Frank O. Gehry

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Germano Celant

Frank O. Gehry dal 1997



Germano Celant

L’architettura centauro

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Guggenheim Museum Bilbao, Bilbao, 1997, dettaglio dell’atrio Casa Gehry, Santa Monica, 1978 Alvar Aalto, Finnish Pavilion, New York, 1938-1939 Progettato in occasione della New York World’s Fair

1 Gehry talks, Thames & Hudson, London 2003, p. 41; B. Isenberg, Conversations with Frank Gehry, Barnes & Noble, New York 2009, pp. 25-28.

entare i limiti dell’architettura non seguendo la logica della normalità e della tradizione per cercare di immettere in essa una soggettività lontana dagli stereotipi dominanti è stato, sin dagli anni sessanta, il fine ideale di Frank O. Gehry. La necessità di un ribaltamento del pensare costruttivo funzionalista e razionalista che, con il passare del tempo, si era sempre più omogeneizzato perché propenso alla ripetitività linguistica e formale, senza speranze e senza qualità, lo ha spinto a ricercare un’espressività, dovuta all’intreccio tra soggetto e oggetto, dove l’architettura riemerge “dall’infanzia”, si fa istanza personale ed esistenziale. Un percorso quasi primordiale in cui l’architetto reintroduce una scena soggettiva che è anteriore al discorso funzionale e razionale del costruire, oramai pietrificato e irrigidito in formule, e ne fa un evento unico, sia sul piano della singolarità che della società. Un passaggio dal progettare teorico e tecnico all’emotività del progetto che si rapporta prima all’immaginario e in seguito all’intenzionalità d’uso. Una produzione sui generis che partendo dalle condizioni date, la funzione e il contesto, fa transitare la complessità delle risposte prima nel territorio delle immagini, per sollecitarne soluzioni plurime che sono quelle del sogno e del desiderio, dell’utopia e dell’esperienza artistica, e poi nella codificazione pratica e concreta della strumentazione abitativa e urbana. Con questo approccio Gehry già dal 1978, data che coincide con l’alterazione formale e funzionale della sua casa a Santa Monica, ha iniziato a lavorare sulle diverse possibilità di agglomerazione di un’architettura preesistente, immettendo in essa cunei di soggettività e di alterità materiale e spaziale. Ha teso a una fusione di universi linguistici differenti, tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia, architettura e arte affinché il progettare non fosse riconducibile a una sola logica, che riduce tutto a uno schema spesso monotono, ma fosse proiettato verso un discorso polifonico. Spingendosi a esplorare gli innesti e gli intrecci tra elementi disparati, con un chiaro riferimento1 alle sue fonti storiche Alvar Aalto e Frank Lloyd Wright, ha dato corpo a un’eterogeneità espressiva suscettibile di assumere ogni forma e colore, mediante una libera articolazione degli spazi e dei materiali. Una configurazione che mette in discussione, e quindi “sfigura”, la compattezza univoca e volumetrica per aprirsi a un’eterogeneità basata sul disordine più che sull’ordine. Un combinare elementi linguistici di diversa natura che richiamano il concetto di intensità architettonica professato da Wright per Fallingwater, Casa Edgar J. Kaufmann, Bear Run, Pennsylvania, 1935-1937, in cui la creazione di un nuovo universo di referenze, tra acqua e costruito, si riflette nel dialogo tra pieno e trasparente che è protagonista della commistione,

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Il volume, realizzato in stretta collaborazione con Frank O. Gehry e con Gehry Partners, LLP, è dedicato al percorso progettuale e creativo dell’architetto e dello studio da lui fondato a partire dalla svolta stilistica costituita dal Guggenheim Museum Bilbao, terminato nel 1997. La selezione dei progetti realizzati e non realizzati, condotta insieme a Frank O. Gehry, comprende anche alcuni edifici che precedono di qualche anno la creazione o la realizzazione del Guggenheim Museum Bilbao, perché, seppur di datazione antecedente al 1997, o sono portatori di alcune delle istanze di rinnovamento, o sono funzionali all’acquisizione del cambiamento stesso in quanto risentono della progettazione del museo basco. Questi progetti sono: - Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, datato 1987-2003, che apre la sequenza dei progetti pubblicati nel presente volume (nn. 1-22). Il suo design è anteriore al Guggenheim Museum Bilbao, mentre la sua realizzazione è compresa tra il 1999 e il 2003; - Vontz Center for Molecular Studies, University of Cincinnati, datato 1993-1999; l’edificio Der Neue Zollhof di Düsseldorf, datato 1994-1999; Experience Music Project di Seattle, datato 1995-2000; l’edificio DZ Bank di Berlino e l’edificio per uffici Üstra di Hannover, datati 1995-2001; Telluride Residence, ideato tra il 1996 e il 1998; Condé Nast Cafeteria di New York, 1996-2000; Peter B. Lewis Building della Case Western Reserve University di Cleveland, 1996-2002. Il design di tutti questi progetti è successivo a quello del Guggenheim Museum Bilbao come anche, nel caso degli edifici portati a compimento, la loro realizzazione. I progetti sono ordinati cronologicamente e per ognuno si segnalano, su indicazione di Gehry Partners, LLP: il titolo in breve, il luogo di esecuzione o di destinazione, l’anno di inizio e di termine, se il progetto è realizzato, oppure l’anno o il periodo di ideazione, se il progetto

non è realizzato. Nel caso di date seguite solo da trattino (-) si segnala un progetto per il quale non è ancora definita la data di completamento. Su segnalazione di Gehry Partners, LLP, nel solo caso di Atlantis Sentosa (nn. 431-440) vengono precisati gli studi associati al progetto anche nel titolo. Seguono la descrizione e i materiali relativi a ogni progetto, tutti provenienti dallo studio californiano oppure ottenuti per gentile concessione di suoi collaboratori esterni e selezionati insieme a Frank O. Gehry: i disegni a mano e/o i disegni tecnici e/o le elaborazioni in 3D delle architetture ottenute con il software di progettazione CATIA, i modelli di studio e/o di progetto e/o i modelli di concorso, i modelli definitivi o del progetto esecutivo, le eventuali fotografie di contesto e/o dei progetti realizzati. La didascalia per ognuna delle immagini riporta: - il numero progressivo, che rimanda alla sezione Crediti dei progetti e illustrazioni; - il titolo e la data di esecuzione per i disegni a mano e per la scultura del 1999 (nn. 270, 274); - una breve didascalia esplicativa, quando possibile completa della data di esecuzione, per i disegni tecnici, le elaborazioni in 3D, i modelli e le fotografie. Per le specifiche tecniche che la ricerca è riuscita a reperire relativamente a ogni immagine riprodotta nel volume si rimanda alla sezione Crediti dei progetti e illustrazioni, mentre i crediti delle immagini sono evidenziati nella parte dedicata ai copyright nel colophon di questo volume. Seguono gli apparati, composti da Cronologia dei progetti, biografia breve di Frank O. Gehry, schede informative su Gehry Partners, LLP e Gehry Technologies, Bibliografia selezionata degli scritti di Frank O. Gehry e degli scritti su Frank O. Gehry, Gehry Partners, LLP e Gehry Technologies.


Architetture e progetti dal 1997


Walt Disney Concert Hall Los Angeles, California 1987- 2003

Situata al centro di Los Angeles accanto al Music Center, in una zona importante dal punto di vista storico e culturale, la Walt Disney Concert Hall è la sede della Los Angeles Philharmonic Orchestra. Al sito, in gran parte coperto di giardini, si accede non soltanto dalla sala da concerto, ma anche dalle strade adiacenti. L’atrio d’ingresso della Walt Disney Concert Hall, accessibile dalla strada, rimane aperto durante tutta la giornata: grazie ad ampi pannelli di vetro manovrabili si possono facilmente raggiungere vari servizi quali una boutique, un ristorante e una caffetteria, un parcheggio interrato e uno spazio dedicato a performance preconcerto. Quest’ultima area può ospitare conferenze inerenti al concerto, programmi educativi e altre esibizioni programmate o estemporanee. Il fulcro del progetto è la sala da concerto da duemiladuecentosessantacinque posti, la cui forma interna è diretta espressione dei parametri acustici. I posti a sedere circondano il palco dell’orchestra. Le pareti di legno e il soffitto, anch’esso di legno, simile a una vela, danno allo spettatore l’impressione di trovarsi all’interno di un’enorme nave. L’organo a canne progettato appositamente oc-

cupa una posizione centrale, in alto, dietro l’orchestra. I lucernari e l’ampia finestra sul retro della sala consentono alla luce naturale di illuminare i concerti diurni. L’esterno della Walt Disney Concert Hall è rivestito con pannelli di acciaio inossidabile. L’orientamento dell’edificio, insieme al gioco di curve e piegature dei muri esterni, offre al visitatore che si inoltra nelle vie adiacenti, nei giardini o nelle piazzette circostanti la vista di un insieme di composizioni dal carattere spiccatamente plastico. La sala da concerto è provvista di un’ampia area tecnica dietro le quinte, aperta su un giardino privato riservato ai musicisti. Il teatro multifunzione Roy and Edna Disney, che ha duecentocinquanta posti, è dedicato ai programmi del California Institute of the Arts (CalArts) ed è compreso nella base dell’edificio, alla quale si può accedere dalle strade circostanti. Questa sala, che ha un atrio d’ingresso separato, una galleria d’arte e una caffetteria, è una delle sedi principali per gli eventi del CalArts a Los Angeles. Nel sottosuolo è situato un garage su sei livelli da duemilacinquecento posti auto, al quale si accede da tre strade limitrofe.

1 Roof and Elevation Studies, Disney Hall, Los Angeles, 1990 2-4 Disney Hall, 1991

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5-8 Modelli di studio 9 Modello presentato al concorso 10 Modello del progetto esecutivo, veduta aerea 11 Modello di studio 12 Modello presentato al concorso

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14 Modello del progetto esecutivo della Concert Hall, pianta 15 Modello esecutivo dell’organo a canne progettato appositamente per la Concert Hall

17 Un collaboratore dello studio Gehry Partners, LLP lavora al modello esecutivo in grande scala della sala da concerto 18 Walt Disney Concert Hall, interno, 2003

16 Modello del progetto esecutivo della Concert Hall

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19-20 Modello del progetto esecutivo visto dalla parte della Founder’s Room e dei giardini e dal lato di Grand Avenue 21 Modello del progetto esecutivo visto dal lato dell’ingresso, 2003

22 Walt Disney Concert Hall, Los Angeles, California, esterno dell’edificio fotografato dal tetto della Corte Suprema, 2003


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27 Modelli per lo studio dei volumi 28-29 Elaborazioni in 3D ottenute con il software di progettazione CATIA per Guggenheim Museum Bilbao

30 Veduta dello studio Gehry Partners, LLP con alcuni modelli del museo


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31 Modello di studio, 1992-1993

32-33 Modelli di studio 34 Modello del progetto esecutivo per Guggenheim Museum Bilbao, 1994



35 Modello di studio, 1992-1993 36 Modello del progetto esecutivo per Guggenheim Museum Bilbao, 1994 37 Modello del progetto esecutivo per Guggenheim Museum Bilbao e dettaglio dell’ingresso principale, 1994


38 Guggenheim Museum Bilbao, esterno dell’edificio e dettaglio del rivestimento esterno di pannelli di titanio, 1997


43 Vontz Center for Molecular Studies, University of Cincinnati, 1999

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