Brick World Review 2/2011

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ISSN 2039-831X

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Focus on Energy Saving The Italian brick industry

L’industria dei laterizi in Italia


La Qualità

un 22 ic -25 h, M G a er y m an y. M

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ci distingue

FILIERE E PRODOTTI AFFINI PER L’INDUSTRIA DEI LATERIZI E DELLE CERAMICHE TECNOFILIERE S.R.L. è un’azienda italiana che realizza dal 1995 attrezzature per l’estrusione dei laterizi e della ceramica. La creatività, la flessibilità e la laboriosità tipiche del popolo italiano sono in TECNOFILIERE felicemente coniugate a tecnologie europee, che consentono di impiegare i materiali più efficaci nel costruire le filiere, in una ricerca minuziosa e attenta del prodotto più adatto alle esigenze specifiche di ogni singolo cliente.

Tecnofiliere S.r.l. is an Italian company that has been manufacturing dies for bricks and ceramic tiles since 1995. The typical creativity, flexibility and industriousness of the Italian people have been combined in Tecnofiliere with European technologies thus allowing to use the most effective materials during the manufacture of the dies, in a minute and careful research of the most suitable product in order to meet any client’s special requirements.

TECNOFILIERE S.r.l. - 41016 Novi di Modena (MO) ITALY - Via Provinciale Modena, 57/A Tel. +39059677797 (r.a.) - fax +39059677759 http://www.tecnofiliere.com - tecnofiliere@tecnofiliere.com


LINGL – TECNOLOGIA DI RETTIFICA CON PROSPETTI GRINDING TECHNOLOGY WITH PROSPECTS

Centro modulare di rettifica Turbo II (da uno a quattro moduli)

Modular Block Grinding Center Turbo II (single to four modules)

Il “Centro di Rettifica Modulare per Blocchi Turbo II” della LINGL

The “Modular Block Grinding Center Turbo II” of LINGL is a grinding

è un impianto di rettifica con una struttura modulare in grado di

plant with a modular structure enabling an adaptation to the output

adattarsi alla produzione richiesta. Questo concetto permette una

of bricks by that. This concept allows great flexibility where increasing

grande flessibilità, in particolar modo quando sono richiesti aumen-

output capacities are concerned and additional modules can easily be

ti di produzione ottenibili con l’aggiunta di moduli addizionali anche

added – even later. The design of the machine facilitates the entry into

in un secondo tempo. Il disegno della macchina facilita l’ingresso nel-

the block grinding technology.

la tecnologia del blocco rettificato. La progettazione compatta della

By the compact design of the grinding machine it is also very easy to

rettifica permette il facile inserimento dell’unità in impianti esistenti.

integrate the unit into existing plants.

Equipaggiata con il nuovo sistema di cambio veloce dei dischi di retti-

Equipped with the new fast exchange system for grinding rings and the

fica e dal comprovato sistema di rimozioni delle polveri di rettifica il

proven grinding dust removal equipment the “Modular Block Grinding

“Centro di Rettifica Modulare per Blocchi Turbo II” offre veramente un

Center Turbo II” offers veritably a very good ratio of handling time

ottimo rapporto tra tempo di movimentazione e capacità di rettifica.

and grinding capacity.

Qualità, competenza e affidabilità forgiano legami di collaborazio-

Quality, expertise and reliability forge the long-lasting bonds of partner-

ne a lungo termine – siamo fedeli a questi valori da più di 70 anni.

ships – we have been standing for these values for more than 70 years.

LINGL – Qualità costruita in Germania.

LINGL – Quality made in Germany.

PARTNER DELL’INDUSTRIA DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE IN LATERIZIO PARTNER OF THE CERAMIC BUILDING MATERIALS INDUSTRY

Rappresentanza in Italia: TRICER s.r.l. ∙ Sig. Fausto Carra ∙ Via Firenze, 4 46029 SUZZARA (MN) ∙ phone: +39 (0) 376 525 076 ∙ fax: +39 (0) 3376 507 182 mobile: +39 (0) 335 65 61 808 ∙ mail: tricersrl@mac.com

www.lingl.com



Year 16, N° 2 2011 2nd four months Four-monthly review

Anno 16, n° 2 2011 2° quadrimestre Periodico quadrimestrale

contents sommarlo

Cover picture by: Giancarlo Pradelli

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The recovery in Europe

editorial

Paola Giacomini

La ripresa europea

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world news

18

events

20

statistics

Matter, Colour and Light in architecture

Milena Bernardi

L’architettura tra Materia, Colore e Luce The Italian brick industry

Giovanni D’Anna

L’industria dei laterizi in Italia

26 30

*

* tecnargilla

The 2010 performance of heavy clay machinery

Gian Paolo Crasta

Il 2010 delle macchine per laterizio Tecnargilla 2012 fires up its engines

Tecnargilla 2012 scalda i motori

focus on ENERGY SAVING

32

Sustainability = profitability

Giovanni Bodini

Sostenibilità=profittabilità

36

A wall that breathes

Marco Denti

La parete che “respira”

40

The eco-friendly solutions adopted by Akek

Paolo Marcheluzzo

La scelta eco-responsabile di Akek

44

Higher energy efficiency in heavy clay machinery Stefano Lugli - Matteo Marconi

Maggiore efficienza energetica nelle macchine per laterizio

48

technology

52

architecture

56

products

New grinding solutions

Frank Appel

Nuove soluzioni per la rettifica in piano Villa Pertusati: eco friendly restoration

Milena Bernardi

Villa Pertusati: restauro ecocompatibile

* Video available on Tablet / Video disponibile su Tablet

advertisers’ list Ar-San Machine

e: Steve Evans

Automazioni Cismac

51 9

Lingl

1

Manfredini & Schianchi

4

Bongioanni Macchine

11

Marcheluzzo

Capaccioli

64

Saie

63

Colorobbia

25

Smac

29

Coveri

55

Tecnargilla

Frac

35

Tecnofiliere

Händle

17

Texpack

Keller

2

Verdes

IV cop.

6 II cop. 62 III cop.

BR I CK W or ld R e vi e w n . 2/ 20 11

3



ADVERTISING Publisher • Editore Administration and Editorial Office

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TILE EDIZIONI S.r.l. Via Fossa Buracchione, 84 41126 Baggiovara (MO) - Italy Tel. +39 059 512103 Fax +39 059 512157 info@tiledizioni.it Iscritto al registro delle imprese di Modena C.F./P.IVA IT02778050365 Capitale Sociale: € 51.400,00 R.E.A. 329775 - Iscrizione ROC n. 9673 Periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Reggio Emilia al n. 905 in data 27/11/95 Editor • Direttore responsabile Paola Giacomini

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Coordinamento editoriale Milena Bernardi

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Ci siamo

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foreign visitors countries of origin of turnover of of visitors represented sector

of recent innovations presented at the fair

THE FUTURE OF CERAMICS

23th International Exhibition of Technology and Supplies for the Ceramic and Brick Industries

organized by

www.tecnargilla.it

in cooperation with


The recovery in Europe

La ripresa europea Paola Giacomini

Regional differences in the sector’s performance confirm that recovery from the crisis has been uneven. A fast recovery with a V curve was seen, for example, in Scandinavian countries, Germany and Poland. Many Central European countries saw a slower U curve type recovery, while in several Southern European countries the time spent at the bottom of the curve is stretching out into an extended period. However, the forecasts up to 2020 offer a positive picture with an average growth rate of just under 2%, a slightly slower pace than GNP. The prospects are best in the new EU countries in central Eastern Europe (with anticipated annual growth of 4.5-5%) and in Nordic countries. In wealthy Western European countries, construction will grow more slowly (+1.5% per year) and will focus on renovation and the construction of new housing. The recovery will be much slower in Southern European countries. An important factor in the recovery in the more advanced countries will be a greater focus on improving the energy efficiency of buildings. It is no coincidence that the leading Italian building exhibitions, SAIE and Made Expo (to be held respectively in Bologna and Milan from 5 to 8 October), will be devoting plenty of space to eco-sustainability and that the building materials producers that have been performing most strongly in recent years are those that are already producing green (JF)\ materials.

La 71° Conferenza Euroconstruct svoltasi a Helsinki in giugno conferma, per il 2011, il calo dell’industria delle costruzioni per il quarto anno consecutivo nei 19 Paesi europei aderenti, ma annuncia l’inizio della ripresa a partire dal 2012. Il bilancio di 4 anni di crisi per il settore rivela una perdita di oltre il 15% che lo riporta ai livelli 1998. Il segmento più colpito è quello dell’edilizia residenziale nuova: rispetto ai 2,5 milioni di nuove abitazioni ultimate nel 2007 (ultimo anno di crescita pre-crisi) quest’anno non si dovrebbe raggiungere il milione e mezzo, pur con un primo recupero di poco inferiore al 5% sul 2010. È andata meglio per il segmento “uffici” che ha perso circa il 13% del suo valore in quattro anni, ma che non è previsto in ripresa prima del 2012. Il valore del settore delle ristrutturazioni residenziali è cresciuto fino a rappresentare oggi una volta e mezzo quello della nuova edilizia abitativa e nei paesi più ricchi ha registrato flessioni minori, grazie anche agli incentivi dei Governi volti alla riqualificazione energetica del patrimonio abitativo esistente. Infine le infrastrutture, invariate fino al 2009 perché stimolate da diversi Governi, hanno cominciato a calare dal 2010, complici le crescenti difficoltà economiche dei singoli Paesi che frenano gli investimenti pubblici. Significative le differenze anche dall’analisi dell’andamento del settore per macroaree geografiche, a conferma che

la ripresa non è stata e non sarà omogenea: una ripresa rapida, con andamento della curva a V, si è avuta nei Paesi Scandinavi, Germania e Polonia; molti Paesi dell’Europa centrale hanno sperimentato una ripresa più lenta, con una curva a U, mentre in parecchi Paesi dell’Europa meridionale la permanenza nel punto più basso della curva prima della risalita si sta decisamente allungando. Le previsioni al 2020 ci consegnano comunque uno scenario positivo con un tasso medio annuo di crescita poco inferiore al 2%, leggermente meno del PIL; le performance migliori saranno nei nuovi Paesi UE dell’Europa centroorientale (con una crescita annua prevista del 4,5-5%) e nei Paesi dell’Europa settentrionale; nei Paesi più ricchi dell’Europa occidentale la crescita sarà più lenta (+1,5% annuo) e si concentrerà più sulle ristrutturazioni; decisamente lunga sarà invece la ripresa in Europa meridionale. Certamente, nei Paesi più avanzati la ripresa passerà da un maggiore impegno sul fronte della riqualificazione energetica degli edifici. Non a caso le maggiori fiere italiane dell’edilizia, Saie e Made Expo (a Bologna e Milano dal 5 all’8 ottobre), riserveranno ampio spazio alle tematiche dell’ecosostenibilità, e le imprese produttrici di materiali per edilizia che registrano le migliori performance in questi anni sono quelle già impegnate nella produzione di materiali “green”. \

BR I CK W or ld R e vi e w n . 2/ 20 11

7

editorial

The 71st Euroconstruct Conference held in Helsinki in June confirmed that construction in the organisation’s 19 European member countries declined in 2011 for the fourth year in a row, but announced that the recovery will begin as of 2012. The crisis resulted in losses of more than 15% for the sector over a four-year period, returning to 1998 levels. The hardest hit construction sector was that of new residential buildings. Compared to the 2.5 million new residential buildings completed in 2007 (the last pre-crisis year), fewer than 1.5 million will be completed this year, although there will be an initial recovery of just under 5% with respect to 2010. The office construction segment has fared better, its total value shrinking by around 13% in four years, although it is not expected to recover earlier than 2012. The value of building renovation has risen to one and a half times that of the construction of new housing. In the more wealthy countries, the segment has seen a smaller contraction, driving factors including improvements in energy efficiency within the current building stock, supported by public funding. Infrastructure construction remained unchanged up until 2009, largely as a result of stimulus incentives introduced by many European governments. But in 2010 construction volume began to decline due to the growing economic difficulties of individual countries which impacted public funding.


world news news dal mondo BRICK WORLD REVIEW

ON TABLET AND SMARTPHONE

Our readers now have a new way of keeping “app-to-date” with our magazine, to use the words chosen for the advertising slogan. We have developed the new app specifically for our many readers worldwide who are now virtually inseparable from their iPads. As of September, all our magazines (Brick World Review, Ceramic World Review, Tile International and Tile Italia) are available on tablets (iPad and Android) and the corresponding smartphones. The app can be downloaded free of charge and offers numerous advantages, including access to multimedia content not available in the printed versions of the magazines and the possibility of consulting previously downloaded issues in pdf format at any time (including back issues from January 2011 onwards). Each issue will be ready to download onto iPad and Android before the paper versions are printed. Not only will they be browsable, it will also be possible to select contents directly from the navigation bar. Companies seeking new and more advanced forms of com-

munication can exploit the exceptional multimedia potential offered by tablets: advertorials and adverts can link to the company website, and it will also be possible to add videos, catalogues, photo galleries and slide shows, technical focus sections, e-mail information request forms and sponsorship banners. This latest initiative marks yet another step forward in our constant efforts to keep close to our readers and advertisers using the latest technologies. To complement our printed magazines, we initially introduced the web version (thanks to its daily updates, ceramicworldweb.it is now the top online source of information for ceramic industry professionals worldwide). And given the rapid rate of diffusion of tablet technology, we are confident that this new app will enjoy the same remarkable success.

B RICK W ORLD R EVIEW

SU TABLET E SMARTPHONE

Possiamo dire che “ci siamo Applicati per voi”, usando lo slogan scelto per il lancio pubblicitario. Di certo lo abbiamo fatto pensando ai tanti tra i nostri lettori nel mondo già “app-assionati” e inseparabili dal proprio iPad. Da settembre, infatti, tutte le nostre testate - Brick World Review, Ceramic World Review, Brick World Review, Tile International e Tile Italia, sono disponibili su tablet (iPad e Android) e sui relativi smartphone. L’applicazione è scaricabile gratuitamente e consente una serie di vantaggi, primi fra tutti l’accesso ad approfondimenti multimediali non disponibili su carta e la possibilità di archiviare e consultare in ogni momento, anche senza connessione, le copie già scaricate sul proprio tablet in formato pdf (inclusi gli arretrati da gennaio 2011). Ogni numero caricato su iPad e Android prima ancora di essere

DI CARLANTONIO APPOINTED NEW CHAIRMAN OF ANDIL

D I C ARLANTONIO ,

At the annual general meeting of Andil (Italian brick and tile manufacturers’ association) held in Rome on 19 and 20 May, Catervo Cangiotti handed over the chairmanship of the association to Luigi Di Carlantonio after seven years in office. Born in 1966, an architect and entrepreneur from Italy’s Abruzzo region, the new chairman has been a member of the executive board for a number of years. He will be supported in his work by Vincenzo Briziarelli for trade unions relations, Mario Cunial for environment and energy, Roberto Danesi for production processes, Fabrizio Fantini for distribution and markets, Michele Marconi for communications and groups, Daniele Castellari for research and standards, and Fernando Cuogo for ad-

Cambio della guardia alla presidenza Andil (Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi). Nel corso dell’assemblea generale annuale svoltasi a Roma il 19 e 20 maggio scorsi, Catervo Cangiotti, dopo un mandato durato oltre 7 anni, ha passato il testimone a Luigi Di Carlantonio. Architetto, classe ’66, imprenditore abruzzese, il nuovo presidente, già da anni membro del consiglio direttivo, sarà coadiuvato nell’operatività da:Vincenzo Briziarelli ai rapporti sindacali, Mario Cunial all’ambiente & energia,

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B Ric k W o rld Rev iew n. 2/ 2011

ministration and finance. During the AGM, the members unanimously expressed the need to follow the course of sustainable building that has already been adopted by the majority of companies. This is crucial not just for increasing competitiveness, they argued, but above all for reducing energy dependence and environmental impact. Building technologies, design and management techniques together with natural materials with a long and efficiency lifecycle such as clay are able to contribute synergistically to this process.

stampato nella sua versione cartacea - non sarà solo sfogliabile, ma si potranno selezionare i contenuti direttamente dalla barra di navigazione. Per le aziende alla ricerca di nuove e più avanzate forme di comunicazione vengono in aiuto le eccezionali potenzialità multimediali offerte dai tablet: redazionali e annunci pubblicitari potranno essere linkati al proprio sito web, così come si potranno aggiungere video, cataloghi, photo gallery e slide show, approfondimenti tecnici, form di richiesta informazioni via email, o sponsorship banner sull’intera applicazione. La nuova iniziativa procede nel solco della nostra storia e dell’obiettivo che abbiamo sempre perseguito: essere sempre più vicini a lettori e inserzionisti, utilizzando gli strumenti che l’evoluzione tecnologica offre e la cui diffusione, nel caso dei tablet, procede a ritmi rapidissimi. Alle riviste su carta abbiamo affiancato prima il web (ceramicworldweb.it è diventata la prima fonte di informazione online degli operatori dell’industria ceramica nel mondo, grazie ai suoi aggiornamenti quotidiani), e ora il tablet a cui auguriamo lo stesso incredibile successo.

NUOVO PRESIDENTE

A NDIL

Roberto Danesi ai processi produttivi, Fabrizio Fantini alla distribuzione & mercato, Michele Marconi alla comunicazione e aggregazioni, Daniele Castellari alla ricerca & normativa e Fernando Cuogo all’amministrazione & finanza. Durante l’assemblea è stata ribadita unanimemente, e a più riprese, la necessità di perseguire la strada, peraltro già intrapresa dalla maggior parte delle aziende, del costruire sostenibile non più solo in funzione della competitività ma soprattutto della diminuzione della dipendenza energetica e dell’impatto ambientale. Tecnologie costruttive, tecniche di progettazione e di gestione, affiancate a materiali naturali dal ciclo di vita lungo ed efficiente, come il laterizio, possono contribuire sinergicamente a realizzare questo processo.



world news news dal mondo THE

ANTISEISMIC BLOCK FROM

The Sim Oro block is a revolutionary new construction material from the S.Anselmo-Sereni group ideal for use in seismic areas. At SAIE it was granted an award for an “Integrated Project” that combines safety, comfort, heat and sound insulation with rapid installation. It consists of four components: a double hollow block, double Neopor insulation, a double metallic anchor and a spacer and insulation support element that form a cavity designed to be completed by a concrete casting. The product’s key strength lies in the assembly system, which is completely dry and mechanically interlocking. This eliminates all need for specialist labour and allows the masonry to be constructed using industrialised assembly programmes with clearly defined timeframes that are unaffected by climatic or personnel variables. Masonry built with Sim Oro has U-values of up to 0.15 W/

m K and therefore guarantees thermal and acoustic insulation of the building and living comfort. The use of Sim Oro cuts costs by around 20% compared to traditional construction and also ensures long-term economies in the use of heating and air-conditioning. The flexibility of the Sim Oro system also allows it to adapt to seismic requirements. The thickness of the masonry and the type of reinforcement are established on the basis of static calculations, while the interlocks between the clay and Neopor modules ensure simple and effective installation.

SANMARCO TERREAL ITALIA

TAKES PART IN RESTORATION OF As part of the restoration project for the historical and architectural heritage (functional adaptation and safety) of the floor of the third tier of the Colosseum in Rome, SanMarco Terreal Italia supplied clay products and offered its experience and expertise to assist restorers in remodelling the “opus spicatum” paving. Following a period of detailed analysis to determine the physical and chemical composition, the particle size distribution and behaviour of the original clay, small parallelepiped shaped pavers were produced with setting chamfers and dimensions of 10 cm length, 4.5 cm height and 2.5 cm thickness reproducing the original “opus spicatum” herringbone style pattern. The manufacturing method is based on ancient manual artisan techniques and uses soft

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B Rick W o rld Review n. 2/ 2011

S.ANSELMO-SERENI

2

COLOSSEUM

mud technology, which is considered the most suitable for the needs of custom production and reflects the original production process. The restoration project, carried through by the Rome-based company SAIVA, faced specific difficulties in identifying finding modern production techniques that would faithfully reproduce those of ancient Rome as well as colour issues. Given the variety of clays used in Roman times for the production of the original pavers, the restoration technicians chose to use different bricks in varying percentages (determined using the Munsell method) for each square metre of floor covering.

IL

BLOCCO ANTISISMICO DI

Il blocco Sim Oro è la rivoluzionaria novità costruttiva adatta alle zone sismiche prodotta dal gruppo S.Anselmo-Sereni. Premiato da SAIE come “Progetto Integrato” è in grado di coniugare sicurezza, comfort, isolamento termoacustico e velocità di posa. Il prodotto è costituito da quattro componenti: doppio laterizio forato, doppio isolante in neopor, doppia chiave di ancoraggio metallica ed elemento distanziatore rete e reggi-isolante che formano un’intercapedine studiata per essere completata da un getto di calcestruzzo. La forza del prodotto consiste nel sistema di montaggio degli elementi che avviene completamente a secco e in modo meccanico obbligato; viene così eliminata

S AN M ARCO T ERREAL I TALIA

S.A NSELMO -S ERENI ogni necessità di manodopera specializzata consentendo l’esecuzione della muratura con programmi di montaggio industrializzati ovvero con tempistiche certe e indipendenti dalle variabili climatiche o di personale. La muratura costruita con Sim Oro possiede valori di trasmittanza fino a 0,15 W/m2K e garantisce quindi l’isolamento termo-acustico dell’immobile e il benessere abitativo. L’impiego di Sim Oro si traduce in un contenimento dei costi di circa il 20% rispetto a una costruzione tradizionale, con un immediato vantaggio che si somma all’economia a lungo termine nell’uso ridotto di riscaldamento e condizionamento. La flessibilità del sistema Sim Oro consente inoltre l’adattabilità alle diverse esigenze antisismiche. Lo spessore della muratura e il tipo di armatura vengono stabiliti in funzione dei calcoli statici, mentre l’incastro dei moduli di laterizio e neopor garantisce una posa semplice ed efficace.

PARTECIPA AL RESTAURO DEL

C OLOSSEO

Nell’ambito del progetto di restauro e recupero del patrimonio storico-architettonico (adeguamento funzionale e messa in sicurezza) della pavimentazione del III° Ordine dell’Anfiteatro Flavio di Roma, SanMarco Terreal Italia ha fornito i materiali laterizi, affiancando i restauratori con il proprio know-how e la propria esperienza per il rifacimento del piano di calpestio dell’anello pavimentale in “opus spicatum”. Dopo una accurata fase di analisi, finalizzata a determinare la composizione fisica, chimica, granulometrica e comportamentale delle argille originarie, sono stati prodotti mattoncini di forma parallelepipeda con smussi per l’allettamento e di-

mensioni di cm 10 di lunghezza, cm 4,5 di altezza e cm 2,5 di spessore, che riproducono l’opus spicatum originario. Il metodo produttivo, che ricalca l’artigianalità e il sapere dell’antica lavorazione a mano, segue la tecnologia “a pasta molle”, la più idonea a rispondere alle richieste di produzione “su misura”, oltre a essere l’unica in linea con il processo produttivo originario. Il restauro, realizzato dall’impresa SAIVA di Roma, è stato particolarmente impegnativo oltre che per l’allineamento delle tecniche produttive attuali con quelle di Roma antica, anche per il particolare tema delle colorazioni. Infatti, la varietà di argille utilizzate all’epoca per la produzione dei mattoncini originari, ha indotto i tecnici restauratori a considerare percentuali diverse di mattoni differenti (individuati con il metodo Munsell) per ogni metro quadrato di pavimentazione.


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world news news dal mondo SAIE:

A WINDOW ONTO THE FUTURE

From 5 to 8 October 2011 the Bologna exhibition centre will be hosting the 47th SAIE, the specialist building trade fair that serves as an important international showcase for the industry. Technological innovation and sustainability will be in the spotlight in specialist focus sections which will explore environmentally-friendly construction techniques and the use of new materials and technologies allowing companies to keep ahead of the times and trends. Topics of discussion will also include sustainability, green building, seismic protection and building/utilities integration with special reference to materials and innovative energy producing devices. Urban redevelopment and remediation will round off the range of topics in the spotlight. The show will have three theme areas: SAIENERGIA & Sustainability, which combines the spaces devoted to renewable energy with those focusing on systems, components and materials for sustainable building. The section will feature a wealth of shows, initiatives and forum and demo areas offering a close-up view of technologies and systems for sustainable building. SAIECANTIERE & Production, a section that has always given plenty of coverage to site equipment, machinery and services. In 2011 it will also become the main focus of initiatives devoted to the concrete industry and the prefabrication sector (the former through the special initiative SAIEConcrete, organised in cooperation with Consulta del Calcestruzzo; the latter through the specialist event SAIEPrecast and the most important international event devoted to prefabrication, ICCX International Concrete Conference and Exhibition Europe, organised in cooperation with CPI). SAIESERVIZI for designing and building, which will combine SAIEBit, the European exhibition of IT systems for building, with a section entirely devoted to

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B RIC K W o rld Review n. 2/ 2011

measurement, control and test instruments and equipment. Through the dedicated technical forums, SAIESERVIZI will provide the most up-to-date information on the sector. A wide range of initiatives will explore the theme of innovation throughout the sector, from the New product guide (which provides a selection of the most significant new products on display) to the SAIE product review entitled “A showcase onto the future” in which an expert jury selects products presented during the show that represent the cutting edge of building research in terms of innovation and experimentation. A total of 27 products will be selected in four major strategic areas: “integrated project”, “sustainable project”, “renovation” and “speed and ease of assembly on site”. The brick and tile sector will as always be present in Hall 22 (LaterSaie), where Andil and Confindustria Ceramica will be taking part through their joint federation (Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi) in a shared 1,000 square metre stand. Andil will set up its own exhibition area where it will showcase the latest technical and structural developments relating to the use of clay products in the building sector; Confindustria Ceramica will in turn set up a space under the banner of Ceramics of Italy, the new collective institutional trademark reserved exclusively for products manufactured in Italy by Confindustria Ceramica member companies including large-format floor tiles, designer wall tiles and ceramic tiles for exteriors and non-residential uses. SAIE 2010 reported a total attendance of 168,000 including more than 6,800 international visitors.

SAIE:

UNA VETRINA SUL FUTURO

Il quartiere fieristico bolognese è pronto ad ospitare la 47a edizione di Saie, fiera specializzata nel processo edilizio e importante vetrina mondiale del settore, in programma dal 5 all’8 ottobre 2011. Innovazione tecnologica e sostenibilità sono al centro del dibattito che si articolerà all’interno di focus specializzati sull’evoluzione di tecniche di costruzione attente all’ambiente, utilizzo di nuovi materiali e tecnologie per dare agli operatori la possibilità di anticipare tempi e tendenze. Si parlerà inoltre di sostenibilità, di green building, protezione antisismica e dell’integrazione edificio-impianto con particolare riferimento ai materiali e ai dispositivi innovativi di produzione energetica. Riqualificazione urbana e recupero completeranno il ventaglio degli argomenti in calendario. Tre aree tematiche faranno da sfondo alla manifestazione: SAIENERGIA & Sostenibilità, che integra gli spazi dedicati all’energia rinnovabile con quelli dedicati ai sistemi, componenti e materiali del costruire sostenibile e che vede moltiplicare i Saloni, le iniziative, le aree forum e demo per toccare con mano le tecnologie e i sistemi del costruire sostenibile SAIECANTIERE & Produzione, da sempre un ampio spazio dedicato ad attrezzature, macchine e servizi per il cantiere, nel 2011, diverrà anche il centro di un percorso dedicato sia alla filiera del calcestruzzo, con l’iniziativa speciale SAIEConcrete organizzata in collaborazione con la Consulta del Calcestruzzo, sia al settore della prefabbricazione, con il salone specializzato SAIEPrecast e con il più importante evento internazionale dedicato alla prefabbricazione ICCX International Concrete

Conference ed Exhibition Europe organizzato in collaborazione con CPI. SAIESERVIZI per progettare e costruire integra SAIEBit, il salone europeo dedicato ai sistemi informatici per le costruzioni, con un’area interamente dedicata a strumenti e attrezzature di misura, controllo e prova. Con i forum tecnici dedicati, SAIESERVIZI è il luogo dell’informazione di settore più aggiornata. Numerose, nell’ambito dell’evento, le iniziative focalizzate al tema dell’innovazione in ogni comparto del settore: dalla Guida alle novità (che propone una selezione delle più significative novità in esposizione), alla rassegna SAIE, “Una Vetrina sul Futuro” che individua, tramite una giuria di esperti, quei prodotti (presentati nel corso del salone) che rappresentano, in termini di innovazione e sperimentazione, la “punta di diamante” della ricerca in edilizia. Saranno selezionati 27 prodotti, riferiti a quattro macroaree strategiche: “progetto integrato”, “progetto sostenibile”, “recupero” e “velocità e facilità di montaggio in cantiere”. Il settore del laterizio sarà come sempre presente nel pad 22 (LaterSaie) dove Andil e Confindustria Ceramica parteciperanno, attraverso la Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi, all’interno di uno stand comune di circa 1000 mq. Andil predisporrà un’area espositiva nella quale verranno messe in mostra le più recenti novità tecniche e strutturali in materia di costruzioni, relative all’uso delle diverse tipologie di laterizio, mentre Confindustria Ceramica allestirà uno spazio sotto le insegne di Ceramics of Italy, il nuovo marchio istituzionale collettivo che identifica le aziende associate a Confindustria Ceramica e i prodotti da queste fabbricate in Italia. Tra questi, i grandi formati da pavimento, i rivestimenti ad alto contenuto di design, le lastre ceramiche per esterni e quelle per usi non residenziali. Nell’edizione 2010 Saie ha contato 168.000 presenze di cui oltre 6.800 estere.


CERAMIFOR

TAKES OVER

FORNOCERÂMICA

Ceramifor has taken over the business of Portuguese firm Fornocerâmica as part of a recovery plan that includes all its current projects, delivery commitments and after-sales support, licenses and knowhow, together with all its employees. With a new management and financial structure, Ceramifor’s goal is to continue supplying kilns and equipment to the ceramic building materials industry, primarily heavy

FRAC

clay, while maintaining high quality standards and continuing to invest in new technologies and applications in order to deliver the best solutions to its partners and to foster long-term relationships. The new technical director of Ceramifor will be José Brás, founder and former managing director of Fornocerâmica.

SUPPLIES FIRING PLANTS TO

PERU

C ERAMIFOR

RILEVA LE ATTIVITÀ DI

F ORNOCERÂMICA

Ceramifor ha rilevato le attività dell’azienda portoghese Fornocerâmica, all’interno di un piano di recupero che include progetti di produzione, impegni di consegna e assistenza post-vendita, licenze, know-how, incorporandone anche tutti i dipendenti. Con un nuovo management e una nuova struttura finanziaria,

Ceramifor si propone di continuare a realizzare forni ed attrezzature per l’industria dei materiali ceramici da costruzione, in primo luogo laterizi, mantenendo elevati standard qualitativi, investendo in nuove tecnologie e applicazioni, così da garantire le migliori soluzioni tecnologiche e rafforzare le relazioni esistenti. Nuovo direttore tecnico di Ceramifor sarà José Brás, ex direttore generale e fondatore di Fornocerâmica.

I MPIANTI

IN

DI COTTURA

F RAC

After supplying various heavy fuel oil firing plants in the past, Frac, a leading Italian company specialising in firing technologies for brickworks, recently won a series of important supply contracts for gas-fired systems in Peru. The first plant, supplied about a year ago to Lima-based manufacturer CIA Minéra Sagitar-

io, fires 1200 tons of clay products every day. This was followed by a number of other installations for Grupo Fortaleza, Ladrillos Lark and the factory of a well-known producer based in Huaraz.

Dopo aver fornito in passato diversi impianti di cottura ad olio pesante, Frac, primaria azienda italiana specializzata in tecnologie di cottura per fornaci, si è recentemente assicurata in Perù

CAPACCIOLI STRENGTHENS IN A LGERIA AND T UNISIA

ITS POSITION

C APACCIOLI SI RAFFORZA IN A LGERIA E T UNISIA

In recent months the Italian company Capaccioli (Sinalunga, province of Siena) has won a number of important supply contracts in North Africa. Sarl Banou Messaoud, a major producer based in Algiers, commissioned a complete plant for the production of 1,200 tons of heavy clay products per day. Work began in June 2011 and is due to be completed within a year. The supply package consists of an Aral preparation line, two rapid dryers (length 103 m and width 7.7 m), two tunnel kilns (length 136 m and width 6.5 m) and fully automated handling equipment. Following the positive results achieved with the previous installation, the Tunisian firm Brique Tunisienne commissioned Capaccioli to renovate its facilities Nabeul 1 and Nabeul 2. This will involve an increase in production, the sup-

ply of automated equipment and lengthening of the kiln at one of the two facilities. In June this year, the Algerian company Briqueterie Heumis Dismac was supplied with a truck loading gripper, a system that is much in demand amongst Algerian customers as it significantly reduces loading times. Last but not least, Capaccioli has completed renovation of the facility of Briqueterie Zenata located in Tlemcen (Algeria), doubling its output. The Italian company supplied all the automated cutting and loading/unloading equipment for the semi-continuous dryer and the setting machine. It also completely remodelled the dryer and the kiln and replaced the electric panels.

Capaccioli ha messo a punto negli ultimi mesi una serie di importanti forniture sul mercato nordafricano. Sarl Banou Messaoud, importante produttore di Algeri, ha affidato all’azienda di Sinalunga (Siena) la realizzazione di un impianto completo per la produzione di 1.200 ton/gg di prodotto, il cui cantiere è stato avviato nel mese di giugno 2011 con conclusione lavori nell’arco di un anno. La fornitura consiste in una linea di preparazione “Aral”, due essiccatoi rapidi (103 m di lunghezza e 7,7 m di larghezza), due forni a tunnel (136 m di lunghezza e 6,5 m di larghezza) e automatismi completamente robotizzati. La tunisina Brique Tunisienne, a seguito dei risultati positivi ottenuti con le precedenti forniture,

P ERÙ

una serie di importanti forniture di impianti a gas. Il primo impianto è stato fornito circa un anno fa alla fornace CIA Minéra Sagitario di Lima, in cui ogni giorno vengono cotte 1200 tonnellate di laterizi. Ad esso sono seguite diverse altre installazioni presso il Grupo Fortaleza, fornace Ladrillos Lark e presso lo stabilimento di un noto produttore di Huaraz.

ha invece commissionato a Capaccioli il rinnovamento dei suoi impianti Nabeul 1 e Nabeul 2, che consisterà in aumenti di produzione, una fornitura di automatismi e un allungamento del forno di uno dei due impianti. All’algerina Briqueterie Heumis Dismac, è stata invece fornita, nel mese di giugno, una pinza di scarico su camion, sistema molto richiesto dai clienti algerini in quanto in grado di ridurre sensibilmente i tempi di carico. Capaccioli ha infine completato la ristrutturazione dell’impianto di Briqueterie Zenata, situato a Tlemcen (Algeria), raddoppiandone la produzione. L’azienda italiana ha fornito tutti gli automatismi di taglio, carico e scarico per l’essiccatoio semicontinuo e la macchina impilatrice. Ha inoltre realizzato una ristrutturazione completa dell’essiccatoio e del forno con sostituzione integrale dei quadri elettrici.

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world news news dal mondo BEDESCHI STRENGTHENS ITS POSITION IN A RGENTINA AND S AUDI A RABIA from Al Sirat, one of the most important local clay producers, that involved installing a new high-capacity extruder designed to cope with particularly difficult extrusion conditions.

The substantial orders secured by Bedeschi in Argentina and Saudi Arabia in recent months have consolidated the Italian company’s presence in these markets. In Argentina, the Later-Cer Group has commissioned Bedeschi to supply a range of machinery with the goal of improving the quality and production capacity of the existing facilities, while Industrias Chirino has modernised its extrusion line with a view to doubling its total capacity through the purchase of a new BED 650 SLS. On the strength of Bedeschi’s experience in the treatment of local clays, the Fanelli Group has commissioned a new preparation plant. Bedeschi has also won a major supply contract in Saudi Arabia

SACMI HEAVY CLAY

SUPPLIES TECHNOLOGY TO

CEMACON

Sacmi Heavy Clay, together with Bongioanni Macchine, has supplied the machinery for the new Cemacon factory in Romania, successfully tested in December 2010 (see report published in issue 1/2011 of Brick World Review). For the new production facility, which will have a capacity of 700 tons a day of variously sized hollow brick, Sacmi Heavy Clay supplied the tunnel dryer, tunnel kiln, automatic dryer loading/unloading machines, kiln and packaging line. The key parts of the plant include the 127 x 22 m dryer, a 5-line fixedcone model with external motor and internal air stirrers with inverter-controlled variable-speed fans, and the 52-car kiln (including 4 cars in the pre-kiln) measuring 220.8 x 6.7 m and offering all the relevant flame height adjustments and an ability to adapt the firing curve to the specific output. The new machines will enable Cemacon to raise its output while further improving product quality. This is largely merit of the new kiln, which is structurally designed to deliver an approximately 50% higher output, as well as the possibility of utilising the other machines, includ-

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B Ric k W o rld Review n. 2/ 2011

ing the dryer, on a three-shift rather than a two-shift basis. As a result, Cemacon will soon be able to raise the output of the new plant from 700 to a potential 1,050 tons/ day. Last but not least is the high degree of plant automation made possible by the Sacmi stacker and de-stacker, which employ anthropomorphic robots fully integrated with the press hardware and pickup devices. The same on-pallet packaging line features fully automatic operation with cold-stretch packing and strap application. The plant also has very low levels of energy consumption, around 220 Kcal for every kg of finished product, inclusive of drying and firing. This exceptional result is partly due to the inclusion of combustible substances in the clay body but could not have been achieved without the use of firing and drying systems with optimised energy consumption.

B EDESCHI SI RAFFORZA IN A RGENTINA E A RABIA S AUDITA Le importanti commesse concluse da Bedeschi nel corso degli ultimi mesi in Argentina e Arabia Saudita, consolidano la presenza dell’azienda di Limena in queste aree di mercato. Numerose le forniture

S ACMI H EAVY C LAY PARTNER TECNOLOGICO DI Sacmi Heavy Clay è stata, assieme a Bongioanni Macchine, titolare della fornitura per il nuovo stabilimento di Cemacon, Romania, collaudato con successo a dicembre 2010 (vedi reportage pubblicato sul numero 1/2011 di Brick World Review). Per il nuovo sito produttivo, che sarà in grado di realizzare 700 tonnellate al giorno di blocchi forati di varie dimensioni, Sacmi Heavy Clay ha fornito le linee relative a essiccatoio a tunnel, forno a tunnel, macchine automatiche di carico e scarico essiccatoio, forno e linea di imballaggio. I punti salienti dell’impianto sono l’essiccatoio di 127 x 22 m, un modello a 5 linee, a coni fissi con motore esterno, che si caratterizza per la presenza di agitatori interni a velocità di rotazione della ventola variabile tramite inverter; e il forno, un modello a 52 carri (di cui 4 nel preforno) con dimensioni 220,8 x 6,7 m, dotato di tutte le regolazioni in termini di altezza della fiamma e possibilità di adeguare le curve di cottura al particolare tipo di produzione. Grazie alle nuove linee,

nel paese sudamericano. Il Gruppo Later-Cer ha affidato a Bedeschi la fornitura di diverse macchine con l’obiettivo di migliorare la qualità e capacità produttiva degli impianti esistenti, mentre Industrias Chirino ha predisposto l’ammordernamento della linea di trafilatura per raddoppiare la capacità di produzione totale con l’acquisto di una nuova BED 650 SLS. Il Gruppo Fanelli invece, a fronte della particolare esperienza di Bedeschi nel trattamento delle argille locali, ha commissionato un nuovo impianto di prelavorazione. Altra importante fornitura è stata siglata in Arabia Saudita presso Al Sirat, uno dei più importanti produttori locali di laterizi, al quale Bedeschi ha installato un nuovo estrusore, con elevate capacità, studiato per affrontare condizioni di estrusione particolarmente difficili.

C EMACON Cemacon potrà non solo incrementare le proprie performance produttive, ma anche prepararsi a un ulteriore salto di qualità grazie allo stesso forno (strutturalmente progettato per sopportare un incremento di produzione pari al 50%) e alla possibilità di sfruttare le altre macchine, essiccatoio compreso, su tre turni anziché sui due attuali, passando in breve tempo dalle 700ton/ giorno a una produzione potenziale di 1.050 ton/giorno. Da sottolineare infine l’elevata automazione dell’impianto resa possibile, tra l’altro, dall’impilatrice e la disimpilatrice Sacmi, che lavorano avvalendosi di robot antropomorfi totalmente integrati nell’hardware e nei dispositivi di presa. La stessa linea di imballo su pallet lavora in modo completamente automatico con reggiatura e confezionamento a freddo (stretch). Notevoli le performance energetiche dell’impianto che si attestano a 220 Kcal per ogni kg di prodotto finito, essiccazione e cottura comprese, un risultato in parte dovuto all’inserimento nell’impasto argilloso di sostanze combustibili, ma che non sarebbe raggiungibile senza l’utilizzo di impianti di essiccamento e cottura energeticamente ottimizzati.


CLEIA

RECEIVES NEW ORDERS IN

Just a year since it was set up, the French company Cleia recently secured two important orders in Poland and Algeria. Etex Group, an important Brussels-based producer and international retailer of building materials with 13,500 employees in 42 countries, has commissioned Cleia through its subsidiary Etex Building Materials Polska to supply machinery for dry tile handling, H-cassette handling and packaging of fired tiles for its roof tile factory at Koscian in Poland, one of the largest in Europe. In Algeria, Cleia has won a contract from Tedjini Group to deliver a complete brick plant for its new factory in Touggourt. This unit includes a new kiln car

TECNOFILIERE

POLAND

AND

setting system, a Sirocco dryer, a Technofast tunnel kiln specially adapted to the clay that is used in the Touggourt area and a preparation and shaping line with a combi extruder group.

STRENGTHENS ITS PRESENCE IN

VVKZ, a modern Russian manufacturer of traditional and special blocks located in the city of Rzhev, about 200 km west of Moscow, has purchased from Tecnofiliere two TFE model single-exit extruder dies for the production of special types of blocks for structural loadbearing masonry. The large size blocks with a high percentage of perforations are a very popular type of clay product in the Russian market. To ensure high resistance to severe local climatic conditions, liners and cores were constructed with high

ALGERIA C LEIA :

RUSSIA

wear and corrosion resistant materials in the best Tecnofiliere tradition. This supply contract confirms Tecnofiliere’s commitment to delivering ever greater professionalism in the international marketplace and to guaranteeing high product quality standards.

40TH

NUOVI ORDINI IN

P OLONIA E A LGERIA

Ad appena un anno dalla sua costituzione, la francese Cleia si è recentemente assicurata due importanti ordini in Polonia e Algeria. Etex Group, importante produttore e rivenditore internazionale di materiali da costruzione con sede a Bruxelles e oltre 13.500 dipendenti in 42 Paesi, attraverso la sua filiale Etex Building Materials Polska,

T ECNOFILIERE

CONSOLIDA LA PRESENZA IN

VVKZ, moderna fornace russa attiva nella produzione di laterizi tradizionali e speciali, situata nella città di Rzhev, a circa 200 km ad ovest di Mosca, ha acquisito da Tecnofiliere due filiere mod. TFE ad una sola uscita per la produzione di particolari tipologie di blocchi speciali per murature strutturali portanti. I blocchi, con-

MEETING OF B RAZILIAN BRICK AND TILE PRODUCERS

40°

Promoted by Anicer (Brazilian National Ceramic Industry Association) with the support of the leading national industrial and financial organisations, the fortieth edition of the annual meeting of Brazilian brick and tile producers was held in August in the city of Vitoria (Espirito Santo). Consisting of more than 7,300 companies with an annual turnover of more than USD 3

Promosso da Anicer (Associazione Nazionale dell’Industria Ceramica Brasiliana) con il supporto delle principali organizzazioni industriali e finanziarie nazionali, si è svolto lo scorso agosto, nella città di Vitoria (Espirito Santo), l’annuale incontro dei produttori brasiliani di

billion, the Brazilian brick and tile industry discussed the important themes of sustainability and innovation, laying the foundations for a future marked by continuous improvements and greater social and environmental responsibility.

ha infatti commissionato a Cleia macchinari per la movimentazione di tegole crude, movimentazione con cassette ad H e il confezionamento di tegole cotte per la sua fabbrica di tegole di Koscian, Polonia, una delle più grandi in Europa. In Algeria, Cleia si è invece assicurata un contratto con Tedjini Group per la consegna di un impianto completo per la produzione di mattoni forati nel nuovo stabilimento di Touggourt. La fornitura comprende un sistema di carico dei carri forno di nuova concezione, un essiccatore Sirocco, un forno a tunnel Technofast settato in modo specifico per l’argilla utilizzata nell’area di Touggourt, una linea di preparazione e formatura con gruppo estrusore “combi”.

R USSIA

traddistinti da grandi dimensioni ed elevata percentuale di foratura, rappresentano una tipologia di laterizio molto apprezzato dal mercato russo. Per garantire un’elevata resistenza rispetto alle severe condizioni metereologiche locali, cornici e tasselli, come da tradizione Tecnofiliere, sono stati realizzati con l’impiego di materiali ad elevata resistenza all’usura e alla corrosione. Con la fornitura a VVKZ, Tecnofiliere conferma la sua vocazione a porsi con sempre maggiore professionalità sul mercato internazionale garantendo elevati standard qualitativi di prodotto.

INCONTRO DEI PRODUTTORI BRASILIANI DI LATERIZI laterizi, giunto quest’anno alla quarantesima edizione. Composta da oltre 7.300 aziende per un giro d’affari annuo superiore ai 3 miliardi di dollari, l’industria brasiliana dei laterizi si è confrontata sugli importanti temi di sostenibilità e innovazione, ponendo le basi per un futuro caratterizzato da continui miglioramenti e da maggiori responsabilità sociali e ambientali.

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world news news dal mondo LATERIZI ALAN METAURO MAKES ITS WEBSITE MORE EFFECTIVE

L ATERIZI A LAN M ETAURO

Laterizi Alan Metauro, a strong advocate of green building techniques, has introduced a detailed section on its website defining criteria for eco-friendly operation. This important initiative demonstrates the company’s continued efforts to adopt a concrete and proactive approach towards environmental sustainability, a value that has led to the development of Perlater®Bio. The section, entitled “My tools”, is a genuine innovation intended to promote dialogue between the players involved and to offer support with the various stages from design

Laterizi Alan Metauro, paladina del “costruire secondo natura”, ha introdotto nel proprio spazio web una sezione di approfondimento che definisce i parametri con cui poter operare all’insegna dell’ecosostenibilità. Una scelta importante che dimostra come l’azienda continui a portare avanti, in maniera concreta e propositiva, il suo percorso verso la sostenibilità ambientale, valore che ha condotto alla nascita del Perlater®Bio. My tools è la vera, grande novità finalizzata a dialogare con gli interlocutori e fornire assistenza dal progetto alla posa della muratura.

through to installation of masonry. The section consists of three areas: “Filo diretto”, a service in which a company technician answers questions regarding design or construction of masonry (esperto@ alanmetauro.com); “WallExpress”, a free online software application for the thermal and acoustic design of loadbearing and infill masonry; “BrickExpress”, which can be used to calculate with precision the quantity of clay products that need to be supplied simply by inserting the dimensions of the walls and of the door and window openings.

PIÙ EFFICACE ONLINE

CAPACCIOLI SUPPLIES EXTRUDER TO KILSAN SA, TURKEY

M ATTONIERE C APACCIOLI

Capaccioli recently delivered a second Aral 650/S extruder to Turkish manufacturer Kilsan SA, based in Istanbul, thereby doubling up a previous supply package completed just six months ago. The use of Capaccioli technology has enabled the Turkish company to achieve a minimum

Capaccioli ha recentemente consegnato al produttore turco Kilsan SA, con sede a Istanbul, la seconda mattoniera Aral 650/S raddoppiando una fornitura

production of 64.25 tons/hour, a maximum of 72.20 tons/hour and an average production of 68.46 tons/hour with a maximum extrusion pressure of 28 bar.

PER

LINGL SUPPLIES TECHNOLOGIES TO A LGERIAN FIRM S ARL G IPAR

T ECNOLOGIE L INGL PER L ’ ALGERINA S ARL G IPAR

The Algerian building materials manufacturer Sarl Gipar, part of the Mecheri industrial group, recently commissioned the German company Lingl to install a complete plant for the production of bricks at its facility in Sidi M’barek, 15 kilometres from its headquarters in Bordj Bou Arréridj in Eastern Algeria. Cooperation between Lingl and Sarl Gipar began in 2002 with the supply of the first production line and continued in 2009 with the construction of a second line. It has now been further consolidated with the supply of

Il produttore algerino di materiali da costruzione Sarl Gipar, parte del gruppo industriale Mecheri, ha recentemente commissionato alla tedesca Lingl l’installazione di un impianto completo per la produzione di mattoni per il suo stabilimento di Sidi M’barek, a 15 chilometri dalla sede principale di Bordj Bou Arréridj, nell’Est dell’Algeria. La cooperazione tra Lingl e Sarl Gipar, iniziata nel 2002

a complete production unit. The new plant is intended to expand the range of Sarl Gipar products and thereby meet the various application needs of the Algerian market. The bricks produced by the Algerian company have high compressive strength, very high quality standards and a uniform brick red colour.

La sezione è composta da tre aree: “Filo diretto”, un servizio attraverso cui un tecnico aziendale è a disposizione per dare risposta a qualsiasi tipo di quesito inerente progetto e realizzazione delle murature (esperto@alanmetauro. com); “WallExpress”, un software, utilizzabile gratuitamente online, per il progetto termoacustico di murature portanti e di tamponamento; “BrickExpress”, che consente di quantificare con esattezza la fornitura di laterizi da richiedere, inserendo semplicemente le misure delle pareti da realizzare e le dimensioni delle aperture.

K ILSAN SA, T URCHIA

portata a termine appena sei mesi fa. Grazie alla tecnologia Capaccioli, è stata raggiunta una produzione minima di 64,25 ton/ ora, una produzione massima di 72,20 ton/ ora, una produzione media di 68,46 ton/ora, per una pressione massima di estrusione di 28 bar.

con la fornitura della prima linea di produzione, è proseguita nel 2009 con la realizzazione di una seconda linea e si rafforza oggi con la fornitura dell’unità produttiva completa. Il nuovo impianto è destinato ad ampliare la gamma dei prodotti di Sarl Gipar, così da riuscire a far fronte alle varie necessità di applicazione richieste dal mercato algerino. I mattoni prodotti dall’azienda algerina sono caratterizzati da un’alta resistenza alla compressione e da un colore rosso-mattone molto omogeneo che conferiscono al prodotto standard qualitativi particolarmente elevati.

ERRATA CORRIGE In relation to the interview given by Renzo De Checchi, Chairman of S. Anselmo Group, and published in Brick World Review no. 1/2011 on page 32, Industrie Cotto Possagno (Possagno, TV) has asked us to publish the following correction: “Cunial Antonio Ilca is a registered trademark of Industrie Cotto Possagno, which also controls and coordinates Cotto San Michele Srl. The latter therefore falls within the consolidated financial statements of Industrie Cotto Possagno.” In relazione all’intervista rilasciata da Renzo De Checchi, presidente S.Anselmo Groupe, pubblicata su Brick World Review n. 1/2011 pag 32, riportiamo, a parziale rettifica, quanto segnalatoci da Industrie Cotto Possagno (Possagno,TV): “La Cunial Antonio Ilca è un marchio registrato in uso ad Industrie Cotto Possagno, la quale esercita altresì il controllo ed il coordinamento di Cotto San Michele Srl che, come tale, rientra nel bilancio consolidato di Industrie Cotto Possagno”.

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b rick W o rld Review n. 2/ 2011


Spessore effettivo di laminazione fino a 0,5 mm Maximum fineness of grind for roller gaps down to 0.5 mm

Laminatoio raffinatore Alpha II Fine roller mills Alpha II

Il modello «Alpha II» è il risultato dell’evoluzione continua e

The «Alpha II» is the result of systematic, continuous

sistematica della procedura di frantumazione fine di materie

evolution in the ultrafine comminution of plastic and semi-

prime ceramiche plastiche e semiplastiche, ottenuta mediante

plastic ceramic raw materials by means of roller mills with an

un laminatoio caratterizzato da un’apertura cilindri effettiva di

effective roller gap of 0.5 mm. The «Alpha II» is intended for

0,5 mm. Il modello «Alpha II» è destinato all’uso come secondo o

service as a second or third roller mill in series with appropriate

terzo laminatoio di serie congiuntamente all’impiego di un lamina-

primary and/ or fine roller mills. This machine was specially

toio sgrossatore o raffinatore. La macchina è concepita nello speci-

designed for high throughput capacities with optional adjustment

fico per garantire elevate produzioni, con la possibilità di impostare

down to non-varying, super-narrow roller gaps for continuous

una distanza tra i cilindri minima e costante in grado di assicurare

operation. The «Alpha II» is available in widths of 1,000, 1,200 and

un funzionamento continuo. Il modello «Alpha II» è disponibile in

1,500 mm and diameters of 800 and 1,000 mm for volumetric

larghezze da 1000, 1200 e 1500 mm e in diametri da 800 e 1000

throughputs up to 79 m³/h for rough-milled material and a roller-gap

mm, con portate volumetriche fino a 79 m³/h per materiali ottenuti

setting of approx. 1 mm. Take advantage of our experience.

da laminazione grossolana con uno spazio tra i cilindri di 1 mm

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Matter, Colour and Light in architecture Milena Bernardi - m.bernardi@tiledizioni.it

L’architettura tra Materia, Colore e Luce “While material, colour and light are coherent ingredients that dictate the design of architectural space, their power is expressed through their interrelation, combination and ability to determine rules that are not just theoretical but also technical and technological”. (Marcello Balzani)

events

The second edition of the conference entitled “Materia, Colore, Luce” (Matter, Colour, Light) was held on 16 June this year in the splendid setting of the recently restored Catacombs of San Gennaro in Naples. The event focusing on these three essential architectural components was organised by Paolo Zanetti from UniPubblicità & Marketing and promoted by the Order of Architects of the city and province of Naples and sponsored by the Order of Engineers of the province of Naples and the Board of Surveyors of Naples with the contribution of SanMarco-Terreal Italia. More than 400 architects, engineers, surveyors and designers packed out the nave of the paleo-Christian Basilica of San Gennaro at the Catacombs to ensure the success of an initiative promoted by SanMarco. As part of its programmes supporting the contemporary architectural debate, the company has made a concrete contribution to this itinerant event, which was first held in Rome on 29 November last year and will continue in other Italian cities. Aimed at a technical audience, the conference explained in an accessible and operational manner the value that the components of Matter, Colour and Light assume in architectural projects as part of a process of metamorphosis of ideas, of thoughts that take shape and become matter.

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B rick W o rld Review n. 2/ 2011

”Se la materia, il colore e la luce sono ingredienti coerenti capaci di alimentare il percorso progettuale dello spazio architettonico, è anche vero che il loro potere si esprime nell’interrelazione, nella combinazione, nella capacità di saper governare molte regole del gioco che sono sia di ordine teorico, ma anche tecnico e tecnologico” . (Marcello Balzani) Sullo splendido scenario delle Catacombe di San Gennaro a Napoli, recentemente riportate alla luce, si è svolta, giovedì 16 giugno, la seconda edizione del convegno “Materia, Colore, Luce”, parte di un format legato a queste tre fondamentali componenti della progettazione architettonica, organizzato da Paolo Zanetti di UniPubblicità & Marketing e promosso dall’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia, patrocinato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli, Collegio dei geometri di Napoli, con il contributo di SanMarco-Terreal Italia. Oltre 400 architetti, ingegneri, geometri e designer hanno affollato la navata centrale della Basilica Paleocristina di San Gennaro presso le omonime Catacombe, decretando il successo di un’iniziativa fortemente voluta e supportata da SanMarco. L’azienda, infatti, nell’ambito dei suoi programmi di sostegno al dibattito architettonico contemporaneo, ha fattivamente contribuito alla realizzazione di questo progetto itinerante che ha visto lo scorso 29 novembre, a Roma, la sua prima edizione e che proseguirà in altre città italiane. L’obiettivo del convegno è stato proprio quello di trasmettere ad una platea tecnica, in maniera accessibile e strumentalmente operativa, il valore delle componenti Materia, Colore e Luce nel percorso progettuale dell’intervento architettonico, inteso come regia del processo di metamorfosi dell’idea, del pensiero che prende forma e diviene materia.


Moderated and coordinated by Marcello Balzani, lecturer at the Architecture Faculty of the University of Ferrara and editor of the magazine Paesaggio Urbano, the conference explored conceptual and practical issues relating to the three theme elements through a series of reports and presentations of case studies. Following the welcoming remarks by Don Antonio Loffredo, director of the Catacombs, the conference began with an address by Flavio Bruna (Studio Isolarchitetti, Turin) who discussed some of the most representative projects (“between stone and trees, between earth and crystals”) demonstrating that materials, above all clay materials, reveal surprising colours and tones when appropriately illuminated. Mario Nanni presented a video of his lighting project for the Teatro alla Scala in Milan, demonstrating that Light and Colour are the expression of a material that changes during the day and in different atmospheric conditions. Benedetta Tagliabue (Studio EMBT, Barcelona) illustrated some of her national and international architectural projects, weaving a unifying thread amongst the forms of colour and matter based on personal sensibility, creativity, interpretation of the context, tradition and advanced design research. The concepts of Matter, Colour and Light in terms of quality of materials and visual comfort were discussed by Gianni Cagnazzo, who stressed the importance of the perception of matter and colour through sensorial stimuli processed by our brains. The conference was concluded by Giovanni Multari from the practice Corvino+Multari, who discussed the way that colour and matter pervade his architectural projects and are important concepts in terms of both design and im(JF) \ plementation.

Moderato e coordinato da Marcello Balzani, docente della Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara e direttore editoriale di Paesaggio Urbano, il convegno ha sviluppato, attraverso una serie di relazioni e presentazioni di casi studio, le tematiche concettuali e pratiche legate ai tre mediatori focus dell’incontro. Dopo il saluto iniziale di Don Antonio Loffredo, direttore delle Catacombe, si è entrati nel vivo dei contenuti con Flavio Bruna (Studio Isolarchitetti di Torino) che ha illustrato alcuni dei progetti più rappresentativi “tra pietra ed alberi, tra terre e cristalli”, dimostrando come la materia, soprattutto quella laterizia, portata a vista e illuminata sapientemente dalla luce, mostri di per sé colori e tonalità sorprendenti. Mario Nanni ha presentato il video relativo al suo progetto di illuminazione del Teatro alla Scala di Milano, dimostrando come Luce e Colore siano l’espressività di una materia suscettibile ai cambiamenti nel corso della giornata e a condizioni atmosferiche differenti. Benedetta Tagliabue (Studio EMBT di Barcellona) ha illustrato alcune tra le sue architetture, realizzate nel panorama nazionale ed internazionale, cercando un filo conduttore tra le forme del colore e della materia, fatto di sensibilità personale, creatività, lettura del contesto, tradizione e avanzata ricerca progettuale. Materia, Colore e Luce tra qualità dei materiali e comfort visivo sono stati gli spunti proposti da Gianni Cagnazzo, che ha sottolineato l’importanza della percezione della materia e del colore attraverso la sensorialità elaborata dal nostro cervello. Ha chiuso il convegno Giovanni Multari, dello studio Corvino+Multari, che ha parlato di come colore e materia pervadano le sue architetture e siano concetti importanti da considerare non solo nella progettazione, ma anche nella costruzione dell’architettura. \

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19


The Italian brick industry Giovanni D’Anna - Andil (Roma, Italy)

L’industria dei laterizi in Italia The Italian brick and tile industry reported a further 4.1% fall in production in 2010, a relatively small figure compared to the 32.2% slump experienced in 2009. In 2010 the industry produced 11.7 million tons of clay products, a record low since the economic boom years following the Second World War. The pre-crisis production levels of more than 20 million tons (2007) are now a distant memory and the trend appears to be irreversible. The breakdown according to individual product types shown in Table 1 reveals a recovery for lightened clay blocks, ceiling tiles and roof tiles. The production of normal masonry blocks, floor blocks, facing bricks, bases, pavers and hollow blocks has fallen by between 6.0% and 17.3%. The production of ceiling tiles has risen (up 14.1% in 2010 over 2009) following the worst performance in recent years. But lightened blocks (+9.6%) and roof tiles (+4.8%) have shown a strong recovery, cutting their losses with respect to 2007 to around 25%, more or less half that of other products. In particular, lightened blocks are continuing to climb the product rankings. In 2006 they overtook standard blocks and in 2010, following the severe losses suffered by hollow blocks, gained the top position, now accounting for a quarter (24.5%) of total heavy clay production. These gains were mainly driven by changes in energy legislation in the building sector, which have fuelled market interest in products with high thermal resistance that are better suited to achieving the energy performance required by the building envelope.

statistics

KEY INDICATORS FOR THE ITALIAN BRICK AND TILE INDUSTRY IN 2010

La produzione 2010 dell’industria italiana dei laterizi ha subito un’ulteriore, seppur contenuta, riduzione: -4,1% rispetto all’annus horribilis 2009, in cui si registrò un -32,2% rispetto all’anno precedente. Nel 2010 sono stati infatti prodotti 11,7 milioni di tonnellate di laterizi, minimo assoluto dagli anni del boom economico, successivo alla seconda guerra mondiale. Ormai i valori del periodo pre-crisi (2007), con produzioni che superavano i 20 milioni di tonnellate, sono un vago ricordo e il cambiamento sembra irreversibile. Nel dettaglio delle singole tipologie di prodotto, la tabella 1 evidenzia una ripresa per i blocchi alleggeriti, tavelle e tavelloni e coperture. Calano ancora tra il 6,0% e il 17,3% le produzioni dei blocchi normali per murature, dei blocchi da solaio, dei mattoni faccia a vista, dei fondelli, dei laterizi da pavimentazione e dei forati; risale la produzione di tavelle e tavelloni (+14,1% nel 2010 rispetto al 2009), ma scontavano la peggior performance degli ultimi anni; netto è, invece, il recupero dei blocchi alleggeriti (+9,6%) e degli elementi per coperture (+4,8%), che rispetto al 2007 contengono le perdite intorno al 25%, più o meno la metà rispetto agli altri prodotti. Continua quindi la scalata nella classifica tra le principali tipologie di prodotto per i blocchi alleggeriti. Nel 2006 si riscontrò il sorpasso con i blocchi normali e nel 2010, la forte perdita dei forati ne ha consentito il primato: i blocchi alleggeriti rappresentano un quarto (24,5%) della produzione totale di laterizi. La principale motivazione è evidentemente legata all’evoluzione della normativa energetica in edilizia e al conseguente orientamento del mercato verso prodotti ad elevata resistenza termica, meglio confacenti al raggiungimento della prestazione energetica dell’involucro edilizio. PRINCIPALI INDICATORI DELL’INDUSTRIA ITALIANA DEI LATERIZI NEL 2010

164 companies of which 104 ANDIL members (64%)

11.7 million tons of which 9.1 million tons by ANDIL members (78%)

164 imprese di cui 104 associate ANDIL (64%)

11,7 milioni di tonnellate di cui 9,1 ANDIL (78%)

201 plants of which 137 ANDIL members (68%)

275,000 t the maximum production per factory

201 impianti di cui 137 associati ANDIL (68%)

275.000 t produzione massima per stabilimento

57,700 t, average production

41,700 t, median production

57.700 t, produzione media

41.700 t, produzione mediana

The sector trends

Le dinamiche del settore

Many indicators remain negative. Average production per plant is falling, as are investments. The residential market is fairly stagnant, although we are seeing a trend towards greater concentration as well as a fair number of individual cases of production growth (a total of 39 out of 145

Molti indici continuano ad essere negativi: diminuisce la produzione media per impianto, calano gli investimenti, il mercato residenziale è ancora poco fluido ma si registra un certo dinamismo nel comparto, sia in termini di tendenza ad una maggiore concentrazione del settore, sia per la presenza di non pochi casi di

20

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groups or individual companies have reported a rise in production capacity, with peaks of 40%). But in 2010, 7 companies suspended production (the sector comprises 164

aumenti produttivi: ben 39 (su 145) tra gruppi societari e singole aziende hanno registrato un aumento di capacità produttiva, con picchi del 40%.

TAB. 1: BRICK AND TILE PRODUCTION OVER THE LAST 5 YEARS Produzione di laterizi negli ultimi 5 anni

PRODUCTION (thousands of tons) Produzione (migliaia di tonnellate)

VARIATION % Variazione %

2010

2010

Product types Tipologia prodotto

2010

2009

2008

2007

2006

over 09

over 07

STANDARD BRICKS AND BLOCKS - MATTONI E BLOCCHI NORMALI

1,928

2,050

3,188

3,723

3,923

-6.0%

-48.2%

Solid and semi-solid bricks - Mattoni pieni e semipieni

818

683

800

952

1,041

19.8%

-14.0%

Load-bearing blocks - blocchi portanti

850

983

1,898

2,208

2,241

-13.5%

-61.5%

Filler blocks - blocchi di tamponamento

259

384

490

563

641

-32.4%

-53.9%

2,863

2,612

3,744

3,955

3,985

9.6%

-27.6%

Load-bearing blocks - blocchi portanti

2284

1,969

2,856

3,035

3,102

16.0%

-24.7%

Filler blocks - blocchi da tamponamento

579

643

888

920

883

-10.0%

-37.1%

2,502

3,024

4,400

5,113

5,095

-17.3%

-51.1%

FACING BRICKS - MATTONI FACCIAVISTA

563

624

943

1,167

1,156

-9.8%

-51.8%

Extruded and pressed facing bricks - Facciavista estrusi e pressati

187

208

350

442

383

-10.2%

-57.7%

Soft mud facing bricks - facciavista in pasta molle

356

400

543

655

707

-11.0%

-45.6%

LIGHTENED PASTE BLOCKS - BLOCCHI ALLEGGERITI

PERFORATED AND PARTITION WALL BLOCKS

FORATI E TRAMEZZE

Paving bricks - mattoni da pavimentazione

20

17

50

70

66

17.8%

-71.4%

PAVERS - LATERIZI DA PAVIMENTAZIONE

70

80

119

132

140

-12.9%

-47.2%

CEILING TILES - TAVELLE E TAVELLONI

246

216

487

507

505

14.1%

-51.4%

1,669

1,792

2,761

3,376

3,289

-6.9%

-50.6%

FLOOR BLOCKS - SOLAIO Floor blocks for in-situ casting - blocchi solaio per getto in opera

307

408

580

787

796

-24.9%

-61.0%

Interposed floor blocks - blocchi solaio per interposti

1236

1203

1,961

2,345

2,266

2.7%

-47.3%

Floor blocks for panels - blocchi solaio per pannelli

126

182

220

244

227

-30.6%

-48.2%

98

112

183

209

223

-12.6%

-53.2%

BASES - FONDELLI

1,492

1,424

1,789

1,960

1,919

4.8%

-23.9%

Flat roof tiles - tegole

1146

1,084

1,298

1,400

1,320

5.7%

-18.2%

Bent roof tiles - coppi

315

310

458

503

546

1.5%

-37.5%

ROOF TILE ELEMENTS - ELEMENTI PER COPERTURE

Special roof tile pieces - pezzi speciali per coperture FLOWERPOTS AND SPECIALS - VASI E PEZZI SPECIALI TOTAL PRODUCTION - PRODUZIONE TOTALE

32

30

33

57

53

5.1%

-44.7%

242

238

344

354

364

1.7%

-31.6%

11,672

12,171

17,958

20,494

20,599

-4.1%

-43.0%

The last column shows the % variations of 2010 with respect to 2007, the last pre-crisis year - L’ultima colonna mostra la variazione % del 2010 sul 2007, ultimo anno pre-crisi

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21


companies and 201 factories), while the remaining 106 groups/companies suffered a fall in production, in 18 cases in excess of 20%. In spite of an almost 3:1 ratio between the number of companies reporting losses and those reporting growth, the modest overall fall in output of 4.1% (2010 production over 2009) suggests that a process of concentration is under way, in which production activities based on best performance criteria are clearly the strongest. For example, the highest performing 20 Italian groups or companies (which reported a total production of 2.7 million tons of clay products in 2010) achieved total production growth of 17.6%. Widening the analysis to the top 52 groups or companies (total production of 5.8 million tons), we find that the increase in production was 7.7%. Further extending the sample to the top 106 groups or companies (which account for 90% of the total Italian clay product production), there was zero percentage variation in production in 2010 over 2009.

Nel 2010, tuttavia, 7 aziende hanno sospeso la produzione (sono operative 164 aziende e 201 stabilimenti). I restanti 106 gruppi/società hanno subito un calo produttivo che, in 18 casi, supera il 20%. Mentre il rapporto numerico tra chi perde e chi cresce è di quasi 3:1 a favore delle prime, in termini di produzione il contenuto calo complessivo del 4,1% (produzione 2010 su 2009) induce a pensare che sia in corso una dinamica di concentrazione, laddove le produzioni sottese alle best performance sono, evidentemente, le più elevate. Si consideri, ad esempio, che i migliori 20 gruppi o aziende italiani (che hanno realizzato nel 2010 una produzione totale di 2,7 milioni di tonnellate di laterizi) hanno registrato un aumento produttivo complessivo del +17,6%; se allarghiamo l’analisi ai migliori 52 gruppi o aziende (5,8 milioni di tonnellate la loro produzione totale), l’aumento produttivo è stato del 7,7%; ampliando ancora di più il campione d’indagine ai migliori 106 gruppi o aziende (che rappresentano il 90% della produzione totale italiana di laterizi), la variazione percentuale della produzione 2010 rispetto al 2009 risulta nulla.

Variations by region and product type

Gli andamenti territoriali e per tipologia di prodotto The percentage variations in production according to region and product type (2010 against 2009) are useful for evaluating regional trends within Italy. Apart from individual cases of significant increases in production (which are however negligible in terms of quantities), the main general variations are the following: • standard bricks and blocks have suffered substantial losses in southern Italy: Campania (-28%), Calabria (-25%) and Abruzzo/Molise (-19%); • lightened clay blocks have experienced growth in Piedmont/Liguria (+42%), Triveneto (+23%), Lombardy (+17%) and Emilia Romagna (+13%), but losses in Umbria (-17%), Abruzzo/Molise (-13%) and Tuscany (-8%); • hollow blocks have suffered two-figure losses in all regions, most notably in Puglia/Basilicata and Sardinia where the fall was -30%; • facing bricks have grown only in Tuscany (+16%) but have suffered losses in other regions, especially Marche (-19%) and Emilia Romagna (-13%); • pavers have seen a 15% fall in Tuscany, the region with the highest level of production; • ceiling tiles have recovered in Lombardy (+19%) but have suffered losses in Triveneto (-23%), Calabria (-11%) and Tuscany (-10%);

Ai fini di una valutazione delle dinamiche territoriali vengono riportate le variazioni percentuali (2010 su 2009) della produzione per regione e tipologia di prodotto. Al di là delle punte relative a significativi aumenti di produzione, ma trascurabili dal punto di vista delle quantità, le principali variazioni riguardano: • il muro normale, che perde molto al Sud: Campania (-28%), Calabria (-25%), Abruzzo/Molise (-19%); • il muro alleggerito, che cresce in Piemonte/Liguria (+42%), nel Triveneto (+23%), in Lombardia (+17%) e in Emilia Romagna (+13%), mentre perde in Umbria (-17%), in Abruzzo/Molise (-13%) e Toscana (-8%); • i forati, che mostrano un calo in doppia cifra in tutte le Regioni, in particolare, in Puglia/Basilicata e Sardegna dove si registra un significativo -30%; • il faccia a vista, che cresce solo in Toscana (+16%), ma perde nelle altre Regioni, soprattutto Marche (-19%) e in Emilia Romagna (-13%); • i pavimenti, che registrano un -15% in Toscana, Regione che ne detiene la maggiore produzione; • i tavelloni, che recuperano in Lombardia (+19%), ma perdono nel Triveneto (-23%), in Calabria (-11%) e in Toscana (-10%);

ITALY: BREAKDOWN OF PRODUCTION (%) BY GEOGRAPHICAL AREA (2010)

ITALY: PLANT DISTRIBUTION (%) BY GEOGRAPHICAL AREA (2010)

Distribuzione produzione (%) per area geografica (2010)

Distribuzione impianti (%) per area geografica (2010)

22

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• i solai, che crescono solo in Puglia/Basilicata (+44%) e Lombar-

• floor blocks have grown only in Puglia/Basilicata (+44%) and Lombardy (+18%) but have suffered big losses in Campania and Emilia Romagna (-38%), Piedmont/Liguria and Calabria (-21%); • roof tiles have seen a small increase in all regions, with the exceptions of Puglia/Basilicata (-28%) and Lazio (-24%). In terms of regional performance, only Lombardy reported a significant increase in production (+9%), whereas all regions from the Marche southwards suffered two-figure losses, with the exception of Umbria and Puglia/Basilicata where the losses were limited to just -3%. In terms of geographical distribution, northern Italy is becoming increasingly important with more than half of all plants and 55% of total national production.

dia (+18%), ma perdono molto in Campania ed in Emilia Romagna (-38%), in Piemonte/ Liguria ed in Calabria (-21%); • le coperture, che registrano un contenuto aumento in tutte le Regioni, con le eccezioni di segno opposto della Puglia/Basilicata (-28%) e del Lazio (-24%). In termini di performance regionali, solo la Lombardia registra un aumento significativo della produzione (+9%), mentre dalle Marche in giù il calo è a doppia cifra, ad eccezione dell’Umbria e della Puglia/Basilicata, che si fermano a un -3%. Relativamente alla distribuzione geografica, assume ancora maggiore importanza il Nord dell’Italia, dove operano più della metà degli impianti ed è presente una produzione pari a ben il 55% del valore nazionale.

Forecasts 2011-2012

Previsioni 2011-2012

Taking as reference the CRESME/SI “market potentials” for the years 2010 and 2011 which indicate the predicted size of the building market in terms of surface areas for walls and roofs, we can compare market absorption and production for each type of product (Table 2). There was a clear 7.0% overproduction in 2010, with a

Prendendo a riferimento i “potenziali di mercato” del CRESME/SI per gli anni 2010 e 2011, che indicano le superfici previste dal mercato delle costruzioni per le pareti e le coperture, è possibile effettuare un puntuale confronto tra l’assorbimento del mercato e le produzioni per tipologia di prodotto (Tab. 2). È evidente una sovrapproduzione del 7,0% nel 2010, con maggio-

TAB. 2: PRODUCTION AND MARKET ABSORPTION IN 2009, 2010 AND 2011 Produzioni ed assorbimenti del mercato nel 2009, 2010 e 2011

Product types Tipologia prodotto Standard bricks and blocks Mattoni e blocchi normali

Perforated and partition wall blocks Forati e tramezze

2009

2010

2011

Prod. Prod.

Absorb. Assorb.

Prod./Abs. Prod./Ass.

Prod. Prod.

Absorb. Assorb.

Prod./Abs. Prod./Ass.

Absorb. Assorb.

2011/2010

4,662

4,674

-0.3%

4,791

4,025

19.0%

4,440

-8.0%

3,024

2,998

0.9%

2,502

2,640

-5.2%

2,502

0.0%

624

621

0.4%

563

535

5.3%

558

-0.8%

Floor blocks and bases - Solaio e fondelli

1,904

1,908

-0.2%

1,767

1,639

7.8%

1,709

-3.3%

Roof tile elements - Elementi per coperture

1,424

1,527

-6.7%

1,492

1,510

-1.2%

1,548

3.7%

534

534

0.0%

558

558

0.0%

558

0.0%

12,172

12,262

-0.7%

11,672

10,907

7.0%

11,315

-3.1%

Facing bricks - Mattoni faccia a vista

Others - Altri TOTAL - TOTALE

Source ANDIL based on CRESME/SI figures. For roof tiles, absorption includes foreign market share (Values on thousands of tons) Fonte ANDIL su dati CRESME/SI. Per le coperture, l’assorbimento comprende la quota del mercato estero (Valori in migliaia di tonnellate)

greater divergence between production and absorption of floor blocks and masonry elements. In this case, the values of opposite sign between standard blocks and perforated blocks suggest a shift towards the former, which may have substituted perforated blocks for use in perimeter walls. For roof tiles, on the other hand, there still appears to be a small margin for growth. Projecting these figures onto 2011 and assuming that the market variations for masonry materials will be absorbed by standard blocks, as described above, the year 2011 production should see a further 3.1% fall to return to a

ri divergenze per i solai e per gli elementi da muro; in questo caso, i valori di segno opposto tra blocchi e forati fanno pensare a una compensazione a favore dei blocchi, che quindi potrebbero aver occupato lo spazio dei forati nelle pareti perimetrali. Per le coperture, invece, sembra esserci ancora un leggero margine di crescita. Proiettando questi dati al 2011, e assumendo che le variazioni di mercato, relativamente ai materiali da muro, siano assorbite dai blocchi per quanto detto sopra - la produzione 2011 dovrebbe diminuire di un ulteriore 3,1%, per assicurare l’equilibrio col mercato. Altra fonte di dati, utile ai

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fini previsionali, è costituita dalla dinamica degli investimenti nelle costruzioni (Tab. 3), secondo la quale si dovrebbe verificare nel 2012 una ripresa del mercato residenziale delle nuove costruzioni. Tali valori sono legati, però, all’effettivo sviluppo del “Piano Casa”, in assenza del quale i valori (riportati in tab. 3 tra parentesi) appaiono fortemente ridimensionati e confermano l’attuale trend negativo. Pur in presenza del “Piano Casa”, dunque, l’incremento della produzione di laterizi in Italia, previsto per il 2012 (+3,7% rispetto al 2010), configura un accenno di ripresa, che assume significato per l’inversione della tendenza, ma con effetti marginali sulle quantità: si torna ai valori del 2009. In assenza del “Piano Casa”, verrebbe, invece, confermato l’attuale trend negativo con conseguenti ulteriori perdite per tutti i materiali da muro e solaio, con una sostanziale stabilità per coperture e pavimenti. In assenza di tale misura proseguirebbe infatti la tendenza al ribasso, con un ulteriore -7% al 2011 e -8,6% al 2012, rispetto al 2010. Si configura, pertanto, una forbice tra le previsioni al 2012, con e senza “Piano Casa”, che vale circa 1,4 milioni di tonnellate di laterizio, il 13% del valore complessivo. Variazione che sale al 16% per i materiali destinati al mercato del nuovo, ovvero sugli elementi da muro e solaio, mentre è marginale l’influenza (3%) sulle coperture e sui pavimenti, destinati principalmente al mercato del rinnovo, sul quale non inci\ de il “Piano Casa”.

situation of market equilibrium. Another source of data that is useful for making forecasts is the trend in building investments (Table 3), on the basis of which we can expect to see a recovery in the new residential building market in 2012. However, these values depend on the effective implementation of the Housing Programme, in the absence of which the values are much lower (shown in brackets in Table 3) and maintain the current negative trend.

picture by Sara Falsetti

So in the presence of the Housing Programme, the expected growth in 2012 reveals signs of recovery. But while this may be significant as an indicator of a trend reversal, it has only a limited impact on quantities, which have returned to 2009 values. But without the Housing Programme, the current negative trend would continue, resulting in further losses for all masonry materials and floor blocks while roof tiles and pavers would remain substantially stable. In the absence of this measure, the downward spiral would continue, with a further -7% in 2011 and -8.6% in 2012 with respect to 2010. This means that there is a difference of around 1.4 million tons of clay products, 13% of the total value, between the 2012 forecasts with and without the Housing Programme. For materials aimed at the new building market (masonry elements and floor blocks) this variation is 16% but is only marginal (3%) for roof tiles and pavers, products that are sold principally in the renovation market which is not covered by the programme. (JF) \

TAB. 3: PERCENTAGE VARIATIONS OF BUILDING INVESTMENTS, CALCULATED WITH RESPECT TO CONSTANT VALUES

Variazioni percentuali per gli investimenti nelle costruzioni, calcolate su valori costanti 2008

2009

2010

2011

2012

-6.2%

-15.9%

-14.0%

-2.8% (-5.4%)

3.5% (-0.5%)

Residential - residenziali

-8.3%

-21.8%

-15.9%

-2.9% (-9.0%)

6.6% (-2.9%)

NEW BUILDING INVESTMENTS

INVESTIMENTI IN NUOVE COSTRUZIONI

Private non-residential - non residenziali private

-2.8%

-15.9%

-14.4%

-2.6%

1.5%

Public non-residential - non residenziali pubbliche

-4.4%

-3.8%

-11.0%

-2.2%

1.0%

Civil engineering - genio civile

-6.0%

-7.0%

-11.0%

-3.0%

1.0%

-2.9%

-3.2%

-2.7%

0.9%

1.6%

Residential - residenziali

-2.0%

-0.5%

3.0%

2.5%

2.0%

INVESTMENTS IN RENOVATION INVESTIMENTIN IN RINNOVO

Private non-residential - non residenziali private

-2.0%

-8.0%

-5.0%

1.0%

1.0%

Public non-residential - non residenziali pubbliche

-5.0%

-2.8%

-12.5%

-5.0%

1.0%

Civil engineering - genio civile

-6.3%

-5.2%

-14.5%

-3.0%

1.5%

2.5% (0.7%)

TOTAL INVESTMENTS - TOTALE INVESTIMENTI

-4.7%

-9.8%

-8.1%

-0.8% (-1.9%)

ROUTINE MAINTENANCE - MANUTENZIONE ORDINARIA

-2.0%

-3.5%

0.3%

0.6%

0.6%

% VARIATIONS OVER PREVIOUS YEAR

-4.2%

-8.7%

-6.6%

-0.5% (-1.4%)

2.1% (0.7%)

VARIAZIONI % SU AN0NO PRECEDENTE

Source CRESME. In brackets the 2011 and 2012 values without the “Housing Programme” Fonte CRESME. Tra parentesi i valori 2011 e 2012 senza “Piano Casa”

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GENUINE AND NATURAL EFFECT

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The 2010 performance of heavy clay machinery Gian Paolo Crasta - g.crasta@tiledizioni.it

Il 2010 delle macchine per laterizio

statistics

The year 2010 saw a further contracIl 2010 è stato un anno di ulteriori ridition for the Italian heavy clay machimensionamenti per l’industria italiana nery manufacturers, the second most delle macchine per laterizio, secondo important segment of the ceramic comparto in ordine di importanza tra i machinery industry with a 10% share produttori di macchine per ceramica, of the sector’s total turnover. con il 10% del fatturato totale di settore. The slump in the building sector, espeIl crollo del settore edilizio, e in particocially new building and civil engineelare dell’edilizia nuova e del genio civile, ring, slowed down technology inha rallentato la capacità di investimento vestments on the part of brick and tile in tecnologia dei produttori di laterizi producers, pushing down machinery producendo un calo del giro d’affari gesales turnover by 25.9% (-34.1% in Italy nerato dalle vendite di macchinari del and -23% exports). In 2010 turnover 25,9% (- 34,1% Italia, -23% estero). dropped to 139.3 million euro (comIl fatturato 2010 si è arrestato a 139.3 mipared to 188 million euro in 2009), of lioni di euro (188 milioni di euro nel Pietro Cassani, ACIMAC President President which 32.6 million euro was genera2009) di cui 32,6 milioni di euro realizzati ted in the domestic market and 106.7 sul mercato domestico e 106,7 milioni million euro from exports. all’estero. However some positive signs are emerging in markets wheNon mancano tuttavia alcuni segnali positivi che si riscontrano re the building sector has resumed rapid growth, especially in quei mercati dove il settore edilizio ha ripreso a correre, in north African countries that have been less affected by the particolare nei paesi del Nord Africa meno colpiti dalle crisi political unrest. politiche. Export shares

Incidenza dell’export

Exports continue to account for a large share of the Italian heavy clay machinery’s turnover. The top export market continues to be the European Union with 35.2 million euro, 33% of total turnover. Next comes Africa with sales of 27.6 million euro (25.8%) and non-EU European countries with 18.6 million euro (17.5%). Smaller shares are held by the Middle East (6.9%), other Asian countries (5.5%), South America (4.6%), China, Hong Kong, Taiwan (4%) and North America (2.6%). Sales of earth preparation machinery (+1.1%), drying machinery (+10.6%) and purification systems (+66.1%) have all shown increases with respect to 2009.

L’export continua a incidere in modo massiccio sulle quote di fatturato del settore macchine per laterizio italiano. Il primo mercato di esportazione resta quello dell’Unione Europea con 35,2 milioni di euro pari al 33% del fatturato totale. Segue l’Africa dove si sono realizzate vendite per 27,6 milioni di euro (25,8%) e l’Europa extra UE con 18,6 milioni di euro (17,5%). Incidenze minori invece per le aree del Medio Oriente (6,9%), Asia (5,5%), Sud America (4,6%), Cina, Hong Kong, Taiwan (4%), Nord America (2,6%). Guadagna terreno rispetto al 2009 la vendita delle macchine per preparazione terre (+1,1%), essiccazione (+10,6%) e sistemi di depurazione (+66,1%).

The recovery of ceramic machinery According to Acimac’s 2010 statistical survey, the Italian ceramic and heavy clay machinery and equipment industry showed a strong recovery in 2010 following the 30.7% contraction of 2009, closing the year with 8.6% turnover growth. The industry’s total turnover of 1,394 million euro was the combined result of a 12.7% growth in exports (to 1,067 million euro) and a 2.8% fall in domestic sales (327 million euro). The sector is therefore being increasingly driven

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In crescita le macchine per ceramica Dai risultati dell’indagine statistica 2010 di Acimac emerge tuttavia una importante inversione di tendenza per il settore dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica e laterizio nel suo complesso che, dopo il -30,7% registrato nel 2009, chiude il 2010 con un fatturato in crescita dell’8,6% a 1.394 milioni di euro, frutto di un +12,7% all’esportazione (a quota 1.067 milioni di euro) e di un -2,8% per le vendite sul


by foreign markets, which now account for 76.6% of total turnover. China takes export top spot China became the top export market for Italian ceramic technology in 2010 with 63% year-on-year turnover growth to 203.7 million euro and a 19% share of the sector’s total turnover. According to Acimac’s chairman Pietro Cassani, this result “reflects a growth in total investments made by the Chinese ceramic industry last year, although Italian technology may enjoy a further increase in market share given the growing awareness of its characteristics of sustainability and competitiveness amongst Chinese producers”. The industry also performed well in Asian markets. The Middle East (152 million euro) was the third largest export market with a 14.2% share, followed in fourth place by the Indian subcontinent and the Far East with 13.6% (145.4 million euro, up 37% on 2009). Overall, Asia accounted for 32.7% of the sector’s total exports. The European Union lost its number one position to China, dropping to second place in the market rankings with a 17.7% share of total exports. It was the only area to report a severe fall in sales (25% down on 2009 to 188.6 million euro). The industry reported growth in other areas, including Central and South America (129.5 million euro, +61.2%), Eastern Europe (84.5 million euro, +13.2%), North America and Mexico (42.7 million euro, +21.5%), but a fall in sales in Africa from 122.7 to 120 million euro. The recovery in the ceramic machinery industry is largely being driven by the BRIC countries (Brazil, Russia, India and China), three of which are in fact the world’s biggest tile producers with constantly expanding volumes: China (4.5 billion sq.m), Brazil (754 million sq.m) and India 550 million sq.m). Tile machinery sales up by 18% Sales of ceramic tile machinery rose by 18% to reach 1,121.3 million euro in 2010, accounting for 80.4% of the sector’s total sales. A significant contribution was made by the 22.7% increase in exports (854.6 million euro), although the recovery in investments made by the Italian tile industry (266.6 million euro) was also an important factor. As mentioned above brick and tile producers remained the second most important client sector in terms of turnover (10% of the total) in spite of being the worst hit sector last year (down 26% to 139.3 million euro).

mercato domestico (327 milioni di euro). Un settore, quindi, che sempre più trae ossigeno dai mercati esteri, che rappresentano ormai il 76,6% dell’intero giro d’affari. Cina primo mercato di esportazione Con una crescita del 63% sul 2009 la Cina è divenuta nel 2010 il primo mercato di esportazione della tecnologia italiana, con un fatturato pari a 203,7 milioni di euro e una quota del 19% sull’export totale del settore. Un risultato che, secondo il presidente di Acimac Pietro Cassani “riflette la crescita degli investimenti complessivi registrati l’anno scorso dall’industria ceramica cinese, ma che non esclude un ulteriore aumento della quota di mercato detenuta dalla tecnologia “Made in Italy” rispetto a quella locale, grazie alla crescente capacità dei produttori cinesi di leggerne il valore aggiunto in termini di sostenibilità e competitività”. Ottimi risultati anche negli altri mercati asiatici: il Medio Oriente (152 milioni di euro) è il terzo mercato di esportazione con una quota del 14,2% sul totale, mentre il subcontinente Indiano e il Far East (145,4 milioni di euro, +37% sul 2009) seguono al quarto posto con una quota del 13,6%. Nel suo complesso, il continente Asia rappresenta il 32,7% dell’export totale del settore. Il mercato dell’Unione Europea, ceduto il suo primato alla Cina, è sceso l’anno scorso al secondo posto tra i maggiori mercati con una quota del 17,7% dell’export totale, unica area a registrare una pesante riduzione delle vendite (-25% sul 2009) scese a 188,6 milioni euro. In crescita invece le altre aree: Centro-Sud America (129,5 milioni di euro, +61,2%), Est Europa (84,5 milioni, +13,2%), Nord America e Messico (42,7 milioni, +21,5%), mentre l’Africa passa da 122,7 a 120 milioni di euro. Anche per l’industria delle macchine per ceramica sono soprattutto i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) a trainare la ripresa: basti pensare che tre di questi sono anche i 3 maggiori produttori mondiali di piastrelle e con volumi in ulteriore crescita: a 4,5 miliardi di mq in Cina, 754 milioni mq in Brasile e 550 milioni mq in India. Macchine per piastrelle in crescita del 18% In crescita del 18% le vendite di macchine per piastrelle che hanno raggiunto nel 2010 i 1.121,3 milioni di euro e che rappresentano ora l’80,4% delle vendite totali del settore. Significativo l’aumento del 22,7% all’estero (a quota 854,6 milioni di euro), ma decisamente importante anche la ripresa degli investimenti da parte dell’industria italiana, saliti a 266,6 milioni di euro. Come si diceva in apertura, il secondo cliente più importante in termini di fatturato (10% sul totale) resta quello dei produttori di laterizi, nonostante il calo del 26%.

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Next was sanitaryware machinery with a turnover of 51.4 million euro (down 10% on 2009) as the combined result of a 43.5% slump in Italian domestic sales (11.7 million euro) and 9% growth in exports (39.7 million euro). The refractories market saw a smaller contraction and generated a turnover of 31.9 million euro (-12.4%), the strong increase in Italian sales (+34.7%) partly compensating for losses in exports (-16.6%). Sales of machinery for various ceramic production also fell (-13.6%) due to a drop in exports, whereas sales of tableware machinery increased both in Italy and abroad (+14.4%) to a total of 20.8 million euro.

Seguono le macchine per sanitari con un fatturato di 51,4 milioni di euro (-10% sul 2009), determinato dalla contrazione delle vendite sul mercato italiano scese a 11,7 milioni di euro (-43,5%), a fronte invece di +9% sui mercati internazionali (39,7 milioni di euro). Più ridotta la contrazione del mercato dei refrattari che ha generato un fatturato di 31,9 milioni di euro (-12,4%), grazie ad un marcato aumento delle vendite in Italia (+34,7%) che ha in parte compensato le perdite all’estero (-16,6%). In calo anche le vendite di macchine per ceramica varia (-13,6%), a causa della riduzione sui mercati esteri, mentre sono aumentate sia in Italia che all’estero le vendite di macchine per stoviglieria (+14,4%) per un totale di 20,8 milioni di euro.

The forecasts for 2011

Le previsioni per il 2011

According to Acimac Chairman Pietro Cassani, the relaunch of investments seen in 2010 in most countries worldwide allows for an optimistic outlook for 2011, which may see a further 10-15 percentage point recovery over the turnover of 2010. But, he warns, “It is becoming increasingly difficult to make forecasts due to external factors that continuously impact our operations, such as the political and social unrest throughout the Middle East”. It is to be hoped that the Italian market will likewise resume growth. “In these first few months of the year, our companies have secured major supply contracts with leading Italian firms and hopefully this trend will continue over the (JF) \ next six months,” he said.

Secondo il Presidente Acimac Pietro Cassani, il riavvio degli investimenti registrato nel 2010 nella maggior parte dei paesi del mondo porta ad essere fiduciosi sull’andamento del 2011, che potrebbe chiudersi con un ulteriore recupero di 10-15 punti percentuali sul fatturato di fine 2010. Questo, sebbene “fare previsioni sia sempre più difficile, visti i fattori esogeni coi quali dobbiamo fare i conti giorno dopo giorno, tra cui anche i disordini politici e sociali che stanno investendo l’intera area medio-orientale”. L’auspicio è anche il ritorno della crescita sul mercato italiano. “In questi primi mesi - dice Cassani - abbiamo assistito alla firma di importanti contratti di fornitura con primarie realtà italiane e ci auguriamo che il trend continui anche nel \ prossimo semestre”.

THE STRUCTURE OF THE SECTOR At the end of 2010 the Italian ceramic machinery sector counted 157 companies (4 fewer than in 2009) with a total workforce of 6,228 employees (13 more than in 2009). The 17 companies with turnovers in excess of 10 million euro (10.8% of the total number) accounted for 75% of the sector’s total turnover and generated 85% of their turnover from exports. The industry also has a high level of internationalisation. In 2010, the 57 foreign companies controlled by Italian groups generated a turnover of 338.2 million euro (up 28.7% on 2009).

LA STRUTTURA DEL SETTORE A fine 2010 l’industria italiana delle macchine per ceramica risultava composta da 157 aziende (4 in meno rispetto al 2009) e 6.228 occupati (+13 sul 2009). Le 17 aziende con fatturato superiore ai 10 milioni di euro (il 10,8% del totale), hanno generato il 75% del fatturato complessivo di settore, realizzando all’estero l’85% del proprio giro d’affari. Elevato il livello di internazionalizzazione dell’industria: le 57 società estere a capitale maggioritario italiano hanno generato nel 2010 un fatturato di 338,2 milioni di euro (+28,7% sul 2009).

Heavyclay machinery: exports by area (2010) Macchine per laterizi: export 2010

European Union 33%

Oceania 0.1% Africa 25.8%

Other Asia 5.5%

East Asia 4%

non-EU Europe 17.5% North America 2.6%

Middle East 6.9% South America 4.6%

Heavyclay machinery: breakdown of total turnover (2005/2010). Values in millions of euro Composizione del fatturato totale settore macchine per laterizi 2005/2010 (valori in milioni di Euro)

2005

Total turnover Fatturato Totale

Italy Italia

Exports Export

Var. % 05/04

Var. % 06/05

2007

Var. % 07/06

2008

Var. % 08/07

2009

Var. % 09/08

2010

Var. % 10/09

165,4

+25.7%

179,1

+8.3%

238,7

+33.3%

258,1

+8.1%

188,0

-27.1%

139.3

-25.9%

59.6

+15.2%

61.5

+3.2%

85.2

+38.5%

63.3

-25.7%

49.4

-22%

32.6

-34.1%

105.8

+32.4%

117.6

+11.1%

153.5

+30.5%

194.8

+26.9%

138.5

-28.9%

106.7

-23.0

Source/fonte: Acimac

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2006

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Remove your problems!

MACHINES AND PLANTS FOR CERAMIC, ROOF TILES AND BRICKS INDUSTRIES

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Tecnargilla 2012 fires up its engines

Tecnargilla 2012 scalda i motori

È partita da qualche mese la macchina organizzativa di Tecnargilla, la più importante fiera al mondo per la fornitura all’industria ceramica e del laterizio, in programma presso Rimini Fiera dal 24 al 28 settembre 2012. Archiviata l’edizione 2010, che ha chiuso i battenti con presenze record (31.599 visitatori, +0,5% sul 2008), tutte di elevato profilo professionale, e 450 aziende espositrici su 70.000 mq di superficie, gli organizzatori sono al lavoro per la prossima edizione che trasformerà ancora una volta Rimini nell’epicentro mondiale delle ultime innovazioni tecnologiche per la ceramica e il laterizio. Le principali aziende del settore stanno già confermando la loro partecipazione alla prossima edizione e sono state avviate le attività rivolte a espositori e visitatori.

A wide-ranging communication campaign has been launched in leading sector magazines, adopting a modern, linear graphic design and publicising last year’s figures to underscore the event’s world leadership role. Tecnargilla is the exhibition with the highest rate of innovation (90% of the latest technologies are present at the show), the event that is most strongly attended by international professionals (in 2010 there were a total of 31,559 visitors including 14,603 from outside Italy), the exhibition showcasing the widest

È stata lanciata, sulle principali riviste di settore, una importante campagna di comunicazione che, con una grafica moderna e lineare, e utilizzando i numeri della scorsa edizione, attesta l’indiscussa leadership mondiale della manifestazione. Tecnargilla può infatti dichiararsi la fiera con il più alto tasso di innovazione (90% dei più recenti ritrovati tecnologici sono presenti in fiera), la fiera più visitata dagli operatori internazionali (nel 2010 ha contato la presenza di 31.559 visitatori di cui 14.603 stranieri), la fiera con la più elevata offerta merceologica (ospi-

tecnargilla

The organisational machine for Tecnargilla 2010, the world’s most important exhibition for supplies to the ceramic and brick industries to be held in Rimini, Italy from 24 to 28 September 2012, started up a few months ago. After reporting a record number of visitors in 2010 (31,599, 0.5% up on 2008), all with a high professional profile, and hosting 450 exhibitor companies in a space of 70,000 sq.m, the organisers are hard at work on the next edition which will once again transform Rimini into the world hub of technological innovation for the ceramic and brick industries. The leading companies in the sector have already confirmed that they will be taking part in next year’s show and the promotional activities aimed at exhibitors and visitors have begun.

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range of products (it hosts the leading companies in the sector), and the show with the highest quality visitors (80% of visitors are technical or commercial professionals). These key strengths were confirmed by a survey conducted by the research company Nets at the end of the 2010 show, which revealed that more than 66% of surveyed visitors rate the event as good or excellent and more than 54% said that Tecnargilla was the only tradeshow they had visited in the last two years. With the support of Acimac, contacts have as usual been made with the major national ceramic sector trade associations, the chambers of commerce and international promotion agencies to select the highest quality buyers and to promote the exhibition amongst the largest possible number of professionals.

ta le maggiori aziende del settore), la fiera con gli operatori più qualificati (l’80% dei visitatori sono professionisti di area tecnica e commerciale). Tali punti di forza sono stati confermati anche da un’indagine quali-quantitativa realizzata dalla società di ricerche Nets alla conclusione dell’edizione 2010 secondo la quale più del 66% dei visitatori intervistati assegna alla manifestazione una valutazione qualitativa tra il buono e l’ottimo e oltre il 54% ha dichiarato di aver visitato negli ultimi due anni solo Tecnargilla. Sono inoltre stati avviati, col supporto di Acimac, i consueti contatti con le maggiori associazioni nazionali di categoria del settore ceramico, le camere di commercio e gli enti preposti alla promozione internazionale, per selezionare i migliori e più qualificati buyer e promuovere la fiera presso il maggior numero possibile di operatori professionali.

Again in 2012 the Kromatech, Ceramic Workshop and Tecnargilla Design Award sections will make the Rimini event the hub of ceramic creativity, respectively showcasing the latest trends and recognising the most cutting-edge innovations. Claytech, the section devoted to suppliers of machinery and equipment for the brick industry, will as usual (JF) \ be an essential forum for international players.

Anche nel 2012 le sezioni Kromatech, Ceramic Workshop e Tecnargilla Design Award, faranno dell’evento riminese il centro della creatività in ceramica, dove saranno messe in mostra le ultime tendenze e premiate le innovazioni più attuali, mentre Claytech, sezione dedicata alle aziende fornitrici di macchine e attrezzature per il laterizio, sarà come di consueto il punto di riferimento imprescindibile per gli operatori internazionali. \

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Sustainability = profitability Giovanni Bodini - Bongioanni Macchine (Fossano, Cuneo)

Sostenibilitá = profittabilitá Currently a highly topical issue in all fields, sustainability refers to projects that strive to achieve the lowest possible social and environmental impact. However, in an industrial context, in our case that of the heavy clay industry, the concept takes on broader significance and refers to all actions that can be performed at an economic, technical, social and environmental level to benefit individuals and society.

Sostenibilità, termine oggi ampiamente utilizzato e tema di grande attualità dibattuto in tutti i campi, è un concetto legato a progetti tesi ad avere il minor impatto sociale ed ecologico. Il concetto, tuttavia, esteso al settore industriale, nel nostro caso quello dei laterizi, assume una valenza più ampia in base alla quale è sostenibile tutto ciò che sul fronte economico, tecnico, sociale ed ecologico, può essere realizzato a beneficio del singolo e della società.

A clay product manufacturing plant can be defined as “sustainable” if for the same levels of output it bring clear economic savings; if it proposes technologically advanced and therefore profitable prodFIG. 1 ucts; if its use of new technologies brings energy savings and lower environmental impact; if it creates new jobs and new specialist professional figures. Clearly, all these cases take the concept of profitability for granted as the absence of economic benefits for a company undermines the basis of any new project.

Un impianto per laterizi può oggi essere definito “sostenibile” se a parità di produzione realizza evidenti risparmi economici; se propone prodotti tecnologicamente avanzati e quindi redditizi; se utilizzando nuove tecnologie assicura risparmi energetici e ridotti impatti ambientali; se garantisce e realizza nuovi posti di lavoro e nuove figure professionali specializzate. È evidente come tutti questi assunti poggino sul concetto di profittabilità: per l’impresa laddove non c’è un ritorno economico viene a mancare la base su cui fondare un nuovo progetto.

Savings in raw materials preparation plants In today’s heavy clay sector, plant manufacturers have focused their attention on clay preparation processes in order to improve the quality of finished products in terms of workability. This in turn facilitates the subsequent operations such as shaping, drying and firing and increases the overall economic efficiency of the plant bringing significant energy savings. This is the approach adopted by Bongioanni Macchine. So unlike

3 52 0

BBric rickk W Woorld rld RReview eview n. n. 2/ 2/2011 2011

Weighing balances to control feeder speed Bilance di pesatura per regolare la velocità dei dosatori

Il risparmio negli impianti di preparazione materie prime

FIG. 2

Bongioanni disintegrating roller mill Laminatoio disintegratore Bongioanni

Oggi, nel settore del laterizio, i costruttori di impianti hanno concentrato la loro attenzione sui processi di preparazione argilla allo scopo di migliorare la qualità del prodotto finito a vantaggio della lavorabilità, rendendo più agevoli i processi successivi quali formatura, essiccazione e cottura, aumentando così il rendimento economico globale dell’impianto e raggiungendo un consistente risparmio energetico.


Picture: Sara Falsetti

focus on green technologies

the standard, rough-and-ready clay treatment typical of the technologies of the past, today’s treatment is customised to specific requirements on the basis of an analysis of the unprocessed raw materials in order to make the mixtures and moisture content as uniform as possible. For this purpose, the traditional preparation machines have been redesigned and automatic control instruments are being increasingly widely adopted. For example, on the rubber belt conveyor lines located immediately below the box feeders, weighing balances are used to regulate the speed of the feeders and guarantee the correct percentages of the components of the mixtures (fig. 1). On average, an investment of this kind amounts to 0.5% of the machine cost but can guarantee at least a 30% reduction in product rejects. Again in accordance with the concept that sustainability equates with profitability, the growing market demand prompted Bongioanni Macchine to seek an alternative technology to the traditional preparation machine, the edge runner mill (at least where permitted by the type of clay). The alternative that was found is the disintegrating roller mill, which for the same level of production allows for 60% lower investments, around two-thirds less electrical energy consumption and maintenance costs that stand at a mere 15% of those of an edge runner (fig. 2).

È la strada intrapresa da Bongioanni Macchine. Succede quindi che piuttosto che un trattamento dell’argilla approssimativo e generico, tipico delle tecnologie del passato, oggi sulla base dell’analisi del materiale grezzo, si personalizza il trattamento finalizzato alla omogeneizzazione delle miscele e dell’umidità, grazie a una rivisitazione progettuale delle classiche macchine di preparazione e all’utilizzo sempre più diffuso di sistemi automatici di controllo. Ad esempio, sulle linee di trasporto dei nastri in gomma posti subito a valle dei cassoni dosatori, vengono utilizzate delle bilance di pesatura che regolano la velocità dei dosatori, garantendo la corretta quantità percentuale dei componenti delle miscele (fig.1). Mediamente un investimento di questo genere è pari allo 0,5% del costo macchine, ma può garantire come minimo il 30% di riduzione degli scarti di prodotto. Sempre a sostegno del concetto “sostenibilità=profittabilità”, laddove l’argilla lo consente, la richiesta sempre più diffusa del mercato ha spinto Bongioanni Macchine a trovare un’alternativa tecnologica alla molazza, tradizionale macchina di preparazione. Tale alternativa è stata individuata nel laminatoio disintegratore che, a parità di produzione, garantisce costi di investimento ridotti del 60%, consumi elettrici ridotti di circa due terzi e costi di manutenzione pari al 15% di quelli di una molazza (fig. 2).

At the same time, the search for increasingly high performance rolling mills has prompted the company to use new materials for the linings, to introduce milling control based on the use of magnetic transducers and to guarantee milling values of less than a millimetre to enable the mixing water to be absorbed more rapidly in the mixers and to render the composition and moisture content constant over time (fig. 3). Although these new technologies require 30% higher investments than in the past, they allow for lower maintenance costs and higher product quality, making them profitable and therefore highly sustainable.

Contemporaneamente, la ricerca di laminatoi sempre più performanti, ha portato l’azienda all’utilizzo di nuovi materiali per le camicie, a controlli sulla laminazione basati sull’utilizzo di trasduttori magnetici e a garantire valori di laminazione inferiori al millimetro affinchè l’acqua di impasto venga assorbita più rapidamente nei mixers e per rendere composizione e umidità costante nel tempo (Fig. 3). Queste nuove tecnologie necessitano di investimenti iniziali superiori di un 30% rispetto al passato, ma consentono riduzioni di costi di manutenzione ed elevate qualità di prodotto, sinonimi di profitto, e quindi ampiamente sostenibili.

The final stage of preparation consists of mixers, which can be either the traditional twin-shaft type with or without filters or vertical mixers (fig. 4). The mixers complete preparation by homogenising the mixture of raw materials with water by means of an optimised

Nella fase finale della preparazione troviamo i mixers che possono essere tradizionali bi-albero a bocca libera o con filtro, oppure i mixers verticali (fig. 4). I mixers completano l’azione di preparazione omogeneizzando la miscela di materie prime con l’acqua mediante la forma ottimizzata delle eliche e l’uti-

Bri ick ck WWor orld ld RReevi vieeww nn.. 22//22001111 Br

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focus on green technologies blade shape and the use of automatic wetting plants. These latter have a percentage cost of between 0.7% and 0.12% of the machine, but thanks to a 30% reduction in rejects they bring a much higher economic return.

lizzo di impianti automatici di bagnatura. Questi ultimi hanno un costo percentuale variabile tra lo 0,7 e lo 0,12% della macchina ma, grazie alla riduzione di un 30% degli scarti, consentono un ritorno economico ben più elevato.

A further aspect of clay preparation that needs to be discussed does not concern the process directly but is an undesired consequence. All the machines described generate various quantities of dust during the milling, disintegration and lamination processes, so to meet European standards they must be equipped with adequate dust collection systems to ensure the maximum safety from dust pollution both for workers and for the community as a whole. This investment corresponds to around 2.5% of the value of the machine and although it does not offer a direct economic return for the company it brings clear advantages in terms of image and major benefits for the local community.

Sulla preparazione dell’argilla va aperta un’ulteriore parentesi che non coinvolge direttamente il processo, ma ne è una conseguenza indesiderata. Tutte le macchine descritte sono infatti più o meno generatrici di polvere dovuta al processo di macinazione, disintegrazione e laminazione e quindi, per rispetto delle normative Europee, devono essere munite di adeguati impianti di depolverizzazione per garantire agli addetti e alla comunità esterna la massima sicurezza sull’inquinamento da polveri. L’investimento, pari a circa il 2,5% del valore delle macchine, pur non avendo un ritorno economico diretto per l’azienda, offre un sicuro ritorno di immagine e un ottimo impatto sulla comunità.

The last stage of a modern raw material preparation plant is the silo. The purpose of a silo is to enable the water batched in the mixers to diffuse uniformly through the mass of raw material for a variable period of time known as the ageing time. The various types of silos can be classified as: FIG. 3 • cell silos with mechanical shovel retrieval; • stockpile silos with bucket excavator retrieval; • pit silos with bucket excavator on crane.

L’ultimo stadio di un impianto di preparazione materie prime moderno è il silos. Lo scopo di un silos è quello di consentire all’acqua di impasto dosata nei mixers di diffondersi uniformemente nella massa della materia prima in un periodo di tempo più o meno lungo chiamato “tempo di stagionatura”. I diversi tipi di silos si possono classificare in: • silos a celle con ripresa con pala meccanica; • silos a mucchio con ripresa con escavatore a tazza; • silos a fossa con escavatore a tazze su carroponte.

The various solutions clearly have different costs, although silos with bucket excavators have the advantage of being automatic and thereby guaranteeing continuity of production. The value of the investment is about 4-7% of the initial cost of the machine. To conclude, the costs of a preparation plant with latestgeneration technology when set against the total costs of the plant are negligible compared to the benefits in terms of technology and quality that can be obtained (considering that the preparation plant accounts for about 30% of the total). Although the proposed solutions appear to be more costly, in reality they bring clear economic returns on the investment as well as significant benefits for the environment and the community at large. (JF) \

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Ceramic World Review 75/2008 C era Bn. rick mic Wo Wrld o rld R eview Reviewn.n.2/75/ 2011 2008

High-performance roller mill - milling values below a millimetre Laminatoio ad alta performance- valori di laminazione inferiori al millimetro FIG. 4

Mixers: can be either traditional double-shaft or vertical types Impastatori che possono essere tradizionali bi-albero oppure verticali

Le diverse soluzioni hanno evidentemente costi differenti ma, indubbiamente, i silos con escavatore a tazza hanno il vantaggio di essere automatici garantendo una continuità di produzione. Il valore dell’investimento è pari a circa il 4-7% dell’investimento macchine. Per concludere, i costi da sostenere in un impianto di preparazione con tecnologia di ultima generazione, se riportati a quelli complessivi dell’impianto (tenendo conto che l’impianto di preparazione rappresenta circa il 30% del totale), diventano trascurabili rispetto ai vantaggi tecnologici e di qualità che possono garantire. Le soluzioni proposte, all’apparenza più costose, consentono evidenti ritorni economici per l’investitore oltre, naturalmente, a un grande beneficio per l’am\ biente e la collettività.


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A wall that breathes Marco Denti - Sacmi Forni (Salvaterra, RE - Italy)

La parete che “respira” Ventilated façades - curtain walls that are able to breathe by virtue of an air gap between the exterior cladding and the wall below - are becoming increasingly popular solutions in contemporary architecture. Nuovo Corso, an Italian company based in Carpineti (Reggio Emilia), installed the first Italian plant for the production of extruded ventilated façades in early 2011 in response to sharp growth in market demand. The hi-tech plant was entirely designed and built by Sacmi and stands out for its efficiency, flexibility and optimal energy consumption. With a production capacity of 1,500 square metres per day of ventilated façade or extruded large-format sheets, the plant is optimised according to the various sizes of the pieces. The core product is a 1200x1300 mm sheet made from a porcelain body with an extremely low value of water absorption. The supply package covers the machines used for the entire production process, including the spray dried powder arrival department, raw materials processing, extrusion and cutting, drying, glazing, firing, cutting, sorting, packaging and palletisation. The two different installed lines enable products to be diversified by type, shape and colour so as to meet the ventilated façade market’s needs for energy saving while allowing architects to give free rein to their creativity through the use of various sizes and colours.

Le pareti ventilate: quelle che “respirano”, grazie all’intercapedine di aria presente tra la parete e il muro sottostante, stanno riscuotendo consensi sempre maggiori nel mondo dell’architettura contemporanea. Nuovo Corso, azienda di Carpineti (Reggio Emilia), andando incontro alla evidente crescita della domanda di mercato, all’inizio del 2011 ha installato il primo impianto italiano per la produzione di facciate ventilate estruse. All’avanguardia dal punto di vista tecnologico l’impianto, interamente progettato e costruito da Sacmi, si distingue per efficienza, flessibilità ed ottimizzazione dei consumi energetici. Con una capacità produttiva pari a 1.500 metri quadrati al giorno di pareti ventilate o lastre estruse in grandi formati, l’impianto si caratterizza infatti per l’ottimizzazione della linea in funzione delle diverse dimensioni dei pezzi, fino al prodotto di punta, un 1.200x1.300 mm con impasto in grès porcellanato dal bassissimo valore di assorbimento d’acqua. La fornitura comprende le macchine dell’intero processo produttivo dal reparto di ricevimento dell’atomizzato e lavorazione delle materie prime, estrusione e taglio, essiccazione, smaltatura, cottura, taglio, linee di scelta imballo e pallettizzazione. Grazie alle due diverse linee installate, i prodotti possono essere diversificati per tipologia, forma e colore, venendo incontro alle esigenze del mercato che, in materia di pareti ventilate, fanno rima con la necessità di risparmiare energia ma anche con la possibilità, da parte dell’architetto, di giocare con la propria creatività utilizzando formati e colori diversi.

Extrusion and cutting

Estrusione e taglio

The heart of the production process is of course the extru-

Cuore del processo produttivo è naturalmente la fase di estrusio-

Dryer Essiccatoio

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Single layer roller kiln Forno a rulli monostrato


focus on green technologies

Slabs Lastre

Fixing device Sistema di fissaggio

sion stage, where constant moisture content and homogeneity of the material are key factors. In this stage, Sacmi systems are used to measure the weight and water content of the materials entering the planetary mixers. The same spraydried powder can be coloured in the liquid phase before entering the mixers so as to obtain a coloured body suitable for the subsequent glazing operation. The two extruders, identical and equipped with a 350 mm auger, are capable of processing from 2 to 6 tonnes of product per hour and of operating at considerable pressures, up to 30 bar. They are entirely independent and are fed by the mixers, which in turn allow for the formation of two bodies with different colour and moisture content thanks to the various slip collection tanks and batching systems. The lines have a high degree of automation and are designed to be capable of transporting both ventilated façades and extruded pavers, differing solely in the widths of the belts, 720 mm and 1400 mm respectively. They are equipped with a fully-automatic wire cutter managed by a PLC, which runs without human intervention and facilitates the size change operation. The same flexibility is maintained in the following texturing machine, which uses a laser engraved belt synchronised with the speed of travel of the piece to apply repetitive or random incisions (as in the case of the wood effect).

ne, in cui a fare la differenza sono l’umidità costante e l’omogeneità del materiale: entrano qui in gioco i sistemi Sacmi per la misurazione del peso e del contenuto d’acqua delle materie prime in ingresso ai mescolatori planetari. Lo stesso atomizzato può essere colorato in fase liquida, prima di fare il suo ingresso nei mescolatori, in modo da ottenere un impasto già colorato funzionale alla successiva fase di smaltatura. I due estrusori - identici e dotati di elica da 350mm - sono in grado di processare da 2 a 6 tonnellate l’ora di prodotto, lavorando a pressioni notevoli, fino ai 30 bar. Del tutto indipendenti tra loro, vengono alimentati dai mescolatori che a loro volta, grazie a diverse vasche di raccolta barbottina e sistemi di dosaggio, permettono la formazione di due impasti, diversi sia per colore sia per umidità. Da sottolineare anche l’elevata automazione delle linee, progettate per essere in grado di trasportare sia facciate ventilate sia pavimento estruso e che si differenziano unicamente per la larghezza del trasporto, rispettivamente 720 e 1.400 mm. Sono dotate di una taglierina a filo completamente automatica e gestita tramite PLC, che funziona in assoluta assenza di operatori e agevola le operazioni di cambio formato. La stessa flessibilità connota anche la successiva macchina strutturatrice, funzionante tramite nastro inciso al laser che ruota in sincrono con la velocità di avanzamento del pezzo, permettendo incisioni random, come nel caso dell’“effetto legno”, o ripetitive.

Drying and firing

Essiccatoi e forni si distinguono invece per gli accorgimenti che permettono di ottimizzare il processo produttivo, garantendo il massimo riempimento delle macchine in base ai diversi formati in produzione. Il ciclo di essiccamento è flessibile, variabile in funzione delle dimensioni del pezzo, dell’umidità in ingresso e della composizione dell’impasto, mentre il sistema di recupero dell’aria calda proveniente dai forni alimenta a sua volta l’essiccatoio, permettendo di risparmiare energia. Gli stessi forni sono stati progettati in modo da ottimizzare il loro riempimento in funzione delle dimensioni dei pezzi.

The dryers and kilns feature solutions to optimise the production process and guarantee the maximum filling of the machines according to the various sizes in production. The drying cycle is highly flexible and varies according to the piece dimensions and the body’s incoming moisture content and composition, while the system for recovering hot air from the kilns in turn feeds the dryer, allowing for energy savings. The kilns were designed to optimise filling according to the piece dimensions. The decorating line, located between the two 5-layer roller dryers and the kiln department, has two Sacmi digital decorating machines of width 1400 mm which are also capable of handling larger sizes, up to 1400x3200 mm. Then in the cutting, sorting, packaging and palletisation zones the plant merges into a single line that handles both

Essiccazione e cottura

La linea di decorazione, compresa tra i due essiccatoi a rulli a 5 piani e il reparto forni, può contare su due decoratrici digitali Sacmi larghe 1.400 mm e in grado di gestire anche i formati di dimensioni maggiori, fino al 1.400x3.200 mm. Infine le zone di taglio, scelta, imballo e pallettizzazione. Qui l’impianto si “riunisce” in un’unica linea in cui convergono entrambe le tipologie di prodotto: anzitutto le tre macchine di taglio, dispo-

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Slabs Lastre

Extrusion stage Prodotto estruso in linea

types of products. Three cutting machines arranged in sequence can perform multiple cutting operations to produce an enormous array of finished products of different sizes. This important feature minimises the number of sizes handled in the extrusion and firing stages (which in practice handle only larger sizes) as all the other sizes (300x600 mm, 180x1800 mm, etc.) can be conveniently produced in the end-of-line zone. In either case (a large format packaged directly or a product cut and squared to produce smaller sizes), the packaging process operates with a high degree of efficiency and in total safety thanks to Sidepack technology. The product is packaged with special side protection cardboard strips and strapped for transport, handling and automatic palletisation. The system performs effective, low-cost packaging that minimises the use of cardboard and therefore reduces both costs and environmental impact. (JF) \

Preloading kiln Precarico forni

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ste in sequenza, dove il pezzo può essere sottoposto a molteplici operazioni di taglio, ottenendo una vasta gamma di prodotti finiti dal formato diverso. Un accorgimento non da poco, che permette di minimizzare il numero di formati impostati nelle fasi di estrusione e cottura (dove vengono gestiti solo i formati più grandi) mentre tutti gli altri prodotti (300x600mm, 180x1.800mm, ecc) possono essere comodamente realizzati nella zona di fine linea. In entrambi i casi - grande formato direttamente confezionato o prodotto tagliato e squadrato per ottenere formati più piccoli - il processo di imballaggio funziona in modo estremamente efficiente e in totale sicurezza grazie alla tecnologia Sidepack: il prodotto viene confezionato con apposite protezioni laterali in cartone e reggettato per il trasporto, la manipolazione e la successiva pallettizzazione automatica. Il sistema applicato garantisce un processo di confezionamento economico ed efficace, minimizzando l’uso del cartone e quindi riducendo sia i costi superflui che l’impatto ambientale. \


focus on green technologies

THE GREEN CHALLENGE OF NUOVO CORSO

LA SFIDA VERDE DI NUOVO CORSO

A visit to Nuovo Corso’s new facility set amongst woodland in the hills above Reggio Emilia gives an immediate idea of the green spirit behind this new entrepreneurial venture. It stems from an idea by Mario Belloni (partner and managing director, who has more than 30 years of experience in the ceramic industry as the factory director of various companies in the Sassuolo cluster) that involves innovating traditional ceramic products with a strongly eco-sustainable vision in terms of both the production process and applications and energy performance in the building industry. Following a year and a half of research, the selection of partners inspired by the same philosophy, the purchase of the former Dual factory in Carpineti (closed since 2008), the re-hiring of about forty employees and a total investment of around 20 million euro, in early 2011 Nuovo Corso turned out its first large-format extruded tile for ventilated facades. “Our core product remains ventilated facades, although we are already producing a 320x120 cm sheet for the production of bathroom and kitchen countertops and we have started up production of wood imitation floor and wall sheets in a 20x180 cm size,” Belloni told us. “Our range is completed by trim pieces and solar screens, and where requested designer radiators made from the same extruded material, in this case complete with holes for plumbing.”

La visita al nuovo impianto di Nuovo Corso, circondato dai boschi delle colline reggiane, rende immediatamente chiaro lo spirito “green” che anima questa nuova sfida imprenditoriale, nata dall’idea di Mario Belloni (socio e amministratore delegato, oltre 30 anni vissuti in ceramica come direttore di stabilimento di varie aziende del comprensorio sassolese) di innovare il prodotto ceramico tradizionale in chiave decisamente ecosostenibile, sia in termini di processo produttivo che di destinazione d’uso e performance energetiche in edilizia. Un anno e mezzo di ricerca, l’individuazione dei partner (ispirati dalla medesima filosofia), l’acquisto dello stabilimento ex Dual a Carpineti (chiuso dal 2008) con la riassunzione di una quarantina di dipendenti, un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro e all’inizio del 2011 Nuovo Corso sforna la nuova lastra di grande formato in gres porcellanato estruso per facciate ventilate. “Il prodotto di punta restano le facciate ventilate - ci dice Belloni - ma stiamo già producendo il formato 320 x 120 cm, richiesto per la realizzazione di top da bagno e cucina, e abbiamo messo in produzione la gamma dei legni da pavimento e rivestimento nel formato 20 x 180 cm. Completano la gamma i pezzi speciali e i frangisole e, laddove richiesto, i termoarredi realizzati nello stesso materiale estruso, in questo caso forato per il circuito idraulico”.

The production processes have a low environmental impact, not only due to the firing technologies adopted but also through the recovery of process water and the incorporation of fired and unfired processing waste into the body. Most important however is the use of up to 50% pure clay together with an equal quantity of spray-dried powder, which reduces the pollution and energy consumption associated with the spray drying process. It is easy to understand how the finished product comes to be so environmentally sustainable. Ventilated facades offer high performance in terms of thermal and acoustic insulation, cutting the energy consumption necessary for heating and cooling spaces. However, the real “green” breakthrough stems from research into the potential for integration between the extruded sheet and photovoltaic and thermal solar technology with a view to offering architects and consumers an integrated system. In this case the extruded sheet is perforated along its entire length to allow a coolant liquid to pass through, bringing an immediate 30% increase in the energy performance of the associated photovoltaic cells, a longer lifetime of the cells and the production of hot water at 70°C (a system already patented by Nuovo Corso). For the production of new-generation photovoltaic and solar thermal modules, the company decided to set up a specialist company, also based in Carpineti, called Luxferov (literally, “light that carries volts”, explained Belloni). With 20 employees, in cooperation with Koinos (a consortium set up by the Reggio Emilia branch of CNA, the National Confederation of Artisanship) it also offers support with design and installation of the photovoltaic system for companies and homeowners. “My dream is now to launch onto the market a project for the low-cost construction of homes with extremely rapid construction times and an energy efficiency equivalent to class A buildings that are constructed using our entire range of ceramic materials for exteriors (facades and photovoltaic and solar roof tiles) and interiors (floor and wall tiles and furnishings),” Belloni told us. “A preview of this system, for which the feasibility study has already been completed, will be presented at Made Expo in Milan on 5 October, two weeks after our participation at Cersaie.”

L’impatto ambientale dei processi produttivi è ridotto, oltre che per le tecnologie di cottura installate, anche per il recupero nell’impasto delle acque di processo e degli scarti di lavorazione crudi e cotti, ma soprattutto per l’impiego di argilla pura fino ad un 50%, abbinata ad altrettanta quota di atomizzato (riducendo quindi l’inquinamento e i consumi energetici derivanti dal processo di atomizzazione). L’ecosostenibilità del prodotto finito è facilmente intuibile: le pareti ventilate offrono performance elevate di isolamento termico e acustico all’edificio, riducendo i consumi energetici necessari al riscaldamento e raffrescamento degli ambienti. Non solo. La vera svolta “green” sta nell’aver studiato, contemporaneamente, l’integrabilità della lastra estrusa con la tecnologia fotovoltaica e del solare termico per fornire al consumatore o all’architetto un sistema integrato. In questo caso la lastra estrusa è forata lungo tutta la sua lunghezza per far passare un liquido refrigerante che consente un aumento immediato del 30% della resa energetica delle celle fotovoltaiche installate su di essa, una maggiore durata delle celle e la produzione di acqua calda a 70° C (sistema già brevettato da Nuovo Corso). Per la produzione dei moduli fotovoltaici e solare termico di nuova generazione, l’azienda ha deciso di creare, sempre a Carpineti, una società specializzata, Luxferov (“la luce che porta i volt”, spiega Belloni), con 20 dipendenti e che, in collaborazione con Koinos (consorzio della CNA di Reggio Emilia), offre anche i servizi di progettazione e installazione dell’impianto fotovoltaico a privati e imprese. “Il mio sogno ora - ci confida Belloni - è di presentare al mercato un progetto, peraltro già studiato nella sua fattibilità, per la realizzazione di case a basso costo, con tempi di costruzione estremamente ridotti, energeticamente efficienti al pari degli edifici in classe A, costruite impiegando l’intera gamma dei nostri materiali ceramici, sia in esterno (facciate e tetti fotovoltaici e solari) che in interno (pavimenti, rivestimenti e arredi). Un’anteprima sarà presentata già a Made Expo a Milano il 5 ottobre, che seguirà di due settimane la nostra presenza a Cersaie”.

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The eco-friendly solutions adopted by Akek

Paolo Marcheluzzo - Marcheluzzo Impianti (Isola Vicentina, VI)

La scelta Ecoresponsabile di Akek Akek, a leading Greek manufacturer of interior and exterior clay bricks and blocks, recently completed a major refurbishing project at its production facility in Heraklion, Crete, in the heart of the Mediterranean. This challenging project called for major structural and economic investments on the part of the company’s owner and managing director Christakos Konstantinos. The work included the construction of a new complete plant specially tailored to the existing spaces with a production capacity of 900 ton/day and with the necessary flexibility to be able to handle a wide range of products of various sizes (from 6x8 cm to 40x30 cm). A key feature of the plant is the use of cuttingedge technology focusing on environmental sustainability and energy saving. The task of designing the new plant was commissioned to the Italian company Marcheluzzo Impianti, which has long between committed to green technologies. Thanks to excellent cooperation with Akek personnel, the Italian company was able to complete the project within the extremely tight deadline requested by the customer. It took just 10 months, from June 2010 to April 2011, to reach the machinery testing stage (which was completed in just 20 days)

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Cutter Taglierina

Plant view Vista impianto

Akek, azienda leader nel settore della produzione di materiali da muro per interni ed esterni, con sede ad Heraklion, Creta, nel cuore del Mediterraneo, ha recentemente ultimato una importante ristrutturazione impiantistica per il proprio stabilimento produttivo. Un progetto particolarmente impegnativo che ha richiesto importanti risorse strutturali ed economiche da parte del titolare dell’azienda, Christakos Konstantinos, anche direttore generale. L’investimento prevedeva la realizzazione di un nuovo impianto completo da costruire in funzione degli spazi esistenti, con una capacità produttiva di 900 ton/giorno, flessibile al punto da supportare un’ampia gamma di prodotti di vari formati (dal 6 x 8 cm, al 40 x 30 cm) e, punto cardine, con tecnologia di ultima generazione impostata sul rispetto dell’ambiente e sul risparmio energetico. L’incarico di studiare il nuovo impianto è stato affidato a Marcheluzzo Impianti, già da tempo attiva e attenta sul fronte delle green technologies che, grazie alla proficua collaborazione di tutto il personale coinvolto di Akek, è riuscita a portare a termine il compito rispettando le ristrettissime scadenze imposte dal committente. In soli 10 mesi, infatti, da giugno 2010 ad aprile 2011, si è arrivati al collaudo (effettuato in appena 20 giorni) delle macchine e alla loro messa in


Picture: Sara Falsetti

focus on green technologies

and then start-up. This was a particularly impressive achievement considering that the line required a long and meticulous initial study on the part of the Marcheluzzo technicians.

funzione. Un vero record se si pensa che la linea ha previsto, per i tecnici di Marcheluzzo, uno studio iniziale lungo e meticoloso.

The plant

Descrizione dell’impianto

The first step involved an in-depth analysis of existing machines and a detailed evaluation of the locally available raw materials and fuel. This allowed the existing clay processing plant to be reused and the machines in the preparation and production department to be correctly positioned, with a strong focus on refining and extrusion. Special attention was devoted to the extruder dies and the multiple exits according to the load on the drying platforms. This enabled the automated loading machinery to be simplified and high levels of production achieved with an enormous range of different products. To ensure good finished quality on all product faces, including the face in contact with the belts (a point specifically requested by the customer), the entire transport system was designed with special rubber belts. The cutting line was equipped with a pre-cut bow and a multiple cutter with deviation system complete with wire checking and cleaning accessories. This zone was equipped with a shredder to cut up the clay columns (when not loaded on the platforms) and reintroduce them into the processing line without jeopardising the extrusion process.

Lo studio per la progettazione dell’impianto, ha richiesto una prima attenta analisi sulle macchine esistenti nonché una valutazione dettagliata sulla materia prima locale e sul combustibile disponibile. Ciò ha permesso di riutilizzare l’impianto di prelavorazione argilla esistente, provvedendo a una corretta disposizione delle macchine nel reparto prelavorazione e produzione, dove è stata curata nei minimi dettagli la raffinazione e l’estrusione. Questo soprattutto per quanto riguarda le filiere e i multipli delle uscite, in base al carico sui pianali di essiccazione, in modo da semplificare al massimo gli automatismi di carico che avrebbero dovuto far fronte a produzioni elevate con una vasta gamma di differenti prodotti. Per garantire una buona qualità finale su tutte le facce del prodotto, compresa quella a contatto con i nastri (specificamente richiesta dal cliente), tutto il sistema del trasporto è stato progettato con tappeti speciali in gomma. La linea di taglio è stata dotata di un archetto pretaglio e di una taglierina multipla in deviazione con accessori di controllo e pulizia dei fili. Questa zona è stata fornita di un trituratore per ridurre i filoni (quando non vengono caricati sui pianali) e reinserirli nella linea di lavorazione senza arrecare scompensi all’estrusione.

The dryer

L’essiccatoio

The semi-continuous type tunnel dryer with double ventilation on the two sides of the car was built entirely from pre-

L’essiccatoio, di tipo a tunnel semicontinuo con doppia ventilazione nei due lati del carrello, è stato interamente realizzato

i ckWW or e vi e w n .n .2 /22/ 0 20 BrBr i ck or ldldR eRvi ew 1 11 1

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focus on green technologies fabricated material. The four lines of cars are ventilated by travelling cones mounted on a motor-driven chassis. The innovative technical characteristics of the ventilating cone blades allow for high efficiency but with low energy consumption. A number of solutions were also adopted for recycling and expulsion via a fully automatic high-pressure control system that controls the production output of the dryer independently without the need for operator intervention. This allows for considerable energy savings. Special attention was given to the possibility of performing checks or maintenance on the dryer’s ventilating equipment without having to physically access the line. Handling The loading and unloading system is rationally and flexibly designed to allow the user to produce a wide range of product types without wasting time on product changes. The greenware loading zone is completely independent of the dried ware unloading zone and of the setting machine, making it possible to access all the platforms necessary to change the spacing of the drying cars from the centrally located platform magazine. The large setting machine is the heart of the system and is suitable for all types of product. It achieves very high outputs and is capable of handling large quantities of products while guaranteeing the quality of each individual piece. Kiln car loading (36 packs with a size of 1 m3) is performed layer by layer by a 6 rotating head gripper. The kiln The kiln cars feature dry construction with high-quality pressed refractories and special insulation to promote energy saving. They are light but solid and durable in order to withstand the weight that needs to be transported (34 tonnes per car). An automatic handling system has the task of moving the kiln cars on the various lines as well as the dryer cars between the greenware loading and dried ware unloading stages. The kiln is of a traditional kind with double doors, both at the entrance and the exit. To ensure long-term resistance to potential acid attack, the masonry structure was built with various types of pressed refractory bricks according to the different kiln zones. In this specific case special materials with 62% alumina were used. The insulation used on this kiln

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Ceramic World Review Bn. ric75/2008 k W o rld R eview n. 2/ 2011

Setting machine Impilatrice

in materiale prefabbricato. Le 4 linee di carrelli sono ventilate da coni viaggianti montati su chassis motorizzati. Innovative caratteristiche tecniche delle pale dei coni ventilanti permettono un rendimento elevato ma con basso consumo energetico. Sono stati inoltre messi a punto una serie di accorgimenti sui ricicli ed espulsioni, attraverso una regolazione ad alta precisione, completamente automatica, che controlla autonomamente la quantità di produzione dell’essiccatoio senza l’intervento dell’operatore. Ciò ha permesso di ottenere un notevole risparmio di energia elettrica. Particolare attenzione è stata posta alla possibilità di intervenire sulle attrezzature ventilanti dell’essiccatoio, per controlli o eventuali manutenzioni, senza dover entrare all’interno della linea. La movimentazione L’impianto di carico e scarico è stato concepito in maniera razionale e flessibile per dare la possibilità all’utilizzatore di produrre svariate tipologie di materiale senza perdite di tempo nei cambi prodotti. La zona di carico del materiale verde è completamente indipendente dalla zona di scarico secco e dall’impilatrice; questo permette di poter attingere dal magazzino pianali (posto nel centro) tutti i pianali necessari per il cambio passo sui carrelli di essiccazione. L’impilatrice, imponente macchina e cuore pulsante dell’impianto, idonea per tutte le tipologie di prodotto, raggiunge produzioni molto elevate, ed è in grado di manipolare grandi quantità di materiale salvaguardando la qualità di ogni singolo pezzo. La carica sui carri del forno (36 pacchi da 1mc.) viene eseguita strato per strato da una pinza a 6 teste rotanti. Il forno

Kiln entrance Ingresso forno

I carri del forno, costruiti a secco con refrattari pressati di elevata qualità e isolanti speciali (per favorire i risparmi energetici), risultano leggeri ma allo stesso tempo solidi e duraturi per poter sostenere il peso da trasportare (34 ton a carro). Una movimentazione automatica assolve il compito di movimentare i carri del forno sulle varie linee e i carrelli dell’essiccatoio tra carico del verde e scarico del secco. Il forno è di tipo tradizionale con doppie porte, sia in ingresso sia in uscita. Per far fronte nel tempo alle possibili aggressioni acide, le murature sono state costruite con mattoni refrattari pressati, di differenti tipologie, in base alle varie zone del forno. Nel caso specifico sono stati utilizzati ma-


is an aspect of particular inHandling terest. A detailed study of inMovimentazione novative materials with high thermal performance led to the adoption of an entirely dry set form of insulation consisting of mats made from materials with different characteristics according to the different temperatures. As a result, the temperature outside the exterior steel cladding is only slightly higher than ambient temperature. The maximum possible energy is recovered from the kiln, Fire ware unloading system allowing for considerable enScarico cotto ergy savings. In order to further reduce the factory’s energy consumption, the kiln was equipped with special pre-heating recirculation systems located in various zones that are also capable of optimising the temperature in the lower section of the pack. Two independent cooling systems for high and low temperatures recover the heat needed to feed the dryer. A specially designed comHooding machine bustion system together with Incappucciatrice an automatic control system ensures optimal operation with very low consumptions according to the type of raw material available. The kiln is equipped with back-pressure fans mounted on the roof and on the exit door that maintain the same internal pressure conditions at all times, even during the pushing stages. The fired ware unloading system consists of an automated pallet distribution line with overturning device and a transport line, which place the pallets in the kiln car unloading gripper deposit zone. The loaded pallets are immersed in a wetting tank and then packaged with an elastic bag without the need for heat shrinking, after which they are placed in pairs and grouped on a belt for collection by the pallet truck.

teriali speciali con 62% di allumina. Risulta particolarmente interessante l’isolamento adottato per questo forno. Uno studio approfondito condotto sui materiali di nuova concezione, ad alto rendimento termico, ha portato ad applicare un tipo di isolamento posato interamente a secco, con materassini realizzati con materiali dotati di caratteristiche diverse a seconda delle differenti temperature. In questo modo, la temperatura esterna alle lamiere di tenuta è di poco superiore alla temperatura ambiente. Recuperando il massimo dell’energia del forno ne consegue un notevole risparmio energetico. Allo scopo di ridurre ulteriormente i consumi dello stabilimento, il forno è stato equipaggiato con sistemi di ricircolazione speciali in preriscaldo posizionati in varie zone e capaci di ottimizzare la temperatura anche nella parte bassa del pacco. Due sistemi di raffreddamento per alta e bassa temperatura indipendenti uno dall’altro recuperano il calore necessario per alimentare l’essiccatoio. Un impianto di combustione studiato ah hoc, in combinazione con una regolazione automatica, permette una conduzione ottimale con consumi molto bassi per il tipo di materia prima a disposizione. Il forno è provvisto di ventilatori di contro pressione sulla volta e sulla porta di uscita in modo da assicurare sempre le stesse condizioni di pressioni interne anche durante le fasi di spinta. Lo scarico del cotto è composto da una linea di distribuzione pallet automatizzata, con capovolgitore, e una linea di trasporto, che posizionano i pallet nella zona di deposito delle pinze di scarico carri forno. I pallet caricati vengono immersi in una vasca di bagnatura e poi confezionati con sacco elastico, senza necessità di termoretrazione, per poi essere doppiati e raggruppati su di un nastro per la presa del muletto.

The hi-tech line underwent start-up testing in record times, while close cooperation between Marcheluzzo Impianti’s engineers and the highly professional and technically experienced staff from Akek guaranteed the success of the project. (JF) \

Il successo della linea, decisamente all’avanguardia e collaudata in tempi record, è stato il frutto di una fattiva collaborazione tra i tecnici di Marcheluzzo Impianti e lo staff di Akek che hanno saputo fondere professionalità e competenze tecniche per la buona riuscita del progetto. \

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Higher energy efficiency in heavy clay machinery

Stefano Lugli - Acimac (Modena, Italy) Matteo Marconi - AC&E Advanced Consulting & Engineering (Verona, Italy)

Maggiore efficienza energetica nelle macchine per laterizi The energy efficiency of machinery, and in particular of electric motors installed on machinery, is becoming an increasingly important issue the world over. Suffice it to think that 70% of total electricity consumption measured in industry at a world level is attributable to motors and that, according to EU figures, the electricity consumption of motors in 2006 totalled 1,100 TWh in Europe alone. However, significant energy savings can be made simply by adopting better design techniques for electric motors. The introduction of higher design standards established by new European legislation will bring savings of 139 TWh by 2020, while CO2 emissions could be cut by 69 million tons through the use of electronic speed control and high energy efficiency motors. Clearly, more efficient motors will also be more expensive to purchase, but this should not hinder their diffusion because their initial purchase price has only a marginal impact on their overall operating cost. The overall cost of an asynchronous motor calculated over a period of 10 years consists of at least 95% energy costs, around 3% maintenance and repair costs and just 2% the initial purchase price of the motor (tab. 1).

L’efficienza energetica delle macchine, e in particolare dei motori elettrici su di esse installati, è argomento che riveste sempre più attenzione a livello mondiale. Basti pensare che sui consumi elettrici totali rilevati nell’industria a livello globale, ben il 70% è rappresentato da quelli correlati ai motori e che nella sola Europa, secondo dati UE, nel 2006 i consumi derivati dai motori elettrici erano pari a 1100 TWh. Il motore elettrico è però allo stesso tempo un prodotto sul quale l’applicazione di migliori tecniche progettuali può portare a significativi risparmi di consumo: a titolo di esempio, in Europa l’introduzione di migliori standard costruttivi previsti dalle nuove normative consentiranno, nel 2020, un risparmio pari a 139 TWh, mentre le emissioni di CO2 potrebbero essere ridotte di 69 milioni di tonnellate grazie all’impiego del controllo elettronico della velocità e di motori ad alta efficienza energetica. È evidente che motori più efficienti avranno un costo superiore rispetto a quelli attuali, ma, nei fatti, neppure questo aspetto potrebbe razionalmente ostacolarne la diffusione, perché all’interno di una corretta valutazione energetica il costo d’acquisto del prodotto ha un’incidenza del tutto marginale: basti pensare che il costo globale di un motore The new standards: EC Regulation no. 640/2009 asincrono calcolato su 10 anni dipende almeno per il 95% dai suoi consumi, per il 3% These kind of evaluations TAB. 1 - A recent study sponsored by the European Commission and circa dai costi di manutenhave prompted growing inzione e soltanto il 2% è rapconducted by the European Committee of Manufacturers of Electrical Machines and Power Electronics (CEMEP) examined the economic terest in the subject at a presentato dal costo iniziale impact of the use of electrical motors with 3 different average total world level, resulting del motore (tab. 1). operating times per year (2000, 4000 and 6000 h/year). The following amongst other things in the enactment of a series of increasingly updated international technical standards on the energy efficiency of motors (IEC 60034 series). The same issue has been addressed in the USA with the Energy Independence and Security Act (EISA in force since 19 December 2010) with the series of standards IEEE 112-B. These standards

44 50

BB ric ric kk W Wo o rld rld RR eview eview n. n. 2/ 2/ 2011 2011

values were obtained: TAB. 1 - Un recente studio sponsorizzato dalla Commissione Europea e realizzato dal Comitato di settore europeo dei Costruttori di Macchine Elettriche ed Elettronica di Potenza (CEMEP) ha valutato le caratteristiche dell’impatto economico nell’uso dei motori elettrici correlato a 3 diversi tempi medi di utilizzo (2000, 4000 e 6000 h/ anno). Secondo i dati contenuti in si evincono i seguenti valori :

Operating hours per year

2000 h

4000 h

6000 h

Purchase price

3.8%

1.9%

1.3%

Maintenance and repair

1.0%

1.0%

1.0%

Energy costs

95.2%

97.1%

97.7%

Le nuove normative: Il Regolamento CE n. 640/2009 Sulla scorta di queste valutazioni, da tempo a livello mondiale abbiamo assistito a un sempre maggiore interesse sull’argomento sfociato anche nell’emanazione di una serie di norme tecniche internazionali sempre più


focus on green technologies

have been combined with a certification programme for motor efficiency in accordance with NEMA MG1 and the adoption of a new efficiency class called NEMA Premium. In 2009 the European Union decided to address the issue of energy efficiency of motors at a legislative level by introducing EC Regulation no. 640/2009 specifying the construction characteristics of motors to be used in the EU based on international standards. The Regulation states that, as of 16 June 2011, all electric motors sold in the EU (either directly or installed on machines) must have a minimum energy efficiency of IE2; as of 2015, most motors must attain an efficiency of IE3, while a level of IE2 will be permitted only if the motor is coupled with an inverter; and as of 2017 smaller motors must also meet the requirements of IE3 (or IE2 + inverter). In reality, not all electric motors are covered by this obligation. EC Regulation no. 640/2009 grants a series of exemptions, including motors that are inseparably integrated with other products (making it impossible to test their efficiency independently), brushless motors and self-braking motors. The fact remains that the vast majority of motors currently adopted on ceramic machinery are covered by this regulation, so by June 2011 all ceramic machinery sold within Europe must be equipped with “high-efficiency” motors. EC Regulation no. 640/2009 also sets out an extensive list of information regarding the installed motors that must be passed on to the machine purchasers. Some of this information must be marked on the motor’s rating plate whereas other information must be included in the technical documentation accompanying the machine. As no exceptions have been granted, the above-mentioned legislation will also apply to electric motors supplied as spare parts on machines in use within the EU. The impact on heavy clay machinery Given that many non-EU countries have their own regulations on the energy efficiency of motors (either obligatory or voluntary but in any case backed by reference technical standards, as in the case of Brazil, China, Mexico and Australia), many Italian ceramic machinery manufacturers are already abandoning the distinction between EU and non-

aggiornate (serie IEC 60034 ) relative proprio all’efficienza energetica dei motori. In parallelo, a livello di standard nordamericano, lo stesso tema veniva ripreso con Energy Independence and Security Act (EISA in vigore dal 19 dicembre 2010) con le serie di norme IEEE 112-B a cui è stato abbinato un programma di certificazione del rendimento dei motori secondo la NEMA MG1 con le nuove classi di efficienza Nema Premium. Nel 2009 l’Unione Europea ha deciso di fare “il grande salto” sul tema dell’efficienza energetica dei motori imponendo legislativamente, con Regolamento CE n. 640/2009, un programma di adeguamento delle caratteristiche costruttive dei motori impiegati in ambito UE e riferito agli standard internazionali. Secondo il Regolamento, dal 16 giugno 2011 tutti i motori elettrici commercializzati in ambito UE (sia direttamente che qualora installati su macchine) dovranno avere come minimo un’efficienza energetica IE2; a partire dal 2015, invece, per la maggior parte dei motori dovrà essere raggiunta un’efficienza IE3, e l’IE2 sarà consentita solo se il motore sarà abbinato ad inverter, mentre a partire dal 2017 anche i motori di taglia più piccola dovranno essere adeguati al requisito IE3 (o IE2 + inverter). In realtà non tutti i motori elettrici rientrano in tale obbligo di adeguamento: il Regolamento CE n. 640/2009 prevede infatti una serie di esclusioni, quali ad esempio i motori integrati inscindibilmente in altri prodotti (per cui non è possibile testare autonomamente la propria efficienza), i motori brushless, i motori autofrenanti. Resta il fatto che la stragrande maggioranza dei motori oggi impiegati su macchine per ceramica rientra in tale regolamentazione, per cui, dal giugno 2011, tutte le macchine per ceramica vendute in Europa dovranno essere necessariamente dotate di motori “ad alta efficienza”. Il Regolamento CE n. 640/2009 fissa poi anche un significativo elenco di informazioni sui motori installati da trasferire agli acquirenti di macchine; alcune di queste devono comparire anche sulla targa del motore, mentre le altre devono far parte della documentazione tecnica che accompagna la macchina. Non essendo prevista alcuna deroga in materia, la normativa di cui sopra si applicherà anche ai motori elettrici forniti quali ricambi di macchine in uso in ambito UE.

Briick ck W Wor orld ld RReevi vieew w nn.. 22//22001111 Br

45 XX


focus on green technologies EU markets L’impatto sulle macchine per laterizi TAB. 2 - Example of annual energy saving deriving from and are fitting the use of higher efficiency 2-pole motors high-efficiency Esempio di risparmio annuo derivante dall’utilizzo Sulla scorta del fatto che in molti Paesi extradi motori con grado di efficienza superiore a 2 poli motors on all UE esistono comunque normative circa l’eftheir machines. ficienza energetica dei motori (a seconda Annual Annual saving saving This once dei casi obbligatorie o volontarie, e comun(2100 h/ (5000h/ Installed again demonque una normazione tecnica di riferimento; year in year in No. of power Efficiency Efficiency strates the Italè il caso ad esempio del Brasile, della Cina, service) service) Potenza Rendimento Rendimento poles Risparmio Risparmio ian ceramic del Messico, dell’Australia), molti costruttori N. Poli (%) IE1 (%) IE2 installata annuo annuo machinery italiani di macchine per ceramica stanno già (kW) 2100 h/ 5000 h/ suppliers’ comeliminando la distinzione tra “mercato UE” e anno in anno in mitment to “mercato extra-UE”, con la conseguente doservizio servizio helping the tazione su tutte le macchine vendute di mo1.5 2 81.0 85.3 € 33 € 79 world ceramic tori ad elevata efficienza. 4 2 85.1 87.7 € 50 € 118 industry develIn questo modo i fornitori italiani di tecnolo11 2 88.6 90.6 € 98 € 233 op approprigia ceramica dimostrano ancora una volta ate technolog22 2 90.8 92.3 € 141 € 335 concretamente di essere al fianco dell’induical solutions stria ceramica mondiale per elaborare, sep45 2 92.6 94.0 € 258 € 615 for the energy pur in un momento congiunturale partico90 2 94.0 95.2 € 431 € 1,026 efficiency of larmente difficile, soluzioni tecnologiche 160 2 95.0 95.6 € 377 € 898 machinery, adeguate anche sul fronte dell’efficienza 200 2 94.8 95.5 € 552 € 1,314 even in the energetica del macchinario. current difficult Questo si tramuterà certamente in un aubusiness climento dei costi di fabbricazioTAB. 3 - Example of annual energy saving deriving from mate. ne delle macchine che dovrà the use of higher efficiency 4-pole motors High-efficiency motors will essere certamente riconosciuEsempio di risparmio annuo derivante dall’utilizzo di motori certainly have higher manto, ma, parallelamente, saranno con grado di efficienza superiore a 4 poli ufacturing costs and theredecisamente significativi i beAnnual Annual fore purchase prices, but at nefici per l’utilizzatore in termisaving saving the same time they will ni di conseguenti risparmi ener(5000h/ (2100 h/ Installed bring significant benefits for getici (quindi economici), year in year in No. of power Efficiency Efficiency users in terms of guarangarantiti. service) service) Potenza Rendimento Rendimento poles Risparmio Risparmio teed energy (and hence Da questo punto di vista le tainstallata N. Poli (%) IE1 (%) IE2 annuo annuo economic) savings. belle 2 e 3 mostrano un esem(kW) 2100 h/ 5000 h/ Tables 2 and 3 give an expio di risparmio annuo derivananno in anno in ample of annual energy te dall’utilizzo di motori con servizio servizio savings deriving from the grado di efficienza superiore ri1.5 4 78.6 85.1 € 52 € 124 use of higher efficiency 2 spettivamente a 2 e 4 poli. and 4 pole motors. 4 4 84.3 88.4 € 79 € 187 11

4

Alongside these general 22 4 considerations, as an ex45 4 ample we can look at the results of operations carried 90 4 through in recent years in 160 4 areas of the ceramic pro200 4 duction process where these issues are particularly significant, such as handling lines and glazing.

88.4

91.6

€ 155

€ 369

91.2

92.7

€ 139

€ 332

92.7

94.0

€ 240

€ 571

94.3

95.2

€ 322

€ 767

95.0

95.8

€ 502

€ 1,195

95.0

95.6

€ 472

€ 1,123

(JF) \

THE EUP DIRECTIVE ON ECO-DESIGN OF ENERGY-USING PRODUCTS In 2005 the EU issued Directive 2005/32/EC, a framework directive for the drafting of specifications for eco-design of energy-using products. This directive was subsequently amended with Directive 2009/125/EC. The community directive essentially has two aims: • To harmonise the various national regulations governing the requirements for eco-design of energy-using products so as to avoid any obstacle to the free circulation of products (Art. 95 EU Treaty).

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Oltre a queste valutazioni più generali, si possono portare ad esempio i risultati ottenuti nella pratica da interventi già realizzati negli anni scorsi su fasi produttive ceramiche particolarmente coinvolte da questi aspetti, quali le linee di trasporto e la smalteria. \

LA DIRETTIVA EUP SULLA PROGETTAZIONE ECOCOMPATIBILE DEI PRODOTTI CONNESSI ALL’ENERGIA Nel 2005 la UE ha emanato la Direttiva 2005/32/CE, Direttiva Quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia (Direttiva 2009/125/CE). Gli obiettivi dell’intervento comunitario sono essenzialmente due: • Armonizzare le normative nazionali in materia di requisiti alla progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia, in modo


To improve the energy and environmental performance of products through more meticulous and conscientious design. Each specific product regulation contains specific requirements aiming to foster eco-friendly product design. The first stage of implementation focused on consumer products (electrical and electronic components, lighting, products for cooking, etc.), followed by typically industrial components, starting out with electric motors given their substantial contribution to industrial-level energy consumption. Electric motors are governed specifically by EC Regulation no. 640/2009. As regards industrial components present in many manufacturing goods, Regulation (EC) No. 327/2011 of 30 March 2011 recently established specifications for eco-design of fans, valid as of 1 January 2013. Work then began at a community level to establish the regulations for many other high energy consuming industrial products. With reference to the ceramic technology sector, we should note that specific regulations are to apply to “Industrial and laboratory furnaces and ovens”, a definition that covers all the thermal machines, such as kilns, dryers, etc., used in the ceramic tile, heavy clay, sanitaryware industries, etc. The preliminary community investigation will be completed by the end of 2011, while the regulation is due to come into effect in 2013.

da evitare qualsiasi ostacolo alla libera circolazione dei prodotti (Art. 95 Trattato UE); • Migliorare le performance energetiche ed ambientali dei prodotti mediante una progettazione più accurata e consapevole. Ogni regolamentazione di prodotto contiene requisiti specifici volti a stimolare la progettazione ecocompatibile dei prodotti. Si è cominciato da prodotti destinati ai consumatori, per passare poi anche a componenti tipicamente industriali: i primi sono stati i motori elettrici, visto il pesante contributo in termini di consumo energetico. I motori elettrici hanno trovato apposita regolamentazione con Regolamento CE n. 640/2009. In tema di componenti industriali presenti in molti beni strumentali, con Regolamento (CE) N. 327/2011 del 30 marzo 2011 sono state fissate le specifiche per la progettazione ecocompatibile di ventilatori, valide dal 1° gennaio 2013. Sono iniziati i lavori a livello comunitario per la definizione di regolamentazioni relative a molti altri prodotti industriali “energivori”. Nel settore della tecnologia per ceramica saranno oggetto di apposita regolamentazione gli “Industrial and laboratory furnaces and ovens”, definizione all’interno della quale ricadono tutte le macchine termiche impiegate nell’industria (forni, essiccatoi, ecc.). L’indagine comunitaria preliminare terminerà a fine 2011, con uno start-up della regolamentazione previsto per il 2013.

TECHNICAL CHARACTERISTICS OF HIGH-EFFICIENCY MOTORS

CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MOTORI AL ALTA EFFICIENZA

To achieve the efficiency performance levels required by new international standards, the motors had to be redesigned and substantial changes made in terms of construction materials. Although motor manufacturers have adopted a number of different approaches in their pursuit of higher performance, the main techniques adopted are the following: • selection and installation of low-loss lamination; • choice of bearings and seals that minimise mechanical losses; • optimising windings to minimise losses in the copper; • optimising magnetic circuits to minimise overall machine losses; • optimising the fan so as to reduce ventilation losses.

Al fine di raggiungere le performance di rendimento richieste dalle nuove normative internazionali è stato necessario riprogettare i motori e modificare significativamente i materiali che li compongono. Per quanto i produttori di motori abbiano adottato diverse tecniche per raggiungere rendimenti più elevati, le direttrici tecniche principali che sono state percorse hanno riguardato essenzialmente: • scelta e installazione di lamierino magnetico a basse perdite; • scelta dei cuscinetti e delle tenute per minimizzare le perdite meccaniche; • avvolgimenti ottimizzati per minimizzare le perdite nel rame; • circuiti magnetici ottimizzati per minimizzare le perdite globali della macchina; • ventola ottimizzata per diminuire le perdite di ventilazione.

As for construction materials, a study conducted by the University of Coimbra focusing specifically on implementation of the directive 2005/32/EC in the field of electric motors determined the average quantities of materials present in the motors. Especially in the case of small motors, the percentage weights of steel, aluminium and above all copper were found to be significantly higher on higher efficiency motors (for a 1.1 kW motor the weight of copper present on IE2 class models is 50% greater than on IE1). The quantity of material used increases with the higher efficiency classes. IE3 efficiency class motors require a much greater use of materials than those of IE2 efficiency class. In the above example, 30% more copper by weight is used on IE3 motors than on IE2 motors. If along with the higher design and materials costs, we also factor in the significant price rises experienced by these materials in international markets since the second half of 2010, it comes as no surprise that IE2 motors now have a significantly higher purchase price than IE1 motors (up to 50% higher in the case of small motors). Obviously the price increases are even greater for the higher efficiency classes (IE3). But in spite of the higher purchase prices, these motors offer a relatively rapid return on investment and bring savings in energy costs over the machinÈs entire lifecycle. Finally, there are some technical aspects that are worth bearing in mind. Standard IE1 and IE2 motors have the same mechanical interfaces and the same shaft height. The only thing that changes is the length of the motor (different length of the magnetic core). But for the new IE3 motors, the dimensions of the motor may change and this may affect the machinÈs design. In particular for motors larger than 15 kW, the shaft height may change.

Circa i materiali, uno studio dell’Università di Coimbra, specifico per l’applicazione della direttiva 2005/32/CE nel campo dei motori elettrici, ha determinato le quantità medie dei materiali presenti nei motori. Da tale indagine si evince come, soprattutto per i motori di piccola taglia, gli aumenti “in peso” di acciaio, alluminio e soprattutto rame, siano in percentuale sensibili (per un motore da 1,1 kW la differenza in peso di rame presente nei motori IE2 è maggiore del 50% rispetto ai motori IE1). La quantità di materiale utilizzato aumenta con le classi di rendimento più elevate. I motori di classe di rendimento IE3 richiedono un uso molto maggiore di materiali che i motori di classe di rendimento IE2. Sempre restando all’esempio di prima, la differenza in peso di rame presente nei motori IE3 è maggiore del 30% rispetto ai motori IE2. Se oltre alla considerazione dei maggiori costi progettuali e dei materiali si aggiunge il fatto che proprio tali materiali hanno registrato dalla seconda metà del 2010 significativi aumenti sui mercati internazionali, ben si comprende come il prezzo di acquisto dei motori di classe IE2 sia oggi significativamente maggiore rispetto ai motori IE1 (fino al 50% di aumento per i motori di piccola taglia). Ovviamente il prezzo di acquisto aumenta ancora per le classi di rendimento più elevate (IE3). In termini di costo dell’intero ciclo di vita della macchina, nonostante il prezzo d’acquisto più elevato, questi motori si ripagano comunque da soli in un tempo relativamente breve grazie al risparmio complessivo sui costi dell’energia. Infine non vanno sottovalutati alcuni aspetti tecnici: i motori IE1 e IE2 standard hanno gli stessi interfacciamenti meccanici, l’altezza d’asse non cambia, quello che può cambiare è la lunghezza del motore (diversa lunghezza del pacco magnetico). Per i nuovi motori IE3 possono invece cambiare le dimensioni del motore, fattore questo che può incidere sulla progettazione della macchina: soprattutto sui motori di taglia superiore ai 15 kW può cambiare l’altezza d’asse.

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New grinding solutions Frank Appel - Hans Lingl (Krumbach, Germany)

Nuove soluzioni per la rettifica in piano To cater for the pressing needs of brick producers, Lingl has developed an innovative grinding machine called “Modular Block Finishing Centre Turbo II” which is suitable for stepby-step adaptation according to output requirements. The design concept was based on the observation that the traditional grinding line equipment was simply not sufficient for the high grinding output requirements of brick producers. Situations such as these necessitated the installation of two such grinding machines in parallel operations with separate feed/take-off systems, dedusting units and sound protection equipment, all of which involved high investment costs. The new grinding system from Lingl is a small, single-module line suitable for expansion that brings considerable savings in terms of the initial investment. Practical trials on existing grinding lines conducted in the Lingl laboratory have shown that throughputs of up to 10 m/min. are achievable, even with multiple brick geometries. Types of machine

technology

The single module design (fig. 3) is inclusive of all features of the Turbo II machine. Increased output performance is achieved by adding additional, identical modules on a stage-by-stage basis. Throughput speeds of up to 8-10 m/ min. are achievable, depending on brick type. The twomodule design (fig. 4) is the most frequently sold construction type to date. Technically fully developed assembly groups, such as feed grinding disc support and grinding tooth dedusting have been transferred to the new type, whereas the framework design has a new, modular construction. Depending on application, the machine can FIG. 1: Three-module Modular Block Finishing Centre Turbo II Centro modulare di rettifica in piano Turbo II a tre moduli

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Lingl, andando incontro ad alcune pressanti esigenze dei produttori di laterizi, ha sviluppato un nuovo tipo di rettificatrice, un sistema modulare che cresce di pari passo con l’aumento della produzione, denominato “Centro modulare di rettifica in piano Turbo II”. L’idea progettuale è nata prendendo in considerazione il fatto che, fino ad oggi, i produttori di laterizi, per affrontare elevati carichi di produzioni rettificate, hanno dovuto procedere all’installazione di dispositivi doppi, ovvero due rettificatrici, con stazioni di alimentazione e scarico, sistemi di depolverizzazione e insonorizzazione separati, caricandosi elevatissimi costi di investimento. Il nuovo sistema di rettifica Lingl è una linea monostadio di piccole dimensioni che può essere ampliato in caso di necessità e che, per le sue caratteristiche e particolari dotazioni, consente un notevole risparmio economico nell’investimento iniziale. Le prove pratiche su impianti di rettifica esistenti condotte nel laboratorio Lingl, hanno dimostrato che sulla linea di rettifica monostadio è possibile raggiungere prestazioni nel ciclo fino a 10 m/min con laterizi dalle geometrie più svariate. Le tipologie di macchine La versione a modulo singolo (fig. 3) dispone già di tutte le funzioni della macchina Turbo II. Grazie all’ampliamento ottenibile con successivi moduli compatibili, le prestazioni possono essere ulteriormente potenziate. A seconda del tipo di blocco da rettificare, vengono raggiunte velocità di ciclo fino a 8 – 10 m/min. La versione a due moduli (fig. 4) rappresenta il modello più venduto al momento: mentre la struttura di base è di tipo modulare, i gruppi tecnologicamente collaudati che lavorano sui laterizi (alimentatori, supporti per mole, depolverizzatori dei denti abrasivi ecc.), sono rimasti invariati. Con questa tipologia, a seconda dell’imFIG. 2: Four-module Modular Block Finishing Centre Turbo II Centro modulare di rettifica in piano Turbo II a quattro moduli


FIG. 3: Single-module Modular Block Finishing Centre Turbo II Centro modulare di rettifica in piano Turbo II a modulo singolo

FIG. 4: Two-module Modular Block Finishing Centre Turbo II Centro modulare di rettifica in piano Turbo II a due moduli

achieve throughput speeds of approx. 18 m/min. in this design. Grinding installation projects, which would previously have required two parallel grinding lines to cover output requirements, are now covered by the three-module design (fig. 1). Additional advantages of the three-module grinding stations are achieved by equipping the individual grinding stations with different grinding rings. Grinding performance and throughput are increased by this method and operating costs are reduced (throughput speeds of approx. 25 m/min. are achieved, depending on application). The four-module machine (fig. 2) allows for grinding speeds of up to approx. 30 m/min. and is the version with the highest output. The design however remains compact and streamlined, allowing for space savings. The high output requirements in the brick feed/take-off to the grinding station(s) are achieved by using robots.

pianto a cui viene abbinato, la macchina raggiunge velocità di ciclo di circa 18 m/min. Nella versione a tre moduli (fig. 1) si apre la possibilità d’impiego per tutti i progetti d’impianti di rettifica che, per motivi di performance, in passato richiedevano due linee di lavorazione parallele. Altri vantaggi della linea di rettifica a tre moduli emergono dalla dotazione delle singole stazioni con diverse versioni di mole ad anello. In questo modo, oltre ad aumentare il rendimento abrasivo e la produttività dell’impianto, è possibile anche realizzare un abbattimento dei costi d’esercizio (velocità di ciclo di ca. 25 m/min, a seconda dell’applicazione). Con velocità di rettifica fino a circa 30 m/min, la macchina a quattro stadi (fig. 2) rappresenta la versione con le massime prestazioni. Grazie alle sue caratteristiche di compattezza, può essere integrata nello stabilimento garantendo un ingombro ridotto. Le elevate prestazioni desiderate nell’alimentazione e nello scarico dei laterizi vengono raggiunte grazie all’impiego di robot.

Line construction

Struttura della linea

The modular construction has been applied not only to the grinding machine but also to the dedusting installation and sound protection cabinet. Assemblies such as feed, transport belts, grinding motor assembly, impeller and grinding ring housing (the latter two covered by Lingl patents) have undergone small modifications and have been integrated into the Block Grinding Center TURBO II. The control system for the block finishing centre has been re-engineered. A remote control unit (fig. 5) with a high resolution screen grants greater flexibility to the plant operator, an aspect that is especially important during machine maintenance and service. Graphic menus for manual operation and the display of the status of drive components have also been integrated into the control software.

La struttura modulare non è stata applicata soltanto alla rettificatrice ma anche all’impianto di depolverizzazione complementare e alla cabina d’insonorizzazione. I gruppi come l’alimentazione, le cinghie di trasporto, il motore della rettificatrice, la ventola e la carenatura delle mole ad anello (queste ultime due coperte da brevetto Lingl) sono state leggermente modificate e inserite nel centro di rettifica Turbo. Il sistema di controllo del centro di rettifica in piano è stato rielaborato: un quadro di comando mobile (fig. 5), con schermo ad alta risoluzione, consente all’operatore una flessibilità ancora maggiore particolarmente importante durante la manutenzione della macchina. Inoltre, nel software di controllo sono implementate le immagini grafiche del menu per le funzioni di comando manuale e per la visualizzazione dello stato dei componenti del sistema di trazione.

Grinding Ring Fast Exchange System

Sistema di cambio rapido delle mole ad anello

Another important new detail is the grinding ring fast exchange system (fig. 6). The rings sit on three defined bend segments on the flange only, which drastically reduces the risk of jamming. Ring release from the flange is now much quicker and requires much less effort. The new, quick exchange system achieves a time saving of 75% with respect to the original time taken to exchange a ring. Lingl is still using grinding rings with a diameter of 750 mm, which are not

Altra caratteristica importante è il sistema di cambio rapido delle mole ad anello (fig. 6). A questo proposito la soluzione Lingl prevede che gli anelli poggino solo su tre segmenti ad arco della flangia, riducendo in questo modo il pericolo di incastro e consentendo la loro rimozione in modo più agevole e rapido. Il nuovo dispositivo di cambio rapido garantisce una riduzione di durata del cambio dell’anello di un quarto rispetto al passato. Lingl punta su mole ad anello con un diametro di 750 mm. che, rispetto ad altre soluzioni,

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FIG. 5: Remote control unit Centro di comando mobile

FIG. 6: Grinding Ring Fast Exchange System Sistema di cambio rapido mola ad anello

risultano più convenienti, e con un eccellente rapporto tra semplicità di gestione e prestazioni. Il risparmio economico

only relatively well-priced compared to other solutions but also offer a very good ratio of handling costs to grinding output. Cost savings A comparison of investment costs for a grinding installation in a plant manufacturing common bricks with an output of approx. 200 million NF/year offers a convincing example. Fig. 7 shows a comparison between two possible plant layouts in terms of space and cost: a) traditional solution with two grinding lines b) new Lingl solution using a grinding machine system with three modules.

La dimostrazione concreta dei vantaggi economici ottenibili con il sistema di rettifica Lingl deriva da un’analisi su un impianto di rettifica in uno stabilimento di laterizi per muratura, con una produzione di circa. 200 milioni NF/anno. La fig. 7 mostra il confronto tra due possibili layout d’impianto rispetto all’ingombro e la spesa per l’impianto: a) soluzione tradizionale con due linee di rettifica b) nuova soluzione Lingl con una rettificatrice a tre moduli.

Per la soluzione b) l’ingombro è inferiore e le operazioni di gestione sono nettamente ridotte. L’investimento complessivo per un nuovo impianto di rettifica con tre moduli è circa del 35% inferiore rispetto alla soluzione tradizionale con due linee di rettifica di alta qualità. Si realizzano The two key points that emerge are the low space requirement and inoltre ulteriori risparmi sui costi per quanto riguarda le the substantially reduced handling costs of solution b). Bottom line periferiche, in quanto serve un numero inferiore di nastri figures indicate a saving of approx. 35% in the total investment of a per scarti e le dimensioni delle pedane da installare sono new style grinding installation with three modules compared to the inferiori. Le relative prestazioni di rettifica sono poi mitraditional solution with two grinding lines and optimised quality. gliorate perché, in corrispondenza delle stazioni di rettiFurther cost savings can be made in terms of supplies as fewer waste fica, è possibile combinare diverse qualità di mole ad conveyors and smaller platforms are required. anello. Ne consegue che, ad esempio, per un modello a The relative grinding output in the multi-staged modular block finish- tre o quattro stadi, sulle prime due o tre stazioni è possiing centre operation is increased. This is achieved by combining var- bile utilizzare dischi abrasivi sgrossatori per una prima ying grinding ring qualities at the different grinding stations. So for ex- sgrossatura del prodotto, e allestire solo l’ultima stazione ample it is possible to equip either the first two or three stations with con dischi abrasivi per la molatura fine. In questo modo, coarser grinding discs for rough utilizzando una linea nella machining the brick surface in a versione a tre o quattro moFIG. 7: Comparison between two different plant layouts three or four stage design and duli si abbattono i costi di Confronto di due diversi layout d’impianto only the last station needs to be esercizio rispetto alle due equipped with grinding discs for linee separate. Infine, l’infine grinding. This then lowers opstallazione del centro di reterating costs when operating a tifica modulare Turbo II rapline with either three or four modpresenta una soluzione ules compared to two separate interessante per i produttolines. Finally, the introduction of ri che si cimentano per la the Modular Block Finishing prima volta con le tecniche Center Turbo II is an interesting di riempimento. La versione solution for producers tackling a modulo singolo può essefilling technology for the first re infatti installata insieme time. The single module finishing all’impianto di riempimencentre design can be realised to per granulato minerale o cost efficiently for a filling instalper elementi in lana minelation either for mineral granurale, con grande convenienlate or rock wool pieces. za economica. (JF) \ \

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Villa Pertusati:

eco-friendly restoration Milena Bernardi - m.bernardi@tiledizioni.it

Villa Pertusati: restauro

ecocompatibile Recently restored in a project commissioned by the Municipality of Rosignano Marittimo and the Province of Livorno, the Villa Pertusati complex is part of the Rosignano Marittimo Nature Unit, a research facility that serves as an educational, cultural and scientific centre in the maritime area of central Tuscany. The complex extends over an area of 5,500 sq.m and contains 1,450 sq.m of buildings made up of the former villa and agricultural outbuildings (barns and sheds) redeveloped to host a variety of functions, including a visitor centre for the recently-established Parco dei Monti Livornesi, plant conservation laboratories, a small dining area, guest accommodation, offices, a display area and conference rooms. The external area features a small botanical garden containing local flora as well as areas for shows. Architect Dario Menichetti from the practice AARC.it was commissioned to develop and oversee the restoration project, which was completed in 2009. As the buildings are listed, the work was supervised by the Architectural Heritage Office.

Il progetto di restauro del complesso di Villa Pertusati, commissionato dal Comune di Rosignano Marittimo e dalla Provincia di Livorno, si inserisce nell’ambito della Unità Naturalistica di Rosignano Marittimo, una struttura a forte valenza di ricerca, che si propone come polo di riferimento didatticoculturale-scientifico nella Toscana marittima centrale. Il complesso sorge su una superficie di 5500 mq, di cui 1450 mq di edifici composti dalla ex villa padronale e dagli annessi agricoli (stalle e rimesse) recuperati per ospitare un mix di funzioni: info center del Parco dei Monti Livornesi (recentemente costituito), laboratori scientifici per la conservazione della specie vegetale, una piccola zona ristoro, foresteria, uffici, uno spazio espositivo e sale convegni. L’area esterna è stata destinata alla realizzazione di un piccolo orto botanico che ospiterà la flora autoctona e spazi per spettacoli. Conclusosi nel 2009, il restauro è stato curato sia a livello di progetto che di direzione lavori dall’architetto Dario Menichetti (studio AARC.it di archittettura). Gli edifici, vincolati come bene storico architettonico, sono stati assoggettati al controllo della Sovrintendenza con la quale sono stati condivisi e concordati tutti gli interventi.

ARCHITECTURE

Before restoration Prima della ristrutturazione

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The restoration project

Il recupero

The entire complex was restored and adapted architecturally to its new intended use. All work was carried out with a strong focus on environmental aspects, adopting energy supply solutions and passive systems for reducing consumptions (including the selection of finishings) as well as renewable energy sources. Great care was taken to use original materials in the interiors and exteriors, new materials being used only where parts of the existing structure were missing, in which case materials with identical consistency and characteristics were chosen. The shell, which by its nature had a high mass, was treated with thermal plaster to enhance the passive thermal characteristics of the masonry. All the roofs were fitted with ventilated technology to create a microclimate that would compensate for periodic temperature variations, especially during the summer. The utilities featured a VRV technology heat pump with heat recovery to achieve very high efficiency. The project was rounded off by 17 kW of photovoltaic panels and an ap-

Dal punto di vista architettonico l’intero complesso è stato oggetto di restauro e adeguamento alle nuove destinazioni d’uso. Tutti gli interventi sono stati realizzati con particolare attenzione agli aspetti ambientali e di sostenibilità delle risorse, in particolare con accorgimenti impiantistici e sistemi passivi di contenimento dei consumi e utilizzo di energie rinnovabili, inclusa la selezione delle finiture. In particolare, gli ambienti interni ed esterni sono stati restaurati ponendo una grande attenzione al recupero dei materiali originali, introducendo reintegrazioni con nuovi materiali, identici per consistenza e caratteristiche a quelli esistenti, solamente laddove fossero presenti lacune o mancanze. L’involucro, già di sua natura molto massivo, è stato trattato con un intonaco termico che ne ha esaltato i caratteri termici passivi della muratura; inoltre, tutti i tetti sono stati dotati di tecnologia ventilata per creare un microclima, soprattutto nella stagione estiva, atto a compensare gli sbalzi termici periodici. Gli impianti sono stati realizzati con pompa di calore a tecnologia VRV con recupero del calore, favorendo un rendimento molto

After restoration Dopo la ristrutturazione

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CottoBloc: Tests certified by ENEA laboratory in Faenza CottoBloc: Prove certificate dal Laboratorio ENEA di Faenza

Frost resistance / Resistenza al gelo – FP 100

Resistant / Resistente – Standard UNI EN 1344

Water absorption / Assorbimento dell’acqua

< 5% - Standard UNI EN 1344

Transverse tensile strength / Resistenza al carico di rottura trasversale

Resistant / Resistente – Class T2 Standard UNI EN 1344

Friction (coefficient of dynamic friction, method B.C.R.A.) / Attrito (coefficiente attrito dinamico metodo B.C.R.A.)

Excellent / Eccellente Standard UNI EN ISO 10543/4

Compression strength / Resistenza a compressione

84 N/mm2 Standard UNI 8942-5

Chemical resistance / Resistenza all’attacco chimico

Resistant / Resistente – Class C Standard UNI EN 1344 (determination of chemical resistance / determinazione della resistenza all’attacco chimico)

proximately 1,000-litre solar thermal system. Exterior paving In accordance with the principles of biodynamic architecture that guided the entire project, the product CottoBloc (size 21x10.5x5.5 cm) was chosen for the exterior paving. This 100% natural clay brick is ideal for green building and is produced by Solava, a clay product manufacturer based in Arezzo (bricks, roof tiles, hollow tiles and other products made of Tuscan terracotta). In addition to the added value provided by the CE technical quality mark, CottoBloc also boasts ANAB-Icea certification (National Bio-ecological Architecture Association) and meets all the requirements of green building: reduced energy consumption throughout the lifecycle of the product; installation and maintenance specifications for designers and users that assure a reduction in environmental impact; absence of polluting and environmentally harmful substances during production. The close proximity of the quarries to the Solava factory is a further source of energy savings. Furthermore, the flexible joint installation is minimally invasive for the environment as the paving does not alter the hydrological balance of the terrain and allows water to evaporate from the soil. Installation: flexible or dry joint paving The interlocking pavers were installed with great care, taking all the precautions necessary to achieve an optimal finished result. The flexible paving systems are the cheapest to install as they are the least demanding in terms of labour and materials. The paving bricks are placed on a flexible base consisting of sand and/or gravel (from 30 to 50 mm in size) with

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elevato. L’intervento è stato completato con una dotazione di 17 Kw di pannelli fotovoltaici e circa 1000 lt di solare termico. La pavimentazione esterna Per la pavimentazione esterna, in linea con i principi dell’architettura biodinamica che ha guidato tutta la progettazione, è stato scelto CottoBloc (formato cm 21x10,5x5,5), un mattone in argilla naturale al 100% ideale per la bioediliza realizzato da Solava, azienda di Arezzo attiva nella produzione di laterizi (mattoni, tegole, tavelle e materiale in cotto toscano). Oltre al valore aggiunto rappresentato dal marchio di qualità tecnica CE, CottoBloc è anche certificato ANAB-Icea (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) e risponde a tutti i requisiti legati alla bioedilizia: riduzione del consumo energetico in tutto il ciclo di vita del prodotto; particolari specifiche di installazione e di manutenzione ad uso di progettisti e utilizzatori che assicurino la riduzione dell’impatto ambientale; assenza di sostanze inquinanti e nocive per l’ambiente durante la produzione. La vicinanza delle cave alla fornace di Solava rappresenta un’ulteriore fonte di risparmio energetico. Inoltre, la posa a giunto flessibile è quanto di meno invasivo si possa ottenere per l’ambiente. Tale caratteristica permette alla pavimentazione di non alterare lo stato idrologico del terreno garantendo nel contempo anche l’evaporazione dell’acqua dal suolo. Posa in opera: pavimentazione a giunto flessibile o a secco La posa autobloccante è stata eseguita in modo minuzioso e con tutti gli accorgimenti necessari al raggiungimento del miglior risultato. I sistemi di pavimentazione flessibile sono i più economici da installare in quanto richiedono meno manodopera e materiali.


a sub-base (if necessary) and a compacted substrate. In both flexible and rigid paving systems, adequate drainage is an extremely important factor for the success and durability of the system. The best way to assure drainage of the paving is to incline the surface so that it allows water to run off as much as possible (1 or 2 cm per metre of paving). To improve surface drainage, care must be taken to provide long, continuous joints and to ensure that they run parallel to the desired direction of water runoff. Non-cemented pavers (i.e. placed on a dry sand bed) require drainage of both the surface and the sub-surface. Non-cemented brick pavers constructed on a porous base such as gravel may allow water to drain through the entire system as far as the substrate. If the underlying layer consists of concrete or asphalt, a compacted and dense flexible base or a waterproof membrane that separates the paving layers, water that has not drained from the paving surface is able to filter as far as the impermeable layer. This makes it necessary to provide adequate drainage of the subsurface (drainage holes, grills and channels). It is good practice to provide a series of small drain holes every 60 cm along the perimeter kerbs. Owing its chamfered edges, CottoBloc is ideal for interlocking dry installation as it promotes a good water balance in the surrounding terrain and does not require particularly specialised labour. During installation, the bricks are taken from a number of packs at the same time to compensate for the natural variations in shade and are then placed according to the desired layout pattern with an average joint width of 2-3 mm. Once the bricks have been laid in place, the joints are sealed with sand and the paving is vibrocompacted using suitable (JF) \ equipment.

I mattoni vengono sistemati sopra una base flessibile formata da sabbia e/o ghiaia (variabile da 30 a 50 mm) con una sottobase (qualora necessaria) e un sottofondo compattato. Nei sistemi di pavimentazione, sia essa flessibile o rigida, un drenaggio adeguato costituisce un punto estremamente importante per il successo e la durabilità del lavoro. Il miglior modo per ottenere il drenaggio della pavimentazione è inclinare la superficie affinché essa funga il più possibile da scolo (1 o 2 cm ogni metro di pavimento). Per migliorare il drenaggio di superficie, si deve avere cura di sistemare la direzione delle fughe continue e lunghe, parallelamente alla direzione di deflusso desiderata. Le pavimentazioni non murate (cioè a secco su letto di sabbia) richiedono il drenaggio sia della superficie che della sotto-superficie. Le pavimentazioni di mattoni non murati costruite su una base porosa come la ghiaia, possono permettere il drenaggio attraverso l’intero sistema fino al sottofondo. Qualora lo strato sottostante sia composto da calcestruzzo o asfalto, o da una base flessibile compattata e fitta, oppure da una membrana impermeabile che separa gli strati di pavimentazione, l’acqua non drenata dalla superficie di pavimentazione filtra fino allo strato impermeabile e, per tale ragione, occorre prevedere un drenaggio della sotto-superficie (fossette di scolo, griglie e canalette). È buona norma sistemare, lungo i cordoli, una serie di piccoli fori di scolo ogni 60 cm. CottoBloc con i suoi lati smussati risulta ideale per la posa a secco autobloccante in quanto favorisce l’equilibrio idrico del terreno circostante e non richiede una manodopera particolarmente specializzata. Per l’istallazione dei mattoni si procede estraendo i pezzi da più pacchi contemporaneamente per compensare le naturali stonalizzazioni e distendendoli, secondo lo schema di montaggio desiderato, con una fuga media di 2-3 mm. Dopo la posa manuale, si sigillano le fughe con sabbia e quindi \ si vibrocompattano i mattoni con l’apposita attrezzatura. ADVERTISING

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Ann 40 th


products prodotti

CAPACCIOLI The new extruder ARAL M 650 was designed using the most innovative CAD 3D design techniques and combines construction simplicity with overall structural strength. Another goal pursued by the designers was to provide better access to the consumable parts that have to be changed and to make it easier to inspect critical zones of the machine. The first ARAL M 650 S extruder

was successfully started up by the Turkish brick producer Kilsan. Extruder configuration: 1. Mixing group consisting of: steel supporting base; drive box with oil lubrication pump, bearing supports with roller bearings and thrust bearings, roller covers and seals; 2 oversized shafts made of hardened steel, complete with synchronization gears, supporting the feeding paddle augers in the first section

Mixer Impastatore Type Tipo

Auger Ø mm

Velocità albero

500

22

Elica

ARAL M 650

Shaft Speed rpm

La nuova mattoniera ARAL M 650, progettata con le più innovative tecniche di progettazione Cad 3D, è stata realizzata unendo semplicità costruttiva e forza strutturale. Altro importante criterio seguito dai progettisti è stato quello di garantire un migliore accesso alle parti usurabili così da rendere più facile l’ispezione alle zone critiche della macchina. La prima mattoniera ARAL M 650 S è stata avviata con successo presso il produttore

Extruder Estrusore Shaft Speed

Power

Auger

Potenza

Elica

kW

Ø mm

Velocità albero

90

650

18

rpm

Power Potenza

kW 250

di laterizi turco Kilsan. Configurazione dell’impianto: 1. Gruppo di miscelazione composto da: base di supporto in acciaio; scatola motore con pompa dell’olio di lubrificazione, supporti dei cuscinetti con cuscinetti a rulli e cuscinetti di spinta, coprirulli e guarnizioni; 2 alberi di grandi dimensioni in acciaio temprato, completi di ingranaggi di sincronizzazione, che sostengono nella prima parte le eliche a paletta di

Extruder pressure

Wet Production

Pressione dell’estrusore

Produzione in umido

Bar

t/h

18-25

55-70

Weight Peso

kg

28,000

Vacuum pump Pompa del vuoto

kW

18.5-22

Some production parameters collected during commissioning of the M650S Alcuni parametri di produzione raccolti durante la messa in marcia della M650S

Double Shaft M Consumption

Double Shaft

Double Shaft

Doppio Albero

Doppio Albero

RPM

Hz

128

24

44.32

122

17

47.09

395

17

415

Consumption

Extruder

Extruder

Consumo

Mattoniera

Mattoniera

A

RPM

Hz

Doppio Albero M Consumo

400

16

44.32

390

16

400

56

PLASTOMETER

PENETROMETER

PLASTOMETRO

PENETOMETRO

bar

bar

50

26

1.4

64,250.85

24

50

27.6

1.4

68,923.64

125

24

50

27.6

1.4

66,505.26

47.09

125

24

50

26.3

1.4

68,923.64

17

47.09

125

24

50

27.9

1.4

70,200.00

430

17

47.09

133

24

50

27.7

1.4

72,205.71

405

17

47.09

118

24

50

28

1.5

65,926.96

400

17

47.09

115

24

50

28

1.5

68,923.64

390

17

47.09

116

24

50

27.2

1.4

68,923.64

380

17

47.09

117

24

50

26.3

1.4

68,923.64

380

17

47.09

115

24

50

26.3

1.4

68,923.64

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A

Output Ton/Hour Produzione ton/h


and the continuous augers at their ends (the shafts continue inside the vacuum chamber and are suitably supported at their ends by roller bearings); a series of steel paddle augers and steel continuous augers; mixing trough in heat normalized steel welded plate with interchangeable internal chromium-plated steel coats; cylinder connected to the vacuum chamber, complete with internal chromium-plated steel coat; platform with stairs and balustrade for access to the mixer; gear oil circulation and cooling unit; ready for automatic wetting system; ready for steam plant. 2. Mixer drive unit with: electric motor 90 kW- 4 poles - 50 Hz; drive pulley; series of V belts; safety casing; inverter for adjusting the feed speed. 3. Extrusion group consisting of: steel supporting base; drive box with oil lubrication pump, bearing supports with roller bearings and thrust bearings, roller covers and seals; vacuum chamber made of heat normalized electrowelded steel plate complete with doors, inspection portholes and sealing grilles (grille extraction is performed by means of a hydraulic cylinder); side doors for easy grille extraction and replacement; central body in heat normalized electrowelded steel plate, including the side chambers for feeding paddles and the lower chamber for the extrusion auger; 2 shafts complete with paddles (without treatment), sealed supports and gear motors; oversized au-

ger shaft in hardened steel; series of steel continuous augers without treatment; series of paddles without treatment; extrusion chamber divided into two parts that can be opened for maintenance; forced circulation of the gear oil. 4. Extruder drive with: electric motor 250 kW- 4 poles - 50 Hz; drive pulley; support pulley; series of V belts; safety casing; inverter for adjusting the auger speed. 5. Automatic wetting system 6. Liftable bed 7. Electric control board complete with operating panel and machine supervision system. The extruder has worked at full capacity right from the early hours of operation and achieved good results in terms of quality and strength of the extruded materials and with a production of min. 64.25 ton/h to max. 72.2 ton/h with an average output of average 68.46 ton/h. For the whole time the absorption of the motors has been in line with the project parameters notwithstanding the usual initial friction typical of the new machines that usual affects power absorption and consumption.

alimentazione e alla loro estremità le eliche continue (gli alberi si prolungano all’interno della camera a vuoto e sono sostenuti alle estremità da cuscinetti a rulli); una serie di eliche a paletta in acciaio ed eliche continue in acciaio; vasca di miscelazione in lamiera d’acciaio saldato e temprato, con rivestimenti interni intercambiabili in acciaio cromato; cilindro collegato alla camera a vuoto, con rivestimento interno in acciaio cromato; piattaforma con scale e balaustre per accesso al miscelatore; centrale per circolazione e raffreddamento dell’olio del cambio; predisposizione per sistema automatico di bagnatura; predisposizione per impianto a vapore. 2. Motorizzazione del miscelatore con: motore elettrico 90 kW- 4 poli - 50 Hz; puleggia; serie di cinghie trapezoidali; involucro di sicurezza; inverter per la regolazione della velocità di avanzamento. 3. Gruppo di estrusione composto da: base di supporto in acciaio; scatola motore con pompa dell’olio di lubrificazione, supporti dei cuscinetti con cuscinetti a rulli e cuscinetti di spinta, coprirulli e guarnizioni; camera a vuoto in lamiera d’acciaio elettrosaldato e temprato, con porte, spie di ispezione e griglie di tenuta (l’estrazio-

ne delle griglie è effettuata tramite un cilindro oleodinamico); porte laterali per una facile estrazione e sostituzione delle griglie; corpo centrale in lamiera d’acciaio elettrosaldato e temprato, con camere laterali per le palette di alimentazione e la camera inferiore per l’elica di estrusione; 2 alberi completi di palette (senza trattamento), supporti sigillati e motoriduttori; albero dell’elica sovradimensionato in acciaio temprato; serie di eliche continue in acciaio non trattato; serie di palette non trattate; camera di estrusione divisa in due parti apribili per manutenzione; circolazione forzata dell’olio del cambio. 4. Motorizzazione della mattoniera con: motore elettrico 250 kW- 4 poli - 50 Hz; puleggia di trasmissione; puleggia di supporto; serie di cinghie trapezoidali; involucro di sicurezza; inverter per la regolazione della velocità dell’elica. 5. Sistema automatico di bagnatura 6. Base sollevabile 7. Quadro elettrico di comando completo di pannello operatore e sistema di supervisione della macchina. La mattoniera lavora a pieno regime fin dalle prime ore di funzionamento ottenendo buoni risultati in termini di qualità e resistenza dei materiali estrusi e con una produzione che va da un minimo di 64,25 ton/h a un massimo di 72,2 ton/h con una produzione media di 68,46 ton/h. L’assorbimento dei motori è sempre in linea con i parametri del progetto, nonostante l’attrito iniziale tipico delle nuove macchine che di solito influisce sull’assorbimento di potenza e consumi.

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products prodotti OFFICINE SMAC Gravity powder application using machines with perforated feeders is the most widely used system for decoration of roof tiles and clay products in general. These are relatively simple, low-maintenance systems that are usually installed with two or more colours at the end of the dried piece colouring line. Based on its thirty years of experience in this field, Smac has developed this method for use in the decoration of bricks and above all to overcome difficulties in decorating all three visible sides. With this method the engobe powder is loaded in a collecting tank equipped with feeding screw. Bucket elevators are then used to transport the powder upwards and load it automatically in feeding containers, equipped with a suitably perforated base according to the desired type of decoration. This type of machine has three feeders, an upper one for the horizontal side of the piece and two lateral ones for the vertical sides. Inside the upper feeder there are

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a series of blades which force the powder through the holes and cause it to drop onto a pair of vibrating sieves. These sieves have a given mesh number to make the colour even more uniform and to create the desired effect on the transiting piece. The lateral feeders drop the powder onto a special patented applicator which serves to decorate the vertical side of the transiting piece. Excess powder is collected in the tank below and then reintroduced into the cycle. A hot air heating device located on the bucket elevator contributes to maintaining the powder in optimal physical condition. Numerous final colour effects can be achieved depending on the many possible adjustments and variables such as: • transport speed; • blade movement speed and intermittence time; • quantity, layout and diameter of the feeder holes; • quantity of material inside the feeder; • mesh number of screens; • use, vibration and movement of the sieves. The final effect on the piece is random. The variations in motor speed may be manual, controlled by a mechanical variator or controlled by an inverter. The electric control board can be equipped with an integrated PLC, making it possible to record parameters in dedicated product recipes which can easily be programmed and called up whenever required. This assures total repeatability of the product as operator intervention is limited to loading the powder in the feeding tanks. Plants with a number of colours will also be equipped with independent collecting

L’applicazione di polveri a caduta, con macchine dotate di dosatori forati, è la più utilizzata nel campo della decorazione delle tegole e dei laterizi in generale. Si tratta di impianti relativamente semplici, a bassa manutenzione, che solitamente vengono installati, a 2 o più colori, alla fine della linea di colorazione dei pezzi essiccati. Partendo da una trentennale conoscenza in questo campo, Smac ha sviluppato questo metodo per renderlo utilizzabile anche nella decorazione dei mattoni e soprattutto superando il problema di non poter decorare tutti e tre i lati visibili. Con questo metodo la polvere di ingobbio viene caricata all’interno di una vasca di raccolta dotata di coclea di alimentazione e quindi grazie ad appositi nastri elevatori a tazze viene trasportata verso l’alto e caricata automaticamente in contenitori di alimentazione, chiamati dosatori, dotati di fondo opportunamente forato in base al tipo di decorazione voluta. I dosatori presenti in questa tipologia di macchine sono tre, di cui uno superiore per il lato orizzontale del pezzo e due laterali per i lati verticali. All’interno del dosatore superiore operano una serie di spatole che costringono la polvere a passare attraverso i fori e a cadere sopra ad una coppia di setacci vibranti che, grazie a delle reti con determinati numeri di maglie, distendono ulteriormente il colore creando l’effetto voluto sul pezzo in transito. I dosatori laterali invece fanno cadere la polvere su di uno speciale applicatore brevettato che avrà il compito di decorare il lato verticale del pezzo in transito.

La polvere in eccesso, viene raccolta nella vasca sottostante per poi essere rimessa in circolo. Inoltre, un dispositivo di riscaldamento ad aria calda, posto sull’elevatore a tazze, contribuisce a mantenere la polvere nelle sue condizioni fisiche ottimali. Gli effetti cromatici finali sono numerosi e dipendono dalle diverse regolazioni e variabili possibili come: • la velocità del trasporto; • la velocità e il tempo di intermittenza della movimentazione delle spatole; • quantità, disposizione e diametro dei fori del dosatore; • quantità del materiale all’interno del dosatore; • numero di maglie delle reti; • utilizzo,vibrazione e movimentazione dei setacci. L’effetto finale sarà di tipo “random”, cioè casuale sul pezzo. Le variazioni di velocità delle motorizzazioni possono essere di tipo manuale, con variatore meccanico, o gestite da inverter. Inoltre il quadro elettronico di comando può essere dotato di PLC integrato, con la possibilità di memorizzazione dei parametri in apposite “ricette prodotto” facilmente programmabili e richiamabili in automatico all’occorrenza. In questo modo sarà sempre certa l’assoluta ripetibilità dei prodotti in quanto l’intervento dell’operatore è limitato al solo carico della polvere all’interno delle vasche di alimentazione. L’impianto a più colori sarà dotato inoltre di vasche di recupero indipendenti e linee di trasporto appositamente interrotte per evitare qualsiasi contaminazione tra i vari


tanks and conveyors, which are intentionally interrupted to avoid contamination between the various colours. Using this method it is possible for example to obtain final effects that vary from concentrated dots to diffuse patches and uniform coverage.

Another characteristic of this kind of machine is its extremely compact shape, which allows it to be installed at points in the plant that were designed without taking account of the space needed to decorate pieces, such as the die or cutter exit.

colori utilizzati. Con questo metodo si potranno ottenere, per esempio, effetti finali che variano da punti concentrati, chiazze diffuse a effetti di tipo copertura uniforme. Un’altra caratteristica di questa tipologia di macchine è l’estrema

compattezza che permette l’installazione anche in tutte quelle realtà che furono progettate senza tenere conto dello spazio necessario per decorazioni sui pezzi, come ad esempio all’uscita della filiera o della taglierina.

• With the aid of a hydraulic cylinder, the material scrapers can take up either of two positions according to bucket capacity to optimise bucket evacuation. Händle supplies not only the excavators themselves, but also the transport system required for filling and emptying. Special attention is paid to the deposition of raw material in special, predetermined patterns to achieve the best possible mixing and homogenising effects with the aid of a programmable logic control (PLC) system and corresponding software. Thanks to sophisticated, programme-controlled material deposition techniques, many old souring plants have now been turned into up-to-date blending-bed systems. Händle has already delivered several longitudinal excavators, including two with 45-litre buckets in Russia and one with 50-litre buckets in Trinidad. One cross-dredging excavator with traverser and 150-litre buckets designed for a basin depth of 8 m and a basin width of 22.5 m has been shipped to Indonesia.

La gamma di escavatori per impianti di maturazione Händle comprende una serie di escavatori longitudinali tipo EKBL e una serie di escavatori a estrazione trasversale tipo EKBQ. Entrambe le serie possono essere dotate di benne da 30, 45, 60 e 75 litri per capacità di scarico di 40, 60, 80 e 100 m3/h. Si possono inoltre fornire benne di dimensioni speciali fino a 200 l. Gli escavatori longitudinali sono dotati di scale di lunghezza da 7 a 18 metri e compiono un angolo massimo di rotazione di 90° (da +45° a -45°). Un sensore di inclinazione rileva la posizione delle scale delle benne. Gli escavatori a estrazione trasversale con trasbordatore sono progettati per bacini di larghezza da 12 m a 30 m e di profondità da 6 m a 10 m. Caratteristiche: • Sia l’invertitore azionato che quello folle sono dotati di pignoni identici, a tre pezzi, che permettono la sostituzione segmentale senza il bisogno di smontare la catena dell’escavatore; • Un numero dispari di denti sugli invertitori garantisce un ingranamento ottimale con la catena e previene l’usura irregolare;

• Il sollevamento e abbassamento idraulico delle benne è realizzato tramite due cilindri a doppio effetto con controllo della velocità di sollevamento a due stadi; • La catena viene automaticamente messa in tensione all’invertitore tramite un cilindro idraulico di pensionamento; • La catena è lubrificata automaticamente; • Le benne realizzate in robusto acciaio speciale sono facilmente sostituibili e sono dotate di coltelli di taglio e frese laterali; • Con l’aiuto di un cilindro idraulico, i raschiatori possono assumere una o due posizioni, a seconda della capacità della benna, in modo da ottimizzare l’evacuazione benna. Händle fornisce non solo gli escavatori, ma anche il sistema di trasporto necessario per il riempimento e svuotamento. Con l’aiuto di un sistema a controllo logico programmabile (PLC) e relativo software, dedica particolare attenzione alla deposizione di materie prime secondo disegni speciali e predeterminati per ottenere i migliori effetti possibili di miscelazione e omogeneizzazione. Grazie a sofisticate tecniche di deposizione del materiale controllate da un programma, molti vecchi impianti di maturazione sono stati trasformati in attualissimi sistemi di miscelazione. Händle ha già fornito alcuni escavatori longitudinali, compresi due con benne da 45 litri in Russia e uno con benne da 50 litri nel Trinidad. In Indonesia invece è stato installato un escavatore ad estrazione trasversale con trasbordatore e benne da 150 litri progettato per un bacino di profondità 8 m e larghezza 22,5 m.

HÄNDLE Händle’s souring plant excavator range consists of one series of longitudinal excavators, type EKBL, and one series of cross-dredging excavators, type EKBQ. Both series can be equipped with 30-, 45-, 60- and 75-litre buckets for corresponding discharge capacities of 40, 60, 80 and 100 m3/h. Special bucket sizes holding up to 200 l can be implemented. The longitudinal excavators come with ladder lengths ranging from 7 m to 18 m and a maximum swivel range of 90° (+45° to -45°). An inclination sensor tracks the position of the bucket ladders. The cross-dredging excavators with traverser are designed for basin widths of 12 m to 30 m and basin depths of 6 m to 10 m. Characteristics: • Both the driven tumbler and the idler (turnaround) tumbler are equipped with identical threepiece ring gears enabling segmental replacement without the need to dismantle the excavator chain. • An uneven number of teeth on the tumblers guarantees optimal chain engagement and prevents uneven wear. • Hydraulic raising and lowering of buckets is implemented by means of two double-acting cylinders with two-stage lifting speed control. • The chain is automatically tensioned at the idler (turnaround) tumbler by a hydraulic tensioning cylinder. • The chain is automatically lubricated. • The easily replaceable buckets with cutting knives and side cutters are made of heavy-duty special steel.

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products prodotti TEXPACK Carrying on the legacy of Antonio Lanza and Anna Bellini who founded the company Lanza Spa back in 1953, Giorgio Lanza and Simonetta Ghisi have now set up Texpack®. The company’s origins lie in the finest Italian tradition in the field of gasket production. After specialising in yarns and glass articles, Biotex®, Ke-pan, Aramtex®, Thermaltex, Texil®, Silitex, Tenack and asbestos-free products, Texpack® has expanded its field of operation to include braids and packings for all requirements. To meet the needs of clay brick and tile producers, Texpack® offers two types of braids – kiln braid and Ironpacking braid – designed to be positioned in the kiln car housing and prevent derailment and car wear. The kiln braid is made from Biotex® + Inconel and is clad externally with a loosely-

knit steel mesh to prevent it from fraying and to enable it to remain intact for longer than normal in the car housing. The Ironpacking braid is made of 6-9 μ glass yarn and has an external AISI 304 stainless steel cladding that gives it exceptional strength and makes it easy to introduce into the car housing. Both braids are available in a range of sizes and are suitable for any kind of kiln. Texpack® has always placed the use of cuttingedge machinery and specialist technical personnel at the centre of its production activities.

Continuando il percorso intrapreso per la prima volta in Italia, nel lontano 1953, da Antonio Lanza e Anna Bellini, fondatori della società Lanza Spa, Giorgio Lanza e Simonetta Ghisi hanno fondato Texpack®. L’azienda trae le proprie origini direttamente dalla migliore tradizione italiana nel campo della produzione delle guarnizioni. Dopo aver specializzato il proprio reparto produttivo di filati e manufatti in vetro, Biotex®, Ke-pan, Aramtex®, Thermaltex, Texil®, Silitex, Tenack e in tutta la produzione esente amianto, Texpack® ha allargato il proprio campo d’azione, riuscendo a realizzare trecce e baderne di ogni tipo e per ogni necessità. Per soddisfare le esigenze dei produttori di

laterizi, Texpack® propone due tipi di trecce da posizionare nella sede del carro della fornace, evitando il deragliamento o l’usura del carrello stesso: la treccia per fornace e la treccia Ironpacking. La treccia per fornace è realizzata in Biotex®+ inconel e, per consentirle di non sfilacciarsi e di rimanere intatta per un tempo superiore alla norma nella sede del carro, è calzata esternamente con una maglia rada in acciaio. La treccia Ironpacking è realizzata con filati di vetro 6-9 μ e ha una calzatura esterna in acciaio AISI 304, che le conferisce una resistenza eccezionale e un facile inserimento nella sede del carrello. Entrambe le trecce sono disponibili in svariate misure e sono adatte per qualsiasi tipo di fornace. Da sempre Texpack® pone alla base di ogni singola lavorazione l’esigenza di avvalersi di personale tecnico specializzato e l’utilizzo di macchinari all’avanguardia.

VERDÉS L’unità 046-S di tori Verdés sono appositamente The 046-S unit from Verdés is an tion in any Verdés, è un im- progettati per effettuare una comopen double-shaft mixer charac- grinding and/or pastatore aperto a pleta e uniforme miscelazione di terised by a one-piece trough shaping area in doppio albero ca- materie prime e una perfetta omoand equipped with replaceable accordance ratterizzato dalla geneizzazione in ogni fase del shaft based on liners to prevent with the specifvasca a mono- processo di preparazione o di forunwanted wear and tear of all ic requirements blocco e dotato di mazione. I coltelli miscelatori parts directly in contact with the of the different albero sostituibi- consentono diversi gradi di orienclay. It is capable of delivering raw materials, le, attraverso cor- tamento a seconda delle esigenze more than 180 tons per hour. All additives and nici, per evitare e sono facilmente sostituibili senVerdés mixers are specially de- off-cuts. l’usura indeside- za dover rimuovere gli alberi signed to provide a complete In December rata di tutte le par- dell’impastatore, semplificando le and uniform mix in terms of raw 2010 Verdés ti direttamente a attività di manutenzione e quindi material blending and homogeni- supplied contatto con l’ar- riducendo i tempi morti e i costi di sation in any step of the prepara- S.A.R.L. Briquegilla. È in grado di produzione. Considerato un comtion or shaping process. The mixer terie Boukhaprodurre più di ponente strategico del processo knives are specially designed to noufa in Algeria 180 tonnellate di di produzione dei laterizi, l’impaallow for different degrees of ori- with one 046-S materiale l’ora. statore Verdès è adatto ad essere entation according to require- unit. The unit is Tutti gli impasta- installato in qualsiasi zona di maments. These knives are easily re- equipped with cinazione e/o formazione placeable without the Verdés double-shaft mixers - Technical Characteristics in base alle esigenze speneed to remove the mixImpastatori a doppio albero Verdés - Caratteristiche Tecniche cifiche imposte dalle varie er shafts so as to simplify Model / Modello 042D 043D 044D 045C 046C 046S materie prime, additivi o maintenance and thereritagli. A dicembre 2010 Mixing trough working lenght fore save unnecessary mm 2.390 2.605 2.987 3.880 4.476 4.360 Lunghezza della vasca di miscelazione Verdés ha fornito presso downtime and producS.A.R.L. Briqueterie tion costs. Considered a Mixing trough working width mm 736 844 956 1.084 1.256 1.530 Larghezza della vasca di miscelazione Boukhanoufa, Algeria, strategic unit in the brick and tile manufacturing Power / Potenza kW 11 15/18 22/30 30/45 55/75/110 132/160/200 un’unità 046-S. Dotata di un motore da 132 kW che process, Verdés mixers Output / Produzione m3/h 6-8 9-14 15-24 22-32 50-75 80-140 consente una produzione are suitable for installa-

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a 132 kW motor that allows for a production of 180 tons per hour with high standards of production. The clay preparation area will be able to process a volume of 1,000 tons per day of fired product by

feeding two simultaneous shaping lines. Other units have previously been commissioned in brick plants worldwide, including facilities in Spain, Mexico, the US and South Africa.

di 180 tonnellate/ora con elevati standard qualitativi di produzione. La zona preparazione argilla riesce a lavorare un volume di 1.000 ton/giorno di prodotto cotto tramite l’ali-

mentazione di due linee di formatura in contemporanea. Altre unità sono state avviate in stabilimenti di laterizio in paesi in tutto il mondo, come Spagna, Messico, Stati Uniti e Sud Africa.

Distributor belts. The clay distributor-levelling belts distribute and level the clay over the entire width of the belt and serve to feed the machines that operate by means of cylinders. The introduction of a layer of clay over the entire surface of the cylinder allows for optimal usage of the machine and uniform cylinder wear over its entire length. The TNG/M + RIP series clay distributors or levellers are generally flat rubber belts on which the distributor is installed. When suitably adjusted in terms of height and inclination, it can be rotated to perform the levelling operation. The RIP series motor-driven distributors are simple distributors with a frame that can be installed on existing belts.

Frantumatori di prodotti “secco o verde”. Macchina adatta per frantumare e sminuzzare sia i mattoni “verdi” provenienti dallo scarto della produzione della mattoniera, sia i mattoni “secchi” provenienti dallo scarto dell’essiccatoio, per consentire un successivo riutilizzo, rimandando il prodotto di scarto frantumato nel ciclo produttivo della fornace. Il frantumatore per materiale secco e verde è costituito da una robusta struttura metallica, dotata di due alberi contro-ro-

re. Il sistema è costruito con componenti di commercio facilmente reperibili, dotato di protezione degli organi meccanici con dispositivo di frizione, di una corsa trasversale a comando elettrico o manuale e di una corsa longitudinale manuale (per l’avanzamento dell’utensile con scala graduata). La lunghezza della rettifica è stabilita in funzione del laminatoio sul quale va installata. La macchina è provvista di una coppia di staffe con piano inclinato per l’installazione della macchina. Le rettifiche sono disponibili in due modelli: Tipo Compact, macchina di dimensioni ridotte, adatta a laminatoi di piccola e media dimensione, o all’installazione in spazi limitati e il tipo TRN/S che si adatta a laminatoi di grande dimensione, trattandosi di una macchina con maggiori prestazioni. Nastri ripartitori. I nastri ripartitori–livellatori di argilla distribuiscono e livellano l’argilla su tutta la larghezza del nastro, servono per alimentare le macchine che svolgono la loro funzione per mezzo di cilindri. L’introduzione di uno strato di argilla su tutta la superficie del cilindro permette uno sfruttamento ottimale della macchina e un consumo omogeneo del cilindro su tutta la fascia longitudinale. I nastri ripartitori o livellatori di argilla serie TNG/M + RIP sono generalmente nastri in gomma piani, sui quali viene installato il ripartitore, che opportunamente regolato in altezza e inclinazione, svolge con la rotazione l’operazione di livellamento. I ripartitori motorizzati serie RIP sono semplici ripartitori che, con adeguato telaio, possono essere installati su nastri già esistenti.

BALLATORE Dry or green product crushers. This machine is suitable for crushing and grinding green bricks rejected from the extruder and dry bricks rejected from the dryer, allowing them to be subsequently reintroduced into the production process. The dry and green material crusher has a rugged metallic structure equipped with two counter-rotating shafts bearing knives with anti-wear coatings. The knives have the function of breaking up the waste material and as they are subject to wear they are interchangeable. Compact type grinding machine. This is a horizontal lathe suitable for turning the surface of the cylinders on all types of roller mills and is essential for maintaining a flat surface and guaranteeing efficient roller milling. The electrowelded steel structure consists of steel elements and high-thickness press-bent sheet. The system is built with readily available commercial components and is equipped with mechanical part protection with clutch device, electrically or manually controlled transversal travel and manual longitudinal travel (for tool travel with graduated scale). The length of the grinding machine is determined according to the roller mill on which it is to be installed. The machine is equipped with a pair of brackets with an inclined table for machine installation. The grinding machines are available in two models: The Compact type, a machine with small dimensions suitable for small and mediumsized roller mills or for installation in restricted spaces. The type TRN/S suitable for large dimensions as it is a higher performance machine.

tanti, equipaggiati di coltelli rivestiti con materiale antiusura. I coltelli, soggetti ad usura quindi intercambiabili, svolgono la funzione di frantumare il materiale di scarto. Rettifica a utensile tipo Compact. Si tratta di un tornio orizzontale adatto a tornire la superficie dei cilindri su tutti i tipi di laminatoi, essenziale per mantenere la superficie piana e garantire una efficiente laminazione. La struttura è in acciaio elettro-saldato composto da elementi in acciaio e lamiera presso piegata ad alto spesso-

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products prodotti TECNOFILIERE Tecnofiliere has developed a special extrusion unit based on extruder dies designed for use with very high extrusion pressures (Stiff Extrusion). The unit features a lubrication system that introduces the lubricant liquid upstream of the pressure head/die unit to minimise extrusion friction and consequent deterioration of materials as well as energy losses and reduction in efficiency. The new dies are of type CF1-FC and are designed for use with hard metal liners and cores (tungsten carbide) to cope with the highly abrasive material that is to be extruded. The extrusion pressure head features an external braking system to regulate the flow of clay. The lubricating unit consists of a plate served by a hydraulic power unit with scope for fine adjustment (1%) of the introduced liquid and with intake pressures of up to 75 bar. The power unit is equipped with an independent tank of capacity 100 litres to ensure the maximum efficiency and reliability of the shaping system. The proposed extruder dies

are equally suited to multi-exit extrusion and improve on the modularity of the tried and tested CF1 and CF2 systems, which are capable of processing special bodies. This considerably reduces energy consumption and wear compared to conventional extrusion systems while maintaining complete reliability and reproducibility of production. The system was recently purchased by an important customer in Central America, which has decided to expand the three lines already in operation in its factory with an additional production line. The factory operating conditions are characterised by high wear of materials while the clay body has a low moisture content.

Nasce uno specifico gruppo di estrusione firmato Tecnofiliere, composto da filiere progettate e realizzate per essere impiegate con pressioni di estrusione molto elevate (Stiff Extrusion). Uno speciale sistema di lubrificazione per l’immissione di liquido lubrificante a monte del gruppo bocca-filiera, riduce al massimo l’attrito di trafilatura e il conseguente deterioramento dei materiali, nonché la dissipazione di energia. Le nuove filiere sono di tipo CF1-FC con la predisposizione per l’utilizzo di cornice e tasselli in metallo duro (carburo di tungsteno), vista l’alta abrasività del materiale che si andrà ad estrudere. La bocca di estrusione è completa di frenatura esterna per la regolazione del flusso dell’argilla. Il gruppo lubrificante è composto da una piastra servita da una centralina oleodinamica con

possibilità di regolazione fine (1%) del liquido immesso, con pressioni di immissione fino a 75 bar. La centralina è dotata di un serbatoio indipendente dalla capacità di 100 lt per assicurare la massima efficienza e affidabilità del sistema di formatura. Le filiere proposte sono modelli dedicati alla trafilatura in multiuscita, che migliorano la modularità dei tradizionali e affermati sistemi CF1 e CF2, in grado di consentire la lavorazione di impasti particolari e che consentiranno, in condizioni di assoluta affidabilità e riproducibilità produttiva, una sensibile diminuzione del consumo energetico e dell’usura rispetto ai sistemi tradizionali di estrusione. Il sistema è stato acquisito da un importante cliente del centro America che ha deciso di creare un’ulteriore linea di produzione, in aggiunta alle 3 linee produttive attualmente esistenti nel proprio stabilimento. Il cliente a cui è destinata la fornitura lavora in condizioni tali da determinare fenomeni di elevata usura dei materiali, con bassa umidità dell’impasto utilizzato.

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Texpack® produce trecce di varie misure che non si sfilacciano e restano intatte per un lungo periodo nella sede del carro delle fornaci. Contatta un nostro operatore e saremo lieti di offrirti la soluzione più adatta alle tue esigenze!

Texpack® produces braids of various sizes that do not fray and remain intact for long periods in their seat on brick factory cars. Contact one of our members of staff and we will be happy to offer you the most suitable solution for your requirements!

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