Mimbook def

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Iniziativa realizzata da Sviluppo Basilicata SpA nell’ambito del Progetto “Attivazione di una scuola di design internazionale a Matera”, denominato M/I/M/DD – Mobile Imbottito Matera, promosso dalla Regione Basilicata a seguito della sottoscrizione dell’Accordo Quadro Sensi Contemporanei - Servizi alle imprese-ricerca sviluppo tecnologico ed innovazione – servizi di diffusione e cooperazione pubblico-privata, con il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione Biennale di Venezia. Il progetto è stato realizzato da Sviluppo Basilicata con PoliDesign (Milano), Arthur D.Little (Roma), Pròago Srl (Lecce), Graficom Srl (Matera) Sviluppo Basilicata SpA - Società finanziaria e di sviluppo in house alla Regione Basilicata, unico azionista, opera per la ricerca, creazione, sviluppo, internazionalizzazione e competitività delle PMI e del territorio Raffaele Ricciuti – Amministratore Unico Gruppo di lavoro Redazione Paolo Rigamonti Architetto Marco Ponzio Direttore Business Unit Sviluppo Basilicata SpA Patrizia Orofino Responsabile settore Sviluppo del Territorio Business Unit Sviluppo Basilicata SpA Annamaria Verrastro Referente Comunicazione Business Unit Sviluppo Basilicata SpA

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Ideazione e design Paolo Rigamonti Esecuzione grafica Federica Gallarati Organizzazione editoriale Rossana Gaddi Traduzione Manuela Lapenta Assistente di progetto Business Unit Sviluppo del Territorio Sviluppo Basilicata Spa Foto Le foto dei laboratori sono proprietà degli studenti Le foto dei prototipi e della mostra a SanNicola dei Greci sono di Antonello Di Gennaro Sviluppo Basilicata SpA Sede legale ed operativa Via Centomani, 11 - 85100 Potenza Ufficio di Matera Rioni Sassi, Recinto I Fiorentini - 75100 Matera Incubatore d’Impresa Sedi - Rioni Sassi, Via San Nicola del Sole – Matera - Val D’Agri, Zona Industriale Alta Val D’Agri - Grumento Nova/ Viggiano (PZ) T. +39 0971 50661 F. +39 0971 506664 (PZ) F. +39 0971 506655 (MT) info@sviluppobasilicata.it www.sviluppobasilicata.it

The initiative has been carried out by Sviluppo Basilicata SpA within M/I/M/DD project – (Mobile Imbottito Matera Design District - Upholstered Furniture Matera Design District) for the “Activation of an international design school in Matera”, promoted by Basilicata Regional Government following the signing of “Sensi Contemporanei” Framework Agreement - Business Services – Research, Technological Development and Innovation – Diffusion services and Public-Private Cooperation, together with the Ministry of Economic Development, the Ministry of Cultural Heritage and Activities, Venice Biennale Foundation. The project has been realized by Sviluppo Basilicata, Polidesign (Milan), Arthur D.Little (Rome) Pròago Srl (Lecce) Graficom Srl (Matera) Sviluppo Basilicata SpA – In-house financial and development agency of Basilicata Region, working for the research, creation, development, internationalization and competitiveness of local SMEs. Raffaele Ricciuti – Sole Director Work Team Drafting Paolo Rigamonti Artistic Director of MIM DD project, Marco Ponzio Director of Sviluppo Basilicata Business Unit Patrizia Orofino Head of the Territorial Development Sector, Sviluppo Basilicata Business Unit Annamaria Verrastro Communication Office, Sviluppo Basilicata Business Unit Concept and design Paolo Rigamonti Graphic execution Federica Gallarati Editorial organization Rossana Gaddi Translations Manuela Lapenta Project Assistant of the Territorial Development Sector, Sviluppo Basilicata Business Unit Spa Pictures Pictures of laboratories are students property Pictures of prototypes and San Nicola dei Greci exhibition from Antonello Di Gennaro Sviluppo Basilicata SpA Legal and operational office Via Centomani, 11 - 85100 Potenza Matera Office Rioni Sassi, Recinto I Fiorentini - 75100 Matera Business IncHUBators - Rioni Sassi, Via San Nicola del Sole – Matera - Val D’Agri, Zona Industriale Alta Val D’Agri - Grumento Nova/ Viggiano (PZ) T. +39 0971 50661 F. +39 0971 506664 (PZ) F. +39 0971 506655 (MT) info@sviluppobasilicata.it www.sviluppobasilicata.it


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bito ne e ito istici ne e nistero stici da nistero ano, a no,

Promotori e sostegno:

Regione Basilicata

Attuatore: Regione Basilicata

PARTNERS PARTNERS In collaborazione con:

bi

bi

Gruppo di lavoro M/I/M/DesIGn DIsTRICT sviluppodiBasilicata s.p.A. - VittorioDIsTRICT Simoncelli, Gruppo lavoro M/I/M/DesIGn Patrizia Orofino, Anna Verrastro


M/I/M Distretto del Mobile Imbottito Materano

PREFAZIONE PREFACE

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Il design promotore di sviluppo socio economico

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Alberto Versace Presidente di Sensi Contemporanei President of Sensi Contemporanei

L’iniziativa realizzata dal MIM Design District è un produttivo esempio di sviluppo locale. Ha utilizzato il linguaggio artistico del design come un elemento cardine su cui puntare per il recupero della competitività e per incrementare il valore aggiunto del prodotto, al fine di consentire alle imprese di concorrere sul mercato globale. Il design qui non è interpretato come disciplina artistica afferente alla sfera del gusto estetico, ma assume un ruolo strategico, si declina a strumento di innovazione di prodotto, che indirizza, influenza, crea stili di vita. E’ elemento che riforma i processi e allinea la produzione ai cambiamenti del mercato,

è strumento di innovazione e valorizzazione delle eccellenze produttive e artigianali locali per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. E’ il modo per comunicare e valorizzare l’identity dei progetti, è contenuto scientifico che orienta i laboratori di formazione di ricerca, con finalità di creazioni produttive reali. Sono queste le principali ragioni che motivano il sostegno finanziario accordato all’iniziativa MIM Design District, avviata da Sviluppo Basilicata a Matera nel novembre del 2010 e inserita nel programma di interventi per il rilancio del Distretto del mobile imbottito di Matera, nell’ambito di Sensi Contempora-


Prefazione / Preface

nei, un Programma di sperimentazione, ricerca, indagine di modelli inediti di sviluppo socio-economico di un territorio. Sensi Contemporanei interpreta la cultura come ”infrastruttura” e intende innovare gli strumenti di studio, di formazione e di approfondimento, utilizzando, in questo caso, il design per promuovere e valorizzare le identità culturali e produttive locali. Gli esiti delle iniziative delle tre macro aree di intervento del MIM Design District - Identità, Formazione e ricerca, Produzione - ai quali è dedicata questa pubblicazione, offrono a Sensi Contemporanei un’occasione di verifica di metodo delle attività sperimentali che il Programma sostiene e avvalorano l’ipotesi che simili iniziative, realizzate in coerenza con i criteri che regolano il sostegno finanziario pubblico, generano effetti sociali ed economici positivi e creano uno sviluppo anche di carattere formativo, che porti a migliorare la qualità della vita dei contesti in cui queste iniziative si concretizzano. L’intento delle Istituzioni coinvolte, MISE Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, MiBAC Direzione Generale per il Cinema - e la Regione Basilicata, è rivolto ad incentivare un dialogo tra iniziative finalizzate a promuovere lo sviluppo, anche attraverso la cooperazione tra organizzazioni e associazioni che sostengono lo sviluppo locale. /

Design as socio-economic development promoter M/I/M/Design District is a fruitful

example of local development. The arts language of design has been used as a key element to recover competitiveness and increase the value added of the product, so allowing companies to compete in the global market. Design is not conceived as an artistic discipline pertaining to the sphere of aesthetic taste, but in its strategic role, as a tool for product innovation, able to direct, influence and create lifestyles. Design transforms processes and adapts productions to market changes, innovates and develops excellent products and local crafts so contributing to the social and economic development. Design is a way to communicate and enhance the identity of a project, it is the scientific content directing research and training workshops, while aiming at real productive creations. These are the main reasons behind the financial support to M/I/M/Design District initiative, launched by Sviluppo Basilicata in Matera in November 2010 and included in the actions to boost the Upholstered Furniture District in Matera, within Sensi Contemporanei program, aimed at the experimentation, research, investigation of new models of special socio-economic development. Sensi Contemporanei perceives culture as an “infrastructure” and intends to innovate the means of study, training and examination by using design, in this case, to promote and enhance cultural identities and local production. The outcomes of the three main areas of intervention implemented during M/I/M/Design District project - Identity, Training and Research,

Manufacturing – to which this publication is dedicated, gave Sensi Contemporanei the opportunity to verify the experimental modalities supported by the program and corroborate the hypothesis according to which such initiatives, when implemented in line with public financial support criteria, generate positive social and economic effects, even creating a training development, improving the quality of life within in the contexts where such initiatives are carried out. The intent of the institutions involved, MISE Department of Economic Development and Cohesion, MiBAC Cinema General Directorate - and Basilicata Regional Government, is aimed at encouraging the dialogue between the initiatives promoting the development, including the cooperation between the organizations and associations supporting local development.

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INTRODUZIONE Manifesto Il Quadro Economico

p/12

INTRODUCTION Manifesto The Economic Framework

TIME LINE

p/18

TIME LINE

CONCEPT

p/24

CONCEPT

PROGETTI

p/30

PROJECTS

DISAGEVOLI OZII / SUPER COMFORT

p/70

DISAGEVOLI OZII / SUPER COMFORT

DICHIARAZIONI

p/79

DECLARATIONS

RINGRAZIAMENTI

P/86

AKNOWLEDGMENTS

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INDICE INDEX


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MATERA

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MANIFESTO

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M/I/M/ è un contenitore per il design: un network multidisciplinare per l’incontro fra progetto e competenze, un serbatoio di idee, stimoli e pratiche per il rinnovamento.

M/I/M/ is a hub for design: a multidisciplinary network where projects and skills meet, a tank of ideas, suggestions and practices towards renewal.

M/I/M/ NON È UNA SCUOLA, MA UN LABORATORIO DI SPERIMENTAZIONE APERTO E LOCALIZZATO, DOVE COSTRUIRE UNA CULTURA DEL DESIGN QUALE STRUMENTO DI INNOVAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE PRODUTTIVE E ARTIGIANALI LOCALI.

M/I/M/ IS NOT A SCHOOL BUT AN OPEN AND LOCALIZED TESTING LABORATORY, THE RIGHT PLACE TO BUILD THE CULTURE OF DESIGN AS A TOOL FOR THE INNOVATION AND VALORISATION OF LOCAL EXCELLENT PRODUCTIONS AND CRAFTWORKS.

M/I/M/ è un concetto in evoluzione: un sistema elastico in espansione, che si modifica per essere attrattore di energie e visioni di nuove idee e nuove concezioni del design. M/I/M/ è una risorsa local con una visione global: uno strumento di rinnovamento e riqualificazione territoriale rivolto ad uno scenario internazionale. M/I/M/ vuole diventare un marchio distintivo di qualità. M/I/M/ vuole radicarsi nel territorio, coinvolgendolo in un processo di rinnovamento, attraverso momenti di condivisione e progetti localizzati, mirando alla creazione di unsistema enzimatico di reciproca influenza.

M/I/M/ is an evolving concept: an elastic expansion, which changes to attract energies and visions of new ideas and new concepts of design. M/I/M/ is a local resource with a global vision: an instrument of territorial renewal and requalification meant for an international scenario. M/I/M/ wants to become a hallmark of quality. M/I/M/ wants to take root in its territory, by involving it into the process of renewal, by means of sharing opportunities and localized projects, aiming at the creation of an enzyme system of mutual influence.

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DISTRETTO DEL MOBILE IMBOTTITO / Il quadro economico

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Il Distretto Industriale del Mobile Imbottito di Matera rappresenta una delle realtà più significative di sviluppo endogeno ed auto-sostenuto dell’Italia meridionale e contribuisce ancora in maniera determinante al primato italiano nel settore legno-arredo (anche se scalzato di recente dalla Cina). Nato tra gli anni Cinquanta e Sessanta da un ristretto nucleo di piccole imprese artigiane specializzate in falegnameria, tappezzeria e produzione di salotti, che si rivolgevano prevalentemente alla domanda locale, con un prodotto di qualità medio-bassa e privo di elementi innovativi, il Distretto murgiano-materano è cresciuto fino a diventare uno dei distretti industriali di riferimento dell’intero Mezzogiorno, caratterizzato dalla presenza di alcune grandi imprese leader che guidano e orientano una rete di piccole e medie imprese a loro collegate. L’apice dello sviluppo intorno al

poi le medie imprese per il 12% circa e le piccole imprese per il 2,5%. Le esportazioni del settore ammontano a 241 milioni di euro e si rivolgono ai principali paesi europei e americani come Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio e Stati Uniti.

Ma è a partire dal 2003 che il Distretto vive un momento di forte crisi dovuto in larga parte a fattori di natura esogena come i nuovi scenari geopolitici ed economici a livello mondiale, il rafforzamento e sorpasso dell’euro sul dollaro, l’aumento del costo del petrolio, l’indisponibilità di nuova manodopera qualificata e, soprattutto, l’emergere sullo scenario competitivo di nuovi ed agguerriti competitors (Cina, Brasi-

2002 quando il Distretto fa registrare 14 mila addetti e circa 500 aziende operanti, più o meno direttamente, nella filiera produttiva del mobile imbottito, con una PRODUZIONE pari al 55% dell’intera produzione italiana e circa le, Russia, India e paesi dell’Europa l’11% dell’intera produ- Orientale) che fanno leva zione mondiale (quota Che sul lato del basso cosfiorava il 16% con il solo segmen- sto della manodopera e to dell’imbottito in pelle). Il Distretto, globalmente inteso, raggiunge un fat- dei fattori produttivi. turato complessivo di circa 2.200 milioni di euro: a trainarne la crescita le grandi imprese che incidevano per l’85,5%,

Ma la flessione si deve anche a fattori di natura endogena come la struttura produttiva frammentata e caratterizza-

ta dalla presenza di piccole e medie imprese, l’insufficiente propensione alla ricerca ed all’innovazione e la mancanza di un adeguato livello di “cultura manageriale” (intesa come l’insieme di competenze e di strumenti necessari per anticipare il cambiamento del mercato e consentire un percorso di crescita sostenibile). Segue una situazione di difficoltà del settore con una complessiva perdita di competitività che si traduce in una riduzione in termini di fatturato (scende a circa 1.280 milioni di euro), di utili e vendite e di quote di mercato. Nel territorio distrettuale lucano, infatti, sono solo 45 le imprese che sopravvivono alla crisi (nel territorio distrettuale pugliese, invece, sono 120), ma la cessazione di attività di molte imprese, unitamente all’espulsione - definitiva o / 15 temporanea - di forza lavoro dalle imprese leader, determina una riduzione dei livelli occupazionali, con una perdita di circa 5.000 posti di lavoro. Scende anche il valore delle esportazioni, pari a 84 milioni di euro, e spariscono alcuni partners commerciali storici come gli Stati Uniti e la Germania. Di fronte ai rischi ed alle opportunità di impresa, legati alla globalizzazione e all’allargamento dell’UE ad altri Paesi, la partita del rilancio dell’imbottito si gioca sulla riduzione dei costi e sulle esportazioni, attraverso la conquista di nuovi mercati. Cina, India, Libia, Egitto, Brasile, Algeria, Albania ed Emirati Arabi Uniti (Paesi-opportunità) e Marocco, Turchia e Israele (Paesi-affermazione): questo il “panel” di Paesi che, per positive aspettative di crescita (trend PIL ecc.) e per strategie di mercato (variazioni export Basilicata, Italia ecc.) si qualifica oggi come “target” ideale per dar vita ad nuova stagione del mobile imbottito.


the economic framework of M/I/M/ district The Upholstered Furniture Industrial District of Matera is one of the most significant realities of endogenous and self-sustained development in Southern Italy, still definitively contributing to the Italian record within the wood-furniture sector (although recently overtaken by China). Born between the Fifties and Sixties by a limited nucleus of small artisan enterprises specialized in carpentry, upholstery and manufacture of sofas, primarily addressing products to local demand with a medium-low and unoriginal quality, the Murgia -Matera District (it covers provinces of both Basilicata and Apulia regions) has grown to become one of the reference industrial 16 / districts of the whole Southern Italy, characterized by the presence of some big business leaders, directing a network of small and medium-sized firms. The apex of the development occurred around 2002, when the District had 14 000 employees and about 500 companies operating more or less directly in the production chain of upholstered furniture, with a manufacture equivalent to 55% of the whole Italian production and to 11% of world production (this quota has reached 16% with the only segment of the leather upholstery). The District, in a global sense, has reached a total turnover of 2,200 million euros: larger firms accounted for 85, 5%, the medium ones for about 12% while small businesses for the 2,5%. The exports amount to 241 million euros and are targeted to major European and American countries such as Germany, United Kingdom, France, Spain, Netherlands, Belgium and the United States. Starting from 2003 the District has been experiencing a severe crisis, largely due to exogenous

factors, such as the new worldwide geopolitical and economic scenarios, the strengthening of the euro overtaking the dollar, the rising cost of oil, the unavailability of new skilled labor force and, especially, the emergence of new competitive scenarios and aggressive competitors (China, Brazil, Russia, India and Eastern Europe), relying on low costs labor and inputs. But the decline is also due to endogenous factors such as the fragmentation of the production structure, characterized by the presence of small and medium enterprises, the insufficient propensity towards research and innovation and the lack of an adequate level of “management culture” (meant as the set of skills and tools needed to anticipate market changes and allow a path for sustainable growth). There follows a difficult situation in the sector recording an overall loss of competitiveness which turns into a reduction in revenues (down to about 1,280 million euros), earnings and sales, and market shares. Only 45 firms working within Basilicata territory survived the crisis (in the territory of Apulia the surviving firms are 120), but the cessation of many companies’ activities, together with the expulsion - permanent or temporary - of the business leaders’ workforce caused a reduction in employment levels, with a loss of 5,000 jobs. The value of exports, amounting to 84 million euros, has decreased as well, and few historical trading partners like the United States and Germany disappear. Facing the risks and business opportunities connected to globalization and EU enlargement, the revival of upholstery depends on the reduction of costs and on exports, through the conquest of new markets. China, India, Libya, Egypt, Brazil, Algeria, Albania and the United Arab Emirates (where to find new opportunities) and Morocco, Turkey and

Israel (where to affirm on markets): this is the “panel” of countries with positive growth expectations (trend, GDP etc..) and marketing strategies (variations in Basilicata, Italy export, etc..) now qualifying as an ideal “target” to give birth to a new upholstered furniture season.


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TIME LINE TIMETABLE


FASE

1

Sottoscrizione convenzione Sviluppo Basilicata/Regione Basilicata – Dipartimento Attività produttive - Ufficio Internazionalizzazione, Ricerca Scientifica ed Innovazione tecnologica, per la progettazione ed attuazione di un programma di interventi a sostegno della crescita delle competenze creative, progettuali e produttive del distretto del Mobile Imbottito di Matera, contemplati nell’ambito degli interventi relativi all’APQ Sensi Contemporanei.

/ FEB.

2010

Conferenze stampa: nell’ambito del Salone Internazionale del Mobile di Milano 2010; presso la Camera di Commercio di Matera, per comunicare finalità ed obiettivi del progetto.

/ APR.

2010

Procedura di gara d’appalto di servizi ai sensi dell’art. 55, comma 5 del D.Lvo 163/2006, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’articolo 81 e 83 del D. L.vo 163/2006. Il soggetto aggiudicatario è risultato l’ A.T.I costituita dalle società: Consorzio Polidesign; Arthur D Little Italia spa; Proàgo srl; Graficom srl

/MAG. - AGO

2010

I fase intervento – Il progetto MIM Design District Progettazione logo e corporate identity messa in rete del portale del progetto (www.mimdesign.it) MIM-PR press relations: Ufficio stampa, Rassegna web

FASE

2

FASE

3

/OTT. 2010 - GEN. 2011 / 0TT. 2011 /OTT. 2010 - GEN. 2011

incontro pubblico per la presentazione del progetto presso la Mediateca Provinciale di Matera

/ NOV.

Il programma delle attività formative MIM-LAB formazione e ricerca

/NOV. 2010 - GEN 2011 /NOV. 2010 - GEN 2011

analisi e studi a cura di Arthur D. Little Conferenza stampa presso la Regione Basilicata per la presentazione della mostra “il Super comfort” e “ Disagevoli Ozii” Vernissage “Disagevoli Ozii” e “il Super comfort” Mostra “il Super comfort” e “ Disagevoli Ozii” presso San Nicola dei Greci

2010

/ DIC. 2010 / 22 DIC. 2010 /22 DIC. 10 - 27 GEN. 11

Forum finale “Design e mercati” presso la Mediateca provinciale di Matera – evento finale I fase intervento del progetto MIM Design District

/ 29 GEN.

2011

Presentazione prototipi Salone del Mobile 2011

/ APR.

2011

Elaborazione di linee strategiche per la creazione di un sistema territoriale innovativo del design e per la realizzazione di un centro di ricerca e sviluppo del design. Definizione di un successivo progetto di sviluppo, teso alla creazione di un sistema territoriale innovativo del design e per la realizzazione di un centro di ricerca e sviluppo del design (MDS Matera Design System)

/OTT. 2011 - MAR. 2012

Seminario/focus - Ricerca e sviluppo per il design: presentazione linee strategiche per creazione MDS (Matera Design System) - Nuovi orizzonti per il design in collaborazione con UNIDO (United Nations Industrial Development Organization): incontro con UNIDO e imprenditori Vietnamiti.

/ 26 APR.

2012

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STAGE

1

Subscription of the agreement between Sviluppo Basilicata and Basilicata Region - Department of Productive Activities - International Affairs, Scientific Research and Technological Innovation Office, for the design and implementation of a program supporting the growth of creative, design and production skills of the Upholstered Furniture District in Matera, envisaged in the interventions of Sensi Contemporaries Framework Agreement. Press conferences: during the Salone Internazionale del Mobile (International Furniture Exhibition) in Milan 2010; at the Chamber of Commerce of Matera, to communicate the project aims and objectives. Tender for the provision of services as to art. 55, paragraph 5 of Legislative Decree 163/2006, following the best value for money criterion in accordance with Article 81 and 83 of Legislative D. L.vo 163/2006. The subject awarded was the temporary joint venture composed by: Consortium Polidesign, Arthur D Little Italy spa; Proàgo Ltd.; Graficom Ltd. Intervention First Phase – The MIM Design District project The project website is on line (www.mimdesign.it) MIM-PR press relations: Press Office, Web Review Public event to present the project at Matera Provincial Media Library

20 /

STAGE

2

STAGE

3

Implementation of the program of MIM-LAB training and research activities Analysis and studies carried out by di Arthur D. Little Press conference held at Basilicata Region for the presentation of “Super Comfort” and “Disagevoli Ozii” exhibitions “Super Comfort” and “Disagevoli Ozii” Vernissage “Super Comfort” and “Disagevoli Ozii (Uncomfortable Idlenesses)” exhibition at San Nicola del Greci

/ FEB.

2010

/ APR.

2010

/MAG. - AGO

2010

/OTT. 2010 - GEN. 2011 / 0TT. 2011 /OTT. 2010 - GEN. 2011 / NOV.

2010

/NOV. 2010 - GEN 2011 /NOV. 2010 - GEN 2011 / DIC. 2010 / 22 DIC. 2010 /22 DIC. 10 - 27 GEN. 11

Final Forum entitled “Design and markets” at Matera Provincial Media Library - final event of the first phase of the MIM Design District project

/ 29 GEN.

2011

Prototypes presentation at 2011 Furniture Fair.

/ APR.

2011

Development of strategies for the creation of an innovative territorial system for design and for the construction of a centre for design research and development. Definition of a following development project, aimed at the creation of a design innovative territorial system and the construction of a centre for design research and development (MDS Matera Design System) Workshop/focus - Research and development for design: presentation of the strategies for creating MDS (Matera Design System) - New horizons for design, in collaboration with UNIDO (United Nations Industrial Development Organization): Meeting with UNIDO and Vietnamese entrepreneurs.

/OTT. 2011 - MAR. 2012

/ 26 APR.

2012


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FASE

2

FORMAZIONE DI BASE MODULO 1: BASE TEORICO

ELABORAZIONE 8 CONCEPT DI PROGETTO / 8 GRUPPI MIM MILANO

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL LOGOTIPO E DI TUTTA LA CORPORATE IDENTITY , PREMIATI AL CONCORSO INTERNAZIOMESSA IN RETE NALE “A’ DESIGN AWARD” COME “GOLDEN A’ DESIGN DEL PORTALE AWARD” NELLA SEZIONE DEL PROGETTO GRAPHIC DESIGN, 2011 / 2012. MIM DIARY

BASI DI: STORIA DEL DESIGN DEGLI INTERNI, I SETTORI DEL DESIGN, PROGETTAZIONE E SVILUPPO DEL PRODOTTO

LABORATORI SPERIMENTALI MODULO 2: “DAL MOODBOARD AL CONCEPT” CONSEGNA CONCEPT DI PROGETTO MILANO

/ LA NASCITA DELLE IDEE ED IL METADESIGN / CREAZIONE DI UN MOODBOARD DI PROGETTO

CONSEGNA CONCEPT DI PROGETTO A MATERA

OTTOBRE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

22 /

NOVEMBRE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 0 1 1 1 2 1 3 1 4 1 5 1 6 1 7 18 19 2 0 2 1 2 2 2 3 2 4 2 5 2 6 2 7 2 8 2 9


LABORATORI SPERIMENTALI MODULO 4: DESIGN CAMPUS

SVILUPPO PRODOTTI E PROTOTIPAZIONE LABORATORI SPERIMENTALI MODULO 3: “DAL MOODBOARD AL CONCEPT” /LA GESTIONE DELLE IDEE / CREAZIONE DI UN PROGETTO DI CONCEPT DESIGN

MOSTRA "DISAGEVOLI OZII" / MOSTRA "IL SUPER COMFORT"

LABORATORI SPERIMENTALI MODULO 5: "DAL PRODOTTO ALLA STRATEGIA DI VENDITA / NUOVI SCENARI PER L'INNOVAZIONE"

MIM MILANO A MATERA

DICEMBRE

GENNAIO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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FASE

2

BASIC TRAINING MODULE 1: THEORETICAL BASE

ELABORATION OF THE 8 PROJECT CONCEPTS / 8 GROUPS OF MIM MILAN

DESIGN AND REALIZATION OF THE LOGO AND THE WHOLE CORPORATE IDENTITY, AWARDED AT “A ‘DESIGN AWARD” INTERNATIOTHE WEBSITE IS NAL CONTEST AS “GOLDEN A’ DESIGN AWARD” IN THE ONLINE GRAPHIC DESIGN SECTION, / 2011 TO 2012. MIM DIARY

BASES ON THE HISTORY OF INTERIOR DESIGN, DESIGN SECTORS, PRODUCT ENGINEERING AND DEVELOPMENT

EXPERIMENTAL LABORATORIES MODULE 2: “FROM THE MOODBOARD TO THE CONCEPT” DELIVERY OF PROJECT CONCEPTS TO MILAN

/ THE BIRTH OF IDEAS AND METADESIGN / CREATING A PROJECT MOODBOARD

DELIVERY OF PROJECT CONCEPT TO MATERA

OCTOBER 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

24 /

NOVEMBER 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 0 1 1 1 2 1 3 1 4 1 5 1 6 1 7 18 19 2 0 2 1 2 2 2 3 2 4 2 5 2 6 2 7 2 8 2 9


EXPERIMENTAL LABORATORIES MODULE 4: DESIGN CAMPUS

PRODUCT DEVELOPMENT AND PROTOTYPING EXPERIMENTAL LABORATORIES MODULE 3: “FROM THE MOODBOARD TO THE CONCEPT” /MANAGING IDEAS / CREATING A PROJECT OF CONCEPT DESIGN

DISAGEVOLI OZII (UNCOMFORTABLE IDLENESS) EXHIBITION /THE SUPER COMFORT EXHIBITION

EXPERIMENTAL LABORATORIES MODULE 5: "FROM THE PRODUCT TO THE SELLING STRATEGY / NEW SCENARIOS FOR INNOVATION"

MIM MILANO IN MATERA

DICEMBER

JANUARY

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

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IMMAGINE COORDINATA


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Novide mor permantella iampro igit. Rore nes? Hilissulto husque nos Catudam. Senductus vit. Ubli pecrevi verisse elin tussa muntiorum tatrae mo es bonsum sent? Palicae condet; hil capere et visFulernicamEx ne intem ditraecre nima, ficurnit, us, vis,

Novide mor permantella iampro igit. Rore nes? Hilissulto husque nos Catudam. Senductus vit. Ubli pecrevi verisse elin tussa muntiorum tatrae mo es bonsum sent? Palicae condet; hil capere et visFulernicamOveret; nonscentem facta, popti, oporecribus

Novide mor permantella iampro igit. Rore nes? Hilissulto husque nos Catudam. Senductus vit. Ubli pecrevi verisse elin tussa muntiorum tatrae mo es bonsum sent? Palicae condet; hil capere et visFulernicamHemovereis comnosteres coriciemus


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CONCEPT CONCCEPTS


DESCRIZIONE

DESCRIPTION

I concept elaborati dagli studenti del Politecnico di Milano, hanno costituto la base concettuale e il contesto di riferimento per lo sviluppo dei progetti. Divisi in gruppi, gli studenti hanno analizzato la struttura del territorio materano, le tradizioni artigianali, le specifiche identità locali, hanno cercato di coglierne le suggestioni, i riferimenti formali e i segni da poter reinterpretare in fase progettuale. Il risultato di questa analisi è stato un ampio e approfondito lavoro di ricerca, che ha portato alla definizione di letture eterogenee e stimolanti del contesto, individuando una serie di parole chiave e uno scenario visivo di riferimento, su cui costruire pazientemente un percorso di interpretazione e traduzione da parte dei partecipanti sul territorio. L’integrazione con la conoscenza diretta e l’esperienza propria del luogo, hanno rappresentato il completamento naturale di questa prima fase.

The concepts developed by the students of the Politecnico di Milano have been the conceptual basis and the reference frame for developing the projects. Divided into groups, the students have analyzed Matera area’s structure, craft traditions, specific local identities, and have tried to catch suggestions, formal references and marks, so to be able to reinterpret them in the design phase. / 31 The result of this analysis was an extensive and in-depth study, which has led to the definition of various and stimulating interpretations of the context, by identifying a set of keywords and a visual scenario of reference on which a path of interpretation and translation has been patiently build by the local participants. The integration with the direct knowledge and experience of the territory have represented the natural completion of this first phase.


/ LAB. MILANO GRUPPO 1 “MATERA DISORIENTANTE”

PERDITA DEI RIFERIMENTI loss of references

/ LAB. MILANO GRUPPO 2 “AVVENTO DEL DESIGN”

FESTA / VIVERE L’ESTERNO party / living outside 32 /

/ LAB. MILANO GRUPPO 3 “MODULO ALLA ENNE”

LOCALE / GLOBALE local / global il Tempo / il Cerchio

il Tempo / il Punto Socialità Condivisione Convivialità

Immutabilità apparente Immobilità Sospensione

Cortile Aggregazione Sostegno Calore il Tempo / il Cerchio Legame

/ LAB. MILANO Attimo GRUPPO 4 Conservazione il Tempo / il Punto “IL TEMPO EternitàDI MATERA” Spiritualità Immutabilità apparente Introspezione Immobilità Sospensione Pausa Intimità Attimo Meditazione Conservazione ComfortEternità TempoSpiritualità dedicato a se stessi, inteso come pausa intimistica di riflessione, Introspezione che sospende dai ritmi consueti della

INTROSPEZIONE / NIDO introspection / nest

Comfort Tempo valorizzato dallo stare insieme, in gruppo, Socialità dallo scambio di parole, Condivisioneesperienze, valori. Convivialità Cortile Aggregazione Sostegno Calore Legame


tagli paralleli piega centrale come asse di simmetria pieghe oblique rispetto all’asse pieghe simmetriche rispetto all’asse _tagli paralleli _piega centrale come asse di simmetria pieghe oblique rispetto all’asse _pieghe simmetriche rispetto all’asse

PUNTI DI SVOLTA turning points

DESIGN NON LINEARE nonlinear design

CONVIVIALITA’ / CONDIVISIONE

EVENTO event

conviviality / sharing

/ 33

VERSATILITA’

MODULARITA’

versatility

modularity

Proposta di prodotto

Comfort

introspezione individuale

Comfort

Comfort

benessere corporale SPAZIO DELL’INTERAZIONE

Concept nido

piacere condiviso

Concept interaction area spazio dell’interazione

Concept

modellazione del piano trattamento della superficie

Il prodotto da noi concepito è il tappeto, non tradizionalmente inteso, ma una superficie imbottita in alcuni punti che crea rigonfiamenti per appoggiarsi, sedersi, distendersi. La configurazione del tappeto permette quindi diverse possibili interazioni con esso in modo tale che più persone possano incontrarsi e condividere momenti di socialità faccia a faccia. Al contrario per ritagliarsi attimi di raccoglimento e riflessione individuali è possibile, attraverso la il ripiegamento del prodotto, creare una seduta che diventa nido, tempo e spazio per il singolo. La copertura delle parti imbottite è lavorata tridimensionalmente per aumentare i volumi e la rigidità delle superfici.

TRATTAMENTO DELLA SUPERFICIE surface treatment


/ LAB. MILANO GRUPPO 5 “MAKE YOUR SEAT”

ESTERNO outside

/ LAB. MILANO GRUPPO 7 “MATERIA”

ACCUMULO PER PASSIONE storage passion 34 /

Scenario

Scenario

/ LAB. MILANO GRUPPO 7 “I.M.E.S.” 43

45

IMMAGINAZIONE

25

little table project 01

imagination kevyT

lamp project 01

enotraC iunet iroloC ,ocnaib id àtilanoT annap ilarutan igirG

/ LAB. MILANO GRUPPO 8 “IL TEMPO DI MATERA”

7

Millefogli monoseat PROJECT 01

SOVRAPPOSIZIONI CAOTICHE chaotic overlapping

20

14


COMUNITA’

ARTIGIANALITA’

community

craftsmanship

. Lampadario Portacandela . Portaoggetti

DESTRUTTURARE

FUORI / DENTRO

deconstruct

outside / inside / 35

Scenario

PRODUCT

M/I/M/ SOGNO

SPAZIO RIBALTATO

dream

folded space 39

42

bookcase project 03 lap siding chair project 02

portariviste project 02

DECOSTRUTTIVISMO

GEOMETRIA INSTABILE

deconstructivism

unstable geometry

28

Politecnico di Milano_ Facoltà del Design_Laboratorio di Sintesi Finale_ A/A 2010-2011_ M/I/M/ 36 Bernardi Mattia_Bianchi Giulia_ Bonfanti Gaia_ Cappuccini Violante_ Cortina Luca_ Paola Maggioni

1


PROGETTI

36 /

PROJECTS


1. Melissa

2. BeTween

3. Modulon

/ 37

4. Tape Tale

5. Ferula

7. Imes

8. Millefogli

6. Materia


38 /

1


DESCRIZIONE

DESCRIPTION

MATERIALI / materials

L’elemento peculiare individuato nel concept iniziale, il disorientamento, è stato il principio ispiratore del progetto, che si è sviluppato attorno all’individuazione di forme e soluzioni che coniugassero il rigore formale ad un gesto di “trasgressione” compositiva, ma fortemente legata alla modalità costruttiva dell’oggetto. Nascono da questa ricerca i due prototipi in rete metallica e in legno e feltro, accomunati dalla medesima logica strutturale, ovvero un modulo base aperto - nel primo caso la rete metallica, nel secondo due pannelli di legno con griglia forata - e un sistema di definizione della seduta che gioca sull’alterazione della regolarità del modulo, dando vita ad una serie di possibili declinazioni di assemblaggio. I due oggetti finali restituiscono entrambi un senso di disorientamento nelle loro geometrie strutturali, pur mantenendo un controllo delle forme e del disegno generale.

The peculiar element of the initial concept, disorientation, has been the main inspiration for the project, which has been developed on the identification of shapes and solutions combining the formal rigor with a “transgressive” gesture in composition, strongly linked to the object’s construction modality. Two prototypes in wire mesh and wood and felt spring from this research, sharing the same structural logic, that is to say an open basic module - in the first case the mesh, in the second case the two wooden panels with a perforated screen - and a seat system playing with the alteration of the module’s regularity to generate a series of possible assembly variations. The two final objects inspire a sense of disorientation in their structural geometries, while maintaining the shape and the overall design control.

/Rete elettrosaldata passo 10x10 10 x 10 welded mesh /Corda semielastica imbottita Semi-elastic padded rope /Multistrato di Betulla Birch plywood /Feltro Felt /Poliuretano per imbottitura Polyurethane padding

/Disorientamento

/Contrasti /Perdita dei punti di riferimento /Contrasts /Anarchy /Disorientation

MELISSA

/ 39


40 /


/ 41


42 /


/ LAB. MILANO Clara Giaquinto Federica Gallarati Marina Gattola Mara Boscaro Karen Tardim Lopes / LAB. MATERA Florinda Chietera Luca Colacicco Alfredo Manca Maria Manca Loredana Mobilia Giovanni Martemucci Noemi Zaccagnino

/ 43


44 /

2


DESCRIZIONE Il progetto è il risultato della contaminazione di immagini, suggestioni, elementi della tradizione contadina e mediterranea. E’ una seduta multipla per la condivisione di un luogo. Piani orizzontali, stratificati come banchi di cava si compongono secondo una modularità definita da segni, i tagli dei fronti di cava, tutti elementi fortemente presenti nel paesaggio materano. E’ la rappresentazione dell’identità del luogo. L’antico gesto di portarsi dietro la sedia passando da un interno, quello intimo e privato della casa, ad un altro interno, quello della camera urbana condiviso con la comunità del vicinato, si ripete nel gesto di personalizzare la modalità di seduta inserendo schienali nei tagli profondi. La seduta multipla nella versione indoor si accompagna a schienali mobili, estraibili, da inserire con un sistema di aggancio nelle fessure e con cuscini modulari che ne migliorano il confort per creare lo spazio della convivialità. La proposta outdoor si propone come

sistema di sedute modulari a partire da 3 elementi aggregabili in funzione della variabilità dello spazio disponibile. DESCRIPTION The project derives from the contamination of the images, ideas and elements coming from the rural and Mediterranean tradition. It is a multiple seat designed for sharing a place. Horizontal planes, stratified just as quarry benches, compose themselves according to a defined modularity of signs, the cuts of quarry fronts, all elements that are strongly present in Matera landscape. It represents the identity of the place. The ancient gesture of bringing the chair along when moving from the intimate and private interior of one’s own home, to the other interior of the urban room shared with the neighbourhood community, recurs in the act of customizing the seat modality by inserting chair backs in the deep cuts. The indoor version of the multiple seats is accompanied by mobile and

removable chair backs, to be inserted into the chinks with a coupling system and with modular pillows improving the comfort thus creating the conviviality space. The outdoor proposal is designed as a modular seating system, starting from three elements, combined according to the variability of the available space. horibenatili peracenequam poptius intisse mus, nihil tuam stanteatatus et C. Nihilius

MATERIALI / materials /Multistrato di pioppo e abete Poplar and deal spruce plywood /Barre di acciaio Steel bars /Tessuto di cotone Cotton fabric /Materiali vegetali per imbottitura Plant materials for padding

/Identità /Camere Urbane /Condivisione

/Stratificazione /Stratification

/identity /Sharing /Urban Rooms

BE TWEEN

/ 45


46 /


/ LAB. MILANO Petra Doppio Huizhi Qiu Eleonora Sala Alessandra Scorletti Silvia Verde Cristina Zanon

/ LAB. MATERA Dora Capozza Paola Di Cuia Rita Orlando Marina Panza

/ 47


48 /

3


DESCRIZIONE

DESCRIPTION

MATERIALI / materials

L’elemento concettuale principale è la modularità, dove la flessibilità nel comporre forme possa essere molteplice a articolata. Il modulo base è progettato come una struttura elementare e autosufficiente, in grado di assolvere a funzioni diverse: seduta, chaise longue, tavolo basso, porta riviste, lampada, etc... L’uso di più moduli consente la possibilità di assemblare configurazioni complesse e articolate, come: librerie, pareti attrezzate, elemento per suddivisione dello spazio, seduta collettiva, totem. La flessibilità del sistema permette all’oggetto di richiudersi su sé stesso occupando poco spazio e in grado di essere trasportato con facilità e di avere un packaging di dimensioni ridotte. Al modulo, che rappresenta la struttura base, possono essere integrati una serie di elementi accessori, progettati per completare le diverse funzioni: cuscini per la seduta, apparecchi illuminanti, piani sagomati come superficie di appoggio per il tavolo basso, mensole.

Modularity is the main conceptual element, since the flexibility in composing shapes should be manifold and articulated. The basic module is designed as an elementary and selfsufficient structure, able to perform more than one function: seat, chaise longue, coffee table, magazine rack, lamp, etc ... The use of many modules allows the possibility of assembling complex and complicated configurations, such as bookcases, wall units, dividing element, collective seat, totem. The flexibility of the system allows the object to be folded on it taking up little space, and to be easily transported thanks to a small packaging. The module, which represents the basic structure, can be integrated with a series of accessories designed to complete the different functions: cushions for the seat, lighting devices, floors shaped as bearing surface for the coffee table, shelves.

/Listelli e sfere in legno di faggio Beech wood laths and spheres /Barre di acciaio Steel bars /Plexiglass Plexiglas /Tessuto e pellame Fabric and leather /Grano e farro Corn and spelt /Lana Wool /Tufo Tufa stone /Iuta Jute /Cartone ondulato Corrugated board

/Sostenibilità

/Modularità

/Flessibilità

/Low cost

/Sustainability /Flexibility /Low cost /Modularity

MODULO

n

/ 49


50 /


/ 51


52 /


/ LAB. MILANO Petra Doppio Huizhi Qiu Eleonora Sala Alessandra Scorletti Silvia Verde Cristina Zanon

/ LAB. MATERA Dora Capozza Paola Di Cuia Rita Orlando Marina Panza

/ 53


54 /

4


DESCRIZIONE Il concetto di libertà di configurazione rispetto alle esigenze del singolo fruitore, del singolo oggetto, dello spazio, dell’esperienza, è la chiave di lettura di questo progetto. La sua fruizione mediante la combinazione di meta-oggetti e il suo aspetto ludico-sperimentale, vogliono invitare ad una interazione tra oggetto e individuo, giocando sugli aspetti di condizionamento dei comportamenti dovuti alla forma e al materiale. Si tratta di una doppia fascia di tessuto leggermente imbottito, di lunghezza pari a multipli dispari dell’unità modulare di base, che consente l’inserimento di cuscini sulla sua lunghezza, dando luogo a diverse possibili configurazioni. Il modulo, ripetuto sulla fascia, è definito da asole che attraverso l’impiego di gemelli o bottoni trattengono i due strati di tessuto. Più fasce possono essere incrociate tra loro, piegate e allacciate per ottenere configurazioni sempre diverse come un tappeto, una seduta avvolgente o una chaise lounge. L’imbottitura

può essere in piuma o in poliuretano espanso, in grado di restituire una maggiore rigidità, è inoltre previsto l’uso di cinghie elastiche per tendere la struttura in determinate inclinazioni e configurazioni.

DESCRIPTION The concept of configuration freedom to meet the needs of the individual user, the individual object, space and experience is the key to understanding this project. Its fruition through the combination of meta-objects and its playful and experimental aspect invite to an interaction between the object and the individual, by playing on the aspects of behaviour conditioning due to the object’s shape and material. It is a double strip of slightly padded fabric, with a length equal to odd multiples of the modular base unit, allowing the insertion of pillows to create different possible configurations. The module, repeated on the band, is defined by buttonholes retaining

two layers of fabric through the use of cuff-links or buttons. More bands can be interlaced together, folded and fastened to obtain various configurations such as a carpet, a snug seat or a chaise lounge. The padding can be made of down or polyurethane foam, offering greater stiffness, the use of elastic belts allows to tighten the structure at certain inclination and configurations. rcertussiti, virteribus halabi pro Catus horibenatili peracenequam poptius intisse mus, nihil tuam stanteatatus et C. Nihilius

MATERIALI / materials /Tessuto Fabric /Poliuretano per imbottitura Polyurethane padding /Bottoni Buttons

/Versatilità /Prossemica /Ludico

/Interazione /Interaction

/Playful aspect /Proxemics

/Versatility

TAPE TALE

/ 55


56 /


/ LAB. MILANO Maria Chiara Bernazzani Benedetta Broggi Marta Ciufo Francesco Ogliaro

/ LAB. MATERA Raffaello Ambrosecchia Michele Bozzi Michele Domenichiello Marika Mastrandrea Vito Monacelli Tommaso Schiuma.

/ 57


58 /

5


DESCRIZIONE Nasce sviluppando i temi della condivisione, intesa come convivialità, come personalizzazione collettiva dell’oggetto e della memoria del luogo. Forti elementi di ispirazione provengono dalle lavorazioni, dai materiali e dalle usanze del luogo, come i ricami delle nonne, i rocchetti delle macchine per cucire, gli attrezzi da lavoro. La struttura dei cuscini ha uno scheletro in legno forato, e rimanda alla suggestione dei rocchetti delle macchine per cucire o alle bobine avvolgicavo industriali, e viene ricoperta da fasce di tessuto o pellame, che può essere scelto e avvolto direttamente dall’utilizzatore finale, creando diverse possibilità di ricamo e tessitura. Le ferule, una pianta locale già presente nella tradizione dei materiali del luogo, sono posizionate tra gli spazi che si vengono a formare tra le fasce e sono mantenute, dall’interno, dalle asole nello scheletro in legno. Il progetto prevede di dotare la seduta di un paio di cesoie con le quali tagliare le ferule personalmente, seguendo le indicazioni di tagli appositamente

studiati e segnalati, direttamente sulle ferule o su un foglio di istruzioni con le indicazioni di montaggio. . DESCRIPTION It originates from the development of the theme of sharing, conceived as conviviality, collective personalization of the object and memory of the place. Strong elements of inspiration came from the manufacturing techniques, the materials and customs of the place, such as the grandmothers’ embroideries, sewing machines’ spools and other tools of the trade. The structure of the pillows has a wooden perforated skeleton, suggesting the sewing machines’ spools or the industrial reels, and is covered by fabric or leather strips, which can be directly chosen and wrapped by the end user, so creating different possibilities of embroidery and weaving. The ferules, local plants traditionally present among the materials of the area, are inserted in the spaces between the stripes and maintained

on the inside by the buttonholes of the wooden skeleton. The project foresees to provide the seat with a pair of shears, so that the ferules can be personally pruned following the instructions of specifically designed and marked cuts, as directly indicated on the ferules or on an instructions book. C. Nihilius

MATERIALI /Listelli di faggio Wood /Tessuto Ferules /Pellame Leather or fabric bands / Poliuretano per imbottitura Polyurethane padding

/Imbottito /Ricamo /Ferula /Do it yourself

/Sharing /Ferule /Embroidery /Padded

FERULA+CAVEOSA

/ 59


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62 /


+ CAVEOSA

La caveosa nasce dalla competenza relativa ad una tradizione propria del territorio: la lavorazione del tufo. Si sviluppa attorno ad una intuizione artistica e ad una sensibilità artigianale e plastica, ponendo il suo punto di arrivo oltre la semplice funzione di seduta, portando con se la forza del gesto scultoreo e materico. I due grossi blocchi di tufo, che affondano con la loro imponete massa sul terreno, sono attraversati da fasce elastiche annodate in abbondanza sul lato, disegnando una composizione semplice e sofisticata, evocando aspetti concettuali e nel contempo funzionali dell’idea stessa di seduta.

+ CAVEOSA

The Caveosa originates from a peculiar traditional skill of the territory: tuff processing. It is developed on an artistic intuition and a craft and plastic sensitivity, setting its point of arrival behind the simple sitting function and carrying the strength of the sculptural and material gesture. The two large tuff blocks, imposing their mass on the ground, are crossed by elastic bands abundantly knotted on the side, drawing a simple and sophisticated composition, which evokes both conceptual and functional aspects of the idea of ​​sitting.

/ LAB. MILANO Laura Clamens Michela Credaro Luisa di Lorenzo Margherita Gentile Zara Tentriabeng Shao Junxiu Alessia Ulisse

/ LAB. MATERA Diego Calocero Marco Lombardi Vito Maiullari Gabriella Talò Mariateresa Talò

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6


DESCRIZIONE

MATERIALI / materials

MATERIA lavora sulla complessità visiva, sulla combinazione di contributi artigianali e industriali e sulla molteplicità delle ipotesi di progetto. La sua caratteristica principale è l’utilizzo di materiali di recupero, o di basso costo, utilizzati nella produzione industriale dell’imbottito. Le tre componenti di progetto consistono in: un telaio in listelli di faggio, normalmente utilizzati per la struttura dei divani, fino ad ottenere una lunghezza finale di 250 cm, strisce di tessuto (scarti di lavorazione industriale) cucite ad anello, imbottite nella parte superiore preposta alla seduta, e più rigide nella parte inferiore per evitare eccessivi ingombri, cucite lateralmente in gruppi di tre o quattro per poter essere infilate nei listelli e creare una soffice trama imbottita, e i cuscini realizzati con diversi tessuti, dimensionati come i listelli, che svolgono la funzione di sostegno al telaio ligneo se legati tra loro con l’utilizzo di laccetti, o di guanciale se utilizzati separatamente. .

DESCRIPTION It deals with visual complexity, the combination of craftsmanship and industrial work and the multiplicity of design hypothesis. Its main feature is the use of recycled and low cost materials used in the industrial production of upholstery. The three components of the project consist of: a frame made of the beech laths, normally used to build sofas structures, with a final length of 250 cm; strips of fabric (industrial waste) sewn into rings, padded at the top part of the seat and more rigid at the bottom to avoid excessive dimensions, laterally sewn into groups of three or four in order to be inserted into the sticks and create a soft padded texture; and the pillows made with different fabrics, as big as the laths, functioning as a support to the wooden frame when bonded together with the use of laces, or as a pillow when used separately.

/Sostenibilità

/Modularità

/Flessibilità

/Low cost

/Sustainability /Flexibility /Low cost /Modularity

MATERIA

/Listelli di faggio Beech wood laths /Tessuto Fabric /Pellame Leather /Poliuretano per imbottitura Polyurethane padding

/ 65


66 /


/ LAB. MILANO Agnese Portolan Camilla Romani Roberta Ruozzo Elena Sanfilippo Michela Wissdorf

/ LAB. MATERA Beatrice Bambi Natale D’Aloia Tina LaMacchia Pierpaolo Lonardelli Vincenzo Marchitelli Guido Santilio

/ 67


68 /

7


DESCRIZIONE Partendo dalla suggestione della tecnica giapponese dell’origami, il progetto si è articolato sull’idea di sperimentare sui concetti di piegatura, economia dello spazio e libera conformazione, cercando di definire una versatilità d’uso dei componenti che possono infatti assumere la configurazione di sofà, chaise longue, seduta multipla o complemento d’arredo. Si è così sviluppata la proposta di un kit completo, totalmente ripiegabile e quindi facilmente trasportabile e riponibile, in grado di adattarsi a spazi, ambienti e abitudini d’uso diverse, rispondendo alla domanda sempre più frequente di flessibilità e multifunzionalità degli arredi in rapporto al tema degli spazi ridotti. L’oggetto finale, si articola in tre componenti: Il modulo in legno, che può essere utilizzato come libreria o per definire le geometrie del modulo guida. Il modulo guida semi-rigido, costituito da pannelli di legno e feltro, incollati per eliminare le cuciture, che può essere scomposto in due pezzi, e infine il modulo imbottito che ricalca

le geometrie del modulo guida. .

into two pieces; the padded module, tracing the geometry of the guide module.

DESCRIPTION

MATERIALI / materials

Starting from the charming Japanese technique of origami, the project has been built on the idea to experiment the concepts of folding, economy of space and free shape, trying to define a versatile use of the components, being able to assume the configuration of sofa, chaise longue, multiple seats and furnishing. The proposal has been conceived as a complete kit, entirely folding, easy to transport and store, able to adapt to different spaces, environments and usages, so responding to the increasingly frequent demand for furniture flexibility and multifunctionality required by limited spaces. The final object is made of three components: the wooden element, which can be used as a library or to define the geometry of the guide module; the semi-rigid guide module, consisting of panels of wood and felt glued to avoid seams, which can be disassembled

/Legno di olivo Olivewood /Feltro Felt /Tessuto Fabric /Poliuretano per imbottitura Polyurethane padding

/Personalizzazione

/Trasformabilità

/Sintesi

/Flessibilità /Multifunctionality /Personalization /Synthesis /Versatility

I.M.E.S.

/ 69


70 /


/ LAB. MILANO Eleonora Aquili Serena Caldarozzi Francesca Casartelli Chiara Cavanna Akina Hanano Xiao Zhuoyun

/ LAB. MATERA Luca Disimino Grazia Patruno Graziana Saccente Paola Zigrino Guido Santilio

/ 71


72 /

8


DESCRIZIONE

particolare.

Dall’analisi del modello tradizionale di “poltrona”, il percorso progettuale si è concertato sul tema della decostruzione dei suoi elementi di base cercando di individuare strade alternative di assemblaggio e, sopratutto, di definirne le possibilità di ri-progettazione in termini di riduzione delle sue parti ad un disegno essenziale. Ulteriore suggestioni sono state individuate nei materiali utilizzati dall’arte povera e alcune ricerche formali nell’ambito dell’architettura, il tutto rivolto verso l’obiettivo di utilizzare materiali e tecnologie a basso costo. Si è così sviluppata l’idea di produrre un semplice elemento strutturale in legno che funge da contenitore di un ventaglio di fogli di poliuretano da imbottitura, che permette di dimensionare la seduta in molteplici configurazioni. Attraverso la sovrapposizione dei fogli bidimensionali si viene così a formare una struttura tridimensionale variabile, essenziale nei suoi elementi compositivi, permettendo una confortevole seduta e connotata da una identità

DESCRIPTION Proceeding from the analysis of traditional “armchair” models, the design process has focused on the deconstruction of its basic elements, trying to find alternative ways of assemblage and, above all, to define re-design possibilities by reducing its parts to a basic scheme. Further suggestions came from the materials traditionally used in poor art and some formal research in architecture, all facing the aim to use low cost materials and technologies. It has thus developed the idea of producing a simple structural wood element, acting as a container of fanshaped sheets of polyurethane foam, so converting the seat in multiple configurations. By overlapping the two-dimensional sheets, a variable three-dimensional structure with essential composition elements takes shape, allowing a comfortable seat with a particular

identity.

MATERIALI / materials /Legno Wood /Feltro Felt

/Stratificazione

/Interazione

/CONTRASTO

/Stratification /Interaction /Contrast /Variation

/Draft

MILLEFOGLI

/ 73


74 /


/ LAB. MILANO Mattia Bernardi Giulia Bianchi Gaia Bonfanti Violante Cappuccini Luca Cortina Paola Maggioni

/ LAB. MATERA Floriana Giorgio Domenico Liuzzi Gianpaolo Morollo Giovanni Nicoletti Lucia Sirressi

/ 75


DISAGEVOLI 76 /

/

SUPER


IO Z I I / 77

COMFORT


78 /


SAN NICOLA DEI GRECI DISAGEVOLI OZII Il titolo della mostra, deve essere letto in relazione alla mostra presentata dal Museo del Design della Triennale di Milano, ovvero “Il super comfort” che, come Andrea Branzi ne fa magistralmente emergere, rappresenta un ossessione del design italiano. La mostra presenta progetti realizzati prevalentemente negli anni ruggenti del soggiorno, quell’alcova dell’ozio e cattedrale della rappresentanza che la classe sociale neo borghese da pochi anni si poteva permettere, consacrando all’accoglienza spazi domestici non più relegati a necessità strettamente funzionali. Un nuovo spazio domestico, una vetrina famigliare destinata all’ostentazione, modesta o opulenta che fosse, al tempo libero e alla contemplazione, dove il divano la fa da padrone. Quell’alveo morbido e avvolgente su cui adagiarsi mollemente per conversare, per leggere o, più spesso, per lasciarsi intorpidire dal suadente e rassicurante flusso emanato dal focolare catodico. Gli otto prototipi disegnati e realizzati dal laboratorio MIM, non sembrano

appartenere a questo scenario. Non si sono posti il problema di essere confortevoli, perlomeno in senso tradizionale, perché non hanno ritenuto questo requisito un’urgenza primaria. Guardano verso altri scenari, verso altre valenze dell’oggetto. Colgono i comportamenti di una nuova domesticità dove modularità, componibilità, informalità, economia degli spazi e low cost, sono concetti privilegiati. Sono progetti che nascono dalla consapevolezza di una mutazione storica rilevante, di abitudini e riti sostanzialmente diversi rispetto alla generazione precedente, di un’idea di oggetto domestico che diviene soggetto, caricandosi di valori simbolici e di utilizzo molto diversi da quelli caratteristici dell’oggetto divano. Non sono oggetti pensati per essere calati nello spazio della casa, ma per dialogare con esso. Non si accreditano come soluzioni definitive ad una domanda di comfort, ma pongono piuttosto delle domande sul concetto stesso di comfort, restituendo così, sul piano formale, il loro processo analitico e critico di progettazione.

/ UNCOMFORTABLE IDLENESSES / 79

The title of this exhibit should be read in connection with the exhibition presented by the Museum of Design at Milan Triennale, called “The super comfort” representing, as masterfully underlined by Andrea Branzi, an obsession for Italian design. The exhibition mainly shows projects realized during the golden years of the living-room, considered as an alcove of idleness and the representation cathedral of the new middle class, devoting specific space to the reception, no longer relegated to strictly functional needs. It is a new domestic space, a family showcase intended to ostentation, either modest or wealthy, to leisure and contemplation, where the sofa is the master. It is a soft and snug shell to lie down languidly, while conversing and reading or, more often, to go numb through the relaxing and


/MELISSA

/BE TWEEN

/MN

/TAPE TALE

/FERULA

/MATERIA

80 /


reassuring flow of the cathode fireside. The eight prototypes designed and manufactured within M/I/M lab, do not seem to belong to the same scenario. The problem of being comfortable has not been faced in the traditional sense, since this feature has not been considered as an urgent primary requirement. These objects look towards other scenarios and values. They capture the behaviour of a new domesticity, where modularity, sectionality, informality, space economy and low cost are privileged concepts. /IMES

/ 81

/MILLEFOGLI

The projects arise from the awareness of a substantial historical change, where habits and rituals are significantly different from the previous generation, where a domestic object becomes a subject, acquiring new symbolic values, unsuitable to the traditional concept of sofa. These objects are not designed to be dropped in the house space, but to communicate with it. They cannot be qualified as permanent solutions to a demand for comfort, but they rather raise questions about the concept of comfort, thus representing their analytical and critical design process in formal terms.


/P40 - Borsani Osvaldo /Bird - Dixon Tom

/Bocca - Studio 65

/Antropus - Marco Zanuso / Donna - Gaetano Pesce

/Superonda - Archizoom

/Capitello - Gilardi Piero (Studio 65)

/Torso - Deganello Paolo

/Bambola - Mario Bellini

/Primate - Achille Castiglioni

/Capitello - Gilardi Piero (Studio 65)

82 /


Il SUPER COMFORT

/Lady - Marco Zanuso

/Serpentone - Boeri Cini /Victoria&Albert - Ron Arad (Moroso)

/Joe - De Pas, D’Urbino, Lomazzi

/Blow - De Pas, D’Urbino, Lomazzi

/Her - Fabio Novembre

/Papillon - Rosati Guido Maria / Jumbo - Rosselli Alberto

Nell’ambito del Progetto M/I/M/Design District, viene presentato Il Super-Comfort, una sezione della prima edizione del museo del Design della Triennale di Milano, dal titolo Le Sette Ossessioni del Design Italiano, presentata per la prima volta a Milano nel 2007, diventa appunto mostra tematica legata al contesto specifico, ed alla natura del progetto. Con il termine “super-comfort” il curatore Andrea Branzi, individua una delle “ossessioni” del design italiano, cioè una serie di categorie culturali che non corrispondono a reali necessità di mercato né a vincoli tecnologici, ma a logiche e modalità di progetto di una cultura che affronta la contemporaneità conservando relazioni con antiche memorie e tradizioni. Attraverso una selezione di alcuni pezzi iconici, dalla Sacco di Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro al / 83 Superonda di Archizoom, dalla Blow di Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi alla Her di Fabio Novembre, è illustrata la ricerca sui materiali, sulla loro consistenza, sulla forma e sulla capacità di creare benessere fisico e, insieme, produrre un effetto psicologico di comfort.

/Sacco - Gatti, Paolini, Teodoro


Arricchisce l’allestimento un contributo filmico del regista napoletano Pappi Corsicato, ideato appositamente per il Triennale Design Museum: una galleria di immagini che indaga il rapporto tra il corpo, i materiali e le forme che, comunemente, definiscono il concetto di comfort /

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M/I M/ Design District Project has presented the Super-Comfort, a section of Milano Triennale Design Museum’s first edition, entitled Le Sette Ossessioni del Design Italiano (The Seven Obsessions of Italian Design) which has been exhibited for the first time in Milan in 2007, and became the thematic exhibition, connected to this specific context and TO the nature of the project. By using the expression “Super-comfort” the curator, Andrea Branzi, identifies one of the “obsessions” of Italian design: a series of cultural categories which do not correspond to the real needs of the market nor to technological constraints, but to project logics and methodologies which approach contemporary reality by maintaining their relations with ancient memories and traditions. The selection of some iconic pieces, from the Sacco by Piero Gatti, Cesare Paolini and Franco Teodoro to the Superonda by Archizoom, from the Blow by Jonathan De Pas, Donato D’Urbino and Paolo Lomazzi to the Her by Fabio Novembre, shows the research on materials, their texture, shape and ability to provide a physical sense of well-being and create psychological comfort. The exhibition has been enriched through the movie by the Neapolitan director Pappi Corsicato, specifically designed for the Triennale Design Museum: a gallery of images exploring the relationship between the body, the materials and the shapes which commonly define the concept of comfort.


INCISI

DECLARATIONS

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Vito DE FILIPPO 86 /

Presidente Regione Basilicata President of Basilicata Regional Government

Quando per la prima volta me ne parlarono, non nascondo di aver nutrito, al pari di taluni imprenditori del settore, qualche perplessità sul reale successo di un progetto sicuramente ambizioso, qual è quello legato al rilancio del Distretto del Mobile Imbottito di Matera denominato MIM-DD. Vale a dire: Mobile Imbottito Matera Design District. I fatti, devo ammetterlo, mi hanno dato torto. E sono felice, oggi, di prenderne pubblicamente atto. Così come, con grande onestà intellettuale, hanno fatto quegli stessi imprenditori del polo del salotto materano, i quali dopo aver manifestato qualche iniziale posizione critica rispetto a questo progetto, hanno poi saputo cogliere lo spirito autenticamente innovativo dei laboratori sperimentali avviati da Sviluppo Basilicata, diventando essi stessi i migliori testimonial di un progetto senza precedenti. Un progetto - per mutuare una felice espressione coniata in questa circostanza dall’imprenditore Saverio Calia, art director dell’omonimo gruppo industriale materano che si fonda su un’idea di interazione, dialogo e cooperazione tra il mondo dell’Università e quella del lavoro, tra il Nord e il Sud, tra artigiani e docenti per rilanciare il Distretto del Mobile Imbottito di Matera. A decretare il successo del progetto MIM-DD sono stati soprattutto loro: i 45 giovani designer lucani e pugliesi, insieme con i 45 laureandi milanesi del Politecnico di Milano, da un lato, e i professionisti, gli artigiani e gli imprenditori del Mobile Imbottito, dall’altro. Tutti impegnati a dare il meglio di sé. Tutti motivati

dalla comune passione di rileggere e reinterpretare non solo i materiali tipici del luogo o gli spunti che un paesaggio naturale così speciale come quello materano sa offrire, ma anche gli stili di vita e le abitudini raccontati da documenti e archivi storici, messi a disposizione di chi sia realmente interessato a creare qualcosa di nuovo, partendo dalle esperienze del passato. Non a caso, i prototipi realizzati dai nostri ragazzi, esposti nella suggestiva cornice di San Nicola dei Greci a Matera, insieme con modelli che portano la firma di alcuni dei mostri sacri del design italiano e che per la prima volta sono stati esposti fuori Milano, dove sono conservati presso la Triennale, non hanno per niente sfigurato in questo inedito confronto. Anzi, molti visitatori, per loro stessa ammissione, hanno fatto fatica a distinguere i prototipi della Triennale da quelli realizzati dai designer lucani e pugliesi e dalle nostre aziende. Come si sa, il percorso, iniziato il 12 novembre 2010, ha portato all’elaborazione di otto progetti di sedute, tre dei quali saranno esposti nelle prossime settimane a Colonia, in occasione della Fiera internazionale del mobile imbottito. Cosa si deduce da ciò? Una cosa essenzialmente. E cioè che un progetto nato per iniziativa del “pubblico” e finanziato con i soldi della Regione è riuscito a catalizzare intorno a sé l’entusiasmo dei giovani e l’interesse degli imprenditori del settore. Per cui non è azzardato auspicare, come io credo si debba fare, un salto di qualità dell’intero progetto, legato questa volta alla nascita di una struttura “privata” che faccia del design innovativo la sua missio-


M/I/M Distretto del Mobile Imbottito Materano

ne imprenditoriale. Sarebbe la riprova di ciò che io vado ripetendo da tempo. E cioè che di fronte alla crisi economica la Basilicata deve reagire con progetti di largo respiro in grado di coniugare innovazione, ricerca e sviluppo, dando fiducia al suo sistema produttivo. Esattamente come, grazie a Sviluppo Basilicata, siamo stati in grado di fare questa volta a Matera col progetto MIM-DD. / I cannot disguise the fact that the first time I’ve heard about it, I was doubtful – like some entrepreneurs of the sector- about the real success of a certainly ambitious project, linked to the revival of the Upholstered Furniture District in Matera, called M/I/M/DD. That is to say: Matera Upholstered Furniture Design District. I must admit that the facts proved me wrong. And I am happy, today, to take cognizance of it publicly. The same thing has been made, with great intellectual honesty, by the entrepreneurs of Matera district: after the first critical position they have been able to capture the truly innovative spirit of the experimental laboratories launched by Sviluppo Basilicata, so becoming they the best testimonial of an unprecedented project. The project - borrowing a well-chosen expression of the entrepreneur Saverio Calia, art director of the homonym Industrial Group in Matera - is based on an idea of interaction, dialogue and cooperation between the University and the world of work , between North and South, artisans and professors to

revitalize the Upholstered Furniture District. The success of M/I/M/DD project has been mostly determined by them, the 45 young designers from Basilicata and Puglia, along with the 45 students of the Politecnico di Milano on the one side, and professionals, artisans and entrepreneurs of Upholstered Furniture on the other. All of them have been committed to give their best. All of them have been motivated by a common passion to revise and reinterpret not only local materials or ideas, naturally inspired by Matera special landscape, but also the lifestyles and habits as expressed in historical documents and archives, available for those who are really interested in creating something new, starting from the experiences of the past. Not surprisingly, the prototypes of our young creatives, exposed in the beautiful setting of San Nicola dei Greci in Matera, did not disfigured in the queer comparison with the models created by some giants of Italian design, exposed for the first time outside Milan, where they are currently stored at the Triennale. Many visitors admitted to have struggled to distinguish the prototypes of the Trienniale from those made by the designers of Basilicata and Puglia with the help of local businesses. The path, begun on November 12th 2010, led to the elaboration of eight projects, three of which presented at the International Exhibition of upholstered furniture in Cologne. One thing can be essentially gathered from this experience: a project born from a “public” initiative, financed by the Regional

Government, has managed to attract the enthusiasm of young people as well as the interest of the entrepreneurs. So I believe we should hope for a quantitative leap of the entire project, this time related to the birth of a “private” structure, where innovative design is a business mission. This would demonstrate what I’m suggesting: Basilicata must face the crisis through large-scale projects combining innovation, research and development, relying on its own production system. Just as we did, thanks to Sviluppo Basilicata, in Matera with the M/I/M/DD project.

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Marcello PITTELLA 88 /

Assessore Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa, Innovazione Tecnologica Regione Basilicata Regional Councilor for Productive Activities, Enterprise Policy and Technological Innovation of Basilicata Region

La sperimentazione formativa di alta qualità, aggregando attorno a se aziende, giovani, artigiani e istituzioni in un percorso condiviso e virtuoso, segna un punto di indirizzo preciso per il futuro. Il progetto MIM Design District, grazie ad una didattica non tradizionale, ha messo in contatto le imprese con il mondo del design e con i processi di valutazione di nuovi concept e nuove energie progettuali. I risultati ottenuti nella prima fase del progetto sono da considerarsi eccezionali in quanto indicatori delle opportunità possibili, in termini di energie disponibili sul territorio. Questi dati incoraggiano quindi l’ipotesi di una proposta più ampia che includa nel suo raggio di azione un bacino più ampio di attività, che si affiancheranno al comparto dell’imbottito. L’attivazione di programmi di sviluppo congiunti contando sull’effetto propagazione che potrebbe coinvolgere successivamente altre regioni limitrofe, potrebbe concorrere alla definizione di un sistema territoriale diffuso, attivando una partecipazione di imprese, enti privati e di formazione che potrebbero attivare energie virtuose per concorrere alla costruzione di un centro di attrazione qualitativa internazionale.

High quality experimental training, bringing together companies, young people, artisans and institutions in a shared and virtuous path, represents a specific address for the future. Thanks to the non-traditional training of M/I/M Design District project, businesses have been put in touch with the world of design and the evaluation processes of new concepts and new energies. The results of the first phase of the project can be considered exceptional, since they indicate the possible opportunities provided by energies available in the area. These findings encourage the hypothesis of a more comprehensive proposal including a wider range of activities, standing next to the sector of upholstery. The activation of joint development programs, relying on the propagation effect that could later involve other neighbour regions, may contribute to the definition of a common regional system, by activating the participation of enterprises, private and training institutions which may trigger virtuous efforts towards the construction of an international centre for quality attraction.


Salvatore ADDUCE Sindaco di Matera Mayor of Matera

Dalla crisi si esce puntando sull’innovazione e sulla ricerca. Troppo spesso questa affermazione rimane una semplice aspirazione. A Matera invece partendo dalla crisi del mobile imbottito si va delineando un progetto innovativo che porterà alla creazione di un centro di ricerca internazionale sul design. Dopo un percorso didattico realizzato a Matera grazie alla Regione Basilicata che ha visto la partecipazione di giovani architetti, designer, creativi della nostra regione, della Lombardia e della Puglia, con la disponibilità del Politecnico di Milano e con un qualificato partenariato costituito dal Consorzio Poli.Design (Milano), Arthur D. Little (Roma), Proàgo (Lecce) e Graficom (Matera), è arrivato il tempo di fare ulteriori passi in avanti dando concretezza all’idea di realizzare nella nostra città uno spazio di approfondimento strategico su questi temi non solo per arricchire il sistema formativo locale, ma anche e soprattutto per caratterizzare lo sviluppo del territorio su modelli innovativi. E’ facile immaginare come la prossima presenza della Scuola di alta formazione e studio dell’Istituto centrale di restauro e un centro di ricerca sul design farebbero di Matera un luogo di eccellenza nel panorama internazionale dell’arte visiva. Coniugare lo sguardo sul passato con le prospettive di futuro servirebbe ad innescare nuove competenze e potenzialità di crescita nel campo della creatività in una dimensione decisamente europea e in linea con la sfida di candidarci a Capitale europea della cultura nel 2019.

We can face the crisis by focusing on innovation and research. Too often this statement remains a mere ambition. On the contrary, starting from the crisis of the upholstered furniture sector, Matera has been able to develop an innovative project aimed at the creation of an international research centre on design. The training path has been carried out in Matera with the support of Basilicata Region, which saw the participation of young architects, designers, creative people coming from our region, Lombardy and Apulia with the availability of the Politecnico di Milano and a qualified partnership formed by the Poli.Design Consortium (Milan), Arthur D. Little (Rome), Proàgo (Lecce) and Graficom (Matera). Now it’s time to make headway, by giving concreteness to the idea of building an area where such issues can be in-depth and strategically examined, not only to enrich the local education system, but also to base spatial development on innovative models. It’s easy to imagine how the presence of the School for Higher Education and Study of the Central Institute of Restoration, together with a research centre on design would turn Matera into a place of excellence within the international visual art survey. A look to the past combined with future opportunities would serve to trigger new skills and potentialities in the field of creativity within a definitely European dimension, and in line with the challenge of presenting Matera as a candidate for 2019 European Capital of Culture.

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Tito DI MAGGIO 90 /

Presidente del Distretto del Mobile Imbottito di Matera President of the Matera Upholstered Furniture District

MIM Design District? Un grande auspicio per il futuro. Ripercorrere la travagliata storia di questa esperienza, diventa ben poca cosa rispetto al risultato finale. La carica emotiva, l’entusiasmo e, perché no, la gioia che i 45 studenti del Polidesign di Milano insieme ai 45 architetti, designers e studenti di Basilicata e Puglia sono riusciti a trasmettere agli operai delle aziende del Distretto con i quali hanno collaborato, credo rimarrà impressa nella memoria di tutti noi. Non si trattava di un momento qualsiasi: Fiere di Colonia e di Parigi da preparare, ansia di una crisi ancora pressante, tensioni, paure, eppure, bastava passare per il reparto prototipi di una delle aziende che hanno partecipato al progetto MIM Design District e appariva evidente un’aria nuova, un entusiasmo avvincente e contagioso e, forse, una strada nuova per un orizzonte che riacquisti i colori rosei di un passato recente, che ha fatto del Distretto del Mobile Imbottito di Matera, una delle realtà industriali più importanti al mondo. Eccola la strada per competere sullo scacchiere internazionale della globalizzazione: qualità, innovazione e design, in una parola sola Made in Italy. Allora siamo sulla strada giusta. E abbiamo messo le prime pietre importanti, a Matera si potrebbe dire i primi Sassi: progetto serio, pubblico e privato che interagiscono qualificando al meglio il progetto, Nord e Sud che si integrano, si fondono e danno dell’Italia l’immagine migliore e le imprese, operai, impiegati, dirigenti e imprenditori insieme, per tornare ad affermare il nostro lavoro, il nostro territorio.

What is M/I/M Design District? It has been the best Christmas gift and a great hope for the future. The troubled story of this experience is a small thing if compared with the end result. The emotion, enthusiasm, and the joy the 45 students of the Polidesign, together with the 45 architects, designers and students from Basilicata and Puglia have been able to transfer to the workers and the companies of the District, will stick in the memory of all of us forever. It was not an ordinary moment: the Fairs in Cologne and Paris had to be arranged, the distress for the global crisis was still pressing, tension and fears were palpable, but while crossing the prototype department of one of the companies involved in MIM Design District, a breath of fresh air could be felt together with an excitement and contagious thrilling, a new way to reacquire the bright colours of the recent past, when the Upholstered Furniture District represented one of the most important industrial realities in the world. This is the right way to compete in the international arena of globalization: quality, innovation and design, in a nutshell: Made in Italy. Then we are on track. And we put the first important milestones (in Matera we would say “the first important sassi”): a serious plan, where public and private sectors interact to improve the project, North and South integrate and blend to give the best image of Italy, and businesses, workers, employees, executives and entrepreneurs work together to assert our work, our territory.


M/I/M Distretto del Mobile Imbottito Materano

Raffaele RICCIUTI Amministratore Unico Sviluppo Basilicata SpA Sole Director of Sviluppo Basilicata SpA

Un’esperienza progettuale e formativa che Sviluppo Basilicata ha attuato con il Poli Design di Milano, Arthur D. Little, Proàgo e Graficom partendo dal concetto che il design e la sperimentazione sono un punto di forza centrale di esplorazione delle aree di confine tra esperienza artistica e produzione artisticoindustriale. Ora sono proprio i risultati della prima fase del progetto ad incoraggiare l’ipotesi di una proposta più ampia quella della realizzazione a Matera di un Centro di Ricerca e Sviluppo per il design rivolto non solo al territorio materano ma alla collaborazione e alla cooperazione con il territorio circostante e internazionale. La Basilicata e, nello specifico, il territorio materano, possiede un importante potenziale di talenti creativi e di innovazione. L’impresa è lo snodo per lo sviluppo del territorio in cui creatività, innovazione e internazionalizzazione hanno in comune un impatto positivo sulla competitività e sono la condizione necessaria per la vita delle PMI nello scenario globalizzato. Una scuola di design che metta insieme il sistema pubblico con il sistema imprese in un azionariato diffuso ad imprese piccole e grandi locali, nazionali e internazionali che condividano il progetto del Matera Design System è l’auspicio di messa a valore di un’esperienza di successo.

This project and training experience, implemented by Sviluppo Basilicata with the Poli.Design in Milan, Arthur D. Little, Proàgo and Graficom, is based on the concept that design and experimentation are keypoints to explore the border areas between artistic experience and artisticindustrial production. The results achieved in first phase encourage the idea of a more comprehensive proposal aiming at the construction of a Center for Design Research and Development in Matera, targeted not only at Matera area but aiming at the collaboration and cooperation with both local and international territory. Basilicata and, more specifically, Matera area, has a significant potential for creative talent and innovation. Enterprises represent the hub for the development of a territory where creativity, innovation and internationalization have a common positive impact on competitiveness and represent the necessary condition for SMEs’ life within the globalized scenario. A design school, able to putting together the public system and the entrepreneurial world in a broad share ownership, including local small and large businesses, national and international companies, all sharing the same project idea, is the hope to increase the value of a successful experience.

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RINGRAZIAMENTI Ringrazio vivamente: Alberto Versace Presidente del Comitato di Coordinamento del Programma “Sensi Contemporanei” del MISE, Vincenzo Folino, Gennaro Straziuso ed Erminio Restaino, già Assessori Regionali alle Attività Produttive, Andrea Freschi, già Direttore Generale del Dip. Regionale AA.PP., Luigi Gianfranceschi e Carmela Panetta, già Dirigenti del Dip. regionale AA.PP. per aver promosso e sostenuto la sperimentazione di un nuovo modello di intervento della Regione Basilicata per il rilancio del Distretto del Mobile Imbottito di Matera, con l’indispensabile concorso finanziario del settore pubblico regionale. L’azione di governo è stata fondamentale alla generazione di una visione e di una inedita percezione del potenziale di innovatività del nostro territorio; Tito Di Maggio Presidente del Distretto del Mobile Imbottito di Matera che ha accettato la sfida di un progetto sperimentale per ridare vigore ad una realtà industriale tra le più importanti nello scenario economico internazionale, i Responsabili, i Tecnici e il personale delle Aziende del Distretto del Mobile Imbottito Calia, Capolavori Italiani, Chateau d’Ax, Divano Italiano, Egoitaliano, Falegnameria Colacicco, Falegnameria Fratelli Cornacchia, New Style, Nicoletti Home, Polirex, Sofaland e lo scultore Vito Maiullari che hanno aperto i propri laboratori e offerto il loro know how e il loro tempo per dare vita ai progetti nati nel laboratorio sperimentale; 92 /

La Fondazione Triennale Design Museum di Milano per la disponibilità delle sedute della sezione “Il Super-Comfort della prima edizione del museo, dal titolo Le Sette Ossessioni del Design Italiano e il Circolo culturale “La Scaletta” per la disponibilità offerta durante l’organizzazione della Mostra Super Comfort- Disagevoli Ozii presso la Chiesa Rupestre di San Nicola dei Greci e per l’utilizzo delle immagini Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci; Ed un particolare affettuoso ringraziamento: ai protagonisti del percorso sperimentale: i 45 designer/artigiani lucani e pugliesi insieme ai 45 laureandi del Politecnico di Milano per il loro impegno, entusiasmo, creatività e professionalità nel dare forma e concretezza a concetti e idee per la creazione di 8 nuovi prototipi di sedute straordinariamente originali e ricche di simbolismi della tradizione locale, apprezzati su vetrine nazionali e internazionali; al Direttore artistico del Progetto Paolo Rigamonti, al Responsabile scientifico Arturo Dell’Acqua Bellavitisi del Poli.Design di Milano, al Project manager Ettore Bambi di Proàgo Srl, al Director Pratice PA Mario Nico di Arthur D. Little, ai Responsabili di Graficom Srl Vito e Francesco Paternoster e a tutto il personale dell’intera partnership di progetto e di Sviluppo Basilicata, impegnato nello svolgimento delle attività, per l’indispensabile, prezioso contributo di altissima professionalità profuso per performare qualitativamente l’intero progetto e per l’accompagnamento alle complesse fasi di avviamento e attuazione del percorso sperimentale; a Michele Vita Dirigente Generale del Dipartimento regionale Attività Produttive, Francesco Pesce Dirigente Ufficio Programmazione, Enrica Marchese Dirigente Ufficio Internazionalizzazione, Ricerca scientifica ed Innovazione tecnologica, Vito Marsico Dirigente Ufficio gestione e Regimi di Aiuto e al Personale dei rispettivi Uffici, per la proficua e dinamica interazione e disponibilità fondamentali alle attività di programmazione, gestione, attuazione di questo strumento inedito per il ns. territorio; al Presidente Vito De Filippo e all’Assessore alle Attività Produttive Marcello Pittella della Regione Basilicata per la fiducia confermata a Sviluppo Basilicata ad operare costantemente per cercare soluzioni utili allo sviluppo di questo territorio come attraverso questa sperimentazione sul design. Raffaele Ricciuti Amministratore Unico Sviluppo Basilicata SpA


AKNOWLEDGMENTS My sincere thanks go to Alberto Versace, President of the Coordination Committee of “Sensi Contemporanei” Program, promoted by the MISE (Ministry of Economic Development), Vincenzo Folino, Gennaro Straziuso and to Erminio Restaino, former Regional Councillor for Productive Activities of Basilicata Region, Andrea Freschi, former General Director of the Regional Department for Productive Activities, Luigi Gianfranceschi and Carmela Panetta, former Executive managers of the Regional Department for Productive Activities for having promoted and supported the experimentation of a new intervention model for the revival of the Upholstered Furniture District with the necessary public financial assistance. The action of the government has been crucial for generating a brand new vision and perception of the innovation potential of our territory. Tito Di Maggio, President of Upholstered Furniture District, for having accepted the challenge of an experimental project to restore the strength of one of the most important industrial realities in the international economic framework; the managers, technicians and the personnel of the Upholstered Furniture District companies: Calia, Capolavori Italiani, Chateau d’Ax, Divano Italiano, Egoitaliano, Falegnameria Colacicco, Falegnameria Fratelli Cornacchia, New Style, Nicoletti Home, Polirex, Sofaland and the sculptor Vito Maiullari for having opened their workshops and offered their expertise and time to give life to the projects of the experimental workshop. The Triennale Design Museum Foundation of Milan for their helpfulness in providing the sittings of the first edition of the “Super-Comfort” exhibition, entitled Le Sette Ossessioni del Design Italiano and “La Scaletta” Culture Circle, for having been always available, especially during the organization of the Super Comfort – Disagevoli Ozii exhibition at the Rupestrian Church and for having allowed the use of the images of Madonna delle Virtù and San Nicola dei Greci. My warmest special thanks go to the protagonists of this experimental path: the 45 designers and artisans coming from Basilicata and Puglia along with the 45 students of the Politecnico di Milano for their commitment, enthusiasm, creativity and professionalism in giving shape and substance to concepts and ideas for the creation of 8 new prototypes, extraordinarily original and rich in local tradition symbolism, appreciated in national and international showcases. the artistic director of the project, Paolo Rigamonti, the Scientific coordinator of the project, Arturo Dell’Acqua Bellavitis on behalf of Poli.Design, the project manager Ettore Bambi, on behalf of Proàgo Srl, the Director Practice PA , Mario Nico on behalf of Arthur D.Little, the managers of Graficom Srl, Vito and Francesco Paternoster and to the whole personnel of both the project partnership and Sviluppo Basilicata involved in the activities for their essential and precious contribution of the highest professional quality provided to perform the entire project, and for the guidance offered during the difficult start-up phase of this experimental process. Michele Vita, General Director of Productive Activities Department, Francesco Pesce, Executive Manager of the Programming Office, Enrica Marchese, Executive Manager of the Internationalization, Scientific Research and Technological Innovation Office, Vito Marsico, Executive Manager of the Aid Scheme Office, and to the staff of the respective offices for their fruitful and dynamic interaction and willingness, fundamental for planning, managing and implementing this unprecedented tool. the President Mr Vito De Filippo and the Regional Councilor for Productive Activities Marcello Pittella for having confirmed their confidence in Sviluppo Basilicata and having constantly worked to find useful solutions for the development of this territory, such as through this experimentation on design. Raffaele Ricciuti Sviluppo Basilicata Spa Sole Director

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1.


DESCRIZIONE

MATERIALI

L’ elemento peculiare individuato nel concept iniziale, il disorientamento, è stato il principio ispiratore del progetto, che si è sviluppato attorno all’individuazione di forme e soluzioni che coniugassero il rigore formale ad un gesto di “trasgressione” compositiva, ma fortemente legata alla modalità costruttiva dell’oggetto. Nascono da questa ricerca i due prototipi in rete metallica e in legno e feltro, accomunati dalla medesima logica strutturale, ovvero un modulo base aperto - nel primo caso la rete metallica, nel secondo due pannelli di legno con griglia forata - e un sistema di definizione della seduta che gioca sull’alterazione della regolarità del modulo, dando vita ad una serie di possibili declinazioni di assemblaggio. I due oggetti finali restituiscono entrambi un senso di disorientamento nelle loro geometrie strutturali, pur mantenendo un controllo delle forme e del disegno generale.

/ Rete elettrosaldata passo 10x10 nost? Nos convente patam /Corda semielastica imbottita nost? Nos convente patam /Multistrato di Betulla nost? Nos convente patam /Feltro convente /Poliuretano per imbottitura nost? Nos convente patam

DESCRIPTION Et it? Nostrac iamdii tatum intius auterfi caesceporae rehenti mmoruri ssElicerfe renicatil vis mo nihicula nost? Nos convente patam atanter habiste, vit, essulin virmandam o inprae ac me obsenat, eorum que aus, catqua L. Rudam tenterv itroptemus opubis. Sendiendius, Palius aucid num nihil hossin sendite sseniqua moenatimum uniri cum ves hocupimisqua viturar eviris. Ignonve runcla nius ompliam. O tessulia mac re, quiterem, qua molicam ad inam iam. Benatis siliure ceris. Ipti, demus oculoc tabus, deffreis alinAsdac rei priocup ienit. Upiorem hiliciv ivehem vignos iam nonon ti, nos nes, ut L. Qui pata vit; nis oma

/Perdita dei punti di riferimento /Contrasti /Disorientation /Contrasts

/Disorientamento

/No Landmarks

MELISSA

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