UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA ELETTRONICA E DEI SISTEMI
_______________________________________________________________ Marano Barbaro
REALIZZAZIONE DI UN PROTOTIPO DI CIRCUITO DI CONDIZIONAMENTO E SETUP SPERIMENTALE DI UN PISTONE FERROFLUIDICO CONTROLLATO TRAMITE CAMPI MAGNETICI IN AC Prof. Salvatore Baglio Prof. Bruno Andò Tutor: Ing. A. Ascia
ANNO ACCADEMICO 2007-2008
Scopo del progetto 1) Obiettivo del presente lavoro è la progettazione del circuito di controllo degli elettromagneti atti a controllare una massa di ferrofluido posta all’interno di un canale al fine di realizzare un pistone ferrofluidico controllato tramite campi magnetici in AC.
2) Inoltre è stato realizzato un setup sperimentale per l’alloggiamento di un wafer di microcanali in PDMS per la realizzazione di un micropistone ferrofluidico.
1 – Circuito di Condizionamento
Schema di principio
Una piccola quantità di ferrofluido è contenuta in una pipetta posta orizzontalmente, due elettromagneti generano due campi sinusoidali sfasati spazialmente di 90° a con sfasamento temporale variabile, uno posto con asse di simmetria perpendicolare al canale mentre il secondo è posto con l’asse di simmetria parallelo al canale.
Specifiche del circuito Lo scopo del circuito di condizionamento è quello di generare i segnali di eccitazione delle bobine esposte precedentemente. Le specifiche del circuito di condizionamento per la generazione delle onde sinusoidali da realizzare sono: • Pari ampiezza dei due segnali in uscita al circuito; • Possibilità di variare le frequenza nel range che va da 5 Hz a 150 Hz; • Possibilità di variare lo sfasamento nel range che va da 0° a 180°;
Circuito Base e Problematiche Considerate le specifiche appena elencate la scelta primaria è stata quella utilizzare un circuito ALL PASS. Il nome ad esso associato deriva dal fatto che questo filtro lascia le ampiezze delle sinusoidi presenti al suo ingresso inalterate, mentre introduce uno sfasamento relativo tra le due.
Filtro ALL PASS La funzione di trasferimento presenta un polo e uno zero alla medesima frequenza. Al variare del valore associato al resistore R1 o al condensatore C1, la frequenza di taglio del polo e dello zero varia, quindi varia lo sfasamento introdotto.
1 j H ( s) 1 j
Rg C
Rg C
| H ( s) | 1 2 Rg C H ( s) 180 arctan 2 2 1 R C g
Filtro ALL PASS Quindi lo sfasamento, fissata una frequenza, è possibile variarlo agendo sul valore della costante di tempo del polo. Per motivi pratici è conveniente variare il valore della resistenza Rg. Poiché la fase è sempre positiva e varia da 0° a 180° questa configurazione prende il nome di filtro Lead. Inizialmente è stato realizzato un primo prototipo di sfasatore, fissando un valore di capacita C pari a 1uF. Sono stati ottenuti buoni risultati per quanto riguarda la variabilità della fase per tutte le frequenze.
Filtro ALL PASS I valori dello sfasamento sono stati calcolati analiticamente mediante l’uso di un semplice script sviluppato in Matlab che implementa l’andamento della fase. f =50 Hz - Rmin=0.31831Ohm - Rmax=3183.0989Ohm - K=31.831
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
R
Come si nota dalla figura 4, l’andamento della fase al variare della resistenza è non lineare. Si nota infatti che ad un range molto piccolo dei valori di R, corrisponde una brusca variazione della fase seguito da un tratto molto ampio in cui è necessario avere elevate resistenze per ottenere la fase che tende a 180°.
Filtro ALL PASS La prima soluzione che risolve la variazione brusca dello sfasamento al variare della resistenza è quella di utilizzare un trimmer logaritmico. In questo caso viene smorzato l’andamento precedente (figura in basso). 180
160
140
120
100
80
60
40
20
0 -0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4
La seconda soluzione è quella di utilizzare una variazione fine e una variazione grossolana del valore della resistenza. In questo modo vengono risolti i problemi sopra esposti e che si accentuano per le alte frequenze (150 Hz). È stata adottata quest’ultima possibilità.
Filtro ALL PASS – Problematiche di progetto (1/2) Un altra problematica riscontrata è il fatto che per ottenere il range di sfasamenti richiesto, è necessario un range di variazione di R insostenibile nella pratica (da pochi Ohm a qualche MegaOhm). Per ovviare a questo fatto indesiderato, si è visto che aumentando il valore di C, il range richiesto per R veniva diminuito. Dopo varie prove sperimentali su breadboard si è scelto di fissare tale capacità in maniera tale da avere lo stesso sfasamento per range di resistenze accettabili. Si è fissato questo valore a circa 23 uF.
Filtro ALL PASS – Problematiche di progetto (2/2) Poiché non esistono valori di capacità così grandi per condensatori in poliestere, o comunque non polarizzati, si è scelto di utilizzare due condensatori elettrolitici in antiserie entrambi del valore di 47 uF. In questo modo si eliminava il problema della polarità intrinseca dei più comuni condensatori elettrolitici. 47 uF 23 uF 47 uF
Problematiche di progetto Realizzando il prototipo del circuito All-Pass di tipo Lead, con il valore di capacità sopra citato, si è notato che le non idealità dei componenti causavano una diminuzione dell’ampiezza della sinusoide per valori di sfasamento molto prossimi a 180°. Questo non è voluto perché le eccitazioni dei magneti devono avere ampiezza rigorosamente uguale affinché si escludi qualsiasi effetto indotto nel sistema, diverso da quello che si vuole analizzare.
Soluzione: AGC Per risolvere il problema prima esposto, era necessario un circuito che mediante una retroazione compensasse il deficit in ampiezza imposto dalle non idealità della sinusoide sfasata. Ciò è stato realizzato mediante l’utilizzo di un AGC (Automatic Gain Controller). Questo circuito è un sistema retroazionato, che implementa un amplificatore a guadagno variabile pilotato in tensione. Il valore della tensione di controllo, e quindi del guadagno, è fissato dinamicamente dalla retroazione. A regime, il valore del guadagno diventa stabile quando il segnale errore dato dalla differenza tra le ampiezze delle due sinusoidi è nullo.
Soluzione: AGC Circuito di condizionamento
Uscita ampiezza fissa Amp_Fix (4)
AGC Generatore di Funzioni (800 mV; 5-150 Hz)
Sfasatore 0°-180° (5)
(1)
1/s
Uscita sfasata ad ampiezza controllata
VGA (2)
Loop Amplifier (3)
In figura 4 è rappresentato lo schema di principio del circuito realizzato, mentre nelle slide successive è presente lo schema circuitale utilizzato.
Modalità di funzionamento (1/3) Facendo riferimento allo schema circuitale, all’ingresso del circuito vi è un generatore di segnale nella cui uscita è presente un segnale di ampiezza fissa 800 mV e frequenza che variabile da 5 Hz a 150 Hz. Questo segnale una volta amplificato viene a trovarsi direttamente in uscita con una ampiezza fissa. Come è possibile notare una copia del segnale in uscita al generatore viene inviata allo sfasatore (5) che restituisce in uscita un’onda sinusoidale sfasata con sfasamento variabile da 0° a 180°.
Modalità di funzionamento (2/3) Come detto precedentemente, a causa della non idealità le ampiezze di questo segnale non si mantengono costanti al variare dello sfasamento. Per questo motivo è stato aggiunto un circuito chiamato AGC (Automantic Gain Controller) che assolve a questa funzione. Questo è un circuito retroazionato. In catena diretta è presente un amplificatore il cui guadagno è controllato da un segnale errore che risulta essere la differenza tra l’ampiezza del segnale in uscita e l’ampiezza del segnale di riferimento. A regime il segnale errore deve essere nullo in maniera tale che l’ampiezza del segnale in uscita è uguale all’ampiezza del segnale in ingresso.
Modalità di funzionamento (3/3)
Per accelerare la dinamica del circuito è stato aggiunto un integratore che assolve alla funzione di cumulare nel tempo gli errori permettendo una risposta più veloce alla variazioni di ingresso. Il segnale errore è stato ottenuto dalla differenza tra le ampiezze dei segnali raddrizzati mediante dei raddrizzatori di precisione. A valle di questi due è presente uno stadio sottrattore (U4:B) che ne fa la differenza.
Circuito di condizionamento +5
4
U3:C J3
10 8
R27
1 2
9
1k 3 2 1
11
J2 +5
C12
C13
RV4
VGA
100n
2
100n
2k2
1
riferimento
100k
-5
C3
6
47u
R7
8 11 15 9 2 4 5 6
U3:B 7
5
4
1
10k
GROSSA
3
+5
C4
R4
100n
1k
OFST OPHI OPLO VDBS VMAG VPOS VPSI VPSO
1 13 12 7 10 16 3 14
R5 RV2
3
U3:D
13
R10
1k
U4:A
100k
J4
3
100n
1
R31
14 12
C5
Var_OUT Uscita Sfasata
TL084
-5
TL084
R11
100n
1 2
1k
100k
noconnect
variabile
2
AMP_LOOP
100k 2
AD8330M
4k7
1
3
100k
TL084
CMGN CMOP CNTR COMM ENBL INHI INLO MODE
C6
RES-VAR
+5
11
TL084
+5
2
U5
11
10k
Loop Gain
R8
+5 4
10k
Amp_fix
R9
3
C1 47u
11
In-800mv Ingresso
R2
2
3
+5 4
1 2
R1
1
1
OFFSET
4
1
11
U3:A
-5
+5
2
J1
3
-5
Power Alimentazione
Fix_OUT Uscita Fissa
TL084
-5
Sfasatore 0째-180째
-5
D7 1
2
POW ER_ON
FINE
3
2
10k
Error detector
R14 10k
10k
10k
var_radd
U1:C
14 12
+5
1N4007
R13
R28
10k
10k
+5
TL084
R22
270k
C9 1u
-+5
U4:B
+5
10k
6
R24
7
errore
5
10
R26
R30
10k
1k
8
10k
10k
14
10k
-5
1
R17
U2:D
11
1N4007
U2:C
C15
C16
100n
100n
-5
TL084
C2
C11
22u
22u
-5
220k
-5
R6 TL084
1k
9
14
7
8
12
10
1N4007
TL084
+5
TL084
D5 1N4007
R18
R3
10k
10k
4
4
5
+5
TL084
D8 LOCKED
D6
13 6
4
+5 4
10k
-5
D4 11
U2:B
11
11 2
100n
270k
TL084
13
-5 -5
U2:A
variabile 3
C8
R25
rif_radd
2
R21
12 3
11 +5 4
R20
U4:D LOCKED
controllo
9
270k
R19
-+ 5
U4:C
R29
270k
4
D2
11
R23
4
+5
100n
TL084
1
1N4007
4
TL084
4
8 10
TL084
Integrator
D3
13 9
-5
10k
5
1N4007 7
11
6
U1:D
11
11
R12
-5
D1
4
riferimento 3
-5
U1:B
11
-5 11
1
+5 4
R16
-5
U1:A
2
C7
R15
+5
TL084
C10 1u
Simulazione del circuito 0.6
0.4
0.2
0
-0.2
-0.4
-0.6
-0.8
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.3
0.35
0.4
Simulazione del circuito 0.8
0.6
0.4
0.2
0
-0.2
-0.4
-0.6
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
5
Risultati sperimentali (5 Hz)
Risultati sperimentali (5 Hz)
Risultati sperimentali (5 Hz)
Risultati sperimentali (150 Hz)
Risultati sperimentali (150 Hz)
Risultati sperimentali (150 Hz)
Effetto della retroazione (1/2)
Effetto della retroazione (1/2)
Circuito di condizionamento
Figura 9: Master lato componenti.
Circuito di condizionamento
Figura 10: Master lato rame
Circuito di condizionamento
Figura 11: Master silk-screen
Circuito di condizionamento
Figura 11: Circuito Completo
2 - Setup Sperimentale
Setup Sperimentale Il setup sperimentale che è stato realizzato, prevede un supporto in grado di ospitare un wafer di silicio del diametro di 10 cm. Questo wafer contiene al suo interno circa dieci microcanali di sezioni e lunghezza differenti i quali contengono il ferrofluido che si vuole caratterizzare. Questo supporto deve essere in grado di potersi spostare in maniera tale da posizionare un solo canale sotto le due bobine che ecciteranno il campo magnetico le cui forme d’onda saranno pilotate dal circuito di condizionamento precedentemente introdotto.
Setup Sperimentale Inoltre questo supporto deve essere in grado regolare la distanza della bobina superiore in maniera da regolare l’intensità del campo magnetico variabile che sarà presente all’interno del ferrofluido. Il supporto realizzato è raffigurato nella figura seguente. Si nota che all’interno di esso non sono presenti parti metalliche per non inficiare sulle misure che verrano effettuate in un momento successivo. Le figure a seguire mostrano il setup sperimentale completo di circuito di condizionamento.
Setup Sperimentale
Figura 12: Circuito Completo
Setup Sperimentale: Movimento Orizzontale
Setup Sperimentale: Movimento Orizzontale
Setup Sperimentale: Movimento Orizzontale
Setup Sperimentale: Movimento verticale
Setup Sperimentale: Movimento verticale
Setup Sperimentale: Movimento verticale