SLOW ECONOMY 26 - Lug/Set 2021

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ANNO 8 - NUMERO 26 - Luglio / Settembre 2021

Brand PUGLIA Un’estate italiana

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Comune di Bari

Progetto realizzato con il contributo della Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo Rurale

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2 www.pasquariellopubblicita.it


ANNO 7 - NUMERO 25 - Novembre / Dicembre 2020

Speciale cibo di Natale Extra DiVino tra Bari e Milano

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Comune di Bari

Progetto realizzato con il contributo della Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo Rurale

Slow Economy - Golf in Tour gustando Moda, Agroalimentare e Turismo Anno 8 - Numero 26 - luglio / settembre 2021 - Reg. Tribunale in corso Direttore Responsabile: Stefano Masullo Direttore Editoriale: Saverio Buttiglione - Art Director: Daniele Colzani

FB: SlowEconomy - www.issuu.com/SlowEconomy - Youtube: Extra DiVino

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Prof. Stefano Masullo

Editoriale

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Il Golf come strumento strategico di marketing relazionale

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l golf non è solo uno sport, non è solo un gioco, è un meraviglioso strumento educativo e terapeutico che stimola la mente e fa bene al corpo e all’anima oltre che a sviluppare relazioni personali, professionali ed accordi commerciali per sviluppare il fatturato ed aprire nuovi mercati. “Per il successo e la crescita

finalizzato a creare, mantenere e gestire un network di rapporti di lungo periodo, ed il Golf con oltre 60 milioni di giocatori a livello mondiale, costituiti da appartenenti ad una classe sociale, culturale e finanziaria di alto livello come ad esempio Donald Trump e Mario Draghi, ne rappresenta lo strumento principe ed

delle aziende è sempre più importante la capacità di costruire e alimentare nel tempo relazioni durevoli e intense con i propri clienti . Il marketing relazionale è finalizzato alla conoscenza, condivisione e soddisfazione di bisogni, passioni ed emozioni dei consumatori in modo diretto e personalizzato. Questa è la premessa sulla quale si basa il concetto strategico dell’utilizzo della disciplina sportiva golfistica come elemento strategico e fondamentale di marketing, comunicazione e relazioni esterne di cui Golf People Club Magazine è la massima espressione, in termini qualitativi e quantitativi, in Italia. Il marketing relazionale o management delle relazioni è

ineguagliabile per una azienda moderna e strutturata su di una organizzazione aziendale pianificata strategicamente e razionalmente. Il marketing relazionale può definirsi una

innovazione progettuale ovvero la capacità di instaurare con il cliente un rapporto finalizzato alla condivisione di un processo di “creazione di valore” duraturo nel tempo e comunque legato all’emozione, alla passione e al bisogno del consumatore, che permette di capire e conoscere il cliente e le sue preferenze:“comprendere non solo cosa vuole il cliente, ma chi è “. Le opportunità offerte dal digitale per la profilazione dei clienti e lo sviluppo di iniziative di marketing relazionale sono un’arma in più. Lo sviluppo delle tecnologie digitali ha favorito il cambiamento del rapporto tra brand e consumatore unitamente alle impensabili solo quale lustro addietro, opportunità per la profilazione dei clienti e lo sviluppo di iniziative di marketing relazionale. Il Digital CRM Customer Relationship Management è stata una vera e propria innovazione manageriale, ovviamente per quei professionisti in grado di utilizzarlo correttamente ed in


Il SIERO INNESTO oggi per tutti può essere una scoperta, ma per noi da sempre è la normalità, il nostro ingrediente fondamentale per ottenere un prodotto GENUINO e di ALTA QUALITÀ al GIUSTO PREZZO.

Per rispetto ed educazione verso i princìpi morali trasmessi dalle nostre famiglie, amiamo da sempre trasformare il latte come si faceva una volta utilizzando il SIERO INNESTO. Solo così è possibile garantire un prodotto legato alla tradizione, dal sapore inconfondibile, ad alta digeribilità e più adatto a chi è intollerante al lattosio.

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saporidellemasserie.it


chiave strategica, in quanto da un lato consente di abbattere le barriere nei confronti dei clienti, creando un rapporto più diretto tra azienda e consumatore e dall’altro, attraverso la sub azione di e il Profiling, consente di conoscere meglio il target, profilando la propria clientela: queste due opportunità sono imprescindibili l’una dall’altra per costruire una relazione di valore con il proprio target. L’avvento dell’ economia digitale 4.0 ha permesso inoltre alle aziende di intervenire con maggiore efficacia ed efficienza nell’innovazione nei mezzi e nei metodi per presentare e raccontare l’azienda, in quanto il raccontare storie è una modalità comunicativa nata insieme all’umanità per tramandare le proprie tradizioni, intrattenere e formare le nuove generazioni. Oggi, in una realtà complessa, esageratamente piena di messaggi e informazioni, lo storytelling è divenuto anche un efficace strumento di comunicazione e marketing, che punta a creare contenuti di alto valore, che facciano leva sull’immedesimazione e sull’emozione. Il marketing relazionale utilizza in modo

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strategico gli strumenti della comunicazione web col cliente creando, con gli utenti ed i nativi digitali, una relazione one to one, grazie ad una comunicazione pertinente, puntuale e personalizzata”. Golf People Club Magazine nello scorso mese di giugno quale sommo sacerdote della disciplina golfistica come strumento sovrano del Marketring Relazionale, sia off line che on line, ha introdotto per la prima volta nella propria storia aziendale Phain Promoter, struttura associativa di promozione che vanta oltre 40 aziende food e cantine vinicole appartenenti all’eccellenza del settore enogastronomico con marchi DOP - IGP - DOCG , nel settore editoriale golfistico italiano , infatti , grazie ai rapporti diretti ed alla professionalità dei vertici editoriali della rivista in particolare ed in funzione dei privilegiati rapporti vantati dal direttore responsabile Stefano Masullo con il fondatore Giuseppe Caramia, l’ organizzazione, estremamente interessata ad entrare in contatto diretto

con i lettori, ma soprattutto con gli amici personali della redazione, rappresentati dagli appartenenti alla speciale classe sociale degli High Net Wort Individuals, persone fisiche che posseggono, abitazione esclusa, un patrimonio personale di almeno un milione di dollari, inizialmente pianificherà una campagna pubblicitaria sulla rivista e successivamente parteciperà, in qualità di sponsor & partner, agli esclusivissimi e selezionatissimi eventi golfistici e sociali organizzati o supportati da Golf People Club Magazine, quale il circuito golfistico internazionale Green Velvet Travel Golf Cup 2019 giunto alla settima edizione guidato da Gian Carlo Nannini e da Sara Vicario, rispettivamente presidente e direttore operativo. Golf People Club Magazine, confermando ancora una volta la propria leadership assoluta ed incontrastata nel proprio segmento di mercato, Golf, Arte, Solidarietà, Lifestyle & Business, rivolgendosi agli appartenenti alla specifica classe sociale degli high net worth individuals, durante la quarta tappa della settima edizione del circuito golfistico internazionale Green Velvet Travel Golf Cup che si è


Botromagno Società Agricola a.r.l. 70024 Gravina in Puglia (BA) - Via Archimede, 22 info@botromagnovini.it Tel. (+39) 080.3265865 - Fax (+39) 080.3269026

botromagno.it

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Botromagno Vigneti & Cantine

Botromagnovini Botromagno

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disputeto al Castello di Tolcinasco Golf & Country Club in assoluta anteprima a livello nazionale ha fatto degustare a tutti gli iscritti alla gara ed agli ospiti presenti le prelibatezze offerte da aziende pluripremiate a livello mondiale per il livello eccelso dei propri prodotti enogastronomici utilizzate come materie prime dagli chef stellati di tutto il mondo, aziende pugliesi presentate da Phain Promoter e dal project manager di Extra DiVino (programma internazionale di marketing Food e Moda con città di Bari e Regione Puglia) Saverio Buttiglione : Azienda Capocollo di Martina Franca srl Cervellera (Capocollo presidio Slow Food, Soppressata, Lardo tipo Colonnata); Azienda Caseificio Fratelli Tarantino srl (Pallone di Gravina in Puglia Presidio Slow Food); Azienda Schiena Vini srl Villa Castelli (BR) Terra degli Imperiali (Primitivo Manduria DOP, Salice Salentino DOP, Negroamaro Rose’); Azienda Ambrogio Valentini - Martina Franca (Olio EVO Collina di Brindisi DOP); Azienda Pastificio Sbiroli srl Putignano (BA); Azienda Panificio La Maggiore di Barile - Pane DOP di Altamura;

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A z i e n d a Biscottificio Farinella Putignano (BA) - Prodotti da Forno; A z i e n d a Allegrinitaly srl (Biscotto Cegliese P r e s i d i o Slow Food); A z i e n d a Monastero S a n t a Chiara srl Altamura (BA) (Marzapane antica ricetta Clarisse); Azienda Acqua Orsini Sorgente di Puglia (BA); Azienda Vini Coppi /Turi; Azienda Vini Botromagno /Gravina in Puglia; Azienda Vini Polvanera / Acquaviva delle Fonti; Azienda Vini Tormaresca / San Pietro Vernotico; Azienda Oleificio Pantaleo /Fasano; Azienda Oleificio Nicchia /Noci; Azienda Oleificio Caroli /Martina Franca; Azienda Liquorificio Beltion/Merak /Putignano. Golf People Club Magazine promuove già Ristorante Savini 1867, Sartoria di Milano 1949, Borile Motocicli, SISAL Wincity, Chateau d’Ax, General Fix, Alter Ego by Pettenon Cosmetici, S p o r t i n g Leonardo da Vinci, RINA, IVRI, Lyoness Cash Back, Etihad, R i s t o p i ù Lombardia SpA, Faraone Casa d’Aste, Qatar Airways,

1 Invest Business Solutions, Ceramiche Musa, Cosmo Beauty Tech ed è desiderosa di qualificare sempre più a livello superiore la sua penetrazione e conseguente reputazione presso il segmento di mercato Premium, a conferma della propria vocazione professionale e missione aziendale, unica ed inimitabile, nel contribuire in maniera fondamentale al lancio ed al consolidamento della carriera di molti protagonisti attivi nei vari settori merceologici ed allo sviluppo di marchi aziendali con i relativi beni e servizi. Golf People Club Magazine in un solo lustro ha raggiunto la leadership assoluta ed incontrastata nel proprio segmento di mercato poiché si caratterizza e si distingue, fin dalla fondazione per una serie di motivi particolari, unici, ineguagliabili, precisi ed oggettivi, riassumibili nel modo seguente: unica rivista italiana attiva, presente e conosciuta a livello mondiale; prima , unica ed esclusiva rivista italiana di Golf di tre manifestazioni mondiali come il World Sport Tourism Show , World Golf Awards, Global Golf Summit Dubai; rivista leader assoluta ed incontrastata nel settore del Golf & Business internazionale;


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unica rivista italiana che vanta un vertice editoriale proveniente dai mercati finanziari e conosciuto a livello internazionale, già nel mese di Ottobre del 1994, infatti , la rivista Class dedicava una speciale classifica di copertina intitolata “ Top 100 Manager Under 40 i Migliori in Italia“, nel cui elenco compariva proprio l’attuale direttore responsabile di Golf People Club Magazine . Al seguente link , https:// issuu.com/golfpeoplecm/docs/ golfpeople_clubmagazine_12 è possibile sfogliare comodamente come se si fosse in poltrona e scaricare direttamente sul proprio computer il dodicesimo numero della rivista. Golf People Club Magazine , il sistema editoriale integrato e convergente del golf italiano nonchè il punto di riferimento nazionale per gli operatori mondiali del golf , dove i golfisti si ritrovano per consolidare le conoscenze avviate sul green , in funzione del proprio vertice direttivo , espressione di ben 13 nazionalità diverse , con una diffusione di oltre 250.000 copie tra la versione digitale e cartacea , consolida e conferma

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, la leadership assoluta ed incontrastata nel proprio segmento di mercato , Golf – Arte – Solidarietà – Lifestyle & Business , risultando l ‘ ospite speciale più, disponibile , operativo , gradito ed ambito nei più esclusivi e prestigiosi avvenimenti sociali , sportivi , istituzionali , dove vengono elaborate concrete e reali sinergie al fine di concludere e rendere operativi contratti di partnership commerciale di importante rilevanza economica , destinate agli appartenenti alla specifica classe sociale degli high net worth individuals Golf People Club Magazine , www.golfpeople.eu , con la realizzazione del dodicesimo numero , ed il raggiungimento dell’ ottavo anno di

pubblicazioni, in un momento di crisi spaventosa per l ‘ editoria, continua a macinare e migliorare ogni record aziendale registrato da una singola pubblicazione, sia in termini di foliazione, considerata ormai un punto di riferimento inarrivabile ed oggetto prezioso da collezione, per qualità, contenuti, fattura ed eccellenza dei partner commerciali presenti, consta infatti di 295 pagine complessive, di cui 60 di pubblicità, una brossura con rilegatura filo refe, una grammatura della carta superiore a 100 e stampata patinata opaca, che, soprattutto, in termini di ricavi generati, sia direttamente, attraverso la raccolta pubblicitaria, la cui richiesta quotidiana di inserimento da parte di nuove aziende ha comportato l’aumento del numero di pagine totali, che indirettamente tramite la concretizzazione di numerosi ed importanti contratti di consulenza riguardanti progetti di marketing , comunicazione, sponsorizzazione, organizzazione di eventi, sales promotions, internazionalizzazione aziendale, lobbyng e relazioni istituzionali, finanza e fiscalità internazionale, creazione, gestione e posizionamento di siti e portali internet, progettazione di cataloghi,


servizi fotografici e video, azioni di guerrilla marketing e di web marketing per un controvalore commerciale superiore alle diverse centinaia di migliaia di euro il cui ammontare del primo trimestre è già in grado di coprire i costi dei prossimi tre anni di attività. Gaetano Simonato, appassionato golfista, master chef dal 2008 insignito della Stella Guida Michelin e fondatore del ristorante boutique, un lusso sui navigli milanesi per soli 24 coperti “ Tano Passami l’ Olio “, grande amico di Stefano Masullo, direttore responsabile Golf People Club Magazine e Slow Economy, è stato l’ospite speciale e partner della quarta tappa svoltasi al Castello di Tolcinasco Golf & Country Club della settima edizione del circuito golfistico internazionale Green Velvet Golf Cup 2019, fondato da Gian Carlo Nannini e diretto da Sara Vicario . Gaetano Simonato inizia la carriera di chef dopo aver lavorato come barman per quasi 17 anni, da sempre interessato al mondo culinario, con una mamma cuoca, coltiva la propria passione continuando a studiare. Nel 1995 apre a Milano il

ristorante Tano Passami l’ Olio (un ristorante intimo in cui le parole d’ordine sono ospitalità, affidabilità e qualità) che trae il suo nome dalla convinzione per cui l’olio è il miglior condimento possibile, l’essenza della cucina, tanto è vero che è dal 1991 che ne fa uso vietando l’uso del burro che pure nel nord Italia è un’ingrediente immancabile. L’amore per l’extravergine – sono oltre 50 le marche di olio evo che troneggiano nella bacheca del suo ristorante – è tale da dedicare a questo ingrediente il nome del suo locale oltre che a renderlo protagonista della sua cucina. Nel 2008 ottiene il tanto ambito riconoscimento della Guida Michelin, per la sua cucina creativa, di ricerca con note mediterranee; ama modificare i piatti della tradizione per renderli più adatti al suo pensiero culinario: leggerezza, digeribilità e freschezza. Vuole valorizzare gli ingredienti e per questo motivo le cotture sono fatte separatamente per far risaltare il sapore di ciascun alimento che viene poi esaltato da un filo d’olio a crudo che dà garanzie di fragranza e di incontaminazione dei prodotti. L’uso del burro

è quasi bandito , se non per mantecare pochissimi piatti a freddo, il soffritto (di cipolla, aglio, scalogno e affini) lo trova superfluo e superato, cioè per dare corpo e sapori trova non necessario appesantire con troppa struttura di tali ingredienti, ma cerca di conservare il più possibile l’integrità dei prodotti scelti, la panna non è neanche presa in considerazione. Il locale è in sintonia con lo stile della cucina: soft, caldo e moderato, una buona accoglienza da parte della moglie Nadia, da una brava collaboratrice e da Tano stesso mettono subito a proprio agio gli ospiti, che poco dopo credono di essere a casa propria. La carta vini comprende oltre 350 etichette cercate con cura e con buon rapporto qualità prezzo. La bacheca di sala degli olii ne contiene diversi, tutti dell’annata in corso e spesso non sono gli stessi dell’anno precedente perché purtroppo alcuni non riescono a mantenerne la qualità, troppo soggetti al cambiamento climatico.

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di Vito Piepoli

Food

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La Mozzarella di Gioia del Colle D.o.P.

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a mozzarella è un latticino a pasta filata, originario dell’Italia meridionale,

alimentari. Altre volte condita con olio o utilizzata in insalate come la tipica Caprese, con

prodotto da secoli. Deve il suo nome all’operazione di mozzatura compiuta per separare dall’impasto i singoli pezzi durante la lavorazione artigianale, come testimonia anche la sua antica denominazione: mozza. Sull’etimologia della parola “Mozzarella” non sembrano esservi dubbi. Il termine Mozzarella lo si trova per la prima volta nel 1570 in un libro di cucina di un cuoco della corte papale, un certo Scappi. La mozzarella a causa della deperibilità veniva prodotta in scarsa quantità e consumata localmente da una ristretta cerchia di “raffinati degustatori”. Oggi questi sono aumentati perché ora la si può gustare ovunque. Viene consumata soprattutto al naturale. A volte è accompagnata da altri prodotti

pomodori, origano, basilico e un filo di olio extravergine d’oliva. La mozzarella è inoltre molto usata su pizze, calzoni, panzerotti e in moltissime altre ricette, tradizionali come le

melanzane alla parmigiana e la mozzarella in carrozza, o nuove, come quelle impanate e fritte. Con circa centomila tonnellate esportate, come ordine di grandezza, la mozzarella è il terzo formaggio italiano più apprezzato all’estero, dopo il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Nel gennaio 2018 è stata depositata presso la Commissione Europea una domanda di riconoscimento DOP della Mozzarella di Gioia del Colle (Ba) e finalmente è arrivato. Giovanni D’Ambruoso, presidente di Delizia S.p.A. di Noci (Ba), le cui specialità sono a marchio Deliziosa, ha comunicato ai suoi clienti che l’Unione Europea ha dato il via libera all’iscrizione nel registro delle Denominazioni di Origine Protette e delle Indicazioni Geografiche Protette per la mozzarella di Gioia del Colle DOP. “La nostra azienda, rientrando in uno dei 22 comuni


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individuati, è a lavoro per presentarvi, nei prossimi mesi, le nuove proposte a marchio DOP. Conquisteremo un nuovo mercato sia in Italia che sopratutto all’estero, perché avere una DOP in questo territorio fantastico, per noi è un fiore all’occhiello. Ci saranno nuovi fatturati, nuove entrate e quindi, porteremo a casa un vantaggio per tutta la filiera” ha riferito. Nel 1992, Giovanni D’Ambruoso decise di dare vita al suo sogno imprenditoriale di fare conoscere a tutti gli italiani le straordinarie specialità casearie della sua terra. Oggi quel sogno è una azienda che ogni giorno produce eccellenze, trasformando il miglior latte crudo pugliese in specialità uniche e inimitabili. Lavorate a mano da mastri casari esperti, e controllate secondo le più severe norme igienico qualitative. Per questo le specialità Deliziosa stanno conquistando le tavole di tutto il mondo anche grazie a una efficiente rete distributiva, capace di portare i prodotti appena realizzati

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ovunque vengano richiesti. Una lunga corsa a ostacoli ha preceduto questo importante risultato, vista l’opposizione di produttori bavaresi di mozzarella e una associazione imprenditoriale food americana. La Mozzarella di Gioia del Colle arricchisce così il ricco paniere dei prodotti DOP italiani che conferiscono al nostro paese un primato mondiale. Sono 656 i prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP), 780 i prodotti a Indicazione Geografica Protetta (IGP) e 64 le Specialità Tradizionali Garantite (STG). Secondo il disciplinare di produzione, per la Mozzarella di Gioia del Colle si utilizza latte fresco intero bovino, non addizionato da alcun conservante, ma solo con l’innesto di sieri artigianali autoctoni. Inoltre, gli animali devono essere mantenuti al pascolo obbligatorio per 150 giorni all’anno e nutriti con una dieta specifica, così da avere un latte ricco di elementi vegetali, grassi insaturi, vitamine e soprattutto di gusto. A differenza di quella campana,

la Mozzarella di Gioia del Colle si presenta con una consistenza più compatta ed elastica con un colore che va dall’avorio a qualche velatura di colore paglierino. La pelle è molto sottile, contrariamente a quella di bufala, perché il latte è vaccino e la salatura non avviene secondo la tradizione campana ma prima della filatura, eseguita in acqua bollente e successivamente in acqua fredda per ottenere il rassodamento. Inoltre, presenta una leggera fuoriuscita di siero di colore bianco, indice di freschezza e qualità. Anche il gusto è diverso, è dolce e acidulo, con note di latte fresco, burro e vegetali da campo. Il territorio della DOP comprende 16 comuni della provincia di Bari, 6 di Taranto una porzione del territorio di Matera. Al Consorzio aderiscono circa l’80% dei produttori dei territori che andranno a trasformare 2,06 milioni di quintali di latte all’anno. Con 15,8 milioni di kg di mozzarelle prodotte, da parte di 22 aziende casearie.


Stefano Sbiroli & Figlio S.r.l. Via Cavalieri del Lavoro, z.i. 70017 - Putignano (BA) Tel: 080-491.10.13 info@sbiroli.it www.sbiroli.it inquadra il qrcode e visita il nostro sito

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di Saverio Buttiglione

Eventi

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CIBUS PARMA 2021

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iera biennale che si sarebbe dovuta svolgere a maggio 2020 spostata a settembre 2021 a causa della pandemia sarà in presenza come lo è stato nel 2018 dove con le telecamere della mia troupe TV ho

visto che il brand Italia nel mondo è ricercatissimo, ed in quella procedura legale era stato coinvolto con significativi successi l’avvocato Paolo Petrosillo che mi accompagnava. Con noi in quell’occasione era

realizzato ampi reportages come faccio ormai da anni. È stata l’occasione per visitare gli stands agroalimentari delle filiere italiane insieme all’allora presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia ora diventato presidente di Filiera Italiana che aveva da poco favorito la sinergia con il Vinitaly di Verona e che mi concesse un’intervista in esclusiva parlandomi soprattutto della battaglia contro l’italian sounding, ossia la falsificazione dei nostri prodotti sui mercati esteri etichettati con nomi simili a quelli originali, un business enorme che sottrae ingenti risorse alle nostre aziende di produzione

anche il docente universitario in economia alla Cattolica di Milano prof. Francesco Lenoci grande testimonial

delle aziende pugliesi perché originario di Martina Franca. Al presidente Scordamaglia presentai il progetto Extra DiVino che intendeva promuovere proprio i prodotti della Puglia ed in particolare l’Olio Extra Vergine d’Oliva in alcuni mercati esteri a cominciare dalla Cina con show cooking, eventi, pubblicazioni e video in lingua cinese mandarino ricevendone la sua approvazione, cosa che abbiamo poi svolto nell’ambito della Fiera di Shangai con l’ausilio dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Parma come sappiamo è nella cosiddetta Motor Valley dove si producono altre eccellenze italiane frontiera avanzata di tecnologia a cominciare dalla Ferrari di Maranello e dalla Ducati di bologna insieme a Maserati e Lamborghini ma è anche la Food Valley italiana col suo Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico di Modena tanto per citarne solo alcuni, inoltre è sede dell’Agenzia


Alimentare Europea autorità per la sicurezza alimentare. Questa cultura del mangiar bene è nel DNA della popolazione emiliana, basti pensare ai prosciutti di Langhirano, alla mortadella o ai tortellini di Bologna, al salame felino (località Felino), ai tortelli all’erbetta di Parma, al vino Lambrusco, al culatello di Busseto (città natale di Giuseppe Verdi) per cui nei giorni del Cibus tutta la regione registra negli alberghi il tutto esaurito ed i ristoranti danno il meglio di sé anche per l’alta affluenza di stranieri. Al presidente Scordamaglia questa volta presenteremo il progetto Extra DiVino OLITALY in incubazione da due anni da tenere in Puglia sperando fortemente che la pandemia ce lo consenta, la bellezza, solo la bellezza ci potrà salvare ed i nostri territori, col “fil rouge” dell’enogastronomia, per il turismo internazionale sono un grande attrattore, per l’Italia il comparto turismo/ agroalimentare rappresenta un quinto del nostro prodotto interno lordo e ce lo meritiamo!

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Focus di Francesco D’Aprile

I monumentali ulivi della Puglia

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li Ulivi Monumentali sono la testimonianza vivente delle nostreradici, di italiani e di p opolo del mediterraneo. Dei 60 milioni di alberi di ulivo presenti in Puglia (Regione a Sud Est dell’Italia e proiettata nel Mar Mediterraneo), circa 4 milionisono ultracentenari. Moltissimi risalgono addirittura all’epoca dei Romani e sono stati piantati secondo quanto insegnava Columella, il più importante esperto di agricoltura dell’impero Romano, vissuto circa 2100 anni fa, che nel suo libro De Re Rustica prescriveva dovessero essere piantati a circa 18 metri di

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distanza l’uno dall’altro. Oggi in Puglia ci sono territori con Ulivi Monumentali millenari, tutt’ora viventi, piantati in epoca Romana a 18 metri di distanza. Sono indicati in

questo libro. E’ emozionante visitarli, rispettarli, toccarli ed assaggiare l’olio che producono. E’ una esperienza unica che arricchisce il nostro essere persone del ventunesimo secolo. L’Ulivo è simbolo di stile di vita sano. I colori, la longevità, il vento, l’energia e le forme che segnano la vita di questo albero sono in armonia con lo stile di vita mediterraneo. Sono sculture viventi che sopravvivono a tutto e segnano il trionfo della vita. L’olio extravergine di oliva è ricco di potentissimi polifenoli capaci di preservare le cellule dell’organismo di adulti e bambi-


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The monumental olive tree in Apulia

he Monumental Olive Trees are a living testimony to our heritage and our roots, as Italians and people of the Mediterranean. In Apulia in southeastern Italy, a region remarkable for its fine olive oils, wine and distinctly flavourful regional cheeses, you can find about 60 million olive trees. Four million of them have stood rooted in the same soil for hundreds, and even thousands, of years. Many of them date back to Roman times and were planted in the way directed 2000 years ago by the foremost agricultural expert of the Roman Empire, Columella,

in his book, “De Re Rustica.” Today in Puglia you can find these groves of Monumental Olive Trees planted according to the ancient ways, 18 meters apart, as you see pictured in this book. It is quite a sensation to visit them, admire them, touch them and taste the oil they still produce. It is an experience that enriches our humanity as people of the 21st century acknowledging this deep connection to our past. The Olive Tree is a symbol of a healthy lifestyle. The colours, the determination to live, the wind, and energy that shape the life of our trees reflects the Mediterranean

lifestyle. The trees are living sculptures that survive everything and mark the triumph of life. The extra virgin olive oil they produce is rich in powerful polyphenols that can preserve the body cells of adults and children from premature aging and play an important protective role against cancer. It is nutritious nectar that survives from the past and preserves us for the future. The Olive Tree is a symbol of peace. In the Mediterranean as in other regions, an olive branch represents friendship among people. It finds its roots in the Christian tradition and is deeply engrai-

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nida processi di invecchiamento precoce, svolgendo così una importante funzione protettiva nei confronti dei tumori. Nettare che proviene dal passato e che ci preserva per il futuro. L’Ulivo è simbolo di pace. Da sempre nella regione delMediterraneo l’amicizia tra i popoli è rappresentata dal ramoscello di Ulivo. E’ una cultura che affonda le proprie radici nella tradizione cristiana, ma che si espande nel concetto di relazione e fratellanza tra i popoli, rispetto reciproco, accettazione della diversità e ricerca della pace e del bene comune. La Puglia, regione degli ulivi, è stata sempre luogo di partenza e di approdo di navigatori e mercanti verso il Mediterraneo e verso oriente, esperienza che ha reso queste popolazioni aperte verso culture diverse e modello di convivenza pacifica.

Nella Basilica di San Nicola di Bari, città capoluogo della Puglia, si celebrano regolarmente funzioni religiose in rito Cristiano ed in rito Or-

todosso per fedeli che provengono da esperienze e regioni così lontane. Oggi il mondo è più accessibile e le distanze si sono accorciate rendendo più semplice la relazione tra gli individui. Siamo in movimento. In Italia ed in Puglia vivono persone e giovani pieni di energia e di gioia di vivere, che camminano curiosi per conoscere e migliorare la propria condizione di vita. La Cina ci incuriosisce molto ed è parte del nostro futuro. Ci fa piacere avvicinarci con l’Ulivo, fondamento della nostra identità e simbolo della nostra storia e della nostra cultura. Segna il nostro presente, ci preserva nella quotidianità e ci proietta verso il futuro. … sembra che nessuno sappia quanto possa vivere un albero di Ulivo.

“Gli alberi hanno le radici, gli uomini hanno le gambe”

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ned in our culture. It conveys the concept of respect and brotherhood among peoples, acceptance of diversity, and the search for peace and common good. Apulia, the region of olive trees, has been the place of departure and arrival of sailors and merchants to and from the Mediterranean and the East. This exposure to different cultures, has made the people of the region accepting of different cultures and models of peaceful coexistence. The Basilica of St. Nicholas in Bari, Apulia’s capital city, regularly hosts religious services in the Christian and Orthodox traditions for pilgrims who come from a multitude of different backgrounds and faraway lands.

Today we live in a world where modern communication technology and advances in travel make relationships between individuals easier. We continue to advance. In Italy old and young alike are full of energy and the joy of living, curious to visit other countries to learn and improve and together create the future The Olive Tree marks our present, preserves us in everyday life and projects us into the future. It is a hope that in sharing the Olive Tree, the foundation of our identity and a symbol of our history and our culture, we will make a bridge connecting our two countries.

This strengthened relationship and understanding is part of our future for a long time to come.... nobody seems to know how long an Olive Tree can live.

“Trees have the roots, men have the legs.”

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匿名 古橄榄树是意大利人和地中海 人民的传统与历史的见证者。 位于意大利东南部的阿普利亚 市以精美的橄榄油、葡萄酒和 风味独特的地区奶酪而闻名, 这 里生长着大约6千万棵橄榄 树,其中4百万棵已在这片土 地上生长了几百年,甚至几千 年。许 多橄榄树可以追溯到古罗马时 代,据Columella在其编写的《 我们的乡村事务》中描述,它 们是2000年前在罗马帝国最 早的农业专家的指导下种植 的。在今天的普利亚区,你可 以看到

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沿用古老的方法种植的大片古 橄榄树树林,从本书中的图 片可以看出,它们间隔都是18 米。 参观这片橄榄树林能带给人震 撼的感受,你在欣赏它们的同 时,可以亲手触摸它们,还 可以 品尝它们在今天仍在出产的橄 榄油。它是连接我们与古老 文化的纽带,为生活在21世纪 的我 们带来更丰富的体验。 橄榄树是健康生活的象征。它 特有的色彩、顽强的生命力、 不惧风雨、活力体现了地中 海生 活方式。这些树好比活的雕

塑,谱写出生命的不朽篇章。 它产生的特级初榨橄榄油富含 强大 的多酚类物质,能够减缓成人 和儿童身体细胞的衰老过程, 并对预防癌症起到重要的作 用。 它是甘露,既承载着过去,又 蕴育着美好的未来。 橄榄树是和平的象征。像其他 地区一样,橄榄枝在地中海地 区也代表着各民族之间的友 谊。 它植根于基督教传统,并深深 地扎根于我们的文化中。它传 达着各民族之间互相尊重和博 爱、接受多元文化、追求和平 与共同幸福的信息。


们在不断地进步。在意大利, 无论男女老幼都充满了活力, 享受生活带来的乐趣,渴望 参观 别的国家,了解它们的文化, 增进与它们的交往,共创未 来。 橄榄树成就了我们的现在,是 我们日常生活不可或缺的部 分,使我们对未来充满憧憬。

希望 通过分享作为我们的国粹和历 史文化象征的橄榄树,建立我 们两国之间的联系桥梁。这种 固的关系和认识在未来很长一 段时间内都是我们文化的一部 分。 ...没有人知道橄榄树的寿命有 多长。

“树有根,人有 腿。”

阿普利亚地区盛产橄榄树,是 连接地中海地区与东方的桥 梁,一直是航海者和商人们的 必经 之地。由于接触不同的文化, 使得该地区的人民能够接受不 同文化及和平共处的模式。 坐落 于阿普利亚首府城市巴里的圣 尼古拉大教堂定期为来自不同 文化背景和遥远国度的朝圣 者举 办传统的基督教和东正教宗教 服务。 今天我们生活在一个现代通信 技术和旅游发达的世界中,人 与人之间建立关系更为容易。 我

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di Vito Piepoli

Cinema

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Il Cinema e lo sviluppo turistico e culturale

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l legame tra cinema turismo e cultura, è da intendere come “tutte le possibili forme di turismo e cultura, incentivate in qualche maniera dalla visione di pellicole cinematografiche”. È noto agli studiosi del settore come le produzioni cinematografiche influenzino la scelta d’acquisto e di consumo del prodotto turistico. La voglia di visitare i luoghi in cui sono state girate pellicole di successo risulta essere più forte di qualsiasi altro strumento promozionale. Pertanto ospitare una produzione cinematografica è un’occasione unica, che può avere sul territorio un impatto socio-economico sconvolgente, non solo in termini di aumento dei flussi

turistici ma, anche, di uno sviluppo più generale del territorio. Il cinema è anche strumento di aggregazione e formazione dei giovani e di nuove professionalità. Bisogna quindi rilanciare il settore soprattutto nelle zone in cui i cinema e le strutture culturali sono limitati e aiutare gli operatori a sollevarsi delle conseguenze della crisi postCovid 19 che ha cambiato radicalmente l’esperienza di andare al cinema. I risultati e le attività svolte sui temi della sostenibilità dello sviluppo culturale, sociale, e ambientale, sono stati presentati a Taranto nel Bilancio Sociale 2020 della Banca BCC San Marzano, nell’incontro dal titolo “Cinema

e Sostenibilità, un nuovo modello di sviluppo” con la cultura e il cinema protagonisti. È stato un momento di confronto sull’importanza di unire la funzione economica alla responsabilità sociale, con l’obiettivo di creare e distribuire valore sul territorio, puntando ad un nuovo modello di sviluppo realmente sostenibile, in cui la cultura, il cinema, l’ambiente, l’etica, l’educazione finanziaria abbiano il giusto spazio. “La mission della BCC San Marzano – ha spiegato il presidente Emanuele di Palma - è creare valore sostenibile nel tempo e ripartirlo in modo continuativo tra i nostri portatori di interessi, contribuendo alla crescita di soci, clienti, collaboratori e


allo sviluppo del territorio”. Non è un caso che l’istituto di credito pugliese abbia scelto di investire nella produzione del primo film di Ronn Moss

Il tema grafico utilizzato per il bilancio sociale 2020 della Banca si è ispirato al mondo del cinema al fine di valorizzare l’impegno che

sostenibilità non riguarda solo la tutela dell’ambiente ma anche la capacità di fare rete, investire nelle relazioni in una logica di sistema”.

“Viaggio a Sorpresa”. Il progetto, diretto dal regista milanese Roberto Baeli, in uscita nella primavera del 2021 e già annunciato nella prossima Mostra del Cinema di Venezia, ha vocazione internazionale. Prodotto da DevRonn Enterprises di Los Angeles di Ronn Moss e Bros Group Italia di Tiziano Cavaliere, insieme alla BCC San Marzano e ai coproduttori Giovanna Arnoldi, Mirella Rocca e Domenico Barbano, può contare su due star di fama mondiale come Ronn Moss e Lino Banfi protagonisti in un cast di attori di rilievo tra cui Paolo Sassanelli, Totò Onnis, Fabio CursioGiacobbe, Mayra Pietrocola e Pietro Genuardi.

la Banca ha garantito negli anni a sostegno dell’industria cinematografica. BCC è stata la prima banca in Italia ad aver utilizzato il tax credit). A questo proposito la presidente di Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco ha sottolineato quanto “le ricadute e gli impatti economici che il cinema determina sul territorio sono notevoli e misurabili. Si parla di impatti diretti e indiretti, ma sono quelli indiretti che sollecitano il maggior interesse. Essi, infatti, hanno una trasversalità tale da allargare significativamente la filiera turistica e l’industria creativa nel territorio. Eventi come questo sono fondamentali per portarli alla luce. La

L’attore Paolo Sassanelli, regista del film “Due piccoli italiani” che ha visto l’intervento della BCC San Marzano nel 2018 ma anche tra i protagonisti del film di Ronn Moss e Lino Banfi, “Viaggio a Sorpesa”, co-prodotto dalla Banca nel 2020, ha evidenziato “l’importanza del sostegno che le banche devono continuare a dare al mondo del cinema e ai progetti cinematografici. È auspicabile che si vada oltre la partecipazione economica (tax credit, sponsorizzazione, co-produzione) credendo, sposando il progetto fino in fondo anche rischiando. Rischiare significa credere in un progetto, in un’idea, nella voglia di raccontare una

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storia e sposarne il senso”. Sulla necessità di fare rete e beneficiare di un supporto anche del mondo bancario è intervenuta Mayra Pietrocola, attrice pugliese emergente che ha debuttato nel film “Viaggio a Sopresa” con Ronn Moss e Lino Banfi. Così si è espressa: “In un momento storico particolare come quello che stiamo attraversando, è fondamentale che ci siano banche come BCC San Marzano a sostenere progetti cinematografici italiani che puntino ad un pubblico internazionale dando una grandissima possibilità a giovani attori che come me stanno muovendo i loro primi passi importanti nel mondo del cinema. E credo sia anche molto importante sostenere la formazione di giovani talenti qui in Puglia. Ora più che mai, abbiamo bisogno di sognare e far sognare”.

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Ma la sostenibilità per BCC San Marzano non è solo cinema ma anche Cultura ed Educazione Finanziaria soprattutto nelle scuole. A questo proposito la Banca ha aderito alla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio dell’ABI che ha costituito la Feduf. La “Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio” (Feduf), senza scopo di lucro, persegue scopi di utilità sociale promuovendo l’Educazione Finanziaria, nel più ampio concetto di Educazione alla Cittadinanza Economica consapevole e attiva, per sviluppare e diffondere la conoscenza finanziaria ed economica, utilizzando linguaggi e tecniche tratte anche dal cinema. Lo hanno confermato il direttore generale Giovanna Boggio Robutti e Valentina Panna nel presentare la mission di Feduf che “da anni si occupa di

progettare e realizzare iniziative, strumenti, eventi e programmi di educazione finanziaria seguendo un approccio valoriale e divulgativo. Diversi i linguaggi e le tecniche che utilizziamo, traendo anche dal teatro e dal cinema come ad esempio nei format delle conferenze spettacolo e di cinefinanza, che si avvalgono della partecipazione di divulgatori specializzati, o nella rubrica ‘Lo hai visto’ del nostro sito. Le modalità con cui parliamo di questi argomenti intende avvicinare bambini, giovani e adulti a temi ritenuti lontani, noiosi e difficili. Per far questo usciamo dai tecnicismi e attuiamo una vera e propria mediazione culturale pur mantenendo alta l’attenzione a fornire contenuti di qualità”.


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Miss Slow Economy Luglio della redazione

Graziana Mininni

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’estate è cominciata con la Hit cantata da Graziana Mininni su youtube Aly – Narcisista (prod. TempoXso) la nostra Miss Slow Economy del mese, giovanissima ragazza di Bitonto/Puglia ma già ottima professionista sulla scia di Madonna quasi a prenderne il testimone visto che la famosa cantante ha compiuto i 63 anni festeggiandoli tra l’altro proprio in Puglia a ferragosto.


“La bocca non serve solo per respirare e mangiare, ma è anche un importante organo di comunicazione, pertanto non stupisce che, denti bianchi, splendenti e regolari, sono riconosciuti come un segno di vitalità e di salute del corpo; inoltre, un sorriso accattivante influenza in modo decisivo la fiducia in se stessi.

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di Saverio Buttiglione

Focus

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L’AUSPICIO di un nuovo RINASCIMENTO

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a scorsa estate avemmo una pausa di pandemia e credemmo fosse finita dopo 100 giorni di clausura in casa ma non fu così, però non solo non avevamo nessuna terapia ma nemmeno un vaccino contro il covid. Il 2021 invece è cominciato con le vaccinazioni, un traguardo raro per i tempi che sempre sono occorsi alla scienza per scoprirne uno qualunque fosse il virus epidemico ed è cominciato, vista la caotica situazione politica italiana con l’entrata in scena del miglior nostro rappresentante in Europa molto rispettato anche oltre oceano, Mario Draghi, che si era distinto nella presidenza della BCE, banca centrale europea alla quale negli ultimi anni di crisi economica per tutto il vecchio continente aveva imposto l’acquisto dei titoli di stato, quelli che praticamente finanziano il debito pubblico che per l’Italia è particolarmente gravoso dopo le allegre spese dagli anni ’80 in poi.

La nostra crisi economica faceva seguito a quella che aveva investito dal 2007 per più di 10 anni tutto il mondo ed era cominciata con quella finanziaria dei mutui subprimes negli USA. Il presidente Sergio Mattarella ha chiamato Mario Draghi alla presidenza del Consiglio Italiano con due specifici obiettivi, la lotta alla pandemia e la gestione del recovery found, 200 miliardi di aiuti all’Italia da parte dell’Europa che così si indebiterà emettendo sul mercato euro bond, ed in tal senso la Brexit forse per noi è stato un bene perché l’Inghilterra in sede europea avrebbe certamente messo il veto, come poi hanno invano tentato di fare alcuni Paesi come l’Olanda e quelli dell’est di Visegrad. Va detto che non solo all’Italia verranno dati questi aiuti finanziari ma al nostro Paese spetta la parte maggiore perché nel 2020 è stata la Nazione europea investita per prima

dall’epidemia da covid19 con tutti i danni che conosciamo e questo agosto è arrivata la prima tranche di circa 20 miliardi. Sarà un’occasione più unica che rara, paragonabile all’aiuto finanziario che nel dopo guerra ci concessero gli USA grazie al piano Marshall, col presidente Alcide De Gasperi che si era recato a chiederli per un Paese tutto da ricostruire sebbene fosse stato uno dei principali responsabili di quella guerra. De Gasperi si recò negli USA dal presidente Roosvelt addirittura facendosi prestare il cappotto per il viaggio, ed ottenne il risultato che poi un’attenta gestione di quelle risorse portò al famoso boom economico italiano degli anni ’50. Anche oggi le risorse andranno gestite e spese nel migliore dei modi, soprattutto per la digitalizzazione e per la transizione ecologica accompagnata, secondo gli accordi presi a Bruxelles, da ampie riforme strutturali quali quella della pubblica


amministrazione, della giustizia e del fisco. Per un Paese che ha più di un quinto del suo prodotto interno lordo basato sulla filiera agroalimentare e sul turismo al quale si accompagna in una cornice fatta di cultura e opere d’arte uniche al mondo l’occasione è appunto unica e Draghi sembra il solo capace di portarla a termine. Ora però siamo nel cosiddetto semestre bianco in vista

del nuovo settennato per il Presidente della Repubblica e si spera che fra 6 mesi si trovi il modo di convincere Mattarella a prolungare il suo ancora di un anno (come già accaduto col predecessore Napolitano) affinché non si vada ad elezioni fino alla scadenza naturale del Parlamento e Draghi possa proseguire ancora per un anno nel suo lavoro, soprattutto perché vista l’imminente uscita di scena della eterna Angela

Merkel dovrebbe toccare a lui, e quindi all’Italia, per carisma e competenza la guida morale delle politiche europee, sia interne che esterne visto quello che sta succedendo nel mondo. Questa sestate è divisa in due parti per quanto ci riguarda, da luglio a ferragosto siamo stati via via invasi dai turisti stranieri man mano che a livello sportivo ci facevamo onore nel mondo, vincendo prima il Campionato Europeo di calcio in Inghilterra senza particolari stelle in campo ma grazie ad un coeso e formidabile gioco di squadra e poi vincendo ben 40 medaglie alle Olimpiadi in Giappone di cui 20 di bronzo,

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10 di argento e 10 d’oro fra le quali spiccano quelle di Tamberi nel salto in alto che da solo meriterebbe per la storia che lo ha accompagnato un romanzo a parte e di Jacobs nella gara regina dei 100 metri diventando l’uomo più veloce del mondo. In questa prima metà d’estate la regione Puglia si è distinta sia per molti degli atleti medagliati provenienti dalle sue città sia per essere stata la destinazione turistica preferita a livello globale, con un eccezionale afflusso di visitatori non solo italiani ma pure esteri fra i quali VIP e Stars del cinema e della canzone come Elton John e Madonna che a loro volta sono stati formidabile volàno pubblicitario. Taranto, per esempio, sempre alle prese con la crisi della più grande acciaieria d’Europa, ha voltato pagina cominciando un percorso virtuoso da luglio con l’unica tappa italiana dei catamarani più veloci al mondo e la conseguente scoperta

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delle sue inimmaginabili potenzialità derivanti dal suo antico ruolo di capitale della Magna Grecia, un evento favorito dalla locale Banca San Marzano di San Giuseppe che ha tra l’altro sponsorizzato un film con Ron Moss il Ridge di Beautifull ed in seguito il festival del Libro Possibile a Polignano a Mare dove sono venuti tutti, ma proprio tutti, gli autori dei maggiori best sellers. A ferragosto poi però è arrivata la catastrofe della presa in appena 3 giorni di Kabul da parte dei Talebani ed il mondo in questo fine estate, che vede pure l’avanzata di una 4° ondata di pandemia dovuta alla variante delta, è rimasto annichilito. Dopo vent’anni sono tornati a conquistare l’Afganistan grazie alla precipitosa “fuga” delle truppe americane alla quale Biden, proseguendo l’intenzione già annunciata da Trump, ha dato corso senza però un adeguato piano di evacuazione soprattutto dei

civili che rischiano morte e torture in primis quelli che hanno lavorato con noi occidentali in questi due decenni. Forte è la disperazione per la sorte delle donne di quel martoriato Pese ma le conseguenze potrebbero essere molto serie nel prossimo futuro anche per noi occidentali, ridiventando quella regione un crocevia di traffici di droga, armi ed esseri umani, oltre che di terroristi e di flussi migratori coi quali ci potranno pure ricattare decidendo come e quando farli partire come si apre e chiude un rubinetto. Inoltre l’Afghanistan è anche rame, oro e litio: c’è un tesoro sotto i piedi dei talebani. Secondo un rapporto congiunto Onu-Ue del 2013, il potenziale di tutte le risorse sotterranee del Paese è stimato in un trilione di dollari. Rame, litio, ferro, oro, bauxite. C’è un vero e proprio tesoro sotto il suolo dell’Afghanistan. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto di studi geopolitico degli Stati Uniti (Usgs), pubblicato a gennaio 2021, i giacimenti afgani sono ricchissimi di risorse minerarie necessarie alla realizzazione della transizione energetica e climatica. Metalli sempre più ricercati, come il litio, adoperato nelle batterie per auto o negli impianti solari ed eolici. Un metallo sempre più prezioso,


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che secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) registrerà un vero e proprio boom: la domanda crescerà in modo esponenziale nei prossimi venti anni. Nel 2020 l’Unione europea – riporta Le Journal de Montréal – ha inserito il litio tra le 30 materie prime reputate ‘critiche’ per la sua indipendenza energetica, insieme al cobalto, alla grafite e al silicio. Mentre il mondo cerca di abbandonare petrolio e gas, questi metalli sono sempre più ricercati per trasportare o immagazzinare l’elettricità. Nel sottosuolo afghano c’è anche

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il rame, indispensabile per la produzione di cavi elettrici, che quest’anno ha battuto il suo record storico sui mercati mondiali toccando la valutazione di 10.000 dollari a tonnellata. L’Afghanistan è noto inoltre per le sue pietre preziose (lapislazzuli, smeraldi, rubini, tormaline) e il suo marmo. Produce anche carbone e metalli tradizionali come il ferro. Un vero e proprio tesoro nascosto, insomma. Secondo un rapporto congiunto Onu-Ue del 2013, il potenziale di tutte le risorse sotterranee del Paese è stimato in un trilione di dollari. Alti funzionari del Pentagono ritenevano, già da tempo, ad esempio, che l’Afghanistan sarebbe potuto diventare “l’Arabia Saudita del litio”. Quale più formidabile custode di questo nuovo regìme per la Cina che vuole sfruttare queste immense risorse oltre a proseguire

attraverso questi territori la “via della seta” e quale migliore gendarme degli “studenti coranici” anche per la Turchia che ora controlla militarmente l’aeroporto di Kabul. Erdogan non è riuscito ad arrivare a tanto nonostante la persecuzione ed incarcerazione di professori, intellettuali e giornalisti e nemmeno la Cina nonostante milioni di telecamere pubbliche che con l’aiuto dell’intelligenza artificiale controlla l’eventuale dissenso della popolazione interpretando persino la mimica facciale coi conseguenti stati d’animo di chi cammina per le strade di Pechino. Draghi ha la temporanea presidenza del G20 coi più importanti Paesi del mondo fra i quali India, Cina e Russia che sono gli unici a poter influenzare le scelte dei nuovi padroni dell’Afganistan, confidiamo nella sua grande capacità di moral suasion per poter almeno sperare che vi sia un nuovo Rinascimento come ci eravamo illusi a inizio estate.


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Miss Slow Economy Agosto della redazione

Arianna Grittani

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rianna Grittani una ragazza millennial, nata il 25 agosto 2000, che conosce lo spagnolo ed il canadese e che si sveglia alle 06 ogni mattina per mandare avanti con garbo, simpatia e professionalità il bar Arian nella città del carnevale antico di sei secoli di Putignano nella città metropolitana di Bari aiutata dalla mamma Manuela, diplomata al liceo psicopedagocico “San Benedetto” di Conversano è la nostra Miss Slow Economy di agosto.


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Sport

di Vito Piepoli

Taranto e la SailGP

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abato e domenica, 5 e 6 giugno, sono tornati in gara gli F50, questa volta nelle acque di Taranto, dopo la tappa delle Bermuda che ha visto la vittoria del team britannico di Ben Ainslie, un programma ricco di eventi e che è stato possibile vedere anche in tv o sul web. SailGP, la competizione ideata da Larry Ellison, fondatore di Oracle, e dal campione di vela Sir Russel Scout, è quest’anno alla sua seconda edizione. La rada del Mar Grande ha ospitato l’unica tappa italiana delle poche europee di SailGP, la regata fra catamarani veloci F50, equipaggiati con tecnologia foil ed è stata visibile dal lungomare Vittorio Emanuele III e in particolare dalla Rotonda Marinai d’Italia, dove è stata montata una struttura con posti a sedere, per meglio apprezzare lo spettacolo. Il Foiling (volare sull’acqua), è

un sogno che è diventato realtà, grazie ai foil, ali che invece di fendere l’aria sollevano le barche sopra l’acqua, ovviamente senza decollare. A differenza di altre regate, in questa competizione si utilizza uno scafo identico (F50) e le stesse informazioni tecniche per cui l’esito sarà determinato solo dall’abilità e dall’esperienza dei velisti. La partenza è avvenuta ad aprile alle Bermuda e Taranto è la seconda tappa delle otto programmate. La città dei due mari, mar Piccolo e mar Grande dove si sono sfidate le imbarcazioni, oltre ad offrire lo spettacolo dei catamarani che alla lettera ‘hanno volato’ sull’acqua, ne ha offerto un altro il 5 giugno con l’esibizione delle “Frecce Tricolori” dell’Aeronautica Militare italiana. Le prossime tappe saranno: Plymouth il 17 e 18 luglio,

Danimarca il 20 e 21 agosto, Francia 11 e 12 settembre, Spagna 9 e 10 ottobre, Nuova Zelanda 29 e 30 gennaio 2022 e infine negli Stati Uniti 26 e 27 marzo 2022. Le nazioni in gara sono: Australia, Danimarca, Francia, Giappone, Gran Bretagna, Nuova


Zelanda, Spagna e Stati Uniti. L’Italia non ha un suo equipaggio in gara ma in quello del Giappone, che ha vinto la gara, è presente il palermitano Francesco Bruni, che era stato un timoniere di Luna Rossa nell’ultima Coppa America. Questo è stato il programma: Inizio venerdì 4 giugno con le prove generali alle 13 e 30 in mar Grande e la parata delle imbarcazioni che hanno attraversato il canale navigabile a partire dalle 15 e 30, con l’apertura straordinaria del ponte girevole. In serata c’è stata l’esibizione dei Terraross in via Santissima A n n u n z i a t a . Sabato 5 giugno, prima giornata di gara, c’è stata alle ore 11 l’esibizione delle unità cinofile da soccorso nautico, alle 12 l’apertura del Race Village allestito sulla Rotonda del lungomare e alle 13 lo spettacolare sorvolo delle Frecce Tricolori. Alle 13 e 30 lo start

ufficiale per inizio della gara. In serata si è potuto assistere al concerto liricosinfonico dell’Orchestra della Magna Grecia in via Santissima Annunziata. Domenica 6 giugno, alle 11 le esibizioni delle unità cinofile, alle 12 l’apertura del Race Village e alle 13 e 30 l’avvio della fase finale della competizione, cui farà seguito la cerimonia di premiazione. Chi invece non era a Taranto ha potuto comunque seguire le gare. Oltre a Sky che ha trasmesso il SailGp per gli

abbonati, per la tappa italiana anche Rai Sport ha mandato in onda l’evento. Inoltre è stato possibile seguire la telecronaca in inglese di SailGP anche sul canale ufficiale Youtube della manifestazione. Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, pienamente soddisfatto per aver ospitato la competizione mondiale, ha riferito a buon motivo che “questa competizione sancisce il ruolo strategico di Taranto come Capitale di Mare, al centro del Mediterraneo, unico teatro di regata italiano sotto i riflettori del mondo”. “Volevamo che la festa fosse completa – ha dichiarato, il vicesindaco nonché assessore alla cultura e allo sport, Fabiano Marti – e così, con il sindaco Rinaldo Melucci, abbiamo deciso di metterci anche la musica ad accompagnare questo grande evento. Due concerti di generi musicali che sanciscano la ripartenza cominciando di nuovo a sorridere insieme e a goderci un po’ di bellezza”. Ebbene, e in quanto a posizione strategica e bellezza, possiamo ben dire che Taranto ne ha da vendere.

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FIERE/SALONI AGRUMI

Da putignano al ciBuS via agroalimentare

Nell'estate 2021 l’Italia, dopo circa 16 mesi di pandemia, prova la ripartenza con “Cybus”, fiera/evento in presenza, richiamando numerosi operatori dall'Itaia ed estero, non dimenticando il tanto atteso Carnevale di Putignano. di Saverio Buttiglione

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Piaceri d’Italia


RIAPRE IL CYBUS

Nell'estate del 2021 l’Italia, dopo avere passato circa sedici mesi di pandemia prova a ripartire con le “Fiere e Eventi in Presenza”, accelerando la vaccinazione che registra un buon successo anche contro la “Variante Delta del Covid19” e la Puglia riaccende tutte le luci come quando era diventata la meta ambita dai turisti italiani e stranieri, dopo due decenni di promozione e marketing internazionale. Luci spente nel 2020. Non solo ambiente e opere d’arte, non solo castelli, o trulli e cattedrali, non solo le nuove tecnologìe energetiche da fonti pulite e rinnovabili come sole e vento, manifattura del tessile e abbigliamento. Questa regione è ormai rinomata per i suoi prodotti tipici nelle filiere agroalimentari di cui si giova anche l’enoturismo, tanto è vero che è proprio un pugliese, Stefàno Dario avvocato e Senatore, ex assessore Regionale Risorse Agroalimentari ed ora Presidente Commissione ai rapporti tra il Parlamento e l’UE, ad avere promulgato una legge a punto. Nel contesto virtuoso la Puglia orgogliosamente presenta, in maniera massiccia, le aziende più note di enoagroalimentari, al “Cibus di Parma”, kermesse mondiale che da maggio 2020 è stata pororogata a fine agosto, inizio settembre 2021.

SAIL GP, FILM SULLA PUGLIA XVI SALONE VINI E OLII RADICI DEL SUD

A inizio dell’estate, non appena rallentati i vincoli imposti dalla pandemìa la Puglia ha riacceso i riflettori sueventi in presenza. Di grande rilievo se ne sono avuti tre. A Taranto prima il “Sail GP” tappa del campionaLuglio • Agosto 2021

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FIERE/SALONI to mondiale catamarani classe “F50”, i più veloci al mondo che han corso in “Coppa America”, con grande attenzione dei media internazionali. Sempre a Taranto, la presentazione del “Film sulla Puglia”. interpretato da Ron Moss, il Ridge della serie americana “Beautiful” che ha visto anche la partecipazione di Lino Banfi e di Mayra Pietrocola. In entrambi i casi il “Main Partner”, la “BCC S. Marzano di S. Giuseppe”, presieduta dal Di Palma Emanuele, già direttore generale. “Terzo evento” il “XVI Salone dei Vini e degli Olii Radici del SUD”, nel castello normanno/svevo di Sannicandro di Bari organizzato da Nicola Campanile: cento aziende di tutto il Sud Italia che hanno presentato i loro prodotti ai buyers nella ultima giornata, e a tutto il pubblico, con ingressi contingentati su prenotazione, sempre in rispetto delle misure anti “Covid”.

MILANO E LA PUGLIA

La seconda città pugliese nell’ordine di numero di abitanti è oramai Milano e, proprio nei suoi ristoranti meneghini, i piatti fatti coi prodotti di questa regione son tra i più richiesti: pasta, e molteplici bontà casearie. Anche i vini, che esistono in gran quantità, per non parlare dell'olio extravergine d’oliva. Ma focalizzeremo il nostro discorso sul gusto, che partendo da Putignano, la capitale del Carnevale più antico (600 anni) e più lungo (inizia a S. Stefano) d’Europa, dalla città metropolitana di Bari, raggiunge Parma, iniziando dall’evento che unisce le due città, i solenni festeggiamenti di San Giovanni, sessanta giorni prima dell’evento “CIBUS 2021”. La “Storia di San Giovanni” a Putignano fino al 2019, veniva celebrata con la sontuosa ricostruzione storica di “Francesco Antonacci” e la benemerita società “Porta Basento”, che ho mancato spesso perché ero a Parma dove San Giovanni viene celebrato coi “Tortelli all'erbetta” (ravioloni ripieni di zucca o di spinaci affogati in burro fuso, con del Parmigiano Reggiano), accompagnati da prosciutto di Langhirano e il salame di Felino (non è un gatto, ma un Paese) con “Frittelle, panzerotti vuoti pugliesi” invece di pane, sorseggiando un buon Lambrusco. Di cosa si celebra a Putignano ricordando S. Giovanni parlerò a fine articolo, come pure del carnevale 2021 che è cominciato a Putignano il primo luglio e che per tre mesi ci ricorderà i 700 anni dalla mancanza di Dante Alighieri che ha costruito l’Italia imponendo, col poema “La Divina Commedia” il vulgare e sostituendolo al latino.

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EXTRA DIVINO OLITALY

A “CIBUS Parma” riprenderà il progetto internazionale “Extra DiVino OLITALY” che il “Presidente della Federalimentare Scordamaglia” ha presentato al pubblico e alla stampa con i personaggi coinvolti: il Docente Università Cattolica di Milano, l'economista “Francesco Lenoci”, l’oncologo “Francesco Schittulli”, il medico “Michele Bruno”, Presidente di Puglia Expo, il Senatore “Dario Stefàno” e la “Masseria Brancati”, che sta sotto Ostuni e fra olivi millenari custodisce un frantoio dell''800 e due frantoi ipogei di epoca romana e medievale. “OLITALY” elegge a testimonial della Regione Puglia, “L’Olio Extravergine d’Oliva” per la promozione internazionale della regione nelle sue sfaccettature più multiformi. L'evento si terrà a Taranto per fine campagna olivicola 2021, invitati importanti buyers internazionali.

MIGLIORI VINI ALLA CORTE DEL CASTELLO

L’ultimo giorno, saranno proclamati i vincitori del Concorso dei migliori vini nella corte del Castello presenti presidenti di giuria e spiti nazionali e internazionali. Finalmente alla fine di agosto, a tutti i protagonisti delle filiere agroalimentari, d'Italia e di tutti i Paesi del mondo, toccherà presentarsi al “CIBUS” di Parma. Il pubblico di esperti che provengono da ogni parte della terra, col “Green pass”, ne decreteranno il successo commerciale. Come semore sarà padrone lo “Show cooking”. Le maggiori case, da “Barilla a Rana”, allestiranno gli stands con i propri “Chefs” per “Buyers” e “Visitatori”, che partecipano pure se il costo d’ingresso è elevato. Nell’occasione l’Emilia ne trarrà il beneficio, e come d'abitudine il “Fil rouge” sarà il “Gusto del Cibo”: “Tortelli all’erbetta”, “Tortelli Castello Torrechiara”, “Tortellini con Culatello Vernizzi a Busseto”, “Prosciutto di Langhirano”, “Salame Felino”. Passando per Modena, dove gustare i piatti tipici innaffiati con l’“Aceto Balsamico”.

BARI E IL CARNEVALE DI PUTIGLIANO

In occasione dell’edizione, contrassegnata pure quest’anno dal Covid, non si terrà Il tradizionale corteo medievale, come pure l’assalto alla torre, un evento spettacolare degli ultimi anni, che ripropone l'assedio con la brutale distruzione di Casamassima (1348) da parte di ungheresi e bitontini. Volendo tuttavia dare un segnale di graduale ritorno alla normalità per San Giovanni, paLuglio • Agosto 2021

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FIERE/SALONI trono di Putignano, ricordiamo con lo spettacolo dal vivo, il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. L'ospite, il “Rimattore” con il giullare Pier Paolo Pederzini che terrà due spettacoli: “Improvvisamente Dante”, “Un giullare rimante racconta l’Inferno di Dante”. Ore 19 e ore 21. Tutto avverrà nel rispetto delle norme Covid. Obbligatorio prenotare anche se lo spettacolo è gratuito, per un totale di cento posti seduti e distanziati. In Puglia, nonostante sia una delle regioni “Covid free”, abbiamo senso di responsabilità, siamo ligi alle disposizioni governative, di conseguenza è saltato a Putignano il corteo storico con l'accampamento medievale nel prato della abbazia di S.Domenico con combattimenti e cena, ogni anno organizzate da Antonacci, causa il maledetto, indispensabile “Distanziamento sociale”, inopportuno per relazioni umane. Mi dispiace non essere stato almeno a Parma, dove al calare del giorno (sole) si festeggiava San Giovanni coi “Tortelli alla Erbetta” sui prati di rugiada e dove il distanziamento è certo. S.Giovanni Battista, (quello che battezzò Gesù) è anche una rievocazione di “Cultura e Radici”. Francesco Antonacci, il Presidente della società storico - culturale “Porta Barsento” (è il nome della porta che nella cinta muraria si apre verso la foresta del “Barsentum” oltre la quale compare Alberobello), con l'amico giornalista, sulla via Francigena, ha percorso la Camminata di San Giovanni, da piazza Plebiscito a Putignano “Abbazia Fortezza” (ora lido marino splendido) di Monopoli. Si tratta di 25 chilometri tutti in discesa, Castellana Grotte e poi

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all'inverso, ripercorrendo il percorso, che sei secoli fa fece il corteo dei cavalieri per portare nel possedimento di “Santa Maria la Greca”, qui in collina, le spoglie mortali di “Stefano” primo martire cristiano, perchè il loro castello sul mare era esposto alle incursioni dei Saraceni. L'evento dette origine al famoso “Carnevale” perchè tutti i contadini, intenti lungo il percorso a “Chiantà u Cippon" (bucare la terra per inserirvi i tralci di vite, per nuove gemmazioni), seguirono l'im-

ponente corteo e arrivati a Putignano ebbero, insieme alla plebe del luogo, la licenza di poter festeggiare (ebbri e ubriachi dal tanto vino bevuto lungo il cammino) e sopratutto prendere in giro le autorità, pure le religiose, anche travestendosi (i maschi, da donna, oppure da preti o monaci) con canzoni improvvisate tutte basate sulla satira. Chi si trova al nord in questa notte è invitato a partecipare a una delle “Tortellate” all'aperto sulla rugiada nel parmense “Rozäda äd San Zvan”.

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FIERE/SALONI Al Castello dell'Elfo di Lesignana, al Castello di Torrechiara e dovunque: tortelli all'erbetta ripieni di zucca, spinaci annegati in burro fuso con salvia e parmigiano con l'accompagnamento di prosciutto di Parma e Lambrusco, una esperienza sensoriale unica!

STORIA DI PUTIGNANO

Il Papa Giovanni XXII, il 13/06/1317, ufficializzò il passaggio di Putignano, con la bolla papale “Santo Stefano”, ai “Cavalieri di Rodi”, che lo avevano sottratto con la forza, approfittando di dissidi interni, ai frati benedettini. Poi il Papa Innocenzo VI, nel 1358, riconobbe, con bolla papale (per esplicita richiesta dello Ordine dei Cavalieri di Rodi), San Giovanni Battista Patrono di Putignano. Era stata resa dai Brienne al Feudo di S. Stefano. Così Giovanni Casulli narra nel I° volume del manoscritto sulla storia di Putignano (oggi conservato in Biblioteca Comunale) il passaggio di Santo Stefano, inclusa Putignano, dai Benedettini ai Cavalieri di Rodi. Da Avignone, il Papa Giovanni XXII spedì una bolla di formale concessione, a condizione di una comoda pensione alimentare, ai monaci superstiti, nel corso della loro vita, onde non fossero obbligati a mendicare, con disonore per l'abito che indossavano. La bolla spiega bene le ragioni per cui il Chiostro di Santo Stefano passò dai Benedettini ai Cavalieri Gerosolimitani “Fra i monaci era scomparsa la pace, oltre che l'osservanza della regola tra loro e non si poteva più vivere in comunità”. In aggiunta si cedeva l'Abbazia ai cavalieri perchè era un uogo dove si potevano caricare e scaricare vettovaglie e soldati per l'Oriente in difesa dei popoli cristiani là dimoranti, perciò l'utile privato cedeva all'utile pubblico, per compensare l'“Ordine Gerosolimitano Provenzale” per le tante proprietà che aveva dato alla corte pontificia nel “Contado Venassino”. I cavalieri ebbero la bolla di permuta nel 1317, ma Putignano era di fatto sotto il dominio dei Conti di Brenna e dei suoi alti ufficiali, tanto che direttamente, anche mediante l'Università, fecero reiterati reclami, istanze sia a Re Roberto che alla figlia Giovanna I° che, con tanti provvedimenti, dall'anno 1332 al 1343, diedero ordine al Giustiziere di Terra di Bari e ai relativi ufficiali, di osservare il “Regio Capitolo della Università di Putignano” senza permettere al “Duca di Atene” e ai suoi ufficiali e dipendenti, di poter molestare i cittadini. Ma tutto fu inutile fino a

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quando l'ultimo dei Brienne, Gualtieri VI, cadde nella battaglia a Poitiers, nel 1356, e lasciò detto ai propri eredi nel testamento di restituire ai legittimi proprietari i beni sottratti. Così ne scrisse il Casulli: "...questo Gualtieri è un personaggio di cui hanno fatto ampia menzione tutti gli storici napoletani e fiorentini. Nel 1326 i fiorentini fronteggiare Castruccio, il capo Ghibellino, chiesero a Roberto I, il Re di Napoli, di mandare in loro aiuto il figlio Carlo, Duca di Calabria. Il saggio Re mandò invece il “Duca di Atene” che giunse a Firenze nel 1326, con la moglie e 400 cavalieri dei quali 200 dello Sperone d'Oro. In nome del Duca di Calabria resse Firenze in qualità di Capitano ma saviamente, alloggiando a casa dei Nuzzi di oltr'Arno. Nel 1341 gli venne richiesto dai fiorentini di essere loro Sovrano e Capitano e lui solo l'anno successivo se ne fece Signore. Poi il popolo, sfiancato della sua tirannide, lo cacciò rimandandolo a Lecce. Vicino al castello edificò il monastero “Santa Croce”. Dopo averlo dotato di molte rendite, lo diede ai Padri Celestini, e concesse in sposa l'unica figlia Violante al “Conte Eugenio Francee”. Nel medesimo tempo “Ludovico Re d'Ungheria”, sdegnato per la truce morte di suo fratello Andrea (era marito di Giovanna I, Regina di Napoli), con un grosso esercito entrò nel regno mettendo tutto sottosopra mediante assedi, spogli e stragi; le truppe erano guidate da “Malespirito” ma i cittadini di Putignano fortificarono la terra, dato l'avvicinarsi del nemico alla Patria, e quando un più grande esercito giunse alla presa di Fasano, sapienti e non volendo litigare, per “Once cento”, si accordarono e pagarono perchè non fosse fatto a loro del male, nè ai loro animali nè agli stabili e prestarono giuramento di portar fedeltà al Re d'Ungheria, dando loro del vino e delle cose necessarie per quel giorno. Poi l'esercito ritornò a Turi e Castellana. Chi seguì la storia dei “Conti di Brienne”, scrisse che in Francia da Re Giovanni, fu eletto Contestabile del regno e così morì nel 1356, nel giorno in cui il Re cadde prigioniero del Principe di Galles. Secondo alcuni , Gualtieri sopravvisse alla fatale disfatta, poi grazie ai francesi, fece ritorno a Lecce, quasi per vergogna. Non voleva più restare in Italia perciò se ne andò in Grecia. Fece testamento, che il Galateo asseriva di aver visto con data 1358 e poi partì per Atene con vari leccesi. Giunto in quella città, si era voluto fidare dei greci più di quanto convenisse. Fu dato ai turchi che lo uccisero misera-


mente con molti dei suoi. Gli eredi “D'Eugenio” o “D'Enghien”, con una grossa taglia riscattarono il corpo di Gualtieri e lo seppellirono nel vescovado di Lecce. Tuttora il suo sepolcro si vede nell'ala sinistra a chi entra presso la tribuna. Con il testamento dispose oltre centomila scudi per “Opere Pie” e ordinò che “Casaboli e Putignano” fossero dati all'“Ordine Gerosolimitadagli eredi. no” Per quasi venti anni Putignano terminò, sotto il dominio d'un personaggio spregiudicato non raccomandabile per quei tempi, Gualtieri VI conte di Brienne, di Conversano, di Lecce e titolare del ducato di Atene. Come mai “I Cavalieri Ospitalieri a Putignano”?. I “Mamelucchi” con la caduta di S. Giovanni d'Acri nel1291, avevano scacciato gli “Ospitalieri”, guidati da “Gauthier VI de Brienne”; perciò questi cercavano una nuova sede dalla quale continuar la guerra agli infedeli. Solo nel 1314 ebbero il monastero di S. Stefano, causa le discordie sorte tra i benedettini. Un atto legittimato tre anni dopo da Papa Giovanni XXII. Profittando di lungaggini burocratiche per il passaggio di proprietà, “Gualtieri VI”, avido di proprietà e ricchezze, grazie al fatto di avere suo parente il re di Napoli, Roberto I, occupò Putignano e Locorotondo senza alcuna preoccupazione per le proteste dell'ordine dei cavalieri. “Gualtieri VI” diventato bene o male, famoso, diventa signore di Firenze e Niccolò Machiavelli lo ricorda: "Superbo nel rispondere, voleva la servitù non il bene degli uomini, per cui desiderava più esser temuto che amato. Tantomeno odiosa la sua presenza perché era piccolo, era negro, aveva la barba lunga e rada: da ogni parte meritava di essere odiato”. Francesco Guicciardini racconta la sua breve permanenza fiorentina: "Fu fatto tiranno col favore dei nobili sebbene per imprudenza e levità non si seppe mantenere, il che fu causa di farlo cadere presto". Gualtieri era avido di sopraffazione e rende permanente e visibile il suo potere su Putignano, così ordina la costruzione di una torre per il controllo di chi entra e chi esce dal paese. Realizzata dal 1346 al 1353, e costata una fortuna (221 once d'argento, tutte reperite dalle entrate fiscali), mette dentro una guarnigione di otto balestrieri con un castellano, capitano Goffredo di Herve. A Putignano, un borgo che a metà '300 non supera i duecento abitanti, arriva la peste che fa strage di vite umane, come anche in Italia Luglio • Agosto 2021

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FIERE/SALONI e in Europa, e ferma il saccheggio da parte degli ungheresi, che nel 1348 avevano messo a ferro e fuoco tutta Bari e la sua provincia. C'è però una fiorente economia basata sulla pastorizia che produce pregiati latticini e formaggi. La torre, dunque, servì per dazi, gabelle e soprattutto per imposte su pascolo e uliveti. Il 13/09/1356 “Gualtieri VI” muore nella battaglia di Poitiers, nella Guerra dei Cent'anni tra Francia e Inghilterra. Nel testamento impone (secondo alcuni sarebbe stato falsificato) agli eredi la restituzione dei beni ai legittimi proprietari. Nel 1358, i cavalieri di Rodi han la possibilità di tor-

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nare in possesso di Putignano. A scanso di equivoci, per meglio sottolineare, che sono i padroni, fan riconoscere da papa Innocenzo VI “S.Giovanni, Patrono di Putignano”. Da quel momento Putignano da “Castrum” diventa la città, così conosce un rapido sviluppo tanto che dopo meno di un secolo raddoppia sia in popolazione che in dimensioni. Nel 1470, il “Balì Giambattista Carafa” fa costruire una nuova e più estesa cinta di mura. In seguito i Cavalieri trasportano i resti del martire cristiano “Stefano” dal loro possedimento nel castello di “Monopoli sul Mare”, flagellato da incursioni saracene, sulle alture di Putignano nella chiesa di “S.Maria la Greca”. Quando arriva il nobile corteo, per la felicità di ospitare le reliquie di “Santo Stefano”, la plebe locale inizia a far feste a base di vino (il territorio ne è grande produttore) coinvolgendo cavalieri e notabili, i quali ebbri, tollerarono sia travestimenti che satire e frizzi e sberleffi nei loro confronti. Nacque così il carnevale di Putignano, il più lungo (inizia il giorno di Santo Stefano) ed antico d'Europa.

PUTIGNANO DANTE NEL CARNEVALE 2021 RACCONTI DI CARTA

In Cammino con Dante Viaggio, attraverso tante installazioni in cartapesta ispirate dal Sommo Poeta, nel Centro Storico di Putignano. Putignano esporrà nel borgo antico vari giganti in cartapesta ispirati al sommo poeta con la declamazione, dei versi scritti da Dino Parrotta, da parte di attori lui guidati. Dal mese di luglio a tutto settembre 2021

quest'anno ci sarà un viaggio tra le installazioni interattive nel centro storico di Putignano: sarà un’estate a passeggio tra le sculture, per le quali il Comune e Sindaco Luciana Laera han dato incarico alla “Fondazione del Carnevale di Putignano”, presieduta da Maurizio Verdolino per potere avere modo di celebrare il nostro Sommo Poeta, Dante Alighieri, a 700 anni esatti dalla sua scomparsa, esttamente nel 1321. Le 12 figure in cartapesta, ispirate ai protagonisti più

celebri della “Divina Commedia”, animeranno le vie e le piazze di Putignano, perallietare sia i turisti che i putignanesi. A ogni installazione, un “QRCode”, renderà possibile a tutti di ascoltare le terzine maggiormente significative delle varie opere in italiano, inglese e dialetto putignanese. L’Associazione, attraverso il progetto “Borgo Allegorico”, ricordando la Satira qui cominciata sei secoli fa, offrirà pure mediante lo “Street food” i classici prodotti tipici locali. Luglio • Agosto 2021

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di Francesco Lenoci

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“Economia, gestione e finanza dei football club professionistici”

I

l libro che bontà loro, i miei colleghi docenti universitari Gimede Gigante e Claudio Sottoriva alla Bocconi e all’Università Cattolica di Milano mi hanno invitato questa estate a presentare un po’ dovunque dal titolo “Economia, gestione e finanza dei football club professionistici”, edito da Egea a marzo 2021 è arrivato alla terza edizione perché come ama ripetere Josè Mourinho, ritornato in Italia per allenare la Roma memore del triplete con l’Inter: “chi sa solo di calcio sa poco di calcio”. Infatti come si legge nella prefazione: “È venuto il tempo per una nuova generazione di managers che si affaccino al calcio professionistico con tutti gli strumenti adatti nel proprio bagaglio di preparazione”. Potremmo configurare le imprese calcistiche odierne come media company che dopo i mancati incassi del 2020 dovuti alla mancanza di pubblico devono ristrutturarsi con nuove competenze e

nei sette capitoli nei quali si articola il libro il professor Gimede Gigante dell’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano ed il professor Claudio Sottoriva dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano prendendo le mosse dalla letteratura di riferimento analizzano in maniera critica alcune tematiche di particolare interesse quali: I profili economico aziendali delle società di calcio professionistiche - La struttura organizzativa dei football clun - Il quadro normativo di riferimento approdato inter alia alle luci della ribalta a seguito del progetto fallito nell’arco di 48 ore della Superlega - Il bilancio d’esercizio e consolidato delle società calcistiche caratterizzato da pochi utili, tante perdite, scarso patrimonio, moltissimi debiti, nonché liquidità assorbita dalla gestione reddituale, dall’attività di investimento e dall’attività di finanziamento

- La corporate governance delle società di calcio quotate in Borsa e non quotate - Il business plan delle società di calcio professionistiche - La finanza e le forme di finanziamento innovative Il libro analizza in maniera trasversale i fattori da cui dipendono i momenti di benessere dei football club e quelli di malessere. Mentre i primi ultimamente sono davvero pochi, gli altri, anche a seguito della pandemìa, sono davvero numerosi. L’obiettivo del libro è quello di offtire una moderna lettura dei business model delle squadre di calcio al fine di adeguare il bagaglio di preparazione degli addetti ai lavori, conditio sine qua non per trovare soluzioni allo stato di crisi in cui versa il sistema calcio. I ricavi operativi che citerò per i club presi in esame fanno riferimento ai 3 principali revenue streams operativi e cioè ai ricavi da stadio, ricavi televisivi inclusivi dei ricavi


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UEFA e ricavi commerciali, il che significa che i ricavi derivanti dalla gestione dei giocatori (che con le plus valenze tengono ancora a galla molti club) sono considerati separatamente nel player trading così come non sono considerati eventuali voci straordinarie (come l’immissione di nuove risorse da parte dei Presidenti). Il Pfn comprende invece prestiti correnti, prestiti a lungo termine, disponibilità liquide e mezzi equivalenti, ma non include debiti a breve e lungo termine verso altre società, altri debiti commerciali, dipendenti/ giocatori (in caso di posticipo del pagamento degli stipendi) e altri debiti non fruttiferi (inclusi i debiti degli azionisti). Tutto ciò considerato si evince che la società più virtuosa è l’ATALANTA.

Infine questa la lista delle società che hanno maggiori ricavi dai main sponsor: Real Madrid 70 da EMIRATES Paris Saint Germain 60 da ALL Juventus 45 da JEEP Fiorentina 25 da MEDIACOM Inter 20 da TOKEN Socios.com 5 da retro maglia LENOVO Sassuolo 18 da MAPEI Milan

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da

EMIRATES.

Fra gli sponsor principali la PIRELLI che è stata per 26 anni il main sponsor dell’Inter, nessun legame era durato così a lungo, ha abbandonato la sponsorizzazione della società milanese. Ora si registra un imprevedibile salto nel futuro con l’innovativa tecnologia BLOCKCHAIN della Socios.com che mette in In milioni di euro RICAVI OPERATIVI, RISULTATO NETTO e Pfn sono per i più virtuosi: condizione i club di calcio di Atalanta 151,8 51,7 29,0 realizzare la trasformazione digitale coinvolgendo i propri Chelsea 469,0 44,8 19,3 tifosi attraverso i “fan token”, Benfica 140,0 41,7 -94,2 che sono gettoni acquistabili Ajax 162,3 20,4 -128,1 per ogni club e disponibili in Getafe 87,4 16,6 -20,9 numero limitato, possono essere acquistati o scambiati Real Sociedad 80,3 2,1 -35,0 all’interno della piattaforma e Siviglia 146,6 1,2 -5,2 la variazione di prezzo dipende Real Madrid 681,2 0,3 -170,0 dalle condizioni del mercato. Villareal 90,5 -1,0 13,9 Chi possiede un token può accedere ad un sistema di Fra i club meno virtuosi spicca la Roma con -204 e a seguire: votazione dedicato per ogni club Manchester United 579 -26,5 -524,4 (per esempio il colore e la grafica del pulman della squadra). Arsenal 387,1 -54,4 -76,8 Vedremo se questo sistema Leicester City 170,7 -68,4 -44,8 di finanziamento che fa fede Juventus 401,4 -89,7 -390,0 sulla fiducia dei tifosi come già Barcellona 713,4 -97,3 -317,6 è per tutto il merchandising Inter 292,5 -102,4 -322,7 venduto negli stadi darà un’ulteriore boccata di ossigeno Paris Saint Germain 541,7 -125,1 63,0 alle società calcistiche. Manchester City 548,4 -143,5 -51,9 Certamente come scritto nel Milan 163,3 -194,6 -103,9 libro i nuovi managers di questo settore economico derivato dalla passione delle masse dovranno essere ben preparati in Fra questi dobbiamo tener gestione ma pure e soprattutto presente che però la Juventus in economia e finanza. ha un patrimonio netto di 239.

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Punti di distribuzione Bruxelles • Petit rue au beurre, 12 - Ristorante “La Capannina” a due piani nel centro storico, strada che immette nella fantastica “Grand Place” della città belga sede del Parlamento Europeo, con cucina italiana rivisitata al gusto francese e clientela internazionale, primo ristorante italiano in città fondato 50 anni fa da una giovanissima e tenace Anna Bianco emigrante da Noci in Puglia.

Dublino • 208 Lower Rarhmines Road, Dublin 6 - ristorante pizzeria “Il Manifesto”. Infotel: 353 1 496 8096 - m a n i f e s t o r e s t a u r a n t @ gmail.com - www. manifestorestaurant.ie - In Irlanda una vera pizza napoletana, fatta da Salvatore di Salerno che, se è in vena, fa pure il giocoliere con l’impasto, è un miraggio che pure in Italia sarebbe raro.

• Lower Ormonde Quay, Dublin 1 - ristorante pizzeria “Bar Italia”. Infotel: 353 1 874 1000 info@baritalia.ie www. baritalia.ie. Fa onore alla cucina italiana nel mondo, ottimi primi, ottima piz-

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za, squisita la frittura di calamari e gamberi.

ogni stanza dedicata ad un paese del mondo che produce cioccolata, un museo incredibile. Milano • Ristorante l’”Osteria dei Pirati” - via Fogazzaro, 9 del noto presentatore TV Marco Predolin che offre fantastici menù a base di pesce con musica dal vivo

• Upper Merrion Street, Dublin 2 - “Merrion Hotel” - www.merrionhotel.com. Nel centro storico si nota l’eleganza già dal portale d’ingresso, di fronte al palazzo di governo irlandese. Creato dalla fusione di 4 antiche case in stile georgiano si sviluppa attorno a 2 giardini del XVIII secolo.

Torino • via Santa Chiara, 54 - Ristorante “Asian Fusion”. infotel: 338 8194846. Nel quadrilatero romano non lontano dalla Mole Antoneliana ottime cucine tipiche malese, cinese, giapponese ed Italiana, con pietanze fedeli alle tradizioni ed ai gusti originali, crocevia culinario tra oriente ed occidente.

• Residence “Abbadesse Resort” - via Oldofredi e via Abbadesse antico monastero fra i grattacieli del nuovo Quartiere della Moda, Isola di Porta Nuova, magistralmente gestito dal proprietario ing. Antonio Savia.

“Pola Residence” - via Pola Milano. Di fronte al nuovo grattacielo sede della Regione Lombardia, al centro del nuovo quartiere della moda meneghina, e vicino alla Stazione Centrale

Cuneo • Santuario di Vicoforte - Ristorante albergo “CioccoLocanda” - via F. Gallo,19. infotel: 0174 563312. Website: www.cioccolocanda.it. Del grande artigiano della cioccolata Silvio Bessone

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Camisano Vicentino (VI) • Ristorante Locanda “Alla Torre da Zemin” - via Torerossa, 39/41 locale n.407 zona 4est infotel: 049 9065621. Nella torre di avvistamento del 1270 sul confine Vicenza/Padova, nei due piani della locanda un incredibile Gianfranco Zemin propone una cucina solo con prodotti di stagione e ingredienti del territorio, dalla “piramide di tartare di tonno su battuta di mango e avocado con salsa di limoni caramellati” alla “suprema di faraona”, indimenticabili i suoi risotti. Se lo si prega Gianfranco, forse, racconterà la storia di Occhi d’Oro e del cavaliere misterioso. Padova • “Q Bar” - vicolo dei Dotto, 3 infotel: 049 8751680. Nella centralissima piazza Insurrezione è elegantissima meta della movida chic padovana e ritrovo dei calciatori del Padova calcio. Dinner&Dance, cucina mediterranea e sofisticata musica live • “Osteria Barabba” - via Vicenza, 47. Marco offre la cucina delle osterie venete in un lounge space, a cominciare dall’ora dell’aperitivo, memorabile quello del mercoledì con ricco buffet, ottimo winebar infotel: 049 8716845 Parma • Ristorante “ I Tri Siochett” strada Farnese, 74/a. Squisiti “tortelli all’erbetta” piatto tipico parmense (grandi ravioli ripieni di spinaci annegati in burro fuso con Parmigiano) e torta fritta (detta anche “gnocchi fritti” nel modenese e nel reggiano, di origine longobarda, semplici sfoglie di pasta per pane fritte in olio che si gonfiano come pan-

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zerottini vuoti all’interno) ottima per accompagnare il salame di Felino, il culatello di Zibello ed il prosciutto di Parma, oppure il Parmigiano Reggiano sorseggiando Lambrusco di alta qualità. Collecchio (PR) • Agenzia Viaggi “Tra le nuvole” - via Giardinetto, 6/I. Condotta con competenza e professionalità da Elena Bizzi. Città di Castello (PG) • Ristorante “La Taverna di Mastro Dante” - via Montecastelli Umbro/ Promano in località Coldipozzo, 45. E’ la patria dei prosciutti di montagna di Norcia infotel: 075 8648133

Soliera (MO) • “Hotel Marchi” - via Modena/ Carpi. Situato tra la patria dell’aceto Balsamico e la più bella piazza d’Italia (Carpi), all’incrocio fra l’autostrada adriatica nord/ sud e l’autostrada del Brennero che collega l’Austria ed il nord Europa . Quattro Castella (RE) • Ristorante Albergo “La Madda-

lena” - via Pasteur, 5. Emilio ed Emiliano Montanari accolgono con simpatia ospiti da tutta Italia deliziandoli con salumi parmensi e Parmigiano Reggiano. • Resort B&B “Quattrocolli“ - Via Lenin, 81. Sulla collina tra Parma e Reggio Emilia offre una discreta raffinata ospitalità di lusso San Polo d’Enza (RE) • Ristorante “La Grotta” - via della Resistenza, 2/B. Sulla collina reggiana, fra stalattiti e stalagmiti in grotta con cucina tipica reggiana. Roma • Golf & Country Club “Parco di Roma” - quartiere Cassia, via dei due ponti, 110. Progettista P.B.Dye per un 18 buche “par72” infotel: 06 33653396, direttore architetto Giuseppe Miliè, progettista di campi da golf in tutto il mondo. • Ristorante “Ristovino” quartiere Prati - via Durazzo, 19. Nei pressi dell’emittente televisiva nazionale LA7, è anche caffetteria per ottime colazioni mattutine ed enoteca ben fornita per pranzi o cene che vanno dai tipici piatti romani come gli “gnocchi freschi ai 4 formaggi” a quelli napoletani. Sant’Agata sui due Golfi (NA) • Ristorante albergo “Don Alfonso dal 1890” - corso Sant’Agata, 11/13. Nel cuore della penisola sorrentina si affaccia sul Golfo di Salerno, è considerato tra i primi dieci migliori ristoranti d’Italia, condotto da Alfonso Iaccarino, chef internazionale, che vi ha aggiunto un albergo e la scuola di cucina con showcooking.

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Orsara di Puglia (FG) • “Piano Paradiso” ristorante. Peppe Zullo noto chef internazionale, riceve ospiti da tutto il mondo. Infotel: 0881 964763 Torre Canne (BR) • Masseria San Domenico e Golf Club. Struttura composta dalla prestigiosa masseria San Domenico e da Borgo Egnazia, resort di alta qualità apprezzata anche da importanti clienti arabi e russi e dai divi di Hollywood, è munita di campo da golf a 18 buche fra gli ulivi secolari ed è affacciato sul mare

da Mosca di pellegrini cristiani ortodossi e, nel quartiere Palese hotel Parco dei Principi, di fronte al nuovo aeroporto Karol Wojtyla, modernissimo e dotato di tutti i confort per clientela business, entrambi della famiglia del vicepresidente Federalberghi di Bari, Antonio Vasile. • Villa Romanazzi Carducci - via Capruzzi, 326. Albergo resort elegante e con architettura di prestigio circondata da splendido parco in pieno centro cittadino, diretto dalla famiglia dell’imprenditore ing. Lorenzo Ranieri, è dotato di suggestive sale convegni sparse nel giardino ed offre la cucina del noto chef prof. De Rosa. • Ristorante Terranima - via Putignani. Nella strada delle banche e della movida, è l’unico ristorante che conserva l’architettura antica, dalle “basole” del pavimento alla coorte che ricorda le piazzette degli artigiani dei secoli scorsi (presenti ancora solo nel centro storico) offre l’inimitabile cucina tipica barese, dalle “strascinate alle patate e cozze”, dalle mozzarelle ai dolci caldi con crema “sporcamuss”

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Polignano a Mare (BA) • Resort & SPA Borgobianco - Contrada Casello Favuzzi. Moderni arredi interni in una struttura esterna a masseria, intonacata a calce bianchissima che si specchia su di una immensa piscina con idromassaggio, che compone la “Salus per acquam” insieme al centro benessere interno “Unica”. Cinque stelle meritate come meritata è stata l’elezione a presidente “Associazione Albergatori Polignano” di Roberto Frugis socio e marketing manager. Tel: 080-8870001 • B&B dei Serafini - piazza Vittorio Emanuele, 43. Riduttivo chiamarlo B&B perché si tratta di un eccezionale albergo diffuso nel centro storico della città di Domenico Modugno. Sporgendosi dalle case costruite sulla scogliera a picco sul

Bari • Barialto Golf Club. Storica club house pugliese con importante campo da golf.

• Hotel Boston - via Piccinni, 155. A 5 minuti dal centro storico e dalla Basilica di San Nicola, meta

• Hotel Oriente, nel centralissimo Corso Cavour al numero 32, un 4 stelle di lussuosa eleganza, ospita da gennaio 2013 la Golf Club House “Porta d’Oriente”, punto d’incontro al Sud Italia di giocatori ed eccellenze della moda e dell’enogastronomia.

• Radicci Automobili S.p.A. - Via Amendola, 146. Concessionaria Ferrari e Maserati per il Sud Italia ora Concessionaria anche per la dorsale adriatica con la nuova sede di Ancona. Il Gruppo Radicci a Bari, è anche prestigiosa Concessionaria Jaguar e Land Rover.

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mare sembra proprio di ascoltare “Volare” o “Nel blu dipinto di blu” onde sonore che da Polignano hanno raggiunto ogni angolo del globo. Putignano (BA) • Proloco - piazza Plebiscito,1. Nel centro storico della città patria degli abiti da sposa e del Carnevale più antico e lungo del mondo. • Fondazione Carnevale di Putignano. via Conversano, 3. • Osteria “Chi va piano” - Via Monache, Putignano, 0802373445 - cell. 3932378898. In un vicolo nascosto di Putignano, Stefano Guglielmi, ex macellaio, ha creato una locanda di eccellenza. Con il suo staff cucina solo teglie di terracotta in un enorme camino utilizzando solo eccellenze enogastronomiche fresche di giornata. Il suo motto è “cibo e vino per andare lontano”.

• B&B “San Domenico” - Estramurale a Levante, 4 - 70017 Putignano (BA) - Cell. 3332284769 - info@bebsandomenico.com. La struttura è in un angolo pittoresco della città, a pochi passi dalla Chiesa di San Domenico con vista sul campanile,

nei pressi di Porta Barsento e dell’interessante centro storico. La struttura è gestita in maniera esemplare da Vincenzo Gigante: la sua gentilezza e le sue attenzioni vi metteranno a vostro agio, facendovi sentire in famiglia. • Agenzia Viaggi Netti - via Tripoli, 63. La signora Netti organizza viaggi in tutto il mondo, pur in tempi del “fai da te via internet”, con una costante ricerca del prezzo più basso col massimo della qualità e della garanzia, facendo inoltre incoming turistica in Puglia con educationals tours, showcooking ed itinerari guidati in posti unici ancora sconosciuti ai grandi tours operators. Noci (BA) • Ristorante “L’antica Locanda” - via S.Santo, 49. In una “gnostra” del centro storico meta di turismo internazionale a novembre per “Bacco nelle gnostre”, di Pasquale Fatalino, chef noto in trasmissioni RAI, che prepara orecchiette con fave e cime di rape ed incantevoli braciole di carne al sugo. in-

Da sinistra: Ignazio Capasso (imprenditore nel campo della plastica), Saverio Buttiglione, lo chef Pasquale Fatalino e Pino Sguera (Presidente di Teleregione) davanti al ristorante Antica Locanda di Noci

dimenticabili come dimostrato dai personaggi del mondo dello spettacolo che lo raggiungono apposta in ogni momento dell’anno.

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• Ristorante “Il falco Pellegrino” in località Montedoro a Noci, immerso nella campagna della Murgia pugliese, fra antiche masserie, nel quale lo chef Natale Martucci prepara primi indimenticabili, secondi di pesce fresco o tagliate di manzo podolico, con attenta scelta dei migliori vini regionali.

Conversano (BA) • Ristorante “Savì” - via San Giacomo. Condotto dallo chef Nicola Savino, già chef a Dallas dove ha servito al presidente Bush ed al famoso cantante Frank Sinatra le polpette al sugo pugliesi. Qui ha inventato le crepès pugliesi, panzerottoni (dolci o salati) ripieni di leccornie regionali. Turi (BA) • Ristorante “Menelao” - via Sedile, 46. A Santa Chiara in un palazzo signorile del 1600 nella cittadina custode dell’”oro rosso”, la Ciliegia Ferrovia. Aperto da Michele Boccardi che dopo la laurea in economia e commercio e l’abilitazione di commercialista è diventato Marketing Manager alla Scuola di Economia & Turismo di Londra. Visto il successo ottenuto dall’aver trasformato

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la masseria fortificata di famiglia “Menelao”, sulla strada per Rutigliano, in eccellenza per la banchettistica, i ricevimenti, le cene di gala ed i meeting, con “Santa Chiara” affronta la sfida della cucina di alta classe internazionale. Dispone di un’ottima cantina di vini ed offre prodotti tipici, sia nazionali che d’oltremare, dai cappelletti con cicoriella campestre su letto di fave alla costata di manzo podolico della Murgia non disdegnando però il salmone Balik norvegese o la costata di manzo della val di Chiano della Toscana. Infotel: 080-8911897. Castellana Grotte (BA) • “Palace Hotel Semiramide” via Conversano. Affascinante albergo immerso nella natura, accanto al parco dei dinosauri in cartapesta, ospita anche la sede italiana dell’Università Europea per il Turismo, a cinque minuti dalle famose Grotte che richiamano visitatori da tutto il mondo per gli affascinanti percorsi carsici sotterranei lunghi chilometri, famose per le eccezionali stalattiti e le stalagmiti della “grotta bianca”. • Ristorante e braceria “Le Jardin Bleu Belle” - via Firenze. Affascinante struttura in legno costruita su quella in pietra dell’antico bar della villa comunale, creandone un unico ambiente che guarda dalle vetrate le cime degli alberi che la circondano mentre si gustano squisiti piatti tipici pugliesi. Alberobello (BA) • Ristorante “Casanova” - via Monte San Marco, 13. Ricavato in un antico frantoio ipogeo sotterraneo in pieno centro fra i trulli patrimonio UNESCO. I soci Ignazio Spinetti (presidente

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sostenibile. Questo GAL comprende i comuni di Alberobello, Putignano, Castellana Grotte, Turi, Sammichele, Noci, Gioia del Colle.

Associazione Ristoratori Alberobello) e lo chef Martino Convertino offrono l’ottima cucina tipica pugliese indescrivibile a parole perché semplicemente da gustare in silenzio. • Museo del vino Antica Cantina Albea - via Due Macelli, 8. Unico completo museo del vino pugliese produce vino anche per il Vaticano, è la storica cantina che prima dell’unità d’Italia inviava, dalla vicina e collegata stazione ferroviaria, i propri vini per tagliaree migliorare quelli di Bordeaux in Francia. Produce “Lui” negramaro in purezza affinato in barrique primi 12 mesi. • Condotta Slowfood “Alberobello e Valle d’Itria” - via Sisto Sante, 5. Fiduciario Francesco Biasi, promotore dei presidi “salame Capocollo di Marina Franca” (ingrediente delle famose “bombette”), “Cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti” e “Pomodorino di oasi protetta Torre Guaceto”. • GAL Terra dei Trulli e di Barsento - Via Bligny, 23. Il primo Gruppo di Azione Locale fra quelli in cui, per zone omogenee, è stata diviso il territorio d’Europa, ad essere partito operativamente con gemellaggi in tutto il continente. I GAL sono un’iniziativa UE, che li finanzia col programma “Leader”, al fine di valorizzare le potenzialità dei territori integrando produzioni agricole, artigianali e di piccola industria per uno sviluppo

Andria (BAT) • Ristorante “Antichi Sapori” contrada Montegrosso. Pietro Zito importante chef internazionale offre la cucina tradizionale pugliese e le antiche erbe ed ortaggi riscoperti e curati nell’immenso orto che ha costruito e nel quale lavora tutta la contrada.

• Cantina Rivera con annessa sala di degustazione, condotta dal presidente di “Movimento Turismo del Vino” Sebastiano De Corato, produce il famoso “Falcone Rivera”. Corato (BA) • Cantina Torrevento condotta dal prof. Francesco Liantonio presidente della “Strada dei vini Castel del Monte” guarda lo splendido maniero ottagonale dell’imperatore Federico II di Svevia “Stupor Mundi” patrimonio UNESCO, dove produce eccellenti vini. Crispiano (TA) • Masseria Resort “Quis Ut Deus”. Una delle inimitabili “Cento Masserie di Crispiano”, affascinanti masserie in pietra e tufo, ristrutturate per resort di livello e aziende agricole di prodotti tipici quali olio extravergine d’oliva e prodotti caseari.


Fasano (BR) • Tenuta Monacelle - Selva di Fasano. Antico monastero di monache del 1700 fatto di trulli, ognuno adibito a stanza d’hotel, con affianco parco nel quale sono ricavate modernissime stanze d’albergo costruite in tufo. Si affaccia dal monte Selva sui sei milioni di ulivi secolari che lo distanziano dal mare di Fasano. Savelletri di Fasano (BR) • Masseria Resort Torre Coccaro - contrada Coccaro, 8. Infotel.:080 4827992. Bianca e splendida sul mare, antica torre

di avvistamento della linea difensiva dalle scorribande dei Saraceni del XVI secolo, che andava dal Gargano al “finibus terrae” Santa Maria di Leuca. Non ci sono parole per descriverla, guardare sul web! La stessa famiglia Muolo possiede la collegata Masseria Torre Maizza infotel: 080 4827838. Un hotel a 5 stelle con campo da golf 9 buche executive “par27” costruito fra gli ulivi secolari ed affacciato sul mare. A Coccaro Golf Club il 4 novembre, festa della Vittoria dell’Italia nella grande guerra, l’Apulia Golf District dell’architetto Giuseppe Germano e Do You Golf di Ester Monacelli hanno organizzato per il Circuito “Eccellenza di Puglia 2012” la 2a edizione della gara Pitch&Putt, 18 buche stableford con 18 squadre e 36 giocatori.

Il buffet preparato dagli chefs della struttura è stato inimitabile. Masseria Torre Coccaro è risultata per il 2012 tra i migliori 10 Beach Hotel nella classifica di “Conde Nast Travel”. Ostuni (BR) • Grand Hotel Masseria Santa Lucia SS.39, km 23.5 località Costa Merlata. Incantevole resort sul mare sotto la città bianca di Ostuni, diretto da Bartolo D’Amico, presidente ADA Puglia, associazione direttori d’albergo. Cellino San Marco (BR) • Cantina Tenuta Albano Carrisi. Prestigioso albergo e ristorante ricavati nella masseria del padre del famoso cantante, don Carmelo, che da il nome al vino più prestigioso qui prodotto. • Cantina Due Palme. Con avveniristica sala convegni ricavata nella bottaia produce vini ormai famosi nel mondo e vincitori di primi premi al Vinitaly di Verona come il “Selva Rossa”. Salice Salentino (BR) • Cantina Conti Leone De Castris. Cantina ricavata nel palazzo dei conti Leone De Castris, dove è nato il primo vino rosè del mondo settant’anni fa,il “Five Roses”. E’ annessa al prestigioso albergo e ristorante di proprietà della famiglia. Lecce • Acaya Golf Resort - Strada per Acaya, km.2 località masseria S.Pietro. Infotel: 0832 861385. Splendido campo da golf rivisto e ristrutturato, anche agronomicamente, dallo studio di architetti “Hurdzan

Fry” per un 18 buche “par71” di 6192 metri, con ben sette ettari di specchi d’acqua, accanto al “Castello di Acaya”, costruito seguendo le nuove esigenze fortificatorie dell’epoca dovute all’affermarsi delle armi da fuoco ed ora esempio di moderno restauro. L’albergo resort della catena Hilton è costruito nel ricordo stilistico degli antichi monasteri con una grande piscina esterna ed un’importante SPA di ben 1200 metri quadri. Bari • Eataly Bari - Lungomare, ingresso monumentale Fiera del Levate: Oscar Farinetti ha voluto portare in Puglia Eataly per il sudItalia, affittando e ristrutturando la parte monumentale della Fiera del Levante, facendo affacciare i ristoranti sul lungomare di Bari, offrendo nel capoluogo pugliese le migliori specialità enogastronomiche italiane, così come Eataly fa ormai in tutto il mondo.

Oscar Farinetti tra il Presidente del Consorzio DOP Pane di Altamura Giuseppe Barile ed il direttore Saverio Buttiglione

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Miss Slow Economy Estate della redazione

Alba Balzini

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a nostra Miss Slow Economy di questa estate è senz’altro Alba Balzini, ha studiato economia e a 32 anni grazie ai consigli del papà è una importante imprenditrice del settore turistico pugliese perché al mitico bistrot “Il Ritrovo” nel centro di Vieste, splendida località del Gargano pugliese famosa per il monolite nella spiaggia principale del “Pizzomunno”, questa estate ha affiancato l’apertura di un secondo locale, la “Champagneria” dove ha accolto i numerosi VIP che hanno fatto le vacanze in Puglia a cominciare da Vittorio Sgarbi. A fine estate tornerà

a Milano dove vive d’inverno per aprire un locale nella movìda sul naviglio Pavese. Il Pizzomunno è un imponente monolite in pietra calcarea alto 25 metri. E’ situato all’inizio della spiaggia a sud del centro abitato, detta “del Castello” (perchè dominata dal Castello costruito dall’Imperatore Federico II di Svevia “Stupor mundi”) o “Scialara” o “del Pizzomunno”. Per la sua imponenza sembra ergersi quasi a guardia di Vieste e per il suo fascino è diventato il simbolo stesso della cittadina garganica. Molto bella la leggenda legata a Pizzomunno e Cristalda Si racconta che al tempo in

cui l’attuale città era solo un villaggio composto da sparute capanne ed abitato da pescatori vi vivesse un giovane alto e forte di nome Pizzomunno. Sempre nello stesso villaggio abitava anche una fanciulla di rara bellezza, con i lunghi capelli color del sole di nome Cristalda. I due giovani si innamorarono, amandosi perdutamente senza che niente potesse separarli. Pizzomunno ogni giorno affrontava il mare con la sua barca e puntualmente le sirene emergevano dai flutti marini per intonare in onore del pescatore dolci canti. Le creature marine non si limitavano a cantare,


ma prigioniere dello sguardo di Pizzomunno gli offrirono diverse volte l’immortalità se lui avesse accettato di diventare il loro re e amante. L’amore che il giovane riversava su Cristalda, però, rendeva vane le offerte delle sirene. Una delle tante sere in cui i due amanti andavano ad attendere la notte sull’isolotto che si erge di fronte alla costa, le sirene, colte da un raptus di gelosia, aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità del mare. Pizzomunno rincorse invano la voce dell’amata. I pescatori il giorno seguente ritrovarono il giovane pietrificato dal dolore nel bianco scoglio che porta ancora oggi il suo nome. Ancora oggi ogni cento anni la bella Cristalda torna dagli abissi per raggiungere il suo giovane amante e rivivere per una notte sola il loro antico amore.

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Miss Slow Economy Settembre della redazione

Mariangela Giummarella

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a r i a n g e l a Giummarella è una presentatrice, ballerina ed animatrice d’eventi, dai matrimoni alle feste per bambini, ha ventinove anni e vive a Turi in Puglia, città famosa per le famose ciliegie Ferrovia esportate dovunque nel mondo, infatti Mariangela laureanda in lettere è stata naturalmente anche miss ciliegia, lo scorso anno, amando i viaggi si era proposta nel programma televisivo “Donna avventura”, ne avrebbe la simpatia e le capacità.


Puoi tornare a sorridere... in un solo giorno! La mancanza dei denti può avere un notevole impatto sull’autostima e sulla qualità di vita. Una dentiera può alleviare solo in parte questo disagio. Le protesi mobili causano nel tempo perdita ossea, un problema che potrebbe progredire e comportare una diminuzione della stabilità della dentiera stessa. Fortunatamente, l’odontoiatria moderna offre una soluzione semplice e definitiva per fissare la protesi in modo saldo e resistente. Rivolgiti con fiducia al tuo dentista e chiedigli di parlarti del trattamento originale All-on-4®. Potrai scoprire come compiere il primo passo per recuperare la normale funzionalità e ottenere un sorriso capace di trasmettere sicurezza.

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Anno IX - n. 6 - Luglio-Agosto 2021

FINALMENTE IL CIBUS 31/8 - 3/9/21

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Magazine di cultura enogastronomica e turismo


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