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Anno 1 - numero 1

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Redazione: classe prima D, scuola media Griffini - Casalpusterlengo (Lo)

Lista rossa! (dalla nostra inviata Valentina) -

Dopo l’incontro con la responsabile del progetto “Rosso Scoiattolo”, abbiamo capito che c’è un grande problema: lo scoiattolo rosso è stato inserito già da qualche anno in una lista di animali in pericolo. Chi lo avrebbe mai detto? Magari noi pensiamo che gli scoiattoli siano animali comuni, che ci saranno sempre intorno a noi, e invece… questo animaletto è tra le prede preferite di vari predatori, dal falco al gatto selvatico alla volpe. Il più temuto, però, è la martora che, grazie alle sue doti di arrampicatrice, riesce ad inseguirlo fino nel nido. Eppure, non sono questi i suoi problemi più grandi! Infatti, il territorio dove questo scoiattolo vive si è rimpicciolito in questi anni, e addirittura ci dicono i nostri inviati che in Inghilterra la sua sopravvivenza è in serio pericolo! E in Italia? Che cosa sta succedendo? Seguiteci nel nostro numero speciale per scoprire che è che sta mettendo in pericolo lo scoiattolo rosso e che cosa possiamo fare per aiutarlo!

Chi vi incastra, mister Red?

(intervista esclusiva di Francesca) Abbiamo ottenuto un’intervista esclusiva con mister Red (per gli amici solo Red) e ora ve la proponiamo. Francesca: - Vuole dirci come mai ha deciso di incontrarci? Ci avevano detto che lei è un tipo molto timido! Mister Red: - È vero, ma ormai la situazione è così grave che ho deciso di farmi sentire anch’io. Fr.: - Grave? Vuole spiegarlo ai nostri lettori? M.R.: - Certo! Vede, da un po’ di anni noi Sciurus vulgaris siamo… Fr.: - Come dice? Scusi, sa, ma noi siamo alla scuola media e il latino non lo studiamo ancora… M.R.: - Oh, già, è vero. Vede, il nostro nome scientifico è proprio quello: “sciurus vulgaris”, anche se tutti ci conoscono come scoiattoli rossi o scoiattolo comune europeo… [continua a pagina 2]

Habitat: una parola difficile a cura di Halima

In Italia gli scoiattoli rossi vivono in ogni tipo di bosco, ammesso che vi sia un numero sufficiente di alberi in grado di produrre semi necessari alla loro alimentazione. Nella cartina qui di fianco, la distribuzione degli scoiattoli rossi in Italia: nel nord lo Sciurus vulgaris diffuso anche in Europa centrale e orientale, mentre nel centro e nel sud vi sono lo Sciurus vulgaris italicus e lo Sciurus vulgaris meridionalis.


Chi vi incastra, mister Red?

[segue da pagina 1]

Fr.: - Ah, capito! Ma allora, adesso ci vuole dire perché si è deciso a parlare? M.R.: - Eh! Sapesse! Ci sta rotolando tutto addosso. Per cominciare, in Gran Bretagna, Irlanda e Italia è arrivato il nostro cugino americano (si chiama: Sciurus carolinensis). Questa specie è stata in grado di adattarsi alle nuove aree e di diffondersi rapidamente. Ben presto ci si è accorti che dove arrivava lui, noi scoiattoli rossi in poco tempo sparivamo. Fr.: - Perché? È così cattivo? M.R.: - Ma no! Cosa vuole! È che, guardi, quelli lì mangiano più di noi e mangiano le nostre stesse cose e qualche volta ci portano via le riserve. Così i nostri giovani mangiano meno e sopravvivono meno e noi diminuiamo e quelli là aumentano… Fr.: - Quindi è tutta colpa dello scoiattolo grigio! M.R: - Ma no, ma no! C’è anche il resto! Sa, le foreste dove noi viviamo a volte vengono tolte o diminuiscono, così anche quello contribuisce a farci vivere male. E poi c’è il problema della biodiversità. Fr.: - Della bio… che cosa? M.R.: - La biodiversità! La biodiversità può essere definita come “la variabilità biologica esistente tra tutti gli organismi viventi animali e vegetali della terra”. Più le specie animali e vegetali riescono a vivere tutte insieme sulla Terra, meglio è. Quindi non è che vogliamo ammazzare i nostri cugini americani, ma vogliamo che anche lo scoiattolo rosso, europeo, rimanga, perché ogni volta che una specie scompare è un pericolo per tutto il “sistema Terra”. Fr.: - Allora anche l’uomo fa parte della biodiversità! M.R.: - Brava! Ha proprio capito. Ma il fatto è che l’uomo è anche quello che distrugge la biodiversità o che combina dei guai, come quando ha portato in Europa lo scoiattolo grigio senza pensare alle conseguenze! Fr.: - Ma noi che cosa possiamo fare? M.R.: - Intanto, potete aiutarci a rendere tutti più consapevoli di quello che succede. Anche solo informandosi o facendo informazione perché tutti imparino quali possono essere i danni creati dalle specie invasive ed evitino di rilasciare nell’ambiente animali o piante esotiche. Vuoi essere sempre aggiornato sugli sviluppi del progetto "EC Square. Conserviamo lo scoiattolo europeo!", ricevere tutte le informazioni e le novità su questo progetto di tutela promosso dalla Regione Lombardia? Iscriviti alla newsletter, lo scoiattolo rosso arriverà direttamente sul tuo pc! Vai al sito: http://www.rossoscoiattolo.eu/homepage

Leggete i libri della nostra casa editrice:

Ultime notizie!! (a cura di Kiran) Un decreto è stato firmato in gennaio dai Ministri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dello Sviluppo economico. Siccome lo hanno firmato dei Ministri diversi, si chiama “interministeriale”. Questo decreto dice che ora è vietato, su tutto il territorio nazionale (cioè in tutta Italia), il commercio, l'allevamento e il possesso di esemplari di scoiattolo grigio, la specie americana introdotta in Italia circa 60 anni fa. Il decreto è uno dei primi importanti risultati del progetto LIFE EC-SQUARE per la tutela dello scoiattolo rosso, coordinato da tre Regioni, tre Università e un istituto di ricerca e sostenuto dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Ambiente.


Sfuggire ai predatori: un’arte da scoiattoli!

Abbiamo incontrato un guardiaparco, per approfondire il problema. Un guardiaparco si occupa di vigilanza ambientale e venatoria. Significa che deve osservare e curare l’ambiente e anche i problemi legati alla caccia. “Venatorio”, infatti, vuol dire: che riguarda la caccia.

Ci ha spiegato che, ancora oggi, anche se è illegale, ci sono dei bracconieri che si divertono a sparare agli scoiattoli. I bracconieri sono persone che cacciano di nascosto, anche quando è proibito. E pensare che la legge italiana protegge lo scoiattolo rosso, e chi ne abbatte uno viene punito severamente. Però questo non basta, e alcuni bracconieri continuano a uccidere gli scoiattoli rossi. Come si può fare per rimediare? Questo è un problema che può essere limitato grazie alla vigilanza ambientale e venatoria. Infatti il guardiaparco gira per i parchi con il suo binocolo, pronto a scoprire che cosa sta succedendo nelle zone che deve proteggere. Ma gli scoiattoli non riescono a proteggersi da soli? Certo! Alcune volte riescono a sfuggire ai loro predatori anche soltanto restando fermi, immobili. Certe vote riescono a fermarsi anche se stanno correndo giù da un albero.

Naturalmente l’uomo li può vedere ma altri predatori non ci riescono, soprattutto se il colore della preda (lo scoiattolo) si confonde con quello dell’ambiente. Quando però sono veramente in pericolo, agli scoiattoli non resta che scappare a coda levata! Per comunicare tra di loro il pericolo o l’agitazione, gli scoiattoli battono forte i piedi per terra, con forti squittii di accompagnamento. Gli squittii sono i versi che fanno gli scoiattoli. Certe volte muovono anche la coda: un colpo con la coda per terra vuol dire “allarme!”.

La soluzione del gioco di pagina 4:


L’angolo del gioco

Avete letto tutto attentamente? Avete imparato tutto quello che c’era da imparare? Mettetevi alla prova! Qui sotto c’è un “crucipuzzle”. Nascoste in mezzo alle lettere ci sono ventinove parole che riguardano lo scoiattolo rosso e tutto quello che lo riguarda. Dovete trovare queste parole, che sono scritte in su e in giù, in avanti e indietro, e anche in diagonale. A volte si incrociano tra loro e a volte no. Provate a cercarle. Se proprio non ce la fate, a pagina 3, capovolta, trovate la soluzione...


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