SurVivArt II Edizione 2020

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ART...

After All a brief introduction to Art since the Covid19 spread

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In copertina

Esuberante omaggio a Paul Tiililä

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PROGETTO D'ARTE CONTEMPORANEA di

Zanus Stefano

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Catalogo Direttore Generale ZANUS Stefano

Testi e Recensione critiche ZANUS Stefano CUDIN Gianpietro FIASCONARO Patrizia PERIN Siro BACCI Qedim

Traduzioni

SASSU Mariachiara

Progetto Graf ico BACCI Qedim

Casa Editrice

© SURVIVART PROJECT 2020

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PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE

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ART... a brief introduction to Art since the Covid19 spread

COPERTINA I EDIZIONE 6


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SOPRAVVIVERE Vivere - Arte di Zanus Stefano Nasce il Progetto SurVivArt ! L’arte di chi la fa, di chi la usa, ne parla o solo la guarda. L’arte che è il tubo catodico della nostra fantasia. L’anno duemilaventi iniziato come molti, con progetti in programma a medio e lungo termine dopo pochi mesi prende in contropiede il Mondo! Molti stati chiudono le frontiere, come gli Stati Uniti e l’Inghilterra, ma anche nei paesi europei dell’area Schengen (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera) non si circola più liberamente. questa è una delle tante limitazioni che d’ora in poi verranno prese anche da altre Nazioni ed in modo sempre più restrittivo senza essere certi di quando finirà. Ma quello che nessuno potrà fare è limitare i confini dell’arte. Quotidianamente questi confini sono travalicati dagli artisti che con i prodotti del loro intelletto riescono a profondere la voglia di sopravvivere. Con il “progetto internazionale d’arte survivart” si vuole raccogliere questa grande sinergia in un’unica testimonianza e renderla pubblica! Tutta la storia dell’umanità è stata soggetta a grandi mutamenti dopo eventi che hanno cambiato le abitudini della gente e questo progetto vuole in primo luogo documentare come gli artisti hanno reagito dopo l’evento pandemico del 2020 ed in pratica scrivere quella che sarà la Nuova Storia dell’arte visiva contemporanea. Per fare questo, chiamiamo gli stessi artisti che forniranno la loro testimonianza con le loro opere che per questo motivo, non dovranno essere antecedenti all’anno 2020 o almeno rielaborati da questa data. Il primo strumento del progetto è questo Catalogo, che ha una data di inizio ma non una di chiusura, in quanto man mano che gli Artisti aderiscono verranno di volta in volta inseriti. Un Catalogo diverso, perché non ci saranno artisti storici del passato, ma tutti quelli che stanno lavorando per il futuro!

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SURVIVE Live - Art by Zanus Stefano Project SurVivArt is born! The art of those who make it, of those who use it, of those who speak about or just look at it. Art as the cathode ray tube of our fantasy. Year 2020 started, like many others, with medium and long-term program projects but, just few months later, caught the World wrong-foot! Most countries close their borders such as United States and United Kingdom, but free circulation is no longer possible also through the borders of most European countries inside the Schengen Area, such as Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Island, Italy, Latvia, Liechtenstein, Lithuania, Luxemburg, Malta, the Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden and also Switzerland. This is one of the many limitations that will be applied also by other nations from now on in a stricter way without a possibly predictable end. But no one will be able to limit the boundaries of art. Artists trespass these boundaries every day thus inspiring the will to survive with the product of their intelligence. The intent of “Survivart International Art Project” is to gather this massive synergy in one common statement and share it as public domain. The history of mankind has always been subject to great changes after events that changed the habits of people, and this project in first instance wants to witness the way artists reacted after the pandemic event of 2020 and basically the intent is to describe what will be the new history of contemporary visual art. To do so, we muster artists to witness by means of their artwork, that for this reason, shall not be earlier than 2020 nor at least redrafted before such date. The first tool of this project will be this catalogue that has a starting date but not a closing date since all artists will be included as they adhere. This will be a different catalogue because it will not comprise historical artists from the past but all those artists who are working for the future! Translated by Mariachiara Sassu

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Zanus Stefano “Responsabile del Progetto”

Stefano Zanus è un'artista poliedrico, la sua cultura multidirezionale lo ha portato a sviluppare molteplici tecniche artistiche: pittore, grafico, fotografo, scultore, creatore di installazioni, performer, giornalista, animatore di attività artistiche. Un’esperienza tecnico-umanistica lunga quasi cinquant’anni, tutta all’insegna della curiosità, della sperimentazione, della ricerca di nuovi modi e tecniche per esprimere il contemporaneo. Veneziano, diplomato in maturità tecnica, dipinge da autodidatta e si avvicina alla fotografia come “paparazzo”. Nel 1968 la sua prima mostra personale. Nel 1973 va ad apprendere le tecniche incisorie alla Scuola Internazionale della Grafica. Nel 1999 iniziano le sue sperimentazioni di “Dripping Light Art”, dove il supporto fotografico è usato come tavolozza. Tra i tanti eventi che l’hanno visto protagonista, da segnalare la partecipazione a due mostre collaterali della 51° e 53° Biennale di Venezia: “kamikazeartwork n.1” e “krossing”.

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SURVIVART di Cudin Gianpietro Il mondo dell'arte va verso un concetto che si scosta dalla realtà, in un mondo di significati che possiamo dire " una continua ricerca del senso della vita", superando la regola di libertà limitata, perché l'arte può esprimersi in qualsiasi forma. Una realtà idealizzata è spesso manipolata, tutto secondo una proiezione che l'artista ha del suo fare, del suo bisogno di esprimersi, accostando materiali in un pensiero evocativo della capacità creativa. Il desiderio di una ricerca poetica originale, elabora una visione delle cose, degli oggetti, della materia, evocando spesso il proprio pensiero interiorizzato nel vissuto. Proporre un lavoro non può essere un fatto isolato o temporaneo, ma il piacere di rompere l'aspetto cinico e indifferente con cui un'opera viene vista perché non conosciuta. Nell' irrefrenabile voglia di esprimersi dell'artista, non va dimenticata la sua forza interiore che ha oggi nel creare una forma e domani un'altra. E' la leva che lo spinge continuamente nell'andare avanti nell' affermazione della propria personalità, dello stile, di una armonia tra il pensiero interiore, il proprio lavoro e la vita!

Survivart

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Cudin Gianpietro “Artista e Pensatore”

Nella sua carriera artistica in continuo divenire, ha partecipato alla Biennale Internazionale della Piccola Scultura di Padova e alla Biennale della Scultura d’Arte Dantesca (Ravenna). La curiosità che accompagna il suo animo gentile lo porta ad esporsi a sempre nuove sfide che lo vedono via a Nanao in Giappone per una realizzazione di un tabernacolo ed esposizione di Grafica e Scultura (1982), a Montrèal in Canada per presentare «Immagini» una cartella di grafica dedicata a Carolyn Carson (1983) a Santa Monica - California USA (1997), a Parigi (1998), in Russia, a Mosca per la realizzazione di più opere scultoree: Macchiavelli, Padre Alexander Men, Raoul Wallenberg per i Giardini della Biblioteca M. Rudomino (1996), a Venezia per una «performance» durante la 48° Biennale d’Arte Contemporanea (1999). Ha realizzato il design del soffitto della chiesa di S. Bellino a Padova e una serie di sculture monumentali che sono state collocate in vari punti della città di Padova e di fronte al Castello Carrarese. Dopo aver Realizzato il busto del «Giusto» G. Perlasca presso l’Istituto di Cultura Italiana a Budapest, copia dello stesso busto è stata collocata a Toronto – Canada, nei giardini della sede associativa degli Italiani-Veneti. Nel 2013 ha realizzato un intervento a Forte Marghera con il gruppo Materia Prima e partecipato all’evento collaterale alla Biennale di Venezia presso il Padiglione Tibet sede a Santa Marta.

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KRONOS E KAIROS di Fiasconaro Patrizia La consapevolezza di scrivere una nuova pagina della Storia, di vivere un momento epocale di passaggio si è fatta strada nel 2020, proprio quando la natura si trovava nella fase di transizione dall’inverno alla primavera. Fu quella volta in cui l’umanità, la nostra umanità, in tutto simile a un formicaio caotico e sfuocato, si trovò improvvisamente costretta a inchiodare, a spingere con forza sul pedale del freno. Con l’auto bloccata in mezzo alla strada, di fronte ad una voragine appena spalancata, il cuore in gola, la testa che girava per la paura e l’ebrezza dello scampato pericolo, ha cominciato a sperimentare qualcosa che -più di un contraccolpo- aveva il sapore del contrappasso: l’essenziale, finalmente smascherato, stava trasformando gli impazienti in pazienti, gli invisibili in visibili, la forza in fragilità, il necessario in superfluo, la vicinanza in distanza e, inesorabilmente, poneva in stand-by assieme alle feste, ogni rituale associativo e lavorativo. Dismesse le maschere del carnevale e della vita, se ne dovettero indossare altre, asettiche, senza sorriso e senza pianto: i nuovi volti di un mondo messo in fila, ingabbiato in un gigantesco, mostruoso condominio, da cui non si poteva uscire. La gente, affacciata ed esposta al davanzale di miliardi di quotidiane finestre, mentre imparava a guardarsi a quadratini, cercò di trasformare in normalità quello che normale non era: ripulì casa, si dilettò a cucinare, sostenne un esercito silenzioso di nuovi eroi, cantò sul balcone, allenò il corpo tondo e goffo sulla piastrella della cucina, si sentì cullata da pubblicità create per sostenere fragili emozioni di un’umanità sospesa. Obbligata a vivere in isolamento, privata di ogni contatto, la società fu costretta a sperimentare alla rovescia la sindrome di Asperger e, nella difficoltà di non riconoscersi, di non rincontrarsi e di non capire più nulla, entrò in panico. Il grandioso reticolo in cui tutto sarebbe dovuto apparire sotto controllo -dalle scadenze alla razionalizzazione delle paure- mostrò le sue crepe: cercare la quadratura del cerchio tramite infiniti numeri di statistiche e percentuali, coniare slogan per tenere insieme nostalgie e speranze, assenze e presenze, solitudini e convivenze obbligate, libertà

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e prigioni, ebbe il sapore di un placebo utile per esorcizzare paure e scoramenti, ma non servì a ripartire: la consapevolezza che quell’evento inatteso, arrivato da Oriente, avrebbe avuto una portata rivoluzionaria esibiva drasticamente il biglietto di sola andata: la vita non sarebbe più stata quella di prima. Per sopravvivere bisognava cambiare ottica, partire dall’etimo della parola crisi, momento in cui Ippocrate, di fronte al malato, respirando l’olezzo di piaghe in putrefazione, cercava di leggere -tra le pieghe della sofferenza- i segni di speranza e di vita. Crisi in medicina era la sottile lama del rasoio che separava morte e vita, dando a ciascuna la medesima possibilità. Ecco, per non avere solo paura del futuro si doveva ripartire proprio da questa duplicità semantica, smarrita nella polvere dei secoli. Crisi era anche sfida. La prima sfida riguardò la percezione del tempo: l’obbligo di stare a casa trasformò Kronos - terribile divoratore di figli- in Kairos, dono. Il tempo si dilatò, divenendo preziosa sacca di riflessione, inatteso spazio di ripensamento. Qui, prima della politica e dell’economia, ritrovò vigore l’arte: riflettendo, raccontando, interpretando nell’immobile attesa, cominciò a rielaborare il lutto; poi, intuendo, pre-sentendo e progettando si fece carico di una nuova responsabilità: traghettare il fragile malato verso la resilienza. Lo fece con l’incisività delle pennellate e il vigore della materia plasmata, con la luce della fotografia e con l’occhio della telecamera, con la pregnanza dei versi e la forza delle lettere. L’arte trasformò la disabilità collettiva in nuova abilità, parlò di nuove opportunità, usò tocchi di originalità per rompere lo spirito gregario ed evitare la sparizione, lo smarrimento totale. Lo fece lacerando griglie, superando confini reali e virtuali; cercò di risocializzare monadi alienate e sempre connesse con nuove domande e nuove risposte, creando esili ponti per andare oltre la voragine abissale. Se ci riuscì nel suo intento globale lo racconterà un’altra storia, intanto a ciascuno di noi sia dato di cogliere e vivere questa sfida. Buon passaggio a tutti!


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Patrizia Fiasconaro “Mediatrice tra artista e pubblico”

Patrizia Fiasconaro ha studiato a Venezia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, laureandosi con il massimo dei voti nel 1991 discutendo una tesi pioneristica sul ruolo della donna in Platone e nelle società antiche, da cui è poi nato un manuale per le scuole superiori e l’Università (edito da Paravia). Vive a Mira e occupa una cattedra a tempo indeterminato di storia e filosofia presso il liceo Majorana-Corner di Mirano. Per anni ha tenuto corsi di filosofia presso le Università Popolari di Borbiago e di Dolo, in provincia di Venezia. Approdata al mondo dell’arte grazie alla curiosità e all’urgenza, tutta filosofica, di capire il perché di un’espressione piuttosto che il come, non si è mai riconosciuta nel titolo di Critico d’arte, preferendo per sé quello di Mediatrice tra Artista e Pubblico. Senza mai venir meno a questa vocazione, da quasi trent’anni realizza e presenta mostre d’arte, convegni, lezioni-conferenza ed eventi culturali per conto di Associazioni, di Amministrazioni Comunali e di scuole superiori dell’intero territorio italiano. In varie occasioni è stata chiamata a far parte o a presiedere giurie di Concorsi poetici e artistici. Socia onoraria del Gruppo Forma & Colore dal 1997 al 2016, vi ha ininterrottamente coperto la carica di vicepresidente dal 2004 al 2016. Molti dei suoi interventi sono contenuti in opere di natura filosofica, poetica, letteraria e in cataloghi d’arte.

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IL PERIODO BUIO di Siro Perin Questo è stato un lungo periodo di buio per la cultura: musei chiusi, o con limitati accessi, biblioteche semi-aperte, concerti annullati, teatri chiusi, manifestazioni di vario genere (come ad esempio mostre, fiere, festival, ecc.) posticipate al prossimo. Sembrava che l'arte e la cultura fossero state sospese se non addirittura imprigionate in una sorta di limbo. Insomma durante questa quarantena forzata provocata dall'emergenza Covid 19, le potenzialità del nostro patrimonio culturale passato e presente si sono spente. Ma l'arte, tra gli innumerevoli compiti che manifesta, ha anche quello di interrogare l'uomo, di porgli delle domande sul suo io, su ciò che lo circonda e soprattutto su ciò che gli accade, tentando di favorire riflessioni e, conseguentemente, possibili vie d'uscita. E sempre nel caso di eventi negativi globali quali conflitti e catastrofi e pestilenze, la cultura e l'arte, con il loro agire, si sono mosse nel tentativo di raccontare i fatti (si pensi agli artisti di guerra) consegnandoli ai posteri come simboli eternizzati e moniti. E per avere la conferma di quanto scritto poc'anzi, basta, per esempio, leggere i testi dei letterati, come Giovanni Boccaccio, Alessandro Manzoni e, per rimanere vicino a noi, Albert Camus, e osservare le opere di artisti, quali Mattia Preti, Pieter Bruegel Il Vecchio e Giovanbattista Tiepolo, in cui è stata trattata la tragica tematica del flagello della peste. Oggi, nel ventunesimo secolo, non è più la peste, magari di manzoniana memoria, a colpire l'uomo e la società, bensì la nuova pandemia che abbiamo dovuto affrontare e che risveglia le coscienze degli artisti. L'opinione pubblica e gli intellettuali, ieri come allora, sono dunque chiamati ancora una volta, forse meglio dei politici e degli strilloni di professione, a dare il proprio contributo sul piano morale, sociale e culturale. Chiaramente i mezzi espressivi non sono più quelli di una volta, spesso vicini a una rappresentazione realistica e

ammantati di richiami religiosi o sacri, ma sono impostati su modalità creative contemporanee molto variegate, tanto che si avvalgono spesso della tecnologia multimediale e dell'informatica. Infatti in questo periodo di lock-down gli artisti hanno continuato, seppur in sordina, a creare, a porsi domande e dunque a riflettere su ciò che accadeva nel mondo, talvolta creando opere dal forte contenuto riflessivo oppure rappresentando semplici rimandi alla natura capaci di elargire momenti di serenità. In questo frangente temporale apocalittico, ci sono state persone che hanno continuato a lavorare per tenere sempre vivo l'aspetto sensibile dello spirito umano, agendo talvolta come visionari Don Chisciotte. Gli artisti hanno cercato di far emergere le inquietudini, lo sconforto le angosce i dolori ma anche la voglia di farcela della società odierna costretta a fermare il suo ritmo frenetico per bloccarsi repentinamente come se fosse piombata dentro un coprifuoco da tempi di guerra. Questo catalogo, impostato secondo la modalità multimediale dei nostri giorni, in modo da essere ancora maggiormente divulgativo, si inserisce in quella scia di manifestazioni per la ripartenza, proponendosi due compiti fondamentali: essere uno strumento per la memoria di ciò che è successo in questi primi mesi del 2020 e trasmettere la voglia di futuro e di rinascita dell'uomo. Ciò comporta un'ulteriore assunzione di responsabilità morale per gli artisti presenti all'interno della raccolta: dovranno impegnarsi veramente, sfruttare al meglio la loro creatività, interrogando se stessi e il mondo con onestà intellettuale in modo da evadere dal banale, da inutili manierismi e ripetitività. Solo così facendo essi potranno essere utili per le generazioni future.


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Siro Perin “Storico e Critico d'Arte”

Laureato in Storia dell'Arte Bizantina con una testi sulla "Scultura Esterna Erratica Bizantina a Venezia", dal 2001 insegna materie umanistiche presso Istituti di Scuola Secondaria di primo e secondo grado. Dal 2004 e' il critico ufficiale del movimento d'arte “Materia Prima”. Ha organizzato svariati eventi artistici presso svariati centri d'arte e gallerie, tra cui si ricordano: Business Center dell'aeroporto Marco Polo di Venezia; Galleria Contemporaneo a Mestre con patrocinio della Fondazione Bevilacqua La Masa, Peggy Guggenhein Collection e Centro Culturale Candiani; Palazzo Grassi di Chioggia come evento collaterale all'interno della 51° Biennale d'Arte di Venezia; Forte Marghera (Venezia) come evento collaterale all'interno della 53° Biennale d'Arte di Venezia; “Accademia di Sant'Agostino”, Roma; Galleria “Il Canovaccio”, Roma; Galleria “Gadarte”, Firenze; IV edizione di "Vagiti Ultimi" Atri, Te. Ha presentato mostre collettive e personali di artisti contemporanei come: L. Alinari, F. Angeli, U. Attardi, E. Baj, E. Bajoni, G. Barbisan, V. Basaglia, A. Bomalumi, F. Borghese, R. Borsato, G. Cadorin, S. Campesan, M. Campigli, G. Cardellini, F. Carena, C. Carrà G. Casali, M. Cascella, G. Celiberti, L. Ceschin, G. Cesetti, S. Chia, F. Costalonga, A. Costi, E. Costantini, N. Costantini, S. Dalì, G. De Chirico, A. Del Donno, P. Dorazio, A. Faccincani, T. Festa E. Finzi, S. Fiume, M. Galimberti, G. Giuliani, O. Guarnirei, V. Guidi, R. Licata, M. Lodola, L. Luporetti, L. Marcon, C. Magnolato, Malvisi, D. Marinotto, A. Martini, U. Mastroianni, Movimento Materia Prima (G. Baldessari, G.Negretto, G. Pagliaro, S. Zanus), G. Morandis, A. Murer, G. Novello, R. Nucara, L. Marcon, A. Milesi, A Murer, U. Nesolo, B. Ormenese, P. Penzo, G. Pomodoro, A. Possenti, G. Potenza, Rabarama,

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T. Ravà, M. Romagna, O. Rosai, A. Rossi, M. Rotella, G. Santomaso, Santorossi, Satiam, E. Scanavino, M.Schifano, E. Tadini, O. Tamburi, E. Treccani, G. F. Tramontin, R. Varese, E. Vedova, A. Viani, C. Vighi, T. Zancanaro, L. Zanettin, R. Zanon, e molti altri italiani ed esteri. Ha poi presentato mostre di artisti moderni come : C. Allori, J. Bassano, G. Boldini, G. Fattori, G. fattori, G. Marchini, G. De Nittis, A. Rossi e molti altri Collabora con l'Associazione Culturale I.R.I.S. per gestire gli eventi artistici presso il Centro Culturale “De Andrè” a Marcon (VE), a seguito dei quali è stato realizzato un DVD-raccolta di interviste agli artisti intervenuti dal titolo "La pittura veneta contemporanea". Collabora con vari Comuni ed Enti Culturali in qualità di guida storico artistica di gruppi presso città storiche o altre mostre d'arte nazionali. Ha scritto per conto di alcune gallerie articoli recensioni critiche su giornali come "La Repubblica", "L'Osservatore Romano", "Il Giornale", "Il Gazzettino" e periodici specifici come "Archivio", "Arte e Cultura", "Eco d'Arte Moderna" e molti altri. Ho realizzato una guida storico-artistica su Venezia, edita da “Grafiche Biesse” dal titolo “Per non perdersi a Venezia”, tradotta in cinque lingue; Ha curato l'introduzione critica di numerosi cataloghi di artisti veneti, nazionali ed internazionali tra i quali si ricordano O. Guarnieri, Santorossi, Satyam, F. Costalonga, L. Zanettin, Silviogiovanni Viola, Choi Yoon Sook (Corea), Kiyomi Sakaguchi (Giappone), E. Mazza (RSM), M. Mandelartz (Germania). Ha collaborato con varie emittenti televisive tra cui “Televenezia”, “Televeneto” e “Televenetosat” con interviste e presentazioni di opere in diretta; ho gestito inoltre la rubrica “Il cannocchiale del critico” presso Televeneto e attualmente cura la rubrica televisiva d'arte “Plak Klag whomp”. Ha presenziato in qualità di giudice e critico in premi nazionali ed internazionali Parallelamente prosegue la sua attività di scultore, con mostre nazionali ed internazionali.

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ANDIAMO OLTRE di Bacci Qedim Come si sa le idee e i progetti vanno e vengono, ma poi ci sono quelli su cui alle volte ci soffermiamo, riempiendoli di ambiziose fantasticherie; dopo le buone idee restano e si sviluppano, si scremano di chimere e toccano la Terra: ed è lì che nasce il Progetto SurVivArt, da quando le chiacchiere si sono fatte spazio tra i lumini della logica! Come ogni novità non sappiamo mai come iniziare, cosa proporre, come è meglio muoversi e così, tirando avanti con i tempi ci siamo ritrovati in piena pandemia a pensare sul da farsi e lì, nel Caos, tutto è stato più chiaro. Di cosa avevano bisogno tutti quei “simpatici irrazionali che contribuiscono a creare la cultura”, chiusi da un momento all’altro a blaterare col proprio sé tra quattro mura!? Un punto di riferimento, di sfogo, un mezzo per incanalare la loro espansione immaginaria e, con le mostre saltate e le Gallerie chiuse, i contatti esterni ridotti al minimo, eccoci qua, a proporre una novità: riscrivere la Storia dell’Arte dal 2020, archiviare le voci e le immagini di tutti coloro che credono di essere singoli, soli nel loro pensare. SurVivArt vuole riproporsi come archiviazione degli artisti e delle arti senza porre alcun limite a questi due concetti, ormai esasperati da troppi intenditori dai titoli altisonanti. Così, periodicamente vi proponiamo queste pubblicazioni online a dimostrazione che, anche adesso nell’emergenza non possiamo e non vogliamo vivere soltanto di doveri e vincoli.

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Bacci Qedim “Grafico e Maestro d'Arte”

Nasce in Toscana a Volterra nel 1992, sviluppa fin da subito una buona capacità creativa intervenendo su quello che la circonda; cuce piccole agende, dipinge su vestiti, disegna i libri del padre e persino le mura di casa. Anche quando frequenta il liceo Classico il disegno en plein air l'accompagna per tutti i cinque anni di studio. Dopo il Liceo s'iscrive al corso di Decorazione dell'Accademia di Firenze, ma poco dopo prevale un'altra sua grande passione così si iscrive all'Università per Stranieri di Siena a Lingue e Cultura Araba, dove consegue il primo livello di Arabo. A fine anno però, nonostante i corsi seguiti le risultassero molto interessanti, si trova a dover fare i conti con la necessità di spostarsi di nuovo. Così visita gli Open Day dell'Accademie di Bologna e di Venezia. Siamo a Settembre 2012 e riaffiora l'interesse per l'arte, così, quasi contemporaneamente affronta i test d'ingresso per l'ammissione al corso di Fumetto a Bologna e di Grafica d'Arte a Venezia. Poco dopo entrambe le Accademie le danno un riscontro positivo ed è quindi costretta a scegliere fra le due città. È la città d'acqua che la ospita, dove per tre anni frequenta il corso di Grafica d'arte tradizionale col professor Andrea Serafini, nel Biennio invece si sposta a Grafica sperimentale con Jacopo Abis, qui è libera di approfondire e perfezionare varie tecniche, ma soprattutto può trasformare le stampe in qualcosa di più utile/utilizzabile: libri, copertine, cartoline, mazzi di carte. Le interessa la riproducibilità dell'opera, ritiene che questa sia il motivo per cui è nata l'arte: comunicazione a un pubblico più ampio e non soltanto con quell'élite che maneggia l'arte per appenderla in salotto e farla vedere agli ospiti. Nell'ottobre 2017 completa i 5 anni di studio laureandosi con la tesi "ILSOLE NERO/ La cerca dei tesori negli Inferi", un libro di oltre 100 pagine interamente rilegato a mano con copertina a tiratura singola, accompagnato da una cartella per ognuno dei 5 capitoli di 7 stampe tra xilografia, litografia e calcografia a tiratura singola, riferite ai soggetti dei testi e altri 5 libri d'artista di sole immagini e poche righe in metrica classica. Il tema dei percorsi iniziatici, dei passaggi tra vita e morte, i rituali funerari e l'oltretomba sono tematiche che l'accompagnano in ogni sua ricerca, in ogni suo studio e le sue creazioni spesso sono riassunti, una sorta di "post it mentali", utili a fare il punto della situazione su quello che interpreta delle sue letture di autori, che hanno anche un legame culturale con l'oriente, come: Guenon, Zolla, Gian Giuseppe Filippi ed altri. L'anno successivo alla Laurea è stata collaboratrice esterna per il corso di serigrafia presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia e ha collaborato con il Laboratorio di stampa indipendente Lab for Print 43. Da qui inizia l'avventura di Qedim Bacci, giovane ma già con un vissuto pieno ed intriso di percezioni artistiche e con molta voglia di esprimersi e farsi conoscere.

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omaggio a

PAUL TIILILÄ

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Paul Tiililä Gli eventi più importanti della mia carriera di artista dovevano essere un artista invitato nel Giubileo del 504 ° anniversario della Biennale di Venezia nel 2003 e delle Olimpiadi di Pechino nel 2008, in connessione con le Olimpiadi di Pechino. Degni di nota sono inoltre la mostra 1OO Artisti eccellenti a Penang, Malesia 2009, 4tb International Art Exhibition on Peace a Pechino 2010, The Lifelong Scorning Feeiiu'al a Daegu, Corea del Sud, 2010. Invitata alla 13a Mostra mondiale della pace a Seoul e Ansan Dan Won, Corea del Sud, 2010, e le due mostre OFAA in Bosnia e Erzegovina 2010, e Northern Lights, Finlandia, 100 anni di mostra d'arte a New York, USA 2017.

www.paul.tiilila.com

Pau1 Tiililä è anche giornalista e scrittrice. Numerosi testi, storie e colonne in vari giornali e riviste - anche in Svizzera e in Italia; giornalista freelance a partire dagli anni '60. Redattore capo di Nokia Kirjeitfi 1975-1979. Ha anche pubblicato cinque libri.

INTRODUZIONE ALL'

ARTISTA

Venticinque mostre private, in Finlandia, Svizzera, Italia e Brasile. 140 mostre congiunte, in Finlandia, Italia, Francia, Svizzera, Romania, USA, Spagna, Regno Unito, Brasile, Turchia, Lituania, Egitto, Polonia, Malesia, Cina, Corea del Sud. Ha partecipata anche alla Biennale di Venezia, 2003 Extra50, e 1° premio a Jesolo, Italia, 2004. Olympic Fine Arts 2008 Pechino, Cina; Penang 2009, Sarajevo 2010, Daegu 2010, Jakarta 2011. 1005 partecipazioni alle mostre di Mail Art, concorsi ecc. dal 2001

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CATALOGHI • Catalogo Art Diary International, 1999-, Milano, Italia • Catalogo Mail Art 7, 40 anni di Mail Art, Castel San Pietro Terme, 2002 • Catalogo La Biennale di Venezia, 2003 • Catalogo Europa in Arte Internazionale d'Arte Contemporanea 2006-2007, Italia • Diploma di eccellenza, premio d'onore di Artoteque, Londra, 2007 • Te Rerioa, Portofolio di Tracce, Edizioni d'Arte Félix Fénéon, Italia, 2007 • Catalogo delle belle arti olimpiche 2008, 2008 • Catalogo 9th Lessedra World Stampa artistica annuale, Bulgaria, 2010 • Catalogo Festival Internazionale di Arte Contemporanea, Daegu, Corea del Sud, 2010

MUSEI • Museo d'arte di Emil Cedercreutz, Harjavalta, Finlandia 1994 • Futurmuseum, Roma, Italia 2002 e 2003 • Carrer Mail Art Collection, Milano, Italia 2002 • l'Archivio Internazionale Mail Art 2002 • Museo postale, Helsinki, Finlandia 2004 • Artoteque, Londra, Regno Unito 2007 • Museo Internaçionale de neu art, Canada 2007 • World Museum, Collezione Barindelli, Cesano Maderno / Milano, Italia 2007 • Words of Light Mail Art Blog, USA 2007 • Museo dei poster, Lahti, Finlandia 2007 • Museo Internaçionale de Neu Art, Courtenay, BC, Canada 2007 • Pinacoteca Local, Zarzuela del Monte, Segovia, Spagna 2008 • Museo Olimpico, Sarajevo, 2010

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Il Nemico - Covid, 2020

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Arriva l'Autunno, 2019

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CATALOGO DEGLI ARTISTI

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Abbiezzi Silvia silvia.abbiezzi@fastwebnet.it

www.abbiezzisilvia.it

Silvia Abbiezzi è nata nel ’66 a Milano dove vive e lavora. La sua opera si distingue per una marcata tendenza alla sperimentazione che si esprime attraverso l’impiego di tecniche e materiali di vario genere, preferibilmente oggetti di recupero. Premiata in concorsi nazionali e internazionali ha esposto in Italia e all’estero. Nel 2020 ha partecipato alle collettive “Domani In Arte”, Galleria d’Arte Moderna (Roma), “La Corona”, Mutual cultural Círculo Italiano Joven Italia, (Miramar, Buenos Aires, Argentina), “Acqua bene comune”, Ca' dei Bossi, (Biassono, MB). Pubblicazioni recenti. Speciale Arte e illusione. Da Arcimboldo a Salvador Dalì e i contemporanei” di Sevagian Haiganusc Arpiné - ed. Studio d’Arte e dintorni (2020), Biancoscuro, Numero 33 (aprile/maggio), ed. Biancoscuro (2019).

Dalla serie “I’m in smart working”, questa mini scultura, chiaro riferimento all’arte concettuale e al “readymade”, è realizzata a casa, in tempo di isolamento a causa del Coronavirus. Il soggetto è esplicitamente un insieme di simboli, in quanto l’uovo è uno dei pochi emblemi universali da reputarsi all’origine della vita, cellula primordiale e figura della vita in formazione. La corona, segno di dignità, con le spine acquisisce un significato di sofferenza ma rimanda anche, secondo la cultura cattolica, a un regale segno di salvezza. Le spine acuminate della rosa (assente) ne proteggono la bellezza, rappresentano la difesa, e la guarigione.

Corona visus - 01, 2020

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guscio d’uovo e spine di rosa con colla vinilica scultura-ready made 7 x 6 x 6 cm


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Alberti Isacco Isacco Alberti nasce nel 1993 a Este (PD) e lì frequenta il Liceo Scientifico Tecnologico all’istituto ITIS Euganeo. Nel 2012 ottiene il diploma e s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove consegue il diploma di primo livello in Grafica d’Arte nel 2015 e di secondo livello nel 2018 con una tesi di anatomia artistica intitolata “Ouranosaurus nigeriensis, Studio Anatomico-Artistico di un Dinosauro Iguanodontiano” dedicata alla ricostruzione di un dinosauro esposto al Museo di Storia Naturale di Venezia. Nell’estate dello stesso anno espone il suo lavoro assieme ad altri studenti dell’Accademia nelle sale del museo e intraprende un viaggio di due mesi in Australia per esplorare gli ecosistemi e le forme di vita del continente girando il documentario “Australian Expedition” pubblicato sul suo canale You Tube. Negli anni successivi collabora con alcune istituzioni scientifiche come CNR Ismar e Science Gallery Venice. isacco.alberti@hotmail.it bIsacco Alberti projects

Attualmente fa parte dell’Associazione Padovana Acquariologica Erpetologica e svolge l’attività di insegnante, grafico e disegnatore occupandosi di illustrazione scientifica e paleoarte.

Albertosaurus sarcophagus, 2020 Matita su carta 297 x 210 mm.

Tethyshadros insularis, 2020 Matita su carta 297 x 210 mm.

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"Ho da sempre fatto delle immagini e del disegno il mezzo per capire la natura unendo arte e scienza per parlare agli altri, comunicare e comprendere."

Hypsilophodon - A Suspicious Shadow, 2020 Acrilico e matita su carta 420 x 297 mm

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Alegiani Lucia Lucia Alegiani vive e opera a Roma. Da sempre appassionata d’arte, nonostante i suoi studi di coloridautunno@gmail.com orientamento economico, intraprende la sua formazione pittorica in vari studi d’arte di stimati pittori romani, dove inizia ad arricchire la sua esperienza coloristica e a esprimere la sua creatività. La sua produzione artistica, dopo varie esperienze di pittura a olio, è attualmente rivolta alla realizzazione di opere ad acquerello e a china. Ed è proprio nei lavori a penna, tecnica prediletta dell’artista, che traspare tutto il suo mondo poetico spesso velato di soffice malinconia. Pittrice di grande sensibilità a partecipato a varie mostre collettive, conseguendo numerosi riconoscimenti.

Senza Titolo

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Arduini Raiquen Arduini Mirta Lucia, Nata a Corrientes(Argentina)-Italo-Argentina, abita a Monfalcone (Gorizia)Italia. Nel percorso istruttivo superiore ha imparato certe tecniche in disegno, ed altre nei sue due anni di architettura. Non le piace parlare d'arte, senza identificarla con il mondo,l'integrazione dei popoli. La psicologia, la sociologia, l'antropologia, la geografia,la storia,soprattutto la terra,la donna e gli emarginati, l'animo umano, dove è la nascita vera del arte. Ha in attivo concorsi e mostre riscuotendo notevoli consensi di critica e pubblico. Le sue opere sono pubblicate su prestigiose riviste e cataloghi d'arte ,casa d'aste e recensite da illustri critici.

MOSTRE • 2020-Mostra colletiva International Contemporary Art Venezia-a Venezia con il Prof.Giorgio Grasso • 2020-Mostra concorso New York.Contest Covid-19 • 2020-Mostra a Milano con il Prof.Giorgio Grasso e maria Palladino. • 2020- Mostra a Venezia in Venice Art Gallerycon il critico Giorgio Grasso. • 2020- Mostra Colletiva ELLE Galleria di Andrea Lucchetta con la presenza del prof. Vittorio Sgarbi. • 2020 Mostra Personale patrocinata dal Comune di Monfalcone(GO) • 2020- Fiera Art festival show con Massimo Tegon. • 2020-Mostra Accademia Internazionale di significazione di Poesia e Arte.Roma • 2020-Mostra con Art Value in Frankfurt 2020co Byblos. • 2020- Mostra a Parma Capitale della cultura con Giorgio Gregorio Grasso • 2020- Mostra a Sicilia con Lo storico e critico d'arte Giorgio Gregorio Grasso • 2020- Fiera INNSBRUCK con Artetra. • 2020 Biennale Ville Venete”Gli alfiere del arte”-

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Castello di Marostica con Massimo Tegon 2019-Mostra a Matera città della cultura con Giorgio Grasso -Critici d'arte:Maria Paladino e Giada Tarantino. 2019-Mostra New York .Premio Citta New York. Con Critico d'arte Sandro Serradifalco. 2019-Mostra MUSEO Sciortino di MonrealePremio "Star dell'anno". 2019-Batuta d'Asta. Casa d'ASTA ARTVALUEPRINCE ART. 2019-Mostra a Milano- Con lo storico Giorgio Grasso. 2019- Mostra PERSONALE patrocinata dal Comune di Monfalcone(GO)-in Palazetto Veneto presentata dallo Storico e Critico Giorgio G. Grasso. 2019- Biennale Internazionale di Atene-Grecia, Istituto di Cultura Italiana ad Atene,Artetra,SEPI e Società Dante Alighieri. 2019-Mostra "Humanizing the icons" Prof.e critico Giorgio Grasso e Critico d'arte Maria Palladino 2019- Mostra Art Paris 2019-Le Marais-Francia 2019- Mostra La democrazia nell'Arte-La fabbrica del vapore-Milano. Con lo Storico e critico d'arte Giorgio Grasso,Giada Tarantino e

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Maria Paladino. 2019Mostra Spazio M'Arte-La pittura figurativa a Brera-MilanoCon lo Storico e critico d'arte Giorgio Grasso,Giada Tarantino e Maria Paladino. 2019-Mostra Lisona-Galleria Natalia Bromicio-Premio Internazionale Vasco de Gama in contemporanea AR.CO. 2019- Mostra"Lo stato dell'arte nella 58ma Biennale di Venezia "-Palazzo Zenobio- Con lo Storico e critico d'arte Giorgio Grasso,Giada Tarantino e Maria Paladino. 2019- Mostra MUSEO d'arte contemporanea di Monreale-Con i critici d'arte Sandro Serradi Falco e Leonarda Zappulla. 2019-Mostra a Spagna-Galleria Gaudi-Premio InternazionalVelazquez, in contemporanea AR.CO 2019--Fiera ArtNordic -con Eccletica 2019-Mostra a Praga"Biennale Internazionale Praga -Istituto della cultura Italiano. 2019- Batuta d'ASTA. ARTVALUE-Casa d'ASTE GIGARTE.Archivio internazionale delle Arti Contemporanea. 2018-Mostra Arte e Cinema 75°Biennale di Venezia 2018- Palazzo Zenobio- a cura del Critico d'arte Giorgio Grasso,Giada Tarantino e Maria Paladino. 2018-Mostra Internazionale"Arte Palermo"Palermo a cura di Sandro Serradifalco, Paolo Levi e Philip Daverio. 2018- Mostra "3° biennale di Spoleto" Galleria Ass.culturale Eclettica Word-Palazzo comunale Spoleto.A cura Giuliano Ottaviani. 2018- Mostra"Premio Modigliani" MUSEO Modigliani-Spoleto a cura di Vittorio Sgarbi, 2018-Mostra Accademia Internazionale di significazione di Poesia e Arte.Roma- a cura dei Critici d’arte: Prof.ssa. Fulvia Minetti, Dott. Renato Rocchi e Antonino Bumbica 2018-Mostra 2° Biennale di Pisa Arte mediterranea- a cura Critico d’arte e giornalista Jolanda Petrobelli. 2018- Mostra MUSEO-Ugo Guidi dei Forte Marmi. 2018- Mostra Selezione biennale 2019 VeneziaRalph Ruldof Galleria Albatros-Parma 2018-Mostra In contemporanea alla Biennale di

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Architettura di Venezia, presso Palazzo Zenobio International Exhibition of contemporany art. 2018- Mostra "Mondiale del Arte"San Pietroburgo e Mosca(Russia)- a cura Salvo Nugnes e Prof.Vittorio Sgarbi. 2018-Mostra In contemporanea alla Biennale di Architettura di Venezia, presso Galleria AccorsiArte-Critico d'arte Vulcano. 2018-Mostra a Londra"London Art Prize"Great Master-Brick Lane Gallery. Prince GroupVeronica Nicoli-Armando Princepe-Sonia 2018-Mostra a Venezia Mestre"Galleria D'EM Venice Art Gallery con Marco Dolfin Critico d'arte 2018-Mostra a Monreale"Van Gogh multimedia experience con i critici Josè Dali ,Paolo Levi e S.Serradifalco. 2018- Mostra Internazionale Venezia "Scuola Grande San Teodoro". Associazione Eclettica word. Direttore GiulianoOttaviani 2018-Mostra a Bologna "Palazzo Farini". Curatrice-Nadine Nicolai- Critico d'arte Giorgio Grasso. 2018- Mostra Mestre. "Nuove Espressioni" Galleria D.E.M con presenza del critico Siro Perin. 2018- Mostra Venezia "Arte senza tempo" Galleria San Vidal- Con Presenza dei critici D ott.Vulcano Giorgio e Bogliolo Francesca. 2017- Mostra a Mestre "Arte International Visions" DEM.veniceartgallery- curata dal Prof. Sgarbi 2017- Mostra a Bologna diArte contemporanea "Amore che tutto move" Galleria Wikiarte - a Cura delle Dott.Francesca Bogliolo e Diana Cardaci 2017- Mostra “57 esposizione d'arte internazionale La Biennale di Venezia 2017” Palazzo Albrizzi-Sede Padiglione di Guatemala. 2017 – Mostra “Confini” Galleria ELLE”Treviso.a cura del Critico Siro Perin. 2017 – Mostra”In camino verso l'arte”Galleria “Arte & Cultura in Laguna” Treporti - Cavallino(VE). A cura Prof, Giorgio Grasso, Prof.ssaFrancesca Bogliolo – Inseg. Claudio Rorato e Presidente Della Assoc. Giorgio Baldisera. 2017 – Mostra del piccolo formato. Smoll is


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“Donna e Violenza”- Galleria Arte & cultura in LagunaVenezia (Treporti)-(Arte e Cultura in Laguna a cura dei critici d’arte Prof. Siro Perin, Prof. Giorgio Grasso e Prof.ssa. Francesca Bogliolo. 2016 – Mostra internazionale”Arte Expo New York” ArtAvita. 2015 – Mostra “International exhibition of contemporary art”.Venezia in contemporanea alla biennale.Grand’art. Galleria San VidalVenezia 2015 - Mostra -ART IN WORD2015 - Mostra on line “Expo-milano 2015” 2014 - Mostra “Artisti in Vetrina” -TorinoNatale. Art Expo. 2015 - Premio Lynux 2020-–Concorso -Biancoscuro Context2020-Concorso”Accademia Internazionale di significazione di Poesia e Arte. Critici d’arte: Prof.ssa. Fulvia Minetti, Dott.Renato Rocchi e Antonino Bumbica 2020-Pubblicazioni TV Odeon e da tutti i media da Critico d'arte Sandro Serradifalco. 2017 - Concorso”Accademia Internazionale di significazione di Poesia e Arte. Critici d’arte: Prof.ssa. Fulvia Minetti, Dott.Renato Rocchi e Antonino Bumbica 2017 - Concorso - Gran Premio di SavonaCritico Aldo Maria Però 2017 –Concorso -Biancoscuro Context- winter edition 2015 –Concorso Gran premio di Savona. Critico Aldo Maria Però, Critico d’arte Aldo M. Però 2016 –Concorso internazionale”Arte Expo New York” ArtAvita. 2015 -Concorso “30°Arte Contemporanea” 2015 -Concorso”31° Arte Contemporanea” AdArt. 2015 -Concorso “Premio internazionale d’arte contemporaneo” Artprotagonist2015- Artista segnalata dalla giuria internazionale. 2015 -Concorso “Tema libero” LA Quadrata. 2015 - Repertorio Internazionale Artisti Contemporanei-Milano-Venezia-ParigiTorino.YOO-ART 2014 - Concorso “Arte abstratta-informale”. AD-Art.

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Better.Roma. 2017 - Mostra Collettiva “ Arte Milano” Milano. A cura dei critici d’arte Sandro Serradifalco e V. Sgarbi 2017 - Mostra Collettiva “Sale del Bramante” a cura dei Critici d’arte: Prof. Mara Ferloni, V.Sgarbi e Arch.Barbara Righetti. 2017 - Mostra Collettiva Umbria-”Museo Palazzo Eroli”. A cura dei critici d’arte: Prof. Francesco Santaniello , Prof.Giorgio Grasso, Dott.ssa.Claudia Sensi e Dott.ssa. Claudia Zaccagnini. 2017 - Mostra “Galleria Arttime”-Udine 2017 – Mostra colletiva “ Il Tempo di Attesa”Galleria La Vaccarella”. Curatore:Renato Costrini-Roma. 2017 - Mostra - Gran Premio di Savona- a cura del Critico Aldo Maria Però 2017 – Mostra Biancoscuro Context- winter edition. 2017 – Mostra Biennale di Palermo. A cura dei Critici d’arte P.Levi,V. Dali e S.Serrafialco 2016 - Mostra Il Sestante-Duino. 2016 –Mostra 1° Biennale del'arte contemporanea Pisa “Artemediterranea. A cura Critico d’arte e giornalista Jolanda Petrobelli. Andrea Ferrante Ass. alla Cultura(Pisa) 2016 - ”Accademia Internazionale di significazione di Poesia e Arte,Roma. A cura dei Critici d’arte: Prof.ssa. Fulvia Minetti, Dott. Renato Rocchi e Antonino Bumbica 2016 - Mostra “Contemporanei agli Uffizi”. Firenze. A cura del Critico d’arte Sandro Serradifalco. 2016 - Premio Linx. Mostra Collettiva.Trieste 2016 - Mostra collettiva "L'Anima tra Eros e Thanatos" - “Galleria La Vaccarella” RomaCuratore: Renato Costrini. 2016- Mostra Internazionale-Pariggi.Viena e Roma, a cura di Critico d'arte Paolo Levi. 2016 – Mostra 1°Triennale dell’arte contemporaneo di Verona- a cura dei critici d’arte: Paolo Levi,Vittorio Sgarbi e Sandro Serradifalco. 2016 - Mostra “ Museo della città di NarniPalazzo Eroli. A cura del Critico d’arte Prof. Claudia Sensi. 2016 Mostra Collettiva“tema libero” e

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PREMI • Premio Vasco da Gama.Portogallo-Atellier Bromicio Natali -Lisbona 2019, • Premio Velazquez-Madrid-Galeria Gaudi 2019. • Premio Alfons Mucha-Praga- Nomina AMBASCIATORE DELLA BELLEZA E DEL GENIO ITALIANO-Istituto Italiano della cultura Praga 2019. • Premio Great Master Londra-Gallery Brick Lane.2018.

• Premio Internazionale Van Gogh 2018 a Monreale. • Premio Leone Alato- 57° Biennale di VeneziaPadiglione di Guatemala-2017 • Premio Arte Milano 2017 • Nomina Ambasciatore dell'Arte-Palermo. 2017 • Premio Contemporanei nella CITTA DEGLI UFFIZI 2016 • Premio Internazionale ARTE IMPERO 2016

CRITICA Mi permetto di complimentarmi per quella verve che ho letto in tutta la sua produzione figurativa in cui non mancano rese figurative. Ho visto diverse opere, tutte diverse tra loro, accomunate da cromie intense, fervide come emerge in 'rinascere', 'sentiero', 'dignità', 'energy','Mimmo', 'Cosciens' ed altre ancora in cui ho rintracciato energia e grinta in forma grandiosa. Ho percepito uno spirito frizzante che si muove sul supporto con entusiasmo, grazia e pazienza offrendo al pubblico rese di grande impatto Anna Soricaro Direttrice della Fondazione Giuseppe De Nittis di Barletta

I dipinti di Raiquen Arduini sono caratterizzati da vivaci e sgargianti cromie e da una particolare stesura del colore che prevede la realizzazione di piccole pennellate a forma di puntini circolari,generando cosi un effetto che ricorda quello dei tasselli di un mosaico. Critico d'arte Marco Dolfin

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La bambina del vestito blu, olio su tela 60x80 cm

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Amazonas, olio su tela 40x30 cm

Emozioni,

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olio su tela 40x30 cm


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Mimo,

olio su tela 60x80 cm

Più in là dei limiti e i sogni, olio su tela 90x80 cm

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L'ultimo bacio...ai tempi del covid19, olio su tela 40x30 cm

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Energy, olio su tela 90x80 cm


florabarin@libero.it

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Barin Flora

"Ho sempre amato il mondo dell'arte pittorica, la considero un'espressione sublime che nobilita ed arricchisce l'animo umano. Ognuno di noi di fronte ad un'opera può dare una sua personale interpretazione che sia di bellezza, di denuncia, di protesta, di provocazione, di ironia, di segno del tempo in cui è stata eseguita, di emozione. In quei momenti si crea un intimo filo diretto e la comunicazione diventa viva, si ritrova se stessi."

MOSTRE • 2007 - L'Estro delle Donne - Villa Orsini - Scorzè -Venezia • 2007 - Allievi laboratori d'Arte di acquerello, disegno, pittura. Scorzè - Villa Orsini. • 2008 - Allievi laboratori d'Arte di acquerello, disegno, pittura. Scorzè - Villa Orsini. • 2009 - Allievi laboratori d'Arte di acquerello, disegno, pittura. Scorzè - Villa Orsini. • 2010 - Allievi laboratori d'Arte di acquerello, disegno, pittura. Scorzè - Villa orsini. • 2017 - Collettiva di pittura presso Torre Campanaria Noale. • 2018 - Collettiva di pittura ARTE IN LOGGIA Noale

• 2019 - Collettiva di pittura presso Torre Campanaria Noale. • 2019 - AUTUNNO ROSA- collettiva del gruppo "CHIAMIAMOLE EMOZIONI" Villa Guidini Zero Branco - Tv. • 2019 - Collettiva del gruppo "CHIAMIAMOLE EMOZIONI" presso Face Art Bristot - Scorzè VE • 2020 - OTTOBRE ROSA - Collettiva del gruppo " CHIAMIAMOLE EMOZIONI" Villa Guidini Zero Branco - Tv. • 2020 - EXTEMPORE BOCCE &COLORI presso Bocciofila Terraglio- Mestre.

E ti vengo a cercare, acrilico su tela- 50x70 cm

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Belloni Giulio Giulio Belloni è nato a Milano il 17 maggio 1937, vive e lavora a Rho (MI) in Via Lodovico il Moro, 10. Prima pittore, ora scultore e talvolta incisore: “Ogni opera dell’arte deve attingere alla profondità dello spirito, altrimenti rimane un pezzo di materia senza vita” (Giulio Belloni, Prolusione al corso universitario di Costruzione di Macchine tenuto al Politecnico di Milano). Chiamato all’arte fin da bambino e allievo del maestro pittore vercellese Umberto Amedeo Solaro, seguito al liceo dall’arch. Tommaso Gnone, da cui apprese l’arte dell’incisione, nel 1972 fu incoraggiato a dedicarsi alla scultura dall’amico Fortunato Cecchetti, apprezzato scultore in Rho.

MOSTRE •

Il Segno 2010, a cura di Virgilio Patarini, Apollo e Dioniso Edizioni, finalista, Milano, Lug. 2010.

• Mostra Collettiva Terra, Aria, Fuoco, Acqua,

• Il Segno 2011, a cura di Virgilio Patarini, Apollo e Dioniso Edizioni, finalista, Milano, Lug. 2011.

• Mostra Collettiva Terra, Aria, Fuoco, Acqua, Pinacoteca Arte Moderna Le Porte, Napoli, Giu. 2014.

• Il Segno 2012, a cura di Virgilio Patarini, espositore a Palazzo Zenobio, Venezia, Nov. 2012. • Il Segno 2013, a cura di Virgilio Patarini, espositore a Palazzo Racchetta, Ferrara, Set. 2013. • Il Segno 2014, a cura di Virgilio Patarini, espositore a Palazzo Racchetta, Ferrara, Ago. 2014. • Mostra Collettiva Periodica Gruppo All'Est dell'Eden, Spazio E, dieci mesi , Milano Ott. 2013-Lug. 2014. • Mostra Collettiva Periodica Gruppo All'Est dell'Eden, Spazio E, dieci mesi, Milano, Ott. 2014-Lug. 2015. • Mostra Collettiva Periodica Gruppo All’Est dell’Eden, Spazio E, cinque mesi, Milano Feb.Giu. 2016. • Mostra Collettiva Periodica Gruppo All’Est dell’Eden, Spazio E, cinque mesi, Milano Gen.Mag. 2017.

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Galleria La Pigna, Roma, Apr. 2014.

• Mostra Collettiva Terra, Aria, Fuoco, Acqua, Centro Arte San Vidal UCAI, Venezia, Lug. 2014. • Mostra Collettiva Linee Artistiche a Confronto, Galleria d'Arte Anacapri, Isola di Capri, Set. 2014. • Mostra Collettiva Art Shopping Louvre Carrousel, EA Editore, Palermo, Ott. 2014 • Mostra Collettiva Biennale Internazionale Arte Palermo, Palermo, Ott. 2014. • Mostra Collettiva Piacenza Art Festival, a cura di Virginio Patarini, Piacenza, Nov. 2014. • Mostra Collettiva Associazione Napoli Nostra presso Arte Padova, Padova, Nov. 2014. • Iniziativa Italia nell’Arte, Itinerario Storico Stilistico, EA Editore, Palermo, Nov. 2014. • Mostra Collettiva Galleria Giacomo Leopardi, Bologna, Nov. – Dic. 2014. • Seconda Biennale Palermo Arte Expo, Palermo,


• Mostra Collettiva Correnti Artistiche a Confronto, Pinacoteca Arte Moderna Le Porte, Napoli, Gen. – Feb. 2015.

• Mostra Concorso Collettiva Passato Presente Futuro, Galleria La Spadarina, Piacenza, Lug. 2015

• Mostra Collettiva Arte Jubileum, Roma, mag. 2016. • Mostra mini Personale, Galleria La Spadarina, Piacenza, Feb. 2015. • Mostra Collettiva Museo Levi, Palermo, 9-12 Mar. 2017 • Mostra Collettiva Premio Cristoforo Colombo, Galata Museo del Mare, Genova, Mar. 2015. • Mostra Collettiva Contemporanei nelle Sale del Bramante, Roma, 23-29 Mar. 2017 • Mostra Collettiva per il Premio Guglielmo II, Monreale, Palermo, Mar. 2015.

• Mostra Collettiva Effetto Arte Top Selection, EA Editore, Palermo 8 Aprile-30 Maggio 2017

• Mostra Collettiva Fra Tradizione e Innovazione, la Vita e i suoi Misteri, Galleria La Pigna, Roma, • Mostra Collettiva Bellagio Art Expo, Bellagio Apr. 2015. (CO), 30 Apr.- 7 Mag. 2017. • Mostra Collettiva Da Caravaggio ai Nostri • Mostra Collettiva Biennale Morgana, S. Agata Giorni, Piazza del Popolo, Roma, Mag. 2015. Militello, 19 Mag.-30 Giu. 2017. • Mostra Collettiva Art Taormina, Taormina, Giu. 2015.

• Mostra Collettiva Scala dei Turchi, Agrigento, 1 Lug.-30 Lug. 2017.

• Mostra Collettiva Eccellenze, Villa Castelnuovo, • Mostra Collettiva Summer Exibition, Made4Art, Palermo, Lug. 2015. Milano, 26 Lug.-4 Set. 2017. • Mostra Collettiva Una Vita per l’Arte, Firenze, Lug. 2015.

• Mostra Collettiva Eccellenze Museali, EA Editore, Palermo, 12-23 Set. 2017.

Madre, 2020

scultura a tutto tondo in marmo di Crevola, 80x47x30 cm

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Gen. 2015.


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• Mostra Collettiva Biennale Internazionale • Mostra Collettiva “Arte Libera tutti”, Arte Borgo Mantova, con targa, EA Editore, Mantova, 4-11 Gallery, Borgo Vittorio, Roma, 22 Giu –7 Lug. Nov. 2017. 2018. • Mostra Collettiva S. Leonardo, Cannaregio, • Mostra Collettiva “Transizioni”, Galleria Esse&rre, Venezia 23-27 Nov. 2017. Porto Turistico Roma, 21-31 Lug. 2018 • Mostra Collettiva Premio Internazionale • Mostra Collettiva “Mi Fido di Te”, EA Gallery, Brunelleschi, con targa, Firenze, 19-21 Gen. 2018. Palermo, 25 Nov. – 29 Dic. 2018 • Mostra Collettiva Venezia Art Expo Exibition of • Mostra Concorso Collettiva 2019, Galleria La Nations, Venezia 16-19 Mar. 2018. Spadarina, Piacenza, Dic. 2018 – Mar. 2019 • Mostra Collettiva “Infiniti Mondi”, Galleria La • Mostra 3° Biennale d’arte Barcellona, 5-7 Aprile Pigna, Roma, 6-16 Apr. 2018. 2019

PREMI • Premio Guglielmo II con targa, Monreale, Palermo, 2015 • Premio Cristoforo Colombo, Galata Museo del Mare, II con targa, Genova, 2015 • Premio Internazionale Mazzullo con targa, Taormina, 2015 • Premio Una Vita per l’Arte con targa, Galleria Centro Storico, Firenze, 2015 • Premio Internazionale Cultura con targa, EA

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Editore, Serradifalco, Palermo, 2015 Premio David del Bernini con targa, Lecce, 2015 Premio Artista dell’Anno 2015 con targa, Palermo, 2016 Premio Internazionale Leonardo da Vinci con targa, Firenze, 2016 Attestato L’Isola che c’è, Protagonista a Hollywood, 1° Premio Internazionale Cultura, Palermo, 2016 Premio Protagonista a Hollywood, con targa e

Andromeda, 2020

scultura in terra cotta bianca su struttura di acciaio, 43x28x28 cm

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Cristo nel Sepolcro, 2020 scultura in terra cotta su lastra di acciaio, 35x35x7 cm

pergamena, EA Editor Palermo, 2016 • Prima Edizione Premio Tiepolo, con targa, Milano, 2016 • Trofeo Internazionale Arte Impero, con recensione e targa, EA Editore, Palermo, 2016 • Premio Contemporanei nella città degli Uffizi, con targa, Firenze, 2016 • Premio Grande Maestro 2016, con targa, Palermo, 2016 • Premio Arte Milano, EA Editore, Milano, 2017 • Premio Berlino, EA Editore, Berlino, 2017 • Premio Internazionale Paolo Levi, EA Editore, Palazzo Clerici, Milano, 2017 • Premio Internazionale Brunelleschi, con targa,

EA Editore, Firenze, 2018 • International Prize Cristoforo Colombo, con targa, EA Editore, Genova, 2018 • Primo Premio Arte Palermo, EA Editore, Palermo, 2018 • Premio Internazionale Raffaello, EA Editore, Bologna, 2018 • Premio Artista dell’anno 2019, Effetto Arte, Palermo, 2019 • Premio Internazionale Michelangelo, Art Now, Roma, 2019 • Premio della Critica, Art Now, Palermo, 2020

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CRITICA Ripetizione e variazione della realtà. La scultura di Giulio Belloni è racchiusa in questo movimento di duplicazione e contestualmente di differenza rispetto al reale. Un processo che trova il suo apice nell’incontro dell’esistente con la natura esploratrice dell’artista. Infatti lo scultore di origini milanesi sembra muoversi attraverso un impulso irrefrenabile che lo conduce verso l’essenza, agendo in accordo con la propria mano alla ricerca del vero nel mondo. Un mondo che subisce nel mentre il ruolo demiurgico del pensiero e dell’istinto artistico di Belloni il quale, nel soffermarsi a indagare e riflettere sull’esistente, nell’osservarlo e nominarlo, contribuisce egli stesso a definirlo. Si sente l’epidermide di Giulio Belloni protesa verso l’altro da sé in un tentativo di estrema sintesi e comprensione quando ammiriamo le sue sculture che, meravigliosamente, tendono verso la purezza e l’elevazione, come a voler sconfiggere le leggi della fisica. I limiti rappresentati dai confini corporei dell’artista vengono travalicati nell’istante della manifestazione fisica della creazione, esito di una ricerca della perfezione che mira ad esprimere il tutto.

quasi “grezzi”, nella loro purezza, i materiali che utilizza e dando vita così, con pochi ma decisivi tratti, a forme sintetiche che, nella loro semplicità, vengono innalzate ad una elegante nobiltà. Egli stesso dirà che “lo scultore è colui che scopre la verità trascendente nell’interno della materia che contiene potenzialmente l’idea” ricollegandosi ad un filone di pensiero antichissimo, quello della disputa delle arti, che indusse anche Michelangelo ad affermare che la scultura è la più nobile delle arti perché si fa “levando” distruggendo la materia, anch’egli persuaso che l’immagine sia fin dal principio contenuta nella materia e che il compito dello scultore è quello di liberarla”. Redazione, Rivista As Art, Bologna

Il suo talento rende unico un linguaggio espressivo che possiede la preziosa dote della comunicatività. La creatività è la forza motrice della sua arte che permette di realizzare opere pregevoli, riproducendo le emozioni di una realtà ispiratrice. Arte ricercata, che contempla ed esalta la bellezza regalandoci autentici attimi di pura poesia. Ogni opera è caratterizzata da una perfetta Lara Nuvoli, Critica a Giulio Belloni in occasione armonia compositiva, frutto di un’attenta maestria della mostra “Infiniti Mondi”, Galleria La Pigna, tecnica affinata con lo studio e l’esperienza. Roma, 6-16 Apr. 2018 Paolo Levi, Premio Internazionale nelle Stanze Scultore poliedrico, Giulio Belloni realizza le del Tiepolo, Milano, Nov. 2017. prime opere in legno, sperimentando in seguito la terracotta, la pietra e soprattutto l’acciaio “Ogni opera dell’arte deve attingere alla profondità materiale duttile dalle molteplici sfumature e dello spirito, altrimenti rimane un pezzo di dalle splendide luminosità. La luce è essenziale materia e parte integrante dell’arte. Fa risplendere le senza vita”. Sono le parole del Maestro Belloni, opere e rafforza il senso di bellezza e completezza un manifesto artistico evidente. La sua arte nasce dell’opera. Sperimentazioni che si ergono nello dall’introspezione e si rivela al fruitore in tutta spazio alla ricerca di significati nuovi e linguaggi la sua potenza espressiva. Portatrice della magia attuali, stanno ad indicare stati d’animo e desideri creativa della scultura, doma la materia, la plasma facenti parte dell’intuizione dell’artista. e le dà vita. Nasce così un dialogo profondo tra i personaggi e lo spettatore, fatto di parole rivelatrici Paolo Levi, Primo Premio Arte Palermo, Effetto dei loro intenti e dei loro sentimenti. Arte, Palermo, Luglio 2018. Dino Marasà, Polychromia International, Rispettoso della materia, la plasma lasciando Palermo, Dic. 2017.

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La gara, 2020

scultura a tutto tondo in gesso, 115x53x38 cm

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Biasin Monia Nasce ad Arzignano il 28 /07/ 1972 e si avvicina al mondo della pittura nel 2015 iniziando col maestro Pietro Tracca dei corsi di acquerello. Vince il 4 posto al concorso acquerelli in libertà a Posina e nel 2017 vince il primo premio a Mestre. Nel 2018 primo premio all’ Accademia d’arte di Pisa col maestro Bruno Pollacci direttore della omonima accademia. Selezionata nel 2019 a partecipare alla mostra dedicata al ritratto in una villa del Palladio. biasin535@gmail.com

"Cammineremo questa strada e non sarò mai stanca finchè il tempo non porterà sui tuoi capelli … il bianco."

Il respiro dell'anima, 2020

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tecnica mista 40x50 cm


livio.billo@gmail.com

Livio Billo è nato nel 1952 a Legnago, località del Basso Veronese dove ha vissuto gli anni giovanili e completato il ciclo scolastico secondario. Attualmente, risiede ad Albignasego, nelle vicinanze di Padova, città presso il cui Ateneo si è laureato in Lettere Moderne e perfezionato in Storia dell’Arte. Per tale disciplina, è stato insegnante di ruolo nell’istruzione professionale e, per oltre un decennio, docente a contratto presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, sempre a Padova. Ha coltivato un precoce interesse per la poesia e per la pittura, alla quale si è applicato da autodidatta, assimilando la lezione di post-impressionismo, simbolismo ed avanguardie storiche. La sua produzione d’esordio, sia poetica che pittorica, ha ottenuto riconoscimenti e premi nazionali che gli sono valsi, fra l’altro, l’attenzione di critici quali Giulio Nascimbeni, Renzo Margonari e Carlo Segala. Marginalmente, si è occupato anche di scenografia e costumistica per il teatro, con il gruppo de “La Nuova Creazione” di Bovolone.

Livio Billo, No one around, 2020 tecnica mista su carta 54,5x64,5 cm

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Billo Livio


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Bollato Iris bollatoiris@gmail.com

Campi d'Irlanda, 2020 acrilico su tela 50x70 cm

Rialto, 2020 acrilico su tela 40x60 cm

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Bulegato Michela " Da sempre la passione per il disegno e la pittura fanno parte di me e cerco di coltivarla ogni volta che posso. "

Fichi e le zucche del nonno, 2020 acrilico su tela- 35x45cm

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Campanella Fabrizio Nasce nel 1965 a Roma, dove vive e lavora. Espone in Italia e all’estero dal 1990. E’ invitato a numerose mostre di rilievo nazionale e internazionale tra cui la XIV Quadriennale di Roma, il LII e il LVII Premio Termoli, il XXIX Premio Vasto (sala personale con Achille Pace), il XXV e il XXVII Premio Sulmona, il IV Premio Città di Laives, la II Edizione della rassegna “Hommage à Vlado Gotovac” presso la Galleria “Klovicevi dvori” di Zagabria, la XLVI Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea della Galleria Civica di Termoli (“Intenso Essenziale - Evoluzione dell’Astrattismo in Italia”), la rassegna “Dal Futurismo ai Percorsi Contemporanei” presso il Naval Heritage Museum di Tivat (Montenegro). La sua prima personale è del 1992 alla Galleria "La Gradiva" di Roma, presentata in catalogo da Silvano Giannelli. Tra le personali successive si menzionano, sempre a Roma, quelle del 1996, del 2000 e del 2008 allo “Studio Soligo” (rispettivamente a cura di Domenico Guzzi, Mario de Candia e Gianluca Marziani), quella del 2009 allo “Studio N.I.R.A - Nuovi Indirizzi di Ricerca Architettonica” (a cura di Stefania Caforio), quella del 2001 all’ “Osservatorio per le Arti Visive” di Salerno (nell’ambito del ciclo “Sistemi Cognitivi dell’Arte – Media e Tecnologie dell’Arte Contemporanea”) e in ultimo, a cura di Gianluca Marziani, quelle del 2012 a Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, del 2013 a Palazzo Ca’ Bonvicini (nell’ambito degli Eventi Collaterali della LV Biennale di Venezia) e del 2014 all’Officina delle Zattere di Venezia. Già iscritto ad “Art Club International”, l’associazione artistica indipendente rifondata da Piero Dorazio nel 1995, ha inoltre al suo attivo una nutrita serie di presenze in cataloghi, stampa quotidiana, riviste di settore, case d’asta, rubriche televisive specializzate, collezioni pubbliche e private.

mail@fabriziocampanella.com

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Mad Man, 2020 Acrilici su tela cm 80x100

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Capobianchi Catia ca-tia@live.it

È nata a Bologna il 22 maggio 1968. Attualmente risiede ad Ancona. Diplomata Maestra d’Arte all’Istituto Statale d’Arte di Ancona, ha iniziato a scrivere all’età di tredici anni: poesie, brevi racconti surreali a volte tristi, altri pretenziosi di comica realtà e infine a lieto fine. All’età di diciotto anni ha abbandonato la narrativa per dedicarsi alla pittura, partecipando a vari concorsi tra cui ha raccolto alcuni riconoscimenti. In questo periodo ha messo da parte.il disegno per riabbracciare la poesia.

MOSTRE • Mostra di pittura contemporanea P.S Lazzaro Ancona • Concorso fotografico “VI edizione di una Settimana in collina” Roncitelli 1 classificata categoria A con i “Due soli” • Mostra collettiva di pittura Senigallia 528 Edizione Fiera fiera • XV Concorso internazionale dell’Adriatico “Pisarum d’Oro” (Premio speciale “FanumFortunae) Fano Pesaro • 2 classificato con “Le memorie e il presente” • Mostra collettiva di beneficienza “ Begnamini” Falconara • Mostra collettiva 3 circolo via Maratta, Ancona • Mostra concorso fotografico nazionale “Premio Macerata” 1 classificato “Addio

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bicicletta” Mostra di pittura Arco Amoroso Ancona Mostra fotografica “Saline Senigallia” Concorso fotografico “Memorial Giannini” Concorso e mostra mercato di pittura Castelplanio 5 classificato Esposto alla Galleria “Il Greco” Esposto alla galleria “Puccini” Ancona Concorso estemporaneo Casteleone di Suasa Collettiva di pittura scuola G Secchiaroli Ripe Ancona Attualmente dipinge con varie tecniche prediligendo l’acrilico.

• Novembre 2019 – Mostra personale – “Mosaicasa” – Via del Corso 528, Roma


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Le Ballerine,

Acrilico cm 52x67

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Carraro Patrizia L'incanto della luna, acrilico- 30x30.60x40.30x30 cm

Il marchio, acrilico su tela- 50x50 cm

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VolontĂ , acrilico su tela - 60x30cm


Elisabetta Castello nasce a Genova nel 1959. È un’artista da sempre, ha impostato la sua vita sul suo bisogno espressivo, ha scelto studi artistici ed ha avuto per tutta la vita dei lavori attinenti al suo percorso, prima lavorando come grafica pubblicitaria nella sua agenzia e dopo come insegnante di arti figurative. Questo le ha permesso di lavorare dipingendo e di potersi inoltre dedicare alla sua inclinazione. Il suo percorso va a toccare diversi stili e strumenti espressivi, passando da tele ad olio e acrilico, all’acquerello e infine al suo grande amore, il pastello, dove vengono ad aggregarsi in modo unitario i vari linguaggi attraverso cui questa artista comunica la propria estetica della vita. L’ incontro con il pastello e’ stato per lei il mezzo rivelatore di una potenzialità espressiva a lungo ricercata, dopo una prima fase di tipo più realista la sua potenza espressiva ha potuto usufruire della nuova tecnica per addivenire a nuovi linguaggi, in cui massimamente l’articolazione tra rappresentazione e creatività ha trovato il proprio medium. Fa parte della Società di Pastello Italiana ed è un’artista professionista riconosciuta Aiapi UNESCO. È presente sui social con le sue pagine di arte fb e Instagram e cura un suo blog personale.

MOSTRE •

2020/Premio Arte Veneto/Mogliano Veneto/Italia (con

menzione speciale pittura figurativa)

2018/I percorsi della mente/ Biblioteca Berio/ Genova/ Italia

2020/Arte Genova Fiera Mercato/ Genova/ Italia

2018/Terre di Liguria/Museo del mare/Genova/Italia

2020/Cuvee Art Bistrot/Milano/Italia/ ( bipersonale)

2018/Marcinelle262/Museo del vetro Unesco/Charleroi/

2019/La Signoria Delle Stelle/Spoleto Art/Milano/Italia

Belgio ( con acquisizione delle opere nella collezione

2019/Wall of doll/Genova/Italia/ (opera in permanenza)

privata del museo)

2019/Caput Mundi/Caffè Letterario/Roma/Italia

2018/Scrambled Art/Museo Guareschi/ Brescello/ Italia

2019/Con la luce negli occhi/ Amici di M.Cea/ Fornace

2018/I Dauni / Nikephoros Art/ Vieste/ Italia.

Gola/Milano/Italia

2017/ Prima mostra internazionale di pastello/ Scuderie

2019/Acqui Terme Colours/Sala d’Arte l’Origine/Italia

2019/Ineditus

Tempus/cerchio

Cromatico/Genova/

degli Estensi/Tivoli/Roma/Italia •

2017/ Profondo blu/ Art Saloon / Roma/ Italia

Italia(collettiva con grandi artisti del ‘900, De Chirico)

2017 / Micro Art Show/Gamec / Pisa/ Italia

2019/ Fiori recisi/ San Zeno degli Erzellini/ Treviso /

2017/ World wide art show/ Caelum gallery / New York/

Italia •

2019/Next

US stop/Palazzo

Zenobio/Venezia/Italia

(collaterale della biennale di Venezia) •

2017/ Human Right H2o Unesco / Fondazione Opera Campana dei caduti/ Rovereto/ Italia

2019/Biennale Ville venete/ Ville del Brenta/Treviso /

Italia

2017/ Milan Biennal of Art/M.A.D. Gallery/ Milano / Italia

2019/Arte Genova Fiera Mercato/Genova/Italia

2017/ Dentro di me/Divulgarti / Genova/ Italia

2018/Collettiva

2017/ La memoria dell’acqua /Divulgarti/Galata Museo

Milano / Italia

Gaudium/associazione

Gaudium/

del Mare / Genova/ Italia

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Castello Elisabetta


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• •

2016/ Adunanza Top of Art/ M.A.D. Gallery/ Milano/

2016/ Genova Art Expo / Satura Gallery / Genova /Italia

Italia

2016/Art Rome Gallery/ Flyer Gallery / Roma /Italia

2016/ 2nd Satura International Contest /Satura Gallery/

2016/ LO Art/ LO Gallery/ Bergamo/ Italia

Genova/ Italia

2015/Imago,I miei ri-tratti/ Satura Gallery / Genova /

2016/ Love Valentino / Galleria Accorsi / Torino/ Italia

2016/ MadBdays / MAD gallery / Milano / Italia

Italia (personale) •

2015/Prima mostra nazionale di pastello/ Sabaudia/ Italia

" Questo pastello è dedicato alle mamme, alle notti in bianco, alla stanchezza, alle occhiaie per il sonno mancato, alle tisane in piena notte, ai capelli scomposti e alla vestaglia buttata sulle spalle un po’ curve. Una stanchezza che però resterà nel cuore come uno dei periodi più belli e intensi della vita. "

Madre,

pastello morbido su cartone vegetale 25x30 cm

Cell. 3383849219 elisabetta.castello.art@gmail.com w w w.faceb o ok.com/ ElisabettaCastello.Artista www.instagram.com/eli._.art w w w. e l i s a b e t t a c a s t e l l o a r t . blogspot.com

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Via Sardegna 10/A 30174 Zelarino (VE) 349 564 6333 duilio.codato@gmail.com

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Codato Duilio

Duilio Codato è nato a Mestre nel 1936, vive ed opera a Zelarino (Venezia). Si avvicina alla poesia ed alla scultura simultaneamenteagli inizi degli anni ’90, arti che ha sempre portato avantiin modo simbiotico, legate l’una all’altra in uno stretto nodo. Ha partecipato attivamente all’associazione “Gruppo poesia comunità di Mestre”, ha all’attivo tre libri: “Vento di Marzo” (2003); “Raise che Buta” (2011) raccolta di poesie in dialettoimperniate sui ricordi d’infanzia e sulla famiglia; “Più di me Sei” (2016) dedicata al fratello Giorgio. Scrive in lingua ed in dialetto ed è ispirato dal legnoper le sue realizzazioni, composte da piccoli pezzi di albero infilati in un’anima guida che variano forma a secondo della loro apertura, cosicché da un’opera si creano molteplici varianti. Partecipa a mostre e concorsi di scultura dove riscuote riconoscimenti e premi.

La danzatrice del pianeta terra, 2020 Legno (ramo di pino), sassi e creta 130x100x50 cm

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CRITICA Opera che mette in relazione le origini ancestrali e religiose con l’oggi, che ripercorre nel suo sviluppo verticale la storia della vita. Creato il cosmo tramite logos, Dio ha vivificato l’uomo dopo averlo plasmato con la creta. A lui ha affidato tutto, e, pur lasciandolo libero, non lo ha mai abbandonato, anzi, a lui si è sempre offerto come pietra salda su cui poggiare, manifestandosi nella pienezza trinitaria. Ma nella creatura prediletta, nella fragile creta, già da subito ha preso forma un virus letale che ha portato l’uomo a dominare piuttosto che a custodire il kosmos. La sfida di Adamo ed Eva verso il Creatore ha fatto danzare il pianeta al proprio ritmo con fretta ed esuberanza, perseguendo -lungo i secoli- interessi sempre più individualistici, fino

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alla proclamazione dell’onnipotenza superomistica, che è coincisa con la sostituzione della terra a Dio. La rottura dell’armonia, dell’ordine originario, ha avviato il chaos, il male per l’intera umanità e di esso non ne ha più potuto fare a meno. Con “La danzatrice del pianeta terra” Codato non denuncia quanto già si sa, piuttosto invita a fidarsi dell’ordine divino originario, a divenire consapevoli dell’unicità della vita sotto ogni aspetto. Lo fa con gli elementi a lui cari, quelli che la natura gli ha messo a disposizione nel periodo del lockdown, nell’opera, infatti, si fondono -come in una danza- creta, pietra, legno di pino, semi bolliti ed essiccati.

Patrizia Fiasconaro 59


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Colussi Silvia

Nel panorama artistico contemporaneo, la pittrice veneziana Silvia Colussi spicca per la particolarità delle sue opere, ricche di contenuto e di significato introspettivo. Pittrice e Storica dell'arte si pone all'attenzione per la duplicità del suo percorso formativo. Nata a Venezia nel 1962, è una figlia d'arte. Dalla madre insegnante Annamaria Molino, pittrice e poetessa, eredità la sensibilità cromatica e l'amore per l'arte. Dal padre ingegnere viene stimolata nell'interesse per lo schizzo veloce. Conseguito il diploma di Liceo Scientifico si laurea a pieni voti in Lettere, Storia dell'arte. Frequenta alcuni corsi di disegno presso la Scuola Internazionale di grafica di Venezia, proseguendo il suo percorso artistico come autodidatta. Dal 1990 ad oggi partecipa ad esposizioni collettive, tra le quali nel 1993 presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Silvia Colussi è un'artista che trasmette il suo vissuto colussisilvia@libero.it con eleganza e raffinatezza. Un segno sicuro ed al contempo delicato http://www.colussi.it contraddistingue la sua produzione, che spazia dagli scorci di soggetto http://www.colussi.com veneziano, alle sensuali e misteriose figure femminili ed al paesaggio. vwww.istagram.com silvia_ Le sue immagini si caricano di contenuto e di stati d'animo, ma il colussi (@silvia_colussi) colore e la luce, con la loro forza contrastante e positiva, trasmettono esilvia colussi (colussisilvia) nell'osservatore una speranza.

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Paesaggio boschivo acrilico su tela 70x50 cm


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Profumo di lavanda acrilico su tela 70x50 cm

MOSTRE • 1991 Mostra collettiva presso Scuola Internazionale di grafica di Venezia. Il corso di disegno era tenuto da Ennio Finzi • 1993 Mostra collettiva presso la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia. • 2018 Mostra collettiva presso Palazzo Zanardi a Venezia • 2020 Mostra collettiva presso Padiglione Bocce & Colori. Terraglio.

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Conte Bruno

bruconte@gmail.com

Raffinato artista, poeta e scrittore, Bruno Conte è nato a Roma, dove vive e lavora. Nelle sue opere, superfici o oggetti, dipinti o rilievi su tela, carta e legno, il pieno e il vuoto si situano in un limbo intermedio fra pittura, scrittura e scultura. In questa realtà nascono oggetti-concetti, messaggi, pagine di lettura rivolte verso lo spettatore curioso. Caratteristici della sua produzione sono i libri lignei e altre opere oggetto come le scatole o i cassetti dove nel buio dei loro interni, interagendo con il bianco delle superfici in primo piano, crea ambigue prospettive di interni e di lettura. La critica ha rilevato in questi lavori un riferimento alla scultura di Melotti, ma qui il recupero di una pittura mentale, sempre legata al rilievo bidimensionale emergente fa diventare questi libri lignei dei paginari da parete dove apparizioni, attrazioni, contagi e narrazioni rendono il repertorio di queste opere contenitori di concetti, analogie e soprattutto enigmi. Significativo per tutto questo è il libro d’artista che, recentemente, Bruno Conte ha prodotto con le Edizioni Peccolo di Livorno, per il n.10 della collana Memorie d’artista dal significativo titolo Divario, pagine di un diario senza giorni. libro nelle cui pagine scorrono in parallelo i pensieri intimi e gli aforismi descritti con parole e le immagini a fronte che seguono i percorsi con pagine scandite dai ritmi di segni o calendari ritmici. Un lavoro sugli accadimenti delle forme che Bruno Conte prosegue con estrema attenzione ed equilibrio dal 1961.

Ponte Cestio

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Isola Tiberina

Gasometro

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San Cosimato

Ex Mattatoio


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Ponte Sant’Amgelo

EUR

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De Giovanni Franco CAVALIERE DELLA REPUBBLICA

È presso l’insenatura di Acquaviva a Marina di Marittima, dove ogni giorno da anni Franco De Giovanni dipinge guardano l’infinità del cielo e del mare. Sulle scale che conducono lentamente alla spiaggetta affollata da folle incalzanti di bagnanti e turisti Franco dipinge, e dipinge sull’acqua, affidando all’Acquaviva gli scorci segreti di una vita fatta di sofferenza, di orgoglio e di coraggio. Nato a Cutrofiano 51 anni fa e residente a Surano De Giovanni è un poeta buono, un artista mite che si esprime con la semplicità dei gesti e la complessità delle sue opere. Dipinge su cartapesta o su terracotta ed ha esposto i suoi lavori in mezzo mondo, dall’Europa all’Africa, dall’Asia all’America. Franco De Giovanni è un pittore attento un interprete sincero della sua amata terra, il Salento, così che egli mette nelle sue creazioni artistiche l’amore che nutre per la sua gente e il desiderio di trovare una via d’uscita per quanti sono meno fortunati di noi. Il suo altruismo, la sua filantropica vena artistica si mette in relazione con gli altri, con tutti coloro che incontra e che inevitabilmente entrano a far parte della sua vita e della sua pittura.

francodegiovanni@alice.it

Franco De Giovanni dipinge e crea. La sua è un pittura poetica che esprime attraverso il suo calore umano. Un artista straordinario, attento a far a parlare la natura per mezzo della sua opera, preoccupato dell’espressione autentica, vera, reale dell’esistenza umana. Di un mondo fatto di tutto, del creato e delle sue creature, di Dio e dell’uomo.

Sagra Famiglia,

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olio 70x50 cm


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L'infinito di essere amati, 2020 olio 30x40 cm

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La Sperana della Pace dal Covid 19, 2020 olio 80x80 cm

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La confusione dell'umanità, 2020 olio 30x40 cm

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Sognando la luna, 2020 olio 120x50 cm

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Il violino dell'amore, 2020 olio 30x40 cm

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La Pajara Salentina, 2020 olio 30x40 cm

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Ricordi di una poesia Salentina, 2019 olio 30x40 cm

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L'organetto dell'amore, 2018 olio 30x40cm

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Torre pali Salento, 2018 olio 30x40 cm

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Onori ai carabinieri di Nassiriya, 2003 olio 50x60 cm

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Giovanni Paolo II L'uomo della Pace, 2006 olio 30x40 cm

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Depaoli Gianni Gianni Depaoli artista materico è nato a Ivrea il 04 marzo 1961, vive e lavora a Candia Canavese. Ha creato mostre e installazioni che testimoniassero il degrado ambientale e la violenza sugli animali attraverso mostre e progetti itineranti sostenuti da musei e da Enti Istituzionali: iniziative note con il nome di Mare Nero Museo di Bergamo, Allarme Ambiente Museo di Scienze Genova, Museo A come Ambiente Torino, Museo Garda Ivrea, Museo Acquario di Milano, Museo La Specola Firenze, Museo Tecnologicamente Ivrea, Museo Acquario Messina, AAM Spazio 24 Milano, Casa Ernesto Francotto Busca .Installazioni, Anime Silenziose inaugurato all’ Acquario civico di Milano, Verso il Quinto mondo Paratissima Torino, Oceaniche Alchimie Biennale Italia -Cina Torino, 54° Biennale Internazionale d’ Arte della Biennale di Venezia, “Hopeart Jungl” alla Venaria Reale. La nuova ricerca sviluppata con l’ uso di inchiostri e pelli di cefalopodi trattati per la conservazione e manipolati con aghi d’ acciaio e bisturi, lo porta ad indagare e trasformare la materia per scoprirne bellezza e trasparenza , ma non dimenticando i drammi precedentemente trattati. Questo nuovo studio dona nuova vita allo scarto organico che considera l’ anello di congiunzione ed il ricordo indelebile del prodotto che ha nutrito l’ Essere Umano. “Dall’edibile che nutre il corpo, all’arte che nutre lo spirito”. Viene invitato alla Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi per la personale “Rossomare” l’opera I.E.F. è nella collezione del Museo, all’Ambasciata Italiana a Montecarlo con l’ opera in permanenza “Prede e Predatori” sul catalogo dell’ Ambasciata ed a GemLucArt di Montecarlo per i progetti annuali sulla Ricerca Sul Cancro, al progetto “EkoVespa Project” in permanenza al Museo Piaggio di Pontedera. Nel 2017 la ricerca della forma, del colore e della trasparenza lo porta ad un nuovo studio. La pittura materica diventa il più forte impulso per la ricerca del colore naturale, che diventerà l’ unico colore utilizzato, regolato dalla manipolazione dei cromatofori esistenti nel prodotto, senza aggiunte di colori artificiali. Con il progetto Abissi, indaga il noto e l’ ignoto e i percorsi tortuosi del pensiero umano. Scopre ed evidenzia le ferite e le escrescenze della pelle lacerata che diventano abissi e meandri dove il pensiero si perde e si modifica, svelando i patimenti che ha subito l’ artista durante il suo percorso di vita, che lui stesso definisce la sua Via Crucis. Viene invitato ad esporre al Mauto con “Eko500Project” in occasione del 60° anno della Fiat 500, al Macist di Biella in occasione 70° anno della Vespa, a Paratissima Milano, Bologna e Torino, Biennale Internazionale di Asolo, Biennale Internazionale di Salerno, GemLucArt di Montecarlo con l’ opera che denuncia la violenza sulle donne “Silence Kills”, personale a Montreaux, installazione “Oceani 2.0” site-specific al Museo del Parco di Portofino e inviti in altri Enti Istituzionali, nel 2020 viene inserito nell’ Atlante dell’ Arte DeAgostini, nel 2020 partecipa in periodo Covid alla mostra virtuale #domaniinarte alla G.A.M. di Roma, una sua opera viene esposta alla 17° Montecarlo Film Festival. Dal 2020 in seguito a vicende subìte da lui e dai suoi famigliari, torna a trattare con molta più forza e rabbia i temi che gli sono stati cari fin dagli esordi: i comportamenti scellerati dell’ uomo ed il conseguente deterioramento ambientale e sociale, rappresentando nelle sue opere soprattutto le conseguenze sull’ uomo. Nella sua incessante ricerca di materiali organici marini che trasmettano dei messaggi forti ha scoperto nel 2020 “le schiuse di ovature” affascinanti agglomerati che evocano il senso della Vita, ora fanno parte delle nuove opere.


2019 • Oceani 2.0,Opera in permanenza, site specific,Museo del Parco di Portofino, ItalyAnime Silenziose 2.0,CasaInsieme opera in beneficenza, Salerano, Italy • Collateral Beauty, ParatissimaProgettoN.i.c.e. Torino, Italy 2018 • Wasteland, AbissiNhow Milano, Milano, Italy • “Contemporary fossils traveling to the future”, Paratissima, Torino, Italy • “ Abyss” Montreux Art Gallery, 2M2C, Montreux, Svizzera 2014 • L’Ambasciata Italiana nel Principato di Monaco, Montecarlo. • Strade del Sale, Poderi Gianni Gagliardo, La Morra, Italy 2013 • EkoVespa, Museo Giovanni Alberto Agnelli Fondazione Piaggio, Pontedera, Italy • AAMSpazio Eventiquattrocon Eko500 Project a cura Francesca Baboni, Milano, Italy 2012 • Art Monaco Grimaldi Forum, Montecarlo. • Prede e Predatori, All’ Ambasciata Italiana nel Principato di Monaco, Montecarlo. • Uomini e Pesci, Acquario Civico di Milano, Milano, Italy 2010 • Open Air Fair, Utrecht

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MOSTRE

2011 • AAM–Spazio EventiquattroSelective Art Parigi a cura di Martina Cavallarin • Rossomare a cura di Maria Flora Giubilei, Galleria d’Arte Moderna, Genova, Italy • Dall’ astrazione al concetto, teoria di un linguaggio, Casa Ernesto Francotto, Busca, Cuneo. 2009 • Abissali, Acquario Civico-Installazione luminosa inclusione di abissali, Messina. • Allarme Ambiente, a cura della Fondazione Natale Capellaro, al Museo Civico Garda, Ivrea. • Mare Nero, Parco Acquatico Oltremare, Riccione, Italy 2008 • La Programma 101, installazioni CentoOlivetti, Fondazione Natale Capellaro, Ivrea, Italy • Allarme Ambiente, Museo Giacomo Doria, Genova, Italy • Allarme Ambiente, Museo A come Ambiente, Torino, Italy • Dai il nome all’ opera, a cura Museo A come Ambiente, Salone del Libro, Torino, Italy • Maree Noire, Parco Acquatico Marineland, Antibes, France. 2007 • Mare Nero, Museo Civico Enrico Caffi, Bergamo, Italy • Nuove tecniche al servizio dell’ esposizione museale, Museo La Specola, Firenze, Italy • Collettive| Group exhibitions 2020 • 17° Montecarlo Film Festival, Grimaldi Forum, Montecarlo • Triennale di Roma, Roma • Crac, Paratissima N.I.C.E., Torino • #domani in arte, Galleria Arte Moderna, Roma 2019 • Archetipo 4Awoman, Mail Art Gruppo Censeo, Milano • Where Art Meets Design, Paratissima Milano Art&Design Fair, Fabbrica del Vapore, Milano • Expeausition, Paratissima Bologna, Bologna • 157° mostra sociale Circolo degli Artisti di Torino, Palazzo Birago, Torino. • GemLucArt auditorium Ranieri III, Montecarlo 2018 • Baf, Fiera Arte , Bergamo, Italy • Hit Parade, Mauto, Torino, Italy • Animali Notturni , The dark side of life, Paratissima Bologna, Bologna, Italy • Through the Black Mirror, Paratissima Milano, Milano, Italy • La Vespa nella Storia e nell'Arte, a cura di Omar Ronda, M.A.C.I.S.T., Biella, Italy

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“1984: le jour desmes dix ans, je regardedemain”, GemlucArt, Montecarlo 2017 • Limited, Milano Scultura, a cura Valerio Dehò, Fabbrica del Vapore, Milano, Italy • Mostra internazionale Spoleto Arte a cura di Vittorio Sgarbi, contesto del Festival dei Due Mondi • ProBiennale, Palazzo GrifalconiLoredan a cura del prof. Vittorio Sgarbi, Venezia, Italy. • Arte Contemporanea in Villa, Musei Villa Mazzucchelli a cura di Fondazione Mazzoleni, Brescia • GemLucArt auditorium Ranieri III, Montecarlo 2016 • 4 °Biennale Internazionale, terzo classificato, Asolo, Italy. • 2° Biennale Internazionale, Salerno, Italy • Radici, Cantine Gagliardo, a cura di Ermanno Tedeschi • GemLucArt Auditorium Ranieri III, Montecarlo. 2015 • Biennale Italia-Cina alla Cittadella a cura di Sandro Orlandi, Torino, Italy • Milano Expo dal 1906 al 2015,a cura di Vittorio Tonon, Palazzina Liberty, Milano, Italy. • GemLucArt Auditorium Ranieri III, Montecarlo • 1° Biennale Internazionale, secondo classificato, Salerno, Italy 2014 • SERR 2014, Palazzo Valentini, Roma, Italy • GemLucArt, primo classificato, tema e tecnica con le jardindescaresses, Montecarlo. • Premio Nazionale d’ Arte, Novara, Italy 2013 • Millennium, al Museo di Scienze Naturali, Primo classificato con EkoVespa, Torino, Italy • GemLucArt auditorium Ranieri III, Montecarlo. • Skincodes curato da Francesca Canfora, Paratissima,

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Torino. 2012 • GemLucArt auditorium Ranieri III, Montecarlo • Hopeart Jungle a cura Francesca Canfora, Reggia di Venaria Reale, Italy • Danslesvagues de l’art, Galleria Carre dorè, Montecarlo • Yacht Art, Galleria Carre dorè, Montecarlo • Food Art pour tous les gouts, Galleria Carredorè, Montecarlo 2011 • L’Arte non è cosa nostra, 54° Biennale di Venezia,Pad. Italia a cura di V. Sgarbi. • Proetica, Profetica, Poetica, a cura Fortunato D’ Amico e Chiara Canali, Porta Nuova Torino, Italy • 150 Artisti raccontano la Nostra Storia, a cura V. Tonon, Archivio di Stato, Novara, Italy • Terra Arte, a cura Fortunato D’Amico, Partenopoli, Italy • Orto d’Artista, a cura di Arte da Mangiare, Società Umanitaria, Milano, Italy 2010 • European Week for Waste Reduction e Mediterranea, Artelier Palazzo Ducale, Genova, Italy • OnlyItaly, Teatro Stabile di Hangzhou, Hangzhou (Cina) • The Bride Show WeddingDay, a cura Federazione Artisti Italiani, Dhubai • Il senso del tempo tra storia e conoscenza, a cura Vittorio Tonon, Archivio storico di Novara, Italy 2009 • Internazionale d’ arte, Villa Gualino, Torino, Italy • 2008 • Asta benefica, a cura prof. Edoardo Di Mauro, Lions International, Torino, Italy • 2007 • AmbientArti, Palazzo Doria Pamphilj, San Martino al Cimino, Viterbo, Italy


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Acque sporche, 2020

tecnica mista su legno, vasetti vetro, residui inquinanti, schiuse di ovature marine, resina 250x250 cm

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Madre natura, 2020

tecnica mista su legno, legno marino, resina pigmentata, ovature, metacrilato 75x45cm

Afrodite, 2020 tecnica mista albero arso, schiuse di ovature, resine 250 x 100cm

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Spiedino di mare, 2020 tecnica mista su legno, legno marino, inquinanti vari, metacrilato 75x45cm

Porzione di mare, 2019

tecnica mista, legno marino, resina pigmenti, pelle di pesce, plastica 60x40x70cm

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Occhi, 2020 tecnica mista su fibra, pelle e inchiostro di calamaro, resine 50x50cm

Vita , 2020

tecnica mista su fibra, schiuse di ovature, pelle e inchiostro di calamaro, resine 50x50 cm

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Reliquie. Save the Sea, 2019

tecnica mista petrolio,plastica, pelle e inchiostro di calamaro 70 x40 cm anno 201

Positivo/Negativo, 2020

tecnica mista su legno, schiuse di ovature, reperti inquinanti, resine. 75x45 cm

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Alieni, 2020

tecnica mista, legno marino, pelle e inchiostro di calamaro, lapis, resina 75 x 45 cm

Il Canto delle Sirene, 2020 tecnica mista, legno marino, pelle di Cefalopode, coltello, resina 40x30x25 cm

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Resilienza biologica, 2020

tecnica mista su legno, legno marino, pelle e inchiostro di Calamaro, schiuse di Ovature, metacrilato 75x45 cm

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Di Oriente Irene

Irene Di Oriente è un'illustratrice e incisore italiana. Si è diplomata nel 2018, con 110 su 110 e lode, nel corso di Arti Grafiche presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove www.frammentidisegni.blogspot.com attualmente frequenta il Master sempre in Arte Grafica. È uno dei membri del “Collettivo BaldoBranco” con il quale irene.dioriente95@gmail.com ha partecipato a numerose mostre e vari festival in Italia v@irenedioriente e all'estero. Dal 2013 è volontaria al “Treviso Comic Book Festival” ed è entrata a far parte dello staff esecutivo nel 2017. Assistente di illustrazione per la docente Marilena Nardi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia dal 2018 al 2020. Inoltre, fa parte dell'Associazione “Lab43-for print” a Forte Marghera a Venezia

MOSTRE & PREMI 2020 • Primo Premio “La poesia illustrata, Betty B Festival, Salotto Muratori Via Selmi, Vignola, Modena 2018 • Primo Premio per la categoria giovani artisti emergenti in “Volare” , 13° Biennal Humor et Vigne, Jonzac, Francia 2020 • “Limiti”, XXVIII Rassegna Internazionale di Satira e Umorismo Città di Trento, Trento • “La poesia illustrata”, Betty B Festival, Spilamberto, Modena • “La poesia illustrata”, Betty B Festival, Savignano sul Panaro, Modena • “La poesia illustrata, Betty B Festival, Salotto Muratori Via Selmi, Vignola, Modena • 4° Bienal Internacional Mini Print 2020, Proyect Arte, Laguna Paiva, Santa Fe, Argentina • 10°Bienal Internacional de Gravura do Douro, Douro, Alijò, Portogallo • “Batom, Lapis e Tpm”, Salao Internacional de Humor de Piracicaba, Brasile.

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• “NON BUTTARMI! Istruzioni per il riuso”, Colonia Agricola, Vascon, Treviso • Illustration for the collective project “Tina”,a book published by editions Aguaplano Libri 2019 • Miniprint Exchange exhibition in Paese (TV). “Libri dai Libri”, Arcugnano di Vicenza. Venice Academy of Fine Arts the illustration for the book: “Mai più qui. La forza di ricominciare”, published by the Associazione Venezia Pesce di Pace for which she collaborated on another project with a painting put on canvas for the initiative entitled: “21 Artisti per Forte Marghera”. “Per Incidere”, Columns Hall of the Headquarters San Sebastiano, Ca’ Foscari University, Venice. “Questione di Segno”, ex-Pescheria, Este (PD) Traveling exhibition of illustrations of the 13 Biennial of Humor et Vigne themed “Volare” in Einserb- Matmeca-Talence,France. • “4° Global Print 2019” Museum of Douro, Portugal. Traveling exhibition of the 13th Biennial Humor et Vigne themed “Volare”, DonjonPons,France. She selected in “ Image of the Book”,


• Third International Miniprint Biennial, Proyect Arte, Laguna Paiva, santa Fe, Argentina 2017 • Marciana Library of Venice as part of the Rotary Art and Culture Award: “Forme in Mutamento” 2016 • Premio Internazionale Biennale d’Incisione in the city of Monsummano Terme. Third edition of the Biennal Design in the National Academy of Sofia in Bulgaria • “Riproduzione”, collettiva Il Citofono a Spresiano. • Invulnere ( Dentro la ferita) Palazzo dei Trecento, Treviso 2012 • Exposition the Galleries of Piedicastello in Trento and in the Paese(TV).

Riposo

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in the category “New names in book illustration” called from Moscow International Book Fair and Bologna Children Book Fair. “Questione di Segno,bis”, Centro di Cultura La Medusa, Este (PD). “NON BUTTARMI! Istruzioni per il riuso”, Loggia dei Cavalieri, Treviso • “Che aria tira?”, XXVII Rassegna Internazionale di Satira e Umorismo, Trento. 2018 • “High Density”, Academy of Fine Arts of Venice, at warehouses of salt 3, Venice. She was awarded in Jonzac, France, in the category as Young Emerging Talent in the “Volare” themed illustration competition, the 13° Biennal Humor et Vigne. Exhibition “Wonderful? World Cartoon” in Tokyo. • “Donne e Sport”, Palazzo dei Trecento (TV).


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Immigrazione

Sono frammenti dei miei sogni o i tuoi racconti

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Fachechi Francesca KEKI

Francesca Fachechi nasce il 29 Novembre del 1973 in Friuli.

vkeki.arte bkeki-arte

www.kekiarte.com

Autodidatta, ha iniziato a dipingere con colori acrilici su tela, concentrandosi sul bianco/nero per poi dedicarsi al colore. L’arte figurativa è al centro delle sue opere e in particolare la figura femminile sospesa, non ascrivibile ad uno spazio ed ad un tempo precisi. Dalle donne che rappresenta traspare una sensualità mistica e inviolabile, un'invulnerabilità carnale, sublimata dalla pienezza e dalla consapevolezza di esistere come quintessenza di armonia e di bellezza. In particolare colpiscono i colori sugli sfondi, sicuramente più cupi, ma con chiaro richiamo alle opere di Klimt.

MOSTRE • 2006 Movimento “NE5” • 2019 ArtePadova • 2019 Galleria Farini Bologna “In mostra con i • 2019 WikiArte Bologna “Tra linee forme e colori” grandi artisti” • 2020 Galleria Malinpensa Torino • 2019 Subcity Gallery Milano “Bright2” • 2020 Biennale Ville Venete 2020“

CRITICA Le sue opere rappresentano la propria ricerca ed il proprio linguaggio, che sin dalle titolazioni scelte, intendono avanzare secondo una narrativa precipua, frutto di questa volontà di sublimazione mediante cui armonia e bellezza dialogano in maniera essenziale. Tutte le sue opere propongono raffigurazioni in cui l'eterno femminino si rende sensuale protagonista di una visone misterica e mistica, lontana da qualsivoglia retro pensiero malizioso. I dipinti si delineano, secondo canoni di una mimesis che affonda nel reale, nella messa in scena di atmosfere calde, vibranti, velate di raffinata sensualità, in cui la donna campeggia

quale protagonista assoluta della drammaturgia e della composizione, in una tensione verso una limbica immanenza. Ciò che l'osservatore esamina, ha dinanzi a sè, è solo un'istante che l'artista ha catturato eternando volti e sinuosi corpi che abitano luoghi non riconoscbili ma scrivibili ad una tradizione che guarda alle avanguardfie tedesche ed alla tradizione orientale. Le donne di KEKI sono l'emblema della consapevolezza, della propria forza. Da ciò emerge anche quella libertà di cui la pittrice fa cenno che oltre ad essere pittorica, è anche ed in particolare di valenza ontologica.

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Kundalini,

acrilico su tela 80x120 cm

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Fantuzzi Tullio ARTU CRITICA Magistrale disegnatore d’interni, Tullio Fantuzzi dipinge fin da giovanissimo, dai tempi in cui frequentava l’Istituto Statale d’Arte “Nordio” di Trieste sotto la guida di maestri storici quali Riccardo Bastianutto per le tecniche pittoriche, Dino Predonzani per la progettazione decorativa delle navi, Girolamo Caramori per l’incisione, Ugo Carà per la plastica, Ladislao De Gauss per il disegno dal vero ecc. Dopo questa fondamentale formazione, nel cui ambito si sono affinati i migliori artisti triestini, il pittore partecipa ai corsi della Scuola Libera di Figura tenuti da Nino Perizi al Museo Revoltella, componendo architetture figurative, in cui il corpo femminile si propone in tutta la sua rigogliosa bellezza. Ma in pittura, campo in cui l’autore ha meritato numerosissimi riconoscimenti, Fantuzzi approccia un altro genere: dipinge abitati silenti e luminosi, le cui forme, sottolineate da caldi cromatismi, proseguono armonicamente nello spazio della cornice. Una laboriosa tecnica ad affresco su intonaco, arricchita da inserzioni in cartone, connota i suoi lavori, in cui il soggetto prediletto, cioè i muri di vecchie case, trasmette al fruitore l’anima di chi vi ha vissuto. Razionalità, buon gusto ed estro fantastico s’intrecciano in queste opere dal taglio inizialmente figurativo, di forte e raffinata valenza materica: seguendo un percorso di progressiva semplificazione, interpretano il tema e si accostano sempre di più a un contesto che guarda all’astrazione e attualmente si attesta sulla soglia di un armonico minimalismo, in cui l’equilibrio delle parti è spesso sotteso e compendiato da un filo reale, ma nel contempo simbolico, che collega le diverse componenti del quadro, bilanciandone il rapporto. Sono lavori fantasiosi, vivaci e delicati, caratterizzati appunto da un simbolismo lieve e da colori accattivanti e coinvolgenti, in cui all’intonaco arricchito di pigmenti naturali, declinati generalmente su tela incollata su truciolare, Fantuzzi sa aggiungere la componente ineffabile del sogno. Marianna Accerboni

tulliofantuzzi@gmail.com www.tulliofantuzzi-artu

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Esplosione estiva, 2020 affresco 84X97,5 cm

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Nasce a Sesto San Giovanni, MI nel 1972

mariefrances3@gmail.com

Amante dell’arte sin da piccola avrebbe voluto studiare all’Accademia delle belle Arti...Un Dono a suo dire...Stilista specializzata con una scuola Private di MI ha sentito un connubio con l’arte in età adulta iniziando a scrivere e trovando un senso alle sue sensazioni, dal 2016 pubblicando il suo primo libro di Poesie e nello stesso anno anche con la pittura creando su tela partecipando a molti concorsi sia letterari che Artistici aderendo a molte Gallerie Italiane che estere, riscuotendo consensi e Premi Letterari e Artistici : Foto e Pittura. Ha sentito questa grande e immensa vena Artistica continuando a scrivere Poesie e anche testi di Narrativa e Saggistica, arrivando a pubblicare nel 2019 il suo sesto libro, presente in molte Antologie con le sue tre qualità -Scrittrice-Pittrice e Fotografa. Presente sul web.

CRITICA Quella di Monica Ferrera è una pittura che ci invita a riflettere sulla realtà del mondo in cui viviamo secondo il suo punto di vista, e secondo i suoi ideali. Tutto è raccontato con una maestosità impressionante per dare il giusto valore alle scene rappresentate, tutto diventa energia, sentimento, impulso interiore. Sempre attratta dall’arte e dalla musica classica adora stare in silenzio in mezzo alla natura dove vive l’essenza della vita. Ed è per questo che le sue opere suscitano nello spettatore una sorta di meraviglia che travalica il senso della curiosità attestando nei confronti di chiunque una totale e piena libertà. I colori forti ed accesi testimoniano questa sua intemperanza per la vita che l’artista alterna con cromie in grado di dare il giusto valore dei soggetti ritratti. Monica Ferrera è mossa anche da un forte desiderio che scandisce i suoi pensieri e le sue sensazioni che fanno riflettere e meditare sul tema della convivialità tra gli esseri umani parlandoci come un libro aperto scegliendo di dar risalto a una produzione artistica di ampio respiro guardando all’aspetto più significativo della sua formazione trasmettendo le sue impressioni e le sue percezion. Come quando dipinge l’opera “L’audacia” dove la donna in primo piano ascende ad

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Ferrera Monica


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un modello rappresentativo di emozioni e di splendore capace di riscattare l’essenza decorativa propria della pittura.Questo processo diviene nelle opere di Monica Ferrera un pretesto, un vero e proprio capovolgimento del mondo che mira ad una finalità che ripercorre le vicende artistiche del mondo attuale e raggiungere attraverso un uso impareggiabile della ragione un universo simile al suo contesto oggettivo ed incontestabile. Oppure quando dipinge “Pensieri” un omaggio all’attrice Virna Lisi dove il pretesto è quello di far trasparire una donna nel massimo del suo splendore scandito da un eccessivo realismo attraverso una meravigliosa fusione tra impeti di verità, spessore di sentimenti, altissima maestria tecnica, qualità di stile, intensa e a volte misteriosa poesia. Mentre in Angel Roses l’artista divinizza la donna fino a farla comparire come un angelo una figura maestosa che sovrasta la scena in un linguaggio ideale pieno di significati profondi. Ed ancora nell’opera “Nero Velluto” c’è sempre un riferimento alla figura femminile rappresentata in un contesto quasi metafisico attraverso un mondo interiore denso di intimità ed emozione poetica. Una continua ricerca delle forme e dello stile che Monica Ferrera armonizza con una forte dose di energia. Attraverso una sua ricerca personale a favore di una stesura nella quale emergono le immagini con una intonazione stilistica tra l’informale ed il linguaggio reale-figurativo. Ed è proprio l’aspetto più significativo quello che ci porta a scoprire un artista che con la sua inesauribile carica intellettiva ci fa vivere momenti legati alla sua intensa capacità creativa. Ed è così che dopo una lunga ricerca ed una approfondita sperimentazione l’artista cerca l’ispirazione e la realizzazione di immagini ravvicinate e descritte attraverso i ritmi scanditi e la linearità dialettica della poesia. Possiamo dire, che il poeta e l’artista teorizzano lo stesso concetto estetico di sintesi, intendendo con ciò che la vena artistica continua ininterrottamente con il componimento poetico. I due aspetti si fondono perfettamente e si rivolgono nella stessa direzione. L’artista proietta le sue emozioni in composizioni su cui appone il proprio pensiero utilizzando liberamente simboli, metafore e analogie per descrivere il proprio stato d’animo. Attraverso le sue impressioni l’artista rappresenta un’umanità colta nella sua profonda complessità. Antonio Castellana

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Conoscenza, 2020 Olio su tela cm 50x70

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Il bacio, 2020 Olio su tela cm 70x100

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www.ferroantoninomaria.com antoninoferro67@gmail.com

Croce

Antonino Maria Ferro (Mazara del Vallo 1967) è diplomato in Elettrotecnica presso l’Istituto Tecnico industriale di Mazara del Vallo, ha lavorato in diversi campi dell’industria e ha frequentato di informatica e sulla sicurezza. Attualmente si dedica a diversi studi (come astronomia ed energia) e lavora presso l’Istituto Scolastico “San Gaspare Bertoni” di Udine. Tra le sue pubblicazioni: Nozioni sull’elettricità per giovani e giovanissimi (Aracne 2012); Nozioni sull’antincendio per giovani e giovanissimi (Aracne 2013); Interpretazione geometrica dei Simboli Cristiani (Edizioni Segno 2013); Perché la buona volontà (Edizioni Segno 2013); Un futuro possibile (Aracne 2014); Esercizi di matematica per giovani e giovanissimi (Aracne 2014); Croci geometriche (Edizioni Segno 2014); Moto perpetuo o future fonti energetiche?(Aracne 2015); Astronomia cubica (Aracne 2017); Identificazione dei corpi celesti nella mappa cubica (Aracne 2018); Ponti viadotti e cavalcavia in sicurezza

c h e e m e t t e i l f u o c o b r u c i a n d o i l p e cca t o

Nel disegno viene rappresentata una croce, che emette raggi di fuoco allo scopo di bruciare i peccati. Il colore dorato della croce ha come significato l’importanza della croce nella vita dell’uomo. La Croce in “oro” a indicare il Sacrificio di Gesù, “Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me. Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire”. Sopra la croce cinque stelle in “oro” [5] ad indicare i cinque continenti dove è presente la Fede Cristiana quindi le Sacre Scritture. Lo sfondo “azzurro ad indicare l’universo, dove risiede Dio” [4] Il disegno è stato fatto con tempera su pannello telato. Colugna Tavagnacco

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Ferro Antonino Maria


Croce che emette Fuoco

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Gianella Renzo info@renzogianella.it www.renzogianella.it

Corona nel Vuoto smalto su tela 70x100 cm

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Giorgini Elvis www.pitturiamo.com giorginielvis@gmail.com bElvis Giorgini velvisgiorgini_artist

Nato nel 1982, sin da subito attratto dall' arte, dalla pittura dei grandi artisti , partendo dagli affreschi nei palazzi e nelle chiese fino ai murales, graffiti e alle opere più attuali. Nel 2015 ho iniziato a dipingere seguendo un percorso da autodidatta, guidato dai sentimenti. Ho trovato sin da subito interessante e quasi necessario creare qualcosa che descrivesse le emozioni, esponendo le immagini ed i contesti creati dalla mia mente. Quello che dipingo è la mia personale reazione a quello che mi succede intorno, i temi di attualità per esempio o comunque a tutto quello che mi impressiona, mi colpisce e mi emoziona è per me fonte di grande ispirazione. Mi identifico principalmente nello stile metafisico o nel surrealismo, anche se talvolta sento la necessità di svariare con opere astratte e più istintive. Realizzo quadri su misura e personalizzati su commissione. Sperimento tecniche come: applicazioni di vari materiali, sabbiatura, foglia d' oro. Dipingo sia su tela che su pannelli di legno, utilizzo colori a olio, acrilici e occasionalmente smalti e spray.

MOSTRE • Agosto 2017 : Critica del pittore Andrea Tassini Cesenatico. • - 2017/2018 : Corso di pittura a olio presso Accademia Romagna di Cesena con il maestro pittore Claudio Lasagni. • - 05/02/2018 – 19/02/2018 : Esposizione del quadro "Malvides" al Comune di Cesena (FC) • - 10/06/2018 : Esposizione personale al Dismano Festival di Cesena, con 12 opere • - Dal 10 Novembre 2018 (Inaugurazione) : Esposizione di 8 opere per un anno presso Showroom Idroexpert di Cervia (RA) • - Dal 14 al 30 Novembre 2019 : Mostra a Palazzo Zenobio di Venezia a cura del critico d'arte Giorgio Gregorio Grasso con l' opera "La Venere e la metamorfosi"

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• - Premio della Critica con targa di riconoscimento e pubblicazione sulla rivista ART NOW Serradifalco Edizioni dell' opera "Il desiderio di volare" , febbraio 2020. • - Dal 23 Aprile al 13 maggio 2020: Biennale Ville Venete – Edizione Vicenza Verona. Gli alfieri dell’arte, Castello di Marostica con 3 opere. ANNULLATA CAUSA CORONA VIRUS • - Commento audio da parte del Critico e Storico d’ arte Marco Dolfin pubblicato anche su Facebook. • - Mostra PREMIO VENETO ARTE 2020 organizzato da “ARTIST PROMOTIONS 360” a Mogliano Veneto dal 12 al 14 Giugno 2020 • - BIENNALE DEI NORMANNI , Monreale dal 12 al 18 settembre 2020 con l’ opera “Natura indifferente”


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Un Virus chiamato Uomo, tecnica mista cm 50x50

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Maria Emma Gobbi Originaria di Piove di Sacco (PD) dove tuttora risiede, fin da piccola coltiva la passione per la pittura ad olio. Nel 2001\2002\2003 e successivamente nel 2013\14\15 frequenta il corso di disegno, scultura e pittura "LA SCOLETTA" con il maestro Giuseppe Lotto e il docente Furio Frontini, partecipando alle mostre organizzate per gli allievi e ad altre mostre collettive organizzate nella Saccisica. Alla Biennale Nazionale di Pittura e Grafica “Campagnola” riceve la prima segnalazione.

megmariaemma.com@gmail.com sitegoogle.com/view/artegobbi/home

MEG

Succinta presentazione dell’Artista “Attraverso la porta mattutina della bellezza si entra nella terra della conoscenza” George Simmel Nella mia serie di dipinti dell’ultimo periodo, una progressiva metamorfosi si intreccia con la costante ricerca di motivi semplici e fondamentali della vita. Attraverso un approccio, come dire, “sensitivo”, cerco la porta di ingresso a una dimensione enigmatica; tento di veicolare messaggi e trasmettere non solo emozioni evanescenti, ma stupore permanente. La frequentazione degli “Artisti della Saccisica” ha decisamente contribuito alla mia crescita creativa

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personale, aiutandomi a catturare ed esprimere lo stato d’animo del momento che tento di declinare in molteplici composizioni e svariate sfumature. I soggetti delle mie opere sono, spesso, luoghi interiori, dove ho vissuto attimi intensi della mia vita, che, a loro volta, mi prendono per mano e mi conducono attraverso un sentiero di luce e di colori.


2020 • Bauta d’Doro seconda edizione Mostra di carnevale 2020 edizione D’E.M. VENICE ART GALLERY con attestazione e certificato di merito. • Biennale Ville Venete 2° edizione “Gli Alfieri dell’Arte” Con il patrocinio del Comune di Marostica prima del covid19 e del comune di Mogliano Veneto poi, PREMIO VENETO ARTE con attestazione di partecipazione. • INTERNATIONAL ART PRIZE 2020 seconda edizione D’E.M. VENICE ART GALLERY con Attestato di Merito e di Partecipazione. • Mostra Bipersonale di Maria Emma Gobbi e Renzo Gianella “ Emozioni” in collaborazione con D’E.M. VENICE ART GALLERY l’Assessorato alla Cultura di Piove di Sacco e il Gruppo Artisti della Saccisica • Esposizione internazionale d’arte in libertà: STENDARDI- io sono libertà - io sono forte. Forte Marghera Padiglione Palmanova. Evento organizzato da Officine Forte Marghera e Rosso Veneziano. • EXTEMPORE Bocce e Colori, Concorso di Pittura patrocinato dal Comune di Venezia e il contributo della inserzione nel Catalogo Internazionale d’Arte SurVivArt, con Attestato di partecipazione. Primo Segnalato dopo il terzo Premio 2020 • Fiera internazionale S. Lucia di Piave (TV)“In Vinium Expo Festival dell’Arte” con la presenza di Vittorio Sgarbi e Tele Venezia. • Premi Nazionali di Pittura a Cordignano con attestato di Partecipazione. 2019 • Prima Edizione della Mostra Concorso di Pittura a tema “Natura e Vivai di Saonara”; • Seconda Edizione di "C’è POSTO per TE! 2019" Pittura, Scultura, Fotografia in concomitanza alla 58° Biennale di Venezia organizzazione della D’E.M. VENICE ART GALLERY con il patrocinio e la collaborazione di Consulado del Urugu y Venecia-AVA Associazione Veneziana Albergatori “Venetian Hoteliers Association-

ABCO ASSOCIAZIONE BENI CULTURALI ONLUS. • Mostra "INTERNATIONAL ART EXHIBITION 2019" presso l'Hotel "Santa Croce Boutique" di Venezia organizzato dalla D’E.M. VENICE ART GALLERY con attestazione e certificazione di merito • Mostra mercato nazionale di Arte Moderna e Contemporanea pittura, scultura e arti visive di autori del ‘900 PORDENONE ARTE con Galleria TANT’ARTE. 2018 • Esposizione al Castello del Catajo di Battaglia Terme, con "Emergere in Arte", curatrice Elisabetta Maistrello presentazione e critica di Beunida Melissa Shani Vidio . Evento che si è tenuto da settembre a novembre, recensito e pubblicizzato dai media locali IL MattinoIlCorriere della sera- Il Gazzettino-Padova Oggi- La Provincia di Padova e da parte delle emittenti televisive di Tele Venezia - 7 GoldTeleromagna - Ram Friul canale91 - Telebelluno -TNEtelenordest - Radiocafè ’- Kyoss -Asterisco. 2017 • Mostra Personale, espongo dipinti e maschere nella sala Cordella Adria. Nello stesso anno partecipo al "Concorso nazionale di pittura e grafica via Ruzzina" ad Adria e alla prima edizione del "NoventART" a Noventa Padovana. 2016 • Partezipazione al concorso come ospite nel Gruppo "Arte 90" di Legnaro vincendo con l’Opera “SMS in Prato della Valle”. 2015 • Esposizione Personale di maschere artistiche nella Torre Carrarese di Piove di Sacco 2004 • 7° Concorso di Pittura “LA CERTOSA” della citta di Vigodarzere(PD). 2003\4\5\6 e 2010 • "CONCORSO NAZIONALE DI PITTURA ACQUERELLO E GRAFICA - G.B. Cromer” Arte Agna.

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MOSTRE


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Abbraccio onirico, 2020 olio su tela 80x60 cm

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Bacio Stellare, 2020 olio su tela 80x60 cm

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Madre Terra I, 2020 olio su tela 60x45 cm

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Madre Terra II, 2020 olio su tela 60x45 cm

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Madre Terra III, 2020 olio su tela 100x60 cm

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SENSUALITÀ È

ATTUALITÀ L'Arte di Emma Maria Gobbi è raffinata, attenta al dettaglio più nascosto, piacevole quanto provocante. Le figure femminili non lasciano trasparire alcun pudore, nella loro semplicità e purezza, appaiono nude come nei primordi, nella piena consapevolezza del loro ruolo di "femme fatale"; ammaliatrici, ma anche messaggere di principi superiori all'aspettativa comune: non sono soltanto corpi, eseguiti con maestria nei tratti della loro carne, ma anche Alma Mater, generatrici dal ruolo fondamentale e naturale; ma l'Arte di Emma non si fermaa qua, affronta tematiche disparate e tra struggenti "Abbracci Onirici" dai colori caldi e dame distese in pose lussuriose, l'occhio si getta su un richiamo di aiuto soffocante e punta l'attenzione proprio sull'uomo, inteso come entità artefice e industriosa, è il richiamo della Terra, della Natura, un richiamo all'ordine, un richiamo di aiuto "ATTENZIONE": I ghiacci si sciolgono, gli incendi, l'inquinamento...! E' sempre l'uomo il protagonista laborioso, chino su sè stesso, disperato, con la testa tra le mani, nudo, schernito e senza protezione alcuna, è impotente di fronte a ciò che lui stesso ha creato: la disarmonia, il caos, la natura viva e femmina, soffre trascurata e usata. Non è con facilità che si affrontano determinate tematiche senza cadere nel banale, nel "visto-e-rivisto", Emma Maria Gobbi, oltre a padroneggiare la tecnica è sicuramente accompagnata da una grande forza di volontà, che le permette di affrontare le tematiche da disparate ad attuali, da semplici a complesse e concettuali, senza cadere nel "quotidiano", nel dipinto routine. Qedim Bacci

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I ghiacci si sciolgono e liberano gas, 2020 Dittico- olio su tela 200 x 120 cm

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INCENDIO -conseguenza del cambiamento climatico, 2020 Trittico-tecnica mista 210 x140 cm

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Tornado d'Eros Tecnica, 2020 Dittico- olio su tela 200 x 120 cm

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Laghetto d'Eros, 2020 olio su tela 70x60 cm

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Gemellaggio, 2020 olio su tela 120x100 cm

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Tsunami, 2020 olio su tela 200x120 cm

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Ricordi d'Infanzia, 2020 olio su tela 100x70 cm

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METAFISICA E REALTÀ La ricerca del reale effettivo, della realtà oltre all'essere tangibile, dell'effetto della prospettiva visibile bene si accosta ai quadri di Maria Emma Gobbi. L'autenticità, intesa come verità reale non è perfettamente riconoscibile dai colori e dalla pennelata scomposta ma compatta dei dipinti, al contrario, i principi, i ricordi e i pensieri su cui essi si fondono vanno ben oltre a ciò che si vede, ogni opera, dall'erotico al paesaggio solitario, lasciano trasparire che c'è altro per chi vuol vedere: le immagini non si fermano sulla tela, ma si protendono verso un concetto ben più profondo. In quest'opera dal titolo "Metafisicità" l'artista si astrae completamente dal reale e si fonde con l'esperienza sensibile, occupandosi di aspetti più autentici e fondamentali della realtà, secondo una prospettiva più ampia e universale possibile

Metafisicità, 2020 olio su tela 60x100 cm

Qedim Bacci

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Castelluccio da Norcia, 2020 olio su tela 100x60 cm

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Fuga, 2020

olio su tela 70x50 cm

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Amore Saffico, 2020 olio su tela 120x70 cm

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Blitz, 2020

olio su tela 50x70 cm

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Serenata, 2020

olio su tela ricamata 30x40 cm

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Miss MEG, 2020 olio su tela 60x100 cm

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Libertà, 2020

olio su tela a stendardo 72x136 cm

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Scopriti, 2020

olio su tela ricamata a mano 45x60 cm

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Arrivo, 2020

olio su tela ricamata a mano 45x60 cm

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Mi basto, 2020

olio su tela ricamata a mano 45x60 cm

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Reflex, 2020

olio su tela ricamata a mano 50x40 cm

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Morgan, 2020

olio su tela ricamata a mano 45x60 cm

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Groja Lucio

Il tappeto orientale, 2020 olio su carta Fabriano 70x100 cm

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CRITICA Agli amici di “Arte Vera”, con questo post, presento un singolare e gramscianamente “intellettuale organico”. Un uomo-artista formatosi primariamente nel terreno dell’impegno sociale e delle lotte per migliorare le condizioni dei lavoratori a Porto Marghera. Lucio Groja è un protagonista e un testimone delle lunghe e difficili vicende per difendere la salute e la sicurezza dei lavoratori all’interno dello stabilimento Petrochimico (Enichem) di Porto Marghera. Ma è stato anche un difensore della libertà e della democrazia in anni in cui il terrorismo delle Brigate Rosse imperversava nel territorio veneziano, fino a giungere, il 3 Luglio 1981, ad assassinare il direttore del Petrolchimico Giuseppe Taliercio. Nel presentare l’artista Lucio Groja, non potevo non partire dal dato biografico e dire che il geometra divenuto responsabile dell’ingegneria civile dello stabilimento veneziano ha avuto sempre, oltre all’impegno civile, anche la passione per l’arte e la cultura. Assieme all’amico poeta Milo Polles, anch’egli dipendente del Petrolchimico, lavorò assiduamente per organizzare eventi culturali a favore dei lavoratori, chiamando importanti artisti a dipingere opere di gran valore, oggi presenti all’interno della sala convegni e di assemblee sindacali e politiche del capannone del Petrolchimico. Il suo impegno pittorico nasce nel 1963 frequentando a Mestre lo studio dell’artista Domenico Boscolo “Nata”. Prosegue il tirocinio artistico seguendo gli insegnamenti di Vedova, Pizzinato, Guidi, Borsato e delle nuove generazioni di qualificati artisti come: Luigi Voltolina, Luigi Viola, Gianfranco Quaresimin. Entra in contatto con gli esponenti autorevoli della “Scuola di Burano” E. Trevisan, V. Felisati, G. Mioltello. Dal 1965 si data la sua presenza in mostre collettive e personali, sia sul territorio veneziano e nel resto d’Italia. Importante è la sua presenza all’interno della mostra “60 artisti a sostegno del popolo palestinese”, come pure nella rassegna “Le montagne del cuore” al museo Murer di Falcade e “Dialogo segreto: le dolomiti di Dino Buzzati”. Nel 2012, ha fatto parte dei 6 artisti nella contro-biennale per il padiglione Venezia. Fin dall’inizio del suo impegno creativo, Groja sente forte il bisogno di raccontare le vicende umane che lo coinvolgono quotidianamente. Ma anche la necessità di approfondire la conoscenza della storia dell’arte per cui s’immerge nel dibattito sempre vivo a Venezia. Tanto che, assieme al poeta Polles e all’artista Gianni Trevisan organizza all’interno del Capannone del Petrolchimico la 1° biennale “Arte-lavoro in fabbrica”. Le sue preferenze espressive rimangono e si sviluppano soprattutto attraverso l’arte figurativa e i cicli pittorici sono legati alle nature morte, ritratti, nudi, paesaggi montani, composizioni floreali. Nel 2003 inizia il suo nuovo percorso creativo, dopo essersi trasferito a Somor una piccola frazione di Falcade e il suo studio diviene luogo di eremitaggio ispirativo. La tavolozza “rinasce” attraverso la prevalenza di verdi, di intensi azzurri, e tutte le sfumature di marroni e grigi rosati delle montagne dolomitiche, anche se continua a misurarsi con i colori caldi sempre presenti nelle opere degli anni precedenti. Il paesaggio cambia ed entra appieno nel silenzio del suo messaggio, tutto si ammorbidisce, il tratto si rilassa e l’attenzione dell’artista si sposta verso l’ammirazione delle emozioni elementari per le piccole cose della quotidianità. I colori vivono potentemente attraverso calibrati bilanciamenti, non c’è dissonanza, ma una incessante e meticolosa attenzione verso l’equilibrio sia delle forme e sia delle tonalità. I tagli di luce, non colti dai bianchi puri, ma prodotti da un’attenta preparazione di mescolanze di colori con toni più o meno forti, conferiscono alle opere una capacità di donare la vita alle sue rappresentazioni. I suoi lavori, anche quando insiste nella rappresentazione di eventi storici ritenuti importanti (come l’omicidio di Che Guevara), non sono manifestazioni di pessimismo e di rinuncia alla vita, ma vengono definiti con le visioni ottimistiche che risiedono nel miracolo delle piccole cose, del fluire della vita che scorre imperterrita attraverso le stagioni, la limpidezza della luce e lo slancio delle “sue” montagne.

Pino Bonanno

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Il Marzenego visto dal Ponte delle Erbe, 2020 olio su carta Fabriano 70x100 cm

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Nasce a Sesto San Giovanni, MI nel 1972 Amante dell’arte sin da piccola avrebbe voluto studiare all’Accademia delle belle Arti...Un Dono a suo dire...Stilista specializzata con una scuola Private di MI ha sentito un connubio con l’arte in età adulta iniziando a scrivere e trovando un senso alle sue sensazioni, dal 2016 pubblicando il suo primo libro di Poesie e nello stesso anno anche con la pittura creando su tela partecipando a molti concorsi sia letterari che Artistici aderendo a molte Gallerie Italiane che estere, riscuotendo consensi e Premi Letterari e Artistici : Foto e Pittura. Ha sentito questa grande e immensa vena Artistica continuando a scrivere Poesie e anche testi di Narrativa e Saggistica, arrivando a pubblicare nel 2019 il suo sesto libro, presente in molte Antologie con le sue tre qualità -Scrittrice-Pittrice e Fotografa. Presente sul web.

MOSTRE • “D.O.C. Artisti su cui investire” e “Trofeo Internazionale d’Arte ARTE IMPERO “ a cura di Paolo Levi

la galleria d’arte RIZZI GALLERY con la mostra dal titolo “ Rosa Italiano” a cura del giornalista Raffaele De Salvatore

• Selezioni d’Arte Contemporanea • Arte Padova - Mostra Mercato “ ITALIANI”, “MAESTRI” e d'Arte Moderna e Contemporanea “ECCELLENZE MUSEALI” • “PREMIO VENETO ARTE • Esposizione d’Arte Contemporanea a

cura

di

Vittorio

Sgarbi

2020” c/o Centro Sociale Città di Mogliano Veneto

“INTERNATIONAL VISION” / “Nuove Espressioni” a cura di • Mostra permanente a Torino, Sirio Perin – D’E.M. VENICE ART Accorsi Arte GALLERY. • Nel 2018 espone a New York presso • In permanenza MACO Museum Veroli (FR)

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Gubbati Valeria


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Nemesi

tecnica mista su legno 80x100 cm

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Ritorno

tecnica mista su legno 100x100 cm

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Gurrera Filippo

info@filippogurrera.com filippogurrera@libero.it www.filippogurrera.com

Gurrera Filippo Pittore nasce nel 1984 il 25 gennaio a Palermo. Giovane ex pugile, pur conseguendo il titolo di campione regionale decide di lasciare la boxe per dedicarsi alla pittura. Egli intraprende studi di Pittura presso le Belle Arti. Nelle sue prime opere vi sono molte vedute urbane, folle, architetture, interpretate come se si trattasse di un sogno. Filippo parla della realtà di tutti i giorni filtrata dal nostro subconscio e restituitaci sotto forma di sogno. Porta avanti la sua ricerca basandosi sulla luce e sul colore, in particolare sulla porzione di luce che il nostro occhio riesce a percepire cercando di trasporla sulla tela attraverso la distruzione della figurazione. Sarebbe naturale chiedersi come si fa a parlare al tempo stesso di figurazione e astrazione nella stessa opera, in realtà non si tratta di due generi diversi, ma di un lento passaggio che lo ha portato ad analizzare il paesaggio naturale non più soltanto per la sua rappresentazione realistica ma a filtrarlo attraverso una visione personale. Il paesaggio naturale nasconde sempre aspetti oscuri e misteriosi che cerca di sviscerare e raccontare come per esempio in “Fontana di petrolio”,è questa componente losca ad attrarlo,in quanto un bosco meraviglioso apparentemente incontaminato può trasformarsi attraverso l’intervento umano in qualcosa di spaventoso. Assume altre volte un valore simbolico e sacrale come nel quadro “Apparizione” in cui l’elemento dell’acqua riporta agli elementi primordiali e al tempo stesso al rituale religioso. Utilizza la realtà, ma per distruggerla e ricreare una sorta di realtà alternativa in cui i suoi segni riportano alla mente l’idea di elettricità e movimento creando cosi una dimensione astratta

MOSTRE Nel 2004 comincia a fare le sue prime esposizioni presso i cantieri culturali della Zisa di Palermo. Nel 2006 partecipa ad una collettiva presso i cantieri culturali della Zisa organizzata da Marco Cingolani ed Alessandro Bazan dal titolo “Nervi Saldi “e nello stesso anno esegue una mostra per il comune di Palermo. Nel 2008 gira un cortometraggio di 24 minuti intitolato “Never the first one” con la partecipazione di tredici pittori italiani. Nello stesso anno viene recensito per alcuni giornali come “Cronaca vera” , “Inside”, e dal “Giornale di Sicilia”. Nel marzo 2009 partecipa ad una collettiva insieme ad artisti come Davide Nido, Francesco Lauretta, Dani Vescovi dal titolo “Copio Proietto Incollo”. Nel 2010 realizza una persona presso l’Université de valenciennes et du Hainaut-Cambresis, Lille Francia. Nel 2015 parteciperà alla “Biennale d’Arte di Palermo” e nel 2020 riceverà il “Premio Arte Cairo Editore” e il “Luxembourg Art Prize”.

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Gallo Rosito, 2020 Olio su tela 40x40 cm

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Bagnata, 2020

olio su tela 20x30 cm

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È Primavera, 2020 Olio su tela 80x70 cm

Tratto, 2020 Olio su tela 80x60 cm

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Kriechbaum Helmut psypoint@gmx.at

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Il Dr. Helmut Kriechbaum nacque nel novembre 1970 in Austria. Successivamente agli studi di psicologia e psicoterapia si dedica ad un settore remoto al suo ambito professionale: lo studio dell'Arte e in particolare della scultura e della ceramica presso l'Art University of LinzAustria. Nel frattempo questa nuova grande passione lo porterà a ritirarsi completamente dalla professione di psicoterapeuta per dedicare la sua vita alla pittura e alle arti in generale. Riguardo alla sua pittura, egli stesso riferisce: "Il fatto che tutta la mia vita sia sempre stata caratterizzata dalla pluralità trova espressione anche nei miei dipinti e nel mio lavoro con le sculture. In sintesi si può dire che il mio stile nella pittura è associato al tachismo. Come psicoterapeuta, spesso il subconscio era il focus nel mio lavoro. Ed è il subconscio quello che viene mostrato nelle mie opere d'arte."


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Kuzina Mariia A seguito di studi specifici nell'ambito della Grafica e dell'editoria presso il National Technical University of Ukraine nel 2013, presterà presso lo stesso come assistente docente.

zepennikova@gmail.com

MOSTRE • 2018 National Exhibition of painting, The National Union of Artists of • Ukraine, Kiev Ukraine • 2017 II National Exhibition of abstract painting, The National Union of Artists • of Ukraine, Kiev Ukraine • 2017 Talented women, House of culture Kyiv Polytechnik Institute, Kiev • Ukraine • 2016 CONTEMPORARY VENICE – Architectures of Identities, Palazzo Ca’ • Zanardi, Venice Italy

• 2016 Art-Reviviscence, art-project, Ukrainian House – Center of national • idea, Kiev Ukraine • 2016 Women of National Technical University, House of culture Kyiv Polytechnik • Institute, Kiev Ukraine • 2016 III All-Ukrainian Triennale book graphics, The National Union of Artists • of Ukraine, Kiev Ukraine • 2016 My road to myself, exhibitionperformance, Center for Contemporary • Art DAH, Kiev Ukraine

CURATRICE • • • •

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2018 FONTS: New generation (students exhibition), National Sanctuary Complex “Sophia of Kiev”, Kiev Ukraine 2017 LIFE: Illusion / Reality (students exhibition), House of culture Kyiv Polytechnik Institute, Kiev Ukraine


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Intimità, 2020 olio su tela 60x80 cm

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Lodi Albertina Albertina Lodi nasce a Modena nel 1957. Attratta fin da giovanissima dalle arti decide di frequentare non soltanto le Magistrali ma anche l’Istituto d’Arte al corso di Decorazione Pittorica, percorso di studi completato poi presso l’Accdemia di Belle Arti di Bologna con indirizzo pittura nel 1981. Per un anno frequenterà anche un corso di Cartonist dove apprenderà l’utilizzo dell’areografo tecnica che assieme alla pittura e alla grafica la porteranno ad affermarsi come designer e grafica pubblicitaria presso un suo studio privato. La sua voglia di conoscenza la porterà a contatto con lo scultore modenese Paolo Sighinolfi che l’avvicinerà alla scultura in terracotta. Tuttora vive ed opera a Modena.

MOSTRE Albertina ha esposto molteplici opere di pittura e scultura in diverse mostre collettive a Modena, Guiglia, Castelfranco Emilia, Castelnuovo, Reggio Emilia, Correggio e Grosseto e Treviso. Sarà anche selezionata con una scultura alla Prima Biennale d’Arte di Palermo del gennaio 2013.

Piovra

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Il concetto di arte per Albertina Lodi è da intendersi come espressione dell’animo umano che si concretizza in un messaggio sensibile diretto alle persone che lo possono captare. Ma quando questo viatico comunicativo, afferma l’artista, è inficiato dalla relatività e dal pressapochismo, esso genera rifiuto ed incomunicabilità perché diviene solo mero e vuoto iconismo. Su tali presupposti concettuali, Albertina Lodi attribuisce alla sua arte l’intenzionalità di agevolare e facilitare la veicolazione, attraverso idee raffigurate, del messaggio allo spettatore, in modo che questo possa giungere ad una auto riflessione interiore protesa a favorire i buoni sentimenti. Così facendo, ella vuole dunque colpire il cuore di colui che osserva le sue opere, per indurlo così ad una maggiore comprensione di se stesso: questa però non è da intendersi come la sola acquisizione di un dato di fatto razionale, derivato dall’osservazione, ma come la possibilità di giungere alla felicità. Per concretizzare visivamente tale tramite all’auto comprensione, da parte del fruitore, ed alla successiva acquisizione di questa felicità del capire, l’artista si avvale di una sua passionale e personale interpretazione della fiaba:

essa è da intendersi come una narrazione nella quale l’elemento fantasioso, positivo ed edulcorato si mescola alla crudezza concreta della storia vera. In tal modo quest’ultima appare più mitigata e perciò compresa più piacevolmente. Ma non è tutto. Albertina Lodi trasforma i soggetti reali in personali ed affascinanti metafore: in tal modo la figura umana o animale, le costellazioni di segni e di svariate immagini, quali ad esempio l’occhio da intendersi come specchio dell’anima, o la mano da leggere come manifestazione dell’esistenza umana, nonché le molte raffigurazioni mitologiche danno un universo costellato di simboli da leggersi come una sorta di paradigma riflettente, nel quale l’osservatore può rispecchiarsi, riconoscersi, riflettere e perciò…essere felice. In fine per rendere ancora più conturbante questo suo pseudo-mimetismo l’artista, sul piano esecutivo, lo arricchisce con una politecnicità, tra cui spicca l’uso dell’aerografo, strumento, che sapientemente da lei usato, accentua l’atmosfera favolosa dei soggetti. Siro Perin

Sogno Natura

albertinalodi@gmail.com https://albertina14.jimdo.com

www.premioceleste.it/artista-ita/idu:22370

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CRITICA


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Marenghi Leonardo Diviso tra Venezia e Urbino, il giovane artista vicentino ha completato gli studi artistici all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Durante gli ultimi due anni accademici ha svolto la mansione di assistente presso i laboratori di litografia e xilografia. Da sempre l'artista unisce il binomio scultura e incisione, lo stesso afferma: " Trovo un'analogia tra l'atto di scolpire e quello di incidere. Negli ultimi anni sto realizzando xilografie di grande formato che mi permettono di muovermi liberamente dentro e sopra l'opera ".

MOSTRE 2020 • Biennial do Douro 2020, Douro, Portugal, curated by Nuno Canelas • 4th International Printmaking Triennial, Belgrade, Serbia, curated by Suzana Vuckovic • 4th Bienal International de Miniprint, Laguna Paiva, Argentine, curated by Proyect Arte • Mini maxi print Berlin 2020, Berlin, Germany, curated by Galleri Heike Arndt • Carnello Carte ad Arte XXXIV, Museo civico della Media Valle dei Liri, Sora, curated by • Andrea Lelario • 7th Biennial FOOTPRINT, Center for Contemporary Printmaking in Norwalk, Connecticut, • United States of America, curated by Jane Kinsman • The International Biennial of Miniature Arts Timisoara 2020, West University of Timisoara • - Faculty of Arts and Design, Romania, curated by Valentina Ștefănescu • 11th kochi International Triennial Exhibition of Prints, Ino-cho Paper Museum, Kochiken, • Japan, curated by Tosa-washi International Committee 2019 • Questione di Segno, ex pescheria, Este, curated by Centro di cultura La Medusa • 4 PaperMade, Palazzo Fogazzaro, Schio, curated by Valeria Bertesina

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• Questione di Segno bis, chiostro di San Francesco, Este, curated by Centro di cultura La • Medusa • Grafica della 102ma collettiva, Venice, curated by Bevilacqua La Masa • Miniprint exchange, Paese, curated by Valeria Bertesina • Miniprint Paese, Paese, curated by Valeria Bertesina • Mirror Face to Face 2019 - Italian and Portuguese Artist Exhibition, Villa Caldogno • Caldogno, curated by Valeria Bertesina • Global Print Douro 2019, Douro, Portugal, curated by Nuno Canelas • Mirror Face to Face 2019 - Italian and Portuguese Artist Exibition, Qu.Bi Gallery • Vicenza, curated by Valeria Bertesina 2018 • 3rd Bienal International de Miniprint, Laguna Paiva, Argentine, curated by Proyect Arte • International Triennial of Graphic Art Bitola 2018, NI Institute and museum Bitola • Macedonia, curated by Vlado Gorenski • Mirror Face to Face 2018 - Italian and Chilean Artist Exhibition, Villa Caldogno • Caldogno, curated by Marchant Rubilar and Valeria Bertesina • 9th International Printmaking Biennial of Douro 2018, Texeira de Sousa, Portugal,


2016 • Inspiro, Scuola internazionale di Grafica, Venice, curated by Farbod Ahmvadt and Stefano • Mancini • Vivarium, Magazzini del Sale, Venice, Academy of Fine Arts of Venice • Carnello Carte ad Arte, Museo Civico della Media Valle, Sora, curated by Loredana Rea • International Art Forum Graphics“Leopolis”, Lviv, curated by Roman M.Biliavskyi 2015 • biancoNERO, Associazione Culturale Internazionale “Atelier 3+10”, Venezia Mestre • curated by Saverio Simi de Burgis • Solchi, Stamperia Busato, Vicenza • 10 Artisti per Hagal, Galleria Argo, Trento, curated by Collettivo Coyote • A site specific process on Satellite, Fusion Art Center, Padova, curated by Giovanna • Maroccolo and Marta Fassina • Carnello Carte ad Arte, Museo Civico della Media Valle, Sora, curated by Loredana Rea 2014 • Giorgione partitura per un romanzo, Galleria del Liceo Artistico di Treviso, Treviso • curated by Paolo Fraternali • Canis Latrans, Magazzini del sale, Sale Docks 2, Venice, curated By Collettivo Coyote • Cà Bembo, Venice, curated by Collettivo Coyote • Guerra e Pace, B52, Vicenza, curated by Collettivo La Qasba • Biosalus Art 10.25, Teatro Sanzio, Urbino, curated by Associazione culturale Lab 43 for print

Isidora

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• curated by Nuno Caselas • Interazioni - L’Arte incontra l’Archeologia, Museo Nazionale Concordiese, Portogruaro • Mirror Face to Face 2018 - Italian and Chilean Artist Exhibition, Qu.Bi Gallery • Vicenza, curated by Marchant Rubilar and Valeria Bertesina • Mirror Face to Face 2018 - Italian and Chilean Artist Exhibition, Parque de las • Escolturas Santiago del Cile, curated by Marchant Rubilar and Valeria Bertesina • The First International Biennale of Lithography, Parobrod cultural istitution, Belgrade, • curated by Marko Kalezic 2017 • 10° Premio Internazionale Biennale d’Incisione Città di Monsummano Terme, Museo di • arte contemporanea e del Novecento, Monsummano Terme, curated by Marco Giori • Carnello Carte ad Arte XXXI, Museo civico della Media Valle dei Liri, Sora, curated by • Loredana Rea • GazzeraArtVenice, Forte Gazzera, Mestre (Venice), curated by collective of artist • Just Under 100, International Print Center New York, New York, selected by Katherine • Bradford • Paper Against Cement, Galerija Stab, Belgrado, curated by Alberto Balletti and Marco • Trentin • Artistic holy cards “modern intrepretations for devotional images”, Fiera di Vicenza • Vicenza, curated by Luca Gori


Eufemia

Eutropia

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Laudomia

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Vive e lavora a Firenze. Inizia la sua esperienza artistica in campo grafico negli anni ‘80 e si specializza in tecniche incisorie, dai primi anni ‘90 si dedica contemporaneamente anche alla pittura. In questo arco di tempo ha qualificato la sua attività espositiva

www.margarifranco.com francomargari@hotmail.it

partecipando a numerose collettive di prestigio e ha allestito molte personali, tra le più importanti quelle del 2000 alla Galleria Art Point Black con la quale ha presentato per la prima volta il suo ciclo “Orizzonti”, così come in quelle al Centro d’Arte Puccini e alla Villa Medicea di Poggio Imperiale. Si ricorda inoltre la mostra del 2004 al Museo Diocesano di Firenze con 12 lavori ispirati al Vangelo di Giovanni, uno dei quali è presente nella collezione contemporanea del Museo e quella al Consiglio della Regione Toscana, dove ha esposto 20 lavori di intenso astrattismo evocativo, uno dei quali fa parte della Pinacoteca Regionale. Sempre nel 2004 ha partecipato al Concorso Internazionale Firenze e ha vinto il primo premio fiorino d’oro per la pittura.

MOSTRE Ha fatto parte, nel 2006 del movimento “NE5” con altri 4 artisti fiorentini, coi quali ha partecipato a vari eventi fra i quali il più importante la mostra al Palagio di Parte Guelfa a Firenze. Ha fatto parte del gruppo d’Arte sperimentale KPK (Kantiere post Kontemporaneo) col quale ha allestito installazioni di grande rilievo come “SEARCHING FOR” alla Loggia del Grano a Firenze e “ESPANSIONE-PROIEZIONE a Palazzo Medici Riccardi sempre a Firenze, con lo stesso gruppo ha avuto l’opportunità di allargare la sua esperienza artistica anche nel campo della Performance contemporanea. Nel 2008 è presente al padiglione arte italiana a Pechino in occasione delle Olimpiadi, una sua opera fa parte della collezione del CONI. Nel 2010 inizia una collaborazione con la Galleria americana Damoka Gallery che lo porta a fare due personali a Los Angeles e a New York.Una importante personale è stata nel 2011 nei prestigiosi spazi del Circolo degli Artisti Casa di Dante a Firenze in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Si ripete nel 2013 sempre negli stessi spazi presentando i suoi ultimi lavori del ciclo “Respiri degli elementi“.Nel 2016 altra personale di rilievo alla Chiesa sconsacrata di Santa Maria dei Laici a Gubbio. Le ultime presenze dei suoi lavori sono nel 2016 ad Amsterdam all’Istituto di Cultura Italiana, nel 2017 a Berlino presso Galleria The Ballery, a Londra ART MOOR HOUSE, nel 2018 a Stoccolma GALLERIA SVEA. Mosca GALERIA MASTERSKAYA LEGA. Nel 2019 gli è stato conferito il Fiorino d’Argento per la Grafica a Palazzo Vecchio a Firenze. Numerose sono le presenze in collezioni pubbliche e private.

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Margari Franco


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CRITICA L’artista approda all’informale, mantenendo un solido substrato ‘grafico’, proveniente dalla sua consolidata preparazione nel campo del disegno e della figura, qualità indispensabile anche per gli artisti che, con la loro opera, si distanziano dalle forme riconoscibili e prospetticamente costruite. Le sue forme astratte, - continua Trotta - disegnate con la plastica materica, increspata e tormentata del colore (talvolta dalle lontane eco tardogotiche della pittura tedesca di Matthias Grünewald o dei ‘segni’ moderni di Georges Rouault) dato con decisione attraverso ampie e veloci pennellate, disegnano linee spezzate ed elementi primari, spesso diedri elementari di cristalli, scomposti e frantumati in una sorta d’esplosioni vitali. Ma è la luce, una luce bianca e pura come quella sognata dall’Umanesimo, che interviene plasmando e modificando la materia inerte. Giampaolo Trotta

Una Possibile Via di Fuga,

smalti acrilici, olio e colle su lamina metallica dm. 80 cm

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Paura di Volare,

tecnica mista su lamina metallica e legno 100x75 cm

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Doppio Confine,

tecnica mista su lamina metallica e legno 100x75 cm

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Masi Michela michelamasi18@gmail.com www.michelamasi.eu

Luce,

acrilico su tela 70x100 cm

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Moreno Eduardo arteduardomoreno@gmail.com

Fin da giovanissimo, esposto con intensitĂ ad ogni forma d'arte e alle diverse discipline, il ballerino Eduardo Moreno riscopre, dopo dieci anni da esperto di progetti ambientali e sociali, l'astrazione come un nuovo modo di esprimersi artisticamente a tutti i livelli confermati. "Forse il mondo mi ha cambiato piĂš di come ho cercato di cambiarlo". Poi fondatore del Design - Art - Concept Studio - Gallery - Store, tramite cui afferma una sua personale proposta che si esplica verso l'emotivo e lo spirituale nell'estetica e la tecnica, il trasmisibile, il trasmesso e il definitivamente sigillato dall'altro, a volte anche all'identificazione artista o artista - spettatore.

Vampire, 2020

tecnica mista su cartone 30x20 cm

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Pavan Sandro Autodidatta, figurativo, impressionista. Ama dipingere la Mestre storica. Studio in Via S. Donà a Carpenedo Mestre. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, italiane ed estere specialmente in Germania. Suoi “murali” sono a Ro (FE), Cà Savio (VE) e Bordano (UD). Ha tenuto personali e collettive in tutta Italia ed all’estero a Novigrad, Buiè (HR); Istambul (TR), Washington, Las Vegas (USA); Hong Kong (HK), Palma De Mallorca (E) e Tokyo (J). Ha ricevuto molti Premi e Riconoscimenti; appare in 38 Cataloghi, 17 periodici e molteplici pubblicazioni. Molti critici e addetti ai lavori hanno scritto di Sandro Pavan, in particolar modo il prof. Flavio Andreoli che nel 2006 gli ha dedicato un fascicolo con riflessioni e critiche sul suo lavoro.

Provveditoria di Mestre, acrilico su tavola 40x60 cm

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Piazza Mestre verso le Barche, acrilico su faesite 37x53 cm

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Pecorari Eleonora Eleonora Pecorari,anno 1992 friulana di origini. Appassionata di fotografia nel tempo libero ama immortalare alcuni momenti della vita quotidiana. Nascono cosĂŹ le sue foto, carpe Diem il motto del suo lavoro

Croazia Marinaia

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Vie

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Casa

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Peruzzo Stefania

... e venne l'inverno, acrilico su faesite 50x70 cm

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Quintavalle Alfio Pittore autodidatta, partito dal più tradizionale paesaggio veneto è arrivato all’informale puro attraverso la rappresentazione di momenti angoscianti degli interni di fabbrica e di preziosi e vissuti muri e portoni. Partecipa a moltissimi premi e concorsi espone in collettive e personali, sue opere si trovano in Argentina, Francia e Belgio; in Italia principalmente a Torino, Bergamo, Firenze, Milano e Palermo. In particolare hanno scritto di lui, Guglielmo Gigli e Giulio Gasparotti.

Natura morta, 2020 tecnica mista 50x70 cm

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Composizione su tela, 2020 tecnica mista 50x70 cm

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reveylant@libero.it www.reveylant.it

Revelant Tarcisio, in arte REVEYLANT, nasce a Magnano in Riviera, in provincia di Udine, il 06 luglio 1950. Si trasferisce poi a Tarcento, dove visse per diversi anni. Fin da giovane frequenta lo studio del maestro e pittore Marino Rossi di Tarcento, Udine. Per motivi di lavoro si trasferisce a Malcontenta di Mira Ve, dove attualmente vive e lavora. Gli inizi della sua pittura appaiono contrastanti e dopo una lunga pausa dedicata alla ricerca della sua identità artistica, Reveylant cerca di esprimersi in diverse tecniche: acquarello, tempera, olio, acrilico, fino ad approdare alle terre naturali colorate provenienti da paesi africani e medio orientali dove si è recato sia per lavoro che per turismo e a seguire la linea del divisionismo- puntinismo,tecnica pittorica nata in Francia alla fine del 1890 dai pittori Georges Seurat e Paul Signac, grafica, che tuttora esprime ed esegue. L’esecuzione delle sue opere risulta molto lunga. Dopo un minuzioso e particolareggiato disegno di base a matita, procede con un piccolo pennino di acciaio depositando le terre colorate sciolte in piccoli contenitori di vetro o acciaio con della colla arabica aggiunta come medium, innumerevoli punti di colore sul cartoncino fino a formare l’immagine. Per completare un’opera di medie dimensioni cm.20x30 servono circa 35-40 ore di lavoro. Ha esposto in gallerie nazionali ed estere. Numerose sono le sue partecipazioni ad importanti rassegne e molti riconoscimenti conseguiti. Le sue opere sono uniche.

MOSTRE • Recensioni di Paolo Rizzi, Piera Piazza, Orfango Campigli, Gabriella Niero, Lucia Majer, Giorgio Pilla, Patrizia Fiasconaro, Carla D’Acquino, Mario Cossali. • Secondo premio al “Centro culturale Serenissima” di Venezia nel 1992; • Primo premio al “Centro culturale Serenissima” di Venezia nel 1992; • Terzo posto al premio nazionale “Città di Treviso” nel 1992; • Terzo posto al premio nazionale “Salvatore Fiume” di Strà nel 1992;

• Personale presso il palazzo delle esposizioni in Rio Terrà a Caorle nel 1992; • Primo premio al “Centro culturale artistico S. Rocco” di Cesena nel 1993; • Medaglia d’argento al concorso “Arti figurative e grafica” di Ponzano nel 1993; • Terzo premio per la grafica al “Centro culturale Serenissima” nel 1993; • Premio speciale della giuria per la grafica al “Premio internazionale di pittura e grafica città di Codogno”, Milano, nel 1993; • Secondo posto al premio nazionale “Salvatore

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Reveylant


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Fiume” di Strà Ve nel 1993; Esposizione alla 42esima Fiera del Quadro presso la galleria S. Vidal a Venezia nel 1994; Primo premio al 19° concorso nazionale al”Centro Culturale S.Rocco” Cesena 021994; Primo premio al 6° concorso nazionale di pittura e grafica, Dolo, Venezia, nel 1994; Secondo posto al centro culturale artistico Serenissima 1994; Premio rappresentanza al “Premio d’arte città di Breno”, Brescia, nel 1994; Personale nei locali del golf club di Ca' della Nave a Martellago, Venezia, Ottobre 1994; Medaglia d’argento alla mostra di pittura e grafica a Paderno di Ponzano Veneto, Tv, nel 1994; Medaglia d’argento al premio “Agazzi”, Bergamo, Aprile 1995; Palma d’oro ed esposizione alla quattordicesima Rassegna del C.C.A.V. per il centenario della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 1995, ex Scuola dei Lanieri S. Croce; Terzo posto al Premio Estate Trevigiana piccolo formato di pittura-grafica, nel 1995; Esposizione “Arte Agna”, Padova XXXVI Edizione concorso nazionale di pittura grafica; Primo classificato ex-equo per preferenze di pubblico alla Rassegna Nazionale Miniopere Galleria Tiepolo Udine, nel Marzo 1997; Premio speciale Assess. Cultura Venezia al 2° conc. Miniquadro “Le Quattro Stagioni”1997; Secondo posto per la grafica al premio “Bepi Spolaor”, Mira, Venezia, nel Marzo 1998; Secondo posto al 14° premio Marghera “Renato Marinato”, 1998; Collettiva alla galleria “Lazzaro by Corsi” di Milano, 28 Maggio-11 Giugno 2000. Personale nelle sale del museo di Villa Pisani di Strà, Venezia, dal 23 al 30 Marzo 2003; 2° Premio al settimo concorso regionale “Luigi Tito”, Dolo, 5 Ottobre 2003; Esposizione annuale alla galleria “Cassiopea”, Roma, 21 Febbraio 2004; Personale al Palazzo Scotti, Treviso, 7-19

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Maggio 2004; Menzione all’internazionale Arte Biennale Malta 2005; Personale nelle sale del museo di Villa Pisani di Strà, Venezia, dal 1° al 11 Settembre 2005; Personale alla Galleria “La Scoletta” di Venezia, dal 16 al 30 Settembre 2006; Personale alla Villa Gualtieri Morosini, Mirano, dal 2 al 11/5/2007; Personale nei locali del Presidio Militare di Venezia, dal 7 al 22/12/2007; Personale nei locali del Circolo degli Artisti di Venezia, dal 3 al 27/01/2008 1° Premio al 12° concorso regionale “Luigi Tito”, Dolo (Ve), dal 14 al 21/09/2008. Personale nei locali dell’agriturismo ”Al Falconiere” Tarcento (Ud), dal 01/03 al 31/05/2009; 1° Premio al 5° concorso di pittura “Artisti in parco” Spinea 17/05/2009; Personale al Circolo degli Artisti di Venezia dal 02/02 al 14/02/2010; Personale nei locali del Circolo Unificato del Presidio Militare Ve dal 16/02 al 28/02/2010; Personale al Museo di Villa Pisani di Strà Ve dal 25/09 al 03/10/2010; Arte Sotto i Portici 14-15-16/05/2011 Bologna; Esposizione alla galleria “Dell’Europa” Parigi dal 16/04 al 14/05/ 2011; Targa della giuria al premio”Renato Nardi” Ve 24/09-09/10/2011; Personale al Centro culturale “Maison D’Art” Padova 15-10/04-11/ 2011; 1° Premio all’expo internaz. indetta dall’ONU “Il richiamo della foresta” Stra Ve 2011; 1° Classificato “Arte in parco” Spinea Ve 23/09/2012; Personale presso la galleria Maison D’Art Padova dal 20/10 al 20/11/2012; Esposizione ad “Arte Padova” 2012; Personale a palazzo Frangipane Tarcento Udine dal 04 al 12 maggio 2013. Collettiva alla mostra “Verona Contemporanea” a Palazzo della Gran Guardia 1-15/07/2013; Personale nei locali della trattoria


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Direttore Paolo Levi, 2016 Partecipazione a "Arte States" Casa editrice E.A. 2016 "EART shopping la tua arte in vetrina" progetto a cura di V. Sgarbi Collettiva alla D.'E.M.Venice Art Gallery 20/10-12/11/2017Mestre Ve Selezionato al concor."visioni urbane e industriali" 18-30/11 17 Ve Esposiz."Internenational visions"19-12-'17-7-1-'18 con V. Sgarbi Esposiz. "L'incanto del gesto" Gall. San. Vidal Ve 17.03>11.04.2018 Esposiz. " te Coseano" Coseano Ud 10 -062018 Personale a Palazzo Libera a Villa Lagarina (TN), 1/6-7/7/2019

L'albero geloso,

puntinismo-grafica 30x50 cm

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“Villafredda” a Loneriacco di Tarcento (UD) dal 3/10/2013 al 30/4/2014; Personale nei locali di CastelBrando di Cison di Valmarino Tv, dal 04/02 al 31/04/2014. Esposizione Arte Padova dal 14 al 17/11/2014 Collettiva presso la galleria San Vidal alla Scoletta dal 20/12/2013 al 06/01/2014 Collettiva "ART EXHIBITION" ex macello Padova 15-05/02-06-2015 Esposizione "ARTE PADOVA" 14-17 Novembre 2014 MoMART ART EXHIBITION 15 Maggio 2 Giugno 2015 Padova AFFORDABLE ART FAIR 17-20 Marzo 2016 Milano Pubblicazione su "Maestri sezione d'arte" a cura di Vittorio Sgarbi Pubblicazione su rivista "Effetto arte"


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Chiaro di luna,

puntinismo-grafica 30x20 cm

Il colore dell'autunno,

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puntinismo-grafica 35x55 cm


www.milena-ri-art.com milena-ri@gmail.com

Nato a Fiorenzuola d’Arda, Italia nel 1963, area in cui Giuseppe Verdi, Luigi Illica e Antonio Stradivari sono nati nel mondo della creatività, e Leonardo Da Vinci ha raccolto fossili dal vicino Castell’Arquato, non ancora 10 anni, grazie alle visite dello zio Danilo Crovetti, pittore residente a Firenze, ha avuto il suo primo sguardo nel mondo dell'arte. Crovetti dipinge paesaggi figurativi. Milena vive a pochi chilometri dalla sua casa natale, a Terenza sulle colline dell'Appennino Emiliano, tra i vigneti di Gutturnio e Ortrugo. La sua casa, occupata da molte generazioni da un membro della famiglia, sorge nei pressi del vigneto di famiglia.

Gökotta, 2020 pigmenti organici su carta 70x100 cm

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Rigolli Milena


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Rossi Cristina YAGO Cristina Rossi nasce a Torino il 14/12/64, dove tutt'ora risiede e lavora. Usa lo pseudonimo di Yago, il nome del suo affezionatissimo border collie. Ha seguito diversi corsi di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Torino.

MOSTRE

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• Ho esposto presso la galleria Satura di Genova in diverse occasioni quali SATURA , GENOVA ART EXPO 20 ed altre • Ho esposto presso l ex ospedale psichiatrico di Genova nel 2017 e 2019 . • Ho partecipato al concorso Premio Mestre di Pittura nel 2017 e 2018 e 2019 con intenzione di partecipare anche nel 2020 • Ho esposto a Paratissima 2018 a Torino, • In diverse occasioni presso la galleria d’ arte di Matera di Gina Affinito. Interessante è stata la mostra con collaborazione con l ‘ unione italiana ciechi ed ipovedenti a Lecce. • Esposto a Treviso alla fiera del miniquadro • Inoltre a due vote a Fiano romano presso l’ associazione Giarte, due volte a Palermo al concorso Cuore d’ artista, a Firenze, a Este, a Venezia al concorso la Bauta d’oro • Partecipazione on-line al premio Lexenia prima edizione con l intenzione di partecipare anche nel 2020 e al concorso Eneganart • Esposto al castello di Cavagliano in occasione della mostra selezione XIII Biennale di Roma


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Covid

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cristinarossi1264@gmail.com

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In Italia le opere dell’artista Il pittore Svyatoslav Ryabkin è nato nel 1965 nella città di Zhitomir in ucraino Svyatoslav Ryabkin sono Ucraina, quando faceva ancora parte dell’Unione Sovietica. Ha studiato all’università di Kharkov conseguendo una formazione scientifica. L’arte promosse dal gruppo ha iniziato ad entrare nella sua vita abbastanza presto, quando è andato a convivere con la donna che sarebbe diventata poi sua moglie. Lei era “Amici di Ryabkin” una pittrice e ha avvicinato l’artista alla tecnica della pittura ad olio su tela tralasciando i pastelli che avevano contraddistinto i suoi primi lavori. Il tramite il sito loro appartamento era ricco di tele, tavolozze e pennelli da sembrare uno studio artistico. Il suo matrimonio non è durato a lungo ma gli ha portato www.ryabkin.tk due grandi gioie: una figlia e la pittura. Nel tempo Svyatoslav, chiamato Slava dagli amici, ha trasformato la pittura nel suo lavoro sperimentando curato dalla blogger Elena Sechet, una personale stesura del colore che contraddistingue le sue opere. autrice delle recensioni e dei testi. Il colore, spesso vivido e intenso, viene steso copiosamente sulla tela, È possibile ottenere ulteriori spalmato con una spatola e infine rigato con la punta del manico del suo informazioni sull’Artista tramite pennello. l’e-mail ryabkin.andclaudio@gmail.com

Con l’indipendenza dell’Ucraina l’artista ha avuto la possibilità di organizzare le sue prime esposizioni personali nelle città di Kiev (nel 1996 nella Galleria Nikolay’s House e nel 2009 nella Galleria 36) e Karkhov (dal 1997 al 2005 nella Galleria DAIS) riscontrando l’interesse di connazionali e collezionisti stranieri. La profonda crisi economica che ha segnato l’Ucraina dal 2008 ha avuto ripercussioni anche sulla vita dell’artista che, malgrado il periodo e grazie al sostegno di qualche amico mecenate, ha potuto proseguire con successo il suo lavoro vendendo le opere all’estero e iniziando ad esporre regolarmente in Italia dal 2013. Nel nord Italia ha esposto nella Galleria Villa Simion di Spinea in molte occasioni avendo stretto una collaborazione continuativa e presso il Centro d’Arte e Cultura Brolo e l’Abbazia benedettina a Mogliano Veneto. Nel 2016 ha partecipato alla mostra collettiva presso la Galleria d’arte contemporanea Elle a Preganziol con un’opera che ha ottenuto un giudizio lusinghiero da parte della critica. E l’anno seguente ha tenuto una mostra permanente nella corte Banca Santo Stefano a Martellago. I suoi quadri hanno impreziosito le pareti di ristoranti (l’Osteria Arman a Treviso e Per.Gola a Martellago) e del Salone di bellezza Lui e lei a Mogliano Veneto in cui è stato organizzato uno splendido evento con vari ospiti tra cui un volto noto della televisione. Le opere dell’artista sono state esposte anche nella Sala del Giubileo di Trieste e presso il Castello di Duino. Nel 2019 Ryabkin è venuto per la prima volta in Italia lasciando la sua Mirgorod, città termale ucraina, in occasione di una mostra d’arte a lui dedicata organizzata presso l’Hotel Danieli di Venezia negli spazi del Salone Dandolo. Oggi i suoi quadri fanno parte di numerose collezioni private in molti Paesi tra cui l’Italia, la Russia, la Polonia, l’Uzbekistan, l’Azerbaijan, la Repubblica Ceca, l’Inghilterra, l’Irlanda, la Germania e gli Stati Uniti oltre l’Ucraina dove l’artista tuttora risiede.

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Svyatoslav Ryabkin


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CONTESTO STORICO “FURIA CIECA”

Light in the Window, 2020 olio su tela cm 80 x 60

Nei primi mesi del 2020 il pittore Svyatoslav Ryabkin ha realizzato molti nuovi oli su tela, costretto a casa dalle restrizioni della quarantena dopo la diffusione del Coronavirus o “furia cieca” come lo chiama lui. Il virus ha causato grande instabilità in tutto il mondo portando l’aumento della disoccupazione, gravi perdite economiche e casi di depressione. Più un Paese soffre la povertà, sostiene l’artista, più è vulnerabile agli eventi negativi. Ryabkin accusa indignato le autorità secolari e spirituali ufficiali di diffondere fake news sulla pandemia attraverso i media. Auspica alla verità e alla giustizia; combatte ogni forma di disinformazione perché considerata maligna alla stregua del virus. Ha trovato conforto dal senso di smarrimento e sfiducia nelle Letture del Vangelo da cui trae la forza per guardare con speranza al futuro. Inoltre, sta vivendo anche la critica situazione di aspro conflitto tra le forze militari ucraine e quelle separatiste delle repubbliche di Donetsk e Luhansk che continua dal 2014 nel Donbass sul confine in Ucraina orientale. E ad aprile un altro allarme ha preoccupato le regioni di Kiev e Zhitomir (la sua città natale): molti incendi boschivi si sono diffusi velocemente nelle zone adiacenti la centrale nucleare di Chernobyl facendo temere una dispersione, attraverso il fumo, delle radiazioni ancora presenti nel terreno. Ma Ryabkin ha imparato a tenere duro.

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Road, 2020

olio su tela cm 80 x 70

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Khorol River, 2020 olio su tela cm 60 x 45

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TEMATICHE

KHOROL RIVER L’artista Svyatoslav Ryabkin raffigura e interpreta con il suo stile personale un linguaggio espressionista figurativo. Dipinge ambientazioni favolistiche lasciandosi ispirare dal mondo animale e dell’infanzia. Reinterpreta le proporzioni stimolando nuove percezioni visive, in particolar modo nelle immagini surreali che appartengono alla sfera onirica. Come gran parte del popolo ucraino Ryabkin ha un radicato senso religioso che manifesta in molte sue opere raffigurando Cristo e gli angeli. Spesso però inserisce solo un simbolo della cristianità, come un pesce, una capra e sulla linea dell’orizzonte alcune piccole croci dorate delle chiese ortodosse che veicolano il significato di fede nella risurrezione e speranza dell’esistenza del paradiso dopo la morte. Le sue opere più realistiche riguardano ambientazioni di interni con scene di quotidianità, ma predilige omaggiare la natura con paesaggi rurali spopolati. Ne sono un esempio i campi di girasoli su ispirazione di Van Gogh e l’olio su tela intitolato “Khorol river” (60 x 45 cm, 2020) con cui il pittore ricorda la serenità sulle rive del fiume ucraino Khorol che ha frequentato in diverse occasioni della sua vita. Le pennellate ampie e le tinte fluide contribuiscono a rendere l’effetto dello scorrere delle grosse nuvole nel cielo e il loro riflesso sulla superficie dell’acqua. L’effetto ottenuto è dinamico seppur molto delicato. Un esempio di quadro facilmente riconducibile all’artista è “Light in the window” (80 x 60 cm, 2020) per la predominante presenza del colore blu nelle diverse sfumature, dall’azzurro impalpabile fino al blu più vibrante, e per la sua presenza in stile personaggio dei fumetti al centro della tela e del villaggio. Con lo sguardo rivolto verso l’unica finestra con la luce accesa lascia l’osservatore con il fiato sospeso in attesa di una imminente rivelazione. Come in quest’opera, anche nel dipinto “Road” (80 x 70 cm, 2020) si manifestano le peculiarità della sua personale tecnica pittorica come le evidenti rigature che solcano il colore steso in abbondanza e il soggetto fanciullesco. In quest’ultimo quadro incuriosisce la strada fantastica che arriva fino al cielo; denota la grande capacità d’immaginazione dell’artista. Le case sono spesso protagoniste nelle sue opere come simbolo di intimità e i colori vivaci rendono la gioia dello stare in famiglia. Ryabkin predilige i paesaggi marini agli scenari innevati ed entrambi a volte fanno da sfondo alle sue attività ricreative preferite come la pesca, il ciclismo e la musica. La riproduzione minuziosa di alcuni prodotti della terra dimostra la sua gratitudine per le cose più semplici. Numerosi sono i paesaggi notturni con la luna protagonista. Essi esprimono la poesia che è riuscito a cogliere nella realtà, come nelle opere su Venezia che testimoniano il suo unico viaggio in Italia. Gli esseri umani raffigurati dall’artista ricordano le opere di Chagall. Il pittore esalta la bellezza delle donne e le sue figure femminili sono bionde, spesso in vesti bianche, eteree e diventano l’emblema di puro amore. Quando l’artista le affianca agli uomini, spesso bassi e tozzi, l’insieme assume una connotazione grottesca.

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TEMATICHE

THIS IS THE WAY “Questa è la via” (Таков путь in ucraino, 60 x 100 cm) è il titolo del surreale olio su tela realizzato nel 2020 dall’artista Svyatoslav Ryabkin. Testimonia il percorso della vita degli esseri umani che appartengono alla nostra società. Gli uomini indossano cappelli e abiti scuri, le donne sono preferibilmente bionde e poi ci sono anche i bambini. Sono tutti nel medesimo ampio viale candido, all’apparenza senza insidie, ma le brevi rigature create con la punta del manico del suo pennello sulla superficie esprimono l’imprevedibilità del caso. A tratti monotono, il viale si piega su se stesso come un foglio e curva in una spirale che disorienta. Sono distanti gli uni dagli altri a testimonianza del periodo storico attuale e procedono verso l’orologio del tempo posto al centro della tela. Malgrado le modeste dimensioni, tutto ruota attorno a questo elemento che diventa il simbolo della fine. O dell’inizio? Da qui infatti, il bivio. Ai fortunati spetta la vita eterna e si elevano volando verso il sole caratterizzato da una forte tonalità di ocra. I raggi filtrano tra le nuvole e lasciano tracce di colore sbiadendo nell’azzurro tenue del cielo. Le decise spatolate irregolari di colore pieno creano l’effetto desiderato per lo sfondo. Gli altri, ormai ridotti a scheletri, precipitano a testa in giù nel mare in tempesta, simbolo dell’eterno tormento che accoglie i morti nelle sue oscurità. In questo sorprendete quadro tutte le figure dipinte dal pittore Ryabkin (umani, angeli e scheletri) sono stilizzate. Le tonalità delicate della parte superiore contrastano con le pennellate cariche di colore blu cobalto nella parte inferiore. Le forme circolari (del viale, del sole, delle teste degli angeli e dell’orologio) suscitano un senso di infinito, quindi di eternità. Da notare in quest’opera, come in molte altre dell’artista, le tinte che prevalgono sono il binomio vincente dei colori primari giallo e blu.

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This is the Way, 2020 olio su tela cm 60 x 100


f.sacchi@tiscali.it

CRITICA I racconti dall’Es A differenza della musica, della poesia e della danza, l’arte non ha a disposizione la dimensione del tempo. L’immagine ci si presenta davanti tutta insieme, simultaneamente, nella sua perentorietà. Non c’è un percorso, un’attesa, una progressione: è un confronto diretto, muto e forte. Franca Sacchi ha attraversato numerose e diverse esperienze espressive, ha messo alla prova la sua sensibilità e la sua creatività in forme differenti, come la musica, la danza, il canto, il controllo del gesto, ma sempre con un preciso punto di riferimento: il punto di contatto tra il mondo interiore e la sua manifestazione. Tutto ruota intorno a questo delicatissimo snodo del nostro vivere, il rapporto fragile e indispensabile tra le vibrazioni dell’anima e la manifestazione fisica, corporea, relazionale. Accostandosi alla pittura quasi come uno sviluppo fisiologico e indispensabile di un percorso artistico continuamente variato e sensibile, Franca Sacchi indaga il limite tra lo spazio (vale a dire la dimensione caratteristica delle arti figurative) e il tempo (indispensabile per le fasi della elaborazione del dipinto, ma “riassorbito” nell’aspetto finale dell’opera). E’ qualcosa di molto simile al “varco” cercato da Montale: l’angolo sottile, il passaggio segreto, il filo che ci accompagna mentre attraversiamo il labirinto, il desiderio struggente di conoscere, persino di “vedere” qualcosa che sentiamo, avvertiamo, ma non riusciamo a descrivere. Ed è particolarmente significativo il fatto che i dipinti di Franca Sacchi siano intitolati “racconti”: uno dopo l’altro, sono come pagine di una storia, di un’avventura. D’altra parte, i quadri di Franca Sacchi sono astratti: Si presentano come campiture preziose d’oro su fondi compatti e neutri, in una consapevole rinuncia di qualsiasi “realismo”: mancano del tutto volume, ombra, prospettiva, ipotesi di riconoscere forme riconoscibili, riconducibili a oggetti o situazioni. Il “racconto” si dipana lungo momenti affidati completamente alla sensibilità di chi guarda. Formatasi come musicista, l’artista sa bene che il rapporto tra l’opera d’arte e il pubblico non si limita certo ad una banale esperienza dei sensi, ma deve passare attraverso una ben più profonda comunicazione interiore. Come le note di un concerto, le pennellate d’oro non hanno un esplicito ed oggettivo “significato”, ma ciascuno di noi ne coglie una risonanza, una vibrazione, un’eco diversa. In questo senso, i quadri sono molto simili a quanto Franca Sacchi scrive a proposito del canto: per “favorire uno stato mentale di totale concentrazione e di intenso sentire”, la voce (o, nel nostro caso, la mano che regge il pennello) “viene considerata come uno strumento musicale”. Nel canto non vengono usate parole, e nella pittura non vengono proposte immagini realistiche, “perché sarebbe un limitare l’espressione di un sentimento molto forte e coinvolgente sia per chi canta o suona (o dipinge), sia per chi ascolta (o guarda). Ecco che, nello stringente paragone con la musica e il canto, anche nella pittura si affaccia la dimensione del tempo, alla quale accennavo all’inizio. Nella loro immediatezza, i quadri di Franca Sacchi suggeriscono a che guarda l’immersione in un “tempo” interiore: nati dall’esperienza personale, ci vengono offerti come occasioni di un itinerario interiore. Onde, boccoli, gocce, nuvole, sagome: i tracciati dei segni sono frammenti di un alfabeto segreto da decifrare, forse anche di un’immagine da ricomporre. Sono una finestra aperta sulla libertà dei sentimenti, o forse, dato l’uso del metallo più prezioso e lucente, le schegge di uno specchio in cui veniamo inviati ad affacciarci. Certo, l’eleganza “classica” dei quadri, il rapporto sempre riuscito tra formato, segno e colore, fa sì che i quadri di Franca Sacchi possano essere osservati in una chiave anche semplicemente formale: sono, per così dire, “belli” e piacevoli in sé, come espressione di un equilibrio formale dietro il quale si sente l’autorità serena di millenni di storia dell’arte. Ma questo aspetto, sia pure appagante, è solo una parte di quanto ci viene offerto: l’inizio di un percorso, l’incipit di un “racconto” cui Franca Sacchi, con dolce fermezza, ci invita. Stefano Zuffi

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Sacchi Franca


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Racconti dell’Es, vernice su tela 18x24 cm

Racconti dell’Es,

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vernice su tela 18x24 cm


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LEGGIADRE ED AUREE SCANSIONI MUSICALI Sono molti e diversificati gli interessi nel settore della comunicazione visiva e, pertanto, emotiva, che Franca Sacchi nutre, elabora e vive nella sua tipica concettualità. Tutte le sue diverse ed elaborate connotazioni ed espressioni hanno un denominatore comune: l’arte – comunque concepita, ideata, codificata, interpretata nelle sue diverse espressioni – rappresentata nella forma più congeniale ed idonea ad essere compresa. Il ritmo così concepito, cadenzato e suadente nelle volute o accettate scansioni musicali da lei interpretate, è studiato ed interpretato in simbiosi con il maestro che ne ha codificato la musica sul pentagramma. Scansioni che con leggiadria interpreta in volute aeree che delimita nello spazio: comunicative movenze che danno la sensazione di una sequenza di passi nel ritmo della danza. Sintetizzate nell’aureo cromatismo li evidenzia, con sobria e pastosa densità, sulle tele per materializzarne quei principi ispiratori che presiedono all’antica arte pittorica. Così manifesta il desiderio di partecipare la sua intima vitalità, dando configurazione armonica ai colori che illustrano la fonte della vita divinizzata nell’arte, espressa in tutte le sue forme. Configura così il suo modo di interpretare ed esprimersi nella musica, nella danza, nella pittura. Individuando nel metallo principe che regola l’economia di mercato, l’oro, inteso anche come fonte preziosa di purezza, nobiltà e valore, lo asserva alla propria capacità elaborativa affinché possa comunicare il dramma della sua privazione o la gioia del suo evidente possesso. E’ la sua testimonianza della subdola compattezza del metallo e irretisce e concupisce le masse ma anche la creatività che esprime nelle opere con sinuosa e fluttuante armonia dalle volute e invitanti fibrillazioni, quasi movimentate dai tentacoli e dagli invitanti richiami. Sono i suoi dipinti, “racconti dall’es”, testimonianze di stati d’animo che superano l’attualità curiosa, il linguaggio usuale e consueto, ma lanciano messaggi riservatissimi capaci di comunicare introspettivi e latenti mondi interiori comuni a chi sensibilmente riesce a guardarsi dentro. Il suo è un aiuto a compenetrare per capire, il semplice e complesso, personale, mondo interiore. Vi è da chiedersi – osservando la estrema sintesi grafica e cromatica mediante le quali esprime la sua elaborata concettualità – come può indurre la fruizione a seguirla? Questa domanda, che potrebbe apparire ad alcuni interlocutori apparentemente superflua, si pone perché quanto da lei viene nelle opere rappresentato non sempre diventa comprensibile, anche se le sue articolate configurazioni, caratterizzate da sottili differenziazioni, non dovrebbero porre problemi a chi è aduso a recepire un linguaggio d’arte. La spiegazione va ricercata proprio nella linea dalla Sacchi ordita perché lascia intravedere quei concetti che ognuno può sviluppare seguendo le sensazioni ricevute ed aiutato dalle movenze che l’oro materico, il colore elaborato in variegate campiture, “disegna” sul manufatto usato: la masonite. E’ indubbiamente il suo un particolare e difficile, anzi direi molto personale, “linguaggio” di non facile accesso se si è prevenuti, nel senso di non riuscire ad aprirsi completamente al suo nuovo “dire” perché si è “vincolati” da preconcetti, cioè da quelle immagini cui la mente e gli occhi sono adusi. Se, invece, ci si apre ad “entrare”nel dialogo dalla Sacchi proposto, a “leggerlo”così come ci viene dalla stessa rappresentato, sforzandoci di comprenderne le motivazioni di fondo, diventa relativamente facile entrare in simbiosi con quanto ci vuole “raccontare” per sottoporlo alla nostra attenzione. E’ l’iterare di un’azione non sempre ben recepita perché materializzata dall’oro plasmato, materiale nobile ma fluttuante, idoneo a poter rappresentare la ricchezza evolutiva dell’umana creatività, capace di sottolineare anche i cambiamenti di umore ed il mutevole raziocinio della psiche nella spazialità del cosmo di cui fa percepire le sensazioni.

Vito Cracas

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Racconti dell’Es, vernice su tela 18x24 cm

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fscomazzonartist@gmail.com

Federico Scomazzon nasce a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1960 e in questa bellissima città vive e lavora. Fin dall’adolescenza manifesta abilità e passione per il disegno a matita realizzando principalmente paesaggi e nature morte. Tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90 si avvicina all’arte figurativa approfondisce la conoscenza con alcuni pittori, tra cui ricordiamo il Maestro Gianfranco Pellizzoni. Federico Scomazzon inizia un percorso artistico basato principalmente sullo studio della ritrattistica, studia ed elabora ritratti, figure immobilizzate si arricchiscono di suggestione, sguardi profondi e posture complesse diventano protagonisti delle sue opere. Da autodidatta, nel 1999 si appassiona alla ritrattistica, tematica centrale della sua produzione pittorica. Affina sempre più le tecniche pittoriche del ritratto utilizzando matita e carboncino. Si confronta con il lavoro di artisti italiani e stranieri apprendendone i segreti e le varie tecniche. Nel 2008 frequenta un corso di ritrattistica negli Stati Uniti approfondendo le sue conoscenze nella realizzazione di ritratti sempre più particolareggiati. Negli ultimi anni, Federico Scomazzon segue con passione la corrente dell’iperrealismo, realizza riproduzioni quasi meccaniche della realtà, elabora il soggetto immortalandolo in una composizione dagli effetti fotografici. Scomazzon propone una realtà percepita e ripresa dal suo stesso sguardo, una continua ricerca della perfezione ed ininterrotti apprezzamenti da parte del pubblico lo inducono ad affacciarsi al mondo espositivo presentando le sue opere in mostre d’arte contemporanea; numerose gallerie d’arte presentano le sue opere ottenendo successo di visitatori.

www.fscomazzonartist.wixsite.com/website

MOSTRE • 21/3 31/3/2014 partecipazione con 6 opere alla collettiva RITRATTO Galleria Art Expertise di Firenze • Artista pubblicato sulla rivista Euroarte nel mese di Giugno 2014 • 01/06 30/06/2014 partecipazione al XII Premio Visionarie Galleria RossoCinabro Roma • 25/7/2014 31/8/2014 Artista selezionato a rappresentare l’Italia alla Rassegna Internazionale d’Arte di Bratislava (Rep. Slovacca)

• 16/11 23/11/2014 1° Premio Arte Catania • 12/05 22/05/2015 Artlove Napoli • 13/06 22/06/2015 Fra tradizione e innovazione Artisti europei da non dimenticare Napoli • 15/07/2016 28/02/2017 Marcinelle 1956 Art Exibition Veneto Abruzzo Sicilia • 08/04/ 09/04/2017 Omaggio a Frida Palazzo della cancelleria Roma • 16/09 24/09/2017 2° Festival dell’Arte figurativa dell’Iperrealismo e del ritratto Civitavecchia

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Scomazzon Federico


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CRITICA Scomazzon, artista dalla tecnica impeccabile, si diffonde nella ritrattistica con una resa oggettiva perfetta senza che il risultato stesso possa meccanicamente definirsi fotografico. I soggetti ritrattati, piuttosto, non posano in atteggiamenti da studio descrittivo e analitico ma si mostrano per la loro concreta verità fenotipica, dalla quale poter saggiare quell’intima essenza fermata, come di un attimo fuggevole come di una vita eterna. Del resto l’oggettività del segno, a matita o a carboncino, si sgrana in atmosferici passaggi modulati e supportano la possente plasticità della figura, al cui sguardo si concentra il lirismo dell’anima. Qui, attraverso gli occhi ritratti, Scomazzon ci insegna a vivere e a condividere il vero pathos dell’umanità, i suoi silenzi profondi e i suoi profondi sogni anelati. Mauro Fantinato

Black & White #2

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grafite su carta 30x42 cm


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Sicchiero Maurizio maurizio.sicchiero@gmail.com

Natura ribelle e la forza della natura rigeneratrice grafite su carta 100x70 cm

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Storto Ivana ivana.storto@alice.it

Ivana Storto e’ nata in provincia di Venezia nel 1938, ora è residente a Caserta. Si e’ sempre interessata di dipingere fin da ragazza. Dopo una prima fase formativa e di studio con impronta naif, l’artista inizia a declinare il proprio baricentro verso il raggiungimento di una personale testimonianza stilistica. Se le prime opere di Ivana raffiguravano una realtà di superficie, le attuali sono un viaggio emozionale nel mondo dei colori ma anche delle forme rese con geometrie libere e giocose ed in qualche caso fiabesco L’obiettivo non si ferma per Ivana al raggiungimento di un semplice valore estetico, bensì a produrre un linguaggio dettato da stati d’animo e pulsioni personali. Nelle sue opere i colori, armonizzati con sapienza, si caricano di significati e valori. La sua pittura è vissuta come un’esperienza connessa con la vita stessa, per esprimere il proprio io, in modo libero, attraverso una lucida visione di profondità

https://www.gigarte.com/ivana-storto

PAROLA D’ARTISTA Donne all'epoca del Corona Virus Trattasi di un dipinto acrilico su tela dimensioni 50x50 realizzato nei primi giorni dell’epidemia da coronavirus, quando in Italia non era scoppiata la diffusione. In questo dipinto ho cercato di sdrammatizzare la situazione, applicando alcune immagini del virus, trovate nel web, come collane della prima donna, poi altre immagini del virus tagliate e incollate su varie parti del dipinto confuse tra fiori e ghirigori colorati, nonché un virus tagliato in due metà come base per il ventaglio della seconda donna. Insomma il tutto come un assembramento pittorico piacevole e non inquietante.

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Tenderini Francesca luit1951@gmail.com

Pappagallo,

pennarello su supporto di velluto 47x35 cm

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Tenderini Luigino luit1951@gmail.com

Serenità,

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olio su tela 50x70 cm


Marie-Laure van Hissenhoven diplomata all’accademia di Belle Arti di Carrara di dedica alla pittura a tempo pieno. La formazione e le esperienze artistiche si sono svolte in Italia fino al 2014, dopo si trasferisce a Ginevra. Ha esposto in Italia, Svizzera e qualche parentesi in Danimarca, Corea del Sud, Giappone. Si trovano alcune opere presso delle collezioni private e pubbliche come l’archivio Ferruccio Battolini a La Spezia, la Galleria Jean Blanchaert, l’Academia Belgica a Roma e l’Istituto Portoghese di Cultura a Roma

marielaurevanhissenhoven@gmail.com Ph. Alessandro Le Petite, 2019

MOSTRE • 2016 - Collettiva a cura dell’Associazione Verum Arte, fortezza Firmafede, Sarzana. • 2016 - Big Teuf, a cura della galerie Valentina Kaech, Genève. • 2016 - collettiva a cura dell’Associazione Quarto Pianeta, Genova, • 2016 Arcobaleno di Forme e Colori, a cura di Lucia Raveggi per Associazione Toscana • Cultura e Museo Ugo Guidi, Forte dei Marmi (LU). • 2017 - Artbox projects Basel. • 2018 - Atelier du Square, a cura di Artplace, Genève. • 2018 - Imagique, galerie S.M.A, Carouge, Genève.

• 2018 - La Strana Coppia, bi personale, galleria Zanuso, Milano • 05/16.03.2018 - Armory Artweeks NY, Artbox projects, NY. • 2018 - collective Art’Place, Espace Nouveau Vallon, Chênes-Bougerie, Genève. • 2019 - Collective du Printemps, Art’Place, Ink Gallerie, Genève. • 2020 - collective galerie Art’Place to Be, Genève. • Maggio 2020 - Renaissance, collective organisée par François Bianchi et l’association EMA art, Genève.

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Van Hissenhoven Marie Laure


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Viral waves, 2020

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olio su tela di lino 70x60 cm


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Visentin Denise denisevisentin37@gmail.com

Modella con girasole, 2020 matita su foglio 297x210 cm

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Vitellozzi Caterina www.caterinavit.com bcaterinavitmosaicart vcaterinavitmosaicart caterinavit@gmail.com

Caterina Vitellozzi è nata a Roma ed è laureata in Lingue Orientali. Il mosaico, di cui apprende i fondamenti e le tecniche alla scuola del Gruppo Mosaicisti di Ravenna, rappresenta il punto di partenza del suo percorso artistico che si evolve attraverso la contaminazione di diverse tecniche: dalle procedure del mosaico classico fino ai linguaggi interdisciplinari dell’arte contemporanea. Ha anche studiato disegno presso la Scuola d’Arte Davinci di Barcellona. Nei suoi lavori combina mosaico e scultura, sperimentando l’uso di diversi materiali (pasta vitrea, marmi, vetro, pietre, alberi, cemento, resine, raffia, etc.). Caterina focalizza la sua ricerca sulla relazione tra umanità, natura e ambiente; i suoi lavori invitano a pause di riflessione e creano stimoli per raggiungere nuovi equilibri per un futuro sostenibile e armonico.

MOSTRE • Novembre 2009 - Collettiva “Il muro di Berlino, 13 agosto 1961 - 9 novembre 1989Galleria 196, Roma • Febbraio 2010 - Collettiva - Galleria 196, Roma • Marzo 2010 - Fiera AAM Arte Accessibile Milano 2010, Milano • Aprile - Maggio 2010 - “Kontakt” - Spazio PwC Experience, Milano • Giugno - Agosto 2010 - “Respirami” - Galleria Svettini, Milano • Luglio 2010 - Collettiva “Ciclo Riciclo” – Chiostro San Paolo e Spazio d’Arte L’Altrove, Ferrara • Luglio 2010 - Collettiva “Eroici Bagliori di Luglio” – Gli eroici furori Arte • Contemporanea, Milano • Luglio - Agosto 2010 - Collettiva “SoWeArt!” – Galleria Rilievi, Roma • Settembre - Ottobre 2010 - Mostra personale “Incomparabile Natura” - Gli eroici furori Arte Contemporanea, Milano • Ottobre - Dicembre 2010 - “Dentro” - Galleria Blanchaert, Milano

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• Novembre 2010 - Collettiva - Ecopink – Spazio Asti, Milano • Gennaio 2011 – Collettiva “Pomeriggio di Rinascita”, Ascoli • Febbraio 2011 – AAM Affordable Art Fair Milan 2011, Milano • Giugno-Agosto 2011 – Collettiva “Invisibili” – Galleria Artidec, Bracciano • Luglio 2011 – Installazione “Ri-genesi” in occasione di Direzione Alterità - Teatro India, Roma • Settembre 2011 – Collettiva “Human rights?” – Fondazione Campana dei Caduti, Rovereto • Ottobre 2011 – Mostra personale “Big Bang Era” Bibliothè Contemporary Art, Roma • Dicembre 2011 – Collettiva “Peace Island”, Roma • Gennaio 2012 – Colletiva “Materia Oscura” – Montegiordano 59, Roma • Febbraio 2012 – Collettiva “Because I love – Montegiordano 59, Roma • Febbraio 2012 – Collettiva “Direzione Alterità’” – Rising Love, Roma • Marzo 2012 – Mostra personale “Sulla via


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• Gennaio 2016 – Mostra personale, Teatro Vascello, Roma • Maggio 2016 – Mostra personale “Absolue d’Osmanthe Santal du Pacifique” • Campo Marzio 70, Roma • Novembre 2016 – Collettiva “In 25 per la donna e per I diritti”- Museo civico archeologico polo culturale, Tolfa • Dicembre 2016 – Collettiva “Texture” - Villa Brasini, Roma • Giugno 2017 –– Collettiva Carrara Studi Aperti Studio La Grotta, Avenza Carrara • Luglio 2017 – Collettiva Galleria Intrecciarte, Pietrasanta • Marzo 2018 – Collettiva “50 anni fa nello stato dell’arte contemporanea” – Nuovo Regina Margherita, Roma • Agosto 2018 – Collettiva – “Arti in mostra” – Chiostro di Sant’Agostino, Veroli • Novembre 2018 – Mostra personale – “Mosaic on Skin” – Via del Corso 528, Roma • Agosto 2019 – Collettiva – “L’esercito dell’Arte” – Tolfarte, Tolfa • Settembre 2019 – Collettiva - “L’esercito dell’Arte” – Palazzo Velli, Trastevere, Roma • Ottobre 2019 – Collettiva – “La voglia che ci prende per mano” Museo Civico, Tolfa • Novembre 2019 – Collettiva - “L’esercito dell’Arte” – MUG, Latina • Dicembre 2019 – Mostra personale – “Mosaicasa” – Via del Corso 528, Roma

Venus

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dell’attrazione” a cura di Jean Blanchaert -Milano Maggio 2012 – Installazione per la scenografia dello spettacolo teatrale “Macbeth” –Teatro Keiros, Roma Luglio 2012 – Collettiva “Hortus Conclusus” – Galleria Tila, Helsinki Settembre 2012 – Installazione “Rosso” presso la Galleria Otto, Roma Ottobre 2012 – Collettiva “Mi rifiuto” – Montegiordano 59, Roma Ottobre 2012 – Personale “Vibrazioni di Luce”, rassegna per pianoforte ed immagini– Teatro Keiros, Roma Novembre 2012 – Installazione in occasione della presentazione del libro “Indian emoticons” – Libreria Rinascita, Roma Gennaio 2013 – Mostra personale “Con l’acqua” – Vanio Centro d’Arte, Roma Aprile 2013 – Montegiordano 59, Roma Gennaio 2014 – Mostra bi-personale Trip Advise: Carrara – Roma – Istituto Portoghese di Sant’Antonio, Roma Giugno 2014 – Collettiva “Materia”, Galleria Montegiordano 59, Roma Settembre 2014 – Mostra personale “Life Bubble”, Cortile del Vignola, Stadio di Domiziano, Piazza Navona, Roma Ottobre 2015 – Collettiva in Arte, Galleria Intrecciarte, Pietrasanta (LU) Novembre 2015 – “Paratissima”, Torino Esposizioni, Torino


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Zammit Mary Anne Mary Anne si è laureata presso l'Università di Malta in Social Work, in Probation Services, in Diplomatic Studies e in Masters in Probation. Mary Anne ha anche conseguito il Diploma di Freelance e Feature Writing presso la London School of Journalism. Mary Anne dipinge, scrive poesie, romanzi e articoli sia in maltese che in inglese. Mary Anne ha studiato arte nel 1983 e nel 1984 presso la Society of Arts, Manufacture and Commerce, La Valletta e ha seguito nuovamente nel 1997-1998 presso l'Euro Institute of Music and Arts, Hamrun sotto la guida del signor Mario Cilia. Tra il 1999 e il 2000 Mary Anne seguì un corso di Belle Arti sotto la supervisione di Matthew Cassar. Per quanto riguarda le mostre d'arte, Mary Anne ha partecipato a mostre collettive dal 1999 sia localmente che all'estero fino ad oggi.

livio.billo@gmail.com

PROGETTI Nel luglio 2001, Mary Anne ha realizzato la sua prima mostra personale, ANIMA presso Artisan Center Bay Str. St. Julians e fu ripetuto nell'ottobre 2001 presso il Workers Memorial Building Valletta. Nel 2003 ha ottenuto un premio speciale per la pittura nell'edizione della Biennale Internazionale di Malta. Nel marzo 2004, Mary Anne ha partecipato con un dipinto al Museo Tempra di Palazzo Ducale Gattopardo a Palma di Montechiaro, in Sicilia. L'opera di Danza Megalitica è permanentemente esposta nello stesso museo. Inoltre, nel novembre 2004, Mary Anne ha partecipato al Grollo D’Oro di Venezia e ha ricevuto un premio nella categoria pastello. Successivamente, Mary Anne Zammit ha partecipato a diverse mostre collettive a livello locale fino al 2018. Mary Anne ha partecipato con un dipinto al Museo Tempra di Palazzo Ducale Gattopardo a Palma di Montechiaro, in Sicilia. L'opera di Danza Megalitica è permanentemente esposta nello stesso Museo e nel Grollo d'Oro di Venezia e riceve un premio nella categoria Pastelli. Nel 2018, Mary Anne è stata premiata come Artist of the Year alla fiera internazionale Mezzujuso in Sicilia e Comiso. Nel 2019 Mary Anne è stata nuovamente premiata con l'Emeritato artistico dal Maestro per l'alto messaggio artistico, nella seconda Mostra Internazionale d'Arte di Mezzujuso. Nello stesso anno Mary Anne è stata insignita dell'Art Excellence Award for Honor.

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L'opera d'arte di Salvatore Mary Anne è stata anche presentata nell'edizione autunnale 2018 di Art Ascent e nel Rejoinder Journal online pubblicato dall'Institute for Research on Women e in The Universal Sea, il movimento dell'arte e dell'innovazione contro l'inquinamento delle acque. Tra il 24 e il 28 ottobre 2019 Mary Anne ha partecipato alla mostra d'arte erotica a Londra. Tra il 14 novembre e il 17 novembre 2019, Mary Anne ha tenuto una mostra personale con il titolo Women and Her Emotions a Jasmine Nursing Home, Msida. Mary Anne è anche autrice di tre libri di narrativa in maltese. Il primo libro è stato IdDell ta 'l-Eżmeraldi e Ir-Raġel l-Iswed, a quest'ultimo è stato assegnato un premio da MAPA (Associazione maltese di autori ed editori), a cui è seguito un libro di narrativa con il titolo Stupru (Rape ). Nel 2005 Mary Anne ha partecipato a un seminario di sceneggiatura a Sitges, in Spagna. Il libro è stato presentato nella sezione letteraria del festival; Creatori di donna dei due mari. Donna e tradizione, tenutasi a Salonicco, in Grecia, dal 28 agosto al 4 settembre 2006. Il Festival è stato organizzato dal Centro UNESCO per le donne e la pace nei Balcani. Nel 2008 il romanzo Torn Velvet è stato pubblicato ed esposto al New Title Show Case alla London Book Fair tra il 14 e il 16 aprile 2008. Lo stesso libro è stato pubblicato dal Mental Health Group con il titolo Shattered Wings. Nel 2009, il quarto libro di Mary Anne è stato pubblicato sul maltese Tefal Misruqa, (Kidnapped Children), un romanzo sulla realtà dei bambini scomparsi e della pornografia infantile. Nel 2009 il racconto di Marie Anne, My Son, My Past, è stato elogiato nel concorso creativo annuale Aesthetica UK. Nel 2010 sono state pubblicate due poesie nel libro Strand for International Poetry di Strand Publishers UK. Nel 2015 il romanzo Dawn è stato pubblicato a Siviglia. Nel 2015 una delle poesie di Mary Anne è stata messa in musica ed eseguita durante la Biennale dell'Arte della Cattedrale di Mdina dal Maestro Reuben Pace. L'opera letteraria di Mary Anne è stata descritta anche in Literature Today, Volume 4,5 e 6. Altre due poesie sono state pubblicate nel 2016 in Taj Mahal Review Volume 15, pubblicato da Cyberwit India. Un'altra poesia è stata pubblicata nel New English Verse nel 2016, e nella rivista Praxis on Line per l'arte e la letteratura, e nella Collezione internazionale di poesie e prosa sul coraggio e l'orrore della guerra. Nel 2017 nell'edizione su Tradimento e tradimento e Edizione sulle stagioni, e prosa sull'edizione con il titolo Le sfide di trovare l'amore, Empowerment, The Elements, Eros e Suicide. Altre poesie sono state pubblicate nel 2017 in International Contemporary Poetry Volume 4 e nel 2018 altre poesie sono state incluse in Qutub Minor Review Vol. 1. Nel 2019 è stato pubblicato un altro poema in Literature Today Volume 8 e in un'antologia internazionale Nicosia Beyond Barriers.

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In lock

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Blue flower dream

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Zingarelli Laura lallamiticales@libero.it www.laurazingarellipainting-googlesites

La stanza rossa, acrilico su tela 130x110 cm

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zinimara53@gmail.com www.marart.it

L'astrattismo di Mara Zini immerge la fantasia osservatrice in vortici colorati, imprigionati in geometrie in cui l'ordine stesso è sciolto della non forma dei pigmenti netti, con una tecnica che annuncia la nascita di nuovi universi pittorici, che si formano inseguendosi l'un l'altro, allacciandosi dalla tela e promettendo rivelazioni di sfumature non ancora immaginate. Stefania Ferrari

Caldo e dolce tramonto, 2020 tecnica mista su cartone 40x40 cm

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Zini Mara


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Zurlo MarilĂŹ marilizurlo@gmail.com

La storica, 2020

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acrilico su tela 50x50 cm


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Riflessi, 2020 acrilico su tela 50x60 cm

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ABBIEZZI SILVIA__________________________________________________pag. 26 ALBERTI ISACCO__________________________________________________pag. 27 ALEGIANI LUCIA__________________________________________________pag. 29 ARDUINI RAIQUEN________________________________________________pag. 31 BARIN FLORA_____________________________________________________pag. 39 BELLONI GIULIO__________________________________________________pag. 40 BIASIN MONIA____________________________________________________pag. 46 BILLO LIVIO______________________________________________________pag. 47 BOLLATO IRIS_____________________________________________________pag. 48 BULEGATO MICHELA______________________________________________pag. 49 CAMPANELLA FABRIZIO___________________________________________pag. 50 CAPOBIANCHI CATIA______________________________________________pag. 52 CARRARO PATRIZIA_______________________________________________pag. 54 CASTELLO ELISABETTA____________________________________________pag. 55 CODATO DUILIO__________________________________________________pag. 57 COLUSSI SILVIA___________________________________________________pag. 60 CONTE BRUNO____________________________________________________pag. 62 DE GIOVANNI FRANCO____________________________________________pag. 66 DE PAOLI GIANNI__________________________________________________pag. 78 Di ORIENTE IRENE_________________________________________________pag. 88 FACHECHI FRANCESCA_____________________________________________pag. 91 FANTUZZI //ARTU TULLIO__________________________________________pag. 93 FERRERA MONICA_________________________________________________pag. 95 FERRO ANTONINO_________________________________________________pag. 99 GIANELLA RENZO_________________________________________________pag. 101 GIORGINI ELVIS___________________________________________________pag. 102 GOBBI MARIA EMMA______________________________________________pag. 104 GROJA LUCIO_____________________________________________________pag. 132 GUBBATI VALERIA_________________________________________________pag. 135 GURRERA FILIPPO_________________________________________________pag. 138 KRIECHBAUM HELMUT____________________________________________pag. 142 KUZINA MARIIA___________________________________________________pag. 148 LODI ALBERTINA__________________________________________________pag. 150 MARENGHI LEONARDO____________________________________________pag. 152 MARGARI FRANCO________________________________________________pag. 155 MASI MICHELA____________________________________________________pag. 159 MORENO EDUARDO_______________________________________________pag. 160

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INDICE


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PAVAN SANDRO__________________________________________________pag. 161 PECORARI ELEONORA____________________________________________pag. 163 PERUZZO STEFANIA______________________________________________pag. 166 QUINTAVALLE ALFIO_____________________________________________pag. 167 REVEYLANT_____________________________________________________pag. 169 RIGOLLI MILENA_________________________________________________pag. 173 ROSSI CRISTINA__________________________________________________pag. 174 SUYATOSLAV RYABKIN____________________________________________pag. 177 SACCHI FRANCA_________________________________________________pag. 183 SCOMAZZON FEDERICO___________________________________________pag.187 SICCHIERO MAURIZIO____________________________________________pag. 189 STORTO IVANA___________________________________________________pag. 190 TENDERINI FRANCESCA___________________________________________pag. 191 TENDERINI LUIGINO______________________________________________pag. 192 TIILILÄ PAUL _____________________________________________________pag. 19 VAN HISSENHOVEN MARIE LAURE__________________________________pag. 193 VISENTIN DENISE_________________________________________________pag. 195 VITELLOZZI CATERINA____________________________________________pag. 196 ZAMMIT MARY ANNE_____________________________________________pag. 198 ZINGARELLI LAURA_______________________________________________pag. 202 ZINI MARA_______________________________________________________pag. 203 ZURLO MARILÌ____________________________________________________pag. 204


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EDITED BY © SURVIAVART_2020

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