Uomini e Trasporti n. 353 Dicembre/Gennaio 2020

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353 mensile anno XXXVIII dicembre 2019 gennaio 2020

Rinviato il taglio delle accise

INTESE D'AUTUNNO Test: MB Actros 1845 LS 4x2

METTI ALLA PROVA IL CAMION DELL'ANNO Tutte le novità del Solutrans 2019

LIONE VAL BENE UN SALONE

INCHIESTA: CRESCITA E ALLARGAMENTO DEI SERVIZI IN UN SETTORE ALLA RICERCA DI CIRCOLARITÀ

ILTRASPORTO? DA RIFIUTO A RISORSA


NIENTE PUÒ FERMARMI (Solo una buona ragione)

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EDITORIALE Daniele Di Ubaldo

Mensile di informazione politica e tecnica Pubblicazione dell’Associazione professionale di categoria Organo del Gruppo Federtrasporti

353 Anno XXXVIII dicembre 2019 / gennaio 2020 Direttore responsabile Daniele Di Ubaldo (d.diubaldo@uominietrasporti.it)

Vice direttore Patrizia Amaducci (p.amaducci@uominietrasporti.it)

Comitato editoriale Lucia Bergonzoni, Mario Cortelazzi, Roberto Grechi, Paolo Morea, Fabrizio Ossani, Claudio Villa

Foto Alfonso Santolero, Francesco Vignali

Hanno collaborato Deborah Appolloni (d.appolloni@uominietrasporti.it) Gabriele Bolognini (g.bolognini@uominietrasporti.it) Luca Regazzi (l.regazzi@uominietrasporti.it) Umberto Cutolo, Anna De Rosa

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LE RADICI SOVRANISTE DELL’AUTOTRASPORTO Più passa il tempo e più mi convinco che l’autotrasporto fornisca un alimento nutriente al sovranismo, non soltanto nel nostro Paese ma nell’intero continente. Provo a spiegare in che senso facendo un passo indietro, tornando a quando, dopo la caduta del muro di Berlino del 1989, l’Europa gioca la carta dell’allargamento a Est un po’ per evitare che i paesi orientali appena usciti dalla cortina dei due blocchi seguissero altre e più pericolose derive politiche, un po’ per crearsi una dote di lavoratori a basso costo con cui accrescere la propria capacità competitiva nella concorrenza con i mercati asiatici. A questo scopo le istituzioni comunitarie concedono ai governi di Varsavia, Bucarest o Sofia milioni e milioni di fondi e ottengono a breve un ritorno concreto dell’investimento, sotto forma di una crescita del Pil di questi Stati tra il 5 e il 7% annuo. L’autotrasporto, in questa spinta verso lo sviluppo, è spesso utilizzato come la più facile leva acceleratrice. È evidente, infatti, che paesi sprovvisti di tradizione industriale e di materie prime puntassero soprattutto su servizi, da vendere peraltro a un mercato esteso come il continente. Niente di più normale, quindi, che in un parco circolante europeo da 6,6 milioni di camion, la flotta più consistente, pari a 1,1 milioni, sia oggi detenuta dalla Polonia. Niente di più normale che il rallentamento attuale dell’economia tedesca abbia provocato una frenata parallela dell’autotrasporto polacco. Le conseguenze sulla politica di tutto questo sono contraddittorie, perché se i fondi europei hanno creato benessere diffuso, allo stesso tempo hanno favorito lo sviluppo di economie fin troppo dipendenti da committenze straniere. La qualcosa è percepita con fastidio da quella parte della popolazione che, seppure beneficia di una migliore condizione di vita, interpreta tale miglioramento come un tradimento delle proprie radici o, peggio, come un asservimento agli interessi di qualcun altro. Ecco perché quando questi cittadini, tra i quali ci sono tantissimi autotrasportatori, si recano alle urne, finiscono per sostenere forze politiche tradizionaliste. A maggior ragione da quando, per far fronte al proliferare della domanda di servizi di trasporto, prima sono stati assorbiti nel settore i tanti autisti immigrati rientrati in patria e poi, anche a causa dei bassi indici di natalità (la Polonia viaggia sugli 1,34 figli per donna), si sono dovute aprire le porte alla manodopera straniera. E quando qualcuno che già sente di tradire le proprie radici, si trova a dover condividere il proprio lavoro con schiere di «diversi» arrivati da un altrove, i pruriti nazionalisti trovano terreno fertile in cui affondare radici. Da noi le cose sono andate in modo simile con prospettive invertite. Perché l’allargamento dell’Europa verso Oriente ha creato due fenomeni noti ai più: dal punto di vista delle imprese ha indotto in tanti a spostare la propria sede sociale all’estero pur di abbattere costi e fiscalità; dal punto di vista dei lavoratori ha aperto le porte del nostro mercato a distaccati e somministrati, vale a dire a personale che percepisce un livello retributivo analogo a quello previsto dai contratti collettivi, alleggerito però dalla contribuzione sociale e previdenziale, versata nel paese d’origine. Le conseguenze in entrambi i casi sono deleterie perché, per un verso, le imprese rimaste nei territori di origine hanno fatto sempre più fatica a competere con quelle delocalizzate e, per un altro, i dipedenti dell’autotrasporto hanno cominciato a temere che i loro datori di lavoro un domani li avrebbero potuti mandare via per sostituirli con un qualche distaccato meno costoso. Timore peraltro spesso rilevatosi fondato. Nulla di più normale, quindi, che a un certo punto sia le aziende messe in difficoltà dalla competizione al ribasso, sia i lavoratori minati nella certezza del posto a causa della presenza di un qualche bulgaro o rumeno, abbiano iniziato a percepire un’immagine dell’Europa dai contorni negativi. Peggio, hanno iniziato a pensare che l’Unione europea fosse la matrice da cui scaturiscono criticità e incertezze e più in generale i tanti escamotage costruiti a vantaggi dei troppi furbi per arricchirsi sulle spalle dei troppo onesti. E un attimo dopo, neanche troppo fatalmente, anche alle loro orecchie le sirene del sovranismo sono divenute irresistibili.

dicembre 2019 / gennaio 2020 Associato all'Unione Stampa Periodica Italiana USPI

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EDITORIALE

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POLITICA Primi incontri della ministra De Micheli con l’autotrasporto. Intese d’autunno

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INCHIESTA Sempre più vettori ampliano l’attività a stoccaggio, riciclo e altro. Il trasporto? Da rifiuto a risorsa

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LOGISTICA Gruppo Santini. Quando il rifiuto diventa circolare

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DONNE E TRASPORTI Gabriella Pedroni. Veloce come la ventola

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SALUTE La telemedicina per monitorare lo stato fisico degli autisti. Connessioni di cuore

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TEST PESANTI Mercedes Actros 1845 LS 4X2. Viaggiando sotto la pioggia

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FIERE Solutrans 2019. Lione val bene un salone

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FIERE Solutrans 2019. Ricchi premi e cotillon

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FIERE Solutrans 2019. Pesanti andanti

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FIERE Solutrans 2019. Italiani in terra di Francia

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FIERE Solutrans 2019. Tra gli stand, a caccia di novità

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FIERE Solutrans 2019. Cargo Novum e Box - Purferro Quality King. L’importante è personalizzare

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COMPONENTISTICA Viberti. Un portacontainer per ogni occasione

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VEICOLI LEGGERI Le Clever Bodybuilder Solutions del sito Mercedes-Benz Vans a Ludwigsfelde. L’allestimento fa spettacolo

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FIERE La Casa dell’ovale blu tra passato e futuro. Sic non Transit gloria Ford

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TEST LEGGERI Renault Master Z.E. Guidare sano e andare lontano

NON DI SOLO TRASPORTO

62 Recensioni, svaghi, consigli. Musica, libri e film annessi 63 Gli ingialliti dell’ineffabile Ispettore Tirr/20. Il mistero del crimine déjà vu 64 Me l’ha detto un camionista. Bar trattoria degli Amici

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65 Voci on the road. 10 domande a… Gabriele Renzi 66 La strada vista dal palco. Paolo Ruffini. Diversamente scenici

LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI

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Ministeri & co

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Legalmente parlando

10 Intorno all’azienda 12 Sicuri e certificati 61 L’importante è la salute

ALL'INTERNO L'AGENDA DEL MESE NOVITÀ NORMATIVE

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MINISTERI & CO

COME DISTRICARSI TRA I FILI DELLA BUROCRAZIA

GLI ITS AL SERVIZIO DELLA

SMART MOBILITY

La connettività è una grande opportunità per risolvere problemi, ma al tempo stesso ne crea di nuovi. Penso in particolare all’indubbio vantaggio di acquistare merci in rete e poi alla evidente e progressiva richiesta di veicoli che, contro ogni criterio logistico, devono consegnare pacchi porta a porta. Se a tutto questo si aggiunge che in prospettiva le città diventeranno sempre più grandi e popolate, viene fuori uno scenario complesso. Che tipo di ausilio e rispetto a quali momenti è possibile ottenere un aiuto dai moderni sistemi di trasporto intelligente? Giovanni M_Milano

È

indubbio che l’autotrasporto, in quanto tuttora modalità principale di trasporto delle merci, rivesta un ruolo da protagonista nella realizzazione della Smart mobility, vale a dire dell’ottimizzazione del sistema logistico del nostro Paese, un traguardo da raggiungere con innovazioni tecnologiche e con maggior ricorso ai sistemi intelligenti di trasporto. Infatti, se è vero che la logistica rappresenta il 10% del PIL italiano (come recentemente confermato anche dal CNEL), è altrettanto vero che, in base a stime prudenziali, le inefficienze di questo settore erodono una percentuale fra l’1,5 e il 2% dello stesso PIL, vale a dire fra i 25 e i 35 miliardi di euro annui. Si tratta, quindi, di superare criticità e diseconomie del settore, da attribuire al mancato uso di nuove tecnologie e di processi di digitalizzazione dei dati e, in ambito urbano, alla mancanza di dialogo fra operatori logistici e settori economici locali, dando vita a un sistema integrato e connesso, in grado di incidere positivamente sull’intera catena logistica e di compiere passi decisivi verso la riduzione dell’inquinamento ambientale e il miglioramento della sicurezza stradale, con impatto positivo anche sotto l’aspetto economico. In sostanza, si rende necessaria una maggiore utilizzazione delle tecnologie ITS, non solo per i sistemi di bordo dei veicoli, ma anche per interconnettere le flotte dell’autotrasporto e la Piattaforma Logistica Nazionale (PLN) gestita da UIRNet, soggetto catalizzatore delle diverse problematiche da affrontare. È con tale obiettivo che sta operando un gruppo di lavoro istituito da TTS Italia, mirato a formulare proposte operative, da tradurre in interventi di regolazione o di contenuto tecnico-economico, volti a implementare l’applicazione degli ITS, sia su scala nazionale, sia nel campo della distribuzione delle merci in ambito urbano, con specifico riferimento all’ultimo miglio. Nel gruppo di lavoro, oltre

6 dicembre 2019 / gennaio 2020

Fra le aree di attività in cui è possibile il ricorso ai sistemi intelligenti di trasporto va annoverata, per esempio, quella relativa a carico, scarico e stoccaggio delle merci nei nodi di interscambio, per i quali va realizzata una maggiore interconnessione fra mezzi pesanti e Piattaforma logistica nazionale, che tenga conto della prevedibile diffusione della rete 5G a UIRNet, è direttamente coinvolto il mondo dell’autotrasporto, insieme con diversi soggetti, pubblici e privati, interessati alla migliore efficienza della catena logistica, quali esponenti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, gestori delle infrastrutture, costruttori di veicoli, operatori di altre modalità di trasporto, esperti del settore della ricerca e della telematica. Fra le aree di attività per le quali è imprescindibile una strategia logistica che comporti il ricorso ai sistemi intelligenti di trasporto, vanno annoverate: • il carico, lo scarico e lo stoccaggio delle merci nei nodi di interscambio, per i quali va realizzata una maggiore interconnessione fra mezzi pesanti e PLN, che tenga conto anche della prevedibile diffusione della rete 5G; • la sosta in aree di parcheggio sicure, per la quale occorre mettere a disposizione adeguate informazioni, anche alla luce del Regolamento Delegato (UE) 886/2013; • il trasporto intermodale, che richiede la realizzazione di piattaforme

telematiche presso i nodi logistici, coerenti con la PNL, per semplificare e velocizzare i processi operativi e amministrativi; il controllo della presenza sulle strade italiane di veicoli pesanti provenienti da Paesi terzi, per verificarne i requisiti di sicurezza, mediante scambi di informazioni con il data base centrale e accessi alle banche dati internazionali; l’utilizzazione di sistemi ITS, aperti e interoperabili con la PNL, da sviluppare attraverso campagne di formazione e di informazione, destinate agli utilizzatori delle diverse piattaforme telematiche; la diffusione del platooning, per cui sono necessari nuovi modelli di governance dei convogli di veicoli pesanti; la distribuzione in ambito urbano, per la quale occorre che i Piani Urbani di Mobilità Sostenibile (PUMS) prevedano misure volte a ottimizzare il processo di consegna delle merci e ridurre al contempo congestione ed emissioni inquinanti, mediante pianificazione degli itinerari, prenotazione delle aree di carico e scarico, monitoraggio e tracciamento dei veicoli e dei carichi, limitazione dei tempi di sosta. Tutto ciò, senza dimenticare che l’efficientamento della logistica urbana passa anche attraverso l’incentivazione del ricambio veicolare e la ricerca di dialogo e di buone pratiche concordate fra gli operatori economici interessati, traducendo in concreto quel modo nuovo di condividere dati, informazioni e opportunità di lavoro, denominato Logistics as a Service.


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LEGALMENTE PARLANDO

UNA BUSSOLA TRA NORME E LEGGI

TRASPORTO CON SORPRESA A BASE DI SUB-SUBVETTORE Abbiamo ricevuto da un’impresa di trasporto una richiesta di pagamento per azione diretta risalente a un servizio del 2018, in cui il committente era un nostro cliente e il subvettore un fornitore a cui avevamo affidato il trasporto. Cosa che ci porta a presumere dell’esistenza di un doppio passaggio di vezione di cui eravamo all’oscuro. Premesso che la documentazione in nostro possesso (pur in assenza di contratto) risulta regolare, come va affrontata questa brutta sorpresa? C’è qualcosa da fare per salvaguardare la nostra immagine commerciale agli occhi del committente, il quale ha ricevuto la stessa lettera e ci chiede spiegazioni? Daniele V_Cesena

O

gni attività imprenditoriale, se non corredata di un’adeguata documentazione contrattuale, anche a distanza di tempo può riservare brutte sorprese. Niente di necessariamente irrimediabile, anche se, per giungere a una compiuta definizione legale, è poi necessario a posteriori un dispendio di risorse, tempo ed energie. Nel caso di specie è evidente che l’organizzazione gestionale dell’attività nascondeva una falla, in cui si è andato a incuneare un problema di illegittimo affidamento di trasporto all’insaputa del primo vettore contrattuale, con effetto boomerang sulla filiera. In più occasioni, in questa rubrica, si è trattato dell’azione diretta prevista dall’art. 7 ter D. Lgs. 286/2015, evidenziandone la portata applicativa di responsabilità solidale, che si propaga come un’onda sulla catena del trasporto. Va da sé che l’impiego di efficaci strumenti contrattuali costituisce un importante strumento di controllo e di monitoraggio al rischio di esposizione di richieste di pagamento a titolo di azione diretta, anche quando tali richieste si basano – come nel caso di specie – su errati presupposti di diritto. Alla luce dell’ormai noto divieto del doppio passaggio di subvezione, è evidente che le richieste fatte valere da operatori non autorizzati possano essere validamente respinte. Nel caso di specie, suggerirei di riscontrare tempestivamente la domanda fatta valere nei vostri confronti, per respingerla con fermezza, facendola semmai rimbalzare ai danni del vostro fornitore. In questo caso, infatti, potrebbe essere utile e opportuno responsabilizzare il vostro subvettore per avere violato una norma di legge (pur in assenza di contratto che vi avrebbe maggiormente tutelato). Ai sensi dell’art. 6-ter del D.Lgs.

8 dicembre 2019 / gennaio 2020

La disciplina in materia di azione diretta può trovare applicazione esclusivamente in presenza di un valido contratto di sub-vezione e non laddove questo contratto sia qualificato come nullo dalla legge. La richiesta di pagamento formulata in questo caso non solo può essere respinta in quanto infondata e contraria alla legge ma anche essere contestata 286/2005, «il sub-vettore non può a sua volta affidare ad altro vettore lo svolgimento della prestazione di trasporto. In caso di violazione di tale divieto il relativo contratto è nullo». Di conseguenza, l’eventuale contratto tra primo e secondo sub-vettore dovrebbe intendersi radicalmente nullo ai sensi di legge. E tale nullità rende quindi inammissibile la richiesta di pagamento contro di voi formulata ai sensi dell’art. 7-ter D.Lgs. Infatti, la disciplina in materia di azione diretta può trovare applicazione esclusivamente in presenza di un valido contratto di sub-vezione e non laddove questo contratto sia qualificato come nullo dalla legge. La richiesta di pagamento formulata in questo caso può non solo essere respinta in quanto infondata e contraria alla legge, ma anche essere contestata nella quantificazione addotta, se non adeguatamente dimostrata. In questi casi, infatti, i documenti devono attestare l’esecuzione del trasporto indicato in fattura, da parte della società reclamante, mediante apposizione di timbri e firme a essa riferibili. Sul fronte del committente, ogni rischio di danno reputazionale commerciale potrà essere soffocato

solo mostrando interesse e volontà risolutiva della questione. In ogni caso, quando affiorano, a distanza di tempo, amare sorprese, la prima verifica documentale da compiere è quella che riguarda l’accertamento della decorrenza dei termini prescrizionali. Controlli bene, al riguardo quando è stato eseguito il trasporto in questione, perché se risale, per esempio, ai primi mesi del 2018, ogni diritto di credito vantato potrebbe essere travolto dalla intervenuta prescrizione annuale, ex art. 2951 c.c.


Il massimo rendimento del vostro nuovo DAF, richiede il massimo rendimento anche del conducente

Il consumo di carburante è una variabile che dipende tanto dal veicolo quanto dallo stile di guida dell’autista e la formazione DAF EcoDrive+ consente di ottimizzare le competenze del conducente; e in fatto di formazione alla guida, DAF ha un’esperienza decennale !!!!! E da quest’anno, grande novità: DAF ha introdotto i Voucher per partecipare alle sessioni di Ecodrive+... Vuoi sapere come ottenerli? contatta uno dei nostri concessionari e partecipa ad un corso Ecodrive+ Tutto ciò che ti aspetti dal brand #1 www.daftrucks.it

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CONSIGLI DI FISCO E AMMINISTRAZIONE

IL BILANCIO SPIEGATO AGLI

dottore commercialista e business coach

di Marco Mancini

INTORNO ALL'AZIENDA

IMPRENDITORI/2

Ho un passato da autista e un presente (freschissimo) da padroncino. Quindi, non ho ancora dimestichezza con le diverse sezioni e, soprattutto, con le logiche con cui si redige un bilancio. Mi potrebbe spiegare in maniera sintetica a quali aspetti prestare attenzione? Giuseppe O_Nuoro

S

ullo scorso numero di Uomini e Trasporti sono state analizzate la composizione del bilancio di esercizio, spiegando il significato delle macro-voci in esso contenute. Il bilancio di esercizio rappresenta la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società. Per valutare più facilmente tali equilibri è utile procedere alla riclassificazione del bilancio di esercizio. Il criterio più utilizzato per la riclassificazione dello stato patrimoniale è quello della esigibilità: riclassificare il bilancio secondo il criterio della esigibilità vuol dire suddividere le voci dello stato patrimoniale in funzione della scadenza, se inferiore o superiore a 12 mesi (come appare evidente nello schema seguente).

Affinché vi sia equilibrio patrimoniale gli impieghi devono essere finanziati con corrette fonti di finanziamento. Occorre finanziare impieghi duraturi con fonti di finanziamento di medio lungo termine e impieghi in capitale circolante con fonti di finanziamento di breve termine di terzi non siano eccessive rispetto alle fonti di finanziamento proprie. In altre parole, è necessario che la società non sia troppo indebitata. Basilea 2 prevede che il rapporto tra capitale di terzi non sia superiore a tre volte il capitale proprio.

IMPIEGHI ATTIVO CORRENTE

FONTI PASSIVITÀ CORRENTE

Liquidità immediate Liquidità differite Disponibilità di magazzino ATTIVO IMMOBILIZZATO immobilizzazioni immateriali

PASSIVITÀ CONSOLIDATE = CAPITALE DI TERZI CAPITALE PROPRIO Capitale sociale

immobilizzazioni materiali

Riserve

immobilizzazioni finanziarie

Utile da accantonare

TOTALE IMPIEGHI

Come indicato nello schema, non parleremo più di passività ma di fonti, così come piuttosto che di attività si farà riferimento a impieghi. Le fonti di finanziamento devono essere sufficienti per finanziare gli impieghi. Le risorse impiegate, quindi, devono trovare origine nelle fonti di finanziamento. Nelle fonti di finanziamento distinguiamo capitale proprio, rappresentato dal patrimonio netto (capitale conferito dai soci oppure da utili accumulati nel corso degli anni) e fonti di terzi, rappresentate dalle passività correnti e dalle passività consolidate (debiti contratti a vario titolo dalla società). Affinché vi sia equilibrio finanziario è necessario che le fonti di finanziamento

10 dicembre 2019 / gennaio 2020

TOTALE FONTI

Negli impieghi di finanziamento distinguiamo il capitale fisso (attivo immobilizzato) dal capitale circolante (attivo circolante). Il capitale fisso è rappresentato dagli impieghi duraturi dell’azienda, trattasi di immobilizzazioni che vengono utilizzate su un arco temporale pluriennale e da altre attività di durata superiore a 12 mesi. Il capitale circolante netto, invece, rappresenta un impiego di capitali a veloce rotazione ovvero attività che hanno una durata inferiore a 12 mesi. Solitamente si tratta di rimanenze di magazzino che vengono vendute durante l’esercizio successivo, crediti commerciali che vengono incassati, e disponibilità liquide quali cassa o saldo attivo di banca.

Affinché vi sia equilibrio patrimoniale gli impieghi devono essere finanziati con corrette fonti di finanziamento. Occorre finanziare impieghi duraturi con fonti di finanziamento di medio lungo termine e impieghi in capitale circolante con fonti di finanziamento di breve termine. Per esempio, sarà opportuno finanziare l’investimento in un immobile ricorrendo a un mutuo, ma non sarà efficiente, bensì molto dispendioso, finanziare l’investimento in un immobile con lo scoperto di conto corrente. Affinché ci sia un equilibrio patrimoniale è necessario che il patrimonio netto sia in grado di coprire il capitale fisso. Se il patrimonio netto non è sufficiente a coprire gli impieghi in capitale fisso è possibile ricorrere a capitale di terzi di medio-lungo termine. L’equilibrio patrimoniale, pertanto, viene rispettato se i mezzi propri più, eventualmente, i mezzi terzi di medio-lungo termine siano in grado di finanziare gli investimenti in capitale fisso. Infine, rispetto all’equilibrio economico, bisogna sottolineare che, per conquistare una tale condizione, è necessario che la società produca reddito tale da remunerare sia i finanziatori terzi attraverso gli interessi passivi, sia gli investitori soci attraverso gli utili.



SICURI E CERTIFICATI

STRADE VERSO LA QUALITÀ

IL CERTIFICATO

DI APPROVAZIONE

PER I VEICOLI IN ADR Lo stacca batteria del mio camion, impiegato per trasporti in ADR, non funziona perfettamente. Cosa rischio in caso di controllo della polizia? Ci sono altri componenti di cui devo verificare la funzionalità per non incorrere in sanzioni? Gerardo R_Cosenza

L

a normativa che regola il trasporto su strada di merci pericolose (ADR) è giunta ormai a uno stato consolidato, in cui gli aggiornamenti biennali intervengono prevalentemente su aspetti specifici, seguendo l’evoluzione delle sostanze e dei prodotti. Ciò nonostante le specificità delle definizioni, delle terminologie e di tutti i singoli aspetti (anche quelli tecnici relativi all’equipaggiamento e ai veicoli), se non considerati e valutati attentamente suscitano ancora oggi possibili dubbi che, alimentati anche da un dilagante passaparola, rischiano di creare confusione e di esporre al rischio di sanzioni in caso di controlli effettuati dalle competenti autorità. Entrando nel merito delle prescrizioni relative alla costruzione e all’approvazione dei veicoli, seppur non oggetto di particolari novità introdotte dalla versione 2019, si ribadisce che il certificato di approvazione (il famigerato «barrato rosa»), è previsto solo per i veicoli classificati secondo le modalità descritte in tabella. Pertanto, i veicoli destinati al trasporto di colli non sono soggetti a questa classificazione e non devono disporre del “certificato di approCLASSIFICAZIONE

FL

PRODOTTO • Liquidi con punto di infiammabilità inferiore o uguale a 60 °C o gas infiammabile • Perossido di idrogeno stabilizzato in concentrazione più del 60% • Gas infiammabili

Lo «stacca batteria», montato il più vicino possibile alla batteria, funge da interruttore dei circuiti elettrici. In più è un dispositivo di comando, con cui aprire e chiudere l’interruttore, deve esse installato nella cabina di guida e facilmente accessibile dal conducente, segnalato e protetto da un coperchio, da un comando con movimento complesso o da altro dispositivo atto a evitare il suo scatto volontario denza soltanto se l’interessato ha prenotato il rinnovo in data antecedente alla scadenza stessa. La presenza del certificato di approvazione, quindi, attesta che il veicolo è stato costruito e dispone dei dispositivi previsti dal capitolo 9.2 e seguenti della normativa ADR, quali l’equipaggiamento elettrico, l’impianto di frenatura, i dispositivi per prevenire incendi, il limitatore di velocità e tutte le prescrizioni supplementari relative alle cisterne fisse, veicoli a batteria e veicoli completi per il trasporCARATTERISTICHE VEICOLI • Cisterne fisse o scarrabili con capacità superiore a 1m3 • Contenitori cisterna / cisterne mobili di capacità superiore a 3 m3 (per gas anche in cgem)

• Veicolo batteria con capacità superiore a 1m3 diverso da FL • Contenitori cisterna, cisterne mobili o cgem di capacità superiore a 3 m3 diverso da EXIII e FL

AT

• Merci pericolose

• Cisterne fisse o scarrabili di capacità 1m3 diverso da EXIII e FL • Veicoli batteria con capacità superiore a 1m3

EXII, EXIII

• Esplosivi della classe 1

vazione” rilasciato dagli organi competenti. Tale certificato deve essere rinnovato ogni anno e il superamento della scadenza non consente la circolazione. Al riguardo trova applicazione la circolare del ministero dei Trasporti del 19 dicembre 2008, con cui viene consentita la circolazione oltre la data di sca-

12 dicembre 2019 / gennaio 2020

to di cisterne smontabili di capacità superiore a 1m3 o contenitori cisterna / cisterne mobili o cgem di capacità superiore a 3 m3. Per quanto riguarda l’impianto elettrico, tali veicoli (EXIII e FL) devono essere dotati del cosiddetto «stacca batteria», montato il più vicino possibile alla batteria e chiamato a

fungere da interruttore dei circuiti elettrici. In più un dispositivo di comando, con cui aprire e chiudere l’interruttore, deve esse installato nella cabina di guida. Tale dispositivo deve essere facilmente accessibile dal conducente, chiaramente segnalato e protetto da un coperchio, da un comando con movimento complesso o da ogni altro dispositivo atto a evitare il suo scatto volontario. È importante quindi mantenere efficiente tale dispositivo sia nel suo funzionamento generale per lo scopo principale, sia per quanto riguarda le previste protezioni, come nel caso dei coperchi di plastica. Il nostro codice della strada prevede per qualsiasi inefficienza al veicolo e al suo equipaggiamento la sanzione principale di 415 euro prevista dall’art. 168 comma 9, integrata con la decurtazione di 10 punti dalla carta di qualificazione del conducente e con le sanzioni accessorie del ritiro ai fini della sospensione della patente di guida e della carta di circolazione per un periodo da 2 a 6 mesi. La sanzione pecuniaria si applica anche al proprietario del veicolo e al committente quando il trasporto è effettuato per suo conto esclusivo. Per maggior chiarezza, specifico che in tale ipotesi sono compresi anche il malfunzionamento dello stacca batteria e l’eventuale mancanza dei sistemi di protezione per il comando posto in cabina.



POLITICA

I PRIMI INCONTRI DELLA MINISTRA DE MICHELI CON L’AUTOTRASPORTO

di Umberto Cutolo

INTESE D’AUTUNNO anto tuonò che non piovve. Come una di quelle burrasche autunnali, annunciate da nuvoloni minaccio-

T

certezza sulla conferma dei 240 milioni

mo dei servizi, pur di far sentire la propria

di risorse annuali che consentono la

voce, di scontrarsi anche duramente, di

sopravvivenza di decine di migliaia di

strappare i provvedimenti e le risorse in-

si e da cupi rimbombi in lontananza che

imprese artigiane; hanno trepidato per

dispensabili alla vita stessa del settore.

d’improvviso svaniscono all’orizzonte,

la mancanza di notizie sugli stanzia-

IL SOSPIRATO INCONTRO

portati via dal vento, mentre i boati si

menti per rinnovare il parco più vecchio

diradano e si spengono lentamente e il

d’Europa, sul quale gli enti locali si acca-

Poi sono bastate un paio di riunioni, a

fortunale tanto temuto finisce nell’oblio.

niscono a colpi di divieti e anche il gover-

metà novembre, e tutte le preoccupa-

Uno scenario da marinaio? No, da auto-

no centrale minaccia di rivalersi in nome

zioni, i timori, le minacce si sono sciolte

trasportatore.

dell’ambiente, tagliando dal prossimo

– per rimanere in ambito metereologico –

Per due mesi le associazioni di categoria

anno gli sconti ai veicoli Euro 3 ed Euro

come neve al sole. Sono state sufficienti

hanno visto avvicinarsi il malaugurato

4; hanno masticato amaro per i nuovi

poche parole della nuova ministra, Paola

taglio delle accise sul gasolio, quello

divieti unilaterali decisi dall’Austria nei

De Micheli, giovedì 14 novembre – primo

sconto che consente alle nostre imprese

confronti dei nostri camion e delle nostre

e sospirato incontro tra il governo e le

di restare competitive con i concorrenti

merci. Con questi nuvoloni all’orizzonte,

rappresentanze dell’autotrasporto – a

stranieri che il carburante (e non solo)

le associazioni – Unatras, in particolare –

riportare il sereno: primo, le risorse an-

lo pagano meno; hanno vissuto nell’in-

erano pronte alle misure estreme, al fer-

nuali di 240 milioni ci sono anche per

14 dicembre 2019 / gennaio 2020


nte i tagli inflitti al mio a precisare il verbale o state già trasferite sui

I PRINCIPALI PUNTI DELL’INTESA PARTE FINANZIARIA

(pedaggi, formazione, econdo, c’è l’impegno n il ministero per l’Ecodamento per rinviare il se per gli Euro 3 (previi legge di bilancio a parl’anno prossimo) fino a magari fino al gennaio

• Conferma dei 240 milioni di risorse strutturali • Rinvio a ottobre 2020 del taglio del rimborso accise ai veicoli Euro 3 • Stanziamento di un fondo per il rinnovo del parco composto da 30 milioni (18 come residuo e 12,9 previsti dal decreto fiscale) per il 2019, 30 per il 2020 e 37 per il 2021 • Impegno della ministra a reperire altri 100 milioni per il triennio 2020-2022

r gli Euro 4 dal 1° genna021; terzo, anche il cen-

PARTE NORMATIVA: il ministero si impegna a:

el Fondo promesso dal rno per il rinnovo del partita per accettare l’ugli Euro 3, sostituendoli ovi e meno inquinanti), er il 2019 con il residuo ioni) e l’aggiunta stabiscale (12,9 milioni) ce ne 0, altrettanti per il 2020 Oltre a questi le associasto – e la ministra si è ificarne la praticabilità

• Ripubblicare, sentita l’AGCM, i costi di riferimento entro il 31 gennaio • Aprire un tavolo con il MEF per approfondire la tematica tempi di pagamento e studiare interventi per rendere efficace la normativa • Seguire l’iter parlamentare di una nuova normativa con cui introdurre il sistema delle revisioni ai privati • Affrontare al primo incontro con la nuova commissaria UE Adina-Ioana Valean le criticità legate al divieto settoriale austriaco promuovendo ogni possibile interlocuzione anche con specifici tavoli bilaterali • Esprimere parere favorevole agli emendamenti alla legge sugli appalti con cui chiarire che l’art 4 del decreto fiscale non riguarda i servizi di trasporto

ni per il triennio 2020entare la dotazione delovare il parco. Eccetera, a… tre

paradossalmente,

o estivo, Roma e l’Italia dal maltempo, sul cielo

Approvato in due riunioni un verbale d’impegni governativi, tagli alle accise da rinviare (almeno a ottobre per gli Euro 3, a giugno 2021 per gli Euro 4), confermate le risorse annuali (240 milioni) e i 30 milioni l’anno (per tre anni) destinati al rinnovo del parco. Sui costi di riferimento ci sarà una proposta entro l’anno e sui tempi di pagamento un tavolo di lavoro

dell’autotrasporto era tornato a splen-

le motivazioni ambientali del provvedi-

dere un sole abbacinante. Al punto che

mento, perché l’autotrasporto «concorre

le associazioni, ormai sull’orlo del fermo,

alle emissioni degli inquinanti solo per

erano costrette a inforcare gli occhiali

4,6 per cento» e «nel raffronto con gli

scuri per cercare di vedere meglio. E,

anni passati dimostra di aver ridotto le

dunque, soprattutto a chiedere un nuo-

emissioni del 29,7 per cento». Mentre la

vo incontro per misurare, nero su bianco,

sintesi politica l’avevano tratta Pasquale

impegni formali e itinerari legislativi di

Russo, segretario generale di Unatras,

questo cielo rasserenato.

(«la sostenibilità è riprodurre il capitale ambientale senza distruggere quello

PRONTI AL FERMO

economico e sulla questione occorre un

Perché fino a poche ore prima si era arri-

approccio più razionale ed equilibrato»)

vati alle parole forti. Solo il giorno prima

e Alessandro Peron, direttore della Fiap

del fatidico giovedì 14, Confartigianato

(«la sostenibilità economica e sociale

Trasporti aveva parlato di «tagli irrice-

viene prima di quella ambientale»).

vibili» e pochi giorni dopo era tornata

Poi, quasi nel timore che l’attenzione si

sul punto, pubblicando uno studio per

catalizzasse unicamente sulla questio-

dimostrare che il taglio dei rimborsi sul-

ne degli sconti sul carburante – e sul

le accise l’autotrasporto italiano favori-

connesso rinnovo del parco – le asso-

rebbe la concorrenza dell’Est europeo,

ciazioni si erano affannate a ricordare

dal momento che il vettore italiano già

che i nodi da sciogliere «non riguardano

paga tasse «per 240 euro per tonnellata

solo la questione dell’accisa sul gasolio»

di CO2, il 54,3% in più della media dei

(Uggè) o che «ricondurre al solo tema

18 paesi competitor nel trasporto merci

delle accise la proclamazione del “fer-

internazionale su strada» e che «il diffe-

mo” è sostanzialmente riduttivo» (Pe-

renziale di tassazione con il principale

ron), fino a specificare nel mandato per

competitor, la Polonia, sale all’81,4%».

proclamare il fermo, affidato al presiden-

Argomentato anche il vice presidente

te di Unatras, Amedeo Genedani, che la

vicario di Confcommercio-Conftrasporto,

decisione era assunta «in relazione alla

Paolo Uggè, che aveva lanciato lo slo-

mancata chiarezza sulle misure inerenti

gan «confronto o scontro», contestando

il taglio del rimborso accise, vitale per la

dicembre 2019 / gennaio 2020

15


POLITICA

I PRIMI INCONTRI DELLA MINISTRA DE MICHELI CON L’AUTOTRASPORTO

competitività delle imprese, sulle norme

accantonare lo scontro e avviare il con-

conomia, «per approfondire la tematica

che istituiscono il fondo per il rinnovo del

fronto. Per questo nella seconda riunio-

e valutare eventuali interventi tesi a mi-

parco veicolare, oltre che la mancata de-

ne, martedì 19 novembre, non c’è voluto

gliorare l’efficacia della norma»; per le

finizione delle norme fondamentali sul

molto per approvare un verbale d’intesa

revisioni ai privati, è stata già presenta-

rispetto dei tempi di pagamento e sulla

che chiariva contenuti e modalità degli

ta alla Camera una proposta di modifica

pubblicazione dei costi di esercizio per la

impegni governativi su risorse, accise e

legislativa per «migliorare la funzionalità

regolarità del mercato».

investimenti e precisava quelli sugli altri

della norma».

temi. Per i costi di riferimento, il mini-

Ma il confronto ha toccato anche altri

IL VERBALE D’INTESA

stero definirà entro il 31 dicembre una

temi. Il presidente di Anita, Thomas

Unica clausola di salvaguardia nella deci-

proposta «con l’avallo dell’Autorità per la

Baumgartner, ne ha messi due sul ta-

sione sul fermo: «… qualora non si riapris-

concorrenza ed il mercato», per arrivare

volo. Il primo è una risposta urgente da

se il dialogo in tempi brevi». Che, invece,

alla loro pubblicazione entro il 31 genna-

dare a Vienna, dopo l’ennesimo divieto

proprio in seguito alla minaccia di blocco

io; per i tempi di pagamento, si aprirà

settoriale deciso unilateralmente da

dei servizi, si è riaperto e ha permesso

subito un tavolo tecnico anche con il Di-

Innsbruck che dal prossimo 1° gennaio

– per riprendere lo slogan di Uggè – di

partimento Finanze del ministero dell’E-

«soltanto camion immatricolati dopo il

ARCELOR VERSA ALL’AUTOTRASPORTO IL 70% DELLE FATTURE SCADUTE Mentre il clima a Taranto diventava rovente e anche il vicepresidente di Federtrasporti, Paolo Morea, allertava sulle possibili degerazioni che rischiavano di montare intorno ai cancelli della ex Ilva, dal capoluogo pugliese è arrivata una notizia positiva: nell’incontro avuto con i sindacati, l’amministratrice delegata di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, ha annunciato di aver pagato per intero i crediti vantati dai fornitori strategici dello stabilimento e di aver corrisposto un acconto del 70% a tutte le aziende di autotrasporto relativamente alle fatture già scadute e a quelle in scadenza. Alcune aziende di autotrasporto contattate da Uomini e Trasporti ci hanno confermato di aver già verificato il bonifico in conto corrente.

16 dicembre 2019 / gennaio 2020


autostradale nelle ore diurne e le emis-

occasione nella quale la ministra «pro-

traverso il Brennero una serie di prodotti

sioni nocive per l’ambiente, e sono inol-

muoverà ogni possibile interlocuzione

dell’export italiano – come ad esempio

tre protezionistiche in quanto escludono

anche con specifici tavoli bilaterali».

le piastrelle prodotte in Italia – verso i ric-

da tutti i divieti i traffici da e per il Tirolo».

Il secondo punto è la questione delle

chi mercati del nord-Europa». È l’ultimo

Un problema che la ministra De Micheli,

aziende di autotrasporto messe in ginoc-

di una serie di vincoli che, ha aggiunto

ha sottolineato il presidente di Anita, si è

chio dalla crisi dell’ex Ilva di Taranto con

Baumgartner, «hanno dimostrato di

impegnata «a risolvere definitivamente»

l’uscita di Arcelor-Mittal. «La situazione»,

essere inefficaci per spingere verso il

e nel verbale d’intesa lo ha legato al pri-

ha ricordato Baumgartner, «è diventata

trasferimento delle merci su ferrovia e

mo incontro che avrà con il nuovo com-

insostenibile per molte imprese che si

che invece aumentano l’intasamento

missario, la romena Adina-Ioana Valean,

sono dovute esporre anche dal punto di

9562

31 agosto 2018 potranno trasportare at-

Trailer e servizi chiavi in mano La missione: soluzioni intelligenti per compiti di trasporto complessi. Come? Collegando in rete in modo intelligente le informazioni e offrendo una ricca gamma di servizi. Per tutta la vita del trailer. Con il nostro sistema telematico TrailerConnect® e i nostri servizi premium realizzati su misura potrete utilizzare soluzioni innovative per trailer per il vostro progresso personale. www.cargobull.it


POLITICA

I PRIMI INCONTRI DELLA MINISTRA DE MICHELI CON L’AUTOTRASPORTO

vista economico e finanziario per il mancato pagamento dei noli dovuti dall’ex Ilva e che oggi vivono una situazione di profonda incertezza sul prosieguo delle proprie attività». Ma è evidente che la questione ha una complessità che va ben oltre le competenze del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tant’è che il verbale ne prevede un rinvio a dopo gli incontri del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con la società.

NON RESTA CHE VIGILARE Se si aggiunge che la ministra ha dichiarato che è sua intenzione «avviare una interlocuzione continua con le associazioni mediante l’istituzione di un apposito tavolo» (probabilmente a cadenza mensile), è evidente che a Unatras non

restava che procedere alla revoca del fermo. Già dopo il primo incontro, Uggè aveva affermato che sembrava «aprirsi uno scenario nuovo» e che l’atteggiamento del Ministro era stato «concreto, documentato e dimostrativo della volontà di fare». La stessa questione del taglio delle accise, su cui tanto si era concentrata la protesta sembrava più che altro finalizzata a ottenere non solo maggiori risorse sul rinnovo del parco, ma anche un intervento più incisivo su tempi e modi di pagamento. Che prima o poi gli Euro 3 sarebbero stati esclusi dal beneficio sulle accise le associazioni lo avevano dato ormai per scontato. «Se il Governo accettasse di rendere vigente l’indeducibilità delle fatture non pagate dalla com-

mittenza», aveva detto chiaro e tondo Silvio Faggi, segretario nazionale della Fiap, «saremmo disposti a rinunciare al rimborso per le categorie di veicoli indicate. Infatti, quelle fatture complessivamente valgono ben due volte e mezza le accise sugli Euro 3». Dunque, non restava che sciogliere la riserva positivamente e, tanto per non perdere la faccia, ammonire che comunque Unatras «monitorerà lo stato di attuazione di ciascun impegno nelle prossime settimane», in particolare proprio quelli sulla pubblicazione dei costi di riferimento e sui tempi di pagamento delle fatture di trasporto. Ed è quel che è stato fatto, chiudendo così positivamente l’autunno dell’autotrasporto.

Il TAR e l’ART UN’AUTORITÀ SENZA CONTRIBUTI L’autunno ha portato anche una ciliegina sulla torta.

legge istitutiva dell’organismo che limitava il contributo

Il TAR del Piemonte ha – ancora una volta – dato torto

ai «gestori delle infrastrutture e dei servizi regolati».

all’Autorità di regolazione dei trasporti che da anni ten-

Una serie di sentenze del TAR del Piemonte su numerosi

ta di far pagare anche agli autotrasportatori il contributo

ricorsi di singole aziende (in attesa di quelle avanzate dal-

dovuto al suo organismo dai soggetti sottoposti a rego-

le associazioni) danno torto per l’ennesima volta all’Au-

lazione. Dato che negli scorsi anni la richiesta era stata

torità, precisando che, anche dopo il decreto Genova, gli

sempre respinta (anche dalla Corte costituzionale), per il

operatori da sottoporre a contributo devono essere desti-

2019, l’Autorità era riuscita a infilare nel decreto Genova

natari diretti dell’attività dell’ART e non «meri beneficia-

– quello per il crollo del ponte Morandi – un ampliamen-

ri» e affermando testualmente che «necessariamente gli

to della platea dei finanziatori agli «operatori economici

operatori del trasporto e della logistica accedono a porti,

operanti nel settore dei trasporti» (intendendo in questa

scali merci ed aeroporti ma non per questo diventano re-

categoria gli operatori logistici che accedono a porti, in-

golati». Un autunno dolce, dunque, per l’autotrasporto,

terporti e aeroporti), forzando in un certo qual modo la

quasi fosse giugno: quando spuntano le ciliegie.

18 dicembre 2019 / gennaio 2020



INCHIESTA

SEMPRE PIÙ VETTORI AMPLIANO L’ATTIVITÀ A STOCCAGGIO, RICICLO E

ILTRASPORTO?

NUMERI PER CAPIRE

DA RIFIUTO A RISORSA 132.814

158.621 sono i soggetti iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali. Sono suddivisi in dieci categorie, i cui iscritti totali sono 182.617, dal momento che alcune imprese sono iscritte a più categorie.

sono le imprese che trasportano i rifiuti non pericolosi prodotti dalla propria attività e quelli pericolosi in quantità non superiori ai 30 Kg o ai 30 litri al giorno (Categoria 2-bis).

(Albo nazionale gestori ambientali, 2019)

(Albo nazionale gestori ambientali, 2019)

321.380 6.425 sono le imprese che effettuano raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi (Categoria 5). (Albo nazionale gestori ambientali, 2019)

20 dicembre 2019 / gennaio 2020

sono i veicoli adibiti al trasporto di rifiuti da imprese che movimentano rifiuti propri non pericolosi e pericolosi in quantità non eccedenti 30 Kg o 30 litri al giorno (Categoria 2-bis). (Albo nazionale gestori ambientali, 2019)


ALTRO

C’è

del tenero fra autotrasportatori e rifiuti. Nel giro di pochi anni, tra

te compensata dalla marcia travolgente

il 2011 e il 2017, secondo le rilevazioni

te quasi 10 milioni, portando il totale a

dell’Anfia (l’associazione dei produttori

quasi 170 milioni. Un fiume di rifiuti che

italiani di autoveicoli), la percentuale

si sposta quasi tutto su strada e che

dei rifiuti speciali che, dal 2014 a oggi, di tonnellate in più ne hanno recupera-

Aumentano i veicoli impegnati nel trasporto rifiuti a causa dell’aumento della produzione, arrivata a 170 milioni di tonnellate, ma anche per la carenza degli impianti, le opposizioni localistiche, i ritardi della politica, le lungaggini della burocrazia. L’unica prospettiva possibile è quella dell’economia circolare. E i primi a cogliere l’opportunità sono i trasportatori

di t/km di «materie prime secondarie,

qualche mese fa Paolo Giacomelli, vice

rifiuti urbani, altri rifiuti» trasportate

direttore di Utilitalia, Federazione che ri-

su strada è letteralmente triplicata in

unisce le aziende dei servizi pubblici di

soli sei anni, passando dal 5,1% al 15%

acqua, ambiente ed energia elettrica, ha

del 2017, raggiungendo un totale di

calcolato come un viaggio lungo un mi-

quasi 8 miliardi. E dall’Albo dei gestori

liardo e 200 milioni di chilometri, pari a

ambientali confermano non solo che il

175 mila volte l’intera rete autostradale

numero delle aziende iscritte – dotate

italiana.

di veicoli – è cresciuto negli ultimi anni,

Il che vuol dire che il rifiuto, da quando

fino a raggiungere la rispettabile cifra di

diventa tale a quando viene smaltito o

164.886 imprese (di cui 130 mila in conto

riciclato, passa la maggior parte del suo

proprio e 35 mila in conto terzi), ma che

tempo a bordo di un mezzo di trasporto,

il numero di mezzi è letteralmente esplo-

che è prevalentemente un camion. Una

so arrivando a 628.540 unità. Un bel

frequentazione, insomma, sempre più

segnale, in un contesto in cui il mercato

assidua – quella fra camionisti e rifiuti

dei veicoli commerciali sopra le 3,5 ton-

– che ha stimolato lo spirito d’impresa

nellate è stagnante e quello dei pesanti

dei nostri trasportatori, soprattutto

(oltre le 16 tonnellate) perde oltre il 6%,

di quelli che per primi si sono mossi in

con punte mensili di cali a due cifre. La

questo settore e si sono, quindi, trovati

causa principale di questo andamento

pronti per intercettare una domanda di

in controtendenza del trasporto di rifiuti

trasporto diventata negli anni sempre

trasporto dei rifiuti negli anni 90, ma chi

è certamente l’incessante crescita della

più specialistica e per offrire servizi sem-

ha avuto la vista più lunga si era mosso

produzione nazionale, che negli ultimi

pre più inseriti nel ciclo dell’economia

già nel decennio precedente. «Abbiamo

cinque anni sembra voler ignorare la

circolare.

cominciato alla fine degli 80», racconta

crisi, tornando ai livelli del 2008, no-

Eugenio Zaninoni, presidente di Coap,

nostante gli alti e bassi degli urbani (le

LE AZIENDE CRESCONO

un consorzio di Piacenza, composto

difficoltà si avvertono prima nel mondo

Basta leggere le note storiche che mol-

da 90 imprese e 200 automezzi, nato

delle imprese, ma durano più a lungo

tissime aziende allegano con orgoglio

nel 1973 per offrire servizi generici di

per le famiglie) scesi del 10%, sotto i 30

ai propri siti web. I più hanno comincia-

trasporto su gomma. «A quell’epoca si

milioni di tonnellate. Perdita ampiamen-

to ad accorgersi del business legato al

portava tutto nelle discariche. Poi, negli

639.251 è il totale dei veicoli addetti al trasporto di rifiuti registrati presso l’Albo nazionale dei gestori ambientali.

1.118 sono le imprese che effettuano esclusivamente il trasporto transfrontaliero di rifiuti urbani (Categoria 6).

(Albo nazionale gestori ambientali, 2019)

18.046 5.933 sono le imprese che effettuano raccolta e trasporto di rifiuti urbani (Categoria 1).

(Albo nazionale gestori ambientali, 2019)

sono le imprese che effettuano raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi (Categoria 4). (Albo nazionale gestori ambientali, 2019)

(Albo nazionale gestori ambientali, 2019)

dicembre 2019 / gennaio 2020

21


INCHIESTA

SEMPRE PIÙ VETTORI AMPLIANO L’ATTIVITÀ A STOCCAGGIO, RICICLO E

anni 90, è cambiato tutto: sono nate

vono i liquidi raggiungono prima della

ese. Come se non bastasse, i comitati

le prime aziende di riciclaggio e i centri

fine dell’anno la quota autorizzata»,

contrari alla realizzazione di nuovi ter-

di stoccaggio. Noi eravamo pronti e co-

spiega Vincenzi, «e a quel punto non

movalorizzatori hanno presentato ricor-

privamo l’intero Centro Nord. Abbiamo

ne accettano più, mettendo in crisi non

so al TAR contro il decreto, sostenendo

colto l’opportunità». Oggi il consorzio

solo i trasportatori ma anche le stesse

che prima di incenerire bisogna recupe-

ha un fatturato di circa 24 milioni, metà

industrie che devono smaltire il rifiuto.

rare e l’organo di giustizia amministrati-

dei quali provenienti proprio dai rifiuti.

Con la conseguenza che i produttori,

va ha pilatescamente rinviato la decisio-

Soprattutto legname che, sottolinea Za-

non trovando sbocchi in Italia, finiscono

ne alla Corte di Giustizia europea.

ninoni, «una volta finiva nelle discariche,

per mandarli all’estero».

In attesa della sentenza dell’assise di Lussemburgo, i camion carichi d’im-

mentre adesso viene recuperato, lavorato, pulito e ne esce un pannello truciola-

LA CARENZA D’IMPIANTI

mondizia continuano a circolare sulle

to che non ha rivali in Europa». E che ha

Non sono solo i liquidi industriali, tutta-

strade italiane: un tourbillon che l’Albo

spinto la Coap a dotarsi di semirimorchi

via, a soffrire della carenza di impianti.

dei gestori ambientali ha fotografato,

a pianali mobili: «Il camion arriva con il

Il malato principale è il rifiuto urbano.

segnalando che il 49% dei rifiuti viene

truciolato di scarto da lavorare e carica,

Per trattare gli 1,8 milioni di tonnellate

movimentato entro i 25 km, mentre il

nella stessa azienda, il prodotto finito.

che restano fuori dai termovalorizzatori

23% percorre oltre 100 km. In peso, sono

Così non abbiamo neppure ritorni a vuo-

ce ne vorrebbero almeno altri 8 (preva-

44 milioni di tonnellate d’immondizia

to», conclude soddisfatto il presidente

lentemente al Sud) da aggiungere ai 41

che viaggiano per oltre 100 chilometri e

del consorzio piacentino.

esistenti (prevalentemente al Nord). Il

sono 14 quelli che superano i 300 km.

Una storia simile è quella della GAM

calcolo è contenuto nel decreto cosid-

Un dato in netto aumento: nel 2012 quel

di Mantova, un altro consorzio datato

detto «Sblocca Italia», che proprio per

23% era solo il 19%.

1956. Da sempre in collegamento con

rimediare in qualche modo a questa ca-

Perché, se Atene (i rifiuti urbani) pian-

le raffinerie della zona, si è specializzata

renza, nel 2014 aveva rinunciato all’auto-

ge, Sparta (i rifiuti speciali) non ride.

nei rifiuti liquidi negli anni 90. «All’inizio

sufficienza regionale per lo smaltimento

Anzi. L’esubero rispetto agli impianti

operavamo nel settore con pochi ca-

dei rifiuti urbani, autorizzando perciò a

è superiore, in un settore che – come

mion», ricorda Marco Vincenzi, respon-

inviarli a bruciare anche nelle altre Re-

abbiamo visto – cresce, alla faccia della

sabile qualità, ambiente e sicurezza del

gioni. Con tre conseguenze: saturare gli

crisi, a ritmi doppi rispetto al PIL nazio-

consorzio, «adesso ne abbiamo 80: tut-

impianti (soprattutto degli inceneritori)

nale. Secondo il Laboratorio REF Ricer-

te cisterne costruite su misura per le no-

anche al Nord, far lievitare i prezzi per il

che, sono 2,1 le tonnellate di rifiuti in

stre attività». Ma, a differenza dal legno,

conferimento e invadere le strade con

esubero, sommando quelle destinante

il problema dei rifiuti liquidi industriali è

camion pieni di rifiuti urbani che vanno

all’export (circa 1,3 milioni di tonnellate)

alla fine del ciclo. «Gli impianti che rice-

su e giù (più su che giù) per il nostro Pa-

a quelle stoccate e destinate a smalti-

22 dicembre 2019 / gennaio 2020


ALTRO

Il fiume di rifiuti prodotti dall’Italia in un anno sarebbe in grado di coprire un miliardo e 200 milioni di chilometri, pari a 175 mila volte l’intera rete autostradale italiana Paolo Giacomelli, vice direttore di Utilitalia


INCHIESTA

SEMPRE PIÙ VETTORI AMPLIANO L’ATTIVITÀ A STOCCAGGIO, RICICLO E

mento (700 mila tonnellate). La carenza

guenza più immediata (e scontata) di

d’impianti, poi, è stata ulteriormente ag-

questo groviglio di ritardi della politica,

gravata da una sentenza del Consiglio di

di opposizioni localistiche e di bizantini-

Stato dello scorso anno, secondo la qua-

smi della burocrazia è stata un netto au-

le il potere di decidere quando un rifiuto

mento dei costi di smaltimento – spesso

non è più un rifiuto (il cosiddetto «end

raddoppiati, talvolta triplicati – con un

of waste») spetta solo allo Stato e non

aggravio per le imprese di 1,3 miliardi di

– come accadeva per prassi consolida-

euro che inevitabilmente finirà per scari-

ta da anni – a Regioni e Province, con la

carsi sulla spesa delle famiglie.

conseguenza che molti impianti hanno

Anche perché l’aumento di questi costi

visto invalidare da un giorno all’altro le

rischia di ampliarsi a causa della chiusu-

autorizzazioni ottenute dagli enti locali.

ra del mercato cinese che dallo scorso

E neppure aiutano i comitati not in my

anno non accetta più rifiuti come la pla-

back yard (nimby) come quello che ha bloccato l’inceneritore della Cartiera di Mantova, solo dopo molti mesi autorizzato dal TAR (erano 342, nel novembre 2017, secondo Federat, la Confederazione generale europea datoriale, i progetti bloccati in Italia dai nimby). La conse-

stica, i residui tessili e la carta: in tutto 56 tipologie di prodotti di bassa qualità, lasciando spazio solo agli scarti riciclabili più facilmente e a costi inferiori. Una chiusura che ha avuto anche l’effetto collaterale di far crollare il valore di mercato dei materiali da riciclare. Soprattutto carta e plastica: finché reggeva la

la principale associazione internaziona-

domanda cinese (prima del blocco, Pe-

le delle industrie del riciclaggio, «è che

chino importava più del 70% degli scarti

noi in realtà non ci stiamo liberando di

di plastica prodotti in tutto il mondo),

quei rifiuti, ma li stiamo vendendo. Oggi

carta e cartone venivano pagati bene e

i rifiuti sono una risorsa tanto quanto

le imprese che li esportavano non solo si

l’acqua, il carbone e il petrolio, e quindi

ripagavano i costi, ma riconoscevano un

vanno sfruttati». È un’opportunità, dun-

qualche ricavo anche ai produttori degli

que, che comincia nel momento in cui

scarti.

il rifiuto esce, come scarto, da una fabbrica e sale a bordo di un camion che lo

Gli impianti che ricevono i liquidi raggiungono prima della fine dell’anno la quota autorizzata e a quel punto non ne accettano più, mettendo in crisi non solo i trasportatori ma anche le stesse industrie che devono smaltire il rifiuto. Con la conseguenza che i produttori, non trovando sbocchi in Italia, finiscono per mandarli all’estero Marco Vincenzi, responsabile Qualità, Sicurezza e Ambiente del GAM di Mantova

24 dicembre 2019 / gennaio 2020

L’INTEGRAZIONE

porta a un impianto di trasformazione,

Tutti problemi che rischiano di far diven-

magari stoccandolo, impacchettandolo,

tare di piombo l’oro delle uova che i tra-

preparandolo al passo finale.

sportatori avevano trovato nella gallina

È lì che le imprese di autotrasporto at-

dei rifiuti. Perché la mancanza di sbocchi

tive nel settore dei rifiuti stanno con-

spinge verso soluzioni rabberciate o ille-

centrando la loro attenzione. Qualche

gali e, alla fine, verso la criminalità. Negli

esempio: c’è la famiglia di trasportatori

ultimi anni, i procedimenti per incene-

di Bari – la «Recuperi pugliesi» – che

rimento di rifiuti definiti nelle Procure

dopo quarant’anni di trasporto ha realiz-

della Repubblica sono cresciuti in ma-

zato un impianto per la lavorazione e il

niera esponenziale dai 6 del 2013 ai 178

recupero delle materie plastiche «previo

del 2015, fino ai 244 del 2016. Un brutto

lavaggio ed estrusione con l’ottenimen-

segnale, proprio mentre il governo pro-

to di granulo»; o l’azienda campana

clama di voler improntare al «Green new

«Ricicla» che, oltre ai tradizionali servizi

deal» tutta la propria azione politica. Una strategia, spiega Filippo Brandolini, vicepresidente di Utilitalia, che «non può non passare prima per una misurazione dei fabbisogni, che preluda alla chiusura del ciclo dei rifiuti e alla realizzazione degli impianti mancanti per il recupero e il trattamento, e che incentivi l’utilizzo delle materie prime seconde». È l’economia circolare. Anziché scaricare all’estero, bisogna riciclare in Italia. Ma c’è bisogno, prima di tutto, di un cambio di mentalità. «Ciò che va capito», afferma Arnaud Brunet, direttore generale del Bureau of International Recycling,

di raccolta, trasporto, smaltimento e riciclo dei rifiuti urbani e speciali (pericolosi e non), si è impegnata «nelle bonifiche dei siti abbandonati anche in fibrocemento amianto, nella gestione di piani di monitoraggio e controllo ambientale, con campionamenti e analisi»; o l’impresa veneta di trasporti «Euro-Cart» che ha attrezzato due magazzini di 3 mila e 4,5 mila metri quadrati per la differenziazione e la selezione: prima «una separazione sommaria delle frazioni mediante un mezzo meccanico dotato di ragno» – dettaglia con fierezza il sito web – poi «una cernita manuale dei ri-


ALTRO generi merceologici che richiedono al massimo un’attività di carico e scarico e una di magazzinaggio. Nella crescente frequentazione fra trasportatore e rifiuto, nella specializzazione sempre più esasperata delle tante varianti di questa particolare tipologia di merce si crea una vasta area di concentrazione delle competenze che offrono al vettore l’opportunità di inserirsi nel processo di trasformazione. L’economia circolare, secondo l’economista Giulio Sapelli, «non è solo un fatto tecnico, un’attività produttiva senza ’sprechi’, ma una conoscenza condivisa che diventa un’etica». È più facile farlo che dirlo. «Nei nostri progetti», conclude Zaninoni, «c’è anche l’idea di fare un passo ulteriore. Ci fiuti recuperabili», quindi sottoponendo

stiamo accorgendo che sarebbe interes-

ad «adeguamento volumetrico» carta e

sante creare, per esempio, un centro di

plastica, infine avviando periodicamente le frazioni recuperate «a impianti di recupero/riutilizzo, mentre la frazione

stoccaggio. Si tratta di non avere con il rifiuto solo un rapporto passivo – quello

residua non recuperabile viene avviata

del trasporto – ma di aggiungervi accan-

allo smaltimento. Perché la logistica

to anche un’altra attività remunerativa».

del rifiuto è diversa da quella degli altri

Più chiaro di così!

È giunto il tempo di fare un passo ulteriore. Sarebbe interessante creare, per esempio, un centro di stoccaggio. Si tratta di non avere con il rifiuto solo un rapporto passivo – quello del trasporto – ma di aggiungervi accanto anche un’altra attività remunerativa Eugenio Zaninoni, presidente del Coap di Piacenza

COSA HANNO IN COMUNE QUESTI VOLUMI? * 20/12/2019

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LOGISTICA

GRUPPO SANTINI

QUANDO IL RIFIUTO

di Luca Regazzi

DIVENTA CIRCOLARE S

ulla spinta delle incessanti istanze ambientaliste, il termine “economia circolare” è diventato ormai familiare a tutti, visto che basta interrogare un motore di ricerca perché appaiano migliaia di risultati. Si tratta di un tipo di economia in grado di rigenerarsi da sola, autogarantendosi una propria sostenibilità ambientale. In sostanza, la circular economy si basa sulla capacità di riutilizzare, recuperare o riciclare i materiali di scarto delle diverse fasi produttive, tentando di riconquistare la totalità o una parte del valore del bene finito, per reinserirlo in un nuovo ciclo di produzione o di utilizzo. Una delle aziende più attive e all’avanguardia nel settore è il Gruppo Santini, che ha fatto da tempo dei servizi ambientali il proprio core bu-

26 dicembre 2019 / gennaio 2020

siness. La società di Bolzano è nata nel 1945, grazie alla passione e all’intraprendenza del fondatore Marino Santini e del figlio Sergio, ed è diventata oggi un punto di riferimento nel settore del riciclaggio in Alto Adige, con un fatturato annuo di 30 milioni di euro e 130 dipendenti. Il Gruppo si occupa di servizi ambientali (gestione rifiuti, ecoconsulenza e formazione), attraverso una propria struttura logistica e impianti di recupero e selezione del rifiuto. Ma come si svolge l’attività dell’azienda? Ce lo dice Andrea Santini, amministratore delegato del Gruppo, insieme al fratello Mauro. «L’esperienza acquisita nel corso degli anni nel settore della gestione dei rifiuti, pericolosi e non – spiega Santini – mediante la caratterizzazione e la

L’azienda di Bolzano è specializzata nella gestione dei rifiuti che, una volta raccolti e separati, vengono spediti alle varie aziende che usano il riciclato, per poi recuperare altro materiale misto, in un ciclo continuo e virtuoso


momento il riciclo di materiale è a livelli molto alti come volume complessivo, tanto che il quantitativo disponibile è molto maggiore rispetto alla richiesta. «C’è troppo materiale sul mercato rispetto a quello che basterebbe per produrre sufficiente riciclato – afferma Santini – Questa situazione comporta sbalzi di prezzo notevoli verso il basso, che complicano il mantenimento dei contratti e che quasi azzerano i margini di guadagno delle aziende come la nostra. In più si è aggiunto il problema dei dazi americani raccolta degli stessi, ci ha permesso di ottimizzare l’attività fornendo tutta una gamma di servizi necessari. Il flusso ha inizio prelevando il materiale dai produttori, piccole e medie imprese, con una copertura su tutto il territorio e attraverso mezzi di nostra proprietà. Disponiamo di un parco veicoli composto da 55 mezzi, di cui 8 di piccola taglia, 11 di media grandezza e il resto oltre le 26 tonnellate. La maggior parte rientra nella classe di omologazione Euro 4 o superiore, con l’obiettivo futuro di cambiare progressivamente gli altri in Euro 6». I veicoli di cui dispone l’azienda sono regolarmente autorizzati e attrezzati e in grado di trasportare tutte le tipologie di rifiuti solidi, liquidi e fangosi, pericolosi o meno, anche in regime di ADR. Si tratta principalmente di bilici, autocarri con impianto carrabile per la rapida movimentazione di cassoni (allestiti anche con polipo meccanico per il carico di rifiuti sfusi) e autocarri dotati di sponda mobile posteriore, per il carico in autonomia. «Dopo il prelievo – precisa ancora Santini – il materiale misto viene trasportato nelle strutture del Gruppo dove viene lavorato, cernito e preparato per la spedizione. Si cerca di recuperare quanto più materiale possibile, poi il 70% del risultato è inviato direttamente al destinatario finale, sia esso impresa che riutilizza o discarica. Mandiamo la carta in cartiera, il ferro alle ferriere, la legna di riuso al Gruppo specializzato Saviola di Viadana (Mantova), l’alluminio, il rame e quant’altro alle aziende metallurgiche e così via. Il rifiuto generico è indirizzato invece o in discarica o all’in-

ceneritore e quelli speciali (prodotti chimici e altro) sono spediti a impianti di trattamento specifici, per essere poi conferiti agli inceneritori dedicati. Dopo di che si carica altro materiale dai clienti e il giro ricomincia». Il prelievo del rifiuto avviene in un raggio d’azione abbastanza contenuto, massimo un centinaio di chilometri dalla sede bolzanina. Il materiale pronto per essere spedito è invece affidato quasi completamente a vettori terzi, anche perché in questi casi il chilometraggio aumenta ed è una scelta più conveniente. Cinque camion al giorno vanno per esempio all’estero, con una piccola azienda che si trova in Austria. Ma come sta andando l’economia circolare in Italia? Funziona benissimo, anzi verrebbe da dire fin troppo bene. Se c’è un problema, infatti, è quello della sovrapproduzione. In questo

su ferro, alluminio e altro, per cui questi tipi di materie sono rimaste ferme nel Vecchio Continente. Il consueto fabbisogno europeo non è stato perciò sufficiente per smaltire la sovrapproduzione di materiale riciclato». L’altra questione è che spesso si parla di economia circolare in modo improprio o parziale, sottovalutando la complessità dei vari modelli di business di cui è composta. La si ridimensiona, in altri termini, al solo riciclo, che è soltanto uno dei suoi aspetti: «È perciò importante – conclude Santini – che l’opinione pubblica capisca bene il concetto fondamentale che le risorse non sono infinite e che i vecchi modi di fare economia vanno definitivamente superati, se si vogliono ottenere rilevanti e positivi risultati ambientali».

dicembre 2019 / gennaio 2020

27


GABRIELLA PEDRONI

VELOCE COME LAVENTOLA

di Deborah Appolloni

C

ome ogni bambina degli anni Ottanta ha avuto una Barbie. Poi, però, ha smesso quasi subito di mandarla al salone di bellezza per farla salire in auto, a gareggiare, a sfidare la velocità. Già a 6-7 anni ha trasferito l’icona della giovane donna seducente, nel mondo (ritenuto) maschile dei motori e della tecnologia. Gabriella Pedroni, 38 anni, un viso fresco da cui non è difficile cogliere in trasparenza la sua forte determinazione, è la prima campionessa italiana e di coppa Europa di cronoscalata. La prima ad abbattere il muro degli uomini in questa disciplina davvero in salita per una lady. «Nessuno vuole essere battuto da una donna» – mi dice subito a conferma della massiccia dose di passione e di coraggio con cui si è quotidianamente nutrita negli ultimi 28 anni. Gli stessi che le hanno consentito di salire da sola su un Tir, lasciare il suo Trentino,

28 dicembre 2019 / gennaio 2020

non vedevo l’ora di far gareggiare la mia Barbie contro quella di mia sorella... A 9 anni mio papà mi ha portato a vedere una gara di go-kart. Mi è piaciuto molto e così siamo tornati a provare: la licenza l’ho ottenuta a 10 anni, l’età minima prevista. Devo dire che l’entourage familiare mi ha sostenuto molto, in particolare mio padre. Mia madre voleva che fossi innanzitutto brava a scuola, che andassi al liceo classico, mentre io ho frequentato l’istituto tecnico di elettrotecnica e mi sono laureata in ingegneria meccanica. La velocità insegna a ragionare velocemente: le gare e la competizione hanno influito molto sul mio percorso di studi e spesso mi sono ritrovata a seguire inCampionessa di cronoscalata. teressi che nella nostra cultura sono Come hai scoperto la velocità? ritenuti maschili. Per esempio, anche Da bambina amavo giocare con le all’istituto tecnico ero l’unica ragazbambole, anzi con la Barbie. Poi ho za, i miei compagni erano entusiasti cominciato a farla andare in auto e della mia passione per le auto e per girare l’Europa trasportando l’auto da corsa per raggiungere le gare, laurearsi in ingegneria meccanica, diventare esperta di pneumatici e confrontarsi ogni giorno sulla guida sicura con moltissimi autisti professionisti. In aula, però, i tempi del match maschile/femminile sembrano migliorati. «Dopo il primo impatto in cui gli autisti devono valutarmi come persona – ammette sorridendo Gabriella – sento che possono fidarsi di me stessa, che riusciamo a superare i luoghi comuni legati al genere, ma anche qui incontrare una donna che si occupa di autotrasporto è molto raro: quando la incroci percepisci subito una passione immensa».


Tuta, casco e un ampio sorriso: in assetto da gara Gabriella si presenta così. Poi quando infila il casco, monta in auto, gira la chiave e preme sull’acceleratore, il sorriso svanisce. Ma in genere torna alla fine, dopo la bandiera a scacchi.

La Federazione Internazionale dell’Automobilismo organizza ogni due anni la Master FIA, una sfida a livello mondiale nella specialità delle cronoscalate per la quale vengono selezionati i migliori 20 piloti di ogni nazione. Gabriella, su tre edizioni, è sempre stata scelta perché era forte e lo dimostrava poi con i titoli che riusciva a conquistare. Questa è la foto di gruppo del Team Italia all’ultima Master FIA. Ovviamente, tra venti partecipanti compare soltanto una donna.

la velocità, ma i problemi sono venuti dopo, quando la competizione è entrata in una cornice professionale: nessuno vuole essere battuto da una donna. Immagino. Come hai fatto ad abbattere i pregiudizi? Anzi, ci sei riuscita? I pregiudizi sono stati tantissimi, specialmente quando ho iniziato. La gente semplicemente non era preparata ad ammettere che una

Il vento è maschio, la ventola è donna. E rimanda ai motori, ai sistemi di raffreddamento. Ma anche alle gare, a quelle che Gabriella Pedroni ha vinto tante volte per diventare campionessa italiana ed europea di cronoscalata. Poi, siccome per andare a gareggiare in giro per il continente si muoveva in camion, ha preso le patenti superiori e, dopo la laurea in ingegneria, ha iniziato a fare l’istruttrice per autisti professionisti. Insomma, ha battuto tanti uomini, ma anche insegnato a tanti uomini. Vincendo, oltre ai trofei, tanto scetticismo

ragazzina vincesse e battesse i maschi. Sono stata messa alla prova dal sistema. Mi hanno sempre controllato l’auto più volte. Pensi che in coppa Europa hanno fatto la verifica della mia auto quattro volte. E poi nelle prime gare se sei un maschio e vai male dicono: “deve crescere”. Con una ragazza subito arrivano alle conclusioni: “non è fatta per questo sport”. Anche la gente, i ragazzi, all’inizio sembrano apprezzare, ma non è così. Io sono fortunata perché condivido con il mio fidanzato storico la passione della corsa in auto. Lui mi sprona, mi sta vicino, ma questo comportamento non è scontato. Il periodo più triste, fatto di molti scontri psicologici, è stato, come dicevo, l’inizio: l’automobilismo non era uno sport per donne e ricordo ancora un episodio accaduto durante una gara al sud. Vinsi il terzo posto, davanti a un ragazzo meridionale, il cui padre non riusciva a credere che suo figlio fosse stato battuto da una ragazza. Questa scena si è poi ripetuta altre volte negli anni, anche se credo che in Italia ci sia più diffidenza, in altri Paesi europei sono più aperti. Lei comunque ha abbattuto lo stereotipo. Ha vinto moltissimo: tre coppe Europa (2014-16-17) e due nazionali (2016-18). Come si è sentita? Sì, sono stata la prima in Italia ad abbattere il muro delle donne nella cronoscalata. Il Coni mi ha anche premiata nel 2016 perché ho vinto sia in

Questa foto risale all’anno scorso, quando Gabriella conquistò la sua ultima medaglia d’oro aggiudicandosi il campionato italiano di Gruppo N assoluto.

Europa che in nazionale. Ma comunque anche ora la prova c’è sempre. La questione è culturale, il luogo comune per cui una donna non va d’accordo con il volante è sempre presente, mi sento spesso in dovere di dimostrare che non è così. Che poi se si guardano i dati reali scopriamo che le cose stanno diversamente. Le donne ottengono performance migliori degli uomini alla guida. Sono più attente e prudenti. Lo dicono i dati, le assicurazioni abbassano i premi per il pubblico femminile. Arriviamo alla guida sicura. Oggi lei si occupa di formazione per autisti professionisti. Che impressione ha di questo mondo? Da 13 anni guido un camion che mi è servito per raggiungere molti punti dell’Europa dove gareggiavo con la mia macchina. Appena è stato possibile ho preso la patente C/E e la CQC per rendermi indipendente, ho sempre preferito fare tutto da sola. Con il truck ho girato l’Europa, sono arrivata ovunque e mi piaceva molto fare questi lunghi viaggi con me stessa. La laurea in ingegneria meccanica mi ha portato a occuparmi di pneumatici e di sicurezza stradale. Per questo mi hanno chiesto di fare formazione in aula grazie alla mia duplice esperienza di autista ed esperto. Cosa dicono gli autisti quando una donna spiega loro i segreti della guida? Ripeto, la prova c’è sempre. Prima dicembre 2019 / gennaio 2020

29


GABRIELLA PEDRONI

Questa vettura ha gareggiato nella Formula 3000, una categoria sorta nel 1985 per prendere il posto della Formula 2. Gabriella la definisce la «macchina più importante che ho guidato». Un tempo sulle librerie di casa Pedroni c’erano soprammobili. Oggi sono spariti per lasciare spazio ai trofei. Questi sono i tre più importanti vinti da Gabriella: tre Coppe Europa (2014-2016-2017) e due campionati italiani (2016-2018).

devono conoscermi e valutarmi come persona, ma devo ammettere che, dopo il primo impatto, sentono che possono fidarsi e così riusciamo a superare i luoghi comuni legati al genere. Sicuramente quella degli autisti professionisti è una categoria che non può essere più banalmente appiattita sullo stereotipo del camionista. Se lo facessimo sottovaluteremmo i vari aspetti che ogni giorno devono affrontare. Sono autisti di professione: devono fare corsi, aggiornamenti, imparare la sicurezza, ma anche l’aspetto normativo-legislativo. Inizialmente loro non sanno bene cosa io voglia trasferirgli e quindi sono un po’ sbalorditi nel confrontarsi con una ragazza. In realtà, poi si parla dell’esperienza comune, delle problematiche che tutti i giorni incontriamo sulla strada e alla fine si rendono conto che chi gli sta davanti non è il classico formatore, ma è una persona pari a loro che le cose le subisce giorno dopo giorno con l’esperienza reale. Qui cominciano a fidarsi e troviamo un punto comune. Lo scorso weekend ho fatto un corso in un’azienda dove c’era anche una donna. È la vicepresidente di un consorzio di autotrasportatori trentino. Ho subito avuto l’impressione che fosse molto rispettata, considerata molto brava da tutti. Insomma, è apparsa tangibile la sua grande passione per questo mestiere.

30 dicembre 2019 / gennaio 2020

Appunto. Le donne potrebbero essere una risorsa per affrontare la carenza di personale nel settore. Cosa si potrebbe fare secondo te per convincerle a fare questo mestiere? Intanto far capire che guidare un mezzo pesante non è assolutamente difficoltoso. Ormai i camion sono veicoli altamente tecnologici e non serve una grande forza. Se escludiamo la parte del carico/scarico, che comunque, nella maggior parte dei casi, viene predisposta da altri, mettersi al volante di un camion richiede più testa che muscoli. Certo, ci vuole passione per la guida, perché si tratta di stare tante ore sulla strada. Ma, secondo me, molte donne non conoscono questo ambiente di lavoro; si dovrebbe puntare sulla conoscenza, far capire che per una donna è possibile. Anche le aziende potrebbero promuovere questa visione nei loro annunci di lavoro. Sempre che anche loro non abbiano dei pregiudizi… Se avessi una figlia come le parleresti di questo mondo? Non le metterei limiti. Vorrei capire se ha veramente la passione per la guida. Se l’avesse, per me sarebbe bellissimo: sia se guidasse macchine da corsa, sia che volesse diventare un’autotrasportatrice. Si tratta di un lavoro come altri, un lavoro molto impegnativo dove devi conoscere molte cose: le lingue, la legge, le

regole della strada. Bisogna capire fin dall’inizio che c’è molto sacrificio, molte ore alla guida lontano da casa, ma sarei la prima a spronarla verso un ambiente così libero. So anche che se rimanesse tutto così, a livello culturale per lei sarebbe dura come lo è stato per me. Affrontare da sola il primo passo è la parte più difficile. Scalare il muro è ancora molto faticoso, ma è importante non farsi abbattere e portare avanti le proprie idee e passioni. Nessuno vuole essere battuto da una donna, ma se vinci, poi ti rispettano.


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SALUTE

LA TELEMEDICINA PER MONITORARE LO STATO FISICO DEGLI AUTISTI MAN Truck & Bus Italia ha avviato con Health Telematic Network (HTN) e l’Università di Brescia un progetto con cui monitorare lo stato di salute dei conducenti di veicoli commerciali e industriali. Una categoria a rischio di ipertensione…

I

n genere quando si parla di connettività si fa riferimento al monitoraggio costante di un veicolo allo scopo di favorire l’ottimiz-

individuare ed eventualmente correggere

zazione del suo utilizzo, della sua manu-

selezionati otterranno un appuntamento

tenzione e della sua produttività. Quasi mai

presso la sede HTN a Brescia e qui saran-

invece si utilizzano strumenti di monitorag-

no sottoposti a una visita medica con cui

gio da remoto per verificare la salute degli

definire anamnesi e tipologia dei controlli

autisti alla guida. Eppure, chi svolge questo

giornalieri dei parametri vitali, con soglie di

lavoro, già di per sé duro e faticoso, sopporta da una parte notevoli stress psicologici, conseguenza dei ritmi serrati delle consegne e delle mille incognite riservate dal

e ridurre i vari fattori di rischio cardiovascolare. Per attivare il monitoraggio gli autisti

lavorativa, i parametri vitali di un campione statisticamente significativo di autisti. I dati, raccolti in un dossier sanitario per-

allerta personalizzate. Il tutto ruberà meno di un’ora, il tempo utile al medico per redigere la “carta del rischio cardiovascolare”

sonale consultabile sul web, verranno poi

sulla base di fattori quali il sesso, l’età, il

contesto stradale, dall’altra le conseguen-

analizzati dall’ateneo bresciano e utilizzati

colesterolo, l’abitudine al fumo e il diabete.

ze fisiche di quelle malattie professionali

come base per ulteriori approfondimenti e

Durante la settimana, poi, mentre svolge

a cui chi guida è più facilmente esposto.

studi sulla categoria, in modo da elaborare

le sue normali mansioni, l’autista dovrà

Perché è evidente che chi trascorre decine

strategie di prevenzione riferite sia all’a-

semplicemente utilizzare i vari device che

di ore al volante e quindi conduce uno stile

spetto medico, sia a quello attinente alla

gli sono stati consegnati, in alcuni casi in-

di vita sedentario e si alimenta in modi e

tecnologia del veicolo. Il tutto allo scopo di

dossandoli, in altri utilizzandoli per pochi

tempi non sempre corretti, è più esposto a

accrescere la sicurezza stradale.

minuti al giorno.

ipertensione arteriosa, diabete, obesità e

Al progetto possono partecipare, in modo

Al termine del periodo di telemonitoraggio

problemi muscolo-scheletrici. E non serve

gratuito e su base volontaria, tutti gli auti-

l’autista riceverà, nel totale rispetto della

molto a dimostrare che quando si provano

sti di veicoli commerciali e industriali (per

privacy, un report finale riepilogativo di

disagi in tal senso aumentano anche le pro-

ora sono esclusi quelli del trasporto per-

tutte le rilevazioni memorizzate, corredato

babilità di essere coinvolti in incidenti.

sone), indipendentemente dal marchio di

da un commento medico interpretativo di

Dallo scorso ottobre MAN Truck & Bus Ita-

camion condotto. I conducenti si possono

tutti i dati. Sarà poi lo stesso autista, unico

lia ha colmato questa lacuna lanciando, in

candidare sul sito www.man4you.it e,

destinatario del report, a decidere se condi-

collaborazione con la società di telemedici-

una volta selezionati, saranno monitorati

viderlo o meno con il proprio medico.

na Health Telematic Network (HTN) e con

H24 attraverso alcuni apparati medicali in

I primi dati raccolti su un campione ancora

l’Università di Brescia, il progetto «Quanto

grado di rilevare, in modalità wireless, una

contenuto di autisti hanno già rilevato alcu-

vale la tua salute?» che proseguirà an-

serie di parametri come elettrocardiogram-

ni casi in cui si è reso necessario il prosegui-

che nel corso del prossimo anno. L’idea è

ma, pressione arteriosa, saturimetria, fre-

mento del monitoraggio e il ricorso a ulte-

quella di monitorare a distanza, per una

quenza cardiaca, attività fisica e glicemia.

riori approfondimenti diagnostici, come

settimana e durante la normale attività

Valutando questi valori diventerà possibile

l’applicazione di un holter cardiaco.

32 dicembre 2019 / gennaio 2020


0,4330

0,3250

0,2600

80.000

100.000

0,4020

0,4020

0,4020

0,4020

Gasolio (+IVA)

0,0250

0,5330

0,4000

0,3200

60.000

80.000

100.000

0,3760

0,3760

0,3760

0,3760

Gasolio (+IVA)

0,0880

0,0880

0,0880

0,0880

0,0190

0,0240

0,0320

0,0480

0,0080

0,0110

0,0140

0,0210

Collaudi/ tassa di possesso

0,1195

0,1494

0,1992

0,2988

Assicurazioni

0,1250

0,1250

0,1250

0,1250

Autostrade

0,5100 0,4080

1,0465

0,6800

1,0200

Autista

1,1494

1,3182

1,6578

Totale

0,0820

0,1030

0,1370

0,2050

Straord Trasf.

Costi personale (€/km)

1,5365

1,7624

2,1352

2,8828

Totale

0,0250

0,0250

0,0250

0,0250

0,0880

0,0880

0,0880

0,0880

Lubrificanti Pneumatici AdBlue

0,0290

0,0360

0,0480

0,0720

Manutenzione

Costi di Gestione (€/km)

0,0240

0,0290

0,0390

0,0590

Collaudi/ tassa di possesso

0,1496

0,1870

0,2493

0,3740

Assicurazioni

0,5870 0,4690

1,1456

0,7820

1,4923

1,2750

1,1730

1,9280

Autista

0,0820

0,1030

0,1370

0,2050

Straord Trasf.

1,6966

1,9650

2,4113

3,3060

Totale

fonte: Ufficio Studi Federtrasporti

0,1340

0,1340

0,1340

0,1340

Autostrade

Totale

Costi personale (€/km)

Trattore + semirimorchio P.T.T. 44 T, prezzo di acquisto € 192.000; consumo 3,1 km/litro.

0,0250

0,0250

0,0250

Manutenzione

Costi di Gestione (€/km)

1.STACCA

2.PIEGA

3.TAGLIA

4.LEGGI

L'AGENDA DEL MESE SI STACCA, SI PIEGA, SI LEGGE E SI CONSERVA

5.CONSERVA

NOVEMBRE 2019 Il mese oggetto di rilevazione conferma la sostanziale stabilità del prezzo del gasolio pur registrando un incremento, nella fase terminale del periodo, che potrebbe poi proseguire anche nell’ultima parte dell’anno. In sintesi, il lieve incremento in termini assoluti non ha determinato variazioni significative nell’analisi della media ponderata. Le altre voci di costo non indicano ulteriori cambiamenti.

0,8000

Ammortamento

40.000

Km/ Anno

COSTI DI GESTIONE

Trattore + semirimorchio P.T.T. 44 t, prezzo di acquisto € 130.000; consumo 2,9 km/litro.

Lubrificanti Pneumatici AdBlue

CISTERNATO |

0,6500

40.000

Ammortamento

60.000

Km/ Anno

CASSONATO |

precompilato, da stampare dal

e ricevuta. Il pagamento degli importi dovuti potrà

• Pagamento

cui risulti titolare.

plessiva superiore a 6.000 kg di

per ogni veicolo di massa com-

precedenti, dovuta dall’impresa

• un’ulteriore quota aggiuntiva alle

veicolare dell’impresa;

zione alla dimensione del parco

dente, di entità variabile in rela-

• una quota aggiuntiva alla prece-

alla data del 31 dicembre 2019;

tutte le imprese iscritte all’Albo

• una quota fissa di iscrizione per

tanto, si compongono di:

Quote. Gli importi da versare, per-

Vediamo i principali punti.

pagabile fino al 31 dicembre 2019.

ma sugli importi dello scorso anno,

terzi per l’anno 2020, peraltro fer-

di autotrasporto di merci in conto

di iscrizione all’Albo per le imprese

Centrale ha determinato la quota

Con questa delibera, il Comitato

256 del 31/10/2019

blicata sulla Gazzetta Ufficiale n.

mediante

• L’azione diretta nell’autotrasporto non è incostituzionale

SENTENZE:

• Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e la risoluzione di crisi aziendali

• Responsabili tecnici dispensati dalle verifiche

• La tolleranza del 5% può essere reiterata?

• ANAS modifica preavviso transito trasporti eccezionali

• Conversione CQC rilasciata da Stato non UE

• In Austria nuovi pedaggi autostradali 2020

• Quota 2020 di iscrizione all’Albo nazionale degli autotrasportatori

SOMMARIO

carta prepagata Poste Pay o Po-

carta di credito Visa, Mastercard,

it/web/portale-albo/

https://www.alboautotrasporto.

disponibile sul Portale dell’Albo

formatico “Pagamento quote”

tramite l’applicativo in-

• on-line

Delibera n. 6 del 16/10/2019 pub-

Comitato Centrale dell’Albo.

colare:

DEGLI AUTOTRASPORTATORI

carico superiore a 3,5 t.

carri con massa complessiva a pieno

superstrade in Austria, per gli auto-

1° gennaio 2020 sulle autostrade e

comunicati i pedaggi in vigore dal

Con questo regolamento sono stati

del 20/08/2019

sulla Gazzetta Ufficiale austriaca

Regolamento n. 245 pubblicato

AUTOSTRADALI 2020

IN AUSTRIA NUOVI PEDAGGI

all’articolo 19 della legge 298/74

dall’Albo con la procedura di cui

bre 2019, l’impresa sarà sospesa

mento della quota entro il 31 dicem-

Sanzioni. In caso di mancato paga-

strutture provinciali.

trale dell’Albo e/o delle competenti

controlli da parte del Comitato cen-

ta dalle imprese ai fini di eventuali

quota 2020, deve essere conserva-

prova l’avvenuto pagamento della

La ricevuta di versamento, che com-

postale.

pagare presso un qualsiasi ufficio

Portale internet dell’Albo e da

BancoPosta on line;

• con bollettino postale cartaceo

on line o a mezzo posta, in parti-

ALL’ALBO NAZIONALE

ste Pay Impresa, conto corrente

avvenire secondo due modalità,

QUOTA 2020 DI ISCRIZIONE

del mese di dicembre 2019/gennaio 2020

L'Agenda

A cura di Anna De Rosa


la componente per i costi esterni,

base al tasso d’inflazione rilevato,

evidenzia un aumento del 2,1% in

La tariffa base per l’infrastruttura

periori, fatte salve le deroghe per il

agli autocarri di classe EuroV e su-

ammessa la circolazione solamente

stein-Zirl - dal 31 ottobre scorso è

Inntalautobahn – nella tratta Kuf-

Vediamole in dettaglio, tenendo

stabiliti in nota del 1° luglio scorso.

cezionali autorizzati da ANAS come

inizio/fine viaggio per i trasporti ec-

di transito ed alle annotazioni di

le comunicazioni relative ai preavvisi

la legge di conversione è «fun-

spiegando che se è vero che

nuto la questione non fondata,

La Corte, come detto, ha rite-

giorni.

propria legge, entro sessanta

stenere la palese estraneità, o

«elementi sufficienti per so-

L'Agenda del mese cioè inquinamento acustico ed attraffico locale.

porto del pedaggio.

sistente riduzione nel 2020 dell’im-

o idrogeno beneficiano di una con-

I veicoli ad alimentazione elettrica

anche agli EuroVI.

La Direzione generale della Moto-

del 21/10/2019

generale nota prot.32.347

Motorizzazione - Direzione

RILASCIATA DA STATO NON UE

CONVERSIONE CQC

obbligatoriamente all’invio del pre-

di ciascun viaggio, deve provvedere

ne, almeno 48 ore prima dell’inizio

transito: il titolare dell’autorizzazio-

Comunicazione del preavviso di

Autorizzazioni singole e multiple

multiple da quelle periodiche.

distinte le autorizzazioni singole e

le norme costituzionali soltanto

conversione finisce per violare

difforme aggiunto in sede di

è anche vero che il contenuto

ti nell’atto con forza di legge»,

quelli originariamente contenu-

oggetti eterogenei rispetto a

e quindi «non può aprirsi a

zionalizzata e specializzata»

dell’originario

interrelazione con il contenuto

essa manchi qualsiasi nesso di

e nemmeno per ritenere che in

della disposizione censurata,

addirittura il carattere intruso,

mosferico, risulta invece totalmente

Per i viaggi notturni – dalle ore 22 rizzazione con questa nota diretta

avviso di transito tramite il portale

applicata – nel 2019 era pari al 40%-

alle ore 5 – è prevista una tariffa difall’UMC di Milano ha fornito chiari-

razione d’importo.

permangono i pedaggi con maggio-

unnel,

nautobahn, S/16 Arlberg Straßent-

Tauernautobahn, A/11 Karawanke-

strade A/9 Phyrnautobahn, A/10

Sui tratti alpini-tunnel delle auto-

loga alla previgente.

valida sull’intera rete austriaca, ana-

sul trasporto stradale di merci che

caso, grazie all’Accordo UE-Svizzera

e con la Svizzera. In questo ultimo

di CQC con Paesi UE, con Paesi SEE

È invece ammessa la conversione

tese con tale Stato.

ucraina, respinta in mancanza di in-

Nel caso all’esame si trattava di CQC

mancanza di accordi di reciprocità.

sione di una CQC di Paese non-UE, in

menti sull’impossibilità della conver-

toriamente TEWEB APP, tramite

fine viaggio utilizzando obbliga-

ad annotare data e ora di inizio e

cente o il capo scorta sono tenuti

Annotazione del viaggio: il condu-

congruo anticipo.

avviso deve essere effettuato con

al rilascio dell’autorizzazione, il pre-

48 ore immediatamente successive

tre per i viaggi da effettuarsi nelle

integrante dell’autorizzazione; inol-

avviso di transito costituisce parte

ANAS TEWEB. La ricevuta del pre-

caso in questione non ci fossero

questa base ha ritenuto che nel

di conversione». E proprio su

tra il decreto-legge e la legge

interrompere ogni correlazione

dirittura “intruse”, cioè tali da

totalmente “estranee” o ad-

quando tali disposizioni «siano

diretta è legittima e valida.

una situazione di crisi», l’azione

pagherà un pedaggio diurno di

autoarticolato EuroV a 4 o più assi,

Nel 2020 dunque, un autocarro/

ne della nuova linea ferroviaria.

to importanti modifiche alle dispo-

Con questa nota, ANAS ha introdot-

ANAS. Nota del 17/10/2019

ECCEZIONALI

TRANSITO TRASPORTI

ANAS MODIFICA PREAVVISO

può contattare il numero verde

viaggio con TEWEB APP, l’utente

tecnica relativa all’annotazione del

In caso di comprovata difficoltà

o di uno dei veicoli di scorta.

che effettua il trasporto eccezionale

rimanere attivo a bordo del veicolo

avviato il viaggio, il dispositivo deve

dispositivi IOS e Android. Una volta

55

60

65

70

OTTOBRE

GASOLIO EURO/ 000L

DICEMBRE

tendenza

max

1114

min

1119

max

1120

min

1123

max

SUD E ISOLE

min

1109

CENTRO

1108

NORD

NOVEMBRE

ANDAMENTO PETROLIO BRENT A 3 MESI

finalizzata alla risoluzione di

la “comune natura” di misura

con il decreto-legge originario

ci su strada), e perciò condivide

nell’ambito del trasporto di mer-

Sulla A/12 Inntalautobahn la tarif-

riconosce l’equivalenza delle dispo-

(in particolare dei vettori finali,

delle imprese di autotrasporto

vede «un intervento a favore

(il trasporto) e visto che pre-

Visto che la materia è la stessa

decreto-legge».

ferenziata, più alta di quella diurna,

fa-base per l’infrastruttura - nella

sizioni legali in materia.

0,42694 euro, rispetto a 0,41875

sizioni sulle condizioni generali di

ANAS (800.841.148). L’operatore

Brennerautobahn,

tratta Innsbruck/Amras-Kufstein - è

nel 2019, (+1,96%); un EuroVI,

validità delle autorizzazioni per tra-

Network esteso e capillare. Pedaggio conveniente ed GHʏ EKGPVG Prova la DKV CARD!

A/13

già comprensiva di un supplemento

0,40981 euro a fronte di 0,39011 del

sporti eccezionali, in particolare sul-

dkv-euroservice.com

del 25% legato ai costi di realizzazio-

2019 (+5,05%).

PREZZI EXTRARETE

Inoltre sulla stessa autostrada A/12

Grosseto 42°46‘20”N 11°06‘32”E 17 x stazioni di servizio DKV


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495/92). Comunicazione annotazione di data e ora inizio e fine viaggio: il conducente o il capo scorta sono te-

di annotazione effettuata secondo le modalità indicate, il trasporto eccezionale deve ritenersi “non autorizzato”. Autorizzazioni periodiche con massa sopra i limiti dell’art.62 Cds Comunicazione del preavviso di transito: anche nel caso di autorizzazioni periodiche con veicoli di massa superiore ai limiti di cui all’art 62 Cds, il titolare dell’autorizzazione prima dell’inizio di ciascun viaggio deve obbligatoriamente comunicare il preavviso di transito tramite il portale TEWEB e pure in queste ipotesi la ricevuta del preavviso di transito costituisce parte integrante dell’autorizzazione.

tuzionalità presentati dal giudice di pace di Nocera Inferiore e dal Tribunale di Pesaro, basati non sulla natura dell’azione, ma sulla modalità con cui la disposizione era stata introdotta nell’ordinamento, vale a dire in sede di conversione di un decreto legge che aveva contenuti diversi, quelli cioè relativi alla crisi della società di navigazione Tirrenia da affrontare in maniera urgente per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo. Una difformità tale da suscitare dubbi nei giudici di primo grado sulla portata dell’articolo 7-ter, da ritenersi in contrasto con l’art.

all’indennità di disoccupa-

zione basta il prerequisito di

solo 1 mese di contribuzione

nell’anno precedente la ces-

sazione della collaborazione,

invece dei precedenti 3 mesi.

• Ilva: è stato soppresso l’art.

14 disposizioni urgenti in ma-

teria di ILVA S.p.a. contenuto

in decreto ed è stato inserito

77 secondo comma della Costituzione, in cui si concede al governo, in casi straordinari di necessità e di urgenza, di adottare provvedimenti provvisori con forza di legge da presentare alle Camere per la conversione. La Costituzione infatti attribuisce al governo il potere legislativo di emanare un decreto legge soltanto a due condizioni: che esistano ragioni di urgenza e necessità; che l’esecutivo rimetta poi il decreto al Parlamento affinché lo converta, con una

«L’AZIONE DIRETTA

NELL’AUTOTRASPORTO

NON È INCOSTITUZIONALE»

Corte Costituzionale,

sentenza 29/10/2019, n. 226

La Corte Costituzionale ha sta-

bilito che va considerata legitti-

ma l’azione diretta (quella pre-

vista dall’art. 7-ter del decreto

legislativo 21 novembre 2005,

n. 286) per consentire a un sub-

vettore non pagato di risalire la

filiera del trasporto e chiedere

il corrispettivo direttamente al

committente o più in generale a

SENTENZE

rifiuto (cd. End of waste).

cessazione della qualifica di

e integra la disciplina della

to” che, come detto, modifica

sazione della qualifica di rifiu-

striali complesse per l’edilizia, di

compositi, apparecchiature indu-

turali, di elementi prefabbricati

• trasporti di blocchi di pietre na-

periore a 60 ton;

ne operatrici con massa non su-

• veicoli ad uso speciale e macchi-

neraria;

edilizia, stradale, escavazione mi-

per trasporti relativi all’attività

testuale dei singoli viaggi (istituita

di preavviso e di comunicazione con-

alle categorie esentate dall’obbligo

tolari di autorizzazioni appartenenti

mese precedente, prevista per i ti-

mensile dei viaggi effettuati nel

Eliminata invece la dichiarazione

residua di validità.

rizzazioni già rilasciate, per la parte

rali è valida anche per tutte le auto-

La modifica delle Condizioni Gene-

di preavviso di transito.

• mezzi d’opera con masse inferiori a 60 ton (ex art.10, comma 8 Cds),

zione dei dati riportati sulla ricevuta

la fine del viaggio, previa comunica-

trà provvedere a registrare l’inizio o

(800.841.148). L’operatore ANAS po-

contattabile il numero verde ANAS

nica per l’annotazione del viaggio, è

In caso di comprovata difficoltà tec-

colo del T.E o del veicolo di scorta.

deve restare attivo a bordo del vei-

del viaggio, il dispositivo mobile

riamente TEWEB APP. Dopo l’avvio

fine viaggio utilizzando obbligato-

nuti a comunicare data e ora inizio/

zata non è superiore a 60 ton

da cantiere se la massa autoriz-

trasporto delle merci su strada.

tolleranza del 5% riconosciuta nel

dell’art.167 del Cds, in relazione alla

ha dato una nuova interpretazione

pervenuto agli uffici ministeriali –

stradale – in risposta a un quesito

Con questa nota, il Servizio di Polizia

Nota del 14/10/2019

di Polizia stradale.

Ministero Interno e Servizio

PUÒ ESSERE REITERATA?

LA TOLLERANZA DEL 5%

tuati.

indicando anche i percorsi effet-

eseguiti nel mese precedente,

un report con il numero di viaggi

per ogni singola autorizzazione,

entro il 10 di ogni mese per PEC,

le, ma che dovevano trasmettere

comunicazioni in modalità digita-

precedentemente esentati dalle

zioni periodiche che erano stati

a carico dei titolari di autorizza-

semplificazione, gli adempimenti

• sono stati aboliti per finalità di

richiamo;

nota ANAS viene meno il relativo

per la quale infatti nella recente

amministrativa da 156 a 627 euro,

l’inapplicabilità della sanzione

zazione, pertanto ne consegue

sponde alla mancanza di autoriz-

il mancato preavviso non corri-

riepilogarsi:

conseguenti effetti possono così

In sintesi, le novità introdotte e i

con nota Anas del 1° luglio 2019).

• trasporti di macchine operatrici •

comma 2 lett.b);

non è superiore a 60 ton (art.10,

li e trasporti:

plica alle seguenti categorie di veico-

Esoneri. La prescrizione non si ap-

- Regolamento d’esecuzione DPR

preavviso di transito. In mancanza

decidendo sui ricorsi di incosti-

stabilito che per accedere

l’art. 14-bis in materia di “ces-

(art.13, comma 2, parte B, lett. b)

dei dati riportati sulla ricevuta del

zionale si è così pronunciata,

e continuativa - DIS COLL, è

ti grezzi, se la massa autorizzata

del viaggio previa comunicazione

il trasporto. La Corte Costitu-

prodotti siderurgici coils e lamina-

ANAS procederà all’annotazione

tutti coloro che hanno ordinato

di collaborazione coordinata

novità normative

Per i lavoratori con rapporto

panoramica delle


Il quesito pertanto poneva la que-

te caricato sul mezzo.

difficile stimare il peso effettivamen-

per la rilevazione del peso, risultava

sendo lo stesso dotato di strumento

compattatore, per il quale, non es-

rifiuti urbani effettuati con un auto-

Il quesito riguardava il trasporto di

intendono svolgere la funzione di

(R.T.) dispensati dalle verifiche e che

in materia di responsabili tecnici

ambientali ha fornito chiarimenti

Con questa circolare l’Albo gestori

li. Circolare n.10 del 16/10/2019

Albo nazionale gestori ambienta-

DISPENSATI DALLE VERIFICHE

RESPONSABILI TECNICI

La legge (art. 14-bis) si occupa della

cipali novità.

waste. Vediamo in dettaglio le prin-

aziendali e la disciplina dell’End of

del lavoro e per la risoluzione di crisi

te disposizioni urgenti per la tutela

3 settembre 2019, n. 101, riguardan-

con modificazioni, il Decreto Legge

del 2 novembre 2019 che converte,

zazioni rilasciate e delle procedure

zionale per la raccolta delle autoriz-

stero dell’Ambiente, il Registro na-

Viene inoltre istituito presso il Mini-

nistero dell’Ambiente.

corso dell’anno e la trasmette al Mi-

verifiche e sui controlli effettuati nel

annualmente una relazione sulle

ISPRA, la quale provvede a redigere

attività di consegna di beni per

non subordinato”, che svolgono

occupati con rapporti di lavoro

i riders definiti come“prestatori

nuove disposizioni specifiche per

sono state introdotte dalla legge

• Riders (art. 1 comma 1 lettera c)

digitali.

ganizzate mediante piattaforme

orario parametrato ai minimi

garantito un compenso minimo

effettuate, in quanto deve essere

retribuiti in base alle consegne

i lavoratori non possono essere

di mancata stipula del contratto,

zazione del committente. In caso

della prestazione e dell’organiz-

delle modalità di svolgimento

complessivo che tengano conto

L'Agenda del mese panoramica delle novità normative

stione «se la circolazione con massa

riali comparativamente più rap-

tabellari stabiliti da contratti col-

presentative a livello nazionale.

conto altrui, in ambito urbano e

mazioni(art. 47-ter): i contratti

Inoltre, ai lavoratori deve es-

semplificate concluse, le cui moda-

Viene poi costituito presso il Ministe-

individuali di lavoro dei riders de-

sere

“cessazione della qualifica di rifiuto”

di attività.

lare, della disciplina del cd. “End of

ro dell’Ambiente un gruppo di lavoro

vono essere provati per iscritto e

integrativa non inferiore al 10%

responsabile tecnico in altri settori

superiore a quella indicata nella carIn particolare, muovendo dall’esowaste”.

- che opererà per cinque anni con

i lavoratori devono ricevere ogni

per il lavoro svolto di notte, du-

lettivi nazionali di settori affini

ta di circolazione, ma entro il limite nero dalle verifiche (di cui all’art.2,

Tali modifiche riguardano la pos-

risorse ad hoc – per l’attività istrutto-

informazione utile per la tutela

rante le festività e in condizioni

con l’ausilio di velocipedi o veicoli

del 5%, possa costituire una regola comma 5 della Delibera n.6 del 30

sibilità per le Regioni di procedere

ria dei decreti dell’end of waste.

dei loro interessi, dei loro diritti

meteorologiche

a due ruote o assimilabili, attra-

comportamentale eventualmente maggio 2017) del legale rappresen-

autonomamente con i procedimen-

Importanti novità anche per i colla-

e della loro sicurezza. In caso di

Tali disposizioni si applicano de-

lità di funzionamento ed organizza-

ricorrente nel tempo, non potendo tante che ricopra anche l’incarico di

ti di autorizzazione agli impianti

boratori e i riders, vediamole.

mancata stipula del contratto,

corsi dodici mesi dalla data di

zione saranno definite con un appo-

tuttavia porre in essere una violazioR.T. in uno specifico settore di attivi-

(art.184-ter del Decreto Legislativo

• Rapporti

il lavoratore ha diritto a una in-

entrata in vigore della legge di

e introduce modifiche e integrazio-

ne delle norme sulla disciplina della tà, l’Albo ha precisato che tale esen-

3 aprile 2006, n.152), caso per caso

(art. 1 comma 1 lettera a). Sui

dennità risarcitoria di entità non

conversione.

ni, in prospettiva di economia circo-

circolazione stradale, sanzionabizione, non è applicabile nel caso in

ed in procedura ordinaria (ex art.

rapporti di collaborazione, sono

superiore ai compensi percepiti

o equivalenti sottoscritti dalle

le». cui il soggetto intenda esercitare il

208 TUA o AIA) in assenza di speci-

state ampliate le tutele del con-

nell’ultimo anno, determinata

sito DM del Ministero Ambiente.

Il Servizio di Polizia stradale con queruolo di R.T. in altri settori di attività.

fiche indicazioni dell’UE o nazionali

tratto di lavoro subordinato an-

organizzazioni sindacali e dato-

sta nota ha risposto che di norma

Di conseguenza come previsto dalla

(decreti “End of waste”).

che ai rapporti di collaborazione

verso piattaforme anche digitali.

i veicoli non possono circolare con

Delibera n.4 del 25 giugno 2019, il

Sono fatte salve e pertanto rinnova-

contrattuale e infor-

una massa superiore a quella ripor-

soggetto è tenuto a sostenere la ve-

te le autorizzazioni di cui agli artt.

DISPOSIZIONI URGENTI

corso un procedimento di rinnovo,

gore della Legge o per le quali è in

in essere alla data di entrata in vi-

del Decreto Legislativo n.152/2006

dei tempi e del luogo di lavoro.

mittente

etero-organizzazione del com-

che individuava come forma di

nali. Inoltre, viene meno l’inciso

non più ‘esclusivamente’ perso-

comparativamente più rappre-

nizzazioni sindacali e datoriali

collettivi stipulati dalle orga-

riders

parti.

lazioni e al comportamento delle

alla gravità e alla durata delle vio-

INAIL contro gli infortuni sul lavo-

ri anche la copertura assicurativa

Infine, viene estesa a tali lavorato-

preso l’accesso alla piattaforma.

per i lavoratori subordinati, com-

e quella a tutela della libertà e

la disciplina antidiscriminatoria

47-quinquies) ai riders si applica

• Divieto di discriminazione (art.

sfavorevoli.

PER LA TUTELA DEL LAVORO

o che risultano scadute ma per le

La modifica comporta l’applica-

sentative a livello nazionale, i

ro e le malattie professionali.

• Forma

tata sulla carta di circolazione; tutta-

rifica iniziale costituita dal modulo

equitativamente con riguardo

un’indennità

via, il legislatore ha previsto che nella

obbligatorio per tutte le categorie e

‘prevalentemente’ personali, e

merci trasportate, imputabile essen-

E LA RISOLUZIONE DI CRISI

quali è presentata istanza di rinnovo

zione della presunzione assoluta

quali possono definire criteri di

garantita

fase tecnica della pesatura dei veico-

208, 209 e 211 e di cui al titolo III-Bis

zialmente a fattori climatici.

AZIENDALI

entro 120 giorni dalla data di entrata

di subordinazione anche ai rap-

determinazione del compenso

collaborazione

li da parte degli organi di controllo,

da almeno un modulo specialistico.

Di conseguenza, il veicolo che cir-

Legge. n. 128 del 2/11/ 2019

in vigore.

porti di collaborazione, purché le

di

possa esservi un errore strumentale

cola con una massa complessiva a

di conversione del D.L. n. 101

Il provvedimento di autorizzazio-

modalità di esecuzione siano or-

ovvero una variabilità del peso delle

pieno carico non superiore di oltre il

del 3/9/2019 pubblicata sulla

ne deve essere comunicato entro

è stabilito dai contratti

• Indennità

di disoccupazione.

dignità del lavoratore previste

5% a quella riportata nella carta di

Gazzetta Ufficiale n.257

10 giorni da Regione/Province ad

Il compenso dei

circolazione - sebbene non in regola

del 2/11/019

• Compenso.

- non può essere sanzionato perché

È stata pubblicata la Legge n. 128

predisposizione

rientrante all’interno della tolleranza

la

prevista.


Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Freight Leaders Council

wmrintelligence WMR GROUP


IL TEST IN CIFRE velocitĂ media (km/h)

consumi (km/l)

costo* (euro/km)

Area servizio Assago Ovest-Melegnano

51

3,2

-

Melegnano-svincolo A15

82

4,8

-

Svincolo A15-Fornovo

77

3,4

0,3

Fornovo-Berceto

77

1,7

0,57

Berceto-Fornovo

76

15,4

0,06

Fornovo-imbocco A1

77

9,2

0,1

Imbocco A1-Melegnano

77

4,9

0,2

4,4

0,22

Tratto

Totale 288,5 km

*Il costo è calcolato sulla base del dato diffuso a ottobre dal ministero dei Trasporti quando il costo del gasolio, al netto di Iva e rimborso accise, era di 0,992 euro/l

38 dicembre 2019 / gennaio 2020


U

n anno dopo il suo esordio allo La pioggia e il vento quando IAA di Hannover del 2018, la si va per strada non sono certo quinta generazione del Merceamici dei consumi. E quando des Actros ha iniziato il tour europeo abbiamo testato il novello delle prove su strada e a ottobre ha toccato anche l’Italia. Abbiamo così camion dell’anno 2020 nel potuto farlo girare sul nostro percornostro tracciato tra Milano so misto dedicato ai test dei veicoli e la Cisa di acqua dal cielo ne pesanti per le lunghe distanze. Delscendeva molta e le raffiche le innovazioni e del funzionamento delle MirrorCam che sostituiscono gli risultavano fastidiose. specchi retrovisori e dei display sul Eppure, a dispetto di tutto, cruscotto vi abbiamo già ampiamenl’Actros ha viaggiato in te parlato a ottobre; ora vi raccontiamo delle sue prestazioni su strada. pianura a 4,9 km/l arrivando Anzi, sulle strade, perché il nostro cira costare 0,2 centesimi per cuito comprende autostrade di pianuognuno dei 300 km percorsi. ra, di montagna ed extraurbane con elevato traffico. Domanda: ma se ci fosse stato un sole splendente che medie DOTAZIONI ED avrebbe tenuto? EQUIPAGGIAMENTI AL TOP L’esemplare della prova è un trattore Actros 1845 LS 4x2 con cabina StreamSpace. In concreto, ciò significa che monta il motore a sei cilindri in linea OM471 da 12,8 litri e omologato Euro VId, tarato alla potenza di 220 kW (449 CV) a 1600 g/m, con coppia di 2200 Nm a 1100 g/m, con possibilità di raggiungere 2400 Nm. Il motore è collegato alla scatola del cambio automatizzata Mercedes PowerShift 3 a 12 rapporti. La cabina StreamSpace offre un’altezza interna di 2,5 metri con pavimento piatto e la configurazione fornita per la prova è completa di tutti gli accessori, compresi: allestimento esterno ExtraLine, quello interno StyleLine, sedile dell’autista condizionato e con sistema di massaggio, caricatore per telefono senza fili, luci ambiente al led (comprese quelle diurne), fari al

bi-xenon, climatizzatore automatico, monitor multimedia interattivo e l’intera gamma di sistemi per la sicurezza, inclusa la quinta generazione dell’Active Brake Assist e l’assistente alla guida Active Drive Assist. Ovviamente il trattore ha le MirrorCam che, ricordiamo, sono montate di serie su tutte le versioni dell’ammiraglia Mercedes-Benz. Al trattore è agganciato un semirimorchio che, come ormai avviene per quasi tutte le marche, è costruito per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica e, quindi, i consumi di carburante. L’intero complesso è caricato per una massa totale a terra di 44 tonnellate. Le condizioni atmosferiche però – va detto – hanno compensato i vantaggi del semirimorchio, anzi hanno penalizzato legger-

dicembre 2019 / gennaio 2020

39


TEST PESANTI

ACTROS 1845 LS 4X2 1

mente l’Actros perché durante quasi tutto il viaggio è piovuto e ha tirato vento, elementi che aumentano i consumi a parità di prestazioni.

AUTOSTRADA: IL TRATTO IN PIANURA Così, sotto la pioggia il viaggio dalla stazione di servizio Assago Ovest, che sorge lungo la Tangenziale Ovest di Milano, inizia subito con un incolonnamento all’altezza dello svincolo per l’autostrada A7 e prosegue con traffico intenso, come avviene solitamente intorno alle 9 del mattino. L’Actros attraversa la barriera di Melegnano dell’A1 dopo venti minuti di marcia a una velocità media di 51 km/h e con un consumo medio di 3,2 chilometri al litro. Dopo il casello il traffico si dirada, ma vento e pioggia aumentano d’intensità. Le condizioni del traffico permettono d’inserire il Cruise Control predittivo in modalità Ecoplus, che imposta una velocità di crociera di 82 km/h (mentre la modalità Eco la può portare a 85 km/h), che viene sempre mantenuta per tutti i 92 chilometri. Quando imbocca lo svincolo per l’A15 in direzione La Spezia il veicolo segna un consumo medio di 4,8 km/litro. Più tardi, nella stessa tratta di ritorno, l’Actros mostra una velocità media inferiore perché entrando nell’A1 dall’A15 incontra un rallentamento di cinque chilometri. Un inconveniente che, in compenso, ci consente di provare l’Active Drive Assist: il veicolo rallenta, frena e riaccelera in modo completamente automatico e l’autista deve intervenire sull’acceleratore per ripartire solo se il cambio si ferma completamente. Il risultato finale è una velocità media di 74 km/h e un consumo di 4,9 km/litro. In termini di costi, considerando che il prezzo del gasolio per l’autotrasporto fornito dal ministero dei Trasporti per ottobre è di 0,992 euro al litro (al netto dell’Iva e dello sconto sulle accise), otteniamo nell’intera autostrada pianeggiante un valore di 0,2 centesimi al chilometro.

IL SOSTEGNO CROMATICO DELLE MIRRORCAM La guida tra Milano e Parma ci permette anche di vedere all’opera le linee guida che sui due schermi delle

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La vita all’interno della cabina dell’Actros, anche in versione StreamSpace è molto facile. La sensazione di spazio, di volumi, di luminosità è molto percebile 1 . Notevole è anche la visibilità 2 , già considerevole grazie all’ampia dimensione del parabrezza e adesso migliorata grazie all’ausilio delle MirrorCam 3 . Un ausilio tangibile quando si viaggia. Quando si inseriscono gli indicatori di direzione per passare sulla corsia di sinistra e iniziare un sorpasso o su quella di destra per rientrare, le linee s’illuminano con un colore diverso: il verde indica che la distanza di sicurezza è buona, l’arancio invita a prestare attenzione, il rosso allerta sul fatto che è insufficiente 4 . Inoltre, sul monitor destro opera il Side Assist, che accende nella parte superiore un triangolo giallo o rosso se un veicolo si sta affiancando o si è già affiancato sul lato destro 5 . Infine una chicca della dotazione del veicolo: il piano che ricarica il telefono senza doversi preoccupare di collegare fili 6 . 6

MirrorCam aiutano l’autista a valutare le distanze con i veicoli che viaggiano dietro al camion. Quando il conducente inserisce gli indicatori di direzione per passare sulla corsia di sinistra e iniziare un sorpasso o su quella di destra per rientrare, le linee s’illuminano e secondo il loro colore comunicano se la distanza di sicurezza è buona (verde), se merita una particolare attenzione (arancione) e se è insufficiente (rosso). Inoltre, sul monitor destro opera il Side Assist, che accende nella parte superiore un triangolo giallo o rosso se un veicolo si sta affiancando o si è già affiancato sul lato destro.

AUTOSTRADA: IL TRATTO IN SALITA E DISCESA La marcia diventa più impegnativa quando inizia la scalata alla Cisa, che comunque i 449 CV dell’Actros permettono di affrontare senza affanno. Vento e pioggia continuano a battere sino a Fornovo, poi si placano. Questa


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prima parte di salita, lieve e ancora rettilinea, è percorsa a una velocità media di 77 km/h e un consumo di 3,4 km/litro (pari a un costo chilometrico di 0,3 centesimi). Dopo Fornovo la pendenza aumenta progressivamente e la strada diventa più tortuosa fino all’uscita di Berceto: l’Actros mantiene la media della velocità (77 km/h), ma aumenta notevolmente il dato del consumo, che scende a 1,7 km/litro e ciò significa che ogni chilometro ci costa 57 centesimi. Recuperiamo nella lunga discesa del ritorno, dove a 76 km/h percorriamo 15,4 km con un litro fino a Fornovo (viaggiando quasi gratis, ossia con 0,06 centesimi al chilometro) per poi aumentare la velocità media a 84

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km/h da Fornovo all’imbocco dell’A1, mantenendo comunque il consumo a un livello basso: 9,2 km/litro, pari a una spesa di un centesimo al chilometro. Per percorrere tutti i 288,5 chilometri d’autostrada abbiamo bruciato 65,55 litri di gasolio, con un consumo medio di 4,4 km/litro e un costo medio 0,22 centesimi al chilometro.

e lungo la Provinciale 40 raggiunge

IL FINALE NEL TRAFFICO DI UNA PROVINCIALE

semafori rossi, che hanno leggermen-

Ora ci aspetta un tratto di strada extraurbana relativamente breve, ma impegnativo per camion e autista perché caratterizzato da un traffico intenso, rotonde e semafori. La prima parte inizia poco dopo la Barriera di Melegnano

Binasco, dove svoltiamo a destra sulla Provinciale 35 fino a Milano. L’Actros percorre il primo tratto a una velocità media di 52 km/h consumando 3,2 km/litro (0,31 centesimi/km) e il secondo a 38 km/h consumando 2,9 km/litro (0,35 centesimi/km). Nel secondo tratto il viaggio è stato rallentato da due te alzato il consumo. L’intera prova ha bruciato 79 litri di carburante, con un consumo medio di 4,2 km/litro al costo di 0,23 centesimi al chilometro. Un ottimo risultato, che con condizioni meteo più favorevoli sarebbe potuto diventare quasi straordinario.

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LIONE VAL BEN

CHEREAU La società normanna, con quartier generale non distante da Mont Saint Michel, fa parte del Gruppo Reefer, a sua volta controllato da circa 4 anni dal fondo spagnolo di private equity (con sede a Barcellona) Miura. Il fondo unisce anche la società Sor, ugualmente specializzata nella costruzione di isotermici. L’investimento è pilotato da Miura assieme a un gruppo di co-investitori europei, fra cui Edmond de Rothschild Investment Partners (EdRIP), Massena, Adveq e una parte del management stesso della Chereau. Dal 2008 Miura ha investito in 23 imprese fra Francia e Spagna per un totale di 400 milioni di euro. Chereau, invece, nel 2018 ha avuto un giro di affari di 220 milioni di euro, ha immatricolato 4.100 trailer, prodotti in 1.645 configurazioni differenti. Ha il 48,25% del mercato francese e il 14% di quello europeo, esporta il 42% della produzione, utilizza mille dipendenti e ha speso, sempre nel 2018, 6 milioni di euro fra ricerca e investimenti sul sito di produzione. A Lione ha esposto il sistema Road ed evoluto il progetto Next, presentato sempre a Lione due anni fa, che adesso assicura più connettività (per controlli di sicurezza, temperature, aperture porte, livello carburante), ergonomia (con un nuovo palmare), sicurezza (con nuove luci a led) e performance (l’arresto del gruppo frigo all’apertura delle porte). Il sistema Road rappresenta il primo trailer iso a idrogeno che unisce un progetto di alleggerimento e rinforzo del trailer che recupera 430 kg di peso (Inogam Evo), una nuova generazione di pannelli isolanti creati con il vuoto d’aria, una serie di pannelli aerodinamici sulle porte posteriori (VIP - Vacuum Insulated Panel) garantiti

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15 anni e con un coefficiente K di 0,27, una serie di minigonne che inglobano anche il portapallet (chiamati Aero Top, Aero Flap, Aero Skirt), un nuovo gruppo frigo Carrier senza motore diesel e una gamma di nuove luci a led.

FRAPPA Porta per la prima volta in un salone, allestita su motrice MAN eTGM elettrica a cabina corta e sponda Dhollandia DHSM 20 da 2.000 kg 24V (anch’essa a funzionamento elettrico), la cella Multi Cx con gruppo frigo Silencio Cryo-In Piek, in cui l’utilizzo di azoto liquido per il raffreddamento si rivela una soluzione amica dell’ambiente poiché, contrariamente ai tradizionali motori diesel, non genera emissioni inquinanti nell’atmosfera: zero emissioni di anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx) e polveri sottili (PM). Il semirimorchio sfrutta il potere di raffreddamento rapido dell’azoto liquido, che risulta fino a due volte più veloce nel ridurre la temperatura rispetto ai sistemi meccanici convenzionali. La temperatura viene impostata tramite un comodo pannello di comando e l’azoto in forma liquida a -180°C viene utilizzato per

raffreddare l’interno del semirimorchio sino al raggiungimento della temperatura desiderata. Grazie a dei sensori, «la temperatura può essere costantemente monitorata e mantenuta stabile», spiega Julien Torre Frappa, presidente dell’omonimo Gruppo, «e soprattutto abbassata molto più rapidamente che con un gruppo frigo tradizionale termico». La potenza del nuovo sistema di raffreddamento, infatti, permette la discesa della temperatura in un tempo più rapido da 2 a 5 volte (circa 1 grado al minuto). In Italia ne sono stati ordinati 20 esemplari dalla LC3 di Gubbio. È lungo 14.040 mm, con un’altezza utile interna di 2.650 mm. Il volume della cassa è di 77,7 m3 e la capacità della bombola di azoto è di 950 litri. Accanto anche il Renault Master ZE L2H1 con cella da 3 metri, alta 1.950 mm e gruppo frigo Carrier Pulsor 400 12V completamente elettrico. Tutta la combinazione pesa 2.600 kg; il telaio Frim (Frappa, Réparation Instantanée Modulaire) è suddiviso in quattro parti bullonate di facile sostituzione.

LAMBERET Come Kerstner il Gruppo francese ha esposto in anteprima mondiale il frigo eCoolJet 106 A con refrigerante R134a, completamente elettrico da 944 V, 45 A di potenza e tensione di 12-230V, dotato di condensatore e compressore integrati sotto al telaio e di evaporatore integrato invece nel pannello dell’isolamento. Offre anche un’ergonomica centralina con display da 2,8 pollici. La Casa madre era presente allo stand con tutta la gamma di isotermici pesanti:


E UN SALONE

X-City con assi sterzanti, Heavy-Duty per la distribuzione intensiva, Green Liner, il trailer frigorifero più leggero sul mercato e il modello SuperBeef, dedicato al trasporto di carne appesa. Questa nuova generazione di SR2 inaugura le ultime innovazioni sviluppate dalla Casa francese. I fari ribaltabili anti-rottura Safelight sono presenti su tutti i veicoli. Gli spoiler aerodinamici automatici Aerotail sono previsti in optional sulle porte. Le versioni multitemperatura sono dotate della parete Ergowall. Fra gli optional proposti la nuova serranda posteriore automatica Distri+, in grado di unire il miglior rapporto altezza utile/altezza totale, il passaggio più largo sul mercato (2,42 m) e il primo pannello isolante ideato appositamente per le applicazioni in freddo negativo.

THERMO KING

In esposizione la nuova unità intelligente E-200, completamente elettrica per furgoni e autocarri elettrici e a motore inferiori alle 3,5 ton. Grazie al funzionamento indipendente dal veicolo, l’E-200 può disporre di un pacco batterie opzionale o utilizzare la batteria secondaria del veicolo per mantenere la capacità durante le soste per le consegne o le pause. In combinazione con i veicoli elettrici, l’E-200 consente il trasporto refrigerato di alimenti e merci in tutta sicurezza con emissioni zero, bassa rumorosità e assenza di fastidi per gli abitanti delle città. Ciò contribuisce a rendere più puliti e sostenibili i trasporti urbani e le operazioni di consegna.

La 15° edizione della biennale fiera francese ha visto accorrere 900 espositori e oltre 50.000 visitatori. Non pochi i costruttori italiani. Tutti presenti i big dei veicoli pesanti con soluzioni elettriche e a gas o prototipi a guida autonoma. Fra gli allestitori del freddo le maggiori novità nei trailer. E sono le prime su cui alziamo il velo

CARRIER Ha portato a Lione la tecnologia tutta elettrica E-Drive sui gruppi Vector per trailer e Pulsor per i mezzi leggeri, già in uso su 200.000 gruppi frigo nel mondo intero e integrata nei moduli idro-elettrici Eco Drive. In particolare, il gruppo frigo HE 19 è l’ultimo sistema di refrigerazione dedicato ai trailer che offre un risparmio di carburante del 30%, una riduzione del rumore di 3 dB(A) e un peso tagliato del 10%. In mostra anche la gamma Supra declinata in 3 serie: Standard da montare in testata; U sottocassa (900U e 1100Um che sostituiscono gli U850 e U950) da 5.500 W fino 13.000; e Supra CNG, a gas naturale compresso con certificato Piek ‹60dB(A). In anteprima mondiale, infine, Carrier ha esposto i nuovi gruppi Xarios 8 e Neos HE100S per mezzi leggeri, in 6 modelli da 1.500 W a 5.500. In collaborazione con Chereau, poi, partecipa al progetto Road per la riduzione dell’impatto ambientale e il miglioramen-

to delle condizioni di sviluppo in termini di ergonomia e sicurezza. Carrier per lo sviluppo di soluzioni durevoli nella catena del freddo ha ideato un’offerta chiamata Flexibile Power che unisce tutte le soluzioni alternative di energia per alimentare i gruppi frigo, fra cui il modulo Eco-Drive per gruppi senza motore termico, il sistema Flexibile Power Axle, che utilizza l’energia prodotta dagli assali e stoccata in un pack batterie.

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RICCHI PREMI E COTILLON MERCEDES ACTROS, CAMION DELL’ANNO

PREMIATA L’INNOVAZIONE A IDROGENO DI HYUNDAI

Il camion dell’anno 2020 è ancora il Mercedes-Benz Actros. Una giuria di 24 giornalisti di tutta Europa lo ha preferito all’S-Way di Iveco giunto secondo e al Volvo FH I-Save. Le motivazioni del premio fanno riferimento alla capacità della casa tedesca di essere riuscita a sfruttare i punti di forza tecnici della sua gamma attuale per realizzare un nuovo camion che introduce miglioramenti sostanziali in aree cruciali, come la guida automatizzata parziale, i sistemi di controllo di crociera e trasmissione (che sono stati am-

Il Premio Innovazione 2020 è andato a Hyundai per il suo progetto di mobilità mediante alimentazione a idrogeno (Hydrogen Mobility Project), basato sul suo pesante completamente elettrico a celle a combustibile H2 XCient. Il progetto prevede l’introduzione futura di un ecosistema di trasporto su strada alimentato a idrogeno “verde” in Svizzera e in altri Paesi europei. Fattori vincenti sono stati l’approccio globale alla mobilità pulita, basato sulla collaborazione di diversi attori nella fornitura di mezzi ‘ecofriendly’. La par-

pliati), l’interfaccia digitale uomo-macchina e diversi stati di avanzamento dei sistemi di sicurezza. In particolare, la giuria ha valutato positivamente l’introduzione del sistema MirrorCam, che sostituisce i tradizionali specchi retrovisori esterni, supporta il conducente nelle manovre, in curva o nel cambio di corsia e migliora anche l’efficienza aerodinamica. Apprezzamenti anche per l’Active Drive Assist in grado di consentire una guida parzialmente automatizzata a tutte le velocità. Elogi infine anche per il sistema PPC, sfruttabile ora anche su percorsi misti e tortuosi in modo da risparmiare carburante, e il Multimedia Cockpit totalmente digitale.

tnership comprende infatti il fornitore di veicoli Hyundai Motor Company insieme a H2 Energy, Linde e Alpiq per soluzioni di energia verde nella produzione e distribuzione di idrogeno, con partner logistici, di vendita al dettaglio e commerciali rossocrociati. Lo Hyundai H2 XCient Fuel Cell (FECV) presenta un nuovo sistema di celle a combustibile a idrogeno da 190 kW, con due pile di celle a combustibile da 95 kW collegate in parallelo. Ha un’autonomia operativa di circa 400 km, grazie a 7 serbatoi di carburante, ciascuno con una capacità di stoccaggio di quasi 35 kg di idrogeno a una pressione di 350 bar.

VAN E PICK UP, DOPPIETTA FORD Nella classe dei veicoli commerciali, doppietta inedita per la Ford. Per il Van of the Year Award 2020 il titolo – già vinto cinque volte in passato dalla casa americana – è andato alla gamma di Transit Custom Hybrid, che comprende i modelli Plug-In Hybrid (primo con 97 punti) e EcoBlue Hybrid (secondo classificato con 54 punti). Terzo il Volkswagen Transporter T6.1. La giuria ha apprezzato lo sviluppo da parte del costruttore statunitense di una valida alternativa

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Mercedes Actros, Ford Transit Custom e Ford Ranger sono stati eletti a Lione rispettivamente truck, van e pick up dell’anno 2020. A Hyundai e al suo H2 XCient a idrogeno va il premio Innovazione alla propulsione tradizionale, che soddisfa i requisiti sia urbani che rurali nel modo più ecologico. L’altro successo Ford è nei pick up con il nuovo Ranger. Il veicolo a stelle e strisce, dopo un test di gruppo di tre giorni in Svezia contro gli altri quattro nominati (Mitsubishi L200, il rivisitato Nissan Navara, Renault Alaskan e Toyota Hilux), è stato votato al n.1 dai 18 membri della giuria per la sua innovativa trasmissione, più pulita ed ecologica, insieme a una serie di progressi tecnici e di sicurezza. Altri aspetti valutati sono stati l’efficienza del propulsore, il volume e la capacità del carico, il comfort del conducente e dei passeggeri, nonché il basso TCO. È stata una gara combattuta, dato che solo 6 punti hanno separato il Ranger dal Mitsubishi L200 (78 contro 72), con il Toyota Hilux al terzo posto.



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PESANTI

RENAULT TRUCKS ha deciso di esporre le proprie soluzioni e i nuovi servizi in grado di accrescere la produttività dei clienti tramite la riduzione

dei consumi e l’aumento della disponibilità effettiva dei veicoli. Inoltre, ha presentato Predict, l’offerta di servizi di manutenzione predittiva basata sulla rete di concessionari presente in tutto il paese. Provato per 2 anni in condizioni operative reali unisce il meglio dell’essere umano e della tecnologia grazie alla connettività. Infine, oltre a presentare l’ultima versione di Optifleet, si è festeggiata con una edizione speciale, in livrea blu notte e in 125 esemplari, del T High Edition 1894, anno della nascita del primo motore progettato da Berliet.

IVECO in uno stand di 1.600 mq ha messo in mostra il nuovo S-Way e molte varianti del Daily carrozzato da allestitori francesi. Mettendo in primo piano le versioni Natural Power a gas, in abbinamento alla Shell. Oltre a un corner incentrato sulla connettività dei propri mezzi.

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MERCEDES-BENZ, soddisfatta per aver ricevuto con il nuovo Actros il premio di Truck of the year 2020, ha esposto nello stand anche le sue versioni a gas ed elettriche, oltre all’Econic, all’Arocs e ai commerciali Fuso eCanter. VOLVO TRUCKS ha presentato il camion autonomo, connesso ed elettrico Vera, oltre all’ FH I-Save, una vera concentrazione di tecnologia al

servizio dei guadagni dei consumi. Questi due veicoli, oltre quelli a gas naturale, simboleggiano il know-how del produttore in termini di innovazione, ma anche gli sforzi per ridurre le emissioni di CO2. Vera è stato progettato per svolgere specifiche missioni, in condizioni particolarmente difficili e in totale sicurezza. Questo veicolo può trasportare grandi volumi di merci con un alto livello di precisione, su brevi distanze, con flussi continui e ripetitivi. È particolarmente adatto per spazi confinati, come centri logistici, fabbriche


ANDANTI o porti. Il costruttore svedese ha pure proposto l’offerta di servizi connessi per migliorare la produttività dei clienti con Truck Monitoring e Volvo Connect.

DAF ha esposto il nuovo CF Electric, un trattore 4x2 elettrico al 100% sviluppato per trasporti fino a 37 ton nelle aree urbane, dove si utilizzano i rimorchi monoasse o a 2 assi. Il motore elettrico da 210 kW – tecnologia E-Power di VDL – è alimentato da un pacco di bat-

terie agli ioni di litio da 600 V, con una capacità totale di 144 kWh. Ha un’autonomia fino a 100 km, a seconda del peso del carico. Le batterie hanno una funzione di ricarica rapida di 30 minuti, mentre una ricarica completa richiede un’ora e mezza. Il motore ha una coppia di 2.000 Nm con un picco di 3.600.

290 kW con coppia di 2.100 Nm per 80

MAN ha portato in fiera il prototipo Cite 4x2 LL da 15 ton da 4 metri di lunghezza. Monta un motore elettrico da

buranti alternativi e ha esposto mezzi

km/h di velocità massima. Ha una autonomia di 100 km e sfrutta una serie di batterie al litio. Ha un carico utile di 6,3 ton. È alto da terra 37 cm e ha una soglia di entrata a 350 mm di altezza.

SCANIA ha puntato ancora sui cara bioetanolo come un R410 A 4x2NA o a gas naturale come un G410 B 6x4A.

Niente di particolarmente nuovo a Lione per quanto riguarda i veicoli da trasporto di maggiore tonnellaggio. C’è chi ha puntato molto sui nuovi servizi di connettività (Renault Trucks), chi gongolava per l’elezione a camion dell’anno (MercedesBenz), chi spingeva l’acceleratore sulla guida autonoma (Volvo Trucks), chi sterzava deciso sull’elettrico (DAF), chi puntava sui carburanti alternativi (Scania). E poi qualcuno (Iveco) ne approfittava per mostrare anche in Francia il camion fresco di lancio (S-Way)

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ITALIANI IN TER Tanti, attivi e combattivi. Come sanno fare i produttori di casa nostra quando varcano il confine. E nel mucchio hanno trovato posto non poche novità. Eccole in carrellata

autosterzante, telecamere, faro di lavoro, funzione finitrice, vibratore sotto cassa e controllo temperatura per la vasca per bitume). Il sistema può monitorare in tempo reale lo stato operativo del mezzo acquisendo dati dal sistema Abs/Ebs, dai sensori e dagli attuatori montati sul camion. Tramite un portale on line si può così gestire la propria flotta, assegnare a ogni camion un perimetro di lavoro associato a una determinata area geografica, localizzare il trailer anche se da 80 m3 su 13,360 m di lunghezza totale e 4 di altezza. La cassa ha il fondo da 6 mm e le pareti da 4, sempre in acciaio HB450, oltre al telaio ribassato. Monta 3 assali Saf fissi da 9 ton.

MENCI, protagonista di un ampliamento avvenuto nei mesi scorsi con l’acquisizione di Acerbi, costruttore specializzato in cisterne per trasporto gas, ha esposto per la prima volta dal nuovo assetto societario una classica botte per Gpl da 40.000 litri. Presenti anche la nuova gamma alleggerita delle casse ribaltabili, quadre o tonde, in lega leggera: l’Exl Extralight. La prima era una Sl105R pallettizzabile da 6.080 kg di tara grazie al nuovo telaio Exl da 57,7 m3, la seconda una Sl740L da 27 m3 da 4.955 kg di peso totale. TECNOKAR ha presentato la nuova tecnologia TecnokApp offerta sul Supertop, il ribaltabile a cassa tonda, che permette dagli smartphone di attivare molte funzioni di gestione del trailer (ribaltamento cassa, chiusura barra posteriore, apertura sponda idraulica, sollevatore assale, blocco

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distaccato dal trattore, elaborare uno stile di guida del conducente, programmare la manutenzione del semirimorchio e richiedere assistenza alla Casa madre. Dal 2020 il sistema sarà a listino e disponibile per i clienti.

GERVASI ha messo in mostra la cassa ribaltabile per rottami, ma senza gru a polipo, Maxi Tiger 80 con 2 cilindri sotto cassa per un sollevamento più sicuro e stabile. Ha un volume

FASSI festeggia i 100 anni della propria consociata Marrel e presenta due gru F185A.2.23 Xe-Dynamic e una F545RA.2.26, oltre a un sistema scarrabile a gancio Marrel AL26 S56 da 26 ton di capacità di sollevamento con tara di 2.620 kg e angolo da 59 gradi. DAKEN ha scelto per presentare fra i tanti brand quello legato alle serrature di sicurezza dedicate ai


RA DI FRANCIA mezzi leggeri. In particolare, il nuovo modello Blackstone con sistema di funzionamento Slam, che si attiva automaticamente alla chiusura del portellone o Combo, che attiva la chiusura automatica solo facendo ruotare un pulsante apposito. Il siste-

GB è pensato in particolare per applicazioni heavy duty. La serie GB vanta di mozzi appositamente disegnati e testati, cuscinetti conici di grandi dimensioni, un corpo assale del diametro di 146 mm e con uno spessore importante, ideato per poter suppor-

alle esigenze dei clienti per permettere un completo sfruttamento del veicolo con tutte le tipologie di cassoni scarrabili e ogni possibile configurazione geometrica e dimensionale degli stessi. La gamma va dal modello da 3 ton fino a quello da 42 ton. In fiera anche il sistema interscambiabile di allestimento, da sempre il best-seller di Pris-Mag.

ANTEO ha esposto la nuova sponda retrattile F3CL 076 da 192 kg di peso e 750 di portata a 4 cilindri (1 per il sollevamento, 2 per le rotazioni e 1 per il compensatore per raccordo automatico a terra del pianale). ma è ideato in acciaio temperato Aisi 304 con forma arrotondata, è munito di cilindro a dischi rotanti anti-picking e anti-bumping e di staffa di blocco e contropiastra per staffa fissa. Inoltre, è dotato di un sistema di sblocco interno d’emergenza. In gamma anche i sistemi Noval e Saturn Evo.

ASSALI STEFEN-ROR ha esposto la gamma di assali customizzati, con una capacità di carico fino a 20 ton e un angolo di sterzata di 25 gradi. In fiera ha portato anche la sospensione pneumatica SL9, l’assale autosterzante nella versione GB insieme al sistema di gonfiaggio dei pneumatici TIS. Questa soluzione riduce le spese di gestione di rimorchi e semirimorchi, consentendo una riduzione del consumo di carburante, una maggiore durata degli pneumatici e aumentata sicurezza. L’SL9 è una sospensione pneumatica integrale con un sistema di collegamento all’assale brevettato, che porta una riduzione di peso di 20 kg per assale e una migliore resistenza al rollio del 20% rispetto alla sospensione CS9. La capacità di carico è di 9 ton, è disponibile in 5 diverse configurazioni, su assali fissi e autosterzanti, in combinazione con freni a disco e a tamburo. L’assale autosterzante nella versione

tare carichi eccezionali. Infine il Tire Inflation System, al 100% compatibile con tutti gli assali Stefen, già disegnati per poter montare il sistema di gonfiaggio siano essi fissi, sterzanti comandati e autosterzanti.

PRIS-MAG ha portato un impianto scarrabile a gancio studiato in base

AUTOCLIMA ha messo in mostra le soluzioni per la climatizzazione dedicate ai mezzi commerciali.

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TRA GLI STAND, A

ALLISON Espone le proprie trasmissioni automatiche della gamma 3000 e 4000 e un Mercedes Econic a gas con trasmissione della serie 3000. «Quello francese è per noi il 3° mercato, con 1.400 trasmissioni all’anno» spiega Sergio Camolese, direttore market development Europe di Allison Transmission «quando in Italia sono 400. Seguono Germania e Regno Unito. Possiamo anche confermare che la collaborazione con Mercedes resta altrettanto importante dato che l’Econic ci copre un quinto del mercato europeo».

controllo batterie del mezzo, percezione

BPW

degli urti, conto dei cicli di lavoro, protezio-

Ha esposto il nuovo sistema di guida intelligente dell’assale autosterzante per assi da 9 a 12 ton (tara 58 kg), che assicura per una percorrenza di 100.000 km un risparmio di mille litri di gasolio.

ne del carico.

SAF Ecco il nuovo Hercules Compact dal design compatto e l’ampia corsa a una ridotta altez-

DHOLLANDIA Il primo costruttore nazionale di sponde, da oltre 10 anni in testa alle immatricolazioni, festeggia i 50 anni di vita con l’ampliamento del sito di pro-

za d’ingombro. Grazie alla piastra posteriore

ASCA

continua SAF, il sollevatore telescopico può

Il gruppo di Epône, vicino Parigi, fondato nel

essere fissato in vari modi. Gestisce carichi

1968 e forte oggi di 90 dipendenti e un fat-

fino a 24.000 kg. Spazio poi al sollevatore

turato di 15 milioni di euro generati da 600

con supporto girevole, studiato per rimorchi

trailer venduti all’anno, presenta la nuova

biga. La piastra posteriore può essere salda-

gamma chassitainer dedicata al trasporto di

ta o imbullonata. Ruotando, il nuovo solleva-

container. In fiera il modello da 20 piedi o cas-

tore per rimorchi a timone rigido garantisce

sa mobile da 7,82 m per chimica da 3.800

un’elevata altezza da terra e agevola le ope-

kg di tara e l’allungabile fino a 45 piedi con

razioni d’accoppiamento di rimorchi biga. La

fondo piatto.

capacità di sollevamento è di 4.000 kg, con carico statico di 8.000 kg. Un rivestimento

VALX

speciale fornisce al sollevatore con suppor-

realizzato in due anni. In fiera ha presenta-

Gli assali, realizzati in Europa assemblando

to girevole una protezione a lungo termine

to la nuova serie di sponde che rispondono

materie prime prodotte in Cina e tecnologie

contro impatti, pietrisco e fattori ambientali

all’evoluzione del regolamento europeo

del vecchio continente (Wabco), erano pre-

esterni. Tutta la gamma sfrutta codici QR po-

R58 come la DH-SMT o la sponda connes-

senti a Lione con i due modelli di punta: il

sti sui sollevatori telescopici per individuare

sa Uptime. La nuova regolamentazione

parti di ricambio. Il QR nell’app SH Connect

anti-incastro impone una resistenza agli

consente agli utenti di scansionare l’etichet-

urti raddoppiata e una posizione del si-

ta. Dopodiché si può utilizzare il catalogo

stema anti-incastro più bassa. Il sistema

elettronico dei ricambi PoD per ordinare da

Uptime integra invece 5 nuove funzioni:

tablet o smartphone il pezzo di ricambio.

duzione di Wormhout di 8.000 m2,

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CACCIA DI NOVITÀ BENALU Al Solutrans ha esposto il ribaltabile Easysecurity dotato di un nuovo sistema di sicurezza su smartphone, che invia dati inerenti l’uso del mezzo, la geolocalizzazione, le temperature dei prodotti caricati, la pressione degli pneumatici, il sollevamento in sicurezza della cassa. 420/370 a tamburo e il 430/370 con freno

SCHEURLE/NICOLAS

a disco da 120 mm. Montano sospensioni

Dalle due Case specializzate in trasporti ec-

pneumatiche appositamente sviluppate da

cezionali finite sotto la comune egida di Tii

VDL Weweler per rispondere alla filosofia di

Group (appartenente alla famiglia imprendi-

Valx del minore peso possibile, del minimo

toriale Otto Rettenmaier) in mostra il nuovo

dei pezzi e della minore manutenzione. Han-

EuroCompact FL02, semirimorchio a pianale

no una portata di 9 ton.

ribassato nel segmento di carico utile fino a

Cos’è lo «cherry picking»? Di solito individua una tecnica a cui ricorrono aziende concorrenti per portar via all’altra giovani validi e preparati. Ma qualcuno la usa anche come una modalità retorica per scegliere, tra i tanti possibili argomenti, soltanto quelli a sostegno della propria tesi. Per noi, invece, è la maniera di camminare per i padiglioni di una fiera gettando lo sguardo qua e là per appoggiarlo dove compare qualcosa di mai visto. Seguiteci e capirete

50 ton, che completa la famiglia EuroCom-

FAYMONVILLE

pact. Ha il piano di carico alto 200 mm e una

Ha messo in mostra il nuovo GigaMax con

tara di 12.650 kg, il che offre un carico utile

collo di cigno staccabile progettato per

superiore del 20%. Le sospensioni hanno

una ripartizione ottimale del carico. Ha un

un’escursione di 650 mm. I nuovi rimorchi

angolo di sterzata di 65 gradi, piano di ca-

a pianale ribassato a 2 e 3 assi EC FL02 ed

rico allungabile di 13 metri (8.000+5.000)

EC FL 03 sono stati progettati su misura per

alto da terra 250 mm e con una corsa delle

classi di carico utile fino a 36 ton (a 2 assi)

sospensioni di 600 mm (-150/+450 mm).

e 50 ton (a 3 assi). «Fra le sue peculiarità»,

A listino anche il nuovo Variomax Plus che

spiega Volker Seitz, nuovo responsabile stampa della Casa, «l’accoppiamento collo di cigno/piano intelligente e facilitato soprattutto su terreni irregolari o allagati». La lunghezza del piano di carico da chiuso resta nei 9.320 mm, quella totale sui 12.000, mentre con il piano sfilato arriva 11.670 mm. Il semirimorchio a pianale ribassato è dispo-

Light è il design compatto. La piattaforma ha le dimensioni di un container di 6.000 x 2.430 mm con 2 o 4 linee di assi a pendolo e un’unità Power Pack integrata (PPU) che garantisce una flessibilità ottimale per carichi leggeri come la spedizione interna da e verso i capannoni di produzione. La corsa delle sospensioni è di 700 mm.

nibile con un carrello posteriore a 2 o 3 assi completo di assali a pendolo. Le versioni base – anche in base al carico della ralla del trattore – possono ospitare carichi utili superiori a 36.000 e 47.000 kg. A seconda della versione, la tara è di 12.650 (2 assi) o 15.750 all’occorrenza può carrare, per esigenze di

kg (3 assi). Interessante anche la piattafor-

carico maggiori, 2 assi in più (joker), uno in

ma di trasporto leggera SPMT semovente

testata e uno in coda e da 2+4 trasformarsi

modulare. I moduli possono essere collegati

in 3+5 o 4+6 a seconda delle configurazioni.

tra loro a seconda delle necessità e accop-

In tal modo avere un carico carico utile da 60

piati meccanicamente o elettronicamente.

a 105 ton per 12 ton per asse.

Caratteristica essenziale della serie SPMT

GRANALU Espone il nuovo ribaltabile Omega Evo modulare (progettabile da 24 a 64 m3 di volume) con nuovi profili disposti longitudinalmente, maggiore volume utile, nuovi sistemi di blocco e cerniere e nuovi profili superiori che migliorano i comportamenti in caso di torsioni e flessioni del mezzo durante il carico. Esiste in 2 versioni, G105 e Tp 26, differenti per la sponda posteriore.

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SOLUTRANS 2019 CARGO NOVUM E BOX - PURFERRO QUALITY KING

Esposti in fiera il Kögel Cargo Novum, il Kögel Box e un’offerta ampliata di servizi incentrati sui rimorchi per i clienti del costruttore tedesco

L’IMPORTANTE È PERSONALIZZARE K

ögel a Lione ha puntato molto sui settori edilizia e spedizioni. Punto forte del costruttore tedesco è il Kögel Cargo della generazione Novum “Trailer Innovation 2019”. Con un peso ridotto da 5.920 kg nella dotazione base, versatile e resistente, si caratterizza per un’ampia dotazione di serie e per l’elevato grado di personalizzazione. Per il fissaggio della copertura scorrevole il Kögel Cargo è dotato dell’arresto EasyFix, una novità che non solo mantiene la copertura in posizione in modo sicuro, ma consente anche la semplice chiusura della stessa senza doverla nuovamente sbloccare al termine dello scarico. Sul Kögel Cargo è riconoscibile inoltre una serie

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di cinghie Kögel FastFix; realizzate in materiale flessibile, pesano appena 495 grammi e il gancio a innesto rapido, consente l’aggancio-sgancio dai montanti in modo semplice e veloce. Tra le altre dotazioni personalizzate si possono citare un sollevatore asse, le luci posteriori combinate Kögel Luxima, una parete del bordo di carico, un pavimento in legno duro Omega, un estintore e altro ancora. Altro semirimorchio esposto è il Kögel Box – PurFerro quality; furgonato per il dry freight leggermente isolato, con pareti spesse 30 millimetri e il tetto isolante spesso 40 millimetri, garantisce una protezione perfetta per le merci sensibili alla temperatura. Le numerose possibilità di allesti-

mento consentono anche a questo trailer un alto grado di personalizzazione. Il Kögel Box – PurFerro quality esposto a Solutrans è equipaggiato per il carico a due piani con guide e 23 traverse di carico, ciascuna con una portata di 1.000 chilogrammi in modo da poterlo caricare a piani variabili, fino a 33 europallet del peso massimo di 670 chilogrammi ciascuno; nella parete posteriore è montata una saracinesca meccanica compatta per una rapida movimentazione del collettame. Non solo trailer però, infatti è possibile entrare in contatto con le tante offerte di servizi per i semirimorchi, come la telematica, i finanziamenti, i ricambi e il soccorso stradale.


COMPONENTISTICA

VIBERTI

UN PORTACONTAINER PER OGNI OCCASIONE

Il costruttore italiano, da qualche anno nel Gruppo Wielton, sfoggia una delle gamme più complete di semirimorchi destinati al trasporto di ogni genere di cassone

l’ M651.61

soprattutto portacontainer.

La tara è contenuta (si va dai 3.700 kg

una maggiore stabilità durante il viag-

È in quest’ultimo settore infatti che Vi-

del M626.65 ai 5.500 kg del M642.60)

gio e lo scarico.

berti sfoggia oggi una ricca gamma di

per un minor consumo di carburante,

L’azienda tricolore assicura una ga-

veicoli, adeguati alle esigenze di azien-

mentre il PPT è fissato a 38 ton (esclu-

ranzia di lunga durata sui componenti

de di trasporto, distribuzione, costru-

so l’M626.65 con 34,5 ton). Dotati di

principali del mezzo e ovviamente of-

zione ed agricole.

un design moderno e accattivante,

fre la possibilità di personalizzazione

Tutti i semirimorchi portacontainer Vi-

i semitrailer della casa italiana sono

berti presentano un telaio realizzato in

tutti in grado di caricare i cassoni più

acciaio alto resistenziale S700 e pos-

pesanti.

sono trasportare nella maggior parte

La gamma prevede mezzi fissi o esten-

dei casi ogni tipo di container (20’,

sibili: questi ultimi possono avere

20’+20’, 30’, 40’ Iso, 40’ HC, 45’ Iso e

lunghezza da 12.567 a 12.850 mm

45’ HC e, in alcuni modelli, i 20’ Tank),

(M651.64) oppure da 8.970 a 13.677

soddisfacendo tutte le norme sulla

mm (M642.60). I freni sono a disco 430

sulle sospensioni, verniciatura, retro-

sicurezza. A seconda della posizione,

e i sollevatori telescopici di marca Jost.

fitting, ricambi, riparazione sullo chas-

i container possono essere caricati a

L’impianto frenante è Total Saf o BPW,

sis, degli impianti elettrici e dei sistemi

filo posteriore o in posizione bilancia-

mentre quello pneumatico Total Wabco

idraulici e ispezioni tecniche. Tra i ser-

ta, per una distribuzione ottimale delle

o Knorr.

vizi previsti anche corsi di formazione

masse.

Tra i vari tipi di portacontainer spicca

per i clienti.

N

ata nel 1922 a Torino, la Viberti Rimorchi si prepara a traguardare i 100 anni di storia. Da quando

nel 2015 è entrata a far parte del Gruppo polacco Wielton, terzo costruttore di trailer in Europa e tra i primi dieci produttori al mondo, l’azienda tricolore sta vivendo una seconda giovinezza, con una produzione specializzata in centinati, furgonati, pianali cassonati e

– tara di 4.900 kg e lunghezza di 12.412 mm – che esibisce un telaio in acciaio tipo “collo d’oca” (Gooseneck). Grazie al telaio, il baricentro del semirimorchio è stato ribassato, il che garantisce

del semirimorchio in base alle esigenze delle lavorazioni cui è destinato. Per i suoi semitrailer Viberti assicura un servizio di manutenzione 24h/24 e 7 giorni su 7, che comprende interventi meccanici, sul sistema di frenata e

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VEICOLI LEGGERI LE CLEVER BODYBUILDER SOLUTIONS NEL SITO DI LUDWIGSFELDE

Il van è un strumento flessibile, in grado di svolgere una gamma straordinariamente ampia di missioni di trasporti. Ma a questo scopo necessita di una struttura apposita, creata ad hoc nei casi più complessi o perfettamente integrata con il veicolo in quelli standard. In un giorno solo la divisione Vans della Stella ha alzato il sipario su ben 34 di questi allestimenti speciali. Tutti da applaudire nel lavoro quotidiano

L’ALLESTIMENTO FA SPETTACOLO 34

Mercedes-Benz VanPartner e VanSolutions

soluzione, basata sull’ordine e la

veicoli commerciali della

allestimenti speciali per i

fatturazione distinta del veicolo e

Stella. Sono questi i pro-

C’è allestimento e allestimento. Da

dei rispettivi ampliamenti e alle-

tagonisti di una sorta di spettacolo,

circa quindici anni Mercedes-Benz

stimenti, mentre rispetto all’assi-

intitolato «Clever Bodybuilder Solu-

Vans collabora con diversi costrutto-

stenza, alla garanzia e alla respon-

tions 2019», andato in scena a Berlino

ri, per commercializzare soluzioni di

sabilità civile, ogni costruttore è

Est, più precisamente a Ludwigsfelde,

prodotto congiunte offerte al cliente

responsabile del proprio prodotto;

negli

secondo due formule essenziali:

stabilimenti

Mercedes-Benz,

i cui protagonisti sono stati ovviamente la divisione Vans della Stella e l’intera serie dei suoi allestitori partner. Uno spettacolo vario, perché racconta storie di cassoni ribaltabili in alluminio da sfruttare per l’edilizia ma anche di autobus per gli ospiti di una cerimonia nuziale, ma più in generale ogni narrazione ha un contesto diverso che comprende, oltre alla già citata Edilizia, anche il Commercio e l’eGrocery, il Corriere espresso, la Consegna pacchi e la logistica, l’Assistenza e la prestazioni di servizi, i Veicoli operativi e quelli per servizi comunali, il Trasporto passeggeri, la Mobilità limitata, l’Autocaravan e altri ancora. Entriamo allora nel dettaglio di alcune di queste storie.

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• Mercedes-Benz VanSolution, che

• Mercedes-Benz VanPartner, che

coinvolge i partner nello sviluppo

coinvolge gli allestitori dotati di

di nuove soluzioni di completamen-

competenze e know-how per pro-

to e di allestimento standardizzate

filare soluzioni individuali. Circa il

per la fornitura di fabbrica e quindi

90% dei veicoli è venduto con tale

da includere nel listino e da offri-


Mercedes-Benz Vans ha sviluppato con Kerstner l’Arctic fox, un concept basato sul Vito elettrico e pensato per le consegne di generi alimentari in ambito urbano. Il veicolo dispone di un sistema di propulsione e di un impianto di raffreddamento completamente elettrici. L’integrazione di quest’ultimo nella rete di bordo del veicolo ha consentito di ridurre al minimo l’esigenza di batterie supplementari. In foto grazie a uno specchio, si possono vedere i pannelli solari posti sul tetto del veicolo. re, finanziare e vendere unitamente

destinato al eGrocery e chiamato Arctic

al veicolo. La fatturazione è unica e

fox, sviluppato in collaborazione con

copre anche manutenzione, assisten-

Kerstner. Si tratta di un concept basato

za, garanzia commerciale e garanzia

sul Vito elettrico e pensato per le conse-

legale. Questa soluzione offre altri

gne di generi alimentari in ambito citta-

vantaggi al cliente finale che, oltre ad

dino dove le emissioni zero sono se non

avere a che fare con un solo interlocu-

obbligatorie, quanto mai gradite. L’Artic

tore, vedrà ridotti i tempi di attesa fra

fox dispone di un sistema di propulsio-

ordine e consegna e un unico proces-

ne e di un impianto di raffreddamento

so di definizione e configurazione del

completamente elettrici, il quale, essen-

veicolo finale.

do integrato nella rete di bordo del veicolo, ha consentito di ridurre al minimo

Artic fox: il van frigo 100% elettrico per consegne “fresche”

l’esigenza di batterie supplementari.

Ogni settore ha le sue storie e le sue

temperature nel vano di carico durante

esigenze, ma esistono alcuni caratteri

tutte le consegne confermandosi affi-

che tornano sempre, in quanto espres-

dabile non solo per le consegne di ge-

sione di questi tempi: digitalizzazione,

neri alimentali freschi in ambito urbano,

elettrificazione e sostenibilità. Ecco,

ma di tutte quelle tipologie di prodotti

per esempio, come la spinta di questi

sensibili agli sbalzi di temperatura

caratteri abbia ispirato questo veicolo

(come per esempio i farmaci).

Già testato dalla società belga HelloFresh, l’Artic fox ha mantenuto costanti le

Dopo l’eVito è la volta dell’eSprinter UNA GAMMA ELETTRIFICATA Ci sono tanti dubbi sulle alimentazioni che spingeranno i veicoli di domani, ma su un punto sembrano convergere tutti: i Van, soprattutto se impegnati in missioni urbani (vale a dire la stragrande maggioranza) funzioneranno con motori elettrici. Sulla base di tale certezza Mercedes-Benz ha definito la propria strategia «eDrive@VANs» e adesso mostra anche i suoi frutti concreti. Il primo è l’eVito, già disponibile sul mercato in versione Furgone e Tourer e in grado di consumare, a zero emissioni di CO2, 24,2 - 20,2 kWh/100 km nel ciclo combinato. Il secondo è l’eSprinter, mostrato a Berlino con un allestimento Spier con cui si arricchiva di un sistema di scaffali Eco Shelf 2.0, specifico per le consegne dell’ultimo miglio dei corrieri espressi. Per questo veicolo i dati, ancora provvisori, parlano di un consumo di corrente nel ciclo combinato di 27,0 kWh/100 km, di un’autonomia di circa 400 km e di una ricarica veloce della batteria ad alto voltaggio dal 10% all’80% in meno di un’ora. In prospettiva vedrà la luce anche l’eCitan.

RFID, realtà aumentata ed esoscheletri LA PRODUZIONE FUTURISTICA DI LUDWIGSFELDE Lo stabilimento Mercedes-Benz di Ludwigsfelde vanta una lunga storia che inizia negli anni Trenta, quando il sito era votato alla produzione di motori per aeromobili e dove, durante la guerra, erano impiegate 11 mila persone, molte delle quali provenienti da un vicino campo di concentramento vicino. Terminato il conflitto, lo stabilimento fu riconvertito prima alla produzione di ciclomotori Wiesel e Pitty, poi di camion W50 dell’IFA e infine, tornato sotto l’egida della casa di Stoccarda, ai veicoli commerciali. Oggi l’impianto produttivo di Ludwigsfelde è un gioiello di organizzazione e digitalizzazione dei processi produttivi. Pensate che lungo la linea di produzione della nuova generazione dello Sprinter sono state introdotte tecnologie collegate in rete come la RFID (radio-frequency identification) e la realtà aumentata oltre a dispositivi di supporto ergonomico come gli esoscheletri, al fine di agevolare il lavoro degli addetti, accrescere la flessibilità e l’efficienza dei processi. Per il futuro, gli esperti Mercedes-Benz stanno sperimentando, tra l’altro, reti neurali artificiali che potrebbero essere utilizzate per un controllo intelligente integrale della produzione. Con circa 2.000 dipendenti e oltre 110 tirocinanti lo stabilimento è uno dei maggiori datori di lavoro e formatori industriali della regione. Dalle sue linee di produzione escono ogni giorno circa 250 Sprinter, un ritmo sufficiente per soddisfare una domanda commerciale che nel 2018 ha superato le 200 mila unità.


SIC NON TRANSIT GLORIA FORD

di Gabriele Bolognini

N

ata come una mostra scambio tra

Transit, destinato al solo mercato tedesco.

il Transit riscosse un immediato successo

collezionisti e appassionati di auto

Questo furgone, grazie alle sue caratteri-

fra il pubblico, soprattutto giovane, affian-

e moto d’epoca, l’appuntamento di

stiche e, in particolare, all’ampia apertura

cando un’altra icona Hippy di quegli anni, il

Padova, giunto alla sua 36a edizione, tenu-

del portellone posteriore, divenne il veicolo

Bulli Volkswagen, nato già da una quindici-

tasi tra il 24 e 27 ottobre scorso, ha superato

preferito dai Vigili del Fuoco e dagli opera-

na di anni.

la soglia di 130.000 visitatori provenienti da

tori dei mezzi di soccorso. Un esemplare di

Intorno, in tutta Europa, dilagava il boom

tutto il mondo.

questo tipo, perfettamente conservato, era

economico, i Beatles e i Rolling Stones si

Ford quest’anno ha partecipato ufficialmen-

esposto alla fiera di Padova.

sfidavano a colpi di note nelle radio e nei

te all’evento per celebrare i 66 anni di produ-

Nello stesso periodo, sempre nei primi anni

jukebox, Mary Quant rivoluzionava il guar-

zione del proprio veicolo commerciale per

50, la gamma veicoli commerciali di Ford in

daroba delle ragazze con le prime vertigi-

antonomasia, il Transit. Un brand nel brand

Europa prevedeva, oltre al Ford FK 1.000,

nose minigonne. E il Transit, in parallelo,

rivisitato guardando a ieri, oggi e domani.

anche il Thames 400E, prodotto nel Regno

conquistava le cronache di costume, dive-

Per giustificare un mito bisogna tornare agli

Unito e destinato a una parte dell’Europa

nendo l’accompagnatore ufficiale di molte

continentale e alla Danimarca. Durò poco

band, quelle economiche, sostenendo il

perché Ford Motor Company giudicò poco

trasporto nel 1973 della ricostruzione di un

efficiente realizzare in modo parallelo

dinosauro di 15 metri e 1,5 tonnellate dall’In-

modelli diversi e lanciò di tutta risposta il

ghilterra alla Scozia e, quelle di viaggi, grazie

Progetto Redcap, vale a dire uno sviluppo

alla Hughes Overland Tours che organizzò a

congiunto di un unico veicolo da trasporto

bordo del Transit un viaggio di 10 settimane

paneuropeo. È così che vide la luce il primo

per coprire i 16.000 km dall’Inghilterra all’Au-

esemplare di Ford Transit progettato per il

stralia.

mercato europeo: era il 9 agosto 1965 quan-

Gli anni Ottanta sono quelli delle imprese

albori, alla ricerca di una sorta di atto fonda-

do uscì ufficialmente dalle linee di produzio-

impossibili. Nel 1982 il furgone dell’ovale blu

tivo. È così che si scopre che, prima del Tran-

ne della fabbrica di Langley, in Inghilterra.

divenne protagonista del Portuguese Wolrd

sit che tutti conosciamo, in Germania, nello

Versatile, robusto e caratterizzato da un

Tour affrontando il caldo e le dune del deser-

stabilimento di Colonia-Niehl di proprietà

design accattivante, figlio dell’epoca so-

to del Sahara, mentre nel 1985 un cittadino

della Ford-Werke, veniva prodotto il Ford FK

prattutto per quel muso prominente pre-

di Siviglia, sorpreso da una tempesta di

1.000, in seguito denominato Ford Taunus

sente in tante auto americane dell’epoca,

neve a 3.000 metri di altezza, abbandonò

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FIERE

LA CASA DELL’OVALE BLU TRA PASSATO E FUTURO

CRONOTRANSIT il suo Transit sotto 5 metri di neve e lo ritrovò, 6 mesi dopo il disgelo, ancora perfetto, pronto a ripartire e a tornare a casa. Nel 2000 si vira sul tuning, con un esemplare unico, dotato di spoiler anteriore e poste-

Primi anni 50: in Germania, nello stabilimento di Colonia-Niehl della Ford-Werke, viene prodotto il Ford FK 1.000, poi denominato Ford Taunus Transit. A Padova era rappresentato da questo esemplare utilizzato dai Vigili del Fuoco.

riore, interni racing, cella di sicurezza e sedili in carbonio, in grado di raggiungere, grazie al motore 2.4, i 100 km/h in 8 secondi e una velocita massima di 210 km/h. La spettacolare livrea Martini ne completava l’identità. Tutto ciò è sufficiente per comprendere il

1965: il primo Ford Transit assume un design fortemente identitario, con un frontale dal muso prominente.

perché Marco Alù Saffi, direttore Relazioni Esterne Ford Italia, sostiene che «i veicoli commerciali della famiglia Transit rivestono,

Il Transit, commerciale della casa americana divenuto un autentico brand nel brand, si conquista un posto nel paradiso dei veicoli storici, il salone Auto e Moto d’epoca alla Fiera di Padova. Un’occasione per riflettere sul suo passato, anche se la sua gloria è pronta a proiettarsi verso il futuro

1973: un Ford Transit cassonato trasporta la ricostruzione di un dinosauro di 15 metri e 1,5 tonnellate dall’Inghilterra alla Scozia.

Primi anni 70: la Hughes Overland Tours, agenzia inglese di viaggi-avventura, organizza un tour di 10 settimane e 16.000 km dall’Inghilterra all’Australia a bordo di un Ford Transit Custom, passo lungo, ruote gemellate.

da sempre, un importante ruolo nel lavoro e nella vita di milioni di clienti Ford in tutto il mondo. Dal settore delle costruzioni a quello delle consegne, senza dimenticare gli allestimenti speciali, i Transit rappresentano la soluzione ideale per chi ha bisogno di un mezzo di lavoro robusto, versatile e affidabile». Oggi l’evoluzione del mitico furgone prose-

1982: il Transit è il protagonista di un’avventura organizzata dal Portuguese Wolrd Tour attraverso le dune del deserto del Sahara.

gue con l’introduzione di tecnologie innovative di sicurezza e assistenza alla guida e le prime versioni con motori elettrificati. Arriviamo così al Tourneo Custom Plug-In Hybrid presentato, in anteprima nazionale, al Salone di Padova e meno di un mese dopo 2000: un Ford Transit in livrea Martini Racing viene prodotto in esemplare unico, dotato di spoiler anteriore e posteriore, interni racing, roll-bar e sedili in carbonio. Il motore 2.4 gli consentiva di raggiungere i 100 km/h in 8 secondi e una velocita di 210 km/h.

eletto Van dell’anno 2020 con cui Ford ha intrapreso un processo di elettrificazione graduale della gamma dei veicoli commerciali «con l’obiettivo – specifica Saffi – di garantire soluzioni ecosostenibili che permettano alle aziende di continuare a lavorare con efficienza». Un esempio in tal senso è l’introduzione della tecnologia Plug-In Hybrid sulla gamma Custom che consente di «percorrere oltre 50 km a zero emissioni senza l’ansia della ricarica e un’autonomia estesa oltre 500 km grazie al motore EcoBoost per un’elettrificazione senza compromessi».

2020: il Ford Transit Custom Plug-In Hybrid, il primo veicolo commerciale a poter viaggiare per 56 km in modalità 100% elettrica ma anche a raggiungere i 500 km di autonomia grazie a un motore Ecoboost a benzina, viene eletto Van dell’anno.


Pretendere di non andare piano nel traffico romano è praticamente impossibile. Né si può pensare che migliaia di veicoli in coda possano rendere sana l’aria che si respira. Se tutti utilizzassero veicoli elettrici le cose potrebbero cambiare. Ma nascerebbe il problema di riuscire ad andare lontano. Il furgone di taglia massima della losanga lo risolve con una nuova batteria, che allunga l’autonomia e accorcia i tempi ricarica

di Gabriele Bolognini

Ci

ha tenuto compagnia in giro per Roma per alcune settimane, il Renault Master Z.E. equipaggiato con la nuova generazione di batterie agli ioni di litio da 33 kWh, dotate di gestione elettronica ottimizzata, progettata da un team di esperti Renault e LG Chem. Il furgone elettrico della Losanga adotta il motore elettrico R75, ad alta efficienza energetica da 57 kW (equivalente a 76 CV), ereditato dalla ZOE, con cui è possibile raggiungere una velocità massima di 100 km/h. Questa unità è prodotta nello stabilimento Renault di Cléon, in Francia, fiore all’occhiello del Gruppo per la produzione di motori e trasmissioni ad alto valore aggiunto. La ricarica completa del Master Z.E. richiede 6 ore con la WallBox 32A / 7,4 kW. La Casa assicura un’autonomia reale di 120 km e comunque sempre superiore a 80 km nei casi di utilizzo più estremi (carichi pesanti, guida in centro città con so-

58 dicembre 2019 / gennaio 2020


Spesso e volentieri a Roma lo spazio antistante le colonnine Enel X per la ricarica è occupato da veicoli in sosta selvaggia oppure, come in questo caso da veicoli che non prendono bene le misure!

GUIDARE SANO E ANDARE LONTANO LO SPAZIO PER LE MERCI Anche la zona carico del Master Z.E. non delude e mette uno spazio a disposizione identico alle versioni termiche, 10,8 m3 per 1000 kg di portata. Ciò è stato reso possibile grazie al collocamento della batteria in posizione orizzontale, sotto il pianale di carico. Il vano di carico del furgone in prova è rivestito con pannelli in legno (optional). Sul pianale, rivestito con un materiale plastico antisdrucciolo, sono fissati diversi anelli di ancoraggio. Una paratia in metallo separa l’abitacolo dalla zona carico alla quale si accede o dal portellone scorrevole laterale destro o dall’apertura posteriore a doppio battente (apribile a 90° o 180°).

Per le operazioni di ricarica è sufficiente appoggiare la card al display della colonnina e attendere le istruzioni. A quel punto si ha tutto il tempo di «Inserire il cavo nella presa libera…». Con 6 ore attaccati a una WallBox 32A / 7,4 kW si effettua una ricarica completa. Nel nostro caso, con circa tre ore, siamo arrivati a circa il 50%.

ste frequenti, condizioni invernali). Il veicolo in prova, completamente bianco, è un passo medio con tetto alto (L2-H2). Giriamo la chiavetta e, nel silenzio più totale, innestiamo la marcia spostando la leva del selettore (simile a quella degli automatici con 4 posizioni: Parking, Retro, Neutral e Drive) in D e partiamo. Ci dirigiamo verso il centro storico di Roma immergendoci nel traffico. E qui, se è certo che «si va piano», non è detto che ci si riesca in modo «sano». Le cose cambierebbero se tante più persone utilizzassero un furgone come questo, anche se magari qualche problema persisterebbe sull’«andare lontano». Qui però l’esperienza aiuta. Così, se è divertente vedere il Master Z.E. scattare con la prontezza di un’auto sportiva (merito di una coppia che, sui motori elettrici, si mette tutta a disposizione, senza aspettare di raggiungere un determinato regime di rotazione), non lo è affatto

dicembre 2019 / gennaio 2020

59


TEST LEGGERI

RENAULT MASTER Z.E.

Il furgone elettrico della Losanga adotta il motore elettrico R75, ad alta efficienza energetica da 57 kW (equivalente a 76 CV), ereditato dalla ZOE, che consente di raggiungere una velocità massima di 100 km/h.

vedere l’ago della carica precipitare ine-

Guerre Stellari. Encomiabile il freno mo-

sorabilmente verso il basso. Ma niente

tore che, procedendo a velocità urbane,

paura, basta procedere a 30/40 km/h e

consente praticamente di scordarsi dei

il nostro furgone elettrico consuma vera-

freni che, alla bisogna, sono comunque

mente poco. Selezionando la modalità

efficaci. Inoltre, il veicolo è dotato di un

ECO poi, la potenza viene ridotta a 50

innovativo sistema in grado di recupera-

CV, a tutto vantaggio dell’autonomia,

re l’energia dispersa in decelerazione e

consentendo comunque al veicolo di

in frenata per canalizzarla verso la batte-

arrivare a 80 km/h. Che per le strade di

ria non appena si solleva il piede dall’ac-

Roma è un autentico miraggio!

celeratore o quando si preme il pedale

Altra esperienza “metafisica” è quella

del freno. Tutto questo rende il Master

di contatto con il rumore prodotto dal

Z.E. piacevole da guidare e manegge-

Master Z.E., un sibilo lontano e sottile si-

vole da manovrare (magari evitando le

mile a quello prodotto dalle astronavi di

anguste viuzze del centro storico).

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Poi però fatalmente arriva il problema «ricarica». Lo affrontiamo mettendoci alla ricerca di una colonnina di ricarica. Troviamo due Enel X a Piazza Risorgimento, di cui una libera. Anche se non riusciamo ad accostarci come vorremmo al marciapiede, a causa di una Twizy (il cui proprietario ha pensato bene di metterla proprio in mezzo alle due colonnine) riusciamo comunque a collegare il cavo della ricarica inventandoci un parcheggio a spina di pesce. A quel punto tiriamo fuori le due comode borse con cavi e prese elettriche (una è per le colonnine esterne, l’altra per prese casalinghe), sguainiamo la card per la ricarica, la appoggiano al dislplay della colonnina e attendiamo le istruzioni: «Inserisci il cavo nella presa libera…». Mentre svolgiamo alcune commissioni in zona e pranziamo, dopo in un tempo di tre ore circa, il Master Z.E. ha fatto il pieno di energia (la carica è già al 50%). Scolleghiamo il tutto e riprendiamo la marcia. Finito il nostro giro di “consegne”, durato una cinquantina di chilometri all’interno delle mura della Città Eterna, riprendiamo la via di casa.

Il Master Z.E. è un veicolo che offre una maneggevolezza e una manovrabilità eccezionali, tranne che nelle anguste viuzze del centro storico dove, date le dimensioni del veicolo, si rischia di rimanere incastrati, complici i parcheggi ad “aquila selvaggia” degli utenti romani.


L’IMPORTANTE È LA SALUTE

CONSIGLI PRATICI DI PREVENZIONE

CHI BEN COMINCIA… Il lavoro di autista mi costringe ad alzarmi presto e così, per cercare di dormire il più possibile, mi sveglio all’ultimo momento, mi preparo in tutta fretta ed esco. Poi, spesso a causa dei ritardi nel carico e scarico, mi capita pure di saltare o velocizzare il pranzo. Così arrivo a sera con una fame da lupo, mangio molto e, spesso, faccio fatica a prendere sonno. Di conseguenza cerco di alzarmi più tardi l’indomani… Come posso spezzare questo circolo vizioso? Marino C_Perugia

S

ono numerosissimi gli studi che dimostrano l’importanza della prima colazione. Lo ribadiscono costantemente medici e nutrizionisti così come le più importanti autorità scientifiche che si occupano di alimentazione e che raccomandano di assumere almeno 1/5 delle calorie totali giornaliere con il primo pasto del mattino. Non fare colazione significa avere un veicolo con poco carburante e perciò non essere in grado né di fare molta strada, né di ottimizzare i consumi. Il nostro organismo durante la notte svolge le proprie funzioni anche dormendo e, seppure a ritmo ridotto, si continuano a consumare calorie. Ecco perché arriva “in riserva” quando, dopo un digiuno di 8-10 ore, suona la sveglia del mattino. Va da sé che se non si riempie il serbatoio con un pasto sano e nutriente, è difficile sentirsi attivi ed efficienti nelle ore successive. Senza considerare che chi affronta la giornata a pancia vuota rischia naturalmente di arrivare molto affamato e di eccedere nelle porzioni a pranzo e a cena e/o di colmare il “buco allo stomaco” con ogni genere di spuntino. Non stupisce dunque come i consumatori abituali di una prima colazione adeguata siano meno predisposti al sovrappeso e all’obesità. Eppure nonostante le evidenze e le reiterate raccomandazioni, molti Italiani saltano la colazione o si affidano ad abitudini frettolose e scorrette (il classico caffè o cappuccino con brioche consumato al bar). Alcuni dati recenti forniscono una ulteriore buona ragione per iniziare la giornata con una colazione buona e giusta. E anche per non mangiare la sera poco prima di andare a dormire. Una ricerca pubblicata su una rivista

Una ricerca pubblicata su una rivista europea di cardiologia ha dimostrato che non mangiare al mattino e cenare tardi la sera potrebbero mettere a repentaglio la salute di coloro che sono già stati colpiti da un infarto acuto del miocardio europea di cardiologia, infatti, ha dimostrato che queste due cattive abitudini (non mangiare al mattino e cenare tardi la sera) potrebbero mettere a repentaglio la salute di coloro che sono già stati colpiti da un infarto acuto del miocardio. Ciò non significa, ovviamente, che saltare la colazione e/o consumare un pasto nelle due ore precedenti il sonno notturno sia fatale per il cuore, ma che i pazienti che hanno già avuto un infarto devono stare doppiamente attenti alla regolarità della propria alimentazione, perché il modo di mangiare aiuta a migliorare la prognosi e a stare meglio. Inoltre studi condotti in passato avevano già evidenziato che chi salta la colazione e mangia tardi la sera molto frequentemente presenta anche altre abitudini di vita dannose per il cuore, quali fumare e fare scarsa attività

fisica. Anche per chi vuole perdere peso è consigliabile stare “leggeri” la sera e concentrare le calorie al mattino, in modo da poterle poi smaltire nell’arco della giornata. La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) e la Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (SISA) che riuniscono studiosi e esperti di nutrizione hanno di recente elaborato documenti di consenso sul ruolo e l’importanza della prima colazione nella ricerca e nel mantenimento della buona salute e del benessere, raccomandando di trovare e dedicare tempo a questo pasto così importante sempre nel rispetto di un’alimentazione equilibrata e bilanciata in termini di calorie e delle preferenze individuali. L’apporto energetico della prima colazione dovrebbe essere compreso tra il 15 e il 25% del fabbisogno quotidiano, che potrebbe arrivare al 30-35% in assenza di spuntini nel corso della giornata. Non esiste un’unica colazione ideale: dolce o salata che sia è importante combinare e variare diversi gruppi di alimenti in modo da ottenere un buon equilibrio in termini di energia, proteine, zuccheri, grassi, minerali, vitamine e fibre tenendo conto anche degli altri pasti principali della giornata e facendo attenzione al contenuto di zucchero e sale nei prodotti consumati. Buon viaggio (e buona giornata)!

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NON DI SOLO TRASPORTO

RECENSIONI, SVAGHI, CONSIGLI

D.O.C.

La misura del tempo

La Belle Epoque

Zucchero Fornaciari

di Gianrico Carofiglio

di Nicolas Bedos

€ 14,99 (Audio CD - Mediaworld.it)

€ 18,00 Einaudi Stile Libero

Universal MusicGroup

Bentornato avvocato Guerrieri! L’ultimo romanzo di Carofiglio, ripropone un malinconico e dolente legale, protagonista di tante difese impossibili e straordinario osservatore delle sorti umane, alle prese con un nuovo caso processuale. La difesa di un giovane – figlio di un amore passato – lo riporta a ricordi di gioventù e diventa un’occasione d’indagine sul presente, sui cambiamenti del tempo. La scrittura è potente, ispirata dalla pratica giudiziaria seppure alterna sapientemente un linguaggio tecnico a uno narrativo, carico di riflessioni sul tempo che passa e sulla natura umana. La sfida processuale si trasforma così in un confronto con la propria coscienza, con la memoria, con le scelte personali. Libro davvero interessante, da leggere assolutamente!

Film bello, con interpreti straordinari, regia sapiente e sceneggiatura azzeccata. La Belle Epoque è un film sull’amore, esplorato nelle sue varie forme e rispetto al tempo della vita. Si racconta la crisi matrimoniale di Marian e Victor, il rimpianto per l’amore vissuto e per la passione perduta. Il passato è il tempo della resa dei conti e lo strumento con cui tornarci è il cinema, che con la sua magia riesce ad assecondare meglio di qualsiasi altro mezzo l’alternanza tra presente e passato. Il tono è intenso e ironico, profondo e leggero. Daniel Auteil e Fanny Ardan recitano magistralmente, le immagini incantano, le storie scorrono in un film da non perdere...

Undici canzoni – più tre bonus track – all’insegna della nostalgia, del bel tempo passato e del futuro purtroppo incerto. Ecco l’ultimo lavoro di Zucchero, un disco riuscito perché genuino, diretto, stilisticamente fedele al bluesman di Roncocesi e però fresco e mai banale, come un prodotto, appunto, a “denominazione d’origine controllata”. A noi sono piaciuti particolarmente “Testa o croce” e “Vittime del cool”, ma tutto il lavoro è pieno di magia. Nella coerenza di un percorso che unisce soul, pop e gospel, emerge una nuova spiritualità, necessaria ad affrontare un mondo che “non è quello che sognavo da bambino”, e un approccio più moderno al cantato, che rendono l’album una piccola chicca nel panorama anestetizzato della musica tricolore. E tanti saluti agli adoratori dell’autotune.

Get the money

La vita bugiarda degli adulti

Taylor Hawkins and The Coattail Riders

di Elena Ferrante

€ 9,99 (MP3 online – Itunes) Shanabelle/RCA Records

Taylor Hawkins è conosciuto soprattutto per essere l’istrionico batterista dei Foo Fighters, ma nel tempo ha formato anche una sua band, The Coattail Riders, composta da Chris Chaney, bassista dei Jane’s Addiction, Brent Woods, chitarrista dei Wildside, e John Lousteau, coproduttore del disco. È un gruppo divertente e leggero, che mischia glam, hard, punk, garage e chi più ne ha più ne metta. In questo “Get the money”, poi, le collaborazioni di razza fioccano: dai colleghi dei Foo, Dave Grohl e Pat Smear, a Duff McKagan dei Guns N’ Roses, Chrissie Hynde dei Pretenders, Perry Farrell, ancora dei Jane’s Addiction, Jon Davison degli Yes e Roger Taylor dei Queen. Ne scaturisce un cd un po’ pazzo, ben suonato, assolutamente senza filo conduttore e, in definitiva, piacevole. Long live rock’n roll!

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€ 19,00 Edizioni E/O

Dopo la saga dell’amica geniale, che ha ottenuto un successo di dimensione globale, arriva questo nuovo libro di Elena Ferrante tutto imperniato sulla storia di Giovanna, detta Giannina. Adolescente della Napoli borghese e intellettuale, viene seguita dalla straordinaria penna dell’autrice, nella scoperta del mondo adulto, dei segreti di famiglia, di legami – come quello con zia Vittoria – ed emozioni sconosciuti. Lo stile strepitosamente asciutto, unito all’indubitabile capacità narrativa, non delude anche in questa occasione. Così, il lettore si trova avvinto nei tormenti del cuore e nei meandri della crescita adolescenziale della protagonista. Le pagine scorrono vorticose già dall’entusiasmante inizio, in un susseguirsi di emozioni, sentimenti e stati d’animo contrastanti… che non ti abbandonano più.

Parasite di Bong Joon-ho Film di grande intelligenza, visionario e originale. Il regista coreano riesce a fondere i generi con una capacità inusuale passando dalla commedia satirica al dramma, dal grottesco all’horror. La storia va oltre la narrazione di un conflitto di classe: è uno spaccato di esistenze in un’era di finzione e stereotipi, di ricchezze ambite e di miserie subite. Un film politico: i ricchi vivono tra lussi e privilegi in case di design, i poveri sopravvivono di espedienti e furbizie in sottoscala infestati da scarafaggi. I due mondi si toccano, ma non si integrano mai. Nemmeno quando Kiwoo, fingendosi insegnante di inglese, fa accesso nella casa della ricca figlia maggiore della famiglia Park. Nemmeno quando, attraverso un piano architettato con astuzia, tutta la famiglia di Ki-woo riuscirà a insinuarsi nella vita della benestante famiglia. Ma per vivere in maniera parassitaria il gioco degli inganni non basta e il corso degli eventi prenderà una strada inaspettata... Da non perdere assolutamente!


Gli ingialliti dell'ineffabile

Ispettore Tirr/20

IL MISTERO DEL CRIMINE DÉJÀVU un feuilleton poliziesco sco di Umberto Cutolo tolo

«

S

ono testimone oculare di un crimine seriale». erial L’individuo in abito grigio, capel elli curati M Å [QKW I[KQ]\\W Q[XQZI^I [QK]ZMbbI - L]V̆ Y]M T¼QVMЄ IJQTM Q[XM\\WZM /]QLW <QZZ [Q [XWZ[M []TT XQIVW LMTTI []I [KZQ^IVQI M [Q \WT[M LQ JWKKI TI XZMbQW[[I XQXI KITIJI[P XMZ KWVKMV\ZIZ[Q []T []W QV\MZTWK]\WZMM QV^Q̆ tandolo a esplicitare la sua denuncia. 4¼]WUW VWV [Q TI[KQ XZMOIZM" ®Ð ]V KZQUQVM KWU UXTM[̆ so che si ripete ogni volta sotto i miei occhi», sppiegò, ®UI X]Z I[[Q[\MVLW IT LMTQ\\W VWV ZQM[KW I QVLQ^QLL]IZ̆ ne il colpevole». 4¼QVM[WZIJQTM Q[XM\\WZM <QZZ ZQXWZ\ QT J][\W []TTW schienale e rimise la sua pipa fra i denti tirando una profonda boccata. Le sue cellule grigie trovarono in un millisecondo la domanda più intelligente possibile: ®- LQ Y]ITM LMTQ\\W [Q \ZI\\I' 7UQKQLQW [\]XZW ZIXQ̆ UMV\W'¯ ®1V]\QTM XMZLQ\I LQ \MUXW ¯ [MV\MVbQ T¼]WUW 4¼QVQŬ UIOQVIJQTM Q[XM\\WZM <QZZ ZQUI[M KWV TI JWKKI IXMZ\I \ITKPu TI []I XZMbQW[I XQXI OTQ KILLM LITTM TIJJZI M [WTW un rapido quanto insospettabile scatto del corpulento ^QKM Q[XM\\WZM .ZIVKW .IJJZQKI QUXMLz KPM [Q NZIKI[̆ sasse sul pavimento, mentre il vice ispettore Franco ,M[\QVW [Q XZMKQXQ\ I KWUX]T[IZM ZIXQLIUMV\M ]V ^W̆ luminoso codice penale, concludendo con un segno di LQVQMOW ZQ^WT\W ITT¼QUXTIKIJQTM Q[XM\\WZM <QZZ Il quale riprese: «Ma questo reato non esiste!» 4¼]WUW QV OZQOQW VWV [Q [KWUXW[M" ®-XX]ZM LW^ZMJJM XMZKPu Y]M[\I T]VOI M QV]\QTM XMZLQ\I LQ \MUXW KWUXWZ̆ \I QVKMZ\MbbI VMQ KWUXWZ\IUMV\Q [\ZM[[ LI LQ[QVNWZ̆ UIbQWVM [MV[W LQ QV[QK]ZMbbI M QT \]\\W [Q \ZIL]KM QV un danno economico per imprese che hanno bisogno LQ U]W^MZ[Q ^MTWKMUMV\M M QV ]V Y]ILZW LQ KMZ\MbbM per fronteggiare un mercato sempre più competitivo». 4¼QV[W[\Q\]QJQTM Q[XM\\WZM <QZZ VWV KIXz V]TTI LMTTW sproloquio pronunciato dal suo interlocutore, per cui cercò di farsi spiegare la cosa con parole più semplici: «Ma, insomma, di quali atti – seriali – lei si dichiara \M[\QUWVM'¯ ®7OVQ ^WT\I KPM K¼v ]V V]W^W OW^MZVW¯ M[WZLz XIbQMV̆

Questo racconto è frutto di fantasia. Ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale

\MUMV\M T¼QVLQ^QL]W ®M TMQ [I KWV Y]ITM NZMY]MV VbI KQ avviene nel nostro Paese se, l’autotrasporto chi hiede un incontro con il nuovo ministro e il nuovo ministro m non risponde, l’autotra l’autotrasporto insiste con altrre lettere MTMVKIVLW \]\\Q Q XZWJTMUQ KPM [Q [\IVVW QV\ MTMVKIVLW \]\\Q Q XZWJ V\IV\W IK̆ K]U]TIVLW M QT V]W^W UQVQ[\ZW VWV ZQ[XWVL K]U]TIVLW M QT V]W^W VLM T¼I]\W̆ trasporto rasporto annuncia cche «le imprese non resteranno r I O]IZLIZM¯ M QT V]W^W UQVQ[\ZW VWV ZQ[XWVLM TM I[̆ O]IZLIZM¯ M QT V]W^ WVLM TM I[̆ [WKQIbQWVQ UQVIKKQIVW LQ ®I[[]UMZM TM LMKQ[QWVQ KWV̆ WKQIbQWVQ UQVIKKQIV MKQ[QWVQ KWV̆ [MO]MV\Q¯ M QT V]W^W UQVQ[\ZW VWV ZQ[XWVLM TM I[[W̆ MO]MV\Q¯ M QT V]W^W VLM TM I[[W KQIbQWVQ XZWKTIUIVW QT NMZUW LMTTI KI\MOWZQI M QT V]W^W KQIbQWVQ XZWKTIUIVW ZQI M QT V]W^ UQVQ[\ZW VWV ZQ[XWVLM TM I[[WKQIbQWVQ Å Q Q\ Q [[IVW TI LI\I [[IVW TI LI del fermo e, solo allora, il ministro risponde, convoca TM I[[WKQIbQWVM M QV LQMKQ UQV]\Q ZQ[WT^M \]\\W 7 Y]Ĭ [Q¯ 4¼]WUW [Q \IKY]M Y]I[Q I ZQXZMVLMZM Å I\W LWXW TI T]VOI MTMVKIbQWVM UMV\ZM T¼QV[WVLIJQTM Q[XM\\WZM <QZZ KWUQVKQ I ZQÆ M\\MZM [\ZQVOMVLW TM TIJJZI M U]W^MVLW̆ le avanti e indietro. ®Ð ]V LMTQ\\W I L]M UIVQ¯ M[WZLz ITTI Å VM KWV ]V [WZ̆ ZQ[W KWUXQIKQ]\W ®4M I[[WKQIbQWVQ M QT UQVQ[\ZW [WVW KWUXTQKQ¯ 4¼]WUW QV OZQOQW O]IZL XMZXTM[[W T¼QVKWV̆ \MVQJQTM Q[XM\\WZM <QZZ KPM [XQMO " ®;M TM I[[WKQIbQWVQ XZWKTIUI[[MZW []JQ\W QT NMZUW W QT UQVQ[\ZW TM ZQKM^M[̆ [M []JQ\W \]\\I Y]M[\I XMZLQ\I LQ \MUXW VWV KQ [IZMJ̆ JM ¯ [MV\MVbQ ®X]Z\]\\I^QI°¯ 9]MTTI KWVOQ]VbQWVM TI[KQI\I QV [W[XM[W KZM ]V UW̆ mento di suspense che fu sciolto solo dal seguito della [XQMOIbQWVM" ®8]Z\]\\I^QI QT []W MZZWZM v ITT¼WZQOQVM" TMQ vedeva un crimine, ma non il responsabile. Invece ci sono i responsabili – come hanno dimostrato le mie LML]bQWVQ · UI VWV QT KZQUQVM 1V ZMIT\o IVKP¼QW I[[Q̆ sto ogni volta a questi atti, ma non bisogna lasciarsi QVOIVVIZM LITTM IXXIZMVbM" VWV v ]V LMTQ\\W [MZQITM v ]V LuRo ^]¯ - KWV QT []W [WZZQ[W KWUXQIKQ]\W IVKWZI [\IUXI\W QV NIKKQI T¼QUXZWZWOIJQTM Q[XM\\WZM <QZZ XZM[M TI KIZ\MT̆ lina gialla intestata «Perdita di tempo» e la consegnò ai suoi collaboratori perché la riportasse in archivio, LW^M I^ZMJJM KWV\QV]I\W I QVOQITTQZM QV ]V UIZM LQ KIZ̆ telline tutte desolatamente giallastre.

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NON DI SOLO TRASPORTO

BAR TRATTORIA DEGLI AMICI Via Martiri della Liberazione, 35 Pozzuolo Martesana (MI) Tel: 02-37072928 Fascia di prezzo: 11 -14 euro Parcheggio: accanto al locale a 150 m, può ospitare fino a 10 camion Giorno chiusura: mercoledì Tipo cucina: italiana, carne Piatti forti: risotto alla paesana, piccatine ai ferri

Giudizio:

A volte mi piace andare alla scoperta delle cucine nascoste nei piccoli paesini dell’hinterland. Per esempio mi ritrovo a passare per lavoro nelle vicinanze di Milano e ho così l’occasione di visitare il Bar Trattoria degli Amici, un localino a Pozzuolo Martesana che, se non mi fosse arrivata la solita voce all’orecchio dal solito uccellino, non avrei certo trovato facilmente. Ma lo scopo di questa rubrica è anche quello di provare posti nuovi e, con l’enorme offerta di ristorazione che c’è in Italia, non è poi un compito così difficile. Vediamo allora com’è andata, senza dimenticarsi di annotare che la parte aforistica di oggi è dedicata al valore più importante nella vita: l’amicizia (o era l’amore? O magari la salute?). «Finché sarai fortunato, conterai molti amici: se ci saranno nubi, sarai solo». (Ovidio, poeta romano) – Alla trattoria si giunge attraverso l’A58, la Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM). Si esce al casello di Pozzuolo Martesana, si prosegue in direzione del centro città per circa 5 km, superando due rotonde e un semaforo. Giunti nel paese, si percorre via IV Novembre e, dopo 500 m, conviene

RECENSIONI, SVAGHI, CONSIGLI

svoltare a sinistra, prendendo via Belli. Dopo un altro centinaio di metri, infatti, si trova sulla destra un ampio parcheggio che può ospitare una decina di autocarri. Da lì via Martiri della Liberazione, la parallela dove si trova la locanda, è a un tiro di schioppo e in due minuti si raggiunge a piedi. L’esterno è poco visibile e imbucato, ma una volta entrato mi trovo di fronte al classico localino di paese, certo spartano con i suoi cinquanta coperti circa, ma pulito e a conduzione familiare, come mi dimostra subito il proprietario Maurizio che lo gestisce, appunto, con la moglie Olga e la figlia Bice. «È difficilissimo morire per un amico, ma morire per dei nemici è ancora più difficile». (Padre Pino Puglisi, sacerdote italiano ucciso dalla mafia) – Il menu del giorno consiste in primo, secondo, contorno e acqua, ma si può avere anche una combinazione con un solo piatto oppure con doppio secondo. La scelta è fra tre primi, tre secondi e ben sette contorni. Esordisco con un risotto alla paesana, piatto povero, ma di giusta cottura e in fondo gustoso con le sue fresche verdurine (piselli, carote e cipolle soprattutto). L’altro assaggio di spaghetti alla carbonara non è male come sapore, anche se scarso di condimento e un po’ troppo asciutto. «Ma quando penso a te, mio caro amico, ciò che era perduto è ritrovato e ogni dolore ha fine». (William Shakespeare, scrittore inglese) – Nel secondo mi modero e provo la coscia di pollo, accompagnata da un piattino di spinaci. La carne è morbida e di gusto discreto, ma l’aspetto del piatto è – per così dire – ospedaliero e la verdura, priva di sapore, accentua questa impressione. Al mio commento parzialmente deluso il mio vicino di destra, camionista di Brescia in transito, mi informa che le piccatine ai ferri sono più appaganti, quanto meno a tenerezza e sapidità. Decido di concludere con un caffè che, abbastanza sorprendentemente visto la media negativa delle mie recensioni, è veramente buono. «Gli amici sono il modo di Dio per scusarsi dei parenti». (Hugh Kingsmill, giornalista e scrittore inglese) – Detto del servizio al femminile, gentile e puntuale, arriviamo al conto che è molto apprezzabile: 12 euro (con l’euro in più del caffè). Se avessi preso un solo piatto avrei speso 9 euro, con il doppio secondo 13. In ogni combinazione mi sembrano prezzi del

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tutto accettabili e il rapporto qualità/ prezzo è adeguato. Risalgo in auto per tornare verso casa, accendo la radio e, incredibile casualità, la canzone che stanno mandando è «Per un amico in più» di Riccardo Cocciante. E vi ricordate come fa la prima strofa? «Non dico che dividerei una montagna, ma andrei a piedi certamente a Bologna, per un amico in più…». Ora va bene l’amicizia, ma da qui a Bologna sono 210 km. Scusa Riccardo, ma io passo, ehh…

Luca Regazzi


VOCI ON THE ROAD CARTA D’IDENTITÀ Nome

Gabriele

Cognome

Renzi

Età

60 anni

Stato civile

Coniugato, due figli

Punto di partenza

Pesaro (PU)

Anzianità di servizio

31 anni

Settore di trasporto

Rifiuti non pericolosi

1

La passione per questo mestiere l’hai ereditata da qualcuno?

6

Sì, lo accetto, perché mi permettono di avere una guida più rilassata e più sicura.

No, è tutta mia. Ho avuto sempre la passione per i camion, talmente forte da farne una professione.

2

7

Come camionista si lavora meglio oggi o era meglio prima?

4

5

Meglio guidare di notte o di giorno? Preferisco guidare di giorno per la maggiore visibilità.

Era meglio prima, perché c’era più rispetto tra noi autotrasportatori e qualche regola in meno da osservare.

8 3

Accetti il fatto che ormai i camion si guidano da soli o preferisci averne sempre il controllo?

Ti crea disagio dormire in cabina? Assolutamente no.

Toglietemi tutto dalla cabina tranne… Il frigo con le mie provviste!

La soddisfazione più grande nel lavoro?

Il camion che non dimenticherai mai?

9

Riuscire a soddisfare il cliente.

La strada preferita? La A1, l’Autostrada del Sole, perché è tra le più scorrevoli e con meno buche.

Un Un servizio servizio completo completo per la tua azienda! per la tua azienda!

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10

Ricostruzione Ricostruzione

Il primo Volvo della mia vita, un F16 485 modello America che ha fatto nascere in me la passione per questo marchio. E ancor oggi mi spinge ad acquistare i veicoli che ce l’hanno sulla calandra. Ristorante o panino in cabina? Tutti e due: panino per un pasto più veloce e ristorante quando si ha più tempo, prevalentemente alla sera.

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LA STRADA VISTA DAL PALCO

PAOLO RUFFINI

È quando si sale su un palcoscenico che si scoprono le risorse di cui dispone chi convive ogni giorno con una diversità. Paolo Ruffini in queste settimane porta in scena uno spettacolo che lo dimostra nei fatti. Una sensibilità tangibile anche nei suoi racconti giovanili, quando lavorava sulle navi e stringeva amicizia con quei camionisti che ogni giorno, non senza fatica, affrontavano quel palcoscenico che è la strada

DIVERSAMENTE SCENICI CHI È

Ruffini è tanto vulcanico nella produzione di idee, quanto travolgente nella simpatia. Ma soprattutto è un attore in grado di affrontare a tutto tondo anche tematiche importanti, come quella che sta riproponendo attualmente nei principali teatri italiani con l’happening comico UP&Down, accompagnato da attori diversamente abili. Sul palco accompagni gli spettatori in un viaggio in cui si racconta come la bellezza risieda nelle diversità. In che modo? È uno spettacolo comico, un varietà che porto in scena insieme a cinque ragazzi con sindrome di Down e a un ragazzo autistico. È uno spettacolo che parla fondamentalmente di abilità e disabilità, in cui da una parte io paleso al pubblico la volontà di dimostrare quanto sono abile, quanto sono bravo a fare show e, dall’altra, questi ragazzi entrano a gamba tesa dimostrando di essere molto più abili di me sia nelle varie fasi dello spettacolo, sia nelle diverse discipline, come danza e conduzione.

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Come nasce questa idea? L’idea viene dall’esperienza ventennale di un mio amico, Lamberto Giannini, peraltro coautore dello spettacolo, che da circa vent’anni lavora a Livorno con persone disabili. Cinque anni fa ho visto un suo spettacolo teatrale e l’ho trovato fantastico, con un valore aggiunto. Io sono convinto che una persona che ha una diversità, quando trova la possibilità di andare sul palco ha una luce tale che la diversità stessa diventa una risorsa. Durante le tournée in giro per l’Italia hai mai incontrato dei camionisti? In genere scambiamo qualche battuta divertente. Oppure da loro mi faccio sempre consigliare una guida dei posti migliori dove mangiare, come il Mangiarozzo che indica le uscite autostradali dove trovare osterie e locali in cui fermarsi per gustare le specialità del posto e Fuori Casello. Credo che questo sia un paese meraviglioso che non finirò mai di scoprire.

Paolo Ruffini attore, regista e conduttore televisivo, sin da ragazzo partecipa a molti spot pubblicitari e nel 1997 è tra i protagonisti del film Ovosodo di Paolo Virzì. Prima di riprendere a fare cinema, incontra i favori del pubblico televisivo con la sua militanza in MTV dal 2002 al 2005 e poi con la collaborazione nel programma Stracult di Marco Giusti. Nel settembre 2011 conduce su Italia1 il programma Colorado, dove sarà confermato per le successive cinque edizioni. Tra le pellicole di successo ricordiamo cinepanettoni come Natale a Miami, Natale a New York, Natale a Rio, Un’estate ai Caraibi, oltre a film quali La prima cosa bella, Maschi contro femmine e Femmine contro maschi di Fausto Brizzi, Fuga di cervelli, Natale col boss, Natale a Londra – Dio salvi la regina, La seconda volta non si scorda mai, Modalità aereo, Up & Down: Un film normale, con cui si aggiudica nel 2018 il Premio Kinèo alla Mostra del Cinema di Venezia.

Hai mai guidato un camion? Tante volte sono salito a bordo di un camion e trovo che sia affascinante guidarlo. In passato ho lavorato molto sulle navi da crociera e lì incontravo molti camionisti che traghettavano su e giù verso Palermo e con alcuni di loro era nata anche una bella amicizia. Dai loro racconti emergeva una vita difficile e di sacrifici, anche se poi, vivendo tanto sulla strada, sono molto sensibili a raccogliere battute piacevoli, divertenti e folkloristiche. Antonella Romano


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