Brochure Policy and Protection of Sporadic tree species in Tuscany forests (PProSpoT)

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Gestione e Protezione delle specie arboree Sporadiche nei boschi della Toscana

Policy and Protection of Sporadic tree species in Tuscany forests


Cos’è PProSpT ?

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PProSpoT è un progetto LIFE+ che punta ad accrescere la biodiversità e il valore dei boschi. Attraverso una selvicoltura innovativa e un nuovo approccio gestionale, si mira ad incrementare il numero e la qualità, ambientale e se possibile commerciale, delle specie arboree sporadiche. Ciò garantirà un maggiore livello di biodiversità e, in alcuni casi, anche un più alto valore economico dei boschi stessi, con la produzione di legname di pregio. Obiettivi specifici del progetto PProSpoT sono:

…per la Toscana Nei boschi della Toscana molte sono le specie che possono essere considerate sporadiche. Il Regolamento forestale (8 agosto 2003, n.48/R) ne tutela un totale di 22 specificando all’articolo 12 le specie le cui piante, a tutela della biodiversità, devono essere preservate in occasione dei tagli boschivi.

Portatori di interesse ambientale

Informazione e coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse per incrementare la consapevolezza sulle potenzialità delle specie sporadiche e delle adeguate tecniche colturali; Formazione degli operatori e dei tecnici del settore attraverso reali • modelli selvicolturali e gestionali sostenibili per la proprietà pubblica e per quella privata; Individuazione di indicatori che possano favorire un processo di aggiornamento della governance e della normativa forestale vigente a vantaggio delle specie arboree sporadiche.

ELENCO SPECIE TUTELATE DAL

Regolamento forestale della Toscana art. 12 Acer sp.pl. - aceri Cercis siliquastrum L. - albero di Giuda Fraxinus excelsior L. - frassino maggiore Fraxinus oxycarpa Bieb. - frassino ossifillo Laburnum anagyroides Medicuslo - maggiociondolo

Quercus suber L. - sughera Sorbus sp.pl - sorbi Tilia sp.pl. - tigli Ulmus sp.pl. - olmi Ilex aquifolium L. - agrifoglio Taxus baccata L. - tasso Garantire per legge la presenza delle specie sporadiche è già un obiettivo importante, tuttavia non è sufficiente a ottenere nel medio-lungo periodo piante vigorose e di notevoli dimensioni. Per questo PProSpoT punta a promuovere una selvicoltura più adatta alle specie sporadiche.

I benefici ambientali determinati dalla presenza delle specie sporadiche hanno una ricaduta generale sul territorio. Particolarmente interessati a questo tipo di benefici possono essere: gli enti pubblici competenti in gestione forestale, le associazioni ambientaliste, gli organismi di certificazione e tutti coloro che beneficiano sia personalmente che professionalmente di un paesaggio più variegato.

Portatori di interesse economico I vantaggi economici, per poter essere colti, presuppongono particolari condizioni stazionali, gestionali, colturali e di mercato. Se queste sono presenti, grazie anche al progetto PProSpot, le prospettive di valorizzazione potrebbero essere molto interessanti tanto che specifici Stakeholder del progetto sono: i proprietari, le ditte di prima trasformazione, le organizzazioni professionali e gli enti territoriali competenti.

...dal bosco alla politica

Malus sp.pl. - melastri

Portatori d’interesse particolarmente importanti per il progetto e trasversali a tutti gli obiettivi, sono i funzionari e i tecnici degli enti territoriali, così come il personale delle associazioni di categoria e di quelle ambientaliste che sono in grado di influenzare la governance del territorio forestale.

Prunus avium L. - ciliegio Pyrus sp.pl.- perastri

PProSpoT

l progetto ttivi de e i b o i re gl nge u i gg 2 aree r ra e p permanenti i nt e per la formazione m ru di tecnici e operatori Nuova pianificazione t S su 800 ettari di boschi

80 ettari di interventi dimostrativi

Manuale sulle

Seminari e convegni

Opportunità economiche

Proposte per

revisione normativa 8 seminari

Sito Internet

Video sulle tecniche di selvicoltura d’albero

formativi

video per il

riconoscimento delle

specie sporadiche

Manuale su

Selvicoltura d’albero

Categorie di portatori d’interesse • proprietà forestali pubbliche e private; • enti territoriali competenti in materia di gestione forestale (comunità montane, unioni di comuni, regioni, consorzi forestali, corpi di polizia forestale, ministeri); • imprese singole e associazioni di boscaioli; • tecnici forestali pubblici e privati; • associazioni ambientaliste; • ditte di prima trasformazione del legno; • associazioni di categoria professionale; • organismi europei e nazionali di certificazione forestale (PEFC e FSC).


Cos’è PProSpoT ?

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Quali fattori impoveriscono la composizione specifica? Nei boschi dell’area mediterranea e appenninica si riscontra una progressiva semplificazione della composizione specifica delle formazioni forestali, soprattutto a danno di alcune latifoglie. Tale semplificazione può essere attribuita a vari fattori tra cui: minore competitività di alcune specie rispetto a quelle numericamente dominanti; tecniche colturali del bosco ceduo che puntano a massimizzare la produzione di biomassa a fini energetici senza tenere conto di potenzialità alternative e delle differenti esigenze delle specie sporadiche ancora presenti; progressivo invecchiamento dei boschi cedui che nel passaggio a fustaia, naturale o accelerato da interventi colturali, tendono a formare soprassuoli monospecifici e monoplani a svantaggio delle specie meno competitive; scarsa conoscenza, da parte delle imprese forestali, dei professionisti e dei funzionari della pubblica amministrazione, di tecniche selvicolturali alternative a quelle tradizionali; difficoltà nell’ottenimento di autorizzazioni per interventi innovativi di gestione del bosco.

Legname di pregio e specie sporadiche

PProSpoT è un progetto LIFE+ che punta ad accrescere la biodiversità e il valore dei boschi. Attraverso una selvicoltura innovativa e un nuovo approccio gestionale, si mira ad incrementare il numero e la qualità, ambientale e se possibile commerciale, delle specie arboree sporadiche. Ciò garantirà un maggiore livello di biodiversità e, in alcuni casi, anche un più alto valore economico dei boschi stessi, con la produzione di legname di pregio. Obiettivi specifici del progetto PProSpoT sono:

Selvicoltura d’albero per

Accrescere la biodiversità Il progetto PProSpoT si pone l’obiettivo di rendere applicabile una selvicoltura innovativa, in grado di favorire un incremento delle specie sporadiche e quindi anche del livello di biodiversità: la Selvicoltura d’albero. Questa si basa sull’individuazione e la cura mirata di alberi obiettivo (in questo caso individui di specie sporadiche) su cui viene concentrata l’attenzione ed eseguiti interventi colturali ad hoc per ottenere individui vigorosi e di grandi dimensioni. Tali caratteristiche, garanzia di benefici ecologici e ambientali, potrebbero essere il presupposto anche per produzioni di pregio. Una chioma grande e ben illuminata non solo permette accrescimenti diametrici sostenuti, ma anche abbondante produzione di seme: premessa per la tutela della specie stessa e anche del corteggio di animali e vegetali che in genere l’accompagnano.

informazione e coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse per incrementare la consapevolezza sulle potenzialità delle specie sporadiche e delle adeguate tecniche colturali; formazione degli operatori e dei tecnici del settore attraverso reali modelli selvicolturali e gestionali sostenibili per la proprietà pubblica e per quella privata; individuazione di indicatori che possano favorire un processo di aggiornamento della governance e della normativa forestale vigente a vantaggio delle specie arboree sporadiche.

tipo ambientale Alcuni vantaggi di esenza rantiti dalla sola pr possono essere ga he. di specie sporadic di piante vigorose l’incremento della produzione e ne io az fic si er div La e non o del bosco, invec di valore economic e ma anche l vigore delle piant dipendono solo da te specie he del fusto. Mol dalle caratteristic ggiore, pero, liegio, frassino ma ci s. (e he ic ad or re sp in grado di produr sorbi e aceri) sono o. at rc me l su ezzato legname molto appr e is ec pr n be da i erizzat In contesti caratt er d’alb o li la Selvicoltura condizioni favorevo n ottenere tronchi co può consentire di grande pregio caratteristiche di commerciale.

Selvicoltura d’albero per Valorizzare

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80 ettari di interventi dimostrativi

Manuale sulle

Seminari e convegni

Opportunità economiche

Proposte per

revisione normativa 8 seminari

Sito Internet

Video

sulle tecniche di Selvicoltura d’albero

formativi

video per il

riconoscimento delle

specie sporadiche

Manuale su

Selvicoltura d’albero

Semplificando si può dire che la Selvicoltura d’albero, pur considerando la funzionalità bio-ecologica del bosco nel suo complesso, si esplica attraverso l’attenzione per le esigenze individuali delle piante scelte come potenzialmente idonee per il raggiungimento degli obiettivi della gestione. Se tra questi c’è anche la produzione di assortimenti di pregio, è necessario individuare piante vigorose ma anche ben conformate e favorire, con interventi ad hoc, la creazione di una chioma profonda ed estesa. Ciò consente di ottenere una maggiore superficie fotosintetizzante, un tronco privo di rami relativamente corto (circa 25-40% dell’altezza totale), ma in grado di produrre accrescimenti diametrici elevati e di ampiezza costante.

Gestire il bosco anche per valorizzare poche piante di pregio Le specie sporadiche sono rare per definizione, pertanto è sempre importante salvaguardarle ai fini della tutela della biodiversità. Tuttavia in condizioni favorevoli si possono utilizzare le tecniche della Selvicoltura d’albero per produrre anche legname di grande pregio, a partire da alcune specie sporadiche. Per fare ciò si dovrebbe scegliere d’intervenire solo su esemplari vigorosi, ben conformati e posti in condizioni stazionali favorevoli. Quindi produrre legname di pregio con specie sporadiche significa lavorare a vantaggio di pochi esemplari ad ettaro. La Selvicoltura d’albero permette di fare questo integrandosi però anche nel contesto colturale tradizionale. Infatti è importante tenere conto che mentre le cure colturali si concentrano sugli alberi selezionati e per un’area limitata intorno a questi, nel resto della particella si potrà continuare a trattare il bosco con criteri tradizionalmente omogenei (es. ceduazione con rilascio di matricine, avviamento ad alto fusto).


Coordinatore Adriano Magni

a.magni@cm-collinemetallifere.it

Comunità Montana Colline Metallifere Piazza Dante Alighieri, 4 58024 Massa Marittima (GR)

Aree d’intervento

Partner Comunità Montana Appennino Pistoiese

Massa

Comunità Montana Appennino Pistoiese

Regione Toscana - Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze

Pistoia Lucca Pisa

Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura Centro di Ricerca per la Selvicoltura (CRA-SEL) Arezzo.

Firenze

Livorno Arezzo

Compagnia delle Foreste S.r.l. - Arezzo

Siena

D.R.E.Am. Italia Soc. Coop. Agr. For.

Comunità Montana Colline Metallifere

Realizzazione brochure Compagnia delle Foreste S.r.l. - Arezzo Coordinamento editoriale e stesura testi Paolo Mori - Silvia BruschiniGestione e Protezione delle specie arboree Sporadiche Progetto grafico e impaginazione nei boschi della ToScana Maria Cristiana Viara - Davide Coroneo Stampa Industria Grafica Valdarnese (AR)

Grosseto

Finito di stampare nel mese di Marzo 2011

www.ppr ospo Policy and Protection of SPoradic tree species in Tuscany forests

LIFE 09 ENV / IT / 000087

t.it


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