Italian Call 2011

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David Cenciotti

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NH-90 dell'Esercito durante una delle fasi dell'esercitazione Italian Call 2011

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CH-47 Chinook dell'Aviazione dell'Esercito.

iu` di 600 ore di volo; 450.000 litri di combustibile Avio e quasi 20.000 litri di carburante per autotrazione; 32 elicotteri, veicoli tattici Lince , mortai pesanti da 120 mm e piu` di 350 unita` tra equipaggi e staff: sono questi i numeri di Italian Call 2011 , l esercitazione che si e` svolta a Viterbo dal 23 maggio al 9 giugno scorsi e che ha visto la presenza di uomini e mezzi provenienti da Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania e Slovenia con osservatori di Grecia e Lituania . Cifre che da sole rendono l idea dell importanza di un evento addestrativo organizzato

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e condotto sotto la responsabilita` dal generale Enzo Stefanini, comandante dell Aviazione dell Esercito, con lo scopo di sviluppare il concetto di interoperabilita` degli equipaggi di elicottero delle nazioni partecipanti. Varie le tipologie di elicotteri impegnati complessivamente per una media di 50 sortite giornaliere, pianificate e condotte in maniera congiunta , suddivise in tre classi: una categoria pesante rappresentata dagli elicotteri CH-47 e CH53 con payload superiore alle 10 tonnellate ; una classe media , rappresentata dagli elicotteri NH-


90, EH-101 e Mi-17 carico utile nel range 5 10 tonnellate ; e una leggera , costituita dagli elicotteri A-129 Mangusta e AB212 e da tutti i mezzi con payload inferiore alle 5 tonnellate . Altrettanto varia la tipologia di missioni condotte: dalle MEDEVAC Medical Evacuation sgombero sanitario , al trasporto di truppa, alla scorta e all esplorazione, all attivita` di tiro a fuoco in presenza di TIC Troops In Contact truppe a contatto , oltre a Special Operations, sortite SAR Search And Rescue , e operazioni di logistica di aderenza. Diretta dal generale Luigi Francavilla, l esercitazione ha permesso agli equipaggi coinvolti di addestrarsi in un contesto joint e combined nel-

Vista ravvicinata di un Mi-17 ceco

Due A-129 Mangusta

l ambito di uno scenario che si ispirava al teatro di operazioni di ISAF, la forza multinazionale di stabilizzazione in Afghanistan. In particolare, si ipotizzava l esigenza di rischierare in Area of Operations AOO un Aviation Battalion italiano come forza di manovra alle dipendenze di un Comando Multinazionale per lo svolgimento di una CRO Crisis Response Operation a supporto di truppe nell ambito di un teatro di intensita` medio-alta caratterizzato dalla presenza di clan di insurgents locali e terroristi, e quindi di attacchi ai convogli per mezzo di Improvised Explosive Devices IED , Small

Arms Fire SAFIRE e Rockets and Mortars RAM . In conclusione, Italian Call 2011 ha consentito agli equipaggi e al personale coinvolto di svolgere un addestramento congiunto, che ha favorito l integrazione e l interoperabilita` funzionale nell ottica della standardizzazione delle procedure in ambito CRO. Inoltre, l esercitazione ha riaffermato le potenzialita` dell aeroporto di Viterbo quale polo d eccellenza internazionale per l addestramento degli elicotteri in operazioni complesse. Le foto di questo articolo sono di Giovanni Maduli.

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o tedesc CH-53

a in volo epubblica Cec Mi-17 della R o an om R Monte nel poligono di

Cougar sloven o rischierato a Viterbo

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Mi-24 ceco ru lla prima del decollo per una missi one

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