.

Le chiavi vincenti del modello Kernel Festival sono: il coinvolgimento di un pubblico eterogeneo e trasversale, l’elevata qualità artistica con la presenza dei più importanti light artist internazionali, la promozione dei territori attraverso innovative tecniche di marketing territoriale. Se quindi è chiara l’eredità che un festival della luce lascia sul territorio in termine di valorizzazione urbana e di attivazioni di network locali, quali sono invece le possibili connessioni con il mondo del Mice? Di questo abbiamo parlato con Marcello Arosio, art director del Kernel Festival: «Con i festival della luce si accendono, oltre a luoghi iconici, come possono essere stati nelle passate edizioni monzesi la Villa Reale o il Duomo, anche piazze, giardini, edifici spesso sottovalutati che vengono portati a nuova vita con interventi d’arte spettacolari capaci di cambiare la percezione che le persone hanno di questi luoghi. Un esempio è villa Titoni Traversi di Desio, una villa delle delizie progettata dal

già in corso. La relazione tra città e natura,

che vengono studiate per le istallazioni presentazioni di prodotti e convention,

MC | 01 2023 | 23 GRANDI EVENTI
GIORGIO GORI sindaco di Bergamo GIOVANNI FOSTI presidente di Fondazione Cariplo MARCELLO AROSIO art director del Kernel Festival

head of sponsorship unit AIM Group «Nel 2022, dopo 35 anni, il congresso

Piermarini che, scoperta da un pubblico vasto attraverso le istallazioni del light festival, oggi è diventata un centro attivissimo dove si succedono mostre, spettacoli, meeting e laboratori. Ma non è tutto, perché un altro aspetto importante è l’esportazione delle tecnologie che vengono studiate per le istallazioni artistiche in eventi corporate, come presentazioni di prodotti e convention, legati soprattutto al mondo della moda e del design. In questo modo i due campi dialogano: il Kernel Festival è lo spazio della ricerca e sviluppo sostenuto a sua volta dagli impieghi più commerciali nei quali questi esperimenti troveranno un’applicazione». Un circuito virtuoso dunque, nel quale il Mice oltre ad alimentare le destinazioni e a usufruire di nuovi spazi, sostiene (utilizzandola e quindi finanziandola) la sperimentazione su tecnologie di nuova generazione sempre più spettacolari. Per la cronaca: la prossima edizione del Kernel Festival si terrà a Monza dal 14 al 17 settembre con una previsione di centomila spettatori.

CONGRESSI MEDICOSCIENTIFICI ED EFFE TTO BLEISURE

Abbiamo visto come le contaminazioni tra luoghi ed eventi siano continue e come un evento nasca ben prima e duri molto più a lungo dell’evento stesso. E questo discorso vale anche quando si parla di grandi eventi medico scientifici, basti pensare al lungo processo di candidatura e alla pianificazione delle attività di follow-up destinate a tenere alto l’engagement, fornire approfondimenti, informare su una eventuale prossima edizione, tenere viva la community.

Nella case history che segue, oltre a questi aspetti, vedremo anche come l’appeal della località sia importante ai fini del successo dell’evento stesso, nella fattispecie il Congresso Nazionale Siaarti ICare (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva) realizzato il 28, 29, 30 ottobre presso l’Allianz MiCo Convention Center di Milano. Ne abbiamo parlato con Gaia Santoro head of sponsorship unit AIM Group e con Rosangela Quieti general manager congress department AIM Italy. Ecco i numeri del congresso: 3.400 partecipanti, novanta sessioni scientifiche, quattromila metri quadrati di area espositiva con 78 espositori; 87 gli sponsor. Spiega Santoro «AIM Group collabora con Siaarti dal 2014 e ogni anno gestisce il loro congresso nazionale. Un evento cresciuto in termini di numero di partecipanti, di aziende che lo supportano e anche di diversificazione di target nel senso che oggi abbiamo una componente di giovani sempre più importante. Nel 2022, dopo 35 anni, il congresso è tornato a Milano e questa nuova destinazione ha certamente avuto un impatto positivo sulle presenze, come testimoniato dalla tendenza a prolungare il soggiorno oltre il tempo del congresso. Si è verificato il cosiddetto effetto “bleisure”, quando i viaggi di lavoro si combinano con le attività di svago».

EREDITÀ IMPORTANTI ANCHE PER IL MICE

Tdestinate poi a entrare a far parte del circuito del Mice. Così a Brescia, dopo venti anni di chiusura,

va ad aggiungersi al Museo di Santa Giulia, alla Pinacoteca Tosio Martinengo, al Parco Archeologico

e socializzazione per i cittadini. Un recupero di un brano storico che segue altri progetti avveniristici, congressuale che si stanno avvicendando in altre aree

Life, nuovo concept urbanistico di rigenerazione

si tratta di una “città del futuro” sostenibile. Tra le strutture previste ci sarà un hotel da 110 sportivi e concerti.

24 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics
GAIA SANTORO

Milano, infatti, è oggi una destinazione che piace molto al pubblico nazionale e internazionale: una città che stupisce per la capacità che ha avuto di rinnovarsi (un processo accelerato proprio a seguito di un grande evento, Expo 2015, la cui legacy ha effetti ancora tangibili) e di proporre luoghi e appuntamenti unici dall’architettura all’arte, dagli eventi culturali a quelli mondani. Illustra poi Quieti: «Milano è anche una città facile, sia sotto il profilo dei collegamenti sia per l’offerta dedicata alla meeting industry, grazie anche alla presenza del Convention Bureau di Milano & Partners, che proprio in questi ultimi anni ha lavorato molto per migliorare il posizionamento della città come destinazione internazionale e che ritroviamo al nostro fianco nello sviluppo delle attività collaterali implicanti il coinvolgimento del tessuto cittadino. Per esempio, durante l’evento Saarti gli ospiti hanno potuto accedere gratuitamente, dalle 18.00 alle 22.00, a mostre permanenti del circuito museale municipale, un plus che è andato ad aggiungersi al programma sociale che contemplava una faculty dinner presso il Museo della Scienza e della Tecnologia e una festa per giovani anestesisti del gruppo Siaarti Proxima, presso il Nhow Hotel con il coinvolgimento anche del vicino Mudec Museum». Naturalmente un punto di forza di Milano è anche la presenza dell’Allianz MiCo Convention Center, come spiega ancora Quieti: «Nel proporre una destinazione per un grande evento scientifico la conditio sine qua non è la presenza di una struttura che disponga di tante sale per sedute collaterali, grandi aree espositive, aree per servizi ristorativi e, nuovissima tendenza, la presenza di ampi spazi destrutturati, per eventi sempre più fluidi dove le persone si possano incontrare spontaneamente, fare networking, confrontare opinioni ed esperienze in maniera informale». In questo caso la legacy è strettamente connessa al

risvolto sociale e comunicativo che un evento vis a vis determina e che dopo l’esperienza del virtuale viene sempre più ricercato.

GRANDI EVENTI? LA RISPOSTA È SÌ

Da questa carrellata emerge chiaramente come la pianificazione della legacy possa favorire lo sviluppo e la rigenerazione urbana e come i grandi eventi, in particolare, rappresentino un’occasione di sviluppo territoriale e uno straordinario momento di promozione generando valore e asset per diversi stakeholder, dalla città, al territorio nazionale, agli stessi cittadini. Senza mai dimenticare che un evento ha non solo il potere di generare interazione tra luoghi e uomini e di moltiplicarne gli effetti nel tempo, ma che ha anche l’incredibile potenzialità di creare un contatto diretto ed esclusivo tra le persone, qui ed ora. Ed è proprio in questo modo che gli eventi riescono a trasmettere emozioni e sensazioni che, coinvolgendo tutti i sensi, restano più a lungo nella memoria dell’individuo.

QUIETI

AIM Italy

«Nel proporre una destinazione

di una struttura che disponga di tante sale per sedute collaterali, grandi aree espositive, aree per servizi ristorativi

fare networking, confrontare opinioni

MC | 01 2023 | 25 GRANDI EVENTI

Alberghi per spiriti liberi

Milano e Venezia, le due destinazione scelte da IHG per debuttare con il brand voco in Italia. Strutture gestite da HNH Hospitality che, grazie all’unione di informalità e professionalità, regalano agli ospiti esperienze di soggiorno originali anche quando il viaggio è business

di NICOLETTA TOFFANO

VOCO MILAN-FIERE

Numero totale camere: 280 |

Ristoranti: 2 (OnFire – Grill & Longe e Betulle) | Posti: 140 + 220-230 | Sale meeting: 7 | Ca-

pienza sala maggiore: 330 posti

| Capienza sala minore: 50 posti

| Saletta segreteria | mq di aree

espositive: 300 | Possibilità organizzazione post congress

“Worksmarter, not harder”: uno slogan diffuso globalmente negli ultimi mesi, che sintetizza quei recenti cambiamenti individuali e sociali concentrati sulla necessità di riconciliare il rapporto tra lavoro e tempo libero e che hanno dato spunto a iniziative inedite nel campo dell’ospitalità, come gli hotel brandizzati voco. Nati in seno al gruppo IHG Hotels & Resorts esordiscono nel 2018 in Australia; il successo è immediato e presto si diffondono in tutto il mondo (35 hotel e altri 36 in apertura nei prossimi tre-cinque anni). Sono due oggi le strutture italiane (a Milano e a Venezia) afferenti al brand gestite da HNH Hospitality, uno dei principali operatori alberghieri indipendenti nazionali nel segmento degli hotel e resort quattro e cinque stelle.

Al payoff “Work hard, have fun!”, che accompagna il voco Milan-Fiere e il voco Venice Mestre - The Quid, corrisponde un concept informale capace di avvolgere gli ospiti in

un’atmosfera confortevole e giocosa e che ha saputo fare subito presa sulla categoria dei viaggiatori bleisure interessati ad avere a disposizione nelle più iconiche destinazioni del mondo, strutture comode da raggiungere, dotate di spazi e servizi dove lavorare, incontrarsi, rilassarsi, divertirsi e non ultimo potere seguire la propria routine di benessere quotidiano in aree welness, fitness o scegliendo le camere active completate da

26 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics
voco Milan-Fiere
★★★★ - Milano
voco Milan-Fiere

attrezzi utili agli allenamenti a corpo libero. Una clientela sempre più sensibile ai temi ambientali e alla ricerca di hotel in cui la sostenibilità rappresenta un impegno autentico: sono molte infatti le iniziative messe in campo in queste due strutture indirizzate alla riduzione di consumi di acqua ed energia, all’eliminazione della plastica monouso e all’impiego di materiali di riciclo.

SETTEMBRE 2021: VO CO MILANFIERE

Il primo voco in Italia apre a ovest di Milano, quell’area strategica posta tra Fiera Rho, Fiera Milano-City, il MiCo e il Mind. Il voco MilanFiere è un hotel dallo spirito inconfondibile e lo si capisce dal primo impatto: ventidue piani dove l’uso di elementi naturali caratterizza tutte le aree comuni, come per esempio la grande lobby, concepita come una vera e propria piazza dove soffermarsi e socializzare. E poi si trovano 280 camere (standard, premium e suite) spazi dedicati al coworking, area wellness, area fitness, il Ristorante OnFire – Grill & Lounge, aperto anche agli ospiti esterni, con una spettacolare griglia a vista, il Bar Ludico Drinks, Food & Play perfetto per un light lunch, un aperitivo oppure per svagarsi nella gaming area, tra una sfida a biliardo e una partita a flipper. La vocazione congressuale è un’altra importante caratteristica: un centro congressi composto da sette sale polifunzionali illuminate da luce naturale per ospitare fino a 630 persone a cui è collegato il ristorante Betulle. La sala maggiore è la Ballroom, posta al secondo piano, corredata di foyer e di terrazzo; inoltre per eventi con vista sullo skyline milanese, c’è la Meeting Lounge al 19esimo piano. Un’offerta così versatile da avere immediatamente catturato l’interesse di tantissime aziende appartenenti a ogni settore merceologico (farmaceutico, beauty, automotive, fashion, tech e tanti altri) per cui sono stati realizzati eventi classici o informali, anche in modalità ibrida: dalle grandi convention ai piccoli meeting, dalle cene di gala ai lanci di prodotto, dai fashion show ai team building.

APRILE 2022: VOCO VENICE MESTRE

THE QUID

In Veneto si trova la seconda struttura italiana a brand voco, il Venice Mestre – The Quid, adiacente alla tangenziale che conduce da Mestre all’Aeroporto Marco Polo di Venezia e comodo per raggiungere le stazioni ferroviarie della rete locale, tra cui quella di Venezia-Mestre. L’albergo si sviluppa su otto piani, dove, tra delicate nuance colore pastello, esaltate dalla presenza del verde, sono ambientate le 128 camere, suddivise tra standard e premium: queste ultime come plus sono attrezzate con un pratico exercise equipment by Technogym per svolgere in perfetta privacy meditazione o esercizi a corpo libero. L’albergo, concepito funzionalmente come un vero e proprio social hub dispone poi di una sala fitness, di un centro congressi con cinque sale meeting con capienza variabile dalle dieci alle 170 persone e di altri luoghi alternativi, come la lobby con gaming area: un ambiente fluido dove gli ospiti possono svagarsi oppure lavorare in modalità co-working. L’area è collegata al Ludico Drinks, Food & Play, bar e ristorante aperto anche agli ospiti esterni, completato da una sorprendente terrazza.

VOCO VENICE MESTRE THE QUID

★★★★ - Venezia

Numero totale camere: 128 | Ristoranti: 1 | Posti: 85-90 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 170 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 207 | Possibilità organizzazione post congress

MC | 01 2023 | 27 GRANDI EVENTI
indirizzi a fine rivista voco Milan-Fiere voco Venice Mestre – The Quid voco Venice Mestre – The Quid voco Venice Mestre – The Quid voco Venice Mestre – The Quid

Impegno continuo

Da 36 anni MZ Events firma grandi congressi medico-scientifici con una mission inconfondibile: creare solide e durature relazioni con i clienti. Con un approccio dinamico, il team di 55 persone è infatti in continua evoluzione per adattarsi alle esigenze della clientela e rispondere positivamente alle trasformazioni che coinvolgono il settore congressuale e le sue rinnovate necessità. Tutto questo ha permesso a MZ Events non solo di superare gli anni della pandemia, ma soprattutto di tornare alla piena operatività con ancora più successo. «Dopo due anni veramente duri a causa del Covid, possiamo senza dubbio affermare di esserci ripresi alla grande, e anzi, di avere ancora più entusiasmo, più dinamicità e voglia di fare» affermano i tre soci e amministratori delegati di MZ Events Mauro Zaniboni, Moni-

ca Sellari e Stefano Montalbetti. Ne sono una riprova tutta una serie di grandi congressi medico-scientifici che la società ha organizzato negli ultimi mesi, e che sono stati già confermati anche per i prossimi anni. Senza dimenticare che MZ Events si occupa con ottimi risultati anche di business travel, incentive travel, corporate event, gestione di delegazioni, servizi per associazioni e attività Dmc.

PARTNERSHIP SOLIDE E DURATURE

Tra i più recenti successi di MZ Events c’è la rinnovata par tnership con uno dei suoi clienti storici, Ifcc (International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine) e la sua European branch, Eflm, con le quali la società collabora dal 1989. Recentemente infatti, MZ Events ha firmato un contratto di

28 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics
di ALESSANDRA BOIARDI
MZ Events punta da sempre a creare solide relazioni con i suoi clienti, come

collaborazione per l’organizzazione di congressi internazionali e per l’association management sino al 2030.

«Si tratta di qualcosa di veramente raro nel nostro settore» sottolineano Zaniboni, Sellari e Montalbetti. «Nel corso del 2022 siamo riusciti a “recuperare” con grande risposta di partecipazione il congresso Euromedlab di Monaco nel mese di aprile e il Worldlab Seoul a giugno. Entrambi i congressi erano infatti stati cancellati nel 2020 e 2021 a causa della pandemia. Ma quello che più conta è anche il prossimo congresso congiunto WorldlabEuromedlab, che si terrà a Roma dal 21 al 25 maggio 2023, si preannuncia un grande successo» spiegano.

A dirlo sono i risultati già raggiunti fino a oggi: «In pratica, abbiamo già “frantumato” il numero di abstract ricevuti con 2.184 lavori scientifici presentati contro i 1.571 di Euromedlab Barcellona del 2019. Abbiamo inoltre superato il muro dei quattromila metri quadrati netti di area espositiva con 121 espositori da tutto il mondo: un altro record raggiunto ancor prima di avere terminato la vendita delle sponsorizzazioni. E le presenze stimate sono già tra gli otto e i novemila tra delegati, exhibition visitor e staff delle aziende sponsor» concludono Zaniboni, Sellari e Montalbetti.

I GRANDI CONGRESSI MEDICOSCIENTIFICI FIRMATI

MZ EVENTS

La lista di grandi congressi firmati da MZ Events annovera importanti realtà. Tra questi, il congresso di microbiologia Amcli, per il quale MZ Events nel 2022 ha portato a Rimini oltre 1.400 partecipanti e che organizza nuovamente nel mese di marzo, così come il congresso di ortodonzia Sido che, con 2.500 congressisti nell’edizione 2022 a Firenze, ha già confermato anche per il 2024 e per il 2025. E un altro esempio è il congresso Combustion a Vancouver, che nell’agosto 2022 ha contato 1.100 presenze e ha già contrattualizzato l’edizione 2024 a Milano e quella del 2026 con sede da definire.

MZ Events vanta tra i suoi clienti anche il mondo della medicina veterinaria, che gestisce tramite una società ad hoc denominata Vet International. Anche in questo settore non mancano esempi di grandi successi, come il congresso Esphm del maggio 2022 a Budapest con 2.300 iscritti, che si ripeterà a maggio a Salonicco e il congresso Wvpac che Vet International organizzerà a Verona a settembre con più di tremila ospiti.

Infine, per questi e per tanti altri clienti in settori diversi come medicina nucleare, ortopedia e traumatologia, anestesia e rianimazione, farmacia ospedaliera, chirurgia plastica e ricostruttiva, infezioni ospedaliere, MZ Events organizza congressi nazionali e regionali, oltre che eventi fino a due/tremila persone. indirizzi a fine rivista

MC | 01 2023 | 29 GRANDI EVENTI

Bologna al quadrato

Il fondo destinato agli incentivi per gli eventi, il progetto Ambassador, la presenza di strutture di livello, gli attesissimi eventi sportivi: tutto questo, e molto altro ancora, nel capoluogo emiliano, meta di sapere, innovazione e business

di ANTONELLA ANDRETTA

Quandouna città è in grado di far quadrato per sostenere la propria offerta i risultati sono tangibili: è questo il caso del capoluogo dell’Emilia Romagna dove Bologna Welcome e Bologna Congress Center operano in stretta sinergia per offrire agli operatori e a chi partecipa agli eventi la migliore delle esperienze possibili. Una delle iniziative più interessanti tra quelle rivolte agli operatori è sicuramente quella del Convention and Visitors Bureau, la business unit di Bologna Welcome dedicata al Mice, che ha messo a punto un piano di incentivi unico nel suo genere in Italia. Il Comune di Bologna ha infatti creato un fondo dedicato al settore congressuale mirato a stimolare l’organizzazione di grandi eventi nell’area della città metropolitana. Il fondo prevede uno stanziamento fino a cinquecentomila euro l’anno, destinati a supportare eventi che si svolgano dal vivo e che siano in grado di portare valore

aggiunto alla città dal punto di vista del sapere, dell’innovazione e del business. Si tratta, come evidente, di un impegno economico considerevole, che sottolinea l’importanza attribuita al settore da parte delle istituzioni, un’attenzione destinata ad amplificarsi anche attraverso il sistema degli Ambassador.

AMBASCIATORI D’ECCELLENZA

Si chiama Bologna Ambassador ed è un’altra iniziativa, sempre guidata dal Bologna Convention Bureau, che si rivolge a personalità del mondo accademico, medico, scientifico, professionale, imprenditoriale e istituzionale della città, interessate a candidare Bologna come sede di un evento, congressuale e non. Il ruolo del convention bureau è quello di fornire un sostegno concreto mettendo a disposizione degli Ambassador professionalità e strumenti

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di supporto nel percorso di candidatura. E sostenere la città gratifica: gli Ambassador del 2023 sono stati infatti premiati il 3 aprile in una fastosa cerimonia alla presenza del sindaco della città Matteo Lepore. Tra questi Angela Grassi, per Eubce 31st European Biomass Conference & Exhibition che si svolgerà alla presenza di 1.500 persone; Bruna Maccarrone, per il 23rd Annual Eye Movement Desensitization and Reprocessing European Conference –Emdr, con altri 1.500 ospiti; infine Valerio Carelli, Università di Bologna per 11th European Meeting on Mitochondrial Pathology – Euromit con i suoi seicento iscritti.

UN POLO D’ATTRAZIONE

Tutti gli eventi elencati nel paragrafo precedente saranno ospitati dal Bologna Congress Center, che non ha certo bisogno di presentazioni dopo quattro decenni di grande lavoro e costante impegno. Costituito dallo spazio multifunzionale del Palazzo dei Congressi, l’Ex Gam (Galleria d’Arte Moderna) e l’Exhibition Hall, il Bologna Congress Center è qualcosa di più di un insieme di sale per eventi, è un vero e proprio polo culturale che ospita oltre cento eventi all’anno e che risulta molto apprezzato anche dagli ospiti internazionali: tra settembre e ottobre il centro congressi ha ospitato circa diecimila persone provenienti da Paesi europei ed extraeuropei in eventi di livello internazionale. L’ambito medico-scientifico ha avuto un ruolo preminente, ma nel calendario non sono mancate le convention, i meeting aziendali e l’area dedicata agli incontri b2b, come

nel corso di Eima International. È questo un altro segno della poliedricità del polo per eventi che rappresenta un’equilibrata sintesi tra economia, cultura e divertimento.

Non solo congressi ma anche teatro: alla già ricca stagione di musical e concerti, dallo scorso dicembre, e per tutta la durata dei lavori di riqualificazione della sede storica, Bologna Congress Center ospita anche gli spettacoli del Teatro Comunale di Bologna, una sfida tramutata in opportunità e che arricchisce ulteriormente l’offerta anche in chiave Mice.

Tra le novità 2023, la possibilità di utilizzare per eventi di grandi dimensioni il Padiglione 19 adiacente e direttamente collegato al Palazzo dei Congressi attraverso un corridoio coperto: in questo modo si aggiungono ulteriori diecimila metri quadrati all’offerta complessiva di spazi.

indirizzi a fine rivista

I GRANDI EVENTI SPORTIVI

Gli eventi sportivi rappresentano un importante volano per le destinazioni: si parte il 21 maggio a Imola con il Gran Premio di F1. Alle discipline motoristiche si che dall’11 al 17 settembre torna a Bologna, con uno dei quattro

Il 29 agosto poi la cerimonia di

apertura e la partita inaugurale degli Europei maschili di pallavolo

Reno. Buone notizie anche per i tanti appassionati di ciclismo: il Tour de France farà tappa nel 2024 anche a Bologna che, insieme ad altre dieci città italiane, si candida inoltre per ospitare l’edizione 2032 degli europei di calcio.

MC | 01 2023 | 31 GRANDI EVENTI

Riccione al centro

di ANTONELLA ANDRETTA

PALARICCIONE Riccione (Rn)

Sale meeting: 10 | Capienza

sala maggiore: 1.393 posti | Capienza sala minore: 40 posti |

Saletta segreteria | mq di aree

espositive: 1.000 | 500 mq ter-

razzo | Sala banchetti interna | Possibilità organizzazione post congress

Certo

in Italia non mancano destinazioni in grado di rispondere alle complesse esigenze del Mice, ma ce ne sono alcune che più di altre hanno caratteristiche che le rendono particolarmente adatte a ospitare eventi con un numero elevato di partecipanti. E una di queste è sicuramente Riccione dove tutto è vicino, facile, efficiente e scenografico, a partire dal grande centro congressi che rappresenta proprio uno degli highlights della località: il PalaRiccione. Situato nel cuore dell’abitato, è parte integrante della città stessa e sorge a pochi passi da tutto ciò che conta, dalla spiaggia al celeberrimo Viale Ceccarini, paradiso dello shopping e del passeggio, dagli alberghi (sono 380 le strutture nelle vicinanze, con ottocento camere nel raggio di cinquecento metri e altre 1.600 nel raggio di un chilometro) alla stazione: una walking distance di fatto, e non solo di nome, che piace e attira.

PRONTI VIA!

Non è un caso dunque che ci siano aziende, come Var Group, leader del settore It che tornano al PalaRiccione sin dal 2017 per la loro convention, cresciuta nel tempo fino a contare, nell’edizione dell’ottobre dello scorso, 1.400 partecipanti. “Digital soul” il nome dato all’evento, qualcosa più di un titolo, un vero e proprio concetto intorno al quale è stato orchestrato ogni aspetto, dai contenuti alle scelte tecnologiche, dalla personalizzazione degli spazi alle iniziativi solidali. Una due-giorni ricchissima, che ha visto alternarsi sul palco relatori di alto profilo supportati da multiproiezioni spettacolari sullo schermo da trenta metri con tre videoproiettori a sorgente laser, istallazioni di digital art su tunnel di ledwall da 45 metri quadrati, momenti d’intrattenimento e spettacolo con Victoria Cabello e i Neri per Caso, una cena di gala nella piramide più ico-

32 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics
Centro congressi polifunzionale, il PalaRiccione è il punto di riferimento di un sistema che ha come obiettivo quello di proporre l’intera città come set per eventi in ogni stagione dell’anno

nica d’Italia, il Cocoricò, e persino una corsa all’alba per le vie del centro e in spiaggia, la Running Soul, appuntamento ormai consolidato e sempre atteso, a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che tutta la città è in grado di fungere da palcoscenico.

SPAZIO MOLTIPLICATO PER TEMPO

Oltre alle dotazioni tecnologiche, un altro punto di forza del PalaRiccione è l’estrema flessibilità degli spazi: da cinque a dieci sale congressuali, disposte su più livelli, il cui nome rimanda a quello delle donne più rappresentative della Signoria dei Malatesta (Concordia Malatesta, Polissena Sforza, Ginevra d’Este, Violante da Montefeltro, Costanza Malatesta), figure storiche di carattere e personalità, proprio come la struttura che, oltre a essere polifunzionale è anche rapida nel mutare velocemente “d’abito”. Grazie a una tecnologia a scomparsa delle poltrone (Hide System by Poltrona Frau), 1.400 sedute possono essere nascoste sotto il pavimento: si può passare così da un set a platea a un allestimento per una cena di gala con spettacolo, oppure a un unico spazio vuoto da riempire senza limiti per la creatività, con tempistiche in grado di stupire gli ospiti e di ottimizzare tempo e risorse. Non meno d’impatto Riccione City Eye, la grande terrazza panoramica e climatizzata di cinquecento metri quadrati (cui se ne aggiungono altri 250 all’esterno vista mare), un vero e proprio occhio sulla città che si affaccia sui tetti, sulle strade, sul mare e sulle colline, bella in ogni ora della giornata, spettacolare al tramonto, ideale per ogni genere d’appuntamento, formale o informale.

QUATTRO STAGIONI BEN PORTATE

Tra gli altri eventi di stagione il 29esimo Congresso Nazionale della Fnsi – Federazione Nazionale della Stampa Italiana che si è svolto dal 14 al 16 febbraio e che ha portato al PalaRiccione quattrocento giornalisti con famiglie a seguito, ospiti negli hotel della città. È tornato inoltre (24-25 marzo) il XV Meeting Mediterraneo Aiop – Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica, altri quattrocento ospiti tra dentisti,

odontotecnici, protesisti ed esperti del settore, già ospitato nel 2019. Per la prima volta a Riccione, invece, il Congresso Sida Società Italiana dell’Anca, trecento persone attese in primavera. A tutto ciò si aggiungono i tantissimi i corsi di formazione personale e professionale con platee che vanno dalle mille alle 1.400 persone: il mare d’inverno non è più “un film in bianco e nero visto alla tv” ma un magnete che emana fascino 365 giorni all’anno, specialmente se in aggiunta c’è una destinazione sempre pronta ad apparecchiare il meglio per i propri ospiti, con tantissime soluzioni per pranzi, cene, aperitivi, post congress (terme, città d’arte…) aperti tutto l’anno. indirizzi a fine rivista

MC | 01 2023 | 33 GRANDI EVENTI

Scappo dalla città

di ANTONELLA ANDRETTA

GARDEN TOSCANA RESORT

San Vincenzo (Li)

Numero totale camere: 430 | Ri-

storanti: 3 | Posti: da 100 a 1.000

|

Sale meeting: 5 | Capienza sala

maggiore: 800 posti | Capienza

sala minore: 25 posti | Saletta

segreteria | Mq. di aree outdoor: 1.000 (giardini) + 30 (terrazze)

| Possibilità di organizzazione post congress

C’è voglia di luce, di aria, di lavorare sì, ma con la prospettiva di ricaricarsi con una passeggiata al sole. Ecco perché sempre più aziende sono alla ricerca, per i loro eventi aziendali, di location in grado di offrire non solo sale attrezzate e camere confortevoli, ma anche di fuga dallo stress che portino verso pinete o spiagge. «E al Garden Toscana Resort tutto questo c’è, insieme a molto altro ancora». Esordisce così Valentina Praolini, event manager della struttura e responsabile del team interno dedicato al Mice, una vera e propria squadra di professionisti in grado di offrire assistenza in ogni aspetto organizzativo, dalla segreteria ai transfer, dalla comunicazione fino alla presenza di un event project manager dedicato e molto altro ancora. «La richiesta dei nostri clienti è chiara: sono in molti a volere eventi inseriti in

una cornice green, non solo nell’apparenza, ma anche nella sostanza. La nostra filosofia, che si muove in questa direzione, è riassunta nel concetto #principionaturale, che fa riferimento ai 14 ettari di natura da cui siamo circondati, viatico per eccellenza alle tensioni quotidiane».

SOSTENIBILITÀ A TUTTOTONDO

Ma il Garden Toscana Resort è una destinazione sostenibile anche dal punto di vista della sua posizione, a San Vincenzo, in provincia di Livorno, centrale rispetto a tutte le principali città italiane, il che significa tragitti brevi e risparmio di emissioni. «Un altro vantaggio – prosegue Praolini – è il fatto di poter pianificare tutto l’evento senza altri spostamenti: disponiamo infatti di 430 camere che possono ospitare fino a 1.200 persone, di sale meeting con una capienza totale che supera i quattrocento posti, cui si aggiunge il Garden Theatre, uno spazio polivalente molto bello da ottocento posti, perfettamente attrezzato e con luce naturale. Aggiungiamo poi la più assoluta flessibilità, la possibilità di customizzazione, di esclusiva per i grandi numeri, di post congress nell’ambiente circostante, di trekking nel territorio etrusco o esperienze legate al territorio, di team building a sfondo ecologico, improntati sul recupero di tratti di litorale o di zone boschive. E poi, vogliamo mettere il piacere di un aperitivo sulla nostra spiaggia con la brezza del mare al posto dell’aria condizionata o l’allegria di un party serale in piscina? Impagabile!». Una menzione infine ai tre ristoranti da cento a mille posti, alla presenza di numerose attrezzature sportive tra cui 12 campi da tennis e due da padel, e di una spa dove ritrovare l’equilibro e la serenità.

indirizzi a fine rivista

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Tanto verde e grandi spazi al Garden Toscana Resort, a pochi passi dal mare e immerso nella pineta del litorale toscano, ideale per eventi lontani dai luoghi comuni e vicini alla natura. E come plus, un team dedicato al Mice
★★★★
GRANDI EVENTI

compieanni

«Preparatevia un numero destinato a divenire un cult. Sarà una vera e propria antologia del Mice, il nostro omaggio al settore che seguiamo e raccontiamo da 50 anni. Un numero da leggere tutto d’un fiato dai nostri lettori di oggi e di domani, un irripetibile veicolo di visibilità per tutti i nostri amici inserzionisti che hanno fatto e faranno la storia del congressuale italiano» anticipa Marco Biamonti, presidente di Ediman e direttore editoriale di Meeting e Congressi.

E in effetti si tratterà di un numero ricchissimo, da leggere e da collezionare: dopo una prima parte dedicata alla storia dell’attività congressuale italiana raccontata attraverso gli articoli più significativi dell’ultimo cinquantennio usciti su Meeting e Congressi, la seconda parte di questa edizione speciale sarà dedicata all’evolversi delle eccellenze –di ieri, oggi e domani – di tutti i segmenti che compongono l’offerta Mice italiana.

DI COSA PARLEREMO

Ecco nel dettaglio i segmenti congressuali sui quali porremo il focus del racconto.

Le location: dal meglio delle strutture congressuali degli anni ’70 a quello di oggi e di domani. Come sono evoluti i meeting hotel, centri congressi, dimore storiche & co. per essere al passo con eventi sempre più emozionali e incontrare le crescenti aspettative di planner e congressisti.

L’aggregazione territoriale: come le destinazioni si sono organizzate per promuoversi sulla scena Mice come un sistema integrato di servizi e location, supportati spesso dai convention bureau locali.

L’organizzazione degli eventi: come sono cambiate la struttura delle diverse tipologie di eventi, le modalità di fruizione e le skill che gli organizzatori devono mettere in campo per realizzarli.

I viaggi incentive: dal lungo raggio per grandi numeri – che da solo era un premio – all’esperienza esclusiva per pochi, allo storytelling da raccontare sui social, spostando il focus dal “dove” al “cosa”.

La tecnologia: dalle lavagne a fogli mobili alla realtà virtuale, al phygital: come l’evoluzione degli strumenti e le nuove tecnologie hanno rivoluzionato i concetti di partecipazione ed engagement.

La spettacolarizzazione: come sono cambiati i momenti di intrattenimento – da puro spettacolo a veicolo di comunicazione – e come è mutato il ruolo e la tipologia dei testimonial a supporto.

La sostenibilità: un valore sempre più imprescindibile per committenti e fornitori: dalle prime scelte green alle più recenti azioni di social responsibility.

... e li celebra con un numero antologico da collezione. A giugno 2023, infatti, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua prima edizione, la nostra rivista uscirà con un importante numero speciale dedicato alla storia della meeting industry italiana e alle sue eccellenze di ieri, oggi e domani indirizzi a fine rivista

UNDER THE SPOTLIGHT 36 | 01 2023 | MC
In anteprima, la copertina celebrativa del numero da collezione Speciale 50 anni di Meeting e Congressi

La sostenibilità come motore strategico del MICE

Prosegue il progetto dedicato alla sostenibilità del Mice di Convention Bureau Italia. Al via il secondo step di assessment, grazie al quale tutte le realtà del settore potranno valutare e implementare la propria strategia sostenibile anche in un'ottica di competitività

Segrazie all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite lo sviluppo sostenibile è un goal globale, il tema riguarda sempre più da vicino anche il settore del Mice.

In questo senso, elaborare una strategia efficace che guidi il business verso una crescita solida e alla portata di tutti in ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica è un must che il settore non può rimandare. Parte da questi presupposti il progetto

dedicato alla sostenibilità del Mice di Convention Bureau Italia, finanziato dal Ministero del Turismo e sostenuto da Enit, che, agendo come contatto iniziale e fonte di informazione per tutti coloro che scelgono il nostro Paese come destinazione per i propri eventi, punta al consolidamento e alla diffusione di tutte quelle pratiche volte a generare un impatto ambientale e sociale positivo all’interno del settore.

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© CB GUIDA2023

SOSTENIBILITÀ, UN TEMA URGENTE E NECESSARIO

«Il tema è ormai reale e urgente: è necessario attivarsi e sviluppare una sensibilità più equilibrata sulla sostenibilità perché ne va, non solo del nostro lavoro, ma anche della nostra vita e di quella delle generazioni a venire. Al tempo stesso sentiamo imperante la necessità di inquadrare il tema della sostenibilità in maniera quanto più corretta e pragmatica possibile» spiega Tobia Salvadori, direttore di Convention Bureau Italia.

Il primo step del progetto di Cb Italia è stata la realizzazione di un handbook (scaricabile dal sito www.conventionbureauitalia.com) elaborato di concerto con la società Biscossi & Partners, nato per promuovere e stimolare la crescita sostenibile di quelle destinazioni che desiderano condividere le best practice e gli obiettivi di sviluppo sostenibile del Mice per migliorare il proprio impatto e offre una panoramica completa sulla sostenibilità condivisa in Italia, mettendo sotto la lente di ingrandimento le storie di successo già presenti sul territorio. Il progetto procede ora con il secondo step: la fase di compilazione dell'assessment, che coinvolgerà tutte le realtà del Mice. Si tratta, in sintesi, di un questionario che permetterà alle aziende di determinare il proprio "stato dell’arte" rispetto alla compliance normativa, agli standard europei e alle best practice comuni in termini di sostenibilità.

OTTO QUESTIONARI PER FOTOGRAFARE LA SOSTENIBILITÀ DEL MICE

I questionari di autovalutazione elaborati da Convention Bureau Italia hanno l’obiettivo di fornire uno strumento pratico e concreto alle aziende del settore Mice sui temi della sostenibilità.

Sono disponibili in otto versioni, ciascuna dedicata a una specifica categoria merceologica – convention bureau locali, centri congressi e venue, agenzie di organizzazione

eventi, catene alberghiere e hotel, catering, audio e video, allestimenti, trasporti – e rappresentano un valido supporto per quelle realtà che potrebbero non avere avuto ancora occasione di avviare progetti strategici legati alla sostenibilità, ma ne sentono l'urgenza. Il documento indaga infatti tutta una serie di “ambiti di azione” che approfondiscono la tematica sostenibile, attraverso domande ad hoc. «Quando un’azienda desidera intraprendere un percorso verso una maggiore sostenibilità, il primo passo da compiere è sempre quello dell'assessment, ossia della valutazione delle proprie pratiche, prima di potere impostare una strategia efficace» spiega Salvadori. «Con questo questionario, Convention Bureau Italia vuole accompagnare tutte le realtà del Mice in questa fase. Ma non solo. Lo strumento sarà infatti altrettanto utile a tutte quelle organizzazioni che stanno già intraprendendo iniziative di sostenibilità d’impresa e desiderano valutare il proprio grado di maturità, verificando il proprio posizionamento rispetto a ogni singolo aspetto».

I dati aggregati ottenuti dalla compilazione dei questionari confluiranno in un secondo momento nella condivisione di materiali informativi sugli aspetti più rilevanti della sostenibilità per il settore del Mice. La ricerca di uno sviluppo inclusivo, la creazione di valore condiviso e l’attenzione alle tematiche sociali e ambientali sono infatti impegni che Cb Italia promuove presso tutti gli stakeholder, con la consapevolezza che la sostenibilità sia un tema imprescindibile e ineluttabile per il futuro del Pianeta e delle generazioni a venire. «L’Italia può dimostrare di essere una destinazione competitiva anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sociale ed economica e il nostro progetto vuole essere anche un’assunzione di consapevolezza del valore strategico di un driver sempre più indispensabile nel panorama internazionale» conclude Salvadori.

indirizzi a fine rivista

Inquadra il Qr code e scarica la Guida alla sostenibilità nel settore Mice 2023

MC | 01 2023 | 39 UNDER THE SPOTLIGHT
© CB GUIDA2023 © CB GUIDA2023 © CB GUIDA2023

Milano e Torino alzano il livello

Continua la strategia di upgrading del gruppo NH, con NH Milano Touring e NH Torino Santo Stefano che passano al brand upper-upscale NH Collection. A Milano la lobby ha nuova identità e a Torino arriva lo chef stellato Fabrizio Tesse

Milano e Torino unite da un fil rouge in NH Hotel Group, part of Minor: quello della costante attenzione alla qualità e al servizio, nella strategia di upgrade del portfolio. E in questa cornice si inserisce il rebranding dell’NH Milano Touring e dell’NH Torino Santo Stefano, che da NH Hotels passano ora sotto le insegne del brand upperupscale del gruppo, NH Collection. NH Collection Milano Touring si presenta con un upgrade di servizi e un restyling raffinato che ha coinvolto le camere, grazie a un’illuminazione più calda, eleganti carte da parati e arredi rinnovati.

Nuova identità anche per gli spazi comuni. Seguendo il concept “Lobby Alive” sviluppato dalla Compagnia, che ha ridisegnato le lobby venendo incontro alle nuove esigenze, da puri punti di passaggio diventano luoghi di incontro e socialità.

Così dalla reception al luogo della convivialità Fireplace, alla zona coworking fino al Welcome Corner, questa “passeggiata milanese” conduce attraverso le atmosfere meneghine. E non può mancare la suggestione della “Milano da bere” nell’area Food & Beverage, con Camelia’s Yard – Milano Social Bistrot e Cocktail Bar che prende ispirazione dall’antico giardino milanese.

Per gli eventi l’hotel conta su otto sale riunioni (capienza fino a circa cento persone), dotate

di wi-fi, sistema di amplificazione e proiettore. E per gli appuntamenti più informali o un incontro di lavoro smart anche le zone di Lobby Alive rappresentano una soluzione ideale.

TORINO STELLATA

Da Milano a Torino. Il rebranding dell’NH Collection Torino Santo Stefano ha portato anche un’importante novità. L’hotel infatti si arricchisce di una nuova esperienza ristorativa di alto livello con La Pista Bistrot, in collaborazione con Gerla1927. Pensato come spin off de La Pista, aperto in città da Gerla1927 alla fine del 2022 sull’iconico tetto del Lingotto, La Pista Bistrot debutta con un menu firmato dallo chef stellato Fabrizio Tesse, che propone una cucina di sperimentazione tra piatti della tradizione e creatività. Anche per NH Collection Torino Santo Stefano il restyling ha coinvolto le camere – 134 –, le aree comuni e gli arredi, ancora più accoglienti e sofisticati. La struttura, un complesso di ottomila metri quadrati nel quartiere denominato “Quadrilatero Romano”, si presenta anche come soluzione ideale per conferenze, meeting ed eventi con cinque sale in grado di accogliere fino a 250 persone e un patio privato, un’oasi di relax dopo una giornata di lavoro, ma anche ambiente all’aperto ideale per un aperitivo o un evento speciale nella bella stagione.

UNDER THE SPOTLIGHT 40 | 01 2023 | MC
indirizzi a fine rivista di MARIANGELA TRAFICANTE NH Collection Torino Santo Stefano NH Collection Torino Santo Stefano NH Collection Milano Touring
Collection
Touring
Milano Touring
NH Collection Torino Santo Stefano
NH
Milano
NH Collection
THE
MODERNO E FUNZIONALE 1800 MQ COMPLESSIVI DISPOSTO SU UN UNICO PIANO INGRESSO SEPARATO COLLEGATO ALL’HOTEL DA UN CORRIDOIO PANORAMICO 10 SALE MODULABILI DOTATE DI LUCE NATURALE PARCHEGGIO DI OLTRE 500 AUTO
CONGRESS CENTER

Rinasce il Quark Hotel Milano

Quark Hotel Milano rinasce: dal primo aprile 2023 ha riaperto i battenti uno degli storici indirizzi dell’ospitalità milanese dopo oltre due anni di ristrutturazione. Il progetto porta la firma di Aires Group, che ne cura la gestione, affiancato da firme importanti, come lo studio di architettura Caberlon Caroppi per l’interior design e lo chef stellato Andrea Ribaldone per l’offerta gastronomica.

Sarà un concept ricettivo che guarda al futuro in maniera trasversale quello della nuova vita del Quark Hotel, che vedrà confluire diverse anime, dal business travel al Mice, dal leisure al long stay. E non si tratta solo di un grande ritorno sulla scena dell’hospitality. La riapertura infatti si inserisce in un più ampio piano di riqualificazione dell’area in cui sorge l’hotel.

UN NUOVO CONCEPT

Quark Hotel Milano si presenta come un retreat ur bano a quattro stelle, un hub pronto a diventare un punto di riferimento per la clientela business, per chi è alla ricerca di una soluzione di lunga permanenza e, perché no, anche per i turisti che non hanno l’esigenza di pernottare in centro ma che desiderano al tempo stesso raggiungerlo in maniera agevole.

L’hotel si trova in via Lampedusa, nel quartiere Vigentino, a poca distanza dall’Università Bocconi e dallo Iulm e da uno dei nuovi poli dell’arte contemporanea di Milano, la Fondazione Prada. Aeroporto di Linate, Stazione Centrale e Stazione di Rogoredo si raggiungono in una ventina di minuti d’auto. Il restyling ha portato una ventata di design

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di MARIANGELA TRAFICANTE Alessandro

contemporaneo nelle camere, che sono 283, di cui 16 superior, 128 junior suite, 12 apartment family suite, sessanta family suite e 52 camere dello Studios’ Floor al quinto piano, destinate a soggiorni ibridi e long stay. Anche le aree comuni sono state ripensate, per diventare ambienti di occasione e di incontro, così come gli spazi F&B, che offrono un ristorante casual dining (Morbido), un salone per eventi, un lobby bar e un Grab&Go. L’intera offerta gastronomica sarà firmata dallo chef stellato Andrea Ribaldone.

A TUTTO MICE

Tra i fiori all’occhiello spicca il centro congressi, che rende Quark Hotel Milano il nuovo indirizzo ideale per la Mice industry. Strutturato su tre livelli, con una superficie complessiva di 6.200 metri quadrati, conta 42 sale meeting di cui due plenarie da ottocento e 1.450 metri quadrati, quest’ultima in grado di ospitare oltre 1.500 persone. Sono presenti anche un parcheggio esterno da settecento posti auto e un garage con duecento posti auto.

Alessandro Potenza, group director of sales di Aries Group, non nasconde la soddisfazione: «Abbiamo ricevuto un’attenzione partecipata da parte di tutto il nostro network di partner e clienti, che insieme a noi hanno vissuto e stanno vivendo le fasi di questa operazione

del Gruppo Aries, che vedrà restituire alla città di Milano una delle sue location storiche e strategiche per congressi ed eventi, dopo anni di chiusura, con un elevato contenuto di tecnologie, servizi e design».

EVENTI GIÀ SOLD OUT

E ci sono già appuntamenti importanti in calendario sulla vivace scena meneghina che vedranno il Quark Hotel protagonista: «Abbiamo già il sold out su alcune date dei primi tre mesi di attività, senza considerare l’appuntamento con il Salone del Mobile di aprile. È singolare e stimolante registrare la collaborazione nonché il grado di coinvolgimento elevato e spontaneo di molte aziende e agenzie su questa apertura, che ci stanno sostenendo affidandoci loro progetti e con trattative importanti. Vogliamo ripagarne la fiducia e le aspettative e in Aries stiamo lavorando tutti con impegno per consegnare una struttura innovativa, accogliente, curata nei dettagli, flessibile nelle sue proposte e con uno staff fortissimo».

L’offerta del nuovo Quark sarà ampia e multiservice. «Del resto, la complessità è un aspetto che rende stimolante il nostro lavoro. Siamo abituati a organizzare eventi su larga scala, spesso internazionali, e al Quark abbiamo a disposizione spazi molto ampi, funzio-

MC | 01 2023 | 43 UNDER THE SPOTLIGHT

nali, veramente unici, che ci differenziano in tutta Milano. Siamo certi diventerà una struttura di riferimento per l’organizzazione di eventi e congressi di ogni dimensione».

FOOD PROTAGONISTA

Grande attenzione è riservata anche alla proposta ristorativa, con il food concept dello chef stellato Andrea Ribaldone e una cucina basata sul concetto di “chilometro buono”, su materie prime freschissime e forti accenti sulla tradizione regionale.

«Possiamo dire di avere un rapporto equilibrato e coerente tra i vari servizi: congressuali, ristorativi, pernottamento, ambienti esterni e aree parking, senza dimenticare gli spazi wellness. Questo rende l’hotel completo e alternativo rispetto a molte location anche di altre città italiane».

In generale, il Mice è e resta il core business del gruppo, che investe nell’innovazione tecnologica, nella formazione, nella ricerca e sviluppo di nuovi servizi oltre che nel monitoraggio concreto e reale della qualità erogata. «Credo che il mercato ci stia ripagando perché ci riconoscono l’aderenza ai valori in cui crediamo, solidità, cura e accoglienza, innovazione e flessibilità. Le strutture del gruppo “sono in salute” e le previsioni così come i risultati di questi primi mesi ci incoraggiano a continuare a lavorare come stiamo facendo».

LE ALTRE STRUTTURE

TARGATE ARIES

Il 2023 vedrà Aries Group continuare a impegnarsi maggiormente sull’ultimazione e messa a punto di Quark Hotel, ma si confer-

mano anche piani di investimento e interventi in ognuna delle strutture in portfolio. Si andrà dal rifacimento degli esterni fino all’ammodernamento di impianti e tecnologie anche a uso del cliente diretto e non solo congressuale.

«Il Villa Pamphili di Roma, aperto nell’estate del 2021, è ormai un riferimento nella Capitale per un’ampia platea di partner e planner, anche e soprattutto sui mercati esteri, verso i quali dedichiamo considerevole attenzione. L’hotel sarà inoltre sede e partner ufficiale della Ryder Cup 2023 ottenendo una visibilità importante a livello internazionale» spiega Potenza.

Il Living Place di Bologna, rinnovato come prodotto sia in termini di hardware sia servizi, conferma il suo appeal sul mercato Mice e del business travel in generale, continuando a garantire l’ottimo rapporto qualità prezzo che lo distingue e lo rende una soluzione affidabile. Una vera certezza. Qui sono di valore i servizi congressuali e ristorativi, ma soprattutto il fattore umano: parliamo di un team appassionato, dedito e dinamico, aspetto non da poco e che fa la differenza nel settore hospitality.

«In Aries abbiamo un forum permanente sull’innovation e prevediamo meeting settimanali nel corso dei quali creiamo, progettiamo e realizziamo interventi sulle strutture. Gli hotel vivono e interpretano pienamente il concetto di flessibilità anche dell’hardware, e questo richiede impegno sì, ma soprattutto un’organizzazione efficiente e tanta voglia di guardare al futuro» conclude Potenza. indirizzi a fine rivista

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Il Mice è chiamato all’imbarco

Quando un meeting vuole andare subito al punto si può fare tutto in un terminal. Per ottimizzare risorse, spostamenti, tempo e denaro. Il nuovo terminal crociere di Palermo è ideale per incontri, convention e presentazioni

Perun perfetto mix di affari e turismo il nuovo terminal crociere di Palermo, un edificio demaniale di valore storico-architettonico, gestito in regime di concessione da West Sicily Gate, dispone di spazi e ambienti che possono essere facilmente compartimentati e che sono quindi particolarmente adatti per ospitare l’organizzazione di meeting, congressi, eventi e feste private, anche grazie alle magnifiche terrazze esterne con affaccio sul porto, sul golfo e sulla città. Realizzata nel 1950 e completamente ristrutturata nel 2022, la struttura, progettata dall’architetto palermitano Salvatore Caronia Roberti, assistente e discepolo del Basile, costituisce uno dei più nitidi esempi di architettura razionalista, coniugando sapientemente l’aspetto esteriore, decisamente vintage, con interni ispirati al modernismo contemporaneo.

POSIZIONE STRATEGICA

Il terminal crociere, ubicato sul Molo Vittorio Veneto all’interno del porto di Palermo, a breve distanza dai più rilevanti siti di interesse storico-culturale, vanta una posizione strategica rispetto all’armatura turistica e ai servizi

generali della città, risultando ben collegato con le principali infrastrutture di trasporto del territorio.

La struttura, che dispone anche di un ampio piazzale esterno e di un parcheggio in grado di accogliere sia autoveicoli sia autobus, ha già ospitato numerosi e importanti convegni ed eventi. Tra questi, solo per citarne alcuni, il défilé organizzato dal Rotary per raccogliere fondi da destinare ad attività benefiche, l’evento Red Bull Unlocked, la presentazione della nuova rivista Be Sicily Mag, i convegni “Noi, il Mediterraneo” e la “La pubblica amministrazione e la giustizia – Il delicato ruolo dell’amministratore pubblico” organizzati dall’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sicilia occidentale e l’Assemblea pubblica di Confartigianato – Imprese per la Sicilia, mentre, compatibilmente con le previsioni degli arrivi delle navi da crociera, ulteriori convegni ed eventi sono già in calendario per i prossimi mesi. Il nuovo terminal crociere di Palermo è una struttura che riveste un ruolo strategico per la mobilità, il turismo, l’economia della realtà urbana e siciliana.

UNDER THE SPOTLIGHT 46 | 01 2023 | MC
indirizzi a fine rivista di TERESA CHIODO
LA LOCATION IDEALE PER EVENTI DI SUCCESSO BUSINESSWELLNESS IL TULIPANO 11 sale congressi modulabili Piscina panoramica, area relax e gym Ristorante per pranzi, cene e coffee break Via Fontanella 3 - 40069 - Zola Predosa BO 051 755768 | meeting@admiralparkhotel.com | www.admiralparkhotel.com TEAM BUILDING Ampio giardino per attività all'aperto

POLITICALLY CORRECT, DAVVERO?

Si sente parlare sempre più spesso di politically correct,

donne non siano in grado di fare attività che in passato sono state pensate solo per gli uomini. A volte le donne riescono a essere loro stesse un ostacolo al cambiamento tanto rivendicato. Questo come donna mi amareggia da sempre: dover combattere contro la chiusura mentale di altre donne.

Ma il sessismo circola a doppio senso, quindi ho sentito anche rifiutare attività come: cake designer, creare un profumo, o cimentarsi nel mondo della moda, perché definite “roba da donne”. Ho visto scegliere uno staff maschile “belloccio”, perché di gradimento alla responsabile di turno, e scartare chi meno attraente ma che aveva maggiore professionalità.

Sobene che ho scelto di trattare un tema scomodo: nel mondo degli eventi, come nella moda, l’apparenza conta molto, ma non può più essere il requisito primario o fondamentale, non può esserlo soprattutto per quelle aziende, agenzie, oppure organizzazioni che fanno del politically correct una bandiera e poi scivolano sulla banale buccia di banana. Facciamo degli esempi? Facciamoli!

Non si può definirsi politically correct perché si stabiliscono regole comportamentali sul posto di lavoro e poi, durante un evento, si richiedono hostess/tour leader modelle perché gli ospiti “sono per la maggior parte uomini”: lo sapete bene che questo è sessismo! Non giriamoci intorno: è così, come lo è usare sempre

donne per il ruolo di hostess e praticamente quasi mai uomini nel medesimo ruolo come steward. E non è politically correct relegare in ruoli “dietro le quinte”, persone che non vengono considerate di aspetto abbastanza piacevole, perché non corrispondenti ai canoni della bellezza dettati dagli stereotipi estetici attuali. C’è anche chi non si rende conto di essere politically s-correct, per fare un gioco di parole, nel voler essere corretto: una donna che afferma che “scegliere di inserire in un team building o in un post congress un’esperienza di un certo tipo, come il calcio, le prove in pista con le auto, o il bootcamp, è un’attività sessista”, di fatto è lei stessa un’icona sessista, poiché presuppone che le

E infine ho visto dirigenti e personaggi, di entrambi i sessi, mettere i propri subalterni in una condizione di disagio e umiliazione – come lasciarli ore in piedi in attesa del loro arrivo; obbligare tour leder a ballare sul palco come cubiste durante le premiazioni; far spogliare a torso nudo i dipendenti premiati –; ho visto Ad di aziende e agenzie mortificare il loro staff con frasi offensive, o lanciare faldoni contro loro, tutto questo per dare un segno di potere. E poi nelle dichiarazioni pubbliche, ho visto questi stessi “boss” pontificare sul rispetto, sull’importanza degli individui nella loro unicità, frasi vuote sull’elogiare le persone e l’empatia, per finire con il definirsi politically correct... Davvero? Che coraggio. Sicuramente la distinzione tra sessi e ruoli non è facile da gestire, ma si possono trovare sempre delle mediazioni per avvicinarsi davvero alle persone e varcare la soglia dei diversi mondi. Uscire dalla propria comfort zone cimentandosi in qualcosa di ignoto, di diverso, di inusuale. Non è forse così che si può imparare a conoscersi e comprendere gli altri? Non è così che si sviluppa empatia, rispetto, connessione con il prossimo?

Mettetevi nei panni altrui, abbiate coraggio di sostenere l’innovazione che non è solo tecnologica ma anche di pensiero. Non nascondetevi dietro lo scudo del politically correct: non basta mettere una e capovolta. Agite.

48 | 01 2023 | MC IN MY OPINION hot topics

Ai in Hr

Nel bene e nel male ChatGpt è il tema del momento. E il mondo degli eventi, così come quello delle aziende, non potrà non relazionarcisi

L’intelligenzaartificiale sta cambiando il modo in cui le aziende gestiscono le loro risorse umane. Le tecnologie Ai possono aiutare le aziende a gestire le loro attività Hr con maggiore efficienza, riducendo al contempo i costi e aiutandole a prendere decisioni più informate sulla gestione anche delle persone.

L’Ai può supportare le aziende, per esempio, nel reclutare, assumere e formare i dipendenti, nel gestirne le carriere e nello sviluppare programmi di formazione e sviluppo più efficaci.

Si capisce che, per esempio, l’Ai può essere utilizzata per identificare le aree di miglioramento dei dipendenti e fornire suggerimenti su come sviluppare programmi di formazione personalizzata; ma può entrare in gioco anche per monitorare i progressi dei dipendenti e assicurare che i programmi di formazione siano adeguati.

Vengono già usati sistemi di Ai

per analizzare i dati dei candidati e identificare quelli più adeguati alla ricerca in corso, con la conseguente riduzione dei tempi dei processi di selezione. Altrettanto può trovare applicazione nell’analisi delle prestazioni lavorative fornendo indicatori rispetto a Kpi predefiniti.

L’Ai può anche aiutare le aziende a semplificare le attività affrancando l’Hr dal peso di attività operative a basso valore aggiunto, come per esempio la gestione delle domande amministrative.

Detto in modo semplificato, l’Ai si configura quindi come un elaboratore veloce di tantissime informazioni, che produce output personalizzati per il referente. Una “macchina” quindi che lavora per le persone ed è inserita in modo strutturale in un processo. Sono soprattutto due le domande aperte in questo ambito: il tema dell’etica dell’intelligenza artificiale e il

tema della programmazione. La discrezionalità con cui un’Ai potrebbe prendere decisioni e l’etica complessiva su cui si basa sono sicuramente fonti di timore nel momento in cui venga usata come supporto per prendere decisioni di rilievo. Serve chiedersi, in primis, se l’intelligenza artificiale possa davvero prendere decisioni in autonomia, da cui possa per esempio dipendere l’assunzione o il licenziamento di una persona, poiché, di fatto l’Ai dipende dagli elementi di programmazione su cui si basa, i cui presupposti potrebbero comunque essere soggettivi e influenzabili.

L’impostazione dell’Ai rimane una prerogativa umana e il programmatore dovrebbe essere quanto più oggettivo possibile, basarsi su Kpi inerenti a processi eccellenti di gestione di persone ed essere molto competente del tema oggetto della programmazione. Se guardiamo le esperienze di programmazione dei moduli Hr dei vari Erp che si sono succedute, è importante riflettere sulle competenze necessarie per programmare l’Ai.

Rimane critica la questione dell’etica e della discrezionalità nel momento non lontano in cui l’Ai si autoprogrammerà con la necessità di minor controlli umani.

MC | 01 2023 | 49 IN MY OPINION hot topics

Fidelizzare e coinvolgere

Ultimamentele sfide che stanno affrontando i/le responsabili Hr sono di ampia portata. Molte aziende, infatti, stanno sperimentando – la maggior parte non volontariamente –, un turn over del personale particolarmente elevato: tanti dipendenti decidono di cambiare lavoro o intraprendere un nuovo percorso di vita. Sono percentuali a due cifre, che possono mettere in grossa difficoltà qualsiasi azienda.

“chi sono”. O meglio ancora, con la realizzazione di sé.

Ogni persona ha uno o più talenti: alle volte vengono espressi e realizzati; altre volte rimangono nascosti, celati, anche alla persona stessa. Ciò che ci rende felici è strettamente collegato con ciò che siamo, con quello che riusciamo a esprimere e realizzare di noi stessi.

Realizzare un progetto di successo, ci rende appagati e felici perché in quel progetto c’è una parte di noi che è riuscita a esprimersi. È come se la considerassimo un’evidenza di chi siamo, di cosa possiamo realizzare e del nostro valore come persona. Pertanto, dal mio punto di vista, la chiave di volta per una efficace people strategy, coerente con il turbolente periodo storico che stiamo vivendo, sta proprio nel prendersi cura delle persone attraverso un supporto concreto nella realizzazione di sé, aiutandole, attraverso percorsi di sviluppo individuali, a trovare un buon bilanciamento tra lavoro e vita personale.

Formatore, coach e senior partner

Newcom Consulting paola.sabbatini@newcomconsulting.it newcomconsulting.it/digital-trainer

Anche il livello di coinvolgimento è ai minimi storici. Non è mai stato elevato, ma nell’ultimo periodo sembra ulteriormente diminuito. E questo è tanto più vero in Italia. La recente indagine di Gallup, Global Workplace Report, evidenzia che solo il quattro per cento dei lavoratori italiani si sente motivato sul lavoro. Ma ciò che emerge è anche un senso di tristezza e rassegnazione.

Forse queste due dinamiche sono strettamente collegate e le cause sottostanti sono di diverso tipo: economiche, realiz-

zative, ambientali, relazionali, organizzative.

Tuttavia, il quadro è piuttosto serio! Nella gestione del people strategy, quindi, oggi più che mai, abbiamo bisogno di un mantra: la cura delle persone. Prendersi cura dei propri collaboratori: coinvolgerli, ascoltarli, supportarli. Per fare questo, però, dovremmo rispondere a una domanda importante: cosa determina il coinvolgimento sul lavoro? O, in modo più diretto: cosa ci rende felici? Proviamo a rispondere! Uno stipendio più alto… Una nuova posizione… Un nuovo ruolo lavorativo… Un benefit… Un servizio aggiuntivo… Sono tutti elementi importanti, ma legati soprattutto alla soddisfazione, che è un sentimento temporaneo. Le persone, consapevolmente o meno, cercano qualcosa d’altro. Infatti, il sentimento di felicità è più profondo e ha a che fare con l’essere. Con

I corsi formativi classici (per intenderci quelli in aula), sono utili, facilitano la creazione delle relazioni, sono un catalizzatore per nuovi apprendimenti. Ma non risolvono il problema: il partecipante esce dall’aula e forse cercherà di applicare sul lavoro quanto appreso, ma difficilmente riuscirà a determinare un cambiamento radicale. Ci vuole un approccio più vicino, più “intimo” e con tempi coerenti con le modalità con cui apprendiamo. I moderni percorsi digitali, per esempio, prevedono risorse formative online e il supporto continuo di un e-Coach.

Questo tipo di percorso si adatta a ogni persona con i suoi tempi e stili di apprendimento. Ha un unico obiettivo: la realizzazione di una parte di sé. E ha un focus preciso: lo sviluppo di una specifica abilità, capacità o competenza; un talento da far emergere e valorizzare. È un viaggio che solitamente ha una durata di qualche mese, con una dinamica di apprendimento peculiare: acquisire nuove conoscenze e strategie, attraverso l’esperienza sul lavoro e il confronto con il proprio e-coach.

50 | 01 2023 | MC IN MY OPINION hot topics
Il fenomeno della “great resignation” sta creando non pochi
PAOLA SABBATINI

Meeting, emozioni

Certamente gli strumenti tecnologici consentono

i convegni e di raggiungere persone impossibilitate a essere in presenza in sala. Tuttavia, i meeting non sono utili

Siè parlato e scritto molto dell’utilità dei convegni ibridi, che consentono di ascoltare presentazioni di argomenti professionali pur non essendo presenti nella sala del convegno. Questo grazie sia a tecnologie sempre più avanzate ed efficaci, sia a specialisti capaci di percepire gli elementi importanti delle relazioni e a gestire luci, suoni e immagini in modo da accentuare la ricezione dei loro contenuti.

Ma la tecnologia non deve essere considerata come l’elemento più importante del meeting. Infatti, i convegni non sono occasioni di divertimento come le rappresentazioni teatrali o le proiezioni cinematografiche.

Certamente è importante che i convegnisti seguano le presentazioni con piacere e interesse per interiorizzare positivamente quanto viene loro comunicato.

Tuttavia evitiamo di pensare che le tecnologie possano sostituire l’erogazione vocale dei relatori. Recentemente, in un programma televisivo hanno presentato

le immagini di un robot capace di sostituire operai nella fase di assemblaggio di componenti meccanici. Certamente innovazioni come queste si succedono sempre più frequentemente e generano progressi sempre più rapidi, ma non sostituiscono i rapporti umani.

Nel Medioevo si potevano percorrere a cavallo massimo sessanta chilometri al giorno. Oggigiorno si possono raggiungere anche continenti diversi in un solo giorno. Fino a pochi anni fa si approfondiva il sapere con libri ed enciclopedie composte da più volumi, e si usavano gettoni per telefonare. Adesso possiamo trovare tutte le risposte ai nostri quesiti semplicemente scrivendo le parole chiave in Google. Riceviamo documenti legali online, paghiamo bollette immettendo i dati richiesti sul cellulare, conversiamo con persone dei cinque continenti via diversi tool di messaggistica, anche vedendoci in diretta. E tanto ancora.

Ma tutto questo non può sosti-

tuire l’umanizzazione dei rapporti. Non dimentichiamo che noi comunichiamo trasferendo contemporaneamente fatti e sentimenti. Senza i sentimenti trasferiremmo soltanto notizie. La parola “comunicare” si basa sul “cum”, insieme.

Anche la parola “convegno” si basa sul “cum”, venire insieme, incontrarsi per dialogare, ascoltare e condividere. Il termine anglosassone “meeting” – ormai diffuso globalmente – evidenzia il valore di “incontrarsi”, opportunità per scambiarsi idee e conoscenze. Anche “congresso”, nella sua derivazione latina significa“ avvicinarsi”, oltre che “incontrarsi”.

Quindi i convegni non sono soltanto importanti per ascoltare – insieme ad altri – una presentazione in una sala meeting, ma anche per fare conoscenze con altre persone durante le pause caffè, le sessioni di break-out, i pranzi e le cene.

Durante convegni internazionali ho conosciuto molte persone con le quali, a distanza di anni,

Pubblicista e meeting architect Certificato CMP, CMM, CME-it musco@motivationandevents.com

continuo ad avere rapporti umani. Sono persone di diverse nazioni e con loro ci scambiamo consigli utili per le nostre attività. I rapporti con chi risiede in altri Paesi ci consentono di conoscere culture diverse e di allargare i nostri orizzonti intellettuali e culturali.

Lo scambio di esperienze e di idee è utilissimo per accrescere competenze e professionalità. Ma anche per fare amicizie e conoscere persone che possano accrescere i nostri bisogni naturali di socializzazione è importante.

Insomma, utilizziamo la tecnologia, ma non permettiamole di soppiantare la fisicità dei rapporti interpersonali.

MC | 01 2023 | 51 IN MY OPINION hot topics
RODOLFO MUSCO
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SE AMI GLI

LOCATION

CON SPAZI INDOOR E OUTDOOR

Giardini di sontuose ville, dehor di location contemporanee, parchi urbani, prati, spiagge: la voglia di outdoor non abbandona il Mice, che sfrutta l’energia della natura come plus per rendere più efficaci i propri eventi

DOSSIER

Incontriamoci in giardino

Dimore storiche con parchi secolari, ma anche installazioni di Land Art disseminate sul prato, resort al mare con pineta e oasi urbane contemporanee: l’open-air chiama a sé eventi e convegni e lavora sulla creatività e l’energia della natura

54 | 01 2023 | MC LOCATION CON SPAZI OUTDOOR DOSSIER
di MARIANGELA TRAFICANTE
arenaimmagini.it_2013_(C) FAI
Foto

Unconvegno vista mare, un team building nella Land Art, un coffe break sotto gli alberi: l’open air, sempre più in ascesa tra i vacanzieri, sta conquistando anche il mondo Mice. Che non rinuncia alle venue più tradizionali, ma ha ora a disposizione un’ampia scelta di location – anche non convenzionali – dove le sale meeting si affacciano su parchi, musei all’aperto, persino spiagge e pinete, che diventano altrettanto protagonisti. Le strutture si sono attrezzate, spesso con idee creative ancora più audaci di quanto non venga in mente alle aziende stesse. Fil rouge, spazi funzionali che si proiettano anche – e spesso soprattutto – all’esterno. Luoghi dove allenare anche la bellezza, e godere della luce naturale. Perché, se è vero che la tecnologia concede sempre più esperienze di realtà aumentata, l’immersion dal vivo rimane la più potente.

IMMERSI NELLA GRANDE

BELLEZZA ITALIANA

Suggestivi e virtuosi: gli eventi in una dimora o palazzo storico circondato da un parco contribuiscono alla cultura, perché gli introiti sono destinati anche a interventi di cura del verde e restauri. E diventa anche un modo per diversificare e aumentare gli ingressi tra weekend e giorni settimanali.

Il Fai – Fondo Ambiente Italiano – ospita eventi privati soprattutto in 31 dei circa 54 beni aperti al pubblico quasi tutto l’anno e regolarmente visitabili, dalla Villa del Balbianello sul Lago di Como al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi in Sicilia. «Oltre ai grandi eventi con catering che riusciamo a gestire principalmente a Villa Necchi Campiglio a Milano grazie all’ex campo da tennis trasformato in glasshouse con capienza fino a trecento persone, negli altri beni lavoriamo con eventi più contenuti (tra le cento e le 150 persone) con l’uso del giardino come prima opzione e un eventuale piano B negli interni», racconta Marina Pizzorni, tourism manager del Fai. Molte sono le richieste di shooting e video, matrimoni e “fughe d’amore”, e la regina è Villa del Balbianello, ma i wedding planner si sono sbizzarriti richiedendo anche location “wild” come I Giganti della Sila in Calabria, o storiche come l’Abbazia di Cerrate in Puglia.

Bellezza sì, ma anche fragilità. Gli edifici hanno grandi potenzialità all’esterno, ma a volte è più difficile invece lavorare all’interno, per ragioni sia di spazio sia di conservazione, che rimane una priorità. «Le principali sfide sono trovare interlocutori che comprendano le nostre esigenze. In generale, c’è sempre una

MARINA PIZZORNI

tourism manager Fai

«Si può vivere il parco in modo più simbiotico e divertente, con la possibilità di ricevere una linea di accessori brandizzata Fai e prodotti agricoli.

“culturale” come l’osservazione delle stelle per gli eventi serali e laboratori di giardinaggio per quelli diurni».

MC | 01 2023 | 55 LOCATION CON SPAZI OUTDOOR

presidente di Grandi Giardini Italiani

«È bellissimo, durante la pausa pranzo, fare un giro in giardino e incontrare all’ombra di un olmo. Dopo il Covid spazio, aria aperta, movimento».

«Chi viene da noi ha l’esigenza di ritrovarsi in un contesto esclusivo e trova un alto livello di privacy unita al glamour. La nostra conformazione riesce a rendere ariosi anche gli spazi interni, per esempio le pareti del padiglione centrale si possono aprire regalando un’immersione nel verde per la convention che si vuole organizzare».

grande apertura e questo ci fa molto piacere perché vuol dire che c’è consapevolezza del luogo, che non viene inteso come semplice location» prosegue Pizzorni.

Gli spazi green si prestano ad andare anche oltre lo standard classico. Perché non pensare a un picnic, anzi a uno chic-nic? «Si può vivere il parco in modo più simbiotico e divertente, con la possibilità di ricevere una linea di accessori brandizzata Fai, e prodotti agricoli. E possiamo offrire un intrattenimento “culturale” come l’osservazione delle stelle per gli eventi serali e laboratori di giardinaggio per quelli diurni» aggunge ancora la tourism manager del Fai.

STORIA E TECNOLOGIA

Se il fascino di location storiche è innegabile, non basta a diventare candidati ideali per un evento aziendale. Tra sale affrescate, porticati e giardini all’italiana devono arrivare i servizi, tecnologici in primis, come il wi-fi, ma non solo. Lo evidenza Judith Wade, presidente di Grandi Giardini Italiani, il brand che riunisce 140 location in tutta Italia, che racconta come negli anni molte dimore si siano organizzate e abbiano anche stretto accordi con fornitori di qualità.

Sono un must, spiega Wade, per chi richiede riservatezza, come Cda e meeting di presidenza, ma anche matrimoni, con suite perfette per una coppia di sposi, così come per stupire un amministratore delegato.

«E poi è bellissimo, durante la pausa pranzo, fare un giro in giardino a incontrare i colleghi, o godere di un coffee break all’ombra di un olmo. Dopo il Covid le aziende hanno capito il valore di offrire spazio, aria aperta, movimento. L’azienda può chiamare direttamente la nostra sezione Mice per avere la consulen-

za giusta ed essere indirizzati verso l’interlocutore ideale in base alle esigenze di numeri, zona e date, per esempio anche seguendo il ritmo delle fioriture».

Dal wine testing alla visita al cinquecentesco Almo Collegio Borromeo di Pavia, fino al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa in Campania, dove è possibile affittare un treno per far arrivare gli ospiti, le tante anime dei Giardini vanno incontro a chi ama allenare la creatività. «Si può optare per una gita in barca, un corso di pittura o storia dell’arte, il castello by night, un’esperienza olfattiva: cito per esempio una riunione ad aprile tra i glicini in fiore guidati da un esperto di profumi conclude Wade.

56 | 01 2023 | MC
CON SPAZI OUTDOOR DOSSIER
LOCATION
JUDITH WADE PIERO BONASEGALE general manager di Villa Erba

SUL QUEL RAMO DEL LAGO DI COMO…

Ci sono luoghi in cui le strutture si “aprono” all’esterno. A Villa Erba di Cernobbio, il centro congressi è caratterizzato da un’architettura in vetro e acciaio ispirata alle serre, la Villa ottocentesca custodisce i ricordi della famiglia Erba e tutto intorno si apre un parco secolare. «Chi viene da noi ha l’esigenza di ritrovarsi in un contesto esclusivo e trova un alto livello di privacy unita al glamour – racconta Piero Bonasegale, general manager –. La nostra conformazione riesce a rendere ariosi anche gli spazi interni, per esempio le pareti del padiglione centrale si possono aprire regalando un’immersione nel verde per la convention che si vuole organizzare. Inoltre, visto che giustamente la sostenibilità ambientale è sempre più importante e più sentita, per chi è particolarmente attento anche a questi temi, contesti come il nostro per un meeting o un evento sono un’importante opportunità».

E a questo proposito Villa Erba, oltre ad avere una naturale connotazione green, non è rimasta inerte, infatti ha investito nella riconversione a led delle luci, utilizza in maniera circolare l’acqua del lago al fine di raffrescare i propri ambienti riducendo l’impiego di energia elettrica e le emissioni di CO2 in atmosfera e ora punta a realizzare un parco fotovoltaico nell’area parcheggio.

Tra le attività indoor, sia in padiglione sia in villa, in quest’ultima le aziende apprezzano anche le visite guidate nella parte che custodisce le stanze dedicate a Luchino Visconti, che qui trascorse le estati dell’infanzia e dell’adolescenza e che da questa location trasse spesso l’ispirazione per le scenografie dei suoi film. Nelle idee per valorizzare gli ampi spazi esterni «spesso aiuta la fantasia di chi ci propone attività di team building ma non solo. Abbiamo per esempio ospitato anche sedute di yoga nel parco secolare a latere di un evento corporate».

SPIRITO CONTEMPORANEO

Ad aprirsi agli eventi non è solo il fascino antico di ville immerse nel verde. Anche lo spirito più contemporaneo nel cuore delle città trova il suo spazio open air.

«Il clima romano invita da sempre i nostri clienti a cercare soluzioni all’aria aperta in alcuni momenti dell’evento – racconta Berta Zezza , responsabile relazioni esterne, commerciale , fundraising e grandi eventi dell’Auditorium Parco della Musica a Roma –. Ricordo un congresso internazionale che ha ospitato lezioni di yoga sul parco pensile nelle pause dai lavori congressuali. In altre occasioni abbiamo ospitato sui giardini pensili una “mostra-fiera” botanica, in cui le sale interne sono state richieste per presentazioni di libri o per un evento istituzionale. Ci capita spesso di ospitare eventi che utilizzino sia gli spazi interni sia esterni, da un cocktail di benvenuto sui nostri giardini pensili a concerti all’aperto nella Cavea. Le case automobilistiche richiedono spesso spazi esterni per esporre le loro autovetture».

E tra le forme contemporanee della Capitale che ospitano eventi ci sono anche quelle del Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato da Zaha Hadid, opera che miscela vetro, acciaio e cemento, come spiega Paolo Le Grazie, responsabile Ufficio Eventi, Fondazione Maxxi: «In un’area di 29mila metri quadrati, ospita al centro una grande piazza e un auditorium, una caffetteria e un ristorante con dehor. La particolare architettura, con ampie vetrate trasparenti che si affacciano sulla piazza dai vari livelli, agevola il passaggio e il dialogo tra interni ed esterni. La principale esigenza è quella di riuscire a coniugare gli eventi con le attività museali, che restano il core business, mantenendo un occhio vigile sulla qualità degli eventi che devono essere in linea con lo standing istituzionale».

responsabile relazioni esterne, commerciale, fundraising e grandi eventi Auditorium Parco della Musica

«Il clima romano invita da sempre i nostri clienti a cercare soluzioni all’aria aperta in alcuni momenti dell’evento. Ci capita spesso di ospitare eventi che utilizzino sia gli spazi interni sia esterni, da un pensili a concerti all’aperto nella Cavea».

Fondazione Maxxi

«La particolare architettura, con ampie piazza dai vari livelli, agevola il passaggio e il dialogo tra interni ed esterni».

MC | 01 2023 | 57 LOCATION CON SPAZI OUTDOOR
BERTA ZEZZA PAOLO LE GRAZIE Foto arenaimmagini.it (C) FAI Foto Agricole Italia

LOCATION CON SPAZI OUTDOOR

AZIENDE E LAND ART, INEDITE CONNESSIONI

Dagli albori della Land Art, negli anni Sessanta americani, a oggi, l’arte è uscita ormai da tempo dai musei e dagli spazi chiusi. E così stanno facendo le aziende, alle quali oggi si sono affacciati anche i tanti parchi artistici presenti in Italia, vere e proprie gallerie a cielo aperto. Spazi eclettici che si adattano alle suggestioni.

voglia avere come sfondo arte, architettura e natura, non senza richieste originali: «Abbiamo organizzato pic-nic sotto gli ulivi, conferenze all’interno di opere di Land Art, rappresentazioni teatrali e danzanti, tagliato campi di erba alta per creare percorsi richiesti dai clienti, organizzato aperitivi serali con le erbe raccolte dal pubblico nel parco e così via» prosegue Rossini.

«Abbiamo organizzato pic-nic sotto gli ulivi, conferenze all’interno di opere di Land Art, rappresentazioni teatrali e danzanti, tagliato campi di erba alta per creare percorsi richiesti dai clienti, organizzato aperitivi serali con le erbe raccolte dal pubblico nel parco e così via».

Nel cuore verde della Brianza, a Briosco, si trova il Rossini Art Site, parco di sculture d’arte moderna e contemporanea che insieme all’open air offre il padiglione centrale, disegnato da una delle firme più rinomate della green architecture, James Site, dello studio Site di New York. Può ospitare fino a novanta persone sedute e 130 in piedi, e le sue vetrate a tutt’altezza già danno l’idea di vivere l’esterno, spiega il presidente Marco Rossini: «Con i suoi dieci ettari, il parco è aperto da aprile a ottobre, perché la sua piena bellezza può essere vissuta quando la natura fiorisce». Corporate, espositivi, shooting, video, meeting, la location si offre ad ogni evento che

Altrettanto in simbiosi con l’arte open-air sono gli eventi al Labirinto della Masone di Fontanellato, provincia di Parma: «Abbiamo ospitato eventi diversissimi, grandi concerti, un festival musicale con campeggio, presentazioni di prototipi di automobili, sfilate, grandi installazioni» racconta Mattia Amarù, responsabile eventi. Questo luogo nasce da Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – e dalla promessa fatta allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato da sempre dal simbolo del labirinto. Il museo custodisce la collezione d’arte del fondatore, mentre il grande labirinto esterno è realizzato con trecentomila piante di bambù.

«Disponendo di ampi spazi esterni e di un porticato che collega tutte e tre le sale riusciamo a combinare eventi con tanti partecipanti. Normalmente si utilizza la sala più grande (250 persone a platea) per poi organizzare la parte dedicata al catering sotto i porticati durante il periodo estivo. Durante l’inverno si possono utilizzare i due saloni adiacenti alla sala per la parte conviviale. L’intera piazza ospita mille persone sedute a tavola» continua Amarù, che tra i plus di una location “ibrida, in and out” cita quelli «strutturali e logistici, ma anche la possibilità di avere internamente un cartellone di attività ludiche, legate al museo e al labirinto».

GLAMPING A MISURA DI AZIENDA

L’open air meeting per una connessione migliore tra persone grazie all’energia della natura: è questa l’idea alla base del di Club del Sole, che tra i villaggi a vocazione Mice conta il Desenzano

e il Ribusieri Country House. Un approccio che si sposa con incentive, team building, retreat e team bonding, lanci di prodotti in primis green e wellness, che si prestano ad allestimenti in contesti naturali, e shooting che beneficiano di luce

esterna e spazi verdi. «Non ultimi, gli eventi di formazione – aggiunge Aizhana Zhantuarov, coo head of sales revenue and distribution incentive di Club del Sole –. È indubbio che gli ambienti outdoor infondano energia positiva». Aria aperta, contesto informale e libertà sono elementi chiave, ma non bastano a rispondere appieno alle esigenze Mice. «Una

vengano equipaggiati con le attrezzature e le tecnologie consone.

gli stereotipi sui villaggi

e sulla necessità di contesti formali, sale riunioni e classici centri congressi. È necessaria una comunicazione mirata a far comprendere a manager e aziende che un contesto più easy nella natura possa non solo sposarsi bene con comfort e tecnologia, ma anche donare unicità e autenticità all’evento».

Un nuovo trend è il pop-up: tutti gli spazi vengono personalizzati e brandizzati: ciò consente di organizzare un evento dinamico, che alterni, per esempio, momenti di

riunioni itineranti in cui il movimento nella natura libera la mente e dà spazio alla comunicazione e all’ascolto reciproco. O ancora, laboratori, coaching e corsi di formazione in cui l’aula diventa la pineta, il lungolago, la spiaggia o il bordo piscina. «Prevediamo un importante incremento degli eventi green con format open air, e stiamo iniziando a ricevere molte richieste per la nuova stagione. Parallelamente, stiamo lavorando sulla conversione di nuovi villaggi al target Mice».

58 | 01 2023 | MC
DOSSIER

VOGLIA DI CAMPAGNA

Via libera alla riconquista della terra, verrebbe da dire, e il desiderio di paesaggi autentici si esprime ancor di più quando la location è rurale. In provincia di Milano, nel cuore del Parco del Ticino, cerimonie private ed eventi corporate trovano a Cascina Caremma ambienti rurali rinati a nuova vita, dal granaio alla stalla, insieme ad attività di formazione e team building «Per le quali questo connubio indoor e outdoor è fondamentale – spiegano dalla Cascina. Come azienda agricola abbiamo a disposizione non solo giardino e campo sportivo, ma anche numerosi spazi “agricoli” come prati e pascoli, sovente utilizzati per attività outdoor». E l’esperienza country si può poi approfondire con cooking class, degustazioni e cene a tema e, nella bella stagione, con la raccolta di ortaggi e frutti di bosco e la preparazione in gruppo del menu. «La location agricola mantiene grande appeal anche per la convegnistica tradizionale e con grandi numeri. A tal proposito stiamo iniziando la ristrutturazione del fienile per un nuovo spazio congressuale da trecento persone, disponibile entro maggio». Scivolando verso sud-est, la risposta pugliese sono le ormai gettonate masserie. Il Melograno a Monopoli, in provincia di Bari, dopo il Covid ha assistito all’incremento degli eventi con esclusiva o con soggiorno, nati in sostituzione spesso alla partecipazione di fiere. «Le nostre experience sono sempre più spesso organizzate nella masseria o in strutture in linea coi nostri standard – spiegano –. Gli spazi esterni sono richiesti soprattutto per i servizi F&B, pranzo, cena di gala, buffet tipico. Seppur attualmente disponiamo di strumenti che permettono l’organizzazione di eventi anche all’aperto, (quindi anche in presenza di molta luce naturale) che hanno eliminato il problema che invece danno i classici videoproiettori, si continua a privilegiare lo spazio interno per eventuali sessioni di formazione. Molte aziende, per utilizzare maggiormente l’esterno, stanno spostando gli eventi nel periodo primaverile ed estivo».

L’HOTEL AL MARE È “OLISTICO”

Meeting in pineta o pausa yoga in riva al mare sono momenti easy che spezzano la formalità della sala congressi. Ma come si fa a trasformare un concept estremamente vacanziero in un’offerta d’appeal anche per le aziende?

Coniugare lavoro e benessere, recupero energetico, staccare la spina e avere ritmi più lenti, è l’esigenza sempre più stringente che spinge verso location ariose e in contesti rigeneranti, come il mare protagonista di Blu Suite, hotel della Riviera Romagnola in una zona a bassa densità di strutture e persone, «Che ben si addice alle nuove esigenze di avere spazi, respirare ed essere “liberi” –spiega la direttrice Katia Foschi –. Abbiamo una spiaggia privata che possiamo gestire in base alle nostre esigenze e tre giardini di cui uno con vista mare. La sfida sarà in-

tercettare questo tipo di mercato, trovare il cliente giusto». Il focus è su benessere, corsi di formazione, massaggi, crescita personale, meditazione, musica.

A Riva del Sole, resort di Castiglione della Pescaia in Toscana, l’intreccio in & out è una costante: «Quando lavoriamo a un progetto proponiamo sempre al cliente di usufruire di entrambi – raccontano –. L’interno per la parte congressuale e meeting, l’esterno per attività outdoor – come bici, trekking di gruppo, attività nautiche, team building, ma anche di lavoro per chi vuole farlo in un modo non abituale, per esempio organizzando riunioni in pineta o un pranzo nei sentieri e sulle colline.

Il contesto naturale è molto importante oggi, le attività outdoor sono sempre più richieste nell’incentive. Proponiamo ora – e molto più di prima – attività, anche in smart working, in mezzo alla natura e sulla spiaggia. Luoghi in cui le persone non sono abituate a riunirsi o a lavorare».

Labirinto

«Abbiamo ospitato eventi diversissimi, grandi concerti, un festival musicale con campeggio, presentazioni di prototipi

«Abbiamo una spiaggia privata che possiamo gestire in base alle nostre esigenze e tre giardini di cui uno con vista di mercato, trovare il cliente giusto».

LOCATION CON SPAZI OUTDOOR
MATTIA AMARÙ responsabile eventi della Masone KATIA FOSCHI direttrice Blu Suite Hotel

Numero totale camere: 45 | Ristoranti: 1| Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 150 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Saletta segreteria | mq di aree outdoor: 300 (giardini) + 400 (terrazze) | Possibilità organizzazione post congress

Nel blu, dipinto di blu

Blu come il colore del mare, ma anche come sfumatura che ispira serenità e pace d’animo: è già insita anche nel nome la missione di Blu Suite, resort con spiaggia e spa sulla Riviera Romagnola

Nelle

vicinanze di Rimini ma nella tranquillità di un’area verde ben collegata a città e servizi, Blu Suite accoglie gli ospiti in un contesto ideale per rigenerare il corpo e ricaricare la mente. Perché si sa che anche nei momenti lavorativi c’è bisogno di benessere e che in un ambiente capace di ispirare si lavora e si pensa meglio.

Blu Suite è la creatura di Katia Foschi, direttore, che racconta: «Il blu è il mio colore preferito: lo trovo elegante, sobrio, pacificatore dell’animo e dei pensieri. Ecco perché ho voluto rendere gli spazi più simili possibili a questi significati, e in questo voglio ringraziare Barbara Vannucchi, l’architetto che mi ha

seguita nella progettazione – che nel tempo si è rivelata una bellissima avventura – e che continua a seguirmi».

POSIZIONE STRATEGICA

La posizione è un deciso valore aggiunto. L’hotel si trova infatti in una zona di bassa densità di edifici e popolazione, un’area dove un tempo sorgevano delle colonie che hanno appunto lasciato il posto al nuovo resort. La posizione naturale, che concilia tranquillità e relax, si sposa anche con l’accessibilità: a dieci minuti dal casello dell’autostrada Rimini Nord, in otto minuti d’auto si raggiunge Rimini Fiera e il Palacongressi

60 | 01 2023 | MC LOCATION CON SPAZI OUTDOOR DOSSIER
di MARIANGELA TRAFICANTE
★★★★
Blu Suite Hotel Bellaria Igea Marina (Rn)

di Bellaria, in 15 minuti il Palacongressi di Rimini e in trenta minuti il Palacongressi di Riccione. E in hotel sono disponibili parcheggio e garage privato, con colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

TRA LAVORO E CONVIVIALITÀ

Gli spazi meeting possono ospitare fino a duecento persone e si compongono di una sala di duecento metri quadrati con luce naturale e tutte le dotazioni tecniche necessarie e di una saletta multifunzionale di 55 metri quadrati con postazioni di lavoro, stampante, schermo Tv e video proiettore. Coffe break, light lunch, cene aziendali e momenti conviviali trovano la loro dimensione all’Alma Restaurant e anche all’aperto, sulla terrazza panoramica ideale anche per un evento privato. Gli ampi spazi outdoor sono un plus prezioso che permette di portare diversi momenti dell’attività all’aperto, dall’aperitivo a bordo piscina al vasto giardino, senza dimenticare la spiaggia privata, cinquemila metri quadrati di spazi con gazebo dove organizzare sia cerimonie private, matrimoni in primis, sia feste aziendali.

TEAM BUILDING

TRA MARE ED ENTROTERRA

Verde e azzurro sono un leitmotiv: il Blu Suite si trova infatti fronte mare e a soli 150 metri dal Circolo Velico di Igea Marina. Questo permette la creazione di team building legati agli sport acquatici come surf e sup, grazie alla collaborazione consolidata con istruttori specializzati. Gli amanti del mare apprezzeranno anche la possibilità di noleggiare barche di piccole dimensioni, canoe e moto d’acqua per appassionanti attività di gruppo e ricreative.

Altrettanto strategica è la vicinanza all’entroterra del Montefeltro, che dista solo venti chilometri, e che si presta alla realizzazione di escursioni e gite all’insegna dei percorsi enogastronomici, di degustazioni in vigna, attività speciali come la scoperta del formaggio di fossa, ma anche attività che porteranno i partecipanti al contatto diretto con l’essenza agricola del territorio, per esempio con la raccolta delle olive o

la vendemmia, sempre seguite da un momento di degustazione.

WELLNESS OLISTICO

E se già il contesto in cui sorge l’hotel invita a rallentare il ritmo e ascoltare mente e corpo, questa esigenza al Blu Suite si soddisfa appieno grazie ad attività specifiche che possono diventare team building tutti dedicati al benessere e magari anche alla scoperta di nuove discipline. Tutta la filosofia dell’hotel è improntata a questo senso olistico dello stare bene. Ecco quindi che si può partecipare a una meditazione in riva al mare, oppure a un corso di musicoterapia.

La cura di sé poi prosegue nella spa, 350 metri quadrati dove ritrovare se stessi tra gli aromi mediterranei e i benefici del sale di Cervia, provando magari un bagno nell’unica vasca idrosalina della Romagna oppure un massaggio ayurvedico. Per chi vuole allenarsi è a disposizione la palestra Technogym. Il benessere trova espressione anche nelle suite in cui soggiornare, luminose, ampie e vista mare, che conciliano certamente il well-being dell’ospite.

indirizzi a fine rivista

MC | 01 2023 | 61 LOCATION CON SPAZI OUTDOOR

Immersi negli eventi

Esperienze on site e virtuali dei partecipanti, ingaggio, analisi dei dati: la tecnologia è sempre più protagonista del mondo degli eventi con effetti impattanti su ogni aspetto, dall’ingaggio alla logistica. Un’evoluzione che è trasversale, del resto, a quello che tutti sperimentano anche nella vita di tutti i giorni, pervasa dal digitale. Secondo una ricerca dell’agenzia di consulenza Aventi, il 65% degli organizzatori sostiene che l’utilizzo della tecnologia abbia migliorato l’efficienza e la produttività durante la pianificazione e l’esecuzione degli eventi. E se secondo l’ottanta per cento dei planner il

digitale è stato fondamentale per mantenere in vita la propria attività durante la pandemia, come sottolinea uno studio di Eventbrite del 2021, quello che accade oggi è che l’innovazione rende sempre più sottile la linea di demarcazione tra ciò che è reale e ciò che è virtuale. La tecnologia torna infatti a essere un vantaggio competitivo anche per gli eventi in presenza, con l’obiettivo generale di migliorare l’esperienza dei partecipanti, sotto diversi aspetti, ma facilitando anche gli organizzatori. Per esempio, si punta su efficienza e automazione attraverso app per eventi che forniscono informazioni in tempo reale,

62 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics di ALESSANDRA BOIARDI

consentono l’interazione tra i partecipanti, facilitano la condivisione di contenuti e garantiscono ai planner feedback e recensioni. E ancora, realtà virtuale e realtà aumentata offrono esperienze sempre più immersive e coinvolgenti, oltre al fatto che la tecnologia digitale continua ad aiutare gli organizzatori di eventi a raggiungere un pubblico più ampio e a superare le limitazioni geografiche e logistiche. Sappiamo bene per esempio come gli eventi ibridi, che combinano una componente virtuale con una fisica, possono raggiungere un pubblico globale, offrendo opzioni di partecipazione più flessibili. Un viaggio, quello attraverso i trend tecnologici degli eventi, che compiamo in compagnia di diversi esperti del settore.

DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI

PRIMA, DURANTE E DOPO

«In materia di digitalizzazione dei processi e di informatizzazione degli stessi, la novità più importante è la profilazione avanzata degli utenti – spiega Samuele Lanfredini, head of Division di On Time –. Questo avviene tramite web form dinamici, in grado di censire informazioni dettagliate e attribuire al partecipante un codice univoco, ossia un Qrcode, che diventa di fatto, per il partecipante, “la chiave” per accedere all’evento on site, “aprire” l’accesso alle sessioni protette dal controllo accessi e “sbloccare” la partecipazione a cene di gala, lunch di lavoro e così via. Per esempio noi siamo in grado di creare un’area personale del partecipante iscritto, che racchiude tutti i documenti e le informazioni utili all’evento, percorso Fad, attestato, badge, info logistiche, e così via». L’obiettivo è dunque quello di offrire una

“participant experience” migliorata. «Questi processi digitalizzati danno in primis la possibilità di essere slegati dalla scrivania e registrarsi all’evento da qualsiasi luogo. Inoltre, smaterializzando i supporti cartacei, i partecipanti possono arrivare on site senza preoccuparsi di portare materiale fisico con sé, avendo comunque tutti i documenti utili sempre a portata di device o di desktop» conclude Lanfredini.

ESPERIENZE IMMERSIVE CHE

COINVOLGONO I PARTECIPANTI

Ricordate la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Tokyo? Uno dei momenti più spettacolari è stato quando è stato proiettato un gigantesco globo terrestre sospeso sopra lo stadio, sul quale si muovevano immagini e animazioni che rappresentavano la storia del pianeta e dell’umanità. Il globo sembrava fluttuare nell’aria, grazie all’utilizzo di effetti di realtà aumentata, e gli spettatori potevano ammirare il risultato in tempo reale grazie ai grandi schermi presenti nello stadio. Un esempio su larga scala di quello che la tecnologia dell’extended reality – ossia tutte le realtà che combinano esperienze di realtà aumentata, virtuale e mista – può dare agli eventi.

«Rispetto a quanto offerto al momento dal mercato in tema di tecnologie immersive abilitanti, le Xr (extended reality) technology, quelle che influenzeranno di più il mondo degli eventi, sono senz’altro le applicazioni legate alla realtà virtuale. Il mondo immersivo, creato ad hoc per mostrare luoghi geografici e location, restituisce all’interlocutore la sensazione di trovarcisi dentro a tutti gli effetti, potendo navigarli

«Questi processi digitalizzati danno in primis la possibilità di essere slegati dalla scrivania e registrarsi all’evento da qualsiasi luogo. Inoltre, smaterializzando i supporti cartacei, i partecipanti possono arrivare on site senza preoccuparsi avendo tutti i documenti utili sempre a portata di device».

MC | 01 2023 | 63 TECNOLOGIA
SAMUELE LANFREDINI head of Division di On Time

FRANCESCA LOTTA

regional sales manager, Xr Cross Industries di Vection Technologies

«Potenzialmente tutti i campi nel mondo b2b possono beneficiare di tecnologie immersive in quanto ogni evento si può rendere navigabile. Per esempio, durante un congresso medico i partecipanti dotati di visori possono interagire in modalità immersiva con l’oratore fruendo in modo interattivo di video, link a siti, scambiando informazioni con speaker collegati da remoto».

a suo piacimento» spiega Francesca Lotta, regional sales manager, Xr Cross Industries di Vection Technologies, multinazionale che utilizza un’app proprietaria, in partnership con Cisco/Webex, per creare ambienti funzionali a ogni settore di riferimento.

«Potenzialmente tutti i campi nel mondo b2b possono beneficiare di tecnologie immersive in quanto ogni meeting e ogni congresso si può rendere navigabile. Per esempio, durante un congresso medico i partecipanti dotati di visori possono interagire in modalità immersiva con l’oratore fruendo in modo interattivo di video, link a siti, scambiando informazioni con speaker collegati da remoto e così via» prosegue Lotta.

Tutto ciò rende le presentazioni più interessanti e la partecipazione degli astanti più proattiva, ma non solo.

TECNOLOGIA COME VANTAGGIO COMPETITIVO

«Nel b2b, realtà aumentata, realtà virtuale e realtà mista non sono un “giochino” ma un nuovo modo per fare business in un mercato dalla crescita esponenziale e stanno quindi diventando un elemento competitivo per aumentare la produttività, ridurre i costi e facilitare la comunicazione. Il tutto anche in modalità sostenibile» specifica Lotta.

«È un peccato dunque che, per i dati in no-

stro possesso, quello degli eventi risulti un settore non ancora particolarmente ricettivo da questo punto di vista, anche se evidentemente la forte spinta alla digitalizzazione imposta dalla pandemia ha predisposto positivamente il target che non vedeva l’ora di tornare in presenza. Le tecnologie immersive abilitanti non sostituiscono infatti le riunioni fisiche, ma le rendono al contrario più efficaci e coinvolgenti. Un altro aspetto che resta da valutare è quello dei budget, che perlomeno in una fase iniziale di passaggio dal mondo analogico a quello digitale potrebbero essere percepiti come un ostacolo rispetto agli investimenti medi, ma ci sono – anche grazie al Pnrr – molte opportunità di finanziamento ancora da cogliere e nel nostro mondo si sta già parlando di Industria 5.0» conclude Lotta.

EVENT VIRTUALI, INNOVATIVI E SOSTENIBILI

Secondo il 2023 Global Meetings and Events

Forecast di Amex, il quaranta per cento degli eventi del 2023 sarà in formato ibrido. Un trend, quello del digitale, che come è noto affonda le sue radici nella pandemia, ma si è evoluto nel tempo fino a diventare una modalità complementare a cui molti non sono più disposti a rinunciare. «L’assodato cambio di paradigma, rispetto alla definizione più classica di un evento, ci spinge verso mondi

64 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics

ibridi e virtuali sempre più all’avanguardia, trasformando la dimensione “fisica” in una realtà sempre più digitale» spiega Lisa Grotti, Ceo di Tecnoconference – TC Group. «Secondo noi questo succede – continua Grotti – per diversi motivi: lo sviluppo incessante della tecnologia, le infinite possibilità di personalizzazione e la maggiore accessibilità ed ecosostenibilità degli eventi, che è uno dei principi che ci sta più a cuore. Ricordiamo infatti che è lo stesso “Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi” ad affermare come gli ultimi tre anni sono stati la perfetta rappresentazione di come questa realtà non possa poggiare su modelli classici e consolidati, ma necessiti di mantenersi aggiornata per poter realizzare e superare le sfide imposte dai cambiamenti tecnologici e culturali. Così, bisogna essere pronti a cogliere la sfida e dare vita a nuove tendenze. Per fare questo noi ci siamo dedicati per esempio alla “virtual production” che, dal mondo dei videogiochi, oggi troviamo anche in televisione, dalla Rai a Sky, all’estero come in Italia. Parliamo dell’uso di effetti visivi (Vfx), per generare immagini sorprendenti da integrare alle riprese live. Un vero e proprio upgrade nell’uso del green screen. Ambientiamo i nostri eventi all’interno di scenografie digitali estremamente personalizzabili e incredibilmente fotorealistiche, in cui muoversi con telecamere virtuali e interagire con pre-

sentazioni, contributi audiovisivi e relatori in studio o da remoto. Nell’ottica di voler offrire “qualcosa di nuovo” senza far lievitare i costi, possiamo dire di aver messo insieme una soluzione con budget molto vicini a quelli tradizionali (se non ancora più convenienti in certi casi), dai risultati sorprendenti».

E anche secondo Grotti, la tecnologia è fondamentale anche per coinvolgere il pubblico negli eventi in presenza: «Oggi non puoi pensare a un evento on site senza la sua espansione online. In questo senso tool innovativi e tecnologie studiate appositamente per il coinvolgimento del pubblico fanno la differenza. Per un processo di engagement efficace è fondamentale integrare alla comunicazione istituzionale dell’evento anche un’app personalizzata e delle sessioni di survey, votazioni, Q&A, chat service e gamification, integrati fra loro. E oltre a quelle di engagement diretto con il pubblico, le nostre soluzioni tecnologiche puntano sicuramente alla spettacolarizzazione dell’evento, con illuminazioni e videoproiezioni dal grande impatto visivo. Penso per esempio al videomapping e ai ledwall. I primi plasmano, attraverso la luce, l’ambiente circostante per un’esperienza immersiva al cento per cento.

I secondi offrono infinite possibilità di realizzazioni scenografiche e creative. E servono naturalmente contenuti di qualità, che noi

Ceo di Tecnoconference – TC Group «L’assodato cambio di paradigma, rispetto ci spinge verso mondi ibridi e virtuali

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LISA GROTTI

sales manager della Visual System

Business Unit di Panasonic Connect

«Oggi le esigenze di comunicazione

alla necessità di sorprendere, di fare dell’evento un’esperienza memorabile, con videoproiezioni a tutta altezza sulle pareti, immagini di grandi dimensioni e che partono dal pavimento per avvolgere completamente lo spettatore».

realizziamo grazie a un reparto video dedicato a spot pubblicitari, video emozionali, contributi grafici e audiovisivi per emozionare, intrattenere, stupire, formare e informare».

TECNOLOGIA, CONTENUTI E CREATIVITÀ

Tecnologie ledwall e di proiezioni per allestimenti temporanei e soprattutto realizzazioni di stanze o schermi immersivi fissi sono le tendenze degli eventi b2b per Stefano Tura, sales manager della Visual System Business Unit di Panasonic Connect: «Da un parte centri congressi e location più tradizionali investono di solito in tecnologia facile da usare con lo scopo di offrire qualità elevata, ma in modo tradizionale e sicuramente in questo senso i videoproiettori singoli rimangono una scelta preferenziale per schermi di quattro, cinque o anche dieci metri a seconda delle dimensioni degli ambienti, ma con la logica di uno schermo normale con il Pc del relatore collegato. Oggi però le esigenze di comunicazione degli eventi sono sempre più legate alla necessità di sorprendere, di fare dell’evento un’esperienza memorabile, con videoproiezioni a tutta altezza sulle pareti, immagini di grandi dimensioni realizzate anche con più proiettori e che partono dal pavimento per avvolgere completamente lo spettatore. Il vantaggio rispetto al passato è che oggi è possibile gestire schermi grandi e con risoluzioni non standard, in modo semplice, creando dei preset di configurazioni dello schermo richiamabili banalmente da un ipad. L’esperienza che si ottiene è davvero molto profes-

EVENTI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

“Abanali esempi di come tutti noi nella vita di tutti i giorni con gli così è anche nel mondo degli eventi, che grazie alla Ia può puntare a migliorare diversi aspetti dell’organizzazione e della

• chatbot e assistenti vocali: possono fornire assistenza virtuale durante l’evento ai partecipanti, che possono porre domande, ricevere informazioni e accedere a contenuti;

• gestione delle prenotazioni:

l’Ia può essere utilizzata per gestire le prenotazioni e le registrazioni degli eventi. Le organizzazioni possono automatizzare la gestione dei dati dei partecipanti, la verifica della disponibilità dei luoghi e la pianificazione degli spazi;

• personalizzazione dell’esperienza degli ospiti:

grazie alla raccolta di dati sui partecipanti, l’Ia può offr ire raccomandazioni personalizzate per le sessioni, gli speaker o le attività che potrebbero interessare gli ospiti;

• analisi dei dati:

l’Ia può essere utilizzata per analizzare i dati raccolti durante l’evento, come il numero di partecipanti, le valutazioni dei relatori o le risposte ai sondaggi. Queste informazioni possono essere utilizzate per migliorare la pianificazione degli eventi futuri;

• gestione delle operazioni:

l’Ia può essere utilizzata per gestire le operazioni dell’evento, come la pianificazione della logistica, la gestione degli acquisti e la gestione del personale. Ciò consente alle organizzazioni di ottimizzare i loro processi, ridurre i costi e migliorare l’efficienza complessiva.

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Sopra, due sale allestite con tecnologia Panasonic

COME LA XR STA CAMBIANDO

La Xr (Extended Reality) permette di sperimentare situazioni reali in un ambiente virtuale e da questo punto anche per la formazione, con il vantaggio, per esempio, di acquisire familiarità con procedure di lavoro senza rischiare errori costosi o pericolosi.

Qualche esempio?

I discenti possono interagire con gli oggetti virtuali e sperimentare feedback in tempo reale, coinvolgente e memorabile. Grazie all’Xr si possono simulare

sionale e innovativa, è un qualcosa che fa la differenza e che può rappresentare il punto di forza di una location di eventi» spiega Tura, che prosegue: «Nel prossimo futuro ci aspettiamo una crescita di installazioni di sale immersive con videoproiettori e ottiche ultracorte. Come detto prima, uno degli elementi che possono fare la differenza nella scelta di una location è una dotazione tecnologica che possa regalare un’esperienza fuori dal comune e le sale immersive sono oggi uno degli elementi più rivoluzionari, che cambiano proprio il modo di fruire di un evento e di interagire con la propria platea. Un esempio di un importante progetto che abbiamo realizzato da poco in Uk è il caso di Frameless, una location davvero esclusiva nel centro di Londra, che alterna l’utilizzo per mostre d’arte digitale a quello di spazio eventi. Proprio con un’attenzione particolare a questo settore abbiamo appena presentato una nuova linea di videoproiettori 4K 1Dlp progettati per applicazioni immersive e per utilizzi intensivi. È tutta la catena della tecnologia che porta secondo noi in quella direzione, con nuove modalità di generare contenuti che restano la parte più importante di un evento e che devono essere ripensati per potersi adattare a schermi in formati particolari o stanze e pareti immersive. In questo senso nuovi strumenti di generazione dei contenuti anche legati all’intelligenza artificiale, e la crescita continua delle capacità di calcolo potranno supportare la creatività e consentire di sfruttare al meglio quanto consentito dalle tecnologie di visualizzazione».

inoltre situazioni che sarebbero altrimenti difficili o costose da replicare nella realtà, come una situazione di emergenza.

Secondo il principio del realitybased learning, con la realtà aumentata (Ar) e la realtà virtuale (Vr) i medici possono praticare procedure chirurgiche complesse in un ambiente simulato e controllato.

L’Xr viene poi utilizzata per creare contesti di apprendimento collaborativi, in cui i partecipanti possono lavorare insieme in un ambiente virtuale.

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Le nuove frontiere del digitale

La digitalizzazione a servizio dell’esperienza on-site, della sicurezza e della reportistica e non solo: le soluzioni web-based di Studio Visio e On Time

sempre più indispensabili per partecipanti e organizzatori

di ALESSANDRA BOIARDI

Parola d’ordine “less”. Partono da qui Studio Visio e On Time che, con una ricerca continua, mirano a ottimizzare e semplificare l’esperienza on-line e on-site dei partecipanti in tutte le fasi dell’evento. Sistemi paperless e tactless sono infatti alla base delle soluzioni web-based proposte dalle due società con sede a Firenze, Roma e Milano, che permettono di rendere più fluidi i flussi e i processi on site. La semplificazione delle dinamiche di censimento dei partecipanti, la gestione di tutte le comunicazioni con un back end dedicato, la digitalizzazione dei poster e la fruizione delle informazioni congressuali attraverso app dedicate e totem informativi sono tutti elementi della volontà di posizionarsi su un fronte green e di rendere più fluida l’esperienza del partecipante all’evento.

Tutto questo, grazie alla solida e collaudata esperienza del gruppo Studio Visio che, già prima della nota spinta digitale che tutto il settore ha conosciuto negli anni della pandemia, ha investito nella digitalizzazione dei

processi come elemento sempre più imprescindibile per la buona riuscita degli eventi in ambito pharma, corporate e incentive.

ONLINE E ONSITE

Il focus riguarda le attività di accesso dei partecipanti per i quali OnTime propone infatti processi di controllo digitalizzati grazie a software basati sul web e sincronizzati con i sistemi dei clienti. La suite di OnTime permette inoltre di generare reportistica in tempo reale, un aspetto di fondamentale importanza anche dal punto di vista della sicurezza onsite, garantendo tra l’altro i set di dati utili alle regolari ispezioni degli enti certificatori dei crediti, qualora previsti, durante l’evento. Un esempio? Il partecipante di un evento pharma si accredita da casa e, una volta giunto all’evento, può registrarsi presso un totem con un semplice Qr code che emette il badge di autocertificazione obbligatoria firmata e consegnata in un unico passaggio. O ancora, le soluzioni pensate per gli sponsor permettono di generare lead in tempo reale, con report live a fine evento grazie all’applicativo che rende possibile abbinare azioni e prodotti, oltre che snellire le fasi di follow up. Il tutto, con a disposizione lo staff di On Time, formato per fornire il massimo supporto in tutte le fasi dell’evento con una “abitudine” condivisa: quella di curare ogni dettaglio per non lasciare nulla al caso.

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68 | 01 2023 | MC COVER STORY hot topics
TECNOLOGIA
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Il futuro di ChatGpt non è stato previsto

La popolarità di ChatGpt ha colto tutti di sorpresa. Tuttavia il bot commette errori, ma è solo agli esordi. Questo e altri bot che saranno introdotti a breve

Alcune delle conferenze all’ultima edizione del Consumer Electronic Show in Las Vegas, avevano come titolo “Trend to watch”, “Il futuro del lavoro” e “Il futuro del wellness”. Alla convention della National Retail Federation, la settimana successiva, vi erano sessioni con temi quali “Il futuro

del retailing” e “Il futuro del marketing”. Al World Economic Forum di Davos, sempre nello stesso periodo, il programma includeva panel su “Il futuro del lavoro”, “Il futuro delle politiche industriali” e “Il futuro dei processi di produzione”. Stesso tipo di titoli anche negli appuntamenti internazionali di

70 | 01 2023 | MC MICE FROM AMERIKA hot topics
dalnostro corrispondente a New York DOMENICO MATARAZZO

febbraio, come il World Government Summit o la Secur it y Conference di Monaco. Non si contano le conferenze con sessioni nel programma con “Il futuro di “qualcosa” nel titolo, e l’apice si raggiunge ogni anno a maggio con l’appuntamento organizzato dal Wall Street Journal che per far contenti tutti lo intitola semplicemente “The future of everything” (“Il Futuro di Ogni Cosa”). ChatGpt è stato introdotto lo scorso novembre, ma in nessuno degli eventi “sul futuro” successivi al lancio, o prima di questo, è stata pronosticata la sua immediata popolarità e l’impatto su tutti i temi citati. Per dare un’idea dell’interesse che sta avendo, almeno negli Usa, basti notare che ChatGpt ha superato il milione di utenti nel giro di cinque giorni. Per raggiungere lo stesso traguardo, Netflix ha impiegato più di tre anni, Facebook dieci mesi e Instagram due mesi e mezzo.

ENTUSIASMO RIDIMENSIONATO

Dopo la popolarità iniziale, l’entusiasmo si sta leggermente ridimensionando, complice il fatto che, con il numero crescente di utenti,

aumenta anche il numero di errori, e questi trovano subito spazio sui media, sui social e nelle conferenze che ora stanno aggiornando i proprio programmi. Stuart Russell e Yann Lecun sono due autorità nel settore dell’intelligenza artificiale, il primo è docente in computer science presso Berkeley, Università della California, il secondo è vice-presidente e chief Ai scientist presso Meta Ai. Entrambi erano i keynote speaker al World Ai Cannes Festival ed entrambi non hanno esitato a ridimensionare l’entusiasmo verso ChatGpt. Stuart Russell ha messo in evidenza le carenze del bot, ponendo domande a cui ChatGpt rispondeva in modo errato. Per esempio, alla domanda “ho venti euro e do dieci euro al mio amico, quanti euro abbiamo entrambi?” ChatGpt ha risposto che entrambi abbiamo trenta euro. Yann Lecun invece ha ribadito che i lati negativi sono legati al fatto che questi bot non hanno giudizio, commettono errori sia logici sia fattuali e hanno una capacità limitata di ragionamento. Un recente studio citato dallo speaker indica che il bot è corretto solo nel sessanta per cento dei casi. D’altro canto, Lecun ha riconosciuto la buona

MC | 01 2023 | 71 MICE FROM AMERIKA hot topics

qualità di ChatGpt in certe situazioni, ma soprattutto il potenziale sviluppo.

CHATGPT E GLI ALTRI

Sulla base di questi interventi, un manager potrebbe pensare che sia il caso di rilassarsi e di aspettare che l’applicazione migliori o che venga lasciata in mano a utenti esperti capaci di evidenziare gli errori e limitare i rischi. Invece è vero il contrario. Aziende di qualsiasi dimensione hanno tutto l’interesse a sperimentare adesso dato che ChatGpt

non è che il primo di una serie di prodotti simili che rivoluzioneranno ogni settore. Google presto presenterà una propria versione del bot chiamata Lambda/Bard, DeepMind sta lavorando su una versione chiamata Chinchilla, Meta ha un proprio prodotto chiamato Galactica. La stessa OpenAi, che ha lanciato ChatGpt, sta lavorando alla nuova versione ma, soprattutto, ora è sostenuta da Microsoft, che avrà ChatGpt in ogni suo software, a cominciare dal motore di ricerca Bing. Vi sono poi una miriade di start-up, con in testa Stability Ai e Character Ai, che stanno già raccogliendo centinaia di milioni di dollari dai venture capitalist. OpenAi ha il merito di avere messo a disposizione per prima l’applicazione e di sviluppare awareness nel mercato. L’azienda è di dimensioni limitate, quindi le brutte figure non causano grossi danni alla start-up. Google e Meta, per le loro dimensioni, non possono permettersi il lusso di sbagliare e di correre rischi come OpenAi. Google, per esempio, ha annunciato il suo Bard come risposta all’annuncio dell’integrazione dei prodotti Microsoft con ChatGpt. La presentazione si è tenuta a Parigi (apparentemente senza alcun legame con l’evento a Cannes) ma durante il lancio vi sono stati sia problemi di hardware (l’accesso via telefono), sia di software, con Bard che ha fornito due risposte del tutto sbagliate. Nel giro di poche ore le quotazioni di borsa di Microsoft si sono impennate, mentre quelle di Google hanno registrato un calo di circa il nove per cento, ovvero una perdita pari a 190 miliardi di dollari (poi in parte recuperati).

Gli errori e gli esempi negativi che sono ripor-

MICE FROM AMERIKA hot topics

tati nei media non sempre sono da attribuire a ChatGpt : a volte la “colpa” è degli utenti. Questi, infatti, dimenticano che stanno dialogando con un bot, ovvero un’entità non in grado di ragionare e che non è a conoscenza del mondo circostante. I bot infatti analizzano solo una serie di parole – o “token” per usare il loro linguaggio –, e determinano la probabilità che un token sia collegato a un altro, dopodiché emettono la serie di token o parole. Chiedete al bot la probabilità di successo di un evento e otterrete di sicuro una risposta, ma rifletterei prima di affidarmi a questa opinione.

L’IMMAGINAZIONE È IL LIMITE

Sia gli esperti citati precedentemente sia i loro colleghi accademici, possono criticare applicazioni tipo ChatGpt in quanto fanno parte di gruppi di ricercatori che lavorano su questi modelli linguistici da anni, ne conoscono il potenziale e quale deve essere l’obiettivo finale. Il benchmark quindi per loro è molto più elevato. Di questi gruppi ristretti fanno parte anche esperti di società di consulenza come Accenture, i quali hanno accesso a ChatGpt già dal 2020. In questi tre anni hanno avuto modo di ipotizzare scenari e verificare l’impatto del bot. Paul R. Daugherty e H. James Wilson sono due di questi “utenti” e sono entrambi technology leader presso Accenture. Entrambi hanno all’attivo anche publicazioni di libri e articoli dedicati al rapporto uomo-macchina e sono convinti che ChatGpt renderà molte attività aziendali più efficienti e stimolerà crescita e innovazione. In particolare, i due consulenti hanno analizzato cinquanta possibili utilizzi di ChatGpt e determinato che l’impatto maggiore si avrà in tre categorie specifiche: la scrittura, il coding (programmazione) e la ricerca scientifica. Su YouTube o Twitter si trovano già video

con dimostrazioni varie in ciascuna di queste tre discipline. Per planner e marketer, le applicazioni di maggiore interesse sono la produzione di testi che vanno dalle e-mail alle campagne pubblicitarie, dai podcast ai programmi delle conferenze, ma anche sommari di relazioni, di articoli o descrizioni di prodotti. In ambito Excel si possono creare macro o grafici da usare in PowerPoint usando solamente una descrizione verbale. Stessa cosa vale anche per budget e altri documenti finanziari. L’opinione generale è che le applicazioni siano limitate solo dall’immaginazione dell’utente. Alcune idee possono venire dal settore viaggi, dove l’abbondanza di informazioni raccolte sui passeggeri, come frequenza, destinazione, spese e tipologia, possono educare un virtual travel assistant che potrà fornire itinerari e suggerimenti in base al profilo. Questo, per esempio, è quanto sta sperimentando Lufthansa, secondo quanto detto al World Ai Cannes Festival dai rappresentanti della linea aerea tedesca. Wilson e Daugherty hanno anche esaminato 73 tipologie di lavoro in 16 gruppi differenti e hanno determinato che ogni categoria sarà impattata. In alcuni casi ChatGpt e simili alternative rimpiazzeranno il lavoro umano, nella maggior parte dei casi però, questi serviranno da supporto al lavoratore. Il compito dell’aziende ora è di rivedere i ruoli dei propri impiegati per valutare quali funzioni possano essere automatizzate o migliorate con l’uso di modelli tipo ChatGpt. Da sottolineare, che questi sono accessibili solo via cloud, quindi per chi è collegato a mainframe, le decisioni da prendere sono ancora più drastiche. La transizione dai vecchi sistemi all’ambiente cloud però non comporta problemi. Basta chiedere a ChatGpt di scrivere i codici di programmazione: su questo, il bot è molto più affidabile.

MC | 01 2023 | 73 MICE FROM AMERIKA hot topics

Stare al PASSO

Una camminata nella natura o una sessione di forest bathing sono considerati grandi attivatori quando si parla di connessione profonda con noi stessi e nel team. Ma prima di tutto camminare è una medicina da assumere a dosi regolari, il “superpotere” che fa bene al corpo e allo spirito, considerando gli elevati livelli di stress e burnout sempre più presenti, dentro e fuori dall’azienda

Qual è il tratto che ci differenzia da tutti gli altri esseri viventi? Di solito in cima alla lista figurano la capacità di pensare e di parlare: sono due prerogative esclusive dell’uomo, non c’è dubbio. Eppure, i nostri antenati, milioni di anni fa, per svilupparle si sono dovuti alzare in piedi e mettere in

cammino. Il linguaggio e i pensieri umani si sono evoluti in modo tanto singolare proprio quando abbiamo iniziato a compiere spostamenti impossibili per qualsiasi animale. Oggi però, dopo aver tanto camminato, gli uomini si sono un po’ fermati; viaggiano ovunque ma in fondo sono sempre

74 | 01 2023 | MC

fermi. Shane O’Mara, che di mestiere fa il neuroscienziato, nel libro “Camminare può cambiarci la vita”, ci spiega perché sarebbe il caso di ricominciare a fare affidamento sulle nostre gambe non solo per essere più in forma ma anche per essere più creativi e più aperti ad accettare le idee e i punti di vista degli altri. Camminare riduce lo stress e rallenta l’invecchiamento del nostro cervello, fa bene ai muscoli così come alla nostra socialità e alla nostra mente. Lo sanno bene anche alcuni team builder esperti del settore che abbiamo coinvolto qui per spiegare come, nell’era degli spazi virtuali attraversati da avatar, dei dispositivi che costringono l’individuo all’iperconnessione di un’unica mente alveare, ci sia anche un modo per ritrovare la natura, il luogo ideale in cui immergersi per liberarsi dagli schemi, avvicinare le persone attraverso la fisicità, l’ascolto, una presenza consapevole a cui si arriva mettendo alla prova la propria intelligenza emotiva. Come? Camminando insieme, in una sessione di team walking o di forest bathing, o attraverso esperienze che possono diventare estreme se si svolgono in scenari con qualche coefficiente di difficolta.

SINCRONIZZARE IL PASSO

A Diana Tedoldi, fondatrice di Nature Coaching Academy, abbiamo chiesto in che modo ritiene che un team building in cui i partecipanti abbiano l’opportunità di sperimentare un’esperienza nella natura, camminando in un bosco o in un deserto, possa essere funzionale nell’ambito di un contesto aziendale.

«Numerose ricerche scientifiche – dice Tedoldi – dimostrano i benefici della connessione con la natura sul benessere personale. Quando siamo in natura diventiamo più creativi, il nostro umore migliora, ci sentiamo più rilassati, propositivi e liberi, con ripercussioni positive sulla nostra capacità

di problem-solving e decision-making. Il nostro cervello funziona diversamente: si rilascia il sovraccarico mentale ed emerge una migliore capacitò di ascolto ed empatia reciproca. Lavorare in gruppo immersi nella natura, integrando esperienze di gioco, mindfulness e attività fisica, potenzia il team-feeling e permette ai membri di un gruppo di conoscersi di più, consolidare i legami e la fiducia reciproca. Tutto questo impatta la qualità relazionale e quindi la capacità di un team di realizzare risultati. Possiamo quindi sintetizzare che le esperienze in natura non solo ci rendono migliori come persone, ma anche come professionisti, potenziando la nostra capacità di contribuire al team di lavoro a cui apparteniamo».

Andrea Mariotti referente e responsabile Settore Nazionale Forest Bathing CSEN è allineato con questa tesi: «Sicuramente le evidenze scientifiche internazionali attestano i benefici delle attività e della permanenza nella foresta sul nostro equilibrio psicofisiologico. L’attività in foresta con i benefici dei Bvoc (monoterpeni) con proprietà antimicrobiche ad ampio spettro, del verde, del movimento, della respirazione, degli archetipi antropologici e della ionizzazione negativa, producono un forte effetto di recupero dell’identità naturale».

Gabriella Rania, direttrice area nord-ovest per la Roberto Re Leadership School, ci dice: «La natura offre scenari e contesti che rimandano alle nostre origini e a ciò per cui, a un livello più profondo, siamo programmati. Diventa così una sorta di richiamo per quelle naturali abilità che stiamo rischiando di perdere. La connessione con la parte più profonda di noi stessi attivata dall’ambiente diventa quindi un elemento che permette di far affiorare la parte più ancestrale, ormai quasi totalmente soppiantata da una versione più moderna di noi, ma non sempre per questo più funzionale».

«Lavorare in gruppo immersi nella natura, integrando esperienze di gioco, il team-feeling e permette ai membri di un gruppo di conoscersi di più,

attività e della permanenza nella foresta del movimento, della respirazione, degli

«Lavorare nella natura ci pone di fronte

abbiamo perso; questo ci costringe a uno

MC | 01 2023 | 75 TEAM BUILDING hot topics
DIANA TEDOLDI fondatrice di Nature Coaching Academy ANDREA MARIOTTI responsabile Settore Nazionale Forest Bathing CSEN GABRIELLA RANIA direttrice area nord-ovest di Roberto Re Leadership School

Perché il “walking team building” funziona per una strategia aziendale?

Perché fare esperienze in natura attiva in noi un potenziale che resta nascosto nella nostra vita professionale indoor

EFFETTI DEEP IMPACT

Ma vediamo qual è l’impatto emotivo di questo format rispetto ad altri format di team building: «Nella mia esperienza – prosegue Tedoldi –, dopo aver accompagnato migliaia di persone in mezzo alla natura, posso dire che non c’è un impatto emotivo uguale per tutti. Per molti è un ritorno alla semplicità, alla connessione umana autentica, da persona a

persona, in cui rigenerare completamente le proprie relazioni nella squadra di lavoro. Per altri è l’emozione di scoprire una dimensione diversa nella nostra relazione con la natura e nel team, più semplice, senza sovrastruttura e questo ha un impatto liberatorio e rassicurante. Camminare e praticare il forest bathing o la mindfulness immersi nella natura sono attività di tipo non competitivo, che permettono alle persone di immergersi nella natura e trarre i massimi benefici dallo stare all’aperto. A me piace unire sempre, in apertura e chiusura, attività più giocose oppure esperienze che risveglino nei partecipanti un senso di community, che definirei quasi terapeutico per tutti noi oggi, spesso costretti a lavorare da remoto o comunque indoor, interagendo per la maggior parte della giornata con device e schermi. Questa parte di community building è molto importante perché va a integrare quello più centrato sul benessere personale che caratterizza esperienze come il trekking, la camminata contemplativa o il forest bathing. Inoltre, quando portiamo le persone a camminare, le stiamo conducendo a fare un’esperienza fondamentale per gli esseri umani: camminare ci riconnette infatti con la nostra più autentica natura come specie, dato che è proprio il cammino che ci ha permesso di diffonderci in tutto il globo, esplorare e scoprire posti nuovi, consolidando i legami tribali fra i membri della comunità in cammino».

Queste esperienze quindi ci offrono anche l’emozione di ritrovare qualcosa di originario, semplice, ancestrale. E oggi più che mai abbiamo bisogno di togliere il superfluo,

76 | 01 2023 | MC TEAM BUILDING hot topics

uscire da un ritmo velocissimo e velenoso che impedisce la costruzione di quella profondità relazionale necessaria a ogni persona, nella complessità e nell’incertezza con cui ogni giorno ci confrontiamo (dentro e fuori dal lavoro).

«Lavorare nella natura ci pone di fronte anche ai nostri limiti – sostiene Rania –, alle nostre paure e a una parte di noi che con il tempo un po’ abbiamo perso; questo ci costringe a uno sforzo fisico e mentale per nulla banale. Se è vero che abbiamo imparato a controllare molto di più ogni cosa nelle dinamiche quotidiane, è vero anche che al nostro servizio abbiamo una serie di supporti che ce lo consentono, come lo smartphone per esempio. Paradossalmente però, avere il cellulare fuori uso diventa un problema enorme per chiunque debba cavarsela da solo in un’attività quotidiana. La tecnologia ci ha fatto fare un bel salto di qualità ma ha ridotto la nostra capacità di cavarcela in situazioni che una volta gestivamo benissimo. Il rischio è di perdere abilità importanti, ecco perché un “richiamo alla natura” può diventare parte integrante della soluzione».

DOTI NASCOSTE

Quali parti del nostro cervello sono coinvolte quando ci orientiamo in uno spazio?

Perché il “walking team building” funziona per una strategia aziendale? Fare esperienze in natura attiva in noi un potenziale che resta nascosto nella nostra vita professionale indoor. Allo stesso tempo, portiamo sempre noi stessi, per come siamo (mindset, attitudini, comportamenti, abitudini, e così via),

in qualunque situazione, sia dentro sia fuori dal lavoro. «Lavorare in team – sostiene Rania – in un contesto che contempli una camminata o altro, specialmente se in condizioni in cui è richiesta una certa cooperazione, porta alla creazione di dinamiche che diventano emblematiche di un modus operandi comune a quelle stesse persone. La reazione di fronte a una difficoltà dice molto della

Nell’era degli spazi virtuali attraversati da avatar, dei dispositivi che costringono l’individuo all’iperconnessione di un’unica mente alveare, ritrovare la natura aiuta a liberarsi dagli schemi e ad avvicinare

MC | 01 2023 | 77 TEAM BUILDING hot topics

Fra le varie attività di walking proposte dalle agenzie

giorni nel deserto degli Emirati Arabi, durante i quali i partecipanti camminando tutto il giorno per interminabili ore sotto il sole e

con una pendenza dell’ottanta per cento), la paura di dormire all’aperto solo con un sacco a pelo,

c’è ma in quantità diverse da quelle a cui siamo abituati e l’acqua

NEL BOSCO O NEL DESERTO ?

in totale sicurezza, con un esperto a supervisionare la “missione” e diverse jeep al seguito, seppur a

poco, il corpo è sempre vigile, messa a dura prova, tuttavia, è si scopre, in un’occasione come questa, quanto la mente sia il

Ancora, ci sono proposte in di 10/15 partecipanti condotti da un team di tre esperti dei quali uno di benessere forestale/

persona e della sua attitudine ad affrontare il problema. Diventa quindi fondamentale non tanto l’attività di per sé o l’obiettivo più o meno raggiunto, quanto le dinamiche che si innescano tra i soggetti coinvolgi. Ci sarà chi prenderà in mano la situazione (il leader)

un counselor specialista o, ancora meglio, da un eco psicologo e da interventi temporanei di un team builder esperto di alimentazione naturale, un operatore esperto delle varie discipline come mindfulness, yoga, qi gong, forestali, motorie, vibrazionali e biocampo, per la rilevazione dei parametri prima e dopo alcune Di recente è stato stilato un vero

Si tratta della prima mappatura contenitore di percorsi e itinerari pensato come una rete di mobilità

78 | 01 2023 | MC TEAM BUILDING hot topics

e guiderà, chi comanderà imponendosi sugli altri (modalità capo), chi ascolterà tutti ed eseguirà senza proporre nulla o apportare valore aggiunto (il gregario), chi si lamenterà di ogni proposta degli altri (il ribelle), etc. L’analisi delle dinamiche e la valutazione in un debrief ex-post sembrerebbe la parte più formativa, in contesti come questi.

«Spesso mi trovo a organizzare attività nella natura con team che hanno bisogno di lavorare su di sé – sostiene Tedoldi –, di migliorare la propria capacità di sinergia e collaborazione, di ripartire dopo un cambiamento, oppure team che stanno lavorando su un problema o un progetto specifico e hanno quindi bisogno di attivare nuove risorse per guardare in modo nuovo a problemi vecchi, prendere decisioni innovative, trovare soluzioni out-of-the box. Integrando il coaching ad attività avventurose, contemplative o ludiche in natura, riusciamo così a portare i team a lavorare insieme in modo completamente diverso dall’ordinario, supportandoli nel fronteggiare le sfide quotidiane con innovazione, confidenza ed efficacia». Gli intervistati sono tutti d’accordo nel ritenere che fuori dal contesto lavorativo è possibile quindi attivare risorse personali e di team normalmente non utilizzate on the job, osservando meglio anche gli schemi abituali di azione e relazione che possono risultare disfunzionali (nell’attività nella natura come

sul lavoro), ma che nell’ambiente neutro della natura possono essere sollevati senza pressione né giudizio.

L’AVVENTURA

IN TUT TA SICUREZZA

Non c’è una durata specifica per il walking team building: ogni team ha le proprie esigenze e i progetti si costruiscono sulla base di quello che il cliente chiede in termini di obiettivi dell’attività e tempo a disposizione. A questo si aggiunge una certa attenzione alle caratteristiche dei partecipanti: identità, visione e valori del team e dell’azienda, creando su misura la formula più giusta. Mediamente le attività vanno dalle due ore ai tre giorni, integrando anche momenti di team coaching per quei gruppi che vogliono usare il tempo insieme per un vero e proprio percorso di team development. Le attività sono sempre gestite in sinergia con il luogo, in modo da valorizzare l’unicità del genius loci e una forma di reciprocità con la natura che è anche l’anima di molti workshop dedicati a team di manager impegnati nella transizione sostenibile delle proprie imprese: si aiutano le persone a sintonizzarsi con la voce della natura per integrarla nei tavoli di discussione su come rendere più verdi processi e prodotti. Spesso per molti è una svolta per sviluppare condotte più ecologicamente responsabili.

Fuori dal contesto lavorativo è possibile attivare risorse personali e di team normalmente non utilizzate on the job, osservando meglio anche gli schemi abituali di azione e relazione che possono

nella natura come sul lavoro

TEAM BUILDING hot topics

WORKATION: facciamo il punto

Dal tempo libero in un contesto di svago a una nuova forma di lavoro in team, dalle attività di team building ai reatreat per favorire la creatività: “lavorare in vacanza” è una tendenza in aumento. Attuabile, tuttavia, solo se in azienda c’è il mindset giusto

Dal tempo libero in un contesto di svago a una nuova forma di lavoro in team, alle attività di team building e reatreat per favorire la creatività: “lavorare in vacanza” è una tendenza in aumento, attuabile solo se in azienda c’è il mindset giusto

Una ricerca svolta da Smart Working Day –evento tenutosi a Roma a metà marzo, organizzato da HR Link e Smart Working Magazine e patrocinato dalla Commissione Europea

– mette in evidenza come, sebbene il lavoro da remoto sia svolto principalmente dalla propria abitazione, quasi il trenta per cento del campione ha lavorato anche da luoghi di vacanza. Secondo questo sondaggio, il “workation” risulta essere una soluzione pratica per le famiglie per il quaranta per cento dei rispondenti, mentre il cinquanta per cento lo apprezzerebbe per svolgere attività di team building.

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“WORKATION” E CREATIVITÀ

“workation”, parola che nasce dalla combinazione delle parole “lavoro” e “vacanza”, è un tipo di esperienza che unisce lavoro e tempo libero. Di fatto non si tratta di lavorare mentre si è in vacanza, ma di applicare un approccio agile ed essere in vacanza mentre si lavora (se l’azienda accoglie una cultura del lavoro agile!). Ci si può trovare in un luogo “vacanziero”, portando avanti le attività lavorative, ma sfruttando al contempo la possibilità di godersi il tempo libero con la famiglia al mare, montagna o in una città d’arte una volta chiuso il Pc. «Questa nuova tendenza non ha affatto come obiettivo quello di cambiare le modalità con le quali lavoriamo, estremizzando sempre più il remote working in contesti affascinanti sotto l’aspetto ludico ma poco pratici quando si tratta di lavorare, come spesso viene erroneamente rappresentato, con il lavoratore con il proprio portatile a bordo piscina o sotto l’ombrellone in spiaggia» commenta Samuel

Un’altra ricerca sul tema della workation, svolta da Travel For Business, mostra che il 39% delle persone apprezza il workation perché si sente più creativo. Secondo Rosemarie Ca-

glia, Ceo di Travel for Business, la flessibilità offerta dal lavoro remoto può favorire proprio la vena creativa in diversi modi anche grazie al benessere psicologico che deriva dal relax di usare il proprio tempo libero in modo differente: «In primo luogo, la possibilità di lavorare in un contesto diverso e stimolante può ispirare nuove idee e soluzioni innovative. La variazione dell’ambiente di lavoro può risvegliare la mente e offrire nuove prospettive sui problemi. In secondo luogo, la flessibilità del lavoro da remoto consente alle persone di organizzare il proprio tempo in modo più efficiente, lavorando quando sono al massimo della produttività e prendendosi una pausa quando necessario».

PER MOLTI MA NON PER TUTTI

Ma perché un’azienda dovrebbe concedere tale “benefit” ai propri dipendenti? Come si fa controllare che il lavoro venga svolto bene?

Per metter in campo un approccio simile, serve che l’azienda abbia una cultura agile abbastanza matura e sostenuta da un management capace di esercitare delega e dalla capacità delle persone di lavorare per obiettivi. Inoltre, cosa non banale, la mansione deve essere collegata a processi aziendali realizza-

Ceo di Paisà

come obiettivo quello di cambiare le modalità con le quali lavoriamo, estremizzando sempre più il remote l’aspetto ludico ma poco pratici quando si tratta di lavorare, come spesso viene erroneamente rappresentato, con il lavoratore con il proprio portatile a bordo piscina o in spiaggia».

Ceo di Travel for Business

«In primo luogo, la possibilità di lavorare in un contesto diverso e stimolante può ispirare nuove idee e soluzioni innovative. La variazione dell’ambiente nuove prospettive sui problemi. In secondo consente alle persone di organizzare lavorando quando sono al massimo della produttività e prendendosi una pausa quando necessario».

CREATIVITÀ

quando svolgi il tuo lavoro ti senti più creativo se...

MC | 01 2023 | 81 OUT OF THE BOX hot topics
SAMUEL LO GIOCO ROSEMARIE CAGLIA

bili anche grazie alla tecnologia da remoto. In questo caso, considerata la cultura aziendale e anche l’equità di possibile utilizzo di questo tipo di approccio, una direzione Hr può valutare come integrare il proprio piano welfare con questo tipo di soluzione di work-life balance, probabilmente apprezzata anche dai familiari.

COSA FRENA ANCORA

«Laddove la cultura sul lavoro agile è stata adottata a dovere, partendo dal mindset per raggiungere una maggiore responsabilità dei lavoratori, senza dubbio si mantiene bene il legame tra i remote worker e l’azienda in termini di “scopo” aziendale e relativi obiettivi –continua Lo Gioco –. Il remote working nelle organizzazioni funziona molte bene nelle re-

NOMADI DIGITALI E FULL-REMOTE WORKER

Secondo Lo Gioco, tra i trend legati al remote working, quello che spicca maggiormente è il “nomadismo digitale”: coloro che sono considerati lavoratori con la valigia sempre pronta in cerca di mete spesso gettonate in ambito travel, come l’Indonesia, il Portogallo e la Spagna. Tra queste mete quelle con il maggior numero di remote worker in rapporto alla popolazione abitante, sono senza dubbio le Isole Canarie.

Sono due le tipologie di nomade digitale: il freelancer, una figura

libera di andare in qualsiasi parte del mondo, e il lavoratore subordinato, che lavora per una società full-remotely e generalmente nella stessa nazione (questo per puri motivi fiscali).

«Il nomade digitale è considerato a tutti gli effetti un remote worker, con la sola differenza, che è identificato anche dalla parola “nomade”: si tratta di un lavoratore che apprezza l’idea di poter considerare il luogo in cui vive e lavora “a tempo determinato” e soggetto a cambiamento»

altà in cui sia gli obiettivi personali di carriera sia quelli aziendali di gruppo sono condivisi e comunemente approvati». Dove vige ancora la oramai obsoleta cultura del command e control – per intenderci quei luoghi di lavoro in cui il capo vuole vederti in ufficio altrimenti se non può controllarti a vista non è rassicurato del fatto che tu stia lavorando – l’introduzione della worktation è ancora un’utopia, dato che manca proprio l’elemento di base su cui fondare un approccio agile: la fiducia.

IL TEAM BUILDING NEL NUOVO CONTESTO DI LAVORO AGILE

I momenti e gli spazi di incontro tra colleghi diventano ancor più por tatori di significato per favorire un senso di appartenenza

aggiunge Lo Gioco. I nomadi digitali rientrano sempre più nella gestione di processi aziendali remotizzabili grazie alla tecnologia e alla tendenza le competenze interne con le competenze esterne. Questo rende tuttavia più ampia la complessità relazionale delle di più la necessità di ricorrere a momenti di team building per fasare e mantenere nella giusta relazione i gruppi di lavoro.

82 | 01 2023 | MC OUT OF THE BOX hot topics

e identità e in questo rinnovato modo di essere assieme il team building conquista nuove dimensioni.

Una delle chiavi con cui le aziende gestiscono la motivazione delle persone è quella di fornire momenti di incontro negli spazi agili. Le diversi fasi di progettualità all’interno dei team di lavoro rappresentano momenti di interazione importante in cui la creatività del gruppo può trovarsi a proprio agio proprio nel contesto della workation. Oppure questo stesso contesto può rappresentare la “celebrazione” di percorsi di formazione che abilitano il team con nuove competenze.

TRE SFUMATURE DI RETREAT

Secondo Samuel lo Gioco sono tre i motivi che portano a team building e retreat misti in cui sono inclusi sia dipendenti dell’azienda sia professionisti esterni o che lavorano da remoto: migliorare le relazione nei processi di collaborazione tra risorse interne ed esterne; lavorare sulle relazioni in quelle aziende fullremotely; creare ritiri verticali per progetti. In merito a questo ultimo punto Caglia aggiunge: «La capacità di generare nuove connessioni e momenti di condivisione facilita il lavoro di gruppo; tenere le persone coinvolte e realizzare momenti di collaborazione in spazi creativi favorisce la coesione e il team building ne è proprio la massima espressione». Quello che emerge chiaramente, dunque, è che team building, retreat e momenti di incontro si confermano come alleati essenziali di un approccio al lavoro agile, ma non tanto (o solamente) nella forma dell’outdoor ludico, quanto in un modo per dare significato e strumenti ai team che portano avanti attività da remoto e hanno bisogno di significati, relazioni e di spazi alternativi per il lavoro di gruppo in presenza.

SOCIALIZZAZIONE

CHI ORGANIZZA LA WORKATION

Interessante il risultato della ricerca portata avanti da Travel for Business per cui il 34% dei rispondenti è concorde che sia l’azienda a doversi assumere l’onere della gestione di questa tipologia di viaggio, contro il 24% che vuole essere autonomo per le prenotazioni, mentre per il 26% la risposta è che la workation si svolge dalla seconda casa.

Quello della workation rimane uno spazio di opportunità ancora da costruire, infatti nell’88% dei casi le travel policy aziendali non hanno ancora previsto il fenomeno “workation” nelle linee guida e il 47% dei viaggiatori ritiene invece che sia necessario che l’azienda predisponga convenzioni di aree-spazi di co-working poco distanti dal luogo di lavoro/vacanza o almeno convenzioni nelle destinazioni scelte (32%).

Non è un caso che le travel policy non prevedano questo fenomeno, che rientrando in una modalità agile di organizzare il lavoro non è direttamente inerente il viaggio di lavoro, mentre nella sua forma di team building è sicuramente già normata nelle sue caratteristiche organizzative e i significati vengono dati dal contesto in cui questo è inserito.

Questo è avvallato anche dal fatto che, sempre nella stessa ricerca in oggetto, la maggioranza dei viaggiatori è concorde che le spese di viaggio della workation debbano essere pagate dallo stesso dipendente (32%) o al massimo le spese di avvicinamento alla sede aziendale in occasione di convocazione di riunioni in azienda (22%).

Dove vige ancora la oramai obsoleta cultura del command e control –per intenderci quei luoghi di lavoro altrimenti se non può controllarti a vista non è rassicurato del fatto che tu stia lavorando – l’introduzione della worktation è ancora un’utopia, dato che manca proprio l’elemento di base su cui fondare

Come pensi si possa incrementare la socializzazione con i colleghi quando lavori a distanza?

MC | 01 2023 | 83 OUT OF THE BOX hot topics

BUSINESS TRAVEL: dati con il segno +

Se il 2020 è stato l’annus horribilis e il 2021 ha aperto timidi spiragli di normalità,

lasciando sperare quindi in un 2023 di recupero totale sull’epoca pre-Covid.

È quanto è emerso dall’Osservatorio Business Travel del Politecnico di Milano

84 | 01 2023 | MC FOCUS ON hot topics
di SIMONA P. K. DAVIDDI

Il2022 si è chiuso con risultati decisamente incoraggianti per quanto riguarda i viaggi d’affari in Italia, che hanno recuperato terreno in maniera importante: +96% rispetto al 2021, con appena 16 punti percentuali in meno rispetto al 2019, l’anno di benchmark per quanto concerne l’era pre-Covid. Se le percentuali già di per se sono significative, lo sono ancor di più i dati ai quali si riferiscono: per i viaggi d’affari – ovvero per 25 milioni 968mila trasferte, 6,8 milioni delle quali con destinazioni internazionali – sono stati spesi 17,2 miliardi di euro.

E i risultati positivi del 2022 potrebbero –secondo le proiezioni – tramutarsi in un recupero totale nel 2023, superando addirittura i valori pre-pandemici del 2019 di circa quattro punti percentuali, nonostante la non del tutto rosea situazione internazionale attuale: «Nel 2023 vedremo il ritorno ai risultati pre-Covid, anche se una previsione è davvero complicata per un quadro congiunturale “ballerino” come mai prima – ha

MC | 01 2023 | 85 BUSINESS TRAVEL
© Politecnico Di Milano / Dipartimento Di Ingegneria Gestionale –Unibo / Cast

affermato il professor Andrea Guizzardi, docente dell’Università di Bologna e direttore dell’Osservatorio Business Travel, svolto con la collaborazione del Politecnico di Milano –. La situazione attuale, tuttavia, caratterizzata da un’estrema volatilità dei prezzi, rende necessario un continuo rinnovamento dei processi, introducendo sempre di più il digitale per contenere la spesa. La digitalizzazione delle attività di rendicontazione e riconciliazione, per esempio, consente un notevole risparmio di tempo e quindi di costi. Inoltre, la digitalizzazione delle procedure consente il raggiungimento di maggiori benefici, se accompagnata da una corretta gestione e utilizzo dei dati».

COSA DICE L’OSSERVATORIO

Andando nel dettaglio e scorporando i macrodati, il mercato che risulta dall’indagine è decisamente in fermento, con regole e modalità mutate e adattate alla nuova normalità e alle nuove esigenze dell’utenza business. L’elemento che balza per primo all’attenzione è la marcata predominanza delle trasferte

86 | 01 2023 | MC FOCUS ON hot topics
©
Politecnico Di Milano / Dipartimento Di Ingegneria Gestionale –Unibo / Cast

su territorio nazionale: sono oltre 19 milioni, anche se la loro spesa è inferiore a quella della trasferte internazionali: 6,5 miliardi contro 10,6 miliardi per i viaggi all’estero, dove evidentemente, pesano maggiormente i costi legati ai trasporti. A questo proposito, tra i mezzi maggiormente utilizzati primeggia l’auto con 15,4 milioni di viaggi, seguita dall’aereo, con sette milioni – e una flessione ancora pari al 45% rispetto al 2019 –, e dal treno con 3,4 milioni di spostamenti.

E ai trasporti va anche il 53% (pari a circa 9,1 miliardi di euro) del budget del business travel, che per il trenta per cento viene poi speso in alloggio (cinque miliardi di euro) e per il 17% in ristorazione (2,9 miliardi di euro).

Se analizziamo invece la motivazione di viaggio, nel 2022 il Mice cresce meno di altre situazioni, «Ma è anche quello che si diceva non sarebbe più risorto», ricorda Guizzardi; 11,6 milioni di trasferte hanno avuto come obiettivo attività commerciali, 7,8 milioni sono state missioni tecniche, 3,5 milioni sono state motivate da riunioni aziendali e 2,9 da fiere, incentive e corsi di formazione.

Infine, per quanto riguarda i settori, dalla ricerca emerge che quello dei servizi è quello che viaggia di più (con l’immobiliare in primis), ma le aziende a carattere industriale che viaggiano sono più grandi e con più possibilità di investire.

LET’S GO DIGITAL

Sul versante procedurale, è in aumento la digitalizzazione della gestione delle trasferte di lavoro, soprattutto nelle fasi iniziali: il ricorso a una Tmc per la prenotazione passa infatti dal sessanta per cento al 65% e il ricorso a strumenti digitali sale dal 79% all’83%, con un aumento del 9% di ricorso a tool digitali di prenotazione nel 2022. Per quanto concerne la prenotazione, il sette per cento degli intervistati passa da siti internet B2C, il 28% da self booking tool, il 18% da un’agenzia di viaggi esterna tramite online booking tool, il 32% da un ufficio viaggi interno e il 15% da un’agenzia esterna via mail o telefono.

I TREND FUTURI

Infine, un ultimo cenno lo meritano le nuove tendenze che l’Osservatorio Business Travel ha delineato, soprattutto dal punto di vista del comportamento e delle attitudini del viaggiatore. Trend che riconfermano alcuni fenomeni emersi nell’epoca post-Covid e consolidatisi con l’avvento dello smart working, in primis quello della “workation”, ovvero la non più netta distinzione tra momento lavorativo e momento “off” e la conseguente possibilità di lavorare anche dai luoghi di vacanza, possibilità consentita dal 54% delle aziende, contro un 44% che, invece, non lo ha permesso affatto. Anche il bleisure, ovvero la possibilità di prolungare per scopi leisure la trasferta di lavoro, facendosi magari raggiungere dalla famiglia tiene, con il 23% dei dipendenti presi a campione dall’Osservatorio che lo mette in atto e il

63% delle aziende che lo permette. Proprio questi due fenomeni ne sottendono un terzo, più generalizzato, che riguarda non solo il segmento del business travel ma il mondo del lavoro nella sua interezza: la priorità non è più rappresentata dai costi da contenere ma dal capitale umano da salvaguardare: proprio la sicurezza del viaggiatore e la sostenibilità sono diventate infatti voci importanti, benché il 66% degli intervistati non stia ancora calcolando le emissioni di CO2 prodotto dai viaggi di lavoro della propria azienda.

MC | 01 2023 | 87 BUSINESS TRAVEL
indirizzi a fine rivista
© Politecnico Di Milano / Dipartimento
Gestionale –Unibo / Cast
Di Ingegneria

di ALESSANDRA BOIARDI

Per ulteriori approfondimenti, leggi le notizie sul nostro sito, www.meetingecongressi.com

APRE DUO MILAN PORTA NUOVA

Si chiama Duo Milan Porta Nuova il nuovo hotel della collezione di alberghi indipendenti Tribute Portfolio, brand della famiglia Marriott International, che apre a Milano. L’hotel, ex Four Points by Sheraton Milan Center, è stato totalmente ripensato, secondo i valori del marchio, come luogo dalla duplice anima, dove si fondono business e leisure, oltre che il passato e il presente del quartiere in cui sorge, Porta Nuova. «Siamo molto contenti di aver portato a termine una ristrutturazione multimilionaria che ha

coinvolto tutte le aree dell’hotel. Questo ci ha permesso di riposizionare la struttura e portare avanti il processo di rebranding, culminato con il lancio del nuovo albergo» ha spiegato Fabio Leoni, general manager. L’hotel dispone di 239 camere e le aree comuni sono state configurate per offrire uno luogo fluido, adattabile alle esigenze del clientela business dove si possono svolgere anche meeting informali. Cinque sono le sale riunioni, la maggior parte con luce naturale, che possono ospitare fino a cinquanta persone.

GATTINONI PUNTA SUL MICE CON ELISA PRESUTTI

Elisa Presutti, managing director events Gattinoni Group, traghetta la divisione Mice del gruppo nel 2023 puntando su una strategia di sviluppo che guarda all’espansione sul mercato dei grandi eventi e ha come punto di forza l’approccio integrato.

La parola d’ordine della divisione è “nuovo corso”, da realizzarsi attraverso una riorganizzazione del team di lavoro e un potenziamento dell’area comunicazione con una forte spinta alla live communication.

Da sempre legata al mondo degli eventi e degli incentive, la quarantatreenne lombarda ha iniziato la carriera nel mondo pharma e vanta un background dinamico. È stata account eventi e incentive in Hotelplan, e quindi per sette anni account director in seno al Gruppo Gattinoni. Nel 2018, affascinata dal mondo della comunicazione ha deciso di intraprendere un percorso più vicino al b2c e al media. Rilevante è stata in questo senso l’esperienza maturata in Dentsu Creative, dove ha dapprima ricoperto il ruolo di business development director nell’area di Experiential Marketing per poi essere investita del ruolo di business lead.

AGENZIE

AIM GROUP INTERNATIONAL APRE UN NUOVO UFFICIO A PORTO

Aim Group International apre un nuovo ufficio a Porto, in Portogallo. A gestirlo sarà, in qualità di business manager, Nélia Fonte, esperta professionista degli eventi con oltre vent’anni di esperienza, entrata a fare parte di Aim Group Portugal nel 2020.

Il 15esimo ufficio del gruppo avrà come obiettivo l’espansione dell’area di attività nel nord del Portogallo, anche in considerazione della crescita di Porto come destinazione per eventi e come importante centro scientifico e tecnologico. La città ospita infatti università eccezionali, tra cui il Politecnico, e sta diventando un centro economico per la regione, grazie a un ambiente

competitivo e favorevole alle attività imprenditoriali – tra cui molte start-up -–, con ottime infrastrutture e una posizione strategica.

«Aim Group Portugal, uno degli uffici più dinamici della nostra rete internazionale, sta vivendo

una forte ripresa del business dopo la pandemia, con un ricco pipeline di grandi eventi per clienti sia medico-scientifici sia aziendali» afferma Marco Quagliarella, director of international operations, Aim Group International.

hot topics HIGHLIGHTS 88 | 01 2023 | MC
HOTEL AGENZIE

CATENE ALBERGHIERE

BVA DOXA E BWH HOTEL GROUP INDAGANO LE TENDENZE MICE

Gli eventi trainano la ripresa del settore, si conferma la voglia di bleisure e nella scelta della location la “comodità” rimane fondamentale: l’indagine «Smart Travellers: gli italiani, gli hotel, i viaggi nel 2023», firmata Bva Doxa per Bwh Hotel Group Italia, traccia le ultime tendenze dei viaggi Mice oltre a quelle dei vacanzieri. Eventi e convegni rappresentano il motivo maggiore di spostamento (43%), il 55% dei rispondenti dichiara di aver esteso il soggiorno per svago e tempo libero e la posizione strategica rimane il primo criterio di scelta di un hotel (40%). E Bwh Hotel Group Italia conferma il ruolo del segmento Mice. Le destinazioni preferite rimangono Milano e Roma, sebbene il baricentro si stia spostando verso possibilità nuove. In crescita è l’attenzione alla sostenibilità. (M.T.)

CATENE ALBERGHIERE

UN BORGO IN PUGLIA PER HO COLLECTION

Un borgo a misura di corporate: è la novità annunciata da Ho Collection, gruppo pugliese che aggiungerà al suo portfolio Borgo Barzae, in Valle d’Itria. Un progetto diffuso che dovrebbe vedere la luce nel 2025: «Trattandosi infatti di un immobile storico vincolato, considerato patrimonio culturale, dobbiamo prestare particolare attenzione per conservare la sua bellezza storica. Sarà una residenza che verrà utilizzata principalmente – ma non solo – dai gruppi corporate, amici o famiglie fino a 14 persone», spiega il managing director Mattia De Gennaro. Tra le altre novità è prevista la costruzione di una spa al cinque stelle Patria Palace di Lecce, i cui lavori dovrebbero terminare nel 2024, e il debutto della formula glamping, sempre in Puglia. E prosegue anche il restyling dell’Hotel Delfino di Taranto. (M.T.)

CATENE ALBERGHIERE

NH DEBUTTA A DUBAI

NH Collection fa il suo debutto in Medio Oriente con un nuovo hotel situato sull’iconica Palm Jumeirah, l’isola artificiale a forma di palma che rappresenta il simbolo di Dubai. Apre infatti NH Collection Dubai The Palm, che dispone di un totale di 532 unità, tra cui 226 camere e suite e 306 monolocali e appartamenti suddivisi in 11 categorie diverse.

L’hotel dispone inoltre di quattro sale riunioni e una sala congressi, tutti spazi moderni e tecnologicamente attrezzati.

NH Collection Dubai The Palm vanta anche una varietà di cinque food cor-

ner caratteristici e di alta qualità, una piscina a sfioro riscaldata e una palestra. Inoltre, presto l’hotel aprirà un beach club privato situato accanto alla spiaggia di West Palm Beach.

La sostenibilità è un altro punto di forza dell’hotel. NH Collection Dubai The Palm è stato progettato con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale: dispone di un sistema di raccolta dell’acqua piovana, pannelli solari per la produzione di acqua calda e un sistema di utilizzo dell’acqua di condensa dell’impianto di condizionamento per l’irrigazione.

hot topics HIGHLIGHTS MC | 01 2023 | 89
Sara Digiesi Ceo di BWH Italia Mattia De Gennaro

PERSONE

NUOVI VERTICI IN ADRIA CONGREX

Cambio ai vertici per Adria Congrex. La storica agenzia riminese di organizzazione di eventi, attiva in Italia e su tutto il territorio europeo, vede infatti un duplice cambio nel suo management. Dopo più di vent’anni Daniele Biondi, responsabile marketing e commerciale lascerà il posto ad Anna Lisa Fuligni, che fino a oggi ricopriva la carica di bid writing manager, in azienda dal 1999. Biondi si ritirerà infatti in pensione, così come farà anche Silvana Drei, storica responsabile operativa dell’azienda, che passerà il testimone a Veronica Ambrosini, già responsabile della business unit European Projects dal 2009. «Vorrei ringraziare Daniele e Silvana per l’eccezionale lavoro svolto al servizio di Adria Congrex e dell’intero gruppo» ha sottolineato Antonio Carasso, presidente del gruppo Promozione Alberghiera, di cui Adria Congrex fa parte, durante il suo intervento all’ultimo meeting del gruppo.

AGENZIE

EVA COMMUNICATION, LA STESSA PASSIONE DA VENT’ANNI

Dal 2003, Eva Communication si è affermata nel settore congressuale, in particolare nel campo medico-scientifico, grazie alle competenze specifiche delle sue fondatrici, Vittoria ed Emilia Javicoli. «In questi vent’anni – raccontano – la nostra azienda ha continuato a offrire i suoi servizi con la stessa passione e creatività del primo giorno, distinguendosi per la professionalità, l’attenzione ai dettagli e la cura dei minimi particolari». I servizi offerti sono molteplici e includono tutto quello che riguarda l’organizzazione e la gestione di eventi e congressi di piccole e medie dimensioni. Pianificazione scrupolosa, trasparenza e una stretta collaborazione con fornitori e partner altamente professionali, sono i punti di forza dell’agenzia, così come la creazione di un rapporto personalizzato e di fiducia con il cliente. «Il nostro obiettivo? Realizzare eventi efficaci, curati e personalizzati, in grado di soddisfare appieno le esigenze del cliente e le aspettative dei partecipanti» concludono Vittoria ed Emilia.

DESTINAZIONI

VARSAVIA PUNTA SUL MICE E INAUGURA IL TERZO SCALO

Varsavia continua a puntare sul Mice, grazie alla sua ampia offerta di strutture alberghiere e location per eventi, oltre che di servizi specializzati. La capitale polacca vanta anche una lunga esperienza nell’organizzazione di grandi eventi, da Euro 2012 al Climate Change Conference COP-19 nel 2013 al Vertice Nato nel 2016 e non solo. Nel 2022 la città ha ospitato oltre novecento eventi e conferenze per un totale complessivo di oltre 1.200.000 partecipanti.

È in questo contesto che è stato di recente annunciato l’atteso ritorno, dopo cinque anni, del collegamento diretto Roma-Varsavia operato da Lot, durante una pre-

sentazione organizzata dall’Ente Nazionale Polacco per il Turismo e dagli Aeroporti Polacchi –con il supporto delle Linee Aeree Polacche Lot.

Durante l’evento è stato anche presentato ufficialmente il nuovo aeroporto Varsavia-Radom, ulteriore hub che va ad ampliare la capacità ricettiva in termini di volato.

«Di recente la nostra capitale, Varsavia, è stata eletta European Best Destination 2023 facendo convergere su di sé una crescente attenzione da parte dei viaggiatori italiani ed europei in generale» ha affermato Barbara Minczewa, direttore dell’Ente nazionale Polacco per il Turismo. «Per questo l’apertura del nuovo aeroporto, posto a circa un’ora dal centro cittadino, permetterà l’incremento dei collegamenti con le principali città europee, favorendo chi vorrà raggiungerla in ogni momento della settimana e da ogni parte d’Italia».

hot topics HIGHLIGHTS 90 | 01 2023 | MC
Fuligni Drei Biondi Ambrosini

CAMBIO DI POLTRONE IN B&B HOTELS, CHE SBARCA

IN USA

B&B Hotels annuncia due importanti novità. La prima è la nomina di Liliana Comitini come nuovo presidente e amministratore delegato di B&B Hotels Italia, Slovenia e Ungheria e la seconda è l’ingresso della catena nel mercato statunitense. Con l’ingresso di Liliana Comitini, l’obiettivo di B&B Hotels è quello di perseguire la strategia di espansione iniziata in questi anni. Un ruolo centrale sarà giocato dalla strategia di arricchimento del concetto di value for money, uno dei principali pilastri del brand, insieme alla continua innovazione e differenziazione dell’offerta. A condurre l’espansione oltreoceano sarà Valerio Duchini, che diventa il nuovo ceo di B&B Hotels Usa, rimanendo anche nel consiglio di amministrazione. Il piano di espansione, che si concentra inizialmente su Florida e Texas e poi su tutto il territorio Usa, ha l’obiettivo di arrivare a quattrocento strutture nei prossimi dieci anni.

GUARDARE IL MONDO CON OCCHI NUOVI

Il tour operator Going rilancia la sua offerta introducendo sul mercato italiano Aqua Expeditions. Il rinnovato brand positioning del tour operator conferma così il concept “vivere le culture” per soluzioni ricettive sostenibili in contesti naturali incontaminati. Dal Rio delle Amazzoni alle Galapagos, risalendo fiumi leggendari come il Mekong e sfiorando coste epiche indonesiane tra geografie remote e spesso inesplorate dal turismo organizzato, con Aqua Expeditions e le sue barche a motore di design un viaggio di lavoro può diventare una vera e propria esplorazione in un contesto di raffinatezza e attenzione per la natura. Tutto in ambienti esclusivi come la Riserva Nazionale Pacaya-Samiria, il Parco Nazionale di Komodo, le Isole delle Spezie e Raja Ampat. Aqua Expeditions è una compagnia di crociere di lusso composta da due motoryacht e tre navi fluviali, fondata 16 anni fa da Francesco Galli Zugaro, imprenditore italo-americano residente a Singapore. La sua idea di navigazione ricalca il concetto dell’esplorazione e del contatto con la natura in un contesto di ospitalità esclusivo. Si pensi che il rapporto crew-ospiti è di uno a uno. A bordo è possibile realizzare qualsiasi tipo di evento, dal team building al viaggio incentive, per un numero di persone che va da un minimo di 14 fino ad arrivare a quaranta ospiti, a seconda delle unità della flotta. Esperienze di viaggio pre e post crociera vanno a completare gli itinerari di “Aqua” già di per sé unici, che possono durare dai tre ai sette giorni. (T.C.)

CATENE ALBERGHIERE

GREENBLU APPRODA IN SICILIA

Si chiama Falconara Greenblu Resort la new entry di Greenblu Hotels & Resort nel cuore del Mediterraneo, sulla costa sud della Sicilia, a Licata (Agrigento). Direttamente sul mare e immerso in una straordinaria area naturale, il resort è composto dalla Residenza e dalla Club House, dove trovano posto due eleganti sale meeting illuminate da luce naturale con capienza fino a cento posti. A queste, si aggiungono altre due sale polifunzionali presso il castello di Falconara, ideali per eventi e banchetti fino a trecento ospiti. Nella Club House, oltre alle sale meeting, si trovano la reception, il bar Lobby, il Ristorante Ries, la spa e la sala fitness: tutti plus per il Mice, così come la spiaggia privata di sabbia, che rendono il r esort una location per eventi in perfetto equilibrio tra relax, benessere e autentiche atmosfere siciliane. Il Falconara

Greenblu Resort è inoltre servito da tre aeroporti internazionali -– Comiso, Catania e Palermo – raggiungibili con trasferimento da un’ora o un’ora e mezza.

hot topics HIGHLIGHTS MC | 01 2023 | 91
PERSONE TOUR OPERATOR
Liliana Comitini

Fascino naturale

Lago Maggiore, Lago d’Orta, Lago di Mergozzo e Valli dell’Ossola: dopo il bleasure, che portava a prolungare i soggiorni Mice in chiave leisure per scoprire il territorio, è il momento dello “slow biz”

La bellezza di paesaggi incontaminati

del bien vivre. Nella pagina accanto

Ormai è assodato: il successo di un evento Mice non dipende più solo dalla qualità di venue e servizi, che sono indispensabili, certo, ma da soli non bastano. L’approccio è sempre più coinvolgente e olistico e l’esigenza è quella di offrire anche un’esperienza nuova e gratificante. Tutte caratteristiche che si ritrovano in un angolo di Piemonte tra i più richiesti della regione da parte del mondo Mice, proprio per la sua capacità di uni-

re professionalità e “dolce vita”. Ecco il Lago Maggiore, il Lago d’Orta, il Lago di Mergozzo e le Valli dell’Ossola, una geografia composita che con la sua ricca offerta di location, servizi e di esperienze culturali, outdoor, gastronomiche e benessere trasforma il business in bleisure e invita a vivere l’evento – che sia un congresso, un incentive, un corporate retreat o un team building –, al proprio ritmo, da quello slow degli itinerari botanici e archi-

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tettonici delle ville sul lago all’alto tasso di adrenalina di zipline e parchi avventura, dai momenti rigeneranti alle terme ai percorsi all’aperto tra trekking e bici.

La posizione è strategica: nel nord del Piemonte, a brevissima distanza sia dal confine svizzero con il Canton Ticino e il Canton Vallese, sia dall’aeroporto Internazionale di Malpensa e da Milano, Torino e Genova.

UN TERRITORIO ICONICO

Tra centri congressi, dimore storiche e altre strutture alberghiere il territorio può offrire oltre cinquanta sale meeting con una capienza totale di oltre 1.600 posti. Nel dettaglio, gli alberghi quattro e cinque stelle dispongono

di oltre 5.300 camere e 1.200 posti all’interno delle sale meeting presenti.

Ricchezza e varietà: in base al taglio dell’evento e ai partecipanti si può spaziare dagli eleganti grand hotel di lusso sul lago all’intimità dei boutique hotel nelle valli, dalle dimore storiche immerse nel verde a lussuosi palazzi ideali per il Mice.

Tante le icone che punteggiano il territorio. Il Lago Maggiore incornicia le celebri Isole Borromee, il Lago d’Orta custodisce la suggestiva Isola di San Giulio. Le Valli Ossolane regalano agli amanti della montagna vaste aree green come il Parco Nazionale Val Grande, i Parchi Naturali Veglia Devero e Alta Valle Antrona. E in poco più di un’ora, ©

MC | 01 2023 | 93 DESTINAZIONI site inspection
© Marco Benedetto Cerini Marco Benedetto Cerini

dal dolce clima rivierasco si può giungere ai piedi del Monte Rosa.

La varietà paesaggistica permette di allungare la permanenza e vivere esperienze slow tra i Laghi e le Alpi in grado di coinvolgere intensamente tutti i sensi, in una proposta dalle diverse declinazioni.

GARDEN TOURISM SUL LAGO

La primavera è la stagione ideale per organizzare un tour tra le ville e i giardini del Lago Maggiore e del Lago d’Orta per scoprire il cosiddetto “garden tourism”. Qui infatti architettura, arte e storia si fondono con il mondo della botanica e offrono angoli segreti tra ville, castelli e giardini arricchiti da fioriture e fragranze.

Il Parco della Rocca di Arona, affacciato sul Lago Maggiore, offre lo scenario delle rovine della fortezza dove Carlo Borromeo – il futuro San Carlo al quale, poco lontano, è dedicata la colossale statua di 35 metri, tra le più alte al mondo – nacque nel 1538. Il Parco Pallavicino a Stresa sfodera davanti al visitatore un giardino botanico e faunistico di oltre 15 ettari percorso da viali e impreziosito da fiori, alberi secolari, laghetti e fontane.

Tra i fiori all’occhiello del Lago Maggiore che non hanno bisogno di presentazioni, ci sono il palazzo e i giardini dell’Isola Bella, voluti nel 1632 da Carlo III Borromeo: dopo aver ammirato le sale arredate con arazzi, mobili, dipinti, stucchi ed essere passati dalle caratteristiche grotte a mosaico, ecco aprirsi davanti a sé gli scenografici giardini all’italiana. Anche l’Isola Madre custodisce un giardino, all’inglese, con piante esotiche tra cui passeggiano pavoni e fagiani.

Spostandosi a Verbania Pallanza, i Giardini

Botanici di Villa Taranto in primavera diventano una tavolozza multicolore tra tulipani, dalie, camelie, rododendri, azalee e terrazze con specchi d’acqua. Qui vicino si trova anche Villa Giulia, il cui parco all’inglese, oggi, è giardino pubblico e l’edificio in stile neoclassico fu dimora dell’aristocratica famiglia Branca, proprio coloro che inventarono il famoso liquore Fernet. A Oggebbio, invece, un parco fiorito custodisce Villa Anelli, un giardino privato dove, a partire dalla seconda metà del Novecento, la famiglia proprietaria coltiva con passione una ricca collezione di camelie che nel 2010 è stata nominata Camellia Garden of Excellence dalla International Camellia Society.

OUTDOOR ADRENALINICO

Gli incentive all’insegna dell’outdoor e i team building super-attivi troveranno il loro terreno ideale tra parchi avventura e zipline, per cimentarsi in esperienze adrenaliniche in scenari naturalistici circondati da corsi d’acqua, boschi, grotte, panorami suggestivi e lo skyline delle cime alpine.

Al Lago Maggiore Aquadventure Park di Baveno sono aperte tutto l’anno le vie ferrate, i tappeti elastici, il paintball, la falconeria, la fattoria didattica, i campi da tennis e da padel, mentre in estate si aggiungono le piscine, gli acquascivoli e la spiaggia vista lago. I percorsi su ponti, funi e reti sospesi tra gli alberi di castagno sono le esperienze protagoniste al Parco Avventura Le Pigne di Ameno sul Lago d’Orta, mentre il Praudina Adventure Park da maggio a settembre propone percorsi avventurosi e tre zipline tra gli abeti rossi nella pineta di Santa Maria Maggiore, in Valle Vigezzo. Un altro parco avventura che propone un

©
Piero
a Stresa 94 | 01 2023 | MC DESTINAZIONI site inspection
Gatti
sempre

percorso sospeso – 35 metri con vista sul Lago Maggiore – è Wonderwood a Trarego Viggiona, e chi vuole proporre un’esperienza ad alto tasso di adrenalina ha a disposizione la Lago Maggiore Zipline di Aurano (1.850 metri a 120 km/h e a 350 metri di altezza, per un volo totale di un minuto e mezzo) e la Lago d’Orta Zipline di Omegna (450 metri a settanta km/h per un totale di 45 secondi all’altezza di sessanta metri). Al Mottarone Adventure Park, infine, avventura e divertimento si uniscono al desiderio di riscoprire la natura. Situato a 15 chilometri da Stresa è la meta ideale per trascorrere una giornata emozionante all’interno dei boschi del Parco del Mottarone.

RIGENERARSI NELLA NATURA

Anche un soggiorno più improntato al benessere – o anche un ideale momento di decompressione dopo un’attività adrenalinica o una giusta dose di relax dopo un convegno impegnativo – può trovare la sua dimensione, grazie alle diverse declinazioni in cui creare dei momenti dedicati al proprio benessere. Si possono organizzare esperienze di rilassamento e meditazione in riva al lago o tra le Alpi, con programmi di benessere e crescita personale ideati da centri specializzati, per trasformare un post congress o un viaggio incentive anche in un’occasione di detox dal digitale. Le Valli dell’Ossola offrono due centri termali, le Terme di Premia e le Terme di Bognanco (che vantano oltre 150 anni di storia), alimentati dall’acqua naturalmente calda che proviene dal cuore delle Alpi. E non manca sul territorio la possibilità di confezionare esperienze dedicate, come una sessione di yoga o di pilates all’alba immersi nella

natura alpina o un appuntamento con uno specialista del wellbeing.

A PASSO LENTO TRA I VIGNETI L’autunno, con la sua esplosione di sfumature, può essere la stagione perfetta per un trekking a passo lento, che può diventare anche una piacevole passeggiata tra i vigneti del Prünent, tra le località ossolane di Masera e Trontano. Qui i pendii terrazzati con vista sulle Alpi sono coltivati a vite fin dal ‘300, dando origine al rosso doc autoctono “Valli Ossolane” e continuando a raccontare con la loro viva presenza la storia lunga e coraggiosa della vite ossolana, una delle eccellenze dell’enogastronomia locale, che ben si sposa con i sapori genuini della cucina tipica di lago e montagna. E rientra a pieno titolo nella proposta di turismo lento la famosa Ferrovia Vigezzina Centovalli, che collega Domodossola a Locarno in Ticino (Svizzera) attraversando la Valle Vigezzo e che in autunno propone Il Treno del Foliage. L’itinerario a piedi tocca le stazioni di Creggio, Trontano e Verigo. Anche il Parco Naturale Veglia Devero regala lo spettacolo dei colori autunnali e all’Alpe Devero una piacevole passeggiata ad anello permette di raggiungere il Lago delle Streghe tra ginepri, mirtilli e rododendri, per poi esplorare l’alpeggio di Crampiolo, le cui baite in pietra si raggruppano attorno al piccolo Oratorio di Sant’Antonio Abate del XVII secolo. Il sentiero poi arriva a inerpicarsi fino alla diga di Codelago a 1.856 metri. La fatica verrà ripagata dalla vista mozzafiato sul grande Lago Devero, con le sue acque turchesi, nel cuore del parco che per la sua bellezza selvaggia viene chiamato il “Piccolo Canada” del Piemonte. indirizzi a fine rivista

a rallentare i ritmi per assaporare

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© Marco Benedetto Cerini

Oman, terra dalle mille esperienze

Sospeso tra tradizione e contemporaneità, con paesaggi dirompenti e preziose vestigia del passato, il Sultanato è la meta Mice per vivere momenti autentici tra una capitale all’avanguardia e un deserto punteggiato da oasi naturali

Unaterra ricca di fascino, in equilibrio tra tradizione e modernità, infrastrutture all’avanguardia e attrazioni culturali, vivaci souq e paesaggi naturali in cui vivere esperienze

uniche: il Sultanato dell’Oman ha tante storie da raccontare al mondo Mice, tante chiavi di lettura, idee di viaggio e attività per eventi di alta qualità e suggestione. La natura è imponente e sfaccettata tra deserto, mare e altipiani, ma anche la cultura è protagonista, con forti e castelli che fanno rivivere il passato, senza dimenticare l’ospitalità del popolo omanita e la conoscenza dei suoi usi e costumi, magari immergendosi in uno degli affascinanti souq.

LE STRUTTURE PER IL MICE

La porta d’accesso è la capitale Mascate, affacciata sul golfo dell’Oman e ai piedi della catena dell’Hajar, tra i principali rilievi della regione. «In termini di infrastrutture, il Paese può contare su facility di primo livello, a partire dal Muscat International Airport, con una

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di MARIANGELA TRAFICANTE

capacità attesa di 12 milioni di passeggeri –racconta Khalid Al Zadjali, direttore dell’Ocb, Oman Convention Bureau –. La capitale vanta l’Oman Convention and Exhibition Centre, una venue per eventi all’avanguardia che ospita appuntamenti internazionali importanti come il World Orthopedic Congress». L’Oman Convention & Exhibition Centre, a quattro chilometri dall’aeroporto, è una struttura architettonicamente avanzata nel design e nei servizi, con oltre 55 spazi meeting. Conta su due sale a due livelli per 3.200 e 450 posti a sedere, cinque sale espositive con 22.396 metri quadrati, il padiglione 1, uno spazio polivalente e i padiglioni 1 e 2 che insieme contano oltre diecimila sedute in stile teatro. Il centro comprende anche venti sale riunioni per 25-360 delegati, una Grand Ballroom con

OMAN, IDENTIKIT E COME RAGGIUNGERLO

Situato nella Penisola arabica, il Sultanato si trova a sette ore di viaggio dall’Italia e a tre ore di fuso orario, che scendono a due quando da noi vige l’ora legale.

Visitabile tutto l’anno – anche se per le escursioni nel deserto il periodo migliore va da ottobre

sostanzialmente due stagioni, l’estate da maggio a settembre e l’inverno da ottobre ad aprile. Ci sono diverse soluzioni per

raggiungere l’Oman dall’Italia: in primo luogo, i voli diretti da Milano Malpensa con Oman Air, la compagnia di bandiera. A questi si aggiungono i charter

Golfo, come Emirates, Etihad, Qatar Airways, Turkish Airlines, Air Arabia e FlyDubai che con stop-over nei loro hub raggiungono poi Muscat o Salalah.

I voli interni sono assicurati da Oman Air e Salam Air.

MC | 01 2023 | 97 DESTINAZIONI site inspection

I PLUS DEL PAESE

L’Oman è in vivace fermento e scegliere il Paese per un evento corporate, un incentive o un team building significa anche scoprire nuove esperienze e attrazioni.

Spiega ancora il direttore dell’Oman Convention Bureau: «Cito l’ambizioso progetto dell’Oman Botanic Garden in sviluppo a Seeb, che promette di diventare una location mozzafiato per eventi nella cornice della natura omanita. E poi il nuovo servizio in elicottero vip, che con due differenti velivoli da cinque e otto passeggeri permetterà di volare sul Madinat Al Irfan verso gli hotel cinque stelle della Capitale, come Al Bustan Palace, oppure Jabal Akhdar, il Musandam e il deserto. Il servizio è disponibile anche per tour di sorvolo della città ed esperienze al tramonto.

E tra le esperienze di team building rientrano la caccia al tesoro nel Muttrah Souq e attività di corporate social responsibility in svariati

ESPERIENZE DA NON PERDERE

Sultan Qaboos Grand Mosque a Muscat

Inaugurata nel 2001, custodisce interni in marmo di Carrara, dalla cupola scende uno lampadario di cristalli Swarovski e il pavimento è coperto da un tappeto persiano proveniente dall’Iran. La moschea è aperta alle visite anche ai non musulmani, da lunedi a giovedi, dalle 9 alle 11.

Old Muscat

La città vecchia di Mascate è circondata da mura di cinta musei, due forti e il palazzo del Sultano.

Il Museo Nazionale

che spazia dai gioielli ai costumi tradizionali, dagli scrigni intagliati ai manufatti in bronzo, alle famose imbarcazioni omanite. La struttura è polifunzionale, in grado di ospitare mostre temporanee ed eventi.

Nizwa

Qui sorge la più grande fortezza di tutta la Penisola arabica. Si può visitare anche il souq dove lasciarsi conquistare da spezie, datteri, gioielli d’argento, ceramica.

contesti. Senza dimenticare i pranzi e le cene in cornici uniche».

Quali sono dunque i plus che la meeting industry può trovare nel Paese?

«L’Oman è facile da raggiungere, con paesaggi e luoghi mozzafiato, un’offerta di strutture di lusso e spa, boutique hotel, campi tendati deluxe, senza contare tour ed esperienze fuori dall’ordinario e l’ospitalità della gente. Dal dolphin watching allo shopping nei souq, dalle attività soft adventure alla scoperta del patrimonio culturale e artistico, il ventaglio di idee per un incentive o una convention è infinito.

Possiamo offrire un’ampia gamma di servizi caratterizzati da un tocco locale distintivo». Qualche esempio? In Oman ci si può tuffare nelle acque cristalline di un wadi, ascoltare musica tradizionale tra le dune nel deserto di Sharqiyah, rivivere il passato visitando un forte o un castello, osservare le tartarughe a Ras Al Jinz e Ras Al Hadd, sfidare gli altipiani nello Jebel Akhdar con l’hiking tra le vette, dormire in un campo tendato, scoprire il Musandam in crociera a bordo di un dhow.

Misfat Al Abreyeen

Questo villaggio vicino a Nizwa, tra case tradizionali arroccate sulla roccia, terrazze verdi e palme da dattero, si presta a un’esperienza di team building o un attività di gruppo suggestiva.

Royal Opera House Muscat

Non è solo il centro nevralgico della stagione culturale della capitale, ospita anche una sala polivalente e un ospiti, oltre a diverse aree per ricevimenti e cocktail come le terrazze e i portici.

Il deserto

Il cuore dell’Oman è costituito dal vasto deserto di Sharqiyah, che si raggiunge in sole due ore d’auto da Mascate o da Sur, per un’escursione in giornata ma soprattutto per vivere l’esperienza di una notte del deserto. Si può scegliere tra campi tendati mobili organizzati ad hoc oppure anche un campo tendato di lusso con 39 tende ecologiche in stile beduino a Sharqiyah Sands. Si può anche organizzare una riunione informale tra le dune nella si presta anche ad attività incentive come il dune bashing e il sand boarding e passeggiate a dorso dei dromedari.

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1.200 posti a sedere, una Junior Ballroom con 540 posti a sedere per un banchetto, dieci suite e un Vip Pavilion. indirizzi a fine rivista

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AL FIANCO DELLA COMUNITA' SLA

2023
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Bordeaux, appealsostenibile

Vivace, sostenibile, tecnologica e vocata alla meeting industry: i plus di Bordeaux descrivono un futuro già attuale e dalle mille esperienze professionali possibili, grazie anche a un plateau completo di infrastrutture e servizi e a una visione Mice strategica

Quintoposto mondiale nel ranking Gds –acronimo di global destination sustainability –. Questa è parte della carta d’identità di Bordeaux, bella, vivace e “meeting-oriented” cittadina francese, solcata dall’estuario del fiume Garonne, che si getta nel vicinissimo Oceano Atlantico, e patria di uno dei vini più iconici al mondo. Una destinazione che, per il comparto Mice, non ha nulla da invidiare a quelle più gettonate, sempre più vocata al turismo d’affari, anche in virtù di un piano di sviluppo importante e strategico, che riguarda sia l’edilizia residenziale sia quella destinata a uffici, infrastrutture e servizi legati al mondo del lavoro, soprattutto per il segmento congressuale. Una location unica, terreno fertile per iniziative culturali di ogni genere, con ben 150 tra parchi e giardini, un centro storico pedonalizzato, una rete ciclabile completa, fonti energetiche verdi e con mezzi pubblici a basso impatto ambientale per una città, piccola e allo stesso tempo

così grande, che permette spostamenti, da un capo all’altro, nell’arco di pochi minuti; soluzione perfetta, quindi, per giornate di lavoro ed eventi in differenti location in tempo quasi reale. Ma è anche una destinazione che gode di posizione e raggiungibilità felici, dotata di un aeroporto internazionale con collegamento dedicato, una rete ferroviaria per più di cento importanti città raggiunte direttamente e una rete autostradale completa.

MILLE IDEE PER MILLE EVENTI

Classificata al quinto posto su 65 città monitorate nel barometro globale delle destinazioni responsabili e sostenibili, il capoluogo del dipartimento della Gironda rafforza sempre più, con un piano organico e strategico, il suo percorso per diventare una piccola metropoli green, anche per la propria utenza business: è il risultato di un impegno su più fronti, quali le peculiarità ambientali, gli

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impegni dei partner nel territorio e l’attuazione di una visione sostenibile per il turismo e per gli eventi congressuali. I risultati? Un gradimento sempre più crescente, da parte degli operatori professionali, nel nome di infrastrutture all’avanguardia, centri di ricerca e di sviluppo, un plateau completo di alberghi, centri per congressi ed eventi e fornitori di servizi dedicati all’utenza Mice oltre, ovviamente, a luoghi ricchi di storia e cultura. E tutt’intorno alla città, una regione di vigneti, con innumerevoli castelli e l’oceano, che assicurano esperienze indimenticabili: si pensi per esempio ad attività post congress, di importante profilo; sono molte le cantine, infatti, che producono il celebre vino per momenti che vanno ben oltre le semplici visite e degustazioni, oppure le diverse attività legate alla sostenibilità ambientale e alla natura che circonda la città, quelle inerenti cultura, architettura e arte, oltre agli sport acquatici propri dell’oceano e al rugby, che qui la fa da padrone (in autunno Bordeaux ospiterà alcune partite della prossima Rugby World Cup).

VISIONI CONDIVISE

Di tutto questo si sono accorti sia gli operatori del segmento Mice sia Bordeaux Tourism & Conventions e Bordeaux Métropole Convention & Visitors Bureau, per uno scambio di idee e soluzioni che porta entrambi a crescere e interagire sempre più. Non man-

cano certo gli alberghi, la maggior parte a tre e quattro stelle, con un ventaglio di dotazioni che include sale per convegni, riservati a target professionali di differenti età ed esigenze. Hotel che “fanno sistema”, pronti quindi a unirsi per offrire servizi condivisi. La stessa idea di sistema è propria anche per i diversi attori del comparto, come aziende di catering, di tecnologia e quelle deputate all’incentivazione: sono visioni lungimiranti e attente, a tutto beneficio della fidelizzazione della destinazione da parte dei player congressuali. Per tutte le taglie anche le location per eventi: si pensi, per esempio, all’eleganza dell’ottocentesco Palazzo della Borsa, per cene di gala e raffinati momenti conviviali, alla contemporaneità degli enormi spazi dell’Hangar 14, affacciato sulla rive gauche del fiume Garonne, all’iconico minimalismo di Palais 2 l’Atlantique, alla Cité Mondiale Congress Centre, con i suoi spazi polifunzionali, alla Cité du Vin, che offre esperienze enologiche immersive, alle suggestioni visive e ai volumi della Bassins de Lumières, in origine rifugio per sottomarini durante la seconda guerra mondiale, oppure alle affascinanti geometrie della Mèca, laboratorio di arti e sperimentazioni. Una città, Bordeaux, in costante crescita ed evoluzione, con un focus importante e innovativo sull’universo Mice, per una visione del futuro che, qui, è già oggi.

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I NUMERI DI BORDEAUX

Potrebbero sembrare aridi e gelidi, ma i numeri sono la sintesi perfetta delle informazioni necessarie per meeting planner e addetti ai lavori da una destinazione. In questo caso i numeri sono quelli di Bordeaux: circa città dichiarati nel 2007 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, 183 fra hotel (di questi, otto a cinque stelle e 42 a

quattro), residence e bed & breakfast per ben 13.420 camere in totale; 1.600 i ristoranti. E, ancora, sette location con una capacità che varia dalle venti alle 5.200 persone (quattromila

nelle cantine vinicole del territorio circostante. In ultimo, le strutture e

150 partecipanti.

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Catalogna on the road

Venue che recuperano l’eredità artistica del passato, esperienze adrenaliniche e hotel panoramici: in viaggio nella regione iberica a misura di Mice

di MARIANGELA TRAFICANTE

Acenain una casa modernista, in congresso tra gli ottovolanti o in riva al mare, un team bulding tra i professionisti dei Castells, le tradizionali torri umane del folclore, o una corsa in auto d’epoca per un incentive lungo strade panoramiche: ecco la Catalogna in versione Mice, 32mila chilometri quadrati di paesaggi e facility versatili in un territorio connesso e che punta all’equilibrio tra tradizione e innovazione. A questo sta lavorando il Catalunya Convention Bureau, con un occhio attento al promettente mondo dell’automotive – anche elettrico – e con la promozione di una serie di servizi – una decina di centri congressi, una buona offerta di hotel dalla grande capacità, quattrocentomila metri quadrati di spazi espositivi alla Fira de Barcelona – pronti a mettersi in rete con il ricco patrimonio culturale e artistico, l’enogastronomia e la natura, che nell’arco di un paio d’ore spazia dalla montagna al mare.

ITINERARIO MICE

Un esempio di quello che può essere attrattivo per la M ice industry si dispiega percor-

rendo la Costa Daurada. Ecco Tarragona, la sua città principale, che deve la sua fama soprattutto alle vestigia romane e che ha saputo attraversare i secoli e il tempo e dare nuova vita ai simboli del suo passato. Anfiteatro, teatro e acquedotto di Les Ferreres sono tra i monumenti romani che si possono visitare in città. Ospita anche El Seminari, che accanto alla sua anima di luogo di studio e attività religiosa ha aperto i suoi spazi anche a eventi e congressi.

Il gioco dei recuperi continua nell’ospitalità. Le Méridien Ra Beach Hotel & Spa, un cinque stelle di 144 camere a San Salvador, nasce dalla ristrutturazione di un sanatorio del 1929, costruito per permettere ai suoi ospiti di godere delle proprietà curative dell’aria marina.

E l’eredità del benessere è stata raccolta dalla spa e dalla possibilità di godersi una colazione, un pranzo o un evento nell’ampio patio all’aperto che si affaccia sulla spiaggia.

E poi siamo in Catalogna, patria del modernismo, e anche a Tarragona se ne possono ritrovare le tracce, nella San Miguel Tarraco

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Arena, esempio di come sia stata colta l’eredità di un luogo iconico dandogli nuova vita. Questa era la Plaza de Toros, inaugurata nel 1883 e oggi, calato il sipario sulle corride, abolite in Catalogna, le scenografiche tribune e la piazza centrale ospitano spettacoli, manifestazioni sportive ed eventi corporate per grandi numeri, da cene di gala fino a tremila persone a congressi da ottomila, fiere, sfilate e presentazioni di prodotto.

IMMERSIONE MODERNISTA

A dieci minuti da Tarragona un’escursione a Reus regala l’occasione di passeggiare per quelle stesse strade che contribuirono a formare il giovane Antoni Gaudì, ma anche di visitare uno dei gioielli del modernismo, che porta la firma di Lluis Domenech i Montaner.

È Casa Navas, commissionata all’architetto barcellonese e al decoratore Gaspar Homar da Joachim Navà, ricco commerciante di tessuti, tra il 1901 e il 1908. Accoglie i visitatori sulla piazza principale e varcando la soglia si viene accolti da un tripudio di decorazioni, con arredi e mobilio originali. Si organizzano visite, anche teatralizzate, e “Notti moderniste” con musica.

Ma in una casa modernista si può anche pernottare, oltre che organizzare un evento.

Viaggiando lungo la Costa Daurada in direzione di Barcellona, ecco Sitges, località balneare. Qui nei dintorni sorge Clos la Plana, un eclettico palazzetto del 1913, circondato da dieci ettari di vigneti e uliveti, una di quelle dimore di pregio che i catalani che avevano fatto fortuna in America costruivano qui a casa per dar sfoggio del proprio successo. Completamente restaurato oggi ospita feste, cerimonie, convention, team building, anche

in esclusiva. Nelle sue dieci camere può ospitare fino a 32 persone, la sala da pranzo può accoglierne fino a cinquanta.

MOTORI DAL FASCINO RETRÒ

A Sitges, tra palazzi di villeggiatura e lungomare punteggiato di palme, è facile rilassarsi e sentirsi immersi in una dolce vita in salsa iberica. E proprio Dolce si chiama uno dei nuovi hotel di riferimento della zona. Il Dolce by Wyndham Sitges Barcelona è un’ampia struttura di lusso con vista sul verde, con 263 camere e suite, sei ristoranti e bar, 26 meeting room e oltre 23mila metri quadrati di spazi congressuali. Un buen retiro mediterraneo, che può diventare il punto di partenza per un tour a bordo di auto d’epoca anche per i gruppi. Con i capelli al vento in una coupè o ammirando il panorama dal finestrino, la sensazione di un viaggio a ritroso nel tempo si fa completa quando si raggiunge l’Autodrome Terramar, nella municipalità di Sant Pere de Ribes, tra i più vecchi circuiti ovali ancora esistenti. Risale al 1923 e ha vissuto una intensa seppur breve stagione di gare prima che l’inadeguatezza ai nuovi standard di sicurezza non facesse chiudere il capitolo agonistico. Ma il luogo era troppo scenografico per ricadere nell’oblio. Terramar, con le sue curve in cemento, è così diventato location di eventi corporate, presentazioni automobilistiche, tour guidati, riprese cinematografiche.

E non è tutto. Sono in corso i lavori per riaprirlo con una nuova identità, per ospitare competizioni equestri ed eventi espositivi di automotive, ed è prevista anche la realizzazione di un hotel.

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EVENTI ADRENALINICI

Unamattinata al convegno e poi via, un giro sul rollercoaster. Si presta a eventi in una cornice insolita e a team building ad alto tasso di divertimento il centro congressi di Portaventura, il grande parco tematico catalano che alle tradizionali aree ha aggiunto Ferrari Land per un’esperienza immersiva nel mondo delle Rosse e che al pernottamento

cui uno a cinque stelle.

Il Portaventura Business & Events Convention Centre può contare su ventimila metri quadrati di spazi e 24 meeting room distribuite su due piani – circondati dal verde – e modulabili tanto da poter accomodare dalle dieci alle seimila persone. Bastano poi pochi minuti a piedi per immergersi nel mondo Ferrari. I più temerari potranno lanciarsi nel Vertical Accelerator, considerato il rollercoaster più alto e veloce

a 112 metri e può raggiungere i 180 chilometri orari in soli cinque secondi. Agli animi più tranquilli, la Ferrari Land Gallery farà compiere un viaggio interattivo nella storia della leggenda.

E dal virtuale si può passare al reale a circa mezz’ora d’auto dal parco. Nel Circuit Calafat è possibile cimentarsi alla guida anche possibilità di test di guida, prove, competizioni, per auto e moto, e aree meeting per attività su misura.

Un altro indirizzo a motori è il Circuit Parcmotor Castellolí, a Barcellona. Immerso nel verde, segue il disegno delle colline e oltre che per test drive e training si presta a eventi di moto e auto sportive, incentive e team building, magari da abbinare a presentazioni e workshop nel paddock club.

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Baricentro barese

Le altre quattro, più piccole, si trovano al primo piano e si prestano a meeting e riunioni fino a trenta-quaranta persone ciascuna. Tutte sono attrezzate con gli strumenti tecnologici necessari e anche esigenze ulteriori possono essere soddisfatte grazie alle collaborazioni con la rete di fornitori.

Uncentro congressi nel cuore di Bari, dalla facile accessibilità e rinnovato per offrire le dotazioni tecnologiche necessarie: ecco l’Hotel Excelsior Bari, hotel quattro stelle con 146 camere a pochi passi dalla stazione centrale del capoluogo pugliese, struttura business e congressuale che diventa anche il punto di partenza per scoprire comodamente la città e il territorio anche in attività organizzate su richiesta con partner e collaboratori della struttura.

Sono otto le sale congressi disponibili. Le quattro più grandi, al piano terra, sono completamente modulabili e rispondono alle esigenze di eventi con grande partecipazione di pubblico: aperte arrivano a poter ospitare complessivamente fino a 450 persone in assetto a platea.

RESTYLING E SERVIZI VINCENTI

L’Hotel Excelsior Bari può contare da quattro anni su una nuova gestione che ha investito nel rinnovamento e nell’ulteriore miglioramento dei servizi. I lavori hanno coinvolto le sale, che sono state per esempio dotate di un nuovo impianto audio e di luci a led.

Il meeting o il congresso possono poi avere i loro momenti conviviali nel Ristorante Farhà, con un’ampia sala a disposizione che può accomodare fino a cento persone e che quando il clima diventa mite, e in Puglia la bella stagione dura a lungo, può contare anche sullo spazio del dehor che aggiunge altri cinquanta coperti.

Altri servizi dell’hotel sono la palestra gratuita per gli ospiti e il garage, che può ospitare fino a una cinquantina di posti auto.

Posizione e servizi sono due punti di forza dell’Excelsior per chi intende organizzare un evento a Bari, sapendo di poter contare sul valore aggiunto, non scontato, di avere a disposizione quasi cinquecento metri quadrati di sale in centro città, come anche su un alto numero di camere che permette di ospitare anche congressi con numeri importanti.

La squadra eventi è pronta a ricevere le richieste del Mice e da pochi mesi ha visto l’ingresso di una nuova figura di riferimento, Ilaria Gagliardi, manager dall’esperienza ventennale nel settore.

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di MARIANGELA TRAFICANTE
HOTEL EXCELSIOR BARI ★★★★ Bariindirizzi a fine rivista
Nel cuore del capoluogo pugliese, l’Hotel Excelsior accessibilità. Quattro stelle dalle quali scoprire

Banqueting tra verde e skyline

alla vista panoramica sulla città dal 14esimo piano, The Nicolaus Hotel, il quattro stelle

di MARIANGELA TRAFICANTE

Nel

verde di un rigoglioso giardino oppure ammirando le luci della città da una terrazza al 14esimo piano: quando si celebra un momento importante o si vogliono accogliere ospiti e clienti in modo speciale, la cornice di un evento è preziosa, così come la cura dei dettagli. Lo sanno bene al The Nicolaus Hotel di Bari, struttura quattro stelle contemporanea – l’ultima ristrutturazione è del 2021 ed è stato appena concluso il restyling della spa –che con le sue 174 camere e 15 sale meeting – con dieci aree modulabili – è un punto di riferimento per il Mice nel capoluogo pugliese e mette a disposizione anche la sua esperienza ultraventennale e la competenza del suo staff per l’ottima riuscita di ogni evento, anche nei suoi momenti più conviviali.

Sono infatti quattro le location banqueting. Ciascuna, oltre ad avere capienza e dimensioni differenti per andare incontro al meglio alle specifiche richieste, si presenta con una propria identità e stile, per interpretare al meglio la personalizzazione dell'allestimento. Che sia una cerimonia privata, una cena di gala o un evento business, chi si rivolge al Nicolaus Hotel può contare, oltre che su questa scelta sfaccettata, su un team dedicato che seguirà tutte le fasi di organizzazione e gestione dell’evento.

CONVIVIALITÀ CON STILE

The Seasons Veranda, Glasshaus, Cassiopea Hall e Foyer e Skyline Rooftop sono le quattro location fiore all’occhiello del banque-

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ting per The Nicolaus Hotel. Cuore pulsante dell’offerta gastronomica dell’hotel è il Ristorante The Seasons, che accoglie gli ospiti dal breakfast al pranzo anche business alla cena, dove gustare una proposta che racchiude il meglio della cucina italiana seguendo il rimo delle stagioni e dove naturalmente tra i protagonisti ci sono i sapori locali pugliesi, sapientemente curati dallo chef. E proprio adiacente alla sala ecco The Seasons Veranda, uno spazio luminoso e immerso nel verde, che può accomodare fino a quaranta persone, ed è ideale sia per ospitare un raccolto evento congressuale in una cornice rilassante e a tutto green, sia per godersi un cocktail informale o celebrare un momento familiare.

LUCE E TRASPARENZE

E nella bella stagione, che il clima pugliese permette di godere a lungo, ecco che l’immersione nella natura raggiunge il suo apice nella Glasshaus, la location con pareti interamente in vetro aperta sul giardino, che aggiungerà un tocco di fascino in più in primavera ed estate a un evento aziendale o familiare che cerca uno stile contemporaneo e un’atmosfera di fascino, con una capienza massima di ottanta persone.

Perfetta per un grande evento, che sia un matrimonio, una festa o una celebrazione importante, è la Cassiopea Hall, altro spazio inondato di luce grazie alle ampie vetrate affacciate sul verde. Può ospitare fino a quattrocento persone e vi si può accedere sia dall’interno dell’hotel che direttamente dal giardino circostante.

E per stupire gli ospiti si può puntare in alto.

Al 14esimo piano del Nicolaus Hotel infatti svetta lo Skyline Rooftop, la location dedicata agli eventi privati con vista panoramica.

Dal design moderno ed elegante, si presta a diversi format di esclusività grazie a due ampie terrazze, per accogliere fino a 120 ospiti e regalare loro magari un aperitivo al tramonto o una cena con vista sulle luci della città.

Dal verde alla terrazza sul rooftop dunque, ecco quattro location dall’anima differente ma ugualmente affascinante, pronte ad accogliere eventi incentive, festeggiamenti per ricorrenze importanti e momenti di condivisione

e convivialità in un ambiente contemporaneo e di comfort. A questo si aggiunge il valore aggiunto della presenza di un executive chef che potrà curare la parte F&B su misura.

LE PERLE DI HO COLLECTION

The Nicolaus Hotel fa parte di Ho Collection, gruppo alberghiero pugliese che porta la firma della famiglia De Gennaro, da cinquant’anni nel mondo dell’hotellerie. Oltre a The Nicolaus Hotel, a Bari il gruppo ha in portfolio una “oasi urbana” pensata per gli smart traveller contemporanei, Hi Hotel, un quattro stelle ristrutturato nel 2020 e che quest’anno vedrà il restyling di ristorante, zona living e spa, con 88 camere e tre sale meeting modulari, da trenta a 160 metri quadrati, con luce naturale, in grado di ospitare meeting ed eventi da dieci a cento persone. Nel cuore del Barocco salentino sorge Patria Palace, a Lecce, un elegante cinque stelle ospitato in un palazzo del Settecento nel centro storico. Ristrutturato nel 2022, vede in progetto tra quest’anno e il 2024 la realizzazione di una wine room – ovvero un’experience room dedicata al mondo del vino –, e la spa. La struttura offre cinquantasei camere e suite, un lounge bar e ristorante, il rooftop Sira, due sale banqueting. La new entry nella collection infine si trova a Taranto, è il Mercure Delfino, uno degli hotel più grandi della città, in cui è in atto un importante restyling mantenendo al tempo stesso aperta la struttura. Situato sul lungomare, offre al mondo Mice un centro congressi con cinque sale meeting, con capienza variabile da dieci a 350 posti, ma anche il plus di una piscina e di una terrazza sul golfo per ogni momento di relax.

Numero totale camere: 174 | Ristoranti: 5 | Posti: 40 + 70 + 80 + 120 + 400 | Sale meeting: 15 | Capienza sala maggiore: 1.000 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 370 | Possibilità organizzazione post congress

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★★★★ Bari
The Nicolaus Hotel indirizzi a fine rivista

Eventi da Unesco

Mettete la bellezza di un evento con vista su un patrimonio Unesco, circondati dalla natura ma contando al tempo stesso su una location contemporanea e funzionale: è realtà all’Unahotels MH Matera, quattro stelle immerso in un parco di cinque ettari sulle alture che circondano la Città dei Sassi, prezioso scrigno di arte e cultura, diventato polo di attrazione internazionale anche grazie al grande schermo. Scegliere di organizzare qui il proprio evento significa vivere in prima persona in questa scenografia.

Unahotels MH Matera è in posizione strategica sia per il territorio lucano sia per chi arriva dalla Puglia: l’Aeroporto di Bari Palese infatti dista solo quaranta chilometri. Le camere sono 132, di diverso tipo, comprese quattro nuove suite e un loft di ottanta metri quadrati con ingresso dedicato.

riesce ad accomodare fino a trecento ospiti. La modularità è una delle caratteristiche chiave del conference center, insieme ai servizi, compreso l’impianto Bose di ultima generazione, gli schermi ledwall, le telecamere e gli impianti audio e video attrezzati per teleconferenze, proiezioni, amplificazioni e registrazioni.

Funzionalità sì, ma anche fascino. Ideale per cene di gala e occasioni eleganti è La Terrazza, spazio ornato da fontane multicolore illuminate, con tetto apribile e circondato da un prato inglese, per eventi a bordo piscina fino a duecento ospiti. I banchetti dai numeri più importanti possono contare su spazi rinnovati capaci di ospitare fino a 1.200 persone. Il Jardin d’Hiver nei pressi della piscina permette quindi di ospitare eventi anche in inverno, e il biolago sarà una piacevole scoperta per godere dell’atmosfera rilassante della natura, preludio all’esplorazione di un territorio, quello di Matera e dintorni, che renderà particolarmente suggestive le attività post-congress tra i caratteristici palazzi e chiese scavati nel tufo e la cultura locale che Matera sa offrire.

UNAHOTELS MH MATERA

Matera

Numero totale camere: 132 | Ristoranti: 12 | Posti: 600 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.000 | Possibilità organizzazione post congress

NUMERI IMPORTANTI

Gli investimenti degli ultimi anni hanno ampliato anche gli spazi congressuali. Il centro congressi è oggi dotato di 12 sale con luce naturale, distribuite in due aree. A quella già esistente, e che conta cinque sale con capienza massima complessiva di quattrocento persone, si sono aggiunti infatti i nuovi spazi su due livelli, per una capienza massima di ottocento posti; la sala plenaria, Azalea, può accogliere fino a seicento delegati ed è divisibile in due ambienti comunicanti rispettivamente da 150 e 250 persone, mentre la sala Gardenia

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di MARIANGELA TRAFICANTE
Con una struttura meeting rinnovata e ampliata, l’Unahotels MH Matera gioca tra funzionali spazi interni e piacevoli aree verdi outdoor, nella bellezza da Unesco della Città dei Sassi
★★★★
indirizzi a fine rivista
Info e prenotazioni: T. 0835215111 - info@mhmaterahotel.com www.unahotels.it/unahotels-mh-matera

Full Contact Meeting Planner apre la stagione 2023

Cosa determina la buona riuscita di un workshop come Full Contact?

Probabilmente il giusto mix di tutto quello che rende l’esperienza unica dal punto di vista professionale e non solo: contatti business utili al proprio lavoro, networking e, perché no, la giusta dose di intrattenimento.

Aggiungiamo a tutto questo una splendida location come l’Excelsior Palace Portofino

Coast e siamo al primo evento Ediman del ricco calendario 2023: Full Contact Meeting Planner, che si è tenuto dal 23 al 25 febbraio. Ancora una volta, il cinque stelle lusso di Rapallo – che ha già ospitato diverse edizioni di Full Contact – si è dimostrato la cornice perfetta per 36 supplier e 64 buyer, che hanno dato vita a un totale di 780 appuntamenti.

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di ALESSANDRA BOIARDI

CAPICHERA, L’ECCELLENZA NASCE DAL RISPETTO

PQuali sono i tratti distintivi e il valore aggiunto di Capichera?

«Sin dalle origini, intorno alla fortemente identitari.

Il suo è un lungo e noto legame per lei questa azienda storica?

E quale ruolo pensa possa ricoprire anche nella storia futura della viticoltura?

DOMANDA E OFFERTA DI QUALITÀ

I buyer – selezionati esclusivamente su invito tra i più attivi meeting planner del panorama cor porate italiano – hanno infatti potuto incontrare in un giorno e mezzo le location, i gruppi alberghieri, le destinazioni e i servizi per i loro prossimi eventi con la garanzia, da entrambe le parti, dell’altissima qualità dei partecipanti.

E a rendere davvero unica anche questa edizione dello storico workshop è stata l’atmosfera speciale che si è creata sin dalla cena di benvenuto, che come di consueto è stata l’occasione per “rompere il ghiaccio”.

Nei due giorni successivi – tra un paesaggio mozzafiato sul mare e sul borgo antico di Rapallo, i momenti dedicati al lunch e un po’ di tempo libero – gli impegni di lavoro sono stati scanditi da agende puntuali, organizzate secondo le preferenze che i

buyer hanno potuto esprimere al momento dell’adesione.

CONNECTING PEOPLE

Naturalmente, anche in questo appuntamento, non è mancato il momento clou: la cena di gala con, a seguire, un dj set, che non ha fatto che rinsaldare quel fil rouge che lega da sempre gli eventi Ediman: la connessione tra le persone.

È per tutto questo che il livello di gradimento di Full Contact Meeting Planner si è confermato elevatissimo, con i partecipanti che hanno apprezzato anche il fatto di essere stati seguiti in ogni loro esigenza dallo staff di Ediman, sempre presente non solo sul parterre espositivo, ma in tutti i momenti del workshop.

Perché ogni dettaglio è stato pensato per permettere sia ai buyer sia ai supplier di trarre davvero il massimo dalla loro partecipazione al Full Contact.

MC | 01 2023 | 111 WORKSHOP ED EXHIBITION networking
Carlo Bonomi

La dei record convention

Dal 3 al 4 marzo a Palazzo degli Affari di Firenze oltre trecento professionisti del settore dei congressi e degli eventi si sono riuniti per la convention di Federcongressi&eventi. Ed è stato un successo. Sancito non solo dal numero record di partecipanti ma anche dal parterre di rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali intervenuti all’apertura della convention: il ministro del Turismo Daniela Santanchè, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella (videomessaggio), l’amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic, il segretario generale della Camera di Commercio Firenze Giuseppe Salvini, la direttrice di Destination Florence Convention and Visitors Bureau e presidente di Convention Bureau Italia Carlotta Ferrari e il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini. Nel suo intervento il ministro del Turismo ha sottolineato che: «Il congressuale è un segmento importante del turismo italiano. I congressi internazionali si svolgono nel nostro Paese per l’indubbia capacità degli operatori ma anche perché sappiamo offrire più e meglio dei nostri competitor: l’Italia è infatti il terzo brand a livello mondiale. Fino a ora, però, la politica si è poco interessata al comparto, oltretutto tra i più colpiti dalla pandemia. Oggi, però, il governo e il ministro credono nel settore: siamo pronti a fare squadra, senza divisioni, per lavorare insieme, per investire in formazione. Non solo: il Ministero del Turismo ha lanciato un bando per un miliardo e 380 milioni per il settore ricettivo con l’obiettivo di offrire più location dove ospitare i congressi, ca-

paci di destagionalizzare il turismo. Fare crescere il Mice significa fare crescere l’economia nazionale». Il sostegno alla meeting industry espresso dal ministro è il riconoscimento dell’impegno profuso da Federcongressi&eventi per promuovere le istanze di tutta la filiera e della serietà e professionalità dei professionisti e delle imprese del nostro settore, come sottolinea la presidente Gabriella Gentile che aggiunge: «È il punto di partenza di una fase decisiva e importante di rilancio del turismo congressuale italiano. Dopo il periodo buio della pandemia la meeting industry è subito ripartita e sono certa che, grazie all’impegno corale di istituzioni, imprese e stakeholder, l’Italia conquisterà il ruolo di leader del Mice internazionale che le spetta».

FCE AWARDS 2023: I VINCITORI

Durante la convention si sono susseguiti sessioni plenarie di vision, tavole rotonde e seminari dedicati ad approfondire i temi più tecnici. Non sono poi mancate occasioni di networking: la prima serata con una visita esclusiva al Teatro del Maggio Fiorentino e la seconda con la cena animata da musica e spettacoli nella cornice della Fortezza da Basso. Proprio nel corso di questa serata sono stati assegnati gli Fce Awards, i riconoscimenti istituiti nove anni fa da Federcongressi&eventi per premiare l’impegno dei propri soci nell’innovare il settore. Quest’anno gli Fce Awards hanno valorizzato i macro temi più pregnanti dell’attuale fase di trasformazione e crescita della meeting industry e cioè: creatività, innovazione e sostenibilità.

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La XIV convention Federcongressi&eventi che si è tenuta a Firenze è stata l’edizione record per numero di partecipanti e l’edizione che ha sancito la grande attenzione di istituzioni e stakeholder per il turismo congressuale
Sopra, l’intervento del ministro del Turismo, Daniela Santanchè durante la XIV convention Federcongressi&eventi

• Fce Award Creatività: Triumph Group International per Plenitude.

Per il FuoriSalone 2022 presso l’Orto Botanico di Brera è stata realizzata Feeling the Energy, un’installazione sostenibile e autosufficiente per la quale sono stati utilizzati cinquecento metri di tubi in rame antibatterico che hanno creato un percorso lungo il quale sperimentare, attraverso il gioco, le diverse forme di energia. Oltre 45mila visitatori.

• Fce Award Innovazione: Tecnoconference – Tc Group in collaborazione con Area Qualità Group per Comunicazione Scientifica Eus Skyline.

Un nuovo focus sull’endosonografia. Un progetto di congresso live e online su cinque continenti, in tempo reale. Per la trasmissione dell’evento online, anche da mobile, è stata utilizzata la piattaforma proprietaria Tecnoconference-Livebit, soluzione innovativa che ha ampliato l’audience su scala mondiale, live e on demand.

• Fce Award Sostenibilità: AIM Group International per Ipsen Community Day. Per rendere la prima convention dei dipendenti della biofarmaceutica Ipsen in Italia dalla pandemia un’esperienza memorabile è stato realizzato un evento di team building con una forte componente di Csr e sostenibilità. Grazie a un approccio creativo, sono state messe in contatto diverse realtà che non avevano mai collaborato: Giffoni Film Festival, Legambiente Campania e Ipsen per la bonifica della spiaggia di un’oasi naturale protetta.

Durante la convention è stato assegnato anche il premio Fce Member Choice 2023, decretato dai partecipanti all’evento. I vincitori sono Immaginazione, Planning Congressi e Videorent per Progetto Leonardo, l’inaugurazione del super computer europeo Leonardo al Tecnopolo di Bologna alla presenza del presidente Sergio Mattarella.

PROGETTO MENTORE INVESTE SUI GIOVANI

Grazie a Progetto Mentore, l’iniziativa lanciata dieci anni fa da Federcongressi&eventi e realizzata con il supporto di Imex Group, durante la convention quaranta giovani che frequentano master e corsi promossi dalle principali università ed enti di formazione

hanno arricchito il proprio knowhow partecipando alle sessioni di lavoro e ai momenti di networking. Dedicata ai nuovi talenti del Mice è stata inoltre la presentazione del programma di alta formazione Future Leaders Forum in partnership con Imex-Mpi.

Qui sotto, durante la convention sono stati assegnati gli Fce Awards, istituiti nove anni fa da Federcongressi&eventi per premiare l’impegno dei propri soci nell’innovare il settore

MC | 01 2023 | 113 NOTIZIARIO FEDERCONGRESSI networking

HOT TOPICS

Destinazione italiana del mese

COMUNE DI SORRENTO

Piazza Sant’Antonino, 1 80067 Sorrento (Na) Tel. 081 5335111

info@comune.sorrento.na.it www.comune.sorrento.na.it

Cover story grandi eventi

VOCO MILANFIERE via Giorgio Stephenson, 55

20157 Milano Tel. 02 89617600

info@milanfierehotel.com www.milanfierehotel.com

VOCO VENICE MESTRE

THE QUID via Terraglio, 15

30174 Mestre (Ve) Tel. 041 2395611

info@quidhotelvenice.com www.quidhotelvenice.com

MZ CONGRESSI

Via Carlo Farini, 81

20159 Milano Tel. 02 66802323

Fax 02 6686699 info@mzcongressi.com www.mzcongressi.com

BOLOGNA CONVENTION BUREAU

Piazza del Nettuno

40124 Bologna Tel. 051 6583120

www.bolognaconventionbureau.it

BOLOGNA CONGRESS CENTER

Piazza Costituzione 4/a Bologna Tel. 051 6375147 www.bolognacongresscenter.com

PALARICCIONE

New Palariccione

Via Virgilio 17 - 47838 Riccione Tel. 0541 474200 commerciale@palariccione.com www.palariccione.com

GARDEN TOSCANA RESORT

57027 San Vincenzo (Li) Tel. 0565 7184 Mob. 349 1068212 www.gardentoscanaresort.com

Under the spotlight

CONVENTION BUREAU ITALIA www.conventionbureauitalia.com

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ARIES GROUP

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114 | 01 2023 | MC NETWORKING MC

Sardegna

LA LUNGA STAGIONE DEL MICE

La regione punta sulla destagionalizzazione

GLI EVENTI PIÙ COOL? TRA VIGNE E CANTINE!

La Sardegna riscopre

la sua vocazione enologica

ATTIVAMENTE SARDEGNA

La destinazione top per l’active Mice tourism

Cagliari Airport BUSINESS CENTRE Un meeting da prendere al volo....

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Il sogno possibile

La Sardegna prosegue il suo percorso verso una destagionalizzazione che la renda meta appetibile tutto l’anno per attività sportive, viaggi incentive, eventi e convegni, anche quando il mare è un concetto che il pensiero non considera

Immaginate di scorrere la timeline di un social network e, tra i tanti contenuti, di essere catturati da uno in particolare. Uno che fa leva su un vostro desiderio nascosto, che poi, forse, tanto nascosto non è, visto che è un sogno decisamente comune: quello di mollare tutto, cambiare vita e trasferirsi in un paradiso. Immaginate ora che questo paradiso non si trovi a dieci, venti ore di volo, in qualche angolo di mondo remoto ed esotico, quelli in cui si dice di voler andare ma che poi, quando arriva il momento, non se ne fa niente. No: un luogo a portata di mano, dove, oltretutto, se si decide di mettere su casa, vengono offerti incentivi economici.

Questo luogo è la Sardegna e l’incentivo che apre le porte al sogno è la ricetta della Regione per contrastare lo spopolamento che colpisce queste terre: un contributo per l’acquisto o per la ristrutturazione di una prima casa nei

piccoli comuni, quelli con meno di tremila

della spesa, con un tetto massimo di 15mila euro a persona o nucleo familiare. Contributi sono stanziati anche per chi, in Sardegna, decide di tornare, dopo aver lavorato all’estero o in un’altra regione italiana per almeno un biennio, e per chi qui decide di mettere su famiglia. Il paradiso chiama, dunque: chi saprà resistere?

Ma se invece volete continuare con la vostra vita e state semplicemente cercando idee per organizzare il vostro prossimo evento, siete comunque nel posto giusto. Perché la Sardegna ha tanto da offrire anche per il Mice e prosegue il suo percorso verso una destagionalizzazione che la renda meta appetibile tutto l’anno, per attività sportive, viaggi incentive, eventi e convegni anche quando il mare è un concetto che il pensiero non considera.

marzo-aprile 2023 | III
di ILARIA SICCHIROLLO
S A R D E G N A
Sopra, le acque turchesi della baia di Capo Testa

Sopra, un'immagine "da cartolina" di Cagliari

Sotto, Sant'antioco

il nuraghe Su Nuraxi

DESTAGIONALIZZAZIONE IN CORSO

L’impegno per migliorare i collegamenti, da sempre tallone d’Achille della regione, c’è: «Dal Governo risorse importanti per ridurre il gap infrastrutturale che frena la Sardegna» ha dichiarato il presidente Christian Solinas.

straordinaria stagione turistica 2022 non sia un evento isolato ma un trend da perseguire, ora che le frontiere aperte porteranno turisti

in Sardegna ma ne faranno partire altri verso mete più lontane. «Ci aspettavamo numeri in linea con quelli record del 2019, ma i dati deglirittura superiori a quelli pre pandemia» ha ag-

zione «che la Sardegna ha le potenzialità, che vanno oltre il turismo balneare, per allungare la stagione. Nel 2022, tra aeroporti e porti, ab-

S A R D E G N A IV | marzo-aprile 2023

biamo superato i sei milioni di arrivi, dei quali 4,5 milioni tra giugno e settembre». Un successo che, ha precisato ancora Solinas, «non rappresenta un punto d’arrivo, ma un’importante base di partenza». E le premesse per un 2023 ancora migliore ci sono tutte. Alla Bit di Milano, lo scorso febbraio, la Sardegna è stata protagonista con uno degli stand più grandi (oltre mille metri quadrati) e frequentati, con 57 operatori turistici. «Un grande -

za come non mai. C’è voglia di ripartire. C’è voglia di destinazione. Soprattutto, c’è voglia di Sardegna» ha dichiarato l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Gianni Chessa, anticipando il piano di riapertura della stagione turistica già a Pasqua, stagione che, considerando che l’America’s Cup si svolgerà a Cagliari in ottobre, si preannuncia sempre più lunga e all’insegna di una

«Ci stiamo preparando» ha aggiunto Chessa «a programmare servizi di qualità ai turisti e ai sardi. Molti sono gli investimenti messi in campo da parte dal presidente della Regione come molta è stata ed è la programmazione a favore di un settore portante – in questo momento probabilmente anche il principale settore portante di maggior crescita in Sardegna –, che è il turismo. Dobbiamo crederci e far sistema. Lo dico sempre. L’unicità della Sardegna è la nostra storia identitaria, che è unica al mondo e questo è un valore aggiunto che nessuno ha».

NOVITÀ IN VISTA

Dalla Bit anticipazioni su cosa troveranno i visitatori in Sardegna: la Fondazione Barumini, con la sua proposta di itinerari culturali e archeologici, e la Fondazione Mont’e Prama, nel sito archeologico del Sinis, con i “giganti” che dopo un tour che arriverà anche al Metropolitan di New York, torneranno a casa, offrendo nuove opportunità al turismo archeologico alla scoperta dell’affascinante civiltà nuragica. Particolarmente apprezzate sono state le sei guide dedicate al turismo attivo, ciascuna contenente circa trenta percorsi per ciascuna delle attività outdoor rappresentate: trekking, cycling, mountain bike, canoa & kayak, climbing & canyoning, diving. Ideato dall’Assessorato regionale del Turismo, il progetto è frutto della collaborazione con UnionCamere Sardegna.

«L’obiettivo, adesso» conclude il presidente «è concretizzare e consolidare un consistente allungamento della stagione turistica. Gli investimenti che abbiamo messo in campo per fronteggiare l’emergenza e poi per promuovere un rilancio che è arrivato, consentono alla Sardegna di svolgere sempre più un ruolo da protagonista».

ità territoriale, con ItaAirways che volerà in esclusiva (con tariffe agevolate e dietro compensazioni pubbliche) da Cagliari, Volotea e AeroItalia da Olbia. Quest’ultima

frequenze giornaliere in alta stagione sulla rotta Olbia-Milano Linate e viceversa, e due sulla rotta Olbia-Roma.

marzo-aprile 2023 | V
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Parola d’ordine:

Vino & turismo, un connubio sempre più richiesto e valorizzato anche in ambito Mice. Una liason, che poi va di pari passo con enogastronomia & turismo e con sostenibilità & turismo che vede (anche) le porte di molte realtà vitivinicole aprirsi al mondo degli eventi con diverse proposte originali

Accostamenti certo non inediti, ma che stanno vivendo una fase di grande riscoperta, in linea con la tendenza che vede il viaggiatore, anche quello business, sempre più connesso con il territorio e con tutto ciò che di autentico può offrire.

E, in fatto di vini, la Sardegna da offrire ha tanto: 150 i vitigni autoctoni, che producono 15 Igt, 18 Doc e 1 Docg (il Vermentino di Gallura) e una tradizione enologica antica, risalente all’epoca nuragica, che rende la produzione autoctona una vera e propria espressione della cultura locale. Oltre ai vitigni più celebri e diffusi ¬– e, nell’immaginario collettivo, indissolubilmente legati alla Sardegna – come il Cannonau e il Vermenti-

no, ce ne sono molti altri, di produzione più limitata e di nicchia, ma sempre espressione

Bianchi, rossi, rosati e spumanti: un ricco patrimonio di biodiversità da valorizzare, al quale, in termini di qualità, non manca proprio nulla per competere sugli esigenti mercati internazionali.

Ecco che, quindi, l’accostamento con una dimensione consapevole e responsabile del turismo trova nella commistione “viaggio e vino” un’espressione di qualità e di accoglienza ai massimi livelli, per vivere il territorio tutto l’anno e assaporarne, attraverso degustazioni e visite alle cantine, i valori più autentici.

VI | marzo-aprile 2023 S A R D E G N A
Uva sarda pronta per essere vendemmiata

enologia

ANDAR PER CANTINE

Da nord a sud, da est a ovest, sono tante le aziende vinicole e le cantine che con la loro produzione stanno portando la fama dei vini sardi nel mondo. E che, insieme con il loro pregiato nettare, offrono la possibilità di ospitare eventi a ispirazione wine, con visite delle vigne e delle cantine, con degustazioni di vini e con abbinamenti con prodotti gastronomici locali. Alcune hanno anche sviluppato il comparto dell’hospitality, per esperienze a tutto tondo in oasi di relax e benessere immerse nella natura, dove il ritmo rallenta e la scoperta del territorio diventa tutt’uno con il godimento dei sui frutti. Partendo da nord dalla provincia di Sassari, tra Santa Teresa e Palau, a trecento metri sul livello del mare troviamo il paesino medioevale di Luogosanto, poco più di duemila abitanti e -

cietà agricola Siddùra, premio speciale Vinitaly come miglior cantina italiana 2021, offre un’esperienza enologica fortemente collegata alla tradizione e al territorio. Nella sua produzione, quattro Vermentini di Gallura Docg, -

scato e pregiati vini da collezione. Rimanendo in Gallura, andiamo ad Arzachena, a pochi chilometri dalle seduzioni della Costa proprietà di oltre cinquanta ettari ricoperta inzato da una sequenza di facciate trasparenti e muri in pietra locale, in un progetto architettonico frutto di una ricerca armoniosa di fusione con la natura. L’azienda produce Vermentino, Sauvignon e Syrah, con le lavorazioni in vigna e la vendemmia rigorosamente manuali. La canti-

stinato ad accogliere un pubblico variegato e rappresenta un’alternativa agli itinerari classici del turismo in Gallura e in Sardegna. Spostandoci a Olbia, la più nota e popolosa delle località galluresi, le Cantine Capichera offrono visite e degustazioni in diverse modalità esperienziali, con la possibilità di scegliere quali vini degustare in totale libertà, oppure di

rienze degustative originali e complete. Per tutte le tipologie di degustazione, a tema o à la di circa venti minuti in Golfcart e una selezione di prodotti tipici d’eccellenza pensati in abbinamento a ogni vino.

Scendiamo ora in direzione del capoluogo e a pochi chilometri da Sanluri, nelle località Nuraghe Pusceddu e Nuraghe Cuccuru is Bingias, Cantina Su’Entu (“il vento” in dialetto sardo)

cui attualmente 32 coltivati a vite, secondo un’agricoltura sostenibile sia dal punto di vista ambientale, sia sociale. È un’impresa giovane come il team che la guida (la prima vendem-

lunga tradizione nel settore che l’ha portata a esportare bianchi, rossi, rosé e passiti. La canguidarli in un viaggio attraverso i vini, i sapori e le tradizioni locali. Sono possibili diverse modalità di degustazione di durata variabile da una a due ore, ma la cantina offre la possibilità di costruire su misura l’evento (cene, aperitivi, eventi di ogni genere) a seconda delle esigenze del committente.

In provincia di Cagliari, Ferruccio Deiana Azienda Vitivinicola ha sede in località Su Leunaxi nel comune di Settimo San Pietro. Cen-

Vigneti a perdita d'occhio: un'immagine inconsueta per la Sardegna

marzo-aprile 2023 | VII
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La Sardegna in un calice

Protagonista assoluto è il Cannonau, il vitigno a bacca prodotto nelle zone collinari, che assume diverse caratteristiche a seconda del suolo e del microclima, mentre predilige le zone costiere il Vermentino, dalle quali trae secchi che lo caratterizzano. A un territorio ben preciso, legato il Carignano, dalleno nel terreno sabbioso e che ci regalano il classico colore rosso intenso e un aroma di mora e di mirto. E poi il Bovale, dal colore rubino acceso e dal carattere deciso come le sue terre, le sabbie oristanesi e i graniti del Mandrolisai. Bosa ci dona la migliore Malvasia, vino aromatico tipicamente mediterraneo, mentre a Oristano si potrà degustare una superba Vernaccia, vino antico ma sorprendentemente -

so in tutta l’isola il Moscato, e, tra i vitigni autoctoni meno conosciuti ma che valgono una degustazione segnaliamo il Cagnulari, a bacca nera, il Nasco, bianco prodotto soprattutto nel cagliaritano, e

nelle province di Cagliari,

to ettari di vigne con vigneti con sistema di coltivazione “a Guyot” (un metodo a potatura mista ideale nelle zone collinari e con scarse precipitazioni) e con cordone speronato. Per

ricevimenti in legno, con cucina industriale al servizio di catering o dello staff interno, e spazi aperti come il grande prato verde o le

diversi tipi di eventi, con due sale con capienza massima di ottanta persone ciascuna illuminate da luce naturale che si affacciano sulle vigne. Entrambe sono ideali per cene di gala e matrimoni, così come per le conferenze e me-

videoproiettore, impianto audio. Spostiamoci a sud-ovest, nel Sulcis, area di grande fascino e contrasti, dove la biodiver-

dalle pianure alle colline, dai rilievi montuosi alle coste impervie a picco sul mare che si alternano con spiagge bianchissime circondate da pini e ginepri. Santadi sorge a pochi chilometri in linea d’aria dalle spiagge e dune bianche di Porto Pino e qui la Cantina di Santadi accoglie gli amanti del vino con una visita che comincia all’esterno, attraversa le aree di produzione e conduce alla scoperta della barricaia, per concludersi con la degustazione dei vini accompagnati da una selezione di protradizione enologica abbinata all’impiego delstabilizzazione e imbottigliamento. Sono possibili varie modalità di degustazione, a seconpossibile costruire un evento a misura delle esigenze del cliente.

VIII | marzo-aprile 2023 S A R D E G N A
La spiaggia di Capriccioli Cantine Sella&Mosca Cantine Sella&Mosca

Chiudiamo il cerchio tornando a nord-ovest e aroffrono varie opportunità di vivere un’esperienza wine a tutto tondo. Si possono visitare il museo, le cantine storiche o persino concedersi una pausa di benessere con un massaggio o una lezione di yoga. Un’esperienza avvolgente di relax tra mare e tradizioni. All’interno dellarie tipologie di camere recentemente rinnovate e affacciate sui vigneti.

Sella&Mosca: dalle vigne al Mice

Lpochi

chilometri dal centro di Alghero, più che una tenuta è un vero e proprio con un impianto architettonico dei primi del ‘900, circondato da 520 ettari di vigneto. L’azienda, fondata nel 1870, è oggi di proprietà del Gruppo Terra Moretti, del quale fanno parte – anche ma non solo –altre cinque cantine di pregio e due ho-

che permea tutte le aziende del gruppo e che dà il nome alla nostra holding: “terra”, come il luogo che ci ospita, con le sue meraviglie e peculiarità. “Moretti” come la tradizione di gesti e di valori che

nications and public relations del Gruppo, che prosegue: «La natura è la vera fonte d’ispirazione di tutte le nostre idee e il punto di partenza di tutte le nostre

cia visita possa vivere esperienze uniche, momenti guidati dall’idea di stare bene, di sentirsi a casa, di assaporare attimi di eleganza e di ricercatezza, immersi in luoghi che raccontino storie, persone e territori. Vino, cibo, benessere accompagnano ogni nostro ospite, che attendia-

Che tipo di spazi avete per gli eventi della meeting industry?

«Nel nostro borgo disponiamo di un auditorium con cento posti a sedere utilizzato come sala conferenze, al quale si aggiungono una sala di degustazione con trenta postazioni; una sala ristorante/colazioni ove si possono organizzare colazioni, aperitivi e riunioni informali; un piccolo museo generalmente impiegato per banchetti, rinfreschi e allestito per

cée; un grande spazio sopra la vecchia cantina, con vista sulle botti, utilizzato

per cene di gala, matrimoni ed eventi privati; e un parco di diversi ettari che è il luogo ideale per feste e grandi meeting all’aperto, con la possibilità di installare tensostrutture. Nella piazza principale

posti a sedere); organizziamo anche serate con truck food e produttori di prelibatezze locali. Inoltre tavoli, divanetti e ombrelloni, a ridosso della nostra sala degustazione rendono il tutto piacevole, confortevole e di grande impatto visivo. Al centro del borgo sorge l’agriresort casa VillaMarina, con stanze e suite sapientemente progettate. Abbiamo anche una piccola chiesa a coronamento della struttura, risalente a quando la tenuta era il borgo dei dipendenti della cantina e dove ancora oggi si celebrasempre nel grande parco, abbiamo un laghetto, un’oasi naturale di biodiversità straordinaria e lo scenario perfetto per tavolate all’aperto, accarezzati dal vento

Che tipo di eventi si possono organizzare da voi? Ovvero, oltre alle classiche degustazioni con tour in cantina, ci sono altre attività particolari che proponete e che sono adatte al mercato Mice?

«Certamente! Congressi, meeting, convegni, momenti di networking fra pro-

tine del Gruppo diretti dai nostri esperti e dal direttore enologo Giovanni Pinna. Abbiamo relazioni decennali sul territorio con le altre attività recettive algheresi, che lavorano in partnership con noi: hotel e ristoranti che ci supportano nell’ospitalità qualora il numero dei partecipanti agli eventi fosse importante, con servizio navetta su prenotazione per il centro di Alghero e per le spiagge

Una realtà davvero poliedrica la vostra. Ci racconta qualche evento che avete ospitato?

pranzi e cene, a momenti ludici serali con concerti, spettacoli, musica e intrattenimento. E ancora, la possibilità di organizzare team building con visite in cantina, degustazioni, esplorazioni del territorio circostante. Gite in bicicletta, corsi di yoga e momenti di ginnastica dolce. E poi, educational sul vino facendo esperienze non solo legate ai vini di

comune di Alghero per tutte le attività culturali della città e, per esempio, abbiamo ospitato alcuni eventi legati al grande capodanno di Alghero del 2022. Abbiamo organizzato banchetti per matrimoni anche celebri – fra gli altri quello di Elisabetta Canalis nelle cantine storiche –. Ogni anno ospitiamo nella grande piazza la presentazione delleri, alla presenza di tutti i giocatori, degli sponsor e della dirigenza, con Geppi Cucciari in veste di presentatrice. E ancora, Forbes Italia ci ha scelti per scoperta delle piccole-medie imprese italiane. La quinta tappa del roadshow 2022 si è svolta infatti nella nostra tenuta, dove si sono incontrate le eccellenze del territorio sardo. L’evento è stato rea-

moderato da Alessandro Mauro Rossi, direttore di Forbes Italia. Abbiamo ospitato convegni per Wella e altri importanti brand internazionali, ma anche piccole riunioni di società che vogliono spazi immersi nella natura, carichi di storia,

X | marzo-aprile 2023 S A R D E G N A
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Il perfetto aperitivo post congress? A base di Cannonau rosso rubino, pecorino e pane carasau

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Fruire il territorio con nuove modalità, all’insegna di sport e attività a contatto con la natura: di ILARIA SICCHIROLLO

Mare cristallino, spiagge di sabbia bian-

Attivamente Sardegna -

In Sardegna il turismo attivo si snoda tra il mare e l'affascinante entroterra

XII | marzo-aprile 2023 S A R D E G N A

Camminando e pedalando

Per chi ama spostarsi a piedi, una formula per vivere attivamente l’isola è quella dello slow pace, il passo lento dei cammini che percorrono itinerari nella natura e dalle connotazioni spirituali attraverso le tante celebrazioni religiose che animano la regione o che toccano i luoghi sacri delle vite di alcuni dei santi locali. Ricordiamo il Cammino di Santu Jacu (San Giacomo) nella zona di Cagliari, quello di Santa Barbara nel Sulcis Iglesiente, quello di

Per chi preferisce pedalare, uno degli itinerari più gettonati è quello della Sardegna nord occidentale, un vero paradiso per i cicloturisti, singoli o in gruppi, anche grazie alla presenza di tanti bike hotel e tour operator specializzati in questo tipo di turismo attivo.

spettacolari. I più famosi sono quello storico di Is Molas, a Santa Magherita di Pula, considerato tra i più complessi del Mediterraneo, e quello più recente di Villasimius, ma molto apprezzati sono anche il campo di Is Arenas, vicino a Oristano, e il Pevero Golf Club in Costa Smeralda, considerato uno

marzo-aprile 2023 | XIII
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La cascata di San Pietro Paradiso

esperti del settore.

QUATTRO ALI E UN CUORE

XIV | marzo-aprile 2023 S A R D E G N A
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Una veduta aerea dell'Arcipelago della Maddalena Fare trekking in Sardegna consente di ammirare paesaggi della Tavolara marina di Porto Cervo
marzo-aprile 2023 | XV
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IL NORD EST: TRA NATURA E GLAMOUR
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VERSO EST, VERSO SUD
XVI | marzo-aprile 2023 S A R D E G N A-
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territorio di Castiadas, e scoprire paesaggi di Orosei e del Gennargentu

IL SUD OVEST: AFFASCINANTI CONTRASTI -

marzo-aprile 2023 | XVII
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XVIII | marzo-aprile 2023 S A R D E G N A-
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IL NORD OVEST: A TUTTA BELLEZZA vicino a Pula Sotto, le case colorate di Bosa Castelsardo, in provincia di Sassari
CONTATTI: Via Garibaldi, 09100 Cagliari, Sardinia +39 0789 90604 www.dmcsardinia.com info@dmcsardinia.com cagliari@dmcsardinia.com yourdmcpartnerinSardiniafor tailor-madeanduniqueevents marzo-aprile 2023 | XIX--
--
IL CUORE: LA BARBAGIA
XX | marzo-aprile 2023 S A R D E G N A--
la Sartiglia di Oristano
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Colonna Resort

Porto Cervo, Costa Smeralda

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Colonna Resort

Perché un evento al Colonna Resort? Per la posizione privilegiata, la grande perizia nell’organizzare eventi tailor made, oltre all’offerta di mille attrattive dedicate a sport, cucina e relax.

Il Colonna si conferma un fuoriclasse dell’ospitalità italiana

Il Colonna Resort si estende in un’arca verde di circa sessantamila metri quadrati in prossimità della spiaggia di Cala Granu, a Porto Cervo Nord. Il Resort dispone complessivamente di 210 camere – tra cui standard, deluxe e varie tipologie di suite lussuosamente arredate e dotate di ogni confort – e di un centro benessere di circa seicento metri quadrati interamente dedicato alla bellezza e al benessere di mente e corpo, dotato di una spa

talassoterapia, e di un’area -

ra, varie boutique, un campo scuola per la pratica del golf, l’eliporto privato, le piscine

di acqua di mare – tra le più grandi d’Europa –, con relativi solarium, un’esclusiva spiaggia privata dedicata ai clienti

legno direttamente sul mare.

ELEGANZA E TECNOLOGIA

Il Colonna Resort ospita al suo interno un esclusivo centro congressi, unico nel suo genere e di ampia funzionalità, tra i più grandi dell’intera Costa -

temente arredate sono dotate delle più moderne strumentazioni audio, video e tecnologi-

secondo le più svariate esigenze (allestimenti a teatro, ban-

Il conference center può ospi-

grazie a una sala plenaria di 430 metri quadrati e una sala meeting separata di 160 metri -

ta ci sono altre cinque salette capaci di accogliere dalle diespazi dispongono di accesso -

Il Colonna Resort offre ai propri ospiti due ristoranti e due bar, con la possibilità di gustare i piatti della tradizione gastronomica locale e le specialità nazionali e internazionali create -

ling e scuba diving, escursioni in barca, in quad a Porto Cervo

Costa Smeralda e molto altro.

XXII | marzo-aprile 2023 scelti per voi S A R D E G N A

Convento San Giuseppe

In uno scenario incantevole fra storia e natura, trasparenze marine e un entroterra tutto da scoprire, si colloca il Convento San Giuseppe: un itinerario attraverso un luogo che incanta e conserva intatto il fascino di un’antica dimora, in cui è già implicito l’invito a sintonizzarsi su uno stato d’animo più permeabile alla comunicazione. Ideale per qualsiasi tipologia di evento, la struttura adatta i suoi ampi spazi interni ed esterni trasformandoli in aree polifunzionali e a geometria variabile fatte di zone con angoli diversi per adeguarsi ai vari modi di fruizione, dalla cena di lavoro a un dopocena con intrattenimento. Le sale si prestano per ospitare allestimenti di qualsiasi tipo supportati da attrezzature all’avanguardia rese disponibili dall’organizzazione. Sulla Piazza dell’Accoglienza, da un lato, si accede alle sale più grandi, collegate tra loro e destinate -

cento persone. Sale e giardini attraverso i quali si accede alle otto sale di dimensioni più contenute, adatte per allestimenti di supporto o per piccoli grup-

Una dimora versatile, polisensoriale e immersiva, in mezzo al verde, dentro la città, dove il benessere si lega alla consapevolezza del valore dell’uomo: è Convento San Giuseppe. E alle aree dedicate agli eventi, integrate al contesto e a basso impatto ambientale, si aggiungono ora quattro nuove suite

pi di lavoro. Le zone esterne sono dotate di tensostrutture modulari sino a ospitare gruppi oltre i mille partecipanti in totale comodità e immersi nel verde, a vista degli orti e della vigna. Spettacoli tradizionali e con atmosfere di grande effetto scenico sono riservati alle serate dedicate a chi in città desidera assaggiare cibo e tradizioni in un contesto di autenticità unico.

HUMAN TOUCH

Con la cura artigianale di chi crea un manufatto di pregio, il Convento San Giuseppe ha inaugurato quattro splendide suite di charme, Le Stanze del Convento, e ha messo a punto nuovi servizi come un catering di livello eccellente, nuovi spazi all’aperto e un piccolo ristorante alla carta, dove vengono condivisi valori essenziali come

l’esaltazione dei prodotti del territorio e la tradizione. Una -

nata, in sinergia per soddisfare qualsiasi richiesta dell’ospite, si muove nell’armonia di un ordine compiuto che nulla lascia al caso. La squadra e il suo “human touch” sono il segreto dell’ospitalità di questo luogo magico, dove memoria familiare e storica vanno insieme.

marzo-aprile 2023 | XXIII scelti per voi Convento San Giuseppe Via Paracelso snc Prolungamento via Parigi 09131 Cagliari Tel. 070 503343 Fax 070 522765 www.conventosangiuseppe.com
Sopra: cooking show di Antonio Sanna primo chef del Convento San Giuseppe

Delphina hot els & resorts

Il gruppo Delphina hotels & resorts quest’anno festeggia un importante traguardo: i suoi primi trent’anni. La customer satisfaction è un punto di forza sempre teso a confermare la qualità di un brand che si conferma vincente, per special event fra mare di cristallo e sabbie bianche, wellness, gusto, natura e numerose attrattive di acqua e di terra

Delphina hotels & resorts

Loc. Cala di Lepre

07020 Palau (Ss) Tel. 0789 790078

incentives@delphina.it

mice@delphina.it www.delphina.it

Delphina hotels & resorts, simbolo dell’ospitalità nel Nord Sardegna, rilancia la sua offerta con un nuovo modo di guardare al futuro, confermando i valori che da sempre caratterizzano un’ospitalità di qualità tanto riconoscibile da diventare un marchio di fabbrica. Premiata come gruppo alberghiero indipendente più green al mondo ai World Tra-

vel Awards 2022, con i suoi 12 hotel tra cinque stelle, quattro stelle superior e quattro stelle, sei spa, residence e ville immerse in parchi mediterranei affacciati sul mare tra la Costa Smeralda, l’Arcipelago di La Maddalena e il Golfo dell’Asinara, Delphina è riuscita a mantenere un delicato equilibrio nel quale la mano dell’uomo e le forme naturali si fondono con leggerezza.

Dal 1993 a oggi l’azienda è cresciuta, non solo nella sua offerta alberghiera, ma anche sul piano della proposta congressuale. Da una prima sala meeting presso l’Hotel Capo d’Orso, dalla forma circolare immersa nella macchia mediterranea, la catena è passata a offrire ampi spazi dedicati, con sale in grado di ospitare hotel di punta per l’organizzazione di meeting e congressi sono il Resort Valle dell’Erica Thalasso & Spa e il Resort & Spa Le Dune. Entrambi godono di una posizione unica, a pochi metri da stupende baie di sabbia bianca e rocce scolpite dal tempo, immersi in uno scenario naturale fra i più belli dell’intera Sardegna. Il reparto incentive è sempre disponibile professionalità eventi esclusivi e originali. L’offerta è tanto differenziata quanto unica, con percorsi coinvolgenti, prove avvincenti e attività competitive di team building. Natura, tradizioni, gastronomia, archeologia, relax e benessere: è tutto a portata di mano. Andare sempre oltre le aspettative, far sentire gli ospiti a casa e rendere indimenticabile il soggiorno, per Delphina hotels & resorts è una prerogativa base oggi come un tempo.

XXV | marzo-aprile 2023 scelti per voi S A R D E G N A
UNA STORIA LUNGA TRENT’ANNI
I
di TERESA CHIODO

Hotel Palazzo Tirso Cagliari MGallery

Protagonista indiscusso del centro di Cagliari, Palazzo Tirso e il suo Beach Club, come location full optional per realizzare qualsiasi tipologia di evento

piazza Deffenu, 4 09125 Cagliari Tel. 070 7622000

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Ospitato all’interno dell’omonimo palazzo storico, Hotel Palazzo Tirso Cagliari MGallery è il nuovo boutique hotel nel cuore del-

stelle dove vivere esperienze memorabili. Autentico gioiello architettonico risalente agli Anni 20 del Novecento, l’in-

mente ristrutturato secondo il progetto dello Studio Marco Piva di Milano.

Il valore culturale che racchiude è la chiave della sua unicità e la base su cui intende costruire la sua offerta in una dimensione sospesa, coinvolgente, confortevole, e personalizzata.

Il lusso della facciata in stile Liberty riportata agli antichi splendori è il biglietto da visita dell’hotel e anticipa il prestigio degli interni, ripensati in chiave moderna, dove il déco scelto propone un accurato mélange di gusti e fogge diverse.

Tutto è in armonia: design

prim’ordine, atmosfere cal-tesi fra estetica e funzionali-

tà in una diffusa uniformità di stile e di materiali.

MEETING ON THE BEACH

L’hotel offre 85 camere, due ristoranti, due bar, una spa by l’Occitane e una palestra. Sono disponibili tre sale meeting per un totale di 180 metri quadrati di spazio modulare in grado di ospitare riunioni ed -

panti. Tutte le sale godono di luce naturale e sono dotate di tecnologie all’avanguardia. A completare l’offerta, non lontano dall’hotel c’è il Tirso Beach Club, un bellissimo stabilimento balneare raggiungibile in soli dieci minuti di macchina. Attrezzato con lettini e ombrelloni è accessibile sia dagli ospiti dell’hotel sia da coloro che desiderino trascorrere una rilassante giornata di mare.

Al suo interno è possibile trovare un bar e un ristorante aperto sia a pranzo sia a cena; una location perfetta anche per l’organizzazione di eventi, come matrimoni, eventi privati o aziendali, o anche per una semplice serata tra amici.

XXVI | marzo-aprile 2023 scelti per voi S A R D E G N A

ra

Palazzo Tirso Cagliari - MGallery Hotel Collection

Piazza Deffenu, 4 - 09125, Cagliari - Italia

Tel. +39 070 7622000 - hb6t3@accor.com

https://www.palazzotirsocgliari.com/

Il davanzale
il cielo e il mare di Cagliari

Horse Country Resort Congress & Spa

Una full immersion in un ambiente naturale garantisce l’avventura in tutta sicurezza all’Horse Country Resort Congress & Spa in Sardegna, per meeting esperienziali

Horse Country Resort Congress & Spa

Strada a Mare 24, n.27

09092 Arborea (Or)

Tel. 0783 80500

Fax 0783 805179

info@horsecountry.it www.horsecountry.it

Scegliere una location per un evento o un incontro di lavoro può

si andrà a vivere, diversa, a seconda dell’energia liberata dalla destinazione. La vo-

cazione congressuale di una destinazione come la Sardegna si afferma in una formula tutta originale con l’Horse Country Resort, Congress & Spa, una location dove il concetto di convegno si declina ricominciando dalla natura, ideale per incentive aziendali, meeting, congressi ed eventi. Immerso nel verde della natura incontaminata

Golfo di Oristano, l’Horse Country propone originali attività di team building a cavallo in un programma esperienziale coinvolgente -

e lo spirito del team. Quaranta ettari di terreno, un parco e una pineta, 315 stanze con 866 posti letto, 58 villini indipendenti con 236 posti letto per una capienza totale pari a 1.102 posti letto. Ancora, cinque ristoranti e cinque bar, una scuderia con sessanta cavalli, un centro equestre al coperto da seimila metri quadrati e spalti per mille posti a sedere, un campo in erba per eventi e un’area western con saloon pub & pizzeria tematici.

L’OFFERTA MICE

Il Centro Congressi Horse Country, con più di 1.800 metri quadrati di superficie, si trova in una posizione strategica, al centro della Sardegna, comodamente raggiungibile dai principali porti e aeroporti dell’isola. La modularità degli ambienti, le moderne tecnologie e l’offerta di soluzioni integrate e personalizzate, ne fanno uno dei centri congressi più interessanti del territorio, ideale per eventi aziendalipia offerta si sviluppa da sale meeting di dimensioni ridotte per arrivare alle grandi dimen-

sone sedute. Completano la dotazione il foyer, con un bar, due ampie terrazze laterali egestivo scorcio sulla piscina Tropicana, ideale per coffee -

gliere mostre, presentazioni e la spiaggia privata, il maneggio, il Centro Benessere & Spa Poseidonya, gli ampi spazi e i verdi giardini, le piscine, i campi sportivi, il relax assoluto e il profumo del mare.

XXVIII | marzo-aprile 2023 scelti per voi S A R D E G N A
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di TERESA CHIODO

Perdepera Resort

Non ci sono limiti alla fantasia del Mice, al Perdepera Resort, situato in Ogliastra, al centro della costa orientale sarda. Affacciato direttamente sul mare e con una lunghissima spiaggia di sabbia delimitata da gruppi di rocce a strapiombo sul mare, è una struttura che consente di apporre agli eventi il sigillo della memorabilità. Una location dagli spazi per eventi moderni con tecnologia di ultima generazione, una gastronomia gourmet e un ampio ventaglio di facility e post congress alla scoperta della storia millenaria, della cultura, della natura e delle tradizioni della Sardegna. Quanto ai team building, sono innumerevoli le opportunità, per esempio le attività di Nettuno e le escursioni in barca, o quelle via terra passando per lezioni di cucina –con i prodotti del territorio – e veri e propri percorsi enogastronomici per “assaggiare e degustare” la destinazione.

TAILOR MADE E ON DEMAND

Al Perdepera Resort tutto è possibile. La struttura è mo-

Mare, natura, spazio, allestimenti a volontà e servizi del Mice, a poco più di un’ora da Cagliari e a una quindicina di minuti di macchina dall’aeroporto di Tortolì Arbatax

dulabile e il business diventa un piacere quotidiano: convention e cena di gala a bordo piscina o cene sulla spiaggia sono dei must. Qualsiasi esigenza e richiesta, qui, può essere realizzata. La direzione e lo staff dedicato sono i partner perfetti per appron-

eventi, inserendo il pilota automatico verso il successo. Indoor, il resort è dotato di una sala congressi con vista sul mare – sino a duecento persone – che, grazie a pareti scorrevoli, può essere articolata in spazi più raccolti. Eleganza, comfort e bellezza contraddistinguono le 176 camere totali, immerse nei giardini della struttura. Nell’accommodation spiccano la junior suite – a due passi da ristorante, piscina, bar, reception, miniclub e spiaggia – e le camere

luminosi con pareti a tutto vetro sul mare, situate al primo

piano del nuovo complesso. Due i ristoranti: uno centrale – climatizzato e con veranda dalla quale pranzare a bordo piscina – l’altro sulla spiaggia. Acqua salata e non solo, al resort, con le tre piscine di cui una con cascata e idromassaggio per rilassarsi al meglio immersi nel verde e un’altra riscaldata, perfetta sino a ottobre. E durante tutto l’anno, via libera al relax nel wellness centre, piccola oasi di benessere del Perdepera.

marzo-aprile 2023 | XXIX scelti per voi Perdepera Resort Località Perd’e Pera Marina di Cardedu 08040 Cardedu (Og) Tel. e fax: 0782 24081 – 249003 – 249008 commerciale@perdeperaresort.it www.perdeperaresort.it
di TERESA CHIODO

Hotel Regina Margherita

Il Regina Margherita Conference & Leisure Hotel è situato nel cuore di Cagliari, a due passi dal porto e dalle principali aree dello shopping, nella via che -

to di Castello scende verso la passeggiata elegante davanti al porto. Giunti nel quartiere Marina si è subito immersi in un’atmosfera suggestiva, fatta di piccole vie, ristoranti, trattorie e locali caratteristici.

La struttura cagliaritana vanta una prestigiosa tradizione nell’ospitalità alberghiera e fa della e tecnologie all’avanguardia interpretano le nuove prerogative dell’evento contemporaneo

te con cura e stile, il Regina Margherita fa sentire a casa tutti gli ospiti, sia quelli che soggiornano per brevi viaggi di lavoro sia quelli che trascorrono qualche giorno di relax per vacanza.

Hotel Regina Margherita

Viale Regina Margherita, 44

09124 Cagliari

Tel. 070 670342 – Fax 070 668325

booking@hotelreginamargherita.com

www.hotelreginamargherita.com

L’hotel sa interiorizzare lo spirito di questi luoghi con l’attenzione riservata al gusto per la buona tavola che premia la qualità, riservando grande attenzione alla ricercatezza dei suoi servizi. Il menu del Bistrot offre infatti piatti tipici della tradizione, tutti preparati con prodotti freschissimi scelti quotidianamente.

Con le sue cento camere, di cui due suite presidenziali, cinque suite e due camere easy access, tutte arreda-

GLI SPAZI MICE

Inoltre, il Regina Margherita

è la soluzione perfetta per convegni e meeting in Sardegna, sia per incontri oneto-one sia per convegni con centinaia di partecipanti. Il suo centro congressi è composto da tre sale principali, di cui due modulabili in più spazi, e una plenaria, tutte dotate di impianti all’avanguardia e di moderne attrezzature tecnologiche.

La sala plenaria dispone di trecento posti a platea, supporta la tripla proiezione in simultanea con ingressi sorgente separati ed è dotata di un potente e dinamico impianto audio di alta qualità e di pareti rivestite che rendono l’acustica perfetta. Le sale modulabili, invece, possono trasformarsi in tempo reale da una grande sala in diverse sale più raccolte grazie a un sistema di pareti mobili perfettamente insonorizzate. Nelle pause dei congressi o delle riunioni è anche possibile organizzare dei coffee break, un pranzo a buffet o servito e delle eleganti cene di gala, usufruendo degli spazi dedicati ai servizi ristorativi.

XXX | marzo-aprile 2023 scelti per voi S A R D E G N A
di TERESA CHIODO

DOVE OGNI INCONTRO È UN EVENTO

Custodiamo un luogo unico per i tuoi eventi.

Si affaccia sul mare della Sardegna, con lunghe spiagge dorate e lagune dove si posano i fenicotteri. Offre spazi e tecnologia per le riunioni di lavoro e per gli eventi, mille attività per fare gruppo e la grande ospitalità italiana. Scopri Chia Laguna resort. Ti aspettiamo.

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1. È l’unica speranza davanti a patologie poco conosciute.

2. Studia le malattie genetiche rare, ma ha un impatto sul futuro di tutti.

3. Si prende cura dei più fragili, senza lasciarli indietro.

4. Ha messo a punto terapie che stanno curando bambini di tutto il mondo.

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