BIMBI BELLI MAGAZINE Aprile 2011

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Numero 8 Aprile 2011 Mensile - Anno II

Bambini in cucina:

Il Bimbo Copertina di aprile:

piccoli aiutanti crescono

Nausea in gravidanza?

Dall’Inghilterra arriva il rimedio

Speciale Pasqua

Mamme e bimbi

le fatte in casa

al cinema

come a casa:

a Padova parte l’iniziativa


ditoriale Seguire le mode significa, in rari casi, obbligarsi a

stili poco comprensibili,

ma la maggior parte delle volte essere alla moda significa

dilapidare i propri risparmi.

Viste le innumerevoli richieste che ci avete fatto pervenire inauguriamo la nostra prima forma di vendita online in modo da azzerare le distanze. Finalmente Vestire bene risparmiando diventa un diritto di tutti. Inauguriamo anche all’interno del magazine lo speciale moda bimbi, con capi e collezioni che riteniamo imperdibili per il

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Direttore e redazione DIRETTORE: Carlo Bello CAPOREDATTORE: Jennifer Marfia REALIZZAZIONE GRAFICA E IMPAGINAZIONE: Valentina Radaelli COLLABORATORI: Lucia Macchioni, Alice Bernardi, Ilaria Martina, Alessandra Moschetta, Rania Ibrahim, Cinzia Parmi, Elisabetta Belotti, Stefania Pellegrini, Federica Federico COMITATO SCIENTIFICO: Sara Notarantonio: Dottoressa Ostetrica, collabora con Sos Genitori ed è ostetrica presso il Nido “gli amici di pooh”. Carmela Giordano: psicologa e psicoterapeuta, esperta in psicodiagnosi, insegnante di massaggio infantile. FOTO COPERTINA: 2Click Photographers - Milano www.2clickphoto.com REDAZIONE: via 25 Aprile, 68/1 20068 Peschiera Borromeo (MI) TELEFONO: 02-87.28.34.00 MAIL: info@bimbibelli.com

rapporto qualità/moda/prezzo. Questo sarà il vostro migliore riconoscimento per noi.

Non perdetevi ciò che abbiamo accuratamente selezionato per voi clikkando il seguente link:

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Buona Pasqua a tutti voi. Carlo Bello

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SOMMARIO

Concorsi

Bimbo Copertina

Reality: I primi 10 concorrenti 94 Il vincitore del concorso “I papà Belli 2011”100 Il vincitore del concorso “Mascherine Belle 2011”102 Calendario concorsi 104

Rubriche Servizi

Editoriale & Redazionale 2

Mamma Il ruolo della Doula 18 Cinemamme 26

News dal mondo dei bimbini 6 Spazio associazioni 10

Bimbo I terribili due anni 38

Mamma Diario di una mamma 22 I vostri parti 32

Famiglia La figura della matrigna 54 Accudimento nel mondo 58 Minori e famiglia 62

Bimbo Bimbo Copertina 42 Musica Miguel Bosè 112 Svago Bimbi Belli’s Toons 118 Gossip 120 Scelti per voi 124 Cucina Lo chef sei tu! 132 La cucina per i bimbi 134

Salute E alla fine sarà Vittoria! 66 Il piano per il riordino dei punti nascita 70 Mamma bio Facciamo il pane 74 Arrivano i giocattoli ecofriendly 78 Sport Massaggio infantile 84 Yoga prenatale 88

Oroscopo Cosa ci dicono le stelle 162

Musica DO mi fa un RE 114 Cucina Uova di Pasqua con sorpresa 128 146

Svago Renato Balestra Per feste e cerimonie 136

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NEWS

SAVE THE Parte la vendita del giornale

“l’Eco de Le Befane”

contenente gli elaborati dei nostri studenti Parte la vendita del giornale ecologico “L’Eco de Le Befane”, una pubblicazione davvero speciale, perché contiene l’impegno e il lavoro compiuto dalle scuole del nostro territorio attraverso un percorso educativo sulle tematiche ambientali. Una pubblicazione molto speciale, un giornale unico, perché realizzato dagli studenti di Rimini e provincia che hanno partecipato alla seconda edizione di Save the Earth, progetto di educazione ambientale che ha offerto alle scuole l’opportunità di testimoniare la propria sensibilità su temi legati alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente. Protagonisti sono proprio loro, 6 aprile 2011

le classi che hanno aderito a Save the Earth partecipando ai laboratori organizzati nel mese di ottobre 2010 a Le Befane Shopping Centre di Rimini: sulla flora e la fauna, sugli animali da cortile, sulla gestione dell’orto botanico e sulle energie rinnovabili e realizzando lavori di grandissimo interesse, tra cui quelli scelti per essere pubblicati in queste pagine. I ragazzi hanno vestito i panni di giornalisti ecologici, producendo articoli, servizi fotografici, opere grafiche che presentano il loro punto di vista sul tema ambiente, le sue problematiche, le soluzioni adottate sul territorio, i comportamenti necessari per la salvaguardia delle risorse. Il loro lavoro è ora pubblicato all’in-


terno dell’edizione speciale de “L’Eco de Le Befane”, per testimoniare a tutti, cittadini e istituzioni, l’impegno di studenti e insegnanti, un impegno che contribuisce in modo concreto alla crescita della comunità. Lo stesso obiettivo ha anche il TG dei Ragazzi, registrato a novembre all’interno di uno speciale studio televisivo allestito per l’occasione all’interno di Le Befane Shopping Centre; di fronte a troupe e telecamera i giovani giornalisti ecologici hanno parlato di ambiente e risorse in modo originale, insegnando a noi adulti ad essere più attenti, a riflettere sulle nostre abitudini, stimolandoci a modificarle. «Save the Earth, il progetto che Le Befane Shopping Centre ha voluto, ospitato, sostenuto in questi mesi – spiega il Direttore Massimo Bobbo – ha prodotto qualcosa di concreto, che è adesso qui tra le nostre mani. Ha lasciato sicuramente un segno nei ragazzi e negli insegnanti che hanno partecipato, il ricordo di un bel percorso educativo sull’ambiente, di una esperienza positiva, capace di far crescere. Rimane a tutti noi questa aprile 2011

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NEWS

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testimonianza, questa pubblicazione contenente il frutto del percorso compiuto dalle classi, i pensieri, i punti di vista, le idee, i desideri nei nostri piccoli concittadini, che aiutano anche noi adulti a crescere nella consapevolezza e nel senso di responsabilità verso l’ambiente in cui viviamo» ha concluso. La pubblicazione viene venduta, a partire dal 15 febbraio, nella galleria de Le Befane di Rimini proprio dai ragazzi e dai bambini che, parlando di ambiente, contribuiscono a sensibilizzare l’intera comunità sul valore della sostenibilità, attra-

verso un impegno che va a vantaggio della qualità della vita di tutti. La vendita avviene su offerta e il ricavato rimarrà alle classi che potranno utilizzare la somma raccolta per portare avanti progetti didattici. Un modo per gratificare gli studenti e dare loro la consapevolezza che il loro lavoro ha un grande significato per gli adulti e per tutti i cittadini. La pubblicazione sarà inoltre disponibile presso l’Edicola del Centro Commerciale. •



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Le foto sono di Antonio de Luca (©AntonioDeLuca)

INTERVISTA a Federica Buglioni, fondatrice e presidente dell’Associazione Bambini in Cucina. Lavora in campo editoriale ed è autrice di libri.

Ogni nuova iniziativa nasce da un interesse personale, da una propria passione che poi ha necessità di essere espressa e comunicata. Per la creazione dell’Associazione “Bambini in Cucina” quali sono stati gli interessi, le passioni e le idee? Il mio interesse per la cucina a misura di bambino è nato per necessità: a casa, con mio figlio piccolo, cercavo modi per intrattenerlo con attività interessanti, che allo stesso tempo mi consentissero di mandare avanti 10 aprile 2011


di Carmela Giordano Federica Buglioni

la quotidianità. Mentre preparavo da mangiare, per esempio, volevo tenerlo in cucina con me, per non perderlo d’occhio. Così ho cominciato a mettere per terra un pentolone e delle patate, o a dargli in mano una testa d’aglio, un mandarino. E mentre lo osservavo, così attento e interessato, cominciavo a intuire che la cucina di casa era un laboratorio straordinario, alla portata di tutte le tasche e che in cucina ci si poteva incontrare davvero, stare bene insieme. A poco a poco, attraverso tentativi, letture, osservazioni ed esperienze, ho maturato idee e competenze che ho voluto trasmettere e condividere con altre mamme. Gli interessi che mi guidavano? Tanti e vari, soprattutto la pedagogia e le scienze naturali. Quali sono gli obiettivi e le finalità che persegue l’Associazione? Cerchiamo di trasmettere ai bambini l’interesse e la passione per il cibo e per la manualità della cucina, ma anche rassicurare gli adulti, che fanno fatica a comprendere quanto sia utile e importante trasferire ai bimbi la competenza pratica del cucinare. Spieghiamo ai genitori come organizzarsi, quali mansioni affidare ai più piccoli e come abituarli a nutrirsi in modo semplice e rispettoso della propria salute, tutto a vantaggio anche del portafoglio, perché chi sa cucinare sa anche rendere gustosi gli alimenti meno costosi. Infine, puntiamo molto sulla cura del “clima” in cucina, perché a tavola ci sediamo sia per mangiare sia per stare insieme; dove non c’è serenità anche il boccone migliore diventa un boccone amaro. In Italia la maggior parte dei progetti di educazione alimentare sono attuati nelle scuole, ma questo non basta. Noi desideriamo aiutare le famiglie a curare l’educazione alimentare quotidiana, quella che si attua in casa tutti aprile 2011 11


i giorni e di cui noi genitori siamo responsabili. Vediamo molte famiglie che fanno fatica a introdurre le novità e finiscono col proporre in tavola sempre le stesse cose: un ventaglio alimentare spesso troppo ristretto. L’esperienza ci dimostra che è proprio cucinando che i bambini vincono i pregiudizi e si aprono alle novità. È questa la chiave per introdurre nuovi alimenti. E quando mangiano meglio i bimbi, automaticamente mangiamo meglio anche noi genitori. Infine lavoriamo per tenere vivo il rispetto per la cucina di casa, perché è questo il nucleo creativo della gastronomia italiana, che poi è un elemento della nostra identità culturale. Penso che la cucina prima o poi diventerà una materia scolastica. Un sogno? Nient’affatto: poche e straordinarie scuole lo fanno già. Se domani una scuola ci chiedesse di istituire un corso di cucina per bambini al suo interno, avremmo raggiunto un enorme traguardo. Quali figure professionali vede impegnate “Bambini in Cucina”? E a quale pubblico si rivolge maggiormente? Il nostro metodo di lavoro è frutto dell’incontro e dell’amicizia tra persone provenienti da campi professionali molto diversi: io lavoro in campo editoriale, Fiorella s’interessa da sempre della relazione tra cibo e salute e di recente ha aperto un bellissimo panificio, Francesca è psicologa, Sara una ceramista, Alessandra è la responsabile dei progetti educativi dell’asilo nido da lei fondato, sono solo esempi dei bizzarri ingredienti della “ricetta Bambini in Cucina”. Attraverso le pubblicazioni che appaiono settimanalmente sul web, raggiungiamo molte famiglie – soprattutto mamme – e numerosi insegnanti, che ci scrivono per esporre dubbi, chiedere consigli o semplicemente per incoraggiarci. E l’incoraggiamento serve, perché organizzare attività di cucina è costoso e, dal punto di vista normativo, piuttosto complicato. I nostri laboratori sono destinati ai bambini dai 2 agli 11 anni. 12 aprile 2011


Un Laboratorio tipico di “Bambini in Cucina” in quante fasi si divide e dove è più consono organizzarlo? Abbiamo organizzato laboratori nelle case private, nelle scuole, nelle fiere, nelle biblioteche, negli oratori e anche in luoghi ben più insoliti, per esempio nei parchi pubblici e in un castello. In teoria si può cucinare in qualsiasi luogo pulito, basta organizzarsi. I nostri laboratori hanno solo due regole fisse: il numero limitato di partecipanti, affinché il clima sia sereno e ogni bambino possa essere seguito individualmente, e la calma. Cominciamo sempre tutti insieme e procediamo senza fretta, in modo che i bimbi abbiamo tempo di godersi l’esperienza, di sbagliare e di correggere i propri errori, che vengono valorizzati come opportunità per capire ed escogitare soluzioni: è questa una delle lezioni educative più importanti che la cucina ci regala.

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Quale fascia d’età risponde in maniera maggiormente attiva e collaborativa durante un Laboratorio? Ai bambini cucinare piace molto, indipendentemente dall’età. Premesso che ogni bimbo è diverso, i più piccoli (2-5 anni) dimostrano una sorprendente capacità di concentrazione, che spesso stupisce gli stessi genitori. Per loro ogni cosa è nuova e interessante – gli odori, le consistenze, l’uso degli utensili e soprattutto della propria mano – e si tuffano con coraggio verso la sfida. Altrettanto toccante è vedere i bambini più grandi, ormai sensibili al giudizio dei compagni (segno inequivocabile dell’imminente adolescenza) che accettano di mettersi in gioco, di lasciare che la loro imperizia finisca sotto gli occhi di tutti, e poi a poco a poco apprendono i gesti corretti e trovano una nuova fierezza, più concreta. Ci piace lavorare in gruppi misti di età perché i più grandi sanno essere molto premurosi verso i piccoli. Insegnare a rapportarsi con i cibi significa “Educazione Alimentare”. Lei, in base alla sua esperienza, crede sia possibile un’azione preventiva e/o curativa, ovviamente in accordo con eventuali altre figure professionali specialistiche di riferimento, ad eventuali disturbi alimentari, quali anoressia, bulimia, obesità? Penso che i disturbi del comportamento alimentare abbiano poco a che fare col cibo ma siano piuttosto l’espressione di un dolore, di una sofferenza, che attraverso il cibo viene portata alla luce, resa visibile a se stessi e agli altri. Penso però che talvolta siamo noi genitori a “insegnare” ai bambini a usare il cibo, anziché le parole, per esprimere il nostro stato d’animo. Premiare un bambino con caramelle anziché con abbracci, ricattare con frasi come “se non mangi la mamma piange” o “se mangi la carnina dopo ti do il gelato” è pericoloso: il cibo è solo cibo, non è un linguaggio e tantomeno uno strumento di ricatto. Se noi lo usiamo invece come ricompensa o castigo, i nostri bambini impareranno a fare la stessa cosa, talvolta danneggiando se stessi. 14 aprile 2011


Il rapportarsi con i cibi attraverso la manipolazione tattile, il riconoscimento del gusto, degli odori, dei colori dei vari cibi, potrebbe essere intesa anche come un’educazione sensoriale-emotiva dei bambini? Sì. L’educazione alimentare, per essere efficace, deve essere prima di tutto un’educazione sensoriale ed emotiva: i piatti migliori sono quelli buoni, belli da vedere, con consistenze interessanti, capaci magari di evocare paesaggi, luoghi e atmosfere, di fare vibrare le emozioni. Cucinando, i bambini imparano a “usare” i sensi, ad allenarli, e questo li aiuterà, in futuro, a diventare consumatori più attenti e consapevoli, capaci di scegliere bene senza lasciarsi sedurre dall’apparenza. Quali altri organismi collaborano con “Bambini in Cucina”? A Milano collaboriamo con un meraviglioso asilo nido, il Naviglio a Vapore, che ospita molte nostre attività, con il sito Milanoperibambini e con la cooperativa Tempo per l’Infanzia. Stiamo avviando proprio in questi mesi nuove collaborazioni, in particolare con l’Associazione Pollicino Onlus e con l’Associazione Aiuto ai giovani diabetici. Abbiamo poi un’interessante collaborazione con Piccolo Chef, una fantastica scuola di cucina italiana per bambini che si trova a Los Angeles: ci scambiamo idee, consigli ed esperienze. L’Associazione promuove anche dei corsi di formazione? A chi si rivolgono e perché la formazione è importante? I corsi e i laboratori di cucina, se ben fatti, sono costosi: a fare lievitare i prezzi sono ingredienti e materiali di qualità (guai a risparmiare su ciò che si offre ai bambini!) ed educatori capaci, che meritano di essere retribuiti in modo dignitoso. Per questo motivo portare i laboratori nelle scuole è difficile. Meglio allora formare gli insegnanti, affinché possano poi proporre in classe, in piena autonomia, le attività di cucina. Oggi gli insegnanti che aprile 2011 15


“ci credono” sono pochi, ma i tempi sono maturi per una svolta verso il laboratorio autogestito. Per questo la nostra formazione si rivolge agli insegnanti di nidi, scuole materne e primarie. Per concludere, mi potrebbe raccontare un aneddoto divertente, emozionante, significativo? Nel corso dei laboratori ci sono stati molti momenti toccanti, come quando, durante un incontro organizzato per la Regione Lombardia, abbiamo fatto la pasta con una bimba non vedente. A commuovermi, comunque, non sono tanto i bambini, perché so bene che sono bravi e quindi anche il progresso più sorprendente, paradossalmente, non mi sorprende. Mi commuovono invece quelle mamme che, per i motivi più diversi, nutrono una forte preoccupazione rispetto alle capacità del proprio bimbo e che poi, vedendolo fare qualcosa di nuovo (toccare il cibo, assaggiare, portare a termine un progetto), ritrovano di colpo la speranza e l’ottimismo. Ci sono anche molti momenti divertenti. Vado pazza per il modo in cui i bimbi storpiano le parole, come il povero lievito di birra, che puntualmente qualcuno chiama “vomito di birra”!•

Per contattare Bambini in Cucina:

Bambini in Cucina

Approfondimenti

Tel. 3485286270

E. Bussolati, F. Buglioni, “Cuochi col sale in zucca”, Editoriale Scienza

e-mail: info@bambiniincucina.it web: www.bambiniincucina.it e su Facebook. La nostra rubrica settimanale è su www.milanoperibambini.it

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F. Buglioni,” In cucina con mamma e papà”, San Paolo F. Buglioni, M. Gallorini, “In cucina con i nostri bambini”, FrancoAngeli


Mamma Il ruolo della Doula pag. 18

Diario di una mamma pag. 22

Cinemamme pag. 26

Nausea in gravidanza pag. 30

I vostri parti pag. 32


ofessio e Un valido aiuto fisico e psicologico Il termine doula, proviene proprio dal greco e significa letteralmente “schiava domestica”, ovvero “donna che sta al servizio di un’altra donna”, che si occupa del benessere della sua padrona, assistendola durante il parto e fornendole sostegno emotivo e spirituale. Il mito di Galati (vedi la pagina seguente) fornisce la possibilità di analizzare il parto non solo da un punto di vista fisico, ma anche, e soprattutto, psicologico. Durante la gravidanza e nel momento del travaglio e del parto la donna è assalita da molteplici fenomeni psicologico-emotivi, quali sensi di colpa, paura della separazione, conflitto tra volontà di trattenere e desiderio di lasciare andare, a cui molto spesso non viene data la giusta rilevanza, privilegiando la cura del corpo della neo-mamma più che i sentimenti di autoefficacia e l’aspetto relazionale. Oggi, i neo-genitori si trovano spesso soli, senza l’appoggio della rete parentale che un tem18 aprile 2011

po garantiva un supporto prezioso durante un momento così delicato della vita. La figura della doula rappresenta una valida soluzione a questa carenza “relazionale”. Il termine viene reintrodotto negli anni ’60, in America, ed identifica una nuova figura professionale, non medica, che attua la pratica assistenziale individuale, sia nel momento del travaglio che del post-partum. La doula che si occupa dell’assistenza al travaglio sta accanto alla donna, alleviandone il dolore utilizzando il massaggio e altre tecniche di sollievo non mediche e non farmacologiche, per consentire la normale progressione del travaglio. Suggerisce posizioni più confortevoli, aiuta nel rilassamento e si prende cura del respiro, le offre appoggio quando sta partorendo. Offre un valido supporto emotivo, funge da intermediaria tra i desideri della partoriente e le esigenze del personale sanitario. Quando il partner sceglie di esse-


parte dall’importanza della umanizzazione del parto re la principale fonte di sostegno emotivo, la doula può suggerirgli come agire per rassicurare e confortare la donna. Inoltre, durante un lungo e faticoso travaglio, può alternarsi con il partner in modo che la partoriente ricevi cure costanti e continuative. La doula, che si occupa del periodo del post-partum, visita la nuova famiglia a domicilio, l’aiuta nella riorganizzazione quotidiana nel massimo rispetto della loro intimità. Incoraggia e sostiene i neo-genitori nel dedicarsi completamente al bambino, si occupa di piccole faccende domestiche e della preparazione dei pasti. Promuove e sostiene l’allatta-

di Carmela Giordano

mento al seno e, dove questo non è possibile, sostiene altre modalità che possono favorire un buon contatto madre-bambino. Lavora sul potenziamento delle abilità dei neogenitori e rassicura sui tanti dubbi legati alla crescita del lattante. Accompagna eventuali fratelli e/o sorelle ad abituarsi alla nuova realtà. La doula, quindi, parte dall’importanza della umanizzazione del parto; dona sostegno adeguato e non invasivo, sia alla donna che al neo-padre; rassicura ed aiuta a prevenire situazioni di disagio, quali la depressione post partum, le ansie e le paure eccessive. •

La figura della doula rappresenta una valida soluzione a questa carenza “relazionale”. aprile 2011


Il Mito di Galati

Alcmena era in procinto di partorire Ercole. Galati si affannava, fuori e dentro la stanza del parto, preparava i “panni caldi” e l’acqua bollente, ma soprattutto soffriva con Alcmena. Il travaglio si stava protraendo da giorni e Galati sentiva che c’era qualcosa che non andava e che la situazione stava volgendo al peggio. In effetti, Alcmena era incorsa nelle ire di Era, legittima moglie di Zeus, che l’aveva tradita ancora una volta con una mortale, Alcmena, fecondandola. Stavolta, Era non era disposta a soprassedere al tradimento, erano in ballo motivazioni politiche e dinastiche che glielo impedivano, era in gioco il diritto di regnare su Tebe e certamente non sarebbe stato Ercole. Ercole doveva nascere secondo, dopo il suo figlio legittimo. Era aveva ordinato a Lucina, dea del parto, di incrociare le sue gambe ed ostacolare Alcmena. Galati si accorse di tutto ciò, elaborò, allora, uno stratagemma ai danni di Lucina, permettendo il parto. Entrando nella stanza guardò Alcmena e, congiungendo le mani, esclamò «Finalmente ha partorito Signora. Che bellezza!». A questo punto Lucina fu costretta a scavallare le gambe per andare a vedere e in quel momento Alcmena, liberata dall’impedimento partorì dando alla luce Ercole, il più forte tra gli eroi. Galati è quindi considerata la prima “Doula” della storia. 20 aprile 2011



a cura di Rania Ibrahim

Diario di una mamma �

Ci danno una miriade di soddisfazioni, indubbiamente, più delle fatiche che dobbiamo superare

Heila…youhuhu! Sono qui. Salve mi chiamo Rania, sono nata in Egitto, vivo in Italia da più di 30 anni e sono una giornalista. «Sara, scendi dalla sedia cucciolina mia… Karim non toccare i fili elettrici amore di mamma… Omar, facciamo i compiti sennò si fa troppo tardi tesoro della mamma!». Ecco, benvenuti nel mio mondo! Fino a qualche anno fa mi occupavo di moda e non solo, in un’agenzia di Pr di Milano. Sfilate, fitting, casting, marketing ed eventi. Oggi sono ancora più impegnata, ma con pannolini, pappine omogeneizzati, merendine, copertine per i libri da ricoprire e naturalmente con le varie attività extra-scolastiche che oramai sono immancabili nella vita dei nostri figli. Sia mai che non facessero nulla, le altre mamme ti farebbero sentire così pigra! Adoro tutto questo e ringrazio Dio per tutto quello che mi ha dato. Ho voluto da sempre avere tanti figli e non credo che tre sia il mio numero definitivo, ma abbiamo deciso di aspettare a dare a Sara, la sorellina tanto desiderata. I miei marmocchi sono: Omar che ha 6 anni, Sara che ne ha 3 e Karim che ne ha appena compiuto uno.

«Voglio una sorellina»

È

proprio belissimo, quando i propri figli per strada, incontrando i pancioni delle mamme in attesa esclamano: «Che bello mamma, voglio una sorellina o un fratellino, me lo andate a comprare?». Certo, a

parte la loro confusione sul dove si comprano i bimbi, sicuramente è emozionante. Anche se, dopo tre bambini, sentir esprimere dalla propria figlia al suo compleanno, prima di spegnere le sue tre piccole candeline rosa: «Vollei una sorellina nuova», ecco… come dire, mi lascia giusto un po’ impietrita. Fosse per me farei tanti bimbi. Ho sempre desiderato una famiglia numerosa, ma potete immaginare quanto possano dare, ma ahimé anche togliere. Ci danno una miriade di soddisfazioni, indubbiamente, più delle fatiche che dobbiamo superare, ma con l’aggravante delle spese economiche che sempre di più pesano sulle famiglie. Ma non solo, tutta la loro cura è diventata dispendiosa e anche stressante, soprattutto per una mam22

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merosa

miglia nu fa a n u to ra e d si e d re p Ho sem


ma che non può avvalersi del “santo” aiuto dei nonni. Sarà la primavera, ma in questo periodo non ho mai visto così tanti pancioni ovunque mi girassi intorno. Una meravigliosa rotondità, contornata dai visi splendenti, raggianti delle future mamme e dai loro sorrisi fieri. Che magia la gravidanza. Adoro questo periodo della vita, soprattutto i nove mesi d’attesa, che ho avuto l’onore di vivere per ben tre volte. Dal momento dello stick positivo tutto cambia. hiamatelo istinto materno, non lo so, ma noi donne cambiamo: bastano pochi istanti per sentirci da subito madri. Oddio, bisognerebbe analizzare e fotografare le espressioni dei nostri partner. Loro invece, cambiano colore. Senza esagerare, mio marito, la prima volta che sono rimasta incinta, davanti allo stick positivo, è diventato dapprima verde e poi, ha continuato a mutare fino a riprodurre quasi tutte le nuance del giallo: tutte direi. Ha iniziato a sudare freddo, tant’è che esclamai: «caspita vuoi vedere che mi ci lascia le penne?». La mia prima gravidanza è arrivata in un momento della mia vita, in cui l’incertezza la faceva da padrona. Avevo da poco finito gli studi, il master in marketing, che mi avrebbe dovuto aprire le porte del mio radioso futuro. Invece ha spalancato il portone a pannolini, biberon e tanti, tanti bucati. Avevamo appena comprato casa, quindi il mutuo e tanti sogni a due, ma ecco che l’imprevisto più bello che poteva attendermi era lì, proprio dietro l’angolo. Aspettava solo me! Sapete quelle situazioni nelle quali una coppia, presi dalla foga del momento, dice la fatidica frase: «Ma sì, dai proviamo, mica si rimane subito incinta al primo tentativo?». Ecco, vi presento il mio primogenito: Omar, o meglio il mio primo tentativo. Avendo fatto insieme il test di gravidanza in questo caso, non riuscii ad organizzare il momento sorpresa a mio marito, visto che era lì con me. Ho trascorso nove mesi meravigliosi, ho frequentato corsi pre-parto, ho iniziato a praticare corsi di yoga e respirazione, nuoto per gestanti, massaggi, ho letto un’infinità di libri e riviste e ho spulciato i siti internet dalla A alla Z. Insomma mi sono vissuta tutte le 39 settimane, per poi, svegliarmi alle 5.00 di mattina, con quella strana sensazione di bagnato.

C

La mia prima gravidanza è arrivata in un momento della mia vita, in cui l’incertezza la faceva da padrona. Avevo da poco finito gli studi, il master in marketing, che mi avrebbe dovuto aprire le porte del mio radioso futuro.

«Oddio, Marco svegliati subito, le acque… mi si sono rotte» affermazione al quale mio marito ha risposto: «L’acqua, sta là. Te l’ho lasciata sul comodino, il bicchiere è sopra» poi ha iniziato a russare. Mi sono alzata, vestita e depilata. Praticamente ho fatto tutto praticando, finalmente, la respirazione che avevo imparato durante il corso pre-parto del consultorio. aprile 2011

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Pensate un po’, ho persino risistemato la valigia dell’ospedale e aggiungendo un paio di tutine. Mio figlio, nacque dopo sei ore di travaglio attivo, dalle 9 della mattina fino alle 14.23, ho vissuto e goduto attimi indimenticabili, che mi han-

mai quanto l’istante nel quale i nostri sguardi si sono incrociati, per la prima volta… e fù da subito amore… immenso ed eterno. no cambiata per sempre, ma

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febbraio2011



m

Il piacere di andare al cinema anche durante l’allattamento Fino al 6 maggio 2011, torna a Padova per il secondo anno, al Cinema Porto Astra, “Cinemamme”, il piacere di andare al cinema anche durante l’allattamento. L’iniziativa, organizzata con il patrocinio del Comune di Padova, il supporto di Tigotà, la collaborazione con il Cinema Porto Astra, Agis Triveneto e APS Advertising è dedicata a mamme e papà che potranno recarsi al cinema con i loro neonati, gratuitamente ogni venerdì a partire dalle ore 10.15. La felicità e l’orgoglio di essere neo mamme vanno condivisi e premiati, tenendo lontano il pericolo di sentirsi diverse e sole. Contro il “baby blues” Cinemamme offre nuovamente a chi ha “cuccioli” da zero a 12 mesi il piacere di andare al cinema, senza chiedere aiuto alla nonna o alla baby sitter. Un momento per stare insieme coccolati e rilassati. L’appuntamento con “Cinemamme” è i venerdì mattina alle 10.15, fino al 6 maggio, al Porto Astra (Bassanello), proprio davanti alla fermata del tram (ma per chi usa 26 aprile 2011

l’auto, c’è un comodo, grande parcheggio). In programma tanti film novità: prime visioni altrimenti fuori portata per chi deve giostrarsi tra poppate, cambio di pannolini e nanne. Durante le proiezioni i bambini non verranno disturbati nè svegliati dal dolby surround perché il volume sarà più basso del solito; i genitori potranno portare in sala latte e biscotti, a disposizione il fasciatoio per il cambio e chi vorrà allattare lo potrà fare in assoluta


mamme Caledario delle proiezioni

-Venerdì 8 aprile ore 10.15, Film “Lo stravagante mondo di Greenberg” di Noah Baumbach. Con Ben Stiller, Juno Temple, Rhys Ifans, Jennifer Jason Leigh, Mark Duplass. Usa 2010

Seguirà l’incontro con la dott.ssa Cristina Paroni, psicologa e psicoterapeuta:“L’arrivo del neonato in famiglia: riassetto organizzativo e relazionale”. -Venerdì 15 aprile ore 10.15, Film “C’è chi dice no” di Giambattista Avellino. Con Luca Argentero, Myriam Catania, Marco Bocci, Paola Cortellesi, Paolo Ruffini. Italia 2010 La dottoressa Caterina Borgato coordinerà l’incontro: “Acquaticità nella prima infanzia: benefici e precauzioni”. -Venerdì 29 aprile ore 10.15, Film “Amici, amanti e..”di Ivan Reitman. Con Natalie Portman, Ashton Kutcher, Cary Elwes, Lake Bell, Kevin Kline. Usa 2011 Incontro: “In forma dopo la gravidanza: l’importanza di un’attività fisica corretta. L’esperienza dei gruppi Mamme in forma”, condotto dalla dott.ssa Cristina Paroni, psicologa e psicoterapeuta. -Venerdì 6 maggio ore 10.15, Film “I ragazzi stanno bene” di Lisa Cholodenko. Con Mia Wasikowska, Julianne Moore, Annette Bening, Mark Ruffalo, Josh Hutcherson. Usa 2010 A seguire “Regole e capricci: perché dire sì? Perché dire no?” con la dott.ssa Alessandra Goy, pedagogista.


tranquillità. Ma l’appuntamento con “Cinemamme” riserva altre occasioni imperdibili per i neogenitori. Prima e dopo le proiezioni, il Porto Astra mette a disposizione i suoi spazi per rilassarsi e chiacchierare, ma soprattutto per partecipare agli incontri tematici organizzati a cura di 2000OASI. Psicologhe, pedagogiste ed esper-

ti affronteranno i temi “caldi” della primissima infanzia e della maternità, spaziando dai cambiamenti d’umore postparto ai benefici dell’acqua, dal rimettersi in forma dopo la gravidanza alle prime regole educative contro i capricci. Film e conferenze sono tutti ad ingresso gratuito.•

Gli incontri sono a cura di 2000OASI . Approfondimenti su www.2000oasi.it

CINEMA PORTO ASTRA

Padova, via Santa Maria Assunta 20 Telefono: +39 049/680057

DAL 25 Marzo AL 6 Maggio 2011 I VENERDÌ ALLE 10:15 28 aprile 2011

BIGLIETTO d’ INGRESSO GRATUITO www.cinemamme.net


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N u sea Dall’Inghilterra arriva il rimedio

La nausea, molto spesso seguita Oggi finalmen- dal vomito, è uno dei fastidi presenti in gravidanza. Succede quando te e` presente la concentrazione dell’HCG (detto in commercio appunto l’ormone della gravidanza o gonadotropina corionica) è in un ghiacciolo, elevate concentrazioni nel sangue. Testato per al- La nausea può insorgere dalla sesta settimana di gestazione e può cuni mesi negli accompagnare la donna per tutta ospedali mila- la gravidanza in qualsiasi orario del giorno, raramente perdura oltre i nesi, primi tre mesi di gravidanza, dopo

In grado di ri-

zucchero alti nel sangue. Si consigliano cibi secchi come biscotti e cracker; bere bevande gassate sempre per lo stesso principio escludendo le bevande contenenti caffeina; mettere in bocca delle mentine o masticare lo zenzero; riposarsi; evitare di bere appena alzate e durante l’arco della giornata fare piccoli sorsi. Oggi finalmente è presente in commercio un ghiacciolo, testato per alcuni mesi negli ospedali milane-

durre del 95 per cento la nausea.

i quali tende ad attenuarsi per poi cessare completamente. Si è provato di tutto per cercare di eliminare questo sintomo parasimpatico: piccoli e ripetuti pasti, ogni 2-3 ore, per far lavorare sempre lo stomaco e mantenere i livelli di 30 aprile 2011

si, in grado di ridurre del 95% la nausea. Ne esistono diversi gusti: pom-

pelmo e mandarino, limone e menta, camomilla e arancia, lime e vaniglia, zenzero.

In Inghilterra hanno avuto un gran

in


n gra vida nza di Sara Notarantonio

successo, in quanto sono reidratanti, alleviano il bruciore di stomaco, la bocca asciutta e sono energizzanti. Sono arrivati anche in Italia e potete trovarli nelle farmacie o ordinarli su Internet. Alcune pazienti che li hanno provati suggeriscono di mangiarli di primo mattino a stomaco vuoto in quanto hanno riscontrato di trarne maggiori benefici. La storia dei ghiacciolini è semplicissima perché nascono dal vissuto di una mamma che in attesa del terzo figlio aveva la nausea, non sentiva più i sapori e riusciva a stare meglio succhiando il ghiaccio a differenza dell’acqua che non tollerava molto. Poi aggiungendo ingredienti naturali al ghiaccio, i

ghiaccioli erano anche più gradevoli. È grazie a lei che si è fatta questa scoperta, a cui sono seguite le ricerche e le varie sperimentazioni che hanno permesso la messa a punto di questo prodotto che oggi viene consigliato dall’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI) in quanto non è sicuramente dannoso per il feto. Anche i gusti non sono scelte casuali infatti lo zenzero allieva la nausea, la menta attenua il bruciore e la camomilla ha effetto calmante. In commercio si trovano le confezioni da 20 pezzi al costo di 10 euro •


I VOSTRI PARTI

 Kristina  MAALIW

Il 9 Gennaio 2009 è stato un giorno che non dimenticherò mai.

Mia figlia sarebbe dovuta nascere il 16 di Gennaio, ma i medici avevano già programmato una settimana prima il taglio cesareo. Durante il primo trimestre di gravidanza sapevo già che non potevo far nascere mia figlia con un parto naturale perché era podalica, così come lo erano già stati i miei primi due figli. Ore 6.30: la valigia era già pronta. Alle 7 ero già all’ospedale Luigi Sacco di Milano. Mio marito e mia madre mi accompagnarono. Salimmo al primo piano del reparto Ostetricia-Ginecologia e lì aspettammo un po’ per avere il letto e per svolgere le varie procedure per la registrazione dei dati. Intanto sentii una signora che urlava come una matta dal dolore: stava per partorire! Faceva davvero così male il parto naturale?

Non riuscivano ad inserirlo correttamente e alla fine decisero di metterlo al braccio destro. Io ero tranquilla (anche se mi faceva un gran male il mio braccio sinistro). M’incoraggiavo da sola dicendomi:

«Dai che ce la fai... questo è ormai il terzo taglio cesareo».

Ore 9.00: fame! Non avevo mangiato ne bevuto niente, perché dovevo rimanere a digiuno. Rimasi seduta nel mio letto ad aspettare delle ore, giocando con il Ore 12.30: mi trovavo già in sala braccialetto bianco con il mio nome e operatoria. Era arrivato finalmente il mio numero. turno, era il mio momento. Vestita bianca ma scoperta sulla schiena. Mi continuavo Ore 10.00: l’ultimo monitoraggio ed a ripetere: «rilassati... rilassati...». Tremavo. ecografia. Verso le 11 l’infermiere mi portò Non so se per la paura o per il freddo. Forse in stanza pre-parto. Mi misero il “super era per il male dell’ago o per l’anestesia e ago” nel braccio sinistro e… che male! il dopo operazione, forse era per questo 32 aprile 2011


che psicologicamente non ero rilassata. Per questo motivo chiesi a mio marito di restare fuori. Mi faceva innervosire di più. Credevo fosse meglio rimanere sola, ma non riuscivo a fermare il tremore. La dottoressa mi abbracciò

forte, così da permettere all’anestesista di procedere. Aiuto, che dolore. Ma dopo qualche minuto non sentii più niente dalla pancia fino ai piedi. «È ora – pensai – era arrivato il momento».

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33


I VOSTRI PARTI

Non vedevo nulla perché c’era un telo davanti a me. Lo guardavo su verso le luci e pensavo:

«È il mio sangue quello che vedo rosso riflesso lassù?». Subito dopo hanno cominciato a tagliarmi. L’anestesista continuava a parlare con me rimanendo al mio fianco mentre le mie braccia erano legate. Mi disse: «stai tranquilla, va tutto bene». Poi i medici mi dissero «Signora, ancora qualche minuto… siamo pronti a tirare fuori il bebè».

Poi, ho sentito che esclamavano: «Una femminuccia!». Sentimmo quasi subito una neonata piangere forte, era la mia bimba.

Ore 13:40: la nascita. Me la fecero vedere subito e me la misero accanto alla mia guancia. Le dissi: «ciao cicciona». Ero talmente emozionata che non dissi più altre parole. Che bella, finalmente una bambina in famiglia. Quanti cappelli neri. Per istinto ho contato subito le dita delle mani. Cinque

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più cinque: sono dieci! Non so, anche con i miei due maschi ho fatto così. Zendra fu la 27esima bambina nata in quel giorno. Pesava 3,640 chilogrammi e era lunga 48.5 centimetri. Subito dopo la presero per lavarla e vestirla. Quando i medici finirono con i punti, mi trasferirono in un’altra stanza dopo-parto. Con una borsa piena di ghiaccio sulla mia pancia, rimasi ferma per 2 o 3 ore.


Mio marito arrivò da me e disse: «Ho già visto la Zendra. È bellissima».

e mio fratello fuori e ricordo di averli salutati con un bel sorriso. La mia camera era la 4B. Verso le 19 l’infermiera mi portò Zendra, che rimase tutta la notte con me, strette strette l’una all’altra.

Quando Dopo quattro giorni di ospedale uscii dalla stanza per esser portata e due notti di digiuno, tornammo nella mia camera, vidi madre finalmente a casa. Fuori faceva veramente freddo.

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I VOSTRI PARTI

Nonostante tutti i dolori che ho vissuto, Adesso ha due anni. Godo ogni momento nulla era ed è stato più bello della mia con lei, ogni insieme meraviglioso. bambina.

Ho già due maschi spettacolari e poi è arrivata una femminuccia.

Cosa posso chiedere di più?

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Bimbo

I terribili due anni pag. 38

Bimbo copertina pag. 42


Testardaggine, disobbedienza e impulsività arrivano dai 18 mesi ai 3 anni A volte gli psicologi e i pedagogisti parlano dei “terribili due anni”.

Che cosa intendono con questa espressione?

Si tratta di una fase, potremmo dire, “critica” che si verifica dai 18 mesi ai 3 anni, caratterizzata da testardaggine, disobbedienza e impulsività. È una fase di opposizione che il bambino attraversa per potersi differenziare dalle figure genitoriali, e ricercare una propria autonomia; viene anche chiamata “la prima adolescenza”.

Come si manifesta? I bambini sembrano di-

ventare, quasi dall’oggi al domani, testardi e capricciosi; dicono «No» a qualsiasi proposta. Sembrano sfidare gli adulti e a volte si lasciano andare a crisi isteriche o pianti inconsolabili.

Quali sono i motivi principali alla base di questi 38 aprile 2011

comportamenti che mettono alla prova i genitori?

• Il desiderio d’indipendenza: a questa età i bambini capiscono di essere delle persone differenziate rispetto alla madre, e quindi iniziano a costruire la propria personalità. Spesso desiderano essere indipendenti, vogliono “fare da soli” molte cose; dato che non sempre ci riescono, possono manifestare la frustrazione con vere e proprie crisi di rabbia. • Spesso non hanno ben chiari i loro desideri e dicono «No» alle richieste o proposte del genitore per puro spirito di contraddizione, magari rifiutando anche qualcosa che invece è loro gradito. • Non sanno ancora esprimere correttamente i loro bisogni, perché non conoscono le parole


di Elisabetta Belotti

giuste per poterlo fare; quando si sentono incompresi si stizziscono e si spaventano, perché il genitore non li capisce e magari li sgrida, a parer loro, ingiustamente. • Nel processo di affermazione e costruzione della propria autonomia, oltre all’esigenza di dire «No», il bambino necessita anche di verificare i limiti dei genitori. Vuole testare fino a che punto può spingersi rispetto alla loro autorevolezza. Questa fase, naturale ma critica, può essere molto logorante per i genitori, che spesso cadono in due atteggiamenti opposti, ma

entrambi errati: l’eccessiva rigidità e l’eccessivo lassismo. La rigidità rinforza l’opposizione da parte del bambino e non gli permette di imparare a fare delle scelte. Il lassismo, invece, non garantisce la protezione e il contenimento necessari affinché il piccolo non esploda in atteggiamenti rabbiosi e aggressivi.

Come aiutarlo?

Ecco alcuni suggerimenti: • Non prenderla sul personale. Il bambino non dice «No» per fare un dispetto ai genitori, o per farli arrabbiare; sta solo cercando di

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affermare la propria personalità. • Dare poche regole: un bambino così piccolo non può capire il valore di certi comportamenti (l’ordine e la puntualità), un genitore deve dare poche regole e chiare, adatte all’età. • Alcune regole non vanno mai messe in discussione: andare a letto, lavarsi, evitare situazioni e oggetti pericolosi

(forbici e coltelli). In tali occasioni il «No» deve essere assoluto, evitando i toni astiosi o imperativi. Meglio dire: «Mi dispiace, ma devi proprio andare a letto adesso», piuttosto di: «Vai a letto subito perché te lo dico io!». • Nelle situazioni in cui è possibile, dare delle alternative. Se il bambino si rifiuta di fare la merenda, invece di impuntarsi, si può chiedere se preferisce i biscotti o la frutta. In questo modo non percepisce più la merenda come un ordine secco a cui opporsi, ma come una proposta. • Evitare le punizioni per i «No», cercare invece di incoraggiare e premiare i comportamenti positivi. A volte è conveniente ignorare i «No» del bambino e procedere nella propria attività, elogiando invece il

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comportamento positivo quando il bambino lo mette in atto. • Evitare urla, sculacciate e atteggiamenti troppo duri. Non servono a far capire al bambino perché si richiede un certo comportamento da lui e rafforzano la sua opposizione. Meglio spiegare sempre i motivi delle proprie richieste e far leva sulla sua capacità di comprendere i sentimenti. Meglio dire: «Mi dispiace, mi fai arrabbiare con questo capriccio. Ne parliamo quando ti sarai calmato», piuttosto che esplodere in un urlo o una sculacciata. • Evitare di dare al bambino l’etichetta della “peste” o del “bambino cattivo”. A furia di sentirsi definire così, il bambino stesso finirà

per crederci ed immedesimarsi nella parte. In psicologia si chiama “Profezia che si auto-avvera” ed è un meccanismo che va assolutamente evitato. • Insegnare al bambino il valore delle scuse. Quando si comporta male, bisogna insegnargli a chiedere scusa, anche se è piccolo. Se non sa farlo a parole, vanno bene un abbraccio, un bacino, una coccola. Infine, i genitori non si devono scoraggiare: è una fase assolutamente naturale e necessaria allo sviluppo evolutivo del bambino e come tale va vissuta, senza drammatizzare. •

L’atteggiamento corretto

Per aiutare il bambino bisogna proporre delle alternative, delle opzioni, per dargli la possibilità di effettuare delle scelte, entro limiti che sono fissati dall’adulto. In questo modo il bambino si sentirà xxxincoraggiato all’autonomia. Se si verifica una crisi di rabbia, il genitore deve contenerla, anche fisicamente, per esempio abbracciando il bambino, e deve comprenderla, per esempio dicendogli: «So che sei arrabbiato, ti capisco, ma non puoi fare questa cosa, è pericolosa o ingiusta». Quest’atteggiamento fa sì che il bimbo si senta compreso, contenuto e capito nei suoi sentimenti aprile 2011 41 (rabbia, frustrazione, tristezza, contrarietà).


BIMBO COPERTINO

di Jennifer Marfia

Nome Gabriel - Emanuele Data nascita 08/03/2010 Città di residenza Lacchiarella Segni particolari Occhi blu come il mare

Gabriel è il nostro protagonista di Aprile. Abbiamo intervistato la mamma, Sonia Pascucci, che si ha aperto le porte di casa sua e raccontato la vita del suo piccolo Bambino. Nelle pagine seguenti potrete trovare alcuni degli scatti del nostro Bimbo Copertina di Aprile e leggervi tutta l’intervista. Buona lettura.

la mamma Sonia Pascucci

La Rubrica

dei Bimbi Copertina continua e siamo sempre alla ricerca di nuovi protagonisti da poter pubblicare all’interno delle nostre pagine. Se vuoi vedere le foto di tuo figlio all’interno del magazine non devi fare altro che inviarle a: Casting@bimbibelli.com


B imb0 Copertina

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La prima volta che hai preso tra le braccia tuo figlio cosa hai pensato?

La prima cosa che ho chiesto appena me lo hanno appoggiato sul petto è stata: «Lo posso toccare?». A quel punto mi hanno detto era mio e che potevo fargli quello che volevo, allora l’ho strapazzato di coccole, baci e riempito di complimenti. Non ci potevo ancora credere che il mio bimbo, portato 9 mesi in grembo. Lo stavo stringendo tra le mie braccia. Un’emozione indimenticabile.

Come è stata la gravidanza?

Fantastica a parte il mal di schiena finale, per colpa dei 25 chili presi durante la gravidanza.

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È stato un parto facile?

Assolutissimamente no. Mi si sono rotte le acque alle 2 di notte del 8 marzo 2010. Siamo andati in ospedale, ma ancora dilatazione e dolori nulla. La mattina alle 8 sono iniziate le contrazioni fortissime, alle 15 ero dilatata solo di 5 centimetri, quindi hanno deciso di farmi una puntura di ossitocina e un po’ di tranquillante. Nel caso in cui la situazione non fosse cambiata mi avrebbero dovuto fare il cesareo. Fortunatamente alle 17 la mia dilatazione è arrivata a 10 centimetri e da lì sono iniziate le spinte. Alla fine 19.30 è nato Gabriel, il giorno della festa della donna.

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Cosa ama di più fare tuo figlio?

Impazzisce quando ci buttiamo in terra a giocare sul “tappeto puzzle gommoso”. Lì ci rotoliamo e io lo strapazzo un po’. Gliene combino di ogni e lui ride come un disperato. Poi un’altra cosa che ama in assoluto è l’acqua: appena gli dico «andiamo a fare il bagnetto» lui corre in bagno e inizia a picchiare le manine contro la vasca perchè vuole che lo spoglio per metterlo dentro l’acqua. Il sabato mattina, infatti, lo portiamo in piscina. A lui piace moltissimo, speriamo che questo amore per l’acqua con svanisca col tempo.

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Quale gioco gli piace di più?

Il Lego: si diverte a smontarlo. Un gioco montato non dura moltissimo con lui. Gli piace molto anche un pupazzino, che lui adora: è il suo coniglietto della nanna. Appena glielo do per andare a letto lui subito fa cadere tutto ciò che ha in mano, si mette il dito in bocca e con l’altra mano tiene il coniglietto e se lo appoggia alla guancia. È dolcissimo.

Che carattere ha?

Testardo. Deve a tutti costi fare come lui dice. È capriccioso: strilla finche’ non ottiene quello che vuole, ma allo stesso tempo è dolcissimo, tenerissimo e simpaticissimo.

Cosa vorreste voi come genitori per vostro figlio?

Beh, inutile ripetersi sempre. Un genitore per il proprio figlio vuole il meglio. Noi speriamo che possa fare un percorso di vita sicuramente migliore del nostro.

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Che rapporto ha con il papà?

Complicità e sfida. Gabriel è super furbo, ogni giorno lo mette alla prova ma è anche molto giocherellone. Adora giocare a nascondino: il papà si nasconde, lui lo va a cercare. Appena lo trova scappa e inizia a ridere moltissimo quasi a singhiozzo.

E con la mamma, come si comporta?

Mi fa disperare. Quando lo sgrido, a modo suo, mi risponde urlandomi dietro. È un peperino mica da ridere. Lui è il ruffiano della sua mamma, mi adora, ama le mie coccole e gli piace fare “nasino nasino”. È fantastico, soprattutto quando mi manda i bacini, invece che con la mano, col ditino indice. È la mia gioia più immensa.

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Quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dei casting e delle fotografie?

È iscritto in un’ agenzia di Continuerà? moda, ma non l’ho mai portato. Per il momento i primi Chi può dirlo. Se a passi li ha fatti con Bimbi lui piacerà perchè no. Ammetto che per ora, Belli. dovendo scegliere io per lui, non è semplice. aprile 2011

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Raccontaci un aneddoto particolare legato a tuo figlio.

Come vedi tuo figlio tra 20 anni?

Pensandoci mi viene ancora da sorridere. Il giorno del battesimo, in Mancano ancora troppi chiesa, è riuscito a far ridere il parroco anni, speriamo solo in una per due semplici motivi: al momento dell’ Alleluia anche lui a suo modo cantava e tutti persona in gamba. Noi cerridevano. Poi, nel momento del battesimo, cheremo di dargli e insegnargli il prete lo ha preso in braccio, lo ha chinato tutto ciò che possa servire a di schiena per il rito dell’infusione e Gabriel, farlo crescere nel migliore dei modi poi starà a lui capire con la sua piccola manina, si è aggrappacosa è giusto e cosa è to al suo braccio fissandolo con sguardo sbagliato della vita. perplesso, ma non dicendo nemmeno una parola. Ci sarebbero anche mille situazioni da raccontare, ma non basterebbero mille pagine.



Famiglia La figura della matrigna pag. 54

Accudimento nel mondo pag. 58

Minori e famiglia pag. 62


a

figura

di Alessandra Moschetta

C’era una volta Nelle fiabe Cenerentola e Biancaneve non furono molto fortunate, Lady Tremaine e Grimilde non erano quello che si può definire figure materne esemplari. Superbe, crudeli e vanitose, invidiose della bellezze delle figliastre così ce le riportano i racconti. Sarà quel nome un po’ cacofonico e minaccioso ma, nel nostro immaginario, la matrigna, ancora oggi, non Etimologicamente il termine dovrebbe evoca una figura positiva. essere riferito solo in caso di perdita per Oggi, in un momento dove lutto del genitore, ma ormai la parola è divorzi e separazioni sono entrata nel gergo comune. all’ordine del giorno, si formano sempre più nuove famiglie La matrigna è ormai “di moda”: tv e cicon prole di precedenti manema ci dipingono felici immagini di fatrimoni. Un esercito di nuove miglie allargate che vivono in contesti matrigne sta soppiantando la sereni. Nella realtà già essere madre è figura tradizionale di Grimilde un’impresa titanica, essere matrigna lo è e company.

Ma in cosa e quanto è cambiata la figura della matrigna?

ancora di più. Ricreare una famiglia armoniosa come quelle della tv non è cosa semplice. Bisogna capire le esigenze e i caratteri di ognuno.

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della

matrigna

la matrigna e c’è ancora Se la matrigna ha dei figli suoi, sarà im-

portante che eviti preferenze o comportamenti non equi con i figli del partner, altrimenti si potrebbero creare incomprensioni e gelosie difficili da superare. Bisogna far capire che avere anche un nuovo fratello o sorella è una cosa positiva non negativa, che può portare solo felicità. La figura della madre biologica non va mai sostituita, invece, sarebbe bene affiancarla in modo da creare un buon rapporto anche con la ex: il dialogo aiuta tutti. Se invece non si hanno figli propri il caso è diverso: trovarsi a vivere con un uomo che ha dei figli da una relazione precedente è difficile.

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Come ci si deve comportare nei confronti di un figlio non tuo e non voluto?

Le regole generali sono sempre le stesse: avere pazienza, non tentare di sostituire la mamma biologica, non fare l’amica cercando di “comprare il loro affetto” con oggetti o permessi negati dal padre ma, farsi rispettare poco alla volta con dolcezza, serenità e dialogo. Il tempo aiuterà tutti ad abituarsi alla situazione. Cercare un dialogo con il partner aiuta la relazione. Bisogna a tutti i costi evitare ogni tipo di incomprensione perché potrebbero compromettere il vostro rapporto con l’uomo che amate. La figura del padre in questo caso è cruciale perché deve spianare la strada alla matrigna: presentarla ai figli in modo giusto e nei tempi giusti, rassicurarli sul suo immutato affetto e moderare attentamente i comportamenti quotidiani. Una separazione, seppur lontana, nel tempo è sempre molto dolorosa ma recenti studi hanno dimostrato che i bambini si adattano meglio al nuovo matrimonio dei genitori se sono relativamente piccoli o adolescenti, mentre incontrano maggiori difficoltà fra i 9 e i 13 anni. Perciò abbiate maggiore pazienza con gli adolescenti, cercate di capire i loro interessi e di seguirli in quello che fanno. In questa fase i ragazzi sono spesso angosciati da problemi che non riescono a gestire: primi amori, sesso, ma anche droge e cattive compagnie. Di queste tematiche hanno difficoltà a parlarne con i veri genitori. In un contesto simile la figura della matrigna potrebbe essere anche molto utile al figlio per confidarsi. Se vi apprestate quindi ad assumere il ruolo di matrigne siate generose, sincere, comprensive e pazienti. Un comportamento giusto non esiste, ma il dialogo e l’amore possono fare miracoli.



ccudim di Carmela Giordano

Diamo ai nostri bimbi la “VITAMINA T” La nostra società troppo spesso utilizza tecniche di accudimento dettate da “mode o tendenze” del momento. Per esempio, negli anni ’70, si prediligeva l’allattamento artificiale ed un tipo di accudimento basato sul concetto che i bambini utilizzassero il pianto per controllare il comportamento dei genitori e, quindi, dovevano essere lasciati piangere finché non smettevano da soli e imparavano ad addormentarsi. Successivamente, con la rivalutazione dell’allattamento materno si è sviluppato uno stile di accudimento più prossimale, che assecondasse le richieste del bambino ed il contatto. Il contesto culturale nel quale i bambini crescono costituisce un fattore molto spesso tra-

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scurato negli studi evolutivi. In realtà, il contesto culturale è un elemento essenziale per la comprensione dello sviluppo umano. Sulla base di alcune analisi cross-culturali si è notato che vi è una differenza nel modo di accudire i bambini fra le popolazioni “primitive”, più inclini al contatto e alla stimolazione sensoriale, e quelle occidentali. Infatti, nei Paesi occidentali nella maggior parte dei casi si partorisce in ospedale, dove il neonato è quasi subito allontanato dalla madre e rivestito. Così, per meglio intendere le pratiche occidentali delle cure materne sembra giusto presentare una rapida panoramica delle esperienze di accudimento presenti nelle diverse culture.


ento

mondo Eschimesi Netsilik Artico canadese

La madre Netsilik è una persona serena che dona calore ai suoi bambini e li cura amorevolmente. Appena nato, il neonato viene sistemato nella parte posteriore della pelliccia che la madre indossa, completamente nudo o, raramente, indossando dei pannolini di pelle di caribù. Il neonato assume una posizione seduta, cingendo con le gambe la vita della madre, il capo inclinato a destra o a sinistra. Una volta posizionato il neonato sulla schiena della madre, questa lega la pelliccia con una cintura, in modo da formare un’imbracatura che sostiene il bambino sotto le natiche, impedendogli di scivolare. Il bambino rimane in questa posizione finché non impara a camminare da solo. La comunicazione madre-bambino avviene essenzialmente attraverso la pelle. Se il bambino ha fame inizia a succhiare la schiena materna, così la madre lo porta al seno e lo allatta. Il dondolamento provocato dal cammino della madre ed il calore della sua pelle favoriscono il sonno del bambino. Come si può immaginare, questi bambini piangono raramente ed è per questo che i Netsilik presentano un aprile carattere mite e generoso.

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Ganda Africa orientale Anche queste madri utilizzano il baby carring (abitudine di portare addosso il bambino). I bambini vengono allattati al seno per un anno o più. Il momento dell’allattamento permette al piccolo di acquisire una certa sicurezza nei gesti di prensione e di orientamento verso l’oggetto; è un gioco corpo a corpo in cui madre e bambino partecipano con grande inventiva. Questo stretto rapporto pone i bam-

il contesto culturale è un elemento essenziale per la comprensione dello sviluppo umano

bini in una maggiore interazione sociale. Infatti, è una grande occasione per scambi comunicativi con la madre, la quale comunica usando suoni onomatopeici, canzoncine e, solo alla fine del primo anno, gli parla normalmente, senza più l’utilizzo di gergo infantile. Questo stretto rapporto, inoltre, sembra accelerare lo sviluppo motosensoriale facendo raggiungere a questi bambini la posizione seduta o eretta molto prima di 60 aprile 2011

quelli occidentali.


Efe pigmei delle foreste dello Zaire Questa popolazione si divide in gruppi da 7 a 21 componenti. Vivono in capanne sempre in stretto contatto gli uni con gli altri e mangiano quello che trovano nella foresta. I bambini da 0 a 3 anni trascorrono la maggior parte del loro tempo in contatto fisico, ma anche dialogico con la propria madre. Verso i 3 anni il contatto fisico con la madre si riduce, ma si mantiene leggermente più alto rispetto ad altre figure di accudimento (fratelli, zii, nonni). Il bambino viene accudito attraverso due forme particolari: “il pulire” ed il “tatto affettuoso”. Il comportamento del pulire, all’inizio aspetto esclusivo materno, con il crescere dell’età è messo in atto prevalentemente dalle altre figure di riferimento. Per il comportamento di “tatto affettuoso” questo risulta essere sempre a stretto appannaggio materno. Si può quindi notare che tra gli Efe non si trovano solo alti livelli di contatto sociale e fisico, ma diverse forme di contatto, distribuite nei diversi periodi evolutivi. Questo è un modo per permettere al bambino di conoscere gli altri, imparando a comunicare con diverse modalità. Per crescere sani, forti e sicuri i bambini hanno bisogno della “Vitamina T”, la vitamina della tenerezza. I bambini, infatti, reclamano la loro fame relazionale: fame di carezze, di abbracci e di baci. Questo cibo relazionale farà in modo che il bambino sviluppi un atteggiamento di fiducia nei confronti delle persone che si prendono cura di lui e, di conseguenza, nei confronti di se stesaprile 2011 61 so e dell’ambiente circostante.


Minori e I l de licato rap p or to tra il giudice e le ammin is trazion i loca li Interessante incontro, quello sul tema dei minori, avvenuto giovedì 10 marzo, nella prestigiosa cornice del Castello Mediceo di Melegnano.

Due magistrati del Tribunale Dei Minori di Milano, insieme agli amministratori locali, i dirigenti, i funzionari e gli operatori del Distretto Sociale Sud Est Milano e dei Comuni che lo compongono, hanno dato il via ad un aperto confronto sul tema della promozione dei diritti dei minori e della protezione di questi ultimi dal rischio e dal pregiudizio. La dottoressa Marina Caroselli, Giudice Togato del Tribunale Dei Minori di Milano, già presidente ad interim del medesimo tribunale, e la dottoressa Susanna Galli, Giudice Onorario presso il Tribunale Dei Minori di Milano, segretario della sezione milanese dell’associazione Italiana Magistrati Minori e

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Famiglia, funzionario della Provincia di Milano, hanno introdotto i temi caldi del rapporto fra amministrazione e giurisdizione in ambito minorile, quali l’avvio dei procedimenti di sostegno e di tutela, l’andamento del processo civile, l’informazione e l’ascolto del minore, il diritto alla difesa legale del minorenne in caso di conflitto di interessi con i genitori, il ruolo del giudice e quello delle amministrazioni locali nel delicato mondo del diritto minorile, ed infine l’esigenza di sostenere la genitorialità ed i servizi che possono garantirla. La mattinata ha visto le relazioni delle due graditissime ospiti, mentre l’intero pomeriggio è stato dedicato ad un question time, con grande approfondimento e partecipazione.


Di Stefania Pellegrini

famiglia ne parlano i giudici del Tribunale dei Minori di Milano

Nel nostro distretto sono 376 le famiglie - e 544 i minori seguite nel 2010 dai tre poli “Minori e Famiglia” del territorio. Di questi 544 ragazzi e bambini, 81 sono collocati in comunità educative o case famiglia, 17 in affido familiare: il tema più caldo della giornata è stato per l’appunto quello della sostenibilità e della promozione della temporaneità di questi collocamenti. Questa spesa, totalmente in capo ai comuni, è passata dai 1.457.660,31€ del 2006, ai 2.319.191,53€ del 2010. Il territorio del Distretto Sociale vede comunque un investimento forte in servizi dedicati: oltre ai tre poli, quest’ultimo gode di un servizio dedicato all’Adozione ed all’Affido Familiare (CAAT), uno per il diritto di relazione ed incontro dei minori con gli adulti significativi (Spazio Neutro “Incontriamoci Qui”) anche in condizioni difficili e conflittuali, e ancora una rete educativa territoriale capillare dedicata all’affiancamento domiciliare o nei luoghi dell’aggregazione spontanea di preadolescenti ed adolescenti. L’apprezzamento della giornata di riflessione è stato unanime per tutti i partecipanti.• aprile 2011 63



Salute E alla fine sarà vittoria pag. 66

Il piano per il riordino dei punti nascita pag. 70

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Paola racconta in prima persona la sua esperienza con l’endometriosi, una malattia che colpisce 3 milioni di donne in Italia e che per molti è ancora una sconosciuta

L’endometriosi è una malattia cronica e complessa, dove alcune cellule della mucosa uterina s’impiantano al di fuori dell’utero: nelle ovaie, intestino e nella vescica. In alcuni rari casi anche in altri organi come cute e polmoni. Il tessuto endometriale impiantato in sede anomala, sanguinando, provoca un’irritazione dei tessuti circostanti. La causa dello sviluppo dell’endometriosi non è stata ancora chiarita. Molti studi imputano una delle cause nella formazione della mestruazione retrograda (durante la mestruazione, piccole parti di tessuto endometriale si muoverebbero in senso inverso nelle tube per poi impiantarsi al di fuori della cavità uterina).

Paola, 41 anni,

ci ha aperto le porte della sua casa, a Corsico, per raccontarci come ha scoperto la malattia e la sua lotta per riuscire a rimanere incinta.

Paola 66 aprile 2011


E alla fine sarà Vittoria! di Alessandra Moschetta

Paola, quando hai scoperto di avere l’endometriosi?

Ho sempre avuto un ciclo mestruale doloroso, fin da piccola. Ma la vera e propria diagnosi è arrivata a 35 anni in concomitanza con la ricerca di un figlio. Sono sposata con Claudio da 10 anni, ci siamo conosciuti all’Università. Ho sospeso la pillola per rimanere incinta, i dolori aumentavano e il figlio non arrivava. Stavo sempre peggio, avevo dei collassi improvvisi, dolori intestinali tutti i giorni. All’ennesimo episodio sono andata in Pronto soccorso, era Natale. Avevo un’occlusione intestinale causata dall’endometriosi. Mi hanno operata immediatamente, una laparotomia che mi ha portato via 20 cm di intestino, avevo l’endometriosi nell’intestino, vescica, setto e retto.

Quanto ha influito emotivamente sulla tua vita la malattia? La ripresa fisica ed emotiva dall’intervento è stata dura. Ci ho messo più di un anno per accettare la malattia e le sue conseguenze. Ho dovuto cambiare le mie abitudini alimentari e adottare una dieta specifica. Avevo una sensazione di liberazione perché finalmente

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avevo capito cosa avevo, ma bisognava anche accettare quello che significava, soprattutto dal punto di vista della fertilità.

E dal punto di vista della vita di coppia?

Per due anni avevamo cercato un bambino, avevamo consultato degli specialisti ma nessun si era accorto dell’endometriosi fino a quella notte... dopo l’intervento non me la sono più sentita di rimettermi in gioco. Ho lavorato su me stessa e sul rapporto di coppia che con la malattia rischiava di essere messo a dura prova. Claudio mi è sempre stato vicino, nonostante la sensazione di impotenza che provava. Prima della diagnosi non riuscivamo a programmare più nulla, tutto ruotava attorno ai miei dolori, ti cambia la vita, sul lavoro poi..

Sul lavoro?

Se stai male sempre, se devi chiedere permessi in continuazione capirai che non è semplice. Cercavo di evitare lavori a tempo pieno, chiedevo orari ridotti, stringevo i denti e quando rientravo a casa crollavo... la mia giornata finiva lì.

Il tuo desiderio di diventare mamma.

Dopo la diagnosi, il mio stop post intervento e la conquistata consapevolezza e accettazione della malattia, ci abbiamo riprovato. Erano passati tre anni dall’intervento e i pareri dei medici erano opposti: chi mi consigliava fecondazione assistita, chi di provarci naturalmente, ma tanti mi dicevano che non ci sarei mai riuscita. Nonostante la diagnosi d’infertilità di coppia abbiamo insistito e ci siamo messi in lista per provare la fecondazione

Paola al sesto mese di gravidanza 68 aprile 2011


assistita, in una struttura pubblica. Siamo stati seguiti egregiamente ma purtroppo su di noi non ha avuto i risultati sperati. A quel punto abbiamo ripreso in considerazione l’adozione. Altri due anni di lavoro durissimo sulla coppia, pratiche burocratiche infinite...ma poi, un giorno, il mio ciclo puntualissimo era in ritardo. Ho fatto il mio primo test di gravidanza: era positivo. Ho mandato un sms a Claudio e non ci credeva... a dire il vero ancora oggi mi guarda e non ci crede.

Sai già il sesso e come la chiamerai?

Non poteva che essere una femmina! Ora è Penelope, nella mia pancia, perché aspetta da anni, ma quando sarà nata sarà Vittoria. Nascerà a luglio e fino ad ora mai nessun problema. È come se fosse stato un percorso tracciato, con tutte le sofferenze e le aspettative… mi sembra di non aver scelto nulla, doveva andare così. Ora abbiamo dovuto accantonare il discorso adozione ma appena saranno trascorsi i tempi burocratici vorremmo dare a Vittoria un fratellino… forse dall’Eritrea.

Cosa ti senti di dire alle donne che hanno l’endometriosi o sospettano di averla? Di non fermarsi al primo parere, di girare e di informarsi. Io ho avuto la fortuna di conoscere l’Associazione Italiana Endometriosi che mi ha supportato nell’accettazione della malattia. La consapevolezza della dimensione, dei numeri purtroppo alti di casi di donne nella mia stessa situazione mi ha fatto sentire meno sola. Per questo ora io collaboro con loro come volontaria in un gruppo di auto aiuto.

Vuoi fornire dei recapiti dell’Associazione?

Volentieri, il sito internet www. endoassoc.it e il numero verde 80003.19.77•

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l piano per il riordino dei I centri con meno di 1000 parti all’anno verranno chiusi Dopo la definitiva approvazione della Conferenza Stato-Regioni, il piano di riordino dei punti nascita proposto dal Ministro Fazio trova appoggio anche da parte della Sigo (Società italiana di ginecologia ed ostetricia). Il provvedimento, che ha già suscitato le prime resistenze, prevede la riduzione dei centri con meno di mille parti all’anno e, quindi, la definizione di dieci punti chiave per ridisegnare la mappa della nascita del nostro paese. Rimarranno, comunque, operativi i punti nascita delle aree geografiche più isolate e con rilevanti difficoltà di attivazione del servizio di trasporto di emergenza delle gestanti a

rischio: questo uno dei punti del piano Fazio. «Non sono ammissibili deroghe al piano di riordino dei punti nascita - commenta il professore Nicola Surico, Presidente dell’Associazione - le strutture con meno di mille nascite l’anno vanno riconvertite. Saremo noi ginecologi, per primi, a spiegare alle nostre pazienti che è meglio sopportare alcuni minimi disagi logistici, magari qualche chilometro in più, ma avere strutture che garantiscono al meglio la salute di madre e bambino». Si tratta, ovviamente, di un’iniziativa volta innanzitutto a tutelare mamme e piccini in quanto ga-

Si tratta, ovviamente, di un’iniziativa volta innanzitutto a tutelare mamme e piccini 70 aprile 2011


punti nascita di Lucia Macchioni

rantirà centri operativi finalmente adeguatamente attrezzati e sicuri ed in grado di favorire il parto naturale assicurando l’accesso all’analgesia epidurale a chiunque. A tutt’oggi, infatti, le procedure di partoanalgesia sono diffuse con modalità insufficienti per carenza di personale anestesiologico. Tramite la diffusione del parto senza dolore, quindi, il piano si propone una consistente riduzione dei parti cesari. Migliorare la formazione degli operatori e monitorare costantemente la loro attività, infine, sarà

un’ulteriore impegno per raggiungere lo sviluppo ed il progresso in campo sanitario. «Sappiamo che i veri problemi si presenteranno ora, sul territorio, in fase di applicazione delle nuove disposizioni - continua il Presidente della Sigo - e, per scongiurare resistenze a livello locale, ci faremo portavoce, in prima persona, di una sensibilizzazione delle donne, per sottolineare come questi criteri vadano a loro tutela. Questo è il primo passo per una nuova stagione della ginecologia nel nostro paese, sulla base di un aprile 2011 71


rinnovato rapporto di fiducia fra donne e medici». Nata nel 1892, la grande casa di tutti i ginecologi italiani rivolge, inoltre, un appello all’unilateralità ed alla collaborazione fra università, ospedale e territorio: «È su questo triplice asse che si gioca la sfida per una migliore assistenza materno-infantile e non è più il tempo di sterili battaglie di retrovia-conclude Surico-. Dobbiamo impegnarci tutti insieme nella tutela della sanità pubblica, una risorsa inestimabi-

le del nostro paese, che rischia di venir messa in discussione». In particolare Surico sottolinea l’importanza della rivalutazione culturale ed economica dell’assistenza materno-infantile e della donna nel suo complesso. Per cui, la priorità del Presidente è senza dubbio costruire una sorta di alleanza fra istituzioni per garantire una professionalità a trecentosessanta gradi in grado di trasformare in realtà quanto previsto dalla riforma. •

Nata nel 1892, la grande casa di tutti i ginecologi italiani rivolge, inoltre, un appello all’unilateralità ed alla collaborazione fra università, ospedale e territorio

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Mamma bio

Facciamo il pane pag. 74

Arrivano i giocattoli ecofriendly pag. 78


acciamo Una tradizione antica che sta ritornando nelle nostre case Quando sentiamo parlare di pane fatto in casa pensiamo subito alle nostre nonne, ma molti oggi stanno riscoprendo la tradizione del pane fatto in casa; sta infatti crescendo l’interesse intorno ai corsi di panificazione naturale, alle ricette per fare il pane, ai libri di suggerimenti e consigli che aiutano a diventare quasi dei veri fornai. Fare il pane in effetti, è più faci-

le di quanto possa sembrare e la soddisfazione di mangiare a pranzo o cena il pane fatto con le nostre mani è enorme.

Ma da che parte iniziamo?

Di sicuro la scelta degli ingredienti è di notevole importanza: innanzitutto dobbiamo fare molta attenzione al lievito, quello più comunemente utilizzato è il lievito di birra (in cubetti oppure in granuli), poi ci sono quelli in

La lievitazione naturale, si ottiene grazie ad un impasto di acqua e farina lasciato fermentare

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il povere (o chimici), adatti ai pani che lievitano durante la cottura ed infine quello di cui ci occuperemo noi: il lievito naturale, anche detto “pasta madre”, o “pasta acida”. La lievitazione naturale, si ottiene grazie ad un impasto di acqua e farina lasciato fermentare, la fermentazione lattica che si va a creare rende il pane più digeribile, oltre a renderlo più gustoso. Vediamo come si procede, di sicuro dovremo saper superare i primi eventuali fallimenti e fare

di Ilaria Martina

un po’ d’esperienza, occorrono infatti alcuni tentativi prima di arrivare a fare del buon pane, ma poi sarà senza dubbio divertente e ricco di soddisfazioni. Innanzitutto bisogna procurarsi la pasta madre quindi la si mischia con 150 millilitri di acqua, 150 grammi di farina e si lascia riposare per 8 ore. Trascorso questo tempo si fa una fontana con 1500 grammi di farina, anche di diverso tipo, in base ai gusti, con un cucchiaio di

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sale per ogni chilo di farina. Al centro della fontana poniamo la nostra pasta madre ed iniziamo ad impastare incorporando un po’ di farina alla volta con un litro di acqua tiepida. Dopo aver amalgamato il tutto formiamo

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una sorta di palla con l’impasto, lo copriamo con un telo umido per due ore, ma prima ne togliamo circa un pugno: sarà la nostra pasta madre per la volta successiva, da conservare in frigorifero, chiusa in un barattolo di vetro. Dopo due ore dividiamo in due


Caldi profumi si diffondono per casa e chissà perché, tutti in famiglia arrivano di corsa in cucina… Nascondetelo bene! l’impasto e lavoriamo separatamente le due parti, possiamo anche aggiungere dei semi o altri ingredienti. A questo punto non ci resta che mettere gli impasti nelle teglie e lasciarli riposare coperti per altre due/quattro ore. Infine scaldiamo il forno

a circa 220 gradi ed inforniamo il nostro pane, per circa un’ora: la temperatura e il tempo dipendono anche dal tipo di forno. Dopo la cottura togliamo il pane dalle teglie e lo lasciamo raffreddare, coperto da un telo.•

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I giochi ecologici a misura di bambino di Elisabetta Belotti

Il gioco per i bambini è fondamentale; per un bambino non si tratta solo di divertirsi giocando, infatti attraverso il gioco egli impara, acquisisce e consolida abilità e competenze. Per questo è importante scegliere giochi adatti ai bambini, capaci di liberare la loro creatività e favorire l’apprendimento, coniugandolo al divertimento. Inoltre, un genitore può ora scegliere anche giochi e giocattoli ecofriendly.

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Partiamo dai più classici:

i giochi in legno.

Il legno è un materiale ecologico per eccellenza; viene poi certificato, trattato con vernici atossiche e sottoposto a prove di resistenza antirottura. Tipicamente questi giocattoli nascono nei paesi nordici, ma sono ormai diffusissimi anche in Italia. Si va dai classici sonagli ai giochi da manipolare, dalle catenelle porta succhietto alle catenellegioco da attaccare al passeggino e all’ovetto. Ancora ci sono clip da agganciare ai vestitini,


ecofriendly

palestrine multiattività, giochi di costruzioni. Con questi ultimi si possono costruire fortezze, case, castelli, aeroplani, mobili per bambole e tutto ciò che la fantasia del bambino può immaginare. Sono di solito consigliati per bimbi dai tre anni di età in poi; contribuiscono allo sviluppo fisico e psichico del bambino, aiutando la coordinazione visivomanuale, la creatività e la capacità di apprendimento.

Il legno è un materiale ecologico per eccellenza;

viene poi certificato, trattato con vernici atossiche e sottoposto a prove di resistenza antirottura. aprile 2011 79


Esistono anche

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Interessanti sono anche i giocattoli in cotone biologico: morbidi pupazzi in cotone biologico e imbottiti di lana naturale, bambole di pezza e bambolotti in fibra naturale, con vestitini in cotone biologico. Si possono trovare anche sonagli e anelli da dentizione, palle e peluche con carillon. Esistono anche cuscini in cotone biologico, con varie forme. Una delle più accattivanti rappresenta la Terra: un vero cuscino in cotone a forma di globo, morbido e idoneo ad avvicinare il bimbo a una prima conoscenza della geografia.

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Per colorare e disegnare esistono prodotti come le tempere naturali in polvere. Si avvalgono di coloranti provenienti da estratti vegetali e sono adatte soprattutto ai bambini più piccoli, che tendono ancora a portare tutto alla bocca. Si possono usare col pennello, oppure con le dita e sono facilmente lavabili.

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Ultimamente si stanno affermando giocattoli ecologici realizzati in cartone, molto amati dai bambini perché richiedono di essere costruiti: si devono assemblare i pezzi e colorarli. Sono realizzati in cartone riciclato, si possono decorare e personalizzare usando vernici, carte, collage, pastelli e pennarelli. L’idea di base è semplice, ma studiata per stimolare la creatività e l’interattività del bambino. Si possono creare forme tridimensionali o decorazioni per le occasioni importanti; le più amate sono le più clas-

Sono realizzati in cartone ricicla usando vernici, carte, collage


cuscini

in cotone biologico, con varie forme

siche ,come la casa delle bambole, il possono macchiare, ma essendo cavallo a dondolo e l’aeroplano. colorati con colori alimentari, basta un lavaggio a basse temperature per fare andare via le macchie. I coUna novità è lori alimentari sono innocui, quindi è rappresentata da sufficiente lavare le mani al bambino un nuovo gioco da quando ha finito di giocare. I matmanipolare per toncini si possono anche riutilizzare, creare forme inumidendoli un po’; quando non sono più riutilizzabili si possono mete giochini. Si tratta di un materiale a base di tere in giardino, essendo completaamido di mais, che nasce da risor- mente biodegradabili. se rinnovabili di origine agricola ed è Ci sono anche nuovi giochi per quindi completamente biodegrada- bambini che funzionano con il bile. Il gioco si presenta sotto forma sole invece che con le classiche batdi “mattoncini”; è sufficiente inumi- terie. Esistono giostrine dotate dirli per attaccarli tra loro o su fogli di piccole cellule fotovoltaiche e di carta o ai vetri delle finestre, dato automobiline con piccoli pannelli che l’amido contenuto nei matton- fotovoltaici: questi sono in grado cini è infatti una vera e propria colla di trasformare l’energia luminosa naturale. Attaccando i mattoncini a in energia elettrica. Il valore parsagome di cartoncino si possono ticolare di questi giochi non sta realizzare svariati oggetti: corone, solo nelle pile risparmiate, ma anelli, collane, vasi di fiori e porta nella possibilità di utilizzare enerfoto. I mattoncini di amido di mais gia pulita e di avvicinare i bambini a temi complessi come il risparmio energetico e le fonti rinnovabili di energia.•

ato, si possono decorare e personalizzare

e, pastelli e pennarelli

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Sport

Massaggio infantile pag. 84

Yoga prenatale pag. 88


di Carmela Giordano

Un momento dolce e rilassante da passare con il proprio figlio Il massaggio infantile è un fettua il massaggio in modo dimezzo per entrare in comuni- stratto, senza guardare il bambicazione con il bambino. no negli occhi, senza sorridergli

Esso favorisce: a) il legame di attaccamento tra genitori–figli;

b) uno stato di benessere nel bambino; c) la conoscenza delle varie parti del corpo, sviluppando l’immagine di Sé; d) stimola, fortifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario, gastrointestinale, in quanto previene e dà sollievo alle coliche gassose; e) è un sostegno al ritmo sonno-veglia. Per vivere il massaggio in maniera positiva si deve essere pronti ad incontrarsi: cioè il genitore deve massaggiare il bambino nel momento più opportuno della giornata. Infatti, se il genitore ef-

o parlargli, comunica al bambino solo nervosismo, freddezza ed indifferenza. Una volta trovato il momento giusto si prepara l’ambiente. L’ambiente nel quale si effettua il


Per vivere il massaggio in modo positivo si deve essere pronti ad incontrarsi massaggio deve essere caldo ed accogliente, costituito da cuscini, asciugamani ed oli con i quali effettuare il massaggio. È consigliato l’uso di oli naturali, spremuti a freddo, senza l’aggiunta di solventi chimici. L’olio più usato è quello di mandorle dolci. La posizione da assumere du-

rante il massaggio deve essere comoda sia per la madre che per il bambino. È opportuno che la madre si sieda a terra e crei una culla con le gambe (le piante dei piedi devono essere unite e toccarsi) e lo spazio che si viene a formare deve essere riempito da un cuscino sul quale si adagia il bambino. •


Gli effetti del massaggio sono prevalentemente tre:

1) EFFETTO STIMOLANTE: la stimolazione della pelle attraverso il massaggio aiuta a sviluppare e a regolare il funzionamento dei diversi sistemi organici alleviando, per esempio, le coliche gassose. Il contatto visivo, che si crea durante il massaggio, funge da feedback per la madre che, in questo modo, comprende se le cure che sta mettendo in atto sono appropriate ed eseguite in modo corretto. 2) EFFETTO RILASSANTE: il massaggio aiuta il bambino a liberarsi delle tensioni muscolari, dall’ansia e dallo stress che lo rendono inquieto. 3) EFFETTO PSICOLOGICO: il massaggio approfondisce la conoscenza, la comunicazione, la confidenza tra genitori-figli. Durante il massaggio si mettono in atto una serie di scambi tra madre-bambino che permette loro di rafforzare il legame affettivo attraverso reciproci riconoscimenti. Il massaggio è, quindi, un ottimo strumento di comunicazione tattile e visivo. In conclusione, possiamo definire il massaggio come una forma di comunicazione tattile le cui caratteristiche principali sono: A) Immediatezza B) Sincerità C) Alta qualità, perché permette di apprezzare le sfumature dell’altro D) Non superficialità, perché va in profondità E) Facilità di esecuzione • 86 aprile 2011



o ga pre per un parto attivo

Stabilire una comunicazione col proprio bimbo, inviargli messaggi rassicuranti e positivi partendo dal presupposto che tutto ciò che la mamma vive, il bambino lo vive insieme a lei. Infatti, nei nove mesi di permanenza nel grembo materno, la vita del bambino è un susseguirsi di meravigliose trasformazioni organiche e funzionali che lo preparano ad affrontare le nuove condizioni di vita, nel mondo che lo aspetta. In questo processo, anche il corpo della mamma che lo accoglie e lo nutre dentro di sé, si trasforma e si adatta al grande evento. Per abbinare coniugare sport e benessere in gravidan-

Lo Yoga prenatale è un metodo di preparazione al parto attivo che si basa sulle antiche discipline meditative indiane 88 aprile 2011

za, lo yoga prenatale è spesso la soluzione ideale. Lo yoga prenatale è un metodo di preparazione al parto attivo che si basa sulle antiche discipline meditative indiane, unendo respirazione a posizioni yoga (asana), che aiutano a ritrovare la forza e l’armonia interiore, utilissime nelle pause tra una contrazione e l’altra, nonché per preparare la muscolatura impegnata durante il parto. Grazie ad una pratica costante durante la gravidanza, la mamma in attesa trova serenità e profonda forza interiore per affrontare tutte le emozioni e i cambiamenti che avvengono dentro di lei. Se abbinato ad un esercizio cardiovascolare come camminare, lo


natale Iscriversi ad un corso :

consigli utili yoga diventa un modo ideale per restare in forma durante la gestazione. Il corpo resta flessibile, vengono tonificati i muscoli e migliora l’equilibrio e la circolazione dell’intero organismo. La futura mamma impara a rilassarsi: un aspetto fondamentale in vista del parto. Inoltre, trovarsi in un ambiente positivo

Sei al primo trimestre…

Per prima cosa occorre individuare un centro specializzato nello yoga prenatale con istruttori qualificati, in cui sentirsi a proprio agio. Per iniziare bastano poche e semplici regole: bere molta acqua prima, durante e dopo gli esercizi, respirare a fondo e con regolarità durante lo stretching, e, in caso di dolori, chiedere all’istruttore di indicare una posizione alternativa.

Il secondo trimestre….

Le giunture iniziano ad allentarsi, dunque occorre cautela. Il giro vita in espansione influisce sul senso di equilibrio, quindi meglio cambiare posizione spesso e lentamente. Evitare lo stare sdraiate sulla schiena al fine di mantenere un flusso regolare verso l’utero.

Il terzo ed ultimo trimestre…

Ora che la pancia è più grande, è importante eseguire posizioni da in piedi, appoggiandosi al muro o utilizzando una sedia come sostegno, per evitare di perdere l’equilibrio e rischiare di far male a noi stesse o al bambino. Anche dei sostegni come blocchi e cinghie possono aiutare a cambiare posizione con maggiore stabilità. e di sostegno fornisce una carica emotiva che invoglia a proseguire gli esercizi prima, durante e dopo la maternità.

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Le posizioni (asana) migliori in gravidanza Posizione del Ciabattino (baddha konasana): Posizione

da seduti che aiuta ad aprire il bacino. Mettersi dei cuscini o degli asciugamani arrotolati sotto le ginocchia per evitare l’iperestensione delle anche. Sedere con la schiena dritta appoggiata al muro, con le piante dei piedi una contro l’altra. Infine premere delicatamente le ginocchia verso il basso e verso l’esterno, senza forzare.

Tilt pelvico (o posizione Gatto/Mucca): Aiuta ad alleviare il mal

di schiena, un problema comune in gravidanza. Appoggiarsi su mani e ginocchia, spalle ben larghe e ginocchia in linea con le anche, tenendo le braccia dritte ma senza bloccare i gomiti. Stringere i glutei e abbassarli quando si inspira. Rilassare la schiena in posizione neutra quando espiri.

Posizione laterale:

Una buona posizione di riposo alla fine di un allenamento. Ci si sdraia sul fianco destro o sinistro con la testa appoggiata ad un braccio o a una coperta. Si mette il cuscino o la coperta arrotolata fra le cosce per dare alle anche un po’ di sostegno.

Per concludere:

qualche precauzione

Evitare posizioni che allungano troppo i muscoli addominali, come affondi in avanti e laterali, e piegamenti all’indietro. In gravidanza si è più a rischio di sti90 aprile 2011

ramenti o strappi perché gli ormoni che permettono all’utero di espandersi allentano anche gli altri tessuti connettivi. Ricordate che la cosa più importante rimane ascoltare sempre l’istinto e restare rilassate.•


Concorsi MASCHERINE

BELLE 2011 1 1 0 2 I L Reality:i primi L E B dieci concorrenti À AP P

pag. 94

Vincitore concorso “Papà Belli” pag. 100

Vincitore concorso “Mascherine Belle” pag. 102 Xxxxxxxx xxxxxxx

Xxxxxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Calendario concorsi pag. 104

gennaio 2011 91


Vi presentiamo i 10 concorrenti del Reality Bimbi Belli: Mamy&Papy il

reality che ti insegna a far crescere .

Dopo tanta attesa eccoli, sono stati decisi i 10 protagonisti del reality I concorrenti ufficiali del reality ci faranno compagnia per tutto il prossimo mese, durante il quale si faranno conoscere e racconteranno la loro vita insieme alla loro famiglia. I concorrenti scelti sono: Eleonora Menaballi, Fabrizia Rossatti, Manuela Figlia, Sonia Pascucci, Anna Maria Pinto, Maria Rosa, Salvatore Fiorenzano, Daniela Daia, Katia Ratazzi, Omar Capiluppi. La votazione avvenuta tramite la pagina di Facebook Bimbi Belli, www. facebook.com/bimbibelli, aveva valore per il 50 per cento. Il restante 50 per cento è stato deciso degli autori del Reality, che hanno seguito le schede di tutti i candidati. Il reality vero e proprio, quindi partirà già dai prossimi giorni con le prime prove. I concorrenti avranno da esprimere dei parerei o dare consigli su determinate situazioni che riguardano il mondo dei genitori. Tratteremo e ci confronteremo su temi come l’educazione, l’alimentazione, la scuola e tutte le problematiche quotidiane che riguardano le famiglie con i figli. Ogni risposta ai quesiti andrà votata e questa votazione andrà a stilare una classifica di preferenze a fine mese. Gli ultimi 4 concorrenti in classifica 92aprile 2011


Non vi siete ancora iscritti al reality? Cosa state aspettando, inviate subito la richiesta a

andranno in sfida per un solo weekend e si casting@bimbibelli.com giocheranno fino all’ultimo voto il posto all’interno del reality. Verranno eliminati i 2 meno votati degli ultimi 4 in classifica. Prima dell’eliminazione i concorrenti potranno MANDA fare un ultimo appello, per cercare di salvarsi. Nel frattempo una mail le iscrizioni sono sempre aperte per coloro che entreranno nei mesi successivi e le schede dei concorrenti continueranno a essere aggiornate e votate. Questo servirà per selezionare coloro che entreranno a far parte del Cast di Mamy&Papy e sostituire i 2 concorrenti che si ritrovano ad uscire ogni fine mese. Il reality avrà durata un anno e farà vincere, al primo classificato, una fornitura annuale di abbigliamento Bimbi Belli, equivalente al valore di 2mila euro. Per richiedere l’iscrizione al reality non bisogna fare altro che mandare una mal a casting@bimbibelli.com con oggetto “Richiesta di partecipazione al Reality Mamy&Papy”. Dopo di ché si riceverà una mail contenente un questionario che andrà compilato e rispedito al mittente, insieme a una propria foto, primo piano, bella e luminosa. Una volta ricevuto il materiale lo staff Bimbi Belli provvederà a caricare le schede dei concorrenti, sulla pagina ufficiale Facebook di Bimbi Belli, www.facebook. com/bimbibelli. Ogni scheda conterrà le informazioni del concorrente e la medesima potrà essere votata con il tasto “Mi piace” di Facebook. Nei commenti si potranno inserire più informazioni, rispondere a quesiti e altro ancora. È il modo che i concorrenti hanno di farsi conoscere agli utenti e farsi votare. E sì perché chi ha più voti ha più possibilità di rientrare nei 10 concorrenti ufficiali del reality. Grazie a questo nuovo gioco andremo ad affrontare tutte le situazioni famigliari dei concorrenti, con racconti, foto, discussioni e tanto altro ancora. Ovviamente non mancheranno colpi di scena e sorprese. Cosa state aspettando… non vi siete ancora iscritti? Cosa state aspettando, inviate subito la richiesta a casting@bimbibelli.com

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WWW.FACEBOOK.COM/BIMBIBELLI

Fabrizia Rossati è sposata,vive in provincia di Sondrio e ha un figlio: Domenica di un anno. Mio figlio è la mia vita. È un bambino bravissimo, simpatico ed affettuoso. Da piccola sognavo di diventare un’insegnate e oggi in realtà sono un’impiegata. Mi piace ballare, nuotare e ascoltare musica. Da un anno a questa parte il mio hobby è state con Domenico. Il mio sogno… non ve lo dico…

Sono una ragazza di 26 anni che ama la vita e la sua famiglia.

Eleonora Menaballi è Sposata e vive a Lecco. Ha 24 anni e una figlia che ha 20 mesi e si chiama Sabelle Marina. Saby è la mia prima figlia, con lei ho riscoperto il valore della vita. È una gran dormigliona, appena si sveglia la mattina ha solo una cosa in mente: ballare! Balla sempre ed ovunque, impazzisce per “Waka waka” e “Loca”. È molto simpatica e sta imparando anche la lingua di mio marito, il senegalese. Ha una gran paura dell’uomo che fa la pubblicità della banca Mediolanum e impazzisce invece per Hello Kitty. Se la mamma prova solo ad avvicinarsi ad un suo gioco inizia a piangere perchè dice che i giochi sono solo suoi! Da piccola sognavo di diventare maestra, infatti mettevo tutti i bambolotti in fila e gli raccontavo le storie. Lavoro presso un supermercato a Lecco e tra i miei hobbies sicuramente in primis c’è la musica. Amo ascoltare la musica che varia in base ai miei stati d’animo. Mi piace leggere, fare shopping con la mia bambina e andare in palestra e al cinema. Il mio sogno nel cassetto principale è riuscire a realizzare dei progetti nel paese di mio marito e costruirci anche una casetta. Non siamo molto lontani dal realizzarlo. L’altro sogno è quello di perdere questi 20 kg che mi porto dietro da anni ormai, ma questo la vedo più difficile! Sono una persona molto semplice. A 18 anni mi sono sposata, contro la volontà di tutti aprile 2011 2011 94aprile


e di tutto! Da quel giorno sono passati sette anni e tutti sono felici e orgogliosi di noi, soprattutto dopo l’arrivo della Saby. Lavoro in un supermercato di Lecco dal 2003. Mi trovo molto bene anche se i miei progetti mirano al Senegal, vedremo… Sono molto curiosa e mi piacerebbe saper parlare molte più lingue.

Vorrei avere altri tre bimbi e vorrei un mondo migliore perchè sono stufa di sentire brutte notizie ogni giorno.

Manuela Figlia convive con il fidanzato a Vittuone in provincia di Milano, ha 33 ANNI e due Figli: Mattia , 4 anni, e Giorgio, un anno. Mattia è molto intelligente, precisino, amante dei puzzle di 200 pezzi, delle costruzioni e dell’arrampicata. Sebbene abbia una malattia genetica che lo porti ad essere più piccolo, a livello di centimetri rispetto ai suoi coetanei, rende benissimo negli sport, come l’arrampicata e il nuoto, e si è integrato benissimo a scuola. È consapevolissimo di essere stato voluto e amato e spesso se ne approfitta. Si ricorda tutto, anche di prendere le medicine quanto è raffreddato. Addirittura è lui a ricordarcelo a noi. È estremamente tenero. Ruba costantemente i giochi al fratellino ma allo stesso tempo lo adora. Giorgio è alto, biondo scuro, pacioccone e con due guance da mordere. Lo chiamiamo cuor contento perchè sorride sempre. Adora i bimbi e… urlare (questa cosa non gliel’abbiamo insegnata noi). Ama ballare ed è un buongustaio oltre che coccolone, pigrone e mammone. Da piccola volevo fare la pasticciera e la giornalista. I miei invece mi volevano notaio... Alla fine ho fatto l’impiegata per anni nel commerciale prima e nell’amministrativo dopo. Da un po’ di tempo faccio la mamma full time e la fotografa free lance. I miei hobby sono la cucina, la lettura, la scrittura, il decoupage e il lavoro a maglia. Sogno di affermarmi nella fotografia commerciale e moda bambini.

Sono tenace, lunatica, creativa, determinata e “elucubratrice mentale”, ossia penso troppo. aprile 2011

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Sonia Pascucci è sposata e vive a Lacchiarella, in provincia di Milano. Ha 27 anni e un figlio, Gabriel di 10 mesi e mezzo. Gabriel è un bambino super vivace, tremendo, monello, e a volte mammone. Una cosa che lo caratterizza è che è simpaticissimo. Da piccola sognavo di fare la mastra d’asilo nido, oggi sono disoccupata in cerca di lavoro. Amo ballare, anche se oramai è da un po’ che non lo faccio più. Il mio sogno è quello di trovare un bel lavoro, che mi soddisfi e che mi dia nel frattempo la possibilità di non trascurare troppo il mio bimbo. He quante pretese. Sono una moglie e mamma super felice. Beh, certo se si guarda la parte “soldi” e la parte “lavorativa” posso dire il contrario, ma penso che è il pensiero un po’ di tutti oggi. Per il resto sono simpatica, antipatica solo quando serve, ma quasi mai. Sono super vivace, infatti ora capisco mio figlio da chi ha preso!

Sono energica... e che altro dire.... se il tutto continuerà giudicherete voi.

Anna Maria Pinto è sposata e vive a Palermo. Ha 35 anni e un figlio: Emanuele di un anno e tre mesi. Emanuele è un bimbo molto solare, scherzoso e affettuoso. Da piccola avevo due sogni: uno era quello di diventare parrucchiera e l’altro era di diventare carabiniere, visto che mio padre era maresciallo maggiore desideravo diventare come lui. Attualmente non ho nessun tipo di lavoro, però faccio volontariato sia all’associazione nazionale dei carabinieri, che al nucleo protezione civile carabinieri in congedo. Nel tempo libero canto e ballo. Sono una persona molto socievole, solare, scherzosa ma anche molto sensibile. Adoro gli animali, infatti avevo 2 cani. Purtroppo una mi è morta aprile 2011 2011 96aprile


4 mesi fa, dopo quasi 17 anni che l’avevo. Ero molto legata a lei perché era il ricordo dei miei genitori. Quando ho la possibilità mi organizzo per fare il volontariato. Nella mia vita ho avuto molte sofferenze che mi hanno insegnato a crescere, ma adesso ho ricevuto una grazia immensa che mi aiuta molto ad andare avanti ed è mio figlio avuto dopo quasi 10 anni di matrimonio.

Adesso mi fermo altrimenti non finisco più di scrivere, ciao a presto.

Maria Rosa ha 42 anni, abita a Caltagirone, in provincia di Catania. È sposata da 18 anni con un uomo meraviglioso. È mamma di quattro splendidi monelli: Andrea di 16 anni, Kevin di 13, Karen di 9 e Alice di 5 anni. Andrea è il “comico” di casa, ha sempre la battuta pronta, ironico e simpaticissimo. Riesce sempre a farmi ridere, anche quando lo voglio rimproverare. Kenivè il mio orsacchiotto coccoloso, è il tenerone che in ongi momento della giornta ti riempie di attenzioni e ti coccola con baci e abbracci. Karen è… oddio qui ci vorrebbe un’enciclopedia. Lei è solare, disinvolta, intelligente e molto sicura di sé. Ha un carattere forte e deciso. Se si mette in testa qualcosa non molla finchè non la ottiene. È molto ambiziosa e ha le idee molto chiare. Il suo modo di fare e di parlare lascia sorpresi quanti non la conoscono. All’età di tre anni, una sera a cena, dopo averla rimproverata perché non si decideva dove sedersi, facendo cambiar posto a tutti gli altri, furibonda mi rispose: «Mamma, sei la solita monella, papà se sapeva quando eri monella di sicuro non ti sposava». Non so se sia un pregio o un difetto, ma dice tutto ciò che pensa, in faccia. Infine c’è la piccola Alice, la mascotte di casa. Dolcissima e coccolona, per lei sono sempre «La mamma più bella del mondo».

Alice è il mio angelo. Penso sempre che qualcuno da lassù mi abbia fatto un regalo meraviglioso. Se vi và vi racconterà i particolari. aprile 2011

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WWW.FACEBOOK.COM/BIMBIBELLI

Salvatore Fiorenzano è sposato, vive a Napoli, ha 27 anni e ha un figlio: Enzo di un anno. Enzo è molto allegro e simpatico, e fa diventare pazza la mamma. Da piccolo sognavo di diventare un calciatore, oggi svolgo l’attività di cuoco.Amo cucinare e usare il computer. Il mio sogno nel cassetto è diventare uno chef a 5 stelle e trovare un buon lavoro.

Sono un gran sognatore e voglio migliorare sempre, ma la cosa che amo di più è mio figlio.

Daniela Daia è sposata, vive a Milano, ha 29 anni e ha una bambina: Rianah, di 2 anni e mezzo. Rianah è una bambina molto sveglia, solare, intelligente e bela da morire. Credo che da piccola volevo fare la cantante o qualcosa del genere.Oggi sono casalinga. Mi piace viaggiare, la buona cucina e la buona musica. Sogno di vedere mia figlia grande realizzata, felice e soddisfatta.

Sono rumena, vivo a Milano da 7anni, sono sposata con Francesco, sono serena, vivo la mia quotidianità con tanta felicità.

Katia Ratazzi è fidanzata con Sergio da 12 anni. Vive a Milano, ha 27 anni e un figlio: Cristian di 1 ANNO. Cristian è un bimbo bellissimo, dolcissimo. Da quando è nato ride sempre. Adora i tanto i cani che ha già imparato a dire «Bau bau» e mamma ancora no! Quando era piccola sognavo di diventare una veterinaria e di avere una bellissima famiglia con tanti bimbi. Attualmente sono disoccupata, a settembre Cristian inizierà il nudo e io inizierò a cercarmi un lavoro che non mi aprile 2011 2011 98aprile


faccia stare troppo lontano dal mio piccolo. Mi piace tantissimo cantare, infatti da quando Cristian è nato gli canto sempre canzoni durante il giorno e prima di dormire, anche se non capisco come possa sopportarlo: sono stonata come una campana. Il mio sogno era di avere Cry e dopo un po’ di “tentativi” è arrivato, infatti è stato il mio desiderio quando ho spento le candeline del mio 25esimo compleanno. Quindi ira spero tanto di avere una bellissima casa con un bel giardino, possibilmente in un posto tropicale. Io sono una persona molto sensibile, disponibile e dolce. Anche se all’apparenza non sembra.

Mi piace tantissimo stare a casa, al calduccio con la mia famiglia, a guardare la tv e a mangiare qualche dolcetto.

Omar Capiluppi è sposato, vive a Cassano d’Adda, in provincia di Milano, ha 33 anni e un figlio: Alex di 18 mesi. Il mio piccolo campione è venuto alla luce il giorno 6 Agosto 2009, sotto il segno del leone e chiamato Alex, come il leone di Madagascar... forse tutta coincidenza ? Sarà, ma lui va matto per il leone, imita sempre il suo verso. Alex è un bambino vivace, gioioso, giocherellone e con tanta voglia di imparare e scoprire ogni cosa. È già amante dei motori, quando vede macchine e moto impazzisce. Gli piace sempre stare in giro, osservare e ascoltare. Da piccolo sognavo di avere una famiglia felice con dei figli e il sogno si è realizzato. Sono impiegato addetto alla programmazione della produzione e amo le moto, il calcio, le fotografie, e il computer. Il mio più grande sogno l’ho già realizzato, spero di non svegliarmi mai, ma il prossimo è quello di vincere tanti, tanti soldi che mi consentono di viaggiare spesso. Ho 33 anni, sposato da 3 anni e mezzo. Il mio matrimonio è stato da favola, in una terra favolosa: la Sicilia: la mia seconda casa. Ho sempre desiderato una famiglia felice e dei figli e per ora ho realizzato tutto. Sono nel mondo del lavoro da 13 anni, quasi sempre in ambito impiegatizio. Sono amante di moto e macchina, non per altro posseggo una moto che mi da gioia e libertà durante la bella stagione.

Sono un tipo allegro e socievole.

aprile 2011

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PAPÀ BELLI 2011

100aprile 2011


ecco la foto che ha vinto il concorso “I papà belli”

aprile 2011 101


MASCHERINE B

aprile 2011 102


BELLE 2011

aprile 2011 103


Un 2011 ricco

di NOVITÀ


Con l’inizio del nuovo anno ripartono tutti i concorsi targati Bimbi Belli. Un anno ricco di eventi, concorsi e tanta tante novità. Ma la grande novità su tutte è proprio il magazine, che darà la possibilità a tutti i partecipanti ai vari concorsi di apparire sulle nostre pagine. Infatti il magazine darà modo di far conoscere e vedere i concorrenti dei concorsi_


11 Aprile

Mamme Belle2011 “Mamme Belle 2011” che avrà inizio 11 Aprile e si concluderà l’8 Maggio. Per poter partecipare a questa selezione è necessario inviare fotografie con la madre e i figli o le nonne con i nipotini. L’indirizzo email dove inviare le fotografie è sempre lo stesso: casting@bimbibelli.com Ricordatevi di far vedere sempre i visi dei protagonisti della fotografia.

Pancioni Belli 2011 “Pancioni Belli 2011” partirà il 9 Maggio e si concluderà il 3 Luglio, valgono tutte le foto delle mamme in dolce attesa che riceviamo via mail a casting@bimbibelli.com anche se degli anni passati, ma deve vedersi il volto. Vale sia il pancione coperto, sia scoperto.


Casting settembre

Casting2011

A concludere il tutto a settembre ci saranno i “Casting 2011” validi per poter partecipare al calendario 2012. I casting avranno luogo all’interno dei punti vendita Bimbi Belli e si concluderanno a novembre, per dare vita alla votazione sulla pagina ufficiale di Facebook.

SOGNI UNA VACANZA DA SOGNO A COSTO ZERO? Ecco che Bimbi Belli ha pensato anche a quello. Al raggiungimento dei 100mila fan sulla pagina ufficiale di Facebook,


http://www.facebook.com/bimbibelli, verrà estratto uno degli amici della pagina che si aggiudicherà la vacanza. Suggerisci la pagina, il fortunato vincitore potresti essere proprio tu!

premi

Bimbo

MA NON FINISCE QUI PERCHÉ BIMBI BELLI CONTINUA A STUPIRCI. Ogni mese verrà estratto un Ipod che verrà spedito a uno dei fan della pagina di Facebook. L’estrazione avverrà ogni ultimo giorno del mese. Suggerisci la pagina anche a tuoi amici, http://www.facebook.com/bimbibelli , e grazie a te potrebbe vincere questo splendido premio. PER CONCLUDERE IN BELLEZZA BIMBI BELLI È SEMPRE ALLA RICERCA DI BAMBINI DA POTER USARE PER LE PROPRIE ATTIVITÀ. Se hai delle foto professionali con il tuo bambino vestito Bimbi Belli mandaci le sue foto, potrebbe essere proprio tuo figlio il Bimbo Copertina del mese. Oppure potrebbe apparire nelle campagne pubblicitarie Bimbi Belli o nei volantini pubblicativi.

I belli mamma


Alicia di Milano 2 anni

XXXXXX di xxxxx nato il xx / xx / xxxx

XXXXXX di xxxxx nato il xx / xx / xxxx Kamarina di xxxxx nato il xx / xx / xxxx

febbra io 2011

7

Xxxxxx xxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxx XXXXXxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

2011 6 febbra io

foto di e papà

Bimbi Belli è anche alla ricerca di foto “Amatoriali” dei vostri bimbi. Foto simpatiche, ma non per forza professionali. Inviaci le tue foto e potreste vederle pubblicate della rubrica “I belli di mamma e papà” del magazine. Per tutte queste iniziative invia il tuo materiale a: casting@bimbibelli.com «Noi vi abbiamo preparato un anno ricco di motivi per non abbandonarci mai – ha dichiarato Carlo Bello, responsabile dei negozi Bimbi Belli e del Bimbi Belli Magazine -.Voi non perdete l’occasione di partecipare a tutte le nostre gare! Buon 2011».

casting@bimbibelli.com

Inviaci via mail la foto del tuo bimbo con i suoi dati a: casting@bimbibelli.com 2 febbraio 2011

febbraio 2011 3

Alessa nd di xxx ro xx 6 me si Aaron di xxx xx 3 ann i

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15

o c s i n n fi duo n e s i, t re t p a r f o n s I à Ma le certo qui. o, prendero: n o d i t u t to l ’ a n n o p r o g e t t e rante n nuovissimil nuovo r la vita u y&Papy”, i. In palio o “Mam imbi Bell tire il vostr ality Bapi per ves c i d o r i n te tua o a n l n a a d an €. r un m e 0 y p 0 t , i 0 l . a ur a2 rea i e e t d n i e for nit . l t i v a n co r r e n co m u o q e b à m bi s a r te d e i c o b i b e l l i . o i m e Il pr i fare par ing@bim Se vuosta a: cast richie



Musica

Miguel Bosè pag. 112

Do Mi Fa Re pag. 114


Esce “Cardio Tour” (su etichetta e distribuzione Carosello Records), il cd + dvd live di Miguel Bosé che ripercorre in musica e immagini, i momenti più entusiasmanti della tournèe di successo che ha portato l’artista in giro per il mondo, in oltre 50 date tra Stati Uniti, Spagna, Messico, Venezuela, Cile e Colombia con oltre 2 milioni di spettatori.

“Cardio Tour”, il suo carisma è senza tempo e le sue disponibile anche in versione digitale in esclusiva su iTunes, esce in un formato speciale per il pubblico italiano e contiene i brani più acclamati e osannati e le immagini più suggestive del tour, dimostrando che

112aprile 2011

canzoni continuano a far emozionare i milioni di fan. Il cd contiene 16 tracce live, tra cui i grandi successi di sempre, da “Te Amarè” a “Amante Bandido”


MIGUEL BOSÉ

Esce “Cardio Tour” cd + dvd live

e molti brani tratti da “Cardio”, stato scritto da Bosé, ma adattato il suo ultimo lavoro discografico, in italiano con la collaborazione di tra cui “Estuve a punto de…”, Lorenzo Jovanotti.• “Ayurvédico”, “Jurame”. l dvd raccoglie invece 25 brani live, tra cui le straordinarie performance su brani che hanno fatto di Bosé una delle star internazionali più amate di sempre, tra cui “Si Tú No Vuelves” , “Morenamia”, “Bambù” e le versioni live di “Por ti”, “Eso no”, “Cardio”. L’ultimo album di Miguel Bosé, “Cardio” uscito il 16 aprile 2010 (etichetta e distribuzione Carosello Records), ha raggiunto il disco d’oro e contiene il singolo “Per te,” il cui testo originale è aprile 2011 113


La musica come mezzo DO mi fa un “RE!” Sì mamme: la musica contribuisce alla crescita del vostro bambino tranquilizzandolo, migliorando la sua agilità e coordinazione, favorendo lo sviluppo del linguaggio.

f s

t

g 114aprile 2011

Ormai è risaputo che un bambino, ancora quando si trova dentro al corpo della propria mamma, è un esserino che “assorbe” tutti gli stimoli che lo raggiungono e ovviamente anche i suoni e i rumori. Sente il cuore della sua mamma, il sangue che fluisce nella placenta. I neonati prematuri e sottopeso, se ascoltano musica almeno un’ora al giorno, riescono a crescere più in fretta e quindi ad essere dimessi dal reparto prematuri qualche giorno prima. Una volta a casa, il neonato non deve essere esposto a suoni im-

provvisi, acuti o troppo forti perché lo rendono irrequieto. Dolci melodie invece lo facilitano a rilassarsi e a prendere sonno. Verso i sei-sette mesi, se canticchiamo qualche canzoncina, vedremo con stupore che sarà in grado di seguire il ritmo muovendosi al suono della nostra voce. Una volta che sarà in grado di stare seduto, diamogli un cucchiaio di legno e delle scatole, bottiglie di plastica in modo che possa utilizzarli come dei tamburi. Oltre a divertirlo, questo gioco lo faciliterà ad acquisire il ritmo. Più grandicello, inizierà a ballare, a muoversi a tempo sviluppando coordinazione e agilità. Canterà qualche motivetto favorendo lo sviluppo del linguaggio. Alla scuola dell’infanzia la musica diventa spesso materia di insegnamento e i bimbi imparano canzoni e iniziano a suonare i


li o g i f o r t s o v i per la crescita d vari strumenti musicali anche se ad un livello base. Verso i cinque-sei anni il senso estetico ed artistico è al massimo

di Cinzia Parmi

del suo sviluppo e quindi è un’età in cui i bambini dovrebbero avvicinarsi alle attività artistiche come la musica, oltre ovviamente ad altre

s

Anche quando tuo figlio non sa ancora scrivere né leggere, lo puoi ugualmente avvicinare alla musica con un esercizio divertente. Ascolta un brano musicale insieme a lui per diverse volte. Quindi prendi una scatola di pennarelli e un foglio. Al suono della melodia, colora il foglio lasciando libertà alla tua mano e alla tua fantasia. Linee arrotondate o diritte, colorate o nere a seconda di quello che ti comunica la musica. Invita quindi tuo figlio a fare altrettanto. In questo modo la musica verrà “disegnata” dando forma visiva alle emozioni provate.

I neonati prematuri e sottopeso, se ascoltano musica almeno un’ora al giorno, riescono a crescere più in fretta


r

attività più fisiche per permettere uno sviluppo armonioso della psiche e del fisico. Inoltre, è stato dimostrato che l’educazione musicale aiuta a contenere l’aggressività nei bambini particolarmente irre-

i bambini dovrebbero avvicinarsi alle attività artistiche come la musica

116aprile 2011

o

quieti. Dando una forma “tangibile” ai propri sentimenti di rabbia (suonare i tamburi) o di gioia (il suono del triangolo), il bambino può esternare ciò che prova, mettendo anche ordine tra le sue emozioni.•

Partendo con le canzoncine per bambini, soprattutto quelle più conosciute, un gruppo di alunni della scuola primaria può esercitarsi nell’apprendere il ritmo con un facile gioco. A turno un bambino batterà le mani a ritmo della canzone da lui scelta e gli altri dovranno indovinarla. Al terzo tentativo fallito, il bambino rivelerà la canzone scelta. Se invece qualcuno riesce ad indovinarla, dovrà a suo turno sceglierne una e farla indovinare agli altri.


Svago

Bimbi Belli’s Toons pag. 118

Gossip pag. 120

Scelti per voi Xxxxxxxx xxxxxxx

Xxxxxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

pag. 124

Renato Balestra

gennaio 2011 117

pag. 136


B

Be ll i imbi

118aprile 2011


Toons

aprile 2011

119


erge

GOSSIP

Juliana Moreira La simpaticissima starlette brasiliana è incinta, e lo ha dichiarato a Verissimo, in compagnia del compagno Edoardo Stoppa, l’inviato di Striscia la notizia. «È la prima volta

che lo dico: aspetto un bambino - ha esordito la Moreira - . È un mo-

mento bellissimo perché io e Edo amiamo molto i bambini. L’abbiamo cercato e voluto e ieri ho saputo che sarà una femminuccia, ma non sappiamo ancora che nome darle. Per ora, scherzando tra noi, la chiamiamo Ermenegilda».

è in aprile 2011 120

dolce attesa



GOSSIP

Natalie Portman incoronata la donna più più del mondo

sexy

Dopo l’Oscar, vinto con il film Black Swan, un altro premio per la giovane attrice Natalie Portman. Il noto magazine Play Boy ha stilato la sua consueta classifica delle donne più sexy del mondo, nella quale la Portman sarebbe addirittura prima. Bella brava e anche sexy insomma. Nella classifica delle 27 donne più sexy compaiono anche le mamme: Jennifer Lopez, Michelle Williams, Halle Berry, Kendra Wilkinson, Angelina Jolie. L’attrice di origine israeliana, Natalie Portman, non molto tempo fa aveva dato la notizia di essere in dolce attesa. Lei con il fidanzato, l’attore e ballerino

Rosolino

Natalia Titova è in dolce attesa. Quella che sembrava una storia passeggera si è tramutata in una gravidanza. La ballerina Natalia e Massimiliano Rosolino si

122 aprile 2011


Terza gravidanza per Mel B

Benjamin Millepied, si sarebbero conosciuti proprio sul set dell’ultimo film della Portman, Black Swan, pellicola presentata all’ultimo Festival di Ve-

nezia dove l’attrice interpreta il ruolo di una ballerina newyorkese. Il fidanzato sarebbe proprio il co-protagonista del film in questione.

La notizia è subito stata accompagnata da quella di un futuro matrimonio con il fidanzato ufficiale: Benjamin Millepied, ballerino e coreografo.

presto papà conobbero durante lo show Ballando con le stelle in onda sulla Rai e condotto da Milly Carlucci. Prima gravidanza per entrambi i neo-genitori, che però per il

momento non si sbottonano sul lieto evento. «Niente nozze per ora, no grazie – ha dichiarato il 32enne Rosolino – Natalia e io non ne sentiamo il bisogno».

ex Spice Girl Mal B e il suo

La

compagno Stephen Belanfonte aspettano un figlio: il terzo per l’esattezza. Proprio

nei giorni scorsi altre Spice hanno dichiarato di essere in dolce attesa: Emma Bunton e Victoria Beckham, che è alla quarta gravidanza.

Mel B è tutt’ora mamma di Phoenix Chi, di 12 anni, e Angel Iris, di tre anni. La prima figlia l’ebbe da Eddie Murphy, ma adesso è sposata da alcuni anni con Stephen Belafonte con il quale ha avuto spesso momenti di crisi. aprile 2011 123


Per i più grandi!

Svago scelto per voi

Marco Solferini

E DISSE Autrore: Erri De Luca Genere: letteratura italiana, storico.

“E Mi chiamo Marco Solferini e sono un amante della carta stampata. Ho imparato ad apprezzare i libri come scienza della condivisione. Una perpetua fonte di apprendimento, ma altresì un modo per spaziare nel vasto universo della comprensione e della conoscenza. Mi ritorna alla mente la celebre frase dell’Alighieri: «Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtude e canoscenza» ed in ciò penso che ci possa, e per molti versi “ci debba” essere, una finestra di dialogo, fra quanti rispettano il romanzo e lo concepiscono come un arte. Questa è, in sostanza, la motivazione che mi ha spinto ad aprire un blog dove pubblicare le mie recensioni letterarie. Per leggere tutte le mie recensioni collegatevi direttamente al mio blog: amicideilibri.splinder.com

Buona lettura

124 aprile 2011

“E Disse” è l’ultima opera dell’autore De Luca, come sempre superbo pittore dell’arte introspettiva e visionale, tramandata alla carta stampata con metodo intelligente e parsimonioso. È uno scritto esistenziale di natura biblica, sul concepimento dei dieci Comandamenti in ottica ebraica. Destino ideologico o arma della casualità? L’uomo è qui destinatario di un Sapere illuminato e votato all’obbedienza e per questo viene rivisitato nella sua unicità, come epicentro di un interesse a tratti sfuggevole, data la natura di superiore interpretazione che apre a nuovi spazi, in concetti che trovano sempre un attualità nella loro condivisione. De Luca scrive ottimamente: padroneggia la dialettica, unitamente alla retorica e alla sintesi espositiva circostanziale. Riesce a far partecipe il lettore anche di passaggi oggettivamente complessi nella loro naturale struttura.


Scelti per voi VIENI VIA CON ME Autore: Roberto Saviano Genere: letteratura italiana

“V

“Vieni via con me” è il nuovo romanzo di Roberto Saviano, tratto dalla trasmissione televisiva omonima che l’autore ha condotto nel 2010, insieme con Fabio Fazio. Il testo raccoglie otto monologhi riflessivi dell’autore, rivisitati e strutturati come brevi storie d’Italia, che si occupano di tematiche molto attuali nel panorama contemporaneo. Obiettivo centrato, in tutto e per tutto: lo stile paratattico, sintetico, ma anche persuasivo e riflessivo adottato nell’esposizione. Si conferma per la facile comprensione ed il fraseggio diretto con il lettore. I temi trattati sono diversi e certo fra loro distinti, ma accomunati dall’introspezione dell’indagine giornalistica, che sviluppa i concetti anche attraverso godibili paragoni e metafore, che arricchiscono e

rafforzano la narrazione. Dall’Unità d’Italia, alle Mafie che si annidano al nord, dal racconto toccante dell’amore fra Piergiorgio Welby e la moglie Mina, al coraggio di don Giacomo Panizza, per finire con un elogio alla difesa della Costituzione nel suo carattere assolutistico, quale baluardo per le libertà fondamentali. aprile 2011



Cucina

Uova di Pasqua fatte in casa pag. 128

Lo chef sei tu! pag. 132

La cucina per i bimbi pag. 134


con sorpresa Volete essere originali e sicure che i vostri bimbi mangeranno uova sane? Magari fatte in casa e che avranno una simpatica sorpresa fatta “su misura” perché scelta da voi? Allora seguite queste semplici regole e il vostro uovo sarà presto fatto.

2) Ora fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente stando attente che non si formino grumi e che il composto così ottenuto sia omogeneo. 128 aprile 2011


Dai spazio alla tua fantasia e dentro all’uovo decidi tu cosa mettere! di Cinzia Parmi

Ingredienti:

- 1 kg di cioccolato fondente

- Uno stampo di metallo o di plastica (in commercio puoi trovarne anche di tipo "“ Usa e getta”)

1) Per prima cosa dovete assicurarvi che lo stampo sia ben pulito perché qualsiasi traccia di grasso renderà più complicato staccare il cioccolato dallo stampo. Una volta lavato accuratamente, con detergente non profumato (il cioccolato tende ad assorbire facilmente gli odori), asciugatelo fino a quando sarete sicure di aver tolto anche la più piccola traccia di umidità. Se lo stampo fosse troppo freddo, il pericolo è che il cioccolato non si stacchi facilmente. Meglio una temperatura attorno ai 20/25° C. 3) Versate il cioccolato nello stampo e ruotate fino a che la superficie dello stesso non risulti ben ricoperta. Scolate il cioccolato in eccesso e lasciate raffreddare il mezzo uovo a temperatura ambiente o in frigo se avete poco tempo.

aprile 2011129


4) Quando siete sicure che si sia raffreddato, ripetete l’operazione precedente in modo da aumentare lo spessore delle pareti dell’uovo (meglio se si raggiungono i 5 mm).

130 aprile 2011

6) Scaldate leggermente una teglia e quindi appoggiate le due metà (la parte tonda rivolta verso l’alto) sulla teglia in modo da rendere morbidi i contorni delle uova. Prendete le due metà e con le mani, unitele premendo leggermente. Attenzione, però, ricordate di inserire la sorpresa scelta prima di sigillare le due metà dell’uovo!


5) Una volta completata l’operazione, e certe che il cioccolato sia pronto per essere staccato dallo stampo, con una spatola inserita tra il cioccolato e lo stampo o semplicemente con una lieve pressione, staccate il mezzo uovo dallo stampo.

Se volete essere più originali, potete fare una metà bianca (cioccolata bianca) e una metà scura o incollare sopra il vostro uovo delle decorazioni (fiori, animali di zucchero colorato che si trovano in commercio) usando del cioccolato molle come colla. Potreste anche fare uova via via più piccole e infilarle una dentro l’altra come le matriosche russe.•

aprile 2011131


CUCINA

Ricette

dal mondo:

Francia

Lo chef

CREPE SUZETTE

L

Ingredienti:

a crespella (in francese crêpe) è un tipo di cialda sottile, morbida ed elastica, cotta su Burro: 150 gr una superficie rovente tonda. Farina: 200 gr Le crespelle vengono farcite di ripieni vari, dolci o salati e arrotolate Grand Marnier: 1/2 bicchiere su se stesse per racchiuderli. Latte: 45 cl L’impasto è a base di latte, uova, farina. La crespella è generalmente Uova: 2 considerata una pietanza tipica Zucchero: 100 gr della cucina francese, tuttavia sono presenti preparazioni simili in vari paesi d’Europa. sopra l’altra in un piatto. Preparazione: ‣ Dopo aver fatto le crepes, met‣ Mettete in una terrina le uova in- tete in un tegamino 80 gr di burro tere, la farina, un cucchiaio di zuc- insieme al resto dello zucchero e chero, un pizzico di sale e mesco- insieme a un po’ di Grand Marlate servendovi di una frusta. nier e fatelo scaldare ottenendo un ‣ Sempre continuando a mescola- succo. re 20 gr di burro fuso lasciato raf- ‣ A questo punto, piegate le crepes freddare e metà latte; continuate in quattro e, una alla volta mettetea mescolare fin quando avrete ot- le nella padella versandoci sopra tenuto un composto fluido, senza prima un po’ di succo e poi un po’ grumi, e a quel punto diluitelo con il di Grand Marnier. resto del latte. ‣ Fatele insaporire, fiammeggiate‣ Mettete l’impasto in frigo per circa le (basta accostare il bordo della mezz’ora per farlo raffreddare. padella al fuoco affinché il Grand ‣ Fate sciogliere un po’ di burro in Marnier prenda fuoco) e servitele una padella e versatevi un mesto- immediatamente ben calde. lino della pastella che avete preparato muovendo quest’ultima in modo che si espanda uniformemente sul fondo. ‣ Appena la crepe comincia a dorarsi giratela sull’altro lato e dopo un minuto (questo è il tempo necessario per la doratura della crepe) toglietela dalla padella. Man mano che preparate le crepe tenetele al caldo disponendole una 132 aprile 2011


sei tu

Invia le tue ricette più riuscite a :

TORTA BAVARESE CON VARIAZIONE ALLE FRAGOLE

U

na ricetta golosa per cimentarsi nell’uso della gelatina, un ingrediente neutro ma che dà una consistenza speciale ai dolci. Bisogna assemblarla al momento giusto ma, oltre a questo, utilizzare la gelatina non richiede un’abilità particolare, è un ingrediente da tenere in conto per preparare dessert cremosi e compatti insieme.

Preparazione:

‣ Mettete in ammollo la colla di pesce in acqua molto fredda e lasciatela ammorbidire completamente. Nel frattempo mettete il latte in un pentolino e, unitamente alla buccia grattugiata del limone, scaldatelo senza farlo bollire. Strizzate bene la colla di pesce ormai morbida e unitela al latte caldo: mescolate con un mestolo fino al completo scioglimento, poi filtrate il tutto con un colino a maglie fitte e quindi lasciate intiepidire. Lavate, scolate per bene e togliete il picciolo alle fragole, quindi tagliatele a pezzi e

Ingredienti:

Colla di pesce: 12gr (6 fogli) Fragole: 500 gr Latte : fresco interno 250 gr Limoni: buccia grattugiata di un limone e il succo di una metà Panna: 250 ml Zucchero: a velo 100 gr Zucchero: semolato 150 gr

info@bimbibelli.com

Saremo lieti di pubblicarle

mettetele nella tazza di un frullatore assieme a 150 gr di zucchero semolato e al succo di limone. ‣ Frullate fino a ridurre tutto ad una purea e versatela in una ciotola capiente . ‣ Montate la panna assieme a 100 gr di zucchero a velo. Unite alla purea di fragole il latte ormai freddo mescolate ed incorporate con una spatola la panna montata fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. ‣ Prendete uno stampo da ciambella e bagnate l’interno con dell’acqua fredda. Versate il composto ottenuto nello stampo a ciambella (quello usato in fotografia ha il diametro di 22 cm e contiene 1,5 litri di liquido), che coprirete con della carta stagnola e porrete in frigorifero per almeno 4-6 ore (meglio sarebbe prepararlo la sera prima). Trascorso il tempo necessario, estraete il bavarese dal frigorifero, immergete lo stampo fino al bordo in acqua calda per qualche secondo e poi capovolgete il bavarese su di un piatto da portata. ‣ Montate la panna assieme allo zucchero a velo, mettetela dentro una tasca da pasticcere con bocchetta stellata e decorate il bavarese a piacere con ciuffetti di panna e fragole fresche. •

aprile 2011 133


LA CUCINA

i

imbi

di arancia e carota

Ecco una ricetta fresca per una merenda primaverile per i nostri bambini: le tortine di arancia e carota.

Cosa vi occorre:

Zucchero: 100 gr Uova: 2 fresche Farina: 130 gr Lievito: per dolci in polvere Olio: extravergine 6 cucchiai Carota: 1 Arancia: 1

Come si prepara: iniziate con grattugiare un po’ di scorza

134aprile 2011

d’arancia e spremete l’arancia. Preparate circa 6 cucchiai di succo. Sbucciate e grattugiate anche la carota. Sbattete le uova con lo zucchero, l’olio, la scorza e il succo. Al composto aggiungete la farina mischiata a mezzo cucchiaio di lievito. Unite anche la carota. Distribuite, in stampi per dolci, il composto e cuocetelo in forno preriscaldato a 170° per 20 minuti circa.


tocchetti con latte

Un secondo piatto dolce per i bambini un po’ più capricciosi.

Cosa vi occorre:

Petto di pollo: 300 gr tagliato a piccoli bocconcini Latte: un bicchiere Farina: quattro cucchiai Olio extravergine d’oliva Sale

Come si prepara: preparare il petto di pollo

in tocchetti e passateli nella farina. Rosolate in padella, con l’olio, i bocconcini. Abbassate la fiamma e aggiungete il sale. Versate il latte mescolando bene e continuate la cottura per altri 10 minuti, fino a che il latte sarà diventato più cremoso. Se il sughetto dovesse risultare troppo denso aggiungete altro latte, invece se è troppo liquido aggiungete un po’ di farina.

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per feste e cerimonie

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Inviaci via mail la foto del tuo bimbo con i suoi dati a: casting@bimbibelli.com aprile 2011 147


Alessandro di Monterotondo 7 mesi

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Aron di Milano 4 anni

Sara Emily di Cosenza 4 mesi

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Davide di La Spezia 5 anni

Alessandro Serra di Sassari 16 mesi

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Alyssa di Corbetta 11 mesi

Daria di Torpè 4 anni aprile 2011

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Gaia di Latina 9 mesi e mezzo Nicolò di La Spezia 6 anni

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Sofia

Debora di Colle Umberto nata il 17/02/2011

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Matteo Zucchini di Trevi 6 mesi

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Giulia di Albairate 5 anni

Samuel di Figline Valdarno 14 mesi

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Gabriele di Bergamo nato il 07/05/2010

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Kristen di Milano 20 mesi

Sara di La Spezia 4 anni

Martina di La Spezia 6 anni

Riccardo di Albairate 6 anni e mezzo

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Umberto di Giovinazzo 7 anni

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Eva di Maracalagonis 14 mesi

Elena

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Oroscopo

Oroscopo 2011 pag. 162

Cosa ci dicono

le stelle


OROSCOPO

Cosa ci dicono le stelle

ARIETE 21 MARZO - 20 APRILE Questo aprilesarà per voi del segno zodiacale Ariete un inizio di primavera nella media. Non mancheranno tanti e buoni spunti positivi: la vostra vita sentimentale è davvero attiva e state davvero dando il massimo da questo punto di vista, anche a scapito delle vostre relazioni familiari: cercate di non trascurare qualcuno che potrebbe essere risentito nei vostri confronti. Buona la vostra situazione lavorativa che procede proprio come vi aspettavate: forse cerchereste meno routine per trovare qualcosa di nuovo, ma in questo periodo è sicuramente meglio mantenersi con i piedi per terra, forse non è ancora giunto il momento per un cambiamento netto.

TORO 21 APRILE - 20 MAGGIO Il 2011 è sicuramente il vostro anno più favorevole, e questo aprile non smentirà le tendenze benefiche dell’anno in corso. State dando il massimo sotto tutti i punti di vista: le vostre relazioni sentimentali vanno davvero a gonfie vele e primavera aggiungerà quella frizzantezza di cui avete bisogno, proprio nel momento giusto. Anche dal punto di vista lavorativo non potete certo lamentarvi: ultimamente qualcuno sta osservando favorevolmente le vostre prestazioni sopra le righe e negli ultimi tempi, queste osservazioni potrebbero avere le ripercussioni favorevoli che vi aspettavate sulla vostra vita. La salute certo non vi manca, evitate di agire con impeto come fate talvolta.

GEMELLI 21 MAGGIO - 20 GIUGNO State superando un periodo con qualche incertezza che vi ha creato qualche problema negli ultimi tempi, e lo state facendo con classe, com’è vostra consuetudine. Recuperata la fiducia in chi vi sta attorno, è ora giunto il momento di recuperare quello che avevate perso: il vostro tempo libero, le vostre passioni e i momenti per curare voi stessi e riflettere. La vostra vita sociale sta prendendo uno slancio consistente in questi ultimi tempi, e aprile, con l’avvento della primavera, porta con sé le occasioni giuste che non esiterete a cogliere con il vostro acume e con le vostre capacità relazionali. Questo aprile farà da trampolino di lancio per le vostre opportunità.

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Aprile

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CANCRO 21 GIUGNO - 22 LUGLIO Per voi del segno zodiacale cancro le cose stanno andando davvero bene in questi tempi: il mese di aprile non smentirà suddette tendenze. Avete una vita attiva ma non stressante e vi state impegnando al massimo per dare il meglio: tutto questo torna a vostro favore ed è una chiara manifestazione del vostro benessere psicologico. La gente che vi sta attorno vi apprezza davvero: forti di questo state avendo un’attiva vita sociale che porta con sé tutte le occasioni di cui avete bisogno e che aspettavate da tempo: è giunto il momento di far valere voi stessi e di concedervi, per non esagerare, dei brevi periodi di pausa per riflettere su voi stessi e sul vostro positivo operato.

LEONE 23 LUGLIO - 23 AGOSTO La vostra forma smagliante sarà vostra valida alleata in questo mese di aprile per voi del Leone. La vita sentimentale sarà davvero attiva e non mancheranno tante nuove occasioni da sfruttare. Al meglio anche per i single: state andando bene. Non mancheranno gli impegni lavorativi che vi terranno impegnati per gran parte del vostro tempo ma non sarà difficile nemmeno in questo periodo ritagliare i vostri spazi. Un po’ di vacanza a metà mese potrebbe essere un toccasana per voi del Leone: non certo perché siate stressati, ma in questo periodo vi state davvero dando molto da fare, e meritereste forse un pausa.

VERGINE 24 AGOSTO - 23 SETTEMBRE Il tanto ambito mese di aprile è arrivato anche per voi del segno zodiacale della Vergine. State vivendo la vostra vita al meglio delle vostre possibilità e forse in certi contesti state addirittura esagerando: cercate di controllarvi quando notate che la vostra esuberanza potrebbe infastidire qualcuno. Quello che in passato avete seminato sta dando i suoi frutti, e i tanti aiuti che avete dato a tanta gente ora vi ripagheranno con gratitudine e chanches: starà solo a voi cogliere il meglio di ciò che in questo aprile vi si prospetterà. Piccoli acciacchi non dovranno per voi costituire motivo di noie, e la vostra forza e il vostro benessere saranno sempre validi alleati.

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OROSCOPO

Cosa ci dicono le stelle

BILANCIA 24 SETTEMBRE - 23 OTTOBRE Le vostre incertezze non fanno venire meno le vostre tante doti: per voi della Bilancia questo aprile 2011 avrà tante piacevoli sorprese, che vi aiuteranno a dare il meglio di voi in qualsiasi situazione vi si presenti. La fiducia in voi stessi che a sprazzi potrebbe venirvi meno, sarà ampiamente compensata da una serie di situazioni davvero favorevoli che vi aiuteranno a fare valere nei confronti degli altri quello che siete veramente: la vostra costanza conclamata, il vostro saper fare e la vostra concretezza. La vita sentimentale richiede per voi un periodo di tranquillità: la stabilità che voi e il vostro partner avete sempre cercato.

SCORPIONE 24 OTTOBRE - 22 NOVEMBRE In questo aprile 2011 voi dello Scorpione siete davvero irrequieti: l’inizio di primavera sta facendovi sentire tutta la sua frizzantezza e briosità, che state sentendo al massimo. Vita molto attiva in questo mese di aprile: gli impegni si faranno presenti copiosi e li affronterete al massimo delle capacità: state davvero dando il massimo sul lavoro e chi vi sta attorno non può davvero non notarlo. Vita sentimentale davvero attiva: non tralasciate le vostre conoscenze e tenete d’occhio chi potrebbe avere notato positivamente il vostro atteggiamento sopra le righe. Salute di ferro per voi dello Scorpione: questo aprile 2011 esalterà al massimo le vostre capacità psico-fisiche.

SAGGITARIO 23 NOVEMBRE - 22 DICEMBRE Il vostro periodo fortunato al lavoro per voi del Sagittario: aprile 2011 sarà davvero proficuo e porterà con sé tanti nuovi contatti da sfruttare, sarà la vostra abilità a farvi cogliere il meglio delle occasioni. La vostra vita sentimentale è davvero tranquilla: non tante le novità e i cambiamenti, ma la vostra tranquillità e la stabilità del vostro modo di essere e dei vostri rapporti sta dando i suoi frutti: il feeling col vostro partner non è mai venuto meno e state vivendo al meglio il vostro rapporto anche in questo inizio di primavera. Fate attenzione alle allergie e ai piccolissimi acciacchi che in questo inizio della primavera potrebbero colpire davvero chiunque.

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Aprile

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CAPRICORNO 23 DICEMBRE - 20 GENNAIO Non lasciatevi intimorire da piccoli inconvenienti che possono sempre presentarsi: siete sempre stati forti abbastanza da passare sopra a piccolezze senza dar loro troppo peso, inutile dire che non vale la pena di sacrificare un rapporto o un’amicizia per qualcosa di davvero piccolo. In amore state andando davvero forte e per voi del Capricorno aprile 2011 ne sarà la prova tangibile: il rapporto col vostro partner va davvero bene oppure se siete single, non vi mancano evidentemente le occasioni. Guardatevi sempre le spalle da chi vi adula e mirate fisso al vostro obiettivo.

ACQUARIO 21 GENNAIO - 19 FEBBRAIO Il tanto sospirato mese di aprile 2011 è arrivato, ed è qui per soddisfarvi. Siete davvero brillanti in questo periodo voi dell’Acquario, e non state affatto cercando di nasconderlo: chi vi è attorno lo sta osservando e ne sta traendo conclusioni positive, cercate di non deluderlo. La famiglia vi è vicino e voi state davvero dando il meglio: chi vi vede lo sa, ne è soddisfatto e non esiterà a ricompensarvi al momento giusto; in poche parole questo aprile 2011 vi vedrà davvero al top. Cercate, come sempre di non trascurare il vostro benessere e la vostra salute: l’attenzione verso voi stessi non deve mai mancare, cercate, di non voler “strafare”.

PESCI 20 FEBBRAIO - 20 MARZO Le stelle vi sono propizie e questo inizio di primavera ne è la prova tangibile. Finalmente al meglio di voi state sperimentando una situazione nuova che vi sta appagando davvero molto: cogliete l’occasione per guardarvi attorno a 360° e capire quello che volete veramente; probabilmente avrete presto l’occasione per scoprirlo. Attenti al cambio di stagione: non esagerate con gli sforzi e tenetevi sempre sotto controllo, l’eccessivo stress non ha mai favorito il vostro successo. Vi state comportando bene con molte persone, e la gratitudine non tarderà ad arrivare. •

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