Antonino pio lettera richiesta Commissario Ocello

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TERRACINA RIALZATI ASSOCIAZIONE CULTURALE SEDE LEGALE VIA FORO SEVERIANO, 2 04019 TERRACINA LT

Terracina, 16 febbraio 2016 –

Al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Via del Collegio Romano, 27 00186 Roma –

Al Commissario prefettizio del Comune di Terracina, dott.sa Erminia Ocello Piazza Municipio, 1 04019 Terracina LT loro sedi Oggetto: Restituzione della statua romana dell'imperatore Antonino Pio

Desideriamo segnalare alla S.V. una controversia sulla statua terracinese a grandezza naturale dell’imperatore romano Antonino Pio, un caso emblematico di accentramento del patrimonio culturale che privilegia città sedi di Musei Nazionali. Nell'estate del 1958, durante gli scavi per la costruzione di alloggi popolari, nel territorio di Terracina fu ritrovata una meravigliosa statua di Antonino Pio; la Soprintendenza, “immediatamente” e con “solerte” applicazione, raccolse e trasportò a Roma l’inestimabile reperto. A nulla valsero nei mesi e negli anni successivi le richieste per una sua restituzione al locale Museo Civico Pio Capponi. Le Istituzioni nazionali furono irremovibili sulla collocazione, rimarcando come causa, si legge in una nota, “quella opportuna sistemazione che si desidererebbe per un pubblico Istituto”, cosa che il nostro Museo negli anni’50 evidentemente non garantiva. Tutto diverso oggi: le sale espositive sono state aggiornate e profondamente rivisitate; i nostri palazzi storici, come il settecentesco Palazzo della Bonificazione Pontina, messi a disposizione del Sistema Museale Urbano, un progetto di respiro internazionale approvato di recente per la valorizzazione dei nostri Beni culturali. La speranza tuttavia per un successo della storica controversia non poggia solo sul riassetto del nostro museo, ma emerge anche dalle carte custodite negli archivi comunali: L’8 febbraio 1960 così si esprimeva lo stesso Ministero sulla restituzione della statua, in occasione di un’ipotesi di calco in gesso avanzata dalla Soprintendenza: “Si comunica che il Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti ha preso in esame la domanda di autorizzazione ad eseguire il calco della scultura raffigurante l’imperatore Antonino Pio, rinvenuta a Terracina, da inviare a quel Museo Civico in luogo dell’originale richiesto dal Comune. Il predetto consesso, pur mostrandosi propenso alla destinazione dell’originale dell’opera al Museo Civico di Terracina, non si è dichiarato contrario all’esecuzione del calco. La S.V. è pertanto autorizzata ad effettuare la riproduzione della scultura, con l’adozione di tutte quelle garanzie e cautele che il lavoro richiede.”


Il più alto organo istituzionale all’interno del Ministero già allora, contrariamente alla Soprintendenza, si era espresso favorevolmente alla restituzione al Museo Civico di Terracina del ritratto statuario originale di Antonino Pio. Oggi quindi basterebbe riprendere in mano l’atto con la volontà favorevole del Consiglio superiore, controllare nuovamente l’intera vicenda, e disporre formalmente una domanda di restituzione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. I dati della scheda tecnica dell'opera custodita a Roma:

Materiale:

Marmo lunense

Provenienza:

Roma, Latina, Terracina, loc. Lungolinea, Istituto Case Popolari

Conservazione: Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo Inventario:

Il presidente di TR Salvatore Carnevale

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