Vending News N° 9 - Marzo 2014

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Numero 9 - Anno 2014

RIVISTA BIMESTRALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA Siamo a Pad 4 - Sta nd D48

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L’editoriale di Fabio Russo

La Fiera delle Fiere si avvia al “tutto esaurito” molto prima delle aspettative, con molti nuovi attori e qualche sorprendente quanto inattesa assenza. Ve ne daremo notizia nel prossimo numero, che pubblicheremo pochi giorni prima di Venditalia 2014. Sarà un numero ricco di notizie e anticipazioni, tutte quelle che gli espositori ci stanno giorno dopo giorno comunicando e che potrete leggere anche durante la visita che certamente andrete a fare tra il 7 ed il 10 Maggio a Fieramilanocity. Tante sono le attese per un evento che si preannuncia come quello del rilancio del settore, un’aspettativa condivisa da tutti gli espositori, tesi a rivolgersi al mercato con nuove idee e proposte che possano dare nuovo impulso al settore. Ne vedremo delle belle. E mentre Venditalia 2014 si avvicina, il nostro staff si arricchisce di nuovi collaboratori nel concreto tentativo di avvicinarsi a sua volta sempre di più ai temi più sentiti dai lettori. Dopo il suo esordio nello scorso numero con una presentazione del macro tema delle gare, il dottor Stefano Cecchini questo mese ci parla in questo numero di una nuova importante figura: quella del Direttore Esecutivo del Contratto. Con questo numero, s’inaugura anche una nuova collaborazione: quella col dottor Alessandro Fischetti, amministratore della Leanus - L’imprenditore srl, società italiana che da anni presta servizi di consulenza alle aziende e che nell’ultimo biennio ha iniziato una concreta collaborazione con molte società presenti nel settore della distribuzione automatica. In ogni numero nei prossimi mesi, il dottor Fischetti analizzerà i temi legati a un’intelligente valorizzazione delle risorse delle imprese di gestione. E non solo. Lo speciale di questo mese, tanto per restare in tema, lo dedichiamo ai software utilizzati nelle imprese di gestione. Ne parliamo con i responsabili di ognuna delle aziende di produzione. E ancora, dalla Francia giunge nel nostro Paese un software innovativo in 3D destinato a facilitare e ottimizzare il lavoro dei gestori – e non solo – per ciò che concerne l’ottimizzazione degli spazi delle vending machine. Ce ne parla Eric Froger in un’intervista che ne illustra caratteristiche e benefici. Noi ci vedremo nei corridoi di Venditalia 2014. Io sarò li per la quattro giorni del Vending a realizzare reportage da condividere con voi e con tutti gli attori della filiera. Ma ci terrei anche a raccogliere la testimonianza di ognuno di voi, attraverso i vostri volti e la vostra voce. Non esitate, dunque, ad avvicinarvi a me quando mi vedrete correre da uno stand all’altro. Con infinito piacere raccoglierò il vostro parere sui temi che desiderate.


Sommario Periodico bimestrale della distribuzione automatica Anno 3 - Numero 9 Marzo/Aprile 2014

L’EDITORIALE di Fabio Russo pag. 3

Aziende

Editore

pag. 28 Sede: Via Benedetto Brin, 69 80142 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it Tel. 0810152150 Fax. 0810152151 Sito internet

Artigiana Biscotti. La tradizione approda nel Vending

Intervista con Salvatore Peluso

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Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Francesco Ippolito Fabio Russo Flora Seta Stefano Cecchini Giuseppe Ceraso Grazia Di Lorenzo Alessandro Fischetti William Giannelli Luca Magnabosco Pragmafrance Marizia Rubino Gianluca Sandei Luciana Stracquadanio Gabriele Toro Michele Ferraro Paky Di Bitonto

pag. 47

Le News di Coca-Cola

Dossier pag. 42

Intervista con Nino Lo Iacono

Eventi pag. 32

Aspettando Venditalia

Intervista con Lucio Pinetti pag. 35

Evento Illy-Mitaca

Vega la Star di Digisoft

pag. 10

pag. 48

Tour tra gli stand

Intervista con Guido Panigada ProgeaV. Il software per tutti di SiSoft

Intervista con Anna Coco pag. 52

Gestire è facile con iVending

Intervista con Gennaro Buonocore pag. 56

GD La soluzione di Target Informatica

Intervista con Francesco Trappetti

Speciale

Coges Flo Antonio Fiore Ducale Suzo Happ Ingegni N&W Vendon Bianchi Vending Crane

pag. 60

pag. 20 pag. 22 pag. 22 pag. 23 pag. 24 pag. 24 pag. 26 pag. 31 pag. 34 pag. 34

L’esperto

VendingPlanogramBuldier

Intervista con Eric Froger pag. 36

Stampa Tipografia TETI srl - Napoli

Caffè

Pubblicità: inferiore al 50% Vending News è una rivista tecnica dedicata alla distribuzione automatica. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti

WIB. La Vending Machine intelligente

Le News di Mondelez International

Iscrizione al ROC n° 22385 dal 4 Maggio 2012

Direttore editoriale Fabio Russo

pag. 7

pag. 40

www.vendingnews.it

Direttore responsabile Francesco Ippolito

Idee

Pianeta Gare. Il DEC

A cura di Stefano Cecchini

pag. 62

pag. 38

A cura di Myko Trading

A cura di Alessandro Fischetti

Vola il prezzo dell’Arabica

Leanus. Il consulente del Vending

L’e-quotidiano della distribuzione automatica www.vendingnews.it


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5 numeri 2014

56,00 Italia -

130,00 Estero

scrivi semplicemente SUBSCRIBE a redazione@vendingtv.it

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Gli incontri del vending

Ukraine Vending Expo 4 - 6 Marzo 2014 Kiev (Ucraina)

Venditalia 2014 7 - 10 Maggio 2014 Milano (Italia)

VendExpo Russia 19 - 21 Marzo 2014 Mosca (Russia)

fm Vend 20 Maggio 2014 Londra (UK)

NAMA One Show 9 - 11 Aprile 2014 Las Vegas (USA)

Vending Poland 10 - 11 Aprile 2014 Varsavia (Polonia)

Le Forum Vending Show 18 - 20 Settembre 2014 Monaco (Montecarlo)

China Vending Show 25 - 27 Settembre 2014 Shangai (Cina)


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La vending machine intelligente

IB è l’acronimo di Warehouse In a Box, un’innovativa tipologia di vending machine intelligenti, nata nel 2012 come start up dall’ingegno e dalla creatività di un team tutto italiano. Progettata da un giovane ingegnere, Nino Lo Iacono, WIB è una vending machine pensata per creare un nuovo canale di vendita dedicato all’intera industria del retail, in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti e di cogliere le opportunità derivanti dal Web, integrando efficacemente i canali e l’engagement dei consumatori sia online che offline. Un sistema di erogazione originale e brevettato, la possibilità di accedere alla macchina da remoto, la connessione con internet e i social media, la possibilità di incrementare gli incassi attraverso gli spazi pubblicitari fanno di WIB un distributore automatico di ultima generazione made in Italy, basato su una tecnologia sofisticata, ma al contempo di semplice utilizzo per il consumatore. Per conoscere meglio WIB, abbiamo incontrato il suo ideatore, Nino Lo Iacono, col quale abbiamo voluto approfondire i vari aspetti del progetto e analizzare le prospettive future che potrebbero delinearsi nel mercato del vending. Partiamo dal 2012. Com’è nata l’idea di WIB? L’idea è nata da lunghe chiacchierate proprio davanti a una tradizionale macchinetta del caffè, presso il Business Center ARCA dell’Università di Palermo, fra un gruppo di imprenditori, ingegneri e designer con esperienze professionali molto diversificate, ma accomunati dalla voglia di combinare le proprie competenze per cambiare le cose facendo dell’innovazione la propria mission. In particolare, la ferma convinzione che il vending possa rappresentare un canale di vendita molto efficace per l’intera industria del retail e non solo per snack e bevande, ci ha spinto

Nino Lo Iacono, 31 anni, a 19 lascia la Sicilia, terra di origine, per iniziare gli studi universitari presso il Politecnico di Torino. Dopo avere conseguito la laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica, inizia il suo percorso lavorativo presso il Centro Ricerche FIAT, dove collabora con un team multidisciplinare di ricercatori di altissimo livello. Dopo questa ricca esperienza a contatto di figure professionali di grande levatura, amplia notevolmente i suoi orizzonti. A 28 anni, l’ambizione e la volontà di lasciare il segno lo spingono a rinunciare ad un contratto a tempo indeterminato - decisione non facile in pieni anni di crisi - per dare seguito al suo istinto imprenditoriale. Tornato a Palermo nel 2010, costituisce la sua prima società di automazione da cui ha avuto origine, grazie anche al supporto di mentor locali, il progetto WIB, diventato oggi una startup pluripremiata e nel quale hanno creduto diversi investitori sia nazionali che internazionali. a portare avanti un’attività di ricerca e sviluppo durata più di due anni e finanziata in parte anche dal Ministero dello Sviluppo Economico. Qual era l’obiettivo? La volontà era quella di rivoluzionare il mercato, creando un canale di vendita del tutto nuovo che non fosse in competizione con le macchine attuali, ma che abilitasse alla vendita automatica anche altri segmenti del commercio al dettaglio attraverso un sistema innovativo e web-based con cui raggiungere efficacemente aree strategiche ad alta pedonalità, nelle quali l’implementazione di un negozio tradizionale richiederebbe ingenti investimenti e costi operativi. Abbiamo da subito capito che per fare ciò sarebbe stata necessaria una rivoluzione tecnologica che sfociasse in una nuova generazione di macchine automatiche.

chi brevetti Coca Cola, ma con la volontà di creare uno strumento flessibile, che sopravanzasse i limiti attuali e che fosse attento alle esigenze sia del retailer che dei consumatori finali. Ci siamo in qualche modo astratti dalle soluzioni tradizionali per quanto robuste e consolidate, passando ad immaginare un sistema di movimentazione smart, in grado di effettuare un prelievo multiplo di prodotti dagli scaffali di stoccaggio, di manipolare i prodotti indipendentemente da packaging, peso, forma e fragilità e di accompagnarli gentilmente al vano di consegna ampio, ergonomico e pensato in funzione del consumatore finale.

Come vi siete mossi?

WIB permette quindi di offrire un ampio catalogo di prodotti che spazia dagli alimentari all’elettronica di consumo, passando per vini, farmaci, beni di lusso, cosmetica e prodotti FMCG, ossia quei prodotti ad alta rotazione venduti normalmente nei supermercati.

Siamo partiti dalle basi studiando lo stato dell’arte, a partire dai più anti-

Che tipo di struttura avete ideato per far fronte alle esigenze di location

Idee

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di diversa tipologia? La struttura, altra innovazione, unica nel settore e da noi brevettata, può essere modificata durante il ciclo di vita della macchina con un intervento rapido e on-site aggiungendo o rimuovendo sia unità magazzino che interfaccia, in modo da adattare la capacità di stoccaggio al luogo di installazione e ai risultati commerciali.

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Abbiamo prestato grande attenzione al design della nostra macchina, rendendola calda e amichevole sia nell’interfaccia Uomo/Macchina che nell’esperienza di acquisto e fruizione in genere. Lo chassis esterno così come le interfacce grafiche possono essere customizzate secondo le esigenze e la comunicazione del nostro cliente. Il risultato finale, grazie anche alla fisicità del dispositivo, permette di veicolare il brand e attirare l’attenzione dei consumatori in maniera forte ed efficace. I monitor integrati, inoltre, consen-

Idee

tono di fornire contenuti informativi, servizi di intrattenimento e gioco ai consumatori, incrementando la loro fidelizzazione e la qualità dell’esperienza vissuta. La pubblicità, al contempo, consente di generare ricavi aggiuntivi paralleli a quelli della vendita. WIB ha uno stretto rapporto con internet e i social. È vero? Questo è l’aspetto innovativo di mag-

gior rilievo e consiste nell’integrazione con internet e il mondo del www. I consumatori possono infatti, via web e mobile, selezionare da un portale ecommerce dedicato la macchina più vicina o più comoda ai propri spostamenti, riempire il carrello con i prodotti desiderati e pagare elettronicamente, ritirando poi gli acquisti comodamente e in qualsiasi momento della giornata presso il punto vendita scelto. Con WIB la spesa si può fare tranquillamente da casa, dall’ufficio, mentre si è in giro per


piacere o per lavoro e tutto nell’arco di pochi minuti. La connessione al web è però un valore aggiunto anche per il gestore. Ci spiega perché?

L’idea WIB ha partecipato a diverse competizioni per start-up ad alto potenziale di crescita e d’innovazione. Fra queste vanno menzionate la vittoria a SeedLab 2012 che ha consentito un percorso in Silicon Valley, finalizzato all’ingresso nel mercato USA e la selezione fra le 24 aziende

Attraverso quali canali pensate di far conoscere WIB agli addetti ai

lavori del vending? Grazie ai capitali raccolti è stata avviata la produzione delle macchine WIB e il lancio commerciale avverrà nei prossimi mesi partecipando a fiere di settore sia nazionali che internazionali. Fra queste va sicuramente citata Venditalia 2014, punto di riferimento europeo nel settore vending, nell’ambito della quale punteremo a farci conoscere e ad accreditarci fra i più innovativi produttori di distributori automatici.

Sei pronto per Q?

Q

Il tuo nuovo modo di fare Business

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WIB nasce come start-up. A che punto è la realizzazione concreta del progetto?

finaliste alla competizione europea Intel Business Challenge Europe che si è svolta a Dublino a giugno del 2013. Al momento WIB ha raccolto capitali di investimento da parte di diversi fondi di Venture Capital e di Business Angel, sia nazionali che internazionali, confermando il grande interesse per il nostro progetto da parte dell’industria del retail, in particolar modo al di fuori dei confini nazionali.

Vending News

Indubbiamente. Il web favorisce l’attività del gestore che, comodamente dal proprio ufficio, può monitorare parametri commerciali e tecnici della macchina, implementare tecniche di vendita avanzate come variazioni dinamiche di margini e promozioni combinate, caricare nuovi contenuti informativi e pubblicitari da proiettare sui monitor e così via.

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Eventi


L’edizione 2014 di Vending Paris si è presentata con un format rinnovato in uno spazio condiviso con altri due importanti Saloni dedicati alla ristorazione: il Sandwich & Snack Show e il Parizza. La logica che ha spinto Reed Expositions, organizzatore della manifestazione in partnership con NAVSA, l’associazione di categoria francese, era di creare sinergia tra i tre diversi comparti stimolando nuove possibili strategie di business. Allo stesso tempo i visitatori dei tre Saloni sono stati messi nella condizione di apprezzare, attraversando i corridoi comuni, prodotti e novità di ognuno dei tre comparti. Molti hanno potuto così avere per la prima volta un approccio al mondo della distribuzione automatica.

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Eventi


Gli stand degli espositori, ad esclusione di pochi, sono apparsi subito meno appariscenti e di dimensioni ridotte rispetto al passato, complice evidentemente il perdurare della crisi economica, ma anche l’avvicinarsi dell’appuntamento con Venditalia, unanimemente riconosciuta in tutt’Europa e oltre come l’autorevole fiera internazionale del vending.

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Eventi


da

c D ua c af le f m aè cchine da caffè

y

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made in Parma - Italy www.ducale.com

Ducale macchine da caffè VENDITALIA 2014 Pad. 2 – Stand E26 D29


Nell’ambito della manifestazione fieristica si è svolto l’International Business Day, con momenti di confronto tra i rappresentanti istituzionali del vending europeo, che hanno avuto modo di illustrare lo status quo del settore nella propria nazione, confrontando i numeri e le più recenti tendenze di consumo nell’out-of-home. Per dovere di cronaca, va segnalata l’assenza di Confida all’International Business Day.

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Eventi


Aris Kashefi - BDV

Erwin Wetzel - EVA

Boris Belotserkovsky - RNVA

Johnatan Hilder - AVA

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Mentre nell’edizione del 2012 la Vending Canteen aveva teatralmente riprodotto le più comuni situazioni di vita quotidiana che rendono necessaria la presenza di distributori automatici, quest’anno il focus è stato più generale, ancora una volta nella volontà di trovare punti in comune tra i tre comparti. Lo “Spazio Innovazione” allestito nel padiglione ha rappresentato 200 diversi metodi di cottura, in un approccio diverso alle tendenze dei pasti caldi nella ristorazione nomade. Protagonisti cinque elementi: acqua, aria, olio, metallo e onde.

Eventi


Tirando le somme dell’esperienza parigina, resta il dubbio sulla riuscita del Salone rispetto alle premesse. La compresenza dei tre Show può aver stimolato curiosità e qualche idea nuova rispetto ai prodotti, ma è difficile che abbia fatto nascere relazioni di business tra i protagonisti dei diversi comparti. Ciò nonostante, sembra che i numeri abbiano dato ragione al nuovo format, che ha coinvolto più di 16.000 visitatori. Numeri che hanno convinto l’organizzazione a ripetere l’esperienza nel 2015, quando i tre Show si svolgeranno con una sovrapposizione di date: Vending Paris dal 25 al 27 marzo e il Sandwich & Snack Show insieme al Parizza il 25 e 26 marzo. Il vending, dunque, avrà l’intera giornata del 27 per essere unica star dello Show!

Microtronic festeggia 30 anni di attività

Roberto Fanelli - Conserve Italia

17 Antoine Dupuy - SEGI - Riv. Covim e Vendorplast

Daniele Simonazzi - Flo S.p.A.

Vecchi amici: Felice Milani e Dino Macchi

Alessandra e Alfredo Padelli - Special Coffee


Francesco Frova e Stefano Barato - N&W Global Vending

Daniele Agosto e Iwald Mons - Saeco Vending Group

Claudio Picci - Covim S.p.A.

Mario Majo - Coges S.p.A.

Pietro Sandei - Ducale snc

Bertrand Paris - Bianchi Vending Group S.p.A.

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Tour tra gli stand

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oges, leader anche in Francia per i sistemi di pagamento, ha presentato in anteprima a Vending Paris alcune delle novità che proporrà ai gestori italiani in maniera più approfondita in occasione dell’edizione 2014 di Venditalia. Il claim “One Cashless for All” contraddistingue Coges in tutti i Paesi in cui è presente ed è la sintesi della filosofia sulla quale l’Azienda ha costruito il suo sistema Engine, nato due anni fa e riproposto ora nella sua ultima versione. Engine è il cuore del distributore automatico, un sistema cashless unico che funge da punto di riferimento per tutte le altre periferiche, sia quelle tradizionali (validatore, lettore di banconote, rendiresto) che quelle di ultima generazione, come le carte di credito. È, inoltre, un sistema modulare che consente di integrare altre funzioni, come la telemetria, aggiungendo semplicemente un modulo GPRS. Oltre a Engine, Coges ha proposto un nuovo lettore Mifare che andrà a sostituire la versione precedente, in grado di utilizzare card o media con caratteristiche diverse al posto delle consuete “chiavette”. Le card realizzate da Coges ed utilizzate nell’ambito di un’azienda possono svolgere molteplici funzioni riuscendo a convogliare in un unico sistema dati di natura diversa. Il dipendente di un’impresa può, ad esempio, utilizzare la sua card per validare gli accessi in azienda, l’uso della mensa, della fotocopiatrice o del distributore automatico. I dati raccolti dal sistema s’interfacciano con il software di gestione aziendale, andando a confluire in sezioni separate a seconda della natura dei dati e in ambiente protetto, affinché

i dati stessi non s’intreccino tra di loro e vi abbia accesso solo il personale abilitato a gestire le informazioni di uno specifico settore. La vera novità di Coges è stato il lancio del servizio Coges Online, un sistema di telemetria semplice che permette di tenere costantemente sotto osservazione lo stato del proprio parco macchine attraverso l’accesso a un server dedicato che Coges mette a disposizione degli utenti in formula gratuita. Il funzionamento è semplice e lineare: una volta registratasi sul sito www.cogesonline.com, l’azienda partner andrà a configurare i propri punti vendita in base a parametri di base quali tipologia di macchina, prodotti venduti, sistema di pagamento a bordo, prezzi. Una volta creato il proprio parco macchine “in cloud”, l’utente ha accesso ai dati che vi andranno a confluire e può verificare lo stato dei suoi distributori automatici, collegandosi da un qualsiasi dispositivo (pc, iPhone, iPad). In maniera gratuita e immediata e attraverso un menu semplice, può conoscere in tempo reale lo stato del funzionamento, lo stoccaggio dei prodotti, i dati di vendita, eventuali allarmi di ogni singolo distributore automatico. Se l’utente ha maggiori esigenze di controllo o desidera interfacciare il sistema offerto da Coges col software gestionale interno, è possibile integrare plug-in aggiuntivi che permettono a Engine di trasferire i dati raccolti al sistema di gestione aziendale, migliorandone ulteriormente i risultati. Tutto questo e ancora altre novità saranno presentate da Coges al prossimo atteso appuntamento fieristico di Venditalia 2014. Vending News

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Siamo a Pad 2 - Stand D11 - E16

2014: l’evoluzione continua Nasce il nostro nuovo sito. Costruito all’insegna della trasparenza e della facilità di consultazione, didiessesrl.eu è da oggi il tuo nuovo punto di riferimento per conoscere sempre meglio la nostra azienda e il team di collaboratori interni e quelli presenti sul territorio. didiessesrl.eu si rinnova per consultare in qualsiasi momento le brochure e le schede tecniche delle nostre macchine da caffè e di tutti gli altri prodotti, che, insieme ai manuali d’uso, andranno a semplificare il tuo lavoro, donandoti maggiore remuneratività.

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Tour tra gli stand Stand minimalista a dimostrazione che il prodotto conta più della scenografia. Flo è ben affermata in Francia dove possiede un sito produttivo oltre che una sede commerciale. Riproposto EVO, la versione francese di Hybrid, il bicchiere ecologico presentato al mercato nel 2012, nelle due misure standard da 15 e 18 cl. Accanto alla linea Hybrid, Flo ha confermato la sua produzione di bicchieri in cartoncino, ideali per il consumo “on the go”, in cinque diverse capacità (da 15 a 34 cl) con particolare attenzione al modello da 25 cl (80 mm di diametro) particolarmente adatto al consumo di bevande gourmand, ultima tendenza del vending transalpino.

22 Prima volta in Francia per Antonio Fiore Alimentare, azienda affermata da anni in Italia con un prodotto tipico della Puglia: i tarallini. Giunta alla terza generazione, l’Azienda continua a seguire una ricetta tradizionale tramandata negli anni, adoperando materie prime del territorio e seguendo un metodo di lavorazione artigianale. Forte della sua presenza nel vending italiano, anche in Francia Antonio Fiore ha proposto la linea classica dei suoi tarallini nella confezione monodose da 40 grammi e declinata nelle numerose varianti di gusto, di cui alcune davvero particolari come le “Delizie dell’Orto” e il gusto mortadella. Alla linea classica, l’Azienda ha affiancato la variante “I Fragrantini”, ancora più leggera e friabile della ricetta originale, perché ottenuta con un processo di lievitazione totalmente naturale e “I Saraceni”, tarallini dal gusto unico perché prodotti con farina di grano arso dal profumo particolare. I riscontri ottenuti presso lo stand allestito a Vending Paris, lasciano presupporre che anche i consumatori francesi potranno a breve apprezzare i tarallini della tradizione pugliese acquistandoli al distributore automatico.

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Tour tra gli stand

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ucale, rappresentata in Francia dalla società 2b3da, ha proposto le sue soluzioni per il vending che associano brand affermati a macchine innovative. Il caffè, erogato sotto gli occhi del consumatore attraverso un distributore automatico trasparente che mostra l’intero processo d’erogazione, è stato come sempre di grande attrazione. Il top di gamma Ducale per il mercato francese è un caffè di alta qualità – L’Or di Maison du Cafè – unito a bevande calde gourmand, aromatizzate con sciroppi e declinate in un’infinita combinazione di sapori. Una menzione speciale meritano le bevande a base di latte e cioccolato, quest’ultimo garantito dal brand Van Houten. Riproposto il distributore automatico a marchio Knorr per la preparazione delle zuppe e le divertenti e innovative macchine a marchio Haribo con le sue famosissime caramelle morbide, nella versione table-top e free-standing. Haribo Mix Machine, evoluzione della già nota Bulk Vendor, è dotata dell’ennesimo brevetto targato Ducale, ovvero un contenitore pensato e progettato per poter erogare qualsiasi tipo di caramelle, dai più classici confetti sino alle più gettonate “gommose”. Per ultimo citiamo il nuovo concept presentato in anteprima europea da Ducale: è un piccolo distributore di caramelle table top, già introdotto da un paio d’anni nel mercato nord americano, esposto a Parigi per valutarne l’impatto sul pubblico francese. E’ un concetto totalmente innovativo, only cashless, dotato tra l’altro di un sistema di telemetria che permette un controllo totale e diretto da remoto. A Vending Paris, Ducale ha presentato in anteprima due macchine che saranno protagoniste dello stand a Venditalia: la City Blindata e la City Star Bar, quest’ultima dotata di bicchieri “To Go” da 14 Oz, frigorifero, due topping e due sciroppi, destinata a diventare diretta concorrente delle più note catene di caffetterie internazionali. Vending News

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Tour tra gli stand

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A Vending Paris Suzo Happ ha presentato la gettoniera Currenza C2, un prodotto nuovo entrato nella disponibilità dell’Azienda a seguito dell’acquisizione di Mei da parte di Crane. Su richiesta della Commissione Europea, infatti, per poter perfezionare l’iter di acquisizione di Mei, Crane ha dovuto rinunciare a due dei suoi prodotti, tra i quali la gettoniera Currenza C2, la cui licenza europea è stata acquistata appunto da Suzo Happ. Currenza C2 è una gettoniera a 6 tubi, di maggiore capacità rispetto alle altre presenti sul mercato ed estremamente affidabile nel funzionamento, grazie a 3 motori indipendenti per l’erogazione delle monete. A questa importante caratteristica si aggiungono la modularità, che consente di sostituire ogni singola parte con evidente risparmio economico, e la possibilità di integrare la telemetria in modo da poter ricevere allarmi relativi alla gettoniera e alla stessa macchina attraverso un semplice sms. Caratteristica, quest’ultima, che fa di Currenza C2 un prodotto unico nel mercato.

Assoluta novità per il mercato francese il DrinkSpenser realizzato da William Giannelli insieme a un giovane team di amici con l’intento di realizzare prodotti innovativi nel settore beverage. Si tratta di un distributore automatico che, oltre ad acqua naturale e gassata, eroga bevande di varia tipologia attraverso un innovativo sistema a capsule: attraverso la lettura del codice a barre posto su ogni capsula DrinkSpenser riconosce la tipologia di bevanda erogando all’occorrenza acqua calda o fredda nella quantità necessaria. In Italia questa giovane azienda ha avviato già da qualche tempo una partnership con Acqua Minerale San Benedetto che produce le capsule commercializzate nel nostro Paese. Fuori dai nostri confini, DrinkSpenser lavorerà con capsule a proprio marchio pur mantenendo lo stesso livello di qualità del brand più famoso. Le capsule Spenser sono disponibili in 7 gusti – sei freddi e uno caldo – destinati ad aumentare con l’introduzione di nuove bevande come la cola, la limonata e gli energy drink. Costi contenuti, possibilità di essere collegato alla rete idrica o di lavorare con serbatoio interno, ambiente protetto da ogni possibile contaminazione sono altre caratteristiche di DrinkSpenser.

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Tour tra gli stand

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a Francia rappresenta per N&W Global Vendig il secondo mercato del mondo, dopo quello italiano, con una presenza che va ben oltre i confini francesi e abbraccia un’area molto vasta in cui sono compresi molti Paesi della fascia nordafricana fino alle piccole isole francofone sparse negli oceani. L’ampio stand allestito a Vending Paris è stato presidiato da Francesco Frova, nuovo direttore generale di N&W France, stabilitosi da poco nella sede centrale di Parigi, ma responsabile di tutte le filiali esistenti nel territorio francese e dedicate prevalentemente all’area tecnica post-vendita. Dai modelli table-top ai distributori free-standing fino alle piccole macchine della linea Essegielle, N&W ha riproposto a Vending Paris l’intera gamma dei suoi distributori in uno stand raffinato e di grande attrazione per i visitatori. Necta ha potuto mostrare e dimostrare come l’evoluzione delle sue macchine non sia solo estetica, ma anche e soprattutto tecnica: sistemi di pagamento e controllo telemetrico di ultima generazione che offrono il massimo dell’affidabilità sia ai gestori che agli utilizzatori finali. Con uno sguardo attento alle esigenze dei consumatori più esigenti, N&W ha colto le ultime tendenze del mercato verso prodotti particolari, come i caffè aromatizzati, che offrono maggiore marginalità al gestore, pur restando prodotti di nicchia. Tra le novità della gamma OCS segnaliamo Flexi, una macchina di minimo ingombro, larga solo 11 centimetri. Tutti i dettagli delle ultime novità che N&W riserva al mercato verranno rivelate a Venditalia 2014, dove le aziende avranno modo di presentare i loro prodotti a un gran numero di visitatori professionali internazionali. Vending News

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Artigiana Biscotti la tradizione approda nel Vending

rtigiana Biscotti è una realtà produttiva del Sud Italia che ha saputo coniugare la tradizione dell’arte dolciaria siciliana con la modernità non solo della struttura e degli impianti, ma anche dei canali di vendita scelti. Non solo quelli tradizionali, ma anche l’e-commerce attraverso lo shop presente sul sito e, più di recente, il canale vending con prodotti dedicati e confezionati ad hoc per la distribuzione automatica. Abbiamo incontrato Salvatore Peluso, titolare dell’Azienda, dal quale ci siamo fatti raccontare l’evoluzione della piccola attività familiare e artigianale divenuta un’impresa moderna in grado di conservare ed esportare le antichissime tradizioni della pasticceria siciliana. Signor Peluso, vuole far conoscere agli operatori del vending la storia dell’Artigiana Biscotti?

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La nostra è una storia di famiglia, come accade per molte imprese soprattutto del Meridione. Nel 1964 mio padre Guido aprì un panificio artigianale nel quale, come vuole tradizione, venivano prodotti anche fragranti biscotti per la prima colazione. Da questi primi passi si è successivamente sviluppato un opificio specializzato esclusivamente nella produzione

Aziende

di biscotteria. I nostri biscotti avevano un nome Biscotti Umberto, ma accanto ad essi producevamo anche savoiardi e parigini. Con il successivo cambio generazionale, le ricette originarie sono state modificate e ci siamo specializzati nella lavorazione della pasta di mandorle, quella vera e tradizionale. Abbiamo così inserito quelli che col tempo sono diventati veri “cavalli di battaglia”: pasticceria di mandorle di alta qualità (42% di mandorle), cioccolato di Modica, pastine di frolla ripiene e prelibatissimi dessert al cioccolato, tra i quali il famoso Moretto che è tra i più apprezzati della nostra produzione. Col tempo la struttura è cresciuta, fino ad essere oggi un’impresa moderna e certificata. Oltre alla Certificazione per la Qualità ISO 9001:2008, Artigiana Biscotti vanta la Certificazione Ambientale ISO 14001:2004 e stiamo per implementa-

re la IFS, riconosciuta a livello mondiale. Naturalmente seguiamo scrupolosamente la normativa vigente in materia alimentare, applicando l’Haccp al fine di garantire la sicurezza dei nostri prodotti nei confronti dei consumatori. Com’è strutturata oggi Artigiana Biscotti? Oggi Artigiana Biscotti occupa 12 persone, di cui 9 addetti alla produzione e al confezionamento e 3 addetti all’a-


rea commerciale e alla contabilità. Portiamo i nostri prodotti in tutt’Italia affidandone la logistica a corrieri specializzati, riuscendo ad effettuare le consegne anche in 4/5 giorni. La nostra clientela è vasta e appartiene ad ogni canale di vendita: dalla GDO al comparto ho.re.c.a, passando attraverso la vendita diretta al minuto e l’e-commerce e ora anche il vending.

Com’è nata l’idea di entrare in un canale così specializzato come il vending?

confezionamento monodose e da lì il passo verso la distribuzione automatica è stato breve.

L’ingresso nel vending è nato da un precedente step, quello di aver scelto di chiudere ogni biscotto in un singolo incarto, prima di inserirlo nelle confezioni multiple. Eravamo, quindi, già specializzati nel

Poiché i prodotti riscuotevano molto successo nei bar, è stata appositamente studiata una confezione per la vendita d’impulso monodose e in seguito è nata l’idea d’introdurre le confezioni nei distributori automatici.

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La confezione vending non è però monodose… No, per i distributori automatici è stato ideato un apposito pack che contiene tre dolcetti, ognuno imbustato singolarmente. La scelta dei 3 pezzi non è casuale, perché il terzo dolcetto è quello della condivisione o della discordia: lo tengo per me o lo divido con un amico, magari bevendo un buon caffè, ovviamente preso al distributore automatico! Quante referenze avete destinato al vending?

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Per il vending sono state individuate alcune tipologie di biscotti di sicuro gradimento come i Canestrini alla nocciola e quelli al pistacchio, i Dolcetti di mandorle al limone, all’arancio, al mandarino e al pistacchio e i Ricci di mandorle tradizionali. Come vede, nei nostri pasticcini c’è un forte richiamo ai sapori e ai profumi di Sicilia, una terra ricca e generosa che ancora non è apprezzata come merita. La nostra mission è quella di esportare nel mondo l’anima di questa regione anche solo e semplicemente attraverso prodotti semplici e genuini. Le vostre confezioni sono state testate sulle macchine? Certamente! I prodotti sono stati testati sulle macchine con diversi prototipi di pack. Originariamente si era

scelto una confezione con chiusura a fischietto, che aveva un design accattivante ma poco pratico poiché s’inceppava nelle molle. Perciò è stato poi studiata una forma del pack più regolare, in modo da adattarsi anche alle diverse misure delle spirali utilizzate nei distributori automatici. Naturalmente la grafica è stata studiata a tavolino, arrivando a scegliere colori e soggetti di grande attrazione.

nia e Palermo, ma presto anche in altre città. Come detto prima, siamo presenti nell’ho.re.ca, nella GDO e nel vending, ma siamo anche molto attivi nell’e-commerce che ci consente di arrivare in ogni parte del mondo, anche se presidiamo già il Nord e l’Est Europa e ci accingiamo ad espanderci anche in America.

Dove siete presenti coi vostri prodotti?

Abbiamo puntato importanti risorse nel canale vending, dove contiamo di affermare con successo la bontà dei nostri prodotti. In contemporanea, stiamo sviluppando un progetto che prevede l’apertura di corner e boutique in franchising.

Artigiana Biscotti è presente in molteplici canali sia in Italia che all’estero. A partire da quei negozi di nicchia, come le boutique alimentari che troviamo soprattutto nei centri storici delle città italiane, specializzate nella vendita di prodotti tipici, fino ai duty free degli aeroporti, attualmente quelli di Cata-

Quali sono i progetti futuri di Artigiana Biscotti?

Come vede rispettiamo la tradizione, ma usiamo ogni moderno sistema per trasmetterla e farla apprezzare! Vending News

Aziende

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Tour tra gli stand Vendon è una giovane azienda lettone specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni IT destinate al mondo della comunicazione. Nel settore della distribuzione automatica Vendon ha lanciato circa due anni fa il dispositivo Vbox, un hardware per la gestione telemetrica delle macchine che si interfaccia con la maggior parte dei software gestionali presenti sul mercato europeo, come Vega di Digisoft. Vendon sta conquistando sempre di più le compagnie europee, tant’è vero che nell’ultimo anno Vbox è stato adottato da due grandi gestioni, una inglese e una tedesca, che lo hanno scelto sia per i costi contenuti che per la grande affidabilità. A Vending Paris, Vendon è stata rappresentata da Orba Informatique, suo partner francese, e ha lanciato importanti novità: l’integrazione di funzioni di marketing, un nuovo terminale di pagamento e la partnership con Deutsche Telekom. Grazie a Vendon, il gestore può attivare a distanza campagne promozionali come ad esempio cambiare i prezzi in determinate fasce orarie, lanciare programmi di fidelizzazione, customizzare offerte in base alla tipologia del cliente e così via. Il nuovo terminale di pagamento, il più piccolo presente sul mercato europeo e in linea con gli standard EVA, consente pagamenti con carta di credito e similari sia in modalità contactless che attraverso il chip ed è compatibile con i protocolli Executive e MDB. Per il lancio di questo tipo di pagamento certificato attraverso carta di credito, è molto importante la partnership che Vendon ha stretto col colosso delle comunicazioni Deutsche Telekom. La capillare presenza in tutt’Europa attraverso le sue filiali, consente di avere un unico interlocutore bancario e condizioni uguali in tutti i Paesi in cui Vendon è adottato.

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Aspettando

L

’ultima edizione di Venditalia, quella del 2012, si era chiusa con risultati superiori ad ogni più rosea aspettativa, registrando la presenza di 314 espositori provenienti da 25 Paesi nel mondo, con una crescita del 16% rispetto all’edizione precedente, oltre che 150 giornalisti accreditati e circa 20.000 visitatori. Numeri sorprendenti se si considera il momento economico difficile che, purtroppo, farà da sottofondo anche alla prossima edizione di un evento fieristico considerato unanimemente “la fiera” della distribuzione automatica. Eppure, sembra che quest’anno le attese degli operatori del comparto siano ancora più grandi e avvalorano la generale sensazione che proprio da

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Venditalia si possa, si debba e si voglia ripartire per gettarsi alle spalle la crisi che negli ultimi anni ha dato un duro colpo all’economia anche di questo settore. Ne parliamo col Presidente di Confida, Lucio Pinetti, a poche settimane dall’esordio di Venditalia 2014, che si terrà dal 7 al 10 maggio nella consueta location di Fieramilanocity. Qual è la sua sensazione rispetto alla percezione generale degli operatori

del settore? Il momento è sicuramente molto difficile per l’intera filiera della distribuzione automatica. I primi segnali di ripresa estremamente timidi si osservano a monte del nostro comparto, ma sono così deboli da non rappresentare sicuramente un elemento significativo oggi per poter dire che il mercato andrà meglio domani nel 2014. Lo stesso dicasi per i nostri operatori più a valle, i gestori, che anzi forse quest’anno hanno vissuto il momento più complicato anche rispetto alle difficoltà passate negli anni precedenti. Ciononostante Venditalia rappresenta sempre un’occasione di grande impulso ed è l’emblema del coraggio e dell’entusiasmo che questo settore è capace di mettere in campo. Siamo quindi sicuri che anche questa edizione sarà un’edizione brillante e ce lo dicono già i numeri che ad oggi abbiamo raccolto. A poco più di un mese dall’inizio di Venditalia, cosa lascia prevedere il numero di adesioni attualmente raggiunto? Ci aspettiamo il tutto esaurito. Quest’anno le adesioni a Venditalia sono state come sempre molte e già dal primo periodo in cui sono state aperte le iscrizioni si è osservata una grande adesione. Nel 2014, ancor più che nel 2012, corriamo il rischio che qualcuno che arri-

Eventi


va all’ultimo momento non potrà partecipare alla manifestazione. Il contatto con espositori e visitatori incontrati a Vending Paris ci ha dimostrato non solo che le Aziende italiane ripongono grandi attese in Venditalia, ma anche che espositori di altri Paesi ne percepiscono il valore confermandoci la propria presenza alla fiera italiana. L’internazionalità di Venditalia si conferma e cresce? Il vending è come la musica classica, parla italiano! Per questo motivo Venditalia rimane e resterà sempre il punto di riferimento mondiale della distribuzione automatica. Lo è per il valore, l’eccellenza delle nostre imprese che rappresentano un punto di riferimento anche per i colleghi del mondo della produzione dell’intero pianeta. Venditalia si è consolidata già da anni l’appuntamento internazionale della distribuzione automatica, lo resterà sicuramente e anzi crediamo che, già come rilevato nella scorsa edizione, anche in questa e nelle prossime la partecipazione internazionale sia di espositori che di visitatori non potrà che crescere. Si parla sempre poco di chi lavora dietro le quinte, ma è facile immaginare quanto grande sia il lavoro organizzativo necessario a mandare in porto una manifestazione di queste dimensioni. Vogliamo spendere qualche parola sulle ragazze di Venditalia? La struttura di Venditalia è una struttura tutta al femminile e forse per questa ragione porta con sé quel valore aggiunto di creatività ma mantenendo ben saldi i piedi per terra, ovvero garantendo una gestione oculata di tutte le fasi, comprese quelle molto delicate, della progettazione di un evento. Ormai parlare de “le ragazze di Venditalia” è estremamente riduttivo. Le competenze della struttura sono molto cresciute in questi anni al punto che molte delle diverse attività prima esternalizzate sono gestite direttamente all’interno, naturalmente con

un grande dispendio di energia e con un impegno che è sempre maggiore. Per dare un esempio: da quest’anno la direzione operativa di Venditalia Servizi, di cui Venditalia è la maggiore espressione, è assegnata a Marina Palandrani, la quale gestisce di fatto l’intera organizzazione dell’azienda. Anche la comunicazione e l’ufficio stampa sono state interamente acquisite dalla struttura grazie alle competenze maturate in tutti questi anni da Federica Bertoglio. La segreteria organizzativa è assegnata ad una giovane ma promettente risorsa che è Arianna Castigliego. Non da ultima Rossella Colombo impegnata nella gestione amministrativa della manifestazione e non solo. Il tutto è naturalmente coordinato dal Direttore Piero Angelo Lazzari che come sempre mette a disposizione la sua grande esperienza e dal Presidente che aggiunge qualche modesto consiglio. Quali novità dobbiamo aspettarci dall’edizione 2014? Venditalia non è mai stata solo fiera. Venditalia è un’occasione di incontro della community del vending e anche quest’anno vogliamo che sia evidente questo messaggio. Le novità di quest’edizione, rispetto alla precedente, riguardano prima di tutto la scelta dell’evento collaterale che, con sorpresa di qualcuno, terremo sotto il tendone di un circo. La cena di gala si chiamerà infatti Vending Circus. Un’altra novità riguarda le attività all’interno della fiera. Nel 2012 avevamo pensato alle piazze come momen-

to di incontro, qualcuna la terremo anche nel 2014, e alle vie per identificare i percorsi all’interno della manifestazione, che riproporremo. Aggiungiamo però una sorta di percorso di eccellenza nel vending, qualcosa che le imprese potranno mettere a disposizione per mostrare non il meglio della propria gamma, ma il meglio della propria visione. Venditalia è proiettata verso Expo 2015? Expo 2015 è sicuramente un’occasione fondamentale di rilancio per il nostro paese e in particolare per tutto il mondo dell’alimentazione. Il vending deve ritagliarsi un proprio spazio all’interno di questa manifestazione. Perché no! Potremmo valutare una straordinaria di Venditalia nel 2015, magari non con le metrature e con la configurazione classica della manifestazione, ma un evento straordinario che possa essere legato all’Expo per raccogliere l’enorme massa di visitatori che sarà nel nostro paese in quel periodo. Potrebbe essere un’ottima idea, grazie per lo spunto! Il 2014 è per lei un anno importante in quanto il suo mandato termina. Si ricandida? L’Assemblea Generale elettiva si terrà il 7 giugno 2014 a Milano. Ho già dato la mia disponibilità e quindi presentato la mia candidatura per il prossimo quadriennio nell’ottica della prosecuzione delle molte attività che ancora sono in pieno svolgimento, non solo Venditalia, ma anche le iniziative proprie dell’associazione. Vending News

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Tour tra gli stand

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Bianchi Vending Group, presente per la decima volta a Vending Paris, è reduce dai Road Show con i quali nel corso del 2013 ha presentato le innovazioni tecnologiche ed estetiche della sue macchine ai professionisti del settore italiani e francesi. La novità dell’Azienda è l’ultima versione della LEI500 che, lanciata col modello M (altezza cm. 163 e capacità di 500 bicchieri), viene ora riproposta nella versione L che prevede un’autonomia bicchieri di 700 unità, tre diverse tipologie di caffè (espresso e doppio in grani e caffè solubile) e un’ampia scelta di bevande, fino ad arrivare a 38 diverse opzioni. Ricordiamo che la gamma LEI di Bianchi è disponibile in 3 modelli: Easy dotata di un pannello di selezione standard; Smart dotata di una tecnologia tattile soft e Touch, versione più sofisticata, in cui le funzioni del digital signage acquistano massima espressione. Bianchi dà grande spazio alla comunicazione, interpretando il contatto col consumatore in forma ludica e offrendo al gestore la possibilità di informare ma anche di avere nuove marginalità attraverso partner sponsor. Il modello LEI 2CUPS, per la grande autonomia di bicchieri e l’ampia gamma di bevande che la caratterizza, oltre che per la dinamicità della comunicazione via touch screen, ricrea in ambito vending il concept delle caffetterie più amate dai giovani. Va, inoltre, sottolineata la partnership tra Bianchi Vending France e NAVSA, l’associazione di categoria francese per il progetto “Feel Good”. Quest’iniziativa, simile ad altre in Europa, implica un’offerta attraverso il vending di prodotti sani da affiancare a quelli standard, suggerendo al consumatore, senza demonizzare, scelte più responsabili rispetto alla propria alimentazione.

2014

Per Crane la Francia rappresenta un mercato molto importante al quale ha presentato le soluzioni studiate affinché i gestori possano incrementare i loro profitti e ricavare margini più interessanti perla professione. Negli ultimi due anni, Crane ha puntato soprattutto a migliorare le soluzioni software già standardizzate, con l’obiettivo di rendere le operazioni d’acquisto attraverso distributore automatico quanto più semplici ed economiche. Una di queste soluzioni, presentata al Salone francese, è la vendita multipla, ossia la possibilità per il consumatore di effettuare l’acquisto di più prodotti nello stesso momento e pagando con un’unica transazione. Altra novità è la possibilità per il gestore di offrire promozioni e sconti ai suoi consumatori fidelizzati o fidelizzandoli attraverso offerte vantaggiose. Questo tipo di incentivi gratificanti spinge il consumatore ad un uso più frequente del distributore automatico e, di conseguenza, apporta maggiori entrate al gestore che vede i propri margini crescere.


to n e v E

Milano 7 - 10 Maggio 2014

Come nel 2012, anche quest’anno Mitaca insieme a Illycaffè organizza a Milano un evento parallelo allo svolgimento di Venditalia per presentare ai propri clienti e ai professionisti del settore tutte le ultime novità. In una location situata nella centralissima area pedonale di Milano, nei pressi del Castello Sforzesco, dal 7 al 10 maggio si avrà la possibilità di apprezzare l’esposizione dei nuovi modelli che Mitaca ha realizzato per i canali O.C.S. e famiglia. L’Azienda riproporrà le consolidate macchine Perla e Winning della linea vending e quelle della gamma Mitaca per le piccole aziende e per il consumo domestico, a cui si aggiungono le nuove M8 e 5UP e un ulteriore modello sviluppato per il mercato internazionale. L’evento, inoltre, ufficializza l’ingresso di Mitaca nel canale ho.re.ca. per il quale l’Azienda ha realizzato modelli dedicati, in partnership con primarie aziende italiane specializzate nella produzione di macchine per il caffè professionali per il settore della ristorazione. Queste e ancora altre le novità che Mitaca si riserva di svelare dal 7 al 10 maggio nel suo personalissimo show room! Immagini tratte dal servizio realizzato da VendingTV.it in occasione del Fuorisalone Illy-Mitaca 2012.

nte di Mitaca

Dino Macchi - Preside

di Giacomo Biviano - AD

Mitaca

Andrea Illy - AD di Illycaff è

Emma Marcegaglia - ne

l 2012 presidente di Confi

ndustria

Eventi

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Pianeta Gare Il Direttore Esecuzione Contratto Un ammonimento alle aziende che pensano di essere furbe promettendo prestazioni che poi non erogano.

D

el discorso di insediamento del Presidente del Consiglio da poco entrato in carica, mi ha colpito il passaggio sulla Giustizia Amministrativa e la necessità di porre le nostre Imprese nelle condizioni di lavorare serenamente, in un contesto di partnership tra Pubblico e Privato, nel rispetto delle regole di mercato. Le parole del presidente Renzi al Senato lasciano poco spazio all’interpretazione: “Parto dalla giustizia amministrativa. Siamo un Paese in cui - lasciatevelo dire da chi costantemente ci batte la testa - lavorano più, negli appalti, gli avvocati che i muratori.”

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La mente corre subito alla recentissima vicenda, consumatasi il mese scorso, nell’ambito del più grande contratto di refezione scolastica d’Italia, quello di Roma Capitale. Non cito le aziende coinvolte. Poco importano i nomi di fronte a un interesse supremo: la qualità del pasto servito ai nostri bambini che hanno visto cambiare e ricambiare impresa fornitrice ben tre volte in un solo mese. Cambi imposti a colpi di Giustizia Amministrativa, inferti da chi si è dimostrato poco accorto nei confronti della salute dei piccoli commensali. Ci si chiede se qualcuno abbia solo pensato alle tremende conseguenze di possibili errori dovuti alle delicate fasi di cambio e ricambio gestione con gli operatori (cuochi, magazzinieri, addetti servizi) che potevano perdere la concentrazione sul lavoro nei concitati momenti di passaggio di azienda. Ma soprattutto, nel caso specifico, penso al rischio corso con quelle derrate alimentari che sostavano nei piazzali antistanti le scuole in attesa che il gestore uscente svuotasse i magazzini e le celle frigorifere per far posto al subentrante!

L’esperto

A cura di Stefano Cecchini Stefano Cecchini, laureato presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università La Sapienza con una tesi sulla Ristorazione Collettiva, ha maturato un’ampia esperienza professionale presso primarie aziende del settore dei servizi, ricoprendo incarichi nel comparto prima della ristorazione collettiva e successivamente del vending. Durante il suo percorso si è spesso dovuto confrontare con tematiche legate a gare e appalti sviluppando, di conseguenza, un’approfondita conoscenza delle dinamiche che muovono i rapporti con la Pubblica Amministrazione. La sua carriera è iniziata nel 1990 presso la Pellegrini S.p.A., azienda attiva nella ristorazione collettiva e commerciale, dove ha ricoperto dapprima il ruolo di responsabile della contabilità industriale per poi occuparsi successivamente della parte commerciale assumendo la direzione dell’ufficio gare ed appalti. Grazie all’esperienza maturata in seguito nella multinazionale tedesca Dussmann, attiva nel Global Service, alla età di 30 anni le sue competenze si sono ampliate passando dal settore della Ristorazione Collettiva a quello del Cleaning in ambito Ospedaliero e Civile. L’ulteriore ampliamento del proprio bagaglio professionale è legato all’esperienza maturata nel settore dei servizi socio assistenziali attraverso la cooperativa Kcs Caregiver, dove ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato di una società del Gruppo. Nel 2011 è iniziata l’avventura nel mondo del Vending, in cui ha trasferito l’esperienza maturata negli altri settori e nei rapporti con le pubbliche amministrazioni attraverso le gare di appalto. Attualmente, nello scenario della spending review, Stefano Cecchini è anche consulente di alcuni Enti Pubblici per ciò che attiene l’analisi dei fabbisogni nell’ambito del servizio erogato all’utenza, le possibili sinergie ottenibili e il relativo contenimento dei costi senza diminuzione del livello di qualità delle prestazioni. che prima della Spending Review che Per tre volte in un mese, giova ripe- ci ha investito. terlo. Ci riferiamo in particolare alla DirezioLe leggi ci sono ma occorre anche ca- ne Esecutiva del Contratto, funzione larle e applicarle nella realtà. introdotta nel regolamento degli appalti pubblici, candidata ad esercitare Citiamo, ad esempio, il caso della fase il controllo assiduo sul corretto svoldello svolgimento del servizio, quello gimento della commessa in ragione concreto, in cui il legislatore aveva del capitolato tecnico di gara, della già fatto un passo avanti introducen- relazione presentata dall’Impresa afdo un’importante novità in merito al fidataria e delle eventuali modifiche controllo sullo svolgimento delle atti- negoziate con la Stazione Appaltante vità oggetto di appalto pubblico, an- (Ente Pubblico).


Al Direttore dell’Esecuzione del Contratto, DEC brevemente, sono affidati compiti di sorveglianza e di coordinamento. Figura che, in certe situazioni richiamate dalla Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici, nella Determinazione Avcp n.5 del 6-11-13, può anche essere scelta tra professionisti esterni nella logica della terzietà di una posizione, a tutela dell’utenza, e che assume la responsabilità del coordinamento dei rapporti tra Impresa affidataria e Stazione Appaltante.* La personale esperienza mi conduce a sostenere, con ragionevole grado di fondatezza, che la norma, se ben applicata e meglio interpretata da chi assume il ruolo (che si porta dietro anche forti responsabilità), potrebbe dare il ben servito ai “furbetti”, mestieranti delle gare di appalto, che promettono servizi e migliorie senza fondatezza logica ed economica. Ma il messaggio è indirizzato anche a quelle aziende che, pur essendo in grado di mantenere quanto promesso,

pensano di non fornirlo successivamente in quanto non più controllate una volta affidato loro il contratto. I risultati dell’aggiudicazione dell’ultima gara per l’installazione di distributori automatici bandita dal Ministero di Grazie e Giustizia di Roma dovrebbe farci riflettere: attenti ad abbassare troppo i prezzi e ad alzare i ristorni che prima o poi i controlli arriveranno, come nello stile di una Nazione seria, che vanta una Pubblica Amministrazione concentrata sul livello di servizio erogato ai propri cittadini e un tessuto imprenditoriale che vuole costruire assieme il nostro futuro e non solo ...prendere. Il mio personale auspicio è di poter finalmente respirare una ventata d’aria nuova, capace di mettere in un sol colpo fuori dalla porta quei sedicenti direttori commerciali di aziende che hanno pensato solo ad incrementare il fatturato utilizzando ogni mezzo, compresa la furbizia, nell’introdurre nei loro progetti di gara soluzioni ed ele-

*

menti migliorativi che, almeno sulla base dello sconto sui prezzi o del rialzo sui canoni proposto, non saranno mai realizzabili. Attribuire la storica frase “Fatta l’Italia occorre ora fare gli italiani” erroneamente a Camillo Benso conte di Cavour o a Massimo d’Azeglio rappresenta una disquisizione che riguarda il passato. Sostenere invece oggi: “Fatto il Governo, dobbiamo fare gli Imprenditori” riguarda il nostro futuro. Penso ai pochi grandi Imprenditori che hanno portato l’Italia ad essere tra le prime dieci potenze mondiali. Fatico a credere che non abbiano nei loro geni la loro buona dose di furbizia; non saprei quantificare quanta, ma possiamo scommettere che sono tutti un po’ più intelligenti che furbi. Stefano Cecchini email: duesettezero@gmail.com twitter @duesettezero Vending News

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Due gli elementi che vengono rimarcati dalla Autorità in materia di contratti e forniture: la programmazione e la esecuzione del contratto. In merito al secondo elemento viene messa in luce la figura del Direttore di Esecuzione del Contratto (DEC o D.E.), prevista dal codice dei contratti. Una nuova figura che si incardina nel processo di erogazione dei servizi e forniture ai cittadini, attraverso il coordinamento della delicata fase di esecuzione del contratto, a valle di una procedura ad evidenza pubblica indetta da una Pubblica Amministrazione. Due i limiti, che il regolamento richiama, oltre i quali la figura del DEC si sdoppia da quella del responsabile unico del procedimento: per importi di contratto superiori a 500.000,00 euro per tipologie di servizi complessi e di rilevante importanza. Per servizi complessi, la AVCP richiama, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la pulizia di ambienti sanitari, e noi aggiungeremmo tutti i servizi che vengono erogati sul territorio, lontani, oseremmo dire, dalla scrivania o meglio dagli occhi del Responsabile Unico del Procedimento. Nello stesso ambito, la AVCP richiama la gestione della disciplina delle penali a fronte di eventuali inadempienze da parte del fornitore. L’eccellente richiamo alla corretta stesura del capitolato tecnico di gara lascia ampi spazi alla possibilità di rivolgersi ad esperti in materia, capaci di analizzare i fabbisogni della Stazione Appaltante e redigere un capitolato tecnico che faccia emergere, in modo chiaro, la volontà della Stazione Appaltante, lasci pochi spazi alle interpretazioni ed ampie possibilità alle aziende che vorranno partecipare alla gara di proporre le loro soluzioni tecniche migliorative.

L’esperto

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Il consulente del Vending

Q

uanti sono i gestori che operano nella tua regione? Qual è il costo medio del personale nel tuo settore? La tua impresa è cresciuta di più o di meno dei tuoi diretti concorrenti? Qual è la posizione che occupi nella classifica delle migliori performance? Ti puoi fidare del tuo cliente o fornitore?

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Per aiutarti a dare risposte concrete a questi ed altri quesiti, Vending News ha deciso di lanciare una nuova rubrica in collaborazione con Alessandro Fischetti, CEO di Leanus, una piattaforma di servizi che consente di dare risposte concrete e basate su dati affidabili alle domande che qualsiasi imprenditore è obbligato a porsi per competere con i migliori. I rapporti con Clienti e Fornitori, Concorrenti e Partners, infatti, nascondono rischi, ma anche opportunità, non facili da controllare. L’Imprenditore è obbligato a “gestire l’informazione” per stare sul mercato. Molti di voi avranno già sentito parlare di Leanus in occasione degli Stati Generali, della Vending Cruise o di altri eventi organizzati da Confida. Alcuni avranno ascoltato con curiosità, altri con disinteresse, altri ancora hanno già scelto Leanus come partner per la gestione dell’informazione aziendale nazionale e internazionale. Con questa nuova rubrica, Alessandro Fischetti vuole offrire un servizio gratuito a tutti gli operatori del Vending. Oltre che raccontare il Vending attraverso i numeri e aggiornare i lettori sulle novità che riguardano il settore,

A cura di Alessandro Fischetti Leanus - L’Imprenditore srl - è una società italiana che fornisce dati ufficiali (camerali, catastali, etc) ed informazioni di soggetti nazionali ed internazionali attraverso il portale www.leanus.it e/o attraverso i propri collaboratori e partners. Leanus è distributore ufficiale di Infocamere, la società consortile delle Camere di Commercio, che gestisce l’unico archivio ufficiale e garantito per legge delle informazioni camerali (Visure, Protesti, Bilanci, etc). Leanus è partner di Informa D&B, il principale operatore spagnolo, e di Bisnode D&B – Svizzera, gruppo che vanta oltre 3.000 dipendenti e la presenza in 19 mercati europei. vuole fornire uno spazio di approfondimento su alcune tematiche legate alla gestione del rischio e delle informazioni aziendali. Procediamo con ordine, rispondendo ad alcune basilari domande. • Perché Leanus ha scelto il Vending? Leanus monitora alcuni mercati in collaborazione con le associazioni di categoria di riferimento. Cio’ vuol dire che raccoglie e gestisce tutte le informazioni pubbliche relative agli operatori, le elabora e le mette a disposizione degli associati. L’osservatorio sul Vending è stato lanciato nel 2011 grazie ad un accordo tra la Presidenza Confida, il Prof. Vincen-

Per tutte le info www.leanus.it alessandro.fischetti@leanus.it

zo Perrone dell’Università Bocconi e Leanus. • Ma cosa ha di diverso un Osservatorio Leanus dagli altri osservatori? L’osservatorio Leanus - Confida è l’unico osservatorio della Distribuzione Automatica realizzato verificando nominativamente l’appartenenza delle singole imprese al comparto del Vending e pertanto l’unico in grado di dare informazioni basate sui dati ufficiali delle imprese. Le aggregazioni e le analisi non sono fatte su base statistica o sugli “Ateco” (la codifica Istat nelle categorie merceologiche), ma sui dati aggregati dei bilanci ufficiali delle singole imprese. • E le imprese che non hanno obbligo di deposito del bilancio (sas, snc, etc)? Per queste imprese Leanus è in grado di fornire una stima dei principali dati contabili incrociando informazioni qualitative e quantitative. Le informazioni relative alle società che non han-

L’esperto


no l’obbligo del deposito del bilancio sono fornite in maniera aggregata. • E’ possibile raccontare il Vending in pochissimi numeri? Il Vending in Italia è composto quasi 700 società di capitali, vale circa 2.5 miliardi di euro (0,1% del PIL nazionale), dà lavoro a oltre 13.000 persone e soprattutto è un settore in crescita. Oltre il 60% delle imprese, infatti, nonostante la crisi degli ultimi anni, è riuscita ad incrementare i ricavi e mantenere ottimi margini. • Come puo’ essere utilizzato l’Osservatorio da parte dei gestori o degli operatori del Vending? Attraverso i servizi messi a disposizione dei gestori da Confida è possibile utilizzare i dati di maggiore interesse per la propria attività; è possibile conoscere i dati di una particolare area geografica, è possibile valutare l’impatto che un’ impresa deve attendersi dall’incremento dell’iva, o ancora – attraverso il servizio di alert automatico – è possibile ricevere una comunicazione relativa alle variazioni registrate dal sistema camerale su una qualsiasi delle imprese monitorate (es. cambio soci, amministratori, sindaci, deposito bilancio e tanto altro). E’ possibile inoltre chiedere aiuto per creare un dossier da presentare alla propria banca per una richiesta di finanziamento o per definire un busi-

ness plan. • Ma come funziona e quanto costa? Alcuni dei servizi di base (acquisto visure, acquisto informazioni soggetti esteri, ) sono fruibili online attraverso il sito Leanus – Confida (www. leanuslab.com/confida) ad un costo che in media è pari al 30-50% in meno rispetto a quello praticato dagli altri fornitori. Non è necessario alcun contratto a lungo termine; è possibile infatti effettuare una ricarica di soli 20 Euro. Gli altri servizi quali valutazione del rischio, approfondimenti sull’osservatorio o altre analisi personalizzate possono essere richieste direttamente a Confida. Un consulente Leanus si metterà direttamente in contatto con l’azienda per assisterla. Grazie agli accordi in essere i prezzi sono altamente competitivi.

• Perché è preferibile acquistare le informazioni da Leanus? In genere il prezzo è del 30-50% inferiore alla media di mercato. Il dato è ufficiale e certificato, poiché fornito da Infocamere, è il piu’ aggiornato perché prelevato al momento della richiesta direttamente dal Registro delle Imprese Questo è ciò di cui parleremo nei prossimi numeri di questa rubrica dedicata all’informazione aziendale. Entreremo maggiormente in dettaglio, risponderemo direttamente ai quesiti posti dai lettori scrivendo a redazione@vendingnews.it. Cercheremo di fornire alcuni spunti utili per la vita aziendale di tutti i giorni sui seguenti temi: • Il costo dell’informazione e la differenza tra fonti ufficiali ed altre fonti • I principi di base dell’analisi di bilancio. • La valutazione del rischio di impresa (fonti, costi e modalità di interpretazione) • La richiesta di finanziamento • L’analisi della concorrenza a livello locale, nazionale e internazionale • Il business plan. A chi serve, quando e come si fa. Ci auguriamo che questa rubrica possa costituire un utile strumento per gli addetti ai lavori del Vending! Vending News

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Le News di

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gini di guadagno. Continuiamo ad avere fiducia nella nostra potenzialità ad allargare i margini del profitto e riportare una maggiore crescita nel 2014 e negli anni a seguire.”

ondelez chiude il bilancio del primo anno di attività dopo la scissione di Kraft Foods in due gruppi: Mondelez International con attività concentrate sul mercato internazionale degli snack Kraft Foods Group che incorpora tutte le attività nordamericane del food & beverage. Irene Rosenfeld, CEO di Mondelez International, ha così commentato: “Alla fine del nostro primo anno di attività abbiamo riportato una solida crescita dei ricavi e una forte performance delle quote di mercato, a fronte di un significativo rallentamento delle nostre referenze nel corso del 2013. Allo stesso tempo, abbiamo accelerato gli investimenti nei Paesi emergenti, rafforzato il nostro bilancio e diviso 3,6 miliardi di dollari tra i nostri azionisti. Ciò nonostante, siamo davvero spiacenti che i risultati siano stati inferiori

alle iniziali aspettative dei nostri azionisti. Ci siamo impegnati a migliorare i risultati nel 2014 e oltre. Nello specifico, ci attendiamo di aumentare i ricavi al pari se non oltre la media di crescita della categoria, stimata per il 2014 intorno al 4%. In aggiunta, continueremo a rimanere concentrati sul miglioramento dell’efficienza e la riduzione dei costi sia per quanto riguarda le forniture che le spese, in modo da incrementare i mar-

Spinta verso questa direzione, Mondelez ha appena annunciato un investimento di 100 milioni di dollari per aumentare la produzione dei biscotti delle linee Oreo e Belvita. L’investimento riguarda l’unità produttiva di Opava, nella Repubblica Ceca, dove verrà rafforzata la linea di produzione di questi due marchi top di gamma, la cui richiesta in Europa negli ultimi 4 anni è aumentata del 25% per quanto riguarda gli Oreo e del 18% per quanto riguarda i Belvita. Una volta completata la ristrutturazione, lo stabilimento sarà in grado di produrre un milione di Oreo al giorno. F.R. Vending News

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Lo stand Mondelez a Vending Paris

Aziende


SPECIALE SOFTWARE In questo numero parliamo di programmi di gestione con Digisoft


Vega la Star di

Digisoft

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olti addetti ai lavori considerano Digisoft un partner indispensabile per la gestione della propria attività. Il software Vega, realizzato e perfezionato sulla scorta dell’esperienza acquisita a diretto contatto con le problematiche quotidiane di chi svolge questo mestiere, è sicuramente il gestionale più utilizzato nel settore. Oltre 450 installazioni, tradotto in 12 lingue e con un supporto telefonico in 5 lingue sono numeri che parlano da sé.

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Ciò nonostante, molti operatori, soprattutto di tipologia medio-piccola, restano ancora oggi convinti che Vega, proprio per la completezza delle sue funzioni, sia uno strumento troppo complesso e, di conseguenza, difficile da adoperare. Si tratta, però, di un mero preconcetto. La modularità del software Vega consente di adattarlo alle dimensioni dell’impresa e l’assistenza da parte dei consulenti Digisoft, sia in remoto che fisicamente al fianco del gestore e dei suoi collaboratori, lo rendono uno strumento operativo versatile, teso a ottimizzare l’attività e migliorarne risultati e performance. Ne parliamo con Guido Panigada, responsabile commerciale di Digisoft, che da anni segue gli operatori del settore, vivendo insieme a loro quelle problematiche e quelle esigenze, in base alle quali il prodotto Vega è stato ed è continuamente migliorato. Partiamo da lontano. Digisoft è nata vent’anni fa con l’obiettivo di digitalizzare le imprese del vending. Come mai è stato scelto questo settore? Digisoft nasce nel lontano 1987 dall’esperienza maturata grazie al primo progetto di informatizzazione dedicato che il vending ricordi e che ha dato origine ad uno dei principali gruppi del settore. Successivamente il numero iniziale dei clienti ai quali Vega è stato installato si è incrementato fino a raggiungere una presenza capillare in Italia e Spagna ed una buona copertu-

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ra in molti Paesi europei. Oggi Digisoft dispone di uno staff di 40 professionisti dedicati, è una società per azioni e copre con le sue soluzioni informatiche dedicate tutte le esigenze di una moderna compagnia di gestione. Qual è stato il primo prodotto e come si è sviluppato? Il primo prodotto – che resta oggi il “Centro” della nostra offerta - è il gestionale verticale VEGA. Il prodotto nell’attuale versione è installabile, nelle diverse configurazioni Enterprise, Standard, Lite in aziende di qualsiasi dimensione. La flessibilità di configurazione e parametrizzazione del prodotto consentono inoltre di gestire qualsiasi modello di business adottato dal cliente, sia in Italia che all’estero. Ci illustra le evoluzioni di Vega e quali funzioni avete via via implementato? Per adottare un’analogia astronomica, lo sviluppo delle caratteristiche di Vega ha una struttura di galassia a spirale. Il centro o core dell’applicativo è la gestione del processo di business del vending, vale a dire gestione del parco

macchine, rifornimenti, incassi e controlli relativi. Il tutto corredato dalla gestione della fatturazione/bollettazione e del magazzino. I bracci della spirale vanno nelle direzioni tipiche dei processi del vending: • processo di assistenza tecnica e gestione dei guasti, con assegnazione dinamica delle chiamate, gestione dei tempi di evasione e dei ricambi utilizzati con possibilità di analisi statistiche N-dimensionali. • processo acquisti e gestione dei prodotti: dall’ordine al carico del distributore, con funzionalità di analisi marginalità, configurazione grafica dei distributori, previsione dei consumi, gestione dei freschi etc. • processo commerciale e gestione del parco clienti, con strumenti avanzati di controllo del parco e della marginalità


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a battuta, nonché strumenti operativi che consentono di gestire prospect, offerte, commesse di lavorazione interna, fino ad arrivare all’installazione, e poi simulazioni di offerte, analisi prezzi e così via. • processi a supporto della qualità e normative di igiene e sicurezza: gestione della documentazione interna, verifiche ispettive e audit, gestione reclami e analisi del livello di servizio reso. • ottimizzazione, geomarketing e gestione flotte: sale di regia per il controllo in tempo reale degli addetti, strumenti avanzati di gestione territoriale con visualizzazione su mappa dei

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clienti, dei giri, dei caricatori e ancora gestione dinamica dei rifornimenti, ottimizzazione dei percorsi e così via. • canali commerciali alternativi: gestione telemarketing, e-commerce, pagamenti con carta di credito o di prossimità. • strumenti esterni di analisi e business intelligence. Quali problematiche avete maggiormente rilevato nelle gestioni e quali funzioni avete sviluppato per risolverle? La spirale dei prodotti Digisoft rappre-

senta anche l’evoluzione delle richieste del settore. Il gestore non informatizzato ha come obiettivo primario il controllo capillare e certo dell’incasso e del prodotto distribuito. Successivamente il controllo e la gestione informatica si estende alla parte tecnica e agli acquisti. Per ultimo, ma non per importanza, il gestore cerca di mettere ordine nel reparto officina e commerciale, che per cultura e tradizione, sono difficilmente imbrigliabili in processi codificati. La sfida di Digisoft è di realizzare modelli di lavoro che garantiscano l’ottimizzazione, controllo e replicabilità delle attività, mantenendo dall’altro lato una forte flessibilità, caratteristica necessaria nel settore del vending. Questo rappresenta il vero valore aggiunto dei servizi Digisoft: una conoscenza dettagliata del vending unita alle competenze informatiche necessarie per realizzare strumenti realmente d’aiuto e mai di vincolo per il gestore! Quanto conta disporre di palmari? Oltre agli strumenti back office, l’informatizzazione delle attività esterne è la chiave di volta di un controllo efficace, tempestivo ed economico. Per questo motivo Digisoft propone ai


sistenza di altri necessari strumenti operativi, quali i software contabili. Lo staff Digisoft è in grado di seguire il cliente nella definizione dei perimetri operativi e nell’implementazione della migliore tecnologia per rendere la comunicazione tra i due strumenti fluida, efficace ed ottimizzata. Per quanto riguarda i dispositivi e le tecnologie harware utilizzate nel Vending, possiamo dire che ad oggi non esiste sul mercato un sistema che non sia stato interfacciato: dai sistemi basati sui protocolli MDB e Executive alle contamonete, dai sistemi di telemetria ai decontatori OCS. Vega e i palmari sono in grado di dialogare bidirezionalmente con tutte le tecnologie necessarie ad una performante compagnia di gestione.

suoi clienti strumenti portatili di tipo industriale, ottimizzati per le attività caratteristiche del vending. In particolare da oltre 10 anni proponiamo i prodotti Honeywell, che rappresentano a nostro giudizio la miglior soluzione portatile. Le caratteristiche vincenti dei palmari sono l’estrema robustezza e resistenza a liquidi e cadute, la presenza di una tastiera fisica che consente di utilizzarli con una mano sola, l’utilizzo spinto del lettore Barcode bidimensionale dedicato, che consente di ridurre le attività di input manuale e i relativi errori e la presenza ottimizzata per i distributori / sistemi di pagamento,

della porta Infrarossi (IRDA) che consente di prelevare le informazioni di audit dal parco installato. Il livello attuale di sofisticazione del software dei palmari ci consente di gestire tutte le attività dei caricatori, tecnici, venditori e magazzinieri. E tutto ciò con un unico strumento! Il software Vega s’interfaccia con i sistemi contabili? Un’altra caratteristica fondamentale della nostra offerta è la interfacciabilità con altri software, sistemi di pagamento, sistemi di telemetria, contamonete e così di seguito Vega si configura come il centro della informatizzazione di una vending company, ma senza precludere l’e-

Possiamo definitivamente affermare che Vega è il partner operativo ideale di ogni gestore, al di là delle dimensioni dell’impresa? Ritengo che la suite Digisoft di strumenti per il vending sia utilizzabile con profitto e grande soddisfazione da gestioni di tutte le dimensioni, a partire dalle micro-gestioni per le quali disponiamo di un’offerta specifica fino ad arrivare ai gruppi multi-filiale per i quali disponiamo di una versione Enterprise, in grado di processare le enormi quantità di dati gestiti. La scalabilità dell’offerta commerciale segue la scalabilità operativa dei servizi. Vega è usato anche all’estero e Digisoft sta lavorando per affermare il proprio software sempre più a livello

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un caffè per veri ntenditori internazionale. Nei paesi attualmente presidiati Vega e i servizi Digisoft si innestano in modo naturale sui processi di business esistenti. L’estrema personalizzazione e configurazione del nostro software consente di adattarlo alle innumerevoli varianti. Possiamo con certezza affermare che nei paesi dove il vending è “gestione”, Vega è la soluzione ideale. Da un punto di vista interno, Digisoft è organizzata per offrire supporto in lingua dedicata. Ad oggi il nostro supporto parla inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo. Vega e i software per i palmari sono tradotti in 12 Lingue. Evidentemente la completezza, efficacia ed efficienza del modello di business italiano sono esportabili in tutti i paesi del mondo. A cosa state lavorando attualmente per migliorare ancora di più Vega?

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Possiamo dividere le evoluzioni dei nostri prodotti in 2 grandi tipologie:

• evoluzioni tecnologiche e strutturali, relative ai linguaggi di programmazione e alla gestione dei componenti che consentono di gestire al meglio una grande mole di dati. Da questo punto di vista Digisoft sta migrando le proprie suite software verso gli ambienti di sviluppo multipiattaforma che consentiranno di utilizzare gli applicativi su computer Apple e Linux. Per quanto riguarda i palmari introdurremo il sistema operativo Android per la gestione di tablet commerciali. • evoluzioni migliorative e nuove funzionalità. Da questo punto di vista i nostri software si arricchiscono ogni giorno di nuove funzionalità e caratteristiche. Gli esempi si possono sprecare: nuovi sistemi di pagamento, nuovi modelli di business, nuovi media commerciali, nuove metodologie di interazione con il cliente, nuove politiche e procedure di gestione di aspetti critici (prodotti freschi, planogrammi etc).... In altre parole tutto quanto il mercato richiede, viene prontamente convertito in strumenti software armonizzati in un unico modello gestionale.

In questo momento gli sforzi di Digisoft vanno nella direzione dell’ottimizzazione delle attività esterne e nell’utilizzo dei dati di geomarketing per meglio organizzare le attività sul territorio. Una seconda direzione di sviluppo è verso strumenti di simulazione commerciale ed operativa, volti a ridurre i costi di gestione dei processi di base e a offrire al potenziale cliente configurazioni di servizio che ottimizzino la redditività. Un suo pensiero sul vending del futuro? Possiamo chiudere la nostra breve chiacchierata con una suggestione: il vending sta subendo una profonda trasformazione. Da attività tipica del mondo della microimpresa la distribuzione automatica è oggi un settore maturo, consapevole e ad alto tasso di innovazione. Il focus del gestore si sposta dalla battuta alla marginalità e la cultura d’impresa segue questo nuovo paradigma. Vending News

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Le News di

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resenza obbligata di Coca-Cola a tutte le maggiori fiere dedicate alla ristorazione e al fuori casa. La sua presenza a Vending Paris ha assunto un significato particolare, in quanto la Francia è stata scelta per il lancio di Finley, la bevanda spumante che segna l’ingresso di Coca-Cola nel segmento dei soft drink alla frutta, presidiato fino ad oggi solo con la Fanta. Finley è una bevanda diversa, disponibile in varianti di gusto particolari: arancia e mirtillo rosso, limone e fiori di sambuco, pompelmo e arancia rossa. Ad essi si affianca una quarta referenza Tonic, un’acqua tonica a basso contenuto calorico (20 calorie per 100 ml). Con Finley, che verrà commercializzata in Francia a partire da aprile, Coca-Cola entra in viva competizione con OranginaSchweppes e si posiziona in tutti i comparti con tre formati diversi: bottiglia da 1,5 lt, mezzo litro e lattina da 25 cl.

Altra novità di Coca-Cola è il progetto che la vede in partnership con Green Mountain Coffee, il colosso americano del caffè porzionato che ha diffuso il brand Keuring negli Stati Uniti in maniera capillare. Si stima, infatti, che il 13% delle famiglie americane abbia una macchina Keuring in casa ed utilizzi capsule di caffè e the prodotte da Green Mountain. L’accordo tra i due colossi, che avrà la durata di 10 anni, prevede una partnership per ciò che concerne la piattaforma “Keuring Freddo“, nella quale entreranno le capsule dei prodotti Coca-Cola. Con la ferma intenzione di contrastare la leadership della israeliana Sodastream, il progetto prevede di lanciare sul mercato capsule di Coca-Cola, Fanta e Sprite entro il 2015, consentendo così agli americani di preparare in casa ciò che oggi acquistano in lattina e bottiglia.

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Aziende


ProgeaV

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Il software per tutti di

iSoft è una società specializzata nella realizzazione di software gestionali a supporto delle aziende. Con vent’anni d’esperienza nel campo dell’informatica, a partire dal 2007 SiSoft si è specializzata nel settore del vending per il quale ha sviluppato una soluzione altamente performante, flessibile e dai costi contenuti. Incontriamo Anna Coco, Amministratore Unico della SiSoft srl, per conoscere meglio questa giovane azienda siciliana e soprattutto per comprendere le caratteristiche e le funzionalità di ProgeaV, software realizzato per coadiuvare il lavoro dei gestori. Come nasce SiSoft e qual è stato il suo percorso?

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Nei primi anni ‘90, il fondatore della SiSoft Maurizio Cicala, intuì le potenzialità dell’informatica nel campo della gestione aziendale, ideando e realizzando con il linguaggio di programmazione COBOL, in ambiente MSDOS, la prima versione del software rivolto alla semplificazione e all’automazione delle problematiche delle aziende. Così nacque PROGEA. Tra la fine degli anni ‘90 e i primi anni del 2000, con la diffusione del sistema operativo grafico MS Windows, avvenne la prima grande trasformazione che portò a riprogettare e implementare il nuovo software utilizzando un database relazionale e, come ambiente di programmazione, Visual Basic 6. Il nome del software venne leggermente modificato aggiungendo alla fine la lettera “W” in modo da richiamare l’ambiente grafico Windows per il quale era stato totalmente riprogettato. Quale idea ha dato l’avvio alla progettazione e realizzazione di ProgeaV un software dedicato al vending? Lo sviluppo del software ha iniziato il suo percorso affrontando le problematiche aziendali, seguendo e ascoltando scrupolosamente le esigenze e i desideri dei clienti. SiSoft persegue giornalmente il pro-

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prio obiettivo con capacità e dedizione assoluta senza aspettare le sollecitazioni esterne ma cercando di anticiparle avendo fantasia imprenditoriale. Dal 2007 ha creduto fortemente nelle potenzialità offerte dall’applicazione del software nel mercato del Vending e si è specializzata in questo settore, ottenendo un grande successo sia per la facilità d’uso delle soluzioni proposte sia per la semplicità con la quale il software risolve le problematiche specifiche del Vending. Anche in questo caso per dare un’accezione particolare al nome in riferimento al mercato per il quale è rivolto, è stata aggiunta alla fine la lettera “V”, che richiama per l’appunto la parola VENDING. Ci spiega per grandi linee come funziona il vostro software? Il software gestionale ProgeaV permette agli operatori del Vending di gestire in modo semplice ed immediato tutti gli aspetti fondamentali della loro attività, quali ad esempio il controllo degli operatori, il controllo dei mezzi e dei magazzini. Particolare importanza riveste la possibilità di prelevare i dati Audit, attraverso i nostri palmari, direttamente senza l’ausilio di altri supporti che normalmente vengono utilizzati per la loro acquisizione

Grazie all’ausilio dei palmari e delle stampanti portatili a carta termica è anche possibile far emettere all’operatore i documenti di vendita. L’applicazione è molto semplice e consente anche al piccolo gestore un utilizzo immediato con tempi di addestramento per il personale limitatissimi. È un software modulare adattabile alla grandezza della compagnia di gestione che lo adotta? Esatto. Grazie alla sua semplicità d’utilizzo ed all’immediatezza dei risultati il software è rivolto principalmente al medio/piccolo gestore. Quest’ultimo, come sappiamo, occupandosi in prima persona di tutti gli aspetti della propria azienda, è giornalmente oberato da mille problematiche e spesso non riesce a tenere sotto controllo la situazione reale dei propri distributori, rilevando spesso le perdite di gestio-


ne con grande ritardo. Viceversa, con l’ausilio del programma e di tutti i dispositivi ad esso collegati, il gestore riesce a tenere sotto controllo con un click tutti gli aspetti dei propri distributori. Quanto è importante l’uso dei palmari? Fornite anche l’hardware? I palmari da noi forniti sono di ultima generazione e di tipo industriale (certificati IP 6000), sono dotati di tutte le caratteristiche necessarie ad un operatore: sono piccoli, maneggevoli ma allo stesso tempo robusti e resistenti (ad esempio alle cadute). Sono equipaggiati con il sistema operativo MS Windows Mobile e di tutte le interfacce fisiche oggi disponibili quali, ad esempio, WIFI per la connessione wireless alla rete dati, Bluetooth, lettore di codice a barre ed interfaccia IRDA (infrarossi). Per i palmari è stata sviluppata un’apposita applicazione che consente di controllare l’operato del caricatore, ossia il carico del magazzino, il rifornimento e l’acquisizione dei dati dal distributore automatico e la successiva contabilizzazione.

I palmari sono parte integrante dell’offerta che noi formuliamo ai nostri clienti in quanto i dispositivi che forniamo sono stati da noi precedentemente testati e verificati in modo da garantire la massima affidabilità nell’utilizzo e compatibilità con la parte software di ProgeaV. Come s’interfaccia ProgeaV con i sistemi di pagamento e come funziona

il controllo degli incassi? ProgeaV s’interfaccia con i più diffusi sistemi di pagamento presenti sul mercato. Siamo infatti partner di Paytec, NRI, Comestero, COGES. Attraverso i palmari è possibile rilevare tutti i dati AUDIT di ogni singola macchina su cui è installato il sistema di pagamento. Mediante questi dati è possibile tenere sempre sotto controllo, ad esempio, l’incasso reale effettuato, le battute effettuate, il valore arrivato ai tubi, l’over pay, le ricariche effettuate sulle chiavi, etc.

È possibile ricavare statistiche? La sezione dedicata alle statistiche è uno dei punti principali del software e che gli utenti apprezzano maggiormente. Sono disponibili diversi punti di osservazione e di aggregazione dei dati che forniscono in modo molto dettagliato una visione completa dell’andamento del proprio parco di distributori. La possibilità di applicare filtri è

molto ampia e prevede, ad esempio, la selezione per distributore, periodo, operatore, tipo di gettoniera, prodotto, zona. Ma questi sono solo alcuni dei campi che si possono utilizzare. In corrispondenza dei filtri impostati si ottengono resoconti particolareggiati su incassi, sospesi, rendiconti, battute, distributori non riforniti, distributori attivi, ritirati, analisi sugli operatori, analisi sui prodotti, solo per citarne alcuni. Come funziona il vostro sistema di assistenza? Riteniamo, senza timore di essere smentiti, che il nostro servizio di assistenza al cliente è tra i più funzionali e tempestivi sul mercato dei software dedicati al vending. È possibile contattare il nostro servizio di assistenza sia mediante la tradizionale linea telefonica ma anche tramite Skype, e-mail o attraverso il form di richiesta assistenza presente sul nostro sito. Nel caso in cui tutti gli operatori siano impegnati, la chiamata viene comunque presa in carico, il cliente viene sempre ricontattato in modo da approfondire il motivo della chiamata e, se necessario, organizzare un nuovo appuntamento telefonico. Con l’ausilio di un programma di teleassistenza, i nostri operatori riescono a intervenire da remoto sul computer del cliente, illustrando le operazioni da eseguire ed apportando se necessario le opportune azioni correttive. L’assistenza è di fondamentale importanza nella fase di start up di un nuovo cliente. Questa viene curata con particolare attenzione, approfondendo e

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ripercorrendo tutte le fasi operative che, dopo il corso di avviamento, già incluso nel prezzo del software ed effettuato presso la sede operativa della gestione, potrebbero risultare ancora poco chiare. Insomma per dirlo in una sola parola “coccoliamo” i nostri clienti.

Nel corso degli anni abbiamo avuto continue attestazioni di stima e di merito da parte di tutti i nostri clienti per la semplicità d’uso e l’immediatezza delle informazioni e, come detto in precedenza, soprattutto per la disponibilità e l’operatività del nostro servizio di customer satisfaction. Il concetto di base è quello di dare efficienza e funzionalità con il minimo impegno da parte del cliente. Ma, come ogni apparecchiatura sofisticata, anche ProgeaV ha bisogno di un apprendimento graduale per raggiungere le massime prestazioni. La nostra assistenza accompagna il cliente in tutte le fasi di questo percorso d’apprendimento.

Gli scenari futuri che si affacciano già alla finestra del vending riguardano una sempre maggiore integrazione con le nuove tecnologie, in particolare per la connettività ed i sistemi mobilebased. Uno dei nostri obiettivi è di migliorare la user experience attraverso un’interfaccia utente sempre più semplice ed immediata. Questi elementi, insieme ad altri già applicati in passato, sono da sempre gli ingredienti di base del successo della SiSoft, che si è affermata, ormai a livello nazionale ai primi posti come produttore di software dedicati al mercato del vending. Questi successi ci danno quotidianamente lo stimolo e la voglia di migliorare, aggiungendo nuove funzionalità rivolte a semplificare e a ridurre i tempi di lavoro delle gestioni, siano esse di piccola, media o grande dimensione.

Sei pronto per Q?

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Il mercato offre diversi software gestionali per il vending. Perché un gestore dovrebbe preferire ProgeaV?

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Vending News

Quali sono i progetti futuri di SiSoft?

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Gestire è facile con

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istemi Vending è un’azienda relativamente giovane, specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi integrati per la distribuzione automatica e per il comparto OCS. Per quanto affacciatasi solo da pochi anni in questo mondo, Sistemi Vending lega il suo nome a prodotti di successo, oggi affermati, in grado di risolvere problematiche concrete in maniera semplice ed economica. Il comparto OCS è stato il primo campo d’interesse per l’Azienda campana e per esso sono nati Apollo, il sistema di deconto per macchine OCS e ho.re.c.a, Interface 1 un’interfaccia in grado di trasferire nell’OCS le funzionalità di pagamento proprie dei distributori automatici e, più di recente, Widù un sistema semplice ed estremamente economico che applica il controllo telemetrico alle piccole macchine da ufficio. Forte del successo di questi prodotti, Sistemi Vending ha compiuto il grande passo nel vending vero e proprio con Exellion, un sistema che condivide un unico sistema di pagamento su batterie di macchine di produttori diversi attraverso un’innovativa interfaccia hardware. L’ultima evoluzione dei sistemi realizzati dall’Azienda è iVending, che potremmo definire un software gestio-

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Gennaro Buonocore

nale misurato, vale a dire sufficientemente articolato affinché un gestore possa controllare l’intera sua attività, ma non complesso al punto da diventare troppo impegnativo nell’uso quotidiano. Per capirne di più, abbiamo incontrato Gennaro Buonocore, CEO di Sistemi Vending. Il vostro ingresso nel vending è abbastanza recente, ma sembra che dopo aver compiuto il primo passo non riusciate più a frenare le idee dedicate a questo settore. Ne è prova iVending, un software gestionale che sembra poter affrontare tutte le problematiche del cosiddetto “gestore medio”. Ce ne parla? Diciamo che l’esperienza a contatto sia di chi si occupa prevalentemente di OCS che di quanti fanno gestione pura, ci hanno portato a pensare che occorreva un prodotto semplice ed economico in grado di unificare la gestione sia di macchine a capsule/cialde che di distributori automatici free stan-

ding. Chi deve occuparsi di operatività quotidiana e redditività globale della compagnia deve poter fare affidamento su un unico sistema di controllo che gli dia il dettaglio di ogni singola postazione, ma anche la visione d’insieme dell’andamento dell’attività. In questo modo è più facile stabilire se il trend nel suo complesso è positivo, se è stabile o negativo, salvo poi entrare nel dettaglio di ogni postazione e verificarne la redditività. Da questi presupposti è nato il software gestionale iVending. Ci spiega per grandi linee come è strutturato? Va prima di tutto detto che il nostro


gestionale si adatta a qualsiasi tipologia di gestione, dalla piccola impresa per la quale abbiamo realizzato una versione Desktop, passando per quelle aziende più strutturate dotate di più punti operativi, fino ad arrivare a gestioni complesse per le quali possiamo realizzare versioni personalizzate e adattate ad ogni singolo caso. Il software parte da una struttura di base che potremmo definire “classica” i cui elementi sono quelli tradizionali: contabilità, magazzino, clienti, prodotti, fornitori. Su questo standard abbiamo implementato le funzionalità specifiche del vending e quindi la gestione dei carichi, dei punti vendita, le varie tipologie di magazzino (deposito, furgone, macchina), la gestione degli incassi suddivisi in cash e cashless e per fasce di prezzo tipico del protocollo price holding, caricatori, furgoni e giri di rifornimento, i ristorni e così via. Un menu completo ma non complesso da gestire. Non possiamo certo entrare nel dettaglio di ogni singola funzione, ma ci spiega quali sono gli step che un gestore deve compiere una volta installato il software? Il punto cardine della sezione Vending del software è il contratto stabilito col cliente e quindi i dati di quest’ultimo a cui vanno associati i distributori automatici che gli si va ad installare e che sono i punti vendita veri e propri.

Sui punti vendita vanno poi inseriti tutti i parametri che servono al soft ware per ragionare: matricola e modello delle macchine, prodotti gestiti e relative fasce prezzo, media battute richiesta per tipologia di distributore con relativo periodo di riordino. Il gestore informa poi il sistema se quel determinato punto vendita va gestito contabilmente attraverso corrispettivi o con emissione di fattura. Quest’ultimo punto è particolarmente interessante perché il sistema è in grado di calcolare e fatturare il margine di ristorno riconosciuto e pattuito col cliente anche in base alle fasce prezzo e quindi al tipo di prodotto venduto. Ad esempio il sistema sa che deve riconoscere al cliente X un centesimo per ogni caffè e cinque centesimi per ogni bottiglia d’acqua effettivamente venduti con una fattura da emettere ogni fine mese. IVending riconosce quanto spetta al cliente X con qualsiasi modalità di pagamento egli abbia acquistato, cash o cashless. È chiaro che, in base ai parametri inseriti a monte, il sistema può calcolare anche ristorni più semplici come il fisso per battuta o per totale incassato e così via. Come vengono gestiti i caricatori e i furgoni? I furgoni, oltre che essere gestiti per ciò che concerne le scadenze (assicurazioni, revisioni ecc) sono considerati dei magazzini periferici per cui viene

calcolato il caricato, lo scaricato e stabilito il reintegro con valorizzazione del carico a bordo. Il furgone è associato al caricatore che lo utilizza, il quale a sua volta viene gestito come un dipendente a stipendio fisso o anche come un agente a provvigioni. Ad esempio se è previsto che al caricatore X vada riconosciuto un ristorno Y per battuta con calcolo a fine mese, iVending sa che alla fine di ogni mese deve sviluppare un report delle battute legate a quel caricatore e calcolarne il valore. Ma ripeto, tutto dipende dalle impostazioni di base che vengono date quando il software viene implementato. In che modo i dati memorizzati da iVending vengono resi disponibili per il gestore? Il gestore ha a disposizione diverse tipologie di stampe valorizzabili sul periodo che si vuole analizzare, sul cliente, sulla tipologia di macchine e così via. Diciamo che per un controllo veloce ma allo stesso tempo completo, abbiamo predisposto una stampa che si chiama “Riepilogo Rilevazioni” la quale da sola è già sufficiente per avere sotto mano tutti i dati necessari a comprendere l’andamento dell’attività. La stampa riporta i dati relativi al venduto cash e cashless, al caricato su chiave, alle visite e alle rilevazioni con il confronto immediato con la rileva-

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zioni con il confronto immediato con la rilevazione precedente che fa comprendere subito se nell’ultimo periodo ci sono stati problemi in una determinata postazione. I file EVA-DTS vanno considerati come uno strumento contabile? Assolutamente sì! Ogni file genera una movimentazione contabile e una movimentazione di magazzino. Le movimentazioni contabili sono i soldi in cassa, sulle chiavette ecc, le movimentazioni di magazzino fanno comprendere quanto è stato consumato, quanto va ricaricato ecc. Dati che, di conseguenza, entrano nella logica dei giri di rifornimento che, dimenticavo di dire, iVending crea automaticamente come giri consigliati in base a tutta una serie di parametri: tipologia di macchina installata, consumi del punto vendita, quantità dei prodotti caricati nell’ultima visita.

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Prima ci ha detto che iVending è concepito come sistema unico per quei gestori, la maggioranza, che hanno un parco macchine misto, costituito da macchine OCS e free standing. Come funziona? Abbiamo voluto applicare lo stesso principio all’OCS che, come sappiamo, ha movimentazioni contabili e di magazzino legate ai documenti associati alla vendita del kit.

Se emettiamo fattura accompagnatoria si movimentano sia il magazzino che la contabilità; se emettiamo documento di trasporto si movimenta solo il magazzino, mentre la contabilità si movimenterà nel momento in cui andiamo ad emettere fattura differita. Noi abbiamo implementato la modalità di rilevazione dei free standing alla vendita di kit per l’OCS: tutti i movimenti, sia di magazzino che contabili, legati all’OCS vengono trasformati in rilevazioni che seguono lo standard EVA-DTS e che pertanto possono essere analizzati con gli stessi strumenti che si utilizzano per i distributori. L’unica differenza sta nel fatto che il file EVA-DTS ricevuto dal distributore automatico contiene sia dati di magazzino come le battute, che dati contabili, ad es. la cassa, ed invece con l’OCS queste informazioni le possiamo avere in due tempi diversi, ad esempio ddt seguito da fattura di vendita. In questo caso iVending genera due rilevazioni dati, la prima che movimenta il magazzino e la seconda che movimenta la contabilità conseguentemente all’emissione dei documenti. In che modo iVending s’interfaccia con altre funzioni/sistemi? Prima di tutto i dati raccolti da iVending s’interfacciano con le conta monete per il controllo incrociato degli incassi. Stiamo dando gli ultimi ritocchi al palmare, uno strumento evoluto

che integra Wi-Fi, GPRS, Bluetooth, lettore barcode e macchina fotografica ad un costo certamente interessante. Non ultima l’integrazione nativa, e totalmente gratuita, con il nuovo sistema di deconto telemetrico Widù che consente al gestore di ricevere in tempo reale direttamente sul software le consumazioni delle sue macchine OCS, e che permette la ricarica della macchina in maniera automatica al momento dell’emissione del documento di consegna del kit. Vogliamo parlare di costi? Il software in sé costa 2.500 euro e la licenza annuale a partire dal secondo anno ne costa 800. Per installazioni più complesse c’è un costo per le licenze aggiuntive e lì bisogna vedere quante postazioni bisogna integrare nel sistema. Le dico, però, che abbiamo sviluppato una formula speciale, affinché chi decide di avvalersi del nostro software lo faccia nella più piena convinzione. Offriamo la possibilità di testare gratuitamente iVending per tre mesi e, dopo questo periodo di prova, si può decidere se acquistare o meno il nostro software. Siamo convinti che più di ogni altra spiegazione, l’uso sul campo sia la maniera migliore per convincere i nostri partner.

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zienda partner Microsoft sin dal 1997, Target Informatica vanta uno staff di tecnici informatici specializzati nella progettazione e realizzazione di soluzioni software personalizzate, in grado di supportare il lavoro delle aziende, migliorandone le performance e i risultati sia in termini qualitativi che economici. Dopo aver sperimentato i propri prodotti in numerosi ambiti, Target Informatica ha sviluppato GD Gestione Distributori, una piattaforma software dedicata al settore vending che da oltre 15 anni è adoperata con soddisfacenti risultati da molti operatori del comparto.

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ci, dove i tradizionali programmi gestionali di contabilità, gestione magazzino, logistica ecc. non riescono a fornire soluzioni soddisfacenti, con una particolare attenzione per l’utilizzo delle più recenti tecnologie informatiche e col continuo confronto con chi lavora sul campo e negli uffici, GD che, in modo da essere sempre vicino alle immaginiamo, reali esigenze del settore a cui ci rivol- sarà nato in una giamo. versione molto più Da questo punto di vista il vending semplice di quella attuale Incontriamo Francesco Trappetti, ci è immediatamente apparso come responsabile commerciale, per ap- una attività tipica dove l’applicazio- In effetti siamo partiti dalla esigenza profondire le caratteristiche di GD e ne dell’informatica può dare il massi- di alcuni piccoli gestori, semplificando mo di sé, vista la complessità e varietà da subito il loro lavoro quotidiano. analizzarne gli aspetti più importanti. delle situazioni e delle problematiche, Approfondendo in seguito la conoCom’è nata l’idea di sviluppare una nonché la grande mole di informazio- scenza del settore ed aumentando la ni di cui chi fa vending deve e dovrà diffusione del nostro software, siamo soluzione per il vending? sempre più tenere conto per essere entrati in tutti gli aspetti del mestieLa Target Informatica è nata 20 anni fa certo di lavorare con profitto, non solo re con l’intento di rendere per quanto Il vending è un business complesso possibile semplice quello che è obietacquisendo professionalità a loro volta di girare moneta. Dietro ciascuna attività aziendale si nascondono costi inaspettati, mancati tivamente mancate complesso e soprattutto in ventennali, con il fine di fare software ricavi, margini commerciali persi, opportunità Su queste premesse avete sviluppato continua evoluzione. GD Gestione Distributori consente di gestire, amministrare e monitorare tutte e servizi sul software in ambiti specifile fasi del vending tramite la più moderna tecnologia informatica disponibile

Fornitori prodotti Fornitori DA

Gestione

Fornitura prodotti

Amministrazione

Logistica

Gestione ordine

Officina

Cliente

Richiesta prodotti Segnalazione guasti Attività CRM

Approntamento Manutenzioni

CRM Ricezione ordini Campagne mkt Segnalazione guasti

Pianificazione visite Reintegro scorte Manutenzioni DA Incasso

Segnalazione guasti DA Prelievo dati vendite DA

Installazione DA Reintegro scorte Manutenzione DA Prelievo dati vendite DA Ritiro incasso Ritiro DA

Flussi informativi Logistica

Dossier

Veicolo Carico Prodotti & DA

Controllo Conteggio moneta BI

Amministrazione


Quali sono le tappe che hanno segnato l’evoluzione di GD? Se dovessimo mettere giù alcune pietre miliari della nostra esperienza, direi che i momenti salienti del nostro percorso sono stati la prima partecipazione a Venditalia del 1998, anno in cui siamo anche diventati associati CONFIDA, l’avvio della commercializzazione a livello nazionale nel 2000. Nel 2002 abbiamo sviluppato i software Flash e Flash Up per N&W, allora ancora Zanussi Vending, ed introdotto le prime funzionalità di gestione del lavoro su cartografia elettronica e monitoraggio dei veicoli via GPS. Un ulteriore passo avanti lo abbiamo compiuto nel 2006 con le modalità di analisi evolute come la business intelligence. Queste esperienze, unite all’indispensabile rapporto con i nostri clienti, ci hanno portato a conoscere a fondo il settore e a contribuire, almeno questa è stata sempre la nostra intenzione, a far fare vending di qualità e gestione consapevole in termini di controllo, ma soprattutto di redditività.

GD mette a disposizione un unico motore software flessibile che si adatta alla vita aziendale, non l’inverso, dove i pochi passaggi obbligati, dovuti alla necessità di rendere affidabile il sistema e il flusso dei dati certo in qualsiasi condizione, sono comunque semplificati al massimo possibile. In questo motore, che nel prodotto coincide con il cosiddetto ‘modulo base’, sono comprese tutte le funzionalità che servono per coprire le fon-

damentali esigenze di una corretta gestione delle attività di vending. Quindi acquistando il software, si acquista da subito tutto quello che serve per fare gestione, ma anche l’esperienza di centinaia di operatori sul campo che man mano hanno suggerito modalità operative e di analisi, sempre attuali ovvero sempre efficaci. Affrontiamo un argomento delicato. Come gestisce GD il controllo degli

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GD si presta, dunque, a risolvere le esigenze di ogni gestione, grande o piccola che sia? Possiamo dire che GD copre tutti gli aspetti dell’attività di gestione e che la proposta scalare in termini di investimento e utilizzo delle diverse funzionalità, si adatta a qualsiasi azienda da chi lavora per sé, dalle attività di tipo familiare fino alle grandi realtà strutturate, con ognuno dei quali stabiliamo un rapporto di partnership, dove ciascuno apporta la propria esperienza. Vede, il nostro cliente comune è il consumatore finale, chi prende un buon caffè, chi gusta uno snack, un pasto o un frutto al distributore automatico, avendo la netta sensazione della qualità del lavoro di chi fornisce il servizio. Immaginiamo che un gestore acquisti la versione soft di GD. A quali funzioni avrà accesso?

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incassi? Una caratteristica basilare del nostro lavoro è l’apertura verso qualsiasi soluzione hardware e software si riveli utile alla nostra clientela. Attualmente possiamo gestire dati da tutti i sistemi di pagamento, gestione moneta, telemetria più diffusi sul mercato, come anche realizziamo driver per qualsiasi altro software gestionale contabile e amministrativo, con assoluta equidistanza ed indipendenza da qualsiasi produttore. Anche qui, la soluzione al problema del nostro cliente viene prima di tutto e sono i clienti stessi a segnalarci le loro esigenze. Il nostro compito è quello di standardizzare e verificare la qualità dei dati che vengono dal campo, gestendoli in maniera controllata affinché siano attendibili, affidabili in fase di analisi.

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Lo stesso discorso può essere fatto per le statistiche, che rivestono grande utilità per un gestore ai fini dell’ottimizzazione della propria attività? Nel nostro GD Gestione Distributori le informazioni sono razionalizzate e rese subito disponibili in forma classica di visualizzazione o stampa, anche sotto forma di grafici personalizzabili direttamente dal cliente, fino a disporre di strumenti evoluti di business intelligence, pensata appositamente per il settore, resa disponibile per operatività

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e investimento, veramente a qualsiasi gestione. Tra l’altro, integrando in questi strumenti gestionali informazioni aziendali quali retribuzioni, costi di struttura, d’investimento ecc., è possibile avere l’evidenza immediata della redditività di ogni singolo punto vendita, andando poi a scavare nei dati per capire effettivamente come intervenire in caso di criticità. Certamente le informazioni che vengono dal lavoro quotidiano sul campo sono numerose e può essere inefficace disporne in forma complessa o disomogenea. Il nostro maggiore sforzo è quello di selezionare e razionalizzare quelle significative e renderle disponibili in forma semplificata o sotto forma di allarmi automatici, consentendo al gestore o al management di focalizzare subito la problematica, avviandone la soluzione. Quali saranno le prossime evoluzioni di GD? Direi meglio, cosa ci chiedono i nostri clienti e da questo, cosa vediamo noi di evolutivo nel settore. Ancora maggiore flessibilità e semplicità d’uso del software, soprattutto nel rapporto con chi lavora sul campo tramite terminali portatili. Disponibilità delle nostre applicazioni su dispositivi mobili quali smartphone o tablet non necessariamente professionali, utili in settori quali OCS e

Home, dove il lavoro è oramai al limite della tentata vendita. Maggiore supporto alle attività di sviluppo commerciale delle gestioni. In quest’ottica già a fine 2013 abbiamo introdotto nel nostro software GD1 e standard le funzionalità di gestione del CRM (Customer Relationship Management), ovvero del rapporto con la clientela prospettiva e consolidata, potendo così gestire campagne di comunicazione, marketing, via posta, fax, e-mail, SMS. Come è organizzato il vostro servizio di assistenza? La qualità del supporto alla nostra clientela è parte integrante del prodotto Il nostro cliente con la corresponsione di un unico canone annuale fruisce non solo di assistenza telefonica e via internet direttamente sul suo personal computer, ma soprattutto dell’aggiornamento del software, frutto dell’esperienza di tutta la nostra clientela, mediata dalla nostra professionalità tecnica. Sul nostro portale dedicato al prodotto www.gdvending.it, sono disponibili tutte le informazioni per capire come meglio risolvere ogni problematica di gestione e ove possibile, come ad esempio per il GD Data Collector, scaricare e provare il software. Nessun nostro cliente in assistenza ha mai pagato per nuove funzionalità, anche impegnative, un solo euro di più. Unica condizione volentieri accettata dalla nostra clientela è che tutte le nuove funzionalità da chiunque richieste e realizzate vadano comunque a vantaggio di tutta l’utenza GD, essendo parte integrante dell’unico software distribuito. A ciascuno poi la scelta di utilizzare o meno una determinata modalità di lavoro Tengo anche a dire che, l’accesso alle informazioni riservate del cliente è garantito contrattualmente ma soprattutto dalla nostra storia, fatto non trascurabile in un settore così ristretto Persino l’accesso al personal computer del cliente via internet avviene sempre


Attualmente disponiamo di tre livelli di prodotto. GD Easy, GD1 e GD standard, nonché di una utility universale per la gestione dei dati dai sistemi di pagamento e l’incrocio con il conteggio moneta, il GD Data Collector. L’investimento medio per una piccola gestione con un personal computer, anche solo portatile, e tre operatori sul campo dotati di terminali portatili può essere attorno ai 10.000,00 euro oltre IVA chiavi in mano. Ma si può cominciare tranquillamente con 1.800,00 euro che è il costo di GD Easy o addirittura con i 650,00 euro di GD Data Collector. L’investimento segue le reali esigenze dell’azienda e si passa da un primo livello ad uno superiore per differenza d’investimento e senza perdita di dati. Il nostro intento è di stabilire un rapporto continuativo con la nostra clientela, unica garanzia di protezione

e la crescita d’interesse per quello che facciamo e per come lo facciamo, ce ne dà quotidianamente atto.

GD non è l’unico gestionale in commercio. Perché un gestore dovrebbe preferire GD piuttosto che un altro software?

Sarete presenti a Venditalia?

Direi che chi sceglie GD sceglie una soluzione flessibile che si adatta al modo di lavorare della gestione. Un sistema informatico, certamente completo, ma anche estremamente produttivo perché da oltre 15 anni pensato e realizzato a partire dalla esperienza delle piccole medie gestioni, aziende dove si ottimizza al massimo il tempo di lavoro e si vuole il massimo da ciascuno strumento operativo, anche dal software di gestione. Direi anche che chi sceglie GD trova soprattutto un rapporto di collaborazione tra operatori dello stesso settore con la finalità della crescita comune e della comune soddisfazione professionale. In effetti questi aspetti sono oramai validi per qualsiasi livello di struttura

Saremo certamente presenti anche quest’anno come abbiamo sempre fatto sin dalle prime edizioni Naturalmente rispetto agli inizi, ora siamo meglio conosciuti nel settore, ma la partecipazione a Venditalia è per noi soprattutto un investimento sul rapporto con i nostri clienti e gli operatori del vending in genere e come tale non ha mai tradito le nostre attese. Presenteremo sicuramente delle novità poiché la nostra piattaforma soft ware è in continua costante evoluzione e segue di pari passo le richieste che vengono dal mercato. Ribadiamo, il nostro cliente finale è il consumatore al distributore e tutte le componenti professionali devono contribuire a fare vending di qualità. Questa è sempre stata e sarà la nostra visione.

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Chi volesse avvalersi del vostro software a quale tipo d’investimento va incontro?

dell’investimento per il nostro cliente, di vitalità di prodotto e soddisfazione professionale per noi.

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previa autorizzazione di quest’ultimo.

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Vending PlanogramBuilder®

il primo soft di merchandising in 3D per il vending

I

l marketing nella distribuzione automatica può indubbiamente apportare benefici al settore, fornendo alle imprese strumenti in grado di valorizzare un comparto sempre più alla ricerca di rendimento e margini di guadagno. Quest’idea, maturata in anni di esperienza a contatto con i professionisti del vending, ha spinto FD Conseil, società francese di comunicazione, a sviluppare strumenti che possano supportare il lavoro quotidiano dei gestori, migliorandone i profitti. Approfondiamo questa interessante tematica con Eric Froger, fondatore di FD Conseil, ritenendo che quanto sviluppato per il vending francese possa essere senza dubbio applicato anche al mercato italiano della distribuzione automatica.

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FD Conseil edita la rivista di settore DA Mag, nonché gli annuari Les Bonnes Adresses e Best Of. Quali sono gli altri strumenti e servizi sviluppati per il vending?

Ho creato FD Conseil nel 1999, spinto dalle mie molteplici esperienze professionali, unite a un forte interesse per la distribuzione automatica. Terminata l’esperienza come direttore vending per Nestlè Waters, ho voluto restare in questo settore che conoscevo bene. Affascinato dai servizi B2B e avendo constatato che i gestori si dotano sempre più di strumenti informatici, ho per prima cosa realizzato le etichette per i tasti di selezione. Si tratta di una soluzione pratica che semplifica il quotidiano e sgrava dall’oneroso e fastidioso compito di stampare le etichette, operazione ora facilmente accessibile h24 direttamente dal sito www.da-mag.com. Seguendo la stessa logica ho poi creato le etichette stop-spirale, un servizio utile ed economico teso a migliorare la comunicazione tra macchina e consumatore. Sulla base del riscontro ottenuto, FD Conseil ha poi sviluppato Vending PlanogramBuilder, un software più complesso. A chi è destinato? Vending PlanogramBuilder è un soft ware gestionale in 3D del tutto particolare, destinato ai gestori di distributori automatici e ai fornitori di prodotti. Si pone l’obiettivo di introdurre le tecniche del marketing e del commercio nel vending per contribuire alla modernizzazione e allo sviluppo di questa professione. Dal momento che la distribuzione automatica è un mercato di nicchia, sono convinto che il lavoro di squadra e gli apporti delle competenze individuali siano fondamentali per accrescere la professionalità. Quali problematiche l’hanno portata a sviluppare Vending PlanogramBuilder? In primo luogo va detto che l’idea di in-

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trodurre il marketing nella distribuzione automatica è nata da alcune constatazioni rispetto alle dinamiche che sono alla base della gestione del rapporto macchina-caricatore-consumatore. È risaputo che in assenza di un piano di configurazione di un distributore automatico, il caricatore rifornisce i prodotti in funzione degli spazi vuoti. Ma è altrettanto risaputo che il consumatore che non trova il prodotto desiderato, difficilmente lo rimpiazza con un altro qualsiasi, preferendo piuttosto reperirlo altrove. È chiaro che ogni vendita mancata implica una perdita e, in un contesto economico difficile, in cui gli operatori cercano di incrementare le vendite e migliorare i margini, la distribuzione automatica deve trovare delle fonti di redditività. Oggi, il mercato del vending evolve e cresce appoggiandosi a software gestionali, ma non esiste alcuno strumento specifico per il marketing di settore, né la possibilità di formare figure professionali all’interno delle compagnie che possano gestire il rapporto prodotto/consumatore in termini di redditività. Pertanto, l’applicazione di qualche semplice tecnica del marketing e del merchandising è fonte di incremento del giro d’affari, cosa che per esempio hanno ben compreso le grandi catene di supermercati. Il nostro PlanogramBuilder ha l’ambizione di riprodurre nel piccolo ambito del punto vendita/distributore automatico le strategie messe in campo in un canale come il retail.


Sulla scorta di queste riflessioni, ha poi sviluppato il software dedicato? In realtà ho adattato al vending il software PlanogramBuilder già esistente, sviluppato da zVisuel, una società svizzera specializzata nella realizzazione di programmi in 3D specifici per il commercio, per la formazione, le demo di prodotti, l’architettura. Mi hanno convinto la precisione svizzera, la grande capacità tecnica e l’attenzione per il dettaglio, prerogative necessarie per poter adattare al vending un software concepito inizialmente per la Grande Distribuzione. Un distributore automatico non è altro che un mobile, dotato di porta, scaffali e spirali che contiene un numero definito di referenze e che va reso quanto più produttivo possibile. Grazie a Vending Planogrambuilder i gestori possono ottimizzare ogni spazio in funzione dei prodotti e delle esigenze dei consumatori e sostenendo un unico costo: quello della licenza. Vuole spiegare per grandi linee come funziona? Vending PlanogramBuilder funziona attraverso un browser e necessita esclusivamente dell’installazione di un piccolo modulo. Oltre che sottolineare la semplicità della modalità plug-and-play e l’alta qualità grafica conferita dal 3D, va detto che il suo utilizzo avviene in ambiente sicuro.

Funzionando in drag&drop, questo software on-line associa determinate azioni ai prodotti e agli strumenti che gli permettono di lavorare con intelligenza e precisione. Grazie all’importazione dei dati di vendita medi mensili, Vending PlanogramBuilder è anche uno strumento di simulazione in tempo reale del giro d’affari e della valorizzazione del magazzino contenuto nella macchina. Questi dati aiutano il gestore a determinare l’assortimento ideale di un distributore, customizzandolo al luogo in cui è installato e alla tipologia di consumatori a cui è destinato. È già possibile calcolare l’incremento medio della redditività di un distributore configurato secondo Vending Planogrambuilder? Secondo gli industriali del comparto agroalimentare, l’implementazione di un programma di configurazione genera un aumento di redditività che può arrivare fino al 20%. Per farle un esempio, in Francia, il segmento snack rappresenta oggi il 20% del fatturato della distribuzione automatica: partendo dall’ipotesi minima di un volume d’affari di medio di 3.000 euro a distributore e sapendo che il mercato conta 80.000 macchine, stiamo parlando di un giro d’affari di 240 milioni di euro. Non volendo necessariamente puntare al 20% ma anche solo alla metà dell’incremento del rendimento previsto, stiamo parlando di

un incremento del 10% del fatturato o del 2% del fatturato globale... Le lascio fare un po’ di calcoli! Vending Planogrambuilder non è però modellato esclusivamente sul vending francese, dove sta ricevendo buoni riscontri. Pensate di esportare il software fuori dai confini nazionali? Ritengo che le problematiche della distribuzione automatica siano identiche in ogni parte del mondo, una convinzione che si rafforza ogni qual volta ho modo di confrontarmi con professionisti del settore di altri Paesi. Vending PlanogramBuilder è un software universale che può essere utilizzato in tutt’Europa e anche oltre. FD Conseil ne detiene la licenza e l’esclusiva di esportazione in tutto il mondo. È un software ormai testato che possiamo mettere a disposizione di chiunque voglia ottimizzare la redditività della sua impresa, ovunque essa si trovi, tant’è vero che abbiamo contatti per esportarlo in Inghilterra, Russia e Belgio. Speriamo di raggiungere presto anche il mercato italiano!

Per tutte le informazioni efroger@da-mag.com Vending News

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A cura di

Vola il prezzo dell’Arabica

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n’altissima volatilità sta caratterizzando il mercato del caffè verde nei primi mesi del 2014. I prezzi dei caffè Arabica quotati alla borsa di New York continuano a registrare aumenti, talvolta anche a doppia cifra, come è avvenuto mercoledì 19 Febbraio quando la prima posizione di New York ha chiuso a 171,75 cents per libbra contro i 152,65 del giorno precedente (+12,5%). La causa di questi movimenti al rialzo è da ricercarsi nella anomala ondata di caldo e di siccità che sta colpendo il Brasile meridionale dal mese di Gennaio e sta seriamente minacciando le produzioni di caffè di cui il paese è leader mondiale. La stima iniziale del raccolto 2014/2015, che dovrebbe iniziare il prossimo Aprile, era compresa tra i 46,53 ed i 50,15 milioni di sacchi, ma alla luce degli ultimi aggiornamenti meteorologici, questi valori potrebbero essere rivisti al ribasso, con una perdita produttiva di circa il 10%. Nel corso del mese di Gennaio 2014, la media mensile dell’indicatore ICO (una sorta di media dei prezzi di Brasile, Colombia, Altri Dolci e Robusta) è aumentata del 3,9% a 110,75 cents per libbra. Mentre i tre gruppi di Arabica (Colombiani, Altri Dolci, Brasiliani) hanno registrato aumenti significativi, i Robusta sono leggermente scesi, causando un aumento del differenziale tra Arabica e Robusta di circa il 17% rispetto a Dicembre 2013. Si è pertanto invertito lo

scenario dell’anno 2013, in cui le quotazioni di caffè Arabica avevano registrato pesanti perdite rispetto ai guadagni delle quotazioni dei Robusta. Agli inizi di Febbraio, i timori che in Brasile la siccità si protraesse ulteriormente hanno spinto ancor più al rialzo il mercato degli Arabica e con il passare delle settimane e la progressiva riduzione delle precipitazioni (circa il 90% in meno rispetto agli standard) i timori si sono trasformati in certezze. La chiusura del mercato degli Arabica a New York il venerdì 28 febbraio è stata di 179,42 cents per libbra. La produzione mondiale per l’anno caffeicolo 2013/2014 è attualmente stimata in circa 145,8 milioni di sacchi. Questo dato rappresenta un leggero aumento (+ 0,5%) rispetto ai 145,1 milioni di sacchi della produzione

2012/2013. Tuttavia, la produzione di Arabica dovrebbe diminuire del 3,8% ad 85,4 milioni di sacchi e non solo a causa del decremento della produzione di Brasiliani, ma anche della notevole riduzione degli Altri Dolci (-9,1%) dovuto al perdurare della ruggine delle piante che sta affliggendo le piantagioni dei paesi della regione centroamericana. Ad esempio, in Costa Rica le esportazioni dei primi quattro mesi dell’anno caffeicolo 2013/2014, vale a dire Ottobre 2013-Gennaio2014 sono scese del 24,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre la produzione 2013/2014 dovrebbe registrare una perdita del 19% con 1,4 milioni di sacchi, a causa dei danni dovuti alla roya. Circa il 60% della produzione di El Salvador sarà distrutta da questa malattia, mentre il Nicaragua perderà il 20% del suo raccolto di caffè. Le forniture scarse di caffè centroamericani hanno portato i prezzi di molte qualità Premium di questa regione a livelli altissimi, che non si registravano da molti anni. Un aumento nella produzione caffeicola del 2,3% è previsto per i Colombiani con 12,2 milioni di sacchi e del 7,2% per i Robusta (60,3 milioni di sacchi). Per quanto riguarda questi ultimi, vanno segnalati gli incrementi della produzione in molti paesi dell’Africa orientale, Uganda, Kenya, Burundi; aumento anche per la produzione in Vietnam che dovrebbe raggiungere i 28 milioni di sacchi. Vending News

Caffè

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Bilt s.r.l.

Italmix S.p.A.

Labcaffè s.r.l.

Alba Tramezzini s.r.l.

Coges s.r.l.

Didiesse s.r.l.

MDS Electronics s.r.l.

Commerciale Adriatica s.r.l.

Cida s.r.l.

Caffè Moreno s.r.l. Fas International S.p.A.

Covim S.p.A.

Conserve Italia

Venditalia Servizi s.r.l. Fiore di Puglia S.p.A.

Ducale s.n.c.

Heart Computers s.r.l.

Edygraf


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