BIMBI BELLI MAGAZINE Luglio/Agosto 2011

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Numero 11 Luglio/Agosto 2011 Mensile - Anno II

Doppio numero

¢

con doppia copertina

Vi presentiamo

Le nostre Bimbe

Elena e nella copertina successiva Arianna ¢

Novità viaggi

Andrea Lehotska

ci racconta il suo Oriente

S

e l a i c pe

2011

Scnhei mdeigliori co

con

b e w l a sigli d



Numero 11 Luglio/Agosto 2011 Mensile - Anno II

Bimbi Belli per il sociale ¢

¢

Cucina

golosi cup cakes per i nostri bimbi ¢ Tutta la verità

che no si sa

R

iproponiamo a 2 anni dalla scomparsa le tappe della VITA DI JACKO


M

i piace pensare che darsi dei traguardi da rag-

ditoriale

giungere sia un buon modo per migliorar se stessi e non rimanere incastrati nella routine...

...Obiettivi che portano ad una continua evoluzione, ed ecco che sfida dopo sfida, siamo arrivati a festeggiare, con questo nuovo numero, il primo compleanno del

Bimbi Belli Magazine.

Oggi, ho voluto riprendere in mano tutti i numeri precedenti. Ero emozionato nel risfogliarli, rileggerli, rivivere questo intero anno di pubblicazioni. Rivedere i cambiamenti che hanno caratterizzato questo percorso sono un chiaro segno dell’importanza del crescere con il tempo, numero dopo numero, passo dopo passo, esattamente come fanno tutti i bambini prima di diventare grandi. Mi sembra ieri quando stavamo pubblicando il “numero 0”, nato da un’idea che poteva sembrare folle e oggi, a

Perfortuna. luglio ✩ agosto 2011

Ogni giorno la vita ci pone

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distanza di un anno, abbiamo quasi raggiunto quota 20.000 lettrici. Un numero che oltre a renderci la rivista più letta nel settore, ci incita nel continuare a migliorarci. Per festeggiare questo avvenimento, da questo numero partono gli “speciali” che racchiuderanno nel loro interno tutte le principali informazioni da non perdere sul tema del mese, un vademecum imperdibile. Come potete immaginare, le sorprese non finiscono qui. Vi presento le nuove firme che si aggiungono al team di redazione, partendo da quella che sarà sicuramente la sfida più affascinante per i prossimi numeri: Andrea Lehotska, già protagonista dei video di Vasco Rossi, nonché una delle protagoniste del Chiambretti Night. Ricordo come se fosse ieri, quando nel dicem-


bre 2009 mi trovai con Andrea per fare quattro passi in centro a Milano per “respirare” l’aria dei preparativi natalizi. Tra un the caldo e dei libri sfogliati e commentati in libreria, Andrea mi raccontava le esperienze vissute nei suoi viaggi in oriente. Aveva gli occhi che brillavano mentre parlava di quei luoghi, di quelle popolazioni, di quelle culture. Dimostrava oltre ad una profonda conoscenza anche un profondo amore. Pochi giorni fa parlando con Andrea, quasi per scherzo, mi raccontava degli splendidi volti dei bimbi asiatici che aveva immortalato in alcuni scatti fatti con la sua nuova macchina fotografica, e vista la sua passione nello scrivere, abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico se fosse diventata ufficialmente la nostra inviata nei luoghi più “estremi” del mondo, fornendoci reportage sul come vivono e crescono i bambini in luoghi che noi consideriamo tanto ostici da evitarli. Detto,fatto! Andrea non sarà l’unica bella novità che troverete nelle prossime pagine; do felicemente il benvenuto

Direttore e redazione DIRETTORE: Carlo Bello REALIZZAZIONE GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Valentina Radaelli COLLABORATORI: Lucia Macchioni, Alice Bernardi, Alessandra Moschetta, Rania Ibrahim, Elisabetta Belotti, Federica Federico, Andrea Lehotska, Manuela Figlia, Maria Rosa, Antonella Cennamo, Valentina Netti COMITATO SCIENTIFICO: Carmela Giordano: psicologa e psicoterapeuta, esperta in psicodiagnosi, insegnante di massaggio infantile. Carla Gambini:Biologa nutrizionista, esperta in nutrizione e benes-

davanti nuove sfide da superare.

sere, collabora con centri polifunzionali e sportivi per consulenze ed elaborazione di diete. Federica Federico: Ginecologia ed Ostretricia FOTO COPERTINA: 2 click Photographer - MILANO www.2clickphoto.com REDAZIONE: via 25 Aprile, 68/1

20068 Peschiera Borromeo (MI) TELEFONO: 02 87.28.34.00 MAIL: info@bimbibelli.com

casting@bimbibelli.com

...Buona le le migliori va ttura e

canze estive d c i semphree.pAonssiate passare ❤ che con

Carlo Bello

noi

luglio ✩ agosto 2011

.

anche a Maria, mamma di ben 4 figli e maestra di professione, che ci racconterà come vivono le “paure” le centinaia di mamme che incontra ogni anno; e Manuela, mamma di 2 bimbi e già nostra fotografa ufficiale che da questo numero cercherà di carpire i “segreti” delle famiglie a cui farà gli scatti, raccontandoceli negli speciali sulle bimbe copertina. Un ultimo pensiero. Sta continuando la nostra campagna contro l’abbandono estivo dei cuccioli, volevo ringraziare di cuore le centinaia di persone che stanno aderendo alla nostra iniziativa mandandoci le loro foto con i loro animali... Siete stupendi. Per chi non l’avesse ancora fatto, basta inviare le foto via mail a

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¢

Doppio numero

con doppia copertina LaBimba Copertina

SOMMARIO

Concorsi Calendario concorsi 184 Vincitrice “I pancioni belli”188

Servizi Mamma

L’origine del dialogo: l’allattamento 14

Bimbo

Bimba Copertina Elena 18 Li Passatiempi 36 Bimba Copertina Arianna 46 Giocare che passione 66

Famiglia

Mi è nato un fratellino 76

Viaggi

Andrea vi presenta Andrea 80 Vi presento il mio Oriente 86

Musica

BimbiBelli per il sociale 8

LaBimba Copertina

Salute

Inappetenza estiva 102

Cucina

Cup Cakes allo yogurt e vaniglia148

Svago

Gossip 152 Catalogo Fragolita 159 Bimbi Belli’s Toons 166 168

Speciale 109 luglio agosto 2011

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Editoriale 4

Michael Jackson 96

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Volontariato Int

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Vis

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Mission

SCHEDA DI PRESE Il VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo è un Organismo Non Governativo promosso dal CNOS - Centro Nazionale Opere Salesiane - e riconosciuto idoneo dal Ministero degli Affari Esteri e dall’Unione Europea. Dal 1986 progetta e realizza interventi di sviluppo umano nei Paesi poveri del Sud del mondo e di educazione allo sviluppo in Italia. È fondatore del Don Bosco Network, la rete di sei di ONG che opera insieme ai Salesiani nella realizzazione di progetti di sviluppo umano e per garantire i diritti a tutti i bambini e giovani emarginati. Da anni attua il sostegno a distanza dei minori e delle loro famiglie; in particolare vengono sostenuti non singoli bambini, ma intere comunità in cui tutti sono assistiti allo stesso modo, indipendentemente dalle singole offerte che giungono dall’Italia. Dal 2009 il VIS ha ottenuto in prima istanza lo Special Consultive Status – lo stato consultivo per l’area dei diritti umani – dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Il bilancio del VIS è certificato dalla società di revisione PRICEWATERHOUSECOOPERS S.p.A. Rendere le persone, in modo particolare i giovani, protagonisti della propria crescita e consapevoli delle proprie potenzialità e capacità, realizzare interventi sostenibili e vitali nel tempo per accrescere le competenze e le risorse delle comunità beneficiarie dei progetti per migliorare l’assetto sociale dei Paesi in cui si opera è la missione del VIS, che si ispira al messaggio educativo di Don Bosco.


ternazionale per lo Sviluppo

ENTAZIONE GENERALE DEL VIS

Gli operatori

Il volontario, professionalmente competente, è per il VIS un ambasciatore dei valori dell’ONG, operatore di pace e ponte tra culture diverse in grado di renderci più consapevoli dei diritti umani negati nei paesi poveri. In Italia il personale qualificato, presso la sede centrale, e una rete solidale di persone informate e coinvolte, garantisce la continuità e l’efficacia dei progetti.

Il VIS è membro del Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani, organismo impegnato sul fronte della difesa dei Diritti Umani in Italia attraverso la promozione e il sostegno al processo legislativo di costituzione in Italia di una “Istituzione Nazionale Indipendente per i Diritti Umani”; del CINI - Coordinamento Italiano Network Internazionali, un organismo che ha la funzione di rafforzare e coordinare le attività di sensibilizzazione, informazione ed advocacy delle sette associazioni che lo compongono; di AGIRE – Agenzia Italiana Risposta Emergenze nata per rispondere in modo tempestivo alle gravi emergenze umanitarie attraverso la rete di 12 ONG tra le più importanti in Italia.

Le partnership

Il VIS è un’agenzia educativa, nel Nord come nel Sud del mondo, con molteplici settori di intervento; soprattutto, sono privilegiati progetti ed iniziative di educazione e formazione per offrire pari opportunità a tutti i giovani, per valorizzare ogni cultura e per abilitare ciascuno ad essere operatore di giustizia e di pace. Oggi opera con propri operatori e volontari in oltre 50 Paesi dei 5 Continenti: Argentina, Brasile, Bolivia, Colombia, Cuba, Ecuador, Haiti, Honduras, Paraguay, Perù, Repubblica Domenicana, Uruguay; Angola, Burundi, Camerun, Ciad, Egitto, Eritrea,

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I progetti del Vis

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Etiopia, Ghana, Kenya, Madagascar, Mauritius, Nigeria, Repubblica Centro Africana, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Senegal, Sudan, Tanzania; Bangladesh, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Isole Salomone, Laos, Myamar, Papua Nuova Guinea, Pakistan, Sri Lanka, Thailandia, Vietnam, Timor Est; Israele, Libano, Siria, Territori palestinesi, Turchia; Albania, Bosnia- Erzegovina, Bulgaria, Kosovo, Romania, Russia, Ucraina. In queste nazioni si occupa, in particolar modo, della promozione della donna, del recupero dei ragazzi di strada, dei bambini lavoratori e dei bambini soldato attraverso la scolarizzazione, la formazione professionale e la formazione artigiana. Mentre, in Italia il VIS è impegnato a favorire il dialogo tra tutte le culture, a sollecitare nelle scuole l’educazione alla mondialità ed a promuovere la formazione alla Cooperazione Internazionale. Le campagne di raccolta fondi, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, permettono di intervenire tempestivamente nelle emergenze e di realizzare i cambiamenti strutturali necessari per il superamento definitivo dell’emergenza stessa. Prioritariamente l’attività del VIS è orientata a sostenere e ad informare sulle grandi tematiche legate allo sviluppo dei diversi Paesi ove interviene e a realizzare iniziative di educazione e formazione rivolte agli studenti delle scuole italiane.•

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Le campagne

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: O F N I I R O I PER MAGG

http://www.volint.it/vis/node/5541 Email: vis@volint.it Tel. +39 06 51.629.1 Per contribuire: Banca Popolare Etica: VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo IBAN IT70F0501803200000000520000


E’ un progetto che parsa, ha dec parte da un so iso di gno: il sofferenza. Pe realizzare insie r questo sogno di Andre m e a a De v re b b e v a o l lu VIS- Volontaria to coNando, un rag to azzo di Intern struire un pozzo azionale per . Vorrei 15 anni di Pesc c hiera h e in iz ia sse una raclo Sviluppo, on Borromeo in p g dei rovinc o lt a fo ndi, perché salesiani. «Mio cia di Milano. figlio E’ un u n o o più pozzi possa aveva un cuo progetto capa re gran- no e ce di ss e re d re e a - spiega Elisab lizzati in trasformare il d etta Africa, p olore e r e Andrea». pensava a qu in speranza. A esta Andrea ndrea v o bella opera su leva costrupurtroppo è m lle pagi- ire un orto lo ne d p o zzo in Africa e el suo diario. Era scorso 29 genn in aio, si e m e al VIS questo un ragazzo sple dopo una giorn ndido sogno ata si sta realizzand e pensava agli trascorsa in ora o altri. in torio, E tio p ia . S Le ia donazioni mo stati insiem mentre attrave e ra rsava c c o lte in d questi mesi ue volte in Afric le strisce pedo ae nali, h a n n o ra ggiunto oltre vedendo la po falciato da un vertà ’auto3 7 m ila e uro e in Etioestrema in cui mobile. vivono p ia il V IS ha avviato la migliaia di pers Andrea aveva one, c un o st ruzione di ben d Andrea chiede sogno che la si ue va il “pozzi per Andre gnora perch é. Tra i vari mo a”. Elisabetta, la m ti- L’emergen amma vi, risp za siccità e ondevamo ch di Andrea, ha e la grave ca ritrova- la ma restia che ncanza d'acto tra le pagin e del st a n n o affliggendo la qua, la siccità suo diario e ora e le p , per o p o lazione etiope difficoltà nelle dare un senso coltiva- hann alla o portato la fazioni erano la c sua dolorosa sc ausa di miglia omdi Andrea e il tanta VIS a decidere di non interrompere il so gno e di continuare a costruire pozzi, finc hè ce Conto Corrente Postale: ne sarà bisogno . Pozzi VIS - Volontariato Internazionale che porteranno l’acper lo Sviluppo ccp 88182001 qua pulita, vita a intere famiglie e pre serveCAUSALE:”Un pozzo per Andrea!” ranno dalle ma lattie tanti bambini. Causale: UN POZZO PER ANDREA

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UN POZZO PER ANDREA

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Mamma L’origine del dialogo: l’allattamento pag. 14


di Carmela Giordano

origine del dialogo: l’allattamento L’istinto materno ha un’importanza fondamentale per lo sviluppo infantile.

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madre bambino

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L’interazione è da considerarsi come un insieme di scambi sociali in cui si produce un’influenza reciproca tra i membri della coppia, basata sulla responsività di ciascun partecipante alla relazione. Si definiscono tutte le interazioni spontanee, a carattere affettivo, in cui madre e bambino collaborano nella creazione di scambi gestuali, vocali ed espressivi caratterizzati da una certa alternanza dei turni.

sazioni

protoconver-

Sono scambi che si verificano con il bambino generalmente dopo il primo mese dalla sua nascita. vieL’interazione ne, quindi, costituita da o Affinché il bambino comunichi con sua madre, ella dev’essere capace di contenerlo, in modo da mantenere i suoi stati di allerta e permettere i cicli di attenzione e disattenzione, importanti per il bambino impegnato in un’interazione. La madre deve compiere una serie di gesti e attività che co” in stituiscono una “ cui il piccolo si sviluppa, emergendo da uno stato di apparente passività e assumendo un ruolo sempre più attivo nella relazione.

madre bambino cicli di impegno e disimpegno cicli on off.

cornice


L’allattamento è, quindi, da considerarsi la prima forma di interazione sociale, essendo caratterizzato da alternanza di turni, sincronia e reciprocità. È la prima forma di dialogo tra madre e bambino in quanto l’alternanza attività-pausa che lo caratterizza è alla base della comunicazione. Molto spesso, ci si chiede quale forma di allattamento (naturale o artificiale) sia la migliore. Gli studi che le hanno analizzate indicano che l’allattamento naturale dà origine ad un’interazione più attiva con il bambino perché incrementa l’opportunità di intimità e contatto fisico tra i partecipanti, ma l’elemento cardine resta sempre la disponibilità attiva e reciproca dei partner all’interazione. L’allattamento aiuta la madre ad acquisire fiducia nelle proprie capacità di rapportarsi al bambino, a decifrarne i bisogni, ad individuare il comportamento più adatto per una poppata reciprocamente soddisfacente. Il comportamento materno con il suo fluire continuo, con l’alternanza dei turni nelle vocalizzazioni, fornisce la prima esperienza della struttura di base della comunicazione. Attraverso questi primi dialoghi il bambino acquisisce le nozioni di intenzionalità e reciprocità.

Le esperienze di interazione devono avere regolarità, stabilità e continuità. Infatti, il bambino per sviluppare le sue abilità mentali necessita della mente della madre (o di un altro adulto che si prende cura di lui) che condivida con lui le esperienze, attribuendo significati e ordine. Al contrario, esperienze di interazione discontinue, frettolose, in cui la madre è poco disponibile, impediscono al bambino di sperimentare il piacere del contatto fisico, vocale, visivo. Il bambino entra in contatto con stimolazioni improvvise, non organizzate, troppo differenti e ha difficoltà ad organizzarle, a dare un senso, e a costruirsi una trama di esperienze piacevoli da cui partire per stabilire un contatto positivo con il mondo. La caratteristica più importante, quindi, per il mantenimento di un’interazione è lo sviluppo della sensibilità materna ai cicli infantili di attenzione-disattenzione. Questo meccanismo è importante per l’acquisizione dell’alternanza dei turni. Il sistema comunicativo infantile è, quindi, direttamente proporzionale alla responsività materna, così tanto maggiore sarà la loro reciprocità.•

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Intenzionalità e reciprocità sono i pre-requisiti della comunicazione linguistica, in quanto per essere tale deve essere intenzionale ed avvenire sotto forma di dialogo e di scambio tra due interlocutori.

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Bimbo

Bimba Copertina Elena pag. 18

Li Passatiempi pag. 36

Bimba Copertina Arianna pag. 46

Giocare che passione... pag. 66


BIMBA COPERTINA

Quando Elena è ar-

rivata, con mamma Ana e papà Daniele in studio da noi, aveva la febbre, ma il giorno dopo sarebbe partita lo stesso per le sue vacanze .

di Manuela Figlia foto: 2Click Photograpers

Nome Elena Data nascita 11 / 08 / 2010 Città di residenza Novara

Per un brevissimo istante sua madre ed io ci siamo guardate preoccupate, temendo entrambe che Elena sarebbe stata poco collaborativa.

Ed invece è stata bravissima!

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Elena ci ha regalato un’ora e mezza ricca di dolcezza e di sorrisi.

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La Rubrica

dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a: Casting@bimbibelli.com


Co ertina

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Bimba

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Q

Quando come e dove è nata Elena?

Elena è nata l’ 11 agosto 2010 a Novara, dopo una lunghissima giornata. Il travaglio è iniziato all’una del mattino e lei è nata alle 19:00 con un faticosissimo parto naturale. Mi ero lasciata convincere dalle ostetriche a non fare l’epidurale, però mi sono pentita subito! Se ce l`ho fatta è stato grazie al suo papà Daniele, che non si è mai allontanato, nemmeno per un secondo da me ed ha giocato un ruolo decisivo nell’ultima ora del parto, sorreggendomi di peso nei picchi di dolore, perché io non ce la facevo più.

La prima volta, che hai potuto stringere a te la tua bimba, cosa hai provato e quali sono stati i tuoi pensieri?

Appena l’ho avuta in braccio, ho dimenticato tutta la sofferenza, era la cosa più bella che avessi mai visto. L’ho vista cosi piccola e indifesa, ho realizzato che da quel momento in poi lei avrebbe avuto avuto davvero bisogno di me ed io di lei. È nato un amore che nessuno potrà mai distruggere.


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E

Elena, è la vostra prima figlia, Ana come è cambiata la vostra vita con il suo arrivo?

Io e Daniele non abbiamo più tanto tempo per noi e sicuramente è una cosa che mi manca un po’, però la nostra bimba ci dà una tale gioia che ogni sacrificio è un piacere.

C

Che carattere ha?

Da sempre è stata una bambina molto forte e vivace e allo stesso tempo molto osservatrice. È stata abituata fin da piccolissima a venire con noi ovunque.

Già a un mese aveva fatto il suo primo viaggio in aereo per andare in Spagna a Valencia dai nonni (i miei genitori).

Viene sempre in giro con noi ed è sempre stata bravissima. Ride con tutti, e non si spaventa di niente, è proprio una leoncina! Non ci possiamo lamentare, non ha mai pianto se non quando aveva qualche colica.


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Cosa vorreste voi come genitori per vostra figlia?

È quasi passato il primo anno e la vediamo crescere ogni giorno più velocemente, tra un po’ comincerà a camminare, Elena è una bambina molto indipendente ed è una cosa a cui tengo veramente tanto. Io e Daniele abbiamo sempre detto che ci piacerebbe che da grande facesse qualche esperienza all’estero perché rende i giovani sicuramente più autonomi e responsabili. Non vorremmo che fosse sempre attaccata a mamma e papà come accade spesso nella società di oggi.

C luglio ✩ agosto 2011

Vorremmo soprattutto che non avesse paura e fosse forte e consapevole di poter fare qualsiasi cosa desideri nella sua vita.

Vorremmo crescesse sicura, che noi saremo sempre lì accanto a lei per sostenerla laddove è possibile, ma che sarà sempre lei, con la sua forza di volontà, 24 l’autrice delle sue scelte.


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V

Vostra figlia è una bella bambina, la avvicinerete sempre di più al mondo dei casting o questa rimarrà un’esperienza isolata?

Mi ha fatto molto piacere farle fare la copertina per il Bimbi Belli Magazine ma lo abbiamo fatto più come gioco che altro. Per noi, come per ogni genitore, nostra figlia è la più bella del mondo, ma non credo che la porteremo ad altri casting, non vorrei che da grande sognasse di fare la Velina! O almeno non vorrei che scegliesse di farlo perchè l’abbiamo forzata noi in qualche modo. Quando potrà decidere sarà lei stessa a scegliere se avvicinarsi o meno a questo mondo anche solo per gioco.

Quali sono i suoi giochi preferiti?

Dall’età di un mese ha cominciato a dormire nel suo lettino da sola con il suo pupazzo “Pippo” che non ha mai più mollato e che ci accompagna ovunque, perche altrimenti non si addormenta. Basta farle vedere “Pippo” per farla ridere come una matta. Adesso Elena ha quasi 11 mesi e sono proprio volati.


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Che tipo di rapporto ha con papà Daniele?

L Con una bambina piccola ci sono sempre mille cose da fare e noi le facciamo sempre insieme, anche prima che nascesse Daniele ha sempre condiviso con me l’entusiasmo e i preparativi della sua attesa e mi ha sempre accompagnato ad ogni visita. Ero sicura che sarebbe stato un papà meraviglioso come poi si è dimostrato. Gioca tantissimo insieme ad Elena ed è molto affettuoso.

La sua prima parola?

Elena me la godo soprattutto io che sono stata a casa tutto il tempo con lei e l’ho vista crescere giorno per giorno, ora per ora vedendone tutti i progressi. Quando ha detto la sua prima parola, è stata “mamma” ed è stato un momento molto emozionante per me.

“"mamma”


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Per noi,

P

come per ogni

genitore, nostra

figlia è la più bella

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del mondo!….

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Il mio augurio re felice, cons donna forte, a vita è fatta di alti e tino orgoglios di trovare nella in suo pa


o più grande è, come per ogni mamma, che mia figlia possa crescescia però che avrà momenti belli e brutti, quindi mi auguro che diventi una autonoma, sicura di se, e che non prenda la vita troppo sul serio perché la e bassi, momenti belli e brutti, felici e tristi e l’importante è alzarsi al matsi di ciò che siamo e ciò che facciamo. Le auguro di avere tanta fortuna e a sua vita le persone giuste come è accaduto per me che ho trovato adre un uomo meraviglioso che rende felice ogni giorno della nostra vita, insieme.

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L’augurio più grande che il tuo cuore di mamma le fa?

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a

l tuo gioco si scari

a loro

Bimbi Belli è contro


icano le pile,

o no, ti

amano

l’abbandono

sempre.


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LI PASSATIEMPI di Piero Massimo Surdo, foto di Francesco Martines

manifestazione culturale “LI PASSATIEMPI”, evento ludicoculturale dedicato principalmente alle famiglie che vogliono mostrare ai propri figli una parte di quella che è stata la storia del gioco. Interi pomeriggi passati dai nostri genitori e nonni che da piccoli si divertivano in compagnia, con giochi tanto semplici quanto lontani dalla tecnologia odierna, eppure altrettanto affascinanti, educativi e aggreganti. Giochi reali, all’aperto, di antica origine (greca, romana, etrusca), legati spesso ai “mestieri artigianali di una volta”, che si svolgevano nel quartiere, teatro della vita in cui si vinceva o si perdeva, si gioiva o si piangeva... Ma soprattutto si cresceva. La manifestazione si è tenuta il 2 luglio nello storico comune salentino di Galatina, nella provincia di Lecce. Un evento che ha catturato l’attenzione di molti bambini e adulti. Non sono mancati il divertimento dei piccoli e i sorrisi malinconici sui volti dei grandi.

A presto con l’edizione 2012.

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Segni d’estate ha presentato la prima edizione della

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foto www.piernicolamele.it

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foto www.piernicolamele.it

gioc

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Le regole del

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Puoi giocare a quest La regola piĂš impor Per decidere ch Il primo giocatore en Saltando su una gam stesso e torna alla T casella 2, raccoglie l Continua tirando la CIELO. Adesso deve giocare poi nella casella 7 e Nelle caselle 4 - 5 e Ma attenzione, in ne tano le caselle. Non Se la pietra cade in ricominciare, parten altri hanno giocato. Vince chi finis


co

La pietra

campana

Per giocare, oltre a disegnare la campana, ogni giocatore deve procurarsi una pietra. Scegline una abbastanza piatta, non troppo grande e neppure troppo liscia, se no scivola. Se trovi quella giusta, tienila sempre con te, sarà il tuo portafortuna!

l gioco.

e in senso contrario, quindi dal CIELO lancia la pietra nella casella 8, così via fino a tornare sulla TERRA. 7 - 8, si possono appoggiare entrambi i piedi. essun caso la pietra o il giocatore possono toccare le righe che delimipestare mai le righe! una casella sbagliata o sopra una riga, il giocatore perde il turno e può ndo dalla casella dove ha commesso l’errore, soltanto dopo che tutti gli . sce per primo!

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to gioco da solo o con gli amici. rtante è che si gioca saltellando su una gamba sola. hi sarà il primo ad iniziare il gioco, si fa la conta. ntra nella casella TERRA e tira la pietra nella casella con il numero 1. mba sola va dalla TERRA alla casella 1, raccoglie la pietra, gira su se TERRA. Poi tira la pietra nella casella 2, salta nella casella 1 e poi nella la pietra e, sempre saltando, torna indietro fino alla TERRA. a pietra nella casella 3 e va avanti allo stesso modo, fino alla casella

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foto www.piernicolamele.it

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foto www.piernicolamele.it


BIMBA COPERTINA di Manuela Figlia foto 2Click Photographers

Nome Arianna Data nascita 05 / 10 / 2000 Città di residenza Pogliano Milanese

La vedemmo entrare in studio cccanto alla sua mamma in una giornata un po’ uggiosa, sembrava uno scricciolino, così minuta, delicata ..è una sensazione comunque che è rimasta proprio poco dentro di me, perché messa Arianna di fronte la macchina fotografica è venuta fuori la sua vera natura: un vulcano di soli 11 anni in grado di travolgerti con la sua grinta e la sua spontaneità.

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La Rubrica

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dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a: Casting@bimbibelli.com


Co ertina

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, i o n r e p a v a s o p n n e o n m a a n m Arian in modo estre pelli ballavagro con i suoi ca t e a l l ei , lungh

a a c i r a c a u s a l e i b r u n f i i n i h c o c t o a l o l u a b a h , a c i n i l atti adrenate per quasi tre ore! rrottamen

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a è nata

Ariann ? a n n a i r A ta a e all’Euro) n m è ie s o in d ta n a a n essere e e qu Felicia dov5 ottobre 2000. (Lei dice di

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inistra che s ia c n a u g neo sulla n u a h a n n ia lari? Ar o c i t r a P i n Seg da grande. e r e li g to e b vorreb

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ama scriv o t t u t i d iù p ballare ma ha lasciato sul cus a m a a n n ia r i più? A che mi ha scritto e mi mento del bisogn d e r a f a m Cosa a ta nel mo ima frase iu lt a u i l’ m o o perch i t iv s r le e c , u e is r q R e , . g a e r n lt n ia a mozio ino su cui p le bene come nessun c s u c il è i e fidare. L utto mi vuo t t a r p le scrivo o s e a o n m , la a o r c u c a ho p miche la co ome “Dolce e pr a e L ? i c gli ami definita c i e o l n n i a d h l’ o e n r t o s Cosa dic po. Invece, le sue mae duri nel tem

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re un’ea v o r p i d o n permetta le e h i ci si può c u i s c a i d fr a e ic le t s o r a un foglio pa ma è una persona fant Mi difende quando u s e r a t r o ip vere, r mia mam le amiche. a n L o “ c : a a r e m s le a b r scino l’alt o ho un pro d n a u q e c is no e mi cap mamma”. ro amicizia lo ia la m é la h c è i n le ffi hé, ccupano a o e r p i s e ia era amiciz n e t i d i s a fr ono molte il buon miele”. e regiata com

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lrceegiata “Do ep come miele” n o u b il



Ari, con su ? o l l e t a r f con suo e ca, un q i u r L o t o i ll n te e a g fr i o o o ha con v arduo è il rapporto con su t r o p p a r i d o. Più Che tipo rebbe il mond

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te ! lui le conquis orellina!”, molto variabile!! er, nonch rg u b s m a ll a e h b e ia e “la m food: patatin k n ju il te n e ? Certam i t i r e f e nte lei inte r e p m i t ia t v a v i o p , i a o tr I su re alla maes a frase rubata da un a c io g a m A giocare? o di moda e utilizza un e c a i p e l o c A che gio medesimarsi nell’espert è quello di im

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raccio e b b a n u ia d li ta che lei g s a b , e l “ti odio” al a in d o a m v e e h le c o c o sione di coc nno un rapporto affettiv lo p s ’e n u è uo padre ce; i due ha a iv v r e p u s e quindicenn

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ama fare salame. e ra h o c , c o n c a io e g e hé salam a). Un altro ic tr n e c o g e o tra (un pochin Ma come ti vesti?” s e a m a ll e d “ erpreta il ruolo televisivo, lei dice a tanti n programma

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dia essere o , o ll e t a fr o A parte su o bugie, soffre quan ? a n n a i r biare A raccontan b a le r o r d a n a a u f q a Che cos rede amica. Si arrabbia fare nulla per aiutarle. giro da chi c ore soffrono e non può o fra tutti m u ri c P l e ? d e e d h n amic d a g ra weddi e r la a e f n e io b h s b e fa r ro piace be fare anche l’esperta in o v a l i d o Che tip moda, ma le piacereb Come ? a i l g i i d f ta a s r giornali er vost p i r o ma ciò c t i , o n n e g re e e s m ro o tu te voi c ze, per garantire un fu s ere pi e s r s r e o a v s s a o s p o Che c 000 speran e suo futuro oscenico e noi 1 h c o è m ia te n n o e ip r m genitore, spero vera are un palc r e b h m c e o s ll ò e u u la vita non p Q é a . it h e v ir rc d e la P ò e . u h p c re i i e r s rte, ma viv , che impa a e p v ti a a n tt u e p re s a a it sue bbiamo rec o d n o n o p p purtro

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e presa in ndo le sue

è diventare ing planner.

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e ogni buon che sarà non iù vicino alle gli attori, ma è un film.

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Come va a scuola? simo, Direi benis

iccola con una p atem carenza in a le r matica. Ado rarie e materie lett le ho e soprattutto moa trasmesso l’ gue, n re per le li uelq soprattutto tutto la Inglese e ato rg ciò che è ta England.

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i un Raccontamparaneddoto egato ticolare l . a tua figliai rac-

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Beh, potre anti. t contartene mpre Ricordo se rriso o con un s più quando era ogni piccola, ad vare persona ch a di li cava la sog gnae casa, cons lietto va un big a e m come al cine una re si faceva da bio. m moneta in ca


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mpo che te o lt o m ra E casting? k fotografico e da i e d o d n o nata al m e regalo di natale un boo ri. Ha realizzato i c i v v a è i s Come ettere erro voluto com m a m h o , c 9 n 0 0 o 2 n r che fino ad re e p a s te o s c , iu a g d e o tt Nel dicemb ri m to dare le d catalogo di u n p u a s u a s h e i in m g e a ch propria imm la o d n a v o tr cosa

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manda. ri i s , o s s e p s come capita a m , ara amica, ia c z a n n e u g a re a ia n z u ra d mente ring letare la i iscriverla a a p d rt e a m v c o e c o d v e ie e b h D b c . e i em ua avventura uello di vedersi in tv, vorr s la ta ia c in m lì è co sideri, cioè q perde le speranze. e d i o u s i e d e o una part sso, ma non e c c u s ra o c n d ora non è a

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amorata de n in te n e lm a? Ari è ta o a crescere. Quan z n e i r e p s e questa ma aiutan a te n n n ta a o i n r o A s e e Come viv ppo le delusioni ci sono ..È decisamente vanitosa. scelta. Purtro ta e mi pagano anche!” el suo n a l iu o c d ia n p a è s faccia fai, pen o, non dimentichi di e l e h c o s iù inten enerosità verso il prossim nna Luigia, perso p o i r u g u a ’ Felicia, l lità, che non perda la sua g dall’alto sulla sua vita (la no alta la sua vita mpre la persona che vigila e di ringraziare s

Di una cosa sono certa, con Arianna non ci annoia mai!

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Ne siamo convinti anche noi !

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on viene n o d n a u q o ai nemmen pà è “Papi, la mia m a lm a c la e non perde cosa che dice a suo pa h c tv a ll e d della moda e ffettua un lavoro, la prima ndo, invece e nga sempre te n a m e h c a, è quello m m a che desidera m i e d s o re c o u lle c e l d a i d s una qualsia più sincero, a o z ri liz u a g u re ’a e L s zione). e ? ra le e o n u e v v e a futuro h n c u iò a v c rianna ave amente in i credere ferm o perso da poco e di cui A m ona che abbia

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Gioca Alla scoperta di una pedagogia del gioco nell’infanzia

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☞Cos’e’ il gioco?

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La domanda appare a prima vista semplice, poiché il termine stesso richiama concetti familiari, immediatamente riconoscibili, che riferiamo al tempo dell’infanzia, del tempo libero, dello svago. Ne abbiamo avuto esperienza, lo “abbiamo assaporato”, ma non ne abbiamo fino in fondo conoscenza, perché ne ignoriamo le forme, le funzioni, gli scopi e il loro legame con la formazione della nostra identità e con le forme dell’educazione. Sappiamo intuitivamente che cosa significa giocare bene o giocare male, in quanto lo abbiamo noi stessi sperimentato e lo sappiamo riconoscere nei bambini, ma il rischio è fermarsi appena sulla soglia di quel mondo. Occorre che si smettano i panni dell’“analfabeta ludico”, per inoltrarsi nei territori dell’educazione e più propriamente nella dimensione ludica dei bambini: si deve sia sapere e sia conoscere il gioco, i giochi e il giocare. Deve esserci una rimessa in contatto con

la pregnanza dell’esperienza in se e che si sappia riproporla adeguatamente valorizzandone le potenzialità formative. Numerosi autori hanno dibattuto sul valore del gioco. EUGENE FINK (1905-1975) ne “L’oasi della gioia” nota come nell’accezione comune il gioco sia sinonimo di poco serio, non impegnativo, da lasciare esclusivamente ai bambini, come svago dalle pressioni della vita, quindi marginale alla stessa. Questa banalizzazione ci fa perdere la vera essenza di cosa sia il gioco. Esso ha la peculiarità di sfuggire al carattere futuristico della vita poiché mentre si gioca si “vive” nel presente, nel qui e ora. Proprio perché non mira ad un fine e fonda la sua validità in sé stesso, viene sminuito dalla società, che si basa su produttività ed efficienza.


are ...che

passione di Valentina Netti

Il pedagogista e medico JEAN LE BOULCH (1925-2001)

Fisioterapisti, pediatri, nutrizionisti, pedagogisti ritengono il movimento una delle chiavi per una crescita delinea tre fasi attraverso cui si psicofisica idonea dei propri figli. sviluppa lo schema corporeo del Cosa c’entra il corpo bambino: col gioco? corpo vissuto (0/3 anni): il sogLa lingua tedesca usa più propria- getto è il suo corpo e la sua espemente due diversi termini: Leib, rienza è una trama di vissuti corpo vivente, vita che scorre, e emotivi; Korper, indicante l’organismo. La lingua italiana non possiede corpo percepito (3/6 anni): scoperquesta differente sfumatura les- ta delle discriminazioni percettive; sicale e mescola in modo confu- corpo rappresentato (6/14 sionario l’organismo come corpo anni): i bambini si rappresentaanatomico insieme a corpo vi- no mentalmente spazi, forme, vente, che viene più esaltato dalla oggetti. poesia, dal racconto, effettuando una netta divisione quindi fra Il piccolo di fronte a dei giochi non emozioni e conoscenza. pensa a cosa può fare di questi

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☞Il movimento ... “in gioco”

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oggetti ma li prende subito. Gioca senza paura di sbagliare e memorizza dati che poi gli serviranno come bagaglio per le esperienze future. Il bambino comincerà così mano a mano ad utilizzare le regole più semplici. La maggior parte delle nostre esperienze infatti unisce insieme ricordi, intenzioni, immaginazione, l’oggi e il passato. Divenendo adulti operiamo rimozioni e attribuiamo valori ad aspetti piuttosto che ad altri creando una sorta di linearità. È in particolar modo negli anni 70 che fioriscono pratiche educative funzionali al corpo, di grande innovazione culturale: il piccolo non è un adulto in miniatura, ma ha un’intelligenza che funziona in

modo diverso. Tocca a chi educa il compito di una consapevolezza dei propri processi emozionali affinché non siano scaricati in modo errato sui bambini creando nodi emotivi come ansia, senso di inadeguatezza o dominio, possessività, aggressività ecc. Da una vasta bibliografia in materia si sono evinte numerose ricerche relative alla connessione tra emozioni e tono muscolare, su come il movimento sia legato al corpo ma anche alla modalità di relazione con l’altro e come esso possa esprimere affettività. Sorgono così i primi studi sulla psicomotricità, aventi inizialmente una finalità riabilitativa nei confronti dei bambini affetti da dislessia, disgrafia, disturbi d’apprendimento, disorganizzazione del movimento.

☞Il valore psicomotorio del

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gioco

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A partire da queste considerazioni si arriva a parlare del senso psicomotorio del gioco, ove in quest’ultimo si possono dunque riscontrare componenti strutturali, separate e interdipendenti di un’attività ludica: il tema del gioco: nei giochi simbolici è meno evidente, in quelli senso motori lo si coglie dal tipo di azione che i bambini stanno eseguendo. I più piccoli difficilmente partono con un progetto intenzionale. Vi è una diversa intenzione nel momento in cui si incomincia a giocare, la quale si modifica per una variazione o imprevisto; le forme del gioco: si dividono in


iono in piccoli gesti per tutta la vita( per esempio attraverso abbracci o in momenti di sconforto). Il dialogo tonico è una modalità comunicativa basata su modulazioni del tono muscolare. Sono capacità di relazione corpo a corpo. Il bambino si esprime al momento della nascita con le grida, con reazioni toniche assiali, con delle smorfie o un gesticolare in cui tutto il corpo parla; reagisce agli stimoli o agli interventi esterni con l’ipertonia oppure si lascia

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senso motorie e simboliche. Le prime son caratterizzate dall’uso del corpo in senso più fisico. Nelle seconde prende forma il “come se fosse”(per esempio si mimano le azioni di personaggi di fiabe) ; il vissuto emotivo: i piccoli giocando esprimono una sfumatura emozionale, che può essere espressa o trattenuta. Non sempre sono in grado di reggere l’emozione che un gioco provoca, sia per eccitazione o per evocazione di un qualcosa che suscita inquietudine. Il ruolo del genitore-educatore, in questi ambiti, sono molto importanti in quanto deve offrire canali per esprimersi, per contenere un vissuto emotivo troppo accesso, per eliminare tensioni eccessive. Infatti i bambini hanno grandi possibilità di trasformare i loro schemi motori-affettivi, e in tale modo una modalità di gioco fragile potrà irrobustirsi, un’aggressività distruttiva potrà stemperarsi. E ora vediamo insieme quali sono le varie tipologie di gioco nell’infanzia: Gioco tonico fusionale: basato su dondolii, scivolamenti, oscillazioni in una continuità tonica che riprende il piacere del dialogo primario. Sono forme che liberano i piccoli dalle tensioni e per questo vengono definite giochi di rassicurazione profonda. Si prova una sensazione di contenimento che rasserena in quanto scompare la percezione di differenziazione tra sé e l’altro. Sono giochi naturali che ricompa-

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andare in un tranquillo rilassamento. Ma le sue modificazioni toniche hanno un senso perché si rapportano all’altro. Gioco senso-motorio: investimento diretto tramite il corpo verso l’azione. I bambini, crescendo, compiono una rottura tonica passando a giochi di dinamismo, dal ritmo prevalentemente spezzato che esprimono un buttare fuori di emozioni. I giochi sensomotori fondano l’identità corporea personale e contribuiscono a strutturare una globalità che fa superare sensazioni di frammentazione corporea delle prime fasi di vita. Gioco protosimbolico e simbolico: il primo si manifesta in una seria infinita di giochi che instancabilmente i bambini ripetono (nascondersi-riapparire, costruiredistruggere), mentre si passa al gioco simbolico col “far finta di”, in funzione del quale una cosa sta al posto di un’altra. Attraverso il gioco di fantasia il piccolo ha bisogno di mettere in gioco i suoi vissuti interiori che fan parte dei processi evolutivi. Tali comportamenti devono essere incanalati in direzioni positive al fine di arricchire il suo patrimonio fantastico dando così un’immagine ad emozioni diversamente esprimibili. Gioco di rappresentazione la corporeità è meno coinvolta mentre l’attenzione va maggiormente ai processi mentali attivati.

Si registrano un gran numero di bambini che mentalizzano precocemente a causa di uno stile di vita espresso in forme sedentarie accentuate. Ciò spesso comporta una forma di inibizione al movimento ed un freno alle emozioni. I materiali poveri, se maggiormente valorizzati, hanno una chiave di utilità importantissima. In quanto possono trasformarsi in qualcosa che non sono (un cartone diventare una macchina). Fan parte di questi materiali anche quelli detti materiali non strutturati, come acqua, terra, farina fortemente plasmabili e che si possono impastare, sentire scorrere tra le dita. Il giocare con le mani fa parte di abilità manuali fortemente apprezzato dai piccoli.

☞E in vacanza?

È importante recuperare spazi adeguati per i bambini e riscoprire insieme ai propri figli l’importanza del gioco; sfruttare anche le vacanze estive per riscoprire forme di movimento globali che coinvolgono l’intera catena muscolare, divertendosi con tutto il nucleo familiare. L’utilizzo della palla per esempio può consentire un discorso di questa tipologia. Diversi sono i tipi di materiali presenti: Palla morbida ludica: la sua conformazione è un invito per il bambino a muoversi, a correre insieme ad essa e a compiere forme di movimento anche in spazi minimi. Sono palle leggere e morbide


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scibile dal colore del tappo. Le capacità di un bambino di organizzare e regolare i movimenti rientra nella coordinazione, questo vuol dire che dovrà imparare gradualmente a rotolare, saltare, strisciare, a saper combinare due o più movimenti insieme. Fino a 5 anni i bimbi che provano a correre non sono ancora in grado di seguire durante la corsa una direzione ben precisa. A 6 anni il movimento degli arti inferiori comincia a diventare più coordinato, anche se quando si tratta di correre ci sarà ancora un notevole dispendio di energie. A 8 anni dovrebbe esserci una corretta esecuzione della corsa. Dagli 8 anni in poi i bambini possono diventare anche abbastanza

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costruite in materiale plastico alimentare che danno la massima sicurezza; Palla morbida sportiva: se vogliamo associare la conoscenza dello sport alla palla devono essere progettasti palloni più morbidi e più grandi, che consentono al bambino di venire a contatto più frequentemente con l’oggetto stesso; Palla gonfiabile Eureka: grande gonfiabile, dal diametro di 45 cm può contribuire a stabilizzare l’assetto posturale, sedendocisi sopra. Consente il mantenimento dell’equilibrio in una lieve ma costante tensione muscolare; Palla canguro: gonfiabile di 45 cm, che ha ad uno dei due poli una doppia impugnatura flessibile per la presa. Aiutano i piccoli nella coordinazione motoria del salto, a rotolarsi, a vincere la paura di cadere e farsi male; Tappeti sensoriali SpazioVivo: serie di tappeti morbidi ad incastro coloratissimi e con forme che invitano i piccolini a saltare, strisciare, a combinare movimenti diversi; Bastone della pioggia: il bambino dai cinque anni scopre con esso il movimento attraverso il suono. Possono consistere anche semplicemente in tubi di plastica, riempiti con materiale granulare e chiusi con dei tappi; Manubri sonori: per eseguire con le braccia tutti i movimenti possibili. Ogni coppia di manubri avrà un timbro diverso di sonorità ricono-

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veloci. I bambini col tempo possono però sembrare più impacciati, sostituendo al movimento numerosi momenti sedentari. Per evitare questo e recuperare un patrimonio psicomotorio può essere utile rimettere in auge alcune forme di movimento, che le vacanze possono stimolare, come: l’arrampicata, che consente una combinazione delle varie parti del corpo, la pedalata che porta alla contrazione di tutti i gruppi muscolari dell’arto inferiore, la capriola, che preventivamente porta ad acquisire un controllo del proprio corpo, pattinare, che porta ad una certa padronanza del proprio corpo e a vincere molte paure, respirare bene. Sui colori dei giochi la scelta è importante in quanto suscita nei bambini reazioni sia fisiche che emozionali. I colori si dividono in freddi e caldi. Il verde è collocato al centro dello spettro di luce e rappresenta il punto di equilibrio tra le due tonalità di colori. Secondo numerosi studi hanno un effetto energizzante sulla psiche i colori caldi (giallo solarità, arancione estroversione, rosso vivacità). Giocare non è una perdita di tempo, in quanto per un bambino è l’espressione più libera della sua creatività e della sua immaginazione. Il gioco aiuta a non essere mai solo, ad aprire ad altri tipi di relazione di gruppo, alla nascita di amicizie, a proiettare nel futuro le proprie storie. Soprattutto in vista dell’estate,

è importante che il bambino possa riscoprire la naturalità del gioco a contatto con elementi, quali sabbia, terra, acqua, che stimolino la manualità e la creatività, ai fini di sostituirli con il classico giocattolo usa e getta. Quest’ultimo è quello prodotto a livello industriale da grandi aziende, che cavalca l’onda del successo del momento per poi essere accantonato col nascere di nuove situazioni o personaggi. Il bambino oltre che di giocattoli di questo tipo ha bisogno d’altro, necessita di qualcosa che valorizzi la sua personalità e dia vita alla sua immaginazione. I giochi di collezionismo, per esempio, saranno adatti ai bambini disordinati, poco propensi all’organizzazione, i giochi di precisione per controllare l’ansia e l’iperattività che potrebbe caratterizzarli (puzzle, tavolozza di colori, fogli da disegno), i giochi socializzanti aiuteranno invece i bambini un po’ più timidi, i giochi di competizione potranno far maturare un sano spirito competitivo nei piccoli un po’ apatici, i giochi di simulazione per coloro che son socievoli e creativi e che possono riversare tale vena anche nella vita affettiva e relazionale. Altro approccio al movimento del corpo e della mente è quello della Science Centre, musei interattivi della scienza dedicati ai bambini per spiegare e insegnare giocando


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i fenomeni della natura. Le pause estive, con la chiusura degli asili e delle scuole possono essere un momento importante per permettere al bambino di conoscere nuovi ambienti ludici e allo stesso tempo costruttivi per la sua conoscenza, anche in compagnia dei genitori, di fratelli o anche di amici. È un posto a misura di bambino basato sul coinvolgimento emozionale e sull’interattività. Parola chiave è “hand on”, ovvero mettere la mani sopra in quanto qualsiasi congegno realizzato può e deve essere manipolato e sperimentato dai bambini che diventano cosi protagonisti. L’educazione infatti è finalizzata a portare alla luce e a far sì che si potenzino in modo equilibrato e armonico tutte le dimensioni valoriali dell’essere, senza trascurarne nessuna. Educare significa promuovere, e dunque perché no, anche attraverso il gioco si possono raggiungere tali obbiettivi.•

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Famiglia Mi è nato un fratellino pag. 76


i è nato un «… la signora Pina disse: Sono certa che siete sulla strada giusta: continuate a farlo sentire sicuro e tanto amato anche quando dice cose un po’ strane, e vedrete che questo periodo finirà presto. Stai vicino a lui sempre, anche quando ti sembra impossibile! Intanto il tempo passerà, Jacopo si abituerà sempre più all’idea di avere un fratello, finché l’abitudine diventerà un bene grande e si renderà conto che nei cuori di mamma e papà c’è un posto speciale sia per lui che per Francesco»

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(M. Eccoli e R. Giudetti (2002). Sempre Capricci. Storie psicologicamente corrette da leggere assieme ai bambini. Erickson).

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Q

uesta è una storia da leggere ad un bambino, ma in sé contiene tante verità. La nascita di un secondo figlio è la palestra emotiva più forte per il primogenito. È infatti prassi pressoché comune che alla nascita di un fratellino un bambino reagisca con gelosia, atteggiamenti aggressivi e regressioni.

«Come ci è finito li dentro?» «Mamma e papà mi vorranno sempre bene?» «Quando giocherà con me e smetterà di frignare e stare attaccato a mamma per mangiare?».

Nella mente del bambino si aprono molteplici interrogativi: Allora è buona cosa mettere in atto delle strategie che non elimi-


n

di Carmela Giordano

neranno le “naturali” reazioni emo- tive dei bambini più grandi, ma ci

Al ritorno a casa è utile portargli un regalo, dicendogli che è da parte del fratellino che voleva presentarsi a lui; permettergli di toccarlo o tenerlo in braccio per qualche minuto, sempre in presenza di un adulto, gli infonderà sicurezza e senso di fiducia; renderlo partecipe della cura del fratellino, facendosi aiutare durante il bagnetto o il cambio pannolino, lo farà sentire indispensabile. Enfatizzare che il fratellino quando lo vede gli sorride ed è felice di giocare con lui lo farà sentire importante ed amato.

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Durante la gravidanza, per esempio, è necessario iniziare a parlagli dell’arrivo del fratellino; è importante sfogliare insieme libri che illustrino cosa accade nella pancia e come è fatto un neonato o mostrargli le sue foto da piccolo raccontandogli cosa faceva e come lo si accudiva, in modo che poi lui possa trovare somiglianze con quel che accadrà. Parlagli del fatto che la mamma dovrà stare qualche giorno in ospedale gli sarà utile a non stupirsi o spaventarsi.

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Se la nascita del fratellino coincide con il periodo di ingresso a scuola del più grande, sarebbe opportuno rimandare, in quanto il bambino potrebbe pensare che ci si vuole liberare di lui; così come è rilevante fargli acquisire l’abitudine di dormire da solo o in un’altra stanza prima dell’arrivo del nuovo nato, in modo da non procurargli una sensazione di estromissione dalla stanza genitoriale. permetteranno di tenere meglio sotto controllo la situazione. Inoltre, non lasciamoci spaventare dalla presenza di alcuni atteggiamenti regressivi, quali ritorno al pannolino, al ciucciotto, al biberon, al succhiare il dito.

Allora è buona cosa “calarsi nei panni del bambino” in modo empatico. Comunicargli che sappiamo che il fatto di doversi occupare del più piccolo lo infastidisce, ma che appena l’altro si addormenta si potrà giocare insieme, lo farà sentire maggiormente compreso e rassicurato.•

Tutte queste manifestazioni sono solo fenomeni imitativi passeggeri, funzionali al bambino per avvertire il senso di accudimento che gli sembra minacciato dalla

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presenza “dell’intruso”.

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«Oh, signora Pina, che fatica! Quando devo dare il latte al piccolo, Jacopo ne combina di tutti i colori, e fa un sacco di capricci! Ha voluto di nuovo il ciuccio che non prendeva più da tanto tempo … e poi ieri ci ha detto che non vuole più suo fratello in casa ed è una cosa così triste!» (M. Eccoli e R. Giudetti (2002). Sempre Capricci. Storie psicologicamente corrette da leggere assieme ai bambini. Erickson)


Viaggi

Andrea presenta Andrea pag. 80

Vi racconto il mio oriente pag. 86


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Andrea 80

Andrea vi presenta Andrea di Andrea Lehotska

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Care lettrici e cari lettori,

È iniziata l’estate e con lei è arrivato il doppio numero del Bimbi Belli Magazine che ci accompagna durante queste giornate. Comincio anche io una nuova avventura: da questo numero contribuirò scrivendo tra queste pagine dedicate ai più piccoli, ai loro “grandi” e a tutti coloro che sono vicino ai giovani… A tutti, insomma. Mi sembra doveroso presentarmi, almeno un minimo; io stessa leggo tantissimo e ovunque, e spesso mi chiedo chi c’è dietro a certe parole, che siano piacevoli o meno. Adatto la politica della mia banca: “massima trasparenza”. Il vantaggio di scrivere di me stessa è che per una volta, le mie risposte saranno quelle mie e non quelle adattate ai lettori, al giornale, all’umore dell’intervistatore. Questa settimana ne ho subite ben tre, di interviste, e mi chiedo cosa ne è uscito fuori mentre io vagabondavo, vagabondo e vagabonderò altri due mesi per l’Asia, alla ricerca di emozioni vere: viaggi avventuro-

“massima trasparenza”

e mi presento come meglio posso, anche se è difficile capire da dove cominciare.

Mi auguro che i miei racconti sul Bimbi Belli Magazine possano far vivere almeno un decimo di quello che sto vivendo io in questi momenti a tutti coloro che non hanno tempo, mezzi o possibilità di partire.

Detto questo, in seguito copio fedelmente tutte le domande che mi sono state fatte nelle ultime 240 ore e alle quali rispondo “no-

iosamente”

secondo alcuni giornali scontenti della mia vita poco movimentata (leggi: niente scandali, party stravolgenti, intrecci amorosi o gravidanze sospette).

E mi auguro che un giorno possano trovarlo e farsi un viaggio indimenticabile, da rac-

contare ai figli in arrivo, ai nipoti, ai vicini di casa.

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si e non preparati, facce che raccontano storie, villaggi selvaggi, natura incontaminata, l’umanità non corrotta.

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D: Andrea, sei arrivata in Italia sette anni fa. Sicuramente per l’amore. Chi era il fortunato ? R: la fortunata ero io. Era l’amore a prima vista, quello per il …Paese. È l’Italia che mi ha colpito, perché è l’unico paese al mondo dove puoi dire “Ciao” in banca e dove puoi dare del tu a tutti. Per me, che arrivavo da un paese tagliato dal mondo dal muro di Berlino, e che son cresciuta in Svizzera, era una bella scoperta…

(

Argh, di nuovo.)

D: Sei stata la musa di Vasco nei suoi video, il volto di Chiambretti per anni, insomma, sei una dello spettacolo. Com’è possibile che non ti abbiamo ) mai vista insieme a un vip o un calciatore ? R: Perché non me ne faccio niente di una finta paparazzata per fare vedere al mondo chi sono in grado di conquistare. Non mi si vede e vedrà con queste persone perché le scelte della vita dipendono da noi, dalla nostra consapevolezza, e non dal mestiere che facciamo. Alle showgirls che sostengono che l’accoppiata velina-calciatore o attrice-produttore sia inevitabile in quanto frequentano gli stessi posti, chiederei: Allora non avete mai incontrato un imbianchino o un impiegato in vita vostra??

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D: Quindi tu non faresti un calendario? R: Ci risiamo …lo farei vestita, si, per una buona causa. Che non è quella di farsi vedere nuda se vince l’Inter.

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D: Metto un “No comment” come risposta quindi?


R: NO! No comment é da arroganti.

Lo chiedono sempre con un tono da guerra, come se io fossi stata in Iraq a soffrire e non a Roma a sorridere)

D: Bene. Da due settimane con- ( duci il Circo Massimo su Rai3. Com’è stata quest’esperienza? Noi ti conosciamo come la lingua tagliente di Pierino la Peste, e invece questa volta ti vediamo con un pubblico completamente diverso, fatto di bambini. Come te la sei vissuta? R: Penso che non necessariamente una persona sia in grado di fare una cosa sola, anche se ultimamente va di moda … si, da Piero mi è stato accollato il personaggio di “provocatrice verbale”, ma non per questo io sono solo quella. Ho mille me dentro di me, e una di queste mille ha condotto il circo, si è divertita a scoprire un nuovo pubblico completamente diverso: fatto di bambini, nonni, famiglie. Non avrei mai pensato quanto i bambini potessero essere degli spettatori esigenti – sono dei grandi incorruttibili. Misuravo il successo di un numero circense, dai trapezisti alle tigri, dal loro applauso e dalle loro facce: le loro non sanno mentire.

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D: Qual’è la cosa che più ti è piaciuta del circo? R: Proprio loro. Me li son goduti perché io non ho nipoti, cugini piccoli o bambini, ne programmo di farli – ci sono già troppi bambini al mondo, concepiti e abbandonati, e prima o poi ne adotterò uno. Dei bambini a Roma mi piaceva il fatto che a loro piacesse il circo, e il circo era quello che stavo facendo. Ho scoperto in loro un’in

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credibile prontezza di spirito, di battute, un umorismo astuto. Ridevano prima degli adulti!

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m s c g s q

D: Programmi per il futuro? Cosa ( vuoi fare da grande? R: Sto felicemente facendo ciò che voglio, e lavorare nello spettacolo è solo un mezzo per me, non un obbiettivo. Lo spettacolo è quel lavoro che ti stanca per settimane, ti obbliga a sorridere quando stai male e a stare in piedi, perfetta, quando hai la febbre suina. Lo ami se sei egocentrico, lo usi se ti vuoi bene. Io lo uso: placa la mia sete di viaggiare e conoscere perché mi porta sempre in posti diversi. Mi permette di decidere quando andarmene, se tornare. Certo, lo so, prima o poi esagererò e al mio ritorno non trovo più nessuno a farmi condurre nulla, ma è il prezzo da pagare. So che la mia vita è quella della reporter e fotografa, e non posso immaginare di rinunciare allo scomodo zaino contenente la mia vita che tra una settimana sposterò dalla giungla thailandese in India...

Care lettrici e cari lettori,

non chiudo qui l’intervista. Non ci so te fino ad oggi. Perciò conto su di voi, accetto domande, cr in mente durante l’estate, ovunque la passiate, con la dolce metà, info@bimbibelli.com

Un abbraccio, A.


È sette anni che mi chiedono la stessa cosa. Ma come, non sono già grande e non sto già facendo qualcosa?!)

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(

ono state altre interviste interessanti che mi siano state fatritiche, messaggi, note, spunti letterari, …tutto ciò che vi viene in dolce attesa, da genitori single, in famiglia inviatemele via mail a

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D 86

a sempre, la vecchiaia rappresenta agli occhi di tutti una specie di passato, mentre l’età adulta il presente. E, di conseguenza, quella dei bimbi il futuro. Ma se ci si pensa bene, questi ultimi rappresentano tutto: danno la successione al passato, cambiano ogni presente, e ogni genitore – o almeno così dovrebbe essere – punta sul loro futuro. Sono loro a permettere ai nonni di ritornare padri


di Andrea Lehotska

per un po’, loro a rendere responsabili anche l’ultimo degli spensierati. Le loro facce, in qualsiasi paese del mondo, trasmettono l’innocenza e un continuo e stupendo meravigliarsi della vita, ancora non contaminata dalla stessa. Ma una cosa non li accomuna: l’attitudine. Nei paesi più poveri – ma solo economicamente, non affettivamente, anzi – il comportamento dei piccoli, dovuto al tenore della vita, è pari a quello di un quarantenne europeo. La loro indipendenza è invidiabile, ma se si tiene conto della loro età, c’è qualcosa dentro di me che mi dice: loro non dovrebbero stare qui a quest’ora, non dovrebbero non sognare, non dovrebbero sapere che possono contare solo su se stessi.

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V i racconto mio oriente 87


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Sono in una provincia sperduta della Thailandia, vado nelle grandi metropoli dello stesso

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paese, ma non c’è niente da fare: la visione e la percezione di questo fenomeno è sempre la stessa. Osservo bambine di tre anni sbucciare l’ananas con il macete più grande delle loro braccia, guardo preoccupata i combattimenti abusivi della boxe thailandese tra due ragazzi di appena sette anni che grazie alle botte prese/date mantengono l’intera famiglia e villaggio, allungo le monete ai venditori notturni di rose appassite che alla loro età a quest’ora non dovrebbero stare in giro da soli e dormire sui marciapiedi. Si, lo so, qua non ci sono pericoli ‘europei’ di pervertiti che trascinano


via i bambini presi davanti alla scuola, qua non c’è il bullismo, nè gli stupri. Chi non ha nulla, è difficile che cominci dal volere cose inutili.

Le facce di questi esseri sono già segnate dalla mancata assistenza sanitaria, dal non riposo, dalla responsabilità che pesa sulle loro spalle, dalla vita di strada – a volte nel vero senso della parola. Ti accorgi che non sono degli adulti solo quando, per distrazione, si lasciano incantare dalle figurine dei soldati o dai palloncini colorati fatti con le buste di plastica.

Diffidenti, non sorridono facilmente, s’aspettano un inganno a ogni tua mossa, specialmente

se sei

pauriti. Non accettano facilmente nemmeno I soldi, quando glieli porgi, convinti che li dovranno pagare in qualche modo… Per farli sorridere e poi ridere, devo darmi da fare, comprare una pistola ad acqua, trovare il momento giusto in cui mi guardano per quei due secondi, spararmi da sola e fingermi morta finché non scoppio a ridere anch’io. Poi penso ai bambini europei:

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straniero. Quasi im-

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comodamente seduti davanti al mega schermo, con il nintendo in mano per raddoppiare il divertimento, che fanno storie per mangiare gli spinaci. Purtroppo queste due visioni non sono due storie estremamente opposte;

ci sono sempre più genitori talmente indaffarati da pensare che il rapporto genitorefiglio crea serenità accontentando la prole in tutto e per tutto.

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Certo, qualcuno può obbiettare dicendo che l’Occidente propone

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strumenti e educazione diversi, e che non sarebbe il caso di fare crescere un bambino milanese col macete in mano. Sono d’accordo, ma non sul fatto che I videogiochi debbano essere l’alternativa. L’Asia, il punto del mio interesse, è fornitissima di giochi europei all’avanguardia e non ci vorrebbe nulla a far diventare il mondo dei loro piccoli uguale al nostro, “moderno”. Ma non lo fanno. Proprio per questo penso che la scelta di “se” e “come” educare, ce l’abbiamo tutti noi. Ho


osservato una giornata tipo di decine di bambini, europei e non. Il

problema non sono i genitori, di base c’è sicuramente da incolpare la società e le leggi. La società

che, in primis, non rende possibile al genitore lavorante di dedicarsi al figlio a 360 gradi, di includerlo completamente o almeno parzialmente nella sua giornata lavorativa.

Asia, Africa, Europa dell’Est, da quan-

occhi per la prima volta fino a che non deve im-

segue sempre almeno uno dei genitori nella sua vita: donne al mercato per strada sono

parare a scrivere,

provviste di culle, i pescatori sulle barche di zanzariere, gli autisti degli autobus se li tengono sul sedile di fianco al loro, gli albergatori li fanno dormire nelle hall e giocare sul desk della reception. Crescono i figli con l’unico divieto: di non attraversare la strada prima di accertarsi che non pas

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do il neonato apre gli

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sino macchine.

La società europea ci viene “incontro” già durante i colloqui di lavoro:

“Lei ha figli? E’ incinta? Pensa di averli a breve?”...

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E come se fosse un handicap, rispondendo di sì a una di queste domande, si può esser certi che per il posto sarà preferito un single che non ha problemi di orari in quanto non deve andare a prendere nessuno a scuola, può stare in ufficio fino a notte tarda in quanto non deve cucinare pasti caldi a nessuno, e può partire per le fiere all’estero senza preoccuparsi della varicella in corso.

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Innumerevoli, gli esempi, a cominciare dagli svantaggi dei genitori single o non sposati, asili, i costi, le enormi difficoltà burocratiche nell’adottare.

Durante i miei infiniti e frequenti viaggi, mi son sempre chiesta perché in questi paesi non ci fossero i parchi giochi, finché non ho capito l’evidente risposta: se non c’è un punto solo che permette loro di giocare, è solo perché questo punto è così grande da esser ovunque. E pure nei villaggi più sperduti e meno civili, senza acqua ne elettricità, non mancava mai un cartello “made in

home” che segnalava l’attraversata di strada dei bambini. Pure nei paesini senza macchine.


le bottigliette d’acqua diventano macchine, i tappi saranno le teste delle bambole, le vecchie camere d’aria dei tir verranno usati come materassini galleggianti. I genitori, oltre alla possibilità di tenere I bambini sotto occhio, hanno un’irripetibile occasione di vedere crescere i propri figli di ora in ora, giorno per giorno, e creare così un forte rapporto di complicità, ma anche di rispetto. Che fosse all’orfanotrofio o nelle tribù delle montagne laotiane, mai ho visto un bambino disobbedire al genitore o ad un adulto in generale, non importava se fosse un “Vieni qua subito” o un “Siediti e mangia” o un “Da una mano a quella straniera con il kayak”. Nonostante non abbiano niente, hanno una caratteristica bellissima: la gratitudine.

Perché qui, nulla è dovuto e nulla è scontato.

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Questi bambini hanno sviluppato indubbiamente una creatività diversa; Questi bambini hanno sviluppato indubbiamente una creatività diversa;

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Musica

Michael Jackson pag. 96


L’amico immaginario: frutto della fantasia infantile o sintomo di un problema?

Il REdel POP R luglio ✩ agosto 2011

iproproniamo a 2 anni dalla scomparsa le tappe della VITA DI JACKO

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Definito il “Re del pop” e “eterno Peter Pan” della musica leggera. Stiamo parlando di Michael Joseph Jackson. Il cantante nasce a Gary il 29 agosto 1958 e muore a Los Angeles il 25 giugno 2009. Dopo aver iniziato la sua carriera a soli cinque anni nel gruppo di famiglia, i Jackson Five, comin-

ciò la propria attività da solista nel 1971, con l’album “Got to Be There”. Nel 1979 esordì definitivamente da solista con “Off the Wall”, e divenne l’artista pop di maggior successo di sempre; ciò fu dovuto anche a “Thriller” (1982), tuttora l’album più venduto nella storia della musica, co-prodotto da Quincy Jones e vincitore di 8 premi Grammy. Con oltre 1 miliardo di dischi venduti (dato certificato dal Guinness dei


primati nel 2009) è di fatto il cantante di maggior successo di tutti i tempi. Considerato il re del pop, oltre che uno dei più popolari artisti musicali della storia, in più di quarant’anni di carriera Michael Jackson ha ricevuto numerosi premi, tra cui quelli di “Miglior artista

pop maschile del millennio” ai World Music Awards del 2000 e di “Artista del secolo agli American Music Awards” del 2002. È

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semprecon noi

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D u rante

la sua carriera ha vinto

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13 Grammy Awards

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stato anche incluso due volte nella Rock and Roll Hall of Fame, nel 1997 come vocalist dei Jackson Five e nel 2001 per la sua carriera solista e nel 2002 è entrato inoltre nella Songwriters Hall of Fame. Durante la sua carriera ha vinto 13 Grammy Awards. Dal 1988 al 2005 Jackson è vissuto nel Neverland Ranch. Successivamente la proprietà venne venduta (2008) per la cifra di 35 milioni di dollari. All’interno del ranch Michael aveva fatto costruire un parco a tema e uno zoo per ragazzi poveri e malati terminali. Le sue frequentazioni con questi ragazzi hanno avuto un enorme impatto mediatico. Iniziavano, infatti, a girate voci su complicati rapporti tra il cantante e i suoi giovanissimi ammiratori. Ciò è emerso per la prima volta nel 1993, quando Jackson fu accusato di molestie sessuali da un suo fan. Dopo un’altra denuncia, nel 2003 il cantante è finito nel mirino dei giudici, accusato anche di altri tipi di reati. Jackson fu poi processato nel 2005 per

la vicenda, ma alla fine fu assolto da tutti i 10 capi d’accusa, per alcuni dei quali venne ritenuto innocente mentre per altri fu assolto per insufficienza di prove. Il 25 giugno 2009, mentre si trovava nella sua casa di Holmby Hills (Los Angeles), Michael Jackson ebbe un malore. Immediatamente soccorso dal suo staff venne trasportato alla clinica dell’UCLA Medical Center di Los Angeles, dove morì a causa di un arresto cardiaco. La morte sopraggiunse a pochi giorni dalle ultime prove dei concerti che si sarebbero dovuti tenere alla O2 Arena di Londra dal 13 luglio 2009. Le immagini video delle prove svoltesi allo Staples Center mostravano un Jackson in ottima forma.•


La sua musica vivrà per sempre 1972 - Got to be there 1972 - Ben 1973 - Music & Me 1975 - Forever, Michael 1979 - Off the Wall 1982 - Thriller 1987 - Bad 1991 - Dangerous 1995 - History:Past, Present & Future - Book 1 1997 - Blood on the Dance Floor 2001 - Invincible

Album

2009 - This Is It

Un’esclusiva di Bimbi Belli Magazine: Michael Jackson temeva per la sua vita, e aveva già fatto i nomi di chi lo voleva morto! Ecco i due video in cui racconta al mondo la sua verità: la prima parte: http://bit.ly/n1Zs3R e la continuazione: http://bit.ly/n9ULAT

Non perdetevela!

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Album Postumi

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Salute

Inappetenza estiva pag. 102




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* Photostock / freedigitalphotos.net

subito cominciai a notare che le novità lo interessavano tantissimo. Sostituii il latte a colazione con tanto yogurt fresco con frutta e cereali o biscottini e a pranzo se non gradiva la pastasciutta gli proponevo un’insalatona con una bistecca di carne o pesce alla brace e tanta mozzarella. Anche a cena ricorrevo al trucco degli spiedini ma con dadini di formaggio alternati a cubetti di prosciutto e polpettine di spinaci o zucchine. Ero diventata ormai esperta! E se mio figlio non gradiva qualcosa, pazienza! Più tardi, al pasto successivo, avrebbe mangiato un po’ di più. Oggi, pensando a quanta ansia mi causava questa situazione, sorrido quando sento

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“maestra, mio figlio non mangia nulla, rifiuta tutto quanto. Sono disperata! Oggi lo porto dal pediatra e gli faccio fare le analisi e vediamo se mi prescrive delle vitamine...”

bambino, che si sarebbe regolato da solo e se avesse saltato il pranzo, a cena avrebbe semplicemente mangiato di più. Pian piano cominciai a rendermi conto che effettivamente stavo esasperando mio figlio e stanca di tutto ciò, cambiai tattica: cominciai a proporgli la frutta sotto forma di spiedini! Invitanti pezzettoni di pesca, ananas, anguria melone e uva infilzati in uno spiedino oppure in alternativa una bella ciotola di fragole e kiwi con pistacchi le mamme a scuola che pune un po’ di gelato al limone e tualmente all’arrivo della bella


to dallo stile di vita che il bimbo conduce. Facciamo attenzione a non abituarli alla sedenta-

Sforziamoci di far cambiare le cattive abitudini stimolandoli ad aumentare l’attività fisica, magari facendoli stare per più tempo all’aria aperta; rietà, causata dal troppo tempo passato davanti alla tv o ai giochi virtuali. basterebbe anche solo una bella passeggiata quotidiana per influire positivamente sul metabolismo, facendo aumentare l’appetito.•

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e

stagione mi raccontano le loro paure per i loro bambini ai quali diminuisce l’appetito: Oggi, con l’esperienza di supermamma grazie ai miei quattro monelli, sono consapevole che è assolutamente normale che il caldo provoca una leggera inappetenza, e che non è assolutamente necessario ricorrere a farmaci per stimolare l’appetito. È palese che vi siano dei periodi diversi periodi nell’anno in cui un bambino avverte, a seconda delle proprie necessità, un minore o maggiore stimolo della fame. Facciamo più che altro attenzione alle cattive abitudini dei nostri piccoli, perché oltre alle predisposizioni naturali che portano alcuni bambini ad essere più mangioni rispetto ad altri, l’appetito è anche regola-

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Il gioco che

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Bimbi Belli è contro


di più è nascondino...

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S


le a i c e S p Agosto

Luglio /

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2011


2011

Schede

per un’estate ! al

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O L O S , i a v v i o t d s n e a i asc reve pausa o t b a o a z t n z s i l u o a r g e r A pe o/ i ha l i g l l u e L B i i Bimb al numero d UNITO cola raccolta con i migliori ! una pic ste vacanze, b e ondo w per que

Speciale

L

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m l a a r d u t i t l e g l a che n o consi u b a o n d u n a o r m one spe e r a i e r s u s g e Vi au l’ombrell vi possano sotto te schede un’estate e l i b i s s e e s r u o a q per pass ap n e r e s utili eravigliosa e bimbi! il più m os i v i n o c

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C e l o s l a d i n i i ba b e r e g g e t o r ome p

SOS Bam e pr bini si otet curi ti in con sigl spia i ut

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Come insegnare a nuotare

al mare

le vacanze

la sicurezza ai bambini durante

Come organizzare Estate

10 regole per la sicurezza delle famiglie

un’e s t a t e

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Così

mbini

sicuro!

Consigli di viaggio

PIC NIC

in città:

d’estate

Come lasciare la cucina

prima di partire in vacanza

Succhi di frutta 100% buoni e salutari come

fatti in casa

frutta fresca

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Come proteggere i ba bini dal sole di Giovanna Manna

La luce, il sole, e il mare, fanno bene ai bambini sia dal punto di vista psicologico che fisico: ma attenzione. I raggi UVA e UVB sono i nemici della pelle soprattutto di quella dei più piccoli che è molto più delicata rispetto a quella degli adulti. Le scottature vanno evitate perché durante l’infanzia espongono a maggiori rischi di melanoma da adulti. L’esposizione

Fino alle 11 del mattino e nel tardo pomeriggio i rischi per la pelle del bambino sono minori.

Attenti anche all’ombrellone!

È rischioso comunque perché il sole riesce a filtrare le trame del tessuto e a raggiungere la pelle, anche se l’esposizione al sole non è diretta. Per questo è meglio lasciare i piccoli a casa, almeno fino ai sei mesi. Per i bambini più grandicelli e fino all’età di circa due anni, il consiglio è quello di portarli a spasso in riva al mare, tenerli in braccio o in passeggino da evitare comunque le ore più calde della giornata. A questa età non è rischioso lasciarli per circa 15 minuti sulla battigia per stimolare la produzione di vitamina D che aiuta ad impedire la comparsa di rachitismo.

Speciale estate

2011

Protezione

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Per proteggerli da insolazione e scottature, soprattutto durante i primi giorni, vanno indossati cappellino, occhialetti da sole e magliettina di cotone. Il filtro solare deve essere scelto in base al fototipo, che determina la carnagione della pelle. Se la carnagione è chiara, i capelli sono biondi e gli occhi chiari, allora è consigliata la protezione massima (circa 50); per i piccoli dai quattro anni in su con carnagione, occhi e capelli scuri, la protezione media va bene. La fotoprotezione migliora anche assumendo degli integratori a base di carotenoide due settimane prima del periodo estivo, senza abbandonare l’uso dei filtri per proteggere la pelle, questo è maggiormente indicato per gli adolescenti.


La sera, di ritorno dal mare, dopo il bagnetto, stendete una crema emolliente su viso e corpo del bambino che permette di idratarla ed eliminare il senso di secchezza che è più diffusa nei piccoli ed aumenta con l’esposizione al sole. Il filtro solare deve essere applicato in maniera uniforme su tutto il corpo del piccolo ed il più adatto è quello in crema con fattore di protezione elevato e con filtri UVA e UVB con schermi fisici – ossido di zinco e titanio – ancora meglio se privi di nichel. Lo strato di crema non deve essere né troppo spesso – perché blocca l’evaporazione del sudore – e né troppo sottile perche potrebbe non proteggere adeguatamente.

*Pixomar/freedigitalphotos.net

di Sanità re o ri e p u S to tu ti Is l’ In sintesi il decalogo del cqua e al sudore; l’a al te en st si re e le bi i fino a se i di creme n io 1. Non esporre il bambino az ic pl ap le e er et ip R 9. eno due o tre m mesi; al ve ti et ot pr i on zi lo o le 11 e le 16; 2. Non farlo stare al sole tra volte al giorno; en pr si le so il i: rm fe ai otezione pr di 3. Non stare m e or tt fa il e ar tt da A . , insomma 10 mbino e de camminando, giocando al fototipo della pelle del ba in movimento o meno efelidi. ti en es pr e ch o tt fa al o ne, di lin osizione sp l’e le 4. Utilizzare vestiti di coto bi ia gl si on sc e’ e tr ati proteg- Inol gn ba ti en m du in li G s. dermatiti o an to je fo o ta en es pr o ol cc pi il se più importanti gono meno; e ti at al m o ie rg le al to fo lo o un cappel 5. Far indossare al piccol itematoso sistemico er s pu Lu il e m co o oi bene cu ra di natura a a larghe falde, che ripari ic on cr a ti at al m , S) E nuca, per (L vercapelluto, orecchie, viso e immune, che può colpire di to au ra evitare colpi di sole; i del corpo. ut ss te e i n ga or si e, lli i cape 6. Bagnargli ripetutamente bra; ogni tanto, metterlo all’om li da sole; 7. Fargli indossare occhia n coeffi8. Usare un filtro solare co e a 15 per http://bambini.guidone.it/ ciente di protezione superior che fotosta113 una pelle normale, che sia an


Scottature

Se l’eritema è lieve, allora bisogna evitare che il piccolo non si esponga al sole, sotto all’ombrellone e coperto da una camicina ed idratare con una crema emolliente, quando questo è diffuso e non profondo, ma solo dopo aver applicato una crema cortisonica a bassa potenza.

*Suat Eman /freedigitalphotos.net

Non c’è solo la pelle, anche gli occhi vanno protetti dal sole e dalla luminosità. Questo consiglio è per i genitori che stanno per partire per le vacanze.

Speciale estate

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I bambini, soprattutto quelli piccoli, ci fanno molto ridere con gli occhiali da sole: assumono l’aria da duri. Piccoli cucciolotti con fare da adulto. Ecco, è molto importante che i bimbi abbiano degli occhiali delle loro dimensioni, adatti all’età e che i loro occhi vengano preservati dai raggi del sole. Lo so, non sarà facile convincerlo che non sono un gioco, ma un accessorio indispensabile. Qualche consiglio per l’acquisto: prima cosa andare da un ottico perché le lenti devono essere certificate e magari farvi anche consigliare dall’oculista sul tipo di lente (evitate quelle colorate, devono essere solo marrone scuro). Poi scegliete montature di plastica, antiallergiche con lenti infrangibili. Alla fine della giornata, soprattutto dopo una giornata in spiaggia, usate un collirio rinfrescante e decongestionate.

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Volte anche un rimedio della nonna (io

*Teeratas/freedigitalphotos.net

lo uso ancora quando soffro di congiuntivite).

Fate un camomilla leggera e poi, quando è fredda (totalmente fredda), la-

vate gli occhi del vostro bimbo usando dei batuffoli di cotone.

http://mamm a.pou r

femme.ti /


SOS Zanzare, api, meduse & co.: http://qu i mamme.leiw come affrontare le emergenze eb.ti Punture

Durante la stagione estiva, il bambino trascorre molto tempo all’aria aperta ed è, quindi, più facilmente soggetto alle punture d’insetti, come zanzare, api e vespe. In vacanza al mare, poi, il piccolo può venire

a contatto con alcuni pesci o animaletti velenosi (ad esempio, meduse e ricci di mare). In genere, le punture provocano solo un leggero prurito e un’irritazione della pelle, destinati a scomparire in breve tempo. A volte, però, possono presentarsi anche sintomi più seri, come nausea, febbre e malessere. È quindi necessario intervenire sempre con prontezza e in maniera mirata.

Zanzare

Sono presenti soprattutto nella stagione calda e, attraverso la puntura della pelle, iniettano sostanze tossiche. Le punture, in genere, provocano solo: irritazione, prurito e gonfiore. La risposta individuale, però, è molto varia e, se particolarmente forte, bisogna fare ricorso a cure mediche.

Api, vespe.. ...calabroni e zecche

Cosa fare? Soprattutto se la rea- I prodotti repellenti zione locale è impor- sono un valido mezzo tante, si può utilizzare, di prevenzione, ma per alleviare il fastidio possono avere effete il prurito, un po’ di ti collaterali: vanno ghiaccio oppure un quindi usati con atantistaminico (alle tenzione, evitando di dosi e nella forma con- applicarli sulla cute sigliate dal pediatra). lesa e vicino agli occhi.

Alcuni insetti dotati di pungiglione, attraverso la puntura, iniettano il loro veleno. In genere, si presentano solo disturbi locali (se si è allergici, tuttavia, si possono manifestare anche reazioni molto serie, fino allo shock anafilattico).

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primo grande caldo, pre c auzioni p er i ba mbini

Il c a le n da r io d ic e che l ’ e s ta te è u f f icia l m ente inizia ta e an c h e le te m p e ra tu re d i q u e s t i g iorni, un p o’ i n tutta Ita lia, se m b ra n o co n fe r m a rlo. La prima grande ondata di caldo è alle porte secondo gli esperti che prevedono nei prossimi giorni un innalzamento ulteriore delle temperature. Come ogni anno in questi casi vengono ricordate le precauzioni da mettere in pratica per i soggetti più deboli tra i quali ci sono sicuramente i bambini, oltre agli anziani e ai malati cronici. Per prevenire i colpi di calore e i malesseri legati al caldo eccessivo il Ministero della Salute ha messo in piedi una serie di iniziative che coinvolgono anche la Protezione Civile Nazionale, di Gaet le Regioni e gli Enti Locali. ano Sc

http:// bamb ini.gu

idone.ti /

avuzzo

Speciale estate

2011

Proteggere i bambini dal caldo deve essere la prima preoccupazione dei genitori in estate. Per questo motivo, come ogni anno, i pediatri della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) hanno stilato alcune regole, per rendere le vacanze indimenticabili e tutelare la salute dei piccoli di casa, anche quando sono in spiaggia a giocare con palette e secchielli.

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Piccole

L a p ri ma re gola, e q ues ta è u gua le per tutt i (g randi e p ic ci ni ), è q uella d i usa re un a buon a crema p rote ttiva. De ve es sere s u periore a l fattore 15. V i con si glio di usare a lmen o un a 30 e s pa lma rla ogni d ue ore.

ma importanti

precauzioni

Evi tate poi d i por ta re i n s pia g gia il pic colino ne lle ore pi ù c a lde, ov vero da lle 11 a lle 16.


http://mamm a.pou r

femme.ti

Inoltre , fate lo be re m o l to. C o n t inuate a c h iedere se vu o le b e re , insis tete . I n c en t i va te lo se h a p i ù di se i an ni c o n qu a l c h e g h iac ciolo o un a gra ni ta. Poi dovete a s solutamen te copri rgli la tes ta c on un c appelli n o, che po ssi bilmen te n on deve m a i togliere, an che i n acq ua.

Un’a lt ra re go la, è ve s t i r lo c o n ab i t i d i f i bra n atura le: li n o, coton e, e c c . Preferibili sono i c o lo r i mo l to c h ia r i, c h e te n g on o pi ù f resch i.

Pa r tic ola re attenzione va fa tta su gli a limenti Le elevate temperature e l’alto tasso di umidità di queste settimane estive sono spesso causa di malesseri, che in qualche modo possono essere contrastati adottando delle precauzioni in campo alimentare. Inoltre, in questo periodo, molte persone cambiano ritmi di vita e di lavoro. Tutti (o quasi) godono di un momento di vacanza, generalmente fuori casa. Attraverso l’adeguate strategie in campo alimentare è possibile contrastare efficacemente l’insorgenza di collassi, e colpi di calore che a volte, in modo particolare per anziani e bambini, possono avere esiti davvero gravi. Il prof. Giacinto Miggiano, Direttore del Centro di Ricerche in Nutrizione umana dell’Università Cattolica, propone sette regole d’oro per un sana alimentazione d’estate:

http://www.italiasalute.it

Prediligere i cibi freschi, per abbassare la temperatura del corpo. Per contrastare l’abbondante sudorazione, devono essere alimenti ricchi di acqua e sali minerali, contenuti in grande quantità nella frutta, nella verdura e nei loro derivati (come frullati e succhi di frutta). È fondamentale, soprattutto per bambini e anziani, bere molto per evitare la disidratazione ed altri malori legati all’eccessivo calore. Occorre limitare in maniera particolare l’uso delle bevande alcoliche; oltre che essere ipercaloriche, rendono più impegnativo nell’individuo il processo necessario per la dispersione del calore corporeo. Qualora si intraprendano dei viaggi e soprattutto prima di mettersi alla guida, è bene evitare pasti abbondanti e bevande alcoliche: il viaggio sarà certamente più confortevole nonché più sicuro dopo aver consumato un pasto leggero. Le alte temperature impongono una particolare attenzione per la corretta conservazione dei cibi che altrimenti possono diventare fonte di infezioni e/o intossicazioni alimentari a causa dello sviluppo di germi. La sicurezza igienico-sanitaria deve essere assicurata in tutta la catena del cibo, dalla produzione fino al consumo. L’ampia disponibilità estiva di alimenti di natura vegetale permette di conoscere nuovi sapori con l’uso di alimenti stagionali, anche tipici delle località di vacanza, e può incentivare l’educazione al gusto e contribuire alla varietà alimentare, regola fondamentale in assoluto per una sana alimentazione. 117

*Ambro/freedigitalphotos.net


consigli utili per le giornate al mare Scritto da Mamma Simona

*Graur Codrin/freedigitalphotos.net

Portiamo i nostri bimbi in spiaggia perché godano del contato con l’acqua e dei benefici del mare, desideriamo che misurino la loro fantasia con i giochi e si sentano liberi. La scoperta dell’intramontabile castello di sabbia è un momento magico per il bimbo. Il contatto con nuovi elementi, l’uso di secchielli, palette e rastrelli come “strumenti di lavoro” potenzia la fantasia del bambino e ne accresce le capacità di manipolazione e coordinamento. Insomma i bimbi devono giocare con la sabbia. Toccare le pietre calde, camminare sui sassolini, correre sul bagnasciuga e rotolare tra la spuma delle piccole onde che si infrangono sulla riva. Tra l’altro destreggiarsi tra le pietre e giocare sulla sabbia a piedi nudi migliora l’equilibrio dei piccini e li rende più forti, sicuri ed intraprendenti.

Speciale estate

2011

Ma quali accorgimenti è bene adottare per garantire il massimo benessere ai piccoli durante le ore trascorse a giocare in riva al mare?

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Quando i bimbi giocano in spiaggia è preferibile che indossino sempre il costumino e meglio che sia asciutto se i pupi stanno seduti tra la sabbia. Uno studio del CNR ha dimostrato che la permanenza in spiaggia a diretto contatto con la sabbia, ancor più del bagno in mare, favorisce congiuntiviti ed infezioni cutanee. E la moltiplicazione dei germi aumenta massimamente quando alla sabbia calda si associa il costumino umido, è per questo che è buona norma disporre di un ricambio e sostituire il costume al bimbo dopo il bagno. *Michelle Meiklejohn/freedigitalphotos.net

*Twobee/freedigitalphotos.net

Bambini sicuri e protetti in spiaggia:


Per i piccolissimi il bagno in mare può non essere l’ideale, meglio una vaschetta gonfiabile riempita con acqua – anche marina – e lasciata al sole affinché raggiunga una piacevole temperatura. Tenete conto che sino a 3mesi il sistema di termoregolazione del bambino non è ancora stabile. Ed, a questa età, le immersioni in acqua dovrebbero avvenire ad una temperatura di circa 36°, ovvero ben 10° in più rispetto alle temperature medie registrate nel Mediterraneo nel periodo di luglio ed agosto.

Dai 12 mesi in poi proteggete gli occhi dei piccoli con lenti da sole. Un copricapo, poi, è sempre necessario, a meno che la testa del pupo non resti bagnata. Se il bimbo non tollera berretti o bandane la sola soluzione è inumidirgli costantemente il capo. Se il bimbo ha difficoltà a camminare a piedi nudi, potete ricorrere a scarpette di gomma morbida specifiche per il mare. Con le stesse il piccolo potrà scendere direttamente in acqua. Sono leggere, si adattano al piedino per la loro particolare duttilità e si asciugano in fretta.

*Jon Whiles/freedigitalphotos.net

Dopo il bagno asciugate con cura i piccoli con un telo pulito.

Non dimenticate mai la protezione solare, né di far bere molto il piccolo. Per i bimbi, al fine di evitare il contatto con acqua variamente contaminata, è meglio prediligere minerali lisce ed imbottigliate, per lo stesso motivo evitate la somministrazione di ghiaccio. Se il bimbo è ancora lattante ed intendete dargli la poppata in spiaggia, sappiate che la formula già preparata può essere conservata a temperatura ambiente per poche ore. Tra l’altro la calura estiva aumenta il rischio di contaminazioni. È sempre preferibile portare con sé l’acqua calda ed a parte il latte in polvere per poi preparare la formula sul momento.

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119 *Clare Bloomfield/freedigitalphotos.net


M

rte per annegamento, Scritto da Mamma Simona

la sicurezza al mare

Bimbi e acqua sono un binomio indiscutibile quando si parla di soggiorno estivo al mare o a lago. I bambini sono naturalmente attratti dall’acqua, uno dei quattro elementi naturali che richiama reminiscenze ancestrali ed esercita un’attrazione che solletica la curiosità infantile.

Speciale estate

2011

L’approccio può essere tentennante, in balia della soggezione che l’enorme distesa di acqua “che si muove”, può suscitare nel bambino, determinando un po’ di paura; oppure può essere ludico, perché nell’acqua fresca del mare si possono pucciare i piedini, saltare le onde, azzardare qualche tuffo, giocare col movimento ondulatorio che arriva sulla banchiglia. I genitori devono esser sempre presenti, accanto ai figli, quando questi giocano sull’acqua. Il mare è un gran bel divertimento per piccoli e grandi, ma nasconde insidie e pericoli; va rispettato e ai figli vanno insegnate fin dalla tenera età delle regole da seguire che facilitino la confidenza con l’acqua ma usando cautela. Laddove il bimbo si lasci prendere dall’euforia del gioco andando “oltre”, per esempio spingendosi in acque non sicure per lui, ecco che un intervento repentino del genitore, evita che un gioco si tramuti in un L’annegamento è causa di morincidente. te per bambini sotto i 4 anni, non così eccezionale come è Si tratta di incidenti che devono essere evitati e ciò dato pensare. Sono molti, in è possibile prima di tutto attuando un comportaItalia, i bambini che perdono la vita in acqua perché non mento di vigilanza idoneo da parte dei genitori, che sanno nuotare, per incuria dei genitori o di chi ne aveva la re- ogni tanto lasciano i bimbi in riva al mare a giocare, sponsabilità, per mancanza di “tranquilli” di averli a pochi passi da loro, abbassano intervento repentino. l’attenzione, magari concedendosi un bagno di sole sdraiati sul lettino ed ecco che espongono il bambino al pericolo più grande: la mancanza di controllo. Ricordiamo che non sono necessarie grandi profondità perché un bambino corra il pericolo di annegamento, bastano anche 20 centimetri di acqua…forse anche meno….. Esistono regole di massima, ispirate al buon senso, che noi genitori dobbiamo rispettare per la messa in sicurezza dei nostri figli. 120


t photos.ne eedigital r f / n a m a r ala *Arvind B

’occhio. d i a m li r e d r e fa i vista, non p d a t a t r o p a a quando si li s g a fi c i a e r ia p s , m à e it Tenere s re. L’acqua ua, l’acquatic a q c m a l l’ a n o o c a in a z c trumenalla confiden sibilità, in pis s s li o g o p fi n i u la e e r a a h m c o e u c in a Ed na paura m varsi, sia, ch u la e r e m del bagnetp o c a o t c o t s e in a v b a m ll a e b il bagn n l a a i da mettere r ere vissuta d a s v s i e in genitore nell e h v il c e io o d g n n i a t d no iu io a il s e o cco che l’au per il bambin le o v e c ia to di gioco. E p isvolto ludico r n u o n n a d to, re degli a s u ! a ia z m li r u o p n a pratica della esistono cqua, è buon a e l’ n n li o o c c ic a z p n iù e ueello di confid genti (per i p v a li lv l a e s d o a d li n io o c A sec di galleggiamento, brac modi). Il fatto che i bimbi indossino q . olto co m strumenti o n o ne su di loro s io e z h n c e t a t in a l’ d n e a ir u ra alcuni a mut arci a dimin z iz r o t ro corpo è t u t a s e o v n e l d e d n o a r n u sti ausili, la temperat stidioso; i; fa ic o m lt r o e t m i lz e a r b e otrebbe ess nzione agli s p e t t o t a t bo, facendolo a e r p im a t b im l s l’ e e , d a d o Pr d in e c n e l’acqua è fr a testa e pa im r p o d n a n i 36 e 37°, s g di abituarsi. a à b it il o p ib r s o s c o il p la are te, dandogli n meglio abitu e lm ermettere a p u i d d a r a g im a r u p q c de entrare in a dalle meren 2 e le a ip c in estioni. dal pasto pr g e n r o o c 3 e r e a r r e iu d Atten i fare il bagno per scong alneaziob i d i t ie iv (d he e segnaletic ll al bimbo d e d o e la balneat v t o e d p d is r la l li a r i a b t r educare i bim osse e gialle ecc…) e po e t n a t r o p im r e E’ da bagnini. a lle bandierin t e a d li g o e t v a r ic o if s n te ne, sig chiare di inpossibilmen is r e e a u it q t n n u e s d n e zione è co ri apprension eccedere o n it a n e a t g iu e a r i e c s s he iamente ensiamo di e v è un freno c p v o a n z o e n r N e e . d d e u e r h c p ic t ec La ni problema bino…senza io z m a a u b it l s e d in a e z z correr ndo la sicure la e t u t i. lo o s divieti insuls e vi, stiamo i t n zza indicaa r e t r s u a ic c s i t i d n e e m orm in comporta amente le n s lo o p u r c s ezza. one, seguire m m o g o , a c In bar is fare indossare il giubbotto di sicur te, in prim

http://www.vti adamamma.com

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Come insegnare a nuotare ai bambini durante le vacanze

di Paola F. Caselli

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Le vacanze possono essere un’occasione

d’oro per insegnare a nuotare ai bambini. O almeno dare i primi rudimenti. In vacanza al mare, in montagna oppure in città, possiamo divertirci insieme ai bambini tra onde e spruzzi restando a galla.

Speciale estate

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La saggezza popolare ripete che i bambini, vissuti 9 mesi nel liquido amniotico, dovrebbero essere naturalmente portati per l’acqua e il nuoto. Noi mamme abbiamo verificato che niente è piu’ falso. Sì è vero che alcuni bambini manifestano una certa propensione all’acqua, e trovano divertenti le onde.

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4 Ma quante di noi dopo aver fatto di tutto per portare il bambino al mare hanno assistito al suo rifiuto di avvicinarsi all’acqua? 4 Quante hanno dovuto tranquillizzare un bambino urlante di terrore di fronte al magnifico spettacolo del mare? 4 Quante di noi fanno tutto il repertorio di spettacolini conosciuti per convincere il proprio bambino a mettere i piedini in acqua? 4 E quanti papà ogni anno sulle spiagge lanciano la fatidica frase “andiamo a farci un bagnetto” , mentre il bambino fugge dalla parte opposta? Ecco. Il punto è che per i bambini non è affatto così scontato riaffidarsi all’acqua, una volta che hanno stabilito la loro competenza sulla terra ferma. Soprattutto l’elemento acqua, in natura è sempre accompagnato da altri elementi giustamente temibili: onde, sabbia, corrente, spruzzi, senza dimenticare il sale dell’acqua di mare che non è per niente appetibile.

“Prima di nuotare intanto impara a stare a galla”


Già il fatto di stare a galla è il primo fondamentale traguardo per consentire ai bambini di sperimentare il rapporto con l’acqua e guadagnare ‘acquaticità’. Nelle prime fasi i bracciolini sono fondamentali. Ma scegliete il salvagente col quale il vostro bambino si sente piu’ tranquillo. Non forzategli la mano se proprio non ne vuole sapere di entrare in acqua. Riprovate con pazienza a piccoli passi e sempre come un gioco. Non portate i bambini in acqua quando il mare è mosso o quando c’è corrente forte Non portate i bambini soprattutto nelle prime fasi, in acqua alta. Restate dove l’acqua è molto bassa e lasciateli decidere in autonomia quando si sentiranno tranquilli di muovere le prime ‘bracciate’

eedigitalphotos.net *Worakit Sirijinda/fr

Gioco, gioco e ancora gioco e vigilanza, vigilanza, vigilanza. Queste sono le parole fondamentali per aiutare i bambini a vincere la paura dell’acqua e farlo in tutta sicurezza. Fate ogni giorno piccoli progressi. Non è detto che i bambini debbano diventare dei nuotatori al loro primo incontro con l’acqua. Se l’esperimento in vacanza è stato positivo, potete scegliere di iscriverli ad un Corso di nuoto, al rientro. Se l’esperimento è stato negativo, potete riprovare in piscina o in situazioni diverse rispetto al mare e vedere se il bambino si affida maggiormente Gli istruttori di nuoto sono degli ottimi esperti per assistervi.

http://www.de abyday.tv

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Come organizzare

un’e s t a t e

i n c i tta’ c o n i b a

mbini

L‘e state in città con i bambini può essere un’impresa difficile da superare. Da una parte le temperature alte delle città, dall’altra il dubbio che non sappiamo come intrattene i bambini e in fondo anche un po’ di senso di colpa perchè non riusciamo a organizzare per loro quel viaggio ai Caraibi che sognamo fin dall’infanzia.

Ma in effetti, l’estate in città può essere invece anche una grande occasione per vivere la città in modo creativo, in un periodo in cui ogni grande città rallenta i suoi ritmi e si svuota del traffico tipico dell’inverno.

“ Estate in città con i bambini,

Possiamo trovare tanti modi per trascorrere il tempo insieme ai nostri bambini, divertendoci e approfittando per scoprire, insieme, la nostra città, le opportunità che offre, curiosità e modi di vivere sostenibile. Se ci viene piu’ facile, qualche giorno prima di iniziare le ferie, pianifichiamo su un quaderno una sorta di scaletta di luoghi da visitare, attività da fare. Possiamo farci aiutare dalle mappe di Google, on line, per tracciare un percorso ideale della nostra estate in città. Nello stesso modo, attraverso i motori di ricerca o delle guide turistiche della nostra città, possiamo scegliere degli itinerari adatti per noi e i bambini. Possiamo scegliere ad esempio un tema generale e selezionare di conseguenza luoghi da visitare e attività. Possono essere luoghi storici, musei, gallerie, ma anche parchi, piscine, ristoranti, cinema, teatri e bar. In ogni città infatti ci sono luoghi che raccontano storie, luoghi che hanno subito trasformazioni nel tempo e può essere divertente ricostruire la storia di una piazza o di un parco, tornando indietro nel tempo e prendendo lo spunto per appro-

un’occasione

Speciale estate

2011

di scoperte”

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*Thephotoholic/freedigitalphotos.net

s.net alphoto t i g i d e /fre toholic *Thepho

fondimenti collegati. Possiamo anche fare con i bambini un percorso della memoria familiare, visitando i luoghi della nostra infanzia, di quella dei nonni o i luoghi che sognavamo da bambini alla loro età, o ancora, i luoghi che ci piaceva frequentare da bambini. Possiamo stabilire dei percorsi giornalieri alternati con giornate dedicate al relax e al divertimento. Possiamo acquistare un bel quaderno che sarà il diario della nostra estate in città e ognuno scriverà il racconto di quella giornata con le sue impressioni o gli aneddoti divertenti. Ognuno potrà aggiungere piccoli frammenti a ricordo della giornata come foto, scontrini, biglietti, etc. Possiamo organizzarci insieme a qualche altra mamma o famiglia e fare questo percorso insieme. Se conosciamo delle coppie con bambini che provengono da altri Paesi, possiamo approfittare per fare una sorta di scambio culturale e organizzare anche insieme delle dimostrazioni pratiche di giochi, *Child With Globe/freedigitalphotos.net piatti tradizionali, canzoni dei nostri paesi. Se abbiamo scelto un tema naturalistico come ad esempio ‘le rose’ oppure ‘il grano’, un’idea divertente può essere quella di andare alla ricerca di tutto quello che in città è stato dedicato al nostro tema. Quante piazze esistono, quanti locali, quanti musei o collezioni, quante storie troviamo intorno a quel tema. E aggiungere visite naturalistiche, percorsi nel verde, film che parlano del tema, ristoranti o libri da cui prendere spunto. Alla fine dell’estate, sarà divertente ma anche sorprendente rileggere il diario e vedere quante cose abbiamo scoperto e quanto ci siamo divertiti insieme ai bambini, semplicemente restando in città.

http://www.de abyday.tv/ 125521 *Simon Howden/freedigitalphotos.net


Estate

in città:

10 regole per la sicurezza delle famiglie Scritto da Mamma Federica

Speciale estate

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L’estate spalanca i balconi, fa rivivere i giardini domestici, ci conduce nei parchi, in riva al mare, sulle sponde di laghi e fiumi, per i campi ed in montagna, riempie cestini da picnic, accende barbecue e griglie, colma d’acqua piscine gonfiabili o fuori terra. L’estate è gioia, piacere di respirare l’aria calda e di incontrare il sole, è vacanza da vivere con la famiglia impegnandosi in attività all’aperto.

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Le nuove abitudini estive, soprattutto quando coinvolgono l’intera famiglia e quindi dei bambini, meritano di essere “liberamente ” svolte ma con attenzione, ovvero non trascurando le debite precauzioni e cautele. Comunemente il tema della sicurezza estiva è erroneamente riferito solo alle vacanze: così chi va in spiaggia o al lago si preoccupa di conoscere e prevenire i pericoli legati alla attività vacanziera. Diversamente chi resta in città trascura “i rischi dell’estate domestica”. A riflettere sulla diffusa disattenzione ai “pericoli dell’estate cittadina” è l’UL, acronimo di Underwriters Laboratories, organizzazione globale ed indipendente leader in materia di sicurezza. Secondo Marcello Manca, General Manager di UL in Italia, “E’ fondamentale, soprattutto in estate, quando aumentano le occasioni di divertimento, dedicare alcuni minuti alla sicurezza dell’ambiente che ci circonda, sia questo un luogo esterno o il giardino di casa nostra. Bastano pochi e semplici accorgimenti per ridurre al minimo i rischi e garantire a tutta la famiglia il massimo della sicurezza”. L’UL ha studiato e pubblicato un vero e proprio vademecum delle vacanze sicure destinato a quelle famiglie che nei mesi estivi non si sposteranno dalle città. Il risultato del lavoro dell’UL è un elenco dettagliato di 10 utili consigli per trascorrere l’estate con la propria famiglia ed i propri bambini in assoluta tranquillità.


In giardino:

❶ Durante i pasti all’aperto massima attenzione a barbecue e griglie, vanno tenuti a distanza di sicurezza dai bambini e non vanno mai lasciati incustoditi; ❷ Anche il cortile domestico va accuratamente controllato, quando a fruire degli spazia aperti sono i bambini è compito di noi adulti vigilare sulla sicurezza dei luoghi e delle attrezzature gioco. Periodicamente è buona norma accertarsi che tutte le attrezzature di gioco a disposizione dei piccoli (altalena, scivolo, amaca, casetta di legno o plastica, ecc) siano sicure. In primo luogo devono essere montate ad arte, occorre che i giocattoli non presentino parti movibili o mal montate (bulloni non stretti bene o sporgenti), precarie, insicure, logorate o arrugginite. Quando i giochi hanno ancoraggi al terreno occorre assicurarsi che siano ben fissati al suolo. Complessivamente i giochi messi a disposizione dei bambini devono trovarsi in un buono stato di funzionamento e conservazione. In caso di piscina gonfiabile:

❸ Premesso che i bambini non vanno mai lasciati da soli né nelle prossimità della piscina né, tanto meno, in acqua (anche se si tratti di una piscina gonfiabile, l’acqua è sempre pericolosa ed il bimbo va sempre custodito e osservato). È buona norma di sicurezza, una volta terminato l’utilizzo della piscina, svuotarla completamente e capovolgerla. ❹ Tutti i tubi del giardino (anche quelli coinvolti nell’uso delle piscine gonfiabili) vanno arrotolati e accuratamente conservati fuori dalla portata dei bambini. Attenzione ai sistemi di irrigazione: mettere in sicurezza, lontano dalla portata dei bambini, l’irrigatore se non in uso, un’accensione improvvisa o non controllata può creare incidenti.

*Simon Howden/freedigitalphotos.net

“Le piante del nostro giardino domestico possono costituire un pericolo per i bambini?”

Questa è una domanda che vale la pena di porsi. ❺ Quando apriamo il giardino ai bimbi ricordiamoci che loro sono delle creature “curiose”, che amano scoprire il mondo e per questo indagano ciò che si impone alla loro attenzione. Accertiamoci, dunque, che le piante poste nel giardino di casa siano sicure e controllate. In primo luogo è fondamentale che le nostre piante non siano velenose, non abbiano spine par

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ticolarmente pericolose. Laddove una pianta possa costituire un pericolo per i bimbi è buona norma di sicurezza collocarla in un luogo sicuro e lontano dalla portata dei bambini. Quando i bambini frequentano i giardini ed i cortili domestici è bene non fare uso di pesticidi. In caso di piscina (dentro o fuori terra):

❻ Controllare quotidianamente il livello di cloro e agenti disinfettanti dell’acqua per garantire igiene e sicurezza. ❼ Attenzione, è preferibile sollevare dall’acqua qualsiasi gioco quando i bambini sono fuori dalla piscina. Ragionando con la logica dei bambini palline, pesciolini o barchette possono attrarre l’attenzione dei piccoli, indurli nuovamente verso l’acqua, spingerli a “recuperare da soli il gioco” ed è chiaro che questo istinto di “recupero del gioco dall’acqua” potrebbe essere assai pericoloso, potendo causare cadute accidentali in piscina. ❽ Non lasciare mai il bambino incustodito vicino ad una piscina; l’adulto deve essere in grado di eseguire la scansione alla piscina ogni 10 secondi e di raggiungere l’acqua entro 20 secondi.

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Al parco, presso i giardini pubblici o durante una scampagnata:

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❾ Attenzione alle piante: certe piante possono essere velenose per la famiglia e per gli animali domestici, quando non si conosce la natura e le caratteristiche *Hinnamsaisuy /freedigitalphotos.net di una pianta è bene controllare che i bambini non entrino in contatto con essa. ❿ Via libera alle passeggiate in bicicletta, ma per pedalare in sicurezza è buona norma prevedete per tutta la famiglia caschi protettivi per prevenire le lesioni in caso di caduta. Ed in particolare assicuratevi che il bambino indossi un casco a norma ed adatto alla sua conformazione cranica, ovvero non troppo largo, ma che si adatti comodamente a lui. È appena il caso di aggiungere che anche nel giardino di casa batte il sole: usate le creme protettive quando siete all’aperto, soprattutto curate la pelle dei piccoli con fattori di protezione adeguati, e non esponete i piccini al sole ed al caldo nelle ore di massima calura.

http://www.v it adamam ma.com *Photostock/freedigitalphotos.net


Così

sicuro!

Consigli di viaggio

Come rendere il viaggio del tuo bambino più piacevole e senza disturbi! Tempo di escursioni e vacanze: quando è il momento di partire con tutta la famiglia, prima bisogna organizzare accuratamente gli spostamenti. Qual è il modo migliore per muoversi con un bimbo? Ecco gli accorgimenti per viaggiare in tutta sicurezza e trasformare anche il tragitto in un’occasione piacevole per grandi e piccoli.

In macchina... ...sempre sul seggiolino

Per chi si sposta in automobile, è molto importante adottare alcuni accorgimenti per garantire la sicurezza del piccolo. e “Tenere il bambino in braccio o lasciarlo libero di muoversi all’interno dell’abitacolo è un gravissimo errore: si tratta di una situazione pericolosa per il piccolo e di una possibile fonte di distrazione per il genitore che sta guidando”, spiega Luisa Galli, professore associato di Pediatria dell’Università di Firenze e responsabile dell’Ambulatorio del bambino viaggiatore dell’Ospedale Pediatrico Meyer. “Per viaggiare sicuri, i bambini devono sempre essere trasportati in un seggiolino conforme al loro peso, preferibilmente collocato sul sedile posteriore dell’auto, in posizione centrale”. e L’utilizzo del seggiolino, e successivamente dell’adattatore, è indispensabile - e obbligatorio per legge - finché il bimbo non ha raggiunto 1 metro e 50 di altezza o i 36 chili di peso (vedi riquadro). e“Ricordiamo, inoltre, che quando ci si

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photos.net *freedigital


sposta con un bebè è necessario programmare alcune soste, per rendere il viaggio meno pesante e permettergli di muoversi liberamente per qualche minuto”, aggiunge l’esperta. e “Se il viaggio non è molto lungo, si può cenare presto e poi partire, in modo da compiere il tragitto mentre il piccolo dorme. Non è invece consigliato, proprio per motivi di sicurezza, affrontare spostamenti che richiedono al genitore di guidare per buona parte della notte”.

M a l d ’a u t o

Speciale estate

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E se il piccolo soffre di cinetosi, ovvero quell’insieme di disturbi (nausea, vertigini e sudorazione fredda) noti come ‘mal d’auto’?

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u“Per prevenire il problema o all e- base di scopolamina). viarne i sintomi, è importante lim itare l’assunzione di liquidi durante gli uL’uso dell’aria condizionata, ch e spostamenti e avere a disposizion e permette di eliminare l’umidit à, crackers o grissini da offrire al aiuta a lenire il disturbo, purché si piccolo prima della partenza e du - gestisca con buon senso. Occorre , rante il viaggio, in modo da spez - infatti, evitare sbalzi termici ecceszare il digiuno con spuntini legge ri sivi, regolando il climatizzato re in e facilmente digeribili”, consiglia modo da non creare una differen za Luisa Galli. marcata tra temperatura esterna e interna. wSolo se il bambino soffre di una forma severa del disturbo, è oppo r- wPer rendere il viaggio pi ù piatuno rivolgersi al pediatra prima cevole, un suggerimento sempr e della partenza. Il medico potrà va - valido è intrattenere il bim bolutare l’opportunità di prescrivere con qualche giocattolo, ascolta re farmaci ad hoc: se il piccolo ha me no un cd o cantargli le canzon cine di 4 anni, può essere d’aiuto un an - preferite oppure racconta rgli tistaminico assunto per via orale, una storia. Se è già grandicello , mentre se è più grandicello, si può si potrà richiamare l’attenzione ricorrere ai chewing-gum a base di sul paesaggio: guardando fuor i dimenidrinato, il cui effetto dura pe r dal finestrino si possono sc o3-4 ore e che possono essere masti - prire tante cose nuove e di mencati fino a due volte al giorno. Solo a ticare la noia e l’eventuale mal partire dai 10-12 anni d’età, è possi - d’auto. bile utilizzare i cerotti antinausea (a


im *T t ne s. to ho lp ta gi di ee fr h/ ac Be

In aereo... ...attenzione alle orecchie

I bimbi più piccoli possono viaggiare in braccio alla mamma o sedere in appositi seggiolini. Alcune compagnie forniscono (su prenotazione) culle e seggiolini ad hoc per i bebè di pochi mesi, da agganciare al sedile di fianco a quello del genitore. Ecco qualche accorgimento per tranquillizzare il piccolo ed evitare fastidiosi disturbi durante il viaggio. e“Innanzitutto, i bocchettoni dell’aria condizionata non dovranno essere orientati verso la testa del piccolo, per non rischiare che il flusso di aria fredda causi un mal d’orecchie”, spiega Luisa Galli. e“Nelle fasi di decollo e di atterraggio o se si verificano turbolenze, toccherà ai genitori intrattenere e distrarre il bimbo. Ricordiamo che, se mamma e papà si mostrano sereni, anche il piccolo è portato ad affrontare le nuove esperienze con tranquillità”. eSe durante l’atterraggio o il decollo il cambiamento di pressione atmosferica provoca fastidi alle orecchie (sensazione di ovattamento o disagio), può essere utile offrire al bimbo il ciuccio, il seno della mamma o il biberon o, se è grandicello, fargli succhiare una caramella o masticare un chewing-gum”. e“Se la meta del viaggio è un paese esotico, è fondamentale rivolgersi al pediatra almeno un mese prima della partenza per sottoporre il piccolo alle profilassi e/o vaccinazioni necessarie in base alla destinazione scelta”, avverte Luisa Galli. “E questo vale anche in caso di ricongiungimento familiare: se uno o entrambi i genitori sono stranieri, sussiste comunque la necessità per il piccolo di eseguire queste terapie preventive, indispensabili per proteggerlo da serie malattie, come malaria, epatite A o tifo”.

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In nave... ...a passeggio sul ponte

http://q uimamm e.leiweb.it

Se per raggiungere la meta delle ferie estive si deve affrontare uno spostamento in nave, ecco alcuni accorgimenti per evitare che il piccolo soffra di cinetosi. e“Se le condizioni atmosferiche lo consentono, il suggerimento è passeggiare con il piccolo sul ponte o sedersi con lui in una zona riparata dal vento”, spiega l’esperta. “All’aria aperta, infatti, eventuali disturbi sono meno intensi e il bambino si può distrarre più facilmente. Soprattutto in caso di nausea, meglio non trattenersi a lungo negli spazi chiusi”. eSe la trasferta in nave dura diverse ore e il disturbo è importante, ancora *Bernie Condon/freedigitalphotos.net una volta può essere opportuno rivolgersi al pediatra prima di partire, per mettersi in viaggio con i rimedi consigliati (gli stessi degli spostamenti in auto) in valigia.

In treno... ...un viaggio a misura di bimbo

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Gli spostamenti in treno sono piuttosto graditi ai bambini che hanno la possibilità di guardare fuori dagli ampi finestrini, ma soprattutto di muoversi liberamente all’interno del vagone.

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et tos.n alpho t i g i reed e B/f *Susi

e“Non sono quindi necessarie precauzioni particolari, se non quella di prestare attenzione agli sbalzi di temperatura: se l’aria condizionata è molto alta, può essere opportuno far indossare al bimbo un maglione leggero. Anche in treno, inoltre, i bocchettoni non dovranno essere orientati verso di lui. ePer quanto riguarda la necessità di intrattenere il piccolo, in treno è più facile evitare la noia: si potrà giocare con lui o leggergli un libro, ma anche passeggiare da un vagone all’altro, se ha bisogno di muoversi un po’”.


Come lasciare la cucina prima di partire in vacanza

di Paola F. Caselli

Se siete tra le fortunate che stanno per partire in vacanza, oltre al costume e al pareo, vi sarà utile il nostro breve vademecum per come lasciare la cucina e non trovare brutte sorprese al ritorno. Sì perchè può capitare che nell’euforia della partenza, ci si dimentichi di piccoli ma importanti dettagli che, in nostra assenza, si possono trasformare *Vichie 81/freedigitalphotos.net

t photos.ne eedigital r f / n a m E *Suat

in guai, con la conseguenza che il benessere conquistato in vacanza sia messo subito alla prova al nostro rientro. In casi proprio gravi, qualche distrazione, può costringerci a rientrare in tutta fretta e addio vacanze. Prepariamoci con qualche giorno di anticipo e puliamo a fondo tutta la cucina in particolare nei posti piu’ 133


nascosti e dimenticati, che spesso possono diventare il rifugio di insetti e parassiti.

 Eliminiamo tutti i barattoli aperti

con cibi avanzati e rimasti a metà o peggio di dubbia freschezza. Se riuscite a consumarli prima di partire tanto meglio, se non riuscite, buttate.

 Eliminiamo qualsiasi traccia di molli-

che, granelli di zucchero, ovunque. Chiudiamo bene in contenitori o buste chiuse, tutti gli alimenti aperti: biscotti, caffè, zucchero, cacao, etc.

 Consumiamo tutto ciò che è in frigo.  Eliminiamo quello che non riusciamo

a consumare, compresi i surgelati.

giorno della partenza e ricordiamoci di lasciare aperti gli sportelli, per evitare cattivi odori e muffe.

Speciale estate

 Puliamo il filtro della lavastovi-

*Ambro/freedigitalphotos.net

*Paul/freedigitalphotos.net

 Puliamo bene il frigo e il freezer.  Spegnamolo staccando la spina il


glie e se necessario facciamo un lavaggio veloce con un disinfettante.

 Laviamo bene i piani, l’esterno

dei mobili, il lavello e i pavimenti.

 Il giorno della partenza chiudiamo: acqua, gas, luce.

 Lasciamo leggermente sfessurata una finestra per fare in modo che circoli comunque un poco d’aria.

 Se temete per la polvere, stendete un

telo di plastica sopra i mobili.

 Se abbiamo piante

in cucina, spostiamole in un punto in cui possano ricevere comunque la luce e immergiamole in bacinelle d’acqua riempite per 2/3 dita, in modo che non soffrano la mancanza d’acqua. Oppure utilizziamo il metodo delle bottiglie infilate nella terra.

 Lasciate sul tavolo

o sul piano un’essenza profumata ad esempio alla lavanda, geranio o citronella. Servirà a profumare l’ambiente e anche a tenere a distanza qualche insetto superstite.

*Ambro/freedigitalphotos.net

http://www.de abyday.tv

*Freedigitalphotos.net

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PIC NIC d’estate di Antonella Cennamo

L’arrivo dell’estate spesso non coincide con un rilassamento dei ritmi quotidiani, anzi a volte è il contrario, soprattutto per noi mamme. I bambini sono a casa, il lavoro incombe, le faccende domestiche pure, e spesso gli aiuti mancano. Mettersi ai fornelli poi, è più un dovere che un piacere e così si finisce per consumare pasti frettolosi per poi tornare tutti alle proprie occupazioni.

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L’unico momento libero per una famiglia sembra essere il week end, ma spesso lo si trascorre più o meno come tutti gli altri giorni; tra commissioni, centri commerciali e spesa settimanale. Invece, basterebbe così poco!

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Per una giornata diversa occorrerebbe trovare un posto carino non troppo lontano dalla città, dove ci siano prati, qualche albero, magari un ruscelletto di acqua limpida e fresca e via, inizia il divertimento! Sto sognando ad occhi aperti? Suvvia, non ditemi che nella nostra bella Italia sia difficile trovare un parco, un boschetto, un’area picnic dove trascorrere una domenica insieme alla famiglia! E poi se lo scopo è solo scappare per qualche ora dalla calura della città, facendo una passeggiata nel verde, giocando a palla con i vostri figli o rilassandovi semplicemente, allora anche l’organizzazione è minima! Basta mettere in macchina un telo abbastanza grande, un pallone e un buon libro, bibite,frutta fresca e qualcosa di buono e semplice da gustare in mezzo alla natura e via, si parte!

Non sapete cosa preparare? A quello ci penso io, ecco

qualche ricetta molto speedy che può fare al caso vostro, prendete appunti.


Insalatina ,gamberetti e surimi, con salsa tzatziki ( x 4 ) INGREDIENTI

Insalata iceberg 20 gr gamberetti lessati 4 bastoncini di surimiPer la salsa tzatziki: 1 yogurt greco 1 cetriolo medio 1 spicchio di aglio 1 cucchiaio di olio evo sale e pepe

Preparare la salsa la sera prima, sminuzzando l’aglio e il cetriolo e poi amalgamando bene tutti gli ingredienti. Conservare in frigo. Lavare e sminuzzare l’insalata, metterla in una ciotola con i gamberetti lessati e i surimi tagliati a rondelle, condire con la salsa tzaziki e un tocco di erba cipollina.

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Rotolini di zucchine (x 4) INGREDIENTI

1 Zucchina grande, tagliata a fette e grigliate 50 gr di ricotta 1 fetta di prosciutto cotto qualche pistacchio basilico sale e pepe

Speciale estate

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Grigliare le zucchine e farle raffreddare. Da parte, mettere in una ciotola il prosciutto tritato finemente, i pistacchi leggermente pestati, la ricotta, il basilico sminuzzato, olio sale e pepe. Lavorarli fino ad ottenere una cremina, la quale andrà spalmata, poco per volta, sulle zucchine. Arrotolarle una per una e se è il caso, fermare con uno stuzzicadente.

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Cous cous mediterraneo (x 4)

INGREDIENTI

200 gr di cous cous precotto 1 melanzana 1 zucchina 1 peperone 1 cipolla

200 gr di petto di pollo pesto olio evo rosmarino

Lavare accuratamente e poi taglia della, riscaldare dell’olio, con qualchre a dadini le verdure. In una pafoglie di salvia e la cipolla. Aggiungere aghetto di rosmarino,un paio di a cubetti anche il petto di pollo e e la dadolata di verdure. Tagliare aggiungerlo solo a metĂ cottura, regolare di sale. In un pentolino a parte, mettere a cu tato sulla confezione. Quando è pr ocere il cous cous come riporforchetta, aggiungere un paio di cuonto, sgranarlo ben bene con una di pesto, mescolare bene, infine ag cchiai di olio e un paio di cucchiai giungere il pollo e le verdure.

Buon appetito!

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Succhi di frutta 100% buoni e salutari come

frutta fresca di Mamma Federica

Succo di frutta o frutta fresca?

2011

*Master isolated images/freedigitalphotos.net

Speciale estate

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Le ricerche avrebbero evidenziato che il succo di frutta al 100%, ovvero puro, sarebbe capace di conservare inalterati i valori nutritivi e protettivi della frutta fresca. Di essa preserverebbe gli effetti benefici in termini di salute, quindi avrebbe un alta capacità preventiva, rappresentando un alleato contro i tumori, le malattie cardiovascolari e persino il declino cognitivo. Alcuni succhi di frutta, grazie alle proprietà del componente originario, sono, poi, massimamente indicati per la prevenzione di patologie specifiche, per esempio il succo di mirtilli ridurrebbe le infezioni del tratto urinario, i succhi di uva e mele avrebbero un effetto positivo sul declino cognitivo legato all’età, il succo di melograno concorrerebbe nella riduzione del cancro alla prostata, i succhi di arancio e pompelmo avrebbero un positivo effetto di prevenzione contro i tumori a carico dell’apparato respiratorio e digestivo. Tutte le premute di frutta avrebbero un forte potenziale antiossidante. Dunque abituare il bambino a bere spremute di frutta e succhi, purchè siano al 100%, è una buona abitudine da favorire e potenziare. Il succo di frutta va bene anche a colazione, come merenda pomeridiana e bevanda quotidiana. Inoltre è una valida e saporita alternativa alle bevande gassate che arrecano gravi danni in termini alimentari e nutrizionali. Un buon succo di frutta è sempre gradevole! Nell’acquisto del succo leggete bene l’etichetta, assicuratevi che si tratti di un prodotto al 100% polpa di frutta e per i piccoli, eventualmente, preferite produzioni biologiche.

*Paul/freedigitalphotos.net

*Boaz Yiftach/freedigitalphotos.net

Dall’Experimental Biology di Washington giunge la notizia di una recente ricerca portata a termine presso University of California, secondo i dati raccolti emergerebbe che consumare del succo di frutta al 100% sarebbe salutare tanto quanto consumare frutta fresca.

http://w ww.v itadamam ma.com


m

Ghiaccioli *Digitalart/freedigitalphotos.net

fatti in casa

di Laura Cappelli

Colorati, buonissimi, allegri, freschi, dissetanti, dolci ma abbastanza leggeri da lasciarci senza senso di colpa: i ghiaccioli sono una vera meraviglia per occhi, gola e perfino per la linea. E farli in casa non è mai stato così facile! Ecco tutti i segreti per preparare facilmente degli ottimi ghiaccioli casalinghi e alcune deliziose ricette per renderli ancora più golosi e stupire grandi e piccini...

’ABC del ghiacciolo

Fare degli ottimi ghiaccioli richiede pochi ingredienti: acqua

(o latte), zucchero (o dolcificante, ma è meglio non esagerare) e una base per dare gusto e colore che sia frutta fresca da frullare o a pezzi, succo di frutta, sciroppo colorato o una bibita tipo tè o Coca Cola. Ovviamen-

te quello che proprio non può mancare è lo stampo. Set di stampini della classica forma o di forme più fantasiose si trovano in questo periodo in tutti i negozi di casalinghi e negli ipermercati delle grandi catene. Da Ikea ad esempio, con meno di 2 euro, è possibile comprare Solig, un set da sei formine colorate e dotate di stecco, veramente delizioso. Stampi di forme più fantasiose si trovano nei negozi più ricercati, ma il ghiacciolo, diciamoci la verità, piace per la sua forma semplice e pronta al...morso! I ghiaccioli fatti in casa non hanno data di scadenza, per le proprietà antibatteriche del freezer. Tuttavia, per mantenere intatto il gusto, è meglio non esagerare coi “tempi di permanenza” in frigorifero. Tanto ci vuole così poco tempo a realizzare ottimi ghiaccioli che potrete farli anche ogni giorno!

Ghiacciolo al limone: un classico e tante varianti

Il ghiacciolo al limone è indubbiamente il re dei ghiacci da mordere. Per realizzarlo basterebbe

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prepare una buona limonata e farla ghiacciare. Però i veri guru del classico ghiacciolo consigliano questa ricetta alternativa che ora vi spieghiamo.

Portate ad ebollizione 450 cc d’acqua insieme a 100 grammi di zucchero e lasciate sul fuoco per 3 minuti; dopo aver spremuto un limone, aggiungete il succo filtrato con un colino allo sciroppo che si sarà raffreddato un po’. Versate tutto negli stampini e lasciare in freezer per almeno 3 ore. Una variante golosa : al posto del bastoncino di plastica

mettete un bastoncino rigido di liquirizia, da inserire non appena il ghiaccio si sarà leggermente solidificato. Potete sostituire poi il succo di limone con del succo di arancia, di ananas o di pesca, meglio se realizzato da voi con una centrifuga (ma va bene anche il succo di frutta già fatto, purchè si aggiunga molto meno zucchero). Questi ghiaccioli si prestano benissimo per aggiungere anche frutta a pezzi (fragole, frutti di bosco, pesche, albicocche, ananas).

Ghiaccioli arcobaleno e coloralingua

La stessa ricetta dei ghiaccioli al limone può essere utilizzata per creare dei gustosi ghiaccioli con gli sciroppi. Basta sostituire al succo di limone un bel cuc-

Speciale estate

2011

chiaio di sciroppo scegliendo fra i classici menta, amarena, orzata, cedro, fragola etc e dimezzare le dosi di zucchero. Se volete rendere i

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vostri ghiaccioli ancora più colorati, usando la base del ghiacciolo al limone o di quello all’orzata potete aggiungere una punta di colorante alimentare (se ne trovano anche di naturali), da comprare nei negozi di dolci o di alimentari. A piccole dosi un ghiacciolo color puffo o uno rosa acceso sono concessi e i vostri piccoli li troveranno super divertenti...occhio alla lingua però!

Un’alternativa golosa e nutriente al ghiacciolo a base di acqua è un ghiacciolo di frullato, con latte e buona frutta fresca. Il risultato sarà un dessert più cremoso ma comunque leggero e sano. Per prepararlo procedete così. Versate in recipienti da ghiaccio 200 gr di latte (intero o scremato) e fatelo solidificare in cubetti. Mettete i cubetti in un frul-


latore abbastanza potente e aggiungete frutta tagliata a pezzi (banane, fragole, ciliegie, lamponi) che potete anche arricchire con scagliette di cioccolata. Aggiungete poi altri 100 gr di latte (non ghiacciato) e 2 cucchiaini di zucchero. Frullate per una ventina di secondi, finchè il cubetti di latte ghiacciato non saranno spezzettati. Riempite col frullato gli stampini da ghiacciolo e lasciate riposare in freezer per una giornata. I vostri frullati da passeggio

Ghiaccioli mele e kiwi, w il verde! L’estate è un esplosione di colori in mezzo al verde. Preparate questi ghiaccioli dolci e aciduli insieme e serviteli fra petali di girasoli o margherite. Un dolce semplice, leggero e di sicuro effetto, che piacerà ai più piccoli e stupirà i grandi. La ricetta è per 6 persone. Sbucciate

3 mele verdi e 4 kiwi, frullateli insieme, aggiungete 4 cucchiai di zucchero e riempite d’acqua il contenitore fino a raggiungere a 600 cc (0,6 litri). Frullate il

*M_bartosch/freedigitalphotos.net

sono pronti per essere divorati!

*Posterize/freedigitalphotos.net

tutto per un altro minuto e versate negli stampini. Un paio di ore in frigo e via, i verdi ghiaccioli sono pronti per la tavola!

Ghiaccioli light, smoothie e anche un po’ cool, con frutta e yogurt

Questi ghiaccioli sono freddi ma soprattutto alla moda. A base di frutta, latte, yogurt, dolci quanto basta per tirarci su dopo una lunga giornata afosa, ma non abbastanza da rovinarci le interminabili sedute in palestra. Direttamente dall’Inghilterra ecco facili ricette per ghiaccioli dietetici, soffici e cool (ogni ricetta è per 4 persone)!

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Frullate insieme 2 banane medie e circa 200 gr di fragole con due vasetti di yogurt bianco e magro, e senza zucchero. Versate negli stampini e lasciate raffredare tutta la notte. *Graur Razvan/freedigitalphotos.net

*Suat Eman/freedigitalphotos.net

Ghiacciolo cioccolato:

banana e

*Ambro/freedigitalphotos.net

Ghiacciolo fragola e banana:

Speciale estate

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Ghiacciolo fragola e lampone:

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nel solito frullatore mettete stavolta 80 gr di lamponi e 100 gr di fragole, 100 ml di yogurt bianco, 100 ml di latte parzialmente scremato e zucchero se vi va.

http://w ww.p ianetadonna.it

freedigitalphotos.net

frullate insieme 2 banane medie, con 150 gr di yogurt e 6 gocce di estratto di vaniglia e mettete in frigo a riposare per un paio di ore. Sciogliete a bangomaria 50 gr di cioccolato in 100 gr di latte parzialmente scremato. Lasciate raffreddare 10 minuti e poi copriteci i gelati, gi첫 formati. Rimettete in frigo tutta la notte.


e h c a z n a r e p s Nella li

g i s n o , c i l i i t t s u i que v r sse

e e o r n a n r a u r ug a pot .... e a h z c n ca ta a s e v r a i d i c d n n o e l n na sp i u o v i a tutt

r r a . . . .

a i t r e ived

!

e r b m sette

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Cucina Cup cakes allo yogurt e vaniglia pag. 148


allo yogurt e vaniglia

di Antonella Cennamo

finita è a l o u c s La Finalmentitee!! c’è aria di vaclaantzi ae, per tutglia di tuffi sperico che vo elli di sabbia! a partenza, ll a ’ o p di cast n u ra anco o

nca lcin Purtroppo ma gannare l’attesa con un do in che ne dite di ”? “a tema mare e con i loro h c , s e k a c p u nissimi c piagEcco dei buo o verso mari cristallini e s sa lo n colori ci porta ncedetevi una pausa go me o o ge dorate. C tri piccoli e sarà un po’ c s insieme ai vo za. n stare in vaca !

Bon appétit


Per i cupcakes +/- 6 pezzi 120 g. di farina 00 50 g. di zucchero 1 cucchiaini di lievito 1 uova 125 g. di yogurt 20 g. di burro 1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia

Setacciare insieme tutti gli ingredienti secchi. Da parte amalgamare bene le uova, lo yogurt, il burro morbido e l’estratto di vaniglia. Unire le farine e amalgamare lo stretto necessario. Dividere nei pirottini e cuocere in forno caldo a 180° per circa 15/20 min. Vale sempre la prova stecchino. Una volta pronti, tirarli fuori dal forno e farli raffreddare bene.

Per il frosting

50 gr di burro freddo 100 gr zucchero a velo 2 gocce di estratto di vaniglia 2 gocce di colorante alimentare azzurro

Ora divertitevi a decorarli insieme ai vostri bambini! Stelline, cuoricini, perline oppure palloni e granchietti, lasciateli scegliere... di fantasia loro ne hanno da vendere!

luglio ✩ agosto 2011

Mettere il burro a pezzetti in una boule dai bordi abbastanza alti, lavorarlo qualche minuto con le fruste, così da ammorbidirlo. Aggiungere poi, piano piano, lo zucchero a velo precedentemente setacciato e infine l’estratto di vaniglia e il colorante. Si otterrà una crema liscia ma molto soda, da conservare in frigo. Per guarnire i cupcakes sarà meglio avvalersi dell’aiuto di una sac à poche e un beccuccio dentato.

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Svago

Gossip pag. 152

Catalogo Fragolita pag. 159

Bimbibelli’s Toons pag. 166


GOSSIP

Eros Ramazzotti di nuovo

luglio ✊ agosto 2011

Marica Pellegrinelli è incinta

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papà dopo Aurora: Eros Ramazzotti diventerà padre nel mese di luglio, il settimanale Oggi svela che Marica Pellegrinelli è ormai giunta a fine gravidanza. fonte:http://gossip.fanpge.it danza? Sembrerebbe proprio di no. Anche Marica Pellegrinelli ha, infatti, dovuto rinunciare ai suoi sogni di gloria. Ma quando c’è l’amore, il resto passa in secondo piano. E così la futura mamma relega in fondo al cassetto il suo sogno di sfondare nel mondo dello spettacolo per dedicarsi, anima e corpo, a biberon e pannolini.

Victoria Beckham ha partorito! Dopo Brooklyn, Romeo e Cruz era proprio arrivato il momento di Harper Seven Beckham. Si chiama così la quarta figlia (prima femmina) di Victoria e David Beckham, nata pochi giorni fa in un ospedale di Los Angeles, pesa 3,46 kg e a sentire il portavoce i più entusiasti sono i fratellini: “Brooklyn, Romeo e Cruz non vedono l’ora di dare il benvenuto alla loro sorellina all’interno della famiglia” …aggiungiamo anche il nostro augurio di benvenuto alla piccola. 153 luglio ✩ agosto 2011

Dopo la notizia di Alessia Marcuzzi incinta di Dj Francesco, un’altra coppia dello showbiz italiano è in attesa di un piccolo angelo. Di chi stiamo parlando? Ma ovviamente di Eros Ramazzotti e della sua dolce metà, Marica Pellegrinelli. Ad annunciare la lieta novella è il settimanale Oggi che non si lascia sfuggire lo scoop. Il cantante diventerà quindi padre per la seconda volta. La sua primogenita, Aurora, era nata 14 anni fa dalla relazione con Michelle Hunziker. Era quindi vero il chiacchiericcio che serpeggiava intorno alla coppia. Marica Pellegrinelli incinta di Eros Ramazzotti. La rivista svela altre indiscrezioni sulla compagna dell’artista. A quanto pare lei è riuscita dove Michelle Hunziker avrebbe fallito. La fidanzatina d’Italia ha preso letteralmente possesso della vita della sua dolce metà, convincendolo a mettere su famiglia. Tutto merito della gravi-


➺ GOSSIP

Cosa pensa Michelle Hunziker della figlia in arrivo per Eros Ramazzotti?

fonte:settimanale A

luglio ✩ agosto giugno 2011 2011

Siete tra quelli che si chiedono cosa avrà detto o pensato Michelle Hunziker alla notizia della bimba in arrivo per il suo ex marito Eros Ramazzotti, con la compagna Marica Pellegrinelli? Se l’è chiesto anche un giornalista

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del settimanale A, che non ha esitato a fare la domanda direttamente alla bella showgirl, chiedendole che effetto le fa pensare che sua figlia non sarà più figlia unica. Michelle non si è però sbottonata più di tanto:

“Un figlio o una figlia che arriva è sempre una grande benedizione, una grandissima gioia. Con Eros poi abbiamo mantenuto rapporti amichevoli. Ma proprio perché è una cosa che riguarda Aurora e suo padre non vorrei aggiungere niente di più”. Risposta molto, forse trop- bra più un non voler compo, diplomatica, che sem- mentare il lieto evento…


E’ nata Emma, Jessica Alba sta deliziando i paparazzi di Beverly Hills facendosi fotografare al fianco della piccola Honor Marie, poco prima di entrare in un centro di bellezza. La Alba oramai incinta da diversi mesi è in attesa di partorire a breve, l’attrice mostra ai fotografi il pancione sempre più rotondo ed evidente, per una gravidanza ’serena’.

fonte:Vanity Fair

Luca Zingaretti lo dichiarava dichiarava un anno fa con parole romanticissime, e ora il suo desiderio è diventato realtà: la compagna Luisa Ranieri ha infatti partorito ieri una femminuccia di nome Emma, che è la prima figlia per entrambi. Fiocco rosa dunque a casa dei due attori, che si erano conosciuti nel 2004 sul set della fiction Cefalonia e hanno poi girato assieme anche. Zingaretti è separato da anni dalla scrittrice e giornalista Margherita D’Amico, nipote della celebre sceneggiatrice Suso Cecchi d’Amico.

luglio ✩ agosto 2011

Jessica Alba

la figlia di Luca Zingaretti e Luisa Ranieri

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GOSSIP

Gwyneth Paltrow fonte:http://www.gossipblog.it

a Porto Cervo

Vacanze italiane per Gwyneth Paltrow e famiglia: l’attrice ha portato i figli Moses e Apple in vacanza con il regista Steven Spielberg (sul mega yacht di lui, il “Seves seas”) e i quattro stanno facendo conoscenza con le meraviglie della Sardegna.

luglio ✩ agosto 2011

Eccovi quindi un amplissimo servizio

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fotografico che conferma ancora una volta lo stato di grazia della Paltrow: fisico spettacoloso in spiaggia, voglia di giocare come una ragazzina sulle moto d’acqua, stile e classe da vendere una volta rivestita. Come ha giustamente concluso il collega “Il superficiale” qualche tempo fa, caro Chris Martin, ma cosa vuoi di più dalla vita? P.S.: qui non c’è Photoshop che tenga, ma solo tanta sana genuina invidia femminile!

de più n o c s a n n o n Finalmente ola papac c e , a z n a d la gravi belleza u s a l a t t u razzata in t sidente e r p l i , o t i r a za con il m zy. La o k r a S s a l o c francese Ni ta trascorrendo s coppia, che vacanza a Fort dei giorni di l sud della Francia, e Brégançon n afata mentre si r è stata fotog la spiage gode il sole ica (10 n gia di dome , come ) Luglio 2011 e foto ll mostrato ne ll’agena pubblicate d ” zia “Brainpix première Nonostante la li pubblir dame non pa sua maa camente dell ume che es ternità, si pr sto mese e Carla sia al s e c’è chi a di gravidanz e si tratti h scommette c i. ll di due geme

luglio ✩ agosto 2011

i n u r B a l r Ca








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Be ll i imbi

B

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giugno✊ agosto luglio 2011 2011

Toons

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luglio ✊ agosto 2011

Inviaci via mail la foto del tuo bimbo con i suoi dati a:

casting@bimbibelli.com 167


luglio ✊ agosto 2011

Andrea di Milano nato il 07/11/2006

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Lorenzo di Parma ha 6 mesi

luglio ✊ agosto 2011

Alice di Milano ha 10 anni

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luglio ✊ agosto 2011 170

Lucia di Camporotondo di Fiastrone (MC) ha 9 mesi


Davide di Milano ha 2 anni

Cristiano di Monterotondo ha 2 anni

luglio ✊ agosto 2011

Alyssa nata il 28/05/08

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luglio ✊ agosto 2011 172

Nicole di Jesolo ha 4 anni


Elisa di Rozzano ha 11 anni

Noemi di Torino nata il 03/07/05

luglio ✊ agosto 2011

Rebecca di Torino nata il 25/05/10

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Jennifer di Brescia ha 9 anni

luglio ✊ agosto 2011

Martina di Brescia nata il 10/03/11

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Virginia di Lido degli Estensi nata il 17/07/09


Solidea di Milano ha 9 mesi

luglio ✊ agosto 2011

Jessica di Brescia ha 8 mesi

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Niccolò di Petriolo ha 3 anni

luglio ✊ agosto 2011

Leonardo di Petriolo ha 1 anni

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Sara di Arezzo ha 6 anni

luglio ✊ agosto 2011

Martina di Arezzo ha 10 anni

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L

e bambole possono

Bimbi Belli è contro


stufare, loro no

l’abbandono



Concorsi

Calendario concorsi: pag. 184

Vincitrice concorso: pancioni belli pag. 188


Con l’inizio del nuovo anno ripartono tutti i concorsi targati Bimbi Belli. Un anno ricco di eventi, concorsi e tanta tante novità. Ma la grande novità su tutte è proprio il magazine, che darà la possibilità a tutti i partecipanti ai vari concorsi di apparire sulle nostre pagine. Infatti il magazine darà modo di far conoscere e vedere i concorrenti dei concorsi_


Il nuovo concorso

E iniziato il 20 giugno e terminerà con

l’estrazione di un I pod il 24 luglio.

Per partecipare basta inviare le foto con i vostri animali domestici, potete partecipare sia voi che i vostri piccoli! Manda una mail a casting@bimbibelli.com

Casting settembre

Casting2011

A concludere il tutto a settembre ci saranno i “Casting 2011” validi per poter partecipare al calendario 2012. I casting avranno luogo all’interno dei punti vendita Bimbi Belli e si concluderanno a novembre, per dare vita alla votazione sulla pagina ufficiale di Facebook.

SOGNI UNA VACANZA DA SOGNO A COSTO ZERO? Ecco che Bimbi Belli ha pensato anche a quello. Al raggiungimento dei 100mila fan sulla pagina ufficiale di Facebook,


http://www.facebook.com/bimbibelli, verrà estratto uno degli amici della pagina che si aggiudicherà la vacanza. Suggerisci la pagina, il fortunato vincitore potresti essere proprio tu!

premi

Bimbo

MA NON FINISCE QUI PERCHÉ BIMBI BELLI CONTINUA A STUPIRCI. Ogni mese verrà estratto un Ipod che verrà spedito a uno dei fan della pagina di Facebook. L’estrazione avverrà ogni ultimo giorno del mese. Suggerisci la pagina anche a tuoi amici, http://www.facebook.com/bimbibelli , e grazie a te potrebbe vincere questo splendido premio. PER CONCLUDERE IN BELLEZZA BIMBI BELLI È SEMPRE ALLA RICERCA DI BAMBINI DA POTER USARE PER LE PROPRIE ATTIVITÀ. Se hai delle foto professionali con il tuo bambino vestito Bimbi Belli mandaci le sue foto, potrebbe essere proprio tuo figlio il Bimbo Copertina del mese. Oppure potrebbe apparire nelle campagne pubblicitarie Bimbi Belli o nei volantini pubblicativi.

I belli mamma


Alicia di Milano 2 anni

XXXXXX di xxxxx nato il xx / xx / xxxx

XXXXXX di xxxxx nato il xx / xx / xxxx Kamarina di xxxxx nato il xx / xx / xxxx

febbra io 2011

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2011 6 febbra io

foto di e papà

Bimbi Belli è anche alla ricerca di foto “Amatoriali” dei vostri bimbi. Foto simpatiche, ma non per forza professionali. Inviaci le tue foto e potreste vederle pubblicate della rubrica “I belli di mamma e papà” del magazine. Per tutte queste iniziative invia il tuo materiale a: casting@bimbibelli.com «Noi vi abbiamo preparato un anno ricco di motivi per non abbandonarci mai – ha dichiarato Carlo Bello, responsabile dei negozi Bimbi Belli e del Bimbi Belli Magazine -.Voi non perdete l’occasione di partecipare a tutte le nostre gare! Buon 2011».

casting@bimbibelli.com

Inviaci via mail la foto del tuo bimbo con i suoi dati a: casting@bimbibelli.com 2 febbraio 2011

febbraio 2011 3

Alessa nd di xxx ro xx 6 me si Aaron di xxx xx 3 ann i

4 feb bra

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o s r o c n o c l e d e c i r t i c n i v a L



gennaio 2011 SOMMARIO

Rubriche Editoriale 2 La posta Bimbi Belli xxxxxxxx xx

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Rubriche Editoriale 2 La posta Bimbi Belli xxxxxxxx xx

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