Medicomo N.01

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TRIMESTRALE DI SALUTE E BELLEZZA PROBLEMI A DORMIRE? Scopri le condizioni che influenzano la qualità, i tempi o la durata del sonno RITROVARE LA VITALITÀ Una spinta di energia per l’organismo INTERVISTA AL Dr. CORVI L’influenza di una cattiva postura N.01 | 2023
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3 MEDICOMO MEDICOMO TRIMESTRALE DI SALUTE E BELLEZZA SOMMARIO PERCHÉ CI SI SENTE SEMPRE STANCHI: 4 possibili cause e rimedi COME BERE DI PIÙ: 8 alcuni pratici suggerimenti L’IMPORTANZA DEL CORRETTO 10 APPOGGIO PLANTARE: come evitare problemi alla colonna vertebrale, al ginocchio e al resto del corpo DISTURBI DEL SONNO 12 Condizioni che influenzano la qualità, i tempi o la durata del sonno PROGRAMMA VITALITÀ 16 E MIGLIORAMENTO DEL SONNO Una spinta di energia per l’organismo e un aiuto per dormire meglio MAL DI SCHIENA 18 Una nuova tecnologia 3D non invasiva DR LUCA CORVI 20 L’influenza di una cattiva postura MEDICINA ESTETICA 24 Da oggi migliorare l’aspetto del volto e del corpo senza stravolgerne la fisionomia è possibile KYMINASI DIET 28 Cesar salad KyminasI

PERCHÉ CI SI SENTE SEMPRE STANCHI:

possibili cause e rimedi

“Fatica” è un termine usato per descrivere una sensazione generale di stanchezza o mancanza di energia. Non è la stessa cosa che sentirsi semplicemente assonnati: quando si è affaticati, non si hanno né motivazione né energia. Essere assonnati può essere un sintomo di stanchezza, ma non è la stessa cosa. La fatica è una sensazione di costante stanchezza o debolezza e può essere fisica, mentale o una combinazione di entrambe. Può colpire chiunque e la maggior parte degli adulti sperimenta la stanchezza a un certo punto della propria vita. È importante sottolineare che

la stanchezza è un sintomo, non una condizione. Per molte persone, è causata da una combinazione di stile di vita, problemi sociali, psicologici e di benessere generale piuttosto che da una condizione medica sottostante.

Se la stanchezza non si risolve con un riposo e un’alimentazione adeguati, o se si sospetta che sia causata da una condizione di salute fisica o mentale sottostante, è necessario consultare il proprio medico che aiuta a diagnosticare la causa della stanchezza e lavora per curarla.

Le principali cause della stanchezza

Le cause della stanchezza possono essere suddivise in tre categorie generali: stile di vita, condizioni di salute fisica e problemi di salute mentale. Nel primo caso la stanchezza può derivare da eccessivo sforzo fisico, mancanza di attività fisica, mancanza di sonno, sovrappeso o obesità,

periodi di stress emotivo, noia, dolore, assunzione di alcuni farmaci come antidepressivi o sedativi, consumo regolare di alcol, uso di droghe illecite come la cocaina, eccessivo impiego di caffeina, alimentazione non equilibrata. Sono molte anche le condizioni mediche che possono causare stanchezza.

VIVERE IN SALUTE

Solo per citarne alcune: anemia, artrite, fibromialgia, sindrome da stanchezza cronica, infezioni, raffreddore e influenza, ipotiroidismo (o tiroide ipoattiva), ipertiroidismo (o tiroide iperattiva), disturbi del sonno come l’insonnia, le apnee ostruttive del sonno e la sindrome delle gambe senza riposo, disturbi alimentari come l’anoressia, malattie autoimmuni, insufficienza cardiaca congestizia, cancro, diabete, nefropatia, malattie del fegato, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), enfisema.

Anche le condizioni di salute mentale possono arrecare stanchezza: ad esempio, la stanchezza è un sintomo comune di ansia, depressione e disturbo affettivo stagionale.

Bisognerebbe fissare un appuntamento con il proprio medico se ci si sente affaticati e non si riesce a pensare a niente che possa spiegare la propria stanchezza, così come in caso di temperatura corporea più alta del normale, o di una perdita di peso inspiegabile, o, ancora, se ci si sente particolarmente sensibili alle temperature più fredde., si ha regolarmente difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o se si ipotizza di essere depressi.

Il piano di trattamento raccomandato dal medico dipenderà da cosa sta causando la stanchezza. Per fare una diagnosi, il medico porrà alcuni quesiti vertenti sulla natura della fatica, verrà chiesto quando è iniziata e se migliora o peggiora in determinati momenti, quali sono i sintomi riscontrati, qual è lo stile di vita e le eventuali condizioni di stress, le eventuali patologie di cui si soffre e i farmaci che si stanno assumendo.

Come ridurre l’affaticamento causato dalle attività quotidiane

Per aumentare i livelli di energia e la salute generale è buona regola bere abbastanza liquidi per rimanere idratati, praticare sane abitudini alimentari, fare regolare esercizio fisico, dormire a sufficienza, evitare fattori di stress noti, evitare un programma lavorativo o sociale

eccessivamente impegnativo, prendere parte ad attività rilassanti come lo yoga, astenersi da alcol, tabacco e altre droghe illecite, fare delle pause durante il giorno, alternare compiti noiosi con altri più attivi – per esempio alzarsi e camminare per qualche minuto dopo aver controllato ripetutamente la posta o dopo aver pagato le bollette online – assicurarsi di dedicare del tempo alle cose che più piacciono. Lo stress e persino la noia possono

portare alla stanchezza, quindi cercare di inserire hobby e altre cose che si amano nella propria giornata può aiutare molto.

Questi cambiamenti nello stile di vita possono aiutare ad alleviare la stanchezza. È anche importante seguire il piano di trattamento raccomandato dal medico per qualsiasi condizione di salute diagnosticata. Se non trattata, la stanchezza può incidere sul benessere fisico ed emotivo.

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Conclusioni

In conclusione, la fatica è un sintomo, qualcosa che si può sentire e descrivere, non una condizione o una malattia. Per ridurre l’affaticamento occorre prima capire quali sono le ragioni che ne stanno alla base. Se la fatica sta avendo un effetto negativo sulla qualità della vita o sta causando

angoscia, bisogna considerare di parlare con un professionista della salute che, facendo domande, aiuterà a capire perché si sta provando stanchezza e offrirà alcuni suggerimenti per poter trovare sollievo. Se necessario, il medico potrebbe suggerire alcuni test medici

se esiste una ragionevole possibilità che la causa della stanchezza possa essere un problema medico non diagnosticato. Fortunatamente, per la maggior parte delle persone la stanchezza migliorerà nel tempo da sola o con alcuni semplici e pratici cambiamenti nello stile di vita.

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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata. Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.”

COME BERE DI PIÙ: alcuni pratici suggerimenti

Bere acqua è importantissimo in quanto la corretta idratazione è fondamentale per mantenere il proprio organismo forte e sano.

Come noto, specialmente quando si intende perdere peso, bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno è la condizione ottimale per consentire all’organismo di assolvere alle sue funzioni nella migliore maniera possibile.

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Quando bisogna bere di più?

Bere molto, come erroneamente si tende a pensare, non è una pratica da rispettare solamente in estate, ma durante tutte le stagioni. Spesso, tuttavia, consumare il litro e mezzo d’acqua al giorno è molto difficile: spesso la scusa più utilizzata implica la difficoltà di bere un tale quantitativo al giorno.

Esistono tuttavia numerosi accorgimenti in grado di consentire di bere il necessario senza fatica. Spesso, infatti, la frase più utilizzata per giustificare la poca idratazione viene esplicato con un solo termine: ‘dimenticanza’.

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I CONSIGLI DELLA REDAZIONE

Quanta acqua bisogna bere al giorno

Ecco di seguito alcuni suggerimenti in grado di consentirti di bere più volentieri durante a giornata. Come indicativamente scritto, la media suggerita di acqua deve corrispondere al litro e mezzo al giorno. Tuttavia, però, questa assunzione varia di individuo a individuo. Non appena venuti a conoscenza del giusto quantitativo, potrai ora conoscere alcuni pratici rimedi in grado di aiutarti nel non dimenticarti di bere

L’acqua può anche essere mangiata: ecco come

L’acqua, è bene ricordarlo, può anche essere mangiata attraverso le sostanze che la contengono in abbondanza, come ad esempio frutta e verdura.

Un maggiore consumo di queste prelibatezze, oltre a non essere nocivo per la dieta, è invece altamente raccomandato in quanto contengono numerose proprietà nutrienti assolutamente indispensabili per l’organismo.

Bevande aromatizzate

Oltre, quindi, ad assorbire acqua mangiando questi prodotti, se proprio tanti bicchieri d’acqua non dovessero essere bevuti, si può provare a rendere questa pratica più piacevole del solito. È infatti possibile aromatizzarla con alcuni prodotti di gradimento, come ad esempio il cocco o il limone.

Cosa bisognerebbe evitare

Che si tratti di acqua aromatizzata o semplice, è poco consigliato bere molto e tutto insieme: questa pratica, per quanto illuda di aver recuperato la quantità necessaria, è in realtà pura illusione: in questa maniera vengono semplicemente affaticati i reni. La scelta più appropriata sarebbe quella di sorseggiare l’acqua ogni 15 minuti. Per ricordarsi di questa buona abitudine sarebbe più appropriato posizionare la propria bottiglia d’acqua a vista d’occhio.

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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata. Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art.
55-56-57
del Codice di Deontologia Medica.”

MEDICINA PRATICA

L’importanza del corretto appoggio plantare: come evitare problemi alla colonna vertebrale, al ginocchio e al resto del corpo

Il piede rappresenta la base del corpo umano, consente all’uomo di assumere la postura eretta e di spostarsi nello spazio. Il corretto appoggio del piede permette di eseguire i movimenti con il minor dispendio energetico e di equilibrare tutti i muscoli del corpo. L’appoggio del piede avviene tramite 3 arcate: mediale, che va dal tallone al primo metatarso; laterale, che va dal tallone al quinto metatarso; trasversale, che va dal primo al quinto metatarso. Ad ogni punto del piede corrisponde una

percentuale di carico. Quando ci si muove, dalle dita dei piedi al polpaccio si mettono in azione una serie di muscoli, in rapporto al ginocchio, alla colonna vertebrale e all’articolazione temporomandibolare. Per questo motivo, un appoggio scorretto del piede si ripercuote anche sul ginocchio, sulla colonna vertebrale e sul resto del corpo determinando dolori come per esempio cefalea e mal di schiena. Si definisce scorretto appoggio plantare una condizione anatomica e funzionale che altera

lo stato fisiologico del piede quando entra in contatto con il suolo, ovvero con la sua porzione anteriore, laterale e posteriore. Due esempi tipici di appoggio viziato e scorretto del piedi sono dovuti a una deformità del piede: ad esempio, chi ha il piede cavo potrebbe essere soggetto a supinazione, ossia la tendenza ad appoggiare il lato esterno del piede; mentre chi ha il piede piatto tende ad appoggiare il lato interno, un disturbo chiamato iperpronazione.

Plantari ortopedici: quando servono e cosa risolvono

Postura scorretta e deformità possono essere corrette tramite l’utilizzo di un plantare ortopedico, che deve essere prescritto e indicato da uno specialista. Esistono diversi tipi di plantare a seconda della situazione, della patologia o del problema che si deve correggere. Il plantare ortopedico è un dispositivo correttivo che può essere usato sia in presenza di determinate patologie sia a scopo preventivo: può infatti essere considerato un grande aiuto per prevenire infortuni durante l’attività sportiva o per facilitare la circolazione e aiutare, per esempio, le persone che lavorano in piedi per molte ore. Il plantare sportivo è un ortesi costruita su misura e personalizzata che ha il compito di migliorare il movimento atletico ottimizzando la forza e la coordinazione dell’atleta per ottenere una performance ai massimi livelli.

Specifici plantari su misura possono aiutare aiutare in presenza di alcuni disturbi frequenti, quali: fascite plantare, ovvero l’infiammazione della fascia, l’artrite, che spesso colpisce le articolazioni del piede e la metatarsalgia, l’infiammazione delle ossa del piede collegate alle dita.

I fattori che influenzano l’efficacia dei plantari sono diversi: per prima cosa è fondamentale che il plantare venga costruito da un podologo professionista dopo un’attenta analisi del piede e del passo e che si adatti in modo corretto alla scarpa indossata. Il plantare deve quindi essere di buona qualità, altrimenti rischia di causare ulteriori lesioni.

Conclusioni

In definitiva, il piede rappresenta il punto fisso su cui grava il peso del corpo ed è collegato alla gamba e al resto del corpo da legamenti, articolazioni e muscoli. È sia un effettore sia un ricettore, in quanto riceve ed esegue dei comandi tramite i muscoli, e allo stesso tempo interagisce con il resto del corpo.

La postura di una persona dipende da vari fattori, non solo dalla propria conformazione: traumi fisici ed emotivi, posture professionali scorrette ripetute nel tempo, respirazione scorretta e così via. In questo delicato equilibrio, l’appoggio del piede è molto importante, perché uno scorretto appoggio plantare altera lo stato fisiologico del piede quando entra in contatto con il terreno, rischiando di causare ulteriori lesioni e problemi in altre parti del corpo.

L’appoggio corretto può essere alterato da diversi fattori come il peso eccessivo, l’atteggiamento posturale scorretto, calzature sbagliate e traumi. È importante quindi risolvere questi dolori per evitare che si ripresentino in futuro: correggere il difetto di appoggio è un fattore decisamente importante per evitare di peggiorare la situazione.

Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata. Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.”

DISTURBI DEL SONNO

Il termine collettivo disturbi del sonno si riferisce a condizioni che influenzano la qualità, i tempi o la durata del sonno e influiscono sulla capacità di una persona di svolgere correttamente le proprie attività mentre è sveglia. Questi disturbi possono contribuire ad altri problemi medici.

L’insonnia è caratterizzata dalla difficoltà ricorrente di addormentarsi o rimanere addormentati nonostante la motivazione e i mezzi per farlo. Le persone con insonnia sperimentano anche un’eccessiva sonnolenza diurna e altri disturbi cognitivi mentre sono svegli. L’insonnia è considerata

una condizione cronica quando i pazienti mostrano sintomi almeno tre volte alla settimana per almeno tre mesi. Sulla base di statistiche recenti, fino a un terzo degli adulti convive con una qualche forma di insonnia.

L’insonnia dell’inizio del sonno si verifica quando le persone hanno

difficoltà ad addormentarsi, anche quando sono stanche. L’insonnia da mantenimento del sonno si riferisce alla difficoltà a rimanere addormentati durante la notte. L’insonnia mista è una condizione ibrida caratterizzata da sintomi di insonnia di insonnia e mantenimento del sonno.

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IN EVIDENZA

Sono stati identificati più di 100 disturbi del sonno specifici e le classificazioni odierne utilizzano metodologie complesse per classificare questi disturbi in base a cause, sintomi, effetti fisiologici e psicologici e altri criteri. Tuttavia, la maggior parte dei disturbi del sonno può essere caratterizzata da uno o più dei seguenti quattro segni:

• Hai difficoltà ad addormentarti o a rimanere addormentato

• Hai difficoltà a rimanere sveglio durante il giorno

• Ci sono squilibri nel ritmo circadiano che interferiscono con un sano programma di sonno

• Sei incline a comportamenti insoliti che disturbano il tuo sonno

APNEA OSTRUTTIVA

L’apnea notturna è un disturbo respiratorio comune correlato al sonno che si verifica a causa del blocco delle vie aeree superiori. Le persone con questa condizione spesso si svegliano soffocando o ansimando per mancanza d’aria. Il russare pesante è un altro sintomo comune. Come altri disturbi del sonno, l’apnea notturna può causare eccessiva sonnolenza e affaticamento diurno, oltre a vari disturbi cognitivi. La maggior parte dei casi di apnea notturna rientra in una delle seguenti due categorie.

L’apnea ostruttiva del sonno (OSA) è causata da un’ostruzione fisica che blocca le vie aeree superiori. Questa ostruzione può essere attribuita a tonsille o adenoidi infrossate, accumulo di liquidi da insufficienza cardiaca o renale avanzata o sindromi genetiche che influenzano la struttura facciale come la palatoschisi. Anche le persone obese con depositi di grasso intorno al collo sono a maggior rischio di OSA e il sonno in posizione supina può portare a episodi di apnea se la lingua ricade in gola.

L’apnea centrale del sonno (CSA) si verifica quando il cervello smette di inviare segnali ai muscoli che controllano la respirazione, causando episodi di soffocamento durante la notte. Come per l’OSA, l’obesità è un fattore di rischio comune per la CSA. La condizione può anche colpire persone che hanno avuto un ictus, un’infezione cerebrale e altri problemi medici con il tronco cerebrale, nonché coloro che assumono antidolorifici narcotici e altri farmaci che inducono il sonno.

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NARCOLESSIA

La narcolessia è un disturbo del sonno che fa sentire le persone eccessivamente stanche durante il giorno nonostante abbiano riposato una quantità adeguata la notte precedente.

Questo può portare all’irrefrenabile voglia di dormire, culminata in “attacchi di sonno” che in genere durano pochi minuti. Nel tempo, la narcolessia può anche causare a prendere sonno e di mantenimento del sonno. La condizione nota come narcolessia di tipo 1 spesso include cataplessia o un’improvvisa perdita di tono muscolare che fa cadere o accasciare le persone mentre si addormentano. Gli attacchi di sonno si verificano anche con la narcolessia di tipo 2, ma la cataplessia non è presente.

SINDROME DELLE GAMBE SENZA RIPOSO

Tra i disturbi del sonno è da citare anche la Sindrome delle gambe senza riposo (in inglese Restless Legs Syndrome, da cui la sigla RLS) che è un tipo di disturbo del movimento correlato al sonno che colpisce il 5-10% della popolazione adulta. Conosciuta anche come malattia di Willis-Ekbom, la RSL è caratterizzata da pulsazioni, prurito e altre sensazioni dolorose alle gambe e potenti impulsi a muovere le gambe mentre sono a riposo. Le persone con RLS in genere sperimentano i sintomi più forti a letto, aumentando il rischio di problemi di insorgenza del sonno e problemi di mantenimento del sonno. Cambiamenti nello stile di vita, l’esercizio moderato e lo stretching notturno possono aiutare alcuni pazienti a gestire i loro sintomi.

ECCESSIVA SONNOLENZA DIURNA

L’EDS è definita da sensazioni di intenso stordimento durante il giorno che può costringere le persone a dormire in momenti inopportuni. Le persone che si sentono eccessivamente intontite durante il giorno possono anche essere più inclini a errori e incidenti. Una vasta gamma di condizioni mediche e psicologiche può portare a EDS, come diabete, ipotiroidismo, dolore cronico, depressione e ansia. Altre cause includono alcuni disturbi del sonno come l’apnea notturna e il disturbo delle gambe senza riposo. Si ritiene che l’EDS colpisca fino al 18% della popolazione.

DISTURBO DEL SONNO DA LAVORO A TURNI

Il disturbo del sonno da lavoro a turni (o in lingua inglese shift work sleep disorder – SWSD) colpisce principalmente le persone il cui lavoro richiede loro di lavorare a tarda notte o al mattino presto. Dormire durante il giorno e lavorare di notte può causare un disallineamento tra il corpo di una persona e i ritmi circadiani che guidano il suo programma sonno-veglia in base ai cicli di luce e oscurità naturali. Le persone con questa condizione spesso si sentono eccessivamente stanche al lavoro e lottano per dormire a sufficienza durante il periodo di riposo diurno assegnato. Fino al 32% dei turnisti notturni e il 26% dei turnisti a rotazione soddisfano i criteri diagnostici per il disturbo del lavoro a turni.

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PARASONNIE

Le parasonnie sono un gruppo di comportamenti del sonno insoliti che possono verificarsi prima di addormentarsi, durante il sonno o nel periodo tra il sonno e la veglia. Questi si trovano più comunemente nei bambini, ma anche alcuni adulti potrebbero sperimentarli. Questi includono sonnambulismo, enuresi notturna (fare pipì a letto), terrori notturni e altri meno comuni come la sindrome della testa che esplode. Le parasonnie sono suddivise in tre categorie: parasonnie correlate alla fase NREM (Non rapid eye movement- o sonno tranquillo), parasonnie correlate alla fase REM (Rapid eye movement- o sonno attivo e altre.

JET LAG

Detta anche “sindrome da fuso orario”, è una condizione fisiologica che deriva dall’alterazione della capacità dell’organismo di mantenere una condizione di equilibrio interno, indipendentemente dalle modificazioni che avvengono all’esterno, spesso dovuta ad una variazione di fuso orario. Un viaggio aereo che copre lunghe distanze, può alterare il proprio ritmo biologico, in quanto l’orario di partenza, non corrisponderà proporzionalmente a quello di arrivo nel luogo di destinazione.

I principali sintomi evidenziati sono: infiammazione dell’uretra (piccolo condotto che convoglia l’urina dalla vescica verso l’esterno) e problemi di incontinenza, disallineamento o schiacciamento vertebrale, contrattura muscolare, mal di testa, nausea, dolore agli occhi o calo della vista, mal di denti, acufeni (disturbo uditivo costituito da rumori nell’orecchio come fischi o ronzii, ecc.), problemi d’equilibrio, problematiche circolatorie, riduzione della capacità respiratoria, problemi circolatori dei liquidi negli arti inferiori, senso di stanchezza e irrequietezza degli arti inferiori, vene varicose (dilatazione delle vene), gonfiore cutaneo, flebite (infiammazione delle vene), alterazioni neurologiche (che riguardano il sistema nervoso), alluce valgo.

Le principali cause su cui indagare sono: predisposizione ereditaria, utilizzo abituale di scarpe con tacco alto, sedentarietà, postura scorretta da seduti, attività sportiva, trasporto di pesi non equilibrati (come lo zaino o la borsa su una spalla sola, ecc.), attività prolungate svolte in torsione, accavallamento delle gambe, difetto di masticazione, marcata scarsità visiva da un occhio rispetto all’altro, sovrappeso, traumi e lesioni, interventi chirurgici.

SINDROME DEL RITMO SONNO-VEGLIA DIVERSO

DALLE 24 ORE (MALATTIA NON-24), NOTA ANCHE COME SINDROME IPERNICTEMERALE

Per la maggior parte degli adulti, i ritmi circadiani che guidano il ciclo sonno-veglia e altri processi corporei si ripristinano ogni 24 ore. La condizione nota come disturbo della veglia del sonno non di 24 ore si verifica quando il ciclo circadiano di qualcuno supera il limite di 24 ore. Questi individui spesso subiscono ritardi di una o due ore nei tempi di inizio del sonno e di veglia. Questo disturbo colpisce principalmente coloro che sono completamente ciechi e le persone con demenza.

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PROGRAMMA VITALITÀ E MIGLIORAMENTO DEL SONNO

Si tratta di due programmi di Medicina Integrata volti a dare una spinta di energia all’organismo migliorando il funzionamento degli organi preposti alla digestione e alla trasformazione del cibo e ad aiutare a dormire meglio, migliorando e modulando i neurotrasmettitori eccitatori dell’organismo (che si sregolano a causa di stress, alimentazione scorretta e abuso di sostanze eccitanti quali caffè, nicotina e alcol)

PROGRAMMA MIGLIORAMENTO DEL SONNO

Le sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori inviano messaggi a diverse cellule nervose del cervello. Le cellule nervose del tronco encefalico rilasciano neurotrasmettitori. Questi includono la noradrenalina, l’istamina e la serotonina. I neurotrasmettitori agiscono su parti del cervello per mantenerlo vigile e funzionante durante la veglia. Altre cellule nervose interrompono i

messaggi che dicono di stare svegli. Questo provoca una sensazione di sonnolenza. Una sostanza chimica coinvolta in questo processo è l’adenosina. La caffeina favorisce la veglia bloccando i recettori dell’adenosina. L’adenosina sembra funzionare accumulandosi lentamente nel sangue quando si è svegli. Questo rende sonnolenti. Mentre si dorme, la sostanza chimica si disperde lentamente.

In cosa consiste?

Si tratta di un trattamento che si avvale della medicina quantistica o biofisica, per rimodulare i neurotrasmettitori eccitatori dell’organismo, che possono alterarsi a causa di diversi fattori. Senza l’uso di medicinali e del tutto naturale, questo trattamento aiuta a dormire meglio.

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MEDICINA INTEGRATA
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diramato nel rispetto delle
guida

PROGRAMMA VITALITÀ

Il cibo è la nostra fonte di energia

Il metabolismo è l’insieme di tutti i processi biochimici che avvengono nel nostro organismo e che sono finalizzati ad estrapolare energia dagli alimenti. Il termine metabolismo deriva dal greco e significa “cambiamento” , in questo caso trasformazione chimica di qualcosa (cibo) in altro (energia). Il metabolismo è alla base della sopravvivenza dell’organismo ed è un’attività che coinvolge la maggior parte degli organi interni. Processi metabolici perfettamente funzionanti producono un organismo perfettamente funzionante, ovvero organi sani, corretta espulsione delle scorie inutilizzate, corretto apporto energetico dove serve. La macchina corpo umano funziona come da manuale.

Da cosa dipende l’energia del nostro organismo?

L’energia del corpo umano deriva dalla scomposizione dei nutrienti complessi come carboidrati, grassi e proteine.

Il risultato finale di tale scomposizione è la produzione delle molecole adenosine trifosfato (ATP).

Le ATP vengono utilizzate dalle nostre cellule per compiere le reazioni chimiche necessarie alle funzioni del corpo.

Questo programma può essere affiancato al Programma Digiuno Detox. È possibile effettuare delle analisi di laboratorio prima e dopo il programma: Valutazione Completa del Benessere Intestinale, Profilo Intestinale Completo, Analisi degli Acidi Grassi, Test dello Stress Ossidativo

MAL DI SCHIENA

la nuova

Da oggi il mal di schiena e i sintomi legati alla postura possono essere monitorati con regolarità in modo non invasivo. Grazie a un innovativo sistema di rilevamento tridimensionale, è ora possibile effettuare una valutazione accurata della colonna vertebrale senza sottoporsi all’esposizione diretta di raggipotenzialmente dannosi.

In tal modo qualsiasi motivo del mal di schiena può essere rilevato in modo facile e veloce.

Questa tecnologia non sostituisce la normale diagnostica per immagini come radiografia, TAC, risonanza magnetica, ma è molto utile per gli esami di controllo o di follow-up, perché non comporta un rischio

come un esame radiologico tradizionale.

È uno strumento adatto alle esigenze di tutti: bambini, madri in gravidanza, sportivi e fragili, progettato per soddisfare tutte le esigenze, in modo che chiunque possa effettuare tutti i controlli necessari in massima sicurezza.

MEDICINA INTELLIGENTE
Per il mal di schiena da oggi è disponibile
tecnologia 3D non invasiva e priva di radiazioni per gli esami di controllo e di follow-up.

Perché controllare la propria salute non dovrebbe mai essere un problema, ma una soluzione. L’obiettivo è quello di risolvere nel modo più semplice e meno invasivo per i pazienti i disturbi determinati dal mal di schiena. Una vera e propria sfida che vede la tecnologia protagonista, in grado di evidenziare i problemi e le possibili soluzioni, senza mettere le persone nelle condizioni di procedere con esami radiografici in una fase precoce del loro disturbo o patologia.

Una valutazione accurata della colonna vertebrale e della scoliosi non è mai stata così facile.

Come funziona la scansione tridimensionale della colonna vertebrale

L’analisi viene eseguita facendo

posizionare il paziente in piedi, in posizione naturale con le braccia rilassate lungo i fianchi, a circa un metro dalla telecamera.

L’acquisizione della schiena del paziente avviene in modo rapido, meno di 5 secondi. È necessario che la schiena sia nuda e che sia visibile il solco intergluteo.

Il dispositivo acquisisce sezioni, piani di taglio, asse frontale, sagittale e trasversale.

Inoltre, individua automaticamente i “punti di repere”: gli anatomisti hanno definito in modo univoco le diverse parti del corpo per poi essere in grado di risalire alle posizioni di punti e aree di interesse, facendo riferimento a punti fissi, generali e condivisi. Tali punti, come le indicazioni che troviamo su una mappa, sono

impiegati quando è necessario localizzare una regione del corpo in maniera univoca, senza fraintendimenti di alcun tipo.

Grazie a questo, è anche possibile importare e sovrapporre un esame RX all’acquisizione 3D.

A chi affidarsi per la valutazione posturale con rilevazione tridimensionale della colonna vertebrale

Tra gli specialisti della scansione tridimensionale della colonna vertebrale spicca il Biomedic Clinic & Research, Centro Medico Polispecialistico di Medicina Integrata situato a Villa Guardia, in provincia di Como, che da oltre 30 anni abbina l’utilizzo dei sistemi biofisici con la medicina convenzionale.

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DR. LUCA CORVI

Un articolo del Dott. Luca Corvi fisioterapista esperto in posturologia

In questi 10 anni di attività mi sono reso conto di quanto la cattiva postura sia la causa dei disturbi articolari (artrosi, alluce valgo, meniscopatie, sovraccarichi ossei, edemi, ecc), muscolari (contratture, lesioni e tendiniti) e vertebrali (protrusioni, ernie, sciatica, listesi, scoliosi) e relativi vari sintomi associati (mal di testa, capogiri, vertigini, nevralgie, periartiti, formicolii, talloniti, fascite plantare, ecc).

Perché tutte queste problematiche sono legate alla postura?

Lo scheletro si difetta geneticamente a partire dai 2 anni di vita. Il bambino ha un difetto al piede che tende in pronazione o supinazione (ovvero è piegato verso l’interno o verso l’esterno) e, crescendo, il difetto rimane, causando un costante e continuativo sovraccarico articolare, muscolare, vertebrale, tendineo, legamentoso, fino alla naturale comparsa di un sintomo, qualsiasi esso sia (tensione, infiammazione, dolore) a qualsiasi età.

Il peso, l’età e l’attività sportiva o il lavoro, sono un’ulteriore aggravante di un corpo già storto e in sovraccarico.

Negli ultimi 10 anni ho eseguito circa 4000 valutazioni posturali e ho potuto appurare che tutti gli scheletri hanno i piedi che pronano o supinano, bilateralmente o meno, un bacino inclinato e ruotato

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L’influenza di una cattiva postura, in particolare di uno scorretto appoggio dei piedi, sulla nostra salute articolare e muscolare, a lungo termine.
L’ANGOLO DELLO SPECIALISTA

con relativa rotazione e inclinazione vertebrale, che causa molto spesso scoliosi di compenso, un fuori asse tra l’ombelico e lo sterno, le spalle inclinate e ruotate, la testa fuori asse rispetto lo sterno e il cranio inclinato. Spesso è presente anche una malocclusione mandibolare che, dalla mia esperienza, attraverso un intervento gnatologico, non sempre potrebbe ottenere il 100% della correzione senza intervenire prima sulla postura.

Ognuno di questi fuori asse genera uno scompenso che porta un sovraccarico continuo, con conseguente usura. Qual è la causa dell’artrosi all’anca o al ginocchio?

La pronazione o supinazione dei piedi ad ogni passo che lo scheletro svolge ogni giorno, con conseguente torsione della tibia sul femore, causando compressione meniscale e cartilaginea.

Anche successivamente ad un eventuale intervento di protesi è indispensabile correggere la postura dei piedi, in modo da intervenire sulla possibile causa di complicazioni, o

per favorire un corretto recupero, ma questo, purtroppo, viene raramente preso in considerazione. Come si corregge la postura? Avendo a che fare con un difetto scheletrico genetico, la fisioterapia, la ginnastica posturale, lo stretching, il rinforzo muscolare, l’osteopatia o la chiropratica, non riescono ad intervenire sulla più comune causa del problema, che è l’appoggio dei piedi.

Tutti i mei pazienti che sono in cura o sono stati in cura dall’osteopata, chiropratico o fanno ginnastica posturale, seppure abbiano ottenuto ottimi benefici da tali trattamenti, in fase di controllo si presentano sempre con uno scheletro sbilanciato, il bacino inclinato e ruotato e relativamente una o più vertebre sono spesso ruotate e fuori asse.

Purtroppo, pochi professionisti prendono in esame il concetto dell’appoggio dei piedi e tutte le relative conseguenze quando quet’ultimo non è ottimale, ma quei pochi che lo fanno, consigliano sempre l’utilizzo di un plantare su

misura, poiché è l’unica soluzione concreta al problema.

I plantari vanno tutti bene?

Per esperienza, in 10 anni ho visto solamente 3 pazienti con un plantare in grado di correggere la postura fino al cranio, direi che non è sufficiente statisticamente.

Mi sono chiesto come mai e la risposta è stata che un tecnico ortopedico o un podologo non sono esperti di postura, non analizzano la postura intera dello scheletro per individuare i difetti da correggere al fine di costruire un plantare su misura specifico, in grado di correggerli al meglio, ma realizzano di solito dei plantari che compensano il disequilibrio, senza correggerlo veramente.

Di norma viene eseguito un esame dell’appoggio del piede in statica e/o dinamica (camminata o corsa) e nient’altro. Questo non è sufficiente e non identifica il problema da risolvere.

Proprio per questo, tutti i plantari che verifico hanno spinte correttive insufficienti per correggere la pronazione o la supinazione e, di

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conseguenza, non correggono nessuna articolazione o vertebra.

Come faccio a sapere se il plantare che uso va bene?

La domanda corretta dovrebbe essere, ha risolto o ridotto il dolore? O ha migliorato le mie performance sportive?

La maggior parte dei miei pazienti non ha o non ha avuto beneficio dal plantare che utilizza da mesi o anni. Tanti non percepiscono la differenza tra averlo e non averlo e, alla fine, smettono semplicemente di utilizzarlo.

Qual è l’errore principale?

Il plantare raramente viene verificato una volta costruito, per cui né il paziente né il tecnico sanno se va bene, ma viene presunto che sia corretto sulla base degli esami strumentali effettuati.

A volte mi capita di avere pazienti che sono stati controllati dai tecnici, ma quando li metto di fronte ad uno specchio per fare loro osservare la propria postura sul plantare, continuano ad avere gli stessi fuori asse scheletrici, sebbene talvolta sia migliorata unicamente la posizione dei piedi.

La Kyminasi Postural in cosa si differenzia?

Viene posta particolare attenzione ad individuare tutti i difetti posturali in statica e da seduti, in primo luogo attraverso un’attenta osservazione visiva dettata da moltissimi anni di esperienza, abbinata ad un esame strumentale ad infrarosso che proietta in 3D

la parte posteriore e laterale del bacino/tronco/spalle di cui viene rilasciato un esito riconosciuto.

Successivamente tramite spessori in gomma costruiti appositamente e che simulano le spinte necessarie, bisogna individuare i punti giusti in cui posizionarli esattamente sotto il piede e verificare ogni volta la correzione dell’inclinazione e rotazione delle ginocchia, bacino, colonna vertebrale, cassa toracica, spalle, cranio. Quando lo scheletro è nella migliore condizione di equilibrio, vengono fatte delle foto del posizionamento dei supporti.

Quindi viene fatto un video dell’appoggio dei piedi durante dei movimenti specifici e presa un’impronta su carta carbone in modo da misurare le lunghezze di specifiche parti del piede, cosa che non si può fare con una pedana elettronica.

Tutti questi dati posturali vengono inviati al tecnico ortopedico che costruisce il plantare su misura con correzioni specifiche destra e sinistra, basandosi sulla tecnologia di costruzione dei plantari dettata dalla Kyminasi Postural.

Ricevuto il plantare a domicilio, il paziento lo utilizza per 15 gg in tutte le scarpe, poi viene fatta una nuova valutazione posturale, prima senza e poi con il plantare, per verificare se le nuove spinte del plantare abbiano modificato lo scheletro in modo sufficiente. La prova viene fatta anche

con le scarpe e in camminata e tutti i parametri presi in considerazione devono essere in asse, chiaramente ascoltando sempre tutte le sensazioni del paziente durante la giornata o l’attività sportiva.

Qualora lo scheletro non sia sufficientemente corretto, si cercano ulteriori modifiche nel plantare per creare il miglior assetto possibile. Ulteriori controlli vengono ripetuti a distanza di due o tre mesi. Nel corso dei controlli è importantissimo verificare la camminata con le scarpe e/o ciabatte, perché, per esperienza, ho imparato che spesso le scarpe possono cedere, oppure il tacco può rovinarsi e quindi, nonostante il plantare sia preciso, lo scheletro non è in asse a causa dell’eccessivo consumo delle scarpe.

Ogni minimo dettaglio tecnico fa la differenza quando si tratta dell’appoggio dei piedi in relazione a tutta la struttura. Il plantare è sempre modificabile e, in base alle esigenze (attività sportiva, il peso, metatarsalgie, talloniti, ecc,), si può renderlo più confortevole ricoprendolo con del memory.

Ogni corpo, ad ogni età, può essere corretto nel migliore dei modi e un corpo bilanciato è un corpo che non è più predisposto a consumarsi e subire sovraccarichi che inevitabilmente creano, nel tempo, tutte le problematiche articolari e muscolari più conosciute.

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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata. Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di Deontologia Medica.”

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MEDICINA ESTETICA

Da oggi migliorare l’aspetto del volto e del corpo senza stravolgerne la fisionomia è possibile, grazie alla medicina estetica non invasiva

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SANA BELLEZZA

La medicina estetica è una branca della medicina che cura il benessere psico-fisico dei pazienti, migliorando la qualità della vita di chi soffre un disagio dovuto a un inestetismo. Il campo di azione della medicina estetica spazia dalla prevenzione nella formazione degli inestetismi alla correzione, mediante interventi non invasivi, dei disequilibri estetici del corpo.

Una prima definizione di medicina estetica è stata data dal Dottor Jean Jacques Legrand nella Parigi del 1973, dove si intuì per la prima volta che la salute dell’individuo comprende anche l’equilibrio e l’armonia tra aspetto fisico e aspetto interiore nelle diverse fasi della vita. Alla luce di queste riflessioni, negli anni a venire emerse chiaramente che l’aspetto fisico di una persona rispecchia anche la sua salute interiore, il suo status di benessere relazionale e sociale. Prendersi cura di sé stessi è, infatti, il primo intervento da compiere per riacquisire fiducia in sé e nelle relazioni interpersonali.

La medicina estetica viso è sicuramente l’area a cui i pazienti si interessano maggiormente, essendo il volto il primo biglietto da visita da mostrare alle altre persone. Le occhiaie che caratterizzano la zona sottorbitale, ad esempio, così come le rughe d’espressione, degli occhi o della fronte, nonché difetti estetici delle labbra o del mento, trovano nella medicina estetica un importante e risolutivo alleato.

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A chi affidarsi per la Medicina Estetica

Tra i più rinomati centri di Medicina estetica troviamo il Biomedic Clinic & Research, un Centro Medico Polispecialistico di Medicina Integrata situato a Villa Guardia, in provincia di Como. Da oltre 30 anni il Centro abbina l’utilizzo dei sistemi biofisici con la medicina convenzionale. I cardini della metodica diagnostica e terapeutica sono la collaborazione e il costante coordinamento tra l’approccio tradizionale medico e le opportunità offerte dalle medicine complementari di comprovata efficacia.

Vengono utilizzate:

La Medicina Estetica Biologica, che utilizza un approccio agli inestetismi nella maggiore naturalezza possibile, cercando di ottenere la maggiore efficacia, ma sempre nel più totale rispetto dell’organismo; La Medicina Estetica Rigenerativa che utilizza nuove tecnologie di autoinnesto di cellule per promuovere il rinnovamento cellulare, in combinazione anche con laser di ultima generazione, a seconda del tipo di inestetismo da trattare;

I Trattamenti Laser, utilizzati per mitigare o eliminare una serie di condizioni cosmetiche della pelle, come rughe, acne, cicatrici, cheratosi, ecc.;

La Medicina Estetica Integrata, che utilizza diversi strumenti per trattare uno specifico inestetismo, in particolare con l’obiettivo di consentire a chiunque di potersi occupare dell’inestetismo che lo sta disturbando, secondo una gradualità di approccio, che inizia con trattamenti domiciliari creati con tecnologia biofisica, accessibili anche a distanza.

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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata. Si dichiara che il presente messaggio è diramato nel rispetto delle linee guida inerenti l’applicazione degli art. 55-56-57 del Codice di
Deontologia Medica.”

CONSIGLI PRATICI

KYMINASI DIET

Questo volume raccoglie 210 ricette, ideate dallo chef Raffaele Mancini per la Kyminasi® Diet , sulla base delle indicazioni dei piani alimentari, dalle più restrittive a quelle con maggiori concessioni, delle diverse fasi di un programma della durata massima, così da poter fornire a

chiunque segua il percorso, una guida che lo accompagni fino alla conclusione della fase finale. Alle 210 ricette dello chef, ne sono state aggiunte 4, selezionate tra le molte inviate dai pazienti che hanno seguito i programmi di dimagrimento e partecipato al concorso di raccolta

delle ricette in stile Kyminasi® Diet. Ringraziamo tutti coloro che hanno voluto contribuire alla creazione di questo libro, che ci auguriamo possa mostrare come sia possibile mangiare con gusto e senza frustrazioni, mentre si recupera il proprio peso forma.

CESAR SALAD KYMINASI

Preparazione: 10 min | Cottura: 20 Min | Difficoltà: facile Preparazione e cottura

Ingredienti per 1 persona:

200 gr di Lattuga romana

130 g di petto di pollo

100 g di zucchine

200 ml brodo vegetale *

1 cucchiaino di origano secco

Lattuga romana

Lavare, asciugare, tagliare in strisce di 1x7 cm (chiffonade).

Zucchine

Lavare, tagliare a bastoncini di 1x5 cm. Saltare in padella con qualche cucchiaio di brodo vegetale finché diventano dorate.

Levare dal fuoco, aggiustare di sale, pepe ed un pizzico di paprica dolce.

Petto di pollo

Tagliare a straccetti, saltare in padella fino a cottura irrorando, se necessario, con poco brodo vegetale. Unire le zucchine, spolverare con l’origano secco, saltare per 30”, aggiustare di sale e pepe, levare dal fuoco.

Finitura

Attendere che gli ingredienti cotti siano a temperatura ambiente. Preparare il condimento miscelando bene 2-3 cucchiai di acqua, gocce di succo di limone, un pizzico di sale e pepe nero.

In una terrina disporre la lattuga romana, le zucchine, il pollo, irrorare con il condimento, aromi e spezie a piacere e miscelare bene.

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1 limone Sale Pepe
pizzico di paprica dolce Aromi/spezie LA RICETTA
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TRIMESTRALE DI SALUTE E BELLEZZA

Le opinioni espresse dai giornalisti sono personali e non necessariamente combaciano con quelle dell’editore.

Dati, immagini e informazioni relativi ai singoli articoli sono stati forniti ad Artestampa Editore da Clinic & Research srl, che si assume ogni responsabilità rispetto alla veridicità degli stessi.

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| 2023
N.01

GRAFICA

Acme

TESTI

Elisabetta Riva

Redazione interna di Biomedic Clinic & Research di Villa Guardia

FOTOGRAFI

Giovanni Mecati

Ground Picture

Robyn Mackenzie Archivio

LightField Studios

Aleks Gudenko

Albina Gavrilovic

Evgeny Atamanenko

EDITORE

Edizioni Artestampa Fioranese

STAMPA

Artestampa Fioranese Srl

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