Santi Faustino e Giovita

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XLVI

Brescia, alquanto dissimile da Roma rispetto ai costumi perchè, al dire di Plinio, i discendenti dei Galli Cenomani serbavano molto della verecondia e della semplicità antica, era tuttavia dedita al culto di quelle false deità, che proteggevano la licenza e ogni specie di vizio. Ma Dio l’aveva prescelta ad essere tra le prime città d’Italia in cui avesse a rifulgere il lume della fede cristiana. Verso l’anno 54 di Gesù Cristo, l’uomo di Dio S. Anatalone, o Anatolio, di nazione greca, che un’antica tradizione lombarda dice ordinato vescovo di Milano dall’apostolo S. Barnaba, venne fra noi a gettare i primi fondamenti anche della Chiesa bresciana, anteriore a quelle delle città circonvicine. Anatalone predicò qui ai nostri padri qual angelo di pace la santa Novella portata dal Verbo di Dio, e trovò in molti di quei cuori, rozzi bensì, ma avidi di dottrina, com’ebbe poi a dire S. Gaudenzio, un terreno ferace, anzi un giardino atto a riprodurre ogni fiore più eletto. Raccoglieva egli i suoi neofiti fuori dei pericoli, sui colli vicini e nel suburbio dove essi con preghiere e con sacrifici imploravano sulla cara loro patria il tesoro della fede. Il pensiero di quei primitivi cristiani che soli, nascosti, lungi dal rumore del mondo, aprono l’anima alle sublimi verità di nostra religione ed invocano il perdono sulle aberrazioni de’ loro concittadini, desta nell’anima una profonda commozione. Mentre gli idolatri più folleggiavano intorno ai muti simulacri dei loro Dei, da quel colle partivano i primi slanci del cuore bresciano verso Dio; su quel colle stringevansi i primi vincoli di comunicazione tra Brescia e il cielo, vincoli che più non doveano sciogliersi, ma rendersi vieppiù stretti e durevoli. S. Anatalone poi, a conforto e incoraggiamento di quell’eletta schiera di neofiti, v’innalzò forse il primo tempio cristiano, che prese più tardi il nome di S. Fiorano; una tradizione non priva di fondamento dice esser egli morto in Brescia e sepolto in quella chiesa. A lui successero S. Clateo, S. Viatore, S. Latino e S. Apollonio; la diocesi di Brescia è la prima staccatasi da quella di Milano. In questo periodo di tempo le vie di Brescia furono più volte bagnate da sangue cristiano e, se non primi, certo i più gloriosi tra i suoi martiri furono i nostri SS. Patroni Faustino e Giovita.


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