Tuscia verde n1

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Aprile Maggio

2011

O r g a n o

d e l l a

c o l d i r e t t i

P r o v i n c i a l e

d i

V i t e r b o

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma1, DCB/CN Pubblicità fino al 45% DCB Centro Viterbo Una copia e 1,5 Abb. annuo e 10,00 Pagamento assolto tramite versamento con la quota associativa - ANNO XLVI N. 1/2 Gennaio-Febbraio 2015

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Nasce a Viterbo lo Sportello Sociale al servizio dell’Agricoltura Sociale

In piazza del Campidoglio anche governatori, sindaci, politici, gente di spettacolo e rappresentanti dei consumatori

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BENE il PECORINO: PREZZI RADDOPPIATI

PRIMI RISULTATI IMPORTANTI IMU Agricola e Decreto Mille Proroghe - Rinviato patentino e revisione macchine agricole

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TUSCIA VERDE ora anche on-line sul sito di COLDIRETTI VITERBO

www.viterbo.coldiretti.it MERCATO di CAMPAGNA AMICA

Ogni mercoledì dalle ore 8 alle ore 13 Largo Benedetto Croce (accanto alla Chiesa Almadiani) - VITERBO Ogni sabato dalle ore 8 alle ore 13 nel piazzale Coldiretti in Via F. Baracca, 81 - VITERBO


dove siamo

3 • Saluto 5 • Incentivi per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli con #Campolibero

6 • Manifestazione al consiglio regionale per i danni da fauna selvatica

Comprensorio del LAGO DI VICO

sommario

8 • Sicurezza sul lavoro avviso importante 9 • A Tarquinia inaugurata la nuova sede

Comune Bassano Romano Capranica sede di Vico Matrino Caprarola

Orario

sede Cesare Battisti Bomarzo

Giorno Giovedì Mercoledì Giovedì Martedì Giovedì Venerdì Mercoledì Giovedì Lunedì Giovedì Lunedì Mercoledì Giovedì Tutti i giorni Martedì pomeriggio Lunedì Giovedì

Orte

Martedì

10.00 - 12.00

Viterbo

Lunedì/Giovedì Venerdì

08.15 - 13.45 08.15 - 14.00

Grotte S. Stefano

Lunedì

Canino

Martedì Giovedì Venerdì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Giovedì Lunedì Mercoledì Venerdì Martedì Giovedì Mercoledì Lunedì/Venerdì Lunedì/Giovedì da Lunedì a Venerdì Mercoledì Lunedì Martedì (Epaca) Mercoledì Venerdì Lunedì Giovedì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Lunedì 1º e 3º Martedì ogni 15 giorni Martedì ogni 15 giorni Lunedì Martedì Mercoledì Venerdì Mercoledì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Martedì Mercoledì Giovedì Giovedì Mercoledì Martedì Giovedì Martedì e Giovedì Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Martedì Mercoledì Venerdì

Carbognano Monterosi Ronciglione Sutri

tutti i giorni a disposizione di imprese e cittadini

10 • Coldiretti Viterbo:

Vetralla

12 • Firmato il contratto del prezzo latte ovino

campagna 2014/2015 alle parole seguono i fatti

14 • A Montefiascone davanti a oltre 150 imprenditori agricoli concluso il primo ciclo di incontri sulla pac

15 • Coldiretti Viterbo presente al convegno di Consmaremma a Tarquinia

Comprensorio Comprensorio della MAREMMA pianura viterb.

Il presidente Pacifici a uno mattina

Cellere Montalto di Castro Monteromano Pescia Romana

Piansano Tarquinia

i nostri numeri - ACQUAPENDENTE Tel./Fax 0763.733222 - CANINO Tel./Fax 0761.437718 - CAPRAROLA Tel./Fax 0761.645164 - CIVITACASTELLANA Tel./Fax 0761.517108 - CORCHIANO Tel. 0761.575048 - Fax 0761.575776 - MONTEFIASCONE Tel. 0761.826233 - Fax 0761.830849 - TARQUINIA Tel. 0766.850044 - Fax 0766.848525 - TUSCANIA Tel. 0761.436273 - Fax 0761.445054 - VETRALLA Tel./Fax 0761.478049 - VIGNANELLO Tel./Fax 0761.754829 - VITERBO Tel. 0761.2522225 - Fax 0761.354299

viterbo@coldiretti.it - NUMERO VERDE 800

950 730

Direzione - Redazione Amm.ne: Viale F. Baracca, 81 Tel. 0761.2522

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A. P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma1, DCB/CN - Pubblicità fino al 45% - DCB Centro

Direttore: Ermanno Mazzetti

Impaginazione e stampa: Tipolitografia Quatrini snc Viterbo Via dell’Artigianato, 20 Tel. 0761.251114

Direttore responsabile: Andrea Renna

Anno XLVI - N. 1/2 Gennaio-Febbraio 2015

Comitato Redazione: Osvaldo Berti Vannino Cappelloni Nicola Chiumiento Valentina Bernabei

Autorizz. Trib. VT n. 190 del 21-2-1974

Comprensorio monti cimini e Agro falisco

Le Sedi dei CAF Coldiretti

Comprensorio ALTA TUSCIA

- Centralino 0761.2522 Fax 0761.354299 - 0761.270226 - SEGRETERIA 0761.2522200 - 0761.2522213 - SEZIONE DI VITERBO 0761.2522225 - AMMINISTRAZIONE 0761.2522207 - 0761.2522208 - PATRONATO EPACA 0761.2522215 - 0761.2522226 - SERVIZIO IVA 0761.2522210/2522211/2522222 - SERVIZIO PAGHE 0761.2522216 - SERVIZIO CAF 0761.2522212 - SERVIZIO CAA 0761.2522220 - 0761.2522221 - ANAGRAFE ZOOTECNICA 0761.2522209 - RESPONSABILE EPACA 0761.2522226 - RESPONSABILE AREA FISCALE 0761.2522214 - RESPONSABILE CAA 0761.2522205 - ASSISTENZA SINDACALE 0761.2522219

Tuscania Civitacastellana

Nepi Vignanello

Soriano nel cimino Gallese Faleria Calcata Corchiano

Fabrica di Roma Acquapendente

Bolsena Capodimonte Farnese Gradoli Grotte di Castro Ischia di Castro Latera Marta Montefiascone

Sped. in abb. post. - comma n. 20/B art. 2 Legge 662/96 - Filiale P.T. Viterbo Iscrizione ROC n. 5235

Onano S. Lorenzo Valentano

09.00 - 12.30 09.00 - 12.30 09.00 - 12.30

14.30 - 17.00 15.00 - 17.00 11.00 - 13.00 15.00 - 17.00 15.00 - 17.00 16.00 - 17.00

08.30 - 10.30 09.00 - 12.30 09.00 - 12.30 15.00 - 17.00 10.00 - 12.00 11.00 - 13.00 09.00 - 12.30 09.00 - 12.30

Giovedì chiuso 14.30 - 17.00 15.30 - 17.00 14.30 - 17.00 17.00 - 19.00

9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 12.30 9.00 - 12.00 9.00 - 12.00 10.00 - 12.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.30 - 12.00 8.30 - 13.30 8.30 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 13.00 9.00 - 14.00 09.00 - 12.30 09.00 - 12.30 09.00 - 13.00 09.00 - 13.00 09.00 - 13.00 09.00 - 12.30

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3 gennaio Febbraio

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I PENSIONATI di COLDIRETTI VITERBO IN UDIENZA DAL PAPA

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oldiretti comunica con piacere che si è svolta un’udienza speciale di Papa Francesco che ha visto protagonista l’associazione dei pensionati della Coldiretti di Viterbo. Ad accompagnare circa cinquanta pensionati al Vaticano, sono stati il Presidente dell’Associazione dei Pensionati di Coldiretti Viterbo, Vannino Cappelloni, l’assessore all’agricoltura del comune di Tuscania, Vincenzo Potestio ed Ermanno Mazzetti, direttore

di Coldiretti Viterbo che ha così dichiarato: “Coldiretti è sempre stata, sin dalla sua fondazione, una Federazione credente e praticante, che ha osservato i valori religiosi cristiani. In questo senso, l’incontro eccezionale con il Papa, è stato un momento intenso e

importante, in cui papa Francesco ha dato giusta importanza all’agricoltura e ai pilastri delle nostre radici e tradizioni cattoliche e contadine che sono proprio i pensionati”. Al termine dell’udienza sono stati visitati i Musei Vaticani.


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IMU AGRICOLA: DEVE ESSERE ABBATTUTA

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li imprenditori agricoli hanno bisogno di un segnale tangibile e allo stesso tempo coraggioso di attenzione. Si chiede di esonerare dal versamento dell’Imu sui terreni agricoli e sui beni strumentali, chi di agricoltura vive e lavora con grande sacrificio e abnegazione, svolgendo un’attività da cui trae beneficio indiretto l’intero territorio e l’intera collettività, indipendentemente dalle altimetrie o dalle classificazioni Istat. Su 60 comuni, soltanto 15 sono agevolati dall’applicazione dell’imu, di cui 8 montani e 7 parzialmente montani, con esonero per CD e IAP, tutti gli altri 45 comuni pagano l’Imu. Per il 2014 i comuni che ricadevano con il decreto del 28 novembre 2014 nella fascia altimetrica da 281 a 600 metri, possono scegliere per CD e IAP la soluzione

più favorevole. Per il 2015 pagheranno per intero (se non inseriti nell’elenco dei comuni parzialmente montani). Abbiamo delle situazioni che creano disparità di trattamento tra comuni limitrofi, l’elenco ISTAT relativo alla provincia di Viterbo pone sostanziali disparità tra i territori, non considerando affatto le mutate situazioni reddituali delle categorie catastali. L’imposizione, su un bene strumentale all’attività agricola quale è il terreno, appare iniqua e fortemente penalizzante per quelle imprese che hanno, tra l’altro, il grande merito di operare in aree a volte difficili, concorrendo a mantenere lavoro ed occupazione, e svolgendo un ruolo determinante per la difesa permanente del territorio, contrastando il pericolo, sempre presente, di dissesto idrogeologico. La Coldiretti di Viterbo chiede che venga posta attenzione sull’Imu considerando fondamentale la figura del coltivatore diretto e dell’imprenditore agricolo professionale e che si intervenga per mettere ordine in questo caos, ricordando che c’è anche il tema degli affitti, quello degli agricoltori pensionati con 500 euro al mese che hanno ceduto i terreni in affitto gratuito a un figlio coltivatore diretto che ha presentato un Piano di Sviluppo Rurale, o quelli che ancora coltivano piccoli appezzamenti fornendo un servizio alla comunità. Per loro il moltiplicatore - che serve per

determinare la base imponibile su cui calcolare l’IMU cresce da 75 a 135 portando la tassazione a livelli davvero insostenibili. PERTANTO CHIEDIAMO: Alle amministrazioni comunali - di non applicare le sanzioni per i pagamenti in ritardo entro i 60 gg dalla scadenza del pagamento questo per quanto riguarda la rata relativa al 2014, di ridurre al massimo l’aliquota e comunque almeno del 50% per quanto riguarda il 2015, e qui ringraziamo tutti i comuni che già si sono adoperati in questo senso deliberando in merito Al governo centrale di: - rivedere l’elenco Istat ormai vecchio e che non tiene più conto delle mutate situazioni reddituali delle singole zone. - estendere a tutti i CD e IAP l’esenzione dell’imposta a prescindere dalla zona di appartenenza. - estendere l’esenzione anche a CD e IAP pensionati non più attivi che anno affittato soprattutto a figli che hanno presentato un piano di sviluppo rurale (primo insediamento) - dare la possibilità a chi affitta il terreno ad un CD o IAP di avere la stessa riduzione del coefficiente moltiplicatore al 75% Ermanno Mazzetti


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Nasce a Viterbo lo Sportello Sociale al servizio dell’Agricoltura Sociale

È

stato presentato lunedi 26 gennaio a Viterbo con il convegno “Agricoltura sociale e servizi alla comunità: percorsi e strumenti per accompagnare l’innovazione” lo Sportello dell’Agricoltura Sociale promosso da Uecoop e Coldiretti Viterbo, con il Direttore Ermanno Mazzetti e il Presidente Mauro Pacifici della federazione di Viterbo, il Presidente di Uecoop nazionale Aldo Mattia e la referente di Uecoop Sandra Berni. L’Agricoltura Sociale svolge oggi un ruolo strategico ed è un tema quanto mai attuale capace di generare innovazione sociale ed agricola. Un’opportunità che vede le attività agricole come valido strumento per lo sviluppo e la qualità dell’offerta di servizi assistenziali, formativi, educativi, servizi rivolti all’infanzia, di inserimento lavorativo e sociosanitari nell’ambito del welfare sociale, in grado di coniugare la realizzazione di azioni utili per le comunità con il lavoro e la produzione agricola. Nonostante però oggi questo tema sia considerato rilevante, è ancora difficile individuare strumenti di supporto e di accompagnamento per l’impresa che vuole avviare tali percorsi e azioni di sostegno nella definizione di strategie per la costruzione di relazioni con altri attori del territorio. Alta è la domanda di professionalità e la ricerca di interlocutori con esperienza tecnica capaci di fornire risposte alle

imprese agricole e alle cooperative sociale e di affiancarle nell’avvio di percorsi di agricoltura sociale. Proprio per rispondere a tali esigenze è nato lo Sportello dell’Agricoltura Sociale. Compito di un’organizzazione è di accompagnare l’innovazione, per questo lo Sportello, lavorando in stretta sinergia con gli uffici di Coldiretti Viterbo, offrirà un supporto tecnico ed un accompagnamento qualificati alle cooperative sociali e alle aziende agricole che vogliono avviare percorsi e progetti di Agricoltura Sociale. Nell specifico tali attività offriranno un supporto per i percorsi rivolti a: · inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; · percorsi formativi in azienda per soggetti svantaggiati · servizi per l’infanzia (agrinido) · servizi per gli anziani in azienda · servizi per la didattica rurale · servizi per la creazione di percorsi co-terapeutici in azienda (pet-terapy. Orticoltura terapeutica, attività assistita con animali etc.) · progetti rivolti al miglioramento della qualità di vita delle persone. Le professionalità dello Sportello aiuteranno le imprese sia nella definizione dell’idea progettuale che nella realizzazione, indicando strumenti e modalità operative utili per lo sviluppo dell’attività. Inoltre, grazie alla presenza di Credit Agri, lo Sportello fornirà

anche una consulenza di carattere finanziario per la realizzazione dell’idea. Non solo, oltre ad accompagnare l’impresa nella fase progettuale, lo Sportello svolgerà anche un ruolo di diffusione, informazione e formazione. La conoscenza di questo settore è fondamentale per lo sviluppo di azioni innovative. Per questo compito dello Sportello sarà anche realizzare momenti di incontro sul territorio con gli attori interessati e percorsi di informazione/formazione per quanti vogliono conoscere maglio le opportunità offerte dall’Agricoltura Sociale. La nascita di questo strumento rappresenta la volontà da parte di Coldiretti di lavorare sempre per essere al fianco delle imprese e di fornire professionalità e risposte concrete anche per un settorequale è quello dell’Agricoltura Sociale, in evoluzione.

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Ennesimo assalto di gregge da parte di un branco di lupi

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on si tratta dei briganti dell’800 che spargevano terrore tra le genti, ma di lupi veri, feroci e spietati, che si avventano sulle greggi presenti nel territorio. Ma stavolta è stata una strage: nella notte tra sabato 3 e domenica 4 gennaio, un branco di lupi affamati (un gruppo di almeno 10 esemplari adulti con vari cuccioli in tana, a detta della perizia veterinaria) ha attaccato le armenti dell’Azienda Agricola Biologica “La Turchina” di Loretta Di Simone, che si trova nel comune di Tarquinia, lasciando sul terreno le membra straziate di 27 agnelli e 2 pecore adulte, ma all’appello mancano altri 29 agnelli, probabilmente in parte completamente mangiati e in parte portati nella tana. “Sono vari anni che il problema esiste sul nostro territori” dichiara Loretta Di Simone ,che aggiunge: “si pensa che a Tarquinia ci sia solo il mare, invece oggi sono presenti stabilmente vari lupi, ma mai avevano realizzato una tale mattanza”. “La pastorizia – continua Loretta Di Simone – è un mestiere duro, portato avanti con passione da numerosi sardi, umbri e marchigiani come la nostra famiglia, che in Maremma ha messo radici. Combattiamo ogni giorno con le mille difficoltà proprie di questo mestiere (il basso prezzo del latte e della carne degli ovini, il repe-

rimento dei pascoli, la blue tongue, i furti…), ma quando arrivi in azienda e trovi un campo di battaglia con sangue e carcasse sparse dappertutto, fino ad 1 kilometro di distanza, si rimane scioccati, atterriti, sconfitti. Pensi a quanti giorni, mesi, anni di lavoro hai impiegato per allevare al meglio i tuoi animali e in una notte svanisce tutto. E per fortuna che i cani pastore ( ben 7 ) hanno difeso le pecore adulte e un’altra quindicina di agnelli, altrimenti avremmo chiuso i battenti. Noi pastori siamo soli, abbandonati dalle istituzioni e accusati di seminare morte”. Sono note a tutti le polemiche apparse sui mass media proprio contro la mattanza degli agnelli, ma allora forse dovremmo essere tutti vegani, niente più uova, formaggi, pesce e carne, con ovvie conseguenze sulla salute e sull’economia, agricola e non. L’agnello è uno dei cibi più antichi, citato dalla Bibbia e dai Vangeli; chi alleva pecore e agnelli cura la vita, non la morte, ed è nell’interesse dell’allevatore avere gli esemplari migliori e più in salute; gli agnelli lasciano l’azienda agricola vivi, poi negli stabilimenti vengono uccisi con immediatezza. Pensate invece al panico, al dolore, alla violenza che hanno subito quei poveri animali di fronte al branco famelico di lupi. Ma il lupo è lupo, fa il suo

mestiere, sceglie le prede più facili, è la natura. Il problema è di nuovo l’uomo, che ha deciso di “lanciare” questi animali sul territorio, senza poi interessarsi più di ciò che accadeva. A spese dei pastori. Che pagano col sudore e con il denaro, per i danni, lo smaltimento delle carcasse e il mancato guadagno; eh si, perché le pecore, atterrite dalla paura e senza figli, non producono più latte, proprio nei mesi ( gennaio e febbraio) in cui il prezzo del latte al produttore è il migliore”. “Lo sfogo di Loretta - sostiene il direttore della Coldiretti Viterbo Ermanno Mazzetti - è legittimo e ben comprensibile dal momento che chi svolge attività agricola e fa impresa, ha il diritto a produrre ed allevare il proprio bestiame e non deve essere messo nelle condizioni di cambiare il proprio indirizzo produttivo soltanto perché una serie di cause esterne dovute a scelte scellerate pregiudicano la normale attività di impresa. I lupi oggi ci sono e tanti: non solo a Tarquinia, ma anche a Tuscania, Farnese, Bagnoregio. Tutto questo va ad aggiungersi all’annoso problema dei danni da cinghiale. I danni da fauna selvatica - conclude il direttore Mazzetti - stanno mettendo a rischio non solo l’esistenza delle singole aziende agricole, ma anche la sostenibilità di un modello di sviluppo quale è quello attuato dall’agricoltura della Tuscia. “Coldiretti Viterbo insieme con Coldiretti Lazio ha sollecitato, con una manifestazione tenutasi il 12 novembre 2014 presso il consiglio regionale del Lazio, la presentazione di una proposta di legge, che si propone di dare una risposta a molti dei problemi fin qui evidenziati” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici, che ha aggiunto “quindi mi sento di rivolgere un appello a tutti i consiglieri della nostra Provincia affinché si adoperino per arrivare all’approvazione della legge per dare una risposta a tutti gli imprenditori agricoli che, come la giovane Loretta De Simone, scommettono ogni giorno sulla loro attività imprenditoriale e possano ancora trovare passione in quello che fanno”


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In piazza del Campidoglio anche governatori, sindaci, politici, gente di spettacolo e rappresentanti dei consumatori

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rande successo per la piu’ grande operazione di mungitura pubblica mai realizzata in Italia e nel mondo con Ministri del Governo, Governatori delle Regioni, Sindaci, politici, esponenti della cultura, dello spettacolo e del mondo economico e sociale insieme per trascorrere con la Coldiretti un giorno da allevatore nelle piazze italiane in cui è stata allestita una vera e propria stalla per mungere, dare da mangiare e custodire gli animali. L’obiettivo della Coldiretti in piazza con decine di migliaia di allevatori è stato quello di far conoscere da vicino il difficile lavoro nelle stalle e gli effetti positivi per l’intera collettività ma anche i pericoli dell’abbandono di una attività insostituibile per la sicurezza alimentare, ambientale e il prestigio internazionale del Made in Italy e soprattutto per l’economia e l’occupazione, con la scomparsa in Italia circa 150mila mucche dall’inizio della crisi nel 2007. Insieme a decine di migliaia di allevatori che lo fanno quotidianamente

a mungere gli animali nelle stalle allestite nelle piazze italiane sono stati il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, del Lavoro Giuliano Poletti, della Salute Beatrice Lorenzin, della Giustizia Andrea Orlando, dell’Ambiente Gianluca Galletti ma anche gli ex Ministri del settore primario Alfonso Pecoraro Scanio, Nunzia De Girolamo ora capogruppo Ncd alla Camera e Luca Zaia ora governatore del Veneto insieme ai suoi colleghi della Lombardia Roberto Maroni, del Lazio Nicola Zingaretti, della Toscana Enrico Rossi, della Calabria Mario Oliverio e della Sicilia Rosario Crocetta. C’erano anche i Sindaci di Roma Ignazio Marino e di Bari Antonio De Caro. Tra i politici il Vice Ministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero, il Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione, il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza, il capogruppo di Sel al Senato Loredana De Petris e il vicepresidente della Commissione parlamentare sulla contraffazione e l’onorevole Nicodemo

Nazzareno Oliverio. Hanno aderito rappresentanti delle associazioni dei consumatori, il presidente del Codacons Carlo Rienzi di Federconsumatori Rosario Trefiletti, di Adiconsum Pietro Giordano, di Adusbef Elio Lannutti e il Segretario Generale Movimento Consumatori Alessandro Mostaccio, ma anche ambientalisti come il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza quello della Lipu Fulvio Mamone, il Direttore Generale di Greenpeace Pippo Onufrio, il Presidente Federparchi Giampiero Sammuri. “Accogliamo con orgoglio questo segno concreto di solidarietà, vicinanza e sostegno al lavoro che tutti i giorni svolgono gli allevatori italiani, per garantire latte fresco e grandi formaggi Made in Italy ma anche la biodiversità e il presidio del territorio” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “ora bisogna creare le condizioni nella filiera per dare il giusto valore al latte italiano”. Nutrita e qualificata anche la presenza di Coldiretti Viterbo

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La politica di sviluppo rurale

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a nuova politica di sviluppo rurale è elaborata all’interno di un Quadro strategico comune di programmazione, unico per tutti i fondi strutturali (Feasr, Fesr, Fse e Feamp), elaborato a livello europeo, che ciascun Paese ha declinato, in base alle proprie esigenze, attraverso un Accordo di partenariato. L’Italia ha scelto di attuare la politica di sviluppo rurale attraverso i PSR regionali e un Programma di Sviluppo Rurale Nazionale che si occuperà di 4 linee di intervento: gestione del rischio (1.640 mln di €), infrastrutture irrigue (300 mln di €), biodiversità animale (200 mln di €) e rete rurale nazionale (100 mln di €). La nuova programmazione 2014-2020 offre un approccio più flessibile di quella attuale: non ci sono più gli assi, entro cui sono rigidamente incasellate le misure, ma sei priorità, ulteriormente specificate in 18 focus area, alla cui realizzazione può contribuire contemporaneamente più di una misura. Ciascun PSR dovrà contenere almeno 4 delle 6 priorità che riguardano: il trasferimento di conoscenze, l’innovazione, l’organizzazione delle filiere agroalimentari, la gestione del rischio, la tutela degli ecosistemi, il contrasto ai cambiamenti climatici e la riduzione della CO2, l’inclusione sociale e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Il nuovo impianto riduce il numero di misure da 40 a 18: alcune sono state accorpate, altre ampliate, altre ancora introdotte ex novo. Particolare rilievo viene dato alla priorità


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9 gennaio Febbraio

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Innovazione, cui contribuiscono le misure “Trasferimento di conoscenze”, “Cooperazione” e “Investimenti in immobilizzazioni materiali”. L’applicazione di tali misure è incoraggiata dai Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione, il cui obiettivo è favorire la cooperazione tra agricoltura e ricerca per accelerare il trasferimento tecnologico. Il modello di governance dei GO sarà concertato tra Mipaaf e Regioni e gli obiettivi di ricerca ed innovazione saranno perseguiti anche con azioni tra Gruppi appartenenti a diverse Regioni e Paesi. Viene, inoltre, rafforzata la misura volta a fornire servizi di consulenza agraria e, sul fronte delle sovvenzioni per ristrutturazione/investimenti/ammodernamento delle aziende, già previste in passato, è possibile ricevere tassi di finanziamento più alti se connesse ai partenariati europei per l’innovazione o a progetti comuni. Una combinazione di misure è destinata ai Giovani agricoltori, per avviare l’attività (fino a 70.000 €), per investimenti in immobilizzazioni materiali, per servizi di formazione e consulenza. Tre le misure destinate alla gestione dei rischi e prevedono assicurazione e fondi di mutualizzazione per cautelare il raccolto dai rischi derivanti da eventi atmosferici o zoonosi, oltre ad uno strumento per la stabilizzazione dei redditi All’agricoltura biologica è destinata una misura specifica e per i pagamenti agro-climatico-ambientali sono previsti contratti comuni, il collegamento a formazione e informazioni, maggiore flessibilità nella proroga dei contratti nazionali. Maggiori possibilità sono date al sostegno della cooperazione in ambito tecnologico, ambientale e commerciale, per esempio attraverso lo sviluppo di filiere agroalimentari corte e dei mercati locali.


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Il Leader è finalizzato a promuovere la flessibilità di operazione con altri fondi a livello locale, per es. la cooperazione urbano-rurale. La formalizzazione del cosiddetto Community-led local development (CLLD- Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo) porterà ad una progettazione e gestione strutturata degli interventi di sviluppo da parte degli attori locali che si associano in una partnership di natura mista (pubblico-privata) e affidano un ruolo operativo (gestionale e amministrativo) al Gruppo di Azione Locale. Spetterà ai GAL elaborare il Piano di Azione Locale per tradurre gli obiettivi in azioni concrete, dotandosi di una struttura tecnica in grado di effettuare tali compiti. I Piani di Azione dovranno concentrarsi su un esiguo numero di ambiti di intervento, in ogni caso non superiore a tre, su cui impostare la progettazione locale 2014-2020. I GAL sceglieranno gli ambiti tematici di intervento per i rispettivi piani di azione da una lista predefinita. Gli ambiti di intervento scelti dai GAL dovranno essere coerenti con i fabbisogni emergenti e le opportunità individuate per i


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11 gennaio Febbraio

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propri territori. Più fondi possono contribuire al finanziamento di progetti CLLD, in funzione degli ambiti tematici di intervento prescelti e dei territori interessanti. Per assicurare l’utilizzo dello strumento CLLD in forma coerente con le sue potenzialità, i Programmi regionali allocheranno una dotazione minima di risorse finanziarie comunitarie e nazionali allo stesso. Per il FEASR, il regolamento sullo sviluppo rurale impone una riserva minima di allocazione finanziaria del 5 per cento di ciascun PSR. Tra le possibilità, anche l’impiego di più fondi strutturali (approccio multi-fondo) secondo meccanismi di coordinamento a livello nazionale e regionale.

Il presente articolo rientra nel progetto “La nuova PAC - Tra sostenibilità e innovazione. Impatti sulle aree rurali” cofinanziato dall’Unione Europea - DG AGRI. I pareri in esso espressi impegnano soltanto l’autore e non possono essere considerati come costituenti una presa di posizione ufficiale della Commissione Europea.


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urge LEGGE per i DANNI da FAUNA SELVATICA

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oldiretti Viterbo fa seguito all’incontro svoltosi presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale Laziale lo scorso 12 novembre 2014, organizzato da Coldiretti Lazio alla presenza di oltre 100 sindaci del territorio laziale, per affrontare il tema dei danni da fauna selvatica e per sollecitare l’Assemblea legislativa regionale ad approvare entro la

fine dell’anno la proposta di legge 116/2013. La proposta, già passata al vaglio delle competenti commissioni consiliari, è fondamentale per dare una risposta alle centinaia di imprese agricole che, ogni anno, vedono la propria attività seriamente messa a rischio dai danni causati dalla fauna selvatica ed in particolare dai cinghiali.

In occasione dell’incontro dello scorso novembre, molti consiglieri non hanno voluto far mancare il proprio contributo, dimostrando la propria sensibilità verso il problema e facendosi espressione anche di un consenso trasversale di maggioranza e opposizione (con la sola eccezione del Movimento 5 Stelle) sul progetto di legge in questione. Si tratta di una proposta normativa che, per la prima volta, getta i presupposti per un sistema organico di interventi diretti alla tutela, alla gestione e al controllo delle specie di fauna selvatica presenti sul territorio; alla prevenzione e al risarcimento dei danni; alla pianificazione delle attività faunistico venatorie. Pertanto sono sollecitati tutti gli esponenti politici di competenza ad accelerare, nel rispetto delle procedure assembleari, il più veloce passaggio in Aula della proposta di legge in questione, coerentemente con quanto affermato nel corso dell’evento di cui sopra, con l’obiettivo di dare una risposta al sistema agricolo laziale. “Contiamo su una rapida risposta dai consiglieri e da tutte le personalità politiche che hanno voce in capitolo, dal momento che si tratta, ormai, di dare una forma concreta agli impegni presi di fronte a centinaia di imprenditori agricoli e sindaci del Lazio e quindi anche della Tuscia” ha dichiarato il direttore di Coldiretti Viterbo Ermanno Mazzetti. “Quello dei danni da fauna selvatica è un problema che attanaglia da sempre gli imprenditori agricoli nel viterbese. A questo proposito, per esempio, l’anno 2015 è iniziato nelle nostre terre con un grave episodio di agnelli uccisi, denunciato con un forte e giusto sfogo della giovane Loretta De Simone. Come lei, centinaia di agricoltori e allevatori, scommettono ogni giorno sulla loro attività imprenditoriale e non possono più sopportare che il loro impegno sia rovinato dalla fauna selvatica senza legislazione alcuna che li tuteli” ha concluso il Presidente della Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici.


Tuscia verde

13 gennaio Febbraio

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BENE il PECORINO: PREZZI RADDOPPIATI

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olano ai massimi i prezzi del pecorino spinti dall’aumento del valore delle esportazioni del 10 per cento, la migliore performance tra tutti i prodotti agroalimentari Made in Italy, in netta controtendenza alla crisi generale dell’economia. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che le quotazioni all’ingrosso del Pecorino romano stanno per sfondare i 9 euro al chilo, un valore addirittura superiore per la prima volta nella storia del Parmigiano Reggiano, il più apprezzato e imitato formaggio di latte vaccino del mondo. Una tendenza destinata a consolidarsi anche nel 2015 per effetto del tasso di cambio euro/dollaro che favorisce le esportazioni negli Usa dove è diretta quasi un terzo della produzione nazionale di pecorino romano Dop e l’aumento del valore dell’export è stato addirittura del 22 per cento. Una domanda che ha favorito - una progressiva escalation del prezzo che è praticamente raddoppiato negli ultimi tre anni, a partire dal 2011 quando era fissato a 4.8 euro

al chilo. Un cambiamento significativo per l’Italia dove ci sono 6,2 milioni di pecore allevati e circa 700mila capre, che pascolano soprattutto in Sardegna dove si allevano 3,2 milioni di pecore, in Sicilia (770mila), nel Lazio (630.000) e Toscana (420.000), anche se allevamenti sono presenti lungo tutta la penisola. La produzione di latte ovino in Italia e di 400mila tonnellate (28mila quello caprino) mentre quella di formaggi di pecora è di 67mila tonnellate all’anno. Solo per il Pecorino Romano Dop la produzione è stata di 24.700 tonnellate nel 2013 durante il quale oltre un terzo della produzione per un totale di 10mila tonnellate è stata esportata negli Usa e 5200 tonnellate nell’Unione Europea. Secondo le analisi condotte dalla Coldiretti se il prezzo del latte seguisse il trend del Pecorino dovrebbe essere pagato ai pastori a non meno di 1,15 euro al litro nel 2015, che consentirebbero almeno di coprire i costi di produzione in continuo aumento. Il clima più positivo è confermato anche dal fatto che in Italia si stima che siano

circa tremila i giovani che hanno scelto di mettersi alla guida di un gregge in una scelta di vita dove a preoccupare più della crisi sono gli attacchi degli animali selvatici, ai cinghiali ai lupi, che si sono moltiplicati nelle campagne. Si tratta in gran parte di giovani che intendono dare continuità all’attività dei genitori ma ci sono anche ingressi ex novo, spinti dalla voglia di trovare una occupazione alternativa a contatto con gli animali e la natura. “La notizia che le nuove generazioni iniziano ad occuparsi di allevamento e pastorizia mi rende felice” ha dichiarato il direttore di Coldiretti Viterbo Ermanno Mazzetti “perché significa ricominciare a dare importanza ed energia ad un settore che ne richiede ora bisogno, per tutto il sistema agricoltura”. “Quello del prezzo del latte è un tema molto caro a noi di Coldiretti” ha aggiunto il Presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici che conclude: “le nuove cifre ci incoraggiano a continuare a portare avanti il nostro lavoro, per il bene degli imprenditori agricoli e dei consumatori”.

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PRIMI RISULTATI IMPORTANTI DOPO LE RICHIESTE COLDIRETTI

IMU Agricola e Decreto Mille Proroghe Rinviato patentino e revisione macchine agricole

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oldiretti Viterbo segnala due importanti aggiornamenti nel campo delle normative agricole La prima riguarda l’IMU. L’Assemblea del Senato ha approvato gli emendamenti al decreto Imu, compreso quello che stabilisce che, chi paga il dovuto per il 2014 entro il 31 marzo 2015, non è soggetto al pagamento di sanzioni e interessi. Hanno ricevuto il via libera altri due emendamenti, il primo stabilisce l’esenzione anche per il 2015 per i terreni agricoli silvopastorali indivisibili e inusucapibili, il secondo prevede un rimborso o una compensazione per chi ha pagato l’Imu in base ai vecchi criteri (art. 22, dl 66/2014 e decreto attuativo del 28 novembre 2014), ma in base ai

nuovi criteri risultasse esente. La seconda novità riguarda la necessaria semplificazione degli oneri burocratici a carico degli agricoltori, con il rinvio delle scadenze dei termini per la revisione obbligatoria delle macchine agricole più vecchie e dell’entrata in vigore dell’obbligo dell’abilitazione (“patentino”) all’uso delle macchine agricole. In riferimento all’approvazione da parte della Camera, il direttore della Coldiretti di Viterbo Ermanno Mazzetti afferma che “le decisioni che prenderà il Governo devono andare a sostegno delle imprese agricole, che tengono alto il valore della nostra italianità”. I provvedimenti, fortemente sostenuti dalla Coldiretti, stabiliscono di

prorogare la revisione obbligatoria delle macchine agricole dal 30 giugno al 31 dicembre 2015 a partire da quelle immatricolate prima del 10 gennaio 2009. Anche la proroga per il patentino - precisa la Coldiretti - è spostata al 31 dicembre di quest’anno. Per quest’ultimo adempimento resta valida l’esenzione dall’obbligo per coloro che autocertifichino di avere esperienza nell’utilizzo di macchine agricole per almeno due anni nell’ultimo decennio. “Attendiamo il responso di Camera e legislatori ma nel frattempo, come è nello stile della nostra Federazione, continuiamo a lavorare a fianco di coltivatori e consumatori” conclude il Presidente della Coldiretti di Viterbo Mauro Pacifici.

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