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Questo è L'e-book della 1E



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IL MENù GIORNALIERO KHOULOUD B. I CINQUE ALIMENTI Quando si stabilisce il fabbisogno giornaliero di energia e di proteine si deve passare agli alimenti da consumare sono suddivisi in cinque gruppi che sono: 1) CEREALI E DERIVATI:questo gruppo comprende il pane,la pasta,il riso e i cerealiminori per esempio orzo,farro ecc.,forniscono una massima percentuale di carboidrati che è una fonte di energia contiene vitamine, sali minerali e fibre. 2)FRUTTA E ORTAGGI:in questo gruppo ci sono gli alimenti di origine vegetale e contengono molta acqua forniscono vitamine,sali minerali e fibre. 3)LATTE E DERIVATI:comprende il latte lo yogurt e i formaggi forniscono una massima percentuale e la fonte di calcio. 3)BIS CARNE , PESCE E UOVA:diciamo che è un origine essi fornisce le proteine e anno un massimo contenuto di ferro e zinco,in questo gruppo rientrano i legumi secchi (fagioli,ceci,piselli,lentichie) per il massimo contenuto di proteine, 4)GRASSI:a questo gruppo appartengono di origine vegetale (olio di oliva,olio di semi, margarina)di animale(burro,panna , strutto) un alimento calorico è lo zucchero aggiunto. la piramide in figura riassume il modello alimentare oggi più diffuso detto <dieta mediterranea> Come possiamo vedere nella tabella in colonne ALIMENTIQUANTITà AL NETTO-PROTEINE(g)-LIPIDI(g)-GLUCIDI(g)CALORIE(kcal).

Questa immagine rappresenta che sono degli alimenti molto importante e sono anche sani.


La verdura è un altro alimento importante perchè contiene tanta acqua. Come possiamo osservarehe hanno una fonte di calcio.

In questo gruppo rientrano anche i legumi secchi fagioli ceci piselli e lenticchie.

Il burro non è un alimento sano per tutti è un grasso perchè possiamo osservare che per gli ingredienti per preparare la torta rientra il burro si posssono preparare dolci ecco perchè è un alimento detto da noi grasso. ALIMENTAZIONE E SALUTE L’organismo di un adulto è costituito sopratutto da acqua (59%),da proteine(19%)da grassi(17%)da sali minerali(4%)invece i carboidrati(1%)e ancora meno le vitamine. KHOULOUD B. Leave a comment


Il legno di Alexander G.

Il legno CARATTERISTICHE DEL TRONCO D’ALBERO L’albero è una pianta con fusto eretto formato da quattro organi principali, con queste funzioni: -le radici tengono la pianta ancorata al suolo e assorbono l’acqua dal terreno; -il fusto sostiene l’impalcatura della chioma (i rami e le foglie), in oltre provvede al trasporto verso l’alto dell’acqua prelevata dal terreno e verso il basso della linfa elaborata dalle foglie; -i rami sostengono le foglie nella posizione più adatta per ricevere la luce;-le foglie fabbricano la materia vivente con la fotosintesi, che viene distribuita a tutta la pianta

Il cilindro di legno è la zona principale e corrisponde quasi all’interno cerchio.


In molti alberi si distingue il durame, la parte interna più scura formata da cellule morte da molti anni e l’alburno, la parte esterna più chiara, formata da cellule vive che trasportano l’acqua prelevata dal terreno. Le zone periferiche sono tre fasce molto sottili ma importanti: il cambio aggiunge ogni anno un nuovo strato di legno; il libro trasporta la linfa prodotta dalle foglie e fornisce il nutrimento al cambio; la corteccia e costituita dalle parti morte del libro, è dura e scagliosa e protegge il tronco dall’attacco dei nemici esterni (caldo, freddo, insetti, muffe). ANELLI DI ACCRESCIMENTO Nei paesi temperati, come l’Italia, si vedono chiaramente molti anelli concentrici. Ogni anello è formato da due strati di colore diverso. -La zona chiara è il legno primaverile, largo e tenero, che si forma nella buona stagione quando la crescita è rapida. -La zona scura è il legno autunnale, stretto e duro, che si forma quando la crescita è lenta. La differenza di colore permette di contare gli anelli e quindi di stabilire l’età della pianta.

LATIFOGLIE E CONIFERE Gli alberi si dividono in due grandi categorie: le latifoglie e le conifere. Latifoglia: E’ l’albero con la chioma ramificata, e foglie larghe. E’ detto anche caducufoglia perché le foglie cadono ogni anno tutte insieme. Conifera: E’ l’albero con la chioma a triangolo e la cima a punta, che porta le pigne. E’ detta anche aghifoglieperché ha le foglie ad ago. Una latifoglia: quercia Il tronco è diritto en cilindrico alla base, fino a 4-8 mt di altezza; poi prosegue verso l’alto con dei rami. In alcuni casi si biforca in più rami principali. Le foglie coprono i rami nei mesi della buona stagione, quando formano una grande chioma verde per ricevere il massimo di luce; in inverno cadono a terra e i rami restano spogli.


Una conifera: abete rosso Il fusto è un cilindro regolare che sale diritti come un palo della luce fino a 20-30 metri di altezza, all’interno c’è la resina. Su esso si innestano i rami come piccole aste simili a stecche di ombrello, di lunghezza decrescente Le foglie sono aghi verdi lunghi 2 cm o poco più distribuiti a ciuffi lungo i rametti. Le conifere sono sempreverdi, perché il ricambio di aghi è continuo e i rami sono sempre coperti di foglie. Bosco coetaneo (diviso in settori) Il terreno è suddiviso in tre settori, ognuno con piante della stessa età, per esempio di 40 anni ormai pronte per il taglio. Tagliata: una “ Tagliata”, cioè una zona di bosco dov’è stato eseguito il taglio raso degli alberi. Piante giovani: devono ancora crescere: tra circa 20 anni saranno anch’esse adulte e verrà il loro “turno” di taglio. Bosco disetaneo E’ una fustaia formata da alberi di età diversa. Il taglio è fatto in genere ogni 10 anni: le piante da abbattere devono essere distribuite in classi di diametro diverso. UTILIZZAZIONE DELLA FORESTA


Trasporto La prima fase è l’esbosco, cioè il trasporto del legname al di fuori del bosco: i tronchi sono fatti rotolare per un pendio libero da ostacoli, o sono trasferiti con una teleferica. Nei paesi ricchi di foreste e di fiumi (Canada, Svezia) si usa la fluitazione. I tronchi sono gettati nel fiume più vicino, riuniti in “zattere” e abbandonati alla corrente; oppure sono rimorchiati da un battello fino alla segheria. Questo è l’esbosco Questa è la fluitazione TAVOLE E TRAVI I tronchi di legno che vengono portati alla segheria sono tagliati a fette per ottenere i “segati”. Questi semilavorati si dividono in due categorie: le tavole, di sezione rettangolare, sono i panconi, i tavoloni, le tavole, usti per le strutture mobili e gli infissi; le travi, di sezione quadrata o quasi, sono pezzi lunghi e grossi per fare i tetti e i solai delle case in stile tradizionale. I segati sono disposti a strati in grandi cataste per la stagionatura. Segagione -Per ricavare le tavole si usa il sistema per tagli paralleli (figura a). Il tronco, fissato sul carrello, viene guidato contro la lama della sega che taglia la prima volta. Poi il carrello torna indietro, il tronco viene spostato di alcuni cm e rimandato nuovamente contro la lama, che taglia la seconda tavola. E così via, fino all’ultima fetta di tronco. Queste tavole tendono a deformarsi, a causa della diversa umidità. -Per ricavare le travi vengono tracciate le suddivisioni sulla testa del tronco (figura b). Poi vengono eseguiti i tagli con la sega.

Questa è la segagione Questi sono dei tronchi tagliati parallelamente Riduzione in travi Stagionatura delle tavole


Serve a eliminare la buona parte dell’acqua contenuta nelle tavole. -La stagionatura naturale viene effettuata in un grande piazzale accanto alla segheria. Qui vengono formate grandi cataste di tavole separate tra loro da uno spessore. In questo modo l’aria può circolare e le facce perdono via via umidità. La stagionatura all’aria aperta può durare anche alcuni anni. -La stagionatura artificiale viene fatta al chiuso, in appositi locali. Qui le cataste sono attraversate da aria calda che in pochi giorni riduce l’umidità del legno.

PANNELLI DI SFOGLIATI(COMPENSATI) Nella fabbrica dei compensati il tronco di legno viene “srotolato” come fosse un rotolo di carta, per ottenere un foglio di pochi mm di spessore. I fogli sono poi incollati tra di loro e si ottiene così un pannello di ampia superficie con una buona resistenza in tutte le direzioni, chiamato compensato o multistrato. Fabbricazione dei compensati Sfogliatura: il tronco di pioppo, già scortecciato, ruota contro una lama che taglia un foglio di 1 o 2 mm di spessore, largo quanto il tronco. Alla fine si ottiene uno “sfogliato” lungo circa 20 m. Essicazione e taglio: lo sfogliato entra in un tunnel dove una corrente d’aria calda lo asciuga rapidamente. Poi viene tagliato Incollatura: i fogli passano tra due rulli che li spalmano con colle speciali. Poi vengono disposti uno sull’altro, in modo che le fibre di ogni foglio siano perpendicolari a quelle del precedente. Alla fine il pannello viene messo sotto una pressa riscaldata, in cui la pressione favorisce l’aderenza tra i fogli. Finitura: i bordi del pannello sono rifilati da una sega, che lo squadra.


Pannelli di sfogliati Il compensato è un pannello costituito da tre strati di sfogliati, con spessore massimo di 6 mm. Si usa per il fondo dei cassetti e degli armadi. E’ molto costoso. Con il nome multistrato si indicano i pannelli formati da 5 o più fogli sovrapposti. Il paniforte è un pannello formato da 2 sfogliati incollati tra loro. E’ un buon materiale, leggero e resistente. Tamburato E’ un pannello formato da un telaio di legno, in genere abete, chiuso tra due fogli di compensato. L’interno è vuoto come un “tamburo”; nei pannelli molto grandi c’è un cartone a nido d’ape. Questo pannello è leggero e molto resistente. PANNELLI DI TRUCIOLI E FIBRE Questi pannelli sono formati da particelle o fibre di legno, impastate con collanti e pressati per formare ampie superfici. A seconda del materiale di partenza si ottiene il truciolare o il medium density. Truciolare E’ un pannello formato da particelle di legno simili a “trucioli”, incollati e pressati. E’ un materiale scadente, che pesa molto e flette facilmente.

Medium density(md) E’ un pannello formato da fibre di legno simili a quelle della carta, che formano una struttura molto compatta.


Le piante legnose di N. Ingrid LE PIANTE LEGNOSE DI N. INGRID PIANTE LEGNOSE: si chiamano così perché il loro fusto è fatto di legno. Esse si dividono in alberi e arbusti .

L’ albero è una pianta legnosa perenne , capace di svilupparsi in altezza grazie ad un fusto legnoso, detto tronco che di solito inizia a ramificare a qualche metro dal suolo . L’ insieme dei rami e delle foglie determina la chioma che può avere forme diverse a seconda delle specie e delle condizioni ambientali .Gli alberi si distinguono dagli arbusti non per la loro dimensione ma per la presenza di un tronco privo per un primo tratto di ramificazione . Difetti gli arbusti ramificano già a partire dal terreno (ES : la vite)il tronco dell’albero è formato dà più strati : la parte più esterna costituisce , la corteccia , il secondo strato è chiamato libro , il terzo è il cambio infine c’ è il cilindro centrale formata dal legno come esempio di piante legnose prendiamo il pesco. L’albero di pesco è una pianta che può essere riprodotta dal seme o per talea . Riproduzione per talea :1 rametto di pesco ( talea)viene messo nel terreno di un vivaio dove mette radici e diventa una piantina . Dopo viene piantata nel campo . Verso i 3 anni la pianta è cresciuta in altezza e ha sviluppato i primi rami . Verso i 10 anni è diventata una pianta adulta. Dopo molte decine di anni l’ albero


invecchia e quando muore il pesco lascia nell’ ambiente il suo tronco. Ogni anno la pianta subisce delle trasformazioni: - IN INVERNO LA PIANTA È IN LETARGO, I RAMI SONO FRAGILI. -IN PRIMAVERA SPUNTANO LE FOGLIE E I FIORI RIVESTONO L’ALBERO DI UNA FIORITURA ROSEA. QUANDO I PETALI CADONO COMINCIANO A SVILUPPARSI I FRUTTI. -IN ESTATE LA CHIOMA È VERDE E I FRUTTI GUNGONO A MATURAZIONE .-IN AUTUNNOI FRUTTI CADONO E LE FOGLIE SECCANO. I seni dei frutti caduti possono dare origine a nuove piante. Le piante legnose per usi alimentari si dividono in 4gruppi : alberi da frutto(ES : mele , pere , pesche , albicocche.),agrumi(ES : limoni , arance.)vite (ES: uva) olivo (ES : olive). Il frutteto è un terreno utilizzato per piantare gli alberi da frutto . È una coltura permanente difetti occupa il terreno per 20-30anni. Può essere di varie specie di piante (pesco , pero , ciliegio). Nel frutteto si mettono piante giovani ricavate per tale o margotta e poi innestate e fatte crescere in vivaio .le piante vengono messe nel terreno per filari. TALEA : un rametto della pianta viene tagliato e poi interrato. MARGOTTA: un rametto viene circondato dà terra per fargli mettere radici direttamente sulla pianta e poi viene tagliato. PROPAGGINE : il ramo viene interrato fino a quando non mette radici . INNESTO : è una pratica per la moltiplicazione delle piante realizzato con la fusione di 2 piante diverse chiamate soggetto e nesto .Il primo è la pianta dotata di radici e il secondo è un rametto di una altra pianta . Le 2 piante si saldano tra loro formando un’ unica pianta e i frutti sono quelli della parte innestata . La buona riuscita dell’innesto consiste nel creare tagli dell’ innesto e del porta innesto il più possibile uguali nel giusto periodo (primavera , a fine estate). Gli innesti sono di vari tipi :innesto per approssimazione e l’innesto a gemma. Gli innesti a gemma possono essere : a occhio , a scudetto , a doppio scudo , a tassello , a zufola ci sono anche l’ innesto a scheggia e a marza. FILARE : consiste nel piantare gli alberi in fila con una certa distanza (per esempio la distanza di 4metri)per sviluppare i rami nella lunghezza desiderata . Tra 2 filari c’è uno spazio abbastanza largo per permettere alla luce di illuminare anche i rami più bassi . Ogni anno l’ agricoltore deve occuparsi del terreno e delle piante .Il terreno viene


arato in autunno .Poi lo concimano e durante l’estate c’è l’irrigazione .I lavori sulla pianta aumentano la produzione di frutti . Il lavoro più importante è la potatura dei rami eseguita in inverno e in primavera .Se le piante hanno dei parassiti si spruzzano dei fitofarmaci .A novembre le piante sono a riposo e l’agricoltore si dedica all’aratura .I frutti maturi vengono raccolti a mano perché gli alberi sono tenuti bassi , e messi all’ interno di casse. BESTIAME BOVINO DI N. INGRID STALLA : in Italia i bovini sono allevati quasi sempre nella stalla . La stalla moderna è fatta in modo da poter svolgere facilmente i diversi lavori :pulizia , rifornimento del foraggio e acqua,mungitura. Nei grandi allevamenti ci sono stalle per mucche da latte e per vitelli da carne .La stalla è divisa in3 parti :la corsia centrale che serve per il trasporto e la distribuzione dei prodotti alimentari .Le poste cioè lo spazio dove vive il bestiame . Le corsie di servizio situate ai lati esterni servono per fare entrare e uscire gli animali e per le pulizie periodiche .I foraggi : sono i prodotti vegetali per l’ alimentazione del bestiame sono divise in 3 categorie :foraggi freschi come erba da prato, mais verde, conservati nel silo orizzontale . Foraggi secchi cioè il fieno confezionato in balle cilindriche . I mangimi cioè cereali macinati(mais) crusca conservati nel silo verticale. I vari foraggi sono mescolati e dati agli animali più volte al giorno. Il silo orizzontale : è una piattaforma delimitata da3 sponde 2 laterali di contenimento e una di fondo . La rotoballa : il foraggio essiccato viene confezionato in rotoballe cilindriche e in balle prismatiche .Le rotoballe sono riparate dalla pioggia sotto tettoie e magazzini aperti . Ingrid N.


I materiali in generale di Valentina B.

Proprietà dei materiali I materiali sono tutte le sostanze ,naturali o artificiali, che servono per costruire gli oggetti. Ogni materiale si distingue per le sue proprietà (caratteristiche) che lo rendono adatto per certi impieghi. ALCUNE PROPRIETA’ dei materiali : Il tagliere di legno è leggero e tenace; Il foglio di carta è flessibile e piegabile; La tovaglia di stoffa è flessibile e ripiegabile; La scarpa di pelle è rigida e flessibile; La tazza di ceramica è tenace e dura; Il bicchiere di vetro è trasparente e fragile; Il pentolino d’acciaioo è resistente al calore e tenace; La bottiglia di plastica è leggera e tenace. La classificazione dei materiali I materiali strutturali cioè ,rigidi e solidi, sono: il legno ,la carta, il tessuto, la pelle, la pietra, la ceramica, il vetro , i metalli, le plastiche e i nuovi materiali (sono semiconduttori, i nuovi prodotti ceramici, le plastiche con fibre di carbonio) I materiali non strutturali,cioè prodotti chimici di complemento, (che servono a completare un prodotto)sono: la cera(per i mobili), la pelle delle scarpe, lo smalto che protegge le lamiere di automobili ed elettrodomestici, colle e mastici che uniscono tra loro i pezzi di legno,i coloranti che danno un colore agli oggetti diverso da quello naturale.


Le proprietà fisiche di un materiale sono il suo “comportamento”in relazione hai fenomeni fisici(come la gravità).Sono: -Peso specifico: è il peso della sua unità di volume. -Aspetto superficiale: è il modo in cui il materiale ci appare. -Conduttività elettrica: è la capacità di trasmettere la corrente elettrica(CONDUTTORI, ISOLANTI, SEMICONDUTTORI) -Conduttività termica: è la capacità di trasmettere più o meno bene il calore(conduttori e isolanti) -Dilatazione termica: è l’aumento di volume del materiale quando aumenta la temperatura. -Fusione (solo per metalli e vetro ) è il passaggio da stato solido allo stato liquido per effetto del calore. -Inalterabilità: è la capacità di resistere al deterioramento. Proprietà meccaniche: sono il suo comportamento in relazione ha sollecitazioni di tipo meccanico. -La resistenza a sollecitazioni semplici. ESSE SONO:trazione(la più comune), compressione, flessione, torsione, taglio. -La durezza: la capacità di resistere alla penetrazione di un alto materiale più duro. -Tenacità: è la capacità di resistere agli urti senza rompersi. -Resistenza alla fatica: è la capacità di resistere a sforzi ripetuti. -La lavorazione dei materiali. LA TECNOLOGIA: è l’insieme dei procedimenti e delle attrezzature necessarie per trasformare la materia in un prodotto industriale. LA FORMATURA:consiste nel dare a un pezzo la forma voluta con una lavorazione. Si usano: il getto mette il metallo sciolto in uno stampo, la laminazione ,la foggiatura (il metodo usato dagli antichi fabbri per fare le spade),l’imbutitura,l’estrusione e lo stampaggio.


LA SOTTRAZIONE: consiste nel lavorare un materiale togliendone via una parte per mezzo di un attrezzo. Si usano: la segagione ( taglia l’oggetto),la tornitura (usata soprattutto per la ceramica,lavorata per mezzo di un tornio),la fresatura, la foratura ,l’alesatura,(rende lisce le parti interne di un materiale cilindrico), la tranciatura, la piallatura, la limatura e la rettifica. L’ADDIZIONE:consiste nel unire due o più pezzi per formarne uno unico. Si usano: la saldatura( unione permanente di due pezzi),Incollaggio( unione per mezzo di colla),cucitura,avvitatura, graffatura( per mezzo di grosse graffette) , rivettatura( per mezzo di rivetti); imbullonatura. TIPI DI PRODOTTO LE MATERIE PRIME ;DOPO ESSERE LAVORATE ,SI POSSONO DIVIDERE IN: • SEMILAVORATI: un materiale che ha subito una lavorazione parziale e viene utilizzato in un processo successivo( la barra …) • COMPONENTE: un materiale finito con uso ben definito e che fa sempre parte di un altro prodotto( es. la catena della bici i pneumatici dell’auto…) • PRODOTTO FINITO:un materiale che può essere utilizzato subito. I prodotti finiti si dividono in “monomateriale” cioè composti da un solo materiale; “bimateriale” cioè composti da due materiali; “multimateriale” formati anche da centinaia di elementi. RICICLAGGIO E SMALTIMENTO: Per liberarsi di rottami o rifiuti esistono 3 modi: -Il riciclaggio : i rottami vengono riutilizzati per produrre nuovi oggetti. - Lo smaltimento: i materiali di origine minerale vengono smaltiti in discarica.


-Il riciclaggio e combustione:sono i materiali che possono essere riciclati pi첫 volte con sempre minor pregio. -Le materie prime le materie prime sono sostanze che si ricavano dai materiali. Esse sono di origine o animale o vegetale o di origine minerale.

le materie prime vegetali sono quelle ricavate da animali o vegetali si dividono in 3 gruppi . Legnami prese dal legno. Pellami prese dalla pelle degli animali. Fibre tessili sono i filamenti presi da alcuni alberi o dalla folta peluria degli animali. le materie prime minerali


si trovano in alcune zone del sottosuolo per questo l’uomo “costruisce”delle cave per poterli estrarre. Esse sono esauribili ne sono esempio l’argilla, i minerali di ferro. Minerali metalliferi sono rocce pesanti e lucenti. L’industria metallurgica li fonde per estrarne il metallo. Anche l’uranio fa parte dei minerali metalliferi anche se è un elemento radioattivo. Minerali NON metalliferi sono rocce per l’edilizia cioè per la costruzione di case come marmo pietre ornamentali……. Minerali energetici che sono i combustibili fossili (hanno infatti la particolarità di bruciare). Ne fanno parte carbone e petrolio.


Il legno di G. JoëlIERI E OGGI Nel Regno d’Italia (parliamo di cent’anni fa), le scuole medie avevanouna classe femminile e una classe maschile, le ragazze e i ragazzi in dossavano un grembiule nero. Al suono di una campana, gli alunni rientravano nella propria aula, per andare al proprio posto passavano tra i banchi. I banchi erano strutturati a 2 posti, in legno massiccio (massello), molto solido e npesante, a quel tempo c’erano sotto i banchi gli appogiiapiedi e il calamaio. Ponevano i libri e i quaderni sul piano nero ed era un pò inclinato per facilitare la lettura, e mettevano ml’astuccio sulla parte esterna. La lavagna era di ardesia nera posta sul piedistallo di legno, salivi sulla pedana prendevi posto, dietro la cattedra. La pedana, la cattedra e la sedia erano di legno. cent’anni fa, quasi tutti i8 mobili, armadi, ecc. ecc. erano di legno. Nelle strade viaggiavano delle carozze di legno, le carrozze della terzaq classe in più, avevano delle panchine di legno. ecco un esempio di calamaio. QUANDO IL LEGNO ENTRAVA OVUNQUE Prima della Rivoluizione Industriale, il legno si usava molto.ò Le strutture delle case in Italia e nei paesi del Mediterraneo, erano costruite: - i muri erano di pietra oppure di mattoni - travetti e tavole ricavate dai tronchi di un albero nell’Europa centro-nord ricca di foreste, i muri dei travicelli di legno e anche i pavimenti. Il carpentiere era l’artigianato; costruva in legno: – mulini a vento – i pesanti macchinari da macina, ecc. ecc. htt I carpentieri costruivano e riparavano gli scafi dei velieri, il ponte e le alberature erano in legno. I carrai costruivano carrozze e carri, sempre in legno.


Un carraio specializzato, costruiva delle ruote di legno con in mezzo dei cerchioni e dei raggi. I bottai costruivano contenitori in doghe di legno con cerchi di ferro. I contadini fabbricavano dei manici per degli attrezzi, per esempio la falce, il forcone e il rastrello, e anche le staccionate con rami o tronchi di un albero. I falegnami costruivano dei rozzi mobili della popolazione, gente comune. Gli stipettai costruivano mobili decorati o eleganti ed erano molto costosi per i più ricchi ( vescovi, nobili e borghese). OGGI:IL BANCO DI FERRO TRUCIOLARE Oggi alla scuola secondaria gli alunni non indossano più il grembiule e le classi erano miste. Al suono di una campana gli alunni entravano nella loro classi. Oggi i banchi hanno 4 gambe metallizzate e un po’ ricurve; ha un piano rettangolo e un sotto piano per i libri. I banchi di pochi anni fa avevano il piano “ quadrato” senza sotto piano. Ogni alunno ha il proprio posto, le sedie avevano 4 gambe di ferro, la seduta e lo schienale sono di legno. Oggi il truciolare viene usato quasi ovunque, perché il prezzo del mercato è poco ed è stabile. Il legno massello viene usato molto per gli infissi. TAGLIO NELLE FORESTE IN EUROPA Tanti anni fa l’Italia era coperta di boschi, dalle Alpi fino in Sicilia ed erano solo libere le tracci dei fiumi e torrenti, le zone costiere a quel tempo erano paludose. I cacciatori andavano a caccia nei boschi e cacciavano per guadagnarsi da vivere, spesso trovavano frutti e selvaggina. Dopo il 5000 a.c. , con l’avvento dell’agricoltura, delle tribù di coltivatori incominciarono a bruciare i boschi. Da dora in avanti si estendeva gli spazi agrari . In epoca romana in Italia meridionale vennero disboscati tanti boschi, come in Sicilia che diventò il granaio principale di Roma. Tuttavia, i boschi non divennero pochi ma non come all’inizio, e la popolazione diminuì.


L’ invasioni barbariche con la caduta di Roma la popolazione si dimezzòe molti campi vennero abbandonati, non si poteva più coltivare o l’ abbandonamento dei campi. Gli alberi crebbero sugli spazi vuoti e il bosco riconquistò lo spazio vuoto. Nel medioevo dopo il 1000 l’economia crebbe, e invece le città e la popolazione aumentò. Dopo l’anno 1700 iniziò la conquista definitiva del territorio, perché la popolazione crebbe da 10 a 30 milioni (nel 1900). La campagna si allargò ovunque, sia in pianura sia in collina . Oggi l’Italia è una serie di coltivazioni a eccezione dei boschi in collina e in montagna


Il Tessuto di S. Chiara

to il tessuto è un materiale planare (che a una superficie piana ) è: . sottile . flessibile la stoffa è un intreccio di fili intrecciati tra loro. il tessuto è formato da : . flessibilità . resistenza all’usura . stirabilità il tessuto è : . adattabile alle forme, cioè, tipo il jeans è formato da tanti pezzi cuciti che vanno ha formare un oggetto unico, modellabile al corpo umano. si può anche piegare e appiattirlo per riporlo nell’armadio. . resistente all’usura, cioè, sopporta sfregamenti e divani senza lacerarsi, ma si consumano lentamente. . lavabile, stirabile, spiegabile, cioè, quando è sporco va lavato in lavatrice, poi bisogna stirarlo perhé gli rimangono delle pieghe. stirandolo rimane piegato e si può riporre nell’armadio. oggetti in tessuto gli oggetti di stoffa si dividono in: . vestiario; a sua volta sono divisi in: biancheria intima, vestiti completi, singoli capi, calzetteria. la lana, molto importante. . tappezzeria; le stoffe si suddividono in 3 parti: tessitura per poltrone, divani e materassi. . altri articoli tessili; sono ricavati con dei fili intrecciati le fibre tessili sono i filamenti sottili con cui si producono i filari. le


fibre si dividono dall’origine che hanno: . fibre vegetali; sono ricavi delle piante: dal seme, dal fusto, dalla foglia e dal frutto. . fibre animali; sono ricavi dei peli di animali o dalle bave di insetti. . fibre chimiche; divise in fibre sintetiche ricavate dal petrolio e fibre artificiali ricavate dalla cellulosa. il lino è una fibra vegetale. il lino cresce un po’ dappertutto. nei paesi freddi tipo la Russia, la Francia, l’Olanda e la Romania cresce velocemente. il cotone è una fibra vegetale, bianca e giallastra. il cotone è economico ed è molto diffusa. viene usata per fare le camicie, la biancheria intima, la biancheria per la casa, per i vestiti, ecc. il cotone è la pianta più utilizzata in tutto il mondo. cresce nelle stagioni caldesecca e umida. essa è una pianta annuale ( con un ciclo vegetale che dura circa sei mesi ).


Industria tessile, dell’abbigliamento e riciclaggio tessuti (V. Liam) INDUSTRIA TESSILE: LA TESSITURA (V. LIAM) INDUSTRIA TESSILE: LA TESSITURA inizio (V. LIAM) La tessitura, fatta con una macchina detta telaio, è l’insieme di operazioni che, attraverso l’intreccio dei filati,porta alla formazione della stoffa. Il principio di funzionamento di base è lo stesso per tutti i telai: la realizzazione di un tessuto avviene intrecciando tra loro fili perpendicolari che prendono i nomi di ordito e di trama. L’ordito è l’insieme dei fili tesi sul telaio, il cui numero non può essere variato durante la lavorazione e perciò determina la larghezza del tessuto prodotto. La trama invece è l’insieme dei fili che vengono intrecciati all’ordito in direzione perpendicolare e si trovano nella navetta o spoletta che è un legno cavo appuntito come una nave (da qui il nome). L’intreccio tra ordito e trama avviene grazie ad alcuni elementi che sono i costituenti fondamentali di tutti i telai. TELAIO A MANO

Fatto con una struttura rigida in legno che sostiene le seguenti parti mobili:


subbi: due cilindri sistemati agli estremi (uno per avvolgere i fili di ordito, l’altro per avvolgere la stoffa); licci: due telaietti dotati di un meccanismo che permette di selezionare e sollevare simultaneamente tutta una serie di fili, per esempio quelli pari, e di introdurre facilmente la trama fra questi e i fili non sollevati; battente con pettine: serve a stringere il filo di trama. Come avviene la tessitura: 1) apertura del passo (viene premuto il pedale sinistro); 2) passaggio della navetta (si passa tra i fili la navetta, che si tiene con la sinistra e si afferra con la destra); 3) battuta del pettine (si tira il battente e il pettine chiude il filo bianco contro la stoffa); 4) avanzamento della tela; 5) si ripete l’operazione premendo questa volta il pedale destro e afferrando la navetta con la sinistra. Il primo passo verso la meccanizzazione del telaio avviene nel 1733 grazie all’inglese John Kay che rende più veloce la tessitura inventando la navetta volante, un semplice dispositivo applicato al battente del telaio che permette di spostare la navetta da una parte all’altra dell’ordito con una manopola. La spoletta viene mossa tirando una cordicella che aziona alternativamente due blocchetti di cuoio o di legno posti uno a destra e uno a sinistra dell’ordito. Tirando la corda, il blocchetto di destra spinge la navetta verso sinistra. Qui, questa viene prima fermata e successivamente spinta verso destra dal blocchetto opposto. Prima di tale invenzione erano necessari due tessitori per manovrare la navetta facendola passare a mano e a turno tra i fili dell’ordito. Con la navetta volante un solo tessitore era sufficiente, anzi un solo tessitore produceva una quantità di tessuto superiore a quella prodotta da due. Improvvisamente i tessitori consumavano più filo di quanto i filatori riuscissero a produrne. Iniziò così una lunga gara che portò all’invenzione delle prime macchine per filare e poi al telaio completamente meccanizzato. TELAIO MECCANICO CON NAVETTA


Fu inventato verso il 1800 in Inghilterra e permise attraverso l’utilizzo di un meccanismo a motore di sincronizzare i 4 movimenti del telaio a mano (movimento dei licci, lancio della navetta, movimento del battente, avanzamento della tela). Al Museo della Scienza di Milano è esposto un modello di telaio meccanico disegnato e progettato da Leonardo da Vinci giĂ nel 1500 circa.


TELAIO MODERNO SENZA NAVETTA I telai attuali sono fatti con gli stessi pezzi dei precedenti ma sono privi di navetta, questo rende la macchina molto più veloce. Il filo di trama viene messo dentro a dei rocchetti fissi e fatto passare attraverso l’ordito sparandolo con un getto di aria compressa o con apposite pinze. MODELLO MACCHINA PER TESSERE A PINZE

MODELLO MACCHINA PER TESSERE A GETTO D’ARIA

INDUSTRIA TESSILE: LA TESSITURA fine (V. LIAM) INDUSTRIA DELL’ABBIGLIAMENTO INDUSTRIA DELL’ABBIGLIAMENTO inizio (V. LIAM) Il vestito è un oggetto di stoffa formato da molti pezzi cuciti tra di loro. La prima funzione del vestito è di coprire il corpo umano per proteggerlo dal caldo e dal freddo. Oggi il vestito è anche un bene di


consumo soggetto ai ritmi della moda e talvolta diventa anche uno status symbol. Per fare un vestito le misure di base che servono sono: petto vita fianchi lunghezza del braccio con gomito piegato INDUSTRIA DELLE CONFEZIONI L’industria delle confezioni produce i vestiti in serie, in diverse taglie, diversi modelli e colori a seconda della stagione. Tali vestiti vengono poi venduti nei negozi di abbigliamento e oggigiorno anche on line. Com’è fatta una fabbrica di confezioni? E’ un capannone diviso in vari reparti: reparto sviluppo modelli: si carica a computer la taglia del modello e automaticamente vengono elaborati i dati delle altre taglie, si valuta come sfruttare al meglio il tessuto e poi si stampa l’immagine su un foglio a grandezza naturale; magazzino tessuti: si controllano le stoffe; reparto taglio: i modelli di carta vengono posizionati sopra più strati di tessuti così tagliando con una taglierina si ottengono contemporaneamente molti pezzi di stoffa; reparto cucitura: si procede alla cucitura, con macchine da cucire elettriche, dei vari pezzi; reparto stiratura: i capi vengono stirati con macchine sagomate in modo da adattarsi alle diverse parti dell’abito; reparto collaudo: i capi vengono controllati per verificare che siano esenti da difetti. MACCHINA DA CUCIRE La macchina per cucire è un’apparecchiatura meccanica o elettromeccanica impiegata per unire, con una cucitura, stoffe o pelli attraverso il passaggio di uno o più fili di cotone o altri materiali per mezzo di un ago oscillante in modo alternato dall’alto verso il basso. Gli organi lavoranti sono: l’ago che ha un moto lineare alternato; la griffa ha un moto lineare diretto verso l’esterno;


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il crochet ha un movimento rotatorio.

INDUSTRIA DELL’ABBIGLIAMENTO fine (V. LIAM) RICICLARE I TESSUTI RICICLARE I TESSUTI inizio (V. LIAM) RICICLARE LE FIBRE DEGLI STRACCI Fino al 1960 esisteva la figura dello stracciaio che raccoglieva gli stracci fatti di fibra naturale (lana 100% o cotone 100%). Gli stracci venivano rivenduti alla filanda. La filanda era una fabbrica in cui avveniva il riciclaggio. Il tessuto veniva disfatto per ricavare le fibre che poi venivano filate per riottenere un filato. In Italia il centro più famoso per il riciclaggio della lana si trovava nella città di Prato. Oggi questo tipo di riciclaggio non si fa più perché i tessuti di lana sono spesso mescolati ad altre fibre sintetiche e i costi di scoloritura e rimozione delle fibbie sono troppo elevati. Così dagli stracci si ottengono materiali di riempimento come: isolanti per le macchine, feltro, pannelli, imballaggi. Il 10% non è utilizzabile e viene gettato nelle discariche. RIUTILIZZARE I VESTITI ANCORA BUONI La raccolta dei tessuti avviene principalmente ad opera di


Associazioni di Volontariato. Circa il 60% dei vestiti è ancora in condizioni tali da poter essere indossato. Possono essere spediti nei paesi poveri, venduti sul territorio a prezzi molto bassi oppure donati a centri di accoglienza per persone povere, che li distribuiscono a chi ne ha bisogno. Ovviamente i vestiti, le scarpe sciupati o non piÚ riparabili vanno messi nella raccolta indifferenziata.


La mia relazione sulla CERAMICA NATALIE G.

Argomento : La ceramica di Natalie G. LA CERAMICA I prodotti in ceramica sono divisi in due categorie: 1) TERRA COTTA: la terra cotta è un materiale robusto e poroso, ottenuto da argilla cotta in forno. 2) LA CERAMICA : è un materiale di terra cotta robusto e poroso, che viene rivestito di smalto ( una pellicola di vetro trasparente) che lo rende brillante e impermeabile. Le proprietà della ceramica sono : discreta robustezza, aspetto piacevole e durezza superficiale. TRE TIPI DI CERAMICA 1) il lavandino è di ceramica dura e compatta rivestito di vetro durissimo che garantisce la massima pulizia e igiene. 2) la piastrella faccia liscia e colorata in vista e invece quella porosa è di argilla cotta chiamata ”biscotto” che viene incollata al muro o al pavimento. 3) il mattone a tutte le facce porose per assorbire meglio la malta che serve per legarlo ad altri mattoni. PRODOTTI CERAMICI TERRA COTTA: sono i vasi da fiori, gli orci ( contenitore panciuto di varie dimensioni che un tempo veniva usato per contenere liquidi speciali e oli), ecc… Sono quell’ oggetti che hanno la superficie porosa. STOVIGLIE: sono i piatti e il vasellame ( tazze, tazzine e terrine) • Terraglie: sono di uso comune. • Maioliche: sono un po’ più pregiate delle terraglie. • Porcellane: sono molto pregiate e si distinguono per la loro bianchezza APPARECCHI SANITARI: sono gli apparecchi di porcellana bianca, quelli del bagno che vengo rivestiti da una lastra di legno trasparente. PIASTRELLE E MATTONELLE: sono quelle per rivestire il bagno. la cucina e i pavimenti. le piastrelle comune sono le ” maioliche” con supporto bianco “biscotto”.


La monocottura è dove il pezzo viene cotto insieme allo smalto. COTTO: sono di solito mattonelle di colore rosso sfumato usato per i pavimenti. GRES: è una piastrella di ceramica vetrificata usata senza smalto. LETARIZI: sono le terre cotte per l’edilizia fatte con argilla comune, con il tipico colore rosso mattone. Argomento: La Ceramica di Natalie G.

L’INDUSTRIA DELLE CERAMICHE La materia prima per fare la ceramica è l’ argilla, che se viene aggiunta un po’ d’ acqua è facilmente modellabile. Il colore dell’argilla può variare del grigio al giallo bruno. I giacimenti d’argilla si trovano in m0lte zone del territorio le argille ordinarie si trovano un po’ ovunque, lungo i fiumi o in giacimenti in pianura. l’ argille pregiate si trovano in pochi giacimenti spesso in basse profondità. CICLO PRODUTTIVO DELLA CERAMICA L’ argilla viene conservata a secco; poi vieni miscelata con additivi. La miscela viene impastata con acqua e la massa plastica viene conservata in un a vasca, in attesa della lavorazione. FORMATURA: serve per dare la pasta la forma voluta, si può ottenere al tornio, per stampaggio, per colatura e per trafilatura. COTTURA: il pezzo seccato viene messo in forno, la temperatura aumenta lentamente, circa in 8 ore, fino a raggiungere


i 950 C° circa; il forno si spegne e si raffredda in circa 20 ore. Quando si apre il forno il pezzo è diventato biscotto, cioè che è diventato duro e resistente. Se gli oggetti sono quasi da fiori o mattoni sono già pronti per la vendita. VETRIATURA: il biscotto viene rivestito di vetrina, che è una polvere opaca: si usa la tecnica per immersione per i pezzi piccoli e la tecnica a spruzzo per i pezzi grandi. Per avere la superfice colorata si stende prima il colore e poi la vetrina. 2 COTTURA: il pezzo viene messo nel forno . Quando parte il ciclo di cottura. Il calore fa vetrificare la vetrina, che diventa una pellicola dura e trasparente. COLATURA La colatura serve per fare pezzi complicati e cavi come: broccole e apparecchi sanitari si usano stampi in gesso. Ogni stampo ha una cavità che riproduce la forma esterna dell’oggetto, i perni e i fori servono per unire i due semi stampi. I semi stampi vengono uniti e chiusi con una cinghia. Nel foro in alto viene colata l’argilla fluida detta “barbotina”, che riempie tutto lo stampo. Dopo i 5 minuti l’argilla è già solida perché nelle pareti dello stampo c’è il gesso che assorbe l’acqua. Si rovescia lo stampo quando l’argilla è ancora fluida per colarla fuori. Si ha per lo stampo e si estrae il pezzo, che è un guscio di argilla vuoto all’interno, di colore grigio scuro. Le sbavature sono rifilate con un normale taglierino. La superficie viene rifinita lisciandola con una spugna umida. Dopo alcuni giorni il pezzo è asciutto di colore biancastro. STAMPAGGIO Lo stampaggio serve per ottenere oggetti di forma semplice come i piatti. Si usano stampi formati da 2 pezzi che riproducono la cavità interna dell’oggetto, di solito di colore verde. Vengono montati su cerchi metallici che li tengono in posizione. Una lastra di argilla di spessore 1 centimetro circa, a impasto molle, è appoggiato sullo stampo. Lo stampo si alza fino a raggiungere il controstampo che modella la lastra pressandola. Il pezzo estratto viene rifinito. TRAFILATURA L’imbasto d’argilla viene pressato contro una matrice forata da cui esce una lunga striscia a sezione costante. La striscia viene tagliata


con un filo d’acciaio nella misura dei mattoni. I mattoni passano nel forno di essicazione, dove restano per circa 1 ora alla temperatura di 200 C°. I mattoni sono impilati su un carello e dentro il forno di cottura, a circa 1000 C° che percorrono lentamente. TORNIO L’artigiano sistema al centro un pezzo d’argilla e lo fa girare, appoggia le mani sul pezzo e fa una specie di cupola. Affonda le dita dentro la cupola e , grazie alla sua esperienza e abilità, lo allarga via via e allo stesso tempo lo innalza. Assottiglia poco a poco le pareti e ottiene la forma voluta, se una parete diventa troppo sottile e si buca il lavoro deve essere rifatto. RECUPERO DI INERTI CIVILI L’impianto di triturazione è un area molto simile alla cava di ghiaia. La lavorazione avviene dentro cubi di lamiera dove si trovano il mulino di frantumazione e il vibrovaglio per la divisione dei ciottoli in base alle dimensioni. IMPIEGHI Gli inerti riciclati sono venduti alle ditte di lavori stradali ed edili. Il primo campo di impegni è nei sottofondi per piazzali e capannoni industriali, per la viabilità intera e per viabilità minore. Il 2 è il riempimento di scavi per gli acquedotti, le fognature e i gasdotti. Se gli inerti non vengono venduti il comune gli usa per il rimodellamento del suolo come il riempimento di cave o la ricopertura di discariche chiuse in via definitiva Argomento: La ceramica di Natalie G.



Esposizione N. Alessandro la carta N. Alessandro la carta La carta La carta è un materiale sottile e flessibile, in forma di foglio formato da milioni di fibre vegetali intrecciate saldamente tra loro. Esistono poi proprietà particolari che dipendono dai trattamenti superficiali, la carta può essere: liscia, ruvida, ovattata, patinata ecc. Il foglio da scrivere, che è la nostra carta di riferimento è: FLESSIBILE: la flessibilità è la capacità di curvarsi e poi di assumere di nuovo la forma originaria, essa si curva e quando la lasci ritorna piana; PIEGABILE: è capace di ricevere e di mantenere la piega; STAMPABILE: è capace di ricevere l’inchiostro in modo netto sena lasciare aloni. Per questo si può scrivere e stampare un foglio su due facciate. La classificazione della carta Gli oggetti di carta sono classificati in base all’impiego in quattro grandi categorie: DA STAMPA A SCRIVERE: è la carta in foglio sottile e liscio usato come supporto per le informazioni stampate. Si divide in carta per giornali e guide telefoniche, carta per riviste settimanali, per libri e carte, per la scrittura, e per il disegno e le fotocopie. DA IMBALLAGGIO: è la carta usata per avvolgere o contenere altri oggetti. La carta per alimenti è usata per i sacchetti in cui si mette il pane e la frutta. La carta oleata è fatta per avvolgere oggetti untuosi. Il cartoncino rigido è usato per fare le scatole, per lo zucchero, per la pasta alimentare, per le scarpe ecc. Il cartone ondulato è usato per confezionare le grandi scatole da imballaggio. USO DOMESTICO: è la carta crespata e morbida, molto assorbente, che fa le veci della stoffa. Si usa in cucina (carta cucina, tovaglioli) e per l’igiene personale (fazzoletti di carta, carta igienica). CARTE DI ALTRO TIPO: carta da parati ,carta fotografica, carta da forno, carta vetrata ecc… LE FIBRE DELLA CARTA: Su un foglio strappato puoi vedere da cosa è formato questo materiale :sono moltissime fibre sottili serrate tra loro in modo


disordinati.Queste fibre possono essere di due principali: FIBRE DI CELLULOSA molto pregiate impiegate per la carta migliore(come quella da scrivere FIBRE DI PASTALEGNO abbastanza scadenti, impiegate per la carta ordinaria con una vita breve. Industria della carta La materia prima per fare la carta è il legno degli alberi. Si usa sia il legno delle conifere che forniscono fibre lunghe, sia il legno delle latifoglie che forniscono fibre corte. Una materia prima “seconda” è la carta recuperata che puo essere macero domestico (giornali) e macero industriale (rese di quotidiani ,tabulati, cartone ondulato). Produzione della pasta La pasta per carta è un materiale fibroso ricavato dal legno degli alberi.I tipi principali sono due: La pastalegno o pasta meccanica è di bassa qualità ma economica .Si ricava con lo sfibratore dove i tronchi di legno sono sminuzzati e ridotti direttamente in agglomerati di fibre.La cellulosa o pasta chimica è il prodotto migliore.Si ricava con un bollitore dove i pezzetti di legno vengono disgregati col vapore ad alta temperatura e con sostanze chimiche. Si sciolgono cosi le sostanze incrostanti si liberano le fibre di cellulosa. Cartiera Le paste per carta sono comprate dalla cartiera che transforma la massa fibrosa in fogli di carta .Nella cartiera si distiguono tre reparti:deposito delle paste, impasto e la macchina continua. N. Alessandro la carta


Agricoltura ieri e oggi e le piante C. Mattia Agricoltura ieri e oggi e le piante C. Mattia Cent’ anni fa: l’ aratura con i cavalli Cent’ anni fa gli attrezzi agricoli erano trainati da una coppia di cavalli o di muli. Nella stagione dell’ aratura il contadino faceva indossare i finimenti agli animali li attaccava alla barra dell’ aratro e si recava al bordo del campo. Qui iniziava il lavoro di aratura e tracciava il primo solco per tutta la lunghezza del campo. Il contadino guidava i cavalli con lunghe cinghie, affinché mantenessero la linea retta e guidava l’ aratro tenendo le due impugnature, affinché la passasse vicino al solco precedente. Era un lavoro che richiedeva una perfetta intesa con gli animali e una grande abilità nella guida dell’ attrezzo. Il contadino arrivava in fondo al campo e tirava le briglie di lato per l’ inversione a U, poi iniziava un nuovo solco accanto al precedente e così via, fino ad avere una superficie lavorata molto regolare. Il lavoro cessava quando i cavalli stanchi, non erano più in grado di tirare. Oggi gli attrezzi agricoli vengono trainati da un trattore con 100 o 200 cavalli vapore di potenza. Nella stagione dell’ aratura il contadino sale sul trattore, lo guida in retromarcia fino all’ aratro e lo collega al gancio di traino, poi avanza fino al bordo del campo. Qui inizia il lavoro di aratura. Il trattore trascina senza sforzo il pesante aratro che arpiona il terreno duro e compatto. Lo taglia e lo gira di lato lasciandosi dietro sette solchi paralleli. Percorsa tutta la lunghezza del campo il contadino gira il volante per l’ inversione ad U e inizia il secondo passaggio per tracciare la seconda serie di sette solchi; e così via ad arare tutto l’ appezzamento di terreno . Il contadino siede in una cabina confortevole con ampia vetrata e aria condizionata e guida una macchina aquattro ruote motrici con servosterzo e molte marcie di velocità; sul monitor vede la linea del solco precedente, inquadrata dalla telecamera puntata dietro.


La pianta è un organismo capace di produrre materia vivente. La parola pianta ci fa pensare al vaso di geranio che abbiamo sul davanzale di casa in realtà la parola indica qualsiasi organismo vegetale di qualsiasi dimensione: il filo d’ erba e la spiga di riso, l’ arbusto di more e l’ albero di quercia ecc. Le piante vengono coltivate con usi diversi: alimentari, ornamentali, per fornire materie prime. Il geranio è il fusto verde e ramificato, dove crescono molte foglie verdi e fiori colorati. Questa pianta viene coltivata a scopo ornamentale. Le piante coltivate per usi alimentari si dividono in sei gruppi: Cereali: sono piante da granella, cioè producono chicchi commestibili. In Italia il cereale principale è il frumento, seguito a distanza da riso, mais e orzo.

Legumi: sono il fagiolo, il cece, la lenticchia, il pisello e la fava, che producono una granella commestibile riccadi proteine.


Ortaggi: sono piante a foglia verde, radici, bulbi ecc. che un tempo erano coltivate negli orti. L’ ortaggio più diffuso è il pomodoro, usato come base per ogni condimento; seguono insalate, i carciofi, le cipolle, i finocchi, i cavolfiori. Categoria a parte sono le piante da tubero, per esempio la patata.

Piante industriali: sono destinate all’industria che estrae lo zucchero, l’ olio, le fibre tessili ecc. La più coltivata è la barbabietola da zucchero, una radice da cui si estrae lo zucchero; seguono la soia e il girasole da cui si estrae l’ olio, la canapa che fornisce la fibra tessile, il tabacco. Legnose agrarie: sono gli alberi che producono sui rami i frutti commestibili. Si dividono in quattro gruppi: la vite è la coltura principale ( il 90% dell’ uva è trasformata in vino ); l’ olivo ( al pari della vite ) è coltura principale e le olive sono trasformate per il 90% in olio; i fruttiferi (alberi da frutto) producono mele e pere ( pomacee), pesche, albicocche, ciliegie, prugne e susine ( drupacee ), noci, nocciole e mandorle ( frutta secca ); gli agrumi sono l’ arancio, il limone, il mandarino e il pompelmo


Colture foraggere: sono le erbe da foraggio usate per l’ allevamento del bestiame. Le piÚ diffuse sono l’ erba medica, il trifoglio, la veccia, la coda di cane.

Agricoltura ieri e oggi e le piante C. Mattia


Prodotti derivati dal frumento e caseari di V. Samuele • I prodotti derivati dal frumento e caseari di V. Samuele. • Il chicco di frumento raccolto dalla spiga non è adatto all’ alimentazione umana perché l’ involucro esterno è poco digeribile. Da questo chicco viene schiacciato e viene estratto un prodotto che serve per fare il pane e la pasta. • Il chicco si divide in 3 parti: • L’ involucro esterno è una sottile membrana di cellulosa e di sostanze proteiche, che macinate diventano la crusca; • La massa farinosa è una sostanza bianca ricca di amido che è uno zucchero e ricca di glutine che è un insieme di sostanze proteiche necessarie alla panificazione. La macinazione della massa dà la farina bianca; • L’ embrione o germe è una pianta in miniatura e ha un elevato valore nutritivo. Dopo la macinazione viene eliminato. • La produzione della farina ; • • La farina è un prodotto in polvere ottenuto dalla macinazione dei chicchi di frumento. Lo stabilimento di produzione è il mulino edè diviso in 3 blocchi ben distinti ; • Nei sili vengono conservate le scorte di frumento, che sono ventilate periodicamente • Nel magazzino vengono conservati i sacchi di farina pronti per la spedizione ; • Nella sala di macinazione ci sono le macchine che trasformano il frumento in farina. • Fabbricazione del pane • • Il pane è un alimento solido ottenuto da un impasto di farina con acqua. Fasi della fabbricazione : • Impasto : farina bianca di frumento, acqua 50% del peso della farina, lievito 1% del peso della farina.


• Gli ingredienti sono messi nell’ impastatrice poi si ottiene un impasto elastico. L’ impasto viene tagliato in pezzi e foggiato in forme diverse : pagnotte, filoni, crocette, panini ecc. • Lievitazione : le forme vengono messe a riposare per qualche ora in un ambiente riscaldato circa 28 -30°C . In questo periodo lievitano, cioè aumentanaumentano di volume. • Cottura: le forme vengono su vassoi metallici e trasferite in forni alla temperatura di 250°C. La cottura dura circa 1 ora • a 70° e 80°C il volume aumenta per la dilatazione delle bolle di gas. • a 100°C l’ acqua comincia a evaporare e si forma la crosta. • La crosta si colora a 120°C e si caramella a 180°C. • Raffreddamento: il pane sfornato viene posto a raffreddare così diventa più friabile. • Fabbricazione della pasta • La pasta è un alimento solido, duro e vetroso fatta da uno impasto di ffrina con acqua fatta essiccare. Fasi della fabbricazione: • Impasto: semola di grano duro, una farina granulosa ricavata dal grano duro. • • Acqua 1/3 del pesodella semola. • La semola e l’ acqua vengono messe nell’ impastatrice che le amalgama fino a ottonere una massa liscia e omogenea. • Trafilatura: l’impasto viene messo in un cilindro orizzontale dove una “Vite di Archimede” lo comprime contro le trafile, dischi metallici da cui vengono estratti in lunghi fili. • Per la pasta lunga, come gli spaghetti, i filamenti sono stesi a cavallo di canne metalliche ad asciugare. • Per la pasta corta, come le penne, i lunghi fili sono tagliati su misura e messi ad asciugare. • Essiccazione: fase più delicata e avviene per stadi successivi. • La pasta viene messa in un posto caldo e ventilato fino a diventare dura e vetrosa. • Latte di fattoria: il latte usato nell’alimentazione umana è il latte di mucca. Questo latte si conserva molto velocemente.


• • Il latte è trasferito in una cisterna, viene portatonei centri di lavorazione. • Produzione del latte alimentare • Pastorizzazione: il latte viene fatto circolare poi raggiunge la temperatura di 70 -80°C che uccide molti batteri. Viene raffreddato a una temperatura di 4°C che rallenta la crescita dei batteri rimasti. Il latte viene confezionato e distribuito alle latterie. • Sterilizzazione: il latte viene scaldato a 140°C che elimina tutti i batteri. Questo latte, detto UHT (lunga conservazione). Il latte viene omogenizzato cioè diventa più digeribile. • Fabbricazione del burro : il burro si ottiene dalla parte grassa del latte. • Estrazione della crema: il latte di fattoria viene riscaldato e poi messo in centrifuga che lo sbatte, viene fatto riposare, si ottiene così la crema, u a sostanza grassa che contiene ancora un po’ di liquido. • Produzione del burro: la crema viene messa nella zangola un recipiente cilindrico munito di sportello. Il suo motore munito di palette che sbattono la crema. Il grasso si separa dal liquido, detto latticello. • • Confezionamento: si apre la zangola e si estrae il burro che viene modellato, tagliato e impacchttato. • Fabbricazione dei formaggi: è ricavato dalla massa liquida del latte. • • Produzione della cagliata: il latte di fattoria viene messo in un recipiente a temperatura ambiente. Viene aggiunto il caglio, una sostanza chimica estratta dallo stomaco dei mammiferi lattanti. • Il caglio fa precipitare le particelle sul fondo come massa pastosa. • Preparazione del formaggio: la cagliata viene estratta, rotta in pezzi e viene lavorata in base al formaggio che si vuole ottenere. • Formaggi molli: i pezzi di cagliata vengono impastati, contengono ancora molta acqua quindi devono essere conservati in frigorifero. • Formaggi semiduri: i pezzi di cagliata vengono lasciati stagionare.


• Formaggi duri: i pezzi di cagliata cotti e mescolati di continuo. L’ impasto viene compresso, salato e lasciato stagionare. Per il parmigiano e il grana padano la stagionatura dura 1 o più anni. • I prodotti derivati dal frumento e prodotti caseari di V. Samuele


I cibi (OLGA B.) Ads by ElectroLyricsAd Options I cibi di Olga B. (inizio) Un tempo la spesa veniva fatta ogni giorno nelle botteghe alimentari che si trovavano sotto casa. sul bancone si trovava: la bilancia, l’ affettatrice, il tagliere in legno e la carta per avvolgere gli alimenti. Sui ripiani invece si trovava il cibo: salumi, formaggi, uova, pane; mentre nei cassetti c’erano vari tipi di pasta e di biscotti. Inoltre spesso trovavamo anche un apanca sul quale erano situati aringhe ed olio.

UN NEGOZIO D’ALTRI TEMPI Ogni volta che il cliente ordinava qualcosa il venditore lo pesava sulla bilancia e scriveva il prezzo su pezzi di carta. Il pagamento veniva effettuato con i contanti. I motivi per cui le famiglie erano spinte a fare la spesa ogni giorno erano i seguenti: per i pochi soldi ma soprattutto perchè non possedevano il frigorifero e i cibi non avevano


una lunga data di conservazione. Ma tutto ciò accadeva tanti anni fa. La spesa al giorno d’oggi viene effettuata una volta alla settimana circa, grazie ai frigoriferi e alla lunga data di scadenza dei cibi. I cibi vengono confezionati in buste di plastica mentre la carta è sempre più in disuso. Oggi tutto è elettronico, vale a dire che le bilance sono elettroniche e anche le casse. Inoltre il pagamento viene effettuato con i contanti o con la carta di credito. L’ALIMENTO

L’alimento è una sostanza utilizzata dagli organismi viventi per nutrirsi. Pochi alimenti provengono dai campi, maggiori sono quelli provenienti dalle fabbriche. LA PASTA:

Deriva dai chicchi di grano prodotti dai campi, vengono macinati dall’ industria motoria (mulino) che produce vari tipi di pasta.


IL FORMAGGIO:

Deriva dal latte di fattoria, esso viene portato al caseificio, dove si estrae la caseina per fare la cagliata. LA CARNE:

Deriva dagli animali ormai morti, la bestia viene portata al maccello e


uccisa. Il maccellaio in seguito la seziona per poi venderla in pezzi. L’INSALATA:

Viene raccolta e portata dall’ ortofrutticolo dove viene venduta, ma a differenza degli altri cibi non viene trasformata. PRODOTTI ALIMENTARI (classificazione) Derivati dai cereali l’industria compra il frumento e lo trasforma in farina, i pastifici la usano per fare le paste alimentari (spaghetti, penne, fusilli ecc.) Per fare il pane viene utilizzata la farina tipo 0 o 1. Latte e derivati: viene prodotto il latte di fattoria che viene poi trasformato in latte fresco cioè pastorizzato, esso è a lunga conservazione. L’industria caseara compra il latte ed estrae la caseina da cui produce i formaggi. La materia grassa invece viene utilizzata per la produzione del burro. Carni: i manzi degli allevatori vengono comprati e uccisi nel mattatoio. L’ industria conserviera compra i bovini per inscatolare la carne e i suini per fare i salumi, sotto forma di pezzi interi: prosciutto o pancetta, o anche carne insaccata tipo salame e mortadella. Orto-frutta: i grossisti comprano prodotti fraschi dagli agricoltori e li vendono. In seguito questi alimenti vengono venduti in barattoli o sotto forma di surgelati. Oli: olive, semi oleosi cioè arachidi, girasoli e soia vengono venduti alle industrie olearie che le trasforma in olio. Bevande: l’industria enologica compra l’uva, da cui per


fermentazioneproduce il vino. L’industria della birra compra l’orzo che viene fatto germogliare in acqua da cui poi si ricava la birra, sempre per fermentazione. L’acqua minerale: viene imbottigliata, essa sgorga dalla propria sorgente. Fa parte dell’ industria delle acque minerali. Infine l’industria delle bibite imbottiglia un succo concentrato che viene diluito in acqua gassata.


“La tessitura” di: Massimo Guglielmetti “La tessitura” di: Massimo Guglielmetti Le fibre tessili sono filamenti sottili con cui si producono i filati ( il filo ) per fare i tessuti. Le fibre sono classificate in base all’ origine: FIBRE VEGETALI Ottenute da varie parti della pianta FIBRE ANIMALI Ricavate dai peli che ricoprono alcuni animali o dalle bave di insetti FIBRE CHIMICHE Si dividono in fibre sintetiche ( dal petrolio ) e fibre artificiali ( dalla cellulosa ) . FIBRE TESSILI VEGETALI LINO il lino è una fibra vegetale lunga circa 1 m, viene ricavata dai vasi conduttori che portano l’ acqua alla pianta PRODUZIONE La pianta del lino cresce un po’ dovunque. Nei paesi freddi si ottiene la migliore produzione, i magiori produttori sono: Russia, Francia, Olanda e Romania. CICLO DI COLTIVAZIONE Semina:sul terreno arato si dispongono i semi di lino, usando una macchina seminatrice Crescita:dopo circa 3 mesi le piante sono alte all’ incirca un metro, il fiore può essere bianco o azzurro, le piante sono molto fitte così non prendono vigore e le fibre rimangono fini e morbide Raccolta: le piante vengono sradicate in modo che la fibra mantenga la lunghezza della pianta Seccatura: dopo il raccolto le piante vengono lasciate seccare ESTRAZIONE FIBRE Macerazione: gli steli vengono battuti sulle cime per eliminare le capsule, poi sono immersi in vasche dove si scioglie la sostanza che


“attacca” le fibre al legno, dopodichè vengono lasciate seccare Maciullatura:gli steli passano in alcuni rulli che rompono il legno facendo fuoriuscire la fibra elastica che non si spezza, Proprietà il lino è una fibra fresca perchè disperde il calore, inoltre è molto resistente, perchè dura a lungo senza segni d’ usura COTONE Il cotone è una fibra vegetale lunga 2-3 cm. La fibra nasce in una capsula che ha l’aspetto di bambagia soffice che avvolge i grossi semi. PRODUZIONE Il cotone è la prima pianta tessile in assoluto nel mondo, cresce nei paesi con stagione calda secca e una stagione umida. Le migliori qualità crescono nei paesi desertici, dove il terreno deve essere irrigato. CICLO DI COLTIVAZIONE Semina: con una macchina sul terreno arato vengono disposti i semi di cotone. Crescita:dopo circa tre mesi le piante sono già cresciute e hanno l’aspetto di arbusti di media altezza. In cima agli steli ci sono grandi fiori di colore giallo pallido, dopo la sfioritura comincia a maturare il frutto, che è una capsula. Maturazione della capsula: nei tre mesi successivi si sviluppano nella capsula numerosi peli disposti a spirale attaccati ai grandi semi. Apertura della capsula: quando il frutto è maturo i filamenti si distendono, la capsula “scoppia” rivelando la bambagia soffice, che è attaccata ai semi e ai cinque spicchi detti “logge”. A questo punto , con grosse macchine aspiratrici, si raccolgono le capsule con la bambagia. ESTRAZIONE FIBRE Le capsule vengono trasportate in uno stabilimento, dove una macchina sgranatrice separa al fibra dai semi. Ogni capsula pesa circa 30 grammi, 20 per i semi e 10 per la fibra.


Le masse di fibra sono pressate e spedite alle centrali di raccolta dove vengono formate le grosse balle compresse che saranno vendute alle industrie di filati. FIBRE TESSILI ANIMALI SETA La seta è un filamento sottile e lucente, lungo anche più di un chilometro. Si ricava dal bozzolo prodotto dal baco da seta, detto anche filugello. Questo indìsetto emete la sua bava (seta) quando è allo stato di bruco per creare il bozzolo con cui trasformarsi. Produzione dei bozzoli Anticamente la bachicultura era molto diffusa in Italia, le famiglie contadine in primavera, raccoglievano foglie di gelso per allevare i bachi. Oggi l’Italia è un paese trasformatore, compra i bozzoli per lavorare il tessuto. Uova: sono prodotte da ditte specializzate. In estate le farfale depositano molte uova, vendute in sacchetti agli allevatori e conservate anche per molti mesi a 2-3 °C. Schiusa delle uova: quando in primavra le foglie del gelso germogliano, le uova sono tenute a 20-24 °C, dopo 10 giorni nascono le larve. Crescita del baco: dura 30 giorni su stuoie sulle quali sono posate le foglie di gelso. I bachi, voracissimi, crescono in fretta: dai tre mm di lunghezza alla nascita diventano grandi come un dito, in questa fase il baco muta 4-5 volte il suo involucro esterno rigido. Il baco adulto ha due ghiandole dette seriteri che producono la bava che diventerà seta. Filatura del bozzolo: avviene in un “bosco” artificiale di paglia o plastica predisposto dall’allevatore. Il baco si sistema su un rametto e poi inizia a filare muovendo la testa come per formare il numero otto, in tre giorni si rinchiude in un bozzolo nel quale si trasformerà in crisalide e poi in farfalla.


TRATTATURA DELLA SETA Raccolta: i bozzoli sono raccolti e depositati in ceste. Stufatura: i bozzoli sono riscaldati a 90°C in una stufa per uccidere le crisalidi per uccidere la crisalide e impedire l’uscita della farfalla che romperebbe il filo rendendolo inutilizzabile. Trattatura: l’estrazione della seta avviene in filande specializzate dove : a) il bozzolo viene immerso in acqua calda per sciogliere la sostanza gommosa che lega i fili. b) si cerca il capo dei fili con una piccola spazzola c) una macchina solleva 4-8 fili per volta srotolandoli ed avvolgendoli su un rocchetto. LANA La lana è una fibra tessile che si ricava dal vello della pecora. La pecora merino fornisce la lana più pregiata,lunga circa 10 cm.La pecora incrociata invece produce una lana più corta. Allevamento delle pecore la pecora da lana viene allevata soprattutto in Australia, Cina e Nuova Zelanda.Questi paesi producono la metà del totale mondiale di fibra. Allevamento delle pecore: La pecora merino pascola nei terreni più poveri, dove le erbe crescono spontanee e si spostano di pascolo in pascolo man mano che questi si esauriscono. Le pecore dopo un anno di vagabondaggi tornano alle “stazioni” per la tosatura. Tosatutra delle pecore: La tosatura viene eseguitauna volta all’ anno con una tosatrice elettrica. Il prodotto è un vello tutto intero perchè le punte dei peli sono unite tra loro. I velli sono arrotolati e spediti ai ceatri di selezione(la lana migliore e è quella di spalla, quella di schiena e fianchi intermedia mentre quella della testa, del ventre e delle gambe è più corta e rovinata) successivamente viene compressa e venduta a delle aste Proprietà La lana è un ottimo isolante:difende dal caldo e dal freddo, assorbe l’acqua e non è infiammabile


FIBRE CHIMICHE Le fibre chimiche si dividono in: fibre artificiali derivate dalla cellulosa e fibre sintetiche derivate dal petrolio. FIBRE SINTETICHE Queste fibre sono ricavate dalle resine ottenute dal petrolio. Molte presentano vantaggi rispetto alle fibre naturali: sono resistenti all’ usura, non vengono attaccate dalle tarme, sono leggere, e irrestringibili, si asciugano in fretta e spesso non si stirano. Alcune però presentano degli svantaggi: non assorbono l’umidità, si caricano di elettricità statica e non sono adatte alla pelle. Alcune vengono usate anche per gli oggetti in plastica. PRODUZIONE DEL NYLON® resina sintetica: la produzione della materia prima è descritta nelle plastiche, il prodotto finale è una massa di granuli di nylon®, che diventano plastici quando vengono ricaldati. Trafilatura: ●i granuli di nylon® vengono caricati nella vasca della filiera, poi scendono nella zona di fusione dove vengono riscaldate a 260 °C e diventano pasta fluida . ● La sostanza viene premuta contro la filiera (un disco d’ oro con 8000 fori microscopici), dai fori escono delle bave continue che vengono solidificate da una corrente d’ aria ● i fili sono avvolti in una bobina ●i fili vengono stirati tra cilindri, che aumentano la lunghezza degli stessi ● i fili vengono intrecciati per farli assomigliare alle fibre naturali ●Alla fine vengono tagliati in fiocchi, che una volta compressi vengono venduti ale industrie tessili PRINCIPALI FIBRE queste sono le fibre fibre più note (essendo marchi brevettati sono accompagnati dal simbolo ® che significa registrato) Nylon® = come filo viene usato per rinforzare gli pneumatici, per fabbricare sacchi da imballaggio, corde e reti. Come filo continuo e increspato viene usato nella calzetteria e biancheria intima femminile, come fiocco viene miscelato ad altre fibre per renderle più resistenti. Leacril®, Dralon® = sono prodotti in fiocchi e hanno una “mano”


(cioè danno una sensazione al tocco) simile alla lana; sono usate per maglie e tappeti. Movil® = ha una “mano” morbida come la lana, e non irrita la pelle: è adatto quindi per indumenti intimi. Non brucia ed è quindi adatto per tendaggi e tappeti ma a 85 °C si rammollisce; va perciò lavato in acqua tiepida e stirato con cautela. Meraclon® = è una fibra molto leggera, viene usata in fiocchi per coperte o maglie, viene usata anche per tappeti e moquette visto che resiste bene ad usura e detersivi. Microfibre = sono fibre sintetiche con diametro di 6 micron (1/4 di una fibra di cotone) nel tessuto lo spazio tra le fibre è tanto piccolo da non fare passare le gocce di pioggia (100 micron) ma abbastanza da fare passare il vapore e permettere alla pelle di traspirare. Vengono utilizzate per gli abbigliamenti sportivi. INDUSTRIA TESSILE : filatura L’ industria tessile acquista le materie prime in grosse ballle dal peso di diversi quintali che vengono aperte e lavorate nello stabilimento. Esistono due reparti diversi: • reparto filatura dove le fibre vengono trasformate in filati avvolte in rocchetti • reparto tessitura dove i filati vengono trasformati in tessuti sotto forma di stoffa. FILATURA A MANO La filatura è l’insieme delle operazioni che trasformano la fibra in filato, cioè un filo resistente e continuo lungo centinaia di matri e avvolto su un rocchetto, di seguito vedremo la filatura tradizionale a mano , svolta fino al 1800 circa dalle donne di campagna con grande abilità. Gli strumenti sono : il fuso, un’asta con un rigonfiamento che ne aumenta il peso e la rocca (o conocchia), un bastone a forcella che tiene le fibre. Questo tipo di filatura richiede tre operazioni da svolgere più volte: stiro, torsione, avvolgimento. Stiro: la filatrice tira le fibre con la mano sinistra e forma un nastro detto stoppino, poi annoda la cima dello stoppino al fuso. Torsione: adesso imprime con la destra una rotaziopne al fuao che mentre cade tira le fibre e le torce, formando un pezzo di filo.


Avvolgimento: la filatrice avvolge la gugliata sul fuso che ora contiene circa un metro di filo, la ferma con un laccio, quindi ripete le stesse operazioni e alla fine avrà due metri di filo e così via. FILATURA A MACCHINA Oggi la filatura viene svolta in grandi stabilimenti detti filande. All’interno ci sono macchinari che svolgono le diverse operazioni. Gli operai devono solo trasferire i materili da una macchina all’altra, via via che viene lavorato. Regolarizzazione: un tubo pieno di “nastro tubolare”, un soffice aggregato di fibre preparato in precedenza, viene trasferito allo “stiratoio”, dove coppie di cilindri rotanti mescolano e stirano le fibre. Il nastro che esce ha le fibre allineate euno spessore regolare. Prefilatura: i nastri regolarizzati sono trasferiti nel banco a fusi, qui sono assottigliati da ciclndri stiratori e ritorti debolmente da un’aletta rotante, che avvolge il filo grossolano, detto stoppino, su un rocchetto. Filatura vera e propria: i rocchetti di stoppino sono trasferiti al filatoio ad anello: qui sono assottigliati da coppie di cilindri e ritorti definitivamente da un anello rotante, che avvolge il filo sui rocchetti. “La tessitura” di: Massimo Guglielmetti


LE PIANTE ERBACEE di L. Davide Posted by: ledda Tags: Facciamo libro nostro Categories: Blog February 18, 2014 @ 5:43 PM 2 Comments EDIT THIS POST LE PIANTE ERBACEE di L. Davide CICLO DI UNA PIANTA ERBACEA 1SEMINA 2GERMINAZIONE 3SVILUPPO 4MORTE PIANTE INDUSTRIALI GIRASOLE-BARBABIETOLA DA ZUCCHERO.

le macchine agricole

Per coltivare le piante si usano 2 categorie di macchine: TRATTORI:che trainano e le MACCHINE OPERATRICI:che fanno il lavoro vero alcune vengono chiamate SEMOVENTI CON MOTORE PROPRIO. CAMPI


La seminatrice è dotata di ruote proprie, conle sementi caricate nel cassone in alto . Esse scendonolungo alcuni tubi e sono depositate nei piccoli solchi . COLTIVAZIONE Dopo circa 1 mese dalla semina iniziano a germogliare. RACCOLTO Nei campi le macchine iniziano a raccogliere le piante per autoconsumo o per la vendita.

LE PIANTE ERBACEE di L. Davide

IL SETTORE PRIMARIO è detto primario perché è la prima attività svolta dall’ uomo e comprende l’ agricoltura, la silvicoltura e la pesca. L’ agricoltura produce i beni alimentari e le materie prime agricole. Si suddividono in coltivazioni agricole e zootecnia(tecnica per allevare gli animali.)La prima si occupa della lavorazione sui terreni ,per es. le coltivazioni erbacee sono piante che seminiamo, cioè i cereali(frumento, mais, ortaggi=piante commestibili.)Le coltivazioni


legnose agrarie sono gli alberi che forniscono frutta ,olive, uva ecc. Le coltivazioni foraggere forniscono le erbe per alimentare il bestiame. La zootecnia comprende le attività per far crescere e riprodurre gli animali utili all’ uomo. La silvicoltura è l’ attività svolta sulle aree forestali, si distinguono in: la forestazione è l’ insieme delle attività svolte per aumentare il patrimonio boschivo, il rimboschimento è l’ impianto di un nuovo bosco su superfici tagliate e l’ utilizzazione forestale consiste nell’ abbattimento degli alberi per ricavare legna e legna d’ ardere. IL SETTORE SECONDARIO sono attività dell’ industria: le miniere, le attività manifatturiere(cioè l’ industria),l’ energia e le costruzioni. è detto secondario perché si sviluppa dopo l’ agricoltura. La miniera è dove si trova un giacimento di minerali ed esistono le opere per estrarle, le miniere principali sono quelle dei metalli e del carbone. La cava è un territorio dove si estraggono minerali non metalliferi :cava di argilla, di quarzite(pietra dura e compatta),di pietra da cemento e di marmo.Le attività manifatturiero si distinguono in fabbriche e impianti di base. La fabbrica è un edificio dove si producono gli oggetti ,per es. la fabbrica tessile produce stoffe e le fabbriche di calzature produce scarpe e cosi via. Ci sono i beni di consumo destinati a privati cittadini e i beni strumentali destinate alle attività economiche. L’ impianto di base è un insieme di torri metalliche e di edifici dove si producono le materie prime, per es. il cementificio produce il cemento e la calce. L’ impianto di base lavora di continuo e i lavoratori sono pochi rispetto alle dimensioni della fabbrica. Le forniture di energia elettrica, di gas e di acqua avvengono grazie all’ infrastrutture tecniche a rete(rete stradale o ferroviaria, rete elettrica e telefonica.)Sono chiamate anche “UTILITY” perché forniscono prodotti di pubblicità utilità. Le costruzioni sono le attività che modificano il territorio. IL SETTORE TERZIARIO è l’ insieme delle attività dei servizi,è detto terziario perché nasce dopo gli altri 2 settori.I servizi forniti dai privati sono il commercio che provvede a distribuire i prodotti dell’


industria,i trasporti che provvedono allo spostamento delle persone e delle merci sui mezzi, informazioni e comunicazioni si occupa del risparmio, del prestito del denaro di privati e di società.L’ amministrazione pubblica comprende gli uffici dello Stato(tribunali, caserme dell’ esercito),gli uffici degli Enti locali(regioni, province e comuni) e gli uffici degli Enti pubblici(Inail,Enpas,Anas ecc.)I più importanti servizi locali sono la scuola che fornisce istruzione, la sanità previene e cura le malattie con ospedali,ambulatori e laboratori di analisi e l’ assistenza si occupa delle persone in condizioni difficili.



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