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MARTEDÌ 22 GENNAIO 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MAGIC +3 CAMPIONATO COSI’ DOPO 21 TURNI I MIGLIORI DI GIORNATA IL DIFENSORE DELL’ATALANTA PROTAGONISTA DEL PAREGGIO COL CAGLIARI

E’ l’ora di Stendardo, l’avvocato goleador MARCO GUIDI

Guglielmo Stendardo, 31 anni, seconda stagione con l’Atalanta

Ve li immaginate quattro juventini a spasso con due granata e due viola? Chi gioca alla Magic risponderà di sì. La Top 11 della settimana è infatti un inno al volemose bene. Così nella formazione ideale convivono Neto e Roncaglia della Fiorentina, Cerci e Santana del Torino e Bonucci, Lichtsteiner, Pogba e Vucinic della Juventus. Pazzo fantacalcio. Con la P maiuscola, perché in attacco il bomber di giornata è proprio Gianluca Pazzini del Milan, vero incubo di Agliardi,

portiere del Bologna, al quale in questa stagione ha rifilato la bellezza di cinque gol in due partite Gli outsider Le sorprese del

weekend arrivano da Stendardo, difensore goleador dell' Atalanta, autore della prodezza di testa che ha dato il pareggio ai nerazzurri e da Floccari, molto più che un semplice vice-Klose alla Lazio. In difesa ecco il solito bonus da 6 punti, grazie al sette in pagella ottenuto dal portiere Neto e da Lichtsteiner, Bonucci e appunto Stendardo. Mentre Roncaglia si limita al 6, ma ci aggiunge

un bel +3 per la rete fortunosa contro il Napoli. A centrocampo emerge alla grande il giovane Pogba (14 punti), alla prima doppietta in Italia, sabato scorso contro l’Udinese. Al suo fianco, ci sono i torinisti Cerci (autore anche di un assist) e Santana, ali spietate in quel di Pescara. Davanti nella squadra dei top 11 troviamo un bel tridente composto da Vucinic (gol e assist contro l'Udinese), da Pazzini (doppietta al Bologna) e da Floccari (7,5 con gol realizzato al Palermo). Il nostro 4-3-3 totalizza così 115 punti.

LA TOP 11 DA 115 PUNTI (+6 DI MODIFICATORE DIFESA)

GDS

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Dal Barça al Bologna Autoironia Farelli la nuova vita di Riverola «Mai comprarmi!» l’interrogatorio

GLI ASSIST

Il centrocampista spagnolo ha esordito da titolare col Milan Dopo Bojan e Icardi, tocca a un altro gioiello della cantera

na. «Ho dovuto essere realista, avevo davanti campioni europei e mondiali come Xavi, Iniesta, Busquets, per me era durissima entrare in quel centrocampo. Il Bologna mi ha dato un’opportunità che ho voluto cogliere al volo», spiegava Riverola alla presentazione. Ora, dopo il debutto a San Siro, può sperare di giocare ovunque. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Segnale di cambiamento L’acquisto di Riverola, per il quale il Bologna ha pagato un parametro molto basso (75mila euro) dopo un corteggiamento durato sei mesi da parte del digì Zanzi, rientra nel piano di rinnovamento del Bologna che guarda anche al prodotto straniero. Il francese Taider e il danese Sorensen fanno già parte di questo programma anche se i progressi non sono costanti e il club dovendo scegliere in prospettiva tra una salvezza rimediata col mestiere dei veterani e uno sviluppo puntato su prospetti futuribili, rimane sempre orientato sulla prima soluzione. Eppure il presidente Guaraldi ha definito l’operazione Riverola come il segnale di un cambiamento radicale: «Non è da tutti portare via una

Martì Riverola, 22 anni sabato prossimo (a destra) in azione con il milanista Riccardo Montolivo, 28 REUTERS

giovane promessa dalla cantera del Barcellona», diceva il patron rossoblù in estate lamentando la scarsa attenzione che critica e tifosi riponevano in questo giocatore già reduce da una breve esperienza fuori dalla Spagna nelle fila del Vitesse, in Olanda. Opportunità Il brutto inizio di campionato del Bologna e un

infortunio muscolare hanno costretto Riverola ad un ruolo molto defilato nell’organico molto ingombrante di Pioli. Per lui già si prefigurava un prestito in B per farsi le ossa, ma in silenzio il ragazzo che studia economia online e sembra uno studente stile Erasmus si è rimesso in pari con gli altri e adesso cerca il suo spazio, quello che non vedeva nel Barcello-

errata corrige

IL CAMPIONE DI GIORNATA

La rivincita di Enrica: trionfa al posto del marito (ma.gu.) Donne, volete fare uno smacco indimenticabile a vostro marito? Battetelo al fantacalcio. Lo slogan ci arriva dalla classifica di giornata, che vede trionfare Enrica De Cesare di Torino, in collaborazione con l’amica Marianna Spanò. Due mamme Magic, che con la loro Le Piumate hanno messo in riga decine di migliaia di maschietti. «Che soddisfazione, è il primo anno che ho una squadra mia, anche se l’iscrizione l’ha fatta mio marito Vincenzo. Prima ero il presidente del suo team, ma non mi ascoltava mai e perdeva sempre, così mi sono messa in proprio con un’amica», dice

S Cattiveria: il secondo portiere è favorito al

1 assist Ledesma (Lazio) Izco e Gomez (Catania) Hamsik (Napoli) Guarin (Inter) Cigarini (Atalanta) Dossena e Miccoli (Palermo) Cerci e Meggiorini (Torino) Vidal e Vucinic (Juventus) Sestu (Siena) Thereau (Chievo) N. Sansone (Parma)

fantacalcio, ha più tempo per pensare. Farelli, vice di Pegolo a Siena, conferma: sembra competente (e autoironico, vedere risposta 4). 1. Fantacalcio: quando e con chi? «Ho giocato per molti anni, anche durante l’ultimo campionato». 2. Racconto: qual è il campionato da ricordare per sempre? «L’ultimo è stato quasi storico: sono partito in zona retrocessione, ho fatto una grande rimonta arrivando terzo. Vittoria sfiorata». 3. Autostima: Farelli si è mai comprato? «Mai. La mia priorità è vincere, quindi ho puntato su portieri più affidabili...». 4. Passato: chi sono il giocatore-bandiera e la fregatura storica? «Sono legato al Gilardino del Parma, quello che nel 2003-04 esplose dopo la cessione di Adriano e mi permise di vincere un campionato. La fregatura... non aver schierato Dossena quando al mio esordio in A mi ha battezzato con una doppietta». 5. Presente: qual è il top 11 per il 2012-13? «Rigorosamente 3-4-3: Buffon; Portanova, Barzagli, Gonzalo; Boateng, Vidal, Pirlo, Guarin; El Shaarawy, Di Natale, Cavani». 6. Futuro: quale giocatore non entrerà mai nella squadra di Farelli? «Morleo, perché è un grande amico ma non segna nemmeno a pagarlo oro». 7. Dinamiche di asta: se tra i rivali c'è un amico, ci si allea o no? «No». 8. Scelte di vita: attacco con un fenomeno (Cavani-Sau-Eder), equilibrato (Robinho-Miccoli-Bianchi) o rischiatutto (Pabon-Muriel-Gilardino)? «Il primo. Cavani è una garanzia assoluta, in più anche Eder e Sau fanno i loro gol». 9. Vendetta: che voto meritano i giornalisti? «Sufficienza per le settimane in cui mi hanno fatto vincere, insufficienza quando hanno causato sconfitte dolorose».

ANDREA TOSI BOLOGNA

Da Barcellona alla serie A. Ormai la famosa cantera del club catalano sta mettendo radici in Italia. Il precursore è stato il milanista Bojan, poi sono venuti gli altri. Mauro Icardi, attaccante della Sampdoria, protagonista di una mirabile doppietta a spese della Juventus tre settimane fa. Sempre nel Milan c’è Carmona, alla Lazio troviamo Keita mentre nella Primavera della Juve spunta Pol Garcia. Intanto, un altro prodotto del vivaio blaugrana ha esordito nel campionato italiano. Martì Riverola, che compirà 22 anni sabato, ha fatto il debutto come titolare nel Bologna sul campo di San Siro, trovando a sorpresa un posto nella trequarti di Stefano Pioli che ha deciso di dare fiducia al giovane spagnolo in una partita difficile. Il risultato e i voti non hanno premiato la prima uscita di Riverola che è stato sostituito in avvio di ripresa, ma per il ragazzo cresciuto nelle giovanili del Barca, dove è rimasto 15 anni giocando in tutte le categorie, era importante rompere il ghiaccio. Ci sono voluti sei mesi per convincere Pioli che fosse maturo il momento di schierarlo accanto a Diamanti, Perez e Gilardino.

di LUCA BIANCHIN

Questi gli uomini assist della 21ª giornata di campionato

Le «socie» Enrica e Marianna Enrica con orgoglio. La vendetta è stata servita anche in Coppa Gazzetta, dove Le Piumate hanno superato il turno, mentre il maritino ha salutato la competizione, dopo aver perso pure lo scontro diretto. Il calcio è una passione da sempre

per Enrica, tifosa bianconera sino al midollo. «Ho fatto l’abbonamento anche in Serie B. E nella mia squadra ho sempre tanti juventini». Intenditrice, perché ha puntato pure sul giovane Pogba. Tra i «nemici» Enrica ha pescato bene, comprando Cavani ed El Shaarawy. «Quanto invidio il Matador al Napoli, farebbe comodo alla mia Juventus. La mossa vincente è stata però Stendardo, che ha segnato — continua lei —. E qui devo dare merito al marito: stavamo facendo la formazione e lui mi ha dato l’idea». Che cavalleria. Te ne stai già pentendo Vincenzo?

TABELLINO ROMA-INTER Il gol del pareggio nerazzurro è di Palacio al 46’ p.t. così come correttamente indicato in diversi punti del quotidiano di lunedì 21 e nei momenti chiave del tabellino. Per un errore, nel tabellino stesso abbiamo segnato il nome di Guarin, autore, invece dell’assist. Ai fini delle classifiche e del conteggio dei bonus per gol e assist vale quindi la versione corretta. Ci scusiamo con i lettori per il refuso. Di seguito il tabellino corretto. ROMA-INTER 1-1 MARCATORI Totti (R) su rig. al 22’, Palacio (I) al 46’ p.t. ROMA (4-3-3) Goicoechea 5,5; Piris 5, Marquinhos 6,5, Castan 5,5, Balzaretti 5,5; Bradley 6,5, De Rossi 5,5 (1’ s.t. Tachtsidis 5), Florenzi 5,5 (23’ s.t. Perrotta 5,5); Lamela 6, Totti 6 (36’ s.t. Destro s.v.), Osvaldo 5. All. Zeman 6. INTER (3-4-1-2) Handanovic 7; Ranocchia 5,5, Chivu 6, Juan Jesus 6,5; Nagatomo 5 (12’ s.t. Obi 6), Zanetti 5,5, Gargano 5 (39’ s.t. Mudingayi s.v.), Pereira 5,5; Guarin 7; Livaja 6,5 (29’ s.t. Rocchi 5,5), Palacio6,5. All. Stramaccioni 6. ARBITRO Orsato di Schio 6 AMMONITI Lamela, Osvaldo, De Rossi, Ranocchia, Pereira, Chivu, Jesus, Rocchi, Handanovic


la Repubblica BOLOGNA

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SPORT

MARTEDÌ 22 GENNAIO 2013

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Il mercato rossoblù

SENZA PAROLE

Adesso Preziosi tenta Portanova “Se c’è un problema, noi ci siamo”

L’ANNUS HORRIBILIS DEI NUMERI UNO SIMONE MONARI

Il difensore a Pioli: “Resto qui”. E Curci frena Viviano (segue dalla prima di cronaca) A METÀ pomeriggio di ieri, nell’oceano del web, è divampata la notizia: Portanova andrà al Genoa per la metà di Gilardino. Eppure, pochi minuti prima l’avevamo sentito, Portanova, spiegare al telefono «di aver rinunciato a una proposta faraonica». E pochi minuti dopo il club confermare che «per noi Portanova è incedibile e di Gila non abbiamo ancora parlato». Dunque, neanche una conferma. C’è un aspetto che rende affascinante il mercato: nulla può mai essere escluso e nulla dato per scontato. Da qui al 31 può succedere di tutto. Ad oggi, Viviano è un giocatore della Fiorentina che il Bologna vorrebbe prendere in prestito. Diceva però ieri il dg Zanzi che «se non parte Curci, diventa dura portarlo qui». Non c’è moneta, se qualcuno avesse ancora dei dubbi. E siccome non c’è moneta, vendere Portanova potrebbe servire? Bella domanda. Potrebbe servire, magari per ottenere la metà di Gilardino. Ma

una squadra che rischia la B e una proprietà che non riesce a rinforzarla si possono privare di Portanova da qui a fine mese? Pioli continua ad augurarsi che l’affare non si faccia, se di affare possiamo parlare e non solo di chiac-

chiere. Venerdì lui e Portanova si sono confrontati. «Mister, io non mi muovo», gli ha detto il capitano. Domenica l’ha ridetto a tutti noi, a San Siro. Il resto si vedrà. (simone monari) © RIPRODUZIONE RISERVATA

IN ATTESA Emiliano Viviano, alla Fiorentina in prestito dal Palermo

L’intervista

Paleari, che allenò qui il portiere e ora è al Palermo, garantisce: “Tosto, completo, e non è vero che lavora poco”

“Emiliano può tornare al massimo” Il preparatore

“È esuberante, però in senso positivo. Le critiche? Sento cose che non esistono...”

FRANCO Paleari, attuale preparatore dei portieri del Palermo, la squadra che detiene il cartellino di Viviano, ha allenato per due anni l’attuale secondo portiere viola. E quello è stato il momento migliore della sua carriera. «Emiliano è giovane - dice -, ha ancora tutto il tempo per riprendersi la scena». Paleari, il suo pupillo non ha mai avuto fama d’essere uno

stakanovista del pallone, però. «Con me è arrivato in Nazionale e si è sempre allenato bene». Che portiere è? «Un esuberante, ma positivo. Uno che esce, che dà sicurezza ai compagni, uno che nei due anni a Bologna fece benissimo». Oddio, un calo l’ebbe anche lui... «Ovvio, chi non ne ha? Ma di punti ne ha portati, non sottratti».

i scherzava il presidente Guaraldi giorni fa, sulla tempra di Agliardi: «Quel ragazzo resiste a critiche d’ogni tipo». Può consolarsi guardandosi attorno, il portiere rossoblù. Il campionato in corso rischia di passare alla storia come l’annus horribilis dei numero 1, da Buffon in giù. Anche i ragazzini che sognano di emularlo, l’hanno scoperto vulnerabile: con la Samp ha sbagliato pure lui. L’unico immune da topiche, per ora, è Handanovic. Il resto è una domenicale galleria degli orrori. Agliardi che si siede in area ci sembrava folle? E allora prendete De Sanctis che ha subìto gol da oltre metà campo. Con un’uscita che si poteva giustificare solo se avesse avuto una benda sugli occhi. C’era una volta la scuola italiana...

C

Decidesse lei, lo riprenderebbe? «Subito». Anche se alcuni lo danno in calo. «Bisogna capirne, di portieri. Io sento ancora gente che parla di colpo di reni. Ma i reni servono per fare la pipì, per tuffarsi ci vuole forza ed elasticità. Viviano è tosto, datemi retta». (s.mon.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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