Pellico on line 6 17

Page 1

volume 14 numero 1- Notiziario del 1° Istituto Comprensivo “S. Pellico” Pachino

Giugno 2017

Solenne celebrazione alla Pellico per gli 80 anni delle mitiche “Scoli viecci”

Graditissimi ospiti: S.E. il Vescovo emerito G. Malandrino, l’on. B. Marziano, il Sindaco di Pachino, R. Bruno, il Direttore Didattico S. Moncada. All’interno:

"80 ANNI: il passato, il presente, IL FUTURO"

Editoriale del Dirigente Scolastico Liliana Lucenti

Un testimone eccellente

intervista al direttore Moncada

Visita pastorale di S.E. mons. A. Staglianò. 1


"80 ANNI: il passato, il presente, IL FUTURO"

Sono trascorsi appena dieci anni dalla grande manifestazione in onore dei 70 anni della "mitica" Pellico ed eccoci ancora qui, pronti a segnare e a raccontare, con la nostra attiva presenza, un altro decennio di vita scolastica. Riecheggiano, in noi, ancora i ricordi di quei giorni ricchi di emozioni, gioia e condivisione. E sono già Ottanta!

Ottanta anni! Un tempo significativo e prezioso, nel quale si è dipanata la storia della nostra Pachino Sempre forte l'emozione e l'orgoglio di essere alla guida di una scuola che da 80 anni rappresenta "la culla" della

cultura pachinese. E' facile, in queste occasioni, lasciarsi andare alla nostalgia dei tempi passati, alla malinconia legata alla consapevolezza di tempi che non ritorneranno più. Tuttavia questa è l’occasione per riflettere su una SCUOLA che ha accolto diverse generazioni di bambini, accompagnandole lungo un periodo storico davvero denso di cambiamenti, di innovazioni, in ambito politico, sociale e soprattutto educativo e didattico. L'edificio, realizzato dopo 4 anni di lavoro e inaugurato nel lontano 28 ottobre del 1936, XV anno dell'era fascista, con la sua solenne maestosità, che incute rispetto ancor oggi, si presentava come una scuola all’avanguardia, dotata di palestra, di Museo didattico, di Laboratorio Scientifico, Cinema, Teatro e locale per la refezione. Segni questi di una struttura che già allora voleva rispondere agli ampi bisogni formativi degli alunni e delle famiglie. Ma d'allora quante modifiche, quanti cambiamenti dentro e fuori la scuola! Si potrebbe dire che tutto è cambiato: i saperi, il modo di lavorare dei docenti, l’organizzazione scolastica, il ruolo dei genitori, le tecnologie per l’insegnamento, gli ordinamenti scolastici. Ma la Pellico è sempre qui, forte, sicura, solenne, pronta ad affrontare le sfide della complessa società moderna. Ah! Se quelle mura potessero parlare! Potrebbero raccontare in prima persona la Storia della Scuola Italiana. Potrebbero dire di volti, episodi, fatiche, pianti, gioie, feste, dolori e speranze. Potrebbero parlare dell'UOMO e di quello che è diventato. Ottanta anni di una scuola radicata nel territorio fra tradizione e innovazione e potremmo dire che nulla è cambiato rispetto allo spirito che ha pervaso la "SILVIO PELLICO" in questi anni: offrire ai bambini esperienze di crescita il più possibile adeguate ai loro bisogni presenti e futuri, aprendosi a percorsi di innovazione continua, con lo sguardo sul mondo. Questo importante anniversario è segno della serietà e dell'impegno che "I Scoli Viecci" hanno saputo dimostr ar e in questi 80 anni. L'istituto si è infatti distinto, sempre, nel tempo per la progettualità che ha consentito di promuovere iniziative di grande valore educativo e sociale. Nel corso di questi decenni, sempre al passo con i tempi, tanti i progetti saggiamente pianificati e realizzati con grande vitalità. Segue in 3^ pag.

2


Segue dalla 1^ pag.

"80 ANNI: il passato, il presente, IL FUTURO"

Sono stati anni, talvolta, faticosi e impegnativi, ma la complessità nella gestione dell’Istituto non ha scoraggiato lo svolgimento delle molteplici attività didattiche e dei numerosi progetti messi in campo per offrire il massimo beneficio ai nostri bambini e ai nostri ragazzi con un lavoro quotidiano di raccordo tra tutte le componenti, dove l’attenzione alla qualità dell’offerta formativa e alla globalità dell’istituzione non è andata a discapito di una identica attenzione anche al singolo dettaglio di cui essa si compone. Il rispetto che l’edificio di Via Cirinnà incute in chi oggi lo frequenta, rispetto dovuto alla sua lunga storia per l’appunto, e la passione educativa che connota le persone che lo vivono, fa dire a molti che “essere alla Pellico ” è motivo di grande soddisfazione. Orgogliosa di condividere questa affermazione. Il legame che lega la sottoscritta alla SILVIO PELLICO è qualcosa di profondo, viscerale, difficile da spiegare e trova le sue origini negli anni 60 ...anni in cui per la prima volta varcai, tremante, il maestoso portone dell'edificio. Lasciare la mano di mia madre che mi accompagnava verso il "mio futuro" è uno dei ricordi più nitidi e struggenti della mia vita, non solo scolastica. Da allora di anni ne sono passati tanti, il viaggio è stato lungo, non sempre facile, ma sempre vivo, ricco di emozioni e di crescita speranzosa. Ed ora eccomi qui! Dalla bimba con il sempre in ordine grembiulino nero e grande fiocco in testa, che piangeva ogni qualvolta non c'era la maestra ( Sig.ra A melia Santostefano) al ruolo di docente, a quello di Dirigente Scolastico negli ultimi anni. Una vita! Sempre alla Pellico! Ogni volta che penso a questa fortuita coincidenza, essa mi sorprende come un piacevole gioco del destino che mi offre una motivazione in più per meglio operare. Oggi, con qualche capello bianco in più e con la saggezza che questo comporta mi ritengo fortunata ed orgogliosa di aver avuto l'opportunità di svolgere la mia professione dentro le "forti mura" della Pellico che, ancor oggi, mi emozionano e mi motivano sempre più a fare bene e meglio. In questi anni è stato fondamentale per me l'aiuto e il sostegno di tutto il personale scolastico, genitori e alunni. A tutti va il mio GRAZIE e la mia STIMA per le attività svolte e per aver contribuito con il lavoro, la passione e competenza a creare importanti relazioni in un clima di collaborazione e di attenzione alla crescita umana, culturale e civile delle nuove generazioni che ci sono state affidate. L'impegno profuso e il "senso di appartenenza" alla scuola, sempre manifestato, ha costituito una forza insostituibile per costruire un comune “cammino” di crescita e di miglioramento.

Buon Compleanno "mitica" Pellico, cuore pulsante d'amore e professionalità. Ti auguro ancora lunga, lunga, lunga vita! Il Dirigente Scolastico Liliana Lucenti

3


Visita pastorale di S.E. Mons. Antonio Staglianò alla “S.Pellico”

Il Vescovo di Noto in mezzo a noi Il 22 Marzo a scuola abbiamo ricevuto l’importantissima visita pastorale del Vescovo di Noto S.E. Antonio Staglianò che abbiamo accolto con gioia nel cortile interno. Tutti gli alunni, persino i più piccoli, erano felici con le loro bandierine del Vaticano ed ansiosi per questo evento tanto che gli insegnanti faticavano a farli stare fermi. Si respirava aria di festa e gli addobbi preparati nei giorni precedenti erano proprio belli specialmente la bandiera bianca e gialla dello Stato del Vaticano con le chiavi di San Pietro. Appena S.E. è arrivato, abbiamo intonato il canto “Arriva Gesù a Gerusalemme” anche perché era la terza settimana di quaresima ed è stato molto emozionante. La nostra felicità è stata espressa dalla preside Liliana Lucenti nel discorso di saluto e il Vescovo ci ha ringraziati molto per la calorosa accoglienza. Ha poi fatto un bellissimo discorso in cui ci ha raccomandato di essere umani e comportarci come tali cioè con umanità cercando di aiutare chi ha bisogno e ricordare che Dio abita nei nostri cuori. Dopo, invitato da un nostro compagno, il Vescovo ha suonato la chitarra e ha cantato con noi la canzone “Risposta non c’è” di Bob Dylan. Subito dopo, il gruppo strumentale della scuola secondaria, diretto dalla prof. Cannata ha eseguito dei brani musicali ed alcuni ragazzi hanno letto delle belle lettere. Alla fine il Vescovo ha benedetto la nostra scuola e tutti i presenti; la visita pastorale si è conclusa con il canto e con l’offerta di una cesta di prodotti della nostra terra tra cui i nostri famosi pomodorini. Questa giornata ci ha fatto sentire più vicini a Gesù e di certo resterà sempre nei nostri cuori. Oriana e Matilde V A

Alcune immagini della visita pastorale del Vescovo di Noto alla nostra scuola.

4


“Pellico on line” intervista il Direttore Moncada, alunno, maestro e Dirigente della Pellico.

Un testimone d’eccellenza Il 21 Marzo abbiamo intervistato il direttore didattico in pensione, Sebastiano Moncada che conosce molto bene questo edificio fin dalla sua costruzione perché lo ha frequentato come alunno, poi vi ha svolto la professione di maestro per divenire, infine, dirigente scolastico o direttore didattico come si diceva allora. La sua testimonianza è quindi molto importante per capire com'era la scuola di un tempo e noi ragazzi ed insegnanti della Redazione di “Pellico on line” lo ringraziamo di cuore per aver risposto in modo dettagliato a tutte le nostre domande. L’edificio di via Cirinnà fu inaugurato il 28.10.1936 e cominciò a funzionare l’anno successivo, nel 1937; il direttore Moncada aveva 7 anni e frequentava la 2^ classe di scuola primaria che allora si chiamava elementare. Anche se sono trascorsi 80 anni, ricorda molto bene la sua carriera vissuta in questa scuola tanto che ogni angolo dell’edificio gli suscita ricordi ed emozioni. (Gaia) Che differenza c’è tra la scuola di oggi e quella di ieri quando lei faceva il Direttore? E di quando lei era bambino? (Matilde) C’è una differenza enorme, sia da un punto di vista funzionale che sociale. Allora esistevano i banchi in legno con buchi contenenti il calamaio dove era contenuto l’inchiostro per scrivere. Le aule erano molto ampie con la presenza di 40 o 50 alunni e l’insegnante era uno solo per tutte le materie. I bambini venivano a scuola non accompagnati e la maggior parte venivano a piedi. A quei tempi le strade erano polverose d’estate e fangose d’inverno. Le classi erano divise in femminili, con insegnante femmina, e maschili, con insegnante maschio e questa divisione finì solo negli anni ‘60. Allora non c’erano insegnanti di sostegno e gli alunni diversamente abili venivano messi da parte o addirittura restavano a casa. In seguito fu istituita la “classe differenziale” che riuniva i casi difficili. Per l’insegnante non era facile gestire una classe di 40- 50 alunni che erano, in gran parte, figli di contadini e spesso venivano a scuola senza aver fatto colazione perché erano poveri. Che rapporto c’era tra insegnanti e alunni un tempo? E’ vero che chi non faceva i compiti veniva punito ? E in che modo? (Oriana e Davis) Il rapporto tra insegnanti e alunni era molto teso, l’ insegnante con i suoi 40 -50 alunni era costretto ad usare le maniere forti, scappellotti e bacchettate per i monelli o per chi non studiava. A quell’epoca, i docenti “comandavano” e spiegavano e i ragazzi ubbidivano e studiavano. Anche in famiglia, i ragazzi dovevano ubbidire e le loro esigenze non venivano prese in considerazione. Non mancavano, però, gli insegnanti bravi che riuscivano comunque a stabilire ottimi rapporti con gli alunni. In cosa consisteva il corredo scolastico? Che attività svolgevano i ragazzi un tempo? (Elisa) Il corredo scolastico era molto ridotto rispetto ad oggi e consisteva in: cartelle di cartone, penna e matita, solo i più ricchi avevano i colori. In terza , quarta e quinta elementare c’era il sussidiario e il libro di lettura invece per la prima e seconda elementare c’era solo il libro di lettura. Continua nella pagina seguente

5


Segue dalla pag. precedente

“Pellico on line” intervista il Direttore Sebastiano Moncada

Alcune attività erano simili a quelle di oggi: lettura, scrittura, comprensione dei testi, aritmetica, altre, adesso scomparse, erano: calligrafia, attività donnesche per le bambine, attività manuali e pratiche per i maschi, ginnastica e alla fine dell’anno i ragazzi si esibivano in saggi ginnici. I maestri davano molti compiti? E’ vero che chi non studiava veniva punito? (Francesco) I maestri non davano molti compiti sia perché molti bambini il pomeriggio lavoravano, sia perché i genitori spesso analfabeti, non erano in grado di aiutarli. Chi non faceva i compiti veniva punito con un brutto voto e con una punizione fisica. C’ erano maestri “mali” cioè cattivi, maneschi che maltrattavano gli alunni non solo con le mani , anche con minacce, umiliazioni, coercizioni e ricatti. Questi metodi estremi erano in uso per mantenere la disciplina in classi molto numerose e approvati dalle famiglie infatti gli alunni puniti dai maestri venivano ulteriormente puniti a casa. E’ vero che c’era la mensa scolastica? In che modo venivano aiutati i bambini bisognosi? (Samuele) La mensa scolastica ai mie tempi era riservata solo ai bambini che appartenevano a famiglie bisognose, si trovava nei locali dell’attuale palestra che si chiamava refettorio. C’erano lunghi tavoli di legno e si mangiava in scodelle di alluminio. La cucina era in un locale confinante . Erano molti i bambini che avevano bisogno del servizio mensa perché c’era molta povertà. Nel 1936 ci fu un anno di siccità e molti contadini si rivolsero al Comune per ottenere la mensa per i figli dato che non potevano sfamarli. Successivamente nacque il Patronato scolastico che cercava di fornire il necessario per la scuola (quaderni, matite…e finanche scarpe.) Quali giochi facevano i bambini? (Vincenzo) I bambini giocavano con la trottola (a ciucidda), con la palla, con le figurine, con i bottoni ( a mata) e a zidda che era formata da due legnetti, poi giocavano con l’aquilone costruito incrociando due canne ricoperte di carta. Costruivano anche i carretti con le pale di ficodindia , le bambole di stoffe e il monopattino di legno. Si giocava molto all’aperto a nascondino, ai 4 cantoni, a saltare con la corda nei cortili o nelle strade perché c’erano poche macchine. Che impressione fece l’edificio scolastico ai cittadini di Pachino quando fu costruito? (Giovanni) Continua nella pagina seguente

La scuola del passato emerge dai racconti e dai ricordi del Direttore Sebastiano Moncada 6


Segue dalla pag. precedente

“Pellico on line” intervista il Direttore Sebastiano Moncada

L’inaugurazione del nuovo edificio costituì un fatto di estrema importanza per tutta la popolazione perché costituiva un impulso verso la cultura e la conoscenza. La costruzione dell’ edificio di via Cirinnà così maestoso e solenne rappresentava per le famiglie un invito ad avere maggiore rispetto per la scuola e consapevolezza della sua importanza per il futuro dei bambini. Era, ed è un edificio esteticamente valido e strutturalmente funzionale, progettato con tutti i requisiti previsti in quell’epoca. Da notare che in quell’epoca che il fascismo teneva in poca considerazione i portatori di handicap quindi le scale non venivano considerate barriere architettoniche ma rappresentavano la solennità di una scuola che si erge fisicamente sopra il livello stradale a simboleggiare la superiorità della Cultura. I locali, ampi funzionali, luminosi costituivano il meglio di quanto si potesse all’epoca concepire per il funzionamento strutturale di una istituzione scolastica. L’aula magna attrezzata anche come sala teatro era davvero maestosa! Che comportamento avevano gli alunni verso la sua persona quale capo dell’Istituto? (Nicolò) Il Direttore Didattico rappresentava l’autorità e incuteva rispetto e timore. Nel mese di maggio il Direttore visitava le classi per rendersi conto della preparazione degli alunni e questo era un mezzo per spronare gli alunni allo studio. Anche gli insegnanti venivano rispettati e tenuti in grande considerazione dalle famiglie che riconoscevano loro un importante ruolo educativo.

Foto ricordo con la Redazione di “Pellico on line”

ALUNNI: M. Caller i, D. Campisi, M. Cicciar ella, A. Costantinescu, O.Di Fede, S. Firrinceli, A. Giannone, E. Latino, V. Latino, G. Lo Monaco, N. Lorefice, A. Misseri, E. Nicastro, G. Novello, G. Palmieri, S. Rabito, A. Salerno, F. Scala, G. Spinello, G.M. Zocco. DOCENTI: Nella Avar ino, Gabr iella Caller i, Rosalba Mallia. Docente referente: Gabr iella Caller i

7


FIRST LEGO LEAGUE JUNIOR Giorno 5 Feb- sata a osservare i lavori e gli scenari realizbraio 2017, gli zati da ogni squadra. Oriana e Matilde alunni delle 4^ e 5^ classe della scuola primaria, del 1° I.C. “S. La giornata della Robotica Pellico” di Pachino e dell’I.C. “De Cillis” di Rosolini hanno La giornata dedicata alla Robotica si è partecipato al Torneo di Robotica che è conclusa con una bella manifestazione stata organizzato al Palmento di Rudinì al Palmento Rudinì, dove sono stati come momento conclusivo del progetto esposti i nostri lavori realizzati duransvolto all’ interno delle classi degli Istituti te gli incontri con le ragazze/tutor del in questione. I laboratori di robotica sono Liceo “M. Bartolo”, coinvoltie nel Prostati animati da alcuni studenti dell’ I.S. M. getto di Alternanza scuola-lavoro. Con Bartolo di Pachino che studiano Scienze il loro aiuto i vari gruppi hanno realizUmane. Questa bella avventura è iniziata zato dei cartelloni: i Robot Boys erano il 19 Dicembre 2016 con il primo incontro contraddistinti dal colore giallo e raporganizzativo. Il tema di quest’anno era presentavano l’ape, la farfalla e il loro habitat; gli Androidi 2.0, colorati di l’ape mellifera a cui è stato associato un animale diverso per ogni gruppo. Ogni arancione, raffiguravano il cavallo, gruppo ha realizzato, nelle settimane suc- l’ape e il loro habitat; gli Ingranaggi cessive: ricerche, disegni e cartelloni che perfetti, in azzur r o, r appr esentavasono state presentate il 5 Febbraio al Pal- no il pesce e l’ape. Ogni gruppo aveva mento Rudinì. Tutte le squadre hanno pas- incollato sul cartellone le sue ricerche sato una giornata indimenticabile iniziata e le foto dei partecipanti. con il discorso del prof. Bongiovanni do- Giorgia Zocco, Elisa Latino e Giulia podiché si sono sistemate nelle loro posta- Palmieri 5^ B. zioni per la aspettare la giuria che è pas-

Nella foto i gruppi: Androidi 2.0, Energy Robot, Robot Boys 8


Robotica didattica La ROBOTICA didattica è un metodo educativo che ci permette di costruire, programmare un robot e imparare a utilizzarlo già da piccoli, significa anche apprendere le discipline con un metodo diverso da quello tradizionale. Questo metodo di apprendimento si è diffuso nelle scuole italiane circa 15 anni fa grazie ad alcuni insegnanti convinti che alunni e docenti dovessero avvalersi dell’unione di gioco, insegnamento e formazione nella didattica educativa. Il gioco come propulsore di curiosità e scoperta per coinvolgere una serie di abilità diverse e suscitare nei bambini interesse. Il gioco si fa serio quando esce dagli schemi tradizionali e suscita nei ragazzi una passione che poi li porterà a diventare adulti. La ROBOTICA consiste anche nell’ affrontare problematiche che riguardano la costruzione e la programmazione dei robot (velocità, accelerazione , direzione ….); sono presenti nei robot anche sensori di vario tipo che gli permettono attraverso l’ambiente di fare dei movimenti previsti prima della costruzione, sono proprio queste le caratteristiche che fanno divertire e appassionare i ragazzi. Quindi la ROBOTICA non è soltanto costruire ed usare i robot, ma serve anche per avvicinarsi alla programmazione e alla sperimentazione, inoltre sviluppa negli alunni capacità logiche, di analisi e di progettazione. Da tre anni questa attività viene svolta nella nostra scuola e quest’anno con la collaborazione delle ragazze del M. BARTOLO di Pachino, il progetto “Alternanza Scuola Lavoro” e L’Associazione “FIRST LEGO LEAGUE (JUNIOR) siamo riusciti anche questa volta a divertirci tutti insieme con la costruzione di cartelloni, robot e basi che rappresentano l’ habitat dell’animale scelto come tema: L’APE MELLIFERA.

Nella foto i gruppi : Cervellotici, The Players ed Ingranaggi perfetti.

9


Un mondo Multiculturale

Dopo abbiamo partecipato a un gioco di ruolo ( alcuni di noi erano i profughi, altri gli scafisti, altri gli uomini della Guardia costiera) che ci ha aiutato a metterci nei panni di questi nostri amici che giungono da tanto lontano. Alla fine della giornata abbiamo condiviso un momento di allegria con musica e balli africani. I ragazzi dell’associazione hanno suonato degli strumenti a percussione mentre tutti battevamo le mani e ballavamo. Il nostro compagno marocchino ha dato prova di una bravura che non conoscevamo. E’ stato un momento bellissimo, lo abbiamo applaudito a lungo e abbiamo capito che è molto bello conoscere una cultura diversa dalla nostra che va accettata e rispettata.

Il 24 Marzo, nei locali dell’ex cinema “Diana” di Pachino, i ragazzi della III A della scuola secondaria, accompagnati dai proff. Nobile e Di Mauro hanno partecipato ad alcune attività proposte dall’associazione “L’Albero della Vita” per capire il concetto di multiculturalità e il problema delle migrazioni. Abbiamo sentito la testimonianza di un ragazzo del Gambia di 16 anni che ha affrontato un viaggio durato più di un anno, in mezzo a pericoli di ogni tipo. Abbiamo visto dei pannelli che illustra- GLI ALUNNI DELLA CLASSE III A (Secondaria di I grado). vano vari Stati africani e parlato con una coppia proveniente dal Marocco che vive a Pachino. Noi abbiamo un compagno che è arrivato quest’anno dal Marocco, il quale è stato veramente contento di parlare con i suoi compatrioti.

Alcuni momenti dell’incontro tra studenti, operatori dell’”Albero della vita” e ragazzi africani.

10


Dagli studenti della Pellico una voce unanime contro il Bullismo Dopo aver partecipato ad una conferenza organizzata dall’APAC (= Associazione Pachinese Anti Crimine) sul tema “Internet, Controllo e Sicurezza nell’area tecnologica”, i ragazzi della 3^ B della Scuola Secondaria hanno riflettuto sul problema del Bullismo/ Cyberbullismo. Interessati ai racconti della dott. T. Manes, presidente dell’Associazione Italiana Prevenzione Bullismo e della Polizia Postale, hanno voluto approfondire l’argomento e, guidati dalla prof.ssa M. Iozia hanno letto un libro dal titolo “Andrea, oltre il pantalone rosa” e, in seguito, realizzato un bel cortometraggio in cui alcuni di loro recitano il ruolo dei bulli e della vittima. Il video è stato realizzato da A. Giannone, M. Blundo, G. Nicastro, G. Gianfriddo. F. Sirugo, C. Caldarella e A. Borrelli ed ha partecipato al Concorso organizzato dall’APAC per studenti della Scuola Secondaria. Il lavoro è stato dedicato ad Andrea, giovane vittima del cyber bullismo e vuole incitare tutti i giovani a reagire, a comportarsi bene non solo rispettando gli altri ma difendendo i ragazzi più deboli e promuovere la legalità denunciando i bulli. A noi questo video ci è piaciuto molto perché fa riflettere e insegna come comportarsi in situazioni difficili. Non bisogna avere paura dei bulli perché sono dei vigliacchi e se siamo tutti uniti saranno loro a spaventarsi. 3^B Scuola Secondaria Nelle foto, alcuni disegni premiati, sul tema del Bullismo

Grande soddisfazione ha espresso il Dirigente Scolastico dott.ssa Liliana Lucenti che ha sottolineato l’alto livello didattico ed educativo raggiunto dai nostri alunni, magistralmente guidati da un ottimo team di doGrande successo giovedì 1 giugno per il centi: Rosario Fronte (pianoforte), Rosario tradizionale concerto di fine anno scolasti- Di Noto (chitarra), Vincenzo Di Maria co degli alunni del corso musicale del ples- (tromba) e Francesca Scavo (oboe). so “La Ciura” di Portopalo di Capo Passero.

Concerto di fine anno a Portopalo

Il concerto ha visto protagonisti gli alunni che si sono susseguiti in una serie di esecuzioni di brani solistici, per duo, trio e musica di insieme. Entusiasmo, emozione ed applausi da parte del pubblico che ha seguito con interesse le performances dei piccoli musicisti. A fine concerto l’orchestra scolastica ha eseguito dei brani cantati da Barbara Marina, Seby Burgaretta e dalla prof. M. Rocchetti. 11


XVI Edizione Concorso

Progetto “Icaro”

Notevole risultato conseguito dall’alunna ALISEA CAMPISI della classe 3ª F della sc. sec. di I grado del plesso La Ciura di Portopalo che si è aggiudicata il primo premio nazionale nell’ambito della XVI edizione del progetto “Icaro”, indetto dalla Polizia Stradale e gemellato con il concorso “Un casco per la vita”, che prevedeva la realizzazione grafica di una mascotte (personaggio di fantasia e originale) che rappresentasse al meglio la sicurezza sulle due ruote. Il progetto è stato curato dal prof. P. Quattroni referente il prof. Giampiero Perricone La mascotte disegnata da Alisea Campisi rappresenta una simpatica lumaca motoriz-

Valorizziamo le eccellenze Venerdì 5 Maggio, c/o la sala consiliare di Palazzo degli Elefanti di Catania, si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio assegnate dall'associazione culturale "Turrisi Colonna" agli studenti meritevoli. Erano presenti il Presidente dell'associazione, prof. Di Falco, il Sindaco di Catania, On. Bianco, il Viceprefetto, i rappresentanti dell’Università e del Provveditorato agli studi. Sono stati premiati studenti delle classi terze della scuola secondaria di I grado e delle classi quinte della secondaria di II grado, provenienti dalle scuole della Sicilia orientale. Anche la nostra scuola è stata premiata nella persona dell'alunna Malandrino Maria Antonietta di III A, accompagnata dall'ins. prof. Rosalba Di Mauro. 12

zata a due ruote, chiamata LA LUMACA TURBOLENTA. A sottolineare che la prudenza non è mai troppa la lumaca non solo possiede la sua naturale conchiglia ma è munita di un’originale casco realizzato con il carapace di una tartaruga (simbolo di lentezza, saggezza e prudenza Alisea Campisi è stata invitata a Roma a ritirare l’ambito premio Grande soddisfazione è stata espressa dal Dirigente Scolastico dott.ssa Liliana Lucenti per il traguardo raggiunto.


L’Archivio della Pellico Ogni martedì pomeriggio, per circa due mesi, io ed alcuni compagni , siamo andati a scuola per ricercare notizie sulla scuola antica nell’archivio della Pellico. E’ un posto polveroso, mai visto prima, pieno di documenti e registri o meglio di “Giornali di classe”. Ognuno di noi ha esaminato un registro; io ne ho consultato uno dell’anno scolastico 1936/37, XV dell’era fascista. La classe documentata era la 2^ C femminile, il redattore era l’ins. Calaci Teresa che aveva ben 47 alunne, quasi tutte nate a Pachino, a cui se ne sono aggiunte 3 nel corso dell’anno per un totale di 50 alunne!!! Alla fine dell’anno sono state bocciate 11 bambine. I giorni di lezione previsti erano 189 ma se ne fecero soltanto 172. Il programma didattico comprendeva: Religione, Canto, Disegno, Lettura espressiva e Recitazione, Ortografia, Grammatica, Dettatura, Igiene, Lavori femminili manuali, Educazione fisica ed Aritmetica. L’attività di ricerca in archivio mi ha molto incuriosita ed interessato. La mia scuola mi piace ancora di più! Arianna Cammisuli 4^ A

Anche i Docenti “vanno a scuola” Durante gli ultimi giorni di scuola, nell’Aula Magna del 1° I.C. “S. Pellico” è stato organizzata, per tutto il personale scolastico, una lezione sul tema: “Autismo a Scuola”, tenuta dalla Presidente della società “A.pro.D.A.” Dott.ssa Sebastiana Veneziano. Abbiamo visto che l’aula era piena di docenti dei tre gradi scolastici ; ci hanno spiegato che sono corsi di aggiornamento ma ci siamo un po’ meravigliati che anche i nostri prof. … I docenti nell’aula magna durante il corso di aggiorna”vanno a scuola”! mento

13


Le attività che piacciono ai bamnini Volalibro e Fabulando: occasioni di lettura e scrittura creativa

Il mio paesino

Nella sezione “Piccoli autori” della IX edizione di “Volalibro”, il Festival della Cultura per i Ragazzi che si svolge a Noto, si sono distinti gli alunni G. Sciascia, G. Campisi, M. Cristea, I. Scala e A. Forestieri della 4^ E. Guidati dall’ins. M.T. Labombarda coadiuvata dalle docenti M.C. Calleri e P. Amenta, i ragazzi hanno prodotto una poesia su Pachino che è stata particolarmente apprezzata dalla giuria della manifestazione. Gli alunni hanno vinto un premio da spendere in libreria e un attestato di merito. Felice anche il D.S. Liliana Lucenti che ha sottolineato il grande valore didattico dell’esperienza, alla luce delle attività messe in atto dall’istituto.

Pachino è un grande paese bello e accogliente aperto a tutti noi brava gente. La sua terra generosa offre ogni primizia gustosa ortaggi, verdure e meloni che fanno sognare i più golosoni. Nel mio paesino cresce anche un buon pomodorino: il “famoso” ciliegino. Al centro c’è la piazza circondata da negozi e chiese fondata da una famiglia cortese. Sei per noi il paese ideale per questo sei davvero “speciale”. Questa iniziativa è stata molto formativa perché ha aiutato i ragazzi a comprendere l’importanza per la lettura, convinti come sono che

Gli alunni della IV E “I libri sono ali per volare, vele per navigare, inviti per viaggiare”.

Ai bambini della classe seconda è piaciuta molto la lettura animata/recitata, fatta dai ragazzini delle classi quarte nelle loro aule. Un’altra attività che è piaciuta tanto è stata la partecipazione al laboratorio “Fabulando” organizzato da Salvo ed Elena Fronte alla Biblioteca Comunale. I piccoli di seconda raccontano entusiasti: “Ci siamo tolti le scarpe e, sdraiati sul tappeto, abbiamo ascoltato delle belle storie; poi abbiamo aiutato a sceneggiarle cantando e ballando. E’ stato molto divertente!”.

14


Giornata sportiva: Torneo di Calcio

Il 17 marzo si è svolta c/o il

campo di calcio della parrocchia San Giuseppe la VI edizione dell’omonimo torneo di calcio tra le scuole del territorio di Pachino e Portopalo. E’ stata una bella giornata di sport e divertimento. Ottimi i risultati ottenuti dalle rappresentative del nostro istituto che si sono classificate al primo posto.

La mia forza è la felicità

Gli allievi della Pellico accolgono Janus River Il 19 Gennaio 2017, nella Sala Teatro, è arrivato Janus River ; un ottantenne che si vanta di girare il mondo in bici, affrontando mille avventure . Giunto nella nostra scuola, è stato accolto dagli alunni con clamorosi applausi. Poi, con orgoglio ha mostrata a tutti quanti la sua bicicletta, con la quale ha girato il mondo 8 volte, percorrendo 250 mila Km e visitando 150 paesi . Ha visitato gran parte della Siria, e dell‘ Egitto, dove si converte alla fede Musulmana e arriva in Italia nel 1978; ha lavorato nel mondo dello spettacolo e del calcio. Ha comprato la sua bicicletta da un amico e si è procurato due vecchi borsoni; non ha bucato mai una ruota grazie ad una società tedesca che gli ha fornito delle gomme speciali . Janus River ama i bambini, ai quali racconta le sue esperienze come il famoso Gulliver che ha girato il mondo. Gli alunni erano in tanti e lo hanno assalito con mille domande ; alle quali ha risposto in modo preciso e sicuro definendoli dei piccoli giornalisti. “La mia forza è la felicità”- ha detto 15

Janus agli alunni della Pellico. Egli ama la sua bici così tanto che afferma: -Morirò pedalando! Per noi l’arrivo di Janus River nell’ Istituto è stata un’esperienza indimenticabile ed entusiasmante. Samuele Firrincieli e Giovanni Novello 5^ A

Il simpatico ottantenne posa con alcune maestre e la sua immancabile bicicletta.


LE DATE DA NON DIMENTICARE 27 Gennaio " la GIORNATA della MEMORIA" Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, i ragazzi della S. Pellico sono stati invitati alla Celebrazione che il M. Bartolo ha organizzato al Politeama . In questa occasione,,il nostro istituto ha voluto onorare tale importante ricorrenza con l’esibizione del Gruppo Strumentale, coordinato dalle prof.sse A.M. Cannata e M.C. Dimartino . Sono state suonate le colonne sonore di due importanti film sulla Shoa: “La vita è bella” e “Schindler’s list”. Tutti i giovani studenti hanno ascoltato l’esperienza difficile e tormentata del capo della comunità ebraica di Roma Ugo Foa che ha raccontato le umiliazioni, le segregazioni e le privazioni vissute quando era ancora adolescente durante le persecuzioni Nazi-Fasciste e nel periodo delle leggi razziali. Era un triste periodo in cui ai bambini ebrei non era consentito frequentare la scuola pubblica, I ragazzi sono rimasti molto scossi ed hanno compreso quanto pericolosa possa essere l’intolleranza verso chi è “diverso” per cultura e religione. Scuola secondaria

16

Ora che siamo in quinta classe, siamo abbastanza grandi per capire le realtà più dure e quindi abbiamo affrontato, in classe, il difficile argomento della Shoa Abbiamo capito quanto l’ignoranza renda l’uomo malvagio perché solo l’ignoranza può aver partorito quell’idea assurda che ci siano persone diverse, inferiori per credo religioso, per origini e tendenze sessuali e idee politiche. Abbiamo letto “Il diario di Anna Frank” e scoperto che Anna era Una bambina ebrea tedesca che fu costretta a spostarsi ad Amsterdam e a nascondersi in un appartamento con la sua famiglia per sfuggire visse alla persecuzione dei Nazisti, ma poi, dopo due anni, furono traditi e finirono in un campo di concentramento dove Anna morì. In quegli anni Anna scrisse un diario a cui diede il nome di Kitty che in seguito fu scoperto da un’amica e pubblicato. Marianna, Angela, Elisa classe V .


L ’ ombrello della legalità La classe 5^ C ha partecipato al concorso a premi indetto dall’A.P.A.C. presentando un cortometraggio e un elaborato artistico : “l’ombrello della legalità”. Il cortometraggio ha preso spunto dall’incontro, in sala teatro, sul tema “ Il volontariato: un impegno per la promozione economica, umana e sociale della persona e della collettività”. In aula abbiamo riflettuto sulle tematiche di democrazia, solidarietà, collaborazione, legalità, giustizia, partecipazione attiva alla vita democratica e messo in scena episodi significativi usati per proporre la solidarietà e la legalità nel gruppo di pari e la non indifferenza ai problemi di illegalità presenti nel territorio. Il nostro scopo è quello di promuovere tra i coetanei la pratica delle buone azioni e la fiducia nelle Forze dell’ordine : carabinieri, Polizia, Guardia di finanza i quali , come un ombrello, ci proteggono e ci tutelano. “...In questo cielo azzurro sopra noi…” come dicono le parole della canzone che abbiamo scelto per accompagnare il cortometraggio, “...il tempo scorre anche per gli eroi” uomini e donne, angeli, eroi che contrastano l’indifferenza, l’illegalità e la corruzione. Nelle tre facciate dell’ombrello della legalità che simbolicamente ci fa da scudo, abbiamo riprodotto gli stemmi delle Forze dell’ordine e l’emblema della Repubblica. Il 18 Maggio, il nostro lavoro è stato premiato dalla prof. G. Ignaccolo c/o il cine-teatro Politeama alla presenza del sindaco e dei rappresentanti delle forze dell’ordine. E’ stata grande soddisfazione per noi e per le nostre bravissime insegnanti: V. Bartolo, F. Marino, A. Giannì. Gli alunni della 5^ C

Nella foto, il gruppo di alunni premiati con i loro insegnanti e la prof. Giuseppina Ignaccolo

17


POETI IN ERBA I Scoli Viecci Cu lu fioccu rosa e lu mantali jancu, a picciridda scinni ro cavaddu stancu. E mentri tira a corda a bidella, i carusi vanu appriessu a campanella. Passanu i jorna, i misi e l’anni a picciridda si fici bedda ranni; a picciridda, ca ora è veccia, passau ri dda scola e pinsau: Anche quest’anno molti alunni delle varie classi, stimolati dai loro insegnanti, hanno partecipato alla Rassegna di poesia promossa dall’Unitrè di Pachino. Gli alunni premiati: Giorgio Di Martino di 4^ C, Giulia Palmeri di 5^ A, Martina Cavarra di 1^ D di sc. Secondaria, e un alunno della sc. Secondaria di Portopalo, hanno partecipato con le loro insegnanti alla serata di gala che si è svolta al palmento Di Rudinì. Presente alla serata il sindaco di Portopalo G. Mirarchi.

I carusi duoppu ottant’anni si ficiru assai ranni, ma macari senza mantali, i Scoli Viecci si fanu taliari! Giulia Palmieri 5^ B Nella foto, i giovani autori vengono premiati dal prof. A. Pernicone, presidente dell’Unitrè

A scola, che bedda! Quannu a matina m’arrisbigghiu, Subbitu u libru mi pigghiu. M’arripassu a storia, A giografia E macari a puisia. A mia mi piaci sturiari Pirchì geniu vuogghiu addivintari E beddi voti pigghiari. Perciò, carusi A scola è ‘mpurtanti E senza i chissa… Si resta ‘gnuranti! Giorgio Di Martino 4^ C

18

Tra i tanti “compiti di realtà” svolti dagli allievi, presentiamo il ricettario la guida del territorio curate rispettivamente dalle classi seconde e terza di scuola secondaria di 1° grado.


S.O.S. La Terra chiede aiuto! Nella giornata della Terra i ragazzi riflettono Sull’importanza di proteggere l’ambiente. La giornata della terra o Earth day, si festeggia il 22 aprile di ogni anno per ricordare la necessità di proteggere le risorse della terra. E’ un invito ai cittadini a rispettare e migliorare l’ambiente in cui viviamo , sia esso una città, una campagna, un bosco, una spiaggia… La data è stata scelta in USA per ricordare quando la fuoriuscita di petrolio da un pozzo petrolifero causò uno dei tanti disastri ambientali. L’uomo con l’inquinamento, il diboscamento, le fabbriche e l’eccessiva costruzione di case, ha creato molti problemi all’ambiente. Gli ecologisti fanno continue manifestazioni per sensibilizzare i governi e i cittadini; bisogna trovare soluzioni e la strada giusta è quella di diminuire i rifiuti e riciclare, controllare bene i luoghi a rischio come le fabbriche e i pozzi di petrolio, eliminare la produzione di gas tossici e risanare gli ambienti devastati con la piantumazione di alberi. Noi pensiamo che il benessere dell’ambiente è indispensabile per il nostro benessere; esso è la nostra casa e lo dobbiamo proteggere altrimenti la terra diventerà un mondo inabitabile! Oriana e Matilde V A

Il 22 marzo, Giornata della Terra, i bambini di IV hanno messo a dimora tante piantine nelle aiuole di via Rubera.

19


Il libro delle emozioni La classe quarta B del nostro Istituto Comprensivo, composta de 26 alunni ha intrapreso un percorso sulle emozioni già dalla classe seconda. Ogni giorno abbiamo dedicato la prima parte della giornata all’Appello emotivo, momento in cui ogni alunno ha dato inizialmente un voto al proprio stato d’animo; crescendo, in quarta., abbiamo dato voce alle nostre emozioni , esprimendo l’emozione percepita in quel momento. Il resto della classe ascolta in silenzio il vissuto del compagno, a turno tutti vengono ascoltati. Un’altra attività messa in atto è stata la “cassetta delle lettere”, una scatola con una fessura dove ogni alunno può inserire i propri messaggi, sia ai compagni che agli insegnanti, comunicando ed esprimendo le emozioni provate in determinate situazioni avvenute in classe.

glienza, i Diritti dell’infanzia , la Memoria che hanno visto gli alunni impegnati nella lettura di brani e libri sui quali gli alunni a conclusione dei percorsi, sia individualmente che in gruppo, hanno riflettuto, discusso e prodotto materiali e testi di vario genere. Dal mese di febbraio abbiamo intrapreso il percorso “Emozioni e poesia”, dopo aver letto, compreso analizzato e infine prodotto testi poetici abbiamo realizzato il nostro “Libro”con grande entusiasmo e soddisfazione dei bambini che hanno visto diventare “libro” i loro semplici ma “emozionanti” lavori.

Abbiamo partecipato, poi, al Concorso “Emozioni tra le pagine” bandito dalla casa editrice Piemme e siamo risultati tra le classi vincitrici. Siamo molto felici e ringraziamo tutti coloro che ci hanno votato. Abbiamo vinto 25 libri della collana “Il battello a vapore” così potremo arricchire Quest’anno poi, abbiamo svolto tante Unità la nostra biblioteca. Classe IV B di Apprendimento interessanti: l’Acco-

In occasione dei festeggiamenti per gli ottanta anni dell’istituto, tutte le classi sono state coinvolte in attività tematiche. Nelle foto i ragazzi delle classi quarte che hanno realizzato, in cortile, dei bellissimi mosaici con il sale colorato e un cartellone delle seconde con disegni e poesie dedicati alla scuola.

20


Preziosi ricordi di scuola Oggi pomeriggio ho aperto il cassetto della mia scrivania e ho trovato un piccolo sarcofago con dentro una mummia. O tranquilli, non una mummia vera e propria ma un ricordino comprato durante la gita a Siracusa. Con la mia classe, infatti, il giorno 11 aprile siamo partiti per visitare i luoghi più belli del nostro capoluogo di provincia. La 1^ tappa è stata la riserva naturale del fiume Ciane dove una guardia forestale ci ha mostrato i papiri. Dopo una buona colazione in mezzo alla natura, ci siamo diretti al Museo Archeologico“P.Orsi” e, prima di entrare, abbiamo comprato, nelle bancarelle, tanti piccoli oggetti divertenti che hanno reso più frizzante la nostra gita. Al museo abbiamo visto collane, bracciali, vasi ed oggetti va-

ri, alcuni provenivano dalla grotta di Calafarina: sì, abbiamo proprio fatto un tuffo nella storia! Soddisfatti della visita ed affamati, ci siamo diretti verso una scuola dove abbiamo pranzato. Di pomeriggio, il nostro tour per le vie di Siracusa si è arricchito con la visita al Museo egizio dove, oltre agli oggetti sacri e ai sarcofagi dei sacerdoti, abbiamo visto la mummia di un bambino egizio di otto anni, conservata fino ai nostri giorni intatta. E’ stato qui che ho comprato il mio ricordino. Infine siamo stati a visitare i bagni ebraici che venivano usati dai nobili. La cosa strana è che si trovano nei sotterranei di un hotel e sono stati scoperti solo 25 anni fa. Da lì, dopo aver gustato un delizioso gelato, abbiamo salutato Siracusa, una delle più note città d’arte siciliane. Ho così richiuso il cassetto conservando per sempre il ricordo di questa bellissima esperienza Vittoria Lenzi, IV A

La meraviglia del dono

Il 13 Febbraio abbiamo incontrato la segretaria dell’ Avis, ins. M.Speranza. In scienze abbiamo studiato l’ apparato circolatorio e quindi eravamo pronti a capire l’importanza del sangue per il corpo umano e, quindi, della donazione del sangue. L’associazione Avis (= Associazione Volontari Italiana Sangue) è stata fondata nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano a Milano con lo scopo di donare gratuitamente il sangue per salvare le vite umane. Abbiamo visto un video intitolato “Rosso Sorriso”, che parlava di un paese chiamato “Pallidonia” dove la gente era pallida, triste ed emaciata .Il Re della città cercava aiuto, quando finalmente un giorno arrivò il contadino del paese “Sorriso” che aiutò Pallidonia ad essere sorridente e felice. Il segreto era quello di piantare e poi donare un fiore rosso che li aiutava a essere felici e contenti e soprattutto sorridenti. Da quel giorno a Pallidonia tornò il sorriso. Dopo, in classe abbiamo costruire dei segnalibri con un bastoncino di legno, un cuore fatto di cartoncino rosso e dei pennarelli neri o colorati per scrivervi sopra “La Meraviglia del Dono”. E’ stato un giorno indimenticabile per tutti gli studenti delle classi quinte perché abbiamo imparato tanto. Angela Giannone e Marianna Calleri 5^ A .

21


Campioni di Fair play Con una grande manifestazione sportiva sponsorizzata dal CONI si sono conclusi i festeggiamenti dedicati all’80° anniversario della “Pellico”. All’insegna del “Fair play”, sono stati proposti: percorsi valoriali e giochi della tradizione.

Il coro delle “Mani bianche” della scuola primaria di Portopalo ha eseguito l’Inno d’Italia e gli allievi di quinta classe si sono cimentati in un saggio ginnico. La manifestazione è stata curata dalle bravissime ins. I. Ardilio e C. Deluca. 22


Immagini dell’80°

In basso: la “padrona di casa”, D.S. Liliana Lucenti consegna, in r icor do della ser ata, una targa al m° Di Pietro e la simpatica performance teatrale degli allievi di Portopalo. In alto: l’allestimento della mostra fotografica nei locali dell’istituto, curata dalle ins. N. Avarino, G. Calleri e R. Mallia e un momento dell’ emozionante coreografia iniziale curata dall’ins. Debora Casto che ha aperto la manifestazione celebrativa.

23


Immagini dell’80°

Alcuni momenti significativi della serata: il saluto della responsabile dell’Unicef, dott. ssa Carmela Pace, la r elazione della pr of. Rosalba Savarino sulla stor ia dell’edificio, la lettura di brani tratti dall’archivio storico della Pellico a cura dell’attrice Gisella Calì, l’intrattenimento musicale dell’orchestra del m° Maurizio Di Pietro, la sfilata di abiti d’epoca curata dalla prof. M.C. Di Martino e il gr an finale con il D.S. Liliana Lucenti , tutto il per sonale della Pellico e la voce del tenore ins. Giuseppe Cutelli . 24


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.