TMW Magazine n.111

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TMWmagazine Mensile di critica e approfondimento calcistico

#111 MARZO 2021

Miguel di VERONA SPECIALE PROPRIETÀ USA IN SERIE A

Foto © Francesco Grigolini


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SOMMARIO #111 MARZO 2021

GIRL POWER

LA PENNA DEL DIRETTORE

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PAROLA A MICHELE CRISCITIELLO PRIMAVERA DI RISPOSTE

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TMW RADIO

L’ ANGOLO DI CALCIO 2000

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A CURA DI FABRIZIO PONCIROLI MIGUEL DI VERONA

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SERIE A

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SPECIALE PROPRIETÀ AMERICANE LE MANI SULLA SERIE A

L’ITALIA VOLA IN INGHILTERRA AZZURRE QUALIFICATE ALL’EUROPEO

LA VERITÀ DI DONADONI AVREI DETTO SÌ AL CAGLIARI

CHE FINE HA FATTO

49

STANKEVICIUS IN STILE FOOTBALL MANAGER

EDITORIALI 3

EDITORIALE PRIMAVERA DI RISPOSTE

19

LE MANI AMERICANE SULLA SERIE A PAUL ELLIOTT SIGER, MILAN

4

L’ANGOLO DI CALCIO 2000 MIGUEL DI VERONA

21

LE MANI AMERICANE SULLA SERIE A ROBERT PLATEK, SPEZIA

11

LE MANI AMERICANE SULLA SERIE A JOEY SAPUTO, BOLOGNA

24

SERIE B PISA, AMERICAN DREAM

13

LE MANI AMERICANE SULLA SERIE A ROCCO COMMISSO, FIORENTINA

28

SERIE C MR.CALCIO JOE TRACOPINA

15

LE MANI AMERICANE SULLA SERIE A DAN FRIEDKIN, ROMA

32

ALTRI MONDI ITALIAN JOB, CHI È ANDREA RADRIZZANI

17

LE MANI AMERICANE SULLA SERIE A KYLE KRAUSE, PARMA

35

AMARCORD DIEGO... QUELLO NUOVO

52

RECENSIONE DI CHIARA BIONDINI TI RACCONTO I CAMPIONI DELLA JUVENTUS

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Michele CRISCITIELLO

@MCriscitiello Editore TC&C s.r.l.

PRIMAVERA DI RISPOSTE Con la primavera si propone il periodo decisivo del campionato, quello in cui è necessario fare la differenza. Se da una parte l’Inter di Conte ha cercato di prendere il largo, va altresì sottolineato come chi sta dietro non abbia nessuna intenzione di mollare la presa. Un elogio va dunque riservato a Stefano Pioli ed al Milan solido e determinato che è riuscito a costruire, una squadra che anche al netto di flessioni ed assenze che stanno falcidiando la rosa, riesce sempre e comunque a restare a galla e a dare conseguentemente un senso a questo campionato. Certo, la gestione di Ibrahimovic e della partecipazione a Sanremo dell’attaccante svedese non è stata delle migliori, il fatto che sia coincisa con prestazioni poco convincenti va certamente sottolineata, ma nonostante ciò la classifica è lì a parlare per dimostrare che la stagione rossonera non è affatto da mettere in archivio anzitempo. Chi invece dovrà fare delle riflessioni profonde è invece il Torino: non è possibile che tutti progetti che si stanno susseguendo abbiano sempre delle problematiche di risultato e di riscontro sul campo. Cambiano i direttori sportivi, da Petrachi a Bava sino a Davide Vagnati; si susseguono allenatori di va

Sede Centrale, Legale ed Amministrativa Strada Setteponti Levante, 114 52028 Terranuova B.ni (AR) Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 Redazione giornalistica Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872 Sede redazione Firenze Via da Pordenone 12, Firenze Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336 Direttore Responsabile Michele Criscitiello criscitiello@tmwmagazine.com Direttore Editoriale Luca Bargellini bargellini@tmwmagazine.com Redazione Marco Conterio conterio@tmwmagazine.com Chiara Biondini biondini@tmwmagazine.com

lore come Mazzarri, Longo, Giampaolo e Nicola, ma il progetto non decolla. Probabilmente le problematiche stanno altrove, e non è un caso che sul banco degli imputati i tifosi granata abbiano messo qualcun altro. Un’assunzione di responsabilità, senza nascondersi dietro alibi ed arbitri (comunque pessimi in tutte le loro espressioni) sarebbe un primo passo per poter andare avanti in un percorso di crescita che si è fossilizzato ormai da troppo tempo.

Hanno collaborato Bernabei Simone, Bonan Tommaso, Cardia Ivan, Di Benedetto Lorenzo, Iacobellis Giacomo, Lazzerini Pietro, Lorini Simone, Marucci Lorenzo, Maschio Tommaso, Mocciaro Gaetano, Pavese Michele, Stefano Sica, Uccellieri Daniel, Claudia Marrone, Marco Pieracci Fotografi Federico De Luca, Federico Gaetano, Image Sport Agency, Agenzia Liverani Realizzazione grafica Sara Mastrosimone TC&C s.r.l. Supplemento mensile gratuito alla testata giornalistica Tuttomercatoweb.com® Testata iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione, numero 18246 Foto © Daniele Mascolo/PhotoViews

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L’A NG OLO DI C A LC IO 2 000

MIGUEL di Verona

L’ang ol o d i

Calcio2OOO

d i Fabr iz io Ponciroli

@f ponc iroli Centrocampista di grande qualità, Miguel Veloso è una delle certezze dell’Hellas Verona. Dopo tanti anni in campo, ha ancora l’entusiasmo di quando, da ragazzino, stravedeva per Zinedine Zidane. Ecco cosa ci ha raccontato…

Foto © Francesco Grigolini Foto © Matteo Gribaudi/Image Sport

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L’A NG OLO DI C A LC IO 2 000 TO R I N O 2 1 / 0 9 / 2 0 1 9 C A M P I O N ATO D I C A L C I O S E R I E A JUVENTUS-HELLAS VERONA N E L L A F O TO : G O L M I G U E L V E L O S O

Nato a Coimbra, città portoghese bagnata dal fiume Mondego, Miguel Veloso è un classe 1986. Figlio di Antonio Veloso, di ruolo difensore, inizia la sua carriera da calciatore emulando il padre. Muove i primi passi nel Clube Atlético & Cultural. A 14 anni entra a far parte del settore giovanile dello Sporting Club de Portugal. Diventato professionista, viene mandato, in prestito, all’Olivais e Moscavide. E’ la svolta: cambia ruolo, passando da difensore centrale a centrocampista. Tornato allo Sporting, gioca in più ruoli ma, alla fine, si impone a centrocampo. Dopo aver vinto due Coppa del Portogallo e due Supercoppa del Portogallo, nell’estate del 2010 approda in Serie A, al Genoa. Resta al Grifone per due stagioni, poi si trasferisce alla Dinamo Kiev. Firma un quadriennale e gioca la Champions League (suo primo gol al Parco dei Principi, contro il PSG). Torna, per altre due volte, al Genoa, prima di firmare, nel luglio del 2019, un contratto con l’Hellas Verona. Inizia così la sua avventura con gli scaligeri. Gol all’esordio contro il Bologna e tanta sostanza per un centrocampista di grandissime doti. Lo confermano le 57 presenze con la nazionale portoghese (con anche tre reti). Ha disputato due Mondiali e un Europeo. Foto © Daniele Buffa/Image Sport

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L’A NG OLO DI C A LC IO 2 000

Miguel, chi erano i tuoi idoli da ragazzino? “Il mio giocatore preferito è sempre stato Zidane. Mi piaceva moltissimo, talento incredibile”. Hai sempre giocato da centrocampista o hai sperimentato altri ruoli da giovanissimo? “No, ho giocato in altri ruoli. Quando ero nel settore giovanile dello Sporting Clube de Portugal, giocavo come difensore centrale. Tutto è cambiato quando sono andato a giocare, in prestito, all’Olivais e Moscavide. Ci sono arrivato come difensore centrale ma, dopo due partite senza giocare, l’allenatore mi ha provato a centrocampo ed è andata bene. Quando sono tornato allo Sporting Clube de Portugal, mi sono rimesso in gioco come difensore centrale. L’infortunio di due centrocampisti, mi ha portato a spostarsi nuovamente a centrocampo ed è diventato il mio ruolo principale”. Quando hai capito che il calcio sarebbe diventata la tua professione? “Devo essere sincero. Terminate il settore giovanile allo Sporting, mi aspettavo di giocare in prima squadra ma sono stato mandato in prestito all’Olivais e Moscavide. E’ stato un duro colpo per me, pensavo che la mia carriera fosse finita e, invece, andare in prestito in una squadra dove ho potuto giocare con continuità, è stata la miglior situazione che potesse capitarmi. Ho giocato, ho cambiato ruolo e sono cresciuto molto. Quello è stato il momento in cui tutto è cambiato in meglio per me”.

Foto © Federico De Luca

Hai giocato nello Sporting ai tempi in cui c’era un altro giovane dal grande avvenire… Un certo Cristiano Ronaldo… “In realtà, anche se io ero più grande di lui di un solo anno e, quindi, avremmo dovuto giocare insieme, lui giocava già con ragazzi molto più grandi di me. Non abbiamo mai giocato insieme durante il periodo allo Sporting. Quando è arrivato in prima squadra, è passato quasi subito al Manchester United. Ma ci siamo rivisti poi in nazionale…”. Sei arrivato in Italia a soli 24 anni. Cosa ti piace dell’Italia? “Ah, il cibo è fantastico, non ci sono dubbi. E’ un Paese in cui ci sono tante eccellenze come la moda o il design. Anche la lingua italiana mi è piaciuta da subito. Uno splendido Paese e poi, calcisticamente parlando, qui sono cresciuto moltissimo”. Foto © Francesco Grigolini

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L’A NG OLO DI C A LC IO 2 000

Un trofeo che non dimenticherai mai e un gol che resterà nella tua mente per sempre… “Il trofeo a cui sono più legato è il primo conquistato con lo Sporting Clube de Portugal, ovvero la Coppa del Portogallo (edizione 2006/07, ndr). Mi sentivo in obbligo verso lo Sporting che mi ha aveva dato tantissimo. Vincere quel trofeo è stato bellissimo. Non sono riuscito a vincere la Primeira Liga ma quel primo trofeo è stato molto significativo per me”. Per il gol diciamo magari quello, spettacolare, segnato alla Juventus? “Sicuramente è stato un fantastico gol ma non ci ha portato la vittoria, quindi no… Quindi preferisco il gol segnato all’esordio con la casacca dell’Hellas Verona lo scorso anno. E’ stato importante, ci ha permesso di pareggiare la gara con il Bologna”. Parliamo dell’Hellas Verona. Passa tutto da Ivan Juric? “Tutti danno il loro contributo. Si tratta di una società molto ben organizzata, ognuno fa il suo dovere. Mister Juric ha portato carattere e una certa mentalità, la sua mentalità. Ha creato una certa cultura del lavoro. Sicuramente Juric è un tassello importante. E’ molto bravo ma lo è stata anche la società quando ha deciso di dargli una chance. Non era scontato, veniva da esperienze non positivissime”. Un pregio e un difetto del tuo allenatore?

“E’ un allenatore con grandissima passione per il lavoro che fa. E’ una persona molto chiara, mi piace perché quello che ti deve dire, te lo dice in faccia. Non accade così spesso nel nostro mondo. Difetto? Forse si innervosisce troppo, non gli fa bene alla salute (ride, ndr)”. Come si vive a Verona? Ti piace la città? “Si vive benissimo. Guarda, è una città speciale, con delle persone bellissime, umili e con tanta voglia di fare e lavorare. Mi trovo alla grande. Quando stavo per firmare, qualche dubbio l’avevo. Ora che conosco la città, mi ritengo fortunato a far parte di questa comunità”. Parliamo di te: hobbies, serie TV preferita e piatto a cui non riesci a dire di no… “Guarda, quando non ci sono i figli, mi piace giocare alla playstation. Non giochi di calcio, lo pratico già tutto il giorno. Sono più un tipo da Call of Duty… Guardo tantissime serie TV e film. Ultimamente ho convinto anche mia moglie a guardarle. Non è stata una passeggiata, non era il tipo. La Casa di Carta mi ha preso molto. Cibo preferito? La pizza, non ho dubbi. Magari con sopra della salsiccia fresca, una buona mozzarella ma anche una margherita va benissimo (ride, ndr)”. I tre giocatori più forti con cui hai giocato… “Non posso non partire da Cristiano Ronaldo. E’ banale dirlo, lui si presenta da solo. Poi dico Nani e Manuel FarnanFoto © Daniele Buffa/Image Sport

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L’A NG OLO DI C A LC IO 2 000

des. Ho visto pochi centrocampisti con la qualità e la forza fisica di Manuel. Infatti, ha giocato anche nella Liga e in Premier League”. Cosa farai quando smetterai di giocare a calcio? “Onestamente non ci ho ancora pensato. Ho cominciato a fare qualche corso da allenatore ma, per il momento, mi diverto ancora tantissimo a giocare e voglio concentrarmi solo su questo. Credo che nel calcio si possa sempre migliorare e io ho intenzione di crescere ancora. Comunque vada, il calcio mi ha dato tantissimo, è parte della mia vita da sempre, quindi credo che lo sarà anche quando smetterò di fare il calciatore”. Cosa farai appena la pandemia ci permetterà di tornare ad una vita normale? “Andrò a Lisbona dai miei parenti. Ogni anno ci andiamo per una decina di giorni di vacanza. Lo scorso anno, per la pandemia, non siamo potuti tornare a Lisbona. Mi auguro di poterci andare questa volta”. Ultima domanda: può ancora migliorare questo bellissimo Hellas Verona? “Certo. Come ho detto, si può sempre migliorare. Dobbiamo fare meglio. Ovviamente tutto dipende dai risultati ma noi dobbiamo fare sempre meglio. E’ importantissimo per il club che viene prima di tutto e tutti”.

Foto © Federico De Luca Foto © Imago/Image Sport

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COLLEZIONE CALCIATORI PANINI 2021

LA PASSIONE DI CASA IN EDICOLA E SU PANINI.IT

MAXI ALBUM + 2 BUSTINE A SOLO 1 EURO


SE R I E A

LE MANI AMERICANE SULLA SERIE A “Svo lta epo cale per il calcio i t a l i a n o . S o n o sempr e di più i clu b di pr o pr ie t à di ma n a g e r americani. Ecco chi sono i volti nuovi, a stelle e strisce, del nostro palcoscenico principale”

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Joey SAPUTO

DAI LATTICINI AI SOGNI DI BOLOGNA di Marc o C onteri o

@marco conte r i o

N OME : Jo ey Sa pu to N ATO A : M on tre a l, Ca n a da, 1964 SQUADRA : Bologn a , CF Mon tre a l I N VESTI M ENTI: Sa pu to In corpora ted ( la tti ci n i )

Foto © Daniele Buffa/Image Sport

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SE R I E A

F i g l i o d i em i g ra n t i d el p a l erm i t a n o , J o e y S a pu to è i l n u m ero u n o d ei u n a d el l e p i ù g ra n d i i n d u s t ri e n o rd a m eri c a n e n el c a m p o d ei l a tt i c i n i . E red e d i u n i m p ero ec o n o m i c o en o rm e m es s o s u d a l p a d re L i n o , c o m e l u i h a l a s c i a t o a l f ra t el l o m a g g i o re, L i n o j u n i o r, l ’ i n c o m b en za d i o c c u p a rs i d el b u s i n es s d i f a m i g l i a . E s em p re c o m e l u i h a d ec i s o d i d ed i c a re s o l d i e t em p o a l l a s u a g ra n d e p a s s i o n e: i l p a l l o n e. A l vert i c e d el l ’ a zi en d a c a s ea ri a f i n o a l 2 0 0 7 , s i d ed i c a p o i a l l a h o l d i n g Free2 BE e a l m o n d o d el c a l c i o , o l t re c h e a l c d a d el l ’ a zi en d a d i t ra s p o rt i Tra n s f o rc e. Pa t ri m o n i o s t i m a t o s u p eri o re a i 5 m i l i a rd i d i d o l l a ri , en t ra a f a r p a rt e d el Bo l o g n a i n s i em e a J o e Ta c o p i n a d a l 2 0 1 4 , n el l a c o rd a t a d i q u el l o c h e s a rà p o i i l n u m ero u n o c o n g ra n d e s u c c es s o d i t a n t e s o c i et à i t a l i a n e.

Foto © Daniele Buffa/Image Sport

I l B o l o gn a co n S a pu to P ro n t i vi a , i l Bo l g o n a t o rn a i n A c o n Ta c o p i n a a l l a g u i d a , p o i S a p u t o d i ven t a c h a i rm a n u n i c o . I l m i g l i o r p i a zza m en t o ri s a l e a l l a s t a g i o n e 2 0 1 8 /2 0 1 9 c o l d ec i m o p o s t o , p er i l res t o i l Bo l o g n a d el t y c o o n c a n a d es e è s em p re s t a t o n el l a p a rt e d es t ra d el l a c l a s s i f i c a . S u l l a q u es t i o n e s t a d i o , l u n g o t i ra e m o l l a c o n l e a m m i n i s t ra zi o n i c i t t a d i n e. S u l c a m p o , p er o ra , s o g n i i n i zi a l i d ei t i f o s i m a p o i l ’ E u ro p a c h e res t a u n l o n t a n o m i ra g g i o .

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Rocco COMMISSO L’IMPERO MEDIACOM PER IL RINASCIMENTO d i Marc o C onter i o

@marcoconte r i o

N O M E : R o c c o C o m m isso N AT O A : M a r in a d i G io io sa I o n ic a , I t a l ia , 1 9 4 9 S Q UAD RA : F io r e n t in a , N Y C o sm o s I N V E S T I M E N T I : M e d ia c o m (c o m u n ic a z io n i)

Foto © Federico De Luca Foto © Daniele Buffa/Image Sport

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Na t o i n C a l a b ri a , Ro cco B e n i to C o mmi s s o s i t ra s f eri s c e n eg l i S t a t i U n i t i d ’ A m eri c a a l l ’ et à d i 1 2 a n n i c o n l a m a d re e d u e s o rel l e p er ra g g i u n g ere i l p a d re G i u s ep p e, f a l eg n a m e i n Pen n s y l va n i a . Do p o u n a n n o l a f a m i g l i a s i t ra s f eri s c e a New Yo rk , n el Bro n x . A rri va t o d a l n u l l a , i n A m eri c a c o s t ru i s c e u n vero e p ro p ri o i m p ero : f o n d a M ed i a c o m n el l ’ a u t o ri m es s a d i c a s a s u a n el l ’ es t a t e d el 1 9 9 5 . I n i zi a l m en t e M ed i a c o m a c q u i s i s c e i s i s t em i vi a c a vo n el l e c o m u n i t à a m eri c a n e p i ù p i c c o l e f i n c h é, n el 2 0 0 0 , a p re l e p o rt e d el l a s o c i et à a n u o vi i n ves t i t o ri q u o t a n d o l a i n Bo rs a a Wa l l S t reet , p o rt a n d o l ’ a zi en d a , c o n c en t ra t a i n p a rt i c o l a re n el l e reg i o n i d el M i d wes t e d el S u d es t , a l l ’ o t t a vo p o s t o f ra g l i o p era t o ri vi a c a vo n eg l i S t a t i U n i t i c o n u n f a t t u ra t o a n n u o d i o l t re 1 , 6 m i l i a rd i d i d o l l a ri . Nel m a rzo 2 0 1 1 l a s o c i et à vi en e p ri va t i zza t a e p o s t a s o t t o i l c o n t ro l l o d i C o m m i s s o , p ro p ri et a ri o d i c i rc a l ’ 8 7 % d el l e q u o t e s o c i et a ri e. A l l ’ a g o s t o 2 0 2 0 i l p a t ri m o n i o è d i 9 , 0 5 m i l i a rd i d i d o l l a ri .

Foto © Daniele Buffa/Image Sport

L a F i o re n ti n a co n C o mmi s s o A c q u i s t a i l c l u b n el l ’ es t a t e d el 2 0 1 9 d a l l a f a m i g l i a Del l a Va l l e e s i n d a i p ri m i g i o rn i è u n b ra c c i o d i f erro c o n l e a m m i n i s t ra zi o n i t erri t o ri a l i p er l a q u es t i o n e s t a d i o . I n t a n t o h a i n a u g u ra t o i l V i o l a Pa rk , i l f u t u ro c en t ro s p o rt i vo d el l a F i o ren t i n a p er u n i n ves t i m en t o d a 8 5 m i l i o n i d i eu ro . L e a m b i zi o n i p erò n o n ven g o n o ri p a g a t e s u l c a m p o d a i s u o i : l a s u a F i o ren t i n a n o n f a d i m eg l i o c h e l o t t a re a l u n g o p er l a s a l vezza e res t a re n el g u a d o d i m et à c l a s s i f i c a n o n o s t a n t e i l s et t i m o m o n t e i n g a g g i d el c a m p i o n a t o .

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Dan FRIEDKIN

DALLE AUTO AL DECOLLO DELLA NUOVA ROMA d i Marc o C onteri o

@marco conte r i o

N OME : Tho ma s Da n i el Fri edki n N ATO A : S an Di ego, Sta ti Un i ti , 1965 SQUADRA : A S Roma I N VESTI M ENTI: CEO di Gu lf Stat es To yo t a D ist ri bu tors

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Do p o u n a t ra t t a t i va l u n g a e c o m p l i c a t a , ra l l en t a t a a n c h e d a l l a p a n d em i a , D a n Fri e d ki n d i ven t a n u m ero u n o d el l a R o m a . Na t o n el 1 9 6 5 i n C a l i f o rn i a , ered i t a l a s o c i et à d i f a m i g l i a , i l Fri ed k i n G ro u p , c h e s i o c c u p a i n es c l u s i va d el l a d i s t ri b u zi o n e e d el l a ven d i t a d i vet t u re To y o t a i n Tex a s , A rk a n s a s , L o u i s i a n a , M i s s i s s i p i e Ok l a h o m a , ven d en d o n el 2 0 1 8 a u t o vet t u re p er u n va l o re d i 9 m i l i a rd i d i d o l l a ri . E ’ a n c h e p ro d u t t o re c i n em a t o g ra f i c o , a n c h e d i p el l i c o l e c h e h a n n o vi n t o l a Pa l m a d ’ Oro a C a n n es c o m e T h e S q u a d re. M et t e u f f i c i a l m en t e l e m a n i s u l l a R o m a n el l ’ a g o s t o d el 2 0 2 0 , d o p o u n a n n o d i t ra t t a t i ve c o n J a m es Pa l l o t t a . L a Ro ma co n Fri e d ki n L ’ i m p a t t o col calcio italiano è tosto: il caso Dzek o , l a d i ri g en za t u t t a d a f o rm a re e l ’ a rri vo d i Ti a g o P i n t o , u n a p i a zza c o m p l i c a t a d a g es t i re c o m e q u el l a d i R o m a . L a s u a è u n a ri vo l u zi o n e s i l en zi o s a m a i n es o ra b i l e, c h e s em b ra t o c c a re t u t t i i t a s t i e g l i a m b i t i d el l a s o c i et à . Da q u el l o c o m m erc i a l e a q u el l o d el l o s p o n s o r t ec n i c o f i n o a l l ’ i n evi t a b i l e q u es t i o n e s t a d i o c h e s a rà a f f ro n t a t a a b reve c o n l e i s t i t u zi o n i c i t t a d i n e. E c o n c u i s i è s c o n t ra t o d u ra m en t e, f i n o a l l ’ a d d i o , i l s u o p red ec es s o re a m eri c a n o . Foto © Antonello Sammarco/Image Sport

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Kyle KRAUSE PRES. DI KUM AND GO CON INTERESSI NEL VINO di And re a L os api o

@L o s api otmw N OME : Kyl e J. K ra u s e N ATO A : S cran ton , Iowa, USA , 1963 SQUADRA : Parma, De s Moi n e s Men a ce I N VESTI M ENTI: Ku m a n d Go (ve n di ta a l det t ag lio ), Ca n ti n a Se ra fi n i (vi n i ) , Gr up p o V ietti (vi n i )

Foto © Daniele Buffa/Image Sport

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Na t o i n I o wa , è p res i d en t e e C E O d el g ru p p o K ra u s e, a zi en d a d i f a m i g l i a p ro p ri et a ri a d i d i vers e s o c i et à d i l u s s o e b u s i n es s . Neg l i a n n i 2 0 0 0 Kyl e K ra u s e vi en e el et t o p res i d en t e d i Ku m a n d G o , c a t en a d i n eg o zi c o n 4 0 0 s ed i i n 1 1 S t a t i , p ri n c i p a l m en t e i n I o wa . Neg l i u l t i m i a n n i c i s o n o s t a t i n u o vi i n ves t i m en t i i n I t a l i a , i n p a rt i c o l a re n el l a C a n t i n a S era f i n i e d i a l t re a zi en d e vi n i c o l e n el l e L a n g h e, p i ù i l G ru p p o V i et t i c h e p o s s i ed e c i rc a 2 8 et t a ri d i t erren i n el l a p ro d u zi o n e d i Ba ro l o e Ba rb era . I l g ru p p o h a u n p a t ri m o n i o s t i m a t o d i c i rc a 3 m i l i a rd i d i eu ro . I l Pa rma co n K ra u s e A c q u i s t a i l c l u b n el l ’ es t a t e d el 2 0 2 0 d a Nu o vo I n i zi o , l a c o rd a t a d i i m p ren d i t o ri p a rm en s i c h e h a ri p o rt a t o i d u c a l i n el g ra n d e c a l c i o . L o s t a d i o è g i à p ra t i c a m en t e a p p ro va t o e l ’ i d ea è q u el l o d i p a rt i re i l p ri m a p o s s i b i l e. S em m a i i l p ro b l em a è i n c a m p o , p erc h é l a s c el t a d i a c q u i s t a re u n a p a rt e d ei m i g l i o ri g i o va n i c h e s o n o s u l m erc a t o n o n s t a p a g a n d o , vi s t a l a p o s i zi o n e i n c l a s s i f i c a . L ’ i n ves t i m en t o è s t a t o c o m u n q u e m o l t o a l t o , t ra i 1 0 0 m i l i o n i d i a c q u i s t o d el c l u b e g l i a l t ret t a n t i p er i n u o vi g i o c a t o ri . Ovvi a m en t e i l p ro g et t o n o n p u ò c h e es s ere m ed i o l u n g o , a l t ri m en t i

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Paul Elliott SINGER IL FONDO ELLIOTT E I DEBITI PUBBLICI NAZIONALI di And re a L os api o

@L o s api otmw

N OM E : Pau l Elli ott Si n ger N AT O A : Ne w York, USA , 1944 SQUADR A : A .C. Mi lan I N VE STIMENTI: Fon do Elli ot t

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Pa u l E l l i o tt S i n ge r h a f o n d a t o E l l i o t t M a n a g em en t C o rp o ra t i o n n el 1 9 7 7 a New Yo rk e ri c o p re i ru o l i d i P res i d en t e, c o - C E O e c o - C I O d el l a s o c i et à . È i l p i ù g ra n d e f o n d o d i i n ves t i m en t o a t t i vi s t a d el m o n d o , i ren d i m en t i a n n u a l i s o n o d el 1 3 , 2 % ri s p et t o a l l ’ 1 1 , 4 % d i S & P 5 0 0 , c o n u n a s s et d a o l t re 3 5 m i l i a rd i d i d o l l a ri i n g es t i o n e. Nel c o rs o d eg l i a n n i s o n o s t a t i i n ves t i t i s o l d i a n c h e i n d eb i t o p u b b l i c o n ei va ri s t a t i s o vra n i , c o m e i l Perù o l ’ A rg en t i n a , a l t ri m en t i i l C o n g o . A l p res i d en t e p eru vi a n o era ri u s c i t o a f a r s eq u es t ra re i l j et p ri va t o , p er quindici anni ha battagliato con l ’ A rg en t i n a p er l e o b b l i g a zi o n i Ta n g o b o n d , f a c en d o s el i ri m b o rs a re. Neg l i a n n i h a i n ves t i t o a n c h e i n c o m u n i c a zi o n i c o n AT &T, c erc a n d o d i d i ven t a re u n ’ a l t ern a t i va a Net f l i x . I l M i l a n co n S i n ge r E n t ra t i n ei ro s s o n eri a l u g l i o 2 0 1 8 , l a ren d i t a p er g l i i n ves t i t o ri a l m o m en t o n o n c ’ è. Perc h é h a p a g a t o i ro s s o n eri c i rc a 3 0 3 m i l i o n i d i eu ro , i n ves t en d o n e a l t ri p er m et t ere a p o s t o l a s i t u a zi o n e f i n a n zi a ri a d el c l u b e, f i n o a q u a n d o i ro s s o n eri n o n a n d ra n n o i n C h a m p i o n s L ea g u e, d i f f i c i l m en t e c i s a rà u n p l u s . E u ro p a L ea g u e p er d u e s t a g i o n i , o ra i l M i l a n è t ra s c i n a t o d a i s u o i s i m b o l i I b ra h i m o vi c , Do n n a ru m m a e C a l h a n o g l u , c u ri o s a m en t e t u t t i e t re i n s c a d en za a g i u g n o .

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Robert PLATEK INVESTIMENTO PERSONALE A LA SPEZIA d i And re a L o s api o

@ L o s api otmw

NOME: Robert Platek N AT O A : Ar l in gt o n , V ir gin ia , US A , 1 9 6 4 S Q UAD RA : S o n d e rj ys ke Fo o d bo l d , C a s a P i a , S pe z i a I N V E S T I M E N T I : G r if f in Pa r t n e r s, L P e P l y m o u t h Pa r t n e r s (f in a n z a )

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R o be rt Plate k h a r adici in Vir g in i a , a d Arli ng ton, l ’u fficio a Wash i n gt on e i nt er es s i in D an im ar ca, Po r togallo e da poco an che in Ital i a . È il se t t i mo pr o pr ietar io s tatun i t ense ne l c al cio del Bel paes e. O p eraz i one d a 2 4 m il ioni di eu r o e n essuna p ar tecipazione del fo nd o M S D Ca p i tal di cu i è fo ndator e, b e nsì un in ves tim ento per s on a l e d e lla f am ig l ia. L aur eato al l a Ru t g e rs Uni v er s ity, è entr ato a far p a r t e de l f ondo per g es tir e il pat r i m onio de l t yco on infor m atico Mic h a e l De ll. Po tr fol io Manag er del f o n d o, è st at o anal is ta fin an ziar io d e l d e b i t o del l a C h as e Manh att a n B a nk , me mbr o del l ’Hig h Yiel d e h a f ond at o Gr iffin Par tn er, L P e P l y m out h Part ner s . Patr im onio perso na le d i circa 2 m il iar di di do l l ar i L o Sp e zia con P la t ek - Il m ag n at e a me ri cano ha appena acqu is tat o l a squad ra e qu in di è im po s s ib i l e giudica rne l ’o per ato. Nel l e p r o s si me se t tim ane inco m in cer à a conosce re il cl ub, m a no n h a i n t enz i one di cam biar e l a dir ige nz a che f i nor a è s tata br ava a p o r ta re la sq uadr a l o ntan o dal l a z o n a rossa del l a r etr o ces s ione.

Foto © www.imagephotoagency.it

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PISA

american dream d i C l au di a Marrone

@ cl au di ly n _e mma “Il Pisa Sporting Club comunica la formalizzazione, in data odierna, del trasferimento del 75% delle quote societarie, e quindi dell’attuale quota di maggioranza, dalle Famiglie Ricci e Paletti ad Alexander Knaster. Il restante 25% resterà di proprietà della Ma. Gi.Co s.r.l. detenuta dalla Famiglia Corrado come simbolo di continuità e come testimonianza della validità del progetto societario e sportivo avviato. Tale operazione conferisce al Pisa Sporting Club un peculiare connotato di internazionalità e una eccezionale spinta verso la creFoto © Francesco Grigolini

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scita, l’ambizione e l’avanzamento di tutto il Sodalizio. Il Pisa Sporting Club, nel dare il benvenuto ad Alexander Knaster, intende ringraziare Enzo Ricci e Mirko Paletti per il contributo umano, professionale ed economico garantito in questi anni, fondamentale input per il percorso intrapreso dalla Società e per le importanti e significative soddisfazioni sportive già vissute. Il Pisa Sporting Club ritiene doveroso ringraziare Raffaella Viscardi e Giovanni Corrado per il loro contributo durante la fase di trattativa e negoziazione. Ringraziamenti da estendere al Team di Tifosy, coordinato da Fausto Zanetton, Marco Re e Tommy Aylmer; in rappresentanza dello Studio Legale Grimaldi a Davide Contini, Fabio Pizzoccheri e Christian Prencipe; all’avvocato Giovanni Polvani, già membro del CdA nerazzurro e allo Studio Legale Cuccio di Milano. Tutte componenti senza le quali questa trattativa non avrebbe conosciuto l’esito soddisfacente e positivo appena descritto”. Era la sera del 20 gennaio 2021, e il Pisa, con questo comunicato annunciava il passaggio di proprietà della maggioranza del club. Facevano seguito le parole dell’investitore anglo-americano (erroneamente chiamato “oligarca” per le sue origini

russe), nella lista dei 400 uomini più ricchi del Mondo secondo la nota rivista “Forbes”: “L’operazione di oggi è motivo di orgoglio ed è un onore essere associato a una città e a una società calcistica storica come il Pisa. Il mio investimento è solo l’inizio di un percorso che accompagnerà la squadra e la società verso nuovi traguardi sportivi e non. Ho intenzione di supportare il management, coordinato dal Presidente Giuseppe Corrado, e di accompagnare la società anche nel processo di ammodernamento delle sue infrastrutture secondo la visione condivisa. Forza Pisa!!!”. Knaster entra così nel mondo del calcio italiano, dopo che nei mesi precedenti, con il supporto Gianluca Vialli, aveva tentato di rilevare da Massimo Ferrero la Sampdoria. Al netto dei traguardi futuri – ovviamente da legare a possibili nuovi investimenti vista la strategica posizione dello stadio e ai flussi di turismo che si contano extra pandemia – il passaggio sarà del tutto graduale. Come infatti ha confermato Giuseppe Corrado, la sua famiglia rimarrà in seno alla società per almeno i prossimi due anni, con l’idea anche di prolungare in futuro la collaborazione; confermati anche il Ds Roberto Gemmi e mister Luca D’Angelo, per i quali, sempre a detta di Corrado, si lavorerà per il

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prolungamento dei rispettivi contratti. Basi quindi solide anche per la prossima stagione, in attesa che termini quella attuale. E uno scorcio sulla Liguria, non per la Samp. Scattato subito il parallelismo con l’esordio della famiglia Corrado a capo della società, che visse la prima partita da patron i 24 dicembre 2016, 0-0 interno contro lo Spezia. Sul campo dell’Entella è stato invece l’esordio di Knaster, più sfortunato del predecessore: successo dei Diavoli Neri per 2-1. Ma poco conta questo, soprattutto se si considera che il miliardario arriva in un club sano e solido, situazione che non trovò invece la famiglia Corrado: era 16 dicembre 2016 e il Pisa, guidato al tempo dall’attuale tecnico del Napoli Gennaro Gattuso, era in procinto di partire per la trasferta di Cittadella dopo che la trattativa per la cessione della società, disastrata e prossima al fallimento sotto la guida di Fabio Petroni, era saltata. Un nutrito gruppo di tifosi cercò di impedire la partenza del pullman, e si rese necessario l’intervento dello stesso Giuseppe Corrado, che si rese disponibile a una nuova trattativa, andata a buon fine: la squadra partì alla volta del Veneto, ma non chiuse l’anno in bellezza, vittima della retrocessione in Serie C. Ma quella è ormai un’altra storia, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Club risanato, Serie B riconquistata e adesso… asticella alzata? Foto © Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

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MR.CALCIO Joe Tacopina E LE SUE AVVENTURE ITALIANE. DALLA ROMA A CATANIA, TREDICI ANNI A GIRO PER LO STIVALE di Luc a Barge l lini

@ B argel lin iLuc a “Dopo aver fatto fortuna negli USA sono tornato in Italia per restituire qualcosa al mio paese d’origine”. Con queste parole Rocco Commisso, attuale proprietario della Fiorentina, spiegò subito dopo il suo approdo a Firenze le motivazioni che lo avevano spinto ad riattraversare l’Atlantico e rimettersi in gioco nel calcio del Belpaese. Prima di Mr. Mediacom, però, ci sono stati altri club e altre tifoserie che nel nostro paese, hanno assaporato il passaggio ad una proprietà ‘Made in USA’. Tutte realtà da un comune denominatore: Joe Tacopina.

Foto © Daniele Buffa/Image Sport

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F E S T E G G I A M E N T I V E N E Z I A C O P PA I TA L I A LEGA PRO 2016-2017 N E L L A F O TO : J O E TA C O P I N A E F I L I P P O I N Z A G H I

Foto © Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

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L’avvocato newyorkese nato da Cosmo e Josephine Tacopina, rispettivamente originari di Roma e Palermo, è stato infatti uno dei primi manager americani a voler investire nel movimento calcistico italiano. Per la precisione il primo approccio di Tacopina con il pallone verde-bianco-rosso risale al 2008, anno in cui tentò, senza riuscirci, d’acquistare il Bologna attraverso il fondo d’investimento TAG Partners LLC. L’approdo al Dall’Ara non si concretizzò (almeno per il momento) e così quello che oggi è il numero uno del Catania in Serie C appena tre anni dopo, nel 2011, prese parte attraverso la Madison Avenue Sports and Entertainment (MadAve) all’acquisizione della AS Roma da parte di Thomas Di Benedetto, club del quale divenne anche consigliere d’amministrazione e vicepresidente. Trascorsi altri tre anni, nel settembre del 2014, arriva l’addio ai colori giallorossi per tornare al primo “amore”: il Bologna. Questa volta senza alcun contrattempo Tacopina il 17 settembre di quell’anno firmò un un preaccordo per rilevare il club insieme al magnate italo-canadese Joey Saputo. Nei mesi successivi arrivò, prima la nomina a presidente e poi, il ritorno in Serie A. Appena un anno dopo, la sorpresa: il 20 settembre 2015 a causa di alcuni contrasti con Saputo arrivano le

dimissioni con tanto di buonuscita da 3,5 milioni di euro. Il calcio italiano, oramai, per Tacopina era divenuto una parte di rilievo del proprio business e così neanche un mese dopo l’addio ai rossoblu arriva la notizia dell’acquisizione del Venezia FC, club veneto appena fallito e ripartito dalla Serie D. Con Giorgio Perinetti nel ruolo di ds e Filippo Inzaghi, in laguna il progetto si fece subito serio e ambizioso, con tanto di doppia promozione e ritorno in Serie B dodici anni dopo l’ultima volta. Anche a Venezia l’avventura di Tacopina ha un timing decisamente limitato e il 18 febbraio dello scorso anno viene reso nota la cessione del pacchetto azionario del club a Duncan Niederaurer, non un carneade qualunque ma addirittura l’ex presidente e Ceo della Borsa di New York. Infine l’ultima avventura, l’ultima piazza per fare calcio e rilanciare uno storico blasone del nostro pallone: Catania. Chiusa l’era di Antonino Pulvirenti l’Elefantino si è salvato grazie all’intervento della SiGi, ma oggi è legato a doppio filo al nome di Joe Tacopina che, sfruttando anche l’enorme potenziale del centro sportivo di Torre del Grifo, ha già messo nel mirino il grande salto fino al ritorno in Serie A.

Foto © Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

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A LTR I MON DI

ITALIAN JOB

Andrea Radrizzani CHI È ANDREA RADR IZZANI. L’ITALIANO D’OLTREMANICA ALLA GUIDA DEL LEEDS di G ae t ano Mo c c i aro

@gae mocc N e l c al cio più r icco al mond o, ossi a la Pr em ier L eag u e, s i sta f ac e nd o spazio un a pr opr ietà ital iana c on gra ndi am bizioni: è il L eeds U nite d d i Andre a Radr izzani. 4 6 ann i, l om b ard o di Rho , è nel cl ub dal 2 0 1 7 p r e nd e ndo dappr im a il 5 0 % d e l l e q uot e , infin e tu tto il pacch etto az ionar io. Ha ripor tato il cl u b del l o Yor kshir e in Pre mi er L eag ue do po 1 6 an ni e il suo obie t t ivo dichiar ato è quel l o d i insid i are in futur o l e top six d’I nghil te r r a.

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A LTR I MON DI

Do p o la laure a a in P u bbl ich e Rel az i o n i de l 1998 s i fo r m a in As ia. L av o r a i n Cina, Giappone e Sin g apo r e e p r op rio i n q ues t’u l tim o Paes e fo nd a n e l 2007 l’ la MP & Sil va (s ocietà i n t erna z i onale di m ar keting s po r tivo e d i ri t t i d e i media) ch e neg l i ann i è c r esci ut a al p un to da r ag g iun g er e u n f a t t ura t o d i circ a 9 0 0 m il ioni, con 2 1 u f f i ci ne l mondo. Ma i pr o g etti n on s i f er m a no qui e nel 2 0 1 5 nas ce El even S p o rt s, pia t t a f or m a m ediatica che si p r o pone di d i f fonder e a co s ti più ac c e s s i bile i p rin cipal i eventi s por tivi. È r i u scit o a e sten der s i n ei m er cati d i t u t t a E urop a (Bel g io, Po l onia, Port o ga llo e It a li a), in As ia (Myanm ar, Ta i wa n, G i ap pone) e h a cos tr uito u n a m pio p ort f olio di dir itti tv che in c l u de la S e ri e A (EL EVEN Po l onia, B el gio, M y a nmar ), Ser ie C (EL EVEN I t a l i a) , La Li ga (EL EVEN Bel g io, Po l o n i a, Port oga l l o ) e l a UEFA C h amp i o ns Le a gue (EL EVEN Po r to g al l o). E L EVE N B e lgio è il detentor e dei dir i t t i naz i onali del l a Pr o L eag u e belga , d e i ca mpionati s eco ndar i e dell a Wome n’ s Su per L eag u e bel g a. Pe r ché inv e st ir e s u l cal cio ing l es e e n o n it a li ano? Nel l e var ie in ter vis te è l o s te sso Rad rizzan i a s pieg ar e com e l ’i m port a nz a del l a Pr em ier L eag u e e gl i i nt roit i che g en er a h a fatto l a diff er enz a. E i l Leeds , no bil e decadu ta d e l c a lci o i ngles e che fin o a ven t’ann i f a si gi oca v a una s em ifinal e di C ham -

p ions L e ague , e r a l a p iaz z a p e r f e tta p e r f ar e l e c ose in gr and e : “M one tiz z i d al m ar ke ting. U na r istr uttur az ione d i un m ar c hio ic onic o ne l c al c io. I l L e e d s e r a un’oc c asione . I n I tal ia non c ’e r a nul l a d i sim il e , p uoi sol o f ar e tr ad ing d i gioc ator i”. L a v e nd ita d e l 6 5 % d e l l e az ioni d i M P& S il v a a un f ond o gov e r nativ o c ine se p e r un m il iar d o d i d ol l ar i gl i ha p e r m e sso d i ar r iv ar e al c l ub , c he gr az ie ai suoi sf or z i e c onom ic i e l a sua ge stione sta tor nand o a r isp l e nd e r e . R ip r e nd e r e “E l l and R oad ”, l ’im p ianto d ov e i <i>p e ac oc ks</ i> gioc ano l e p ar tite c asal inghe è stato il p r im o gr and e c ol p o. I l c l ub f u c ostr e tto a c e d e r l o ne l 2 0 0 4 p e r f ar f r onte al l e d if f ic ol tà f inanz iar ie . U na m ossa c he ha f atto c ap ir e sub ito l e inte nz ioni se r ie . E p e r q ue l c he r iguar d a l a c ostr uz ione d e l l a sq uad r a, il c ol p o d a nov anta è stato l ’ingaggio d e l te c nic o M ar c e l o B ie l sa: c onv inc e r e El L oc o a sc e nd e r e in se c ond a d iv isione è stato q ual c osa d i note v ol e , c he sta p or tand o i suoi d iv id e nd i: l a sq uad r a è già r ic onosc ib il e al m ond o anc he p e r il suo gioc o sp r e giud ic ato e sp um e ggiante . Col r itor no in Pr e m ie r l a p r op r ie tà ha sp e so ol tr e 1 0 0 m il ioni ac q uistand o gioc ator i d i l iv e l l o c om e R od r igo, D ie go L l or e nte e R af inha. Consol id ar e l a p r op r ia p osiz ione ne l c al c io c he c onta, p r im o ste p . Pe r p untar e se m p r e p iù in al to, te ne nd o al ta al ta l a b and ie r a ital iana in I nghil te r r a.

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A M A RC OR D

AMARCORD

Calcio2OOO

L a C ov e r d el N. 116 di C al c i o2000 è d e di cata a D i ego. All ora 22e nne, è l a stel l a d el We rd e r Bre ma. A di stan z a di s oli du e anni , approd e rà all a Juv e ntu s . Un f u or i cl a ss e che, in Itali a, non è mai s b occ i ato C A LCIO2 00 0 N.116 – ANNO 2007

DIEGO…

quello nuovo N on è M a ra dona, è br asilian o e h a i nc a nt a t o l a Ger m ania con l e s u e g ioc a t e . A nche per la pr oss i m a sta gione r im ar r à al Wer der Br e ma e inta nto pr ova a vincer e la Co p a A m e ric a da titolar e

@fp onc i roli di Fabr izio Ponciroli e Riccardo Fior ina

Foto © Imago/Image Sport

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A M A RC OR D

L a s tra d a che po r ta a Gr an ja C o m ar y, d o p o q ua lche chil om etr o l as ciata Rio d e J ane iro, comin cia a s al ir e e ad in erp i c a rsi v e rso le m o ntag ne. D al m ar e d i R i o a l f re sco del l a catena m ontuo s a a lle sp alle del l a città tanto fam o s a p er i l suo car neval e c’è un abis s o . L o n t ano da lle dis tr azioni, al l a r icer ca d el l a f re scura e del l a tr anquil l ità pe r p r e parare al meg l io l a C o ppa Am er ic a . E que st a v o l ta è ben e s pecificar e , n o n st ia mo pa rlan do di vel a, m a del l a C o p a Ame rica qu el l a di cal cio, quel l a c h e sanci sce l a m ig l ior for m azio ne d el S ud ame ri ca. Anch e ques ta vol t a l a f e d e raz i one br as il iana ha s cel t o G ra nja Com ar y s opr a Ter es o po l is c o m e ca sa d e l l a Sel ecao Br as il eir a . I l c e n t ro d’ alle nam en to s i es tende s u u n a sup e rf icie di 1 4 3 m il a m etr i qua d r a t i, una spe cie di C o ver ciano , m a i n mont a gna , la s tr u ttur a è intitol ata a d H e le no N unes , ex pr es idente del l a f ede ra z i one br as il ian a di footbal l e d a q ue st a loca tio n ci r is po nde D ieg o . C o n t at t a rlo non è s tato facil e, l a pr ep a r a z ione i n v is ta del l a C o pa Am er ic a p roce d e a gr an r itm o e D un g a no n a ma le dist ra z i on i. Un g io r nal is ta ital i a n o che v uole inter vis tar e D ieg o, m a g a ri pe r chi eder g l i dove g io cher à l ’a n no prossimo, s no ccio l an do g l i u na s er i e d i nomi di s qu adr e ital ian e ipot et i c a me nt e , mol to ipoteticam ente, in t er essa t e a lui , no n è cer to vis to di b u o n occhio. C al cio 2 0 0 0 per ò no n d emord e e alla fine r iu s ciam o a parl a r c i . I l campio ncino del Wer der Br e-

CH I È ?

Foto © Imago/Image Sport

D i e go Ri ba s d a C u n h a , m eg lio n o t o c o m e D ieg o , è u n g io c a t o r e b r a silia n o d a l t a len t o su b lim e. N a t o a Rib er a o P r et o , in Br a sile, il 2 8 feb b r a io 1 9 8 5 , il fo r t e c en t r o c a m p ist a c o m in c ia a fa r p a r la r e d i sé n elle fila d el S a n t o s, c lu b n el q u a le a p p r o d a a so li 1 2 a n n i. D o t a t o d i u n a v isio n e d i g io c o st r a o rd in a r ia ( ec c elle n eg li a ssist ) , D ieg o eso r d isc e n el c a m p io n a t o b r a silia n o g io v a n issim o ( 1 7 a n n i) , c o n q u ist a n d o n el 2 0 0 2 il su o p r im o a llo r o , o v v er o il c a m p io n a t o b r a silia n o . N el 2 0 0 3 sem b r a in p r o c in t o d i t r a sfer ir si a l To tt en h a m m a il p r esid en t e d el S a n t o s in t er v ien e a ll’ u lt im o sec o n d o e a n n u lla il p r e- c o n t r a t t o sig la t o d a l g io c a t o r e c o n il c lu b in g lese. N el 2 0 0 4 , c o n la S elec a o , c o n q u ist a la Co p p a A m er ic a , a t t ir a n d o le a t t en z io n i d ell’ E u r o p a c a lc ist ic a ( seg n a u n o d ei r ig o r i d ec isiv i n ella fin a lissim a c o n t r o l’ A r g en t in a ) . E ’ il P o r t o a sp u n t a r la p er c ir c a 9 m ilio n i d i eu r o . D ieg o fa t ic a a d a m b ien t a r si n el c a lc io p o r t o g h ese e il su o r en d im en t o n o n è q u ello sp er a t o ( so lo 4 g o l in 2 , t u r b o len t e, st a g io n i) . D ec id e c o sì d i c a m b ia r e a r ia , p r o p r io n el m o m en t o c h e g li v ien e c o m u n ic a t a la su a esc lu sio n e d a lla list a d ei 2 2 c h e p a r t ec ip er a n n o a i M o n d ia li 2 0 0 6 in G er m a n ia . G er m a n ia , c h e st r a n o . P er c ir c a 7 m ilio n i d i eu r o v ien e c ed u t o a d u n c lu b t ed esc o , a l W er d er Br em a p er esser e p r ec isi, d o v e, d i c o lp o , t o r n a a d esser e u n fu o r ic la sse a sso lu t o . Tr a sc in a il W er d er Br em a ( c lu b c o n c u i h a u n c o n t r a t t o sin o a l 2 0 1 0 ) a i v er t ic i d el c a lc io t ed esc o , v en en d o p r em ia t o c o m e m ig lio r g io c a t o r e d ella Bu n d eslig a . I n siem e a K a k à e Ro n a ld in h o , v ien e c o n sid er a t o d a ll’ a t t u a le CT D u n g a u n elem en t o fo n d a m en t a le d ella n a z io n a le b r a silia n a .

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m a n o n s i s b i l a n c i a , n o n vu o l e p a rl a re d el s u o f u t u ro l o n t a n o d a Brem a , m a s i s o t t o p o n e d i b u o n g ra d o a l l a ra f f i c a d i d o m a n d e. Vo g l i a m o s c o p ri re t u t t o d i q u es t a g i o va n e p ro m es s a c h e t u t t i p a ra g o n a n o u n p o ’ a Dec o e u n p o ’ a n c h e a K a k à . Per o ra è u n b ra s i l i a n o d a i p i ed i o vvi a m en t e m o l t o b en ed u c a t i c o n d a va n t i u n a vven i re c h e p o t reb b e es s ere m o l t o ro s eo . No n h a i n u m eri d i M es s i , n o n è u n f u n a m b o l o c o m e R o n a l d i n h o , m a p ro m et t e d a vvero b en e p erc h é è c o n c ret o , t rem en d a m en t e c o n c ret o . E a l l o ra pa rti a mo , ch i e ra i l tu o i d o l o qu a n d o e ri pi cco l o (n o n ch e a d e s s o s i a po i co s ì ve cch i o , D i e go h a 2 2 a n n i )? “A d o ra vo R a í , l e s u e g i o c a t e m i f a c eva n o i m p a zzi re e p o i R o n a l d o , i l Fen o m en o . Per m e l u i è e res t a i l m i g l i o re i n c i rc o l a zi o n e” . Ta n t o p er i n t en d erc i , n el q u a l c a s o q u a l c u n o l ’ a ves s e d i m en t i c a t o , R a ì f a c eva p a rt e d i q u el l a S el ec a o c h e n el 1 9 9 4 a i ri g o ri c i s t ra p p ò i l t i t o l o m o n d i a l e n eg l i U s a . Pa s s a n d o a d a l tro , qu a l è s ta to i l tu o go l pi ù be l l o n e l l a s co rs a s ta gi o n e ? “ Di s i c u ro l a ret e c o n t ro i l Bo c h u m , q u el l a c o n t ro i l Ba y ern e q u el l a c o n t ro i l Bo ru s s i a Do rt m u n d s u p u n i zi o n e, q u el l i s o n o s t a t i t re g o l m o l t o i m p o rt a n t i , a n c h e s e q u el l o c h e n o n d i m en t i c h erò m a i è q u el l o s eg n a t o a l l ’ A a c h en ” . I p ri m i t re s o n o s t a t i g o l s p et t a c o l a ri , a rri va t i a l c u n i d o p o u b ri a c a n t i s erp en t i n e, m a q u el l o s eg n a t o a l l ’ A a c h en m eri t a u n a s p i eg a -

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z i o n e un p o’ p i ù dettag l iata. Min u t o 93’ , il We r der s ta vin cen do i n c asa 3-1, pun izio ne del l ’Aac h en d alla t re quar ti, pal l a che v i en e ri ba t t ut a in m is chia al l im it e d e ll’ are a , Di eg o r iceve pal l a, f a u n a de ci na di pas s i in cor s a, a l za gli occhi e vede il por tier e d e l l ’Aache n a b bondam ente l o nt a n o da i p ali , no n ci pens a due v o l t e, non è a n cor a ar r ivato al c e r c hio di ce nt rocam po , m anch er a n n o t re me t ri , e s par a dir itto in go l . La pa lla rim bal za davan ti al l a l i n ea r i port a , sbatte co ntr o l a tr av er s a e f ini sce in r ete. Sem pl iceme n t e me morabil e. Ma n ono s tan t e i g ol di Di e go, il Wer der Br em a c h e è st at o in v etta al l a Bu ndes l iga p e r lunghi t r atti del l a s tag ion e, sull’ arriv o, co m e un cicl is ta b o l so, si è f e rmato l as cian do l o sc u d et t o, a nz i per es s er e pr ecis i i l M e i st e rscha le, ovver o il piatto a r ge n t at o si mb ol o del l o s cudetto t e d esco, a llo S t occar da. Per ché? C h e cosa è su ccesso a i bi a nco v erd i di Bre ma? “A b b ia mo pe rso l a co ncentr az i o n e ne l mom en to peg g ior e, a b b i amo commes s o tan ti er r or i c o me squad ra e qu es ti er r o r i ci h a n n o f a t t o gi ocar e m al u ccio nei mo me nt i cruci al i. Ins om m a, no n sa p p iamo ne anche n oi bene co s a c i s i a succe sso. Sper iam o no n ci r i c a p i t i ma i p i ù”. C o l pa de l vostro a llena t o r e Tho m as Sc haaf?

“M a ne anc he p e r sc he r z o. S c haaf è un ottim o al l e nator e , p r e te nd e l a giusta d ose d i d isc ip l ina, è m ol to inte l l ige nte e si sa r ap p ortar e b e nissim o c on tutti i gioc ator i d e l l a r osa. S a b e ne c om e f ar usc ir e il m e gl io d a ogni c al c iator e d e l l a sua r osa”. Q ue l l a ap p e na t r asc o r sa è s t at a p r o b ab il m e nt e l a t ua m ig l io r e st ag io ne d a q uand o g io c hi d a p r o fe ssio nis t a, 13 g o l se g nat i so no st at i un g r and e r is ul t at o , m a p e nsi d i p o t e r far e m e g l io ne l l a p r o s s im a B und e s l ig a? “O v v iam e nte c i sp e r o, anc he se p e r un gioc ator e c he c om e il sottosc r itto r ic op r e il r uol o d i r e gista a c e ntr oc am p o se gnar e tanti gol è una r ar ità. I o c om unq ue sono c onv into d i p ote r m igl ior ar e anc or a, m i sf or z e r ò p e r f ar e se m p r e d i p iù”. E al l o r a p ar l iam o d e l l ’It al ia final m e nt e , se i m ai st at o ne l B e l p ae se ? “Ce r to, l ’ho v isitato, m i è p iac iuto m ol to”. D i p oc he p ar ol e il b r asil iano, e d ir e c he l ui v iv e a B r e m a c he non è c e r to il p osto p iù v iv ac e d ’E ur op a. Fr e d d o d ’inv e r no, f r e d d o d ’e state , m a al l a f ine gl i f ac c iam o c om unq ue l a d om and a p iù inte r e ssante . S e i m ai st at o c o nt at t at o d a q ual c he s q uad r a it al iana, v e r r ai a g io c ar e d a no i? “U f f ic ial m e nte ne ssuna soc ie tà

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C UR IOSITÀ D i e go h a un suo personale sito web : ww w. d i e go10.com.br I l b r asi l i ano è stato votato g iocatore de l l ’ anno ne l la Bundeslig a 2 0 0 6 /0 7 H a r e al i zza to il suo primo g ol in Bu n de sl i ga i l 13 ag osto 2 0 0 6 contro l ’H a nnov e r 96 I ns i e m e al compag no di reparto Frin g s for ma i l d u o di c entrocampo den o m i nato “Two motors of Bremen’s m i d fi e l d ” H a e s or d i to i n C hampions L eag ue i l 1 4 se tte mb r e 2 0 0 4 , con la mag lia de l P or to, contr o il C SKA Mosca D i e go h a un debole per la linea di pr ofumi d i Dolg e & G abbana I l fe nome no del Werder Brema ha du e s or e l l e : Da i a n e e D jname

ital iana m i ha ma i c o n t a t t a t o . D ov e sse ac c ad e r e , va l u t erò i l d a f ar si. Pe r or a p e rò s t o b en e a l We r d e r B r e m a”. D i p iù p r op r io non s c u c e, p a s s i a m o ad al tr o al l or a . Ne l l a p r o ssim a s ta gi o n e gi o c he r ai c o nt r o un i ta l i a n o , L u ca To ni, l o c o no sc i ? C o me ve rrà ac c o l t o d ai t ifo s i te d e s ch i ? “S tia tr anq uil l o, l o a c c o g l i era n n o b e nissim o, l ui è un g ra n g i o c a t o r e e sap r à f ar si a m a re d a i t i f o s i d e l B ay e r n”. E a p r o p o s it o d i s co n f i tte bru c iant i, p e r c hé il B ra s i l e n o n h a v int o l ’ul t im a Co ppa d e l M o n d o in Ge r m ania? “S e c ond o m e q ua l c o s a è a n d a t o d i sic ur o stor to, m a i o n o n c ’ er o e q uind i p e r m e è d i f f i c i l e f a re c om m e nti osse r v a n d o d a l d i f u o r i q uanto è ac c ad u t o ” . M ag ar i al p r o ssim o M o n d i a l e i n S ud afr ic a t u c i s a ra i e ci po tra i r ac c o nt ar e l a Se l e ca o d a l d i d e nt r o , a p r o p o s i to co m’ è D u n g a? “Anc he l ui è d av v ero u n g ra n d e al l e nator e . H a un o t t i m o ra p p o rto c on tutto il gr upp o , p a rl a t ra n q uil l am e nte e l ib era m en t e c o n tutti e sa c om e m et t ere a p ro p ri o agio ogni gioc ator e. E ’ a n c h e l u i un al l e nator e m ol t o i n t el l i g en t e” . I ntanto si ingr az ia i l c t e p o i s o gna una Cop a A m eri c a d a t i t o l a re. Ti s e nt i p r o nt o pe r ca ri ca rti

s u l l e s pa l l e i l ce n tro ca mpo d e l l a S e l e ca o ? “ M i s en t o b en e, c ert o l a p res s i o n e e l e res p o n s a b i l i t à s o n o u n g ra n p es o , m a f a n n o p a rt e d el m i o l a vo ro e s o n o p ro n t o a p o rt a rl e” . Vi s to ch e pe r o ra tu n o n ti mu o vi d a l We rd e r, c’ è qu a l ch e tu o co mpa gn o ch e ve d re s ti be n e i n I ta l i a ? “ C o m e f a c c i o a f a re u n n o m e? C i s o n o t a n t i o t t i m i g i o c a t o ri e p o i s e f a c es s i u n n o m e s c o n t en t erei g l i a l t ri . M eg l i o d i n o ” . L a s e n ti l a co s ì d e tta “ s a u d a d e d o B ra z i l ” , l a n o s ta l gi a d e l B ra s i l e ? “ C ert o l a s en t o , h o n o s t a l g i a d el l a m i a f a m i g l i a , d el l a m i a p a t ri a , d el m i o Bra s i l e” . Va bbè , B re ma n o n s a rà Ri o , l a G e rma n i a n o n a vrà i l cl i ma d e l B ra s i l e , ma a qu a n to s e mbra ti ci tro vi be n e o s ba gl i o ? “ I n G erm a n i a c i s t o b en i s s i m o , c o m p l et a m en t e a m i o a g i o . E ’ d a vvero u n o t t i m o p a es e l a G erm a n i a e a n c h e Brem a è u n a c i t t à vi vi b i l e. No n è g ra n d i s s i m a , m a è m o l t o c a ri n a ” . D i va gh i a mo , u l ti mo f i l m vi s to ? “ I l t erzo ep i s o d i o d ei P i ra t i d ei C a ra i b i . No n m a l e” . C h e ti po d i mu s i ca a s co l ti ? “ Og n i g en ere d i m u s i c a a p a rt e i l ro c k a n d ro l l c h e p ro p ri o n o n m i p i a c e” .

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Qu ali son o i tuo i h o bby? C h e fai q u ando no n gi o c h i a p allon e ? “ G i oco a f oot vol l ey (un a sp e c ie d i p allavo l o ch e si g i oca coi piedi n dr ), a t e n nis e p oi ado r o s tar e c o n i mie i amici, co n l a mi a fami gli a e ovviam en te c o n la mi a f i da n zata”. C o s ’hai p rovato qua nd o h a i v in to il ca m pi o na t o b rasilian o, e ri co sì gi o vane? “ E ’ s t at a una s ens azio ne i n d escriv i bile , g r an dis s i-

m a, u n sog n o ch e d iventava r e al tà. E’ s tato be l l issim o”. Chi ud i a mo p ar l and o d ella pr o s s im a st ag io ne i n Bund e sl ig a, av v e r sar i pi ù t emi bil i? “D ifficil e a d ir si oggi, v orr ò veder e c hi si sar à r info r zato di p iù. Ad oggi i s o l iti n oti: B ay e r n, S toc car da e S c hal ke ”.

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L’ITALIA vola in

Inghilterra LE AZZURRE SI QUALIFICANO AL PROSSIMO EUROPEO. E LAVORANO AL CAMBIO GENERAZIONALE di Tom mas o Mas c h i o

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Il Franchi porta bene all’Italia femminile. Dopo aver conquistato sul campo dello stadio fiorentino l’accesso alla fase finale del Mondiale, una qualificazione che mancava da 20 anni, le ragazze di Milena Bertolini hanno festeggiato nell’impianto toscano anche la qualificazione al prossimo Europeo che si terrà nel 2022 in Inghilterra. Una qualificazione meritata dopo un camino che le aveva viste battute una sola volta, dalla Danimarca vice-campionessa europea in carica, e andare a pareggiare sul campo delle scandinave. Certo la partenza non fu delle più esaltanti, anche perché la squadra aveva ancora nelle gambe e nella testa l’avventura mondiale, con un paio di vittorie striminzite come il 3-2 con Israele o l’1-0 con la Georgia che ci penalizzavano nella differenza reti che poteva risultare decisiva per essere qualificate anche non vincendo il proprio girone. Poi un crescendo fermato solo dalla sfida contro la solida e forte Danimarca che aveva arrestato un percorso netto e praticamente annullato le speranze di chiudere in testa il girone. Per qualificarsi, in base alla classifica, come una delle tre migliori seconde all’Italia sarebbe bastata una vittoria con almeno due gol segnati, un’impresa non impossibile vista la forza di Israele. A facilitare le cose all’Italia poi ci ha pensato il commissario tecnico avversario schierando una formazione sperimentale infarcita di Under 23 che hanno pagato lo scotto d’esperienza contro le nostre ragazze. È maturato così un roboante 12-0 con la qualificazione archiviata dopo neanche un quarto d’ora e poi la voglia di giocare, attaccare e segnare per essere anche la migliore fra le seconde. Missione compiuta pienamente grazie a una prestazione superba e di grande maturità, senza

cali di tensione neanche quando il punteggio è diventato talmente largo da mettere al sicuro da ogni rimonta.

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Nel prossimo anno e mezzo il compito sarà duplice: da un lato consolidare il gruppo mondiale per ben figurare al prossimo Europeo e dimostrare che il cammino in Francia di due anni fa non è stato frutto del caso, ma della crescita di tutto un movimento. Dall’altro invece il ringiovanire la rosa con l’inserimento delle varie giovani che si stanno mettendo in mostra in Serie A in questa stagione e che dovranno garantire la continuità di risultati alla Nazionale dopo un gruppo che è già nella storia della Nazionale. Un processo quest’ultimo già iniziato negli ultimi mesi con la chiamata di tanti volti nuovi emersi dalla stagione di Serie A. Ora bisognerà accelerare questo processo magari tenendo a riposo alcune veterane per far spazio più massicciamente alle giovani che rappresentano il futuro dell’azzurro e che hanno bisogno di essere messe alla prova a livello internazionale per tastarne la maturità e farle crescere mentalmente accanto al gruppo storico che resta comunque centrale in vista dell’Europeo che sarà la chiusura di un cerchio iniziato dopo lo scorso torneo continentale, giocato al di sotto delle aspettative e chiuso con l’eliminazione ai gironi, con l’arrivo in panchina dell’attuale ct che presto prolungherà il proprio rapporto con la Federazione per provare a conquistare la seconda qualificazione al Mondiale di fila e magari migliorare il risultato storico di Francia 2019 quando le azzurre arrivano fra le prime otto del Mondo.

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La verità di

DONADONI : “UN MESE E MEZZO PRIMA AVREI DETTO SÌ AL CAGLIARI” d i TMWR ADIO L’allenatore Roberto Donadoni è intervenuto in diretta su TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Si comincia con il bilancio dell’esperienza allo Shenzhen, in Cina: “Direi che è stata bella, anche se avrei voluto terminarla in maniera differente. Purtroppo ho dovuto lavorare con un general manager, subentrato nella seconda parte, del quale non condividevo strategie e modi di fare, alla fine ho preferito lasciar perdere. Sono rimasto però impressionato dalla loro realtà”.

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Contento di essere stato preso in considerazione dal Cagliari? “Molto. Mi ha fatto piacere e ringrazio Giulini che mi ha contattato, abbiamo parlato: ho ritenuto che non ci fossero le condizioni per iniziare quest’avventura, nonostante io a Cagliari ci sia stato, e anche molto bene. Proprio per l’affetto che mi hanno dimostrato i tifosi, ho creduto che il passo non potesse essere affrontato. Fosse successo un mese, un mese e mezzo fa, come ho detto al presidente, avrei accettato. Adesso, per come lavoro io e la voglia che ho, non c’era la tempistica ideale”. Strano vederli così in basso? “A volte certe cose succedono. Sono convinto che la rosa sia di buon livello, mi auguro e spero ardentemente che si risollevino quanto prima e portino a casa una salvezza ovviamente non facile, ma che meriterebbero per la squadra che hanno. Da questo punto di vista tiferò Cagliari”. In che senso avrebbe accettato un mese fa? “Per impostare un certo tipo di lavoro, come mi è capitato in altre realtà, vedi Parma. Un discorso è partire a inizio gennaio, un altro a fine febbraio”.

Che effetto le fa vedere Gotti che cammina da solo? “Sono molto contento per lui, da assistente ad allenatore le cose cambiano. Luca Gotti ha sempre palesato questo desiderio di voler fare più da collaboratore, in virtù dell’esperienza poco gratificante in precedenza, ma per come si è ritrovato oggi le cose stanno andando per il meglio”. Nainggolan se lo aspettava a Cagliari a questo punto della sua carriera? “Radja è di livello superiore. Ricordo ancora cosa gli dissi allora, che se avessi dovuto prendere un giocatore da quel Cagliari, era lui. Oggi possiamo forse dire che abbia fatto meno di quanto ci si aspettasse, ma quando è in buona condizione fisica e mentale fa veramente la differenza”. Di Destro che dice? “Lui ha tutti i requisiti, lo confermo oggi ciò che dicevo quando lo allenava. Non solo finalizza, ma partecipa con convinzione alla manovra e alla costruzione del gioco. Il suo discorso è sempre stato solo quello di doversi convincere, perché anche atleticamente era superiore alla media. La cosa l’ha condizionato nel percorso”. Foto © Antonello Sammarco/Image Sport

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Ci avrebbe mai creduto ad un Atalanta-Real Madrid? “Probabilmente no, ed è semplicemente meraviglioso. Vorrei tanto poter essere sugli spalti per ammirare una partita di questo tipo, sarebbe un’occasione imperdibile. Purtroppo le condizioni non ci sono, e dovrò vederla alla tv, ma la realtà di Bergamo è fantastica e spero facciano al contrario dell’anno scorso col PSG”. Quanto conta il lavoro di Percassi? E Gasperini? “C’è di tutto, ognuno opera nel suo ruolo. Non a caso ottengono risultati: il motivo è nella solidità della base. Indiscutibili i meriti dell’allenatore, quelli della dirigenza di aver saputo anno dopo anno andare a prendere i giocatori adatti al suo gioco. Un lavoro di team a 360 gradi”. Si abusa della costruzione dal basso oppure no? “Il discorso è più complesso... Fondamentale conoscere bene le caratteristiche non solo tecniche ma anche umane dei propri giocatori, e riuscire a convincere i propri ragazzi nell’attuare una certa tipologia di gioco. Credo che costruire dal basso sia una crescita, ci vuole però il giusto bilanciamento per non eccedere né in un verso né nell’altro, ma l’idea mi piace molto: quanto più hai il pallino del gioco, più difficoltà potrai creare agli avversari. Ma leggendo bene le situazioni”.

Foto © Federico Gaetano

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Si aspettava che Quagliarella segnasse ancora nel 2021? “I casi di longevità sono ormai tanti: quando c’è amore e volontà in quello che si fa, dimostrando prima di tutto a se stessi di poter essere ancora a livelli importanti, non c’è da stupirsi. Fondamentale l’aspetto fisico”. Due parole sul Derby di Milano di ieri. “Vincere un derby in questo modo è una grande iniezione di fiducia, e l’Inter ne trae giovamento. Per quanto riguarda il Milan direi che sia stata una partita dai vari volti: sono partiti meglio i nerazzurri, poi però il Milan ha preso coraggio e creato occasioni importanti, ma è venuta fuori la qualità del singolo, nello specifico Handanovic, prima di tutto il resto. Ritengo comunque, in generale, che l’Inter sia superiore al Milan, e che abbia ingranato una marcia importante”. Sta cambiando qualcosa nell’approccio coi giovani italiani? “Penso di sì. Magari l’assenza di pubblico avvantaggia, ma la realtà è che i club traggono benefici in ogni senso dal tirare su i propri giovani. Qualcosina si è smosso, anche per la Nazionale non serve fare chissà quale percorso: giusto che i giovani si creino la propria strada e facciano certe esperienze. Dobbiamo smetterla di ragionare così, o rischiamo di rimanere un passo indietro: quello che sta facendo il ct Mancini, e anche qualche club, è importante. Fatemi dire un’ultima cosa”.

Foto © Daniele Buffa/Image Sport

Prego. “Un grande in bocca al lupo al Cagliari, ci tengo”.

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C HE F I N E HA FAT TO ?

in stile Football Manager :

“Alleno sia il Lumezzane che la Lituania” d i G ae t ano Mo c ci aro

@gae mocc

Allenare una squadra di club e al tempo stesso una nazionale di un Paese distante 1.900 km. Tutto normale, se parliamo di FIFA 21, PES o Football Manager. Molto meno se ciò viene messo in pratica nel calcio reale: Marius Stankevicius, ex giocatore di Brescia, Sampdoria e Lazio, sta riuscendo nell’intento. Ha iniziato da qualche anno ad allenare, nelle categorie dilettantistiche lombarde. E dopo il Crema ha preso le redini del Lumezzane, squadra che ha conosciuto anche la Serie C1 lanciando tra i professionisti un ancora quindicenne Mario Balotelli. I rossoblù attualmente sono in Eccellenza con l’obiettivo (Covid permettendo) di tornare a categorie più consone. È questo il compito dell’ex terzino che in contemporanea è assistente del selezionatore della Lituania Valdas Urbonas. Il piccolo paese baltico sarà peraltro avversario dell’Italia a breve essendo stata inserita nello stesso girone di qualificazione a Qatar 2022 (andata in Lituania il 31 marzo, ritorno l’8 settembre). Ai microfoni di Tuttomercatoweb Stankevicius ci racconta la sua nuova carriera: Italia-Lituania per te è una sorta di derby. Che cosa significa affrontare gli azzurri? “Un derby tra Lituania e Italia personalmente sicuramente c’è. Però mentalmente, perché mi sento parte di tutti e due i paesi. Per la Lituania è un’opportunità affrontare la

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nazionale italiana, darà stimoli e motivo d’orgoglio. La Lituania affronterà l’Italia con rispetto ed enorme volontà”. Della Lituania si conosce poco. Cosa ci puoi dire a livello calcistico del tuo Paese? Quali prospettive vedi? “La Lituania calcisticamente è poco conosciuta anzitutto perché siamo un paese piccolo, poi lo sport principale è il basket. Il calcio sta crescendo, abbiamo una Federazione preparata ma servono tanti investimenti e una continuità, tempo. Speriamo che le prossime generazioni diventino sempre migliori. Le prospettive ci sono sempre, l’importante è metterci volontà. Spero che un giorno saremo diversi da quelli che siamo oggi”. Danilevicius, Jankauskas, Stankevicius. In passato il Paese ha esportato giocatori nei principali campionati europei. C’è qualcuno della generazione attuale che può seguire le vostre orme? “Oggi ci sono giocatori che militano nei Paesi nordici come Russia, Kazakistan, Polonia, Lettonia e altri paesi che calcisticamente guardando non sono il top, almeno in confronto a quelli che abbiamo raggiunto noi in passato. Mi auguro e spero che presto si torni ai tempi passati. Gli esempi ci sono, nessuno di noi era questo talento incredibile ma il lavoro ha pagato e ci ha portato a giocare a certi livelli”. Il tuo ruolo è abbastanza singolare: allenatore del Lumezzane e assistente del commissario tecnico

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della Lituania. Come si riesce a conciliare il doppio ruolo, considerate anche le difficoltà logistiche, a maggior ragione in tempi di Covid? “Il mio mestiere nel calcio è singolare, sono pochi a fare o ad aver fatto così. Ma negli altri sport è una consuetudine, ad esempio restando in Lituania l’allenatore della nazionale di basket è il secondo al Barcellona. E anche negli altri sport succede. È difficile spiegare come si riesce a far coincidere entram-

be le cose e di questi tempi col Covid è ancor più complicato. Dipende dal tuo staff e dai tuoi giocatori e io ho la fortuna di avere un grandissimo staff che mi appoggia e mi aiuta sempre. E anche la squadra sa affrontare la situazione in maniera molto professionale”. Com’è lo Stankevicius allenatore? C’è un tecnico a cui ti ispiri? “Difficile da spiegare, perché non posso giudicare quel che sono. Io sono io, non ho una particolare caratteristica. Posso dire che ho avuto la fortuna di fare esperienza in tanti paesi e con tanti allenatori. Ognuno di noi ha qualcosa e spero di poter trasmettere quel che ho vissuto io”. Come procede la carriera al Lumezzane e quali sono i tuoi obiettivi? “Col Lumezzane siamo partiti in campionato e in coppa molto bene, però tutta la situazione mondiale ci ha fermato. Abbiamo grandi obiettivi e vogliamo raggiungerli. Certo col Covid è tutto più complicato”. Fra i giocatori che alleni vi sono Agliardi e Caracciolo, tuoi ex compagni di squadra a Brescia. Che effetto fa? “Per me avere vicino i miei ex compagni con cui ho giocato insieme e affrontare con loro questo mio mestiere, allenarli è un grande motivo d’orgoglio e dall’altra parte si riconosce la professionalità. Per me è una grande esperienza e ho la fortuna di avere vicino a me veri uomini e loro sono grandi esempi per la squadra e per il Lumezzane”.

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R E C E N SION E

AUTORI: Antonio Cabrini ILLUSTRATORE: Paolo Castaldi EDIZIONE: Gribaudo - Idee editoriali Feltrinelli srl

Re c ensi one d i C h i ar a Bi ond i ni

@ C hi araBi ondini

An to n i o Ca b r i n i è rit e n u t o u n o d e i p rimi t e rz in i mo d e rn i e u n o d e i ma g g io ri in t e rp re t i d e l ru o lo a liv e llo mo n d ia le . Ha le g a t o il p ro p rio n o me a lla J u v e n t u s , in c u i h a milit a t o p e r 1 3 s t a g io n i, e a lla Na z io n a le , c o n c u i h a v in t o la Co p p a d e l Mo n d o n e l 1 9 8 2 , s e g n a n d o il g o l c o n t ro l’A rg e n t in a d i Ma ra d o n a e d e n t ra n d o n e lla le g g e n d a . Ne l 2 0 0 0 h a in iz ia t o la c a rrie ra d a a lle n a t o re e d a l 2 0 1 2 a l 2 0 1 7 è s t a t o CT d e lla Na z io n a le d i c a lc io f e mmin ile .

c a lc ia t or e ( s c h e d a t e c n i c a , p a lma rè s … ) s i c o n c e n t r a s o p ra t t u t t o s u l r a c c o n t o “ p e r s o n a le ” d el l ’ a u t o r e , o ff r e n d o i l punto di vista unico e privileg ia t o d i u n g r a n d e c a l c i a t o r e c h e i mi g l i o r i c a m p i o n i l i h a c o n o s c iu t i , s u l c a m p o e f u o r i , re g a la n do c i a n c h e e p i s o d i e a n e d d o ti i n e d i t i . Tr a u n g i o c a t o re e l ’ a l t r o i n f a t t i t r o v ia mo il p e r s o n a l e r a c c o n t o d i Ca b ri n i d i a l c u n i e p i s o d i c h ia v e d e l l a s u a c a r r i e r a , c o me il d e r b y d e l l e M o l e d e l 1 9 7 9 , la v i t t o r i a a i M o n d i a l i

Un a ra c c o lt a illu s t ra t a d e lle b io g ra f ie n a rra t iv e d i 5 0 c a mp io n i c h e h a n n o f a t t o la s t o ria d e lla J u v e n t u s , s e le z io n a t e e s c rit t e d a A n t o n io Ca b r i n i , s t o ric o d if e n s o re d e lla “Ve c c h ia S ig n o ra ” e d e lla Na z io n a le c h e v in s e il Ca mp io n a t o d e l Mo n d o 1 9 8 2 . Un e x c u rs u s c h e p a rt e d a lle in d ime n t ic a b ili s t o ric h e g lo rie d e lla s q u a d ra , c o me S iv o ri, B e t t e g a , B o n ip e rt i, F u rin o , p a s s a n d o p e r i ma g n if ic i a n n i O t t a n t a d i Z o ff, S c i r e a , P l a ti n i e i No v a n t a d i De l P i e r o , Ne d v e d e Ba g g i o , a rriv a a i g io rn i n o s t ri c o n Bu ffo n , Cris t ia n o Ro n a l d o e Ch i e l l i n i . Cia s c u n a b io g ra f ia , o lt re a d a re in f o rma z io n i s u l

dell’82, la conquista della p rima Co p p a I n t e r c o n t i n e n ta l e in Gi a p p o n e n e l l ’ 8 5 , e il ric o rd o d i u n a s c o n f i t t a n e ll’8 7 c o n t r o i l P a n a t h i n a ik o s , a i s e d i c e s i m i d i f i n a l e d i Co p pa U E FA , c h e l u i d e f i n is c e la s u a m i g l i o r p a r t i t a i n

bianconero nonostante tutto. “ Vo l e v o s o l o g i o c a r e a c a l cio… e vincere, ovviamente. Poterlo fare nella Juventus è stato un privilegio assoluto. Tr e d i c i a n n i i n t e n s i , f a t t i d i battaglie e di gol. Di trofei prestigiosi... La Juve mi ha preso per mano e mi ha fatto scoprire il mondo. Mi ha dato l’opportunità di conoscere persone eccezionali: compagni con cui ho condiviso anni indimenticabili, campioni di altre epoche, allenatori e dirigenti che sono stati un e s e m p i o i n c a m p o e f u o r i . Ve li racconto in queste pagine, insieme a tanti aneddoti, curiosità e ricordi personali. La lezione è che se vuoi ottenere dei risultati servono impegno, lavoro, sacrificio. Mantenendo però sempre un certo stile. Perché, in fondo, siamo pagati per fare il mestiere più bello del mondo: giocare a calcio” - Antonio Cabrini

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