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SABATO 9 FEBBRAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A

il Film I gol preziosi e spettacolari del portafortuna rossoblù NAPOLI-BOLOGNA 2-3 Che rovesciata! Kone si è messo in luce anche per i gol in acrobazia. Splendida la rovesciata del parziale 2-2 in campionato contro il Napoli ANSA

NAPOLI-BOLOGNA 1-2 Un altro gol ai partenopei in Coppa Italia Il centrocampista greco castiga il Napoli anche in Coppa Italia: realizza il 2-1 per il Bologna, sempre al San Paolo LAPRESSE

PESCARA-BOLOGNA 2-3 La rete decisiva della rimonta E domenica, contro il Pescara, ha firmato il definitivo 3-2 per il Bologna. Kone è sempre più il jolly portafortuna dei rossoblù IPP

Kone: «Bologna, la tua cura sono io» Emigrato in Grecia dall’Albania: «Dovevo fare il medico, poi ho scoperto Zidane e Seedorf...» ANDREA TOSI BOLOGNA

A due anni ha cambiato nome, Paese e idioma. La vita di Pana Kone, dichiarato Giergji all’anagrafe albanese prima di mutarlo in Panagiotis al battesimo ortodosso quando la sua famiglia lasciò Tirana per Atene, potrebbe essere la trama di un bel libro. Oggi a 25 anni ha tanto da raccontare sulle proprie origini, un percorso sofferto che lo ha portato in Italia senza un ruolo preciso. Ma negli ultimi due mesi Kone ha cambiato pelle diventando il jolly portafortuna del Bologna grazie ai suoi gol spettacolari e decisivi. Kone, parliamo della sua famiglia di emigranti intellettuali...

«Mio padre Isac era biologo all’università di Tirana, mamma

Panagiotis Giorgios Kone, 25 anni, albanese naturalizzato greco LAPRESSE

UNA BELLA OPPORTUNITA’ DOPO L’INFORTUNIO

CALCIOSCOMMESSE

Boniperti junior si presenta a Parma «Sono giovane, arrivo per imparare»

Ferrario sarà sentito a Cremona

PARMA Il cognome è pesante, da solo evoca calcio. Innanzitutto giocato. Lui si chiama Filippo Boniperti ed è arrivato a Parma dopo le prime esperienze nel calcio professionistico. E’ un giovane di belle speranze, arrivato alla corte di Donadoni grazie a uno scambio di comproprietà: Gallinetta (portiere) alla Juve e Boniperti al Parma. L’ultimo periodo non è stato da incorniciare per lui, colpa di alcuni acciacchi che ne hanno rallentato la preparazione e soprattutto la carriera. Era all’Empoli nella prima metà di questa stagione. E la A l’ha solo sfiorata, con la Juve due stagioni fa. «Sto lavorando per rimettermi in condizione dopo i problemi al

ginocchio. Sta andando tutto bene, così come bene sta andando l’inserimento in un gruppo». Parma, dove il calcio non sempre è tutto, può essere il contorno ideale per ripartire. «Sono giovane, quindi posso solo imparare da tutti perché si impara da chi ha più esperienza per mettere poi in campo le proprie qualità. Posso fare sia l’attaccante che l’esterno». Dunque un Boniperti al Parma. E la famiglia approva. «Mi è arrivato un normale in bocca al lupo e il consiglio di concentrarmi su quello che devo fare perché può essere una grande opportunità da sfruttare». Sandro Piovani © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EX UDINESE E FIORENTINA PER GLI ABRUZZESI

Il Pescara a Palermo con i cerotti Per la difesa arriva Kroldrup in prova PESCARA Allarme infortuni, a Palermo un Pescara coi cerotti. Dopo Weiss, Capuano, Modesto e Togni, che ieri hanno dato forfait (aggiungendosi a Quintero, tornato ieri dal Sub20), si è arreso anche Sforzini. Nel reparto arretrato, uscito sofferente dal mercato con l’addio di Terlizzi, uomini contati, e Capuano (contrattura al polpaccio) e Modesto (tendinopatia dei flessori della coscia sinistra) che rischiano di saltare anche il Cagliari, tra una settimana. Abruzzesi con due centrali di ruolo (Bianchi Arce e Cosic) e tre terzini (Zanon, Balzano e Zauri, che potrebbe esordire dal 1’). Bisogna correre

ai ripari: per Diamoutene tempi lunghi, la società pensa a Per Kroldrup, 33 anni, ex Udinese e Fiorentina. Potrebbe arrivare in prova la prossima settimana. Guai anche in attacco: le assenze di Weiss e Quintero, e dell’ariete Sforzini (microfrattura piede sinistro, un mese fuori), obbligano Bergodi a cambiare modulo: 4-3-3 con Caprari a sinistra e Abbruscato al centro. A destra Vukusic, Celik o Rizzo. In mezzo, D’Agostino regista è l’unica certezza. Un palermitano, cresciuto in rosanero, che chiede punti salvezza al Palermo: «L’unico mio pensiero è tirarci fuori da questa situazione». Orlando D’Angelo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Ferrario, 27 anni ANSA CREMONA E’ stato convocato per la settimana prossima in procura a Cremona il giocatore del Lecce, Stefano Ferrario, 27 anni, coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse per la presunta combine di Lecce-Lazio, conclusasi 2-4 nell’ultima giornata del campionato 2010-11 di Serie A. Al difensore giallorosso il procuratore Roberto di Martino porrà domande su quella partita dopo che lo stesso Ferrario, davanti alla Procura della Federcalcio aveva raccontato di aver saputo della combine ma di aver rifiutato le offerte per taroccare il risultato. Il calciatore del Lecce — che in passato aveva giocato anche con Como, Ternana, Ravenna e Parma — sarebbe stato coinvolto nel tentativo di combine dall’amico Alessandro Zamperini, legato al gruppo dello «zingaro» Hristyan Ilievsky, latitante ormai dal giugno del 2011.

Leontina insegnava pianoforte. Erano benestanti, ma la politica albanese non garantiva un futuro. Così, quando si aprirono le frontiere europee, i miei decisero di emigrare in Grecia adattandosi ai lavori più umili per crescere due figli. Papà si alzava la mattina alle 2 per andare in fabbrica, mamma faceva la commessa in un supermercato. Sono stati tempi duri che mio padre ha affrontato facendo anche due lavori. Oggi dirige una fabbrica di riciclaggio di materie plastiche. I miei volevano che facessi il medico come mio cugino che esercita a Rimini. Molti miei familiari sono laureati: il nonno era veterinario, mia zia è cardiologa. Io ho finito il liceo seguendo i corsi serali mentre giocavo nell’Aek. A scuola andavo benissimo in matematica, ma poi il calcio mi ha assorbito del tutto».

Come si è avvicinato al pallone?

Come spiega la sua evoluzione e i gol acrobatici?

«Seguendo mio fratello Sotiris in una squadretta del Pireo. Per due anni ho giocato all’insaputa dei miei genitori. Papà lo scoprì quando firmai il primo cartellino e occorreva il suo consenso. Voleva che continuassi a studiare, però mi portava agli allenamenti. Non ho patito discriminazioni, ma per prevenirle dicevo "sono Kone l’albanese" rivendicando le mie origini. Mi rispettavano».

«Non ho paura di rischiare, non temo brutte figure. Quest’anno mi sono imposto di essere più incisivo. Il ritorno a Bologna mi ha dato carica».

Quali giocatori hanno influenzato la sua crescita?

«Zidane e poi Seedorf». La prima esperienza da professionista?

«A Lens, in Francia. Mi arruolarono dopo un torneo giovanile. Avevo 17 anni. Mandavo il 70% dello stipendio a casa per aiutare i miei».

E’ fidanzato con Christina Stefanidi, una bella modella greca. Fuori dal campo come passa il tempo?

«Sono molto casalingo. Convivo con Christina. Vorrei andare più al cinema, ma qui in Italia ancora esiste il doppiaggio e non mi piace. De Niro va ascoltato in lingua originale». E’ in comproprietà col Brescia. Sogna in grande o si tiene stretta Bologna?

«Può scrivere che Pana Kone sta molto, molto, molto bene a Bologna». © RIPRODUZIONE RISERVATA


la Repubblica SABATO 9 FEBBRAIO 2013

SPORT

BOLOGNA

■ XIII

Palloni & Mattoni

Il caso GUARALDI Il presidente del Bologna Albano Guaraldi, contestato in questi giorni su più fronti

Sabatini: “Nasce Virtus College ma nessuno ci potrà speculare” Legambiente e altre voci del Pd Un progetto, 5 soci e 800mila euro nelle casse bianconere FRANCESCO FORNI L’OPERAZIONE Arcoveggio, soldi freschi per dar fiato alla Virtus in cambio di terreni e mattoni, svelata ieri da “Repubblica”, ha fatto riacquistar la favella a Claudio Sabatini: il silenzio annunciato fino a marzo è stato interrotto. «Volevo stare zitto, ma ritengo doveroso illustrare con precisione l’iniziativa. Io e altri 4 soci della Fondazione (Gallotti, Igd, Coop Adriatica e Open Komm) stiamo definendo l’acquisto del diritto di superficie di un lotto all’Arcoveggio. Per edificare una costruzione su un fondo che rimarrà di proprietà Virtus». Sabatini, è il famoso grattacielo? «E’ una foresteria, di 1400 metri quadri. La società costituita si chiama Virtus College e il prezzo che verseremo sarà 800mila euro. Nel lotto non ci sarà nessun cambio di destinazione d’uso. Ogni anno la Virtus spende 250mila euro in affitti per case sparse a Bologna. Portiamo tutto all’Arcoveggio: ci saranno trilocali, bilocali e monolocali e i ragazzi sta-

La lettera

I tifosi Fortitudo “Petrucci ci ridia la F” IL CENTRO “Gary Schull”, che riunisce club di tifosi Fortitudo, chiede in una lettera al presidente della Fip Petrucci «di permetterne finalmente il ritorno in campo, attraverso l’assegnazione della denominazione e del codice originario 103 a Fortitudo 2011». ranno ancor più a contatto con la prima squadra. Ai tempi di Porelli si giocava al PalaDozza e i giocatori abitavano in via Cervellati». E 800 mila euro entreranno in cassa. «Un aiuto che serve, ma la Virtus continuerà a pagare i 250mila euro d’affitto. Alla Virtus College, però, col vantaggio di aver tutti in un sito nuovo e di pregio. Che costerà sui 2,8 milioni. Il progetto è dello studio Iascone». I metri quadrati non erano

4.000? «Noi abbiamo la forza per quei 1400, ne rimangono 2600. Se qualcuno avesse interesse anche al resto di quel lotto, troverà porte aperte: del resto, l’iter partì nel 2006. L’investimento è pesante, ma la rendita è del 9%, se valutiamo gli affitti sul costo della costruzione». La Virtus paga il canone a 5 soci: il diritto di superficie sarà vostro a tempo determinato o indeterminato?

«Due settimane fa abbiamo incontrato l’assessore all’urbanistica Gabellini e altri dodici tecnici: lo stiamo definendo. Nessuno vuole speculare. Se qualcuno avrà interesse a subentrare a noi cinque anche nel lotto iniziale, saremo felici di cedere l’operazione a un investitore entrante. Anzi, faremo il comitato di benvenuto. Ma si chiacchiera. Vogliamo iniziare presto, cerchiamo risorse». © RIPRODUZIONE RISERVATA

si iscrivono al tiro al Centro IL CENTRO tecnico di Granarolo ha un nuovo avversario: dopo le perplessità sollevate nei mesi scorsi, Legambiente ha depositato ieri un esposto in Procura contro l’intervento da 22 ettari per il centro sportivo voluto da Albano Guaraldi. «L’impianto prevede un cambio di destinazione d’uso dell’area agricola, variando gli strumenti urbanistici del Comune», spiega Legambiente, che attacca: «Si tratta dell’ennesima forzatura delle regole che questa Regione si è data, oltre che un ennesimo danno al territorio», in nome «di un interesse pubblico poco evidente». Anche dal Partito Democratico s’è levata una voce critica. Dopo il placet del segretario Raffaele Donini, il Centro tecnico è finito nel mirino di Andrea De Pasquale, ex presidente della Commissione Ambiente della Provincia, che ha firmato la petizione “Stop al consumo di suolo” assieme ad altri tre urbanisti. Nel testo, viene contestata anche la natura del protocollo d’intesa tra Provincia e Bfc: «Se basta che un imprenditore si accordi con un sindaco per ottenere una varian-

te di tali dimensioni, senza che la Provincia abbia nulla da obiettare, senza alcuna l’analisi costibenefici su scala metropolitana e senza coinvolgere nessun altro ente territoriale, allora davvero ogni comune potrà fare di tutto». Guaraldi, invece, ha dedicato il pomeriggio all’incontro con le quattro associazioni di tifosi, cui

Il presidente ha rassicurato le associazioni dei tifosi: stipendi pagati, futuro ok s’è aggiunto il Centro Bologna Club. Nelle due ore di chiarimento, il presidente ha rassicurato sullo stato di salute del club, affermando di aver già provveduto, in anticipo di una settimana, al pagamento degli stipendi dovuti. Nessun approfondimento ulteriore, però, è stato effettuato sullo stato dei conti. (lu. bac.) © RIPRODUZIONE RISERVATA


la Repubblica SABATO 9 FEBBRAIO 2013

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SPORT

BOLOGNA

PER SAPERNE DI PIÙ www.bolognafc.it www.forumrossoblu.org

■ XV

Domani Bologna-Siena

La fede incrollabile del popolo rossoblù Il Dall’Ara quarto in Italia nell’aumento di spettatori, malgrado le traversie del club LUI I BI I I OLINI

Firenze la più infiammata

NEL bilancio della tormentata stagione rossoblù c’è un attivo che non fa fiorire plusvalenze, ma che scalda il cuore. Il segno più è l’incremento degli spettatori al Dall’Ara rispetto al girone d’andata 2011-12. E così, mentre quasi tutta la serie A affonda, e perfino Napoli ha numeri che arrancano, nonostante un secondo posto in odor di scudetto, il Bologna inverte la tendenza trascinando allo stadio più persone. Persino domani col Siena, ultima della classe, sono attesi al Dall’Ara ventimila spettatori, confidando che facciano breccia gli sconti riservati agli abbonati, che con 1 o 2 euro possono comprare biglietti per gli amici. La classifica del botteghino, dunque, è da piazzamento europeo. Confermato il nono posto sul campo di un anno fa anche sotto il profilo dell’affluenza totale, il Bologna risulta l’unica squadra, assieme a Fiorentina, Sampdoria, Roma e Juventus, ad aver migliorato la partecipazione degli spettatori tra un girone d’andata e l’altro. E al Dall’Ara s’è fatta avanti più gente, percentualmente, perfino rispetto alla Signora, fresca di tricolore. In sostanza, ci sono 15 club che perdono pubblico (e alcuni lamentano vere emorragie: Milan 13%, Palermo -16%). E, tra chi cresce, il Bologna raccoglie in media 900 persone in più a partita, con

Squadra

Media 2011/12 Media 2012/13 Var. positiva

Fiorentina Sampdoria Roma Bologna Juventus

21.414 20.854 36.216 19.257 37.545

© RIPRODUZIONE RISERVATA

12,7% 11,9% 10,3% 4,7% 3,5%

Palermo la più depressa Squadra

Media 2011/12 Media 2012/13 Var. positiva

Palermo Milan Catania Genoa Siena

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Premiate anche le iniziative societarie Domani 8 tifosi in campo per colpire la traversa... un saldo positivo del 4,7%, superiore dunque a quello della capolista bianconera (+3,5%). Il dato spicca per contrasto: l’intero sistema campionato è in perdita dello 0,1% e anche le grandi non trainano più. L’Inter, dopo aver perso mille abbonati, lascia in media altri 200 spettatori a partita. Il Milan, addirittura, calcola 7.000 defezioni ogni domenica. A Torino, il segno positivo della Juve non compensa il -6% dei rivali granata, che pure non navigano in acque agitate. Regge invece la capitale: tra l’iniziale entusiasmo per Zeman (+10%) e il buon avvio di Petkovic (+0,6%), Roma è l’unica città dei derby a non patire la crisi. A Bologna il merito del +4,7% si deve soprattutto alle iniziative di fidelizzazione, più forti pure degli acciacchi ormai cronici del Dall’Ara. Per le casse sono introiti modesti, spesso irrisori, ma rappresentano pubblico rossoblù garantito, di fede incrollabile. E forse qualche abbonato in più la stagione successiva. Con Banca di Bologna, per esempio, 4.000 bambini hanno visto la partita più di una volta dalla curva San Luca. Coop Adriatica ha sponsorizzato altre due gare fornendo due biglietti assieme alla spesa del supermercato. E domani, all’intervallo di Bologna-Siena, 8 tifosi tenteranno di migliorare il proprio abbonamento con una sfida inedita: chi riuscirà a colpire la traversa da fuori area, vincerà un posto in tribuna per tutta la stagione. Ventimila, lassù, tiferanno anche per loro.

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I TORNA a parlare di stipendi, come due anni fa. Stipendi pagati ieri, ai calciatori rossoblù, anche se, sistemata questa, altro incombe e ormai, purtroppo, dei problemi economici del Bologna parlano tutti: da Renda a Vico, e addirittura da Baraldi a Porcedda, il quale, prima di finire ai domiciliari, ci ha ricordato proprio in questi giorni di aver lasciato il cuore a Bologna. Eppure nessuno pare averlo ritrovato. Sulla situazione economica del Bfc mancano solo un tweet di Sua Santità, un flash di Corona dal carcere e la promessa di Berlusconi di restituirci Ramirez. L’immagine del Bologna non ne esce, mettiamola così, molto rinforzata. Sono altri tempi rispetto a quando Guaraldi, a proposito di Ramirez, dichiarava: “Lo teniamo perché qui dentro non abbiamo solo il problema dei conti da sistemare. Occorre recuperare un’immagine. Immagine e dignità, da lì dobbiamo ripartire”. Come non bastasse, è circolata pure la voce che il baby prodigio, Alessandro Capello, fosse stato promesso al Genoa. Il Bfc ha smentito con una nota sul suo sito internet, allo stesso indirizzo nel quale si possono ancora leggere le parole del presidente sulla cessione di Portanova: “Daniele Portanova non è sul mercato — diceva la nota ad inizio gennaio — . Auspicando di aver chiarito definitivamente la situazione, invito tutti a concentrarci sull’importante gara di domani”. Sì, concentriamoci sul campo, è meglio. * Riccardo Rovinetti © RIPRODUZIONE RISERVATA


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