La foce del fiume Cecina ... un ricordo da salvare

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Cecina Mare 26 maggio 2012 Alla cortese attenzione della Signora Fraddanni Oggetto: “ Ottava settimana dei Beni Culturali Ambientali” promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno.

Gli alunni e le insegnanti della Scuola Primaria “Carlo Collodi” di Cecina Mare, in occasione della Settima Settimana dei Beni Culturali ed Ambientali, promossa dalla Fondazione, ringraziano la Fondazione per l’alto valore dell’iniziativa e per le opportunità che ogni anno vengono offerte alle scuole sperando che tale iniziativa continui nel tempo. Quest’anno l’ attività di ricerca ha coinvolto ben sei classi del plesso Collodi rispetto ad una singola classe, come avvenuto negli anni scolastici precedenti. Il progetto ha riguardato una zona vicina alla nostra scuola: la foce del fiume Cecina che presto subirà trasformazioni e nella storia di Marina di Cecina verrà scritto un nuovo capitolo: ”Il porto sul fiume Cecina”. Noi bambini della scuola “C. Collodi”, contenti delle novità che la nuova struttura porterà desideriamo ricordare come è e come era la foce del nostro Cecina. Con questa iniziativa vogliamo lasciare una “traccia” a chi dopo di noi studierà la storia dell’ambiente che abbiamo osservato ed esplorato. Ci piacerebbe che il nostro lavoro si concretizzasse nella realizzazione di brochures da distribuire alla cittadinanza e pannelli da esporre nella struttura del nuovo porto.

“La foce del fiume Cecina… un ricordo da salvare”

“La foce del fiume Cecina oggi” Classe 4 B

“Noi da artisti… ridisegniamo la foce del fiume Cecina ” Classe 3B

“Un giorno da esploratori :flora e fauna del fiume Cecina” Classi 2A,2B,3A

“La foce del fiume Cecina nel tempo” Classe 4A



Tutti al computer per descrivere la foce del CECINA LA FOCE DEL FIUME Dopo aver attraversato valli, prati, paesi e trascinato con sé sabbia e detriti, il nostro fiume arriva al punto in cui le sue acque sono inghiottite per sempre dal mare. Per arrivare al “Porticciolo” c’è il ponte, attraversato questo vediamo una zona dove sono ormeggiate imbarcazioni come motoscafi, pescherecci ... La strada è stretta e un po’ pericolosa, spesso c’è il rischio di frane. Arrivati alla foce c’è un piccolo parcheggio; sulla destra troviamo il bar, il ristorante e le casette di legno dei pescatori; sulla sinistra vediamo gli scogli a protezione della foce, la spiaggia e tutta la costa. Nelle belle giornate, quando il cielo è limpido, possiamo ammirare anche l’isola d’Elba. Davanti c’è il pontile che arriva alla grande distesa d’ acqua: il mare! In questo punto si forma un’ acqua salmastra e secondo noi non è consigliabile fare il bagno. Lungo il pontile possiamo incontrare i pescatori seduti con le canne in mano e tantissimi gatti. Da qui possiamo ammirare anche un meraviglioso tramonto. Sul fiume è probabile trovare una famiglia di papere che nuotano tutte in fila . L’acqua cambia colore a seconda del tempo , alcune volte è tra celeste e il blu , altre marroncino chiaro, addirittura anche verde ……………….. Mentre si passeggia si sentono strani odori di pesce, di salmastro e c’è sempre un leggero venticello nel cielo. Sopra la foce del fiume possiamo vedere i gabbiano e sentire il loro verso. Fra poco sarà realizzato il nuovo porto turistico: avremo un po’ di nostalgia… quando lo vedremo completato ci sembrerà un posto sconosciuto… chissà come verrà? Ora il Porticciolo è come un “BIMBO” diventerà “ ADULTO” ! Forse sarà più grande Forse sarà più bello Forse attirerà più turisti.



Abbiamo zoommato su un particolare della foce e della foto ‌ ecco cosa c’è intorno


Siamo tutti poeti il fiume trasporta le nostre rime


ScuolaDopo Primaria Collodi –la classe averCarlo descritto foce quarta sez. B Insegnanti: Pretini Stella – Scarselli Grazia

del nostro fiume eccoci al lavoro per realizzare il cartellone BALLABANI MARCELDO BARGILLI-CARUGI ALOISA BARSACCHI AURORA BOLDI MATTIA CAMBI NICOLO’ CHIAESE ALICE DABJANI ALESSIA DERJAJ IGLI DIOMAIUTO RITA DOBJANI JURGEN FATTICCIONI DENISA FORLI IACOPO FRANCESCHINI MARINA GIANNERINI PIETRO IACOVIELLO EVA MARSILI AMEDEO MARTUCCI GIORGIA MATTEO ANDREA MATTEO JESSICA MOSCHINI MATTIA ORE EVA PRENGA RAMONA

SANNUTO GIORGIA SCAMBIA FRANCESCO STEFANINI IRENE


In un soleggiato mattino primaverile noi, ragazzi della 3° B, ci siamo messi in cammino con un unico obiettivo: osservare molto bene la foce del nostro fiume Cecina e disegnarla affinchÊ questo ricordo rimanga ben impresso dentro di noi.









Scuola Primaria Carlo Collodi – classe terza sez. B Insegnanti: Paoletti Patrizia – Ghilli Daniela – Fazzini Lucia

BERNARDINI

NICOLO’

BUONI O DEL BUONO ELENA BUONOCORE FRANCESCA CALZOLARI ELIA CAPPUCCIO

MIRIANA

CIAMPI ZOE FAYE

MOUHAMADOU LAMINE

FERRARI FABIO

FOSCHI

ALICE

GUARGUAGLI CHIARA LEONCINI SARA MANFREDI FRANCESCA MARATEA MARIA PIA MARSILI MARTINA PANTANI LEONARDO

PASTORE MIRKO PATISSO FRANCESCA PAZZI

JONATHAN

PINESCHI GIULIA POMAROLLI SILVIA ALYSIA ROSSELLI GIULIA ROVENTINI

BIANCA MARIA

SELMI LORENZO SIRIGATTI

ALESSIO.



Noi … e il nostro fiume Qualche volta, usciti da scuola, andiamo a fare merenda alla foce del fiume. Già dal ponte sentiamo lo starnazzare delle anatre acquatiche che, lucenti e colorate, sembrano scivolare sull’acqua anziché nuotare.

Un “grido” strano ci annuncia l’arrivo di un gabbiano che partito dal mare, si avventura lungo le acque del fiume in cerca di qualche pesce. Forse anche lui vuole fare merenda come noi! Scendendo verso la riva vediamo le tamerici, piante caratteristiche del nostro territorio, e cespugli di canne di varia lunghezza, nascondiglio preferito dalle anatre. I pescatori ci fanno compagnia, scherzando tra loro mentre puliscono le reti odorose di alghe. Sono gli odori e i rumori della foce del nostro fiume …


Alla scoperta di piante e animali ‌ in rima



Mettiamoci al lavoro tutti insieme! Sarà una sorpresa ‌


Un pezzo tira l’altro, riciclando creiamo l’ambiente - fiume




Scuola Primaria Carlo Collodi – classe seconda sez. A Insegnanti: Bani Rossella – Bianchi Cristiana – Sandroni Sara – Furfaro Teresa

BELLUCCI MARTA BRUCI SIBEL CAIAZZO ALBERTO DELLA SANTA MATTIA FRANCHINI LORENZO GEMMA FRANCESCA LUCARELLI LORENZO MALENOTTI GAIA MALOSSI GIACOMO MICHELOTTI TOMMASO PORCIANI EMMA RAGNANESE FEDERICO SILVESTRI ANITA CHATIBI ZAKARIYAA FILESI SIMONE BEQIRI REBECCA SIMEONE CRISTINA ONANO LORENZO


Scuola Primaria Carlo Collodi – classe seconda sez. B Insegnanti: Mastini Olga – Ulivieri Claudia

BEJZAK ADEM BIBBIANI DANIELE CIAMPI EDOARDO COMPARINI ALESSIA COMPARINI ANIKA DI NUBILA FEDERICA DOBRIN FABRIZIO RENATO KURT MUHAMMET GUARINI ISABELLA LORENZINI RACHELE PANICUCCI LUCA PESARESI FRANCESCA PETRYUK ANDRIANA PISTOLESI LIVIO PRENGA DENNIS SERAFINI ANDREA STEFANINI SARA TRIMARCHI EDUA ULIVIERI LEONARD NATHAN VALEANU ALEXANDRO CONSTANTINO VEGGIAN SARA ZAZZERI SILVIA


Scuola Primaria Carlo Collodi – classe terza sez. A Insegnanti: Bani Rossella – Bianchi Cristiana – Sandroni Sara

AMATO NICHOLAS BERTINI AMARI CERRINI LORENZO DOMINICI GAIA FIORENTINI CAMILLA GIACCONE RICCARDO GIANNUZZI LUCIA MANCINI SILVIA MONTANELLI LISA NANNINI DARIA NIKOLLA NOEMI PERAZZI GIULIO RADICCHI DUCCIO RINDI FRANCESCO SBIRA YASSIN SEBASTIANI FILIPPO SERRA ELEONORA VANNI SOFIA CALUGARU IULIAN FLORIN



Presentazione Il fiume Cecina è sempre presente nella storia del nostro territorio e anche nella nostra storia di bambini cecinesi. E’ bello passeggiare lungo le sue rive, ascoltare gorgoglii e fruscii, dare il cibo alle anatre, veder guizzare i pesci. La nostra scuola è vicina alla foce e proprio per questo è nata in noi alunni la curiosità di sapere com’era questo ambiente: ora lo vediamo molto diverso dalle descrizioni che abbiamo trovato in antichi documenti e presto cambierà ancora perché alla foce del fiume Cecina sta nascendo il nuovo porto turistico di Marina. Sarà più bello, sarà necessario, sarà … noi piccoli non sappiamo cosa dire, vedremo! Intanto abbiamo percorso i secoli … indietro, indietro…fino alla Preistoria.


Preistoria Le conoscenze sul popolamento in epoca preistorica, anche se non molto abbondanti, ci fanno affermare che l’area della Bassa Val di Cecina è stata abitata dall’uomo sin dal Paleolitico, quando gruppi di umani vagavano nelle vicinanze del fiume alla ricerca di selvaggina, molluschi e vegetali. L’uomo di Neanderthal frequentava i dintorni del fiume cacciando selvaggina anche di grossa taglia, mentre per quanto riguarda la presenza dell’homo sapiens sapiens, la scarsa quantità di reperti sinora raccolti suggerisce una modesta frequentazione di quest’area. Si deve pensare però agli ampi territori che l’uomo aveva a disposizione oltre la linea di

costa attuale, poiché il livello del mare, in certi periodi, era più basso anche di cento metri; tutto ciò fa supporre che l’homo sapiens sapiens avesse come zone per accampamenti aree costiere oggi sommerse.


Periodo etrusco-romano Fin dai tempi più remoti il fiume Cecina è stato presente nella storia dell’uomo ed è stato protagonista del susseguirsi sul nostro territorio del passaggio di importanti civiltà: dapprima quella etrusca e poi quella romana. Gli Etruschi percorrevano i suoi bracci fino al porto di Vada Volaterrana, ma non è possibile individuare con sicurezza gli approdi lungo la sua foce, perché il fiume, con i suoi impaludamenti, mutava continuamente il paesaggio costiero.

I Romani lungo le alture che costeggiano il Cecina avevano insediato i loro villaggi ed importanti famiglie avevano costruito le loro ville con un panorama aperto sino al mare. Dobbiamo ricordare la Villa di San


Vincenzino, sul Poggio al Fico, edificata nel I° secolo a.C. e presente fino al V° secolo d.C. Notizie contrastanti riguardano l’ubicazione di una villa della gens Caecinae, famiglia volterrana già molto potente in età etrusca, descritta nel libro “ De reditu” di Rutilio Namaziano. Qualcuno identifica la villa di San Vincenzino con quella di Albino Caecina, importante magistrato di Roma, nella quale lo scrittore latino, Rutilio Namaziano appunto, racconta di essersi fermato per ripararsi da una tempesta, durante il suo viaggio per mare da Roma alla Gallia avvenuto nel 417 d.C.

Periodo medievale Con la caduta dell’Impero Romano e le conseguenti invasioni delle popolazioni di origine germanica, il territorio intorno alla foce del Cecina cadde nel totale abbandono, poiché, date le numerose guerre di conquista, la popolazione, per maggior sicurezza, preferì ritirarsi sulle colline circostanti, in zone maggiormente protette dalle scorrerie. Nacquero poi i borghi collinari con i castelli e per sapere come fosse ridotto il territorio lungo il corso finale del fiume, basta leggere le parole di Dante, che nel XIII° Canto dell’Inferno così descrive i nostri luoghi:

“…non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che in odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi colti.”


Tutto questo sta a significare che il luogo dell’Inferno di cui parla Dante era addirittura peggiore della Maremma di allora! Bisogna arrivare al dominio della famiglia Medici di Firenze per ritrovare un rinnovato interesse per il territorio intorno alla foce del Cecina, ormai in balia di un esteso impaludamento e luogo insalubre per il proliferare della malaria.

Dal Rinascimento al 1800 Un po’ più tardi del periodo rinascimentale, finalmente anche il territorio di Cecina inizia ad avere considerazione. Nel 1594 il Granduca Ferdinando I° dei Medici fece ricostruire il ponte sul fiume, sulla sponda sinistra nacque il Castello del Fitto e fu impiantato un forno fusorio chiamato”Magona del Ferro”. Il forno lavorava il minerale proveniente dall’Elba ed i prodotti semilavorati venivano spediti verso le Ferriere Pistoiesi con bastimenti che trovavano facile approdo lungo la riva, presso


la foce del fiume Cecina e raggiungevano la destinazione prima via mare e poi lungo l’Arno.

Con il marchese Carlo Ginori, proprietario della Tenuta di Cecina dal 1738 al 1754, la foce del fiume diventò parte importante di un progetto per il riparo delle imbarcazioni; con la costruzione della Villa di Cecina (odierna Villa Ginori), proprio sul lato sud della foce, il Marchese intese iniziare sul luogo l’attività portuale. Ma il fiume è sempre stato condizionato nella comunicazione col mare dall’accumulo di detriti e quindi vedeva la sua foce cambiare aspetto molto rapidamente. Dopo le grandi piene, rimanevano ingenti cumuli di rena e ghiaia che il mare, con la forza delle onde, ammucchiava alla foce ostruendola , trasformando così l’ultimo tratto del Cecina in uno stagno putrido.


Dal 1800 ad oggi Sprovvisto di argini, il Cecina rese i terreni presso la foce soggetti a frequenti inondazioni e fu causa di grande preoccupazione per la popolazione del neonato borgo di Marina di Cecina. Le piene erano episodi dolorosi, che si ripetevano frequentemente negli anni e portavano sgomento e desolazione fra la popolazione obbligata a vivere nell’incertezza ad ogni pioggia abbondante. Violente alluvioni si ricordano nel 1930, nel 1949, nel 1966 ‌ e poi finalmente il Cecina è stato messo in sicurezza ed oggi rappresenta uno degli elementi importanti per le trasformazioni economiche, urbane e sociali del nostro territorio: la foce da luogo di incontro per gli appassionati della pesca sarĂ parte integrante dello sviluppo turistico con la costruzione del nuovo porto.



Dal libro di Carlo Cassola “TEMPI MEMORABILI”

“…Camminando a testa bassa, Fausto oltrepassò la Caserma quasi senza accorgersene, e si trovò davanti alla foce della Cecina. Era considerato il più bel punto della spiaggia. La Cecina giunta al mare si allargava, formando uno stagno. La superficie dell’acqua appariva immobile, come se la corrente non l’attraversasse. Solo in fondo un ruscello era riuscito a scavarsi il letto nella spiaggia. Fausto si voltò a guardare la pineta. Era allo stato selvaggio, e in qualche punto diventava un vero e proprio bosco: ai pini, infatti, si mischiavano lecci e querce da sughero. Il silenzio della pineta, e quella spiaggia che si allungava a perdita d’occhio senza che si scorgesse anima viva, gli dettero un improvviso senso di paura; e si affrettò a tornare indietro …”


Scuola Primaria Carlo Collodi – classe quarta sez. A Insegnante: Spina Rossana

BALDI AURORA BINI JACOPO BONATO SELINA BUTTERONI GREGORIO GARUGI EMMA CHISCI REGINA MARIA SOFIA COSTA NICCOLO’ DI NARDO GIULIO DIOP ADELE MARIA INNOCENTI MATILDE LIPARI MIRCO MORETTI THOMAS ONANO GABRIELE PARLAPIANO VALERIO PEDRI FRANCESCA PRIORESCHI SOFIA SALVI MARTINA TRAFELI RICCARDO VALORI ZOE VOLPE MATILDE


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