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Copia omaggio

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GP MAGAZINE ANNO 12 NUMERO 124 WWW.GPMAGAZINE.IT

Katia Beni Christopher Conte Stefano D’Orazio Osvaldo Supino Tania Zamparo

LORENA BIANCHETTI


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8 LORENA BIANCHETTI Ogni pomeriggio conduce “L’Italia sul 2”. Adora il suo lavoro e vive profondamente la diretta in un programma dove si cerca di essere sempre al servizio del pubblico con grande semplicità

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MARCO SIMONCELLI

A seguito della richiesta di tifosi ed appassionati, il 2 novembre è stato deciso di intitolare il Misano Word Circuitalia alla sua memoria

46 LONELY LADY OF THE LAKE


77 CHRISTOPHER CONTE 92 24 STEFANO D’ORAZIO

100 TANIA ZAMPARO

Pooh, “Aladin”, “Mamma mia”, quando la passione e l’amore per il lavoro fanno la differenza. L’abbiamo incontrato alla vigilia della presentazione della sua nuova statua al Museo delle Cere

Una delle più note ex Miss Italia adesso è uno dei volti femminili più amati di Sky Sport

KATIA BENI

105 OSVALDO SUPINO

Dotata di un incredibile talento comico, è un’attrice capace di portare in scena la vita quotidiana con un atteggiamento dissacratore e con ironia

E’ la web star italiana più forte del momento. Ha avuto tre nomination ai BT Digital Music Awards, battendo persino una certa Kylie Minogue


EDITORIALE di Alessandro Cerreoni

VIVA ZAPATERO o spumante è pronto in frigo. Stiamo per lasciare questo 2011 tra inquietudini, rabbia e confusione. Pensieri da bassa frequenza, forse indotti o forse no. Ancora sentiamo l’odore acro delle auto incendiate in quel nefasto sabato capitolino del 15 ottobre e siamo qui con la sensazione che il peggio debba ancora arrivare. L’Italia sembra giunta al capolinea di una stazione dove approderanno altri. La Grecia, l’Irlanda e il Portogallo ci hanno preceduti e potremmo presto essere in compagnia anche di consorelle come la Spagna e la Francia. Questa volta il “mal comune mezzo gaudio” poco ci conforta. A proposito di Spagna, la fine dell’era Zapatero apre una grande riflessione. Quando arrivò nel 2004 – qualche giorno dopo, ricordiamolo, le stragi di Madrid – fu accolto come il messia, l’uomo nuovo, l’uomo che avrebbe tracciato il rinnovamento. Qualcuno ci fece anche un film, intitolandolo “Viva Zapatero”. Ma viva di che! Sette anni dopo lascia una Spagna al tracollo, piena di problemi e di indignados. Questo per dire che quelli di sinistra non sono più bravi di quelli di destra e viceversa. Quando mancano i denari c’è poco da fare. Servirebbero nuove politiche monetarie da parte del sistema bancario mondiale ed una distribuzione di ricchezza più intelligente e in grado di riaccendere i motori. Detta così sembra facile. Ma i meandri bancari sono incomprensibili e inconcepibili a noi comuni mortali. Un amico tempo fa mi disse ingenuamente: “Queste banche non ti prestano nemmeno un euro, non ti fanno andare fuori sul conto nemmeno per un centesimo, e invece danno fior di miliardi alle società di calcio, prestano milioni di euro per il calciomercato e pagano fior di stipendi ai dirigenti e ai giocatori”. Caro mio, c’est la vie. Sorvoliamo su questo argomento perché sennò in molti, con la coda di paglia, potrebbero risentirsi. Pensiamo a noi che è meglio. Chiudiamo l’anno con un nuovo governo. Mentre scrivo queste righe non sappiamo ancora se verrà reintrodotta l’Ici e se l’aliquota iva aumenterà ancora. Resta la sensazione che i sacrifici vengono chiesti sempre e solo ai cittadini. I politici e i signori delle Camere non si tolgono né un centesimo e né un privilegio. Poi su facebook girano post che lamentano la non applicazione dell’Ici sugli immobili di proprietà del Vaticano, della Chiesa e di qualche organizzazione sindacale, quelli che poi vanno in piazza a fare i paladini sociali. In questa Italia c’è solo una verità: ognuno si cura i propri interessi. E se lo mettano bene in testa quelli che qualche settimana fa hanno festeggiato e stappato lo spumante che conservavano da anni. Lo spumante stappiamolo quando davvero avverrà il cambiamento, che non può non partire prima da un risveglio generale. Auguri a tutti e felice 2012. E soprattutto, felice risveglio!

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www.gpmagazine.it Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000 DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILE Alessandro Cerreoni - a.cerreoni@gpmagazine.it REDAZIONE Via V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma) Tel. e fax 0774.314093 e-mail: redazione@gpmagazine.it PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Simone Ruiti - s.ruiti@gpmagazine.it REDAZIONE Fabiola Di Giov Angelo Silvia Giansanti Francesca De Carlo HANNO COLLABORATO Costanza Cambriani, Cristiano De Masi, Marco De Murtas, Bibi Gismondi, Véronique Haentjens, Ettore Luttazi, Camilla Rubin Si ringraziano: Alessio Piccirillo, Massimiliano Agostini, Sara Battelli, Mara Fux, Kika Press (crediti fotografici) PUBBLICITA’ Info spazi e costi: uff.commerciale@gpmagazine.it Claudio Testi - c.testi@gpmagazine.it Gionata A. Mattioli - g.mattioli@gpmagazine.it Claudia Della Ratta (wedding) - c.dellaratta@gpmagazine.it STAMPA Fotolito Moggio - Strada Galli 5 - Villa Adriana (Roma) info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504 fotolitomoggio@fotolitomoggio.it Chiuso in redazione il 28/11/2011 Copie distribuite 20.000

Nessuna parte di “GP Magazine” puo’ essere riprodotta. “GP Magazine” è un mensile a distribuzione gratuita a servizio dei lettori. Salvo accordi scritti le collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito. Il materiale scritto e fotografico non verrà restituito salvo specifica richiesta scritta. I banner pubblicitari degli inserzionisti, da noi realizzati, sono di proprietà della Mediacommunications Srl; qualsiasi utilizzazione, anche parziale, al di fuori di “GP Magazine”, se non autorizzata, sarà perseguita ai termini di legge.


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COVER STORY di Silvia Giansanti

LORENA BIANCHETTI: REGINA SUL 2 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Ogni pomeriggio conduce “L’Italia sul 2”. Adora il suo lavoro e vive profondamente la diretta in un programma dove si cerca di essere sempre al servizio del pubblico con grande semplicità, vivendo le difficoltà, ma senza perdere la speranza anche nei momenti più oscuri della vita quotidiana. E’ brava, bella e spontanea, per questo è molto amata dai telespettatori

orena pedala con tutte le sue forze e, in un momento critico per la tv, cerca di dare un piccolo contributo per una sana ricostruzione del mezzo. E’ perfettamente consapevole della scelta che ha fatto fin quand’era ventenne. Per il suo lavoro è pronta a molte rinunce, anche a sostenere l’attuale vita da pendolare fra Roma e Milano. Simpatica, solare e vivace, oltre all’impegno pomeridiano su Rai Due, è molto richiesta per presentare serate di eventi importanti. Nel suo bagaglio c’è anche qualche film. Lorena, com’è avvenuto l’approccio con il mestiere di conduttrice? “E’ avvenuto perché studiavo danza e in quel momento cercavano ballerine presso un’agenzia pubblicitaria che frequentavo. Lo stesso agente pubblicitario in un secondo tempo mi ha proposto altri provini e uno di questi è stato per il programma tv ‘Italia in bicicletta’ e da lì è iniziato il mio percorso come conduttrice, anche se ancora non avevo le idee chiare. Ma, nel momento in cui a diciannove anni ho testato questo tipo di strada, ho sentito che era quello che volevo fare, perché è un

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lavoro che ti permette di essere a contatto con gli altri”. Nel passato, se non sbaglio, hai anche condotto varie edizioni dello “Zecchino d’Oro”. Ne hai per caso preso parte da piccola? (Sorride) “No”. A proposito di canto e musica, com’è il tuo rapporto con questo mondo? “L’arte fa parte della mia vita, è una seconda pelle, in generale tutti i linguaggi artistici mi emozionano e mi arricchiscono, sono opportunità per guardarsi dentro e per respirare cose belle. Ho studiato danza”. Hai presentato importanti programmi a carattere religioso. Ecco, qual è il Santo che hai nel cuore? “Ce ne sono tante di figure che mi hanno colpito e quindi è difficile fare una classifica. Ancora non è Santo, ma avendolo conosciuto di persona, ho nel cuore Giovanni Paolo II”. Mi hai preceduta. Ti stavo per chiedere quale Papa ti avesse affascinato di più nella storia. “Ne ho conosciuti due, Giovanni Paolo II e l’attuale Benedetto XVI e oggettiva-

mente ho avuto l’onore di parlare con entrambi. Un Papa si ama a prescindere, poiché è un punto di riferimento. Con il primo ho avuto l’occasione di vivere gli ultimi anni del suo pontificato in modo professionale che non può essere scisso dalla parte umana e anche con l’ultimo ho avuto l’opportunità di starci a contatto per il lavoro e di salutarlo. Ho notato che ha degli occhi davvero puri”. Sei stata anche attrice. Come mai questa scelta? “Attrice è una parolona!” Allora diciamo che hai recitato. “Ecco, meglio. Ho avuto piccole esperienze, anche se non nego che il cinema è una mia grande passione. Ho sempre avuto un approccio col grande schermo dal punto di vista critico e giornalistico, poiché ho condotto molti eventi di cinema. In più mi sono laureata con una tesi che era di letteratura francese ma in collaborazione con il cinema e quindi ho dato ben quattro esami di critica cinematografica all’Università. Definisco il cinema una seduta psicanalitica che costa solo sette euro, nel senso che mentre sei seduto al buio su una poltrona, le immagini proiet-


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CHI È LORENA BIANCHETTI Lorena Bianchetti è nata a Roma il 9 febbraio sotto il segno dell’Acquario probabilmente con ascendente Leone. Lorena si definisce una persona solare che guarda il lato bello del mondo. Ha come hobby la danza e il nuoto, il suo piatto preferito sono i bucatini all’amatriciana e tifa per la Roma. Adora vivere nella Capitale, non possiede al momento animali domestici ed è single. Lorena oltre ad essere conduttrice, è anche giornalista, autrice e attrice. E’ apparsa per la prima volta in “Italia in bicicletta” nel ruolo di presentatrice e negli anni ’90 è stata anche la valletta di Corrado a “La Corrida”. Gli anni duemila l’hanno vista sia come inviata e soprattutto al timone di molte trasmissioni tv fra cui: “Al posto tuo”, “Lo Zecchino d’Oro”, “Domenica In”, accanto a Pippo Baudo e Massimo Giletti e “L’Italia sul 2”. Ha avuto occasione, inoltre, di prendere parte a numerosi eventi a carattere religioso. Per la Chiesa italiana Lorena ha presentato molti eventi live. Ha avuto anche una breve esperienza come attrice ne “La mia vita a stelle e strisce”, “Carabinieri” e altri lavori e parentesi radiofoniche sui canali Rai. tate ti fanno fare un viaggio virtuale dentro di te”. Avendo condotto un sacco di programmi, ricordi un momento in cui ti sei trovata in difficoltà durante una diretta? “Penso a quando mi hanno comunicato che il mio papà ha avuto un malore. Stavo per entrare proprio sul palco e quegli istanti sono stati molto duri, anche se poi tutto si è risolto con un’operazione”. Parlando de “L’Italia sul 2”, sei soddisfatta delle novità apportate quest’anno al programma? “Sì, molto. Stiamo ottenendo consensi giorno dopo giorno, l’ascolto sta salendo e questo significa che si sta apprezzando il tentativo di essere al servizio nel nostro piccolo con grande semplicità. Cerchiamo di condividere con il pubblico le difficoltà vissute nella quotidianità, ma allo stesso tempo senza perdere di vista la bellezza della speranza che può essere concreta anche nei momenti più bui”. Quale momento del programma senti più tuo? “Tutto quello che vivo in prima persona. Non sono una che recita a memoria un copione, c’è un lavoro di grande intesa con tutti gli operatori e quando si vive profondamente la diretta, le sensazioni emergono. E’ come se parlassi in qualsiasi situazione, fuori dalle telecamere, è proprio una scelta di vita che ho fatto fin dall’inizio”.

C’è una storia che ti ha colpito che è stata raccontata nel corso del programma? “Sì, ce ne sono diverse. Mi viene in mente la storia di una donna che ha deciso di abortire ma che poi quando stava sul lettino ci ha ripensato. Mi è rimasta impressa anche la vicenda che riguardava una signora che, dopo tanti anni di duro lavoro, prende solo settecento euro di pensione e la situazione non è resa facile dal fatto che la figlia non riesce a trovare un’occupazione. Per questo motivo sono costrette a recarsi alla mensa della Caritas per poter mangiare”. Che rapporto hai con il tuo partner di studio Milo Infante? “Un ottimo collega, abbiamo un rapporto lavorativo da tre anni e mi sono affezionata a lui”. Una tua collega che stimi molto? “Ci sono molte colleghe capaci che stimo ma non ho comunque un modello di riferimento, ad eccezione della prima persona che ha creduto in me e cioè Corrado. Ma tornando alle donne, sono un’esterofila e come modello ho Oprah Winfrey”. Visto che nel tuo campo non ci sono orari, ma tutto dipende dagli impegni, fino a quante ore sei arrivata a lavorare in una giornata? “Alcune volte anche venti, altre mi sono dimenticata di pranzare. E’ un lavoro molto impegnativo, dipende dagli eventi

ma con questo non voglio assolutamente fare la vittima, l’ho scelto io. Sono consapevole che tutto può essere ribaltato anche all’ultimo istante, ho il telefonino sempre acceso per questo motivo e pochi sanno che intorno ad un programma ruotano molte cose. Del resto ho voluto la bicicletta e allora corro finché posso”. Dalla massa il più delle volte il tuo lavoro non viene però compreso, o meglio non si riescono a capire certi meccanismi. “Sì perché si pensa che sia tutto bello e facile, senza sapere che invece la sera si arriva stremati. Sai quante volte ho rinunciato ad andare a cena con gli amici per prepararmi in vista della diretta del giorno dopo? Ma penso che valga anche per altri mestieri, ad esempio i miei genitori sono pasticceri e lavorano senza sosta dalla mattina alla sera”. Ti senti a tuo agio lavorare nella tv di oggi o avresti preferito lavorare in un altro momento? “Non sono una di quelle persone che guardano con nostalgia al passato. Mi piace il momento in cui mi trovo, è un momento storico che richiede una ricostruzione e quindi voglio nel mio piccolo essere utile a questo tentativo di cambiamento. Credo che il buio possa essere un’opportunità per riaprire le finestre e far di nuovo risplendere la luce. Sono una a cui piace essere inserita nel mondo, ma senza essere del mondo”.

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MAPPAMONDO di Camilla Rubin

FESTIVAL OF LIGHTS: BERLINO CAPITALE DELLE LUCI ///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// “I fenomeni ottici non sono altro che una geometria, le cui linee sono tracciate per mezzo della luce, e questa luce stessa è già di dubbia materialità. Nei fenomeni del magnetismo scompare ogni traccia materiale, e dei fenomeni di gravitazione non rimane altro che la loro legge, la cui estrinsecazione in grande è il meccanismo dei movimenti celesti”, Friedrich Schelling

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© Foto gentilmente concesse da Kika Press

on l’edizione di quest’anno, il festival delle luci di Berlino - svoltosi dal 12 al 23 ottobre - è arrivato alla settima edizione. La capitale tedesca ha indossato anche quest’anno la sua veste luminosa. Il festival è stato organizzato da Zander & Partner e diretto da Birgit Zander, in collaborazione con il lighting designer Andreas Boehlke, che è stato tra i primi promotori dell’iniziativa anni fa. Cinquanta musei, la porta di Brandeburgo, il Duomo, la Torre della Televisione e la Stazione Centrale hanno letteralmente preso vita grazie a spettacolari installazioni luminose. Numerosi anche gli artisti coinvolti, che si sono esibiti nelle numerose iniziative culturali parallele al festival, in concerti, mostre, spettacoli e conferenze sul suggestivo tema della luce.

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LO SPETTACOLO DELLE LUCI Lo spettacolo iniziava tutte le sere alle 19 e prosegue sino alla mezzanotte inoltrata. Per riuscire a vedere tutte le attrazioni in una sola serata, sono stati predisposti vari tour guidati sia in bus (il Light-Linerun), sia su un’imbarcazione lungo

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il fiume (la Light-Ship), sia a piedi (Light-Cruso) che in bicicletta (Light-Velo) che hanno offerto a residenti e turisti una possibilità davvero divertente per godersi le attrazioni illuminate il più ravvicinate possibile. C’è stata poi la possibilità di prendere l’autobus di linea 100 da Alexanderplatz o da Kurfürstendamm e vedere, seduti come normali passeggeri, buona parte delle attrazioni. LA PIÙ GRANDE AL MONDO Nel caso della manifestazione che si svolge a Berlino è importante sottolineare come si tratti della più grande manifestazione al mondo di questo tipo. Ogni sera, per una decina di giorni, i palazzi e monumenti cittadini sono illuminati in maniera pirotecnica, con giochi di luce, ombre, illusioni ottiche e fuochi d’artificio. Dalla porta di Brandeburgo (su cui un paio di anni fa apparse la simpatica scritta “be free, be sexy, be berlin”) a Postdamer Platz, passando per l’antenna di Alexanderplatz, il Duomo e tanto altro. Per ricordare poi i 50 anni dalla costruzione del muro poi, sono state messe speciali installazioni luminose appositamente create dell’artista Ben Wagin. L’ideale è godersi lo spettacolo passeggiando o andando in bici (tempo permettendo!), facendosi una camminata da Postdamer Platz fino alla porta di Brandeburgo, girare un po’ per il quartiere ministeriale, e da lì continuare dritti su Untern den Linden fino ad Alexanderplatz. Da lì (in caso non siate in bici), prendere l’autobus 100, rivedersi Unter den Linden, girare intorno la Colonna della Vittoria e arrivare fino a Kurfürstendamm e passeggiare intorno al viale. Nell’edizione appena trascorsa, un importante ruolo lo ha avuto proprio il vialone di Kurfürstendamm e tutto il boulevard si è trasformato in una sorta di grandissima galleria d’arte all’aperto. Qui infatti erano concentrate la maggior parte delle attrazioni della zona.

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LO SAPEVATE CHE di Cristiano De Masi

MARCO SIMONCELLI UN GRANDE CAMPIONE UN GRANDE UOMO ///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// E' una rubrica che ha lo scopo di farvi conoscere in maniera diversa i personaggi che ogni giorno sono acclamati da folle di ammiratori. Questa volta dedichiamo il nostro spazio al giovane campione del motociclismo scomparso il 23 ottobre a Sepang Lo sapevate che… Marco Simoncelli era un pilota motociclistico italiano, nato il 20 gennaio del 1987 a Cattolica, ha vissuto fin da piccolo a Coriano. Lo sapevate che… Marco Simoncelli ha cominciato a correre a 7 anni con le minimoto nella sua città. A 12 anni è stato proclamato campione italiano, così come nel 2000, anno nel quale ha gareggiato per il titolo europeo conquistando la 2ª posizione. Lo sapevate che… Marco Simoncelli a 14 anni ha preso parte al Trofeo Honda NR (salendo in due occasioni sul podio) e al campionato italiano 125 GP. Lo sapevate che… Marco Simoncelli nel 2002 è stato campione europeo classe 125 e campione del mondo della classe

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250 nel motomondiale 2008. Lo sapevate che… Marco Simoncelli era conosciuto fra gli appassionati con il nomignolo di SuperSic. Lo sapevate che… Marco Simoncelli si chiamava Sic perché quando fanno le abbreviazioni per scrivere le classifiche e lui correva in 125 c’era un altro pilota che si chiamava Simon e dunque la "C" era la prima lettera dopo il nome Simon e per non confonderli fu chiamato Sic. Lo sapevate che… Marco Simoncelli era diplomato in gestione delle comunità alberghiere. Lo sapevate che… Marco Simoncelli aveva conosciuto la sua fidanzata Kate nel 2006, in una discoteca a Riccione dove lei era andata con alcune amiche. Da quel giorno

non si sono più lasciati e sono stati insieme per 5 anni Lo sapevate che… Marco Simoncelli è mancato alle 11.03, ora data come ufficiale della sua morte... 23+10+11=44 / 11+3=14 e 44+14=58, il suo numero. La pista si chiama "Sepang International Circuit" che abbreviato è uguale a SIC. Lo sapevate che… I funerali sono stati celebrati il 27 ottobre nella chiesa parrocchiale di Coriano, la sua città, e successivamente il suo corpo è stato cremato. Lo sapevate che… A seguito della richiesta di tifosi ed appassionati, il 2 novembre è stato deciso di intitolare il Misano World Circuitalia alla memoria di Marco Simoncelli.


@ Foto gentilmente concesse da Kika Press

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STORIE E PERSONAGGI di Alessandro Cerreoni

STEFANO D’ORAZIO UN SUCCESSO DIETRO L’ALTRO /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Pooh, “Aladin”, “Mamma mia”, quando la passione e l’amore per il lavoro fanno la differenza. L’abbiamo incontrato alla vigilia della presentazione della nuova statua al Museo delle Cere

grandi si sanno distinguere per l’umiltà e per la capacità di mettersi sempre in discussione e tentare nuove sfide. Il successo non li cambia e non li “impigrisce”. Neanche dopo quarant’anni di alti livelli, quando verrebbe voglia di tirare i remi in barca e godersi la pensione dorata in santa pace. No, questo è l’approdo dell’individuo medio. I grandi vanno oltre. Sanno vivere per la propria

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passione e non si accontentano mai. Dicevamo dell’umiltà. Conosco un sacco di gente che gravita nel mondo dello spettacolo. C’è chi se la tira e chi si sente superiore agli altri, pur avendo fatto poco o niente. Magari hanno messo piede su un palco trent’anni fa, o hanno condotto un programma per grazia ricevuta, e ancora oggi non perdono l’occasione per ricordarlo con irritante irriverenza. Ma c’è anche tanta gente che ha fatto la storia e

che ti parla come un vecchio amico, svelandoti retroscena e tutto l’amore per il proprio lavoro. I grandi, appunto. Uno di questi è Stefano D’Orazio, il mitico batterista dei Pooh. Non l’ex. Perché, anche se non fa più parte del gruppo, rimane uno dei Pooh. Uno di noi, perché i Pooh fanno parte della nostra vita e delle nostre emozioni. E’ la seconda volta che lo intervisto. La prima era a ridosso del debutto di “Aladin”, il musical scritto da Ste-


fano. Questa volta è per un’occasione speciale: l’inaugurazione della sua statua al Museo delle Cere. Ma è anche l’indomani del debutto a teatro di “Mamma mia”, del quale D’Orazio è il traduttorecuratore dei testi in italiano. Lo incontro nel suo ufficio di piazzale Clodio a Roma. Dalla sua finestra si vede Monte Mario, l’osservatorio astronomico e l’Hilton con il suo immancabile mega ripetitore. Quella con Stefano D’Orazio non è un’intervista ma una chiacchierata. Il giorno dopo verrà presentata la sua nuova statua di cera… Lui fa gli scongiuri, perché in genere le statue si dedicano a chi non c’è più. Ma al Museo hanno pensato bene di dedicare uno spazio ai “vivi”. “Quelle che ci fecero nel 1986 – dice Stefano – ormai erano vecchie e non sembravamo più noi. E poi ci misero tra Giulio Cesare e Napoleone. Così lo scorso anno le hanno tolte con l’intento di rifarle e mettere le nuove statue tra i ‘sopravvissuti’. Ebbene, quella che mi hanno fatto è impressionante come somiglianza. Si vedono addirittura i peli nel naso…”. (ride) Stefano, c’è appena stato il debutto di “Mamma mia”, dove hai curato i testi italiani. Ci racconti questa esperienza? “Bellissima e di grande responsabilità. Gli Abba hanno voluto conoscere perfettamente il ‘pedigrèe’ di ogni traduttore in ogni Paese. Mi ha impressionato molto l’amore, l’attenzione e la passione che ci hanno messo. Non potevo sbagliare di una virgola. Quando mi proposero questo lavoro, tutti mi sconsigliarono. Ma ho fatto di testa mia e l’ho accettato. Quando ho tradotto il primo pezzo, ‘The winner takes it all’, agli Abba è piaciuto molto e così sono arrivate le altre 17 canzoni, un lavoro che non finiva più. E di mezzo avevo l’allestimento di ‘Aladin’. Mandavo un testo al giorno. Tradotto ed adattato. Gli Abba si facevano fare prima la traduzione in inglese e poi in olandese. Avevano un’attenzione minuziosa e questo mi ha responsabilizzato ancor di più”. I Pooh, “Aladin”, “Mamma mia”… ti è mai capitato di pensare che ogni volta fai qualcosa riesce sempre un capolavoro? “Credo di essere nato sotto una buona stella. E a tutto questo ci metto tanta passione e amore, senza lasciare nulla al caso. Anche se penso che la fortuna

aiuti”. Ti sei occupato di musica, teatro e libri. E il cinema? “Me l’hanno proposto ma non so come si fa a scrivere una sceneggiatura. Vedremo”. Ho saputo della tua idea di mettere all’asta per beneficenza la tua collezione di elefanti. Chi vorresti aiutare con questa bellissima iniziativa? “Non ho ancora identificato la ‘no-profit’. E’ una collezione di 6 mila pezzi a cui tengo molto e che nel tempo hanno acquisito valore. Spero che sia utile per aiutare qualche progetto di solidarietà”. Com’è cambiata la musica in questi ultimi quarant’anni? Voi Pooh siete stati i pionieri del cambiamento. “La vera rivoluzione c’è stata con il passaggio dalla musica leggera ai bit. Questo nuovo rumore è diventata musica. E nel tempo sono cambiate la qualità e la tecnologia”. E per quanto ti riguarda? Sono due anni che sei sceso dall’astronave Pooh. “Ho avuto tanta fortuna. Ho iniziato ad aver successo giovanissimo, pensavo fosse vita e invece erano privilegi. E’ stato anche un bel trauma da superare, nel senso che non ci siamo mai dati il tempo di capire. Facevamo un disco e appena uscito eravamo al lavoro per il successivo. Devo dire che non abbiamo mai vissuto la gloria e la corte dei miracoli. Quando ho iniziato avevo una passione smodata

per quello che facevo e ho vissuto tutto con grande passione. Sono uscito dai Pooh perché non sentivo più l’emozione di stare su quel palco e non avevo più il bisogno di tenere le bacchette tra le mani”. Due anni senza i Pooh… Com’è cambiata la tua vita? Hai avuto modo di annoiarti? “Diciamo che tutte le decisioni che ho preso sono avvenute senza ‘consiglio d’amministrazione’. Adesso scelgo da solo e con maggiore rapidità. Mi avvicino sempre a cose nuove che mi incuriosiscono. Insomma, non mi sono mai annoiato anche se lo volevo. (ride) Sono uscito dai Pooh che non sapevo cosa si facesse in vacanza. Sono andato a Pantelleria per riposarmi ma alla fine ho costruito con le mie mani tre camere da letto e ho scritto ‘Aladin’”. C’è qualcosa che ha sostituito l’adrenalina da palco? “Ora c’è l’adrenalina da dietro le quinte. E’ diversa. Sul palco sei tu l’artefice e come va va. Dietro, invece, sei costantemente in tensione e c’è l’ansia dell’attesa”. Com’è cambiato, se è cambiato, il rapporto con i tuoi fans? “Solo da un punto di vista di frequentazioni. L’affetto è rimasto e continuano ad esserci bellissime dimostrazioni. Mi ricordo nell’ultimo concerto dei Pooh quando i fans tirarono fuori uno striscione con su scritto: ‘Ma D’Orazio vai!”. Bellissimo. Anche con i Pooh il rapporto è rimasto intatto, ci sentiamo, ci vediamo e andiamo a cena insieme. D’altronde ad un amico si perdona anche un addio”. Cosa c’è nel tuo futuro? “In cantiere ho due musical per il biennio 2012-2013. Si tratta di un lavoro inedito e l’altra è un’idea già esistente”. In tutti questi anni c’è mai stata una band che avrebbe potuto ripercorrere la stessa strada dei Pooh? “Forse Le Vibrazioni… Anche se negli anni sono cambiati i meccanismi ed è sempre più difficile”. Se i Pooh nascessero oggi, nell’era di iTunes, avrebbero lo stesso successo? “Non credo. Non avrebbero lo stesso itinerario che hanno avuto. I Pooh sono stati il gruppo giusto nel momento giusto. Raccontavamo le cose che vivevamo,che andavano bene allora. Mentre oggi è cambiata la maniera di raccontarle”.

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ADRIANA SOARES: UNA SCUOLA PER DISTINGUERSI Adriana Soares, modella di successo, attrice e ora fotografa, ci parla del Corso di Portamento che ha come obiettivo quello di aiutare anzitutto le persone, donne ma anche uomini, ad avere una maggiore considerazione di sé, attraverso lo studio di materie come il Portamento, il Linguaggio del Corpo, il Galateo, la Tecnica di Sfilata, la Dizione e la Recitazione driana Soares, erede di una dinastia di famose modelle (la zia Josefa è stata una delle modelle più in voga nella seconda metà degli anni settanta), ha calcato per anni le passerelle delle capitali della moda, sfilando per i più grandi stilisti (Gianfranco Ferré, Raffaella Couriel, ecc…), modella e attrice, oggi affermata fotografa di moda. Adriana ha deciso di coagulare questa sua esperienza professionale e artistica, realizzando una Scuola di Portamento a Roma, per trasmettere lo stile e il bon ton con l’ausilio delle tecniche che migliorano le persone nei diversi aspetti della vita quotidiana, così come nella carriera da fotomodella. Adriana, perché hai deciso di aprire una Scuola di Portamento a Roma dopo tante soddisfazioni professionali? "Perché ad ogni donna e uomo sia data l’opportunità di migliorarsi, apprezzando l’importanza dello stile e conoscendo l’arte per contraddistinguersi e muoversi più sicuri nella società, in ambito sia personale che professionale". Il Corso è rivolto solo a chi ambisce a lavorare nel mondo della moda e dello spettacolo? "No, il Corso punta, prima di tutto, a combattere le proprie insicurezze e quindi a migliorare l’autostima di sé. Chiaramente, questo percorso di crescita e di maggiore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, rappresenta un goal di per sé, al di là della sua eventuale spendibilità

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professionale". Ma non tutti hanno “le physique du role” per intraprendere un corso del genere, ovvero non tutti siamo alti e magri... "Il primo step consiste nella valutazione della postura e della struttura fisica di ciascun individuo che viene analizzata da medici specialisti e anche da un dietologo, laddove ce ne fosse necessità. Lo stare meglio con se stessi inizia innanzitutto da un buon rapporto con l’estetica e l’efficienza del proprio corpo". Quali sono le materie d’insegnamento? "Ne dico alcune: Portamento è la materia centrale del Corso con la quale si insegna la postura corretta, che deve essere in armonia con il movimento di gambe e braccia. Il Linguaggio del Corpo per acquisire le tecniche espressive di controllo sul movimento di mani e braccia e sulla mimica facciale, coordinandoli tra di loro. Il Galateo, cioè la conoscenza di quel sistema di buone maniere e conoscenza dell’etichetta che ci consentono di mostrarci a nostro agio nelle diverse situazioni della vita, costituisce un insegnamento imprescindibile per le finalità che si prefigge il Corso. Poi ci sono materie che hanno finalità più specifiche e professionali, quali Tecnica di Sfilata e Posa Fotografica. Ho deciso di aggiungere un’altra materia, Dizione e Recitazione, che considero strategica alla filosofia del Corso e alle sue finalità; attraverso il miglioramento del linguaggio e alla correzione

di eventuali difetti di pronuncia, riusciamo tramite la recitazione e quindi ad una espressione verbale più corretta e pulita, ad esaltare al meglio le nostre capacità e le nostre idee, rendendoci più sicuri di noi stessi". Il bon ton e lo stile sono abbastanza immutabili, ma la moda evolve con i tempi. Non temi una eccessiva rigidità di alcune delle materie d’insegnamento o in un loro inevitabile anacronismo prima o poi? "Il Corso è modulare e flessibile, e ad ogni Corso saranno svolti dei seminari che integreranno gli insegnamenti istituzionale e che verteranno su tematiche differenti ma sempre inerenti ai principi ispiratori ed agli obiettivi preposti. Saranno tenuti infatti seminari sul Miglioramento dell’Autostima, sulla Storia della Moda e molte altre ancora". Quali riconoscimenti formali ha il Corso? Il Corso è parte del CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) affiliato al CONI e sta inoltre ottenendo il Riconoscimento e Patrocinio della Regione Lazio". Sbocchi professionali? "Il collegamento con alcune delle agenzie più importanti del settore della moda coadiuverà i diplomati ad entrare nel mondo della moda e dello spettacolo". Chi saranno i docenti? "Professionisti affermati del mondo della moda e dello spettacolo". Info: 06.3337309 Presso Flaminia Sette (zona Corso Francia, Roma) www.adrianasoares.com


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MODA

ANTONIO MARTINO UN SUCCESSO INTERNAZIONALE Ospite europeo alla Fiera Internazionale di Bratislava dedicata alla bellezza. Hanno sfilato per lui le giornaliste delle principali reti televisive slovacche

ntonio Martino Couture è stato ospite della “Fiera Interbeauty”, presso il Centro Fiere Incheba di Bratislava, che porta in mostra il meglio della cosmesi e della bellezza in Slovacchia per il ventunesimo anno consecutivo. Non solo cosmesi: la fiera ospita anche i saloni Biostyl, dedicato ad uno stile di vita e un’alimentazione più naturale, e Esoterika per uno sguardo sia al corpo che allo spirito. L’evento, aperto a pubblico ed a professionisti, è stato dedicato a tutti coloro che sono interessati a se stessi, al loro ambiente e ad una conoscenza per la propria crescita personale e spirituale. La fiera è stata animata da workshop, seminari nel campo della dermatologia, chirurgia plastica ed estetica e cosmetici per capelli. Ospite internazionale della manifestazione lo stilista italiano Antonio Martino che ha vestito, oltre alle modelle slovacche più belle, tra le quali Mascela, seconda classificata a Miss Universo, sei giornaliste provenienti dalle principali reti televisive Slovacche Markiza, Joy, Televìzia Central, tra cui Zuzana Eliasova, Andrea Šprochová, Katarína Gazdíková, Janka Zvoncekova, Petra Palevicova, Nora Ducka, Zaneta Stefankova. Antonio Martino Couture, con la sua moda raffinata, si è già fatto conoscere da qualche tempo tra i consumatori e specialisti slovacchi. Anche quest’anno sarà ospite, per il terzo anno, all’evento di moda “Crazy Cou-

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ture”, organizzato da Renáta Len éšová, che ospita i maggiori esponenti della moda Mitteleuropea. Antonio Martino Couture è un marchio che ha fatto della moda non un passaggio occasionale di una tendenza, ma uno stile di vita. Il giovane stilista Antonio Martino, fondatore della Maison assieme a Barbara Molinario, ha saputo coniugare l’eleganza dell’haute couture con la spigliatezza del prêt-à-porter, creando un nuovo stile, unico nel suo genere. Abiti che si indossano per la vita quotidiana, ma che hanno il sapore di un red carpet hollywoodiano. Capi da giorno, come le giacche e le camicie, sono strutturate, intrecciate, rifinite, impunturate, sovrapposte per valorizzare la figura femminile. Il corpo non è mai

camuffato ma è spinto oltre i suoi limiti, esaltando forme e volumi sconosciuti. Capi trasformabili, reversibili, da utilizzare in momenti e modi diversi. Vere opere di ingegneria. Gli abiti da sera sono avvolti da un allure romantico e aggressivo allo stesso tempo. Lasciano scoperte parti del corpo inusuali. e sono costruiti con tessuti che non ti aspetti come il jeans a taglio vivo o jersey abbinato al tulle plissé. Antonio Martino avvolge ma non costringe. La sede della Maison è a Roma, in via del Cardello 32, una delle strade più suggestive della città eterna, che trasporta direttamente al Colosseo. Lì lo stilista crea ed accoglie le sue donne, quelle che vogliono un abito su misura, mantenendo un contatto reale con le clienti.



MODA di Fabiola Di Giov Angelo

AD OGNUNO LA SUA PELLICCIA Grande protagonista della stagione autunno inverno 2011-2012 è la pelliccia, vera o ecologica, proposta in colori euforici, per i cappotti ma anche per colli, gilet, giacche e finiture di ogni genere ’è chi le ama, c’è chi le odia, ma di sicuro il suo fascino negli anni è rimasto inalterato e a subirlo sono nella maggior parte dei casi le donne. Da qualche anno le pellicce sono tornate in auge, e in particolare sono esplose durante la stagione che stiamo vivendo. Al classico e tradizionale cappotto, si sono affiancati nelle tendenza moda di quest’anno, una serie di altri utilizzi che la vedono declinata in maniera alternativa per gli accessori e le finiture di cappotto. Soprattutto è forte la tendenza a colorare le pellicce con tinte stravaganti, dal verde petrolio, al giallo limone, dal bordeaux al blu e all’arancio e a trasformarla in manicotti, colli, stole, coprispalla e ornamenti capaci di trasformare qualunque soprabito in un cappotto molto elegante. Tra l’altro la moda delle pellicce è tornata in auge con un tocco vintage e un po’ retrò, e con proposte, che provengono soprattutto dai brand meno tradizionalisti e classici, che invece puntano su impulsi metropolitani e contemporanei. Diciamo che ad ognuno la sua pelliccia perché la particolarità di questa stagione è che le proposte rispondono ad ogni esigenza. Soffici, colorate, animalier, rasate, diverse tra loro a se-

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conda di ciò che simboleggiano e dei significati di cui sono investite, utili, se lunghe e tradizionali, per sentirsi un po’ chic oppure corte e colorate per trasformarsi ed avere un look trasgressivo e rock. Soprattutto ciò che colpisce in questa stagione 2011-2012 è la grande versatilità della pelliccia che si trova ovunque e sotto ogni forma. Quindi non solo nelle giac-

che, ma anche nelle gonne, scarpe, borse e accessori, da indossare, soprattutto per quanto riguarda i marchi più giovani e low cost, con grande originalità, ad esempio come poncho e rigorosamente sintetica oppure come dettaglio che arricchisce capi giovani ed eclettici per una moda che si considera più fresca e giovane.





MODA di Costanza Cambriani

TUTTE PAZZE PER GLOSSYBOX E’ un servizio unico nel suo genere. Dopo una registrazione su internet, con una piccola spesa mensile è possibile ricevere a casa un cofanetto contenente tutte le novità nel campo della bellezza

inalmente è sbarcata anche in Italia la Glossybox, un servizio unico nel suo genere che darà la possibilità a tutte le “beauty addicted”, e non solo, di tenersi aggiornate su le ultimissime novità nel campo della bellezza. Un bel cambiamento nel modo di acquistare e valutare prodotti. Ogni mese arriverà a casa vostra la “scatola dei desideri” contenente cinque miniature di prodotti nuovi di marchi di alto livello, non campioncini ma formati più grandi, da poter testare e valutare, diventando così una vera e propria “glossy girl”. Il meccanismo è molto semplice: basta andare sul sito www.glossybox.it, registrarsi, e con una piccola spesa mensile si riceverà il cofanetto contenente ogni volta diversi prodotti da provare. Un servizio interessante perché dà la possibilità di evitare acquisti sbagliati ed allo stesso tempo mette a conoscenza di tutte le novità nel campo della bellezza. In tutto il mondo ha spopolato, gli inglesi ne sono dei seguaci da anni, per non parlare degli americani che in queste cose sono sempre un passo avanti. Oggi anche le donne italiane hanno la possibilità di usufruire di questo servizio innovativo e divertente…

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ART&fashion

LONELY LADY OF THE LAKE

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Photo: Lara Ferri - Luca Nocera - www.photoreclame Make Up Artist and Hair: Valentina dell’Omo Dress Designer: Aurora Potenti Jewerly Designer: Stefano Piparo Styling: Federica Caggiati Model: Barbora@2Morrow

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SALUTE E BEnEssERE di Camilla Rubin

GAME OVER

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Quali sono gli effetti dell'uso di videogiochi sulle nostre dita, mani e corpi? La conformità delle interfacce causa deformità. E’ un dato di fatto. La si può chiamare “la realtà del virtuale”. Per anni sono state condotte ricerche in cliniche e laboratori in tutto il mondo, ma dottori e ricercatori si rifiutano di renderne pubblici i risultati. Nonostante ciò, prove di malattie causate dall'utilizzo delle nuove tecnologie iniziano ad essere conosciute anche al di fuori della comunità scientifica ueste patologie – denominate “Game arthritis” - non sono riconosciute ufficialmente. Le autorità hanno liquidato la faccenda definendola come “isteria di massa”. Migliaia di giocatori continuano però a manifestarne i sintomi. Fotografie ed immagini iniziano a circolare anche in Rete”. Questo è il presupposto di questa esposizione che da settembre a novembre è stata presente all’interno della “Fabio Paris Art Gallery”: la presentazione di Game Arthritis, un progetto realizzato dal collettivo italiano IOCOSE in collaborazione con Matteo Bittanti, a cura di Domenico Quaranta. Game Arthritis si fonda sul presupposto che le ipotesi, mai scientificamente provate, secondo cui l'uso troppo frequente dei videogiochi produca non solo danni psicologici, ma anche danni fisici, siano fondate. Sino ad oggi, infatti, sono date ormai per assodate le problematiche legate al troppo utilizzo dei videogiochi che questi causerebbero sui nostri figli: uno studio condotto presso laState University di Ames e pubblicato sulla rivista Pediatrics, sostiene chiaramente che un uso eccessivo dei videogiochi da parte degli adole-

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scenti può comportare lo sviluppo di disturbi psicologi come ansia e depressione: secondo questo studio i bambini che passano molte ore davanti ai videogiochi più degli altri hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri bambini, sono impulsivi e hanno maggiori probabilità di diventare ansiosi, depressi e di soffrire di fobie sociali e di solito hanno anche un peggiore rendimento scolastico. Le linee guida dell’ American Academy of Pediatrics raccomandano di non passare più di due ore davanti allo schermo dei videogiochi. I videogiochi dovrebbero semplicemente offrire un momento di relax e divertimento, ma è anche certificato come movimenti ripetitivi, una posizione scorretta e un uso eccessivo possano tuttavia causare, a volte, intorpidimento, formicolii e altri problemi che possono con il tempo provocare seri problemi di salute. Partendo da questo presupposto Game Arthritis si avvale di una cornice narrativa secondo cui le autorità e le software house avrebbero coperto per anni questa verità, che ora viene alla luce grazie a una serie di fotografie che documentano alcuni casi studio, supportate da citazioni provenienti da studi scientifici e articoli di giornale. Se le immagini sono in realtà il frutto di un paziente lavoro di make-up e di post-produ-

zione, le citazioni sono autentiche. Verso la fine degli anni Novanta, la comunità scientifica diffuse una serie di studi scientifici sul cosiddetto “Nintendo Thumb”, noto anche come “Playstation Thumb”. I DANNI Secondo questi studi, l’uso frequente del joypad poteva determinare forme di ipertrofia muscolare e malformazioni, tra cui la crescita eccessiva del pollice o infiammazioni gravi ai tendini del polso. Prevedibilmente, i media si avventarono affamati su questi studi, servendosene nel loro lavoro di demonizzazione dei videogame, già accusati – su basi un po' più solide – di causare dipendenza e di indurre alla violenza i giocatori troppo accaniti. IOCOSE e Bittanti si divertono a portare all'estremo questo fenomeno di paranoia mediatica. Secondo Game Arthritis, ci troveremmo di fronte a una piaga sociale di immani proporzioni. Considerata la loro diffusione, i videogiochi costituirebbero oggi la più seria minaccia alla salute fisica della nostra società, causando alterazioni fisiche, provocando forme di artrite incurabile, deformazioni e danni permanenti a muscoli e legamenti. © Foto gentilmente concesse da Kika Press

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SALUTE E BEnEssERE

ESTETICA CORRETTIVA RICOSTRUTTIVA /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Conosciamo da vicino un settore dell’estetica, che sta prendendo sempre più piede e al quale si affidano moltissime persone, si tratta del tatuaggio di trucco semipermanente, adatto a tutti, non invasivo né doloroso, ma che è bene ribadire deve essere effettuato rigorosamente da personale qualificato e specializzato

a micropigmentazione, conosciuta anche come trucco semipermanente o permanente, è una specialità estetica che prevede l'introduzione nella cute di pigmenti specifici al fine di modificare, correggere, abbellire ed equilibrare determinati tratti del viso e del corpo. Si tratta certamente di una forma di tatuaggio, ma grazie al differente processo produttivo dei pigmenti e alla differente profondità di applicazione, il disegno eseguito permane per un periodo di tempo limitato. Inoltre, per ottenere un risultato sempre perfetto, visibile e naturale è consigliabile sottoporsi ad un trattamento di ritocco ogni 10-12 mesi circa. Quali sono i trattamenti possibili? Micropigmentazione estetica: fino ad oggi conosciuta come trucco semipermanente o permanente, utilizzata per modificare e ridefinire la forma di sopracciglia, occhi e labbra. Micropigmentazione correttiva: impiegata per realizzare la correzione di forme scorrette e colori errati. Micropigmentazione ricostruttiva: applicata per eseguire correzioni di camouflage di cicatrici e vitiligine, per

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pigmentare il cuoio capelluto in caso di alopecia o calvizie o per ricostruire l'areola mammaria in seguito ad interventi chirurgici. Chi può essere sottoposto al trattamento? La micropigmentazione è adatta a donne e uomini di qualsiasi età che desiderano mettere in risalto, definire o correggere alcuni lineamenti del volto, per migliorare il proprio aspetto o nascondere lesioni e/o difetti. Questo trattamento è adatto a chi indossa lenti a contatto, a chi soffre di allergie ai tradizionali prodotti da trucco e agli atleti di qualsiasi disciplina sportiva. La micropigmentazione è dolorosa? Il dolore è un fattore assolutamente soggettivo ed individuale. Tuttavia grazie all'impiego di prodotti e attrezzature all'avanguardia da parte di un personale qualificato è possibile ridurre la sensazione di dolore ad un lievissimo fastidio, che si avverte solo durante la seduta. Make-up tattoo Trucco semipermanente di Maura Celanetti, Body Designer Stylist Vicolo Inversata 11 – Tivoli (ROMA) Info. 338/4379066 makeuptattoo8@gmail

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EROS di Fabiola Di Giov Angelo

L’ANSIA DA PRESTAZIONE E’ ANCHE DONNA? L'ansia da prestazione si manifesta nella donna come un blocco della risposta sessuale, secondo un meccanismo che è più psicologico che fisico. Un fen meno che riguarda un’italiana su cinque. Scopriamone le cause con il dottor Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta

nche le donne soffrono di ansia da prestazione, la notizia è sicura e non si tratta neppure di una percentuale tanto bassa. Infatti su un campione di 600 donne intervistate tra i 18 e i 50 anni, di cui il 26% single, una su 5 ammette di aver sperimentato l'ansia da prestazione, per un fenomeno che interessa circa l’11% delle donne sessualmente attive a fronte del 18% degli uomini. A generare l’ansia è la paura di non essere all’altezza e soprattutto il timore di apparire poco disinibite e capaci durante l’atto sessuale. Da qui si innesca un meccanismo psicologico che si ripercuote nella vita sessuale e privata a danno del piacere. Infatti alla base di tale disfunzione ci sono aspettative ed errate convinzioni che producono ansia rispetto ai vari aspetti del rapporto sessuale. Nel caso della donna, poi, questo fattore è accentuato dal fatto che il modo di vivere femminile è sempre più simile a quello degli uomini, vita sregolata, fumo e alcool, stress da troppo lavoro e il desiderio indotto di essere sempre perfette e

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all’altezza di ogni situazione. “I motivi che generano l’ansia da prestazione nelle donne sono molto diversi da quelli degli uomini - spiega il dottor Marco Rossi. Nelle donne l’ansia comincia infatti con il timore di mostrare le imperfezioni del proprio corpo. La donna è sempre molto preoccupata del proprio aspetto anche quando fa l’amore, arrivando a tenersi la maglietta addosso o tenendo la luce spenta perché si vergogna. L’altro timore è quello di non saper accontentare il partner. Da queste due cause si generano altrettante conseguenze, da una parte una forte tensione e rigidità durante i rapporti sessuali che sfocia in una difficoltà di penetrazione fino ad arrivare ad un vaginismo secondario, dall’altra una difficoltà a raggiungere sempre l’orgasmo. E’ ovvio che l’ansia da prestazione che colpisce la donna – conclude Marco Rossi – è più subdola, di sicuro meno evidente e soprattutto non è in grado di condizionare completamente un rapporto come accade invece quando ad esserne afflitti sono gli uomini”.



ANTROPOLOGIA CULTURALE di Marco De Murtas

MELUZZI DELIRA DA BRUNO VESPA? NO COPIA MALE Risposta all’intervento del noto psichiatra nella trasmissione televisiva “Porta a Porta” el 2006 ho scritto un testo, “Ri-evoluzione”, che conteneva alcune intuizioni originali, sostenute però da uno studio e da una elaborazione che le rendeva coerenti almeno come ipotesi. Il dottor Alessandro Meluzzi, andando ad una trasmissione di Porta a Porta, improvvisamente se n’è uscito con le conclusioni di questa mia elaborazione che, detta così, è sembrata assai stramba. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Così, hanno intitolato il video che riprendeva la scena pubblicato su youtube: “Porta a Porta – Un barbone ubriaco delira sulla tragedia greca”. In più alle precisazioni sul ruolo dei giornalisti (nella fattispecie su Bruno Vespa e il caso di Cogne) ha trasformato il tutto in adulazione. Vi riporto i passi sia quelli che spiegano l’ipotesi nel testo sul ruolo dell’informazione e tragedia greca e i contenuti in parte primo sul capitolo pubblicato come recensione in: www.psychomedia.it/pm/comm/massmedia/demurtas.htm.

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IN SINTESI Nel tragico caso di Cogne, fu "accusato" Bruno Vespa di essere il polarizzatore della vicenda a dispetto di notizie di delitti altrettanto gravi o di fatti umanamente ritenibili più importanti, ma lasciati da parte. Niente di più falso. E' stata l'opinione pubblica che ha subito e subisce una specifica, sinistra fascinazione dall'evento. La

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mia personale ipotesi è che questo evento più di altri si adattava a rappresentare dei movimenti nuovi nelle dinamiche collettive: lo scontro generazionale, presente da sempre, stava e sta raggiungendo intensità inattese. Di qui l'intuizione alla base di questa ipotesi. Gli antichi greci andavano ad assistere alle tragedie per arricchirsi di tematiche collettive, per immedesimarsi e fare luce dentro di sé. Il fine di tali rappresentazioni, almeno in parte, era quello di costituire una sorta di "allenamento emotivo" qualora si fossero scontrati personalmente con tali problematiche e non esserne travolti. LA TEORIA DELLA TRAGEDIA GRECA La teoria della tragedia greca come sostituto

collettivo di particolari fatti criminosi accade perché per collettività essi rappresentano dinamiche nuove socio-psicologiche a cui non sono preparati. Il fatto importante che fa esplodere l'audience è il seguente: sentire dentro di sé (inconsciamente?) parte del conflitto che il crimine in questione pone. Quindi la tragedia greca aveva, in questo senso, lo stesso compito di allenamento emotivo. Inoltre, come al contrario diceva Meluzzi, non va ringraziato Bruno Vespa per quello che fa per questa funzione collettiva perché per lui sono importanti solo gli indici di ascolto. Bruno Vespa sa quello che la gente vuole sentirsi dire e ridire senza stancarsi e quello sceglie di trasmettere, almeno in questi casi.





CURIOSITA’ DAL MONDO di Cristiano De Masi

LONDRA:

BOLLETTA TELEFONICA DA RECORD

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Robin Bayne, inglese, quando è tornato dalla sua vacanza negli Stati Uniti ha trovato una brutta sorpresa: un conto telefonico di 4.180 sterline addebitati dalla compagnia cui è abbonato, la Orange. Il ragazzo, 30 anni, ha raccontato di aver fatto solo una telefonata di 20 minuti e soprattutto di essersi accertato prima della sua partenza, tramite una telefonata all'operatore telefonico, di modificare la sua tariffa con una adatta all'estero. La compagnia, però, non ha voluto sentire ragioni: il ragazzo dovrà pagare.

CHICAGO:

IL GIARDINO SULLE ROTAIE Quando si pensa ai pendolari si immaginano lunghe code in attesa alle fermate degli autobus o del tram e treni pieni all'inverosimile con un ridottissimo spazio vitale. Non per la metropolitana di Chicago, dove grazie all'artista Joseph Baldwin e a una squadra di dieci volontari, una carrozza della linea principale è diventata una foresta mobile. Un vero e proprio giardino su rotaia costituito da oltre 400 zolle d'erba, nel quale i pendolari possono rilassarsi prima della giornata lavorativa rendendo piacevole il viaggio mattutino.

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2 CASTAGNARO:

L’ARTE SUI CAMPI Nuova performance di Dario Gambarin, il pittore diventato famoso con le sue opere di land art: enormi "dipinti" realizzati a mano libera con un trattore che traina un aratro. L'artista, "per ricordare un uomo che ha saputo trasformare il futuro in presente" ha realizzato un omaggio a Steve Jobs disegnando su un campo di 27.000 metri quadrati, a Castagnaro in provincia di Verona, una grande mela, il marchio della Apple, e la frase che è diventata il testamento di Jobs: “Stay hungry, stay foolish'.

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5 4 MOSCA:

SCATOLA DEL SONNO IN AEROPORTO MOSCA - Gli improvvisi scioperi delle compagnie aeree non metteranno più a repentaglio le ossa dei passeggeri, costretti a dormire per terra in aeroporto. Un designer russo ha brevettato una scatola del sonno, la Sleepbox, per tutte le persone che vorranno trascorrere in maniera confortevole le lunghe ore d'attesa all'imbarco. 'installazione comprende un letto a castello, aria condizionata, uno spazio per i bagagli, una televisione, prese elettriche per ricaricare i dispositivi elettrici, minibar e wifi. Una soluzione che si può già trovare al Heremetyevo International Airport a Mosca. Il costo per l'utilizzo della Spleepbox e' di quindici euro all'ora o cinquanta a notte.

XINJIIANG:

FERMATE LA LOTTA TRA CAPRONI Anche quest'anno la quarta edizione del Jinhuyang Cultural Festival è stata inaugurata dalla cruenta lotta tra caproni. Questa violenta esibizione è diventata popolare in Cina negli ultimi anni e molti pastori allevano i loro animali per farli competere tra di loro, guadagnando i soldi delle scommesse. I vincitori vengono poi esibiti per le strade dei paesi come veri e propri campioni, mentre per gli sconfitti non ci sarà una seconda possibilità. Nel Paese asiatico non esiste un regolamento in proposito ma organizzazioni animaliste, come la RSPCA, Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, stanno facendo pressioni affinché venga approvata una legge che possa vietare questo tipo di manifestazioni.

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SOLIdARIeTÀ

UN CALENDARIO PER NON ABBANDONARLI /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// L'iniziativa è dell'associazione “Con Fido nel Cuore” e ha visto il coinvolgimento dei più importanti direttori delle testate giornalistiche italiane e i cani e gatti dei rifugi

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Alcune Immagini del calendario realizzato dall’associazione “Con fido nel Cuore”

o scopo è quello di sensibilizzare il maggior numero di persone contro l'abbandono degli animali. Non a caso il mese di luglio riporta nel calendario una foto molto significativa. Con il ricavato della vendita, l’associazione “Con Fido nel Cuore” potrà sterilizzare, vaccinare, microchippare e mandare in adozione cani e gatti con viaggi in aereo direttamente presso le persone che decideranno di adottarli. Protagonisti del calendario sono i cani e i gatti, presentati in adozione dai principali direttori di rete e stampa nazionale:

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Mimun del Tg5, Minzolini del Tg1, Carelli di Sky Tg24, Belpietro di Libero, Mulé di Panorama, Gallavotti del settimanale Elle, Lucia Rappazzo di Psycologies Magazine, Susanna Barbaglia di Donna Moderna, Silvana Giacobini, Bruno Vespa e Daniel Toaff, vice direttore di Rai Uno. Il calendario è distribuito in allegato al quotidiano Libero dal 3 dicembre nelle edicole delle principali città Italiane e si potrà avere anche attraverso un numero verde info: www.confidonelcuore.com Il calendario è stato realizzato tra Roma e Milano, sedi delle principali redazioni

giornalistiche e televisive. Il fotografo ufficiale è Cesare Colognesi. Hanno collaborato ai servizi fotografici del calendario anche altre associazioni e rifugi privati, agevolando la presenza di un cane o di un gatto. In ogni mese del calendario ci sono anche le informazioni di riferimento per chi volesse adottare un amico a quattro zampe. Fortunatamente tutti i cani e i gatti fotografati nel calendario hanno trovato adozione presso famiglie nel corso di questi mesi, ma altri amici negli stessi rifugi e canili attendono qualcuno che gli tenda una mano.

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AUTO

DISEGNA LA TUA SMART /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Arte e passione per la piccola citycar della Mercedes si fondono in un concorso per improvvisati designer. La premiazione è avvenuta al Motor Show di Bologna

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he cos’è l’arte oggi? Forse semplicemente un modo per esprimere se stessi, esternando le proprie passioni, esprimendo le proprie pulsioni. L’arte vive nelle idee, si nutre di creatività, cattura l’attimo fino a renderlo duraturo nel tempo. Sarà per questo che sempre più case automobilistiche strizzano l’occhio a questo estroso universo. Anche la più piccola city car ha legato il suo nome ad un concorso tutto incentrato su immaginazione e creatività: “Design your Smart”. Per l’occasione tutti si sono improvvisati designer smart, compilando on line il form di registrazione ed inviando poi il proprio Art Sticker per la personalizzazione di una smart. Di tutti gli Art Sticker pubblicati, resi visibili e soggetti a votazione da parte degli utenti registrati, è stato scelto il migliore. Il vincitore ha visto realizzata con la propria firma, una personalissima livrea per smart. La premiazione è avvenuta, proprio in questi giorni, nel corso del Motor Show di Bologna, una cornice di grande prestigio quando si parla di motori.

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ARTe di Massimiliano Agostini

CHRISTOPHER CONTE: IL PRINCIPE DELL’ARTE ROBOTICA /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Scopriamo questo incredibile artista di origine norvegese che vive a New York. Ha lavorato come “protesista” e nel campo della biodinamica. Una passione che l’ha portato a realizzare sculture robotiche e tecnologiche arte è l’espressione del mondo che stiamo vivendo. Il nostro mondo è un treno in corsa e la tecnologia ci circonda anche per le cose più elementari e nel futuro sarà sempre più presente. Crisi o non crisi, quasi tutti noi abbiamo un computer, una connessione a internet, un cellulare… I social network stanno diventando uno strumento sempre più presente nella nostra vita, così come l’e-commerce. Siamo sempre più schiavi della tecnologia, come nei profetici libri di Dick, persino la politica si dà battaglia sul web e su Facebook. E a volte si vince proprio con questi strumenti. L’arte nel corso degli anni si è adeguata a questa nostra evoluzione. Christopher Conte, che abbiamo intervistato, è uno straordinario autore di sculture robotiche e tecnologiche. E’ di origini norvegesi ma vive e lavora a New York. Da molti anni è uno dei “Barany Artists” legati a Les Barany, il famoso agente di Hans Ruedi Giger, artista surrealista vincitore dell’oscar con la sua creatura Alien. E’ molto difficile, per la natura e la varietà delle sue complesse opere, racchiudere Christopher in un movimento artistico, ma un passo è stato fatto verso lo steam punk: le sue opere sono state raccolte nel volume “Steampunk: The Art Of Victorian Futurism” di Jay Strongman. Ma, a differenza dello steam punk, dove la fusione tra stile ottocentesco e fantascienza è ben evidente, le sculture di Christopher Conte sono più moderne e hi tech, quasi più un cyberpunk che uno steampunk. Questo giovane artista vanta già un numero elevato di mostre internazionali, i suoi fans sono dislocati in ogni parte del mondo ed è in continua ascesa. Le sue opere sono ricercatissime, anche perché spesso impos-

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sibili da reperire persino dall’artista stesso, vendute prima ancora di essere completate. E’ possibile reperire da lui stampe ad edizione limitata, ma per un oggetto unico la fila è lunghissima. Quali sono state le esperienze che finora ti hanno entusiasmato maggiormente? “Sin da bambino sono sempre stato interessato e coinvolto nell'arte e nella progettazione. Ho cominciato a disegnare a 3 anni. All'età di 6 anni frequentavo lezioni di arte all'Università di Hofstra, seguendo una raccomandazione del mio insegnante di prima elementare. Alle scuole superiori, frequentavo lezioni di pittura presso la St. John's University. Dopo la scuola superiore, quando ero al Pratt, studiavo anatomia presso l'Ospedale Presbiteriano della Columbia a seguito di un programma finanziato all'Università della Columbia. Dopo aver conseguito una laurea di primo livello in Belle Arti al Pratt, ho iniziato a lavorare come protesista, realizzando arti artificiali per persone amputate. Durante il mio periodo di lavoro nel settore, ho lavorato nell'oscurità, creando sculture biomeccaniche che riflettevano il mio amore per la biomeccanica, l'anatomia e la robotica”. E poi? “Nel 2008, mentre mi preparavo per una esposizione individuale in una galleria a New York - e continuando a lavorare a tempo pieno come protesista - divenne chiaro che mi sarebbe stato impossibile dividere il mio tempo tra le due attività. Per quanto mi

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fossero piaciuti i miei 16 anni di lavoro nel campo della prostetica era tempo di andare avanti”. Come definisci la tua arte? “E’ difficile anche per me definire la mia arte, ma hai ragione, io non mi considero un artista steampunk. Alcuni dei miei pezzi richiamano un po’ l’estetismo dello steampunk, questa è la ragione per cui spesso vengo inquadrato in questa categoria. Ma io non voglio limitarmi e non voglio che il mio lavoro venga racchiuso all’interno di uno specifico genere. La mia arte cambia continuamente ed è influenzata da tantissimi fattori”. Ci sono artisti che ti hanno particolarmente influenzato? E ci sono artisti con i quali ti piacerebbe collaborare in un progetto? “Leonardo Da Vinci è stato il primo artista che mi ha colpito particolarmente, già quando ero piccolissimo. Poi c’è H.R. Giger che ha avuto una grande influenza nel mio lavoro che sussiste tuttora. Studiare i suoi di-

pinti dalle scuole superiori mi ha aiutato a vedere e percepire la bellezza da un altro punto di vista”. Le tue opere sono molto particolari ed estremamente complesse. Quanto impegno ti richiedono? “Sì, è vero, sono molto elaborate e ogni singolo pezzo comporta un impegno che va da qualche settimana a un mese. Spesso anche di più, dipende su quanto io sia fortunato a creare i giusti pezzi. Comunque il processo di creazione di una singola opera è complicato e dispendioso. Uso ogni tecnica possibile, da processi antichi 5000 anni, come la fusione a cera persa, fino ai più innovativi e hi-tech utilizzati anche in progetti aerospaziali attuali. Nella mie opere faccio di tutto: fusione, saldatura, brasatura, filettatura, perforatura, e tutto ciò che è necessario per completare l’opera. Questo naturalmente comporta tanto tempo”. Puoi anticiparci qualcosa su quello che vedremo prossimamente? “Gli insetti mi hanno sempre affascinato... questi piccoli esseri hanno meccanismi che gli permettono di arrampicarsi sui muri, volare e saltare per uno spazio anche superiore di venti volte la loro grandezza. Essendo appassionato di biomeccanica e robotica, puoi aspettarti di vedere insetti molto più elaborati e che potranno persino camminare da soli. Tutto questo in un futuro nemmeno tanto lontano”.






LIBRI DEL MESE

IL MANUALE PRATICO DEL BENESSERE di Paolo G. Zucconi - Ed. Ipertesto Finalmente un libro tutto sul benessere, preferibilmente da leggere prima di ammalarsi. Scritto per la persona delusa da trattamenti sanitari troppo lunghi, da diagnosi fantasiose o approssimative e valutazioni, esteticamente ineccepibili, ma incompetenti: si propone innanzi tutto di ridurre le probabilità di contrarre tanti disturbi che tutte le persone potrebbero facilmente prevenire, tramite rimedi naturali ed azioni salutiste a costo zero (aria, acqua, sole, luna e luce) utilizzate e dosate secondo semplici prescrizioni in abbinamento con un programma pratico per testare e migliorare lo stile di vita personale attraverso una originale iconografia denominata “l’Ottagono del Benessere”.

SOLO CON UN CANE

LA STORIA DEI RADIOHEAD

di Beatrice Masini – Ed. Fanucci Editore Dopo il successo del suo precedente romanzo, “Bambini nel bosco”, arrivato nella dozzina finalista del premio Strega 2010, Beatrice Masini torna in libreria con una storia delicata e potente, “Solo con un cane”, la storia di Milo e del suo cane, Tito. Siamo in un regno il cui Re è solito emanare editti alquanto discutibili, dettati dal suo umore giornaliero; inutile dire che l’obbedienza è d’obbligo. Un giorno il Sire decide di bandire (e quindi abbattere!) tutti i cani del regno, e invita tutte le famiglie a obbedire senza discutere…

di Mac Randall – Ed. Exit Music Il saggio di Mac Randall racconta la storia dei Radiohead, rockband inglese formata da: Thom Yorke (voce, chitarra, pianoforte), Ed O’Brien (chitarra, voce di supporto), Colin Greenwood (basso elettrico, sintetizzatori), Jonny Greenwood (chitarra, tastiere) e Phil Selw a y (percussioni). Musicisti e alfieri di estremo talento con un proprio stile musicale particolarmente influenzato dalla musica classica contemporanea, dal free jazz e dall’elettronica. L’autore ha dettagliatamente documentato il loro viaggio musicale, dai difficili esordi in un liceo di Oxford per poi proseguire sulle note di “Creep” e “The Bends” sino all’album considerato pietra miliare della musica rock degli anni novanta: “Ok Computer”.

MR GWYN di Alessandro Baricco – Ed. Feltrinelli Jasper Gwyn vive a Londra e fa lo scrittore. A quarantatré anni scrive per il giornale ”The Guardian” un articolo in cui elenca le cinquantadue cose che non avrebbe fatto mai più. E la cinquantaduesima è: scrivere libri. Per un certo periodo va in Spagna e quando ritorna a Londra si sente finalmente felice e libero come non si sentiva da anni. Inizia a camminare per le strade con una riscoperta libertà tutta cucita addosso, perché pensa che ha smesso di scrivere e quindi è invisibile agli altri. Dopo poco, però, scrivere gli manca per davvero. Capisce che la sua situazione è conosciuta da molte persone.

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TeMPO

COSMICO LA FABBRICA DEL DIVERTI MENTO /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Vivere le emozioni di una partita a bowling, di biliardo o tentare la fortuna con le slot machine. Gustare un ricco menù gastronomico, assistere tutti gli eventi sportivi sui maxischermi…

i luoghi dedicati al tempo libero ce ne sono tanti. Trovarne uno che raccogliesse in sé piste di bowling, tavoli da biliardo, slot machine, maxischermi, enogastronomia dolce e salata, non è facile. E’ da questi elementi che è nato il concept Cosmico, una megastruttura situata a due passi dall’uscita di Tivoli dell’autostrada A24 Roma-L’Aquila. Un luogo che in poco tempo ha richiamato la presenza di tantissime persone e altre ancora le chiamerà in virtù della sempre più crescente voglia di divertimento, unita al desiderio di gustare ottimi piatti o bere semplicemente un cappuccino, un aperitivo o un cocktail. Il posto è di quelli che non si possono non notare, forte di una architettura moderna e con elementi grafici che richiamano l’attenzione su quello che si svolge al suo interno. Un interno che sa offrire un’atmosfera unica grazie alla particolare illuminazione a led e il gioco di colori tipico di un arredamento in stile pop art. Cosmico è un autentico “divertimentificio” a disposizione di tutti, dalla mattina alla sera, senza limiti di

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età. E’ facile imbattersi in una partita di bowling dove a gareggiare siano contemporaneamente giovani, adulti e anziani. Certo, sarà difficile emulare il record di Dave Wilson, che nel 2006 giocò per 102 ore di fila a bowling in 408 partite diverse. Ma sarà lo stesso divertente assaporare la voglia di tornare quanto prima a buttare giù i birilli. Oppure a sfidare gli amici a biliardo o a cercare la fortuna con le slot machine di ultima generazione. Il gioco non è l’unico motivo di interesse di Cosmico. La disponibilità di due ampie aree interne, consente di ospitare feste di compleanno o ricorrenze di qualsiasi tipo. E per una serata diversa, tra divertimento e gusto, ci sta bene una pizza che da Cosmico è davvero buona. Così come il ricco menù gastronomico che consente di soddisfare tutti i gusti dei clienti. E’ con il “campionato-spezzatino” non c’è problema, perché i maxischermi installati all’interno della struttura permettono di assistere a tutti gli eventi sportivi a tutte le ore, comprese le partite che si disputano la domenica alle 12.30. Un motivo in più per farci un salto.

GIOVEDÌ 8 DICEMBRE Per gli appassionati degli anni ’20-’50, serata Swing&Soda e Rock&Roll, musica dal vivo con i “The Wanted” e animazione con gli insegnanti della scuola Swing&Soda di Roma. Cena Swing&Soda, 30€ VENERDÌ 9 DICEMBRE Vivi la magia e le suggestioni della Danza del Ventre con Veridiana Nour e Jasmine, in una serata tipicamente araba. Cena araba, 30€ SABATO 10 DICEMBRE Cena e spettacolo con Silvana della Magliana, Miss Drag Queen 2010, regina della notte romana e Velma K. Miss Barbados 2011, favolosa cantante dal vivo Cena Drag Queen, 40€ DOMENICA 11 DICEMBRE Cena e spettacolo con il grande presentatore, cabarettista e comico proveniente dagli spettacoli “seven show”, “la sai l’ultima” e “scherzi a parte” e dal teatro e primatista mondiale per 35 ore di cabaret senza interruzione, Nino Taranto. Cena cabaret, 35€

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FILM DEL MESE

LE IDI DI MARZO Il film racconta gli ultimi frenetici giorni della corsa per le primarie in Ohio, in cui un giovane addetto stampa viene coinvolto in uno scandalo politico che minaccia di compromettere la campagna elettorale, e finisce invischiato in una rete di intrighi, pericolose manipolazioni di veterani della casta e sedotto da una stagista. Il film è un’intensa storia di sesso, ambizione, lealtà, tradimento e vendetta, ambientato nel contesto del potere e della politica del mondo di oggi. Cast: George Clooney, Marisa Tomei, Philip Seymour Hoffman, Ryan Gosling, Evan Rachel Wood, Paul Giamatti, Jeffrey Wright, Max Minghella, Danny Mooney, Lauren Mae Shafer, Wendy Aaron, Hayley Madison Regia: George Clooney Distribuzione: 01 Distribution

HAPPY FEET 2

SHERLOCK HOLMES: GIOCO DI OMBRE

ARTUR 3 LA GUERRA DEI DUE MONDI

Mambo, il re del tip tap, ha dei problemi con il piccolo Erik, che ha la fobia per la danza. Poi Erik fugge e incontra Sven, un pinguino che può volare! E Mambo non ha alcuna speranza di poter competere con lui. Ma le cose peggiorano ancora quando il mondo viene sconvolto da forze potenti. Però Erik scopre il coraggio e la determinazione del padre quando Mambo riunisce attorno a sé la comunità dei pinguini e tutta una serie di creature straordinarie, dai minuscoli krill ai giganteschi elefanti marini, per rimettere le cose a posto. Cast (voci): Robin William, Brad Pitt, Matt Damon, Elijah Wood, Hank Azaria, Sofía Vergara, Pink, Common Regia: George Miller Distribuzione: Warner Bros

Sherlock Holmes è sempre stato il più astuto di tutti, almeno fino ad oggi. Una nuova acuta mente criminale, il Professor Moriarty (Jared Harris), con una intelligenza pari a quella di Holmes e con una predisposizione al male ed una totale assenza di coscienza , potrebbe mettere in grande difficoltà il rinomato detective. Quando il Principe d'Austria viene trovato morto, tutte le prove raccolte dall'Ispettore Lestrade (Eddie Marsan), indicano come causa della morte il suicidio. Cast: Jude Law, Robert Downey Jr., Rachel McAdams, Kelly Reilly, Eddie Marsan, Geraldine James, Gilles Lellouche, William Houston, Affif Ben Badra, Jared Harris, Stephen Fry Regia: Guy Ritchie Distribuzione: Warner Bros

Arthur, insieme ai suoi inseparabili amici Selenia e Betameche é fortemente deciso ad impedire che il piano di Maltazard, conquistare il mondo, venga portato a termine. Nonostante i tre amici partano con l'handicap della loro altezza, Maltazard ha, infatti, superato i due metri, riusciranno con l'astuzia ad avere la meglio sul loro nemico. Ad impreziosire il film c’è un cast di voci davvero importante… Cast (voci): Mia Farrow, Selena Gomez, Freddie Highmore, Jimmy Fallon, Iggy Pop, Robert Stanton, Lou Reed, Frédérique Bel, Penny Balfour Regia: Luc Besson Distribuzione: Moviemax

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TEATRO

IL LIBRO DELLA GIUNGLA /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// E’ partito dal Gran Teatro di Roma l’atteso musical diretto da Adriano Bonfanti in collaborazione con Giggi Reggi e Luigi Albertelli. Protagonista dello spettacolo è Heron Borelli

partito il 3 dicembre al Gran Teatro di Roma il tour 2011-2012 del nuovo musical “Il libro della Giungla”, spettacolo creato a misura delle famiglie, che,dopo il successo riscosso nella scorsa stagione, torna a coinvolgere grandi e piccini con musiche, balletti e canzoni. Tratto dal celebre romanzo “The Jungle Book” di Rudyard Kipling, trasposto e adattato con fantasia al palcoscenico da un team di professionisti di grande esperienza nel settore, “Il libro della Giungla” racconta la storia di Mowgli, il cucciolo d’uomo adottato e protetto dagli animali, anche i più feroci, della giungla indiana. Diretto dalla regia di Adriano Bonfanti – conosciuto ai più come autore di successi televisivi come “Striscia la notizia”, “Paperissima” o “La sai L’ultima?”- che firma il musical assieme a Giggi Reggi e Luigi Albertelli, lo spettacolo gode della firma di Tony Labriola e Stefano Govoni per le musiche, mentre la coreografia dei balletti si avvale della maestria e dell’esperienza di Gillian Bruce della Royal Accademy di Londra, già coreografa di autentici successi quali “Peter Pan” e “High School musical”. E a proposito di grandi successi, ad interpretare il giovane Mowgli sarà ancora una volta Heron Borelli - protagonista del pluripremiato “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante e di “Hollywood” di Massimo Ranieri -

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affiancato da Vittorio Vaccaro, Denise Brambillasca, Mauro Di Maggio, Ilaria Fabrizio oltre che da un eccellente corpo di ballo interprete degli immancabili Bagheera, Baloo, Re Banana, il Colonnello Hatley, Shere Khan, Akela, Kaa cui si aggiungono i due nuovi personaggi generati dalla fantasiosa penna dell’autore ovvero la Signora delle Risposte e l’Albero che parla. Dopo l’esordio romano (e successivamente Varese e Prato), il musical ha preso la volta di tante città italiane che, accogliendolo permetteranno a grandi e piccini di vivere e rivivere la magica vita di Mowgli, giocosa pa-

rafrasi musicale del passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Già annunciate le primissime tappe del tour che durerà sino ad aprile: l’11 dicembre al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, il 18 dicembre al Teatro Victoria di Vittorio Veneto; il 27 dicembre al Teatro Ventidio basso di Ascoli Piceno. Info 055-2001143 Infogruppi 339.2130580 Prevendita su www.ticketone.it Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul tour www.illibrodellagiungla.it

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TEATRO di Fabiola Di Giov Angelo

KATIA BENI BIONDA COME MARILYN /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Dotata di un incredibile talento comico, è un’attrice capace di portare in scena la vita quotidiana con un atteggiamento dissacratore, ma anche con la delicata ironia di una signora del cabaret

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© Foto gentilmente concesse da Gianni Ugolini

ota al grande pubblico grazie alla televisione con Cambi, Panariello e Conti e alla simpaticissima Tina della fiction “Carabinieri” Katia Beni durante i suoi spettacoli non smette di accendere il suo pubblico con un repertorio di grande successo. E oggi, appena varcata la soglia dei magici cinquant’anni, come lei stessa li definisce, ci racconta di quanto il suo mestiere sappia fornirle grossi stimoli, della sua visione della vita come un’energia ad intermittenza, delle sue passioni romantiche e di un sogno da realizzare, avere un posto suo dove mangiare e godere di buoni spettacoli. Hai appena compiuto cinquant’anni. Qualcosa da dichiarare? “Sono finalmente entrata nel magico mondo delle cinquantenni, tra l’altro in buonissima compagnia. Sono con Demi Moore, Madonna e molte altre splendide donne che col passar degli anni diventano sempre più belle. A volte mi chiedo se anche loro abbiano vissuto le magnifiche gioie delle sensazionali fasi della menopausa!”. Qualche valutazione a questo punto della carriera? “Diciamo che le valutazioni mi mettono malinconia. Non sono di quelle cinquantenni che vogliono essere giovani a tutti i costi. Ma mi sento ancora in una fase sperimentale e questo mi dà un forte stimolo. Se si arriva a pensare che a cinquant’anni si hanno solo gli ultimi colpi da sparare, in tutti i sensi, è finita, si smette di investire sul proprio futuro e anche sul passato! Perché come ha detto una volta Giorgio Faletti è importante investire anche sul proprio passato e su quelle cose belle che si sono fatte”. “Prima o poi casco” è il titolo del tuo ultimo spettacolo, ma anche di un tuo libro. Ce ne vuoi parlare? “Prima o poi casco” è prima di tutto il libro scritto con Fabio Genovesi, poi è diventato uno spettacolo teatrale con il quale siamo stati in giro quest’estate e che porteremo al nord, in particolare in Piemonte, a febbraio”. Quali altre novità per il prossimo anno? “A marzo debutterò con un nuovo spetta-

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colo tratto da un altro librettino scritto anni fa “Renzino mon amour. Lui, lei e l'arbre magic”. Il titolo dello spettacolo sarà “Gli inseparabili” e racconterà la vita di una famiglia di folli supereroi, che vivono tutti insieme nella stessa casa. La storia prende inizio a partire dagli anni ’60, in particolare il giorno della morte della splendida Marilyn Monroe, data in cui nascerà la protagonista dello spettacolo, una bionda di nome Katia”. Come mai questo riferimento a Marilyn? “Io ho una passione smisurata per questa straordinaria attrice. Addirittura ho una stanza da bagno nella mia casa interamente dedicata a lei”.

Quanto conta nel tuo rapporto con l’altro sesso il fatto di essere una donna molto ironica e divertente? “Nella vita è molto importante essere simpatici. Lo stesso Giacomo Casanova comprendeva tra le regole di seduzione la simpatia. L’autoironia, in generale, è una dote molto apprezzata e devo dire che, soprattutto nella prima fase della mia carriera, alcuni colleghi comici sono stati attratti da me proprio per la mia simpatia”. Prima di diventare una comica avevi mai pensato di fare altro? “Dovevo laurearmi in fisica, ero molto portata per le materie scientifiche. Poi con il mio fidanzato di allora decidemmo di iscriverci ad un corso di teatro e abbandonare l’università. Feci alcuni seminari e in se-

guito cominciai a studiare alla scuola di Alessandra Galante Garrone a Bologna e da lì è iniziata la mia carriera”. Il pubblico televisivo ti ha conosciuto grazie al ruolo di Tina nella fiction “Carabinieri”. Quanto sei legata a quel ruolo? “Molto. La gente mi riconosce per aver dato vita a quel personaggio. Iniziai credendoci poco, poi Tina è cresciuta con me puntata dopo puntata, avevo la possibilità di improvvisare e il copione era diventato con il tempo una sorta di canovaccio. Inoltre quel personaggio mi ha permesso di arrivare alle nuove generazioni. Ne approfitto per ricordare il mio amico Vincenzo Crocitti, che nella fiction “Carabinieri” ha interpretato il vicebrigadiere Bordi, scomparso lo scorso anno. E’ stata una persona veramente molto bella, un uomo buono con il quale ho trascorso momenti divertentissimi a Città della Pieve, in Umbria, dove giravamo la fiction”. Hai esordito con un trio comico tutto al femminile “Le Galline” e dopo circa 20 anni il trio si è riunito. Come è stato? “Con Sonia Grassi avevamo fatto altre cose insieme mentre con Erina Maria Lopresti ci eravamo perse di vista da allora, da quegli anni in cui lavoravamo insieme con Alessandro Benvenuti. Ci siamo riunite nel 2007 ritrovando lo stesso entusiasmo e forse un pizzico di energia in più”. Se non avessi fatto l’attrice comica cosa avresti potuto fare? “Qualcosa che aveva a che fare con il cibo. Ho una sorta di fissazione per i prodotti tipici e i piatti locali, per cui quando mi trovo in un posto nuovo adoro assaggiare le specialità locali. Prima o poi ne farò l’argomento di un mio spettacolo. Tra l’altro il mio sogno sarebbe proprio quello di aprire un ristorante dove mangiare prodotti tipici e assistere a spettacoli e cabaret”. Lasciamoci con qualche tuo appuntamento… “Sarò nel film di e con Graziano Salvadori ‘Sarebbe stato facile’ che abbiamo iniziato a girare da poco e nell’ultimo film dei Vanzina in una scena girata a Firenze e poi c’è lo spettacolo ‘Gli inseparabili’ che credo ci divertirà molto!”.

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TEATRO

BIAGIO IZZO AL GRAN TEATRO /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Il 20 dicembre il celebre attore comico napoletano sarà in scena con la brillante commedia “Guardami Guardami”

na farsa dell’amore con uomini e donne al centro. Un gioco che si ripete da sempre ma che trova nuovi spunti di fronte a una società in continua trasformazione. Biagio Izzo presenta «Guardami Guardami», brillante commedia scritta con Bruno Tabacchini e con la regia di Claudio Insegno, in scena il 20 dicembre (ore 21:15) al Gran Teatro di Roma. L’organizzazione è a cura dell’agenzia Ventidieci. In scena Teresa Del Vecchio, Francesco Procopio, Federico Perrotta, Sabrina Pellegrino, Valentina Olla e Gino Cogliandro; Luigi Ferrigno alle scene, costumi di Graziella Pera e coreografie di Germana Bonaparte. Le musiche sono di Paolo Belli. La vita coniugale di una giovane coppia fa da sfondo alla storia dove i protagonisti sono lui e lei. Lei, la fede nell’amore «fonte del nostro essere che unisce le cellule della vita e crea intorno l’energia positiva che porta verso la realtà assoluta». L’amore muove il sole, le stelle e tutto l’universo, pensa lei. Lui pensa invece che l’amore sia peggio di uno tsunami: una forza della natura; un tornado che può abbattersi sulla tua casa, che ti scoperchia il tetto lasciandoti sul lastrico. La storia va avanti così da secoli, incentrata com’è sulla visione diversa dell’amore di lui e lei. Lei che non sopporta il pensiero che lui la tradisca, nemmeno col pensiero. Lui che

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non ha altri pensieri e pensa solo a quello. Lei e il dubbio che la martella, il sospetto che non le dà tregua: lei che non dà tregua a lui. Uno dei disastri più frequenti che l’umanità ha dovuto affrontare nel corso della storia risiede proprio nell’incapacità di arginare il dramma dell’amore usando il cervello. Una commedia, la vita, tutta da ridere, con uomini e donne, polarità opposte ma complementari, alla ricerca perenne di una dimensione dove si possano incontrare; con lei sempre più convinta che, nonostante tutto, «l’amore è l’essenza della vita e guai a chi me lo tocca»; e lui sempre più proteso ad affinare l’arguzia, l’astuzia, l’espediente; a sperimentare nuove soluzioni, in cerca dell’invenzione geniale, del “rimedio”, per-

ché il venerdì sera c’è il tavolo con gli amici e guai a chi me lo tocca. Il rimedio è tutto lì, nella capacità di Biagio Izzo di ipnotizzare le donne. Ebbene sì, questa volta il colpo di teatro è un fluido che, attraverso lo sguardo magnetico, il movimento delle mani e il suono della voce, consente a Biagio (Vito Prudente nella storia) di addormentare le sue donne. Lui dice «guardami…guardami…» e queste cadono addormentate ai suoi piedi. Ma è solo una farsa la nostra; una via oltre l'uomo e la donna capace di offrire un nuovo presente, una armonia diversa, in una finta realtà. Infoline e prevendite: 0773/414521 0773/664946 www.ventidieci.it - info@ventidieci.it

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TEATRO

ROMA RIDENS LA CAPITALE DELLA RISATA /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Direttamente da “Zelig” e da “Colorado”, il 3 marzo sbarcano al Gran Teatro Gabri Gabra, Giacobazzi, Fichi d’India, Gem Boy, Sgrilli e Giorgio Verduci

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i scrive «Roma Ridens» e si legge divertimento assicurato. Direttamente da Zelig e Colorado, sabato 3 marzo sul palco del Gran Teatro (viale Maurizio Barendson – Saxa Rubra) arrivano Gabri Gabra, Giuseppe Giacobazzi, i Fichi d’India, Gem Boy, Sergio Sgrilli e Giorgio Verduci. Un evento unico nel suo genere, che riunisce i comici più amati del piccolo schermo in un solo grande spettacolo. A cominciare da Gabri Gabra, ovvero Daniele Ronchetti, che da sempre si pone come obiettivo «far ridere con un linguaggio nuovo, al passo con i tempi, moderno, da strada»; lui infatti non vive lo spettacolo come un monologo, ma come uno spazio dove il pubblico può sbizzarrirsi, cantare e ballare. Per questo motivo porta sempre con sé Mr Dibe, uno dei dj più dinamici e coinvolgenti del panorama nazionale. Il risultato? Nessuno spettacolo di cabaret era mai stato coadiuvato da un dj sul palco. Non hanno certo bisogno di presenta-

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zioni i Fichi d’India che, dividendosi tra cinema, teatro e televisione, continuano a registrare consensi tra il pubblico di tutte le età. Il loro esordio risale al 1989 - per gioco - al «Fuori pasto», un locale di cabaret a Varese; da allora è iniziata la loro ascesa che li ha visti – tra gli altri - protagonisti anche dei cinepanettoni «Merry Christmas» (2001), «Natale sul Nilo» (2002) e «Natale in India» (2003). L’ultima stagione di Zelig ne ha sancito la definitiva consacrazione e lui promette grandi sorprese: parliamo di Giuseppe Giacobazzi, che racconta vicende di vita quotidiana con una mimica e un umorismo unici. Una passione trasformata in un mestiere, tante risate e indiscussa genialità fanno dei Gem Boy la realtà musicale di oggi. Dal 1992, anno di uscita di «Amici fidati!», sono arrivate le prime conferme e una miriade di brani che hanno visto dilagare una vera e propria «GemBoymania». Difficile rinchiuderlo in una definizione e se, inevitabilmente, lo Sgrilli comico troneggia per popolarità sugli altri, è impossibile capire Sergio senza

tener conto degli Sgrilli musicista, cantante, attore, regista, interprete, autore, improvvisatore. Amante della semplicità dai diversi piani di lettura, continua a ripetere a tutti «Devi vedermi dal vivo!» ed è su questo che da sempre punta. «Recitando apro tutti i rubinetti dell’energia che nella vita di tutti i giorni contengo per carattere, per paura della legge e rispetto delle istituzioni»: Giorgio Verduci è un vulcano e il pubblico lo ama proprio per questo. Nel 2008 è entrato a far parte del cast di Zelig Arcimboldi con Padre Donovan, il predicatore dell’amore che si fa trasportare con fervore dalle parabole ricche di citazioni della vita quotidiana; nel 2009 è uno dei prestigiosi quasi-inviati del Quasi-Tg di Rocco Tanica e nell’edizione Zelig 2010 ha presentato il signor Verduci che trova sfoghi «vivaci e alternativi» alle ingiustizie e alle prepotenze. Infoline e prevendite: 0773/414521 - 0773/664946 www.ventidieci.it - info@ventidieci.it

Da Sinistra: Giacobazzi, Fichi d’India, Sergio Grilli, Gabri Gabra, Gem Boy

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TELEVISIONE di Silvia Giansanti

TANIA ZAMPARO: IL GIORNALISMO E’ LA MIA SFIDA /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Una delle più note ex Miss Italia adesso è uno dei volti femminili più amati di Sky Sport. Ha seguito di recente i mondiali di rugby che si sono svolti in Nuova Zelanda al fianco dei grandi campioni Diego Dominguez e John Kirwan

© Foto di Marco di Marco

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efinita la “bella tra le bestie del rugby”, la nostra ex Miss Italia ha seguito negli orari più disparati tutte le partite che si sono svolte dall’altro capo del globo, arrivando anche a lavorare venti ore al giorno, frutto della sua meticolosità e della sua preparazione nel campo giornalistico. Eleggerla Miss Sky Sport potrebbe risultare superfluo, visto che le sue colleghe giornaliste sono tutte belle e preparate, come afferma lei stessa. Nei suoi sogni non c’era quello di fare la giornalista sportiva. In passato ha scritto qualche piccolo articolo sulla Lazio, la sua squadra del cuore, ma adesso la sua ambizione è quella di diventare competitiva in questo campo. Non a caso presenta i grandi eventi sportivi di Sky. Tania, sono trascorsi oramai dieci anni dall’elezione di Miss Italia. Qual è l’esperienza che ti ha arricchito e soddisfatto maggiormente fino ad oggi? “Ognuna mi ha dato qualcosa di diverso e mi ha arricchito, forse la sfida più grande è quella attuale che ha a che fare con il mondo del giornalismo. Lo faccio da tre anni e mezzo, ho ancora molto da imparare ma posso affermare di essere contenta dei risultati”. Lo sport è una passione di vita oppure l’incontro è stato casuale per lavoro? “Lo sport era una simpatia di vita che mi ha da sempre appassionata perché è coinvolgente, è bellissimo ed ha storie eccezionali da raccontare”. Il tuo sport preferito? “Da praticare la pallavolo e da guardare il rugby e il calcio”. Tra i tuoi sogni del passato c’era quello di fare la giornalista sportiva? “No, l’incontro con lo sport è stato un incontro professionale ma fino al momento in cui mi hanno chiesto di farlo, non avrei mai pensato di fare la giornalista sportiva. Diciamo che il giornalismo mi ha sempre affascinato e in passato l’ho praticato effettuando le interviste e facendo i documentari”. Le colleghe donne che ammiri nell’ambito di questo settore? “Dirne una piuttosto che un’altra, vorrebbe dire fare un torto e allora vada per tutte le donne giornaliste sportive di Sky. Belle, preparate, ognuna con caratteristiche diverse e molto professionali”. So che per seguire i mondiali di rugby hai avuto orari impossibili di lavoro. Parlami di quest’esperienza. “Le partite si sono dispu-

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tate in Nuova Zelanda e quindi mi sono dovuta adeguare al fuso orario perché iniziavano alle due di notte. Mi sono trovata a lavorare sulle diciotto-venti ore al giorno. Terminate le partite, dovevo preparare la diretta del giorno dopo e anche questa è stata un’esperienza utile per capire che il nostro corpo quando si trova davanti a determinate esigenze, ci stupisce. Per qualche settimana ho dormito al massimo tre ore a notte”. Sicuramente anche l’adrenalina ti ha aiutato. “Sì, è quello il segreto, ma anche la responsabilità che ho di fare un buon prodotto con molta coscienza. E’ anche questione di carattere”. Ti appassiona più il rugby o il calcio? “Completamente il rugby, è una cosa incredibile”. Vivresti questo sport di persona dentro una squadra vera? “Sai che ho pensato di farlo? Visto che si tratta dello sport più complesso dal punto di vista delle regole, forse affrontandolo di persona capirei meglio i meccanismi. Il rugby femminile è molto diverso da quello maschile, ma comunque rischierei di presentarmi in video con i lividi o con il mal di schiena”. Non ti sei sentita fisicamente un pesce fuor d’acqua in mezzo a colonne d’Ercole quando in tv eri affiancata dai campioni di rugby? (Ride)“Alcuni giocatori di origine Maori (gli All Blacks ndr) sono davvero enormi, un po’ mi hanno impressionato e di fronte a qualcuno mi sono trovata in imbarazzo. Comunque non sono tutti così, questo sport dà la possibilità di giocare a tutti i tipi a seconda

delle esigenze di campo”. Come sono caratterialmente i giocatori di rugby? “Sono assolutamente gentili e la maggior parte dei professionisti che giocano nella Nazionale sono tutti laureati”. A proposito di Nazionale. Come vedi l’Italia nel rugby? Perché questo sport da noi non ha attecchito più di tanto? “Noto personalmente una crescita rispetto ad esempio a dieci anni fa e se l’Italia riuscirà ad avere soddisfazioni, ci sarà una maggiore attenzione nei confronti di questo sport. Non dimentichiamoci che nei Paesi in cui il rugby è molto diffuso, lo si deve ad una cultura diversa grazie all’inserimento nelle scuole”. Com’è stata la finale di quest’anno? “Emozionante fino alla fine. Ha vinto la Nuova Zelanda con la fortissima squadra degli All Blacks. Non vinceva la Coppa del Mondo dal 1987 e ha rischiato di perdere contro la Francia, visto che è riuscita a farla franca per un solo punto. Ho avuto il batticuore fino all’ultimo”. Per quale altro sport ti faresti una cultura per poter condurre un programma tv? “Per tutti!”. Tutti? Qualcuno per cui non trovi interesse ci sarà. “Sì, per il cricket e l’hockey su ghiaccio. Non mi stimolano affatto”. Se non sbaglio sei una delle poche che non è incappata in un reality. Come mai questa scelta? “Amo i talent show e non mi fanno impazzire i reality e quando mi è stato chiesto di farli non me la sono sentita. Non sono fatti per la mia personalità e non sono nella mia filosofia professionale. Poi nella vita mai dire mai...”.

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MUSICA di Camilla Rubin

o scorso 6 novembre gli Mtv European Music Awards hanno preso d'assedio Belfast, la capitale dell'Irlanda del Nord, piazzando i diversi artisti in tre diverse location: l'Odyssey Arena, dove sono avvenute le premiazioni; il palco davanti al municipio, la City Hall, dove hanno suonato Snow Patrol e Jason Derulo; e la Ulster Hall, dove si sono esibiti i Red Hot Chili Peppers. Ne è emerso che il pop internazionale è una questione riservata alle donne e ai teenager, con il trionfo di Katy Perry, Lady GaGa, Justin Bieber e Selena Gomez. L’unica stilista presente alla kermesse è stata Olga Sorokina designer della maison francese degli zar russi IRFE Paris. Ha sfilato sul tappeto rosso con il super-mo-

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dello internazionale Anthony Key poi per partecipare in qualità di ospite al party super – esclusivo tenutosi allo Europe Hotel. Regina della serata è stata Lady Gaga che ha sfoggiato look favolosi e ha anche fatto incetta di premi, si è aggiudicata ben quattro statuette: Best Female, Best Song (‘Born This Way’), Best Video (‘Born This Way’), Biggest Fans! STORIA Gli MTV Europe Music Awards, in sigla EMAs o EMA, sono una manifestazione organizzata dall'emittente televisiva MTV Networks Europe, dove vengono premiati i cantanti e le canzoni più popolari nel vecchio Continente. La prima edizione degli MTV Europe Music Awards si

è tenuta nel 1994. In origine questo premio era stato pensato in alternativa agli americani MTV Video Music Awards. Oggi è una delle trasmissioni di punta del settore nel mondo. Gli MTV Europe Music Awards si tengono ogni anno in una diversa città europea 1998 a Milano e nel 2004 a Roma. La premiazione viene trasmessa ogni anno dal vivo da MTV, e tra i premi assegnati ve n'è uno per il miglior artista di ogni paese europeo in cui è trasmessa l'emittente televisiva musicale. I premi sono assegnati tramite votazioni sul sito ufficiale, in cui gli utenti possono votare i loro artisti preferiti per la candidatura e successivamente decretare il vincitore di ogni categoria. Foto gentilmente concesse da Creativeideas.tv

MTV MUSIC AWARDS BELFAST INCORONA LE STAR ///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Le donne protagonist agli Mtv European Music Awards con il trionfo di Kate Perry e Lady GaGa. L’ex modella Olga Sorokina è stata l’unica stilista presente all’evento

Da Sinistra: Olga Sorokina con Katy Perry, con Anthony Key, con David Hasselmoff

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MUSICA

MICHELE ZARRILLO UNICO AL MONDO /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Michele Zarrillo ritorna sulle scene il 21 gennaio con un concerto ricco di emozioni al Gran Teatro di Roma. L’organizzazione dell’evento è a cura dell’agenzia Ventidieci uscito martedì 20 settembre il nuovo album del cantautore romano «Unici al Mondo» (su etichetta Sony Music), che arriva a cinque anni dal precedente «L’alfabeto degli amanti», a cui avevano fatto seguito un “best” e un cd più dvd live. Nel nuovo album, frutto di un anno e mezzo di lavoro, dieci nuove canzoni che lo confermano musicista e compositore elegante e raffinato, teso alla ricerca nei contenuti, negli arrangiamenti e nelle soluzioni armoniche, che danno al progetto nuova linfa e un respiro internazionale. «Ognuno di noi è unico al mondo, ognuno ha una storia, un destino, una via, ognuno ha il suo tempo»: suona come uno slogan, in «Unici al Mondo» l’originalità, l’irripetibilità dell’individuo e del suo mondo sono il concept che unisce le nuove canzoni. La centralità dell'uomo con le sue emozioni, le pulsazioni da vivere in un futuro da costruire insieme, tra illusioni e aspirazioni, condivise con il prossimo, con la persona amata, con un figlio. Temi intimistici e sociali si alternano nel disco, i cui testi sono firmati da Giampiero Artegiani, suo amico “storico” con cui ha condiviso gli inizi del percorso musicale nella band “Semiramis” e che, dopo tanti anni, è tornato a scrivere con il cantautore. L’album suona immediato, di grande respiro musicale, che spazia dalla migliore melodia italiana ai suoni che richiamano alcuni angoli del

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mondo. Le canzoni: «Unici al Mondo»; «La prima cosa che farò»; «In questo tempo»; «Dolce incanto»; «Il mio amico timido»; «Quei due»; «La piccola mela»; «Malinconica solitudine»; «Nati in Africa»; «Scegli la preghiera». Nel nuovo disco «Unici al mondo» c’è tanta musica e poesia, come nelle migliori canzoni d’amore da sempre “marchio di qualità” di Zarrillo, «La prima cosa che farò» e «Dolce incanto». O come nella filastrocca dedicata al figlio nato da poco, «La piccola mela». Ma ci sono anche attimi di riflessione, come nel brano «In questo tempo», che esprime amarezze e speranze dell’uomo, che da sempre aspira a un

mondo migliore, e «Il mio amico timido». «La prima cosa che farò» è il singolo che ha anticipato in radio l'uscita del disco. Una ballata tra le più belle e ispirate del cantautore romano (che ci riporta alle emozioni di «Cinque Giorni», per intenderci), la composizione musicale di questo brano è condivisa con Roberto Guarino, con cui ha realizzato e arrangiato il disco. Produttore e musicista nel nuovo progetto, Michele Zarrillo appare di nuovo all’apice della sua creatività artistica, in un momento di grande rinnovamento, sia dal punto di vista musicale, sia nei contenuti. Capace di scrivere alcune “perle” della nostra musica, è un artista che, da sempre, pone al centro delle proprie composizioni la ricerca della qualità, con sincerità, senza compromessi, guardando al di là delle mode del momento e prendendosi tutto il tempo necessario per realizzare al meglio le sue opere: questo lo stile con cui ha consegnato alla musica italiana canzoni “evergreen” come «Cinque giorni», «Una rosa blu», «La notte dei pensieri», ma anche «L’elefante e la farfalla», «Il canto del mare», «Strade di Roma», «L’amore vuole amore», «Ragazza d’argento», «L’Alfabeto degli Amanti» e «L’acrobata», tra le altre. Infoline e prevendite: 0773/414521 - 0773/664946 www.ventidieci.it - info@ventidieci.it

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MUSICA di Alessio Certosa

OSVALDO SUPINO CONTROVERSO, DISCUSSO, ECCENTRICO /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// E' la web star italiana più forte del momento. Ha avuto tre nomination ai BT Digital Music Awards, battendo persino una certa Kylie Minogue. E' un personaggio che riesce a far parlare di sé in ogni occasione ed è appena uscito con il suo primo EP intitolato “Here I am”: sono qui

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27 anni, Osvaldo Supino è l’unica web star italiana. L’unico artista che, nato prevalentemente dal web, è riuscito a conquistare in breve tempo la ribalta mediatica. Di lui hanno parlato tutti, dal TG1 al TGCom, da Metro a Vanity Fair. E' il più cliccato e discusso in rete tanto da detenere il record come unico italiano nominato 3 volte ai BT Digital Music Awards in Inghilterra, dove lo scorso ottobre ha battuto perfino Kylie Minogue con oltre 42.000 voti provenienti da tutto il mondo nella categoria “miglior sito ufficiale” Per lui sono arrivati anche ottimi risultati anche in classifica, grazie a tre singoli pubblicati classificati nella top10 dei più scaricati su Itunes. Il sound pop internazionale, curato tra Milano e Los Angeles con autori come Ferras (The Matrix, Adam Lambert, Katy Perry), Latisha Van Simon (collaboratrice di Stevie Wonder) e l’attenzione quasi maniacale allo style e ai dettagli l’ha reso sicuramente uno dei più glamour e ricercati nel panorama musicale italiano. L'ultimo singolo “When I think about sex”, scritto da Charlie Mason (autore di numerosi successi di Miley Cyrus, Boa e Sarah Connor), Richard Hymas (produttore della band inglese The Situation) e John Matthews, pubblicato il 28 ottobre, ha raggiunto la posizione numero 4 della chart dance di Itunes del 29 ottobre e fa da apripista all’EP “Here I am”, uscito il 25 novembre scorso. L'ultimo tour partito dal Queen di Parigi, ha toccato la maggior parte delle discoteche più importanti d'italia totalizzando in totale circa 250.000 spettatori. Osvaldo, parlaci della tournée. “Amo andare in tour. E’ il momento in assoluto più bello e gratificante. L’incontro con il pubblico è sempre motivo di crescita e di ispirazione anche per i lavori futuri. Quest’anno abbiamo girato tanto, siamo partiti dal Queen di Parigi e abbiamo toccato poi un po’ tutta Italia. E’ stata un’estate fantastica”. E questo cambio di immagine? E' una tua scelta o te l'hanno consigliato? “Mi piace evolvermi, sia nel sound che nell’immagine. Ogni volta che esco con un nuovo progetto mi piace rivoluzionarmi e proporre un mondo nuovo, che sia una nuova ispirazione per chi mi segue. Ho la

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fortuna di essere circondato da amici professionisti che valutano con me le idee e mi consigliano. Ma c’è sempre da parte mia una ricerca costante. Guardo tantissime riviste di moda, mi guardo intorno continuamente”. Hai intitolato il tuo EP “Here I am”, che vuol dire “sono qui”. A cosa si riferisce? “Eccomi qui, come sono. Con le mille sfaccettature, con il mio linguaggio, per quello che sono. E’ un lavoro in cui mi sono messo totalmente a nudo. Sono 5 pezzi nuovi, totalmente uno diverso dall’altro ed è un progetto in cui credo tanto. Ho avuto la grande fortuna di lavorare con degli autori importantissimi che hanno scelto di far parte di tutto questo semplicemente perché credono in me e nel progetto. Quando hai qualcuno che ha scritto per Miley Cyrus e ti regala un pezzo non puoi che sentirti tanto fortunato e motivato a far meglio”. Ti sei messo a nudo anche nella cover di “When I think about sex”. Come mai que-

sta scelta? “Voi cosa immaginate quando pensate al sesso?”. Come scegli di solito i pezzi da interpretare? “Mi baso molto sull’istinto. Di solito al primo ascolto so già se la registrerò oppure no. Un pezzo deve avere energia, passione. E questi 5 pezzi, ognuno a suo modo, hanno davvero un’intensità pazzesca”. Come riesci a conciliare l'aspetto provocatorio sul palco e la semplicità che hai nella vita di tutti i giorni? “Non credo di essere provocatorio, semplicemente mi piace essere ciò che sono e non mettere censure. La provocazione forse è in ciò che gli altri vogliono vedere più che in quello fai e dai concretamente tu. Alle volte sono loro che hanno l’esigenza di metterti in quella categoria più che tu ad esserlo per davvero. La mia vita privata è molto tranquilla. Mi piace stare con le persone che amo, andare al cinema e cucinare. E’ in quel momento che trovo la vera felicità. Per loro sono semplicemente Osvaldo”. Come è cambiata la tua vita e come sei cambiato tu negli ultimi anni? “Credo di essere diventato più consapevole di ciò che sono e di quello che voglio e questo mi aiuta a vivere in maniera per certi versi più tranquilla. Ho affrontato un sacco di difficoltà legate al mio lavoro ma anche alla mia vita privata che mi hanno fatto capire l’importanza di imparare a proteggersi da alcune cose. Ho imparato ad avere un occhio di riguardo per le cose che contano davvero. A rimanere in piedi, a contare su me stesso, e a sentirmi orgoglioso di ciò che sono e ciò che faccio”. Sei un fenomeno del web, pensi che ci possa essere per te anche un successo televisivo? “Me lo auguro. Oggi la tv serve ancora. E’ importante per arrivare a tanta gente velocemente e per far sentire le tue idee. Ci impegniamo tanto con il mio gruppo di produzione per riuscire a fare sempre più tv possibile anche se non è facile visto che gli spazi dedicati alla musica sono sempre di meno. Ma mi piacerebbe anche per altre cose”. Tipo? “Un ruolo in una sit magari, sarebbe divertente”.



MUSICA

CHARTS CLASSIFICHE TOP TEN EUROPA 1” TAKE A CHANCE ON ME” – JLS 2 “EARTHQUAKE” – LABIRINTH FT. TINIE TEMPAH 3 “WE FOUND LOVE” – RIHANNA FT. CALVIN HARRIS 4 “LEGO HOUSE” – ED SHEERAN 5 “WITHOUT YOU” – DAVID GUETTA FT. USHER 6 “READ ALL ABOUT IT” – PROFESSOR GREEN FT. EMELI SANDÉ 7 “WHAT DO YOU TAKE ME FOR” – PIXIE LOTT FT. PUSHA T 8 “WITH UR LOVE” – CHER LLOYD FT. MIKE POSNER 9 “ME WITHOUT YOU” – LOICK ESSIEN 10 “SEXY AND I KNOW IT” – LMFAO

TOP TEN U.S.A. 1 “WE FOUND LOVE” – RIHANNA FT. CALVIN HARRIS 2 “SEXY AND I KNOW IT” – LMFAO 3 “GOOD FEELING” – FLO.RIDA 4 “SOMEONE LIKE YOU” ADELE 5 “PARADISE” – COLDPLAY 6 “IT WILL RAIN” – BRUNO MARS 7 “PUMPED UP KICKS” – FOSTER THE PEOPLE 8 “LONLEY BOY”– THE BLACK KEYS 9 “IF THIS WAS A MOVIE” – TAYLOR SWIFT 10 “FACE TO THE FLOOR” – CHEVELLE

TOP TEN ITALIA 1 “LA DIFFERENZA TRA ME E TE” – TIZIANO FERRO 2 “STAMMI VICINO” – VASCO ROSSI 3 “L’AMORE È UN GIOCO” – DOLCENERA 4 “NON HO MAI SMESSO” – LAURA PAUSINI 5 “BRUCERÒ PER TE” – NEGRITA 6 “NON TI ACCORGEVI DI ME” – ADRIANO CELENTANO 7 “UNICA” – ANTONELLO VENDITTI 8 “LA NOTTE DEI DESIDERI” – JOVANOTTI 9 “ECLISSI DEL CUORE” – L’AURA FT. NEK 10 “TRA PASSIONE E LACRIME” – EMMA MARRONE

PROFESSOR GREEN Il noto rapper inglese è tornato con il secondo album intitolato “At your Inconvenience” e con il singolo apripista insieme alla cantante scozzese del momento. Il suo vero nome è Stephen Paul Manderson. CHER LLOYD Cantautrice britannica di origine rom, nata nel 1983 e venuta fuori grazie alla partecipazione a “The X-Factor”. Il suo singolo di debutto “Swagger Jagger” è schizzato in vetta alla classifica del Regno Unito.

BRUNO MARS Colonna sonora della saga “Twilight”. Dopo aver visto il film, l’artista ha pensato che questo pezzo sarebbe stato perfetto, visto che si tratta di una ballad accattivante e romantica. Personaggio rivelazione degli ultimi anni, è emerso grazie al singolo “Nothin’on you”. TAYLOR SWIFT Non solo è stata eletta “Woman of the year” dalla celebre rivista Billboard, ma ha anche trionfato ai recenti American Music Awards. Per lei scrivere canzoni è come una droga.

LAURA PAUSINI Il mese di novembre scorso ha segnato il ritorno dell’artista con “Inedito”. Le canzoni che compongono questo nuovo album, tutte in perfetto stile pop alla Pausini, sono state scelte da lei stessa tra 256 provini. L’AURA E’ la versione italiana del successo anni ’80 di Bonnie Tyler “Eclipse of the Heart”. Il singolo in duetto con Nek, anticipa l’uscita dell’album della cantante bresciana previsto per il mese di gennaio.


di Silvia Giansanti in collaborazione con la Foxy John Production - www.foxyjohnproduction.com

SPECIAL GUEST EMELI SANDÉ UN AUTENTICO FENOMENO la nuova artista scozzese che si sta imponendo nelle classifiche di mezzo mondo con il suo pezzo d’esordio intitolato “Heaven”. Questa nuova voce della scena UK, nata ad Alford nel 1987, si ispira a Nina Simone e Lauryn Hill, coniugando il suo sound ai suoni moderni. Prima di intraprendere la carriera musicale, ha studiato medicina presso l’Università di Glasgow. Emeli ha iniziato a godere di una certa popolarità dopo la collaborazione al singolo di debutto del rapper Chipmunk dal titolo “Diamond Rings”. Nel 2010 è apparsa insieme ad un altro rapper, si trattava di Wiley in “Never Be Your Woman” ed è nuovamente stato un successo nella classifica inglese. E’ arrivata così a strappare un bel contratto con una nota casa discografica multinazionale. Ecco uscire quest’anno il suo singolo di debutto, che ha ottenuto buoni piazzamenti nelle classifiche di tutta Europa. Nel passato Emeli ha scritto in veste di cantautrice brani per molti artisti, tra i quali Leona Lewis, Cher, Cheryl Cole, Alesha Dixon e Tinie Tempah. Oggi in patria è considerata il fenomeno dell’anno e il suo primo album intitolato “Our of Version of Events” è atteso all’inizio del 2012.

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NEWS I Litfiba torneranno con un nuovo lavoro nel mese di gennaio per la gioia di tutti i fans. In programma hanno anche un tour che li vedrà esibirsi nell’anno nuovo il 2 marzo a Firenze, il 6 marzo a Milano e il 10 marzo a Roma. Justin Bieber pubblicherà nel 2012 un album di inediti e anche in questa occasione si circonderà di collaboratori del calibro di Kanye West e Drake. Al momento pare che Lil Wayne gli abbia detto no. Noel Gallagher tornerà nel nostro Paese, esibendosi il 12 marzo a Roma e, per il momento, sembra l’unica data italiana in programma. L’ex Oasis sta riscuotendo consensi

con il suo ultimo singolo “If I Have a Gun”. I Negrita, forti del successo che stanno ottenendo con il nuovo disco “Dannato Vivere” e con il primo singolo estratto “Brucerò per te”, intraprenderanno un tour che nei primi mesi del nuovo anno, li porterà nelle principali città italiane. Lady Gaga e sua madre hanno unito le loro forze dando vita ad un’associazione per aiutare i giovani in difficoltà. La Born This Way Foundation sarà un ente no-profit che opererà nel 2012 e che si occuperà di programmi atti a sensibilizzare i giovani e dare sostegno alle vittime di bullismo e abbandono.

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EVENTI

DOPPIO COMICO UN DEBUTTO DI APPLAUSI E RISATE /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Massimo Bagnato e Mr Phino hanno inaugurato la rassegna di comicità al Teatro Anfitrione di Roma. Tanti gli ospiti presenti

pplausi e risate hanno fatto da sfondo al Teatro Anfitrione al debutto dello spettacolo di Massimo Bagnato e Mr Phino “2mAtti unici”, primo appuntamento della Rassegna “doppio Comico” ideata e organizzata da Fabrizio Perrone, Roberto Galiani

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e Laura Barbini, una sorta di summit della comicità che accompagnerà i romani fino a domenica 11 dicembre. Tanti i nomi degli artisti proposti da doppio Comico così come tanti i nomi degli amici e colleghi presenti in sala come Debora Salvalaggio, Alessandra Canale, Nino Taranto, Gennaro Calabrese,

Marco Capretti, Fabrizio Gaetani, Marco Passiglia, Mago Lupis, Andrea e Simone, Alessandro Serra, Robert Steiner, Cristina Galardini e Bruno De Stephanis che assieme al pubblico si son lasciati volentieri coinvolgere dal gustoso nonsense di Bagnato e dalla travolgente bravura di Gianfranco Fino.

Da Sinistra: Massimo Bagnato con Mr Phino, Nino Taranto con sua moglie, Alessandra Canale con la nipote

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EVENTI di Ettore Luttazi

IL PREMIO CIAMPI PREMIA I TALENTI /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Aurora Pacchi e Antonella Gualandri, meglio conosciute come Voc&Piano, giĂ intervistate da GP magazine, hanno ottenuto un importante riconoscimento per la miglior cover

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inno di Mameli, in occasione del 150° dell'unità d'Italia, di reggae vestito nell'originale versione de La Banda Improvvisa. E la serata ha inizio. la finale della XVII° edizione del “Premio Piero Ciampi” che si è svolta il 15 ottobre al Tetro Goldoni di Livorno. Sul palco, oltre ai vincitori di quest'anno, numerosi ospiti che da quello stesso palco sono già passati. Un'edizione quasi tutta al femminile, dedicata a Piero Ciampi e alle sue donne. Il premio per la miglior cover di Piero Ciampi è stato assegnato al duo Voc&Piano, Aurora Pacchi e Antonella Gualandri. GP Magazine le aveva già incontrate nel 2009 ai tempi del loro album d'esordio, “Sono solo parole” (Centauro Records, 2008), e del successivo tour in numerosi teatri e manifestazioni musicali italiane. Aurora e Antonella hanno interpretato “Livorno” e “Fino all'ultimo minuto”, quest'ultima una delle canzoni meno conosciute del cantautore livornese, e hanno incantato la platea con le loro interpretazioni delicate che non stravolgono mai l'originale pur dandogli un sapore nuovo. Il premio nazionale è andato alla pisana Sara Bianchi e al suo progetto Sarah dei Vetri, mentre il premio per il miglior album d'esordio è della giovanissima Carlot-ta una cantautrice che farà parlare di sé. Poi è stata la volta degli ospiti. Una raffinatissima Cristina Donà, vincitrice

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alla prima edizione del Premio Ciampi nel 1995, seguita da Paola Turci che dopo aver interpretato “Tu con la testa, io con il cuore “ non può nascondere la tensione che si prova nel misurarsi con le canzoni di questo cantautore. Brunori Sas vincitore nel 2009 con il suo album d'esordio “Vol.1” (Pippola Music, 2009”, è la migliore scoperta degli ultimi anni. Il cantautore cosentino ha interpretato alcuni brani dal suo ultimo album, “Vol.2. Poveri Cristi” (Picicca , 2011) e la sua, a volte ironica , a volte più manifesta malinconia ha ricevuto l'ammirazione più sentita da tutto il teatro. E infine Ginevra di Marco ha riportato sul palco insieme sé Brunori Sas, Cristina Donà e Paola Turci per una performance di “Stazioni Lunari” il pro-

getto ideato dal suo compagno di vita e di professione, Francesco Magnelli, che dal 2001 riunisce, di volta in volta, artisti con repertori diversi dando vita in ogni occasione ad uno spettacolo nuovo e originale. “Andare, camminare, lavorare” di Piero Ciampi e infine “Malarazza”, un canto popolare scritto nel 1857 da Lionardo Vigo già ripreso nel 1967 da Domenico Modugno. La serata finisce con il coinvolgimento generale del pubblico. A condurre per la prima volta è stato Paolo Pasi, giornalista di Raitre che, insieme al direttore artistico Franco Carratori, ha più volte ricordato il giornalista e musicista Ernesto De Pascale, da sempre presenza fondamentale per il Premio in veste di conduttore e giurato.

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EVENTI

ABRS DIFFERENT GALA /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Straordinario evento per promuovere Global Compact Network Italia e lanciare Abrs, la prima expo B2B, dedicata al mondo del food and beverage

rande successo dell’evento, firmato Around Bar Roma Show,“The ABRS Different Gala for Global Compact Network Italia”, che si è tenuto nella storica location del Salone delle Fontane arricchita da un suggestivo allestimento scenografico. Dedicata al Global Compact Network Italia, presieduto dal Prof. Marco Frey, l’iniziativa ha voluto promuovere lo sviluppo della Piattaforma di Sostenibilità delle Nazioni Unite e il “Patto Globale" (condivisione di principi universali relativi a diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione) lanciato dall'allora Segretario Generale ONU, Kofi Annan. La soirèe, presentata da Alessandro Cecchi Paone e Raffaella Cesaroni (Sky Tg24), è stata il momento di lancio di Abrs, la nuova expo B2B organizzata da Promo Siarco, dedicata al mondo del food and beverage che si terrà a Fiera Roma da domenica 13 a mercoledì 16 novembre 2011. “Tutto ciò che il Potere del Mondo fa, lo fa in un circolo. Il cielo è rotondo, e ho sentito dire che la terra è rotonda come una palla, e che così sono le stelle… Il sole sorge e tramonta sempre in un circolo. La luna fa lo stesso, e tutt’e due sono rotondi…” Alcune frasi di Alce Nero, sciamano Sioux, recitate da una voce narrante d’eccezione come Francesco Venditti, che ha dato inizio alla serata che è stata anche un raf-

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Beatrice Luzi e Francesco Venditti

Alessandro Borghesee eA. Circiello

finato viaggio all’insegna della degustazione delle vere eccellenze culinarie Made in Italy, come la birra italiana di qualità dei mastri del Birrificio Angelo Poretti, le raffinatezze culinarie degli chef di Alma, Scuola Internazionale di Cucina, i cestini di gelato italiano dei Maestri di Carpigiani, per finire con note di gusto con il limoncello Pallini e un buon caffè dedicato agli intenditori da Buscaglione. Nutrito il parterre delle personalità presenti alla serata, accolti dal project manager, Paolo Frullini: Alberto Frausin (Managing Director Carlsberg Italia S.p.A.), Pierstefano Berta (Direttore Industriale Pernod Ricard Italia), Stefano Bruno (Direttore

Marco Frey e Barbara Bouchet

Commerciale Pallini), Alvino Ivardi Ganapini (Presidente Alma), Piero Vigorelli (Amministratore Delegato Telecom Italia Broadcasting), Giuseppe Palmieri(Vice Direttore Adn Kronos), Mauro Mannocchi (Presidente Fiera Roma), Barbara Bouchet, Patrizia Mirigliani, Alessandra Canale con Antonio Caliendo, Didi Leoni, Tiziana Luxardo, Beatrice Luzi, Alessandro Borghese, Alessandro Circiello, Flavia Vento, Daniela Martani. La serata è stata realizzata grazie al contributo di: Alce Nero Mielizia, Alma, Buscaglione, Carlsberg, Limousine Roma Service, Pallini, Omab per Carpigiani Gelato, Pernod Ricard, Sostenibile srl.

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VITA DI NOTTE di Roberto Gismondi

LA CAPITALE PIÙ COOL E MONDANA

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D sinistra: Augusto Minzolini, Elena Ossola, Eleonora brigliadori e Roly Kornblit, Pippo Baudo e Simona Marchini, Daniela Martani, Demetra Hampton, Renato Balestra, Giorgia Giacobetti, Carlo Giovannelli, Metis Di Meo e Roly Kornblit, Lino Patruno, Fausto Brizzi, Giorgia Giacobetti, Adriano aragozzini, Silvia Venturini e Adriano Franchi.

e serate capitoline hanno continuato a regalare un’onda lunga d’estate e i perdigiorno contenti delle delicate serate ottobrine ritardano il cambio di stagione. Tra inaugurazioni, locali e cene post vacanza, gli incontri si moltiplicano giorno dopo giorno. E’ il momento giusto per il lancio di nuovi marchi, temi e stili. Un’elegante cena organizzata dal press agent Emilio Sturla Furnò al Margutta ristorante ha avuto luogo proprio per suggellare il successo di FACE TV, la prima emittente tv dedicata interamente alla cura del viso in tutte le sue forme. Tantis-

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simi amanti della bellezza, nonché amici e curiosi, hanno reso omaggio al patron del progetto tv Roly Kornblit e allo staff di professionisti di cui si circonda. Tra i molti personaggi dello spettacolo e giornalisti, non hanno voluto perdere l’appuntamento: l’Ambasciatore di Israele Gheido Meir, la sempre splendida Eleonora Brigliadori, la Vice Presidente di Altaroma Valeria Mangani. E poi ancora: Marta Flavi, Stefano Dominella, la stilista Giada Curti, gli attori Livio Bashir, Metis Di Meo, Mita Medici, Alex Partexano, Maria Grazia Nazzari. Un omaggio anche da parte di tanti amici come: Maria Monsè, Max Parodi, Nadia Bengala, Roberta Beta,

Vincenzo Bocciarelli, Emanuela Tittocchia, il Principe Guglielmo Giovannelli, la conduttrice di “Festival Italia in Musica” Paola Delli Colli, e poi Silvia Bertoni del Tg5 e Antonio Pascotto del Tg4. Un coloratissimo menù ha fatto da cornice alla serata di festa attraverso le sue delicatezze vegetariane come: gli antipasti con fragoline di bosco e spinaci freschi, pecorino in crosta di mandorle e polpettine al curry, paccheri agli asparagi e menta fresca, risotto rosa al mirtilllo, timballini di zucchine con fiore sardo e macedonia di frutta esotica. Tutti insieme per festeggiare il successo della web tv dedicata alla salute e all’estetica del viso.

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In alto sinistra: Lucia e Carlo Odescalchi, Isabella Rauti e Gaetano Pedullà, Janet De NArdis, Roly Kornblit e Alex Partexano

n altro imperdibile appuntamento della nuova stagione è stato di sicuro il festeggiamento del compleanno di Giorgia Giacobetti. Figlia del ben noto Tata del QUARTETTO CETRA e dell’attrice Valeria Fabrizi, la bellissima Giorgia ha accolto tantissimi tra amici vip e personaggi dello spettacolo e dell’imprenditoria. Da ELLE in Via Veneto a Roma, tanti gli amici accorsi a darle gli auguri: Adriano Aragozzini, Livia Azzariti, Renato Balestra, Elena Bonelli, Marco Bonini, Fausto Brizzi, Elisabetta Ferracini, Brando Giorgi, il Principe Carlo Giovanelli, Emanuela Grimalda, Antonio Grimaldi, Demetra Hampton, Randi Ingerman, Costantino Lauria consigliere economico Presidenza Consiglio dei Ministri, Didi Leoni, Daniele Liotti, il titolare del brand Belstaff Manuele Malenotti, il Vice Procuratore Generale di Roma Antonio Marini, Leopoldo Mastelloni, Leonardo Metalli, Maurizio Micheli, Augusto Minzolini, Maria Rosaria Omaggio, Elena Ossola, Stefano Pantano, Lino Patruno, Patrizia Pellegrino, Karin Proia, Li-

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lian Ramos, Howtan Re principe persiano, Elena Russo, Dario Salvatori, Monica Scattini, l’On. Bruno Tabacci, il proprietario degli Studios Daniele Taddei, l’imprenditore Andrea Teofilatto e signora (brand Miss Bikini), Federica Tosi (brand Luxury Fashion), Marco Vivio. Agli oltre 400 invitati è stato offerto un menu variegato che spaziava dai piatti della cucina nipponica preparati dallo chef Danny Lho nel ristorante giapponese situato al terzo piano del locale, alle specialità ispirate alla cucina mediterranea del ricchissimo buffet allestito al primo e al secondo piano. Su tutti i piani grande buffet di dolci e variegata selezione di vini e champagne e per non scontentare nessun piano due torte di compleanno con candeline. Immancabile la musica, lo spazio circolare del locale suddiviso su tre piani ha dato la possibilità agli invitati di scegliere tra le sonorità house e revival e le canzoni del piano bar interpretate da Luigi Serrano. Una serata imperdibile per festeggiare Giorgia che si è trasformata in un vero e proprio evento della movida capitolina.

rande entusiasmo e partecipazione per il Premio “Il ratto delle sabine” tenutosi nel delizioso borgo di Poggio Nativo nel cuore della Sabina. Ideato e voluto da Laura Lattuada, giunto alla sua seconda edizione, è un elogio all’intelligenza e alla vitalità delle donne che si sono spese e attivate rendendosi utili a loro stesse e agli altri. Tra gli ospiti Pippo Baudo, Erminia Manfredi (vincitrice del premio lo scorso anno)e Simona Marchini vincitrice della nuova edizione, oltre al Sindaco di Poggio Nativo Vittore Antonini e il Sindaco di Rieti Giuseppe Emili.

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n mese di kermesse e incontri all’hotel Majestic in Roma volti allo scambio e alla comunicazione in un clima decisamente cool, sono stati al centro della vita mondana della Capitale. Una serie di incontri culturali, spaziando dall’attualità all’arte attraverso la presentazione di libri, mostre e incontri partecipativi hanno animato il Kimbo Coffee Hour con l’eccezionale e puntuale organizzazione di Camilla Morabito, amica intima dell’astrologo Branko. Il party d’inaugurazione e gli incontri successivi hanno visto la partecipazione di personaggi del mondo dell’imprenditoria, dell’aristocrazia, dello spettacolo e della cultura tra i quali: Nancy Brilli, Rita Rusic, Maria Giovanna Maglie, Livia Azzariti, Gaetano Pedullà, Adriano Franchi, Cinzia Malvini, Silvia Venturini Fendi, Antonello Sarno, Maria Corbi, Sara Farnetti, Lucia e Carlo Odescalchi, Isabella Rauti, Dario Ballantini e moltissimi altri.

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WEDDING di Claudia Della Ratta

THE WINNER IS... //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Nozze dell’anno? Tutti voi penserete a quelle di William e Kate…

lle 12 di venerdì 29 aprile, Kate Middleton, la giovane cenerentola della middle-class inglese, ha coronato (è proprio il caso di dirlo) il suo sogno d'amore con il principe William. Londra è in festa per il 'sì' reale. Il momento forse più emozionante dell'intera cerimonia è stato quello in cui la voce di “Lady K” ha spezzato il silenzio della favolosa abbazia di Westminster per pronunciare il fatidico "I will". Ma ne siete proprio convinti? Siete certi che questo sia il matrimonio più celebrato, desiderato e voluto da tutto il mondo, anche da quello virtuale? La verità è che tra sogno e realtà, la fiaba dei nostri giorni, è indiscutibilmente legata al “sì” di quella storia d’amore che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso, dove tutti hanno emotivamente preso parte alle nozze: quelle tra Edward e Bella. La saga di Twilight, nell’episodio primo di “Breaking Dawn” è stato l’evento più atteso dell’anno. Molto simili, anche se su piani della realtà diversi, sono le storie di Kate e William, protagonisti indiscussi della riforma della nuova casta inglese, dove borghesia e nobiltà trovano un incontro con il suggello d’amore, e quella di Bella e Edward, che a loro volta incrociano vita umana e vita

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vampira per vivere il resto del per “sempre” con chi, ormai, è diventato più importante della loro stessa vita, fino al sopraggiungere della morte. IL MATRIMONIO NON È UN FILM Ok, forse ci siamo fatti prendere un po’ troppo da questi mondi patinati e hollywoodiani, decisamente lontani da voi futuri sposini, che con ansia da organizzazione da matrimonio, girate con aria persa tra le fiere della sposa, valutando l’ipotesi di affidarvi a quel wedding planner che vi potrebbe rendere tutto più facile, davanti all’incognita della bomboniera e al timing per spedire gli inviti. Però e anche vero che proprio per colpa

di questa frenesia ,inevitabilmente ci distraiamo davanti all’unica cosa importante, l’amore; quello stesso amore che ci vuole insieme per tutta la vita, e di cui spesso ci dimentichiamo. E’ per questo motivo che ogni tanto ci rifugiamo nelle frasi postate ad arte da sceneggiatori, in quelle dei rituali sacri, o tra le righe del gossip, nella speranza di ritrovare quel calore e quel desiderio che ci ha condotti fino a dire “sì”. Se anche a voi è accaduto questo allora siete ancora in salvo dalla alienazione da sentimento. Buon film a tutti voi, e non alzatevi sui titoli di coda, potreste perdere il vostro nome tra i protagonisti.

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12/11

GP MAGAZINE ANNO 12 NUMERO 124 WWW.GPMAGAZINE.IT

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LORENA BIANCHETTI


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