Meeting e Congressi - Nov Dic 2023

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INCENTIVE CONVENTION EVENTI

ANNO 51 Nr. 04 | NOV-DIC | 2023 INCENTIVE | CONVENTION | EVENTI

Rivista mensile - n° 4 novembre-dicembre 2023 - € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

SPECIALE INCENTIVE LA DESTINAZIONE DEL MESE

IL PERSONAGGIO DEL MESE

ROVIGO, SOSPESA TRA TERRA E ACQUA

GRAZIANA GIANNETTA

DOSSIER

destinazioni

ESTERE

DOSSIER

TEAM

NOV-DIC N V D C | 2023 2 2

numero n me

04

LO SPECIALE

BUILDING

Incentive travel: L’EFFETTO WOW LASCIA IL POSTO A CONTENUTI “HUMAN CENTRIC”



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La magia di un castello per eventi di successo Nel cuore delle colline del Prosecco, tra Venezia e le Dolomiti, tra due dei più bei borghi d’Italia, CastelBrando offre un moderno centro congressi dotato di tecnologie all’avanguardia che può ospitare fino a 1800 persone. All’interno del castello un prestigioso hotel con centro benessere, due ristoranti, diversi bar e negozi completano i servizi che rendono indimenticabile ed esclusivo qualunque evento.

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sommario editoriale Il Mice per recuperare il senso della misura

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HOT TOPICS meeting comment Profezie un tanto al chilo Luca Corsi

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incentive comment Il settore verso l’appiattimento? Emanuele Nasti

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la destinazione del mese Rovigo, sospesa tra terra e acqua

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il personaggio del mese Graziana Giannetta: dirigere con l’anima

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cover story: viaggi incentive L’incentive che sarà Cultura al centro con Travelit Events Incentive stellato con I’Meetaly Relais Mont Blanc & Spa: emozioni d’alta quota Villa La Massa: perfezione toscana

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under the spotlight Destinazione Sardegna Mice: la Sardegna punta sui grandi eventi Avani Hotels & Resorts debutta in Italia Lindbergh Hotels & Resorts: Charlie stile urban Omnia hotels: location king size Facciamo tutti il tifo per la squadra Ediman!

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my opinion Incentive bizarre – Emanuela Giordano Pensiero laterale – Riccardo Pistoia Riflessioni… in formazione – Paola Sabbatini Workout – Simona Ciotti Italy docet – Rodolfo Musco

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cover story convention aziendali La convention ti somiglia Btcongress: l’Amc nel futuro del congressuale

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SIER DOS

Convento San Giuseppe: un luogo, mille racconti Incentive human centric all’Horse Country Resort Ros’e Mari Farm and Greenhouse: quando una venue “nutre”

TEAM BUILDING

Eventi di sostanza per risultati di valore Gruppo Iris Comunicazione: team building memorabili Tra natura e storia al Park Hotel ai Cappuccini

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On Time: l’innovazione è integrata PV Agency: comunicare oltre la logistica Club del Sole: un nuovo modo di fare eventi Grand Hotel Duca d’Este: eventi nel benessere Mice from Amerika The Sphere Las Vegas: immersività mai vista

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highlights 118 SITE INSPECTION hotel Work hard, have fun al voco Venice Mestre The Quid 120 Excelsior Palace Portofino Coast: glamour a picco sul mare 122 Lloyd’s Baia Hotel: tutto la charme dell’Amalfi Coast 124 Hotel Continental Ischia: eventi in stile mediterraneo 125 Hotel Monte Sarago: Mice su misura 126 Unahotels MH Matera: mille e una soluzione 127

DOS

SIER

location per eventi Villa Repui: eventi vista lago

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sommario

incentive resort Tivoli Portopiccolo Sistiana Wellness Resort & Spa: fascino giuliano

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destinazione Piemonte Piemonte: una destinazione completa Palazzo della Luce: eventi charmant Villa Sassi: una dimora da raccontare

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destinazioni Sanremo è VisitRimini: le chiavi della città Meet Südtirol: welfare aziendale

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NETWORKING workshop ed exhibition La qualità protagonista nell’autunno degli eventi Ediman

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notiziari Federcongressi&eventi

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indirizzi

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Lo speciale Roma e Lazio

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destinazioni 76 ESTERE

Viaggi incentive, tra nuovi trend e sicurezza Gozo, eco island Praga: eterno rinnovamento Oman: Muscat, capitale in fermento Mauritius: affascinante melting pot

75 84 86 88 90

I NOSTRI PROSSIMI EVENTI EWORKSHOP MEDICAL PHARMA 26-27 gennaio NH Parma

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corporate & incentive

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LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione

Presidente: Marco Biamonti Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini

Le pubblicazioni Ediman:

Ediman Srl Via Vittorio Salmini, 1 - 20135 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito web Ediman: www.ediman.it Sito web Meeting e Congressi: www.meetingecongressi.com Cap.soc. € 93.600 i.v. Redazione (diretto): 02.57.31.15.33 jessica.presa@ediman.it Ufficio abbonamenti: Tel. 02.57.31.15.26 – info@ediman.it

• Guida Meeting e Congressi

COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P.K. Daviddi IMPAGINAZIONE E CONSULENZA GRAFICA Sara Di Molfetta Sagula

• Guida ai Congressi Medico Scientifici Gli eventi Ediman: • Buy Mice Milano / Buy Mice Roma • Full Contact Discover Italy • Full Contact Incentive Destinations • Full Contact Meeting Planner • Full Contact Pco

PROMOZIONE E PUBBLICITÀ Traffico e materiale pubblicitario: Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it

ITALIA DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti

• Meeting e Congressi

CAMPANIA: Lina Cappiello

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BASILICATA, CALABRIA, PUGLIA: Vito Di Savino

SEGRETERIA DI REDAZIONE Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it

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Nuria Paños Cell. 340.35.09.764 - nuria.panos@ediman.it ANNO 51° - N. 4 novembre-dicembre 2023 Abbonamento annuo € 150,00 (Estero € 200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

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Direzione commerciale EDIMAN - Via Vittorio Salmini, 1 - 20135 Milano Telefono 02.57.31.15.11

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editoriale I congressi, o comunque gli eventi aggregativi nei quali c’è modo di scambiare opinioni e di confrontarsi di persona, sono uno strumento formidabile per evitare sbandamenti o fughe verso la creduloneria

MARCO BIAMONTI direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

Il Mice per recuperare il senso della misura È

sorprendente la capacità dei media di influenzare e condizionare le opinioni delle persone, soprattutto di quelle con minori difese intellettuali. Devastante – e pericoloso – sembra poi essere l’impatto dei social media, nei quali le espressioni di individui spesso ignoranti o interessati vengono prese per oro colato. Sebbene lo stile di tutti i media sia quello di enfatizzare le notizie e i contenuti, ovviamente allo scopo di attirare l’attenzione del lettore/utente, ritengo – e non sono il solo – che il livello di manipolazione stia superando i livelli di guardia. L’esempio emblematico è dato proprio dall’epoca che stiamo vivendo, sì certo ricca di tante incertezze (direi, come sempre) ma talmente gonfiate ed esasperate da farci credere che il mondo sia vicino al collasso. Invece, così non è. Quello presente forse non è il periodo più sereno per l’Italia e il mondo ma non è di certo quello che media sempre più invasivi vogliono farci credere, gonfiando il senso di incertezza e di insicurezza. Ho l’età per poter affermare di aver attraversato crisi nazionali e internazionali ben più critiche, ma senza quel senso di preoccupazione e di smarrimento che si prova oggi. È che molti stanno perdendo il senso della misura. Immagino che voi lettori di Meeting e Congressi (o

almeno dei miei editoriali) invece lo possediate, dato che vi penso dotati dell’acume e della consapevolezza necessari per distinguere il grano dalla saggina, in quanto operatori del Mice. Ebbene, ecco il mio punto: è l’incontro e lo scambio diretto tra individui coscienti che permette di ritrovare il senso comune, di riscoprire il valore reale delle cose e degli accadimenti. I congressi, o comunque gli eventi aggregativi nei quali c’è modo di scambiare opinioni e di confrontarsi di persona, sono uno strumento formidabile per evitare sbandamenti o fughe verso la creduloneria. In queste occasioni si privilegia la razionalità, si riflette prima di esprimersi, si valutano le idee di altri con esperienze diverse dalle nostre, si filtrano – depurandole – le informazioni, vere/false/esagerate, raccolte durante la solitudine della lettura delle notizie o della consultazione dei social. In breve, si mette in gioco la propria reputazione, senza i veli forniti dall’anonimato. Per questo – sebbene non finirà mai all’onore della cronaca (non fa notizia …) – l’occasione fornita dalla presenza a un congresso corregge e purifica la nostra visione del mondo e allontana lo spauracchio dell’ignoranza.

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MEETING COMMENT

Profezie un tanto al chilo Nonostante l’avvento di Metaverso e IA, ci sono elementi insostituibili che solo gli essere umani possono mettere in campo, soprattutto negli eventi. Checché ne dicano i profeti improvvisati

N

egli ultimi anni con il Metaverso, ma ancor più quest’anno – dopo la nascita di ChatGpt –, ho ascoltato numerose profezie che dipingono il futuro degli eventi aziendali come dominio esclusivo di ambientazioni virtuali o di sofisticati chatbot basati sull’intelligenza artificiale. Confesso di aver accolto queste visioni con una certa perplessità. Non perché dubito del potenziale della tecnologia, ma perché – e chi mi legge lo sa bene – sono fermamente convinto che nessuna innovazione, per quanto avanzata, potrà mai soppiantare l’essenza e la centralità dell’elemento umano, pilastro fondamentale di ogni grande evento aziendale. Gli eventi aziendali, infatti, non sono semplici riunioni od occasioni per mostrare prodotti o trasferire informazioni alla platea: sono, innanzitutto, teatri di intera-

zione umana. Veri e propri show emozionanti, durante i quali gli sguardi si incrociano, le mani si stringono e le parole scambiate faccia a faccia possono dare vita a riflessioni che creeranno nuove opportunità di business, legami inestimabili tra gli stakeholder e motivazione nei partecipanti. Questo tessuto di relazioni, queste connessioni genuine, rappresentano il vero valore aggiunto del networking offerto da un evento. E il networking, non è mica una novità, è il cuore pulsante di ogni iniziativa aziendale di successo. Non nego, ovviamente, che la tecnologia giochi un ruolo insostituibile in questo contesto. L’intelligenza artificiale, in particolare, sta emergendo come uno strumento indispensabile per semplificare l’intero processo logistico degli eventi. Per esempio, sistemi avanzati ba-

sati sull’IA possono gestire le iscrizioni e gli accreditamenti, monitorare l’afflusso dei partecipanti in tempo reale, predire e gestire flussi di traffico e ottimizzare la disposizione degli spazi. Oppure, l’IA può analizzare i dati dei partecipanti per offrire esperienze personalizzate, suggerendo sessioni o workshop pertinenti, connettendo persone con interessi simili o addirittura anticipando le esigenze dei partecipanti in base ai comportamenti precedenti. E, una volta concluso l’evento, gli organizzatori possono utilizzare l’IA per analizzare feedback e dati di partecipazione, affinando ulteriormente format e contenuti dei loro eventi futuri. Ma mentre queste funzionalità offrono indubbi vantaggi in termini di efficienza organizzativa, penso sia bene continuare a ricordarci ciò che l’IA non può fare: non può sostituire l’empatia di uno sguardo comprensivo, l’intuizione di una stretta di mano al momento giusto o la passione di una conversazione coinvolgente. Questi sono gli elementi insostituibili che solo gli esseri umani possono mettere in campo. E allora, mentre ci avventuriamo verso un futuro sempre più digitale, in cui il Metaverso, le realtà virtuali e i chatbot intelligenti guadagneranno per forza terreno, dobbiamo concentrarci per non perdere di vista ciò che rende un evento davvero speciale: l’interazione autentica tra persone. Perché le innovazioni tecnologiche devono essere viste solo come strumenti che arricchiscono e potenziano l’esperienza umana, non come sostituti di essa.

LUCA CORSI Responsabile eventi Vorwerk Italia luca.corsi@vorwerk.it

Fatta questa premessa, in un mondo di profeti un tanto al chilo, lasciate anche a me la libertà di fare una profezia facile-facile: gli eventi aziendali del futuro saranno forgiati in un equilibrio perfetto tra innovazione e umanità, ma l’ago della bilancia penderà sempre dal lato dell’umanità. Non si tratterà solo di adottare le ultime soluzioni hi-tech, ma di utilizzarle come catalizzatori per intensificare l’essenza delle relazioni umane. Immaginate eventi in cui la tecnologia non ci distrae, ma piuttosto ci guida verso connessioni più profonde; in cui gli algoritmi non sostituiscono le interazioni, ma ci aiutano a trovare le persone con cui avremmo conversazioni realmente significative; in cui la realtà virtuale non ci isola, ma ci offre nuove modalità per condividere emozioni e aspirazioni. Ecco, questo sarà secondo me il futuro degli eventi aziendali: spazi in cui l’innovazione amplifica l’umanità, e non la soffoca. E in questo futuro che vedo io, la persona e le sue inestimabili relazioni umane rimarranno sempre al centro.

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In una masseria del ‘700, qualsiasi evento, non è mai un evento qualsiasi. Un meeting aziendale o una convention nelle ampie sale dotate delle più moderne tecnologie, una cerimonia importante, come un matrimonio o una ricorrenza speciale, in una struttura nel cuore dell’Alto Salento, ricavata in una tipica masseria del ‘700, diventano unici. Scegli Tenuta Moreno per qualunque tipo di evento, scegli il fascino di un luogo ricco di storia, immerso nel verde e con un forte legame col territorio, dotato dei migliori servizi e personale di altissimo livello, una grande ȬǛȷƤǛǾƇ٪Ʋ٪ɍǾƇ٪ǼƇǍǾǛ˚ƤƇ٪ȷȬƇ٪ e i tuoi ospiti saranno felici.

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INCENTIVE COMMENT

Il settore verso l’appiattimento? Dopo lo stallo causato dalla pandemia, la domanda è ripresa massiccia, il business travel trascina il Mice e viceversa. Dal nostro osservatorio privilegiato però, riconosciamo alcuni segnali di pericolo

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l fermento che sta caratterizzando il mondo della meeting industry da ormai molti mesi è letto dai più come una bolla artificiosa e non durevole. Le similitudini rispetto all’annus horribilis 2008 sono numerose. I lettori meno giovani ricorderanno senz’altro che allorquando la bolla scoppiò, lasciò inermi molte agenzie che si erano strutturate per far fronte a una mole di business mai vista prima, per poi trovarsi dall’oggi al domani difronte al blocco della domanda conseguente al crack Lehman Brother e alla crisi finanziaria globale che ne seguì. La meeting industry, diciamocelo, reagì complessivamente in modo molto scomposto. Alcuni fornitori di servizi provarono a salvarsi derogando a regole non scritte ma necessarie alla tutela della filiera, ma nel

medio-lungo periodo persero l’elemento chiave di ogni relazione umana e commerciale: la fiducia dei propri interlocutori; altri optarono per sconti selvaggi, ma pagarono a caro prezzo questa scelta nel quinquennio successivo: tanto ci volle per riabituare la domanda a inviare briefing credibili allineando le loro aspettative a budget coerenti; altri ancora, soprattutto nel settore dell’ospitalità, si trovarono costretti a una drastica riduzione delle spese ascrivibile alla voce sales & marketing e al conseguente abbandono di interi mercati su cui avevano investito per molti anni addietro. L’Italia fu uno dei Paesi più sacrificabili per le caratteristiche della nostra domanda, sempre molto esigente ma allo stesso tempo, estremamente sensibile al fattore prezzo

e tendenzialmente poco affidabile nei pagamenti. Molti furono i professionisti che, facendo di necessità virtù, decisero di fare il grande passo, aprendo proprie agenzie di consulenza. Più snelle, almeno nelle intenzioni, e dedicate ai clienti più fidelizzati. E veniamo dunque ai giorni nostri. Dopo lo stallo causato dalla pandemia, la domanda è ripresa massiccia, il business travel trascina il Mice e viceversa. I nomi più blasonati della meeting industry sfoderano con orgoglio uffici prestigiosi e fatturati in crescita. Dal nostro osservatorio privilegiato però, riconosciamo alcuni segni di pericolo. Il primo e più eclatante segnale è visibile chiaramente da ogni posizione si osservi lo scenario. La situazione geopolitica è sempre più instabile: da mesi viviamo tutti appesi a un filo che si è assottigliato ancora di più con l’apertura dell’ennesimo fronte di guerra in Palestina. L’industria turistica, che in genere anticipa le tendenze che poi il Mice affina e fa proprie, dichiara fatturati in grande crescita; a una più attenta lettura dei dati però ci si accorge che il fatturato cresce non certo per l’aumento delle vendite; piuttosto è il valore medio per pratica che è molto cresciuto per via dell’inflazione galoppante e dei volati sempre più proibitivi. Il Capodanno stenta a decollare e gli operatori più esposti cominciano a temere il peggio. È ancora abbastanza importante il movimento di teste da una sedia all’altra. Segnale di un mercato dinamico e volubile

EMANUELE NASTI General manager Htms International enasti@htmsinternational.com

ma anche di un equilibrio professionale che evidentemente si fa fatica a trovare un po’ ovunque. E poi c’è il tema a me particolarmente caro della formazione. È sempre più complesso coinvolgere le agenzie specializzate in presentazioni, eventi formativi e persino famtrip. Sono tutti momenti fondamentali, utili per assorbire esperienze e competenze da mettere a terra in fase di presentazione di idee e progetti ai clienti; eppure, sembra non esserci mai tempo. Si lavora in rincorsa, subendo input spesso strampalati da trasferire senza filtri a hotel e Dmc sempre meno felici di assecondare le nostre necessità. E così è imperativo chiedersi dove risieda il confine da non superare per mantenere un sano approccio al business: rivolgersi sempre al solito fornitore che garantisce standard di servizio quanto meno rodati, o investire risorse nella ricerca continua di idee e partner alternativi per fare la differenza? Non c’è una risposta a questo quesito. Comunque, non prima di averci provato. E il non farlo conduce a un appiattimento generale che è il vero, grande, rischio a cui la nostra industria oggi si sta consegnando.

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DESTINAZIONE DEL MESE

© Lucio Ro

Destinazione del mese: Rovigo

ROVIGO, sospesa tra terra e acqua di MARIANGELA TRAFICANTE

In apertura, la centrale ed elegante Piazza Garibaldi a Rovigo; nella pagina a fianco, il placido fluire dell’Adige

È

il luogo ideale per chi ama le mete poco affollate, Rovigo, tra preziose testimonianze archeologiche antiche, ville venete, palazzi rinascimentali, chiese e abbazie, teatri, edifici di archeologia industriale, aziende rurali e paesaggi ricchi di fascino come gli argini fluviali e il Delta del Po. La provincia di Rovigo è una destinazione diffusa per chi cerca sentieri ancora poco battuti, mete e idee di viaggio dove l’overtourism è un

concetto lontano e si può godere in modo autentico di territorio ed esperienze. Ideale per i viaggiatori curiosi e per le aziende alla ricerca di destinazioni ancora inedite, tra borghi sospesi nel tempo e luoghi incontaminati. La storia millenaria di questa porzione del Belpaese risale all’età del bronzo e può essere approfondita con una visita ai due musei archeologici nazionali. Nel complesso di Villa Badoèr a Fratta Polesine, il museo espone i reperti

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hot topics

DESTINAZIONE DEL MESE

© Lucio Rossi

Città e campagna, terra e acqua: Rovigo e la sua provincia accolgono il visitatore con territori ricchi di charme, racchiusi tra i due fiumi più lunghi d’Italia, l’Adige e il Po, che ne plasmano i profili. Una terra da esplorare seguendo il fluire dei corsi d’acqua, dove paesaggio naturale e culturale si intrecciano. Rovigo conserva inalterato il fascino dei luoghi rurali, dove l’ambiente e le tradizioni si fondono con il tessuto produttivo ricco di eccellenze agroalimentari

LA CITTÀ, IN VIAGGIO TRA STORIA, ARTE E MUSICA Rovigo è una destinazione che saprà sorprendervi grazie alla sua lunga storia, tutta da esplorare tra una piacevole passeggiata nel centro storico e i suoi monumenti. Nata come feudo vescovile, nel corso del periodo medievale, Rovigo si arricchisce di palazzi e monumenti tra cui emergono le Due Torri, simbolo della città, con Torre Donà, e Torre Grimani detta Mozza, ancor oggi a ricordare l’antica fortificazione che cingeva la città. Di fronte l’elegante Palazzo Angeli, che in passa-

to ha già accolto Carlo IV di Spagna e Francesco I d’Austria, oggi è sede esterna del corso di laurea di giurisprudenza (UniFe). Gli altri palazzi nobiliari del centro – soprattutto Palazzo Roverella e Palazzo Roncale – raccontano l’influenza del governo prima ferrarese e poi della Repubblica Serenissima. Palazzo Roverella espone al piano nobile una selezione delle opere più rappresentative della pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile, mentre l’attico del palazzo è sede di mostre fotografiche e di pittura temporanee di grande successo nazionale e internazionale. Dai luoghi del potere e della vita sociale a quelli della spiritualità: simbolo indiscusso della città di Rovigo è il Santuario della Beata Vergine del Soccorso, chiamato “La Rotonda” per la sua pianta ottagonale che lo rende circolare. È però l’interno del tempio a sbalordire per la bellezza, grazie al doppio ciclo pittorico, a opera dei grandi artisti veneti del ‘600. Immensi teleri raccontano la vita civile cittadina attraverso le gesta dei

© Lucio Rossi

dell’antico villaggio di Frattesina, emersi dagli scavi aperti cinquant’anni fa. Il Museo Archeologico di Adria con le sue testimonianze di grande valore racconta la storia della cittadina, antico porto etrusco, snodo commerciale degli scambi tra Nord Europa e Mediterraneo. Preziose le collezioni di gioielli e di oggetti in vetro: alcuni esemplari si trovano solo al museo di Adria e al Metropolitan Museum di New York.

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DESTINAZIONE DEL MESE

pretori che governarono Rovigo prim’ancora di immergere il visitatore nella spiritualità con le storie di Maria. Il Teatro Sociale di Rovigo è il terzo simbolo da non perdere. Teatro di tradizione dal 1967, da oltre duecento anni presenta la sua storica stagione lirica accanto a una ricca proposta di prosa, danza e concertistica di pregio. EVENTI CULTURALI D’altronde quella musicale qui è una lunga tradizione. La provincia può vantare due conservatori, a Rovigo e ad Adria, che richiamano studenti e artisti da tutto il mondo. E sarà un’occasione da non perdere assistere a uno dei tanti concerti e festival che durante l’anno animano non solo i conservatori, ma anche altre location e naturalmente, con la bella stagione, le piazze. Come “Rovigo Cello City”, festival internazionale di violoncello che, da dieci anni la prima settimana di settembre, ospita prestigiosi artisti nazionali e internazionali alternando un ricco programma di concerti a masterclass per gli studenti del conservatorio. Di grande richiamo anche i festival che connotano l’estate: “Delta Blues”, tra i festival più longevi nel panorama europeo, che porta in Polesine, tra giugno e luglio di ogni anno, alcuni degli artisti più importanti del panorama blues mondiale, come pure “Tra Ville e Giardini”, la rassegna artistica che abbina, in un viaggio suggestivo da ovest ad est, un pregiato cartellone di spettacoli con altrettanti luoghi d’interesse storico e ambientale che si visitano a fine spettacolo. Non solo musica, ma anche cultura con “Rovigoracconta”, il festival dedicato al libro, che colora di arancione la città, tra appuntamenti con scrittori, intellettuali e creator. Da non perdere anche il festival “Opera Prima”, dedicato al teatro sperimentale e “RoRegeneration”, il festival di arti urbane rigenerative. I BORGHI, INTRECCI D’ACQUA E DI STORIE Rovigo è uno scrigno tutto da scoprire, grazie al patrimonio storico e culturale diffuso che apre la visita a tutto il territorio della provincia, dando vita a diversi itinerari. Partendo dalla riva destra del fiume Adige, a ovest di Rovigo, si incontra il borgo di Badia Polesine. Imperdibili qui sono l’Abbazia di Santa Maria della Vangadizza, antico eremo camaldolese, e lo splendido Teatro Sociale Eugenio Balzan, noto anche come “la piccola Fenice”. Il ridotto del teatro ospita, inoltre, la Collezione Balzan, raccolta di 49 dipinti di artisti italiani di fine Ottocento e inizio Novecento. Seguendo il corso del Naviglio Adigetto, troviamo Lendinara, nota come ”Atene del Polesine” per i suoi tesori storico-architettonici e artistici. Qui è possibile visitare Palazzo Boldrin, oggi noto come “Cittadella della Cultura”, che ospita la biblioteca cittadina con antichi volumi del ‘600 e il Museo del Risorgimento. Tra i monumenti da non perdere, la Torre dell’Orologio, l’imponente Palazzo

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Pretorio (XV secolo) in Piazza Risorgimento e il Santuario della Beata Vergine del Pilastrello, meta di pellegrinaggio. Non distante si incontra Fratta Polesine, cittadina famosa per Villa Badoer, progettata da Antonio Palladio e Patrimonio Unesco, il già citato Museo Archeologico Nazionale, Villa Molin Avezzù e Casa Museo Matteotti, monumento nazionale dal 2017, che nel 2024 sarà teatro di numerosi eventi per il centenario della morte di Giacomo Matteotti. La storia recente di Fratta è legata a personaggi illustri del Risorgimento italiano e per questo, il secondo weekend di novembre di ogni anno, si tiene la rievocazione storica con le Giornate della Carboneria e tutto il paese si tuffa nella storia passata con costumi d’epoca, eventi e cene a tema. Proseguendo verso est si raggiunge Adria, città fluviale e antico porto etrusco, cruciale già nel VI secolo a.C. per greci ed etruschi, tanto che la notorietà dei suoi abitanti, abili commercianti, contribuì a conferire il nome all’attuale Mare Adriatico. La sua storia millenaria è tutta da scoprire visitando il Museo Archeologico Nazionale, la Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo apostoli e il museo correlato, la Chiesa di San Giovanni e la Basilica di Santa Maria Assunta. I GRANDI FIUMI Che sia un’escursione post-meeting, un viaggio incentive o semplicemente il prolungamento vacanziero di un soggiorno business, qui nelle “Terre fra Adige-Po” l’immersione nella natura è assicurata, in un paesaggio straordinario, ricco di biodiversità, tesoro naturale prezioso per la geografia del nostro Paese. Parliamo del Delta del Po, che dal 2015 è riconosciuto dall’Unesco come Riserva MaB (Man and Biosphere). È qui che il Grande Fiume, aprendosi a ventaglio, si divide in sette rami prima di sfociare nell’Adriatico. Le sue diramazioni creano lungo la costa vere e proprie oasi e lingue di sabbia – dette “scanni” – che in estate possono essere visitate con escursioni in barca oppure essere meta di giornate di mare. Anche i birdwatcher e gli appassionati di fotografia prediligono questi luoghi, dove vivono oltre 350 specie diverse di uccelli acquatici. Il Delta del Po è la terra più giovane d’Italia, grazie alla deviazione del fiume Po avvenuta

nel 1604 per opera della Repubblica Serenissima. Per comprendere come è avvenuta l’evoluzione geo-morfologica di quest’area, suggestiva e utile è la visita al Giardino Botanico di Porto Caleri, trenta ettari di litorale (bosco termofilo) con percorsi didattici attrezzati, alcuni dei quali anche per i non vedenti. E poi ecco l’Adige, l’altro grande fiume d’Italia, che insieme al Po avvolge e disegna questa terra racchiusa dall’acqua, ideale per chi ama viaggiare slow, ma anche esplorare territori inediti, dove vivere il ritmo delle stagioni che cambiano. Qui si possono percorrere itinerari seguendo il corso dei fiumi oppure le proprie passioni: attività rurali ed esperienze nella natura, degustazioni e prodotti locali, arte, cultura e archeologia. Ognuno potrà trovare la “sua” Rovigo in un ampio ventaglio di proposte da scoprire. Un paesaggio straordinario da esplorare in svariati modi a seconda delle stagioni: dalle chiese, musei, teatri alle passeggiate a piedi lungo le vie alzaie, dalle escursioni in bici alle gite in barca sul Canal Bianco e sul Delta del Po. Le “Terre fra Adige-Po” offrono, infine, la possibilità di essere scoperte e apprezzate attraverso i cammini, come il Cammino di Sant’Antonio, la Romea Germanica e la Romea Strata, percorsi non solo religiosi, ma vere tracce culturali. GREEN, UNCONVENTIONAL, DI CHARME: MILLE E UNA LOCATION Le diverse sfaccettature del territorio si ritrovano nella sua offerta di ospitalità e di location per eventi, che ne rispecchia le peculiarità. Gli ospiti possono scegliere tra dimore storiche e agriturismi di charme, spesso frutto di sapienti ristrutturazioni di antiche tenute agricole oggi ville, rural estate o location per eventi. Per i viaggi di lavoro non mancano funzionali hotel tre e quattro stelle, affiancati da un’offerta di B&B di medio-alto livello, ideali sia per business sia per leisure. Un’ospitalità diffusa, perfettamente integrata con le bellezze del territorio. Senza dimenticare la possibilità più “unconventional” di stupire gli ospiti della propria azienda con meeting green a bordo di motonavi da cento a 250 posti.

Nella pagina accanto dall’alto, una mostra allestita a Palazzo Roverella, il Museo Archeologico Nazionale di Adria e il Delta del Po. In questa pagina, gli interni del Tempio La Rotonda, il castello di Arquà Polesine e un’escursione in bicicletta

COME ARRIVARE Rovigo si trova in posizione strategica per chi arriva in auto o in aereo, quattro aeroporti di riferimento: Marco Polo Venezia e Guglielmo Marconi Bologna distano ottanta chilometri, Catullo Verona e Canova Treviso, cento chilometri. Autostrade A13 Ve-Bo, A31 Ro-Vi e la SS 434 Transpolesana che collega Rovigo con Verona. Linee ferroviarie: Bologna-Venezia e nazionali ad alta velocità (Trenitalia e Italo per Roma).

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I “SALOTTI” CITTADINI A Rovigo, alle sale meeting offerte dagli hotel si affiancano quelle dei palazzi storici in centro città, con capacità da settanta a duecento posti. Qualche esempio? Il salone del Grano della Camera di Commercio Venezia-Rovigo, la sala Oliva dell’Accademia dei Concordi, la sala Arazzi di Palazzo Roncale, il Ridotto del Teatro Sociale di Rovigo, ma anche le sale della Pescheria nuova, della Gran Guardia o la nuovissima sala dell’Urban Digital Center che ha restituito a nuova vita l’ex liceo classico, spostatosi in altra sede. Qui oggi s’impara il digitale, si studiano prototipi, si incontrano professionisti grazie a workshop e convegni. Infine, si può frequentare il corso di laurea “Water and geological risk engeneering” (UniPd).

Anche Rovigo si conferma destinazione in ascesa per gli eventi, grazie alla ricchezza di location dalle anime sfaccettate, permettendo a ogni azienda, meeting o wedding planner di trovare la dimensione affine. In particolare, le Ville venete e le suggestive tenute rurali fanno di Rovigo una meta ideale per i green meeting, eventi aziendali capaci di abbinare indoor e outdoor, per team building o altre occasioni speciali come matrimoni e cerimonie importanti, oppure shooting, mostre, concerti, ed eventi aziendali desiderosi di una cornice ricercata. Le “Terre fra Adige-Po” offrono diverse location di prestigio: i già citati palazzi nella città e le ville di Fratta Polesine, a cui si affianca il magnifico parco di Villa Ca’ Dolfin a Lendinara, oltre a palazzo Boldrin e allo splendido Palazzo Malmignati, Villa Morosini a Polesella, il Castello di Arquà Polesine, Tenuta Ca Zen.

L’ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE Cornice speciale sono anche i complessi di archeologia industriale riportati a nuova vita come insolite e versatili location. L’antico zuccherificio di Rovigo è stato, negli ultimi vent’anni, valorizzato dando nuova vita ai suoi spazi. Il complesso ospita: il consorzio universitario Cur che ha permesso a Rovigo di diventare sede esterna di otto corsi di laurea delle Università di Padova, T2i incubatore di start up, Cen.Ser Rovigo Fiere che gestisce spazi espositivi da allestire in mille modi a seconda delle esigenze e una sala convegni da cinquecento posti. Il complesso è anche sede della Fabbrica dello Zucchero, impresa culturale che organizza workshop, stage, festival di arte e cultura. Un altro importante esempio di archeologia industriale è quello che ha recuperato il più grande complesso idrovoro del primo ‘900 nel Delta del Po, a pochi chilometri da Porto Tolle. Oggi il Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin racconta, attraverso l’esposizione di grandi pompe idrovore di fine ‘800, macchinari ed attrezzature varie, come è stato possibile creare nel delta del

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Po un sistema di isole coltivabili permettendo alla popolazione pesca e agricoltura. Il museo dispone anche di una sala meeting da duecento persone e ampi spazi esterni ideali per grandi eventi, rappresentando una soluzione di grande impatto per chi ama le location più originali. Infine, negli ultimi anni, si sono affiancate all’offerta funzionali sale presso i musei d’impresa di alcune prestigiose aziende locali. INCENTIVE E TEAM BUILDING SPECIALI La ricchezza e varietà del territorio e delle sue eccellenze rende Rovigo e i suoi dintorni una meta tutta da vivere per incentive e team building appassionanti. La campagna e i prodotti locali diventano gustose occasioni per organizzare speciali team cooking. Inoltre, le attività rurali si trasformano in imperdibili esperienze formative per lo sviluppo delle competenze personali all’interno del team. A Rovigo non può mancare la Rugby Experience, perfetta per testare le dinamiche di gruppo e consolidarlo all’insegna di uno sport tanto amato che la rende “la città più ovale del mondo”. Le “Terre fra Adige-Po”, vantando la presenza dei due conservatori musicali (Rovigo e Adria) e una grande tradizione musicale, diventano il set ideale di team building musi-

cali da articolare in base alle preferenze. Infine, la grande novità 2024, in riferimento a idee per post meeting o team building, sarà l’avvio delle attività didattiche a bordo della Goletta Verde Catholica, storica imbarcazione del 1936 di particolare fascino con i suoi 24 metri di lunghezza, che per 25 anni ha solcato i mari italiani monitorandone la salute. Oggi si appresta a diventare un centro per l’attività di formazione, informazione, sensibilizzazione, educazione all’ambiente e alla biodiversità terrestre e marina, grazie a Regione Veneto, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Fondazione Cariparo, Università di Padova, Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po e Legambiente Onlus. Un’altra delle tante proposte che il Rovigo Convention and Visitors Bureau mette a disposizione delle aziende interessate cercando di sviluppare e arricchire sempre più anche l’offerta “meeting & eventi” di una destinazione come le “Terre fra Adige-Po”, che hanno davvero molto da raccontare.

Nella pagina accanto in senso antiorario dall’alto: il Salone del Grano Camera di Commercio a Rovigo; Tenuta Ca’ Zen a Taglio di Po; Palazzo Malmignati a Lendinara; il Museo Regionale della Bonifica a Ca’ Vendramin (Porto Tolle). Qui sotto, i componenti del Venice Region Convention Bureau Network con, al centro, l’assessore al Turismo Federico Caner. In basso, una sessione di team cooking

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CHI È E COSA FA ROVIGO CVB Rovigo Convention & Visitors Bureau promuove Rovigo“destinazione turistica” per vacanze, weekend, iniziative e viaggi business. È il partner ideale per chi desidera organizzare convegni, seminari, eventi aziendali, culturali e sportivi. Collega istituzioni, imprese private ed associazioni nella promozione territoriale con il supporto di Camera di Commercio VeneziaRovigo e di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Partecipa, infine, a Venice Region Convention Bureau Network, la rete che raggruppa i convention & visitors bureau veneti di destinazione.

Con il sostegno di:

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Graziana Giannetta – Direttrice Grand Hotel Tiziano e dei Congressi e Vicepresidente Federalberghi Lecce

Dirigere con l’anima di TERESA CHIODO

Graziana Giannetta dirige il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi, esclusiva porta d’ingresso alla magnifica Lecce ed elegante punto di riferimento per la meeting industry più esigente

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ietro le quinte del Grand Hotel Tiziano e dei Congressi di Lecce c’è una figura sempre presente, quella di Graziana Giannetta, colonna portante della struttura da cinque anni, nonché vicepresidente provinciale di Federalberghi. Si definisce motivata, entusiasta ed entusiasmante, ostinata e identitaria, ma con un approccio multidisciplinare e fortemente integrato. Ha costruito la sua immagine su dei chiari principi fondativi, sintetizzabili in parole d’ordine capaci di racchiudere il focus di

ogni sua scelta manageriale o in merito a una vision dell’azienda. Pragmaticità, forte vocazione imprenditoriale, capacità di adattamento al cambiamento per mutare pelle in relazione alle necessità contingenti non sono per lei locuzioni vuote ma delle prerogative alla base di ogni progetto. Come ogni opera d’arte stabilisce, rispetto al proprio materiale, un ordine, un’organizzazione e una unità –unità che può giungere fino alla complessa e rigida struttura di certe composizioni, nelle quali potrà riuscire

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PERSONAGGIO DEL MESE

Direttrice del Grand Hotel Tiziano e dei Congressi da cinque anni, Graziana Giannetta nel suo lavoro ha affinato capacità comunicative non comuni insieme a doti diplomatiche e di problem solving. Tutto coadiuvato da un forte spirito di iniziativa e un team di lavoro vincente e ben affiatato

quasi impossibile sostituire un elemento o mutarne la disposizione senza che ne sia compromesso l’effetto totale, –così avviene anche nella gestione di un albergo. Ma cosa succede quando si aggiunge l’enzima del fattore umano? Cambia tutto, a patto che si faccia capo a una sapiente regia in grado di ponderare soluzioni mirate, destinate a far vibrare sinergicamente le corde di ogni progetto con quelle di un team di lavoro ben affiatato. Nell’attività dirigenziale di Graziana Giannetta, la massima attenzione per il cliente rientra in un disegno ben chiaro di mission & philosophy, così come l’ascolto e l’immediata comprensione delle sue esigenze, spesso in una corsa contro il tempo. Esclusiva porta d’accesso alla scoperta di Lecce, il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi è una delle strutture più innovative e all’avanguardia per il business travel in Puglia, una macchina dal motore potente che in questo momento sta girando a pieno re-

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PERSONAGGIO DEL MESE

Il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi è da sempre attento alla sostenibilità: già nel 2010 la struttura leccese ha ottenuto la severa Ecolabel

gime anche grazie al duro lavoro di Graziana Giannetta. Per lei, la realizzazione di un evento viene affrontata ogni volta con un entusiasmo sempre nuovo, senza rinunciare mai alla professionalità. I progetti di evento presentano una natura logistica complessa e pertanto devono essere gestiti da veri e propri esperti, che hanno il compito di coordinare e supervisionare ogni singola fase di realizzazione. La cura del dettaglio, dal pre-evento fino al feedback finale, non viene mai persa di vista e assume una valenza sia logistica sia estetica dove le idee si concretizzano grazie a una combinazione unica di creatività e professionalità. Con Graziana abbiamo parlato della complessità sfaccettata e multiforme della figura del direttore d’albergo nello svolgere il suo compito. Quali sono allora le qualità necessarie per diventare direttore d’albergo? «Se dobbiamo fare un’analisi approfondita della figura dirigenziale di un direttore, ci

sarebbe tanto da scrivere. Deve innanzitutto possedere, oltre a capacità organizzative e direttive, anche una certa autonomia nel processo decisionale e una forte resistenza allo stress. Fondamentale è una buona esperienza nei vari dipartimenti che caratterizzano una struttura ricettiva e molta esperienza nel settore. Importante è anche, in maniera molto pratica, svolgere bene le attività di ordinaria amministrazione e superare le criticità che possono nell’eventualità emergere. Credo anche che alla base di un buon risultato, un bravo direttore/direttrice non debba essere solo questo, ma in tutte le sue azioni e decisioni deve usare il cuore». Ti ricordi il tuo primo giorno all’Hotel Tiziano? «Come se fosse ieri. Ero emozionata. Avevo paura di sbagliare. Ricordo che entrai dall’ingresso principale e chiesi della proprietà (che mi aspettava) e mi accomodai sul divano rosso appena dopo il bancone del ricevimento. Le gambe mi tremavano perché sapevo che non avrei avuto margini di errore. Dovevo vincere paure e debolezze. A testa alta, spalle diritte verso quel futuro che, incerto, mi avrebbe portato a tanti traguardi. Voglio raccontarti un piccolo episodio che risale a dieci anni fa: passavo per viale Porta d’Europa, dove si trova l’Hotel Tiziano; ricordo che era il luglio di una torrida estate. Mentre in macchina ascoltavo musica, fantasticavo su chi dirigesse quella struttura. Assorta nei miei pensieri, pensai: da qui a breve dirigerò quel posto. E lavorai per questo, duramente, senza sosta. Una vita di stagioni in giro per il mondo lontano da casa, lontano da quelle certezze che, ormai grande, sai di dover lasciare andare. Non è stato un percorso facile il mio. Percorsi difficili e momenti tristi hanno segnato il mio lavoro. Ma la vita, come diceva Forrest Gump, è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. È così

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che da quel “primo giorno” ne sono trascorsi altri 1.688. Impegnativi, interminabili a volte difficili ma mai noiosi, 1.689 giorni». Il tuo è un lavoro dinamico, in cui si è costantemente chiamati ad accettare le sfide, in primis quelle che riguardano le relazioni umane, oltre all’immancabile ricerca della piena soddisfazione della clientela. Qual è la lezione più importante che hai appreso per affrontare al meglio ogni evenienza? «La lezione più importante che ho appreso non solo nel lavoro, ma anche nella vita, è di non fidarsi di nessuno e tirare diritto per la propria strada ascoltando solo il proprio intuito. Il mio lavoro è una costante sfida. Ogni giorno è nuovo, diverso a volte anche doloroso e difficile da gestire ma, a oggi, non ho mai sbagliato (e non vorrei peccare di presunzione) nessuna delle scelte prese». Quanto è importante la capacità di fare squadra? Che cosa chiedi a chi lavora con te? «Chiedo serietà professionale e correttezza. Chiedo il massimo impegno. Chiedo la massima trasparenza e rapporti umani sani. Non sono un direttore che lavora per proprio conto, amo collaborare e condividere lavoro e obiettivi. Una squadra vincente porta a ottimi risultati, sempre». Quando soggiorni in altre strutture alberghiere, per deformazione professionale, ti capita di notare dei dettagli? «Sempre (adesso rido pensando a chi viaggia con me). Noto l’atteggiamento dei dipendenti e il loro modo di porsi alla clientela. Noto la cura dei dettagli in camera, l’ordine e la pulizia, un po’ tutto. Se il viaggio è per lavoro o anche per “relax”, chiedo sempre di conoscere il general manager della struttura in cui soggiorno e mi piace condividere esperienze e modo di lavorare. Mi attrae sempre la storia di un posto e le sue origini ancor di più se sono all’estero. Fondamentale è associare un volto, uno sguardo e una voce a una struttura. In fondo, noi direttori siamo l’anima del posto in cui lavoriamo (almeno per quanto mi riguarda). Non sono un puffo brontolone ma sicuramente non mi sfugge nulla».

GRAZIANA GIANNETTA «Non sono un direttore che lavora per proprio conto, amo collaborare e condividere con la mia squadra lavoro e obiettivi».

Hai un’idea precisa di come, secondo te, stia evolvendo il mercato alberghiero? «È in continua evoluzione. Muta, a secondo del periodo storico in cui viviamo. Ma non bisogna mai abbassare la guardia perché ci sarà sempre un posto più bello del nostro pronto a rubare la scena». In questi anni, cosa trovi che sia davvero cambiato nel rapporto tra l’albergo e l’ospite? «C’è più attenzione per l’ospite, più cura nei dettagli e quel rapporto tra l’albergo e l’ospite che nasce durante il soggiorno crea un legame “quasi” familiare. Credo che il periodo post pandemia abbia completamente cambiato il modo di vivere il turismo. Oggi un ospite cerca con maggiore attenzione il

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posto in cui soggiornare. Non è più “un posto vale l’altro” ma una scelta consapevole di vivere i luoghi e le tradizioni di un territorio».

Il forte legame di Graziana Giannetta con il territorio e con le tradizioni salentine ha dato avvio a una trasformazione del Grand Hotel Tiziano e dei Congressi, che, da struttura puramente votata al business e alla convegnistica, ha saputo anticipare e interpretare la nuova tendenza del bleisure

Riguardo i temi ambientali e l’ecosostenibilità, all’Hotel Tiziano sono già state intraprese delle iniziative per ridurre l’impatto ambientale della struttura? «L’albergo è sempre stato molto attento ai temi della sostenibilità ambientale. Già dal 2010, quando a seguito della realizzazione del nuovo centro benessere e di altri progetti, si decise di richiedere – e si è brillantemente ottenuto –, dopo accurato esame dell’Ispra, il marchio europeo di sostenibilità ambientale denominati Ecolabel, soddisfacendo oltre novanta requisiti relativi al risparmio energetico, l’efficienza degli impianti tecnologici, i volumi di raccolta differenziata, la comunicazione e il feedback degli ospiti sulle tematiche. L’impegno relativo alla politica ambientale prosegue tuttora. Negli ultimi due anni, per esempio, è iniziato – e prosegue – il rin-

novo degli impianti termici e idraulici, al fine di ridurre le dispersioni. In quest’ottica, anche in previsione di un futuro ammodernamento della struttura, verrà messa al primo posto la questione ambientale, con soluzioni tecnologiche e architettoniche volte a perseguire la massimizzazione dell’efficienza energetica. Insieme ai nostri partner commerciali e di marketing, stiamo lavorando anche sull’aspetto comunicazione, al fine di sensibilizzare tutti i nostri stakeholder alla nostra politica ambientale, preferendo, anche dal punto di vista delle forniture, partner che abbiano una visione simile alla nostra». La Puglia è un’area geografica a forte vocazione turistica, ricchissima sotto il profilo naturalistico e paesaggistico, storico-archeologico, architettonico ed eno-gastronomico. È una meta di tendenza per quello che oggi viene definito turismo bleisure, la nuova frontiera dei viaggi business che consente di vivere le trasferte di lavoro in modo ricreativo: una vera e propria rivoluzione relativa ai viaggi, un’occasione per conciliare business meeting e qualche giorno di vacanza. In questo senso, che rapporto ha l’Hotel Tiziano & dei Congressi con il territorio? Qual è la sua risposta, sul piano dei contenuti, del servizio e della costumer care? «Dalle masserie alle maestose cattedrali, dai trulli agli ulivi secolari, regalo di Minerva, al faro del capo di Leuca alle albe otrantine, la Puglia è meravigliosa tutta. Non è solo un racconto estivo ma un viaggio attraverso il calore delle feste legate al fuoco, che riscaldano anche i brevi mesi invernali. Un viaggio di lavoro allora diventa un vero e proprio viaggio all’interno del singolo territorio e della sua storia per immergersi nell’atmosfera di un tempo, assaporandone il gusto nei dettagli, nelle tradizioni folcloristiche, nel contatto con la natura e nelle prelibatezze enogastronomiche. Da buona salentina, legata alle tradizioni, mi piace raccontarlo

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così… “C’era una volta”… per narrare le sue storie in luoghi di grande attrazione per i viaggiatori consapevoli, che amano scoprire i territori di alto valore culturale e in modo lento. Proprio i miei fortissimi legami con il territorio e con le tradizioni salentine (del sud Salento in particolare) hanno di fatto dato avvio, nel periodo della mia direzione, a una trasformazione dell’Hotel Tiziano, che da struttura puramente votata al business e alla convegnistica, ha saputo anticipare e interpretare questa nuova tendenza, offrendo, anche a chi viaggia per lavoro, la possibilità coniugare entrambe le esigenze; affari certamente da un lato, ma anche relax, scoperta del territorio e di esperienze nuove e indimenticabili, che di solito erano tipiche di un turismo differente. Dal team building alle sessioni post congress sono davvero tante le attività che si possono organizzare per andare alla scoperta del territorio in occasione di un evento aziendale. Ogni trasferta di lavoro diventa un’occasione di vacanza. Ogni struttura ricettiva deve necessariamente essere un contenitore di storia e tradizione. Coccolare e guidare il cliente in ogni sua ricerca è la risposta vincente a ogni soggiorno, in questo modo ho voluto ridisegnare nella loro essenza gli itinerari e le esperienze proposte alla clientela in una chiave differente, ribaltando quindi il paradigma dell’accoglienza proposto fino ad allora dall’Hotel Tiziano. Questo nuovo corso dell’accoglienza è necessariamente accompagnato da una specifica e meticolosa formazione dei collaboratori che, per molti tratti, ho curato in prima persona perché credo che alcune esperienze di vita legate al territorio e al passato non possano che essere raccontate e trasmesse solo da chi le ha vissute in prima persona. Ci sono delle sensazioni, dei vissuti, dei profumi, dei colori, delle vibrazioni che rimandano a luoghi “magici” della tradizione che è impossibile comunicare solo avendo letto o studiato, senza averle davvero respirate».

Ci racconti una case history memorabile? «La mia mente corre a un evento straordinario tenutosi nel 2020 all’Hotel Tiziano, nel periodo post Covid, in una fase di massima emergenza sanitaria. Abbiamo riaperto le porte alla convegnistica; gli unici a farlo in tutta la Puglia e credo in tutta Italia. Parlo del 54esimo Congresso Nazionale (Siti), la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, il primo in assoluto tenutosi in presenza dopo la pandemia. Tutto si è svolto con tutte le precauzioni del caso: dalle mascherine al distanziamento, alla contingentazione dei pasti per cinquecento persone. È stata una sfida importante affrontata con grande emozione e che abbiamo vinto con soddisfazione. Ricordo ancora le persone sedute ai tavoli, ciascuna a due sedie di distanza dall’altra, in uno scenario surreale ma che ci ha reso protagonisti di un successo indimenticabile».

«Coccolare e guidare il cliente in ogni sua ricerca è la risposta vincente a ogni soggiorno; in questo modo ho voluto ridisegnare nella loro essenza gli itinerari e le esperienze proposte ai nostri ospiti».

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FOCUS SUL CAPITALE UMANO

Nuove dinamiche e attività originali: il team building ritorna a essere uno strumento strategico nel marketing mix aziendale, mettendo al centro la singola persona e il suo benessere psicofisico

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Eventi di sostanza per risultati di valore di BEATRICE ELERDINI

Sul terreno dello human capital management, i team building giocano un ruolo chiave: si evolvono e supportano le imprese nelle sfide imposte dall’epoca attuale, in rapida trasformazione

La metamorfosi del team building riflette le nuove esigenze delle imprese. Un variegato composto di esperienze sportive, formative, green e solidali che, da attività complementari, si elevano a strumento aziendale strategico

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ggi il capitale umano è sempre più universalmente considerato come uno dei fattori di maggior successo per un’organizzazione. Investire sui dipendenti, in termini di crescita professionale e interiore, relazioni ed engagement, diventa dunque cruciale per lo sviluppo e il consolidamento di risultati che permangano nel futuro. Sul terreno dello human capital management, i team building giocano un ruolo chiave: si evolvono, si differenziano e indirettamente supportano le imprese nelle sfide imposte dall’epoca in rapida trasformazione, nella quale stiamo vivendo. I risultati si estendono oltre il perimetro aziendale: il valore generato non va soltanto a beneficio dei partecipanti, ma anche a sostegno del contesto nel quale le attività sono inserite. Nuovi format, carichi di significato, aumentano la motivazione e la soddisfazione dei dipendenti, facendoli sentire più coinvolti e quindi più produttivi. DIPENDENTI INFELICI: SERVE RITROVARE LA MOTIVAZIONE E proprio a proposito di coinvolgimento e soddisfazione sul lavoro, lo scenario lavorativo italiano non è certo dei migliori. Da un report della società statunitense di analisi e

consulenza Gallup, emerge che i lavoratori italiani sono i più infelici d’Europa: il trenta per cento di loro denuncia ansia, sofferenza e stress. A confermarlo è anche una ricerca condotta dal Politecnico di Milano, secondo la quale, solo il sette per cento dei lavoratori si dichiara felice. In questo contesto, sono sempre di più le realtà che puntano a un’inversione di rotta, consapevoli del ruolo determinante che oggi riveste il capitale umano. «In particolar modo a seguito della pandemia, le imprese hanno sviluppato una nuova necessità: restituire ai dipendenti la motivazione perduta», sostiene Giancarlo Giumelli, presidente di H&A, Motivation Company con ben quarant’anni di storia sulle spalle, che accompagna le società nel processo di consolidamento della motivazione con soluzioni sempre innovative. Il team building “esoterico” nella città antica di Valencia ne è un esempio: «Ė un format che reinterpreta la classica attività alla scoperta di un luogo. L’abbiamo organizzata di recente per un importante istituto bancario: i partecipanti, suddivisi in squadre, hanno dovuto risolvere dieci enigmi con l’ausilio di tutti i mezzi digitali a disposizione, oltre che delle proprie capacità e delle proprie gambe. Al

GIANCARLO GIUMELLI presidente di H&A, Motivation Company «In particolar modo a seguito della pandemia, le imprese hanno sviluppato una nuova necessità: restituire ai dipendenti la motivazione perduta».

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ELIO ZOCCARATO creative director di Sunnyway Teambuilding «Il team building “Lego, la città ideale”, è una prova tangibile della capacità delle squadre di lavorare insieme per creare un modello di città ecologica e sostenibile. Ė un esempio concreto di come sia possibile tradurre in azioni pratiche i principi fondamentali della sostenibilità».

termine, tutte le squadre si sono ritrovate in un luogo mistico e ricco di mistero: il Museo del Santo Graal. Ė una caccia al tesoro culturale, che aguzza l’ingegno e accende la motivazione tra i partecipanti».

ENRICO GELFI owner di Eis «Un tempo si prediligevano gli sport di squadra, come la pallavolo e il rugby, oggi invece si accetta più volentieri di differenziare lo storytelling. Sport di nicchia, come il nuoto artistico, l’atletica paralimpica, la scherma sono molto apprezzati perché permettono di trattare tematiche più attuali, quali l’inclusione, la diversità, l’automotivazione e la formazione continua».

TATIANA CRESPOLINI corporate fundraising manager di Mission Bambini «Mettendo a disposizione il proprio tempo, i volontari aziendali hanno la possibilità di uscire dalla routine ordinaria e di prendersi attivamente cura dei bambini coinvolti nei nostri progetti».

ECO TEAM BUILDING: EDUCARE PER UN FUTURO SOSTENIBILE Tra i trend emergenti si inseriscono gli eco team building, diretta conseguenza della crescente attenzione verso le questioni ambientali. Un nuovo bacino di opportunità formative che ha il prezioso potenziale di porre le basi del cambiamento, portando a nuovi stili di vita e modelli comportamentali ecocompatibili, applicabili nella vita quotidiana e in ambito lavorativo. Esperienze intense, di forte impatto, che costruiscono una nuova coscienza ambientale e sociale, che si traduce in una crescita personale degli individui e in un rafforzamento del “manifesto etico” dell’impresa stessa. Una valida testimonianza, a tal riguardo, arriva da Sunnyway Teambuilding, da oltre vent’anni al fianco delle imprese con molteplici tipologie di eventi. Di recente, in Puglia, ha organizzato una speciale attività intitolata, “Lego, la città ideale”, che ha visto oltre duecento partecipanti, suddivisi in trenta squadre, impegnati nella progettazione e costruzione con i Lego, di un prototipo di città del futuro, cento per cento green. «Questo team building è una prova tangibile della capacità delle squadre di lavorare insieme per creare un modello di città ecologica e sostenibile. Ė un esempio concreto di come sia possibile tradurre in azioni pratiche i principi fondamentali della sostenibilità», racconta Elio Zoccarato, creative director dell’agenzia, che prosegue: «Ogni squadra ha lavorato con dedizione e creatività per realizzare la propria sezione della città, ma allo stesso tempo ha cooperato con gli altri team, per garantire uniformità di design e continuità nella pianificazione delle reti di trasporto.

Questo approccio di collaborazione e coerenza dimostra un alto livello di maturità nel lavoro di squadra e nell’adesione ai valori condivisi. Mentre l’inclusione di materiali riciclati è la prova concreta dell’impegno verso la tutela dell’ambiente. La città del futuro è altresì una testimonianza del brand, della sua visione e della sua storia. È un manufatto condiviso che parla del passato, del presente e del futuro del gruppo. Siamo entusiasti di vedere come questa iniziativa rifletta l’importanza della sostenibilità nella cultura aziendale e come promuova una visione positiva del futuro. È la dimostrazione di come un approccio green possa essere parte integrante del modo in cui le società operano e di come le squadre possano lavorare insieme per realizzare un cambiamento positivo, che ispiri e promuova la sostenibilità nel lavoro quotidiano», conclude Zoccarato. Tra le prime realtà a proporre progetti di responsabilità ambientale nello sport c’è Eis, agenzia di comunicazione specializzata in campo sportivo e management degli atleti, che ai consueti messaggi di sensibilizzazione, ha affiancato contributi concreti. «Da tempo, lo sport si è fatto carico dell’attenzione per l’ambiente – ha raccontato Enrico Gelfi, owner di Eis –. A tal proposito, uno dei format di maggior successo che abbiamo realizzato

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è la “Fabian Experience”: un’intera giornata dedicata al triathlon (multidisciplina che include bici, corsa e nuoto, ndr), totalmente zero-waste e carbon-neutral, coordinata dal campione di iron man, Alessandro Fabian. Dopo la prima edizione del 2019, è stata riproposta per i media nel 2021 e a seguire per i fan di Fabian». TEAM BUILDING PER IL SOCIALE: UNIRE LE FORZE PER IL BENE COMUNE I team building si caricano sempre più di “sostanza” e contenuti elevati, orientati non soltanto alla tutela dell’ambiente, ma anche al supporto delle comunità più vulnerabili. Organizzazioni come Mission Bambini, che da oltre vent’anni si occupa di sviluppare progetti a sostegno dei più piccoli, ha messo a punto un modello innovativo di team building sociale, che coniuga il volontariato d’impresa, alla formazione aziendale. «Mettendo a disposizione il proprio tempo, i volontari aziendali hanno la possibilità di uscire dalla routine ordinaria e di prendersi attivamente cura dei bambini coinvolti nei nostri progetti. Puntiamo così a innescare un ciclo virtuoso di ricadute positive sugli attori e sulle comunità coinvolte», afferma Tatiana Crespolini, corporate fundraising manager di Mission Bambini. L’attività di coding e robotica educativa è senz’altro la più interessante, che evidenzia

le potenzialità di questo modello: «I partecipanti lavorano alla creazione di un laboratorio, modulabile sulle esigenze dell’impresa, in cui coinvolgere la classe di una scuola identificata da noi. Per i bambini coinvolti rappresenta un’opportunità unica di lavorare su problem-solving, immaginazione e creatività. Mentre per i dipendenti è un’importante occasione di arricchimento personale, attraverso il miglioramento delle proprie competenze e abilità professionali», conclude Tatiana Crespolini. Con finalità similari è concepito il nuovissimo team building di Sunnyway Teambuilding, di recente diventata distributore ufficiale per l’Italia delle attività di costruzione di SolarBuddy, una luce solare portatile da regalare ai bambini più poveri del mondo: «L’esperienza prevede per ogni partecipante un kit SolarBuddy e le relative istruzioni di assemblaggio. Ė contemplata inoltre la scrittura di una lettera che verrà consegnata insieme alla luce al bambino destinatario, con l’obiettivo di creare una connessione empatica, se pur a distanza. Al termine della sessione di assemblaggio, tutte le luci vengono spente, dando così la possibilità alle persone di respirare le proprie emozioni e percepire per un istante un senso di povertà energetica. A quel punto tutti vengono invitati a riaccendere la propria luce, dando vita a un finale “illuminato” e ricco di emozioni» ha raccontato Zoccarato.

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TEAM BUILDING

PAOLA PESENTI communication, marketing and training director di Sps Italy «Il nostro interesse primario non è la competizione in termini di tempistiche ma i chilometri percorsi. Per intenderci, i colleghi possono tracciare lo shopping domenicale con la famiglia piuttosto che le passeggiate con il cane, l’importante è invogliarli ad abbandonare il divano e a fare attività all’aria aperta».

VALENTINA PRAOLINI event manager di Garden Toscana Resort «Il wellbeing aziendale è una strategia in forte crescita, che sempre più imprese prendono in considerazione col duplice obiettivo di offrire ai dipendenti un contributo migliorativo e aumentarne contestualmente la produttività, puntando al benessere individuale».

TEAM BUILDING E WELLBEING: STRATEGIA IN CRESCITA Se il benessere in azienda è uno dei temi caldi del welfare ormai da qualche tempo, proprio le aziende si sono recentemente fatte promotrici del wellbeing dei loro dipendenti anche fuori dagli orari di lavoro. E così può capitare anche che, proprio intorno al benessere, vengano organizzate attività di team building “diluite” nel tempo, come racconta Paola Pesenti, communication, marketing and training director di Sps Italy: «Attraverso una piattaforma digitale abbiamo registrato le iscrizioni dei nostri dipendenti, e monitorato, tramite un’app gestita da una società esterna da noi incaricata, AdvTime, tutti gli allenamenti che i colleghi facevano e trasmettevano giornalmente, per tre mesi (da maggio e luglio), pubblicato classifiche settimanali e monitorati gli allenamenti attraverso gli occhi di un coach che seguiva da remoto i partecipanti con suggerimenti e consigli. Il nostro interesse

LE AZIENDE PUNTANO ALL’EFFETTO “WOW” La visione di I’Meetaly riporta l’attenzione su un elemento essenziale dei team building: «Fino a qualche anno fa, organizzare un team building significava affidarsi a un formatore professionista, al quale spiegare l’obiettivo dell’azienda – afferma Leonardo Lauria, project leader di I’Meetaly –. Poteva essere il rafforzamento della competitività della forza vendite, o l’individuazione di un leader all’interno di un gruppo, o ancora l’organizzazione di attività di “squadra”, per cercare di rendere più efficace un lavoro di partnership. Talvolta era anche un’occasione,

per capi e manager, per mettersi in discussione davanti ai propri dipendenti, con l’obiettivo di ridurre una distanza che talvolta poteva rallentare percorsi produttivi. Oggi invece, la tendenza è per lo più quella di richiedere attività ludiche, finalizzate alla realizzazione di una giornata memorabile per i propri dipendenti, venditori o manager. Il focus è sull’aggregazione e il divertimento in senso generico. Le società puntano al cosiddetto “effetto wow” sui partecipanti all’evento. La parte formativa è sempre più ridotta ai minimi termini».

primario non è la competizione in termini di tempistiche ma i chilometri percorsi. Per intenderci, i colleghi possono tracciare lo shopping domenicale con la famiglia piuttosto che le passeggiate con il cane, l’importante è invogliarli ad abbandonare il divano e a fare attività all’aria aperta». Si sono create dinamiche interessanti tra i partecipanti, tra sfide e sproni a camminare di più anche in gruppo durante la pausa pranzo. Particolarmente ambiti, i premi in palio per le due categorie “runner” e walker”. Conferma la tendenza anche Valentina Praolini, event manager del Garden Toscana Resort, una struttura immersa nel Parco di Rimigliano, a pochi passi dal mare, sulla Costa degli Etruschi, in Toscana: «Il wellbeing aziendale è una strategia in forte crescita, che sempre più imprese prendono in considerazione col duplice obiettivo di offrire ai dipendenti un contributo migliorativo e aumentarne contestualmente la produttività, puntando al benessere individuale». Il Garden Toscana Resort, che grazie allo splendido contesto in cui si trova e all’impianto sportivo di grandi dimensioni di cui è dotata, è in grado di accogliere numerose tipologie di team building – dalle classiche olimpiadi sportive alle esperienze enogastronomiche, dalle attività legate alla sostenibilità a quelle finalizzate alle solidarietà, oltre a esperienze immersive correlate al mondo olistico, come il corso di cristalloterapia o il corso con gli oli essenziali – nel 2022 ha celebrato il suo trentesimo anniversario e nel 2023 ha registrato, nell’ambito degli eventi corporate, un +20%, rispetto all’anno precedente, e un aumento esponenziale delle richieste di team building: «Non si era mai registrata una domanda così importante. Ė segno che le società puntano al benessere dei propri dipendenti, nonché alla collaborazione tra gli stessi e al miglioramento del lavoro di squadra», afferma Praolini.

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Ai classici sport di squadra, il team building preferisce ora alcuni sport di nicchia come la scherma o il nuovo artistico perché permettono di trattare tematiche più attuali, quali l’inclusione, la diversità, l’automotivazione e la formazione continua

LE ORIGINI DEL TEAM BUILDING Le prime riflessioni sui team building risalgono agli Anni 20 del Novecento: sono scaturite dagli esperimenti effettuati dallo studioso Elton Mayo sui dipendenti della Western Electric Company di Chicago. L’obiettivo era quello di osservare l’influenza degli ambienti di lavoro sulla produttività delle persone. Ne è emerso qualcosa di più grande: non è solo il contesto ad avere effetto sui lavoratori, ma soprattutto l’interesse dell’azienda nei loro confronti, la considerazione e la vicinanza del capo, nonché la creazione di un vero e proprio spirito di aggregazione tra i componenti dello stesso team. Come tutti i precursori, Mayo non è stato subito compreso.

Ci sono voluti vent’anni, prima che il pedagogo tedesco, Kurt Hahn, nel 1941, riuscisse a trasformare tali principi in un progetto concreto: fuggito in Galles, ad Aderdovevy, per scappare alle persecuzioni antisemite, fondò la prima scuola di formazione esperienziale, con l’aiuto dell’armatore inglese Lawrence Holt. Questo tipo di formazione, grazie alla sua originalità ed efficacia, si è diffusa rapidamente negli Stati Uniti, a partire dagli Anni 50. In Europa è giunta quasi trent’anni dopo, per arrivare in Italia soltanto negli Anni 90. Le formule di team building aziendale e manageriale, così come lo conosciamo oggi, sono la naturale evoluzione del metodo educativo di Aderdovevy.

LO SPORT: STRUMENTO DI INCLUSIONE E SOLIDARIETÀ Anche i trend più tradizionali del team building si evolvono: è il caso delle classiche attività sportive, che da strumenti per aiutare a costruire spirito di squadra e relazioni interpersonali, diventano terreno fertile per esperienze di carattere inclusivo. «Un tempo si prediligevano gli sport di squadra, come la pallavolo e il rugby, oggi invece si accetta più volentieri di differenziare lo storytelling. Sport di nicchia, come il nuoto artistico, l’atletica paralimpica, la scherma sono molto apprezzati perché permettono di trattare tematiche più attuali e più idonee alla comunicazione interna, quali l’inclusione, la diversità, la performance, l’automotivazione e la formazione continua», ha affermato Gelfi di Eis. A concretizzare un nuovo modo di intendere lo sport nell’ambito dei team building, è l’iniziativa ideata e organizzata da Confindustria Dispositivi Medici: la Medical Device Challenge. Si tratta di una sfida a squadre tra gli iscritti delle aziende che fanno parte della federazione, con la collaborazione degli atleti Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali): insieme, semplicemente muovendosi, fanno avanzare il proprio gruppo. Un’app dedicata, attraverso un fitness tracker, tiene traccia di ogni passo. A vincere è la squadra che raggiunge il punteggio più alto.

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MIRELLA BISTOCCHI vicepresidente Confindustria Dispositivi Medici con delega a etica e impegno sociale «Con la Medical Device Challenge, sport e solidarietà si incontrano per dare vita a un team building di inclusione, benessere e coesione. Una sfida che vuole mettere al centro la costruzione di un mondo più attento alle disuguaglianze».

L’obiettivo è ambizioso: sostenere Dynamo Camp, il primo Camp di Terapia Ricreativa in Italia, che offre programmi gratuiti a bambini e ragazzi con patologie gravi e croniche. «Con la Medical Device Challenge – ha dichiarato Mirella Bistocchi, vicepresidente Confindustria Dispositivi Medici con delega a etica e impegno sociale – sport e solidarietà si incontrano per dare vita a un team building di inclusione, benessere e coesione. Una sfida che vuole mettere al centro la costruzione di un mondo più attento alle disuguaglianze, in continuità con i 17 goal di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Quest’anno la Challenge ha ottenuto anche il patrocinio di Pubblicità Progresso, a conferma dell’impegno sociale di Confindustria Dispositivi Medici nel sensibilizzare l’opinione pubblica a favore della nascita di comportamenti virtuosi orientati

alla crescita del bene comune. In rappresentanza delle aziende produttrici di dispositivi medici, abbiamo un ruolo etico e sociale che ci impone di fare la nostra parte anche al di fuori delle nostre società, sostenendo e favorendo la creazione di realtà inclusive, dove lo sport è un connettore. Per questo motivo, siamo orgogliosi di dare un contributo concreto a un’organizzazione come Dynamo Camp ma, soprattutto, di proporre una visione diversa dello sport che sia coinvolgente e inclusiva». Le attività di team building interpretano il presente e si preparano ad accompagnare le aziende e il loro capitale umano nel futuro. Infiniti nuovi progetti, nuovi contesti, per risultati che si propagano sul territorio, come aloni sulla superficie del lago dopo l’affondo di un sasso, e nella mente dei partecipanti trasformandosi in ricordo.

Podio e premiazione per i vincitori del contest organizzato da Sps Italy, nell’ambito del quale la componente di team building era strettamente legata a quella di wellbeing

QUANDO IL TEAM BUILDING PROFUMA DI TARTUFO Oltre a essere un ingrediente prezioso e raro della buona tavola italiana, il tartufo può essere anche il fil rouge di appassionanti attività di team building, declinate a più riprese: «Si possono creare esperienze immersive e complete a base di tartufo, dalla cerca nelle tartufaie con trifulau e tabui – ovvero con il cercatore di tartufi e il suo cane, ndr – all’analisi sensoriale seguiti da un esperto, ai corsi di cucina per gustarlo al meglio» spiega Stefano Mosca, direttore generale della Fiera Internazionale Tartufo Bianco d’Alba. E se la ricerca del

prezioso fungo ipogeo nei boschi è avvincente, assolutamente interessante e sfidante è anche la scoperta di profumi, sentori e consistenze che ne decretano poi il valore. Tra le location più suggestive dove cimentarsi infine ai fornelli e organizzare eleganti cene di gala, non si può non menzionare il Castello di Roddi (Cuneo), dove ha sede anche la rinomata Università dei Cani da Tartufo, mentre è recentissima l’inaugurazione del Mudet, il Museo del Tartufo di Alba, nel cuore della “capitale delle Langhe”. (P.K.)

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Hotel Monte Sarago

Corso Mazzini, 233 Ostuni (BR) Tel. 0831.334470 www.hotelmontesarago.it


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Team building memorabili

Trasformare la paura in forza, rimuovere i blocchi che impediscono l’espressione del nostro potenziale, scardinare le credenze limitanti, convogliare lo sforzo senza spreco di risorse. Come? Con i format proposti dal Gruppo Iris Comunicazione: intensi, di TERESA CHIODO sfidanti e di forte valenza formativa

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e problematiche aziendali sono legate alla produttività, alla comunicazione, alle dinamiche relazionali, alla gestione dello stress e alla capacità di attivare strategie vincenti e appropriate. In tutti questi ambiti, oltre a una capacità visionaria, è necessario attivare le proprie migliori energie, comprendere il proprio spazio interiore, gestire il proprio tempo e le proprie risorse. Le opportunità per integrare tutte queste forze in gioco hanno bisogno di consapevolezza, strategie e buon senso. Ognuno ha bisogno di comprendere, al di là dei propri ruoli, il disegno che sta in-

carnando. Il Gruppo Iris Comunicazione tutto questo lo sa bene, sia quando gestisce sessioni di team building formativo, sia quando organizza team building ludici che mirano a consolidare e a rendere più coeso il gruppo. DUE CASE HISTORY ESEMPLARI In quest’ottica, il Gruppo Iris Comunicazione ha ideato e gestito due importanti interventi per un cliente di primo piano, interventi inseriti in un ampio programma formativo – ma anche coesivo – dello staff apicale. Il primo team building si è svolto nella primavera inoltrata del 2021 a Stresa e ha coinvolto i partecipanti in una serie di attività atletiche svolte in modalità paralimpica. Il concetto alla base è tanto semplice quanto esplosivo, a livello emotivo: il nostro corpo, ma soprattutto la nostra mente, ha un patrimonio inconscio e inutilizzato di risorse che ci permettono di far fronte e adattarci anche a cambiamenti drastici, drammatici e repentini quali appunto una situazione di handicap. Sul piano psicologico il significato, dunque, è di avviare un’abitudine al cambiamento che favorisca l’attivazione di tutte le risorse. Il secondo team building si è tenuto vicino a Sestriere nel marzo di quest’anno e si è focalizzato sulle dinamiche relazionali tra generazioni diverse di colleghi, facendo emergere la via per facilitarle sfruttando un diverso bagaglio di esperienza tra varie seniority. Come? Facendo svolgere ai partecipanti attività sportive sulla neve, in condizioni impegnative nelle quali per vincere non basta solo la forza e la prestanza fisica, ma anche la maturità e la capacità di affrontare i problemi con un approccio meno impulsivo e più riflessivo. L’esempio cardine è il biathlon, dove per eccellere occorre resistenza fisica, ma anche capacità di concentrazione e di controllo del battito cardiaco nel momento del tiro. Sul piano emozionale, quindi, un’azione controllata permette di accedere ai propri pensieri in modo lucido e razionale evitando di diventare vittime di sé stessi e delle proprie emozioni. indirizzi a fine rivista

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Tra natura e storia Attività sportive nel verde, come pedalate lungo i sentieri ed escursioni in grotta, e convegni, meeting e ricevimenti in un ambiente avvolgente, all’interno del Park Hotel ai Cappuccini

di BEATRICE ELERDINI

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ubbio, con il suo fascino unico di città medievale, tra le più belle d’Italia, e il Park Hotel ai Cappuccini, un convento del XVII secolo sapientemente restaurato, immerso nel verde, a due passi dal centro storico, sono un connubio armonico, capace di accogliere varie tipologie di eventi. Al suo interno l’hotel coniuga armonicamente ambienti antichi e nuovi comfort. Gli spazi, ampi e avvolti da un’atmosfera calda e rilassante, sono perfetti per incontri, meeting

PARK HOTEL AI CAPPUCCINI  Gubbio (Pg) Numero totale camere: 95 | Ristoranti: 3 | Posti: 60 + 500| Sale meeting: 13 | Capienza sala maggiore: 400 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | Mq. di aree espositive: 400 | Possibilità di organizzazione post congress

e ricevimenti. Arazzi e dipinti d’epoca, affiancati da opere d’arte contemporanea, impreziosiscono le pareti donando alla struttura un allure senza tempo. EXPERIENCE IMMERSE NELLA NATURA Gli Appennini, la splendida cornice naturalistica in cui è immerso il Park Hotel ai Cappuccini, sono invece il contesto ideale nel quale organizzare team building sportivi. Tanti e spettacolari i percorsi da fare a piedi, in bicicletta o a cavallo. Degni di nota sono la famosa Via di Francesco, che lega La Verna, Gubbio e Assisi, e la salita al “Colle eletto del Beato Ubaldo”, raggiungibile anche con una speciale funivia, che regala una meravigliosa vista sulla piana di Gubbio. Inoltre, a breve distanza, nel Parco Regionale del Monte Cucco, uno dei più incontaminati d’Italia, è possibile organizzare escursioni nelle grotte carsiche, discese in forra, percorsi di trekking, orienteering o birdwatching. Una molteplicità di opzioni, tutte valide per rafforzare il team e aumentare autocontrollo e consapevolezza dei partecipanti. PERCORSI CULINARI MEMORABILI Arricchisce e completa ogni evento al Park Hotel ai Cappuccini la cucina regionale: reinterpretata con creatività, si trasforma in un’esperienza enogastronomica memorabile, che trova spazio nelle sale da pranzo, di differente capienza, e al ristorante Nicolao, dove gli ospiti vengono accolti in un’ambiente confortevole con un ottimo servizio. In ogni momento i clienti possono contare su servizi estremamente flessibili e sul supporto di uno staff dall’elevata expertise. «Il nostro personale, in gran parte locale, è orgoglioso di lavorare in quella che è considerata un’eccellenza di Gubbio», afferma Attilio Bonifazi, resident manager della struttura. Storia, natura, professionalità ed eleganza, dunque, sono le peculiarità che fanno del Park Hotel ai Cappuccini e di Gubbio la meta prediletta dagli organizzatori di eventi. indirizzi a fine rivista

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dimora storica contemporanea L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni. Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo. In questa cornice vi accoglie il Park Hotel ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, offrendovi spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.

Park Hotel ai Cappuccini Via Tifernate • 06024 • Gubbio (Perugia) • Italy • Tel. +39 075 9234 • Fax +39 075 9220323 www.parkhotelaicappuccini.it • info@parkhotelaicappuccini.it


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L’incentive che sarà

Quattro esperti dell’incentive travel raccontano un mercato in cui stanno cambiando sia l’utenza, sia le finalità. Parlano delle evoluzioni di programmi, messi a punto insieme a clienti sempre più consapevoli, nella direzione della personalizzazione, del coinvolgimento e della sostenibilità di NICOLETTA TOFFANO

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e aziende continueranno a puntare sui viaggi incentive anche nel 2024. A dirlo è il sondaggio annuale dell’Irf (Incentive Research Foundation) che ha indagato le prospettive del settore attraverso lo studio “Incentive Travel Programs – Expectations & Challenges”, condotto da fine aprile a giugno 2023 su un totale di 372 intervistati, in rappresentanza di quattro gruppi di stakeholder: incentive house, albergatori, uffici del turismo/convention & visitors bureau e Dmo. A fronte di previsioni ottimistiche si evidenzia comunque nel report quanto lo scenario implichi sfide importanti come l’inflazione, i timori di recessione, le difficoltà legate alle forniture,

e non solo. Di contro gli intervistati concordano sul fatto che cresca l’esigenza di fornire esperienze significative e mirate sulle persone al fine di raggiungere i risultati desiderati dalle aziende rispettando al contempo i budget. Quindi, sebbene l’incentive, inteso come strumento per motivare e fidelizzare clienti e dipendenti, continuerà a essere utilizzato dalle aziende, è importante sottolineare quanto sia cambiato a livello di contenuti in questo contesto post pandemico. Ma quali sono le tendenze che si stanno delineando e le sfide da affrontare oggi e nel prossimo futuro? Abbiamo chiesto l’o-

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pinione a quattro esperti del settore, che ci hanno raccontato la loro visione e le loro aspettative: Stefano Giotta founder and ceo Tipica Tour; Raffaella Mascherpa, director della business unit Cisalpina Mice; Sabrina Pignatelli head of commercial PV Agency; Elisa Presutti, managing director events del Gruppo Gattinoni. L’INCENTIVE TRAVEL SI FA IN QUATTRO L’incentive si conferma una strategia sempre più cruciale per aiutare le organizzazioni a costruire una cultura aziendale, soprattutto in ambienti dove lavorano fianco a fianco quattro generazioni in contemporanea, dai Baby boomer alla Gen zeta, ognuna delle quali incarna stili, valori e aspettative diversi (vedi box “I viaggi: quattro generazioni a confronto”). Cambia quindi la finalità stessa di un viaggio incentive, sempre più indirizzato da un lato a favorire una collaborazione efficace e armoniosa tra i vari gruppi generazionali anche in un’ottica di employee retention, ossia di trattenere i talenti, d’altro lato diventa mezzo di diffusione della cultura aziendale in un’ottica di employee branding, quando i partecipanti diventano veri e propri ambasciatori dell’azienda stessa. Le motivazioni di questo cambio di prospettiva le illustra Stefano Giotta, founder and ceo Tipica Tour: «Occorre fare una premessa importante. Il covid ha cambiato radicalmente il modo di intendere il lavoro. Per tanti mesi di lockdown e

anche in quelli successivi, tanti hanno lavorato da casa, molti hanno cambiato mestiere, mentre spesso il vecchio team di lavoro è stato addirittura stravolto nella qualità e nella composizione stessa del gruppo. Poi c’è stata la ripresa e molte aziende, mentre erano intente a recuperare le perdite e consolidare i bilanci, hanno dovuto fronteggiare una serie di problemi legati alla gestione di nuovi team, hanno dovuto cercare risposte a una nuova cultura del benessere, convergendo verso nuovi obiettivi aziendali e ripensando nuove culture organizzative. Alla luce di ciò, certamente gli incentive sono cambiati: rispondono a esigenze diverse, perseguono obiettivi diversi e abbracciano contenuti diversi, non tanto e non solo in termini di attività, quanto in chiave di lettura e traduzione delle stesse in concetti nuovi, più vicini al team, inteso quale gruppo fatto di singole persone, ognuna con le proprie aspettative e bisogni. Il viaggio incentive oggi deve diventare patrimonio dell’impresa». L’arduo compito degli addetti ai lavori in tempi che hanno conosciuto fenomeni senza precedenti come la great resignation (aumento esponenziale delle dimissioni) è quello di far cogliere alle imprese l’occasione per potenziare la motivazione non solo in un’ottica di premio, ma esaltando la cultura aziendale e puntando sugli incentive uniti ad altre forme di reward, come la formazione, il coaching o il mentoring, per creare percorsi di crescita professionale e personale. In questo

STEFANO GIOTTA, founder and ceo Tipica Tour «Certamente gli incentive sono cambiati: rispondono a esigenze diverse, perseguono obiettivi diversi e abbracciano contenuti diversi, non tanto e non solo in termini di attività, quanto in chiave di lettura e traduzione delle stesse in concetti nuovi, più vicini al team, inteso quale gruppo fatto di singole persone, ognuna con le proprie aspettative e bisogni».

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COVER STORY VIAGGI INCENTIVE

SABRINA PIGNATELLI head of commercial PV Agency «A differenza di qualche anno fa, la prima domanda che facciamo a un cliente che ci chiede una proposta per un incentive, non è più dove vuole portare i suoi ospiti, ma qual è l’obiettivo comunicazionale dell’evento. Si parte quindi da questa risposta per costruire una proposta integrata».

Sopra, un’attività proposta da Tipica Incentive, il “world café sotto gli ulivi”: una tecnica partecipativa che permette ai team di affrontare un tema rilevante per l’impresa in maniera informale ricostruendo il setting dei tavolini all’aperto di un bar

senso il viaggio incentive non viene più visto come momento a se stante, ma entra a fare parte di una logica di comunicazione aziendale a 360 gradi, interna ed esterna, come spiega Sabrina Pignatelli, head of commercial PV Agency: «Sono sempre più frequenti le richieste di eventi completi che oltre all’ospitalità e all’intrattenimento, includano anche momenti celebrativi o di comunicazioni istituzionali; sono diminuiti i viaggi premio tout court, basati solo sulla logistica. Oggi spesso

le varie tipologie di viaggi tendono a convergere in un unico evento. Noi in PV Agency cerchiamo sempre nella realizzazione dei nostri incentive di offrire al cliente una proposta di comunicazione più integrata e completa possibile che possa accompagnare l’ospite e coinvolgerlo durante tutta l’esperienza, in diversi momenti collegati da un unico fil rouge. A differenza di qualche anno fa, la prima domanda che facciamo a un cliente che ci chiede una proposta per un incentive, non è

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RAFFAELLA MASCHERPA director Cisalpina Mice «Il viaggio non è esclusivo per la destinazione ma lo è per l’esperienza, assolutamente tailor made, che premia e coccola il partecipante sin dalla convocazione. L’attenzione personalizzata che mette al centro l’individuo è il vero elemento di lusso, ben al di là di aspetti materiali o formali. La motivazione non è quindi solo il premiare con un viaggio che ha un certo valore economico, ma generare un percepito di caring verso le proprie persone».

più dove vuole portare i suoi ospiti, ma qual è l’obiettivo comunicazionale dell’evento. Si parte quindi da questa risposta per costruire una proposta integrata». INCENTIVE HUMAN-CENTRIC Cambiano le persone, cambiano le richieste e cambiano le risposte racconta Raffaella Mascherpa, director della business unit Cisalpina Mice: «Dal post pandemia è aumentato in modo esponenziale il desiderio di stare assieme, conoscere, esplorare, tornare a guardare il mondo. L’attenzione delle aziende si concentra non solo su un saving puro, ma sull’opportunità di creare concept forti e coinvolgenti da trasferire in un evento di successo al di là della munificità dei servizi. Alta è l’attenzione per l’ambiente, dalla richiesta di servizi f&b plastic free a mezzi di trasporto elettrici o di hotel ecosostenibili. Il viaggio non è esclusivo per la destinazione ma lo è per l’esperienza, assolutamente tailor made, che premia e coccola il partecipante sin dalla

convocazione al viaggio. L’attenzione personalizzata che mette al centro l’individuo è il vero elemento di lusso, ben al di là di aspetti materiali o formali. La motivazione non è quindi solo il premiare con un viaggio che ha un certo valore economico, ma generare un percepito di caring verso le proprie persone. Non esiste uno standard, si parte dal dialogo con il cliente per costruire insieme a lui un progetto che veicoli in modo forte i messaggi dell’azienda». Si potrebbe dire quindi che i nuovi contenuti dell’incentive travel rispondono più ad aggettivi come “delicato” e “intimo”, che prendono il posto di espressioni come “effetto wow” ed “esibizione” e che rappresentano un’evoluzione di un pensiero e di un sentire ereditato dal periodo pandemico, quando tante cose, azioni e luoghi date prima per scontate hanno invece rivelato aspetti inediti oggi diventati pregnanti. Ed è proprio questo nuovo incentive “human-centric” a portare il suo contributo nelle strategie di employee retention come conferma Stefano Giotta: «Il nostro lavoro da incentive house inizia prima dell’incontro: conduciamo un assessment per focalizzare bisogni e progettare attività su misura. Sempre più spesso disegniamo l’evento introducendo attività che aumentano la partecipazione e il coinvolgimento delle persone per un incontro memorabile. Ciò permette di rafforzare i legami, aumentare lo spirito di squadra e migliorare la capacità di affrontare le sfide. Una delle attività che stiamo lanciando come Tipica Incentive è il “world café sotto gli ulivi”: una tecnica partecipativa che permette ai team di affrontare un tema rilevante per l’impresa in maniera informale ricostruendo il setting dei tavolini all’aperto di un bar. Portare il world café negli uliveti e nelle masserie pugliesi vuol dire incontrare una bellezza che ispira per lavorare insieme con più be-

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nessere e qualità. Le attività sono supportate da facilitatori esperti e, dopo l’incontro, organizziamo un follow-up con lo staff aziendale per condividere gli insight emersi». Andare oltre il solo “effetto sorpresa” implica, allo stesso tempo, un innalzamento della qualità intrinseca dei programmi, solo in apparenza più semplici, ma a cui invece si richiede di essere più emozionanti, esclusivi, esperienziali, autentici e memorabili che mai. Senza dimenticare oggi il ruolo sociale ed etico che l’incentive travel ha nel promuovere l’integrità ambientale, la diversità locale e il dialogo interculturale. E questo avviene soprattutto grazie alla sensibilità delle nuove generazioni che, anche a un viaggio incentive, chiedono di essere sostenibile, come conferma il sondaggio Irf: l’ottanta per cento degli intervistati riferisce di aver ricevuto pressione da parte dei clienti per offrire opzioni più sostenibili per riunioni, eventi, destinazioni di viaggi incentive e trasporti. Sempre più spesso pertanto ci si aspetta che anche gli hotel e le Dmc siano all’avanguardia nell’implementazione di pratiche di sostenibilità. Sul tema della sostenibilità si riscoprono anche le destinazioni più classiche dell’incentive, spiega Raffaella Mascherpa: «Per esempio Malta, dove abbiamo appena concluso un evento per un’importante azienda del settore energetico, introducendo attività che hanno coniugato momenti culturali con i temi innovativi e centrati sul creare consapevolezza riguardo alla sostenibilità. Come? Creando una serie di indizi (legati a temi come il riciclaggio, l’energia rinnovabile, l’efficienza energetica o la riduzione dell’impatto ambientale) che hanno guidato i partecipanti attraverso un percorso di pratiche sostenibili. In coerenza le diverse location scelte erano ecologiche, alimentate da pannelli solari e presentavano punti di riciclaggio e giardini sostenibili».

UN VIAGGIO CONTINUO Abbiamo visto che fondamentale per fornire le giuste risposte alle aspettative e richieste è offrire la massima personalizzazione, creando programmi su misura che rispondano ai diversi bisogni, interessi e aspettative dei partecipanti. Alla base di questa offerta c’è naturalmente un profondo dialogo con il committente, ma anche la necessità di basarsi sull’analisi dei dati e delle preferenze dei viaggiatori, come conferma una ricerca di American Express Meetings & Events che evidenzia che il 77% dei planner di eventi prevede di aumentare l’uso dei dati per personalizzare le esperienze dei partecipanti. All’acquisizione dei dati contribuiscono specifiche app dedicate al settore Mice. Queste app sono in grado di consentire una profilazione dei partecipanti sempre più precisa, fattore fondamentale per ottimizzare l’esperienza del singolo, l’interazione tra le persone e la condivisione di contenuti mirati, garantendo inoltre ai planner feedback e recensioni. Attraverso la tecnologia si riescono a connettere agevolmente le agenzie, le aziende clienti e i partecipanti, come conferma Raffaella Mascherpa: «Si parte dal dialogo con il cliente per costruire insieme a lui un progetto utilizzando tutti gli strumenti, sia tecnologici sia di comunicazione, che rendano unica l’esperienza. Un elemento considerato di caring, oltre che funzionale, è il servizio di segreteria che possiamo anche definire “concierge”: non si tratta solo di raccogliere informazioni utili del partecipante al viaggio, ma di essere anche al servizio di chi si sta preparando per un’esperienza che resterà nella memoria. È sempre più uno strumento interattivo che fornisce la possibilità di inviare, per esempio, notifiche push che richiamino a una call to action o a uno spazio dove “uplodare” foto o materiali dei partecipanti o dell’azienda».

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ELISA PRESUTTI managing director events di Gruppo Gattinoni «La chiave sono proprio i “nuovi contenuti”. Dobbiamo offrire novità in termini di destinazioni, di strutture, di location, ma soprattutto spunti creativi con esperienze mai offerte prima e che consentano di vivere il viaggio in maniera del tutto diversa rispetto a come ogni ospite avrebbe potuto viverlo individualmente».

Insomma anche gli incentive, eventi di esperienza diretta per antonomasia, diventano smart nel momento in cui il mezzo digitale può aiutare a creare i contenuti insieme a un percorso continuo con un prima, un durante e un dopo il viaggio in grado di tenere unita la community. Le app consentono, per esempio, in fase di pre viaggio, un aggiornamento costante di informazioni organizzative, ma anche di suggerimenti e approfondimenti, che preparano e ingaggiano le persone. Mentre le stesse app, in fase post viaggio, giocano sul fattore emozionale, quando attraverso scambi di informazioni e ricordi tendono a fissare l’esperienza e a potenziare il senso di appartenenza. Insomma nell’incentive travel, come per altre tipologie di eventi Mice, le dimensioni on line e off line si intersecano e completano reciprocamente, facilitando anche l’intercettazione dei bisogni delle nuove generazioni che si stanno affacciando al mercato del lavoro. IL NUOVO LUSSO TRA AUTENTICITÀ ED ESCLUSIVITÀ Una cosa su cui tutti gli esperti sono concordi riguarda il valore delle esperienze messe in campo, ossia del fatto che oggi per le aziende non si tratta più di offrire semplicemente un viaggio, bensì di calare i partecipanti in un contesto a tutto tondo, dove ogni attimo riveste qualcosa di speciale, come illustra Elisa Presutti, managing director events del Gruppo Gattinoni: «La chiave sono proprio i “nuovi contenuti”. Dobbiamo offrire novità in termini di destinazioni, di strutture, di location, ma soprattutto spunti creativi con esperienze mai offerte prima e che consentano di vivere il viaggio in maniera del tutto diversa rispetto a come ogni ospite avrebbe potuto viverlo

individualmente». In pratica si tratta di offrire tutto ciò che si può avere in esclusiva come la visita a un luogo prestigioso in orari di chiusura, le cene personalizzate in location di solito non accessibili, i contatti con la cultura locale, quella vera. La parola d’ordine è ancora stupire, ma senza ostentare. È in questo senso che si parla di programmi tailor made, dove la personalizzazione è più legata a un concetto di autenticità e in questo senso non sempre l’esotico e il lontano risulta la scelta di maggiore impatto, tanto è che (complici anche i problemi di disponibilità e costi delle tratte aeree) gli incentive, come sostiene il sondaggio di Irf, stanno tornando in Europa occidentale a un ritmo sempre più sostenuto. «Le destinazio-

DESTINAZIONI E SOSTENIBILITÀ: LA CLASSIFICA

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ostenibilità è una delle caratteristiche più richieste nella scelta della destinazione da parte dei partecipanti agli incentive travel. A ottobre il Global Destination Sustainability Index (Gds-Index) ha presentato i risultati sulla sostenibilità per il 2023, valutata su cento destinazioni globali, che include le pratiche sociali, ambientali e di gestione degli eventi. Per la settima volta Göteborg (nella foto) ha conquistando la prima posizione con un punteggio del 94,64%. La top five è poi costituita da: Oslo, Copenaghen, Helsinki, Bergen. La prima città italiana è Milano, collocata al quarantesimo posto dietro – tra le altre città europee – a Parigi (21esima), Berlino (31esima) e

Bruxelles (32esima). Fuori dall’Europa, da notare la performance di Singapore, che ha guadagnato 18 posizioni raggiungendo il 17esimo posto, in linea con l’obiettivo dichiarato di diventare un leader globale nel turismo e negli eventi sostenibili. Tra le principali pratiche sostenibili rilevate si includono una crescente integrazione delle strategie climatiche, un maggiore coinvolgimento degli stakeholder, un aumento delle certificazioni di terze parti per le strutture, la convalida di strategie di impatto sociale, un maggiore focus su politiche di diversità, equità e inclusione (Dei) e un’accentuata attenzione alla comunicazione degli sforzi praticati in ambito di sostenibilità.

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ni di sempre sono le città italiane e le capitali europee – conferma Presutti – dove offriamo servizi esclusivi. Un esempio? Una cena stellata alle terme di Caracalla». Non mancano ovviamente anche gli accenni alle destinazioni globali, ma sempre trattate con la logica dell’offrire qualcosa di diverso e di vero allo stesso momento, come illustra ancora la manager di Gattinoni: «Gli Stati Uniti per noi continuano a restare una destinazione tra le top five: anche qui riusciamo a fare proposte uniche grazie alla nostra conoscenza della destinazione e ai partner sul territorio, che ci consentono di organizzare, per esempio, un tour in super car tra le montagne del Colorado. Inoltre una recente case history, di cui andiamo particolarmente fieri, è incentrata su un evento di una settimana per novanta persone, i top agent di Zurich Italia, in Giappone. La site inspection l’abbiamo effettuata quando il Paese era ancora chiuso al turismo: siamo in pratica stati i primi a proporre e successivamente a realizzare un incentive nel Paese del Sol Levante dopo la riapertura post pandemia. Un viaggio tra Kyoto e Tokyo all’insegna della cultura giapponese, degli spettacoli tradizionali e di esperienze uniche. Abbiamo curato la costruzione del viaggio in ogni sua fase. Dalla scelta della destinazione allo scouting delle location, fino alla gestione logistica e alla confezione delle attività che hanno avvicinato i partecipanti tra loro e mai come prima alla cultura locale». Insomma il nuovo lusso porta con sé proprio questo aspetto di autenticità esperienziale che si gioca in tante declinazioni in cui la nostra stessa Italia ha tanto da dare, come dimostrano i redazionali che seguono, dove parliamo di location, tutte Made in Italy, che

si distinguono per essere serbatoi di arte e di storia, per essere circondate da una natura di una bellezza struggente, per essere luoghi dove si pratica la più vera cultura dell’ospitalità e per essere dimore antiche tenute in vita grazie all’amore e alla passione degli stessi proprietari. Parliamo di venue non replicabili in nessuna parte del mondo, che possono semmai ispirare un modo di essere italiano che, inevitabilmente, genera nuove esperienze legate alla suggestione, al gusto e allo stile. In una parola, a quel lusso oggi tanto ricercato!

I VIAGGI: QUATTRO GENERAZIONI A CONFRONTO Secondo le previsioni della Ilo (Organizzazione Mondiale del Lavoro) la distribuzione delle generazioni nel mondo del lavoro nel 2025 sarà la seguente: Gen Z 32%; Millenials 35%; Gen X 25%; Baby Boomers 8%. Va da sé che all’interno delle aziende convivranno le diverse generazioni, ognuna espressione di un modo di pensare che si manifesta naturalmente anche nell’idea di esperienza legata al viaggio (argomento in questi ultimi tempi al centro di sondaggi, studi e ricerche: Booking. com, Expedia, Skyscanner) di cui i planner dovranno tenerne conto per ottimizzare proposte e programmi. Vediamo di seguito generazione per generazione le principali caratteristiche e differenze: - Generazione Z: i nati tra il 1995 e il 2010 sono i più globalizzati

e iper connessi, ma anche i più interessati all’esperienza diretta e al contatto umano. Preferiscono viaggiare in gruppo, scegliendo destinazioni avventurose, sostenibili e responsabili. Il 56% vorrebbe visitare almeno tre continenti diversi nei prossimi dieci anni, mentre il 52% vorrebbe fare volontariato durante i viaggi. - Millennials: i nati tra il 1980 e il 1994 sono cresciuti con la crisi economica e la digitalizzazione, per questo cercano viaggi che offrano un buon rapporto qualità-prezzo e che siano personalizzabili. Sono i fautori della sharing economy e della condivisione sui social network. Amano scoprire culture diverse e vivere esperienze autentiche. Il 74% preferisce spendere i propri soldi in esperienze piuttosto che in beni

Sotto, Gruppo Gattinoni ha portato novanta top agent di Zurich Italia in Giappone per una settimana. Un viaggio tra Kyoto e Tokyo all’insegna degli usi giapponesi, degli spettacoli tradizionali e di esperienze uniche, con attività che hanno avvicinato i partecipanti tra loro e alla cultura locale

materiali, mentre il 65% sceglie le destinazioni in base alle opportunità di cibo locale. - Generazione X: i nati tra il 1965 e il 1979 sono i primi ad avere adottato la tecnologia, ma anche quelli che apprezzano di più il relax e il comfort. Sono indipendenti e innovativi, ma anche fedeli ai marchi e prediligono le destinazioni europee. Il 35% sceglie le vacanze in base alle recensioni online, mentre il 29% si affida ai consigli degli amici. - Baby Boomers: i nati tra il 1946 e il 1964 sono gli immigrati digitali, che hanno dovuto imparare a usare le nuove tecnologie in età adulta. Sono ottimisti e attivi, ma anche esigenti e selettivi. Amano viaggiare per arricchire la loro cultura e il loro benessere, scegliendo destinazioni storiche e culturali, ma anche naturalistiche e salutari. Il 49% viaggia per rilassarsi e rigenerarsi, mentre il 42% lo fa per seguire i propri personali interessi.

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Cultura al centro Fare incentive, una cultura e una capacità specializzate nell’analisi delle richieste e nella comprensione degli obiettivi per elaborare progetti dettagliati che attingono al patrimonio di informazioni ed esperienze collezionati negli anni. È questo l’elemento distintivo di Travelit Events di NICOLETTA TOFFANO

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ecnicamente si chiama sinapsi quel processo di comunicazione tra cellule nervose che permette di abbinare apprendimento, memoria, creatività. Perché accenniamo a questo per parlare di incentive travel? Perché non c’è un modo diverso per spiegare il motivo per cui Travelit, agenzia di eventi milanese, attiva da più di trent’anni, sia così speciale da avere attirato l’interesse di centinaia di aziende internazionali come Goodyear, Baxi, Nest, Ariston, Bergamini e tanti altri che le hanno affidato la realizzazione dei propri viaggi incentive, convention ed eventi aziendali in generale. A parlarcene sono Marcella Medas e Désirée Carsetti, rispettivamente amministratore delegato e key account manager della società: «L’idea che accompagnava la nascita di Travelit si basava proprio sulla grande esperienza acquisita dalla sua fondatrice, Marcella Medas, che aveva lavorato per anni dall’altra parte dell’evento gestendo hotel, villaggi e viaggi in giro per il mondo». UN TEAM AFFIATATO Ed è stato da subito chiaro che a fare la differenza sarebbero stati proprio loro, la fondatrice e il suo staff, una squadra appassionata di super specialisti, con il proprio eccezionale

bagaglio di competenze, unito alla profonda conoscenza delle realtà aziendali con cui erano da tempo entrati in contatto: «I manager soddisfatti tornano a sceglierci, evento dopo evento. Con noi sanno di trovare ascolto, capacità di intessere rapporti umani e tantissima cultura turistica alimentata dalla enorme quantità di informazioni acquisite nel tempo, che è parte di noi: quando interagiamo con i nostri clienti partner, portiamo sempre le migliori soluzioni per aiutarli a centrare i propri obiettivi, non perdendo mai di vista il budget». In Travelit si punta alla qualità dell’offerta fatta di tanto tempo dedicato sia a mettere a punto il pur minimo dettaglio per realizzare un viaggio all’altezza delle aspettative sia ad accompagnare sempre in prima persona gli ospiti. «Esserci è fondamentale – spiegano le manager – per avere il polso della situazione, per dare la massima assistenza e per gestire prontamente ogni evenienza». La più grande soddisfazione? «È proporre destinazioni inedite o esperienze inusuali, trovare sempre il giusto progetto, quello che fa dire al cliente: ecco questo è proprio il viaggio e l’esperienza che volevo fare!» concludono Medas e Carsetti. indirizzi a fine rivista

Nella foto in alto, a destra Désirée Carsetti, a sinistra Marcella Medas, rispettivamente key account manager e amministratore delegato di Travelit Events

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Incentive stellato Una case history simbolo del grande ritorno degli incentive. Un’esperienza lunga sette giorni – firmata I’Meetaly – nel cuore dell’Emilia Romagna, dove settanta chef si sono messi alla prova con una cucina conosciuta e apprezzata in tutto il mondo di BEATRICE ELERDINI

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opo due interi anni di congelamento di tutti gli eventi e un 2022 un po’ incerto, il 2023 è stato l’anno della ripartenza anche per gli incentive. «Le società hanno ritrovato la volontà di organizzare tutte quelle attività di gratificazione del capitale umano che contribuiscono a consolidare lo spirito di aggregazione e di appartenenza all’azienda. Le richieste si sono moltiplicate e soprattutto sono tornati in Europa i clienti del Nord e Sud America, che negli anni del Covid avevano preferito non avventurarsi oltreoceano», afferma Mariantonietta Melchiorre, general manager di I’Meetaly. A testimoniare il ritorno degli incentive aziendali è proprio una case history di I’Meetaly, destination management company

& event planner, che vanta una ragguardevole esperienza consolidata in centinaia di eventi di varie tipologie, dai congressi alle conferenze, dagli incentive ai teambuilding, organizzati con un’accuratezza sartoriale, in tutta Italia. SETTE GIORNI TRA LE PRELIBATEZZE CULINARIE DELL’EMILIA ROMAGNA Si tratta di un evento di forte impatto, costruito su misura per Joey Restaurant Group, una catena di ristoranti casual premium canadese, con sede a Vancouver, che oggi vanta trenta locali tra Canada, California e Texas. Ogni ristorante è unico, l’elemento comune a tutti è l’alta qualità dell’offerta culinaria, un melting pot

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di ispirazioni asiatiche e mediterranee. E proprio per consolidare la sua identità cosmopolita e ispirata alle cucine dei vari continenti, Joey Restaurant, ogni quattro anni, organizza per i suoi chef e sous-chef un viaggio incentive alla scoperta di un Paese e della sua tradizione gastronomica. Dopo la Nuova Zelanda, il Portogallo, il Marocco, il Perù e una veloce tappa in Toscana, «quest’anno la prescelta è stata l’Emilia-Romagna: abbiamo avuto l’onore di organizzare per loro una settimana davvero particolare, sette giorni tra esperienze culinarie e puro divertimento», racconta Melchiorre, che prosegue: «Gli ospiti alloggiavano presso l’Antico Borgo di Tabiano Castello, in provincia di Parma, che per i settanta chef è stato come una sorta

di quartier generale, incluse le cucine dove sperimentare ciò che avevano osservato e appreso durante la giornata». Il primo giorno è stato dedicato al tour di Parma: i partecipanti hanno potuto ammirare le bellezze artistiche della città e gustare le prelibatezze del territorio, in giro per botteghe e salumerie. Nel pomeriggio sono stati ospiti presso l’Alma School (la famosa scuola internazionale di cucina italiana), dove hanno incontrato alcuni docenti, che poi sono rimasti al loro fianco per tutto il percorso. INCONTRO CON LO CHEF STELLATO BOTTURA Il momento più spettacolare e memorabile dell’intera esperienza enogastronomica è

Nelle immagini, alcuni momenti del viaggio incentive organizzato da I’Meetaly per settenta chef canadesi tra le eccellenze dell’Emilia Romagna

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A fianco, uno dei momenti clou del viaggio incentive firmato I’Meetaly è stato l’incontro in esclusiva con Massimo Bottura, chef pluristellato

stato l’incontro esclusivo con Massimo Bottura. Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con lo chef pluristellato, su diversi argomenti e porgli tante domande sulla sua storia, sulla filosofia della sua cucina e sulle modalità di selezione dei suoi collaboratori. «Bottura non si è di certo risparmiato: ha raccontato il legame che ha con la sua terra e i suoi prodotti, spiegando come tratta le materie prime; ha parlato della nonna, la sua prima maestra in cucina. Non solo, ha anche svelato il segreto della sua passione per i motori. Si è soffermato inoltre sul suo progetto solidale e inclusivo, Soul Food, contro lo spreco alimentare e la rigenerazione di ambienti dismessi in tutto il mondo, per offrire refettori ai senza tetto ovunque ve ne sia bisogno». La serata si è conclusa con una cena stellata composta da piatti iconici dello chef, nello splendido Playground, presso la tenuta Casa Maria Luigia, dove Bottura custodisce tutte le sue passioni: l’arte, i motori, la musica jazz, i libri e ovviamente la sua cucina. ESPERIENZA IMMERSIVA TRA MATERIE PRIME DI ALTA QUALITÀ Dal secondo giorno, il gruppo si è diviso in due squadre, che si sono alternate quotidianamente nell’andare alla scoperta dei produttori e nel restare in hotel a cucinare per tutti. Sveglia presto dunque, per osservare da vicino tutto il ciclo produttivo del parmigiano reggiano, dal versamento del latte nelle tipiche caldaie di rame, fino alla forma e alle sale di stagionatura. Poi è stata la volta di uno dei più rinomati prosciuttifici di Langhirano: qui il gruppo ha potuto scoprire il ciclo di lavorazione e l’impatto di fattori naturali, come il vento e l’umidità, che fanno di questa zona il paradiso della salumeria. L’Antica Corte Pallavicina è il luogo che più ha stupito gli ospiti: il regno del culatello (tanto

che vi hanno dedicato anche un museo), che vanta una storia affascinante a partire dal primo proprietario, il maestro Giuseppe Verdi, sino agli attuali, i fratelli Spigaroli, famiglia di chef e ristoratori da quattro generazioni. Mentre la squadra esterna era in giro per città e produttori, l’altra era al mercato a fare la spesa, per preparare poi pranzo e cena per tutti, sotto l’egida degli chef di Alma, a cui si è affiancato un pizzaiolo di Tramonti, che ha tenuto una masterclass sulla pizza e la focaccia. «Il vero elemento differenziale di questo incentive è stata la possibilità di imparare davvero da vicino la tradizione culinaria di una regione ricca come l’Emilia Romagna, studiando le materie prime e le tecniche di preparazione. E i prodotti acquistati sono stati utilizzati subito per preparare i pasti per tutti i commensali. Un’esperienza immersiva e a 360 gradi, dalla teoria, alla pratica». FINALE A SORPRESA AD ALTA VELOCITÀ L’esclusivo viaggio incentive si è concluso con un finale a sorpresa: la visita al Museo Ferrari, dove gli chef hanno avuto l’opportunità di guidare modelli storici della più famosa casa automobilistica italiana: «Venti minuti di pura adrenalina a bordo di auto uniche. Una giornata straordinaria – conclude Mariantonietta Melchiorre – che sicuramente ha contribuito a rendere l’intero soggiorno un’esperienza, se possibile, ancor più memorabile». Al termine del test drive ad alta velocità, gli ospiti sono stati coinvolti in una festa di arrivederci al castello di Tabiano. «Questo progetto è stato uno dei più particolari che ci sia mai capitato di organizzare, considerata l’eccezionalità del cliente e le numerose esperienze richieste. Torneranno in Italia? Non credo a breve, ma se vorranno esplorare un’altra regione, noi saremo ben lieti di accompagnarli in una nuova avventura!» conclude Melchiorre. indirizzi a fine rivista

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Emozioni d’alta quota di NICOLETTA TOFFANO

Scese dal firmamento, sotto il cielo ai piedi del Monte Bianco, le “cinque stelle” di uno chalet – il Relais Mont Blanc & Spa – dove tutto è superlativo, dalla posizione favolosa ai servizi eccelsi fino alle camere da sogno dal sapore alpino. E poi gli spazi congressuali, unici in Valle d’Aosta: grandi e spettacolarmente panoramici

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l Relais Mont Blanc & Spa a La Salle, poco distante da Courmayeur, è proprio affacciato sulla montagna per eccellenza: l’incantevole massiccio del Monte Bianco. Ed è la sua vista imponente quella che si gode da ogni ambiente di questo raffinato “chalet”, come dallo spazio outdoor del Miage, un bistrot panoramico, spesso utilizzato proprio per gli eventi corporate insieme a due grandi sale meeting. Spiega Tiziana Marra, general manager: «Essere una struttura dotata di specifici spazi per eventi ci permette di gestire in contemporanea sia l’attività turistica, sia quella congressuale e del settore wedding. È questa una caratteristica che rende il Mont Blanc una location unica in Valle d’Aosta». La Marra ci racconta poi della spa di oltre mille metri quadrati, dell’offerta gastronomica del ristorante La Fenêtre e delle 49 camere (per un totale di cento posti letto) caratterizzate dal più raffinato design alpino. E poi di dettagli inusuali per uno “chalet”, come il parcheggio coperto per più di quaranta auto, un must per gli eventi automotive: dai raduni d’auto d’epoca, alle presentazioni di modelli, ai test-drive da svolgere sulle curve sfidanti delle Alpi. «Sono tanti i brand iconici ad averci scelto in questi anni come Porsche, Lamborghini, Pagani, Ferrari, Land Rover. Tra gli altri la scorsa estate siamo

stati il riferimento per l’ospitalità e sponsor della prima Cisalpina Classic Race, gara riservata ad auto storiche e youngtimer prodotte fino al 1990, svolta tra i cinque passi valdostani». INCENTIVE EMOZIONALI Ma non solo automotive: la posizione, l’atmosfera, gli spazi accoglienti rendono il Relais ideale per incentive all’insegna del well-being, dove tra natura, tranquillità, e cura per l’ospite l’affiatamento dei gruppi nasce con spontaneità. «Inoltre ai soggiorni si possono abbinare esperienze organizzate direttamente dal nostro team – spiega Marra – che si avvale di un collaudato network di specialisti presenti nel territorio: dagli istruttori di sci (come la famiglia Brignone a cui appartiene la nostra stella olimpiaca Federica) alle guide alpine, dai professionisti dell’enogastronomia fino a esperti d’arte». Le proposte sono tante, sempre personalizzabili in base alle preferenze del singolo ospite e agli obiettivi aziendali: ciaspolate, rafting, escursioni a bordo di slitte, visite culturali a luoghi normalmente inaccessibili, alle vigne più antiche della regione, alle grotte di stagionatura della fontina dop. E poi la salita su Skyway Monte Bianco a 3.466 metri di quota per toccare il cielo con un dito. E se questa non è emozione… indirizzi a fine rivista

RELAIS MONT BLANC & SPA  La Salle (Ao) Numero totale camere: 49 | Ristoranti: 1 | Posti: 70-90 | Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 150 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 180 | Possibilità organizzazione post congress

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Perfezione toscana di NICOLETTA TOFFANO

Villa La Massa, immersa nel verde delle colline toscane, è una nuova idea del lusso. Combinando il fascino di una dimora storica in un territorio straordinario con il comfort di un hotel moderno, offre ai suoi ospiti un’esperienza unica tra autenticità e benessere

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a Toscana “terra di equilibrio e armonia”, scrveva Dante Alighieri, accoglie location che rappresentano delle vere eccellenze nel panorama dell’offerta italiana. Appartiene a questa élite Villa La Massa, gioiello architettonico risalente al XIII secolo, collocata all’interno di uno dei paesaggi più acclamati del mondo, il Chianti-Rufina, a solo un quarto d’ora dal centro di Firenze. La struttura, circondata da dieci ettari di parco, dal 1998 fa parte del Gruppo Villa d’Este ed è un hotel a cinque stelle che comprende 54 camere e suite suddivise tra sei ville, i ristoranti Il Verrocchio e Il Bistrot L’Oliveto – regni dello Chef Stefano Ballarino – e il Bar Mediceo dove Alessio Baneschi, il mixologist, crea esclusivi signature cocktail evocativi della storia del luogo; completano la struttura la sala Corsini, per ospitare fino a sessanta persone, la spettacolare piscina esterna e l’Arno Spa, ricavata nelle antiche cantine dell’albergo.

Villa La Massa 

Candeli (Fi) Numero totale camere: 54 | Ristoranti: 2 | Posti: Il Verrocchio – 120; Il Bistrot L’Oliveto – 28+60 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 60 posti | Capienza sala minore: 6 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 10 ettari di parco, altre aree su richiesta | Possibilità organizzazione post congress

PERSONALIZZAZIONE ED ESCLUSIVITÀ Ma, oltre al comfort e ai servizi impeccabili, sono soprattutto i tanti elementi storici, naturali, culturali qui presenti a riflettere il più attuale concetto di lusso fortemente legato al valore di tutto ciò che si può offrire in esclusiva tanto ricercato dai meeting planner nella realizzazione di programmi corporate che rimangano impressi nella memoria dei partecipanti. Si passa dalla proposta di attività esperienziali come le cooking class, le cocktail class, i percorsi degustativi a programmi benessere e fitness da svolgere tra la spa e il parco. E poi, per specifiche esigenze di riservatezza, magari legate a un board meeting, può essere destinata persino l’intera struttura in formula buyout. Tutto qui viene pensato al fine di esaudire i desideri del cliente corporate, ma anche di quello leisure, che per esempio può disporre di un’antica cappella ancora consacrata per

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intime cerimonie religiose. A Villa La Massa, infatti, non solo vengono forniti soggiorni di alta qualità, ma si crea un legame emotivo con l’ospite, di cui lo staff è capace di cogliere e soddisfare le aspettative in modo creativo e sorprendente. ”INSITO” COME VALORE AGGIUNTO Nell’incentive travel il nuovo lusso si lega quindi sempre più alla possibilità di “fare esperienza” ed è con questo principio che vengono scelte destinazioni che consentano di innalzare la qualità dei programmi, dove a stupire è la possibilità di ottenere momenti veri e personalizzati. Di questa peculiarità ci racconta Elisa Peroli, dal gennaio 2023 general manager della struttura: «Negli ultimi mesi tante aziende di settori automotive, fashion, football, cosmetici, banche e assicurazioni hanno scelto Villa La Massa per i propri eventi in virtù del suo prestigio unito al contesto paesaggistico in cui si trova. Qui i più attuali programmi incentive prendono spunto dal concetto di “insito”, nel senso di peculiarità di quell’essenza toscana unica al mondo». Si passa dalle possibilità di praticare attività che vedono protagonisti gli iconici paesaggi del Chianti-Rufina, come golf, giro delle cantine, tour a bordo di moto e macchine (supercar o vintage) a proposte legate alla tradizione e alla stagionalità. In autunno vengono organizzate le truffle hunting, quando accompagnati da un tartufaio esperto e dai suoi cani addestrati si va alla ricerca del “re dei tartufi” nei boschi privati della tenuta millenaria dei Principi Strozzi; sono anche proposte esperienze che ricordano la tradizione contadina del luogo, come la vendemmia in vigna o la raccolta delle olive. Con la bella stagione vengono realizzati percorsi in canoa sul

fiume Arno oppure i tour ai luoghi storici di Firenze in barca con i Renaioli, un punto di vista inedito per lasciarsi stupire ancora dalla Città del Giglio. E poi, tra aprile e maggio, si può compiere un viaggio sensoriale a tutto tondo legato all’Iris, fiore simbolo della Toscana. Direttamente a Villa La Massa si parte con i percorsi svolti tra un tripudio di colori e di profumi ricavati nell’area del giardino riservata al pregiato bulbo, si passa all’assaggio dell’Iris cocktail, ispirato alla Contessa Bierliska, della famiglia che acquistò la proprietà nel 1856; e si conclude con i trattamenti, sempre a base florale proposti all’Arno Spa. A completare l’esperienza, immancabile la visita a Firenze in piazza Michelangelo al Giardino dell’Iris (un giardino botanico di rilevanza internazionale) per godere in esclusiva dello spettacolo della fioritura di centinaia di specie diverse di iris provenienti da tutto il globo. indirizzi a fine rivista

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Un luogo, mille racconti

di NICOLETTA TOFFANO

A Cagliari, un convento di origine medievale, sale suggestive, ristoranti, giardini, un uliveto, un frutteto e una piccola vigna: Luisa Carcangiu Bayre, patron di Convento San Giuseppe, racconta di questo mondo fatto di cultura dell’ospitalità in ogni sua forma

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Convento San Giuseppe Cagliari Numero totale camere: 6 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 400 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: oltre1.000 posti | Pranzo seduti: 1.300 posti | Possibilità organizzazione post congress

e storie del luogo, il Convento San Giuseppe e la sua origine legata all’agricoltura naturale iniziata dai benedettini, ottocento anni fa, si intrecciano con quelle di una famiglia che nell’Ottocento acquisì l’edificio e i terreni adiacenti. È questo il racconto di Luisa Carcangiu Bayre, fondatrice e testimone, che, insieme alla famiglia, ha tenuto in vita questo luogo donandogli lavoro, passione e prestigio: «All’inizio era una tenuta agricola, poi allevamento di cavalli, con forte sviluppo verso gli incentive, che ci ha portato a specializzarci in eventi nella natura. Nel 1990, con tanto entusiasmo, e un po’ di giovanile incoscienza, decidiamo di restaurare gli immobili e di aprire alla ristorazione per eventi. Ad aiutarci è stata la grande passione per l’ospitalità, respirata sin da piccolissimi in famiglia. Da allora, grazie a chi ha creduto in noi, dalla prima coppia che ci chiese di organizzare il ricevimento di un matrimonio, alle prime aziende in cerca di valori autentici da proporre ai propri ospiti, di eventi ne abbiamo realizzati tantissimi, superando spesso migliaia di ospiti in contemporanea». E adesso sono anche le figlie, un’economista e un’antropologa, insieme a uno staff giovane e dinamico, a portare avanti quella voglia di stupire e innovare che da sempre accompagna i progetti legati alla location.

UNA STRUTTURA IN EVOLUZIONE Negli anni insieme all’esperienza è cresciuta anche la struttura che oggi comprende: otto sale, otto giardini e otto camere, inaugurate proprio in questi giorni. L’aggiunta di questo ultimo tassello offre l’esclusiva opportunità agli organizzatori o agli special guest di respirare appieno l’allure della venue: «Perché il Convento è un mondo, dove la cultura dell’ospitalità ha mille e più sfaccettature, e si fa palcoscenico dei più autentici incentive, dai piccolissimi ai grandissimi gruppi». I riferimenti sono molti, si va dal Museo dei gesti antichi che propone in diretta le lavorazioni dei cibi e dei manufatti della tradizione, ai percorsi degustativi legati al vino dove, alle bottiglie selezionate con un particolare occhio alle cantine gestite al femminile (Luisa è membro del Movimento donne del vino) viene accostato un piatto che racconti lo stesso territorio, alle cooking class personalizzate sulle esigenze di comunicazione del singolo cliente, e tanto altro. Punto di orgoglio è infine la quasi maniacale attenzione ai temi della sostenibilità, dove la cura per l’ospite passa innanzi tutto dal rispetto per il pianeta! indirizzi a fine rivista

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Incentive human centric in Sardegna

Riconnettersi con la natura per riconnettere l’anima, metafore che aiutano a comprendersi e migliorarsi, esperienze vere. All’Horse Country Resort la personalizzazione si trasforma in attenzione ai bisogni e ai valori di ogni singola persona di NICOLETTA TOFFANO

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ostenibilità, esperienze genuine, attività in linea con le proprie motivazioni: sono i must emersi dalle attuali ricerche dedicate all’incentive travel. Si comprende, quindi, come la crescente attenzione verso le aspettative di ogni singolo partecipante, che porta alla estrema personalizzazione di un evento, renda delicatissima la scelta della destinazione, sempre più selezionata in base alla sua autenticità. Un esempio di un luogo dove è ancora possibile provare quel ricercato senso di fusione con l’ambiente e la tradizione locale è la parte occidentale della Sardegna: qui si fa l’esperienza di un mondo diverso, non omologato e lontano dai luoghi comuni, alla scoperta delle dune selvagge della Costa Verde, delle rovine di Tharros, degli antichi borghi di pescatori, delle città minerarie fantasma, dei fenicotteri rosa, degli spazi aperti che aprono cuore e mente lungo orizzonti ricamati dal vento. In questo tratto di Sardegna il riferimento di una location eccezionale è l’Horse Country Resort: una struttura eco-friendly, a pochi chilometri dal centro di Oristano e immersa tra i profumi della macchia mediterranea e una striscia di sabbia candida adagiata su un mare dalle cromie inconfondibili.

MAGIA PER IL MICE Comprende 315 camere, un congress center tra i più interessanti e grandi dell’isola, cinque ristoranti, due piscine, un centro benessere che propone trattamenti a base di acqua del mare e prodotti naturali locali. E poi impianti sportivi dedicati al beach volley, al tennis, al tiro con l’arco, al calcetto e una nuova palestra. Tante le strutture leisure, implementate di anno in anno, anche se la peculiarità del resort è da sempre il suo grande centro equestre, che consente di organizzare per gli ospiti (tutti, anche quelli che non hanno esperienza di equitazione) cavalcate lungo percorsi incantevoli, giochi a squadre, bagni al mare con i cavalli – sicuramente l’esperienza più emozionante – nonché show ispirati alla tradizione sarda. E poi programmi studiati ad hoc per sviluppare le competenze relazionali e comunicative dei partecipanti, nei quali le metafore, gestire il cavallo/gestire le emozioni, si applicano senza forzature. All’Horse Country si trova quel raro mix di opportunità che, attraverso la valorizzazione del contesto e la comprensione delle preferenze degli utenti, concorre alla progettazione di soluzioni in grado di migliorare la soddisfazione, il coinvolgimento e il benessere delle persone: oggi è questo il vero tailor made! indirizzi a fine rivista

Horse Country Resort Congress & Spa  Arborea (Or) Numero totale camere: 315 | Ristoranti: 5 | Posti: 450+80+130+250 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 1.000 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 800 | Possibilità organizzazione post congress

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Quando una venue “nutre” di NICOLETTA TOFFANO

Un parco, un vivaio, un ristorante, una struttura ricettiva: Ros’e Mari Farm and Greenhouse, nella Sardegna occidentale, è un luogo naturale e umano allo stesso tempo, dove convivono tante storie capaci di nutrire il corpo, la mente e lo spirito degli ospiti

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I due proprietari, Lucia Schirru e Gian Michele Pilo

l viaggio incentive oggi va oltre il premio, prendendo un’accezione olistica, che approccia al lavoro nella sua complessità come un insieme di elementi interconnessi: benessere, soddisfazione, collaborazione, riconoscimento. Ed è in quest’ottica che nasce nell’agosto 2021 nell’Oristanese una venue capace di andare oltre l’innegabile effetto-wow con la proposta di un insieme di valori che uniscono approccio green, cibo consapevole, immersione nella natura, genuino senso di ospitalità. Già il fatto che sia stato scelto per meeting ed eventi da parte di istituzioni locali e di società come Enel, Terna, Nissan, Wella, Bugatti è di per sé una bella storia, come ci racconta con passione Lucia Schirru, amministratrice e proprietaria con Gian Michele Pilo della struttura: «Nel 2008, guidati dal cuore e non dalla testa, rileviamo il Vivaio Pessini, eccellenza florovivaistica del territorio sardo. La situazione è di totale abbandono, ma eravamo intenzionati a conservare la natura e l’identità di un luogo carico di ricordi. Così, grazie alla passione e al lavoro di squadra, abbiamo iniziato a dare vita al nostro progetto; dopo dieci anni di duro lavoro nasce l’Azienda Agricola Rosmarino, nel 2021 fa seguito l’apertura del ristorante e nell’agosto 2023 l’inaugurazione di una struttura ricettiva».

THINK GREEN Oggi undici ettari di giardini (tra aree di aromatiche, boschi, prati, gallerie fiorite) cesellati con rispetto all’interno di quella natura selvaggia che per anni lasciata a sé stessa aveva preso il sopravvento, circondano la location dedicata agli eventi. Qui tutto parla di conservazione e valorizzazione: la struttura è quella della serra originaria, con le colonne in acciaio zincato e le pareti esterne vetrate, che consentono un rapporto osmotico con il verde. Perché spiega Lucia Schirru: «Con le piante intorno le persone vengono pervase dall’energia positiva». E anche la proposta gastronomica del ristorante a chilometro zero dimostra lo stesso impegno di tutela verso l’ambiente e i piccoli produttori locali, così come le esperienze da realizzare in loco che prendono spunto da quel serbatoio di cultura materiale e di natura mediterranea che circonda il Ros’e Mari: cooking class, tour del parco, visita e approfondimento sulla coltivazione e raccolta dei prodotti dell’orto, visita del giardino alla scoperta delle erbe officinali della Sardegna, masterclass enologiche, mieli e olio. Tutto qui avviene in coerenza con la filosofia di Ros’e Mari per cui «Il mangiar sano e il far mangiare sano è considerato un autentico atto culturale». indirizzi a fine rivista

Ros’e Mari Farm and Greenhouse  Donigala Fenughedu (Or) Numero totale camere: 8 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Capienza sala minore: 50 posti | Saletta segreteria | Mq di aree espositive: 2.000 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 3.000 persone | Pranzo seduti: all’interno 250 all’esterno senza limiti | Possibilità organizzazione post congress

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Info e prenotazioni: T. 0835215111 - info@mhmaterahotel.com www.unahotels.it/unahotels-mh-matera

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La Sardegna punta sui grandi EVENTI Grande successo per la seconda edizione di “Destinazione Sardegna Mice 2023”, l’evento internazionale che si è tenuto a fine settembre a Cagliari e che ha dato l'opportunità a quaranta buyer di incontrare oltre 45 operatori della event industry locale di ALESSANDRA BOIARDI

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l Mice come settore indispensabile per destagionalizzare e rafforzare il comparto turistico e congressuale della Sardegna. È quanto ribadito dall’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, in occasione dell’apertura dei lavori di “Destinazione Sardegna Mice 2023”, l’evento internazionale che si è tenuto dal 28 settembre al 1° ottobre a Cagliari, organizzato dall’Assessorato regionale del Turismo in collaborazione con l’Aeroporto di Cagliari e giunto quest'anno alla sua seconda edizione. L’evento ha messo sotto i riflettori l’offerta Mice sarda,

costituendo per il secondo anno di fila una vetrina d’eccezione per la destinazione Sardegna e offrendo a quaranta buyer nazionali e internazionali– provenienti da Germania, Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra – l’opportunità di incontrare oltre 45 operatori della event industry locale tra strutture alberghiere, sedi per eventi, agenzie di organizzazione e società di servizi. Gli ospiti, accolti all’arrivo all’Aeroporto di Cagliari, hanno alloggiato presso Palazzo Tirso MGallery, la nuovissima struttura alberghiera cinque stelle del capoluogo sardo.

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DOMANDA E OFFERTA DI QUALITÀ Clou dell’evento è stata la giornata del 29 settembre a Cagliari presso il prestigioso Teatro Doglio, che ha ospitato gli incontri tra buyer e seller e la presentazione del network della “Iata Summer Season 2023” dei tre aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia, che ha illustrato gli ottimi risultati della stagione appena conclusa con circa 233 collegamenti, di cui 89 nazionali e 144 internazionali, per un totale di 25 Paesi raggiunti, 9,4 milioni di posti offerti e con la presenza di tre nuove compagnie aeree. Oltre agli incontri business e ai momenti istituzionali, un’intera giornata è stata dedicata alle site inspection, organizzate in quattro percorsi differenti, che hanno permesso ai buyer di conoscere l’offerta Mice di rinomate strutture alberghiere dell’isola. Non sono mancate, inoltre, attività come la visita alle bellezze del territorio e la cena di networking nella suggestiva cornice della spiaggia del Poetto, attraverso le quali i buyer hanno potuto sperimentare in prima persona le atmosfere uniche della Sardegna e le sue tradizioni. IL MICE COME GRANDE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO Con un totale di 150 partecipanti, Destinazione Sardegna Mice 2023 ha visto l’intervento – oltre che dell’assessore Chessa – del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna Massimo Deiana, del presidente Federalberghi Paolo Manca e del presidente del Settore Turismo di Confindustria Sud Sardegna Mario Cioffi. Dall’evento è emersa, come ribadito da Chessa, la parola d’ordine “destagionalizzazione” per puntare, grazie al Mice, all’ottimizzazione dell’utilizzo delle strutture alberghiere e ricetti-

ve anche nei periodi di media e bassa stagione. L’obiettivo è infatti quello di accrescere in maniera significativa l’indotto attraverso un settore come quello congressuale, che conferma il suo ruolo di generatore di investimenti per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dell’isola e per un’offerta sempre più qualificata. «Il turismo congressuale rappresenta oggi in Sardegna una fetta importante. Gli oltre 140 buyer e seller che sono stati nostri ospiti in occasione di “Destinazione Sardegna Mice” hanno contribuito a rafforzare la promozione verso questa bellissima isola, che io definisco “l’isola del mito”» ha continuato Chessa. «L'iniziativa sul Mice – prosegue – serve anche a far capire, soprattutto a noi, che dobbiamo puntare su un tipo di mercato straniero che porti economia. Bisogna ripartire con la convinzione che nel mondo ci sono tanti turisti che viaggiano. Solo in Europa sono duecento milioni». Il tutto sfruttando la grande ripresa del settore congressuale, che come ribadito dagli ultimi dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-Oice – la ricerca annuale promossa dall’associazione dell’industria congressuale Federcongressi&eventi e realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Aseri – registra un andamento positivo nei primi sei mesi del 2023 che, unito alle altrettante positive previsioni per il secondo semestre, permette di prevedere il recupero, nel 2023, del gap rispetto al 2019 o addirittura il superamento del livello di eventi registrato prima della pandemia. È in questo scenario positivo che Destinazione Sardegna significa puntare sui grandi eventi e sui grandi congressi internazionali. indirizzi a fine rivista

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Avani Palazzo Moscova Milan Hotel

Avani Hotels & Resorts debutta in Italia Avani Hotels & Resorts, il brand lifestyle di Minor Hotels, debutta in Italia con Avani Palazzo Moscova, nel cuore di Milano, e Avani Rio Novo a Venezia. Le strutture, dall’identità smart e contemporanea, sono in grado di soddisfare le esigenze dei millennial, dei nomadi digitali e di tutti i viaggiatori bleisure di BEATRICE ELERDINI

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rogettato dall’ingegnere Giulio Sarti, l’edificio neoclassico che oggi porta il nome di Avani Palazzo Moscova, un tempo ospitava la prima stazione ferroviaria della città. Lo stabile, dal fascino senza tempo che pervade tutti gli spazi e si inserisce anche nelle 65 camere e suite dal design moderno, è incastonato tra i due vivaci quartieri di Porta Nuova, celebre per i suoi grattacieli futuristici, e Corso Como, rinomato per la sua vivace vita notturna.

L’hotel offre una serie di esperienze studiate su misura per chi desidera immergersi nella cultura locale. Mentre per chi vuole mantenersi sempre in forma, mette a disposizione la palestra all’avanguardia in pieno stile AvaniFit. A garantire relax con stile, c’è la AmaTI Spa, custodita orgogliosamente nei sotterranei dell'ex stazione ferroviaria, dove gli ospiti possono rivitalizzare i sensi e rigenerare lo spirito tra sauna, hammam e vasca idromassaggio.

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Avani Palazzo Moscova Milan Hotel

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TRA GRATTACIELI E MOVIDA Oltre a ristorare anima e corpo, i clienti possono immergersi in un gustoso viaggio gastronomico nel ristorante di pesce Forte, oppure semplicemente degustare opzioni di ristorazione "grab-and-go", ideali per gli stili di vita più dinamici. L’hotel offre inoltre un’opportunità di home cooking a casa di Valentina e Marco, dove ogni angolo racconta una storia e ogni piatto narra un capitolo dimenticato della tradizione culinaria italiana. All’Avani Palazzo Moscova si può vivere anche un’esperienza che ricorda il passato: un tour della città a bordo di una Fiat 500 del 1971, sapientemente ristrutturata. Per gli appassionati di moda è lo shopping a diventare vintage con un tour privato. Mentre con City Lab Cosmetics, gli amanti del beauty, potranno creare un prodotto cosmetico personalizzato con l'assistenza di un esperto. A VENEZIA IL NUOVO AVANI RIO NOVO Il piano di espansione in Europa di Avani Hotels & Resorts procede con il lancio di Avani Rio Novo Venice Hotel a Venezia. Il marchio asiatico debutta in Laguna con uno stile unico che coniuga design e funzionalità, servizi e privacy, comfort e lusso. L’edificio, dall’imponente facciata a vetri e dall’allure contemporanea, si staglia sullo sfondo del quartiere di Dorsoduro e dei suoi antichi canali e ponti centenari. All’interno, lo stile è un tributo al mondo del cinema ed evoca la sua indissolubile connessione con la città di Venezia, sede della celebre mostra. Le 144 camere sono impreziosite da cimeli cinematografici, mentre ritratti di star del cinema arricchiscono le pareti del ristorante. L’Avani Rio Novo è un bleisure hotel pronto a soddisfare le esigenze dei viaggiatori del nuovo millennio, che amano coniugare lavoro e svago.

Avani Palazzo Moscova Milan Hotel

EVENTI BUSINESS IN LAGUNA E proprio in tema di lavoro, l’hotel mette a disposizione dei suoi clienti ampie aree dedicate a meeting ed eventi aziendali: si tratta di quattro spazi modulari, dotati di design contemporaneo, luce naturale e tecnologie all'avanguardia, intitolati ai migliori registi italiani. In occasione di eventi, il ristorante 8 Millimetri Cicchetti & Wine viene connesso a questi spazi. In generale è un valido punto di riferimento per assaporare un espresso, o un’abbondante colazione, o ancora per approfittare di opzioni "grab-and-go" di caffè, dolci e spuntini leggeri. Ė altresì il posto perfetto per gli appassionati del grande schermo, che qui possono rilassarsi tra fotografie in bianco e nero, che ritraggono icone del cinema italiano. EXPERIENCE TRA GLI ANTICHI CANALI Avani Rio Novo Venice Hotel non è soltanto business, l’hotel offre l’opportunità di esplorare il fascino senza tempo della città, con una collezione di esperienze curate e progettate per soddisfare una vasta gamma di gusti e interessi. C’è la rigenerante corsa mattutina con un esperto di jogging lungo un percorso pittoresco, il workshop nell'affascinante mondo delle maschere veneziane con uno dei più importanti artigiani della città a far da Cicerone, e la possibilità, per gli amanti della tradizione, di creare piccoli oggetti preziosi all’interno di un laboratorio di vetro di Murano, sotto la supervisione di un team di talento. «Avani Palazzo Moscova a Milano e Avani Rio Novo a Venezia rappresentano l’occasione ideale per esplorare alcune delle città più importanti d'Europa con comfort e stile» ha affermato Stefano Botteon, direttore di Avani Rio Novo Venice Hotel. indirizzi a fine rivista

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Charlie stile urban

di TERESA CHIODO

Il Charlie Urban Hotel di Pesaro è un albergo dal forte respiro internazionale, ma vuole rispecchiare i valori dell’identità e dell’italianità tipici di Lindbergh Hotels & Resorts. Il gruppo rilancia la sua offerta e si posiziona nel mercato del bleisure e del Mice, andando a catturare una clientela business molto ampia

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ontinua inarrestabile l’espansione di Lindbergh Hotels & Resorts. Il gruppo italiano apre il suo terzo hotel pesarese con una new entry che si aggiunge al prestigioso boutique hotel cinque stelle Excelsior Spa & Lido e al Nautilus Family Hotel. Nato a seguito di un importante lavoro di riqualificazione dell’ex hotel Cruiser, uno degli edifici più iconici della città, il Charlie Urban Hotel è già pronto per diventare un punto di incontro e scambio di idee anche in vista di Pesaro Capitale della Cultura 2024. L’esperienza e la collaudata professionalità del gruppo inaugurano un nuovo concetto di hotellerie che apre accessi privilegiati a contesti più ricercati. I dettami del moderno design, improntato

a una funzionale essenzialità, si fondono con atmosfere suggestive e servizi raffinati, in linea con la tradizione di ospitalità del gruppo Lindbergh, ma con un coefficiente in più. La struttura infatti, in stile moderno, è stata rinnovata nell’ottica di una maggiore efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Tutto il verde presente in hotel viene irrigato tramite un sistema di recupero delle acque piovane mentre sul tetto verrà realizzato un impianto fotovoltaico. La hall non è semplicemente un luogo di attesa riservato esclusivamente alle procedure di check-in e check-out, ma diventa un punto di aggregazione e condivisione pronto ad accogliere tutti gli ospiti in un ambiente caldo e coinvolgente, fatto di

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arredi scelti con cura. In ognuna delle 116 camere è presente un sistema di ultima generazione che, tramite sensori, rileva la presenza dell’ospite in camera e attiva meccanismi di automazione per controllare la climatizzazione, le luci e in generale le facilities della camera. In assenza di ospiti, la camera si spegne consentendo così di limitare il consumo di energia e il relativo impatto sull’ambiente. MEETING AND CONGRESS All’interno dell’hotel sono presenti, inoltre, cinque aree meeting modulabili, per un totale di otto diverse sale eventi, molte con affaccio diretto sul mare. Ogni evento è seguito da un team di tecnici e professionisti in grado di assicurare un’assistenza ottimale, sia prima sia durante l’evento. A completare i servizi dell’hotel c’è il Charlie’s Bar, un locale panoramico situato all’ultimo piano che all’occorrenza può essere privatizzato. Il piano attico, che regala una veduta mozzafiato sul mare grazie alle ampie vetrate, ha un foyer accogliente con divani e sedute dove gli ospiti possono godersi gli spazi in totale tranquillità. Il nome dell’hotel prende spunto da Charles Lindbergh, il pioniere creativo e aviatore che ha ispirato il fondatore del gruppo Nardo Filippetti. Il Charlie Urban Hotel si propone come prima struttura del segmento urban, un modello che parte da Pesaro, dove il presidente del gruppo è nato, e che mira a essere replicato nelle principali città italiane. Al Charlie Urban Hotel, così come in tutte le altre strutture Lindbergh, gli ospiti vengono accolti da uno staff cordiale e sem-

pre disponibile, attento alle esigenze di ogni singolo viaggiatore e pronto a dare consigli per rendere il soggiorno pesarese un ricordo indelebile. L’hotel è il punto di partenza ideale per andare alla scoperta della Provincia di Pesaro: ci si può tuffare nel cuore del Montefeltro, si può seguire la Valle del Cesano, quella del Metauro oppure si può percorrere la Via Flaminia. L’hotel, in collaborazione con selezionati partner locali, si propone anche come location perfetta per team building o incentive per andare alla scoperta del territorio. ...AND MORE Lindbergh Hotels & Resorts è un gruppo alberghiero fondato da Nardo Filippetti e racchiude nel suo portfolio strutture a quattro e cinque stelle presenti sul territorio italiano. Sinonimo di servizio tailor-made, italianità e dedizione all’ospite, ogni singola struttura è caratterizzata da un’identità forte e autonoma. Ogni hotel si inserisce in un dialogo simbiotico con il territorio in cui si trova e diventa un vero e proprio microcosmo da vivere: il viaggio qui è inteso come scoperta di usi e tradizioni, vedute panoramiche, esplosione di sapori, sinergie culturali, servizio di qualità e dettagli made in Italy. Oggi sono otto gli alberghi: il boutique hotel cinque stelle Excelsior Spa & Lido, il Charlie Urban Hotel e il Nautilus Family Hotel (entrambi quattro stelle) a Pesaro, nelle Marche; La Meridiana Urban Hotel (quattro stelle) a Perugia in Umbria; il Grand Hotel San Pietro (cinque stelle lusso) di Taormina, il Sikania Resort & Spa (quattro stelle) a Marina di Butera, il Modica Beach Resort (quattro stelle) a Marina di Modica, tutti siciliani; il Cala della Torre Resort (quattro stelle) a Siniscola, in Sardegna. La fine del 2023 vedrà l’apertura anche di Homie, a Rimini, a pochi passi dalla riviera romagnola: si tratta di una nuova linea di prodotto, altamente digitalizzata e sostenibile, fortemente voluta dal presidente del Gruppo, Nardo Filippetti. indirizzi a fine rivista

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Location king size Tredici sale riunioni per oltre 1.800 metri quadrati: è il nuovo Omnia Convention Center all’Hotel Shangri-La Roma che, immerso nel verde dell’Eur, si eleva a nuovo player di riferimento per il Mice

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di TERESA CHIODO

a scelta di una location, ovvero la voce più importante nell’organizzazione di un evento, già da sola è in grado di determinarne il successo. In quest’ottica, il gruppo Omnia hotels continua a rilanciare la sua offerta. Dopo la ristrutturazione completa delle camere, dell’Hotel Shangri-La, il gruppo è impegnato nella riqualificazione di tutte le aree disponibili, che oggi vede protagonista il nuovo centro congressi e che proseguirà nei prossimi mesi con la creazione di un’area dedicata alla piscina esterna con ristorante dedicato. «Siamo orgogliosi di questo impegnativo progetto che diventa finalmente realtà – afferma Francesco Lazzarini, Ceo di Omnia hotels –. La riqualificazione dello Shangri-La avviata in questi anni ci permette di riportare alla città un punto di riferimento importante, con tutti i servizi adeguati». Gli spazi multifunzionali del nuovo Omnia Convention Center sono composti da due sale plenarie ognuna scomponibile in ulteriori tre spazi, un salone di circa quattrocento metri quadrati con ampia vetrata, per accogliere i servizi ristorativi, una grande cucina ad hoc, un’area esterna con terrazza. Il tutto realizzato recuperando gli spazi mai utilizzati dello Shangri-La Roma, secondo la filosofia della famiglia Lazzarini, che continua a investire nella riqualificazione del patrimonio

edilizio. Quest'area, per esempio, nel lontano passato, avrebbe dovuto essere la sede di una piscina coperta mai completata, luogo che oggi rivive sotto nuova luce. Il centro congressi dello Shangri-La offre anche delle sale interne all’hotel – con ingresso dedicato direttamente da viale Oceano Atlantico – ed è dotato di tutte tecnologie di ultima generazione, incluso uno schermo ledwall 10X3. LE ALTRE GEMME FIRMATE OMNIA Omnia hotels, grazie alla guida di Francesco e Riccardo Lazzarini, in aggiunta all’Hotel Shangri-la, racchiude nel suo portfolio altri sei alberghi in luoghi strategici di Roma: l’Hotel Donna Laura Palace, affacciato sul Lungotevere nel quartiere Prati; l’Hotel Imperiale in via Veneto, di prossima ristrutturazione; il nuovo Hotel St. Martin, tra la Biblioteca Nazionale e Piazza Indipendenza, aperto nel 2021; il Grand Hotel Fleming, immerso nel cuore dell’omonima collina; l’Hotel Santa Costanza, a pochi passi dall’omonimo mausoleo di via Nomentana; il Rose Garden Palace, in via Boncompagni, appena ristrutturato completamente. A questi si aggiunge l’hotel Mondial, appena acquisito, accanto al Teatro dell’Opera. indirizzi a fine rivista

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Facciamo tutti il tifo per la squadra Ediman! Anche Ediman ha deciso di giocare la partita dell’inclusione, diventando sponsor ufficiale di una squadra paralimpica di tennis tavolo formata da tre giovani sportivi pieni di entusiasmo e di talento di ALESSANDRA BOIARDI

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rrivati al traguardo dei cinquant’anni di attività, abbiamo sentito la necessità di coinvolgerci anche nel sociale, scegliendo di sostenere l’attività paralimpica dell’Associazione Dilettantistica Tennis Tavolo Saronno. Siamo così diventati main sponsor della squadra “Ediman”, impegnata quest’anno nel Campionato Nazionale Paralimpico di serie A2, classe 6-10. Anche noi vogliamo infatti essere in prima fila nella partita che si gioca sul campo – o, nel nostro caso, sul “tavolo” – dell’inclusione, sostenendo una squadra di giovani che con tanto entusiasmo, talento e coinvolgimento dimostra come lo sport sia davvero per tutti. «Considero da sempre Ediman una squadra più che un’azienda e i nostri clienti veri e propri supporter. Siamo quindi felicissimi, a nostra volta, di poter supportare – anche come tifosi – questa squadra di giovani sportivi che per tenacia, consapevolezza e volontà hanno molto da insegnare a tutti noi» spiega Marco Biamonti, il presidente di Ediman. «Per la nostra associazione l’attività paralimpica è un fiore all’occhiello, ma che non sarebbe sostenibile senza il contributo degli sponsor. Ringrazio Ediman a nome di tutta la società per aver dato opportunità di sviluppo al setto-

re e di crescita ai ragazzi impegnati in queste competizioni» è il commento di Alessandro Daneluzzi, presidente del Ad Tt Saronno. PERCHÉ IL TENNIS TAVOLO PARALIMPICO Come tutte le attività sportive, il tennis tavolo ha un ruolo importante nel percorso socio-educativo delle persone con disabilità e, forse ancor più di altri sport, può essere praticato davvero da chiunque, mettendo a confronto diretto bambini con adulti, normodotati con disabili e senza alcuna discriminazione di sesso. Per i giocatori rappresenta una vera e propria palestra, sia per il corpo sia per la mente, ed è proprio dal punto di vista psicologico e attitudinale che, se ci pensate, troviamo tante affinità tra questo sport e l’organizzazione di eventi. Un esempio? In entrambi gli ambiti è fondamentale la concentrazione, che deve essere sempre accompagnata a una pronta reattività capace di riadattare in tempi brevi le proprie intenzioni e i propri movimenti, in rapporto a quelli dell’avversario – nello sport – o al committente – nel vostro lavoro. Nel tennis tavolo come nella meeting industry, reattività, flessibilità e capacità di problem solving sono le skill alla base del successo.

Sopra da sinistra Ludovico, 15 anni, in solo due anni di attività ha già conquistato il titolo italiano assoluto della sua classe; Theo, 20 anni, atleta britannico “in prestito” al Saronno per questo campionato, n.35 nella classifica mondiale della sua classe; Roberto, 20 anni, vanta un bronzo agli Europei Giovanili Paralimpici 2022 Sotto la squadra Ediman con Alessandro Daneluzzi, presidente dell’A.D. Tt Saronno e Marco Biamonti, presidente di Ediman. A fianco la partita di doppio contro la squadra bresciana del Parva Domus Asd Tt Marco Polo

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BR US SE LS Feel Discover Experience

URSULA JONE GANDINI Responsabile Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles u.gandini@visit.brussels


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OBIETTIVO PRIORITARIO: LA SICUREZZA

Destinazioni che tornano alla ribalta e altre costrette all’oblio da situazioni politiche turbolente ed emergenze sanitarie che le rendono off limits: il mappamondo dei viaggi incentive è in costante trasformazione. E anche le mode del momento ci mettono lo zampino

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Viaggi incentive, tra nuovi trend e sicurezza di FRANCESCA PACE

Uno scacchiere in perenne divenire, quello del mondo accessibile ai viaggi incentive, disegnato di volta in volta dalle tensioni politiche internazionali e dalle emergenze sanitarie

La turbolenza sembra essere la caratteristica-chiave di questo periodo storico che, lasciatosi alle spalle una pandemia, deve fare ora i conti con un’instabilità politica che ha acceso focolai bellici in diverse parti del mondo, cambiando, ancora una volta, i paradigmi di scelta delle destinazioni incentive

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a fine dell’anno è sempre un tempo di bilanci e previsioni. Anche per quanto riguarda il settore turistico. Superata la pandemia che ha riportato il mercato travel a livelli precedenti – se non superiori – al 2019, ora è l’instabilità politica globale che sta ridisegnando nuove geografie del turismo, compreso il settore del Mice, e che, inevitabilmente, pone la sicurezza delle destinazioni in primo piano. A questo si aggiungono le nuove tendenze del settore. Benessere, contatto con la natura, esperienze autentiche e local, attività personalizzate, sostenibilità sono i concetti chiave attorno ai quali ruota la scelta della meta. È l’affermazione del bleisure, dove il viaggio di lavoro diventa anche un’occasione per fare esperienze di gruppo e personali attraverso momenti che alternano intrattenimento e formazione. «Parlando di tendenze nell’era post pandemica, stiamo oggi assistendo al risorgere dalle ceneri di mete totalmente rimosse dai desiderata delle corporate o che fino a oggi non erano state prese in considerazione perché considerate poco fascinose – afferma Elisabetta Boschetto, sales development manager di Htms –. Per esempio la Polonia, che negli ultimi anni ha investito molto per rinnovare la sua immagine al fine di stare al passo con il resto delle capitali europee, riuscendo cosi nell’intento di inserirsi nella wishlist delle destinazioni gradite dal segmento Mice. Inoltre, proprio di recente, stanno venendo alla ribalta destinazioni bandite, perché tornate a essere liason economiche irrinunciabili o semplicemente territori lontani dai confini bellicosi e quindi teoricamente più sicuri. Abbiamo assistito al fenomeno che ha investito la quasi totalità delle agenzie Mice, che sono state impegnate in un’azione repentina di riprotezione di viaggi già confermati nell’area del Medioriente esposta a causa delle presunte ripercussioni della guerra israelo-palestinese. Di conseguenza, la parte asiatica sembra essere stata finora la favorita, tanto che, con grande stupore, nelle ultime settimane è ricomparsa anche la Cina,

che pare non essere mai stata uno scenario sciagurato, bensì, luogo curioso attraverso il quale andare alla riscoperta di sensazioni dimenticate e trovare fonte di nuove stimoli d’arricchimento personale». Alla luce di queste considerazioni, abbiamo selezionato alcune destinazioni che, più di altre, rispondono a queste esigenze. Tra mete che confermano il loro appeal per Mice e incentive e nuove destinazioni da scoprire, ecco alcuni suggerimenti sulle località ideali per la meeting industry. CRANS MONTANA, ESCLUSIVITÀ AD ALTA QUOTA Situata su un altopiano a 1.500 metri d’altitudine, generosamente soleggiato per oltre trecento giorni all’anno e una vista spettacolare sulla valle del Rodano e i più bei “quattromila” delle Alpi, Crans Montana è una delle destinazioni più amate dagli italiani, che fin dagli Anni 60 l’hanno scelta come meta di vacanza. Grazie alla sua anima versatile, è cresciuta nel tempo ma restando fedele a se stessa, fondendo l’atmosfera del pittoresco villaggio di montagna con quella di una moderna città alpina e il rispetto della natura convive in armonia con strutture per l’accoglienza e servizi di alta qualità. Una destinazione ideale per ogni stagione e per ogni esigenza, dove attività nella natura, sport, wellness e anche l’enogastronomia – il Vallese vanta i vigneti più alti d’Europa – si prestano perfettamente anche alla meeting industry. «Qui è possibile organizzare sia attività in natura sia indoor, perfette per team building, supportati anche da un team di professionisti per realizzare eventi in esclusiva e di alto livello» afferma Evan Pasquini, market manager Italia di Crans-Montana Tourism & Congress: dalle giornate sugli sci, ciaspolate al tramonto, escursioni in mountain bike, tornei di golf, fino alle degustazioni di vini in cantina. Per l’organizzazione di eventi di lavoro è disponibile il centro congressi Le Regent, rinnovato completamente conciliando la calda atmosfera alpina con spazi moderni, modulabili

ELISABETTA BOSCHETTO sales development manager di Htms «Parlando di tendenze nell’era post pandemica, stiamo oggi assistendo al risorgere dalle ceneri di mete totalmente rimosse dai desiderata delle corporate o che fino a oggi non erano state prese in considerazione perché considerate poco fascinose».

EVAN PASQUINI market manager Italia di Crans-Montana Tourism & Congress «A Crans-Montana è possibile organizzare sia attività in natura sia indoor, perfette per team building, supportati anche da un team di professionisti per realizzare eventi in esclusiva e di alto livello: giornate sugli sci, ciaspolate al tramonto, escursioni in mountain bike, tornei di golf, via via fino alle degustazioni di vini in cantina».

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MONTSE BELISARIO direttrice di Lloret Convention Bureau «Lloret de Mar sta lavorando da diversi anni per posizionarsi come destinazione Mice per l’Italia, da cui stiamo avendo un ottimo riscontro. La destinazione dispone di tre centri congressi, di cui il più grande ha una capacità di mille persone nella stessa sala, oltre ottanta sale riunioni con luce naturale e vista mare».

Nelle immagini, Lloret de Mar, poco distante da Barcellona, è tra le destinazioni spagnole emergenti

e polivalenti, adatti a rispondere alle diverse esigenze di incontri, dai meeting alle grandi convention. Disposte su tre piani, oltre alla lobby e alle caffetterie, si trovano 18 sale modulabili, da quaranta a 1.215 metri quadrati, tra cui una per eventi fino a settecento persone, e un salone al piano terra che può accogliere fino a duemila ospiti. «A noi piacciono piccoli eventi, ma i grandi gruppi non ci intimoriscono – prosegue Pasquini –. Anzi, spesso i clienti sono disposti a dividere i partecipanti in diversi hotel, creando un’atmosfera da piccolo villaggio personalizzato per l’evento». E a proposito di hotel, anche qui la scelta è ampia e di alta qualità. «Tra i 35 alberghi di Crans-Montana sono una decina quelli che propongono sale meeting di diverse tipologie: ognuno ha la sua particolarità, ma tutti hanno in comune il servizio di qualità e l’accoglienza del cliente su misura». Tra questi, c’è anche la recente apertura del Six Senses Crans-Montana, un cinque stelle di lusso nonché primo e unico resort della catena nelle Alpi e in Svizzera. Un luogo dal design raffinato che mixa lo stile tipico alpino con comfort e servizi moderni e di alta qualità, pensati anche per la clientela business. Oltre alle 78 camere, dalle standard alle suite, tutte con splendida vista sul paesaggio alpino, conta quattro spazi per riunioni ed eventi supportati da tecnologia audiovisiva all’avanguardia, per un totale di 1.148 metri quadrati e trecento posti seduti, perfetti anche per ricevimenti. LLORET DE MAR, RITMO LATINO Da sempre amata dagli italiani per le vacanze, la Spagna si conferma una destinazione molto richiesta anche per eventi Mice (è il quarto Paese al mondo). Giocano un ruolo di primo piano le lunghe spiagge e il mare, la natura dell’entroterra, il clima ideale tutto l’anno, una gastronomia eccellente e il ricco patrimonio culturale, oltre all’ampia offerta ricettiva e a servizi specializzati. Tanti aspetti che trovano una sintesi perfetta a Lloret de Mar, una cittadina a dimensione d’uomo, nella provincia di

Girona, in Catalogna. Grazie alla sua posizione strategica, a 65 chilometri da Barcellona, è una destinazione comoda da raggiungere e piacevole da visitare tra le pittoresche stradine, i monumenti e i palazzi del centro storico medievale e il castello che domina dall’alto di una collina. Già rinomata a livello internazionale per riunioni, conferenze, viaggi incentive ed eventi, è sempre pronta a rinnovare la propria offerta per soddisfare diverse esigenze e trend. «Lloret de Mar sta lavorando da diversi anni per posizionarsi come destinazione Mice per l’Italia, da cui stiamo avendo un ottimo riscontro» dice Montse Belisario, direttrice di Lloret Convention Bureau. Rispetto ad altre città spagnole, Lloret de Mar ha diversi punti di forza ideali per la meeting industry. Oltre alla posizione, le dimensioni contenute, il clima favorevole tutto l’anno e il ricco patrimonio culturale – è stata nominata Capitale della cultura catalana 2023 – , dispone di «tre centri congressi, di cui il più grande ha una capacità di mille persone nella stessa sala, oltre ottanta sale riunioni con luce naturale e vista sul mare». Un dinamismo testimoniato anche dalle tante proposte del settore alberghiero, che già conta e un ampia scelta di hotel a quattro e cinque stelle specializzati nel congressuale. «Il prossimo anno – prosegue Belisario – aprirà il nuovo Melià Lloret de Mar, cinque stelle dal design elegante, con aree di benessere e diversi spazi interni ed esterni per riunioni ed eventi business». Per soggiorni di lavoro più raccolti e raffinati, si può scegliere tra raffinati boutique hotel, immersi nella natura mediterranea. Come l’Hotel Coco, quattro stelle superior di 22 camere a soli cinquecento metri dal mare, o l’incantevole Hotel Sant Pere del Bosc, un cinque stelle con 19 camere, ricavato all’interno di un antico monastero benedettino, nel mezzo della foresta di Lloret de Mar. A questo si aggiungono spot naturalistici, perfetti per accogliere eventi business: dalle esperienze di team building e incentive sulle spiagge e le calette lungo la costa o nei boschi dell’entroterra, fino a presentazioni e

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ricevimenti in incantevoli giardini della città, come quello di Santa Clotilde Gardens, che regala panorami suggestivi e momenti indimenticabili. MALTA, FASCINO MEDITERRANEO Il suo clima favorevole tutto l’anno, la sua posizione nel cuore del Mediterraneo, i frequenti collegamenti con le principali città italiane ed europee e l’offerta ampia e varia di luoghi e attività, hanno fatto di Malta una delle destinazioni Mice più richieste, con l’Italia tra i mercati più forti per i viaggi d’affari. Tra i suoi punti di forza, c’è anche la capacità di rinnovarsi continuando a investire per aumentare la competitività e rispondere alle mutevoli esigenze del mercato. Come la sicurezza, che in questo momento storico condiziona fortemente la scelta della destinazione. «Malta assicura uno standard europeo in termini di security e safety con una centralità unica nel Mediterraneo» spiega Ester Tamasi, direttore Italia di VisitMalta. E poi la sostenibilità. «Le isole maltesi sono impegnate da tempo – prosegue Tamasi – nello sviluppo di strategie sostenibili in sinergia con le strutture ricettive per favorire un’offerta più ecologica e responsabile. Lo scorso settembre Malta Tourism Authority ha organizzato il Global Sustainable Tourism Council (Gstc) Mice Criteria Development Workshop con l’obiettivo di

assistere gli operatori del settore nelle loro iniziative di sostenibilità». Inoltre, il pricing di Malta si distingue per l’ottimo equilibrio tra qualità e varietà di proposte. «Negli ultimi anni, gli organizzatori sono alla ricerca di eventi più piccoli e di nicchia e privilegiano temi come la mindfulness, il digital detox e i meeting sostenibili». Un’esigenza che trova risposta in diversi boutique hotel, spesso ricavati all’interno di edifici storici rinnovati, che si distinguono per autenticità, stile e alta qualità. E arricchiscono l’ampia scelta di hotel a quattro e cinque stelle, soprattutto nella zona di St. Julian’s, tutti walk distance, che agevolano l’organizzazione anche di gruppi numerosi. «Tra le novità – racconta Tamasi – la completa ristrutturazione del Barceló Fortina Malta, un hotel cinque stelle di design a Sliema, con 183 camere e vista su Valletta; il nuovo Ax Odycy firmato Ax Group, un quattro stelle di seicento camere e una ricca offerta food, spa, piscina e uno spazio per eventi fino a 350 persone; in primavera, poi, inaugurerà a Qawra il Best Western Premier Hotel Malta con 170 camere di diversa tipologia, spazi meeting, un ristorante per accogliere 120 ospiti all’interno e fino a duecento compreso l’esterno, una spa e area fitness». Storia, natura e cultura di Malta, sono poi fonte di ispirazione per tante attività di team building e incentive: dalla scoperta di Rabat ai

ESTER TAMASI direttore Italia di VisitMalta «Malta assicura uno standard europeo in termini di security e safety, con una centralità unica nel Mediterraneo. Inoltre le isole maltesi sono impegnate da tempo nello sviluppo di strategie sostenibili in sinergia con le strutture ricettive per favorire un’offerta più ecologica e responsabile».

Sotto, l’isola di Gozo, destinazione eco chic perfetta per viaggi incentive dal sapore esclusivo

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destinazioni ESTERE trekking all’interno dell’isola, dalle esperienze local come cooking class, degustazioni in vigna o pittura su vetro a sessioni di yoga nelle Saline di Xwejni. Immersi nel paesaggio accarezzato dal clima mite mediterraneo.

BARBARA MINCZEWA direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo in Italia «La Polonia è un Paese con oltre mille anni di storia, un’inestimabile ricchezza di beni culturali e naturali – i siti Patrimonio dell’Umanità Unesco sono 17 – ottimi collegamenti internazionali e infrastrutture Mice all’avanguardia».

© Rudolf Balasko

Sotto, Varsavia è tra le capitali europee attualmente più gettonate dal Mice

IN POLONIA, TRA MINIERE ABBANDONATE E CITTÀ STORICHE Se Cracovia, Varsavia e Breslavia sono già da anni tra le destinazioni top dei meeting planner italiani, la Polonia sforna in continuazione nuove proposte per il mercato degli eventi rivelando un territorio ricco di risorse artistiche e di bellezze naturali. «La Polonia è un Paese con oltre mille anni di storia, un’inestimabile ricchezza di beni culturali e naturali – i siti Patrimonio dell’Umanità Unesco sono 17, mentre 23 sono i suoi parchi nazionali, tra cui il Parco Nazionale di Bialowieski, che ospita la più antica foresta d’Europa abitata dagli ultimi esemplari di bisonte europeo – ottimi collegamenti internazionali e infrastrutture Mice all’avanguardia» afferma Barbara Minczewa, direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo in Italia, che prosegue: «È quindi una destinazione perfetta per incentive, eventi e conferenze. Facilmente accessibile e raggiungibile dall’Italia, grazie ai numerosi voli diretti dalle principali città italiane verso le principali città polacche, non ultimo, il nuovo volo diretto della compagnia di bandiera Lot da Roma Fiumicino per Varsavia-Chopin». E in effetti sono numerose le località fuori dalle rotte comuni che stanno destando un interesse crescente a livello internazionale: «Per esempio Lodz, capitale della creatività, delle atmosfere Liberty, del cinema e della moda; Lublino, città accademica e importante punto di unione fra Europa occidentale e

orientale; Danzica, affacciata sul Mar Baltico e segnata da secoli di traffici marittimi; Torun, ritenuta uno dei più bei centri urbani di tutta la Polonia, nonché città natale di Niccolò Copernico; e Poznan, una delle città più antiche e ricche del Paese» spiega Minczewa. Tra le regioni in grado di sorprendere il Mice italiano, non possiamo non citare la Slesia, con il suo sorprendente capoluogo, Katowice – a poco più di un’ora da Cracovia –: un cuore Art Nouveau di palazzi storici, contornato da lasciti postindustriali sapientemente trasformati in attrazioni e spazi per il Mice, a iniziare dall’avveniristico centro congressi e dal vicino Spodek, un’arena a forma di disco volante, per continuare con l’elegante sede dell’Orchestra Sinfonica della Radio Polacca e per finire con il Museo della Slesia, scenograficamente ospitato in un’ex miniera di carbone. E a proposito di miniere, se in quella di sale di Wieliczka, vicino a Cracovia, si posso scoprire i segreti nascosti nelle profondità del sottosuolo, apprendere come vivevano i minatori, ma anche organizzare eventi in una delle stanze di sale messe a disposizione, in quella di carbone di Zabrze si può addirittura giocare a golf, bere una birra in uno dei pub più profondi del mondo e… allestire una cena di gala sotterranea! OMAN, ESPERIENZE TRA NATURA E CULTURA Dalla visita della capitale Muscat ai tour tra wadi del deserto e i piccoli villaggi che custodiscono antiche tradizioni, fino alle crociere sulle tranquille acque del Golfo. I paesaggi dell’Oman, insieme ad alberghi di lusso, spa, l’ospitalità degli abitanti e la sicurezza sono i punti di forza del Sultanato che da oltre dieci anni ne hanno fatto una destinazione di punta per tanti viaggiatori. Un’offerta varia e di alta qualità, ideale anche per soddisfare le esigenze del settore Mice. «Il governo dell’Oman ha effettuato investimenti sostanziali nello sviluppo di un’offerta infrastrutturale di livello mondiale che posizionerà il Paese come una delle principali destinazioni turistiche Mice del mondo» dice Khalid Al Zadjali, director dell’Oman Convention Bureau. Dall’Italia bastano solo sette ore di volo – con partenze sette giorni su sette – per raggiungere questa meta esotica e affascinante e per soggiorni fino a 14 giorni non è necessario il visto. Eventi e incentive possono contare su strutture all’avanguardia, un’hotellerie di altissimo livello e location uniche. A cominciare dall’Oman Convention and Exhibition Centre, un’area di circa 22mila metri quadrati a pochi passi da Muscat, dedicata a convegni e fiere, con un auditorium da 3.200 posti, due sale in grado di ospitare fino a diecimila persone e tre hotel, per accogliere eventi di livello mondiale. La natura è invece protagonista di esperienze uniche da vivere, perfette come cornice a eventi esclusivi o team building. «In Oman – prosegue Al Zadjali – puoi tuffarti nelle acque cristalline di un wadi, ascoltare musica

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POLONIA.

Oltre ogni aspettativa LA META IDEALE PER LA TUA AZIENDA

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destinazioni ESTERE tradizionale nel deserto di Sharqiyah Sands, rivivere il passato visitando un forte o un castello, visitare la Grande Moschea del Sultano Qaboos a Muscat, passeggiare sulle spiagge di Salalah e del Quarto Vuoto, fare una crociera mozzafiato su un dhow a Musandam. Inoltre, a Seeb si sta sviluppando l’ambizioso progetto dell’Oman Botanic Garden: un luogo straordinario che promette di essere un luogo unico e mozzafiato per ospitare eventi nella magnifica cornice naturale dell’Oman». KHALID AL ZADJALI director dell’Oman Convention Bureau «Il governo dell’Oman ha effettuato investimenti sostanziali nello sviluppo di un’offerta infrastrutturale di livello mondiale, che posizionerà il Paese come una delle principali destinazioni turistiche Mice del mondo».

SHEILA FILIPPI direttore Italia di Beachcomber Resorts & Hotels «Mauritius è un’isola con un clima piacevole tutto l’anno, si può tranquillamente sostenere che l’isola ha “un’estate” che dura 12 mesi. Inoltre la differenza di fuso è di tre ore (due durante il periodo dell’ora legale in Italia) e questo la rende una destinazione fruibile anche per soggiorni non necessariamente di una settimana».

MAURITIUS: IL PARADISO PUÒ ATTENDERE Mauritius è una destinazione unica, che si distingue rispetto a tutte le altre isole dell’Oceano Indiano per la sua ecletticità. Tradizioni e culture si fondono dando vita ad un melting pot che rappresenta una sorta di piccolo mondo concentrato in una sola isola; un territorio all’interno molto vario, dove distese di canna da zucchero, vaniglia e té si alternano alle montagne e a meraviglie naturali che valgono più di un viaggio; trecento chilometri di coste punteggiate da meravigliose spiagge bianche e lambite da un mare turchese ne segnano i confini. Per questo motivo l’isola è tra le mete evergreen della meeting e incentive industry e non smette di attrarre il Mice con proposte sempre rinnovate. «Mauritius è un’isola con un clima piacevole tutto l’anno, si può tranquillamente sostenere che l’isola ha “un’estate” che dura 12 mesi con le temperature più calde nei mesi da ottobre a maggio – afferma Sheila Filippi, direttore Italia di Beachcomber Resorts & Hotels, catena alberghiera che vanta sull’isola strutture affascinanti, posizionate sulle spiagge più spettacolari –. Inoltre la differenza di fuso è di tre ore (due durante il periodo dell’ora legale in Italia) e questo la rende una destinazione fruibile anche per soggiorni non necessariamente di una settimana. Ottimi sono

anche i collegamenti aerei via Parigi, Dubai e Istanbul, oltre al valore aggiunto del volo diretto dall’Italia con Neos, al momento operativo da novembre ad aprile». Oltre alla sua bellezza incredibile, l’isola offre anche una gamma di spunti senza fine: escursioni in catamarano con barbecue sulla spiaggia alle isolette del nord, trekking soft o più impegnativi in alcune aree di rara bellezza naturalistica – imperdibile è la scalata sulla montagna di Le Morne, che è Patrimonio dell’Unesco, da cui si gode una vista mozzafiato su tutta la penisola –; dolphin e whale watching; escursioni in ebike; full immersion a metà strada tra cultura e natura; rally alla scoperta dell’isola, del suo folkore e della sua popolazione. «La varietà di experience che possono essere sperimentate sono infinite e possono essere organizzate con diverse chiavi di lettura, personalizzate in base alle aspettative del gruppo – prosegue Filippi –. Anche l’accommodation è assolutamente personalizzabile: la selezione di hotel Beachcomber permette di scegliere tra quattro e cinque stelle (a tal proposito, è appena stato riaperto il magnifico Paradis Beachcomber dopo alcuni mesi di lavori di restyling) in base alla dimensione del gruppo, al budget, al tipo di atmosfera e di trattamento, ma con un denominatore comune che è il livello di servizio e ospitalità impeccabili. Le giornate possono essere divise tra momenti di lavoro e altri di puro divertimento, intrattenimento o total relax. E per i momenti aggregativi, i nostri hotel hanno una gamma infinita di proposte, dalle cooking o bartender class a base di ingredienti local con i nostri barman e chef di livello internazionale, alle miniolimpiadi organizzate con un mix di attività di terra e di mare dai nostri specialisti, dalle lezioni di golf alle cacce al tesoro in hotel o alla scoperta dell’isola, dalle serate a tema con intrattenimento su misura alle attività ad hoc richieste dal cliente». SINGAPORE, UNA FINESTRA SUL FUTURO Affascinante, cosmopolita, avveniristica. Singapore è una certezza per quanti sono alla ricerca di mete in grado di stupire. Anche per l’organizzazione di grandi eventi incentive. Cresciuta rapidamente, la piccola cittàstato è la porta d’accesso e hub del Sudest Asiatico, nonché dell’intera regione dell’Asia Pacifico dove, tra strutture e grattacieli futuristici che disegnano il suo skyline, passano le tendenze di nuovi mercati, nuovo business e nuove idee. Da tempo la Città del Leone è considerata una delle migliori destinazioni Mice al mondo. «È stata votata per 19 anni come Top International Meeting City dell’Asia Pacifica dall’International Congress and Convention Association (Icca) – afferma con orgoglio Melissa Thompson, area director Western Europe di Singapore Tourism Board – e nel 2022 è stata premiata come Best Mice Destination Worldwide, Best Business City in the World e scelta come Best Mice Destination (Asia) ai Meetings & Conventions Asia

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Stella Awards 2022. Ma premi a parte, per noi è importante non dormire sugli allori e continuare a lavorare per offrire un’esperienza sempre migliore». Una finestra sul futuro, dunque, alla quale l’Italia si è affacciata già da tempo – nel 2022 Italian Exhibition Group ha aperto qui una nuova sede per ampliare il proprio raggio d’azione di business e nuovi eventi nel Sudest Asiatico – e può contare sul supporto di location di livello internazionale e un solido ecosistema di professionisti ed esperti della meting industry. «Il settore alberghiero di Singapore è in costante rinnovamento, con la sostenibilità sempre più al centro assieme a comfort e servizi» prosegue Thompson. L’apertura di quest’anno del Pan Pacific Orchard sarà seguita da quelle di altri grandi nomi del panorama alberghiero come il Raffles Sentosa Resort and Spa e The Standard, previste per il 2024. Rinnovamenti che vanno di pari passo con la sostenibilità, fattore prioritario per molti viaggiatori e aziende. «Abbiamo una roadmap per la sostenibilità

nel settore Mice che delinea ambizioni chiare e obiettivi concreti – continua Thompson –. Uno degli obiettivi prevede che il settore raggiunga zero emissioni nette entro il 2050. Pertanto, l’integrazione di pratiche sostenibili sarà una priorità in tutto l’ecosistema congressuale, compresi hotel e location, per una crescita di lungo termine e un settore più rispettoso dell’ambiente». Per quanto riguarda le location adatte a meeting, incentive ed eventi, a Singapore non c’è che l’imbarazzo della scelta. «L’impegno per diversificare e migliorare l’esperienza dei partecipanti è costante e l’offerta è ricca e varia, fino a un massimo di 46mila partecipanti. Le venue includono le straordinarie architetture della National Gallery e dell’Art Science Museum, nonché ambienti sorprendenti come Chijmes, un’ex cattedrale, e luoghi stimolanti come Gardens by the Bay e Jewel», conclude Thompson. Luoghi insoliti e spettacolari dove vivere momenti davvero unici. E sentirsi già nel futuro.

Sopra, non solo mare a Mauritius: l’isola consente di fare anche avvincenti trekking nell’entroterra e affascinanti immersioni nella ricca cultura locale

Nella pagina accanto in basso, l’Oman è tra le destinazioni più amate dal Mice italiano per la versatilità della sua offerta. Sotto, Singapore, un mix unico di esotico, avanguardia architettonica e sicurezza

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GOZO, eco island La più autentica delle isole maltesi è la meta ideale per soggiorni all’insegna di natura e relax. Lungo la costa, tra spiagge e scogliere scoscese, e all’interno, tra saline dal paesaggio lunare e siti archeologici tutelati dall’Unesco, dove fare esperienze insolite e local. Ideali anche per viaggi incentive e team building di FRANCESCA PACE

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orella minore di Malta, Gozo è l’isola più genuina dell’arcipelago che risplende nella sua natura selvaggia, disegnata da piccole spiagge e rocce a strapiombo sul mare dai limpidi fondali, ricchi di vita marina. Ma Gozo è anche e soprattutto l’anima green di Malta che le è valso l’appellativo di “eco island”. La piccola isola vanta numerosi villaggi premiati con gli European Destinations of Excellence Awards e spiagge su cui sventola con orgoglio la bandiera Blu ed è stata celebrata con il Quality Coast Gold Award per l’implementazione di pratiche sostenibili. Una caratteristica che ne fa una meta ideale per soggiorni di vacanza, dallo svago al retreat, ma anche per viaggi incentive e team building, in un contesto unico, da vivere tra visite, sport e at-

tività all’aria aperta e a contatto con la natura, contribuendo significativamente all’appeal di Malta per il Mice italiano. ESPERIENZE TRA CULTURA E NATURA Ben collegata a Malta, Gozo si raggiunge facilmente in meno di venti minuti con traghetti diretti dal porto di Cirkewwa, oppure dal Grand Harbour di Valletta, per chi desidera raggiungere direttamente l’isola in 45 minuti senza soggiornare a Malta. Piccola e facile da esplorare, l’isola è adatta a organizzare facilmente visite culturali, attività di team building ed esperienze tailor made ed esclusive in location uniche. A Gozo tutte le strade dell’isola portano alla capitale Rabat

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(o Victoria in inglese), nel centro dell’isola, una piccola e vivace cittadina ai piedi della Cittadella, l’antica città fortificata incastonata sulla cima di una ripida collina. Riportata allo splendore originario, raccoglie al suo interno tutte le maggiori attrazioni storico-culturali di Gozo: la Cattedrale dell’Assunzione, un centro visitatori, tre musei – il Museo Archeologico, il Museo della Natura e il Museo del Folklore – e le vecchie prigioni, tutti circondati dagli antichi bastioni difensivi. Poco distante da Rabat si può raggiungere un altro luogo di grande fascino che conserva una parte importante della storia dell’isola: i Templi di Ġgantija, un sito megalitico patrimonio dell’Unesco risalenti al 3.600 a.C. e così grandi tanto da far credere che fossero stati costruiti da giganti. Lungo la costa, il mare riserva sempre grandi e gradite sorprese. Prima fra tutte Dwejra Bay, uno degli scenari più suggestivi dell’isola, dove il crollo di due grotte calcaree avvenuto milioni di anni fa, ha creato ambienti inaspettati: l’Inland Sea, una laguna interna collegata al mare attraverso uno stretto arco naturale e il Fungus Rock, un piccolo isolotto roccioso immerso in acque chiare e profonde. Molto apprezzata è la spiaggia di sabbia rossa di Ramla Bay per rilassarsi al sole ma anche per attività di team building in riva al mare, come gare di tiro con l’arco oppure per cimentarsi a costruire una zattera. Nei pressi della spiaggia, merita una visita la Grotta di Calipso, un antro incastonato nelle falesie dove Ulisse si abbandonò tra le braccia della bella ninfa narrata da Omero. ATTIVITÀ AUTENTICHE La cultura locale è anche alla base di diverse proposte di attività pensate per gruppi incentive. Come la pittura su piastrelle, per imparare la storia di questi oggetti dipingendo con le proprie mani un piccolo souvenir, o la la-

vorazione del vetro, una ricchezza artigianale secolare che si svela osservando i vetrai al lavoro nei laboratori di soffiatura e accanto alle fornaci. Lo spirito autentico di Gozo si coglie anche nella sua ricca tradizione enogastronomica che si adatta perfettamente anche alla meeting industry. Dalle wine experience nelle cantine locali dove fare tour nei vigneti, apprendere la tradizione vitivinicola maltese e fare degustazioni a base di Chardonnay, Merlot, Cabernet Franc, Syrah e Cabernet Sauvignon. Le specialità culinarie di Gozo invece sono alla base di gustose coking class proposte in diversi ristoranti: sotto la guida attenta dello chef di casa si impara a cucinare diversi piatti, come la tipica lampuki pie (un tortino di pesce) o i Mqaret, dolci tipici ripieni di datteri. Un invito a immergersi nei profumi e nei sapori della cucina mediterranea locale da gustare poi a tavola tutti insieme. Uno dei luoghi più autentici e affascinanti sono senza dubbio le Saline di Xwejni, nella zona di Marsalforn. Sono i laghi salati di Gozo, dove fare l’esperienza local della raccolta del sale marino, che viene fatta ancora manualmente da maggio a settembre, e portare a casa come souvenir originale sacchettini di sale al naturale o aromatizzati con varie spezie. Le saline sono poi un luogo perfetto per rigenerare mente e corpo con morning o sunset session esclusive di yoga oppure per fare anche da sfondo a gala dinner organizzati da raffinati catering locali in un contesto naturalistico unico. L’interno dell’isola è perfetto per percorsi di trekking lungo i sentieri che portano verso le aree meno conosciute di Gozo oppure seguendo il Gozo Coastal Walk, una camminata di circa cinquanta chilometri lungo il perimetro dell’isola, dove ammirare i panorami suggestivi dell’isola. indirizzi a fine rivista

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PRAGA: eterno rinnovamento È una delle città più affascinanti d’Europa, con innumerevoli highlight altamente scenogafici – e instagrammabili –. Ma la capitale ceca riserva continue novità, molte delle quali Mice-oriented di SIMONA P.K. DAVIDDI

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l Ponte Carlo con le sue statue misteriose; Starometske Namesti, la piazza principale della Città Vecchia, con il magico orologio astronomico di epoca medievale, la cattedrale e i bellissimi palazzi storici; il castello, una vera e propria cittadella fortificata ricca di tesori tutti da scoprire; la seducente casa danzante, firmata dall’archistar Frank Gehry. Non sono che alcuni degli scorci che rendono unica Praga, eppure il fascino della capitale della Cechia – questo è in realtà il nome ufficiale della Repubblica Ceca – non si esaurisce affatto nel suo centro storico, né nel suo passato ma si arricchisce via via di location, attrazioni e nuove proposte, perfette per la meeting industry che vuole sorprendersi.

A TUTTA BIRRA La novità del momento è la Pilsner Urquell Experience, un po’ location, un po’ museo interattivo (dedicato alla birra, ça va sans dire), un po’ attività di team building, inaugurato nella primavera 2023 nel cuore del centro storico, in un palazzo del 1902 che prima ospitava una banca. Qui, indossando comode cuffie multilingue, è possibile apprendere – attraverso postazioni interattive e multimediali – la storia della prima golden lager del mondo, ma anche cimentarsi nella spillatura e imparare ad abbinarla a diverse proposte culinarie. Proprio gli spazi dedicati alle prove di spillatura e al beer & food pairing possono essere privatizzati per diver-

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da sale affrescate a una grotta artificiale risalente al XVI secolo. Anche il Lindner Hotel Prague, firmato Hyatt, faceva un tempo parte di un complesso conventuale del XVI secolo e oggi accoglie il Mice in spazi sofisticati ed eleganti, come la Biblioteca con foto scenografiche di Praga, un suggestivo camino per l’inverno e una cupola apribile, o come la sala principale, dai caldi colori illuminati da luce naturale proveniente dal soffitto, oscurabile.

tenti team building, mentre l’intera Beer Hall – anch’essa privatizzabile – può accogliere fino a duecento ospiti. NEL CUORE DELLA STORIA Tra le location più esclusive di Praga, il Mice che vuole un evento dall’effetto-wow non può non scegliere Palazzo Lobkovitz, dimora nobiliare all’interno del castello con un unicum che da solo vale la scelta: la presenza di due terrazzi da dove si gode una splendida vista sulla città. Il palazzo appartiene ancora alla famiglia Lobkovitz – una delle quattro più importanti della Boemia – che è riuscita a riottenerlo, assieme all’incredibile collezione di opere d’arte, dopo che era stato confiscato dai nazisti prima e dai comunisti poi. Nelle sue sale affrescate e riccamente arredate si possono organizzare eventi fino a 380 persone – bellissima l’Imperial Hall, per cene di gala fino a 180 commensali – e per gli eventi top è un discendente della famiglia stessa a fare gli onori di casa e a raccontare i quattrocento anni di storia della famiglia, guidando gli ospiti nella visita privata del museo, tra opere di Velazquez e Canaletto e spartiti autografi di Beethoven e Mozart. Anche l’accommodation può avere il profumo dell’esclusiva e della storia a Praga: per esempio l’Augustine, a Luxury Collection Hotel, Prague, struttura di lusso del brand Marriott, è ospitato in un monastero del XIII secolo – una curiosità: parte dell’edificio è ancora abitata da quattro monaci – e vanta una suite su tre piani allestita in una torre, con tanto di osservatorio astronomico e vista a 360 gradi sulla città oltre a sei sale meeting fino a 180 posti e a diversi altri spazi originali per eventi,

PASSATO RECENTE Ma anche la storia recente di Praga ha lasciato alla città location e strutture che il moderno design ha poi attualizzato, sottolineandone il fascino storico. È il caso del Prague Convention Center, con i suoi 42 anni di età, costruito per i meeting del Partito Comunista e diventato poi Palazzo della Cultura, per aprirsi già negli Anni 90 agli eventi stranieri. Una curiosità: siccome in epoca comunista circa il quattro per cento del budget a disposizione doveva essere usato per scopi legati all’arte, oggi il convention center vanta una collezione di circa duecento opere d’arte, molte delle quali si possono ammirare nelle sue settanta meeting room – la principale con tremila posti –, alcune dai nomi evocativi, come la sala Breznev/Obama, dall’enorme lampadario e dalle poltrone in pelle, all’interno della quale entrambi i capi di stato hanno partecipato a un meeting; o come la sala Schwarzenegger, dove l’attore ha girato una pubblicità. Ancora una volta, l’accommodation va di pari passo con le location: la catena alberghiera Orea, infatti, prima di essere privatizzata apparteneva allo Stato e nei suoi hotel vi soggiornavano burocrati e esponenti del Partito. L’Orea Hotel Pyramida ingloba addirittura un vecchio cinema ancora in funzione, la cui sala può però essere usata per conferenze e congressi fino a 370 delegati. Mistero e storia anche al Vienna House Diplomat, nel cuore del quartiere diplomatico e a una ventina di minuti dall’aeroporto, dove, durante i recenti lavori di ristrutturazione hanno scoperto due stanze segrete. indirizzi a fine rivista

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MUSCAT, capitale in FERMENTO Affascinante, ospitale, sicura. E in continuo divenire, all’insegna del lusso e dell’alta qualità. Dove Marriott ha deciso di rinnovare e ampliare la propria offerta ricettiva con i brand JW Marriott e Aloft Hotels: due location diverse per stile, ideali per eventi e meeting raffinati e originali di FRANCESCA PACE

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ospesa tra mare e deserto, tra passato e futuro. Muscat, capitale del Sultanato dell’Oman, è una città che affascina per i suoi contrasti e scorci ogni volta diversi. Una destinazione in continua evoluzione tanto apprezzata dal mercato leisure che si rivela una scelta ideale anche per la meeting industry. Che trova nelle tante occasioni di intrattenimento, nelle esperienze da fare nella natura, nell’hotellerie di lusso adatta a soggiorni ed eventi di diversa portata e nelle strutture pensate per il Mice il suo punto di forza. Sull’onda del fermento che anima Muscat e l’Oman, Marriott ha rinnovato di recente la propria offerta con la ristrutturazione del JW Marriott Hotel e il debutto dell’Aloft, di-

versi per stile ma accoglienti e di qualità a cinque stelle. Situati nei pressi della Corniche il lungomare, perfetto per passeggiare, rilassarsi sulla lunga spiaggia di sabbia, visitare il porto pittoresco e ammirare il tramonto tra architetture omanite contemporanee, sono un buon punto di partenza per visitare la città e i dintorni. Il distretto di Mutrah, anima autentica di Muscat con il vivacissimo souq, affacciato sul porticciolo, dove passeggiare tra profumi di spezie e incenso, colori accesi delle stoffe tradizionali e manufatti di artigianato locale in legno e argento; gli eleganti edifici storici che spiccano tra le case dai colori caldi della terra, come il Palazzo di Al Alam, la residenza ufficiale del Sultano con

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la splendida facciata oro e turchese e dettagli in legno, la Grande Moschea del sultano Qaboos e la spettacolare Royal Opera House, che incantano per bellezza e imponenza; e, non ultimo, il deserto, distante circa due ore e mezza di auto dalla città, che regala esperienze uniche tra silenzio e spazi sconfinati. CONFORT SECONDO NATURA Dopo un’ampia ristrutturazione ha riaperto le porte il cinque stelle JW Marriott Hotel Muscat, che ha rinnovato accoglienza ed esperienze per i propri ospiti, leisure e business. Un elegante edificio di 304 camere e suite, ampie e moderne, che offrono una vista su spettacolari wadi dell’Oman – le valli naturali dove scorre l’acqua – vicine all’hotel. Situato accanto all’Oman Convention & Exhibition Centre a cui ha accesso diretto, l’hotel è una location ideale per l’organizzazione di grandi eventi: dedicata a convegni e fiere, ha un’area di circa 22mila metri quadrati, con un auditorium da 3.200 posti e due sale con una capacità fino a diecimila persone. All’interno, invece, l’hotel dispone di quattro grandi saloni modulabili, per un totale di settecento metri quadrati, con accesso indipendente e foyer multifunzionale, e quattro sale meeting, tutte supportate da servizi audiovisivi all’avanguardia. A rendere speciale l’ospitalità di eventi e meeting contribuisce anche l’attenzione per la natura e per le esperienze gastronomiche raffinate e autentiche che caratterizzano il brand JW Marriott. Il rinnovo dell’hotel ha previsto anche la creazione del JW Garden, un’oasi dove si coltivano, utilizzando pratiche sostenibili, verdure ed erbe aromatiche e biologiche, che diventano parte di un viaggio culinario. Da provare nei quattro ristoranti dell’hotel. Dal nuovo Catch, a bordo piscina e di ispirazione mediterranea ai celebri locali della catena, la steakhouse

Pink Salt e il Kitchen 7, che offrono un’ampia scelta di piatti della cucina internazionale, fino al Butter Buns, specializzato nella preparazione di ottimi hamburger artigianali. E poi le aree benessere, che includono tre piscine all’aperto, rigogliosi giardini esterni, campi sportivi polivalenti, un centro fitness e una spa olistica. SPIRITO INFORMALE E CONVIVIALE Di design moderno e vivace è, invece, Aloft Muscat, aperto a maggio e che ha segnato il debutto nel Sultanato dell’Oman degli hotel di nuova generazione targata Marriott. Situato alle spalle della Corniche con lo sguardo rivolto verso il mare, si distingue per il suo stile ispirati ai loft urbani, caratterizzato da ambienti ampi, confortevoli e informali, definiti da decori e colori, che si addice anche a eventi incentive originali e insoliti. Il concept ruota attorno alla socializzazione e alla convivialità, favorite nelle aree comuni: la Re:mixSM lounge, dove gli ospiti possono giocare a biliardo, con luci e musica che creano la giusta atmosfera; la piscina sul tetto e la palestra Re:charge, aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Dotato di 193 camere con soffitti alti e bagni moderni con docce a pioggia, vanta anche un’ampia offerta culinaria con tre ristoranti – il Wave Burger, per un light lunch di qualità, The Backstage, che serve cucina internazionale con un tocco mediterraneo e Arcade, dove gustare bevande artigianali e comfort food internazionale – e due bar, il Re:fuel by AloftSM, un self-service per spuntini, e il bar W XYZ dove sorseggiare un drink durante la giornata. Per la sua posizione, a breve distanza dall’aeroporto internazionale e comodo per raggiungere l’Oman Convention & Exhibition Centre, è una scelta strategica, ideale per meeting ed eventi informali. indirizzi a fine rivista

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Affascinante MELTING POT Uno smeraldo verdissimo incastonato in un mare turchese: così appare Mauritius dall’alto; ma non è solo la natura generosa ad affascinare i visitatori: l’isola è un caleidoscopio unico di culture e profumi, con un entroterra ricco di risorse per attività originali. E ad accogliere il Mice, le raffinate strutture di Beachcomber Resorts & Hotels

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di SIMONA P.K. DAVIDDI

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on assomiglia a nessun’altra destinazione, Mauritius, non solo per i colori accesi della sua natura sorprendente – il verde tropicale della vegetazione lussureggiante, che incornicia spiagge candide, rosate, beige, sempre soffici come borotalco, che a loro volta digradano verso un mare di una bellezza incredibile e difficile da definire, ora trasparentissimo e color acquamarina, ora di un turchese squillante, ora di un blu intenso – ma anche per l’affascinante melting pot di culture, popoli, tradizioni e sapori che la caratterizzano. Sospesa tra Africa e Oceano Indiano e circondata da una splendida barriera corallina, Mauritius si è guadagnata un posto da protagonista sul palcoscenico del Mice, anche grazie alle numerosissime attrattive che offre il suo territorio, scandito da villaggi, montagne inaspettate, verdi piantagioni di tè e di vaniglia, cascate scintillanti e infinite distese di canna da zucchero, che si trasformano in altrettante opportunità per l’organizzazione di viaggi incentive indimenticabili. MARE PROTAGONISTA Per assaporare Mauritius in tutte le sue sfaccettature, l’ideale è soggiornare in punti diversi dell’isola; partendo dalla costa sudorientale, per esempio, si può scegliere come base il dinamico Shandrani Beachcomber Resort & Spa, affacciato sul meraviglioso parco marino di Blue Bay e incastonato su una penisola privata tra il mare e una laguna, bordato da tre differenti spiagge. Completamente ristrutturato e con un eclettico direttore italiano, è forse il resort dall’animo più frizzante, anche grazie alla possibilità di praticare numerosi sport acquatici – vela e sci nautico compresi – oltre al golf – l’hotel ha un campo “pitch and putt” a nove buche – e agli itinerari per scoprire le bellezze dell’isola facendo trekking o in bici. Imperdibile per il Mice è la spettacolare escursione in motoscafo verso l’Ile aux Cerfs, dove

allestire un esclusivo pranzo pies dans l’eau, prevedendo lungo il tragitto soste indimenticabili per fare snorkeling tra centinaia di pesci, per visitare la sorprendente cascata del Grand River South East e l’isolotto del Faro, o anche solo per bere un cocktail tropicale preparato al momento e servito da una barca comparsa “quasi per magia”. A NORD: TRA NATURA E CULTURA La seconda tappa del nostro viaggio ideale porta verso la costa nordoccidentale di Mauritius: per raggiungerla, non si possono non prevedere un paio di deviazioni; la prima è nell’abitato coloniale di Bambous, dove visitare il laboratorio di Beautiful Localhands – il programma sociale di Beachcomber per promuovere l’artigianato tradizionale mauriziano in vendita poi negli hotel dell’isola – e ammirare le maestranze locali intente a creare gioielli, tamburi, soprammobili e pezzi unici d’arte. La seconda tappa è – e non potrebbe essere altrimenti – la capitale, Port Louis, dove le commistioni tra le diverse culture sono più evidenti: moschee e templi indù, ristoranti cinesi e profumo di spezie africane, vie dello shopping dal flavour europeo e mercati dove aleggiano ancora tradizioni antiche. In questa parte dell’isola la scelta della meeting industry non può non cadere sull’elegante Trou aux Biches Beachcomber Golf Resort & Spa, immerso nel verde di lussureggianti giardini tropicali: la sua anima eco-friendly si dispiega in 111 ettari con palme, frangipane e numerosi altri esemplari di piante autoctone, che digradano dolcemente fino a lambire una candida spiaggia e, ça va sans dire, il mare turchese, nel quale dedicarsi a innumerevoli sport acquatici. Per i momenti di lavoro, il resort dispone di una sala congressi con 150 posti, mentre per le pause conviviali i ristoranti sono sei. Unica la spa con cabine open air in perfetto equilibrio con la cornice naturale che le avvolge.

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ALL’OMBRA DELL’UNESCO Non si può non riservare la tappa finale alla penisola di Le Morne – protetta dall’Unesco – dominata dall’omonimo monolite basaltico e lambita da una laguna color ardesia: da qui deriva il nome che le diedero i marinai arabi che scoprirono l’isola, Dina Arobi, l’isola d’argento. Ancora una volta, prima di giungere a destinazione, meritano una sosta le piantagioni di vaniglia e di tè e perdita d’occhio, ma anche le distillerie dove assaggiare il pregiato rum locale e, per un’immersione nella natura più vera, il Black River Gorges National Park. Tornando a Le Morne, sono due le strutture Beachcomber tra cui scegliere: il Paradis Beachcomber Golf Resort & Spa (mai nome fu più azzeccato) che ha riaperto lo scorso 15 ottobre dopo diversi mesi di restyling, e il Dinarobin Beachcomber Golf Resort & Spa, solo suite rivolte verso il mare

e suddivise in semicerchi con scenografiche piscine avvolte da giardini tropicali. Entrambi affacciati su una spiaggia da sogno, gli ospiti possono accedere ai servizi di entrambi. La loro vicinanza consente di ospitare gruppi e incentive in sinergia, ampliando l’offerta di facility e accommodation – un solo esempio: chi organizza il proprio evento in una delle due location, può scegliere tra otto ristoranti – inclusi spa, campi da golf e l’area “adults-only” del Dinarobin. Il modo migliore per concludere un viaggio incentive a Mauritius? Ammirando l’isola dall’alto di Le Morne, a 556 metri di altitudine, da raggiungere con un sentiero che si snoda nella vegetazione e che solo nella parte finale diventa un po’ impegnativo: la vista mozzafiato però, ripagherà della fatica e rimarrà impressa per sempre nella memoria. indirizzi a fine rivista

IL PORTFOLIO GRIFFATO BEACHCOMBER

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d è in questo eden che Beachcomber Resorts & Hotels accoglie il Mice con la sua collezione di otto resort a quattro e cinque stelle lusso adagiati negli angoli più scenografici dell’isola, ognuno con il proprio stile identitario ben definito: Royal Palm Beachcomber Luxury, considerato uno degli indirizzi più prestigiosi di Mauritius; Paradis e Dinarobin Beachcomber Golf Resort & Spa, due cinque stelle lusso “vicini di casa”, sulla splendida penisola di Le Morne, con un campo da golf 18 buche e una delle spa più spettacolari di Mauritius; Trou aux

Biches Beachcomber Golf Resort & Spa, il primo resort eco-friendly dell’isola (cinque stelle lusso); Shandrani Beachcomber Resort & Spa, con direzione italiana, perfetto per chi desidera una vacanza active per antonomasia e Victoria Beachcomber Resort & Spa, entrambi quattro stelle superior e con una formula all inclusive premium; Canonnier e Mauricia Beachcomber Resort & Spa (entrambi quattro stelle) per chi ama una formula all inclusive più informale. Per qualsiasi informazione, Beachcomber ha un un ufficio di rappresentanza in Italia.

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MY OPINION

Incentive bizarre

IL CORAGGIO DI CAMBIARE A fine anno un po’ tutti tiriamo le somme in tutti gli ambiti della nostra vita. Sicuramente tra i più sentiti ci sono il bilancio sul nostro anno lavorativo e le previsioni per quello che verrà

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EMANUELA GIORDANO Founder e creative manager di Quid Italy emanuela.giordano@quiditaly.com

gnuno di noi è “una società” e mettere sul piatto della bilancia a fine anno costi e benefici ci spinge a camminare verso i nostri obiettivi. Per questa fine d’anno vorrei condividere con voi alcuni pensieri che ormai sono le fondamenta del mio cammino, nella speranza di poter offrire uno spunto a chi ha qualche dubbio, o è seduto a riflettere sul prossimo passo da intraprendere. Parliamo di quelli che ritengo “amici” e “nemici” nella vita e nella professione. • La paura. È uno dei più grandi limiti che poniamo a noi stessi. Paura di cambiare, di affrontare la novità, di dire ciò che pensiamo, di farci rispettare, di sostenere le nostre idee. La paura è un freno a mano tirato andando in Ferrari a trecento chilometri orari su un rettilineo: ci fa sgommare consumando potenza, energia e ci blocca dal raggiungere ogni traguardo. La paura a mio avviso è il più grande nemico che abbiamo: ci trasforma in nemici di

noi stessi. Per vincerla bisogna osare, credere nelle nostre abilità e non demordere, perché è vero che la fortuna aiuta gli audaci e senza superare i limiti non scopriremo mai nulla. • La perseveranza. È un’amica sincera che non va abbandonata, è quella spinta che ogni giorno ci fa dire “io credo in me, credo nel mio progetto”. Perché un progetto che si basa sui nostri sogni è un progetto per la vita. Perseverare nel raggiungere ciò in cui crediamo ci rende appagati, se questo accade anche nel lavoro diventa difficile non essere soddisfatti o felici. Perché la perseveranza è figlia della passione e viceversa. Quando c’è perseveranza e passione nulla può fermarci, gli ostacoli si trasformano solo in battute d’arresto alle quali si trova, una dopo l’altra, una soluzione. • La prevaricazione. Una modalità troppo diffusa, malevola per chi la pratica nei riguardi degli altri tanto quanto permettere agli altri di farcela subire. Lo so, lo so, starete pensando: “sì ma

io devo conservarmi il posto di lavoro, i clienti” e lo capisco. Io sono un po’ uno spirito ribelle, sono rimasta dove non mi sono sentita prevaricata. Dove non mi è stato possibile tollerare questa dinamica ho operato con perseveranza, non senza fatica intendiamoci. Ecco, perseverare credendo nel proprio progetto può dare la spinta per migliorare la situazione nella quale siamo per cambiarla, e se non è modificabile allora può guidarci nelle direzione per trovarne una migliore appena possibile. • Il coraggio. Ci sono infinite forme di coraggio: quello di non tradire sé stessi e i propri sogni; quello di osare; quello di non accettare la comodità di un lavoro sicuro ma che odieremmo; quello di dire no anche quando ci vorrebbero imporre di dire sì; quello di rinunciare a un cliente che ci porterebbe più problemi che benefici e quello di mollare tutto e ripartire da zero. Una mia cara amica, molto più giovane di me, qualche anno fa in un momento di impasse della mia vita mi ha rammentato un grande insegnamento: se stai sempre con la vita aperta anche quando ti sembra impossibile, sei paziente e non hai timore, la vita stessa o quella che lei chiama Divina Provvidenza, ti risponde. Senza dubbio un grande atto di fede verso questa visione, ma da allora mi affido con coraggio e tenacia ascoltando ciò che la vita mi sussurra all’orecchio e ricevo risposte. Risposte chiare. Non c’è età per ricominciare da zero: fidatevi ho l’età per poterlo affermare, ma ho imparato ad ascoltare quello che è meglio per me, non quello che appare meglio. Da allora a ogni mio dubbio o cedimento la vita mi manda un segno, è come se dicesse: stai tranquilla, vai avanti sulla tua strada, è quella giusta. Ogni giorno che passa la mia consapevolezza è sempre più grande del precedente. Vi auguro un 2024 pieno di coraggio, passione, perseveranza, consapevolezza e spirito ribelle, per scoprire strade inaspettate.

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MY OPINION

Pensiero laterale

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bbiamo osservato attentamente modelli di business di importanti multinazionali evidenziando una sofferenza nel “sentiment” aziendale dovuta probabilmente a una debole integrazione. La best practice ha infatti subito uno shock virale, o meglio sociale. Le abitudini dei vari ambienti aziendali sono state appunto contaminate dal virus dei new media e in questo periodo dalla nociva interpretazione dell’intelligenza artificiale, che sempre più assume un tono prioritario a discapito del genius loci. Implementando così nuovi modelli che subliminalmente hanno condizionato i work flow, senza metodo e strategia, creando un po’di caos e generando paradigmi relazionali senza controllo e in ogni direzione. Azioni di lean management orientate al controllo del rischio, dal Crm dell’utilizzo dei social media, al taglio della fruibilità di strumenti e risorse che oramai governano i trend delle dinamiche relazionali, dal marketing alle vendite e alla gestione e monitoraggio delle informazioni. Tagli su tagli che creano quella sofferenza del sentiment che fa implodere il clima di fiducia delle aziende (che crea valore dall’interno verso l’esterno). È pur vero che esistono decision maker che, invece, hanno ben chiaro il valore di quanto un modello di business riorganizzato e ben strutturato in tutte le sue logiche, dove alta formazione e neuroscienza si incontrano con la tecnologia, possa portare benefici in tutto il sistema azienda mettendo al centro l’uomo . Partendo dal concetto che viviamo nell’economia delle emozioni e considerando che il novanta per cento dei nostri comportamenti è generato da esse, vediamo come prendiamo le decisioni e quali sono gli effetti sul sistema azienda. Le neuroscienze ci insegnano che gli ingranaggi del processo decisionale consistono in un’immensa rete neurale in cui ogni neurone trasforma in echi mille altri neuroni e propaga la sua attività a grande velocità. La dinamica di questa rete è l’ultima responsabile delle decisioni. Focalizziamoci sulle “decisioni percettive” che sono quelle che si basano sugli stimoli che riceviamo quotidianamente e che inconsciamente possono attivare o

L’azienda che piace alla mente Parliamo dell’impatto della nuova era tecnologica sulla comunicazione e di come i messaggi possono influenzano i nostri comportamenti disattivare i nostri comportamenti più o meno funzionali. La cosa interessante è che solo l’uomo ha la forza di incentivare tali stimoli attraverso empatia, condivisione e presenza. Ecco la grande opportunità di condividere con la meeting Industry attività esperienziali attraverso la tecnologia e la formazione in cui brand, player e consumer possono percepirne realmente il valore. Ricordiamo dal 2008 i tagli di budget verso le attività Mice, che per anni hanno amplificato quel “valore” che dava alle risorse umane dell’azienda il senso di appartenenza al brand, la forza trainante e motivante che incideva nel value creation in ogni ambito aziendale. E poi, sempre meno congressi e attività di incentivazione, declinando tutto ciò a un disorganizzato e pericoloso rapporto liquido in Internet. Da qui

la perdita del controllo, la debug. Ma adesso che ce ne siamo accorti… forza! Tecnologia ed emozioni al servizio di un’azione sostenibile nella continua formazione e implementazione tra uomo e tecnologia, dove l’unico taglio deve essere orientato alla mancanza di voglia nella ricerca. I player si incontrano su piattaforme web e vi trascorrono quasi la metà del loro patrimonio tempo. Pensate che opportunità trasformarlo in valore misurabile e percepito. Avremmo così la capacità non soltanto di reagire e mantenere il controllo dello sviluppo del brand, ma anche di dare forma alla comunicazione, alle opinioni, ai prodotti o ai servizi con un’azione sinergica verso i consumatori e gli utenti che sempre più “social” influenzano le marche ma dove solo l’uomo deve essere al centro della scena sempre.

RICCARDO PISTOIA Docente di neuro-leadership e neuro-marketing Università di Salerno Marketing and sales director PNGroup

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MY OPINION

Riflessioni… in formazione

La resilienza Non ha a che fare con la resistenza e sembra un superpotere… Di cosa è fatta? È una caratteristica innata oppure si può apprendere e allenare? E soprattutto, a cosa serve?

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PAOLA SABBATINI Formatore, coach e senior partner Newcom Consulting paola.sabbatini@newcomconsulting.it newcomconsulting.it/digital-trainer

uando ci procuriamo una ferita, ci ammaliamo o subiamo un trauma, il nostro corpo attiva un processo di autoriparazione che ci porta nella maggior parte dei casi alla guarigione. È il nostrosistema immunitario che, a seconda della gravità del trauma, attiva una risposta più o meno potente. In ambito psicologico, avviene lo stesso processo: si chiama resilienza, ovvero “sistema immunitario della psiche”, come la definisce Anna Oliverio Ferraris. La resilienza è la capacità di superare le difficoltà della vita, autoriparandoci da un danno subìto. Non si tratta soltanto della capacità di resistere alle avversità. È un processo più complesso che aiuta a dare un senso al cambiamento, rendendoci in qualche modo più forti di prima, grazie alla trasformazione dell’evento doloroso in un’esperienza di apprendimento, permettendoci così di riorganizzare positivamente la nostra vita. Gli studiosi si sono chiesti quale fosse l’elemento distintivo che

permette ad alcuni di superare traumi decisamente importanti, rispetto ad altri che invece non ce la fanno. Hanno scoperto che la resilienza non è un talento particolare che hanno in pochi. Al contrario, si tratta piuttosto di una scelta, più o meno consapevole: quella di affrontare le avversità senza lasciarsi soccombere. È composta da una serie di strategie (composte da azioni, comportamenti, convinzioni, sentimenti e pensieri) che possono essere apprese da chiunque e che vanno allenate e potenziate. In sostanza, le persone resilienti, sono capaci di gestire il cambiamento, focalizzando la propria attenzione su ciò che è in loro potere cambiare e accettando ciò su cui non hanno controllo. Ma come fanno? Secondo Steven e Sybil Wolin, sono in grado di attivare sette differenti risorse: • L’introspezione: l’abitudine di porre a noi stessi “domande scomode” a cui diamo risposte sincere, di accogliere e comprendere i feedback che ci ar-

rivano dall’esterno, saper leggere i problemi per quello che sono in realtà, senza raccontarci bugie o creare degli alibi. • L’indipendenza: stabilire dei confini sicuri, creando una giusta distanza fisica ed emotiva tra noi e le persone che ci circondano, e tra noi e il problema che ci affligge, così da mantenere una certa lucidità di pensiero. • L’interazione: saper creare e sviluppare relazioni positive con gli altri, che siano appaganti, nutrienti e sane. • La proattività: usare l’intraprendenza e lo spirito di iniziativa per gestire la propria vita e i propri spazi assumendone il controllo e la responsabilità. • La creatività: ampliare la nostra visione del mondo, osservando ciò che accade da diverse angolature e trovare attraverso l’immaginazione modi nuovi e inusuali per risolvere i problemi. • L’umorismo: riuscire a ridurre le tensioni, sdrammatizzare le situazioni, sforzandosi di vedere anche il lato comico o quello positivo. • E infine l’etica: avere dei valori forti e radicati su cui poggiare le nostre decisioni, che ci permettono di distinguere chiaramente ciò che è giusto, da ciò che è sbagliato. Per capire appieno il concetto di resilienza, quindi, è necessario osservare come certe le persone osservano, affrontano e vivono i cambiamenti.

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MY OPINION

Workout

Trovare i candidati con la sfera di cristallo Non è più il super esperto del settore da solo che trova le risposte, bensì un approccio interdisciplinare e interfunzionale che includa anche le tecniche di futurologia

SIMONA CIOTTI Hr manager e coach simona.ciotti.MeC@gmail.com

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on il temine skill mismatch si intende il disallineamento delle competenze necessarie e presenti in un dato settore, e accade quando le competenze acquisite dalle persone non corrispondono alle richieste del mercato del lavoro. Questa discrepanza può creare sfide significative sia per i lavoratori sia per le aziende, limitando l’efficienza economica e generando disoccupazione o sottoccupazione. In un contesto lineare come quello precedente, le ragioni che possono dar luogo al mismatch sono svariate come per esempio la comunicazione inefficace tra settore privato e istituzioni educative – le aziende possono non comunicare in modo chiaro le competenze richieste e le istituzioni educative potrebbero non adeguare i loro programmi di studio per soddisfare queste esigenze specifiche –; il disallineamento tra gli obiettivi educativi e le esigenze delle imprese – i sistemi educativi possono concentrarsi su conoscenze o competenze che potrebbero non essere direttamente applicabili o richieste dal mercato del lavoro –; l’assenza di aggiornamento delle competenze – i lavoratori potrebbero non avere accesso a programmi di formazione con-

tinua o di riqualificazione per mantenere o migliorare le loro competenze in linea con le esigenze attuali del mercato –. Di fatto non siamo in un contesto lineare: i frutti dell’innovazione, dei costumi e gli equilibri dei vari ecosistemi in cui stiamo, variano in modo sempre più imprevedibile, causando quella che è la causa principale del disallineamento di oggi, ovvero il rapido cambiamento delle esigenze del mercato del lavoro: in molti settori, le richieste di competenze possono cambiare velocemente a causa dell’evoluzione tecnologica o dell’accelerazione dei processi di decision making delle aziende attente alla propria sostenibilità. Affrontare il mismatch delle competenze richiede un impegno congiunto da parte di istituzioni governative, educative e aziendali per garantire che le competenze acquisite si allinei-

no alle esigenze del mercato del lavoro attuale e futuro. La volatilità del futuro fa sì che gli studi sul futuro diventino sempre più parte di un approccio strutturato a disposizione delle aziende. Non è più il super esperto del settore da solo che trova le risposte, bensì un approccio interdisciplinare e interfunzionale che includa anche le tecniche di futurologia. I futurologi, infatti, si dedicano in modo metodico all’esplorazione dei vari scenari futuri, compresi quelli possibili, probabili e desiderabili. La loro missione consiste nell’analizzare una serie di tendenze globali e nel valutare i rischi, allo stesso tempo individuando possibili opportunità nel mercato. Le metodologie possono variare in base all’area di interesse, ma ci sono alcune tecniche comuni come l’analisi dei trend, lo scena-

rio planning, il Delphi method, la modellazione e simulazione, le proiezioni demografiche, l’analisi delle tecnologie emergenti, il backcasting, l’analisi delle wildcard. Certamente queste tecniche non forniscono previsioni precise e assolute sul futuro, ma offrono una struttura per esplorare e comprendere le possibili direzioni in cui la società, la tecnologia e altri settori potrebbero muoversi. In conclusione, non esiste più l’eroe che salva tutti con la sua azione: servono dialogo, integrazione e metodo per far fronte collettivamente alle contingenze di oggi, con comunicazione ai collaboratori e programmi di sviluppo accelerati, ma soprattutto prevedere scenari futuri quanto più possibile basati su analisi e non frutto dell’estro creativo di un singolo, capaci di guidare politiche sostenibili ed etiche.

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MY OPINION

italy docet

Viaggi incentive, strumento strategico

RODOLFO MUSCO Pubblicista e meeting architect Certificato Cmp, Cmm, Cme-it musco@motivationandevents.com

I viaggi d’incentivazione costituiscono investimenti importanti per coinvolgere le persone verso il miglioramento della produttività. Sono anche strumenti per generare e accrescere l’umanizzazione nei rapporti interpersonali

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o sappiamo, “incentivare” deriva da “incendiare gli animi, eccitare”. L’incentivazione nelle aziende e nelle istituzioni pubbliche è quasi sempre finalizzata a “motivare”, ovvero a “muovere verso determinati obiettivi”. Già la diffusione tra i collaboratori delle informazioni sugli obiettivi da raggiungere crea coinvolgimento e gratifica le persone mettendo in rilievo la loro importanza per contribuire al conseguimento dei risultati. Sentirsi parte di un team di successo è gratificante per moltissime persone di ogni età e con esperienze pregresse diverse. Il “premio” promesso al raggiungimento dei risultati può avere diverse consistenze: compensi monetari extra stipendio, promozione a ruoli lavorativi superiori, giornate di viaggi e vacanza, e altro ancora. Indubbiamente la promessa di un viaggio in località attraenti genera effetti positivi sulla stragrande maggioranza dei collaboratori. Ma c’è un elemento che la rende molto pregnante: la possibilità di “comu-

nicare” elementi molto motivanti prima e dopo il viaggio stesso. Non dimentichiamo che l’incentive travel è una delle 15 tipologie di convegni, e si presta a molte occasioni – già nel periodo che precede il viaggio – per “eccitare” i possibili partecipanti. Citiamone alcune: • Inviare periodicamente informazioni sulla cultura degli abitanti del territorio che ospiterà il gruppo; • inviare foto dei paesaggi e dei loro abitanti; • inviare una lista di frasi e parole usate frequentemente in loco; • inviare un messaggio del sindaco o del maggiorente del territorio per comunicare il piacere di ospitare i partecipanti; • inviare un elenco e la descrizione di celebrazioni che si svolgono nelle località che saranno visitate. È utile tener presente che i viaggi d’incentivazione non sono soltanto elementi utili per motivare dipendenti, collaboratori e clienti. Infatti, sono anche utili

per generare rapporti interpersonali tra le persone. Ho letto recentemente che un industriale invita ogni anno tutti i suoi collaboratori a un viaggio. Questo consente di scambiarsi idee e far sentire tutti i partecipanti contributori dei successi dell’azienda. I risultati positivi maturano nel tempo. Ma i viaggi d’incentivazione non sono soltanto un modo per premiare. Sono anche un modo per generare e incrementare conoscenze e relazioni tra dirigenti di società e di enti diversi. Uno degli elementi molto, molto importanti di queste attività è la necessità di considerare i vantaggi prodotti dalla “regressione psicologica”. Si tratta essenzialmente di creare situazioni che consentono di tornare alla “età della latenza”, ovvero al periodo in cui non si hanno condizionamenti di ruoli e di posizioni. Come si comportano generalmente gli adolescenti? Colgono ogni occasione per divertirsi, chiacchierare, scambiarsi i ruoli, inventarsi

giochi, incrementare le amicizie. Se si creano occasioni e si organizzano segmenti di attività di questo tipo si ottengono risultati molto importanti. Immaginate docenti universitari, primari di ospedali, dirigenti di importanti aziende multinazionali partecipare a giochi come “il serpente col singniozzo – ozzo” (mettersi in fila, ognuno con le mani sulle spalle di chi lo precede, e saltellare sulla sabbia di una spiaggia), oppure “samurai – ahi” (sedersi in cerchio con una bandana tipo giapponese sulla fronte, prelevare al proprio turno un uovo da un cestino posto al centro, recitare la frase, e schiacciare l’uovo sulla fronte. Se l’uovo è sodo, continuano a giocare, se è fresco, sono eliminati). Quando l’incentivazione include elementi divertenti, lo scambio di comunicazione, di foto e di commenti tra i partecipanti va avanti per diversi mesi. Si cementano i rapporti interpersonali che generano utili collaborazioni anche tra persone di nazionalità diverse.

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COVER STORY

La convention ti somiglia Bleisure, benessere e soprattutto personalizzazione sono i temi più caldi per gli eventi corporate, sempre più cuciti sulle persone, anche grazie alla tecnologia. Questi e altri i trend a cui devono guardare organizzatori, location e destinazioni di ALESSANDRA BOIARDI

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ll’ultima edizione di Imex America dello scorso ottobre la ceo Carina Bauer accoglieva i visitatori all’ingresso invitandoli a prendersi una tazza di caffè. Peccato però che non si trattava, come si può immaginare, di lei in carne e ossa, ma del suo ologramma, solo un esempio di come negli eventi la tecnologia sia sempre più irrinunciabile. Regina tra di loro è naturalmente al momento l’Intelligenza Artificiale, che oramai pervade anche il settore delle meeting industry con strumenti di ultima generazione se, come ha dichiarato il ceo e presidente di Pcma Sherrif Karamat, secondo una recente survey di Convene, il 64% degli organizzatori

professionali ha già a che fare con l’Ai e il 59% si sta formando per utilizzarla al meglio. Ma quella tecnologica non è più una tendenza fine a sé stessa, nel momento in cui le convention aziendali confermano più che mai la loro forza in termini di brand awareness, engagement e relazione tra le persone. Gli eventi corporate sono sempre più nel mezzo di tutte quelle attività interconnesse in ambito sia B2C sia B2B necessarie a migliorare la brand reputation e di rimando più che mai indispensabili per accrescere la fidelizzazione in termini di customer loyalty e per quel che riguarda dipendenti, manage-

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ment e prospect. Sull’efficacia degli eventi da questo punto di vista torna anche il Freeman Trust Report 2023, che analizza il “potere” degli incontri live, sottolineando come il 77% delle persone ha dichiarato di provare più fiducia nei confronti di un brand dopo aver partecipato a un evento, con il 55% che ammette di provare questa sensazione anche mesi dopo. Il tutto appunto con l’obiettivo di fare tornare le persone le vere protagoniste, rispondendo a gusti, esigenze e aspettative, che partono dall’ascolto e, anche grazie alla tecnologia, portano verso una sempre maggiore personalizzazione dell’esperienza, come ci raccontano gli esperti del settore. INNOVAZIONE E COSTRUZIONE NARRATIVA Tecnologia e portata comunicativa sono i due aspetti sui quali si focalizza l’attenzione delle aziende secondo Gaetano Dieni, director of marketing & communication di Ega Worldwide, che dopo molti anni nel mercato puramente congressuale, da qualche tempo ormai si occupa anche di eventi aziendali, aumentati di pari passo con lo sviluppo tecnologico e con la crescente consapevolezza che gli eventi sono uno strumento di primaria importanza nella strategia di comunicazione di qualsiasi organizzazione. «Per quanto riguarda la tecnologia – spiega Dieni – abbiamo riscontrato che oggi è fondamentale proporsi sul mercato con consapevolezza e padronanza dei più evo-

luti strumenti tecnologici e, inevitabilmente, digitali. Realtà aumentata, intelligenza artificiale, comunicazione multi-channel, sistemi di registrazione e verifica presenza paperless, streaming, contenuti digitali che persistono anche dopo la conclusione dell’evento “fisico” sono solo alcune delle richieste all’ordine del giorno. Nessun evento, oggi, può prescindere dal quoziente tecnologico, che deve stupire, comunicare, facilitare, sorprendere i partecipanti senza risultare mai banale o prevedibile e, soprattutto, senza mai essere oggetto di inconvenienti inaspettati. Nell’ambito della comunicazione, invece, le aziende ormai danno primaria importanza alla costruzione narrativa dell’evento. Il tema, la storia, il concept è sempre più un elemento di fondamentale importanza per il committente, che cerca un filo conduttore che non solo armonizzi tutti gli elementi dell’evento – naming, logo, identità grafica, e così via –, ma che, soprattutto, funga da base su cui costruire la strategia di comunicazione interna ed esterna dell’azienda per le settimane, i mesi o a volte gli anni successivi. Non a caso abbiamo visto proliferare tra i nostri concorrenti diretti le agenzie di comunicazione, che fino a qualche anno fa, non si occupavano minimamente di logistica o organizzazione, ma che per forza di cose si sono dovute mettere in gioco anche in questo senso per cogliere le opportunità che il loro mercato gli offriva. Viceversa, molti Pco/event planner hanno

GAETANO DIENI director of marketing & communication di Ega Worldwide «Nessun evento, oggi, può prescindere dal quoziente tecnologico, che deve stupire, comunicare, facilitare, sorprendere i partecipanti senza risultare mai banale o prevedibile e, soprattutto, senza mai essere oggetto di inconvenienti inaspettati».

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PAMELA BETTIOL product manager Ville Castelli Dimore «Ci sono diverse ricerche che suggeriscono che un ambiente di lavoro piacevole ed esteticamente bello può influenzare positivamente il benessere e la produttività lavorativa, riducendo lo stress, aumentando la creatività e di conseguenza la soddisfazione lavorativa».

costruito o inglobato agenzie di comunicazione all’interno dei loro organigrammi, al fine di rafforzare la loro identità agli occhi di quelle aziende che cercano un unico interlocutore che sia in grado da un lato di creare, sviluppare e declinare il concept e dall’altro di pianificare e gestire l’operatività dei loro eventi. Last but not least, la sostenibilità, che costituisce ormai un elemento costante, per fortuna, aggiungerei, in tutte le richieste che riceviamo».

TUTTO PARTE DAL MESSAGGIO Le convention si concentrano sempre più sulla costruzione di esperienze personalizzate per i partecipanti. Ma cosa significa veramente? Il tema è molto delicato per Dieni, che afferma come: «Molto, forse troppo spesso, il tailor-made è solo uno slogan accattivante e ormai neanche più tanto, per brochure e presentazioni aziendali che iniziano a sembrare datate e poco “cool”. Costruire un’esperienza veramente vicina al partecipante e

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allo stesso tempo ingaggiante è sempre più complesso per noi agenzie, che non solo ci confrontiamo con i nostri competitor di settore, ma con tutte le aziende che entrano in contatto con il partecipante per i motivi più disparati, da chi fa pubblicità sui social a cui è registrato, ai supermercati dove va a fare la spesa, passando per i musei, i cinema, i parchi tematici che frequenta e così via. Tutti oggi cercano di distinguersi dalla massa risultando “i più vicini” al cliente, alle sue esigenze e ai suoi desideri, e noi organizzatori siamo doppiamente impegnati in quanto abbiamo ben due tipologie di clienti che coesistono all’interno dello stesso evento: il cliente (committente) e il fruitore (partecipante). A mio avviso c’è un’unica, vera, fondamentale discriminante che è la reale comprensione della mission, ossia del messaggio, che il cliente-committente intende attribuire all’evento che vuole realizzare. L’evento, lo abbiamo già condiviso, è uno strumento di comunicazione aziendale. Senza cogliere qual è il messaggio sostanziale che si vuole far passare, non si può in nessun modo essere coinvolgenti, coerenti e soprattutto efficaci nella personalizzazione. La tecnologia, la creatività, la spettacolarizzazione sono solo strumenti che tutti noi abbiamo a disposizione, ovviamente a seconda dei budget, ma la capacità di ascolto e di comprensione di un brief è cosa assai ben più rara. Per riassumere in poche parole, direi che la corretta lettura del brief del cliente è lo strumento chiave per la personalizzazione dell’esperienza-evento» conclude Dieni.

bellezza e immerse nella natura grazie alle quali ci si riconnette a se stessi e alla propria identità storico-artistica italiana. Il concetto di riconnessione attraverso la natura e la bellezza migliora il benessere psicofisico, ma stimola anche la creatività e la collaborazione tra i partecipanti. Sicuramente, l’esperienza culturale e storica unita all’autenticità dell’accoglienza – per esempio nella maggior parte delle Ville si viene accolti ancora dal proprietario stesso – ha valore autentico che aggiunge al proprio evento un arricchimento umano. In un’epoca in cui lo stress e la frenesia dominano le nostre vite, dimore di questo tipo ci offrono un’opportunità di rallentare in modo produttivo».

Il concetto di riconnessione attraverso la natura e la bellezza migliora il benessere psicofisico e stimola anche la creatività e la collaborazione tra i partecipanti di un evento

NEL SEGNO DEL BLEISURE Macro-tendenza che si riconferma è quella del bleisure, inteso prima di tutto come la possibilità di vivere location e mete congressuali appieno, oltre agli impegni di lavoro. Un’occasione per gli event planner di costruire programmi in grado di valorizzare anche l’aspetto leisure delle convention così come di hotel, sedi e destinazioni e di mettere in campo un’offerta articolata e sempre più accattivante. «Ci sono diverse ricerche che suggeriscono che un ambiente di lavoro piacevole ed esteticamente bello può influenzare positivamente il benessere e la produttività lavorativa, riducendo lo stress, aumentando la creatività e di conseguenza la soddisfazione lavorativa» sottolinea Pamela Bettiol, product manager Ville Castelli Dimore, un nuovo brand veneto che conta 31 location di pregio che spaziano geograficamente dal Delta del Po alle Dolomiti, dal Lago di Garda fino alla Riviera del Brenta, passando per i Colli Berici ed Euganei, fino alle Colline del Prosecco. «Integrare in modo innovativo elementi artistici e storici – continua Bettiol – nelle convention aziendali sarà sicuramente un plus ricercato sia dalle aziende sia dai meeting planner per tutto il 2024. Ville Castelli Dimore offre la possibilità di organizzare le proprie convention aziendali all’interno di location ricche di

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DAVID TOMMASO direttore marketing e vendite di Leolandia «Il parco divertimenti amplifica ancor più l’effetto di trovarsi lontano dall’ufficio, grazie al suo Dna fatto di divertimento, con temi e storie che permettono di sostenere l’immersività e lo storytelling dell’evento aziendale».

PER LAVORO, MA NON SOLO L’importanza dell’esperienza umana torna anche nella ricerca di Accor, come emerge dai dati raccolti dal suo comitato “Masters of Travel”, che ha riunito a Bruxelles i leader del settore tecnologico, legale, energetico, ingegneristico e farmaceutico. Secondo Accor i viaggiatori corporate confermano il bleisure come un’esigenza alla quale si fatica a rinunciare, con il 67% del panel che ha dichiarato

di aver esteso la durata dei propri soggiorni di lavoro durante il 2022. E rispondono all’esigenza di trovare un clima completamente diverso rispetto a quello degli uffici per attività di team building e momenti aziendali anche i parchi di divertimenti, che negli ultimi tempi stanno mettendo a punto proposte ad hoc per le aziende, interpretando dal loro punto di vista la tendenza alla commistione tra leisure e lavoro che parla in primis alla “persona”. Non è un caso, a questo proposito, che Siae abbia certificato nel 2022 quasi 18,5 milioni di ingressi nei parchi permanenti italiani, tra parchi tematici, faunistici, avventura e acquatici. «Il parco divertimenti amplifica ancor più l’effetto di trovarsi lontano dall’ufficio, grazie al suo Dna fatto di divertimento, con temi e storie che permettono di sostenere l’immersività e lo storytelling dell’evento aziendale» spiega David Tommaso, direttore marketing e vendite di Leolandia. «Per completare l’opera, a Leolandia i temi del parco diventano il soggetto dei team building specifici sviluppati internamente e personalizzabili, che garantiscono la migliore resa ed effetto, quali per esempio “Show Time Together”, lo spettacolo che trasforma i membri del pubblico in protagonisti e “Discovery Game”, una caccia al tesoro interattiva tra vascelli pirata, fattorie, draghi e città ispirate ai personaggi del mondo della fantasia. Riceviamo le richieste più disparate: dal momento istituzionale presso il nostro teatro “Leoarena”, ai team building tematici, organizzati approfittando delle infrastrutture del parco. Da noi apprezzano particolarmente la possibilità di combinare attività professionali e familiari, unendo le due componenti, anche in giornate non lavorative. Altra caratteristica ricercata è la possibilità di animare e teatralizzare al meglio i momenti di aggre-

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hot topics

COVER STORY

CORALIE DELAUBERT destination manager di VisitRimini «I partecipanti amano sentirsi ascoltati e sono molto più sensibili a un evento che rifletta la loro personalità e sia in sintonia con loro».

gazione istituzionali, per esempio dinner show o presentazioni-evento con momenti di intrattenimento. Per tutto questo abbiamo un team organizzativo/artistico altamente specializzato, in grado di combinare al meglio i contenuti di attrazioni e spettacoli presenti al parco con momenti riservati, creati ad hoc per l’azienda». DESTINAZIONI IN ASCOLTO DEI PARTECIPANTI Anche le destinazioni lavorano per soddisfare sempre più le aspettative delle aziende, muovendosi verso il concetto che Coralie Delaubert, destination manager di VisitRimini definisce dell’iper-personalizzazione. «Ci stiamo rendendo conto dell’importanza di questo approccio – sottolinea – perché i partecipanti amano sentirsi ascoltati e sono molto più sensibili a un evento che rifletta la loro personalità e sia in sintonia con loro. Le aziende prestano

pertanto molta attenzione ai desideri e alle preoccupazioni dei partecipanti –che non sono più semplici spettatori, ma veri protagonisti degli eventi – dimostrando impegno nell’offrire ambienti rilassanti e stimolanti che possano contribuire al benessere, attività ricreative e culturali per un giusto mix tra lavoro e tempo libero e opportunità di networking informale e autentico». Qualche esempio a Rimini? «Il working glamp’ del Club del Sole è un concept innovativo per eventi immersi nella natura con servizi tecnologici avanzati, un sistema di accoglienza sostenibile e glamour per rendere un evento creativo ed efficace. Oppure un evento al Palacongressi di Rimini, che ha visto tutti i quattrocento partecipanti arrivare in bicicletta. Il valore principale di questa iniziativa stava proprio nel fatto che il trasferimento in bicicletta dagli hotel è stato possibile grazie un sistema fortemente integrato con la realtà del nostro territorio,

GATTINONI SCEGLIE IL MAROCCO

I

l Gruppo Gattinoni ha scelto il Marocco per la convention “La potenza della rete”, dedicata alle agenzie di proprietà e svoltasi a Marrakech dal 14 al 17 novembre. Accanto ai momenti di lavoro e di networking, non sono mancati i momenti conviviali e di scoperta del territorio, come la visita dell’affascinante Medina e una cena al prestigioso ristorante Safran, un autentico viaggio nel gusto grazie alla proposta dello chef Nouni, che amalgama la tradizione marocchina con influenze mediterranee e giapponesi. Non poteva mancare un’incursione nel deserto: a bordo di fuoristrada gli agenti di viaggio sono arrivati nel raffinato campo tendato di Agafay, distante una trentina di chilometri da Marrakech; qui, dopo aver assistito al tramonto è iniziata la serata con aperitivo, cena marocchina, spettacolo pirotecnico e dj-set. Commenta Silvia Pozzi, chief logistics officer di Gattinoni Mice: «Fino al 2019 organizzavamo in media cinque eventi l’anno in Marocco e una volta superato lo stop imposto dalla pandemia, abbiamo notato un incremento ulteriore della domanda. Il recente terremoto, che ha colpito una parte del Paese, ha indotto uno slittamento di alcuni eventi in programma; mentre per quelli futuri, al momento, registriamo una flessione della domanda, come verso tutti i Paesi di religione islamica; tuttavia riteniamo si

tratti di una situazione temporanea. Abbiamo studiato due nuove proposte: una a Dakhla, perché amiamo proporre località non ancora battute, e una nell’iconica Marrakech, per mostrare come si possa interpretare una meta celebre in modo inedito, sorprendendo i partecipanti del viaggio». (P.K.)

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una città con oltre 130 chilometri di piste ciclabili. Rimini ha messo a disposizione il suo sistema di trasporto usuale, coinvolgendo così gli ospiti in un’esperienza concreta e coerente che rappresenta per noi un valore permanente di mobilità lenta e sostenibile» spiega Delaubert. SOSTENIBILITÀ E FLESSIBILITÀ Anche questioni chiave come la sostenibilità, infatti, che dall’utilizzo consapevole delle risorse si estende alla legacy per il sociale, e le diversità sono ancora più cruciali in tutti gli aspetti della progettazione degli eventi, come conferma Delaubert. «Una delle tendenze degli eventi più evidenti è relativa alle tematiche ambientali, sociali e di governance. Le destinazioni devono saper valorizzare non solo l’indotto, ma anche installazioni appositamente create, promosse dalle aziende in linea con i propri valori e veicolate da testimonial socialmente molto incisivi. In questo modo gli eventi diventano portatori di valori e meno consumatori di territori. A Rimini la transizione green è iniziata da tempo e VisitRimini, assieme agli stakeholder locali, promuove una destinazione sempre più sostenibile che è anche candidata con la Romagna a Capitale Italiana della Cultura 2026. Le iniziative sono tante, come il Psbo, il piano di salvaguardia della balneazione, ottimizzato insieme alla riqualificazione del patrimonio storico e architettonico della città, la valorizzazione degli spazi urbani e verdi e del lungomare con il Parco del Mare». Tutto questo si abbina alle esigenze delle aziende anche dal punto di vista organizzativo, considerando che Rimini offre 365 giorni all’anno un’ampia gamma di servizi per eventi corporate e un elevato numero di opportunità anche per gli accompagnatori, dalle attività all’aperto alle degustazioni di vino, dalle piste ciclabili panoramiche ai percorsi trekking. «La richiesta di spazi flessibili che si adattino a diverse esigenze di programmazione e di attività durante l’evento è in aumento – commenta Delaubert – così come la forte necessità di includere elementi digitali con la possibilità di coinvolgere i partecipanti virtuali o di migliorare l’interazione durante l’evento. La presenza di connettività digitale avanzata è infatti essenziale per garantire una comunicazione fluida e facilitare l’uso delle tecnologie onsite. Infine è determinante la facilità di accesso alla destinazione, compreso il trasporto e la disponibilità di infrastrutture moderne. In sintesi, le aziende stanno cercando destinazioni che offrano un equilibrio tra lavoro e vita personale, con un occhio di riguardo per la flessibilità, la tecnologia, la sostenibilità e l’esperienza complessiva che la destinazione può offrire ai partecipanti. La sfida del futuro degli eventi aziendali risiede a mio avviso nell’equilibrio tra sostenibilità e tecnologia che pone in prima linea il tema della coerenza».

TECNOLOGIA A SERVIZIO DELL’ESPERIENZA Anche l’evoluzione tecnologica degli aspetti organizzativi si orienta dunque verso un miglioramento dell’esperienza dei partecipanti, partendo dall’operatività e affinando elementi tutt’altro che banali. Tra le tendenze, c’è la tecnologia hands free – ossia che permette l’accesso e l’uscita dei partecipanti dalla sala conferenze “senza l’uso delle mani”, per mezzo di badge elettronici, dispositivi di identificazione automatica, riconoscimento facciale e così via –. Come spiega Samuele Lanfredini, head of division di On Time, questo tipo di tecnologia permette per esempio di «non alterare i flussi di uscita a fine evento, un momento in cui, a differenza dell’ingresso, i partecipanti escono spesso tutti in contemporanea, desiderando lasciare rapidamente la sala al termine della sessione. Il vantaggio per l’organizzatore è soprattutto in questa fase caotica, poiché può fare affidamento sull’accuratezza dei dati, grazie alla possibilità di rilevare numerosi utenti contemporaneamente senza influire sulle dinamiche di uscita dalla sala. L’altro vantaggio – ricorda Lanfredini – è legato al budget, poiché installare questa tecnologia non richiede personale di sala, pertanto una volta sostenuto il costo di noleggio hardware non si dovrà andare in contro a diarie e costi vivi del personale addetto».

SAMUELE LANFREDINI head of division di On Time «La tecnologia hands free permette, per esempio, di non alterare i flussi di uscita a fine evento, un momento in cui, a differenza dell’ingresso, i partecipanti escono spesso tutti in contemporanea, desiderando lasciare rapidamente la sala al termine della sessione».

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L’Amc nel futuro del congressuale

L’Association Management Company cambia l’approccio all’organizzazione dei congressi, ma non solo, accompagnando le associazioni con la prospettiva di un vero partner strategico. Ci racconta di più David Genazzani, CMO di BTcongress di ALESSANDRA BOIARDI

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David Genazzani, CMO di BTcongress

el mondo dell’organizzazione congressuale c’è un grande cambiamento in atto che vede in prima linea una nuova realtà, ossia l’Association Management Company (Amc). Quello che sta avvenendo è la trasformazione fondamentale del ruolo di organizzatori professionali di congressi (Pco) verso l’Amc, un’evoluzione che sta ridefinendo il modo in cui gli eventi vengono pianificati, gestiti e sperimentati. A dirlo è David Genazzani, chief marketing officer di BTcongress, società di lunga esperienza nel settore congressuale, con sede a Cagliari e uffici a Roma. «Questo passaggio non rappresenta solo un cambiamento di nome, ma una rivoluzione nell’approccio alla realizzazione di eventi di successo» spiega Genazzani.

AMC, OLTRE LA LOGISTICA DEL CONGRESSO «L’Association Management Company va oltre il tradizionale ruolo del Pco. I Pco si sono concentrati principalmente sulla logistica degli eventi, come la prenotazione delle sedi e la gestione delle iscrizioni, l’Amc adotta una prospettiva più ampia agendo come un vero e proprio partner strategico e collaborando strettamente con tutti gli attori coinvolti, non solo strettamente all’organizzazione degli eventi, per delineare una visione a lungo termine» sottolinea Genazzani. Il passaggio da Pco ad Amc è guidato da molteplici fattori chiave. «In primo luogo – continua Genazzani – l’Amc si concentra sulla creazione di un’esperienza coinvolgente e su misura per i partecipanti, che non termina

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con la fine dell’evento, ma accompagna il partecipante anche oltre. Oltre alla gestione logistica, l’Amc si impegna a comprendere gli obiettivi a lungo termine dei propri clienti e a sviluppare strategie per soddisfare tali obiettivi al fine di coinvolgere gli utenti a 360 gradi nelle attività proposte dall’associazione. In secondo luogo, l’Amc si distingue per la gestione delle relazioni. Oltre a coordinare fornitori e risorse, l’Amc si sforza di stabilire e coltivare relazioni significative con gli stakeholder chiave. Questa attenzione alle relazioni è fondamentale per garantire il successo continuo degli eventi nel tempo». I VANTAGGI TANGIBILI DELL’AMC L’Amc offre diversi vantaggi alle associazioni, che trovano nella company un unico interlocutore, ma non solo. «L’Amc offre un’efficienza operativa superiore, integrando processi e risorse in un’unica piattaforma gestionale. Ciò porta a una maggiore coerenza, qualità e controllo su tutti gli aspetti dell’evento e più in generale sulle molteplici attività proposte dall’associazione. Inoltre, l’Amc si concentra sull’analisi dei dati e sull’utilizzo intelligente delle informazioni raccolte durante gli even-

ti. «Questa analisi approfondita aiuta le associazioni a comprendere meglio il pubblico, ottimizzare l’esperienza dei partecipanti e adattare le strategie per eventi e attività future» racconta Genazzani. GUARDANDO AL FUTURO CON L’AMC «Proiettando lo sguardo al futuro, è chiaro che l’Amc continuerà a crescere in importanza. Il suo approccio olistico e strategico offre un vantaggio competitivo alle associazioni desiderose non solo di realizzare eventi di successo e di lunga durata, ma soprattutto di adottare un approccio gestionale comprensivo che leghi l’organizzazione dei congressi alla crescita globale dell’associazione. Possiamo dunque concludere dicendo che l’evoluzione da Pco ad Amc rappresenta un passaggio cruciale per gli organizzatori di congressi. Questo cambiamento non solo riflette una nuova prospettiva nell’organizzazione degli eventi, ma offre anche una serie di vantaggi tangibili che possono fare la differenza tra un evento ordinario e uno straordinario» conclude Genazzani.

L’Association Management Company va oltre il tradizionale ruolo del Pco, adottando una prospettiva più ampia e agendo come un vero e proprio partner strategico, collaborando strettamente con tutti gli attori coinvolti

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L’innovazione è integrata

Dopo il rinnovo della sua suite di prodotti, On Time si conferma una delle realtà più affermate per l’accredito informatizzato e il controllo accessi. Da inizio anno, ha già inviato oltre 35mila badge digitali, gestendo flussi di migliaia di persone di ALESSANDRA BOIARDI

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ono oltre le aspettative i risultati che On Time ha raggiunto nel 2023. La società del gruppo Studio Visio si è consolidata come una delle realtà più innovative nell’ambito congressuale e degli eventi corporate. L’aver portato a compimento, dopo sei mesi di sviluppo del team di programmazione, il totale restyling della propria suite di prodotti, ha infatti permesso all’azienda con sede a Firenze e Roma di seguire alcuni dei maggiori congressi italiani e internazionali per tutta l’attività di segreteria informatizzata, stampa badge e controllo accessi. Lo sviluppo totalmente web dei nuovi prodotti, accanto a un forte investimento sui materiali hardware, ha permesso la perfetta integrazione con tutti i più diffusi sistemi gestionali in dotazione alle segreterie organizzative, consentendo una gestione integrata dei database creati per l’evento e il loro coordinamento on site. «Permettere ai nostri clienti di continuare a lavorare con i propri gestionali senza modificare i loro processi lavorativi e le loro abitudini, ci consente di rendere il loro lavoro più facile e snello. In questo modo, anche chi ha poca dimestichezza con sistemi complessi può restare nella propria comfort zone».

Queste le parole di Samuele Lanfredini, head of division di On Time, che sottolinea come fornire soluzioni integrate e risposte in tempo reale rappresenti il vero plus di un sistema in grado di gestire flussi di migliaia di persone con una precisione assoluta. UN SERVIZIO COMPLETO L’integrazione della suite di On Time con i prodotti di Studio Visio – società che gestisce la parte audio-video e informatica di molti eventi in ambito associativo e corporate – consente infine al cliente finale di avere un unico interlocutore sia per la parte service sia per quella del controllo accessi con un notevole risparmio di costi e di tempo. Il perfetto completamento dei servizi ha permesso di gestire fino a 15 eventi in contemporanea con l’impiego di sessanta tecnici coinvolti in una sola settimana. Dall’inizio dell’anno sono stati inviati 35mila badge digitali e rilevati un massimo di ottantamila transiti con tecnologia “hands free” in un solo evento. Questi numeri confermano il posizionamento di On Time come uno dei punti di riferimento più importanti del settore dell’accredito informatizzato e controllo accessi. indirizzi a fine rivista

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Comunicare oltre la logistica Da quasi cinquant’anni, PV Agency si contraddistingue per la sua leadership solida, la professionalità delle sue persone e un approccio dinamico. I Ceo Valentina e Luca Aquilino ci raccontano l’impegno costante dell’agenzia nell’innovazione ionieri degli incentive dal 1974, PV Agency non ha mai smesso di innovarsi, ampliando l’offerta dei suoi servizi e acquisendo expertise e know-how. La sua storia è fatta soprattutto di persone, di idee e progressi, sempre incentrati sulle esigenze dei clienti. Ce lo spiegano i Ceo Valentina e Luca Aquilino.

Adesso stiamo guardando con curiosità e anche con un po’ di meraviglia alle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale e alle sue possibili applicazioni nel nostro settore. Siamo ancora all’inizio, ma crediamo che nei prossimi anni le Generative AI possano diventare uno strumento molto utile con cui lavorare».

Qual è il valore delle persone in PV Agency? Valentina A.: «Crediamo nelle persone e nel loro valore. Un capitale umano con dei valori importanti può trasmetterli anche all’esterno, in comunicazione, negli eventi che realizziamo, creando un circolo virtuoso in cui ne beneficiano tutti, dipendenti, azienda e clienti».

Qual è il vostro approccio al tema della sostenibilità? Valentina A.: «La sostenibilità è una sfida virtuosa che abbiamo iniziato un po’ di tempo fa, che ci appassiona e che vogliamo assolutamente vincere. L’azienda ha già iniziato l’iter di certificazione e otterrà entro la fine del 2023 la certificazione Iso 20121. Questo ci permetterà di progettare e offrire eventi sostenibili, riconosciuti dai clienti in tutto il mondo. Un impegno che abbiamo preso per i nostri clienti e soprattutto con noi stessi, che ci coinvolge tutti, in cui siamo chiamati a fare la nostra parte, con quello che sappiamo fare meglio, gli eventi, per contribuire a realizzare un futuro plurale più inclusivo e sostenibile».

Quale significato date al vostro lavoro e agli eventi che organizzate? Valentina A.: «Proviamo sempre a dare il nostro contributo per veicolare messaggi “alti”, “positivi”, che vadano oltre l’evento stesso, che possano essere fatti propri anche nel quotidiano ed empatizzare con il contesto sociale che li circonda. Puntiamo quindi a far diventare ogni evento una cassa di risonanza, in cui le persone possono imparare qualcosa di più su se stesse, oltre che sul brand in senso stretto». Qual è il segreto del successo dei vostri eventi? Luca A.: «Crediamo molto nell’espressione: “God is in the details”. L’organizzazione è fondamentale dietro a ogni evento: c’è, ma non si vede. Noi ci mettiamo sempre al servizio dei nostri clienti – che per noi sono prima di tutto persone – per fare in modo che ogni più piccolo particolare funzioni nel modo giusto».

di ALESSANDRA BOIARDI

© Margherita Borsano

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I Ceo di PV Agency, Valentina e Luca Aquilino

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La vostra agenzia compirà cinquant’anni il prossimo anno: quanto è importante sapersi innovare? Luca A.: «Con l’arrivo dell’emergenza sanitaria, c’è stata una corsa a “digitalizzare” gli eventi, ma il digital esisteva anche prima del Covid. Sicuramente abbiamo rafforzato la nostra expertise in questo ambito, sviluppando eventi phygital, in cui la componente tecnologica ci ha aiutato a ingaggiare i partecipanti in modalità diverse che, in alcune occasioni, si sono rivelate molto utili anche durante un evento fisico.

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Un nuovo modo di fare eventi Club del Sole scommette sull’innovazione con un nuovo concept dedicato al Mice, dove a essere protagonisti sono la natura, la condivisione e il benessere per puntare agli obiettivi in maniera più sostenibile di ALESSANDRA BOIARDI

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i chiama Workin’ Glamp il concept dedicato al Mice di Club del Sole, pensato per unire natura ed esperienze autentiche, senza rinunciare a eleganza, ricercatezza ed efficienza. Ce lo spiega il direttore sales, revenue e distribuzione Aizhana Zhantuarov. Cosa è esattamente il Workin’ Glamp di Club del Sole? «Si tratta di un concept che abbiamo messo a punto per rendere la natura protagonista degli eventi aziendali e dei gruppi active, a cui mettiamo a disposizione gli ampi spazi aperti presenti all’interno dei nostri villaggi – perfetti sia per attività più formali, come riunioni e incontri dirigenziali, sia per quelle più inusuali come walking meeting, chic-nic, formazione all’interno di riserve naturali –, così come i nostri alloggi, unici nel loro genere. Tutto nel massimo rispetto del territorio circostante e della sostenibilità, non solo quella ambientale, ma anche sociale e culturale».

Come selezionate i villaggi Workin’ Glamp tra la vostra offerta? «Non tutti i villaggi Club del Sole rientrano nella selezione Workin’Glamp e questa secondo me è una garanzia importante, perché la scelta di aprirsi a un target altamente specializzato come quello business è altamente ponderata da una ricerca attenta e da un’analisi di mercato a cui segue l’adeguamento degli impianti infrastrutturali, investimenti dedicati e la presenza di uno staff formato ad hoc. Al momento offriamo l’esperienza del Workin’Glamp in sette destinazioni: sul Lago di Garda, l’esclusivo Desenzano Lake Village è punta di diamante nel nostro portfolio, interpretando al meglio la nuova tendenza del “lusso en plein air”. E poi ci sono in Toscana la Ribusieri Country House e l’Orbetello Family Camping Village, in Emilia Romagna il Romagna Family Village, il Sole Family Camping Village e l’Adriano Family Camping Village. Nelle Marche si trova invece La Risacca Family Camping Village».

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Cosa distingue i vostri villaggi da altre location più tradizionali? «A distinguere i nostri villaggi sono sicuramente gli alloggi e gli ambienti dedicati agli eventi. All’interno di ogni lodge, unità abitative indipendenti, ogni camera ha ingresso e bagno privato per il massimo della privacy, senza dover per questo rinunciare alla convivialità, grazie agli spazi comuni, come il salotto d’ingresso e l’ampia terrazza, ideale anche per breakout meeting. E poi c’è l’unicità, come per esempio quella delle Discovery, caravan di lusso dove si può dormire immersi nel verde. O ancora gli chalet o gli Air Tent, che uniscono stile moderno con l’idea del glamping e molto altro». Come scegliete le attività da proporre al Mice? «Workin’ Glamp nasce da una partnership tra Club del Sole e Dual Communication, un’agenzia di comunicazione e di organizzazione eventi in cui opera un’intera divisione learning & development dedicata alla formazione sull’intelligenza emotiva, per costruire ambienti di lavoro sani e leader migliori. Grazie a questa collaborazione, siamo in grado di proporre contenuti formativi dal grande valore umano, personalizzabili in base agli obiettivi aziendali e alle persone che ne prendono parte». Qualche esempio? «Possiamo organizzare meeting open air e team bonding per mettere alla prova la fiducia dei propri compagni di squadra coinvolgendo il mondo della cucina, del teatro e della musica, ma anche esperienze “green”, come la costruzione di un’auto da corsa usando materiali riciclati, o progetti di “land exploring” dove viene stimolata la curiosità dei partecipanti nello scoprire il territorio italiano. Per ritrovare l’equilibrio tra benessere

del corpo e dell’anima sono poi previsti role play e viaggi sensoriali, ma le attività consistono anche in laboratori, esperienze d’aula, programmi di coaching, degustazioni e momenti di svago e leggerezza». Qual è, secondo lei, il valore aggiunto della vostra proposta? «Stiamo dando un contributo importante al cambiamento verso una nuova concezione degli eventi aziendali e dello spazio lavorativo. Il mio desiderio è contribuire con Workin’ Glamp a questa innovazione, anche semplicemente offrendo ai partecipanti di un evento la possibilità di togliersi le scarpe, allentare la cravatta e abbandonare nell’armadio i tacchi alti, per incrociare le gambe su un prato. Sembra banale, ma questo concept aiuta a comprendere che il lavoro non deve essere per forza tempo che scorre veloce e che non si riesce a vivere, ma può essere un momento di qualità e crescita personale, grazie alla condivisione e al contatto con la natura». indirizzi a fine rivista

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Eventi nel benessere

Il Grand Hotel Duca d’Este arricchisce gli eventi con la Tibi Sensory & Wellness spa, un nuovo spazio dove il benessere dei partecipanti si trasforma in una esclusiva esperienza sensoriale, che si aggiunge alle altre raffinate proposte per il Mice di ALESSANDRA BOIARDI

Grand Hotel Duca d’Este S Tivoli Terme (Roma) Numero totale camere: 184 | Ristoranti: 1 + 4 sale ristorante | Posti: 90 + 160 + 200 + 300 + 300 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 430 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | Mq di spazi espositivi: 285 | Possibilità organizzazione post congress

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lbergo di lusso alle porte di Roma, il Grand Hotel Duca d’Este è una location ideale per l’organizzazione di congressi, eventi corporate e convegni medici. Immerso in un affascinante panorama storico e naturale che ispira esperienze uniche e attività post-congress, questo hotel a quattro stelle a Tivoli Terme offre non solo spazi meeting impeccabili, ma anche una novità dedicata al benessere dei partecipanti: l’esclusiva Tibi Sensory & Wellness spa, che include anche un raffinato ambiente per incontri aziendali. UNA SPA PER I MEETING La nuova Tibi spa risponde perfettamente al nuovo bisogno delle persone di prendersi cura di sé anche in occasioni di lavoro, potendosi concedere momenti di puro relax per rigenerarsi in un contesto straordinario. La spa è stata infatti pensata per offrire un vero e proprio viaggio sensoriale, dove le emozioni sono ad alto tasso di memorabilità, grazie a un’ampia proposta di servizi, attività e prodotti. Nei suoi 1.600 metri quadrati si trovano una lussuosa piscina con idromassaggio, bubble ring e chaiselongue, vasche sensoriali, cromoterapia e musicoterapia, sauna, bagno turco e molto altro ancora. Vera chicca è l’Amet Spa, ovvero un

ambiente privato dotato di piscina, sauna e bagno turco da riservare per eventi ludici o per incontri di lavoro in un contesto informale e rilassante. UN HOTEL DI LUSSO IN POSIZIONE STRATEGICA Il centro congressi del Grand Hotel Duca d’Este mette a disposizione otto spazi, composti da sei sale meeting per riunioni e piccoli incontri di lavoro e dalle sale conferenze più ampie – Regina e Colonnelle – capaci di ospitare fino a 430 persone. Anche le camere del quattro stelle – 172 stanze e 12 suite – sono state pensate per offrire il massimo del comfort ai soggiorni di lavoro. La posizione dell’albergo è strategica per la sua vicinanza alla Capitale, che dista solo 15 minuti, ma è soprattutto fonte di ispirazione per post congress e attività che beneficiano della vicinanza delle Terme di Roma Acque Albule e di alcuni tesori architettonici come Villa Adriana, di epoca romana, la cinquecentesca Villa d’Este e l’ottocentesca Villa Gregoriana, bene Fai. Nei pressi dell’albergo, si trova inoltre il Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, che ha ospitato la Ryder Cup 2023, una delle competizioni internazionali più importanti per questo sport. indirizzi a fine rivista

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The SPHERE LAS VEGAS: immersività MAI VISTA Las Vegas si arricchisce di una nuova struttura futuristica: pensata per l’intrattenimento, The Sphere stabilisce nuovi standard anche per gli eventi della meeting industry dal nostro corrispondente a New York DOMENICO MATARAZZO

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urante l’Esposizione Universale che si tenne a Parigi tra aprile e novembre del 1900, una delle principali attrazioni per i più di cinquanta milioni di visitatori fu “Panorama”: un edificio circolare, o “rotonda” in termini architettonici, le cui pareti erano rivestite da enormi dipinti su tela. I visitatori erano invitati a osservare le immagini dal centro della struttura per dare loro l’impressione di far parte della scena stes-

sa. Questa attrazione parigina non era una novità: alla fine del XVIII secolo, il pittore irlandese Robert Barker realizzò la prima rotonda per presentare su larga scala una veduta della città di Edimburgo in Scozia. Da allora i Panorama divennero spettacoli itineranti molto popolari in Europa, aventi come oggetto le vedute di città come Parigi, Mosca, Lima, Gerusalemme e perfino Palermo. Altri dipinti immersivi popo-

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lari erano scene di battaglie, come la “Battaglia di Mosca” o quelle rappresentate in “La Storia Del Secolo.” Queste strutture potevano arrivare fino a 16 metri in altezza e con una lunghezza di circa 220 metri. In alcune di queste, anziché guardare dal centro, i visitatori potevano camminare lungo il perimetro della struttura o sedersi su una piattaforma mentre il panorama veniva “srotolato” o fatto scorrere di fronte a loro. Nel tempo, aumentò anche la scelta dei contenuti e alle guerre dell’epoca, come quelle relative al conflitto franco-prussiano, si univano rappresentazioni di eventi come la corsa all’oro. I Panorama erano popolari per diversi motivi: davano agli spettatori la possibilità di vedere luoghi esotici e conoscere eventi storici senza dover viaggiare, erano una forma di intrattenimento relativamente economica e, infine, erano coinvolgenti in quanto ai dipinti erano abbinate narrazioni animate e musica di sottofondo. PANORAMA 2.0 Oggi, chi visita The Sphere di Las Vegas, o chi la osserva anche solo dall’esterno, sperimenta lo stesso stupore provato dai visitatori delle “rotonde”, ma ha un’esperienza arricchita da duecento anni di innovazione tecnologica. The Sphere è la nuova destinazione per l’intrattenimento aperta alla fine di settembre sul Las Vegas Boulevard, la popolare arteria conosciuta anche come “The Strip”: non si tratta di una struttura mobile e non

ha tele, ma racchiude in sé le idee innovative che hanno portato il Pantheon di Roma, la cupola di Brunelleschi a Firenze, le strutture geodesiche di Buckminster Fuller e, soprattutto, le innovazioni digitali della Silicon Valley. L’esperienza offerta all’interno di Sphere è definita immersiva, in quanto i visitatori – anche in questo caso –, sono circondati da immagini ma con l’aggiunta di stimoli per tutti i sensi e a 360 gradi. L’esperienza di per sé non è una novità: abbiamo già sperimentato contenuti immersivi in parchi a tema, in eventi aziendali e nelle diverse expo mondiali, in cui ci siamo trovati su simulatori con visori per la realtà virtuale o in sale cinematografiche con proiezioni in 8K o in 3D su schermi semicircolari, dove le immagini erano spesso accompagnate da effetti speciali, tipo getti d’aria, spruzzi d’acqua, odori e vibrazioni. Sphere offre lo stesso tipo di esperienza, ma senza che i visitatori debbano indossare visori per la realtà virtuale e con tecnologie innovative che mirano a rendere l’esperienza ancora più coinvolgente. Per raggiungere tale obiettivo, le pareti interne di Sphere, che corrispondono a una superficie di 15mila metri quadrati, sono rivestite da 160mila schermi a luci Led dalle dimensioni di un piattino, che trasmettono immagini ad altissima definizione, o in 16K. Le immagini video sono accompagnate da un sistema audio di ultima generazione distribuito da 160mila altoparlanti, su cui viaggiano anche traduzioni in contempora-

Le pareti interne di Sphere, che corrispondono a una superficie di 15mila metri quadrati, sono rivestite da 160mila schermi a luci Led, che trasmettono immagini ad altissima definizione. Le immagini video sono accompagnate da un sistema audio di ultima generazione distribuito da 160mila altoparlanti. Tubi sotterranei che raggiungono ciascuno dei 17.600 posti a sedere forniscono poi effetti fisici come vibrazioni, odori, spruzzi d’aria e di acqua

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Sopra e sotto, due immagini di Area 15, una “scatola nera” poco distante da Sphere che offre experience immersive in forma di spettacoli

nea delle lingue straniere. Tubi sotterranei che raggiungono ciascuno dei 17.600 posti a sedere forniscono poi effetti fisici come vibrazioni, odori, spruzzi d’aria e di acqua. Per dare un’idea pratica, The Sphere potrebbe simulare fedelmente la sensazione che si prova quando si è investiti da una bufera di neve, e soddisfare quindi la curiosità di chi è abituato a vivere nel clima desertico della zona in cui sorge Las Vegas.

EFFETTO-WOW, INDOOR E OUTDOOR Lo stesso sbigottimento si prova osservando Sphere dall’esterno, così come hanno dimostrato gli automobilisti che si sono fermati bloccando il traffico quando l’edificio si è illuminato per la prima volta. La struttura, infatti, si presenta all’esterno come una enorme bolla che si trasforma in un gigantesco video sferico, il più grande al mondo, per rimanere in stile Las Vegas. La struttura è alta 112 metri e larga 157 metri, per una superficie esterna pari a 54mila metri quadrati. L’intera superficie è ricoperta da luci Led, un milione e duecentomila per la precisione, ricoperte con materiale antiriflesso, che possono essere facilmente sostituite così come si sostituisce svitando e rimuovendo una semplice lampadina. Le immagini che hanno fermato il traffico quando la struttura si è illuminata includevano il pianeta terra, gigantesche palle da basket, emoji e un enorme bulbo oculare. Come prevedibile, questi spazi sono anche disponibili per la pubblicità e siamo pronti a scommettere che The Strip vedrà una crescita di tamponamenti a causa di guidatori distratti da video pubblicitari accattivanti. I lavori per The Sphere sono iniziati nel 2018, con un budget di circa 1,2 miliardi di dollari. Due anni di ritardo per la pandemia hanno fatto sforare il budget di un altro miliardo di dollari. Msg Sphere, la società che gestisce la struttura, non ha però perso l’ottimismo dato che conta di aprire strutture simili anche in altre città, a partire da Londra. HARDWARE E SOFTWARE The Sphere è progettata per ospitare una varietà di eventi immersivi soprattutto di intrattenimento ma, per far sì che sia economicamente valida, anche i contenuti, ovvero gli show che vengono allestiti all’interno, devono essere di proprietà di Msg Sphere: la lezione viene dal celebrato Madison Square Garden di New York, il gruppo di cui fa parte anche Sphere Entertainment Co. Un evento presso l’iconica struttura newyorkese, a detta del management, può portare cinque milioni di dollari per serata, ma di questi, non più di settecentomila vanno nelle casse del gruppo. Msg Sphere vuole la fetta maggiore degli incassi ed ecco perché conta di produrre sia l’hardware, ovvero la struttura, sia il software, ossia i contenuti. Questi ultimi, d’altro canto, devono essere prodotti con telecamere e tecnologie ad hoc che si adattino alla struttura stessa. Per la cronaca, la produzione in calendario è “Postcard From Earth”, una presentazione dell’ingegno umano vista nell’ottica di una cartolina inviata nel futuro e prodotta dal regista Darren Aronofsky, premio Oscar per The Whale e The Wrestler. Le comunicazioni ufficiali hanno accennato all’utilizzo della struttura per eventi corporate, ma senza troppa enfasi almeno in questa fase di lancio. Ciò non vuol dire che i meeting non possano trarre vantaggio da una componente immersiva.

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UN TREND IN CRESCITA Poco distante da Sphere vi è Area15, una “scatola nera”, per rimanere in tema geometrico, che offre experience immersive in forma di spettacoli ma anche per testare esperienze di vendita e training, grazie alla collaborazione con Intel. Anche gli altri hotel della Strip come il Circus o il Westwood Resort, ma anche altre strutture per l’ospitalità su scala nazionale negli Stati Uniti stanno investendo in videowall, Led display e map projection per rimanere al passo con i tempi. Nella maggior parte dei casi i contenuti sono eventi sportivi, ma esistono servizi presso cui noleggiare le stesse tecnologie per occasioni specifiche come le fiere e gli eventi. Gli spazi espositivi hanno interesse a introdurre queste tecnologie per non fare la fine dei Panorama. Queste attrazioni, infatti, passarono di moda all’inizio del Novecento a causa dei costi elevati e della concorrenza dei nuovi “media” dell’epoca, come i poster, la fotografia e il nascente cinema che i fratelli Lumiere presentarono alla stessa Esposizione Universale di Parigi. Eventi recenti creano un parallelo con il declino dei Panorama. LA RISPOSTA DI META Quasi in contemporanea all’apertura di Sphere, Meta annunciava Quest 3, la nuova versione del popolare visore per realtà virtuale. Il nuovo modello, ha dichiarato Zuckerberg, è decisamente più innovativo, ha una maggiore risoluzione, può creare un mix tra realtà e ambiente virtuale, ha dimensioni ridotte e include novità che aumentano l’esperienza immersiva degli utenti. Il focus è sul mercato consumer, ma Zuckerberg ha anche annunciato Quest for Business che offre nuove esperienze in termini di training, meeting, incontri in spazi virtuali con relativo utilizzo di immagini su schermi virtuali, delle dimensioni desiderate e che possono essere piazzati “virtualmente” ovunque si voglia. Sessantamila manager della società di consulenza Accenture usano Quest già da due anni ma anche altre aziende di engineering e strutture come ospedali offrono una casistica sempre più ricca dei vantaggi che si hanno nell’operare in un ambiente immersivo grazie ai visori per la realtà virtuale.

immersive fino da quando esistono i casinò. Le enormi sale gioco degli hotel, infatti, sono studiate per immergere il visitatore in un ambiente chiuso, senza finestre, dove non si ha nozione del tempo che scorre e dove luci, immagini, arredamento, odori, colori e suoni immergono il visitatore in un’unica esperienza: il gioco d’azzardo. Una delle missioni di The Sphere è anche quella di contribuire al cambiamento dell’immagine della città, da Sin City, la città del peccato, a città per l’intrattenimento familiare. Anche il rassicurante slogan per peccatori, “quello che succede a Las Vegas, rimane a Las Vegas”, è stato sostituito con il più promozionabile “quello che succede a Las Vegas, succede solo A Las Vegas”. Nel caso di Sphere, però, il nuovo motto non è destinato a durare a lungo.

Oltre a Quest 3, la nuova versione del popolare visore per realtà virtuale di Meta, Zuckerberg ha annunciato anche Quest for Business, che offre nuove esperienze in termini di training, meeting e incontri in spazi virtuali

QUELLO CHE SUCCEDE A LAS VEGAS… The Sphere può quindi essere considerato come il primo esempio di una generazione di nuovi spazi espositivi dove componenti audiovisivi come video e audio a 360 gradi, videowall, map projection sono necessari per offrire contenuti in un formato a cui il business manager si sta già abituando presso il proprio posto di lavoro, grazie a Quest e a prodotti simili. Per quanto innovativa però l’esperienza immersiva offerta da Sphere e da strutture della stessa categoria come Area15 non sono del tutto nuove, e non solo perché si rifanno all’idea dei Panorama. Las Vegas ha una tradizione consolidata in esperienze

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HIGHLIGHTS

di ALESSANDRA BOIARDI

Per ulteriori approfondimenti, leggi le notizie sul nostro sito, www.meetingecongressi.com

DESTINAZIONI

CONVENTION BUREAU GENOVA NOMINA 15 AMBASCIATORI Sono 15 i nuovi ambasciatori di Convention Bureau Genova, che si sono aggiunti agli ambasciatori senior precedentemente nominati. Nato nel 2015 da Cbg e realizzato in stretta sinergia con il Comune di Genova e la Camera di Commercio, il progetto ha ripreso infatti quest’anno, dopo lo stop dovuto al Covid, con le personalità che grazie al loro prestigio, credibilità, esperienza e contatti, sono portavoce del valore della città ligure e sono in grado di influenzare le decisioni

nella scelta della destinazione Genova per eventi e congressi di rilievo. La nomina da parte della presidente Ilaria Alzona è avvenuta durante un evento presso la Camera di Commercio di Genova al quale hanno partecipato le istituzioni locali e i soci del convention bureau, con l’intervento dell’assessore del Comune di Genova Impianti, Attività Sportive e Turismo Alessandra Bianchi e del vicepresidente vicario della Camera di Commercio di Genova Alessandro Cavo.

POLTRONE

PAOLA ORLANDINI ALLA GUIDA DI DUO MILAN PORTA NUOVA

Paola Orlandini è stata nominata general manager del Duo Milan Porta Nuova, hotel milanese fresco di inaugurazione e seconda struttura del brand di Marriott Tribute Portfolio in Italia. Dopo gli studi alla Cornell University, Orlandini inizia la carriera nell’hotellerie ricoprendo ruoli operativi in hotel Marriott nell’ambito business (London Marriott Hotel Marble Arch e London Marriott Grosvenor Square Hotel), luxury con focus sul golf (Palazzo Arzaga Hotel Spa & Golf Resort

– The Leading Hotels of the World), termale (Terme e Grandi Alberghi di Sirmione), fino all’ultima esperienza come general manager presso il Falisia Resort and Spa (Marriott Luxury Collection) di Portopiccolo, Trieste. Alla guida dell’albergo milanese, la nuova general manager metterà la sua lunga esperienza nel mondo hospitality al servizio di un hotel appena ristrutturato e pensato come un luogo dalla duplice anima, dove si intrecciano business e leisure.

DESTINAZIONI

FOCUS SUI NUMERI DEL TURISMO CONGRESSUALE IN VENETO

Sono stati presentati a Padova il 10 novembre scorso in occasione di Digital Tourism i dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi con focus sulla Regione Veneto. Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi, ha illustrato i dati emersi dall’analisi, promossa da Federcongressi&eventi e realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Aseri che descrive il mercato dei congressi e degli eventi nella Regione del Veneto nel 2022. In Veneto si sono organizzati 28.514 eventi per un totale di 1.912.222 partecipanti, 40.902 giornate e 2.757.066 presenze. Dai dati emerge dunque che in Veneto si realizzano un terzo (34,5%) degli eventi del Nord Est e un poco meno di un decimo (9,4%) del totale nazionale. Seguendo il trend nazionale, anche in Veneto la gran parte degli eventi (79%) viene realizzata negli hotel, seguiti dai centri congressi (16%), anche se, in termini di partecipanti, ben il 27% è ospitato nelle sedi congressuali, che in media ospitano eventi con un numero maggiore di presenze. Dall’analisi si riscontra in particolare che Venezia è la prima destinazione regionale, a cui seguono in ordine Verona, Padova, Treviso, Vicenza, Belluno e Rovigo.

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hot topics

HIGHLIGHTS

HOTEL

POLTRONE

GRAND HOTEL MAJESTIC “GIÀ BAGLIONI” RIAPRE LA SALA RINASCIMENTO

MAURIZIO RENZO ERMETI ELETTO PRESIDENTE DI ITALIAN EXHIBITION GROUP Maurizio Renzo Ermeti è il nuovo presidente di Italian Exhibition Group. Nato a Rimini, l’imprenditore alberghiero raccoglie la storica eredità di Lorenzo Cagnoni, scomparso di recente. Formatosi agli studi umanistici, Ermeti inizia la sua carriera professionale nel 1980 all’interno del gruppo alberghiero di famiglia, Ambienthotels, del quale è attualmente amministratore. Dal 1994 al 1997 ricopre il ruolo di presidente per Adriacongrex, il Pco nato su iniziativa delle cooperative Promozione Alberghiera di Rimini e Promhotels di Riccione. A partire dal ’97 è il presidente dell’Associazione Italiana Albergatori di Rimini e resta in carica fino al 2006: dopo due anni, diventa presidente e amministratore dell’Associazione Forum Rimini Venture per il Piano Strategico di Rimini. Dal 2013 gestisce in qualità di amministratore unico l’Agenzia Piano Strategico, deputata alla messa in atto della pianificazione strategica pubblica. Parallelamente, nel 1997 entra a far parte del consiglio d’amministrazione di Rimini Fiera e nel 2008 viene nominato vicepresidente. Qui resta in carica fino al 2016, quando diventa consigliere d’amministrazione dell’attuale Italian Exhibition Group.

Il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” riapre una delle sue sale più importanti, la sala Rinascimento, che dopo i lavori di ristrutturazione si presenta più luminosa in uno stile classico contemporaneo. Nuovi arredi, luci modulabili e un comparto tecnologico all’avanguardia sono le caratteristiche principali del restyling di questo spazio, che può ospitare cento persone a platea e banchetti fino a sessanta posti. Con questo investimento, il cinque stelle lusso di Bologna – che dispone in totale di sette sale meeting tutte con luce naturale

e posizionate al piano nobile del palazzo – si conferma un punto di riferimento per il mercato degli eventi. Oggi la sala è pronta ad accogliere vari tipi di eventi, tanto corporate quanto privati: non solo meeting, convegni e presentazioni, ma anche cene e cocktail su misura, curati dalla brigata del ristorante I Carracci. Dal punto di vista delle soluzioni tecnologie, tutto è top di gamma. La nuova regia video consente inoltre lo switch wireless tra diversi device in contemporanea, garantendo la massima comodità e fluidità dell’esperienza.

FIRENZE PREMIA 19 AMBASSADOR

DESTINAZIONI

Si è tenuta il 26 ottobre 2023 nel Salone dei Cinquecento la settima edizione del Florence Ambassador Award, promosso dal Comune di Firenze, con Destination Florence Convention & Visitors Bureau, Firenze Fiera e Camera di Commercio. Durante la serata sono stati assegnati 19 riconoscimenti ad altrettante personalità del mondo accademico e scientifico, che hanno contribuito a portare a Firenze eventi internazionali di alto profilo. Tra i premiati, nomi che arrivano dall’università, dalla ricerca, dalle aziende ospedaliere, dalle imprese, dal giornalismo e dai congressi, come per esempio – tra gli altri – l’immunologa pediatrica dell’Ospedale Meyer, Chiara Azzari, il presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Andrea Ungar, il direttore dell’Unità di Reumatologia del Meyer, Gabriele Simonini e l’imprenditrice Anna Rita Bonamici, fondatrice di Oic Group. Solo nel 2023, grazie a un gioco di squadra tra Firenze Convention Bureau e Firenze Fiera, il capoluogo toscano si è aggiudicato 12 congressi internazionali di alto profilo, che si svolgeranno tra il 2024 e il 2028, per un impatto economico complessivo stimato in circa 28 milioni di euro e oltre 15mila partecipanti attesi, a conferma della grande attenzione della città per la promozione di un turismo di qualità.

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Work hard, have fun Punto di riferimento per i viaggiatori bleisure nazionali e internazionali voco Venice Mestre – The Quid si prepara a celebrare un Natale memorabile con cene aziendali e corporate party sorprendenti, immersi in ambienti dal design fresco e inconfondibile, con una proposta F&B che conquista di TERESA CHIODO

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opo aver conquistato Milano, il brand di lifestyle hospitality voco ha raddoppiato la sua presenza in Italia con l’apertura del nuovo hotel voco Venice Mestre – The Quid. In un’oasi di congiunzione destinata a rappresentare una nuova porta d’accesso per la città unica al mondo, l’hotel si trova nella zona commerciale Aev Terraglio, a soli due minuti d'auto dall'ingresso della Tangenziale di Mestre, a 11,7 chilometri da Piazzale Roma, Venezia, e a 12,4 chilometri dall’aeroporto Marco Polo. La struttura presenta caratteristiche di unicità

VOCO VENICE MESTRE THE QUID  Venezia Mestre Numero totale camere: 128 | Ristoranti: 1 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 170 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Parcheggio per autovetture e bus | Garage coperto

nella sua stupefacente fisionomia architettonica. Tra interno ed esterno e senza soluzione di continuità gli otto piani si snodano in un sapiente mix di elementi naturali per offrire agli ospiti spazi accoglienti fin dall’ingresso in hotel. Predominano le nuance neutre, del pastello e della terracotta, esaltate dalla presenza del verde in cui gli ospiti possono trovare momenti di pace e serenità dopo una sessione di lavoro. Dispone di 128 camere, arredate in stile sobrio ed elegante, di due diverse tipologie (standard e premium). SPECIALE CENE AZIENDALI Numerosi sono i servizi nelle camere dedicati ai/alle business traveller. Nelle aree comuni troviamo una gaming area, una sala fitness accessibile gratuitamente 24/7, un parcheggio esterno per auto e bus, accesso a Internet, infine, un garage con colonnine di ricarica per auto elettriche. Le cinque sale meeting sono in grado di ospitare fino a 170 persone. Illuminate da luce naturale, le sale presentano diverse metrature, disposizioni e allestimenti, adattandosi a ogni situazione ed esigenza: per grandi convention, meeting più ristretti, cene o eventi aziendali. Offrono dotazioni standard e servizi aggiuntivi su richiesta, in ogni caso supportati da un team di professionisti qualificati. Durante gli eventi, inoltre, si possono riservare degli spazi food & beverage a uso privato, con soluzioni personalizzate per coffee break, pranzi, buffet o banchetti. L’hotel si prepara a festeggiare il periodo più magico dell’anno con affascinati proposte. Addobbi sorprendenti e scintillanti allestimenti renderanno l'atmosfera ancora più speciale per cene, aperitivi e party aziendali, fino a 110 persone con proposte di menù create ad hoc dallo chef Giacinto Scano. Sotto la sua guida i piatti vengono realizzati con materie prime di qualità. Il Ristorante Ludico Venice è la location ideale per trascorrere una serata con i colleghi all'insegna dell'ottimo cibo e di vini accuratamente selezionati. indirizzi a fine rivista

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LA LOCATION IDEALE PER EVENTI DI SUCCESSO

BUSINESS

WELLNESS

TEAM BUILDING

IL TULIPANO

11 sale congressi modulabili

Piscina panoramica, area relax e gym

Ampio giardino per attività all'aperto

Ristorante per pranzi, cene e coffee break

Via Fontanella 3 - 40069 - Zola Predosa BO 051 755768 | meeting@admiralparkhotel.com | www.admiralparkhotel.com


Glamour a picco sul mare Nella sua storia lunga più di un secolo, i suoi saloni hanno accolto teste coronate e grandi personalità della cultura e del jet-set internazionale: l’allure dell’Excelsior Palace Portofino Coast si rinnova tra ambienti raffinati e una nuova spa in arrivo

di MARIANGELA TRAFICANTE

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na storia di ospitalità lunga più di un secolo, che racconta degli albori del Novecento e di atmosfere da Gran Tour, di ospiti blasonati e di una rinascita che l’ha reso nuovamente un punto di riferimento nel panorama dell’accoglienza di alto livello: parliamo dell’Excelsior Palace Portofino Coast, storico albergo deluxe di Rapallo e primo casinò d’Italia, oggi cinque stelle lusso che continua a evolvere per offrire ai suoi ospiti servizi sempre più completi e d’eccellenza, come la nuovissima spa, cinquecento metri quadrati di puro benessere e relax, che viene inaugurata a dicembre. La storia inizia nel 1901, quando sulle scogliere a picco sul mare di Rapallo apre il New Casinò Hotel, che successivamente diventa l’Excelsior Palace. Proprio qui nacque il Casinò che

nel 1928 fu poi trasferito a Sanremo. Sin dagli albori della sua vicenda, l’Excelsior è tappa privilegiata di viaggiatori affascinati dalla Riviera Ligure, come l’artista inglese Melita Rowe, che lo frequentò fra il 1897 ed il 1909. Nel corso dei decenni, fino agli Anni 50 e 60, i suoi saloni accolsero celebrity come il Duca di Windsor e Wally Simpson, Re Hussein di Giordania, Re Costantino di Grecia, Rita Hayworth ed Ernest Hemingway. IL FASCINO CHE SI RINNOVA Dopo un periodo di decadimento che ne decretò la chiusura nel 1974, a partire da metà anni Novanta l’Excelsior Palace ha iniziato a rinascere e a riconquistare il fascino che l’aveva sempre caratterizzato, ma rinnovandosi con i tempi. Sono stati realizzati importanti

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HOTEL

interventi di recupero e riqualificazione, che hanno portato l’hotel ad avere i suoi attuali sette piani, a partire dal piano hall, punto di accoglienza degli ospiti, che si apre sul panorama del Golfo del Tigullio. Gli investimenti nel restyling hanno restituito un hotel di lusso, dove si intrecciano classicità e contemporaneità, in ambienti eleganti e raffinati che regalano agli ospiti un’esperienza di fascino e all’insegna del rinnovamento. Nel 2015 è stata inaugurata una nuova piscina esterna, panoramica, con lettini idromassaggio e le tre vasche Jacuzzi del Beach Club Excelsior. Tutte le 119 camere sono state rinnovate tra mobili di pregio, eleganti boiserie, specchi, divani e poltrone d’epoca e la facciata è stata ristrutturata con tecniche e materiali ecosostenibili e di ultima generazione. IL CENTRO CONGRESSI: ELEGANZA E VERSATILITÀ E un intero piano dell’hotel è dedicato al Centro Congressi Duca di Windsor, ideale per svariate tipologie di evento, dai convegni alle cene di gala, ai matrimoni e ai banchetti. Sono quattro le sale meeting, intitolate ad alcune delle personalità che hanno frequentato l’hotel storico: tre con luce naturale, Simpson, Duse e Soraya, di diversa ampiezza e collegabili tra loro per creare un unico spazio, il salone Windsor; e una senza luce naturale, la Hemingway; a queste si aggiunge la sala banchetti Faruk, che può essere utilizzata anche come sala meeting e sottogruppo. I piaceri della tavola sono garantiti dal ristorante Lord Byron, à la carte, che propone cucina regionale e mediterranea e che regala un’ampia vista sul Golfo del Tigullio grazie alle sue larghe vetrate e alle terrazze, mentre per un aperitivo o un drink dopo cena c’è

lo Yachting Bar. Entrambi hanno un’apertura annuale, cui si aggiunge quella estiva dell’Eden Roc Lounge & Restaurant a picco sul mare e dello Sporting Bar a bordo piscina presso il Beach Club. BENESSERE CON VISTA L’hotel è anche collegato al Kursaal, elegante villa di inizio Novecento affacciata sul mare, che permette l’accesso al Beach Club, dove gli ospiti troveranno due piscine panoramiche infinity, vasche Jacuzzi, lettini e ombrelloni, oltre ai già citati Eden Roc e Sporting Bar. Il Kursaal è anche il suggestivo spazio dedicato al benessere, con la beauty farm per massaggi e trattamenti personalizzati e la palestra vista mare. Interessante inoltre, per il pubblico di golfisti, il campo a 18 buche che si trova ad appena un chilometro di distanza dall’hotel.

Excelsior Palace Portofino Coast L Rapallo (Ge) Numero totale camere: 119 | Ristoranti: 2 (Lord Byron + Eden Roc) + 1 sala banchetti (Sala Faruk, 176 coperti) | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Possibilità di allestimento di saletta segretera e aree espositive nelle sale meeting e nella sala banchetto

LA MAGIA DEL TERRITORIO L’Excelsior Palace si trova a cinquecento metri dal centro di Rapallo e dalla stazione ferroviaria, e dista solo due chilometri da Santa Margherita Ligure e otto da Portofino. Facilmente raggiungibile anche in aereo, dato che l’aeroporto di Genova dista 32 chlometri, l’hotel può essere anche un’ottima base di partenza per visitare le Cinque Terre, a una quarantina di chilometri di distanza. Tutte destinazioni che si possono includere in un tour alla scoperta di questa parte affascinante di territorio ligure, per un’escursione o un viaggio incentive. Da Portofino con la sua riserva naturale, a Camogli con il suo borgo marinaro e l’Abbazia di San Fruttuoso, ma anche – appunto – le Cinque Terre, Genova, Sanremo, fino ad arrivare al Serravalle Outlet o a Forte dei Marmi in Toscana. indirizzi a fine rivista

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HOTEL

Tutto lo charme dell’Amalfi Coast Una storia di ospitalità d’eccellenza nata nel 1955 e che continua a rinnovarsi: il quattro stelle Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare accoglie gli ospiti con servizi ad hoc e panorami da cartolina di MARIANGELA TRAFICANTE

LLOYD’S BAIA HOTEL  Vietri sul Mare (Sa) Numero totale camere: 130 | Ristoranti: 2 | Posti: 400 | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 220 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | Mq. di spazi espositivi: 96 | Possibilità organizzazione post congress

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uando il convegno ha una vista speciale: si affaccia sull’azzurro del mare della Costiera Amalfitana il Lloyd’s Baia Hotel, quattro stelle a Vietri sul Mare, in provincia di Salerno, che ai suoi ospiti offre un hotel di charme, ristorazione di alto livello, ampi spazi per eventi e tutto il fascino di una terra patrimonio Unesco. Congressi e meeting qui trovano a disposizione sette sale congressi di differente ampiezza per allestimenti tailor-made su richiesta, equipaggiate con attrezzature tecnologiche all’avanguardia e capaci di accogliere fino a trecento persone. La completezza dei servizi si arricchisce di esclusività e di una location di pregio che affonda le sue radici nel 1955, ospitando da allora letterati, artisti, star del cinema e protagonisti del jet-set, continuando al tempo stesso a rinnovarsi. FOOD E RELAX FORMATO MICE A partire dal 2010 l’hotel ha investito in un restyling che ha interessato sia le aree comuni sia le camere, che sono in tutto 136, di cui sette junior suite, tre suite Belvedere e le 16 Room spa, in cui gli ospiti possono godere di uno spazio spa privato direttamente in camera, con una sauna per due oppure doccia idromassaggio e bagno turco, in un ambiente dall’arredo ricercato e arricchito

dalla pavimentazione in ceramica di Vietri, con vista sulla costiera amalfitana o sul Golfo di Salerno. I momenti dedicati alla tavola sono assicurati dal Lloyd’s Restaurant e dal suo servizio di ristorazione che può essere proposto non solo in sala, ma anche sulle terrazze panoramiche e, con la bella stagione, nel ristorante sulla spiaggia, per un coffee break, un light lunch o un curato buffet, nel corso dei quali gli ospiti potranno così rilassarsi e fare networking ammirando il panorama mozzafiato sulla baia. Per una cena di gala o un evento particolarmente ricercato, l’hotel può contare su un ristorante stellato, il Re Maurì, perfetto per regalare un’esperienza enogastronomica a 360 gradi. E anche il Rocce Rosse, l’esclusivo club in riva al mare punto di riferimento per la night life, può essere privatizzato per il proprio evento, così come il lido dell’hotel. Tra i fiori all’occhiello spicca infatti il lido balneare privato, con spiaggia attrezzata e ristorante Baia Bianca raggiungibile direttamente dalla struttura tramite ascensori panoramici. E per chi non rinuncia al fitness neanche in trasferta, ecco la palestra attrezzata by Technogym. Lloyd’s Baia Hotel diventa anche un comodo punto di partenza per un incentive o un itinerario alla scoperta delle bellezze circostanti. Il personale dell’hotel è a disposizione per organizzare ogni tipo di escursione, dal centro storico di Salerno alle ceramiche di Vietri sul Mare, per poi raggiungere gioielli della Costiera amalfitana come Amalfi, Ravello e Positano. indirizzi a fine rivista

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Eventi in stile mediterraneo Il Continental di Ischia accoglie la meeting industry tra benessere e relax in uno straordinario parco, un luogo magico in cui tradizione e versatilità, storia e bellezze naturali si fondono

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ncanta sempre, Ischia, con il suo paesaggio dai cromatismi differenti, rigenera, con le sue acque termali dalle note proprietà benefiche sgorganti da più di cento sorgenti. Vulcanica, leggendaria e poliedrica per i suoi mille scorci e i microclimi avvolgenti, è un’isola leggibile a vari livelli e ogni volta riserva una sorpresa. Delle quattro strutture del gruppo Leohotels, che può accogliere contemporaneamente oltre mille ospiti in scenari unici, l’Hotel Continental Ischia, con la sua suggestiva architettura articolata in diversi edifici in stile mediterraneo immersi in un lussureggiante parco di trentamila metri quadrati, è sicuramente quello con la maggiore vocazione per il Mice, grazie alle 12 sale congressi modulari e flessibili, capaci di ospitare dalle 15 alle trecento persone. Perfettamente attrezzati con le tecnologie più innovative, wi-fi, sistemi audio-video evoluti, regie multimediali e molto altro, gli spazi consentono lo svolgimento in parallelo di più eventi, dal grande congresso alla piccola riunione di lavoro, dalla conferenza stampa al lancio di un prodotto. I balconi e i terrazzi delle 240 camere, dotate di ogni comfort, si affacciano sui giardini e sulle piscine.

LAVORO E CONVIVIALITÀ L’elegante e arioso ristorante Sapori, con 270 posti interni, propone una cucina contemporanea ma, al tempo stesso, ispirata dalla tradizione e basata su un’attenta selezione delle materie prime. Per eventi e serate speciali è disponibile anche un secondo suggestivo ristorante circondato dal verde del parco, Il Giardino, che può accogliere fino a quattrocento persone. La varietà dei servizi offerti negli alberghi Leohotels si accompagna a una grande attenzione per la sostenibilità. Per ridurre l'impatto ambientale, per esempio, al Continental Mare, la struttura più piccola del gruppo, è stata realizzata una nuova biopiscina con materiali biodegradabili a impatto zero e tutti gli alberghi sono dotati di impianti fotovoltaici di varia potenza. Ma il fiore all’occhiello dei Leohotels è senz’altro la grande cura applicata all’organizzazione del post congress, volta a garantire esperienze indimenticabili su un’isola ancora autentica nonostante sia una rinomata meta turistica, entrando in contatto con i contadini che producono alcuni tra i migliori vini italiani, i pescatori che si tramandano antiche tecniche, gli chef che innovano ispirandosi alla tradizione e tanti altri che rendono Ischia unica.

di TERESA CHIODO

HOTEL CONTINENTAL ISCHIA S Ischia (Na) Numero totale camere: 240 | Ristoranti: 2 | Posti: Sapori – 270; Il Giardino – 400 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

indirizzi a fine rivista

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HOTEL

Mice su misura Integrando al genius loci le moderne facility di un mercato alberghiero up to date, l’Hotel Monte Sarago rilancia un’antica tradizione di ospitalità attraverso concept innovativi e proposte tailor made di TERESA CHIODO

A

rroccata su tre colli, Ostuni sorge nella Valle dell’Itria e spicca per la caratteristica colorazione con pittura a calce del borgo antico che srotola il suo dedalo di stradine imbiancate ricche di storia e animate da botteghe artigiane e ristoranti tipici. È al centro della città bianca di Puglia che si trova l’Hotel Monte Sarago. L’hotel ha deciso di scommettere sulla sua città presentandola ai suoi ospiti da una prospettiva nuova, offrendo un prodotto moderno, funzionale, competitivo e in costante evoluzione, in linea con le esigenze del cliente. Sono tre le sale meeting completamente attrezzate a disposizione in hotel: la sala Mazzini, che può accogliere

HOTEL MONTE SARAGO  Ostuni (Br) Numero totale camere: 67 + 10 ville | Ristoranti: 1 | Posti: 200 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 210 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 200 | Possibilità organizzazione post congress

210 persone sedute, la saletta Galleria che ne accoglie quaranta e la saletta Roccia con una capienza di 25 persone. A queste fanno da corollario i servizi di assistenza, organizzativi e dedicati al food and beverage, per un comfort completo di chi sceglierà l’hotel per il proprio soggiorno ed evento. CREATIVITÀ TAILOR MADE Vitale e poliedrica, la struttura si trasforma di volta in volta per fornire un servizio personalizzato in base all’evento, garantendo in ogni occasione qualità, efficienza e assistenza. La cura del dettaglio, dal pre-evento fino al feedback finale, è ai massimi livelli in tutti gli aspetti organizzativi; le idee diventano successi grazie a una combinazione unica di creatività e professionalità nella regia complessiva dell’evento. Il nuovo management team di questa icona pugliese del Mice ha intrapreso un importante processo di rinnovamento dell’offerta per soddisfare e cercare di anticipare le nuove esigenze del mercato. Uno staff interno esclusivamente dedicato agli eventi supporta e assiste il cliente dalla fase organizzativa fino a tutte le attività post evento. Un aperitivo o la degustazione di un piatto tipico diventano una vera e propria experience presso l’Attico Rooftop 225, ristorante panoramico dell’Hotel Monte Sarago, dal quale è possibile apprezzare la vista mozzafiato tra il blu del mare Adriatico e il verde degli uliveti. Infine, per un post congress all’insegna del benessere e della remise en forme, l’hotel propone la sua Lacus Wellness & Spa: quattrocento metri quadrati di spazi e trattamenti come bagno turco, sauna finlandese, impluvium con cascate cervicali. indirizzi a fine rivista

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Mille e una soluzione I

naugurato a fine 2007, l’Unahotels MH Matera è stato concepito come un’oasi di pace, immerso nel verde di un parco di cinque ettari, a soli cinque minuti dal centro città. Il luogo è ideale per andare alla scoperta dei famosi Sassi, per ospitare raffinati eventi privati oppure incontri incentive e business e godersi rilassanti momenti tra natura, wellness e i sapori della buona tavola. Il cuore dell’hotel è il parco che, grazie al clima favorevole della regione, permette di viverlo per gran parte dell’anno: attorno alla piscina, per rilassarsi al sole, e allo scenografico biolago, dove un ponticello, palme e fiori offrono un incantevole angolo naturale. Benessere ed eleganza caratterizzano anche gli interni dell’hotel sia negli spazi comuni, sia nelle 132 camere, tutte dotate di ogni comfort, che includono: 16 camere superior, quattro junior suite, di cui sessanta con patio o balcone affacciati sulla natura circostante e un loft suite di ottanta metri quadrati. Elevati sono gli standard dei servizi: free wi-fi in tutta la struttura, area shop, lavanderia, servizio navetta su richiesta, programmi di escursioni su misura, una pista per volo in mongolfiera, oltre a cinque colonnine per la ricarica di auto elettriche – di cui tre di Tesla – e un eliporto. La Olos Spa è perfetta per una remise en forme o una pausa rigenerante per mente e corpo a fine giornata. La proposta gastronomica, caratterizzata dalla semplicità delle ricette e dalla genuinità degli ingredienti, offre una vera experience di sapori a chilometro zero. Per eventi speciali, da quelli privati a quelli business, numerose sono le soluzioni proposte.

L’Unahotels MH Matera è uno dei punti di riferimento per l’ospitalità business del Sud Italia. Il grande parco, l’ampia scelta di sale interne ed esterne, la spa e le proposte gastronomiche rendono unici eventi privati e business di alta qualità di TERESA CHIODO

SPAZI POLIFUNZIONALI All’interno si trovano il nuovo Jardin d’Hiver, affacciato sulla piscina esterna e perfetto per incontri e banchetti; la sala Giardini Venusio, dalla forma circolare e circondata interamente da vetrate; la sala Labirinto, uno spazio grande e luminoso; la sala Carrubi, calda e accogliente; la Piazzetta, con diverse sale ristorante e arredi di design; ancora, la Terrazza, un elegante e moderno gazebo esterno, e in ultimo la raffinata sala Gardenia, contenitore polifunzionale con attrezzature e tecnologie di ultima generazione. In estate, invece, l’anima dell’hotel è il ristorante Aque, situato tra il biolago e la piscina, declinato nell’area bar, per light lunch, aperitivi e happy hour, oppure per una cena romantica o per momenti conviviali. Alle dodici sale meeting già presenti, infatti, si è aggiunto di recente l’ampio ed elegante conference center, da mille posti, premiato dall’Inarch come migliore intervento di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente: uno spazio versatile e modulabile per convegni, workshop, incontri di formazione, concerti e altri tipi di evento.

UNAHOTELS MH MATERA  Matera Numero totale camere: 132 | Ristoranti: 5 | Posti: 100 + 200 + 400 + 200 + 40 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 1.000 posti | Capienza sala minore: 35 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 250 | Possibilità organizzazione post congress

indirizzi a fine rivista

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LOCATION PER EVENTI

Eventi vista lago Fra panorami incantevoli e aspirazioni alla modernità, in perfetta sintonia con un contesto ambientale agreste, Villa Repui, in provincia di Varese, è lo scenario ideale dove organizzare meeting, incentive o special event di TERESA CHIODO

Villa Repui – Besozzo (Va) Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 100 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 380 + 80mila mq nei giardini | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 150 posti |Pranzo seduti: 200 posti | Possibilità organizzazione post congress

Vedi tutte le sale e altre foto nella scheda tecnica di MeetingeCongressi.com

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n impatto avvolgente, di luce e minimalismo, di benessere e paesaggio. Oltre che l’architettura della villa, a colpire è la bellezza dello scenario che la circonda: la magnifica vista sul Lago Maggiore e l’arco alpino, l’azzurro vivido della piscina e il verde brillante del parco secolare. Per gli operatori del settore congressuale, Villa Repui offre spazi suggestivi di alto livello funzionale, realizzati per rispondere alle più svariate esigenze dei clienti, con tecnologie e servizi all’avanguardia. La struttura fornisce questi ultimi all’insegna della flessibilità operativa e del comfort ambientale; tutto è perfettamente attrezzato per ospitare eventi di qualsiasi genere. SPAZI “À LA CARTE” La sala eventi consente di immergersi in un contesto indimenticabile ed è dotata dei più innovativi impianti audiovisivi. La villa mette a disposizione una notevole varietà di spazi all’aperto e al chiuso, offrendosi pienamente alla creatività e alle esigenze progettuali dei più diversi organizzatori di eventi. Alla sala principale si aggiungono le altre sale, alcune con carattere intimo e accogliente, come la sala del Biliardo e del Camino, affiancate da una

più moderna nuova struttura nel parco, tutte adatte all’organizzazione di meeting, incentive ed eventi privati. Le vetrate perimetrali sono scorrevoli e si aprono sull’incantevole parco secolare che circonda la villa; uno spazio versatile per diversi tipi di attività post congress si fonde con l’armonia tranquilla delle atmosfere, per rendere memorabili gli incontri di successo. Il bosco alle spalle della villa può anche essere utilizzato per attività di orienteering. Chi preferisce momenti di relax, può facilmente pensare a lezioni di yoga e meditazione. Villa Repui è dotata di una cucina attrezzata, per preparare aperitivi e sontuosi banchetti ma anche per cene più intime, come quelle per festeggiare ricorrenze speciali in compagnia di colleghi o amici. Il Lago Maggiore è un territorio ricco di sorprese, dove la vitalità delle sponde e le diverse opportunità per il divertimento si accompagnano alla dolce quiete dell’interno a Villa Repui che si trova a Besozzo, in provincia di Varese, con un facile accesso sia da Milano sia dall’aeroporto di Malpensa. A disposizione degli ospiti anche un grande parcheggio per una capienza di circa ottanta macchine. indirizzi a fine rivista

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INCENTIVE RESORT

Tivoli Portopiccolo Sistiana Wellness Resort & Spa  Sistiana (Ts)

l brand Tivoli Hotels & Resorts, nell’anno del suo novantesimo anniversario, lo scorso giugno è entrato in Italia con l’apertura di un cinque stelle custodito nella Riserva Naturale delle Scogliere di Duino, dall’incantevole affaccio sul Golfo di Trieste. Ad annunciarlo, Minor Hotels, il proprietario del marchio, operatore e investitore alberghiero, con un portafoglio di 530 hotel e resort in 56 Paesi. Tivoli Portopiccolo Sistiana Wellness Resort & Spa è una prestigiosa struttura capace di soddisfare le esigenze di viaggiatori business e leisure. Per gli eventi della meeting industry mette a disposizione 1.200 metri quadrati di spazi, dotati di tecnologie all’avanguardia. Le sale interne all’hotel e le location esclusive, come il Pavillon, vicino alla spiaggia, offrono la cornice perfetta per lanci di prodotti, grandi eventi e ricevimenti di nozze. Il complesso di Tivoli Portopiccolo dispone di tre ristoranti e due bar con numerose opzioni di ristorazione. Spazi fruibili anche per business lunch, coffee break e cene di gala. E per i momenti di relax propone diverse soluzioni, tra cui sei piscine, un beach club con tre aree distinte, un centro benessere e fitness all’interno dell’hotel e una spa di 3.600 metri quadrati. Molteplici anche le proposte di alloggio: i clienti possono contare su 58 camere e 73 branded apartment. LUSSO BARICENTRICO La posizione strategica è un ulteriore plus della struttura: incastonato nell’esclusiva località di Portopiccolo, nelle immediate vicinanze dell’autostrada A4, dista venti minuti

Il brand Tivoli Hotels & Resorts entra in Italia e debutta a Portopiccolo, a due passi da Trieste, con un resort di lusso perfetto per gli eventi, ma anche per i post congress, più sofisticati della meeting industry

di BEATRICE ELERDINI

di auto dall’aeroporto di Trieste. «Con una splendida posizione sulla costa adriatica, questa struttura offre servizi eccezionali sia agli ospiti business sia a quelli leisure, con un porto turistico di livello mondiale e un accesso agevolato alle grandi attrazioni culturali del nord Italia», ha affermato Dillip Rajakarier, Group Ceo Minor International e Ceo Minor Hotels, società madre di Tivoli Hotels & Resorts. A lui fa eco Federico Velluti, head of hospitality and alternative markets di Investire Sgr, società che gestisce il “Fondo Porto Piccolo”, proprietario del Complesso di Portopiccolo, di cui l’hotel fa parte, che ha dichiarato: «La riapertura dell’hotel con il marchio Tivoli porterà un contributo significativo alla valorizzazione del complesso. Crediamo che la partnership con Minor Hotels sarà in grado di creare una nuova destinazione di fama mondiale che celebra il lusso in una splendida location immersa nella natura». indirizzi a fine rivista

© Francisco Rivotti

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Fascino giuliano

© Francisco Rivotti

© Francisco Rivotti

Numero totale camere: 58 | Ristoranti: 3 | Posti: 55 + 92 + 30 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 220 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

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DESTINAZIONE PIEMONTE

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Una destinazione completa Arte, cultura, valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio in infinite combinazioni: questa la sintesi del Piemonte, completata da operatori di grande expertise, location per eventi uniche e posizione strategica

© Visit Piemonte, ph Andrea Pisano

© Visit Piemonte - Gianni Oliva Photography

di TERESA CHIODO

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isit Piemonte, la società in house della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte, si pone quale attivatore della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio, stimolando e supportando costantemente il sistema congressuale e di tutto ciò che ruota intorno agli eventi sportivi con ricadute turistiche. Accanto a un’economia fertile troviamo grandi tesori d’arte e un fitto calendario di eventi. La sorprendente scelta di sedi e ambienti d’atmosfera offre agli incentive una soluzione unica di spazi davvero non convenzionali. Nel 2023 la meeting industry in Piemonte ha ripreso a girare a pieno regime: è quanto emerso dalla ricerca regionale sul mercato degli eventi, realizzata all’interno dell’indagine nazionale Oice promossa da Federcongressi&eventi, secondo la quale il positivo andamento del settore registrato nei primi sei mesi di quest’anno, unito alle altrettanto positive previsioni per il secondo semestre, permettono di stimare che nel 2023 sarà recuperato il gap rispetto al 2019. UN CALENDARIO RICCHISSIMO L’autunno in Piemonte è sinonimo di grandi eventi di rilievo internazionale: dal 21 al

23 settembre Torino ha ospitato la quattordicesima edizione del Wte – World Tourism Event for world Heritage sites, che ha visto la presenza di oltre cinquemila visitatori nelle tre giornate. Numerosi gli eventi legati all’enogastronomia, tra cui la quattordicesima edizione di Cheese, l’evento internazionale organizzato da Slow Food a Bra, e i 24 appuntamenti di “Profumo di Piemonte. Terra di Tartufi” tra ottobre e dicembre dedicati al prodotto d’eccellenza piemontese, il Tartufo Bianco d’Alba; per l’arte contemporanea Artissima, l’unica fiera internazionale in Italia dedicata, che dal 3 al 5 novembre vede la sua trentesima edizione. E sempre a Torino in novembre la terza edizione di Nitto Atp Finals, il grande e seguitissimo appuntamento con il tennis mondiale maschile. E il 2024 si aprirà con un importante forum mondiale in programma dal 7 al 9 febbraio a Torino: Connect, l’evento che riunisce più di seicento rappresentanti di aeroporti, compagnie aeree, fornitori e professionisti del settore turistico con un forte interesse nel mercato globale dell’aviazione. indirizzi a fine rivista

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STOCKHOLM O

BERLIN


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DESTINAZIONE PIEMONTE

Eventi charmant Raffinate e regali suggestioni caratterizzano l’offerta congressuale del Palazzo della Luce. Un complesso d’eccezione dove ambientazioni di fascino e una cucina di alto livello realizzano un suggestivo amalgama destinato a rendere memorabile qualsiasi evento Palazzo della Luce Torino Sale meeting: 1 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

di TERESA CHIODO

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legantemente affacciato sugli ottocenteschi giardini La Marmora, progettati nel 1863 e che ospitano querce, tigli, ippocastani e platani centenari, il Palazzo della Luce è idealmente ubicato nel cuore di Torino. Costruito nei primi anni del 1900 su disegno dell’architetto piemontese Carlo Angelo Ceresa e su commissione della Cassa di Risparmio di Torino, il Palazzo della Luce si ispira a Palazzo Madama per la facciata e allo stesso tempo introduce due elementi originali che invece rimandano al mondo finanziario: le api – simbolo di laboriosità – e le cornucopie – simbolo di abbondanza –. Lo stile tardo eclettico, di cui il Ceresa era valido esponente, mescola in modo bizzarro, con stili e dettagli, la leziosità del ‘700, la monumentalità dell’800 e un mix di materie prime di varia estrazione. Il lusso e l’eleganza di questa struttura contemplano un disegno di bellezza e imponenza degno di un palazzo reale.

ELEGANZA E FASTO Un ampio ingresso introduce negli spazi finemente decorati della hall, concepiti per offrire una calda ospitalità in virtù di una tavolozza giallo ocra e bianco. Preceduta da un maestoso scalone marmoreo, piena testimonianza dell’architettura neobarocca, la location, ospitata al piano nobile, si caratterizza per il grande Salone Bianco di 210 metri quadrati con l’alta e splendida volta a cassettoni con rosoni in stucco. Le calde tonalità pastello del giallo ocra e le numerose citazioni déco si insinuano fluidamente e senza soluzione di continuità. Una profusione di decori ne esalta l’eleganza sobria e l’armonia. Questa scelta di stile offre agli ospiti un comfort di alto livello con arredi di lusso uniti alle più moderne tecnologie. Il salone è attrezzato infatti con uno grande schermo a scomparsa e un impianto audio. L’accesso avviene tramite un imponente scalone marmoreo elegante e sorprendente, preceduto da un piccolo delizioso foyer utilizzabile anche come zona guardaroba, oltre che come reception; la location è accessibile anche ai disabili tramite ascensore. Può ospitare fino a duecento persone in ambiente unico ed è corredata da una cucina professionale. Ogni tipo di evento trova qui una magnifica collocazione, che sia un convegno, un meeting, una mostra, una cena, un concerto, un evento privato o istituzionale, sia con un numero rilevante di ospiti, sia per piccoli gruppi. La presenza di una parete divisoria mobile consente il sezionamento dello spazio nel caso in cui si vogliano ricavare due ambienti autonomi. In pieno centro a Torino, a pochi minuti dalla stazione di Porta Susa e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, il Palazzo della Luce con la sua facciata trionfale è ideale anche per grandi eventi. indirizzi a fine rivista

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DESTINAZIONE PIEMONTE

© fabiooggero _photography

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Villa Sassi Torino

Dimora da raccontare

Numero totale camere: 4 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

Un sapiente lavoro di restauro, condotto nel pieno rispetto del patrimonio immobiliare, ha riconvertito il complesso di Villa Sassi in una struttura di alta rappresentanza vocata alla ricettività, dal décor charmant e prezioso, ideale per qualsiasi tipologia di evento mmersa in uno splendido parco secolare di 22 ettari a pochi chilometri dal centro di Torino, Villa Sassi è un’elegante e raffinata dimora di fine ‘600, ai piedi della collina su cui domina la Basilica di Superga. Un tempo punto di riferimento per le personalità di ogni epoca, scelta da teste coronate, presidenti, politici e artisti come Maria Callas, Helmut Newton e gli U2, oggi la Villa non ha perso il suo lustro, grazie a un radicale intervento di riqualificazione, che l’ha resa il luogo ideale per eventi, meeting e congressi. Attualmente, infatti, sembra rivivere in un sodalizio perfetto fra tecnica, perizia e armonia, che testimonia il grande impegno verso un grande valore immobiliare destinato a diventare scenario a sostegno della meeting industry. FASCINO IN E OUTDOOR Nel 1952 la Villa fu acquistata dalla famiglia Turati (proprietaria del marchio Carpano) e grazie a loro divenne un luogo di rilievo internazionale, tanto da essere per molto tempo, dal 1980 in poi, il primo e unico Relais & Chateaux del Piemonte. Nel 2017 Villa Sassi entra a far parte delle proprietà della Gm Immobiliare, società specializzata nel recupero

di edifici e ville storiche già attiva a Palazzo della Luce a Torino e a Villa Bria a Gassino. L’architettura di seicentesca memoria dialoga oggi col design e con l’arte; il parco, tra i cento più belli d’Italia, è dominato da un centenario cedro del Libano, sotto cui si celebrano i momenti più importanti. All’interno, le grandi sale hanno una capienza di più di cinquecento posti e da ogni punto è possibile ammirare il parco secolare e i prati inglesi che ospitano gli eventi all’aperto nella bella stagione. Tra i servizi, oltre al catering interno, alla possibilità di ripartire gli spazi internamente, alle dotazioni tecniche, alle aree verdi, ai tanti percorsi e all’ampio parcheggio privato, anche un american bar – il Cloud9 – che non solo anima le serate della Villa per un aperitivo, una cena o un after dinner, ma propone anche un brunch domenicale, da consumare nella serra o nel garden. Il servizio di catering interno per gli eventi e la cucina del Cloud9 sono guidati dall’executive chef Alessandro Braga, classe 1991 e una carriera tra l’Italia e la Svizzera, che realizza menu personalizzati in base agli eventi e ai gusti degli ospiti. indirizzi a fine rivista

di TERESA CHIODO

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DESTINAZIONI

Sanremo è Sanremo è un formidabile contenitore di bellezze e di panorami suggestivi. Con la sorprendente scelta di sedi e ambienti d’atmosfera, la città accoglie i protagonisti dell’event making tra spazi non convenzionali e alberghi iconici di TERESA CHIODO

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anremo è una città ricca di sorprese, dove la vitalità della riviera e le opportunità per il divertimento si accompagnano alla dolce quiete dell’interno con ville, palazzi, musei e giardini. Accanto a un’economia fertile troviamo grandi tesori d’arte e un fitto calendario di eventi. Come non citare il Festival della canzone italiana? Sanremo, con i suoi eleganti palazzi Liberty, il clima mite tutto l’anno, è una meta leisure di fama consolidata, una destinazione perfetta e versatile anche per la meeting industry, non solo per le potenzialità offerte delle strutture cittadine che si prestano a ospitare eventi di qualsiasi tipologia – il Palafiori, l’Ariston, il cinema Centrale – ma anche per le possibilità offerte, per esempio, da luoghi quali il Forte di Santa Tecla o il Casinò Municipale che, oltre ad avere spazi utilizzabili per riunioni e seminari, rappresentano una unicità a livello di divertimento e svago per i delegati. Sono davvero tanti i motivi per portare un evento qui, nella solare cittadina del Ponente ligure in provincia di Imperia, a poca distanza dal confine francese (l’aeroporto di Nizza è a soli

45 minuti di transfer). La città è anche punto di partenza ideale per escursioni sulla vicina Costa Azzurra. SANREMO MICE E la meeting industry a sua volta può contare sulla piena collaborazione di Sanremo Mice, la nuova realtà dedicata alla promozione del territorio come destinazione congressuale sul mercato nazionale e internazionale degli eventi. Efficace riferimento per un supporto a 360 gradi in tutte le fasi di progettazione di un evento, Sanremo Mice collabora con le istituzioni locali e supporta fornitori e operatori sul territorio, diventando un punto d’incontro tra domanda e offerta, oltre che catalizzatore di interessi per alberghi, trasporti locali, musei, dimore storiche e molto altro. La meeting industry può affidarsi a Sanremo Mice anche per organizzare site inspection o educational, oltre che attività di team building sul territorio. Da questa esclusiva porta d’accesso il viaggio è una continua scoperta. Per gli amanti della natura sono previsti itinerari che si snodano tra il mare e l’entroter-

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CITTÀ DAL CUORE VERDE Sanremo si definisce una città sostenibile, per la qualità ambientale e lo sviluppo economico. La vocazione green si respira anche nei grandi spazi verdi come i celebri giardini. Tra quelli da non perdere si annoverano quelli di Villa Ormond, che ospita anche il Floriseum, il museo dedicato ai fiori e alla storia della floricoltura, e poi il parco pubblico dei giardini Regina Elena, e corso Imperatrice, la passeggiata lungomare ornata di palme che è una delle più suggestive della riviera sanremese.

Tra i simboli della Città dei fiori c’è anche Villa Nobel, un palazzo ottocentesco in stile moresco, celebre per essere stato l’ultima dimora di Alfred Nobel. LOCATION INSOLITE Le location per ospitare eventi non mancano, iniziando dal Palafiori. Inaugurato nel 2006 è uno spazio congressuale con una sala plenaria con luce naturale da seicento posti e ampi spazi espositivi. Si trova in pieno centro e in questi anni ha ospitato differenti tipi di eventi, dai convegni alle convention, ma anche seminari, lanci di prodotto e mostre, grazie alla struttura modulare delle sale alla quale si aggiunge l’offerta per la banchettistica e la possibilità di ospitare lunch, cene di gala e spettacoli privati. Il Forte di Santa Tecla è una location situata sul porto vecchio di Sanremo, con pianta triangolare, protetta da grandi mura e bastioni che nascondono un cortile interno e un camminamento panoramico da cui si gode una vista che abbraccia tutta la città. È aperto per mostre e iniziative culturali, ma si presta anche a ospitare eventi scenografici o tematici. Anche l’offerta alberghiera è un punto di forza di Sanremo, con due hotel a cinque stelle e molti a quattro stelle, per un totale di quaranta strutture che possono ospitare delegazioni dai grandi numeri.

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ra. Gli appassionati di bici, footing e jogging possono scegliere la pista ciclopedonale del Parco Costiero della Riviera dei Fiori lunga 24 chilometri. Il percorso è per lo più facile e pianeggiante, attraversa piccoli borghi costeggiando il litorale mediterraneo in tratti unici e suggestivi. Dalla pista è possibile accedere facilmente a spiagge e scogliere. Sono inoltre presenti punti di noleggio bici e ristori. Lo Yacht Club Sanremo propone corsi di vela e prestigiose regate a livello nazionale e internazionale per ogni tipo di imbarcazione. A disposizione anche barche a vela e a motore da noleggiare per emozionanti escursioni. Non mancano infine e le occasioni per lo shopping nelle boutique di Sanremo e per piacevoli appuntamenti mondani, culturali e artistici.

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Le CHIAVI della città VisitRimini fornisce servizi Mice a 360 gradi. La Dmc, calibrata su nuovi valori e asset, coordina e mette a sistema una ricca offerta di strutture e servizi e propone alla clientela una vasta gamma di soluzioni, tutte adeguate agli standard internazionali più elevati di TERESA CHIODO

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isitRimini, la Dmc della città di Rimini, nota per essere una località turistica ma anche riconosciuta come destinazione Mice di spicco, è caratterizzata da un’elevata expertise nel settore e da un impegno costante nel coordinare e connettere una vasta gamma di operatori. Questo impegno contribuisce a creare una comunità accogliente e sostenibile, aperta all’internazionalità. È una città smart, tecnologica e sostenibile chha intrapreso un processo di evoluzione culturale e ambientale oltre le aspettative. Negli ultimi anni, infatti, Rimini si è trasformata seguendo le coordinate della rigenerazione degli spazi urbani, della cultura e dell’arte, del risanamento ambientale, della sostenibilità e del benessere. A partire dall’idea del Parco del Mare, il nuovo lungomare ciclopedonale che si apre alla spiaggia come un giardino affacciato sull’orizzonte – senza più auto e cemento – tra chilometri di dune, isole verdi, aree giochi e palestre a cielo aperto. NUOVA FISIONOMIA L’intero centro storico ha cambiato volto, dalla Piazza sull’Acqua che guarda il bimillenario Ponte di Tiberio a Castel Sismondo, la fortezza malatestiana che, insieme al Palazzo del Fulgor e alla Piazza dei Sogni, compone il museo diffuso dedicato a Federico Fellini – a cui è stato

recentemente assegnato il premio nazionale In/ Architettura 2023, promosso da In/Arch Istituto Nazionale di Architettura e Ance, in collaborazione con Archilovers –, dal rinato Teatro Galli al museo d’arte contemporanea Palazzi dell’Arte Rimini (che riaprirà a giugno 2024) che ospita, tra gli altri, i capolavori di Michelangelo Pistoletto, Damien Hirst, Vanessa Beecroft. A Rimini batte un cuore antico, dalla città romana alle testimonianze medievali e rinascimentali, da Giotto a Piero della Francesca, fino alla Rimini felliniana e a quella contemporanea, in continua evoluzione, sempre pronta a intercettare novità e tendenze. Ne è la prova anche il recente riconoscimento Unesco ottenuto dagli Evaporiti di San Leo e dai Gessi della Romagna Orientale (Riserva Naturale Regionale di Onferno). Per tutti questi motivi la città di Rimini con la Romagna si è candidata a Capitale Italiana della Cultura 2026. Vanta secoli di storia, ma anche una cultura sportiva non comune, per questo motivo la città è stata scelta come meta di arrivo della prima tappa del Tour de France il 29 giugno 2024, uno degli eventi sportivi mediatici più importanti al mondo. PERCHÉ UN EVENTO A RIMINI? L’esperienza di Rimini nell’accoglienza risale agli inizi dell’epoca del turismo balneare in Ita-

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DESTINAZIONI

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EVENT MAKING Rimini offre un’ampia gamma di servizi per eventi corporate, inclusi team building coinvolgenti, cene esclusive, convention e riunioni aziendali, oltre che un elevato numero di opportunità anche per gli accompagnatori, dalle attività all’aperto alle degustazioni di vino, dalle piste ciclabili panoramiche ai percorsi trekking, inclusi intrattenimento e animazione in hotel ben attrezzati. Rimini vanta un’offerta variegata di location, da quelle storiche adatte a piccoli incontri ai poli congressuali per i grandi eventi nazionali e internazionali. Il Palacongressi di Rimini è il fiore all’occhiello del territorio, una delle strutture più all’avanguardia e tra le più imponenti d’Europa, con spazi flessibili, alta dotazione di parcheggi interrati, e una forte attenzione all’ambiente. Con 39 sale e una capienza complessiva di novemila posti, questa struttura funzionale può ospitare numerosi eventi contemporaneamente, offrendo modularità negli spazi congressuali ed espositivi. Inoltre, il quartiere fieristico di Rimini rappresenta un vero masterpiece, con un’area espositiva lorda complessiva di circa 130mila metri quadrati che ospita milioni di visitatori all’anno e fiere internazionali delle filiere made in Italy più importanti. Questi sono solo due esempi delle incredibili location disponibili a Rimini. VisitRimini lavora in costante collaborazione con gli stakeholder locali, gli albergatori, il Convention Bureau della Riviera di Rimini e Italian Exhibition Group, per garantire il massimo coordinamento e successo degli eventi organizzati nella città. Organizzare un evento a Rimini significa abbracciare la tradizione e l’innovazione, collaborare con una comunità accogliente e interconnessa, e offrire un’esperienza straordinaria che non solo sorprenderà i partecipanti ma li affascinerà. indirizzi a fine rivista

© Radio Bakery srls / Riccione Rimini

e globale coinvolge non solo gli operatori locali, ma anche enti a livello regionale.

lia, a metà del XIX secolo, e lo spirito intraprendente di quel tempo non ha perso il suo smalto. Più di mille hotel con quarantamila camere e trecento ristoranti sono pronti a ospitare visitatori nazionali e internazionali; con i suoi 16 chilometri di costa e i ben 250 stabilimenti balneari Rimini accoglie ogni estate gli amanti della vacanza al mare. La città è facilmente raggiungibile sia in treno, dai regionali all’alta velocità, sia in aereo, grazie all’aeroporto di Rimini e San Marino Federico Fellini e alla vicinanza con gli aeroporti di Forlì e Bologna, e questo, insieme alla sua alta capacità ricettiva, ne fa una meta privilegiata per gli appuntamenti di rilievo nazionale e internazionale. Nello specifico, l’aeroporto di Rimini mira a superare un milione di passeggeri entro il 2027 con una strategia chiamata “Working Together.” Questo piano prevede l’ottimizzazione delle rotte low-cost, l’espansione delle connessioni europee, partnership con tour operator e il potenziamento dei voli domestici, con un focus sull’attrarre visitatori internazionali. VisitRimini è il marchio distintivo di questa destinazione e, come destination management company ufficiale, si impegna a promuovere Rimini in tutto il mondo, coordinando una rete di operatori, creando un’aggregazione territoriale senza precedenti. Questo approccio programmatico

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Welfare AZIENDALE

© IDM Südtirol-Alto Adige/Andreas Mierswa

La strada per il benessere aziendale passa dal benessere dei collaboratori e una full immersion in ambienti naturali può essere particolarmente stimolante. In quest’ottica, Meet Südtirol attiva le potenzialità legate al Mice creando un efficace sistema integrato di offerta e sviluppando una volontà di crescita comune

C © IDM Südtirol-Alto Adige/Tobias Kaser

di TERESA CHIODO

reare delle connessioni profonde tra luoghi e visitatori è un imperativo imprescindibile per Meet Südtirol, che fornisce servizi agli operatori economici con l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile dell’economia altoatesina e al contempo accrescere la competitività delle aziende locali. Meet Südtirol fornisce servizi B2B come, per esempio, l’organizzazione di fam trip e site inspection, facendo capo alla filiera dei fornitori e degli alberghi e funzionando come un vero e proprio convention bureau. È catalizzatore di interessi per alberghi, trasporti locali, musei, dimore storiche e tutto ciò che ruota intorno alla parola turismo. Il team è a disposizione per assistere nella pianificazione e organizzazione di eventi Mice di alta qualità, fornendo consigli e contatti in loco e aiutando a trovare l’esperienza giusta: una

pedalata in sella all’e-bike per raggiungere il rifugio alpino che ospita il management meeting, una riunione strategica fissata nel monastero medioevale e poi abbinata a un gioco di orienteering nel bosco, oppure un nuovo prodotto nell’hotel di design dopo aver condiviso l’esperienza di un’arrampicata su roccia. Ancora, un workshop aziendale in un’accogliente stube in legno di cirmolo, un meeting strategico tra gli affreschi di un castello, un’esperienza di team building nella palestra d’arrampicata sportiva. Oppure, un aperitivo in vigna, una passeggiata al tramonto o una sessione di after work yoga. Perché l’Alto Adige è il luogo ideale in cui immergersi per liberarsi dagli schemi e avvicinare le persone attraverso la fisicità, l’ascolto. La strada per il benessere aziendale passa dal benessere dei collaboratori e Meet Südtirol lo sa

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DESTINAZIONI

© wisthaler.com

© IDM Südtirol-Alto Adige/Alex Filz

© Bea.Hinteregger

© IDM Südtirol-Alto Adige/Tobias Kaser

bene. Conferenze, workshop, convention, management meeting, viaggi incentive, lancio di prodotto; qualsiasi evento, grande o piccolo che sia, può essere progettato e realizzato in maniera sostenibile. In questo senso Meet Südtirol sta operando, in linea con i propri valori, nella direzione di un approccio sistemico che porti a sensibilizzare i propri clienti sulle ricadute che ogni singolo evento può avere all’interno del proprio sistema stesso. MENS SANA IN CORPORE SANO Attraverso un’immersione totale nella natura offerta dal territorio altoatesino si ha la possibilità di entrare in contatto con la propria essenza e di ottenere il massimo anche dal proprio corpo. Bad Schörgau, situato a nord di Bolzano, nella bellissima Val Sarentino, è il luogo ideale per organizzare un management

meeting nella loro stube moderna. L’ambiente, concepito in uno spirito attentamente ecologico e armoniosamente integrato nell’ambiente circostante è perfetto per ritrovare l’armonia tra corpo e mente. Dalla Val Sarentino ci spostiamo verso la bellissima Alpe di Siusi, uno degli altopiani più grandi d’Europa. Qui si trovano due partner veramente unici. L’Alpina Dolomites, hotel cinque stelle, che offre un’ampia scelta per gli amanti della natura, sport e relax e lo Steger Dellai, reso speciale da Paula Wiesinger e Hans Steger. Questi due hotel sono ideali per un incentive all’insegna della natura, del relax e per chi adora le attività all’aria aperta e i rifugi per veri intenditori e buongustai. Rimanendo sempre in alta quota, ci spostiamo a Villandro, piccolo paesino tra Bolzano e Bressanone. Qui troviamo il bellissimo Castel Steinbock, famoso soprattutto

L’Alto Adige è il luogo ideale in cui immergersi per liberarsi dagli schemi e avvicinare le persone attraverso la fisicità, l’ascolto. La strada per il benessere aziendale, infatti, passa dal benessere dei collaboratori

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© Tiberio Sorvillo

© IDM Südtirol-Alto Adige/Manuel Ferrigato

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per la sua cucina premiata. Questo gourmet hotel è ideale per piccoli gruppi, che cercano luoghi speciali ed è adatto soprattutto per un buy-out. Luoghi simili a questo sono il bellissimo Hotel Aeon, aperto da poco, che si trova a Soprabolzano ed è situato nel bel mezzo della natura, e il Forsterhof, vicino a Merano. Questi due b&b sono ideali per gruppi che cercano un posto speciale, con proprietari veramente unici. Spostandoci verso le Dolomiti troviamo altri due alberghi con un’anima piena di charme. A San Candido, nella zona delle Tre Cime troviamo il Parkhotel Sole Paradiso e l’hotel Villa Stefania: il posto giusto per aziende che cercano concept “out of the box”. Anche una gita in bici guidata da Wilfried di Kreaktiv o una Breathwork Session con Kornelia di Silberquarzit Experience possono essere un modo per ritrovare la natura attraverso lo sport. Bellissimo è il Design Hotel Tyrol a Rabla in Val Venosta, dove il proprietario e bikeguide Boris sarà lieto di accompagnarvi in un tour, e infine l’Hotel Stafler, vicino a Vipiteno, che propone una prelibata cucina altoatesina coronata da una stella. LOCATION SECONDO NATURA La polisensorialità non è solo un trend, ma una vera e propria esigenza che sta spingendo in diversi settori del mercato. Giocare con i cinque sensi in un esperienza formativa può essere molto efficace come può esserlo un soggiorno all’Hotel Castel Fragsburg, che si trova a Merano su una collina privata, un rifugio incorniciato dallo splendore incontaminato della natura. Le erbe fresche, la frutta e la verdura non nutrono solo il corpo, ma sono anche fonte d’ispirazione per la mente. Tenere seminari, fare brainstorming o presentare prodotti in un ambiente stimolante come il rifugio Starkenfeldhütte sull’ Alpe di Rodengo è un’esperienza di grande valore. Due luoghi che creano un legame tra la radicalità della terra e l’immensità del cielo sono il Tenne Lodge e il Tenne Chalets Racines. Il maso Oberniederhof in Val Senales è perfetto per dimenticare la frenesia della vita quotidiana e scoprire i segreti del passato senza dover rinunciare al comfort della modernità. L’abbazia di Novacella è una location per

eventi davvero insolita, dove le atmosfere diventano inaspettate. Comunicare, interagire con l’altro, sia esso un collega di lavoro o altro, è sempre influenzato dalla nostra sfera sensoriale-emotiva, da ciò che noi percepiamo attraverso i sensi, da quello che stiamo provando in quel momento o che sperimentavamo poco prima. Ecco perché un intervento formativo per essere realmente efficace, volto a un autentico apprendimento, non può prescindere da queste riflessioni e dinamiche. Metaevents e Jlenia Costner sono agenzie di eventi altoatesine che creano storie emozionanti e le pianificano nei minimi dettagli per qualsiasi tipologia di evento. INFINITI SPAZI Basis è un ampio progetto di riutilizzo nell’excaserma Druso di Silandro. Il ruolo di Basis è di offrire spazi, reti di connessioni, momenti di formazione e incontri di comunità. Con i suoi 450 metri quadrati di spazio dedicati al business, il Four Points by Sheraton Bolzano ha tutto quello che serve per rendere qualsiasi evento un autentico successo. Sempre a Bolzano, lo Stadt Hotel Città domina la scena dove tutto è pensato per il benessere degli ospiti, in ogni singolo dettaglio di stile, nelle tonalità avvolgenti, nel comfort esclusivo. L’Alto Adige apparteneva ancora all’impero austro-ungarico, nel 1910, quando fu costruito l’albergo Park Hotel Laurin, un posto dove la gente ancora oggi si incontra. Di grande importanza è l’Eurac, centro congressi con un event team multilingue e di grande flessibilità, in grado di gestire con alta professionalità ogni fase di un evento. Il Museo della fotografia di montagna Lumen è la location perfetta per rendere un evento memorabile. La sala per eventi, il Lumen Forum, può ospitare fino a duecento persone ed è ideale per seminari, conferenze e workshop. Il romantico castello rinascimentale Katzenzungen a Prissiano offre agli ospiti un’atmosfera unica e rende ogni celebrazione un’esperienza memorabile. Gli elementi possono essere di carattere umano, tecnologico, naturalistico o culturale, ma tutti hanno un denominatore comune: creare esperienze da vivere. indirizzi a fine rivista

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networking

WORKSHOP ED EXHIBITION

La qualità

protagonista nell’autunno degli eventi Ediman È stato un autunno caldo – e non solo dal punto di vista meteorologico – quello che ha chiuso la stagione 2023 degli eventi Ediman. Due gli appuntamenti iconici – Buy Mice Milano e Full Contact Meeting Planner – che suggellano il successo di formule sempre al passo con i tempi di ALESSANDRA BOIARDI

È

iniziato con uno degli appuntamenti più attesi l’autunno degli eventi Ediman. Buy Mice Milano, ospitato lo scorso 5 ottobre nelle eleganti atmosfere del Grand Visconti Palace, ha visto la partecipazione di oltre duecento buyer che hanno incontrato 64 espositori tra location, servizi e destinazioni Mice. Accuratamente selezionati tra i più attivi dell’area meneghina, i meeting planner d’azienda e d’agenzia avevano accesso al parterre in maniera libera per tutto il pomeriggio, potendo scegliere di incontrare i fornitori di qualità che ritenevano più interessanti per i loro prossimi eventi. Una formula flessibile, quella di Buy Mice, pensata anche per conciliarsi con la giornata di lavoro dei planner e la loro disponibilità di tempo secondo le diverse esigenze, assicurando, allo stesso tempo, la possibilità di approfittare al massimo di un

marketplace d’eccezione. Ogni espositore ha potuto in questo modo approfondire la propria presentazione con ogni dettaglio utile rispetto alle richieste degli organizzatori in un workshop dall’anima business-oriented, che da sempre strizza l’occhio al giusto tocco di glamour, anche grazie agli spazi indoor e outdoor della location, perfetta per calarsi nel mood delle migliori serate milanesi, suggellata da un apprezzato dinner buffet per tutti i partecipanti.

In pagina, il Buy Mice Milano: la sua formula flessibile si adatta alle esigenze lavorative dei planner

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networking

WORKSHOP ED EXHIBITION

Nelle immagini, alcuni scatti del Full Contact Meeting Planner sul Lago di Como: networking e momenti di lavoro si sono alternati in una due giorni ricca di emozioni

FULL CONTACT MEETING PLANNER, L’EDIZIONE AUTUNNALE VISTA LAGO È stato invece il prestigio di una destinazione come il Lago di Como ad accogliere l’edizione autunnale di Full Contact Meeting Planner, ospitato per la terza volta all’Hilton Lake Como dal 23 al 25 novembre. Una cornice perfetta per 42 espositori tra location e destinazioni e 82 aziende e agenzie di organizzazione eventi, per un totale di 180 partecipanti, che hanno approfittato del meraviglioso contesto – e della vista mozzafiato sul lago che si gode dall’hotel – per vivere una due giorni di business e networking all’insegna del Mice. Più di 976 appuntamenti tra supplier e buyer, quest’ultimi presenti esclusivamente su invito come richiede la formula di tutti gli eventi Ediman, hanno animato quella che è stata una preziosa occasione di business, grazie a incontri one-to-one scanditi da agende organizzate nei minimi dettagli dall’instancabile team di Ediman sulla base delle preferenze espresse dai buyer al momento dell’accredito. Grande la soddisfazione riportata da tutti i partecipanti, che hanno apprezzato in particolare la qualità dei professionisti presenti e dell’organizzazione dell’evento, oltre che la bellezza dello scenario. E a colpire è stato anche l’ormai classico appuntamento con la serata di gala a Villa Erba di Cernobbio, che ha stregato tutti con i suoi ambienti di dimora storica di fine Ottocento, suggestiva quanto celebre location, apprezzata anche per il suo centro esposizioni

e congressi high-tech e il parco secolare affacciati sul Lago di Como. Con questo workshop si è chiusa la stagione 2023 dei Full Contact ed è già iniziata l’attesa per un ancora più proficuo anno ricco di nuovi appuntamenti.

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networking

NOTIZIARIO FEDERCONGRESSI

Due anni di presidenza:

il bilancio di Gentile Rafforzamento dei rapporti con le istituzioni, ampliamento del numero dei soci, nuovi studi di settore e arricchimento dell’offerta formativa: come cresce e sta crescendo l’associazione della meeting industry italiana

Sotto, uno screenshot di Junior for Training

G

li scenari sociali, economici e politici, ma anche il mondo del lavoro stanno cambiando con un ritmo difficilmente immaginabile anche solo pochi anni fa. Una trasformazione con la quale devono confrontarsi anche le imprese del Mice e che diventa sfidante per Federcongressi&eventi, l’associazione che da vent’anni le rappresenta, e per la sua presidente, Gabriella Gentile, con la quale ci confrontiamo a quasi due anni dalla sua elezione.

Che bilancio si sente di fare su questo periodo di attività dell’associazione? «Abbiamo decisamente lavorato molto. Grazie al valido contributo dei membri del Consiglio Direttivo e del team della Segreteria l’associazione è cresciuta, e non solo nei numeri. Abbiamo infatti consolidato i rapporti con le istituzioni e gli stakeholder diventandone l’interlocutore di riferimento per il settore dei congressi e degli eventi, potenziato l’offerta formativa e ampliato l’attività di studio e ricerca. E l’impegno di tutti è stato premiato: ben cinquanta nuove imprese si sono associate a Federcongressi&eventi, che oggi può contare su 366 soci per oltre settecento rappresentanti della filiera considerando i soci dei soci come nel caso della categoria “Destinazioni e sedi”». Parlando di istituzioni e stakeholder, quali sono gli ambiti di riferimento che vedono impegnata l’associazione? «I principali ambiti sono due: turismo e sanità. Dopo il coinvolgimento nella redazione di un documento programmatico per la parte Mice all’interno del Piano Strategico del Turismo 2023-2027, continuiamo un dialogo costante e costruttivo con il ministro del Turismo Daniela Santanchè e l’amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic, entrambi presenti alla nostra convention 2023. Per quanto riguarda invece l’ambito della sanità, grazie anche all’impegno di Gifes, l’unità operativa di Federcongressi&eventi dedicata all’Educazione Continua in Medicina-Ecm, abbiamo realizzato molti incontri istituzionali con ministero della Salute, Agenas, Commissione Ecm,

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Farmindustria, Confindustria Dispositivi Medici, Ordine dei Medici, Commissione Camera e Senato e abbiamo partecipato ai tavoli tecnici nazionali su Sunshine Act e Payback».

La formazione è sempre più fondamentale in ogni settore industriale e da sempre centrale nelle attività di Federcongressi&eventi. Come è stata sviluppata in questi due anni? «Sul fronte della formazione ci siamo mossi su due livelli: ampliandola e rafforzando i percorsi già in essere. Il nostro obiettivo, promosso anche attraverso i webinar, è continuare a erogare formazione di valore sui temi più caldi e attuali. Un esempio di percorso di formazione che, partito anni fa, è stato oggi aggiornato è Junior for Training. Il programma di formazione gratuita rivolto ai giovani organizzato dalla Delegazione Lombardia ha infatti cambiato format, ampliato il corpo docente e diventando più coinvolgente».

Il dialogo con le istituzioni richiede dati a supporto di proposte e richieste. Federcongressi&eventi come risponde a questa necessità? «Continuiamo a promuovere l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-Oice sviluppandone i focus territoriali come i più recenti dedicati a Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia e contiamo di poter disporre anche di uno studio che definisca l’impatto economico della meeting industry. Inoltre

Ci sono novità significative anche sul fronte del networking? «La nuova attività più significativa su questo fronte è sicuramente l’attività di roadshow. Partito come iniziativa di Gifes dedicata ai provider Ecm, è poi cresciuto coinvolgendo anche altre categorie di soci con l’obiettivo di toccare tutte le regioni per fare non solo networking ma anche attività di membership».

Sopra, un momento della presentazione dell’Oice. A fianco, Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi, con Daniela Santanchè, ministro del Turismo, durante la convention 2023 di Federcongressi&eventi a Firenze

© Foto di Spencer Davis su Unsplash

Federcongressi&eventi ha promosso una ricerca dedicata alle aziende Pco per fotografarne i modelli organizzativi e le performance».

CONVENTION VENT’ANNI FEDERCONGRESSI&EVENTI ROMA, 23-24 FEBBRAIO Federcongressi&eventi dà appuntamento a Roma il 23 e 24 febbraio 2024. Tutti i professionisti della meeting industry italiana sono infatti invitati a partecipare alla convention che, in programma al Rome Marriott Park Hotel,

sarà un’edizione da non perdere. L’evento, infatti, celebrerà i vent’anni dalla fondazione di Federcongressi&eventi e le sfide di ieri e di oggi che l’associazione ha affrontato e affronta per far crescere l’intero comparto

del Mice. Due giornate ricche di momenti di confronto con le istituzioni, di networking e di formazione su temi di grande attualità

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NETWORKING

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ROMA

e Lazio

dove l’eterna bellezza si fonde con il fascino contemporaneo

EUR: LA “CITY” DI ROMA La “cittadella” del Mice si arricchisce di proposte

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FIUGGI: TRA TERME E BIEN VIVRE Il fascino Liberty che conquista il congressuale

TUSCIA: UN TERRITORIO DA SCOPRIRE Tra borghi di charme e natura incontaminata

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Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone L’Auditorium Parco della Musica, progettato da Renzo Piano e completato il 21 dicembre 2002, rappresenta il più importante intervento urbanistico e culturale realizzato a R oma, dagli anni ’60. Il grande complesso polivalente, gestito dalla Fondazione Musica per Roma, vanta una sofisticata architettura musicale: oltre a essere la dimora di tutte le musiche e di tutte le arti, è anche un luogo d’eccellenza per l’organizzazione di una grande varietà di eventi, quali conferenze e congressi, anche in streaming. Coniugando qualità e cultura, spettacolo e divertimento, insieme a un’elevata professionalità, è capace di soddisfare ogni specifica esigenza dei pubblici più diversi. ƫ +),+..!ƫ(Ě 1 %0+.%1)ƫ . +ƫ !(( ƫ 1/% ƫ2%ƫ/+*+ƫ WUH DPELHQWL SULQFLSDOLČƫ +(0.!ƫ ƫ %2!./%ƫ (0.!ƫ / (!ƫ !ƫ /, 6%Čƫ1*Ě 10!*0% ƫ0.%(+#% ƫ %ƫė //!ƫ .)+*% $!ĘČƫ0.!ƫ !*+.)%ƫ (%10%ƫ /+/,!/%ƫ /1ƫ 1*ƫ , . +ƫ ,!*/%(!ƫ %ƫ +(0.!ƫ ăĉċĀĀĀƫ )!0.%ƫ -1 . 0%čƫ ( ƫ ( ƫ !0. //%ƫ ĨćĈăƫ ,+/0%ĩČƫ ( ƫ ( ƫ %*+,+(%ƫ Ĩāċāăăƫ ,+/0%ĩƫ !ƫ ( ƫ ( ƫ *0 ƫ ! %(% ƫ ĨĂċĈąąƫ,+/0%ĩċƫ ƫ2!./ 0%(%0Hƫ !((!ƫ/ (!ƫ!ƫ !#(%ƫ/, 6%ƫ %ƫ ,!.)!00+*+ƫ %ƫ +/,%0 .!ƫ ,%Úƫ %ƫ PDQLIHVWD]LRQL %XVLQHVV DOO­DQQRČƫ $!ƫ .!* +*+ƫ (Ě 1 %0+.%1)ƫ 1*ƫ (1+#+ Ě!(!6%+*! ,!. !2!*0% % !ċ Un ulteriore plus del complesso è la posizione strategica, a pochi minuti dal centro storico, tra le rive del fiume Tevere, la collina del quartiere Parioli e il Villaggio Olimpico. L’Auditorium Parco della Musica, sede della prestigiosa Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è un centro vivo e pulsante.

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ROMA e LAZIO

I riflettori del mondo su ROMA Raffica di aperture alberghiere di lusso, grandi eventi, il ritorno dei turisti anche long haul, la conferma e lo sviluppo di nuovi collegamenti aerei che pongono la Capitale sempre più in connessione con il mondo: è il momento di Roma

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a Città Eterna è sotto i riflettori internazionali, capace di collezionare successi e consensi dal mondo del turismo e dalla meeting industry. Spente le luci sulla Ryder Cup, che si è confermata un appuntamento vincente, la Capitale guarda già ai prossimi grandi eventi, in primis il Giubileo del 2025, che porterà qui milioni di visitatori, e intanto investe per migliorare ancora l’offerta di servizi e l’esperienza di chi la visita, sia per vacanza sia per business. E nel frattempo si scalano le classifiche. Roma si piazza al quattordicesimo posto dell’ultima edizione della chart di Icca con 79 meeting e guadagna una posizione nel ranking europeo. E anche gli introiti vanno bene. I dati di Global Blue relativi ai mesi estivi 2023 certificano il recupero della spesa tax-free rispetto al 2019 e, tra le destinazioni shopping che ne hanno beneficiato di più oltre a Milano e Firenze – con rispettivamente il 29% e il 12% della spesa taxfree totale –, spicca Roma con il venti per cento. Per sostenere la crescita l’amministrazione

capitolina è concentrata e attiva sulla promozione dei grandi eventi e sull’attrazione di flussi internazionali.

di MARIANGELA TRAFICANTE

Sopra: una veduta mozzafiato dello splendore di Roma. Sotto: piazza Navona

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ROMA e LAZIO

Sopra: l'imponenza della Cupola di San Pietro Nella pagina a fianco: la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, affacciata sul Tevere

ATTRARE UN TURISMO DI QUALITÀ I mesi scorsi hanno visto il lancio della Fondazione per l’Attrazione Roma & Partners, con l’obiettivo di promuovere e governare i flussi turistici, migliorarne la qualità e l’impatto positivo sulla città e investire sul rafforzamento del brand. Promossa da Roma Capitale insieme alla Camera di Commercio e ad Aeroporti di Roma, vuole essere un’agenzia di nuova concezione per la promozione dell’attrazione internazionale, che si occupi di strategie e iniziative e coordini soggetti pubblici e privati puntando sempre a un turismo di qualità. Uno dei focus è rafforzare il posizionamento internazionale, andando a valorizzare e a migliorare la percezione di Roma a livello globale, partendo sì dal suo immenso e noto patrimonio storico e artistico ma lavorando anche nell’ottica dei grandi eventi che vedono – e continueranno a vedere – Roma protagoni-

sta, come il Giubileo. Inoltre, l’obiettivo è migliorare l’esperienza del viaggio, anche grazie al digitale, al database di risorse dai trasporti, agli hotel, alle attrazioni, e all’innovazione, con l’impiego di un assistente virtuale secondo il modello ChatGpt per la consulenza all’ospite. Una convenzione regolerà i rapporti tra Roma Capitale e la Fondazione e disciplinerà anche la destinazione delle risorse relative alla gestione, alle quali si affiancheranno finanziamenti specifici su progetti di promozione turistica, alcuni derivanti dai programmi del Giubileo e del Pnrr, altri da attività di merchandising e di valorizzazione del logo turistico della città e da diverse contribuzioni. Per l’Assessore ai grandi eventi, al turismo, alla moda e allo sport Alessandro Onorato, «Roma & Partners è la struttura che mancava per valorizzare le nostre potenzialità nel mondo. Sarà una struttura che lavorerà per fidelizzare i flussi turistici che non dovranno più essere occasionali.

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Sarà fondamentale per orientare i turisti in quella che deve diventare davvero una experience. Sarà il nostro braccio operativo per concorrere nel settore del Mice, nell’obiettivo di portare a Roma grandi congressi internazionali». Come ha spiegato anche il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, «La Fondazione presterà particolare attenzione ai settori dell’ospitalità, del commercio e dei grandi eventi. Questi ultimi, in particolare, giocano un ruolo importante nella costruzione dell’immagine di Roma e della sua capacità attrattiva a livello globale. E in una città come la nostra, i grandi eventi non devono essere occasionali, bensì quotidiani». L’amministrazione capitolina ha lanciato anche Roma Live, il nuovo portale, raggiungibile dal sito turismoroma.it, che fa da collettore a tutti gli eventi in programma in città. «Si tratta di un'occasione per generare una rete tra operatori – ha spiegato l’assessore Onorato in occasione della presentazione –, agenzie di viaggio, direttori di albergo, la Camera di Commercio, una rete che possa gestire milioni di turisti in modo sostenibile per la città». LA MODA LANCIA GLI EVENTI SMART Anche la moda si afferma come protagonista e si lega all’approccio innovativo per i grandi eventi. Ottobre 2023 ha infatti visto il debutto, nell’ex Mattatoio, della prima edizione italiana di Vogue Forces of Fashion, evento organizzato da Vogue e animato da workshop, talk, live experience e performance per avvicinare i protagonisti della moda al grande pubblico. Vi hanno preso parte direttori creativi di grandi maison, insieme alla direttrice di Vogue Italia Francesca Ragazzi e il cantante e performer

Achille Lauro in qualità di direttore creativo del progetto Les Enfants Terribles, legato ai giovani designer. L’evento è realizzato con il contributo e con il patrocinio dell'Assessorato allo Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale e ha segnato l’avvio dell’Azione 3 “Smart Events” del progetto Roma Smart Tourism, promosso da Roma Capitale con il finanziamento del Ministero del Turismo. L’iniziativa, che conta su una nuova piattaforma di eventi ibridi di Roma Capitale, punta a posizionare la città tra le destinazioni principali del turismo d'affari e della convegnistica ibrida. Tra l’altro, va ricordato che quest’anno è giunto alla terza edizione Couturialism, il fashion show dedicato ai talenti di domani, gli studenti del Corso di Culture e Tecnologie della Moda dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, che ha visto i più talentuosi studentidesigner dell’ultimo anno accademico del Triennio e del Biennio, presentare ciascuno la propria capsule collection nella cornice di Palazzo Braschi. Non si tratta solo della conferma del forte legame tra la Capitale e il mondo della moda, ma anche della volontà di diffondere questo tipo di eventi nei quartieri, con sfilate che si sono tenute per esempio anche all’Eur e a Tor Bella Monaca. OPERAZIONE GRANDI EVENTI Lo sguardo al futuro dei grandi eventi si fa forte di una Ryder Cup che, oltre a vedere il trionfo della squadra europea, ha visto per la manifestazione tenutasi al Marco Simone Golf & Country Club 250mila biglietti venduti e la prenotazione di oltre settantamila camere, sti-

Immersi nella grande bellezza La grande bellezza a Roma non fa solo da cornice, ma diventa essa stessa parte integrante di un evento, grazie alla ricchezza di luoghi artistici e culturali che possono ospitare convegni, incontri, spettacoli, manifestazioni culturali, cene di gala, oltre che visite in esclusiva. Alcune location tra le più prestigiose sono coordinate per esempio da Zètema Progetto Cultura, a cui aziende e istituzioni si possono rivolgere per organizzare un evento in luoghi preziosi. Ci sono i Musei Capitolini con la loro collezione di bronzi antichi, tra cui la famosa Lupa Capitolina, dove poter prendere parte a visite in esclusiva e a eventi privati sulla terrazza di Palazzo Caffarelli. L’Ara Pacis, con il suo nuovo complesso monumentale progettato da Meier, può ospitare eventi culturali nella sala polifunzionale dell’Auditorium ed eventi nel foyer e in terrazza, come anche ai Mercati di Traiano, nei pressi dei Fori Imperiali. Dall’antichità all’archeologia industriale: una sede originale è senza dubbio la Centrale termoelettrica Montemartini, primo impianto elettrico pubblico di Roma, in funzione dal 1912 fino alla metà degli anni Sessanta, riconvertito in spazio espositivo negli anni Novanta. Anche giardino e sala da ballo di Villa Torlonia possono diventare la cornice di un evento, come Palazzo Braschi a Piazza Navona e l’Aranciera di Villa Borghese con il Museo Bilotti immersa nel verde.

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ROMA e LAZIO

Sotto a sinistra: Onorio Rebecchini, presidente del Convention Bureau Roma e Lazio Nella foto accanto da destra: Daniele Brocchi, Onorio Rebecchini, Flaminia Roberti, Stefano Fiori, Marco Misischia sono i nuovi componenti del CdA del Convention Bureau Roma e Lazio

mando così un indotto che sfiora il miliardo di euro, secondo il Comune di Roma e il Ministero del Turismo. Un indotto che naturalmente non si esaurisce qui ma che si amplifica grazie alla crescita di appeal di Roma e dell’Italia in generale come destinazione golfistica e sede di eventi legati a questo sport: si parla di circa cinquecento milioni di euro da qui al 2027. E sempre in tema di sport, si ricorda la tappa conclusiva del Giro d’Italia 2024, che il 26 maggio tornerà proprio a Roma. Ma la lista di eventi di primo piano che attendono la Capitale nel 2024 è lunga. Dal 6 al 9 febbraio, per esempio, si terrà la seconda edizione – la prima si è tenuta a Torino l’anno scorso – di Italy for Weddings – The Event, l’appuntamento B2B creato dal Convention Bureau Italia insieme a Enit e dedicato ai professionisti del settore nozze e del destination wedding, con l’obiettivo di far incontrare do-

manda e offerta – il wedding è uno dei comparti di turismo altospendente su cui Capitale e Lazio stanno investendo –. L’Hotel Villa Pamphili ospiterà invece Ithic 2024, il 17 e il 18 ottobre. L’evento, Italian Hospitality Investment Conference, è dedicato esclusivamente agli investimenti rivolti all’ospitalità in Italia, dove si incontreranno esperti di real estate, finanza e professionisti dell’hospitality con focus sugli sviluppi nel nostro Paese. E naturalmente i riflettori sono puntati sul Giubileo del 2025, verso il quale continua il cammino congiunto di Governo italiano e Santa Sede. Proseguono gli incontri e gli accordi istituzionali per fare il punto sullo stato dell’organizzazione per l’anno giubilare e sui prossimi grandi eventi. Si attende maggio, quando Papa Francesco pubblicherà la Bolla d’indizione del Giubileo, documento in cui tradizio-

La parola al Convention Bureau Roma e Lazio

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a crescita di Roma e Lazio come destinazione per eventi e congressi è stata guidata dalla combinazione efficace di molteplici fattori che hanno contribuito al posizionamento della Città Eterna nella Top 20 mondiale dell’ultima graduatoria annuale stilata da Icca: risalendo di ben quattro posizioni negli ultimi quattro anni, Roma si conferma “regina” italiana del mondo congressuale (14esimo posto), distaccando Milano di quattro posizioni e trainando l’Italia nella Top 3 mondiale dei Paesi ospitanti eventi di prestigio internazionale (più due posizioni rispetto al 2021). È Onorio Rebecchini, presidente del Convention Bureau Roma e Lazio, a scattare la – bella – fotografia della destinazione per quanto riguarda la sua ascesa nel mondo degli eventi. «La forte attenzione delle istituzioni e l’interazione positiva tra il settore pubblico e quello privato sono state essenziali per migliorare le infrastrutture e servizi, promuovere congiuntamente l’intero territorio regionale nei mercati b2b e attrarre grandi eventi di respiro internazionale». Ci può indicare brevemente i plus della regione per la meeting e incentive industry? «L’intero territorio regionale offre inimitabili fattori di attrazione. Accanto a Roma, la città d’arte per antonomasia nonché meta tra le più visitate al mondo, le cinque province comprendono una rete di destinazioni che vantano importanti asset strategici in grado di attirare l’attenzione di un pubblico diversificato e con elevato potere d’acquisto: una solida offerta commerciale di alta gamma caratterizzata dai brand

più iconici del made in Italy, un inestimabile patrimonio storico-culturale, una naturale vocazione per il turismo wellness, un’importante presenza di venue congressuali d’eccellenza, una forte concentrazione di strutture ricettive di lusso e business-oriented, ville e dimore di pregio e una significativa offerta enogastronomica e di ristorazione stellata. Inoltre Roma e Lazio presentano una serie di infrastrutture di qualità legate alla mobilità: dal trasporto aereo, con il sistema degli Aeroporti di Roma (Aeroporti di Fiumicino e Ciampino), al trasporto ferroviario, con le Stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina. A completare le dotazioni infrastrutturali, assume particolare rilevanza il Porto di Civitavecchia, tra i primi dieci porti al mondo per i passaggi crocieristici internazionali». Quali saranno i punti chiave del suo mandato nel prossimo futuro? «Per il triennio 2023-2026, la nostra mission principale sarà quella di incrementare la visibilità di Roma e Lazio come destinazione d’eccellenza per la meeting industry con l’obiettivo di attrarre il maggior numero possibile di eventi e congressi internazionali sul territorio. Inoltre, proseguendo l’iter strategico avviato fin dalla nostra nascita al fianco di istituzioni e operatori, auspichiamo una sempre più proficua e virtuosa sinergia pubblico-privata volta alla realizzazione di un’offerta turistica integrata, sostenibile e competitiva, confidando l’ingresso della Capitale nella Top 10 delle principali città mondiali legate al turismo congressuale».

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ROMA e LAZIO

Sopra: i celeberrimi Fori Imperiali

A fianco: il Colosseo, in tutta la sua imponenza Sotto: Piazza di Spagna, il "salotto" di Roma Nella pagina accanto: la monumentale Fontana di Trevi

nalmente si indicano le date di inizio e fine dell’Anno Santo, e intanto Roma si prepara ad accogliere i pellegrini da tutto il mondo. È stato firmato a settembre il Protocollo d’Intesa tra il Ministero del Turismo e il Commissario Straordinario e Monsignor Fisichella ed è stata lanciata Iubilaeum25, l’app ufficiale del Giubileo 2025. Si pensa anche di geolocalizzare il patrimonio sacro di Roma per guidare il turista e offrirgli servizi aggiuntivi, agevolando anche con una fruizione digitale il percorso giubilare: si stima che a Roma potrebbero arrivare oltre trenta milioni di pellegrini e visitatori.

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IL MONDO A FIUMICINO Lo slancio internazionale della Capitale si GURTKOG CPEJG CVVTCXGTUQ NC HQT\C FGK UWQK aeroporti, in primis il Leonardo da Vinci di (KWOKEKPQ EJG EQPVKPWC C XKXGTG WPC HCUG HGNKEG FK GURCPUKQPG FGNNG TQVVG KPVGTEQPVKPGPVCNK TGPFGPFQ UGORTG RKÕ XKEKPC 4QOC CK grandi mercati esteri. )WNH #KT EQORCIPKC FK DCPFKGTC FGN 4GIPQ FGN $CJTCKP JC EQPHGTOCVQ K XQNK FKTGVVK FC 4QOC QNVTG EJG FC /KNCPQ XGTUQ KN $CJTCKP +PVGTPCVKQPCN #KTRQTV ' FCNNC UVCIKQPG KPXGTPCNG UQPQ VTG K XQNK UGVVKmanali di Qatar Airways da Doha. Korean Air KPXGEG Ä VTC NG EQORCIPKG EJG JCPPQ TKRTGUQ C XQNCTG UW 4QOC FC 5GQWN RCUUCPFQ FC VTG C UGVVG XQNK CNNC UGVVKOCPC G UWN HTQPVG NCVKPQCmericano la cilena Latam ha in cantiere l’auOGPVQ FGNNG HTGSWGP\G FC VTG C EKPSWG CNNC settimana mentre Aerolineas Argentinas ha CIIKWPVQ WPC SWKPVC HTGSWGP\C UGVVKOCPCNG da Buenos Aires. Tante le connessioni anche con il Nord AmeTKEC # NWINKQ Ä RCTVKVQ KN PWQXQ XQNQ FC (KWOKEKPQ RGT 5CP (TCPEKUEQ C QRGTC FK +VC #KTYC[U EJG XC CF CIIKWPIGTUK CN 4QOC 9CUJKPIVQP G al collegamento per Rio de Janeiro inaugurato in autunno.

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ROMA e LAZIO

Meraviglie fuori porta

di MARIANGELA TRAFICANTE

A una manciata di chilometri dalla Capitale, la provincia romana offre splendidi borghi sospesi nel tempo, lasciti antichi imponenti e contesti verdi di rara bellezza: il post congress è servito!

Nelle due immagini: la bellezza senza tempo di Villa Adriana a Tivoli

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ille ricche di fascino e patrimoni Unesco, borghi dove il tempo sembra essersi fermato, monti e colline dove praticare tante attività outdoor e rigogliosi spazi green dove rilassarsi: a circa un’ora o poco più da Roma si possono raggiungere attrazioni affascinanti e mete inaspettate, per un tour post-congress, un’escursione o anche l’organizzazione di un evento in una cornice insolita. E così come viaggiatori di un moderno Grand Tour si può partire alla scoperta di questi luoghi che intrecciano storia e paesaggio. I GIOIELLI DI TIVOLI A poco più di una trentina di chilometri dalla Capitale, Tivoli è una di quelle destinazioni da non perdere durante un’esperienza a Roma e dintorni. Tanto antica da comparire anche nell’Eneide di Virgilio come Tibur Superbum, tra le testimonianze del suo millenario passato oggi spicca ancora il Santuario di Ercole Vincitore, un luogo sacro risalente al II secolo a.C. È uno dei luoghi che si possono visitare a Tivoli, insieme alle Terme di acque Albule e, naturalmente, ai tre gioielli architettonici e naturalistici della città, Villa d’Este e Villa Adriana, entrambe patrimonio Unesco, e la Villa Gregoriana, bene Fai (Fondo Ambiente Italiano). Villa Adriana, nella lista Unesco dal 1999, fu co-

struita tra il 118 e il 138 d.C. per volontà dell’imperatore Adriano. Immersa nel verde, all’epoca la dimora residenziale spaziava su 120 ettari e oggi è preziosa testimonianza archeologica. Se Villa Adriana racconta la grandezza dell’Impero romano, Villa d’Este immerge nel Rinascimento, con il suo giardino italiano trionfo di fontane, giochi d’acqua, grotte. Realizzata per volere del Cardinale Ippolito II d'Este, governatore di Tivoli e figlio di Lucrezia Borgia, la Villa è patrimonio Unesco dal 2001. Con determinate condizioni d’uso, l’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este dispone di un regolamento per la concessione in uso temporaneo degli spazi per l’organizzazione di eventi. Fu invece papa Gregorio XVI a volere la realizzazione, intorno al 1834, di Villa Gregoriana, quello che oggi è un grande parco naturalistico che intreccia la rigogliosa vegetazione a sentieri, attrazioni come la Grande Cascata e le Grotte di Nettuno. IMMERSIONE GREEN AL GIARDINO DI NINFA A circa ottanta chilometri dalla Capitale, a Cisterna di Latina, si trova un altro luogo che combina natura rigogliosa con un fascino da Grand Tour, tanto da aver affascinato e ispirato tanti scrittori, da Virginia Woolf ad Alberto Moravia. È il Giardino di Ninfa, dichiarato nel 2000 Monumento naturale

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ROMA e LAZIO dalla Regione Lazio, un grande parco storico che in otto ettari accoglie gli ospiti in un tripudio di oltre 1.300 specie verdi tra cui magnolie, betulle, iris acquatici e aceri giapponesi. Per preservarne il delicato equilibrio il giardino si può visitare individualmente solo in determinate giornate di apertura al pubblico ma i gruppi possono organizzare tutto l’anno, prenotando una visita guidata. Sopra: il Castello di Santa Severa Sotto: la maestosa Villa Falconieri a Frascati

SANTA SEVERA, UNA SERATA AL CASTELLO Una giornata da trascorrere sul litorale tirrenico può fare tappa a Santa Severa, località turistica e balneare a circa cinquanta chilometri da Roma e dove a dominare è l’imponente castello, che fa da cornice a un borgo dove ritrovare le atmosfere medievali e rilassarsi. Appartenuto nel corso dei secoli a diverse famiglie aristocratiche romane, come gli Orsini e gli Anguillara, oggi il castello domina la scena come avamposto sul mare e può diventa-

Ospitalità Castelli Romani, il punto di riferimento per la Mice industry L’interlocutore di riferimento che apre le porte del territorio è infatti Ospitalità Castelli Romani. Da Frascati a Velletri, 18 strutture ricettive si sono riunite in associazione per lavorare insieme per la promozione della destinazione. Ospitalità Castelli Romani offre alla meeting industry una variegata proposta di spazi e soluzioni, capaci anche di far fronte agli eventi di grandi dimensioni grazie alla loro capacità diffusa. E per rendere l’esperienza ancora più autentica, l’associazione è pronta a organizzare svariati tipi di attività che accompagnano alla scoperta delle bellezze dei Castelli Romani, dal paesaggio all’eredità artistica e culturale al food & wine. Per immergersi nella storia e nell’arte del territorio si conducono gli ospiti in tour alle Ville Tuscolane o si introducono ai segreti del mosaico e della ceramica locale in coinvolgenti laboratori. La quota sportiva verrà soddisfatta da attività come l’archeotrekking nei sentieri storici, il sup al lago di Albano o anche sessioni di yoga e forest bathing nella natura. E non possono mancare le degustazioni guidate di olio e vino, due tesori del territorio.

re anche una suggestiva location per ospitare eventi, dai ricevimenti agli eventi aziendali, agli shooting e riprese cinematografiche. ALLA RICERCA DEL NOME DELLA ROSA Spiritualità e attività outdoor sono due highlight di un itinerario che porta alla scoperta di Subiaco, territorio attraversato dal fiume Aniene. Fu San Benedetto da Norcia l’artefice di ben tredici monasteri nella zona, di cui oggi è giunto conservato fino a noi solo il Monastero di Santa Scolastica, la cui collezione di manoscritti e volumi custodita nella biblioteca e nel museo pare abbia ispirato anche Umberto Eco per il suo capolavoro Il Nome della Rosa. Dopo aver visitato il borgo, varcando il ponte medievale di San Francesco, ci si può dedicare alla natura nel vicino Parco regionale dei Monti Simbruini, ricco di itinerari escursionistici per trekking e passeggiate a cavallo, il rafting o la canoa lungo i corsi d’acqua o l’arrampicata sportiva. E chi è alla ricerca di un’esperienza inedita a spasso nel tempo resterà colpito dai borghi fantasma che punteggiano il territorio, villaggi e cittadine abbandonate dove silenzio e natura hanno ripreso il sopravvento, da Camerata Vecchia, abitato solo fino al 1859, al borgo di Castiglione nel Parco dei Monti Lucretili. CASTELLI ROMANI, L’ACCOGLIENZA È DIFFUSA Diciassette borghi a sud-est di Roma, adagiati intorno ai Colli Albani, frequentati nel corso dei secoli da imperatori, nobili e papi che hanno lasciato in eredità manieri e residenze: ecco i Castelli Romani, che ancora oggi affascinano con il loro mix di storia e patrimonio architettonico, paesaggio naturale da scoprire per itinerari a piedi e in bicicletta, e ricche tradizioni enogastronomiche che danno vita a feste e sagre e a eccellenze della tavola come il pane di Genzano e Lariano, l'uva di Colonna, le "coppiette" di Ariccia e naturalmente il vino Doc. Un patrimonio diffuso in cui ogni borgo racconta la sua storia e le sue tipicità, per un’esperienza autentica. C’è Ariccia, che dà il benvenuto dal suo ponte monumentale e vanta una piazza di Corte progettata da Bernini. E poi Castel Gandolfo, la residenza estiva dei papi, Frascati, la “città del vino” ma anche della Villa Aldobrandini con i suoi giardini, Genzano, che ogni anno per il Corpus Domini mette in scena la colorata Infiorata che ricopre la strada principale di opere d’arte fatte di petali di fiori, Marino, antico insediamento di epoca romana e sede della Sagra dell’Uva, e Nemi affacciato sul lago che porta il suo nome. Queste e altre idee di viaggio possono andare a costruire un itinerario o un soggiorno alla scoperta di questo territorio autentico, dove il patrimonio diffuso, la rete e la sinergia sono le parole d’ordine anche per venire incontro ai desiderata della meeting industry.

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scelti per voi

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envenuti al Park Hotel Villa Grazioli, dove l’evento professionale si trasforma in un’esperienza autentica di scoperta dei Castelli Romani. Qui il bleisure si fa realtà, il congresso diventa l’occasione per regalarsi momenti di turismo lento e consapevole, immersi nell’arte e nella storia. L’identità della villa e i suoi spazi storici, il contesto naturalistico, l’atmosfera, tutto contribuisce a trasformare in una esperienza anche un meeting di lavoro. Naturalmente aziende e meeting planner incontrano qui uno staff specializzato e formato per offrire le migliori esperienze leisure e di team building, grazie alla forte connessione con il territorio. La parola d’ordine è sinergia: Villa Grazioli fa parte di Ospitalità Castelli Romani, l’associazione di 18 strutture ricettive da Frascati a Velletri che lavorano insieme per la promozione della destinazione, ottimizzando così la rete di relazioni sul territorio per l’ideazione e la realizzazione di esperienze uniche. Il Park Hotel Villa Grazioli conta su sessanta camere e due suite (rinnovate tra il 2022 e il 2023), distribuite tra la villa principale, la Limonaia e la Paggeria. STORIA E INNOVAZIONE L’affascinante struttura storica si conferma al passo con i tempi, rinnovando gli ambienti e lanciando servizi per una fruizione innovativa del suo patrimonio artistico: la galleria affrescata da Giovanni Paolo Pannini nel 1780 è in fase di restauro e diventerà un museo nel quale – grazie alla realtà aumentata – sarà possibile rivivere l’epoca in cui la villa fu costruita, gli avvenimenti e i personaggi storici, in un vero e proprio viaggio nel tempo. Le sale meeting si sono dotate di nuova tecnologia e si aprono a nuove connessioni

Park Hotel Villa Grazioli Partecipare a un evento qui significa immergersi in un luogo unico, dall’atmosfera accogliente e godere anche di momenti di turismo slow, guidati da una rete di professionisti del territorio di MARIANGELA TRAFICANTE

grazie alla collaborazione con Villa Cavalletti e i suoi spazi. Sono cinque le sale congressuali di Park Hotel Villa Grazioli, cui si aggiungono gli spazi meeting di Villa Cavalletti, struttura parte della stessa proprietà (che conta anche su 25 camere, 16 appartamenti e due cottage) tra sale, roof garden e ampie terrazze con vista, tutti spazi modulabili. La massima capienza a platea è di 450 persone. Il ristorante del Park Hotel Villa Grazioli può accomoda-

re fino a duecento persone in quattro sale contigue e per la bella stagione si apre anche all’esterno con il giardino pensile. E per godere appieno del proprio soggiorno, gli ospiti potranno scegliere tra diverse esperienze, da enoturismo e turismo dell’olio, al tour dei mosaici e degli artigiani nei borghi dei Castelli Romani, da forest bathing e yoga per una pausa benessere ai tour in e-bike e trekking per i più sportivi.

Park Hotel Villa Grazioli Via Umberto Pavoni, 19 00046 Grottaferrata – Frascati (Rm) Tel. 06945400 events@villa-grazioli.it www.villa-grazioli.it

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ROMA e LAZIO

scelti per voi

Autodromo Piero Taruffi Adrenalina, innovazione e sostenibilità a Vallelunga: polo d’eccellenza regionale per l’automotive, l’Autodromo Piero Taruffi vanta spazi polifunzionali, dal Centro Congressi Enel X-Vallelunga alla pista, dal Centro di Guida Sicura Aci-Sara all’hub per la mobilità elettrica di MARIANGELA TRAFICANTE

Convention Bureau Roma e Lazio info@cbromaelazio.it www.conventionbureauromaelazio.it www.vallelunga.it

Lazio? On the road! “Lazio on the road” è il progetto realizzato dal Convention Bureau Roma e Lazio per la Regione Lazio con l’obiettivo di promuovere le venue congressuali di pregio del territorio – tra cui l’Autodromo Piero Taruffi – a case automobilistiche e imprese automotive estere per attrarre sul territorio gli eventi di lancio di nuovi modelli. Il progetto è stato realizzato in forma ibrida con una serie di eventi in presenza – tra cui presentazioni alle fiere internazionali Imex Francoforte, Imex America a Las Vegas e Ibtm Barcellona, fam trip nel Lazio e roadshow in Germania e Belgio –, e iniziative online quali, per esempio, la realizzazione di campagne di comunicazione su webzine estere attraverso la pubblicazione di redazionali e la diffusione di uno spot video dal concept emozionale legato alle meravigliose strade consolari che si irradiano nel territorio regionale.

L’

automotive rappresenta uno dei segmenti di maggiore espansione nel mondo degli eventi e nel Lazio trova un suo polo d’eccellenza, l’Autodromo PieroTaruffi di Vallelunga Enel X eMobility Hub. Situato a circa trenta chilometri dalla Capitale e con i due aeroporti internazionali in un raggio di sessanta chilometri, è in realtà un polo multifunzionale. Da qui è partito il progetto “Lazio on the road” – realizzato dal Convention Bureau Roma e Lazio per

la Regione Lazio – per la valorizzazione degli asset regionali per il settore, e qui aziende e organizzazioni possono trovare non solo pista e competizioni, ma anche un centro congressi, un Centro di guida sicura e un polo di innovazione dedicato alla e-mobility. L’Autodromo si propone come un punto di riferimento per chi, insieme alla location ideale per un evento, desidera offrire ai propri ospiti un’esperienza emozionante. Il Centro Congressi Enel X-Val-

lelunga, grazie alle sue dimensioni e alla modularità dei suoi spazi, si presta a ogni tipologia di evento: occupa una superficie di 1.300 metri quadrati e può ospitare fino a 1.200 persone. Agli spazi indoor si aggiungono quelli esterni su ben 13milla metri quadrati. Far vivere ai propri ospiti un’esperienza unica a poche decine di chilometri da Roma è possibile grazie alla pista del circuito internazionale che si estende per quattro chilometri in un mix tra rettilineo e curve che garantiscono adrenalina ma sempre all’insegna dei più alti standard di sicurezza, grazie alle certificazioni Iso 20121 e Iso 9001 e – in procinto di ottenimento – l’accreditation Fia Three Stars. Inoltre, il Centro di Guida Sicura Aci-Sara offre alle aziende un percorso formativo che può essere personalizzato su misura e conta su di un parco macchine Mercedes-Benz elettriche o Hybrid Plug-In (oltre che di stazioni di ricarica veloce di ultima generazione) e su cinque aree diverse in grado di riprodurre in maniera fedele qualsiasi condizione di pericolo da testare e imparare a gestire. L’Autodromo Piero Taruffi è anche un punto di riferimento per l’innovazione green: qui ha sede l’Enel X Way Mobility Hub, polo all’avanguardia per lo sviluppo delle tecnologie di mobilità elettrica, per i test drive e l’organizzazione di corsi di guida sicura pensati in maniera specifica per le e-car. L’approccio alla sostenibilità e all’inclusività è inoltre trasversale e spazia dai pannelli fotovoltaici al recupero dell’acqua, alle dieci stazioni di ricarica elettrica e 4 box elettrificati, all’abbattimento delle barriere architettoniche.

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scelti per voi

di SERGIO MORI

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ffacciato sul Parco del Pineto, a pochi passi dal Policlinico Gemelli e dall’Università del Sacro Cuore, a 15 minuti dalla Basilica di San Pietro, l’hotel Courtyard è anche una struttura di riferimento per importanti appuntamenti internazionali, sia sportivi sia musicali, data la sua vicinanza al Foro Italico, allo Stadio Olimpico e all’Auditorium Parco della Musica. La presenza del treno metropolitano FL3 fermata Gemelli a soli 150 metri completa un’offerta che rende estremamente semplici gli spostamenti cittadini. L’hotel dispone di 162 camere con balcone, la maggior parte con affaccio sul parco del Pineto e vista della cupola di San Pietro. Per conferenze ed eventi, 11 sale a luce naturale, ampi foyer per servizi ristorativi e aree espositive, il tutto equipaggiato con tecnologia al top, grazie ai ledwall e videowall nelle principali sale da 180 e trecento persone a

platea. I due ristoranti Il Pineto e Il Moscati Bistrò con le ampie terrazze vetrate sono l’ideale per eventi esclusivi in ogni stagione. Sistema di purificazione dell’ aria Sanix Air per l’abbattimento di batteri e virus al 99% in tutta la struttura. E ancora, centro fitness di mille metri qadrati, Atm, gift shop, hair dresser ed estetica, garage e parcheggio esterno completano l’offerta a 360 gradi. LE PERSONE AL CENTRO «Ma non ci fermiamo soltanto all’offerta per i nostri clienti -– spiega Antonella Ferro, general manager del Courtyard by Marriott Rome Central Park e da poco nominata tra i Mentor di Ehma (European Hotel Manager Association) di cui è membro dal 2017 –. Il capitale umano, le persone sono la nostra forza, il nostro motore. Il settore hospitality si trova oggi ad affrontare cambiamenti e nuove sfide

che richiedono un importante investimento nella formazione e nella crescita non solo delle prime e seconde linee aziendali. Siamo giustamente focalizzati sulle esigenze dei clienti, ma dobbiamo misurarci anche con le aspettative e le esigenze dei nostri collaboratori, di chi tutti i giorni lavora al nostro fianco consentendo alla nostra realtà aziendale di raggiungere i risultati che ci siamo prefissati». Il percorso esperienziale “Let’s grow and care together” – ideato e guidato dalla trainer & coach Olimpia Ponno e adottato al Courtyard di Roma –, è finalizzato alla crescita, motivazione e valorizzazione di tutte le risorse interne attraverso una formazione interattiva che prevede sessioni di laboratorio-aula-reparto, incontri individuali e iniziative di team building secondo i valori che si sono precedentemente definiti e condivisi.

© Matteo Barro

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Centralità e alta digitalizzazione all’interno di un ambiente esclusivo e curato in ogni dettaglio. Questi alcuni dei plus dell’hotel Courtyard, che vuole essere una soluzione ottimale per l’organizzazione di meeting e congressi anche di alto livello tecnologico

© Matteo Barro

Courtyard by Marriott Rome Central Park

Courtyard by Marriott Rome Central Park Via Giuseppe Moscati, 7 00168 Roma Tel. 06 355741 www.marriott.com

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ROMA e LAZIO

scelti per voi

Hotel Ripa Roma

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Hotel Ripa Roma Via degli Orti di Trastevere, 3 00153 Roma Tel. 06 58611 talberati@hotelriparoma.com sales@hotelriparoma.com www.hotelriparoma.com

tmosfere contemporanee e spirito unconventional si incontrano all’Hotel Ripa Roma, che accoglie i suoi ospiti nel cuore di Trastevere, la Roma più autentica, per chi desidera viverla come un vero local. A pochi passi dal suggestivo Ghetto Ebraico, non lontano dalla stazione ferroviaria di Trastevere con linea diretta per Fiumicino – e anche Roma Termini si può raggiungere comodamente grazie a un bus diretto – , l’hotel è strategico anche per raggiungere icone capitoline come il Colosseo e Piazza Venezia. Siamo in una struttura che combina il gusto estetico con il comfort delle sue camere e dei suoi servizi, dal ristorante alla palestra attrezzata, e la professionalità dello staff, pronto a fare sentire ciascun ospite unico disegnando il soggiorno su misura per le sue esigenze. Il centro congressi dell’hotel è composito e gli spazi si declinano per andare incontro alle diverse richieste, sia che si voglia organizzare una conferenza o un business meeting sia che si

di SERGIO MORI

L’hotel quattro stelle nel cuore di Trastevere soddisfa appieno chi è alla ricerca di una soluzione contemporanea immersa nella Roma più autentica e con una gamma sfaccettata di servizi meeting desideri coinvolgere colleghi e dipendenti in un team building nel cuore della Capitale. Ma gli ambienti flessibili ben si prestano anche a eventi come mostre, sfilate di moda e serate musicali. Si può prenotare una sala da 150 posti con struttura modulare, o optare per una conference room da cinquanta posti a sedere, e sono disponibili anche meeting room che possono accomodare dalle dieci alle trenta persone in base alle varie disposizioni, tutte illuminate da luce naturale. TOTAL RESTYLING Hotel Ripa Roma è un hotel sempre al passo coi tempi: nel corso dell’ultimo anno sono state rinnovate tutte le attrezzature tecnologiche delle sale meeting e anche la sala Modigliani è stata interessata da un completo restyling che le ha regalato un design ultramoderno, corredato da pareti a spec-

chi e luce naturale, con un allure elegante che la rende ideale anche per ospitare banchetti privati. La sala è inoltre collegata direttamente allo spazio polifunzionale White Space. L’attenzione costante al rinnovamento ha coinvolto anche un numero importante di camere superior, che mantengono, a distanza di anni, la loro originalità nel panorama del design e ora accolgono gli ospiti con un mood ancora più fresco, parquet e bagni con doccia totalmente ristrutturati. E l’approccio dinamico non si ferma qui: anche per il prossimo anno sono in cantiere una serie di investimenti importanti per migliorare sempre più la proposta accommodation e incontrare alla perfezione la crescente domanda del mercato, rimanendo sempre unconventional, caratteristica distintiva dell’Hotel Ripa Roma.

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scelti per voi

Spazio Vittoria

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n palazzo rinascimentale con forti tocchi futuristici che ha conquistato la meeting industry nel cuore di Roma: ecco Spazio Vittoria, location da novecento metri quadrati tra Piazza Cavour e l’Ara Pacis, gestita con passione dal 2022 da Extra Locations. Dal lancio di auto alle presentazioni di serie Tv fino alle grandi produzioni cinematografiche, Spazio Vittoria ha dimostrato di saper interpretare e soddisfare le esigenze più svariate grazie alla sua versatilità. La flessibilità degli spazi è infatti una delle carte vincenti, con un’unica sala che consente personalizzazioni e divisioni su misura, e che può offrire una capienza massima di 250 persone a platea nella sua configurazione per eventi congressuali. A questa modularità si aggiungono l’ubicazione strategica nel cuore della Capitale e la sua atmosfera suggestiva, impreziosita dalla luce naturale che

di MARIANGELA TRAFICANTE

Bellezza rinascimentale e mood futuristico nel cuore di Roma. Spazio Vittoria apre agli eventi una grande sala da novecento metri quadrati personalizzabile in un palazzo dall’atmosfera suggestiva, che conquista anche il pubblico internazionale investe gli ambienti. Sono queste le caratteristiche distintive di una location che sta registrando una crescita costante della domanda da parte della meeting industry. Un trend importante è l’aumento della richiesta da parte di clienti stranieri, soprattutto nel settore medico/farmaceutico. UN REFERENTE UNICO «Per garantire un’esperienza senza problemi ai nostri clienti – raccontano i responsabili di Extra Locations – offriamo la formula “chiavi in mano”, gestendo ogni aspetto operativo e commerciale dell’evento. Collaboriamo con fornitori di eccellenza come il catering Nicolai e il service One Group, pronti

a creare pacchetti su misura. Nel 2024, miriamo a consolidare il nostro impegno nel settore B2B, continuando a offrire soluzioni all’avanguardia e spazi unici per eventi di alto livello». Extra Locations fa capo alla società Ninetynine, un’agenzia di action-marketing, specializzata nella governance di progetti speciali per main brand e istituzioni. Del medesimo gruppo fa parte anche Urban Value, punto di riferimento nel marketing immobiliare orientato alla rigenerazione urbana. «Questa sinergia ci permette di offrire soluzioni integrate e su misura per progetti complessi, massimizzando così il valore e l’impatto di ogni singola iniziativa».

Spazio Vittoria Via Vittoria Colonna, 11 00193 Roma location@spaziovittoria.com Extra Locations via F. Paulucci de Calboli, 5 00195 Roma Tel. 06 80660209 info@extralocations.it www.extralocations.it

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ROMA e LAZIO

scelti per voi

The Ner Collection di MARIANGELA TRAFICANTE

The Major e The Cross sono i due hotel di punta della collezione per i clienti della meeting industry in cerca di location di pregio nel cuore di Roma, tra giardini, terrazze con vista e servizi contemporanei

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The Major Tel. 06 99448222 info@themajorhotel.com The Cross Tel. 06 7027808 info@thecrosshotel.com

omfort contemporaneo in ambienti eleganti e storici, giardini “segreti” custoditi nel cuore di Roma, grande attenzione all’alta gastronomia e terrazze a effetto: ecco la filosofia per vivere al meglio la Città Eterna secondo The Ner Collection. Il gruppo conta tre strutture nel cuore di Roma e una quarta è in arrivo nei pressi della Fontana di Trevi. L’ospitalità romana firmata dalla collezione si propone di conquistare ogni tipo di ospite, sia leisure sia business, offrendo ambienti che combinano comfort e bellezza, servizi smart e cura del benessere. THE MAJOR, ELEGANZA CON VISTA A pochi passi dalla Basilica di Santa Maria Maggiore nel centralissimo rione Monti, The

Major ha una storia consolidata alle spalle, che inizia nel 1962 quando apre con il nome di Hotel Gallia e si rinnova nel 2022 quando, sotto le nuove insegne di The Ner Collection, rinasce come The Major Hotel grazie all’elegante e raffinato restyling firmato dall’architetto Marcello Ceccaroli, che coinvolge anche le 32 camere rinnovate all’insegna del design e dei materiali made in Italy. La sala per eventi, il rooftop panoramico e l’alta ristorazione sono tra i fiori all’occhiello di questo boutique hotel nel cuore della Capitale, da cui raggiungere facilmente piazza dell’Esquilino, a soli cinquecento metri, la Stazione Termini, a settecento, e luoghi must-see della Capitale, dal Foro Romano a circa un chilometro al Colosseo, – due chilometri –, all’Altare della Patria, 2,6 chilometri.

RISTORAZIONE FIRMATA MASA La sala meeting Bernini, ampia ottanta metri quadrati e illuminata da luce naturale, può accomodare fino a cinquanta persone. E a conferire un grande valore aggiunto all’evento contribuisce senza dubbio il Masa Rooftop Delicacies, Restaurant and cocktail bar con 150 metri quadrati di spazi all’ultimo piano dell’hotel, perfetto per una cena, un drink o un cocktail reception con un panorama suggestivo in cui la vista può spaziare dalle vicine cupole di Santa Maria Maggiore ai tetti del rione Monti, fino a scorgere Piazza Venezia e il Cupolone di San Pietro. Grazie alla guida dell’Executive Chef Danilo Mancini, accomodati ai tavoli del Masa gli ospiti possono compiere

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un viaggio culinario nei sapori mediorientali miscelati alla tradizione mediterranea, in un menù ricco di portate in stile “mezè” e antipasti serviti a centro tavola per il piacere della condivisione e della socialità. La carta dei signature cocktail porta invece la firma del bar manager Alessandro Guaschi. THE CROSS HOTEL Comfort contemporaneo e allure senza tempo si fondono al The Cross Hotel, ospitato in una villa di stile classico nel cuore della Capitale e che affonda le sue radici dell’ospitalità nel 1959, quando ha aperto i battenti come Hotel Bled. La sua nuova vita nel nome di The Ner Collection parte nel 2019, quando iniziano i lavori di restyling, che nel 2021 consegnano al panorama dell’hôtellerie romana una struttura elegante e al tempo stesso funzionale: oggi The Cross offre ai suoi ospiti novanta

camere luminose, ampi spazi meeting e ambienti outdoor di grande effetto. L’ESCLUSIVITÀ DEL GARDEN La sala meeting Luzzatti, ampia settanta metri quadrati, può accomodare fino a 65 persone sedute, ottanta in modalità cocktail reception, e questo spazio indoor viene arricchito dall’ampia zona verde del The Cross Garden, un giardino di cinquecento metri quadrati custodito nella corte interna dell’hotel che farà vivere agli ospiti momenti di pace e tranquillità, che diventano ancora più esclusivi sulla terrazza privata presente all’interno del giardino. E dalla sensazione di relax e ricarica dei sensi regalata dall’immersione nel verde si passerà alla vista suggestiva sull’Acquedotto Claudio regalata dalle terrazze panoramiche, altri spazi ideali per momenti di convivialità di si-

curo effetto per gli ospiti. Anche l’esterno del bar invita a una pausa nel verde nel lounge garden, con i suoi tavolini e sedute dove sorseggiare un cocktail o gustare un aperitivo, spazio ideale anche per l’organizzazione di eventi privati open air. E poi dall’hotel si potrà partire alla volta delle bellezze della Capitale. La basilica di San Giovanni in Laterano si trova a soli settecento metri di distanza, il Teatro Brancaccio a un chilometro, il Colosseo a 1,6 chilometri, Fori Romani e Fontana di Trevi a poco più di due chilometri. IL RELAIS MONTI Il portfolio The Ner Collection si completa poi con una dimora di charme. Il Relais Monti è una struttura in stile urban chic nel cuore del rione omonimo, che mette a disposizione degli ospiti camere di pregio nel quartiere più antico di Roma.

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di MARIANGELA TRAFICANTE

Eur, il fulcro d La city della Capitale, la Roma moderna, il museo a cielo aperto immerso nel verde: ci sarebbero tanti modi per definire l’Eur, quartiere dalle mille anime, capace di riassumere nelle sue vie e nelle sue piazze storia, contemporaneità, sport, architettura e cultura

Sotto: una veduta aerea dell'Eur, il distretto di Roma costruito per l'Esposizione Universale che avrebbe dovuto tenersi nel 1942 Nella pagina a fianco: in alto, il Colosseo Quadrato; in basso uno scorcio scenografico del quartiere

L’

Eur è il volto novecentesco e contemporaneo della Capitale, ricco di servizi ma anche di gemme da scoprire complementari alle grandi icone classiche di Roma, per un’esperienza di soggiorno dalle tante sfaccettature. Qui sorge il centro congressi di Roma, qui si concentra una buona disponibilità di grandi alberghi e spazi per eventi in crescita, qui romani e turisti possono trovare relax, intrattenimento, musei. Situato nella zona sud-ovest di Roma, l’Eur affonda le sue radici negli anni Quaranta. Era il quartiere destinato a ospitare l’Esposizione Universale Romana che avrebbe dovuto celebrarsi nel 1942, ma che tuttavia non si tenne

mai a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Echi di quegli anni, e soprattutto del loro stile artistico e architettonico, sono tuttavia giunti fino a noi grazie agli edifici che furono realizzati. L’idea originale era firmata da un gruppo di architetti guidato da Marcello Piacentini e si basava sul modello della città ideale. Di quel progetto noi oggi possiamo ammirare il complesso di edifici razionalisti, gli ampi viali, palazzi che oggi ospitano musei o che sono diventati funzionali e affascinanti spazi per eventi. Questo, unito alle realizzazioni contemporanee e alla sempre in crescita offerta ricettiva, fa dell’Eur un punto di riferimento ideale per congressi e grandi eventi.

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o degli eventi PASSEGGIATA NEL NOVECENTO In un’ideale passeggiata nel quartiere non si può non partire dal suo simbolo, il Palazzo della Civiltà Italiana, meglio noto come il “Colosseo Quadrato”, imponente struttura in cemento armato e travertino che, pur nelle squadrate forme novecentesche, ricorda il suo illustre antenato nella sequenza degli archi, ripetuti 216 volte nelle quattro identiche facciate, abbellite da 28 statue in marmo sotto le arcate del primo ordine. Da qualche anno il palazzo ospita la sede della maison Fendi, ma anche spazi espositivi per mostre ed eventi. E il celebre fashion brand è solo una delle tante realtà, tra aziende, multinazionali, società, che hanno scelto l’Eur come quartier generale, confermando la vocazione del quartiere come centro direzionale e degli affari nella Capitale. Sulla via Cristoforo Colombo il Colosseo Quadrato si accompagna in posizione simmetrica al Palazzo dei Congressi risalente agli anni Trenta, caratterizzato da ampie vetrate e da mosaici al suo interno. Dalle linee novecentesche alla contemporaneità il passo è breve: a poca distanza sorge infatti il Roma Convention Centre La Nuvola, con la sua inconfondibile forma in vetro e acciaio nata dalla creatività e dall’ingegno dell’archistar Massimiliano Fuksas. La Nuvola è ormai un punto di riferimento per fiere e grandi eventi, con i suoi ventimila metri quadrati di spazi e oltre seimila posti nelle sale congressuali modulabili e i 1.800 posti dell’Auditorium. Se torniamo sulla via Cristoforo Colombo, possiamo arrivare su piazza Guglielmo Marconi con l’obelisco alto 45 metri dedicato al grande inventore, realizzato da Arturo Dazzi. Sulla piazza si affacciano gli edifici del Museo delle Civiltà, a ricordarci che l’Eur non è solo un distretto degli eventi ma anche un interessante polo museale, dove spiccano il Palazzo delle Scienze e il Palazzo delle Tradizioni Popolari, che ospitano tra gli altri il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari Lamberto Loria, il Museo Nazionale dell'Alto Medioevo Alessandra Vaccaro, il Museo Nazionale d'Arte Orientale Giuseppe Tucci e il Museo Italo Africano Ilaria Alpi. IL PALAZZO DELLO SPORT, MECCA DEGLI EVENTI LIVE È legato invece a un altro importante evento che, a differenza dell’Esposizione, a Roma si tenne eccome, il Palazzo dello Sport, progettato negli anni Cinquanta in previsione delle Olim-

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In alto: la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Sotto: l'obelisco di Piazza Marconi e, sullo sfondo, il Museo della Civiltà Romana

piadi di Roma del 1960, e che porta la firma di Marcello Piacentini e Pierluigi Nervi. Noto anche come PalaEur o PalaSport, è un punto di riferimento per grandi concerti e manifestazioni sportive. Imponente spazio polifunzionale, può ospitare congressi da cinquecento persone fino a grandi eventi sportivi, di spettacolo e musicali con oltre 11mila persone. Conta su una superficie esterna di ventimila metri quadrati e una terrazza di ben 2.400 metri quadrati.

IL CUORE VERDE DELL’EUR Il PalaEur si affaccia sul laghetto dell’Eur, che è senza dubbio il grande cuore verde nel quartiere. Il Parco centrale dell’Eur, con il suo laghetto artificiale, rientrava anch’esso nel progetto originario pensato per l’Esposizione Universale del 1942, ma fu completato solo per le Olimpiadi del 1960. Tra i rigogliosi spazi verdi che compongono il parco merita una menzione speciale la Passeggiata del Giappone, disegnata da Raffaele de Vico. È contornata di alberi di ciliegio donati direttamente dalla città di Tokyo nel 1959 e quando in primavera fioriscono in una nuvola di rosa regalano un mood tutto nipponico a questo angolo di Capitale. Il Parco ospita anche il Giardino delle Cascate, realizzato nel 1961 con i suoi salti e getti d’acqua, le scogliere e le rocce e la vegetazione si può ammirare anche attraversando il ponte pedonale Hashi che passa sulla cascata centrale, riaperto al pubblico nel 2017 dopo i lavori di restyling. Il giardino ha affascinato anche diversi registi che l’hanno scelto per le proprie pellicole – tra questi anche Michelangelo Antonioni e Federico Fellini –. Fellini, che amava molto questo quartiere, lo ritrasse per la prima volta nel 1962 in Boccaccio 70. Tra gli altri angoli dell’Eur ritratti dal grande regista si possono annoverare il Colosseo Quadrato e il Laghetto. E all’Eur si trovava anche l’ultima abitazione di un altro importante protagonista del Novecento italiano, Pier Paolo Pasolini, che visse in via Eufrate. Per godere della vista panoramica sull’Euro basta percorrere la scalinata che sale verso il suo punto più alto, dominato dalla Basilica dei Santi Pietro e Paolo. Risalente agli anni Cinquanta, è un grande tempio a pianta centrale a croce greca la cui cupola emisferica, dal diametro di 32 metri, è considerata tra le più imponenti della Capitale. DAL PASSATO ALLA CONTEMPORANEITÀ Tra le testimonianze più affascinanti dell’architettura razionalista lasciateci in eredità dal progetto anni Quaranta dell’Eur c’è anche il Salone delle Fontane, con il suo scenografico ingresso impreziosito appunto dalle fontane decorate con mosaici. Oggi è una suggestiva scenografia che può ospitare esposizioni, eventi, cene di gala, convention e congressi, a partire dal suo elegante Salone Severini, sontuoso con le sue colonne, i pavimenti in marmo di Carrara, le grandi vetrate e la parete impreziosita da un’opera di Gino Severini del 1953, che dà appunto il nome al salone. Tra le linee razionaliste dei palazzi monumentali e lo skyline futurista della Nuvola, all’Eur è nato nel 2022 anche un nuovo spazio espositivo, La Vaccheria, un casale storico che importanti e lunghi lavori di restauro e riqualificazione han-

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Sopra: il cuore verde dell'Eur A fianco: un dettaglio del Palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come il Colosseo Quadrato

no trasformato in un ampio spazio culturale, gestito dal IX Municipio. Nei suoi quasi 1.800 metri quadrati hanno trovato posto una sala conferenze, un’area ristoro, un bookshop, ma anche l’esposizione di reperti archeologici e spazi per ospitare mostre temporanee ed eventi culturali. I GRANDI MUSEI Un punto di riferimento per la storia dell’arte e la cultura all’Eur è il Museo delle Civiltà, di fondazione relativamente recente ma che è ospitato in un complesso anch’esso risalente agli anni Quaranta. Gli edifici portano la firma

degli architetti Luigi Brusa, Gino Cancellotti, Eugenio Montuori, Alfredo Scalpelli, coordinati da Marcello Piacentini e, come abbiamo già detto, sarebbero dovuti essere destinati all’Esposizione Universale Romana del 1942. Quello che si può visitare oggi nasce nel 2016 con l’intento di raccogliere e di far confluire qui le collezioni di diversi musei: il Museo Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini”, il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, il Museo dell’Alto Medioevo, il Museo d’Arte orientale “Giuseppe Tucci” ed Ex Museo Coloniale. Sono due le sedi del museo, il Palazzo delle Scienze, dove hanno trovato casa le collezio-

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In alto: continui rimandi all'architettura classica si mescolano all'Eur con edifici razionalisti, dando vita a una commistione di stili unica

ni preistoriche, etnografiche extraeuropee, orientali e medievali e il Palazzo delle Arti e Tradizioni, che ospita invece le collezioni di arte e tradizioni popolari. Il museo si estende per circa cinquantamila metri quadrati, fra sale espositive e depositi e i due edifici sono collegati da un portico monumentale che ospita due mosaici futuristi di Fortunato Depero e Enrico Prampolini. Ma non mancano neanche all’interno delle opere monumentali che incorniciano questa cittadella della cultura che custodisce circa due milioni di opere e documenti. Oltre a rappresentare un luogo di arte e cultura, entrambe le sedi offrono spazi per ospitare eventi circondati dall’atmosfera razionalista e con vista sull’obelisco di piazza Marconi: il Palazzo delle Arti e Tradizioni Popolari ospita un salone d’onore, la terrazza e una sala conferenze da 130 posti. Nel Palazzo delle Scienze sono disponibili salone e scalone d’onore, terrazza, auditorium da ottanta posti. Si trova all’Eur anche il Museo Storico della Comunicazione, di proprietà del ministero

delle Imprese e del Made in Italy, che ripercorre l’evoluzione della comunicazione e del servizio postale e affonda le sue origini nel 1878 a Firenze, prima di approdare a Roma in diverse sedi fino a quella attuale. In circa 3.500 metri quadrati le esposizioni sono dedicate alla Posta, alla Telegrafia, alla Telefonia, alla Radio, alla Televisione, alla Filatelia e alla Marcofilia, in una storia raccontata attraverso circa tremila cimeli e documenti, cui si aggiunge oltre un milione di francobolli. Sono custoditi qui anche timbri postali, cartoline postali, telefoni, telegrafi, radio e televisioni, nonché il laboratorio galleggiante usato da Guglielmo Marconi per i suoi esperimenti e uno dei tre esemplari esistenti al mondo di Enigma, la macchina criptografica utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale per le comunicazioni in codice. Il museo è visitabile solo su prenotazione con visita guidata gratuita della durata di un’ora e trenta minuti circa e oltre a quelle individuali si possono organizzare anche visite tematiche e per gruppi fino a 25 persone a turno.

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Abitart Hotel Tra Ostiense e Testaccio l’arte contemporanea incontra il comfort e i servizi nel boutique hotel Abitart, dove camere, aree comuni e sale meeting sono all’insegna del design e del gusto estetico di MARIANGELA TRAFICANTE

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ra una riunione di lavoro e un drink al bar, tra il relax in camera e un pranzo di networking, a Roma c’è un luogo in cui ci si sente a casa, ma in una casa immersa nell’arte contemporanea. Ecco Abitart Hotel, boutique hotel tra Ostiense e Testaccio, di cui riprende l’ispirazione dell’architettura industriale per integrarsi alla perfezione nelle atmosfere dei due quartieri, oggi diventati punti di riferimento della vita cittadina contemporanea, di fermento culturale e di nuove tendenze. NUOVA DIREZIONE Da ottobre 2023 l’hotel è diretto da Gianluca Tintori, General Manager originario di Livorno e con una consolidata esperienza nell’hôtellerie capitolina, con ruoli al Grand Hotel Ritz dei Parioli, sette anni trascorsi all’Hotel de Russie fin dall’apertura, per poi proseguire come direttore amministrativo del Sofitel

Rome Villa Borghese, gestito da Accor, hotel di cui contribuisce al riposizionamento sul mercato cinque stelle. Per il gruppo francese Tintori ha ricoperto poi la carica di general manager al Mgallery Hotel Cerretani di Firenze prima di rientrare a Roma nel pre-opening del Six Senses Rome. MEETING CON IL DESIGN Abitart Hotel dispone di cinque sale meeting in cui il gusto estetico si unisce alla funzionalità e ai servizi, con metrature diverse, alcune delle quali con luce naturale, tutte dotate delle attrezzature tecniche necessarie e in grado di soddisfare ogni esigenza, sia business sia di eventi privati. Le sale possono ospitare da un minimo di 15 a un massimo di 150 persone. Su richiesta viene organizzato ogni tipo di servizio, compresi cocktail, buffet e cene. All’interno dell’hotel l’arte è viva e viene vissuta: a com-

plementi d’arredo, specchi, applique e lampade, tutti pezzi unici che portano la firma di giovani artisti romani, si mescolano opere ispirate a grandi come Matisse, Mirò e Kounellis, che arricchiscono gli ambienti comuni e che sono stati realizzati durante un originale work in progress per l’apertura dell’hotel. Anche le suite sono state pensate “a regola d’arte”, ciascuna ispirata a un tema per regalare agli ospiti comfort ma anche creatività e fantasia. E una volta terminati i meeting e gli appuntamenti professionali, per gli ospiti è il momento di partire alla scoperta di Roma con esperienze anch’esse all’insegna dell’originalità, proposte dall’Hotel Abitart, dalle visite guidate ai musei ai tour in barca sul Tevere, fino ai tour in Cinquecento o in tuk tuk ed esperienze immersive come “Roma del Caravaggio” o “Un giorno con gli antichi Romani”.

Abitart Hotel Via P. Matteucci, 10/20 00154 Roma Tel. 06 4543191 info@abitarthotel.com c.augelli@abitarthotel.com www.abitarthotel.com

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BV Oly Hotel Di facile accesso sia in auto sia in treno e in aereo, l’hotel è in posizione strategica per l’Eur e per accogliere gli eventi dai grandi numeri, grazie al suo rinnovato centro congressi di MARIANGELA TRAFICANTE

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BV Oly Hotel Via del Santuario Regina degli Apostoli, 36 00145 Roma Tel. 06 594441 centrocongressi@bvolyhotel.com www.bvolyhotel.com www.buonevacanzehotels.com

pochi passi dall’Eur, cuore pulsante della Roma degli eventi e degli affari, ma al contempo porta d’accesso alle attrattive imperdibili della Capitale, in primis il Colosseo, il Bv Oly Hotel di Roma è pronto a soddisfare aziende e meeting planner in cerca di una location per i grandi numeri, di facile accessibilità e con un assistenza dedicata. Dotato di un ampio parcheggio esterno da quaranta posti auto e di un garage con accesso diretto alla struttura, l’hotel si trova nel quartiere Ostiense, è facile da raggiungere anche con i mezzi pubblici, trovandosi vicino alla fermata Sanpaolo della metro B per il collegamento locale e con la stazione Termini, e dista appena venti chilometri dall’aeroporto internazionale di Fiumicino.

TOTAL RESTYLING Il suo centro congressi è stato rinnovato nel 2018 e, con una superficie di mille metri quadrati può contare su sei sale meeting modulari, in base alle esigenze di capienza e tipologia di ogni incontro. In particolare la sala più grande, l’Auditorium Europa, si estende su 260 metri quadrati ed è perfetto per i grandi eventi: può accogliere infatti fino a 210 persone sedute, completo di tavolo presidenziale per sei posti, podio, cabina di regia e cabina di traduzione simultanea. Tutte le sale sono attrezzate tecnologicamente e dispongono di fibra super veloce, oltre essere insonorizzate e predisposte per la fruizione di contenuti audio e video. La meeting industry può contare anche sull’esclusività di utilizzo con l’Auditorium e tre sottosalette. Uno spazio di segreteria, l’ingresso foyer

e l’angolo bar completano il servizio di accoglienza. E i momenti di convivialità e gusto a tavola sono assicurati dal ristorante con la sua veranda esterna, e anche dagli ampi spazi outdoor, tutti elementi che permettono di godere appieno dei servizi dell’hotel in qualsiasi stagione. Il Mice si conferma un mercato importante non solo per l’hotel romano, ma per tutto il gruppo BuoneVacanze Hotels & Resorts, che gestisce in totale sette hotel e che per questo comparto oltre al Bv Oly Hotel della Capitale nel suo portfolio può contare sulla commercializzazione del Bv Grand Hotel Assisi, Bv President a Rende, Cosenza, e del Bv Airone Resort di Corigliano Calabro, con vocazione Mice, grazie ai suoi spazi interessanti per lo svolgimento di attività congressuali o di team building.

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Hotel H10 Roma Città Tra il caratteristico quartiere di Trastevere e l’Ostiense sempre più di tendenza, l’Hotel H10 Roma Città ha ampliato gli spazi indoor e open-air per rispondere al meglio a ogni tipo di evento di MARIANGELA TRAFICANTE

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uindici anni di ospitalità, eventi e una costante attenzione a rinnovarsi: a dicembre l’Hotel H10 Roma Città festeggia questo importante compleanno confermandosi come una proposta sempre contemporanea e al passo con i tempi per chi cerca la location per un evento nella Capitale.

Hotel H10 Roma Città Via Amedeo Avogadro, 35 00146 Roma Tel. 06 5565215 h10.roma.citta@h10hotels.com mice.hrc@h10hotels.com www.hotelh10romacitta.com

RISTORAZIONE E BENESSERE Sia che si tratti di un pranzo informale o di un cocktail, di un coffee break o di una cena di gala, anche la componente gastronomica e conviviale trova le sue giuste dimensioni. Il ristorante Uno Zero Uno, che conta anche sul lobby bar e sulla terrazza La Piazzetta nella bella stagione, propone una cucina d’autore con un’ampia scelta di piatti sia italiani sia internazionali. E per chi desidera concedersi qualche momento di relax dopo una giornata di lavori, per il 2024 è prevista la riapertura del centro benessere Despacio Beauty Center, cui si aggiunge in estate anche la piscina esterna all’ultimo piano, con zona solarium.

© Roger Mendez

Siamo in zona Marconi, a poca distanza dal vivace e caratteristico quartiere di Trastevere e da Ostiense, che ha saputo rigenerare il suo passato industriale per trasformarsi in una zona di appeal contemporaneo e ricercata da turisti e locali. L’hotel, con 181 camere, conta ampi spazi interni e outdoor, sale congressuali modulabili e servizi per il food and beverage e il benessere degli ospiti. Tra gli interventi più interessanti che hanno contribuito a consolidare il suo valore

aggiunto per la meeting industry rientra l’arricchimento degli spazi outdoor, come La Piazzetta, l’area esterna della sala Prati e quella della sala Campo Marzio. E la proposta è piaciuta: la clientela Mice è stata infatti conquistata dall’offerta che permette di modulare gli spazi e realizzare eventi all’insegna del godibile clima capitolino. Gli spazi congressuali negli anni sono stati ampliati con l’aggiunta di due sale meeting, Prati e Gianicolo, realizzate senza moquette per le esigenze di tutti, in primis di chi soffre di allergie, ed aumentare il comfort degli ospiti. Oggi l’H10 Roma Città si presenta quindi con ben otto sale, tutte con luce naturale, rinnovate nel tempo e ogni anno arricchite con nuove dotazioni tecnologiche in linea

con i tempi, come gli schermi touch da 65” della sale Gianicolo e Parioli o le lavagne multimediali per una formazione sempre piú interattiva. Quattro sale si possono anche unire per creare un ampio spazio che può accomodare fino a 180 persone, mentre per eventi piú piccoli ed esclusivi è a disposizione anche la dimensione riservata della suite.

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focus EUR Hotel Caravel via Cristoforo Colombo, 124 00147 Roma Tel. 06 5180789 Fax 06 51600600 info@hotelcaravel.it www.hotelcaravel.it

scelti per voi

Hotel Caravel Soluzione strategica per l’Eur, il quartiere degli affari capitolino, ma anche per andare alla scoperta di Roma, il quattro stelle combina gusto contemporaneo a ispirazioni storiche e grande comfort

di MARIANGELA TRAFICANTE

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acile accessibilità, comfort, tecnologia, eleganza e attenzione all’ambiente: sono questi tratti distintivi dell’Hotel Caravel, quattro stelle situato tra il centro storico di Roma e l’Eur, il quartiere dei congressi e del business capitolino. Facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Fiumicino e dalla stazione ferroviaria di Termini, la struttura si presenta agli ospiti e alla meeting industry con eleva-

ti standard di qualità e grande cura dei dettagli, a cominciare dal design, che associa al mood contemporaneo diversi elementi che si ispirano alle esplorazioni di Cristoforo Colombo: in hotel dunque ecco che si ritrovano toni vivaci e dettagli originali come libri antichi, mappe e pergamene, a richiamare il viaggio del grande navigatore. A completare il gusto estetico spiccano poi eleganti pezzi d’arredo contemporanei e lampadari creati su misura con vetri di Murano, che regalano agli ambienti un’atmosfera unica.

L’ELEGANZA DELLA SEMPLICITÀ L’hotel Caravel dispone di 118 camere suddivise in differenti tipologie, ma tutte si caratterizzano per l’insonorizzazione, arredi semplici ed eleganti, dimensioni ampie e luminosità per donare ai propri ospiti il massimo del comfort. Ideale per organizzare qualsiasi tipo di evento convegnistico, l’Hotel Caravel può contare su

tre sale meeting di diversa ampiezza e capacità, da dieci a 130 posti, e anche qui ritroviamo l’ispirazione che racconta del celebre navigatore e delle sue imprese. Le sale sono infatti intitolate alle famose caravelle di Cristoforo Colombo e ospitate nel moderno centro congressi interno. La sala Pinta e la Niña sono le più piccole, mentre la Santa Maria è la più ampia, sono tutte dotate di attrezzature tecnologicamente avanzate e tra i servizi sono inclusi il sistema di amplificazione, l’impianto wireless, il podio con microfono, la videoproiezione, la connessione wi-fi in fibra e il servizio di catering interno. Gli spazi godono di illuminazione naturale e possono essere personalizzati per andare incontro alle più svariate esigenze degli ospiti, da meeting aziendali ai workshop, dalle presentazioni di prodotto ai corsi di formazione, e tanto altro. Ai piaceri della tavola e a quelli di un gradevole pranzo o una cena importante ci pensa il ristorante dell’hotel, che in un ambiente accogliente e arredato in uno stile raffinato e originale presenta una cucina italiana tradizionale ma in cui non mancano rivisitazioni all’insegna della contemporaneità, in menù che abbracciano dai grandi classici della gastronomia locale alle proposte più innovative.

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Hotel Cristoforo Colombo Posizione, qualità degli ambienti e il fiore all’occhiello degli spazi flessibili del Symposium Convention Center sono i punti di forza della struttura con la quale il gruppo 4L Collection Hotels presidia l’Eur, la City di Roma di MARIANGELA TRAFICANTE

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grandi eventi sono un potente traino per il turismo di Roma, dalla Ryder Cup con 370mila biglietti venduti e una media di cinquantamila spettatori al giorno, alle scelte dei grandi artisti internazionali di inserire la Capitale come unica tappa italiana dei loro tour mondiali. A questo si aggiunge la volontà dichiarata dell’amministrazione di rilanciare il turismo congressuale, che ha tuttavia bisogno di strutture e infrastrutture adeguate. In questo senso l’Eur rappresenta una proposta funzionale: la “City” di Roma offre spazi, una relativa tranquillità, servizi e collegamenti di livello. Un ottimo trade-off fra comfort e atmosfera. «La stessa formula su cui abbiamo voluto puntare con l’Hotel Cristoforo Colombo, la struttura di 4L Collection Hotels con la quale siamo presenti in questa zona», racconta Stefania Catozzi, direttrice commerciale di 4L Collection Hotels.

FLESSIBILITÀ E TECNOLOGIA Tra i plus che l’Hotel Cristoforo Colombo offre alla meeting industry spicca la posizione, dal momento che l’albergo è situato sulla traiettoria che collega il centro storico all’aeroporto di Fiumicino. A questa si aggiunge la qualità degli ambienti, suddivisi in quattro edifici totalmente rinnovati, per un totale di 323 camere circondate dal verde, con ristorante, piscina attrezzata e una vasta gamma di servizi leisure e business. Ma il vero punto forte di questa struttura è senza dubbio il Symposium Convention Center, moderno spazio polifunzionale di 550 metri quadrati, divisibile in sale modulari più due sale fisse, perfetto per accogliere eventi piccoli e grandi, grazie alla flessibilità e alle dotazioni audiovisive, informatiche e gestionali all’avanguardia, fra le quali un nuovo schermo ledwall ad alta risoluzione.

Nell’ottica di crescita del gruppo il Mice resta un segmento strategico per 4L Collection Hotels: «Roma ha un grosso potenziale inespresso nel settore dell’organizzazione dei grandi eventi – prosegue Stefania Catozzi – e il Mice può essere davvero l’elemento chiave per favorire lo sviluppo economico e destagionalizzare il turismo. La spesa media di un congressista è doppia rispetto a quella di un turista tradizionale. Per essere sviluppato, però, il congressuale ha bisogno di un’adeguata progettazione; 4L Collection Hotels punta a diversificare la segmentazione all’interno del polo Eur attraverso la costante attenzione alle nuove tecnologie e un’assistenza dedicata alla progettazione di un evento, in modo da poter lavorare sempre più su eventi e non solo su meeting, con l’obiettivo di offrire ai propri ospiti un’esperienza a 360 gradi».

Hotel Cristoforo Colombo Via Cristoforo Colombo, 710 00144 Roma Tel. 06 5921901 hotelcolomboroma@4lcollection.com www.hotelcolomboroma.it

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focus EUR Hilton Rome Eur La Lama Viale Europa, 287 00144 Roma Tel. 06 452409 romeeu.info@hilton.com romeeurlalama.hilton.com di SERGIO MORI

scelti per voi

Hilton Rome Eur La Lama L’Hilton Rome Eur La Lama: quando una struttura futuristica, esempio di maestria architettonica, si sposa alla perfezione con un quartiere, l’Eur, fulcro nevralgico per le grandi aziende, nonché ricercato luogo residenziale

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na costruzione alberghiera, quella de “La Lama”, vera novità del 2023, grazie a un design unico nel suo genere e nel segno della sostenibilità ambientale. Il nome “La Lama” deriva proprio dalla sua fisionomia e l’hotel si trova accanto al Rome Convention Center La Nuvola, entrambi progetti di Massimiliano Fuksas.

Una struttura che si sviluppa su 16 piani per sessanta metri di altezza, 130 di lunghezza di vetro nero trasparente,16 di larghezza, con sei ascensori panoramici, per ospitare 439 camere, due ristoranti, due bar, una sala fitness, sette sale riunioni, caratterizzando l’intero quartiere Eur e la città di Roma. Ma anche gli interni sono di grande impatto. Una hall dà il benvenuto agli ospiti in tutta la sua imponenza: lo sguardo si perde fino al 16esimo piano, un immenso volume vuoto alto sessanta metri, su cui affacciano i ballatoi dei piani come fossero sospesi, tutto da ammirare anche dai sei ascensori panoramici in vetro, soffermandosi su dettagli architettonici, di design e arte, unici nel loro genere, dalle scenografiche pareti, sviluppate per l’intera altezza, alla pavimentazione in vero marmo statuario, dagli

arredi di design alle opere d’arte. Nei vari ambienti, si passa dal candido contrasto di marmi bianchi e neri nella hall, ai colori più caldi nella lounge e nei piani dedicati alle camere, dove i lunghi corridoi offrono atmosfere avvolgenti, grazie al gioco di luci e materiali, come il rivestimento in lambris nero. MICE, MA NON SOLO L’Hilton Rome Eur La Lama offre scorci suggestivi da ogni punto lo si osservi e, a pochi mesi dall’apertura, è già un punto di riferimento per il quartiere. Una realtà alberghiera al passo con i tempi dedicata al pubblico internazionale ma anche al territorio, che sia per lavoro o per piacere, ma anche come meta per eventi, riunioni o appuntamenti nel corso della giornata, grazie alla posizione strategica, facilmente raggiungibile dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e con la metropolitana a pochi passi. Hilton Rome Eur La Lama è una proprietà di Icarus e vede in campo lo studio di ingegneria Reconsult, che si occupa anche della direzione lavori, con il supporto per l’interior design dello Studio Lorenzo Bellini Atelier, nonché di Stile quale impresa di costruzioni.

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scelti per voi

Occidental Aran Park

Occidental Aran Park Via Riccardo Forster, 24 00143 Roma Tel. 06 510721 Fax: 06 51072777 aran.events@barcelo.com aranpark@occidentalhotels.com www.barcelo.com/it-it/occidental-aran-park

Gruppi numerosi ed eventi dai numeri importanti trovano il loro indirizzo di riferimento all’Occidental Aran Park, quattro stelle di Barceló Hotel Group immerso nel verde a pochi passi dal centro nevralgico dell’Eur di MARIANGELA TRAFICANTE

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mpia disponibilità ricettiva e scelta di spazi modulabili per i propri eventi, il tutto nella tranquillità del verde ma a due passi dal centro nevralgico della Roma contemporanea e degli affari: l’Hotel Occidental Aran Park, quattro stelle nella zona residenziale di Fonte Meravigliosa all’Eur, è l’indirizzo di riferimento per chi cerca una location per grandi gruppi ed eventi dai numeri importanti nella Capitale. Conta infatti su 325 camere, su spazi di parcheggio per bus oltre che per auto e su diverse sale meeting, la più ampia delle quali, la Zeus, 273 metri quadrati, con pavimento in parquet offre una capacità di trecento persone, ma è anche divisibile in due per adattarsi a eventi più contenuti. Situato in un quartiere tranquillo ma al tempo stesso a poca

distanza dal cuore dell’Eur, l’hotel è di facile accesso per entrambi gli aeroporti che servono la Capitale: Ciampino si trova infatti a 11 chilometri di distanza e Fiumicino a 27. INCONTRI NEL VERDE Globalmente le sei sale meeting possono accogliere fino a 750 persone. Dotate di luce naturale, sono state completamente rinnovate e dispongono di tutte le strumentazioni tecniche necessarie, compreso il wi-fi gratuito. Meeting e non solo: tra i punti di forza dell’hotel spiccano i suoi ambienti esterni circondati dal verde, con uno spazio pavimentato in laminato ampio duecento metri quadrati e ideale per eventi open air, dai più classici coffee e snack break a spettacoli dal vivo ed esperienze di team building immersi nella natura.

Per una pausa conviviale, un momento di relax, ma anche cene ed eventi privati, l’hotel ha a disposizione diverse proposte food and beverage. Il ristorante Batik si trova al pianoterra, vicino ai giardini, ed è perfetto per organizzare un evento speciale per i propri ospiti. Ideale per i grandi eventi è invece il ristorante panoramico con vista sul parco di Appia Antica, al settimo piano dell’hotel, Il Giardino delle Rose. Oltre a offrire le colazioni, infatti, l’ambiente si presta a ospitare i gruppi più numerosi grazie alla sua capacità di accomodare fino a seicento persone. Per rilassarsi con un drink o uno snack, magari anche approfittando della terrazza esterna con il bel tempo, ecco poi il lobby bar vicino all’ingresso principale.

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focus EUR

scelti per voi

Gruppo Palombini Una storia di successo, quella del Gruppo Palombini, nato negli Anni 60 ed evolutosi seguendo le necessità del mercato, fino a diventare un protagonista di primo piano della sfera catering & banqueting. Anche per eventi di taglia maxi di SERGIO MORI

Gruppo Palombini Via di Poggibonsi, 15 00148 Roma Tel. 06 65743314 ricevimenti@palombini.com palombiniricevimenti.com www.palombini.com

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e intuizioni imprenditoriali e il fiuto per gli affari nascono, innanzitutto, dalla comprensione dei dettagli: lo dimostra la storia dell’azienda Palombini e del suo fondatore, Giovanni Palombini, che già nel 1963 aveva avuto ben chiara la visione di una zona di Roma (quella dell’Eur) quale futuro polo congressuale e di eventi della Città Eterna. Il primo passo è stato l’avviamento del Caffè Palombini che si trova in quello che doveva essere il Palazzo Ristorante dell’Expo di Roma del 1942. Poi, con l’arrivo degli anni Ottanta e il passaggio alla presidenza del gruppo di Sergio Paolantoni, arriva la svolta imprenditoriale verso il mondo del catering e del banqueting di eventi sempre più grandi e complessi. UNA LOCATION ESCLUSIVA La base di partenza diventa lo storico Salone delle Fontane, splendida location nel cuore dell’Eur, a uso esclusivo di Palombini Ricevimenti. Ma l’attività del gruppo si diver-

sifica sempre più nel corso di questi ultimi decenni, toccando sedi ed eventi di tutti i tipi, dimensioni e rilievo, avendo sempre presenti le peculiarità del catering & banqueting Palombini: efficienza, qualità ed eccellenza ai massimi livelli, anche grazie a uno staff esperto e articolato diretto sul campo dall’executive chef Franco Brancatella e alla creazione di un centro cottura di duemila metri quadrati, in grado di sostenere attività di catering per oltre quattromila persone al giorno. Negli anni si è sviluppata una specializzazione nella gestione dei catering dei grandi eventi sportivi. Partendo dalla prestigiosa ed esclusiva Ryder Cup, una delle manifestazioni più importanti del golf mondiale, che per la prima volta si è svolta in Italia, proprio a Roma: cinquemila persone gestite al giorno, per quattro giornate consecutive. Dal Trofeo Six Nations di rugby (allo Stadio Olimpico di Roma), al Concorso Ippico di Piazza di Siena e al Longines Global Champions Tour (equitazione), dal Gran

Premio di Formula E di Roma (automobilismo), fino all’hospitality della Lazio Calcio. Palombini Ricevimenti non limita i suoi orizzonti e si dedica anche al settore della cultura, con le grandi manifestazione del Roma Convention Center La Nuvola, tra cui “Più libri, più liberi”, “Arte in Nuvola” e molti altri; diversifica inoltre le sue attività seguendo tutte le caffetterie nate all’interno dei centri di co-working Regus, del museo Maxxi e dell’Università Luiss Guido Carli. Oggi, all’orizzonte, c’è un altro grande impegno, spiega Sergio Paolantoni, presidente del Gruppo Palombini, della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e vice presidente Confcommercio: «Il Gruppo Palombini sostiene la Fondazione Roma Expo 2030 che candida la Città Eterna a ospitare uno degli eventi più prestigiosi che porterà lustro e sviluppo per il territorio: perché credo fermamente che non bisogna mai sedersi sul successo, ma cercare sempre nuove sfide e opportunità di crescita».

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Gruppo Palombini FOOD CORPORATION

dal 1963 PALOMBINI EUR

PALOMBINI RICEVIMENTI

SALONE DELLE FONTANE

LE CAFFETTERIE DI PALOMBINI

Storico caffè, pasticceria e ristorante nato nel 1963 e punto di riferimento per il quartiere Eur

Servizi catering e banqueting per: aziende, privati, grandi eventi sportivi e internazionali

2000 mq al centro dell'Eur Location per eventi, convegni, manifestazioni e mostre, cene di gala, matrimoni

Gestione di caffetterie e ristoranti presso terzi e temporary bar e ristoranti per grandi eventi

www.palombini.com | info@palombini.com


focus EUR

scelti per voi

Roma Convention Center di LUCREZIA NUBIANI

La società EUR Spa, che possiede e gestisce con il brand Roma Convention Center le due principali sedi congressuali di Roma – La Nuvola e il Palazzo dei Congressi – ha chiuso un anno record: + 37% dei ricavi rispetto al 2022

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Roma Convention Center Tel. 06 54513710 info@romaconventiongroup.it www.romaconventiongroup.it

opo il rallentamento su scala globale del biennio 2020-2021, i congressi e gli eventi hanno trainato fatturato e risultati di EUR Spa, che ha chiuso il semestre con un importante aumento dei ricavi: 37% in più rispetto all’anno precedente. Ottimi risultati in termini di giorni di occupazione in entrambe le sedi, per le quali si attendono circa trecentomila presenze nell’anno, con un rilevante impatto positivo sul territorio. Questo a conferma della centralità del quartiere Eur di Roma nella creazione

di valore, grazie al segmento del congressuale e degli eventi e alle due iniziative culturali come la Fiera di Arte Moderna e Contemporanea Arte in Nuvola (dal 24 al 26 novembre a La Nuvola) e come la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria Più Libri Più Liberi (dal 6 al 10 dicembre a La Nuvola). UN CALENDARIO FITTO DI EVENTI Il calendario 2023 delle due sedi è stato affollato da una varietà di eventi istituzionali, congressi medico-scientifici,

fiere di settore e convention aziendali. Da sottolineare la Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell’Ucraina, svoltasi lo scorso 26 aprile presso il Palazzo dei Congressi, che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del Governo e di circa seicento aziende italiane. Il 2023 è anche l’anno che ha visto il maggior numero di congressi internazionali ospitati presso La Nuvola, tra cui il 32esimo Congresso Internazionale di Eaes (European Association for Endoscopic Surgery), il Worldlab Euro-

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scelti per voi

medlab (25esimo Congresso Internazionale Ifcc, 25esimo Congresso Internazionale Eflm e 55esimo Congresso Nazionale SIBioC), la Conferenza Internazionale sulle Comunicazioni Ieee Icc (Intelligent Connectivity for smart world), Cired (International Conference & Exhibition on Electricity Distribution), Wgc (World Glaucoma Congress), la Lpg Week (World Lpg Forum e European Liquid Gas Congress) e Cybertech Europe, evento di riferimento a livello europeo sul tema della sicurezza informatica.

In crescita anche il segmento degli eventi aziendali, con tante realtà nazionali e internazionali che hanno scelto La Nuvola e il Palazzo dei Congressi per i loro appuntamenti, tra cui Amazon Web Service, Fendi e Toyota, solo per citarne alcune. UN FUTURO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE Per quanto riguarda le attività di promozione, la società ha puntato anche sulla partecipazione alle principali fiere ed eventi di settore: Imex America, Ibtm world e Italy at Hand,

a supporto del posizionamento delle due sedi a livello nazionale e internazionale. Tra gli obiettivi di medio periodo c’è quello di consolidare la presenza nei mercati internazionali, principalmente Europa e Stati Uniti, e continuare l’opera di rafforzamento dei rapporti con i partner industriali del territorio, per aumentare sempre di più la competitività della destinazione Roma e del brand Roma Convention Center con le sue due sedi congressuali, La Nuvola e Palazzo dei Congressi.

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focus FIUGGI

Fiuggi: salus p di MARIANGELA TRAFICANTE

Ha tutte le carte in regole per ritagliarsi un ruolo da protagonista sul palcoscenico del Mice, Fiuggi, grazie alle strutture alberghiere di livello,

T Sotto: una splendida veduta aerea di Fiuggi, in provincia di Frosinone

erme ma non solo: fin dall’antichità il nome di Fiuggi, cittadina in provincia di Frosinone a circa un’ora d’auto da Roma, e ben collegata ai due aeroporti di Ciampino e Fiumicino – nonché alle linee di alta velocità ferroviaria –, è indissolubilmente legato alle sue fonti e all’acqua omonima, sinonimo di salute e benessere. Ma Fiuggi ha anche molto altro da offrire sia a chi la frequenta per il relax di una vacanza sia a chi la sceglie per un convegno, un evento aziendale, un’esperienza da condividere con colleghi e clienti. I percorsi naturalistici rappresentano un’ottima occasione per scoprirne i dintorni in maniera attiva, il borgo incuriosirà gli amanti di cultura e tradizioni, i campi da golf saranno un’accattivante proposta per gli appassionati dello sport.

OBIETTIVO BLEISURE Considerata tra le principali stazioni termali d’Europa, Fiuggi si snoda tra la sua parte storica in collina e il centro termale moderno a valle. Dotata di offerta benessere e di ampia disponibilità alberghiera, ricca di servizi e di recente anche del nuovo Palacongressi, immersa nel verde, Fiuggi regala alla Mice industry ampie possibilità bleisure, l’unione di momenti professionali con opportunità di svago, un mood rilassato che certamente gioverà anche alla qualità del lavoro, in linea con il work and life balance oggi sempre più importante. Un tour della parte più antica della città permetterà di ammirare alcuni edifici storici, come il settecentesco Palazzo Falconi e, affacciati su piazza Trento, il Municipio e lo storico Teatro comunale, risalente all’inizio Novecento. La città nuova si è sviluppata attorno alle fon-

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per aquam al fascino del borgo incastonato nella natura e al grande plus delle terme. E dalla scorsa primavera, c’è anche il nuovo Palacongressi

Tutti alle terme ti dell’acqua curativa e viene chiamata Fiuggi Fonte. E la via Nuova Italia collega le due fonti, Bonifacio VIII e Anticolana. TRA SPORT E SPIRITUALITÀ Nei dintorni poi si possono praticare diverse attività: dalla visita ai borghi medievali alle escursioni sui monti Ernici e Sinbruini, alla scoperta dell’Alta Ciociaria sulle due ruote, in una serie di itinerari che ne sveleranno flora e fauna e angoli suggestivi come la riserva naturale del Lago di Canterno. Senza dimenticare gli itinerari della spiritualità, rappresentati per esempio dalle abbazie che punteggiano il cammino di San Benedetto, patrono d’Europa, “passato di qua” tra il 525 e il 529. E a circa mezz’ora d’auto da Fiuggi si raggiunge anche Anagni, conosciuta come città dei papi per aver dato i natali a ben quattro pontefici.

Alle porte di Fiuggi si trova il Golf Club Fiuggi 1928, un campo a 18 buche che regalerà piacevoli ore di gioco circondati dal suggestivo panorama naturale, per poi concludere la giornata rilassandosi nella club house con bar, ristorante e sala living tra i propri servizi. I PUNTI DI FORZA RACCONTATI DAGLI OPERATORI Wellness, natura, sport, si intrecciano dunque a Fiuggi, in linea con il desiderio di un’esperienza autentica e completa anche in occasione di un viaggio di lavoro o di un evento professionale. «Negli ultimi anni, abbiamo notato un cambiamento significativo nei desideri dei viaggiatori. Sempre più persone cercano esperienze di benessere a 360 gradi e un contatto più profondo con la natura e la cultura locali – racconta per esempio Isabella Visocchi, proprietaria

L’acqua naturale oligominerale di Fiuggi era nota per le sue proprietà benefiche fin dall’epoca romana con il nome di Fons Arilla. La Fonte Bonifacio VIII porta il nome del pontefice di origini ciociare che più volte fece ricorso alle salubri acque della sorgente per curare la propria salute, come fece anche lo stesso Michelangelo e, in tempi più vicini a noi, personaggi come Papa Pio X, Giovanni Giolitti, Benedetto Croce e Alcide De Gasperi. Questo luogo storico del benessere, immerso in un bosco di castagni, fu costruito agli inizi del secolo in stile Liberty ma tra gli anni Cinquanta e Settanta la riprogettazione a cura dell’architetto Luigi Moretti gli conferì l’aspetto moderno, pur mantenendone la maestosità dell’ingresso nello stile originario. Viene denominata invece anche Fonte Nuova la Fonte Anticolana, che rimane aperta dal 1° aprile al 30 settembre ed è stata inaugurata negli Anni 20. Come la storica “collega”, anch’essa sorge in un parco verde che si estende per 14 ettari. Oltre alle sale e ai servizi per le cure, la Fonte Anticolana regala piacevoli passeggiate tra i suoi viale e giardini e può anche ospitare spettacoli ed eventi grazie al Teatro delle Fonti.

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focus FIUGGI Nelle immagini: alcuni scorci di Fiuggi, tra i vicoli del borgo, gli edifici storici del centro e il Liberty delle terme

Palafiuggi: la novità per il Mice Una capacità di 1.800 posti su una superficie di 2.200 metri quadrati coperti, spazi per eventi, servizi, food and beverage: Fiuggi ha il suo nuovo centro congressi, che promette di rilanciare ulteriormente l’appeal della città termale come destinazione convegnistica. Il Palacongressi di Fiuggi, atteso da diversi anni, è stato finalmente inaugurato nella primavera del 2023 e sorge a poca distanza dalle Terme di Bonifacio. Oltre alla sala plenaria, può contare su una zona servizi, un foyer, un guardaroba, una caffetteria, distribuiti in una struttura di acciaio, legno e vetro.

del Silva Splendid Hotel di Fiuggi –. Le nostre attività rispondono proprio a questa nuova domanda, offrendo un turismo sostenibile che rispetta l’ambiente e promuove le bellezze del nostro territorio. Al Silva Splendid crediamo fermamente nella valorizzazione del nostro bellissimo territorio. Offriamo ai nostri ospiti una varietà di attività come e-bike, ciclismo e passeggiate nei boschi. Questo non solo arricchisce la loro esperienza, ma li avvicina anche alla natura e alla cultura unica della Ciociaria». «Da quando ho preso le redini dell’azienda, mi sono resa conto da subito dell’importanza del settore congressuale per la struttura e per Fiuggi in generale – racconta Francesca Bonanni, proprietaria dell’Ambasciatori Place Hotel –. La città ospita congressi da molti anni e alcuni eventi che si sono svolti hanno segnato la storia politica del Paese. Fiuggi continua a essere una location perfetta per qualsiasi tipo di evento; per questo motivo Fiuggi e gli albergatori hanno investito negli anni per migliorare l’offerta Mice, sia a livello di proposta congressuale sia di servizi connessi (ristorazione, logistica e postcongress). Credo però che ci siano dei punti di forza che contraddistinguano Fiuggi nella scelta della location ideale per l’organizzazione di un evento congressuale. Raggiungere facilmente il luogo dell’evento favorisce la sua buona riuscita; da qui l’importanza di una posizione strategica. Da questo punto di vista Fiuggi si trova in una posizione “furba”, a poco più di un’ora da Roma e da Napoli e facilmente raggiungibile da ogni parte d’Italia. Potersi spostare a piedi, da un hotel all’altro e per raggiungere il Palacongressi, durante tutta la durante dell’evento, non è solo una buona azione a favore della sostenibilità (aspetto

che ci piace molto) ma rappresenta un plus per la scelta della location. Ed è davvero un piacere spostarsi a piedi – prosegue Bonanni – perché Fiuggi è immersa nel verde e lungo il tragitto che porta al Palacongressi, adiacente alle fonti termali, sono presenti numerosi alberi di castagne, per una piena connessione con la natura. Da ultimo il post-congress. Tutti i partecipanti gradiscono ritagliarsi un po’ di tempo libero in hotel, anche in compagnia dei colleghi. A Fiuggi. oltre a visite culturali del territorio, è possibile scegliere di svolgere attività ed eventi in spa (presenti in numerosi hotel tre e quattro stelle della città), degustazione di vino e attività sportive indoor e outdoor. È importante garantire ai nostri ospiti, così come facciamo con la nostra clientela leisure, anche se si viene a Fiuggi per lavoro, uno stile di vita all’insegna del benessere favorendo momenti di socializzazione, connessione con la natura, conoscenza ed esperienza di nuove cose, evitando situazioni di stress».

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scelti per voi

Ambasciatori Place Hotel Le otto sale polifunzionali e tecnologiche del quattro stelle nel cuore di Fiuggi si abbinano a esperienze all’insegna del bleisure, tra i piaceri della tavola, il benessere nella grande spa e le attività sul territorio immerse nella natura

Ambasciatori Place Hotel Via dei villini, 8 03015 Fiuggi (Fr) Tel. 0775 514351 eventi@ambasciatoriplacehotel.com www.ambasciatoriplacehotel.com

di MARIANGELA TRAFICANTE

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l successo di un evento passa anche dal sentirsi bene all’Ambasciatori Place Hotel, quattro stelle che conferma e porta avanti la vocazione wellness di Fiuggi e combina spazi e meeting all’avanguardia con una grande spa, l’attenzione alla tavola e l’accompagnamento alla scoperta del territorio con una molteplicità di esperienze. Nel cuore di Fiuggi, avvolti da un contesto naturale collinare, l’hotel conta 86 camere, ampi spazi, salotti, ristorante, centro benessere, palestra e terrazze, otto sale meeting modulabili e una plenaria che arriva a 450 posti. Una disponibilità, questa, che permette all’Ambasciatori Place Hotel di offrire un servizio tailor made, forte di oltre trent’anni di esperienza nel settore congressuale, di una conoscenza profonda della clientela Mice e dell’evoluzione delle tendenze. Competenza e flessibilità si

combinano con la rete di collaborazioni sul territorio per creare eventi di varie tipologie e dimensioni come congressi, convention, meeting più contenuti, team building e formazione esperienziale. Senza dimenticare il plus tecnologico, con la possibilità di collegamento da remoto per partecipanti, relatori e partner impossibilitati a intervenire in presenza. Per quanto riguarda invece il food, che sia un light buffet per un pranzo di lavoro, un coffee break o una cena importante nella sala di gala, il ristorante Il Grifoncino saprà conquistare i sensi e i palati grazie a una cucina tipicamente italiana e ciociara, che valorizza i produttori del territorio e si cimenta quotidianamente in pasta e dolci fatti in casa. BLEISURE IS BETTER Unire momenti di svago con attività in struttura o all’aper-

to è un trend che l’Ambasciatori Place Hotel già segue da diversi anni: il suo staff, infatti, accompagna gli ospiti anche oltre i puri momenti lavorativi, coinvolgendoli in un’esperienza a 360 gradi che fa loro vivere interamente la destinazione. Si punta l’attenzione a uno stile di vita sano seguito da momenti di socializzazione, conoscenza e benessere, prima, durante o in coda all’evento e che l’hotel soddisfa con una varietà di attività, dall’aufguss durante il rito della sauna, alle cooking class, dalle escursioni trekking e bike alle visite culturali del borgo. Infine, per la ricarica quotidiana, è a disposizione la Tangerine spa che, con le sue aree relax, vasche, saune secca e umida, bagno turco, cabine massaggi e vasca di galleggiamento, concederà a tutti il meritato defaticamento mentale e fisico e un carico di energie per far fronte al prossimo impegno di lavoro.

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scelti per voi

Silva Splendid Sale modulabili, un mix di spazi interni e outdoor e una vasta gamma di esperienze coinvolgenti sono tra i plus della struttura che accoglie ogni tipo di evento in un’atmosfera di verde e benessere di MARIANGELA TRAFICANTE

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tupire i propri ospiti con un evento aziendale che offre il massimo della professionalità insieme a un’immersione totale in un’atmosfera rigenerante: ecco cosa è possibile al Silva Splendid, un’oasi di verde e relax a Fiuggi. A settanta chilometri da Roma, la struttura è un punto di riferimento nella località regina di terme e benessere e può contare su spazi e staff pronti a ospitare ogni tipo di evento, dal meeting al congresso, al team building. PAROLA D’ORDINE FLESSIBILITÀ La struttura può contare su un centro congressi di cinquecento metri quadrati, la cui sala plenaria Tigli può ospitare fino a 180 partecipanti. Grazie alle pareti manovrabili Ananuia, dotate di caratteristiche tecniche – come l’insonorizzazione cinquanta dB e con bassa emissione formaldeide E1 – gli spazi sono facil-

mente suddivisibili per la massima personalizzazione. La sala Tigli, con i suoi 195 metri quadrati e le pareti Anaunia regolabili, può essere infatti suddivisa fino a trasformarsi in quattro sale meeting indipendenti. Al Silva Splendid gli ospiti hanno a disposizione spazi modulabili e tecnologicamente avanzati, pronti a soddisfare ogni tipo di evento aziendale. Inoltre, per rendere un evento davvero unico, ecco la possibilità di riservare l’intera struttura, per un’esperienza all’insegna dell’esclusività e della personalizzazione. L’hotel offre anche un supporto ai meeting planner, con un ufficio attrezzato con stampante professionale e computer. CORNICE GREEN Qui anche un soggiorno di lavoro è capace di regalare energia che rigenera, grazie in primis alla cornice dell’hotel e ai suoi ambienti. La

struttura è circondata da un ampio parco di castagni e tigli e conta su grandi spazi sia esterni sia interni. Qui gli ospiti possono non solo rilassarsi e svagarsi dopo una giornata di lavoro, ma anche vivere un’ampia gamma di esperienze open-air che si possono organizzare per loro, dal coffee-break in giardino al percorso sensoriale nel bosco, a una lezione di yoga all’aperto. E le attività appassionanti proseguono anche nel territorio circostante, con la possibilità di prendere parte a cooking lesson per scoprire i piatti della tradizione, escursioni in e-bike, uscite di nordic walking e trekking organizzate, tour dei borghi e gourmet, e tanto altro, curati dallo staff del Silva Splendid. IL BENESSERE PENSA IN GRANDE E siamo in una delle destinazioni italiane del benessere, rappresentata anche dalla spa del Silva Splendid, tra le più grandi del Lazio – oltre 3.500 metri quadrati dedicati al wellness – che offre due piscine interne e due esterne, tutte con acqua riscaldata dai 33 ai 35 gradi, suite spa e aree trattamenti e relax.

Silva Splendid C.so Nuova Italia, 40 03014 Fiuggi (Fr) Tel. 0775 515791 Cell. 3885831811 commerciale@silvasplendid.it www.silvasplendid.it

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focus TUSCIA

Tuscia, fascino senza tempo Tra l’eredità etrusca e i palazzi di papi e nobili famiglie, guida a un territorio di borghi e bellezze naturali dove l’accoglienza è diffusa e investe sulla sinergia

di MARIANGELA TRAFICANTE

In alto: il famoso borgo di Civita di Bagnoregio Qui sotto: una delle statue “mostruose” del Parco dei Mostri di Bomarzo

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Nella pagina accanto in basso: una tomba dipinta a Tarquinia

toria, archeologia, natura e cultura si intrecciano nella Tuscia laziale, il territorio della provincia di Viterbo che spazia tra il mare e l’Umbria, la Toscana e la provincia di Roma, ad altissimo potenziale per eventi di sicuro effetto. Distribuiti in questa scenografia la Tuscia custodisce palazzi, dimore storiche, teatri, location per eventi, in una sorta di ospitalità diffusa nella quale gli attori del territorio stanno facendo rete per sfruttarne le alte potenzialità e offrire alla meeting industry una destinazione dalle mille declinazioni, un set naturale e culturale che tanto ha affascinato anche il mondo dello spettacolo e che registi come Rossellini, Welles, Comencini, Fellini, Zeffirelli, Pasolini, Monicelli, Benigni hanno scelto per girare i loro film. A solo un’ora da Roma e dall’aeroporto di Fiumicino e prossima al porto turistico di Civitavecchia e alla dorsale ferroviaria tirrenica,

l’area della Tuscia è anche ben collegata all’autostrada A1 con la Orte/Viterbo, rappresentando dunque un territorio facilmente accessibile dal punto di vista della mobilità. Quello dell’ospitalità è un settore che è molto cresciuto negli ultimi anni seguendo la conformazione di un territorio disseminato di tanti piccoli borghi. Cresce l’attenzione sul turismo e pubblico e privato investono nella creazione di progetti e realtà di professionisti capaci di convogliare questo alto potenziale e confezionare proposte ad alto valore aggiunto che sapranno affascinare gli ospiti. I paesaggi spaziano dalla Maremma laziale che accarezza la costa al paesaggio che incornicia una delle perle naturali nonché attrattive turistiche della Tuscia, il lago di Bolsena, di origini vulcaniche, dai Monti Cimini con il lago di Vico alle decine di borghi che punteggiano il territorio.

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TRA RISERVE NATURALI E SITI UNESCO Chi è alla ricerca di un patrimonio verde, in Tuscia troverà undici tra riserve e parchi naturali regionali, località come Tuscania, Monte Casoli di Bomarzo, Valle dell’Arcionello, Monte Rufeno, Lago di Vico, Saline di Tarquinia, l’antica città di Sutri, Marturanum, BraccianoMartignano, la Valle del Treja. Quattro sono i siti patrimonio Unesco, tra i quali spicca la celebre Necropoli di Tarquinia, gioiello di una corona che conta anche altre importanti necropoli e che insieme racconta le origini antiche di questa terra e di un popolo misterioso ed affascinante. A Tarquinia, con la sua collezione straordinaria di tombe dipinte, si possono ammirare alcuni ipogei di grande bellezza, come le tombe delle Leonesse, dei Leopardi, della Caccia e Pesca, dei Giocolieri. Ma non è l’unico tesoro di un territorio che ha molto da offrire a chi desidera sia location ine-

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focus TUSCIA

Sopra: la cattedrale di San Lorenzo, il cuore antico di Viterbo In basso: il suggestivo abitato di Capodimonte; sotto: Palazzo Farnese, a Caprarola

dite per un congresso sia itinerari suggestivi e sfaccettati per un viaggio incentive o un’attività di team building. Tra i luoghi più celebri della Tuscia, meta anche di set e produzioni cinematografiche, c’è certamente Civita di Bagnoregio, il borgo che muore, definito così a causa della lenta erosione della collina di tufo su cui poggia e dell’abbandono demografico. Ma in tantissimi hanno attraversato – e ancora lo fanno – il ponte pedonale che conduce a questo centro fatto di stradine, case in pietra e torri, a circa trenta chilometri da Viterbo, fondato dagli Etruschi 2.500 anni fa.

TESORI CINQUECENTESCHI Non solo popolazioni antiche, ma anche grandi famiglie aristocratiche hanno plasmato la Tuscia lasciando in eredità ville e palazzi. Ecco la secentesca Villa Lante a Bagnaia con il suo giardino all’italiana tra fontane, cascate e grotte e i suoi saloni affrescati. Ed è sorto per volere del cardinale Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, il rinascimentale Palazzo Farnese a Caprarola, risalente al XVI secolo. Nelle sue sale ricche di affreschi e arazzi sfila anche una collezione di opere d’arte e la Galleria delle Carte Geografiche. Di natura cinquecentesca è il Parco dei mostri di Bomarzo, voluto dal principe Pier Francesco Orsini e dove la natura si mescola a mitologia e sculture dalle forme oniriche e grottesche, tra labirinti, fontane e cascate. Non si può poi non menzionare il capoluogo di provincia, Viterbo, con le sue suggestioni etrusche e con il quartiere medievale di San Pellegrino, come anche Bolsena, che è stata eletta da Forbes tra le prime dieci cittadine più belle d’Europa e che domina l’omonimo lago, e gli avamposti etruschi di Sutri e Nepi. Alle risorse artistiche e archeologiche si aggiungono quelle di una natura generosa da vivere attraverso svariate attività adatte ai diversi target e gusti, dagli sport acquatici al free climbing, dal golf al trekking, dall’equitazione alla navigazione

L’ospitalità e il turismo fanno rete Forte dei suoi asset, la Tuscia è un territorio che sta dimostrando grande dinamismo e dove settore pubblico e imprenditori privati hanno deciso di investire e collaborare. Si sta per esempio costituendo una rete di strutture ricettive a Tuscania: «Stiamo iniziando a dialogare e collaborare per trovare una forma di gestione, promozione e commercializzazione di un’offerta turistica attraente, che riesca a incrementare le presenze e prolungare la permanenza degli ospiti», racconta Luigi Favale, operatore turistico, attivo in ambito della tutela paesaggistica e ambientale. Favale è anche agricoltore biologico con l’azienda La Ferleta e titolare del b&b Casalino, dove si sta realizzando un parco d’arte che ha iniziato a ospitare le prime opere. E sempre sul fronte della collaborazione in rete, Favale aggiunge che «condividiamo le richieste che non riusciamo a soddisfare, superando uno spirito di concorrenzialità e questo è molto apprezzato dai clienti che trovano così facile collocazione anche in periodi “caldi”». Operatori e istituzioni collaborano in nuove realtà. La Dmo Borghi etruschi, con sede a Cerveteri, si è costituita a inizio 2023 grazie al contributo economico della Regione Lazio, è un’associazione pubblico-privata e si concentra su 44 comuni laziali. La Dmo ha anche creato una nuova figura professionale, il gestore territoriale, che diventa il punto di riferimento dell’ospite sul territorio. La cura del cliente è tailor made, per permettergli di vivere appieno la destinazione, dalle visite ai borghi alle esperienze nella natura, alla scoperta di località e attività a Bolsena, Ronciglione, Tarquinia, Trevignano. Il 2023 ha visto la nascita ufficiale anche della Dmo Expo Tuscia, anch’essa con un modello di partenariato pubblico-privato che vede coinvolti diversi attori da entrambe le parti e mira allo sviluppo del territorio a 360 gradi, dall’arte e cultura alla gastronomia, dal benessere e sport all’outdoor e al paesaggio rurale, coniugando marketing territoriale e imprenditorialità.

XLVI | novembre-dicembre 2023

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