BIMBI BELLI MAGAZINE Gennaio/Febbraio 2012

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Numero 15

Gennaio Febbraio 2012 Bimestrale - Anno III

NovitÁ 4 ruote passeggini ¢

e carrozzine, design e comodità

Faccia da

I nostri piccoli partecipanti

¢

Viaggi

Andrea Lehotska racconta

Casting 2011: vi presentiamo le bimbe vincitrici

Giulia & Shalmaine

gennaio * febbraio 2012

Casting ¢

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Numero 15

Gennaio Febbraio 2012 Bimestrale - Anno III

¢

Cinema:

Il sequel Benvenuti al Nord e l'uscita dei Muppets ¢

I denti da latte:

¢

San Valentino

ciò che le mamme devono sapere Da dove nasce? ¢

Salute

VARICELLA conoscere la malattia

¢

sopravvivere

al freddo aiuti e precauzioni

Alla ricerca della materna perduta! Il diario di una Mamma allo sbando


AutunnoInverno 2011-

istribuito da H-angar 93 s.a.s.

angar93.it - info@angar.it

Presso Bimbi Belli abbigliamento C.so Buenos Aires 75, Milano


¢

SOMMARIO

Le copertine

d’inverno

Editoriale 6

Appuntamenti fissi Spazio Associazioni 08 Menù di gennaio/febbraio 140 La verdura del mese 148 Una mamma allo sbando 120

Servizi Bimbo

Bimba copertina Giulia 16 Non ci sono bambini cattivi... 40 Bimba copertina Shalmaine 44 Dormire nel lettone 68

Mamme

Bimba Copertina GIULIA

Nouvoittàe r 4 16 passrerogzgzinini e ca e

2012 78

Novità 4 ruote 78 Infertilità, se la cicogna è in ritardo 86 I controlli in gravidanza 96

Viaggi

Andrea Lehotska, Le mamme animalesche 108

Cucina

Menù di gennaio/febbraio 140

Attualità

Anna Utopis Giordano POP BOTTLES 102 Da dove nasce San Valentino? 152 Varicella 90 I denti da latte 72 Sopravvivere al freddo 124

Spvvort

Hockey 134

Bimbo

Copertina SHALMAINE

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Cinema

The Muppets 156 Benvenuti al Nord 160

Faccia da Casting

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c'è spazio per tutti

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Salute

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ditoriale

3 è per me il "numero primo di quando si è una famiglia:

un compagno o marito, una compagna o moglie e almeno il primo dei figli. Da sempre 3 è il mio numero preferito, h pensato che fosse un numero portafort

"rivoluzione"

E cosa centra la ? uesto nuovo numero del BIMBI BEL NE segna l'inizio del nuovo anno, e se un po' di cambiamenti, immine Inizio col dirvi le cose che posso già ant resto è ancora TOP SECRET . Il magazine da questo numero diventa per darvi maggior tempo per leggere e dire le nostre rubriche.

Q

La rivoluzione

nasce da 3.


anche e c s a n a z n e Questa esig over svid i d à it s s e c e dalla n i trad n a r g e im s s o luppare le pr e ci obs s e i t t fa in i, n sformazio tempi a o p m e t t a fr l bligano ne zione" tra a t s e "g i d i h g più lun ltro. a l' e ro e m u n un ticipato n a ià g o h i v Direi che dovi che n a ic n u m o c fin troppo te granre d e v i s e m i nei prossim di am per il nostro te di lavoro. ha In realtà il ifican ig s n u e h c n a rtante to molto impo si, ho sempre zine; a g a m il r e p tuna. vesembra ieri e in terzo il ce il 2012 è già lichiab LLI MAGAZIanno che pub ta. is e porta con mo la nostra riv enti e futuri. ticiparvi, il

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bimestrale e approfon-

"rivoluzioni"

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, e r p m e s e m o c E mettiamo noi ci l cuore. tutto i

Direttore e redazione

Direttore: Carlo Bello Realizzazione grafica e impaginazione: Valentina Radaelli Collaboratori: Federica Federico, Andrea Lehotska, Manuela Figlia, Maria Rosa, Antonella Cennamo,Chiara Conserva, Valentina Netti, Paolo De Grandis, Lisa Ziri Comitato scientifico: Carmela Giordano: psicologa e psicoterapeuta, esperta in psicodiagnosi, insegnante di massaggio infantile. Carla Gambini:Biologa nutrizionista, esperta in nutrizione e benessere, collabora con centri polifunzionali e sportivi per consulenze ed elaborazione di diete. Federica Federico: Ginecologia ed Ostretricia FOTO COPERTINA: 2 click Photographer - MILANO www.2clickphoto.com Make Up Artist Silvana Guarnaschelli Make Up Artist servizio Paola Bianchera Redazione: via 25 Aprile, 68/1

20068 Peschiera Borromeo (MI) Telefono: 02 87.28.34.00 Mail: info@bimbibelli.com

grazie e a r u t t e l a. a z n n o e u r B e f e r p e l a u nt per la vostra puantissime.... t Siete sempre e augurare h Non ci resta c

! i t t u t a o n i t n e l a un buon San V Carlo


A E R C O T U I A ’ D I N O I Z RELA NAM - Ente Di Formazione Musicale Di Milano

<<Ma che fai? Parli con la tua pancia? Ma non ti sente, è solo un feto!>> Credenza più errata è pensare che un feto non senta. L’udito inizia la sua formazione intorno alla 10° settimana di gestazione, ma entra in funzione solo alla 20° settimana.

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Le sonorità ascoltate dal feto sono per lo più sonorità biologiche: battito cardiaco, respirazione, gorgoglii intestinali, ed è il liquido amniotico a fungere da amplificatore. Ma il feto riesce a sentire anche le voci che vengono dall’esterno, tanto da riuscire solo dopo 3 giorni dalla nascita a distinguere il suono della voce materna. Nel numero di novembre si è analizzata l’importanza di introdurre il feto alla sonorità, al ritmo, alla musicalità, ed oggi, quasi a creare una linea continua su tale importante acquisizione infantile, focalizziamo l’attenzione sulla “Music Learning Theory®”, del prof. Edwin E. Gordon, secondo la quale il bambino apprende il linguaggio musicale attraverso un percorso simile a quello dell’apprendimento del linguaggio verbale che gli Giada Ulivi 8 8


ATIVE

a cura di Carmela Giordano

permetterà di comunicare. Intervistiamo, a tal proposito, la docente Giada Ulivi. Giada Ulivi, nata a Milano, è laureata in Scienze Umanistiche della Comunicazione per lo Spettacolo, Cantante e Autrice. Alla formazione musicale e teatrale unisce l’esperienza autoriale, performativa e di direzione corale acquisendo professionalità nell’uso di tecniche vocali e nella creatività compositiva. Si specializza nell’apprendimento del linguaggio musicale presso l’AIGAM (Ass. Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale) e, in qualità di Insegnante Associata, gestisce corsi per bambini e mamme in attesa. Nel 2011 riceve il premio come “Miglior Testo” al Radio Fly Web Festival di Musica Indipendente.

Abbiamo accennato alla “Music Learning Theory®”: ne potrebbe presentare in maniera più approfondita i presupposti base? E. Gordon

è la Teoria dell’Apprendimento Musicale che spiega “in che modo impariamo la musica quando stiamo imparando la musica”. La nostra Attitudine Musicale, in parte innata, alla nascita è solo Potenziale: il cervello può trasformare questo potenziale in conoscenza concreta attraverso lo sviluppo dell’ Audiation (pensiero musicale). Nel bambino tale sviluppo ha la sua massima capacità fra gli 0 e i 3 anni (fase detta Finestra di Apprendimento) e prosegue attivamente fino ai 9 anni. L’Insegnante Associato Aigam, qualificato in ambito musicale e specializzato nella Gordon MLT®, può fornire al bambino un ambiente adatto alla crescita dell’Attitudine Musicale, in cui la possibilità di interagire con gli stimoli musicali in modo informale consente di

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Elaborata dal Prof. Edwin E. Gordon, musicista e Research Professor presso la South Carolina University, La Music Learning Theory® (MLT)

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imparare spontaneamente le regole del linguaggio musicale. La NAM presenta il corso “MusicainFasce®”. Cosa contraddistingue questo corso e quali risvolti benefici apporta ai bambini? Il corso si propone di favorire l’apprendimento musicale, creando un ambiente in cui il bambino possa ascoltare ed interagire liberamente con suoni, ritmi e melodie che l’insegnante esegue nella completa sospensione del linguaggio verbale, coinvolgendo anche gli adulti. La relazione è l’unico mezzo attraverso il quale il bambino può assorbire qualsiasi tipo di linguaggio, è importante quindi che gli adulti siano consapevoli di costituire un modello d’imitazione per i bambini.

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L’insegnante guida il gruppo in modo da stimolare con la voce, il corpo in movimento e i momenti di silenzio, l’assorbimento di contenuti musicali, affinché ogni bambino possa iniziare a fare della musica un proprio patrimonio espressivo.

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In termini pratici, durante le lezioni il bambino viene esposto a brani tonali e ritmici, cantati senza parole dall’insegnante, il quale interagisce con le risposte spontanee dei bambini e propone attività di gioco simbolico non strutturato, stimolando, mai forzando, i bambini affinché utilizzino il materiale musicale all’interno del gioco. I bambini attraverso una prima fase di ascolto e assorbimento, ed una successiva fase di imitazione


delle cellule musicali proposte dall’adulto, giungono ad assimilare la sintassi della musica appropriandosi di un repertorio di “patterns” tonali e ritmici che corrispondono, nel linguaggio musicale, a frasi e parole nel linguaggio verbale. Tale attività avviene nel rispetto dei tempi di apprendimento autonomo del bambino, con particolare attenzione agli aspetti relazionali e alla gestione del gruppo, secondo i principi pedagogici della Guida Informale: l’adulto/insegnante assume il ruolo di modello

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ed esempio diretto del linguaggio musicale comunicando col bambino per mezzo di questo e guidando le attività di gioco senza assumere un ruolo direttivo o intrattenitorio, ma accogliendo e legittimando, invece, le proposte spontanee dei bambini per poi dar loro forma appropriata in relazione al contesto musicale utilizzato in quel momento.

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Che influenza ha la musica sulla creazione del bonding?

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Non la musica in sé e per sé, quanto il modo in cui la musica viene ascoltata. La relazione è il veicolo di apprendimento, genera sensazioni che verranno assorbite e ricordate dal bambino, tanto da costituire le basi di quel legame unico tra genitori e figli. In questo senso le modalità utilizzate nei corsi Musicainfasce® possono essere di grande aiuto per i genitori che vengono guidati in maniera semplice nella condivisione di qualcosa insieme ai bambini, in questo caso la musica.

Cosa caratterizza invece il corso “Sviluppo della Musicalità®”?

Il percorso mira allo sviluppo della specifica attitudine musicale del bambino, rispettandone tempi e modalità d’apprendimento e d’espressione. Non è previsto l’utilizzo di alcun strumento al di fuori della voce umana, allo scopo di favorire l’immedesimazione del bambino che, possedendo egli stesso la


In questa fascia d’età il relazionarsi dei bambini fra loro consente a ciascuno di sperimentare le proprie capacità vocali e motorie per poterne acquisire padronanza e consapevolezza. Il bambino viene accompagnato nello sviluppo della propria musicalità, passando attraverso una fase d’imitazione con risposte non appropriate alle proposte dell’insegnante, una fase d’imitazione con risposte appropriate e consapevoli, per poi arrivare alla fase di assimilazione in cui il bambino è in grado di fornire risposte appropriate e consapevoli e di coordinare il canto tonale e ritmico con il respiro e il movimento. L’insegnante svolge sempre la funzione di modello diretto e spontaneo

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facoltà di usare la voce, può procedere per imitazione delle proposte dell’insegnante nella sua crescita musicale. Il gioco, l’improvvisazione musicale e la creatività saranno gli strumenti più adatti per esplorare le varietà ritmiche e tonali della sintassi musicale.

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del linguaggio musicale, ma le sue proposte seguono i principi pedagogici della Guida Informale Strutturata: ogni stimolo musicale e motorio viene scelto e preparato su misura per ciascun bambino in base alle sue capacità di partenza, per garantire un’evoluzione nel percorso di apprendimento a tutti i bambini. Anche i giochi utilizzati all’interno delle lezioni diventano maggiormente strutturati a seconda della fascia d’età e delle esigenze del gruppo, che dipendono dalla eterogeneità dello stesso.

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Che risvolti ha la musica sull’acquisizione dello schema corporeo e dell’identità?

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Anche in questo caso la differenza è costituita dalle modalità di fruizione. Il movimento è parte fondamentale del percorso musicale secondo la MLT® in quanto è alla base della percezione musicale. Sperimentando con il corpo ritmo e fluidità mentre si ascolta un brano proposto dall’insegnante, l’acquisizione di un vocabolario sonoro e di capacità espressive avviene in maniera spontanea e naturale. L’attenzione individuale, che si esplica nel formulare patterns mirati a ciascun bambino e nell’accogliere le singole risposte facendo da specchio sonoro, consente ai bambini di aumentare la percezione di sé e di crescere musicalmente secondo i propri tempi.

Mi potrebbe raccontare un aneddoto divertente, emozionante, significativo?

Emozionante è stato scoprire questa teoria. Mentre frequentavo l’università facevo la baby sitter a una bambina di 5


mesi, un giorno la mamma mi chiede di accompagnarla a lezione di musica. All’epoca già ero una musicista e cantante e mi occupavo di bambini, ma non avevo mai sentito di corsi rivolti a bambini così piccoli. Quando sono entrata nella stanza e l’insegnante ha

cominciato a cantare sono rimasta estasiata dall’effetto che aveva su bambini e adulti. Non avevo mai sentito tanta armonia e semplicità nel fare musica. Tornando a casa ho notato che la bambina di cui mi occupavo continuava a emettere vocalizzi. Così ho chiesto di poterla accompagnare sempre io a musica, per capire meglio il senso dell’attività. Ho visto i progressi costanti in lei, tanto che oggi canta in un coro, e capito le potenzialità di questa teoria e della sua applicazione, così ho deciso che sarei diventata un’insegnante a mia volta.

Grazie dott.ssa Ulivi il Suo contributo è stato prezioso ed utilissimo.

Per concludere mi sembrano emblematiche le parole del grande Rubinstein “La musica sono io”.

NAM – Ente di Formazione Musicale di Milano: Per info su: La sede è in Via Ponte Seveso 27 - Milano Tel. 02.66.98.71.97 / 02.67.07.58.44 e-mail: info@nuovaaudio.com sito: http://www.nuovaaudio.com

gennaio * febbraio 2012

Per poter contattare

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BIMBA COPERTINA

di Manuela Figlia

Nome Giulia Data nascita 24 / 11 / 2007 CittĂ di residenza Legnano

b m i B

gennaio * febbraio 2012

Co 16

e r tin a


La Rubrica

gennaio * febbraio 2012

dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a: Casting@bimbibelli.com 17


L

a copertina di questo numero: inverno..

San Valentino.. carnevale.. e in più diamogli

anche un’impronta fashion...

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avevo molte scelte o la mia scelta poteva essere scegliere tutto.

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Guardo e riguardo per due giorni di seguito i bimbi più votati che hanno partecipato al casting Bimbi Belli e mi soffermo

su di lei…

Giulia.. è perfetta.


per cosa? Lei sarà la nostra

piccola Pierrot ! Perché Pierrot è sentimentale, malinconico, pallido e languido, lunare, una lacrima gli riga la gota

è affascinante.

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bianchissima…

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Mi metto alla ricerca di un costum Giulia, comincio a chiamare invan i negozi di vestiti di carnevale di M

m

ancano ormai solo 3 giorni al suo shooting, disperata decido di chiedere aiuto a un’amica, mi presento a casa sua con 5 metri di tulle nero, in fondo voglio dargli un tocc fashion, le porto alcune foto da guardare insieme e il mio viso mentre parlo con lei alterna espressioni di un entusiasmo coinvolgente a espressioni decisamente supplicanti.

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La convinco lei Elisabetta sarà la mia velocissima sartina di fiducia. Decido in Mi perplime la malinconia ogni caso di Pierrot… di farmi la faccenda della lacrima … aiutare da Paola della tristezza.

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Bianchera Riuscirà una bimba per tutto di 4 anni a interpretare ciò che ri una maschera così particolare? guarderà trucco e l’immagine della nostra piccola princi pessina bionda.

Giulia arriva con mamma Federica, papà Christian e il su fratellone Davide.

Giulia è bella molto più bella dal vivo, è bella vivace ed emotiva.


me per no tutti Milano...

ad

co -

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iĂ il i-

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Gioca con la nostra cagnolina, cerca con gli sguardi tutte le persone a cui vuole bene, Giulia passa dal riso al pianto rapidamente,

Giulia si trasforma, scatto dopo scatto..

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qualche primordiale coincidenza la trasforma nella maschera che voglio rappresentare.

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Giulia corre, si siede col broncio, ti da la mano, poi ride e piange.. è perfetta è diventata in modo naturale davvero Pierrot !


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lei era cosi piccola, bella e per niente sofferente Ero tanto felice del suo arrivo tra noi


Federica, dove e quando e’ nata Giulia ?

Giulia è nata a Legnano (Mi) il 24-11-2007.

Quali sono state le emozioni che hai provato quando l’ hai stretta a te la prima volta?

La prima volta che ho preso tra le mie braccia Giulia ho provato un’emozione molto forte, lei era cosi piccola, bella e per niente sofferente e appena i nostri sguardi si sono incrociati lei mi ha sorriso ed e’ stato proprio quell’attimo che mi ha conquistato il cuore. Ero tanto felice del suo arrivo tra noi .

Segni particolari di tua figlia?

Giulia ha una piccola voglia sulla fronte che a volte diventa rossa mentre altre volte non si vede (mistero).

Adora truccarsi e truccare, vestirsi da principessa ed ama tanto la musica, canta e balla spesso.

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Cosa ama fare di piu’ Giulia?

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La favola che preferisce?

Non ha una favola preferita, le piacciono storie di ogni tipo, ha solo una piccola preferenza per le favole con protagoniste le principesse.

Che tipo di rapporto ha con te Giulia?

Giulia con me ha un bellissimo rapporto, è molto affettuosa e sensibile, riesco quasi sempre a farmi ascoltare e spesso chiacchieriamo come due ragazzine. E con il papà Christian?

Con il suo papà ha un buon rapporto un po’ diverso dal mio, con lui ama molto giocare e farsi coccolare. Purtroppo non lo ascolta molto ed è molto piu’ capricciosa.

Giulia e Davide il suo fratello maggiore....

Adora il suo fratellone, lo cerca sempre e guai se lo vede piangere o se lo sgridiamo. Litigano molto ma alla fine si cercano sempre!

I piatti preferiti della tua bimba?

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Sono la pasta bianca, i wurstel, la cotoletta e tutto quello che è dolce.

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A che gioco le piace giocare ?

È una gran giocherellona, ama fare un po’ di tutto sopratutto colorare e fare la mammina.

Che cosa fa arrabbiare Giulia?

Si arrabbia molto quando gli viene detto il classino “NO” senza essere motivato.

Pratica sport?

Non pratica sport.

Che tipo di lavoro le piacerebbe fare da grande?

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Non ha ancora idea del mondo del lavoro, l’unica cosa che le piacerebbe fare e che dice sempre e’ sposare il suo principe azzurro!

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Che cosa vorreste voi come genitori per vostra figlia?

Auguriamo a nostra figlia di essere sempre cosi solare e felice. Speriamo che possa fare tutto quello a cui tiene tanto.


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Giulia si tr scatto dop

qualche primordia

a trasforma nell voglio rappr


rasforma, po scatto..

ale coincidenza l l a maschera che resentare.


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RiuscirĂ una bimba di 4 anni a interpretare

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Federica, raccontami un aneddoto particolare legato a tua figlia…

Mia figlia per mè è un’angelo arrivato dal cielo, questo perché quando ero gravida di soli 4 mesi ho perso il papà in un’incidente stradale e cosi lei è stata la mia forza per andare avanti. Grazie a lei tutto è stato diverso, mi bastava guardarla per avere la forza di andare avanti, infatti porta in nome del mio papà!


infatti porta in nome del mio papĂ !

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Grazie a lei tutto è stato diverso, mi bastava guardarla per avere la forza di andare avanti,

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Come si è avvicinata Giulia al mondo dei casting?

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Giulia ha fatto il suo primo casting per caso, quasi per gioco, si e’ divertita molto ed in oltre è andato bene, infatti e’ stata scelta per fare la pubblicità delle carte parlanti “clementoni”. Da quel momento ha sempre voluto fare casting, anche perche’ ama farsi fotografare.

Come ha vissuto lei e come avete vissuto voi questa esperienza per Bimbi Belli? L’esperienza bimbi belli è stata molto bella! Il casting e’ piaciuto molto a Giulia e si e’ divertita. Il lavoro svolto con voi e’ stata una nuova esperienza e ci siamo trovati davvero bene.

Il


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L’augurio più intenso che fai alla tua bimba per il suo futuro?

Auguro alla mia bimba un futuro con tanta gioia e spero che i sogni che avrà da grande si possano realizzare

La Rubrica

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dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a: 38 Casting@bimbibelli.com


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Non ci sono bamb ma solo cattiv

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Quanto influiscono l’educazione e l’esempio nello sviluppo dei bambini? E davvero esistono i bambini cattivi? Io credo fortemente che un bimbo di per se non possa essere cattivo, non possa essere maleducato o restio a compiere il proprio dovere, ma è l’ambiente che lo circonda che alcune volte lo plasma in modo errato. Quando un neonato viene alla luce è come un foglio bianco, immacolato, sta ai genitori, agli educatori, far sì che questo foglio bianco si riempia di buone nozioni, di insegnamenti profondi e che il piccolo non cresca solo dal punto di vista fisico ma anche sul piano educativo ed emozionale. Capita sovente di incontrare sul nostro cammino bimbi che appaiono spaesati, incapaci di rispettare le regole, restii a portare rispetto ai grandi, insofferenti se vengono pri-

come possiamo interagire con loro senza bollarli con l’epiteto di “bimbo cattivo”, senza arrivare a considerarli casi irrecuperabili? vati di qualcosa,

Il primo passo da compiere è capire che dietro l’errore di un bimbo, dietro una sua mancanza, ci sta l’errore di un adulto che, più o meno consapevolmente, non è riuscito fino in fondo a svolgere il proprio

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Phait


fonte:Chiara Zambelli, Redazione PianetaMamma

bini cattivi, vi educatori

Dovremmo quindi rinunciare? Accettare che i nostri figli vengano mal-

toon / FreeDigitalPhotos.net

menati, spinti o insultati da qualche piccolo bulletto?

No, ovviamente, serve semplicemente un pizzico di diplomazia, per far capire a bimbi ed adulti ciò che non è concesso fare, almeno quando si sta a contatto con gli altri.

Quali sono le situazioni dove si manifesta maggiormente la maleducazione? Il bimbo senza regole lo si riconosce subito, in particolare quando lo si vede interagire con i suoi coetanei.

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ruolo. Bimbi maneschi, che dicono parolacce, che si permettono di rovinare ciò che non è loro, spesso hanno genitori che si comportano nel medesimo modo, se non peggio. Muovere una critica ad un bimbo significa muoverla a chi dovrebbe accudirlo, proprio per questo è difficile che un genitore, un nonno, possano accettare rimproveri rivolti al loro piccolino, si sentirebbero messi in discussione.

Bimbi che spingono, tolgono di mano i giochi ai compagni senza chiederli in prestito, bimbi che rompono i disegni degli altri o che vogliono sempre stare al centro 41 dell’attenzione.


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Questi comportamenti possono manifestarsi al nido, al parco, alla scuola dell’infanzia, e se sono scusabili in un esserino di pochi anni, diventano assolutamente inaccettabili quando il bimbo inizia le scuole elementari e presenta capacità di giudizio. L’essere piccoli non impedisce di capire, se l’educatore dice “No”, così dev’essere, se viene impartita una regola di gruppo, tale deve essere, anche se nostro figlio cerca di corromperci, ci tiene il muso o inizia con i capricci. Se cediamo oggi per una sciocchezza, cederemo anche domani quando le richieste saranno più grandi. Cosa può fare un genitore? Il genitore dovrebbe smettere di giustificare sempre i comportamenti dei propri figli, è assurdo che gesti sbagliati siano classificati come “monellerie” e quindi accantonati, un bimbo necessita di avere regole, di avere un buon esempio da seguire.

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Dobbiamo essere noi, ogni giorno a comportarci bene, ad essere persone oneste, saggie, saranno poi i nostri piccoli ad imitarci.

Che senso avrebbe dire a nostro figlio “non si dicono le parolacce” quando noi bestemmiamo dalla mattina alla sera? Che senso avrebbe dire

ad un bimbo “gioca con tutti, indipendentemente dal colore della pelle, dai vestiti che indossano, dalle cose che possiedono” se noi siamo i primi a trattare con

disprezzo una persona solo perché non è nostra connazionale, solo perché non gira con la macchina di lusso o non veste firmato? I nostri figli crescendo ci prenderanno a modello ed un domani, quando loro saranno gradi potranno amarci o “disprezzarci”, vorranno assomigliare a noi o essere il nostro totale opposto proprio in virtù di ciò che noi gli avremo trasmesso. Quando un insegnante, una catechista, un’animatrice, un allenatore, il pediatra si permettono di fare una critica verso nostro figlio, oppure ci comunicano che il piccolo “oggi non si è comportato bene”, oppure “non si impegna abbastanza” non cerchiamo sempre di giustificare ogni loro sbaglio, ammettiamo che sì, l’errore ci può essere stato, così come una mancanza di impegno, uno scatto d’ira, ma si può sempre rimediare. Mostriamo ai nostri bambini cosa voglia dire lavorare, darsi da fare per realizzare i propri sogni. Se una do-


Stuart Miles / FreeDigitalPhotos.net

del male ai nostri cuccioli, dobbiamo seguirli quando escono con noi, mentre sono al parco, oppure al centro commerciale; se notiamo comportamenti sbagliati da parte di altri bimbi, è giusto far presente ai loro genitori ciò che sta accadendo. Non significa essere impiccioni, ma essere coerenti con ciò in cui si crede, se vediamo un ragazzino che cerca di rompere un gioco al parchetto, che ama stracciare i libri della biblioteca o che si diverte a correre in bicicletta in luoghi dove è vietato possiamo alzare la voce e pretendere che qualcuno intervenga.

Un bambino impara ed imita da chi ha accanto, perciò se qualcosa in nostro figlio non ci aggrada, se alcuni dei suoi modi di fare non ci piacciono, proviamo a vedere se siamo noi, magari inconsapevolmente, ad averglieli ispirati. 34 gennaio * febbraio 2012

cente ci fa notare che il nostro bimbo avrebbe bisogno di terapia logopedica, oppure di un dietologo o di un’educazione più severa, cerchiamo di non attaccare chi ci sta davanti, pensando che abbia preso di mira il nostro piccolino. Sforziamoci di essere oggettivi nei nostri giudizi e riflettiamo su ciò che ci viene proposto. Quando impartiamo una regola a nostro figlio cerchiamo di motivarla, di far capire al bimbo come mai una determinata azione non si può compiere, come mai abbiamo detto di “no”, in modo che egli, anche se piccolo, possa capire cosa sta dietro agli insegnamenti dei genitori. Se vediamo che i nostri figli litigano con altri bambini, o che diventano vittime di piccoli bulletti, siamo tenuti ad intervenire, perché è vero che in alcuni casi “è meglio se i piccoli se la sbrigano da soli”, ma noi genitori dobbiamo rimanere vigili, controllare che nessuno faccia


BIMBA COPERTINA

di Manuela Figlia

Nome Shalmaine Data nascita 25 / 07 / 2007 Città di residenza Milano

B imb

La Rubrica

dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a: Casting@bimbibelli.com

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gennaio * febbraio 2012

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Ho avuto l’occasio piccola Shalmain

Quando ci siamo rivisti, la prima cosa che ci ha of e` stato il suo sorriso

timido e accogliente di chi si sente a casa.

gennaio * febbraio 2012

Non e` una chiacchierona e davanti la macchina fotogra naschelli la nostra make u e me con tranquillita` e sen

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Lo shooting procede in un gioco te, ciglia finte e versi di animali Si respira un’aria serena e pien bimba dagli occhioni grandi e sc di un’incantevole delicatezza.


one di conoscere la ne la scorsa estate.

fferto

e

di luci di ombre, parrucche colorae bacini di corsa alla sua mamma. na di allegria e` merito di una curi come quelli di un orsacchiotto

gennaio * febbraio 2012

si trova a suo agio afica, adora Silvana Guarup artist e si affida a Fabio nza preferenze.

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Shalee, d

Shalmaine Ho iniziato i una lunga

Do

Da dov

Dall’ ecogr sogno avere il mal di tes mio nome "

Quali son to quando

Dopo tutta la ta la mia bim gioia.

gennaio * febbraio 2012

E’ va soff glio

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che

Una deli Una


dove e quando e’ nata Shalmaine?

e è nata il 26 di Luglio del 2007 a Milano . il travaglio il 25 luglio alle 16:00 e poi dopo a attesa è arrivata il giorno dopo con parto naturale. Pesava 2800 kg. opo 3 giorni siamo tornate a casa.

ve deriva il suo nome?

rafia sapevo che era feminuccia. Era il mio e una bambina . Ma, non volevo farmi venire sta per scegliere fra tanti nomi. Quindi dal "Shalee", ho solo improvvisato un po’ , cosi è diventata "Shalmaine".

no state le emozioni che hai provao l’ hai stretta a te la prima volta?

a sofferenza, quando ho visto la prima volmba, ho pianto istintivamente subito per la

e era mia tutta mia!

a neonata cosi piccola e icata al mio fianco. a sensazione meravigliosa.

gennaio * febbraio 2012

alsa la pena aspettarla e frire quasi 9 ore di travao. Non riuscivo a credere

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Cosa a

Shalma te il we tavolo:

La

Direi C oltre

Che tip

Essen mente fa tante

gennaio * febbraio 2012

Com

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Shalma amici e sempr mai. La


Segni particolari di tua figlia?

ggettivi che mi vengono in mente pensando a lei : timida e dolce

ama fare di più Shalmaine?

aine ama disegnare. Dopo scuola o duraneekend, lei ha solo due cose importanti sul pennarelli e carte. Non ama giocare molto o guardare la tv. Disegna e basta.

favola che preferisce?

Cenerentola. Conosce bene la storia. Ma le favole, adora le Winx ed Hello Kitty.

po di rapporto ha tua figlia con te?

m’e` il suo rapporto con gli amichetti?

aine è timida caratterialmente però con gli e i compagni di classe gioca volontieri. Va re molto d'accordo con gli altri, non litiga a maestra mi dice sempre, "bravissima la tua bimba, sempre tranquilla."

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ndo una mamma single, mia figlia è ovviae attaccata molto a me. E' dolcissima. Mi e coccole e mi abbraccia sempre quando siamo insieme.

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E' dolcissima Mi fa tante cocc e mi abbraccia sem quando siamo ins

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T e


a. cole mpre

Timida dolce

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sieme.

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I suoi piatti preferiti?

Shalmaine ama mangiare molto le verdure. Le piacciono tantissimo gli spina E’ comunque una bimba di buon appetito e mangia tutto.

Che carattere ha Shalmaine?

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Shalmaine è molto tenera e sempre attenta. Quando fa qualcosa di male o s sempre "Mamma, scusami", e viene a baciarmi promettendomi di non rifarlo che lei ha imparato a capire quando sbaglia o no, che sappia scindere, e rico

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aci.

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sbagliato, mi dice o pi첫. Sono contenta onoscere gli errori.

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I suoi giochi preferiti?

Shalmaine adora giocare con la sua cucina Pretende sempre di cucinare per gli ospiti. La fantasia non le manca direi. Raramente gioca con le bambole. Quando siamo fuori, lei piace molto la giostra con i cavalli.

Il suo sogno e` di cavalcare un

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cavallo vero.Â

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Che cos Sh

Shalmaine n Una cosa però che la cosa piÚ di una volt basta una vo

Pratic

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Lei pratica danza cla danza, va due volte a stico. Le

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Che tipo d rebbe fa

"Voglio diventare una piace anche posare d Un gi

"Voglio la m


sa fa irritare halmaine?

non si arrabia facilmente. fa irritare è quando le si dice qualta. "Mamma, va bene, ho capito olta....." mi brontola dietro.

ca sport? Quale?

di lavoro le piaceare da grande?

a ballerina mamma." Poi però mi davanti alla macchina fotografica. iorno mi ha detto,

fare anche modella".

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assica. E' iscritta a una scuola di alla settimana, dopo l’orario scolae piace molto ballare.

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Quando fa qualcosa di male o sbagliato, mi dice sempre "Mamma, scusami", e viene a baciarmi promettendomi di non rifarlo piu`...

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Ch

Vogl quas fare. M Ma, qu

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Quan spagh no a poi m

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he cosa desideri per tua figlia?

lio che lei cresca tranquilla e sana. Ha si 5 anni, c’ è ancora molto strada da Mi piacerebbe che diventasse medico. ualunque cosa lei deciderà di fare vorrei che prima di tutto sia felice.

halee, raccontami un neddoto particolare egato a tua figlia...

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ndo aveva 2 anni mentre mangiava gli hetti in bianco li mise uno per uno ntoral suo polso come un braccialetto per mangiarseli così . Mi viene da ridere se ci ripenso, era tutta impegnata!

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Come si è avvicinata al mondo dei casting?

Una mia cara amica ha una figlia che fa la modella. Mi ha chiamato invitandomi a portare mia figlia al casting Bimbi Belli. Ero agitata perchè non ho avevo idea né avevo fatto altre esperienze in tal senso. Quindi la mia amica mi ha accompagnata al negozio per fare la foto alla mia bimba. E' la prima esperienza in tal senso per Shalmaine Sono orgoglios

L’augurio Shalmaine per il su futuro

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Come tutte le mamme, io sogno grande futuro per mia figlia. A guro a lei tutta la felicita mondo. Lo so che non tu le strade sono giuste spero che quando glierà, imparerà c tempo a restare in a testa alta, diventa più sempre più fo

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e. a.

a uo o?

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un Audel utte e ma sbacon il piedi ando orte.

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Qualunque cosa lei fara` nella vita

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io saro` sempre accanto a lei al 100%.


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Dormire

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nel lettone

Non sono mai stati fatti sondaggi, ma è facile immaginare quanto siano numerose le coppie che, qualche tempo dopo la nascita del bambino, finiscono col trascorrere in tre le notti nel lettone. Il letto di mamma e papà esercita da sempre sui bambini un’attrazione particolare, perché il contatto fisico dà gioia e conforto, li fa sentire sicuri, annulla il senso della solitudine e l’ansia da separazione.


fonte:www.mamma.it

-

schio o femmina che sia, deve imparare che non può avere la mamma tutta per sé. Deve sentire che i suoi genitori hanno una vita privata e costituiscono una coppia, sono uniti e solidali. Inserendosi nel lettone ha l’impressione di riuscire a dividerli e ci riesce per davvero, se il papà addirittura cambia camera. E poi addormentandosi da solo per il bambino è un passo importante verso l’autonomia. Chi è contento di dormire con il proprio figlio dovrebbe domandarsi se sotto sotto non prova il desiderio di tenerlo sempre piccolo. Quando il bambino raggiunge questa età sono tempi duri anche per chi non ha mai ceduto

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Ma se il piccolo è felice, non è detto che lo siano anche i genitori. Prima di tutto, almeno di notte, uno vorrebbe starsene in pace. Invece il bambino, soprattutto intorno ai due anni, a letto è tutt’altro che tranquillo: si agita, tira calci, si appropria del cuscino, si mette in orizzontale. Risultato: notti in bianco, oppure il trasloco di qualcuno, in genere del papà in un’altra camera. Ma anche quando tutto sembra andare per il meglio e la mamma è contenta di tenere il proprio cucciolo accanto a sé, questa non è la scelta migliore per il bambino. Per crescere bene il piccolo, ma-

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e vuole continuare a dormire Portandolo nel lettone gli si offre nel letto senza ospiti. un motivo in più per svegliarsi. Quando il bambino si sveglia gli basta sentire la voce dei genitori e venire accarezzato nel suo letto Basta che il bambino abbia il per continuare a dormire. raffreddore, oppure il primo Se invece l’abitudine al lettone si incubo e si svegli piangendo. è gia instaurata e la si vuole eliminare bisogna prima di tutto parlarne con calma con il partner. Ed essere entrambi convinti che sia necessario interrompere il rituale. Bisogna pensare che tutto questo viene fatto per il bene del piccolo. Educare un bambino significa anche aiutarlo a sviluppare le sue capacità e a diventare sempre più autonomo e indipendente.

La trappola scatta in un attimo. Se la mamma, cedendo alla fatica, lo prende in braccio e lo porta nel suo letto, può stare certa che nelle notti successive il bimbo si sveglierà per una replica.

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Per aiutarlo

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Lasciate accesa una piccola luce nella sua camera e decorate il soffito con le stelline luminose fluoriscenti. Mettere un pesciolino nella sua stanza e ditegli che l’animale ha bisogno della sua compagnia. Stabilite la regola che si può andare nel lettone solo quando c’è la luce del giorno. Procuratevi una poltrona comoda su cui potrete sostare, se vi fermate a consolarlo nella sua camera. Fate in modo che il bambino abbia vicina una lampada che possa accendere facilmente da solo quando si sveglia. Cercate di dedicare per 20 minuti al giorno un’attenzione esclusiva al bambino, facendo con lui i giochi che desidera e chiacchierando con lui.

xxxxxxx


AutunnoInverno 2011-

istribuito da H-angar 93 s.a.s.

angar93.it - info@angar.it

Presso Bimbi Belli abbigliamento C.so Buenos Aires 75, Milano


I denti da la Cio´ che le mamme devono sapere

Dopo i sei mesi di vita, il piccolo comincia a mettere i primi dentini. Spuntano gli incisivi inferiori, poi, mano a mano tutti gli altri. Ci sono alcuni segni che indicano alla mamma che i dentini stanno per nascere. Il piccolo comincia a salivare in modo abbondante. Le gengive sono rosse e, toccandole, si ha la sensazione che sotto le dita ci sia un taglietto. Spesso, guardando la gengiva arrossata si nota un rigonfiamento, che an-

ticipa l’uscita del dente. Il bambino cerca di morsicare gli oggetti; è un tentativo di alleviare il dolore alle gengive, premendole con forza contro qualcosa. Spesso, l’arrivo dei denti porta con sé piccoli disturbi come febbre, diarrea, inappetenza e soprattutto inquietudine e nervosismo. Sintomi lievi ma fastidiosi per il bambino e, di conseguenza, per la mamma. Vediamo, uno alla volta, gli inconvenienti della dentizione e i rimedi più adatti per ognuno.

peso del bambino può quindi arrestarsi per qualche settimana. Di solito, comunque, ratura rettale del piccolo può raggiungere i 38 gradi e mez- passato questo primo momento, il piccolo ricomincia a mangiazo. Ma non c’è motivo di allarmarsi: se il bambino non ha re spontaneamente, recuperando peso. altri sintomi, come tosse, voVomito: Le gengive, mito ripetuto o raffreddore, la quando spuntano i denti, sono causa della febbre sono proprio i denti. La durata dell’ac- rosse e doloranti: il bambino cesso febbrile tipicamente non tenta di alleviare il fastidio che prova strofinando contro supera le 36/48 ore. la mucosa oggetti di plastica o le dita. Questo può provoInappetenza: Spesso, care isolati episodi di vomito, il periodo della dentizione è accompagnato da un certo calo che comunque non hanno conseguenze. dell’appetito. La crescita in

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Febbre alta: Quando sta spuntando un dente, la tempe-

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Fonti: www.canestri.andinet.it

atte

Il piccolo e’ inquieto, piange, fa i capricci. Qualche volta

ha febbre o diarrea.

Colpa di un fastidioso dolore alle gengive:

stanno nascendo i denti da latte presentare un po’ di diarrea: il bambino può arrivare anche a 5/6 scariche al giorno. Le feci sono liquide e ricche di muco, inoltre sono acide e irritano la pelle del sederino. Il piccolo in ogni caso sta bene e continua a crescere regolarmente: ha solo una più alta motilità intestinale, dovuta allo stress psicofisico legato alla dentizione. Anche in questo caso il disturbo non va curato, è solo necessaria una maggiore igiene della pelle e più frequenti cambi di pannolini.

piccolo è particolarmente irritabile, fa i capricci e piange più spesso. A renderlo così nervoso è il dolore che sente in bocca: le gengive pizzicano, fanno male e il piccolo cerca di strofinarle con le dita oppure mettendo in bocca gli oggetti. Come tranquillizzarlo? Si può fare qualche massaggio alle gengive usando prodotti naturali che hanno proprietà analgesiche (domandare al Pediatra quali sono i più adatti ).

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Diarrea: Periodicamente, Nervosismo: Nel perio fino ai tre anni di vita, si può do della dentizione a volte il

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E’ questione di tempo………. Entro i due anni e mezzo di età, il bambino ha tutti i denti da latte. Ma quando e in che ordine spuntano? Ecco una sintetica cronologia della dentizione da latte.

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6/8 MESI: incisivi centrali inferiori 7/10 MESI: incisivi centrali superiori 8/12 MESI: incisivi laterali superiori 10/14 MESI: incisivi laterali inferior 14/20 MESI: molari più interni, supe 16/24 MESI: canini, sia superiori ch 24/30 MESI: molari esterni, superio

Da una ricerca americana risulta che il 90 % dei bambini sono affetti da carie. Perche’? •perché i bambini mangiano zuccheri sotto forma di caramelle, cioccolato, dolciumi. •perché i bambini non si lavano i denti subito dopo aver mangiato gli stessi. Non è una cosa normale che i bambini abbiano i denti da latte cariati. I denti servono ai bambini per mangiare. I denti cariati sono fonte di possibili infezioni generali (malattie articolari,

cardiache, renali). Perciò i denti da latte vanno quindi curati come quelli permanenti. Per evitare la carie dei denti da latte bisogna adottare le medesime regole valide per i denti permanenti. Una di queste regole è la necessità assoluta di igiene orale completa e corrette. Oltre all’igiene, per combattere l’insorgenza della carie, esistono anche altri mezzi: il Fluoro. L’assunzione di fluoro per bocca può essere effettua-

Importanza dei denti da latte Molti pensano che i primi dentini non siano importanti per la salute, visto che sono destinati a cadere nel giro di qualche anno. In realtà non dovrebbero assolutamente venire trascurati. I denti da latte, o decidui, consentono al bambino di masticare bene e, in secondo luogo, la loro presenza garantisce uno

sviluppo equilibrato dell’intera arcata dentaria permanente. Quando infatti uno dei dentini viene tolto prima del tempo (per esempio a causa di una carie o di un trauma) quelli vicini tendono ad avvicinarsi restringendo lo spazio destinato al dente definitivo. Questo può creare disposizioni anomale che in seguito andranno corrette. Per evitare il rischio di carie basta pulire tutti i giorni i denti del bam-


bino con lo spaz- finarlo contro le gengive sottili e zolino. sensibili. Per questo deve essere soffice, con setole in materiale L’igiene orale sintetico, in modo da non irritare può cominciare la mucosa. Fino ai tre anni di età ri come un gioco non è indispensabile il dentifricio. eriori e inferiori Lo spazzolino può Un inizio precoce dell’igiene delhe inferiori essere usato per la bocca è comunque necessasucchiarlo o stro- rio, perché lo smalto che ricopre ori e inferiori

i denti da latte è molto sottile e quindi più facilmente attaccabile dalla carie e dalla placca. Una carie trascurata può propagarsi al dente permanente, rallentandone, deviandone o addirittura impedendone l’eruzione.

succhiare caramelle, specialmente a letto prima di addormentarsi. • Si deve evitare di dare il succhiotto intriso di zucchero ai bambini per farli stare buoni. Perché sì il bimbo starà buono ma gli si carieranno i denti con estrema facilità. • Le mamme non devono pretendere che i loro bambini si lavino i denti spontaneamente dopo ogni pasto; ma li devono condurre in bagno e far vedere loro come si deve fare. Le buone abitudini prese da piccoli si conservano poi per tutta la vita.

da fattori ereditari. Non bisogna dunque preoccuparsi se il bambino vede il suo primo dentino a tre mesi e un altro, al contrario, a un anno di età. Sarà comunque buona norma sottoporre il bambino, già dai primi anni di età ad una visita di controllo dal Ogni bambino ha i suoi dentista che con una semplice tempi radiografia della bocca potrà La comparsa più o meno pre- eventualmente appurare la precoce dei denti da latte dipende senza di tutti denti, soprattutto di

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ta con varie modalità: ◊ mediante la florurazione dell’acqua potabile ◊ mediante compresse contenenti fluoro ◊mediante sciacqui con colluttori e pulendosi i denti con dentifrici al fluoro ◊mediante applicazioni topiche di fluoro effettuate dal dentista. • Un altro modo per combattere la carie nei bambini consiste nelle applicazioni, fatte dal dentista di speciali lacche sulle superfici masticanti dei denti (SIGILLATURE). • I bambini devono evitare di

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vo, probabilmente il dente potrà essere reimpiantato con successo e sopravvivere anche per molti anni. L’importante è immergere subito il dente in una soluzione fisiologica o, semplicemente, in un bicchiere di latte. Il latte, con il suo alto contenuto di proteine fa sì che le cellule deputate alla formazione dei legamenti che saldano il dente all’osso, e che sono in parte rimaste attaccate al dentino, rimangano vive. Quindi, in caso di emergenza, raccogliere il dentino, metterlo a bagno e correre dal dentista nel più breve tempo possibile. Importanza dei denti da latte Ancora oggi si sentono genitori che sottovalutano i denti da latte in quanto destinati a durare un periodo di tempo limitato. In realtà, essi svolgono una serie di compiti fondamentali ed è importantissimo che arrivino integri alla loro naturale permuta. In breve i loro compiti principali sono:

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quelli permanenti, le cui agenesie (mancanza congenita) sono più frequenti di quanto non si pensi.

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Perdita di un dentino Se salta un dentino a causa di un trauma (una corsa, una caduta) e il dentino esce dal suo alveolo, che fare? Non bisogna disperare: se il genitore sarà tempesti-

Consentire una buona masticazione e quindi una buona alimentazione. Permettere una corretta articolazione dei suoni e della parola. Guidare l’eruzione dei denti permanenti. Guidare la crescita scheletrica.


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à t i v No te

o u r 4

L’anno 2012

sarà l’anno della praticità, design

sempre più moderni e comodità.

Grandi novità per le mamme. Le passeggiate non avranno più ostacoli

I passeggini e le carrozine sono state studiate per rispondere alla minima

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esigenza dell bebè e della mamma.

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Materiali all’avanguardia più leggeri, pulsanti per una rapida chiusura, capotte regolabili per poter controllare il bambino in ogni momento rivestimenti anallergici, lavabili a mano, igienici e antimuffa Tutto per far fronte alla semplicità in ogni momento, per la vita frenetica di tutti i giorni e per le lunghe passeggiate con la famiglia.


Inglesina

Carrozzina Culla

versione auto Peg Perego

•Omologata auto •NAVICELLA QUATTRO STAGIONI. È il sistema che regola la circolazione dell’aria all’interno della navicella •La navicella è realizzata in polipropilene •La navicella è utilizzabile anche in casa come piccolo nido, grazie ai piedini, o come dondolo. •L’imbottitura è realizzata in Softerm, il materiale brevettato, igienico, anallergico, antistatico e antimuffa, che assorbe l’umidità in percentuale minima, è lavabile a mano a 30°C. •La capottina è reclinabile e asportabile.

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Carrozzina Liberty con borsa

• Sistema di aggancio Easy Clip per tutti I telai Inglesina compreso il nuovo telaio Allum • Sacca predisposta auto • Schienalino regolabile in altezza per mezzo di una levetta manuale sul fondo sacca. • Copertina e capotta dotate di finestra in rete con pattella bloccata da automatici per permettere la completa aerazione all’interno della sacca. • Materiali di composizione: tessuto in poliestere 100% (anallergico, resistente, indeformabile) / tessuto interno: poliestere/cotone 65% 35%, sfoderabile e lavabile a 30°. • Materiale struttura portante: polipropilene

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• Modello storico del marchio Inglesina, viene prodotta da oltre quarant’anni. • Carrozzina in stile inglese con telaio a balestra cromato, realizzazione sartoriale e cura del dettaglio. • Eleganti compassi cromati sulla capotta ne facilitano il movimento di chiusura ed apertura. • Realizzata in legno e materiali naturali secondo la tradizione Inglesina. • Raffinata tendina protettiva in preziosa organza. • Raffinato ricamo sui lati della culla impreziosito da filo laminato nella variante Ecrù. • Il rivestimento interno è completamente sfoderabile e lavabile a mano a 30°.

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• Una grande novità di Foppapedretti è la collezione Barbapapà • Passeggini allegri e insostituibili, agili e facili da guidare. • Passeggino leggero con struttura in alluminio. Schienale regolabile multi-posizioni. • Imbragatura a 5 punti. • Parapioggia, capottina e cestello portaoggetti in dotazione. • Poggiapiedi regolabile, impugnatura ergonomica. • Finestrella osservabimbo, capottina richiudibile. • Ruote anteriori piroettanti. • Ruote posteriori con freno • Tranquillita’, comfort e sicurezza, una serie di prodotti agili, ergonomici, pratici in compagnia dei Barbapapa’.

Carrozzina Classica Inglesina

B-Buggy

Barbapapà Foppapedretti


Confort

High Trek full Confort

•Da 6 mesi in poi •Grandi ruote gonfiabili, amovibili per facilitarne il trasporto in auto. •Adatto a tutti I tipi di terreno, grazie ai suoi ammortizzatori. •Dotato di freno rallenta-corsa e freno di parcheggio. •Ruota anteriore fissa o piroettante (comandi manuali ModuloDrive) •La seduta e’ reversibile, permette al bimbo sia la posizione fronte-mamma che fronte-strada. •Schienale reclinabile e seduta allungabile in 3 posizioni. •Cinture interne a 5 punti di fissaggio. •Grande capote amovibile dotata di tasconi e finestrelle. Capiente cestello. Frontalino proteggi-cadute amovibile. Interamente sfoderabile e lavabile.

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Elea Bébé

•Passeggino ultra confortevole. • Scocca rigida e seduta ultra imbottita per garantire al bambino sostegno e comfort ottimali. • Reclinabile fino alla posizione orizzontale. • Seduta reversibile: può essere installata fronte mamma o fronte strada. • Grandi ruote dotate di sospensioni. • Chiusura rapida e semplice per l’utilizzo quotidiano. • Chiusura extra compatta per occupare il minimo spazio. • Pulsante Modulo Drive® a portata di mano, per passare in un istante da ruote fisse a ruote piroettanti (Brevetto Bébé Confort). • L’ ombrellino si installa rapidamente. Clip per ombrellino integrata.

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• Struttura di alluminio leggero altamente resistente: l’uso di materiali ultraleggeri di alta qualità nella struttura, così come nel resto dei componenti, ha reso Xtreet uno dei passeggini più leggeri del mercato. • Grande cesta per la spesa. • Sistema di “piegatura a libro” semplice e compatto, con un volume fnale inferiore a quello dei passeggini pieghevoli con il sistema ombrello. • Schienale regolabile in piu’ posizioni. • Ruote smontabili realizzate con materiali innovativi e un grande design. • Grande capotta impermeabile. • Tipo di freno: solidale con le ruote posteriori che è messo in azione grazie a un unico pedale. • Rivestimento molto imbottito

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• Nuovo passeggino leggero con schienale reclinabile in 4 posizioni. • Coprigambe e parapioggia inclusi. • Seduta rigida e schienale reclinabile in 4 posizioni (l’ultima orizzontale), con una sola mano. • Cintura a 5 punti, capottina, cestino, maniglione regolabile. • Chiusura compatta (chiuso rimane in piedi da solo) • Il freno unito agisce simultaneamente sulle ruote posteriori. • Maniglia per il trasporto e parapioggia. • Telaio in alluminio

Piuma

Neonato

Emotion

Xtreet Babynow


City Select

Baby Jogger

Callisto Cybex

•Distinzione e praticita’, ideale epr genitori sempre in movimento. Adatto dalla nascita ai 3 anni circa (15 Kg.). •Sistema di regolazione delle cinghie a unico punto centrale: si puo’ regolare la tensione delle cinghie con una sola manoRuote in alluminio a raggio unico con sospensioni attive supersoft. •Dotato di una capottina regolabile e removibile che risponde ai severi standard UVP 50+ austrialiani. •Sospensioni extra confortevoli con esclusiva rotazione. •Seduta removibile •Reclinazione schienale silenziosa in 5 posizioni, ad una sola mano. •Maniglione ad altezza regolabile. •Rivestimenti sfoderabile e lavabili a 30 gradi.

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•City Select e’ un passeggino personalizzabile che grazie all’aggiunta di una seconda seduta, di una navicella, o di un seggiolino auto, puo’ essere usato come un innovativo passeggino gemellare • tecnologia “Quick-Fold”, ti permette di ripiegare il passeggino con un unico semplice gesto • diametro ruote posteriori (gonfiabili): 30,5 cm.,diametro ruote anteriori: 20,3 cm. • schienale e poggiapiedi multiposizione capottina con finestrella, regolabile in altezza • cinture di sicurezza regolabili a 5 punti, con spalline e copricinture • manubrio telescopico con impugnatura ergonomica •portata per ogni seduta del passeggino: 20 Kg.

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• 2 in 1: Un capolavoro di ingegneria che risolve i bisogni di passeggino e carrozzina e rivoluziona il mondo della prima infanzia. • FUNZIONE CARROZZINA: -Skate è regolabile in altezza in 3 posizioni, schienale regolabile, maniglione di trasporto, capottina, copertina e parapioggia con zip inclusi. • FUNZIONE PASSEGGINO: -Seduta Skate reversibile, seduta skate regolabile in altezza in 3 posizioni, schienale e seduta Skate regolabili, cintura di sicurezza a punti, libertà di movimento, frontalino apri e chiudi. • Maniglione telescopico e regolabile in altezza. • Cestello con cinghie elastiche. • Chiusura compatta a libro.

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• I nuovi GRILLO 2.0 presentano importanti caratteristiche tecnico-funzionali che ne migliorano la praticità di utilizzo permettendone l’uso sin dai primi mesi di vita del bambino. • Si apre e si chiude con una sola mano. • Sistema di chiusura e di apertura notevolmente semplificato. • Coprigambe più imbottito e parapioggia inclusi. • 3 reclinazioni dello schienale premendo un tasto unico posto sul retro. • Posizione nanna a 180°, senza alcuna limitazione strutturale.

Skate

Peg Perego

Grillo 2.0

Hello Kitty Brevi


Kit estivo Stokke

Turbo 4S

ABC Design

•Il design moderno e inconfondibile e l’estrema praticità fanno del modello Turbo 4S una carrozzina unica nel suo genere su quattro ruote. •Le misure compatte permettono di ripiegare il telaio in modo semplice e pratico. •Il seggiolino sportivo di riporto reversibile. •Telaio leggero in alluminio. •Capottina con finestrella a chiusura magnetica. •Maniglione telescopico ad altezza regolabile. •Convertibile in sistema da viaggio con seggiolino auto Rider, Maxi Cosi Cabrio, Römer BabySafe plus SHR e apposito adattatore.

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•Proprio pensando alle giornate di sole, Stokke® ha progettato un kit appositamente per l’estate che aiuti i più piccini e i più grandicelli a stare al fresco anche nelle giornate più torride. • TENDINA PARASOLE: puo’ essere spostata di lato cosi’ da offrire sempre una protezione contro il sole. SPS50. • COPRISEDILE IN SPUGNA: per evitare che la pelle si attacchi al sedile nei giorni in cui si suda facilmente; lavabile a 40 gradi. • OMBRELLINO PARASOLE: fattore SPS50 contro i raggi solari UV e un’angolazione regolabile per offrire una protezione ottimale. •CAPPOTTA: le parti in tessuto possono essere modificate cosi’ da regolare il flusso d’aria.

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Infertilità, Cause, accertamenti e terapie mirate se vuoi un bebè

L

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e aspettative di una coppia che decide di avere un bambino sono in genere molto elevate.

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photostok / FreeDigitalPhotos.net

Non sempre, però, il figlio arriva ai primi tentativi. Quanto tempo bisogna aspettare prima di cominciare a rivolgersi a uno specialista e fare delle indagini?

2 Quanto conta l’età “Il primo fattore da considerare”, risponde Enrico Ferrazzi, direttore della Clinica Ostetrico-ginecologica dell’Ospedale Vittore Buzzi, Università degli Studi di Milano, “è l’andamento della fertilità femminile, che ha il suo apice intorno ai 20-24 anni: a questa età, una donna che ha rapporti nei giorni fecondi ha il 25% di possibilità di concepire un bebè. La fertilità si riduce progressivamente nel decennio successivo e per una donna di 33-34 anni le probabilità si aggirano intorno al 18-20%, per scendere ancora intorno ai 40 anni, quando la percentuale di probabilità è del 5% circa. Questo significa che una quarantenne che desidera avere un figlio, per arrivare al 100% di probabilità di concepimento potrebbe dover aspettare ben due anni, ovvero il corrispettivo di 20 ovulazioni, prima di veder realizzato il suo desiderio”. Il periodo che intercorre fra i primi tentativi e la decisione della coppia di rivolgersi a un medi-


fonte: quimamme.leiweb.it / DOLCE ATTESA

se la

cicogna

è in ritardo co esperto deve quindi essere correlato all’età della donna. “Al di sotto dei 30 anni, può essere ragionevole aspettare 12 mesi”, dice Ferrazzi, “mentre oltre questa età il tempo si dimezza a sei mesi o anche meno se la donna ha superato i 37-38 anni”.

Con tecniche ormonali o ecografiche, viene controllata la funzionalità dell’apparato riproduttivo femminile (ovaio, tube, utero) e si eseguono gli esami per verificare che non ci siano problemi di tipo infettivo o infiammatorio che potrebbero alterare la fertilità”, afferma lo specialista. “Contemporaneamente, tramite uno spermiogramma, viene controllata la fertilità del liquido seminale maschile, quanti spermatozoi ci sono e quanto sono efficaci”.

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2 I primi accertamenti Il consiglio è di rivolgersi a un Centro di Assistenza alla Riproduzione o a un ginecologo specializzato. “Negli ultimi 15 anni la medicina della riproduzione ha fatto grandissimi passi avanti dal punto di vista diagnostico e terapeutico, diventando una branca complessa”, sottolinea Ferrazzi. “Rivolgendosi a medici esperti si ha la garanzia di non perdere tempo, riducendo così lo stress che, tra l’altro, influisce fortemente sulla infertilità”. Ma quali sono gli accertamenti cui si viene sottoposti?

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2 I problemi più frequenti I motivi per cui la cicogna tarda ad arrivare possono essere diversi. “In buona parte si tratta di problemi ovulatori o di alterazioni alle tube che ne compromettono il funzionamento”, spiega Ferrazzi. “Spesso, la causa dell’infertilità è da ricercarsi in infezioni, anche pregresse, che talvolta la donna non sa nemmeno di avere contratto, come per esempio la Clamidia. Una piccola percentuale di donne sterili, infine, presenta lesioni all’utero. Quasi in un caso su due il problema dipende invece dall’uomo. Ed esiste anche una grossa percentuale di casi di infertilità di cui non si riesce a conoscere le cause”.

2 Terapie mirate I supporti medici per una coppia a rischio di infertilità procedono a step. “Un primo livello prevede interventi semplici, atti a favorire il concepimento”, spiega Ferrazzi.

“Si tratta, per esempio, di un trattamento ormonale per un miglioramento qualitativo dell’ovulazione o, se il problema è legato al liquido seminale maschile, della selezione degli spermatozoi migliori per una inseminazione endouterina: gli spermatozoi selezionati vengono immessi nell’utero durante il periodo ovulatorio. Quando il problema è più complesso - per esempio, se è compromessa in modo permanente la funzionalità delle tube, oppure non ci sono spermatozoi sufficienti per un’inseminazione endouterina, - si passa invece alle terapie di assistenza alla fertilizzazione in vitro: l’ovocita, sotto guida ecografica, viene prelevato dall’ovaio, fertilizzato in una speciale provetta con il liquido seminale e quindi rimesso in utero per l’impianto”.


2 Quando a non arrivare è il secondo figlio E se a creare problemi è la seconda gravidanza? “Può darsi che tra la nascita del primo figlio e il tentativo di concepire il secondo si sia aspettato qualche anno: va quindi considerato che la fertilità può aver subito un calo fisiologico”, dice il professor Ferrazzi. “Così come, nel frattempo, potrebbe essere sopravvenuto un problema che ostacola il concepimento, come un’infezione o un’alterazione dell’apparato riproduttivo. In ogni caso, l’iter degli accertamenti non cambia”.

2 Il fumo: un nemico da evitare La donna che fuma oltre 15 sigarette al giorno è a rischio di infertilità: le sigarette, infatti, alterano il movimento delle cellule dotate di ciglia (nel caso specifico, quelle deputate a trasportare l’ovocita dentro la tuba). E il problema sussiste anche al maschile, col rischio di alterazioni degli spermatozoi. Ecco perché, in alcuni paesi europei, se uno dei due partner è un fumatore, la coppia non viene ammessa alle cure pubbliche di assistenza alla riproduzione.

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2 Tempo e impegno per la coppia Ma quanto tempo è richiesto alla coppia che inizia questo iter? “Per i primi accertamenti diagnostici vanno preventivati uno o due mesi circa”, risponde l’esperto. “Per quanto riguarda i trattamenti, invece, dipende dalla complessità dell’intervento che si è stabilito di effettuare. Certo, la fecondazione in vitro richiede un notevole impegno: occorre controllare tutti i giorni o a giorni alterni i follicoli e i livelli ormonali, bisogna stabilire un giorno specifico per il prelievo dell’ovocita, e così via. Senza contare che si tratta di una procedura carica di aspettative. Una certa dose di ansia e di stress deve essere messa in conto e spesso la vita di coppia ne risente…”.

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La varicella:

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La varicella è una delle più comuni malattie dell’infanzia, è contagiosissima ma in rari casi dà complicazioni. Analizzaziamo sintomi, cure, decorso, e cosa fare se a contrarla sono adulti o donne in gravidanza

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Le malattie esantematiche sono malattie infettive caratterizzate dalla comparsa di una eruzione cutanea per lo più generalizzata a tipo maculoso (piccole e fini macchie sulla cute), papuloso (rilievo solido e tondeggiante della cute) e/o vescicoloso. Oltre alla comparsa di macchioline rosse e pruriginose si possono presentare altri sintomi e febbre più o meno alta. Questo stato non si protrae per più di una settimana. Queste malattie colpiscono principalmente i bambini, anche perché loro non hanno ancora sviluppato le difese immunitarie, e perché si tratta di malattie molto contagiose soprattutto negli asili o a scuola, dove si diffondono maggiormente morbillo, rosolia, scarlattina, varicella, pertosse ed orecchioni. Tutto ciò anche se a prima vista preoccupa ogni genitore è invece un bene, prima queste malattie vengono e meglio è, ovvero

un bambino svulupperà sicuramente una sintomatologia molto più lieve rispetto ad un’adulto, anzi queste malattie se prese in età adulta sono più serie e pericolose. Passiamo a parlare della varicella nello specifico. -la varicella è causata da un virus della famiglia degli Herpes Virus chiamato Varicella Zoster. Si prende attraverso contatto diretto con la saliva di chi già ce l’ha, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche parlando a distanza molto ravvicinata, oppure con il contatto con il liquido contenuto nelle bolle. Può anche essere trasmessa, ma con minore facilità, da un individuo affetto da Herpes Zoster (fuoco di S.Antonio). I periodi di maggior contagio sono il tardo inverno e l’inizio della primavera. Se un familiare contrae la varicella la trasmetterà all’80-90%


a r u c e a i malatt i n i b m a b nei i t l u d a e negli

dei conviventi che non l’hanno avuta in precedenza. Gli adulti presenteranno spesso una forma piÚ grave della malattia. Nel caso di un contatto occasionale in ambiente scolastico o di

lavoro, il pericolo di ammalarsi per le persone non immuni è circa del 30%. -In genere dopo 14-16 giorni dal contatto con la persona

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:

Fonti: Pediatria.it / Emanuela Cerri

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infetta, compaiono i primi sintomi ma si possono anche avere casi da 10 a 21 giorni dal contagio. La persona malata è infetta da 1-2 giorni prima dell’inizio delle manifestazioni cutanee fino a quando le lesioni sono tutte ricoperte da croste (6-9 giorni). Non ci si può sbagliare sul fatto che la si sia contratta o meno. Il tutto inizia con malessere generale e febbre, in genere lieve, ma che può arrivare anche a 39°40°C. Dopo pochi giorni compare l’esantema, molto pruriginoso, prima su cuoio capelluto,viso e tronco, poi si estende all’addome, ai genitali, alle braccia ed agli arti inferiori. Le manifestazio-

ni cutanee appaiono come macchioline rosse, quasi brufolini o punture d’insetto, lievemente rilevate al tatto, del diametro di 2-3 mm, che nel giro di poche ore si trasformano in vescicole (contenenti liquido chiaro). Queste in alcuni giorni diventano torbide tramutandosi in pustole e, quando si seccano, diventano croste che si staccano spontaneamente senza lasciare cicatrici (tranne nelle forme con sovrainfezione batterica). -Le lesioni cutanee si risolvono completamente in circa 10-14 giorni. Una volta contratta la varicella, il virus rimane per tutta la vita nel nostro organismo, annidato nei gangli delle radici dei nervi spinali, pur senza dare sintomi (si dice, in questo caso, che rimane latente). Può accadere che, soprattutto negli adulti e negli anziani, il virus Per alleviare il prurito utilizzare al bisogno si riattivi, causando degli antistaminici (oxatomide va bene anche nei l’Herpes Zoster o lattanti), fare il bagno anche tutti i giorni con fari“fuoco di Sant’Anna d’avena o amido di riso (ovviamente, con la dovutonio ”(grappoli di ta attenzione a non frizionare troppo sulle vescicole) vescicole spesso e applicare sulla pelle del latte idratante. Il talco mendolorosi, localizzati tolato è consigliato ma non è particolarmente utile, in lungo il decorso di quanto con la sudorazione si raggruma, peggiorando un nervo sensitivo). il fastidio; inoltre, nei piccoli è decisamente sconsiCiò accade per caugliato l’uso di qualsiasi polvere (talco in genere), se non chiare, ma cerper il rischio che venga inalata. tamente legate ad uno Per la tosse, si possono usare dei sedativi, stato più o meno grave di scegliendo fra quelli centrali (sconsideficit delle difese immugliati nei lattanti) e periferici. nitarie: terapie per malattie

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Come alleviare i sintomi e il prurito?

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Come si cura? -Nel bambino sano è la terapia è solo di supporto. Si somministrano antifebbrili come la Tachipirina (MAI quelli a base di acido acetilsalicilico come l’aspirina, che possono provocare gravi reazioni nel paziente) e antistaminici per il prurito. È consigliabile tenere corte e pulite le unghie del piccolo per evitare che infetti le vescicole grattandosi. Esiste un farmaco specifico per la varicella, chiamato Aciclovir, che, somministrato per bocca entro 24 ore dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee, provoca una diminuzione della durata e dell’entità della febbre, e del numero e della durata degli elementi cutanei. Il suo uso non è raccomandato nel bambino sano, ma può essere preso in considerazione nei bambini maggiormente a rischio di complicazioni come quelli di oltre 12 anni di età, o con malattie respiratorie e cutanee croniche gravi o nei casi secondari che avvengono in fa-

miglia (e che di solito hanno un decorso più grave). Quanto tempo si deve stare assenti da scuola in caso di varicella? La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 7 giorni dalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee. COMPLICANZE DELLA VARICELLA -La varicella è solitamente una malattia ad esito benigno, ma nel 15-20% dei casi può presentare complicanze come una sovrainfezione batterica (da stafilococco o da streptococco) delle lesioni cutanee, secondaria a grattamento delle vescicole. Raramente epatite, encefalite (infezione del sistema nervoso centrale), polmonite, artrite, glomerulonefrite. La varicella è raramente grave nel bambino sano, ad eccezione dei bambini molto piccoli e in quelli che presentano una grave immunodepressione La varicella si può prendere due volte? No E’ più pericoloso prenderla da un familiare piuttosto che a scuola? E’ possibile che il fratello di un bambino che ha preso la varicella può non ammalarsi e lo stesso diventare immune?

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tumorali, malattie che causano immunodepressione, uno stato di stress prolungato o di debilitazione, l’età anziana. In altre parole, l’eruzione del fuoco di Sant’Antonio viene dall’interno e non richiede alcun contagio recente.

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ro avuto la malattia. Anche nel caso della varicella un semplice esame del sangue permette di dosare gli anticorpi contro il virus e dimostrare la pregressa infezione (avvenuta con i sintomi classici, con poCome è possibile e come si può chissimi sintomi tanto da passapere se lo è diventato verasare quasi inavvertita, oppure mente oppure no? senza nessun sintomo). La convivenza con un familiare ammalato causa infatti una espoCome mai alcune persone che sizione più frequente e prolunnon l’hanno avuta, stanno a congata alla sorgente di infezione e tatto con un infetto e non la condi conseguenza anche il contattraggono? to con una maggiore quantità di O perchè la carica virale non è sufmateriale infettante. Lei propone ficiente oppure perchè ha avuto un altro problema interessante, un infezione asintomatica; cioè si è quello delle infezioni asintomaammalata ma con sintomi così lietiche che si possono verificare, vi da non essere riconosciuta. Per sia pure raramente, anche in saperlo, si può fare la ricerca di corso di varicella. Un’infezione eventuali anticorpi antivaricella. asintomatica avviene quando un soggetto, che in precedenza non aveva sofferto di quella malattia, viene a contatto con il microrganismo che ne è responsabile; Da qualche anno è disponibile in Itaquesto “contagio” lia un vaccino contro la varicella. Alcune stimola una reazioregioni lo hanno inserito come vaccino obne immunitaria (ad bligatorio, altre no. Può comunque essere esempio la produzione di anticorpi) acquistato in farmacia. Il vaccino è addirittura ma non provoca i raccomandato dalla American Academy of Pediatrics. Con il vaccino anti-varicella, che in sintomi tipici della malattia. Queste genere viene somministrato in un’unica dose persone reagiran- sotto i 13 anni di vita e in due somministrazioni sopra tale età. La vaccinazione è inno ad un secondicata nella prima infanzia, nei bambini do incontro con lo più grandi e negli adolescenti ancora stesso microrganisuscettibili, che non hanno cioè smo come se avessecontratto la malattia.

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Il vaccino contro la varicella. Conviene farlo?

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AutunnoInverno 2011-

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I contro ingravid

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Ăˆ importante che il tuo ginecologo ti segua per tutta la durata della gravidanza, lo specialista deve essere una persona che ti dia fiducia, ricordati sempre che è tuo diritto essere informata con parole semplici e chiare dell'evoluzione dello stato della gravidanza, ti devono essere spiegate le varie fasi e tu hai diritto di porre tutte le domande e avere le spiegazioni che servono a farti stare tranquilla e ad essere informata.


fonte:www.mamma.it

olli danza

gravidanza è un evento naturale e come tale va vissuto. L’OMS stabilisce che, nel corso di una gravidanza, sono necessarie 3 ecografie, solitamente si fa la prima per accertare lo stato dell’embrione nel corso della prima visita, la seconda alla 20 settimana detta anche ecografia morfologica ed è una ecografia particolareggiata e l’ultima verso l’ottavo mese per stabilire la posizione del bambino ( se normale o podalica).

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In genere una visita al mese, a scadenza fissa, è sufficiente per tenere la situazione sotto controllo, ma nel caso in cui insorgessero dei problemi, potresti decidere, di comune accordo con lui, di effettuare controlli più frequenti. Se hai dei dubbi, non sei tranquilla sulle spiegazioni ricevute, segui il tuo istinto e consulta un altro specialista in modo da poter confrontare i pareri, ricordati sempre però di non farti prendere dall’ansia, la

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PRIMA VISITA

è in atto, precisarne il termine e va- blemi, come il parto prematuro, lutarne gli eventuali fattori di rischio. o riscontrare eventuali ritardi di crescita in utero, ecc. Puoi calConferma di gravidanza colare il termine teorico partendo Hai riscontrato un ritardo nel cidalla data dell’ultima mestruazioclo? Probabilmente hai già penne e aggiungendovi 40 settimane. sato alla possibilità di fare un test Ricorda però che questo metodo digravidanza. Puoi acquistarlo può rivelarsi impreciso se il tuo comodamente e liberamente in ciclo è irregolare o se non ricordi farmacia, ed eseguirlo a casa tua. più con esattezza la data dell’ultiSi tratta di un test effettuato sulle ma mestruazione. urine che rileva la quantità di B-HCG Un’ecografia eseguita nel primo (ormone corionico gonadotropo). trimestre potrà confermare il termiUna successiva visita dal ginecolo- ne di gravidanza in base alla misugo potrà confermare la gravidanza, razione della lunghezza del feto. diverse settimane dopo, in base alle modifiche sopraggiunte a livello Check up generale e valutazione dei fattori di ridel collo e del volume dell’utero.

Termine di gravidanza

Conoscendo con precisione il termine teorico della gravidanza si possono prevenire molti pro-

schio

Durante la visita il ginecologo effettuerà anche dei controlli per determinare: il tuo peso, le tue dimensioni e

VISITE MENSILI

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Ecco come si dovrebbe svolgere una visita classica:

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medico ti chiederà anche se sei in grado di percepire regolarmente i movimenti del feto. In caso di asSINTOMI senza o diminuzione significativa Il medico ti chiederà se hai sofferto di questi movimenti, soprattutto a di recente di qualche disturbo (nau- riposo, provvederà a verificare le see all’inizio della gravidanza, affa- condizioni del feto facendo ricorso ticamento, reflusso gastroesofageo anche all’ecografia, alla cardiotocoal termine della gravidanza). Tali grafia e ad altri esami specialistici. fenomeni sono, in genere, di natu- Nelle ultime settimane della gravira temporanea e benigna, ma non danza è normale avvertire delle picesitare a metterlo al corrente di tut- cole contrazioni che restano prive to quello che ti può preoccupare. Il di effetti sul collo uterino e indolori


la morfologia generale; la pressione arteriosa; la ricerca di varici a livello degli arti inferiori; la ricerca di zucchero e d’albumina nelle urine.

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guire nel migliore dei modi la tua gravidanza. Potrà darti dei consigli per modificare le tue abitudini di vita o le tue condizioni di lavoro (se queste ultime costituiscono un rischio per la gestazione). Inoltre potrà farti fare Indaghera’ poi su eventuali degli esami complementari nel caso fattori di rischio: in cui sospetti il sopraggiungere di giovane età della madre (< 18 anni) un eventuale problema durante il età avanzata della madre (> 35 anni) parto (una radiografia del bacino donna di piccola statura (<150 cm); se sei piccola di statura oppure se obesità della madre; hai avuto problemi durante il parto abitudini di vita a rischio (fra l’altro, precedente). tabagismo e alcoolismo); Il ginecologo potrà ritenere opporpresenza di malattie genetiche eredituno di prescriverti diversi esami tarie nella famiglia. al fine di conoscere, per esempio: Inoltre valuterà le tue condizioni di il tuo gruppo sanguigno e il fattolavoro e annoterà i tuoi precedenti re Rhesus; ostetrici e ginecologici. l’esistenza di un’immunità o meno alla rosolia, alla toxoplasmosi, al Dopo aver ottenuto tutte queste citomegalovirus, un’epatite virale; informazioni, il medico potrà se- un caso recente o remoto di sifilide.

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fino alla trentasettesima settimana.

gli ultimi mesi.

ESAME CLINICO

ESAME URINE

Peso Il tuo peso deve aumentare con regolarità, ovvero 1 kg al mese e complessivamente da 5 a 12 kg in più rispetto al peso di partenza. Un aumento ponderale eccessivo dovrà essere tenuto sotto controllo. Un feto di 3,4 kg, compresi i suoi involucri, il liquido amniotico e la placenta, rappresenta un sovraccarico ponderale inevitabile di 7-8 kg. Pertanto, una donna che ha preso meno di 7 kg durante al gravidanza e con un bambino di peso normale, è dimagrita.

TENSIONE ARTERIOSA

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La sua misurazione permette di individuare casi di ipertensione, molto temibile soprattutto ne-

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Per rilevare la presenza di zucchero e albumina.

MISURAZIONE PERIODICA DELL’ALTEZZA DELL’UTERO Permette di valutare approssimativamente lo sviluppo del feto e di intervenire in caso di eventuali problemi.

PALPAZIONE DELL’ADDOME Permette di valutare il contenuto uterino e di esaminare la posizione del feto (longitudinale, trasversale o obliqua) e la parte che esso presenta all’ingresso del bacino materno (testa, podice, spalla).

AUSCULTAZIONE DIE TONI CARDIACI DEL FETO

La frequenza normale è compresa


ECOGRAFIE

Durante la gravidanza si effettuano in genere 3 ecografie:

PRIMA ECOGRAFIA

La prima ecografia viene effettuata verso l’ottava settimana. Permette di confermare la gravidanza, di determinare la posizione dell’embrione e di precisare quanti embrioni ci sono. Misura l’embrione e visualizza il suo cuore, permette di datarlo con precisione e quindi di calcolare il momento teorico del termine della gravidanza.

SECONDA ECOGRAFIA

E’ detta anche “morfologica”. Si effettua verso la ventesima settimana di gestazione. E’ una ecografia molto accurata, si misura la lunghezza del femore del feto, il torace, il cranio, i reni, da qui si possono stabilire le misure che avrà il bimbo alla nascita.

fra 120 e 160 battiti al minuto.

ESAME OSTETRICO

Il ginecologo passerà poi all’esame ostetrico vero e proprio, con esplorazione della vagina ed esame del collo dell’utero. Questo gli permetterà di valutare le modifiche che esso ha subito: solitamente il collo dell’utero è lungo, chiuso e posteriore; al termine della gravidanza, si sarà accorciato fino a scomparire, si sarà spostato in avanti e dilatato. Se il collo dell’utero ha subito una qualsiasi modificazione anomala può significare una minaccia di aborto, se si verifica entro la venticinquesima settimana, o di parto pretermine se succede tra la ventiseiesima e la trentasettesima settimana: in ogni caso il ginecologo ti prescriverà il riposo a letto e eventuali esami.

La terza ecografia viene realizzata nell’ultimo mese di gravidanza per confermare l’assenza di anomalie morfologiche e precisare la biometria fetale.

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TERZA ECOGRAFIA

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A B O U T

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L'autrice dice: le bottiglie non sono in vendita, fanno parte di un progetto artistico volto alla sensibilizzazione sociale su temi come abuso di alcool nei teenager, abuso d'alcool da parte delle donne incinta, il disinteresse di alcuni genitori che lasciano i loro bambini per giorni "ubriachi" di giochi e videogame (ecco spiegata la metafora alcool/giocattoli). Non ci sono scopi commerciali. Ricorda sempre, per favore, l'età minina per bere alcol nel vostro paese e bevi responsabilmente.

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Anna Utopia Giordano vive tra Napoli e Milano. Ha frequentato il liceo scientifico diplomandosi con il massimo dei voti, frequenta Epistemologia & Filosofia della Logica presso l'università Statale di Milano. Lavora con l’immagine e la comunicazione: è creativa, poetessa, attrice, performer, fotomodella. E’ impegnata nelle mostre ed esibizioni del progetto Thanateros, in collaborazione con Luca Catellani, per il quale ha scritto le sceneggiature delle performance (interpretate con Andrea Ropes) e composto alcune Rapsodie. Queste composizioni in versi caratterizzano la poetica dell’autrice dal 2004 e sono state pubblicate insieme alle sue chine (le Utografie) su antologie, riviste, webmagazines e blog culturali. Nel 2011 pubblica la raccolta poetica WYSIWIG scegliendo il publish on demand. Sempre del 2011 sono i suoi nuovi progetti artistici My Social Generation e Venus. Moltissime sono le performance durante concerti, mostre ed eventi culturali in cui ha presentato esibizioni teatrali, frutto di fusione tra poesia e shibari, e cortometraggi legati alla sperimentazione letteraria e alla rapsodomanzia. Tra le collaborazioni IABO, (b)ananartista, Un Artista Minimalista, Flower Trio, Giops e i Giocatori d’Azzardo, Fiori di Sangue. Sono numerose le esperienze nel campo di video e televisione, ha partecipato a telepromozioni in onda durante programmi Rai e Mediaset, cortometraggi, videoclip musicali e video didattici. Posa come fotomodella curando spesso personalmente make up, hair styling, concept e scenografie. E' direttore artistico e fondatrice dell'eZine aperiodica Glimpse.

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Certo, tutti sappiamo che discendiamo dalle scimmie, animali pi첫 simili a noi, non solo fisicamente, ma anche al livello comportamentale.

E

ppure, sono tantissimi gli animali che abbiamo addomesticato, quasi 'umanizzato' per renderli ancora pi첫 simili a noi, non rendendoci conto che dovremmo essere noi, a tornare alle origini, ad "animalizzarci".


di Andrea Lehotska

Con questo non intendo suggerire di adattarci ad alcune loro caratteristiche alquanto curiose: la mucca che sa salire le scale ma non le sa scendere, l'elefante

che è l'unico mammifero, che non è in grado di saltare, il canguro che non sa indietreggiare, lo scarafaggio che puo' vivere ben nove giorni senza la sua testa, il maiale che per colpa della sua struttura ossea non è in grado di guardare il cielo....

Ma c'è qualcosa che ci accomuna tutti, dai volatili ai rettili agli umani.


No, non è l’amore,

anche se gli animali si comportano esattamente come noi, o meglio noi come loro: è quasi sempre il maschio a corteggiare la femmina, tranne il caso della

leonessa che gli sventola la coda in faccia per poi andarsene e sperare di esser seguita.

Non è la voglia

con una bella “casa” come i volatili maschi che costruiscono e esibisco-

di attirare una femmina

no maestosi nidi per un’eventuale compagna e la successiva prole.

Non è il battersi

per una femmina come per i cervi, la cui conquista dipende esclusivamente dalle dimensione delle corna tra gli avversari di pari rango, le

quali accettano di essere corteggiate soltanto dagli individui che occupano il più alto grado nella scala gerarchica.

Non è la monogamia,

i mammiferi sono molto più predisposti alla poligamia sia maschile che femminile, o rapporti “occasio-

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rara anche tra gli animali:

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nali” di una stagione sola - giraffe, cervi, leoni, gorilla. I pochi che decidono di “convivere”, lo fanno solo perché prede di tanti altri mammiferi, e quindi più per necessità di protezione che voglia di fedeltà.

Ironia della sorte, sono proprio gli uccelli a


La caratteristica che ci rende uguali è quella della maternità, dell’allattamento, la crescita, la preoccupazione per i piccoli.

Quando questi ultimi nascono, sono indifesi e devono imparare tutto, e vale sia per gli uomini che per gli animali - è la meravigliosa storia della maternità. Amare i propri piccoli non è un’esclusiva degli esseri umani.

Una nuova vita viene alla luce in un mondo pieno di pericoli:

esser monogami.

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Il rapporto intimo fra madri e cuccioli in

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un’infanzia dove per qualcuno è una vera lotta, per altri invece un lungo periodo di cure e amore, i mammiferi hanno

rivoluzionato il rapporto con l’allattamento che crea un legame ancora più forte.

L’educazione è un lavoro faticoso, l’infanzia è lunga, i piccoli esaminano e provano tutto, incuriositi dal nuovo mondo. Come nella vita “umana”, il regalo più grande che una madre può fare, è il tempo.

Durante il quale, basandosi su un incredibile istinto

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innato che spesso non sa nemmeno di possedere, passa alla prole le sue esperienze sotto forma di apprendimento.

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Generalmente sono entrambi i genitori ad occuparsi dei piccoli, in alcuni rarissimi casi questo compito spetta al padre. Ma è maggiormente la femmina a curare la


prole, e al maschio spetta al massimo il compito di difendere madri e figli e di procurare loro il cibo. In natura, i padri, sono quasi sempre assenti… E non solo in natura… del resto siamo anche noi mammiferi.

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Gli animali condividono con noi la percezione dolorosa del parto e il giorno precedente il parto l’animale inizia a cercare il luogo più adatto per partorire, e può presentare alcuni sintomi come ansia, respiro affannoso, poco appetito.

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Come nell’esser umano, il parto può durare fino a 12 ore.

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Quando l’elefante femmina, dopo un minuto di accoppiamento ma quasi due anni di gravidanza deve partorire, le altre femmine del branco rimangono di guardia, avvicinandandosi per evitare che qualcuno disturbi la neo-mamma. I piccoli vengono allattati per sei mesi a turno dalle femmine del branco. Gli altri elefanti soccorrono i compagni in difficoltà e proteggono i piccoli.

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Sia nel mondo animale che in quello umano, nelle prime ore dopo il parto avviene un intenso dialogo tra madre e neonato, fatto di gesti, suoni e sguardi.

La madre umana tende a proteggere di

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piÚ il figlio debole, mentre fra gli animali, le madri non dedicano loro nessuna attenzione e li lasciano rivaleggiare con fratelli piÚ forti per arrivare a succhiare il latte materno e spesso non riescono a nutrirsi sufficientemente.

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Ma tutte le mamme del mondo animale dedicano attenzione ai cuccioli: animali generalmente aggressivi, non riconoscendo i cuccioli come propri o altrui, nel dubbio che non appartengano alla propria cucciolata, tendono a frenare drasticamente la propria aggressività che porterebbe al loro sterminio.

Ed è così che finiscono per farsi “morsicchiare”, tirare la coda, graffiare, subendo con amore il “disturbo”.

Come loro, anche gli

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esser umani sono attratti dai cuccioli degli animali perché richiamano lo stesso aspetto tenero dei loro bambini.

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Le poche eccezioni che ancora non siamo in grado di imitare, non è solo l’opossum che in 12 giorni porta a termine la sua gravidanza, ne il topino di campagna che partorisce fino a 33 volte nella sua vita: sono mammife-

ri come l’orso, il tasso, il capriolo, che usufruiscono del cosiddetto “impianto ritardato”


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- dopo l’accoppiamento, l’ovulo fecondato non si impianta nella cavità uterina, ma resta in “stand-by” per alcuni mesi e fa sì che le nascite avvengano nella stagione più propizia, in genere la primavera, in cui le risorse sono più abbondanti e le condizioni climatiche più favorevoli alla crescita dei cuccioli.

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Perciò, gennaio * febbraio 2012

care mamme umane, che discendiate dalle scimmie, balene, tope o anatre:

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il vostro istinto materno è quello, e che la creazione fosse durata un minuto o tre ore, il parto fosse il primo o il dodicesimo, in casa o nell’acqua, poco importa:

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sono sicura che saprete svolgere il tutto con massima dose di amore e naturalezza.

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gennaio/febbraio 2012

Alla ricerca della

materna perduta!

I

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n questi giorni, oltre a gesti re una terribile influenza che mi è piombata addosso come una tegola, sono anche al la ricerca di una scuola materna (decente) per la mia bambina. Io piccola donnina ignara pensavo vabbè vado a vedere quel la privata vicino a casa/ lavoro, sarà sicuramente carina, se mi piace il programma la iscrivo lí ecco, diciamo che la realtà è un pó diversa dal la mia idea quindi vi voglio raccontare la mia mia odissea !

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Tu tuuuu tuuuuu chiamo la scuola privata carina vicino a casa/lavoro “Buongiorno” “Buongiorno Signora, desideravo chiedere delle informazioni, è possibile?” “Guardi sarebbe meglio prendere un appuntamento” “Certo “, dico io, “va bene, allora quando potrei venire?” “Guardi se non è urgente io rimanderei verso primavera” (e già a questo punto inizio a pensare che forse, ma forse, ma proprio forse, non sono tutte rose e fiori) “Ma io avevo capito che le iscrizioni bisognava farle entro il 31 gennaio” dopo qualche minuto di silenzio… “Bè ma non la vorrà mica iscrivere per il prossimo anno?” “si l’idea era quella” silenzio imbarazzante “Ah ma è impossibile le iscrizioni sono chiuse e abbiamo già 20 bambini in overbooking” Ecco questa la prima secchiata gelata in faccia… ma non è finita qui e no, no, direi proprio di no. Mi armo di pazienza e inizio a spulciare il web alla ricerca della materna. Secondo tentativo Scuola d’infazia bilingue: fantastico, già vedo la


Mi chiamo Chiara C. abit o a Monza, sono mamma un po’ per caso e sopratt utt o sono una “mamma allo sbando”, ogni gior no mi arrabatt o tra il mio lavoro di mamma, quello di mar keting manager e quella di blogger! Seguimi su facebook mia bimba bilingue fare la snob al parchetto con i bimbi monolingua! DRIN DRIN “International School of Milano, Good Morning” Oh cazz “Good Morning Do you speak italian maybe?“ “Yes, of course” E allora che diavolo continui a parlare inglese!!! “Buongiorno, senta sono ancora aperte le iscrizioni per il prossimo anno?” “Certamente”… EVVAI la vita mi sorride “Senta quanto sarebbe la retta mensile” “Solo duemilaottocento petroldollari poi a inizio anno deve lasciare un rene come caparra e se non paga la retta entro il 5 di ogni mese la bambina viene venduta agli zingari” “Bye-bye” Inizio a preoccuparmi e a sudare freddo (forse è la febbre, meglio prendere una tachipirina) Terzo tentativo: scuola materna comunale sotto casa, mi presento direttamente, appena apro la porta ed entro nell’atrio sento una puzza orrenda di kebab misto a involtini primavera scaduti e pizza rancida e un pezzo di intonaco mi cade in testa, giro subito i tacchi. Quarto tentativo scuola cattolica del “santissimo cuore di Gesù” (già il nome mi mette ansia) ma ormai sono alla disperazione: Anche qui vado direttamente io, visto che c’è il famoso “OpenDay”. Sono la prima (cool) mi accoglie la direttrice che non è una suora quindi già partiamo bene, mi mostra tutta la scuola che è molto carina, mi illustra il programma ricco e ben strutturato mi dichiara la

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www.facebook.com/unamammallosbando

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retta, accettabile, “sono a cavallo” penso. “Va bene, allora io la iscriverei qui…” “Ottimo, allora le do i moduli” Inizio a compilare i moduli e appena scrivo la data di nascita di mia figlia la direttrice mi fa: “Ah! Ma sua figlia è della primavera” “No è di gennaio”, rispondo io, risatina… “No, intendevo che è della primavera nel senso che inizierebbe l’asilo quando ancora non ha compiuto i 3 anni” “Si guardi ma è sveglia, non si preoccupi, mangia da sola, ha un linguaggio ampio e molto chiaro e poi comunque mancano ancora più di sette mesi“ “Si, Si, certo, non lo metto in dubbio ma i bambini che hanno già compiuto i 3 anni hanno la precedenza per cui sua figlia va in basso alla lista, le faremo sapere a giugno se è stata accettata” Evvafff… Quinto tentativo: Collegio delle principesse “Buongiorno” “Buongiorno, senta avete ancora posti per il prossimo anno” “Si, certamente” “Ottimo, prendete i bambini della primavera?” “Si, se mangiano da soli e sono spannolinati” “Fantastico, la retta?” “milletrecentocinquanta petroldollari, sa la nostra è una scuola esclusiva” …vabè è una legnata ma sono disperatissima … “Grandioso allora procederei con l’iscrizione” “Ecco, senta si ricordi per tempo di andare dai nostri sarti per la divisa. Le bambine hanno gonna scozzese e blaizer blu” “Fate stare i bambini di 3 anni in giacca?” “Ovviamente” “Arrivederci” Ecco gente, l'influenza mi è più o meno passata ma purtroppo ancora non so dove la mia bimba andrà all'asilo in settembre…. Penso che

la lascerò al nido fino al le medie!!! Aiuto !!!


AutunnoInverno 2011-

istribuito da H-angar 93 s.a.s.

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angar93.it - info@angar.it

Presso Bimbi Belli abbigliamento C.so Buenos Aires 75, Milano

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Noi esseri umani siamo essenzialmente animali semi-tropicali. I nostri corpi, nudi e in riposo, sono fatti in modo da poter mantenere senza sforzo la temperatura interna quando il termometro segna all’incirca 30 gradi centigradi. Ma l’organismo ha in sé vari metodi che gli consentono di affrontare temperature molto più basse; metodi tanto efficaci da aver permesso agli indigeni che vivono esposti al clima glaciale della Terra del Fuoco, vicino alla punta antartica dell’America del Sud, di sopravvivere per generazioni, pur senza alcun vestiario e con pochissimi ripari!

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Quando fa freddo riusciamo a mantenerci in uno stato di benessere, in parte producendo maggior calore nei nostri centri interni di combustione e in parte conservandolo.

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Le più importanti fonti di calore interno sono i muscoli i quali utilizzano per produrre calore circa il 70 per cento dell’energia tratta dagli alimenti che essi consumano. In condizioni normali, i muscoli dell’organismo generano il calore sufficiente a far bollire ogni

ora più di un litro d’acqua gelida; e quando agitiamo le braccia o pestiamo i piedi per riscaldarci, è come se gettassimo una palata di carbone nelle fornaci dei nostri muscoli per aumentare il calore prodotto. Esperimenti hanno dimostrato che lo stesso vestiario occorrente per mantenere calda una persona in stato di riposo quanto la temperatura esterna è di 20 gradi, basterà a tenerla calda a una temperatura di 5 gradi se cammina in fretta, e perfino a 20 gradi sotto zero se si mette a correre. Se non combattiamo il freddo tenendo volontariamente in eserci-


In media si consumano 30 calorie in più il giorno per ogni centigrado di cui scende il termometro. Nelle regioni fredde per compiere lo stesso determinato lavoro fisico, c’è la necessità di un maggio-

re numero di calorie giornaliere. Invece di aumentare le propria produzione di calore quando fa freddo, si può raggiungere pressappoco lo stesso risultato conservando il calore che si ha. Un metodo semplice è quello che tutti conoscono: quando si ha freddo, istintivamente ci si raggomitola, riducendo l’ampiezza della superficie attraverso la quale il calore interno viene dissipato.

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zio i muscoli, questi se ne assumono l’incarico senza che noi lo vogliamo e si riscaldano mettendosi a tremare. E’ il tremito che spiega in gran parte perché tanti abbiano freddo e così pochi rimangano congelati. Infatti in condizioni di esposizione a temperature estremamente rigide, il forte tremito può perfino salvarci dal morire assiderati. I muscoli, producendo più calore quando fa freddo, consumano maggiore quantità di energia tratta dagli alimenti; ma madre Natura provvede aumentando l’appetito.

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Meno noti sono i mutamenti che avvengono in modo automatico nel sangue e nella pelle. Solitamente il sangue e la pelle funzionano da impianti di raffreddamento, come l’acqua nel radiatore di un’automobile : il sangue caldo che esce dagli organi interni viene raffreddato scorrendo attraverso la pelle. Quando si ha freddo, invece, molti capillari della pelle si restringono, riducendo il flusso sanguigno a un quinto del normale circa, con il risultato che la pelle si trasforma in un radiatore che dissipa il calore in una coperta che lo conserva. L’efficacia di questa coperta epidermica dipende in parte dallo spessore dello strato di grasso sottostante. In genere le persone provviste di grasso ben distribuito sopportano il freddo intenso meglio di quelle magre. Ma non è detto che i grassi si sentano più a loro agio nelle temperature rigide. Infatti, le terminazioni nervose che dicono al cervello “ho freddo” sono vicine alla superficie della pelle, e se tali terminazioni sono isolate, per effetto degli strati adiposi, dalle fonti interne di calore, può accadere che un individuo grasso finisca con il sentire il freddo più di uno magro.

Molti animali conservano il calore del corpo grazie a piccoli muscoli che provocano l’erezione dei peli e quindi ispessiscono la pelliccia quando l’animale comincia ad avere freddo. Noi uomini abbiamo ancora nella pelle gli stessi muscoli che servivano a far rizzare i peli : sono quelli che si contraggono quando abbiamo freddo all’improvviso, provocando la “pelle d’oca”. La conservazione del calore corporeo dipende, in parte, da ciò con cui il corpo o gli abiti sono in contatto. E’ per questo che il pavimento di piastrelle della stanza da bagno ci sembra più freddo del tappetino di spugna, anche se tutt’e due hanno la stessa temperatura. Il calore sfugge più rapido dalla pelle verso un buon conduttore di Le pellicce isolano in calore come le mattonelle. modo analogo. L’aria ferma è un cat-


Calze di lana e scarponi possono mantenere caldi i piedi a temperature rigidissime, purché rimangano asciutti; ma se vi penetra l’acqua, le dita cominciano ben presto ad intorpidirsi. La madre che imbottisce di maglie di lana il suo bambino, prima di mandarlo a giocare all’aperto quando fa freddo, dimentica che il piccolo si mette a correre e a saltare aumentando di parecchie volte la sua produzione di calore interno, e finisce ben presto con il sudare. Se poi si mette a sedere per riposarsi, la sua produzione interna di calore diminuisce, mentre contemporaneamente, a causa dei panni umidi di sudore, le sue perdite termiche aumentano. Ed ecco che il bambino torna a casa infreddolito fino alle ossa. Una madre avveduta manda inve-

ce il bambino a giocare con abiti relativamente leggeri, ma con le mani e i piedi ben protetti; e gli raccomanda di venire a casa per indossare qualcosa di più pesante appena comincia a sentir freddo. Mentre l’aria ferma è un ottimo materiale isolante, l’aria mossa porta via rapidamente il calore. Basta un venticello per dissipare una quantità di calore interno otto volte maggiore di quella perduta nell’aria ferma. Perciò un vestito invernale di buona lana perde circa metà del suo potere isolante quando chi l’indossa cammina a passo rapido, e questo a causa delle correnti d’aria che il moto provoca all’interno dell’abito. L’ampio abito di pelle di foca e di tricheco degli Eschimesi è quasi l’ideale per il freddo. Durante la caccia, quando l’Eschimese insegue la preda, l’aria gelida impedisce il surriscaldamento del corpo. Poi quando il cacciatore riposa, l’abito gli aderisce al corpo e realizza un isolamento termico difficilmente superabile. Quasi tutti pensano che la lana sia il tessuto ideale per la conservazione del calore. Ma l’effetto isolante non è dovuto al tessuto in sé ma all’aria che rimane racchiusa tra le sue fibre. E’ lo spessore dello strato d’aria

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tivo conduttore di calore: molto peggiore dell’acqua. Il corpo umano, il quale mantiene senza sforzo il proprio equilibrio termico nell’aria ferma a una temperatura di 30 gradi, nell’acqua ha bisogno di 32 gradi per raggiungere un equilibrio analogo. Un uomo può morire di esaurimento se resta immerso per 60 minuti nell’acqua gelata e può invece resistere per molto più a lungo nell’aria alla stessa temperatura.

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così racchiuso che conta. La superiorità della lana sul cotone, dipende quindi soprattutto dalla sua elasticità. Umida o asciutta la lana tende a riprendere più presto il suo primitivo spessore, dopo essere stata compressa, e a racchiudere più aria.

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E’ molto importante rimanere caldi mentre si dorme. A tutti è capitato di addormentarsi in una stanza piacevolmente riscaldata e di svegliarsi con le membra irrigidite dal freddo. Non è la stanza che si è raffreddata, bensì la produzione interna di calore del corpo che è diminuita, come era da attendersi. E’ bene quindi mettersi una coperta quando ci si dispone a fare un sonnellino, anche se si ritiene superflua. Le coperte elettriche danno la sensazione di irradiare calore verso la pelle. Ma è un’illusione. Le coperte elettriche raggiungono di rado la temperatura della pelle: servono a ridurre la dispersione di calore del corpo, come una coperta normale. In vantaggi principali sono invece tre : si scalda da sé e quindi non c’è bisogno di raggomitolarsi e di rabbrividire per riscaldarla all’inizio con il calore del corpo; conserva al massimo il calore con un minimo di peso; infine si regola au-

tomaticamente da sé ed evita la necessità di aggiungere o togliere una coperta dal letto se cambia la temperatura dell’ambiente.

LE MALATTIE PROVOCATE DA Se si sono affrontate all’aperto temperature estremamente rigide e si raggiunge poi un rifugio gelati fino alle ossa, con le dita della mani e dei piedi, le guance, il naso e gli orecchi divenuti insensibili, cosa occorre fare? Non bisogna seguire il vecchio consiglio di strofinare le parti congelate con la neve o con il ghiaccio : l’applicazione immediata di calore provoca minori danni ai tessuti e rappresenta minor pericolo d’infezione o di cancrena. E’ consigliabile condurre appena possibile l’infortunato in una stanza riscaldata, dargli una bevanda calda non alcoolica e avvolgerlo poi in coperte ben riscaldate o immergerlo in un bagno di acqua tiepida (non oltre 37-38 gradi centigradi). Come il corpo perde più calore nell’acqua fredda, così lo assorbe più rapidamente nell’acqua calda. Occorre però evitare gli eccessi di calore : non si deve adoperare una lampada termica, né una borsa di gomma per l’acqua calda, né si devono esporre le parti congelate al calore di una stufa. In ogni caso contattare il medico. Le temperature rigide, soprattutto se accompagnate da venti


In caso dell’arrivo di un’ondata di freddo intenso è possibile mettere in atto alcuni rimedi semplici per ridurre l’e-

sposizione a basse temperature ed evitare il rischio non solo di patologie da freddo ma anche il verificarsi di inci

gelidi, possono causare geloni, forme lievi o raramente gravi di congelamento e ipotermia o assideramento. Geloni sono lesioni della cute reversibili, compaiono se la parte esposta è umida o bagnata o c’è vento forte. E’ colpita soprattutto la cute delle dita, che si presenta bianca o giallo-grigia e può essere presente una sensazione di intorpidimento e prurito delle zone interessate, spesso non si avverte dolore, ma nei casi più gravi, le zone colpite possono gonfiarsi, arrossarsi e coprirsi di vescicole. E’ opportuno consultare il proprio medico curante. Congelamento Nelle forme lievi: la parte colpita non duole e presenta una colorazione bianco-grigiasta. In questo caso, basta riscaldare la parte colpita anche soltanto massaggiandola e alitandovi sopra. Nelle forme più gravi, sono colpite le cellule dei tessuti che nei casi più gravi possono andare in contro a necrosi. Le zone più colpite sono quelle meno irrorate e più esposte come: mani, piedi, talloni, lobi auricolari, naso, guance, mento.

Sono condizioni rare, si possono verificare nei soggetti che trascorrono la notte all’aperto o in alta montagna. Le cause più frequenti del congelamento, sono oltre che le basse temperature, anche la presenza di vento forte e umidità relativa molto elevata. Il rischio diventa reale di fronte ad un’improvvisa bufera di vento o di neve, con umidità ai limiti di saturazione, specie se non si indossano indumenti adatti. Episodi gravi di congelamento possono verificarsi anche a seguito di immersioni in acque gelate. I segni iniziali di congelamento

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AL FREDDO

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denti domestici, spesso mortali.

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sono spesso lievi: cute pallida, fredda, edematosa, successivamente diventa arrossata fino a divenire cianotica e dolente, con comparsa di bolle e se l’esposizione al freddo persiste si ha comparsa di piccole zone di gangrena, fino al congelamento generale che interessa tutto l’organismo. La persona va soccorsa prontamente per evitare conseguenze più gravi dell’assideramento. Ipotermia o assideramento Se la temperatura corporea scende sotto i 35°C le funzioni vitali non possono più considerarsi efficienti. L’ipotermia è una situazione pericolosa perché i sintomi compaiono progressivamente. E’ opportuno riconoscere tempestivamente i primi segnali di ipotermia: parlare a scatti, difficoltà di deambulazione, tendenza ad inciampare, confusione mentale, perdita di coordinamento degli arti, sensazione di affaticamento e di freddo, tensione muscolare e nei casi più gravi: perdita dei sensi ed infine coma.

In casa Regolare la temperatura degli ambienti interni su valori adeguati, evitando che l’aria diventi eccessivamente secca (specialmente se sono presenti persone affette da malattie respiratorie e asma), umidificandola con appositi contenitori d’acqua posti sui radiatori e aerare periodicamente gendo un’attività sedentaria, gli ambienti si consigliano,per il microclima Evitare dispersioni di calo- dell’abitazione, i seguenti valori re mantenendo chiusi i locali ottimali: inutilizzati e isolare porte e 19 ÷ 22°C temperatura finestre. umidità relativa 40 ÷ 50% Mantenersi in contatto con velocità dell’aria 0,10 ÷ 0,15 m/s parenti o conoscenti anziani che vivono soli e verificare che Quando fa freddo audispongano di sufficienti riserve menta il rischio di: incendi alimenti e medicine di, intossicazioni acute Fare attenzione a non causare da monossido di carboincidenti domestici nio, infortuni elettrici. Nella stagione invernale, in as- Per evitarli occorre: senza di irraggiamento, con un - Controllare lo stato dell’imabbigliamento idoneo e svol- pianto


di riscaldamento sia elettrico che a gas. - In caso di riscaldamento a combustione (stufe, caldaie, camini), verificare la manutenzione ed il corretto funzionamento degli apparecchi - Se in casa esiste un camino a legna, assicurarsi che la pulitura della canna fumaria sia stata effettuata correttamente ed aerare costantemente l’ambiente

fica una vasocostrizione cutanea (riduzione della circolazione sanguigna sulla superficie cutanea e con diminuzione della dispersione di calore all’esterno) ed accelerazione del ritmo cardiaco. Inoltre, in condizioni di freddo intenso, l’organismo aumenta anche la produzione di calore interno (termogenesi) attraverso l’incremento dell’attività muscolare scheletrica (brividi involontari o attività fisica volontaria) e l’aumento del metabolismo. Quindi un adeguato apporto alimentare aiuta a soddisfare le aumentate richieste metaboliche dell’organismo, orientate ad una maggiore produzione di calore. In altri termini attraverso l’attivazione dei meccanismi di termoregolazione, si crea un equilibrio tra la quantità di calore prodotta all’interno dall’organismo e la quantità di calore assunta dall’ambiente o ceduta all’ambiente, creandosi in tal modo una situazione di benessere (o comfort) termico. eccessivamente basse è consigliabile uscire nelle ore meno fredde della giornata, evitando le prime ore del mattino o quelle serali. Le persone molto anziane o sofferenti di malattie cardiovascolari o respiratorie devono evitare di esporsi a temperature molto rigide e coprirsi molto bene per uscite all’aperto

Segnalare ai servizi sociali eventuali situazioni Fuori casa di bisogno e la presenza In caso di temperature esterne di senza tetto.

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Se si è in alta montagna, in attesa dell’arrivo dei soccorsi possono essere molto utili massaggi leggeri sulla superficie corporea e se è possibile mettere la persona a riparo dal freddo e dal vento e coprirla con indumenti caldi e coperte, somministrare abbondanti liquidi caldi, come tè e caffè allungato, brodo vegetale. Evitare la somministrazione di bevande alcoliche. Quando fa freddo, l’essere umano si difende dalle basse temperature coprendo il più possibile il corpo, con indumenti sufficientemente caldi e pesanti. Inoltre, con il freddo, come abbiamo visto prima, l’organismo attiva i sistemi di termoregolazione endogeni, che in condizioni normali, mantengono pressoché costante l’equilibrio termico del corpo con l’ambiente esterno. Quando la temperatura esterna è sufficientemente bassa da indurre una diminuzione al disotto dei 37°C della temperatura interna, si veri-

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Alimentazione Assumere pasti e bevande caldi. Il consumo di adeguate quantità di liquidi e di cibi aiuta a soddisfare le aumentate richieste metaboliche, finalizzate alla produzione di maggiore calore interno E’ importante che l’alimentazione sia equilibrata. Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno,preferire bevande calde;come té e tisane, o anche semplici spremute d’arancia Assumere pasti a base di frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali, molto utili per difendersi dalle insidie del freddo. In generale sono consiglia-

ti tutti gli alimenti contenenti beta carotene ( precursore della vitamina A), in grado di stimolare le difese immunitarie e anche gli alimenti contenenti vitamina E. Altri alimenti consigliati sono: la pasta con i legumi o la pasta con le verdure, che forniscono energia e fibre, ed il brodo caldo perché apporta liquidi e proteine digeribili. Il latte ed il miele pos-


e, in caso di allarme meteorologico, è consigliabile non uscire di casa con neonati che abbiano meno di tre mesi di età idratare il piccolo con regolarità Se è indispensabile uscire occorre osservare le seguenti precauzioni: coprire adeguatamente il bambino.

- Coprire il corpo con più strati di tessuti caldi e asciutti, al riparo dall’umidità, anche in condizioni ambientali che apparentemente non sembrano particolarmente rigide Un cappellino caldo deve sempre proteggere la testa del piccolo, Neonati e lattanti perché il 30% della perdita di caSono più suscettibili agli effet- lore avviene attraverso il capo ti delle basse temperature sia per la diminuzione della rispo- - evitare di utilizzare il marsupio per sta del sistema di termorego- il trasporto dei neonati: a livello dellazione, sia perché i bambi- le gambe la circolazione è rallentani molto piccoli non possono ta a causa dell’imbraco che commanifestare apertamente il di- prime le cosce, di conseguenza la sagio causato dal freddo. temperatura corporea può ridursi A pochi mesi di vita la termo- favorendo la comparsa di geloni regolazione corporea è meno efficace ed il neonato è mol- - è preferibile trasportare il bamto vulnerabile alle temperature bino in modo che possa muomolto basse e possono entra- versi : utilizzando la carrozzina o re rapidamente in situazioni di il passeggino così muovendosi ipotermia. liberamente può stimolare la circolazione sanguigna Pertanto: è consigliabile prestare atten- - se si parte in macchina per un lunzione alla temperatura corpo- go viaggio portare sempre a bordo rea di bambini piccoli, verifican- indumenti di ricambio copertine, do che le parti del corpo non si bibite calde (biberon in borsa isopresentino fredde o intorpidite termica) e almeno un pasto se il (mani, piedi, volto soprattutto) bambino è già stato svezzato.

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sono essere un ottimo rimedio contro il ferddo tranne nel caso delle persone malate di diabete. Ricordiamoci di mangiare la carne ed il pesce, alimenti necessari per garantire il giusto apporto di proteine e indispensabili per l’organismo poiché forniscono calore ed energia. Evitare di bere bevande alcoliche e super alcolici, perché possono causare una eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo e favorire l’insorgere di ipotermia.

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L’hockey su ghiaccio (oppure semplicemente hockey) è uno sport di squadra disputato sul ghiaccio in cui i pattinatori attraverso l’utilizzo di un bastone ricurvoindirizzano il puck nella porta della squadra avversaria. Viene definito generalmente uno sport veloce e fisico. L’hockey su ghiaccio è lo sport più popolare in quelle nazioni dal clima sufficientemente freddo da permettere la formazione di una copertura naturale di ghiaccio in ambienti esterni, come il Canada, la Repubblica Ceca, la Lettonia, i paesi nordici (in particolare Finlandia

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e Svezia), Stati Uniti, Russia, Slovacchia eSvizzera. Con l’avvento delle piste di ghiaccio artificiali si è potuto iniziare a praticarlo anche nei mesi caldi e soprattutto nei paesi dal clima più caldo. L’hockey su ghiaccio è riconosciuto come uno dei quattro principali sport americani. A livello mondiale infatti il campionato più importante è la National Hockey League (NHL), che raccoglie le migliori squadre degli Stati Uniti e del Canada. Inoltre è lo sport nazionale del Canada, dove esso gode di una grandissima popolarità.


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Come per ogni sport la praticità da parte del bambino è molto importante: favorisce lo sviluppo fisico, migliora le capacità motorie, ha un effetto benefico sulla respirazione e sulla funzione cardiovascolare e, inoltre, influisce positivamente sulla componente psicologica. Per il bambino è da ritenere sicuramente più adatto uno sport di squadra. Lo sport di gruppo è divertente, aiuta a socializzare e insegna l’importanza di “lavorare” insieme ad altri bambini per raggiungere un obiettivo comune.

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Un incontro di hockey su ghiaccio dura normalmente 60 minuti (tre tempi - chiamati anche drit tel - da 20 minuti). Poiché ogni interruzione di gioco comporta lo stop al cronometro (si parla di minuti effettivi di gioco), una partita dura in realtà molto più a lungo. Gli intervalli fra un tempo e l’altro durano 15 minuti. A differenza di molti altri sport nell’hockey su ghiaccio non esiste il pareggio: se al termine di una partita il risultato è ancora di parità, viene giocato un tempo supplementare, di cinque o dieci minuti, che termina immediatamente con il gol di una delle due squadre (col meccanismo della sudden death, pari algolden goal calcistico). Se al termine del tempo supplementare nessuna delle due squadre ha segnato, la partita viene decisa ai rigori. Di norma vengono assegnati 3 punti alla squadra vincitrice nel tempo regolamentare, 2 alla squadra vincitrice dopo il tempo supplementare o i rigori, 1 alla squadra sconfitta ai supplementari o ai rigori e nessun punto per chi perde nel tempo regolamentare. I campionati vengono decisi quasi ovunque attraverso il meccanismo dei play-off, per il

quale si qualificano le migliori del girone. Di norma, la migliore squadra della stagione regolare affronta al primo turno la peggiore delle qualificate, la seconda la penultima e così via. Le vincenti passano al turno successivo, fino alla finale. Gli incontri avvengono su serie di partite, chi ne vince, si aggiudica il passaggio del turno. È consentito spostare in avanti il puck con il pattino, ma non è consentito segnare in questo modo. Vietato è anche giocare il puck col bastone alto (ossia col bastone al di sopra della spalla) - ma è consentito bloccarlo con la mano. I passaggi con la mano e le reti segnate con la mano non sono consentite. Con l’avvento della cosiddetta “tolleranza-zero”, introdotta in tutti i principali campionati del mondo prima dei XX Giochi olimpici invernali del 2006, il gioco è divenuto più tecnico. Questa nuova regola, in realtà, non è altro che l’applicazione molto più rigida delle regole preesistenti. In sostanza ostruzioni, trattenute, colpi di bastone e agganci sono sanzionati in modo più puntuale, così da migliorare la fluidità del gioco, e favorire i gesti tecnici.


punto di ingaggio, circondato dal cerchio di ingaggio. In totale ci sono cinque cerchi di ingaggio, tutti con un raggio di 4,5 m: uno al centro e due in ognuna delle zone difensive. La quarta e la quinta linea sono le linee di porta (rosse, larghe 5 centimetri) che attraversano tutto il campo. All’esterno della balaustra, all’altezza della zona neutra sul lato lungo del campo, si trovano le panchine delle due squadre, mentre di fronte vi sono i cronometristi e la “panca puniti”. A differenza di molti altri sport, la pista prosegue anche dietro le porte ed è smussata, per permettere lo scorrimento del puck ad alta velocità. Nella NHL la pista è leggermente più piccola, lunga 56 m e larga 26 m, ed ha una divisione delle zone leggermente diversa. In tal modo il gioco risulta normalmente più rapido e aggressivo.

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Il campo da gioco, detto più correttamente “pista”, è una superficie ghiacciata rettangolare, con una lunghezza compresa fra 56 e 61 metri, ed una larghezza tra i 26 e i 30 m. Tutt’attorno alla pista c’è una balaustra sopra la quale, a protezione del pubblico, c’è una protezione in plexiglas; dietro le porte si trova una rete di protezione supplementare. Le porte sono alte 122 cm e larghe 183 cm, mentre i montanti sono colorati in rosso. Attorno alla porta è segnata un’area di porta semicircolare. La pista è attraversata nel senso della larghezza da 5 linee; due linee blu larghe 30 cm lo dividono in 3 zone di uguale grandezza: zona d’attacco, zona neutra e zona di difesa. La zona neutrale è divisa a metà da una linea rossa larga 30 centimetri: la linea di metà campo. Al centro di essa, cioè al centro della pista, si trova il

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Una squadra di hockey su ghiaccio è composta al massimo da 22 giocatori, 20 di movimento e 2 portieri. Durante una partita possono essere sul ghiaccio al massimo 6 giocatori contemporaneamente. La regola prevede che siano 5 giocatori di movimento e un portiere, ma in situazioni particolari, il portiere può essere sostituito da un sesto giocatore di movimento. Normalmente si parla di “linee” - cioè diversi assetti nei quali attaccanti (due ali ed un centro) e difensori giocano sempre insieme. Una squadra tipo ha due portieri, quat tro linee difensi ve (due difensori per linea, in to-

tale otto) e quat tro offensi ve (tre attaccanti per linea, in totale dodici). A disposizione restano solitamente un terzo portiere e due ulteriori difensori. In una squadra ci devono essere un capitano e due capitani alternati vi. Come segno di riconoscimento portano sul petto rispettivamente una “C” o una “A” maiuscole. Il capitano è l’unico a poter chiedere spiegazioni sulle decisioni degli arbitri. I cambi dei giocatori di movimento sono possibili non soltanto durante le interruzioni di gioco, ma possono anche essere “volanti”. Il cambio di tutti i gio-

Segnalazione dell’arbitro di un’ostruzione (interference).

L’arbitro è uno degli ufficiali di gara. Esiste una distinzione fra “ufficiali di gara” ed “ufficiali off-ice”. Gli ufficiali di gara sono l’arbitro o i due arbitri (Officials) e due guardalinee (Linesmen), in totale essi sono o tre o quattro. Indossano pantaloni neri ed una maglia a strisce verticali bianconera. Il primo arbitro porta come segno di riconoscimento una fascia rossa su entrambe le braccia. L’arbitro ha il controllo generale sul gioco, sui giocatori e sugli altri ufficiali. I guardalinee hanno invece il controllo sui falli di linea (fuorigioco e liberazione vieta-


velocità altissime, hanno uno speciale equipaggiamento: oltre a speciali “pattini da portiere” ed un bastone leggermente più spesso, portano un casco dotato non di una semplice visiera, ma di una maschera a griglia, gambali, un guanto - quello della mano che regge il bastone - dotato di “scudo” ed un “guanto da presa”.

ta), sono incaricati degli ingaggi ed assistono l’arbitro. Arbitro e guardalinee hanno nell’hockey su ghiaccio un’importanza ragguardevole, maggiore che, ad esempio, nel calcio. Le penalità sono decise gli arbitri. Le più comuni sono: “ostruzione” (interference); “sgambe t to” (tripping); “bastone alto” (high-sticking); “aggancio con bastone” (hooking); “ritardo del gioco” (delay of game); “colpo col bastone” (slashing); “carica irregolare” (charging); “carica da die tro” (checking from behind); “gomitata” (elbowing);

“troppi giocatori sul ghiaccio” (too many men on ice); “condotta antisporti va” (misconduct); “eccessi va durezza” (roughing); “trat tenuta” (holding) “cross check” (contrasto fisico con uso del bastone); “trat tenuta del Segnalazione bastone av versario” dell’arbitro di un’o(holding the stick).

struzione (interference).

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catori di movimento è possibile ed è definito “cambio di linea”. Per evitare gli infortuni, uno dei maggiori rischi dell’hockey su ghiaccio, è prescritto un equipaggiamento protettivo completo. Oltre a particolari pat tini da ghiaccio e il bastone, ne fanno parte un casco con visiera, guanti, protezioni per nuca, laringe e bocca, e il paradenti. Inoltre protezioni sono previste per le spalle e la cassa toracica. Poiché i portieri sono sottoposti a maggiori rischi, spesso infatti devono parare dischi a

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Idee semplici e rapide!

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er una cena improvvisa o semplicemente per coccolare la vostra famiglia con un menĂš ricco e gustoso, ecco qualche idea semplice e veloce da preparare, che vi farĂ fare un figurone!

Ai fornelli! Antipasto

G irelle di


Me n 첫 d i gennaio/febbraio

Antipasto Girelle di pizza Primo Farfalline con Mer Pomodorini (x2) luzzo e Secondo Polpettine sfiziose e verdurine croccanti

P e r i p i첫 p ic c o li Merenda

Ci oc co la ta ca ld a Ho m e m ad e BU DI NO AL CI OC CO LA CO N AL BI CO CC HE SE TO CC HE E M AN DO RL E

Pasta per pizza Passata di pomodoro formaggio a pasta filata prosciutto cotto basilico parmigiano olio evo

ingredienti

Stendete la pasta per la pizza, tagliate a striscioline e cospargetele con un filo di passata di pomodoro (poca), prosciutto cotto e formaggio a pezzettini. Aggiungete abbondante parmigiano, olio e per finire un pizzico di sale e basilico. Arrotolate e disponete su una teglia per il forno. Cuocete in forno caldo a 200째 fin quando non risultano dorate e ben cotte.

gennaio * febbraio 2012

pizza

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Farfalline

o m a n n e C la l e n o nt A di

Primo

con

m

In una padella, scaldare l’olio e far dorare lo spicchio di aglio e un rametto di rosmarino fresco. Dopo aggiungere i pomodorini precedentemente lavati e tagliati a metà . Nel frattempo sciacquare e asciugare il pesce e poi adagiarlo in in padella con i pomodorini, rosolare su tutti i lati e

Secondo

Polpette sfiziose

croccanti

In un mixer, frullare insieme albume e tacchino a pezzetti. Mettere in una ciotola tutti gli ingredienti tranne il pangrattato per impanare e amalgamare bene. Se l’impasto risulta troppo duro, aggiungere qualche cucchiaio di latte, se al contrario dovesse risultare troppo morbido, aggiungere


e e verdurine ancora un paio di cucchiai di pangrattato al massimo. Con l’aiuto di due cucchiaino, formare delle mini quenelles, passarle nel pangrattato e metterle in una teglia leggermente unta di olio. Cuocete in forno caldo a 200° per una ventina di minuti o finché non diventano dorate, girate a metà cottura. Servite con un mix di verdure scottate in padella e pochissima mayonese.

1 filetto di merluzzo -piccolo7-8 pomodorini 1 spicchio di aglio rosmarino olio evo, sale 80 gr pasta formato mini

100 gr di tacchino 2 cucchiai abbondanti di ricotta 1 albume 4 cucchiai di pangrattato 4 cucchiai di parmigiano grattugiato 50 gr di spinaci lessati e sminuzzati 30 gr di pancetta a dadini sale pangrattato per impanare

gennaio * febbraio 2012

infine aggiungere un paio di cucchiai di acqua e continuare la cottura coprendo con un coperchio. Mettere a cuocere la pasta. Una volta che il pesce risulta cotto, togliere l’aglio e il rosmarino, se si riesce, eliminare anche la buccia dei pomodorini. Infine rompere il filetto in pezzetti più piccoli, aiutandosi con la forchetta e approfittando anche per controllare che non siano rimaste delle lische. Quando la pasta è pronta, scolatela e amalgamate insieme al sugo di pesce. Servire caldo.

p omo dor i ni ingredienti x2

e

ingredienti

merluzzo

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o m a n n e C la l e n o nt A di

Merenda

Cioccolata calda Home made

gennaio * febbraio 2012

In un robot da cucina, polverizzate il cioccolato fondente facendo attenzione a mixare a intermittenza, cosĂŹ da non riscaldarlo troppo, rischiando che si sciolga. Metterlo in un barattolo a chiusura ermetica insieme a tutti gli altri ingredienti e mescolare bene. Tenere lontano da fonti

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Per i più piccoli

I

n questi freddi pomeriggi di inverno, dopo ore di scuola, compiti, nuoto, calcetto o chissà quale sport, cosa c’è di meglio di una buona cioccolata calda rinvigorente ed energizzante? Vi propongo questa versione, rigorosamente home-made e buonissima, si prepara in pochissimi minuti e la si può gustare sia liquida, sia col cucchiaino!

ingredienti x 12 tazze

100 gr di cioccolato fondente di ottima qualità 60 gr di cioccolato al latte di ottima qualità 12 cucchiai di cacao amaro in polvere 4 cucchiai di zucchero di canna 8 cucchiai di zucchero semolato 12 cucchiaini rasi di fecola di patate

Preparazione di 1 tazza: In un pentolino, mescolare 3 cucchiai del preparato e 150 ml di latte senza formare grumi. Cuocere a fuoco basso, mescolando sempre, e far bollire. Arrivare alla densità preferita e poi gustare caldo, accompagnato da qualche marshmallows.

gennaio * febbraio 2012

di calore, in luogo fresco e asciutto. Dura anche 3 mesi, ma son sicura che finirà molto prima!

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Budino al

o m a n n e C la l e n o nt A di

con albicocche secche 400 ml di latte 70 gr di burro e mandorle 90 gr cioccolato fondente

gennaio * febbraio 2012

Tritate grossolanamente il cioccolato. In un pentolino mettete lo zucchero e il burro a pezzetti e amalgamate. Mettete a

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40 gr di farina 80 gr di zucchero semolato mandorle a lamelle albicocche secche tagliate a pezzettini glassa golorata zuccherini colorati

ingredienti

CIOCCOLATO

cuocere, a fiamma bassa, aggiungendo il cioccolato e lasciandolo fondere gradualmente, quando è sciolto aggiungere lentamente la farina, facendo attenzione a non far formare dei grumi e infine aggiungete il latte bollente. Lasciate cuocere a fuoco lento, fino a quando non si addensa, poi versate negli stampini e lasciate rassodare per almeno 2 ore in frigo. Decorate con glassa decorata, zuccherini, lamelle di mandorle tostate e pezzettini di albicocche secche.



La verdura del mese

Nome: RADICCHIO o

CICORIA ROSSA

Il radicchio (Cichorium intybus L.) è un ortaggio da foglia del gruppo delle cicorie, a prevalente consumo invernale. Il radicchio appartiene al gruppo delle cicorie ed è una pianta erbacea della famiglia delle Composite.

Descrizione Ha fusto rigido, ra-

mificato e contenente un lattice biancastro. Cambia il colore e la forma a seconda delle varietà. Il radicchio presenta un sapore dolce nei tipi precoci e un delicato retrogusto amarognolo nei tipi tardivi.

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Utilizzo principale

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In cucina i vari tipi di radicchio si prestano a diversi impieghi: in particolare si preparano insalate crude e miste, radicchio in pinzimonio, ai ferri, saltato in padella oppure come ingrediente principale di risotti. L’uso si sta sempre di più prestando a preparazioni particolari, come nei biscotti al radicchio. Nella cucina meridionale, la cicoria viene spesso unita a piatti a base di legumi. In Puglia la Catalogna, ovvero le puntarelle, solitamente vengono consumate alla fine del pasto. La cicoria rossa si presta molto bene per dare un leggero tocco di amaro alle insalate o, se cucinato, a risotti. Il suo succo viene utilizzato in cosmesi per produrre preparati per la pelle irritata e per il cuoio capelluto e per i capelli

Varieta’

I radicchi vengono classificati in base all’epoca di raccolta (precoci e tardivi) ed in base alle caratteristiche della pianta come colorazione e forma della foglia (radicchio rosso, radicchio variegato e radicchio bianco). Varietà: rosso, variegato e bianco Il gruppo dei radicchi rossi, con foglie di colore dal rosso intenso al rosso


carminio con nervatura centrale ben sviluppata di colore bianco comprende il Rosso di Treviso (che si divide nelle due varietà: precoce e tardivo e da cui derivano le altre varietà), il Rosso di Verona ed il Rosso di Chioggia. Il gruppo dei radicchi variegati è caratterizzato, invece, da foglie di colore rosso e bianco con presenza sul fondo di striature di colore verde-giallastro, e la nervatura centrale è in genere meno sviluppata rispetto a quella dei radicchi rossi; a questo gruppo appartengono il Variegato di Castelfranco e il Variegato di Chioggia. Esiste anche la varietà radicchio bianco come il radicchio di Lusia. Radicchio precoce e tardivo Per le varietà precoci la raccolta si effettua nei mesi di ottobre e novembre. Dopo la raccolta e toelettatura del cespo, che consiste nell’eliminazione delle foglie esterne e nel recidere e raschiare la radice a 3-5 cm. Le varietà tardive vengono raccolte da dicembre a febbraio, in funzione dell’andamento meteorologico. Dopo la raccolta e prima della commercializzazione, il radicchio tardivo viene sottoposto alla forzatura in campo per completare la maturazione. Le piante vengono ammassate nei cumuli con le radici ricoperte per una quindicina di giorni con un telo di plastica opaco. In questo modo si ottengono foglie prive di colorazione verde, di colore rosso brillante con nervature bianche, croccanti e di sapore leggermente amarognolo

La pianta Origine

Alcuni storici ritengono che il radicchio sia una pianta di origine orientale, introdotta nei territori della Repubblica di Venezia verso la fine del Quattrocento e coltivata per la prima volta nella provincia di Treviso a partire dal XVI secolo. Diversi studi storici affermano che le tipologie di radicchio coltivate derivino da radicchi a foglie rosse riconducibili alla varietà Rosso di Treviso, che assunse importanza commerciale verso la metà del XIX secolo. Dagli anni ‘60 in poi, la coltivazione di radicchio rosso si diffuse in altre regione d’Italia: Abruzzo, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Puglia.

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Il radicchio (Cichorium intybus L.) è un ortaggio da foglia, del gruppo delle cicorie, a prevalente

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Stagionalita’ Da ottobre a febbraio.

Come scegliere

Quando si acquista il radicchio è molto importante che le foglie non siano appassite o troppo bagnate, perché il contenuto vitaminico dipende dalla freschezza del prodotto. Le foglie non devono essere troppo scure e macchiate e il cespo deve essere leggermente aperto. Se la parte esterna del cespo fosse leggermente appassita, bisogna eliminarla insieme alla base altrimenti può risultare molto amara.

Come pulirlo

E’ preferibile tagliare i cespi a metà ed allargare leggermente le foglie per far penetrare l’acqua tra le foglie..

Su Per ma

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Risotto al radicchio e gorgonzola

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-Mondate il radicchio, lavatelo e tagliatelo a striscioline piccole. -Tritate la cipolla. -In un tegame fate appassire la cipolla nel burro. -Quando la cipolla è appassita aggiungete il radicchio e bagnate il tutto con vino rosso. Lasciate cuocere a fuoco basso e con coperchio fino a che il vino non è quasi completamente evaporato. -Aggiungete il riso e fatelo tostare per 1 – 2 minuti. -Iniziate a bagnare con il brodo caldo e lasciate cuocere il riso. -Circa 3 minuti prima del fine cottura aggiungete il gorgonzola e fatelo sciogliere mescolandolo con cura per amalgamarlo agli altri ingredienti. -Spegnete il fuoco, aggiungete il parmigiano e mantecatelo. -Servite il risotto al radicchio e gorgonzola ben caldo.


uggerimenti

smorzare il sapore amaro, metterli a bagno, interi o tagliati, nell’acqua per due-tre ore pridi consumarli.

alorie

100 gr. di prodotto (circa 72 gr. edibili) 13 calorie, 54 Kjoule.

roprieta’

adicchio ha molte caratteristiche benefiche. E’ depurativo ed è consigliato in caso stitichezza e grazie all’elevato contenuto di vitamina A, vitamina C e di ferro, ilita la digestione, la funzione epatica e stimola la secrezione biliare. Inoltre ottimo anche in caso di diabete, obesità ed insonnia. E’ particolarmente indicato hi ha problemi di pelle, di artrite e di reumatismi onsumo regolare, sia crudo che cotto, delle foglie o delle radici di questo ortaggio ha effetto benefico sullo stato fisico e, inoltre, il suo succo viene utilizzato in cosmesi per durre preparati per la pelle irritata.

gennaio * febbraio 2012

Ingredienti per 2 persone 160 gr di riso Arborio 80 gr di radicchio di Chioggia 80 gr di gorgonzola 30 gr di burro 25 gr di cipolla ½ lt di brodo di carne 2 cucchiai di parmigiano grattugiato ½ bicchiere di vino rosso sale q.b.

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BBBBBBBBBBBB

Da dove nasce San

La leggenda

Il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità, è all’origine di questa festa degli innamorati. Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

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Determinati a metter fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo “degli innamorati per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.

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N

ell’anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell’oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani.

la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo tentando anzi di convertire l’imperatore al cristianesimo. Claudio II lo graziò dall’esecuzione capitale affidandolo ad una nobile famiglia. Invitato dall’imperatore Clau- Valentino venne arrestato una dio II il Gotico a sospendere seconda volta sotto Aureliano,


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Valentino?? A Roma, nel 270 D. C il vescovo Valentino di Interamna, (oggi è la città di Terni), amico dei giovani amanti, fu invitato dall’imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio, 270, San Valentino fu lapidato e poi decapitato.

succeduto a Claudio II. L’impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani ed i vertici della Chiesa di Roma e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la po-

polazione potesse insorgere in sua difesa. Questo terzo arresto gli fu fatale: morì decapitato nel 273 per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell’imperatore Aureliano.

Miracoli del santo

Sono molte le storie entrate

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La storia inoltre sostiene che mentre Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione, sia “caduto” nell’amore con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d’addio: “dal vostro Valentino,” una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore.

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BBBBBBBBBBBB ◊San Valentino. Vescovo e

martire, nato a Interamna Nahars, (oggi Terni), nel 176 e morto a Roma nel 273. San Valentino è venerato da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Beatificazione e Canonizzazione: Santuario principale basilica di San Valentino (Terni). Ricorrenza: 14 febbraio. Attributi: bastone pastorale, palma, bambino epilettico. Patrono di Terni e altri luoghi, amanti, innamorati, epilettici. Valentino Vescovo della Chiesa cattolica. ◊Nato Interamna Nahars 176, Ordinato sacerdote, Consacrato vescovo di Terni dal 197 al 273. Deceduto 273

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San Valentino detto anche san Valentino da Terni o san Valentino da Interamna (Interamna Nahars,

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ca. 176 – Roma, 273) fu un vescovo e un martire cristiano. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato impropriamente patrono degli innamorati.

◊Agiografia

Fu convertito al cristianesimo ed ordinato vescovo da san Feliciano di Foligno nel 197.

a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino: Una storia narra che Valentino, graziato ed “affidato” ad una nobile famiglia, compie il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere”, Asterius: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d’addio che si chiudeva con le parole: dal tuo Valentino.... Un’altra narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione piccioncini. Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l’u-


BBBBBBBBBBBB negli stessi anni.

Feste in Italia

La città di Terni invoca san Valentino come principale patrono.

Patrono del paese di Sadali, considerato protettore dei matrimoni, san Valentino, la cui chiesa fu forse edificaLa festa di San Valentino ta da monaci bizantini, viene La festa di San Valentino fu qui ricordato non a febbraio, istituita un paio di secoli dopo ma ad ottobre e la festa sarda la morte di Valentino, nel 496, dura tre giorni. quando papa Gelasio I decise di sostituire alla festività A Quero si festeggia il santo pagana della fertilità (i Luper- benedicendo le arance e lancalia dedicati al dio Luperco) ciandole da un pendio annesuna ispirata al messaggio d’a- so all’Oratorio di San Valentimore diffuso dall’opera di san no nell’omonima località. Valentino. È patrono di Vico del Gardove viene festeggiato Tale festa ricorre annual- gano, il 14 febbraio con manifestamente il 14 febbraio ed oggi zioni religiose e attività culturali. l’addobbo della è conosciuta e festeggiata Caratteristico statua e delle vie del paese con in tutto il mondo. arance e alloro. Molto partecipata è la processione con la Molte tradizioni legate al san- reliquia del santo che si tiene to sono riscontrabili nei pae- la mattina del 14 febbraio. Di si in cui egli è venerato come particolare interesse è inoltre la patrono. La figura di Valentino fiera campionaria, con oltre 100 come santo patrono degli in- espositori e luna park, alla quale namorati viene tuttavia messa partecipano migliaia di persone in discussione da taluni che la che visitano anche nel carattericonducono a quella di un al- ristico centro storico le bantro sacerdote romano, anch’e- carelle di prodotti artigianali e gli decapitato pressappoco gastronomici.

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nione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.

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La gang d siIl filmriunisce! giĂ presente nelle sale americane dal 25 dicembre farĂ la sua uscita

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in Italia il 3 febbraio

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dei Muppet

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TRAMA DEL FILM I MUPPET: In vacanza a Los Angeles con i suoi amici Gary e Mary da Smalltown, Walter, il pi첫 grande fan dei Muppet, scopre il malvagio piano del petroliere Tex Richman di radere al suolo il teatro dei Muppet per scavare nel suo sottosuolo e recuperare il petrolio scoperto di recente. Per mettere in piedi il pi첫 grande Muppet Telethon di sempre e raccogliere i 10 milioni di dollari necessari per salvare il teatro, Walter,

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Mary e Gary aiutano Kermit a riunire i Muppet, che hanno intrapreso strade diverse: Fozzie ora si esibisce a Reno in una band tributo chiamata Moopets, Miss Piggy è una redattrice di moda di Vogue Parigi, Animal è a Santa Monica in una clinica per manager infuriati e Gonzo è un potente magnate di impianti idraulici.

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Scheda Film

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USCITA CINEMA: 03/02/2012 REGIA: James Bobin SCENEGGIATURA: Jason Segel, Nicholas Stoller ATTORI: Emily Blunt, Ricky Gervais, Amy Adams, Zach Galifianakis, Rashida Jones,Chris Cooper, Alan Arkin FOTOGRAFIA: Don Burgess MONTAGGIO: James Thomas MUSICHE: Christophe Beck PRODUZIONE: Mandeville Films, Muppets Studio, Walt Disney Pictures DISTRIBUZIONE: Walt Disney Pictures PAESE: USA 2012 GENERE: Commedia FORMATO: Colore 1.85 : 1


Chi sono i Muppet?

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I muppets sono un gruppo di pupazzi e personaggi in costume creati da Jim Henson e dalla società da lui fondata, il Jim Henson Workshop. Questi personaggi sono stati protagonisti di dui celebri trasmissioni televisive nate negli Stati Uniti: il Muppet Show e Sesame Street. La parola Muppet deriva dalla combinazione di marionnette (marionetta) e puppet (pupazzo), henson però successivamente dichiara di aver inventato questa presunta etimologia e che semplicemente gli piaceva il suono della parola! Fra i Muppet più famosi si devono ricordare la rana Kermit, la maialina Miss Piggy, il mostriciattolo Gonzo e l’orso Fozzie

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È USCITO SEQUEL D

“BEN

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MOSTRA DEL DUA UNA CO QUELLA F PER RIPRE IRONIA L’

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O NELLE SALE L’ ATTESO DI BENVENUTI A L SUD

NVENUTI AL NORD”

TRAMA DEL FILM BENVENUTI AL NORD:

In Benvenuti al Nord, Alberto e Mattia, sono in crisi con le rispettive mogli. Silvia detesta Milano a causa delle polveri sottili e dell’ozono troposferico e accusa Alberto di pensare solo al lavoro e poco a lei. Intanto Mattia, il solito irresponsabile, vive con la moglie Maria e il figlio Edinson a casa della madre, lavora poco e proprio non riesce a pronunciare la parola “mutuo”. Mat

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A L’ALTRA FACC IA ALISMO NAZIO NALE OPPIA AFFIATA TISSIMA FORMATA DA B ISIO E SIANI ENDERE CON LA STESSA ’ALTRA METÀ D ELLA MELA

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Scheda Film

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USCITA CINEMA: 18/01/2012 REGIA: Luca Miniero SCENEGGIATURA: Luca Miniero, Fabio Bonifacci ATTORI: Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Paolo Rossi, Valentina Lodovini, Giacomo Rizzo, Nando Paone, Nunzia Schiano, Fulvio Falzarano, Salvatore Misticone, Francesco Migliaccio, Francesco Brandi, Ippolita Baldini, Alessandro Vighi, Gianmarco Pozzoli FOTOGRAFIA: Paolo Carnera MONTAGGIO: Valentina Mariani MUSICHE: Umberto Scipione PRODUZIONE: Cattleya, Medusa Film DISTRIBUZIONE: Medusa film PAESE: Italia 2012 GENERE: Commedia DURATA: 110 Min FORMATO: Colore

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tia suo malgrado finirà a lavorare a Milano, incastrato dall’ingenuità dei suoi amici che lo affidano alle cure di Alberto. L’impatto del napoletano con la città sarà terribile: partito con un giubbotto fendinebbia il povero Mattia finirà col rovinare la sua vita e quella dell’amico Alberto. Ma, piano piano, i pregiudizi inizieranno a sciogliersi...


AutunnoInverno 2011-

istribuito da H-angar 93 s.a.s.

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angar93.it - info@angar.it

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