Perché un evento in... Sicilia

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Perché un evento in...

Sicilia Eventi all’insegna di nuove modalità e proattività

Una destinazione in perfetto equilibrio tra icone antichissime e intraprendenza millennial. Disegnata da infinite coreografie, accoglie il Mice in un elisir di solarità e mediterraneità


Un hotel in posizione ideale per ospitare eventi: a pochi minuti dall’aeroporto di Catania, all’inizio dell’autostrada CataniaPalermo, a 500 metri dallo svincolo con la Tangenziale Ovest. Dispone di 91 camere, recentemente ristrutturate, arredate con eleganza e dotate di pay Tv e TV satellitare, telefono, aria condizionata a controllo individuale e frigobar.

Il centro congressi, all’avanguardia per soddisfare qualsiasi esigenza, ha cinque sale, in grado di accogliere da 10 a 250 persone. Il ristorante è sempre a disposizione per colazioni di lavoro o buffet personalizzati. In inverno si trasforma nella Sala Banchetti per cene di gala o altre cerimonie. La struttura dispone, inoltre, di piscina, due campi da tennis, un campo di calcio in erba, due campi di bocce e palestra.

Autostrada A19 Ct/Pa km 3 - 95100 Catania Tel. 095.71.81.159 - Fax 095.71.81.270 - E-mail: info@gelsobianco.it - Internet: www.gelsobianco.it


Concreta bellezza H

a gettato il cuore oltre l’ostacolo, ed è andata dritta alla meta. L’8 giugno, infatti, la Sicilia è stata la prima regione in Italia – grazie all’ordinanza del 2 giugno – che ha fatto ripartire i congressi. Un’accelerazione che ha sottolineato, ancora una volta, l’intraprendenza progettuale della destinazione che da alcuni giorni torna a giocare anche la carte vincente di un’accresciuta accessibilità.

Intraprendenza e competenza Dal 13 giugno, infatti, Alitalia ha raddoppiato il numero dei collegamenti da Milano verso Catania e Palermo mentre dal 15 dello stesso mese sono stati aggiunti voli fra Roma e i due aeroporti siciliani. Per il piacere delle cifre, sulla Milano-Catania e sulla Milano-Palermo i voli Alitalia sono passati da due a quattro al giorno, mentre i collegamenti Roma-Catania e RomaPalermo sono passati da otto a dieci al giorno per ciascuno dei due aeroporti siciliani serviti. Il tutto, ovviamente, in osservanza dei nuovi scenari mondiali e con collegamenti che prevedo-

Decisa, propositiva e operativa. La Sicilia ha precorso i tempi e giocato d’anticipo, aprendo i confini e invitando il Mice nelle sue spettacolari coreografie. E con la sua proverbiale, usuale accoglienza no una capienza degli aerei contingentata al fine di rispettare le attuali disposizioni di legge sul mantenimento del distanziamento minimo. E una volta atterrato nella destinazione, il Mice trova negli aeroporti siciliani un crescendo di accorgimenti, mirate modalità di accesso e una continua attività di sanificazione. All’aeroporto di Catania, per esempio, l’ingresso allo scalo è riservato solo ai titolari di biglietto e vi sono percorsi differenziati per separare il flusso dei passeggeri in partenza da quelli in arrivo. Fra le novità attuate al Catania-Fontanarossa, inoltre, spicca il piano partenze con l’area check-in e l’area controlli di sicurezza interamente rimodulati con indicazioni obbligate e barriere protettive per garantire in qualsiasi momento il rispetto del distanziamento sociale.

LUCIANA FRANCESCA REBONATO

L’isola Bella, fra gli scenari iconici della Sicilia

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Eventi, il respiro del Mice Anche Siracusa non sta a guardare. Novità assoluta è quella del teatro greco della città, che da luglio torna a essere protagonista: quest’anno il pubblico – non più di 480 spettatori – potrà vivere l’emozione di essere sul palcoscenico, mentre gli artisti coinvolti negli spettacoli si esibiranno sul proscenio e sulla cavea, spesso in monologhi. «Un’inversione di prospettiva, per tenere accesa la fiaccola del teatro greco», ha commentato il consigliere delegato Marina Valensise. Il primo appuntamento è stato il 10 luglio, con un concerto di Nicola Piovani, “L’isola della luce - dedicato ad Apollo”, coprodotto con la Rai e trasmesso su Rai 5, spettacolo – in replica l’11 luglio – che prevede il contributo di 15 musicisti, di Tosca e di Massimo Popolizio. Il 17 luglio Lunetta Savino interpreta “Da Medea a Medea”, tratto da Euripide e Antonio Tarantino. Il 25 luglio l’omaggio a Franca Valeri che compie cento anni con il suo “La vedova di Socrate”, letto da Lella Costa. Ad agosto è in scena Luigi Lo Cascio nei panni di Aiace di Ghiannis Ritsos e a seguire Laura Morante, che interpreta la magnifica galleria di personaggi classici e rivisitati da Marguerite Yourcenaur nel suo saggio più commovente, “Fuochi”. Isabella Ragonese il 22 agosto con “Crisotemi” di Ritsos e il 30 agosto, ultimo spettacolo, vedrà impegnati gli allievi della scuola dell’Inda, Mircea Cantor con “The sound of my bodyis the memory of my presence” con Anna Della Rosa, Lucia Lavia e Galatea Ranzi.

Work in progress

La cattedrale di Palermo, il “libro di storia della città”, che conserva traccia di tutte le dominazioni

Un Mice attivo, quello siciliano, che palesa innovazioni già intraprese da anni, e che sta qualitativamente cambiando. Cambia la stagionalità, con una crescita degli eventi durante i mesi invernali, cambia il canale di provenienza delle richieste e cresce il peso delle agenzie nella committenza, cresce la scelta delle dimore storiche come venue per gli eventi e così anche quella di unusual location: è certo che gli eventi esperienziali, specialmente in location non convenzionali e dove si valorizzano le unicità e tipicità locali, siano quelli di maggiore tendenza. E cambia anche il volto di

Palermo, annoverato in un progetto che prevede la rinascita dei porti della Trinacria occidentale e che avverrà in tre mosse: riqualificare le aeree portuali per attrarre velocemente più traffico; costruire e mantenere efficienti le infrastrutture; raggiungere emissioni zero entro un ventennio. Il piano è già in atto, e fa parte della nuova ventata arrivata con il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti. E due recenti bandi con la formula della finanza di progetto, che valgono circa 160 milioni di euro, sono la prima linea di un «Piano industriale sui servizi e sull’efficienza energetica che si muove di pari passo con i piani industriali dei porti – spiega Monti – e l’obiettivo è quello di avere i porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra».

Ingegno e impegno La destinazione ha aperto i battenti e dal 12 giugno ha riaperto anche il complesso monumentale di Palazzo Reale e Cappella Palatina e la fondazione Federico II ha voluto caratterizzare questo nuovo inizio con un motto: “Art is life!”. È chiaro il messaggio, lanciato da un luogo culturale che tra il 2019 e inizio 2020 ha moltiplicato i visitatori sfiorando quota un milione. «Affrontiamo una nuova normalità, di cui l’arte è parte integrante da recuperare come fonte di benessere – afferma Patrizia Monterosso, direttore della fondazione – Abbiamo messo a punto un’organizzazione che garantisce una fruizione del sito ad alti livelli di sicurezza, che consentirà agli ospiti di riabbracciare serenamente l’arte, in grado di avvicinare a emozioni da qualche tempo dimenticate».

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Parola d’ordine, progettualità

I

nuovi scenari hanno favorito l’emergere di altrettante tendenze ed esigenze. Si è profilata la dimensione del “new normal”, per esempio, in cui non si è perduta la necessità di comunicare il core business, presentare strategie, aggregare le risorse umane, lanciare nuovi prodotti. Con nuove modalità, però, di contenuto e di forma. Ne abbiamo parlato con Ornella Laneri, presidente della società di gestione di Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center. La Sicilia, ha fatto ripartire, per prima, i congressi. Una destinazione apripista. Quali gli scenari possibili e con quali dinamiche? «Sono piccoli segnali che possiamo definire “prove tecniche” di una nuova normalità anche nel mondo degli eventi, quello che avrà più difficoltà a riprendere. Dovremo stravolgere la nostra visione proiettandoci verso un mix di “presenza e virtuale”. Per quanto mi riguarda, sto pianificando investimenti digitali per essere pronta ad accogliere la nuova domanda. Cambierà molto anche la ristorazione, che per noi italiani è stata sempre uno dei punti di forza

Non arrendersi mai. Tenacia, inventiva e proattività costituiscono la cifra stilistica della destinazione che, concentrata sul futuro, attinge da tutta la sua valenza ed esperienza per le scelte del Mice, ma siamo una nazione eclettica e abbiamo già pronta la cucina mediterranea in the box!». «Scegliendo di essere imprenditori abbiamo scelto anche di affrontare il rischio di impresa. Io sono favorevole al supporto dello Stato, ma non all’assistenzialismo». È una sua recente dichiarazione, in uno scenario mondiale dal nuovo volto. Approfondiamo? «Volentieri. Io ritengo che il rapporto tra istituzioni e imprese debba essere costante, quasi una task force centrata sull’ascolto. Noi abbiamo il ruolo di mettere in campo competenze e strumenti imprenditoriali, le istituzioni – in particolare in momenti come questo, un vero e proprio tsunami emotivo ed economico- hanno quello di creare le opportunità

Ornella Laneri, presidente della società di gestione di Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center. In alto, il teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, nell’omonima piazza intitolata al celebre compositore catanese

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Perché un evento in... Sicilia porterà ad un protocollo a favore di un turismo sostenibile e possibile».

Scatti di Sicilia Allo sviluppo del turismo “Made in Sicily”, concorre la Fondazione Oelle, che fra gli obiettivi 2020 si è prefissata di promuovere e sostenere la ricerca della fotografia italiana. Ne abbiamo parlato con il presidente Ornella Laneri. «La molla è scattata grazie a due persone: il nostro direttore – Carmelo Nicosia – fotografo e fondatore della scuola di fotografia dell’Aba di Catania, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima fondazione. Sotto la curatela di Filippo Maggia abbiamo inaugurato a Taormina, in due diverse sedi e in collaborazione con il comune, Ge/19 Boiling Projects, chiusa dopo soli dieci giorni e riaperta immediatamente dopo il termine del lockdown. Per questa estate surreale, probabilmente rimarrà l’unica offerta artistica della perla di Sicilia. E per luglio abbiamo una sorpresa a palazzo della cultura, a Catania. È anche questo che intendo, quando parlo di rischio di impresa».

Ecostenibilità. Una parola, una miriade di realtà e azioni di proattività. A Smau 2020 di Palermo di quest’anno lei ha presentato un progetto incentrato sulla volontà di agire sul territorio in maniera importante. Che è stato premiato. Entriamo nei dettagli? «La nostra azienda ha fatto una scelta fortemente legata al rispetto dell’ambiente: nel 2017 il nostro “horto” urbano sinergico è stato premiato nel 2017 allo Smau Milano. Abbiamo proseguito con le colonnine per la ricarica di auto elettriche, i servizi per i ciclo-turisti e siamo approdati, nel 2019, al progetto forse più difficile: l’eliminazione della plastica monouso, che ci ha portato al riconoscimento di Legambiente e dello Smau di Palermo, forse uno degli ultimissimi eventi in presenza sull’isola».

per una ripresa, alleggerendoci da pesi fiscali e, altrettanto importante, dandoci strumenti reali per un futuro possibile». A fine maggio lei ha organizzato, in qualità di coordinatrice del gruppo Aidda for Tourism di Aidda - Associazione Imprenditrici Donne e Dirigenti di Azienda – un webinar con Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit. Ci racconta? «Giorgio Palmucci è un caro amico, abbiamo fatto un piccolo pezzo di strada insieme quando lui era presidente di Aica e io di Confindustria Sicilia Turismo. Si è messo in gioco volentieri cogliendo le proposte di un ampio gruppo di imprenditrici – oltre settanta nel settore turistico – preoccupate e arrabbiate ma con la voglia di superare anche questo ostacolo impegnativo. L’urgenza che le progettualità per la ripresa vengano condivise ci

La Fondazione Oelle – Mediterraneo antico di cui lei è presidente, coglie e amplifica i segnali che la destinazione invia nel contesto dell’arte. Memoria e possibilità, quindi. Come intrecciare i progetti della fondazione con i percorsi del Mice? «Noi ci definiamo un’antenna, cogliamo i segnali e li rendiamo progetti possibili. Grazie al doppio ruolo che rivesto, l’arte contamina fortemente l’albergo, già contenitore di opere di grandi artisti sin dalla sua apertura. Per esempio Agostino Bonalumi uno dei più grandi artisti spazialisti contemporanei. Questa nuova veste di Art hotel è molto attraente per una struttura congressuale, in particolare per la domanda estera». Desideri e speranze. Quali, in questo momento e per il futuro? «Chiudo sempre con lo stesso desiderio, infrastrutture e reale accessibilità alla mia isola meravigliosa, la Sicilia. Ma forse quando “sfrego la lampada” il genio è distratto».

Il teatro greco di Taormina, il secondo teatro antico per dimensioni in Sicilia. Sopra, Messina, bellezza discreta affacciata sul mare

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Una e centomila S

ulla diversificazione la Sicilia incentra la sua ricchezza ed è proprio questo che interessa a meeting planner e Pco, che possono attingere a piene mani tutte le seduzioni che l’isola propone e sprigiona, conferendo agli eventi una connotazione esclusiva e con contesti irriproducibili altrove. Infinite, le direttrici che la meeting industry può percorrere in Sicilia, e bastano pochi giorni per intrecciarli a un evento. Il mito inizia dall’atterraggio sull’isola e lo si (ri)scopre nell’infinita varietà di opportunità per il Mice, negli stuzzicanti percorsi enogastronomici, nella potenza della natura e nella valenza dei monumenti, con tanto di prestigiosi riconoscimenti, passati e recenti. Quelli dell’Unesco, giusto per citare la massima autorità internazionale, che ha assegnato alla destinazione la medaglia d’oro italiana per siti, geoparchi mondiali e patrimoni immateriali dell’umanità. E l’onda dello stupore accompagna il Mice anche nelle attività di team

Un titolo evergreen, quello pirandelliano: perché la Sicilia ha innumerevoli volti e infinite suggestioni, sorprese e declinazioni. Tutte fruibili e irresistibili. Per eventi memorabili building con direttrici di unicità che rendono memorabili gli eventi. E’ per questo che la destinazione è sempre il set prediletto di fiction, film e spot pubblicitari d’impatto, occasioni per post congress in veste di protagonisti e all’insegna di una Sicilia esclusiva. È la fantasia, a dettare legge in Sicilia, anche per quanto riguarda le possibilità logistiche offerte alla meeting industry: non c’è limite, infatti, alle realtà architettoniche che possono trasformarsi in location per eventi.

Scenari leggendari Forziere di eccellenze, la Sicilia è operativa in ogni stagione: primavera e autunno sono le sta-

La spettacolare Scala dei Turchi, parete rocciosa a picco sul mare lungo la costa di Realmonte

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gioni migliori e in inverno la temperatura è così mite da essere congeniale agli eventi. A cui intrecciare occasioni di scoperta del genius loci: mondi geografici, storici, etnici, letterari, enogastronomici e culturali, eredità provenienti dalle dominazioni che si sono avvicendate sull’isola, e a ogni dominazione corrisponde un unicum di percorsi post evento o di incentivazione. E poi la geografia agevola. Sì, perché la Sicilia è camaleontica e con paesaggi uno diverso dall’altro che consentono alla meeting industry, nell’arco della stessa giornata, di trascorrere la mattina sulle piste da sci dell’Etna e di rilassarsi nel pomeriggio a bordo di imbarcazioni che solcano le onde del Mediterraneo. L’isola è un continente in miniatura, un microcosmo magnetico e con numerosi volti: un susseguirsi di altipiani, colline, monti e una vastissima pianura, quella di Catania, dominata dall’Etna, il capriccioso vulcano che svetta

sino a quota 3.350 metri cui fanno eco i vulcani di Stromboli e Vulcano alle Eolie. E poi ancora quattro parchi regionali - il Parco fluviale dell’Alcantara, dell’Etna, dei Nebrodi e delle Madonie –, 85 riserve naturali, 1.040 chilometri di costa, tre arcipelaghi – le Eolie, le Pelagie e le Egadi – e due isole “solitarie” – Pantelleria e Ustica –, tutte di struggente bellezza.

Nell’arco dell’arte La Sicilia è anche terra di castelli. Se ne contano circa duecento edificati dagli Svevi e da famiglie nobiliari come i Chiaramonte e i Ventimiglia. Oggi molti fra quelli che secoli fa erano fortezze inespugnabili hanno abbassato il loro ponte levatoio e conducono il Mice in un viaggio a ritroso nel tempo. Un poker d’assi? Castello Ursino a Catania, il castello di Caccamo a Palermo, il castello di Milazzo – provincia di Messina –, e il

Sciacca, su un terrazzo collinoso che precipita sul mare. Sopra da sinistra, piazza Pretoria a Palermo, gioiello della città e l’isola di Stromboli, nell’arcipelago delle Eolie, patrimonio dell’Unesco. Nella pagina accanto, la riserva naturale delle Saline di Trapani e Paceco, un’area naturale protetta

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Di tutto, di più! Emozione fa rima anche con tradizione. E in Sicilia, c’è solo l’imbarazzo della scelta. A iniziare nientemeno che dall’Unesco e dal Teatro dell’Opera dei Pupi, capolavoro del Patrimonio orale e Immateriale dell’Umanità: un ulteriore spunto per il Mice che in Sicilia trova la culla del teatro animato, dedicato a Carlo Magno e ai suoi paladini. Sfizioso scoprire le esposizioni che lo riguardano, conoscere le compagnie storiche dei “pupari” e assistere alle loro rappresentazioni. Se la cultura alletta, non è da meno Bacco con post congress alla scoperta dei vini più famosi della destinazione: Marsala, Malvasia, Greganico, Alcamo Doc, Passito di Pantelleria, Nero d’Avola, Cerasuolo di Vittoria, Zibibbo, Moscato di Noto e Moscato di Siracusa, Etna Doc e Malvasia delle Lipari. Senza dimenticare l’opportunità di curiosare dentro i palmenti – antiche cantine nelle quali un tempo avveniva la vendemmia –, oggi riconvertiti in quinte per corsi d’enologia e fun cooking, attività irrinunciabile fra le attività di team building in Sicilia.

castello di Venere a Erice, in provincia di Trapani. E se alle città siciliane si dovessero invece abbinare eventi sulla scia di artisti di fama mondiale ne conseguirebbero routing con Messina quale culla di opere a firma di Antonello da Messina, Palermo con il più raffinato Liberty di Ernesto Basile e Catania con la casa natale di Vincenzo Bellini e la casa-museo di Giovanni Verga. E Sicilia è ovviamente anche la scoperta del Barocco, il cui emblema è dato Noto – gioiello arroccato su un altopiano che domina la Valle dell’Asinaro, una distesa di agrumi e profumi –, Scicli e Modica, non a caso nell’Unesco. E poi Ragusa Ibla, Acireale, Ispica, Palazzolo Acreide e Ortigia, che conducono il Mice in un viaggio nel tempo.

Quattro da Mice E poi le città. A iniziare da Palermo: seduzioni da scoprire e da leggere nell’arte, fra le pieghe leggere di un arabesco, su un capitello, fra le tessere dei mosaici, fra le architetture classiche e le volute Liberty o ancora nell’opera dei Pupi. Ma è la voglia di definirsi anche al di fuori dei circuiti classici che rende Palermo congeniale al Mice, che richiede la forza della tradizione e la seduttiva fantasia dell’innovazione. Palermo si rinnova, e così il suo Foro Italico, la chiesa di Santa Maria dello Spirito, che insieme al Real Teatro di Santa Cecilia è palcoscenico della stagione dei concerti jazz. A oriente dell’isola, Catania. Sontuosa e al contempo sbarazzina, un palcoscenico con scorci architettonici disegnati da un mosaico barocco e pietra lavica, bianco e nero che connotano i percorsi post congress della meeting industry. Poi ancora Taormina, protagonista fra le destinazioni predilette dal Mice, o ancora la bellezza mitica della riviera dei Ciclopi: tra Aci Castello e Riposto la costa siciliana si fa leggenda, letteratura e cinema, un viaggio fra Omero, Verga e Visconti passando per riserve naturali che regalano al Mice il raro gusto dell’emozione. E poi Trapani e il suo

territorio, che dedica al Mice un mosaico in cui i chiaroscuri sono ritmati da colori e profumi, natura esuberante, acque da immersioni e siti archeologici. Trapani è “anche” il suo mare con l’icona di San Vito Lo Capo, quinta di incentive dedicati a Nettuno, poi ecco la Riserva dello Zingaro, le saline Ettore e Infersa: uno degli scenari più onirici della destinazione, con montagne di sale e mulini a vento. Da segnarsi in agenda sono la Tonnara di Scopello e la medievale Erice. Intrigante è Agrigento, e palcoscenico di incentive e post congress è il Parco archeologico di Segesta e Selinunte e tra templi e il mare è la proposta al Mice di Agrigento punta i riflettori anche sulla valle dei Templi – con il Giardino della Kolymbethra, cinque ettari paradisiaci e all’insegna della biodiversità – e la Scala dei Turchi passando per Menfi, Porto Palo e Sciacca, con il suo “Castello Incantato”.

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scelti per voi

CdsHotels Terrasini S

i trova immerso in un parco di ben 27 ettari con ulivi, cactus, fichi d’india e una lussureggiante macchia mediterranea: una location e un contesto in grado di offrire agli ospiti un panorama di rara suggestione e bellezza sul Golfo di Castellammare. CdsHotels Terrasini è un resort a quattro stelle che rappresenta una delle più famose strutture ricettive di alto livello dell’isola e punto di riferimento, leisure e Mice, per la clientela italiana e straniera. La sua posizione, strategica, permette di raggiungere facilmente e in breve tempo numerosi siti, storici, naturalistici e culturali, di elevato valore, oltre a essere comodamente raggiungibile dalla rete viaria e a pochi chilometri dall’aeroporto di Palermo. Un complesso alberghiero e congressuale all inclusive, nel quale parte delle camere, le terrazze, le piscine, i ristoranti e i bar si inseriscono armoniosamente nella scogliera che digrada verso il mare, permettendo così una vista mozzafiato. Natura, relax, tanti servizi di livello superiore e un’offerta congressuale completa: questi, in sintesi, i plus di CdsHotels Terrasini. Le camere sono 803, di queste 552 sono superior con vista sul Golfo di Castellammare, 251

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Molto più di un resort, è un complesso alberghiero e congressuale perfetto per un’utenza Mice. I suoi plus? Un bouquet, completo e all inclusive, di alto valore

invece le comfort, che si affacciano sul parco: in comune, per tutte, arredi sobri all’insegna della praticità senza rinunciare al buon gusto, una dotazione nel segno della comodità e dell’alto livello e balcone o terrazza privati. Quantomai varia anche la parte dedicata al food: ben quattro i ristoranti, ubicati in zone diverse del resort, alcuni dei quali con vista sul mare. Sono soluzioni perfette per pranzi di lavoro informali così come per eleganti cene di gala. Il Moro è situato nella parte centrale e offre una cucina italiana e internaziona-

le; Il Siciliano, invece, è immerso nel parco e propone ricette tipiche della regione. Anche L’Oasi, più informale, è circondato dal verde, per antipasti, contorni, insalate, secondi freddi e show cooking di primi piatti. La Capannuccia, infine, è la pizzeria adiacente a una delle piscine e dispone di tavoli all’aperto con una scenografica copertura di vele. Sono sette i bar, ideali per pause tra un meeting e l’altro e per riposanti momenti post congress, situati in zone diverse, incluse le piscine, il lido e la spiaggia privata dell’hotel. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

plein air, di 250 e quattrocento posti, oltre alla possibilità di aperitivi e cocktail in riva al mare presso il lido privato del resort; diversi, inoltre, gli spazi per tensostrutture e gazebo.

A tutto relax

Spazi per ogni esigenza Sessioni di lavoro, meeting e convegni trovano poi nel resort la location ideale, grazie anche a una dotazione audio e video completa e tecnologicamente all’avanguardia e a uno staff professionale appositamente dedicato: il centro congressi, ubicato nel corpo centrale di CdsHotels Terrasini, è composto da sei sale con luce naturale, di cui alcune modulabili, con una capienza che varia dai settanta ai 560 posti a platea, un ampio foyer all’interno, aree per l’accoglienza e la registrazione dei delegainformazione pubblicitaria

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ti, uffici di segreteria, accesso dedicato a merci voluminose e veicoli e una terrazza esterna con vista sul mare da 250 metri quadrati, palcoscenico perfetto per cocktail di benvenuto. Un anfiteatro da 1.200 posti con gradinate in pietra e impianto di amplificazione, immerso nel parco e con panorama sul golfo, rappresenta un notevole plus per eventi scenografici e di sicuro impatto a chiusura di convegni, congressi ed eventi business. Per il banqueting sono disponibili ampi ambienti esterni e interni con capienze, per quelli en

Possibilità quasi infinite, poi, per momenti post congress all’insegna del relax e del benessere psicofisico: tre le piscine scoperte, tra cui una olimpionica, il lido privato attrezzato con ombrelloni e sdraio e la spiaggia, anch’essa riservata e completa di tutti i comfort, a pochissimi chilometri dall’hotel e con servizio di navetta dedicata. Non mancano neppure un sentiero che si snoda lungo l’intera struttura costeggiando il mare dall’alto, che consente di fare footing o passeggiate immersi nella natura, campi sportivi per diverse discipline e una attrezzatissima sala fitness. La spa interna, invece, si trova vicino alla piscina olimpionica, e permette pause rigeneranti e tonificanti. Per il servizio di transfer ed escursioni CdsHotels Terrasini mette a disposizione un ufficio dedicato, per permettere alla clientela Mice di scoprire le località più famose, i numerosi siti archeologici e le bellezze naturali, culturali, artistiche e gastronomiche dell’isola.

CdsHotels Terrasini strada statale 113, km. 301,100 90049 Terrasini (Pa) Tel: 091 8687111 Fax 0832 228794 info@cdshotels.it www.cdshotels.it/cdshotels-terrasini

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Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center «C

Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center Via Antonello da Messina, 45 95021 Aci Castello (Ct) Tel. 0957114111 Fax 095 271380 sales@fourpointscatania.com www.fourpointscatania.com

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i siamo e andiamo avanti. Con i percorsi già intrapresi, noi non abbiamo mai mollato». È la granitica forza – e piacevolissima certezza per gli operatori del settore – di Ornella Laneri, presidente della società di gestione della struttura. Il Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center, infatti, durante il lockdown ha sempre tenuto i battenti aperti e questa scelta è stata vincente su tutti i fronti. Alcuni esempi? Ha consentito di poter sanificare step by step gli ambienti, di approntare nuove scenografie, di predisporre percorsi alternativi. Soluzioni diverse ma non per questo meno seducenti. Per l’accoglienza di sempre, ma in una nuova ottica, che è ora parte integrante di questa nuova quotidianità. E oltre agli impegni professionali, relax, arte, cultura, piscina e trattamenti benessere – nell’Arantia Rubra - Mediterranean Wellness Spa – accolgono la meeting industry che (ri)sceglie la location catanese. In un crescendo di innovativa digitalizzazione.

Sostenibilità ambientale La struttura, espressamente progettata per la famiglia Laneri nel 1983 dall’architetto William Ramstein, si contraddistingue per la totale propen-

Una vision ecosostenibile con lo sguardo rivolto al futuro e il presente contraddistinto dalla digitalizzazione. Territorialità e un brand internazionale, per il “new normal” del Mice

sione alla digitalizzazione e alla sostenibilità ambientale e non a caso si fregia della certificazione di gestione ambientale di qualità Iso 14000. Come fil rouge, un taglio etico di impresa. Il Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center in questi mesi non ha mai smesso di pensare ai suoi ospiti, di accogliere e di… raccogliere! Sì, perché lo staff è stato impegnato anche nella cura e nella manutenzione del rigoglioso “Horto”, l’orto biologico il cui progetto è stato vincitore del premio Smau Milano per l’innovazione, il primo orto bio-

logico siciliano all’interno di una struttura ricettiva, l’espressione di come si possa fare impresa scegliendo come punto cardine la sostenibilità. Soprattutto, consente agli ospiti di andare – letteralmente – a “cogliere i frutti di una destinazione” e di portarli all’executive chef Giuseppe Fucile che ogni giorno e con passione trasforma i preziosi doni del territorio in sapori unici. E irripetibili sono gli eventi che si realizzano al Four Points by Sheraton Catania, da realizzare con un team dedicato all’insegna di professionalità, attenzione e passione. informazione pubblicitaria

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In Sicilia per vacanza o per lavoro?

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Hotel Il Gelso Bianco U

na decisa vocazione Mice, quella dell’Hotel Il Gelso Bianco, albergo moderno e accogliente, dotato di ogni comfort e situato in posizione ottimale. Sì, perché l’accessibilità è essenziale, per la meeting industry e una location facilmente raggiungibile segna il primo goal. Ed è proprio il caso dell’Hotel Il Gelso Bianco, con la sua posizione strategica all’ingresso dell’autostrada A19 Catania-Palermo e a pochi minuti di macchina dall’aeroporto Vincenzo Bellini. Una struttura ideale per dedicare il giusto tempo a meeting e congressi e, al contempo, a post congress d’autore.

Una quinta elegante incastonata nel verde dalla forte vocazione congressuale, una gamma di spazi funzionali e attrezzati, in binomio con servizi di alto livello

Efficienza e comfort

Hotel Il Gelso Bianco Autostrada Ct-Pa Km 3 95045 Misterbianco (Ct) Tel. 095 7181159 Fax 095 7181270 info@gelsobianco.it www.gelsobianco.it

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Le seduzioni del centro storico di Catania, annoverate nel patrimonio dell’Unesco, sono a una manciata di minuti di macchina dalla struttura nella quale il Mice può concentrarsi nel lavoro, supportato da uno staff preparato e attento alle esigenze degli ospiti. Spazi funzionali e flessibili sono a disposizione degli eventi: non solo congressi ma anche presentazioni, mostre e show room, una pluralità di eventi ai quali sono dedicate sette sale, provviste di tecnologia all’avanguardia e in grado di accogliere sino a duecento persone. Le differen-

ti dimensioni degli spazi sono il fiore all’occhiello dell’albergo in quanto garantiscono la massima versatilità e trasformano il Gelso Bianco in una location estremamente flessibile. Particolarmente sfiziosa è la ristorazione, nella quale trionfano le prelibatezze della tradizione siciliana alle quali si affiancano proposte della cucina italiana. Il tutto accostato a etichette di pregio – imperdibili i vini territoriali – che brindano al successo degli eventi, che al Gelso Bianco possono essere ambientati in diversi

set: cocktail e coffee break a bordo piscina, per esempio, mentre per le cene di gala si delinea perfetta la sala ristorante indoor. Dettagli di stile si riscontrano anche nel contesto dell’accommodation, articolata in 86 camere spaziose concepite per garantire il massimo del comfort. A tutta adrenalina sono le facility della struttura: oltre alla piscina, due campi da tennis e un campo da calcetto in erba. Per itinerari esperienziali, la direzione organizza post congress alla scoperta della destinazione. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

La Plage Resort L

a location è di sicuro impatto e fascino: a Taormina, immersa nel paradiso naturale della pineta secolare di fronte all’Isola Bella, riserva naturale gestita dal Wwf, La Plage Resort regala una vista impareggiabile sul mare e sull’Etna. L’hotel, cinque stelle di proprietà del gruppo Ragosta Hotels Collection, rappresenta la vera eccellenza dell’ospitalità alberghiera ed è realizzato seguendo i canoni tipici propri di un design raffinato nel rispetto dell’ambiente; il risultato è in piena armonia con il luogo che lo accoglie. Serenità e sicurezza sono poi alla base del concetto di accoglienza ad alto livello del resort: tante le iniziative create, dal fast check-in e check-out al Qr code per menu e servizi, dal buffet personalizzato al tavolo, con possibilità di prenotarne in anticipo tempi e modi, al room service gratuito, dal potenziamento di servizi in spiaggia e piscina alla spa su prenotazione: tutto è stato studiato per garantire elevati standard di sicurezza. Gli ospiti potranno soggiornare in una delle 63 camere del resort, suddivise tra suite, bungalow e superior e deluxe room, con vista sul mare o sul giardino che circonda l’hotel; caratteristiche comuni, per tutte, l’eleganza degli

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Servizi high profile per un hotel d’eccezione, situato in un contesto unico, quello di Taormina; sono cinque le stelle, declinate all’esclusività, per una clientela Mice-oriented

arredi minimalisti e i comfort di livello superiore che includono – in molti casi – la jacuzzi esterna o la mini pool e il patio o giardino privato. Plus elevati anche nelle proposte gastronomiche del ristorante Fusion, il cui percorso culinario inizia dalla terra di Sicilia e dai suoi sapori mescolati con la tradizione mediterranea per declinarsi in una cucina chic, focalizzata nel sapore dell’eleganza. Ed è Fusion anche il bar, ideale per i coffee break, che ha lo stesso dna del ristorante: la combinazione di gusto e tradizioni orientali con lo stile proprio della gastronomia del nostro Paese. Il resort ha anche una forte vocazione Mice, anch’essa caratteriz-

zata da standard qualitativi e professionali di alto livello: è il contesto ideale per organizzare conferenze, meeting, viaggi di lavoro e piccoli seminari grazie al suo centro congressi, che offre due diverse sale dalla capacità complessiva di duecento persone. Non possono mancare un bouquet completo e tecnologicamente avanzato di sistemi audio e video e neppure personale dedicato. Proposte all inclusive anche per il post congress: il centro fitness, la spa interna e la piscina, oltre all’esclusivo beach club, che include la spiaggia privata e il beach bar, garantiscono pause piacevoli e rigeneranti tra un evento di lavoro e l’altro.

La Plage Resort Via Nazionale, 107/A 98039 Taormina (Me) Tel. 0942 626095 Fax 0942 626097 info@laplageresort.com www.laplageresort.com

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