Perimetrazione degli incendi boschivi.

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DOSSIER PERIMETRAZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI

Perimetrazione degli incendi boschivi Primi risultati in Toscana Questo dossier è frutto del lavoro del gruppo interdisciplinare che ha sviluppato il progetto sulla "perimetrazione degli incendi boschivi" in provincia di Arezzo. Gli autori dei contributi sono: FABRIZIO ADONI e NICOLA VISI, Provincia di Arezzo, ANDREA MECCI, Regione Toscana, MASSIMO BIDINI, ANDREA CIOFINI e PAOLO MORI, Compagnia delle Foreste, ENRICO MARCHI e NICCOLÒ BRACHETTI MONTORSELLI, Di.S.T.A.F. - Università degli Studi di Firenze, SILVIA CUCINI, VINCENZO LISI e ALESSANDRO MACHEDA, Ar.Tel. S.p.a..

Il progetto pilota

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Metodi e strumenti per i rilievi a terra

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Rilievi con l’impiego dell’elicottero

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Il sistema Geoweb

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Software GIS per il monitoraggio degli incendi boschivi

Tempi totali di rilievo e archiviazione

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DOSSIER PERIMETRAZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI

Perimetrazione degli incendi boschivi Primi risultati in Toscana Quando il fuoco percorre un’area boscata provoca una perturbazione nell’ecosistema. La gravità della perturbazione dipende da vari fattori, come ad esempio il periodo in cui avviene l’incendio, la tipologia forestale colpita, la quantità di combustibile presente, la velocità e l’intensità del fuoco e molti altri ancora. Fatto sta che la Legge 353 del 2000 difende gli ecosistemi colpiti dal fuoco e chiede di predisporre l’inventario e la cartografia delle aree boschive incendiate così come di organizzare un apposito catasto e di tabellare le zone soggette a vincolo. I dati inventariali possono assumere un valore statistico tanto più importate e significativo quanto più sono raccolti secondo criteri omogenei. Ciò vale a livello locale come a livello nazionale. Nel dossier che segue questa breve introduzione viene presentato il caso di un progetto di ricerca sviluppato in provincia di Arezzo per la “perimetrazione degli incendi boschivi”. La Compagnia delle Foreste ha fatto parte del gruppo di lavoro; per questo non esprimeremo giudizi di merito. Tuttavia riteniamo utile far conoscere, condividere e sottoporre a critica, i risultati a cui siamo giunti. Alcuni dati sono originali, raccolti per la prima volta in occasione di questo lavoro e, per questo, richiedono conferme e approfondimenti. Altri invece si allineano a quanto già fatto in precedenza da differenti soggetti in altre regioni, come ad esempio in Lombardia. Con questo dossier si auspica un processo di condivisione e di confronto che possa allargare l’esperienza aretina non solo alla Toscana, come sembra ormai certo, ma anche ad altre realtà italiane, sia nel campo della pubblica amministrazione che della ricerca.

Paolo Mori Partner di progetto

Provincia di Arezzo

Regione Toscana - Organizzazione Regionale Antincendio Boschivo Compagnia delle Foreste S.r.l. Università degli Studi di Firenze - Di.S.T.A.F. Ar.Tel. S.p.A.

Ringraziamenti

ALBERTO VERACINI e il personale CFS della provincia di Arezzo, FABRIZIO GALLORI, GIAMPIERO PIOMBONI e ANNABELLA BANELLI (Provincia di Arezzo), PAOLO BATTELLI, ANDREA ALBERTOSI e il personale della Provincia di Massa Carrara, FABIO GUIDI (Comunità Montana Area Lucchese), FRANCESCO NERI, ENRICO TESI (Di.S.T.A.F. - Università degli Studi di Firenze), DONATA RADAELLI e il personale del Servizio Antincendio Boschivo della Regione Toscana.

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Il progetto pilota

In assenza di linee guida toscane sui criteri di perimetrazione delle superfici boscate percorse da incendio, nel 2005 la Provincia di Arezzo, in accordo con il CFS, ha sviluppato un’esperienza pilota sul proprio territorio. Tale esperienza è proseguita nel 2006 interessando, oltre alla Provincia di Arezzo, anche il territorio di altre due province toscane, quella di Lucca e quella di Massa Carrara. La perimetrazione è un’attività particolarmente importante sia sul piano ambientale che su quello normativo; la Legge quadro in materia di incendi boschivi L. 353/2000 prevede la creazione da parte dei Comuni di un “Catasto degli incendi” che riporti gli eventi verificatisi nell’ultimo quinquennio, la loro localizzazione e relativa perimetrazione, al fine di apporre il vincolo quindicennale al mutamento di destinazione e il vincolo decennale di inedificabilità, di pascolo e di caccia. La Regione Toscana, attraverso la L.r. 39/2000 (Legge Forestale della Regione Toscana) ha stabilito che spetta alle Province: • la predisposizione dell’inventario e della cartografia delle aree boscate percorse da fuoco ai fini dell’attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi sul territorio regionale (Art. 70 bis comma 1, lettera b); • la tabellazione delle aree soggette ai divieti (Art. 70 bis comma 2).

OBIETTIVI

Con il progetto pilota “Perimetrazione degli incendi boschivi” si sono perseguite le seguenti finalità: • definire procedure per il rilievo delle superfici percorse dal fuoco; • realizzare linee guida ad uso di chi sarà addetto al rilievo; • produrre un archivio informatico dei dati raccolti e consultabile dai soggetti abilitati. A questo va aggiunto che la valutazione dei tempi necessari al rilievo delle superfici incendiate potrà essere utile per la pianificazione delle attività e la stima dei costi da sostenere per mantenere aggior-

nato il catasto incendi. L’esperienza intrapresa dalla Provincia di Arezzo e dalla Regione Toscana è stata quindi finalizzata all’individuazione di una metodologia operativa standardizzata, condivisibile da tutti i soggetti istituzionalmente preposti alla perimetrazione degli incendi boschivi in ottemperanza della L. 353/2000 e della L.r. 39/2000.

ATTIVITÀ

SVOLTE

Il progetto è durato due anni (2005-2006) e numerose sono state le attività svolte in questo lasso di tempo in ottemperanza degli obiettivi prefissati. Nel primo anno di attività il lavoro ha previsto lo sviluppo e la sperimentazione del metodo di rilievo. Scopo di questa fase del progetto è stato quello di porre le basi per la realizzazione di “linee guida” che siano di supporto non solo ai Comuni dell’area aretina, ma, se condivise, anche ad altre Province della Toscana e ai rispettivi Comuni. Nel secondo anno di progetto, le misure, effettuate per verificare in contesti diversi l’efficacia di dette linee guida, hanno permesso inoltre di confrontare strumenti, come i ricevitori GPS a precisione metrica e submetrica, e metodi diversi, come la perimetrazione ”per punti” e “per traccia”. Oltre a ciò sono stati confrontati anche i risultati dei rilievi con ricevitore GPS a precisione submetrica effettuati a terra con quelli fatti montando lo strumento su elicottero. Oltre a perfezionare la metodologia operativa, quindi, il lavoro ha fornito maggiori indicazioni sui tempi di percorrenza delle aree incendiate e, in funzione delle varie casistiche, degli

strumenti e delle modalità di rilievo, ha cercato di quantificare i costi di tale attività. E’ inoltre importante sottolineare che nei due anni di progetto è stato definito e messo a punto il software GIS “incendi boschivi” della Provincia di Arezzo che potrebbe costituire la base condivisa di tutte le amministrazioni pubbliche regionali coinvolte nella realizzazione del catasto incendi.

SVILUPPI

FUTURI

Per quanto riguarda le relazioni intercorrenti tra entità della superficie bruciata e tempi di rilievo del perimetro, è mancata l’opportunità di poter effettuare rilievi su incendi di estensione compresa tra 10 e 50 ettari e oltre 50 ettari. Tali fenomeni, per quanto rappresentino meno del 5% degli incendi che si verificano in Toscana, potrebbero presentare problematiche di rilievo nettamente diverse da quelle riscontrate negli incendi compresi tra 0,01 e 14 ettari rilevati in questa esperienza pilota (che rappresentano comunque oltre il 90% dei fenomeni). L’acquisizione di questo ulteriore gruppo di conoscenze potrebbe permettere non solo di definire strategie di rilievo più precise e di pianificare meglio le attività inventariali previste dalle norme, ma potrebbe costituire la base per: • offrire ai Comuni un supporto tecnico in grado di valutare i costi di affidamento dell’attività di rilievo a soggetti esterni; • realizzare linee guida, ad uso dei possibili rilevatori di tutta l’area toscana, sull’organizzazione, gli strumenti, le convenzioni da adottare per produrre sia un archivio dati che un archivio cartografico delle aree boscate percorse dal fuoco.

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Metodi e strumenti di rilevo a terra Per scegliere il metodo e lo strumento più adatto al rilievo, della superficie e del margine delle aree percorse dal fuoco, è necessario disporre di dati che permettano di valutarne pro e contro. Per questo si sono messe a confronto le superfici rilevate con strumenti di differente precisione e con modalità diverse. Sul mercato è presente una vasta gamma di ricevitori GPS, caratterizzata da una notevole differenza di precisione nel rilievo già dichiarata in partenza dai costruttori di detti strumenti. Per questo ci si è posti l’obiettivo di mettere a confronto i valori di superficie rilevati a terra con metodologia “per traccia” con ricevitore GPS a precisione submetrica e quelli rilevati “per punti” con lo stesso strumento e con ricevitore GPS a precisione metrica.

MATERIALE

E METODI

Ai fini dell’indagine, considerata la necessità di acquisire dati il più possibile comparabili tra loro, gli incendi individuati sono stati perimetrati ognuno per 3 volte utilizzando

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I criteri per l’individuazione del margine dell’area incendiata da rilevare “per traccia” e “per punti” su cui soffermarsi hanno seguito le convenzioni descritte da MORI et al. nel 2006. Durante il rilievo “per punti”, per poter confrontare gli stessi punti, in occasione del primo rilievo con ricevitore GPS a precisione submetrica, è stato segnato a terra, con uno spray, il punto corrispondente alla verticale che passava sullo strumento. Nel rilevo perimetrico successivo il ricevitore GPS a precisione metrica è stato posizionato di volta in volta nella verticale passante dal punto precedentemente segnato a terra. Il ricevitore GPS a precisione submetrica utilizzato è il Trimble GeoXT, mentre lo strumento a precisione metrica è il Garmin GPSmap 60CSX per cui il costruttore, in condizioni ottimali, dichiara una precisione compresa tra 3 e 5 m. Il ricevitore GPS a precisione submetrica è stato settato per il rilievo 3D (minimo 4 satelliti spazialmente ben distribuiti) e un PDOP(1) mask < 6, in modo da garantire un rilievo che rispetti sempre le stesse condizioni minime di precisione, a questo inoltre è stata applicata un’antenna (1) Point Dilution Of Precision: è un indicatore numerico della configurazione dei satelliti in spazio. Più basso è più la configurazione è buona, quindi la precisione è più alta.

Foto 1 - Rilievo "per traccia".

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gli strumenti e seguendo, in sequenza, le modalità qui riportate: 1. rilievo “per traccia” con ricevitore GPS a precisione submetrica (Foto 1); 2. rilievo “per punti” con ricevitore GPS a precisione submetrica (Foto 2); 3. rilievo “per punti” con ricevitore GPS a precisione metrica.

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esterna fissata su un apposito zaino, per aumentare la ricezione del segnale satellitare sotto copertura delle chiome. Per il ricevitore GPS a precisione metrica si è utilizzata l’impostazione di default, facendo attenzione alla presenza di almeno 6 satelliti visibili. Per migliorare la precisione del rilievo “per punti” del ricevitore metrico si è deciso di rilevare lo stesso punto per 30 volte e di utilizzare poi la media dei valori raccolti. La stessa procedura (30 rilievi per punto) è stata adottata anche per il ricevitore GPS a precisione submetrica, in modo da disporre di una misura più precisa della posizione geografica del punto rispetto al singolo dato e poter comparare non solo lo scostamento, ma anche i tempi di rilievo sia tra i due strumenti che tra le due differenti modalità. I tempi dedicati a ciascuna fase del rilievo delle aree percorse da fuoco sono stati misurati con cronometro centesimale e registrati in una “scheda di campo” realizzata appositamente per il progetto. Terminati i rilievi tutti i dati sono stati scaricati, corretti (in post-processing) e inseriti nel software GIS “incendi boschivi” messo a punto da Ar-Tel S.p.A. su incarico della Provincia di Arezzo.

Provincia

n. incendi Superficie (ha)

Arezzo

35

56,00

Lucca

3

20,13

Massa-Carrara Totale

3 41

15,45 91,58

Tabella 1 - Distribuzione degli incendi e superficie bruciata misurata a terra.


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Codice Incendio

AR-06_12

Località

Superfici (ha) Scostamento (%) Rilievi “per Rilievi “per Rilievi “per traccia” Rilievi “per punti” Rilievi “per trac- Rilievi “per traccia”/“per cia” con GPS a punti” con GPS punti” con GPS con GPS a precisio- con GPS a preciprecisione a precisione a precisone punti” con GPS a ne submetrica/“per sione submetrica/ submetrica submetrica metrica precisione punti” con GPS a GPS a precisione submetrica metrica precisione metrica Ponte alla Nave 0,20 0,20 0,23 0,00 +15,00 +15,03

LU-06_01

Monte Pianello

10,05

10,06

9,72

+0,10

-3,28

-3,38

LU-06_02

Massa Macinaia 1

7,11

6,72

6,74

-5,49

-5,20

+0,30

LU-06_03

Massa Macinaia 2

2,97

2,96

3,00

-0,34

+1,01

+1,35

MS-06_01

Loc. La Foce

4,75

4,81

4,86

+1,26

+2,32

+1,04

MS-06_02

Monte Pepe

0,88

0,90

0,86

+2,27

-2,27

-4,44

MS-06_03 Totale

Loc. Scurtarola

9,82 35,78

9,93 35,58

10,04 35,45

+1,12 -0,56

+2,24 -0,92

+1,11 -0,37

Tabella 2 - Rilievi a terra delle superfici dei singoli incendi distinte per strumento utilizzato, metodologia applicata e scostamenti percentuali.

INCENDI

PERIMETRATI

Le aree misurate a terra con modalità “per traccia” sono state in totale 41 per una superficie complessiva di 91,58 ha. Su queste, oltre alle superfici, sono stati rilevati i perimetri e i tempi di perimetrazione. I dati di superficie e perimetro delle aree incendiate sono stati impiegati anche per la messa a punto del software GIS dedicato. I primi 34 incendi misurati, tutti in provincia di Arezzo, sono serviti per la messa a punto delle modalità di perimetrazione; gli ultimi 7 incendi, oggetto di questa parte dell’indagine, sono stati individuati, oltre che in provincia di Arezzo, anche in quelle di Lucca e Massa Carrara (Tabella1). Su questi i rilievi sono stati effettuati seguendo le due metodologie, “per traccia” e “per punti”, e utilizzando i due modelli di ricevitore GPS, a precisione submetrica e quello a precisione metrica. Ai fini della sperimentazione sono state scelte quelle aree che per estensione, caratteristiche morfologiche, copertura arborea o accidentalità risultavano rappresentative di differenti casistiche riscontrabili in Toscana. Le superfici a cui si fa riferimento per le comparazioni sono quelle rilevate con metodologia “per traccia” utilizzando il ricevitore GPS a precisione submetrica, poiché, considerata la metodologia e il grado di precisione dello strumento, si presuppone siano quelle che meno si scostano dal valore esatto.

Codice incendio

Rilievo per traccia con GPS Rilievo per punti con GPS a Rilievo per punti con GPS a a precisione submetrica precisione submetrica precisione metrica Tempo per il Tempo per il Tempo per il Costo Costo Costo rilievo rilievo rilievo (min/100) (€) (min/100) (€) (min/100) (€)

AR-06_12

14,52

9,73

31,27

20,95

16,42

11,00

LU-06_01

69,6

46,63

100,2

67,13

104,55

70,05

LU-06_02

98,63

66,08

127,42

85,37

123,02

82,42

LU-06_03

32,72

21,92

85,25

57,12

76,37

51,17

MS-06_01

110,47

74,01

163,95

109,85

210,25

140,87

MS-06_02

61,22

41,02

75,58

50,64

57,83

38,75

MS-06_03 Media

99,73 69,56

66,82 46,60

284,77 124,06

190,80 83,12

128,33 102,40

85,98 68,61

Tabella 3 - Perimetro percorso per rilevare le singole aree incendiate e costi in funzione del metodo e dello strumento.

• “per punti” con ricevitore GPS a precisione metrica => 35,45 ha. Le differenze percentuali fra tipi di strumento e di rilievo oscillano da un minimo di 0,37% e un massimo dello 0,92%. Questi primi dati sembrano quindi indicare che, ai fini statistici, il corretto impiego dei due tipi di GPS e l’applicazione dei due metodi di rilievo non porti a forti differenze percentuali nel rilievo della superficie. Se si considerano singolarmente le superfici incendiate gli scostamenti rispetto al rilievo

CONFRONTO TRA LE SUPERFICI Dalla Tabella 2 si evince che la superficie complessiva dei 7 incendi varia in funzione della metodologia e dello strumento utilizzato per la sua perimetrazione: • “per traccia” con ricevitore GPS a precisione submetrica => 35,78 ha; • “per punti” con ricevitore GPS a precisione submetrica => 35,58 ha;

Foto 2 - Rilievo "per punti".

“per traccia” sono rappresentati da valori piuttosto simili che oscillano tra un minimo di 0,01 ha e un massimo di 0,39 ha. Il loro peso percentuale è, ovviamente, maggiore negli incendi di ridotta superficie e minore in quelli di grande superficie.

TEMPI

DI RILIEVO E COSTI

La Tabella 3, con tutti i limiti di un numero ridotto di casi, permette di ricavare due indicazioni: • il rilievo “per traccia” sembra sempre meno costoso del rilievo “per punti”. Utilizzando il GPS a precisione submetrica in modalità “traccia” si risparmierebbe in media tra il 47,2 e il 78,4%; • il rilievo “per punti” effettuato con il ricevitore GPS a precisione submetrica richiede mediamente più tempo di quello effettuato con il ricevitore GPS a precisione metrica. Tale differenza potrebbe essere attribuita a fattori legati alla precisione richiesta, differente nei due strumenti per configurazione dei satelliti e PDOP, che ha talvolta richiesto maggiori pause in attesa del segnale. Il ricevitore GPS a precisione submetrica consentirebbe però di ottenere le coordinate del

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punto, con accettabile approssimazione, anche con un numero molto più basso di 30 rilievi per punto e ciò, considerando la quantità di punti “battuti” in ogni perimetro, potrebbe far risparmiare molto tempo. Tali ipotesi in ogni caso dovranno essere verificate aggiungendo nuove misurazioni.

CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI

Figura 1 - Sovrapposizione dei perimetri rilevati per l’area percorsa da fuoco con ricevitore GPS a precisione submetrica e metrica eseguiti entrambi in modalità “per punti”.

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I rilievi effettuati sono ancora pochi per poter effettuare elaborazioni statistiche. Per i 7 casi considerati, molto diversi per estensione, accidentalità, pendenza e tipo di bosco, i risultati sembrano indicare che i criteri adottati per il rilievo “per punti” possano portare a stime della superficie degli incendi molto vicine, anche utilizzando ricevitori GPS con precisione diversa. Anche se per i singoli incendi si possono riscontrare differenze di superficie più marcate, l’insieme dei dati, se considerato a fini statistici, porta a scostamenti percentuali tra metodi di rilievo e strumenti diversi, che è

contenuto al di sotto dell’1%. Il costo del rilievo “per traccia” con lo strumento a precisione submetrica sembra garantire, oltre che una maggior precisione, anche un notevole risparmio in termini di costi per la perimetrazione e l’acquisizione del dato di superficie. La differenza tra metodi e strumenti considerati potrebbe invece risultare significativa nel caso il perimetro rilevato dovesse essere utilizzato al fine della costituzione del catasto e dell’imposizione dei vincoli. Le immagini sovrapposte dei perimetri (Figura 1) evidenziano infatti che, anche se il valore di superficie differisce di poco, per tutti gli incendi considerati in alcuni punti il margine rilevato si discosta di molti metri a seconda del metodo e dello strumento utilizzato.

Bibliografia

MORI P., MARCHI E. e VISI N., 2006 Perimetrazione degli incendi boschivi. Prime esperienze in provincia di Arezzo. Sherwood - Foreste ed Alberi Oggi n. 125 (09/2006).


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Rilievi con l’impiego dell’elicottero

Uno degli obiettivi del progetto pilota “Perimetrazione degli incendi boschivi” è stato quello di confrontare precisione, tempi e costi dei rilievi effettuati con modalità “per traccia” a terra e su elicottero.

MATERIALI

E METODI

Le superfici delle aree percorse da incendio sono state misurate con il ricevitore GPS a precisione submetrica Trimble GeoXT. I tempi dedicati a ciascuna fase del rilievo delle aree incendiate sono stati cronometrati con cronometro centesimale e registrati in una “scheda di campo” (Foto 1). Per i rilievi aerei è stato impiegato un elicottero leggero messo a disposizione dal servizio Antincendio Boschivo della Regione Toscana (Foto 2). La perimetrazione delle superfici bruciate è stata effettuata seguendo la modalità di rilievo “per traccia”, sia per i rilievi a terra (MORI et al. 2006) che per quelli con l’elicottero. In questo secondo caso l’elicotterista, una volta raggiunta l’area incendiata, si posizionava sopra il margine dell’incendio e procedeva alla sua perimetrazione cercando di seguire più fedelmente possibile il margine. In presenza di inclusi e/o esclusi, prima si è proceduto alla chiusura dell’area incendiata principale e poi si è eseguita la perimetrazione delle altre superfici. Terminati i rilievi tutti i dati sono stati scaricati, corretti (in postprocessing) e inseriti nel software GIS “incendi boschivi” messo a punto da Ar-Tel S.p.A. su incarico della Provincia di Arezzo (verdi articolo di LISI et al. in questo stesso dossier).

vince di Arezzo, Lucca e Massa Carrara. Ai fini della sperimentazione sono state scelte quelle aree che per estensione, caratteristiche morfologiche, copertura arborea o accidentalità risultavano significative, rappresentative di differenti casistiche. L’esigenza di rilevare incendi al di fuori della provincia di Arezzo è nata dal fatto che, nel secondo anno di progetto, il 2006, in questa provincia non si sono verificati molti incendi e che quei pochi non rientravano nei parametri fissati dal progetto per giustificare l’impiego dell’elicottero. Delle 41 aree perimetrate a terra solamente 10, scelte tra quelle più estese e tra quelle più rappresentative delle varie casistiche, sono state misurate anche con ricevitore GPS a precisione submetrica montato su elicottero, per una superficie complessiva misurata a terra di 59,32 ha a cui si con-

INCENDI PERIMETRATI Per l’indagine sono stati presi in considerazione incendi avvenuti nelle pro-

Foto 1 - Compilazione della "scheda di campo".

trappone quella misurata con l’elicottero che arriva a 68,58 ha (Tabella 1).

CONFRONTO TRA LE SUPERFICI RILEVATE Considerando i dati dei 10 casi oggetto di studio riportati in Tabella 2 risulta che: • per i perimetri misurati a terra, soltanto 1 incendio ha una superficie inferiore ad 1 ha, 4 incendi sono nell’intervallo tra 1-5 ha e 5 incendi sono superiori ai 5 ha. L’incendio più grande ha un’estensione di 10,05 ha; mentre quello più piccolo misura solamente 0,88 ha, caratterizzato però da forte pendenza e accidentalità. La superficie media degli incendi rilevati a terra è di 5,93 ha; • per i perimetri misurati con lo strumento montato sull’elicottero, invece, nessun incendio ha una superficie inferiore ad 1 ha, 3 incendi ricadono nell’intervallo tra 1-5 ha e i restanti 7 incendi hanno superficie superiore ai 5 ha. L’incendio più esteso ha una superficie di 13,16 ha; mentre il più piccolo ha una superficie di 1,23 ha. La superficie media degli incendi rilevati con l’elicottero è di 6,86 ha. In Tabella 2 sono riportati anche gli scostamenti, ovvero le sottostime e le sovrastime tra l’acquisizione delle superfici tramite ricevitore GPS a precisione submetrica in modalità “per traccia” a terra e durante il volo in elicottero. Le considerazioni tratte da

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Figura 1 - Incendio LU-06_01, Monte Pianello (LU).

Figura 2 - Incendio LU-06_02, Massa Macinaia 1 (LU).

Figura 3 - Incendio LU-06_03, Massa Macinaia 2 (LU).

questo confronto vanno prese con prudenza dato l’esiguo numero di casi che si è potuto analizzare (soltanto 10); tuttavia valutare questa differenza è importante per giudicare quanto sia lo scostamento tra le due metodologie di acquisizione. Prendendo come riferimento il valore rilevato con il ricevitore GPS a precisione submetrica utilizzato a terra (valore medio di

riferimento 5,93 ha), si riportano in Tabella 2 i principali scostamenti dai valori misurati con l’altra metodologia rispetto al valore verosimilmente più preciso. Sempre dalla lettura della Tabella 2 risulta che la superficie media degli incendi misurata in elicottero è di 6,86 ha. Complessivamente il rilievo con elicottero ha portato ad una sovrastima di 9,26 ha.

Lo scostamento minimo, in negativo (sottostima), è di 0,01 ha, mentre il massimo scostamento, in positivo (sovrastima), è pari a 3,34 ha. Lo scostamento percentuale più elevato ha dato come valore una sovrastima del 39,77% rispetto alla superficie misurata a terra, mentre allo scostamento percentuale più piccolo corrisponde una sottostima del 0,13%.

CONSIDERAZIONI

Provincia

n. incendi

Superficie (ha) Rilievi “per traccia” a terra

Rilievi “per traccia” su elicottero

Arezzo

4

23,74

27,52

Lucca

3

20,13

21,03

Massa Carrara Totale

3 10

15,45 59,32

20,03 68,58

Tabella 1 - Rilievo delle superfici per incendio in funzione della metodologia applicata.

Codice Incendio

Località

AR-05_08 AR-05_10

Superfici (ha)

Scostamento Scostamento (ha) (%)

Arezzo

Rilievi “per traccia” a terra 4,84

Rilievi “per traccia” su elicottero 5,46

0,98

12,81

Arezzo

3,65

4,22

0,57

15,62

AR-05_22

Cortona

7,97

7,96

-0,01

-0,13

AR-05_23

Cortona

7,28

9,88

2,60

35,71

LU-06_01

Monte Pianello

3,78

10,05

10,43

0,39

LU-06_02 Massa Macinaia 1

7,11

7,19

0,08

1,13

LU-06_03 Massa Macinaia 2

2,97

3,41

0,44

14,81

MS-06_01

Loc. La Foce

4,75

5,64

0,89

18,74

MS-06_02

Monte Pepe

0,88

1,23

0,35

39,77

MS-06_03

Loc. Scurtarola

9,82

13,16

3,34

34,01

59,32 5,93

68,58 6,86

9,26 0,93

15,61 15,68

Totale Media

Tabella 2 - Rilievo delle superfici per incendio in funzione della metodologia applicata e loro scostamenti.

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Se confrontiamo l’incidenza degli scostamenti in funzione della differenza di estensione dell'area percorsa dal fuoco misurata a terra e dall’elicottero, notiamo che, in linea di massima e a parità di condizioni, più la superficie bruciata è piccola e più elevata è l’incidenza percentuale dello scostamento. Ad esempio per l’incendio più piccolo (0,88 ha) si ha sovrastima reale relativamente ridotta pari a 0,35 ha, a cui però corrisponde uno scostamento percentuale che arriva quasi al 40%. E’ anche vero che se durante la perimetrazione con l’elicottero le condizioni per l’individuazio-

Foto 2 - Rilievo con elicottero.


DOSSIER PERIMETRAZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVI

Figura 4 - Incendio MS-06_01, Loc. La Foce (MS).

Figura 5 - Incendio MS-06_02, Loc. Scurtarola (MS).

Figura 6 - MS-06_03, Monte Pepe (MS).

ne del margine dell’incendio risultassero oggettivamente difficoltose (elevato grado si copertura, elevata pendenza del versante, presenza di elettrodotti ecc.), anche per le aree di più grandi dimensioni si potrebbero riscontrare degli scostamenti importanti nell’ordine del 35%. Nel confronto tra rilievo a terra e con l’elicottero, oltre alla differenza di estensione rilevata è importante valutare attentamente anche un’eventuale traslazione tra le tracce perimetrate con le due metodologie, poiché ai fini catastali e di vincolo (caccia, pascolo, edificabilità, cambio di destinazione d’uso) l’uso di una o dell’altra potrebbe far nascere contenziosi. Nelle

immagini qui riportate(1), in cui sono stati sovrapposti i perimetri delle aree percorse da fuoco, misurati con le varie modalità, è interessante notare sia le differenze tra le linee delimitanti i margini degli incendi che l'eventuale traslazione delle stesse.

con l’elicottero costano 20 €/min. I dati dei tempi per la perimetrazione a terra di Tabella 3 inglobano le differenti condizioni di accidentalità, pendenza e percorribilità del margine degli incendi misurati che pertanto non possono essere considerati omogenei. Tuttavia emerge che, a parità di strumento, oltre ad una maggior precisione, il rilievo a terra è risultato sempre meno costoso di quello su elicottero.

Codice incendio

TEMPI

DI RILIEVO E COSTI

Facendo riferimento al costo di una squadra di rilievo e quello di un elicottero riportati all’interno del dossier, presentiamo in Tabella 3 i costi calcolati in funzione ai tempi cronometrati per misurare le superfici(2) dei 10 casi studio, sia a terra che con l’elicottero. Per i rilievi a terra si ha un costo pari a 0,67 €/min mentre i rilievi

Bibliografia

MORI P., MARCHI E. e VISI N., 2006 Perimetrazione degli incendi boschivi. Prime esperienze in provincia di Arezzo. Sherwood. - Foreste ed Alberi Oggi n. 125 (09/2006).

Tempo di rilievo “per traccia” a terra (min/100)

Costo rilievo a terra (€)

Tempo di rilievo “per traccia” con elicottero (min/100)

Costo rilievo con elicottero (€)

Differenza Differenza rilievo con elicottero - a terra elicottero-terra (€) (%)

AR-05_08

49,30

33,03

2,28

45,06

12,03

36,42

AR-05_10

40,98

27,45

1,68

33,60

6,15

22,40

AR-05_22

57,65

38,63

4,55

91,00

52,37

35,57

AR-05_23

102,47

68,65

6,25

125,00

56,35

82,08

LU-06_01

69,60

46,63

6,25

125,00

78,37

68,07

LU-06_02

98,63

66,08

8,58

171,60

105,52

59,69

LU-06_03

32,72

21,92

6,45

129,00

107,08

88,50

MS-06_01

110,47

70,01

4,07

81,40

11,39

16,27

MS-06_02

61,22

41,01

2,27

45,40

4,39

10,70

MS-06_03

99,73

66,82

4,33

86,60

19,78

29,60

Totali

722,77

480,23

46,71

933,66

453,43

94,42

Media

72,28

48,02

4,67

93,37

45,35

44,93

Tabella 3 - Costi stimati per i rilievi a terra e con elicottero con metodologia “per traccia”. (1) Sovrapposizione dei perimetri rilevati con ricevitore GPS a precisione submetrica (“per traccia” a terra e su elicottero e “per punti” a terra) e a precisione metrica (“per punti” a terra). (2) Non si è tenuto conto dei tempi cronometrati di tutte le fasi effettuate prima e dopo il rilievo.

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Il sistema Geoweb Software GIS per il monitoraggio degli incendi boschivi

Nell’ambito del progetto sulla perimetrazione degli incendi boschivi in Provincia di Arezzo è stato prodotto un software GIS “incendi boschivi” dedicato che permette la georeferenziazione dei dati e la loro sovrapposizione alla cartografia e ai dati catastali già digitalizzati. Tale software potrà essere ampliato anche a scala regionale e consultato tramite parole chiave da soggetti abilitati.

ARCHIVIAZIONE

Il sistema Regionale di gestione delle aree percorse da incendi sarà costituito da più moduli software sviluppati con diverse procedure. Il sistema Geoweb centrale istallato presso la Regione Toscana si basa su tecnologia OpenSource, le informazioni sono archiviate su geodatabase e gestite attraverso un'applicazione con componente geografica. La struttura dati permette di archiviare le diverse informazioni che

Foto 1 - Ricevitore GPS a precisione submetrica.

Figura 1 - Sovrapposizione in ambiente GIS tra foto aerea e rilievo a terra.

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sono necessarie nelle varie fasi di gestione dell’incendio. Partendo dalla segnalazione, con l’inserimento dei primi dati di base (data incendio, luogo incendio ecc.), successivamente, durante tutta la fase di intervento, vengono inseriti i dati relativi ai mezzi e alle persone che hanno partecipato alle attività di spengimento, e al temine, dopo la bonifica dell’area, saranno registrate le attività di perimetrazione con ricevitore GPS secondo le modalità previste. Il risultato delle attività di campagna verrà inserito nel sistema e

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integrato con il resto delle informazioni precedentemente archiviate. Tutto il data base sarà poi consultabile dal personale abilitato e verrà utilizzato per derivare statistiche e programmare interventi di prevenzione.

Export dati rilievo, conversione formato ed editing Dopo il completamento delle attività di rilievo, i perimetri acquisti saranno scaricati dalla memoria del ricevitore GPS (Foto 1) e archiviati in formato Esri Shapefile nel sistema di riferimento geografico Gauss-Boaga fuso Ovest. A seguito di questa prima fase, i dati, archiviati nella postazione locale dell’Ente, che ne ha curato il rilievo, saranno sottoposti ad una prima attività di editing alfanumerico per attribuire alle aree cartografate ulteriori informazioni specifiche non inseribili in campagna al momento del rilievo. In pratica si tratterà di compilare una scheda con i dati dell’incendio richiesti dall’Organizzazione Regionale Antincendio Boschivo. La successiva attività di editing sarà invece geografica, effettuata con software GIS (open o proprietari), e consisterà nella suddivisione dell’intera zona percorsa dal fuoco in porzioni, diversificate tra area boscata e area non boscata, utilizzando come riferimento per la suddivisione le foto aeree più recenti


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Figura 2 - Applicativo desktop, fase di validazione.

integrate con fotografie riprese sul luogo dell’incendio e georeferenziate (Figura 1).

Applicativo desktop Al termine delle attività in sede, precedentemente descritte, il dato prodotto verrà caricato nel modulo desktop, dove la struttura e le informazioni attribuite alle singole aree saranno validate (Figura 2). In caso di riscontro negativo sarà possibile modificare le informazioni non corrette o inserire eventuali dati mancanti (es. data rilievo, codice rilievo, tipologia di area). Dopo il superamento del collaudo si potrà procedere alla predisposizione del file xml di interscambio, che verrà utilizzato per trasmettere i dati relativi alla perimetrazione delle aree incediate, dalla postazione locale al server centrale della Regione Toscana.

Applicativo web L’applicativo web (Figura 3) da una parte consentirà di archiviare i dati rilevati delle aree percorse da incendi (elaborate nelle fasi precedentemente descritte) e dall’altra permette di gestire l’evento dalla segnalazione alla bonifica.

CONSULTAZIONE

Il sistema quindi raccoglie su un unico geodatabase regionale tutte le informazioni che sono necessarie alla gestione dell’evento, partendo dalla sua segnalazione fino all’inserimento del perimetro rilevato, comprendendo anche le varie fasi di intervento e bonifica dell’incendio. Con specifiche funzioni di importazione presenti nell’applicativo web, i perimetri in formato xml verranno inseriti nella banca dati centrale. L’inserimento non avviene direttamente, ma è preceduto da un

Figura 3 - Applicativo web fase di archiviazione.

ulteriore collaudo del materiale inviato (corrispondenza di codice incendio, congruenza di date ecc.). Ad esito positivo del collaudo finale il dato sarà disponibile per la consultazione e le altre attività previste. La base cartografica del sistema è costituita da parte degli archivi del Sistema Informativo Territoriale (SIT) Regionale, selezionati in base a specifiche esigenze di consultazione e stampa (CTR, ortofoto, modello digitale del terreno ecc.) delle aree percorse da incendi. Nell’interfaccia utente dell’applicazione Geoweb sono presenti funzioni per la navigazione del territorio regionale, attivate in base a diversi criteri di ricerca (es. comuni, località, toponimi) e funzioni standard come ad esempio zoom, pan, impostazione della scala. I diversi dati geografici presenti potranno essere attivati e disattivati a piacere e ogni utente potrà scegliere una sua modalità di rappresentazione del territorio combinando i diversi livelli disponibili in aggiunta ai dati relativi alle aree incendiate. Sono previste anche funzioni specifiche per le aree incendiate, quali importazione, esportazione, ricerca per codice incendio, per data evento, consultazione e stampa della scheda incendio. I dati archiviati nel geodatabase verranno anche utilizzati per derivare le statistiche ufficiali della Regione Toscana in relazione al numero di eventi, alla loro estensione e alla loro localizzazione oltre che per analisi di dettaglio (alfanumeriche e geografiche), con specifici strumenti finalizzati a predisporre interventi di prevenzione. L’accesso al sistema sarà riservato ai soli utenti autorizzati dalla Regione Toscana. Questi potranno accedere alla banca dati

regionale con modalità diverse di ricerca, consultazione ed esportazione sia di dati geografici che alfanumerici, per tutti, relativamente al territorio di propria competenza, e solo per alcuni di inserimento dati.

Schema delle fasi di lavoro per l'archiviazione e la gestione dei dati degli incendi perimetrati.

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Tempi totali di rilievo e archiviazione

La determinazione del costo delle operazioni da svolgere per la perimetrazione delle aree percorse da incendio è un elemento di conoscenza utile in fase di pianificazione dei rilievi, sia per organizzare il personale degli enti preposti che, eventualmente, per affidare il lavoro a soggetti esterni. Nell’ambito di questo progetto sono stati per questo effettuati i rilievi dei tempi di lavoro delle diverse fasi sia di campo che di successiva elaborazione ed archiviazione dei dati.

DATI RACCOLTI E METODOLOGIA APPLICATA Il rilievo dei tempi di lavoro ha riguardato 41 incendi con superfici superiori a 100 m2. I rilievi, compiuti negli anni 2005 e 2006, soprattutto nella provincia di Arezzo, sono stati effettuati per tutte e due le modalità di rilevazione, “per traccia” e “per punti”, per entrambi gli strumenti utilizzati nel rilievo a terra e anche durante il rilievo con elicottero. I tempi di lavoro sono stati rilevati in centesimi di minuto (min/100) utilizzando 2 cronometri digitali SL-888M Oregon Scientific e seguendo le più comuni metodologie di rilievo (BERTI et al. 1989). I dati sono stati rilevati da personale formato e sono stati registrati su schede appositamente predisposte. Durante il rilievo sono stati registrati i tempi relativi alle seguenti fasi e sottofasi.

1. Fase Preliminare: a. preparazione attrezzatura: sono i tempi per la preparazione del personale e delle attrezzature necessarie per il lavoro (es. per indossare scarpe ed abiti adatti al lavoro; per l’assemblaggio-montaggio dell’attrezzatura; per predisporre le schede per il rilievo). b. trasferimento dal luogo di sosta del veicolo al margine dell’area incendiata.

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2. Fase Comune: a. pianificazione strategia di percorrenza: sono i tempi necessari a decidere in che direzione iniziare il rilievo e quelli per stabilire eventuali deviazioni rispetto al margine dell’incendio dovute alla presenza di ostacoli insormontabili; b. attesa configurazione dei satelliti dopo l’accensione del ricevitore GPS.

3. Fase Rilievo: a. spostamento da un punto all’altro: è la durata dello spostamento da un punto all’altro, sia nel caso si proceda al rilievo “per punti” sia durante il rilievo “per traccia” (o cinematico), quando è stato necessario interrompere il rilievo per consentire l’aggiramento di ostacoli insormontabili. Sottofase rilievo “per punti”: b. individuazione punto: è il tempo necessario a stabilire la corretta posizione del punto da rilevare in modo che sia ben collocato rispetto al punto precedente e al margine dell’area bruciata, secondo la metodologia applicata (MORI et al. 2006); c. rilievo coordinate del punto: è il tempo necessario all’acquisizione del punto da parte dello strumento. Sottofase rilievo “per traccia”: b. rilievo percorso: il tempo dedicato al rilie-

vo della traccia del margine dell’incendio, secondo la metodologia applicata (MORI et al. 2006).

4. Fase Elaborazione: a. scarico dati su computer: è il tempo necessario a scaricare e salvare i dati del ricevitore GPS sul computer con i riferimenti della scheda di rilievo; b. correzione differenziale in post processing: è il tempo dedicato all’apertura del file di


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dati della stazione remota, alla predisposizione per la correzione automatica e alla correzione vera e propria; c. restituzione cartografica su GIS e inserimento dati GIS-WEB.

5. Tempi morti: sono i tempi (es. pause ed imprevisti) che non rientrano nelle fasi produttive.

RISULTATI Fase Preliminare Il tempo medio di trasferimento dal luogo di sosta del veicolo al margine dell’area incendiata è stato di 1,76 minuti. Tale dato è spiegato dal fatto che molti incendi vengono innescati in prossimità di strade pubbliche o forestali (CONESE et al. 2005). Infatti nel 76% dei casi il tempo di trasferimento è stato inferiore al minuto, il valore massimo rilevato è stato invece di 18,28 minuti. I tempi di preparazione dell’attrezzatura sono stati mediamente di 8,61 minuti. Se l’attività di perimetrazione viene svolta su più incendi nella stessa giornata i tempi risultano minori, perché parte della preparazione viene svolta solo a inizio giornata e non è necessario ripeterla nelle aree successive alla prima.

Fase Comune

I tempi medi di pianificazione della Tabella 1 - Velocità di rilievo con metodologia “per strategia e attesa configurazione traccia” con ricevitore GPS a precisione submetrica. satelliti sono stati rispettivamente di 5,45 e 2,33 minuti. Tali tempi risentono molto delle condizioni del Per ottenere il tempo di rilievo totale in modaterreno lungo il perimetro dell’area da rilevare lità “per traccia” sono stati sommati i “tempi di (pendenza, accidentalità, salti di roccia) che rilievo traccia” e “tempi di spostamento da un obbligano a cambi di percorso rispetto a punto all’altro”. Invece, la somma dei “tempi quanto preventivato, e dalle caratteristiche di spostamento da un punto all’altro”, “tempo della vegetazione, che può limitare la ricezio- di individuazione punto” e “tempo di rilievo ne del segnale da parte dello strumento per delle coordinate”, restituiscono il tempo totale effetto della copertura delle chiome.

Fase Rilievo I tempi di rilievo necessari ad effettuare le operazioni previste sono stati rilevati per tutte le metodologie applicate. In dettaglio il rilievo del perimetro “per traccia” è stato effettuato su tutti i 41 incendi, su 7 incendi il rilievo è stato effettuato “per punti” sia con ricevitore GPS con precisione submetrica sia con ricevitore GPS con precisione metrica, su 10 incendi il rilievo è stato effettuato “per traccia” per mezzo di elicottero.

in modalità “per punti”. Per confrontare i tempi di rilievo ottenuti con le diverse metodologie è stata calcolata anche la velocità media di percorrenza del perimetro, dove per le metodologie di rilievo “a terra” è stato considerato solamente il perimetro misurato con ricevitore GPS a precisione submetrica in modalità “per traccia”, mentre per il rilievo in elicottero è stata utilizzata la propria misurazione.

Codice Superficie Perimetro Tempo Velocità incendio (ha) (m) (min/100) (km/h) AR-05_01 0,33 363 10,22 2,13 AR-05_02 0,31 317 9,37 2,03 AR-05_03 0,75 783 24,05 1,95 AR-05_04 0,05 108 2,73 2,37 AR-05_05 0,16 192 5,53 2,08 AR-05_06 0,07 119 2,75 2,60 AR-05_07 0,84 434 13,88 1,88 AR-05_08 4,84 1.492 49,30 1,82 AR-05_09 0,08 138 4,47 1,85 AR-05_10 3,65 1.237 40,98 1,81 0,08 146 5,92 1,48 AR-05_11 AR-05_12 1,43 680 25,05 1,63 AR-05_13 0,04 180 12,55 0,86 AR-05_14 0,10 267 15,78 1,01 AR-05_15 0,34 306 11,60 1,58 AR-05_16 0,01 130 1,52 5,14 AR-05_17 0,03 141 3,95 2,14 AR-05_18 0,04 85 3,48 1,46 AR-05_19 0,44 422 9,67 2,62 AR-05_20 0,30 278 8,67 1,92 AR-05_21 0,17 213 2,95 4,33 AR-05_22 7,97 2.111 57,65 2,20 AR-05_23 7,28 2.765 102,47 1,62 AR-06_01 13,93 2655 67,18 2,37 AR-06_02 0,26 366 24,13 0,91 AR-06_03 0,15 297 9,72 1,83 AR-06_04 7,34 1.598 88,18 1,09 AR-06_05 0,68 545 14,97 2,18 AR-06_06 0,09 205 8,38 1,47 AR-06_07 0,26 240 14,42 1,00 AR-06_08 2,04 956 32,30 1,78 AR-06_09 0,60 592 30,95 1,15 AR-06_10 0,15 189 11,20 1,01 0,99 847 30,45 1,67 AR-06_11 AR-06_12 0,20 276 14,52 1,14 LU-06_01 10,05 1.805 69,60 1,56 LU-06_02 7,11 1.946 98,63 1,18 LU-06_03 2,97 1.076 32,72 1,97 MS-06_01 4,75 1.569 110,47 0,85 MS-06_02 0,88 633 61,22 0,62 MS-06_03 9,82 1.824 99,73 1,10 Media 2,23 744,54 30,32 1,79

Codice incendio AR-06_12 LU-06_01 LU-06_02 LU-06_03 MS-06_01 MS-06_02 MS-06_03 Media

Superficie (ha) 0,20 10,05 7,11 2,97 4,75 0,88 9,82 5,11

Rilievo “per traccia” con ricevitore GPS a precisione submetrica La superficie media dei 41 incendi rilevati è stata di 2,23 ha con un perimetro medio di 744 m. Il tempo medio di percorrenza del perimetro è stato di 30,31 minuti con una velocità media di 1,8 km/h (Tabella 1). Tale valore appare ragionevole tenendo presente che: • un uomo può mantenere una velocità media in pianura di circa 4 km/h o è in grado di superare 400 m/h di dislivello (HIPPOLITI 1976); • esistono delle particolari difficoltà nel percorrere il perimetro di una zona incendiata dovute sia all’accidentalità del terreno (es. asperità del terreno, materiale vegetale bruciato e non) sia alla frequente necessità di aprirsi un varco tra la vegetazione residua. Rilievo “per punti” È stato effettuato su 7 siti. Mediamente, la superficie è stata di 5,11 ha con un perimetro medio di 1.304 m. I tempi di rilievo e la velocità media di percorrenza risultano rispettivamente: • 124,06 min e 0,7 km/h con il ricevitore GPS a precisione submetrica (Tabella 2); • 102,39 min e 0,8 km/h con il ricevitore GPS a precisione metrica (Tabella 3); Questa bassa velocità rispetto alla modali-

Perimetro (m) 276 1.805 1.946 1.076 1.569 633 1.824 1.304

Tempo rilievo (min/100) 31,27 100,20 127,42 85,25 163,95 75,58 284,77 124,06

Velocità (km/h) 0,53 1,08 0,92 0,76 0,57 0,50 0,38 0,68

Tabella 2 - Velocità di rilievo con metodologia “per punti” con ricevitore GPS a precisione submetrica.

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(Tabella 5). Se si considera che il costo di un elicottero è di circa 1.200 €/ora osserviamo che il suo utilizzo porta a spendere sempre cifre superiori al rilievo a terra. L’impiego dell’elicottero permette tuttavia un rilievo più rapido e l’impegno del solo responsabile GPS. Da questi primi 10 incendi si può dedurre che montare il ricevitore GPS su elicottero è quindi consigliabile per risolvere problemi di carenza di personale o esigenze di rapidità di rilievo, ma non di costi.

tà “per traccia” trova giustificazione nel modo di condurre il rilievo che è compiuto “per punti” con soste a volte lunghe per “battere” il punto in modo migliore. Rilievo “per traccia” con elicottero con ricevitore GPS a precisione submetrica Con l’elicottero sono stati misurati 10 incendi: 4 nell’anno 2005 e 6 nel 2006. La superficie media è stata d 6,86 ha con un perimetro medio di 1.148 m. Il tempo medio di rilievo è stato di 4,67 min con una velocità media di 16,79 km/h (circa 9 nodi) (Tabella 4).

Fase di elaborazione Sono le operazioni necessarie per archiviazione ed elaborazione delle informazioni geografiche registrate dal ricevitore GPS. Il rilievo dei tempi è stato effettuato solamente per le perimetrazioni eseguite nella provincia di Arezzo. I tempi di elaborazione occupano circa il 37% (pari a 1.022 min) del tempo globale di rilievo e archiviazione (somma di tutti i tempi) registrato nella provincia di Arezzo (2.756 min). In modo particolare sono i tempi di restituzione cartografica e di inserimento dati GIS-WEB nel sito della Provincia di Arezzo che incidono maggiormente: in media 21,53 minuti. Data la possibilità di definire delle procedure standardizzate per questa fase di elaborazione è ipotizzabile che i suddetti tempi possano essere notevolmente ridotti.

Tempi Morti

STIMA

DEI COSTI

I dati ricavati possono essere utili per effettuare una prima stima dei costi che si possono avere nell’effettuare un rilievo in funzione della superficie. Se si considera una squadra composta da 2 operatori (1 tecnico + 1 operaio super specializzato) che effettua il rilievo a terra con un costo totale stimato 40,00 €/ora (25 €/ora + 15 €/ora, D.M. n°232/91), osserviamo che il costo in modalità "per traccia”, oltre ad essere più preciso, è quello più economico Codice incendio

Superficie (ha)

Perimetro (m)

Tempo rilievo (min/100)

Velocità (km/h)

0,20 10,05 7,11 2,97 4,75 0,88 9,82 5,11

276 1.805 1.946 1.076 1.569 633 1.824 1.304

16,42 104,55 123,02 76,37 210,25 57,83 128,33 102,39

1,01 1,04 0,95 0,85 0,45 0,66 0,85 0,83

AR-06_12 LU-06_01 LU-06_02 LU-06_03 MS-06_01 MS-06_02 MS-06_03 Media

Tabella 3 - Velocità di rilievo con metodologia “per punti” con ricevitore GPS a precisione metrica.

La conoscenza e la determinazione dei tempi morti sono importanti al fine di una valutazione complessiva del tempo di rilievo e, quindi, utili a pianificare meglio il lavoro degli addetti. I tempi morti registrati sono mediamente di circa 8,47 minuti.

Tempi totali È possibile esprimere i tempi totali medi, cioè quanto tempo è stato speso mediamente per perimetrare un incendio ed archiviare i dati. È da evidenziare che questo dato considera esclusivamente il tempo che è stato registrato per i rilievi delle perimetrazioni con il ricevitore GPS con precisione submetrica in modalità “per traccia” solamente per la provincia di Arezzo per i quali è stata completata tutta la procedura di elaborazione dati. Considerando le 35 superfici in provincia di Arezzo rilevate negli anni 2005 e 2006, la superficie media perimetrata è stata di 1,60 ha con un tempo medio di rilievo di 78,77 minuti.

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CONCLUSIONI

L’analisi dei tempi ha definito che la modalità di rilievo più conveniente è quella “per traccia”: il minor tempo speso si traduce in un minor costo. Ovviamente se ci si trova in presenza di grandi superfici i costi tendono ad aumentare soprattutto nell’ipotesi in cui il rilievo venga effettuato a terra. In modo particolare osserviamo che i costi tra le due metodologie di rilievo a terra, quella “per punti” presenta i valori più alti; valori che risultano svantaggiosi anche rispetto alla metodologia “per traccia” su elicottero. In questo ultimo caso, se le caratteristiche del

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Codice incendio AR-05_08 AR-05_10 CO-05_22 CO-05_23 LU-06_01 LU-06_02 LU-06_03 MS-06_01 MS-06_02 MS-06_03 Media

Superficie (ha)

Perimetro (m)

Tempo rilievo (min/100)

Velocità (km/h)

5,46 4,22 7,96 9,88 10,43 7,19 3,41 5,64 1,23 13,16 6,86

1.031 819 1.095 1.751 1.449 1.445 1.002 1.019 476 1.394 1.148

2,28 1,68 4,55 6,25 6,25 8,58 6,45 4,07 2,27 4,33 4,67

27,13 29,25 14,44 16,81 13,91 10,10 9,32 15,02 12,58 19,32 16,79

Tabella 4 - Velocità di rilievo con metodologia “per traccia” con ricevitore GPS con precisione submetrica montato su elicottero.

Superficie incendio (ha) <1 1- 5 5 - 10

A terra “per traccia” 38 65 120

Costo medio rilievo (€) A terra “per punti” Elicottero “per traccia” 72 122 136 129 234 145

Tabella 5 - Valutazione dei costi e dei tempi del rilievo con GPS.


DOSSIER

terreno (pendenza e accidentalità) appaiono proibitive per il sicuro ed efficace lavoro di rilevo il mezzo aereo (elicottero) può risultare una soluzione conveniente (soprattutto se si rilevano più incendi nella stessa giornata) anche se è necessario sottolineare la minore precisione nella determinazione del perimetro. Relativamente alla fase di elaborazione dei dati del ricevitore GPS, l’analisi dei tempi ha dato risultati, si può dire, inaspettati. Infatti, per quanto i tempi in valore assoluto siano relativamente brevi (poco più di 20 minuti in media) occupano circa il 37% dell’intero processo di rilievo e archiviazione.

Bibliografia

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