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Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica. Factor20 (Forwarding demonstrative ACTions On a Regional and local scale to reach Ue targets of the European Plan “20/20/20”) un modello innovativo di valenza europea per la contabilizzazione degli sforzi di avvicinamento agli obiettivi della politica europea “20/20/20”, che prevedono, entro il 2020:
L’ABBATTIMENTO DEL 20% DELLE EMISSIONI DI GAS AD EFFETTI SERRA
LA PRODUZIONE DEL 20% DEL FABBISOGNO ENERGETICO DA FONTI RINNOVABILI
Risultati attesi
Fasi di attività
Obiettivi Diffondere la consapevolezza dell’importanza del fattore CO ) come criterio strategico e prioritario. Dotare le Amministrazioni locali e regionali di uno strumento per la valutazione strategica delle politiche locali per la sostenibilità energetica e la contabilizzazione dei rispettivi contributi. Favorire l’armonizzazione dei Piani Energetici ed Ambientali delle Regioni coinvolte. Contribuire alla definizione di un quadro sperimentale di burden sharing dei tre obiettivi della politica europea per il clima 20-20-20.
1 SVILUPPO
di uno strumento per la valutazione e contabilizzazione delle politiche per la sostenibilità SIRENA Factor20
2 CONDIVISIONE
dei dati energetici e degli obiettivi di riduzione
3 PIANFICAZIONE energetico-ambientale 4
ATTIVAZIONE di “Piani d’Azione Locale Factor20”
Promuovere concreti “Piani di Azione Locali Factor20” per la sostenibilità energetica.
Co-finanziatori
Coordinatore
LA RIDUZIONE DEL 20% DEI CONSUMI ENERGETICI
Partner
Regione Siciliana
Il raccordo tra i diversi attori territoriali e i differenti livelli di pianificazione energetico-ambientale (nazionale, regionale e locale). La razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica attraverso una programmazione integrata. La conferma della validità di un metodo integrato per la valutazione strategica e la contabilizzazione delle politiche territoriali di sostenibilità energetica. L’adozione diffusa di uno strumento efficace per la costruzione di adeguate politiche di sostenibilità energetica e ambientale declinate in funzione delle rispettive specificità territoriali.
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Dal Protocollo di Kyoto al 20-20-20
Dopo Kyoto: 20-20-20
Protocollo di Kyoto
è il primo strumento negoziale per la riduzione concordata, a livello internazionale, delle emissioni del gas a effetto serra.
Il
Il Pacchetto Clima Energia (20-20-20) approvato dall'Unione Europea prevede, entro il 2020:
Stipulato a Kyoto, in Giappone l’11 dicembre 1997, durante la Conferenza COP3 della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Unfccc), il protocollo ha impegnato i paesi industrializzati a ridurre entro il 2012 le emissioni di gas serra dell’ 8% rispetto al 1990 (ogni Stato ha una propria quota: ITALIA 6,5%)
L’ABBATTIMENTO DEL 20% DELLE EMISSIONI DI GAS AD EFFETTI SERRA LA PRODUZIONE DEL 20% DEL FABBISOGNO ENERGETICO DA FONTI RINNOVABILI LA RIDUZIONE DEL 20% DEI CONSUMI ENERGETICI
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Gas a effetto serra
Effetto serra
GAS a effetto serra
I raggi termici provenienti dal sole riscaldano la superficie terrestre e, quando la temperatura aumenta, il calore si diffonde nell’atmosfera. Una parte di questa viene riflessa nuovamente verso la terra dai gas serra presenti nell’atmosfera come la CO2, il vapore acqueo, l’ossido nitroso, il metano e l’ozono. Questo processo naturale è denominato effetto serra. Senza di esso, la temperatura media globale sarebbe di circa -18°C. Nel corso dell’ultimo secolo, per effetto della combustione di combustibili fossili, la concentrazione di gas serra nell’atmosfera (per l’80% composti da CO2) ha raggiunto livelli mai registrati negli ultimi 650.000 anni. Il risultato è che la temperatura media globale è salita di 0,74°C e di 1°C in Europa.
Vapore acqueo H20 Principale gas a effetto serra responsabile per circa due terzi dell’effetto serra naturale Anidride carbonica CO2 Causa principale dell’effetto serra accelerato (dovuto alle attività umane), responsabile per oltre il 60% di questo effetto Metano CH 4 Nei paesi industrializzati il metano è responsabile in media del 15% delle emissioni Gas fluorurati ad effetto serra Sono gli unici gas ad effetto serra che non esistono in natura ma sono stati sviluppati dall'uomo a fini industriali. Contribuiscono all’1,5% delle emissioni dei paesi industrializzati
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
La Carbon FOOTPRINT
Come si calcola?
Cos’è la CARBON FOOTPRINT?
La Carbon Footprint (impronta di carbonio) è una misura che esprime il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto, ad un’organizzazione o ad un servizio.
Calcolare la Carbon Footprint vuol dire avere a disposizione un indicatore ambientale che misura l’impatto delle attività umane sul clima globale. Si possono identificare tre categorie di emissioni di gas ad effetto serra (GHG)
Espressa nell’unità di misura CO2eq, la Carbon Footprint considera le emissioni complessive prodotte durante le attività umane.
Ad esempio il gas impiegato per fornire acqua calda per il posto di lavoro o la sintesi di alcuni prodotti chimici produce metano (CH4) o l’uso di fertilizzanti che portano all’emissione di ossido nitroso (N2O).
1) Emissioni associate dirrettamente ad attività controllate dall’organizzazione
2) Emissioni derivanti dall’uso di elettricità I posti di lavoro generalmente utilizzano corrente elettrica per l’illuminazione e gli strumenti di lavoro
3) Emissioni associate indirettamente a prodotti o servizi Ogni prodotto o servizio acquistato da un’organizzazione è responsabile di emissioni. Per esempio, un’azienda che trasforma un prodotto è indirettamente responsabile per il carbonio emesso durante l’estrazione e il trasporto delle materie prime.
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Agroenergie LE FILIERE ° ° ° ° ° ° °
° Agriturismo ° Sistemi Serra Fotovoltaici ° Fitosanitari/Fertilizzanti ° Agricoltura Urbana ° Biomasse Forestali ° Coltivazione Erbacee Annuali (sorgo) ° Coltivazioni Ortive
e miscanto, canna comune, panico.
Co-finanziatori
Coordinatore
Biogas Energia termica Biogas Energia Elettrica Allevamenti Biodiesel Bioetanolo SRF (Short Rotation Foresty) Parchi Urbani
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Energia rinnovabile in Basilicata
Consumi di energia elettrica (GWh) Anni 2011 - 2012 Industria
Agricoltura 2011
2012
63,5
69,6
2011
Terziario
2012
2011
1.436,5 1.365,3 606,4
Domestico
2012 618
2011
2012
Totale 2011
2012
532,7 543,1 2.639,1 2.596,1
Il maggior incremento è stato registrato nel settore dell’agricoltura dove sono stati consumati 63,5 milioni di kWh, con un incremento rispetto al 2012 pari al 9,6%, di molto superiore all’incremento registrato a livello nazionale pari allo 0,3 % e nelle regioni meridionali che si è attestato al 3,3 %.
Produzione di energia elettrica in Basilicata (GWh) Anni 2011- 2012 Produttori
Autoproduttori 2012
2011
2012
2011
2012
1.696,0
1.898,4
419,4
261,9
2.115,4
2.160,3
La domanda di energia in Basilicata nel 2012 si è attestata a 3.041,4 GWh che, a fronte di una produzione pari a 2.160,3 GWh, determina un deficit energetico di 881,1 GWh , pari al 28,9% del totale, che deve essere colmato importando energia da altre regioni.
Produzione lorda da fonti rinnovabili in Basilicata (GWh) Anni 2006 - 2012 2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Idroelettrica
317,8
230,8
207,6
369,2
519,7
340,9
306,3
Eolica
173,6
262
283,8
405,9
458,3
455,1
587,7
0
0,5
1,9
21,7
45,7
189,6
406,8
29,2
21,5
38,2
153
162,4
113,7
234
514,8
531,5
949,8
1186
1.099,3
1.534,9
Bioenergie TOTALE
Co-finanziatori
Coordinatore
Produttori
Autoproduttori
Totale
Impianti idroelettrici n.
10
Potenza efficiente lorda
MW
Potenza efficiente netta Producibilità media annua
Impianti
132,2
-
132,2
MW
129,1
-
129,1
GWh
294,6
-
294,6
n. n. MW MW
17 29 256,4 247,8
n. MW
110 369,1
-
110 369,1
n. MW
5.602 330,0
-
5.602 330,0
10
Impianti termoelettrici Impianti Sezioni Potenza efficiente lorda Potenza efficiente netta
5 9 100,4 95,2
22 38 356,8 343,0
Impianti eolici
Totale
2011
Fotovoltaica
Dotazione impianti per la produzione di energia Anno 2012
Impianti Potenza efficiente lorda Impianti fotovoltaici Impianti Potenza efficiente lorda
Consumi di energia elettrica per abitante nel 2002 e 2012 TOTALE kWh/ab.
DOMESTICO
tasso medio annuo
kWh/
tasso medio annuo
ab.
2002
2012
2002/2012
2002
2012
2002/2012
4.226
4.506
0,6%
802
943
1,6%
Nel 2012 in Basilicata il consumo di energia pro capite è cresciuto dello 0,6% rispetto all’anno precedente, crescita inferiore allo 0,8% fatta registrare nelle regioni meridionali ma superiore allo 0,3% fatta registrare per l’Italia.
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Biomassa Cos’è la biomassa
Natura e provenienza
!
Il termine biomassa comparve in Italia alla fine degli anni ‘70 quando, dopo la crisi energetica e sotto la spinta di esigenze ambientali, si risvegliò l’interesse per le fonti rinnovabili di energia.
"
FORESTALE
ERBACEE ANNUALI Oleaginose
Colza, girasole, soia, ricino
AGRICOLA
Zuccherine-amidacee
Colture erbacee Colture arboree
barbabietola, sorgo zuccherino, topinambur, mais, frumento, patata
Da fibra
# COMPARTO
sorgo, canapa, kenaf, lino
ZOOTECNICO
Biomassa è tutto ciò che ha matrice organica, fatta eccezione per i materiali fossili.
Reflui Deiezioni
La biomassa si può considerare una risorsa rinnovabile ed inesauribile nel tempo, purché venga impiegata ad un ritmo non superiore alle capacità di rinnovamento biologico.
Co-finanziatori
Colture energetiche
$
ERBACEE POLIENNALI
Canna, miscanto, panico, cardo
COMPARTO INDUSTRIALE
Residui delle attività industriali Industria del legno Industria della cellulosa e della carta Industria agroalimentare
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
LEGNOSE A BREVE ROTAZIONE (S.R.F.)
Pioppo, salice, robinia, eucalipto
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Biomassa
in Agricoltura
SPECIE ANNUALI: SORGO, MAIS, KENAF, ETC.
IMPRESA AGRICOLA
SPECIE POLIENNALI: CARDO, MISCANTO, CANNA, ETC.
CONVERSIONE TERMOCHIMICA
SRF: PIOPPO, ROBINA, ETC.
MAIS, SORGO, GRAMINACEE, BARBATIETOLA, SORGO ZUCCHERINO, ETC.
GIRASOLE, COLZA, CARTAMO, SOIA, ETC.
Co-finanziatori
PIROLISI
Coordinatore
CONVERSIONE BIOLOGICA
GASSIFICAZIONE
GAS COMBUSTIBILE
COMBUSTIONE
CALORE
FERMENTAZIONE
ETANOLO
DIGESTIONE
CONVERSIONE FISICO-CHIMICA
BIOOLIO, CARBONE, GAS
SPREMITURA
ESTERIFICAZIONE
Partner
Regione Siciliana
GAS COMBUSTIBILE
OLIO COMBUSTIBILE
BIODIESEL
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Biomassa
in Agricoltura
Il comparto agricolo svolge un ruolo sempre più preponderante nella produzione di combustibili da biomassa. Nel panorama delle imprese che esprimono al meglio la multifunzionalità dell’agricoltura rientrano le:
IMPRESE AGRO-ENERGETICHE AZIENDA AGRO-ENERGETICA
FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI
COLTIVA
VENDE
PRODUCE
ENERGIA RINNOVABILE
ELETTRICA TERMICA FRIGORIFICA
BENEFICI ATTRIBUIBILI ALL’IMPIEGO DIFFUSO DELLE BIOMASSE
-
Riduzione dei costi energetici Valorizzazione economica dei sottoprodotti e dei residui organici Risparmio nei costi di depurazione e smaltimento Uso agronomico del digestato per scopi di fertirrigazione
Co-finanziatori
BENEFICI AMBIENTALI
BENEFICI SOCIALI
BENEFICI ECONOMICI
Coordinatore
- Apertura
del mercato dell’energia agli operatori agricoli - Diversificazione e integrazione delle fonti di reddito del settore agricolo - Occupazione in zone marginali Riduzione dell’esodo dalle campagne
Partner
Regione Siciliana
- Riduzione
delle emissioni di CO 2 e dei principali inquinanti di origine fossile - Smaltimento di notevoli quantità di rifiuti e residui organici - Controllo dell’erosione e del dissesto idrogeologico di zone collinari e montane
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Impianto a biogas
GESTIONE AGRONOMICA DELLE COLTURE DEDICATE
!"#!$%&'(($()!'*$+ Deiezioni Animali
Colture Dedicate
Sottoprodotti Agro-industriali
GESTIONE DEL DIGESTATO Ammendante
Frazione solida Frazione liquida Digestato
Impianto Biogas
Fertilizzazione
Separatore solido/liquido
Rete elettrica Elettricità
Calore Utenze domestiche e/o industriali
Cogeneratore
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Fotovoltaico Cos’è il fotovoltaico
Il termine fotovoltaico deriva dall’unione di due parole “Photo” dal greco phos (Luce) e “Volt” (elettricità) che prende le sue radici da Alessandro Volta, il primo a studiare il fenomeno elettrico. Il termine foto voltaico significa letteralmente: “ELETTRICITÀ DALLA LUCE” Il fotovoltaico è la tecnologia che permette di produrre energia elettrica mediante la conversione diretta della luce del sole senza l’uso di combustibili e senza parti meccaniche in movimento.
Perchè utilizzare l’energia solare la radiazione solare è una fonte di energia rinnovabile che ha il grande vantaggio di essere disponibile in misura praticamente illimitata e di non inquinare l’ambiente il sole è l’unica fonte di energia “esterna” rispetto alle risorse disponibili sul nostro pianeta, fatta eccezione per l’energia delle maree che però è incomparabilmente di minore entità ed attualmente ancora di difficile sfruttamento l’energia solare è distribuita in maniera molto più uniforme sul pianeta rispetto a tutte le altre attuali fonti energetiche l!energia solare che investe la Terra è circa 15.000 volte superiore al fabbisogno energetico mondiale. L!energia solare che investe in un anno una superficie di poco meno di 2 metri quadrati di suolo (Italia Centrale) equivale ai consumi elettrici annuali di una famiglia media (circa 3.000 kWh)
- assenza di qualsiasi tipo di emissione inquinante - risparmio di combustibili fossili
VANTAGGI
- estrema affidabilità (vita utile superiore a 30 anni) - costi di manutenzione ridotti - modularità del sistema (per aumentare la taglia basta aumentare il numero dei moduli)
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Fotovoltaico Cos’ è un impianto fotovoltaico
Tipologie di sistemi fotovoltaici
Come funziona
Il dispositivo più elementare capace di operare una conversione dell’energia solare è!"#!$%""#!&'(')'"(#*$#. Più celle connesse in serie formano un modulo fotovoltaico. I moduli, realizzati in modo da resistere agli agenti atmosferici, sono assemblati meccanicamente a formare una struttura chiamata +#,,%""'.! Un insieme di pannelli collegati elettricamente costituisce una stringa, ed il collegamento fra stringhe è chiamato $#/+'!&'(')'"(#*$'.
È un impianto per la produzione di energia elettrica. La tecnologia fotovoltaica permette di trasformare direttamente l!energia solare incidente sulla superficie terrestre in energia elettrica, 2&34((#,1'! "%! +3'+3*%(5! 1%"! 2*"*$*'6! 4,! %"%/%,('! 2%/*$',14(('3%! /'"('! 42#('! *,! (4((*!*!1*2+'2*(*)*!%"%((3',*$*.! 0*+* 1*!*/+*#,(*!&'(')'"(#*$*
SU EDIFICI SU SERRA SU PENSILINA
Energia dal SOLE Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Sistemi "stand alone" (isolati) Questi sistemi FV non sono connessi alla rete elettrica pertanto non cedono l'energia prodotta in eccesso alla rete ma l’ accumulano in apposite batterie locali. L'energia immagazzinata consentirà l'erogazione in un secondo tempo (es. illuminazioni stradali in zone di montagna).
Sistemi "grid connect" (connessi alla rete elettrica) Questi sistemi hanno un collegamento diretto con la rete elettrica e possono scambiare energia elettrica (es. vendendo alla rete nazionale l'energia prodotta in eccesso rispetto al consumo). In questi casi l'utenza può contare sia sull'energia elettrica prodotta dal pannello fotovoltaico sia dalla normale erogazione di energia della rete nazionale.
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Fotovoltaico Componenti di un impianto fotovolatico MODULI FOTOVOLTAICI Sono i pannelli che ospitano le celle fotovoltaiche di silicio, che può essere monocristallino, policristallino o amorfo. Ogni modulo converte l!energia solare incidente in energia elettrica in corrente continua.
INVERTER È un dispositivo elettronico che consente di adeguare l’energia elettrica prodotta dai moduli alle esigenze delle apparecchiature elettriche e della rete, operando la conversione da corrente continua a corrente alternata con una frequenza di 50 Hertz. Normalmente gli inverter incorporano dei dispositivi di protezione e interfaccia che determinano lo spegnimento dell’impianto in caso di black-out o di disturbi di rete.
SISTEMA DI CONTROLLO È un dispositivo elettronico che comunica con l!inverter e con eventuali sensori accessori. Mediante tale apparecchiatura è possibile tenere sotto controllo il funzionamento dell’impianto, registrare le misure su un PC e visualizzare alcune grandezze caratteristiche su schermi o display luminosi.
MISURATORI DI ENERGIA Sono gli apparati che sono installati sulle linee elettriche e misurano l!energia che li attraversa, ad esempio sono utilizzati per conteggiare l!energia prodotta dall’impianto e quella immessa in rete.
QUADRI ELETTRICI E CAVI DI COLLEGAMENTO Quadri, cavi, interruttori ed eventuali ulteriori dispositivi di protezione sono i componenti elettrici che completano l!impianto.
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Serre fotovoltaiche
Cosa sono le serre fotovoltaiche
Vantaggi
Tipologie di serre
Non sottrae suolo
Rientrano in questa tipologia le installazioni nelle quali i moduli fotovoltaici costituiscono gli elementi costruttivi della copertura o delle pareti di manufatti adibiti a serre dedicate alle coltivazioni agricole o alla floricoltura.
SERRE MONOFALDA Le serre fotovoltaiche monofalda consentono di utilizzare tutta la superficie in copertura per l'installazione dell'impianto fotovoltaico e quindi di sfruttare quanto più possibile la produzione di energia elettrica.
La struttura della serra e le attività che vi si svolgono sotto sono compatibili con l’installazione fotovoltaica Le serre necessitano di schermare la radiazione luminosa L’esposizione delle serre è a favore dell’irraggiamento solare diretto
La struttura della serra, in metallo, legno o muratura, deve essere chiusa (la chiusura può eventualmente essere stagionalmente rimovibile), fissa ed ancorata al terreno.
SERRE MULTIFALDA Le serre fotovoltaiche multifalda sono le tipiche serre per la produzione nate per abbinare l'esigenza di non diminuire la produzione della serra e la necessità di produrre energia elettrica.
L’impianto permette di rendere la struttura energeticamente indipendente e di immettere il surplus di elettricità in rete
ESEMPI DI COLTURE CHE POSSONO ESSERE EFFETTUATE SOTTO UNA SERRA FOTOVOLTAICA Asparagi / Funghi / Carote / Patate / Pomodori /Carciofo / Alghe / Olive / Fragole / Alberi da frutta / Fiori recisi / Erbe officinali / Verdure bianche / Aloe Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Eolico Cos’è l’eolico
Dalle origini ai giorni nostri
Con energia eolica si intende l'estrazione di energia cinetica del vento per la produzione di energia meccanica o elettrica.
Le prime macchine che sfruttavano l’energia eolica per convertirla in energia
Il vento si genera dalle differenze di pressione atmosferica tra due punti della terra. Esso è infatti il movimento di una massa d’aria da una zona ad alta pressione (anticiclonica) ad una zona di bassa pressione (ciclonica). Questo movimento è frutto di una forza (forza di gradiente) che tende a ristabilire le condizioni di equilibrio tra le pressioni delle varie zone dell’atmosfera.
In Europa i primi mulini a vento per la macinazione del grano sono arrivati
VANTAGGI
meccanica furono i mulini a vento. Lo sfruttamento del vento come fonte energetica sembra avere origini nel 1.700 a.c. intorno all’anno mille: ne è testimonianza il “Don Chisciotte”. Agli albori del XX secolo, cominciarono a svilupparsi gli aerogeneratori, versione evoluta dei mulini a vento, atti a trasformare energia eolica in energia meccanica e quindi in energia elettrica per mezzo di un generatore. Tra le due guerre mondiali, grazie agli sviluppi della tecnologia aeronautica, si ebbe un grande incremento degli aerogeneratori. Negli anni a venire si preferì l’utilizzo dei combustibili fossili, dopodichè, a partire dalla metà degli anni settanta, a causa della crisi petrolifera, si ebbe un ritorno all’energia eolica.
IL VENTO, VERA FONTE DI ENERGIA - è disponibile in tantissime zone della terra - non inquina - è inesauribile
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Eolico COMPONENTI FONDAMENTALI DI UN AEROGENERATORE MOLTIPLICATORE
ROTORE
GENERATORE SISTEMI DI CONTROLLO
MOZZO
NAVICELLA
TORRE EOLICA
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Eolico Scelta del sito di installazione LA SCELTA DEL SITO DI INSTALLAZIONE È FONDAMENTALE La potenza del vento aumenta in maniera proporzionale al cubo della sua velocità. Prima di installare un aerogeneratore è opportuno compiere rilevamenti anemometrici che diano un quadro generale delle caratteristiche del vento nel punto esatto di installazione, questo studio si effettua con apparecchi detti anemometro e le rilevazioni devono durare minimo un anno, da tali dati si rileva anche quale tipo di aerogeneratore è più adatto al sito in questione. Importante è la disponibilità della fonte e quella della stessa macchina. Siti interessanti garantiscono intorno a 100 giorni di vento/anno (circa 2400 h/anno). Buone macchine consentono di utilizzare almeno il 95% del vento a disposizione. Le potenze installabili per una moderna centrale si aggirano sui 10 MW/km2, anche se l'area effettivamente occupata è molto più piccola. In generale la posizione ideale di un aerogeneratore è in un terreno appartenente ad una bassa classe di rugosità che presenta una pendenza compresa tra i 6 e i 16 gradi. Il valore della ventosità media deve superare i 5,5 m/s e il vento deve soffiare in modo costante per gran parte dell’anno. I migliori siti eolici off-shore sono quelli con venti che superano la velocità di 7-8 m/s e che hanno bassi fondali (da 5 a 40 metri) situati ad oltre 3 chilometri dalla costa. Co-finanziatori
Coordinatore
Aspetti positivi Il vento è una fonte di energia rinnovabile e sostenibile Non vengono prodotti gas inquinanti Le potenze ottenibili da parchi eolici soddisfano l’intero fabbisogno di piccole città I costi sono indipendenti dall’aumento del prezzo del petrolio I costi della manutenzione e dello smantellamento sono relativamente bassi (gran parte dei materiali sono riciclabili).
Aspetti negativi
L’energia elettrica ottenuta non è mai costante a causa dell’intermittenza dei venti L’impatto visivo L’impatto acustico Le interferenze radio L’interferenza con le rotte migratorie degli uccelli
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilitĂ energetica.
Eolico Minieolico
Applicazioni
Per Minieolico si intendono gli impianti con potenza da 20 a 200 KW
Alimentazione di utenze isolate stand alone e off-grid Alimentazione di sistemi di telecomunicazione (ripetitori, antenne di telefonia mobile installate a distanza dalla rete elettrica). Sistemi di pompaggio e drenaggio (es.siti da bonificare) Utenze di illuminazione pubblica(strade, viadotti, gallerie, fari, piattaforme, impianti semaforici, etc) Alimentazione di utenze isolate all’interno di aree naturali protette
Microeolico Per Microeolico si intendono gli impianti con potenza da 1 a 20 KW imbarcazioni da porto segnaletica luminosa sulle strade ripetitori per la telecomunicazione piccole stazioni meteo utenze domestiche
Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Idroelettrico Cos’è l’energia idroelettrica
Tipi di impianti Impianti con centrale a valle di un bacino di accumulo Comprendono impianti a bacino idrico naturale (laghi) o artificiale. A volte sono bacini naturali nei quali si aumenta la capienza con dighe di sbarramento. Questi tipi di centrali hanno in genere potenze superiori ai 10 MW e possono arrivare a potenze enormi. Sono ad oggi gli impianti idroelettrici più potenti e sfruttati.
Con energia idroelettrica si intende l’energia elettrica ottenuta attraverso la conversione dell’energia cinetica di una portata d’acqua in energia elettrica, utilizzando una turbina collegata
Impianti ad acqua fluente Erano molto diffusi all’inizio del secolo scorso, sopratutto per azionare macchine utensili di piccoli laboratori. Non dispongono di alcuna capacità di regolazione degli afflussi, e la portata sfruttabile coincide con quella disponibile nel corso d’acqua.
ad un generatore di corrente.
Fonte idraulica
Impianti inseriti negli acquedotti Sono gli impianti inseriti in canali o condotte per l’approvvigionamento idrico. L’acqua potabile, infatti, viene approvvigionata alle utenze attraverso un serbatoio di testa mediante condotte in pressione.
2 1
3
Energia elettrica
4
1. Presa 2. Convogliamento 3. Vasca di carico (bacino di accumulo) 4. Condotta forzata (per alte cadute) 5. Turbina idraulica 6. Generatore elettrico 7. Sistema di controllo e trasformazione 8. Restituzione
Co-finanziatori
6
7 Energia meccanica
5 Coordinatore
Fonte idraulica
8 Partner
Regione Siciliana
DIAGRAMMA DI FUNZIONAMENTO DI UN TIPICO IMPIANTO IDROELETTRICO
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Idroelettrico MINI-HYDRO
RISPARMIO ENERGETICO
Mini-hidro indica le centrali idroelettriche di potenza inferiore a 10 MW All’interno della mini-idraulica vale la seguente classificazione: - pico centrali P< 5 kW - micro centrali P< 100 kW - mini centrali P< 1.000 kW - piccole centrali P< 10.000 kW
Di fronte a sistemi di tipo dissipativo è possibile installare una turbina finalizzata al recupero energetico. I sistemi idrici nei quali esiste una simile possibilità possono essere tanti: - acquedotti locali o reti acquedottistiche
MICRO-HYDRO
complesse - sistemi idrici ad uso plurimo (potabile, industriale, irriguo, ricreativo, etc…)
Micro-hidro indica le centrali idroelettriche di potenza inferiore a 100 kW Tali impianti sfruttano generalmente portate contenute su salti modesti, e il loro rendimento globale di trasformazione ha valori compresi tra 0,5 e 0, 7.
- sistemi di canali di bonifica ed irrigui - canali o condotte di deflusso per i superi di portata - circuiti di raffreddamento di condensatori di
Applicazioni
impianti a motori termici
Off-grid o stand-alone Sistemi non collegati in rete. In genere si tratta di pico-centrali a servizio di utenze da pochi kilowatt On-grid o grid-connected Sistemi connessi alla rete a bassa tensione. In genere sono micro - impianti realizzati per l’autoconsumo che possono vendere l’energia eccedente al distributore locale. Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Un progetto per la razionalizzazione delle politiche di sostenibilità energetica.
Risparmio energetico
Bioedilizia: soluzioni e tecnologie L’edilizia tradizionale è in parte responsabile dell’inquinamento atmosferico, del consumo eccessivo di energia e della produzione di rifiuti. La 3456748494:. ;4. <=6>4??6. 74. @4?845=:=6.8:.AB:84CD.76?84.674E >4F4. <6=. @4?845=:=6. 8:. AB:84CD. 7688:. G4C:. 6. 7688*:@346HC6, attraverso l’uso di sostanze naturali facilmente degradabili e tramite la progettazione di impianti a basso consumo.
Co-finanziatori
Coordinatore
Come possiamo sprecare di meno? !"#$"%&'()% $*"+%$'!,(-%. ),$$,.(%+-&,./'+,
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Cappotto esterno Isolamento interno Isolamento dell’ intercapedine Facciata ventilata Copertura ventilata Copertura isolata internamente Copertura isolata esternamente Finestre ad alte prestazioni
Partner
Regione Siciliana
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Caldaia a condensazione Pompa di calore Pannelli radianti Caldaia a biomassa Camini e stufe Impianto solare termico Impianto solare fotovoltaico
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Risparmio energetico
++ CASA SOSTENIBILE ELETTRODOMESTICI Effettuate un’accurata scelta degli elettrodomestici, acquistando i modelli più efficienti di classe A/A+/A++
RISCALDAMENTO /CONDIZIONAMENTO D’inverno tenere in casa una temperatura di 20° anzichè di 22° vi permette di risparmiare dal 10% al 20%. D’estate utilizzare il condizionatore anche solo un’ora di meno, regolandolo su una temperatura più alta, vi fa risparmiare 60 euro l’anno.
STAND BY Ricordate di non lasciare i vostri apparecchi in stato di standby
PANNELLI TERMORIFLETTENTI Inserire un foglio di materiale isolante, termoresistente, atossico e ignifugo tra il calorifero e il muro aumenta almeno del 5% l’efficienza di ogni calorifero, riducendo la dispersione di calore dei caloriferi posti sulle pareti che danno sull’esterno.
LAMPADINE Quelle a fluorescenza consumano un quinto e durano 5 volte più di quelle a incandescenza. VALVOLE TERMOSTATICHE L’installazione di valvole termostatiche sui radiatori vi consente di regolare in ogni stanza la temperatura ideale, risparmiando circa il 10% delle vostre spese di riscaldamento (circa 90 euro all’anno).
RIDUTTORI DI FLUSSO DELL’ACQUA Installati sui rubinetti dei lavandini e della doccia, riducono dal 30% al 50% i consumi d’acqua e dell’energia necessaria per riscaldarla
REGOLARE MANUTENZIONE DELLA CALDAIA Una famiglia italiana spende in media oltre 500 euro l’anno per il riscaldamento. Co-finanziatori
Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
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Risparmio energetico
AGRICOLTURA EFFICIENTE Biocombustibili di prima generazione: biomasse impiegate e processi produttivi
Tipo Bioetanolo Olio vegetale
Nome specifico
Biomasse impiegate
Processo produttivo
Bioetanolo Convenzionale
Barbabietola, canna da zucchero, ceraeali
Idrolisi e fermentazione
Olio vegetale puro (PVO)
Oleaginose: colza e girasole
Pressatura a freddo + filtrazione
Oleaginose: colza e girasole
Pressatura a freddo + filtrazione + transesterificazione
Biodiesel
Biodiesel da colture energetiche dedicate: esteremetilico del colza (RME); esteri metilici/etilici degli acidi grassi (FAME/FAEE)
Biodiesel
Biodiesel da olii esausti e grassi animali
Biogas
Olio di friggitoria, grassi animali
Biometano
Effluenti zootecnici e biomasse agricole varie Bioetanolo
Bio - ETBE
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Coordinatore
Partner
Regione Siciliana
Transesterificazione
Digestione anaerobica + purificazione (95%) Sintesi chimica
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AGRICOLTURA EFFICIENTE OLIO VEGETALE PURO (PVO) come combustibile La produzione e l’impiego del PVO è particolarmente adatta al settore agricolo.
Schema d’impianto di un frantoio per la produzione di olio vegetale puro B = detector L = segno di riempimento serbatoio M = separatore magnetico S = valvola di sicurezza V = segnale di riempimento serbatoio
sito stoccaggio semi
La produzione di PVO può essere ottenuta direttamente nell’azienda agricola o da consorzi di aziende agricole e permette agli agricoltori di massimizzare i loro benefi ci economici, specie quando l’olio è valorizzato all’interno dell’azienda agricola in cogeneratori e/o per l’alimentazione dei trattori.
M
B stoccaggio temporaneo semi
coclea di carico semi L
ventilatore raffreddatore pannello
S L
pressa a freddo
alternativamente V
IL PANELLO DI ESTRAZIONE È il co-prodotto della spremitura meccanica a freddo dei semi di oleaginose, adatto all’alimentazione zootecnica: vitelloni, suini, vacche da latte.
preriscaldatore semi
stoccaggio pannello
sedimentatori
serbatoi
sistema filtro Co-finanziatori
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Partner
Regione Siciliana